Nuovi Incontri

[Free Asami - Kyojuro]

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  1. Zakira
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    Nuovi Incontri
    III



    La ferita non era grave, anche se il sangue continuava a scorrere, ma si poteva curare senza nessun problema.
    La sua sfortuna però era stata quella di non avere il kit medico con se. La sua fortuna invece fu quella di trovarsi nei paraggi di Sanako. Era l'unica che conosceva e che poteva aiutarla.
    La caduta del giovane aveva attirato anche l'attenzione dei passanti che osservavano i due in preda alla ferita causata da quell'incidente. Non ci pensò due volte ad andare da Sanako trascinandolo sotto gli occhi di tutti. Alcuni avevano uno sguardo preoccupato, poiché si erano accorti della ferita che aveva subito quel giovane, altri con curiosità, forse per capire il perchè la ragazza lo stesse trascinando così di peso. L'aspirante medico, dal canto suo, non rivolgeva la sua attenzione a nessuno se non per la strada dritta davanti a se e, ogni tanto, verso lo sconosciuto alle sue spalle.

    -Ti sto portando da Sanako, un ex ninja medico. Può aiutarti con la ferita.-

    Si voltò verso di lui, guardandolo negli occhi, per poi rivolgere gli occhi, nuovamente, verso la strada. In effetti era stata troppo frettolosa e senza dare spiegazioni lo trascinò con sé. Azione, forse, un po' troppo impulsiva agli occhi del ragazzo seguendo il filo del destino che quel giorno lo guidava.
    Sembrava quasi aver accettato il suo aiuto quando improvvisamente venne preso da un ulteriore problema. La sua attenzione si spostò dalla ferita, che urgentemente doveva essere curata, ai fiori che avrebbe dovuto portare per sua madre.
    Anche in quel caso Asami pensò all'anziana commerciante. Infatti il suo esercizio vendeva una una vasta gamma di fiori utilizzati soprattutto in campo medico, proprio come quello che la Hoshiyama aveva comprato quel giorno. Magari era quello che stava cercando ma avrebbe chiesto più dettagli in un momento più opportuno.

    -Non preoccuparti dei fiori, ci penseremo dopo…-

    […]

    Una volta entrati nel laboratorio di Sanako, l’attenzione di Asami si spostò su tutto ciò che la circondava. Così intenta a guardare altrove, non aveva notato le copie della stessa proprietaria all’opera in corrispondenza di alcune postazioni. Da tempo si chiedeva come faceva a gestire il
    negozio da sola e senza nessuna fatica ma quel giorno al suo quesito ottenne una risposta.
    Alla domanda della genin, il ferito rispose mentre era sotto l’operato dell’anziana proprietaria. Purtroppo le peggiori cadute accadevano nei momenti più imprevedibili o il perché si era in sovrappensiero. Alla Hoshiyama non accadde mai una cosa del genere da quando si era trasferita a Konoha e, osservando il risultato che si era procurato quel giovane, sperava di non provare mai quel tipo di emozione. Poteva solo empatizzare con il suo dolore, che in quel momento stava provando. Nonostante ciò ebbe anche la forza di sorride alla ragazza. Venne coperto subito dopo dalla figura della donna, che posizionò le mani a pochi centimetri dal suo naso.

    -Scusa ragazzo…-

    Le abilità mediche di Sanako lo avrebbero aiutato non poco. Utilizzò anche la tecnica delle Mani Curative, conosciuta anche dalla giovane genin, per alleviare il dolore. In pochi istanti il naso del giovane sembrava come nuovo. Lui stesso forse avrebbe ancora avvertito un leggero fastidio al naso che minuto dopo minuto sarebbe scomparso.

    -Sei stata veramente dolce a prenderti cura di me, non ci siamo ancora presentati, io sono Kyojuro.-

    -Molto piacere Kyojuro, io sono Asami e non dovresti ringraziare me. Ma Sanako. E’ lei che ti ha curato.-

    Allungò la sua mano verso quella della nuova conoscenza. La stretta fu delicata e durò pochi istanti, per poi guardarsi intorno alla domanda del ragazzo. Ricordava ancora il giorno che aveva scoperto quel posto e doveva ringraziare suo zio. Grazie a Sanako non restava mai a corto di tonici o ingredienti.

    -Si, lo conosco molto bene. Sono ormai cliente fissa da Sanako da diversi anni. Mi da sempre un sacco di consigli. Soprattutto su che ingredienti utilizzare, in base alla tipologia del tonico.
    E visto che è esperta anche nelle arti mediche, quando ho visto la ferita, non ci ho pensato due volte a portarti qui.
    Avrei potuto curarti io ma... non avendo il kit medico con me, non avrei potuto richiudere la ferita.-

    A quella frase le due donne si scambiarono uno sguardo d’intesa. Sanako non esercitava più la professione medica da parecchi anni. Con Asami sfoggiava le sue conoscenze in consigli utili per l’aspirante medico. Il più delle volte si trattava di nozioni teoriche e poche erano state le volte in cui aveva mostrato le sua abilità in campo pratico. Anche se il livello era troppo elevato da essere compreso appieno dalla genin.
    Intanto l’aura verde del chakra svanì completamente, segno che il processo di guarigione attuato dalla donna era terminato. La ragazza dai capelli rossi iniziò a guardare il naso di lui, prima di rivolgergli la parola.

    -Come va? Senti ancora dolore?-

    Domandò al ragazzo mentre Sanako diede un’ultima occhiata al naso. Dopo una risposta positiva del ragazzo l’anziana gli riservò un sorriso gentile, prima di rivolgere lo sguardo sulle copie, intente ancora a creare tonici o antidoti.

    -Prima hai detto che ti servivano dei fiori per tua madre. Sanako ne vende alcuni.-

    Nel mentre uno sguardo interrogativo si disegnò sul volto della ragazza dai capelli rossi. Se la sua ricerca era indirizzata alle piante mediche, quello era il posto adatto. Avevano un costo un po' elevato ma la qualità era ottima.
    Prima che il ragazzo potesse rispondere Sanako, la vera tra tutte quelle che si trovavano in quella stanza, si avvicinò ai due ragazzi prendendo dalla tasca un mazzo di chiavi.

    -Se ti servono dei fiori freschi, puoi prenderli dalla serra. Asami accompagnalo a quella porta.-

    Indicò la porta chiusa in fondo a quella stanza con l’indice destro per poi lasciare nuovamente i due soli. Era un'emozione anche per Asami aprirla. Non immaginava nemmeno che, oltre al laboratorio, quel piccolo negozietto avesse spazio anche per una serra.
    E non una serra qualsiasi ma riservata alle erbe mediche. Un vero e proprio tesoro per un aspirante medico come la kunoichi.
    Una volta aperta quella porta, i due si sarebbero trovati davanti ad un vero e proprio piccolo giardino. Molteplici piante avrebbero accolto i due, quasi tutte di piccole dimensioni. Stava a Kyojuro sapere, in base alle sue esigenze, quale scegliere.

    Edited by Zakira - 16/6/2021, 23:53
     
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