Le strade di Suna

[Ambientazione]

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    Strade di Suna


    Quella mattina era un giorno caldo e soleggiato nel Villaggio segreto di Suna. I muri chiari delle abitazioni risplendevano come lampade alla luce del sole implacabile, che serbava disegnato perfettamente rotondo in un cielo senza nuvole. Nella calura della tarda mattinata, Shunsui stava passeggiando tra i vicoli contorti del villaggio, sentieri tracciati senza nessuna logica apparente che si innestavano gli uni negli altri, dalla piazza del Mercato, al palazzo dell’amministrazione, alle mura, fino alla sede dei Sand Scorpion in un circolo senza fine. Le calzature dello shinobi tracciavano leggere impronte nel sottile strato di sabbia che ricopriva le strade. Suna era un villaggio tenuto estremamente bene dalla popolazione, ma l’avanzata del deserto, così come tutt gli altri elementi naturali del paese del vento, era implacabile. Anche per questo Shunsui aveva scelto Suna, tra i villaggio Accademici, per la sua formazione ninja. Avendo viaggiato molto, e conoscendo usanze ed abitudine delle popolazioni degli altri paesi, si era convinto del fatto che solo un clima estremo, ed un ambiente inospitale potessero formare il ninja eccezionale che lui aveva bisogno di diventare. Cazzo però non ci sono abituato per nulla… Infatti, negli ultimi tre anni, la sua compagnia errante aveva per lo più commerciato nella parte orientale del continente, dove il clima era più clemente con le persone e l’abbondanza d’acqua era garantito da numerosi laghi e corsi d’acqua. Aveva viaggiato tra il paese del Fuoco e quello… fino ad arrivare nel Paese del Fulmine. Maledetto il giorno che abbiamo deciso di mettere piede in quel luogo... pensò di getto, ma scacciò subito quei pensieri per fare in modo che la tristezza non lo attanagliasse. Improvvisamente si rese conto di essere piuttosto affaticato, e che le gambe iniziavano a dolergli. Girandosi intorno, trovò che, sul fianco di una casa, un blocco di pietra era stato scolpito a mo di grosso gradone, in maniera che fosse possibile servici. Alle, spalle la casa garantiva una gradita ombra su circa la metà della panchina. Shunsui si sedette, grato. Ora che ci pensava, stava camminando dalla sera prima, quando un incubo lo aveva svegliato dopo un sonno agitato. Non aveva preso più sonno, ed aveva deciso di non sprecare il suo tempo a letto, ma era uscito. Immerso nei suoi pensieri, aveva perso la cognizione del tempo, ed ora era quasi mezzogiorno e lui non aveva mangiato praticamente nulla. Intorno a lui la popolazione civile di Suna era impegnata nelle attività quotidiane che ora erano al culmine della loro laboriosità. Nelle strade donne e uomini camminava e parlavano in maniera concitata, mentre portavano buste piene di acquisti o materiale da vendere. Chissà sarà giorno di mercato? Svariati profumi aleggiavano nell'aria: cibi cucinai, spezie, fragranze esotiche. Shunsui le poteva riconoscere una ad una a naso, perché le aveva vendute, barata e comprate durante i suoi anni di vagabondaggio. Quanto gli mancava! Mentre continuava a guardarsi intorno, notò una targa che gli era familiare. Era la targa di una locanda che mostrava una giovane donna sorreggere un’anfora dalla quale usciva un liquido rosso, probabilmente una sorta di vino: Mmm mi sembra di essere già passato per questa strada…. Il Pellegrino si girò lo sguardo, osservando la serie di vicoletti che si diramavano dalla sua posizione. La fiumana di persone rendeva difficile capire quale strada portasse dove, facendo sembra tutti i vicoli sostanzialmente identici. Normalmente Shunsui non aveva problemi di orientamento e la sua memoria era impeccabile. Tuttavia, il caldo e la stanchezza gli stavano giocando un brutto tiro: si era perso! Ma che sfiga nera… Si alzò per intercettare il primo passante che gli capitò a tiro e chiese: Scusami mi sono un po’ perso. Sai dirmi dove devo andare per raggiungere il mercato?
     
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  2. Roronoa™
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    Fiera primaverile

    Villaggio di Suna - pt. I





    L'uomo sulla trentina d'anni che Shunsui decise di fermare si sarebbe rivolto al ragazzo mostrando un sincero sorriso.
    Ti direi di seguire la folla, ma se non vuoi sbagliarti: prosegui sempre dritto per circa cinquecento metri poi prendi a destra. Dopo una cinquantina di metri troverai le prime bancarelle. Oggi c'è la fiera primaverile, non lo sapevi?
    Abituato alle temperature infernali di Suna, l'uomo non mostrava alcun cenno di sudorazione.
    La pelle delle braccia era perfettamente asciutta, come la sua fronte.

    Da lì se continui arrivi fino alla Piazza Centrale. Dovrai munirti di pazienza, oggi il villaggio esplode di gente. Rise.

    Il mercato primaverile era uno dei pochi eventi rimasti nel villaggio ad essere apprezzato dai cittadini.
    Nella piazza centrale i preparativi erano stati ultimati alle prime luci dell'alba, mezz'ora prima dell'arrivo dei mercanti provenienti dai vari Paesi Accademici e addirittura da alcune terre extra-accademiche scampate dalla piaga dei Kijin.

    Le strade erano stracolme di persone di ogni età e ceto sociale. Vi erano famiglie, adolescenti, anziani, ninja, burocrati, mendicanti...un intero villaggio in festa e a caccia delle migliori occasioni.
    Per ogni individuo nato e cresciuto a Suna, quella giornata era splendida, sebbene la colonnina di mercurio era vicina a raggiungere il fondoscala.
    La sabbia era così cocente da ustionare la pelle in pochi secondi.
    Camminare scalzi o toccare le pareti degli edifici irraggiati dal sole era altamente sconsigliato.

    [...]

    Se Shunsui si fosse diretto verso la Piazza Centrale come indicato dallo sconosciuto, dopo aver svoltato verso destra ed essersi avvicinato alle prime bancarelle, egli avrebbe potuto notare senza difficoltà una chioma bicolore rossa e bianca in mezzo a un gruppo di signore posizionate davanti a un banco in legno... in procinto di dar inizio a una rissa.

    Ce n'è per tutti! Calma! Non spingete voi dietro! Vi prego! Non spingete! Il mercante era disperato, totalmente incapace di placare gli animi, di far prevalere la sua voce sulle urla delle signore e di evitare che la prima fila salisse sul banco in cui aveva posizionato la merce a causa della pressione che proveniva dalle retrovie.
    Non spingete maledizione!
    Siete lì da due ore! Toglietevi di mezzo! Mi sei passata avanti! Ti ho vista! Hai dimenticato di prendere le medicine, pazza! Adesso vi faccio vedere io! Nessuno mi può mettere le mani addosso! Mi state sfondando il banco!

    Poco distanti dalla scena, la gente rideva e i più curiosi si avvicinavano per capire quale merce o prezzo l'uomo aveva proposto alla clientela per causare tutto quel trambusto.
    La situazione degenerò velocemente quando alcune iniziarono a prendersi per i capelli e a borsate.
    Correre per spegnere la miccia (o salvare Masayoshi dalla furia delle signore) sarebbe stato un errore.

    Allertati dalle grida e da alcuni passanti, da un anonimo vicolo due energumeri armati di manganello si fecero largo tra la popolazione con l'obiettivo di riportare all'ordine la situazione.
    Fuori dai coglioni! Senza un minimo di tatto, rischiando di creare più danni che altro, i due guerrieri iniziarono ad agitarono le loro armi a destra e a sinistra, mirando principalmente i fianchi e le cosce delle signore, comprese quelle di Masayoshi, il quale riuscì fortunatamente ad uscire dalla calca senza ematomi.


    Con una certa fretta egli si sarebbe diretto nella stessa direzione di Shunsui, sorridendo come un babbeo.
    Tra le mani aveva una decina di grossi scorpioni rossi essiccati, vera prelibatezza del deserto dell'Anarouch.

    Ne addentò uno.





     
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    Un incontro inaspettato
    Strade di Suna


    L'uomo che si voltò alle parole di Shunsui era sulla trentina ed un perfetto Sunese. La carnagione, il modo di parlare, la capacità di tollerare il caldo in quella maniera quasi innaturale. Tuttavia Shunsui rimase molto colpito dalla sua cordialità. Per antonomasia, le persone dell Villaggio della Sabbia avevano la nomea di essere molto duri, perché vivevano in un ambiente inospitale. Addirittura, girava voce che al centro del Villaggio, nella piazza centrale, il primo Kazekage avesse fatto costruire una fontana nella quale non scorresse acqua, come monito alla popolazione circa la severità di quel luogo. Tuttavia, l'uomo si mostrò molto cordiale, facendo pensare al ragazzo che, come al solito, fare di tutta l'erba un fascio non era una cosa saggia.Grazie mille! Le auguro una buona giornata! La recluta si mosse nella direzione che gli era stata indicata. La gente si accalcava l'una contro l'altra cercando di conquistarsi la strada verso la piazza principale. Lì, l'intensità del clamore cresceva, rendendo l'ululato del vento, sempre costante in quel di Suna, una rumore di sottofondo insignificante. Il chiacchiericcio, le urla a gran voce degli avventori che cercavano di piazzare la loro merce, una voce che sovrastava l'altra in una gara perpetua scaldarono il cuore del ragazzo.Finalmente mi sento quasi come a casa... La maggior parte della vita di Shunsui era trascorsa nei mercati di tutto il continente, mentre accompagnava la compagnia errante che gli aveva fatto da famiglia nei precedenti 20 anni. Aveva imparato le cose più disparate nell'arte del commercio e della contrattazione, aveva assaggiato cibi esotici e rari, aveva imparato a riconoscere il valore degli oggetti e le persone che le vendevano. Quella vita gli piaceva, ed era bravo nel suo lavoro. Ma tutto quello orami era il passato.

    Mentre la sua vista spaziava nella vastità della piazza nel quale si stava svolgendo la fiera, il suo sguardo si posò su una grossa fontana, posta esattamente al centro dello spiazzo. La roccia nella quale era stata scolpita era erosa dal continuo sfregare della sabbia e del vento. Non mostrava le superfici lucenti e levigate, chiaro indice del passaggio dell'acqua, ma solo piccole crepe nel quale si insediavano i granelli di minerali portati dal vento.Ah allora non è una leggenda Poco lontano, un gruppo di donne stava urlando in maniera un po' più concitata del normale. Shunsui capì subito che il gruppo era sull'orlo di iniziare una rissa: chissà cos'era successo. Lo studente non si sarebbe sorpreso se tutto quello fosse stato causato dalla concitazione delle compere: ne aveva viste di tutti i colori.Questo decisamente non farà bene agli affari. Chissà di chi è la colpa... Quello del mercante era un lavoro stressante, e come gestire i propri clienti era fondamentale: la folla si deve saper domare. All'improvviso, gli occhi dorati del ragazzo venero catturati da una particolare capigliatura, che compariva e spariva a tratti, nascosta dal movimento concitato delle donne: un casco di capelli non troppo lunghi, metà rossi e metà bianchi, che Shunsui aveva già visto da quale parte: mmm...aspetta dove ho visto già una cosa simile...ma non è mica stato alla riunione segreta dell'altro giorno? Come si chiamava il tipo? Masayoshi credo...sarà lui? Shunsui si spostò leggermente, così da avere una visione libera da ingombri di quello che stava succedendo. Come aveva previsto, le donne iniziarono ad azzuffarsi, richiamando prontamente l'intervento delle guardie. Con qualche manganellata non propriamente gentile alle signore del villaggio, la folla si disperse. Da quello che ne rimase, il ragazzo vide Masayoshi uscire indenne dalla piccola rissa, che rideva beato con una decina di prelibati scorpioni rossi essiccati. Un bottino niente male! Disse Shunsui di getto al ragazzo, rivolgendogli un sorriso ed un saluto con la mano destra.Sei Masayoshi giusto? Ti ho visto alla riunione tenuta da Hoshikuzo...sono Shunsui. I due ragazzi si portavano cinque o sei anni di differenza, ed il Ramingo superava il compagno studente di quasi tutta la testa.Stavo facendo due passi per conoscere un po' meglio questo villaggio. Mi sono trasferito a Suna da pochissimi giorni, praticamente proprio prima della riunione, e non conosco un gran che di questo posto. Poi gli venne in mente una proposta:Ti va di farmi da guida? Sarebbe fico avere qualcuno che mi mostri cosa c'è di bello in giro...a meno che tu non abbia altri impegni, chiaramente...

    Informazioni geografiche prese da questo topic fichissimo
     
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    Clan dei Marionettisti

    Villaggio di Suna - pt. II





    Salvatosi dall'intervento delle guardie, Masayoshi vide un ragazzo dai capelli neri dirigersi verso di lui.

    CITAZIONE
    Un bottino niente male!

    Lo aveva conosciuto alla riunione segreta di Suna, ma la memoria o forse la paura di trovarsi davanti a una guardia in borghese giocò un brutto scherzo al piccolo ragazzino, il quale tentò di nascondere goffamente il bottino dietro le spalle, salvo poi bloccarsi quando riconobbe chi si era appena frapposto davanti a lui.

    CITAZIONE
    Sei Masayoshi giusto? Ti ho visto alla riunione tenuta da Hoshikuzo...sono Shunsui

    Mi hai fatto prendere un colpo. Esclamò, visibilmente scosso per lo spavento preso.
    Un brivido di paura aveva percorso la sua schiena.
    Fece un profondo respiro prima di rispondere.

    Non ti avevo riconosciuto...

    CITAZIONE
    Stavo facendo due passi per conoscere un po' meglio questo villaggio. Mi sono trasferito a Suna da pochissimi giorni, praticamente proprio prima della riunione, e non conosco un gran che di questo posto.
    Ti va di farmi da guida? Sarebbe fico avere qualcuno che mi mostri cosa c'è di bello in giro...a meno che tu non abbia altri impegni, chiaramente..

    Ricordava bene quel dettaglio: come lui, Shunsui non era originario di Suna.
    Nello sgabuzzino della torre dei Sand Scorpion, Masayoshi aveva ipotizzato che Shunsui fosse nato in una regione fredda, magari nello stesso Paese del Cielo in cui lo studente si era recato per compiere una missione.
    La sua carnagione era chiarissima.

    Non aveva impegni quel giorno.
    Se non vi erano missioni, Masayoshi trascorreva le sue giornate ad allenarsi o a compiere opere di bene, e con "opere di bene" si intendeva giocare a carte con gli anziani della porta accanto.

    Certamente! Ti mostrerò tutto il villaggio! Allungò il braccio sinistro verso Shunsui.
    Sono scorpioni rossi essiccati dell'Anarouch, vuoi provare? Sono leggermente piccanti. Una vera prelibatezza. Gli ricordava il suo vecchio villaggio.

    Ti farà compagnia durante il tour.

    [...]



    Indipendemente dalla scelta di Shunsui, Masayoshi si sarebbe messo in cammino, avanzando defilato dall'enorme folla in transito nella parte centrale della strada.
    Prima della Piazza Centrale, vi era un altro edificio che tutti i turisti erano obbligati dal buon senso a visitare, ovvero il Tempio della Sabbia.
    Alto circa dieci metri, se non di più, la struttura sorgeva nell'estremo Nord del Villaggio, nel baricentro del quartiere dei marionettisti, a circa un chilometro in linea d'aria dalla loro posizione iniziale.

    Cosa ti ha spinto a diventare un ninja di Suna? Avrebbe chiesto a metà strada, dopo aver oltrepassato la Piazza affollata.

    L'entrata nel quartiere dei marionettisti era costituita da uno spiazzo circolare con una piccola fontana di marmo al centro, circondata da quattro statue, raffigurazioni perfette dei più grandi marionettisti della storia del clan.
    A differenza di ciò che accadeva nel resto del villaggio, lì regnava la pace.

    Il tempio è più avanti. Indicò la strada da seguire.
    Questo è il quartiere dei marionettisti.

    Masayoshi aveva conosciuti due shinobi di quel clan e da essi ne aveva tratto due semplici insegnamenti: essi non ridono e mai ...mai deridere le loro creazioni.
    Aveva trascorso del tempo in quel quartiere alla ricerca di qualche volonteroso disposto a insegnargli l'arte dei meccanismi, ma nessuno aveva voluto udire le sue ragioni.
    I segreti dei marionettisti dovevano rimanere all'interno del quartiere.





     
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    Suna Nord
    Strade di Suna


    Hahah scusami! non volevo spaventarti, ma che cosa è successo? Il ragazzo sembrava come se fosse appena stato colto a commettere un crimine. Shunsui non potè non pensare che quegli scorpioni rossi dell'Anauroch fossero stati sgraffignati sfruttando la confusione creata dalle donne. Tuttavia, quando il compagno gliene propose uno, il Ramingo non si fece troppi problemi ad accettare:Grazie! L'ultima volta che li ho mangiati erano squisiti. Masayoshi accettò di buon grado di fare da guida, e Shunsui si rallegrò di non essere da solo in quella piacevole perlustrazione. Era sempre stato abituato a viaggiare con un gruppo di persone piuttosto numeroso, quindi per lui era normale essere in buona compagnia. Tuttavia, i pensieri riguardanti il suo passato dovettero rabbuiare l'espressione del ramingo, perchè il giovane shinobi suo parigrado gli rivolse una domanda molto specifica e molto personale. Shunsui aspettò un attimo prima di rispondere, ma poi disse:Bhe diciamo che fino all'anno scorso facevo parte di una compagnia errante divenditori ambulanti. Era una vita faticosa: fatta di lunghi viaggi e lavoro intenso. Tuttavia ci piaceva. Ma poi siamo entrati dentro i confini del paese del Fulmine e...diciamo...qualcosa di molto brutto è successo. La compagnia si è sciolta ed io me ne sono andato per la mia strada. Sono venuto a Suna perchè lo considero il villaggio più simile al mio ideale infantile di casa: sono nato a qualche centinario di chilometri da qui. Sono diventato un ninja per essere più forte ed evitare che quello che è successo nel paese del Fulmine non si ripeta alle persone a me care Aveva volutamente evitato molto dettagli: l'agguato dei Cremisi, la carneficina, le grida delle persone con le quali aveva condiviso i precedenti 21 anni di vita. Forse perchè Masayoshi era più piccolo, quasi un bambino agli occhi di Shunsui, o forse perchè voleva solo tenere per se l'interezza della sua storia. Si decise a cambiare argomento chiedendo:E tu?. Ascoltata la risposta avrebbe poi chiesto:Spiegami un po' Masayoshi, che mi sai dire delle persone con cui abbiamo avuto il nostro meeting? Spiegami com'è la situazione qui al villaggio: quali sono le figure di spicco? A chi mi posso rivolgere per allenamenti e cose del genere?


    La passaggiata del duo sunese li portò nella parte nord del villaggio, dove si trovava il grande tempio di Suna. Una struttura imponente che sembrava letteralmente ricavata dalla roccia che circondava il villaggio segreto della Sabbia.Ma che figata! Shunsui si fece più vicino, fino a raggiungere una fontana e 4 alte statue che mostravano delle figure dai volti seri e maestosi. Il suo compagno gli disse che a guardia del tempio c'era il clan dei marionettisti, tra i più antichi e potenti a Suna. Shunsui sapeva molto poco di quelle persone misteriose. Le cronache raccontavano di almeno tre famosi marionettisti. Uno era il fratello di Gaara, l'altro era il temibile nukenin Sasori e la terza non ricordava. Come mai sono stati messi a guardia del Tempio? E quale dio viene venerato lì? Infatti lo studente non aveva mai sentito parlare di una divinità prediletta a Suna. In generale, i villaggi ninja non avevano divinità a cui erano votati...che lui sapesse! Continuò chiedendo: Se non ricordo male i marionettisti usano delle specie di bambole per combattere...ma non è tipo... strano? Cioè se li hanno messi a guardia del più grande tempio di Suna devono essere forti immagino ...no?Faceva un po' strano al ragazzo che ci fossero arti ninja che sfruttassero delle bambole per combattere. Se solo avesse saputo, al tempo, quanto sarebbe diventato esperto di quell'arte!

    Si rivolse quindi al ragazzo:Mmm mi sembra che le guardie del tempio non ci lasceranno passare per dare una sbirciata all'interno! Dove possiamo andare ora? Ripensando al clan dei Marionettisti gli avrebbe chiesto:E tu ce l'hai un clan?
     
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  6. Roronoa™
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    Esercitazione

    Villaggio di Suna - pt. III




    Qualche insulto di troppo tra qualche vecchietta.
    Fece spallucce, entusiasta per aver finalmente incontrato qualcuno capace di apprezzare quella tipologia di scorpioni.

    Alla sua domanda Shunsui impiegò del tempo per rispondere, la tipica attesa di chi non ama raccontare il proprio passato.
    Era stato così anche per Masayoshi.
    Per giorni, i suoi vicini non avevano fatto altro che chiedere chi egli fosse, da dove venisse e perché aveva deciso di vivere a Suna, domande innocenti che costringevano il sopravvissuto - così ora lo chiamavano - a ricordare quella dannata notte.

    Mi dispiace. Disse, terminato il racconto del suo collega.

    CITAZIONE
    E tu?.

    Sono nato in un paesino al confine tra Suna e i territori extra accademici. I Kijin ci hanno invaso... Non si dilungò nei dettagli. Tutti erano a conoscenza dei massacri compiuti dai Kijin nell'estremo Ovest.
    Sono riuscito a fuggire per pura fortuna e dopo qualche giorno di marcia sono giunto stremato alle porte di Suna. Ricordava le urla delle vittime e degli aggressori, il rumore e il calore delle fiamme, il loro bagliore in lontananza e le gelide notti del deserto.
    Ci siamo arruolati per lo stesso motivo. Sorrise, offrendo un altro spiedino al suo collega.
    Shunsui e Masayoshi condividevano un passato molto simile.

    CITAZIONE
    Spiegami un po' Masayoshi, che mi sai dire delle persone con cui abbiamo avuto il nostro meeting? Spiegami com'è la situazione qui al villaggio: quali sono le figure di spicco? A chi mi posso rivolgere per allenamenti e cose del genere?

    Per allenamenti direttamente ad Hohe e Hoshikuzu. Rispose, partendo dall'ultima domanda.
    Sono loro i ninja più forti del villaggio, dopo il Kazekage si intende, che io non ho mai visto.
    Gli anziani che abitavano nello stesso palazzo di Masayoshi lo descrivevano come un completo incapace.
    Secondo Mikozu, l'anziana del quarto piano, l'attuale Kage trascorreva le sue giornate a scolarsi barili di birra. Kazan aveva udito in giro che egli non era più in grado di combattere a causa del suo fegato malridotto dall'alcool.

    [...]



    A differenza di tutti i ninja che aveva incontrato, Sunesi e non, Shunsui era un tipo molto curioso. Rispondere alle sue domande su Suna faceva sentire Masayoshi un vero cittadino del villaggio.

    CITAZIONE
    Come mai sono stati messi a guardia del Tempio? E quale dio viene venerato lì?

    Se non erro, sono il clan più antico della Sabbia. Lo aveva letto in un libro nella biblioteca del villaggio, insieme ai nomi di tutte le famiglie appartenenti a ogni casata, dai Marionettisti ai Chikuma.
    Degli ultimi cento anni. Precisò, tra sé e sé.
    Non so quale divinità si veneri lì.
    Non le chiamerei bambole.
    Ridacchiò, immaginando la reazione di un qualsiasi marionettista nel sentirsi definire in quel modo la sua creazione.
    Amano le loro marionette come se fossero propri figli. Le progettano e le costruiscono da soli, ma ecco... se mi chiedi quanto siano abili bhè non le ho mai viste combattere. Di storie ne aveva lette molte, sopratutto su Sasori, famoso Nukenin della Sabbia in grado di controllare ben cento marionette.

    CITAZIONE
    Mmm mi sembra che le guardie del tempio non ci lasceranno passare per dare una sbirciata all'interno! Dove possiamo andare ora?

    Possiamo provare. Esclamò, indicando nuovamente la strada che conduceva al Tempio.
    Masayoshi non aveva mai avuto modo di visitarla.
    Nessun clan purtroppo. Mio nonno era originario della Sabbia, ma non ho trovato il suo nome in nessun elenco. Non aveva perso la speranza.
    Forse dopo aver lasciato Suna ha cambiato nome. Spostò lo sguardo verso la statua del grande Kankuro.
    Perché avrebbe dovuto farlo?
    Con tutto il suo cuore desiderava appartenere a qualche potente clan di Suna.


    Se Shunsui avesse appoggiato l'idea di Masayoshi, i due si sarebbero diretti verso il tempio.
    Se la piazza del quartiere non era così affollata, non si poteva dire la stessa cosa per la strada che conduceva all'edificio più importante dell'intero Paese del Vento.
    Ai lati del viale vi erano numerosi marionettisti, intenti a discutere di meccanismi, materiali, veleni, trappole e varie tipologie di marionette.
    Erano tutti così impegnati che nessuno avrebbe fatto caso ai due studenti.

    Molti degli shinobi avevano sulle spalle dei contenitori di forma cilindrica, ricoperti da numerose bende color panna.
    Sono marionette. Sussurrò a Shunsui, indicando i grossi involucri.

    Svoltato l'angolo, dopo alcuni minuti di cammino, i due ninja giunsero ai piedi della lunga scalinata in roccia che conduceva all'ingresso del Tempio.
    Un lungo cordone di shinobi vietava a chiunque di proseguire oltre.
    Bambini ritornate a casa...è in corso un esercitazione. L'ordine non era rivolto ai due studenti appena arrivati, ma ai numerosi bambini che tentavano in ogni modo di sbirciare oltre le guardie.

    Se l'ingresso distava una sessantina di metri dal cordone di sicurezza, a circa cinquanta metri vi erano tre uomini armati, ciascuno con due lunghe katane. Indossavano le tipiche giubbe da chunin della Sabbia.
    A protezione dell'ingresso, costituito da un massiccio portone color argento, vi era una sola marionetta.

    Costruita interamente in legno, ad esclusione delle giunzioni, tutte realizzate in acciaio, essa aveva una forma umana.
    Con il volto occultato da un lungo cappuccio rosso, sulle braccia erano state impiantate altri arti, vere e proprie ramificazioni capaci di avanzare o indietreggiare a comando in maniera indipendente l'una dall'altra. Su di essi erano stati realizzati centinaia di fori in cui alloggiavano degli spiedi dal veleno mortale. Come se non bastasse, nelle sue lunghe gambe alloggiavano delle molle elicoidali dalle molteplici funzionalità.

    Non sarebbe stato Masayoshi a descrivere la marionetta, ma un ragazzino seduto su una panchina a meno di due metri dai due studenti, che a differenza dei suoi coetanei era intento a dialogare con alcuni anziani.





     
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    Il clan dei Marionettisti
    Strade di Suna


    Ascoltando le parole di Masayoshi, Shunsui rimase tristemente colpito dallo scoprire che anche il suo compagno aveva dovuto vivere le stesse tragedie che lo avevano colpito. Talvolta si pensa che solo perchè una cosa terribile sia successa, allora si diventi unici, forse un po' speciali sebbene con accezione negativa. La verità è che ci si sente soli. Ma scoprire che c'era un'altra persona a Suna, un suo compagno di squadra, che aveva vissuto le stesse terribile esperienze diede a Shunsui un senso di intesa che difficilmente sarebbe riuscito ad avvertire con il poco tempo passato insieme.Anzi...per lui deve essere stato ancora peggio... alla fine ha solo 16 anni, mentre io ne avevo 22...c'è una bella differenza! Osservando Masayoshi, riconobbe in lui la forza di volontà che il ragazzo possedeva. Come Shunsui, mentre parlava della sua storia era restio, ma il fatto stesso che la stesse raccontando era già un ottimo segno.Già...sembra che tu abbia ragione... disse di rimando al ragazzo, afferrando lo spiedo di scorpioni che gli stava nuovamente offrendo. Continuando la loro passeggiata, Masayoshi si rivelò essere una buona fonte di informazioni nonostante fosse, similmente a Shunsui, un forestiero in quel Villaggio. Shunsui fu contento di sentire i nomi di Hohenheim e Hoshi, più che altro perchè li conosceva Ah bene almeno due nomi familiari.. non mi sento un completo estraneo allora ahah

    [...]



    Ma la parte più interessante della loro esplorazione fu, senza dubbio, il quartiere dei marionettisti. La via dove i due studenti stavano camminando sembrava quella di un bazar orientale, in termini di affollamento e vociare, ma diverso in termini di contenuti. Le persone non si ammazzavano come al mercato per vendere la loro merce al miglior prezzo, ma discutevano di tecniche di costruzione, di veleni, meccanismi e trappole. Shunsui rimase piacevolmente colpito da quel fervore, e non potè non esserne coinvolto a sua volta. Nella carovana mercantile di cui faceva parte, aveva avuto l'opportunità di lavorare un po' nelle svariate botteghe che si erano accodate alla carovana: calzolai, tessitori, cappellieri, fabbri e così via. Shunsui aveva più o meno aiutato tutti: non perchè fosse un ragazzo particolarmente dotato, ma perchè il lavoro manuale gli dava soddisfazione, e così si era sempre messo al servizio di coloro a cui serviva un aiuto temporaneo. Ritrovarsi un un ambiente del genere quindi, risvegliò nel ragazzo una scintilla che pensava di aver perso per sempre. Tendendo un orecchio per cerare di afferrare qualche conversazione qui e lì, con l'altro ascoltava le spiegazioni del piccolo Masayoshi. Si vedo quanta passione mettano nel loro lavoro.... dando un'altra occhiata in giro, avrebbe poi proseguito dicendo: Sai, in effetti credo di aver dato un giudizio affrettato prima. Uno pensa a delle bambole e viene tratto in errore, ma qui vedo qualcosa che va ben oltre dei semplici giocattoli. Qui si costruiscono meccanismi complessi, ingegneria e fabbricazione di alto livello... Passando infatti, Shunsui aveva osservato delle realizzazioni molto elementari e alcuni disegni tecnici, la cui complessità andava ben oltre quello che lui avesse mai visto.E sono sicuro che questo è solo l'inizio...anzi probabilmente non è nulla confronto delle reali marionette che queste persone possono realizzare. Del resto, se le sbandierano così facilmente al vento, significa che sono conoscenze insignificanti per loro... Ecco, quel pensiero era particolarmente sconvolgente per il ragazzo, il quale avrebbe lavorato gratis presso di una qualsiasi di quelle persone, solo per imparare.

    Infine, la via iniziò a farsi un po' più affollata quando il duo arrivò nelle vicinanze del Tempio. Un cordone di ninja teneva a bada un gruppo di bambini curiosi che si erano accalcati lì vicino.Wow...chissà cosa sta succedendo..? Shunsui udì una delle guardie avvertire i ragazzi di stare indietro, perchè si stava tenendo un'esercitazione. Curioso, Shunsui si rivolse a Masayoshi dicendo:Che fortuna! Forse riusciremo a vedere un po' di cosa sono capaci. Presto Masayoshi, troviamo un posto da cui si veda meglio la scena. Camminando a passo svelto, attenti a non sbattere contro nessuna persona che si accalcava lì intorno, Shunsui condusse Masayoshi vicino ad una casa dove erano accatastate delle casse che sembravano piuttosto robuste. Salendo lì sopra, Shunsui ebbe una chiara visuale della zona protetta dagli shinobi. A circa una decina di metri dai ninja a difesa del portone argenteo del Tempio, tre ninja di Suna armati di katana erano disposti in formazione di attacco. Il loro bersaglio era una marionetta, il volto coperto da un cappuccio rosso, dalla forma umanoide. Aguzzano la vista, Shunsui cercò di individuare i dettagli di quella realizzazione:Legno di cedro, piallato e poi levigato. Giunture in acciaio temperato...conto altri due innesti di braccia supplementari per arto più...aspetta quelli sono microfori? In quel caso la lavorazione deve essere stata estremamente complessa...a cosa serviranno? Anche le molle nella parte inferiore...Era questa la cosa più interessante. C'erano dei chiari elementi costruttivi che lasciavano pensare a possibili modalità di attacco della marionetta, ma quanti erano nascosti? Concentrarsi su ciò che l'occhio poteva vedere poteva essere letale tanto quanto non vedere affatto. Sentendo la curiosità crescere, Shunsui si mise ad osservare la scena, almeno fino a quando non sentì un ragazzino parlare. Stava descrivendo la marionetta ad un gruppo di persone anziane. Shunsui trovò la cosa estremamente insolita, ma il ragazzo sembrava sapere il fatto suo.Masayoshi avviciniamoci a quel tipo...credo stia dicendo qualcosa di interessante Avvicinandosi al ragazzo, il Ramingo si inserì nella cerchia di persone e si mise ad ascoltare. Nel frattempo, con gli occhi però osservava attentamente tutto quello che stava accadendo davanti al tempio.
     
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    Marionetta in azione!

    Villaggio di Suna - pt. IV






    Il combattimento stava per iniziare e grazie a Shunsui i due si assicurarono una visuale niente male.
    Seduti sopra a una pila di casse ben robuste, Masayoshi notò l'arrivo di altra gente.
    Al loro fianco, il bambino che aveva catturato l'attenzione dei due studenti si alzò e iniziò ad incitare a gran voce un certo Kotetsu, battendo le mani a tempo.
    Non ci voleva un genio per intuire che quel fanciullo fosse imparentato con il marionettista che ben presto si sarebbe misurato contro i tre shinobi della Sabbia.
    Dov'era nascosto?
    Shunsui vedi per caso il marionettista? Domandò al suo amico, puntando il suo sguardo verso il tempio.
    Una cosa era certa: non avrebbe potuto combattere alla cieca.

    Il suono di una campana sancì l'inizio dello scontro.
    Il ninja in mezzo balzò in direzione della marionetta.
    Giunto a ridosso della creatura, lo shinobi effettuò un fendente da destra verso sinistra e dal basso verso l'alto con lo scopo di tranciare di netto uno dei due arti superiori principali.
    Il colpo fu così rapido che la katana risultò quasi invisibile agli occhi degli studenti.
    La marionetta reagì prontamente, sorprendendo sia il ninja che aveva osato attaccarla sia gli altri due, che avevano iniziato a correre lateralmente.

    Attraverso un meccanismo di propulsione ad aria compressa installato sotto alle piante dei piedi, quell'assemblato di legno e acciaio prese letteralmente in volo, stazionando a circa quattro metri di altezza, costringendo i tre a cambiare strategia.
    Masayoshi era a bocca aperta, senza parole.
    Una marionetta volante era un invenzione stratosferica, fuori dalla sua immaginazione.

    La folla esplose in un boato.
    Questa non ce la sapevo ahahah Esclamò entusiasta il bambino. È una modifica nuova! Non me ne ha mai parlato.

    Approfittando dello stupore dei ninja e del baccano generato dai presenti, la marionetta volò in direzione di ogni guerriero, sganciando su di essi delle piccole bombe incendiarie e una decina di piccole sfere nere, attraverso delle aperture molto ben nascoste posizionate sui palmi delle mani.
    Gli shinobi riuscirono a schivare le bombe, ma non poterono nulla contro quelle piccole sfere che si rivelarono essere dei semplici fumogeni.
    In pochi istanti lo spiazzo fu avvolto da un denso fumo nero.

    Eh nooo, non si vede più nulla.
    Ma daiiii che sfiga.
    Sasori della Sabbia fu il primo ninja ad avere delle marionette volanti.


    Si scatenò l'inferno.
    La marionetta diede inizio a una rapida successione di planate e inversioni a velocità pazzesca, entrando e uscendo dal fumo, scagliando ad ogni serie una selva di spiedi avvelenati verso l'arena.
    Wow hai visto? ma come fa a volare così? Urlò Masayoshi, folgorato da quell'opera d'arte.
    Chissà quali altri segreti nascondeva.
    Avrebbe voluto assistere ogni giorno a combattimenti del genere.

    Saresti capace di costruirne una così? Io assolutamente no.


     
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    Il clan dei Marionettisti
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    Shunsui stava fissando il contro della pizza davanti il Tempio con gli occhi sgranati. Sentiva l'adrenalina del momento salire, ora che la furia dello scontro stava per iniziare. Quella era un'occasione unica: quando ancora avrebbe avuto la possibilità di osservare ninja di alto livello del suo villaggi combattere, per di più contro uno degli esponenti del clan dei marionettisti, tra i più forti nel villaggio. Oltre questo, Shunsui aveva anche un'interesse squisitamente tecnico. Per il sabbioso le armi erano oggetti relativamente semplici, come katane e kunai. Un po' più complessi erano i vari meccanismi che supportavano i ninja nel loro lavoro: come i lancia spiedi. Tra questi, le trappole costituivano l'apice della tecnica costruttiva di una ninja, e Shunsui aveva speso molto tempo a studiare quando c'era da sapere in merito. Ma con le marionette, se aveva capito a sufficienza l'argomento, la tecnica si era spinta oltre i limiti che il Ramingo, nella sua ignoranza, aveva immaginato.Nah... non vedo nessuno a parte la marionetta e gli altri tre ninja....forse è nascosto da qualche parte nella folla...L'idea gli era venuta solo perchè, se lui si fosse trovato a manovrare la marionetta, questo è quello che avrebbe fatto. Anzi, più ci pensava, più si rendeva conto che quella era una situazione perfetta. Usare la folla come occultamento significava porsi in una posizione sicura, perchè al di fuori del campo di scontro ufficialmente settato dal cordone di guardie al margine della piazza:Certo questo significa che il marionettista può controllare il suo burattino da una distanza notevole..

    Poi il suono di una campana ed iniziò lo scontro. Il primo movimento del ninja con la katana venne registrato da Shunsui solo quando l'arma era ormai ferma e la marionetta si era già spostata:Ma che cazz... Era bastato un solo colpo per capire quanto fosse alto il livello. La marionetta reagì portandosi in posizione sopraelevata, tramite quelli che sembravano dei piccoli razzi, ed iniziò a lanciare in contemporanea bombe e fumogeni sul gruppo di tre ninja. La manovra aveva mandato la folla in visibilio, compreso il bambino a cui lui e Masayoshi si erano avvicinati.Mmmm interessante...forse dovrei fargli due domande! Intanto lo scontro continuava in maniera concitata. Ora che il fumo si era diradato, il pubblico aveva nuovamente qualcosa a cui guardare. La marionetta aveva sfoderato due katane, una in ogni mano ed era circondata dai tre ninja. Con un movimento repentino, i due arti che reggevano le armi si staccarono dal corpo principiare del pupazzo e, ruotando su loro stessi, iniziarono a volare per il campo di scontro. La velocità di rotazione era tale che, agli occhi di tutti, le due katane sembravano dei dischi pieni di metallo e taglienti, così veloci mentre compivano ampi cerchi nell'aria, cercando di ghermire i tre chunin. Questi avevano iniziato a schivare le lame, una volta accortasi che la velocità di rotazione era tale per cui le loro armi venivano spezzate in un contatto di retto. Scoprire ciò aveva causato un profondo taglio sulla gamba sinistra di uno dei tre. Contemporaneamente, la marionetta spalancò la bocca e ne uscì un tronchetti di legno. Lo strano contenitore venne sparato e raggiunse in poco tempo lo spazio racchiuso dai tre avversari. A quel punto iniziò a girare vorticosamente su se stesso, lanciando un numero interminabile di piccoli spiedi. I due chunin che non erano stati feriti riuscirono a schivare i colpi, ma quello che era rallentato a causa dello squarcio sulla gamba, venne colpito in pieno e rimase immobile.L'offensiva non era così grave da metterlo K.O. Forse c'è qualcosa dietro quegli attacchi che non riusciamo a vedere da qui...sarà veleno? I due chunin scattarono in contemporanea contro la marionetta cercando di sfruttare la superiorità numerica ed il fatto che non avesse più le braccia per difendersi. Tuttavia, le due katane impattarono contro il metallo, invece che contro il legno che costituiva il corpo centrale della marionetta: da sotto il mantello, una coda lunga più di tre metri e con pesanti scaglie di metallo si era avvolta intorno al pupazzo per difenderla dall'attacco delle lame!!

    Shunsui era esterrefatto. Quello che stava vedendo era eccezionale, ed ogni fibra del suo corpo e della sua mente stava ora esultando di piacere. L'arte di quel clan lo stava conquistando con una facilità disarmante. Anche lui voleva quella conoscenza, anche lui voleva quel potere. Si rivolse a Masayoshi che gli stava facendo una domanda:Masayoshi, non so proprio cosa risponderti. So qualcosa di meccanismi, ma la roba che è stata installata in quella marionetta supera qualsiasi cosa io abbia mai anche solo immaginato. Si voltò a guardare il ragazzino che prima aveva detto di conoscere l'artefice di quella creazione. Continuò indicando il giovane:Forse dovremmo chiedere a lui qualche spiegazione in più. Tra tutti i presenti, credo sia l'unico che ci stia davvero capendo qualcosa ahaha
     
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    Fuori un altro!

    Villaggio di Suna - pt. V





    Il combattimento proseguiva senza interruzioni.
    Nessuno riusciva a prevalere sull'altro, anche se ai punti la marionetta aveva acquisito un certo vantaggio: uno dei tre ninja si era ritirato a causa di uno squarcio sulla gamba destra.
    Una ferita seria, ma non così grave da risultare letale. In uno scontro uno contro uno però, subire una ferita del genere significava essere ad un passo dalla sconfitta.
    Dopo aver raggiunto a fatica i margini dell'arena, una squadra di tre ninja medici giunse in soccorso del ferito, mentre i suoi due compagni balzarono addosso alla marionetta con le katane alzate.

    Le lame cozzarono violentemente con le scaglie di metallo vincolate a una lunga coda che da sotto il mantello avvolse quasi l'intero corpo della marionetta.
    Sfruttando i pochi centimetri che lo separavano dai suoi rivali, quest'ultima spalancò nuovamente la bocca.
    Da essa fuoriuscì un violento getto d'aria compressa dalla gittata ridotta, apparentemente innocua se non fosse per la presenza di minuscole schegge di vetro e acciaio in sospensione.
    Il marionettista tentò di porre fine allo scontro mirando al volto dei due ninja.
    Con la presenza di schegge, le conseguenze dell'impatto con quel flusso potevano rivelarsi devastanti.

    Fortunatamente i due ninja non si fecero trovare impreparati.
    Reattivi come gatti, all'apertura della bocca essi balzarono indietro, sfuggendo dal raggio d'azione dei detriti, inseriti in chissà quale contenitore all'interno della marionetta.

    A distanza, Masayoshi continuava a rimanere esterrefatto dallo scontro.
    Quanti altri segreti celava quella creatura?

    Come suggerito dal suo amico, egli spostò il suo sguardo verso il ragazzino, attendendo il momento buono per attaccare bottone, perdendosi però parte dello scontro.

    Scusa, sembri conoscere quella marionetta. Conosci chi l'ha realizzata? Domandò quasi urlando Masayoshi, così da farsi sentire dal bambino.
    Quest'ultimo si voltò per un istante verso di lui, giusto per individuare tra la folla chi si fosse rivolto a lui.
    Si, è la marionetta di mio fratello. Rispose, senza distogliere lo sguardo dallo scontro.
    Sta tentando di superare il test. Di quale test si parlava era chiaro, ovvero entrare nella squadra di protezione del Tempio.
    Le capacità del marionettista, insieme a quelle della sua marionetta, dovevano essere testate contro veri rivali, sempre più forti.

    Ora che aveva attaccato bottone, infischiandosene del desiderio del ragazzo di gustarsi la prestazione del fratello, lo studente incalzò:


    Poi alla fine possiamo farti qualche domanda sulla marionetta? È fantastica! Io e il mio amico non siamo novizi ma siamo rimasti a bocca aperta quando ha spiccato il volo...non è vero Shunsui? Si rivolse al suo compagno, dandogli qualche colpetto con il gomito.

    Certo, a fine scontro... ora vorrei seguire..GRANDE! Esultò felice, iniziando a saltellare sul posto.

    Voltandosi, Masayoshi vide uno dei uomini a terra, colpito dalla stessa coda di metallo con cui la marionetta si era protetta dai due fendenti, mentre l'altro si stava dirigendo verso la creatura in legno urlando.

     
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    Il clan dei Marionettisti
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    Lo scontro continuava violentemente tra la marionetta e il gruppo di tre ninja. Due a questo punto. Shunsui stava con gli occhi incollati ai movimenti della bambola mortale, per quanto i suoi riflessi potessero stare dietro a tutto quello che faceva. Intanto Masayoshi era riuscito ad attaccare bottone con il bambino che sembrava sapere molto circa quanto stava accadendo. Il cervello di Shunsui registrò quasi in sottofondo che il bambino non era altro che il fratello del marionettista che stava dando prova di tanta maestria.Un test...? Un nuovo elemento importante si era aggiunto a quel mondo affascinante dei guardiani del Tempio e del clan dei marionettisti.Quindi è questo quello che bisogna fronteggiare per diventare un membro dei guardiani...bhè mi sembra una sfida più che ardua, anche se quella marionetta fa apparire quei tre come sei fossero degli studenti...chissà se questa è l'unica prova?Si quando ha spiccato il volo è stato fenomenale, ma a dire il vero mi sembra tutto fantastico. Non ho mai visto una cosa del genere...

    Ma intanto lo scontro era andato avanti, ed un nuovo avversario della marionetta era caduto sotto i colpi della stessa, mentre la squadra medica si affrettava a rimetterlo in sesto. Uno contro uno infine. Se quello era un test, il marionettista si era portato decisamente ad affrontarne la sua parte finale. Il chunin si scagliò contro la bambola. Capito che con le armi non l'avrebbe spuntata, le sua mani si mossero rapidamente a compiere dei sigilli e la sabbia presente nell'arena si iniziò a muovere come comandata da mani invisibili. I costrutti si sabbia assunsero la forma di lance ed iniziarono a bersagliare la marionetta su tutti i lati. La bambola iniziò a muoversi, danzando tra i vari attacchi in un movimento fluido di schivate e parate. Ma poi qualcosa andò storto ed un piede della creazione venne catturato e stritolato dalla sabbia che vorticava impetuosa. Bloccata, la marionetta subì una serie di colpi uno dopo l'altro che iniziarono a produrre seri danni alla sua struttura. Il bambino, il fratello del marionettista, stava con il volto pallido e le lacrime quasi agli occhi, non riuscendo a proferire più una parola. In breve tempo la sabbia bloccò ogni arto della marionetta immobilizzandola. Un nugolo di sabbia si alzò nel cielo e, come un martello che batte sull'incudine, si andò a schiantare contro la creazione. Tra il boato della folla, granelli di sabbia si alzarono in cielo a formare una foschia che oscurò il campo di battaglia, inglobando sia la marionetta che l'altro ninja di Suna. Furono secondi di trepidazione, prima che effettivamente fosse possibile osservare qualcosa. Quando la sabbia si fu posata un secondo boato avrebbe percosso la folla. La marionetta giaceva distrutta in mezzo alla sabbia, completamente distrutta. Ma poi Shunsui notò qualcosa di particolare: c'era un' apertura al centro del corpo principale della bambola che prima non vi era, come se una porticina si fosse aperta nel petto della creazione, troppo netta per poter essere stata causata dallo schianto. E poi se ne accorse: l'ultimo avversario del marionettista era caduto a terra! Una piccola marionetta era immediatamente alle sue spalle, con due wakizashi aveva trafitto l'uomo alle spalle nel caos della distruzione. Mentre l'applauso dei guardiani che delimitavano la zona dello scontro sanciva la fine dello scontro, la squadra medica si affrettò a prendersi cura delle ferite dell'ultimo uomo. La folla anche iniziò ad applaudire ed ad incitare il marionettista perchè uscisse fuori, ed il bambino urlava più di tutti. Infine, dalle prime linee alla folla, un uomo venne fatto passare attraverso il cerchio formato dai guardiani. Tirandosi dietro il cappuccio, l'uomo si mostrò essere un ragazzo non troppo più grande di Shunsui. Una serie di tatuaggi gli segnava il volto determinato ma felice. Si permise di alzare una mano verso la folla e lanciare un occhiolino verso il fratellino, prima che un paio di guardiani lo accompagnassero verso il tempio. Una volta che furono all'interno, la folla iniziò a disperdersi, ma lo scontro era sulla bocca di tutti. Il fratellino dell'esaminato ci mise un bel po' prima di calmarsi, ma alla fine li accompagnò a prendere la bibita che gli aveva promesso.Ma non vorresti aspettare che tuo fratello esca per sapere il verdetto?Nah....ora i maestri marionettisti inizieranno ad analizzare la sua creazione e lui dovrà giustificare tutte le scelte tecniche. Da come mi ha detto ci vorranno almeno un paio di giorni prima che esca da lì...Ah..capito. Quindi cos'era la mossa che ha fatto alla fine: una seconda marionetta nascosta nella prima? Ma è geniale! Decisamente ha lasciato tutti a bocca aperta...Si ...la sua mossa segreta, ma non era l'unica nel suo arsenale..Intanto i ragazzi erano arrivati ad un chioschetto dove avrebbero potuto prendere una bibita di loro piacimento. Shunsui optò per una birra fredda ed il bambino andò per il thè.Scusa la domanda, io davvero non so nulla a riguardo, ma come si fa a diventare marionettista? Cioè tutti possono, oppure solo alcuni? Mi sembra di capire che anche se si parli di clan non ci sia nessun legame diretto di sangue..Infatti è così. L'arte del marionettista viene insegnata a chiunque si mostri interessato e capace, come mio fratello. E' anche vero che ci sono delle famiglie di soli marionettisti, dove l'arte viene tramandata di padre in figlio, ma in principio tutti possono imparare. Anche io percorrerò questa strada!Shunsui tirò un sospiro di sollievo, mentre il pensiero di poter imparare iniziava ad impossessarsi della sua mente. Fu con entusiasmo che disse:Forza raccontaci qualcosa che non sappiamo! Vogliamo sapere tutto! Il qualcosa fu ben più lungo del previsto. Il bambino, parlando del suo argomento preferito, raccontò tutto quello che sapeva. Gli disse dei prototipi che aveva visto, dei negozi dove compare le parti, delle scuole di pensiero sulla costruzione delle marionette e qualcosa sulle tre famiglie dei marionettisti. Quando ebbe finito, Shunsui era arrivato alla terza birra ed iniziava a sentirsi allegro, e non solo perchè l'argomento lo esaltava. Fu quindi con dispiacere che, ad un certo punto, Il ragazzino disse:Bene io ora devo andare. La mamma si starà chiedendo dove sono andato a finire. E poi la devo aggiornare su quello che è accaduto oggi! Ciao! Una volta che fu uscito, Shunsui osservò per la prima volta l'orologio, rendendosi conto che le ore erano volate.Bhè sembra che oggi sia stata una giornata fruttuosa, che dici Masayoshi? Grazie mille per avermi accompagnato oggi, sei stato una super guida! La prossima saprò chi chiamare!Pagando il conto anche del suoi compagno, Shunsui si alzò stando attento a non barcollare troppo.Penso che adesso andrò anch'io...credo di aver bevuto abbastanza per non aver mangiato nulla. Ci vediamo in giro Masayoshi! Così dicendo, Shuinsui si avviò verso la porta. I ricordi della giornata gli affollavano la mente, mentre riviveva i movimento della marionetta nella sua testa. Quella tecnica lo esaltava ed in un attimo la scelta fu compiuta:Diventerò anch'io un marionettista!
     
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    Un nuovo marionettista?!

    Villaggio di Suna - pt. VI





    Anche il secondo uomo fu costretto a ritirarsi. Evidentemente i contorni taglienti delle scaglie di metallo erano state rese velenose.
    La folla esplose in un boato, seguito da un lungo scroscio di applausi.

    Uno contro uno. Distanziati qualche metro l'uno dall'altro, i due avversari iniziarono a muoversi in cerchio, in attesa della prima mossa dell'avversario o del momento più propizio per attaccare.
    Nell'arena antistante il Tempio scese un lungo e pesante silenzio.
    Per la tensione, Masayoshi si ritrovò a trattenere il fiato.

    Il primo ad agire fu il ninja in carne e ossa.
    Consapevole della pericolosità della marionetta nella corta distanza, a causa della sua imprevidibilità, l'uomo eseguì dei rapidi sigilli.
    La sabbia presente nell'arena iniziò a salire verso l'alto.
    Tutto accadde in pochi istanti: i minuscoli granelli si compattarono formando numerose lance, tutte orientate verso la marionetta.

    Non vorrei essere nei suoi panni.
    Non furono necessari comandi vocali.
    Come grandine, le lance caddero verso l'assemblato di legno e acciaio, quasi una alla volta allo scopo di colpire la creazione dell'esaminato durante i suoi movimenti.
    Dimostrando un agilità ben superiore a quella posseduta da Masayoshi, la marionetta schivò ogni arma, ma non riuscì a sottrarsi dalla trappola dell'uomo, il quale aveva approfittato del ninjutsu per celare un'altra offensiva.
    Una piccola massa di sabbia si strinse attorno al piede destro dalla creazione.
    In pochi istanti, la marionetta si ritrovò completamente bloccata, con le gambe vicine al collasso a causa della notevole pressione generata dalla sabbia.

    Deve liberarsi. Sussurrò, curioso di osservare la contromossa della marionetta.
    Se non aveva ideato qualche meccanismo per sfuggire da quelle situazioni, il marionettista avrebbe dovuto inventarsi qualcosa nel minor tempo possibile.

    Un grosso martello di sabbia si schiantò sul capo della creazione.
    Non contento, il ninja riuscì ad alzare da terra una coltre di sabbia e detriti, così densa da oscurare la vista dei presenti.
    Sembra essere nell'Anarouch durante le tempeste di sabbia. Ridacchiò Masayoshi, dimenticandosi che a qualche metro da lui vi era il fratello del marionettista, visibilmente scosso e con le lacrime agli occhi.

    Quando la cortina di sabbia scomparì, la marionetta giaceva a terra, completamente distrutta.
    A qualche metro dai resti della creazione, l'uomo era a terra, ferito. Una nuova figura era apparsa nel campo di battaglia, alle spalle del ninjutsaro.
    Una seconda marionetta... ma cos? La marionetta principale celava al suo interno una seconda.
    Incredibile
    La folla iniziò ad applaudire, urlando a gran voce il nome del marionettista.
    Sebbene il suo progetto era stato sconfitto dal test, egli era riuscito a fronteggiare ben tre ninja d'alto livello.
    Poco distante dai due studenti, un uomo incappucciato iniziò a farsi spazio tra le prime file. Come un attore alla fine della sua esibizione, egli si tolse il cappuccio e s'inchinò verso i presenti, applaudendo a sua volta in direzione dei suoi fan.
    L'uomo era in realtà un adolescente, dal volto sbarbato e tatuato.
    Sulla guancia e sulla fronte del ragazzo erano stati tracciati dei simboli strani, probabilmente relativi al suo clan e al villaggio.

    Appena il marionettista varcò la soglia del tempio, la folla abbandonò la piazza e con essa anche i due studenti, in compagnia del fratello dell'esaminato.
    Fu il suo compagno a prendere parola per primo.
    Al chioschetto Masayoshi si sedette vicino a Shunsui, dando modo al suo compagno di avere vicino il bambino.
    Senza intervenire, lo studente ascoltò l'intera discussione tra i due, sorseggiando di tanto in tanto la sua birra ghiacciata.
    A differenza del suo collega Masayoshi era interessato alla meccanica in sè, non al clan dei marionettisti.

    Quando il bambino se ne andò Shunsui si voltò verso Masayoshi, felice come mai lo era stato in quella giornata trascorsa insieme.

    CITAZIONE
    Bhè sembra che oggi sia stata una giornata fruttuosa, che dici Masayoshi? Grazie mille per avermi accompagnato oggi, sei stato una super guida! La prossima saprò chi chiamare!
    Penso che adesso andrò anch'io...credo di aver bevuto abbastanza per non aver mangiato nulla. Ci vediamo in giro Masayoshi!

    È stata una gran bella giornata! Esclamò, sincero.

    E grazie mille per la birra! Se ti servirà qualche pezzo in futuro per la tua creazione, ti farò un bello sconto! ahahaha

    Forse da quel giorno sarebbe nata una collaborazione tra i due.











     
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