Posts written by -Shu

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    SHOPPING A KONOHA
    Post Quinto



    Ascolto con attenzione le parole di Kairi in merito alle interazioni con le donne. Ad un occhio inesperto sarei sembrato pendere dalle sue labbra e, per quanto stessi prendendo numerosi appunti mentali, in realtà una parte del mio cervello è sempre all'erta e alla ricerca di pericoli.

    Capisco. Allora direi viste le circostanze che mi sono comportato bene. Un piccolo pensiero per un'amica. sorrido alla ragazza, per la prima volta da anni con sincerità. Ti ringrazio, sei stata molto utile.

    Per quanto riguarda però le tue capacità interpersonali, penso che tu oggi abbia fatto passi da gigante sai? Inizialmente ero preoccupata potessi reagire con la bambina per paura, ma ti sei comportato meglio di molti altri shinobi che ho conosciuto o conosco. Credo che ti ricorderà per tanti anni

    Aggrotto la fronte. Questo è un problema.

    Sospiro. Ormai è fatta, ma devo cercare di essere meno appariscente quando sono in borghese allora. Uno shinobi dev'essere invisibile. Sono abituato a essere troppo sopra le righe quando interpreto un personaggio che devo riabituarmi ad essere defilato.

    Però è una cosa che mi può essere utile quando devo infiltrarmi. Creare una persona fasulla molto appariscente, fare un regalo ad una donna o bambino per risultare infatuato o desideroso di ingraziarsi il malcapitato. Regalo nel quale ovviamente si può celare un esplosivo o un sigillo e, una volta compiuta la missione, defilarmi con il mio aspetto naturale facendo ricadere la colpa su un fantasma.

    Si, questa visita a Konoha si sta rivelando molto più utile del previsto.

    Il posto dovrebbe essere questo

    Strizzo gli occhi un paio di volte. Osservo il gigantesco albero di fianco alla casa. Incredibile come si potessero permettere di mantenere un simile albero per puro scopo decorativo. Dev'essere bello vivere qui.

    Bene, basta perdere tempo così vicini all'obiettivo.

    Busso alla porta un paio di volte.

    Arrivo, arrivo!

    Voce profonda, un po' rauca. Un maschio anziano.

    Apre la porta un uomo sulla settantina dai lunghi baffi bianchi e gli occhi spenti. Le mani grosse piene di calli e tagli tradiscono la sua professione. Credo sia l'esperto che sto cercando.

    Buongiorno, buon uomo. Mi chiamo Shu, e sono uno shinobi del paese del Vento. Mi trovo qui in quanto sono stato informato che lei possiede qualcosa che sto cercando... del legno di Arbalesto.

    Al solo nominare il pregiato legname gli occhi dell'anziano si illuminano e scatta dentro il negozio Oh, un intenditore vedo! Ho ciò che cerchi, sono uno dei pochi a produrlo ancora non solo nel paese del fuoco, ma in tutta la nazione ormai! Entrate, entrate!

    Seguo l'anziano artigiano e i miei occhi guizzano da un angolo all'altro del suo negozio. Pieno di orologi in legno. Il tichettio non tradisce consegni nascosti o doppi cronometri che possano occultare un meccanismo ad orologeria. Sono tutti regolati perfettamente. Quest'uomo è un maestro meccanico, oltre che un'esperto artigiano del legno. Se potessi convincerlo a costruire dei congegni bellici sarebbe un prezioso alleato.

    Approfitto della sua assenza per avvicinarmi ad alcuni esemplari. Kairi sarebbe stata probabilmente confusa da quel comportamento in quanto ero attirato dai modelli con i più complessi meccanismi o con dei ticchettii particolari invece che da quelli esteticamente più appariscenti o più grandi.

    Ce n'è uno in particolare che mi intrigava. Un orologio da tavolo che raffigura un gufo. Esteticamente orrendo, con un occhio più grande e uno più piccolo ma con un meccanismo a doppia rotazione. Se ho compreso bene come funziona...

    Eccolo qui, il miglior legno di Arbalesto che potrai mai trovare, te lo garantisco! A cosa ti serve, giovane? Ormai pochissimi ne fanno uso, o anche solo lo conoscono

    Dopo aver ricevuto il suo consenso analizzo il materiale. Le venature sono ottime per i miei scopi, e si tratta di un pezzo di legno non lavorato, il che lo rende perfetto per i miei scopi. Quando si lavora con materiali pregiati alcuni artigiani fanno i furbi e cercando di venderti dei pezzi intagliati da prodotti più grandi e già lavorati, il che rovina il legno.

    Perfetto. Semplicemente perfetto.

    Sospiro. Chissà se avrebbe approvato il mio utilizzo di quel materiale? Ma prima gli voglio chiedere di quel gufo.

    Interessante quel gufo, si tratta di un esperimento? Da quel che sono riuscito a capire ha deciso di utilizzare un meccanismo diverso per la conta dei minuti e quella delle ore, giusto? Se fosse possibile vorrei acquistare pure quello. Per quanto riguarda il legno di arbalesto... come può intuire dalla mia provenienza sono un ninja della sabbia, un marionettista. Ho un progetto che riguarda un meccanismo di emissione a scoppio ritardato di alcuni dardi per prendere di sorpresa un nemico durante una schivata e il legno di arbalesto è l'ideale per abbinarlo ad un congegno a molla che consenta di sparare a ripetizione con la massima efficienza. Lo stesso vale per il meccanismo a doppia rotazione indipendente di quel gufetto.


    Come aveva già detto anche lui, quel maestro era l'ultima possibilità per poter ottenere dell'arbalesto. Lo avrei acquistato senza indugio a qualsiasi prezzo.

    [...]



    Conclusa la contrattazione saremmo usciti da quel negozio.

    Grazie mille Kairi. Grazie della tua amicizia e della tua ospitalità. Ora ti devo chiedere scusa, ma non vedo l'ora di rimettermi al lavoro.

    Accarezzo il legno di arbalesto, occultato dentro un panno.

    Dovessi mai passare per Sunagakure non esitare a visitarmi.

    Sorrido alla kunoichi, prima di congedarmi.

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    SHOPPING A KONOHA
    Post Quarto



    Sento tirare il medio della mano sinistra. Tsuki tenta invano di aprire la mia sacca porta oggetti. Ohhhhh, ma non si apre!!!

    Porto la destra davanti al volto e mi scappa una risatina. Mi ricorda quando feci uno scherzo simile a Satoru, ormai molti anni fa.
    Rassegnatasi alla sua impotenza Tsuki giunge le mani e mi guarda come un cagnolino in cerca di cibo. Ti preego, vorrei solo un gioco bello come quello lì! Dice, indicando il lupetto di Kairi. A lei ho visto che lo hai regalato e non posso chiederglielo, non hai un regalino anche per me? Tieni! infila la mano dentro il vestitino blu, ne tira fuori una caramella con un incarto rosso e me la porge. Ti posso dare questa in cambio. E' buonissima, me l'ha data la mia mamma poco fa. Vale un sacco!

    Faccio un'altra risatina. Mi spiace Tsuki, ma ho promesso alla mia mamma di non accettare mai caramelle dagli sconosciuti. Specialmente dalle bambine carine come te.

    Mi torna alla mente l'equazione kunoichi=sesso e veleno che faceva parte delle vecchie lezioni all'accademia ninja, prima che cambiassero il curriculum scolastico per essere più inclusivi. Decisione che mi trova d'accordo. Non capisco perché solo le kunoichi dovrebbero usare il veleno.

    Anche l'intervento di Kairi non sarebbe servito a un granché. La bambina si era decisa. Avrebbe avuto il suo giochino, o niente.

    Purtroppo un giocattolo simile richiede un lungo lavoro e degli strumenti adatti, e ora non ho a disposizione il tempo o l'equipaggiamento giusto.

    Un ghigno di delusione iniziò a dipingersi sul suo volto. Sarei dovuto intervenire prima che iniziasse a piangere. Però, se mi porti dei fogli di carta ti posso fare una sorpresina. Prova a chiedere a quel signore simpatico che gestisce il bar i giornali di ieri.

    Prendo un altro sorso di te e faccio spallucce. Pensavo sarebbe andata peggio. Apro la sacca porta oggetti, estraggo un metro di filo di nylon e un kunai e taglio il primo in cinque pezzi uguali. Se Kairi mi avesse chiesto che stavo facendo le avrei risposto che stavo preparando uno spettacolo per quella bambina. Per una volta che posso esibirmi senza uccidere il mio pubblico... voglio divertirmi un pochino. Le avrei risposto sorridendo, gli occhi socchiusi.

    Dopo un minutino Tsuki sarebbe tornata con della carta di giornale sotto il braccio e il padrone del locale che dalla porta della sala da te che la guarda da dietro, come se volesse accertarsi che la storia della ragazzina fosse vera.

    Appoggia i fogli sul tavolo. La invito a sedersi. Inizio a prendere i fogli di carta a piegarli e strapparli. Avrei usato parte dei fili di nylon per definire la struttura e le giunture della bambolina di carta, illustrando il processo passo passo alla bambina (e inavvertitamente anche a Kairi, se avesse voluto ascoltare).

    Ed ora... un piccolo trucco ninja!

    Avrei composto [cinque sigilli] per attivare la tecnica della percezione falsata. La principessa di carta, completa di mantellina e gonna, si sarebbe colorata per divenire un piccolo "clone" di Tsuki, si sarebbe alzata in piedi (aiutata da una mia manipolazione tramite i fili di nylon), avrebbe fatto un inchino e avrebbe salutato Tsuki e Kairi.

    Buongiorno principessa Tsuki e principessa Kairi, come state oggi?

    Avrei parlato imitando perfettamente la voce di Tsuki. Le mie capacità recitative e di manipolazione li rendono [giochetti.]

    Tsuki!!! Mi hai fatto prendere un colpo, non scappare mai più così. Alzo la testa e noto una donna di mezza età che afferra per il polso Tsuki. Il respiro pesante, il sudore e l'espressione del volto la identificano come tutrice o madre della piccola.

    Vi chiedo scusa, è scappata via senza che facessi in tempo a prenderla. Ha un caratterino non facile...scusate ancora!

    Alzo la mano sinistra e sorrido. Non si preoccupi, non ci ha disturbato. Anzi, devo ammettere che è stato un piacevole diversivo.

    Con un colpo di polso destro la bambolina di carta ricoperta dall'illusione salta verso l'alto e si appoggia, seduta con le gambe incrociate, sulla spalla sinistra di Tsuki.

    La madre trascina via la ragazza che ci saluta. La risata di Kairi riporta la mia attenzione su di lei. Bhe, credo che per oggi la pausa thé possa bastare

    Rido anch'io. Si, sono d'accordo.

    Kairi prende il lupo di legno e lo mette dentro la tasca. Si alza dal tavolo e la seguo. La ragazza fa dei passi verso l'interno del locale. Sta andando a pagare. Mi fermo un secondo, in dubbio su come gestire la situazione. Dovrei andar dentro e insistere per pagare io? Lanciare un'illusione su Kairi per costringerla a consentirmi di pagare? Farmi offrire il te anche se lei è una donna? Shinichi mi ha ossessionato che sia una cosa di cattivo gusto, ma non so quanto fidarmi della sua opinione.
    Il tempo di pensare e Kairi già è tornata. So che lei ha insistito per pagare però...

    Sai già dove puoi trovare questo Arbalesto? Sono di Konoha ma non conosco molto il settore, senza contare che sono stata assente parecchio.

    Tiro fuori un bigliettino dal mantello e lo porgo a Kairi. Il posto è questo ma, mentre andiamo avrei una domanda per te. Avrei aspettato che prendesse il biglietto e si incamminasse (si tratta di un indirizzo nella zona mercantile della città, presumo facilmente individuabile) prima di continuare.

    Scusa la domanda, ma ho dei dubbi su alcune cose e penso che tu possa aiutarmi, in quanto amica.

    Formulo le domande prima nella mia mente, e poi a voce. Ho sempre ricevuto delle opinioni contrastanti in merito a questa situazione e quindi mi servirebbe la tua opinione... come donna.

    Faccio una piccola smorfia. La cosa mi mette un po' a disagio.

    Mi hanno detto che, quando si esce con una ragazza, è compito dell'uomo offrire il pasto. E fare dei regali. Mi avevano consigliato dei fiori, ma li ritengo poco ottimali, specie se avessi dovuto portarli da Suna, per cui volevo assicurarmi di non essere stato scortese per non averti costretto a farti offrire il te e, in caso, mi scuso. Non è mia intenzione essere sgarbato, è solo che ho qualche difficoltà nei rapporti interpersonali. Penso che il tuo input, in quanto donna e amica, mi possa essere utile.

    Mentre parlavamo saremmo giunti a destinazione. Ora devo solo convincere questo artigiano a farmi consegnare l'Arbalesto.
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    Il primo Ashura e l'ultimo Akasuna
    Post Quarto




    Hai detto che ero... cioè sono, una reliquia per loro, ma è raro che le reliquie vengano conservate tutte in un unico posto, o almeno così era ai miei tempi.... non è che questi bastardi mi hanno sparpagliato a giro?

    Sollevo lo sguardo verso il soffitto. Un'interessante proposta. Non ci avevo pensato. Aspetta un secondo, c'era qualcosa a riguardo che... vado verso la libreria e prendo il volume contenente gli appunti di Sasori. Nota personale: trascrivere gli appunti per preservare il manoscritto originale.

    Sfoglio il volume. Sostanze per l'assopimento, no. Meccanismi da integrare con il sistema scheletrico, no. Sostituzione e rimozione degli organi. Eccolo! Punto il dito, leggo qualche riga e...

    Ecco qua, Denji!

    Gli indico la pagina in modo che potesse leggere, porgendogli il libro ma tenendolo tra le mani.

    CITAZIONE

    Idealmente il processo richiede la rimozione totale degli organi interni, per sostituirli con apparecchi meccanici che possano replicarne le funzioni. Ciò ci consentirebbe non solo di creare un corpo dalle funzionalità trans-umane ma anche di poter recuperare e incrementare l'efficienza di soldati feriti in battaglia.
    Al momento l'encefalo risulta l'organo non replicabile ma ciò sarà un problema solo per il capo. Per quanto mi riguarda, una volta trovato un sistema per mantenere in funzione il corpo potrei lesionare il midollo spinare e sostituire le funzioni nervose con i fili di chakra.
    Purtroppo con l'uscita di Orochimaru da Akatsuki non ho più nessuno con l'esperienza in campo medico da sfruttare per i miei scopi, anche se forse potrei riuscire a convincere qualcuno ad aiutarmi...


    La data dell'appunto è successiva alla tua... stavo per dire "creazione" ma forse è meglio utilizzare un termine meno estremo trasformazione.

    Chiudo il libro. Tuttavia la rimozione di parti del corpo del soggetto rientra all'interno del modus operandi di chi ha ideato questa operazione. Purtroppo, al momento, non sono in grado di dire quanta parte di te sia naturale e quanto meccanica ma, anche se è presto per dirlo, è possibile come dici tu che se parti del tuo corpo naturale siano state rimosse dalla tua forma attuale esse possano essere state custodite da qualche membro del clan Ashura.

    Ripongo il libro al suo posto e mi volto verso Denji. Per come la vedo io dobbiamo sottoporti a tutta una serie di test fisici prima che qualche medico della sabbia ti metta le mani addosso. Abbiamo quindi due opzioni: entrare nell'ospedale di Suna e sottoporti a questi test oppure cercare una qualche base Ashura. E' cosa nota che i membri di quel clan non si presentano mai all'ospedale pertanto è probabile che abbiano delle cliniche/officine di clan. E anche se non ne trovassimo una potremmo comunque reperire ulteriori informazioni in merito.

    Mi verso un'altra tazza di tè. La scelta sta a te, Denji, ma sappi che dovremo infiltrarci comunque senza farci scoprire. Dovremo essere cauti, circospetti e furtivi.

    Tutte cose che secondo me ti riusciranno malissimo.


    OT
    Non sapendo se e quanto tu voglia riprendere le idee passate che avevi per il tuo personaggio le ho lasciate in dubbio ma mettendoci la possibilità di indagare e scoprire la situazione di Denji. /OT
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    SHOPPING A KONOHA
    Post Terzo


    Shu...non avrai paura che io cerchi di intrappolarti in qualche genjutsu con lo sharingan, vero?

    Mando di traverso il sorso di tè. Mi batto con il pugno sul petto e tossisco. Devo essere più sottile nei miei atteggiamenti, mi sono fatto scoprire con facilità.
    Kairi si avvicina un po' con il volto verso di me.

    Perché non lo farei mai, non sono quel tipo di persona. Attacco se necessario, per difendermi, proteggere o portare a termine una missione e tu decisamente non ricadi in nessuna delle 3 possibilità. Anche se posso immaginare che, visto ciò che mi hai appena detto, sia difficile per te credermi. Con il tempo spero capirai che di me puoi fidarti.

    Scuoto la testa. Non è una questione di fiducia, è una questione di dover essere preparati al peggio. Non sarebbe la prima volta che qualcuno si approccia con secondi fini, facendo finta di essere qualcun altro. Siamo ninja e anche il più piccolo errore può costarci caro.

    Prendo un altro sorso di tè, sorrido e guardo l'Uchiha dentro i suoi occhi, più per rassicurarla che altro. Comunque mi fa piacere che io sia degno della tua fiducia. Ti ricambierò la cortesia, per quanto possibile.

    Appoggio le mani sul tavolo, curioso di vedere la reazione di Kairi al mio regalino. Nulla di che, più un esperimento per allenarmi nella costruzione di meccanismi di piccole dimensioni che un vero e proprio congegno. Ma, come tutte le cose che faccio, cerco sempre di metterci quel pizzico di eccellenza.
    La ragazza apre il pacco: ho scelto apposta il lupo perché so che è un animale a cui è molto legata. Noto come gli occhi le si riempiono di stelline osservandolo. Prendo un sorso di tè.

    Non c'è bisogno che le illustri il funzionamento del gioco, forse intuendo che non mi sarei mai risparmiato la possibilità di inserirci un meccanismo, Kairi attiva il movimento della coda.

    E' magnifico! Hai davvero un talento Shu! Chiaramente offrirò io il thé qui, l'avrei già fatto ma ora mi sento così scortese, non ti ho preparato niente.

    Sorrido e agito la mano sinistra. Non ti preoccupare. E' stato un piacere, oltre che un modo per ricambiare la tua ospitalità.

    OHHHHHH, MA E' BELLISSIMO! LO VOGLIO ANCHE IO!!!

    La voce squillante mi fa stridere le orecchie. Che sia un genjutsu uditivo? No, è solo la mia paranoia che parla. Mi giro verso l'origine del rumore.

    Una bambina dai boccoli biondi mi guarda estasiata. Come se non bastassero i marmocchi di Shinichi, pure qua devo ritrovarmi con i bambini. Fastidiosi, rumorosi ed appiccicosi.
    La piccola inizia a saltare, gli occhioni azzurri fissi nei miei. Lo hai fatto tu?? Sei bravo sai! Io sono Tsuki ed ho quasi 4 anni!
    Tsuki sorride e allunga una mano verso di me. O meglio, vista l'altezza, verso una delle mie sacche porta oggetti. E' tanto bello!!! Lo vorrei anche io!! Puoi darne uno anche a me? Tipregotipregotipregooooooooooo!

    Che sia solo una bambina o un nemico? I tempi delle antiche guerre ninja dove i bambini venivano addestrati come shinobi sono finiti, tuttavia... non si può mai essere troppo sicuri.

    Abbasso la mano sinistra sotto il tavolo e stacco il filo di chakra dalla gamba per ricomporlo, avvolgerlo attorno alla sacca porta oggetti e attaccarlo al bottone [Velocità 600, Forza 500]. Una normale bambina non avrebbe mai avuto una forza sufficiente per aprirla. E avrei potuto approfittare della distrazione per sfruttare una delle mie tecniche di manipolazione mentale...

    No. Non sarebbe stato saggio con Kairi seduta qui al mio fianco. Le lancio uno sguardo ma lei è più preoccupata per la bambina. No! Non credo sia il caso!

    Non ha senso parlare. La reazione e l'eventuale stupore della bambina sarebbe stato più che sufficiente a determinarne la vera natura.

    Nel caso peggiore... sarei stato pronto a far combattere Kairi. Dopotutto siamo a Konoha, ed è il dovere di una guardiana quello di difendere un ospite, no?

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    Diogene Mikawa e Febh Yakushi. Secondo Shinichi due degli shinobi più pericolosi del continente. E mi fido della sua opinione in fatto di ninja e di donne.

    Non credo di aver mai avuto il piacere di conoscerli personalmente, ma immagino che dev'essere stata una mattinata difficile. E piena di scartoffie da compilare, poi.

    Seguo la kunoichi, approfittando dei momenti di pausa mentre fingo di interessarmi alle bancarelle di chincaglierie per annotare mentalmente la mia posizione all'interno della "mappa mentale" del villaggio della foglia.
    Arrivati al negozio del tè il proprietario ci fece accomodare fuori all'ombra, affacciati sulla strada e in una posizione strategica che ci consente di tenere controllato con un occhio eventuali aggressore dall'interno della sala da tè e con l'altro aggressori che provengono dalla strada. Essendo seduti di fronte inoltre io posso controllare attacchi dalle spalle di Kairi e lei dalle mie spalle.
    Mi sentirei più sicuro con una marionetta sul tetto, ma dato che mi trovo in un villaggio alleato devo per forza fare delle concessioni ai miei normali protocolli di sicurezza.

    Ringrazio il proprietario quando ci porta i menù, gli sorrido e ne porgo uno all'Uchiha.
    Non potendo controllare la preparazione della bevanda di persona scelgo un tè giallo, un buon compromesso tra i tè più aromatici ma leggeri e quelli dal sapore più intenso. In questo modo mi posso accorgere più facilmente di un'eventuale avvelenamento. L'ospedale, da quel che ricordo, è abbastanza vicino ma non vedo perché rendere il lavoro più facile ad un assassino.

    Non sono riuscita a portare a termine l'obiettivo del mio viaggio, è stato un grosso buco nell'acqua. Però ho avuto modo di esplorare al meglio tutto il continente ninja, ora la mia conoscenza dei paesi che circondano Konoha è molto più approfondita e questo potrebbe essermi utile in qualche missione futura.

    Annuisco. Mi trovi d'accordo. Purtroppo passando molto tempo tra studio, officina e teatro mi rimane poco tempo da dedicare ai viaggi e alle missioni. Sospiro, abbassando lo sguardo.

    Invece tu cosa mi racconti? Come vanno le cose a Suna? Non so nemmeno chi sia l'attuale Kazekage.

    Alzo lo sguardo al cielo o, meglio, al tendone della sala da tè. Niente squarci, polvere o bordi sfibrati. Devono averlo cambiato da poco. No, i colori sono troppo spenti. Lavato di recente.
    Rido di gusto, come non mi capita da tempo. Sai che non lo so? Sarà un'annetto buono che non mi occupo più della politica del villaggio. Da quando è successo quel casino coi Soshi, più o meno.

    Certo che non sapere chi sia il Kazekage per un ninja della sabbia... che mi sia lasciato troppo andare?
    Mi stropiccio gli occhi e abbasso il volto, per nascondere la mia tristezza e il mio disappunto. Purtroppo è molto tempo che sono come... bloccato, nel mio lavoro.
    E non solo nel lavoro, anche se quella è l'unica cosa che conta davvero.
    E cosa ti ha spinto a fare un viaggio così lungo fino a Konoha? Non penso sia stata solo la voglia di fare un giro turistico, o per rivedere una Uchiha come me.

    Prendo un sorso di tè, e fisso la kunoichi sulle labbra. Lascio la bevanda in bocca e me la ripasso nel cavo orale assaporandola. Niente gusti strani. Normalissimo tè. Deglutisco.

    In effetti sono qui proprio per questioni di lavoro. Qui a Konoha si produce, tra gli altri, un particolare tipo di legno chiamato Arbalesto che è molto flessibile ed adatto nelle produzione di archi e balestre. Mi serve per dei meccanismi di una mia creazione ma solo avendo tra le mani il materiale posso sapere quanto e come me ne può servire, anche se ho fatto delle stime.

    Soffio sul tè e ne prendo un altro sorso. Che abbia parlato troppo? Non credo che Kairi possa essere interessata a tutte le finezze tecniche in merito... che sia meglio cambiare discorso?

    Shu, è tutto ok? Ti stai comportando in maniera strana da quando sei arrivato

    Alzo lo sguardo. Gli occhi neri della ragazza sono fissi nei miei. Merda. Lo sguardo mi si apre, come la bocca, ma la richiudo subito, tradendo il mio nervosismo.

    Doujutsu


    Quell'attimo mi può essere fatale. Devo correre ai ripari. Ridacchio, chiudo gli occhi, distolgo lo sguardo e li riapro guardando un punto fisso alla sua sinistra. Ah ah ah, ma no Kairi. Attivo la [Tecnica del marionettismo, Slot Tecnica I] creando un filo di chakra dal mignolo della mano sinistra e facendolo passare all'interno dei miei vestiti fino ad avvolgersi attorno al quinto dito del mio piede sinistro. Altri due fili sarebbero stati creati dalla mano destra. [Slot Azione I] Non appena percepisco qualcosa di strano, un'illusione in cui può avermi intrappolato Kairi, posso rompermi il dito e tentare di rilasciarla.

    Abbasso di nuovo lo sguardo e prendo un sorso di tè. Un po' per prendere tempo, un po' per verificare una possibile percezione alterata del gusto. Sembra tutto ok, ma il gusto è un senso che è difficile influenzare mediante le illusioni. Specie se si tratta di un'illusione visiva.

    Fisso il mio sguardo nel suo, a cercare indizi che possono aiutarmi a definire se effettivamente mi abbia intrappolato in una illusione o meno. Occhi neri normalissimi.

    Ti chiedo scusa se il mio atteggiamento ti può sembrare... strano. E' solo che...

    Porto le mani sotto al tavolo, posandole sulle ginocchia colpendole. Il rumore dell'impatto mi sembra normale per cui anche le orecchie funzionano bene inoltre nascondere le mani è fondamentale in uno scontro tra shinobi, ancora di più per un marionettista.

    Sono nervoso quando esco di casa. In passato hanno cercato spesso di uccidermi e quindi sono sempre in uno stato di allerta. E anche... vedo poche persone, sono molto chiuso. Il che non mi aiuta nei rapporti interpersonali, ecco tutto.

    Tutte cose vere, anche se oggettivamente fatico a credere che ci sia ancora qualcuno interessato ad uccidermi. Approfitto del momento in cui sto parlando, e di una probabile distrazione della ragazza, per collegare i due fili della mano destra alle gambe del tavolo dalla parte di Kairi. [Slot Azione II]

    Il vero motivo di questo viaggio è, in effetti, accertarmi che non ci sia più nessuno che voglia assassinarmi. Ho dovuto sospendere troppo a lungo la mia carriera ninja per questi timori e... provare con mano che nessuno mi vuole più ammazzare come un cane mi può aiutare a rimettermi in sesto come shinobi. Prendere il posto che mi spetta all'interno del clan e nella gerarchia della sabbia.

    Persino Kairi mi ha superato come kunoichi. Non che la cosa mi dia fastidio ma... è solo l'ennesima evidenza dei miei fallimenti. Fallimenti che devo riconoscere e superare.

    E' giunto il momento di riprendere in mano la mia vita e la mia carriera.

    E per farlo credo di avere bisogno di sottoposti. Di alleati. Di amici. E coltivare i rapporti con una chunin di un importante clan della foglia può solo che essermi utile.

    O magari ci tengo davvero a lei e sto razionalizzando questo mio interesse? Non ne ho idea. Mi accascio sulla sedia e soffio. Almeno non sembra che lei mi abbia intrappolato in una illusione.

    Allungando il filo della sinistra infilo la mano dentro la sacca porta oggetti, prendo il regalo che ho accuratamente preparato per Kairi, e lo poso sul tavolo. La mano è sopra al pacchetto con il dorso verso l'alto e le dita leggermente piegate così da nascondere il polpastrello del mignolo e, più importante, il filo di chakra che risale la mano e si infila dentro la manica del mantello bianco. [Nota: la posizione della mano è studiata in modo da occultare alla vista di Kairi, specie dalla sua prospettiva dall'alto verso il basso, il filo di chakra nascosto dalla mano]

    A meno che non possieda una elevata capacità di percezione del chakra è difficile che possa accorgersi del filo che dal mignolo chiuso
    E' un pacchetto molto piccolo, poco più grande di un pugno, ma alto circa una ventina di centimetri. E' avvolto da una carta celeste con una fantasia di shuriken bianchi e un nastro rosa a formare un fiocco.

    Sorrido alla ragazza e la guardo in volto, cercando ancora di evitare il contatto diretto con gli occhi.

    Ta da! Un piccolo presente per una grande kunoichi. Un piccolo pensiero per ringraziarti della tua ospitalità!

    Le sorrido a trentadue denti, attendendo la sua mossa in questo scontro inusuale.



    Note:
    -consumato Medio per 3 fili di chakra in totale.
    -Ho utilizzato le regole per gli slot come se fosse un combattimento, più per allearmici in modo soft che altro
    -Qui sotto, in spoiler, il contenuto del pacchetto in caso tu voglia aprirlo senza stare ad aspettare un altro mio post.



    Il pacchetto contiene un lupo di legno dipinto di bianco con i dettagli neri e gli occhi rossi. Il lupo è in stazione eretta sulle quattro zampe il muso dritto in avanti. La coda è dritta verso l'alto. Ruotando la coda si carica una molla che causa alternativamente l'alzata della zampa anteriore destra (come se salutasse) e la testa verso l'alto come per ululare.
    è un oggetto puramente scenico, senza nessuna valenza combattiva, che ovviamente ha costruito Shu con le sue manine sante.
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    Osservo la kunoichi della foglia, la mia vecchia conoscenza Kairi Uchiha, svolgere i suoi doveri mentre attende alla coppia di mercanti che mi precede. La mente vaga. E' intrigante come qui a Konoha riescano a tenere sotto controllo le mura senza l'aiuto di fattori naturali. Probabilmente richiede l'aiuto di diversi sensitivi coordinati tra loro e non riesco a decidere se ammirare questa dedizione o se considerarlo uno spreco di risorse.

    Shu Akasuna, quanto tempo! Un paio di anni sicuro penso, giusto? Benvenuto a Konoha

    Sorrido alla ragazza e mi concentro sulla sua bocca, evitando lo sguardo dell'Uchiha.

    Probabile, ma chi li conta più?

    Prendo un rotolo da dietro la schiena e glielo porgo. Noterai che i documenti per la mia visita sono redatti perfettamente.

    Lo sguardo di Kairi cade sul rotolo Fra poco il mio turno sarà finito poi ti farò da guida nel villaggio. E' la prima volta che vieni qui, o sei venuto ancora in passato?

    Sollevo lo sguardo in alto, cercando di ricordare. Purtroppo, da quando decisi di sperimentare su me stesso delle tecniche di manipolazione della memoria, ho grosse difficoltà a ricordare eventi del mio passato remoto.

    No, non mi pare di essere mai venuto qui.

    Anche se ho studiato a fondo la piantina del villaggio. Mi piace essere preparato al peggio.

    Mi siedo un paio di metri dietro la ragazza mentre chiede ad un suo collega di portarmi dell'acqua. Alzo la mano sinistra. Grazie della gentilezza, Kairi-san e Kitori-san, ma ho la mia.

    Richiamo da uno dei miei rotoli una borraccia d'acqua e me la porto alla bocca. Prendo un sorso e la poso a terra.

    Passo i venti minuti successivi a guardare l'Uchiha sforzandomi di mantenere un sorriso scemo sulla faccia. Far credere di essere innamorato della ragazza a chi mi osserva avrebbe aiutato a farmi percepire in modo più positivo mentre in realtà studiavo il lavoro dei guardiani di Konoha. Mi sarebbe stato utile se avessi mai dovuto impersonare una guardia, infiltrarmi di nascosto a Konoha oppure travestirmi in lei.

    [...]



    Usciamo dalla guardiola, l'Uchiha mi precede e mi fa da guida. Sgranchisco le braccia e tengo lo sguardo al cielo. Sbadiglio e sbatto le palpebre un paio di volte. Certo che fare il guardiano è proprio noioso! Che ne diresti di una tazza di the? Mi dicono che qua a Konoha siete degli esperti, hai idea di dove potremmo andare?

    Secondo il mio studio della planimetria del villaggio la sala da the migliore, e quella con cui Kairi potrebbe fare la figura migliore, si trova nella piazza principale del villaggio mentre invece quella più vicina al quartiere Uchiha e, presumibilmente, quella più frequentata dalla ragazza si trova sul retro di una delle piazze del mercato. Nel primo caso avrei potuto avere una visione di alcuni degli edifici politici della città mentre nel secondo delle strade principali e, in entrambi i casi, sarebbe stato difficile effettuare un agguato senza allertare le autorità della foglia.

    Apprezzo inoltre il fatto che avere come amica una guardiana mi abbia consentito una certa libertà nei controlli. I miei documenti erano perfetti ma Kairi avrebbe potuto notare che avevo dichiarato due marionette (pur senza specificarne i modelli).

    In caso la ragazza avesse preferito fare altro mi sarei adeguato alla sua decisione fingendo interesse nella sua proposta. In ogni caso... Basta che sia un posto dove possiamo fare quattro chiacchere in pace, dobbiamo raccontarci un sacco di cose, dopotutto!

    Ci sarebbe stato ancora tempo per andare a comprare i materiali che mi servono e, se nel nostro percorso fossimo passati vicino a delle bancarelle, mi sarei fermato a dare un'occhiata ma senza comprare nulla, anche questo un depistaggio per rafforzare l'idea che la mia sia una visita di piacere e non solo un viaggio per procurarmi dei materiali utili per la costruzione delle mie armi.

    Una volta accomodatici nel luogo di scelta dell'Uchiha avrei iniziato la "danza dell'amicizia": Allora Kairi, cosa mi racconti? Che hai fatto in questi due anni che non ci siamo più visti?
    Avrei sorriso guardando la bocca della ragazza. Quello che poteva sembrare un maldestro tentativo di approccio e che poteva celare un certo imbarazzo in realtà è solo il mio desiderio di evitare il potere dello sharingan. Non che fossi un esperto in materia ma tutti sappiamo che non bisogna mai guardare un'Uchiha negli occhi.

    La finzione sarebbe stata ancora più forte, una volta che avessi tirato fuori la mia arma segreta...
  7. .

    Viaggio a Konoha

    Post alle mura




    Viaggio a Konoha



    Il suolo bollente del paese del fuoco sa di casa. Le comari della foglia, in fila anch'esse per entrare nel villaggio, dicevano che si trattava di una delle estati più calde di sempre per il paese del fuoco.
    Normale amministrazione, invece, per un ninja della sabbia.
    La donna di mezza età dietro di me si sventola il volto: Ma come diavolo farà? sussurra al marito.
    Apro il mantello bianco con il simbolo della clessidra di Suna e dello scorpione rosso della famiglia Akasuna. Sono l'unico shinobi in tutto il continente ninja ad indossarlo e la cosa mi identifica univocamente come "Shu Akasuna", perlomeno a chi è in grado di codificarne il significato.

    Mi gratto la testa, viaggiare con il mio nome e il mio aspetto mi rende sempre nervoso. Saranno stati gli anni passati come infiltrato, o quelli passati a scappare dai tentativi di omicidio, ma ormai nascondere me stesso è diventata una seconda natura. Tuttavia se lo facessi mentre visito un villaggio militare alleato potrei essere tacciato di spionaggio o, peggio ancora, di un'infinita maleducazione. Specie visti i miei scopi.

    Penso al pregiato legno di Arbalesto e non posso fare a meno di sorridere. Un materiale così perfetto dev'essere mio! A costo di viaggiare allo scoperto, e di sfruttare una vecchia amicizia.

    Prendo la lettera della Kunoichi della foglia, che mi assicura che mi avrebbe incontrato alle mura.

    Non la vedo da un sacco di tempo ma la cosa non mi pesa per nulla. L'unico mio pensiero al momento è rivolto alle infinite potenzialità del legno di Arbalesto e di come possa ottimizzare del 4,7% la resistenza delle giunture della mia nuova creazione.

    Faccio un passo avanti, ormai è quasi giunto il mio turno...
  8. .

    A cold case


    Post Secondo



    Chiudo gli occhi mentre entro nella testa del mio interlocutore.

    Percepisco un forte caldo, normale per chi vive nel deserto. La sabbia sotto i piedi. Il vento sferzare attraverso le tende.

    Apro gli occhi e mi ritrovo li. In mezzo al deserto. Non sono con Genjo.

    Sono diventato Genjo.

    Percepisco il dolore alla visione del corpo di Joshiro.

    Faccio un respiro profondo. O credo di farlo.

    Escludi le emozioni. Analizza il tutto con occhio freddo e distaccato. Devi divenire una macchina.

    Mi ripeto quel mantra, che poi è lo stesso che mi diceva sempre Shu quando, ormai più di dieci anni fa, iniziai ad apprendere il ninjutsu.

    Lo stesso ninjutsu che una di quelle figure utilizzava o, almeno, così mi sembrava.

    Indossare vesti anonime di colore bianco raffiguranti animali è una vecchia abitudine del clan Kurogane. Io stesso, anni addietro, assumevo l'identità dell'averla quando dovevo sbrigare delle commissioni troppo... cruente per Shinichi Kurogane.

    Sembra proprio che manipolino la Satetsu.

    Mikiri, Ryuju e Takahide. Catena, vipera e vortice.

    I nomi e i simboli non mi dicono nulla ma ciò non significa che non possano avere un significato.

    La scena sfarfalla per un momento, come in una vecchia riproduzione di bassa qualità, ma non capisco se sia voluto da parte di Genjo o se sia il suo subconscio che voglia nascondergli qualcosa.

    Parlano di un esperimento e, da come ne parlano, sembra si tratti di una creatura viva. "prendere l'esperimento con me", "ti sei affezionato". Sarebbe potuto tranquillamente essere un animale di qualche tipo, anche se ne dubito.

    30 anni sono un tempo molto lungo per un animale. Una creatura da evocazione? Potrebbe essere ma allora in qualche modo avrebbero potuto sfruttare il legame del contratto per richiamarla invece di affidarsi proprio a Ichiro.

    Invece, dalle sue parole, sembra proprio che abbia preso l'esperimento a vivere con se. Come... un figlio.

    Che Genjo sia l'esperimento in questione è la scelta più semplice e logica ma ho preferito analizzare anche le altre alternative.

    Ora bisogna capire alcune cose in particolare. Ricostruire la storia.

    La tecnica si scioglie. Io e Genjo siamo nuovamente due creature separate. È il ragazzo ad aprire bocca per primo.

    Ricordo che Jir... Ichiro,aveva un tatuaggio... una melograna. Forse può aiutare.

    Annuisco. Melograna, vortice, vipera e catena. Un gruppo pittoresco, senza alcun dubbio.

    Mi alzo in piedi e mi porto la mano sinistra sotto il mento, quasi ad affilarlo. Risalire ad eventi segreti di 30 anni non sarà facile. Melograna, vortice, vipera e catena. E il tatuaggio di un occhio, non dimentichiamo anche questo dettaglio.

    Passeggio avanti e indietro per la sala. Faccio un paio di passaggi, prima di fermarmi. Un caso interessante quello che mi poni, Genjo. Ma andiamo con ordine. Per prima cosa dobbiamo valutare cosa sia successo in quel campo, recuperare alcuni elementi. Avere dei fatti e qualcosa di concreto in mano.

    Mi giro verso di lui. Te la sentiresti di tornare li? Di aiutarmi a cercare qualcosa?

    Se Genjo avesse risposto di si mi sarei illuminato in viso. Ottimo! Ci vediamo all'entrata di Suna tra un ora. Non posso lasciare Yata da solo, capisci. Devo prima organizzare la casa a puntino e poi... si torna a caccia! Ahahahah!

    Una volta che Genjo fosse uscito dalla mia dimora avrei potuto togliere la maschera dell'investigatore in pensione che vuole rivivere i vecchi fasti.

    Eseguo dei sigilli ed evoco uno dei miei messaggeri volanti. Una libellula di giada.

    Che succede, Shinichi?

    Ho bisogno di te, Komachi, per portare un messaggio. Devi trovare Hana e chiederle di venire subito qui. Bisogna che badi a Yata e faccia delle ricerche per conto mio.

    Apro la finestra e la libellula esce dal mio studio. Di li a breve Hana sarebbe arrivata e avrebbe potuto cercare all'interno del mio archivio personale dei riferimenti a questi possibili membri del clan Kurogane.

    Per fortuna di Genjo in passato ero coinvolto in molte di queste operazioni e conservo ancora una parte dei documenti che avevo copiato all'epoca. Se Hana avesse trovato dei riferimenti a quelle figure avrei potuto cercare di ricostruirne la storia. Trovati quei tre avrei potuto risalire ai loro "esperimenti", anche se temo che la ricerca di Ichiro aprirà un ginepraio molto più insidioso di quello che prevede Genjo Sabita.

    [...]



    OT Sentiti libero di descrivere preparativi e viaggio verso il tuo vecchio accampamento, se lo desideri, e chi e cosa troviamo una volta giunti la. Come al solito sono disponibile in privato.

    Chiedo scusa per l'enorme ritardo ma ho avuto molteplici impegni in questi ultimi mesi che mi hanno tenuto abbastanza bloccato. /OT
  9. .

    L'isola dei felini


    Post secondo



    Si si veramente bello, sei piuttosto bravo. Però la lancia dovrebbe essere più lunga e l'armatura con qualche particolare in più. Comunque chi sei tu?

    Il ragazzo dai capelli variopinti si volta e fissa lo sguardo in quello del suo interlocutore.

    Mi chiamo Yugi. Piacere.

    Terminiamo le presentazioni.

    Sentendosi chiamato in causa Kuro si stiracchia. Esatto, Yasuke Muramasa. Io mi chiamo Kuro, e sono un gatto ninja. Non mi stupisco che tu sia riuscito a riconoscermi, dopotutto sei uno dei Candidati.

    Se incalzato dagli altri ragazzi avrebbe loro spiegato che cosa significava:

    Vengo dall'isola dei Felini e sono uno degli inviati della nostra colonia. Siamo gatti inviati in tutto il continente ninja alla ricerca di Shinobi con le giuste qualità per poter stringere un patto con noi. Io sono stato inviato a Suna e ho individuato te, Yasuke Muramasa, come Candidato. Sei quindi ufficialmente invitato a venire all'isola dei Felini, assieme a Yugi e Tamashii, ovviamente.

    Avrebbe inoltre chiarito che quella era la loro missione, il motivo per cui era stato formato quel team.

    Una volta che Yasuke e Tamashii avessero deciso di seguirlo (la presenza di Yugi era scontata) Kuro avrebbe miagolato di gioia ed avrebbe invitato i ragazzi a seguirlo.

    Sarebbero usciti dall'amministrazione di Suna e si sarebbero diretti verso una delle zone più povere della città, nel quartiere (o forse sarebbe più indicato definirlo "accampamento" dei Soshi). Si sarebbe posizionato vicino ad un piccolissimo spazio tra due edifici.

    Seguitemi.

    Subito dopo Kuro sarebbe entrato Yugi. Persino lui, che era abbastanza magro, si sarebbe messo di profilo per riuscire a passare. Lo spazio era molto stretto e la vicinanza tra gli edifici avrebbe presto oscurato il cielo. Non sarebbero più riusciti a vedere nulla né alle loro spalle né di fronte a loro. Un pungente odore di urina avrebbe colpito l'attenzione dei ragazzi.

    Dopo un paio di minuti di camminata strisciando tra i muri Yugi avrebbe parlato: Riesco a vedere la luce!

    Un altro minuto di trascinamento e le mura avrebbero cambiato consistenza, non erano i mattoni di argilla bianca di cui erano composti gli edifici di Sunagakure ma pietra. Si sarebbero bagnati la schiena per via dell'umidità e l'odore di urina sarebbe stato sostituito da quello della salsedine. Yugi non avrebbe riconosciuto l'odore ma avrebbe proseguito. Il terreno si sarebbe fatto più morbido, sabbioso. Una sensazione comune per un abitante di Suna, anche se non nelle zone più interne e abitate.
    Dopo un altro minuto abbondante i ragazzi sarebbero usciti da quel cunicolo.

    La luce del sole li avrebbe abbagliati. Il cielo era terso, limpido e il mare si estendeva davanti a loro, preceduto da una ventina di metri di spiaggia.

    Uao! Quindi è questa l'isola dei felini?! Figata!

    Fino a poche settimane prima non sarebbe riuscito ad esprimersi così, ma la frequentazione della gilda degli artisti e del Kazekage hanno addolcito il carattere di Yugi, nascondendone almeno parzialmente i lati più oscuri.

    Alla loro destra, ad una cinquantina di metri di distanza, si trova un molo di legno. Kuro avrebbe richiamato la loro attenzione, spingendoli a seguirlo in quella direzione.

    Forza, gli altri ci stanno aspettando!

    Si sarebbe poi voltato verso Tamashii... Beh, almeno stanno aspettando loro due.

    Arrivati al molo avrebbero potuto notare come alla loro destra, verso l'entroterra dell'isola, c'erano diversi edifici tradizionali in legno che si allungavano verso una piccola collina che era al centro dell'isola. Diverse piante si trovano in mezzo alla strada e anche il molo necessitava di essere manutenuto. Se non fossero stati attenti il legno marcio si sarebbe rotto sotto i loro piedi.

    Anche le case, ad un'analisi più attenta, si sarebbero rivelate manchevoli di diversi elementi. Mura rotte, tetti bucati, piante che avevano riconquistato uno spazio un tempo pensato per gli esseri umani.

    Un rantolo avrebbe potuto richiamare la loro attenzione, oltre il molo e verso la parte ovest dell'isola. Si trattava di un enorme gatto grigio, talmente grande che sembrava più una statua che un felino. Era grosso quanto un dodicenne obeso e fino ad allora si era mimetizzato, immobile sopra una panchina di pietra.

    Il gatto sputa per terra una palla di pelo delle dimensioni di un neonato che rotola, spinta dal vento, lontano dai ragazzi.

    Kuro si avvicina al gatto obeso e si siede di fronte a lui.

    Nobile Komachi... come da tue istruzioni ho portato qui i Candidati.

    Da dietro il proprio corpo Komachi prende una lunga pipa di legno, se la porta alla bocca e prende un lungo soffio.

    Il giovane Yugi non è ancora pronto, ma essendo un Candidato possiamo pure accettare che sia venuto fin qui prima del tempo ma...

    Allunga la pipa verso Tamashii: Quello chi sarebbe?

    Kuro si volta verso il Chikuma e poi di nuovo verso Komachi: Ecco, vede, nobile Komachi...

    La pipa si abbatte sulla testa di Kuro. Non fa rumore, segno che più di tanto non deve avergli fatto male.

    Io vado a preparare il rituale per Yasuke Muramasa, tu porta tutti e tre dove sai. Sarà lei a decidere la tua punizione. E sappi, che essendo Yugi, Tamashii e il terzo incomodo tuoi ospiti sarai tu, Kuro, ad essere diretto responsabile delle loro azioni.

    Komachi scende dalla panchina, quasi spalmandosi al suolo come fosse liquido. Si avvicina ai ragazzi e li supera, per poi svoltare verso il villaggio.

    Ti aspetto a mezzogiorno nella valle del veggente, Yasuke Muramasa, e vedremo se Kuro ci ha visto giusto sul tuo conto.
  10. .

    Integrazione Sunese


    Furto a sorpresa - Post Secondo



    Shu, amico mio! La pesante mano di Denji cala sulla mia spalla ma trova ad accoglierla una strana resistenza. Il ragazzo si sarebbe immediatamente accorto che quello non era veramente il suo amico ma solo uno dei suoi sostituti artificiali. [Note: la disposizione delle marionette ed eventuali trappole è stata concordata con il QM in privato prima dei post del team Yasuke-Shinodari]

    La cosa era voluta: non solo detesto avere a che fare con le moltitudini ma, anche complice la tempesta di sabbia in arrivo, una marionetta può essere molto più efficiente a fare la guardia rispetto al sottoscritto, senza contare che si tratta di un compito estremamente noioso e che mi distrae da quello che è il mio vero lavoro.
    Seguo con lo sguardo quello di Denji. Nonostante la sua storia sembrava non aver perso l'attitudine a cacciarsi nei guai.

    Spero che almeno questa volta tu non ti sia giocato la mia officina.

    Officina che faceva anche da abitazione per entrambi, almeno fino a quando l'Ashura non avesse avuto la disponibilità economica per trovarsi una casa tutta sua. Il che, visto che ha la tendenza a scialacquare lo stipendio non appena ricevuto, significava che saremmo stati coinquilini ancora molto a lungo.

    Gli inseguitori di Denji si sarebbero allontanati di li a poco, assieme a tutto il resto dei curiosi. Per quanto tutti volessero sapere quali fossero le opinioni dei marionettisti riguardo la collaborazione con i Soshi (e un paio dei curiosi un po' più ingenui scambiarono persino Denji per uno di loro) mano a mano che la tempesta si alzava anche i più coraggiosi se ne sarebbero andati. Saremmo rimasti solo io e Denji, in mezzo alla tempesta. Entrambi non risentivamo della tempesta di sabbia per via della "nostra" natura meccanica e l'unica rottura di scatole era rappresentata dalla noia.

    Tra un po' dovrebbero alzare le vele per coprire meglio il villaggio, una volta che è passato il mio collega di ronda dovrei avere un'oretta di libertà senza controllo. Magari puoi venire dentro al gabbiotto. Ti posso offrire al massimo una tazza di the e si sta un po' stretti, ma sempre meglio che restare qui fuori, no?

    La marionetta si blocca per un momento. Poi torna a parlare.

    Confermo. Al massimo ci sono un paio di giornalini sconci ma ti mancano i meccanismi per poterteli godere quindi...

    Avrei scosso la testa mentre qualcosa di morbido mi colpiva la scarpa. Un caco.

    Ma che...

    Un sasso sarebbe fuoriuscito dalla tempesta di sabbia. Nulla di preoccupante, né per me né per Denji, e infatti lo avrei afferrato con la mano sinistra della marionetta. [Considero en Verde VS Blu di base]

    Un po' troppo forte per essere il dispetto di un bambino. Specie vista la tempesta. Che qualcuno sia veramente così stupido da voler entrare nel tempio con questo tempo? Che seccatura.

    Dall'interno dal gabbiotto avrei posato la tazza di the Darjeliing che stavo degustando, concentrandomi sulla mia marionetta che affiancava Denji. [Attivazione Spettacolo di marionette. Consumo Basso, Slot Tecnica I. Percezione 3 (malus tempesta di sabbia)--->4,5]

    Vedi un po' se riesci a vedere qualcosa anche tu. Cerca anche di sentire dei rumori anche se il vento rende il tutto più complicato.

    Non avrei ascoltato eventuali repliche di Denji, la marionetta avrebbe iniziato a guardarsi attorno e a distanziarsi leggermente da lui per cercare di coprire più spazio. La piazza, com'era ovvio vista la sua funzione, non conteneva trappole ma lo stesso non si poteva dire per l'interno del tempio. Se un ragazzino fosse riuscito ad eludere la mia sorveglianza e ad entrare dentro al tempio mi sarebbe toccato andare a restituirne il corpo ai suoi genitori.

    Non sarebbe stato facile tuttavia, dopo qualche minuto, mi sarei accorto di qualcosa di strano. Ad un certo punto del mio campo visivo la sabbia non si comportava come avrebbe dovuto. Era come se... si fosse fermata sopra un'ostacolo. [Nota: come descritto da Hohe la visibilità è ridotta a 3 metri pertanto mi aspetto una forte tempesta di sabbia che giustifichi tale impedimento].
    Ignoro la cosa ma faccio in modo di ripassarci sopra con lo sguardo mantenendo il massimo della nonchalance. Neppure Denji poteva battere la faccia di bronzo di una marionetta (trucchetto che usavo spesso quando mi facevo convincere a partecipare alle sue sedute di poker del giovedì sera).

    Torno da Denji, aspetto che il mostro ricoperto di sabbia mi superi avvicinandosi al tempio e sussurro a Denji di non reagire in caso lo avesse notato, e di tenere d'occhio i dintorni per eventuali complici. Se ha messo le mani su un meccanismo mimetizzante (o conosce una tecnica di invisibilità) non si tratta dello scherzo di un bambino, ma di un vero e proprio assalto al tempio.

    Che schifo questa tempesta di sabbia. Dico ad alta voce, come per distrarre eventuali ascoltatori. Dubito che qualcuno potesse sentire la mia voce attraverso il vento ma non si poteva mai dire.

    Mi posiziono dietro Denji in modo da godere della copertura del suo corpo rispetto ad eventuali assalitori e mi sollevo leggermente in aria, piegando le gambe. L'altezza della marionetta non sarebbe cambiata, andando a mimetizzarmi ancora meglio. Sospeso in aria mi trovavo alle spalle del mio obiettivo/mostro di sabbia e il vento avrebbe potuto coprire eventuali rumori, oltre a non poter essere visto dal mio obiettivo. [Modalità Furtiva, Furtività 3 (non essendo mimetizzata non credo che Spettacolo si applichi)]

    La marionetta si sarebbe mossa lentamente cercando di individuare il punto in cui la sabbia si infrangeva contro il mostro di sabbia. [Percezione 4,5]

    Eccoti.

    Una volta individuata la figura il mio doppio si sarebbe mosso, sempre volando e sfruttando la copertura di Denji, posizionandosi in orizzontale, parallelo al terreno con le gambe verso il nemico. Giunto a circa un metro da lui avrebbe aperto le gambe cercando di afferrarlo dove, presumibilmente, si poteva trovare il busto. [Slot azione I, tentativo di presa. Come specificato dalla ts attaccare rientra nello slot utilizzato per il movimento. Consumo 1/4 basso, Velocità Blu + 1 tacca da TS, Furtività 3.]

    Se fossi riuscito ad afferrarlo avrei stretto le gambe ulteriormente per bloccarne il busto [Slot Azione II. Presa, Consumo 1/4 basso. Forza Blu.]

    A quel punto mi sarei piegato come solo i migliori contorsionisti potevano fare. Riconosciuto il busto del mio avversario tramite il tatto mi sarei inclinato all'indietro per cercare di bloccarne le caviglie con le mani. [Slot Azione III. Tentativo di presa. Consumo 1/4 basso. Velocità Blu +1 tacca]

    Se fossi riuscito anche in questo secondo tentativo avrei cercato di ruotare in aria all'indietro, sfruttando punti di appoggio e leve inesistenti e impossibili da sfruttare per un normale essere umano. Ma, per mia fortuna, non si trattava di un normale essere umano. Lo scopo era quello di sbilanciare il mio avversario e farlo cadere in avanti, pancia a terra. [Slot Azione Extra. Come da descrizione della ts ho uno slot azione addizionale da usare per gli attacchi delle marionette. Velocità Blu + 1 tacca, forza Blu.]


    Se fossi riuscito a gettarlo a terra... Arrenditi e spiega i tuoi motivi.


    Se si fosse rifiutato la gambe avrebbero sciolto la presa attorno al busto per poi cercare di stringere il mio avversario attorno al collo. [Slot tecnica II. Stat come sopra.]


    Se, invece, il mio avversario fosse riuscito ad evitare quel primo assalto non gli sarebbe andata molto meglio dato che un secondo Shu Akasuna sarebbe fuoriuscito dal gabbiotto gettandosi contro la figura al massimo delle sue possibilità. [Velocità Blu + 1 tacca]

    Le due marionette si sarebbero mosse assieme, seguendone i movimenti e approfittando della loro superiore capacità visiva (percezione 4,5) per cercare la seconda di impedire al mio avversario di proseguire e la prima di afferrarlo e immobilizzarlo alle spalle. [I restanti slot azione/tecnica. Ricordo, come da descrizione della ts, che le marionette possono attaccare assieme uno stesso bersaglio con uno slot. Velocità pari a blu + 1 tacca per entrambe]

    Non avrebbero mai cercato di ferirlo, solo di immobilizzarlo. L'unico, vero vantaggio, che il mio avversario aveva rispetto al sottoscritto.


    Chakra: 57/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 450
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 600
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Mantello × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 5
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Shuriken × 3
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Fuuma Shuriken × 1
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Marchingegno a Sabbia (Combinato con Fuuma Shuriken) × 1
    • Sonagli [x5] × 1

    Note
    gioco con scheda pre patch (attendo come si sviluppa la ts per aggiornarla) e con ts post patch. Le marionette sono basilari e la loro composizione è stata concordata con il Qm in off. Mi sono tolto un basso di chakra aggiuntivo per giustificare l'uso della marionetta durante l'antefatto della scena. per qualsiasi domanda sono disponibile in off.
  11. .

    Il kage e l'orfano


    Post Sesto



    Hohenheim e Kuro



    Il gatto non sembra impressionato dalla performance del Kage bambino e in effetti per la gran parte ignora Hohenheim.
    Il kazekage ancora non lo sapeva ma in realtà quell’insegnamento era solo un modo dei felini per ingraziarsi la più alta autorità della sabbia. Il loro obiettivo era ben diverso.

    Che effetto impressionante! Non mi sarei potuto immaginare una cosa del genere…e tutto semplicemente con del chakra naturale! Dimmi Kuro, cos’altro puoi insegnarmi!?


    Purtroppo non posso insegnarti altro, Kazekage-sama. Anch’io non sono un grande utilizzatore del chakra naturale e conosco solo le basi. Normalmente non insegneremmo i nostri segreti a un non candidato ma… avremmo bisogno di un piccolo favore. Nulla di particolare, vorremmo solo che lei aiutasse me e Yugi ad entrare in contatto con un altro shinobi, il primo candidato di Sunagakure…

    Il seguito di quella conversazione non è di nostro interesse, ed è giusto lasciare ad un giovane micio e al Kazekage la loro privacy…
    [Nota: per quanto mi riguarda l’addestramento è concluso e il favore che richiede Kuro è una cosa di semplice decorazione e riguarda questa giocata. Sentiti libero di interagire ulteriormente con Kuro o di rientrare con Yugi per il commiato.]

    Yugi



    Non sono sicuro di voler imparare l’arte della spada danzante… troppo faticoso.

    Un altro uomo si avvicina da dietro le spalle del danzatore che sobbalza quando l’altro lo prende di sorpresa.

    E chi è il nuovo arrivato? Un altro Pirmo Filo?..no? Scusa ragazzo, Ashihei ha sempre molte persone che vogliono diventare sue apprendiste…non per nulla ha raggiunto il rango degli Otto Veli!

    Piacere. Mi chiamo Yugi. No, non sono un primo filo… sono solo un ragazzo molto stanco.

    Mi alzo in piedi. Da come parla con Ashihei intuisco che debba trattarsi di un marionettista. Kenichi ne ha parlato durante qualcuna delle sue lezioni: ninja che sfruttano letali pupazzi pieni di armi.
    Mi tengo a distanza da quelle bambole, non voglio rischiare di attivare per sbaglio qualcuno dei loro meccanismi nascosti.

    Non ti far impressionare ragazzo, sono solo delle bambole! E non le ho nemmeno riempite di armi…no queste servono solo per far allenare i ragazzi qui alla gilda. Ma attento, possono essere pericolose anche così!

    Le marionette si animano e mi circondano. Mi guardo attorno e i pupazzi tornano a diventare inerti. Ashihei mi tranquillizza, o almeno ci prova. Kokuzo mi spiega perché i marionettisti sono dei grandi shinobi e mi ritrovo ad annuire per assecondarlo.
    Non so neanche se le loro creazioni possano essere considerate opere d’arte, mi sembrano più un qualcosa di… ingegneristico.

    Un piccolo rompicapo di mia invenzione eheh! Avanti ragazzo, fammi vedere se hai un cervello sveglio. Leggi L’ indovinello e prova a risolverlo. Se termini prima che la prova costume delle marionette sia finita, ti mostrerò come funzionano le mie creazioni. Su!

    Prendo il cilindro in mano, non me la sento di rifiutare quella prova, nonostante la stanchezza. Sono un po’ provato da tutti quei gruppi di artisti e le numerose prove a cui mi hanno sottoposto.

    Di sveglio adesso non ho niente. Sbadiglio, quasi a provare la veridicità delle mie parole.
    L’indovinello però mi incuriosisce.

    “Ho foreste, ma non alberi.
    Ho fiumi ma non acqua
    Ho città ma non abitanti
    Cosa sono?”



    Mi gratto il mento. Inizio a far girare il cilindro. Ci sono intagliate diverse lettere. Quindi devo formare una parola di cinque lettere.
    Se fosse stata una prova diversa avrei sicuramente rinunciato ma… adoro i rompicapo.
    Quindi devo trovare una cosa che abbia foreste, fiumi e città ma che non abbia le sue componenti… mhh.
    Beh, la prima cosa che mi viene in mente è un disegno. Ma non ha cinque lettere. Dipinto? Neppure. Quadro? No.
    Scultura? Neppure.
    Pupazzo! No. Non c’entra di sicuro la costruzione di marionette. Deve essere una rappresentazione di qualcosa. E fino a qui ci sono. Una rappresentazione di foreste, fiumi e città. Che cosa hanno in comune?
    Sono… paesaggi! Ma certo! Paesaggio è troppo lunga come parola ma… certo! Mappa! Cinque lettere!
    Giro il meccanismo, sicuro di aver risolto l’indovinello. L’unico dubbio rimane se sono stato abbastanza veloce a farlo…
  12. .

    La fine dell'inizio


    Ultimo - I Primi passi infuocati



    La creatura che aveva osato identificarsi come il mio venerabile nonno venne spezzettata in diversi frammenti, alcuni di colore dorato e altri scuri come la notte. I frammenti si attirarono tra loro, formando due sfere.

    Che bizzarria.

    Dal terreno emerge un ombra che si allarga a formare una mano che afferra la sfera oscura, rientrando nel suolo. Poi, un secondo arto nero cerca di agguantare anche la sfera di luce ma viene fermato da Iro.

    Qualcosa non è al suo posto - kia!

    Quindi non è normale che la landa si comporti a questo modo.

    Questo spiegherebbe molte cose...

    Sento le parole di Iro che mi rimbombano nelle orecchie, ma non ci presto molta attenzione. Lancio uno sguardo ad Arahaki e noto che le sue ferite si stanno rimarginando a vista d'occhio. Un potere della landa o di quella ragazza?

    Dovresti essere un po' più rispettoso comunque, giovane ragazzo - kia! potresti imparare dalla giovane Miyori qualcosa sulle buone maniere - kia

    Mi sarebbe piaciuto rispondere allo spiritello per le rime, ma un velo nero mi si cala sugli occhi...

    Mi ritrovo bel bosco. Assieme alle mie compagne. E a Kyojuro.

    Siete stati molto bravi ragazzi! penso proprio che l'accademia non avrà problemi a darvi ciò che a parer mio vi spetta ormai di diritto. Mi dispiace di non aver potuto guidarvi oggi, ho notato parecchio astio da qualcuno di voi.. spero possiate comprendere che qualcosa più in alto di noi stava accadendo in quel luogo e che se fossi intervenuto più di quello che ho fatto tutto sarebbe stato inutile.

    Il genin si inchina. Sul serio? La tua scusa per essere un fallimento come leader è "scusate ragazzi ma dovevate cavarvela da soli anche se è andato tutto a meretrici"?

    In un certo senso ti devo ringraziare Kyojuro. Sei la dimostrazione vivente che c'è bisogno di Kenji, non ancora Hyuga.

    Dovrò diventare migliore, sia di come sono adesso che di te. Devo dimostrare di poter essere degno del mio cognome e un saldo comandante per le nuove leve di Konoha. A cominciare dalle mie compagne di squadre.

    Vedo un futuro roseo per il team 13, sono fiducioso che diventerete grandi ninja! Torniamo pure al villaggio, per oggi possiamo riposare..

    Sospiro. Si. Credo sia il caso di tornare al villaggio, anche se la mia giornata purtroppo non è ancora conclusa...

    Mi aspetta, oltre a un rapporto con il venerabile nonno, anche la nostra quotidiana sessione di allenamento.
    Meglio evitare di esprimere il mio disappunto nei confronti di Kyojuro e di Iro, tuttavia. Lo potrebbe vedere come una debolezza e un mio continuo lamentarmi, cosa che detesta.

    Dovrò tornare alla mia dimora per la mia sessione di allenamento con il mio venerabile nonno ma se lo desiderate potrei essere disponibile nei prossimi giorni. Devo ammettere che, nonostante tutto, ho gradito conoscervi e passare del tempo con voi e ritengo che mantenere unito il nostro team possa giovare alla nostra crescita come ninja.





    OT Post easy giusto per chiudere, grazie a Kaystar (non ti preoccupare per Kenji è un po' stronzetto), a Shinodari e a Nico per la giocata! Mi sono molto divertito! Non vedo l'ora di giocare ancora assieme a voi e al team 13! /OT
  13. .

    Il kage e l'orfano


    Post Quinto



    Kuro osserva annoiato il kazekage mentre Hoheinheim si allena con il gomitolo, fino ad appisolarsi.

    Quando il bambino prodigio finì l'impresa del gomitolo Kuro si sarebbe stiracchiato, alzato e si sarebbe avvicinato al gomitolo artigliandolo con le proprie zampe.

    Non male Kuro sbadiglia Ma non abbastanza per far interessare Komachi. Vorrà dire che dovrò finire io di addestrarti, Hohenheim-sama!

    Kuro si struscia attorno alle gambe del Kazekage e, d'incanto, il chakra naturale che Hohenheim aveva accumulato venne assorbito dal felino!

    Komachi mi ha detto di informarti che ci sono molti modi per sfruttare il chakra naturale. Immaginalo come un potenziamento del chakra normale! Si beh, non è proprio così, ma fa capire il concetto, vero?

    Se Hohenheim non avesse capito o si fosse mostrato stupito Kuro avrebbe ribadito. Ma si, hai presente quelle cose che fate voi umani con le manine! E il far scorrere il chakra nel corpo! Il chakra naturale lo fa meglio! Prova, prova!

    In sostanza era un modo per invogliare Hohenheim a giocare con il chakra naturale... prima però, avrebbe dovuto richiamarlo di nuovo!

    [Post conclusivo dell'addestramento, teniamo il sesto per riunirci con Yugi e terminare le danze direi. Ora che hai imparato a richiamare il chakra naturale Kuro ha cercato di farti capire che puoi sfruttare il chakra nelle tecniche e negli "impasti". La vera prova tuttavia è riuscire a comprendere che puoi impastare in concentrazione, e trovare un modo di giustificarlo per hohenheim. Dopotutto se ti metti a fare argilla naturale distruggi il palazzo!]


    ***



    Hai un animo dolce dietro quello sguardo cupo che hai. Ma ricorda, non giocare non è sempre un’opzione possibile e raramente è la soluzione.

    Distolgo lo sguardo e sbuffo. Può essere ma io, con i miei fratellini, non mi sono mai comportato così!

    Ukite, come sei permalosa…solo perchè il ragazzino ti ha fatto passare per una sadica ahha

    Annuisco, mentre mi giro verso l'origine della voce. Un ragazzo alto, slanciato, la pelle decorata dal sole di Suna. Vestito con una lieve veste di lino.

    Come ti chiami ragazzo?

    Yugi, Yugi Muto.

    Yugi bene…lascia stare il lancio dei coltelli. Le armi te le devi tenere ben strette!

    Ma che dice? La base delle arti ninja è il lancio delle armi... certo una spada non è il massimo ma...

    Ehi! Da dove è comparsa quella spada?

    E quella da dove l'hai tirata fuori?!

    E comunque l’arma più grande che avrai sarà sempre il tuo corpo. Noi Danzatori facciamo del nostro corpo l’arma più temibile e più elegante

    Interessante. Aspetta... ma che stiano cercando di reclutarmi? No, non hanno capito: è Hohenheim-sama il mio maestro!

    Anche se... ballare un po' con questi ragazzi potrebbe essere interessante. E divertente.

    Scusa ma tu... come ti chiami?

    Ricevuta una risposta avrei osservato il movimento dei primi fili.

    Ok... non c'è un ordine preciso. Devo solo cercare di sentire il ritmo.

    Mi getto dietro ai primi fili e inizio a correre... e uno di loro per evitarmi fa una capriola. Stai attento!

    Scusa!

    Sono troppo lento per loro, ma non posso certo mettermi a camminare. Devo muovermi al massimo possibile. Forse anche di più.
    Scatto in un'altra direzione. Uno dei primi fili, una ragazza dai capelli scuri che indossa un vestito con una lunga gonna azzurra, mi vede arrivare. Piego le gambe, lei capisce quello che voglio fare e mentre io salto lei fa una scivolata per terra e mi passa sotto le gambe.

    Bravo! E grazie, di solito i ragazzi cercano sempre di passare sotto per spiarmi sotto la gonna.

    Ma perché la gonna?

    La mia voce si perde mentre appoggio un piede sulla parete e lo sfrutto come perno per roteare su me stesso, tornare a terra e riprendere a correre. Ho perso troppa velocità e, per recuperare, decido di imbrogliare un pochino. Giusto un pizzico di chakra.

    Guardandoli ed imitando i loro movimenti riesco a sopperire un po'. Certo, è chiaro che mentre io mi potenzio con il chakra loro si abbassano al mio livello per tenermi parte della coreografia. Anzi, forse la vera prova per loro è cercare di mantenere la concentrazione con una scheggia impazzita come me che si muove a caso.

    Alla fine crollo a terra, sfinito. Sono pieno di sudore e ansimo.

    Fare... il danzatore... è troppo... faticoso.

    Molto meglio di gran lunga mettersi a fare vasi di argilla.

    Ma... cavolo... è stato fighissimo! Dobbiamo rifarlo, prima o poi.

    Mi metto seduto, gambe lunghe e mani a terra. I primi fili stanno ancora andando avanti. Ma come cavolo fanno?
  14. .

    L'insulto


    Post Sesto - I Primi passi infuocati



    La mano riesce a penetrare nel corpo della creatura. Ha una consistenza solida... oleosa che evapora a contatto con l'aria. Che fosse qualcosa di simile alla pece o, forse, una manifestazione della vera natura di quel luogo?

    Non ho tempo di pensarci. Devo continuare a colpire. Yossha!

    L'ombra sposta indietro il busto ma viene presa in controtempo dal mio calcio che ne fa saltare via il naso.

    Mi rimetto in posizione di guardia, pronto a contrastare la controffensiva dell'ombra ma... essa era sparita. O si era come... trasformata. Si teneva il ventre, da cui uscivano dei fiotti di sangue, e il naso è assente, come se fosse stato tranciato di netto.

    Venerabile nonno?

    Ho... ho fatto io questo?

    Come hai potuto colpire tuo nonno! Ora basta! fermati e mettiti in ginocchio indegno nipote. Tuo padre voleva che ti insegnassi come diventare uno Hyuga. tu però non lo diventerai mai, sei un estraneo per questo clan!

    Inginocchiarmi? Si vede che il buon Iro non conosce Hizashi Hyuga. Lui si sarebbe alzato e mi avrebbe riempito di colpi di Juuken fino a farmi passare la voglia di ribellarmi.

    Guardo le mie compagne. Arahaki si è accasciata e prova a stringere l'ombra del suo caro. Ha bisogno di cure mediche. Miyori implora lo spiritello di lasciare libero il ricordo che ha imprigionato nella landa del fuoco nascosto. Si è professata in un lungo discorso, molto impressionante. Quindi è anche una principessa oltre ad essere una Uchiha?

    Non sono tipo da implorare o da farmi ingannare da simili trucchetti. Come hai osato... come hai osato sfruttare l'immagine del mio venerabile nonno per i tuoi scopi?

    Iro-kun mi volto verso lo spiritello Credi veramente di ingannarmi con questi giochetti? Di farmi credere che costui sia il mio venerabile nonno?

    Gli punto contro il dito. Credi che solo perché io non ho ancora sbloccato le potenzialità del Byakugan che sia così facile ingannarmi? Credi che non possa riuscire a guadagnare il mio diritto di nascita con le mie sole forze?

    Sospiro e scuoto la testa. Per una volta mi comporterò da vero Hyuga, nonostante io non sia ancora degno di portare quel prestigioso cognome.

    Mi giro verso la figura che imita il mio progenitore. Nel nome del mio venerabile nonno, Hizashi Hyuga, ti avviso, informe spirito dell'oscurità. Gli punto contro il dito. Hai appena degradato la forma della persona che rispetto di più a questo mondo... Sparisci dalla mia vista o sarai annientato.

    E dopo di lui toccherà a te, Iro-kun. Dovevo finirla in fretta. Arahaki ha bisogno di cure, nonostante la bravata che ha fatto si vede che è ferita ed è mia responsabilità farla tornare a casa sana e salva. E Miyori... la ragazza crede che con il candore si possa fermare l'oscurità. Non è così, purtroppo. Il male deve essere combattuto.

    Torno a guardare la figura che prima era prigioniera. Non avrei atteso oltre: se quello schifo non fosse tornato ad essere la melma purulenta che era la sua vera forma mi sarei scagliato su di lui. [Movimento gratuito]

    Ormai ho capito il tuo punto debole, merda oscura!
    Avrei scagliato un calcio con la destra, per cercare di colpire l'inguine del mostro che aveva deciso di prendere le sembianze del mio maestro. [Slot azione I, Impasto 1/2 basso in velocità 100-->150]

    Avrei tentato non solo di colpire il corpo della creatura, ma di immergere la gamba al suo interno. Avevo compreso la sua natura: ora dovevo solo sfruttarla a mio vantaggio. Riporto la gamba a terra, e la sfrutto come perno per tentare un doppio affondo con le mani dirette al petto. Avendone, forse, squarciato le viscere con il mio primo assalto ne avrei reso la difesa più difficoltosa. [Slot Azione II, attacco doppio. Impasto 1/2 basso in forza 100--->150]

    Se ne avessi penetrato la pece che lo componeva avrei avvicinato il mio volto al suo. Voi qui vi nutrite delle emozioni dei vostri visitatori vero? Allora accogli dentro di te la mia giusta ira, landa del fuoco nascosto! Avrei terminato la frase scagliando una violenta testata contro il volto del mio venerabile nonno, cercando di spappolarlo in mille pezzi. [Slot Azione III, testata. Impasto Basso in Forza 100--->175. Ferita 1/2 leggera da sovraimpasto.]

    Se fossi riuscito nella mia combinazione mi sarei nuovamente rivolto contro Iro. Sei soddisfatto, spirito? Se ti è piaciuto ne ho abbastanza per tutti e tre.

    Mi avvicino ad Arahaki e cerco di sussurrarle qualcosa all'orecchio. Ti ringrazio di avermi difeso. Tieni.

    Le avrei lasciato in mano due tonici. Non è molto da dovrebbero sostenerti fino a quando non riuscirai a farti sistemare da un medico. Ce la fai ad alzarti, o devo sostenerti io?

    Rido. So che la ragazzona è troppo orgogliosa per accettare il mio aiuto ma, in caso di bisogno, non glielo avrei negato. Se ne avesse avuto bisogno l'avrei sostenuta per il viaggio di ritorno.

    In ogni caso mi sarei voltato verso Miyori. Finalmente sei riuscita a pronunciare più di due parole in fila, principessa di Suiren.

    Ignoro le ombre delle ragazze. Quelle sono la loro personale oscurità e, in quanto tali, sta a loro affrontarla.

    Ora ce ne andiamo, Iro. Kyojuro, sei libero di unirti a noi o, se preferisci restare qui a giocare con gli spiritelli, fa pure.



    OT In caso di necessità editerò con la tabella. /OT
  15. .

    Aimoku Shiroi Ryu - Il drago bianco occhi blu


    Un grido nel freddo - Post quinto



    La barriera di vento e ghiaccio si scioglie, avvolta dalle fiamme. Non conosco molto riguardo alle creature che abitano Azumaido ma, se quel poco che sono riuscito ad apprendere sul chakra naturale dagli artropodi della tomba di ferro è corretto, potrebbe essere che siano state anche le mie emozioni a influenzare quella tecnica. O il mio legame con il deserto.

    O, forse, è stato solo l'averne cambiato la natura, rendendola opposta a quella del Kamui.

    Domande a cui non avrei avuto una risposta immediata. Mi trovo in un mondo che non conosco e che i miei compagni Kiriani sicuramente conoscono meglio di me. Meglio limitarsi a seguire la loro guida.

    Ascolto con attenzione le parole del Kamui-volpe, pur senza comprenderle appieno. Non conosco tutte queste persone, o entità, non mi sono familiari.

    Francamente non credo proprio che si trattino di divinità ma, piuttosto, di creature eremitiche simili ai miei alleati della tomba. Anche perché non si sono mai viste delle divinità che vengano sottoposte ad una tecnica ninja così banale come un'evocazione inversa.

    Ma lungi da me criticare la religione dei locali.

    Tra gli sciamani di Azumaido e i nuovi kiriani, per non contare altri pipistrelli probabilmente anche questi legati al mizukage, o a kirigakure, stavamo diventando un vero e proprio plotone.

    Mi sarei inchinato verso le nostre nuove leve. Il mio nome è Shinichi Kurogane. Spero di potervi essere di aiuto, anche se ammetto di essere un po' fuori dal mio elemento.

    Prendo un tonico di recupero economico. Avevo consumato una discreta quantità di chakra, e recuperarne mi avrebbe fatto solo che bene. [Nota: dato l'utilizzo del tonico e il tempo che passa considererei di recuperare tutti e 4 i bassi, ma vedi tu.]

    Mi accodo al gruppo di miei nuovi alleati contro il freddo di Azumaido, almeno fino a quando la strada non ci viene sbarrata.

    Una figura solitaria, che parla con la voce della neve. Non vuoi lasciarci passare eh?

    Kuchiyose no Jutsu!



    Un gigantesco drago serpentino si materializza, richiamato dal suo evocatore. Che anche questo sia un altro Kamui?

    Quindi anche lui attaccherà sfruttando il freddo. Ottimo.

    Cerco di rimanere stoico di fronte a questa difficoltà. Affrontare un avversario nel suo elemento naturale è sempre difficile.

    Sarà anche grande, ma questo lo rende solo un bersaglio più facile.

    Annuisco. Come mi ricordava sempre Shu Akasuna ogni volta che il discorso tornava a "Quella volta che ho affrontato il Kijin".

    Concordo, Minarai del Mizukage.

    Attivo il meccanismo mimetico nascosto nel mio parabraccio sinistro [Slot Gratuito Lento, mi considero oltre 9 metri dalla creatura]. Non sarebbe servito a molto contro una creatura abituata a combattere in mezzo alla neve, temevo, ma non posso negarmi qualunque vantaggio per quanto ridotto.

    Tokugawa-san, lui è il Sunese Forzuto, magari riuscite ad organizzarvi per attaccare con velocità e potenza il Kamui, e forse il suo evocatore lì.
    Per ciò che mi riguarda, dtai i riferimenti al Biondino Infame, penso che resterò al fianco del nostro amico con il casco qui e farò la mia parte, va bene?


    Ridacchio. Un ottimo modo per affrontare creature giganti è salire sulla creatura e sfruttare i punti deboli della sua anatomia, più grossi, evidenti e facili da bersagliare rispetto ad un avversario umano. Tendini, vasi sanguigni, cose così. Magari dove la pelle o, in questo caso, le scaglie della creatura sono più sottili. Se desideri, Tokugawa-san, posso fartici arrivare... volando. Poi se tu riuscissi a creare una qualche distrazione, ad esempio riducendo la visuale della creatura, ci aiuteresti nel lavoro.

    Indico la spada che porto al fianco. Io, nel frattempo, farò in modo che si concentri su di noi. Oltre a saggiare la forza della lama dei miei parenti acquisiti.

    Mi sarei mosso in sintonia con il kiriano nero [Movimento Gratuito, consumo 1/4 basso per chakra adesivo], speravo che con il meccanismo e le sue naturali capacità mimetiche saremmo riusciti ad avvicinarci a sufficienza mentre era distratta dai fiocchi di neve di Minarai e dai due Genin che stavano cercando di ripulire il campo dalle lance ghiacciate. Ci saremmo accodati a Hideo e al suo compare così da sfruttare lo spazio liberato da lui. Chiaramente mi sarei nuovamente mosso sfruttando il chakra adesivo così da poter avere una buona trazione per la mia mossa successiva.

    Mi sarei nuovamente gonfiato posizionando le mie mani sotto il sacro del ninja nero. Un ninja, ricoperto da un velo bianco come la neve, che ne avrebbe scagliato uno nero come la pece. Una strana e simbolica metafora dello yin e dello yang, i due principi che regolano il mutamento di tutte le cose.

    Tieniti forte, quando ho detto che ti avrei fatto volare non scherzavo mica!

    Con una forza inaudita avrei scagliato il Tokugawa contro la creatura. [Nota: considero l'azione come parte della tecnica data la sua natura non offensiva e istantanea. Slot tecnica avanzato, Potenza Disumana.]

    E ora... tocca a te, Yui. Estraggo la katana, ben adatta a combattere sulla neve. La sua lama grigia ben si sarebbe confusa nella neve o, almeno, così credevo. Mi sarei avvicinato ulteriormente alla creatura, sfruttando il terreno liberato dalle lance di ghiaccio del mio compatriota, ma senza salirle addosso. Non volevo che la nostra strategia coordinata potesse essere rivelata così facilmente. [Slot Azione I]

    Una volta giunto a breve distanza non sarebbe stato complesso attaccarla con la lama dei kakita. Avrei semplicemente cercato di affondare la spada nelle sue carni. Una strategia molto semplice. Non puntavo certo ad abbatterla, a quello ci avrebbero pensato i miei compagni. Senza contare che gli sciamani avrebbero potuto crearci dei problemi se avessimo cercato di uccidere la creatura.
    Lo scopo è ferirla al punto tale da distrarla e permettere al Tokugawa di sfruttare il suo vantaggio tattico per occuparsi dell'evocatore. [Slot Azione II. Attacco con Katana. Potenza 40, forza 600]

    In seguito a quell'attacco ne sarebbe seguito un altro, sempre contro le spire serpentose del drago, questa volta un attacco di taglio per sfruttare appieno la lama tagliente dei Kakita. [Slot azione III. Attacco con Katana. Potenza 40, forza 600]



    Chakra: 63/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: Attacco con Katana
    3: Attacco con katana
    Slot Tecnica
    1: Potenza Disumana
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • D-Visor × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 2
    • Kunai × 2
    • Fumogeno × 1
    • Cartabomba II Distruttiva × 1
    • Tonico della Visione Notturna × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio Economico × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio Economico × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Shuriken Gigante × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 1
    • Shuriken × 5
    • Equipaggiamento Debilitante × 1

    Note
    Per quanto riguarda l'equip fa fede quello nel primo post della giocata. Per quanto riguarda il chakra ho considerato tutti i consumi delle tecniche che ho utilizzato nella giocata, recuperando 4 bassi per via del tonico. Da questi ho tolto due bassi considerato l'utilizzo del chakra adesivo che fa shinichi per un tempo molto prolungato. Chiedo scusa per la semplicità del post causa la mancanza di tempo. Volevo lanciare un fumogeno contro la crapa della creatura ma youshi mi ha anticipato :ghu: Dal prossimo dovrei tornare a fare le cose più meglio :P
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