Giochi di Potere. Parte II

Alto divertimento, alto rischio

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    Al tempo era chiaro a tutti che la grande otre dell'Accademia aveva iniziato a creparsi, permettendo ad ormai non più tanto piccoli fiotti d'acqua di bagnare quel terreno fertile che per anni ed anni aveva sfamato grandi politici, militari ed economisti dell'Alleanza.
    Quel terreno stava franando sotto i loro stessi piedi e gli sforzi di tenere in piedi l'egida del mondo derivato da lascito del grande Gaara non sembravano rallentare il tracollo. Semplicemente, quel mondo di cui Loro avevano imparato a conoscere dinamiche, giochi di potere, equilibri economici e militari stava cambiato, anzi...era cambiato. Semplicemente, nessuno era più incline ad ottemperare alle pretenziose richieste delle quattro grandi nazioni della storia.

    Questa storia, tuttavia, non ha come sfondo i i cieli tersi di Konoha o con la brezza marina di Kiri bensì la pioggia battente del paese più tenebroso e mistico che l'umanità abbia mai conosciuto.
    Io sono Te-Nashi, il cantastorie ciarlatano, che tutti allieto ma che nessuno ascolta davvero, e vi parlerò della seconda cantica dell'inferno, del Gioco di Potere tra pochi che tuttavia cambierà le sorti di molti.

    ::: Prigioni di Ame, nella base dei Quadri :::

    NLiwG6FKD


    " Pensavi davvero di poterla fare a noi, ai signori di Ame?! "

    E gli tirò un sonoro calcio sui denti, peggiorando la sua già precaria condizione fisica. Era stato torturato con pratiche indicibili, era palese dai solchi lasciati dai macchinari sulla sua pelle, ma nonostante tutto l'animo non gli era stato strappato via dal petto e piangente provava ancora a difendersi dalle accuse della sua gente.

    " Ve lo ripet....ripeto...Non ero in m..me...Il bastardo mi ha manip...manipolato per tutto questo tempo! "

    La ragazzina gli si avvicinò dunque all'orecchio, accucciandosi per sussurrargli con un filo di voce glaciale e terrificante, tale da mostrarne la natura immonda:

    " Sarebbe ancor peggio. Debole oltre che stupido...un inutile peso per le carte del Mazzo. "

    E si rialzò questa volta puntando lo sguardo in direzione del padrone di casa, seduto sull'unica seduta di quello spazio infinitamente grande, dove la luce si perdeva e i suoi si rincorrevano a vicenda in un empio ed inquietante canone. Lui, l'Asso, aveva lo sguardo serio ed entrambi i leggendari occhi puntati sul ragazzo in ginocchio, gettato a terra a pochi passi dal ciglio del baratro.
    Tuttavia non parlò lui, una voce più acuta e scherzosa catturò la scena; proveniva da dietro al trono e ben presto la figura si palesò ai 5 presenti generando non poco sgomento nei cuori di tutti loro.

    " Che c'è, il Principe non può tenersi qualche segretuccio per sé mentre VOI pensate di fare lo stesso con...ME? "

    Il Joker non dovette nemmeno chiederlo che Amachi fece per alzarsi in modo da cedere il trono al nuovo arrivato, padrone di quell'arte nel teletrasporto che nemmeno il Terzo Livello era in grado di arginare. Con un plateale ed ironico inchino, l'essere ringraziò il fidato suo vassallo per poi sbragarsi sulla scomoda seduta in pietra ed osservare ad occhi sbarrati lo stupendo spettacolo che solo la Prigione progettata dal numero uno dei Quadri poteva offrire.

    " Susu fate come se non ci fossi, dopotutto non ero invitato a questa riunione. Lo capisco, dovevate trovare il modo di dirmi che il Flagello aveva il controllo sul Principe dei Cuori e quindi in questi anni ha avuto accesso a molti dei nostri segreti...Giusto? "

    " Joker-sama è tutta colpa di Amachi. Lui ha.."

    " La colpa
    non è di nessuno
    ma proprio
    di nessuno,
    la colpa è
    della stessa poesia
    che io amo
    fino alla vita
    e ormai fino alla morte. "


    NLiwGtaON

    Una nuove voce si unì a quel coro dissonante. Il Poeta, in qualità di vertice dei Fiori, era stato ovviamente invitato ma era una delle prime volte che si faceva vivo in eventi di questo calibro, da dopo la dipartita di Touya.
    Di rimando la bambina sbuffò e, anche se stizzita, si zittì incrociando le braccia e guardando il joker fisso come per invitarlo a prendere una decisione drastica. Difficile dire il motivo, ma quell'uomo dall'aspetto buffo e la forza discutibile era riuscito ad arginare la parlantina di Tensai-ji, un'impresa certamente impossibile a tutti i presenti, compreso Feng Gu il quale ancora non aveva preso parte alla discussione.
    Il silenzio imbarazzante, tuttavia, invogliò nuovamente l'ex principessina del Gelo a riprendere parola:

    " Dobbiamo far spostare lo specchio nelle miniere di Ku..."

    " Fatto. "

    " Dobbiamo mettere il sigillo di Oto in sicurezz..."

    " Fatto. "

    " E rinforzare i meccanismi di difesa del 5 co..."

    " Fatto. "

    Yu parlava per monosillabi, non era mai stato un tipo loquace ma sentirsi tradito dal suo alfiere, uno dei pochi a cui aveva concesso fiducia nella sua intera vita, era qualcosa di insopportabile.

    " Un padre campa cento figli e cento figli non campano un padre. Non essere troppo severo nel giudizio, finire nelle trame del Flagello non è un semplice sbaglio di gioventù bensì un maremoto che si abbatte su un villaggio di pescatori. Davvero vogliamo privarci di uno dei migliori nostri? Solo per far finta di appagare il nostro insaziabile orgoglio? "

    Gli si piazzò davanti per fermare quel contatto visivo e placare il fuoco che vedeva crescere nel petto del nukenin. Mise una mano sulla spalla e con un sorriso cercò di far tornare il sè il guardiano del villaggio, risaputamene l'Asso con maggiore credibilità e stabilità, nonché il combattente più forte...dopo il Joker.
    Ma evidentemente il Poeta non era un grande conoscitore della storia della Foglia e ben poco sapeva dell'animo rancoroso degli Uchiha.
    Con una spallata, Amachi si liberò dell'ingombro e continuò a camminare senza nemmeno degnare di uno sguardo l'uomo che voleva solo evitare l'esecuzione:

    " Non so perché Goemon ti ha lasciato spazio ma non mi piaci. Questa è una faccenda privata e i panni sporchi vanno lavati in casa propria. "

    Il chakra fluì nel tentien e l'occhio con le tomoe iniziò a sanguinare. Non si vedeva ma, miste al liquido vermiglio, vi erano le lacrime di un uomo che aveva salvato, cresciuto e amato quel ragazzo ora in ginocchio e ansimante. Non poteva fare altro, quella era la Sua legge, le regole che aveva scritto per un Villaggio intero e in cui lui stesso credeva e faceva applicare con estremo rigore.

    I traditori vanno eliminati, seconda legge di Ame.

    Amari Hātsu questo lo sapeva bene e infatti non si oppose a quell'ineluttabile destino: guardò il suo boia sapendo benissimo quanto quella scelta lo stava logorando dentro. Quindi sorrise, come a dire che andava tutto bene e che era giusto così. Chiuse dunque gli occhi e accolse la sua fine senza combattere.


    Proprio in quel momento un fulmine si abbatté tra padre e figlio, bloccando sul nascere il terrificante jutsu dalle inestinguibili fiamme.

    " Ho un'idea migliore. "

    NLiwGtaOc



    CITAZIONE
    OT/ Ciao bella gente, sorpresina!!! Ringraziate ~Cube per questo.

    Tutti quelli che hanno motivo per essere ad Ame sono invitati. Shiltar Kaguya, se fuole giocare, è proprio lì nella scena. Tutti gli altri hanno libera scelta di piazzarsi dove vogliono, con chi vogliono e a fare quel che vogliono nel villaggio ;) /OT


    Edited by F e n i x - 19/5/2023, 18:58
     
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    « Non pensavo ci saresti cascato così facilmente. »

    La voce che risuonò all'improvviso in quello spazio metafisico era densa di soddisfazione.



    « Ben ritrovato, mio nemico. »

    La sagoma dall'aspetto infernale, alta e infinitamente oscura, tale da arginare la luce infinita di quel luogo, apparteneva ad un essere di cui gli Assi non avevano mai davvero debitamente tenuto conto. Oltre un decennio prima aveva stretto tra le proprie grinfie una Pietra Cremisi, guadagnandosi l'accesso al Terzo Livello. Negli anni ne aveva fatta propria l'essenza, aiutandosi nelle proprie macchinazioni con i segreti che aveva carpito tra le pagine nascoste del mitico artefattoComputer Hope
    che un tempo era stato il cuore pulsante delle difese di Ame stessa, e molto altro ancora. Ed ora, quando la chiamata era stata lanciata per canali cui nessun altro era in grado di accedere, egli l'aveva udita ed aveva varcato il portale [I Trucchi del Diavolo- Nota: Jeral interviene accedendo al Terzo Livello grazie alla propria Pietra Cremisi. Intervento concordato con Gene.

    Adunanza Oscura
    Villaggio: Ame
    Posizioni Magiche: Toro, Drago, Cinghiale, Lepre, Capra, Bue, Lepre, Serpente (8)
    L'utilizzatore può indire un'Adunanza Oscura: i possessori di una Pietra Cremisi sentiranno una chiamata telepatica, a cui possono scegliere di rispondere o meno. Nel primo caso, si manifesteranno in cerchio sotto forma di ombre incapaci di interagire con il mondo reale. Mantengono il proprio aspetto e possono parlare. L'utilizzatore può escludere uno o più possessori di una Pietra Cremisi, a condizione di averli incontrati in precedenza. Se rivolta una minaccia fisica al possessore di una Pietra Cremisi che si trova in forma ombrosa, il contatto di quest'ultimo viene perso. L'utilizzatore può interrompere la tecnica a volontà. Non può essere utilizzata in combattimento.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medioalto)
    [Da jonin in su]
    ]


    « La Pentacoda, gli Specchi, i Sigilli. Le tue trame con gli Assi... e con l'Alleanza Accademica. Passatempo divertenti, in attesa di ciò che sai. Spero che non me ne avrai a male se mi sono permesso di rendere la scacchiera... più interessante. »

    La figura d'ombra spalancò le braccia ed il creato parve ritrarsi dalla promessa di quell'abbraccio. I suoi occhi infernali ed eterni caddero sullo shinobi in ginocchio, colui che un tempo gli si era opposto e che egli aveva per tutta risposta spezzato e riforgiato secondo la propria volontà. Un giocattolo che aveva esaurito la propria utilità. Quando gli aveva ordinato di tornare ad Ame e lo aveva usato per i suoi scopi, il Flagello sapeva che presto o tardi il Re Mortale si sarebbe avveduto dell'inganno. E a quel punto, stando a ciò che aveva appreso sul funzionamento dell'organizzazione criminale che utilizzava la simbologia di un mazzo di carte, un Poker d'Assi sarebbe stato convenuto... ed egli sarebbe apparso, proprio come l'Immortale voleva.

    Il Flagello aveva infatti intravisto di sfuggita l'Uomo-Dio, altrimenti noto come Joker, solo una volta, quando aveva infranto l'integrità dello spazio-tempo prima di battersi con il geniale Rittoru. Da allora aveva inteso proseguire il loro scontro di intelletti, fino a che fosse giunto il momento di strappargli il cuore dal petto. Chissà, forse allora il Mazziere stesso si sarebbe fatto vivo... piani, scenari e passatempo divertenti, in attesa di realizzare il suo vero obiettivo.

    Per questo si era preso la briga di intessere numerose trame ad Ame. Aveva corrotto individui, forgiato relazioni, ivi incluso sfruttando indirettamente l'identità fasulla di Enenra Tenjin - il jonin delle Squadre Speciali di Oto che altri non era se non lui stesso -, le informazioni in suo possesso sul Visigoto, il Principe di Quadri, nonché la propria terribile egemonia nel mondo dei nukenin e la sua empia alleanza con i ranghi più alti di Kurotenpi. Oh, Ame non era più la stessa. Se l'onniveggente (o quasi) Yu Amachi stesso, colui a cui che il Flagello si riferiva come il Re Mortale, non si era accorto di nulla per anni, nessuno se ne sarebbe accorto. Né Amari poteva avere memoria alcuna di ciò che aveva fatto, giacché tutto era stato rimosso, secondo gli ordini del suo signore, di volta in volta.

    Spalancò ancor più le braccia, rivolgendosi finalmente a tutti gli Assi.

    « Ora che il dado è tratto, vi accorgerete che molto è cambiato ad Ame. Non necessariamente a vostro svantaggio, oh terribili nukenin. », aggiunse, schernendo quei mortali che molti terrorizzavano ma che non potevano sperare di lambire le coste della realtà in cui esisteva l'Immortale. « Ame, Accademia, o altri? Chi trionferà in questo mondo in miniatura? Chi emergerà con nuovi poteri e conquisterà gli strumenti per scalare vette più alte, così da sperare di poter azzannare il collo delle divinità che si stagliano su questo cielo nero?! »

    Di certo l'uomo che egli aveva battezzato come il Risorto, e che da anni sedeva ormai in quel concilio, sarebbe stato uno dei catalizzatori degli eventi che, a valle dell'inizio di quella nuova fase nei piani dell'Immortale, avrebbero sconquassato il continente intero. In ogni caso, ci sarebbe stato da divertirsi.

    « CHE I GIOCHI DI POTERE ABBIANO INIZIO! AHAHAHAHAHAHAHA! »



    [La Più Grande Astuzia del Diavolo è Aver Convinto il Mondo che Egli Non Esiste- Nota Ame è ora una realtà diversa, piena di nuovi intrighi, opportunità, punti deboli, difese e possibilità di sviluppo. In sostanza, diverse sotto-trame che Gene ed io potremo condividere da QM (magari con qualche apparizione dei nostri PG).

    L'unico scopo è di rendere questa giocata il più interessante possibile per chi vi partecipi e, magari, creare ramificazioni che in generale arricchiscano l'ambientazione.

    La mia situazione immagino la conosciate, ma mi piace il pensiero di provare ad aiutare Gene o comunque aggiungere colore ad un GdR che mi ha dato tanto e a cui rimango affezionato. Buon divertimento!
    ]
     
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    Il Fiore Lupo

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    Giochi di Potere

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    Al di fuori delle macchinazioni che avvenivano al Terzo Livello di Ame, o tramite i potenti Signori della Città della Pioggia, la Lacrima d'Argento rappresentava una piccola goccia nel mare putrido che componeva l'intera Ame. Tuttavia, passo dopo passo, questa piccola goccia si stava poco a poco affermando, diventando un punto di riferimento per chiunque passasse dalla Città della Pioggia.

    La Lacrima d'Argento era un bordello, però di prima classe. Costoso e raffinato. Indubbiamente un luogo di perdizione e peccato, ma non solo. Era uno centri nevralgici dei Fiori, dove era possibile trovare, usare, assumere ogni genere di sostanze tossiche, droghe e tutto quello che al di fuori di Ame era considerato illecito. Lì clienti, e faccendieri intrattenevano rapporti commerciali con le tre Geishe, la facciata principale del Locale e se poi l'affare era importante, o di natura riservata, allora io apparivo e contrattavo il prezzo migliore per me, e per i Fiori.

    Non ero ancora un Fante, ma personalmente stavo provando a migliorare giorno dopo giorno la mia reputazione. Naturalmente nella mia ombra si celava l'ombra del Lupo. Come Membro avanzato di Hayate il mio scopo principale era quello di aiutare la ricerca dell'Immortalità, e quale posto migliore di Ame per creare una base, un punto d'appoggio, per tale missione?

    In ogni caso in quei giorni due piccoli eventi avevano scosso la quotidianità del mio lavoro. Da una parte ragazzi e ragazze, di ogni forma, età e qualità, stavano provenendo da tutti gli angoli più malfamati del continente per chiedere, petulare, domandare udienza alla proprietaria della Lacrima d'Argento. Questo perché era arrivato il momento di ampliare l'attività, assumere altre Geishe. E per farlo dovevo valutarle, sapere fino a che punto fidarsi. E cogliere la loro eventuale bellezza, estetica o intellettuale.

    La prima scrematura era eseguita dalle mie tre Geishe: Camelia, la matrona matura anziana e abile in ogni aspetto, la quale in mia assenza assumeva il ruolo di responsabile del Locale Sei fuori. Fu il commento caustico ad una delle candidante.Ortensia, giovane ma energica, piena di vita. Era amata da tutti, i clienti penzolavano davanti a lei, ed erano disposti a cedere ad ogni richiesta pur di passare effimeri momenti Spocchiosa, non andrai da nessuna parte. Aggiunse la seconda. Infine Peonia, un lui, il più silenzioso ma anche il più esclusivo. Il suo scopo era quello di rispondere alle richieste più singolari e redditizie E tu vorresti lavorare per la Lacrima? Rovineresti la reputazione. Fu la sentenza del terzo.

    Solo chi superava le aspettative delle Geishe allora sarebbe stato ospitato fino a che non avrei dato il mio giudizio. Però il secondo imprevisto comparve, un piccolo problema che richiamò la mia attenzione. Una richiesta dell'Oleandro, Fante dei Fiori, e di fatto la mia più stretta conoscenza criminale di Ame. Aveva bisogno di un medico, che agiva al di fuori delle logiche dei Semi e di conseguenza non apparteneva direttamente a loro. Naturalmente il mio pensiero fu uno solo: Bokushin, il Fauno di Ame.

    Perciò lo contattai, nei ormai soliti e collaudati metodi, per richiedere questa volta un servizio medico alla Lacrima d'Argento. Una volta accolto il Ninja, e nonostante la freddezza che ostentava ad ogni incontro, lo salutai con le dovute attenzioni E' un piacere rivederci Fauno. Oggi fungo da tramite, un mio collega... lasciai intendere quindi membro dello stesso Seme Ha bisogno di una mano, per una faccenda medica. Non ho idea di cosa si possa trattare, e a meno di non essere coinvolto da lui stesso, me ne starò ben al di fuori per mantenere la segretezza che vige tra medico e paziente. Ho chiesto di te perché apprezzo il tuo silenzio. E la tua discrezione... qualità che sono richieste in questo caso. Lasciai passare del tempo Tuttavia... vedo che non è ancora arrivato. Che ne dici di un lavoro extra? Ho bisogno di sapere se loro sono sani, o hanno malattie. Se hanno tutti i denti, o protesi nascoste. Devo selezionarli come futuri dipendenti del locale. E ho bisogno del tuo parere squisitamente medico.

    Se avesse accettato allora avrei aperto la porta mostrando al Fauno una trentina di persone. Tutti i ragazzi e ragazze selezionate dalle mie Geishe Spogliatevi, tutti. Chi non vorrà farlo, è già escluso. Avete qualche secondo di tempo per decidervi. Mentre per gli altri verrete visitati dal mio amico. Se avete malattie, o mi state nascondendo qualcosa, lo verrò a sapere. E fregare il futuro datore di lavoro ad Ame non è molto salutare. terminai, prima di lasciare campo libero al Fauno.

    In ogni caso quando e se Namae si fosse presentato una delle mie Geishe l'avrebbe accolto senza remore, e avrebbe avvisato me e il Fauno. Accompagnando il medico dal Fante mi sarei limitato a poche parole E' il dottore che mi hai richiesto, non è affiliato a nessun Seme. E ti posso, personalmente, garantire per la sua discrezione. Se non avete obiezioni o avete necessità della mia presenza, vi lascio qui in questa stanza a discutere da soli. Conclusi prima di chiudermi la porta dietro di me.

    CITAZIONE
    Di comune accordo io, Febh e Roro partiamo con i nostri pg da questo punto! Buona giocata a tutti

     
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    Le radici del Fuoco della nuvola Rosa

    Chapter I - Villaggio di Amegakure




    Sarà in grado di aiutarmi? La voce di una bambina preoccupata vibrò nel cuore di un vicolo che conduceva nella zona in cui la Lacrima d'Argento aveva aperto dopo l'arrivo di Yuri.
    Lo spero. A rispondere non era stato un uomo qualunque, ma uno dei più chiacchierati nei bassifondi dimenticati di Ame. Per mesi, in qualche angusto e lurido vicolo del Secondo Livello, qualcuno aveva messo in giro la notizia (falsa) della sua morte. Il motivo di tale diceria non era dato saperlo, tuttavia, in quel lungo periodo, l'Oleandro era realmente scomparso dalle strade che era solito frequentare in compagnia della sua bambina dai capelli rosa.
    Era stato parecchio impegnato con il Nettare delle Orchidee. La chiusura del primo bilancio di esercizio aveva confermato la necessità trasformare quel salotto per vecchi snob in una discoteca in cui far scatenare i più giovani, più affamati e assetati rispetto all'alta borghesia. Il restyling era stato un bagno di sangue, ma ce l'aveva fatta e ne era uscito vivo (letteralmente), con gli affari incrementati del 200%.
    Le preoccupazioni sembravano esser concluse lì, ma non fu così, infatti, circa un mese prima della data odierna, Hounko aveva fatto ritorno a casa lamentando un intenso dolore agli occhi. Sin da subito aveva preso sul serio quel dolore incomprensibile, senza gonfiori o altri sintomi visibili, ma Namae non immaginò di dover cercare urgentemente un medico per poter rivedere gli occhi di sua figlia. Da due giorni, per avere un po' di sollievo, Hounko si copriva gli occhi con tre giri di benda medica. E non c'era verso e modo di fargliela togliere. Fuori dai confini della Pioggia, i vari freelance si erano dimostrati inetti e incapaci anche solo di poter ipotizzare una possibile diagnosi. A malincuore aveva deciso di trovare un bravo medico slegato dai Cuori. Un impresa quasi impossibile. Proprio quando aveva pensato di rivolgersi all'Accademia con un falso nome, Namae aveva avuto un'intuizione: perché non tentare con quella donna misteriosa che si era presentata nel suo locale? Yuri Zanhard. Una donna che doveva essere molto abile se era riuscita ad aprire un locale come la Lacrima d'Argento.

    Siamo arrivati. Esclamò l'uomo, con una smorfia di disappunto. Dalla base della scalinata che conduceva all'ingresso, l'edificio appariva maestoso e incantevole. Al suo fianco, con una benda attorcigliata davanti agli occhi, la bambina gli strattonò il lembo dell'abito per attirare la sua attenzione.
    Mi descrivi il posto?
    Nulla di che. Tagliò corto, infastidito dalla vasta proprietà in possesso dalla ragazza. Hounko aveva già capito tutto, suo padre era sempre stato un libro aperto per lei. Doveva essere un posto splendido, più bello ed esclusivo del Nettare delle Orchidee, incastonato nel lurido centro città di Ame. Mentre salirono le scale, la giovane Hounko compensò la vista abbandonandosi all'odore dei fiori e delle fragranze che le matrone avevano sapientemente diffuso nell'aria.
    Quando la porta d'ingresso si aprì, alla vista di quell'energumeno dall'espressione corrucciata, la sfortunata dama corse subito a chiamare la padrona di casa. Quest'ultima non si fece attendere. Il suo benvenuto fu accolto da Namae con un lieve inchino.
    La ringrazio per l'ospitalità..e per il favore.



    [...]



    CITAZIONE
    E' il dottore che mi hai richiesto, non è affiliato a nessun Seme. E ti posso, personalmente, garantire per la sua discrezione. Se non avete obiezioni o avete necessità della mia presenza, vi lascio qui in questa stanza a discutere da soli.

    Ora che aveva davanti a sé il dottore, le parole della kunoichi si fecero sempre più flebili e poco importanti all'udito dell'Oleandro. Non si fidava della donna. E non perché conosceva l'uomo che si faceva chiamare il Fauno, ma perché nessun professionista ad Ame campava senza invischiarsi negli sporchi tentacoli delle organizzazioni. Aveva scelto di correre il rischio, con il vantaggio di poter curare sua figlia e conoscere maggiormente il passato della donna. Aveva già messo in conto che quel tizio fosse un gregario o lo scagnozzo di qualche potente signore di Ame.
    Faremo in un batterd'occhio. La raggiungerò appena finiremo qui.
    Grazie ancora, signora. La schernì hounko, che dal primo incontro non aveva nutrito grosse simpatie con la kunoichi.
    Quando furono soli, forse spiati da qualche sistema di osservazione installato dalla donna, Namae si rivolse all'uomo con aria sospetta.
    Se ho accettato di fidarmi di lei Con la testa indicò la padrona di casa appena uscita dalla stanza. L'ho fatto solo per lei. Appoggiò la sua mano sulla spalla della bambina.
    Abbassò lo sguardo su Hounko. Devi mostrare al dottore i tuoi occhi Alzò lo sguardo e fece intendere al ragazzo di notare la reazione della bambina. Il volto di Hounko si era irrigidito, le sue mani avevano iniziato ad attorcigliarsi nervosamente l'una nell'altra, mentre le labbra erano così serrate da perdere il loro tipico colore rossastro.
    Fa male... fa...tanto male..non la voglio togliere Protestò Hounko, tremante come una foglia. La tipica spavalderia adolescenziale era scomparsa come neve sotto il sole estivo.
    Lamenta un forte dolore agli occhi. L'unico sollievo lo trova bendandosi. Non so dove sbattere la testa Ammise Namae, che con un fulmineo movimento dell'arto sciolse la benda e la tirò a sé, serrandogli le braccia in una morsa da cui la bambina non avrebbe potuto sottrarsi. Si prese una quantità d'insulti da far impallidire persino un bestemmiatore incallito, ma non aveva altra scelta se non usare la forza. Per il suo bene.
    Bastardo...mi fanno male... non riesco a tenerli aperti ti ho detto...È come se bruciassero. Nei brevi momenti in cui riusciva ad aprirli, i suoi occhi neri non sembravano avere alcuna anomalia, né sull'iride né sulla pupilla. Da dove proveniva tutto quel dolore? In certi momenti scalciava come un cavallo imbizzarrito.
    ;Se vuoi usare qualche sostanza rilassante o sedativa. Una sostanza adatta Namae la possedeva, ma non avrebbe rischiato di rivelare il suo potere più grande. la dovrò testare prima io su di me. [Analisi accurata]


    Buona giocata a tutti :ghu:
    Povera Hounko, costretta a star male per partire tutti insieme dal bordello di Yuri :P. Ne approfitto per rimarcare le sue origini :ghu:
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Giochi della Pioggia

    Il Fauno 1

    Col volto alterato dalla chirurgia estetica come mi era consueto, mi ero presentato alla Lacrima dopo la convocazione, con un aspetto non dissimile da quella volta che era stato il Pagliaccio a inviarmi nel bordello per questioni che erano poi degenerate. Una semplice parola d'ordine arrivata tramite la Locanda dei Veri Batuman, poi mi ero preparato, recandomi dove richiesto, con uno sguardo torvo e l'assoluta certezza che anche quella volta, come tutte le precedenti, mi sarei trovato immerso in un mare di guai. Se non altro pagavano bene ed erano una buona esperienza per prepararmi alla Missione. Il piacere, come sai, è tutto tuo. Avrei tagliato corto, avvicinandomi a una sedia ma senza accomodarmi. Io sono qui solo per lavoro. Spiega cosa vuoi. Il tono impersonale, tanto distante dai modi caldi e seducenti di lei, voleva essere un muro inviolabile, anche se sapevo bene che il mio atteggiamento non la avrebbe fermata dal continuare ad agire come meglio preferiva. Se non altro pagava bene, come ho detto.

    Mi accigliai appena alla menzione di un "collega" che aveva bisogno di supporto medico. Se si trattava di un membro dei Fiori che non voleva rivolgersi ai Cuori, evidentemente era una faccenda interna al Seme...o una questione personale persino per i membri del suo gruppo. E il fatto che si fosse affidato a Yuri implicava che non si trattava di qualcosa di assolutamente segreto o pericoloso qualora ne fossi venuto a conoscenza. La mia discrezione è sostanzialmente il mio unico merito. Ma il vero motivo per cui ne starai fuori è perché il costo per acquisire i segreti del tuo collega è più alto di quello che saresti disposta a pagare. Poche possibilità di guadagno, no? Avrei detto con un briciolo di sarcasmo, ma senza esagerare, dopotutto era una cliente. Stabilito il mio punto, senza bisogno di una vera risposta, lasciai che mi spiegasse l'altra faccenda, che invece non lo riguardava direttamente. Dovrò noleggiare delle attrezzature per verificare che non abbiano malattie veneree, ma per il resto posso cavarmela. Avrei detto, chiedendole di farmi strada.

    Donne bellissime, capaci di far girare la testa a una persona impreparata, assieme ad altre con peculiarità nel corpo per attrarre i clienti e ragazzi con ogni genere di corporatura, per arrivare a soddisfare ogni gusto. Yuri stava lavorando bene per espandersi, ma per sua sfortuna quelli erano solo corpi, e solo materiale su cui lavorare per me. In nessun modo lasciarmi traviare da inutili ormoni ed emozioni avrebbe avvicinato la fine del Bersaglio, quindi posai la borsa con cui mi ero presentato, recuperando alcuni attrezzi del mestiere, e dopo le istruzioni della donna dissi: Mettetevi in fila. Considerando il motivo per cui siete qui credo che l'imbarazzo sia fuori luogo, e francamente non ho alcun interesse in nessuno di voi, quindi saremo efficienti e nessuno si farà male. Iniziai l'analisi, notando poche imperfezioni per fortuna, ma alcune delle ragazze e alcuni maschi avevano delle carie dentarie o alcuni problemi visivi, mentre uno aveva rumori respiratori che facevano pensare a una qualche infezione, forse tubercolosi. Una donna aveva un granuloma genitale, indicativo di sifilide in fase iniziale, mentre uno dei maschi sicuramente aveva segni di violenze subite, anche in campo sessuale. Non scartai direttamente nessuno, limitandomi a redigere un rapporto che avrei poi consegnato a Yuri. Alcune cose richiedevano un minimo investimento, specie le cure dentarie, e forse erano sufficienti. Unico appunto, l'unico per il quale non lasciai alcun genere di appunto, fu un ragazzo forse sui diciassette anni dall'aria molto nervosa, che aveva degli aghi ipodermici sotto la pelle della coscia, in una zona che verosimilmente una mano avrebbe cercato durante un amplesso, quasi certamente avvelenati. Sospirai, realizzandoli ma senza che lui se ne accorgesse, quindi lo feci voltare e posando una mano sulla nuca trafissi il suo collo quanto bastava con il Mokuton emerso dal mio palmo, non visto, per colpire il midollo spinale e paralizzarlo. Questo qui è una trappola. Avrei detto a una delle Gheishe presenti, indicando il ragazzo a terra. Non so se un assassino per Yuri o per qualche vostro cliente, ma è pericoloso. Francamente pensavo di trovarne di più, visto il tuo giro. E' vivo, ma a te interrogarlo, non è il mio mestiere. Posso curarlo, se ti serve come motivazione. Avrei dichiarato con flemma, tornando poi agli altri candidati, sicuramente molto spaventati dall'accaduto.

    Stavo per proseguire quando la porta della stanza si aprì, annunciando l'arrivo di un uomo molto alto e dall'aria poco raccomandabile accompagnato da una bambina bendata. Considerando Ame, le possibilità che la piccola fosse più pericolosa di lui erano concrete. Oppure era una qualche merce di scambio, ma a giudicare da come l'uomo la teneva vicina, compresi che si trattava di qualcuno di importante per lui. Per fortuna la piccola non poteva vedere i corpi nudi nella sala, né quello che piangeva a terra incapace di muoversi. Io sono Bokushin. Dissi. E come puoi intuire questo non è mio vero aspetto. Prima che Yuri se ne andasse mi rivolsi a lei. La Geisha ti dirà del ragazzo a terra, quanto a noi...non hai una stanza più riservata? Credo che la mia paziente meriti più attenzioni della tua catena di montaggio della fornicazione. Non mancava un briciolo di disprezzo nel tono, non per il lavoro di Yuri o per il concetto stesso del bordello, ma per lei in quanto persona.

    Una volta soli con l'Oleandro, che non si presentò, ascoltai il suo problema, indicandogli di aspettare nello sbendare la ragazza. Puoi darmi del tu. Sono un semplice dipendente che pagherai per un servizio e per dimenticarsi di averlo prestato. Non serve nemmeno sapere il tuo nome, e Yuri è una garanzia sufficiente del pagamento. Ma prima di mostrarmi gli occhi spiegami da quanto tempo va avanti il problema...e se si era mai presentato qualcosa del genere in passato. Inoltre...quanti anni ha? Ha eseguito le vaccinazioni che normalmente si fanno da piccoli? Che malattie ha già avuto? Diverse malattie virali dell'infanzia potevano avere un risentimento oculare anche a distanza...persino una banalissima varicella. Avute le informazioni mi rivolsi alla bambina bendata. Mi assicurerò che tu non senta dolore. Ma dovrai rispondere alle domande che ti farò, o non guarirai. Conoscevo diverse tecniche di approccio medico ai bambini, studiate all'ospedale di Konoha, ma erano competenze che ci si aspettava in Yato Senju, non nel crudele Fauno di Ame, quindi il mio tono rimase duro e poco accomodante, anche se avrebbe avuto minore efficacia nell'interfacciarmi con lei. Finché non fossero state necessarie non le avrei messe in campo.

    A quanto sembrava anche il cliente non aveva intenzione di usare le maniere gentili, strappando le bende alla sua protetta e immobilizzandola, evocando improperi degni di qualcuno cresciuto ad Ame e con scarse possibilità di andare in paradiso. Sospirai. Non otterremo nulla se è così agitata... Dissi, mentre lui parlava di droghe e sedativi, ma io scossi la testa. Non servono metodi così bruschi, specie per un bambino. Siamo ninja, in fondo. E sollevando una mano avrei posato un dito sulla fronte di Hounko, inondando la sua mente con un Genjutsu che già in passato avevo usato persino con un Hokage in fin di vita: La tecnica delle Mani Curative Fantasma. Con il giusto flusso di chakra l'illusione avrebbe convinto il cervello di lei di provare molto meno dolore. Ora apri gli occhi e lasciami guardare. La studiai alcuni secondi, chiedendole di spostare lo sguardo in varie direzioni e scrutando i dotti lacrimali e sotto le palpebre. Niente. Non hai avuto lacrime con una sensazione o un sapore strano? O una specie di cosa cremosa ai bordi dell'occhio? O al mattino le ciglia increspate? Non sembrava un'infezione, e con una piccola luce guardai il fondo dell'occhio. Non ho strumenti adeguati a vedere l'interno dell'occhio in modo approfondito, ma a un primo esame grossolano non noto nulla. Presi un campione di film lacrimale con un test pronto (trafugato dall'ospedale a Konoha tra quelli vicini alla scadenza) per escludere alterazioni, ma tutto risultava nella norma.


    Terminata l'analisi incrociai le braccia, dubbioso, mentre cercavo una soluzione. Avevo visto qualcosa di simile solo in un caso, un piccolo del clan Hyuga che aveva esagerato con gli addestramenti, ma sicuramente quella ragazzina non era una Hyuga né aveva un addestramento ninja formale, almeno a giudicare dai muscoli delle braccia. In quel momento mi venne un'illuminazione. Ho un'idea...devo tentare una cosa ma potrebbe farle male. Stavo per mettere mano alla tasca per recuperare un tonico, quando ricordai l'avvertimento dell'uomo...e perché rischiare in prima persona? Cliente...hai un tonico di recupero del chakra? Ne basta uno piccolo. Dallo alla ragazzina. Normalmente per una persona che non sa impastare chakra è solo una notevole fonte di energia, e al massimo viene un pò di iperattività...ma se ho ragione il dolore della piccola dovrebbe aumentare...e non ho altro modo per testare. Avrei detto, mentre l'esperimento forse aveva luogo...e quasi certamente avrebbe avuto effetto nonostante la mia illusione. Come immaginavo. La bambina sta impastando chakra negli occhi. Continuamente, anche se forse in modo inconsapevole. Per questo ha dolore. Chi le ha insegnato a farlo? Forse dovresti rivedere il suo addestramento...in generale nessuno dovrebbe mai impastare chakra negli occhi, come credo tu sappia, a meno di tecniche molto precise...e doujutsu, naturalmente. Ma come avrebbero preso quell'informazione?

     
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    Falce dei Kaguya


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    Come ammazzare la noia

    E forse se stessi



    Qualcuno mi spiega che ci facciamo qui?
    Cosa c'è, Pennuto? La violenza ti offende?
    Quella nei tuoi confronti sarebbe un piacere, Mostro, ma ammetto che inizio a farmi la stessa domanda di mio Fratello.
    Ti ricordi che sei stato tu a voler partecipare alla riunione, Ossicino?
    Purtroppo ha ragione, Discendente, è stata una tua idea seguire la richiesta di quella bizzarra pietra e farci tornare qui ad Ame.
    Fratello, capisco che i nostri piani per la Vendetta stavano un pò ristagnando, ma questo?
    Purtroppo è vero: non stanno portando avanti i progetti per l'elezione del Niiga, né Kazuhiro ha dimostrato ulteriore interesse per l'altro progetto che lui mi ha proposto.
    Quindi ti stavi annoiando e hai deciso di accogliere la richiesta del Sasso Rosso?
    Sì.
    L'importante è ammetterlo.

    Questi i pensieri del Risorto, con la schiena appoggiata ad una delle pareti, in quel remoto angolo delle prigioni di Ame.
    Le braccia conserte dinanzi al petto mentre osservava le tre figure lì presenti, tutte concentrate su una quarta, al suolo, vittima di torture.
    Dopo un lungo periodo passato nel Villaggio della Zanna, sempre più vicino alla sua Vendetta, pregustandola, ma ancora in attesa, delle condizioni adatte per gustarla a pieno, dopo oltre 10 anni.
    E forse proprio per quella lunga attesa, alla fine, aveva accettato di ascoltare il richiamo del "sasso rosso" che aveva, molti anni addietro, reso proprio servitore (anziché il contrario), con l'aiuto di Akira Hozuki e Sho Saitama. [Nota per Gene]

    Il "sasso" lo aveva richiamato ad Ame per partecipare ad una riunione fra gli Assi del Villaggio.
    Il nostro primo poker d'Assi!
    Non propriamente, Mostro.
    Sì, in effetti ci sono state altre due circostanze, più o meno.
    Hai incontrato questi soggetti altre due volte?
    Non propriamente, Antenata.
    La prima volta, ancora non eravamo l'Asso di Picche, c'era stato un incontro degli altri tre con l'Omino di Latta, noi eravamo solo presenti come spettatori.
    Ai tempi era lo Stuzzicadenti sovrappeso l'Asso di Cuori, non l'amichetta di Akira.

    L'attenzione del Risorto indugiò per un attimo sulla ragazzina dai capelli verdi, la "Principessa del Gelo", come l'aveva chiamata alcuni anni prima l'Hozuki, fautrice di un massacro non da poco.
    Il Kaguya era arrivato nel Paese del Gelo dopo la distruzione che l'Asso di Cuori vi aveva portato, ma lo Spadaccino di Kiri gli aveva parlato di quelli eventi, quando aveva chiesto un aiuto al Kaguya per trovarla ed eliminarla.
    Ma non sentiamo lo Spadaccino da parecchio tempo, i suoi problemi con questa Principessa non sono mai stati i nostri.
    Vero. E soddisfacendo la richiesta di Sho, ritengo che lo abbiamo ripagato.
    Non so se comunque, valga come Poker d'assi quello, Ossicino. La seconda volta, poi, proprio perché questa mocciosa non era con voi, né c'era il tuo millenario amichetto, non era nemmeno un poker, era un tris!
    Non hai tutti i torti, Mostro, e poi, credo, che ai tempi l'Asso di Fiori fosse un altro, non questa specie di figlio dei Fiori con la passione per le filastrocche.
    Stavolta lo sguardo si posò sul primo dei due individui a lui del tutto ignoti: un uomo decisamente più anziano, almeno nell'aspetto, con un codino e dei baffi improbabili, ma dai modi incredibilmente sobri.

    Poi c'era lui: ne aveva sentito parlare, ne aveva visto già il famoso sguardo, ma non si erano mai presentati ufficialmente.
    L'Asso di Quadri.
    Il capo del Visigoto, o come si chiama...
    Vuoi dargli la colpa per i suoi seguaci?
    Mi sembra che se la stia dando già da solo per il ragazzo qui in ginocchio.
    A quel punto l'attenzione del Kaguya si portò sull'uomo dagli occhi quanto mai particolari, seduto sul trono, e sul giovane inginocchiato, un ragazzo che era stato ingannato dal Flagello, niente meno.
    In effetti, solo per quel motivo il Risorto era rimasto lì, dopo la convocazione.
    Non sentiamo parlare del Flagello da quella volta ad Iwa.
    Pensavo stesse ancora scappando da quella marionetta, l'Arbitro.
    Veloce era veloce nello scappare davanti a quel coso! AHAHAHAH!!!!
    Fu allora che la Principessa si avvicinò al prigioniero, per martoriarlo un altro poco, facendo sorridere il Kaguya per quel comportamento.
    Una piccola sadica, mi sta quasi simpatica.
    Sembra la persona meno ragionevole qui dentro.
    Se escludiamo te, Fratello, sì, direi di sì.
    Io sono ragionevolissimo.
    Finché non si parla di Vendetta.
    La Vendetta è TUTTO!
    Dovevi proprio dirlo?
    AHAHAHAHAHAH!!!!

    Quei pensieri furono interrotti da un arrivo inatteso, una voce, seguita da una bizzarra figura, che l'Asso di Picche non conosceva, ma che aveva già sentito: molti anni prima, alla morte dell'Omino di Latta, il suo predecessore.
    Non ci fu nemmeno bisogno che nella testa del Kaguya sorgessero delle ipotesi: vide l'Asso di Quadri alzarsi per dare all'altro il Trono, cosa che non aveva fatto per nessuno degli presenti.
    Poi la Principessina confermò il suo sospetto.
    Joker.
    L'obiettivo di Jeral di tanti anni fa.
    Piuttosto, che sta dicendo il Baffetto poeta?
    Non lo so, ma temo che mangi troppi biscotti della fortuna...
    Oh Fratello...

    Il pensiero, però, fu interrotto dalle nuove parole dell'Asso di Cuori, che citò tre cose, due delle quali conosciute.
    Qui qualcuno ha un sigillo di Oto? E parlano di quello specchio di qualche anno fa?
    Nessun commento sul Gobi?
    Nessuno di questi è un nostro problema.
    Ma speriamo che sia un problema del capo della Banca di Ame, il Visigoto.
    Se la gente di Konoha gli facesse un danno, noi di certo non lo rimpiangeremo.

    I pensieri furono interrotti dalle nuove parole del Baffetto Poetico, cui il Risorto rispose, inizialmente, sbuffando, poi, per la prima volta, s'intromise e parlò: Se hai paura dei maremoti, non fai il pescatore, Asso di Fiori, te ne vai a vivere ad Anarouch., esordì, E non è nemmeno un posto così brutto, ci ho passato del tempo, anni fa., aggiunse con un ghigno, avvicinandosi all'uomo con il codino e spalleggiandolo verso l'Asso di Quadri: Su una cosa, però, non hai torto: uccidere questo ragazzo perché s'è fatto fregare dal Flagello è uno spreco.
    Scoprire cosa sa ed usarlo contro di il Flagello, potrebbe essere meglio: quattro Assi dovrebbero saper gestire l'egocentrica minaccia accademica.
    In fondo noi siamo quattro egocentrici, lui è uno solo.
    , suggerì, prima di sentire una voce spiacevolmente nota.

    Lo volevi trovare...
    Io l'ho detto che qui c'è qualcuno che porta sfiga.
    Era così bello non sapere niente di lui da ormai più di 5 anni.

    Il vanesio di cui sopra, intanto, come spesso capitava almeno dal punto di vista del Risorto, blaterava e blaterava, fortunatamente, rivolto al Joker.
    Questo finché non pensò bene di focalizzarsi sui Quattro Assi.
    Ma di che diamine sta parlando?
    Non hai seguito il discorso?
    Ho smesso di ascoltare Jeral quando ha deciso di attaccarci mentre eravamo feriti, tanti anni fa. Vi ricordate?
    Sì, mi ricordo, Fratello.

    Ma voi lo state ad ascoltare e volete fare quello che vi propone?, avrebbe chiesto, però, agli altri Assi, curioso di vedere chi stava con il Flagello e chi no.
     
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    ::: Cimitero di Ame, due giorni dopo l'Adunanza Oscura :::


    Namae era solito affacciarsi, nei ritagli di tempo concessi dalla gestione del suo locale, al vecchio centro di controllo del suo seme. Il negozietto di fiori alle porte del cimitero aveva sempre aggiornamenti sulle missioni dei Fiori, fungeva come "bacheca" nelle taverne ma decisamente meno in vista. Il Poeta aveva mantenuto la gestione delle pratiche abbastanza simile a come la sua predecessore aveva impostato; la differenza più grande era nella morale tra i due nukenin mentre di certo Touya sapeva il fatto suo nel dirigere un'associazione criminale.



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    Recupera dalle strade o gli ospedali gente disperata. Servono cavie da esperimento. Portale da Jaro Shimasu.

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    Benchè celate, Touya ha lasciato delle flebili tracce lungo il suo cammino. Recupera le Jitte di Umezawa.
    Mittente: Yuufuku Umezawa

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    Riscuotere il pizzo del quartiere nord-est del primo livello. Alcuni commercianti hanno rifiutato di pagare per due mesi di fila, pensano che il seme abbia perso forza. Rimetti ordine.

    ::: Lacrima d'Argento, due settimane dopo :::


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    Il Fauno aveva ormai una certa esperienza nell'arte medica e l'intuizione del dolore agli occhi con l'utilizzo del chakra era stato davvero un colpo da maestro.
    Ma si era posto le domanda sbagliate. Presto avrebbe scoperto che la bambina non era addestrata all'arte ninja né aveva provato da sola ad utilizzare il chakra...era evidentemente un richiamo dal tentien automatico, anomalo e potenzialmente pericoloso. L'afflusso di chakra sembrava non portare mai ad esaurimento le energie della piccola, altrimenti sarebbe stata costretta allettata da poche ore dopo i primi sintomi; arrivava ad un livello minimo, quello vitale, per poi arrestarsi.
    Lo avrebbe scoperto semplicemente ripetendo l'esperimento col tomo oppure se avesse avuto una qualsiasi arte di indagine sul chakra.
    Sembrava come una risposta involontaria del corpo, una esigenza dell'organismo che in qualche misura voleva proteggere gli occhi...ma che così facendo produceva l'effetto opposto.

    A quel punto era palese chiedersi: perché il corpo di Hounko sentiva la necessità di difendere quell'organo specifico? Perché ora? Qual’era stato l'evento scatenante?

    Un'analisi clinica approfondita a piace al corpo non avrebbe mostrato alcun problema, alcuna patologia associabile al dolore oculare.
    Se c'era una risposta era altrove che il giovane medico doveva cercare.


    ::: Prigioni di Ame, nella base dei Quadri :::


    La chiamata interruppe la scena, in pratica a rubare la scena al Joker con il più plateale dei guanti di sfida.

    " L'undicesimo frammento...può essere che lui..."

    " Che insolenza! Crede davvero che NOI ci abbassiamo al suo livello. Che lo facciamo entrare in casa nostra ahahah Che si fotta il bastardo! "

    Ma era chiaro che qualcun altro nella stanza non la stava pensando allo stesso modo. Sul volto del Re Mortale e del Dio di Ame si era stampato un inquietante sorriso, tipico di coloro che erano pronti ad abboccare all'amo e tirare già nelle profondità degli abissi l'incauto pescatore.
    L'Adunanza Oscura venne accolta per volere del Joker stesso e a quel punto nessuno degli Assi avrebbe potuto tirarsi indietro, Feng Gu compreso.
    Il caratteristico Ninjutsu ereditato dalla vecchia Akatsuki venne instaurato e ora nelle prigioni lì con loro la figura immonda del Flagello aveva fatto capitolino. Un'ombra che tuttavia ne rendeva l'aspetto ancor più inquietante e la voce più mefistofelica.
    Tensai-ji assunse una posa più difensiva e anche il Poeta raddrizzò la schiena, rompendo la posa a braccia incrociata tranquilla di pochi istanti prima. Il Joker, nemmeno a dirlo, non mosse un muscolo.

    La minaccia dell'Immortale balenò improvvisa, attraverso parole di superbia tali da scuotere le fondamenta di un paese e far raggelare il sangue dei Daimyo più impavidi.
    Ma a quel tavolo non sedevano signorotti col panciotto o politici corrotti...bensì i nukenin più importanti dell'intero continente.

    " Tu osi rivolgerti al Dio con irriverenza! A Noi come pedine di un gioco di cui pensi di avere il controllo ahahahah Morirai...oh, si...morirai...e sarà per mano mia. Vedremo se la tua nomea di Immortale ti accompagnerà anche nella tomba ahahahah "

    La ragazzina dai capelli verdi, come sempre, rispose per prima quasi a spezzare la risata dell'indesiderato imbucato alla festa.
    E se il Poeta era pensieroso e il Joker con lo sguardo fisso sul disgustoso ghigno dell'ombra, solo l'Asso di Picche avrebbe potuto dire un' ultima parola al suo vecchio compagno prima che la rabbia del padre ferito nell'orgoglio per la coercizione del figlio investì la stanza.

    Ancora una volta l'arte capace di proiettare la vittima in un mondo di tortura infinita ghermì la mente del Flagello a chilometri di distanza, manifestando un potere sconfinato. Usando il contatto visivo dell'ombra nel nemico come ponte per arrivare all'uomo, l'illusione si sarebbe annidata nella mente dell'Immortale interrompendo il collegamento psichico e facendo cadere in un baratro profondo
    [Tsukuyomi]. Solo per un istante, senza avere un reale effetto sulla sua salute, ma per la seconda volta l'immonda creatura avrebbe provato quella sensazione a lui estranea, quel brivido lungo la schiena tipico della natura umana e che ne dimostravano la debolezza.
    Yu Amachi, dopo oltre dieci anni dalla prima volta, gli aveva fatto ricordato cosa fosse la Paura.

    NLiy2dwe6

    Era stato rischioso permettere al nukenin di guardare dentro il proprio Covo ma la scelta era stata ben ponderata al fine di mandare un semplicissimo messaggio al nemico dei nemici: la sfida era stata accettata.

    "Che se ne fa Dio di quel fiotto d’anatemi
    che sale ogni giorno verso i suoi diletti Serafini?
    Come un tiranno satollo di carne e di vini,
    s’addormenta al dolce brusio delle nostre orrende bestemmie."


    Gli Assi avevano parlato.


    ::: Lacrima d'Argento, qualche giorno dopo :::


    Indovinate chi era diventato un cliente fisso del bordello da quando era stato inaugurato? Uno che anche ad Oto ne aveva lasciati di soldi al Neko Senzai ma che ora aveva un'alternativa di qualità in casa. Tutti i soldi per il viaggio li avrebbe potuti investire in altre pratiche e giochetti...se così possiamo dire.

    " Tu cara sei come un angelo sceso dal paradiso...altro che un fiore oink oink! Che poi perché l'ortensia...bah. Fai quella cosa con i piedi che oink oink oink!! "

    Era ancora eccitato ma anni ed anni di lavoro come spia per le Picche, a contatto con gente di ogni genere, lo avevano reso serio e composto in ogni circostanza. La voce però lo tradiva in quelle circostanze e poi quello era, dopotutto, il suo luogo di conforto per la vita di merda da evocazione che faceva.

    NLiy2xzrG


    " Mi raccomando. Stai lontana dalle strade in questi giorni. Vedo del movimento che non mi piace...la gente sparisce senza apparente motivo. Almeno, più del solito. Alla prossima serata oink! "

    Le aveva lasciato una mancia generosa.



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    OT/ Bell'assit dal trio! Bore entrata top ma Yu non ti perdona ahahha Shiltar fammi vedere come dirigi sto seme!!
     
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    Redenzione

    Chapter II - Villaggio di Amegakure



    [Due Settimane Prima l'incontro alla Lacrima]


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    Mattina. Ore 8 di un giorno come un altro.
    Una pioggia rabbiosa si abbatteva su Amegakure.
    Sulle strade del Secondo Livello, rivoli d' acqua fluivano verso valle, rimuovendo la sporcizia abbandonata dai tossici che, dal tramonto fino alle prime luci dell'alba, si ergevano a sovrani dei vicoli. Nelle vicinanze del cimitero, una sagoma avanzava a passo deciso sotto i cipressi. Alto due metri, il suo corpo era avvolto in un sudicio impermeabile verde, con un cappuccio così profondo da inghiottire nell'oscurità il suo volto spigoloso e scavato dallo stress, dalle sostanze e dagli impegni del suo Seme di appartenenza.
    L'anonima figura si stava dirigendo verso il negozio di fiori situato nei pressi della necropoli. Proprio lì, tra i profumi dei gigli e dei ciclamini, diversi anni prima Namae aveva fatto il suo ingresso nel Terzo Livello, in quella dimensione fuori dallo spazio conosciuto in cui aveva rischiato di non far più ritorno.
    Buongiorno. Esordì all'ingresso, abbassandosi il cappuccio e lasciando che le gocce d'acqua cadessero fuori dal negozio.
    Come stai? Tutto bene? Domande di circostanza, nulla di più. Il fioraio ricordava sicuramente il Fante, soprattutto dopo gli eventi che avevano stravolto le gerarchie dei Fiori, a cui l'Oleandro aveva contribuito con un azione terribile e imperdonabile. Tradimento. Il più grave dei peccati. E poco importava se l'ex Asso non fosse amata e ben vista da molti, un tradimento rimaneva tale contro chiunque. Dal giorno in cui aveva deciso di far pagare a Lord Goemon le minacce rivolte a sua figlia, molti gli avevano voltato le spalle. Sapeva che, prima o poi, qualcuno avrebbe tentato di ucciderlo, anche se per il momento vantava l'appoggio della potente famiglia Umezawa.
    Non aveva paura. Era la dura vita di Ame, del villaggio in cui era nato, cresciuto e sicuramente dove sarebbe morto. Non riusciva ad immaginare dinamiche diverse da quelle che regolavano la vita in quel villaggio maledetto.
    Si avvicinò alla bacheca nascosta dietro un muro di ortensie, le scostò con garbo e lesse ciò di cui il Seme aveva bisogno.
    Tre fogli. Tre compiti da portare a termine.

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    Recupera dalle strade o gli ospedali gente disperata. Servono cavie da esperimento. Portale da Jaro Shimasu.


    Jaro Shimasu. L'amico che aveva sia tradito sia salvato, picchiandolo per evitare che Lord Goemon lo giustiziasse per colpa sua. Non era giunto il momento di rivederlo.

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    Benchè celate, Touya ha lasciato delle flebili tracce lungo il suo cammino. Recupera le Jitte di Umezawa.
    Mittente: Yuufuku Umezawa


    Jitte di Umezawa. Dovevano essere le armi del Poeta. Namae accarezzò il foglio e l'inchiostro su cui Yuufuku aveva espresso il suo desiderio di riavere il simbolo del potere di suo figlio. Al solo contatto con il foglio, Namae percepì lo sguardo glaciale del Dio della Morte e la fredda lama della sua falce invisibile accarezzargli la base del collo.
    Chiuse gli occhi, respirò l'odore dolce delle ortensie che gli erano davanti e poi lasciò che la sua possente mano cadesse sul terzo annuncio, che riguardava la riscossione di alcuni crediti non versati nelle casse dei Fiori.

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    Riscuotere il pizzo del quartiere nord-est del primo livello. Alcuni commercianti hanno rifiutato di pagare per due mesi di fila, pensano che il seme abbia perso forza. Rimetti ordine.


    Seguirono i due minuti più interminabili della sua vita (almeno fino a quel momento), scanditi dal violento scrosciare della pioggia.
    Il Fioraio avrebbe udito lo strappo di un foglio.
    Namae aveva scelto. Namae aveva scelto di redimersi agli occhi del Seme. Namae aveva scelto di morire.


    Missione Accettata
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    Benchè celate, Touya ha lasciato delle flebili tracce lungo il suo cammino. Recupera le Jitte di Umezawa.
    Mittente: Yuufuku Umezawa



    [Oggi - nella Lacrima d'Argento]



    Prima di ricevere da Yuri una stanza riservata per la visita, Namae e Hounko vennero condotti in una sala aperta, con specchi, divani e lussuosi candelabri posti agli angoli della stanza. Al centro della stessa, corpi nudi di uomini e donne bellissime erano disposti in un ordine che a Namae ricordò quello di una scacchiera.  Il loro arrivo aveva interrotto una selezione.
    Questo invece è il mio vero aspetto. Rispose al giovane medico, con lo sguardo sul corpo del ragazzo che evidentemente era stato scartato dal concorso. Se non si presentò, fu solo per distrazione e non per maleducazione o presunta superiorità. Da quando sua figlia era ridotta in quello stato, la sua attenzione era rivolta interamente su Hounko, con conseguenze evidenti sulla sua attività criminale.


    [...]


    Una settimana circa Rispose la bambina, senza alcun briciolo di timidezza. Alla domanda sulle vaccinazioni, padre e figlia alzarono lo stesso sopracciglio, visibilmente perplessi.
    Io penso di non essermi mai vaccinato. Sapeva cosa fossero i vaccini grazie ai lunghi viaggi in giro per il Continente, dal Paese del Fuoco al Paese dell'Erba. Dal giorno della sua amnesia, ad Ame non aveva mai incontrato alcun presidio medico per le vaccinazioni, e nessuno lo aveva mai chiamato per sottoporsi al trattamento. Forse prima che iniziasse a vivere con me. Affermò. Ti ricordi se ti hanno mai fatto punture al braccio? La bambina fece cenno di no. I suoi ricordi d'infanzia erano sbiaditi, scollegati, sepolti sotto traumi e dolori che la bambina aveva subito prima di incontrare Namae. Quando l'Oleandro l'aveva esortata a ricordare, a raccontargli ciò che vedeva e sentiva quando tornava indietro con l'età, Hounko parlava solo di un bosco verde, vibrante di energia, e di una casa in cui si batteva il ferro.
    Ho tredici anni. Un brivido di paura graffiò la schiena di Namae. Quell'età lo terrorizzava più di una minaccia di Lord Goemon.
    Malattie nessuna, solo influenze e qualche volta un po' di febbre
    L'anno scorso hai avuto una polmonite Intervenne Namae, conscio del rischio di riprendere un adolescente.
    Si va bhè...più questa polmonite. Sotto le bende, i suoi occhi s'infiammarono. Quando qualcuno osava contraddirla o correggerla, Hounko diventava una iena.
    Per non parlare di quando suo padre si arrogava il diritto di toglierle le bende e afferrarla come fosse un cane. Oltre alle parolacce e agli insulti rivolti al Fante, il medico avrebbe potuto notare come la bambina "sapesse il fatto suo". Seppur sottomessa dalla forza del gigante, a cui non poteva nulla, la bambina aveva tentato due manovre difensive atte a divincolarsi e a chiudere il braccio destro del padre in una leva articolare.

    Non otterremo nulla se è così agitata... Non servono metodi così bruschi, specie per un bambino. Siamo ninja, in fondo.

    NLiyqiGkX
    Rimproverato dal medico, Namae lasciò la presa. Si sentì così in torto da indietreggiare, scusarsi a bassa voce e farsi piccolo. Sotto gli occhi dispiaciuti dell'Oleandro, l'ombra di Hounko aveva riempito metà stanza. L'adolescente si era trasformata in una serpe a dieci teste, con i denti di fuori e gli artigli pronti a squartare il suo aggressore.
    Non ti permettere mai più brutto idiota. Dolorante per il bruciore agli occhi, ella puntò il suo piccolo indice contro il gigante.
    La prossima volta ti strappo l'articolazione Pronunciò quella minaccia con una tale convinzione da far gelare il sangue anche a un ninja navigato. Merito di Madama Umezawa, che l'aveva presa sotto la sua ala protettiva per insegnargli a vivere in un mondo violento come quello di Ame.
    Ehy, ho sbagliato, ho chiesto scusa. Non ti rivolgere a me così. Una vena pulsante spuntò dal collo di Namae.
    Ne riparliamo dopo. Ora fatti visitare dal medico, a cui rivolgo le mie scuse per il pessimo spettacolo Aveva sbagliato, ma ciò non consentiva a sua figlia di mancargli di rispetto.
    Ristabilita la calma, Hounko ascoltò le indicazioni del medico. Bokushin era riuscito a conquistare la sua fiducia, così quando quest'ultimo la invitò a lasciargli visionare gli occhi, Hounko accettò, sorridendo quando quel dolore diminuì d'intensità in modo inspiegabile.
    Alle domande del medico, Hounko rispose con dei secchi "no".

    CITAZIONE

    Non ho strumenti adeguati a vedere l'interno dell'occhio in modo approfondito, ma a un primo esame grossolano non noto nulla.


    Immerso in una zona d'ombra sul lato destro della stanza, Namae non fece una piega. Aveva ascoltato quella frase almeno una decina di volte. Se la questione riguardava una semplice congiuntivite, sarebbe stato sufficiente un normale medico, ma la questione era più profonda e Namae si era rivolto a Yuri per trovare un medico ninja che fosse in grado di scovare quella risposta nascosta nell'organismo di Hounko.
    Quando Bokushin chiese a Namae un tonico di chakra, spiegando cosa avesse intenzione di fare, quest'ultimo si rese conto di non essersi presentato.
    Puoi chiamarmi Oleandro Fece una pausa, poi aggiunse. Tutti dicono di mantenere i segreti, ma alla fine, chi prima chi dopo, tutti finiscono per tradire questa promessa. Dalla Sacca interna del suo abito estrasse il tonico di recupero richiesto. Lo porse a Bokushin. Perciò se un giorno vorrai usare il mio nome, sappi che può aprirti diverse porte, ma quasi sempre, rischi di ricevere un coltello alla gola o alla schiena Sulle sue labbra si aprì un sorriso strano, che rifletteva una combinazione di tristezza e risolutezza. Indietreggiò, mentre Hounko ingeriva il tonico senza esitazioni. Per un momento, le sue palpebre si aprirono.

    CITAZIONE
    Come immaginavo. La bambina sta impastando chakra negli occhi. Continuamente, anche se forse in modo inconsapevole. Per questo ha dolore. Chi le ha insegnato a farlo? Forse dovresti rivedere il suo addestramento...in generale nessuno dovrebbe mai impastare chakra negli occhi, come credo tu sappia, a meno di tecniche molto precise...e doujutsu, naturalmente.



    Io no. Rispose Namae, alzando le braccia.
    Mai addestrata nelle arti ninja. Non saprei nemmeno farlo. Affermò, senza mentire, mentre sua figlia esultava, perché da sempre aveva avuto il sogno di diventare una kunoichi. Anni prima, durante un pranzo all'interno di Oto in compagnia di Nanako, la bambina gli aveva rivelato il desiderio di iscriversi all'Accademia.
    Namae le aveva promesso di prendere in considerazione un ipotesi simile qualora la sua carriera ad Ame fosse stata a rischio.
    In realtà, quel momento era già arrivato.
    Ti ha addestrato qualcuno, Hounko? Chiese allarmato a Hounko, che saltellava di gioia attorno al medico.
    No nessuno, lo giuro. Sono una ninja! Evviva!

    Com'era possibile che riuscisse a impastare il chakra...negli occhi?

    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note

     
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    Il Fiore Lupo

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    Come ormai era consuetudine il Fauno dimostrava una freddezza totale, nei miei confronti. Non che mi aspettassi altro ma il mio modo di fare, melenso e carico di sensualità, era e doveva essere totalizzante. Questo perché io ero a tutti gli effetti il Fiore Lupo. L'Oiran della Lacrima d'Argento. L'Oiran che tutta Ame voleva cogliere almeno una volta. Certo c'era stato un tempo, quando ero Accademico, che tutto ciò non mi tangeva minimamente, un po' come il Fauno... ma per raggiungere il mio scopo scelsi di cedere ogni minimo briciolo di onore, rispetto, affidabilità. Ora facevo parte della parte malvagia. Esisteva un codice criminale, chiaramente, ma il mio scopo era una solo: diventare potente, forte sotto la Luce splendente di Hayate. Volevo essere in grado di imporre le mie decisioni, e ogni strada valeva la pena di essere percorsa per quanto oscura o depravata fosse. Così come la ricerca dell'Immortalità richiedeva che ogni indizio, percorso o conoscenza andasse battuta e ricercata!

    L'opera del Fauno nei confronti dei futuri apprendisti fu alquanto utile e molto azzeccata. Infatti era una possibilità che avevo preso in considerazione che qualcuno si fosse o avesse cercato di intrufolarsi nel mio sistema, nella mia Lacrima d'Argento. Motivo per il quale l'assunzione di nuovo personale richiedeva molta attenzione. Il Fauno agì di proprio conto immobilizzando il candidato. Avvisata dalla Geisha mi presentai nuovamente nella sala. Con un cenno della testa lo ringraziai per essersi accorto e cercai di minimizzare l'accaduto davanti agli altri Lui non sta molto bene. Puro caso che oggi si sia trovato qui! Se farete parte del mio team sappiate che sono incluse ogni genere di cure, in tutto quello che riguarda il lavoro. Comunque mi scuso per l'inconveniente. Lasciate che il mio medico si occupi di lui prima di continuare. Poi rivolgendomi a bassa voce con il Fauno Grazie, mi occuperò io di lui. Al termine ti chiederò di rimuovere le parti compromesse, lasciandolo paralizzato... nel frattempo ti lascio di nuovo alla presenza delle mie Geishe. E così lo avrei recuperato, evitando ovviamente di toccare la parte avvelenata del suo corpo. Portandolo nel mio ufficio, da soli io e lui, avrei anticipato di fatto il passaggio successivo che sarebbe valso per chi avrebbe superato l'esame medico. Bendando accuratamente prima l'uomo, affinché non potesse vedere, avrei evocato il Maestro nella sua forma umanoide e a sua volta si sarebbe trasformato in tizio qualunque, anonimo. Il Maestro a questo punto avrebbe interrogato, grazie alle sue abilità, l'uomo. Avrebbe sondato la sua mente del tizio: Quale era o chi era il tuo obiettivo alla Lacrima d'Argento? Chi ti ha ordinato di agire? Chi sei? Avrei atteso le sue risposte, e indagato ulteriormente se necessario. In ogni caso al termine lo avrei condotto in una stanza privata e lasciato lì, finché il Fauno non lo avesse rattoppato e messo in uso come carne da macello per i più depravati clienti della Lacrima. [Conoscenze Maestro] [NOTA AL QM]

    Chiaramente il resto dei candidati avrebbe ricevuto un trattamento simile, ma meno incisivo. Gli uomini e le donne avrebbero superato l'esame fisico se le loro condizioni non era tali da richiedere investimenti eccessivi per eventuali cure, e in quel caso superato lo scalino nel mio ufficio il Maestro, sempre trasformato, avrebbe imposto su di loro un simbolo del pensiero Sii il più sincero possibile con Yuri. Questo avrebbe fatto emergere eventuali discrepanze nelle loro dichiarazioni. Avrei sondato la loro vita, chiedendo da dove venivano verificando la loro storia. Avrei chiesto se avevano buone o cattive intenzioni nei miei confronti o nei clienti della Lacrima. Avrei chiesto se erano persone sincere, o se stavano lavorando per qualcuno. Insomma... un vero interrogatorio. L'ultimo passaggio di fatto prima dell'assunzione!

    In tutto ciò nel frattempo in una stanza privata stava avvenendo lo scambio medico tra il Fauno e Namae, ma completamente a mia insaputa sul contenuto di tale visita. Sarebbe stato a completa discrezione dell'Oleandro la scelta di condividere o meno eventuali criticità.


    _________________




    In un altro momento invece, in una giornata qualunque di lavoro, avevo appena concluso di lavorare con un cliente alquanto... particolare. Di sicuro la sua forma non era umana, e per quanto sarebbe stato strano fuore da Ame in realtà l'inclusività e la fluidità di genere alla Lacrima d'Argento erano parte integrante. Un cliente che aldilà della sua apparenza fisica mi dava l'impressione di nascondere molto di più che quello che sembrava. A partire dal nome, alla Lacrima infatti non necessariamente dovevamo a conoscenza dell'identità del cliente anche se quel porcello era ormai un cliente fisso e molto generoso. Fu quando, dopo il nostro incontro, accettai con un sorriso carico di passione la mancia che le mie orecchie colsero una sua frecciatina. Così allungando la mano verso la sua, che aveva appena concesso la mancia, lo fermai prima che se ne potesse andare.

    Portandomi l'altra mano verso la bocca, come a nascondere da una pudica vergogna il sorriso appena apparso, avrei toccato con un gesto praticamente impercettibile eseguito nel movimento della mano verso il mento, la mia ghiandola posta alla base del collo. L'intero ambiente, e di conseguenza il cliente, sarebbe stato avvolto dal profumo. Un profumo sensuale, avvolgente e passionale. Un profumo al quale resistere sarebbe stato impossibile!



    Che mancia generosa! Shinshi-sama! Mi ascolti, le offro un ultimo giro... lei è sempre così gentile e mi dispiace lasciarla andare via! La prego... mi segua e divertiamoci un ultima volta stasera! avrei pronunciato quelle parole con una voce leggera, sensuale piegandomi in avanti e mostrando letteralmente tutto il mio corpo all'uomo. Lo avrei sfidato a dire di no. [Compentenza: Yuri - Il Fiore Lupo]

    E se fosse caduto di nuovo nelle mie braccia, nel fuoco della passione e della depravazione in quei momenti di pura carnalità sarebbe stato alla mia mercé, amplificando oltre ai limiti il suo piacere grazie ai miei ormoni frutto degli esperimenti e ricerca del Seme dei Cuori. Lì tra un gemito e l'altro, in mezzo alla passione, avrei cercarto di cogliere le informazioni Secondo te cosa sta succedendo? Chi potrebbe mai rapirmi? E perché sta scomparendo gente? Devo stare attenta a qualcuno in particolare? Tu... sei così bravo...Ho paura per te... che ti possa succedere qualcosa, tesoro! Se stava succedendo qualcosa nel vicinato dovevo esserne a conoscenza, l'ultima cosa che volevo era che qualcuno agisse alle mie spalle, e a mia insaputa. Per me, e per il Seme dei Fiori. Poteva essere un'occasione per diventare Fante, una strada alternativa al dare diecimila Ryo a quel pazzoide di Lord Goemon. [NOTA AL QM]


     
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    Falce dei Kaguya


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    Picche

    Per la Vendetta



    [Base dei Quadri]

    Sembrava che, in effetti, i presenti stessero ascoltando più il Flagello che il Risorto.

    Il baffetto dei Fiori sembra al quanto spaventato!
    La Principessina, invece, sembra positivamente baldanzosa ed avversa a Jeral.
    Sì, Fratello, peccato che gli altri due dimostrano eccessivo interesse per le proposte del Flagello.
    Saranno così folli da accettare la proposta di quel... essere?
    Antenata, tu non li conosci: sono come cani, gli piace marcare il territorio.
    HEY! GRRRR!!!!
    Scusa, Zanna, non ti voleva offendere: lo sai, ci piacciono gli animali.
    Disse l'uomo nella cui testa c'era la coscienza di una Fenice, di una Tartaruga e di un cane.

    Probabilmente il bisticcio sarebbe andato avanti ancora a lungo, non fosse stato per le successive parole della Principessa del Gelo, che catturarono l'attenzione del Kaguya, facendo sorgere un sorriso sul suo volto.
    Attenta, Asso di Cuori, ho visto scappare il Flagello ad una velocità davvero difficile da eguagliare, davanti ad una Marionetta particolarmente potente., esordì, con evidente sarcasmo, il Risorto, Ma se vorrai una mano nel portare avanti quanto proponi, ritienimi interessato., avrebbe aggiunto con un affabile sorriso alla Regina di Cuori. [Slot Competenza]

    CHE HAI URAMI STAI FACENDO?
    Non urlare, Fratello, ti sentiamo tutti benissimo.
    Va bene, Fenici Immortali, cosa stai facendo, mio psicotico Fratello?
    Cerchiamo di guadagnare qualche alleanza da questa situazione, anche se non basata sulla fiducia.
    Con una ragazzina che ha causato un genocidio nella sua terra natia?
    Perché secondo te, baffetto è un sant'uomo?
    Fenici Immortali, aiutateci voi.

    Furono due azioni successive dei restanti Assi ad interrompere quelle nuove disquisizioni e lasciare sbalordito il Kaguya.
    Dapprima, in positivo, lo sbalordì l'Asso di Quadri: il Risorto di certo non sapeva che già una volta l'uomo con le due Arti Oculari aveva usato quel particolare jutsu su Jeral, ma ne avvertì, in quel momento, la collera, quasi un piacevole solletico per le sue Ceneri del Rancore, quando percepì il desiderio di punire il Flagello che invadeva il Re di Quadri.
    Mi inizia a diventare simpatico!

    Quando, comunque, l'ospite inatteso concluse il suo vaneggiante soliloquio ed il Joker sembrò accettare la "sfida", se tale si voleva chiamare, fu il vecchietto con il codino a parlare, lasciando il Kaguya stupito, ma in negativo: Voi dei Fiori le droghe dovreste venderle, più che usarle, o mi sbaglio?, sarebbe stato il laconico commento.
    A quel punto, il Risorto avrebbe atteso eventuali nuovi commenti, tanto dai suoi "pari", quanto dal Joker.
    Se, però, al di là dell'accenno ad un "piano migliore", quello che alcuni definivano un "dio" (concetto su cui il Risorto aveva, di per se, molta titubanza persino ad un livello più metafisico) non avesse offerto ulteriori indicazioni, allora, non appena quella piccola riunione si fosse conclusa, l'uomo delle Picche si sarebbe mosso verso la Locanda dei Veri Batuman.

    [Territorio delle Picche]

    Rientrato alla locanda che usava come luogo d'incontro, il Risorto sapeva già di dover agire, non poteva restare un partecipante passivo degli eventi, o muoversi solo su indicazioni altrui, com'era avvenuto in passato nelle sue interazioni con gli altri Semi, così avrebbe dovuto dirigere le sue "forze" per organizzarsi al meglio.

    E prima di tutto avrebbe parlato con le sole "persone" che condividevano ogni suo segreto: quelle nella sua testa. [Competenza]

    Una riunione di condominio? Dopo tutto questo tempo!, esclamò la voce del Mostro, il Chuda Tartaruga, dal suo trono fatto di carne.
    Stai zitto, qui abbiamo già abbastanza problemi per ora, da non dover pensare anche a te., lamentò la manifestazione del Re delle Fenici, dal suo Trono di Piume.
    Non sono problemi, Fratello, forse abbiamo qualche opportunità., commentò il defunto, vero, Mizukage, Shiltar Kaguya, dal suo Trono di Ossa.
    Non so, Discendente, vedo rischiose molte delle idee che abbiamo discusso nel tornare fin qui., osservò scettica l'Antenata, la manifestazione della Memoria della Prima Kaguya, sul proprio trono fatto d'ossa, con Zanna, il cane Kaguya vissuto nell'omonimo villaggio, accucciato acconto a lei.
    Ci sono dei rischi, indubbiamente, Antenata, ma possiamo anche ottenere qualcosa, tanto per le Picche e la nostra vita qui ad Ame, quanto, soprattutto, per la Vendetta., obiettò calmo il Risorto, sul suo Trono di Ceneri.

    Esattamente, Fratello, sappiamo che ci sono diversi aspetti di questa inattesa situazione che adesso ti stuzzicano, ma siamo sicuri di quello che facciamo?
    Questa non è la Vendetta che tanto ti ossessionava, non è il progetto che stavi portando avanti dapprima che vi incontrassi.
    Lo sappiamo, ma non per questo dovremmo rinunciare.
    Quindi punti al Flagello?
    Non essere sciocco, Mostro, attaccare il Flagello direttamente sarebbe inutile.
    E qui entrano in gioco gli altri Assi e quello che dobbiamo scoprire per cercare di offrirglielo.
    E la tua folle idea di entrare in contatto con la bambina del Gelo.
    Neanche volessimo compiere un reato! Vuole solo proporle un piano che darebbe ad entrambi dei vantaggi.
    Zitto, Mostro! E tu, Fratello, ricordi cosa ci disse tanto tempo fa l'Uomo di Latta?
    Che non stiamo giocando ad Asso piglia tutto?
    Esatto ed aveva inaspettatamente ragione. Qui dobbiamo provare a fare una bella Scala, o almeno un Full d'Assi.
    Qualcosa di valido con cui impedire un Tris d'Assi avverso, Ossicino?
    Qualcosa che possa impressionare il Jolly e, chissà, forse anche altri.
    Ammetto che per una volta non sentirti parlare di Vendetta è un piacere, Discendente, ma non ti sembra di essere un pò ambizioso?
    Mi hai inteso male, Antenata, scusami: questo fa ancora parte della mia Vendetta, in modo indiretto.
    Se il piano andrà bene, o anche solo qualche tessera, o carta, sarà quella che spero, potremmo indebolire uno dei nomi nella lista, forse persino due, o tre di loro.
    E se nel frattempo otterremo più risorse ad Ame, da poter offrire alla Zanna, daremmo guadagni tanto alle Picche, quanto ai nostri alleati nella Vendetta.
    Ed il Nobile Fratello avrà sempre più fiducia in noi, in attesa del prossimo passo.
    Il prossimo passo?
    Ricorda, Mostro, la Vendetta è TUTTO!
    E la nostra Vendetta ha tanti bersagli minori, ma due principali.
    La Speranza.
    KAZUHIRO!



    Quando il dialogo alla luce del Sole Nero si concluse, gli occhi del Kaguya si riaprirono sul suo "ufficio", il retro della Locanda dei Veri Batuman.

    Quindi sarebbe questo il nostro piano?
    Io non lo definirei un piano, sei troppo ottimista nel dire così, Pennuto.
    Sì, non è un piano, stiamo giocando una partita in fondo.
    Non sei confortante, Fratello.
    Si tratta di cercare di recuperare le carte che ci servono, Fratello mio.

    Dopo aver elaborato e coordinato le sue idee, il Kaguya avrebbe mandato a chiamare il suo "circolo stretto" in quel di Ame, le poche persone con cui condivideva i piani e che, di fatto, si occupavano delle Picche ogni qualvolta lui non era in quel della Pioggia, cosa che, di recente, succedeva spesso. [Nota x il QM]

    La locanda sarebbe stata momentaneamente chiusa al pubblico, ma non sarebbe rimasta senza guardiani: una piccola fenice era ben nascosta all'interno del locale per controllare che nessuno si permettesse di entrare o disturbare quanto stava accadendo. [Wakonda]
    Intanto, nel retrobottega, il gruppo era in riunione: sei persone sedute ad ascoltare l'Asso di Picche.

    Il primo a cui si rivolse fu Miroku.
    Membro delle Picche ai tempi del predecessore dell'Uomo di Latta (Gendo), aveva dovuto darsi alla macchia per i suoi contrasti con il suddetto manipolatore del metallo, ma il Kaguya lo aveva incontrato grazie ad Ananta, compagno del finto monaco ed ulteriore elemento di quel cerchio ristretto. [Miroku]
    Per l'Asso di Picche, quel quasi Principe, se non nel titolo quanto meno nel ruolo, si occupava di organizzare gli altri elementi del loro Seme, di coordinarli e di indicare quelli più validi, per le missioni.
    Ecco un Jack di Picche.
    Miroku-san, che missioni ci sono per ora in atto all'interno di Ame? Mi serve sapere quali possono essere degli elementi utili, una lista di nomi affidabili e che possano muoversi anche subito, se necessario.
    Inoltre, cosa più importante, devi organizzare un incontro con Fyona.
    , avrebbe esordito verso l'altro.
    Che cosa???, avrebbe sbottato Tendora.
    Calmati, tesoro, è pur sempre un Fante delle Picche e ha delle informazioni che potrebbero servire, spero., spiegò con tono rilassante alla proprietaria della Locanda.
    Sei sicuro, Fratello?
    Uno dei punti importanti potrebbe dircelo lei.
    Soprattutto: non abbiamo bisogno di informazioni che vanno contro i Sassi rossi, quindi non dovrebbe essere un problema per lei.
    E poi vuoi proporle qualcosa che, forse, le farebbe gola, puntando alla tua Scala Reale.

    L'attenzione del Risorto si volse poi verso il compagno di Miroku, Ananta.
    Uno dei tanti figli della Carità di Hayate, privo di abilità ninja, ma in possesso di una memoria eidetica: lo aveva aiutato a liberarsi da un debito verso i Quadri ed aveva dato asilo a lui e Miroku, in cambio di tutte le informazioni che potesse offrirgli in cambio. [Ananta]
    Ananta, mi serve che tu mi dica tutti i luoghi dove poter contattare i Cuori.
    Obitori o quant'altro, almeno quelli validi di cui sei a conoscenza, che possano permettermi di fare arrivare un messaggio ai piani alti, senza fare rumore.
    , avrebbe richiesto all'altro.
    Questa parte mi piace parecchio, devo dire.
    E' rischioso: quella è una pazza sanguinaria.
    Vero, ma non voglio fidarmi di lei, voglio offrirle un vantaggio per entrambi.
    E vedere se tramite lei, possiamo puntare almeno ad un Tris di Assi, se non ad un Poker.

    A quel punto si sarebbe voltato verso il più bizzarro degli individui nel variopinto gruppo: Janki, un suricato che era stato per lungo tempo Eremita del Deserto.
    La morte di un suo compagno Eremita, lo aveva portato ad allearsi con il Risorto, senza diventarne un'evocazione, alleati assetati egualmente di Vendetta che si aiutavano a vicende per i propri bersagli.
    Di fatto, Janki si occupava di proteggere la Locanda, di allenare i membri più deboli delle Picche e, forse, era quello di cui il Kaguya si fidava di più, apprezzandone l'ossessione per la Vendetta. [Janki]
    Janki-san, mi servirebbe che portassi la missiva che scriverò, se Ananta sa dove inviarla. , avrebbe semplicemente detto al suricato.
    Sempre bello quando mi usi come postino, Bestione., scherzò il suricato, fumando dalla sua pipa.
    Oh, non preoccuparti: sono certo che con l'andare avanti di questa situazione ci potrebbe essere anche qualcosa di più utile da fare.
    Ancora non hai scritto niente, Discendente.
    Vero, Antenata, ma se avremo bisogno, lo faremo.
    E poi lo affiderai al topo parlante con la passione per le erbette allucinogene.
    Come dicevo, Mostro, mi sono sempre piaciuti gli animali.
    Stai facendo lo spiritoso, Fratello?
    AHAHAHAHAHAH!!!

    Smettetela, non manca ancora qualcosa piuttosto?
    Giusto, Antenata, Quadri e Fiori, ma per i primi, il percorso è tortuoso.
    Quindi ci restano i Fiori, l'Oleandro.
    E non dimentichiamoci la sua amichetta, Pennuto, com'era? Ortensia?
    Non ho alcun interesse nell'entrare in contatto con quella p...
    Fratello!
    Discendente!
    Professionista, volevo dire Professionista!
    AHAHAHAAHAH!!!!
    Comunque è vero: la donna della Lacrima non è come Namae, lui sembra agire prima di tutto per Ame e poi per il suo tornaconto.
    L'altra mette se stessa prima dei Fiori, sembrava.
    Come fai tu, Ossicino? La Vendetta prima di Ame, in fondo.
    La Vendetta prima di TUTTO!
    Ma questa è la questione: se la sua priorità non è Ame, allora non è affidabile quanto l'Oleandro.

    Parli ancora con le voci nella tua testa?, domandò Tendora, forse quella che di più conosceva l'abitudine del Risorto, complice l'intimità fra di loro.
    Bastarono però quelle parole a riportare il Kaguya al luogo presente e spostare la propria attenzione su Medo e Tamura: il primo era il giovane barista, cugino della locandiera, che considerava "Ru-Wai" il suo sensei da tantissimo tempo, il secondo era stato l'ultimo guardiano delle Mura di Ame molti anni prima, per poi diventare un musico monco e, egualmente, un allievo dell'Asso di Picche, dal suo punto di vista. [Medo & Tamura]
    Tamura, direi che potrebbe essere saggio provare a fare qualche spicciolo al Nettare, il locale dell'Oleandro: non fare troppo rumore, se ti danno modo fai qualche spettacolo musicale e raccimola qualche moneta.
    Se servirà contattare Namae-san, ti avviserò: devo prima capire come andrà quanto chiesto ad Ananta.
    , spiegò secco al monco, prima di voltarsi verso il barista che già sorrideva.
    Sì, Ru-Wai-sama, mi preparo appena finiamo e vado., confermò entusiasta il ragazzo, prima che il Risorto parlasse con Medo.
    Tu non sorridere in quel modo, non serve andare alla Lacrima d'Argento, anzi, dovrai restare qui assieme a Tendora e tenerti pronto., tagliò corto verso l'altro, che subito si incupì: Va bene, sensei.

    Infine il Risorto si voltò proprio verso la Locandiera, che negli anni fra le angherie dell'Uomo di Latta prima e le sofferenze per l'avvelenamento perpetrato da uno sgherro del Visigoto dopo, ne aveva viste parecchie, prima di diventare lei stessa parte di quel piccolo gruppo, unendo le sue scarse abilità ninja a quanto appreso da Janki. [Tendora]
    Io cosa devo fare? Con chi devo parlare?, chiese pronta la Locandiera.
    Restare qui e tenere aperta la baracca, tesorino., rispose laconico l'Asso.
    Che cosa?
    Mi serve qualcuno che controlli la Locanda. Se Miroku ha dei nomi affidabili, qui è più facile incontrarli. Tu dirigerai quanto succede qui e Janki si occuperà di tutto il resto, ok?, propose accomodante.
    Ok., sbuffò Tendora.

    La lasciamo così, Fratello?
    E' la cosa più sicura, sia per lei, sia per i nostri propositi.
    Che sarebbero?
    Tutto si riduce ad una cosa, Mostro, sempre la stessa.
    LA VENDETTA!!!!
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Giochi della Pioggia

    Il Fauno 2

    La raccolta dell'anamnesi fu poco efficace. Le malattie infettive nei bambini erano frequenti, specie ad Ame dove le condizioni igieniche erano spesso carenti, e in generale l'aria era insalubre a causa dell'assenza di un reale governo centrale che disponesse le manutenzioni dei sistemi fognari e delle discariche, ma se non altro la ragazzina era ben nutrita e non sembrava avere altri problemi di salute...ma il mio cliente non era il padre, o perlomeno non la aveva cresciuta sin dalla prima infanzia, cosa che non era da sottovalutarsi come informazione. Dopo la prima analisi e il tentativo fruttuoso col tonico, avevo una diagnosi parziale ma che sollevava maggiori interrogativi più che fornire risposte. Penso che tuo padre non avesse cattive intenzioni, l'obbiettivo finale è comunque farti guarire. Ma hai un carattere adatto a sopravvivere ad Ame, questo è certo. Commentai, complimentandomi con lei per ottenere un briciolo di fiducia in più, che ottenni anche dal padre, che si definì Oleandro, permettendomi di usare il suo nome come lasciapassare, un qualcosa che da solo valeva più della mia parcella. Ad Ame ogni cosa si basa su equilibri tra prospettive di guadagno e rischi di una perdita, in una rete interconnessa per cui ogni azione può costare la vita. Per questo rimango fuori dal giro dei Semi. Oltre che per la mia reale identità e affiliazione alla Foglia. Ma ti ringrazio per questo omaggio. Dissi, prima di iniziare a pensare al problema che avevo di fronte.

    Mai addestrata? Beh...questo spiega come mai non le siano esplosi gli occhi. Dissi, forse con tono un pò crudo. Se avesse una riserva importante la quantità di energia sarebbe stata insopportabile per i bulbi oculari. Ma al contempo non era possibile insegnare a qualcuno in poche ore come controllare i flussi di chakra, quindi la guarigione non era affatto vicina, e soprattutto non conoscevo personalmente tecniche di impasto di chakra negli occhi. Hounko...e Oleandro. Da quello che capisco non vivete assieme fin dall'infanzia. Sappiamo qualcosa della famiglia in cui sei nata? Dettagli? Capacità speciali? Non era frequente ma nemmeno rarissimo il risveglio di qualche atavismo mediato dal chakra, anche se non rendeva conto perfettamente della situazione. Inoltre...raccontami cosa è accaduto nelle settimane precedenti all'inizio di questi sintomi...magari è stata esposta a qualcosa che ha scatenato la situazione...questa specie di inconscia attivazione del sistema circolatorio.

    Se avessi avuto un laboratorio avrei potuto esaminare il sangue della ragazza e confrontarlo con le principali famiglie di Konoha detentrici di Doujutsu, ma senza ulteriori informazioni non potevo aiutarla. Anche se qualcosa era fattibile. Sono in grado di rimuovere le arti oculari da qualcuno... accennai, molto cauto e studiando attentamente le reazioni dell'Oleandro. E posso farlo in modo da non nuocere, quindi potrei rimuovere completamente il problema...ma bisogna valutare se per Hounko è un problema o piuttosto un'opportunità. In alternativa...potrei usare l'interrogazione mentale per vedere se dal suo subconscio emerge qualcosa relativo ai giorni passati. Mi accigliai. Esiste...esiste la possibilità che la ragazza sia stata presa di mira da qualcuno...in maniera specifica? Nel senso, più del normale pericolo di Ame? Magari inconsciamente si è accorta di essere seguita o minacciata e il corpo ha risvegliato questo atavismo... Sospirai. Tutti abbiamo nemici ad Ame, e sicuramente anche tu, Oleandro. Ma qualcuno ha minacciato direttamente la tua protetta?

    Se avesse acconsentito, tramite Interrogazione Mentale, della quale ero molto esperto dopo gli eventi dell'Artiglio, avrei posto una semplice ma indiretta domanda, non tanto alla mente cosciente di Hounko ma al suo inconscio: "Cosa ti ha spaventato?"
     
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    ::: L'Esclusivo, due giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    La musica era come sempre assordante ma proprio per questo era il posto ideale per parlare di certe faccende. In un tavolino appartato, oltre la folla di giovani in delirio, sballati da alcol e droghe di ogni genere, tre figure di rilievo del Mazzo si erano incontrate per parlare degli eventi che erano stati e che i rispettivi Assi avevano loro raccontato.

    " Due principesse, si può dire, nel mio locale. Sono onorato. "

    NLiCTEJqz

    " Sumire-dono, pensavo che sarebbe stato il Visigoto a condurre l'operazione. Non fraintenda, sono contenta di avere una testa calda al tavolo delle trattative. "

    " Ci è stato ordinato di collaborare, posso dire solo questo. L'onore comunque è tutto mio, conoscere la leggendaria Umezawa. Credevo che lei si occupasse degli affari esteri mentre Kansōshita-dono di quelli interni. Che qualcuno, magari il Poeta stesso, abbia chiesto anche a voi di "collaborare" ? Si dice sia un uomo di altri tempi... "

    La musica era assordate ma loro riuscivano a comunicare tranquillamete, probabilmente tramite interazione telepatica.

    " Veniamo a noi. C'è tanto di cui parlare e io, al contrario di voi, non ho molto tempo da passare in questo posto. "

    ::: Lacrima d'Argento, due settimane dopo l'Adunanza Oscura :::

    Le vie erano due: un Dōjutsu ereditato dalla nascita, qualcosa di possibile ma certamente raro anche per le origini della ragazza, oppure quello che il medico stava osservando era solo il sintomo di un problema, non il problema stesso. L'intuizione che un fattore esterno, un evento scatenante, fosse l'origine del comportamento anomalo del sistema circolatorio del chakra era sensata e lucida....degna della fama del Fauno.
    Se il problema non era nel corpo, allora doveva essere nella sua mente e così il ragazzo non esitò a gettarsi a capofitto nei pensieri di Hounko sfondando la porta di ingresso con una semplice ma puntuale domanda: cosa ti ha spaventato?


    Un vicolo in penombra, il sole è tramontato da un pò ma non sembra così tardi.
    Il vociare distante del secondo livello e il suono di un musicante, un ragazzo biondo in cerca di qualche moneta. Conosci quei lampioni e quei graffiti sui muri...non si è molto distanti dall'erboristeria.
    Un cassonetto che si rovescia e il bagliore di una spilla sul bavero del mantello.
    Un tonfo e poi il buio.


    Spalanchi gli occhi e la luce della lampada chirurgica è accecante.
    Metti a fuoco e vedi la figura di un uomo. E' sfocata, sei statao drogato quasi sicuramente, ma porta maschera e tenuta da chirurgo.
    Ti volti verso destra e vedi il rosso del tuo sangue fluire attraverso lunghi tubi.
    Il battito del tuo cuore accelera, vedi che cinghie che ti tengono al lettino e hai paura.
    Ti bloccano urlando qualcosa che non riesci a decifrare...e poi nuovamente il buio.


    Hounko era strana, non aveva memoria di quell'evento ma sembrava certamente suo. Riviverlo per lei insieme al giovane medico non sarebbe stato piacevole e al dolore agli occhi ora se ne era sostituito uno dell'animo ancor peggiore. Non si ricordava di quella notte, era passata più di una settimana dopotutto, ma la cosa strana era che qualche frame di quella breve sequenza era stato certamente manomesso...che avesse posato lo sguardo su qualcosa che non avrebbe dovuto vedere?

    NLiCDRLEK


    Le giuste domande, forse, avrebbero aperto ulteriori porte.

    ::: Locanda dei Veri Batuman, 2 giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    Trovare Fiona non era stato semplice anche per il Jack di Picche, la cui giovane età non rispecchiava di certo l'approfondita conoscenza che aveva del seme e dei bassifondi di Ame. Lui era un figlio della nuova Ame ma certamente con lo spirito di quella che fù un tempo ed era stata proprio questa sua identità non da poco che aveva attirato, già tempo addietro (come per l'omicido di Samaneko), l'attenzione della lussuria fatta persona. Perchè, si chiarisca fin da subito, " la donna che non chiede mai " si fa trovare solo se vuole essere trovata.

    " Dovresti dire ai tuoi uomini di non usare i miei stessi informatori per cercarmi...la loro lealtà non si basa sui soldi o il potere, bensì dal cappio stretto intorno al loro pene. E poi lo sai, per te la mia porta è sempre aperta...Asso. "

    E avrebbe gettato il suo due di picche sul tavolo, come per validare la sua identità.

    " Dimmi, cosa ti serve? "

    NLiCJsYQS


    Quanto alle attuali missioni dei vari semi, Miroku avrebbe trovato qualcosa solo al giusto prezzo [ogni missione degli altri semi ti costa 500 ryo per grado]. Il seme aveva una rete di informatori molto efficiente ma era come se dall'alto, questa volta, era stato ordinato di essere ben più "accorti" (se così possiamo dire) del solito. Un contatto ai quadri, però, si era fatto scappare una piccola indiscrezione: Kuren era stato avvistato dopo anni in superficie, tra i vicoli del primo livello...e quando c'è di mezzo lui non è mai una cosa buona.
    Sulle pichche, invece, il seme era focalizzato su due principali attività: la protezione del covo che ospitava l'imponente scultura ad 8 torrette, regalo del Joker per la nuova dimora, e la gestione del traffico di sicari richiesti da mezzo continente. Se la seconda era certamente l'attività principale e che faceva entrare soldi nelle tache del seme, la prima era più una premura per difendere qualcosa di cui ancora non si era capito il reale funzinamento ma ache di certo aveva a che fare con gli antichissimi ma riscoperti specchi.

    Anche Ananta aveva eseguito il suo compito nel migliore dei modi: Tensai-ji non aveva fatto trapelare nulla riguardo la nuova struttura del suo seme e la perdita di Amari aveva liberato un'altra casella tra le carte a sua disposizione. L'impressione dall'esterno è che, al momento, era il seme più debole dei quattro...a corto di persone ed idee per rimetetrsi realmente in sesto. Si reggeva ancora grazie alle storiche alleanze politiche instaurate dal precedente Re, la famigerata Carità di Hayate, e da un flusso di denaro sporco proveniente da chissà dove.
    Ad ogni modo, Densen Ryuko era la persona che faceva al caso loro: un semplice fante che però si era ritagliato uno spazio nella vecchia gestione e che quiondi sapeva come fara rrivare una missiva ai piani alti. Al giusto prezzo [1000 ryo], Janki avrebbe mantenuto la sua parola e consegnato al mittente la lettera del Risorto.

    Tamura, infine, avrebbe bazzicato la zona del Nettare; come indicato, non avrebbe dato troppo nell'occhio motivando la sua presenza col la sua piacevole musica e il suo cappello a disposizione di generosi passanti.
    Dopo un paio di giorni, tuttavia non si avrebbero avuto più sue notizie.

    Era letteralmente sparito. Nel vicolo lì vicino non sarebbe stato difficile ritrovare il suo shamisen e un cassonetto ammaccato avrebbe fatto pensare ad una avvenuta collutazione...che fosse stato rapito? E se si, perchè? Da chi?


    ::: Lacrima d'Argento, 4 giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    " Oink oink oink! Ma no...vedrai che nessuno ti farà del male! oink oink Cerca solo di stare un pò più attenta del solite eh?"

    Chiaramente il danno ormai era stato fatto, mannaggia lui e la sua perversione...di solito aveva la bocca cucita su queste cose ma quella dannata ragazza aveva il potere di tramutarlo in un gallo canterino!
    Con quello sguardo da animale ferito, il seno in vista e quell'odore irresistibile come poteva rischiare di perderla? Lei, che gli faceva vivere quei pochi momenti decenti della sua vita di merda?

    " Ok ok! Facciamo così oink...Non ne so molto anche io al momento, stiamo indagando. Ma se hai paura posso riaccompagnarti io a casa. Devo solo fare un servizio prima ma puoi rimanere con me...basta che te ne stai buona e non fai domande. Ok? oink Magari per ringraziarmi posso passare da te la nottata oink oink oink oink ! Ah, chiamami Gobu."

    Sembrava sincero, dopotutto era palesa che il maiale cadeva dalle sue labbra quindi continuare con l' "interrogatorio" non avrebbe avuto molto senso. Seguirlo, invece, beh...forse avrebbe permesso a Yuri di scorpire qualcosa in più.

    Lui avrebbe atteso che lei si preparasse prima di incamminarsi verso la sua meta. Era una casa apparentemente abbandonata, si guardo intorno e poi sollevò l'asse della porta in legno sul retro facendo segno alla ragazza di entrare. Facendosi strada con la luce del suo accandino, oltrepassarono le stanze sporche e disabitate fino ad arrivare difronte ad un oggetto dallaforma affusolata, della grandezza di una persona e coperto da un telo nero.

    " Parlerò io per te se dovessero fare domande. Tu non fiatare, stai per entrare in uno dei posti più segreti di tutta Ame! Abbiamo solo 5 minuti."

    Doveva essere uscito fuori di testa, far entrare una semplice puttana nel Terzo Livello, in uno dei centri nevralgici per lo scambio di informazioni delle Picche (e quindi di mezzo continente). Ma Quell'odore...quel maledetto odore. Quindi in prossimità dello specchio avrebbe sussurato [Udito 12 o più per sentire]:

    "CuoricinoSetteMazzoPlastificato"

    La superficie specchiata diventò quindi increspata e fluida, probabilmente un fuuinjutsu ad attivazione applicato sull'oggetto e che lo tramutava in una passaporta segreta. Yuri non lo sapeva ma quello era il modo comunemente usato ad Ame per permettere ai non possessori dei Frammenti Rossi di transitare momentaneamente nel livello che non esiste [Passaggio del Livello]!
    Quindi si strappò uno dei peli dei suoi baffi e, grugnendo qualcosa, lo lanciò a terra con un rapido gesto delle paffute dita. Toccando terra prese fuoco e d'un tratto tutta l'abotazione tornò esattamente com'era prima: ogni loro traccia era stata cancellata, la polvere ed ogni segno del passato manomesso era tornato al suo posto...non erano mai stati in quel posto [Epurazione delle Tracce - Konseki no Paji].

    Sarebbe stato come uscire ed entrare dalla stessa porta. La ragazza avrebbe avuto la netta impressione che stesse lasciando quel posto sebbene ora era come se vi si trovasse realmente al suo interno.
    Stesse pareti benchè nettamente meno usurate dal tempo, mobilio senza polvere e luce soffusa. Nella stanza accanto si sentiva il ticchettio di dita su una macchina da scrivere o calcolatrice...c'era qualcuno, lì dove poco prima regnava la fuma e probabilmente qualche scarafaggio.
    Gobu non esitò un istante; col suo solito passo cadenzato valicò la porta senza bussare: lui lo stava aspettando dopotutto.

    " Ah, sei tu. Sietidi pure faccio in un attimo. "

    La voce calma ma squillante apparteneva ad un signore sulla sessantina, dalla corporatura minuta. Indossava uno spessa paio di occhiali e un cappello da capostazione usurato ed era piazzato dietro una scrivania piena di contanti (più di 6000 ryo ad occhio e croce). Alle sue spalle, il muto era tappezzato di foglietti, bolle di carico e lettere ...anche due coppe a dirla tutta, con scritto "Migliore Picca Anno 28 e anno 29".

    " Buona sera Hachi, sempre a lavoro vedo. "

    NLiCJKCV5

    E l'evocazione prese posta sulla sedia vicino a lui, facendo segno alla sua accompagnatrice di aspettarlo sul ciglio della porta. L'omino, di rimando, squadrò la signorina con un fugace sguardo, senza mai distrarsi dai suoi conti però, e fece spallucce schiarendosi la gola.

    " Questo tuo vizziaccio ti farà finire nei guai un giorno...comunque, veniamo a noi. Miroku pressa più del solito, evidentemente la richiesta viene dai piani ancora più alti...dico bene? "

    " Ne so quanto te, amico mio. Pare siano coinvolti tutti i semi, la faccenda scotta e non poco. Cosa hai scoperto? "

    Yuri era finita al posto giusto, al momento giusto, ma doveva giocarsi bene le sue carte. Gobu non era altri che il braccio destro del Principe di Picche, un'occasione più unica che rara per raccogliere informazioni su un seme rivale (visto il desiderio di far parte dei Fiori della ragazza).

    " Il flusso di denaro non mente mai...credo che Fiori e Quadri si stiano alleando. In particolare ci sono grosse "donazioni", una buona somma dei proventi del settore edilizio, che stanno finendo nelle casse della vecchia befana, la Rigattiera. Quale sia il motivo mi è ignoto ma una cosa è certa: quei soldi non li stanno spendendo per attività alla luce del sole, sospetto nel settore delle droghe o dei cadaveri. Anch se in quest'ultimo caso significherebeb che anche i Cuori sono coinvolti! "

    ::: Cimitero di Ame, due giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    Dopo aver preso il foglietto desiderato, Namae sentì qualcosa urtargli il sedere: una montagna di peli violacei, sovrastati da un largo cappello anch'esso fatto dello stesso materiale, aveva urtato il ragazzo perchè lo specchio era piazzato proprio lì affianco e in quello spazio stretto non ci si entrava in più di una persona.

    " Ops. Avevo dimenticato quanto fosse scomodo questo pas..."

    Si ferò quando vide il volto dell'Oleandro. Se lo conosceva non lo diede a vedere ma il suo volto non era così sorpreso: dopotutto si doveva essere dei Fiori per essere in quel posto. Squadrò Namae e poi diede un fugace sguardo alla bacheca, facendo un leggero sorriso nel costantare che Quel foglietto era stato preso.

    " Attento a quel che desideri ragazzo. "

    NLiCVRKQK

    I suoi occhi, così come il corpo abnorme e deforme per quanto grasso, erano inquetanti; una persona che di certo non passava inosservata e che se il nukenin non aveva mai incrociato o sentito parlarne tra le fila del suo seme doveva esserci qualcosa di strano. Che fosse una carta alta? In fin dei conti era appena uscita dal Terzo Livello...

    Gli avrebbe concesso qualche secondo, non di più, solo se l'uomo avesse avuto la risposta pronta e lo spirito ardito di rivolgerle parola. Quindi sarebbe uscita di scatto, muovendo fin troppo rapidamente le gambe e il seno flaccido, barcollando non poco su quei tacchi inappropriati, ed afferrando dei fiori tra quelli esposti difronte all'ingresso del negozietto. Samaki, il burbero fioraio, non avrebbe fiatato...anzi, avrebbe salutatao la donna con un leggero ritsurei del capo, in segno di rispetto.

    Qualora curioso, Namae avrebbe potuto seguire senza problemi i movimenti della donna. Difronte ad una nota a lui ben nota, avrebbe posato quei Fiori, toccando la lapide con le lunghe unghie smaltate. Sarebbe dipeso dal fare furtivo del ragazzo ma, qualora avvicinatosi quanto bastasse per osservarla frontalmente, avrebbe visto una lacrima solcarne il viso [Furtività 9, Vista 9].



    CITAZIONE
    OT/ I semi si muovono! Come avrete capito le storie sono tutte intrecciate e si svolgon su piani temporali leggermente diversi...ovvero, le mosse di uno possono influenzare quelle di un altro! Quadri e Fiori si stanno alleando, cosa farà il grande Feng Gu per non rimanere fuori dal gioco di Ame per il potere?! muhamuhamuha /OT
     
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    Non preoccuparti, Hounko - Conoscere Touya, l'ex Asso

    Chapter III - Villaggio di Amegakure





    [Quindici giorni dopo l'Adunanza Oscura]



    Quando il medico rivelò la propria appartenenza ai ninja della Foglia e la sua completa estraneità alle dinamiche dei Semi, Namae rimase impassibile. Forse un giorno si sarebbe chiesto come un accademico fosse a conoscenza delle dinamiche interne di Ame, ma ora aveva altro a cui pensare: il dolore agli occhi di Hounko continuava a essere un grosso problema da risolvere, ma Bokushin si stava dimostrando in grado di poterne scoprire le origini e individuare una cura.

    CITAZIONE
    Hounko...e Oleandro. Da quello che capisco non vivete assieme fin dall'infanzia. Sappiamo qualcosa della famiglia in cui sei nata? Dettagli? Capacità speciali? 



    L'uomo emise un respiro profondo e il suo sguardo si spostò sulla testolina della figlia, in piedi tra lui e il giovane medico.
    Non ricorda nulla Disse e Hounko annuì, senza neppure sforzarsi di apparire interessata alle sue origini. Quel poco che ricordava era sufficiente a non ricordare di più. Ma è probabile che provenga dal Paese del Fuoco. Aggiunse, senza mentire. Per diverse ragioni, le probabilità che la bambina provenisse da quei luoghi erano assai alte.
    A tale scopo, in programma avevamo un viaggio a Konoha. E un contatto al suo interno sarebbe stato utile per superare il Gate senza controlli né domande.

    Quando gli fu chiesto di raccontare le loro ultime settimane, se ci fossero stati episodi e/o sintomi che avessero causato un attivazione del sistema circolatorio del chakra, Namae girò la richiesta direttamente alla ragazzina. Sebbene fossero padre e figlia, nelle ultime due settimane avevano trascorso poco tempo insieme. Lasciarla sola non era mai stato un problema per l'uomo, soprattutto dopo la loro affiliazione alla famiglia Umezawa, grazie alla quale la ragazzina aveva avuto l'onore di ricevere lezioni di thé, spaccio e logistica dalla Rigattiera in persona. [Note]
    In pochi mesi, Hounko aveva appreso come gestire un locale come il Nettare delle Orchidee. In assenza di Namae, come nelle ultime due settimane, era stata proprio la fanciulla (con un piccolo aiuto, ovvio) a organizzare le serate e gli affari interni al locale.
    Nulla di strano. Lui è sempre stato via e io mi sono occupata della nostra attività. Non c'è stato nulla di insolito Mentre cercò di ricordare altri dettagli, si morse il labbro inferiore, il suo viso dolorante si increspò e le sopracciglia si aggrottarono. Dietro di lei, Namae la lasciò pensare. Si fidava della capacità della ragazzina di tenere la lingua a freno e non rivelare troppo agli estranei. Cieca sì, scema no.
    Ci dispiace non esserle di aiuto. Aggiunse Namae, quando la bambina confermò quanto detto.

    CITAZIONE
    Sono in grado di rimuovere le arti oculari da qualcuno..E posso farlo in modo da non nuocere, quindi potrei rimuovere completamente il problema...ma bisogna valutare se per Hounko è un problema o piuttosto un'opportunità. In alternativa...potrei usare l'interrogazione mentale per vedere se dal suo subconscio emerge qualcosa relativo ai giorni passati.

    Non la priverò di un potere oculare. Tuonò l'uomo, serio in volto. Riguardo l'alternativa all'intervento, il medico stava comunque chiedendo molto, troppo. Nella mente della bambina vi erano conservati i loro segreti e quelli di Ame. Con le domande giuste, il medico avrebbe potuto scoprire l'identità dell'Asso di Picche, l'Umezawa e molto altro.
    In un gesto di impulsività, fu sul punto di negare il permesso, ma il medico lo anticipò con le parole giuste per bloccare la reazione dell'uomo. Come colpito da un fulmine, Namae rimase congelato, con la bocca aperta e il braccio destro leggermente alzato.  Deglutì.
    Merda. Dalla tasca estrasse una sigaretta e l'accese, fregandosene delle buone maniere. Ci fu qualche secondo di silenzio. All'esterno la pioggia aveva aumentato d'intensità. Alzò lo sguardo verso il medico e lasciò parlare gli occhi.
    Davanti a sé, Bokushin aveva Namae, Namae aveva Lord Goemon e il suo desiderio di mettere mano su Hounko.
    Le minacce sono all'ordine del giorno, ma nessuno ha mai minacciato Hounko. Al medico sarebbe stato chiaro che qualcuno o qualcosa aveva preso di mira la bambina dai capelli rosa, e che le sue parole servivano solo a non allarmare la ragazzina
    Mica lo verrebbero a dire a te. Hounko era troppo sveglia, o forse troppo grande per abboccare alle stronzate del padre, ma Namae non voleva farla preoccupare.
    Ne sono certo. Sono io ad essere esposto, ad essere...importante ecco
    Io non lo sono?! La sua non fu una domanda pronunciata con tristezza. Il vulcano era pronto ad esplodere nuovamente.
    Ci siamo capiti. Non intendevo che non sei importante per la mia attività...possibile che devo sempre spiegarmi? Che non posso utilizzare una parola fuori posto altrimenti vengo bacchettato? Sbuffò. Altro errore da non fare davanti a una ragazzina in pubertà.
    Io dovrei sbuffare, non tu. Ho pure gli occhi che mi fanno tanto male. La prossima volta ci stai tu. Chissà dove ti sei infilato in questi giorni Namae non rispose. L'ultima parola non l'avrebbe mai avuta con quella peste.

    Puoi proseguire Bokushin, ma attieniti a queste ultime due settimane. Ti prego. Sospirò.


    NLiDumMPW




    [Due giorni dopo l'Adunanza Oscura]



    Con il foglio tra le dita tozze della mano destra, una sagoma con un bizzarro cappello di peli violacei urtò Namae all'altezza del sedere.
    Oh! Esclamò, sorpreso dalla figura imponente che era apparsa in quella porzione del locale in cui vi era spazio solo per una persona. Sorrise. Le abilità di Samaki erano impressionanti: celato da diversi teli di forma e colori ben studiati per la mimetizzazione, lo specchio era quasi impossibile da scorgere.
    Chiunque ella fosse, doveva appartenere alle alte sfere dei Fiori se aveva usufruito del passaggio per il bizzarro luogo di cui pochi ad Ame erano a conoscenza. E dalle parole pronunciate a mezza bocca prima di urtare l'Oleandro, non era la prima volta che optava per quel passaggio.
    Ne esistono altri. Namae la squadrò da capo a piedi, senza lasciarsi intimorire dalla stazza imponente ed esagerata della kunoichi, che lo sovrastava di ben venti centimetri. Il mantello e il cappello colmo di piume le donavano un'aria di potere e di mistero.
    Lo smemorato fu sicuro di non averla mai vista nei vari locali gestiti dai Fiori, anche se da diversi mesi, per paura e per prudenza, il Fante preferiva restarsene rintanato nel Nettare delle Orchidee. Si sarebbe potuto presentare, stringerle la mano o inchinarsi in segno di rispetto, ma la donna anticipò ogni sua mossa, rivolgendogli un avvertimento riguardo al biglietto mancante sulla bacheca nascosta dietro il muro di fiori.
    Il potere per servire i Fiori e difendere ciò a cui tengo.Rispose con decisione, pensando alla minaccia che Lord Goemon aveva scagliato contro sua figlia. Con garbo, Namae eseguì un passo laterale per posizionarsi leggermente al centro del corridoio che conduceva verso l'uscita. Non fu così sciocco da sbarrare la strada alla donna in modo arrogante. Tra le dita della mano destra comparve una normale sigaretta. Lo stress dell'ultimo periodo aveva acceso in lui nuove e vecchie dipendenze.
    NLiDuqTqO
    Se non mi conoscete, permettetemi di presentarmi con un Haiku regalatomi dal mio signore: il sole muore, su bocciolo d’Oleandro, nuovo germoglio. Una presentazione particolare, ma che rivelava alla donna a chi era posta la fedeltà dell'Oleandro. E viceversa. Toccare Namae significava toccare il Nettare delle Orchidee, locale in mano a Toshiro e Yuufuku. [Note]
    Ho diversi canali a cui attingere per avere delle informazioni, ma investire denaro nelle casse degli altri Semi mi dà il voltastomaco. Quanto desidera dall'Oleandro per delle informazioni da cui iniziare? Domandò senza fronzoli, concedendogli lo spazio per andarsene qualora la signora avesse deciso di non fornirgli alcun aiuto.
    Dal momento in cui aveva staccato quel foglio, Namae sapeva di non avere in mano né un indizio né una diceria sulle armi degli Umezawa. Ciò da cui poteva iniziare la ricerca erano congetture: se Yuufuku desiderava ripossedere quella armi, dal rango che ricopriva lei e suo figlio, quel tesoro doveva trovarsi in un nascondiglio segreto, conosciuto solo da Touya, o in mano a gente estranea al Seme. Non era un esperto cacciatore di tesori, ma se gli oggetti erano come le persone, allora per trovare quei tesori doveva conoscere Touya, il suo passato, il suo carattere e i suoi vizi. Fuori dai Fiori, solo una persona avrebbe potuto aiutarlo: l'Asso di Picche, uno dei pochi ninja di cui si fidava.



    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note

     
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    Lo sguardo del Diavolo era fissoGene, pro futuro, Jeral ha usato Percezione del Chakra sul Joker, Amachi, Tensai-ji ed il Poeta!

    Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona e scoprirne alcuni aspetti caratteristici: impronte possedute; alterazioni da tonici o veleni, tipo di tecniche più presenti in scheda, riserva di chakra rimanente con un errore di 12 bassi. Se mantiene la concentrazione almeno un round, potrà scoprire anche Possessioni o similari, Tecniche Speciali, riserva di chakra rimanente con un errore di 6 bassi. Attivare Percezione del Chakra richiede uno slot gratuito lento ed evidente concentrazione.

    [Da Chunin in su]
    su quella tregenda.

    Molte furono le cose che egli lesse nelle reazioni dei mortali davanti a quali si era manifestato: sgomento, ribellione, umiliazione, ma soprattutto... timore. Un timore che scorreva profondo nei loro cuori e che, realizzò, era in verità dovuto alla presenza dell'Uomo-Dio e all'oltraggio che il Flagello gli aveva appena arrecato. Oh, avevano paura di lui - lo starnazzare nervoso della ragazzina, la postura difensiva di un nukenin che non aveva mai visto ed i commenti risentiti del Risorto ne erano evidenza lampante -, ma quell'essere dall'aspetto regale e selvaggio incuteva in loro un terrore istintivo e ferale, sinolo del concetto stesso di istinto di sopravvivenza.

    Indubbiamente, un avversario formidabile.

    E allora perché non ampliare un poco il perimetro della scacchiera?

    « Vedo che sei sempre ricolmo di rancore, oh terribile Asso di Picche. »

    Disse pertanto, alludendo con una traccia di scherno al titolo del Risorto, mentre continuava a sostenere lo sguardo imperscrutabile dell'Uomo-Dio. Un tempo, il redivivo Kaguya aveva scioccamente creduto di poter essere compagno di avventure del tetro pellegrino per il solo fatto che avessero condiviso qualche informazione. Anche ora, anni e anni dopo il momento in cui egli era caduto in trappola e fuggito piuttosto che combattere - e il Flagello l'aveva lasciato fuggire -, il Risorto pareva risentito di quello che ai suoi occhi era evidentemente stato un tradimento. Tuttavia, la sua era una logica fallace, giacché l'Immortale non aveva mai instaurato alcun rapporto che si potesse tradire. Egli era il Flagello, un castigo incarnato che calcava la terra per corromperla secondo il proprio capriccio. Non c'era spazio per compagni di avventura, ma solo per giocattoli divertenti.

    Nondimeno, doveva concedere, il tocco dell'oltretomba che aveva percepito nel Risorto alla Città Dolente lo rendeva diverso dagli altri mortali. Ma non era per questo che gli rivolgeva la parola. No, era tutto parte del suo disegno più ampio, nel contesto del quale il redivivo Mizukage era un pedone, o al più un alfiere. Ma sul campo di battaglia c'erano anche altri pezzi, di valore ben più interessante, come ad esempio...

    « Quasi, forse, come l'Asso di Quadri. Non così onniveggente dopotutto, eh? », commentò, con un cenno di capo verso il Re Mortale al fine di rimarcare l'umiliazione atroce che gli aveva inferto tingendo il Principe della sua oscurità, prima di ritornare a parlare con il Risorto. « Tuttavia, Risorto, la tua mente rimane obnubilata. »

    Era evidente che da quell'incontro casuale nella città volante di Iwa, dopo che il Flagello aveva spezzato l'Ancora, egli non avesse raccolto altro che una sconfitta sul campo di battaglia (per quanto supportato da ben altri due jonin, incluso quel ragazzino rosso di Suna dal chakra irritante). Non c'era sottigliezza nella sua analisi degli eventi che aveva potuto osservare... come sempre aveva fatto, ancora egli falliva di comprendere la natura del Flagello e la complessità delle sue azioni, ivi incluse nei confronti di Enuo, dell'Arbitro e del fantomatico Uomo del Pilastro. Creargli qualche problema diplomatico lo avrebbe forse costretto ad usare il cervello un po' di più.

    « Mi domando se ciò sia dovuto a quel jonin di Suna dallo scarso intelletto, Hoshikuzu Chikuma, di cui sei alleato da sempre, o di quell'altro ragazzino della Foglia, Yato Senju, di cui ti circondi di continuo. » Lasciò che quelle rivelazioni aleggiassero nell'etere e si sedimentassero nelle orecchie avide e nelle menti prive di fiducia dei nukenin lì presenti. Come avrebbero utilizzato quelle informazioni a loro vantaggio e a discapito del Risorto? Forse anche l'Uomo-Dio l'avrebbe visto in una luce diversa. Soprattutto alla luce di ciò che stava rivelare. « Forse la ragione è che nella tua vita passata eri uno dei Gokage? »

    Il Diavolo sorrise, giacché non aveva detto la verità e solo la verità. Che ci provasse ora, una volta trapelata quell'informazione da opera di uno degli invidiosi astanti, a farsi obbedire da schiere di canaglie che odiavano l'Accademia. Una sciocchezza, ma divertente.

    Il suo sguardo si posò poi sulla ragazzina dai capelli verdi. Possedeva una forza notevole, ma era acerba. La compagna di giochi perfetta per suo figlio, Castigo, se mai fosse venuto alla luce da quella sacerdotessa. Intenzionalmente, la fissò con cupidigia evidente, come se fosse un oggetto prezioso su cui mettere le mani e in alcun modo una minaccia, e puntò un dito d'ombra verso di lei. Ella, in quel momento, avrebbe avvertito tutto il peso dello sguardo scintillante del Flagello Immortale.

    « Sarai uno strumento utile, tu, femmina. Cerca di restare in vita abbastanza a lungo. »

    Poi, l'atmosfera in quella stanza sotterranea di cui aveva carpito il segreto cambiò. Il Flagello lo poté percepire anche tramite il jutsu dell'arte dell'ombra che aveva eseguito tramite la Pietra Cremisi. Le sue labbra si serrarono in un sorriso di sfida ed egli rivolse finalmente la sua piena attenzione all'unico individuo in quella stanza oltre all'Uomo-Dio in grado di interessarlo in combattimento: il Re Mortale.

    Vide così quegli occhi rossi unici e sentì un chakra torrido e furioso fluire verso di lui. Avrebbe potuto fermarlo, ma non lo fece: era il suo modo di accettare la sfida. Si godette quella sensazione illusoria di temporanea palpitazione, ormai non più davvero in grado di toccare la sua psiche, e lanciò un ultimo sguardo all'Uomo-Dio, che aveva lasciato sfogare il Re Mortale, comprendendo cosa gli stesse dicendo: ho accettato la tua sfida stabilendo il collegamento con la Pietra Cremisi, ma per arrivare a me dovrai prima prevaricare l'uomo che più mi è vicino: Yu Amachi.

    « Così sia. »

    Fu la sua risposta, pronunciata in un sospiro che solo l'Uomo-Dio ed il Re Mortale avrebbero potuto udire, prima che l'adunanza oscura si infrangesse.



    [...]

    Nel frattempo, come preannunciato dal Flagello, i meandri di Ame erano un luogo meno sicuro, ora. Grazie agli anni di sottili danneggiamenti ad opera di un Principe, una miriade di individui si era infiltrata all'interno del villaggio sotto le spoglie più varie, da mendicanti a mercanti, da prostitute a pescatori, da becchini a briganti. Tuttavia, anche senza le macchinazioni del tetro pellegrino, Ame rimaneva un ammasso di grattacieli e edifici freddi e colpiti da una pioggia incessante, dove sopravvivere era l'unico pensiero e la sfida principale della massa di popolani che infestavano i livelli più bassi. C'era una voce che girava circa la recente sparizione di alcuni disperati, ma in un simile contesto come era possibile verificarla?

    Di certo, se qualcuno avesse risposto alla chiamata dei Cuori e avesse provato a recuperare qualche cavia nei vicoli più sbandati del villaggio, presto o tardi si sarebbe imbattuto in uno spettacolo alquanto strano: in una piazzetta senza alcun rilievo, sotto una tettoia pericolante e di fianco ad alcuni maleodoranti sacchi della spazzatura, si trovava un carretto di legno scuro con un'apertura a lato. Essa era circondata da vecchi pezzi di stoffa nera strappata e ricucita e sembrava, a tutti gli effetti, il palcoscenico di un teatrino ambulante. Dato che il carretto era attiguo al muro, non era possibile vedere chi fosse dietro, ma davanti ad esso, nonostante la tettoia proteggesse dalla pioggia solo le prime due file, c'erano ben cinque file di spettatori (ciascuna da sei). Tutti, ad eccezione forse di un paio di quelli seduti il più lontano possibile dal puzzo del pattume, avevano un aspetto piuttosto trasandato, per non dire di peggio. Eppure, nonostante l'acqua e l'aspetto sciupato di chi dovrebbe preoccuparsi piuttosto di cercare un pasto caldo, questi avevano uno sguardo illuminato, che era fisso sul palcoscenico.

    « Gueueue, spero che siate pronti, signore e signori! Il terzo atto inizierà a breve! »

    La voce, calda e divertita, non sarebbe stata difficile da udire per chiunque passasse per quella piazzetta anonima, ma che (forse a causa della geografica caotica del villaggio) non si trovava troppo lontano dalla Banca Centrale di Ame. Si udì qualche fischio ed una risata, ma soprattutto trepidazione. Poi calò il silenzio e, accompagnata da un tintinnio di quelli che sembravano tamburi funerari in minatura, ci fu l'apparizione.

    Una mano, bianca come il marmo, apparve tra le tende nere da dietro al carretto trasandato. Alle dita, lunghe ed affusolate, erano legati rudimentari fili di spago che erano collegati ad una marionetta di legno e paglia, grezza come poche e senza nessun colore. Tutti gli occhi erano su di essa, ma allo sguardo di un ninja attento [Percezione 9] non sarebbe sfuggita l'assenza di ciotole per raccogliere denaro e, per chiunque si fermasse abbastanza, l'attenzione quasi totale che quei disperati stavano prestando allo spettacolo [Occhio di Falco / Vista Perfetta]. Una simile capacità di attrarre disperati poteva avere un valore nei posti giusti... e che dire dei disperati già presenti?

    La marionetta si inchinò ai propri spettatori.



    [Tetro Spettacolo di Marionette- Nota: questa è un'occasione per ninji curiosi di inserirsi nella macro-trama di Gene da un altro punto di vista... ma quale? : guru : ]

    [...]

    Impossibile dire se la visione della fredda lama della morte sul proprio collo che aveva percepito l'Oleandro quando si era soffermato sulla missione relativa alle Jitte di Umezawa fosse accurata. L'unica cosa certa era che in quel negozietto di fiori quel giorno era stato visitato da un avventore quantomeno inusuale: un energumeno alto oltre due metri e dieci e largo come un armadio a sei ante. Tuttavia, egli aveva un aspetto piuttosto pacifico: era vestito in maniera occidentale, con lungo cappotto ed una sciarpa autunnale attorno al suo collo enorme, ed un paio di occhiali sul naso. Sembrava intento nell'osservare dei semi di papavero e alcune piante rampicanti.

    YTd4PXa

    « ... »

    Passare inosservato era impossibile per quell'uomo, che tuttavia non sembrava neanche molto intenzionato a provarci. All'ingresso aveva porto un cortese buongiorno a Samaki, il fioraio che dirigeva quel negozietto, e pareva genuinamente intento a farsi gli affari suoi. Tuttavia, quando l'attenzione dell'Oleandro si spostò sul biglietto della bacheca relativo alla Jitte di Umezawa, forse quella sensazione di morte che aveva percepito non era tanto frutto di una profezia quanto dell'attenzione, all'improvviso focalizzata, da parte dell'energumeno. Tutte sensazioni, certo, e nessuna conferma. Ma servivano davvero cose del genere a ninja di alto livello?

    [La Terza Via- Nota: Roro, questo è un PNG con un passato che, per qualche motivo, si ritrova sulla stessa strada del tuo PG. A te capire, se ti interessa, se stia andando nella stessa direzione o in quella contraria. Ti dico solo: alto rischio, alto rendimento! ]
     
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    Come avevo previsto gli ormoni fecero effetto e da lì a poco avrei presto conosciuto per la sua vera identità, o almeno la sua principale, Gobu. Uno dei miei clienti più fidati. Cadde, letteralmente, ai miei piedi e addirittura mi offrì di seguirlo. Così da lasciarmi più tranquilla, e sicura, quantomeno dal suo punto di vista.

    Non poteva che essere l'occasione perfetta per raccogliere informazioni su un elemento che ritenevo decisamente interessante, di conseguenza la mia risposta non si fece attendere Gobu-sama la ringrazio per la premura. La seguirò, e non disturberò. Anzi, se vuole potrà passare la notte con me come compensazione per averle arrecato così tanto disturbo! Mi inchinai in segno sì di rispetto ma anche per mostrare nuovamente le mie forme e convincerlo ulteriormente. Dunque il mio viaggio, in quella notte di Ame, iniziò a portando l'ombrello che coprii dalla pioggia me stessa e il mio cliente.

    Il primo punto in cui ci fermammo fu una casa fatiscente, che sicuramente si mescolava bene in mezzo alle rovine dei bassi livelli di Ame. Rimasi in silenzio, soprattutto quando si riferì al fatto che stavamo per entrare in uno dei posti più riservati di Ame. Cosa intendeva veramente? E quanto avrei rischiato a spingermi così oltre? Per un attimo tentennai, pensando che forse stavo per fare il passo più lungo della gamba ma la curiosità prevalse e con ciò decisi di seguirlo.

    Acuii al massimo i sensi, osservando con molta curiosità e attenzione i gesti e i movimenti del maiale quando si trovò davanti allo specchio, cogliendo quelle strane combinazioni di parole. [Percezione 12] E quando notai che in quel modo lo specchio divenne trasparente compresi che si era aperto un passaggio da qualche parte.

    E attraversando quella specie di portale mi sembrò quasi che il mio respiro si bloccò per istante, per poi riprendere subito e realizzare che ero nella stessa casa, più o meno. Questo perché l'ambiente era migliorato e decisamente più accomodante. Ma non eravamo soli, un altro uomo stava battendo su un registro e una pila di Ryo, decisamente tanti, erano lì appoggiati.

    Sorvolai sul primo commento dell'uomo, consapevole che la passione di Gobu effettivamente si stava rivelando un vero peccato. Comunque ascoltai con la massima attenzione e dovetti sforzarmi al massimo per mantenere uno sguardo gelido all'udire la conversazione.

    In base ai discorsi che stavo udendo Gobu, e quell'uomo, dovevano per forza di cose e per esclusione appartenere alle Picche e io in qualche modo ero finita in uno dei loro covi. Anzi addirittura stavano parlando di una persona a me vicina. La Rigatteria, Madama Umezawa. Stavano indagando su di loro, sui Fiori e sui Quadri. Ero appena stata testimone di una terribile ingerenza! Uno dei peccati più gravi di Ame. Cosa fare, come comportarmi? Rimasi un attimo in attesa. E fu lì che decisi di spingermi oltre, tentare a sfidare l'ignoto.

    Gobu-sama. Lo richiamai contravvenendo al suo ordine e allo stesso tempo mi inchinai verso il basso. In segno di prostrazione e di rispetto, e allo stesso tempo mostrando le grazie e gli odori ammalianti del mio corpo a Gobu (che avrebbe vissuto di nuovo l'estasi carnale) e all'uomo, che sicuramente non sarebbe rimasto impassibile Sono desolata se vi interrompo. Ma conosco la Rigatteria. O meglio ho dei clienti che alla Lacrima lavorano per lei. E nelle varie conversazioni le mie orecchie hanno già sentito parlare di questo nome. La Rigattiera... Madama Umezawa giusto? Stavo spudoratamente puntando ad un doppio gioco. Basandomi sul fatto che nessuno ad Ame, ad esclusione di pochissimi membri dei Fiori, erano a conoscenza dei miei legami con i Fiori Potrei indagare per voi. Discretamente, con abilità e orecchie fine come solo una Geisha come me sa fare. Tengo troppo a lei, Gobu-sama, per esporla direttamente e ho paura che potrebbe rischiare senza ottenere nulla. Mi dia questa possibilità, per ringraziarla della sua fiducia e del suo supporto. Ma mi serve sapere qualcosa, un qualche argomento sul quale intavolare un eventuale discussione. Sapete qualcosa di preciso? Potete dirmi qualcosa? Oppure potrei lavorare per voi. Cercare o scoprire qualcosa, mi basta sapere da dove partire, da quali informazioni. Gobu voglio farmi un nome ad Ame e aiutarti so per certo che può essere la strada giusta! Non mi importa se sarà pericoloso! So in ogni caso che riuscirai comunque a salvarmi... Gobu! Ero di nuovo spudorata ma mi basavo sempre su due elementi tanto banali quanto veri. A loro due non sarebbe mai interessato se una puttana sarebbe morta cercando informazioni su Madama. E allo stesso tempo loro non sapevano quello che avevo intenzione di fare con Madama. Non c'era motivo per loro di non usarmi come talpa. Anzi in me avrebbero visto un'occasione come fonte di informazioni, e quello sarebbe stato il loro errore più grande ma allo stesso tempo la loro certezza più ferma. Io invece volevo condividere tutto ciò la Rigatteria, sia che mi avessero chiesto di indagare su di lei o di lavorare per Gobu. In ogni caso il mio punto di partenza era quello di condividere le informazioni con Madama Umezawa.

    Se avessero accettato allora non mi sarebbe rimasto che ringraziarli Abbiate fiducia di me! Gobu-sama la prego di ritornare nei prossimi giorni nel mio locale. Saprò informarla, eventualmente. In ogni caso poi mi sarei poi silenziata, e rimasta in attesa. Curiosa di vedere quali sarebbero stati i loro passi successivi, se ce ne sarebbero stati.

    _______________



    [NOTA PER DIOGENE QM]



    Comunque se Gobu avesse accettato la mia proposta ritornando al mio locale una volta conclusa quella gita con il maiale, tramite contatti fidati nei Fiori, avrei chiesto un colloquio con Madama Umezawa magari chiedendo la raccomandazione da parte del mio signore, Lord Goemon. Non avrei dubitato che sarei riuscita a parlarci, infondo stavamo nello stesso Seme. Se ci fossi riuscita allora ovunque mi avrebbe ricevuta di fronte a lei mi sarei inchinata, questa volta in segno di rispetto. In teoria lei NON era a conoscenza che io ero Kato, e del mio trascorso, questo perché il cambio di identità era avvenuto solo per mano di Lord Goemon e parte fondamentale dell'accordo con Lord Goemon fu proprio la totale segretezza di tale cambio di vita. Gli Umezawa erano rimasti fuori da questo scambio. Di conseguenza nessuno sapeva che ero Kato, a parte Lord Goemon.

    E' un piacere conoscerla, Madama Umezawa. Sono Yuri Zahard proprietaria della Lacrima d'Argento. Kunoichi esperta e protetta di Lord Goemon. La presentazione era dovuta, del resto. Era la prima volta che ci incrociava alla fine dei conti, notai inoltre come le differenze fisiche dei nostri corpi erano abissali Sono intenzionata ad entrare nel Seme dei Fiori e sono qui proprio per questo motivo. Sono venuta a conoscenza di una terribile ingerenza che il Seme dei Fiori sta subendo e che riguarda anche lei, Madama. Ma se Ame mi ha insegnato qualcosa le chiedo in cambio delle mie informazioni, e se necessario del mio supporto nell'affrontare questa ingerenza, una mano a diventare Fante di Fiori. Ho un accordo con la Regina di Fiori: in cambio di diecimila Ryo diventerei una Fante. Tuttavia non ho abbastanza fondi per tale passaggio. Le chiedo una mano per mediare con Lord Goemon o i soldi necessari per diventare Fante. Può essere un accordo valido?

    Nel caso avesse accettato allora iniziato Non so se conosce un certo Gobu. Un essere a forma di maiale che bazzica la Lacrima d'Argento. Sono riuscita a spremerlo... durante la mia attività e seguendo in una delle sue gite ad Ame ho scoperto che probabilmente lavora per le Picche. Ha attraversato uno specchio, in una casa desolata, e ci siamo ritrovati in un posto simile ma abitato. Lì era presente anche un'altra persona, un certo Hachi, e si sono messi a discutere di lei e dei suoi accordi con i Quadri. Hanno citato anche di un certo Miroku...A quel punto avrei riportato a Madama per filo e per segno le parole che avevo udito Ci troviamo davanti ad una notevole ingerenza. La mia idea Madama Umezawa sarebbe quelle di fornire delle piste false a queste persone. Piste valide, che possano avere un senso, ma non reali. Così da sviarli, e impedirgli di indagare ulteriormente guadagnando tempo. O come alternativa Madama Umezawa io sono a disposizione se deve compiere qualche lavoro. Entro i miei limiti, chiaramente. Voglio dimostrare la mia affiliazione ai Fiori. E so che lei è una persona chiave, influente e potente ad Ame. avrei così terminato con una sincera, ma non troppo, adulazione. L'avrei convinta? Ci ero già riuscito una volta, perché non riuscirci di nuovo?

    __________________



    [NOTA PER BORE]



    Allo stesso tempo proprio per le informazioni di Gobu cercai di prestare attenzione alle voci di eventuali sparizioni e notai che effettivamente c'era un riscontro. Da parte mia sicuramente non avevo i contatti o i mezzi per indagare ulteriormente, non ero delle Picche del resto, e dunque la mia unica possibilità era quella di agire direttamente per capire cosa stesse succedendo e magari scoprire le motivazioni, in maniera tale da cogliere qualche opportunità per guadagnare Ryo o prestigio per il Seme dei Fiori. E fu in una delle varie serate che camminando tra le strade di Ame notai un certo spettacolo, decisamente insolito pure per la Città della Pioggia. Un piccolo teatrino ambulante faceva capolino in uno dei vicoli dimenticati. Attorno ad esso si radunavano numerosi sbandati, barboni o senzatetto. Una scena alquanto eccentrica che richiamò decisamente la mia attenzione.

    Con l'ombrello sempre aperto mi avvicinai a quel gruppo. E rimasi in attesa, incuriosita dal motivo per il quale così tante persone si erano riunite. Cosa aveva di speciale quel teatrino? Chiaramente mi resi conto che mi distinguevo notevolmente dalla folla, richiamando attenzioni da più parti. Io del resto ero Yuri Zahard, il Fiore Lupo. E i miei vestiti, il mio profumo e la mia presenza si distinguevano notevolmente da tutti i pezzenti che mi circondavano. L'unica cosa che feci, oltre chiaramente ad evitare anche solo di toccare quegli esseri putridi, fu dare una decina di Ryo come donazione e osservare così per bene da vicino il teatrino per notare o ascoltare eventuali dettagli. Poi mi sarei allontanata di qualche metro, e rimasta in attesa.


     
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