Posts written by Yusnaan

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    La Bella e l'Oni

    Il Rapimento


    Sicuramente la situazione più strana in cui si fosse mai trovato il povero capo dei guardiani di Kiri era quella, in una stanza piena di sangue, in compagnia di una sconosciuta nuda ed un folle che gli stava urlando di diventare un uomo mentre gli poggiava l'abnorme membro in crescita su una coscia. Mentre si chiedeva cosa avesse fatto di male per essere finito in quella casa, non potè fare a meno di riflettere sulla proposta di Kuso, ma allo stesso tempo non credeva fosse la cosa giusta da fare. "Eletto del"...che?!
    Doveva davvero farlo? Non aveva certo immaginato così la sua prima volta, ed il sangue sul pavimento rendeva il tutto particolarmente macabro. Cos'era, un rituale demoniaco? Gli si sarebbe divisa l'anima se avesse fatto sesso con quella ragazza, in compagnia di quel tizio? E poi come avrebbe dovuto comportarsi? Se a lei non fosse piaciuto? Non era neanche chissà quanto dotato, rispetto a Kuso.
    Troppo tardi. Il solo pensiero della possibilità di stare per farlo, bastò a risvegliare anche il suo piccolo amico ed il sangue iniziò pericolosamente a scendere in quel punto, offuscandogli la ragione.

    Quando più tardi si ritrovarono in quello che sarebbe dovuto essere l'ufficio del sindaco e Kuso iniziò a battibeccare con quest'ultimo, Ryuu non vi prestò molta attenzione, specie alla domanda che gli venne rivolta. Cosa? Ormai, da quando era uscito da quella casa, i suoi pensieri tornavano a ciò che era successo lì dentro ogni 2 minuti, provando emozioni contrastanti, non riuscendo a credere di averlo fatto davvero, ma essendo comunque ancora eccitato dalla cosa. Certo, non potè sottrarsi dal rispondere quando questo lo scosse prepotentemente per strappargli una risposta.
    Va...va...va be-ene, sì, sei pazzo e credi a tu-utto. Glielo di-dica!
    E va bene, va bene, come volete, tanto per quello che vi può servire... Quell'arco è un ingresso per l'inferno. Ecco, l'ho detto. Rispose l'ometto, abbassando un po' la voce e gettando un occhio all'ingresso, come se avesse paura che qualcuno altro potesse ascoltare. Ma nessun mortale può entrarci senza finire polverizzato, a meno di qualche eccezione. Contenti? Ora scusate, ma devo tornare alle mie cose.
    Com'era prevedibile, il kiriano non credette ad una sola parola, ed anche se Kuso si fosse rivelato felice e convinto della notizia, a poco sarebbe servito tentare di convincere Ryuu che potesse essere la verità; successivamente, non che si aspettasse altro, il genin si ritrovò a dover esaminare montagne di scartoffie, tutte visibilmente vecchie, consunte ed impolverate, anche se c'era un problema non da poco a cui il rosso non pensò.
    Scusa...non per sapere i fatti miei, ma cosa sto cercando? Domandò il genin, dopo essersi gettato alle spalle una pergamena sui carichi di cotone provenienti da Konoha, non ricordandosi nemmeno più per quale motivo fossero andati in quel posto, nonostante lo avesse proposto lui stesso; il cervello, ancora sovraeccitato per le oscenità appena compiute, non smetteva di distrarlo e di dividere frequentemente il sangue con qualcosa situato un po' più in basso.
    Alla fine, da tutti quei generici documenti, il ragazzo ne potè trarre solo alcune conclusioni, facendo caso ad una particolarità che accomunava tutte quelle scartoffie.
    Non potremmo mai trovare notizie di persone scomparse, tutti questi cosi sono vecchissimi. In effetti è come se qui non ci vivesse nessuno da più di 50 anni, che è la data più recente che ho trovato. Ti è utile?

    Una volta usciti dall'edificio, si sarebbero quindi diretti a casa dello zio Mizukiyo, ma Ryuu, ancora pensieroso, ebbe ancora qualcosa da dire al cremisi.
    Va bene, Kuso...adesso penso che siamo amici. Ma non dire a nonna di quello che abbiamo fatto con la ragazza, ok? Comprensibile, suvvia, che si vergognasse non poco all'idea di quello che avrebbe potuto dire e pensare di lui nonna Ayaka, se avesse saputo che aveva fatto sesso insieme a 2 sconosciuti, in una situazione del genere poi.

    Ryuu dormiva già quando Kuso si fiondò nel suo letto, probabilmente di ritorno dall'uscita con la nonna, venendo quindi svegliato da quest'ultimo, che si complimentò anche con lui per come si fosse comportato durante la giornata; non protestò alla sua intromissione, perchè infatti tutto ciò non gli importava, neanche l'averlo fatto per la prima volta (anche perchè si era già sfogato in bagno appena prima di dormire), l'importante era che sua nonna non avesse combinato niente con lui. E in effetti non poteva essere successo, assolutamente, sua nonna era una donna seria e corretta, non avrebbe mai potuto farsi abbindolare da un pene enorme, nè da Kuso in generale. O almeno era quello che si ripetè costantemente in mente lo shinobi, per autoconvincersi che non sarebbe potuto essere altrimenti.

    L'indomani mattina, quando il primo dei 2 si fosse svegliato e fosse entrato in cucina, avrebbero trovato la nonna intenta ad impastare dei biscotti, visibilmente allegra e più arzilla che mai, tanto che sarebbe sembrato quasi che saltellasse da una parte all'altra della cucina.
    Ma buongiorno! Dormito bene? Gli acciacchi dovuti all'età sembravano essere letteralmente spariti. Ah, l'ho detto che i biscotti li stava preparando a testa in giù, sul soffitto?
    Nonna...ma che...ti senti bene? Meravigliosamente, non mi sentivo così bene da decenni. Sì, è stata una fortuna trovare questo corpo, ho davvero un debole per le vecchie e questa è un sacco simpatica.
    ...cosa? Il ninja non riuscì a capire nulla del comportamento dell'anziana signora, ma prima che ebbe il tempo di rifletterci, una possente ed irritata voce sentì risuonare dalle viscere del suo mondo interiore.

    Caccialo fuori. Mandalo via, adesso!

    Capendoci sempre meno, il genin si fiondò difronte al cancello del Sanbi; non parlavano molto, e di solito si faceva sentire per prenderlo per il culo, quindi proprio non riuscì a comprendere cosa volesse, quando quello parlò di nuovo.

    Ti ho detto di mandarlo via.

    Ma chi???

    Il demone, caccialo fuori da qui!

    Ma...il fatto di non poterti cacciare non è l'argomento principale dei nostri litigi?

    Non me, fottutissimo idiota, intendo lui!

    Anche se fece per indicare un punto alle spalle del Mizukiyo, quest'ultimo non trovò assolutamente nulla quando si fu voltato, restando sempre più confuso. La prigionia lo aveva fatto definitivamente impazzire? O lo stava nuovamente prendendo in giro per divertirsi alle sue spalle? Ehm...va bene, senti, adesso ho da fare.

    Cazzo, quanto ti odio, prima o poi te la faccio pagare.


    Quelle cose, però, non furono le uniche stranezze con cui i 2 si sarebbero ritrovati ad avere a che fare, perchè una volta scesi in strada, si sarebbero accorti che tutti gli abitanti del villaggio fossero più allegri che mai e la maggior parte era intenta a stappare bottiglie di champagne o scolarsi boccali di birra, bambini compresi. Scoprirne il motivo non sarebbe stato difficile: la ragazza che viveva fuori dal villaggio, e che tutti chiamavano "principessa", era stata rapita durante la notte.
    A quel punto, i 2 malcapitati avrebbero potuto cercare di saperne di più, oppure ispezionare la casa della ragazza, momentaneamente vuota, in cerca di indizi, o ancora seguire le indicazioni dei paesani per andare a riprendersi la cosiddetta principessa. Sì, perchè a quanto pareva, gli abitanti del villaggio sapevano perfettamente chi l'avesse rapita e dove l'avessero portata, e se avessero voluto inseguire i rapitori, Kuso e Ryuu avrebbero dovuto seguire il sentiero a nord del villaggio, attraversando campi abbandonati e valichi tra montagne granitiche, prima di giungere in prossimità di un grande castello, un vero capolavoro di architettura che sembrava quasi risplendere di luce propria per quanto fosse tenuto bene e perfetto fino al minimo dettaglio.
    La scelta stava solo a loro, quindi.
  2. .

    Prima Missione


    IX

    Ci mancava solo il fottutissimo scorpione gigante a chiudere il quadro della giornata, ma per fortuna non poteva vantare un'agilità superiore alla mia, tanto che in breve si ritrovò spaventato dalla mia forza e decise di battere in ritirata; in tutto ciò, respirando affannosamente per la stanchezza dovuta anche al combattimento con il ragazzino, non potei credere ai miei occhi quando, voltandomi, mi accorsi che stesse correndo via, sbeffeggiandomi.
    Dopo tutte le cazzate sul destino, gli Dei e altre frasi fatte da eroe, era scappato come un coniglio alla vista del bestione dotato di pungiglione, probabilmente perchè aveva ottenuto il suo scopo, ma lasciandomi letteralmente...basito. Non c'è un'altra parola per spiegarlo, non avevo capito che senso avesse avuto tutto ciò e non capivo cosa dovessi raccontare al mondo. Ero basito. Basito e confuso.
    Mocciosi del cazzo... Se avessi saputo che sarebbe andata a finire così, lo avrei lasciato morire di sete nel deserto, come speravo facesse, dato che si era appena addentrato di nuovo nell'infinito mare di sabbia; magari pensava che mi sarei vendicato su di lui per la morte di quel ladro bastardo, e forse sarebbe stato così, ma in fondo non era stata colpa sua, quindi magari era solo rimasto soddisfatto dall'esito della sua missione e si era dileguato felice. Contento lui...
    Il problema, però, restava il fatto che il bandito fosse morto. Era la mia prima missione ed avevo promesso che l'avrei riportato vivo, ed avevo fallito. Magari avrei potuto comunque cavarmela positivamente, dato che non si poteva certo attribuire a me la colpa, ma il pensiero di non essere riuscito a completare al 100% il mio obiettivo mi avrebbe sicuramente tormentato. Non era da me fallire un compito. Ma forse sarebbe stato più grave fallire se il mio compito fosse stato tentare di ucciderlo.

    Rimuginando su quel pensiero, mi avviai per tornare al villaggio della Sabbia, su di un cammello che noleggiai ad uno dei mercanti che si sarebbe diretto a Suna in un secondo momento, e su cui legai le sacche di cimeli ed il cadavere; era l'unico modo per portare tutto al villaggio senza impiegarci giorni, e così il mio superiore avrebbe anche potuto constatare che non fossi stato io a ridurlo in quel modo.
    Ci volle qualche ora, ma almeno, grazie al mio senso d'orientamento particolarmente sviluppato, riuscii a ritrovare la strada per Suna e ad arrivare al palazzo amministrativo entro il tramonto. Il caldo non mutò per niente, rispetto al deserto, ma stranamente fui felice di ritrovarmi di nuovo lì. Forse stavo cominciando finalmente ad apprezzare quel luogo, o forse più semplicemente il deserto era il luogo che odiassi di più al mondo, tanto che sperai che non mi assegnassero più missioni del genere.
    Per fortuna, quando esposi il mio rapporto al mio superiore, si bevve senza problemi la storia che il tizio fosse morto tentando di scappare; e menzionai a malapena il ragazzino che mi si era accollato ed aveva tentato di ostacolare la mia missione; il fatto era che fu tutto talmente assurdo che mi pareva strano anche solo raccontarlo, ma alla fine l'importante è che la mia missione fu giudicata completata.
    Era fatta, il mio cammino nel mondo ninja era iniziato.
  3. .

    Dimostra Chi Sei


    Eeewww


    Non dirmelo. Stiamo andando verso uno scontro mortale.
    Già.
    Con una setta di pazzi che si rivelano mostri?
    E' un classico.
    ...e andiamo.
    Dalla freccia lanciata poco prima, il ragazzo non riuscì a capire che tecnica usò Ipokash, ma dopo aver visto anche i vari specchi di ghiaccio che creò, non ebbe dubbi che possedesse la dote innata degli Shinretsu, dato che era una loro particolarità creare oggetti di ghiaccio. Ok, ma quindi che è cambiato? Niente, era per curiosità.
    Dopo l'attacco della giovane, il leopardo bianco si offrì di potenziare la wakizashi di Ryuu per lo scontro imminente, e non potè chiedere di meglio. Oh...ok, grazie. Rispose il genin, prima di mettere in atto il proprio piano e fiondarsi sui nemici insieme al suo clone; dopo la freccia di Ipokash, toccò a loro, infatti, eliminare un po' di "adepti", ma il Mizukiyo si bloccò quando vide la propria lama congelarsi più di quanto già non fosse, e la situazione non migliorò di certo.
    In un attimo, la "cosa" che aveva colpito iniziò a gonfiarsi e a deformarsi, e dato che quelle 2 cose non presagivano mai niente di buono, il ragazzo ed il suo clone si mossero istintivamente per allontanarsi, un istante prima che il tizio detonasse, ma non abbastanza tempestivamente per evitare del tutto di venire coinvolti nell'esplosione. [Difesa 1]Impasto Basso x2: Rifl 625 > 700
    Ferita 3 Leggere ciascuno.

    Inutile dire che, mentre l'originale tentò di rimettersi in piedi, il clone che era al suo fianco si ritrasformò in un ammasso informe di acqua, ed il suo chakra tornò al suo creatore; purtroppo, quest'ultimo iniziò ad avvertire una forte nausea per via del tanfo rilasciato dall'esploso, e gli parve di sentire il proprio stomaco completamente ribaltato. Oddio...merda, no... Con la faccia ormai verde, vide un altro bastardo incappucciato lanciargli contro qualcosa, e non volendo fare la fine del pollo allo spiedo, raccolse tutte le sue forze per scattare alla propria destra, senza fermarsi finchè non venne lanciato l'ultimo colpo, e rotolando sul pavimento per frenare la corsa, [DIfesa 2, 3, 4]ma questo andò solo a peggiorare la sua situazione. Oh no, no...cazzo... Ed a quel punto un getto di liquido semi solido e verdastro uscì dalla sua bocca e si riversò sul pavimento.

    Nel frattempo, anche il proprio clone dall'altra parte della stanza si ritrovò a dover fronteggiare, come era previsto, degli avversari, uno dei quali lanciò anch'egli degli spiedi bianchi che andarono per fortuna a vuoto, grazie alla prontezza di gambe del fittizio Ryuu, il quale prima saltò sul muro alle proprie spalle per evitare il primo colpo e scattò in verticale per il secondo, dandosi poi una spinta per eseguire una capriola all'indietro ed atterrare al suolo sulle proprie gambe flesse. [Difesa 5, 6]RIfl 625
    Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da genin in su]
    Non restava molto da fare, se non rispondere, e senza attendere un solo attimo in più, sarebbe scattato verso il suo oppositore e lo avrebbe aggredito il più rapidamente possibile estraendo la propria copia della wakizashi e mirando a decapitarlo senza tante cerimonie. [Tecnica 1]
    For 625 / Vel 700

    A quel punto, se non ci fossero stati altri pazzoidi ad attaccarlo, avrebbe riportato la propria attenzione sulla porta, cercando il modo di aprirla.

    Dopo aver tolto di mezzo l'adepto che gli si era parato davanti, grazie all'aiuto di Fudoh, il leopardo giallo avrebbe ripreso il suo tentativo di sradicare l'alberello che il medico aveva provveduto ad indebolire, afferrandolo tra le zanne e provando a strapparlo via dal terreno; [Azione 1] se non avesse funzionato, però, avrebbe allora tentato di spezzarlo con una poderosa zampata e colpendo l'arbusto sfoderando i propri artigli. [Azione 2]Zanne e Artigli
    Speciale: La creatura può sfruttare artigli retrattili e zanne per sferrare un attacco di potenza 10. Una volta a round può causare Sanguinamento (DnT Medio), la potenza è diminuita di 10.(Consumo: 1/2 Basso ogni attacco / Richiede slot azione )
    [Da genin in su]
    Forza 300 / Vel 300

    Se però un altro "coso" si fosse messo in mezzo, Kurobaku avrebbe indirizzato a lui i propri attacchi, tentando prima di squarciargli il collo con un morso e poi di sferrargli una violenta zampata dritta sul volto.

    E in tutto ciò, il Ryuu originale...niente, meglio non guardare, sta vomitando di nuovo.

    Ho notato di aver calcolato male la vitalità di Ryuu ai post precedenti. Con il tonico, da 4.5 sono arrivato a 11, quindi ho ripreso i conti partendo da 9.
    Chakra: 32.5/100
    Clone 1: 21/30.5
    Vitalità: 6/17.5
    Clone 1: 0.5/1
    En. Vitale: 14/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità: 625
    Resistenza: 575
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 625
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Schivata Ryuu / Clone 2
    2: Schivata Ryuu
    3: Schivata Ryuu
    4: Schivata Ryuu
    Slot Azione
    1: Schivata Clone 1
    2: Schivata Clone 1
    3: Morso Kurobaku
    4: Zampata Kurobaku
    Slot Tecnica
    1: Estrazione Mortale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I ×
    • Spiedi Potenziati × 5
    • Wakizashi × 1
    • Kunai × 2
    • Marchingegno ad Acqua × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore ×
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Sango × 1

    Note
    ///
  4. .

    LA CONGREGA DEL BOSCO

    Post Primo


    Il bosco dei sussurri.
    La grande, immensa foresta che circonda il Villaggio del Suono si estende per decine di kilometri, con una vegetazione tanto fitta che in alcuni punti non lascia passare il minimo raggio di sole, inghiottendo nell'oscurità i passanti anche in pieno giorno. Pochi stolti hanno il coraggio di avventurarsi tra quegli enormi alberi selvaggi, sfidando le temibili bestie che vi abitano e le innumerevoli insidie del bosco stesso, alcune delle quali vanno aldilà dell'umana concezione.
    Seguendo il percorso indicato nella lettera inviata all'ufficio di Hebiko, il duo sarebbe dovuto uscire dal sentiero principale e dirigersi nella fitta boscaglia, proseguendo per più di un'ora per un percorso alquanto irregolare che li avrebbe portati a dover saltare tronchi spezzati, enormi radici e piccoli ruscelli, avvertendo nell'ombra, di tanto in tanto, strani versi e rumori decisamente poco umani; infine, l'audace consigliera avrebbe riconosciuto il segnale della fine del loro viaggio, un grosso e nodoso albero all'interno di una piccola radura, con il tronco largo quanto una casa, come descritto nella lettera.



    A dispetto delle probabili aspettative, non c'era nessuno ad aspettarli e non sembravano esserci segni di vita da nessuna parte; eccetto per delle tracce di sangue secco su una parte del tronco, ad altezza uomo. L'unico indizio che avevano era l'ultima frase della lettera.
    "Il sangue apre molte porte. Offritelo al veterano del bosco."
    Niente sarebbe accaduto finchè non avessero bagnato il ruvido e nodoso tronco dell'albero con almeno una goccia del loro sangue, e nel preciso istante in cui uno dei 2 lo avesse fatto, sarebbe stato istantaneamente risucchiato dentro l'albero, ed a nulla sarebbe servito provare a comunicare con il proprio compagno, perchè nessun suono sarebbe giunto all'esterno. Per un paio di istanti ci sarebbe stato solo buio, finchè i loro occhi non avrebbero ricominciato a vedere.
    Si sarebbero ritrovati in una stanza scavata all'interno dell'albero, illuminata soltanto da 2 lampade ad olio appese alle pareti, dalle quali pendevano anche diversi tipi di erbe e piante essiccate, e vasetti di vetro colmi di organi e pezzi di strane creature che galleggiavano in un liquido verdognolo; al centro della stanza, scavata nel terreno, vi era una pozza colma di un liquido nero e denso come la pece, il quale ribolliva ed emanava un fetido odore, simile ad un misto di fogna e aglio marcio, che riempiva l'ambiente, ma che stranamente non emetteva calore ed era infatti freddo. Una piccola brandina vecchia e malridotta, ed un basso tavolino ricavato da un pezzo di legno marcio annunciavano che quel luogo era abitato, ma la cosa che sicuramente non avrebbero mancato di notare, però, sarebbe stato il fatto che non erano soli.

    Pelle grigia, unghie nere lunghe non meno di 5 centimetri, capelli lunghi e sporchi, denti gialli e marci, ma soprattutto 2 orbite vuote. Questo l'aspetto della donna poggiata ad un vecchio bastone, che, malgrado fosse palesemente priva di occhi, sembrava fissare con aria compiaciuta i nuovi arrivati.
    Benvenuti, tesori.
    Avrebbe esordito la bassa donna, con una voce fredda e gracchiante, sempre sorridendo in un modo decisamente inquietante.
    Vi stavo aspettando.
    E lì, dall'altra parte della pozza ribollente, sarebbe rimasta in attesa che il duo di avventurieri si facesse avanti, osservandoli per bene e concentrandosi soprattutto sul piccolo ninja dai capelli d'oro, l'unico che sarebbe sembrato sicuramente fuori posto in quel luogo tetro e dimenticato dai Kami.
  5. .

    Prima Missione


    VIII

    Il ragazzo era più veloce di quanto non sembrasse ed indossava anche discrete protezioni. Non male. Ma ancora una volta non si concentrò su di me e tentò di uccidere il salame legato sul cammello alle mie spalle. Stupido ragazzino.
    Non capii cosa volesse fare con quella bottiglietta, ma in via preventiva la intercettai lanciandogli contro il mio ultimo spiedo [Difesa 1], fermando la sua corsa. Dall'odore che mi arrivò alle narici quando il liquido si riversò nella sabbia, non potei che essere certo che fosse alcool; quel pazzo voleva dare fuoco al cammello, pur di eliminare il suo obbiettivo, ma i suoi attacchi non si fermarono lì, tentando prima di ucciderlo con un kunai, che intercettai gettandomi verso di lui e respingendolo col pugnale che ancora stringevo nella mano destra [Difesa 2], e poi sputandogli addosso una grossa palla infuocata.
    Purtroppo non potei fare niente con quella roba, non ero ancora molto pratico di ninjutsu, quindi per non fare la fine del pollo arrosto, visto che quel colpo avrebbe preso di striscio anche me, mi gettai immediatamente alla mia sinistra, mentre la palla volò contro l'animale imbizzarrito; [Difesa 3] inutile dire che sentii sia lui che lo smilzo imbavagliato, urlare dal dolore. Dopo essersi rialzato a fatica, il povero animale col pelo mezzo carbonizzato prese a correre istintivamente il più lontano possibile dai 2 combattenti, inoltrandosi nello sconfinato deserto. Forse fu la cosa migliore, così magari il vagabondo si sarebbe concentrato sul proprio avversario, invece che tentare di uccidere una persona inerme.
    Mi spieghi che problemi hai? Sono proprio curioso di sapere cosa avessi intenzione di fare dopo averlo ucciso. Magari credevi che ti avrei lasciato andare via? Pensi sia un gioco, dannato idiota? Non mi risparmiai, lo rimproverai proprio come avrei fatto con un mio allievo. Inseguire e riprendere il cammello non mi sarebbe costato molto, ma se avesse provato ancora ad ostacolarmi, lo avrei messo a tacere una volta per tutte. E' ammirevole che dai alla tua missione più importanza che alla tua vita. Ma è anche molto stupido. Torna a casa, sei troppo stanco per tenermi ancora testa. Quanto odio i bambini.

    Non ebbi tempo per fare altro, però, che sul finire delle mie parole si udì di nuovo il verso del cammello, ma stavolta molto più forte e stridulo; era lontano ormai più di 30 metri e stava risalendo una duna, ma difronte a lui era spuntato dalla sabbia un animale ancora più grosso che lo aveva appena tranciato in 2 con le sue enormi chele. Oh merda...
    Era un vero e proprio scorpione del deserto, ma di certo il pericolo non riguardava il suo veleno, date che superava i 3 metri di lunghezza; come se non bastasse, era più che inferocito, e mi sentii completamente impotente quando vidi il ladro che avevo catturato in così tante ore di ricerca, venire trafitto senza pietà dall'enorme pungiglione del mostro, più di una volta. Dietro di noi si scatenò il panico: i mercanti corsero immediatamente ai ripari, cercando di infilarsi sotto le rocce, mentre il mortale aracnide si diresse a gran velocità verso me e Shin. Maledizione.
    Sarebbe servito poco a fuggire e non prestai attenzione a come avesse reagito il ragazzetto, ma quel bestione aveva appena ucciso il mio prigioniero e non gli avrei certo permesso di prendersi anche la mia vita, motivo per cui mi preparai a farlo a pezzi. Non appena fu abbastanza vicino, tentò immediatamente di affettarmi in 2 con una delle sue affilate chele, che riuscii ad evitare per un soffio, tuffandomi nella sabbia alle mie spalle [Azione 1], per poi rotolare di lato per evitare il pungiglione che puntava a trafiggermi. [Azione 2]
    Se Shin fosse rimasto lì, anche lui avrebbe avuto la sua dose, 2 attacchi consecutivi con la pericolosa chela che mirò prima a staccargli una gamba e poi la testa. [Attacco x 2]
    Approfittando del momento, mi rialzai e mi lanciai contro di lui, colpendo prima la chela che aveva provato ad uccidermi, col mio fedele kukri [Azione 3], e poi scattando verso la sua testa e tentando di trafiggerlo estraendo con la sinistra il kaiken che tenevo nascosto sotto la manica. [Tecnica]For 175 / Vel 175 / Pot 15 Ci mancava questa, a chiudere la giornata.

    Chakra: 4/10
    Vitalità: 7.5/8
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Deviata Bottiglia
    2: Deviato Kunai
    3: Evito Palla di Fuoco
    Slot Azione
    1: Schivata chela
    2: Schivato pungiglione
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Estrazione Mortale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cerbottana × 1
    • Kukri × 1
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Spiedi × 0

    Note
    ///
  6. .

    Attacco Alle Mura


    Prede e Predatori


    I colpi di Akuraguri si abbatterono violentemente sul cinghiale, che non fu abbastanza rapido da schivarli, ma grazie probabilmente alla sua elevata resistenza e la pelle dura naturale non ne risentì più di tanto, tanto che la lama non penetrò più di qualche centimetro, guadagnandoci niente più che qualche rivolo di sangue; quasi lo stesso risultato ottenne l'otese, che provocò un paio di tagli alle zampe dell'animale, ma il colpo devastante dato a pugno nudo riuscì a sbalzarlo via di diversi metri, dopo che il leopardo fu saltato giù, e ribaltandolo completamente. Bel colpo.
    Entrambi i cinghiali erano pronti però a rispondere immediatamente agli attacchi.
    Nel frattempo, ansimante, giunse sul posto anche il grosso e grasso leopardo, decisamente allarmato. Oh mammina!...Aspettatemi....vi aiuto anche io...
    La prima a rispondere ai furiosi animali fu Kohana, che, tuffandosi dal ramo su cui era balzata, atterrò sul dorso della bestia appena colpita dal kiriano e lo colpì ben 2 volte violentemente sul muso col proprio remo, attacco che bastò a disorientare leggermente la creatura; in loro aiuto arrivò anche Pankeki, che tentò di intimorire l'altro animale ruggendo e soffiando, ma ottenne in risposta un grugnito ancora più potente. Il cinghiale si lanciò su di lui, tentando di incornarlo, ma il leopardo si aggrappò al suo muso e si lasciò trascinare per evitare di finire come un marshmellow. Successivamente, il bestione iniziò a roteare velocemente su sè stesso, riuscendo a scrollarsi di dosso sia la ragazza che il felino, quest'ultimo proprio in direzione di Akuraguri. Wooooo... [Attacco] Il cinghiale poi partì all'attacco del ninja, ma prima di arrivare, alzò le zampe anteriori e le battè con forza sul terreno, che avrebbe iniziato a vibrare pericolosamente tutto intorno a lui. [Tecnica]
    Il terremoto sarebbe arrivato fino a Kyuke e Kurobaku, e quest'ultimo si sarebbe ritrovato a subire il contraccolpo a tutte le zampe. Ruggendo rabbiosamente al suo avversario, iniziò ad aggredirlo con una violenta zampata sul muso, quando questo riprese la carica verso di loro; subito dopo attaccò mordendogli una zampa, ma anche in questo caso il cinghiale non accusò particolarmente il colpo, respingendo il felino e sbalzandolo via contro il ninja con le proprie possenti zanne. [Attacco]
    La situazione era critica e Ryuu sembrava essersela completamente data a gambe.
  7. .

    Dimostra Chi Sei


    Ma la mucca?


    Nonostante Ryuu non riuscì ad infrangere il sigillo di ghiaccio sulla porta, ci pensò l'indigena a finire il lavoro, ricambiando poi uno sguardo soddisfatto al genin, il quale però non ne colse subito il significato. Era felice? Voleva sfotterlo? Vaffanculo pure tu.
    Una volta all'interno, il Mizukiyo non fece caso a ciò che accadde alla sue spalle nei pochi istanti in cui Fudoh rimase intrappolato nel Freddo, impegnato ad osservare lo scenario che gli si parava davanti ed a scambiare 2 parole con la voce mistica insieme allo stesso Fudoh quando lo raggiunse poco dopo. A sentire il leopardo bianco, quegli strani individui non erano molto forti, ma non era certo un mistero che fossero decisamente in vantaggio numerico. Quando poi il ragazzo rispose alle domande dei ninja, sempre gelido ma al contempo lasciando trasparire delle emozioni. Di certo non stavano parlando con un mostro demoniaco, ma un uomo vissuto secoli prima e che aveva avuto a che fare coi Kenkichi. Ma ciò non toglieva che fosse un entità sovrannaturale da non sottovalutare.
    Preparandosi a dover quasi certamente combattere, il genin cerco di attirare l'attenzione di Fudoh, schiarendosi la voce, e quando questi si fosse voltato verso di lui, avrebbe gettato lo sguardo verso il punto in cui doveva trovarsi la porta nominata da Yukihyo, per poi tornare su Fudoh ed alzare le sopracciglia per tentare di comunicargli l'intenzione di provare quella via. Che avesse afferrato il messaggio o meno, a meno che non gli avesse fatto capire specificamente che non fosse d'accordo col piano, Ryuu avrebbe sussurrato ai suoi cloni un semplice messaggio in codice.
    Andiamo di lucchetto adesivo. Devo incatenarmi all'albero? No, formazione lucchetto adesivo. Ma non abbiamo la mucca. No...shuriken! Ah, e di' shuriken, che cavolo. Senza attendere un solo secondo in più, il clone più vicino compose un rapido sigillo e in un attimo si tramutò in un enorme shuriken [Tecnica 1] che l'originale avrebbe prontamente afferrato prima che cadesse al suolo e lo avrebbe scagliato in direzione degli esperimenti incappucciati, ma più in alto, in modo che passasse il più lontano possibile dalle loro teste e si andasse a conficcare nella parete alle loro spalle; una volta fermata la sua corsa, il clone avrebbe ripreso le sue reali sembianze, cadendo al suolo e rotolando per non ferirsi, ed a quel punto avrebbe tentato di capire dove fosse la porta e come aprirla.
    In tutto questo, però, il secondo clone, se avesse notato una sorta di agitazione ed intenzioni offensive in quelle creature, avrebbe approfittato della distrazione per attivare una seconda tecnica ed invadere ancora una volta anche quella stanza con una larga pozza di acqua caramellosa, nel tentativo di impedire quanto bastasse i movimenti nemici. [Tecnica 2] A quel punto, se si fosse inevitabilmente scatenato il putiferio, sarebbero rimaste ben poche cose da fare.
    Kurobaku. Sradicalo. Con piacere.
    Muovendosi contemporaneamente, i due Ryuu sarebbero scattati in avanti impugnando ognuno la propria wakizashi [Slot Gratuito], ed una volta arrivati in prossimità delle creature, avrebbero iniziato a far vibrare in aria le proprie armi, colpendo in precisi punti vitali come teste e toraci tramite fendenti, tentando di ucciderne almeno uno ciascuno in quella prima azione improvvisata. [Slot Azione 1, 2, 3]Ryuu prova a colpirne 2, uno al collo e uno al torace, il clone prova a decapitare il terzo.

    Impasto Basso (x3): For 550 / Vel 625 > 700 / Pot 20
    Nel frattempo, Kurobaku avrebbe eseguito l'ordine del suo evocatore, compiendo un rapido scatto verso l'albero al centro della stanza [Slot Azione 4] e provando letteralmente a sradicarlo, stringendolo saldamente tra le sue poderose zanne e tirando con tutta la forza concessa dai muscoli delle sue massicce zampe. [Slot Gratuito Veloce]
    Quanto mi sarebbe utile Sango, in questo momento. Stupida spada. In una situazione del genere, i pensieri del genin non poterono che andare alla preziosa katana che aveva nello zaino e di cui era custode, la quale però non voleva proprio saperne di venire fuori dal rotolo, nonostante i ripetuti tentativi del Mizukiyo di evocarla e di portarselo dietro dovunque andasse.

    Chakra: 11/100
    Clone 1: 22/30.5
    Clone 2: 23.5/30.5
    Vitalità: 11/17.5
    Clone 1: 0.5/1
    Clone 2: 0.5/1
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità: 625
    Resistenza: 575
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 625
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: Fendente Ryuu
    2: Fendente Ryuu
    3: Fendente Clone 2
    4: Movimento Kurobaku
    Slot Tecnica
    1: Trasformazione Clone 1
    2: Acqua Caramellosa Clone 2
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I ×
    • Spiedi Potenziati × 5
    • Wakizashi × 1
    • Kunai × 2
    • Marchingegno ad Acqua × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore ×
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Sango × 1
    Note
    ///


    Edited by Yusnaan - 21/5/2020, 10:07
  8. .

    Un Villaggio in Pericolo

    MADREH COREGAZZINA


    Fu una giornata molto produttiva per Kiyomi Saito, tanto che, anche se stanca per tutto il lavoro, si ritirò a casa soddisfatta e col morale sempre alto.
    Neanche il tremendo temporale che si scatenò il giorno seguente riuscì a peggiorare il suo umore, tanto che la ragazza trascorse un'altra bella giornata di lavoro, ma senza uscire di casa; difatti, visto il brutto tempo e non volendo bagnarsi per recarsi al negozio, mandò la sua domestica a recuperare gli abiti e gli appunti dal laboratorio, così da poter proseguire gli ordini in mansarda, sempre super attrezzata con macchine da sartoria professionali.
    Quando la donna suonò al citofono della villa, a pomeriggio inoltrato, chiedendo di poter incontrare la Saito, una voce femminile chiese espressamente per quale motivo, e anche se un po' titubante, la ragazza avrebbe fatto scattare il meccanismo se avessero esposto la propria richiesto di aiuto, dando loro il permesso di accedere alla casa; le due forestiere avrebbero dovuto attraversare il piccolo ponticello e fermarsi sotto il piccolo tettuccio della porta principale. Fu una ragazza sui 20 anni, dai capelli castani ed occhi viola ad aprire il portoncino, ed aveva sul volto un'espressione un po' perplessa riguardo la presenza di quelle 2 persone sulla soglia, invitandole tuttavia ad entrare.
    Prego, riponete pure le scarpe in quella cassettiera. La signorina Kiyomi sta facendo yoga, vado a chiamarla. Aspettate qui.
    La ragazza le lasciò nell'ingresso, ma a dispetto delle apparenze, la donna e la bambina erano tutt'altro che sole. Infatti, nonostante l'ambiente caldo ed accogliente in cui si trovavano, avrebbero avuto la strana sensazione che la statua d'oro raffigurante una donna, difronte a loro, le stesse osservando. Circa 5 minuti dopo, la ragazza bruna si rifece viva. La signorina vi attende nel salotto. Prego. Disse, conducendole alla prima porta sulla sinistra ed invitandole ad entrare, mentre la statua voltò la testa lentamente, seguendo i loro movimenti.
    Kiyomi era seduta su uno dei 2 divani della stanza, aveva i capelli legati in una lunga coda di cavallo ed indossava un leggero e raffinato yukata, e dopo averle osservate per bene, senza far trasparire le proprie emozioni, avrebbe domandato cosa volessero da lei.
    La padrona di casa rimase alquanto perplessa quando la madre della bambina affermò di averle inviato una lettera e ancora di più quando fu accusata di essersi comportata scortesemente. Non era certo il modo migliore per iniziare una conversazione, specie se si cerca aiuto da quella persona. Dopo qualche istante passato a riflettere, però, a Kiyomi venne finalmente in mente a cosa potesse riferirsi quella sfacciata donna, collegando il suo nome alla lettera che aveva cestinato la mattina precedente, insieme a quella della sua abituale stalker.
    Oooh sì, ora ricordo...c'entrava qualcosa il vostro villaggio, vero? Ma sa che per questo genere di cose dovreste contattare l'Accademia? E' facilissimo, non c'è bisogno di andare a disturbare i ninja direttamente a casa loro.
    Alla Saito non stava molto simpatica la signora Aika, così petulante ed insistente, ma la storia di quella particolare gemma. Certo, quanto potevano essere affidabili le parole di una forestiera disperata che era venuta a cercare aiuto? Quella storia sembrava assurda come poche altre cose, ma, in fondo, se si trattava pur sempre di una gemma molto preziosa, avrebbe potuto tenersela o rivenderla.
    La Saito rimase pensierosa, voltando lo sguardo verso la lampada da tavolo, poggiata accanto al pianoforte, e quella sembrò annuirle; poi si voltò anche verso la poltrona in un angolo della stanza, ed il suo schienale si piegò leggermente in avanti, come se anche questo le avesse annuito.
    Quindi, se ho capito bene, lei vuole comprare i miei servizi in cambio di quella gemma. Disse piano, la padrona di casa. In cosa consisterebbe di preciso questo aiuto che dovrei darle?
    Dopo aver ascoltato l'eventuale risposta, Kiyomi, sempre con tono quasi distaccato, riprese a parlare.
    Ho poco lavoro alla sartoria in questi giorni, penso di poterle dare una mano. Se ha fretta, possiamo partire domattina stesso. Se la donna fosse stata d'accordo, Kiyomi l'avrebbe invitata a presentarsi la mattina dopo, ed insieme, pioggia o meno, sarebbero partite a bordo della piccola carrozza coperta trainata dal suo chocobo. Kiyomi, in tutto il suo splendore, ornata di preziosi orecchini ed un viso truccato quel tanto che bastava ad accentuare il proprio fascino, si sarebbe presentata con un abito blu cobalto confezionato da lei stessa, coperto da un lungo mantello con cappuccio22592814716_6afb1a7158_b, in caso di pioggia; come bagaglio altro non aveva che una grande borsa.
  9. .
    CITAZIONE

    Ambientazione aggiornata per via dei recenti sviluppi

  10. .

    Prima Missione


    VII

    Non ci fu bisogno di parlare molto. Il ragazzo intuì immediatamente cosa stesse accadendo e reagì come solo un ragazzino impulsivo sapeva fare, a pochi metri dagli occhi inorriditi dei mercanti della carovana. Peggio per lui.
    Non appena sentii i suoi passi pesanti avvicinarsi, mi voltai immediatamente verso di lui, e capii subito che faceva sul serio quando colpì duramente la sabbia sotto il suo piede; istintivamente, vedendo un movimento elettrico propagarsi a terra, mi sollevai da terra con un rapido salto alla mia destra, atterrando sul dorso del cammello che nel giro di qualche istante emise un gemito di dolore ed iniziò a muoversi innervosito. [Difesa1]
    Il ragazzo però aveva un solo obbiettivo ed era far fuori l'uomo che in quel momento era legato come un salame sotto i miei piedi, lanciandogli in sequenza 3 kunai; un altro errore, ovviamente. Cosa intendeva fare dopo averlo ucciso? Fuggire? Uccidermi? Secondo la mia esperienza sarebbe stato molto più saggio tentare di eliminare prima me, l'ostacolo che voleva quell'uomo in vita, e soltanto dopo concentrarsi su di lui, visto che era totalmente inerme.
    Fu facile deviarli, mi bastò piegarmi sulle ginocchia e respingerli uno con il kukri che avevo sfoderato da sotto il mantello. [Difesa 2, 3, Azione 1] Quell'idiota che aveva avuto la malsana idea di arrivare a Suna per rubare dei preziosi pezzi da museo, ora mi doveva la vita; ma questo certamente non voleva dire che mi stesse simpatico, e per dimostrarglielo lo colpii, forse con un po' troppa foga, col manico del kukri, proprio dietro la nuca, nel tentativo di mettere a tacere le sue fastidiose urla soffocate dal bavaglio di corde.
    Il cammello aveva preso a girare in tondo, con le zampe evidentemente irrigidite della tecnica del ragazzo, su cui mi concentrai in quel momento. Non volevo ucciderlo, ma l'avrei fatto se non avesse capito che sarebbe stato meglio lasciar perdere.
    Brutta mossa. Senza attendere oltre, quindi, gli lanciai contro 3 spiedi, che raccolsi immediatamente dalla tasca, quanto più velocemente potessi. [Tecnica 1]For 175 / Vel 175 Cazzo, quanto erano inutili quelle stupide armi da studente, ma finchè non salivo di grado, questo mi passava l'accademia. In un modo o nell'altro, lanciai i 3 spiedi in una diagonale ascendente, e sarebbero andati a colpire il busto in 2 punti e la sua spalla sinistra; successivamente sarei balzato giù dall'animale e mi sarei lanciato contro il mio avversario [Sot Gratuito], ed arrivato a distanza ravvicinata, avrei piantato il piede destro nella sabbia e l'avrei usato come perno per ruotare su me stesso ed assestare una dura spazzata, con il collo del piede, all'altezza delle ginocchia del ragazzo. [Azione 2]
    Sperando che ciò fosse bastato a fargli perdere l'equilibrio, avrei fatto volteggiato in aria la mia spada curva ed avrei tentato di aprire una brutta ferita al busto del mio avversario, benchè niente di letale, [Azione 3] ritraendo poi il braccio e ponendo il kukri tra noi 2.
    Il mio sguardo era dei più seri che potevo sfoggiare e guardavo dritto negli occhi il ragazzino, che avrebbe fatto bene a capire l'avvertimento, perchè non mi sarei trattenuto ancora a lungo.

    Chakra: 5.75/10
    Vitalità: 7.5/8
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Spostamento
    2: Deviato Kunai
    3: Deviato Kunai
    Slot Azione
    1: Deviato Kunai
    2: Spazzata
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Estrazione Mortale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cerbottana × 1
    • Kukri × 1
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Spiedi × 1

    Note
    ///


    Edited by Yusnaan - 18/5/2020, 19:09
  11. .

    BigPharma Bros


    X


    Fu una cameriera a guidare Kensei alla porta della camera da letto del signor Nakamura, seguendo le disposizioni date dallo stesso datore di lavoro. Era mezzanotte passata, ma l'uomo era ancora sveglio, benchè indossasse un leggero yukata da notte, e il kiriano lo avrebbe trovato seduto difronte ad un piccolo tavolino sul quale erano poggiati 2 fiori di Okami; i fiori erano ancora freschi, come se fossero stati appena colti, ma uno dei 2 era stato spogliato dei petali ed il ricco imprenditore era intento a scrivere su di un quaderno, quando si voltò verso il nuovo arrivato nella stanza.
    Oh...già finito? Forse l'uomo si era aspettato che lo shinobi utilizzasse tutto il tempo a sua disposizione, ma si vide comunque incuriosito di scoprire cosa gli avesse preparato, mettendo via quaderno e penna, e restando in attesa che si avvicinasse.
    Quando il ninja fu sul punto di dire "è capace non solo di alleviare i dolori della battaglia", l'uomo alzò una mano nel tentativo di stoppare la sua spiegazione, allungando poi il palmo per analizzare di persona il suo prodotto. Non avrebbe accettato altri dettagli da parte sua, portandosi vicino al volto quella pallina e studiandola sia con gli occhi che col naso, nel momento in cui il ninja gliel'avesse consegnata; la osservò ed annusò a fondo per un paio di minuti, duranti i quali Kensei potè riconoscere tra i vari borbottii le parole "camelie" e "doppia distillazione".
    Alla fine, il vecchio avrebbe ripreso a parlare a voce alta, con tono serio. Una buona tecnica, sicuramente ancora da perfezionare...abbinamento interessante...la tua esperienza sul campo di battaglia deve averti ispirato. Ed a quel punto, gli avrebbe porto il piccolo tonico, sul suo palmo aperto. Avanti, prova tu stesso i risultati. L'anziano signore era serio, ma Kensei avrebbe potuto notare uno strano luccichio nei suoi occhi, oltre a quello che si sarebbe potuto definire quasi un sorriso.
    Circa 5 secondi dopo aver ingurgitato la pillola, sarebbero sopraggiunti gli effetti: qualunque dolore o stanchezza sarebbe svanito completamente dal corpo del genin, ed avrebbe provato una sorta di tenue calore ristoratore e rinvigorente, estremamente piacevole. Il tonico aveva funzionato bene. Forse anche troppo bene. Dopo circa 15 secondi avrebbe avvertito un insolito ed intenso formicolio al braccio destro, dopodichè più niente; il braccio sarebbe rimasto penzoloni lungo il fianco, completamente insensibile e sordo agli impulsi dei neurotrasmettitori per i successivi 5 minuti, senza contare il leggero senso di nausea che sarebbe durato per altrettanto tempo. E nel frattempo, seduto sulla sua sedia di legno levigato e lucidato, Shunsuke sorrideva divertito.
    Ti avevo chiesto 2 tonici distinti, ma hai voluto strafare. Quelli che stai sperimentando sono gli effetti di un sovraccarico...il tuo braccio si è praticamente anestetizzato e il tuo cervello è eccessivamente carica di chakra che sarebbe destinato alla tua difesa personale. Siediti pure. L'uomo lo avrebbe invitato ad accomodarsi sulla poltroncina lì accanto, in attesa che si riprendesse, e chiedendogli se ce la facesse a concentrarsi sulle sue parole o preferisse attendere che gli effetti cessassero. In ogni caso, quando Kensei fosse stato pronto, il signor Nakamura avrebbe proseguito con la sua analisi.
    Come ho già detto, era tuttavia un abbinamento interessante, segno che sapevi ciò che facevi e hai voluto osare. Al contrario dei miei precedenti allievi, che si sono rivelanti nient'altro che una balbettante bambocciona banda di babbuini. [Nota]Scusa, mi mancava la terza citazione a Harry Potter. Abbi pazienza, lo sto rileggendo in questo periodo. [Nota della nota]Sì, lo so, non era una battuta presa dai libri, ma la adoro lo stesso.
    Mmmmm...va bene, voglio darti fiducia. Ho motivo di pensare che impegnandoti potrai ottenere grandi risultati. Il vecchio avrebbe distolto lo sguardo da Kensei ed avrebbe preso dal tavolo un Okami no Yukidaruma, alzandolo poi tra lui ed il ninja, in modo che potesse vederlo.
    Questo è un fiore molto particolare, Kensei-san, una vera rarità...ed il motivo è...che non ha alcuna proprietà...nè benefica, nè tossica. Avrebbe atteso qualche istante, per dare tempo al suo interlocutore di mettere a fuoco ciò che gli fu appena detto, il quale avrebbe trovato un altro sorriso divertito sul volto del Nakamura, in risposta ad una sua eventuale perplessità sull'argomento. E' questa sua completa assenza di qualsivoglia proprietà che lo rende così speciale, in quanto, è capace di neutralizzare qualsiasi altra proprietà derivante da altri ingredienti, se vengono miscelati insieme, fungendo da catalizzatore e regolatore se utilizzato in giuste dosi.
    In parole povere, se tu l'avessi usato nel tuo tonico, i 2 diversi effetti che hai provato ad infondergli si sarebbero bilanciati e tu non avresti subìto il sovraccarico che hai appena sperimentato.
    Non si può dare ad un medicinale più di un effetto, specie se contrastano così tanto tra loro...a meno che non si usi questo bel fiore.
    [Nota]Consideralo uno spunto per poter creare equip leggendario.
    Dopo tutto l'accaduto, il signor Nakamura rimase comunque soddisfatto dell'operato di Kensei, il quale sarebbe stato finalmente libero di andare, dopo che il suo sensei lo ebbe congedato con un ultimo inchino e si disse fiero di avergli insegnato il necessario per poter divenire un giorno un grande farmacista, ma prima di attraversare l'uscio, avrebbe sentito nuovamente la sua voce che tentò di attirare la sua attenzione.
    Hey...prova questo! E l'uomo gli avrebbe lanciato una piccola pallina azzurra, con il consiglio di provarla al più presto, ma senza dargli spiegazioni sui suoi effetti. Se Kensei lo avesse ingurgitato, avrebbe provato una sensazione di calore simile alla precedente, ma che gli avrebbe fatto passare qualsiasi tipo di disagio, dalla stanchezza alla fame, compreso il bisogno di dormire per 24 ore, ma l'effetto più incredibile sarebbe stato sicuramente ciò che avessero visto i propri occhi: difatti, il tonico gli avrebbe potenziato le connessioni neuronali a tal punto che sarebbe riuscito ad elaborare pensieri al doppio della rapidità, mentre il mondo attorno a sè gli sarebbe parso muoversi al rallentatore. Fiocchi di neve, persone, animali, sarebbe stato in grado di prevedere i movimenti di qualunque cosa. Almeno finchè l'effetto non fosse svanito, circa un minuto dopo. Un minuto di vero paradiso per un guerriero.


    Edited by Yusnaan - 16/5/2020, 23:05
  12. .

    BigPharma Bros


    IX


    Difficile decifrare l'espressione sul volto del signor Nakamura, quando valutò l'operato di Kensei; intinse l'indice nella polvere ricavata dal chunin, con sguardo severo, e constatò come il vegetale macinato avesse effettivamente il vegetale nel modo corretto.
    Interessante...una tecnica niente male, c'è talento....e desiderio di mettersi alla prova...da perfezionare, ma sei sulla buona strada.
    L'anziano gli fece riporre gli strumenti e spostò lo sguardo sulle fiale con liquidi colorati all'interno.
    Questi sono distillati delle stesse erbe che oggi abbiamo macinato. Sono una parte complementare per la riuscita di certi medicinali; è anche possibile, infatti, creare tonici liquidi, molto utili in battaglia, ma l'Accademia continua a preferire quelli in pillole, poco male.
    Un altro mio segreto, però, è mischiare una goccia di distillato alla polvere che ricavo, così l'effetto del medicinale risulta più limpido e duraturo.
    L'uomo passò a spiegare il processo di distillazione da lui utilizzato, dopodichè prese un grosso tomo dal cassetto di una scrivania accostata ad una parete, e lo porse al suo nuovo allievo. Sulla copertina del libro vi era disegnato un grande albero dalle foglie bianche ed azzurre, sotto allo stiloso titolo "Il grande potere del nostro continente", scritto da Shunsuke Nakamura.
    Per stasera puoi andare, ci vediamo domani. Rimarrò qui un'altra settimana, dopodichè potrai ritenerti pronto, se continui così.
    E detto ciò, se lo shinobi non avesse avuto domande da fare, avrebbe potuto tornarsene al suo alloggio temporaneo (rendendosi conto solo uscendo da quella stanza che il sole aveva iniziato a tramontare), e consultando il libro avrebbe potuto constatare che fosse un'enciclopedia completa di tutte le piante ed erbe presenti nel continente e le sue isole, le loro proprietà e dove e come trovarle.

    Nei giorni seguenti, il ricco imprenditore avrebbe preteso che il ragazzo macinasse ogni volta fasci di erbe, fiori e radici essiccate, nelle sue ore di permanenza in quella stanza, ma gli avrebbe insegnato anche come esistessero diversi minerali con le quali era possibile creare tonici dagli effetti più svariati, come la Burūsheru, una piccola pietra di fiume i cui effetti sono simili a quelli di alcune droghe, ma se curata per bene ha la capacità di accelerare i riflessi di chi la ingerisce per un breve periodo.
    Il penultimo giorno, però, non avrebbe trovato Shunsuke dall'altro lato del tavolo, bensì vicino alla porta, mentre sul loro banco da lavoro vi era un solo pestello e un solo mortaio, più un piccolo aggeggio d'acciaio con un meccanismo a compressione, con cui poter fabbricare piccole pillole.
    Voglio capire se davvero hai appreso tutto ciò che ho provato ad insegnarti in questa settimana. Sei libero di utilizzare tutti gli ingredienti che desideri, basandoti su quello che ti ho spiegato e su quello che, spero, avrai letto sul mio libro.
    Fabbrica un tonico da combattimento ed uno medicinale. Hai 24 ore di tempo, e se il risultato mi soddisferà, ti rivelerò il funzionamento dell'Okami no Yukidaruma. Ci vediamo domani.

    E senza dargli possibilità di replicare, l'uomo sarebbe uscito dalla stanza, ritirandosi nelle altre camere della suite. Kensei avrebbe avuto a disposizione diverse erbe, minerali e liquidi da distillazione rapida; era libero di fabbricare ciò che voleva, tornare al suo appartamento o dormire lì su una poltrona, l'importante era presentarsi il giorno col miglior risultato possibile.
    Controllando sull'enciclopedia regalatagli, non avrebbe trovato quello specifico fiore che appena qualche giorno prima aveva recuperato per il suo sensei, e se fosse stato interessato a scoprirne le proprietà, si sarebbe dovuto impegnare al massimo e mettere in pratica tutto ciò che aveva imparato per dimostrare di essere un degno farmacista.
  13. .
    Ciaoo BENVENUTO! Qualunque cosa tu scelga di essere qui sul forum, tieni conto che se non scegli Kiri, sarai pubblicamente messo alla gogna
  14. .

    Prima Missione


    VI

    La situazione era cambiata ancora una volta e mi ritrovai a dover necessitare l'aiuto dell'irritante ragazzino che mi si era appiccicato alle calcagna, ma per lo meno quest'ultimo si dimostrò subito collaborativo. Dopo essersi avvicinato al ladruncolo che tenevo fermo sulla sabbia col mio piede poggiato sul suo stomaco, Shin gli toccò la fronte e gli domandò dove fosse il martello; non capii subito perchè lo fece, non avevo mai visto in azione quel genere di tecniche mentali, ma a quanto pare funzionò, perchè qualche istante dopo il ragazzino si rialzò, convinto di aver rintracciato il loro obiettivo.
    Non mi fidavo molto di quel tipo, aveva un'aria sospettosa, ma se davvero aveva trovato la posizione del martello, avrei dovuto tenermelo buono finchè non l'avessimo ritrovato. E poi avrei pensato a cosa fare se avesse tentato di uccidere quel pezzente che mi ritrovai a dover legare sul suo cammello, insieme ai sacchi col resto delle armi; non potevamo permetterci che ci rallentasse, e obbligarlo a camminare e correre sarebbe stato sicuramente più complicato che appiopparlo all'animale, il quale ci avrebbe sicuramente seguito senza tante storie.
    Finiti i preparativi mi mossi per seguire il cosiddetto "mangiafuoco", domandandogli intanto cosa avesse visto, ma in qualunque caso lo avrei esortato ad andare ad un passo più veloce, per evitare di perdere definitivamente quel cimelio. Prima recuperavamo il martello, prima tornavo a casa al fresco.

    Ci volle un'altra faticosa ora di viaggio (che sarebbe potuta essere quasi dimezzata, se avessimo corso un po'), durante la quale non rivolsi la parola alla zavorra che ci trascinavamo dietro, neanche nonostante le sue lamentele e suppliche di lasciarlo andare, quando alla fine vedemmo in lontananza diversi cammelli e carri riuniti accanto ad un grande cumulo roccioso che creava una discreta ombra nell'area circostante; avvicinandoci, non mi fu difficile riconoscere tra le persone ferme al fresco il mercante che avevo incrociato dopo essere uscito da Suna, ed a quanto sembrava, Shin si diresse proprio da lui; avrei lasciato infatti che fosse il vivace ragazzino a farsi avanti, dato che aveva estrapolato lui stesso le informazioni, ma il mercante non era certo intenzionato a regalare la merce che aveva pagato, antico cimelio o meno.
    E io che ci guadagno? Capisco il problema, ma io ho speso un bel po' di soldi per quel martello. Avrebbe risposto l'uomo, alquanto infastidito.
    Questo si risolve subito. Niente di più semplice per placare gli animi: i soldi che aveva ceduto a quel criminale erano proprio lì accanto a noi. Senza dire altro, andai a frugare le tasche del ladruncolo, tirandone fuori una quantità di ryo esorbitante e mollandogli un ennesimo pugno sul grugno per farlo stare zitto, ed a giudicare dalla reazione dell'attuale possessore del martello, erano sicuramente molti di più di quanto ne avesse spesi.
    Spero che il vostro senso civico vi faccia comprendere che quell'arma non vi appartiene e la consegnerete spontaneamente. Gli ammiccai. Ci mancherebbe, i cimeli di Suna devono rimanere a Suna. Rispose, infilandosi il denaro in tasca ed andando a recuperare il fatidico martello del generale Youki; quando lo vidi non potei evitare di sorridere, mi venne spontaneo: l'arma era in perfette condizioni e con quella tra le mani si concluse la mia ricerca, che si rivelò un vero successo. Non mi restava che tornare a Suna.
    Salutai i commercianti e presi le briglie del cammello, incamminandomi in direzione del villaggio della Sabbia.
    Ah, giusto. Per poco non mi dimenticai del ragazzino e di quello che mi aveva detto; se davvero aveva il compito di uccidere il mio prigioniero, avrebbe imparato un'amara lezione.
    Spiacente, ragazzo, ma ti ho mentito. Lui mi serve vivo. Avrei risposto ad una sua eventuale protesta o se mi avesse semplicemente chiesto perchè me ne stessi andando senza lasciargli l'uomo. Ovviamente avrei cercato di tenerlo d'occhio, attento ad ogni sua mossa, non sapendo come avrebbe potuto reagire un bambino a quella notizia.
    Mi dispiace, ma lui mi serve vivo, non posso proprio lasciartelo uccidere. Ti andrà bene la prossima volta, io adesso devo tornare al villaggio. Se vuoi, seguici pure. Avrei concluso così, in modo duro e sperando che non avesse voluto usare la forza; non mi andava di sporcarmi le mani del sangue di un altro ragazzino, ma la mia missione era più importante.

    Chakra: 8.25/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cerbottana × 1
    • Kukri × 1
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Spiedi × 4

    Note
    ///
  15. .

    BigPharma Bros


    VIII


    Trovandosi d'accordo col suo compagno di squadra, Daishin iniziò a raccogliere quanti più fiori possibili, lasciando che le persone che avevano appena ritrovato la propria coscienza si sfogassero contro i loro aguzzini, anche piuttosto violentemente; tra uno schizzo di sangue volante e l'altro, il ninja di Suna si sarebbe riempito le tasche di quanti più Okami no Yukidaruma riuscisse a trasportare, riponendoli ovviamente quanto più delicatamente possibile per non rovinarli, ed una volta ritenutisi soddisfatti, lui ed il kiriano sarebbero potuti tornare alla temporanea residenza del signor Nakamura.
    Ancora una volta, il duo si sarebbe ritrovato ad attendere l'anziano uomo nel sontuoso salotto, in cui avrebbero potuto approfittare dell'attesa per accettare di bere qualcosa, come gli avrebbe proposto il maggiordomo; non dovettero attendere più di un paio di minuti, però, che un Shunsuke Nakamura con il volto illuminato si presentò nella stanza. La notizia del ritorno dei 2 ninja lo aveva sicuramente molto colpito, ringraziandoli con un profondo inchino ed invitandoli ad accomodarsi al grande tavolo per sapere come si erano svolti i fatti, dopo aver offerto di nuovo qualunque cosa i 2 ninja avessero desiderato bere.
    Capisco... Avrebbe detto, alla conclusione del loro rapporto, visibilmente sollevato che si fosse svolto tutto per il meglio. ...bè, sono lieto di sapere che le altre squadre siano sane e salve, ma è meraviglioso che siate riusciti a risolvere la situazione in così poco tempo. Siete stati un buon investimento. Posso vedere i fiori? Il ricco imprenditore avrebbe guardato con avidità il bottino che erano riusciti a portargli, prendendone uno ed osservandolo tra le sue mani con aria sognante, prendendosi anche la briga si esplorare ogni suo centimetro tramite una lente di ingrandimento.
    Non immaginate neppure quali incredibili proprietà si possano ricavare da questo apparente semplice vegetale... Avrebbe detto, continuando ad osservare ogni singolo petalo. ...ma mi piacerebbe mostrarvelo...l'arte del creare medicinali non è solo una scienza per far soldi curando raffreddori e fornendo l'Accademia di tonici standard....e prima di passare a miglior vita mi piacerebbe passare le mie conoscenze a qualcun altro. Il suo sguardo sarebbe passato ai ninja, mettendo giù il fiore. Io non ho discendenti, signori, e sarei felice se voi, che oggi avete aiutato la mia arte a progredire, voleste apprendere da me la sottile scienza e l'esatta arte del preparare medicinali di prim'ordine...io posso insegnarvi come curare ogni male, spingere il corpo oltre i propri umani limiti, finanche mettere un fermo alla morte.
    Permettetemi però ringraziarvi prima a modo mio per l'aiuto che mi avete dato.
    L'uomo infilò la mano destra nel suo kimono e ne estrasse 2 buste da lettera bianche, poggiandole sul tavolo. Qui c'è un sostanzioso bonus per dimostrarvi la mia gratitudine per quello che avete fatto, oltre a quello che riceverete una volta tornati ai vostri villaggi. Se volete prenderlo, siete liberi di andare, altrimenti, lasciate pure qui i soldi e tornate domattina, se avete intenzione di apprendere qualcosa il cui valore va ben oltre il comune denaro. Qualunque sia la vostra scelta, è stato un piacere fare la vostra conoscenza. E detto ciò, l'uomo avrebbe fatto un altro piccolo inchino e si sarebbe congedato da loro, lasciandoli da soli in quella stanza. La scelta era semplice: denaro o conoscenza. Daishin, da parte sua, senza troppi complimenti accettò i soldi e si diresse fuori dall'appartamento stringendo la busta tra le mani, dopo aver salutato Kensei, ma lui cosa avrebbe deciso di fare?

    La mattina seguente, se Kensei avesse accettato la seconda opzione offerta dal ricco gentiluomo, dopo aver bussato alla porta della sua suite, non sarebbe stato condotto dal maggiordomo al consueto salotto, ma bensì ad una stanza immersa nell'ombra; l'arredamento che sarebbe dovuto essere quello di uno studio era stato accostato tutto lungo le pareti, eccetto per un lungo tavolo di legno lucido, posto al centro della stanza, sul quale erano poggiate piante essiccate, varie ciotole di legno con all'interno polveri di diversi colori, fiale con liquidi altrettanto colorati, ed attrezzi tra i quali spiccavano coltelli, pestelli e mortai.
    Il signor Nakamura si trovava sul lato opposto del tavolo, rispetto all'entrata della stanza, ma Kensei si sarebbe dovuto avvicinare per intravedere bene i tratti del suo volto, in quanto tutte le tende erano state accostate e l'unica fonte di luce proveniva da 4 candele poste su ciascun angolo del tavolo.
    Ben arrivato, Kensei-san. La luce del sole è dannosa per gli ingredienti e la luce elettrica tende a disturbare l'essiccazione dei vegetali. Avrebbe detto l'uomo, giustificando l'atmosfera di quella camera. Questa è la prima regola fondamentale per la riuscita di un prodotto estremamente perfetto sotto ogni aspetto. Hai delle nozioni di base riguardo la creazione di medicinali? Se il kiriano avesse risposto negativamente, avrebbe constatato una reazione tuttavia sollevata dal suo interlocutore, il quale difatti non sarebbe stato granchè felice di venire a sapere che avesse già delle conoscenze in quell'ambito, suggerendogli in quel caso di dimenticare tutto e concentrarsi unicamente su ciò che avrebbe appreso quel giorno.
    In un modo o nell'altro, quindi, il signor Nakamura sarebbe passato ad elencargli gli ingredienti che aveva disposto sul tavolo, insegnandogli a riconoscere le varie piante, esponendo le loro varie proprietà e mettendole a confronto con la loro controparte ancora viva, stipate in vari vasi nelle vetrine accostate alle pareti; in particolare si soffermò sulla Kiiro no ebi, un'alga gialla che cresce soltanto nei porti con acque molto calde, le quali, meglio se prese allo stato selvatico e più vicino possibile a dove sostano grandi navi, si rivelavano ingredienti eccezionali per tonici di potenziamento, e la Majo no Toge, un'erba rampicante che cresce solitamente sui rovi, molto utile come antidolorifico.
    Successivamente gli avrebbe fatto annusare ad una ad una tutte le ciotoline contenenti le strane polveri, insegnandogli a riconoscere a quali piante e frutti essiccati appartenessero, e spiegandogli il giusto procedimento per produrre una polvere finissima per una riuscita ottimale del prodotto.
    Il segreto non è pestare le materie prime il più possibile, ma ridurle ad una polvere molto fine da risultare lievemente granulosa, senza che si attacchi formando degli agglomerati informi.
    Gli mostrò quindi una ciotola con una polvere a detta sua macinata correttamente ed un'altra macinata eccessivamente. Infilando il dito nella prima ciotola e poi tirandolo fuori, Kensei avrebbe potuto notare come la polvere scivolasse giù dal dito al minimo scuotimento, mentre quella macinata male gli rimase attaccata in qualche punto del polpastrello, in minuscole porzioni. A quel punto, lo avrebbe esortato a provare lui stesso, così da capire come risultasse al tatto la corretta consistenza.
    Ai distillati passeremo più tardi, ora concentriamoci sulla macinazione.
    E detto ciò, Kensei non avrebbe avuto altro da fare che scegliere uno dei mazzi di piante essiccate e seguire i consigli del suo nuovo sensei, che gli suggerì di porre in un mortaio di marmo una radice o fiore per volta, pestando con un movimento delicato ondulatorio, disegnando un cerchio per volta e fermandosi ad ogni fine giro.
    Il mio segreto, che spezza il calore e la pressione applicata dal movimento, è questo. Ogni 4 cerchi, agita leggermente il mortaio e colpisci delicatamente il centro con la punta del pestello. Così... E gli fece vedere sul proprio mortaio, in cui aveva gettato petali di comuni orchidee, il gesto appena descritto. ...agitare e colpire.
    Ci sarebbe voluto parecchio tempo, che sarebbero sembrate delle ore al kiriano, per pestare l'intero mazzo della pianta scelta, in cui avrebbe potuto apprendere e perfezionare la tecnica, e nel mentre il signor Nakamura, anch'egli intento a macinare il proprio fascio di orchidee, gli avrebbe elargito molti altri suggerimenti per la corretta macinazione, come l'importanza di scegliere degli attrezzi di marmo, molto superiori rispetto al legno ed alla ceramica, o i diversi periodi di essiccazione che richiedevano le erbe e come valutare quando fossero stati pronti per la macinazione, in quanto se si fossero seccati troppo o troppo poco, il risultato finale sarebbe potuto essere catastrofico. L'arte del creare medicinali è infatti una scienza che non ammette errori, in quanto gli effetti potrebbero cambiare di molto con la minima variazione.
    Ci vuole molta pazienza e dedizione per essere un farmacista.
    Un buon farmacista passa ore ed ore a macinare erbe, ma il migliore ci passa tutta la vita.
1459 replies since 8/6/2013
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