I Primi Passi InfuocatiCorso alle Basi

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    I Primi passi infuocati


    Essere uno Hyuga - Post secondo



    Nonostante il caos causato dalla ragazza riesco a notare il passo leggero della ragazzina. Occhi azzurri, capelli neri. Il gioiello che porta la identifica sicuramente come appartenente ad una famiglia benestante. Il passo calmo e tranquillo trasuda una certa... nobiltà. Potrebbe essere una mia parigrado, o quasi. Si identifica come appartenente al clan Uchiha ed effettua un inchino perfetto.
    Uchiha.
    Anche se hanno origini nobili, dopotutto sono il terzo grande clan della foglia dopo noi Hyuga e i Senju, è strano per me vedere un Uchiha così educata. Mi sono sempre stati descritti come dei buzzurri, dediti ad attività come la polizia cittadina, sicuramente utile e fondamentale ma così venale e adatta al popolino che... basta.

    Certi pensieri sono al di sotto di una mente eccelsa come la mia. Devo imparare a dare il giusto valore alle persone, in base ai loro meriti personali. Una cosa che i miei occhi mi aiuteranno a fare.

    Kyojuro si identificò, rendendo nota la sua identità. Certo, io già conoscevo quello shinobi. Non di persona o perché avesse una grande fama ma in quanto addetto alla mia valutazione avevo fatto svolgere delle ricerche sul suo conto.

    Dovendo vivere come un membro del popolino è giusto e corretto che sia uno di loro a giudicarmi. Dovevo confermare anche a Kyojuro la mia naturale superiorità.

    Lo ascolto mentre ci esterna il fatto della sua ignoranza in merito al luogo che dovremo raggiungere. Questo non va bene Kyojuro. Come potrei rispettarti se evidenzi così la tua ignoranza? Non posso credere che tu non ti sia potuto informare adeguatamente rispetto alla prova che devi farci svolgere. E poi... un "semplice genin"? No, ragazzo mio. Non va bene. Non puoi buttarti giù in questo modo.

    Prima di tutto.. da ora siete una squadra! farete parte del team tredici. spero ne sarete felici.

    Arahaki mette nuovamente in mostra le sue grazie, ovvero i propri muscoli e non perde occasione per guardare storto il sottoscritto.

    Va che scricciolina... Non fatemi incazzare comunque, perché a voi un cazzotto dritto sul mento posso darvelo. E lasciarvi stesi sotto un albero a predere il sole per il resto della giornata.

    Ah certo. Avevo sentito parlare di questo fenomeno. Avviene spesso in natura quando un animale si sente minacciato. Gonfia il petto, mostra la propria possanza per cercare di intimidire i predatori e spingerli a non lottare. Ma certo. Essendo del popolino Arahaki è certamente più simile ad un animale che ad un essere umano di sublime nobiltà quale il sottoscritto. Devo cercare di trovare un modo di comunicare il fatto che io non sia una minaccia per lei, ma senza darle segni di timore. Oppure potrebbe pensare che io sia una preda di qualche tipo.

    Abbasso il cappuccio, sciolgo i capelli e la guardo dritto negli occhi, sorridendo. Sono calmo, i lineamenti rilassati.

    La tua possanza fisica è impressionante, Arahaki-san.

    La osservo, mostrando interesse per le sue forme e, se si fosse messa nuovamente in posa, avrei applaudito.

    Sono certo che sarai un valido membro del team tredici.

    Iniziamo il nostro viaggio, guidati da Kyojiro. Mi avvicino a lui, portandomi al suo fianco ma restando mezzo passo indietro.

    Chiedo perdono Kyojuro-dono... ma questo team tredici sarà guidato da voi? Saremo sotto la sua tutela anche dopo questa "prova" oppure in seguito noi tre dovremo percorrere la nostra strada da soli?

    Nel secondo caso avrei cercato di rassicurarlo. Kyojiro-dono, vi percepisco crucciato. Per quale motivo vi definite un "semplice" genin? Comprendo che sia solo un primo passo ma se siete stato scelgo come nostra guida sono certo che avete avuto modo di dimostrare i vostri meriti. Dovete avere più fiducia in voi stesso. Come pensate di poter guidare un gruppo di shinobi, per quanto in erba, se non credete nelle vostre capacità?

    Nel primo caso, invece, non ci sarebbe stato bisogno di parlare. Una volta divenuto genin non ci avrei messo molto a soppiantarlo come guida del team. Si intuiva che gli mancava la sicurezza e l'audacia per il comando. Qualità che io possiedo in abbondanza.

    In entrambi i casi, dopo la sua risposta mi sarei ritirato in silenzio, riflettendo sulla materia più importante. La catena di comando.

    Dunque il più alto in grado, in senso gerarchico, è sicuramente Kyojuro. E non siamo più ai tempi di nonno Hizashi: il sesso di un ninja non è più una discriminante nella valutazione dei meriti e della gerarchia.
    In senso di nobiltà di sangue sono sicuramente il più elevato in grado: l'Uchiha viene superata di ben due scalini dal sottoscritto. Come stabilito dai resoconti del Settimo Hokage, del quale sono parente, il Byakugan è una delle più antiche linee di sangue degli shinobi. Noi Hyuga discendiamo direttamente dalla principessa lunare. Un passato oscuro, certo, ma non per questo meno nobile. Il che rende gli Hyuga il secondo più antico clan del continente, a pari merito con quei barbari dei Kaguya di Kiri.
    Più antichi di noi vi sono solo gli Otsutsuki. Tuttavia, essendo noi Hyuga nobili non solo di sangue ma anche di indole e di storia, siamo chiaramente superiori ai Kiriani.
    In seconda importanza vengono i Senju. Fondatori del villaggio della foglia e ai quali appartengono ben tre hokage. Sicuramente sono loro il clan più importante nella storia del nostro villaggio.
    Ed infine... gli Uchiha. Un clan di traditori bastardi che solo negli ultimi anni si sono riscattati. Per nobiltà di sangue sono pari ai Senju, ma la loro importanza è sicuramente inferiore.
    E dopo questo breve ripasso è evidente, che in senso di nobiltà di sangue io sono superiore a chiunque di questo gruppetto.

    Passiamo ai meriti per anzianità. Sicuramente sono più anziano dell'Uchiha. E anche in questo la supero. Valutiamo quindi l'energumena. Arahaki. Culturista di professione. Buffo. Da come si è presentata tutto avrei detto tranne che fosse un'intellettuale o un'appassionata di cultura. Chissà se anche lei condivide la mia passione per la genealogia. Mhh... sicuramente è maggiorenne, quindi potrebbe avere più o meno la mia età. Stabiliamo, per assurdo, che lei mi superi in questa classifica. Come sempre mi è stato raccomandato da mia madre, che i kami la abbiano in gloria, è scortesia sia chiedere l'età di una signora che stabilire che essa sia più anziana. Ergo devo comportarmi come se fosse più giovane, per assecondare questa sua vezzosità femminea che sicuramente alberga nel suo cuore (pur nascosto sotto quintali di muscoli). Il che mi rende il più anziano e, di diritto, il più autorevole.

    Terzo, ma non per importanza, i meriti personali acquisiti. Questo valore devo considerarlo assolutamente ignoto, in quanto non conosco sufficientemente i miei compagni di gruppo. Presumibilmente è Kyojiro colui con il maggior numero di credenziali e meriti ma dovremo vedere come si svilupperà questa prova. O esame che dir si voglia.

    Una cosa è sicura, per un motivo o per l'altro sono io il leader di questo team. Che grande responsabilità. Devo accogliere questo fardello con orgoglio e dimostrare alle ragazze che sono degno di tale ruolo. Devo dimostrarglielo sul campo, così anche Arahaki dal ragionamento animalesco accetterà il mio dominio naturale. Sono meno preoccupato di Miyori, il suo temperamento e la sua giovane età mi fanno ben sperare che non vorrà mettere in discussione la mia supremazia.
    Non voglio essere costretto a dimostrare con la forza il mio dominio, la riterrei una sconfitta. Vorrebbe dire che non sono riuscito a trasmettere la mia superiorità.

    Il mio flusso di pensieri sarebbe stato interrotto da Kyojiro (o da Miyori, nel caso avesse voluto parlare con il sottoscritto durante il viaggio).

    Ditemi quindi.. perchè volete diventare shinobi? cosa vi ha spinto ad iscrivervi all'accademia? non è un lavoro per tutti.. ed è anche molto pericoloso.

    Un interessante quesito. Divenire ninja è un mio dovere o un mio volere?

    Mentre rifletto su quell'interrogativo filosofico è Arahaki, dall'alto della sua semplicità animale, a dare la sua risposta:

    Un foruncoletto alto più o meno la metà di questa signora dai muscoli così perfetti mi ha sfidato. Mi ha detto che non sarei mai diventata capace. Ed io mi son detta "Ah sì, non ti spacco di legnate se no ti blocco la crescita e pure le sinapsi, quindi mò ti faccio vedere io, cretino." E mi sono iscritta. E poi, beh, per ottenere visibilità~

    Una risposta istintiva e, in quanto tale, sincera. Perlomeno all'apparenza. Interessante l'ultima parola della ragazza. Visibilità. In effetti, per chi nasce nel fango della mediocrità può essere difficile ergersi al di sopra della massa. Harahaki vuole distinguersi. Emergere. Divenire visibile. Non che ne abbia bisogno, in senso puramente letterale.

    Quindi, Arahaki-san, hai deciso di intraprendere un percorso di elevazione personale in quanto qualcuno ha osato definirti indegna della cosa.

    Avrei annuito, mostrando approvazione.

    Ammirevole.

    Avrei sbuffato.

    Il sottoscritto, dal canto suo, è stato obbligato a percorrere questo sentiero. Il mio venerabile nonno ha stabilito che io divenga uno shinobi.

    Non è necessario che loro siano messi a conoscenza del peso della mia condizione e dei miei problemi personali. Sarebbe ingiusto nei loro confronti caricarli dei miei fardelli.

    Tuttavia, riflettendo sulle vostre parole devo ammettere che, in effetti, forse io voglio divenire un ninja. E' giusto, ed opportuno, che io dimostri sul campo il mio valore.

    Forse è proprio questo che intendeva nonno Hizashi quando desiderava che io divenissi "parte del popolino". Devo conoscere anch'io, come Arahaki, la necessità di emergere. Di divenire visibili. Il desiderio di sollevarsi dalla massa del volgo e della fanghiglia umana per i propri meriti personali, in quanto non si ha nessuna altra possibilità di essere migliori.

    Nonno Hizashi vuole che io emerga in ogni aspetto della vita. La mia nobiltà di nascita deve essere rappresentata anche dalla mia vita. Dai miei valori. Dalla mia forza. Forse è questo che è necessario per poter sbloccare il Byakugan. Per essere degno del mio nome e della mia eredità. Per essere uno Hyuga.

    Dopo l'intervento di Miyori Uchiha avremmo continuato la nostra strada nel bosco di Konoha.




    Ci sarebbe voluta qualche ora, durante la quale avrei mantenuto un nobile riserbo, per raggiungere il luogo indicato. Almeno apparentemente.

    Kyojiro avrebbe guardato la cartina, evidentemente spaesato. Si dev'essere perso.
    La mia impressione viene confermata da Kyojiro. Dovremmo essere nel luogo indicato, ma non ne è sicuro. Un'altra evidenza della sua scarsa attitudine al comando.

    Una luce bianca entra nei limiti del mio campo visivo, sopra un albero alla mia destra. Si sposta rapida, di ramo in ramo. Inusuale. Una lucciola? No, troppo luminosa. E, poi, non è stagione. La luce si ferma sui rami sopra Kyojiro. Riesco a vederla. E' una piccola... creatura. Braccia e gambe. Sono orecchie quelle, o corna?

    Benvenuti! - kia! Io sono iro. - kia!



    Iro si posa sulla testa di Arahaki.

    MA CHE STRACAZZO SEI?!

    L'urlo della mia compagna di gruppo squarcia la quiete della foresta. Non posso certo approvare un simile comportamento. Avrei dovuto dimostrarle come ci si comporta a modo. Forse, con il mio esempio, avrei potuto portarla ad un livello accettabile di civilizzazione.

    Si agita, e si scuote, dando un pessimo spettacolo e ridicolizzando il nome del team tredici.

    Iro-Kia mi sto Iro-ncazzando ma di brutto eh. Ti sfondo la foresta a pugni.

    Pessimo gioco di parole. Iro sarebbe tornato sull'albero, evitando con rara maestria la furia di Arahaki. Scende sulla testa di Miyori e, solo al termine, sulla mia. Decido di accogliere lo spiritello secondo le leggi dell'educazione e della cordialità.

    Buongiorno Iro. Io sono Kenji.

    Iro si alza, sicuramente impressionato positivamente dall'incontro ravvicinato con la chioma lavata e lisciata di fresco al profumo di lavanda.

    Non lo so Kyojuro.. secondo te possono farcela? -kia!

    Kyojiro replica, stabilendo il nostro valore sulla base dell'appartenenza al villaggio della foglia. Posso concordare. Per quanto il vero valore di un individuo si basi sul suo lignaggio devo ammettere che anche i fattori culturali dell'ambiente possono influenzare positivamente un individuo.

    Sarei curioso di vedere come un'indole selvaggia come quella di Arahaki sarebbe stata domata dalla calma dei deserti sunesi o come il comportamento calmo e posato di Miyori sarebbe stato influenzato dalle nefande influenze del villaggio del suono.

    Sogni e fantasie che mi lascio alle spalle.

    Lo spiritello non è d'accordo con il nostro mentore, ritenendo il cuore la misura fondamentale del valore di una persona. Mhh. Si, anche il suo punto di vista è condivisibile sotto certi aspetti.

    Personalmente ritengo che giudicare una persona su uno solo dei suoi aspetti od elementi sia sintomo di un atteggiamento miope.

    La creatura sparisce, per poi tornare subito dopo con una foglia concava. Contiene uno strano liquido. La creatura la offre a Kyojiro. Giusto, deve aver riconosciuto in lui il nostro leader. Per adesso.

    Bevetelo solo se siete sicuri di voler intraprendere questa strada - kia! non si potrà tornare indietro - kia!

    Kyojiro beve dalla foglia e sparisce, come nebbia.

    Sgrano gli occhi, stupito dalla cosa, ma mi ricompongo. Ha detto di aver capito di che si tratta. Ma non sembrava impaurito dalla cosa. Più... sorpreso.

    Che cuore, che bere, ma che vuoi dare a questo branco di ragazzini, del veleno? Stupido essere, come se adesso per diventare Ninja devi spararti chissà che viaggi mentali. Me l'hanno raccontato e l'ho visto, bisogna passare un esame, non seguire uno spirito che parla, canticchia e sembra uscito dai sogni di uno sotto effetto di morfina. Porca di quella putt-... MA DOV'E' ANDATO L'ALTRO MATTO?

    Sorrido. Rilassati, Arahaki-san. Agitarsi non ci porterà più vicini alla soluzione.

    Credo si tratti di una prima prova. Una prova... di coraggio? Non è un caso che la creatura voglia saggiare la forza del nostro cuore?

    Sentite, cosi. Non so perché, ma questo Genin s'è trincato questa roba. Non so da quando i Ninja si prendono liquidi senza senso col rischio di morire. Mò questo idiota è sparito e se lo rivogliono poi magari pensano che l'abbiamo ammazzato. Questa mi sembra la più grande cazzata che in questo mondo possa esser mai processata da una mente umana... Ma dobbiamo seriamente seguire uno che pare uscito l'altroieri dall'Accademia? Questo quà o ci fa ammazzare o stamattina s'è svegliato sotto effetto di chissà che Tonici andati a male, visto che m'ha pure fatto arrivare la lettera di Goshido Okudo o come cavolo si chiamava quel tipo.

    Seppur a modo suo, e con i suoi tempi, Arahaki è giunta alla mia stessa conclusione. Kyojiro è inadatto al comando. Sicuramente sa qualcosa che noi non sappiamo, è inconcepibile che Konoha abbia deciso di lasciare tutta questa situazione al caso.

    Seppur con le nostre diversità Arahaki-san devo ammettere che condivido certe tue posizioni e...

    Mi avvicino alla foglia. E' mio dovere di comandante sul campo di andare a riprendere Kyojiro per le orecchie, dovunque Iro lo abbia cacciato. Ma prima che io possa prendere il mio diritto Arahaki trangugia il liquido. Che sia stato troppo riflessivo?

    Sparisce anche lei. Sospiro. Se anche prima avessi avuto una scelta, adesso non l'avevo più. Mi avvicino alla foglia e la prendo in mano. Se anche avessi potuto lasciare Kyojiro sparito, dopotutto era un mio superiore, anche se comunque sarei contravvenuto al mio dovere di ninja di Konoha... non posso lasciare Arahaki. Lei è un membro del mio team. E' una mia sottoposta. E' mia responsabilità assicurarmi che torni a casa, sana e salva.

    Soppeso la foglia, guardo Miyori, e le sorrido. Sono curioso di sapere che sapore ha. Se non volessi unirti a noi nel regno dell'incertezza, ti capiremo.

    Sollevo lo sguardo verso la foresta. Se non dovessi tornare ti pregherei di portare un messaggio alla mia famiglia. Di loro... che mi dispiace di non essere stato degno.

    Sollevo la foglia e bevo il liquido. Rido. Ahahahah, sa di...

    Mi sciolgo, come neve al sole, lasciando sola la piccola Miyori. Solo in quel momento mi rendo conto che ho lasciato da sola una ragazza in mezzo alla foresta. Un imperdonabile infrazione al galateo.

     
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