Posts written by OldCannella

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    Cubo, non lo trovo più il server!
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    Oh mio Dio, siete ancora (quasi) tutti qui! Mi siete ritornati in mente e mi son detto "stai a vedere che è tutto morto sulla vecchia Legend", e invece no, siete sempre qui! T______T













    Dio i flashback.









    Devo ricominciare a ruolare wrURgcp ueDEj9M
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    Questione di Priorità


    Post IV - Dilemma


    Affrontare un gigante delle proporzioni di Kenta Naba da ubriachi non era esattamente una mossa consigliabile. Il povero (si fa per dire) nukenin venne colto di sorpresa dalla mossa del ragazzone di Oto, che lo mandò al tappeto col suo ultimo pugno. Affaticato e dolorante, con la ferita al fianco che sanguinava abbastanza copiosamente, ci mise qualche secondo per riprendersi e voltarsi per affrontare di nuovo la ragazza che ancora stava, con le gambe bloccate dalla sua tecnica, accasciata a terra dietro di lui.

    Veniamo a noi, signorina! E niente mosse strane, eh, che ce n'ho anche per te!

    Kenta si era aspettato una qualche contromossa alle spalle, una pugnalata a tradimento magari, e si era già preparato a vendere cara la pellaccia con le poche energie rimastegli, quando quella lo sorprese facendo la cosa che meno si sarebbe aspettato: scoppiò a piangere. A piangere, e a sbrodolargli una serie di spiegazioni e scuse, tutto sommato, plausibli. Completamente spiazzato, Kenta venne colpito diretto al cuore, che era grande in proporzione a quel corpo immenso che si ritrovava. Preoccupato di aver fatto del male ad un'innocente fanciulla, si affrettò a chinarsi, dimentico delle ferite della stanchezza.

    Signorina, per favore, non piangere, eh? Non ci volevo mica fare male, mi era parso che era colpa tua, tutto qui. Su, su! Via, non piangere, ora passa tutto. La gamba anche, tra poco passa. Dici che sei andata nel panico, eh? Può essere, ci sta. Insomma, a tutti capita di avere paura, no, specie se c'è un ubriacone che ti minaccia. Su, via, smetti, ti prego. Però rimane il fatto che hai fatto una cosa grave, perché hai messo in pericolo altre persone. Però se vuoi, se ti senti in pericolo, ti posso offrire la mia protezione e quella del Villaggio, che ne dici? Io intanto porto dentro questo qua, che ci vogliono capire di più, ma non sono mica granché con gli interrogatori. Qualcuno lo farà al posto mio.

    Kenta si rialzò, tirando fuori la corda per legare l'alcolista e portarlo al Villaggio come prigioniero. A seconda del comportamento della fanciulla, avrebbe portato anche lei dentro, ma ormai aveva seri dubbi che anche lei fosse davvero una minaccia: sembrava davvero una semplice ragazza vittima degli eventi.

    Che dici, vieni con me?

    Le tese la mano, sorridendo. Tutto si poteva dire di Kenta Nabe, che fosse un po' stupido, sicuramente non colto, ma non che non fosse buono. Anche troppo, a volte.

    Chakra: 2.5/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Deviazione
    2: Deviazione
    3: Subisci & Mena
    Slot Azione
    1: S&M: Presa
    2: Uppercut
    3: Ritirata
    Slot Tecnica
    1: Solco Fulmineo
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tekken × 2
    • Bende Rinforzate × 2
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 7

    Note
    ///

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    Una Richiesta Particolare


    Parte IV


    Finalmente i suoi colpi erano andati a segno, e Hyobe era riuscito a liberarsi. Massaggiandosi il collo dolorante, rimase ad osservare Rokuemon mettere a segno un colpo dopo l'altro. Allora lo straniero non era forte come pareva! Oppure il suo colpo l'aveva rintronato oltre ogni previsione! Fiero di sé e del suo operato, nemmeno per un momento gli passò per il cervello che il kiriano stesse bluffando, cosa abbastanza evidente data l'alta disparità di potenza mostrata. Non gli parve improbabile neppure che l'ultima sventagliata di Rokuemon colpisse proprio una fialetta di veleno. In fondo, dato che l'altro ormai sembrava essersi dato per vinto, lui, Hyobe, avrebbe potuto vantarsi di aver sconfitto un potente ninja di Kiri, accrescendo la propria influenza all'interno dell'organizzazione.

    Bravo, bravo, fuggi, cane! Questo è quello che succede a chi si mette contro l'immortale setta di Hayate!

    Da parte sua, Rokuemon era lieto che il suo "supporto" avesse finalmente capito l'antifona, ma per un momento temette che l'eccessiva platealità con cui aveva incassato gli ultimi colpi potesse svelarli. Per fortuna che Hyobe era un completo idiota. E pensare che su di lui aveva avuto così tanti sospetti. Forse, aveva molta meno oggettività quando i suoi interessi erano in gioco direttamente. L'importante era che a questo punto si fidasse abbastanza di lui.

    Fudoh lanciò infine la sua cartabomba in mezzo ai due, e Rokuemon fece appena in tempo a gridare all'altro di spostarsi che vennero investiti da una fragorosa esplosione che li scagliò, mezzi bruciacchiati e vicini allo svenimento, a un paio di metri di distanza. Rokuemon, fortunamente, era quello messo meglio e si riprese per primo. Dal suo nascondiglio nella boscaglia, Fuodh lo vide alzarsi intontito, avvicinarsi al rosso semisvenuto, tirarlo su e parlargli.

    Hyo-Hyobe, t-t-t-tutto bene? Ci è andata di lusso, stavolta? To-torniamo alla base, che-che ne dici? Quello. Quello era un Genin, cazzo, ci poteva anche ammazzare. Fo-Fortuna che c'eri te, da solo non ce l'avrei mai fatta.

    Dovette ingoiare un bel rospo per ammettere di avere avuto bisogno dell'aiuto di quel demente, ma d'altronde era esattamente quello che voleva. L'altro si fece rimettere in piedi senza fare storie. Era ancora visibilmente stordito, ma ciò non lo trattenne dal parlare.

    Ci è andata bene, dici? Tsk, tu sottovaluti il potere di Hayate, essere immortali vuol dire anche essere invincibili! Ma hai, ragione, senza di me saresti morto. Anche se devo dire che te la sei cavata piuttosto bene, e la fortuna sembra essere dalla tua. Ho deciso di darti una possibilità, Rokuemon caro, e stasera racconteremo insieme di come ho sconfitto un Genin e salvato la tua vita, eh?

    Riproponendosi di ammazzarlo il prima possibile, Rokuemon ingoiò un altro rospo e si avviò verso la base sorreggendo Hyobe. Se non altro, la missione poteva dirsi un successo, e Fudoh, a modo suo, aveva contribuito a portare avanti l'infiltrazione dentro l'ennesima setta di nukenin invasati.
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    Questione di Priorità


    Post III - Tradimento


    La donna venne colpita come previsto, e anche la scossa andò a segno. Farla arrendere a quel punto non fu un problema.

    Non ce l'ho con te, signorina, ma hai dato fuoco a una locanda, e c'erano della gente dentro! Non va bene così, per niente!

    Doveva fermarla, però, e stava per cercare una corda tra le sue cose (era sicuro di averne una, da qualche parte), quando l'ubriaco rispuntò dalla cortina fumogena, blaterando qualcosa con voce impastata. Si faceva davvero fatica a capire costa stesse dicendo, ma una cosa riuscì ad afferrarla: l'altro non sembrava particolarmente felice della sua intromissione. Pareva quasi che si sentisse come derubato della gloria di quella catttura. Perché poi vuole questa tipa? Che c'ha di tanto speciale?
    Non riuscì a formulare la domanda, perché in quel momento l'ubriaco gli intimò di lasciarla andare (o almeno, questo fu quello che Kenta colse dal suo biascichio) e immediatamente dopo gli si lanciò adosso con un pugnale in mano!

    Kenta ebbe appena il tempo di rialzarsi, intrcettandoRif 150, impasto Mezzobasso il primo fendente con un movimento rotatorio del braccio, e allontanando in questo modo la lama dal corpo. Il secondo colpo venne deviatoRif 150, Impasto Mezzobasso allo stesso modo ma con l'altro braccio. Entrambi i colpi, portati piuttosto velocemente, riuscirono comunque a scalfire le braccia di Kenta, che fortunamente erano protette da bende rinforzate. Alla fine Kenta si ritrovò col busto scoperto, e l'altro ne approfittò per tentare un affondo, che andò a segno. Kenta incassò il colpo spostandosi lievemente di lato (di modo che la lama si conficcasse in una zona del corpo non eccessivamente pericolosa) e concentrandoviRes 150, Impasto Mezzobasso il chakra. Nonostante il dolore, Kenta sorrise. Ora sei mio, bastardo traditore!
    Con una mano tentò di afferrareFor 150, Impasto Mezzobasso il polso dell'altro, quello che teneva il pugnale, per bloccarlo in posizione. Poi, sfruttando la lunghezza dei suoi arti, avrebbe tentato la sua mossa più potente: accumulata una grande quantità di chakra nel braccio libero, avrebbe tentato un colpo a braccio tesoSolco Fulmineo - Rariatto
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può potenziare un arto incrementando la Forza di 4 tacche; per attaccare l'avversario è necessario eseguire un colpo con il braccio teso a mani nude o con [Potenziamento]. La tecnica si disattiva una volta portato il colpo, anche se non colpito il bersaglio. I danni sono considerati Ferita Profonda; può causare ustione (DnT Medio).Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]
    , spazzando l'aria in direzione del collo dell'avversario. Se il colpo fosse andato a segno l'altro avrebbe subito danni ingenti, e Kenta contava di sferrargli anche un montanteFor e vel 100, Potenza 18 al mento, liberando la presa.
    Decisamente provato, Kenta cominciava a temere per la propria vita. Se la sequenza fosse andata a buon fine, si sarebbe allontanato dall'avversario di qualche metro. Non aveva mai affrontato due avversari allo stesso tempo, e si stava rivelando più dura del previsto. Sto consumando troppe energie...Vai giù, maledetto ubriacone!

    Chakra: 2.5/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Deviazione
    2: Deviazione
    3: Subisci & Mena
    Slot Azione
    1: S&M: Presa
    2: Uppercut
    3: Ritirata
    Slot Tecnica
    1: Solco Fulmineo
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tekken × 2
    • Bende Rinforzate × 2
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 7

    Note
    ///

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    Una Richiesta Particolare


    Parte III


    Il rosso di Hayate non riusciva a credere ai propri occhi. Quel tipo, quel maledetto ninja ciarliero doveva essere incredibilmente potente, visto il modo in cui i loro attacchi rimbalzavano sul suo corpo. E la velocità, poi! Non avrebbe mai pensato che qualcuno potesse saltare con quella rapidità! La sua spazzata di catena, in genere, funzionava alla grande. Chi diavolo è questo qua? Se non stiamo attenti, ci lasciamo le penne per davvero. E sono sempre troppo giovane per morire, ci sono troppe cose che ancora voglio ottenere!
    Il flusso dei pensieri di Hyobe venne interrotto dalla controffensiva del ninja di Kiri: due rapidissime testate (testate proprio così. Chi diavolo combatte a colpi di zucca?) dirette al plesso solare di Rokuemon e di Hyobe. Il primo aveva più o meno capito a che gioco stava giocando il suo complice, e nonostante la velocità impressionante, sperava che di nuovo il colpo non fosse portato al massimo della potenza. IncrociòRes 150, Impasto Mezzobasso le braccia davanti al petto, per la verità un po' in ritardo data la velocità estrema dell'attacco, ma riuscì comunque ad ammortizzare una parte del danno.
    Hyobe fu meno accorto: ormai quasi nel panico, vedendosi arrivare addosso il viso ghignante di Fudoh sparato a tutta birra nel petto, non tentò nemmeno di proteggersi, ma si dette direttamente per spacciato. La testata lo colpì in pieno, sbalzandolo indietro di circa un metro, e costringendolo su un ginocchio col fiato mozzo. La botta era stata comunque meno terribile di quanto si fosse aspettato. Quel tizio era alla fine eccessivamente veloce, ma i suoi colpi non incidevano troppo in profondità.

    Anf...anf...sei veloce, amico, eh? Ma non ti temo! Le mie ambizioni non verranno fermate certo dal primo tizio un po' veloce che incontro!

    Fu quasi con noia che Fudoh mise a segno un'altra finta, che trovò il povero Hyobe completamente impreparato. Il rosso aveva appena finito di parlare che si ritrovò col collo stretto in una morsa. Sputacchiò qualcosa, probabilmente vuote minacce, ma il potentissimo ninja si stava ora rivolgendo all'altro, intimandogli di fuggire.

    Rokuemon non era sicuro di quello che stava succedendo, proprio per niente. E si stava anche discretamente incazzando. Il suo "complice" non si stava trattenendo, li stava facendo neri, gli stava facendo il culo a strisce. Cosa avrebbe potuto fare lui per dimostrarsi degno di Hayate, se quell'altro continuava a rimbalzarli come palloni?
    Ma non tutto era perduto. Hyobe, in un tentativo disperato, tentò una mossa che poteva rivelarsi geniale o estremamente stupida. Col collo ancora saldamente in mano all'avversario, tentò un pestoneFor e Vel Bianca sul suo piede, seguito da un pugnoVel 150, Impasto Mezzobasso all'indietro verso la faccia di Fudoh. Se il colpo fosse andato a segno, avrebbe rilasciato un potente impulsoNote del Dolore: Do! Re!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può allontanare la vittima fino a 9 metri di distanza tramite il chakra compresso. La Forza del colpo sarà incrementata di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare le tecniche insieme, sullo stesso colpo.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]
    di chakra, tentando di sbalzarlo indietro e di scivolare via dalla sua stretta. Approfittando della situazione, Rokuemon si sarebbe lanciato avanti, tentando un altro fendente di tessen al braccio del suo connazionale, seguito da altri due in rapida successioneTutta la sequenza con impasti Mezzobasso in Vel = 150 al fianco. La sua speranza era di riuscire a colpirlo abbastanza da rendere più semplice la liberazione di Hyobe.
    Bastardo maledetto, non mi stai aiutando così, mi stai solo mettendo in ridicolo! Fatti indietro, pezzo di merda! pensò Rokuemon, guardando con odio Fudoh mentre tentava di colpirlo. Sperava che, da quello sgaurdo d'odio, capisse l'antifona e si facesse da parte! Dio, quanto gli sarebbe piaciuto poterlo fare a fettine per davvero!

    Rokuemon: Vitalità: 6 Leggere, Chakra: 7 Bassi
    Hyobe Vitalità: 3 Leggere, Chakra: 6 Bassi e Tre Quarti

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    Posta da Casa


    Parte III - Partenza


    Per poco Kenta non si commosse davanti a così sincere dimostrazioni di solidarietà. Certo, il Guardiano rimase più freddo e distaccato, com'era nel suo carattere, ma promise nondimeno di aiutare il ragazzone, per quanto possibile. Ma per lui la reazione era scontata: alla fine erano compaesani, e per di più Kato era un suo superiore, e aveva quindi una certa responsabilità nei confronti dei giovani ninja del Villaggio.
    No, quello che davvero stupì Kenta fu la reazione dell'altro: un perfetto sconosciuto, che si preoccupava così per la sorte di suo padre. Allora al mondo c'è sempre anche brava gente! Non riusciva bene a spiegarsi tutto quell'interesse, ma dovevano esserci dei motivi. Magari aveva perso anche lui un caro. No, non perso pensò Kenta Papà non è ancora perso. Lo troviamo, eccome se lo troviamo!
    Ad ogni modo, il supporto di quel piccoletto poteva rivelarsi davvero prezioso, ed in più i suoi modi affabili e il fatto che fosse così minuscolo (almeno rispetto a lui) glielo fecero rimanere immediatamente simpatico.

    Grazie, grazie mille davvero, a tutti e due! Troverò il modo di sdebitarmi con te, Youshi, dovessi metterci anche tutta la vita!

    Rivolse un altro breve inchino al Guardiano.

    Signore, non lo so se questi banditi sono collegati a quelli dell'altra volta, anche se può essere. So solo che le strade sono sempre più pericolose, e che di quei maledetti ce n'è sempre di più in giro. Io comunque voglio andare prima a casa mia, perché da lì è partito papà, e devo scoprire dov'era diretto. Mamma non l'ha scritto, quindi mi tocca chiedercelo direttamente. Ma per darvi un'idea di dove si potrebbe andare a finire, Papà non va quasi mai più lontano di una venticinquina di chilometri da casa, tutta roba che si può fare in un paio di giorni di viaggio massimo, andata e ritorno. Se non si torna entro otto ore, cercateci in un'area così, intorno casa mia.

    Scarabocchiò velocemente le indicazioni per raggiungere la casa-fucina dei Nabe sul retro della lettera e la consegnò al Guardiano.

    Andiamo allora, Youshi! Dovremmo muoverci, quindi se non ti dispiace...

    Kenta afferrò il piccoletto con una delle manone, e se lo issò in spalla.

    Così facciamo prima, che c'ho il passo lungo.

    Senza sentire altre ragioni, si mise a correre in direzione di casa, con il nuovo amico in spalla e il cuore forse un po' meno peso di prima. Almeno, non era più solo ad affrontare quella cosa.
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    Questione di Priorità


    Post II - Lo Scontro


    Per fortuna la locanda non era affollatissima: quasi tutti gli avventori avevano provveduto da soli a mettersi in salvo. Il proprietario, comprensibilmente, era più restio ad abbandonare la sua preziosa proprietà. Il ragazzone dovette di fatto sollevarlo di peso e portarlo fuori come un sacco di patate, tentando di tranquillizzarlo mentre quello strepitava che così sarebbe finito sul lastrico.

    Signore, mi dispiace per la tua locanda, ma pensaci: se ci rimani secco anche te, c'avrai davvero perso tutto in 'sto incendio. La locanda si ricostruisce, e ci proverò a farci arrivare tutto l'aiuto del Villaggio. E ai colpevoli ci penso io!

    Messo al sicuro anche il riottoso locandiere, ormai un po' calmato (e c'è da dire che l'essere trasportati a spalle a quasi due metri e mezzo dal suolo può avere un notevole effetto calmante, o forse era solo terrore puro), Kenta si lanciò in direzione dei due ninja, infilandosi i tekken alle nocche. Questi ormai sono sicuro che sono dei criminali: lei non c'ha avuto problemi a dare fuoco alla locanda, e lui non sono sicuro ma mi pare che abbia detto qualcosa tipo Hayate, che mi pare sono dei nukenin, di quelli cattivi proprio.

    Arrivato nel vicolo, Kenta vide una nuvola di fumo, dalla quale la donna venne sbalzata fuori con un urlo. Atterrò, fradicia, a pochi metri di distanza. Senza pensarci troppo, il ragazzone si lanciò su di lei: per prima cosa era la vera responsabile dell'incendio; poi, il tizio ubriaco lo credeva un alleato, e poteva sfruttare questa cosa a suo vantaggio, anche se normalmente non avrebbe mai detto di essere quello che non era. Di fatto non lo aveva fatto nemmeno questa volta, e una verità taciuta non è esattamente una bugia, giusto?
    Kenta si avventò sulla giovane prona, tentando di colpirla al plesso solare con un pugnoImpasto Mezzobasso - For 150, potenza 18, nel tentativo di mozzarle il respiro e inchiodarla a terra. Dopodiché, se l'attacco fosse andato a segno, avrebbe composto due sigilli, accumulato elettricità staticaPalmo Elettrostatico
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Ratto, Serpente (2)
    L'utilizzatore può convogliare l'elettricità nel proprio palmo. Se toccato un arto può causare Semiparalisi e Azzopato per 2 round; se toccato il busto può causare un danno di potenza 20; se toccato il volto può causare Scoordinamento e Confusione.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]
    nella mano, tentando di afferrarle una gamba. Se l'attacco fosse andato a segno, la donna avrebbe avuto grosse difficoltà ad andarsene di lì.
    Kenta aveva intenzione di occuparsi anche dell'altro, non appena fosse ricomparso, ma per il momento era lei la priorità.
    Se la sua azione fosse andata a buon fine, il gigante biondo avrebbe estratto un kunai, puntandolo alla gola della donna.

    Che dici, sarà meglio che ti arrendi, eh? Mi vuoi spiegare perché c'hai dato fuoco, a quella locanda?

    Chakra: 7.5/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Avvicinamento
    2: Pugno
    3: Estrazione kunai e minaccia
    Slot Tecnica
    1: Palmo Elettrostatico
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tekken × 2
    • Bende Rinforzate × 2
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 7

    Note
    ///

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    Una Richiesta Particolare


    Parte II


    Come da accordi, il suo supporto kiriano fece il suo ingresso in scena blaterando qualcosa di decisamente poco coerente. Poco male, pensò Rokuemon almeno non sono l'unico che ha problemi ad attaccare bottone.
    Il ninja di Kiri fece il suo lavoro, attaccandoli per prima cosa con due coltelli. Il problema fu che doveva essere un loro superiore, e di parecchie misure. I pugnali fendettero nell'aria ad una velocità sbalorditiva sia per Rokuemon che per Hyobe, che nonostante un tentativo maldestro di schivare vennero feriti entrambi ad un braccioDanno: 2 Leggere entrambi al braccio. Sbigottito e sanguinante, Rokuemon pensò che forse non era il suo contatto, ma un tizio che davvero li stava attaccando. Ad ogni modo, nè lui ne Hyobe ebbero tempo di fare molto: l'altro si spostò velocemente verso il rosso, provandogli a tirare una spallata. Fortunatamente, Hyobe, dopo i pugnali, si aspettava l'attacco, quindi puntò i piedi, incrociò le braccia davanti al volto e fermòImpasto Mezzo Basso in Resistenza il colpo, assorbendo il danno grazie ai guanti rinforzati.
    Lì accanto, Rokuemon si rese conto che l'altro doveva aver notato che i loro riflessi non era stati in grado di competere col suo lancio di coltelli, e aveva ridotto la potenza.

    I due passarono al contrattacco. Rokuemon, infastidito dal dolore al braccio, si spostò verso il ninja e provò a sferrargli un fendente con il tessen, attivando al contempo la Lama del LupoConsumo Basso. Precisione 150 per provare a ferire il più profondamente il nemico. Nel contempo Hyobe avrebbe provato un attacco simile col proprio, di tessen, sfruttando l'Estrazione MortaleConsumo Basso. For 150, Vel 150. Il ninja si sarebbe così trovato in mezzo ai due fendenti.
    Con uno sguardo, Rokuemon avrebbe comunicato all'altro di scostarsi indietro.

    Sc-scappa amico! A que-a questo ci penso io!

    Portatosi a circa tre metri di distanza, Rokuemon avrebbe ingollato un tonicoVitalità rigenerata di 1 Leggera, mentre Hyobe avrebbe mollato in tessen per estrarre la sua kusari fundo mettendosi in posizione di attacco, e provando a sferrare una spazzataImpasto Bassissimo, Vel 125 diretta verso le gambe del ninja, nel tentativo di sbilanciarlo.

    Non ti lascio qui, con questo! Dimostrami il tuo valore! La via verso l'immortalità passa spesso per la morte! Se così dev'essere così sia!

    Rokuemon: Vitalità: 7 Leggere, Chakra: 9 Bassi
    Hyobe Vitalità: 6 Leggere, Chakra: 8 Bassi e un Bassissimo

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    Questione di Priorità


    Post I - La Scelta


    Kenta si trovava in una situazione decisamente difficile, per lui. Aveva seguito la vicenda involontariamente, e dai discorsi dei due era riuscito a capire che entrambi, l'ubriacone e la donna dai capelli bianchi e la pelle scura, non erano esattamente dei benintenzionati. Gli venne il sospetto che potessero essere ninja traditori, o qualcosa del genere. L'alcolizzato aveva nominato una qualche associazione, o setta, che puzzava moltoal giovane otese.
    Purtroppo, non era riuscito ad approfondire la questione: la donna aveva dato fuoco alla locanda in cui tutti e tre si trovavano e se l'era data a gamba. Se non altro gli aveva confermato che era una tipa senza scrupoli, dato che non si era fatta problemi a metterre in pericolo dei civili.

    L'ubriaco si alzò e la seguì, e il primo istinto di Kenta fu di uscire immediatamente per affrontare quei due. Appena fuori, si bloccò: con la coda dell'occhio vide la donna correre dietro l'angolo della locanda, mentre l'uomo barcollava in giro. Non sembrava averla vista. Dietro di lui, l'incendio divampava.
    Merda, merda, merda, merda! Che faccio? Questi sono palesemente dei criminali, e li devo fermare. Ma la locanda brucia, e io devo salvare la gente, sennò che sono diventato ninj a fare? Che faccio? Locanda o criminali? pensò, prima di prendere una decisione che sperava salvasse capra e cavoli.

    Ehi tu, ubriacone con un occhio solo! La donna ha girato l'angolo, vedi un po' se la trovi! Io mi occupo della gente dentro, poi ti raggiungo e ti do una mano!

    Kenta sperava che, se il tipo fosse riuscito a trovare la donna, si sarebbero fermati entrambi, magari affrontati. In questo modo lui avrebbe potuto dare un'occhiata dentro (nonostante la prospettiva di trovarsi di nuovo nel mezzo ad un incendio non lo allettasse molto), per poi raggiungerli e consegnarli, possibilmente entrambi, alle autorità, dato che nessuno dei due sembrava essere uno stinco di santo. Lui, invece, voleva solo fare la cosa giusta: proteggere la gente che, come lui e suo padre, veniva attaccata dai criminali, e consegnare questi ultimi alla giustizia.

    Indipendentemente dalla risposta del monocolo sbronzo, Kenta si sarebbe fiondato di nuovo nella locanda, tenendosi il più basso possibile (cosa non facile vista la sua stazza), e coprendosi bocca e naso con uno straccio. Avrebbe provato a radunare eventuali civili rimasti dentro, eventualmente liberandoli da macerie o altro, per poi guidarli fuori. Sperava che il suo coprifronte del Villaggio e la sua mole bastassero a convincere anche i più terrorizzati a seguirlo tranquilli e senza andare nel panico. Una volta uscito da quell'inferno, si sarebbe mosso nella direzione che aveva indicato all'altro, nella speranza di trovare i due ancora lì.
    E se anche li perdo, almeno la gente l'ho salvata. È questa la cosa importante!
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    Una Richiesta Particolare


    Parte I


    Da diverse settimane Rokuemon lavorava per riuscire ad infiltrarsi nella pericolosa setta nota come Hayate. Il Villaggio, per qualche motivo, desiderava avere più informazioni su questi folli cercatori di immortalità. Il biondo aveva accettato solo e soltanto perché non gli andava giù l'idea che certa gente diventasse impossibile da uccidere. Ammazzare la gente era il suo lavoro, e gli piaceva abbastanza da fargli accettare quella missione che, per diverso tempo, lo avrebbe costretto a interagire con un gran numero di persone. Lui, che di solito viveva in reclusione su una remota isoletta dell'arcipelago!
    Grazie ai contatti forniti dal Villaggio, aveva avvicinato una piccola cellula nel Paese del Fuoco, ed aveva iniziato a lavorarseli per ottenere la loro fiducia. Sfortunatamente, i suoi problemi nell'interagire normalmente con le persone gli avevano attirato il sospetto di quello che sembrava il capo della cellula, un pel di carota di nome Hyobe.
    Quando i sospetti del rosso si erano infittiti, Rokuemon si era visto costretto a chiedere supporto, suo malgrado.

    La richiesta, nello specifico, era folle. Il Villaggio avrebbe dovuto mandargli qualcuno, simulando un attacco alla cellula. Rokuemon avrebbe combattuto (più o meno seriamente) l'avversario/alleato, dimostrando la fedeltà alla setta, nella speranza che lo ammettessero alle loro riunioni. La missione era quindi semplice: l'inviato di Kiri avrebbe dovuto attaccare, senza trattenersi ma senza mirare ad uccidere Rokuemon o Hyobe, e Rokuemon avrebbe contrattaccato. Non temeva il dolore, anzi, quasi lo bramava, e infliggerne non era un problema.

    [...]


    Rokuemon stava parlando con Hyobe in una radura nel bosco da cui i boscaioli di Ontaichi traevano il loro sostentamento. Lo aveva attirato lì con una scusa, dicendo di voler parlare. In realtà non stava parlando molto, bloccato com'era dai suoi problemi di socializzazione.

    Io...ehm...puoi...potresti...ehm...oh, non lo so...bramo la vi-la vita eterna! Ti prego, Hyobe...prendetemi co-con voi!

    Dico, ma sei scemo? Credi che basti volerlo? Non sai che dovresti essere pronto a perdere tutto, tutto, per poterti unire a noi?

    Ma..ma...ma io sono pronto!

    Era quello il segnale che Rokuemon aveva inserito nella lettera, e che avrebbe dovuto spingere il ninja del Villaggio ad attaccare. In tensione, il biondo attese la mossa dell'altro, che sperò risultasse abbastanza convincente, e soprattutto non lo smascherasse.

    Eccoci qua Shiltar, visto che c'è un certo divario di grado, e che Rokuemon è di fatto un pazzo, ho deciso di fare una cosa strana: dovrai combattere contro entrambi, mirando a non ammazzarli però. Fai del tuo peggio! :riot:

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    Posta da Casa


    Parte II - Spiegazioni


    Visto e considerato che entrambi gli stavano dimostrando una certa comprensione, e lo invitavano a spiegarsi meglio, Kenta si sforzò di tranquillizzarsi. Inspirò ed espirò profondamente un paio di volte, tentando di scacciare dalla mente gli scenari peggiori che gli si erano affacciati alla mente mentre correva verso le Mura. Di sicuro, suo padre stava bene. Dev'essere così. Chi l'ammazza, a quello! pensò, allontanando la preoccupazione e l'impazienza di andare a cercarlo. Dopotutto, quello che aveva davanti era un suo superiore, e suo padre non avrebbe mai voluto che mancasse di rispetto ad un superiore.

    Mi scusi, signore, non volevo essere preciti...prepici...non volevo essere sgarbato, ecco. E anche a te, straniero, mi sa che ci devo delle scuse anche a te, che stavi parlando e ti ho interrotto.

    Si inchinò, una visione sicuramente impressionante, dato che perfino da piegato torreggiava su entrambi i suoi interlocutori.

    Comunque, signore, no, papà non c'ha mai avuto noie con nessuno. È un onesto fabbro, fa roba buonissima, l'acciaio migliore che si può volere per una zappa! E lo vende in proprio, per essere sicuro che nessun mercante ci faccia la cresta, sulla sua roba. Vende tutto esattamente al prezzo dovuto. Ma è successa una cosa, qualche mese fa...

    Il gigante allungò un braccio verso i due, perché potessero vedere le bruciature.

    C'hanno attaccato dei banditi, signore, banditi nukenin, visto che usavano le Arti Magiche. C'hanno strinati per bene, quelli, e menomale che è arrivato un ninja misterioso, sennò ci si lasciava più che un po' di pelle, e mio fratello anche un braccio. Ora, mi vede come sono grosso e bello piazzato? Papà non è più piccino, proprio no, e contro un bandito normale, come ce n'è tanti in giro, non c'avrebbe problemi a spaccargli la zucca a colpi di maglio. Se non è tornato, signore, mi viene da pensare che ci dev'essere successo qualcosa di più grave.

    Dirlo a voce alta gli fece più male del previsto. I pensieri foschi che aveva tentato di tenere lontani si riaffacciarono, facendolo vacillare. Non può essere successo qualcosa al vecchio, non può. Io devo proteggerlo, dannazione! pensò, prima di riuscire a darsi di nuovo un contegno.

    Signore, grazie di lasciarmi andare. Se non ci faccio sapere niente entro qualche giorno, spero che vorrete vendicarmi.

    Poi, di colpo, gli venne un'idea. Si rivolse al piccoletto.

    Straniero, mi dispiace di tirartici dentro anche a te, ma ho davvero bisogno di tutto l'aiuto possibile. Io sono ninja da poco, e magari ti ci andava di darmi una mano, che dici? Se lo fai, ti giuro che c'avrai tutta la mia gratitudine, per sempre! Fra l'altro, come ti chiami?
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    Reclutamento forzato




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    Posta da Casa


    Parte I - La Lettera

    [Alla Locanda]


    Kenta faticava un po' ad ambientarsi nella sua nuova casa ad Oto (una pensione da quattro soldi). Per cominciare, le cose non sembravano essere state costruite per persone della sua misura. Tutto era dannatamente piccolo. I pasti erano poco abbondanti. La gente, poi, lo guardava come fosse un mostro. I colleghi ninja tendevano a starsene per i fatti loro, e in molti lo trattavano con sufficienza per le sue origini umili, per la sua parlata provinciale, o per la sua ignoranza sul funzionamento di quel mondo nuovo e misterioso. O tutte e tre le cose.
    In poche parole, Kenta aveva una fortissima nostalgia di casa.
    Chissà come se la passano, alla fucina. Ce la fara Ken a lavorare con un braccio solo? E pa', a lui ci riuscirà di nuovo lavorare come prima con tutte quelle ustioni? Mi mancano, dannazione, mi mancano proprio. Ma che c'avevo nella zucca per venire qui? A fare cosa, poi? Mica gli sto dando una gran mano, a starmene qui sdraiato.
    In effetti, non avendo trovato molto da fare fino ad allora, Kenta si era limitato a ciondolare in giro e dormicchiare nella sua stanzetta. Aveva provato a capire come funzionasse il suo nuovo impiego, ma senza eccessivo successo. La situazione pareva calma, anche in un Villaggio movimentato come quello del Suono.

    Stava giusto pensando di uscire di nuovo, in cerca di ispirazione, quando sentì la voce del proprietario della locanda chiamarlo da dietro la porta.
    C'è posta, giovanottone! disse l'ometto, e a Kenta bastò allungare un braccio immenso per aprire la porta e afferrare la lettera che l'altro gli stava porgendo.

    Grazie mille, signore. Chi me la manda?

    Non lo so, ma l'ha portata un funzionario dell'Accademia. Sembra una roba ufficiale.

    Ah! Ottimo! Mi ci voleva proprio! Si sono fatti vivi, alle lunghe!

    Euforico, Kenta aprì la busta rompendone il sigillo e iniziò a leggere. Pochi secondi dopo, il proprietario lo vide sbiancare. La montagna umana che gli si parò davanti poco dopo non aveva niente dell'usuale bonarietà. Aveva lo sguardo spento, e un tremito furioso gli percorreva il corpo, facendo gonfiare i muscoli del collo.

    Devo andare. Non mi aspettate per cena.

    Lo scostò con una mano grossa come un piatto, e si lanciò a perdifiato in strada, la lettera accartocciata nell'altro pugno.

    vSaC22K

    [Alle Mura]


    Kenta arrivò trafelato alle Mura. Non si era fermato neppure per un istante. Tutto quello di cui aveva bisogno l'aveva già addosso, o stritolato in mano. Quella lettera, quella dannata lettera.
    Davanti a lui, il Guardiano, che aveva già visto, stava interrogando un tizio dai capelli bianchi e puntuti, un nanerottolo straniero, a giudicare dall'aspetto.
    Il gigante si fermò di botto, slittando sul terreno e sollevando un gran polverone, poi, senza curarsi dell'etichetta (e delle sue usuali buone maniere) interruppe i due, gridando.

    KENTA NABE, SIGNORE, CHIEDO IL PERMESSO DI LASCIARE IL VILLAGGIO PER UN PO'!

    Dopodiché, tese la lettera stropicciata al Guardiano. Se questi l'avesse presa e letta, avrebbe scoperto il perché di tanta agitazione e fretta.
    La lettera, scritta da una mano visibilmente instabile, era una richiesta di aiuto, inoltrata attraverso l'Accademia.

    CITAZIONE
    Kenta,
    Papà ieri non è tornato dal suo solitogiro di vendite.
    Di solito è così puntuale, lo sai, e avverte sempre se ritarda.
    Sono preoccupata da morire.
    Ti mando questa lettera tramite l'Accademia, per essere sicura che ti lascino venire, o almeno spero.
    Ti prego, fai in fretta.
    Un abbraccio,

    Yoko Nabe

    È di mia madre, signore. La prego, mi faccia andare. La prego.

    Nella sua voce c'era un'impazienza e un dolore che male si sposavano con un fisico così imponente. Quale che fosse il passato del gigante, doveva apparire chiaro che temeva che qualcosa di molto grave fosse successo al genitore scomparso.

    Ciao Cube, questo post è volutamente nel mezzo al post di Horla perchè pensavamo di fare una giocata di quelle co-masterate (una specie di miniquest in due) e questo dovrebbe essere il post di inizio. Poi ovviamente la spostiamo altrove. Ma il tuo contributo alla cosa è ben gradito, così magari ci facciamo pure uno stemmino :riot:



    Edited by OldCannella - 4/3/2018, 20:41
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    Fratelli


    Parte Quinta
    Contatto

    Dalla stanza accanto viene un rumore di mascelle. Evidentemente il lupo grigio ha scoperto come aprire quella specie di grande scatola fredda che contiene il cibo. Il fratello, però, ha cose interessanti a cui pensare. L'umano, davanti a lui, sta continuando con i suoi strani suoni. Il ragazzo si domanda cosa vogliano dire, ma non riesce proprio a farsene un'idea. Sono così diversi, quei suoni, dal linguaggio dei lupi, che quasi non sembrano in grado di veicolare alcun messaggio. Intanto, i toni sono tutti sbagliati, per non parlare della mimica. Niente movimenti delle orecchie, niente zanne, e come faranno gli umani a capirsi senza coda?
    Il ragazzo è perplesso. Anche aver assunto la forma dell'altro non sembra aver sortito effetti, a parte che l'umano ha fatto un mezzo salto quando si è visto riprodotto così fedelmente. I suoni che ha provato a riprodurre sembrano aver sortito più effetto, ma non è sicuro di cosa volessero dire. Un saluto, forse? Spera di non aver involontariamente detto qualcosa di minaccioso. Con gli umani è difficile capire le intenzioni, mostrano le zanne di continuo, e poi vengono a coccolarti.
    Alla fine l'umano fa una cosa diversa. Inizia a battersi una zampa sul petto, e ripete diverse volte lo stesso suono. Ed è allora che il ragazzo ha un'illuminazione. Quel suono, e quel gesto, forse vogliono dire «sono umano». O qualcosa del genere, insomma. Forse indica il proprio branco, o la propria posizione al suo interno. Il ragazzo non è sicuro, non può esserlo, ma forse sa cosa rispondere.
    Con un rapido gesto, assume di nuovo la sua forma di lupoTecnica della Trasformazione dalla pelliccia rossiccia, si accovaccia sui quarti posteriori, e modula l'ululato che, da sempre, lo identifica all'interno del branco. Il fratello, dall'altra stanza, gli risponde brevemente, com'è educazione fare. Dopodiché ripete il suo ululato, una, due, tre volte. Da ultimo torna ad assumere la sua vera forma, quella che gli sembra sempre più simile agli umani. In quella forma ha appena scoperto di poter più o meno replicare i suoni degli umani, e forse può anche usare le zampe per fare le stesse cose.
    Batte una zampa sulla testa dell'umano.

    Wouuuuahi!

    Poi si punta la zampa al petto, come ha fatto l'altro, e ripete il proprio ululato. Con la coda dell'occhio vede il fratello, con qualcosa che gli penzola dalla bocca, guardarlo perplesso dall'altra parte della stanza. Si sta rendendo ridicolo, se ne rende conto, ma è troppo curioso di vedere se riesce a far comunicare l'umano come si deve!

    Wouuuuahi! Wouuahi! Au-Uhhh-Auh-Uh!

    [Per strada]


    Shiba Inuzuka, preceduto dai tre lupi, corre a perdifiato. Haimaru ha fiutato i due fuggiaschi, e gli fa capire che ormai non manca molto.
    Ad un tratto, da una casa sulla destra, sentono venire degli ululati. I lupi inchiodano sul posto, rischiando di far capitombolare Shiba. Beccati! Ora mi sentono quei due!
    Senza aspettare oltre, Shiba si precipita lungo il vialetto d'ingresso e spalanca la porta di violenza. I tre lupi si riversano in casa prima che possa fermarli.
    Davanti a lui, il nipote sta ululando in faccia ad un ragazzetto dai capelli bianchi, mentre Ginko, in cucina, sembra aver trafugato qualcosa da mangiare.
    Al materializzarsi dei genitori, il lupo argenteo e il nipote si accovacciano a terra, uggiolando disperati.
    Ecco, bravi, di questi due monelli occupatevenete voi.
    Mentre i lupi più anziani iniziano a rimproverare i più giovani a forza di bassi ringhi e morsetti, Shiba si rivolge all'allibito proprietario di casa, sedendoglisi davanti.

    Credo di doverle delle scuse, Signor...Qual'è il suo nome? Ad ogni modo, mi dispiace per il comportamento di mio nipote e del suo lupo. Sono arrivati da poco, e ancora devono ambientarsi. Spero che non le abbiano causato disturbi eccessivi, e che non abbiano fatto danni. Le ripagherò quello che Ginko, il lupo, ha trafugato dalla cucina. Ma vorrei capire come hanno fatto ad entrare, quei due monelli. Non le hanno fatto del male, vero? Se è così giuro che lo metto alla catena...

    Nel mentre, Momoko ha lasciato perdere il gruppetto e, con la sua solita compostezza è venuta ad accovacciarsi accanto al compagno di una vita.

    Ad ogni modo, il mio nome è Shiba Inuzuka, e credo forse di doverle delle spiegazioni.
54 replies since 30/8/2014
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