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  1. .

    Il Kage Assente


    Il Colosso dei Mikawa: la vera storia XXX, di Loxion Mikawa


    ::: Presente, Villa Mikawa :::

    Uno stallo alla messicana degno dei migliori western anni cinquanta: da un lato il Dio di Ame, uno degli esseri più misteriosi di quell'era, dall'altro il Juudaime Mizukage, Giustizia Perfetta per i sostenitori della Nuova Nebbia Insanguinata. L'oggetto della contesa: un arnese da artigiano, all'apparenza un semplice cutter per specchi, ora nelle mani di un giovane kiriano dall'intelletto sopraffino e la volontà di ferro. Si, perché serviva una calma non comune per tentare di ingannare così sfacciatamente l'uomo che aveva il potere di garantire l'equilibrio tra i Semi di Ame...o forse era semplicemente incoscienza, dovuta dal fatto che, in fin dei conti, l'Akuma non avesse la ben minima idea di chi fosse realmente quell'uomo a torso nudo. Kensei Hito, tuttavia, aveva qualche anno in più del suo sottoposto e l'esperienza necessaria per capire il reale pericolo che avevano difronte; le parole di Eiatsu, dopotutto, erano state chiare: le possibilità di vittoria in combattimento erano prossime allo zero.

    Passò qualche secondo, un lasso di tempo nel quale Tensai-ji, la ragazzina dai capelli verdi che fluttuava in aria sopra la testa degli accademici, non osò proferir parola e nel quale il Joker rimase con la testa piegata da un lato in contemplazione dell'arnese mostrato dal kiriano. Difficile ipotizzare cosa stesse passando per la mente del nukenin ma quello che ne scaturì fu in realtà una lunga risata, di quelle fatte con gusto e sguaiatamente.

    " AHAHAHAHAH AHAHAHHA Difficile pensare che un oggetto tanto piccolo possa spezzare un potere tanto grande! Siete saggi, "amici" accademici: un Fulmine non può essere afferrato con le mani! "

    Tese il lungo braccio per invitare il chunin a consegnarli l'artefatto. Una volta nella sua mano, quindi, lo analizzò fugacemente giusto per accertarsi alla vista di non avere in mano un semplice pezzo di ferro. Passata l'ispezione visiva, quindi, strinse l'oggetto del suo desiderio tra le dita esplicitando un chiaro senso di gioia e soddisfazione; un altro passo nell'oscuro segreto di Ame era stato fatto: la verità sarebbe venuta presto a galla!



    Guardò quindi il kage, il quale aveva avanzato la sua richiesta di conoscenza:

    " Una domanda sfacciata la tua, uomo di latta. Mah oggi mi sento magnanimo e il presente donato mi ha soddisfatto...Vi basti sapere che, questa volta, mi sono risvegliato con il cuore buono; sto lavorando anche per il vostro bene, per debellare dal mondo uno dei suoi incurabili cancri. Tuttavia. l'ignoranza è un bene quindi voi continuate pure a giocare alla guerra, stringere alleanze o accumulare ricchezze...la vera partita si sta giocando nel vero Olimpo degli Dei. "

    Parole che forse avrebbero lasciato più dubbi che spiegazioni e che spinsero la Vipera di Oto a fare la sua mossa, tutt'altro che sicura del fatto che il nukenin avrebbe mantenuto la sua parola e lasciato la Villa. Non solo, il suo bersaglio si stava allontanando troppo e non poteva temporeggiare oltre.

    La bomba sonora venne scagliata in aria e l'azione diversiva in sinergia con i gregari di Aloysius prese piede, portando diverse pedine a spezzare lo stallo e a muoversi sul campo di gioco. Ancora una volta l'urlo stridulo dell'Asso di Cuori, che a tutto stava dando attenzione meno che all'operato della ragazzina, riecheggiò nell'aria mentre il Joker rimase del tutto ininfluente al quel frastuono in grado di danneggiare momentaneamente i timpani di chiunque. Dopotutto, come poteva un uomo abituato a scagliare fulmini e rombi di tuono essere infastidito da bagliori o semplici compressioni e decompressioni d'aria [Eco del Rombo, Bagliore del Fulmine]?
    L'agile movimento della kunoichi venne quindi perfettamente seguito dal Dio il cui sguardoNLi4PxLZs giudicatorio era così pesante e difficile da sostenere.

    Tuttavia non fece nulla. Si limitò a guardare quel teatrino con sufficienza, permettendo alla ragazza di superarlo e lanciarsi all'inseguimento di Amari; ormai aveva ottenuto ciò per cui era venuto e ogni secondo passato in quella dimora ammuffita era solo tempo perso per ciò che doveva realmente fare, ora che ne aveva modo. Così come era entrato in scena, dunque, dal nulla creò un cerchio di scariche elettriche e vi entrò dentro, pronunciando la sua sentenza prima di scomparire:

    " Mi è rimasto un ultimo trasporto veloce. Principessina...ripulisci questo casino e poi torna a piedi a casa."

    Se uno dei due Kiriani avesse voluto provare ad impedirgli la "fuga" nessuno glie lo avrebbe impedito ma farlo sarebbe stato come gettarsi consapevolmente in un temporale da un miliardo di volt.

    Anche senza la presenza del Joker, infatti, la situazione era tutt'altro che rosea per i ninja. Villa Mikawa si stava per trasformare in un campo di battaglia terribile e che portava la firma della bimba prodigio del Gelo, signora della Vegetazione e del Ghiaccio, ferita nell'orgoglio per la figuraccia fatta nei confronti del Joker e per il fallimento del suo piano.



    " VOI GRUPPO DI IDIOTI, FASTIDIOSI, INSETTI CHE NON SIETE ALTRO! VI distruggerò anche questa volta, come ho fatto per innumerevoli iterazioni. Mi DIVERTIRO' a sentire le vostre teste spappolarsi, le vostre membra torcersi e la vostra pelle bruciare! NON USCIRETE VIVI DA QUI! A COSTO DI DISTRUGGERE L'INTERO VILLAGGIO! "

    Una scossa di terremoto ancora più forte investì l'intera area, facendo cadere scaffali, ribaltando lampadari e creando spaccature nella struttura. Se era lei che stesse generando tutto ciò allora i kiriani avrebbe dovuto prendere davvero seriamente quello scontro...Per loro fortuna, Hebiko aveva debilitato non poco la ragazzina [Confusa, Assordata] ma pochi secondi e lei si sarebbe ripresa del tutto, pronta a scagliarsi contro il duo spinta talaltro dall'aura d'odio che l'Inquisitore aveva espanso attorno a lui!
    Un tempo che non sarebbe passato tranquillo e proficuo per i rivali; no, dietro l'oscurità delle crepe nel pavimento quattro occhi azzurri sarebbero apparsi poco prima che l'intero piano della villa sprofondasse in mille pezzi [Velocità Viola, causa Intralcio Medio]. Una caduta verso il basso che avrebbe rivelato la presenza e la stazza di due enormi golem alti oltre 3 metri: uno i cui pezzi di roccia erano tenuti insieme da un alone di chakra blu e con un mantello composto da acuminati spuntoni di ghiaccio; l'altro composto da rampicanti e radici attorno ad un'aura verdastra, ricoperto di spessa corteccia e con un grosso masso incastonato nel pugno destro [Evocazioni Energia Viola].

    " Vi presento i miei due bambini. Non volete giocare un po' con loro?! Naegi, Tsurara questi birbantelli hanno fatto la bua alla mamma, DISINTEGRATELI! "

    Non se lo sarebbero fatto ripetere una seconda volta, approfittando anche del possibile intralcio degli obbiettivi tra i detriti della villa. Naegi, ovvero Alberello, avrebbe puntato Etsuko provando a schiacciarlo letteralmente in toto tramite il gigantesco arto con l'arma naturale. Un colpo goffo nelle movenze ma estremamente efficacia in quanto a rapidità e soprattutto Forza; quel macigno di un metro e mezzo di diametro e sorretto dal chakra telecinetico dell'Asso, pesava oltre 400 kg e poteva disintegrare anche la più impenetrabile delle difese [1 SA Vel Blu, For Nera, Pot 40 + Schiacciamento -> porta a zero la vitalità della zona impattata, annulla difese con durezza pari o inferiore a 3]. Come se non bastasse, una selva di radici appuntite sarebbe partita a valanga dal corpo stesso della creatura, scoprendone in parte una zona della pancia. Venti dardi grossi e potenti come coltelli da lancio avrebbero invaso una vasta area difronte il golem al cui centro vi era il piccolo umano [2 SA, mediamente 4 proiettili Pot 10, For e Vel Viola, Cono lungo e largo 9 metri].
    Tsurara, ghiacciolo, se la sarebbe vista con il Mizukage. Non che avesse la più pallida idea di chi fosse quel tipo in armatura ma, anche volendo, nulla sarebbe cambiato nel suo atteggiamento. Dopotutto, l'aura d'Odio non aveva alcun effetto su quei costrutti dotati di pseudo intelligenza!
    I grossi frammenti di roccia si compattarono improvvisamente l'un l'altro e, senza nemmeno avere il tempo di realizzarlo, una enorme palla di 3 metri di diametro ricoperta di spuntoni di ghiaccio lo avrebbe investito in pieno (2 tentativi) trascinandolo per una decina di metri fino a farlo schiantare contro uno dei muri della dimora Mikawa [3-4 SA, Vel Nera + 3, For Nera +3, Pot 40 + Inarrestabile -> capacità di spinta come se con forza raddoppiata]. Non solo, venire a contatto con un solo di quegli spuntoni o con la striscia di ghiaccio che la sfera impazzita lasciava lungo il cammino avrebbe reso inutilizzabile la zona interessata [Paralisi per 2 round].




    A pochi metri di stanza ma in tutt'altro scenario operativo, l'inseguimento di Hebiko stava proseguendo nei confronti del nukenin in grado di manipolare il tempo. Tra i corridoi della dimora che aveva imparato a conoscere in quei due giorni vissuti nei panni di Diogene l'acchiapparello non sarebbe durato poi molto: Amari era ancora gravemente ferito, oltre che debilitato per l'uso continuativo della sua abilità. Un insieme di fattori che, per fortuna, lo rendevano un rivale quantomeno affrontabile da parte della posseditrice della Kusanagi-no-tsurugi.

    Inoltre i movimenti da vera assassina dell'inseguitrice e la convinzione dell'inseguito che la Regina e il Joker avrebbero provveduto a sbarazzarsi in men che non si dica degli impudenti, resero l'attacco alquanto efficace. Il Principe dei Cuori, nonché J, riuscì solo per un pelo a frapporre la mano tra la bocca della kunoichi e il suo collo, difendendo quella parte vitale ma al contempo perdendo la mano, tagliata di netto dalla leggendaria lama rigurgitata a sorpresa dall'erede di Orochimaru [Ferita Grave, arto SX amputato, Sanguinamento DnT Grave].

    Il sangue zampillò copioso e così la corsa si interruppe, ad una stanza di distanza da quella dove il pendolo modificato ancora produceva instancabilmente quel ticchettio ipnotico. Rimaneva solo il 3% della carica, ovvero meno di 1 minuto considerando i ninja e la quantità di chakra che era "entrata" nella linea temporale 1045.





    " Eh devo ammettere che sei stata nei miei pensieri sin da quanto sei entrata in quel maledetto orologio. Mai avrei pensato che una persona dotata di ratio potesse fare una cosa tanto stupida ed avventata! Ma ancor più assurdo è che tu sia finita in questo passato, che è divenuto il presente che viviamo, e sia rimasta viva! COME HAI FATTO A ROMPERE L'UNICA LEGGE ACCERTATA CHE REGOLA LA MANIPOLAZIONE DEL TEMPO? EH!!!?? NON HA SENSO! "

    Difficile dire se quelle urla fossero per il cruccio filosofico/scientifico o per il dolore che doveva provare al braccio; se sommata all'altra che riportava sul tronco, quella ferita lo avrebbe portato presto ad una morte per dissanguamento...invero, pensare che potesse combattere con quelle ferite sembrava assurdo! Tuttavia il nukenin era tutt'altro che pronto a lasciare quel mondo senza combattere, anzi, era dai tempi dell'ipnosi del Flagello che non si sentiva così padrone del suo destino e del suo tempo.

    " Non hai idea di quante persone siano morte per quel frammento di specchio. NON LE POTRESTI NEMMENO CONTARE. Ti ammazzerò per onorare tutti quei corpi prosciugati, per il credo nella mia scienza e per Ame tutta! "

    Improvvisamente qualcosa cambiò ed Hebiko poté intuirlo distintamente perché un serpente ha sempre il controllo dei propri riflessi e dei propri movimenti; come sotto l'effetti di una qualche droga, il suo corpo non rispondeva più allo stesso modo agli stimoli nervosi, erano rallentati e i suoi stessi sensi ovattati come quando si è sott'acqua [1 TB Attivazione Manipolazione del Tempo, 1 TA CIAK si gira.].

    Un battito di ciglia e si ritrovò esattamente dove era una manciata di secondi prima, in procinto di sferrare il suo attacco verso il nemico. Aveva calcolato perfettamente i rumori e le tempistiche dell'attacco ma, esattamente sull'ultimo passo compiuto prima di allungare il suo corpo, sentì un click metallico provenire da tre palline rosse lasciate per terra. Un secondo e gli esplosivi sarebbero detonati investendola in pieno e con tempismo disarmante, soprattutto considerando che si trattava di un attacco a sorpresa e che il ragazzo non sembrava averla notata [Cartabombe II Distruttive, Pot 50, diametro 1,5x3]!

    Come faceva a sapere che proprio in quel punto avrebbe sferrato l'attacco? Una domanda a cui Hebiko avrebbe dovuto trovare subito risposta visto che il copione di uno scontro in discesa era stato riscritto con un colpo di scena! Uscendo dalla coltre, illesa o meno, la medesima scena già vissuta in precedenza avrebbe riempito il suo sguardo: Amari aveva uno sguardo e un ghigno già visto ma soprattutto, la sua mano sinistra era stata amputata da qualcosa o qualcuno!
    Un dejavou davvero di cattivo gusto che tuttavia era differente in qualcosa rispetto a quello che aveva sognato o creduto di aver vissuto un istante prima: ora il nukenin era sul ciglio della sala e la distanza che lo separava il dall'orologio erano diminuita di una decina di metri.

    " Non hai idea di quante persone siano morte per quel frammento di specchio. NON LE POTRESTI NEMMENO CONTARE. Ti ammazzerò per onorare tutti quei corpi prosciugati, per il credo nella mia scienza e per Ame tutta! "

    Intanto, appoggiato con la schiena contro uno degli scaffali ribaltati e con le gambe bloccate dai detriti della villa, Eiatsu guardava la sua scelta prendere forma:

    " Così inizia la battaglia di questo tempo."




    CITAZIONE
    OT/ Riprende la giocata più pazza che abbia mai elucubrato! ahahah
    Il Joker per vostra fortuna se ne è andato, pensando di aver ottenuto ciò che voleva! Ottima mossa -< Etsuko >-. Waket sebbene il diversivo sul joker non fosse necessario hai capito che fermare Amari era il vero punto chiave, quindi complimenti e buon combattimento contro di lui :ph34r: ! Ade Geist non sottovalutare i piccoli amici della principessina ed occhio al fattore campo! Historia ovviamente se ti va di postare dando libero sfido al Nibi liberissimo di farlo! /OT
  2. .

    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico

    Atto VI
    Antitesi a confronto †



    Era una battaglia generazionale; un confronto, più che d'idee e di intenti, d'educazione, di forma mentis, di bushido, o meglio, Gaikō-do, "la via della diplomazia".
    Che non potessi accondiscendere, eccessivamente o semplicemente, alle richieste di Etsuko era evidente: lui mi chiedeva di modificare il volto che, ormai da anni, Kiri aveva assunto; mi chiedeva di smussare ciò che avevo raggiunto, di inficiare l'equilibrio di cui il villaggio godeva, di mostrarmi diversamente a coloro che, dopo un lunghissimo periodo di incertezza, avevano finalmente riposto fiducia in Kiri. Tutto ciò, per lo meno pubblicamente, non era ammissibile.
    Jukyu, al contrario, parlava in modo schietto e diretto: come il sottoscritto, riteneva una mossa scellerata e molle quella di fare un passo indietro, di ammorbidirsi, di mostrare l'altra guancia. Sul piano politico avrebbe dimostrato incertezza, su quello economico e militare avrebbe inviato segnali discordanti e, quindi, preoccupanti. Kiri era divenuto il Villaggio Armato, il faro della vita d'onore, l'emblema della via dei ninja e dei guerrieri, era la cortina che separava l'inconsistenza dell'Accademia dalla purezza delle idee. Ma quello che succede dietro la cortina è appannaggio di pochi; e quei pochi, forse, potevano godere di un trattamento più ... affine alla volontà di Etsuko.
    Parlate bene entrambi - e con cognizione. Dissi, quando ebbero finito. Parlate della stessa cosa ma con parole diverse. Li osservai. E questo dimostra come abbia fatto profondamente bene a scegliere voi due come consiglieri. Indicai la figlia del Nono. Jukyu ha ragione nel dire che quanto proponi sia inaccettabile, almeno pubblicamente, Etsuko. Ma tu sai bene, forse più di tutti i presenti qui dentro, che ciò che viene detto pubblicamente non è sempre come stanno davvero le cose. Mi avvicinai ad Etsuko. Kiri, negli ultimi anni, si è imposta come alternativa all'accademia: è l'antitesi con Konoha che ci ha reso chi siamo agli occhi dei nostri alleati militari ed economici che non possono allungare le loro lezze mani sui tesori dell'Accademia. Dimostrarsi ... addolciti, rammolliti dalla stabilità, dal benessere, potrebbe mostrare in modo eccessivo il fianco. E tu sai che anche coloro che si autoproclamano falsamente paladini del giusto diventano poco più che bestie smaniose all'odore del sangue del proprio nemico. I riferimenti erano tutti stati palesati nel discorso. Ma ciò che accade dietro agli spessi muri di pietra di Kirigakure no Sato è conosciuto solo a chi vi vive. Il tuo approccio può essere adottato con chi si dimostra capace di poterne godere. Mi fermai un attimo a riflettere. Pubblicamente, invece, potrebbe essere usato per forzare accordi, per ottenere ciò che si vuole, per ... imporre, finanche, senza che chi si trova a dover accettare ... se ne accorga. Feci una pausa, sorridendo malignamente sotto l'elmo. Ma per essere così capaci, per essere così abili ... parlavo, con l'indice destro che si agitava davanti all'elmo, prima di distendersi totalmente verso il petto di Etsuko. c'è bisogno di qualcuno che sia in grado di sostenere il peso di tali trattative. Diedi ad Etsuko una pacca sulla spalla, prima di spostarmi verso Jukyu. La situazione geopolitica attuale è peculiare, ragazza. Kiri gode di una profonda alleanza con Oto, costruita sul sangue e sulle promesse. In precedenza tuo padre e, prima di lui, Shiltar Kaguya, non avevano fatto molto per migliorare i rapporti tra i due Villaggi. Ma oggi, l'Acqua ed il Suono hanno un obiettivo comune, una meta comune, un unico desiderio che vogliono realizzare e l'unione d'intenti ha creato l'Asse, una sorta di alleanza Anti-Accademica, o meglio, alternativa all'accademia, che vuole fare dell'onore e la forza militare l'unico deterrente atto a disincentivare la guerra tra Villaggi. La pace, dopotutto, è una menzogna. C'è solo la passione. Mi rimisi al mio posto, accomondandomi sul mio nero scranno. Suna è un interessato spettatore. Io ed il Kazekage ci rispettiamo ma abbiamo visioni del mondo antitetiche e difficilmente conciliabili. Non vorrei averlo come nemico ma la sua fedeltà va all'Accademia e ai suoi falsi ideali. Se un giorno ci dovrà essere un confronto, difficilmente potremmo contare di averlo dalla nostra parte. Ma forse possiamo fargli aprire gli occhi su chi sia il vero nemico del patto accademico. Rallentai. Ovvero Raizen Ikigami e Konoha. Il Jinchuuriki del Nove Code, l' "amico" di tuo padre, l'uomo più vanitoso e borioso che abbia mai messo piede nel continente. L'unica, infantile, sguaiata, irritante minaccia alla stabilità del Mondo Ninja è lui. Konoha e ciò che rappresenta sono il veleno che inquina le nostre terre. E come le cattive erbacce deve essere estirpato. Composi poi rapidamente i cinque sigilli per la tecnica del richiamo, facendo apparire un grosso rotolo sulla mia scrivania, che poi distesi in tutta la sua lunghezza. Era una mappa del continente. Come credo tu abbi avuto modo di sentire in quest'ultimo periodo, Kiri ha instaurato alcuni legami commerciali e militari con la Bruma e di villaggi limitrofi dopo la peculiare missione che pensavamo fosse per il recupero di Itai, Meika e Yogan. La situazione in quelle terre, però, è tutta in divenire e da qui ai prossimi mesi sarà importante coltivare al meglio possibile i nostri contatti perché non ci si trovi a doversi confrontare con spiacevoli situazioni o recisioni improvvise. E da questo punto di vista, conto su entrambi. [Note] Allargai poi le braccia. Avete altro da chiedere o proporre? Dissi, attendendo una risposta da parte di entrambi.

    Il Duo del Reietto
    Ignari vincoli d'immortalità †



    Quando Etsuko e Jukyu uscirono dal mio ufficio sapevo che avrei trovato qualcuno lì fuori ad aspettarmi: e così fu. Ciò che non sapevo o, per lo meno, non mi attendevo accadesse, era che ci fossero Fudoh e Hideo. Mi bastò guardarli per capire che entrambi erano lì per lo stesso motivo, con le stesse intenzioni, con lo stesso ... odio che gli bolliva nel profondo. Entrate. Dissi, quando ormai i due consiglieri erano in fondo al corridoio. Li feci accomodare per poi tornare davanti al mio scranno e sedermi, col busto leggermente inclinato in avanti e le mani conserte poggiate sulla scrivania. Ditemi tutto.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  3. .

    Il Lago degli Imbattuti


    XI

    Mentre Kato si occupava di recuperare i suoi consanguinei assieme alle sue copie, Etsuko e Shin tenevano d'occhio il perimetro e, soprattutto, analizzavano le statue degli imbattuti presenti, tutte prive di segni particolari o di segnali che lasciassero presagire un legame con qualche Imbattuto. Certo, le statue di Haji e Kokai erano là, ma uno era stato sconfitto e l'altro era probabilmente lontano, mentre Memai aveva già una nuova àncora nel gioiello mostrato al clone di Kato. In ogni caso non sembrava che potessero raccogliere ulteriori informazioni da quel luogo.

    Le indagini di Etsuko, sebbene provato dallo scontro mentale, gli permisero di avere una chiara visione dell'ambiente circostante e di cercare le figure chiave che gli erano state descritte. Nessuna traccia del Samurai, mentre Memai era ancora impegnata vicino alla barca. Zoruto come detto era vicino ai negozi di gioielli accompagnato da una creatura non umana, sebbene ne avesse le sembianze, mentre Yato lo seguiva non troppo distante, abilmente camuffato. Non sarebbe stato difficile per Kato inviare una sua copia per recuperarli mentre il gruppetto si dirigeva dal Pagliaccio, anche se lungo la strada sarebbe stato l'Akuma ad appartarsi, interessato a una conversazione con l'Imbattuto Vertigine.

    Etsuko e Memai
    La donna, sempre che così la si possa chimare, era seduta su una panca non distante dalla barca su cui aveva lavorato quando il clone di Kato la aveva incontrata, e stava lavorando alacremente per incatramare una corda dall'aria parecchio resistente, probabilmente necessaria alla manutenzione dell'imbarcazione o per riportare a galla una statua dal tempio sommerso senza correre troppi rischi di danneggiarla. Non sembrava aver notato il Kiriano, ma lo guardò con arroganza non appena lui si avvicinò. Ben pochi possono dire di avere piacere di vedermi...un Akuma? Posò la corda accanto a sé, sbuffando. Pff...che esistenza patetica la tua. Una larva che fa di tutto per non sbocciare. Prese uno spiedo dalla tasca, gettandolo ai piedi di Etsuko. Prendilo e trafiggiti il cuore. Muori e libera finalmente la tua vera essenza. La Divinità che alberga dietro quella ridicola carne. Libera il tuo Imbattuto e fatti da parte per sempre. Concluse, fissandolo con aria di sfida.

    Oh, sono sicura che speravi di appellarti alla mia umanità...voi Akuma lo fate sempre. Non riuscite a capire che voi siete solo dei deboli prototipi da cui emergono le nostre forme perfette. Noi siamo oltre l'umanità, e Mitsuhide Akechi lo ha capito e può guidarci....servirlo per qualche decade non è nulla, dato che la sua vita non è che la luce di una candela rispetto a noi...e alla sua morte saremo liberi di dominare il mondo come è nostro diritto. A quel punto avrebbe incrociato le gambe, fissando Etsuko come fosse un pezzente qualsiasi. Allora...la tua scelta? Io sono Memai e tu non puoi certo sconfiggermi...non ho nulla da temere da uno come te.

    Kato (il clone) e Zoruto
    Zoruto e il suo aiutante, uno strano individuo alto almeno due metri e largo quasi altrettanto, con una tunica a coprirne le fattezze, stavano uscendo da un negozio di gioielli borbottando qualcosa a bassa voce. Il Jonin portava con sé un sacchetto dall'aria pesante, certo ricolmo di gioielli o monete a giudicare dal tintinnio che faceva ad ogni movimento, mentre l'altro, apparentemente una guardia del corpo, non aveva niente in mano. All'avvicinarsi di Kato il suo consanguineo si accigliò, mentre il suo compagno si avvicinava minaccioso, con occhi animali che brillavano oltre le ombre del suo cappuccio, almeno fino a quando un cenno di mano del suo evocatore lo fermò. Il cattivo della situazione, stronzetto? Ripetè, con tono sdegnato. Se ancora pensi in termini di buoni e cattivi allora sei inutile come una fogna otturata, ma sentiamo un pò cosa avete raccolto voi principianti. Non badare troppo al mio gorilla, qui. La sua nocca sinistra è più sveglia di tutto il vostro gruppo messo assieme, ma a differenza vostra sa stare al suo posto. La creatura sbuffò, facendosi da parte. L'espressione di Zoruto rimase impassibile durante il racconto del clone, che osservava con sufficienza. Mostri illusori? E cosa credi che...? la sparizione del clone lo zittì improvvisamente, mentre il suo viso si accendeva per l'irritazione. Yato nel mentre era svicolato, diretto alla capanna del Pagliaccio.

    Shin e Kato dalla Liberalità di Hayate
    Quando Kato depositò i tre genin ai piedi del Pagliaccio (senza aver avuto successo nel sottrarre loro equipaggiamenti di alcun tipo, dato che ci aveva già pensato il Samurai), sicuramente non si aspettava di vedere Waru sorridere calorosamente dopo un primo istante di incertezza. Un regalo per me? Per rifarti della gaffe di prima? Onestamente avrei preferito un bouquet o magari una bella scatola di cioccolatini, sai, gli esseri umani non so mai dove metterli e dopo un pò puzzano! Dal tono sembrava si aspettasse una risata per quella battuta, ma avrebbe continuato indipendentemente dalla reazione. In ogni caso ogni Pagliaccio di prima classe è anche un Ospite di prima classe quindi troverò sicuramente una sistemazione per questi tre gentiluomini. Avrebbe detto a Shin e Kato, prima di ascoltare il loro resoconto.

    Al termine il suo sorriso era un pò più tirato, come se comprendesse meglio le implicazioni di quel che succedeva e realizzasse che i guai erano nettamente superiori a quanto non si aspettasse. Una spada che taglia le illusorie...alla Corte di Kusa ne ho viste alcune, perlopiù dozzinali e tremendamente limitate, ma una così efficace...o si tratta di Giugno Onirico o di una delle due spade del Cacciatore di Sogni del Paese del Cielo. Ma se così fosse, il mio amico nella villa sarebbe riuscito ad averne ragione facilmente, quindi deve essere stato uno di questi mostri delle emozioni. Fece un lungo respiro. Uhm...un Pagliaccio di Prima Classe deve sempre essere pronto a combattere per far continuare lo spettacolo, ma creature come queste cozzano con il nostro primo ideale e quindi vanno annientate, proprio come le Armi. A maggior ragione se possono controllare qualcuno imprevedibile come il mio amico. Quello era un chiaro ordine, anche se espresso in forma molto delicata: gli Imbattuti dovevano essere neutralizzati.

    Non vi stupirà sapere che io sono uno spadaccino di chiara fama, come è richiesto a ogni Pagliaccio di Prima Classe, anzi, a conti fatti sono LO spadaccino della nostra piccola combriccola. Dunque il Coraggio, pur usando una "spada", non veniva considerato uno spadaccino? E conosco la Scuola del Tamburo, venne fondata da uno Yotsuki traditore circa ottanta anni fa: migrò nel Ferro e combinò alcuni jutsu che usavano la vibrazione con l'arte della spada. E' uno stile poco aggraziato, rapido ma non preciso, dall'aria poco potente che invoglia a parare i colpi e contrattaccare...ed è esattamente quello che non si deve fare. Se si para o incassa i danni sono incredibili, idem se si usa uno scudo non a contatto col proprio corpo. L'unica alternativa è schivare...ma più si schiva e più le vibrazioni nell'aria rendono difficile schivare, quindi bisogna essere rapidi e decisi nel contrattacco. E' una tecnica molto infida.

    Non avrebbe opposto alcuna obiezione al nascondere i tre genin Yotsuki mentre il gruppo riposava e si riuniva, ma non si sarebbe mostrato a Zoruto, col quale aveva avuto a che fare alla Corte di Kusa e preferiva evitare di rivederlo. Se sei sicuro che la barca non sia sorvegliata e hai una buona finestra temporale è meglio se non sprechi energie per i tuoi fuuinjutsu. Avrebbe spiegato. Se c'è una cosa che un Pagliaccio di prima classe sa fare è essere spettacolare, e anche se non ho energie per combattere, almeno qualcosa del genere la posso fare facilmente. Avrebbe detto recuperando del materiale terroso da uno zaino poco distante, mentre un rumore come di mandibole veniva dal palmo della sua mano, quindi si voltò, mostrando quattro pesci d'argilla tenuti per la coda con le dita. Ecco qui! Mettili in acqua e loro nuoteranno verso la barca facendola saltare. Sono piccoli ma efficienti...bada che appena entrano in acqua andranno in automatismo, quindi calcola bene il tempo. [Nota]4 Pesci grandi 1 Unità, Potenza 30 ciascuno. Danni x2 contro oggetti. Velocità Nera+4 tacche Ora però mi occupo di questi gentiluomini, voi pensate al resto.


    Mettere in atto un Piano
    Raggiunsi la casa del Pagliaccio appena in tempo per vederlo che sgattaiolava fuori. Mi lanciò un'occhiolino che mi diede i brividi, ma si allontanò con un grosso sacco sulle spalle. Non sapevo di cosa si trattasse e preferii non approfondire. Dopo aver bussato e usato le parole d'ordine su cui ci eravamo accordati guadagnai l'ingresso. Dove si trova Etsuko? Dissi, senza nemmeno il bisogno di salutare. E perchè siete così malconci? Shin...immagino di dovervi curare. Avrei sospirato. Pensavo che foste ninja di esperienza...a quanto pare mi sbagliavo. Mentre curavo le loro ferite (sebbene potessi far poco per le loro riserve di chakra e la loro resistenza fisica) lasciai che mi spiegassero i dettagli del piano, o perlomeno quelli che avevano scelto di condividere. Inutile richiamare il Maestro: qualunque cosa avesse scoperto lo aveva messo fuori combattimento per un bel pezzo.

    Era un buon piano. Con il mio supporto ulteriore, e quello di Zoruto, avremmo avuto maggiori possibilità, ma senza Etsuko avremmo miseramente fallito. Sarebbe tornato per tempo, prima della notte? Durante le ore di buio i mostri illusori vagavano per la città. Nel mentre condivisi quanto avevo scoperto. Il Jonin ha evocato quasi subito una grossa creatura, credo una specie di scimmia a giudicare dalle tracce, e le ha messo un mantello per camuffarla. Ha chiesto in giro mostrano una foto ma dalla distanza non avevo modo di vedere cosa ci fosse sopra. Dalle informazioni che ha avuto ha raggiunto un capanno di pesca dove erano evidenti dei segni di un combattimento, credo con qualche spada e probabilmente si trattava del Samurai. Poi ha iniziato a investigare le bancarelle e quindi i negozi di gioielli. Credo stesse ripercorrendo a ritroso i movimenti di chiunque fosse ritratto sulla foto. Spiegai: Non ero stato capace di scoprire di più. Quando la porta si spalancò di colpo ebbi un sussulto: Zoruto varcò la porta seguito da un bestione coi lineamenti e le fattezze celate da un ampio mantello con cappuccio.

    Adesso voi mezze seghe mi dite cosa sta succedendo. Se ci sono genin accademici catturati qui c'è da guadagnarci parecchio come ricompensa aggiuntiva! Avrebbe detto, con tono a dir poco disgustoso per la scarsa empatia...ma se avessi saputo dei tre Yotsuki evidentemente avrei compreso come Zoruto fosse in realtà un attore consumato, che celava i suoi reali interessi dietro una maschera di riprovevole ostilità e maleducazione. Messo al corrente della situazione, avrebbe detto la sua. Quindi facciamo saltare la barca e combattiamo in acqua per cercare di sottometterlo e farci rivelare tutto? E dovremmo basare tutto sul fidarci di quel Kiriano con la faccia da strafatto? Io dico che prima di tutto dobbiamo pensare a una via di fuga e a un piano B. Chi difenderà il Kiriano? Chi terrà occupati questi mostri illusori? Dobbiamo decidere i tempi per muoverci, la nostra disposizione e altro. Io sono bravo a difendermi, ma non sono granché in attacco e sicuramente non so essere furtivo. E poi verso Kato. E soprattutto, chi ha un'idea di come si battono Vertigine e Rimorso? Era una domanda valida...non sapevo sulla vertigine, ma immaginavo che banalmente non avere paura delle altezze potesse bastare, in ogni caso ci avrei pensato sul momento. Quanto al rimorso...onestamente non ne avevo. Contro la Vergogna avrei probabilmente perso sotto ogni punto di vista, ma il mio addestramento era stato molto efficiente nel rimuovere sentimenti inutili come il rimorso: non rimpiangevo le mie scelte, era inutile farlo dato che il mio scopo era la Missione. E la Missione era in avanti, distante. Potevo vergognarmi dei miei errori fino a morire, così come delle mie inadeguatezze. Ma non avevo alcun rimorso per le mie azioni. Mai.

    Durante la notte ripristinate 8 Leggere di Vitalità e 12 bassi di chakra
    Yato un pò meno perchè cura tutte le vostre ferite con Conoscenze Mediche e Mani Curative

    Per avere una maggiore immagine della scena, considerate questa mappa come sede degli eventi del mattino dopo


    La barca che vi interessa è quella più a sinistra di tutte, sul molo di legno. Non sto a fare le misure precise, sarà sui 6 metri di barca, più o meno, il resto in proporzione.

    Non sto a seguire l'ipotetica sul combattimento perchè direi che è un pò troppo "oltre". Iniziate a considerare a che ora vi muovete, come calcolate le tempistiche, e come vi disponete. E soprattutto, vediamo se etsuko torna alla casa o con memai va male. Qui si fa brainstorming IN game.


  4. .

    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico


    Atto V
    Consigli e Consiglieri †



    [Note]Da questo post in avanti, le varie sezioni delle mie risposte si muoveranno su linee temporali diverse, ovviamente. Benché sarebbe stato sicuramente più remunerativo anche a livello di stemmi fare più post o giocate separate, questo mi è parso il modo migliore per mantenere una certa continuità con quanto accaduto prima. È possibile inserirsi anche più avanti, potendoci essere interazioni tra pg anche fuori dall'ufficio e posteriori alla riunione, come quella di Hideo e Fudoh, ad esempio. Al momento, la linea temporale è la seguente

    - Fine riunione
    - Colloquio coi Consiglieri
    - Colloquio con Sekiro

    Quindi chiunque sia fuori dovrà dire di veder uscire quello prima di lui per iniziare il post. Tutto chiaro? In caso negativo, scrivetemi su discord. <3


    Se il mio mondo interiore era l'esasperazione dell'assenza, del vacuo, del vuoto, del sentimento più opprimente ma allo stesso tempo leggero e spietato dell'animo umano, mitigato solo da un minimo specchio d'acqua, fastidioso, appesantente, irritante, che ricopriva l'immensità del nulla, il mondo interiore del Lupo era un complesso e barocco avvicendarsi di strutture e luoghi ameni, con cascate paradisiache degne delle più esotiche mitologie e rigogliosa natura sempre pronta a dar giaciglio a chi la mirasse.
    La venuta del Drago d'Odio, tuttavia, corruppe tutto ciò su cui il mio occhio poteva posarsi, rendendo quel mondo nel mondo un ambiente, finalmente, a me più consono. Alla domanda riguardo alle intenzioni del drago, la risposta non si fece certo attendere e fu tanto diretta quanto pronta. Kensei, all’interno del tuo sottoposto e, ancora prima, proprio al TUO interno, sono rimasto in silenzio ad osservare il tuo operato: l’alleanza con Oto ed Azumaido e la restaurazione della Nebbia di Sangue sono segni quanto mai chiari. Vedo in te la mia stessa brama di potere. Vedo in te la mia stessa aspirazione. Vedo in te il mio stesso desiderio: quello di raggiungere le vette che questo mondo può offrire, spazzando via da esso tutti coloro che sono indegni. In altre parole, estendere Kiri al di là dei confini che ogni Mizukage prima di te abbia mai osato anche solo pensare. Il Drago Nero disse, prima di fare una pausa. Le sue parole giungevano con una lucidità quasi distaccata: il patto che avevamo stretto al Lucchetto aveva funzionato e lo aveva relegato quasi a spettatore della mia esistenza, anche se la crudeltà del drago lo aveva messo nella posizione di poter prendere qualcosa da me, forse il potere necessario a liberarsi, a svincolarsi dalle mie catene ormai troppo opprimenti che miravano a inglobare ed estinguere le sue fiamme nere piuttosto che ad alimentarle, permettendogli di legarsi a qualcun altro. Le ascoltai attento anche se forse sapevo già dove stesse andando a parare; nel frattempo, il mondo interiore di Sekiro, già corrotto dalla presenza del drago, veniva contaminato anche dall'umidità della mia interiorità, andando a delineare un panorama tetro e morto. Mi chinai sulle ginocchia, poggiando una mano a terra per comprendere la natura di quel posto. Acqua nera, viscosa e densa, risalì dalla piccola pressione che applicai alla fanghiglia.

    jpg


    Mi rialzai, mentre il Drago riprendeva parola. D’altra parte, Mizukage, non approvo affatto le tue scelte in merito ad alcuni degli individui di cui ti sei circondato e, soprattutto, del ruolo che gli hai assegnato. Un medico totalmente contrario ai tuoi ideali, palesemente offeso ed irritato dal trattamento ricevuto durante la riunione. Kensei, non ci vuole un genio a capire che la sua fedeltà alla causa, alla NOSTRA CAUSA, sarà vacillante come canne al vento e che i suoi servigi potrebbero essere rivolti, da un momento all’altro, a qualcuno nettamente diverso: qualcuno che sta per far ritorno alla patria che ha abbandonato, qualcuno che torna stravolto e debole rispetto a come partiva, qualcuno che non ha remore a mostrarsi al mondo, a differenza tua... qualcuno che un tempo MI HA LETTERALMENTE TAGLIATO IN DUE! Koutsu, in questo caso, parlava forse facendo leva sui miei stessi pensieri passati. Se e quanto Fudoh potesse essere un problema era una domanda che mi ponevo da praticamente sempre: avevo però forse imparato a capirlo e, da un certo punto di vista, ero riuscito a sviluppare una visione politica che potesse comprendere anche la sua, per quanto distorta, sbagliata o inapplicabile. Negli ultimi tempi, infatti, avevo stabilito un rapporto di stima e, se così si può dire, di amicizia anche con Febh Yakushi, la persona più eccentrica, lunatica e scostante che il mondo abbia mai visto, ed avevo compreso come taluni caratteri sopra le righe andassero trattati con furbizia più che rigidità. Certo, la pericolosità dello Yakushi era ben altra cosa rispetto a quella del Primario senza cognome, ma il punto rimane: perché privarsi di una risorsa se è possibile integrarla ed usarla?
    Il climax di quella parte di discorso arrivò sul finale, con il drago che alzò la voce, rimbombando tetro in tutto il mondo interiore dello spadaccino di Ashina e destando i pochi animali che erano riusciti a ripararsi dal soffocante rigetto di vita che quel luogo stava manifestando. Un movimento secco dell'arto superiore carico d'odio e, con qualcosa di simile al Taglio dell'Aria, Koutsu fece strage degli uccelli che adornavano il tempio sacro. Stessa cosa dicasi per quel debole che stavi per strangolare. Troppo labile la sua fedeltà come troppo labile e tempestosa la sua mente. Per non parlare della mocciosa che ti sei messo a fianco. Cosa speri di ottenere da lei? L’unico motivo che immagino possa nascondere questa scelta avventata è quello di avere un asso nella manica contro suo padre, contro colui che sai già da molto tempo, nelle profondità del tuo animo, che sarebbe prima o poi tornato. Lo senti vero, Kensei? Il fiato di Itai sul tuo collo. Perché sai benissimo che il solo ed unico Mizukage qui a Kiri è ancora lui. Potrebbe bastare un suo riflesso nella gente del villaggio perché il tuo cospetto, saldo e referenziale, venga meno come un castello di sabbia. La verità, Kenkichi, è che tu sei solo un sostituto temporaneo al comando della Nebbia. Fissai Kutsu negli occhi a quelle parole: non aveva compreso un granché dei miei intenti, in questi casi, e l'idea che il discorso su Fudoh facesse leva su miei pensieri era adesso più forte; infatti, poche occasioni aveva avuto il drago di sondare la mia mente riguardo il ruolo e la pericolosità che ritenevo potesse avere Etsuko a Kiri, specie dopo le prove che io stesso ho avuto del suo agire, mentre assolutamente oscure gli erano le mie intenzioni riguardo la figlia del precedente Mizukage. Ma leggevo negli occhi e nel trepidare del linguaggio corporeo di quella oscura bestia che quanto avesse da dirmi non era terminato: dunque tacqui, attendendo il reale senso di quel inatteso e non voluto colloquio. Ecco la mia proposta, Mizukage: una proposta che possa rendere salda la tua posizione e più reale, più concreta, più vicina l'aspirazione di rendere "Kiri" qualunque posto i tuoi shinobi si trovino a calpestare. Far tornare ai fasti di una volta quella che ora è solo l’ombra della vera Nebbia di Sangue. Anzi, mi spingo oltre: dare a questa organizzazione un’importanza ancora maggiore, facendola diventare il segreto di coloro che vivono nel segreto. Hai già modo di attuare il piano: usare innanzitutto coloro che ti hanno mostrato nei fatti di essere completamente allineati con la tua visione. Qui, il giovane Lupo, nonostante Kenkichi da poco, sarebbe già ben disposto ad essere un tuo strumento, come anche il Tokugawa e, forse, il ragazzo portatore di una parte dei poteri del Rinnegan. Questi potrebbero essere i primi membri della nuova Nebbia di Sangue: la Mano Invisibile. Questa mano non avrà bisogno di misere vestigia, non avrà bisogno di pomposità. Lavorerà nell’ombra, sorvegliando l’operato delle altre Mani, assicurandosi che le molteplici cinque dita del Kage rispondano effettivamente alla sola volontà della loro testa: il Mizukage Kensei Hito. È questo il primo passo se vogliamo riunificare questo mondo disperso: assicurarci che la Nebbia sia saldamente orientata nella direzione di un unico vento, il nostro. Lasciai che la pioggia smettessi di bagnare il mio elmo, lasciai che il silenzio ripiombasse nuovamente in ogni angolo di quel fu paradiso prima di rispondere. Pensi di parlare conoscendomi, Drago. Forse in parte è vero. Incrociai le mani dietro la schiena, divaricando leggermente le gambe. Fai affidamento sui miei pensieri e cerchi di deviarmi là dove ormai non posso più gettare le mie ancore. Feci alcuni passi lateralmente, girando intorno al drago ed osservando le macchie nere che venivano a crearsi ad ogni mio passo. Feci alcuni passi lateralmente, girando intorno al drago ed osservando le macchie nere che venivano a crearsi ad ogni mio passo. Non posso costruire un tempio con solo una manciata di sassi, per quanto questi siano grandi e disposti a sobbarcarsi il peso dell'intera struttura votiva. No, ho bisogno di qualcosa di più ... utile e realistico. Non ho motivo di liberarmi di chi può essermi utile. Fudoh fa bene quel che sa fare e finché non mi ostacolerà direttamente non ho motivo di prendere provvedimenti. Per quanto mi interroghi ogni giorno non tanto sulla sua fedeltà a me o Kiri quanto sulla chiarezza delle sue motivazioni, lo reputo un tassello fondamentale per la facciata pubblica che ricopro. Un buon rapporto con lui significa mostrare un lato diverso di me dal solo duro e freddo acciaio; con taluni funziona. Lo stesso dicasi per Etsuko: hai visto tu stesso attraverso gli occhi dell'Okami come poco fa il suo comportamento è cambiato in modo fondamentale quando ha avuto uno spiraglio su ciò che si cela oltre la mia maschera. Le sue capacità sono incredibilmente duttili: il Magan è una delle tecniche speciali più pericolose di tutta Kirigakure no Sato ed il suo aiuto, tanto in battaglia quanto in diplomazia, può risultare fondamentale. Youshi è il suo reale contraltare e, anche in questo caso, mi pare tu abbia avuto prove sufficienti quest'oggi. Ma c'è un punto su cui ti sbagli totalmente. Arrestai la mia deambulazione circolare. Riposai gli occhi sul drago nero. E sono meravigliato da questa cosa. Tu, il Drago generato, creato, nato dall'odio di tuo padre, non riesci a vedere il potenziale catastrofico dei sentimenti repressi di quella fanciulla? Forse il tuo nuovo ospite limita le tue capacità di discernimento. Lo canzonai, volutamente provocatorio. Jukyu è un simulacro di raconcore ed astio inespressi, talvolta mal contenuti con l'autolesionismo. Avrai notato le ferite che nasconde goffamente sulle braccia. Attesi una risposta, quasi come a volerlo cogliere in fallo. In lei vedo il vettore perfetto delle mie conoscenze: vedo una kunoichi già indirizzata sulla strada delle emozioni, vedo qualcuno completamente predisposto ad abbracciare quel lato di sé più oscuro e potete. Ci ho provato con Minarai e, in un certo senso, ha funzionato. Quel ragazzo, però, ha qualcosa che lo limita: una freddezza distaccata e calcolatrice che antepone al sentimento stesso, divenendogli per questo spesso vittima ed abbandonandocisi soltanto nelle situazioni di totale pericolo, col rischio che la lucidità che inizialmente lo muoveva si tramuti in cieco e bieco istinto di sopravvivenza. No, Jukyu può essere qualcosa più di questo. Jukyu può tentare di carpire i segreti della Kirai Mugen e farli propri. Non mi esimerò dal tentare di indicarle la via più rapida. Dopotutto, i Maestri che non hanno apprendisti non sono altro che Maestri di niente. La mano sinistra puntò l'indice inquisitorio verso il drago. Ma in ogni caso, quali che siano le mie intenzioni, tu non devi preoccupartene perché non ti devono interessare.
    La voce era tagliente, modificata, anche in quel posto, dall'elmo. Se c'è qualcuno che ho tagliato dai miei piani molto tempo fa, Koutsu, quello sei te. Se un giorno riuscirai a riconquistare una forma fisica e proverai a rivoltare Sekiro contro di me, ti giuro su Kiri che quello che ti ha fatto Itai sarà niente rispetto a quello che la Yakusoku farà alle tue carni. Essere rinchiuso in un guanto sarà niente rispetto alle umiliazioni cui ti condannerò. Feci una pausa. Non ti sei mai meritato la mia fiducia, a differenza di tutte le persone che hai citato in questa nostra discussione. Gli voltai le spalle, iniziandomi ad incamminare all'indietro. L'ambiente intorno a me iniziava a modificarsi, a sfumarsi, a sparire, quasi come se un buco nero di vuoto e assenza stesse inglobando tutto. Il mio mondo interiore si stava sovrapponendo a quello di Sekiro. Ho degli ospiti da congedare. Mentre mi allontanavo, una maschera d'osso candido, contornata da uno stuolo nero che delineava le forme del suo corpo, comparve alle mie spalle, quasi accompagnandomi fuori. Il discorso, almeno per il momento, col Drago Nero era concluso.
    Io già possedevo una Mano Invisibile: questa era da ricercarsi in un solo uomo, il più devoto, il più fedele, il più silenzioso. Qualsiasi cosa gli avessi chiesto, egli l'avrebbe fatta. Era colui che, quel giorno stesso, aveva dimostrato di essere disposto a mozzare la mano destra ad un mio singolo e solo cenno della testa.

    Quando rinvenni, davanti a tutti, aggiunsi una sola frase.
    Sekiro, tu attendi qua fuori. Ho bisogno di scambiare due parole con te e devo darti una cosa.

    [Più tardi, con solo Etsuko e Jukyu nell'ufficio]

    Non credevo che il vostro confronto sarebbe iniziato così presto. Dissi, osservando, taciturno e distaccato, l'escalation di frecciatine più o meno fisiche che i due si erano scambiati nell'ultima mezzora. Ma state già egregiamente svolgendo il vostro lavoro. Dissi, girando intorno alla scrivania e rimettendomi a sedere sul mio scranno, decisamente più rilassato rispetto a quanto non avesse chiesto la situazione soltanto qualche minuto prima. Certo, questo non significava che fossi meno austero. Posai gli occhi sulla figlia del Nono. Ho compreso immediatamente il potenziale di Jukyu soltanto guardandola. Tanto sul campo di battaglia quanto fuori, riuscire a contenere quella ragazza non dev'essere qualcosa di semplice: ed è anche di questa visione del mondo che ho bisogno quando pianificherò le mie mosse politiche. Il mio sguardo virò su Etsuko. So benissimo che sei in grado di capirmi, Akuma, non sei affatto stupido. Ho bisogno di poter decidere quale strada percorrere: quella di una diplomazia più aggressiva, incarnata dal candore di Jukyu e dal suo cuore traboccante rabbia, o quella di una diplomazia posata, elegante, ineccepibile, di cui tu sei l'emblema più alto in tutto il continente. Devo essere in grado di riuscire a definire, anche attraverso la vostra reciproca collaborazione, non solo il confronto, quando mi è permesso forzare la mano, quando posso pungere o quando devo accarezzare. Non voglio, però, che tu fraintenda: non ho scelto di affiancarti qualcuno perché non credo che tu non sia in grado di darmi questi consigli. L'ho fatto perché, anche dall'esterno, si veda che non sei solo tu a sussurrarmi nelle mie orecchie. La tua fama nel continente già ti precede. C'è bisogno di mischiare le carte, di creare difficoltà di lettura. Kiri deve essere tanto limpida e tersa come il cielo d'estate quanto nebulosa ed oscura come la sua nebbia - e questo è un ottimo modo per raggiungere questo obiettivo. I nostri alleati, tanto quanto i nostri nemici devono avere chiare le nostre intenzioni ma non riuscire a comprenderle dalle nostre azioni. Dobbiamo mantenere un'ambiguità assoluta che ci permetta di tirar fuor la carta della correttezza formale al momento del bisogno. Feci una breve pausa. Credo di essere stato abbastanza chiaro. Mi aggiustai sulla sedia, avvicinandomi un po' alla scrivania. Dunque, inizia il vostro lavoro di consiglieri da questo preciso momento. li squadrai entrambi, cercando nei loro occhi la giusta fiamma d'ispirazione. Chiedetemi ciò che volete o che credete dobbiate sapere ed io vi risponderò. Iniziamo a delineare insieme la facciata formale che Kiri avrà con l'Accademia ed i suoi più stretti alleati. Quel momento era tanto un test quanto una reale fase preliminare del lavoro: essendo entrambi consiglieri, c'erano dei punti minimi di contatto tra le loro visioni che dovevano essere comuni e ineluttabili. Quei punti andavano delineati e chiariti in quella sede ed in quell'esatto momento.




    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note

    • [TS] Lama Insanguinata disattivata.
      - Basso a round per mantenimento.

    • [TS] Kirai Mugen Disattivata.
      - Unità d'Odio restati: 12.
      - Unità d'Odio extra generabili: 2.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  5. .

    Le Parole del Tradimento


    Il sussurro che arriva

    Etsuko
    Kana era in preda a una crisi importante che poteva mettere in serio pericolo l'incolumità della casa e dell'attuale proprietario. L'influenza di Byakuei, che già Etsuko aveva catalogato come oltraggio estremo, sembrava aver cambiato la sua percezione delle parole mentre le leggeva, convincendola che suo fratello fosse un traditore e mandandola nel più completo sconforto. Etsuko non aveva modo di raggiungerla con parole o spiegazioni, sarebbero state del tutto inutili, ma era pur sempre un Akuma, e qualunque Akuma sa che un suono da solo non permette di fare nulla...c'è sempre bisogno di un contorno, di un palcoscenico.

    E da qui i riflettori, così che Kana VEDESSE, PERCEPISSE una serie di informazioni che forse sarebbe stata ben più difficile da bloccare per Byakuei che non delle semplici parole scritte o pronunciate. Una...tomba? Tu e Shinjitsu? L'immagine bastò a distrarla quel che bastava da mettere in scena la successiva: il Simulacro del nonno Etsuko, anziano, che parlava. Etsuko-nii-san...sei...sei vecchio. Ma perchè hai tradito...regina degli inganni? Io...non può essere stato Byaku-nii-san, lui era... Si interruppe proprio mentre l'immagine la sfiorava. Difficile leggere le sue espressioni oltre la maschera ma certamente si era irrigidita con le spalle, come paralizzata. Me la stavi per fare, sai? Tutta colpa di quello stupido medico che stava prosciugando la mia attenzione. Disse con un tono che decisamente non le era proprio: cinico, tagliente, quasi livoroso e, nel complesso, adulto. Ma ora Kana è stata messa a dormire prima che tu potessi rovinare il mio lavoro. Ed è troppo tardi, una luce si è accesa. Era evidente che fosse Byakuei a parlare in quel preciso momento. Etsuko Akuma...junior. Un piacere conoscerti. Tuo nonno era un bravo ragazzo, ma un pò troppo curioso. Ora hai davanti due opzioni...lasciarmi andare via seza che io ti faccia del male, avendo avuto quello che volevo...o lasciarmi andare via dopo averti fatto del male. La scelta è solo tua. La maschera intanto fremeva, agitandosi appena come se il tocco del simulacro di poco prima la avesse influenzata in qualche modo, come se non sopportasse quella situazione e quella scena, sul punto di ribellarsi.

    Se Etsuko si fosse mostrato ostile anche solo parzialmente, Kana-Byakuei avrebbe teso una mano contro di lui scagliando un lungo palo metallico appuntito, potenzialmente molto pericoloso, che mirava a trapassare il torace del ragazzo [Azione 1]Ricevitore di Chakra con Potenza 40, riduce di 2 tutte le statistiche se colpisce. Concentrazione Nera+3 tacche.. Immediatamente dopo due sfere di fuoco avrebbero preso forma accanto alla ragazzina scaraventandosi contro di lui nel tentativo di bruciarlo vivo [Azione 2]9 Unità di fuoco (4 e 5 per parte) convergono in un incendio di potenza 60. Concentrazione Nera+2 tacche mentre lei correva verso la finestra lanciandocisi contro per attraversarla e guadagnare l'uscita, così da poter scappare via indisturbata [Azione 3]Velocità Nera, Azione Rapida!


    Youshi
    NON ESSERE STUPIDO! Lo rimproverò il nonno, preso alla sprovvista dall'azione sacrificale del nipote. Dove hai la testa? Se siamo feriti entrambi non riusciremo a scappare tutti e due, hai ridotto le possibilità di sopravvivere! Era furioso, furioso perchè il nipote rischiava la vita per lui invece di pensare a sè stesso, perchè evidentemente riteneva che la vita di un giovane valesse più di quella di un anziano. Colse però il suo sguardo e quando l'acqua si sollevò in artigli fatali entrambi si portarono in salvo, anche se per qualche tempo non avrebbero potuto fare altro, e questo dava a Shigure il tempo di trovarli. Non so cosa dica questa profezia, ma è Byakuei a muovere il corpo di Shigure...lui è un...Agh...il dolore doveva essere intenso ...un traditore di kiri e un pericolo pubblico, pensavo fosse stato messo fuori gioco quarant'anni fa ma mi sbagliavo. Lui ha una fissazione per le profezie, e non so cosa pensi di ottenere adesso ma...ma non è il momento di parlare. Posso creare un portale ma mi ci vorrà qualche istante e... Trovati. Venti metri non erano poi tanti, e il corpo di Shigure era estremamente potente. Maledizione... Ossuri sbiancò come e più di prima.

    La donna era a sei o sette metri da loro, guardando direttamente l'ombra in cui erano apparsi dopo quella difesa forsennata, con un piccolo gioiello nero in mano, poco più che un ciondolo, che puntava nella loro direzione. Un ninnolo interessante che Kotaro le regalò appena sposati come segno di fiducia...reagisce alle Kageton muovendosi leggermente nella direzione in cui viene usato chakra con quella specifica matrice. Spiegò, con aria condiscendente. Poco preciso, ma purtroppo per voi, infallibile. Non potete scappare da me...a meno di dividervi e sperare che io catturi l'altro. Non posso credere che tu calpesti così impunemente mio fratello e mia cognata...se solo ti avessi tra le mani... Se fossi davanti a te questo significherebbe che tu sei morto o che stai per diventare un mio Teschio, Ossuri. Dimmi, ti piacerebbe? O dovrei farlo al tuo nipotino qui? Il vecchio si limitò a fissarlo conle tempie accese di vasi pulsanti per l'ira. Mostro!

    Avendo usato parte delle risorse per trovarli, Shigure aveva poche opzioni per attaccare e preferì lanciare un gran numero di spiedi e kunai avvelenati contro Ossuri, ancora una volta troppo debole per opporsi...ma Youshi si sarebbe nuovamente sacrificato [Tecnica 1 e Azione 1,2,3]Forza Nera+2 tacche i primi tre attacchi, Forza Nera+4 tacche il quarto
    Ogni attacco sono 2 Kunai, ognuno con 1 dose di veleno

    Veleno Debilitante A1 (Resistenza). Se somministrate almeno 3 dosi, causa Devastato (DnT Grave)
    ?

    Fudoh
    Dottor Fudoh, lei parla di legami familiari come se fossero semplici, ma non lo sono affatto. Replicò Byakuei. Le divergenze con mio fratello restano, ma certamente non voglio che muoia per mano del Mizukage, per entrambi e per Kiri. Per questo mi sono mosso adesso, per questo ho messo da parte il mio orgoglio al riguardo e ho fatto il primo passo. Uno dei due deve pur farlo prima o poi, non concordi? E poi verso il medico. Dopotutto tu non hai mai avuto divergenze coi tuoi familiari? Ovviamente il barbone non aveva o conosceva la sua famiglia, ma se fatto notare avrebbe avuto un'espressione perplessa da parte di Byakuei. Uhm...curioso. Almeno altri due individui nelle Profezie di Tenson Korin vengono definiti Sangue degli Dei...pensavo foste imparentati. Ma non è questo il momento di approfondire la cosa. E in effetti avrebbe tralasciato di rispondere a domande in tal senso.

    Poi venne il momento della vera e propria supplica, ma Fudoh rimase sulle sue posizioni, spiegando chiaramente il suo pensiero, tanto che Byakuei si sollevò, con aria pensierosa. Uhm...Uragiri non ha reagito. Evidentemente c'è un limite a quanto posso rigirare la frittata. Sospirò, mostrando finalmente un minimo di sincera emozione. Un peccato rinunciare a questa parte, ma altrove sta andando meglio. Posso accontentarmi. Si voltò verso Fudoh mentre il rumore delle ali della Hakushaku si faceva sentire, e certamente Byakuei lo aveva sentito. Se questa è la tua risposta, Dottor Fudoh, allora non ho altro da aggiungere. Ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato. Tese la mano, posando sul tavolo un piccolo amuleto in metallo che ricordava un teschio stilizzato. Un piccolo promemoria, casomai cambiassi idea, o comunque un mio dono, anche se non so se lo troverai di tuo gusto. Arrivederci, Dottor Fudoh. Si sarebbe diretto alla porta, andando via se non lo avessero fermato in qualche modo. Ma Fudoh a quel punto cosa avrebbe fatto, anche considerando gli ordini del Mizukage che arrivavano tramite la Baronessa?

    Byakuei intanto, percorso il corridoio e svoltato l'angolo si sarebbe come volatilizzato, usando la Tecnica del Teletrasporto per allontanarsi.

    Kato
    Kotaro sembrò andare in brodo di giuggiole alla domanda di Kato, fingendo imbarazzo e ancheggiando in modo vistoso. OOOOOHHH!! MA che adulatooore! <3 Kato-kun così mi fai arrossire! Kyuryu sputò a terra, disgustato. Non sembriamo giovani. Siamo così perchè siamo morti giovani. Più un piccolo jutsu spazio-temporale dell'Imperatore, ma a dirla tutta io sono uno che cura tantissimo la pelle e scelgo solo prodotti di prima scelta, sai? <3

    Si chiama Edo Tensei, più un'altra tecnica che quella carogna di Byakuei riesce a combinare. E no, non sono cazzi tuoi. Kyuryu tagliò corto mentre l'otese chiedeva di Koma della Nebbia, facendo assumere una posa teatralmente pensierosa all'assassino. Uhm...mi pare ci fosse uno con quel nome, ma aveva lasciato la via ninja anni fa, non lo conosco personalmente e ho solo sentito delle voci ma penso di essere più carino di lui. Tu non credi? <3 In ogni caso non è elegante dare consigli contro altri professionisti, ma se è bravo nel velo di nebbia, impediscigli di usarlo, no? Se continui con tutte queste domande di merda non ci sarà alcun futuro in cui incontrarlo il tuo fidanzato Koma o come cazzo si chiama. Intanto Kotaro annuì quando Kato chiese della profezia. Certe cose Byakuei non le spiega e non vuole che vengano spiegate. Se solo una persona interpreta la profezia, inevitabilmente quell'interpretazione diventa realtà. A lui basta che gli altri sappiano che la profezia esiste e che lui la persegue. Concluse, stavolta senza troppe inflessioni effeminate, ma mantenendo il tono dolce e giocoso che aveva usato fino a quel momento.

    Chinmoku rimase indietro, pur con poco chakra, quando il gruppo si allontanò, ma zampettando tra i corridoi non trovò altro che tomi ammuffiti e resti vecchi di almeno cinquant'anni totalmente distrutti dall'umidità. Sentiva delle voci e delle presenze distanti, ma non avrebbe saputo dire se si trattava di eco o della sua immaginazione. Quel posto era strano, con canali di scolo delle acque sul soffitto, che sembrava lastricato con cura nemmeno fosse un pavimento, mentre il terreno su cui camminavano era ruvido e poco curato. Era in moto da quasi un'ora quando, dopo essere sceso di diversi livelli, raggiunse una stanza da cui venivano dei respiri. Affacciandosi avrebbe notato un tizio non molto alto vestito con una semplice tuta che meditava con un teschio in mano, mormorando qualcosa di incomprensibile, mentre una strana donna dall'aspetto terribile, Uragiri, era davanti a lui contemplando uno strano artefatto che si accendeva di piccole luci in continuazione, muovendosi intorno a due luci più forti che sembravano essere all'interno. Tu qui non puoi stare. Una voce improvvisa alle spalle del corvo avrebbe anticipato un movimento d'aria così brusco e potente da spezzare l'evocazione sul nascere e rispedire Chinmoku nel posto da cui era arrivato.


    Il Mizukage
    Il Sommo Ryujin, Drago del Mondo, riposa nel suo palazzo sul fondo del mare, al sicuro sotto la protezione dei nobili draghi azzurri. Ai mortali non è dato sapere di più. Fu la risposta di Nami, che tuttavia non aggiunse altro nè avrebbe prestato ulteriore attenzione a Kensei. Temo che pecchi d'orgoglio, come molti della sua razza. E come molti umani. Aggiunse Karin, con tono calmo.

    Arrivati sul posto e studiata la scena, i due ben presto si trovarono con Shuichiro, con il quale ebbe luogo un lungo discorso motivazionale durante il quale la Kaguya, pur trovando poca simpatia nell'uomo, annuì al termine del discorso di Kensei, quasi a sottolineare un suo ringraziamento per quelle sagge parole, mostrandosi poi turbata e più cupa in volto quando il Mizukage espresse i suoi pensieri su Karin Kaguya e sul misterioso dono della profezia che sembrava aver ottenuto senza alcun preavviso. Ci fu il lungo discorso di Shuichiro e il racconto sui Tradizionalisti, accolto freddamente da Karin, che sull'argomento sembrava persino più intransigente di Kensei, mentre il kage parlava dell'allievo perduto dell'Imperatore. Non puoi averlo incontrato...è morto tra le mie braccia mesi fa, divorato dal Segno del Sangue Perduto che non riusciva più a controllare. Se lo avevi visto a Kiri e pensi di averlo incontrato allora deve trattarsi di Kenichi...sospetto fossero imparentati. Karin invece ascoltò il rimprovero del suo Kage sostenendo lo sguardo oltre la maschera. Io obbedisco e obbedirò, Mizukage. Non lo disse, ma il suo giudizio restava il medesimo, sopratutto sulla moglie dell'Imperatore.

    In ogni caso vennero interrotto dall'improvviso attacco dei Tradizionalisti e di Kato che era al loro seguito. La mia spada è nella mia stanza...nascosta sotto il tello. Ma un qualunque pennello può andare bene al momento. O anche una spada. Disse Shuichiro, con appena un bagliore di vita nello sguardo: intendeva combattere per Kensei e non per sè stesso o per Kiri, il discorso del Mizukage era arrivato solo fino a un certo punto. Karin poteva produrre una spada ma non certo un pennello con le sue arti, ma poteva andare, e seguì gli ordini, fornendo una lama d'osso al Kenkichi. Era meglio di niente. Ti ringrazio. Io eseguo gli ordini. Replicò lei, troncando sul nascere ogni possibile tentativo di avvicinamento tra i due. Per lei Shuichiro era solo un traditore sotto la protezione del Mizukage. Dunque sono come cadavere dell'Edo Tensei? Potremmo sigillarli in qualche modo. Suggerì poco dopo, ma Kensei aveva un'altra idea.

    Non è Apachai, non so dove prese quella marionetta. Apachai è alto quasi due metri e largo quasi altrettanto. Commentò l'Imperatore, rispondendo poi prontamente alla domanda successiva. Un tempio. L'ingresso era nella foresta vicino al quartiere degli Akuma, dirigendosi verso la palude. Che fosse la stessa palude di Sanjuro? Era probabile. C'è una pagoda sprofondata nella palude e rovesciatasi. La chiamavamo la Pagoda Capovolta. Un tempo dei condotti la univano alla rete fognaria ma molti erano vecchi e crollati già quarant'anni fa, non posso garantire che siano ancora interi. Ma non possiamo sapere per certo che Byakuei sia là. Entrambi conoscevano la Moltiplicazione Superiore del Corpo e potevano in qualche modo allontanarsi, ma nessuno dei due era esperto nell'Arte dei Cloni quindi il suo bunshin sarebbe sparito una volta superati i trenta metri...insufficiente per avere un reale vantaggio, ma non potevano farci niente. Eseguirono gli ordini, scappando nella direzione opposta.

    Siete davvero venuti qui? CHE DELUSIONE! Ruggì Kyuryu mentre una bordata di energia precipitò dal cielo come in precedenza proprio verso i cloni, che schivarono il colpo ma sparirono poco prima dell'impatto. Cloni. Che cattivo gusto...forse il Mizukage non ha compreso che possiamo bombardare Kiri e uccidere gli abitanti se lui non arriva...penseranno tutti che il suo sia un...tradimento. Kotaro sospirò, mentre Kato era rimasto in disparte. Se erano cloni non possono essere lontani...Kyuryu-kun...mi spiace ma devi. Lo so benissimo...Byakuei sei un lurido figlio di puttana! Tieniti forte, stronzetto di Oto. Sbottò, protetto da Kotaro che era pronto a intercettare attacchi inattesi, mentre concentrava un potere immenso nelle mani, prima di dare forma alla tecnica più alta della Shinra Tensei, un Jutsu che poteva radere al suolo l'intero quartiere Kenkichi, se non il villaggio intero! Anche se in fuga nella direzione opposta, il trio sarebbe stato sicuramente catturato dalla forza di attrazione, e anche i numerosi shinobi e civili della zona avrebbero rischiato la vita! [Tecnica 1,2,3]Kyojin no Kuchiku-kan - Distruttore di Giganti
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale da 1 Slot Azione (Rituale)
    L'utilizzatore triplica le dimensioni e il raggio di un ninjutsu, inoltre rende il jutsu capace di ignorare eventuali vantaggi difensivi legati alla stazza del bersaglio. Il raggio di attivazione dell'AdO è raddoppiato. Richiede Slot Tecnica anzichè Slot tecnica Avanzata, deve essere utilizzata durante l'attivazione del ninjutsu.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Da jonin in su]


    Distruzione Devastante Raddoppia il raggio del Pianeta Distruttore o del Vero Pianeta Distruttore, la tecnica diventa un Rituale da 1 Slot Azione. Utilizzabile una volta ogni 3 round
    Attiva Simbolo del Fisico +1 Con
    Attiva Simbolo della Psiche Potenza +10
    Benedizione del Cielo Nero Tecniche che attacchino dall'alto hanno potenza +25 e dimensioni aumentate del 100%
    Tecnica Focalizzata+3 Con
    Ninjutsu Perfette e Inarrestabili+20 pot

    Statistiche: Pianeta Distruttore attira nel raggio di 270m (36m x5, poi aumentata del 50% da Manipolazione della Forma) attira con Concentrazione Nera+10 tacche, Potenza 115 al primo impatto. Edifici vengono strappati con Forza quadruplicata


    Il ciottolato del terreno, le mura, le macerie stesse dell'investigazione del Mizukage, i mobili e gli edifici, persino le persone nella zona, tutto venne strappato verso l'alto e precipitato verso quel nero centro di gravità che verosimilmente anche altri ninja avrebbero potuto vedere o percepire in tutta Kiri. Molti sarebbero morti o sarebbero stati feriti, l'intero quartiere sarebbe finito in rovina e la fuga dei tre sicuramente ostacolata dall'incredibile gravità.
    Poteva realmente il Mizukage chiudere gli occhi davanti a un simile scempio?
  6. .
    Cito il grande Woody Allen per ammettere una cruda realtà, sono timido, quindi di me saprete relativamente poco e impareremo a conosci col tempo, si spera.
    In passato ero membro dello staff della fansub NIF, questo può farvi capire quanto io sia innamorato di Naruto, lo seguo infatti da quando ero piccino.
    Tendo a fare personaggi molto articolati e complessi, quindi ci metterò parecchio a crearne uno, chiedo dunque venia.
    La vostra land mi ha attirato più delle altre, a tema Naruto, per la vastità di personalizzazione offerta... Quindi non vedo l'ora di catapultarmi in gioco.
    Vi ho conosciuti su GDR-online.com e non ho altro da dire, quindi ciao (?)
  7. .

    Il Kage Assente


    Il Colosso dei Mikawa: la vera storia XXVI, di Loxion Mikawa

    ::: ???, Paese della Luna :::



    La scarica avrebbe steso l'ultima delle monache custodi del tempio principale del Getsugakure no Sato, nel cuore del villaggio. Un jutsu di luce perenne era stato imposto all'interno di quelle imponenti mura decorate con marmi e affreschi preziosi ma era notte fonda quindi il luogo sacro era vuoto e nessuno avrebbe potuto sentire le urla di disperazione delle povere donne.

    " Mi toccherà trovare altri servi per questo posto.."

    Inveiva contro gli umani ma sapeva benissimo che il problema era di tutt'altra natura: un ladro capace di prelevare un frammento dello specchio non si sarebbe di certo fatto scoprire dall'effimera sorveglianza del tempio. E' che non riteneva proprio possibile una cosa del genere; invero, nemmeno lui sarebbe stato in grado di farlo!

    A braccia conserte si riposizionò difronte a quel disco ora imperfetto. Ne osservò l'irregolarità incuriosito per poi imporre il suo palmo a mano aperta, lasciando che il chakra fluisse verso la superficie solida a pochi centimetri di distanza. Qualcosa era cambiato, attivare il meccanismo si stava rivelando difficile poiché lo specchio aveva variato la solita risposta, progettata attraverso un perfetto equilibrio di saperi.
    Disturbato dalla situazione, il Joker forzò la mano attingendo energie dal tentien e come una porta sfondata il varco spazio-temporale si manifestò inondando l'intera sala del suo incredibile potere. L'artefatto sembrava ancora funzionare, per fortuna, ma l'elemento mancante andava trovato con priorità assoluta..e sarebbe stato lui stesso ad occuparsene. Ora sapeva che gli specchi erano in pericolo, dunque serviva maggiore prudenza: disegnò col bastone un paio del suoi sigilli a terra e poi si immerse nel portale, diretto verso lidi ignoti.

    ::: Presente, Villa Mikawa :::

    La sparizione di Hebiko non aveva destato poi così grande sgomento; ea strano perché, a dispetto delle ultime altre prove effettuate sul pendolo, questa volta nulla sembrò accadere in reazione a quel gesto tanto audace quanto folle.
    Il gruppo però non era rimasto con le mani in mano e ben presto tre possibili strade si delinearono all'interno del caos che sembrava aver investito la Magione da un tempo indefinito. Il salvataggio del marchingegno, individuato come la custodia del frammento fautore delle fluttuazioni temporali, ad opera del Kenkichi dalla furia quasi scellerata di Akira dava al gruppo ancora modo di studiare ed adoperare quella porta con l'ignoto. Il jonin kiriano, tuttavia, sembrava fin troppo coinvolto nella faccenda e avrebbe dovuto sin da subito rendere conto al suo Kage e agli altri ospiti della dimora, certamente incuriositi dal coinvolgimento di Ame. A loro definire fin quando adoperare lo specchio, evidentemente messo lì da qualcuno con propositi precisi: il dato di fatto era che il leader di Oto era sparito, così come tutte le altre persone che convivevano con lui.
    La seconda si generò da un'intuizione di Shunsui, il marionettista che solo in un'altra occasione aveva avuto modo di parlare con Diogene e che quindi sarebbe stato probabilmente facilitato nella risoluzione del enigma a lui indirizzato. Il guardiano di Sun, infatti, aveva intuito che serviva un riferimento ad un contesto diverso per essere sicuri di non essere capiti da coloro che sembravano avere una finestra aperta sugli eventi della Villa e quindi che la chiave fornita era il tassello mancante per sciogliere il significato del messaggio ricevuto tempo addietro, proprio dal Colosso. Lo shinobi aveva capito anche il come, visto che anni prima aveva osservato con i suoi occhi le mosse di Hoshikuzu per aprire regalo speditogli dal Mikawa. Tuttavia di mappe e libri di geografia il ragazzo ne avrebbe trovati a centinaia nella biblioteca, quindi il dove applicare quella sua intuizione rimaneva un punto aperto. Di fatto, anche se avesse perso tempo a spulciarli tutti la verità era che la pagina che stava cercando non era più alla sua portata! Che fosse stato anticipato sul tempo? Tempo...sempre che si potesse continuare a parlare in questi termini nella bolla del frammento.
    L'arazzo alle porte della terza alternativa esplorata dagli accademici, divideva la pista seguita da Kenshei con ciò che solo la giovane jinkurichi del due code conosceva tra tutti i membri della compagnia; la sua decisione di condividere l'accesso al covo di Aloysius rese certamente l'accesso al piano sotterraneo più facile ma, come già detto, nulla sarebbe accaduto se loro non avessero fatto le giuste mosse all'interno della linea 1045 [rimando alla descrizione del primo post]. Anche l'approfondita indagine visiva di Etsuko non avrebbe prodotto informazioni così rilevanti: Akira aveva distrutto i fiori di ghiaccio nascosti dietro ai grovigli che ricoprivano la Villa e in essi non vi era più alcuna traccia del chakra della sua creatrice. Apparve comunque lampante al chunin quale fosse l'ordine di grandezza di potere che l'Asso di Cuori era in grado di maneggiare; non solo, una riflessione sul fatto che si stesse parlando della capacità di mettere in sinergia i segreti di due Kekkei Genkai avrebbe aperto a quesiti sul tipo di genetica in possesso dell'ex principessa del Gelo.
    No, con il senno di poi forse la reazione del compatriota nello scoprire il coinvolgimento della bimba prodigio, non sembrava così esagerata.

    ::: Passato, Villa Mikawa :::



    Odiava attingere a quel potere; molti lo avrebbero visto come un dono divino ma, per ottenerlo, l'orgoglioso Garth era costretto a rivolgere proprio al Demone che lo aveva schiavizzato mentalmente per anni la sua preghiera [Immissione vitale -> resurrezione]. Altro che miracolo, si trattava di un patto di sangue non voluto e della peggior specie, attraverso un rituale che aveva dilaniato il corpo del Garth fino alla negazione stessa del suo sentirsi, ed essere, umano.

    " Per fortuna il corpo era in perfette condizioni, altrimenti non avrei potuto fare molto..su PARLA, cosa diavolo sta succedendo?! "

    " Aloysius..sarebbe il caso di farla respirare. "

    Il colosso rimase interdetto perché quella era una delle rare volte in cui Eiatsu aveva mostrato umanità; era strano sentire da lui quelle parole, che ultimamente riservava solo per la sua pupilla bicodata, ma forse la situazione richiedeva un minimo di tatto in più (visto ciò che intanto i due avevano scoperto). Era anche vero che l'eliminatore si sentiva a disagio con quel potere del Kage, visto che violava con metodi discutibili le regole sul funzionamento del ciclo vitale; chiaramente aveva forniti decine di cadaveri "freschi" per aiutare il Mikawa a perfezionare quella tecnica ma la ferita di aver dovuto rinunciare a tutte le sue conoscenze sull'Edo Tensei era ancora viva.

    " Ti abbiamo ritrovata morta all'interno in un vecchio orologio a pendolo della villa. Sei stata aggredita? Se vuoi posso vedere direttamente io nella tua mente, dobbiamo ricostruire meticolosamente gli eventi perché il tuo Kage sostiene di aver visto dei fantasmi poco prima della tua comparsa...

    Poi confermarmi la tua identità? Che giorno è oggi e cosa hai fatto nell'ultima settimana? "


    Potevano sembrare domande di routine ma il vero motivo risiedeva in un altro "piccolo" problema, un'apparentemente esile ragazza che, forse spaventata o solamente incuriosita, rimaneva dietro la tenda della stanza con un occhio fisso su quella scena e l'orecchio teso per sentire la risposta della trovatella. Uno degli uomini del maniaco del sangue l'aveva richiamata in udienza con urgenza senza spiegarle bene quale fosse il problema ma ora che si trovava lì faceva fatica a capire quale diavoleria avesse questa volta combinato il Mikawa.

    Certo che quella ragazza sdraiata sul divano le assomigliava davvero tanto..



    CITAZIONE
    OT/ Al gruppo: avete tutte le info per sbloccare la situazione per come l'ho immaginata io. Chiaramente nulla vi vieta di provare ad uscire dalla linea temporale predetta in modi "pittoreschi" AHAHAHA
    Ad Hebiko: ti chiedo di giocare entrambe le versioni di te, passato e presente ;) Come avrai capito, sei la variabile fuori dal controllo dei nukenin, quindi le tue azioni possono aiutare enormemente il gruppo! /OT
  8. .

    Le Parole del Tradimento


    Capitolo Uno


    Atto II
    Comprendere gli errori



    [Alcuni giorni Prima, ad Azumaido]

    Non posso credere che abbia davvero venduto il Mizukage. Disse una voce giovane, rotta dall'ululare continuo del vento che infestava quella bufera di neve. Non siamo gli unici ad odiarlo. E non mi sembra neanche particolarmente difficile trovare un motivo per farlo. Rispose di rimando il ragazzo che lo accompagnava. Sì ma ... è strano. Ti ricordi quello che ci ha detto, no? Lui le ha salvato la vita e lei lo vuole morto? Ci furono alcuni istanti di silenzio. Lo scricchiolare della neve sotto i loro grossi scarponi li accompagnava mentre seguivano il sentiero tracciato sulla mappa alcuni giorni fa dall'autoctona fanciulla. Immagino abbia voluto qualcosa in cambio per la sua vita. Replicò il più grande, mentre aggiustava la torcia a chakra che portava sopra il proprio zaino. La tempesta si stava facendo più forte. Sì, possibile ... dopotutto non è importante. È la nostra occasione, no? Stiamo per mettere le mani su qualcosa che vuole! Così dovrà confrontarci di nuovo, non potrà evitarci. Il ragazzino aveva la carica e l'euforia in corpo tipica degli adolescenti. Era il tipo di persona che avrebbe perso la vita per un qualche colpo di testa. No, non potrà evitarci. E la pagherà, la pagherà per quello che ha fatto a Kiri.
    I due camminarono ancora per molti minuti, stanchi, estraniati da quel clima così rigido e tassante ma estremamente determinati nelle intenzioni. Niente li avrebbe potuti fermare. Volevano restituire a Kiri la pace, la tranquillità e la giustizia che, secondo loro, io avevo strappato ai ninja e agli abitanti della Nebbia. Una visione miope e ottusa, la loro, oltre che difficilmente condivisibile. Poi, finalmente, giunsero là dove era stato indicato loro: ai resti del tuskur di Tonakai Kamui. Le capanne in legno, un tempo abitate e brulicanti di vita, erano ora poco più che tavole di legno divelte e ricoperte di neve. I confini del villaggio, circondati da palizzate, erano ancora vagamente visibili in quel gelo eterno, sommersi, coperti, marci e dimenticati. Al centro di quel relitto che un tempo aveva conosciuto la vita, giaceva una porzione di statua raffigurante una Renna sovrannaturale, probabilmente il Kamui principale venerato dal villaggio, di cui restavano chiaramente visibili
    soltanto le gambe, tronche, ed il muso, emerso soltanto parzialmente dalla neve. Avvicinandosi alla statua, erano ancora visibili chiaramente alcuni kanji, diversi sotto certi aspetti da quelli contemporanei, ma non impossibili da decifrare. Parte dell'incisione era perduta. Il più giovane dei due presenti su quella neve, abbassatasi la grossa e spessa sciarpa rossa che portava intorno al collo e messosi una mano sopra gli occhi per ripararli dalla bufera di neve, iniziò a leggere quanto riusciva. [...] Tonakai, Re Kamui di tutti i [...]. Se [...] vuole sapere [...] grande io sia e dove giaccio, superi [...] mie imprese. Una folata di vento e neve si alzò, interrompendo il ragazzo. [Immagine Riferimento PG] Direi che non rimangono molte tue imprese da superare, Tonakai. Commentò sarcastico il ragazzo. Ma abbiamo bisogno di dove giaci quindi cercheremo di capire com'era fatto questo posto. Akatori, aiutami. Disse il ragazzo, mentre iniziava a guardarsi intorno. Certo, Suzume. Così dicendo, il ragazzo poggiò le mani sulla neve e, in un attimo, una gigantesca quantità di fili neri si mosse dal suo corpo, iniziando a dipanarsi tutt'intorno a loro. Tali fili scavavano con agilità nella nebbia, toccando, sentendo ogni strada, ogni pianta, ogni diversa conformazione del terreno ad ogni loro passaggio. Avevano una rete stradale. Disse Akatori, senza alzare le mani dalla neve. ... e le strade più grandi si trovano verso nord-est. Immagino fossero quelle destinate al Tempio che stiamo cercando. Lo credo anch-Trovato! Ma ... Disse, saltando sul posto e ritirando a sé tutti i propri fili neri, montando un'espressione decisamente contrita. L'ingresso era completamente coperto dalla neve. Era?Sì ... qualcuno l'ha aperto, di ricente. Credo sia arrivato prima di noi. Suzume sgranò gli occhi circondati dall'inchiostro blu. No! No! Gridò, prima che i due iniziassero a correre verso il luogo trovato da Akatori.
    L'esterno del tempio era un'unica maceria ma l'ingresso alla cella del culto, interrata, rimaneva ancora agibile. Non aveva subito crolli ed essendo stato progettato per durare a lungo, si trovava in ottimo stato. Dopo alcuni metri accompagnati dalla neve, le gallerie di mattoni e pietra del tempio si aprirono davanti a loro, mostrando bellissimi bassorilievi narranti le gesta del Kamui Renna. La più lunga era narrava la storia della Nascita del Messia, con la Renna che aiutava tale ninja - almeno questo appariva dagli abiti incisi nel bassorilievo - a distribuire regali ai più piccoli del villaggio. Ma, terminate le leggende su Tonakai, la sala si aprì davanti ai loro occhi, mostrando un altare molto simile ad una mezza colonna, finemente decorato come tutto quel luogo. È ... è tardi. Suzume. Abbiamo perso. Disse Akatori, sconsolato. Il suo maestro, avvicinandosi, si abbassò il cappuccio blu e la maschera che portava sulla bocca. Era sconvolto. [Immagine di riferimento PG] È sempre un passo davanti a noi. Come fa?! COME FA!? Ci ha anticipati a Kotetsu Sakura, ci ha anticipati qui! Tirò un calcio all'altare, facendo rimbombare la stanza. Immagino cerchiate questo. Dal buio dell'angolo di una stanza avanzò un uomo. I suoi lunghi capelli bianchi e le numerose piume del suo abito anticiparono la luce sul suo volto. In mano aveva un piccolo, marcio e fragilissimo, libro, molto più simile ad un taccuino che ad un reale tomo.


    Penso che la parte che vi interessi sia la seguente. Lo aprì, iniziando a leggere ad alta voce.

    L'uccello rosso ed il passero,
    ricoperti di bianco,
    incontreranno il Teschio
    là dove il Parìa ha iniziato la caccia.
    Impareranno della Nebbia Sacrificata al fuoco nero,
    dell'allievo e del fodero. In loro
    la speranza di una vita nuova
    vedranno. Ciò che un tempo
    era l'ombra, ora sarà l'uccello.
    Ciò che un tempo era pace
    domani sarà fardello.


    Ci ho messo un po' a decifrarla, all'inizio. Non avevo mai sentito parlare di voi. Una piacevole sorpresa, devo dire. I due ninja, pietrificati dai modi così serafici e distaccati del loro interlocutore, furono presi alla sprovvista. Ce n'era una anche su di noi?Disse Akatori, spaventato. Il suo maestro riuscì a ricomporsi, mettendo ordine nella sua testa. Chi sei? E come facevi a sapere del libro di Profezie? Il Collezionista di Teschi sorrise, aprendo leggermente le braccia. Perché questa Profezia riguarda anche me. E diciamo che sono un fan di Tenson Korin. Fece un piccolo inchino. Il mio nome è Byakuei ma molto mi chiamano il Collezionista di Teschi o il Cardinale. Voi immagino siate L'uccello rosso, Akatori, ed il passero, Suzume. Si ricompose, aggiustandosi il vestito. Come credo abbiate intuito, il vostro Mizukage, Kensei Hito, sta per portare immenso dolore a Kiri: vorrà purificarla col Fuoco Nero. E voi, voi soltanto, signori, secondo le parole dell'inffallibile Tenson Korin, siete gli unici in grado di fermarlo. Scosse però la testa, desolato. Ma c'è qualcosa che ancora non mi è molto chiara e vorrei una mano da voi per risolvere questo enigma. Suzume sorrise. Non sai chi sono l'Allievo ed il fodero, dico bene? Byakuei annuì. Noi un'idea ce l'abbiamo, vero Suzume? i due ninja si scambiarono uno sguardo d'intesa. Bhè, sembra che possiamo esserci l'un l'altro utili. Tenete. E così dicendo allungò loro un kunai finemente decorato, avente un teschio anziché il classico anello nella porzione terminale.

    [A Kiri, nell'alloggio di Shin]

    Passarono dei lunghi attimi dopo che Minarai fece notare a Shin come non avesse visto nessuna guardia. Eppure, Shin lo ricordava bene, era stato accompagnato da due ninja, entrambi del Clan Kenkichi, entrambi muniti di Wakizashi e Katana al fianco. I loro volti, per lo più anonimi, non avevano segni particolari né caratteristiche degne d'essere ricordate ad eccezione della colorazione degli occhi di uno: gialli, come se fossero quelli di un gatto. Entrambi erano castani, con carnagione chiara. Uno era leggermente più alto dell'altro ma, indicativamente, sarebbero potuti essere coetanei oppure, tra i due, al massimo, sarebbe potuta passare non più che una manciata d'anni. E mentre quei ricordi riaffioravano alla memoria del foglioso, un deciso bussare provenne dalla porta che poco prima si era chiusa alle spalle di Minarai. Se non avessero aperto la porta, i due avrebbero usato un passe-partout in loro dotazione. Siamo qui per volere del Mizuka- si interruppero, guardando Minarai in silenzio per un paio di secondi. Non sapevamo che fosse coinvolto anche l'Allievo del Kage. È un onore incontrarla, Minarai. Fecero entrambe un breve inchino. La formalità non era qualcosa che nel Clan Kenkichi era permesso non mostrere o conoscere. Come dicevo, siamo qui per volere del Mizukage. Se bussiamo alla porta dobbiamo essere accolte. Oppure entriamo con le cattive e prendiamo provvedimenti. Il tono non era più tanto amichevole ma era rivolto al solo Shin. Con tutto il rispetto, Minarai. Portò la mano sul fianco la guardia, mentre l'altra prendeva parola. Kensei-dono ci ha dato questo da consegnare al nostro ospite. Anche noi abbiamo ricevuto un cartiglio identico. La guardia priva degli occhi particolari allungò un piccolo cartoncino nero recante il simbolo in cera di Kiri al Kynryu e poi, estrasse il proprio. Lo apriamo insieme? Chiese euforica la guardia. Con una chiara calligrafia del tutto identica alla mia, i due avrebbero potuto leggere le parole della Profezia. Ma ... ma ... che significa? Una domanda che sarebbe rimbalzata nelle menti di tutti i presenti. Il Fuoco Nero? Non si riferirà mica all'arma montata sul veliero della Costiera?

    [Alle Prigioni, alcune ore prima]

    Sorrisi sotto l'elmo, nel sentire le parole di Etsuko. Mi sorprende che tu non sia stato in grado di vederlo da solo, Akuma. Dissi, con un tono leggero ma tagliente. Proprio per il tuo precedente ruolo ti ho proposto di divenire Torturatore. Il tuo cambio di prospettive, di mansioni, di doveri è esemplificato da questa proposta di cambio di ruolo. Non ne cogli l'ironia? Un tempo eri devoto alla cura dei kiriani ed a farli stare bene attraverso le tue buone intenzioni; oggi, invece, vorrei che tu fossi devoto alla sicurezza degli stessi e che tu la perpetrassi con qualsiasi mezzo a tua disposizione. Mi soffermai un attimo, riflettendo sulle sue parole. No, Etsuko, non ti vedo più utile in quel ruolo. Ti consiglio una risorsa preziosa e capace che non sono disposto a perdere. Lo fissai in quel momento, cambiando decisamente registro e tono. Questo non significa che valuti la tua vita come particolarmente importante. Gli errori a Kiri si pagano, questo dovresti saperlo bene ormai. Il riferimento al suo passato era evidente anche se la sua sfortuna non era certamente stata opera mia. Tu possiedi anche una innata e serafica capacità espressiva. Saresti perfetto come volto diplomatico di Kiri: saresti, cioè, perfetto come Mano Destra del Mizukage. Mi voltai verso Youshi lì presente per poi tornare su Etsuko. Quello di Mano Destra non è, tuttavia, un titolo ufficiale: è un accordo inter nos, privato. Saresti un mio prolungamento, una mia mano, appunto, agiresti, durante gli eventi formali ed ufficiali, in mio nome e le tue parole ed il tuo volto sarebbero le parole ed il volto di Kiri stessa. Un incarico gravoso ed importante. Un incarico che, maggiormente rispetto a qualunque altro, comporta responsabilità. A questo incarico si affiancherebbe la carica di Amministratore così che anche dal punto di vista delle cariche di Villaggio tu sia, effettivamente, un mio prolungamento. Il seggio di Mano Destra era rimasto vacante da molto tempo e Ryuu, nonostante la risoluzione positiva delle vicende di Azumaido, non si era dimostrato degno di sedere su quello scranno. Con Etsuko volevo ancora tentare un po' la sorte. Questa proposta è maggiormente di tuo gradimento, Etsuko?

    [Zona Clan Kenkichi]

    Perché non partecipate troppo attivamente alla vita politica della Nebbia, Yume-dono. Dissi, quando lei puntualizzò la mia scelta teatrale di lanciarsi dalla finestra. Fui sorpresa di vedere un drago apparire accanto a me, sotto la kunoichi del Clan Kaguya. E fui anche sorpreso di vedere la cicatrice sul collo di quella creatura. Posso desumere che questo drago sia un parente di Yogan, la dragonessa legata ad Itai-sama, oppure dei Draghi dell'Hokage? Chiesi, ingenuamente, mentre volavamo verso la zona Clan. Sapevo per esperienza diretta di Yogan mentre avuto modo di vedere un drago legato a Raizen nel Paese del Ferro.
    Mentre entravamo nel Clan Kenkichi, Yume delineò alcuni tratti caratteristici e comuni dei nostri due Clan. Non c'è niente di più prezioso delle nostre radici. È un dovere difenderle e mantenerle segrete. La mia risposta seguì il congedamento del drago da parte della Kaguya. La Hakushaku, al contrario, iniziò a vorticare tutt'intorno, nascondendosi coi suoi infiniti occhi, sotto tetti, pergolati, travi e qualsiasi altro posto nascosto alla vista che ci fosse nei paraggi. Il suo compito era quello di proteggere e non si sarebbe permessa di congedarsi senza una diretta richiesta.
    Giunti davanti all'abitazione riservata a Kato, la kunoichi si dilungò in una rapida spiegazione del jutsu che avevo davanti e, alla richiesta di allontanarsi, dopo una iniziale volontà di dimostrare le sue capacità, cedette, ponendosi dietro al sottoscritto. Sentendo che si trattasse di una tecnica della Yami no Seken, la mia mente fu oscurata dai ricordi del Lucchetto e la rabbia sopraggiunse così abbondante e copiosa che rilasciai nella spada una quantità di chakra spropositata nel momento in cui vibrai il fendente contro la casa ed il jutsu, lasciando che mi ponessi al servizio delle mie emozioni e non il contrario, perdendo dunque il focus e le capacità di contenermi. Il cubo fu tagliato e la casa fu distrutta ma la quantità di detriti così generata si riversò all'interno dell'abitazione, forse compromettendo eventuali prove. Una scelta esagerata, forse. Commentò la Kaguya mentre la Yakusoku si ritirava ed io la riponevo al mio fianco. Se ci fosse stato un Fuuinjutsu che manteneva il costrutto ora sicuramente sarà andato distrutto. continuò. A noi interessava entrare, non preservare il fuuinjutsu. Commentai piccato. A quel punto, salendo sulle macerie, entrai dentro la stanza, aguzzando la vista ed iniziando a cercare qualsiasi tipo di traccia che uno tra lo Yotsuki ed il suo rapitore potevano aver lasciato. Avrei sollevato ogni singola maceria, se fosse stato necessario. Forza, aiutatemi. Avrei chiesto ai presenti. Se, in qualche modo, fossi riuscito a vedere o mi fosse stato comunicato che qualcuno avesse trovato tracce di uno scontro, non mi sarebbe stato difficile aprire la mano destra e concentrarvi un po' di chakra. Se qualcuno era stato ferito lì dentro, l'avrei scoperto: ed avrei anche scoperto moltissime cose su di lui, finanche, forse, la sua identità. [Abilità]Arte dei Filatteri [Generica]

    La vita di un uomo è scritta nel suo patrimonio genetico. L'Arte dei Filatteri ti renderà copista dello spirito del mondo.

    ~Giuramento degli Artisti





    Arte della Creazione Cremisi
    Arte: L'utilizzatore è in grado di immagazzinare una quantità di sangue proprio od altrui pari ad una Leggera di Vitalità. Il contenitore prende il nome di filatterio e può registrare informazioni o ricordi relativi al proprietario del sangue. Non c'è limite alla quantità di informazioni; possono essere aggiornate liberamente. Solo l'utilizzatore può leggere il filatterio. Registrare od aggiornare le informazioni richiede uno slot Istantaneo.(Consumo: ¼ Basso)
    [Da genin in su]

    Abilità del Filtraggio Cremisi
    Abile: L'utilizzatore può creare un filatterio semplicemente ponendo il contenitore a contatto con del sangue, anche secco o coagulato e risucchiandolo all'interno. Può separare il sangue da sostanze estranee, inoltre la capacità dei filatteri aumenta fino ad una ferita Grave di Vitalità, senza aumentare le dimensioni del contenitore.[Da genin in su]

    Arte della Lettura Cremisi
    Arte: L'utilizzatore può analizzare il sangue contenuto nel filatterio ottenendone informazioni di base: Gruppo sanguigno, presenza di anomalie, tipo e quantità di tossine, tempo di contatto con l'aria (solo al momento della creazione del Filatterio). Può riconoscere un sangue specifico, se già conosciuto. Richiede un round completo per concentrarsi.(Consumo: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]

    Tecnica dell'abbondanza Cremisi - Ketsueki hōfu no jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Premessa una quantità di sangue pari o superiore a ½ Leggera all'interno del filatterio, l'utilizzatore può riempirlo completamente tramite il chakra, aumentando il sangue presente.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: MedioBasso per Leggera)
    [Da chunin in su]

    Tecnica della Conoscenza Cremisi - Ketsueki no chishiki no jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    La tecnica è attivabile solo se posseduto un filatterio pieno. L'utilizzatore sarà in grado di ottenere informazioni superiori sul proprietario del sangue: saprà riconoscerne il tipo di Tecnica Speciale, se conosciuta, e ne conoscerà l'aspetto (su base genetica). Per 24 ore sarà in grado percepire se la fonte di quel sangue si trova in un area di raggio 60 metri dalla sua posizione. Inoltre, sacrificando una leggera di sangue del filatterio a turno (a discrezione del QM), sarà possibile determinare la direzione della provenienza di quel sangue.

    E' possibile tracciare al massimo tre filatteri contemporaneamente.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Medioalto)
    [Da jonin in su]

    Filatteri Bugiardi [Generica]

    La vita di un uomo è scritta nel suo patrimonio genetico: i Filatteri Bugiardi ti renderanno demiurgo dello spirito del mondo.

    ~Dai "Segreti degli Artisti"



    Arte della Conoscenza Scarlatta
    Arte: L'utilizzatore è in grado di far apprendere temporaneamente la competenza "Arte dei Filatteri" ad un ninja previa ingerimento di una goccia di sangue proveniente da un filatterio contenente il sangue dell'utilizzatore. I filatteri creati dal ninja che impara "Arte dei Filatteri" in questo modo sono leggibili anche dall'utilizzatore e viceversa. (¼ Basso per round di acquisizione)
    [Da genin in su]

    Arte della Memoria Scarlatta
    Arte: L'utilizzatore può modificare a piacimento i ricordi impressi all'interno di un filatterio creato con "Arte dei Filatteri". È possibile sacrificare una quantità di sangue pari a Media all'interno del filatterio anziché pagare il costo in chakra di questa arte. (Consumo: ¼ Basso)
    [Da genin in su]

    Arte della Lettura Scarlatta
    Arte: L'utilizzatore può modificare il sangue a contatto, alterandone le informazioni di base come gruppo sanguigno, presenza di anomalie, tipo e quantità di tossine (le tossine così modificate non hanno potenziale offensivo) e tempo di contatto con l'aria. Può modificarlo in un sangue specifico, se già conosciuto. Richiede un round completo per concentrarsi.(Consumo: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]

    Tecnica della Carestia Scarlatta - Akakikin no jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Gallo (2)
    L'utilizzatore può richiamare a sé tutto il sangue presente all'interno di un'area di 18 metri, senza contatto, e farlo fluire all'interno di un numero di filatteri congruo alla quantità di sangue richiamata o a discrezione del QM. Sarà in questo modo possibile cancellare ogni traccia di presenza di sangue all'interno dell'area. Non può essere attirato il sangue manipolato dal chakra negli ultimi due round.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]

    Maestria dell'Ombra Scarlatta - Akayami no jutsu
    Speciale: L'utilizzatore può attivare a distanza, in un raggio di 9 metri, le conoscenze che richiedono contatto delle Competenze "Arte dei Filatteri" e "Filatteri bugiardi".[Da jonin in su]
    [Note]Ovviamente queste azioni sono da considerarsi un'ipotetica. Se non riesco a vedere niente con la mia scarsissima percezione 9 (solo +3 da percezione base) e nessuno dei presenti nota né mi dice niente, non si attiva.
    Spada interessante, comunque, Mizukage-sama. Avrei voluto chiederlo in precedenza ma non ero mai stata così vicina. E' osso, vero? Un dono del precedente Mizukage e mio allievo, per caso? Disse la Kaguya, al terminare delle ricerche. Itai-dono? E perché mai il mio predecessore avrebbe dovuto donarmi un osso? Era evidente che la donna si riferisse a Shiltar Kaguya ma volli sottolineare la sua negligenza. La storia di quest'arma non è cosa che la riguarda, in ogni caso. La risposta tagliente e indisponente avrebbe potuto aprire a migliaia di interpretazioni nel cuore della donna. L'unica cosa sicura era che io non avrei certamente condiviso i segreti del mio Clan sulla base della fiducia, specie con la consapevolezza che Byakuei era a Kiri.

    [...]

    Shuichiro era il relitto che ricordavo e le sue condizioni nei mesi successivi agli eventi del VIllaggio del Lucchetto non andarono certamente a migliorare. Ciò che più mi fece adirare, oltre che colpirmi, fu il fatto che l'uomo, probabilmente di sua sponte, si fosse martoriato e spezzato più volte ed in più punti le dita delle mani. Shuichiro. Feci un breve inchino con la testa, vedendolo. Come può un uomo finito essere utile all'attuale Mizukage, Kensei Hito? Lo guardai fisso negli occhi alcuni istanti, prima di rispondere. Tu non sei un uomo finito. Ma evidentemente ero l'unico a pensarla così. Io vedo una sorta di relitto, Mizukage-sama. Capisco che la mia figura sia accattivante ma sono una donna sposata, e potrei anche essere vagamente offesa se mi voleste usare per risollevargli il morale. A quelle parole oltraggiose mi voltai di scatto, mentre la temperatura tutt'intorno a noi scendeva rapidissimamente, facendo crollare sulle spalle dei presenti una sensazione d'angoscia inesprimibile. Moderi il suo linguaggio e si tenga per sé le sue squallide battute, Yume-dono. Alla prossima insinuazione di questo tipo mi assicurerò personalmente che la capoclan Karin trovi una portavoce più saggia. Non tutti, però, erano sensibili come il sottoscritto in quella situazione. Io sono un relitto, donna del clan Kaguya. La tensione si allentò, mentre tornavo a parlare col mio consanguigneo, spiegandogli la situazione, profezia inclusa. Kotaro. Quindi Byakuei è qui. Ma non ho idea del perché. Rispose, gettando poi lo sguardo a terra, stanco. Neanche io. Risposi, perdendomi poi nei suoi occhi tristi. Cosa mi sfuggiva? Perché quell'uomo si era ridotto in quella misera condizione? Non riuscivo a trovare una risposta a quella domanda. Shuichiro era uno dei ninja più forti che avessi mai affrontato e per me era impensabile che un uomo potesse raggiungere tali vette autodistruttive. Ma fu mentre mi interrogavo su quelle assurdità che qualcosa mi tornò in mente, qualcosa che già una volta avevo ascoltato a metà e mi aveva condannato ma che questa volta non ero disposto a dimenticare o mettere in dubbio: il volto e le parole di mio nonno Kenzo si stamparono nella mia mente come impresse a fuoco, facendo radicalmente cambiare l'approccio avuto fino a quel momento. Dovevo dimenticarmi tutto quello che avevo sentito, tutto quello che mi sentivo in obbligo di dover realizzare o fermare. Il mio obiettivo era liberarmi di Byakuei e quello e quello soltanto sarebbe dovuto rimanere, indipendentemente dalle pieghe e volontà - presunte - del fato. Ti sei costruito un'immagine di te, Shuichiro, ed adesso non riesci a lasciarla andare. Credevi di avere uno scopo nella vita ed il fatto che questa tua credenza si sia infranta davanti alla potenza di Midorinaka ti ha distrutto e reso l'uomo che tu e gli altri vedete. L'uomo che però io non vedo. Ti stai facendo manovrare da quello che tu stesso ti sei auto-imposto come destino: ti sei creato la tua personalissima profezia dove, come guardiano della Biblioteca del Lucchetto, tu eri il prescelto a conservare le nefandezze del Simbolo del Sangue Perduto. Ma quella era solo una tua costruzione, Shuichiro. Una falsa profezia che ti eri imposto e finché non te ne renderai conto, finché anche tu non smetterai di crederci, la tua situazione miserabile non potrà migliorare. La mia voce mutò, divenendo del tutto simile a quella del fondatore del Lucchetto, Kenzo Kagome. Coloro che cercano a tutti i costi di far avverare una profezia che li riguarda sono degli illusi o dei visionari e potrebbero perdere la loro umanità, diventando di fatto gusci vuoti, schiavi della profezia e privi del Libero Arbitrio. Meri fantocci che non troveranno mai soddisfazione ma faranno soffrire innumerevoli altri nel mentre. La scelta migliore sarebbe ignorarle e procedere liberamente, lasciando che il Fato segua la sua strada guidato dalle scelte e non dai consigli esterni. Tornai a guardarlo. Abbandona questa strada, Shuichiro. Tu sei un ninja formidabile e la vita, il Clan, Kiri ti chiede di tornare a combattere, di tornare a scegliere, di tornare a percorrere la tua strada.Mi avvicinai, tendendogli la mano. Abbandona questa profezia che ti sei auto imposto. Le Vere Profezie sono poche, e sono assai pericolose perchè nel momento in cui anche solo inconsciamente le credi, tu stai di fatto sottoscrivendo un contratto. Stai impegnando il tuo Fato a prendere quella direzione: credere a una profezia è il primo passo per farla avverare, e più gente ci crede e maggiori sono le possibilità che accada. Ma una profezia individua soltanto un possibile futuro. Esistono sempre profezie alternative o differenti, e sono tutte ugualmente valide. Non lasciarti ingoiare da questa chimera, Shuichiro. Io ho bisogno di te. Oggi, adesso. Dobbiamo fermare tuo fratello. Insieme. Qualsiasi fosse stata la reazione dell'uomo, avrei alzato la mano, richiamando la Baronessa. Un piccolo pipistrello sarebbe giunto nel palmo, inchinandosi ed attendendo che gli dicessi qualcosa. Ho bisogno dei miei migliori kiriani. Trova Youshi, Fudoh, Etsuko e digli di venire qui. Di' al Primario che c'è un ninja, forse due dissi, guardando l'ambasciatrice del Clan Kaguya che hanno bisogno del suo intervento. Fa' veloce. Non so quanto tempo abbiamo. E così dicendo la nobile chirottera si sarebbe mossa, con tutto il suo stormo, in ogni direzione di Kiri, alla ricerca dei ninja a me fedeli. Dopo aver sistemato Shuichiro, Karin non si adirerà se la faremo visitare. La sua condizione febbricitante e le sue allucinazioni dei giorni passati devono essere tenute sotto controllo. Sapevo che la capoclan era praticamente irraggiungibile ma, in qualche modo, avrei dovuto forzare una reazione nella giovane Yume per capire, anche, dove stesse la sua lealtà in quella notte che si preannunciava estremamente complessa.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note

    • Round di TS restanti: ///
      - Unità d'Odio restati: ///.
      - Unità d'Odio extra generabili: ///.

    • Combattere con Handicap attivo da 0 Round.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.



    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku




  9. .

    Le Parole del Tradimento


    Segreti Dimenticati e Profezie

    Erano passate appena sei ore dalla lunga chiacchierata con Kato e dalla decisione di far trascorrere alcuni giorni al "prigioniero" nei quartieri dei Kenkichi, per rendere credibile la storia del suo allenamento, oltre a permettere a tutti, Kato e Shin inclusi, la possibilità di riordinare le idee. Il sole stava tramontando, ma tutti loro avrebbero avuto una serata decisamente fuori dal comune, e forse l'intera Kiri se ne sarebbe accorta.

    Il Mizukage
    La convocazione era arrivata poco dopo essersi allontanato, lasciando Uragiri e i suoi ninja intenti ad assicurarsi che con Kato andasse come doveva. Non era frequente che qualcuno insistesse tanto per avere un colloquio con il Mizukage, ma sembrava una questione di notevole urgenza, perdipiù da qualcuno che raramente si faceva vedere nel villaggio. Entrato nello studio al piano più alto dell'amministrazione, Kensei non avrebbe visto nessuno inizialmente, ma l'ampia finestra che dava al balcone era aperta e lei si trovava là, capelli mossi dalla brezza fredda, bianchi come le ossa che poteva impugnare con letale abilità.

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    Sono lieta che abbiate potuto incontrarmi, Mizukage-sama. Mi scuso per l'irruenza della mia richiesta di colloquio, ma si tratta di una faccenda molto importante. Yume Kaguya, portavoce dell'attuale capoclan, Karin Kaguya. Una jonin di grande esperienza, che si diceva essere pari al defunto Shiltar quanto ad abilità con le ossa. Il clan Kaguya non aveva esponenti di spicco in questa generazione e sembrava avere poca influenza nel villaggio, ma alcuni dei più esperti erano spesso impegnati in missioni di grande importanza. Yume stessa sceglieva accuratamente incarichi di lunga durata e complessità, quindi era spesso lontana dal clan, mentre Karin Kaguya stava sempre nel suo palazzo e aveva incontrato il Mizukage una volta sola, al suo insediamento. Quando era a Kiri, Yume agiva da sua portavoce, e sembrava più giovane ogni giorno che passava [Nota]Lo ammetto, le ho cambiato prestavolto, mea culpa. Il vecchio non mi sconfiffera più.

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    .

    Sarebbe entrata nello studio, altera come solo un ninja tra i più forti del villaggio può esserlo, attendendo il permesso di parlare o di accomodarsi. O entrambi. Solo una volta avuta licenza avrebbe spiegato il motivo della sua vitia. Come certo saprete Karin Kaguya esce di rado dal suo palazzo. Il suo addestramento la porta verso nuovi orizzonti ed è in seclusione da molti anni per raggiungere l'apice della nostra Manipolazione Ossea, limitandosi a intervenire nelle questioni di clan solo quando è strettamente indispensabile. Un breve preambolo, sebbene necessario. Tuttavia questa notte ho dovuto irrompere nella sua stanza perchè gridava, gridava disperata, come se soffrisse terribilmente. Aveva avuto un incubo. La frase, detta con tanta serietà, stonava col contenuto del messaggio, che all'apparenza non aveva nulla di rilevante per il Mizukage, o per richiedere un colloquio urgente.

    Karin Kaguya ha combattuto in molte guerre e ha una disciplina ferrea. Non è pensabile che un sogno la faccia urlare così, ma è accaduto. Al risveglio sul suo letto c'era questo oggetto. Lo aveva creato con le ossa inconsciamente mentre dormiva, e ha passato gran parte della giornata febbricitante, dicendo frasi sconnesse ed emettendo suoni privi di senso. La scultura era in osso, e ricordava in tutto e per tutto un pipistrello.

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    Quando si è riavuta a sufficienza mi ha detto che non era un incubo. Era qualcosa di peggio. Un presagio del futuro. O una profezia, se così vogliamo chiamarla. Non aveva idea di come era riuscita a creare questa statua, ma in essa scorre del chakra. E non è quello di Karin-dono. Non abbiamo idea di cosa sia o perchè, ma lei era certa che fosse destinato a voi. Era seria, quasi turbata. Quando ho provato a plasmarlo con il mio chakra, a manipolare queste ossa...è successo qualcosa. Allungò la mano, sfiorando un'ala del pipistrello, e questo si mosse appena, come se fosse pronto a battere le ali. Quel breve movimento, unito alla brezza che entrava dalla finestra (Yume avrebbe chiesto che restasse aperta) avrebbe fatto udire come un sussurro mentre l'aria attraversava la piccola statua. Un messaggio.
    Le Parole del Tradimento porteranno un teschio alla Nebbia
    porteranno dolore agli abitanti e il crollo di ciò che è stato.
    Nero e ardente il fumo del drago di odio e rabbia
    Sparso il sangue dei fedeli, nel buio il lupo verrà tentato
    E mentre le ossa animano sogni infranti
    Il guerriero del passato piangerà i suoi rimpianti.
    Il messaggio è sempre lo stesso. Sarà la decima volta che lo sento. Avete qualche idea al riguardo? In quel momento la porta si sarebbe aperta: uno degli attendenti aveva un messaggio urgente: Kato Yotsuki era sparito dalla sua stanza, senza lasciare tracce!

    Se si fosse precipitato sul posto (forse seguito da Yume, se non glielo avessero proibito), avrebbe trovato qualcosa di anomalo. La porta aperta della stanza mostrava una parete completamente nera, impenetrabile, come se un cubo più buio dell'ombra stessa occupasse tutto lo spazio disponibile.

    Etsuko
    Etsuko era diretto alla sua magione dopo la faccenda di Kato e le sue implicazioni. Il Mizukage non aveva risposto in maniera esauriente alle sue domande, ma aveva sicuramente promesso un ruolo di rilievo se solo l'Akuma lo avesse richiesto. La situazione era sicuramente tesa e le vie del leader di Kiri apparivano imperscrutabili, ma questo sarebbe bastato a scuotere la fedeltà dell'illusionista? Forse erano questi i pensieri nella sua mente, forse erano altri, ma certamente nulla di quanto poteva pensare lo avrebbe preparato al ritrovare una bambina con una curiosa maschera da volpe, vestita come una Miko, che giocava a palla davanti alla sua porta, facendola rimbalzare a terra con lentezza, come se trovasse il gioco poco divertente. Non poteva avere più di nove o dieci anni.

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    Alla cintura una fascia con ricamato il simbolo della nebbia, e a prestare una certa attenzione Etsuko avrebbe notato che la porta della sua casa era stata aperta! Lei avrebbe fermato la palla, voltandosi a guardarlo. Etsuko-nii-san! Fratellone! Sei tornato finalmente! Da dove diavolo saltava fuori quella bambina?

    Finalmente hai tagliato quei baffetti, erano ridicoli! Sono Kana, ti ricordi di me? Etsuko evidentemente non aveva sorelle con quel nome, e certamente non aveva mai portato i baffi, ma forse avrebbe ricordato che suo nonno omonimo aveva perso una sorella in giovane età con quel nome, durante la Guerra Mondiale dei Ninja. Se la avesse osservata con le sue doti da sensitivo avrebbe percepito una riserva di chakra notevole, forse pari se non superiore alla sua, con impronte del medesimo tipo e una strana concentrazione parzialmente occultata e poco analizzabile nella maschera, mentre gli occhi Akuma avrebbe subito notato che qualcosa non andava: la piccola aveva energia vitale nel corpo, su questo non ci pioveva, ma era meno, drasticamente meno di quella che ci si sarebbe dovuti aspettare, oltre a essere anomala, diversa da come ci si aspettava.

    SE avesse scelto di assecondarla, la bambina gli si sarebbe avvicinata fino a una decina di metri, allegra a giudicare dal linguaggio del corpo. Lo sapevo, Etsuko-nii-san, lo sapevo! Si fece poi titubante. Io...mi sei mancato, sai? Fece palleggiare il suo gioco alcune volte. Giochiamo come facevamo da piccoli? Sono diventata più brava, sai? E senza attendere risposta gli avrebbe lanciato la palla, con forza, ma il vero problema fu che la sfera sparì inglobata in un mostro illusorio grande quasi quattro metri, simile a una palla di fuoco vivente e pericolosa! [Azione]

    Re_Piros_XII



    Costrutto di 6 Unità, Potenza 60.
    Concentrazione Nera


    SE non la avesse assecondata lei si sarebbe fermata come paralizzata dalla notizia, tenendo la palla in mano. Ma...ma...allora è vero che non mi vuoi più bene...che mi hai gettata via? Ma io...io volevo solo aiutarti. Ho fatto tutto per aiutarti! Anche mettere la maschera della nonnina. Anche prendere il Segno. L'aria intorno a lei iniziava a distorcersi mentre alle sua spalle appariva, traslucido, una sorta di grosso Oni dai caratteri indistinti, segno che forse la sua ira poteva avere effetti poco piacevoli.

    Youshi
    Per una volta sembrava che il nonno Ossuri non avesse piazzato le solite trappole per allenamento lungo il percorso di ritorno verso casa. Niente spiedi e Kunai che sbucavano dagli angoli più impensati, niente buche improvvise, niente animali addestrati con cartabombe sulla schiena, niente teppisti assoldati per attaccare appena svoltato l'angolo. Niente. Di solito lo faceva solo per il compleanno di Youshi o per il suo stesso, ed erano distanti, quindi l'unica altra alternativa era che fosse partito per una missione o che banalmente avesse avuto di meglio da fare, sebbene per il vecchio l'addestramento del nipote fosse qualcosa di fondamentale. Youshi capì che qualcosa non andava quando, giunto davanti alla sua casa, scorse una delle finestre aperte, col vetro rotto.

    Il tempo di avvicinarsi e la porta di ingresso letteralmente esplose nella sua direzione mentre la sagoma appena un pò fumante di suo nonno veniva catapultata attraverso l'apertura e gli atterrava accanto, con qualche graffio sul viso e un'espressione tremendamente concentrata. Sparisci da qui, Youshi. Non è avversario per te. Un'altra persona uscì dall'apertura, arrivando a circa dieci metri da loro. Aveva una spada di grandi dimensioni e si intuiva dallo stretto kimono che indossava che diverse armi erano nascoste tra le pieghe degli abiti. Era una bella ragazza, forse ventenne, con uno sguardo un pò perso e delle forme a dir poco generose.

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    Ossuri, non fai le presentazioni? Chiese con tono lento, quasi cantilenante, prima di rivolgersi verso Youshi stesso. Una benda? E' una forma di addestramento o hai perso un occhio? Sei un pò giovane per un trauma del genere. E' complesso compensare il campo visivo mancante. MALEDIZIONE ATTENTO! Ossuri aveva lanciato uno spiedo nella direzione del nipote, ma in realtà andò a colpire qualcosa che stava arrivando dal lato destro del ragazzo: un clangore metallico indicò che aveva deviato un'arma da lancio. Possibile che la donna la avesse lanciata con tanta abilità e furtività da sfuggire alle sue percezioni e perdipiù mirare esattamente al suo angolo cieco nel campo visivo? TI HO DETTO DI SCAPPARE!

    Mh...risultato scadente. PERCHE' FAI QUESTO? Dovresti saperlo, Ossuri. Tutto quello che mi è successo è colpa tua, no? Inclinò la testa, come se realizzasse la cosa solo in quel momento. Ma forse spingi che il ragazzo vada via perchè non vuoi che sappia cosa hai fatto durante la Grande Guerra, o sbaglio? Traditore della vera nebbia di sangue... TACI! NON SEI TU A PARLARE! Non importa quanto rancore tu possa avere, ma la Shigure che conosco non parlerebbe mai così! Lei sorrise...un sorriso strano, come se le labbra e il resto del volto non fossero coordinate. Sei sempre stato un uomo dal notevole intuito, Ossuri-kun. A quelle parole il vecchio sbiancò. Byakuei...cosa...cosa hai fatto? Hai profanato il suo corpo? Lei non sembrava intenzionata a dire altro, ma stava per partire all'attacco. Cosa avrebbe fatto Youshi?

    Fudoh
    Appena messo piede in ospedale ecco che il cicalino interno aveva iniziato a squillare. Nemmeno il tempo di sedersi sulla sua bella poltrona girevole che aveva trovato tra gli scarti dell'ospedale e che qualche matto voleva buttare solo perchè un pelo rovinata, nemmeno il tempo di guardare le cartelle da archiviare e mandare a mente che prima o poi lo avrebbe fatto, ecco che come sempre il cicalino suonava rovinando ogni progetto, ogni piano, ogni speranza di riposo.

    Era il primario e poteva delegare, ovviamente, ma non sempre era facile. Specie quando l'infermiera diceva di un uomo con ferite orribili nell'ambulatorio quattro (quello un pò in disparte rispetto agli altri, quindi si doveva camminare di più per raggiungerlo) e chiedeva espressamente del primario, dicendo di fidarsi solo di lui. L'infermiera era fuori dalla porta, un pò strana e con occhi sognanti, ma era all'inizio del turno di notte e poteva essere comprensibile, in ogni caso non entrò, chiudendo la porta alle spalle di Fudoh. Nella stanza, seduto sul lettino, gli dava le spalle un uomo dai lunghi capelli biondo-argento, con addosso quello che sembrava un elegante mantello con un collare di piume di corvo. Quando si voltò, i suoi lineamenti apparivano perfetti e delicati, degni un leader carismatico.

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    Ah, il dottor Fudoh. Con la H, nevvero? Sorrise. Il mio nome è Byakuei. Onestamente tu sei quello su cui ho più dubbi, è la parte più fumosa e non so se servirà a qualcosa, ma vediamo un pò. Si alzò, voltandosi e mostrandosi sostanzialmente illeso, mentre congiungeva le mani. Chiedo perdono per il modo poco convenzionale di incontrarci, ma sono un trafficante di informazioni e, soprattutto sono fedele a Kiri e ai suoi profondi ideali. Sospirò. E ho ricevuto un'informazione che potrebbe salvare kiri, se usata nel modo giusto...o distruggerla se usata in quello sbagliato. Solo tu puoi aiutarmi.

    Fece un inchino. Ho le prove inconfutabili che il Mizukage intende danneggiare un gran numero di vite innocenti. Questa notte. E credo che solo tu possa fermarlo. Cosa avrebbe fatto Fudoh? Gli avrebbe creduto? Lo avrebbe cacciato? Chi era quella persona? Questa notte il fuoco nero arderà Kiri. Dovrai scegliere...manterrai la tua fedeltà al Mizukage, anche se sta per compiere un massacro? Gli resteresti comunque fedele?

    Kato
    La loro era una sorta di alleanza, per quanto precaria e colma di punti sgradevoli come i simboli di pensiero e gli interventi chirurgici di quella strana donna, ma era un'alleanza. Arrivato nel quartiere Kenkichi, nei pressi dell'abitazione privata del Mizukage, i membri del clan che gli erano stati assegnati come guardie lo condussero alla stanza dove avrebbe potuto ritirarsi. Il sole stava tramontando, e presto avrebbe scoperto che il termine "spartano" per Kensei aveva un significato decisamente estremo, dato che la sua stanza era poco più che una cella, con mobili grezzi, una finestrella per la luce, nessuna decorazione, nessun calore umano. Solo una stanza dove riposare. Kato non poteva sapere che Minarai aveva una stanza analoga nell'edificio, ma questa è un'altra storia.

    La storia di Kato invece ci parla di come il Chunin del Suono, appena varcata la soglia della sua misera residenza per i giorni a venire, sentì chiaramente la porta chiudersi di scatto, mentre le guardie Kenkichi fuori gridavano per la sorpresa e ci si gettavano contro nel vano tentativo di aprirla. E ovviamente voltandosi vide, come emerso dalle ombre, un uomo dai lunghi capelli neri, con vesti altrettanto lunghe e di foggia occidentale, incluso un ampio cappello.

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    Ma CIAO! <3


    Il tono effeminato di quelle poche parole non coincidevano affatto con lo sguardo serio e carico di istinto omicida di quell'uomo, che a quella distanza di un metro e mezzo (la stanza era grande appena quattro metri per quattro, alta tre) si avventò su Kato con quello che sembrava essere un bisturi molto affilato cercando di ferirgli il volto [Azione 1]Statistiche: Forza Nera+3 tacche, Velocità Nera+4 tacche - Potenza 35, causa Sanguinamento (DnT Leggero). Nemmeno un respiro e con la mano provò a trapassargli l'addome, mentre la pelle e i guanti si ricoprivano di ombre scure [Azione 2]Forza Nera+1 tacca, Velocità Nera+7 tacche. Potenza 40 (Tagliente). Infine avrebbe cercato ancora di pugnalarlo conficcandogli il bisturi nella spalla [Azione 3]Statistiche: Forza Nera+4 tacche, Velocità Nera+5 tacche, Precisione Nera+3 tacche - Potenza 35, causa Sanguinamento (DnT Leggero), Penetrazione 4. prima di sparire nel nulla, come assorbito dalle ombre, e riapparire vicino alla finestrella sul muro opposto, a quasi due metri da Kato. SE per caso fosse riuscito a far sanguinare almeno un poco Kato si sarebbe mostrato terribilmente rammaricato. Oh no! Accidenti! Byakuei mi aveva richiesto un lavoretto pulito e senza nessun genere di traccia. <3 Kensei Hito è bravo col sangue, non sia mai che possa capire qualcosa se ne vede per terra! Comunque fosse si sarebbe anche praticato un taglietto su un dito, facendo cadere una goccia del suo sangue a terra. Accidenti, ma che sbadato! <3. Fece l'occhiolino. Spero che dove andremo non farai menzione di questa cosa, il povero Kotaro è solo uno shinobi sbadato, sai? E tu sei coooosì carino! Sono sicuro che non dirai niente su questa prova lasciata inavvertitamente qui che potrebbe aiutare Kensei Hito. <3E nuovamente fece l'occhiolino, lanciandogli anche un bacetto.

    In ogni caso, anche a fronte di domande o sfide sul fatto che nessuno andava da nessuna parte, il misterioso aggressore avrebbe fatto spallucce, effeminato nei gesti così come nel parlare, sollevando il dito ferito e indicando il soffitto. Non è che tu abbia molta scelta, carino <3. Io ho avuto tutto il tempo per prepararmi. Che Kato alzasse lo sguardo o meno non sarebbe cambiato molto: sul soffitto della stanza era stato disegnato un fuuinjutsu che recitava l'ideogramma per Ombra in più punti, e una frazione di secondo dopo tutto l'ambiente sarebbe stato invaso da ombre dense e fitte come acqua in cui era impossibile affogare. Bada di stare fermino, carino. Se tu lasciassi un indizio di qualunque genere nei prossimi due secondi non riuscirei a ripulirlo andando via da qui <3. Nuovo occhiolino. Ma chi era quel tizio?

    [...]

    A meno di trovare una via di fuga all'ultimo istante, cosa molto difficile dato che quella materia nera era come un muro impervio agli attacchi fisici, Kato si sarebbe ritrovato su un pavimento di marmo in una stanza perlopiù in ombra, con lo strano assassino non molto distante. Nell'ombra una persona sedeva su un trono, a malapena visibile. Non ti consiglio di avvicinarti, carino <3. Kyuryu è sempre di cattivo umore, specie quando parla per conto di Byakuei. Si inchinò come per sussurrare qualcosa di nascosto: Sai, lui lo odia a morte, ma non può farci niente. Una sfera di fulmini crepitanti si abbattè sull'assassino che tuttavia sparì nel nulla, riapparendo a breve distanza, illeso. Sempre volgare e aggressivo. Non sei carino per niente, Kyuryu :-( .TACI. La voce veniva dall'ombra. Ma questa finta checca ha ragione, resta pure dove sei, ninja del Suono. Era una voce autoritaria, non da leader carismatico ma più da capitano di un gruppo militare, molto virile e profonda. Allora, sei un traditore, no? Cosa ne pensi di tradire di nuovo? Mi basta un si o un no. Qualche secondo di attesa, poi quale che fosse la risposta avrebbe detto. Non me ne fotte niente di te, di Kensei o di queste stronzate. Io vorrei solo morire ma non posso farlo di nuovo. Quindi rispondi onestamente: sei in combutta con quel Mizukage di latta? Gli sei fedele? A me interessa che tu lo tradisca, poi potrai fare quello che vorrai. Se non vuoi, allora non mi servi, Byakuei vorrebbe solo rafforzare il punto. E non stare a chiedermi cosa intendo, sono cazzi suoi. Ma cosa intendeva? Basta un si o un no, ti ho detto. Ti darò una mano se vuoi tradirlo. Dice sul serio, sai? <3. Purtroppo il piano è quello!

    Shin
    Sapevo che si trovava in una stanza del Palazzo dell'Amministrazione. Non una delle segrete perchè, pur essendo un prigioniero, al contempo non lo era. Il Maestro era stato chiaro: vai da lui e resta con lui. Fagli domande se vuoi. Niente di più. Evidente come fosse una sorta di prova...forse si trattava di un individuo molesto come Youkai e dovevo sopportare quanto più possibile senza ucciderlo. O forse voleva che ottenessi quante più informazioni possibili. Non avevo idea.

    Camminavo nel corridoio buio con una torica in mano, le mie fattezze celate dalla divisa da apprendista che mi era stata donata, anche se è difficile definire dono un'imposizione. Tuttavia quelle vesti erano la strada per il potere, e come tali erano bene accette. Tutto per la Missione. Una debole luce filtrava dalla porta oltre la quale si trovava il prigioniero, dunque era poco probabile che dormisse...dopotutto il sole stava tramontando giusto in quei momenti.

    Aprii la porta, annunciandomi. Il mio nome è Minarai. Apprendista del Mizukage e tu... Shin. Era Shin. Che diavolo ci faceva Shin là? Mi fermai qualche istante. E tu non sei chi mi aspettavo. Cercai di correggere il tiro. Il mio Maestro mi ha ordinato di restare con te. Hai un nome? Poggiai la torcia in uno dei supporti a muro fuori dalla stanza. Non ho avuto altre indicazioni. La maschera camuffava la voce, rendendola gracchiante e metallica, totalmente diversa dal solito, quindi le possibilità che mi riconoscesse erano praticamente nulle. Posso sapere per quale motivo ti trovi qui? Perchè Shin era là? Possibile che anche lui fosse destinato a diventare un Minarai del Maestro? Che mi volesse già soppiantare?

    ooZQFvG

    Non lo avrei permesso.



    Edited by Febh - 14/4/2021, 19:25
  10. .


    Albatros Cinereo


    ~IV~



    Elastic Poem




    Il Ghepardo dall'alto fissava.
    Il Ghepardo dall'alto parlava. E spiegava.
    Una molla. Maggiore la sua compressione, più devastante il rilascio.
    Il limite, tuttavia, superato non deve essere, pena la deformazione permanente
    E la perdita, per sempre, di usufruire ancor di quell'energia intrappolata.
    Queste le basi, che l'esperto ed agile ninja esplicava ai compagni suoi,
    Ancor cuccioli spauriti ed immersi nel fango della vita
    E nell'altro fango, più concreto e pericoloso, che li bloccava al pavimento della nave
    Facendoli restare indifesi e alla mercé
    Di color che nel buio tramaron l'assalto al venditor di morte rinchiuso sottocoperta.
    La Pantera, coraggioso ragazzo dagli occhi rossi, ora compagno ma, una volta,
    Nemico mortale sotto la neve perenne e insanguinata,
    Per un fugace momento diresse il suo sguardo indagatore nella direzione del Lupo.
    Lo shinobi da un braccio solo ricambiò, cercando di trasmettergli coi suoi occhi la fiducia:
    La fiducia che se erano sopravvissuti a Genosha, potevano superare anche questo.
    Diventare una molla.
    Per farlo però, era necessario isolarsi dal mondo.
    Lasciar fuori da sé tutto il superfluo, l'inutile, il fastidioso, il distraente.
    Calma!
    Il chakra: poteva sentirlo scorrere negli interstizi tra i suoi muscoli,
    Insinuarsi tra i legamenti, perfondere le articolazioni.
    Buio.
    Gli occhi si chiusero. Per raggiungere ciò che è sconosciuto, doveva far sparire ciò che era conosciuto.
    Quello stesso chakra che fluiva nel suo apparato locomotore, iniziò ad espandersi, a gonfiarsi
    E a comprimere, dall'interno, muscoli, tendini, ossa e nervi...
    Un dolore, di tipo neuropatico, come scossa elettrica improvvisa si diffuse.
    Dalle gambe esso risalì impetuoso lungo quella colonna portante fatta di vertebre.
    Un altro ostacolo al suo percorso. Ma un ostacolo rende solo più dolce la ricompensa finale.
    Strinse i denti.
    Proprio come la molla: essa perde elasticità, se superato il limite di deformabilità.
    Così, convinto il ninja era: se fosse riuscito a superar lo confine estremo del dolor,
    Che quel nuovo tipo di chakra provocava,
    Immaginava già che le sofferenze sue sciolte come sale in acqua si sarebbero.
    Ed il trucco funzionò.
    E mentre le fitte e gli spasmi passavano, muscoli e tendini venivan schiacciati sempre più,
    Molto più di quanto il normal corpo umano potrebbe,
    Accumulando energia potenziale pronta ad esser rilasciata,
    Come placche tettoniche in procinto di slittare l'un sull'altra,
    Provocando un terremoto devastatore.
    Un ulterior dubbio giungeva infine.
    Quanta la compressione sufficiente per un balzo felino, eseguito da lui, che era invece un canide?
    Quando fermarsi, prima di rendere i muscoli poltiglia inutilizzabile?
    Le ginocchia sue ad angolo retto si piegarono ed il baricentro basso si fece.
    Quel chakra anormale si fece strada verso le piante dei piedi
    Ed un cuscinetto repulsivo prese il posto dell'adesivo.
    Librava. Letteralmente librava a pochi centimetri dal terreno lo shinobi detto Lupo.
    Ma nessuno lo avrebbe visto, data la melma intrappolante in cui i calli immersi erano.
    Uno, due, tre!
    Salto!
    Avrebbe funzionato?

    Del risultato delle azioni su descritte
    Colui che scrive tali strofe al corrente non può ancor esserne,
    Ma speriam di aver dato idea,
    Con questi versi simili a molle,
    Che ora si restringono, ed ora si allargano,
    A sommo di minuscole biche,
    Dell'elasticità
    E del potere del particolar chakra che ne sfrutta il principio.


    [Nota]Etsuko, se tu la butti sullo scientifico, io la butto sul poetico. XD


  11. .

    Albatros


    Quarto Atto



    No… no vi prego, non fatemi del male…

    Le parole di Etsuko mi presero alla sprovvista, non mi aspettavo certamente che si mettesse a fare un discorso sulle proprietà fisiche delle molle, ma forse era proprio quello che ci serviva per arrivare a capire il funzionamento di quel tipo di chakra cosiddetto repulsivo.
    In più non conoscevo ancora neanche il chakra adesivo quindi non avevo nemmeno un punto di partenza da cui iniziare ad imparare e creare questa nuova tipologia di chakra.
    Cercai di immaginare il movimento dell’oggetto, quando la molla veniva compressa e successivamente rilasciava tutta la sua forza, proprio come quando qualcuno cerca di saltare, il principio è molto simile, si contraggono i muscoli delle gambe per poi rilasciare quell’energia cinetica di cui si ha bisogno per spiccare il volo.
    Ma in quel ragionamento mancava ancora l’applicazione del chakra, doveva essere utilizzato per potenziare i muscoli delle gambe? No! Sicuramente una buona parte di esso doveva essere diretto sulla pianta del piede, in modo da irrorare anche quella stupida melma che ci teneva bloccati a terra.
    Il tempo di pensare era finito, doveva agire e almeno provare a fare qualche tentativo seguendo le indicazioni del Chunin della nebbia.
    Inizia a concentrare una grossa quantità di chakra all’altezza delle caviglie per poi cercare di spingerlo sempre più verso il terreno cercando di creare un contenitore che contenesse i miei piedi, sempre più spesso e concentrato, avevo ancora bene in mente le parole di Etsuko, dovevo stare attento a non esagerare altrimenti la molla si sarebbe deformata perdendo le sue proprietà elastiche ma, non avendo mai utilizzato quel tipo di chakra dovevo in qualche modo capire da solo quale era il giusto quantitativo da utilizzare.
    Chiusi gli occhi in modo da privarmi di uno dei miei cinque sensi, in questo modo forse sarebbe risultato più facile concentrarmi su ciò che stava succedendo in quel momento all’interno del mio corpo, forse sarei riuscito a sentire quel vorticoso flusso di energia che dava forza e vita a tutto ciò che ero.
    Ad un certo punto qualcosa di strano ruppe la mia meditazione, un strano calore proveniente proprio dal punto dove stavo concentrando quella grossa quantità di chakra, che fosse il segnale giusto? Non potevo esserne certo ma quel calore era così…piacevole, i muscoli in quella zona sembrarono rilassarsi e quasi diventare un tutt’uno con il chakra.
    Inizia a contrarre i muscoli in modo da portare il pese verso il basso, quasi accovacciandomi in modo da comprimere il più possibile la “molla” che stavo cercando di diventare, ma non mi lancia subito nel tentativo bensì cercai di far risalire quel chakra, che prima avevo concentrato verso il basso, lungo tutto il corpo, per poi nuovamente cercare di riportarlo verso il basso, proprio come una molla che sempre più velocemente si comprimeva e rilasciava.
    Sempre più tempo stava passando e chissà cosa stava succedendo al povero mercante, ma la fretta non era una buona consigliera doveva restare fuori dai miei pensieri in quel momento di così grande concentrazione e difficoltà.
    Sempre più preoccupazioni però iniziarono ad invadere la mia mente, e se non ci fossi riuscito? se Sumiatsu fosse già stato catturato e portato via? Tutta quella preoccupazione era difficile da reprimere ed ebbe un brutto riscontro proprio sulla mia concentrazione che lentamente perso il controllo del chakra che fluiva avanti e indietro per tutto il mio corpo, dei piccoli archi di elettricità iniziarono a fuoriuscire dai miei piedi dove poco a poco la maggior parte del chakra si stava radunando.

    Smettila di pensare e concentrati Hideo! Non è il momento di farsi prendere dal panico!

    Per un secondo il mio sguardo si posò su Youshi per poi passare al Lupo, non potevo perdere nuovamente, non potevo essere nuovamente sconfitto da un colpo ben piazzato come era successo nel duello con il ninja da un braccio solo e come stava succedendo in quel momento per colpa di quella strana e melmosa sostanza.
    Ripresi coscienza dell’energia che fluiva dentro di me ristabilendone il flusso costante che iniziò a muoversi come un meccanismo ben oliato, i muscoli, ancora in tensione, iniziavano a bruciare per l’estremo esercizio anaerobico che stavo dilungando ormai da qualche secondo ma oramai quel calore che dapprima stavo sentendo solo al livello delle caviglie si era spostato ed espanso a tutto il corpo.
    Cercai di saltare con tutte le mie forze, e nel momento in cui i miei muscoli iniziarono la distensione feci esplodere, in un guizzo fulmineo, la maggior parte del chakra che avevo accumulato direttamente dal basso verso l’alto, come se il flusso nel mio corpo puntasse ad arrivare a toccare il sole con un dito.
    Ero riuscito a liberarmi da quella trappola? Potevo finalmente muovermi ed andare ad aiutare e proteggere il mercante?
    L’unica cosa che in quel momento riuscivo a capire e sentire era, solamente, il calore del chakra che abbandonava il mio corpo cercando di raggiungere il cielo.


  12. .

    Il Lago degli Imbattuti


    VI

    [La Villa dei Naminaka]
    Inizialmente Mugen non rispose affatto alle parole piene di orgoglio dell'altro Akuma perché l'arrivo dell'essere mostruoso catalizzò l'attenzione di entrambi costringendo l'uomo mascherato a intervenire mentre finalmente Etsuko si dava alla fuga, coprendo le sue tracce con un sapiente utilizzo di detriti illusori, della polvere da essi generati, e di due cloni che si recavano verso porte illusorie generate ad hoc. Probabilmente il mostro, fosse stato meno bestiale, avrebbe rammentato il numero di porte in quella sala avendo vagato per giorni nella villa ma al momento, con la distrazione della polvere e di Mugen, non riuscì a tenere il punto della situazione, consentendo una fuga relativamente tranquilla all'Akuma che si chiuse dietro la porta e quindi la botola con il lucchetto speciale. Non c'era più l'isolamento in argilla, ma era meglio di niente. Soddisfatto per la fuga del consanguineo Mugen avrebbe verosimilmente sorriso sotto la maschera preparandosi a proseguire lo scontro, mentre sussurrava ...No Etsuko, non siamo un Duo. Sei da solo in questa faccenda...lo sei sempre stato. Ma queste parole probabilmente Etsuko non le avrebbe sentite affatto.

    Guadagnato l'esterno, dopo pochi istanti per riordinare le idee mentre dall'interno giungevano suoni terribilmente ovattati, inclusa la mostruosa risata, Etsuko interpretò rapidamente le istruzioni di Mugen rammentando che sebbene gli occhi Akuma non funzionassero nella villa, perlomeno i nomi dei membri del clan sepolti in quel luogo venivano rivelati a chi li possedeva. Armato di determinazione per vendicare l'amico ormai dato per perduto, il Kiriano si diresse rapidamente al cimitero monumentale della villa che occupava quasi la totalità della porzione occidentale del giardino. Le tombe non erano in buono stato, segno che nessun custode aveva badato loro negli ultimi anni: annerite dalla pioggia e dal muschio, occupavano file ordinate senza che l'una o l'altra occupasse un posto di rilievo, come a ricordare che nella morte tutti i membri del clan erano allo stesso livello. Alcune tombe avevano statue molto belle ed elaborate, altre erano più semplici e alcune, stranamente, avevano dei segni come se le statue funerarie fossero state rimosse dalla lapide in pietra in qualche momento del passato, sebbene la spiegazione sfuggisse alle sue limitate informazioni, perlomeno per il momento. Come annunciato, i suoi occhi rossi e carichi di chakra riuscivano a scorgere, lasciato con chissà quale tecnica, il reale nome dei defunti seppelliti in quel luogo che appariva come una scritta rossa fluttuante sopra quella fisica, in una scrittura elaborata diversa da tomba a tomba certamente a causa degli stili di scrittura dell'epoca. Saburo Naminaka era in realtà Sari Akuma, Nouhime Toragari sua moglie era in realtà Engetsu Akuma, figlio di Sari, e ancora altri come Koryo Akuma, Rei Akuma...una delle tombe addirittura era quella del bisnonno di Etsuko stesso, se rammentava bene il nome, e anche le date combaciavano. Ogni informazione incisa sulle tombe era errata e solo un Akuma poteva osservare il reale omaggio posto alla memoria dei caduti del clan.

    Dopo almeno dieci minuti di rapida ricerca, i suoi occhi caddero su una delle tombe dall'aspetto più scarno, priva di una statua, una semplice lapide parecchio antica con scritto sopra Shinjutsu Naminaka. Su quella tomba non appariva alcun nome "reale", ma a ben pensarci Shinjitsu era un nome che poteva essere letto come Verità, scritto con Kanji diversi. Fu proprio mentre pensava al differente metodo di scrittura che le parole Shinjitsu Akuma apparvero ai suoi occhi, rossa e assai più luminosa degli altri nomi! E una frazione di secondo dopo percepì chiaramente una presenza alle sue spalle: qualcuno che si era appoggiato su una delle tombe e che non aveva assolutamente sentito avvicinarsi. Alle sue spalle stava un giovane con occhi rossi quanto i suoi, un viso delicato e sottoli occhiali, mentre gli abiti parevano l'alta uniforme di un'epoca remota. Al suo fianco pendeva una balestra assolutamente identica a quella di Mugen, e non pareva affatto che l'uomo avesse cattive intenzioni, anzi sorrise, portando un dito davanti alle labbra come a suggerire il silenzio, o quantomeno di parlare piano


    La sua voce era identica a quella di Mugen, meno la lieve distorsione dovuta alla maschera. Io sono Shinjutsu (Verità), ma probabilmente hai conosciuto il mio alter ego, Mugen (Fantasia, a seconda dei Kanji può avere diversi significati). Siamo la stessa entità, ma abbiamo diverse...declinazioni, per così dire. Annunciò mentre faceva un piccolo inchino formale. Quando indosso la maschera sono Mugen, e posso allontanarmi da questo luogo se necessario a questa Residenza. Senza maschera, sono confinato qui ma il mio potere è nettamente superiore. Sono il Guardiano di questo luogo, un luogo fondamentale per gli Akuma, anche se molti lo hanno dimenticato. Poi increspò le labbra, come se avesse detto qualcosa di impreciso, tanto che subito si corresse. Anche se non è esatto dire che io mi sia allontanato, Mugen è ciò che io sono quando mi manifesto attraverso gli occhi di un Akuma lontano da qui. In sostanza, il Mugen che ti ha accompagnato era una tua creazione demoniaca, che ha influenzato la tua mente e quella di tutti quelli che avevi intorno al punto da considerarlo reale, incluse informazioni precedenti o ricordi. Una fantasia collettiva nata da te, perché c'era bisogno che ci fosse. Perché la Residenza degli Akuma aveva bisogno che ci fosse. Mosse il capo guardando verso la villa. Mmmh...è stato distrutto, ora le sue esperienze sono anche mie. E tornò a guardare Etsuko con una luce di maggior confidenza nello sguardo, sorridendo un pò di più. Ci rivediamo, Etsuko-kun. Ottima fuga. In quel momento Etsuko avrebbe percepito una marcata debolezza, come se realizzasse solo ora che gran parte del suo chakra era stato consumato...e di fatto aveva mantenuto l'illusione di Mugen per tutto quel tempo, restando a conti fatti con appena metà della sua riserva di chakra massimo. Spiacevole incidente ma necessario. Se io sono sveglio, e se sono venuto da te, è perché qualcuno esterno al clan sta lavorando per usare gli Imbattuti a suo vantaggio. E avremo bisogno che tu sia molto più forte di così se vuoi salvare questo luogo, il luogo più importante per i membri del nostro clan, anche se ormai in disuso da parecchio tempo.

    Ma forse prima di affrontare il tuo addestramento dovresti riunirti ai nostri compagni di viaggio e fare il punto della situazione, potrebbero avere scoperto qualcosa, no?
    Disse con aria seria, evidentemente pensando a quale fosse la mossa successiva. Quel mostro là dentro non può sconfiggermi, non se sono Shinjitsu...ma allo stesso tempo non sono abbastanza forte per batterlo, dopotutto resto una Creazione Demoniaca, anche se di qualità immensamente superiore. Poi gli fece cenno di calmarsi. Oh, non dipendo dal tuo chakra adesso, stai pure tranquillo. Di fatto non so cosa stia capitando, cosa sia quella cosa o cosa intendesse con "Portatore", ma so chi è Kokai e so cosa sono gli Imbattuti. Ho preso coscienza e manifestato Mugen proprio perché gli Imbattuti sono stati ridestati, e questo è un pericolo per tutti, ma non so chi sia stato o perchè. Avrebbe spiegato, saltando sulla testa della statua di una delle tombe per potersi guardare intorno con maggiore facilità. Uhm....suppongo convenga spiegarti le cose con calma...in ogni caso non tornerei al punto di rendez-vous prima dell'alba, qualche Imbattuto potrebbe essere nella foresta intorno alla Residenza, non ho modo di saperlo. Fece un lungo respiro, come a voler riordinare le idee.

    Il mio ruolo qui è di tenere sotto controllo gli Imbattuti, e di assicurarmi che la Residenza rimanga integra, specie gli archivi segreti del clan che contengono le istruzioni per raffinare e potenziare la nostra arte. Per questo motivo io sono anche colui che si occupa dell'addestramento degli Akuma che intendono raggiungere i livelli più alti del Doujutsu. Ci sono sicuramente persone che hanno ottenuto potere anche da autodidatti, tanto che pochi ormai vengono qui e questo posto è quasi stato dimenticato, ma i metodi antichi sono anche quelli che, sebbene rischiosi, danno il maggior risultato. Disse, estraendo dalla divisa un ventaglio e cominciando a farsi aria, più per scena che per effettiva necessità. Cosa sai della nostra tecnica, Etsuko-kun? Da dove nasce il potere? E quale è il rischio, quando questo potere cresce? Vorrei capire fino a che punto sei arrivato prima di proseguire, anche includendo tue personali riflessioni. Chiese, con occhi da preda che volevano quasi inglobare il Kiriano. Perché generare un Imbattuto e dominarlo è l'unico modo che è stato tramandato per rilasciare il vero potere degli Akuma, e voglio capire quanto ci sei vicino. E ora temo siano loro a vagare la notte per la città risucchiando energie alla gente, Kokai è uno di loro. E capisci bene che tutto questo rappresenza un segreto del nostro Clan. Anche quando saprai cosa sono gli Imbattuti, devi evitare di dirlo ad altri, se non strettamente necessario.

    [Al Porto con un Pagliaccio di Prima Classe]
    La Corte di Kusa è un mercato itinerante, illegale, anche se sarebbe più corretto definirlo "non soggetto ad alcuna legge". Ci puoi trovare di tutto, ma l'unico modo per accedervi è tramite invito. Se ci si va almeno una volta, poi in qualche modo si riesce sempre a scoprire dove e quando si terrà il mercato la volta successiva. Spiegai io a Shin quando chiese di approfondire, mentre ancora tenevo d'occhio la situazione. Ohohoh! Un riassunto degno di un Pagliaccio di Prima Classe. Ammetto che può sembrare strano, ma la Corte di Kusa è il mio piccolo capolavoro, un gioiellino nato dall'impegno mio e di alcuni amici di gioventù...anche se ormai sono rimasto solo io. Mi piace anche la definizione, dopotutto posso definirmi una persona molto disponibile...potrei quasi dire che io sono la Liberalità stessa. Io chiaramente non colsi il messaggio in codice ma mi accigliai mentre Shin sedeva al tavolo cominciando a mangiare: voler evitare lo scontro mentre fuori c'era una situazione sconosciuta e potenzialmente pericolosa era una cosa...accettare cibo da un pagliaccio, pur legato alla Corte di Kusa, era tutt'altro. Anche per questo, considerando la rapida distruzione delle prove, non ebbi modo di vedere tracce del lupo che era stato disegnato. Quando poi finì anche le chiacchiere tra me e Waru erano ormai esaurite, e Shin si schierò dalla sua parte, di fatto abbandonando Etsuko alla fortuna. Mi chiesi per qualche secondo se valesse la pena mostrarmi indignato per quella scelta, se rammaricato perché non avevo scelta, o sollevato perché si trattava della scelta più logica. Quale reazione avrebbe fatto più effetto sul mio rapporto di rivalità con Shin, volto a renderlo un'inconsapevole pedina? Scelsi il silenzio, voltandomi verso la porta e sospirando. Avrei lasciato che fosse lui a trarre le sue conclusioni. Ho mangiato e ho delle razioni di cibo con me. Mi voltai guardando Shin con un sorriso canzonatorio. Inoltre posso vedere se stramazzerai avvelenato stanotte, Shin, prima di decidere. E' per cose come queste che ti ho portato con me, non credi? In realtà io avevo detto che non si poteva parlare della Corte usandola a proprio vantaggio, al di fuori di essa, ma nulla impediva a quell'uomo di mentire su questioni secondarie: solo la sua identità era confermata dalle sue parole.

    Il pagliaccio fu ben lieto di rispondere, a modo suo, alle domande successive di Shin. C'è una specie di coprifuoco organizzato dalle autorità, la gente non esce. E se qualcuno esce viene usata come spuntino, se ho ben capito. Non credo che prosciughino la gente, si limitano a prendere un po' di energia e magari mandarli a casa indeboliti. Se sono mostri famelici, certamente sanno come gestire le riserve di cibo. Nessuna ferita, a quanto ho potuto vedere, né ricordi dell'accaduto né persone morte o scomparse, almeno per ora. Sempre che qualcuno non sia scomparso e tutti lo abbiano dimenticato, chiaramente. In una bella storia degna di un Pagliaccio di Prima Classe questo potrebbe succedere. Spiegò, sempre leggero nei toni e nell'espressione, anche se il suo corpo tradiva certamente una discreta sofferenza. Non per questo mi proposi di guarirlo, perché mai avrei dovuto rinunciare a un vantaggio in caso di scontri? Onestamente non so cosa sia successo al mio amico. Ci eravamo separati per esplorare e bam...me lo trovo davanti praticamente imbizzarrito. E sono sicuro che nella Villa non ci fossero quelle Cose...o almeno io non le ho incontrate, o non potrei nemmeno parlarne in termini di "assenza", suppongo.

    La notte proseguiva e dubitavo che avrei avuto interesse a dormire, viste le circostanze, ma ero addestrato anche per questo. Creerò un clone di legno per aiutarci nei turni di guardia. Non è efficiente come una Kage Bunshin ma sa come incassare i colpi. Spiegai, componendo i pochi sigilli necessari alla creazione. Il Clone avrebbe mantenuto l'attenzione sulla porta e sulla finestra mentre continuavamo a conversare. Sedetti proprio quando Shin tirò in ballo il Samurai incontrato poco prima. Mitsuhide Akechi. Si è presentato così. Beh, un Pagliaccio di Prima Classe deve prestare attenzione a ogni minimo dettaglio se vuole che uno spettacolo sia ben riuscito, ed è evidente che quell'uomo salta agli occhi. Lo ho notato stamattina quando è partito con la barca e poco fa quando è tornato, ve lo confermo. Ieri però non lo ho visto, forse aveva da fare altrove, in ogni caso non è un mio alleato né lo conosco...anche se... Mi accigliai: cosa sapeva quel buffo individuo? In realtà è un nome che ho sentito in giro. Non so se sia la stessa persona, ma so di uno con quello stesso nome che era un Samurai del Paese del Ferro ma seguì il suo maestro di spada che aveva preso una brutta strada. Poi il Flagello Immortale uccise il suo maestro mentre lui si trovava fuori città...e da allora vaga in cerca di vendetta. Concluse, anche se come lui stesso aveva detto, non avevamo prove che fosse la stessa persona. Il Pagliaccio disse anche che lui era in quella casa da due giorni, ma aveva cambiato diversi nascondigli in attesa di rinforzi, curandosi come meglio poteva, ma era nella zona da più di una settimana, sebbene mai così vicino al porto, quindi non sapeva da quanto tempo il Samurai stesse seguendo i suoi traffici. E che mi dici del ragazzo con un giubbotto che è stato visto assieme a te? Chiesi, immaginando di coglierlo impreparato ma ottenni solo un sorriso accogliente. Ma certamente, lui è rimasto ferito esattamente come me ma è un po' meno abile nella lotta e lo ho nascosto in un posto sicuro in attesa di rinforzi. Non in questa capanna, comunque, ma vicino Avrei dovuto imparare qualcosa da quel ridicolo pagliaccio, visto come affrontava anche le domande scomode con assoluta naturalezza... Non vedo perchè i movimenti del mio amico dovrebbero limitarsi alla notte. Sfortunatamente è uno abbastanza distruttivo di base, e in questo stato è anche peggio del solito. Non sapeva nulla sul lago o sulla presenza di edifici, ma aveva usato dei binocoli per scrutarlo e non aveva notato niente di particolare.

    Notte tra Parenti Serpenti
    Esatto, stronzetto. A differenza tua io ho le spalle coperte. Sogghignò mentre masticava il mozzicone. E mi conviene che mi credano uno che non sa fare niente, così posso fare i miei porci comodi. E aprire il culo a sorpresa a chi pensa che io sia incapace. Tu invece non credo potresti essere così incapace nemmeno facendolo apposta, devi averlo nel sangue. Trovata poi la quiete della notte si misero a parlare della loro tecnica e di quanto Kato non la trovasse soddisfacente. Solo perchè tu sei idiota non vuol dire che sia inutile. Se uno è più agile di te devi trovare il modo di fermarlo. Se uno si nasconde devi trovare il modo di individuarlo. Se non sai incassare nonostante la nostra arte allora sei solo un fesso. So che usi i jutsu sonori otesi, è abbastanza risaputo nel clan. Simpatici, ma limitati. Dovresti pensare anche ad altro, ma non vedo perchè dovrei essere io a spiegartelo, stronzetto.

    Fumò ancora un pò, mentre Kato parlava, quasi fossero nel mezzo di una confessione religiosa, dietro alla quale però stava solo un totale disprezzo reciproco. Non hai capito nulla della vita, non so che cosa abbiano pensato quando ti hanno consegnato il Sigillo Maledetto. Sputò nel lavandino della cucina. Ti svelo un segreto, piscialetto. Nè Febh Yakushi nè il nostro illustre Kokage sono esperti di taijutsu. Non è proprio il loro campo. Ma hanno imparato come si fa ad aggirare il problema. Essere Jonin significa essere ninja completi. Per questo sei un Chunin, ma non verrà nessuno a spiegarti come fare per filo e per segno: quando capirai da solo come superare i tuoi limiti allora sarai Jonin. Fino ad allora resti utile come la merda di ratto. Accese un nuovo sigaro prima di continuare. E della fama degli Yotsuki non ti deve interessare, tu sei fuori dal gruppo, no? Sappiamo il fatto nostro, e abbiamo i nostri progetti. Tu non sei previsto, tranquillo, puoi continuare a ridere, finchè potrai. Non si era fatto cogliere dalla provocazione, lanciando le proprie in risposta.

    Venne l'alba, e con essa la fine del coprifuoco senza che ci fossero modifiche nel Maestro nè notizie da parte di Shitto. Se anche Kato avesse provato a rievocarlo non avrebbe ottenuto nulla, come se il piccoletto fosse finito fuori combattimento da qualche parte. Ovviamente Zoruto non aveva risposte per quelle domande retoriche, avendo la stessa quantità di informazioni dell'altro Otese, ma se non altro erano liberi di muoversi senza difficoltà. La campana non mi piaceva affatto. Non ho visto costruzioni e ho chiesto ai servitori se ci fossero isole nel lago e mi hanno detto di no. Anche loro sentono la campana ma non sembrano per nulla turbati dal fatto che il suono venga da là. Se vuoi cercare quel polletto che hai buttato al macello accomodati. Ma che sia breve, dobbiamo vedere se gli altri inutili hanno scoperto qualcosa o sono rimasti vittima della notte.

    Nessuna traccia di Shitto lungo le strade che iniziavano a riempirsi dei più mattinieri fra i cittadini, diretti tra le varie attività perlopiù verso il lago, essendo quasi tutti pescatori anche se un pò tardi nell'uscita visto il coprifuoco. Non trovarono piume o segni di lotta, nè una volta raggiunto il molo scorsero costruzioni o isole. Il Maestro prese il volo mentre i due otesi tornavano al punto d'incontro sperando di trovare gli altri.

    Rendez-Vous Poco dopo l'Alba
    Io e Shin eravamo arrivati da poco, senza trovare nessuno, ma dopo una breve attesa scorgemmo i due ninja di Oto in arrivo. Etsuko e Mugen non erano ancora tornati, e considerate le notizie ottenute dal Pagliaccio (che aveva detto che sarebbe rimasto nella casa per recuperare, dicendo che potevamo parlare con lui in ogni momento facendoci un occhiolino bizzarro) questo significava che poteva essere stato ucciso o incapacitato. Avrei parlato per primo, dopo aver verificato l'identità dei nuovi arrivati, parlando del pericolo che si nascondeva nella Villa e del fatto che forse i nostri due compagni erano caduti in trappola. La mia proposta era recarci là appena possibile, ma poco dopo anche Etsuko ci avrebbe raggiunti, pur senza Mugen...cosa avrebbero raccontato? E Shin avrebbe inteso che, essendo il Pagliaccio la Liberalità di Hayate, potevano comunicare con qualunque effigie raffigurante un lupo? E come avrebbe trasmesso la notizia a Kato?

    Poco dopo sarebbe giunto il Maestro in volo: al centro del lago, proprio sul fondo, c'era una sorta di tempio sommerso, o comunque un edificio religioso con una specie di campanile...troppo in profondità per arrivarci a nuoto con le sue sole forze ma aveva scattato un'immagine. Sgranata e confusa...ma a una delle finestre si intravedeva una sagoma umanoide di qualche tipo. Impossibile capire di più senza attrezzatura da sommozzatori o tecniche apposite.

    Dovevamo tirare le somme, scegliere una nuova linea d'azione e forse mescolare i gruppi...o no? E dove era Mugen? Che scusa avrebbe inventato Etsuko?
  13. .

    Il Lago degli Imbattuti


    V

    I Mercanti in Città
    Ma che bravo. E per capirlo hai dovuto inimicartelo? Non che me ne possa importare qualcosa di questo scarto umano, possiamo farlo sparire e sostituirlo quando vogliamo. Ma detesto quando si attira l'attenzione, stronzetto. Commentò Zoruto alle conclusioni di Kato sulle condizioni del capovillaggio, mentre l'opera di demolizione della sua dimora veniva accantonata per qualche tempo e il misterioso suono della campana risuonava nel loro petto, latore di minacce indefinite. Certamente non perderò tempo a stare qui all'aperto con te, Stronzetto. Allora, pennuto, hai qualcosa per metterci al sicuro? Disse rivolto al Maestro, che tuttavia non era in grado di rispondere alla domanda, rendendo di fatto una transitoria posizione aerea inutilizzabile. Utile come quella pezza da culo di tuo padre, stronzetto. Ti concedo un'ultima occasione, poi farò di testa mia. Disse, sprezzante, mentre Kato si scagliava contro la casa del capovillaggio, sfondando la porta spaccando la serratura senza troppi complimenti e fiondandosi all'interno.

    All'interno due servitori armati di attizzatoio fronteggiarono Kato, tremanti ed evidentemente non pronti allo scontro, mentre anche Zoruto entrava e Shitto stava fuori, pur in preda al panico, come se il suo istinto suggerisse di recarsi all'interno dell'edificio a ogni costo. COME OSATE? il capovillaggio era sceso di sotto con vicina la moglie e un ragazzino di forse dodici o tredici anni, sicuramente la sua famiglia, mentre Zoruto si faceva avanti afferrando entrambe le armi dei due servitori quando cercarono di colpirlo. Un brevissimo lampo elettrico a contatto e tutti e due caddero privi di sensi, mentre Kato si occupava del suo bersaglio. Il sonno delle piume mise tutti a tacere, così da consentire allo Yotsuki di far applicare il Fuuinjutsu sotto lo sguardo disgustato di Zoruto. Gli sfondi la porta e addormenti tutti intorno dopo avergli demolito casa...sei veramente scarso, sai? Ben presto il senso delle sue parole sarebbe stato evidente.

    Al risveglio dopo lo schiaffo il Capovillaggio si guardò intorno spaventato, fissando prima la moglie priva di sensi, quindi i servitori e infine Kato, tremante. Kato...perchè mi hai fatto questo? Perchè attaccare? Non capisco che motivo tu abbia... Quel jutsu non cancella ricordi ed emozioni, aggiunge, non toglie, stronzetto. Qualunque fiducia tu abbia imposto come ossessione, viene meno davanti alla realtà dei fatti quando sono così ovvi. C'è discordanza e non otterrai altro che una persona confusa. Devi pensare tu, prima di infilare pensieri negli altri. Borbottò Zoruto, fregandosene del fatto che il capovillaggio potesse sentirlo, dopotutto era confuso esattamente come aveva descritto e quindi inutile. Poteva anche fidarsi ossessivamente di Kato, ma questo non cancellava la sua apprensione per la moglie e il figlio o la paura legata ai danni della casa. Il Simbolo di Pensiero non era onnipotente, era un dettaglio aggiuntivo che richiedeva una sapiente preparazione e soprattutto un uso moderato e marginale, una spintarella, pena una gran confusione. Io mi fido di te, Kato, ma ho avuto paura! Perchè hai distrutto tutto? Perchè hai attaccato? Bastava chiedermi, no? SAI che mi fido di te, no? E anche tu ti fidi di me no? Oppure,...non ha senso...non mi servono quei soldi, voglio solo capire...voglio...voglio che tu te ne vada! Come volevasi dimostrare. Sei un cretino.

    Puoi...si, c'è il coprifuoco è vero. Confuso, l'uomo era vicino alla moglie e al figlio cercando di proteggerli da quei due individui che erano entrati in casa sfondando la porta dopo le minacce e tutto il resto. Anche un'ossessiva fiducia cade di fronte al chiaro ed evidente ricordo di un'aggressione, inoltre non avendo mai conosciuto Kato prima di pochi giorni prima non aveva appigli nella memoria per supportare quella fiducia, che sarebbe crollata dopo poco. Potete restare ma...basta violenza...vi prego. Confuso, con gli occhi che andavano dalla porta ai due invasori, farfugliò qualcosa di poco comprensibile sul coprifuoco e sul bene comune, senza specificare nulla nè spiegare niente di rilevante. Si riuscì a intendere che il coprifuoco c'era "da sempre" e non capiva perchè quella violenza e quelle domande, mentre solo uno sguardo vacuo fu la risposta alle domande sul lago e sulla campana.

    Durante la notte, mentre il capovillaggio svegliava gli altri e diceva che i due ninja sarebbero rimasti come ospiti e che non ci sarebbero state violenze, mentre la moglie e il figlio terrorizzati tornavano nelle loro stanze i servitori guardavano i due otesi con livore e ostilità, ma portando quanto richiesto se necessario. Rimasti soli e in disparte, i due ninja stavano nella cucina con Zoruto che fumava nervosamente vicino a una finestra, con le braccia conserte, mentre i suoi occhi trasmettevano solo disprezzo verso il consanguineo. Sbuffò al menzionare il fatto che non correva buon sangue, quasi a sottolineare l'umorismo di quell'eufemismo, ma ascoltò il discorso di Kato fino alla fine. Sono un ninja completo, stronzetto. Ma i Taijutsu sono la mia punta di diamante. E non so di cosa parli, la nostra tecnica è perfetta...se non riesci a colpire è perchè sei tu a essere uno Yotsuki scarso. Gli avrebbe sbuffato del fumo in faccia, provocatore. Io aspetto che mi attacchino e li colpisco in controtempo, per essere veloci basta impastare chakra quando serve...o assicurarsi che il nemico non possa schivare facilmente. Se pensi che correre e dare pugni basti a vincere allora sei solo un patetico grumo di ignoranza.

    Fuori dalla finestra si udirono, nel corso della notte, rumori sinistri come se qualcosa di inumano, grande ma al contempo molto leggero, si spostasse per le strade con cigolii, sibili e altri rumori privi di senso. Guardando fuori dalla finestra non avrebbero notato nulla certamente si trattava di presenze di qualche genere. Nessuna notizia da Shitto...se era andato in esplorazione certamente non era tornato, nè se evocato sarebbe apparso, come se fosse stato messo fuori combattimento e non fosse quindi richiamabile per 24 ore. Il Maestro, anche se sottoposto al Rilascio, non avrebbe fornito informazioni aggiuntive.

    Sponde del Lago
    Inarcai un sopracciglio alla risposta verbale di Shin, messosi immediatamente sulla difensiva come se lo avessi colto sul vivo. Stava realmente covando una forma di pazzia? Mi limitai a un sorrisetto beffardo senza approfondire, annuendo quando poi lui rimarcò i suoi sospetti sul misterioso Samurai. Daccordo, andiamo verso la barca. Dissi, anche se non mancai di appuntarmi mentalmente di prestare maggiore attenzione al mio sgradito compagno di squadra.

    L'indagine della barca non portò a grandi rivelazioni: niente scomparti segreti, nemmeno quando la saggiai col Mokuton e nemmeno quando col legno emerso dalle mani andai a tastare la parte immersa della barca, là ancorata al molo. Niente. Forse ha immerso le reti ma non è riuscito a pescare niente... In quel momento notai la sagoma, rivelandone la presenza al mio compagno che prese rapidamente una decisione: indagare immediatamente, stimolato anche dai sinistri rintocchi di campana che giungevano dal Lago. Bene allora. Andiamogli incontro. Se è in una capanna di legno abbiamo un vantaggio netto, grazie a me. Dissi con espressione volutamente strafottente, come a stimolare la rivalità con il Kinryu mentre entrambi raggiungevamo rapidamente l'edificio e, mentre io restavo indietro pronto a reagire, l'altro bussava forte sulla porta. Nessuna risposta ma decidemmo di non perdere tempo e incalzare, mentre annuivo alla domanda di Shin sul Mokuton per riparare i danni.

    All'ennesima ultimatum a vuoto Shin si decise a sfondare la porta ed entrare, mentre io lo seguivo rapidamente pronto ad attaccare con la spada e il Mokuton...solo che ci trovammo davanti a uno spettacolo quantomeno insolito: davanti ai fornelli accesi un tizio palesemente vestito da pagliaccio stava cucinando delle frittelle a fuoco vivo, facendole saltare sulla padella mentre fischiettava. Ci volle qualche istante di perplessità da parte nostra prima che si girasse (mentre io subito mi accertavo che non ci fossero nemici o pericoli in agguato). Oh! Cielo stavo cucinando e non vi ho proprio sentito bussare! Vi prego di perdonarmi, ma quando un pagliaccio di prima classe si dedica alla cucina a volte possono sfuggirgli le questioni esterne. Sono mortificato! Io sono Waru, voi invece?

    Forse la scena aveva del surreale almeno quanto il dialogo, ma non sfuggirono alcuni elementi importanti alla mia attenzione. Quest'uomo è ferito. Dissi, abbassando leggermente la guardia. Sta fingendo benessere, ma è evidente a un occhio clinico che sta a malapena in piedi. La gamba destra è piegata in modo sbagliato, come se fosse fratturata, e anche il braccio sinistro, quello senza padella, lo muove appena. Quello spalancò gli occhi battendo diverse volte le palpebre. HOHOHOHO! Che vergogna, che vergogna mostrarmi in questo stato, qualunque pagliaccio di prima classe non deve mai dare segno di fatica...oh, che dispiacere, che dispiacere! Si avvicinò al tavolo poco distante dove erano stati preparati tre piatti, servendo le tre frittelle che stava facendo saltare. Volete favorire? Tre piatti...quindi o hai due amici o questa messinscena patetica è anche recitata male, visto che avevi già preparato le stoviglie per noi. Ma quello rispose prontamente. Un pagliaccio di prima classe è sempre pronto a ogni evenienza, naturalmente. Posò la padella, spruzzando dello sciroppo sui dolciumi e prese due piatti, avvicinandosi e ovviamente mettendomi ancor più sull'attenti.

    Quello che io non potevo vedere, da quell'angolazione, era che sulla frittella che veniva porta verso Shin era stato disegnato palesemente un lupo con lo sciroppo, solo lui avrebbe visto quell'immagine e lo sguardo d'intesa nascosto sotto il trucco del pagliaccio. Non serve essere troppo rigidi, suvvia. E' evidente che trovare un pagliaccio di prima classe in questo luogo sia strano, ma ho i miei motivi per stare qui, e anche per essere stato ferito. Io sono Waru, della Corte di Kusa. E un mio amico da queste parti è nei guai. A quelle parole mi rilassai appena...la vita ad Ame era una vita di informazioni e anche se non ero ufficialmente parte delle organizzazioni locali avevo creato un mio piccolo giro sotto le spoglie del Bokushin. La Corte...tu sei il Pagliaccio che guida le persone interessanti che si presentano alla Corte, vero? Io la Corte la ho creata, naturalmente mi occupo degli ospiti più importanti, un pagliaccio di prima classe sa sempre come trattare i suoi ospiti. Una cosa era certa: nessuno poteva mentire o usare la Corte per i propri fini, questo lo sapevo per certo pur non essendoci mai andato, e nel dirlo abbassai la guardia. Shin mi intimò di riparare la porta, e ovviamente lo feci senza nemmeno voltarmi, per evitare di dare le spalle a quell'individuo sospetto ma ora decisamente più abbordabile. Nominare la Corte e poi colpire a tradimento equivale a una condanna a morte. Questo almeno lo so. Penso che potremmo quantomeno ascoltarlo...che ne dici Shin? Io sono Yato, del Clan Senju.

    Shin e Yato. Ah, che bello fare amicizia. Non per questo mangerò la frittella. Dissi piattamente, e lui fece spallucce tornando a posarla sul tavolo. Mi chiedete cosa succeda in questo villaggio? Bella domanda. Proprio una bella domanda. Vedete...la notte, dopo il coprifuoco, nelle strade si aggirano delle "Cose" che risucchiano le energie a chiunque le incontri...e chiunque le incontri poi non è in grado di raccontare nulla di quello che ha visto o incontrato, dopo un solo sguardo. Io stesso ne ho incontrata una di sfuggita e indossando delle pesanti lenti scure, e non sono in grado di dirvi nulla di più di questo. Rilascio, Fuuinjutsu, altri Genjutsu, non è servito nulla. So che escono dal lago, però, e non saprei dar loro un nome o una natura precisa, mi spiace. Un vero dramma per un pagliaccio di prima classe non saper raccontare adeguatamente una storia. Un dramma! Disse, esagerando un'espressione di cordoglio. Ma quindi quelle ferite le hanno provocate queste Cose del Lago?

    Queste? Oh, no, no, è stato l'amico di cui vi dicevo. Disse, accomodandosi a sedere e irrigidendo il torace in un modo che, ai miei occhi da medico, tradiva la presenza di diverse fratture costali. Vedete, lui è una persona molto Coraggiosa, per così dire, ma è stato un pò eccessivo nell'esplorare la Villa poco distante e ha un pò perso la testa. Non sono riuscito a farlo ragionare e mi ha conciato maluccio, ma almeno sono riuscito a chiudere porte e finestre per impedirgli di uscire. Sono bravo a sigillare le uscite e lui al momento è un pelo troppo bestiale per capire come aprirle. Alla...villa? Gettai uno sguardo d'intesa a Shin: Etsuko era là. Forse dovremmo andare a vedere questa villa anche noi. Un dito del pagliaccio ci bloccò, facendo un cenno negativo. Tut-tut, non è il caso. Avete dimenticato che uscire di notte è deleterio? Un pagliaccio di prima classe sa sempre come mantenere i punti fondamentali al centro dell'attenzione. Potremmo evitare quelle Cose, se stiamo attenti. Proposi, ma forse Shin poteva non essere daccordo.

    Rischiare la sortita o passare la notte con quel bislacco pagliaccio? E se fossimo rimasti là...che cosa avremmo potuto chiedere di più?
    Chiaramente in caso di pernottamento là avremmo poi raggiunto Kato e Zoruto al punto di incontro per decidere cosa fare e magari cambiare i gruppi...in caso contrario loro sarebbero stati da soli e avrebbero dovuto decidere dove andare, assumendo, con notevole irritazione dello Yotsuki più anziano, che "quegli altri idioti" avessero fatto una brutta fine.

    La Villa dei Naminaka
    La nebbia riempì rapidamente l'ambiente, presto supportata dalla sovrapposizione illusoria nella quale Mugen, impressionato, mise del suo generando alcuni elementi ambientali tra cui alcune grosse rocce dietro cui nascondersi, rapidamente moltiplicate da una qualche Tecnica Ben detto, Etsuko-kun. Le parole che mi aspetto da un Akuma degno del suo nome. Avrebbe detto, supportando pienamente la decisione di provare a difendere la villa. Certo, anche nascosti dalle arti illusorie, la presenza di quella specie di mostruoso gorilla era sufficiente a far tremare anche i fabbricanti di incubi, ma non per questo si abbandonarono al terrore, proseguendo con la loro strategia.

    Un grido belluino e un brusco movimento delle braccia del mostro disperse un pò la nebbia ma non doveva essersi concentrato più di tanto per farlo, e quando stava per colpire nuovamente, certo più forte e con l'intento di spazzare via quell'ostacolo, ecco che la sinistra bimba figlia dell'immaginazione del Kiriano emerse all'interno del suo compromesso campo visivo. La creatura rimase interdetta qualche istante prima di urlarle contro con una furia indicibile, ma il vantaggio delle illusioni sta nella loro natura incorporea, quindi la fanciulla non si mosse affatto, proferendo la sua domanda che andava a inficiare con le sinapsi avversarie. Ebbe in risposta un lento e sordo grugnito che tanto somigliava al borbottare di un vulcano pronto a esplodere. Poi delle parole gutturali, quasi forzate da una gola che non era predisposta a pronunciarle. IO CERCO DI USCIRE...IO SERVO l'IMBATTUTO. IO ODIO l'IMBATTUTO. MA MI HA BATTUTO. LUI SAPEVA. SAPEVA! E ORA SONO SUO. IO NON SONO MAI STATO DI NESSUNO, MA ORA SONO SUO. SUO! E quindi spalancò le fauci inarcando la schiena e inondando l'aria con una risata sinistra, che dava tanto la sensazione di qualcosa di gelido che grattava sulle ossa.

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    USCIRO' DA QUI, BAMBINA. E UCCIDERO' TUTTO E TUTTI, E KOKAI NON MI AVRA' PIU' SE UCCIDERO' IL PORTATORE. DA DOVE SEI ENTRATA? DA DOVE POSSO USCIRE?

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    E quindi la mazza sarebbe calata inesorabile contro la ragazzina, sollevando una tale corrente d'aria da disperdere completamente la nebbia e lasciare solo le rocce create e moltiplicate da Mugen [Azione]Forza Nera+12 tacche, Velocità Nera+4 tacche, Potenza 55, danno triplicato al fine di danneggiare jutsu o oggetti.
    Può danneggiare anche le Creazioni Demoniache
    , oltre a una seria crepa nel tatami. Quindi annusò l'aria, mentre il volto orchesco si deformava in un ghigno malevolo. Mugen si voltò verso Etsuko e la sua voce echeggiò nella mente dell'Akuma. E' forte...troppo per noi. Ascoltami bene, scappa almeno tu, io lo tratterrò. Nascondi in qualche modo la porta da cui siamo entrati e non farti notare. Pensavo di essere sufficiente ma non basto...trova la tomba della Verità, avrai bisogno di tutto il potere possibile. Anche se la normale vista Akuma non funziona nella villa, comunque puoi usarla per vedere ciò che si nasconde dietro le informazioni false, vai fuori e... TROVATI! Il gorilla incombeva esattamente oltre la roccia dietro cui era appostato Etsuko...si era spostato con una velocità folle, nemmeno avesse usato la Sostituzione. MALEDIZIONE! Mugen scagliò una freccia contro il bestione che tuttavia la schivò dimostrando una prontezza di riflessi incredibile. ORA ETSUKO! VAI! In un secondo l'uomo mascherato fu addosso al gigante colpendolo al fianco con un calcio...e con estrema sorpresa del bestione la spinta fu tale da sollevarlo, incrinargli una costola e scaraventarlo a diversi metri di distanza con un suono che pareva una piccola esplosione ovattata! Una scena ai limiti dell'inverosimile se si consideravano le forze in gioco. VAI! Non penso di poterlo rifare! Mugen atterrò palesemente stremato, più pallido, per quanto strano sembrasse visto che era coperto, ma era quasi più trasparente, sempre che non fosse una impressione. Etsuko poteva obbedire o disobbedire, stava a lui muoversi...e farlo senza che il gigante capisse da dove era arrivato. O poteva anche andare altrove...stava tutto a lui.

    CITAZIONE
    Round di combattimento, vediamo se riesci a fuggire, dove fuggi e come copri le tracce. Sempre che tu non voglia lottare.

  14. .

    Il Lago degli Imbattuti


    IV

    I Mercanti in Città
    Avrai anche un Sigillo Maledetto, ma sei solo un galoppino del Kage. Non sai nulla del clan e di cosa possono fare davvero gli Yotsuki, stronzetto. Replicò Zoruto, ostile, masticando il suo sigaro. E se non impari a chinare il capo non lo saprai mai...nè come arti ninja, nè come influenza sul mondo. In ogni caso la loro investigazione era grosso modo finita, almeno per quanto riguardava l'approccio "soft" che avevano mantenuto fino a quel momento. Rispose ovviamente alla provocazione, provocando a sua volta. L'unica cosa che mi spaventa è sprecare altro tempo con uno scarto come te. Mio fratello vuole darti una possibilità di mettere la testa a posto, sicuramente per via del tuo ruolo, ma io non vedo altro che un fallito figlio di falliti. E a sottolineare questo il Maestro scosse il capo: non poteva assumere l'aspetto delle due persone (erano persone?) nominate, causando una smorfia di scherno nell'altro Yotsuki. Inoltre, assumere il loro aspetto non avrebbe significato. Aggiunse il corvo, ma senza poter spiegare il motivo. Ma quando venne il momento della seconda proposta sarebbe stato Zoruto a opporsi. No, ora basta. Non intendo sprecare altro chakra nelle tue idee di merda. Non sai come funzionano i Genjutsu? Non importa quanto forte, se un rilascio ha effetto anche solo parziale, il genjutsu poi si esaurisce da solo. Tolse il sigaro dalla bocca, facendo deliberatamente cadere la cenere calda su Shitto in evidente spregio. Se non cambia nulla allora ci sono due possibilità. O il Genjutsu è talmente potente da durare ore e ore...o queste due piccole merde pennute non sono il bersaglio del genjutsu, anche se ne subiscono gli effetti per un motivo che non mi è chiaro. Come un'eco o qualcosa del genere. La tua idea del cazzo è solo un modo per sprecare chakra.

    Tagliata quella via investigativa, al duo Yotsuki non restava che intraprendere un sentiero più attivo e meno contemplativo. Per non dire vandalico. Zoruto guardava il nipote come fosse feccia appena uscita dai vicoli di Oto e non pensò nemmeno di aiutarlo ad aggredire la casa del capovillaggio. Appena finito di scrivere la prima frase ecco che lo Yotsuki aveva attirato l'attenzione del proprietario. VANDALI! Che state facendo? C'è un coprifuoco, andatevene a casa! Avrebbe detto affacciandosi agitato da una delle finestre del terzo piano. Ma alla risposta dell'otese si imporporò! MA VOI SIETE PAZZI! Vi denuncerò a Konoha, noi siamo sotto la loro protezione! E anche Oto ci tiene al nostro villaggio...siete peggio che Nukenin! Avviserò subito chi di dovere e...buttarmi giù la casa? Roba da matti! Smettetela! SMETTETELA! Ma che ne so io di chi sono queste due persone? Il coprifuoco è imposto dal capovillaggio per il bene collettivo! Ancora quella frase, la stessa identica pronunciata dal loro contatto e dai due corvi...che anche l'uomo fosse vittima di quello strano effetto? Non la passerete liscia! Io... In quel momento una campana distante suonò, fredda nel tono e agghiacciante negli effetti, almeno sul capovillaggio che sgranò gli occhi e, ignorando Kato e le sue demolizioni, chiuse la finestra e si rintanò all'interno, noncurante di ciò che accadeva. Ma da dove arriva questa campana? Non ho visto torri nè campane in questa fogna... Zoruto si accigliò. Sembra quasi che arrivi dal lago...

    Avevano lasciato passare troppo tempo. La sera avanzava e il coprifuoco era ormai incombente. [Nota]Avete due round per trovare un riparo in qualche modo,o comunque prepararvi al post-coprifuoco, puoi descrivere l'ambiente circostante come preferisci, correggerò io eventuali esagerazioni ma hai una discreta libertà.

    Sponde del Lago
    Guardavo Shin con sospetto. Non mi era piaciuta la scenetta in cui parlava con quel barile, come se sentisse delle voci nella sua testa, e a giudicare dalle sue reazioni non aveva alcuna intenzione di spiegarmi cosa fosse successo. Forse i risultati della sua missione all'Abete lo avevano colpito più a fondo del previsto e questo era un problema. Non avevo bisogno di una pedina difettosa, mi serviva solo che fosse un pò confusa. Un vetro appannato invece che trasparente. Forse i fantasmi non esistono ma l'alternativa è che tu stessi parlando da solo poco fa. Risposi con tono asciutto, eliminando la recita dello spavento, che non ritenevo utile dopo quel breve assaggio. Quanto a quel tizio... Entrai nella modesta abitazione, perdendo alcuni minuti a controllare tutto intonro, con l'occhio esperto di un intenditore di trappole e meccanismi affini. Non mi pare ci siano porte segrete o botole nascoste. Magari è stato un Jutsu. O è uscito molto velocemente dalla finestra richiudendosela dietro. In questo caso ha ottime doti furtive, poco consone a un samurai, per quello che ne so. Commentai senza particolari inflessioni, analizzando la situazione: quella faccenda si stava rivelando molto più complessa del previsto e forse non potevo permettermi troppe manovre relative alla Missione senza mandare tutto a monte. Meglio sacrificare la pedina Shin, o provare a recuperarla in seguito, che impelagarmi in una faccenda marginale e complessa solo per reclutarlo.

    Che l'uomo fosse evasivo era abbastanza evidente, Shin-kun. Almeno per un poco avrei ancora tenuto il piede in due staffe. Ma hai delle prove al riguardo? In ogni caso la sua proposta era assolutamente accettabile e senza perdere troppo tempo ci dirigemmo nuovamente al molo. La piccola barca a vela non aveva segni di riconoscimento particolari e all'interno trovammo solo tre remi, l'ancora (ovviamente calata) e delle reti da pesca...ancora umide. Le ha utilizzate, ma quando è sceso dalla barca non aveva borse o sacchi nè contenitori di qualche tipo. Se ha pescato allora non ha preso pesci...o ha preso qualcosa da tenere in tasca. Borbottai, portando le mani al mento. Oppure...vedendoci ha pensato di nasconderlo in qualche modo...ma dove? Il tempo scorreva e presto sarebbe giunto il coprifuoco. Sul momento non avevo in mente dove cercare. Lungo la strada magari?

    Mentre valutavamo il da farsi, notai con lo sguardo che in una delle case più semplici una delle finestre era ancora aperta, con una sagoma che aveva una strana capigliatura, o forse un cappello o ancora due corna. Cominciava a fare troppo buio per riconoscerlo chiaramente e non ero del tutto sicuro perchè l'immagine durò appena un secondo, prima che chiudesse la finestra. La casa era sulla strada principale, forse a duecento metri da noi, con una porta e due semplici finestre...non poteva essere più grande di 30 metri quadrati. Uhm...o quello è un mutante di qualche tipo o forse abbiamo trovato il nostro pagliaccio. O per megllio dire lui aveva trovato noi...ma c'era il tempo per le indagini? L'ora del coprifuoco era alle porte e nel giro di qualche minuto anche noi avremmo udito la stessa campana percepita da Kato e dagli altri...e veniva dal centro del lago. [Nota]Noi abbiamo 6 round a differenza di Kato per prepararci, ma inclusa l'investigazione della barca e forse della casa.

    La Villa dei Naminaka
    In realtà, esclusi gli Akuma che soggiornano qui di tanto in tanto, nella Villa c'è un singolo attendente che normalmente dovrebbe occuparsi di lasciare tutto in ordine e non far impolverare. Spiegò Mugen. Ma evidentemente non ha potuto svolgere il suo dovere. Usare un Kunai per levare abbastanza argilla dalla porta avrebbe richiesto del tempo, ma in quel preciso momento non avevano grandi alternative. Non c'è abbastanza spazio per lavorare in due. Io resto di guardia. Ti sarei solo d'intralcio.Aggiunse Mugen e in effetti la sua osservazione era più che ragionevole, visto l'ambiente, anche se sicuramente passò per scansafatiche, ma quando fu il momento di spingere per forzare la porta dopo aver indebolito il blocco non si tirò indietro, aggiungendo il suo peso alla spinta dell'altro Akuma e guadagnando così l'accesso alla palestra sotterranea in cui era sicuramente avvenuto un combattimento importante.

    Intrusi...esatto. Qualcosa di molto fisico ha causato questi danni. C'era una venatura oltraggiata nel suo tono, come se vedesse profanato un tempio. In questo luogo dove solo le menti si scontrano, vedere danni reali è...mi viene imbarazzante, ma no...osceno. Ecco, è osceno. Mugen trasudava ira, pura e semplice, ma intanto Etsuko si era messo in cerca di informazioni che fossero più chiare. La vista vitale degli Akuma appariva come annebbiata...tutto aveva un misto di energia vitale confuso e fluido, quasi fastidioso da sopportare troppo a lungo. No, ovviamente i costrutti non possono causare danni reali. Non così tanti almeno. I costrutti di maggiore pregio e potenza possono in alcuni casi influenzare il mondo reale, ma solo per pochi istanti e in genere per manipolare qualcosa, non per distruggerlo. Spiegò. Ma si tratta del massimo potenziale raggiungibile, è molto raro. Nel mentre Etsuko, rinunciato al dono della vista speciale, passava alla sua seconda peculiare capacità di percezione. Era raro che il possessore di un doujutsu come il Magan o il Byakugan si concentrasse anche sulle doti da sensitivo, essendo spesso ridondanti, ma in quella precisa occasione la scelta dell'Akuma si rivelò vincente. Non erano soli nella struttura: oltre a Mugen vicino a lui, il cui chakra era molto simile a quello di Etsuko stesso, qualcosa di mostruoso si spostava lentamente al piano superiore...qualcosa che si stava avvicinando! La sua forza era immensa, forse pari o superiore ai Mizukage conosciuti dal ninja. Anzi, nel momento in cui realizzò quella presenza, l'intruso accelerò il suo passo, come se se ne fosse accorto, e il suo chakra aveva vaghe somiglianze con quello di Shin di Konoha, di cui forse condivideva alcune capacità.

    Avvicinandosi così rapidamente quell'essere iniziò a essere udibile a causa di passi rapidi e pesanti via via più prossimi! Ancora poco e sarebbe arrivato [Nota]Hai due round di preparazione prima che arrivi. Cautela. Rifatti alle dimensioni del post precedente per gli spostamenti. In poco tempo la scala a chiocciola più vicina a loro avrebbe preso a vibrare visibilmente poco prima che una sagoma umanoide grande almeno il doppio di un essere umano si precipitò nella stanza spaccando i gradini e atterrando sul tatami, crepandolo. Aveva un viso bestiale e maligno, e nella mano una strana mazza da baseball piegata...sembrava l'incarnazione stessa della violenza. Etsuko sarebbe stato ancora là per affrontarlo, o cosa avrebbe fatto?

  15. .

    Contrattacco al Re Rosso
    Parte XIII - Interpost










    Le capacità mediche di Fudoh furono sufficienti per stabilzzare ulteriormente le ferite e i danni che aveva subito il giovane Ninja catturato da Febh, tuttavia curare le ragazze catturate come aveva constatato precedentemente avrebbe richiesto un grande sforzo e spreco di energie. Forse sarebbe convenuto consegnarle al Ninja medico a loro disposizione sulla nave.

    Comunque l'interrogazione mentale da parte dell'evocazione di Tasaki non ebbe contrattempi o tentativi di resistenza, era privo di sensi e fu molto semplice carpire le informazioni che aveva richiesto. [Nota]Leo, come è stato fatto presente con la tecnica economica, a meno che non poni le domande in un lasso di tempo molto più dilatato, guadagni solo un 50% di risparmio su una sola domanda.Alla prima domanda le immagini passarono velocemente davanti alla falcidonnola, il Ninja interrogato si chiamava Itto San Raijn, l'evocazione l'avrebbe capito dalla visione del suo nome scritto su una pergamena di famiglia. Era un chunin, o quantomeno lo poteva desumere dal titolo che compariva a fianco del nome. Un Chunin di Kumo, per la precisione. Un Ninja cremisi, di conseguenza. Alla seconda domanda invece l'immagine che apparse fu semplice: Kaido, l'evocazione l'avrebbe potuto capire facilmente perché davanti a lei scorsero immagini che indicavano tale città portuale.

    Per la terza domanda invece la situazione si fece decisamente più nebulosa. La domanda così come impostata fu fin troppo generica e la risposta fu semplice, l'evocazione avrebbe osservato Itto San Raijn guardare silenzioso la mappa dell'intero continente, al suo fianco sarebbe stato presente l'uomo anziano che aveva protetto fino a quasi la morte, il vecchio si espresse con poche parole: - Itto, un giorno il mondo sarà nostro. Tutto il mondo. Per Kumo. -

    Infine per la quarta domanda, sebbene il quesito fosse stato uno solo, l'evocazione ricevette tre risposte. La prima sarebbe stata le fortificazioni fisse: ronde sempre presenti, cannoni, passaggi obbligati e mura alte e spesse rappresentavano l'ostacolo maggiore per giungere al porto interno, laddove era concentrata la flotta nemica. Un attacco frontale avrebbe significato affrontare la guardia e l'esercito stanziato. La seconda visione fu quella di una barriera perpetua di individuazione, esclusivamente focalizzata sul porto militare interno simile a quella rossa che aveva circondato i due paesi di quell'isola, ma dal colore quasi trasparente tendente al giallo. Qualcosa di sicuro la rendeva più particolare, impossibile dire cosa. Il Ninja non aveva a disposizione tale informazione. E per ultimo la falcidonnola avrebbe intravisto in volto quattro persone. Quattro individui di cui Itto San temeva la loro presenza, loro rappresentavano l'ultima e più importante linea di difesa. Ma non direttamente per la flotta, o almeno quello era ciò di cui era convinto. Forse si nascondeva qualcosa in quella città, tale da richiedere la presenza di Shinobi di livello elevato... o forse aveva semplicemente timore della loro presenza. Difficile capirlo per la falcidonnola. Una cosa era certa, non aveva mai parlato con loro e solo il suo defunto maestro aveva mantenuto contatti con i quattro. [1] [2] [3] [4]

    Queste sarebbero state le risposte che avrebbe ottenuto dal Ninja svenuto. I Ninja Accademici avrebbero potuto agire come meglio avrebbe creduto, per quelle ore nessuno avrebbe reagito contro di loro.


    Nei territori accademici, nel frattempo...


    Nel mentre i Ninja accademici stavano interrogando in quell'isola i prigionieri catturati nei quattro villaggi accademici sarebbe giunta a tutti i Consiglieri, Amministratori di Villaggio, Chunin e Jonin rimanenti e liberi da missioni una missiva della massima urgenza , trasportata da un gufo. L'animale l'avrebbe lasciata cadere sopra la loro testa, non importava il luogo in cui si sarebbero trovati. Una lettera sigillata, firmata con il nome del Jonin Saito Uraboki, avrebbe sicuramente richiamato la loro attenzione.

    Il contenuto sarebbe stato il seguente:

    Chunin/Jonin

    CITAZIONE
    La sua presenza è richiesta in maniera urgente e in supporto ad un team di Ninja accademici, già in missione. Non le sarà dato alcun dettaglio in merito alla missione, tuttavia le condizioni iniziali della stessa sono cambiate e l'Accademia ritiene che sia necessario un supporto al Team già presente.

    La missione è da considerarsi di estrema importanza, e le possibilità di incontrare ostacoli e nemici di grado Jonin è molto elevata.

    Se accetta è sufficiente che imponga una sua sigla con una goccia di sangue, al che verrà indirizzato verso il luogo della missione.

    Riferisca solo il seguente messaggio ai Ninja già presenti: Nel Porto si nasconde qualcosa.

    Jonin Saito Uraboki

    E nel momento stesso in cui avrebbero posto la loro firma di sangue sulla missiva sarebbero letteralmente scomparsi da qualunque luogo essi si fossero trovati per ricomparire, cascando da qualche metro in aria, ai lati di Febh Yakushi, ovvero l'ultimo Ninja che aveva preso in mano la Matrice. Forse spaventando o comunque sorprendendo gli astanti già presenti.

    Difficile per i Ninja appena assegnati capire cosa stava effettivamente succedendo ma forse Febh Yakushi avrebbe capito che il mandate della loro missione ci aveva messo la zampino. In ogni caso per i nuovi Shinobi sarebbe rimasto da capire dove erano finiti, con chi avevano a che fare e soprattutto convincere i Ninja accademici che erano giunti in loro soccorso.




    Mappa Kaido





    Mappa attuale di Kenko



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