Il Pozzo di Villa Mikawa

Abitazione di servizio di Fyodor

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  1. § Shu §
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    La carovana dell'Amore

    { Post Sesto
    Territori di Oto }


    [Continua da qui]



    Pensavo che si trattasse di un qualche impiegato del villaggio. Di certo non mi aspettavo nulla del genere. Dei rapidi sigilli, non potevo far nulla... avevo solo il tempo di dire

    - Cazzo -



    Vidi solo una luce abbagliante prima di cadere a terra, come morto, con della bava che mi usciva dalla bocca. Un istante e tutto era finito...

    Mi svegliai solo dopo chissà quanto tempo, alzai rapidamente la testa

    - Scappa Yuki!-



    Mi aveva fatto molto male, e mi girava la testa, e quel movimento di sicuro non aveva aiutato.

    - Dai non fare storie e cerca di farti forza, bevi, ti aiuterà. -

    Presi l'intruglio propinatomi da Yuki. Non pensai che potesse essere avvelenato o qualcosa di simile. Mi fidavo di lei. Ma solo il tempo avrebbe potuto dire se quella fiducia, e quell'amore, fossero ricambiati, anche se mi fidavo dei suoi sentimenti per me.

    Mi spiegò in breve qual'era la tecnica a cui ero stato sottoposto, e chi mi avesse aggredito.

    - Uno di loro è stato inviato per parlare con me; alla nuvola sanno come stanno le cose, mio padre stava per invadere Suna, credevano tu mi avessi rapito, ma a quanto pare le cose sono sistemate. Mi hanno affidato una missione. So che non puoi lasciami sola, o ti taglieranno la testa...quindi...dovrai venire con me. -

    - Pare che questa volta tu abbia salvato la vita a me, eh? Beh, per quanto riguarda la missione direi che non ho altra scelta, vero? Già immagino che ci siano chissà quali segreti del tuo villaggio e conosco già troppo per i miei gusti. Meglio se non mi dici nulla. Così in caso non potrò tradirti. Neanche sotto tortura. Dimmi solo dove dobbiamo andare e cosa dobbiamo fare, giusto per farmi un'idea. -



    Mi disse quindi che ci saremmo dovuti recare ad Oto, per via di un qualche patto di sangue firmato da suo nonno. E il babbo giustamente non voleva muoversi per questo.

    Come facevo a sapere che si trattava di un patto di sangue? Beh me lo aveva detto Yuki stessa: gli unici che potevano reclamare un tale favore erano i membri della sua famiglia.

    Le strinsi la mano, mentre si stendeva di fianco a me.

    - Spero solo che tu sappia quello che stai facendo. Mi pare una grossa infamata quella di mandare te. Oto non è un posto amichevole in generale, e per voi del paese del fulmine poi... Ma dopotutto vogliono vedere se gli sei ancora fedele vero? Eh... fantastico. Quindi o ti aiuto per questa missione per la nuvola, e probabilmente verrò ucciso per un qualche tradimento, oppure resto qui e mi faccio uccidere perché sei andata da sola. Le prospettive non sono per niente rosee. Spero almeno che i tuoi sino meno bastardi dei miei... perché già so che mi farebbe Agashi se io fossi al tuo posto. -



    Rabbrividii pensando che il mio corpo potesse entrare a far parte della "collezione" di quel depravato.

    - Ma se riusciremo a liberarci di quei mostri forse ne sarà valsa la pena, vero? -



    Le strinsi la mano con forza, cercando sostegno in lei.

    - Se qualcosa dovesse andar storto, cerca di fuggire. Non preoccuparti di me. -



    Non ti lascerò mai indietro. Ti chiederei io di scappare se le cose andassero male, ma già so che non mi ascolteresti. Siamo due teste dure, eh...

    - Già... -



    - Riprenditi, ti passerà tutto nel giro di qualche ora, dobbiamo muoverci, perchè io non ho idea di che faccia abbia il tizio che stiamo cercando, solo solo che è conosciuto come "la Mandragora". -

    - Ok, di notte c'è anche meno sorveglianza quindi forse ci faranno uscire senza grossi problemi. E che razza di nome è "Mandragora"? -



    Restammo così per qualche ora, mano nella mano, scambiandoci i nostri timori e le nostre speranze. Mi sembrava di essere tornato in mezzo a quelle dannate rocce, circondato da quei mostri.

    Calato il sole, decidemmo di muoverci. Avevo oramai recuperato tutte le mie capacità, e sapevo che Yuki era perfettamente in grado di usare quell'arto meccanico.

    Si travestì da "Yin" e riuscimmo ad uscire dal villaggio senza grossi problemi. La guardia ci lasciò passare, ben sapendo che le squadre inseguitrici ci avrebbero trovato ed ucciso se avessimo fatto cazzate. Il deserto era un luogo vasto, ma era facile trovare qualcuno se lo si voleva.

    Viaggiamo rapidamente e leggeri, sfruttando le strade principali ma evitando i contatti con gli altri viaggiatori. Yuki era sempre mascherata ed io avevo un coprifronte di Suna, non avremmo avuto problemi a muoverci. Nessuno infatti avrebbe pensato che una kunoichi di Kumo potesse viaggiare assieme ad un Sunese.

    Arrivammo ben presto nei territori di Oto, ma decidemmo di non entrare nel villaggio. Sarebbe stato più sicuro e più rapido così.

    Ci accampammo in uno dei boschi nei dintorni del villaggio ninja, ed attendemmo di nuovo la notte. Avevamo estratto a sorte, e sarebbe stata lei ad entrare ad oto e a contattare questa "Mandragora".

    - Buona fortuna -



    Ci demmo un bacio caldo ed appassionato, pieno di amore. Entrambi sapevamo che poteva essere il nostro ultimo bacio. Mentre lei si dirigeva verso oto io piansi, pensando a quanto il mio cuore sarebbe rimasto ferito se avessi perso anche lei, dopo averla conosciuta per così poco.

    Odiavo questo mondo orribile, dove cose del genere succedevano.

    E come allora, rinforzai la mia risoluzione: uccidere tutte le persone che rendevano il mondo un inferno.

    Un modo strano per ottenere una pallida illusione di paradiso, ma era l'unica cosa che potevo fare per questo mondo crudele.

    Ti prego Yuki, torna... ho bisogno di te...


     
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11 replies since 24/2/2012, 21:12   280 views
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