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[Alcuni giorni prima dell'incidente con Nikaido]
Febh sedeva alla sua scrivania, intento come sempre a cercare di trovare un pò di spazio tra le pile di pratiche inevase e di rapporti top-secret mai letti per piazzare il nuovo orribile soprammobile che gli aveva comprato la capoclan: un temperamatite a forma di lucertola alto quasi trenta centimetri. Orrendo, ma si trattava di un regalo che non poteva non mostrare, così come l'aquila portafortuna in rame appesa alla parete e l'oscena scimmia in plastica e onice che stava appesa al soffitto, inclinando il lampadario in maniera pericolosa. Era quasi riuscito a spostare una risma di cartelle al limite tollerabile di equilibrio sul borso, quando la comparsa improvvisa di qualcuno sulla sedia lo prese abbastanza di sorpresa da far cadere tutto a terra. Ma porca... Censuriamo per motivi etici, ma certamente lo sguardo che lo Yakushi gettò al nuovo arrivato non aveva niente di etico.
TU...Gouken...tu pagherai amaramaente per questo! Febh poteva perdonare un invasore di Oto, ma sulle cose piccole e insignificanti come quella era implacabile. Un permesso per lasciare Oto? Al più ti sbatto in prigione per due mesi, ecco cosa meriteresti! Sbottò, alzandosi in piedi con il fumo alle narici. E cos'è questa storia di parlare tramite un clone? Vieni a chiedermi le cose di persona se hai il coraggio!! Ruggì, battendo una mano sul tavolo e facendo cadere altri fogli con scritto "ultimo avviso" e "pericolo, urgentissimo".
Avanti, non intendo discutere con una fotocopia!. -
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"come vuoi..."
Rispose il clone svanendo tra sprazzi di fumo biancastro.
Quando la visuale tornò limpida ero al suo posto.
"eccomi qua"
Esclamai da seduto, ruotando il palmo delle mani verso l'alto.
"Lasciamo perdere il perchè del clone. La mia richiesta è quella."
Conclusi.
Non riuscivo a capire cosa c'era da discutere.. -
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All'irritato Yakushi non sfuggì certo il suono della porta che si apriva, per quanto debole, mentre l'originale prendeva rapidamente il posto della copia, seduto con aria strafottente proprio davanti all'amministratore. La tua richiesta, eh? Vuoi andare a Suna per imparare a usare i veleni, non è così? O meglio, vuoi andare a imparare come mescere i veleni con le loro tecniche, che sono decisamente più raffinate rispetto a tutto il resto del continente. Febh sembrava scontroso come al soito quando disturbavano le sue pennichelle, ma c'era un brillìo sinistro negli occhi.
Non vedo alcun motivo per farti andare fino a Suna. Saranno anche nostri alleati, ma questo non significa che bisogna dipendere da loro per queste cose. Fece un sorrisetto irritante. Non quando ci sono valide alternative. Sollevò appena la manica della mano destra, mostrando un intricato tatuaggio sul palmo, del tutto simile a una lucertola fiammeggiante stilizzata. Sfiorò appena il simbolo, impastandovi abbastanza chakra da rilasciare l'oggetto che vi era contenuto: un guanto in pelle dotato di numerose tasche e lacci che legavano un gran numero di finissime bottigliette e incarti, a loro volta contenenti liquidi di vari colori dall'aria bizzarra. Questo io lo chiamo il Guanto del Gentiluomo, come noti ci sono diversi piccoli ninnoli utili per un corretto inserimento nella società. Nello specifico: Veleno. Se vuoi imparare a mescerlo allora sai anche come si fa a usarlo...creare è la fase successiva di solito.
Io stesso sono andato a Suna tempo addietro, per comprare i materiali adatti e apprendere le loro tecniche. Non è molto complesso, bastano le basi e poi si può far tutto da soli. Levò una delle boccette, posandola sulla scrivania, sopra una pila di fogli con scritto "informazioni critiche", proprio davanti a Gouken. La domanda è: quanto e cosa sei disposto ad offrire per avere le informazioni? Cominciava un gioco. Un gioco divertente, che avrebbe spazzato via l'irritazione nata nei confronti del chunin. Bada, anche a Suna avresti dovuto dare qualcosa in cambio. Non offrono le loro conoscenze al primo che passa.. -
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" Quindi mi stai proponendo di insegnarmi quello che cerco ? "
Fissai lo strano guanto, poi la pozione posizionata sulla grossa pila di carta e poi di nuovo Febh.
" Tu cosa avresti in mente ? "
Calò il silenzio, la situazione non mi piaceva e sapere che a Febh poteva invece piacere, me la faceva doppiamente non piacere.
" A meno che non ti accontenti di una birra, di una pacca sulla spalla, o di qualcosa di più inutile tipo la mia gratitudine che, ti confesso, non vale nulla... L'unica cosa che posso offrirti è un mio servizio. "
Sentenziai seriamente.
"...ma bada a non tirare troppo la corda, c'è sempre l'opzione sunese..."
Conclusi con il consueto sorriso ambiguo.. -
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Beh, tanto per cominciare servirà un piccolo investimento in denaro. Circa mille ryo, giusto per procurarsi le materie prime e parte della strumentazione. Spiegò lo Yakushi con un'allegra aria da figlio di buona donna che palesemente gonfiava i prezzi o prevedeva di fornire apparecchiature di seconda mano spacciandole come nuove. Una volta avute, non dovrebbe volerci più di una giornata, massimo due, per spiegarti le basi. Da lì in poi è tutto apprendimento autonomo, quindi sarà in mano tua.
A quel punto congiunse i polpastrelli delle dita. Quanto al pagamento dei miei servizi, diciamo che birra e pacca sulla spalla non sono quello che avevo in mente. Pensavo piuttosto a un piccolo lavoro per me. So che sei un tipo viscido e strisciante... Tese la mano, correggendosi immediatamente. Bada, non vuole essere un insulto...anzi, è un complimento se consideriamo quello che mi interessa. Vedi...vorrei che tu andassi in un certo posto, per raccogliere informazioni su una certa cosa. Nello specifico parliamo di Konoha. Sto cercando una persona, e non so dove si trovi, ma se qualche ninja ci ha avuto a che fare, allora ci saranno dei rapporti ufficiali, o anche solo chiacchiere, in uno dei nostri villaggi.
Con Kiri c'è qualche problema attualmente e a Suna ho già chi darà un'occhiata per me. Quindi rimane la Foglia. Ti insegnerò alcuni elementi della creazione dei veleni, poi andrai là a cercare le informazioni che mi interessano, sempre che siano presenti. Non è necessario essere toppo discreti, ma certo spero che non ti farai notare in maniera eccessiva, soprattutto da Drake, uno dei Guardiani...conoscendolo otrebbe decidere di ficcare il naso nei miei affari per il puro piacere di aiutarmi e mettersi in mostra.
Cosa ne pensi? Ti sembra un'offerta accettabile, o forse è troppo difficile per te una cosa del genere?. -
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La vipera ascoltò la proposta dell'amministratore di Oto.
Immobile, senza batter ciglio, con lo sguardo fisso.
Rimase in questo stato di assenza e immobilità apparente per qualche secondo, anche dopo che Febh ebbe terminato di parlare.
Ora non sorrideva, l'espressione era fredda, gli occhi magnetici.
Dio solo poteva sapere cosa avesse in mente.
La mano sbattè all'improvviso, con il palmo, sulla scrivania.
Rompendo all'improvviso quello stato di trance.
"Accetto"
Esclamò tutto di un fiato, come se rischiasse di farsi sfuggire l'occasione.
Il solito sorriso sulle labbra. Espressione e postura ora erano meno rigide.
"Quando cominciamo ?"
Concluse interessato, massaggiandosi il mento.
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Molto, molto bene. Replicò lo Yakushi, facendo comparire come dal nulla una carta ninja nella sua mano, prima di tenderla al chunin che aveva davanti. Presentati a questo indirizzo fra due ore, ma prima bevi la sostanza che c'è nella boccetta che ti ho dato: è un potente antidoto e dovrebbe aiutarti a non ammazzarti da solo mentre misceli i veleni. Poi fece un cenno con la mano: Ora va pure, ne riparliamo fra un poco. E ti consiglio di portarti uno o due cambi d'abito!
Aveva sul viso un sorriso tutt'altro che rassicurante.CITAZIONEContinua QUI
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La vipera afferrò la carta ninja facendola svanire senza guardarla nella manica del kimono.
Si alzò dalla sedia, afferrò l'ampolla, guardò Febh negli occhi e se ne andò.
"a più tardì"
Concluse atono, per poi girarsi di spalle e lasciare la stanza.. -
Alexander Hima.
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L'uomo dentro l'ufficio era un ninja impiegato dall'aria distratta, del tutto intento a farsi gli affari suoi mentre compilava una quantità di scartoffie che aveva un ché di inverosimile (ma con amministratori come quelli di oto era meglio fare le cose da soli, su questo non c'erano dubbi). All'arrivo del visitatore ed alla sua domanda l'impiegato si irrigidì, guardandosi intorno con aria sospettosa e poi avvicinandosi furtivamente prima di rispondere a sua volta con una domanda. Shhhh! Gli intimò il silenzio. Sei forse pazzo? NESSUNO cerca Febh Yakushi a meno che non voglia spalancare le porte dell'inferno! E' da quasi due giorni che è calmo e non vogliamo certo mandare tutto in malore. Giusto? GIUSTO? Aveva gli occhi spalancati e un'aria improvvisamente folle, come se il solo nominare il suo capo avesse slatentizzato un grave problema psichico.
Tuttavia se il visitatore avesse insistito non ci sarebbe stata altra soluzione per l'impiegato, che con un vistoso tic all'occhio destro avrebbe sollevato la mano indicando un corridoio. L'ultima porta a sinistra. Ma ti prego. TI PREGO assecondalo e non farlo venire qui! Mai. MAI. MAI PIU'! AHAHAHAHAHAHAHAH! E avebbe chiuso la porta in faccia al suo verosimilmente sbigottito interlocutore, iniziando a sbattere con violenza la testa su qualche muro o mobile, a giudicare dai suoni che si iniziarono a percepire da dietro l'uscio. Non era la migliore delle accoglienze, ma proseguendo lungo la strada indicata si sarebbe effettivamente raggiunto l'ufficio di Febh Yakushi, Jonin ed Amministratore del villaggio, certo intento in qualche importantissima attività per Oto.
All'interno il visitatore si sarebbe trovato di fronte a un tizio che poteva avere poco più di vent'anni con addosso una semplice tuta da ginnastica sul viola scuro con il simbolo di Oto sulla schiena. Nello specifico la tuta era un pò lisa e sporca, principalmente perchè il ragazzo era impegnato a pulire una grossa lucertola, grande ad occhio come un rinoceronte, usando una lunga spazzola. Oh, salve! Entra entra, io sono Febh Yakushi, che ti serve? Sembrava di buon umore e nel mentre continuava a strofinare le dure squame del rettile...che a ben guardare non era un rettile ma una semplice statua! Intercettando lo sguardo su quella bizzarra decorazione avrebbe dato qualche spiegazione. Oh, questo? Niente di che, pensavo stesse bene nel giardino del Palazzo Yakushi e quindi lo ho preso. Certo, è stato un pò complesso rubarlo da quel posto, ma niente di inarrivabile. Poi sovrappensiero. Ora che ci penso...chissà se il proprietario ricorderà che sono di Oto....mah. In fondo che male può farci il capo dii una banda di giganteschi orchi sputafuoco? Aggiunse facendo spallucce, ancora in attesa di una risposta da parte di quel tizio.... -
Alexander Hima.
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[Richieste]
Febh non sembrava curarsi del disorientamento del suo interlocutore, ma piuttosto si mostrò perplesso dopo che questi si fu presentato. Bella prova: un Jonin di Konoha che non ha mai visto un orco...il grado probabilmente lo regalano... Commentò a mezza voce, come se giganteschi orchi sputafuoco e altri animali mostruosi fossero comuni come le foglie sugli alberi. Ovviamente non glli importava affatto di poter risultare offensivo, e continuò a pulire la sua statua "presa in prestito* come se niente fosse, man mano che il Foglioso snocciolava le sue ragioni.
Ledah non è esattamente in giro in questo periodo...probabilmente si è chiuso in qualche laboratorio per creare un'armata Zombie o qualche strano conglomerato di animali grande come due case e mangiatore di uomini. Ordinaria amministrazione., ma non penso riuscirai a trovarlo...tuttavia non ci sono problemi a visitare l'ospedale, anzi penso di conoscere la scorta ideale per accompagnartici. Non ci sono grossi guai tra Oto e Konoha in questo periodo, quindi non serve che qualcuno tenga d'occhio i tuoi movimenti, ma evita di combinare guai. Abbozzò con noncuranza, come se un jonin di alto rango in giro per il villaggio non fosse poi così pericoloso. In ogni caso l'unico in grado di tenerlo d'occhio sarebbe stato lui, o magari Diogenes, e certamente non aveva voglia di muoversi nè per seguire il Foglioso nè per andare a chiamare Gene. Si sarebbe limitato a fornirgli una lucertola come guida.
Ma quando Ryu Hatake nominò l'arte dei tatuaggi ci fu come un bagliore negli occhi dello Yakushi, un pericoloso bagliore di scaltrezza. Oh-oh...quindi vorresti anche imparare le nostre arti, eh? Beh, non sono esattamente un segreto, ma non sono nemmeno su esposte all'aria e pronte ad essere insegnate al primo che passa. C'è un prezzo da pagare, come per ogni cosa, caro il mio Jonin di Konoha. Febh si appoggiò con le spalle alla grossa statua, incrociando le braccia e mettendo su un sorrisetto beffardo e sinistro, che poco aveva a che fare con l'aria trasandata e distratta di pochi secondi prima. Innanzitutto c'è un piccolo obolo da versare alle nostre misere casse... Chiamarlo piccolo era un filo eufemistico dato che la cifra standard chiesta da uno degli impiegati, poco dopo, fu di circa 3000 Ryo, ma l'amministratore di Oto non aveva ancora finito.
E poi ovviamente ci sarebbero tasse, controtasse e svariati accordi verbali e scritti da firmare..tutta burocrazia che richiede circa uno o due mesi di tempo per essere espletata. Soprattutto quando il principale responsabile delle autorizzazioni passava il tempo a rubare statue agli Orchi Sputafuoco. MA, potrei chiudere un occhio e accelerare un poco la procedura, in cambio di un minuscolo favore di carattere...uhm...personale. Sia chiaro, sarebbe un favore che andrebbe ad avvantaggiare Oto, ovviamente non mi sognerei mai di usare la mia posizione per un mio tornaconto. Aggiunse con una faccia da schiaffi che avrebbe reso idrofobo il pacifista più convinto.
Un Jonin di Konoha ha accesso a tante informazioni nel suo Villaggio, quindi potrebbe controllare se, fra quelle disponibili, ce ne fosse una che magari interessa anche a me. Cioè, a Oto. E abbozzò un sorriso furbo. Niente di segreto, o almeno spero, e certamente non si tratta di qualcosa che danneggerebbe Konoha. Semplicemente sto cercando una persona, e magari qualcuno a Konoha potrebbe averlo incontrato e averlo citato in qualche rapporto. Sarei ben felice di alleggerire il carico amministrativo per un amico che possa portarmi informazioni.
Chiaramente, questo piccolo favore fra noi verrebbe dopo il piccolo contributo in denaro, ma potrebbe anche arrivare dopo qualche tempo dall'insegnamento delle nostre arti di Tatuaggio. Confido che tra ninja onorevoli un accordo verbale sia più che sufficiente. Allora, affare fatto? Tese la mano, in attesa di un'eventuale stretta che potesse sancire l'accordo. Anche se solo un idiota avrebbe definito Febh un Ninja Onorevole.. -
Alexander Hima.
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Il patto era stato stretto ed i soldi incassati senza alcun pudore. Quanto al piccolo affare extra Febh si limitò a sorridere ed annuire. Un falco andrà benissimo, non mi sognerei certo di creare complicazioni in situazioni tanto piacevoli. In sostanza, quel falco avrebbe fatto bene ad arrivare con uno straccio di informazione o sarebbero stati guai grossi per Konoha. Inoltre, se per caso le informazioni fossero state sbagliate o peggio ancora, false, ci sarebbe stato bisogno di parecchia diplomazia per placare l'inviperito amministratore. Ma di fatto Ryu Hatake non poteva conoscere le bassezze a cui poteva arrivare il Jonin di Oto, quindi quasi sicuramente non avrebbe colto appieno quegli invisibili avvertimenti.
Dunque, se abbiamo concluso... ma non avevano concluso, perchè il ninja di Konoha aveva un'altro paio di cose da dire. Possibile che fossero quelle il suo vero intento? Comunque Febh inclinò appena il capo, facendo spallucce e dicendo all'altro di continuare pure.
Le sue parole lo fecero accigliare. Erano giunti rapporti su Iwa e su come non ci fossero sicure informazioni su cosa fosse accaduto ai ninja inviati in quel lontano paese occidentale, ma da qui a dare tutti e tre per dispersi passava parecchia acqua sotto i ponti. Beh, "dispersi" è una parola forte. Iwa è lontana e circondata dal deserto, potrebbero semplicemente impiegare più tempo del previsto per tornare. L'accademia manderà sicuramente un gruppo di ricerca per indagare. Anzi, da quel che so è già partito e finchè non farà ritorno non ha senso andare nel panico.
Senza contare che quei tre sono elementi essenziali nell'attuale equilibrio dei poteri. Hoshikuzu era un ninja dall'aria semplice e un pò strana, ma poteva scatenare una potenza incredibile in battaglia, come Febh aveva potuto sperimentare personalmente. Shiltar Kaguya con le sue mille evocazioni e le sue capacità era un nemico che nessuno avrebbe voluto avere contro, mentre Diogenes era semplicemente un genio brutale, dotato di poteri ben oltre quelli di un Jonin ordinario. Darli per dispersi senza prima aver verificato era come lanciare una bomba atomica sul piano politico. Se saprò qualcosa certamente informerò l'accademia, questo è certo. Disse con un briciolo di freddezza, a braccia conserte. Il tizio strampalato che aveva parlato fino a poco prima era sparito in un soffio.
Ora abbiamo concluso? Non gli era piaciuto affatto quel "se lei mi porta questa persona"...Febh non era tipo da svendere la gente come Hoshi al primo che passa. Quali che fossero le informazioni che avevano da offrire. Anche se corrotta e molto opinabile, anche lui aveva una certa integrità morale. Elastica e sottile, ma la aveva. E detestava che la gente fosse trattata come merce. A meno che non fosse lui a farlo per nobili motivi come vendicarsi di un insulto o un gestaccio, ovviamente.
[Acquisiti 3000 ryo per il Villaggio, da aggiornare in Gerarchia]. -
Alexander Hima.
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