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Kojitsu.
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Sorrisi
"La ringrazio". -
Dokotsu Hakusa.
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"Sabbia e Futuro"
Dokotsu arrivò dinanzi all'imponente entrata di Suna. L'uomo incontrato la sera prima l'aveva descritta ma, evidentemente, le parole erano poche per descrivere il luogo. Un' enorme fenditura si apriva fra le rocce, non era certo una veduta rincuorante per chi vi veniva per la prima volta: Dokotsu rimase per un paio di minuti immobile, senza far niente di fronte a quello spettacolo allo stesso tempo maestoso ed inquietante.
"E' davvero una buona idea proseguire?..."
Se l'era chiesto da quando era partito ed ora che era giunto a destinazione, nella sua mente cominciavano a formarsi dei dubbi, come un rammarico...
Ormai però era fatta. Aveva rubato di nascosto il denaro della sua famiglia, aveva finalmente deciso di scappare da quel posto, il Villaggio della Roccia, la sua casa, dove era nato. Se vi fosse ritornato, sarebbe stato difficile che le persone l'avrebbero accolto a braccia aperte... E suo padre l'avrebbe ammazzato di certo. Dokotsu si inoltrò nella fenditura...
Nell'addentarsi in quell'immensa voragine, poté constatare che era tutto fuorché non abitata: difatti insetti e vari animali adattati al clima arido del deserto avevano trovato lì la loro dimora ed, alcuni esemplari non possedevano sicuramente quella che si poteva definire un'aria rassicurante.
"Cominciamo bene..."
Commentò scettico Dokotsu. Di certo non erano quelli i primi esseri viventi che si sarebbe aspettato nell'arrivare a Suna. In lontananza cominciò ad intravedere il portone d'ingresso del Villaggio, anch'esso enorme, come del resto lo era tutto in quel luogo. La notte prima si era incontrato in un'oasi in mezzo al deserto con un uomo, più precisamente un mercante, che gli aveva consigliato il percorso migliore per Suna prima di arrivare alla tanto declamata entrata. Dokotsu l'aveva anche pagato per comprargli una piccola abitazione all'interno del Villaggio: ovviamente con i pochi soldi che possedeva, non si sarebbe potuto permettere molto, ma la piccola casupola di cui il mercante gli aveva parlato, anche se poca cosa, gli andò più che bene.
Arrivò dinanzi al portone. Il suo viaggio sembrava concludersi... O forse stava appena per cominciare. Dokotsu, avrebbe finalmente potuto imparare le tanto agognate arti ninja... del resto avrebbe percorso le orme di Deidara, si diceva che la sua famiglia in effetti vi fosse imparentata ed inoltre la somiglianza fisica tra quest'ultimo e Dokotsu era evidente...
"Ma tu guarda a che sciocchezze devo pensare!"
Proruppe Dokotsu ad alta voce scrollando il capo, come per liberarsi da un fastidioso pensiero.
Le porte del mastodontico cancello in legno si aprirono, probabilmente i guardiani l'avevano notato...
Beh almeno non aveva dovuto aspettare. Era tardi per tornare indietro: e a dirla tutta, Dokotsu non voleva nemmeno tornare indietro.
Attese dinanzi al portone che si apriva, pronto per entrare nel Villaggio della Sabbia.... -
Hayate Ganzo.
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Agisco Come Una Comune Sentinella
Alla vista di una figura conosciuta all'orizzonte le Sentinelle Sulle mura si allarmarono e si riunirono in un piccolo Gruppo proprio Sopra al Gate Principale. Le Guardie attesero con il fiato leggermente sospeso che la "Figura" si avvicinasse di più, così da poterlo osservare meglio. Tutti Tirarono un sospiro di Sollievo; non Era Deidara, un famoso Ronin del Villaggio di Suna, ma solo un ragazzo che gli assomigliava molto. Dopotutto del Ronin non vi erano più notizie da un pò di tempo, tuttavia adesso ciò non importava, visto che una nuova recluta si era presentata alle Porte del Villaggio Della Sabbia.
- Bene Ragazzo, a quanto pare vuoi entrare...Ebbene Prima di Tutto mi piacerebbe sapere il Tuo nome, inoltre una volta Dentro il Villaggio vai a comunicare i tuoi Dati all'amministrazione, e cosa ancor più importante... -
La sentinella lanciò un foglietto al nuovo arrivato...CITAZIONE“Sei convocato con urgenza al palazzo dell’amministrazione. Non sono ammessi ritardi.
Firmato: Il consiglio di amministrazione.”
- Tutti i ninja di Suna sono attesi a questa Riunione e Tu come Tale sei Invitato...ma ti avverto, sei un bel pò in ritardo, ti conviene affrettarti e ascoltare il Resto Della Riunione...Ah Dimenticavo...Benvenuto a Suna -. -
Dokotsu Hakusa.
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"Entrata"
Dokotsu vide le sentinelle al di sopra del cancello allarmarsi: probabilmente la causa di tale agitazione doveva essere lui. Solo non ne capiva il motivo...
Era improbabile che i ninja di Suna agissero come dei mercenari per i Villaggi sottomessi come quello della Roccia... Ma se così fosse stato allora avrebbe voluto dire che suo padre aveva denunciato il furto...
Per fortuna i sospetti di Dokotsu parvero infondati. Le sentinelle cominciarono a rilassarsi e a disperdersi. Un ninja invece gli rivolse parola:CITAZIONE- Bene Ragazzo, a quanto pare vuoi entrare...Ebbene Prima di Tutto mi piacerebbe sapere il Tuo nome, inoltre una volta Dentro il Villaggio vai a comunicare i tuoi Dati all'amministrazione, e cosa ancor più importante... -
E detto ciò gli lanciò un folgietto. Dopo averlo afferato Dokotsu lo dispiegò per leggerne il contenuto. Su di esso vi era scritto:CITAZIONE“Sei convocato con urgenza al palazzo dell’amministrazione. Non sono ammessi ritardi.
Firmato: Il consiglio di amministrazione.”
Era appena arrivato e avrebbe già dovuto partecipare ad una riunione... Niente male come inizio.
Dokotsu si rivolse al ninja:
"Il mio nome è Dokotsu Hakusa. Mi affretterò a fare come mi hai detto. Ah e... Grazie del benvenuto". -
Hayate Ganzo.
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A un cenno della mano della Sentinella il Gate si aprì, lasciando al nuovo Cittadino di Suna via libera per gli uffici dell'amministrazione...
[...]
Le sentinelle rimasero sulle mura, osservando l'orizzonde pronti ad accogliere nuove leve che volevano intraprendere la via dello Shinobi nel Villaggio di Suna.... -
Kagekyo.
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拓IInd prelude, soundtrack: uNKnoWn ~¤ Traveler ¤~
Seeking a Nemesis
Perpetrando il definitivo atto di scissione potei dare formalmente inizio al libero peregrinare che, come ne ero cosciente, mi avrebbe condotto nella limitrofa terra del vento, meta designata con l'inatteso beneficio della ritrovata risoluzione, motore primo che trasfigurò l'inerzia in volontà. ramingo e privo di costrizioni che gli obsoleti definiscono legami mi appropinquai solitario per la decretata locazione, inebriato dallo squisito sentore di essere finalmente padrone della mia esistenza: dopo anni di attesa il mio volere venne appagato. crogiolandomi nella sconosciuta sensazione non diedi opportunità alle titubanze che sovente si palesano dopo una decisione drastica di insinuarsi in quel quadro di innaturale bellezza, il mentale ritratto del momento stesso in cui, congiungendo le disprezzanti iridi con quelle della bestiale messaggera avevo comunicato la rottura di quella malsana appartenenza."Non sei di nessuno: solo comprendendo questo un giorno diverrai un Ninja
Sorrisi, al riaffiorare di quella reminiscenza dettato dall'empiricità del caso, sussurai di rimando senza alcun reale interlocutore, immaginando di rivolgermi all'uomo che pronunziò quella frase tempo addietro.
ben più forte di quanto io lo sarò mai .."
« Sì, ora lo sono. »
Divagando, come mi era cara abitudine, nella sfera delle mie elucubrazioni giunsi a scorgere l'immensità che precedeva il Suna Gakure, contemplandone le mortifere sabbie nella loro sconfinata estensione: riluttante mi addentrai in quell'inferno terreno. unicamente sospinto dalla brama di portare celermente a compimento quanto mi ero preposto percorsi strenuamente la detestabile via, facendomi progressivamente strada fra la desolazione con la caparbietà. Infine, giunsi a lambire l'entrata di quella chimera partorita nel sogno ed incontrata, sorprendentemente, nella realtà: mi prostrai dinnanzi alla soglia. rivolgendomi ad un casuale guardiano preposto alla difesa della stessa fornii come usanza richiede la mia identità, facendo scorrere al di fuori della veste l'artefatto che testimoniava la scissione dalla terra natìa.
« Kagekyo. »
Assaporai intimamente il piacere derivato dal non dover più accostare alcunchè al mio nome, rappresentante ora null'altro che me medesimo.
« Ramingo, un tempo shinobi al servizio del Konoha Gakure no Sato. sono alla ricerca di una, come dire, vecchia conoscenza che pare abbia qui domicilio. »
La tagliente ironia posta sulla risibile definizione che avevo fornito dell'antico rivale era percepibile anche da un ascoltatore stolto e disattento, tuttavia confidavo nel fatto che ciò non concernesse il guardiano, il quale, silente, non si era ancora pronunciato. attesi.SPOILER (click to view)OT- post effettuato per rendere effettivo il trasferimento del mio PG convalidato presso questo link -/OT. -
Hayate Ganzo.
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Agisco Come Hayate Ganzo e non come Sentinella Generica
La riunione di Suna era da poco Finita ed io mi ero di nuovo Recato alle mura per assolvere il mio compito di Guardian Gate.
Non passò poi molto tempo che una nuova figura si stagliava in lontananza; con moltaprobabilità un viaggiatore errante o forse uno dei tanti aspiranti Shinobi che in questi ultimi tempi si traserivano nel paese del Vento.
Il ragazzo aveva che si parò davanti al Gate aveva il coprifronte di Konoha Rigato, proprio come me; anche io infatti tempo addietro avevo Tradito Konoha per trovare una casa più "accogliente"...CITAZIONE- Kagekyo -
- Ramingo, un tempo shinobi al servizio del Konoha Gakure no Sato. sono alla ricerca di una, come dire, vecchia conoscenza che pare abbia qui domicilio. -
Un sorriso mi si stampò sul volto, feci un cenno con la mano ad un mio Collega ed il Gate di Pietra Granitica si aprì.
- Sono Felice di poterti dare il Benvenuto Kagekyo...Io sono Hayate Ganzo, Chunin di Suna, e come te provengo da Konoha Gakure...Recati in amministrazione per convalidare il tuo trasferimento e ricevere il Coprifronte...Per qualsiasi problema personale puoi rivolgerti al sottoscritto o ancora meglio agli Attuali Amministratori...Buona Permanenza... -. -
Kagekyo.
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~¤ Purpose Reached ¤~
Walkin' trough the door of dreams
Incedendo nell'infrangere l'apparente impassibilità il solerte guardiano si profuse in una inusitata espressione, la quale divenne presto assimilabile ad un sorriso, come reazione alla mia parca introduzione. ponderando imperscrutabili pensieri infine si rivolse alla mia figura con tono sorprendentemente gradevole, spoglio del risentimento che mi sarei atteso in merito al palesarsi di un traditore. il tutto venne esemplificato dalle sue parole.
« Sono Felice di poterti dare il Benvenuto Kagekyo...Io sono Hayate Ganzo, Chunin di Suna, e come te provengo da Konoha Gakure...Recati in amministrazione per convalidare il tuo trasferimento e ricevere il Coprifronte...Per qualsiasi problema personale puoi rivolgerti al sottoscritto o ancora meglio agli Attuali Amministratori...Buona Permanenza... »
Io e quell'uomo, con evidenza, avevamo condiviso le medesime sventure, forse differenziate da talune sfumature, ma pur sempre frutto di vicende non dissimili fra loro. almeno, così ritenni. la sua cortesia mi bedispose nei suoi confronti e, mentre il portone rimuoveva la sua massa in favore del mio passaggio, apposi risposta.
« Vedo che la mia infelice provenienza ti è comune. farò tesoro delle tue direttive, Hayate - sama, e mi recherò in amministrazione per poi riprendere la mia.....ricerca »
Al fuoriuscire dell'ultima parola strettamente pronunziata fra ambo le labbra il volto venne adombrato da una ben differente espressione, stornata nel momento immediatamente successivo. presi congedo dal custode con un gesto della mano portante, immediatamente seguito dal percorrere, con ansia febbrile, le porte che dapprima mi erano precluse.. -
CaiN´.
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~ AcTø ~ New Prologue ~
...Starting...
¤ soundtrack ~ pieces ¤Non dubbio alcuno ancora tratteneva colui, già in procinto di varcare quel tanto costrittivo impedimento, semplice superficie lignea. Ed ecco, ora ch'era all'esterno non provava risentimento, nostalgia alcuna, al pari d'una totale mancanza di tristezza che l'accompagnò per tutta la durata del viaggio. Il risentimento parve esser timido d'apparire tra i suoi pensieri, manifestandosi quando portò alla luce tristi ricordi sull'antica rivelazione del suo reale essere. Non più un nome ch'era voglioso di portare, un nome che ispirava ricordi di tempi ormai irraggiungibili, che avrebbe portato con sè nella sua imperfezione.
Un nome, ora non più protagonista dei suoi pensieri, si mostrò ai suoi occhi, chiaro e fugace, in stormo d'uccelli durante il suo cammino ch'ai suoi occhi apparivano volteggianti in circolo, costituendo un astratto cerchio. Uno zero. Zero, come tutto ciò che di buono e bello gli restava, come la somma della felicità in egli permansa, come ciò che ormai si considerava, non in grado di difendere coloro a cui più aveva donato il suo affetto.
Zero.
Giungendo ai piedi di quelle grandi mura che cingevano il perimetro del villaggio cui il destino l'aveva inviato, apprestandosi a richiedere l'accesso a chiunque avesse udito le parole sue, cariche di decisione, che palesavano la nulla presenza del pentimento nella mente dell'ormai traditore. E si tolse il coprifronte, su cui un segno era stato inciso, squarcio orizzontale sulla lamina, serrando con la mancina un lembo della stoffa, per mostrarlo a colui che gli avrebbe dato l'onore d'accedere al villaggio.
« Mi è venuta a mancare la possibilità di vivere nella lontana Kiri, motivo per il quale giungo al vostro cospetto per chiedervi ospitalità all'interno del vostro villaggio, e l'onore di, in futuro, essere vostra schiera. Il mio nome... »
Non un problema.
« Reido. »
Un termine che Zero stava a indicare nella lingua comune, che avrebbe adottato come personale nominativo da quel giorno in avanti. Fermamente attendendo qualsivoglia risposta d'un guardiano addetto, non emise verbo, non un fiato emanarono le sue labbra, serrate, in sentimento d'ansia e di mesta gioia.. -
Hayate Ganzo.
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Agisco Come Hayate Ganzo e non come Sentinella Generica
Kagekyo aveva da poco fatto il suo ingresso nel villaggio, quando un altra sagoma si stagliava in lontananza. Una volta avvicinatasi al Gate subito la mia attenzione si focalizzò sul coprifronte di Kiri Rigato. L'individuo di sua iniziativa e Senza che ponessi lui qualsivoglia domanda, prese la parola.CITAZIONE« Mi è venuta a mancare la possibilità di vivere nella lontana Kiri, motivo per il quale giungo al vostro cospetto per chiedervi ospitalità all'interno del vostro villaggio, e l'onore di, in futuro, essere vostra schiera. Il mio nome...Reido. »
Un sorriso sul mio volto, seguito da una filastrocca che ormai sapevo a memoria.
- Benvenuto a Suna Reido..Io sono Hayate Ganzo, Chunin di Suna, e come te provengo da un villaggio diverso da quello di Suna, per la precisione Konoha...Recati in amministrazione per convalidare il tuo trasferimento e ricevere il Coprifronte...Per qualsiasi problema personale puoi rivolgerti al sottoscritto o ancora meglio agli Attuali Amministratori...Vedrai che tutti ti tratteranno bene nonostante la diversa provenienza...Adesso Vai... -
Ad un cenno della mano di Hayate il portone granitico si aprì pian piano, lasciando così a Reido via libera per le strade di Suna.... -
^K a n K u r O^.
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Era tardo pomeriggio quando arrivai davanti all'entrata di suna, il sole era tinto d'arancio e splendeva di una luce soffusa che inondava il terreno.
camminavo apprestandomi a bussare all'enorme portone, non mi piacevano le grandi accoglienze perciò avrei preferito che mi aprissero il cancello e basta, mi dassero due spiegazioni su dove fosse l'accademia e mi lasciassero andare, visto che avevo una voglia matta di diventare genin.
proseguii nel mio cammino verso l'enorme portone tra due costoni di roccia, sorrisi, e chiusi gli occhi, mentre respiravo profondamente mentre la mia mano bussava con legiadria sull'enorme portone d'entrata, rimbombò, il suono e sicuramene qualcuno prima o poi sarebbe venuto ad aprirmi.
sorrisi ancora e chiusi ancora gli occhi, mentre mi sedevo perterra a gambe e braccia incrociate..... -
Hayate Ganzo.
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Un nuovo Shinobi si apprestava a fare il suo ingresso nel Villaggio della Sabbia.
Avvicinatosi il ragazzo bussò al portone come per annunciarsi; forse di poche parole, in lui non vi erano sentimenti ostili, ma solo una forte voglia di crescere ed imparare.
- Bene, siete in molti a Reclutarvi in questo periodo...Io sono Hayate, Guardian Gate del Villaggio. Mi diresti Cortesemente il tuo nome prima che ti lasci passare? Ah e và in amministrazione per iscriverti come cittadino e Shinobi ufficialmente...Buona Giornata. -
Non appena il nuovo arrivato avrebbe risposto alla Sentinella Il Gate si sarebbe aperto, lasciando così al ragazzo via libera... -
Malkon.
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Chapter 00
Post di Presentazione
Un Lungo Viaggio
Camminava lentamente verso il nuovo paese. Era da tanto che covava quest’idea, non sopportava più i ninja della foglia, voleva fuggire da loro. Non voleva più essere preso in giro da quelle persone che riteneva amici, voleva cambiare villaggio. Probabilmente nel Paese del Vento avrebbe trovato più fortuna. Era triste seppur abbandonava un villaggio che non lo ha mai accettato. Finalmente incominciava un nuovo percorso di cui forse lui era protagonista. Ogni passo che faceva si rallegrava, diveniva sempre più contento. ma un pensiero lo tormentava, senza concedergli il lusso di essere felice.
Se fallirò anche questa volta? Se anche in questo villaggio non riuscirò a farmi degli amici e continuerò ad essere schernito da tutti? Non potrei accettarlo. Non potrò iniziare una nuova vita che è la fotocopia di quella precedente.
Era tormentato, ormai all'orizzonte si vedevano l'imponenti mure del villaggio di Suna. Erano maestse, incutevano paura nel cuore di Malkon, ex ninja del villaggio della foglia. Si vedeva una sentinella all'orizzonte, anzi più di una sentinella. Ogni passo che faceva, il suo passato ne faceva uno per allontanarsi. In quei momenti riuscì a dare una risposta al pensiero che prima lo tormentava.
Se il destino vorrà il mio fallimento, allora fallirò
Se il destino vorrà la mia vittoria, allora vincerò.
Solo il tempo potrà dirmi quale di queste due possibilità ha in serbo il destino per me.
Mentre si auto convinceva che aveva fatto la scelta giusta, era ormai arrivato alle mura. Si rivolse ad una sentinella e disse:
Buongiorno, il mio nome e Malkon e provengo dal villaggio della Foglia. Mi sono lasciato dietro il mio passato per cercare il mio futuro e spero che riuscirò finalmente a trovarlo in questo paese.
Aspettò il consenso della guardia e il suo eventuale permesso ad entrare. Non stava più nella pelle, anche se non voleva trasmettere le sue emozioni alle altre persone, quindi rimaneva freddo e distaccato. Quei momenti parevano un’immensità, sembrava che la sentinella non rispondesse mai.SPOILER (click to view)Parlato
Pensato
Narrato
Parlato di Altri
[...]: Pausa Narrativa. -
Hayate Ganzo.
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Altro Giorno altra Recluta. Era ciò che venne in mente al Sand Scorpion quando vide un altra figura stagliarsi all'orizzonte. Una volta arrivato vicino alle mura il ragazzo prese parola presentandosi e rivelando senza indugio alcuno il suo passato. CITAZIONEBuongiorno, il mio nome e Malkon e provengo dal villaggio della Foglia. Mi sono lasciato dietro il mio passato per cercare il mio futuro e spero che riuscirò finalmente a trovarlo in questo paese.
- Anche io Come Te Vengo da Konoha...mi sono trovato bene quì, nel paese del Vento, spero che per te sia lo stesso...Ah scusa se non mi sono presentato prima...Hayate Ganzo è il mio nome, e ti dò ufficialmente il Benvenuto A Suna. Passa in amministrazione per convalidare il Cambio di Villaggio...Buona Giornata! -
Rivolsi al ragazzo un sorriso sincero; era bello vedere nuove leve dirigersi verso una città all'alba della sua Rinascita.... -
Eigi Eisuke Akino Tsumuji.
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Una figura bardata di bianco si apprestava ad uscire dal villaggio: Eigi era davanti al portone con il foglio di autorizzazione tra le mani.
Salve Hayate, da un po' non ci si vede... Qui c'è l'autorizzazione per allontanarmi momentaneamente dal villaggio....
Disse porgendo il foglio al guardian gate.
Arrivederci....