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Kojitsu.
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Una sola parola
Addio.. Oto. -
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Aperta la porta degli uffici, il ragazzo si fece avanti, con il foglio relativo all'addestramento in mano. Il banco dove solitamente stavano gli impiegati era deserto. Perdipiù non c'era nessuno in fila..
Avrò sbagliato stanza? Ma non mi pare...è sempre stato questo il posto in cui si richiedono i permessi..mah..e non mi pare che ci siano orari di apertura e chiusura...e in ogni caso è mattina!
Ehm...c'è nessuno? Dovrei..dovrei chiedere una cosa...
Ancora silenzio...ci volle qualche secondo perchè qualcuno si affacciasse, probabilmente stavano riorganizzando gli archivi, o chissà che altro, ma perlomeno qualcuno si era presentato. Con un mezzo sorriso Febh si fece avanti.
Ecco...sono Febh-Oh-Enn, del clan Yakushi, sono qui per sapere se per questo Disse presentando il foglio che aveva in mano è necessario richiedere un permesso. Come vede riguarda l'apertura di un addestramento psicofisico, solo che, a differenza del solito, non si svolge all'interno dell'accademia ma in una foresta poco distante dal Villaggio nascosto della Nebbia. Normalmente non ci vogliono permessi per questo genere di addestramenti, ma è anche vero che in genere sono entro i confini dell'accademia, quindi volevo avere una delucidazione.
Con un dito ancora sul foglio*, che era stato poggiato sul bancone perchè l'impiegato lo leggesse, il ragazzo rimase in attesa di una risposta.CITAZIONE* Il foglio:
Addestramento Psicofisico
Sensei: Shiltar Kaguya
Luogo: Foresta all'esterno di KiriSPOILER (click to view)OT/Si tratta ovviamente di un addestramento per L'Energia Rossa/OT. -
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Shinodari era di ritorno dall'ospedale quando vide Febh parlare con uno degli impiegati dell'ufficio.
-Ciao Febh. Permetti se leggo anche io?-
domandò mentre si faceva consegnare dall'impiegato il foglio.
-Dunque, per questo tipo di addestramento non hai bisogno di un permesso a patto che una volta terminato l'allenamento ritorni immediatamente al villaggio. L'importante è che tu sia venuto qui ad avvisarci della tua momentanea assenza da Oto spiegandone il motivo. Naturalmente mi aspetto che tu faccia rapporto qui in amministrazione sui tuoi miglioramenti.-
disse la ragazza.
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Apertasi la porta, una Kunoichi dall'aria nota faceva il suo ingresso.
Oh, buongiorno Shinodari, si, certo che può guardare..
Disse il Genin, anche perchè l'altro impiegato non sembrava particolarmente ferrato in materia, vista l'aria smarrita.
Ninete permesso? Perfetto, grazie mille, si, ovviamente farò rapporto sul risultato, che spero positivo, arrivederci.
E con un cenno del capo si congedò.. -
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Intervento di GdR
Nel villaggio, nei gate e in alcuni luoghi all’interno del Quartiere dei Piaceri frequentati dai ninja di Oto comparvero dei manifesti.
Il testo recitava così:
“In questi giorni d’inverno le nuvole sono foriere di novità.
Il 16 Febbraio del corrente anno, si terrà a Castelvania un convegno intervillaggio riservato ai ninja medici.
E’ una riunione sponsorizzata dall’Accademia su richiesta del relatore Daisuke Mikoto, ninja medico del villaggio della Gru Grigia dell’Impero di Smeraldo, che si è offerto di ospitarli nella sua dimora per tutta la durata del convegno.
Potranno partecipare, inoltre, alla riunione in qualità di spettatori tutti i ninja che stiano seriamente valutando di diventare ninja medici.”
In calce il sigillo dell’Accademia e quello del relatore.
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Yami Kaguya.
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Ancora una volta in quel ufficio, stavota perl una richiesta decisamente fuori dall'ordinario. Poteva persino apparire sospetta, come richiesta. Ma se la fiducia in me vacillasse per così poco, allora dovrei preoccuparmi. Anche se, visto il mio clan, forse avevano ragione a dubitare. Si sarebbe visto subito.
Mi avvicinai a un ufficio, aspettando un impiegato cui consegnare il foglio che avevo in mano.SPOILER (click to view)CITAZIONERichiesta di Permesso
Il sottoscritto: Yami Kabane Tsumuji
Richiede con la presente un: Permesso di uscita dal villaggio
Causa: Motivi di Studio - Visita di cortesia
Luogo: Konoha
Durata approssimativa: Il tempo del viaggio, più due giorni giunto a destinazione
Dichiara inoltre di fare ritorno al villaggio entro e non oltre la scadenza prevista dal permesso.. -
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Le richieste di permesso non erano incombenze che un impiegato qualunque potesse assolvere, per cui Shinodari fu avvisata della cosa; l'unica in quel momento libera da impegni buracratici.
-E così vuoi lasciare per qualche tempo Oto, Kayle.-
conisderò la ragazza con aria seria mentre si faceva dare la pergamena con la richiesta di permesso dall'impiegato.
Lesse il contenuto. La sua espressione non mutò, ma quello che provò nel leggere il luogo di destinazione trasparì dal suo sguardo per un istante.
Non disse nulla.
Prese il timbro e appose la sua firma sulla richiesta.
-Una settimana di tempo dovrebbe bastare. Sbriga pure i tuoi affari in quel villaggio e poi torna. Non credo ci sia altro da aggiungere. Sai cosa succede a chi tradisce due volte.-
dettò ciò uscì dalla stanza per tornare nel suo ufficio.
Sapeva di essere stata dura con Kayle, ma non voleva perdere ancora qualcuno a lei caro.. -
Yami Kaguya.
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L'impiegato mi guardò con una faccia sorpresa, informandomi che i permessi erano compito dell'amministratrice. Attesi, mentre Shino veniva fatta chiamare.
Esibì l'aria seria che ricordavo al mio arrivo a Oto, ormai l'associavo a quando eravamo in due posizioni diverse, e non poteva mostrarmi il volto che conoscevo.
Lesse il contenuto della richiesta, e quella leggera esitazione che comparve nel suo sguardo, poteva essere associata solo a Konoha.
Prese in fretta in timbro, restituendomi il foglio con delle parole che mi sorpresero.CITAZIONE-Una settimana di tempo dovrebbe bastare. Sbriga pure i tuoi affari in quel villaggio e poi torna. Non credo ci sia altro da aggiungere. Sai cosa succede a chi tradisce due volte.-
Poi tornò nel suo ufficio, sparendo alla vista. "Non c'è altro da aggiungere..." guardai l'impiegato, mettendomi il mantello sulla testa.
-I traditori troncano i loro legami per vari motivi. Quello che le ha fatto lasciare Konoha, mi trattiene a Oto. Gli dica questo.-
Detto ciò, uscii dall'ufficio, dirigendomi verso i cancelli, per poi incamminarmi verso la Foglia.. -
¤EFTELTJE¤.
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SPOILER (click to view)Descrizione
Parole
*Azioni*
Dopo molti giri per Oto, Mataza arrivò a farsi dare il coprifronte
'Giorno, mi chiamo Mataza Mikawa, vorrei avere il mio coprifronte di Oto, sapete sono di Suna, ma avendo trovato i miei genitori mi sono trasferito qui con loro, potrei averlo? Graçias ^^
*Mataza aspettava, guardandosi intorno intravide una piccola finestra di uno strano colore, sembrava un giallastro, colore un pò strano per una finestra.. Era scocciato, voleva riuscire ad entrare a Oto il prima possibile..*
Edited by ¤EFTELTJE¤ - 22/3/2007, 21:37. -
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-Me ne occupo io.-
disse una voce alle spalle dello shinobi.
-Come puoi vedere ci reincontriamo.-
commentò la ragazza calando il cappuccio e mostrando il volto.
Aveva i capelli bianchi tagliati corti, mentre le iridi erano del colore dell'ametista. Non dimostrava più di sedici anni.
-Questo è per te.-
disse porgendo il coprifronte con il simbolo di Oto.
-Benvenuto Mataza Mikawa, mi auguro che manterrai sempre alto l'onore di quello che da ora in poi sarà il tuo villaggio.-
poi aggiunse con un sorriso.
-E che ne diresti ogni tanto di presentarti prima di chiedere.-. -
¤EFTELTJE¤.
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Questa volta Mataza non era teso, conosceva già quella ragazza
Questa volta l'ho fatto ^^, cmq sì ci reincontriamo e spero che questa non sia l'ultima volta
Disse con un sorriso ristretto
Comunque grazie per il coprifronte, lo terrò con me ^^, alla prossima, alla prossima
Mataza se ne andò più felice ancora, l'ultima tappa era arrivata... -
Mataza.
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Rain and dust
Fradicio e ansimante, con una larga fasciatura sporca di sangue ad altezza addome e con una carnagione ancor più pallida mi presentai in amministrazione, una volta trovata una faccia conosciuta mi sarei inginocchiato parlando con umiltà forse per la prima volta nella mia corta esistenza.......
Ormai non sono più un ninja, non sono nemmeno più in grado di impastare il chakra, sono uno scarto e vi chiedo di esser lasciato andare nei confini dell'accademia, il perchè non lo sò, forse per morire da solo come ho sempre vissuto o forse per provare a tornare quello di un tempo, non ho intenzione di tradire Oto, il mio clan rimarrà qui come pegno della mia fedeltà; chiedo quindi di esser lasciato uscire fino a quando non sarò in grado di essere utile al villaggio........
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Shinodari si trovava in quel momento in amministrazione...
Fu avvisata della presenza di Mataza e gli andò incontro.
Quasi stentò a riconoscerlo...
Rivolse un'occhiata alla fasciatura intrisa di sangue.
Gli fece segno di alzarsi.
Lo shinobi aveva parlato con umiltà, ma la ragazza non riusciva ad accettare completamente il significato di quel discorso.CITAZIONEOrmai non sono più un ninja, non sono nemmeno più in grado di impastare il chakra, sono uno scarto e vi chiedo di esser lasciato andare nei confini dell'accademia, il perchè non lo sò, forse per morire da solo come ho sempre vissuto o forse per provare a tornare quello di un tempo, non ho intenzione di tradire Oto, il mio clan rimarrà qui come pegno della mia fedeltà; chiedo quindi di esser lasciato uscire fino a quando non sarò in grado di essere utile al villaggio.......
le disse.
-Sayaka san lo sa? Della tua fuga, intendo. Mi pare le avessi fatto una promessa... o sbaglio?-
commentò in tono serio.
-Per me puoi andare dove ti pare se questo è il tuo reale desiderio, ma non so perchè io la vedo come una fuga. Dici di non essere un vero ninja perchè non sai usare il chakra? Non so, ma pensavo che non fosse il chakra a fare lo shinobi, ma quello che ha dentro... la sua volontà di andare avanti... anche se sul suo cammino ci fossero ostacoli insormontabili... In fondo è qualcosa che soprattutto tu hai sempre saputo. Io non credo che tu voglia lasciarti morire, ma sei davvero convinto che potrai tornare te stesso lontano da chi crede in te? Ci lasci il tuo clan come pegno della tua fedeltà! Ma smettila di usare le persone come fossero giocattoli. Stai tradendo chi crede in te... il clan a cui hai dato vita... Sei sicuro che riuscirà ad andare avanti senza la tua guida? Possibile che tu non riesca a vedere oltre te stesso? So bene che sei il tipo di persona che ucciderebbe anche se stesso se questo gli convenisse, ma non abbandonare chi crede in te...-
Incrociò il suo sguardo
-Fa come ti pare. Liberissimo di non ascoltare le mie parole...-
poi abbassò lo sguardo verso la fasciatura.
-Se il tuo orgoglio te lo permette, posso dare un'occhaita alla ferita? Sono pur sempre u ninja medico.-
considerò.. -
Mataza.
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Ascoltai attentamente Shinodari e rimasi per qualche attimo in silenzio prima di risponderle con voce flebile e fissandola negli occhi cercando di non lasciar trasparire oltre le mie precarie condizioni....
La mia promessa riguardava il rimanere fedele ad Oto e non arrecar danno alcuno ad esso, ho intenzione di rispettarla.....
Purtroppo quello che voglio non lo sò nemmeno io, trovo difficile credere che tu possa saperlo, l'unica cosa che sò è che lo farò da solo, forse tornerò quello di un tempo o forse morirò, non importa; quei piccoli ninja che credono in me sanno benissimo chi sono e sanno ancor meglio che diventandomi fedeli hanno messo a mia disposizione le loro vite, se senza di me non riusciranno ad andare avanti significherà solo un mio giudizio sbagliato nei loro confronti, null'altro.....
Se credono davvero in qualcosa sapranno cavarsela fino al mio ritorno o forse sapranno cavarsela in nome della mia memoria se dovrò lasciare questo mondo........Detto questo mi girai e me ne andai a passo lento verso l'uscita lasciando ultime flebili parole come ultimo segno della mia presenza......
Non ce n'è bisogno, seppur non sia un medico del tuo livello sono in grado di ricurcmi.....addio......
Se fosse davvero un addio non potevo saperlo, solo la morte avrebbe potuto deciderlo......
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Lavorare in Amministrazione aveva i suoi vantaggi... come in quel caso.
Scrisse un permesso per alcuni giorni, il tempo di andare e tornare da Kiri più la visita di cortesia, apponendovi il timbro amministrativo. Ne fece una copia che lasciò sul tavolo in piena vista, avvisando uno degli impiegati di notificare la cosa ad uno dei suoi colleghi facenti funzioni come lei di amministratore.
Chiuse la porta del suo ufficio e si diresse verso l'uscita con passo spedito..
