Posts written by DioGeNe

  1. .

    Ogni promessa è un debito


    da "La saga dei Codati" di Loxion Mikawa, capitolo XXVII


    “Uno uomo,
    che vogliafare in tutte le parti professione di buono,
    conviene rovini infra tanti che non sono buoni.
    Onde è necessario a uno principe,
    volendosi mantenere, imparare a potereessere non buono,
    et usarlo e non usare secondo la necessità.”
    [Il Principe, Machiavelli]




    " Manomettere le trasmissioni?! Ma...ma...è impossibile! "

    Disse il Mikawa dando ancora una volta sfoggio delle sue doti interpretative [Recitazione]; ormai non aveva più argomentazioni a cui appigliarsi per guadagnare tempo. La terza esplosione decretò la fine del pranzo, la corsa in superficie e la rivelazione di quello che il Diavolo aveva scatenato su Oto.

    Febh e Raizen, informati dai loro cloni, partirono a perdifiato nei vicoli verso la superficie. Maestro ed Allievo avevano una certa sintonia e avrebbero impiegato pochissimo tempo a presentarsi sul campo di battaglia, un qualcosa che Diogene non avrebbe potuto rallentare o manomettere in nessun modo. Adesso che l'attacco era diventato palese a tutti, avrebbe dovuto agire da Kage e come suo solito.

    " Perfetto. Voi dirigetevi al Palazzo io cercherò di capire come DIAVOLO hanno manomesso il nostro sistema di difesa e le nostre comunicazioni! Capire come sono entrati potrebbe tagliargli la via di fuga.
    Non appena avrò rimesso in piedi le difese del villaggio vi raggiungerò dove l'attacco sembra concentrarsi!



    NON USCIRANNO DA QUESTE MURA! "


    Avrebbe quindi creato quattro cloni di sangue [1 TA Chi Bushin, Tecnica Economica, Arte dei Cloni] e affidato a ciascuno di loro uno dei suoi totem in grado di estendere la sua percezione sanguigna [2 TA + 1 TB, Percezione Sanguigna, 4xTotem di Sangue, Allargare gli Orizzonti, Tecnica Rapida]. Quindi macchiando col suo sangue i due accademici li avrebbe abbandonati dicendo loro:

    " Se le squadre speciali sono state sabotate potremmo non avere una barriera di chakra a monitorare gli spostamenti interni. Con Omoi questo non sarebbe MAI successo! Sunesi, marmocchi, rimanete nei sotterranei...non sappiamo ancora chi è dietro a tutto questo; se avessero scoperto della riunione segreta, potreste essere anche voi un obbiettivo!
    Ci penserò io a garantirci una mappa aggiornata del campo di battaglia e trovare la falla nel sistema.

    Nel frattempo, VOI DUE NON FATE CAZZATE! FEBH, SOPRATTUTTO TU!"


    Si sarebbe quindi diviso dai due jonin per concentrarsi sul suo sesto senso in grado di fornirgli in anteprima una picture globale di quello che stesse accadendo in superficie. Man mano che i cloni si fossero allontanati per raggiungere i rispettivi cancelli alle mura [4 SA], la sua percezione avrebbe acquisito sempre maggior estensione fino a coprire l'intero villaggio!

    Per capire come poter aiutare il Flagello doveva prima sapere come stessero davvero le cose. Sarebbe dovuta essere un'operazione di fino, un furto silente agevolato dal diversivo del pranzo, un modo per far ricadere la colpa sullo Yakushi, custode inadempiente del bene più prezioso per Suna.
    Che avessero sottovalutato le doti organizzative e i sistemi di difesa della Reliquia ideati da Febh? Una domanda che come un tarlo si annidava sempre più nel pensieri del Colosso: aveva visto cosa si celava dietro la carne di quel nukenin, ne aveva percepito distintamente la potenza e la malvagità. Non avrebbe esitato a distruggere l'intero villaggio pur di portare a termine la missione e aiutare, nella sua visione corrotta, la causa dell'Impero di Oto.

    Ma quanto era disposto a sacrificare Aloysius? Se avesse saputo di ciò che stava accadendo intanto nell'otre e della possibilità concreta di rendere il suolo di Oto teatro della più terribile delle catastrofi, cosa avrebbe ordinato?



    Sentì il Patto di Sangue cingergli il petto fino a fargli mancare il respiro.

    No, non doveva esitare.

    Non ora che era così vicino.


    CITAZIONE
    OT/ Le azioni di Omoi le ha già descritte bore previa autorizzazione da parte mia. /OT
  2. .

    Kairi chiuse gli occhi e lasciò che il chakra corrotto del sigillo penetrasse nel suo corpo, dal piedi fino alla testa, invadendolo di una energia mai provata prima. Percepì distintamente l'intero suo sistema circolatorio scricchiolare al passaggio di quel flusso di energia senza pari, le pareti dei vasi dilatarsi fino a creparsi e il tentien strabordare.
    Per la prima volta poteva sentire come era fatta dentro, la struttura stessa dell'albero dai mille rami che aveva ereditato dal suo clan e più o meno consciamente fatto crescere in anni ed anni di duro addestramento.

    Levitando sulla cima senza foglie, un occhio senza ciglia o palpebre la stava osservando.





    Non poteva esimersi dal ricambiare quello sguardo ammaliante. Era indifesa ora che aveva permesso al chakra di Kādomēkā di fondersi col suo, spettatrice di un processo che sentiva sempre più avvicinarsi a compimento. Lo poteva sentire nei propri occhi, un cambiamento che le avrebbe ricordato gli addestramenti fatti per sviluppare sempre più lo Sharingan e conquistare nuove tomoe.
    E questo avvenne! La terza effige degli Uchiha apparve sugli occhi della ragazza, bruciandone la cornea [Sbloccato nuovo livello della TS].


    " Ecco. Serviva solo una piccola spinta...altrimenti il seme non avrebbe attecchito hihihi"


    Ed infatti la kunoichi di Konoha percepì distintamente quell'albero rinvigorirsi, crescere in altezza ed arrivare a sfiorare quell'occhio dalla forma mia vista prima. Un processo che le avrebbe consumato praticamente ogni briciolo di energia rimasta, portandola quasi allo svenimento.

    Il fuuinjutsu quindi si interruppe, essendo ora verificata la condizione alla base della disattivazione del Mitsudomoe, impostato per il terzo livello della Kekkei Genkai. Kairi dunque era finalmente libera, benché spossata e ferita oltre che nel corpo anche nello spirito.
    Avrebbe potuto fare qualcosa, un ultimo attacco disperato, una fuga o semplicemente piangere per liberarsi di tutta quella malvagità che le aveva impregnato le ossa. Si sentiva sporca, appiccicosa e maleodorante a causa del quel chakra d'ombra che le era entrato dentro, depositando un qualcosa che non aveva ancora ben capito cosa fosse.


    " Non potrai ancora usarlo, non perché tu sia debole amore mio...il tuo corpo è forte, i tuoi geni puri e il tuo spirito santo. Mi serve altro tempo, una manciata di anni, nulla in confronto al tempo che gli specchi mi hanno concesso.
    Ma tu hai già visto Shinju, già ne hai sentito la forza.
    Quando tutto sarà pronto ti ci porterò e insieme ne mangeremo il suo frutto divino, abbandonando finalmente questo mondo di nullità. "



    Parole criptiche ma espresse certamente con sincerità e desiderio da parte del folle nukenin. La vita di Kairi era cambiata perché ora faceva parte di un disegno più grande, di uno scopo più alto, di un segreto più antico.


    ::: La sera prima, Fuyu no Ie :::

    " I Tatsuishi saranno salvi e avranno un ruolo di rilievo in questo feudo dell'Impero. "

    Disse Aloysius nei panni della cugina Mikawa, sconfitta in duello anni orsono nelle terre di Iwa.

    " Accetto l'ospitalità, dammi solo il tempo di recuperare i cadaveri migliori e ripulire questo luogo. Non deve rimanere traccia della mia mano dietro gli assalti al Ferro, almeno in questa fase preparatoria. "

    Detto questo, diede le spalle al cratere formatosi dopo il tuffo del suo Colosso leviatano e si incamminò verso la zona più bassa del villaggio invitando l'uomo del ferro a seguirlo. I regno dei Sanada era finito, una delle grandi casate al servizio dello Shogun erano state fagocitate dall'Impero e la stessa sorte attendeva l'intero Paese, ignaro di ciò che stava per arrivare.

    " Fyodor quanto ti ci vuole per i cadaveri? "

    Disse la donna al ninja sporco di sangue dalla testa ai piedi e accovacciato su uno dei Samurai trucidati. Quello non rispose subito, finì di imporre i suoi jutsu medici per la conservazione del corpo e, una volta terminato, si alzò leccandosi le labbra.

    " Un giorno intero. Hai esagerato con lo Tsunami di Sangue, alcuni hanno riportato ustioni talmente gravi da scoprire il derma fino alle ossa. Altri hanno perso i tessuti molli, come occhi e testicoli, col semplice impatto...Se vogliamo recuperarne un buon numero per l'esercito ci vorrà del tempo. Per fortuna ho tanto da mangiare per recuperare man mano le energie uhuhuh "

    Inquietante era dir poco e Minoru avrebbe dovuto resistere all'impulso di vomitare una volta comprese le parole del ninja e quindi realizzato di avere di fonte un cannibale crudista. Ma nessuno avrebbe saputo far meglio di Fyodor in quell'operazione specifica: sacrificando i deboli e mangiando i loro stessi organi ancora caldi si sarebbe assicurato di avere sempre energie sufficienti per attivare suoi involucri curativi, in grado di rimarginare anche le ferite più gravi cuoi corpi prescelti.
    Un lavoro da cani ma che provocava enorme piacere all'ingordo ex servitore di Orochimaru, oltre ad essere fondamentale per il piando di Diogene. Si, perché il Mikawa aveva trovato un modo tutto suo per ingigantire rapidamente il suo esercito.

    " Trovi un poso tranquillo dove riposarsi, Minoru-dono. Ci vorrà un pò. "

    Solo la notte del giorno dopo, quando ormai il medico di Oto aveva consumato tutte le energie e mangiato ben oltre il senso di sazietà, il piano dell'araldo di Khorne si sarebbe consumato.
    I cadaveri dalle ferite ripristinate erano stati messi affiancati in una lunga fila che percorreva la via principale del villaggio. Uno spettacolo raccapricciante, accompagnato da una litania incessante e dai caratteri tribali, così come i Kenkichi della Rosa d'Acciaio gli avevano indirettamente e suo malgrado insegnato anni prima. Il potere del Demone della Guerra, uno dei quattro del culto Mikawa originale, iniziò a pervadere le membra del fedele, trasmettendone parte della sua forza: un antico segreto che il mondo non avrebbe dovuto risvegliare dopo essere finito nel dimenticatoio della storia.
    In quella forma, la stessa che aveva permesso al Garth di brandire la Lama Definitiva, l'unione delle due gemelle portate da lui stesso e il Mizukage, nulla gli era precluso. Egli era ora l'incarnazione del Dio della Guerra.

    Il fiume di sangue iniziò a dipanarsi dal petto dell'araldo per andare a bagnare ognuno di quei corpi inermi man mano che estendeva il suo lento ma costante flusso. Un reticolo cremisi macabro perché il liquido stava penetrando ininterrottamente attraverso gli orifizi delle salme, provocandone un evidente gonfiamento al pari del pollame ingozzato di cibo.

    Si, li stava nutrendo.

    L'otese era immobile, concentrato nel prestare le giuste attenzioni ad ognuno di quei corpi, spingendo il sangue attraverso il loro corpo per andare a raggiungere il cuore. Man mano che la linfa vitale usciva dal corpo del Colosso quei corpi inviavano a muoversi, contorcendosi in maniera anomala ma riacquisendo colorito, il battito cardiaco e persino il respiro [18 + 12 Leggere di vitalità consumata -> 30 risorti con 1 leggera, stato Affaticato e riserva di chakra pari a 1/4 Basso].

    Una resurrezione di massa era in atto, un vero e proprio miracolo, qualcosa di assurdo che riusciva persino a superare le gesta del Colosso dei Cieli del giorno precedente. L'ennesima dimostrazione per il nuovo alleato del Ferro di non aver difronte un comune mortale bensì qualcosa che aveva trasceso il potere concesso agli uomini.






    Il rituale si concluse

    e i morti tornarono in vita,

    schiavi del Generale Cremisi.


    " FRATELLI DI SANGUE...anf...

    IN MARCIA. "





    [QUOTE]OT/ Complimenti per il terzo livello della TS raggiunto! Ora vediamo come continua la storia :guru:
    Ti faccio notare che ora siamo nello stesso posto, allo stesso tempo! /OT[QUOTE]
  3. .

    ::: 210 anni prima. Villaggio della Stella, Paese dell'Orso :::




    Tanto tempo fa, nell'era degli Stati Combattenti, c'era un sovrano buono, dagli occhi di un bianco candido, alla guida dell'Orso.
    Vigeva la legge del più forte ma, essendo egli l'uomo più forte del paese ed essendo dotato di mirabile etica e un cuore buono, il popolo era in salute, l'economia fiorente e i villaggi sicuri. Hoshigakure era il fulcro di una civiltà evoluta sebbene saldamente legata alle tradizioni tribali di quelle montagne, tramandate verbalmente di generazione in generazione sin dall'alba dei tempi.

    Con grande tristezza del suo popolo, sparì nel nulla, lasciando solo uno specchio sulla cima del monte più alto.


    ::: 140 anni prima. Villaggio della Luna, Paese della Luna :::




    Un tempo, durante la Grande Guerra, c'era una sovrana cattiva, i cuoi occhi potevano tingersi del colore del sangue, alla guida della Luna.
    Regnava col pugno di ferro e possedeva solo schiavi o funzionari alla sua corte ove la gente soffriva e moriva sotto lo schiocco della frusta. Il paese sopravviveva a stento, chiuso su se stesso e prosciugato dall'avidità della despota. Per venti anni di regno ogni risorsa venne impiegata per la realizzazione del grande tempio di Getsugakure, l'opera magna più sfarzosa ed imponente che l'uomo avesse mai concepito.

    Con grande gioia del suo popolo, sparì nel nulla, lasciando solo uno specchio nella sala sua ineguagliabile dimora.


    ::: 50 anni prima. Villaggio della Pioggia, Paese della Pioggia :::




    Nel nostro tempo, quello che parte dalla fondazione dell'Accademia, c'è un sovrano silente, dagli strani occhi eterocromi, alla guida della Pioggia.
    Con spietato raziocinio, il Re Mortale veglia su villaggio come guardiano, rendendo Amegakure un porto sicuro per i nukenin di tutto il mondo che, ignari del reale motivo, erano considerati inattaccabili dietro le alte mura e la pioggia perenne di quelle lande. Tuttavia egli mai si fa vedere dalla gente comune e nessuno conosce cosa abbia fatto per ricostruire dalle ceneri di Alba una terra caduta in disgrazia.

    Con indifferenza del suo popolo, che fosse sparito o meno nessuno lo avrebbe mai saputo.


    ::: Torre di Ame, due ore dopo l'Adunanza Oscura :::

    Forse il Flagello avrebbe avuto maggiore rispetto se avesse saputo contro chi stesse combattendo sulla cima di Ame. Forse non avrebbe osato prendersi gioco di Lui, sedersi sullo stesso trono che aveva ispirato o terrorizzato un numero indecifrabile di persone appartenenti a popoli presenti e passati. Forse il Diavolo avrebbe dovuto guardare più attentamente dietro la carne, oltre il velo di quel chakra denso come la cera, per scorgere una entità del suo stesso livello composto in verità da innumerevoli corpi ed altrettante differenti facce.

    Eppure non lo fece, spezzò l'inganno dell'Uchiha, interruppe la sequenza dello Hyuga e sferrò il suo Tocco del Sole Eretico spappolando il volto dell'Asso. Era un dato di fatto, nemmeno la conoscenza più profonda del Juuken o la preveggenza dello Sharingan potevano qualcosa contro l'apertura sconsiderata delle Porte del Chakra. Due arti imperfette che sommate non consentivano ancora di raggiungere la forza degli Dei, cosa che invece la rottura dei limiti umani del chakra poteva far, seppur per un breve lasso di tempo e con tremendi contraccolpi.

    Ma di questo l'eresia poteva non preoccuparsene giusto? Aveva ora sconfitto il suo rivale, si era impossessato del trono di Ame e della carta più alta del seme dei Quadri. Una vittoria fin troppo veloce che forse non avrebbe dato gusto al Diavolo, disilluso dal misticismo e la nomea dietro il nome di Yu Amachi.
    Eppure quel corpo senza testa era rimasto impedì, circondato da una pozza di sangue in cui pezzi di cervello spappolato, ossa craniche, capelli e i bulbi oculari mezzi bruciati vi navigavano. Attimi di silenzio e calma che l'immortale seppe riconoscere come l'inizio di qualcosa ben più grande del dominio degli uomini, la resurrezione di un potere dimenticato e che risaliva all'alba dei tempi.

    L'intera torre prese a tremare mentre il chakra iridescente rientrava nell'involucro di carne apparentemente senza vita; una crepa si aprì nel terreno voragine, percorrendo l'intera torre fino a cinquanta metri nell'entroterra, per raggiungere una camera segreta ove nessuno metteva piede da oltre cinquant'anni.
    Lì, nel buio più profondo, una creatura senza forma era stata imprigionata da indistruttibili catene fatte d'ombra e attorniata da quindici occhi senza palpebre.





    L'Eresia avrebbe sentito distintamente i vincoli rompersi prima che un verso aberrante inghiottisse la gola e successivamente la stanza delle Prove di Selezione dove sostava da solo. Si perché della rappresentazione umana di Yu Amachi non vi era più traccia, sparita al pari di una illusione rilasciata ma di cui anche un esperto sensitivo come Jeral non ne aveva individuato la presenza [interruzione di "Iterazione del Re Mortale"]!
    Il rumore stridulo delle catene che grattavano sulla pietra non faceva presagire nulla di buono: qualcosa stava iniziando a risalire i duecento metri di strapiombo ad una velocità inaudita e presto avrebbe raggiunto colui che era seduto sul trono di Ame [4 SA Movimento, Chankra adesivo, Vel 1100].
    Il nukenin avrebbe potuto fare qualcosa per impedirne l'arrivo ma, viste le sue parole e la sua richiesta specifica, probabilmente sarebbe rimasto comodamente seduto in attesa che il suo destino di compisse e la creazione del Mazziere si manifestasse per la sua reale natura.

    Dall'oscurità emerse un ammasso di oscurità alto più di quattro metri e con quindici occhi imprigionati, tutti spalancati in direzione dell'altro anomalo essere nella stanza rivestito in Abito di Fulmini. I suoi occhi erano diversi da ogni potere che il mondo ninja ricordasse, un doujin ancestrale dai poteri ignoti e che l'Eresia avrebbe sicuramente percepito come anomalo e pericoloso [1 TB Attivazione Rinnegan].


    " Il sedicesimo Demone è stato scovato.

    Un vero Re è sorto.

    Un nuovo Frammento verrà creato. "








    CITAZIONE
    OT/ Boreanz complimenti per aver riscoperto per primo il Rinnegan! In bocca al lupo. Non quoto la TS così imparerai a conoscerla man mano che si combatte ahahah Ovviamente non è da considerarsi affatto canonica XD /OT

    Iterazione del Re Mortale
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: 100 (Rituale)
    L'utilizzatore può creare una immagine illusoria di sé stesso, conferendogli un aspetto desiderato. L'illusione possiede le stesse capacità del corpo reale e può interagire nell'ambiente come se fosse reale. Qualora l'utilizzatore venga ferito o l'illusione venga ridotta a zero di vitalità, la tecnica si interrompe. L'illusione non può essere rilevata dalle normali tecniche ed abilità da sensitivo.
    Tipo: Genjutsu
    (Consumo: Abissale)
    [Da Jonin in su]
  4. .

    " Stolto da parte tua pensare che Mumei abbia bisogno del mio chakra per essere temibile. "


    NLi5czeFM


    Febh non conosceva nulla della leggendaria arma Kenkichi, non sapeva che al suo interno vi era l'anima di tutti i Garth del passato e il sangue di ogni persona che aveva trafitto. Mumei non era affatto il bene più prezioso del Mikawa bensì un suo obbiettivo, un'altra vita da troncare per acquisire più forza; così come la Shameada, leggendaria spada della Nebbia di Sangue, era sempre alla ricerca di più fonti di chakra, così l'Incompleta (così era nota tra i Kenkichi della Rosa d'Acciaio) lo era di linfa vitale.
    C'era solo una condizione estrema che invertiva le parti di quel meccanismo secolare, una remota possibilità che solo una volta si era verificata nella storia del Sangue.

    Così dunque la katana venne corrotta dal chakra dello Yakushi il quale saggiamente non provò nemmeno a manovrarla in quanto tale ma a tramutarla in un serpente, secondo la tradizione e le conoscenze dei ninja di Oto. Quel dannato babbeo quattr'occhi ci sapeva fare, questo Aloysius lo sapeva, ma mai avrebbe creduto che la sua impareggiabile forza potesse essere battuta una qualsivoglia manipolazione del chakra. Uno dei tanti errori di valutazione del vecchio guerriero, che per filosofia si avvicinava più al metodo di combattimento dei Samuari che a quello dei ninja: sin dai tempi dell'accademia aveva odiato quell' affidamento incondizionato all'energia proveniente dal tentien e in grado di smuovere le montagne. Per lui, che aveva imparato persino ad usare la linfa vitale stessa piuttosto che attingere costantemente ad un'unica risorsa interiore, quello era solo un mezzo per produrre le sue tecniche, per spingere il suo corpo oltre i limiti; non si era mai addentrato in una conoscenza approfondita delle sfaccettature, dei colori e delle potenzialità dell'unico vero dono che l'Eremita delle Sei Vie aveva lasciato al popolo ninja.

    Ma dal suo fallimento non scaturì rabbia o paura...quella delicata partita a scacchi aveva già un vincitore designato.

    Bastò infatti una semplice difesa a vanificare l'intera manovra offensiva messa in piedi dall'Oni che finalmente si era deciso ad attaccare il suo Kage. Come il corpo di un'idra a molte teste, la minuta figura del Consigliere venne coperta da un groviglio di serpenti di varia natura e dalle fauci avvelenate pronte ad azzannare mortalmente il Mikawa. Un attacco elaborato, micidiale nella sua concatenazione, ma in fin dei conti debole dal punto di vista della mera potenza. Non appena Mumei venne trasformata, il Jonin era infatti certo che la mente bambinesca di Febh lo avrebbe spinto ad usarla come arma contro il suo padrone; aveva visto quel compagno otese in decine di missioni e conosceva fin troppo bene sia il suo carattere immaturo che la sua pericolosità nel combattimento in mischia. Dunque non ci pensò due volte: una sfera di sangue si espanse dal corpo del Jonin inglobandolo completamente e proteggendolo da quella selva di zanne capace di stendere un elefante per quanto veleno vi fosse al loro interno [1 TB Circolo Mikawa 8 Unità, Tecnica Rapida, Pot 50 + 10 Impronta Oscurità = 60].
    In quel bozzolo traslucido Diogene rise nel vedere i musi schiacciati e le forti testate che ognuna di quelle creature, così vicine ad Eiatsu ma per suo gusto obbrobriose, diede alla barriera di Sangue pur di provare a ferirlo.


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    " TSLK...adesso ci divertiamo. "


    Febh aveva perso le staffe e, sebbene si vantasse di essere estremamente lucido e razionale, era evidente che l'apparente perdita della sua sensei doveva averli annebbiato il giudizio: aveva attaccato il suo Kage, da quel momento in poi aveva segnato il suo destino all'interno del Villaggio. Qualora fosse voluto rimanere, non aveva altra scelta che ucciderlo...così come era stato per il Nidaime anni addietro.

    Disattivò quindi la difesa ma commettendo un leggero errore nel valutare la tempistica dell'ultimo serpente ancora in circolazione. Il dolore alla gamba, automaticamente redistribuito in tutto il corpo, ben presto si rivelò una falla nella sua difesa; anticipando la disattivazione della tecnica permise all'ultimo colpo di entrare, procurandogli una ferita sanguinante tutt'altro che trascurabile[Res 750+ 75 Basso= Nera +5, Ferita Grave diffusa, Continua continua ->1 PF] .
    Un dolore profondo ma incapace di piegare il corpo e la mente del Mikawa: la bolla difensiva esplose nella stanza, ricoprendo tutto o quasi del sangue che la componeva, e la figura del Mikawa fu nuovamente visibile ai presenti.


    " Sei solo un ragazzino testardo pericoloso ed immaturo. Non sei più utile alla causa di Oto."


    Ovviamente il sangue rilasciato ad altissima pressione nell'ambiente non era stato fatto a caso. Apparte gli schizzi finiti in ogni dove e che avrebbero potuto accecare i tre presenti nella stanza [1 SA (movimento speculare) manipolazione 3 unità di sangue fangoso, Pot 0, causa Intralcio Medio], tre pozze di sangue erano state piazzate nella sala da tè perfettamente studiata e visualizzata nella mente del Colosso: la prima praticamente sopra il cadavere di Ogen, la seconda lì vicino al tavolino, mentre la terza ben oltre il ciglio della porta della stanza ad una ventina di metri di distanza dalle altre due. Lo switch tra il cumulo di sangue e la capoclan sarebbe stato immediato, individuabile solo se, nonostante il tentativo di accecamento, si stesse già osservando attentamente o proteggendo il corpo della vecchia [2 SA (movimento speculare posizionamento pozze) manipolazione 9 unità, 1 TA Pozza di Sangue, 2 TB Trappola Camuffata]. Potendo vedere a rallentatore, sarebbe accaduto che la prima pozza a contatto con la vecchia indifesa l'avrebbe fagocitata, facendola sparire al suo interno in un velo di sangue sul terreno e contemporaneamente quella vicina avrebbe preso le sembianze di Ogen stessa.


    " Perchè continuo a chiamarti Febh, tu sei Kaji Hakai. "


    Quale altra parola di sfida ma utile per far davvero credere che chi stesse parlando fosse davvero Aloysius e non una illusione lasciata lì solo per distogliere l'attenzione dalle reali azioni del Mikawa[2 TA Emissario di Sangue].
    Del vero corpo di Aloysius, infatti, solo un veggente avrebbe potuto trovarne traccia nel sottosuolo ove, grazie all'attivazione del terzo stadio del sigillo della roccia, si stava già muovendo per allontanarsi dal suo clone illusorio [3-4 SA Arte della Terra, movimento di 6 metri] facendo ben attenzione a non farsi percepire da coloro che erano in superficie.


    " Odio ripetermi ma lo rifarò un'ultima volta: sei bandito da questo villaggio. L'accusa è di insubordinazione. Per il momento non verrà messa una taglia sulla tua testa ma, qualora avessi la brillante idea di trafugare la spada che hai in mano, un artefatto di valore inestimabile per Oto, verrai braccato come il peggiore dei nukenin di Ame. Sei pregato di lasciare a terra Mumei...questa volta, hai fatto il passo più lungo della gamba aggredendo il tuo Kage. Presto tutti i ninja del villaggio saranno qui. "


    In quell'esatto momento sarebbero partite le sirene di Oto, attivando la casistica A1, ovvero la procedura di massima allerta disegnata dallo stesso Aloysius quando era a capo delle guardie di tutti i gate.
    Qualche istante dopo, gli altoparlanti sparsi per il villaggio avrebbero notificato:


    " cr...crcr....ATTACCO IN CORSO A PALAZZO YAKUSHI! Il Consigliere Febh Yakushi è uscito di senno e ATTACCATO il Kokage Aloysius Diogenes MIkawa....crrr..crcr...Si richiede l'intervento di tutte le forze del villaggio. Febh Yakushi è da considerarsi ora...crrrrr....cr..cr...un NEMICOdi Oto. "


    Come diavolo aveva fatto la notizia ad arrivare alle mura in così poco tempo? Non era accaduto ancora nulla di così appariscente all'esterno del palazzo per far scaturire un allarme! E poi nemmeno uno generico: l'informazione dell'ammutinamento del Consigliere era già di dominio pubblico ed etichettata come ufficiale dall'organo di difesa del villaggio senza una rigorosa procedura, senza un contraddittorio e soprattutto senza un rigido accertamento dei fatti! Un fatto non da poco perché, con poche parole gracchianti, l'immagine del Ragazzo delle Lucertole sarebbe stata macchiata indelebilmente agli occhi di ogni abitante del Suono!


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    Fyodor, spettatore privilegiato della fase tre del piano, ghignò tra le ombre, a pochi passi dalla pozza di sangue creata fuori dalla stanza dove stava accadendo il misfatto. Presto anche lui avrebbe dovuto recitare una parte nella macchinazione del Mikawa, un ruolo importante perché capace di scardinare l'unica difesa mediatica a cui lo Yakushi poteva aggrapparsi. Quella di Diogene non era affatto una sbandata auspicata dal suo compagno di una vita, bensì un piano architettato da settimane, una vera e propria trappola per il Consigliere non più gradito nell'amministrazione della nuova Oto, nel nuovo impero che stava sorgendo in comunione con Kiri.


    " Ti consento di scappare...in virtù della nostra amicizia. "



    Aloysius Diogenes Mikawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 925
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 775
    • Precisione: 700
    Chakra
    780/1250 + 115/160 (extra sigillo)
    Vitalità
    20/26 + 10/12 extra
    Slot Azione

    1. Manipolazione 3 unità (accecamento)

    2. Manipolazione 9 unità (piazzamento pozze)

    3. Affondare nella terra

    4. Movimento sotterraneo

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. (TB) Circolo Mikawa

    2. (TA) Emissario di Sangue

    3. (TA) Pozza di Sangue

    4. (TB) Trappola Camuffata

    Note

    - 60 circolo mikawa
    - 60 emissario di sangue
    - 100 pozza di sangue + trappola camuffata
    - 60 manipolazione 12 slot
    - 10 impasto

    Rispolveriamo anche questa giocata che ha impatti interessanti sul villaggio ;)
    Ps. Sto supponendo che essendoci una figura illusoria di Diogene che intrattiene Febh, non sia possibile effettuare AdO sulle azioni non offensive e i movimenti del reale.
    EDIT: modificata tempistica attivazione emissario


    Edited by DioGeNe - 24/2/2024, 12:59
  5. .




    " No non dire così! Non ti farei mai del male! Tu sei la persona che ho aspettato per 200 anni, tu sei la figura che mi appare in sogno e mi accompagnerà verso il mio destino. La nostra vita insieme nel mondo degli Dei. "

    Ma cosa stava blaterando? Duecento anni?! Ma se era un giovane appena entrato nell'età dei grandi. E poi, in che senso non si era macchiato di alcuna colpa? Aveva ingannato una ragazza, l'aveva ferita, rapita e ora incarcerata. Le aveva fatto provare un dolore che di secondo in secondo diventava più forte. La stava privando del suo bene più prezioso, del suo retaggio culturale, lo stesso che sembrava conoscere così bene, tanto approfonditamente da sembrare contraddittorio e sbagliato per la chunin della Foglia!

    Kairi era impaurita ed impotente difronte ad un rivale chiaramente fuori dalla sua portata. Tuttavia, sebbene la situazione diventasse sempre più disperata, la sua forma mentis da guerriera le permise di costruire l'unica strategia che reputava sensata in quel momento; una pantomima per cogliere l'unica debolezza apertamente dichiarata da Kādomēkā, sempre se fosse quello il suo reale nome. Il ragazzo sembrava effettivamente innamorato della kunoichi, quindi magari dimostrando più empatia e un maggior coinvolgimento sul lato sentimentale magari una possibilità di fuga poteva aprirsi...certo, si trovava sul tetto del palazzo dei Sanada quindi, anche se fosse riuscita ad uscire da quel fuuinjutsu, solo gettarsi nel baratro poteva darle la libertà.
    Una possibilità che sicuramente le sarebbe passata per la testa, considerando che ormi gli occhi le stavano implorando di attivare ila sua Kekkei Jenkai Oculare [in caso contrario, ripeti il danno].

    Effettivamente, la richiesta disperata di aiuto e spiegazioni da parte dell'accademica, spinse il giovane a scomporsi per cadere goffamente in avanti, sbattendo con la faccia a terra pur di non usare le mani e spezzare il rituale. Un dettaglio che difficilmente sarebbe passato inosservato, considerando l'effettiva forza del nemico, a cui seguì una risata gelida e sbilenca insieme al movimento da quelle ombre che, come delle braccia aggiuntive, andarono a riportare il loro manipolatore nella sua precedente posizione [qualora già vista, riconosci la TS dei Nara].

    " Ouch eheheh che sbadato. No, no! Non devi agitarti, non avere paura! Devi fidarti di me! Lascia che il chakra fluisca, fai apparire le tomoe e io potrò cancellarle per rimpiazzarle con una versione più pura e perfetta del potere degli Dei! "

    La resistenza dell'Uchiha, la quale davvero stava provando un dolore in grado di far svenire la maggior parte delle persone, le stava permettendo di far uscire informazioni importanti dalla bocca del suo rapitore. Ma per quanto ancora avrebbe resistito? Il corpo vitreo e la sclera dei suoi occhi erano in fiamme e il dolore si stava espandendo verso la retina e il nervo ottico...rischiava di compromettere in maniera irreversibile i suoi organi! Non solo, quel flusso indotto di chakra che fuoriusciva in maniera incontrollata dal suo petto, le aveva già intaccato il tentien: solo la sua esperienza nel gestire e manipolare tecniche di livello Chunin le stava permettendo di non far scoppiare i vasi del sistema circolatorio.
    E poi c'era quell'istinto irrefrenabile, quella spinta genetica che portava i suoi globuli rossi a risvegliare la tecnica speciale ereditata dal suo clan; come une belva che sbava sentendo l'odore della carne o l'uomo che trova irresistible l'odore della donna...Kairi dove avrebbe trovato le forze per non assecondare il volere del suo interlocutore?

    E se volesse davvero il suo bene? E se le stesse offrendo realmente un nuovo potere in grado di farla evolvere e quindi di raggiungere ogni suo desiderio di grandezza? Forse in questo modo avrebbe potuto trovare sua madre, avrebbe potuto addirittura sconfiggerla e porre fine ai turbamenti del suo animo. Sarebbe diventata così un vero guerriero su cui la Foglia e l'Hokage avrebbero potuto fare affidamento nel futuro, ad esempio contro nemici del calibro dei Canthiani, che già una volta avevano colpito al cuore del Fuoco.

    Dopo mesi di pace e distaccamento dal mondo dei ninja, Kairi si trovava difronte ad uno delle scelte più importanti della sua vita, associata ad uno dei pericoli più grandi che avesse mai affrontato. Avrebbe difeso il clan di sua madre, colei che l'aveva tradita e ferita nel profondo, oppure avrebbe seguito il cammino conclusivo della sua avventura del Ferro?

    " Hai mai pensato, nel vedere i capillari rotti negli occhi, che fossero come sottili radici di un albero? Nelle tavole segrete del tuo clan si nomina, Shinju. E se fossimo tutti figli di un unico ceppo? Terminazioni di radici che inglobano il mondo e lo rendono prigioniero? Un albero con un frutto dolcissimo, capace di sfamare un Dio e di compiere il fine ultimo di miliardi di persone sparse sul pianeta.
    Non vorresti anche tu mangiarne un pezzo? "



    ::: La sera prima, Fuyu no Ie :::

    Le gambe dei samuari pronti a fronteggiare la minaccia in avvicinamento si bloccarono un istante prima di sguainare le katane. Come pietrificati, i quattro corpi rimasero ad osservare il lento avanzare della donna la quale con sguardo tronfio osservava il panico scaturito dalle sue azioni. Solo un sensitivo avrebbe potuto notare l'auro oscura che si stava sprigionando dal suo corpo e che stava corrompendo l'animo d'acciaio dei combattenti in armatura, terrorizzandoli al punto di non avere il coraggio di sferrare il colpo [1 TA Aura di Paura + Aggravare il fardello]. Spezzare le sicurezze, ecco in cosa era davvero bravo il generale Cremisi.

    Un nobile ebbe la forza di distinguersi dal branco di pecore belanti: un uomo di esperienza e che probabilmente aveva già avuto modo di comprendere e destreggiarsi nelle dinamiche di potere tipiche del mondo ninja. Ottimo, aveva finalmente trovato il suo lasciapassare per arrivare alla testa del Ferro; doveva solo accertarsi che fosse sufficientemente influente da garantirgli udienza nella sala di comando dei Toshiro.

    " Lei è un uomo saggio, Minoru Tatsuishi. Venga con me...lei merita di salvarsi. "

    Afferrò l'uomo per la cintola e con due poderosi balzi si posizionò sulle alte mura che delimitavano il centro nevralgico del villaggio e lì invitò l'uomo a guardare il cielo e assistere a quello che stava per accadere.





    Per tutte le anime ancora in vita nella zona del palazzo non ci sarebbe stata via di scampo: come un vero e proprio meteorite, il Colosso dei Cieli avrebbe invertito la sua rotta e si sarebbe schiantato letteralmente a terra, abbattendo con la sua ineguagliabile mole ogni corpo di pietra, metallo o ossa sul suo cammino [2 TA Carica + Taglia Mastodontica (60 Unità) + Arte della Terra]]. In pochi istanti del centro di potere del villaggio non sarebbe rimasto traccia perché, così come era giunto, il Leviatano delle Leggende capace di terra-formare il mondo, iniziò a sparire ma questa volta non tra le alte nubi bensì fondendosi con la terra stessa, portando con sé tutti quei detriti e i corpi frantumati.
    Il rombo di tonnellate e tonnellate di terra smossa era assordante e della portata di un piccolo terremoto capace di mutare la geografia di quel territorio. E man mano che l'enorme mole scendeva nella montagna un cratere prendeva forma al posto di quella che una volta i Sanada chiamavano casa.


    Così decadeva il potere di una delle otto famiglie al servizio dello Shōgun, tra le radici e i vermi dello stesso Feudo rimasto senza padrone.


    Minoru-dono avrebbe assistito ad un palmo di distanza a quella catastrofe naturale, al fianco della donna che aveva portato morte e distruzione in quella porzione isolata del Paese del Ferro. Una tragedia, un tremendo massacro che gli avrebbe fatto comprendere una volta per tutte con chi stesse per stringere alleanza: un vero e proprio patto con Diavolo.

    Solo quando il frastuono terminò e il silenzio calò sulla città, privo delle grida dei suoi cittadini e dello scrosciare della pioggia di sangue, Otsune Mikawa proferir parola:

    " Bene...abbiamo fatto pulizia.
    Ora veniamo al dunque Minoru-dono. Lei sarà la mia spia all'interno dell'amministrazione di questo Paese. Voglio sapere tutto riguardo la politica, gli accordi economici e le strategie militari che Onoro Toshiro insieme a voi famiglie nobili state attuando da dopo gli eventi dell'Erba.
    Voglio arrivare a comprendere i segreti di queste terre, dalla forza dei Samurai in grado di competere con le conoscenze dei ninja, agli antichi artefatti e tomi tramandati nella vostra storia. "


    Quella non era una richiesta ma un ordine.

    " Questa Paese diventerà presto di mia proprietà, la conquista è appena iniziata, e lei può avere un ruolo attivo e una posizione di potere nella nuova amministrazione. L'età del Ferro è passata, amico mio, ora stiamo entrando in un'era più tetra, pregna di oscurantismo e di poteri forti che a regime schiacceranno realtà retrograde come la vostra.

    La mia è una scialuppa di salvataggio in questo mare in tempesta. Non avrà una seconda occasione.

    Cosa risponde? "



    CITAZIONE
    OT/ Cosa farà Kairi?!?! Direi che con 2-3 post l'avventura avrà fine ;)
    Per la mai parte, questo contatto potrebbe diventare l'intro per una giocata più amplia (magari una QdC nei confronti del Ferro) quindi sono mooolto curioso!/OT
  6. .

    Il Kage Assente


    Il Colosso dei Mikawa: la vera storia XXX, di Loxion Mikawa


    ::: Presente, Villa Mikawa :::

    Uno stallo alla messicana degno dei migliori western anni cinquanta: da un lato il Dio di Ame, uno degli esseri più misteriosi di quell'era, dall'altro il Juudaime Mizukage, Giustizia Perfetta per i sostenitori della Nuova Nebbia Insanguinata. L'oggetto della contesa: un arnese da artigiano, all'apparenza un semplice cutter per specchi, ora nelle mani di un giovane kiriano dall'intelletto sopraffino e la volontà di ferro. Si, perché serviva una calma non comune per tentare di ingannare così sfacciatamente l'uomo che aveva il potere di garantire l'equilibrio tra i Semi di Ame...o forse era semplicemente incoscienza, dovuta dal fatto che, in fin dei conti, l'Akuma non avesse la ben minima idea di chi fosse realmente quell'uomo a torso nudo. Kensei Hito, tuttavia, aveva qualche anno in più del suo sottoposto e l'esperienza necessaria per capire il reale pericolo che avevano difronte; le parole di Eiatsu, dopotutto, erano state chiare: le possibilità di vittoria in combattimento erano prossime allo zero.

    Passò qualche secondo, un lasso di tempo nel quale Tensai-ji, la ragazzina dai capelli verdi che fluttuava in aria sopra la testa degli accademici, non osò proferir parola e nel quale il Joker rimase con la testa piegata da un lato in contemplazione dell'arnese mostrato dal kiriano. Difficile ipotizzare cosa stesse passando per la mente del nukenin ma quello che ne scaturì fu in realtà una lunga risata, di quelle fatte con gusto e sguaiatamente.

    " AHAHAHAHAH AHAHAHHA Difficile pensare che un oggetto tanto piccolo possa spezzare un potere tanto grande! Siete saggi, "amici" accademici: un Fulmine non può essere afferrato con le mani! "

    Tese il lungo braccio per invitare il chunin a consegnarli l'artefatto. Una volta nella sua mano, quindi, lo analizzò fugacemente giusto per accertarsi alla vista di non avere in mano un semplice pezzo di ferro. Passata l'ispezione visiva, quindi, strinse l'oggetto del suo desiderio tra le dita esplicitando un chiaro senso di gioia e soddisfazione; un altro passo nell'oscuro segreto di Ame era stato fatto: la verità sarebbe venuta presto a galla!



    Guardò quindi il kage, il quale aveva avanzato la sua richiesta di conoscenza:

    " Una domanda sfacciata la tua, uomo di latta. Mah oggi mi sento magnanimo e il presente donato mi ha soddisfatto...Vi basti sapere che, questa volta, mi sono risvegliato con il cuore buono; sto lavorando anche per il vostro bene, per debellare dal mondo uno dei suoi incurabili cancri. Tuttavia. l'ignoranza è un bene quindi voi continuate pure a giocare alla guerra, stringere alleanze o accumulare ricchezze...la vera partita si sta giocando nel vero Olimpo degli Dei. "

    Parole che forse avrebbero lasciato più dubbi che spiegazioni e che spinsero la Vipera di Oto a fare la sua mossa, tutt'altro che sicura del fatto che il nukenin avrebbe mantenuto la sua parola e lasciato la Villa. Non solo, il suo bersaglio si stava allontanando troppo e non poteva temporeggiare oltre.

    La bomba sonora venne scagliata in aria e l'azione diversiva in sinergia con i gregari di Aloysius prese piede, portando diverse pedine a spezzare lo stallo e a muoversi sul campo di gioco. Ancora una volta l'urlo stridulo dell'Asso di Cuori, che a tutto stava dando attenzione meno che all'operato della ragazzina, riecheggiò nell'aria mentre il Joker rimase del tutto ininfluente al quel frastuono in grado di danneggiare momentaneamente i timpani di chiunque. Dopotutto, come poteva un uomo abituato a scagliare fulmini e rombi di tuono essere infastidito da bagliori o semplici compressioni e decompressioni d'aria [Eco del Rombo, Bagliore del Fulmine]?
    L'agile movimento della kunoichi venne quindi perfettamente seguito dal Dio il cui sguardoNLi4PxLZs giudicatorio era così pesante e difficile da sostenere.

    Tuttavia non fece nulla. Si limitò a guardare quel teatrino con sufficienza, permettendo alla ragazza di superarlo e lanciarsi all'inseguimento di Amari; ormai aveva ottenuto ciò per cui era venuto e ogni secondo passato in quella dimora ammuffita era solo tempo perso per ciò che doveva realmente fare, ora che ne aveva modo. Così come era entrato in scena, dunque, dal nulla creò un cerchio di scariche elettriche e vi entrò dentro, pronunciando la sua sentenza prima di scomparire:

    " Mi è rimasto un ultimo trasporto veloce. Principessina...ripulisci questo casino e poi torna a piedi a casa."

    Se uno dei due Kiriani avesse voluto provare ad impedirgli la "fuga" nessuno glie lo avrebbe impedito ma farlo sarebbe stato come gettarsi consapevolmente in un temporale da un miliardo di volt.

    Anche senza la presenza del Joker, infatti, la situazione era tutt'altro che rosea per i ninja. Villa Mikawa si stava per trasformare in un campo di battaglia terribile e che portava la firma della bimba prodigio del Gelo, signora della Vegetazione e del Ghiaccio, ferita nell'orgoglio per la figuraccia fatta nei confronti del Joker e per il fallimento del suo piano.



    " VOI GRUPPO DI IDIOTI, FASTIDIOSI, INSETTI CHE NON SIETE ALTRO! VI distruggerò anche questa volta, come ho fatto per innumerevoli iterazioni. Mi DIVERTIRO' a sentire le vostre teste spappolarsi, le vostre membra torcersi e la vostra pelle bruciare! NON USCIRETE VIVI DA QUI! A COSTO DI DISTRUGGERE L'INTERO VILLAGGIO! "

    Una scossa di terremoto ancora più forte investì l'intera area, facendo cadere scaffali, ribaltando lampadari e creando spaccature nella struttura. Se era lei che stesse generando tutto ciò allora i kiriani avrebbe dovuto prendere davvero seriamente quello scontro...Per loro fortuna, Hebiko aveva debilitato non poco la ragazzina [Confusa, Assordata] ma pochi secondi e lei si sarebbe ripresa del tutto, pronta a scagliarsi contro il duo spinta talaltro dall'aura d'odio che l'Inquisitore aveva espanso attorno a lui!
    Un tempo che non sarebbe passato tranquillo e proficuo per i rivali; no, dietro l'oscurità delle crepe nel pavimento quattro occhi azzurri sarebbero apparsi poco prima che l'intero piano della villa sprofondasse in mille pezzi [Velocità Viola, causa Intralcio Medio]. Una caduta verso il basso che avrebbe rivelato la presenza e la stazza di due enormi golem alti oltre 3 metri: uno i cui pezzi di roccia erano tenuti insieme da un alone di chakra blu e con un mantello composto da acuminati spuntoni di ghiaccio; l'altro composto da rampicanti e radici attorno ad un'aura verdastra, ricoperto di spessa corteccia e con un grosso masso incastonato nel pugno destro [Evocazioni Energia Viola].

    " Vi presento i miei due bambini. Non volete giocare un po' con loro?! Naegi, Tsurara questi birbantelli hanno fatto la bua alla mamma, DISINTEGRATELI! "

    Non se lo sarebbero fatto ripetere una seconda volta, approfittando anche del possibile intralcio degli obbiettivi tra i detriti della villa. Naegi, ovvero Alberello, avrebbe puntato Etsuko provando a schiacciarlo letteralmente in toto tramite il gigantesco arto con l'arma naturale. Un colpo goffo nelle movenze ma estremamente efficacia in quanto a rapidità e soprattutto Forza; quel macigno di un metro e mezzo di diametro e sorretto dal chakra telecinetico dell'Asso, pesava oltre 400 kg e poteva disintegrare anche la più impenetrabile delle difese [1 SA Vel Blu, For Nera, Pot 40 + Schiacciamento -> porta a zero la vitalità della zona impattata, annulla difese con durezza pari o inferiore a 3]. Come se non bastasse, una selva di radici appuntite sarebbe partita a valanga dal corpo stesso della creatura, scoprendone in parte una zona della pancia. Venti dardi grossi e potenti come coltelli da lancio avrebbero invaso una vasta area difronte il golem al cui centro vi era il piccolo umano [2 SA, mediamente 4 proiettili Pot 10, For e Vel Viola, Cono lungo e largo 9 metri].
    Tsurara, ghiacciolo, se la sarebbe vista con il Mizukage. Non che avesse la più pallida idea di chi fosse quel tipo in armatura ma, anche volendo, nulla sarebbe cambiato nel suo atteggiamento. Dopotutto, l'aura d'Odio non aveva alcun effetto su quei costrutti dotati di pseudo intelligenza!
    I grossi frammenti di roccia si compattarono improvvisamente l'un l'altro e, senza nemmeno avere il tempo di realizzarlo, una enorme palla di 3 metri di diametro ricoperta di spuntoni di ghiaccio lo avrebbe investito in pieno (2 tentativi) trascinandolo per una decina di metri fino a farlo schiantare contro uno dei muri della dimora Mikawa [3-4 SA, Vel Nera + 3, For Nera +3, Pot 40 + Inarrestabile -> capacità di spinta come se con forza raddoppiata]. Non solo, venire a contatto con un solo di quegli spuntoni o con la striscia di ghiaccio che la sfera impazzita lasciava lungo il cammino avrebbe reso inutilizzabile la zona interessata [Paralisi per 2 round].




    A pochi metri di stanza ma in tutt'altro scenario operativo, l'inseguimento di Hebiko stava proseguendo nei confronti del nukenin in grado di manipolare il tempo. Tra i corridoi della dimora che aveva imparato a conoscere in quei due giorni vissuti nei panni di Diogene l'acchiapparello non sarebbe durato poi molto: Amari era ancora gravemente ferito, oltre che debilitato per l'uso continuativo della sua abilità. Un insieme di fattori che, per fortuna, lo rendevano un rivale quantomeno affrontabile da parte della posseditrice della Kusanagi-no-tsurugi.

    Inoltre i movimenti da vera assassina dell'inseguitrice e la convinzione dell'inseguito che la Regina e il Joker avrebbero provveduto a sbarazzarsi in men che non si dica degli impudenti, resero l'attacco alquanto efficace. Il Principe dei Cuori, nonché J, riuscì solo per un pelo a frapporre la mano tra la bocca della kunoichi e il suo collo, difendendo quella parte vitale ma al contempo perdendo la mano, tagliata di netto dalla leggendaria lama rigurgitata a sorpresa dall'erede di Orochimaru [Ferita Grave, arto SX amputato, Sanguinamento DnT Grave].

    Il sangue zampillò copioso e così la corsa si interruppe, ad una stanza di distanza da quella dove il pendolo modificato ancora produceva instancabilmente quel ticchettio ipnotico. Rimaneva solo il 3% della carica, ovvero meno di 1 minuto considerando i ninja e la quantità di chakra che era "entrata" nella linea temporale 1045.





    " Eh devo ammettere che sei stata nei miei pensieri sin da quanto sei entrata in quel maledetto orologio. Mai avrei pensato che una persona dotata di ratio potesse fare una cosa tanto stupida ed avventata! Ma ancor più assurdo è che tu sia finita in questo passato, che è divenuto il presente che viviamo, e sia rimasta viva! COME HAI FATTO A ROMPERE L'UNICA LEGGE ACCERTATA CHE REGOLA LA MANIPOLAZIONE DEL TEMPO? EH!!!?? NON HA SENSO! "

    Difficile dire se quelle urla fossero per il cruccio filosofico/scientifico o per il dolore che doveva provare al braccio; se sommata all'altra che riportava sul tronco, quella ferita lo avrebbe portato presto ad una morte per dissanguamento...invero, pensare che potesse combattere con quelle ferite sembrava assurdo! Tuttavia il nukenin era tutt'altro che pronto a lasciare quel mondo senza combattere, anzi, era dai tempi dell'ipnosi del Flagello che non si sentiva così padrone del suo destino e del suo tempo.

    " Non hai idea di quante persone siano morte per quel frammento di specchio. NON LE POTRESTI NEMMENO CONTARE. Ti ammazzerò per onorare tutti quei corpi prosciugati, per il credo nella mia scienza e per Ame tutta! "

    Improvvisamente qualcosa cambiò ed Hebiko poté intuirlo distintamente perché un serpente ha sempre il controllo dei propri riflessi e dei propri movimenti; come sotto l'effetti di una qualche droga, il suo corpo non rispondeva più allo stesso modo agli stimoli nervosi, erano rallentati e i suoi stessi sensi ovattati come quando si è sott'acqua [1 TB Attivazione Manipolazione del Tempo, 1 TA CIAK si gira.].

    Un battito di ciglia e si ritrovò esattamente dove era una manciata di secondi prima, in procinto di sferrare il suo attacco verso il nemico. Aveva calcolato perfettamente i rumori e le tempistiche dell'attacco ma, esattamente sull'ultimo passo compiuto prima di allungare il suo corpo, sentì un click metallico provenire da tre palline rosse lasciate per terra. Un secondo e gli esplosivi sarebbero detonati investendola in pieno e con tempismo disarmante, soprattutto considerando che si trattava di un attacco a sorpresa e che il ragazzo non sembrava averla notata [Cartabombe II Distruttive, Pot 50, diametro 1,5x3]!

    Come faceva a sapere che proprio in quel punto avrebbe sferrato l'attacco? Una domanda a cui Hebiko avrebbe dovuto trovare subito risposta visto che il copione di uno scontro in discesa era stato riscritto con un colpo di scena! Uscendo dalla coltre, illesa o meno, la medesima scena già vissuta in precedenza avrebbe riempito il suo sguardo: Amari aveva uno sguardo e un ghigno già visto ma soprattutto, la sua mano sinistra era stata amputata da qualcosa o qualcuno!
    Un dejavou davvero di cattivo gusto che tuttavia era differente in qualcosa rispetto a quello che aveva sognato o creduto di aver vissuto un istante prima: ora il nukenin era sul ciglio della sala e la distanza che lo separava il dall'orologio erano diminuita di una decina di metri.

    " Non hai idea di quante persone siano morte per quel frammento di specchio. NON LE POTRESTI NEMMENO CONTARE. Ti ammazzerò per onorare tutti quei corpi prosciugati, per il credo nella mia scienza e per Ame tutta! "

    Intanto, appoggiato con la schiena contro uno degli scaffali ribaltati e con le gambe bloccate dai detriti della villa, Eiatsu guardava la sua scelta prendere forma:

    " Così inizia la battaglia di questo tempo."




    CITAZIONE
    OT/ Riprende la giocata più pazza che abbia mai elucubrato! ahahah
    Il Joker per vostra fortuna se ne è andato, pensando di aver ottenuto ciò che voleva! Ottima mossa -< Etsuko >-. Waket sebbene il diversivo sul joker non fosse necessario hai capito che fermare Amari era il vero punto chiave, quindi complimenti e buon combattimento contro di lui :ph34r: ! Ade Geist non sottovalutare i piccoli amici della principessina ed occhio al fattore campo! Historia ovviamente se ti va di postare dando libero sfido al Nibi liberissimo di farlo! /OT
  7. .

    Ogni promessa è un debito


    da "La saga dei Codati" di Loxion Mikawa, capitolo XXVI


    Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro
    Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto
    Ma nel cuore nessuna croce manca
    È il mio cuore il paese più straziato.
    [Ungaretti]



    ::: Oto, villaggio in superficie :::

    NLi4OMKdh

    Nubi nere si addensarono nel cielo sopra Oto, come attratte dalle scariche elettriche di Momento Mori che ancora pervadevano l'aria. Attorno ai detriti di Palazzo Yakushi la disperazione si era impadronita dei cuori degli abitanti, spettatori innocenti di un fato ineluttabile. Diversi erano i molti e molti di più i feriti, nel corpo e nella mente, per un attacco al cuore del villaggio che sapeva tanto di un ritorno dei Cremisi.

    Pensare che Diogene, l'uomo che più di tutti voleva rendere il Suono grande, fosse dietro a quella devastazione era dura da credere.

    Le sirene delle mura, tuttavia, erano ancora spente. Dei soldati protettori del villaggio non si vedeva l'ombra e la sensazione che la guerra fosse arrivata nel Paese del Riso, come era stato per l'Erba o per il Gelo nel recente passato, si annidava sempre più nel cuore degli otesi. Un sentimento che tramutò in pietrificazione pura all'apparizione del corpo senza fine di una creatura che solo nei sogni di quei comuni mortali poteva prendere forma. Tenchou, Drago dello Zenith, era stato richiamato sul campo di battaglia e l'isteria più incontrollata si diffuse in ogni casa e vicolo del villaggio...la fine del mondo era arrivata. Molti si accalcarono alle porte dei quattro Gate, implorando per una via di fuga, altri si rintanarono nelle loro cantine pregando Jashin o qualche altro dio nella speranza di una seconda vita...alcuni rimasero semplicemente immobili, sicuri che solo in un incubo ciò che stavano vedendo e provando potesse accadere.

    La seconda esplosione stroncò ogni credenza o azione: il suo bagliore invase ogni cosa e delle sorti del villaggio non rimase che la speranza di qualche sciocco.


    ::: Oto, villaggio sotterraneo :::

    Aloysius non poté che consentire i cloni di partire in direzione della superficie. Non poteva sapere cosa avrebbero trovato una volta emersi ma sicuramente ci avrebbero messo un po' a percorrere a ritroso la strada fatta, un tempo che sperava sarebbe bastato al Diavolo per completare la sua missione [lascio la scelta dei round necessari al QM].


    " Certo che potete mandare dei cloni, non siete mica ostaggi. Quello che mi interessa è passare del tempo con voi e capire come affrontare la delicata questione dell'estrazione. Forse ve lo siete dimenticati ma Omoi, l'uomo rinchiuso da troppo tempo in quel contenitore, è un mio amico oltre che un ninja di Oto! "


    Il ramen cucinato con quella carne più unica che rara, in effetti un vero e proprio crimine considerato quanto rari e protetti fossero i Kappa, era effettivamente ottimo...non che il Garth ne potesse percepire effettivamente le sfumature nel gusto (aveva perso quella capacità dopo il rituale Kenkichi) ma l'espressione sul volto di Raizen parlava chiaro. Intanto i due marmocchi avevano trovato un loro modo di giocare e passare il tempo, quindi Aloysius gli fece fare: affidare il destino di uno dei suoi uomini più importanti ad un foglioso stramboide e, al contempo, inserire una delle forze più incontrollabili di questo mondo nel corpo di una neofita del mondo ninja, era davvero una scelta da non considerare.

    " Non perdetevi tra i cunicoli...potreste trovare ancora qualche zombie di Orochimaru in giro! "

    NLi4P5Jsr


    Disse loro un po' per scherzare e un po' per terrorizzarli.
    Doveva cercare di camuffare il più possibile il tarlo che si era annidato nella sua mente già da diversi secondi: e se qualcosa fosse effettivamente andato storto in superfice? Il Diavolo era davvero in grado di completare quella missione senza portare con sé una scia di morte e distruzione? Ormai il dado era tratto, doveva solo continuare a recitare la sua parte confidando nella forza e lungimiranza del suo alleato. Nel pensarlo, invero, sentì come il vincolo del Patto di Sangue cingere con stretta più ferrea le sue membra.
    Il Colosso si rivolse dunque ai Sunesi:

    " So che il villaggio è in grande difficoltà. La recessione economica è arrivata a bussare persino alle porte di Okasada! Il report mensile dell'Accademia sugli iscritti dei Sunesi denota un trend in costante decrescita...il vostro Daymio non ha mai pensato ad una politica di incentivazione sulle nascite? Anche riguardo il clima, si potrà pur fare qualcosa per questo problema della desertificazione! Konoha potrebbe dare una mano, no? Raizen avete ancora dei manipolatori del legno tra le vostre fila? Una mirata operazione di ripopolamento e bonifica congiunta con i vostri manipolatori della sabbia potrebbe permettervi di recuperare le zone perse! Così come in guerra, non bisogna concedere nemmeno un metro al nemico! E quello per voi è forse ben più temibile di ogni altro confinante!"



    ::: Intanto nell'Otre dello Yonbi :::

    Il buio è freddo e terrificante, la paura di molti e la maledizione di coloro che hanno scelto la solitudine.
    Non poter accendere la luce sapendo che un mostro è pronto a mangiarti, è un terrore ancor più grande.
    Sapere di condividere uno spazio senza fine ma in verità ristretto con la più terribile calamità che il mono conosca è un tarlo che ti fa uscire matto, un'ansia costante che amplifica ogni scricchiolio, ogni respiro affannoso e persino il battito del cuore, o lo scorrere del chakra nel proprio sistema circolatorio.
    Dopotutto cosa è un uomo in confronto ad un ammasso pressoché infinito di energia?
    Eppure un Bijuu non è solo quello: benché non composto di carne e sangue, porta con sé i ricordi, il dolore e la sofferenza di ogni contenitore che lo ha ospitato sin dai tempi della sua creazione.
    Invero, è proprio questo a rende un Demone Codato il mostro raccontato da generazione in generazione; l'odio del mondo incarnato in truculente belve domabili da pochi e amiche di ancor meno esseri umani.







    Una flebile luce giunge da lontano, un punto luminoso nell'immensità del Mondo Interiore, dove solo la mente può trovare rifugio o prigionia.

    Omoi medita. Non l'ha mai fatto nella sua vita precedente, quella dove con spesse catene rincorreva i Codati fino in capo al mondo; quella realtà non ti concede il tempo giusto per farlo, le esigenze del corpo superano quelle dello spirito e di giorno in giorno l'anima si affievolisce fino a diventare un filo invisibile che nessuno se non pochi eletti possono vedere.
    L'anima di Omoi era forse ancor più tirata e debole delle altre, dopo una vita passata ad adempiere agli ordini più crudeli, amorali e terrificanti che mente umana possa concepire. Lui era stato un guerriero, forse tra i migliori in quello che faceva, ma questo gli aveva lasciato un vuoto nel petto praticamente impossibile da colmare.

    Quindi cosa era davvero terrificante? Vivere nel vuoto esteriore sapendo di poter morire da un momento all'altro, o vivere con il vuoto interiore, sapendo di essere già morti?

    Questi erano i tipi di ragionamento che Omoi aveva imparato a fare nella sua nuova vita nell'otre. Riflessioni filosofiche e profonde eseguite in religioso silenzio, contemplazione ed immobilità...visto che tanto non aveva un corpo fisico da manutenere. Rafforzare le mente, non gli rimaneva che fare questo in attesa che il tempo della sua rinascita arrivasse.

    Eh già, nemmeno per un istante il dubbio di essere stato abbandonato o dimenticato aveva colto in fallo il vecchio ninja delle squadre speciali del Suono. Per due anni aveva vissuto alle spalle dello Yonbi, senza dargli modo alcuno di sospettare della sua presenza, annullando la sua stessa esistenza e portando le tecniche dei sensitivi ad un livello completamente differente. L'annullamento dell'IO...ecco come avrebbe chiamato la sua tecnica una volta uscito di lì.
    Aveva imparato dai migliori perché nessuno più di un Cercotero aveva imparato a rifugiarsi nella sua mente per astrarsi dal tempo trascorso all'interno delle reliquie inventate dagli uomini per confinarli. Loro più di tutti conoscevano il significato della parola solitudine.

    Dopo tanto tempo, però, sentiva percepiva il suo coinquilino agitarsi...che fosse quella lontana traccia di chakra percepito poco prima? Son Goku saltava e digrignava i denti, come un vero gorilla fa per proteggere la sua casa da un intruso e il Mondo Interiore trema al ruggito del 4 code. Il ricordo di come lo avevano confinato l'ultima volta ancora è vivido nella sua mente e la rabbia per averlo privato del Suo deserto e del Suo sole senza confini.

    Eppure Omoi restava immobile nell'oscurità, forte del rigore del suo metodo e delle sue convinzioni. Un sorriso invero si stampò sul suo volto: non vi erano dubbi, erano tornati a prenderlo!







    E mentre lo spazio veniva invaso da quelle fiamme blu che stavano invadendo il dominio dello Yonbi, il Diavolo apparve finalmente al Jonin del Suono destando la sua meditazione. Il suo colore univoco non mentiva [Percezione del Chakra], la Maledizione di Oto era la prova inconfutabile che Aloysius stava agendo per mezzo di quell'essere che ancora faticava a riconoscere come Jeral, Il Flagello Immortale. Dopotutto era passato tanto tempo e persino quel nukenin sulla bocca di mezzo continente già all'epoca, era evoluto in qualcosa in cui a stento si poteva credere.
    L'avvento fu accolto con rigore militare da parte dello shinobi: le istruzioni erano molto semplici e chiare, i due avevano trovato un modo davvero ingegnoso per arrivare a lui e di certo non avrebbe vanificato quegli sforzi per un chiassoso festeggiamento o un flebile tentennamento.
    Attivò quindi il legame telepatico [Comunicazione dei Pensieri] e, mentre il Demone tentava di respingere quella presenza sgradita, l'uomo accolse il presente, facendosi investire da quel mare in tempesta fino a rimanerne sommerso

    I sigilli della tecnica li ricordava bene. Dovevano solo dargli l'ordine.




    CITAZIONE
    OT/ PS: ho editato con la parte di Omoi! /OT


    Edited by DioGeNe - 20/2/2024, 19:16
  8. .




    " Se ci sono TRAPPOLE dici, Asso? Certo che ci sono!! Tu lasceresti indifesa casa tua o il tuo covo? La nostra spia ci ha fornito la posizione del laboratorio e ci ha confermato l'assenza di trappole NELLA ZONA DELLA CISTERNA, non mi sembra poco...Mica poteva andare a gironzolare per le fogne indisturbato a far saltare la sua copertura! Spetterà a noi affrontare qualsiasi diavoleria quello scienziato pazzo abbia escogitato. "

    " Calmati Denzen...stai sbavando. Come dicevo, aspettiamoci dei sicari a pagamento di guardia nelle fogne e forse una due carte. Saigokage si fida solo di Kuren e di pochi altri, difficilmente fa avvicinare altri al suo covo, persino se del suo stesso seme; la sua paranoia non ci aiuterà nel tentativo di coglierlo di sorpresa...se davvero siamo stati così bravi da aver tenuto segreto questo assalto, avremo pochi minuti di vantaggio. Non di più."

    Fugati quegli ultimi dubbi e terminati i preparativi per la missione, i quattro gruppi di sarebbero divisi per raggiungere i rispettivi punti di accesso al dominio sotterraneo dei Quadri. Se l'Asso avesse voluto dire delle ultime parole al suo Principe quello sarebbe stato l'ultimo momento utile per farlo [Shiltar potrai manovrare solo il gruppo C ma ricorda che sei in comunicazione con tutti gli altri gruppi].



    Di certo quell'odore non sarebbe mancato a Feng Gu che, nella sua lunga carriera ad Ame, più volte aveva avuto il piacere di sguazzare in quella melma verdastra. Le fogne di ame erano una vera e propria seconda città al di sotto del Primo Livello, estesa e districata come non mai e difficilmente esplorabile senza perdersi. Per fortuna ogni gruppo aveva una mappa relativa alla porzione di sotterranei di interesse e quindi avanzare verso il loro obbiettivo non sarebbe stato poi molto complicato...o almeno così poteva sembrare, senza considerare tutte le insidie che quel posto poteva offriva agli stolti avventurieri.


    MAPPA INTERATTIVA FOGNE


    La prima cosa che certamente sarebbe balzata agli occhi della Picca sarebbe stata la piccola nicchia ricavata nel condotto, la quale ospitava una strana sfera trasparente con all'interno della polvere o meglio dei filamenti biancastri di difficile categorizzazione. Al di sopra di tale artefatto vi era una targa raffigurante i quattro semi di Ame e con inciso un messaggio ancora visibile: " Banditi io vi comando: pagate il giusto prezzo". Cercare di interagirvi o meno sarebbe stata una scelta di ogni capogruppo perché in totale vi erano proprio quattro di quelle strane sfere.

    Ben più vistosa e d'impatto sarebbe risultata la zona ricoperta da tendaggi vicino al punto di accesso del gruppo C. Le pareti e il pavimento erano completamente coperti e i tali una volta bianchi erano ormai sporchi di sangue. I cadaveri sparsi a terra non sembravano essere lì da più di qualche settimana ma il puzzo veniva certamente contenuto da quegli strani bocchettoni posti sul soffitto che, se con tutta probabilità servivano per scaricare proprio i corpi, sembravano fungere anche da impianto di areazione controllata.

    " Siamo fermi. Un manipolo numeroso è stato piazzato da questa parte. Saranno una ventina di mercenari...di Giakura! Cosa diavolo ci fanno qui?! Cosa faccio? "

    " Non attaccare, forse è solo una precauzione. Rimani dove sei, noi continuiamo: ho trovato una strana sfera lungo il tracciato ma ho evitato di perderci tempo, abbiamo ancora l'effetto sorpresa dalla nostra. "

    " Ok vi tengo aggiornati. "

    Il gruppo B sembrava bloccato [18 gregari semplici, energia Rossa] ma provare a dargli una mano sarebbe stata una scelta poco saggia, considerando le insidie di quel posto. Sia che si fosse passati per il canale centrale che facendo il giro largo, due trappole erano pronte ad attendere Ru Wai e i suoi uomini, mettendo a rischio la segretezza della missione. Infatti solo una vista attenta [Vista Notturna, Percezione 12 o 9 + abilità su vista] avrebbe consentito di scorgere i ninja appostati in alto e pronti a cogliere un agguato a qualsiasi ospite inatteso. Per passare entro 9 metri da quel punto di controllo (così come gli altri due spari nelle fogne) serviva un diversivo o qualche abilità di camuffamento o di spostamento sopraffina.
    Anche fare il giro lungo nascondeva le sue insidie: per accorgersi della trappola a pressione nascosta sotto i dieci centimetri d'acqua presenti in quell'area serviva un piede davvero sensibile [Tatto 12], a meno di qualche ingegnoso metodo di avanzamento si intende. Le due vie di sblocco della zona si sarebbero chiuse rapidamente con spesse porte di metallo [Potenza 50, Durezza 3, velocità Viola] e dalle tubature sarebbero iniziati a fluire litri e litri di liquami e acqua salmastra che in meno di cinque minuti avrebbero completamente riempito l'intero spazio, facendo annegare chiunque fosse al suo interno. Chiaramente l'attenzione dei Giakura si sarebbe spostata lì, consentendo sì al gruppo B di avanzare ma lasciano i pochi sopravvissuti del C alla mercé del nemico.

    Qualora l'ex Mizukage fosse invece riuscito a proseguire oltre senza farsi scoprire, si sarebbe trovato difronte un gruppo di rettili di vecchia conoscenza; sì perché l'intera vasca e le diramazioni più prossime ospitavano una decina di grossi coccodrilli palesemente affamati. Tra di loro Ru Wai sarebbe riuscito a scorgere il capo, dopotutto era impossibile non riconoscerlo per la stazza e le caratteristiche cicatrici che aveva sul muso, ma ben altro discorso era capire come fosse finito Muggen a lavorare per i Quadri di Ame! Capire come procedere sarebbe stato un compito non banale per il kiriano risorto; sconfiggersi non era impossibile ma quanto baccano avrebbe fatto nell'impresa? Il guppo D, guidato da Miroku, non aveva comunicato la problematica e probabilmente erano passati per la strada a sud...che fosse saggio seguire i loro passi?

    Tuttavia, se la sfida con i rettili poteva sembrare un rompicapo complesso, non da meno sarebbe stato notare e comprendere il funzionamento dei fasci di cavi elettrici che si ramificavano sopra i cunicoli. Qualora fosse stato di interesse dell'Asso interrogarsi a riguardo, avrebbe compreso ben presto quanto sarebbe stato complicato seguire almeno una di quelle tracce dal suo punto di inizio a quello di fine. Avrebbe dovuto impiegare tempo e risorse per abbozzare un piccolo schema ma solo una mente allenata in questo genere di cose [Intuito +2] avrebbe compreso che ad uno dei due stremi vi fosse proprio una di quelle strane sfere intraviste sin dal principio. Qualunque cosa quegli artefatti fossero in grado di prelevare doveva essere mandato a qualcosa che fosse in grado di usarlo come energia per il proprio funzionamento.

    La zona più a sud-est della mappa, qualora il nukenin si fosse spinto fin lì, invece conduceva ad un'area che già una volta era stato vicino ad esplorare. Un buon senso dell'orientamento e conoscenza della geografia di Ame, infatti, gli avrebbe permesso di capire che quell'area era in corrispondenza del confine del territorio e, più precisamente, del vecchio covo delle Picche guidate da Gendo. La prigione, che rappresentava il piano inferiore del dimenticato antro dell’ “Uomo di Latta", andato distrutto dopo gli eventi che avevano portato proprio alla dipartita dell'Asso, era stata riparata dai danni recati dal Flagello anni orsono e quindi riutilizzata dai Quadri.
    Esplorare quell'area avrebbe richiesto del tempo ma, un buon orecchio [Udito 12] si sarebbe accorto che dentro quella cella protetta da molte trappole vi era qualcuno rinchiuso [per la descrizione della cella ti rimando a Giochi di Potere. Parte I]!

    L'altra diramazione più distante e lontana dall'obiettivo della missione, invece, si sarebbe rivelata un cunicolo cieco in quando una frana aveva chiuso il passaggio chissà quanti anni prima. In prossimità di essa, tuttavia, vi era uno strano buco sulla volta del soffitto, un condotto che poteva ospitare una persona adulta a gattoni e dal quale scendeva anche un flusso regolare di acqua pulita. Capire dove conducesse quella via era un'impresa folle, in quanto significava scalare all'inverso quello scivolo buio e angusto, anche perché al fini della missione non sembrava poter portare ad alcun beneficio. L'unico indizio degni di nota sarebbe stato possibile trovarlo tra le macerie, sempre che qualcuno si fosse preso la brida di rovistarvi: un pezzo di legno infracidito ma su cui sopra si potevano ancora vedere due frecce poste perpendicolarmente, una con scritto "Città dei Morti" e l'altra "Stige".

    Infine, vi era l'area più prossima al laboratorio. Al centro della grande vasca citata da Denzen vi era una imponente statua in bronzo ed oro raffigurante una dea con le mani occupate da due contrappesi. Nessun riferimento alla cultura del Paese o anche alla storia recente dei ninja avrebbe aiutato nell'identificare chi essa potesse essere. Quel tipo di vesti, tuttavia, potevano ricordare i thobe nashal delle danzatrici del ventre che solo nel Paese del Vento era possibile ammirare.
    La porta del laboratorio, invece, non sembrava così imponente. Come detto sempre dal Cuore, non sarebbe stato troppo complicato buttarla giù se non fosse che, solo una volta arrivati vicino ad essa, non ci sarebbe voluto un genio per capire che un qualche sistema di difesa e/o attivazione doveva interessarla. Un grosso fuuinjutsu era stato disegnato a terra mentre sull'anta stessa vi era una sorta di bussola con delle frecce luminose in corrispondenza dei punti cardinali e del centro, i quali certamente stavano a significare che qualche tecnica o meccanismo fosse al momento attivo sulla porta.


    CITAZIONE
    Ecco la seconda parte, dungeon nelle fogne! Vi sembrerà meno corposo del poker ma, fidatevi, non è affatto così: spero che la mappa sia sufficientemente complessa e godibile da giocare. Ovviamente, va risolto l'enigma per accedere al boss finale eheheh Ho tenuto la descrizione snella in modo da arricchirla a seconda delle azioni dei pg.
    Boreanz , in attesa della tua parte, ci pensi tu a traghettare Youshi2 e Roroo 2.0 nella main quest :guru: ?
  9. .

    ::: Delirio e Delizia, La Partita :::

    " Shichifuko, mai sentito...e io conosco molti nomi qui ad Ame. In genere, quando accade questo ci sono due possibilità: o qualcuno è stato metodico nell'aggiungere una nuova carta al mazzo o qualcuno vuole aggirare il sistema. "

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    Se l'operazione con i semi, i quali si erano incastrati sotto le scarpe del Daimyo in persona, era andata a buon fine, usare la loquela con la Principessa dei Quadri non si sarebbe rivelata una grande mossa. Quella donna, inabile al combattimento secondo le dicerie, era riuscita a scalare le gerarchie del seme più patriarcale e conservatore di tutta Ame, destreggiandosi tra uomini del calibro di Kuren, Saigokage, il Visigoto e Amachi stesso. No, serviva un piano chiaro e preciso, oltre che spiccate doti interpretative se era davvero la via dell'inganno quella da voler intraprendere con colei che deteneva il controllo degli immobili più costosi e strategici del Paese della Pioggia.
    Yato, in definitiva, si sarebbe reso subito conto del livello della missione in cui lo aveva infilato il Re di Picche. Due delle più importanti figure di Ame erano lì in quella stanza, ogni parola di troppo o passo falso poteva costargli un alleato...forse la cosa più importante che poteva sperare di ottenere prima dell'inizio di quel gioco. Una missione complicatissima perché giocata in un terreno inesplorato con persone che conoscevano i segreti più profondi di quell’antica associazione criminale.

    " Ma il buffet è di qualità e io anche di buon umore. Se è vero che sei nuovo e che chi di dovere non ti ha informato sul gioco, allora devi essere una riserva dell'ultimo momento, dettata probabilmente dal coas, o forse dovrei dire dalla Disgrazia, degli ultimi giorni...dalla parte dei neri si intende. Ovvero potrei ipotizzare con poco margine di errore chi sia il tuo padrone, ovvero il tuo seme, ovvero la tua carta. 5, 7, 9 o 10 questo è il margine di errore che mi concedo...e se proprio dovessi sottovalutare il tuo signore, allora tenderei a pensare che volesse escludere i numeri troppo bassi, poiché si sa che in questo gioco si vince con la combinazione di figure e assi!"

    L'attenzione della sala sicuramente si spostò, almeno per qualche secondo, sull'incredibile bellezza della ragazza che entrò in hotel. Eccessiva, seducente, sfrontata...erano esattamente le cose che facevano impazzire gli uomini come Goemon, il quale concesse di farsi avvicinare e quindi osservare meglio quelle forme. Tuttavia nessuna giarrettiera o tacco a spillo poteva reggere il paragone con la notizia che, invero, Yume condivise con tutta la sala, facendo alzare un boato fuoriluogo.

    " Baba non verrà?! E giochi con la sua carta?! Ma tu chi..."

    Il Lord si stoppò quando intravide il Jigoku sul collo della ragazza, smascherandone immediatamente la reale identità. Ma certo, come aveva potuto dimenticare…quella notte e soprattutto quei versi… conosceva benissimo ogni centimetro di quel corpo pensato per essere una macchina del sesso. Diversi pensieri ed idee gli frullarono per la mente ma il risultato finale fu una sguaiata ilarità, accompagnata con una stretta su quell'esile corpo e quindi una fugace palpata del prosperoso seno. Il Lord della Perdizione si chiamava così per un motivo dopotutto ma, anche se la sua mente non fosse in quel momento sgombera da tutte le altre cose frivole della vita (il potere, gli accordi, i soldi si intende), riuscì ad unire l’utile al dilettevole: quel gesto giudicabile da molti dei presenti come inappropriato e irrispettoso (sebbene nessuno avesse osato dirlo apertamente) gli permise infatti di avvicinarsi all'orecchio dell'ex otese, per sussurrargli:

    " Questa volta mi hai stupito, nanerottolo. Ho già un piano ora che la Vecchia non è qui a mettermi i bastoni tra le ruote. Imbrogliare a questo tavolo non sarà facile, non sottovalutare mail il coupier, ma devi farmi vincere in un hads up nel tuo momento migliore. Con più del doppio del pot avrò maggiori possibilità di vincere. Di certo la Rigattiera ti ha detto che le carte del mazzo sono carte ninja particolari...in ogni caso prendi questo regalino, così capirai sicuramente quando venire hahahha "

    Stringendola un'ultima volta a sé, le consegnò dunque il cadeau, tirato fuori direttamente dalla sua tasca del kimono per farlo scivolare nella borsetta. Nemmeno a dirlo, era un vibratore di quelli attivabili a distanza.

    Troppi occhi erano puntati sulla figura di spicco dei Fiori, il quale aveva concesso fin troppe attenzioni a quella che per tutti sembrava una semplice sgualdrina a cui era stata data un'immeritata possibilità. Sostituire Madama Umezawa, la vera regina di quel torneo, sarebbe stato arduo per chiunque dopotutto…e pensare che lei era in possesso del 4 di Fiori, una carta senza grande valore nel gioco del Poker.
    Oltre questo, Yuri non poté sperare di ricevere nuovamente le attenzioni del suo signore: egli non poteva rischiare che il loro legame nei Fiori diventasse palese proprio a tutti, compromettendo non solo l'efficacia del duo in partita ma anche la copertura sulla relazione indiretta con la Rigattiera. Essere all'interno del gioco dei semi faceva dimenticare a volte quanto il resto del villaggio non ne fosse davvero al corrente...certo era chiaro alla popolazione e ai nukenin di basso rango che vi fossero delle fazioni e che quei simboli dovessero significare qualcosa, ma di certo non le meccaniche specifiche dell'associazione.
    Proprio per questo motivo, avvicinarsi a signore della Cascata non le sarebbe stato concesso. Akine, la guardia in tuta rossa, le avrebbe sbarrato la strada facendola rimanere a debita distanza dal privè dove i due uomini di potere stavano parlando.

    " Che c'è...pensavi davvero che paparino ti avrebbe permesso di stare con i grandi. Vai a giocare con le bambole, da brava. "

    Anche Sumire non le avrebbe dato molte soddisfazioni. Apparte qualche convenevole, improntato principalmente sulla solidarietà tra donne e l'approvazione per un vestito tanto scollato, la nukenin non le avrebbe rivelato nulla riguardo la partita o la sua effettiva partecipazione.
    Un destino più brusco, sebbene più proficuo, l'avrebbe attesa invece con il duo mascherato. Nella sua attività di ricerca informazioni un po’ troppo superficiale forse aveva mal interpretato le parole di uno dei due uomini, soprattutto in merito a chi fosse effettivamente il creditore di quel debito, e questo le aveva fatto optare per un approccio diretto che venne immediatamente respinto:

    " Noi non parliamo con i Fiori. "

    Una chiusura che sicuramente escludeva la possibilità di avere loro come alleati al tavolo quella sera.

    D’un tratto una voce ruppe il vociare nella stanza, attirando l’attenzione verso di sé.

    “ Signore e signori la partita sta per iniziare. Vi invitiamo a raggiungere la sala da gioco. Solo i giocatori sono ammessi al tavolo, gli altri graditissimi ospiti potranno assistere dai tavolini e dal bancone del bar. “

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    A possedere quella voce delicata ma sicura era un ragazzo dal fisico slanciato e l’apparenza distinta, vestita con un pregiato frac bianco. La pelle pallida e i capelli albini palesavano la sua natura da immigrato mentre il portamento fiero e la postura perfetta una formazione nobiliare. Sembrava avere una grande cura di sé, come dimostravano la pungente fragranza di cui si era cosparso, il leggero trucco sulle ciglia, lo smalto sulle dita e il tatuaggio floreale sulla fronte e il collo. Un ninja, invece, avrebbe certamente risposto la sua attenzione a due particolari oggetti in suo possesso: il primo era una placca dorata con un bulbo oculare artificiale dal color vermiglio. Uno specialista di taglia e cuci avrebbe potuto apprezzare l'accuratezza dell'intervento mentre un esperto geniere l'unicità di quell'innesto cibernetico [Occhio del Mazziere]. Uno sguardo più attento al vestiario, invece, avrebbe notato la presenza di un suolo guanto nero finemente decorato ed indossato alla mano sinistra; un indumento ben noto ai partecipanti di quell'organizzazione devota al Dio Denaro [Mano del Bandito].

    Lentamente tutti i presenti nella sala si incamminarono verso la location indicata; schiamazzi e risate erano scemati non poco, persino la Regina di Fiori aveva assunto un atteggiamento più serio e concentrato.

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    Le luci nella sala erano state appositamente predisposte per rendere il tavolo da poker centrale il protagonista indiscusso; lo attorniavano otto sedie, tutte uguali tra loro ed equidistanti, se non posse stato per lo spazio dedicato al coupier ancora vuoto. Un quarto del perimetro ovale della stanza era vetrato e affacciava sul secondo livello di Ame, le cui luci caratteristiche davano ancor più fascino all'atmosfera. A completare quella zona vi era un magnifico pianoforte a coda, senza ancora musicista.
    Per accedere all’area di gioco in moquette rossa, sopraelevata di un paio di gradini rispetto la platea, bisognava passare un piccolo posto di blocco dove lo stesso ragazzo dal nome ignoto e un paio di altri funzionari dei Quadri (o almeno possedevano un gilet ricoperto da quel seme) stavano fermando ogni aspirante giocatore.

    Il primo della fila sarebbe stato proprio il Lord della Perdizione il quale conosceva molto bene la procedura; dopotutto i semi avevano solo scelto i loro partecipanti senza ancora effettuare una vera e propria iscrizione. Mentre i bodyguard che aveva attorno consegnavano la valigetta con i 10000 ryo di quota di ingresso ai due funzionari, il loro padrone tiró fuori dal kimono la sua carta per consegnarla nelle mani del giovane nukenin; doveva essere qualcuno di molto importante per ricevere tale fiducia.

    “ L’identità corrisponde. È sempre un piacere averla al tavolo di gioco, Goemon-dono. “

    Un cenno dei compagni dal controllo monetario e il primo giocatore ebbe il consenso per sedersi al tavolo. La cosa forse più sconvolgente di tutto ciò era che persino per il padrone di casa, colui che stava ospitando e finanziando il torneo stesso, non era riservato alcun trattamento di fiducia o strappo alla regola. Poteva sembrare ovvio che quella persona fosse effettivamente la Regina di Fiori ma non per gli standard di Ame e soprattutto di quello specifico torneo. Invero, c'era un giocatore per il quale il misterioso nukenin avrebbe fatto eccezione; qualora si fosse presentata Yuri, infatti, nessun controllo e versamento di denaro sarebbe stato necessario. La quota era già stata depositata e la carta consegnata, la stessa che era posizionata coperta sul tavolo ovale e che avrebbe costretto il Fiore Lupo a sedersi proprio in quella postazione, difronte a Goemon; un qualcosa che aumentà ancor più il fascino e l'interesse dietro quella ragazza che aveva dichiarato a gran voce di godere della fiducia della Rigattiera. Sbirciando la sua carta, avrebbe scoperto che la simpatica nonnina era in possesso del 4 di Fiori e che sarebbe ora toccato a lei capire come meglio sfruttarlo...lei che non conosceva assolutamente nulla di quel gioco. Possibile che non le avesse lasciato altro? Delle istruzioni o qualsiasi cosa! La carta in sè era stata ovviamente resettata di qualsiasi messaggio in essa contenuto, avendo passato in precedenza il controllo del rigido arbitro, e oltre le pile di chips che aveva dananti non c'erano altri elementi su cui ragionare. Nemmeno a dirlo, il sigillo posto sotto la poltrona e protetto da un sottile strato di Hekibasa si attivò non appena sul cuscino venne impressa la forma del fondoschiena dell'aspirante Fante [Comunicazione dei Pensieri].

    " Questo è un messaggio registrato, non pensare che ti terrò la mano per tutto il percorso e non dirmi che Lui ti ha già in pugno con qualche giocattolo erotico! Ho sperato fino alla fine che tu non partecipassi ma...eccoti qui; immagino che i consigli di una nonna per i nipoti siano come preghiere per un ateo...Ti trasmetto telepaticamente il funzionamento delle Carte di Ame, ci vorrà un pò ma a Greja piace parlare lentamente. Il gioco sembra un Poker ma non lo è, ad Ame non è certo il fato a scegliere il destino dei propri semi: aspettati interferenze dall'esterno, contrattazioni e bluff spietati. Gli scarti sono più importanti delle carte che formano il punto...pensi sia un caso che con il 4 abbia sempre vinto io?! Tra tutti quella che devi temere è Sumire, lei sa bene che quetso non è il classico gioco di carte.
    Spero che tornerai viva."


    CITAZIONE
    Punti del Gioco
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare le Carte del Mazzo come mezzo di comunicazione tra loro a patto che formino un punto di poker (coppia, tris, colore ecc). Il messaggio scambiato è quello impresso nella carta. Non vi è un limite di distanza.(Consumo: MedioBasso)
    [Da chunin in su]

    I più attenti avrebbero inoltre notato un altro dettaglio importante, qualcosa che forse solo nel setup della partita sarebbe risultato palese a tutti.

    Seguirono quindi tutti i vari giocatori. Sumire sarebbe stata metodica e rapida nel farsi avanti…un atteggiamento non del tutto normale per la ragazza tenutasi in disparte per tutto quel tempo ma che forse avrebbe trovato una spiegazione nel momento stesso in cui scelse di sedersi proprio alla destra del precedente giocatore. Che fosse una tattica?
    Salvo iniziative particolari da parte di Yato, la cui quote di iscrizione era già stata consegnate a chi di dovere e avrebbe dovuto solo presentare una carta valida, si sarebbe andati avanti con i due nukenin mascherati: invero il membro di Jakura avrebbe consegnato il denaro mentre la carta venne consegnata dal rappresentate dei Sumujo. Ogni cosa che stava accadendo poteva rivelare una infinità di informazioni a chi aveva passato del tempo ad informarsi sui propri rivali: se una carta era in possesso di organizzazioni criminali satelliti voleva dire che dovevano la loro lealtà ad uno specifico seme? E se sì, quale? Potevano anche averlo semplicemente rubato ma in quel caso avrebbero avuto il diritto di camminare tranquillamente per le strade di Ame? Tsutomu Tawara, l'uomo nascosto dietro quella maschera, non era di certo un pesce piccolo in quello stagno fin troppo affollato.
    Il dubbio sarebbe sorto ancor più spontaneo nel momento in cui anche il Daimyo della Cascata si fece avanti tra i candidati giocatori…che anche lui facesse davvero parte di un seme?! Una notizia bomba qualora confermata. Dopotutto solo Yuri sapeva con certezza che si potesse prender parte all’evento semplicemente possedendo la carta di un membro dell’associazione.

    “ In che senso non posso passare?! Come osate! Questo è uno scandalo, il Daimyo deve avere sempre la sua scorta! “

    “ Mi dispiace ma le regole sono chiare, sono ammessi solo i giocatori. Potrà continuare a fare il suo lavoro da dietro il nastro…dopotutto sono solo 5 metri dalla poltrona del suo signore. “

    “ Assolut…”

    “ Va bene Akine, non è il caso di scaldarsi. Paese che vai, regole che trovi, no? Dopotutto in questo gioco non servirà la forza bruta hiihihi“

    Il ninja accolse con un piccolo inchino il volere del suo protetto ma non riuscì a nascondere il malcontento per quella decisione. Esisteva davvero un premio tale da convincere una persona politica di quel livello a correre tali rischi?! Kawa era un uomo generalmente prudente ma era evidente che in quella situazione non era lui a poter dettare leggere, come era solito fare; seguì dunque come un’ombra i suoi movimenti per poi posizionarsi esattamente dietro la sesta seduta, ad un palmo di mano dal cordone in seta rossa che delimitava l’area interdetta.

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    Il resto dei presenti si andò a posizionare nella zona del bar che occupava gran parte della sala, dove diversi camerieri avrebbero soddisfatto ogni loro desiderio alcolico.

    Tuttavia, a quel punto sarebbe risultano chiaro a tutti che mancavano ben due giocatori all’appello. Passarono diversi minuti ma, tra il crescente brusio della sala, nessun altro si sottopose alla procedura di iscrizione. Certamente un’anomalia in quanto lasciare inoccupato un posto a quel tavolo significava dimezzare le probabilità di successo di un seme. Ma un successo per cosa?

    “ Bene! Meglio per noi! “

    Si lasciò sfuggite Goemon, galvanizzato dall’idea di aver fatto fuori un concorrente senza nemmeno doversi sporcare le mani. Più irrequieto sembrava invece l’uomo in maschera, il quale si guardò palesemente attorno alla ricerca di qualcuno o qualcosa che evidente non si trovava in quella stanza. La Principessa di Quadri non si preoccupò proprio della cosa, anzi rimase concentrata sul tavolo verde sistemando le sue fiches e ricontandole creando nuove configurazioni di pile ogni volta. Uno sguardo attento avrebbe notato quella elevata maestria nel maneggiare le finte monete, prova di una rapidità di mano non comune fuori dal mondo ninja e quindi associabile ad un allenamento mirato e una pratica esasperata del gioco.

    Non appena scoccarono le 22 sul polso dell’importante orologio sul polso del ragazzo, colui che non aveva ancora rivelato il proprio nome abbandonò la zona di ingresso per raggiungere il centro del tavolo, smascherando la sua reale funzione durante il proseguo dell’evento. Si sfilò il guanto e scoprì i polsi come prassi di ogni bravo coupier; quindi prese in mano il mazzo di carte ancora sigillato, lo scartò e, mostrando un’abilità per nulla inferiore alla giocatrice a quattro poltrone di distanza, lo andò a maneggiare per un conteggio ad alta voce, tenendo le carte il più possibile visibili a tutti dal lato coperto [Vista perfetta-> un segnetto sul bordo di una carta del mazzo]:

    “ 1…2….34…46…52. Mi appresto ora alla sostituzione delle carte che i giocatori mi hanno consegnato in fase di iscrizione. “

    Andò quindi a selezionare 6 delle carte originarie del mazzo per cambiarle, una ad una, con le equivalenti speciali dei membri di Ame. All’aspetto, al tatto e all’odore (visto che le carte sostituite erano a tutti gli effetti indistruttibili) non vi era alcuna differenza, ovvero non ci sarebbe stato alcuna traccia di quella particolare manovra.
    Seguì una lunga fase di mischiata in stile hindu che avrebbe impedito, teoricamente, il riconoscimento della posizione delle carte sostituite dal coupier; teoricamente poiché nel mondo dei ninja si sa che ogni accorgimento efficacie con la normale popolazione poteva non essere più tale. Alcune tecniche potevano rivelare il retro di quelle carte, identificando i numeri o le figure appartenenti ai giocatori; una spiccata abilità nell'uso delle mani e propensione al gioco avrebbe permesso di scorgere la sostituzione di una settima carta comparsa come per magia nel palmo della mano del ragazzo; una capacità mnemonico-visiva fuori dal comune, per via innata o frutto di addestramento [intruito/concentrazione +2], avrebbe potuto seguire la posizione nel mazzo di almeno un paio di carte sostituite...insomma, quando il mazzo venne posizionato scoperto e a ventaglio sul tavolo forse qualcuno avrebbe avuto un vantaggio alla linea di partenza. Tralasciando ovviamente il fatto che non tutti i giocatori possedessero le stesse conoscenze in merito agli strani costumi di Ame: se conoscere il meccanismo di funzionamento delle particolari carte inserite era un requisito base per poter giocare la vera partita nascosta, essere informati del seme di appartenenza delle persone coinvolte o persino dell'esatta carta di ogni giocatore rappresentava un vantaggio non da poco.

    Il mazzo venne dunque ricomposto e posizionato difronte al mazziere, vicino al segnaposto del dealer (un piccolo serpente attorcigliato in pietra di una decina di centimetri di diametro). Quindi il ragazzo si rimise il guanto e, mantenendo la sua solita postura perfetta ma al tempo stesso rilassata, prese finalmente a parlare:

    “ Benvenuti al mio tavolo, giocatori. Per tutta la durata di questa partita potrete riferirmi a me come “il Mazziere”, senza incorrere in alcuna blasfemia o atto impuro. Questa è una partita timeless senza rientri. La quota di iscrizione è stata convertita in fiches, quindi il vostro pot è pari a 10000. Ricordo che tutti i casinó di Ame e svariati nel continente, come anche la banca centrale del Paese accetta queste chips come valuta economica, equivalente al ryo. I tagli sono da 25, 100, 500 e 1000.
    Il gioco scelto è: Poker, alla maniera di Iwa. Ricordo a tutti i giocatori che, alle regole tradizionali di questo gioco di carte [poker all'italiana] si aggiungono/sostituiscono le seguenti:

    1) 8 - # di giocatori = # di set di carte da scartare a partire dal due nella fase di "setup". Ci sono al momento sei giocatori al tavolo, quindi veranno scartati tutti i due e i tre.

    2) Le carte scartate nella fase del "cambio" vengono considerate fuori dal gioco e ri-aggiunte ogni due mani prima della fase di "mischiaggio". Qualora non vi sia un numero sufficiente di carte per completare la mano da cinque o per effettuare un cambio, esse semplicemente non vengono assegnate, rendendo incompleto il set per il/i giocatore/i interessati in quella fase del gioco.

    3) Nella fase di "raccolta" azzererò ogni traccia di chakra sulle carte di gioco.

    Il timer dei bui è settato a 9 minuti ed è consentito il sit out. I due giocatori mancanti verranno considerati come tali e la loro quota mancante accreditata alla struttura di riferimento del proprio sem…”


    In quell’esatto momento le porte chiuse della sala vennero spalancate e la sagoma di un facocero si palesò nel chiacchiericcio generale della folla. Sudato e con la camicia fuoriposto, il signor Pig avanzò fino al gradino dell'area di gioco, consegnando la sua carta e i soldi agli scagnozzi dei quadri. Le banconote erano di piccolo taglio, di cui molte stropicciate e sporche, con tutta probabilità recuperate all’ultimo dirittamente dal “campo”. Era evidente che qualcosa non doveva essere andato come pianificato sebbene solo una persona poteva sapere cosa gli fosse successo…ed era già seduta comodamente al tavolo ovale!

    “ L’araldo di Miroku, è un piacere averla con noi signor Gobu. Prego, si sieda. “

    Disse colui che un tempo era stato Cancelliere di Iwa, con il classico tono di chi nasconde con una finta gentilezza uno spiccato sentimenti di superiorità.

    La carta gli venne consegnata e, una volta scrutata, reinserita nel mazzo, riprendendo la procedura di qualche minuto prima in maniera rigorosa. Non lo diede a vedere ma quel piccolo ritardo sulla tabella di marcia doveva dargli non poco fastidio…Diede tempo al giocatore di prendere posto (in tutto questo ovviamente Pig non degnò di uno sguardo il Fiore Lupo) e completò la mischiata spaccando il mazzo. Quindi spostò il dealer difronte al giocatore estratto casualmente, prelevando i bui prima di consegnare a giro le carte coperte.

    Calò il silenzio, la partita poteva finalmente iniziare…se non fosse per un ultimo, piccolo dettagli: i due gorilla con l’intero ammontare delle sette quote di iscrizione avevano infatti impilato tutto il denaro su di un carrello, portato vicino al Cancelliere.

    “ Un monito giunge infine. Se vi trovo a barare, per voi è la fine. “

    La mano col guanto si infilò con veemenza nel denaro e, come un neonato si sfama dal seno della madre, con avidità andò a prosciugare l’intera somma avvolgendo il corpo del nukenin di una crepitante aura oscura di chakra, una densa ombra capace di inghiottire la luce e tale da irrigidire persino un nukenin del calibro della Regina di Fiori. 70000 ryo svaniti in un istante…un dono generoso che non passò inosservato a chi di dovere, un sacrificio che fece vibrare l'animo eccitato del Somujo:

    " Oh...questo è...inaspettato. Abbiamo sempre venerato lo stesso Dio?! E' lo STESSO DIO?! Non lo sentivo così vicino da quando mettemmo al rogo i cento monaci della Luna. E'...è...STUPENDO. "

    NLi0A6hJa



    CITAZIONE
    OT/ Eccoci qui riuniti! Ho deciso di dividere l'intervento in tre post perché sono tutti belli corposi.
    Spero che il post abbia intanto solleticato l’interesse dei giocatori!
    Come avrete intuito, le regole extra servono proprio a creare delle dinamiche interessanti per giocare la vera partita dietro le quinte ;) Quello che vorrei da voi è che mi illustraste la vostra idea di massima per raccogliere informazioni, stringere alleanze o qualsiasi cosa pensiate possa essere utile per spuntarla in questo gioco. Potete simulare più mani di gioco in cui vincete/perdete per mettere a punto la vostra strategia; al prossimo post tirerò le somme e vi metterò io difronte ad una situazione di gioco specifica.

    Per tutti gli altri, a presto! /OT


    Edited by DioGeNe - 7/1/2024, 19:36
  10. .

    Amaterasu avvolse amante e amata in un turbinio di fiamme oscure in grado di carbonizzare i vestiti e la pelle. Un gesto disperato da parte della kunoichi, mentre si malediva per la sua ingenuità: aveva abbassato la guardia, lei che era stata addestrata fin dalla nascita a proteggere sé stessa, gli altri e il segreto del suo clan. Sentì le forze mancargli, perdendosi nell'abbraccio sincero ma inospitale del rivelatosi nemico, il quale sembrava del tutto ignorare il calore del potente jutsu che stava investendo il suo corpo:


    " Dopo duecento anni, le uniche fiamme in grado di scaldarmi...il tuo cuore è così grande, amore mio, non merito un altro regalo. Ma ti prego, non guardarmi così...ciò che sfugge allo sguardo dei comuni mortali non deve essere celato anche ai tuoi occhi divini.
    Lasciamo che il sangue scorra copioso nel villaggio, ormai non ne ho più bisogno; quando il Generale avrà placato i suoi istinti, potremo tornare a casa e ristabilire l'equilibrio andato perduto. "



    Parole criptiche a malapena percepibili dalla ragazza, di lì a pochi istanti svenuta per il dolore. Vedere quegli occhi chiusi era l'unico rammarico di Kādomēkā, se davvero questo era il suo nome, ma presto tutto si sarebbe sistemato: quei mesi di lavoro avevano dato i suoi frutti e la sua previdenza ripagata. Ancora una volta ci sarebbe stato un futuro per il suo vero villaggio,
    Dunque si alzò da terra, sollevando senza sforzo e con delicatezza quel corpo inerme, e si incamminò verso Fuyu no Ie addentrandosi nell'oscurità del bosco.






    ::: 4 giorni prima, Terzo Livello di Ame :::

    Era stato convocato, lui. Solo una persona aveva quel potere sulla faccia della terra e non aveva mai deciso di esercitarlo sin dai tempi della sua Chiamata. Era passato tanto tempo e non era solito rivangare il passato antecedente al letargo che si era autoindotto per pigrizia e disinteresse nelle faccende del continente. Lo stesso sonno che il Flagello aveva interrotto con un brusco risveglio, durante il primo assalto alla Torre di Ame.

    Il villaggio era sull'orlo del precipizio, l'equilibrio dei semi instabile come non mai e il suo coinvolgimento attivo nella gestione dell'associazione maggiore di quanto avesse mai voluto fare. Non aveva mai davvero interferito con le faccende dei semi, se non per punire qualche disertore, rimuovere impedimenti politici e tracciare la strada per le nuove nomine degli Assi, ma teoricamente il compito assegnato alla sua particolarissima carta del mazzo richiedeva uno sforzo ben maggiore. Che fosse la sua pigrizia la causa di quella convocazione?

    Più divertito che spaventato entrò nel Livello dell'Inganno, seguendo le indicazioni scritte sulla sua carta: l'incontro non sarebbe avvenuto alla Torre, per ovvie ragioni, questo rendeva l'intera faccenda ancor più interessante.

    Ad attenderlo in quello spazio vuoto, l'ombra era in piedi difronte al consueto tavolinetto al cui centro erano impilate le poche carte non assegnate del mazzo che aveva dato origine alla nuova Ame.





    " Hai fatto un bel casino, Joker. Odio quando sono costretto a cambiare i miei piani. "


    " E' tutto sotto controllo. I semi faranno a cazzotti per qualche giorno e ben presto si ritroverà un nuovo assetto. Non che non cerchino costantemente di fregarsi a vicenda, fosse anche per una manciata di ryo...e poi i Quadri erano già il seme con maggior forza, questo evento per assurdo riporterà la bilancia in equilibrio. Ho già pensato al nuovo... "


    " Al nuovo scaldaposto. Sceglierò io la persona giusta e quando sarà pronta prenderà il posto che le spetta. Nel frattempo fa il tuo lavoro e soprattutto vedi di risolvere una volta per tutte il problema. "


    Lo aveva interrotto, nessuno osava farlo. Tuttavia il Joker pensò molto su come reagire in quel frangente, visto anche il report disastroso del suo operatore all'interno dell'organizzazione. Non che gli importasse qualcosa del villaggio o dei soldi ma ormai era ad un passo da scoprire la verità, ci era così vicino che tradirsi adesso sarebbe stato un tremendo sbaglio!


    " Ai tuoi ordini. Me ne occuperò personalmente....dopotutto Masamune non mangia qualcosa di saporito da troppo tempo."


    :::

    Riaprire gli occhi sarebbe stato come risvegliarsi da un incubo. Attorno a lei, le costruzioni erano familiari, anzi le stesse del villaggio che credeva di aver abbandonato solo qualche ora prima.
    Tuttavia non era mai stata in quel luogo specifico: si trovava nella parte più alta dell'intero villaggio e precisamente sulla cima del palazzo dei Sanada. Dal basso non si notava ma vi era un grosso terrazzo in legno nascosto tra le strutture del tetto, a terra un fuuinjutsu che raffigurava le tre tomoe degli Uchiha tracciate col sangue.
    Dopo un primo disorientamento iniziale, però, sarebbe bastato ben poco a Kairi per capire che non era di un sogno che aveva il ricordo: le sue vesti erano completamente color cremisi, la ferita sul suo ventre cicatrizzata (dal suo stesso katon) ma dolorante al punto di rendere ogni respiro tremendo. Aveva perso molto sangue ma volendo sarebbe riuscita a mettersi in piedi, al centro di quel simbolo a lei tanto familiare ma che solo ora avrebbe intuito fosse stato realizzato con la sua stessa linfa vitale.





    Kādomēkā era difronte a lei, a circa 7 metri di distanza e vicino al parapetto che dava sulla piazza con le bancarelle della festa: teneva la posizione magica della Lepre e il chakra fluiva copioso attraverso delle annomale ombre che ricoprivano il suo corpo in quello che sembrava a tutti gli effetti un lungo rituale. Rivolgergli la parola non avrebbe sortito alcun effetto, il ragazzo sembrava come in trance (forse non si aspettava un risveglio così anticipato) e questo sicuramente rappresentava un buon momento per la Chunin di Konoha per far qualcosa. Ma cosa? Attaccare? Scappare? E come?

    La luna sembrava tinta di rosso, come se le particelle di sangue diffuse nell'aria generassero un filtro di colore. Doveva essere la sera successiva l'attacco, l'odore nauseabondo era ancora persistente e non si vedeva anima viva né percepito rumori dalle case e strade sottostanti...la probabilità che fossero tutti morti era concreta ma a questo punto alla giovane kunoichi poteva venire il dubbio che anche quel disastro fosse opera del suo finto benefattore.
    Qualora avesse usato le sue doti da sensitivo ancora una volta, invero, il risultato sarebbe stato molto diverso: un mare di chakra, tinto del colore dell'oscurità, era racchiuso in quel corpo apparentemente inadatto al combattimento [energia Nera]. Aveva percepito già altre volte tali ammassi di chakra, anzi l'Hokage stesso ne aveva molto di più e con caratteristiche terrificanti date dalla possessione demoniaca, ma la sua particolarità era che nel tentien esso non era concentrato nella tipica forma circolare perfetta bensì si addensava a mo’ di spiccio di una ipotetica torta a 8 fette. Qualcosa di anomalo e che solo un byakugan avrebbe potuto comprendere con maggiore dettaglio andando ad analizzare il sistema circolatorio stesso e i punti di fuga. La percezione del Vero, invece, avrebbe fatto comprendere alla ragazza di essere già parte del fuuinjutsu nemico, come se fosse un ingrediente aggiunto ad mistico calderone: il simbolo a terra era una barriera e vi erano ben pochi modi di uscirne.
    Di fatti, provare a varcare fisicamente il cerchio che conteneva le tre arcinote Magatama stilizzate sarebbe stato praticamente impossibile [Mitsudomoe, For 3x300=900]; anzi, ad ogni tentativo qualcosa nella mente di Kairi l'avrebbe spinta ad attivare la sua Kekkei Genkai, come se i suoi geni fossero scossi da un crescente fermento.


    " Spero tu non creda alla grande bugia che sia il numero di tomoe ad indicare il livello raggiunto dal proprio occhio...ogni sharingan è un organo unico, con caratteristiche sia apparenti che nascoste diverse da ogni altro. Le prime fase con le tomoe sono solo l'inizio, il tempo che si concede l'occhio stesso per capire in che direzione andare...Non esistono due evoluzioni perfettamente identiche anche tra fratelli di sangue o tra madre e figlia. C'è solo un elemento che è una costante, che vi accomuna anche con i vostri cugini dagli occhi bianchi:


    三つ巴 o anche noto come Mitsudomoe. E' il cerchio che racchiude il potere delle San Daidōjutsu, le tre arti oculari supreme.


    Secondo alcuni il Mitsudomoe sarebbe collegato alla triplice divisione tra Uomo, Terra e Cielo al centro dello Shintoismo, tanto che in origine è stato associato con il dio della guerra Hachiman e attraverso questo adottato dai samurai come loro simbolo tradizionale. Una variante del Mitsudomoe nota come Hidari Gomon era il simbolo tradizionale di alcuni Buddhisti e la usano come rappresentazione del ciclo della vita. Il duplice tomoe è quasi identico nei suoi elementi di design al simbolo conosciuto come Taijitu, mentre il triplice tomoe è molto simile al Taegeuk tricolore.
    Informazioni parziali, frammenti di una verità molto più amplia e sconvolgente che affonda le radici nel cielo sopra di noi.

    Ti starò annoiando ma devi scusarmi...dopotutto sono solo un uomo molto, molto vecchio amante della storia, delle differenti culture e religioni soprattutto. Dietro il credo in qualcosa di ultraterreno si nasconde sempre una grande verità. "



    Kādomēkā continuava a tenere gli occhi socchiusi e la tecnica attiva; armi e tecniche di teletrasporto anche sembravano inefficaci contro di essa.


    " Presto sarà tutto finito, amore mio. Scusami se ti ho fatto soffrire ma tu eri la sola degna...se sapessi cosa ho dovuto fare l'ultima volta per creare il giusto contenitore! Ma ora ci sei tu...bellissima...pura...sarai un'ottima Carta. La migliore! "


    Non sembrava del tutto lucido, anzi, Kairi probabilmente non stava comprendendo nulla di ciò che le stava dicendo. L'unica cosa certa era che, ad ogni tentativo fallito, il desiderio di usare la sua arte oculare si faceva sempre più incontenibile; gli occhi le pulsavano, la loro era una sete senza eguali e avrebbero spinto l'Uchiha ad irrorarli di una quantità di chakra sempre maggiore, fino ad andare oltre i normali limiti fisiologici, facendosi del male non poco [Sovraimpasto + Overcap].


    ::: La sera prima, Fuyu no Ie :::

    Piegata dal dolore e dalle ustioni del vermiglio liquido dalle proprietà acide del Mikawa, Ayuki non si arrese all'invasore: le bastò un urlo per scacciare ogni dubbio o esitazioni dalle sue membra, lei era la storia del Paese del Ferro, il suo onore le impediva proprio di gettare la spugna senza dare tutta se stessa.
    Così rifiutò l'offerta del suo rivale, approfittando della guardia bassa di quest'ultimo, per cercare di afferrargli le gambe. Il movimento fu rapidissimo e soprattutto inatteso, in quanto la donna gettò persino la spada a terra per riuscire nel suo intento...Aloysius, che vedeva la donna solo grazie alla sua percezione sanguigna, non fece in tempo a schivarla sebbene soppesò con attenzione l'entità di quella mossa: stava cercando il contatto senza armi apparenti e, se quello era il caso, allora si sarebbe accorta di aver fatto un grande, grandissimo errore.
    Di fatti quel tentativo non era altro che una presa alle caviglie, un vero affronto per colui che vantava la fama di essere tra gli esseri con la forza fisica maggiore sulla faccia della terra. Il V Garth aveva affrontato in corpo a corpo rivali della stazza dello Yonbi del Nibi e dei Colossi, creature in grado di disintegrare con una zampa o un pestone interi palazzi; un livello che da tempo non apparteneva più a quello dei normali esseri viventi.
    Per la Medo, quindi, tentare di afferrare e stringere gli arti inferiori di quell'ignoto figuro sarebbe sembrato come cercare di afferrare una montagna. Le gambe, saldamente piazzate a terra, non si sarebbero spostate di un centimetro grazie alla semplice tensione muscolare (se di muscoli si poteva parlare nel caso del corpo dell'araldo dio Khorne), vanificando l'efficacia della presa dissoltasi nel momento stesso dell'attuazione [liberazione -> Forza base 925].
    Tuttavia il kage non si limitò a questo: da esperto utilizzatore di prese sapeva benissimo che quel genere di azioni erano propedeutiche ad altro, dalle slogature ai soffocamenti, e quindi alzò immediatamente il suo livello di attenzione al massimo ben conscio che il vero attacco stava per arrivare.
    La scelta di utilizzare un jutsu che coinvolgeva il sangue insieme al fatto di non essere a contatto con il corpo della donna avrebbero permesso al Mikawa di schivare tranquillamente l'esplosione; benché molto potente, infatti, l'azione di caricamento e la velocità di propagazione rendevano quell'atto estremo efficace solo qualora la presa fosse andata a buon fine.
    Ad ogni modo, il Generale decise di onorare a pieno il sacrificio della donna affrontando frontalmente la minaccia: con un singolo gesto del braccio, la mano rivestita dalle scaglie dell'armatura tagliò in due l'etere ad un palmo di distanza dal volto della malcapitata. Un colpo senza un bersaglio fisico ma che, irrorato di chakra, era in grado di dissipare anche la più potente delle emissioni [2 TA Mortificazione delle Arti Magiche, For 925 + 50 Sigillo + 25 impasto Bassissimo = 1000 -> Pot 10 base + 10 Mani di Khorne + 10 Impronta Oscurità + 10 Masochismo Offensivo 2 PF + 60 differenza forza = 100]. L'auto esplosione partì dal corpo della donna, distruggendolo, ma non arrivò a propagarsi nell'aria in quanto assorbito completamente dalla manata del Colosso; aveva tarato appositamente l'efficacia della tecnica soppesando il valore del samurai che aveva difronte, senza strafare. Se c'era una cosa in cui Aloysius non aveva rivali era proprio nel valutare la forza delle persone...solo una volta aveva sbagliato, sebbene quel singolo evento avesse cambiato tutto.


    " Fyodor io qui ho fatto! Tu come sei messo? "


    Urlò nella speranza di farsi sentire dal suo compagno mangia-cervelli. Al contempo la nebbia calata dal Colosso iniziò a scemare, l'assalto celato aveva garantito un ottimo effetto sorpresa e in poco tempo era riuscito a disintegrare le difese del villaggio, compreso quello che doveva essere il samurai di maggior valore. Senza quella nebbia, il cui mantenimento aveva richiesto non poco sforzo da parte dell'evocazione, la difesa avrebbe retto molto di più e soprattutto costretto l'Otese agli straordinari.

    Non rimaneva che vedere se quel villaggio avesse qualche altro segreto da svelargli. Cambiandosi i lineamenti del volto e del corpo, in modo da non farsi riconoscere come Aloysius Mikawa, il Kokage manipolatore del sangue [TB Trasformazione Avanzata -> sembianze di Otsune Mikawa della Zanna], iniziò ad addentrarsi per le vie del villaggio senza farsi scrupoli nel tagliare la gola a soldati arrivati tardi all'appuntamento o civili troppo curiosi.
    La destinazione era chiara, c'era un solo palazzo che sovrastava ogni cosa dentro quelle mura. Arrivato in cima, avrebbe sfondato il portone con un calcio ed esordito alla masnada di nobili ivi rinchiusi con una voce non sua [interpretazione]:


    " Avete due possibilità: morire o diventare miei schiavi. A voi la scelta hahahah Chi è che comanda qui? Voglio gli archivi con le giacenze di cibo, vettovaglie e armi del villaggio oltre alla lista completa delle maestranze. Inoltre mi servono informazioni sui villaggi vicini. Subito! "



    Il ratto era in atto.




    Aloysius Diogenes Mikawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 925
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 775
    • Precisione: 700
    Chakra
    81,5/125 - 1/12 (Karura)
    Vitalità
    24/26 - 9/9 (Karura)
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa



    1. ///

    2. ///

    Slot Tecnica

    1. Mortificazione delle Arti Magiche

    2. Mani di Khorne

    3. Trasformazione

    Note

    OT/ Eccoci! Questo post rappresenta un grande passo avanti per la lore di Ame e tu ne sei parte attiva, spero la cosa ti piaccia! Hai chiaramente difronte un personaggio non alla tua portata ma non ti richiede di sconfiggerlo, anzi. Concentrati sulla caratterizzazione del tuo pg e sollo sharingan che, come avrai intuito, è al centro del discorso.
    Per quanto riguarda la mia parte, bel tentativo! Soprattutto molto in linea con la storia che abbiamo scritto a quattro mani per la nostra Ayuki! Vediamo cosa mi succede ora... /OT
  11. .

    Sentiva che poteva fidarsi di quel ragazzo; non vi era malizia dietro i suoi sguardi, teatralità nei suoi gesti né rancore nella sua voce. Erano entrambi giovani, con un futuro da scoprire, sebbene ben consci dell'importanza del dono che il fato aveva regalato loro: Kādomēkā erede di un feudo, con un popolo da accudire e un Paese da servire, Kairi invece con il sangue di antichi fasti e custode di occhi che invero celavano secoli di segreti e conferivano un potere difficilmente eguagliabile.
    Lei provò con poche e semplici parole a spiegare il peso di quel fardello e il nobile sembrò percepirne l'entità; anzi, rivelando due delle tre tomoe il suo volto mutò in sbigottimento, come se mai il suo sguardo non si fosse mai posato su qualcosa di più bello e perfetto.

    " Nel Ferro produciamo gioielli di giada, agata o quarzo che hanno esattamente questa forma! Li chiamiamo Magatama e si usano come oggetto cerimoniale o religioso. I tuoi occhi sono perfetti, Kairi...come te. Dovresti mostrarli sempre."

    Questa volta sarebbe stato lui ad arrossire, come se si fosse spinto troppo oltre con le parole, sospinte da un battito evidentemente accelerato del cuore. Con quei occhi Kairi poteva percepirlo, come anche il fatto che davanti a sé ci fosse un semplice ragazzo avulso al mondo dei ninja [flusso di chakra assente].

    Una scena che si consumò troppo in fretta, interrotta bruscamente dall'assalto al villaggio che, in pochi istanti, sostituì al calore e alla felicità del momento il freddo e la tristezza della morte.
    La musica dello strumento a corde era carica di quei sentimenti; vi era anche la paura: la paura di aver lasciato il proprio villaggio al suo destino, di aver perso una madre e di aver deluso i propri antenati e il suo stesso Shōgun.
    La kunoichi non osò interrompere quella celebrazione che aveva tanto l'aria di un rito funebre, permise al giovane di consumare e metabolizzare quel dolore mentre la sua disciplina da ninja le impose di provvedere alla loro sopravvivenza e sicurezza. In poco tempo organizzò l'accampamento per la notte, le loro pance erano piane e, anche in caso contrario, difficilmente avrebbero mangiato qualcosa dopo ciò che era accaduto: la puzza ferrosa del sangue era ancora nelle loro narici.

    Il Bocchan aveva uno sguardo assente quando la kunoichi lo invitò ad avvicinarsi al fuoco e a starle accanto. Nonostante le imprecazioni e le preghiere, non aveva ancora pianto e Kairi sapeva bene che questo blocco non faceva che aggravare la situazione. Non era un guerriero, non era addestrato ad incassare i contraccolpi psicologici che la morte sa infliggere...
    Però poggiandogli la mano sulla spalla, e senza forzare la mano, pian piano vide quel corpo infreddolito piegarsi, come se non avesse più le forze per sostenere quella rigidità accumulata. Si sporse in avanti e tremante allungò le braccia per andare ad afferrare il volto della sua salvatrice.


    NLiWwvZxe


    Sulle gote le mani erano gelide. Non vi era forza in quella presa, la chunin avrebbe potuto liberarsi in qualsiasi momento, ma voleva davvero farlo? Kādomēkā era fragile come non mai, tirarsi indietro forse avrebbe peggiorato le cose...d'altro canto non si poteva dire che fosse propriamente in sé in quel frangente: se ne sarebbe pentito al risveglio l'indomani? Erano davvero solo amici? O aveva sentito qualcosa di più da parte sua in quei mesi di conoscenza? Infine...lei cosa provava davvero?

    Provò a baciarla una volta e poi una seconda se lei glie lo avesse concesso. Cercava amore, sicurezza, non spinto da un impetuoso desiderio carnale bensì di un rassicurante calore.
    Quindi avrebbe avvicinato il suo petto a quello della ragazza e spinto gli avambracci oltre il suo torace per cingerla in un lungo abbraccio. Le vesti erano fredde e il corpo ancor più ma a dover essere lenita non era la carne bensì l'anima stessa dei due giovani amanti.

    Che Kairi avesse ricambiato quelle intenzioni o se le avesse assecondate solo passivamente per non ferire i sentimenti dell'altro, poco sarebbe cambiato.
    Il calore del sangue sarebbe arrivato prima del dolore. La katana che aveva rilegato alla sua vita con la cintura ricavata dall'abito regalatogli ora si trovava piantata nel suo corpo, trapassato completamente dalla lama di Konoha. Il dolore [9 leggere, ferita Critica] le avrebbe fatto perdere i sensi in pochi istanti prima ancora del sanguinamento e senza permetterle di fare granché [hai 1 slot azione/tecnica a tua disposizione]. I suoi riflessi erano ben sopra la media di un chunin, lei era un Uchiha! Mentre difronte a lui aveva un semplice uomo, con un sistema circolatorio del chakra inattivato [Interferenza di Individuazione -> Parola: Bocchan] e non addestrato all'arte del combattimento. Eppure non sapeva spiegarsi di come fosse finita in quella situazione: perché non aveva percepito il pericolo e visto partire l'attacco? Che si fosse indebolita a tal punto? Oppure era opera di Kādomēkā? Eppure l'unica cosa che aveva fatto in tutto quel tempo, era intonare quella stupida melod..[Tecnica della Parola Ipnotica -> Comando: Fidati]

    Il buio sarebbe calato inesorabile, accompagnato dal solito sguardo dolce e premuroso di Kādomēkā.


    NLiWwyWqD


    " Tu sei davvero perfetta."


    :::


    Ayuki Medo era stata nella guardia ristretta dello Shōgun, prima donna a riuscire in tale impresa. Era diventata il simbolo per molte giovani guerriere e grazie a lei si doveva un aumento del numero di iscrizioni femminili nelle accademie militari del paese. I Toshiro dovevano molto a quella donna che aveva contributo significativamente all'emancipazione della donna nei confronti della sacra arte della spada, riservata fino a poco prima solo ai samurai. Per dire, da allora i mastri artigiani modificarono finalmente gli stampi di armature per le forme femminili e nei tomi del kenjutsu vennero integrati e schematizzati nuovi movimenti e kata tipici dello stile di Medo.
    Come ricompensa le avevano concesso di svincolare la sua katana dal giuramento fatto e di dedicarsi al suo villaggio, di cui sarebbe diventata protettrice. Avrebbe però abbandonato il suo cognome e preso quello del futuro marito Sanada.

    Erano passati quasi trent'anni da quella storia ma dopo tutto quel tempo nel Ferro nascevano ancora molte bimbe con il nome di Ayuki e le sue gesta narrate nei libri di storia.

    Tuttavia. Come può un umano fermare l'araldo del dio della Guerra?
    Il Sangue acido del Garth l'aveva investita ma, nella sua scorsa vita, lei non aveva mai concesso una vittoria semplice a qualsiasi nemico. Nella nebbia ancora alta avanzò dritta contro l'ignota minaccia, dimostrando una mirabile capacità di orientamento e/o di combattimento alla cieca. Aloysius ne venne subito attratto in quanto di tutte le figure insanguinate che vedeva contorcersi o scappare, quella era l'unica a venirgli incontro, annunciandosi talaltro a gran voce.

    Non era nel fiore degli anni ma era palese che avesse continuato ad affinare la sua tecnica con la spada per tutto quel tempo. Attacchi puliti, precisi e rapidissimi al pari di un abile jonin esperto in taijutsu; una furia controllata che ricordò lo stile di Akira Hozuki al Colosso di Oto. Ma non stava attaccando per uccidere e, senza contare il divario di conoscenze che li divideva, questo dava un vantaggio incredibile all'invasore.
    Senza nemmeno muoversi, incassò il primo colpo andando a generare una stivale di sangue e chakra non appena intuita la direzione della lama [Pot 60, Resistenza 750 + Basso 75 -> Ferita Leggera, Continua continua 1 PF]. La leggendaria armatura che indossava, invece, assorbì il secondo fendente senza nemmeno scheggiarsi [Vermiglio Roccia e Sangue, Forgiatura Mikawa, Pot 60, Resistenza 750 + Basso 75 -> Ferita Leggera, Continua continua 1 PF] ma lasciando che impatto dell'arma si sentisse sul corpo del Kage. Aloysius lo faceva spesso, incassare per capire effettivamente il peso degli attacchi nemici. Per certi versi era masochismo ma d’altronde cosa si poteva aspettare da un Mikawa?

    Quanto al trucchetto con la polvere al peperoncino, semplicemente permise alla coltre di investirlo danneggiandogli la vista [Accecato]...dopotutto non la stava utilizzando a favore della sua percezione sanguigna.

    NLiWxB9DC

    Fu una mossa che lo irritò per la sua debolezza, così come l'ultimo assalto d'altronde, che si infranse nuovamente sull'armatura senza nemmeno causargli danno questa volta.

    " Oh no...non mi deludere. Sto ancora cercando di capire se sarai una risorsa valida per il mio esercito o meno."

    Disse mentre il sangue che la donna stessa aveva addosso iniziò a fumare, disperdendo dei fumi in grado di stendere un orso [TA Esalazioni tossiche -> Stordimento, TA Corrosione Istantanea -> Ustione + Corrosione]. A quel punto il dolore avrebbe aggiunto valori difficilmente sostenibili per un essere umano in quanto la pelle stessa, oltre i vestiti e gli armamenti, avrebbe iniziato a carbonizzarsi come se a contatto con una fiamma viva.
    Solo un'ulteriore prova di resistenza e tenacia agli occhi del Generale Cremisi.

    Quindi, qualora fosse rimasta in piedi e avesse dimostrato di essere in grado di continuare lo scontro, il Kage avrebbe continuato ad interessarsi alla donna, dicendole:

    " Non sapevo esistessero samurai donne o almeno non del tuo livello. Sarai una risorsa preziosa per il mio Impero. Parla in fretta e forse ti lascerò in vita: quanti uomini di valore ed addestrati conta il villaggio? Anche di quelli già morti, non fa differenza. Possedete armi, segreti o oggetti unici di valore in questo feudo? "

    Aloysisu sapeva che non poteva perdere troppo tempo; ok, Karura monitorava la situazione dall'alto per evitare una fuga di persone o informazioni ma non era saggio tergiversare durante una invasione.

    Se invece la stolta avesse solo provato ad attaccarlo nuovamente, a quel punto non si sarebbe più limitato ad incassare ma le avrebbe frantumato le ossa ad una ad una, distruggendo una volta per tutte il suo spirito da guerriera.

    Intanto, distante poco meno di 300 metri, Fyodor aveva iniziato con il suo lavoro. Operare in quello scenario di sangue e distruzione lo faceva sentire bene ma cancellare il suo solito modo di fare disinteressato e svogliato era un'impresa ardua! Ad ogni modo avrebbe pian piano raccolto tutto i cadaveri riutilizzabili, stabilizzato i morenti degni di nota e dato il colpo di grazia a quelli inutili per gli scopi del Garth. Erano giunti lì per fare schiavi ma, visto il numero di cadaveri che l'onda di sangue aveva generato, ci sarebbe stato molto lavoro da fare:

    " hihih non si sa proprio regolare...questa volta non gli basterà una preghiera a Khorne per sistemare il macello che ha combinato hihih "




    Aloysius Diogenes Mikawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 925
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 775
    • Precisione: 700
    Chakra
    85/125 - 7/12 (Karura)
    Vitalità
    24/26 - 9/9 (Karura)
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. Manipolazione 6 unità sangue (stivale)

    2. Manipolazione 6 unità (armatura)

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. Esalazioni Tossiche

    2. Corrosione Istantanea

    3. ///

    Note

    OT/ Colpo di scena! Te lo aspettavi? Vediamo come la giochi. Per la mia parte, tranquilla sul discorso combattimento...non sei costretta a dover studiare combinazioni jonin stra complicate. Ricorda che sei il QM di quella parte, sentiti libera di fare cose anche senza validare tutto col regolamento ;)/OT


    Edited by DioGeNe - 24/11/2023, 16:47
  12. .

    Un sopracciglio si alzò sul bellissimo volto del ragazzo quando Kairi paventò l'idea di riprendere il suo viaggio. Forse era la paura di perderla a guidare il suo giudizio ma le parole di Sanada avrebbero potuto far stranire l'Uchiha:

    " Una madre che fa questo alla propria figlia non dovrebbe nemmeno essere meritevole delle sue attenzioni. Lasciala al suo destino insieme a quello del villaggio che ha deciso di servire. Non sentiremo parlare di Cantha per diverso tempo, questo è certo. "

    Una frase pesante, di cui subito il giovane si pentì, ma in cui probabilmente credeva e che, forse, voleva anche quella giovane donna in abito nero provasse.

    " Sono stato sgarbato, perdonami. "

    Kādomēkā sapeva sempre come uscire da una conversazione difficile e anche come chiedere scusa, anche solo con uno sguardo. Dopotutto Kairi sapeva benissimo di potersene andare quando voleva, che non era una prigioniera di quel luogo fuori dal tempo e dal mondo, ma anzi un giaciglio per la sua mente, una seconda casa in cui aveva scelto di restare per tutto quel tempo.

    " Akame della famiglia Nidari, il quinto feudo? Mi ricordo di lei! Giocavamo sempre da bambini quando le nostre famiglie si riunivano. Sapevo avesse preso la via della spada ma non che fosse diventata una vera guerriera, sono contento. Se non sono ardito nel chiederlo....che comportamento aveva mia madre nei suoi confronti? Nulla di strano? Qualche complimento o gentilezza di troppo? Forse non dovrei dirlo ma mio padre aveva scelto lei come mia sposa...non so bene come funziona tra le famiglie nobili del Fuoco ma qui i matrimoni combinati sono ancor oggi il modo più semplice e usato per far accordi politici ed economici. Unire i nostri due feudi per fare concorrenza a quelli più vicini al trono dei Toshiro è sempre stato il sogno di mio padre, Hitomori Sanada...con la sua morte poi non se ne è fatto più nulla. Per fortuna hihi "

    Il giovane non doveva essere un gran bevitore perché probabilmente l'alcol stava rendendo la sua lingua leggermente più rapida delle altre volte. Dopotutto quella era la sua festa, poteva rilassarsi anche lui un po’ no? Almeno con lei, con la quale sin da subito si era sentito in estrema sintonia.

    " Una Kekkei Genkai, ho sentito voi ninja parlarne ma non ho ben capito di cosa si tratta nello specifico. Yamamoto Hinoasu è così orgoglioso nel parlare del retaggio del Fuoco e dell'importanza dei segreti delle arti ninja nel panorama bellico, e non solo, del continente! Mi ha sempre incuriosito capirne qualcosa in più, sento come di non conoscere una parte fondamentale del mondo che mi circonda e che quindi non riesco a capirne alcune dinamiche! "

    Forse l'Uchiha avrebbe potuto fare qualcosa per colmare quella lacuna nel sapere del suo interlocutore o forse no, fatto stava che la faccenda sarebbe svanita così come iniziata qualora la chunin non avesse voluto addentrarsi nell'argomento.

    Difatti il focus si sarebbe spostato sul discorso della mandria scomparsa quando, d'un tratto, un boato assordante sconquassò l'aria interrompendo la musica della festa: le cinta muraria del palazzo reale tremarono e dalla loro sommità, coma spuma delle onde del mare, rivoli di liquido cremisi ne superarono le difese riversandosi sulle bancarelle e il pavimento, formando grosse pozze rosse.

    NLiUahWzo

    Nemmeno a dirlo, il panico scoppiò in un istante.
    Gli invitati iniziarono a correre verso l'unico posto "sicuro", ovvero l'alta torre dei Sanada, e tra spintoni e urla dell'eleganza e felicità di quel momento non vi era più traccia alcuna. Se è vero che è nei momenti inattesi, quelli dove si sente il reale pericolo, che la vera natura dell'uomo esce allo scoperto, beh di quella gente ben pochi si sarebbero salvati a degli occhi esterni. Qualche mamma teneva stretta il proprio figlio mentre la folla la strattonava, un paio di anziani mercanti provavano a placare quell'isteria di massa mentre addirittura un manipolo di giovane samurai correvano in direzione opposta incontro al pericolo ignoto...E poi c'era Kādomēkā, il quale non perse nemmeno un attimo a tergiversare sulla faccenda:

    " Kairi dobbiamo andarcene da qui! "

    Agli occhi di una shinobi esperta, quale era la chunin, sarebbero potute sembrare le parole di un vigliacco ma la ragazza doveva cercare di mettersi nei sui panni per comprenderne il punto di vista: il sovrano di Fuyu no Ie non era un combattente e quindi unirsi alla battaglia poteva solo essere di intralcio per la madre e i suoi uomini. Inoltre probabilmente se vi era uno scopo dietro un attacco al villaggio la probabilità che questo fosse proprio la cattura del ragazzo era elevata, guarda caso stava avvenendo proprio nel giorno del suo ritorno dal lungo viaggio in giro per il continente!

    La mano del giovane era protesa verso la Uchiha, il quale avrebbe solo dovuto stringerla per farsi condurre via da quel preludio di morte. In quel caso, infatti, Kādomēkā avrebbe dimostrato una conoscenza approfondita del suo villaggio e, invece che rintanarsi nella torre come stavano facendo tutti, avrebbe preso la stradina che costeggiava la sua dimora fino ad arrivare alla stalla dei cavalli. Le bestie erano scappate, liberandosi dalle corde in preda al terrore, ma non era a loro che il giovane nobile stava puntando: scostando un paio di grosse balle di fieno, infatti, una botola spuntò tra gli assi in legno.

    " Ci condurrà fuori dal villaggio, direttamente nella vallata. Aiutami. "

    Con un rapido gesto di mano si legò i capelli e rigirò il kimono in modo che non gli desse intralcio. Quindi con l'aiuto di Kairi (che sicuramente ce l'avrebbe fatta anche da sola) sarebbe riuscito ad aprire la pesante anta dagli arrugginiti cardini e quindi avrebbe fatto strada scendendo la stretta scalinata che conduceva al ripido tunnel sotterraneo. Era buio e non c'era stato il tempo di procurarsi una fiaccola ma forse la kunoichi avrebbe potuto far qualcosa per permettere loro di avanzare in sicurezza...in caso contrario sarebbero avanzati lentamente e a tentoni fin verso l'uscita del condotto segreto, impiegandoci non meno di quattro ore per vedere la luce della luna.

    Sbucarono da una grotta immersa nel bosco: i suoni della natura e la sensazione dell'aria fresca sul volto sarebbero apparsi come chissà quale premio per i due profughi, probabilmente ancora scossi da quanto accaduto. Si erano allontanati un bel po’ poiché da quel punto non si vedeva nemmeno la montagna sulla quale era arroccato il villaggio.
    Durante la traversata l'erede dei Sanada era apparso particolarmente taciturno, preoccupato per la sua gente e la sua casa che si stava difendendo contro un nemico ignoto. Che provasse anche dei sensi di colpa? Se davvero era lui che stavano cercando, avrebbe potuto consegnarsi per evitare un massacro...oppure avrebbe potuto impugnare finalmente una katana, come sua madre aveva cercato di insegnarli per una vita, per difendere la sua gente.

    " Debole! Debole! Inutile! Sono e resterò sempre solo uno stupido Bocchan! "

    E così la figura del perfetto e inarrivabile Kādomēkā venne meno agli occhi proprio dell'ultima persona che aveva avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo. Una fragilità che tuttavia rendeva la sua apparente perfezione, da figura quasi angelica, molto più interessante e vera...semplicemente, umana.

    Ma il ragazzo qualcosa di buono sicuramente l'aveva fatta, aveva salvato Kairi, la quale non poteva dire con certezza che sarebbe stata ancora in vita qualora fosse rimasta nel villaggio, rintanata con gli altri nobili o sul campo di battaglia insieme ai samurai. A bene pensarci, doveva la vita a quel ragazzo che fino a qualche momento prima l'aveva invitata a ballare difronte a tutti quelli sconosciuti.

    Non avevano da mangiare o un posto sicuro dove passare la notte. Il boschetto sembrava sicuro sebbene del tutto inadatto alla presenza dell'uomo: l'umidità era alta vista la presenza dello specchio d'acqua, che talaltro portava zanzare e sicuramente anche animali. Era notte inoltrata e, nonostante la luna garantisse una discreta visibilità, pensare di allontanarsi ancor più dal villaggio non era fattibile; apparte la stanchezza fisica bisognava considerare anche quella mentale che al momento stava subendo una persona non avvezza al mondo della guerra.
    In altre parole, avrebbe dovuto pensare Kairi a come organizzarsi, almeno per trascorrere la nottata in sicurezza; in quel momento la mente del ragazzo era rivolta a sua madre, ai suoi amici e ad ogni abitante di Fuyu no Ie.
    Sfilò quindi il koto che portava sulla schiena, che probabilmente avrebbe dovuto usare per una qualche esibizione durante la sua festa, e iniziò a suonare una musica straziante, forse una preghiera a qualche lontano dio, melodia che aveva tutta l'aria di una supplica di salvezza.

    NLiUasTmr

    :::

    La nebbia aveva invaso tutti i quartieri bassi del villaggio, costringendo i samurai richiamati all'appello dalle guardie a raggiungere le mura pesantemente debilitati nella vista. Una situazione che non solo ne avrebbe rallentato la tempestività ma soprattutto che li avrebbe resi del tutto impotenti difronte al vero attacco del nemico.

    " Mumei no chikara 、 watashi wa anata wa yobimodoshi masu . Yyaku bannin no heishi no chi wa senjou chou ni sosogi 、 teki wa mokuyoku sa se 、 shinku no teikoku no dorei toshite yomigaera se yo . "


    CITAZIONE
    Nota dell'autore: Fyodor in uno dei suoi diario scrive delle conquiste del V Garth nel Paese del Ferro. Dice: "Un'empia voce senza volto né luogo si udì nell'aria, e se la memoria e la traduzione non mi inganna faceva così << Mumei, io ti richiamo. Inonda il campo di battaglia del sangue di un milione di soldati per farne nascere di nuovi come schiavi dell'impero cremisi. >>. Questo dimostra che, in quel momento, Aloysius fosse già stato consumato dal Diavolo in quel di Crematoria e che la creazione dell'armata per l'asse Oto-Kiri aveva raggiunto tutt'altra importanza rispetto al bene del villaggio di cui era Kage.

    Loxion Mikawa


    Ebbene, un'onda di sangue di portata ciclopica [80 unità x 1,5 = 120] avrebbe investito le strutture in legno e i soldati riempiendo le stradine del villaggio e allagandolo completamente. Un chiiton potentissimo di cui ogni malcapitato avrebbe potuto avere contezza solo all'ultimo istante a causa della nebbia, impedendo loro di attuare una qualsiasi difesa. L'emissione cremisi avanzava ad una velocità disumana [For 850 + 75 (Stile di Combattimento Perfetto) + 50 (Primo Stadio Sigillo) = 975] ed era in grado di trasportare strutture e nemici con se per metri e metri causando ingenti danni non solo per la forza dell'impatto ma anche per le sua capacità corrosive [1 TB [Chiton Acidi] (Sinergia Cremisi), 1 TA [Tsunami di Sangue] (Impronta Oscurità, Ninjutsu Inarrestabile, Azione Rapida, Chiiton Acidi) + 2 TB [Controllo assoluto del Garth] (Tecnica Economica, Ninjutsu Perfette, Ninjutsu Inarrestabile, Sangue Nero) + 3 TB Manipolazione della Forma (Intuizione). Pot 30+10+50+10 + 10 = 110 + Travolgimento + Indebolimento + Dolore Medio + Ustioni Medie].

    Il mondo già aveva visto un'onda anomala di tale entità ed era stata in occasione dell'elezione del Mikawa stesso come nuovo Kokage.

    Ovviamente il jutsu era solo l'inizio dell'attacco del Colosso: a seguito del suo tsunami corrosivo si sarebbe fiondato per le strade del villaggio facendo mattanza di ogni malcapitato a portata. Con Mumei stretta del sua mano, avida di sangue ora più che mai, non avrebbe lasciato nessun testimone di quel massacro senza apparente motivazione.
    Il tutto nella nebbia che ora odorava di ferro ma che, sebbene rendesse la morte di quei samurai ancor più meschina e senza onore, non impediva affatto i movimenti e i sensi del Mikawa: ovunque regnasse il sangue lui, il Generale Cremisi, poteva sentirsi a casa [Percezione Sanguigna]. Avrebbe visto quelle poche anime, rimaste in vita dopo la burrasca e quindi meritevoli di essere stroncate da egli stesso, come puntini di una precisa mappa tinta di rosso; ne avrebbe distinto i movimenti indecisi e persino la paura che li attanagliava. Con un netto colpo di lama ne avrebbe tagliato la giugulare, trafitto il cuore, sbudellato il tronco o rimosso il cervello...poco importava quando aveva un magno del "taglia e cuci" come Fyodor al suo fianco.
    Per il resto, avrebbe pensato le lacrime di Karura a fare pulizia.

    NLiUaWCzt




    Aloysius Diogenes Mikawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 925
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 775
    • Precisione: 700
    Chakra
    98/125 - 7/12 (Karura)
    Vitalità
    26/26 - 9/9 (Karura)
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Note

    OT/ Scusa il ritardo ma avevo perso l'ispirazione! Spero che la situazione stimoli il tuo interesse ;) /OT


    Edited by DioGeNe - 30/10/2023, 14:52
  13. .

    Decidere di non usare la sua portentosa abilità oculare avrebbe sicuramente preservato la natura Uchiha della ragazza ma di certo non l'avrebbe salvata dal trovarsi al centro dell'attenzione di tutti. Quei balli erano così complicati e lontani dalla costume di Konoha che era difficile improvvisare i passi e, anche il più sciolto dei ninja, avrebbe inevitabilmente fallito nel tentare di fare una bella figura.
    Tuttavia ad ogni errore, ad ogni movimento errato o piede calpestato, Kādomēkā non avrebbe fatto che sorridere della sbadataggine della kunoichi quasi coprendo con il suo stesso corpo la porzione di folla che stava decisamente massacrando sottovoce la giovane straniera. Probabilmente più il tempo passava e più Kairi si sarebbe preoccupata meno dei suoi errori o di fare bella figura; copiando dall'atteggiamento rilassato e spensierato del nobile forse sarebbe anche riuscita a godersi quel semplice momento di svago.

    Example image

    " Mi starai odiando. "

    Le disse quando ebbe modo di avvicinarsi nella danza al suo orecchio. Rise strizzando gli occhi e facendo una smorfia da vero immaturo...uno scherzo decisamente di cattivo gusto ma che, in fondo, non avrebbe causato più che un imbarazzante ricordo tra qualche mese di tempo.
    Era così carino quando faceva uno strappo alle regole, uscendo dai rigidi dogmi dei Toshiro e spogliandosi dei panni di Bocchan, per rivelare il suo vero animo da giovane amante della vita.

    " Ti è piaciuto il mio regalo? Il Nero e il Rosso sono proprio i tuoi colori...Che c'è? ahahah Dai, non fare quella faccia con me! Tu chiedo scusa su. "

    Non riusciva ad essere serio o mantenere una posizione di forza guardando il volto eburneo di Kairi e i suoi occhi magnetici; davvero una stranezza, poiché sembrava sapere il fatto suo quando si trattava di imporre la sua visione in una trattativa geopolitica.
    Continuarono a ballare, se così si poteva dire, fin quando la folla non si rifece padrona dello spazio e l'attenzione suoi due rampolli fosse scemata. Solo a quel punto, Kādomēkā avrebbe preso per mano la ragazza per allontanarla dalla piazza in maniera quasi furtiva (per non farsi coinvolgere in strette di mano ed inchini vari) verso i banchetti con cibo e bevande.

    " AHAHAHA certo che Ayuki-dono mi ha proprio sorpreso questa volta! Prendiamo due di questi! "

    Chiamava sempre la madre con il nome proprio e con rispetto, questo Kairi lo aveva notato fin dal primo momento che aveva conosciuto la famiglia Sanada. I due cocktail erano fatti con Rum Bianco Kiyomi e mandarino cinese, deliziosi sebbene abbastanza forti e di certo la kunoichi era così abituata a reggere gli effetti dell'alcol. Ma si stavano divertendo, uno o due di quelli avrebbero solo migliorato la già allegra situazione!

    " Ho scoperto qualcosa su Cantha nel mio viaggio. Pare che dal Massiccio dei Tengu qualcosa abbia scosso le fondamenta dell'intero Arcipelago...Il Sonno di Giada lo chiamano e ora una vastissima porzione dell'oceano attorno all'isola principale è realmente solido ed impedisce alla flotta di Shiro di muoversi! "

    Finalmente un po' di sciagura anche per i terrificanti invasori del sud [NB. Vuole solo essere uno spunto per l'ambientazione generale, deciderà l'amministrazione se accoglierlo o meno].

    " Di Taka però non si hanno tracce. Il mio viaggio mi ha portato nella Cascata e solo attraverso il racconto di alcuni mercanti provenienti dalla regione più meridionale del Paese dell'Acqua sono venuto a conoscenza di questi accadimenti. Forse l'Armata del Drago avrà da risolvere i suoi problemi interni prima di tornare a minacciare il continente..."

    Sebbene la mancanza di informazioni specifiche sulla madre avrebbe provocato un dispiacere nel cuore di Kairi, di certo sapere che l'Oni non stesse passando un buon momento le avrebbe sollevato il morale. Il ricordo dell'attacco al Palazzo del Daimyo era ancora vivido nella sua mente!

    " Tu invece cosa hai fatto in mia assenza? Ayuki-dono mi ha accennato ad una mandria di venti vacche sparita ad ovest, ad un giorno di viaggio da Fuyu no Ie...c'entra qualcosa il tuo branco?! eheheh "

    Non la stava accusando i nulla ma non sembrava nemmeno scherzare sulla notizia; dopotutto, se non erano stati i suoi lupi (e Kairi ne era certa fino al midollo), chi poteva aver fatto una cosa simile? Ad ogni modo, il tempo passava rapido quando era con Kādomēkā: diceva sempre cose interessanti e sembrava l'unico davvero interessato alla ricerca e alla salute della straniera proveniente dal mondo dei ninja. Il Ferro aveva avuto sempre un rapporto distaccato nei confronti dei conflitti dei Ninja ma, sebbene nella storia si era schierata saltuariamente a favore o contro alcune specifiche fazioni, generalmente teneva una posizione di neutralità nei grossi conflitti. Solo in un periodo recente, grazie al convincimento di un giovane Kazekage dall'animo puro, Onoro si era convinta a sbilanciarsi verso l'Alleanza a discapito dei Cremisi. Tuttavia per il popolo era difficile dimenticare una storia fatta di usanze e dicerie e quindi ancora per diverso tempo i ninja sarebbero stati dei Gaijin, visti dall'alto in basso da quella porzione di mondo.

    Intanto una leggera nebbia era iniziata a scendere sul villaggio. Era strano perché la serata sembrava particolarmente serena e la luna era alta in cielo nitida, rivelando un cielo puntinato di stelle e libero da nuvole.

    Example image

    Di contro, poco lontano, l'allarme aveva già iniziato a spargersi sebbene lì, tra musica, fuochi d'artificio e il brusio della calca, sarebbe stato difficile percepire i movimenti delle guardie alle mura. Probabilmente, tra tutti i presenti alla festa, la onna-bugeisha sarebbe stata la prima ad essere informata della cosa e di certo non avrebbe seminato il panico tra gli invitati prima di controllare lei stessa cosa diavolo stesse accadendo alle porte del suo villaggio!


    :::


    Fyodor non si sentì affatto ferito dall'appellativo che il samurai gli diede; egli stesso si sentiva un estraneo di quel tempo, figurarsi se non poteva esserlo agli occhi della guardia del Ferro. Tuttavia la riluttanza a comprendere la pericolosità di ciò che stava per accadere, il fatto di non poter credere di essere già spacciati ancor prima di vedere la minaccia, provocò una certa tristezza del cuore del ninja di Oto.
    Ohhh avrebbero fatto una brutta fine e per lui ci sarebbe stato molto lavoro da fare per ricucire i soldati utili all'esercito del Mikawa...

    Example image

    " ...guarda...sta già iniziando. "

    Disse puntando gli occhi verso il cielo. Chiaramente non fermò la guardia dall'allertare le difese del villaggio, dopotutto per Diogene sarebbe risultato tutto più facile e soprattutto più rapido qualora tutti i migliori combattenti si fossero riuniti nella stessa zona.
    La nebbia iniziò a calare su gran parte dell'agglomerato arroccato sulla montagna [1TA + 1TB Piangere Nubi -> quasi 300 metri di diametro], come a nascondere le tracce di ciò che stava per avvenire, e insieme ad essa il medico poté percepire il cambio di atmosfera generato dal semplice spostamento del Colosso Signore delle Nubi. Rimase solo deluso di non poter vedere il mastodontico corpo del più antico dei Leviatani, capace di mimetizzarsi con le nuvole: la semplice presenza di quel mostro ancestrale sulle teste di quei malcapitati avrebbe seminato il vero panico tra gli abitanti, rendendo immediatamente reale la minaccia del generale Cremisi.
    Aloysius, però, sembrava volesse agire senza farsi riconoscere, almeno per il momento, e da vero ninja di soppiatto sarebbe atterrato sul tetto di uno dei palazzi più alti.
    La nebbia aveva iniziato ad inglobare gli alberi più alti, le mura con le torrette di controllo e quindi fino a raggiungere il livello della strada...si, il pianto di Karura stava mutando progressivamente lo scenario nel villaggio fino a renderlo tetro e spettrale.

    Fyodor lasciò che il suo corpo sparisse nella coltre di nubi e passo lento arretrò, allontanandosi dalla scena, conscio che a breve una vera a propria carneficina si sarebbe consumata in quel di Fuyu no Ie.



    Aloysius Diogenes Mikawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 925
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 775
    • Precisione: 700
    Chakra
    118/125 - 7/12 (Karura)
    Vitalità
    26/26 - 9/9 (Karura)
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. Piangere Nubi

    2. Manipolazione della Forma

    3. ///

    Note

    OT/ Eccoci Kairi! Non avere paura di descrivere i dettagli vita trascorsi dal tuo pg nel Ferro, la giocata serve proprio a riempire quel buco temporale!
    Per la parte di Gene sto iniziando a riscaldarmi uhuhuh /OT
  14. .

    L'Asse Oto - Kiri


    Guerra e Religione XXXIX, di Loxion Mikawa

    L'accordo era stato preso e l'asse tracciato sulla mappa delle terre emerse popolate dai Ninja.
    Quel giorno iniziava una nuova era, dove il Suono e la Nebbia avanzavano in sinolo per la conquista del mondo noto a discapito sia dell'Alleanza che dei Paesi alla ribalta, i quali stavano sgomitando da anni per ottenere un posto di rilievo nel palcoscenico polito-militare. Sarebbe stata dura per due motivi principali: il primo era rappresentato certamente dalle minacce dei Cremisi e dei Canthiani, che su tutti avevano dimostrato la loro valore sconfinando con forza nel recente passato. Il secondo era rappresentato dalle principali associazioni di nukenin che, in decenni di malefatte, avevano piantato radici profonde nella struttura socio economica delle continente. Questi due fattori insieme immobilizzavano le truppe, per paura di un contrattacco dagli invasori, complicavano le strategie, poiché vi erano soggetti come le Calamità a rendere imprevedibile l'esito di un conflitto, e soprattutto forzavano grossi flussi di denaro ad essere dirottati verso chi deteneva ormai il controllo di informazioni, armamenti e War-changer come Armi di Iwa o Demoni Codati.
    Realtà, problemi ben noti ai due leader, i quali avevano preso parte in prima persona a molti degli aventi che avevano contribuito a scrivere la recente storia.

    Tuttavia questo non avrebbe impedito ai due Kage di percorrere il loro cammino e costruire l'Impero che volevano per la loro gente; lo avrebbero fatto per dare un futuro degno al mondo dei ninja, per tracciare la rotta da seguire e cancellare i falsi valori indotti dal predominio Accademico.
    Era un concetto semplice: vendetta chiama vendetta e di torti e soprusi il sistema ne aveva fatti in lungo e in largo, producendo appunto quelle realtà ora alla ribalta, infuocante da anni di ingiustizia, passati nell'ombra. Una catena di odio che avrebbe portato ad una nuova Guerra Ninja e dalle cui ceneri avrebbe innescato un nuovo anello della catena, come se un sadico fabbro si stesse divertendo dall'alto a forgiare il destino dei ninja sin dal principio.
    Per rompere la sequenza serviva una soluzione drastica. Distruggere tutto per cancellare la storia e quindi eliminare l'odio dal cuore degli uomini. Ripartire da un'unica realtà comune, senza più vincitori e sconfitti, basata sui principi della vecchia scuola, quella della Nebbia di Sangue e del Primo Suono.

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    Ecco il mondo che Kensei ed Aloyiusus avrebbero costruito.

    Il primo passo era far comprendere ai due Paesi interi, a partire dai rappresentati politici ai vertici, il cambio di rotta. La commistione delle usanze, delle procedure e delle conoscenze era sicuramente qualcosa da iniziare al più presto per scardinare le barriere culturali delle due differenti popolazioni ma il confronto con i rispettivi Daimyo non era da meno. Forse per l'Inquisitori sarebbe stato più facile trovare un accordo con Shoichi Kiriyama, ragazzo ancora non maturo ma educato all'arte militare e con una ambizione tale da vedere probabilmente nei piani del Mizukage proprio la soluzione al suo compito di risollevare il nome della famiglia. L'Acqua aveva trovato già una sua direzione con la nomina di Kensei.
    Nel caso delle Risaie, invece, Aloysius non era convinto che avrebbe trovato una spalla forte su cui poggiare la sua campagna militare espansionistica. La sua proclamazione era avvenuta per votazione dalla capitale militare, quindi dai soldati e non dai nobili. La sua figura era probabilmente vista con timore dalle alte sfere perché il Mikawa aveva dimostrato di prediligere la via della spada a quella delle parole, come ad esempio nel caso dell'uccisione del Nidaime. Inoltre il Colosso avrebbe prima dovuto risolvere un grosso problema interno ad Oto, di quelli che anche un colpo di stato di stampo militare sembrava una bazzecola in confronto. E quel problema indossava degli occhiali finti e era amico delle lucertole.


    Tuttavia il Garth non era un uomo da proiettarsi così tanto nel futuro da perdersi il presente: avrebbe pensato allo Yakushi al suo ritorno ad Oto, ora aveva un fratello di Sangue da onorare alla maniera dell'antica Rosa d'Acciaio. Si scolò il sakè, per abitudine più che per il piacere di assaporare il pregiato liquido (visto che ormai aveva perso la capacità di godere dei piacere dei vizi carnali), e si alzò dalla sedia per decretare la fine del banchetto e delle chiacchiere; Harumi e Youshi già avevano avuto quel momento per stringere la loro alleanza come combattenti e ora era il turno dei loro kage di conoscersi attraverso la gioia e il dolore dello scontro. Invero c'era già stato modo di incrociare le lame, sia nei Bosco dell'Upupa che ai tempi della Chiamata nel Ferro, ma in entrambi i casi kensei aveva avuto di fronte un Diogene in balia di Khorne e ne aveva visto un potere distorto, sebbene indubbiamente straripante.

    Che il Kiriano si sentisse realmente in grado di contrastare quello che aveva provato sulla sua stessa pelle? E se si, davvero la forza del Generale Cremisi si limitava a quello che aveva fatto vedere? Solo il Sangue lo avrebbe rivelato.



    CITAZIONE
    OT/ Direi di chiudere questa giocata e poi aprirne un'altra per il combattimento, se vuoi! Chiaramente appena avrò la scheda al 100% aggiornata ;)/OT
  15. .

    Esatto. Ancora di più, di più...

    Come previsto, Febh non poté difendere la vecchia e quella aveva ormai i riflessi assopiti e l'animo fin troppo appagato per riuscire a salvarsi la pelle. La lama trapassò l'organo vitale senza dare modo alla Yakushi di attivare la sua portentosa rigenerazione e questo provocò esattamente ciò che Aloysius aveva pianificato in ogni maniacale dettaglio: l'Hakai finalmente scese in campo.

    La Fine Inevitabile che il Garth aveva visto solo in sogno, come spettatore del duello intrapreso tra il Dio che lo soggiogava e il Demonio che lo disintegrava, finalmente riempì l'aria facendo sprofondare tutti nella sua oscurità dilagante. Gli abiti stessi di Kaji si logorarono a contatto con quel chakra distruttivo e il salottino da tè di Palazzo Yakushi d'un tratto parve l'oblio degli abissi più profondi.
    Il Mikawa video l'odio nella sua forma più pura riempire gli occhi neri del ninja, le vene del braccio che stringeva Mumei pompare sangue, pronto a contrattaccare con immane ferocia. Poi però vide quella fiamma ridursi, come se un briciolo del controllo dell'Oni fosse ancora lì a rovinare la festa, a frapporsi tra il Kage e il suo obiettivo.

    Empie parole riempirono l'aria ma la sentenza dell'Hakai non spaventò minimamente l'animo di Aloysius, già pronto alla battaglia e al sangue piuttosto che ad un confronto verbale. Anzi, la delusione nel vedere quella mente ancora razionale all'opera per minare le certezze del Mikawa lo fece imbestialire al punto di attivare esso stesso il suo Mondo maledetto di Sangue [1 TB Attivazione Khorne no Keshin IV, 1 TA Circolazione Bestiale, Primo Stadio].

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    Visibile ad un occhio da sensitivo, l'aura di chakra violacea squarciata da scariche nere entrò in contrasto con quella oscura con vene cremisi provocando un'onda d'urto in grado da provocare increspature nell'etere. Le due forze principali di Oto finalmente stavano entrando in conflitto!

    No, non era quello il momento delle parole.

    Kaji fece la sua mossa, svelata già dalla sua presa su Mumei, e così la risposta di Aloysius fu immediata a difesa della sua preziosa alleata: una rilevante quantità di sangue si diramò dal suo stesso corpo in un fiotto cremisi enorme che andò a rivestire rapidamente la spada sotto attacco. La protezione fu massima poiché ogni altra difesa sarebbe risultata inefficace contro le capacità distruttive che solo quel ninja che aveva difronte sapeva raggiungere [2 TA Controllo Assoluto del Garth, Manipolazione del Sangue 6 unità, Velocità in difesa = 775 base + 50 circolazione + 50 khorne + 50 sigillo = 925, 1 Protezione da 60 + 30 controllo + 10 Impronta di Chakra Ombra, Durezza 5 3].

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    Nessuno aveva specializzato un singolo aspetto del proprio stile di combattimento come il Mikawa in quanto a manipolazione; potenza e rapidità dei suoi costrutti generati dal sangue della Linea Diretta di successione era impareggiabile, degna del fondatore del clan stesso.
    Questo Febh l'avrebbe saputo, non avrebbe commesso l'errore di sottovalutare Diogene.
    Quando dunque il corpo dell'Hakai, crepitante di chakra naturale distruttivo, si infranse sulla leggendaria Arma l'impatto fu talmente potente da provocare un bagliore accecante e un frastuono assordante.

    Enorme sarebbe stata la delusione dell'essere nato per Distruggere nel vedere la lama del suo nemico intatta. Mumei non era un'arma convenzionale e ancor meno il Chikotsumiaku del V Garth [Valore rottura: ((Pot 50 + 10 Bagno di Sangue) x 3 = 180 spada + Protezione Sangue 100 x 3 = 300 costrutto) = 480 con res 700 vs 420 + 40 per gap con forza]. L'involucro di sangue e chakra si frantumò a contatto col devastante pugno ma ne riuscì ad assorbire gran parte del potere distruttivo, salvando la leggendaria lama da sempre al fianco nel lungo cammino del capoclan.
    Aloysius non avrebbe mai permesso che la sua katana venisse spezzata; questo Febh l'avrebbe saputo.

    E le tronfie parole che seguirono servivano solo a celare un animo scosso da quanto era appena accaduto, dal fallimento del Distruttore...un'occasione ghiotta per la contromossa del Kokage, finalizzata semplicemente a muovere in scacco matto la sua partita più che attaccare realmente il nemico. Un reale scontro tra loro avrebbe provocato la distruzione del Villaggio perché lo Yakushi era degno di vedere la reale forma del Mikawa, quella che solo il Flagello aveva visto e combattuto. Serviva un luogo come Crematoria per rendere realmente liberi i due ninja di scatenarsi, sempre che all'Hakai sarebbe importato qualcosa di questo aspetto.
    I due erano molto vicini e il corpo dell'ammutinato era ancora scomposto per il singolare attacco rivolto a Mumei, Keiji era tatticamente arrogante, cosa che Febh non lo era mai stato. La distanza sarebbe stata colmata da un'anomala deformazione dell'arto del Colosso, capace di manipolare il suo stesso corpo oltre i confini dell'umano [3 SA Afferraggio con Anatomia Sanguigna + Furia Cremisi, Vel in attacco = 775 base + 50 circolazione + 50 khorne + 50 sigillo + 25 Bestia da Soma + 75 Stile di Combattimento Perfetto = 1025 1000]. La mancina tentò di afferrare il polso della mano che stringeva indegnamente l'arma Kenkichi, allungandosi fino a sei metri in maniera anomala verso l'articolazione interessata; un movimento non prevedibile perché non seguiva le normali regole anatomiche ma rompeva ogni limite articolatorio e di portata. L'operazione, inoltre, sarebbe stata agevolata da un contro movimento di Mumei stessa, la quale avrebbe tentato di opporre resistenza alla difesa dello Yakushi, rallentandone la rapidità qualora trattenuta [1 SA Manipolazione Mumei, 5 Unità di Sangue, For 700]. Non solo, parte del sangue stesso impiegato per il costrutto difensivo si sarebbe diretto in forma fangosa verso il volo dell'Hakai cercando di impedirne il respiro e la vista [2 SA Manipolazione 2 Unità di Sangue, Potenzialità del Sangue Pot 10 + Intralcio Medio, Vel in attacco = 775 base + 50 circolazione + 50 khorne + 50 sigillo = 925] . Un disarmo, accecamento e presa eseguito con tempismo perfetto in modo da cercare di annullare completamente la difesa del nemico, vittima in tre azioni distinte in rapida sequenza e da punti di azione differenti ma finalità estremamente sinergiche.

    Ad ogni modo, conscio delle estreme capacità difensive del quattrocchi, Aloysius si sarebbe concentrato sulla sua azione primaria: si perché subire una presa dell'araldo di Khorne sarebbe stato come sentire il peso della zampa stessa del Dio del Sangue sgretolare le proprie ossa [4 SA Presa al polso con Flusso di Sangue, For 925 + 50 circolazione + 50 khorne + 50 sigillo + 50 flusso + 75 Stile di Combattimento Perfetto (Azione Feroce -> nega S&M) = 1100 -> OverCap semiparalisi braccio sx per 2 round, Immissione di Vitalità 2 Leggere]. Non essere in grado di resistere a quello stritolamento disumano, avrebbe ovviamente costretto la mano dell'otese a lasciare la presa su Mumei (qualora non fosse già stata persa) e forse anche quella piccola quantità di sangue trasmesso sarebbe passato inosservato.

    " Ecco il mostro che sei realmente, Kaji Hakai. Il tuo comportamento è inaccettabile. Hai giurato fedeltà a me e ad Oto. Attaccare me significa attaccare Oto. Il potere che hai dentro ti offusca la mente e rende solo più stupido. Sei solo una minaccia per questo villaggio!

    Io ti spoglio dei tuoi incarichi, ti privo di ogni bene di Oto e ti esilio dal Paese del Suono. "


    Dall'alto in basso l'Avatar osservava il Distruttre tenendogli il polso nella sua morsa infernale.

    Intanto Raizen aveva messo al sicuro Hebiko e il cadavere di Ogen, compiendo a pieno il compito che Diogene aveva figurato per lui. Sarebbe stato lo spettatore della disfatta del suo maestro, il testimone chiave per levarsi una volta per tutte il potente Yakushi dalle scatole e rendere Oto l'Impero sognato.
    Quello che però sicuramente l'Hokage avrebbe percepito era la presenza di un altro ninja, unitosi da pochissimo alla festa del Palazzo. Fyodor era fermo sull'uscio della porte e con gli occhi sbarrati dall'eccitazione osservava quella scena aspettando il suo momento. Le attenzioni del jonin medico erano rivolte in particolar modo al corpo di Ogen, come se la sua presenza fosse strettamente legata alle sorti della capoclan e al piano stesso del Mikawa. Il foglioso aveva visto diverse volte l'inquetante ragazzo ma, a differenza di Eiatsu ed Omoi, non conosceva fin dove la sua arte potesse realmente spingersi; certo, che fosse uno dei tre fedelissimi del Colosso era cosa nota, ma cosa avrebbe mai potuto fare contro la morte dell'anziana Signora dei Draghi? Per il momento però si limitò a guardare il confronto tra i due Mostri del Suono, i degni eredi di un tempo passato di cui aveva nostalgia.
    Forse sarebbe stata proprio Hebiko, sebbene ancora evidentemente scossa da quanto stesse accadendo, a collegare l'ultimo tassello e ricostruire cosa stesse frullando nella mente del diabolico Garth; qualcosa più di un dubbio avrebbe iniziato a ronzarle in testa: e se fosse stata tutta una messa in scena per incastrare Febh? L'Amministratore, spinto dalle azioni del Mikawa atte ad alimentare proprio la fiamma in lui assopita, aveva compiuto il fatidico passo falso, arrivando ad attaccare il Kage e dichiarando di volersi ergere al di sopra di esso nella guida del villaggio. Un atto di alto tradimento punibile proprio con l'esilio...qualora, ovviamente, l'operato del Kage stesso si fosse dimostrato reversibile.


    Ooooh si, dimenticate dell'uomo che conoscevate perchè, dopo la Corruzione dell'Eresia, ben poco era rimasto dell'anima di Aloysius Diogenes Mikawa.



    Aloysius Diogenes Mikawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 925
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 775
    • Precisione: 700
    Chakra
    1070/1250
    Vitalità
    26/26 + 10/12 extra
    Slot Azione

    1. Manipolazione Mumei

    2. Manipolazione Sangue verso il volto

    3. Afferraggio al polso con arto allungato

    4. Presa

    Slot Difesa

    1. Manipolazione Sangue

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. (TB) Attivazione TS

    2. (TA) Circolazione Bestiale

    3. (TA) Controllo Assoluto del Garth

    4. (TB) ///

    Note

    - 35 manipolazione 7 unità sangue
    - 90 Controllo Assoluto (6 unità sangue)
    - 30 attivazione TS
    - 20 attivazione Circolazione Bestiale
    - 5 attivazione Sigillo

    PS. Ho editato per correggere la difesa! Febh ho usato la vecchia versione di Controllo Assoluto del Garth ma anche con la nuova in stesura il tutto avrebbe funzionato.


    Edited by DioGeNe - 27/7/2023, 09:15
2571 replies since 30/12/2006
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