Votes given by Munisai

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    Missione nel Riso
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    Tutto andava come previsto, con i miei attacchi che andavano a segno e l'Oni dello Shimasu che approfittava della distrazione del fuoco e del caposquadra per sconfiggere facilmente i suoi avversari, mentre Munisai a sua volta si dava da fare con le sue armi, muovendosi occultato fino all'ultimo istante salvo poi tornare visibile e colpire quando era ormai tardi per riorganizzare le difese. I Kunai ferirono e gettarono a terra il primo dei suoi bersagli mentre l'onda tagliente avvolse la donna che gettò un grido sofferente, con la pelle lacerata in più punti. A corpo a corpo con il nemico rimanente il Fuuma Kunai era già pronto a trapassare la sua vittima, il cui campo visivo era coperto parzialmente dalla mano del Rosso...quando improvvisamente il terreno venne a mancare sotto i piedi di tutti noi!

    Ma che cosa...? Anche se mi trovavo ancora lontano il terreno era ceduto, e lo stesso valeva per i miei compagni, come se l'intera area fosse una gigantesca... UNA TRAPPOLA! Svelato l'ovvio dallo Shimasu, non potemmo che cadere impotenti, dato che anche usando il mokuton non riuscii a trovare un appiglio adeguato per frenare la mia rovinosa discesa in quel mare di sabbia e detriti che ci avrebbe inesorabilmente trascinati verso il basso in quella sorta di cono che terminava in una larga voragine che presto inghiottì anche i nostri avversari....che si erano nel mentre trasformati in semplici ammassi di terra, e il carro ancora avvolto dall'illusione! No!! Non ho appigli! Piantare la spada in quella frana era inutile e lo stesso valeva per i mio legno...invano cercai pateticamente di afferrarrmi al bordo per non cadere di sotto ma era inutile. Chi poteva aver mai creato una trappola così estesa...e come era sfuggito ai nostri informatori?

    Mentre cadevo nel buio che la mia illusione di fiamme non riusciva a spezzare, l'ultima cosa che vidi, e forse lo stesso valeva per i miei compagni, era la sagoma di Tenma che veniva gettato a sua volta nella trappola: non era riuscito a scappare. Poi il buio.

    [...]

    Eravamo in una stanza senza finestre con solo l'umidità e una goccia che cadeva da delle vecchie tubazioni ogni tanto a tenere il conto del tempo. Stavo, esattamente come Munisai e Tamao, appeso al soffitto con delle catene metalliche che terminavano in manette in acciaio massiccio talmente stretto che pareva quasi ce lo avessero fuso addosso, ma non c'erano segni di ustioni nè odore di carne bruciata quindi doveva essere frutto di un Jutsu. Tenma era nella stessa stanza, ma legato da quattro catene, una per arto, e sospeso. Tenma-san, Tamao, Munisai...siete svegli? Sapete dove siamo? L'intera parete era rivestita da lamiere metalliche, senza una vera e propria porta. Siamo prigionieri...il capo era un clone di terra e mi si è gettato addosso imprigionandomi con il fango. Non so chi sia o perchè siamo ancora vivi...temo possa essere per estrarre le nostre capacità. Siete feriti? Forse posso riuscire a curarvi anche da questa distanza. Si guardò intorno mentre io mi chiedevo come fosse possibile estendere per tutti quei metri il raggio d'azione delle Mani Curative. Non riesco a manipolare questo acciaio...ci deve essere il chakra di qualcuno che mi è almeno pari dentro. Le strattonai, provando a emettere legno dai polsi per forzarle, senza risultato. Io non riesco a spezzare l'acciaio col mio legno...voi potete fare qualcosa? Tenma era cupo e pensieroso, e si guardava intorno come se cercasse qualcuno, ma non sembrava affatto disperato, mentre lo Shimasu sudava profusamente ed era palesemente sull'orlo di una crisi di nervi. Dal canto mio io non sapevo bene cosa fare...la situazione pareva senza via di uscita, ma ero stato catturato altre volte. Avevo solo bisogno di un pò di tempo...e di un piano. Mi hanno preso tutto! Tutto! Non ho ferite ma non riusciremo mai a liberarci! MALEDIZIONE! MALEDIZIONE! Tamao non stava reagendo in maniera razionale, da bruto quale era, nonostante la sensibilità musicale. Arriva qualcuno... Annunciò Tenma, catturando l'attenzione di tutti noi prigionieri.

    L'acciaio che rivestiva le pareti si deformò mentre un uomo dall'aria estremamente soddisfatta, con lunghi capelli neri

    faceva il suo ingresso, avvicinandosi a Tenma e schiaffeggiandolo appena. Chi sei? Non è da tutti riuscire in una trappola del genere. Specie contro di me. Calmo e misurato nonostante la situazione critica...per un secondo lo ammirai, prima di preoccuparmi, ma il suo interlocutore sorrideva. Sono ArijigokuFormicaleone, Principe di Fiori. Lord Goemon ha un conto in sospeso con Oto e non aspettava altro che imprigionare un ninja di alto rango di oto, ma non mi sarei aspettato di certo una delle tre guardie personali del Daimyo. Come stai Tenma, non riconosci un vecchio amico? Ho sentito che ti sei dedicato ai Draghi nel paese del Fulmine. Asami...pensavo fossi morto dopo averci tradito. Sono Arijigoku ora. La morte ha tante sfaccettature, vecchio amico. Asami...Asami Shimasu...è un traditore del mio clan!

    Non sono più Asami. Ho imparato molto ad Ame, dopo che mi hanno salvato. E ho ottenuto potere...un potere tale da eguagliare il tuo. Conservo le note del mio clan originario, ma ho strappato il potere del metallo dall'uomo che ti ha addestrato, Tenma. Ottenne solo uno sguardo torvo come risposta. Oh, sempre così poco emotivo...ti detesto. E rise, con uan vena di isterìa che certificava la poca sanità mentale rimasta in quell'uomo. Non avrai molte soddisfazioni da questa cattura. In tutta risposta ottenne un kunai conficcato nella spalla già tirata allo stremo dalle catene, e una smorfia sofferente sul volto, ma il medico non fiatò oltre. Per ora siete nella mia trappola sotterranea. Presto i miei ragazzi saranno qui per portarvi ad Ame, e là ci divertiremo a estrarre dalla vostra mente e dal vostro corpo tutto ciò che può valere qualcosa. Ebbi un lampo di speranza negli occhi: il mio Sensei era di Ame...ma non potevo rivelare le mie associazioni così alla leggera...avevo bisogno di tempo...e Arijigoku si levò di torno, convinto di averci in pugno.

    Tenma aspettò qualche secondo per essere sicuro che il nostro carceriere si fosse allontanato prima di parlare. Abbiamo ancora delle possibilità. Un mio...alleato...è rimasto fuori e il nostro carceriere non lo ha notato. So per certo che si sta avvicinando e potrà darci una mano, ma dobbiamo trovare un modo per liberarci da soli. Sembrò combattuto per un secondo, poi chiuse gli occhi. Non riesco a manipolare le mie catene, ma sento che le vostre non hanno chakra estraneo...però sono troppo vicine a voi per poterle influenzare con la mia capacità. C'è un modo, però. Ma è rischioso. Aprì gli occhi, fissando i suoi due compatrioti. Io sono esperto dell'arte della manipolazione metallica, una Hijutsu di Oto. Munisai, avevo promesso di insegnartene le basi e spiegarti le origini di questo potere, ma non c'è il tempo di farlo. Normalmente ti avrei insegnato come far vibrare il tuo chakra e mandarlo in risonanza con il metallo con delle tecniche di respirazione e poi saremmo passati alla fase successiva...ma servono settimane di allenamento e non le abbiamo. Tamao...Munisai. Esiste un metodo per apprendere l'arte del metallo molto più rapido, ma potenzialmente fatale. Tu Yato non appartieni a Oto e non posso tramandarti questa conoscenza, anche a costo della vita, ma voi due avete una possibilità, se volete tentare.

    Userò questo Kunai che Asami mi ha gentilmente conficcato nella spalla. Ne estrarrò una piccola quantità di metallo, non più spessa di un capello...e ve la conficcherò nel petto. Poi la stringerò intorno ai vasi cardiaci del cuore...sono abbastanza esperto da trovarli anche a distanza, quindi bloccherò la manipolazione. Strozzare i vasi vi provocherà qualcosa di simile all'infarto, rischiando la vostra vita ma vi farà anche respirare nella maniera corretta per mandare il chakra in risonanza col metallo. La vostra vita sarà in pericolo perchè una volta all'interno del corpo io non potrò più manipolare il metalllo, ma in quei minuti prima di perdere i sensi avrete la possibilità di percepirne la vibrazione. Se accettate, da questo dipenderà la vostra sopravvivenza: percepite la vibrazione del metallo e poi cercate di influenzarla...anche la minima manipolazione, per quanto rozza, basterà a rilasciare il filo metallico e salvarvi.


    Dopodichè dovrete solo replicare quella sensazione per cercare di allentare le vostre catene. Io ero inorridito...la nostra vita era in pericolo ma quell'uomo stava proponendo ai due sottoposti di suicidarsi prima di finire sotto le attenzioni del nemico! Io avrei preferito arrivare ad Ame e poi tradirli, dopotutto non potevo mettere in pericolo la mia Missione, ma l'alternativa proposta dal medico apatico era folle! La possibilità di riuscita doveva essere molto bassa, tanto che Tamao era atterrito e stava scuotendo il capo, pronto a rifiutare, anche se sapeva bene che l'alternativa era rischiare di essere sezionato vivo. E' davvero l'unica opzione? Forse con il legno posso cercare di liberarci, anche se ci vorrà del tempo... Ma parlavo senza convinzione...in ogni caso quella decisione non era mia. Mi voltai verso Munisai, appeso accanto a me, e verso Tamao dall'altro lato. Non dissi nulla. Era il loro momento.
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    Strategie


    III



    Hohenheim era rimasto in silenzio mentre le varie parti riunite intorno a quel tavolo mettevano sul piatto diverse idee, scambiavano informazioni e proponevano strategie. Sebbene all’inizio l’attenzione fosse concentrata sulle malefatte di Diogenes, era chiaro che il centro del discorso di stava rapidamente spostando verso il vero nocciolo della questione: quali nemici affrontare ed in quale ordine. A questo scopo, scoprire che il nove code era ancora in mano loro, fu decisamente una notizia positiva.

    Un’altra bella notizia gli arrivò dalle parole di Febh. A quanto pareva non era Diogenes a detenere possesso dello Yonbi, ma Febh stesso. Con Febh si poteva parlare: Tu non sei davvero in grado di mentire, vero Febh? Molto bene, io sono fatto della stessa pasta. Ti dico quindi che dovresti chiedere al Kokage il perchè Hoshikuzu non è qui al mio posto a difendere gli interessi di Suna. Non è così Diogenes? Il Kokage si ricorderà anche che l’unico modo per cui Suna consideri ancora Oto parte di questa alleanza sia la restituzione dello Yonbi e l’annullamento di qualsiasi tecnica sia stata usata sul Rosso che lo abbia costretto ad allontanarsi dal villaggio. Chiedo ai Kage di Kiri e Konoha di riconoscere queste richieste come legittime. Del resto Hoshi è il ninja più forte di Suna ed al momento è impossibilitato a combattere la guerra per la quale ci stiamo preparando.

    Tornando alla tua domand Febh, sono io a farmi carico delle responsabilità di questa carica. Io sono la stabilità di cui a Suna ha bisogno fin quando non verrà qualcuno più adatto di me a sostituirmi. Se ti può far star tranquillo, Hoshi nutre la massima amicizia e fiducia in me così come io ne ho in lui. Ma lo Yonbi deve tornare a Suna. Se Hoshi ve lo ha dato in custodia, questo è il momento di dimostrare la vostra lealtà riconsegnandocelo.


    Se Febh gli avesse consegnato il rotolo, Hohenheim lo avrebbe preso e posizionato all’interno del kimono che indossava. Sono molto contento che abbiate deciso di rispettare questa alleanza Kokage. Risolta la questione di Hoshikuzu, potremmo finalmente tornare a parlare come veri alleati.

    La parola era quindi passata a Raizen, Itai ed i loro sottoposti, fino a tornare all’Hokage. dopo il suo intervento e quello del Kenkichi, Hohenheim prese nuovamente la parola. Raizen cambiare adesso gli equilibri di potere tramite i bijuu mi sembra una mossa azzardata. Le conoscenze ninja sono prevalentemente accentrate nei villaggi e dovrebbero essere i villaggi a crescere questi Shinobi. Oltre il fatto che la lealtà di questi ninja andrebbe sempre prima al proprio villaggio e poi all’Accademia, rimettendo in discussione il bilanciamento degli equilibri. Se i tempi fossero più calmi, ti direi che potremmo sperimentare la cosa una volta ritrovato il monocoda, di cui stiamo cercando le tracce, ma adesso non sono d’accordo ad una tale manovra.

    Fece una pausa, cambiando discorso:Al contrario, lè altre tue idee mi piacciono. Tuttavia procederei con ordine. Dal mio punto di vista la nostra strategia deve basarsi su tre punti fondamentali: difesa, spionaggio, attacco. Disse il jonin con sicurezza, mostrandosi completamente l’opposto di Febh in quanto organizzzione.

    Difesa. Fino ad adesso i vari villaggi che hanno subito un attacco esterno si sono ritrovati da soli ad affrontarlo. Noi abbiamo un vasto territorio da difendere, ma ritengo che abbiamo la tecnologia e le capacità per aumentare la capacità di movimentazione di truppe nel nostro territorio. Infatti, abbiamo la tecnologia per comunicare da amministrazione ad amministrazione in maniera rapida e quindi possiamo tenerci informati di un possibile attacco. I nostri amici di Konoha hanno tecnichesigilli remoti in ogni villaggio, possiamo arruolare png per le giocate dove servono se non ci sono pg. di teletrasporto rapido che potrebbero poi servire lo scopo di movimentazione di truppe. Così facendo potremmo reagire meglio a nuove invasioni.

    Spionaggio. Non è possibile essere attaccati da un esercito tipo quello di Cantha e non saperlo con il dovuto preavviso. Siamo già riusciti ad infiltrare nostri ninja in Ame, Kurotempi ed Hayate. Dovremmo sponsorizzare missioni per infiltrare nostri ninja anche a Kumo e se possibile a Cantha. Se i ninja più forti di Kumo si muovono per attaccare Oto, dobbiamo saperlo con ore di anticipo, e solo un infiltrato potrebbe darci questo vantaggio.

    Attacco. Sistemate le difese e predisposti opportuni osservatori e vedetti per prevenire e prevedere ulteriori attacchi, possiamo pensare a combattere attivamente. Innanzi tutto dai vostri racconti mi sembra che possiamo prioritizzare i nostri nemici come segue. Vi prego di correggermi se non siete d’accorto. I Cremisi, Ame e Cantha hanno priorità massima e con questo ordine di importanza. Le mie preoccupazioni sono di tipo geografico, chiaramente. Per quanto riguarda il Veterano, nemico di cui non so assolutamente nulla eccetto quello che si è detto in questa sede, direi che dovremmo studiare il guanto per capire se c’è un modo di batterlo sfruttando qualche sua debolezza. Kurotempi e la Zanna direi che hanno priorità inferiore, così come Hayate che, come dice l’Hokage, son stati anche utili.

    La domanda è come combattere. So che il Kokage, il quale invito a condividere i suoi piani senza aspettarsi Il nostro totale affidamento alle sue capacità, preferirebbe un attacco diretto al cuore di Kumo, usando il postere bruto di un demone non confinato, come lo Yonbi. Io non penso che questa sia una buona idea. Arrivare a Kumo non è così facile, ed arrivare con un numero considerevole di ninja al villaggio senza farsi scoprire sembra improbabile. Così come mi sembra improbabile arrivare con pochi ninja al villaggio di Kumo e riuscire a distruggerli.

    Al contrario mi piace l’idea di mettere i nostri nemici l’uno contro l’altro. L’interesse di Shiro per i demoni potrebbe metterlo contro Ame ed il 5 code. Credo, ad ogni modo, che il recupero del 5 code sia per noi fondamentale. Investigare piani in queste direzioni dovrebbero essere la nostra linea di attacco, Secondo il mio parere. Feng Gu è da considerarsi un’opzione. Sono sorpreso nel sentire che rivesta una tale importanza ad Ame, ma è sempre stato un alleato di Suna. Conosciamo anche le sue debolezze e la sua ossessione per la vendetta, quindi dovrebbe essere un elemento che potremmo usare, se serve. Anzi se riuscissimo a catturare l’uomo che si è prefissato di uccidere, penso che poremmo tranquillamente portarlo dalla nostra parte, con la promessa di consegnarglielo.

    Per quanto riguarda le Reliquie. Se non possono essere distrutte, devono essere studiate e protette fin quando non saranno impiegate in battaglia. Il jonin Akira è l’unico ad aver trovato un manufatto del genere che io sappia. Forse Jotaro potrebbe dirci qualcosa di più. Ad ogni modo sono sicuro che il Mizukage farà tutto il possibile affinchè un tale artefatto non vada perduto. Il ritrovamento di altre reliquie è anche importante, per impedire che sia Shiro ad averle per primo.-
    Era chiaramente assurdo che la Lanterna non fosse protetta dalle mura KIriane, ma Hohenheim non avrebbe scavalcato l’autorità di Itai dicendo ad Akira come comportarsi.


    Edited by - Hohenheim - - 4/1/2019, 13:26
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    Missione nel Riso
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    La missione non era qualcosa di particolarmente complesso, tanto che avevano scelto solo dei Genin da affiancare al Jonin caposquadra. Io avevo appena concluso una serie di brevi missioni nel paese del The e invece di tornare a Konoha ero stato intercettato per recarmi verso nord, nei territori più meridionali del Paese del Riso, dove avremmo dovuto sabotare un gruppo di contrabbandieri di metallo. Con Kumo alle porte il Paese del Suono aveva un disperato bisogno di risorse e perdere materie prime necessarie alla fabbricazione di armi per via di un gruppo di criminali era un problema da mettere a tacere nel più breve tempo possibile.

    A quanto sembrava Konoha voleva schierarsi con Oto e fornirle supporto per quella specifica missione, inviando me, ma ignoravo che esistessero debiti di riconoscenza tra i due villaggi o anche solo dei vantaggi per la Foglia nell'immischiarsi, se non ai fini dell'Alleanza Accademica. Con indosso la mia classica tuta da ginnastica e la sciarpa che mi contraddistinguevano mi presentai al gruppo, riunitosi per l'occasione in un locale senza troppe pretese dove il caposquadra aveva ordinato dei Nikuman per tutti. Era uno strano individuo dai lunghi capelli, l'aria trasandata e uno sguardo che oscillava tra l'apatico e l'ostile, ma percepivo una discreta forza in lui. Kenzo Tenma, sono un ninja medico e Jonin di Oto. Spiegò mentre mangiava...avevo come l'impressione che avesse qualcosa attorno, come un refolo l'aria che evitava accuratamente di toccare le cose o farsi notare, ma non mi sarei spinto oltre per chiedere. Se non vi conoscete a vicenda credo che delle presentazioni siano d'obbligo. Annuii, abituato a quel protocollo. Il mio nome è Yato, Genin del clan Senju di Konoha. Sono un ninja medico, ma anche specializzato nell'uso di genjutsu e nell'arte della spada, uniti alle capacità del mio clan.

    Il ragazzo accanto a me non poteva avere più di diciotto anni ma si atteggiava a teppista della peggior specie. Rimasi stupito nel notare il flauto che portava alla cintura, decisamente discordante rispetto alla sua aria da duro. Mi chiamo Tamao Shimasu. Genin di Oto. Uso Taijutsu con le gambe e Genjutsu sonori. E poi si voltò verso il tizio dai capelli rossi che concludeva il trio. E anche tu sei del mio villaggio, no? Mi pare di aver sentito che sei tra quelli che si sono avvicinati al nuovo Kage. Oto aveva un nuovo Kage? Non avevo sentito nulla al riguardo, ma le missioni al The erano durate quasi un mese, per quanto semplici e poco pericolose. Mancava solo la presentazione del terzo membro, prima che il Jonin fornisse i dettagli della missione.

    La nostra missione prevede un attacco diretto alla base dei contrabbandieri, già individuata da Saki, una mia parigrado otese. Dovrebbero essere sei uomini, di cui due guardie che stanno sempre all'esterno e un leader, con capacità paragonabili a un chunin, che sarà il mio avversario. Dalle informazioni in nostro possesso apre che i bersagli siano al soldo di Ame, se non direttamente parte dell'organizzazione criminale di quella città. Ascoltai avidamente: eravamo tre contro cinque se non si teneva conto della forza individuale nostra e dei nemici. Niente di inarrivabile con un po' di strategia. Oggi alle sei di sera, fra cinque ore esatte, dovrebbe essere prevista la consegna di un carico nel capannone che usano come base. Colpirò in quel momento attirando il leader lontano. Voi dovrete attaccare gli altri. Non è necessario uccidere, anche da vivi potrebbero fornire utili informazioni. Una situazione abbastanza basilare, tutto stava a prevenire gli inconvenienti.

    Io non amo perdere tempo in chiacchiere. Non pensavo che degli Otesi potessero essere utili per la mia Missione, quindi non aveva senso perdersi in tentativi di ingraziarmeli: dovevo solo finire quell'incarico e tornarmene a Konoha. Posso immobilizzare o colpire di sorpresa con la mia kekkei genkai, e sono abbastanza silenzioso. Se Tenma-san fornisce il diversivo, forse un attacco diretto è la cosa migliore, al massimo correlato a un'illusione per creare ulteriore confusione. Non mi era sfuggito che quegli uomini potessero essere di Ame, ma anche fossero stati diretti sottoposti del Sensei avrei dovuto abbatterli. Lui avrebbe capito, in molte cose eravamo simili.
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    L'Era Glaciale
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    Sulla Mappa



    A me comunque sembra un nome stupido. Febh Yakushi era stato Amministratore di Oto e dopo l'elezione del Kokage le cose si erano complicate un poco, ma non vale la pena andare a sottilizzare su chi controllava cosa e chi firmava quali carte, era più utile soffermarsi sul fatto che l'assurdo personaggio era, per il malgrado di molti, uno shinobi del Paese del Suono e come tale veniva di tanto in tanto inviato in missione, da solo o con compagni, per risolvere problemi in giro per il continente. O crearne. O crearne là dove avrebbe dovuto risolvere, ma qui si potrebbe andare avanti per mesi sugli effettivi benefici dell'inviare quel particolare Jonin da qualche parte. Se non altro quel giorno, sulla banchina di un porto piuttosto freddo, era di umore sufficientemente tranquillo e sembrava anche vagamente concentrato sulla missione che doveva intraprendere...tanto che giocava con uno yo-yo senza fare strani trick col filo e persino si ricordava il nome della stupida barca su cui sarebbero dovuti salire.

    Vedete, il problema di queste missioni in territori aperti come il mare è che troppe volte ci sono più committenti interessati a risolvere i loro problemi, e finiscono per comunicare con l'accademia in toto e questa spartisce la richiesta tra più Villaggi. Sbuffava un poco, mentre il gelido vento di quel porto settentrionale non sembrava nemmeno lambire la sua pelle, tanto che non tremava ed era vestito leggero, a differenza dei ninja che lo accompagnavano e che verosimilmente erano imbacuccati per sopportare le intemperie. Questo porto si chiama Kotta Zetsubo...Gelida Disperazione. Chissà come mai? Un nome del genere ammazza il turismo. Commentò, facendo conversazione mentre attendevano l'arrivo degli altri shinobi...alle sue spalle il piccolo villaggio di pescatori annesso al porticciolo non ispirava alcuna forma di turismo salvo forse quello di qualche setta dedita al suicidio collettivo: poche case in legno malamente rinforzate contro il gelo, facce segnate dalle intemperie che avevano assunto un'espressione perennemente arcigna, pochi rifiuti ricoperti di neve e ghiaccio nonostante fosse appena finita la stagione estiva. Voglio dire, è una località ridente! Ricordo quando riscuotevo il pizzo per il mio clan dai pescatori locali, erano tutti così gentili! Ma con un nome del genere... Scosse il capo, e va detto che non c'era un'oncia di sarcasmo nelle sue parole, era seriamente e genuinamente convinto della sua valutazione, segno che il cosiddetto "senso comune" poco si applicava al più forte ninja del clan Yakushi. E al vederlo i pescatori, per inciso, si erano ritirati terrorizzati, ma lui non sembrava essersene reso conto.

    In ogni caso la missione è interessante: Pirati! Sogghignò. Siamo molto vicino al confine con Kumo, ma questa è ancora zona nostra e non ci sono stati attacchi, però un mercantile che fa sempre tappa qui arrivando dal continente orientale prima di recarsi alla Neve è stato già bersagliato due volte, e quindi sia la Neve che la compagnia commerciale ci hanno pagato per scortare la nave. A nessuno dei ninja del Suono tranne lui era stato dato un briefing...cosa poco saggia vista la sua tendenza a leggerli a salti o direttamente a fingere di averlo fatto per poi andare a sentimento inventando di sana pianta le informazioni...ma questo i due otesi probabilmente non lo sapevano. Hanno coinvolto noi e due Kiriani. Almeno due Kiriani, da quanto ho capito, spero non siano più di due perché uno puzza già abbastanza di pesce. In ogni caso il ninja più alto in grado dovrei essere io, quindi sarò il caposquadra. E voi i miei schiavi. Se voleva essere una battuta non lo sembrava affatto. In pratica il mercantile è una nave i cui marinai sono ninja o hanno almeno un'infarinatura. Il capitano è uno Shinretsu, e la nave non è proprio normalissima...ma la vedrete. Il problema è che c'è una nave pirata che la blocca creando degli Iceberg improvvisi, troppi per il capitano e i suoi uomini, e poi quando hanno esaurito le forze c'è l'arrembaggio e il furto delle merci. Liberano tutti così possono fare nuovamente razzia al viaggio successivo..e finora non la hanno fatta franca. Forse la aveva fatta un filo più semplice del previsto, ma stranamente questi dati sarebbero stati più o meno gli stessi del dossier in mano ai Kiriani...peccato che a presentarsi al porto sarebbe stato un solo ninja, peraltro dall'aspetto tutt'altro che incoraggiante, visto che pareva uno straccione. Straccione già conosciuto da Febh, ma che ovviamente lui non ricordava nemmeno alla lontana. [A Fudoh descrivere come mai il suo compagno di squadra non si è presentato]

    Ecco, vedete cosa dicevo della puzza di pesce? Queste le diplomatiche e sensibili parole dello Yakushi all'arrivo del ninja della Nebbia. Visto che ci siamo tutti e che l'Era Glaciale arriverà fra qualche minuto, direi di spendere qualche parola per conoscerci meglio. Non che la cosa mi faccia piacere, ma in missione è meglio avere qualche informazione in più su chi hai come schiavo. Aggiunse, dimostrando ancora una volta le sue spiccate doti da leader. A me dovreste conoscere come se fossi una divinità scesa in terra, animata dalla più profonda modestia. Ancora niente sarcasmo, parlava seriamente. Febh Yakushi, pezzo grosso di Oto. Posso sostanzialmente fare tutto, ma la mia specialità è il movimento furtivo e il danno capillare, mirato e silenzioso. Diversi studiosi della recente storia accademica avrebbero avuto uno o due ictus a quella frase. Ma diciamo che me la cavo anche con la demolizione indiscriminata. E posso facilmente potenziare quasi ogni vostro ninjutsu, se sono abbastanza vicino. Ed evoco delle Lucertole. Poi fece un cenno verso Kato. Di te, Kato, so che se quando passi non c'è più polvere è perché hai una scopa che spunta dal didietro, ma vuoi aggiungere altro? Mentre verso Munisai. Tu invece hai la bocca larga e i capelli rossi, ma non so molto di più. Ti chiami Munisai, no? Il Kiriano invece davvero non se lo ricordava e francamente il suo aspetto non necessitava di ulteriori velenose presentazioni.

    Terminate le presentazioni, attesero ancora qualche minuto, magari speso in chiacchiere superficiali, fino a quando finalmente la nave che avrebbero dovuto scortare, l'Era Glaciale, giunse in vista tra il vento ricco di neve e le foschie del porto. Come annunciato dallo Yakushi non si trattava di una nave normale...ma di un vero e proprio blocco di ghiaccio scolpito a forma di nave! Con vele e tutto piantate a viva forza nel pack e diversi marinai con calzature speciali che si spostavano qua e là senza risentire particolarmente delle temperature. Non credo sia comoda come avevo prospettato in origine. Ora...giusto per completezza...sapete usare tutti il Controllo del Chakra per camminare sulle superfici, saltare da un iceberg all'altro e per spaccare meglio le cose, si? La missione sarà perlopiù rompere degli Iceberg in fondo...e senza chakra adesivo camminare su quel ponte gelato non sarà per niente piacevole. Annuiva del tutto convinto di ricevere solo risposte positive.

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    ° = 6 = °
    Un Nuovo Inizio


    Non ci furono azioni violente alla comparsa dei cloni ma certamente la tensione salì alle stelle per gran parte dei presenti, tanto che uno dei più giovani, Yukine, mise mano al chakra per tracciare un simbolo di potere sul suo braccio. A quell'evento il suo clone si accigliò, facendosi avanti come se stesse accettando la sfida, anche se l'improvvisa apparizione del vero amministratore bloccò completamente ogni ostilità, con la lucertola che iniziò ad allentare la presa sulla sua prigioniera nerboruta prima che la sua lama causasse danni eccessivi, di fatto liberando Haru e lasciando che cadesse a terra, ancora intorpidita.

    Scenografica come poche, l'entrata delllo Yakushi ammutolì gran parte dei presenti, che ascoltarono come rapiti (almeno questo nel suo immaginario) la sua ferma dichiarazione d'intenti riguardo l'ascesa di un nuovo Kokage alla guida di Oto...ma alla sorpresa fecero presto seguito le parole e le critiche, tutt'altro che posate, ma provenienti da una fonte che Febh non si aspettava di certo, o almeno non in quei termini: Hebiko. Accigliatosi, l'Amministratore pensava al fatto che aveva messo in conto di ricevere qualche critica per il suo estro creativo da parte della segretaria, come in passato, ma quella reazione indicava chiaramente che qualcosa nel cervello della sedicente rossa non andava proprio nel verso giusto...e sapeva anche a chi rivolgersi, proprio come Kamine. Hey, Beccamorto! Apostrofò Eiatsu, di fatto ignorando il confuso rantolare dell'Erede che sembrava veramente spaccata tra la non-conoscenza di Febh e il suo abituale comportamento in sua presenza. Non so bene cosa le hai fatto, ma disfalo. Quello non era uno sguardo che prometteva risvolti felici. Così mi rovina lo spettacolo! E in una singola frase aveva ricordato a tutti che come sempre il benessere altrui non era al primo dei suoi pensieri..e soprattutto aveva praticamente confessato che tutto quell'ambaradàn per lui era un semplice gioco, rispondendo alla Jinchuuriki quasi per sbaglio!

    Comunque andasse la faccenda di Hebiko c'erano comunque le risposte degli altri e decisamente lo Yakushi era deluso dalla mancanza di entusiasmo di Kato Yotsuki, ben manifesta nel piattume emotivo delle sue domande che vennero stroncate sul nascere dall'Amministratore: Certo che sei noioso! Ti faccio apparire un Kato davanti, identico a te e pure bellicoso e tu, pur con le tue paranoie, vai a chiedermi di sigilli e altre scemenze poco divertenti? Quella roba dipende dal Kage, non certo da me...la cosa che dovrebbe realmente preoccuparti sono le possibilità che il nuovo Kato possa rubarti la ragazza! E nel dirlo indicò chiaramente Hebiko (anche se a onor del vero anche Kamine era in quella direzione), ovviamente pronto a zittire qualunque reazione da parte di lei con un ringhio: Eiatsu! Ti ho detto di levare questa cosa mentale da Hebiko! Questo perchè ovviamente era impossibile che la loro liason fosse tutta nella sua testa, e la aveva persino esplicitata davanti a mezza Oto.

    I tre Jonin dapprima silenziosi intanto non avevano risposto al Chunin, ma almeno sui volti di Tenma e Yayoi c'erano delle eloquenti occhiate verso Febh, unite ad alzate d'occhi al cielo, mentre Teppei era francamente confuso da tutta quella situazione, e di fatto non aveva votato perchè non gli interessava chi fosse il Kage, voleva solo avere missioni e briefing precisi. Quasi sullo stesso argomento intanto lo Yakushi stava rispondendo a Munisai e alle sue precisazioni, anche se Jotaro era già stato più che chiaro al riguardo. Diciamo che il Daimyo sarà informato a tempo debito. Possibilmente a cose fatte...dopotutto a lui importa solo che ci sia un Kage e che non lo voglia uccidere. E ancora una volta evitò deliberatamente di spiegare qualcosa sui cloni, come se ci provasse gusto ad alimentare l'hype che stava montando sempre di più...questo almeno prima di vedere il frutto del suo lavoro letteralmente spazzato via dal maremoto di sangue che si affacciò oltre la scalinata che portava al piazzale del Palazzo del Serpente in cui tutti si trovavano.

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    Se molti sbiancarono o mostrarono inquietudine, nervosismo o persino speranza alla luce di quel fenomeno sovrannaturale, Febh Yakushi dal canto suo aveva l'espressione di un bambino molto egocentrico che perdeva l'attenzione di tutti perchè un altro bambino aveva un giocattolo migliore. E come tutti i bambini con i sentimenti offesi gonfiò le guance e prese a mugugnare qualcosa di stizzito sul genere: Ah, eccolo! Il solito megalomane. Fa l'onda di sangue, lui. E poi chi pulisce? Eh? Una cosa davvero dozzinale! Quell'ingresso in scena nettamente più grandioso del suo (senza contare la protezione inclusa sui presenti che lui non era riuscito a includere nella pioggia di fuoco e fulmini) gli fece digrignare i denti mentre sollevava una mano davanti a sè, intimando alle due lucertole di scatenare ancora una volta la loro scarica energetica in modo che convergesse davanti all'Amministratore, ancora una volta influenzate dalla Rotazione per raggiungere picchi di potenza inauditi. I due getti si sarebbero infranti sull'onda rossa nello stesso punto proprio davanti allo Yakushi, spezzandone l'impeto e garantendo la salvezza di tutti i cloni alle sue spalle, anche se le due enormi bestie vennero sballottate a parecchi metri di distanza quando il sangue le travolse, non senza danni [Difesa (4 slot tecnica]Statistiche: Potenza 180 (40+40+20+20+20+10+30)

    Scarica Energetica: Adr delle lucertole. Potenza 40 ciascuno
    Kaiten no Jutsu: Hajime +20 a ogni Scarica Energetica, uno è slot tecnica base
    Sincronia IstintivaL'utilizzatore può applicare le sue tecniche agli Adr delle creature, dove possibile
    Tecnica Rapida Su un Hajime
    Tecnica Economica Su un Hajime
    Stile di Combattimento Perfetto +3 Concentrazione a un Hajime (+10)
    Rotazione Perfetta+20 a un Hajime
    Ninjutsu Inarrestabili +10 a un Hajime, +20 all'altro
    Tratto Combinazione, Padronanza Perfetta


    Il sangue era schizzato ovunque, imbrattando il Palazzo e la piazza circostante, ma i cloni erao inclumi mentre Diogene Mikawa si presentava nel più plateale dei modi, accettando l'incarico che gli veniva offerto pur senza parlare di quella singola condizione che lo Yakushi aveva avuto modo di sottolineare. Dopo aver annullato l'onda di sangue con relativa facilità, il ninja incrociò le braccia, ferito nei suoi sentimenti per non aver pensato di arrivare su un'onda gigantesca, rispondendo al Mikawa e alle sue intenzioni bellicose verso i cloni. Distruggerli? Dopo tutta la fatica che ho fatto per mettere in piedi lo spettacolo tu vuoi anche demolirlo così in fretta? Nah...ma la tua idea in realtà è più simile alla mia di quanto non sembri, dammi giusto il tempo. Febh si avvicinò al Colosso del Suono con un mezzo sorriso sul volto, ora più beffardo che offeso, fermandosi a brevissima distanza dall'altro rendendo ancora più evidente le loro divergenze di opinione, nel constatare il dualismo tra il mingherlino occhialuto e il muscoloso gigante. Febh trasse poi un lungo sospiro, come se avesse deciso di gettare la spugna. Immagino che a questo punto un passaggio di consegne sia dovuto, no? Persino io ti ho votato, quindi facciamo le cose per bene...

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    Febh Yakushi, consigliere di Oto e attualmente facente funzione di Amministratore, saluta il nuovo Kage del Suono, Diogene Mikawa, e contestualmente rinuncia alla sua carica, in attesa dela nuova organizzazione del villaggio. Si era inginocchiato, indifeso, davanti all'uomo che aveva appena giurato di voler fermare casomai fosse uscito troppo dal seminato. Certo un segno di coraggio o forse di pazzia...o pià banalmente rendeva evidente a tutti che un Kage non è semplicemente qualcuno di potente che viene scelto, ma è qualcuno di cui, per quanto all'otese maniera, ci si deve fidare. In ogni caso si rialzò poco dopo (e va notato che tutti i cloni si erano inginocchiati a loro volta, verosimilmente in segno di rispetto, così come il serpente metallico che era rimasto a guardia dello scrigno e che chinò il capo), pulendo la polvere dal ginocchio e cominciando ad arretrare. Giusto per cominciare immagino vorrai qualche spiegazione su cosa è successo qui...così come tutti gli altri. Forse aveva perso la gara a chi faceva l'entrata più trionfale, ma almeno avrebbe parlato lui PRIMA del Kage insediato, visto che aveva qualcosa da confessare a tutti i presenti.

    Tornò indietro verso la cassa con cui era apparso poco prima, allargando le braccia per attirare l'attenzione, da megalomane egocentrico quale era. Sapete tutti cosa è successo pochi mesi fa. Kumo ci ha attaccato. E ci ha trovato deboli e impreparati. Noi, il villaggio che più di tutti lavora per ottenere potere e forza prima ancora della ricchezza o della fama. In quel momento ho compreso che serviva qualcosa di più, e ho deciso di cercare il potere là dove lo aveva nascosto colui che per anni ci aveva mentito su tutto: Orochimaru. Quindi mi sono recato al Palazzo del Serpente, ormai perlopiù deserto, e mi sono addentrato nei sotterranei in cerca di conoscenza, anche se la cosa è stata resa un pò difficoltosa dal fatto che li avevo distrutti facendoli crollare io stesso pur di sconfiggere quel verme. Dovete sapere che cunicoli e laboratori si estendevano fin sotto il Bosco dei Sussurri, anche se ora non rimanevano che macerie. Ho impiegato mesi per scavare e cercare qualcosa. In realtà aveva fatto fare da schiavi ai suoi cloni e alle lucertole mentre lui si godeva le camere più lussuose del Palazzo, ma questo non era il caso di dichiararlo alla platea. E ho scoperto che in realtà qualcuno era già passato da quelle parti e si era portato a casa qualcosa... I suoi sospetti cadevano sul Mikawa, che guardò con aria eloquente, unico altro a sapere dello stato di quei luoghi, ma anche Eiatsu era un'opzione...non che avesse importanza al momento ...ma il grosso delle sue conoscenze segrete o trafugate ad altri restava là sotto le macerie. E con mia grande sorpresa, anche la Macchina capace di creare i cloni con cui ci aveva minacciato era ancora presente...danneggiata, non al massimo, ma presente. E funzionante, come avete potuto vedere.

    A quel punto si inchinò, aprendo la cassa e rivelando un discreto numero di pergamene, boccette, e una scatola più piccola, finemente decorata, che prese in mano e aprì, mostrandone il contenuto a tutti quanti: due pergamene dall'aria assai particolare, come se fossero nuove fiammanti. Inutile dire che solo Kato tra i presenti avrebbe potuto presagire di cosa si trattava. Questa è una Pergamena di Indra. Si, sono due, ma contano come una sola perchè vanno sovrapposte per leggere qualcosa di utile. E questa pergamena è lo strumento con cui Orochimaru ha costruito la sua macchina dei cloni perfetti. E con cui io ho generato tutti loro. Aggiunse indicando i cloni.


    Le Pergamene sono in giro da millenni e pare siano state scritte dal leggendario Indra Ootsutsuki, trattate col chakra in modo da essere immuni a qualunque jutsu e al passaggio del tempo...non è possibile teletrasportarle o spostarle con le tecniche di richiamo ma di fatto un fuoco naturale può distruggerle. Da sole sono del tutto inerti, semplici fonti di conoscenza. Conoscenza criptata e di difficile interpretazione anche una volta trovata la chiave di lettura, conoscenza di rituali e jutsu che nemmeno immaginiamo...o schemi di strutture e oggetti dal potere incommensurabile. Come la Macchina. Queste spiegano come creare una macchina per cloni, ma Orochimaru ha modificato il piano originale per rendere le copie programmabili e fedeli, di fatto superando Indra stesso, anche se senza queste basi non sarebbe andato da nessuna parte. Se volete sapere qualcosa di più su questi oggetti, che ultimamente stanno comparendo qua e là nel continente, potete chiedere a Kato, che ci ha avuto a che fare nella missione che ha sancito la sua promozione. A volte leggeva anche lui i rapporti. Specie quelli che finivano per sbaglio dentro la settimana eninjistica.

    Non sto a spiegarvi l'esatto funzionamento. La macchina di Orochimaru è distrutta ormai e i progetti con le modifiche a quella di Indra sono perduti, e se siamo saggi non useremo mai queste informazioni. Stoccata verso Diogene. Perchè sono troppo pericolose, come abbiamo appurato quando decidemmo di spaccare tutto invece che usarla. A parte questa Pergamena, ho recuperato diversi altri gioiellini, come le descrizioni di diverse tecniche legate addirittura ai Clan, come le arti perdute del Vecchio Serpente stesso, o alcuni usi della Veste Elettrica o del Flauto dei Demoni. Io le ho trovate e custodite, e intendo restituirle ai clan di origine, se il Kage non ha nulla in contrario. Tenerle segrete ci renderebbe solo più deboli. [Nota]Questo giustifica retroattivamente la comparsa delle varie derivate aggiunte l'anno passato Mise tutto nel baule nuovamente, mentre il serpente vi si avvolgeva e lo portava a Diogene: ora era una sua responsabilità.

    Tutto questo lo ho fatto per Oto. Anche la loro stessa esistenza è per Oto. Per renderci più forti. Spiegò indicando il corteo di copie alle sue spalle. Prima di essere completamente in avaria la macchina mi ha permesso di creare alcuni cloni. Appena generati sono solo sagome sfumate e indistinte, con una programmazione di base. Una o due sono state modellate su di me, le altre invece erano pronte ad assumere l'identità e le capacità di chiunque si presentasse. Si rivolse a Diogene. Gene, io e te abbiamo dovuto combattere i nostri cloni durante la Ribellione al kokage. No, forse Omicidio è più adatto, suona anche meglio, ma non cambia il fatto che abbiamo incontrato qualcosa di perfettamente uguale a noi stessi, e per batterlo abbiamo dovuto superare le nostre stesse capacità e sviluppare qualcosa di nuovo. Essere più di ciò che eravamo in quel momento. Quindi mi sono detto: perchè non dare a tutti questa opportunità?

    Questi cloni esistono al solo scopo di vivere una settimana, sono poco più che marionette del tutto identiche a voi come processi mentali, strategie e conoscenze, persino il Demone, ma sanno che moriranno fra una settimana e non vedono l'ora che questo accada. Li rende persino felici, ma l'altro loro scopo principale è quello di battere i loro originali, se questi li sfideranno. Questa sarebbe la massima aspirazione della loro esistenza, mentre quella dei miei cloni era decisamente più limitata, e mi sono già allenato con alcuni di loro.
    Si rivolse alla platea, fissando tutti attentamente. Avete una settimana per decidere se mettervi alla prova e sfidare voi stessi. Pensate di avere il fegato di farlo e rischiare? Il vostro clone agirà esattamente come voi...a parte quello di Hebiko che è uscito male, ma ce lo faremo andar bene. A meno che lei non sia una mora naturale... Scosse il capo tornando rapidamente al concetto di fondo. Credo che ora la parola vada al nostro nuovo Kage. Mi sono preso la libertà di mettere i sigilli maledetti nella scatola, assieme alle pergamene da distribuire ai clan. Quanto all'altro tesoro che ha il tuo uomo in custodia, spero vorrai approfittare di questa occasione. Si riferiva a ciò che aveva consegnato allo studioso a villa Mikawa poco dopo aver guarito Diogene, molti mesi prima: la Kusanagi no Tsurugi che Luis aveva restituito a Oto tramite il figlio!


    Nel mentre pilastri luminosi della sua tecnica (certo mantenuta da un clone dentro il palazzo) erano ancora attivi e pronti a distruggere il palazzo...ma di quello non aveva parlato.

    Edited by Febh - 15/9/2018, 15:18
5 replies since 5/8/2018
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