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  1. .

    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico

    Atto VIII
    Deissi


    Lo vidi un po' distratto, il Guardiano. La sua espressione tradiva distacco, quasi come se la sua mente stesse navigando chissà dove. I suoi occhi, velati, erano attraversati da qualcosa che sembrava paura - ma non lo era. Forse il seme di una determinazione che la mia frase piccata aveva piantato nel suo misero animo. D'un tratto, infatti, i suoi globi oculari s'infuocarono d'una flemma nuova e, devo dire, inedita. Sfrutterò questo potere fino all'ultima goccia per trovare Momin. dovrà pagare per quello che ha fatto a Kotetsu Sakura ad a Azumaido. Ma non prenderò la strada più semplice, questo dono è macchiato dal sangue di troppe persone e non avrei mai dovuto accettarlo ma ciò non vuol dire che io sia debole. Me ne libererò e dimostrerò con le mie azioni quanto un ninja di Kiri può valere. E' arrivato il momento di fare qualcosa di che già ad Azumaido avevo ipotizzato potesse funzionare. Non lo interruppi, lasciai che facesse quel che voleva fare. Ed infatti, estrasse l'oggetto simil-siringa che avevamo trovato ad Azumaido. Se questo è ciò che permette a Momin di controllare i suoi Mondi è arrivato il momento di utilizzarlo. Con il suo permesso Mizukage, utilizzerò la siringa su di me in modo da provare a connettermi con il flusso di chakra di Momin e discernerne una possibile posizione. Il primo passo di un viaggio che son sicuro mi porterà sulla giusta strada. Tacqui, scrutandolo. C'erano alcune variabili che lo shinobi che avevo davanti non stava assolutamente considerando - e infatti Fudoh intervenne a fargliele notare. Anche se mancava la variabile più evidente. Un attimo! , s'intromise il Primario. Tanto di cappello per il coraggio, ma provare da solo ad entrare in contatto con il Biondino Infame nel suo terreno potrebbe essere poco saggio. Se posso suggerire: il non tanto fantasma controlla le creature nel Freddo, o almeno era questa l'idea che ci eravamo fatti durante la storia con quel Shimo, giusto? Io sono entrato in contatto con il Freddo e con le creature nello stesso più di una volta, forse, sarebbe più saggio provare ad individuarlo in due: lui tramite i chiodi e quella siringa ed io usando la spada del buffone. Fudoh estrasse la Kenkichi sconsacrata, monstrandola a tutti chiaramente. L'ultima volta, qui era rimasta una traccia del Freddo, l'ho usata per aiutare il suo allievo, Mizukage-sama, a controllare ciò che lo stava divorando. Forse, ad Azumaido, provando a mettere in contatto queste due armi, potrei trovare una traccia e fra ciò che vedrei io e quello che vedrebbe il Pu... ehm la Mano Grigia, potremmo restringere le ricerche. Annuii leggermente. Non perché stessi dando assenso a tale ragionamento ma perché stavo seguendo quanto veniva esposto. Credo che voi stiate entarmbi sottovalutando una variabile più importante di quelle che avete citato. Portai le braccia davanti al petto, incrociandole. Hideo è un Mondo di Momin. Lasciai cadere il silenzio. Forse quell'informazione andava elaborata. Uno di quei mondi che, come abbiamo già constatato ad Azumaido, può conservare in parte le sue volontà. Presi fiato per un interminabile secondo. Da quando siamo tornati da Azumaido e sono giunto a questa conclusione, la Mano Grigia è sotto perenne osservazione. Nel dire queste parole, Hideo forse si sarebbe ricordato di aver avuto, in quegli ultimi giorni, la strana sensazione d'essere osservato. Una sensazione labile, quasi un vezzo immaginifico da shōjo che gli era passata per la testa e, come era apparso, era scomparso, viste le estreme capacità furtive dei nostri ninja. Quindi, se vogliamo attirare Momin e Hideo vuole liberarsi delle sue capacità, ci basterà effettuare questa seconda operazione. Mi rilassai. Dubito che un vanesio patologico come lui rimanga indifferente alla perdita di una sua marionetta. Ma c'era un grande elefante in quella stanza. Rimane da comprendere come si possa salvare un morto. I miei occhi tornarono sulla Mano Grigia per alcuni istanti, poi si mossero ancora su Fudoh. Credo tu conosca un Eliminatore che potrebbe fare al caso nostro.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 725
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  2. .

    Cronoguerra

    Capitolo Tre

    Atto X
    Tu sottovaluti il mio potere! †



    Come si dice: domandare è lecito. Fortuna volle che quella volta la cortesia rispose. Una domanda sfacciata la tua, uomo di latta. Mah oggi mi sento magnanimo e il presente donato mi ha soddisfatto...Vi basti sapere che, questa volta, mi sono risvegliato con il cuore buono; sto lavorando anche per il vostro bene, per debellare dal mondo uno dei suoi incurabili cancri. Tuttavia. l'ignoranza è un bene quindi voi continuate pure a giocare alla guerra, stringere alleanze o accumulare ricchezze...la vera partita si sta giocando nel vero Olimpo degli Dei. Peccato che per quanto cortese, la risposta alla mia domanda riguardo le funzionalità di quell'oggetto fu piuttosto vaga - per non dire totalmente criptica. Ma comunque non ci fu molto altro da ponderare: Hebiko si lanciò all'attacco della sua preda, per fortuna totalmente ignorata dall'essere che avevamo di fronte. Il caos era scoppiato ed ognuno doveva fare il suo compito: il Joker, soddisfatto di aver ottenuto ciò che voleva, scomparve, lasciando dietro di sé i suoi sgherri. Il tempo doveva essere ripristinato perché tutto tornasse alla normalità: io avrei fatto di tutto perché gli intrusi rimanessero nel limbo di quel tempo fittizio - vivi o morti che fosse.
    Teletrasportatasi la vera minaccia, il campo era libero. Dovevamo agire alla svelta. Mi voltai verso Etsuko rivolgendogli un cenno d'assenso: il Joker si era fatto scappare che quello era l'ultimo teletrasporto veloce; qualsiasi cosa volesse dire nel dettaglio, l'aggettivo veloce ci permetteva di inferire che avevamo un po' di tempo prima che la situazione potesse nuovamente complicarsi - e quindi dovevamo sfruttarlo al meglio. Dello stesso parere era Tensai-ji. VOI GRUPPO DI IDIOTI, FASTIDIOSI, INSETTI CHE NON SIETE ALTRO! VI distruggerò anche questa volta, come ho fatto per innumerevoli iterazioni. Mi DIVERTIRO' a sentire le vostre teste spappolarsi, le vostre membra torcersi e la vostra pelle bruciare! NON USCIRETE VIVI DA QUI! A COSTO DI DISTRUGGERE L'INTERO VILLAGGIO! La mano fino ad ora soltanto sospesa sulla Yakusoku ora la avvolse salda. Provaci. Dissi, rauco dietro l'Elmo. Il combattimento stava per avere inizio!
    La villa iniziò a tremare, col terreno che si crepò dappertutto, presagendo, nel giro di alcuni istanti, un crollo. La nostra avversaria, che stava fluttuando in aria, voleva probabilmente sfruttare il vantaggio della posizione soprelevata, ritenendo che non potessimo giocare al suo stesso livello, probabilmente. Una constatazione curiosa, visto che sosteneva di averci affrontato innumerevoli volte. Possibile che nessuno dei Kensei alternativi avesse sfruttato i Kyuketsu Komori o, più semplicemente, il chakra adesivo? Dei Mizukage piuttosto rammolliti, i miei doppi.
    Istintivamente ed in un secondo, le mie gambe mutarono, andando a mostrare intorno alla pianta del piede una specie di appoggio circolare mentre nella zona della tibia e del polpaccio si configuravano alcune protuberanze sferiche rivolte verso il basso. Un piccolo sbuffo di fumo e, in un attimo, dal pavimento riuscii a balzare sull'alto soffitto di Villa Mikawa! [Abilità] Con una capriola a mezzaria, i miei piedi si ancorarono al soffitto, aiutati dal chakra adesivo. Da quella posizione, la mia avversaria era a portata di spada, nonostante il suo fluttuare. [Note]
    Notai, tuttavia, che Etsuko parve essere caduto nel tranello della donna. Il problema, e l'esperienza alla Villa ne era una dimostrazione, è che con Etsuko non sai mai cosa sia davvero reale o meno. Dunque non potevo permettermi di farmi distrarre dalle sorti del mio compagno: inoltre confidavo in lui. Se fosse morto ammazzato sarebbe per me stata un'onta insopportabile sull'onore delle mie capacità di giudizio.
    Vi presento i miei due bambini. Non volete giocare un po' con loro?! Naegi, Tsurara questi birbantelli hanno fatto la bua alla mamma, DISINTEGRATELI! Gridò Tensai-Ji. Peccato che i suoi poveri ammassi di sassi non potessero far molto con un nemico decisamente fuori dalla loro portata. Quindi osservai quelle che forse erano evocazioni, poi portai lo sguardo sulla kunoichi. Patetica. Sentenziai, prima di estrarre la Yakusoku e lasciare che si nutrisse della mia energia in due distinti ma contemporanei pasti. [Tecnica I-II] La mia rapidissima corsa verso l'avversaria ebbe inizio! [Slot Movimento Gratuito] La Yakusoku si mosse disegnando per aria una X: sicuramente non sarei caduto nel tranello di sottovalutare il mio avversario. Se era una dei seguaci più stretti del Joker, sicuramente doveva essere all'altezza del filo della katana di sangue dell'Inquisitore di Kiri. [Abilità] In un batter d'occhio le fui addosso: dalla mia posizione sottosopra, davvero tipica di un pipistrello, la lama si sarebbe mossa immediatamente verso il bersaglio più raggiungibile: la testa. In linea di principio, i colpi avrebbero mirato verticalmente verso la testa, così da avere più possibilità di colpire la mia avversaria, visto il corpo che si trovava attaccato alla testa stessa. Il primo fendente, quindi cercava di raggiungere la testa incrociando con la lama la spalla sinistra. Il colpo era portato dal fianco destro verso l'alto, con entrambe le mani. La Sinistra aiutò non poco in questa impresa. [Azione I] Se la mia avversaria avesse provato a schivare il colpo spostandosi di poco, subito si sarebbe amaramente pentita della sua scelta: infatti, la Yakusoku si sarebbe allungata, nutrendosi dell'energia che le avevo ceduto in precedenza e la sua lama cremisi avrebbe nuovamente provato a raggiungerla! [Abilità] A questo punto dovevo stare attento nel non far diventare uno svantaggio il fatto che fossi riuscito a portare il combattimento su quel piano perché niente impediva alla mia avversaria fluttuante di allontanarsi da me. Non restava quindi che costringerla a rimanere nelle mie vicinanze. La mano sinistra si allungò verso di lei, la Yakusoku si mosse leggermente nella destra a disegnare altri movimenti in aria e la voce roca manipolata dall'Elmo tuonò imperativa. Non osare scappare. In un attimo, un turbinio di chakra proruppe con una forza disumana dalla mia figura, andando a cercare la mia avversaria. In un istante, avrebbe sentito l'aria intorno a sé stringersi e bloccarla, trascinandola lentamente e inesorabilmente verso il sottoscritto. Se anche fosse riuscita a liberarsi dalla mia stretta, certamente avrebbe avuto serie difficoltà a uscire indenne dalla violenza iniziale con cui l'avrebbe travolta. Le tecniche predatorie Kenkichi, dopotutto, erano armi estremamente potenti. [Tecnica III-IV & Azione II] Ovviamente avrei cercato di mantenere la presa su quel corpo gracile al punto da stritolarla e spezzarle tutte le ossa, se ci fossi riuscito, così da terminare lo scontro nel più veloce modo possibile. [Azione III-IV] Allo stesso tempo, tuttavia, se non vi fossi riuscito oppure se la ragazzina dai capelli verdi fosse stata in grado di liberarsi, immediatamente avrei compiuto un gigantesco balzo nella sua direzione per incalzarla con due fendenti, a X, mirando al centro del suo corpo così da cercare di massimizzare la superficie colpibile in volo. [Ip. Azione III-IV] Ovviamente sarei balzato così da poter atterrare su una seconda superficie, come, ad esempio uno dei due muri.
    Speravo di concludere il più rapidamente possibile quell'incontro. Anche perché Tensai-Ji non era l'unico ninja di cui era necessario occuparsi.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 725
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Attivazione Fuuinjutsu
    3: Stretta Miryoku
    4: Stretta Miryoku
    Ip. 4: Fendente
    Ip. 5 - Extra: Fendente
    Slot Difesa
    1: Salto
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1: Sacrificio di Sangue: Offerta
    2: Sacrificio di Sangue: Immolazione
    3: Miryoku
    4 - Extra: Incanalare l'Odio


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 10 (7).

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 2.

    • Assetto Gakutensoku: Salto.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto d'emergenza.

    • <li>Cooldowns:
      - Tecnica Rapida è riutilizzabile tra 2 Round.
      - Ninjutsu Perfette è riutilizzabile tra 2 Round.
      - Bonus da Intuito extra riutilizzabile tra 2 Round.

      <li>Fuuinjutsu preparati:
      - Tecnica Trascritta con Shin Kirai Mugen di potenza 80.
      - Simboli della Psiche di potenza +20: 2.
      - Simboli del Fisico con +4 Tacche a Velocità sul Braccio dx: 3.
      - Simboli del Fisico con +4 Tacche a Riflessi sul busto: 3.

  3. .

    L'Imbattuto Tradimento

    Capitolo Tre

    Atto IX
    Teschi da guardia †



    Una mezzaluna bianca, piccola, in lontananza, spezzò il pastoso colore del muro che avevamo di fronte. Un sorriso beffardo, incorniciato da pellicce e piume, ci stava attendendo. Come sempre era stato tutto previsto. Benvenuti...siete stati bravi a superare Apachai, ma temo che vi raggiungerà rapidamente. Le sue parole leggere spezzarono il sordo rumore dei nostri passi nella stanza. Anche le fiammelle che placidamente illuminavano l'ambiente parvero muoversi a tempo di voce. Mi voltai verso Youshi, immaginandomelo già intento a studiare la stanza coi suoi occhi sottili e affilati, divertito nel constatare cotanta presenza di ombra. Eppure vidi uno sguardo concentrato e tutt'altro che tronfio. Qualcosa gli portava pensiero. Non mi aspettavo che arrivaste fino a qui, ma Kotaro è sempre una variabile negativa. Continuò serafico, iniziando anche lui ad avanzare. L'originale, meditante, stava vari metri dietro, visibilmente provato in volto ma non teso. Immagino abbiate delle domande...vedete queste fiammelle nella stanza? Ognuna di esse rappresenta un Tradimento avvenuto a Kiri oggi. I miei Teschi hanno indagato e chiesto, e parlato, rivelando quelli che sono i tradimenti, piccoli o grandi, tra tutti gli abitanti. E sono anche riuscito a far ammettere o compiere un tradimento a tre di voi...L'Ombra con metà luce soltanto, il Tonante Figlio del Lupo e il Leggiadro dagli Occhi Scarlatti, direttamente o meno. Sono sinceramente addolorato che il Dottor Fudoh non abbia ammesso questa cosa, o avrei avuto il pieno potenziale di Uragiri a mia disposizione...ma suppongo sia sufficiente. Come era accaduto al Lucchetto, Byakuei si prodigò nello spiegare il suo piano. Certo, parlava per bocca di Aji Tae ma questo avevamo imparato tutti quanto fosse irrilevante. Indicò come tre dei presenti avessero tradito: Youshi, l'Ombra con metà Luce soltanto, Kato, il Figlio del Lupo e ... il Leggiadro dagli Occhi scarlatti che, evidentemente, non eravamo né io né Fudoh. L'unico pensiero che mi balenò in testa a quel nome, considerando anche la Kaguya e l'Imperatore, fu Etsuko. Ma chi o cosa era stato tradito dall'Akuma? Il Collezionista di Teschi si accontentava di ogni tipo di tradimento - almeno a quello che pareva dalle sue parole - quindi non era rilevante se si trattasse un tradimento nei miei confronti o nei confronti di un nostro avversario. Cionondimeno, i pensieri iniziarono ad attorcigliarsi nella mia mente. Ma sarebbe stata una questione da affrontare in un secondo momento. In quell'istante, dall'ombra, l'anziana kunoichi che tanto mi aveva dato da pensare in quella giornata apparve. Io sono Uragiri. Io sono il Tradimento. Ultimo lascito di Seinji Akuma quando la tua lama lo decapitò. Quelle furono le sue parole. Parole che mi lasciarono interdetto. Io non avevo decapitato Senji Akuma, era stato Akira. Ma, del tutto inviolato da quella assurda rivelazione, rimasi immobile mentre la sua mano uncinata mi indicava. Io so. Disse, con un certo tono di comando. E ora il mio intento di vendetta sarà compiuto. Posi la mano sulla Yakusoku, spostando leggermente il mantello, e la estrassi. Il costrutto di sangue della Lama andò a crearsi davanti ai miei occhi, esigendo il solito pegno di linfa vitale. [Abilità] Tu non sai niente, vecchia. Dissi, echeggiando nella voce metallica dell'Elmo. Una quarta figura, poi, prese parola, quasi a volermi rispondere. Uragiri non è umana, è stata generata da Seinji Akuma nel momento della morte, incarnando il più profondo sentimento che egli provava: il senso di essere stato Tradito. E' un concetto più che una creatura, e come tale ha insinuato nella vostra mente la sua esistenza...ogni ricordo e ogni contatto. E ogni tradimento la rende più forte. La ho raggiunta e assieme, seguendo la profezia, abbiamo elaborato questo rituale. Con la fiamma del tradimento dentro di lei, non avrete possibilità di salvezza! Con quelle nuove informazioni la fissai con occhi diversi. Anche lei era un profondo sentimento, qualcosa di estremamente simile all'ontologia stessa dell'Inquisitore e dell'Inquisizione. Un concetto, un balauardo di purezza, un'essenza avulsa da ogni forma d'inutilità. Perfetta snellezza ideale. Eppure un frutto marcio. Germinata dall'inesattezza, dal sentimento mal riposto, dalla hybris. Uragiri era l'anomalia del processo razionale; la infalsificabile conclusione di una premessa infondata: un'antinomia; un volgare paradosso. E per tale il suo valore, perché formalmente perfetto, era nullo.
    Un gesto della mano da parte di Kana e un gigantesco muro di ghiaccio relegò Byakuei alla solitudine. Ma un muro di ghiaccio non sarebbe sicuramente bastato a fermarmi. Mentre il D-Visor mi informava della distanza e dell'altezza di quel costrutto di chakra con estrema precisione, permettendomi di calcolare al dettaglio ogni possibile mie movimento, l'Imbattuto urlò come il peggiore degli abomini infernali, penetrando nel mio corpo come un gelido sussulto e nella mia testa come un demente sussurro. Mi parve che ogni cosa fosse diventata istantaneamente più pericolosa: più incline ad ostacolarmi, più intenta a separarmi da ciò che dovevo fare. Ebbi come la sensazione che Youshi e Kato non sarebbero più stati così affidabili come credevo fino a quel momento. Avevano tradito dopotutto - avrebbero potuto rifarlo. Tenni quindi i sensi tesi anche nella loro direzione.
    Ma il primo reale pericolo veniva da davanti a me. Con una serie di sigilli che non potei interrompere, Byakuei ricorse ad una ninjutsu kiriana che avevo visto molte volte. In un rapido gesto, roteai la Promessa e, come spesso era accaduto, la puntai verso il mio addome. Contemporaneamente, allungai il braccio sinistro verso il mio avversario. No. dissi, quasi sussurrando, mentre la Yakusoku viaggiò verso le mie interiora e, all'unisono, il mio corpo rilasciava un'interferenza di chakra d'Odio che, in un istante, fagocitò tutti i costrutti a forma di squalo che si erano creati davanti a me ed i miei alleati. La Lama Insanguinata si era nutrita delle mie carni e mi aveva donato il più alto potere fisico e mentale che l'Acciaio e Sangue del Clan Kenkichi potesse concedere. [Tecnica I][Tecnica II - Extra] Considerando la totale mancanza d'acqua nelle vicinanze, comunque, Byakuei dimostrò una grande padronanza e vastità del chakra nel proprio tantien. Ma gli attacchi alla mia persona non finirono certamente lì. Anche Uragiri passò all'attacco, concentrando una Katon alimentata dalle fiamme nella stanza verso di me. Non avrei potuto fare molto altro che quello che sapevo fare meglio: tagliare quel suo ninjutsu. Non so quanto avrei aiutato Fudoh e gli altri con quella azione ma sicuramente gli avrei donato istanti preziosi per difendersi. Il fatto che temessi una pugnalata alle spalle mi fece tacere sulle mie intenzioni. Erano miei shinobi, sapevano che in quella circostanza nessuno poteva davvero pensare di impensierirmi con una misera ninjutsu, quindi si sarebbero dovuti aspettare la tecnica che stavo per utilizzare.
    La Yakusoku si mosse all'indietro, uscendo dapprima dalle mie membra, chirurgica, senza intaccare ulteriormente i miei organi, prima di andare a disegnare un semicerchio ascendente che corse incontro alla violenta fiammata dell'Imbattuto, spezzandola a metà e nutrendosene là dove la Lama di Sangue toccò l'ardere di chakra. [Tecnica III] + [Azione I] Ma prima che potessi ponderare un contrattacco, una spada infuocata comparve davanti ai miei occhi e, rapida e mefitica come le fiamme che la circondavano, tentò di scendere per obliquo verso il mio collo, giungendo dalla destra dell'Imbattuta verso la mia sinistra. La velocità di quell'attacco era spaventosa ma non mi feci cogliere impreparato, così feci la seconda cosa migliore che sapevo fare: usare la spada. Col sangue e il chakra che mi ribollirono d'odio, la sinistra raggiunse la destra e, impugnando saldamente la Yakusoku, alzai le braccia verso l'alto, andando ad intercettare la spada fiammeggiante a mezzaria e finendo con entrambe le mani vicine al mio viso e la lama cresimi della Promessa parallela al suolo. [Difesa I] Allo stesso modo, vedendo l'arma avversaria caricare leggermente indietro per tentare un affondo al petto, distesi le braccia in avanti e sempre impugnando l'arma di Clan saldamente e con entrambe le mani, discesi verso il centro del mio corpo ed intercettai l'arma nemica che cozzò con la mia in uno strano rumore sordo, figlio di metallo e sangue, deviandola dalla sua traiettoria rivolta verso il mio cuore e facendole fendere l'aria alla mia destra.

    [DIFESA Youshi e Kato]

    Solo allora le spalle si rilassarono e la sinistra scese nuovamente lungo il fianco; la destra e la Yakusoku tornarono davanti a me. L'Elmo metallico si rivolse verso Byakuei. [Difesa II] Sono venuto qui per te. L'inquisitorio indice sinistro si levò verso Byakuei. Contemporaneamente un piccolo sbuffo di chakra proruppe dai miei arti inferiori, mostrando una lieve modificazione estetica: le accennate ali dell'Assetto Corsa rientrarono nel fusto del mio polpaccio meccanico, col tacco del piede che si allungava leggermente e la pianta che veniva rialzata da un piccolo sistema a molla, mostrando dunque l'assetto Salto. [Abilità][Azione II] Nonostante i chili di ferro che componevano il mio corpo, con un unico, rapido e poderoso salto, avvitai il corpo su se stesso e, agilmente, mi infilai nei brevi due metri che separavano il tetto dalla muraglia di ghiaccio creata dalla pedina del Cardinale. La prima cosa che feci, a quel punto, fu creare uno spiraglio per coloro che agivano con me. Appena atterrai, alzandomi, schiantai velocemente la Yakusoku verso il muro ormai alle mie spalle. Il chakra della Mortificazione ancora scorreva sulla mia lama e, per questo, avrebbe sciolto i legamenti magici che tenevano unita quell'acqua innaturale. [Note][Azione III] Adesso un canale rettilineo esponeva Byakuei all'assalto di tutto il gruppo. Se non avesse interrotto la sua fase meditativa velocemente, delle sue naniche fattezze sarebbe rimasto ben poco. Ed il mio successivo assalto avrebbe chiarito in modo palese quel concetto.
    Scattando cercai di chiudere le distanze col Collezionista di Teschi in fase meditativa. Sicuramente qualcuno sarebbe intervenuto per fare le sue veci, quindi cercai assalti rapidi e più efficaci possibili. Per prima cosa, rilasciai completamente l'Odio dentro di me, irrorandomi di nuova energia e prestanza. [Attivazione Kinjutsu] Giunto dinnanzi a lui, tentai un fendente orizzontale alla testa, colpendo da destra verso sinistra e cercando di dividergliela parallelamente al suolo, similmente a come si scoperchia un vaso d'argilla. Il colpo, tanto semplice nella sua esecuzione quanto estremamente potente, viaggiava con insidia verso il suo orecchio sinistro quando, all'improvviso, si sarebbe mosso con una velocità tale da parere che si fosse duplicato e che stesse mirando anche all'altro orecchio. [Azione IV - Attacco Doppio] A questo punto, ritraendo la spada verso il fianco, avrei provato un affondo verso il cuore del Collezionista di Teschi. Mi sarei mosso con rapidità disarmante, cercando di cogliere la difficoltà della sua posizione raccolta di meditazione ed il vantaggio del mio trovarmi erto sopra di lui, sopraelevato. [Azione V] Mentre ritraevo la mia spada e mi ponevo in posizione difensiva, percepii chiaramente i muscoli concentrarsi di chakra e gonfiarsi, satolli e carichi di nuova potenza. [Odio Incarnato] Non restava che scrutare gli effetti degli assalti dei kiriani e di Kato.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 900
    • Velocità: 750
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 750
    • Concentrazione: 775
    • Intuito: 750
    • Precisione: 750
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 26/30
    Slot Azione
    1: Attivazione Fuuinjutsu
    2 - Extra: Salto
    3: Colpo al muro
    4: Fendente alla testa
    5: Affondo al cuore
    Slot Difesa
    1: Parata alta
    2: Deviazione spada
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1: Sacrificio di Sangue: Immolazione
    2 - Extra: Annichilamento dell'Odio (Combinazione)
    3: Ninjutsu Kai
    4: Attivazione Kinjutsu


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 0
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 6.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 3.

    • Assetto Gakutensoku: Salto.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto Forzato.

    • Cooldowns:
      - Irruenza è riutilizzabile tra 3 Round.
      - Fendente del Posseduto è riutilizzabile tra 3 Round.
      - Devastazione è riutilizzabile tra 2 Round.
      - Taijutsu Perfette è riutilizzabile tra 2 Round.

    • Sigilli tracciati sul corpo:
      - 1 Simbolo della Psiche Potenziato +60.
      - 4 Simboli della Psiche +20.
      - 2 Simboli del Fisico (+4 Riflessi)

  4. .

    Il Mostro che dorme nel Profondo

    Capitolo unico

    Atto VI
    Atavica arroganza †



    Ogni mio assalto andò a segno. Non sapevo se ciò era successo perché, esattamente come avevo fatto io con lui, il Sanbi mi stava testando o se davvero avessi in qualche modo impensierito il del Tre Code - ma ciò, in quel momento, non era importante. Ciò che mi interessava, invece, era domare quella bestia e porla nella giara in cui doveva stare. Era una risorsa troppo importante per Kiri - ed era qualcosa che avevo promesso a Diogene. Non mi sarei fatto annientare per alcun motivo al mondo. Ed Itai l'avrebbe pagata per quello scherzetto che aveva tentato di farmi.
    Quando, con la Yakusoku al fianco e l'indice rivolto verso il demone, gli chiesi cosa mi stesse facendo egli rise tetramente, come soltanto una creazione degli inferi poteva fare. Che cosa ti sto facendo, Mizukage? AHAHAHAHAH!!!! Diciamo che stai provando l'emozione di essere un Jinchuuriki, o almeno, di cercare di domare il mio chakra come un vero Jinchuuriki. In tanti, nelle ere passate, lo hanno fatto, con gli altri codati, ma con me sono secoli che non capita, nemmeno ricordo l'ultimo ammasso di carne che ci riuscì. Il Quarto Mizukage ottenne quel tipo di potere, ma solo perché l'Uchiha Mascherato mi domò a sufficienza per farmi derubare del chakra. Osservai il filo di chakra che ci collegava, confuso. Non percepivo affatto il potere del demone: anzi, forse, era più corretto dire che non percepivo niente. Non era niente, per lo meno, di simile a quanto provassi con la Yakusoku. Eppure, esattamente come quello delle Lame Insanguinate, il legame tra un Jinchuuriki e il suo Bijuu doveva essere qualcosa di simbiontico. Itai aveva sempre parlato della difficoltà di riuscire a gestire quelle creature e lo sfortunato Ryuu che giaceva da qualche parte in quel loco ne era la dimostrazione. Il Sanbi poi, con un gesto assai superbo, mi sfidò apertamente. E quello fu un grave errore. Se c'era qualcosa che avevo imparato, in quegli anni, è che la mia mancanza di padronanza di tutte e Sette le Forme Kenkichi mi rendeva particolarmente vulnerabile agli assalti in inferiorità numerica. Scegliere di combattermi singolarmente sarebbe stato un atto di narcisistica sicurezza che il Demone avrebbe pagato caro. Ti voglio fare un regalo, però, Mizukage: prova ad affrontare uno contro uno il tuo predecessore! Avevo già salutato con la Yakusoku il Quarto Mizukage. Adesso si trattava solo di entrare davvero nel combattimento rispettoso che il Makashi richiede. E sia. Dissi, mentre il mio predecessore avanzava e gli altri ex-jinchuuriki facevano alcuni passi indietro. Yagura non attese un attimo: portando la punta della lancia verso il basso e la sua parte terminale verso l'alto, si mise in una posizione assai difensiva che, tuttavia, non gli vietava spietati, precisi e violenti assalti. Sta assumendo la guardia propria della Gedan No Kamae, Kensei. Disse la Yakusoku, echeggiando come un fantasma nel profondo della mia mente. Ti sta invitando all'attacco: è una guardia difensiva. Sta' cauto. Lo stile ricorda, per molti versi, il Makashi. E mentre la Yakusoku parlava, la Lancia di Yagura si circondò d'acqua! Avrei riconosciuto la Manipolazione della Natura anche da bendato; non era certamente con una delle mie tecniche più iconiche che il Sanbi mi avrebbe sconfitto. Ma questo lui, dopotutto, non poteva saperlo.
    Aprii leggermente il mantello con l'arto metallico mentre la destra roteava la Yakusoku fino a portarla con la punta verso il basso. Il peso si spostò in avanti, con la spalla sinistra protratta verso il mio avversario.

    NLiM5Jvhe


    Stavo fornendo il mio corpo all'assalto. Niente di meglio che scoprirsi, quando il tuo avversario tenta di difendersi. Quando l'ex Kage partì all'assalto, il mio chakra ribollì, andando dal tantien al mio trapezio dove albergava il Simbolo della Stella. Da sotto la mia armatura proruppe una piccola patina di chakra incandescente che andava a sommarsi alla tetra aura emessa dalla Kirai Mugen. [Tecnica I] Il primo assalto dello Yondaime non fu niente di particolarmente complesso. Fu veloce, molto, forse anche più veloce degli assalti portati precedentemente ma niente che io e la Yakusoku non potessimo intercettare. Entrambe le mani andarono a impugnare il Femore del Figlio e, con un unico, chirurgico, movimento a mezzaluna verso l'alto, la lancia del mio Predecessore fu deviata ben fuori portata. [Difesa I] Quello che, tuttavia, non mi aspettai, fu l'attacco successivo. Infatti, non focalizzandosi più sulla lancia, lo Yondaime fece affidamento alla sua Kekkei Genkai e, con una rapida rotazione del busto, andò ad estrarre un osso che mirava direttamente alla mia armatura! Non avevo intenzione di provare cosa sarebbe potuto succedere incassando quel tipo di colpo, le ossa Kaguya sono leggendarie per un motivo, quindi feci la cosa più semplice che mi venisse in mente: mi mossi verso di lui così da limitare la reale potenza del colpo e modificare il bersagli dello stesso, facendolo impattare a metà strada con la protesi metallica che costituiva i miei arti inferiori. [Difesa II] Nuovamente, poi, utilizzando la lancia come perno sia per spostarsi dal sottoscritto, dato che per difendermi mi ero avvicinato, sia per compiere un gesto particolarmente atletico, lo Yondaime piroettò in aria su se stesso, cercando nuovamente di colpirmi col suo osso. Un'altra volta mossi rapidamente la Yakusoku davanti al petto facendo scorrere il braccio sull'armatura e intercettando con la guardia di sangue l'osso Kaguya. Quando poi l'uomo roteò nuovamente, il suo cambio di asse in aria mi preannuncò un colpo a ghigliottina che parai afferrando la Yakusoku anche con la sinistra e continuandio il movimento precedente verso l'alto, così da avere il braccio destro col palmo rivolto verso il volto qualche centimetro oltre la testa, e la punta della Promessa che puntava, inclinata, verso il basso alla mia destra. [Difesa III-IV] Avrei voluto contrattaccare in quell'istante ma la spinta dello Yondaime non si era ancora conclusa. Roteando la lancia l'ex Kage mi diede il tempo di comprendere quello che stesse per succedere: un affondo dal basso verso l'alto cercò di colpirmi. Ancora una volta, grazie agli atavici poteri Kenkichi, feci cadere la Promessa come una ghigliottina sulla sua lancia, indirizzando l'arma verso il terreno e bloccando ogni suo possibile assalto. [Difesa V - Convertita][Note] Ma fu proprio mentre le nostre armi mantenevano il contatto che mi accorsi di qualcosa. Già dopo il primo attacco avevo visto del pulviscolo fuoriuscire dalla sua arma ma questa volta, visto che eravamo più vicini, fu più evidente: c'era qualcosa, del tutto simile a polline, che mi stava danzando intorno. Da quella posizione, e grazie alle mie conoscenze relative alle tecniche eseguibili tramite armi, nonché al sapere della Yakusoku, non mi fu difficile intendere che lo Yondaime stava per eseguire un qualche tipo di ninjutsu veicolato dalla sua lancia. Il modo in cui la impugnava e la stasi in cui si stava addentrando per caricare la tecnica erano segnali per me troppo chiari.
    E non glielo potevo permettere.
    Il polline si mosse, pronto a raggiungermi e, probabilmente, colpirmi alle spalle: ma io non c'ero già più. Scomparso, in un battito di ciglia, ero ora con le gambe piegate e rannicchiato, pronto a eseguire una rapida combinazioni di fendenti che, speravo, avrebbero presto posto fine a quello scontro. La Yakusoku si mosse verticalmente, con la lama in orizzontale, andando a cercare la gola del mio avversario, così da tagliargli di netto la testa. Il colpo fu esploso con una potenza ed una rapidità disumane. [AdO] Qualsiasi fosse stato l'esito del colpo, avrei ritratto la spada fino al fianco destro e, con entrambe le mani, mi sarei allungato per eseguire un affondo al cuore dell'ex Kage. Certo, mirare agli organi vitali, probabilmente, non era fondamentale in quella circostanza, ma l'abitudine era una bestia dura da combattere. [Azione I] Infine, avrei riportato la spada indietro e, con rapidità di polso avrei roteato la spada dall'alto verso il basso per cercare di colpire il ginocchio sinistro avversario. Se il mio avversario fosse invece caduto a terra per via della complessità e della forza del colpo precedente, avrei tentato di infilzare il primo arto che avevo a portata di mano. [Azione II] Quindi, facendo un passo indietro, piegai nuovamente i due fili che si erano creati tra me e il Sanbi e, rimettendomi in posizione di guardia, avrei gridato: Smettila di giocare col mio chakra, Demone. Arrenditi e ti garantirò una vita dignitosa! [Azioni III-IV]


    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 950
    • Velocità: 750
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 725
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 750
    • Concentrazione: 775
    • Intuito: 750
    • Precisione: 750
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 29.25/30
    Slot Azione
    1: Affondo
    2: Colpo al Ginocchio
    3: Filo Sanbi
    4 - Bonus Secondaria: Filo Sanbi
    Slot Difesa
    1: Deviazione verso l'alto
    2: Intercettazione del colpo col corpo
    3: Parata al petto
    4: parata alla testa
    5 - Convertito: Deviazione arma verso terra
    Slot Tecnica
    1: Potenza della Stella
    2: Totsugeki
    3: Okurimono


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [Ferite]:
      - Lieve alla Testa
      - Lieve al Braccio Dx
      - Lieve al Busto

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Riserva di Sangue: 3 Unità.

    • [Odio Incarnato] Vincoli rispettati per 1 Round.
      - Cap aumentato di +2 Tacche a Forza e Velocità.


    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 2.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.

    • Fuuinjutsu preparati:
      - Simboli della Psiche: 4 Sigilli.
      - Simboli del Fisico: 7 Sigilli.

    • Cooldowns:
      - Irruenza può essere riutilizzata tra 2 round.
      - Assalto Perfetto può essere riutilizzata tra 2 round.
      - Padronanza Perfetta può essere riutilizzata tra 2 round.
      - Bellezza Makashi può essere riutilizzata tra 1 round.
      - Vigore Infinito può essere riutilizzata tra 1 round.
  5. .

    Aspirazioni

    Capitolo Unico

    Atto IV
    Controproposte


    Il giovane genin mi guardava con un'espressione che risultava essere un misto tra rancore e stupore, tra incredulità e rabbia. Sembrava voler parlare, quasi prendere parola per esprimere qualche concetto, ma poi la gola gli si stringeva e quel vistoso moto d'iniziativa abortiva in una smorfia di sorpresa o disappunto. Eppure, glielo leggevo negli occhi, aveva esattamente compreso quello che gli avevo detto. Gli erano oscure le motivazioni, i motivi profondi, ma aveva accolto le mie parole - e per il momento tanto bastava. La comprensione, e la più radicata adesione, sarebbero arrivati successivamente.
    La mia attenzione verso il Genin non terminò neanche quando l'Hidarite si congedò. Vedevo come lo seguiva con lo sguardo, come ne studiava i movimenti, come considerasse degne di imitazione le sue azioni. Vedevo, quindi, germogliare il seme della Nebbia di Sangue: vedevo la fiducia creata tra maestro e allievo. Vedevo il rapporto irrobustito nel sangue. Mi voltai verso Fudoh, mentre lasciavo ai due retti kiriani poco più che un gesto d'accondiscendenza alla loro imposta volontà di congedo.
    Col primario non era stato possibile costruire alcun tipo di rapporto nonostante, per esempio, le avventure coi due buffoni in calzamaglia o la ricerca del Kappa che ci portò al Villaggio della Bruma. C'era qualcosa che non comprendevo che limitava l'accrescere in lui di quello spirito cameratista tipico dei soldati, dei ninja, degli shinobi. Non capivo quali corde tirare col Rosso di Kiri. Ogni volta che scambiavamo delle opinioni, ogni volta che gli chiedevo qualcosa, sembrava di interfacciarsi con un muro di gomma. Tutto tornava indietro, niente veniva assimilato. Badate bene, non intendo dire che Fudoh fosse un ninja incapace - anzi. Tutti i compiti assegnatigli venivano portati a termine esattamente come richiesto. Ma forse era esattamente quello il problema: li portava a termine solo come richiesto. Non vi era uno slancio ulteriore, un quid aggiuntivo che rendesse il suo lavoro davvero suo. Eseguiva istruzioni quasi come un'arma. E lui era molto più di ciò.
    Ma, per l'ennesima volta in quell'occasione - e credo che, a quel punto, Fudoh avesse iniziato ad intuire qualcosa - dovetti distogliere lo sguardo per concentrarmi sulla risposta di Etsuko. Se è il sangue che reclamate... il sangue otterrete, Kensei. Ma se mi permettete... questa volta fu l'Akuma a voltarsi verso Fudoh. ... se non sbaglio, anche il qui presente Fudoh ha qualche conto in sospeso con l'uccisore di Amministratori... allora chiedo che si disputi in incontro a 4... dopotutto il prezzo dell'onore è uno spettacolo a cui tutta Kiri dovrebbe partecipare e più persone diamo in pasto alla massa e più salirà l'interesse degli spettatori. Che ne pensate? Ascoltai attentamente quelle parole. Non mi piacevano, non mi piacevano per niente. Una mossa di quel tipo rischiava di banalizzare il concetto stesso di Onore e l'Idea della Nebbia di Sangue. Non vi era nessun elevato motivo nel tirare in mezzo altre due persone se non quello dello spettacolo, come detto dalla stessa Migite. Ma quello che intendevo io, con l'idea di mostrare a Kiri l'onore ritrovato degli Shinobi, non era fornire intrattenimento ma sedimentare un concetto di reciproco rispetto. Ma dovevo concedere qualcosa all'uomo che era appena morto per mantenere la posizione che gli avevo chiesto di incarnare. Feci quindi passare alcuni secondi, gettando la stanza nel silenzio. Gli occhi del Diplomatico rimbalzavano smaniosi tra me e Fudoh. Era tutto così strano. Prima che potessi rispondere, però, la Migite riprese parola. Non è tutto... è inoltre palese che Kiri, non mi vuole... Youshi mi aveva offerto la possibilità di andare e lasciare il mio ruolo. Col senno di poi, la scelta fatta poco fa è decisamente stata un errore. Come dicevo... è palese che Kiri non mi vuole e che ORMAI, io non voglia KIRI... quindi chiedo la possibilità al termine dell'incontro, in caso di vittoria, che mi sia data la possibilità di rivalsa, si ma lontano da qui. In caso di sconfitta... potrete fare di me quello che desiderate... dopotutto i perdenti sono inutili qui a Kiri. Il mio sangue ribollì in corpo. Se negli attimi precedenti la presa della Kirai Mugen sul sottoscritto si era affievolita, per un attimo essa divampò come fiamme libere rinvigorite dal vento. Fudoh non era entusiasta ma accettò la strana richiesta dell'Akuma, quasi sentitosi alle strette. Io allora tuonai. Forse la morte ti ovattava ancora le orecchie prima o hai fatto finta di non sentire, Etsuko? Il tono era estremamente carico di emozioni. Nessuna positiva, ovviamente. Il Tokugawa ha sentito e visto il suo collo quasi spezzarsi perché si era arrogato il diritto di poter parlare per Kiri ... di poter parlare PER ME! Feci due passi avanti verso di lui. Tu sei morto conscio di non poterti permettere una vanità come quella. Come in precedenza avevo fatto col corpo di Youshi sollevato da terra, mi avvicinai ad Etsuko abbastanza perché egli potesse vedere la condensa del suo fiato formarsi sul gelido volto di Kiri. Per me il concetto di morte è qualcosa di ... arbitrario. Il tono si fece più disteso ma non per questo meno grave. Quindi non posso certamente dire di comprendere quello che tu possa aver provato. Tuttavia dubito che un breve viaggio negli infermi possa far perdere il senno in questo modo! La mano sinistra si strinse davanti a me, mentre lo sguardo cercava qualcosa contro cui poterla scagliare. Per loro sfortuna non c'era un oggetto a mortata di mano su cui potessi sfogare la mia ira. Tu sei la mano destra del Mizukage. Conosci segreti di Kiri, possiedi i totipotenti occhi del Clan Akuma ... come puoi anche solo pensare che io possa, allo stato attuale delle cose, permetterti di andartene da qui liberamente, come se fossi il primo odiota che cerca di scappare dalle responsabilità della propria vita? Alla rabbia strabordante che quasi poteva percepirsi ad occhio nudo sul mio corpo, circondato da un lieve strato di chakra, quasi come un'aura, oscura che mi avvolgeva, si unì una pressante sensazione di morte. Tanto Etsuko, quanto Fudoh, avrebbero davvero creduto che la morte in persona avrebbe potuto venire a cacciarli per reclamare la loro anima, in quel momento. [Istinto Omicida] Se non morirai in quell'arena e vorrai andartene, dovrai lasciare qui i tuoi ricordi ed i tuoi occhi.
    Con un tempismo tutt'altro che perfetto, anche Fudoh pensò bene di fare richieste in quel frangente. Mizukage-sama, giacché qui sembrano tutti in vena di azioni e richieste egoistiche ed un pò insensate: quale che sia l'esito di questo scontro, le chiedo delle settimane di intervallo dal mio ruolo di Primario, dopo suddetto evento. Voglio seguire delle tracce della mia famiglia che conducono fino ad Iwa. Lo guardai, ancora carico di odio, rabbia e sete di sangue. Quasi ringhiando gli risposi. Ho bisogno di un rapporto più dettagliato delle questioni di Iwa, prima. Ma il permesso è accordato. Poi, tornando sull'elefante nella stanza: Occupati del braccio di questo pazzo. Quando glielo avrai riattaccato, verrò ad accertarmi che le parole che ha pronunciato poco fa siano solo frutto del trauma. Ma Fudoh non aveva bisogno di andare in ospedale per dirmi quanto doveva.
    Mizukage-sama, temo che Etsuko-san avrà poche opzioni di scelta e, soprattutto, che lo scontro dovrà essere leggermente rimandato, a meno che l'Akuma redivivo non voglia combattere con un braccio in meno. Lo avrà riportato in vita, ma la kunoichi della Mano Nera è poco capace nel curare da un punto di vista medico, o il Tokugawa è molto bravo a tagliare, in ogni caso questo arto non si può riunire al corpo. L'arto meccanico è di certo l'opzione migliore, ma non ho mai appreso da Meika-sama come fare un'operazione del genere, mi servirà qualcuno di esperto che mi affianchi, o a cui io mi affianchi, per tale innesto.
    Quelle parole mi fecero balenare altri pensieri in testa e, per fortuna dei presenti, quei pensieri sovrastarono la volontà di distruggere ogni cosa. La presa sulla Kirai Mugen terminò, così come il flusso omicida che fuoriusciva dal mio corpo. Posso indirizzarti io, pur non potendotelo mostrare direttamente. Ma non è di quello che dovremmo preoccuparci: Meika ci aveva lasciato indicazioni chiare per trattare i miei innesti. Feci una breve pausa. Dobbiamo andare a parlare con qualcuno ad Oto. Guardai fuori dalla finestra. Stabilizzalo e prendete il necessario. Partiremo alle prime luci dell'alba. E, così dicendo, mi diressi verso la porta. Erano state spese fin troppe parole. Inoltre, avevo sicuramente qualcosa da fare.

    Quando Youshi giunse alla scogliera, io ero già lì. La Baronessa aveva scansionato l'ambiente ed era certa che nessuno fosse nascosto ed in ascolto. Tu sei l'Hidarite. Non è tuo compito agire alla luce del sole. Dissi, prima che potesse prendere parola. Tu sei la mano nascosta di Kiri. Tu devi agire all'insaputa degli altri. È per questo che, davanti a tutti, sei stato punito. Feci un passo verso Youshi. Non ho mai messo in dubbio il fatto che tu saresti disposto a tutto per Kiri. Per me. Il Tokugawa avrebbe potuto interpretare quello scambio come riteneva più opportuno. Io non aggiunsi altro. Adesso dimmi quello che credi che io debba sapere su Fudoh.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 725
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  6. .

    Aspirazioni

    Capitolo Unico

    Atto II
    Spiegazioni e promesse


    La aveva definita semplice lezione. Sapeva quanto odiassi l'inettitudine ed era abbastanza sveglio da sapere quali corde suonare per farmi sentire ciò che volevo sentire. Dopotutto, si trattava dell'Hidarite. C'era un motivo se ricopriva tale ruolo e, come vi ho detto, c'era un motivo se avevo scelto Etsuko piuttosto che lui per sostituirmi durante quel periodo di assenza. Fudoh, invece, che quasi assisteva inerme, nonostante il suo ruolo, a quella conversazione, si limitò a salutarmi con un gesto del capo. Il suo orgoglio e il cieco egocentrismo gli hanno annebbiato la vista. Da quando lei se ne è andato Etsuko ha a stento permesso a Kiri di sopravvivere. Continuò Youshi, mentre il mio elmo gelido non si scostava dal suo volto. Ho, per questo, raccolto la volontà degli shinobi di Kiri: avevano bisogno di guide più capaci a sostenerli fino al suo arrivo, Mizukage-sama. Sondato il volere dei nostri shinobi mi sono recato qui, convocando Fudoh-san per caricarlo dello stesso onere, ma ho trovato Etsuko tornato da un viaggio diplomatico. Parlava quasi in modo calmo Youshi, nonostante la Kirai Mugen evidentemente obnubilasse il suo limpido elucubrare. C'era una strenua forza di volontà in quel ragazzo che era ammirabile. Ma le sue parole, una dietro l'altra, non facevano che aumentare l'oppressione che il corpo dei presenti percepiva incessante dal mio arrivo. L'ho invitato a dimettersi per evidenti incapacità, ma mi ha accusato di un colpo di stato. È stato inutile spiegargli che il bene di kiri veniva prima di qualunque sua velleità di potere e gli ho fornito due possibilità: dimettersi o morire. Disse, spostando i suoi occhi sui miei prima di proseguire. Ciò che ha scelto è evidente, un po' deludente però: abbiamo genin della Nebbia di Sangue strategicamente più abili di questo chunin. Una magra consolazione. Aggiunse quindi, deridendo il suo compagno morto. Il ragazzo aveva fegato da vendere per parlare così al proprio Mizukage, questo è innegabile. Ma quando stavo per aprire bocca e far capire lapalissianamente la mia posizione, Youshi aggiunse qualcosa che comprò un po' di tempo per i presenti.
    Altro mi ha convinto ad agire in questo modo, Mizukage-sama: il suo consigliere ha cercato di disobbedire a dei suoi ordini diretti tentando di far entrare l'Hokage tra le mura di Kiri.
    Mi voltai verso Etsuko, riverso a terra. Mi stava per caso dicendo il vero, l'Hidarite? Ho dovuto imporre più volte la sua volontà, Mizukage, di fronte al consigliere e a Raizen. Quest'ultimo ha tentato di varcare i cancelli dopo che il primo ha dato il suo beneplacito, malgrado la storia e i fatti ci siano noti a tutti. Ciò che ha evitato che i guardiani iniziassero ad attaccare Raizen fu un evento stravolgente, ma di quello sto ultimando il mio rapporto e lo troverà sulla sua scrivania. Essendo stata questa la prima volta in cui l'ho rivisto da quei fatti e trovando nuovamente un atteggiamento che esulasse dal bene del nostro villaggio, gli ho mostrato cosa significasse porsi al di sopra di Kiri. Il mio sguardo non si mosse dal cadavere dell'Amministratore durante tutto il discorso di Youshi. Poi, però, il Tokugawa fece qualcosa che attirò la mia attenzione. Tagliandosi il palmo della mano, mi concesse il suo sangue affinché io potessi rammentare ciò che era successo. Senza fiatare, dunque, feci lo stesso e, creando un piccolo filatterio, permisi a Youshi di imprimere in quella goccia i ricordi di quanto accaduto. Un dito, poi, mi permise di muovere il filatterio così creato senza doverci direttamente interagire. L'ampolla fluttuò dalla mano dell'Assassino alla mia. Lo strinsi nel palmo, osservando la boccetta di vetro. Ma non lessi i ricordi contenuti al suo interno. Non immediatamente. [Abilità] Completa il rituale. Dissi, semplicemente a Youshi. Poté notare che non avevo sfruttato il sangue che mi aveva fornito. Doveva farlo. E, al contempo, doveva capire perché non lo avessi fatto. Semplicemente non mi importava.
    Quando la Kunoichi chiamata dall'Hidarite era giunta quasi al termine del suo tentativo di recuperare l'anima di Etsuko prima che questa lasciasse definitivamente il corpo, qualcosa accadde. Una sorta di pirotecnico spettacolo di sangue, luci e simulacri si manifestò nella stanza. Gli occhi dell'Amministratore si illuminarono di color rubino mentre una flebile luce della medesima tinta fuoriusciva da ogni suo orifizio. Vidi la discussione tra le due mani, il loro scontro e, infine, il colpo mortale inferto da Youshi. Aveva sfruttato a suo vantaggio l'ambiente e l'effetto sorpresa. Era entrato in quella stanza pronto esattamente a quel risvolto. Rimasi immobile un istante. Tutto molto scenografico, anzi grazie di avermi fatto più alto del Tokugawa, prima che ti si tiri qualche punto, Akuma-san, fammi controllare come ti hanno curato mentre non eri in vita. Più tardi, quando ti sentirai più in forze, ti accompagno in ospedale e riattacchiamo quel braccio, va bene? Fudoh spezzo la prigionia della sua immobilità, andando verso Etsuko e assicurandosi che stesse bene - per quanto poteva star bene uno che aveva appena passeggiato tra gli inferi ed era tornato indietro. Nessuno esce da questa stanza. Dissi. Nessuno. Sottolineai ancora, voltandomi verso Youshi. Hai saputo individuare un ninja debole, impreparato, incapace di svolgere a pieno i suoi doveri. Mossi il capo verticalmente, come ad annuire. Eppure non ti sei reso conto che quelle tue valutazioni erano tue soltanto. La destra spostò il mantello, ponendosi sul fianco, vicino alla Yakusoku. La Promessa non era impugnata ma veniva comunque sfiorata dalla mia mano, mantenendo un contatto. Etsuko ha sempre fatto capi a me. Una lieve brezza avrebbe accarezzato i capelli di Youshi, sfiorandoli dalla nuca. Hai detto di aver agito per preservare il volere di Kiri. La sinistra si alzò, andandolo a puntare direttamente. Ma forse hai dimenticato che io sono Kiri ... e tu non hai il benché minimo diritto di parlare per il sottoscritto. La sinistra si strinse in una morsa, mentre quella che prima era una brezza si tramutò, in un istante, in un vero e proprio turbinio di vento inarrestabile. [Tecniche] Sta' attento a non soffocare nelle tue aspirazioni, Hidarite. Se non si fosse mosso, la presa l'avrebbe investito e, probabilmente, bloccandolo sul posto senza che potesse far niente. Le vesti sarebbero stati stracciate lentamente dalla voracità del vento che lo attanagliava. Hai creduto di poter prendere decisioni per il sottoscritto. E questo, Youshi, è un atto di grande superbia. Avrei detto, a prescindere dall'esito di quell'attacco. Se fosse stato intrappolato nella mia presa, avrei usato il chakra per avvicinarlo, fino quasi ad avere il suo volto sul mio elmo. A quel punto, la presa avrebbe iniziato a togliergli l'aria dalla gola, facendolo faticare a respirare. Quanto hai fatto oggi è considerabile, nella migliore delle ipotesi, un errore. Nella peggiore, tradimento. Non vi era intento di ucciderlo, quello era sicuro. Ma non vi era neanche l'intenzione di andarci piano. Dovrai riguadagnarti la mia fiducia, Tokugawa. Devo ancora pensare come. Ed a quel punto, il mio chakra avrebbe pervaso la sua persona e, se non fosse riuscito a liberarsi da quella presa a distanza, probabilmente sarebbe svenuto nel giro di pochi istanti. [Azione I-II]
    Se non fosse riuscito a liberarsi dalla presa, l'Ombra avrebbe perso i sensi a mezz'aria, accasciandosi sul vuoto, sorretta solo dalla potenza della mia tecnica. Avrei a quel punto stroncato l'afflusso di chakra al mio tantien, lasciando che Youshi cadesse sonoramente al suolo, svenuto. Occupati di lui. È vivo. Avrei detto a Fudoh, pur senza guardarlo. Infine, avrei letto dal filatterio che mi era stato dato.
    Quello che mi colpì, però, non fu il ricordo dell'evento che Youshi, prima, ed Etsuko con la sua probabile emanazione del Magan, poi, mi avevano descritto - ma il ricordo di una discussione di poco successiva: quella con Fudoh. La rabbia, l'odio e le passioni ribollirono con ancor più ardore nello scoprire i possibili legami di parentela che mi erano stati taciuti e sulla natura, per me ignota, del Rosso di Kiri. Ma, in quel momento, dovevo gestire una cosa per volta - la priorità erano l'Hidarite e la Migite. Il Primario avrebbe aspettato.
    Quanto a te ... mi sarei rivolto verso Etsuko. Dimmi perché hai voluto disubbidire ad un ordine diretto su Raizen Ikigami. Mi avvicinai, lentamente ed a passi scanditi. Confido che mi dirai quello che voglio sentirmi dire. Estrassi la Yakusoku, attivandola davanti al mio volto e puntandola verso l'Amministratore a terra. Altrimenti, dopo l'Akuma decapitato il giorno del suo scellerato insediamento a Kage, avremo anche l'Akuma morto due volte nello stesso giorno.





    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 725
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  7. .

    Tempo e Scelte

    Capitolo Due

    Atto IX
    Al centro del tempo



    Fissavo duro l'uomo dai lineamenti scavati ed esausti. Sapevo di potermi fidare, le parole di Harumi mi avevano tranquillizzato al riguardo, ma quel fiume di follia che gli albergava nella mente rendeva la sua presenza un fattore di irrequietudine per il sottoscritto. A differenza delle menti contorte e sconnesse come quelle di Sanjuro o Fudoh, Eiatsu emanava una follia diversa: i suoi occhi sbarrati, il suo tremore imperterrito, la sua insofferenza cronica rendevano quella atmosfera svilente e meschina. Siete morti. Morti! Perderemo inutili minuti cercando di farvi capire quello che sta accadendo, intanto lei arriva, io scappo con Harumi e quel dannato arnese mentre voi ingaggiate battaglia. Quindi ricreo la pozza, dissanguando letteralmente il jinkurichi, ci butto l'arnese e poi mi rintano nella baracca del bosco mentre voi venite battuti inesorabilmente. Infine ricaricano il sigillo e poi si riinizia tutto dacca...si riinizia tutto dacc..dacc.. Ma qualcosa cambiò nel momento in cui l'uomo si rese conto di un dettaglio che avevo pronunciato. I suoi occhi vitrei si illuminarono per un istante, il suo palletico si arrestò e la voce divenne più ferma. Quante volte hai detto che avete preso il libro? La mia voce gli rispose nuovamente, calma, cercando di trasmettere anche a lui tale stato d'animo. Due. Dissi. Lo vedevo come seduto su un pavimento di spilli, quell'Eiatsu, tormentato sul da farsi ed incapace di scegliere se muoversi o lasciarsi scorrere la vita addosso, un ultima volta. Poi si voltò verso l'Akuma. Hebiko....Hebiko era con voi? L'ave...avete spedita nel passato? Chiese, tra lo sconvolto e lo stupito. Sì ... rispose il Kiriano ritrovato, mantenendo, anche lui, una certa parsimonia terminologica.
    Fu allora che la luce che avevo scorto divenne una vera e propria poderosa fiamma: Eiatsu saltò in piedi, muovendosi verso dove l'avevamo destato. Seguendolo, scorgemmo una serie di linee disegnate, o meglio, incise sul legno di quella baracca; linee che si intrecciavano, accavallavano, interrompevano e che tornavano indietro. Cercai di capire cosa avessi davanti, se ci fosse un punto focale dove tutto avesse origine ma Eiatsu mi anticipò, mostrandomi direttamente la strada da seguire: il suo affusolato indice munito di una rivoltante unghia estremamente lunga, indicava un preciso tragitto tra tutte quelle linee che si diramava da una trama più grande, terminando però troncato. Percorsi inesplorati. Dissi, anticipando di un istante le elucubrazioni del braccio destro del Kokage. Il tempismo torna, le azioni che avete fatto anche... Disse, fermandosi all'improvviso, quasi come se ci avesse ripensato. Poi fece un sospiro profondo: Posso fidarmi di voi? Ho raccolto un ulteriore tassello, potrei far riiniziare tutto e aspettare qualche anno in più...non sono ancora così vecchio dopotutto. Potrei...potrei ricapitare in una condizione più vantaggiosa...forse. Kensei, dimmi tu cosa fare...ti prego. Lui cerca l'oggetto che hai in mano, no so perché ma deve avere a che fare con quel pezzetto di specchio che avete trovato nell'orologio. Eiatsu si rivolse direttamente a me, come se mi conoscesse. Chissà quanti Kensei aveva incontrato lungo tutto quel peregrinare temporale. Chissà quanti di loro erano Mizukage, quanti erano soltanto titolarmente Kensei e non nominalmente tali, chissà quanti brandivano la Yakusoku, quanti Saruhyondo e quanti, ancora, entrambe. Che strana creatura il tempo: un titano che tutto divora, finanche i suoi figli. Immagino che distruggere l'artefatto sia fuori discussione. In ogni linea temporale, in ogni futuro alternativo, in ogni realtà parallela tu sei sempre tornato a nasconderlo, quindi vuol dire che questo oggetto deve rimanere inarrivabile. Mi sbaglio? Chiesi ad Eiatsu, mentre già ponderavo altro. Poi un'idea: Hai familiarità con quella leggenda occidentale che narra del semidio Eracle e delle sue dodici sfide, chiamate fatiche? rispondere con una domanda ad una domanda. Non il miglior modo per non tergiversare. Una di queste, esattamente la seconda, consisteva nell'uccidere una bestia la cui testa, se tagliata, ricresceva in duplice forma. Quindi, ogni volta che, per ucciderla, Eracle tentava di tagliare una testa, esse divenivano due, poi tre, poi quattro e via discorrendo. Sembrerebbe proprio che questo eroe occidentale sia destinato alla sconfitta perché dinnanzi a sé ha una creatura che si dirama infinitamente grazie alle sue innumerabili teste. Eppure quella è solamente la seconda delle sue dodici fatiche. Lo guardai, cercando di capire se aveva intuito dove stessi andando a parare. Anche noi, come quel semidio, ci troviamo, apparentemente, davanti ad una infinita serie di teste, gli eventi possibili nella nostra linea temporale. Essi si diramano tutti da un unico punto iniziale. Da questo infatti, si dirama una possibilità e da quest'ultima un'altra o forse altre due, tre, quattro possibilità. Se tagliamo la testa della creatura all'altezza del collo con più teste, le possibilità diminuiscono di molto. Se da un solo collo nascevano otto teste, ad esempio, adesso ne nascono soltanto due. E sai cosa succede se ripetiamo questo passaggio per ogni collo che ha più di una testa? Attesi un attimo, con una piccola pausa a marcare ciò che volevo dire. Uccidiamo l'Idra! portai il pugno davanti al petto. Non importa quante infinite possibilità ci sono: abbiamo sempre un modo per ridurre tutto ai minimi termini. Etsuko, quasi volesse rispondermi, proseguì immediatamente con un'idea. E se... provassimo... ? Disse, illustrandoci il piano. Ciò che l'Akuma suggeriva era dissimulare l'intero ambiente in cui si trovava il pendolo e lo specchio. Dopotutto, se l'artefatto ed il frammento dello specchio erano fondamentali per la riuscita del piano, nasconderli in piena vista poteva essere una soluzione efficace. Quello che manca in questo puzzle è sapere che cosa hanno intenzione di fare con artefatto e specchio. Ma credo che, per fortuna, Eiatsu non lo sappia o, a quest'ora, non avremmo la possibilità di essere qui e riprovarci. Presi l'oggetto illusorio posto da Etsuko e lo attaccai alla vita, vicino alla Yakusoku. Poi presi l'artefatto originale. Hakushaku. Dissi, richiamando nella stanza la Baronessa dei Pipistrelli delle Grotte del Silenzio. La "donna", nuovamente, sinuosa e austera, si mosse davanti ai presenti, camminando ma non toccando davvero terra. Ho bisogno che tu conservi questo oggetto. Nascondilo tra i lembi delle tue creature. Lasciami poi un frammento di te. Quando scopriremo come utilizzarlo, allora faremo il necessario. Intanto, occultati alla vista ed a tutti i sensi. La chirottera annuì, prima di concentrarsi alcuni istanti. Se qualcuno avesse avuto modo di percepire il chakra, si sarebbe accorto che la potente Hakushaku, adesso, appariva come poco più che un infino apprendista ninja. Allungando poi una mano inizialmente serrata, una volta dischiusala, mi porse un piccolo pipistrello. Aprii leggermente il mantello color della notte e lasciai che la creatura si intrufolasse dentro di esso e aderisse, a testa sotto, come amava fare, tra i miei dorsali e il drappo con le insegne kiriane, mimetizzandosi perfettamente. [Abilità] Mi voltai poi verso Etsuko ed i presenti. Come hai detto, il nostro compito sarà prendere tempo, tutto il tempo. Dobbiamo far scoprire le carte ai nostri avversari. Lasciamo che parlino e speriamo che la tua dissimulazione non cada davanti alle capacità dei nostri nemici. La mia speranza, dunque, era che, come ogni cattivo che si rispetti, i nostri avversari spiegassero qualche dettaglio del loro piano per manifestare la loro smoderata intelligenza e furbizia durante il nostro scontro. A questo proposito, pur essendo vero il fatto che, forse, lottare fosse totalmente inutile, la mia natura di guerriero, di incarnazione della marzialità e dell'arte della spada, non mi permetteva di farmi trovare impreparato. Avrei combattuto ad ogni costo. Etsuko, avvicinati. Dissi al kiriano. Hai un arto preferito? Sei solito combattere utilizzando qualche arma, oltre che i tuoi formidabili occhi? Dipendentemente dalla risposta, avrei attinto ad una goccia di sangue fuoriuscente dal femore del Figlio, per iniziare a incidere alcuni sigilli sul corpo dell'Akuma, prima, e sul mio, poi. [Simboli] A quel punto, una volta sistemato Etsuko, avrei proceduto sul preparare qualcosa che sarebbe potuto tornarmi utile durante lo scontro: sempre utilizzando il sangue e l'inchiostro, avrei inciso sul palmo della mano destra, incanalando il chakra attraverso la Yakysoku, una tecnica che già in passato mi aveva permesso di avere la meglio su una ninja di Kumo prima ancora che questa fosse riuscita a muoversi dopo avermi tronfiamente minacciato. [Tecnica Trascritta]
    Alcuni istanti dopo aver completato le mie operazioni, un'esplosione ed i passi che la seguirono sopra la nostra testa ci dissero chiaramente che non era più il momento di tergiversare. Dovevamo spostarci e capire chi altro si era appena aggiunto alla nostra timeline.

    Il grande boato giungeva dalla Biblioteca. Quando arrivammo in quella stanza, ci ritrovammo davanti quasi dieci persone tra cui la kunoichi dell'orologio. Eiatsu prese parola immediatamente, domandando dove fosse Diogene. Replicai guardando la ragazza. Dov'è Diogene? Ma non vi fu tempo per una risposta. Pochi istanti dopo, delle crepitanti saette gialle si impadronirono della stanza, facendovi apparire tre figuri, una donna e tre uomini. La Kunoichi, taciturna, si levò subito in aria. Uno dei due shinobi, invece, appariva malconcio e ferito. Forse il bersaglio più facile, in quella situazione. Infine, l'ultimo dei tre emanava una regale maestà. Si trattava, a constatare dall'espressione dei suoi alleati e del terrore comparso sul volto dell'aiutante del Kokage, del nostro bersaglio. Ma che bel quadretto. Davvero, ottima accoglienza! Disse l'uomo con una certa calma, mentre i suoi occhi si muovevano in lungo ed in largo dentro alla stanza. Stava già cercando il suo obiettivo. Ma, evidentemente, non lo vide subito. Infatti, comandò ad uno dei suoi due seguaci di andarlo a recuperare. Si, tu vai pure Amari. Recupera il pezzo prima che il tempo finisca, deve tornare al suo posto. Quanto a voi: se mi consegnate il cutter me ne andrò senza combattere. A voi la scelta. Non potevo rischiare che trovassero la Baronessa col vero artefatto, quindi agii d'impulso. Portai una mano al fianco, scostando il mantello e mostrando tanto la Yakusoku, quanto quello che avevamo appena scoperto chiamarsi cutter. Credo che stiate cercando questo. Etsuko, quindi, prese parola, anticipandomi. Non ho alcuna intenzione di farmi ammazzare... disse, quasi egoisticamente. Non vi nascondo che gli gettai una terribile occhiata. Ti consegneremo l'oggetto se manterrai la parola data. continuò. Al che, rincarai la dose, iniziando a mettere in moto. A cosa serve questo oggetto e cos'è esattamente? Chiesi, con la mano che, aperta, stava pronta ad estrarre indiscriminatamente la Yakusoku o il cutter illusorio.


    Forse sfruttando la tensione che si era creata in quel momento, Akira pensò bene di fare l'unica cosa che sapeva fare davvero bene: attaccare per uccidere. Akira, NO! Riuscii a gridare, un secondo prima che un lampo facesse attivare le lenti fotocromatiche del D-Visor del mio Elmo e un boato mostrasse Akira, Shunsui e Harumi a terra privi di sensi. Un grugnito ferale fuoriuscì dal metallo che mi rivestiva. HAHAH AHAHA certo che ti vogliono ammazzare proprio tutti Ji! Rise di gusto, l'uomo con le orecchie deformi. Ed allora io parlai nuovamente. Rispondimi e non farmi cambiare idea. La voce uscì perentoria, tagliente ed evidentemente alterata. Se qualcuno avesse provato a muovere un singolo muscolo, avrei riversato tutto il mio odio in quella stanza, guadagnando tempo come meglio potevo, ovvero combattendo. Degli altri, forse, ce ne saremmo occupati dopo. [Attivazione Kinjutsu + Aura d'Odio]



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 725
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1: (Ipotetica) Attivazione Kinjutsu
    2: (Ipotetica) Aura d'Odio
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  8. .

    La fiducia che dà la Guerra

    Capitolo Unico

    Atto VI
    Promesse e Debiti †



    Eravamo perfettamente in accordo. Ogni parola che l'uno pronunciava come richiesta per l'altro veniva puntualmente accolta. Sembrava di sentire una melodia che s'armonizzava, con le scale che si parlavano senza tuttavia sovrapporsi in un unisono o, peggio, cacofonicamente. Dialogare col Kokage era facile e stimolante e per questo siglare alla sua tecnica vincolante, al suo sigillo di sangue, fu una conseguenza semplice e diretta. Ma se per me tale gesto fu poc'altro che un sospiro profondo, per la massima carica del Suono fu qualcosa di più. Il suo corpo, provato, cercò l'appoggio nell'appiglio più vicino, la sedia e, senza vergogna, come si farebbe in un attimo di debolezza in famiglia, vi si poggiò contro, sospirando. Attesi il tempo necessario perché si ricomponesse e ritrovasse le forze spese prima di incalzarlo con altre richieste. La prima fu quella di sapere le trame su cui si muoveva Oto. La mia è una storia di fallimenti, cugino. Ho tessuto trame in lungo e in largo, cercando le figure più giuste susseguitesi in questi lunghi anni di ricerca: Yashimata, Shinodari, Raizen, Deveraux, Shinken, Jotaro, Hoshi, Senji, Yato, Etsuko...e molti altri. Tutti abili ninja, e grandi uomini in potenza...tutti invero rivelatisi uomini piccoli, perché tutti, prima o poi hanno osato abbandonarmi. Alcuni hanno persino scelto la morte, vista l'incapacità di sostenere la mia visione, lo schema di perfezione che avevo disegnato loro per il mondo del futuro. Alcuni come Febh e Hohenheim hanno proprio ripudiato questa strada, proclamandosi aperti nemici dell'impero. Disse, elencando nomi più o meno noti. Fallimenti, tu li chiami, Diogene? Ma fallimenti di chi? Tuoi? un leggero ghigno di scherno uscì da sotto l'elmo. Hai elencato più morti, o scomparsi, che vivi. Non sei sicuramente tu quello che ha fallito, evidentemente. I deboli non sono forgiati per sostenere taluni fardelli, figurarsi quello con la mole più spropositata di tutte: il fardello della giustizia perfetta ed eterna. Dissi, cercando di rincuorare il suo animo. Avrei lasciato i commenti sulle persone nominate ad un secondo momento. Questi fallimenti mi hanno aiutato a costruire una visione sempre migliore: ripartendo dall'eredità di Orochimaru, iniziammo con l'idea di un obitorio in grado di impossessarsi delle conoscenze di tutti i paesi. Poi il progetto virò verso qualcosa di più radicale che andasse a sostituirsi alle funzioni stesse dell'Accademia, inutile ed ingiusto retaggio del passato. Quindi si consolidò l'idea dell'impero e la necessità dell'annessione dei popoli sotto un'unica bandiera per impedire la disfatta del continente...cosa che pian piano si sta avverando con le forze affermate di Iwa e Kumo, i tradimenti dei Paesi minori e soprattutto la minaccia di Cantha. Una verità che mi ha portato a costruire un esercito, fatto di persone, di colossi, di demoni, di macchine e di navi, in grado di agire sulla mappa senza vincoli e di affrontare ogni rivale. Rimasi piacevolmente sorpreso da tanta ingegnosità: a parole, il Kokage sembrava possedere davvero qualcosa di sconfinato e irresistibilmente potente. Stava a noi, guidarlo con mente illuminata. Un percorso che mi ha portato da te, in questa stanza, oggi. E non è un caso che proprio in questa data ricorre l'anniversario della scissione tra Kenkichi e Mikawa. Che la nostra alleanza possa essere anche la risposta ai nostri antenati a quel grave errore commesso?" Sorrisi sotto l'Elmo, sentendo quelle parole. Saremo più lungimiranti dei nostri predecessori. È lo Storia che ce lo chiede. Risposi poi, tornando con gli occhi sulla mappa di sangue, seguendo le indicazioni del Garth sulle altre postazioni d'interesse e influenza Otese nel continente. La rete creatasi in tutti quegli anni era davvero ben tessuta. Itai aveva ragione a temere le capacità di Diogene - errava, tuttavia, nel temerlo in senso stretto. Piuttosto, doveva comprenderlo, come il sottoscritto.
    Venne poi il momento della promessa culturale; vi era, da parte di entrambi, la volontà di forgiare gli Shinobi in un nuovo modo davvero formativo. Non quelle farse scolarizzate e insofferenti delle lezioni accademiche. Qualcosa che fosse insieme nuovo e vecchio, tradizionale ed innovativo. Inseriremo dei percorsi di formazione per i nostri ninja seguendo un approccio più classico, degno delle tradizioni dei nostri villaggi, completamente diverso dai dettami scadenti dell'Accademia. I chunin di oggi non hanno mai visto il vero pericolo di una missione, non conoscono il mondo vero che li circonda... noi rialzeremo il livello delle nostre giovani leve in modo che possano diventare comandanti nel nostro esercito! Harumi e Youshi potrete prendere parte in questo processo in maniera attiva. Da un punto di vista economico/sociale invece, dovremo fare pressione sui nostri Daimyo per agevolare le trattative economiche e creare canali di comunicazione diretta, iniziando anche un processo di fusione di usi e costumi. Dal cibo, al vestiario, dalla tecnologia alla musica. Kiri dovrà sentirsi a casa ad Oto e viceversa. Annuii. E sia. Risposi poi. Non avrei saputo dire meglio quanto espresso dal Kokage. Doveva esserci uno sforzo, uno slancio totalitario da parte di entrambi i villaggi e, per farlo, erano necessarie azioni capillari e ben studiate. Kiri ed Oto dovevano risultare sorelle disperse, ora ritrovate.
    Il momento delle chiacchiere, poi, finì e le promesse di un ulteriore patto, di un ulteriore legame sancito dal sangue, dal sudore, dalla fatica e dal dolore si levarono alte nel cielo. Che sia il sangue a rivelare la nostra vera natura. Disse il Garth dei Mikawa mentre la sua lama, come in un vero e proprio gesto di sfida, si intrufolò nella mia mente e nel mio mondo interiore, manifestandosi e gettando su di me occhi di fuoco. Era lo sguardo di chi era pronto a scatenare tutto se stesso!
    Lascio a te, Diogene, decidere il luogo ed il momento che riterrai più opportuno. Tesi l'avambraccio verso il Garth. Che una nuova era abbia inizio. [Note]



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 725
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  9. .

    Aspirazioni

    Capitolo Unico

    Atto I
    Antitesi
    [Note]



    Tutte le decisioni che avevo preso quando avevo distribuito i nuovi Abiti della Nebbia erano frutto di lunghe e ripetute ponderazioni: alcuni shinobi erano stati scelti per le loro capacità, altri per le loro inclinazioni, altri ancora perché ritenevo di poter sfruttare loro o qualcuno o qualcosa che con loro avesse a che fare. Etsuko era stato scelto perché diligente e perché, in secondo luogo, sapeva starsene al suo posto.
    Il suo ruolo di Mano Destra, e quindi Consigliere ed Amministratore nel caso di una mia assenza, era fondamentale e io dovevo assicurarmi di non far scaldare il mio scranno da qualcuno che potesse sciaguratamente affezionarvisi troppo. Etsuko era saggio e sapeva come agire rettamente. Dava anche a Kiri quel bagliore, quella luce che tanto ricordava lo schiarirsi del cielo che s'agogna tra una nuvola carica di pesante pioggia e l'altra durante le giornate autunnali.
    Ma, come detto, anche perché Etsuko si era dimostrato un uomo che non poneva troppe domande e non aveva manifestato una eccessiva intraprendenza. Questo mi permetteva di giustificare le mie assenze come più mi aggradasse. E quella volta fu proprio un'occasione di questo tipo.
    Avevo riflettuto, dopo gli avvenimenti delle Parole del Tradimento e di Uragiri, su come fossero vasti e variegati i poteri che una manciata di uomini erano riusciti a incidere nel DNA dei loro discendenti o, più semplicemente, in straordinari testori attraverso l'utilizzo di inchiostro e materiali rari; avevo riflettuto su come il Potere della Stella mi permettesse di manipolare contemporaneamente la catastrofica lava che costituiva il sangue del Quattro Code e quel briciolo di acqua vecchia e stagnante che sgorgava a fatica dalle foci del mio tantien senza che quest'ultima evaporasse immediatamente ma, anzi, convivendo armoniosamente e vivacemente con esso; avevo riflettuto, infine, su come non avessi mai davvero voluto dedicare tutto me stesso al cercarle una cura. Perché? Bhè, questa è una domanda complessa. Il suo stato vegetativo mi ricordava il fallimento. Mi ricordava Byakuei e quello che era successo. Mi ricordava la demenza di mia madre, mi ricordava Sho, mi ricordava ... Keiji Kagome. Potevo indugiare su di lei, su Ahri, soltanto nella mia Camera di Sospensione, mentre meditavo e coltivavo il rancore che provavo verso me stesso, verso Cantha e verso tutti i nemici della Nebbia. Potevo indugiare su di lei soltanto quando potevo controllare e annichilire la vita passata.
    Ma venne il giorno in cui il rimorso ebbe la meglio.
    Mi odiai ancor di più, nei giorni seguenti, ma feci quel che andava fatto. Chiamai Etsuko e gli dissi esattamente dove sarei andato e cosa avrei fatto. Devo recarmi al Villaggio del Lucchetto. Devo studiare i Tesori dello stesso, devo capirne i segreti, devo scioglierne gli arcani. Kiri ha bisogno di quella conoscenza. Gli dissi, mentre stava dinnanzi a me nel mio ufficio, da dietro la spartana e spessa scrivania d'ebano. Ma questo richiederà tempo ed energie. Ci vorranno giorni ... settimane. Forse, addirittura mesi. Ed è giusto che Kiri abbia una guida illuminata e austera, nella mia attesa. Prima dela sua promozione ero solito inchiodare Kyobi, il Capoclan Kenkichi, nel mio ufficio, costretto in una lunga e tediosa Henge. Ma non era più il momento. Nella mia assenza, tu non potrai allontanarti da Kiri. Dovrò avere un modo sicuro per contattarti al mio ritorno. Farò giungere Kyofu, il Messaggero delle Grotte del Silenzio, alla tua dimora per comunicarti il mio ritorno, un giorno prima della mia partenza. Mi alzai dalla grossa sedia in legno, girando intorno al tavolo e arrivando davanti all'Akuma. Confido in te. So che farai ciò che va fatto. Gli posi l'avambraccio, attendendo che l'afferrasse e, una volta fatto, me ne andai in quello stesso momento. A presto, Etsuko.
    Ciò che avevo detto sulla mia ricerca era, in parte, vero. Ma qualcun altro, al posto di Etsuko, si sarebbe indubbiamente insospettito. Sono pur sempre Kensei Hito, il volto d'acciaio della Nebbia, il pugno duro dell'Accademia, l'uomo dietro la Nuova Nebbia di Sangue - perché mai avrei dovuto lasciare all'improvviso Kiri? E perché avrei dovuto farlo con motivi così ... vaghi?
    Se avessi raccontato quella semplice storia all'Hidarite, ad esempio, ma anche a quel sempliciotto di Fudoh, probabilmente, si sarebbero indubbiamente insospettiti. Il legame che ci univa era più saldo di quello con Etsuko - dopotutto con quest'ultimo non avevo mai avuto modo di combattere direttamente fianco a fianco sul campo di battaglia e, come insegna la Nebbia di Sangue, niente forgia guerrieri più del sangue versato in comunione.
    Infatti non andavo al Lucchetto per Kiri. No. Andavo al Lucchetto ... per lei.

    NLiJE017n


    Passai giorni al suo capezzale. Sho mi aveva detto dove era stata portata. Non c'era niente che facesse effetto. Era ormai in coma da anni. Il Dono della Signora le aveva consumato ciò che ella le aveva chiesto in cambio delle sue capacità. Era un involucro vuoto, incapace di alcunché eppure ancora perfetto come il giorno in cui aveva smesso di possedere flemma. Era evidentemente un potentissimo jutsu. Un jutsu che non riuscivo a comprendere neanche nel suo minimo funzionamento. Non riuscivo ad ipotizzare assolutamente niente sulla sua natura. Sapevo solo che era successo e non capivo come farlo smettere di succedere.
    Quando non ero ai piedi del suo letto ero nelle stanze del mio Bisnonno a dialogare col suo eccentrico fantasma, a farmi indicare le più astruse combinazioni alchemiche con cui infondere il mio inchiostro ed il mio sangue. Eppure ... eppure, come sempre era stato in tutto quel tempo, niente sembrava avere alcun effetto. Niente.
    Finché un giorno rinsavii. Non potevo stare ancora fuori da Kiri. Dovevo tornare. Ahri mi avrebbe perdonato, pensavo. E se non lo avesse fatto ... bhè, non mi aveva mai davvero amato, innanzi tutto. Inviai Kyofu a Kiri, come promesso ma non passai l'ultimo giorno dalla Yamanaka. No, andai alla Biblioteca del Lucchetto, ancora in ristrutturazione dopo i fatti che videro coinvolti me, mio figlio, i vecchi Kagi, Byakuei e Kotaro. La passai a studiare, a cercare qualcosa che potessi portare a Kiri. Ma, come tutto quel viaggio, anche quell'ultima, matta e dispiratissima ricerca, risultò un buco nell'acqua.
    Sfogliando l'ultima pagina dell'ultimo poderoso tomo su dei caratteristici fuuinjutsu trappola del Lucchetto, il sole s'intrufolò da una crepa vicino alla finestra, riportando la mia attenzione là dove doveva essere sempre stata. Salii sul tetto, feci i cinque sigilli per la tecnica del richiamo e mi librai in aria tra lo stormo della Baronessa. A Kiri.

    [...]

    Dire che quel viaggio fosse stato infruttuoso era un eufemismo. La mia capacità di bilanciare e contenere le emozioni violente della Kirai Mugen era per questo fortemente compromessa. Ma quando arrivai a Kirigakure no Sato, di Etsuko non c'era l'ombra. Almeno non dove avevo dettogli per bocca dell'Albino delle Grotte del Silenzio di aspettarmi. Ma Kyofu non si fece attendere. Kensei, Etsuko è nel suo ufficio in Amministrazione. Ho anche visto una strana nebbia alzarsi tutt'intorno al palazzo. Nebbia? Pensai. Qualcosa non tornava. La Baronessa mi avvolse nuovamente e, in men che non si dica, fummo davanti al palazzo a vetri del Potere.
    C'era qualcosa di strano nell'aria. Lo percepivo. Ma in un attimo fu altro ad attirare la mia attenzione. Quando la Baronessa si disperse, facendomi posare i piedi a terra, sentii sull'armatura lo sguardo di ogni singoli ninja e burocrate presente nell'Amministrazione. Sentivo stupore, terrore, ansia e finanche estasi.
    C'era sicuramente qualcosa che non andava. Digrignai i denti sotto l'elmo. A passi lenti e cadenzati, senza perdere la pazienza, arrivai davanti alla porta dell'ufficio. Era aperta ed io potevo benissimo vedere cosa stesse accadendo all'interno.
    Etsuko giaceva a terra in una pozza di sangue, senza un braccio e con la carotide recisa, ormai incapace di far fuoriuscire sangue. Una kunoichi che non conoscevo ed una sorta di demone erano nella stanza. Fudoh presenziava, per qualche motivo. Youshi brandiva una insanguinata Utsubo e vestiva abiti lerci di liquido cremisi. C'era un solo indiziato in tutto quel subbuglio.
    Prima ancora che la mia presenza si manifestasse, tutti i presenti nel mio ufficio avrebbero potuto sentire una straziante sensazione di tormento, pesantezza e malessere cingergli le membra. Il rancora e la rabbia sopito ma mal gestito di tutti quei giorni esplosero in un'unica, irruenta e gargantuesca manifestazione. [Slot Tecnica I-II & Note] Mi mossi lentamente, lasciando che le ombre mostrassero il chiaroscuro delle mie insegne.

    COSA È SUCCESSO QUI?





    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 725
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.




    Edited by Ade Geist - 11/7/2023, 00:16
  10. .
    Ciao Cara. : )
    Siamo sempre qui, specie su discord. Quando vuoi, fai un salto.

    Anche perché dobbiamo pensare al PG per tua figlia, no?
  11. .

    Le Parole del Tradimento

    Capitolo Uno

    Atto VI
    Combattere il Fulmine col Fulmine
    [Note]



    Mi chinai, vedendo rilucere qualcosa tra le macerie; pareva un piccolo ugello metallico ma solo quando riuscii a scostare i detriti, le tegole e i pezzi di legno mi resi conto di ciò che avevo davanti: era la Lama Insanguinata di Shuichiro.
    In un singolo serrarsi di palpebre, il mondo intorno a me mutò, sparendo e divenendo l'umida e imperversante oscurità del mio mondo interiore. Mi voltai a destra e a sinistra, percependo la Yakusoku fare capolino alle mie spalle. Fu tuttavia ciò che percepii immediatamente dopo il motivo per cui ero giunto là dentro. Una singola goccia scura, densa, rotonda cadde dall'immensità del niente che sovrastava le nostre teste, andando a disegnare una spirale che si ramificava caoticamente nell'acqua ai miei piedi. Un singolo rumore, una singola goccia che si univa al mare, spezzò l'eterno e assordante silenzio di quel luogo. Ma poi, nuovamente, il nulla discese pesante e lesto, come il sipario sulla scena del teatro, e una pioggia d'inchiostro, troppo fitta e troppo fine per essere percepita con l'udito, si unì davanti ai miei occhi, andando a formare una sagoma indistinta e peculiare che non faticò a riconoscermi. Lo stesso potevo dire io stesso di lei. L'incapacità di comunicare verbalmente dell'Anima di Acciaio di Shuichiro ben si sposava con l'assoluta vacuità del mio mondo interiore. L'eleganza dei suoi gesti e delle sue maniere, tuttavia, era una nota d'armonia che incrinava l'agonia del niente che ci circondava. D'un tratto, poi, kanji e disegni presero vita davanti ai miei occhi, subito lavati via da quella pioggia nera ed incessante che definiva i contorni dell'Anima Kenkichi legata all'Imperatore. Io sono uno strumento. Descrivo. Disegno. La mano che mi guida scrive e ciò che viene scritto inevitabilmente avviene, ma deve avere la certezza che ciò che si scrive sia qualcosa che è alla sua portata, o sarebbe un falso. Disdicevole e dannoso. Fece una piccola pausa. Ti accompagna la Promessa. Ti aiuterò, se mi riporterai dal mio Sangue e Carne. La Promessa sa essere vincolante. Se non conosci la Calligrafia non potrai usarmi appieno come Shuichiro, ma qualunque simbolo tu disegnerai, io lo potenzierò. Feci un piccolo inchino mentre la Promessa annuì alle mie spalle. Hai la mia parola. Poi mi voltai leggermente di tre quarti, in direzione opposta all'effimera figura d'inchiostro ed alla Yakusoku. Non abbiamo molto tempo. Approfondiremo la nostra conoscenza quando tutto sarà finito. Adesso dobbiamo muoverci. E così dicendo, in una singola frazione di secondo, l'oscurità su cui si erano posati i miei occhi soltanto un attimo prima corse via rapida verso l'infinito, tutto condensato in un unico punto luminoso che, d'un tratto, di spanse e dipanò riassorbendomi dentro di sé. Intorno a me ricomparvero i miei alleati, i Mondi di Byakuei e Kato. Come avevo detto: non c'era tempo da perdere.
    L'azione combinata con Fudoh fruttò i risultati attesi: gestimmo efficacemente la nostra capacità attrattiva e repulsiva e vincolammo l'Hozuki in un vortice di chakra che poco gli permise di fare se non essere in balia di noi stessi. La mia intuizione sulle informazioni del Mondo riguardo alle conoscenze Kenkichi fu esatta: anni di combattimenti al fianco di due Lame Insanguinate, dopotutto, lo avevano reso in un certo senso esperto della nostra hijutsu di Clan, anche se soltanto uno dei due Kenkichi aveva sviluppato ed affinato fino a quasi la perfezione le sue abilità. Quando mi avvicinai per colpirlo, infatti, Kyuryu respinse la Yakusoku legata al mio fianco, impedendomi di raggiungerla efficacemente: peccato però che il sigillo che vi avevo impresso sopra non sarebbe stato utilizzato in quel momento! L'indice del Braccio Sinistro si allungò, estendendo ogni maglia di quell'intarsio metallico e, rapido e preciso, incise col sangue lo stesso sigillo che poco prima avevo inscritto sul manico della Yakusoku. Il fuuinjutsu si mosse rapido dal petto al braccio sinistro e l'Hozuki, immediatamente, si sbilanciò, andando a protrarsi in avanti col busto e facendo penzolare l'arto superiore, non riuscendo a muoverlo per l'eccessivo peso. Sorrisi sotto l'Elmo. Ma non avevamo di certo vinto, ancora. Non mi fermerà a lungo, ma buona idea, pezzo di latta! Tuonò tra l'estasiato e il furente Kyurui. Ti fermerà il tempo necessario. Risposi mentre notavo come Fudoh, accanto a me, stesse cercando di fare qualcosa. Non saprei dirvi esattamente cosa, so solo che, dopo un istante e una smorfia da parte dell'Hozuki, un grosso spillo metallico fuoriuscì dal corpo del Mondo, andandosi a conficcare nella mano di Fudoh. Benché non esternai preoccupazione, quell'evento sarebbe stato sicuramente qualcosa di cui tenere conto da lì alla risoluzione - se non oltre - di quella faccenda.
    Contemporaneamente, Kato aveva messo in moto il suo piano, riuscendo, contingentemente in qualcosa di piuttosto fruttuoso che in quel momento non potemmo capire ma che Kyuryu ci suggerì apertamente. AAAAAHHH! BRAVI! QUESTO FARA' MALE ANCHE A QUEL FIGLIO DI PUTTANA! ORA STO PER COLPIRE; STATE ATTENTI! La famigerata tecnica di Kato, che aveva utilizzato contro di me anche al Villaggio dell'Abete, risuonò potente in faccia all'Hozuki. Perché potesse far male anche a Byakuei però, era per noi soltanto una ipotesi priva di tesi.
    Fu dunque il momento del contrattacco. Se le capacità dello Shinra Tensei erano cosa a me abbastanza nota, grazie all'esperienze negli anni avute con Fudoh, quelle dei doni del Lucchetto erano invece piuttosto ignote. Se a questo unite il fatto che l'assalto successivo di Kyuryu fu semplicemente di una velocità e potenza disarmante, capirete perché potei fare davvero ben poco per oppormi. BOOM! disse con un sorriso beffardo il Mondo mentre un sinistro rombo temporalesco preannunciò dapprima un lampo e poi una gigantesca esplosione di energia. Feci l'unica cosa che ritenni saggio: contrastai il fulmine ... col fulmine. L'Elmo dell'Inquisitore catalizzò la mia impronta di chakra, venendo rivestito dalla Manipolazione della Natura. Ma chiunque si sarebbe reso conto che quella manipolazione non era la tecnica che ti insegnano al corso chunin: era qualcosa di più. Era un turbinio di energia inesauribile e iraconda, era uno spesso strato di chakra dalle capacità sconosciute. Quando il raiton di Kyuryu fu abbastanza vicino al sottoscritto, le scintille delle due tecniche si attrassero tra loro, quasi unendosi, un attimo prima dell'impatto. Un nuovo boato seguì quel fulmine ed il suo impatto col terreno. Una piccola cortina di fumo si alzò da terra soltanto per mostrare la mia sagoma, immobile, che brandiva la Yakusoku nella destra. Il chakra di tipo Raiton ancora vorticava intorno all'Elmo. Un attimo, poi, e quell'energia si estinse. [Tecnica I & Ferite] Purtroppo la sua offensiva, però, non era affatto conclusa. In un attimo, quasi senza che me ne rendessi conto, fui sparato in alto dal terreno. Riconobbi quella sensazione: Fudoh aveva usato la stessa tecnica col sottoscritto durante la missione alla ricerca del Kappa di Meika, l'ex primario di Kiri. Cercai di mantenere un corretto equilibrio in volo, specie anche grazie al Gakutensoku, già nell'assetto giusto per movimenti di quel tipo, per quanto mi fosse possibile. Ero comunque vulnerabile da quella posizione, per lo meno più vulnerabile di quanto non lo fossi a terra. Tuttavia, a quel balzo verso il cielo non seguì nessun attacco. Piuttosto, dall'alto, vidi una colonna d'acqua sgorgare come un tentacolo impazzito prima in direzione di Kato, che si oppose alla stessa grazie alle sue capacità di Clan, riportando danni minimi, poi verso Fudoh, che utilizzò lo Shinra Tensei per praticamente rendere inefficace l'assalto avversario. Ricaddi qualche metro più avanti, oltre Kyuryu, alle sue spalle. Decisamente il luogo ideale per un assalto. Peccato che prima dovessi vedermela anche io con il tentacolo d'acqua che aveva già attaccato il primario e l'Otese. Conscio della sua presenza ed avendo potuto osservare il suo pattern di movimento, la mia difesa fu più puntuale di quella dei miei alleati - e maggiormente risolutiva: lasciando che la Yakusoku assorbisse la mia energia, potenziai i miei riflessi attraverso i poteri delle Lame Insanguinate e un piccolo ausilio di chakra e, utilizzando la Via del Diplomatico, colpii con potenza e precisione il rivolo d'acqua che mi veniva in contro, tagliandolo di netto ed interrompendo il jutsu. [Difesa I] Era il momento di scagliarsi contro Kyuryu e porre fine a tutto ciò.
    Benché, come detto, sconfiggere quelle marionette fosse del tutto inutile, indebolirli al punto giusto era di fondamentale importanza per poterli soggiogare. Anche Fudoh e Kato avevano ben compreso ciò, tant'è che immediatamente, il primario colpì il terreno col suo speciale tekken, deformando e modificando la natura del terreno che avevamo sotto i piedi, e l'Otese non perse tempo per eseguire una variante della tecnica precedentemente utilizzata. Avendo già visto il Primario effettuare qualcosa di quel tipo e quindi la mia reazione istintiva fu quella di saltare indietro con una capriola in aria, cercando di occultare i movimenti di spada che, nel mentre, stavo effettuando. Proprio come in precedenza, infatti, stavo incanalando i poteri Kenkichi nell'arma così da distrarre, nuovamente, Kyuryu. Sì perché non appena i miei piedi avrebbero toccato terra, le mie mani si sarebbero allungate, brandendo la Promessa nella destra, verso Kyuryu, e rilasciando un gigantesco Fulmine Oscuro dalla potenza devastante e dalle sfumature cremisi. Nuovamente, rispondevo al fulmine col fulmine. [Tecnica II][IMG] Da buon Kiriano sapevo che acqua ed elettricità non andavano molto d'accordo: quindi tentai di massimizzare le possibilità concessemi da Fudoh. Sia il primario che lo Yotsuki furono abbastanza lesti nei movimenti da comprendere che era fondamentale per loro allontanarsi da Kyuryu. Immediatamente poi, lasciai fluire il chakra abbondante nelle mie gambe, dapprima modificandone l'aspetto, poi irrorandole di chakra adesivo affinché potessi correre facilmente sull'acqua. [Abilità] Mi voltai verso l'Otese, rivolgendogli un breve cenno d'assenso del capo: dovevamo attaccare senza sosta e su fronti opposti così da rendere la difesa al nostro nemico impossibile. Kato sembrò comprendere quello sguardo, sparendo alla mia vista in un turbinio di saette. Una capacità che all'Abete non mi aveva mostrato e che, forse, era divenuto in grado di utilizzare soltanto in tempi recenti.
    Quando lo vidi partire verso la sinistra di Kyuryu, io scattai verso la destra con la Yakusoku ben impugnata, davanti a me, con entrambe le mani. Impastai una piccola quantità di chakra per stare al passo con lo Yotsuki, complici le lastre contenitive che mi limitavano i movimenti. Quando lui fu sopra la sua spalla sinistra, io fui sopra la destra. Quando la sua mano si caricò di tetre scintille, la Yakusoku si alzò alta sopra la testa dell'Hozuki. Entrami i colpi discesero quasi in contemporanea, rapidissimi. A differenza dell'Otese, però, non era mai stata mia intenzione colpire Kyuryu con la lama della mia Spada: quando il vortice di sangue della Promessa fu abbastanza vicino al collo del kiriano, la lama si spense, ritraendosi e scavalcando l'uomo di alcuni centimetri. Interrompendo il movimento discendente divaricai leggermente la gamba destra e, facendo perno su di essa, tornai indietro con tutta la forza e la velocità che il mio corpo disponeva, cercando di colpire, ancora, l'Hozuki allo sterno col manico della Yakusoku. Perché, vi chiedete? È semplice: perché sulla Promessa vi era inciso il sigillo di Byakuei che, in precedenza, non avevo utilizzato. Se fossi riuscito a colpirlo, il fuuinjutsu si sarebbe, sperabilmente, trasferito sul braccio destro immobilizzando, ancora una volta quel tanto che bastava, l'Hozuki. [Movimento Gratuito][Finta][Azione I] Quale che fosse stato l'esito di quell'assalto, la destra avrebbe lasciato al volo la spada, pronta per essere accolta al volo dalla sinistra che, riattivandola e sfruttando il moto del corpo, avrebbe tentato un fendente circolare all'altezza del collo di Kyuryu, tentando di staccarglielo di netto. Dopotutto non poteva morire ma decapitarlo avrebbe sicuramente costituito un ostacolo alla sua rigenerazione. [Azione II] Se Kyuryu fosse riuscito con le sole sue forze a schivare quel fendente, ancora sfruttando il movimento del mio corpo, avrei ripreso la Yakusoku con entrambe le mani e, rapidamente, l'avrei fatta discendere verso il basso, per obliquo, sempre con l'intento di decapitare il mio avversario, anche se questi fosse caduto a terra sbilanciato per via dei miei fendenti. [Ipotetica Azione III]
    Se fossi riuscito a decapitare Kyuryu avrei preso la sua testa con l'intenzione di portarla il più lontano possibile dal corpo, una volta avutane la possibilità. Avrei potuto evocare uno dei Kyuketsu Komori ed affidarla a loro, ad esempio, e lo avrei fatto se Kotaro ci avesse lasciato liberi di andare o non ci avesse attaccato, una volta messo fuori gioco l'Hozuki.
    In ogni caso, che la situazione si fosse stabilizzata o meno, mi sarei allontanato di alcuni metri, una decina circa, ed avrei tracciato sul mio braccio destro una serie di sigilli. Dovevo prepararmi per ogni evenienza. Quella storia era lungi dal concludersi. [Azione IV][Tecnica III]



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 26/30
    Slot Azione
    1: Rilascio Sigillo
    2: Fendente al collo
    3: Ipotetica: Fendente se a terra
    4:
    Slot Difesa
    1: Colpo con Mortificazione contro Tagliatore d'Acqua Sorgente
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1: Manipolazione della Natura
    2: Shin Kurai Raiden
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 1.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 2.

    • Assetto Gakutensoku: Corsa.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.

    • Cooldowns:
      - Salvaguardia della Natura è riutilizzabile tra 3 Round.
      - Ninjutsu Perfette è riutilizzabile tra 2 Round.
      - Tecnica Rapida è riutilizzabile tra 1 Round.

  12. .

    Armistizio

    Capitolo Tre

    Atto V
    Ceneri e Promesse



    L'insopportabile calore che proruppe dal corpo di Itai, alimentato dai nostri poteri congiunti, illuminò la piazza al punto che tenere gli occhi aperti per gli astanti fu quasi impossibile. Il meccanismo automatico di protezione oculare di cui era fornito il mio speciale D-Visor scattò, oscurando le lenti dell'Elmo e prevenendo possibili, ulteriori, ferite permanenti.
    Quando il chakra smise di strabordare dai nostri corpi come un fiume in piena, la fiamma del katon di Itai affievolì lentamente fino a spegnersi. Un istante dopo iniziò a nevicare. I bambini giunti ad osservare l'incontro tra i due Kage iniziarono a tirare le gonne delle loro madri, le braccia dei loro padri, a battere con le mani sulle spalle e le schiene dei loro compagni, estasiati da quell'avvenimento così contrastante con ciò che era appena successo. Quando la neve giunse a terra, però, non ci volle che un momento, per i presenti, per realizzare che non si trattasse di candidi fiocchi di neve quanto, piuttosto, di ormai tiepide, scure, ceneri. La gioia sul volto del bambini scemò leggermente, dubbiosi sulla natura di quella peculiare neve ma incapaci di rendersi conto che si trattasse, piuttosto di membra ed ossa umane ridotte a nonnulla.


    Un uomo, tra la folla, più di ogni altri, tentò una corsa verso il centro per poi essere fermato, atterrito e basito, da Hideo. Era evidente, dal tremore della luce nei suoi occhi, dal suo fissare, sgomento, il cielo, che lui sapesse cosa era appena successo. Il primo istinto fu quello di allungare la sinistra, disarmata, verso di lui, con le dita contorte in una morsa volta a strangolarlo a distanza, grazie alla mia Hoshoku no Jutsu: c'era tuttavia troppo pubblico. C'erano troppi bambini, troppi innocenti che non potevano, che non dovevano vedere l'esecuzione sommaria di una persona che, ai loro occhi, non sembrava altro che un vecchio claudicante. Prima che il chakra fluisse dal mio tantien, quindi, la morsa della mia mano si mutò in un dito, l'indice, inquisitore. Gli occhi si mossero su Hideo, mentre la mano continuava ad indicare l'anziano. Portalo via. Fate quel che dovete. Tuonai. I due shinobi, coi loro nuovi ruoli da poco ricevuti, avrebbero dovuto mettere in pratica quanto guadagnatisi. Le segrete di Kiri e la stanza degli interrogatori attendevano un anziano uomo con ormai più nulla da perdere. [Note]
    Juudaime Itai mi chiamò, riportando la mia attenzione sul nostro incontro. Sono pronto a tornare a casa. Ero e rimarrò, una spada al servizio di Kiri. E così dicendo slegò dalla sua cinta il fodero di quella che riconobbi essere Nishikigoi, l'unica delle Sette mancante all'appello. Restituisco questa spada alla Nebbia, così tu possa farne ciò che il Mizukage deve fare. Presi l'arma con due mani e la portai verso di me, prima di attivare il braccio sinistro ed il suo meccanismo interno, che restituì un peculiare rotolo da richiamo, molto piccolo e compatto, tanto da entrare nel mio avambraccio protesico, appunto. Presi la spada con una mano e, tirando il rotolo, lo aprii, inserendovi all'interno l'arma dei sette spadaccini leggendari della Nebbia. Ti ringrazio. Dissi soltanto, senza far trasparire alcun pensiero. Poi, però, il tono e l'argomento di Itai cambiarono improvvisamente. Ho saputo della carica di Jukyu, Kensei. Come padre, ne sono orgoglioso. Eppure, conosco mia figlia, anche se lei fa finta del contrario. La conosco meglio di quanto lei stessa crede di conoscersi. Il peso la schiaccerà, almeno non finché non avrà l'animo libero da quel dolore. Disse il Nara, con una profonda preoccupazione nella voce. Non saremo né io né te a scegliere il suo destino, Itai. Replicai, con una sincera fermezza. Anche io, dopotutto, sapevo che cosa significava vivere lontano o escluso dalla vita di un figlio; io che avevo più volte creduto di averlo perso.
    C'è del potenziale in lei e questo lo sai benissimo. Come riuscirà a manifestarlo, però, è soltanto una sua decisione.
    Lapidario, dissi ad Itai quel che forse non voleva sentirsi dire. Se la figlia avesse scelto di stare con lui era una decisione che spettava soltanto a lei ed io non mi sarei intromesso in alcun modo.
    Dici di essere una spada al servizio della Nebbia ... ritornai sul reale discorso per cui entrambi stavamo lì, uno dinnanzi all'altro. ... ma le attuali spade al servizio della Nebbia, i veri shinobi di Kiri, hanno dato il loro sangue, il loro sudore, il loro cuore per questo Paese. Tu hai una storia pregressa, una nobile storia, ma che, alla luce della grandezza che la Storia ci chiama a fronteggiare, è poca cosa. Lo guardai fisso negli occhi. Perché io possa anche solo pensare di accettare la tua richiesta, Itai, tu devi diventare un vero kiriano. Feci una pausa. Sapeva ciò che stavo per dire. Dovrai sottoporti al rito della Nuova Nebbia di Sangue con me. Dalla folla, un soffocato boato si levò per un istante. Se sarai degno, avrai ciò che chiedi.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.
  13. .

    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico

    Atto VI
    Antitesi a confronto †



    Era una battaglia generazionale; un confronto, più che d'idee e di intenti, d'educazione, di forma mentis, di bushido, o meglio, Gaikō-do, "la via della diplomazia".
    Che non potessi accondiscendere, eccessivamente o semplicemente, alle richieste di Etsuko era evidente: lui mi chiedeva di modificare il volto che, ormai da anni, Kiri aveva assunto; mi chiedeva di smussare ciò che avevo raggiunto, di inficiare l'equilibrio di cui il villaggio godeva, di mostrarmi diversamente a coloro che, dopo un lunghissimo periodo di incertezza, avevano finalmente riposto fiducia in Kiri. Tutto ciò, per lo meno pubblicamente, non era ammissibile.
    Jukyu, al contrario, parlava in modo schietto e diretto: come il sottoscritto, riteneva una mossa scellerata e molle quella di fare un passo indietro, di ammorbidirsi, di mostrare l'altra guancia. Sul piano politico avrebbe dimostrato incertezza, su quello economico e militare avrebbe inviato segnali discordanti e, quindi, preoccupanti. Kiri era divenuto il Villaggio Armato, il faro della vita d'onore, l'emblema della via dei ninja e dei guerrieri, era la cortina che separava l'inconsistenza dell'Accademia dalla purezza delle idee. Ma quello che succede dietro la cortina è appannaggio di pochi; e quei pochi, forse, potevano godere di un trattamento più ... affine alla volontà di Etsuko.
    Parlate bene entrambi - e con cognizione. Dissi, quando ebbero finito. Parlate della stessa cosa ma con parole diverse. Li osservai. E questo dimostra come abbia fatto profondamente bene a scegliere voi due come consiglieri. Indicai la figlia del Nono. Jukyu ha ragione nel dire che quanto proponi sia inaccettabile, almeno pubblicamente, Etsuko. Ma tu sai bene, forse più di tutti i presenti qui dentro, che ciò che viene detto pubblicamente non è sempre come stanno davvero le cose. Mi avvicinai ad Etsuko. Kiri, negli ultimi anni, si è imposta come alternativa all'accademia: è l'antitesi con Konoha che ci ha reso chi siamo agli occhi dei nostri alleati militari ed economici che non possono allungare le loro lezze mani sui tesori dell'Accademia. Dimostrarsi ... addolciti, rammolliti dalla stabilità, dal benessere, potrebbe mostrare in modo eccessivo il fianco. E tu sai che anche coloro che si autoproclamano falsamente paladini del giusto diventano poco più che bestie smaniose all'odore del sangue del proprio nemico. I riferimenti erano tutti stati palesati nel discorso. Ma ciò che accade dietro agli spessi muri di pietra di Kirigakure no Sato è conosciuto solo a chi vi vive. Il tuo approccio può essere adottato con chi si dimostra capace di poterne godere. Mi fermai un attimo a riflettere. Pubblicamente, invece, potrebbe essere usato per forzare accordi, per ottenere ciò che si vuole, per ... imporre, finanche, senza che chi si trova a dover accettare ... se ne accorga. Feci una pausa, sorridendo malignamente sotto l'elmo. Ma per essere così capaci, per essere così abili ... parlavo, con l'indice destro che si agitava davanti all'elmo, prima di distendersi totalmente verso il petto di Etsuko. c'è bisogno di qualcuno che sia in grado di sostenere il peso di tali trattative. Diedi ad Etsuko una pacca sulla spalla, prima di spostarmi verso Jukyu. La situazione geopolitica attuale è peculiare, ragazza. Kiri gode di una profonda alleanza con Oto, costruita sul sangue e sulle promesse. In precedenza tuo padre e, prima di lui, Shiltar Kaguya, non avevano fatto molto per migliorare i rapporti tra i due Villaggi. Ma oggi, l'Acqua ed il Suono hanno un obiettivo comune, una meta comune, un unico desiderio che vogliono realizzare e l'unione d'intenti ha creato l'Asse, una sorta di alleanza Anti-Accademica, o meglio, alternativa all'accademia, che vuole fare dell'onore e la forza militare l'unico deterrente atto a disincentivare la guerra tra Villaggi. La pace, dopotutto, è una menzogna. C'è solo la passione. Mi rimisi al mio posto, accomondandomi sul mio nero scranno. Suna è un interessato spettatore. Io ed il Kazekage ci rispettiamo ma abbiamo visioni del mondo antitetiche e difficilmente conciliabili. Non vorrei averlo come nemico ma la sua fedeltà va all'Accademia e ai suoi falsi ideali. Se un giorno ci dovrà essere un confronto, difficilmente potremmo contare di averlo dalla nostra parte. Ma forse possiamo fargli aprire gli occhi su chi sia il vero nemico del patto accademico. Rallentai. Ovvero Raizen Ikigami e Konoha. Il Jinchuuriki del Nove Code, l' "amico" di tuo padre, l'uomo più vanitoso e borioso che abbia mai messo piede nel continente. L'unica, infantile, sguaiata, irritante minaccia alla stabilità del Mondo Ninja è lui. Konoha e ciò che rappresenta sono il veleno che inquina le nostre terre. E come le cattive erbacce deve essere estirpato. Composi poi rapidamente i cinque sigilli per la tecnica del richiamo, facendo apparire un grosso rotolo sulla mia scrivania, che poi distesi in tutta la sua lunghezza. Era una mappa del continente. Come credo tu abbi avuto modo di sentire in quest'ultimo periodo, Kiri ha instaurato alcuni legami commerciali e militari con la Bruma e di villaggi limitrofi dopo la peculiare missione che pensavamo fosse per il recupero di Itai, Meika e Yogan. La situazione in quelle terre, però, è tutta in divenire e da qui ai prossimi mesi sarà importante coltivare al meglio possibile i nostri contatti perché non ci si trovi a doversi confrontare con spiacevoli situazioni o recisioni improvvise. E da questo punto di vista, conto su entrambi. [Note] Allargai poi le braccia. Avete altro da chiedere o proporre? Dissi, attendendo una risposta da parte di entrambi.

    Il Duo del Reietto
    Ignari vincoli d'immortalità †



    Quando Etsuko e Jukyu uscirono dal mio ufficio sapevo che avrei trovato qualcuno lì fuori ad aspettarmi: e così fu. Ciò che non sapevo o, per lo meno, non mi attendevo accadesse, era che ci fossero Fudoh e Hideo. Mi bastò guardarli per capire che entrambi erano lì per lo stesso motivo, con le stesse intenzioni, con lo stesso ... odio che gli bolliva nel profondo. Entrate. Dissi, quando ormai i due consiglieri erano in fondo al corridoio. Li feci accomodare per poi tornare davanti al mio scranno e sedermi, col busto leggermente inclinato in avanti e le mani conserte poggiate sulla scrivania. Ditemi tutto.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  14. .

    Il mostro che dorme nel profondo


    Capitolo Unico



    Atto I
    Rialzati



    Alcune scelte, più di altre, erano difficili da accettare pur in nome dell'idea e, in quel periodo, di scelte complesse ero arrivato a prenderne molte. La decisione riguardo al futuro di Youshi era forse la più pesante ma anche quella che mi attendeva richiedeva una cautela assoluta: dopotutto, non si andava a maneggiare fuuinjutsu di contenimento ogni giorni, anche se a farlo era un esperto come il sottoscritto.
    Il vento smuoveva il mio mantello mentre lo sguardo si perdeva tra i flutti incessanti e maestosi del mare che, imperterrito, si schiantava con vigore ogni volta rinnovato contro le pendici della scogliera di Kiri, tagliata da larghe ma brevi dieresi di raggi solari. Io ero e sono Kiri: il mio compito, la mia prima missione, è quella di difendere coloro che, assieme a me e nel mio nome, fanno ciò che è necesario. Più di altri giorni sentivo l'onere del mio cappello pesare sulle mie robuste spalle. E proprio mentre rimuginavo su quelle parole, ne ricordai altre, di non troppo tempo prima, ed altre ancora, di anni prima; parole di colui che un tempo poteva comandarmi e che adesso comandavo io: Itai Nara. La mano sinistra, gelida nel suo tocco d'acciaio, spostò il guanto al terminare del Corpo dell'Inquisitore e pizzicò il dorso della sua speculare, facendo fuoriuscire quella goccia di sangue minima e necessaria alla Tecnica del Richiamo. La maestosità della Baronessa, fluttuante sullo strapiombo della scogliera kiriana, mi accolse senza domanda ma con un rispettoso e paritario inchino. Dal Nono, per favore. Ed in un attimo, fui avvolto dai chirotteri che, delicati come la foglia d'autunno che cade irregolare dal ramo più basso della quercia, mi sollevarono in cielo, alla volta della destinazione richiesta.

    [...]

    Oggi mi assisterai. dissi, fissando i suoi occhi indaco. Tenevo sotto braccio due piccoli rotoli da richiamo, uno bianco ed uno blu. Devo giocare con dei fuuinjutsu particolarmente complessi e pericolosi ed ho bisogno di qualcuno che mi copra le spalle. Inoltre, la tua esperienza in materia è più che necessaria. L'arto protesico prese il rotolo da richiamo bianco e lo porse al kage Emerito. Doveva afferrarlo. Non saremo soli, tuttavia. Dissi, mentre già mi incamminavo.
    Ho già preso le dovute precauzioni, non agiremo a Kiri. Lo faremo a Genosha, nel seminterrato di un edificio secondario costruito pochi anni fa, ad un paio di chilometri dal Liceo. Era pensato come luogo d'isolamento per i ninja dimostratisi scostanti o pericolosi per i loro compagni. Una frazione dell'Hakushaku ci raggiunse, posandomisi sulla spalla. Possiamo procedere in volo grazie alle nostre creature oppure giungere nell'Isola Carcere nel metodo che preferisci. Il nostro terzo uomo non ha problemi nell'attendere. Allargai le mani. La scelta è tua. Ne era ignaro ma non era da escludere che, se qualcosa fosse andata storta, quello poteva essere l'ultimo viaggio della sua vita.

    [...]

    Un edificio spartano, gelido, ci avrebbe accolti, col vento che, turbinando e schiantandosi in ogni anfratto, ululava selvaggio e fischiava. Proseguii a passi fermi e certi, spalancando una serie di porte discendenti che portavano verso luoghi sempre più oscuri. Al nostro passaggio, piccoli fuuinjutsu eterni, animati dalla presenza di chakra, si innescavano generando una piccola scintilla che permaneva nell'aere, fluttuando per la durata del nostro passaggio. Un jutsu di mia invenzione, concesso agli alloggi del Liceo e come decorazione ornamentale di alcuni altari religiosi sull'Isola Gemella di Genosha. Ci siamo. Dissi, indicando una gigantesca porta che, nella penombra assoluta, riuscivamo ad intravedere soltanto alla fine del corridoio. Quello è il livello più basso della struttura. Ci sta aspettando. Facendo strada, mi avvicinai alla porta. L'arto meccanico si poggiò su di essa, generando un lieve clangore che, con la pessione, si affievolì sparendo. Una luce più intensa tagliò il buio di quel corridoio, illuminando prima me e poi Itai al mio fianco, permettendogli di scorgere tutto quello che avevo allestito: una serie circolare di tavoli e comò su cui giacevano le più varie ampolle, i più rari pigmenti ed i più complessi intrugli, incorniciava un lettino operatorio sul quale, legato con spesse catene nere come la pece, giaceva, col volto deturpato da una ferita alla testa sanguinante, uno shinobi. Al Nara sarebbero bastati pochi passi dentro la stanza per avere la conferma delle impressioni che gli sovvennero dall'uscio: quello era un viso conosciuto! Ho bisogno di preparare alcune cose. Tu, intanto, mettiti a tuo agio. Nuovamente composi i cinque sigilli della tecnica del richiamo, facendo comparire, dopo la mitologica nuvoletta di fumo, una splendida urna decorata in nero, oro e blu, con motivi che richiamavano i simboli di Kiri. Non era un segreto che volesse ritirarsi da tempo dalla vita ninja. Diamogli dunque quello che vogliamo. L'aria nella stanza si fece immediatamente insostenibile mentre il chakra dal mio tantien cominciava a fluire verso la stella sul mio trapezio destro, contornandomi d'un chakra nero e tetro. Quando la mia intera figura divenne luminescente di quella oscura luce, la tensione nella stanza e sulle membra di tuti diminuì. Estriamo il Sanbi da Ryuu Mizukyio. [Note]Have fun, mio caro. <3



    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 775
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Lente Fish eye × 1
    • D-Visor dell&#039;Elmo da Inquisitore × 1
    • Elmo integrale dell&#039;Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell&#039;Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell&#039;Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell&#039;Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  15. .

    Il momento più buio


    Capitolo Unico



    Atto I
    Medesimi trucchi



    Era necessario. Ritenevo che fosse il momento migliore: i nuovi arrivi, gli inattesi ritorni, le scoperte passioni ed i rinnovati giuramenti mi suggerivano che quello fosse l'attimo da cogliere. Si erano allineati una serie di accadimenti ed unicum, di volte e svolte del fato, di insondabili eventi perfetti: restava da prendere la decisione. Restava da maturare certezze, anche se stavo rimuginando su quella che avrei potuto ritenere l'unica reale, sicura, salda ferma e inamovibile certezza. Mi lasciai cadere dal dorso della Baronessa, sollevando un copioso sbuffo di neve al mio atterraggio. Una frazione dello stormo di Akayoru era avvinghiata, al caldo, nel mio mantello blu come la notte, mentre io proseguivo a passi tardi et lenti verso la mia prima grande opera da Mizukage: il Liceo di Genosha.
    Poggiai le mani sul grosso portone in legno, spalancandolo con forza, combattendo contro il riscontro d'aria che rendeva quell'oggetto maestoso ancor più grave sulle mie membra meccaniche, eppure così lieve dinnanzi alla mia inarrestabile volontà. Le gambe metalliche risuonavano nei corridoi ora vuoti della struttura, mentre le fiaccole al muro, alimentate da un fuuinjutsu eterno di mia stessa invenzione - creato mescendo una scintilla della mia propensione alle Raiton con la delicata brezza tipica delle fuuton, il Vento che albergava in me, secondario, se non terziario, rispetto a tutte le nature che ero in grado di manifestare, non ancora controllare -, si accendevano al mio passaggio. Poi giunsi davanti a quella porta. Sì. Qui va bene. dissi, rivolgendomi al piccolo chirottero raggomitolato nelle mie vesti. È perfetto.

    [...]

    Passai lì una notte ed un giorno, in attesa, meditando. Avevo mandato a chiamare Youshi coi soliti mezzi ma non mi sarei mai presentato a quell'appuntamento. C'ero ma non sarei stato lì per lui. No, ci sarebbe stato qualcun altro, qualcuno di non meno potente, rispettabile e pericoloso. Io dovevo prepararmi e preparare i miei strumenti. Se tutto fosse andato come doveva andare, avrei dovuto mantenere la concentrazione ai livelli più alti.
    L'ombra di Youshi veniva proiettata sul muro alle sue spalle, tremante nello scoppiettio dei bracieri ardenti al centro della stanza; i punti d'ombra in quel teatro di sangue erano numerosi, creati ad hoc dalle fiamme che avevo posizionato e dal mobilio che mi ero premurato di posizionare nell'ambiente. Il silenzio era assoluto. Il ragazzo si fermò vicino al centro di quel salone, toccandosi la coscia e la nuova spada di Kiri che recentemente si era guadagnato.
    Un tizzone scoppiettò alle sue spalle, attirando, forse la sua attenzione. Ma non c'era solo calore, ombra e vuoto in quella stanza: no, c'era altro. Anche se Youshi non poteva percepirlo, forse, i suoi nervi gli avrebbero suggerito quel che probabilmente già da qualche istante stava passandogli per la testa: pericolo. Un'ombra si mosse alle sue spalle, silenziosa e ben più rapida del Tokugawa! Con la coda dell'occhio potò notare qualcosa di gigantesco, mostruoso, informe, che stava per raggiungerlo e, probabilmente colpirlo! Una infernale mano artigliata avrebbe provato a raggiungere il suo corpo per afferrarlo nella sua interezza e stritolarlo: era davvero gigantesca.
    Qualsiasi fosse stata la reazione del chunin, però, in realtà, non sarebbe successo niente. L'ombra, così come era apparsa, sarebbe svanita nel nulla. Tuttavia, non senza ripercussioni. [Tecnica]Tenebre Ingannatrici
    Talento: L'utilizzatore può attivare la tecnica "Sguardo dalle Tenebre" considerando un alleato come l'utilizzatore della tecnica anziché se stesso. Statistiche, furtività e sembianze dell'ombra si riferiranno dunque all'alleato scelto anziché all'utilizzatore. Utilizzabile una volta ogni due round. Non è possibile utilizzare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da chunin in su]

    Più giù scopri di chi è l'ombra. :guru:

    Kurayami Kara Miru - Sguardo dalle Tenebre
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Cane, Coniglio, Cinghiale (3)
    L'illusione si attiva se la vittima è presente entro 12 metri e l'utilizzatore non è percepito. La vittima percepirà una presenza oscura non identificabile chiaramente, di fattezze simili all'ombra dell'avversario, attaccarlo dalle spalle, originando a 3 metri da lui. L'ombra ha furtività pari a quella dell'utilizzatore e velocità parienergia la vittima, più i bonus/malus, aumenti/diminuzioni e vantaggi/svantaggi in Concentrazione dell'utilizzatore. L'ombra tenterà una finta per poi sparire: se la vittima risponde alla finta, la sua Resistenza e i Riflessi saranno ridotti di 4 nei confronti dell'utilizzatore finché occultato, mentre perderà 1 slot azione ogni round se non occultato, per il timore nei suoi confronti. L'efficacia è pari a 80.Tipo: Genjutsu - Bakkin
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: QuasiElevato / Mantenimento: Medioalto)
    [Da jonin in su]
    Passò un istante senza che succedesse niente. Forse Youshi aveva sognato ad occhi aperti - questo è quello che si sarebbe potuto domandare. Dopotutto, sapeva che il suo Mizukage non era capace di giochetti di quel tipo: era ed è decisamente una persona più ... pragmatica. In realtà quegli attimi erano solo pause di recupero. [Azione I]Ingerimento tonici di recupero. Uno dei tuoi avversari recupera tutto il chakra. Poi scoppiò un altro tizzone dalla brace.
    Un gigantesco ed infinito stormo di pipistrelli fuoriuscì dalla zona d'ombra alle spalle del Tokugawa, concentrandosi in un'unica figura tetra, che allungò la sua gargantuesca mano verso il giovane, tentando, nuovamente, di sfigurarlo con le sue unghie. In realtà, le unghie erano soltanto una rappresentazione posticcia della sequela di zanne acuminate che formavano lo stormo di pipistrelli. A giudicare dalla velocità di quel colpo, Youshi non avrebbe faticato a riconoscere la Baronessa come artefice di quell'attacco e, probabilmente, anche del precedente. [Azione II]Stormo [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può scindere il suo corpo in pipistrelli più piccoli (minimo ¼ di unità), entro il limite di unità di cui è composto. Ogni pipistrello condivide i sensi e la mente con lo Stormo e può allontandarsi da un altro pipistrello per una distanza massima di 9 metri per energia posseduta. Scindersi in più pipistrelli divide equamente la vitalità ed il chakra in ogni singolo pipistrello. Quando scisso in più pipistrelli, l'utilizzatore subisce il doppio dei danni da tecniche o attacchi ad area e la metà dei danni da attacchi fisici.(Consumo: ½ Basso per Slot Azione)
    [Da genin in su]

    Morso [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore morde un avversario con i suoi denti acuminati. La Potenza del Morso è pari a 20. Se in forma di Stormo, Morso può essere eseguito investendo completamente l'avversario: il danno viene esteso a tutte le zone interessate dall'AdR, dividendosi equamente su di esse. La potenza rimane invariata. (Consumo: ½ Basso ogni attacco)
    [Da chunin in su]

    Sangue chiama Sangue
    Arte: L'utilizzatore può causare un Sanguinamento (DnT Medio) una volta per round, in combinazione con qualunque attacco o AdR.(Consumo: Basso extra)
    [Da genin in su]

    Velocità: Nera+4
    Forza: Nera
    Potenza 20 Diffusa (per stormo) + Sanguinamento (DnT Medio).
    La mano si ritirò, tornando nel buio della stanza ma la quiete durò pochissimo: un istante dopo, una gigantesca testa di chirottero avrebbe corso contro l'Hidarite, spalancando le fauci e cercando di inglobarlo, come a volerlo mangiare con un sol boccone. Ovviamente niente di tutto ciò era possibile: si trattava, ancora una volta, di una sorta di attacco combinato dei pipistrelli, intenzionati ad assestare piccoli ma terrificanti morsi su tutto il corpo avversario. [Azione III]Stormo [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può scindere il suo corpo in pipistrelli più piccoli (minimo ¼ di unità), entro il limite di unità di cui è composto. Ogni pipistrello condivide i sensi e la mente con lo Stormo e può allontandarsi da un altro pipistrello per una distanza massima di 9 metri per energia posseduta. Scindersi in più pipistrelli divide equamente la vitalità ed il chakra in ogni singolo pipistrello. Quando scisso in più pipistrelli, l'utilizzatore subisce il doppio dei danni da tecniche o attacchi ad area e la metà dei danni da attacchi fisici.(Consumo: ½ Basso per Slot Azione)
    [Da genin in su]

    Morso [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore morde un avversario con i suoi denti acuminati. La Potenza del Morso è pari a 20. Se in forma di Stormo, Morso può essere eseguito investendo completamente l'avversario: il danno viene esteso a tutte le zone interessate dall'AdR, dividendosi equamente su di esse. La potenza rimane invariata. (Consumo: ½ Basso ogni attacco)
    [Da chunin in su]

    Sangue chiama Sangue
    Arte: L'utilizzatore può causare un Sanguinamento (DnT Medio) una volta per round, in combinazione con qualunque attacco o AdR.(Consumo: Basso extra)
    [Da genin in su]

    Velocità: Nera+3
    Forza: Nera
    Potenza 20 Diffusa (per stormo) + Sanguinamento (DnT Medio).
    Infine, mentre la testa del pipistrello indietreggiava per rientrare in un anfratto d'ombra alla destra del Tokugawa, una porzione di chirotteri partì da là dove si era originato l'attacco di un istante prima e, mutando ancora una volta, in volo, nella sagoma di una mano artigliata, avrebbero provato un terzo ed ultimo attacco nei confronti del giovane ninja della Mano Nera. [Azione IV]Stormo [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può scindere il suo corpo in pipistrelli più piccoli (minimo ¼ di unità), entro il limite di unità di cui è composto. Ogni pipistrello condivide i sensi e la mente con lo Stormo e può allontandarsi da un altro pipistrello per una distanza massima di 9 metri per energia posseduta. Scindersi in più pipistrelli divide equamente la vitalità ed il chakra in ogni singolo pipistrello. Quando scisso in più pipistrelli, l'utilizzatore subisce il doppio dei danni da tecniche o attacchi ad area e la metà dei danni da attacchi fisici.(Consumo: ½ Basso per Slot Azione)
    [Da genin in su]

    Morso [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore morde un avversario con i suoi denti acuminati. La Potenza del Morso è pari a 20. Se in forma di Stormo, Morso può essere eseguito investendo completamente l'avversario: il danno viene esteso a tutte le zone interessate dall'AdR, dividendosi equamente su di esse. La potenza rimane invariata. (Consumo: ½ Basso ogni attacco)
    [Da chunin in su]

    Sangue chiama Sangue
    Arte: L'utilizzatore può causare un Sanguinamento (DnT Medio) una volta per round, in combinazione con qualunque attacco o AdR.(Consumo: Basso extra)
    [Da genin in su]

    Velocità: Nera+4
    Forza: Nera
    Potenza 20 Diffusa (per stormo) + Sanguinamento (DnT Medio).

    La Hakushaku, a quel punto, sarebbe uscita dalle tenebre, camminando, anzi, levitando e fingendo di camminare, per poi porsi a qualche metro di distanza da Youshi - a sei metri da lui, per la precisione.

    Non avrebbe proferito parola la chirottera, ma avrebbe agitato il suo bicchiere, preso forse in precedenza, davanti agli occhi del giovane. Era forse il turno del ragazzo: poteva fare la prima mossa.
    Certo, sarebbe stato proprio in quel momento, prima di passare all'azione che, se si fosse fatto colpire anche solo da uno dei colpi precedenti della Regina del Gioco dei Nobili delle Grotte del Silenzio, si sarebbe accorto di qualcosa di ... particolare. Una voglia irrefrenabile, incontenibile e funesta, di morte e devastazione lo avrebbe colto, oscurandogli le capacità intellettive e l'intuito. [Tecnica II]Sete di Sangue
    Villaggio: Pipistrelli
    Posizioni Magiche: Tocco (4)
    L'utilizzatore, se causa un Sanguinamento (DnT) attraverso Morso, può iniettare parte del suo sangue nell'avversario, sangue che risulterà per lui tossico: la vittima diventerà iraconda, rabbiosa, incontrollabile, ottenendo un malus all'Intuito di 3 tacche. La vittima subirà un danno alla vitalità pari a 1/4 della potenza di ogni attacco corpo a corpo effettuato. Questo status dura due round.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Tratto Combinazione.

    Ma perché Youshi si trovava in quella situazione? Cosa aveva fatto per meritarsi quel trattamento? La Baronessa si era palesata, che quindi si trattasse di opera mia era decisamente scontato. [Note]Tutti gli attacchi da ombra ad ombra sono portati con Furtività 6. La Baronessa attacca in grossi stormi da 10-15 unità l'uno ogni volta, in sostanza cercando di coprire le tue vie di fuga laterali e rendendoti difficile schivare lateralmente.
    I danni del Morso sono DIFFUSI quando in forma di stormo, quindi la potenza 20 viene spanta a tuo piacimento su tutto il corpo.

    Have fun. :ghu:




    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 750
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • [TS] Kirai Mugen Disattivata.
    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


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