La grande Retata

Quella mattina, Atasuke si era alzato, come negli ultimi giorni, dedicandosi ad una rapida colazione, seguita dai suoi ormai consueti esercizi mattutini. Tuttavia, la lettera che trovò quella mattina lo rese pensieroso. In fondo non era la prima volta che veniva convocato dall'Hokage, tuttavia, quella convocazione dai toni seri, per quanto ben poco ufficiali lo preoccupava.
Di certo l'orario parlava da se. Si sarebbe trattato di qualcosa di certamente segreto, quindi con molta probabilità di una missione in cui bisognava sporcarsi le mani nel minor tempo possibile e sicuramente senza alzare nemmeno un grammo di polvere, pena il fallimento. Ma di che cosa si trattasse, lo avrebbe certamente scoperto solo all'arrivo alla riunione.
Decise quindi di non darvi troppo peso, limitandosi a svolgere i suoi compiti come se nulla fosse per il resto della giornata, tranne che per due piccole riunioni, avvenute rispettivamente nel suo ufficio nella guardiola delle mura e quello all'interno del suo dojo. In entrambi i casi aveva convocato tre dei suoi migliori elementi a disposizione, dicendo loro di tenersi pronti per quella notte e di farsi trovare davanti all'ufficio dell'Hokage, dove avrebbero atteso di essere convocati o dismessi qualora ve ne fosse l'occasione.
Gli ordini erano semplici: puntualità, precisione, l'equipaggiamento al completo ed abiti scuri. Atasuke non sapeva che cosa potesse aspettarli, ma da quel poco che aveva avuto modo di intuire si sarebbe forse trattato di un assalto tattico in grande stile ed avrebbero avuto bisogno di quanto più supporto possibile.

[…]

Giunto davanti all'ufficio dell'Hokage, Atasuke vide con piacere le due squadre che aveva fatto preparare. La sua prima squadra personale, composta da tre degli allievi della Karyuuken: Kazumi, Sanosuke e Shinpachi, i quali, come richiesto, avevano sostituito i loro usuali abiti con abiti scuri adatti ad una missione in notturna, aggiungendo dei semplici mantelli che ne potevano celare almeno in parte l'identità da occhi indiscreti. A fianco a loro, altri tre elementi, Katsura, Toshiro e Haruki, tre guardiani che Atasuke aveva fatto chiamare e che aveva selezionato per quella missione dato che erano tra i più freschi a disposizione e che quindi potevano eventualmente prendere parte all'azione senza il rischio di sguarnire il gate, specialmente in quelle ore notturne dove l'allerta era massima. [Abilità]

«Lieto di vedervi perfettamente puntuali. Spero di non avervi fatto venire invano, ad ogni modo, tenetevi pronti. Se ci sarà occasione vi chiamerò all'interno, altrimenti vi rimanderò a dormire, tutto chiaro?»

Bastò un semplice cenno da parte dei sei per confermare l'intesa a cui Atasuke rispose con il medesimo cenno del capo, prima di incamminarsi all'interno della stanza.
Davanti a lui Raizen troneggiava dietro alla sua scrivania, mentre alcune delle sedie cominciavano ad essere occupate da alcuni shinobi di medio-basso rango.
Si guardò attonro, osservando con attenzione i presenti, chiedendosi che cosa potesse aspettarli. In effetti vide tra loro delle giovani reclute, nulla più, mentre non faticò a notare l'Otese che con tanto ardore si era concessa al fuoco della foglia, in tutti i sensi.
In lieve sentore di disgusto nacque dal profondo della sua anima nel vedere la donna, lasciandogli un senso di amaro in bocca, che tuttavia celò dietro uno dei suoi soliti sorrisi gentili, rivolto più verso Ayuuki che agli altri astanti.

«Buongiorno Hokage-sama... immagino che abbiata qualcosa di grosso tra le mani per averci convocati a quest'ora della notte»

Salutò in tono cortese, inchinandosi all'Hokage, prima di andarsi a sedere a fianco di Ayuuki. In fondo la ragazza era una sua allieva ed in quella stanza al momento era di certo il volto che preferiva avere al fianco. Non che avesse nulla contro i due studenti, certo, tuttavia non li conosceva, tranne l'Uchiha, che in effetti ricordava di aver scorto di tanto in tanto all'interno del quartiere, ma che in effetti non conosceva.

[…]

Quando tutti furono presenti, l'Hokage fece le sue presentazioni, presentando quella che sembrava essere l'ennesima azione contro l'edera e sperabilmente anche quella conclusiva.

“Buongiorno checche.”

°A volte viene da chiedersi se i suoi falsi sorrisi sono tanto palesi perchè non sa fingere o perchè si diverte a rendere la cosa palese...°

Pensò tra se, lasciandosi scappare un sorrisetto a quel suo saluto tutto fuorché formale e serio.
Riacquistando la dovuta serietà si mise poi all'ascolto dei dettagli della missione, anche se un nuovo sorriso, questa volta decisamente compiaciuto si dipinse sul suo volto nell'udire che si trattava dell'ennesimo colpo all'edera e che anche questa volta si sperava in una risoluzione definitiva e non dell'ennesimo tentativo andato male.
Guardò con attenzione la mappa, individuando mentalmente gli edifici del villaggio marchiati ed analizzando con attenzione ogni possibile linea di attacco. In fondo, se c'era una cosa che aveva bene imparato in quegli anni da guardiano era la planimetria del villaggio, senza contare che aveva personalmente partecipato alla ricostruzione deopo l'attacco al Gobi, quindi quelle strade e quegli edifici, almeno dall'esterno, non avevano segreti per lui.
Mentre sentiva la stringata spiegazione da parte del colosso, la sua mente non poté evitare di tornare indietro nel tempo, ricordando quella che in effetti era la sua prima missione ufficiale per il villaggio e non poteva essere andata peggio. Certo, il suo team aveva svolto il suo compito, tuttavia l'intero secondo team era caduto nel nulla e l'ex-Hokage era finito nelle mani dei nemici. Quella volta però, non era lui il genin ingenuo. Certo, ancora non era un jonin, ma visti i volti, questa volta era a lui che molti avrebbero guardato come guida e non il contrario. E non aveva alcuna intenzione di far fallire una missione di quel livello.

“[...] Muovervi all’interno tuttavia è impossibile, le porte si aprono solo se sentono un particolare tipo di sostanza nel sangue.”

«Addirittura? Sembra che abbiano decisamente migliorato i loro livelli di sicurezza dall'ultima volta dunque...»

Esclamò, sottolineando quello che per lui e forse per alcuni altri era l'ovvio ma che per alcuni, specialmente gli studentelli forse non era un dettaglio poi così chiaro.

“Quella sostanza.
Senza di essa non farete molto, prendetelo come il bicchierino prima del grande salto.
Domande?”

A quella domanda, Atasuke si mise in fila, aspettando il suo turno per porre una semplice domanda di tipo organizzativo. In fondo conosceva abbastanza bene quell'ambiente da sapere che cosa potesse a grandi linee aspettarsi e non necessitava di altro per procedere con la missione.

«Hokage-sama, io avrei alcune domande... In primo luogo, ho selezionato due piccole squadre di miei sottoposti e sono fuori dal suo ufficio pronti a seguirmi ed in attesa di ordini. Ovviamente al momento non sanno nulla di questa missione, sanno solo che per mia richiesta dovevano tenersi pronti in caso avessi avuto necessità di convocarli per me. Nel dettaglio, si tratta di una selezione del mio team di allievi e di una piccola squadra di guardiani sotto il mio comando. Se mi autorizzate a portarli con me, ci saranno di grande aiuto, ma serviranno altre 6 boccette per loro»

Calcò particolarmente il tono quando parò dei suoi allievi, in modo da far capire all'Hokage, l'unico in quella stanza oltre all'Uchiha a sapere della squadra personale che stava nascendo nella Karyuuken meglio nota come Shinsengumi, che si trattava proprio di tre membri di quel ristretto gruppo che Atasuke stava formando in gran segreto con l'approvazione dello stesso Hokage.
Ottenuta una risposta, verbale o meno, riprese la parola per la seconda domanda che fondamentalmente lo premeva.

«Ci sono parecchi obbiettivi ed immagino che ovviamente saremo divisi in più squadre. Sappiamo quali di questi obbiettivi hanno un livello di avversari più alto o qualche altra informazione leggermente più dettagliata su chi o cosa in particolare troveremo o potremmo trovare all'interno dei vari edifici? Giusto per preparare anche un'irruzione più dettagliata. Comprendo la difficoltà delle mappature ma sapere almeno il contenuto dello specifico pacco non sarebbe sgradito...»

Ed a quel punto attese gli eventuali dettagli aggiuntivi oltre che le risposte alle varie domande, facendo eventualmente entrare anche i suoi uomini, oppure lasciandoli ritornare a casa.

OT - <i>Nota 1) lieto di essere tornato in tempo per questa
Nota 2) pregate anche voi con me che non mi si accavallino di nuovo impegni su impegni che mi impediscano di postare
Nota 3) Buon game a tutti!
Nota 4) Lascio ai Qm la decisione di lasciarmi o meno usare la competenza gregari posseduta ed eventuammente anche la seconda datami dalla carica di guardiano, dato che in effetti come role direi che posso partecipare a tutti gli effetti con la carica che possiedo Motivo per cui li ho introdotti ma non entrano nella stanza (e quindi nella quest) se non autorizzati formalmente - /OT