Posts written by Yusnaan

  1. .

    Super Quarantine Quest


    Il Deposito


    Nonostante non fosse ormai una gran cosa vedere dei ninja evocare animali di ogni genere, il kiriano restò sorpreso di venire a conoscenza che anche Youkai avesse appreso la tecnica del richiamo, elettrizzandosi immediatamente all'idea.
    Oooh eddai, ti prego, non puoi proprio? Mi puoi dire almeno che cosa evochi? Il genin avrebbe ovviamente insistito di nuovo, chiedendo al suo amico se avesse potuto fargli vedere una sua evocazione, specie se gli avesse rivelato di cosa si trattasse. In ongi caso, Ryuu dovette arrendersi al volere di Neko, portandoselo dietro con grande soddisfazione di quest'ultimo, che non perse l'occasione per andarsene in giro ad annusare ogni cosa e salutare tutte le persone che incontravano, mentre insieme si diressero al luogo dell'incontro.
    Una volta arrivati sul posto, difronte a quello che sarebbe dovuto essere un grigio capannone nella periferia del villaggio, alla fine il gruppetto vide giungere anche Akuraguri Oh, vero, è AKURAGURI!, e ricordandosi finalmente il nome corretto del ragazzo, Ryuu si fiondò verso di lui, con un sorriso un po' imbarazzato. Ehy, Akuragi-ehm Akuraguri-kun! Scusa per prima, io faccio sempre schifo a ricordarmi i nomi. Disse, con una risatina vagamente nervosa e sperando che il suo amico lo perdonasse. In un modo o nell'altro, ci sarebbero voluti circa 5 minuti di attesa, quando alla fine, a cavallo di un grosso pennuto giallo, li avrebbe raggiunti una alta e formosa donna vestita con una sgargiante vestitino, la quale, dopo aver squadrato i 3 ninja ed il cucciolo che si portavano dietro, scese dal suo animale con un agile saltò nonostante i tacchi vertiginosi.
    Oh bene, siete arrivati. Disse usando un tono gelido ma allo stesso tempo con una voce calda e ammaliante. Vi spiego brevemente: ultimamente ho comprato all'asta questo magazzino... Nel frattempo si avvicinò al capannone, aprendone la porta con una piccola chiave. ...c'è un mucchio di robaccia dentro, ma alcune cose sono ancora utilizzabili. Li condusse all'interno, dove il gruppo si sarebbe ritrovato immerso in montagne e montagne di cianfrusaglie di ogni genere: biciclette, divani, armadi, soprammobili, attrezzi, riviste, giocattoli, tende, il tutto era accatastato nel disordine più totale formando delle pile alte fino al soffitto. Quello che dovete fare è buttare tutto ciò che è rotto o ammuffito nei cassonetti qui affianco e recuperare tutto il recuperabile. Ho bisogno di tutto il ciarpame possibile, purchè sia in buone condizioni. Avete 2 giorni di tempo per fare una selezione, poi vi spiegherò il resto che dovrete fare. Buon lavoro. E detto ciò, se ne sarebbe andata lasciando le chiavi vicino alla porta.
    In tutto ciò, il Mizukiyo sarebbe rimasto con la mascella completamente spalancata, difronte a quelle montagne di roba, mentre Neko, al contrario, sembrò felice come se fosse ritrovato in paradiso. Gazzella maiala! Ma la smetti con questo linguaggio? Che vuoi, mio padre parla cosi.
    In un modo o nell'altro, il trio avrebbe dovuto mettersi all'opera il primo possibile. Avevano 48 ore per finire il compito e c'era davvero tanto da fare.
    CITAZIONE

    MINIGIOCO

    Regolamento: Ci vogliono 48 ore di tempo per finire il lavoro, lavorando in 3. Ogni ora di lavoro ci costa 2 Bassi di chakra. Utilizzare 1 Basso in più (tutti e 3), accorcia il tempo di un'ora. Riposarsi un'ora fa recuperare 4 Bassi. Un lavoratore in meno per un'ora, allunga il tempo di mezz'ora.

    Lo scopo della sfida è giostrare le ore di lavoro e di riposo per non arrivare troppo spompati alla prossima sfida.


  2. .

    Caccia Grossa


    Che, ce l'hai un panino?


    Data la decisione dei 2 genin, il gruppo composto da Kyuke, Akuraguri e Pankeki si mise in viaggio verso il lato nord del villaggio, ma ci sarebbe voluta quasi un'ora per aggirare tutta Kiri, andando a passo normale. Durante il tragitto Pankeki camminava molto gaiamente in mezzo ai 2 ninja, mentre la sua pancia ognittanto strusciava sul terreno. per quanto era grande, senza che lui sembrava preoccuparsene. Questa roba di essere evocati è fantastica, senti dei grandi brividi per tutto il corpo, tipo solletico, non so come spiegarlo, e all'improvviso non sei più dove stavi, cambia tutto in un secondo e nemmeno le cose che stringevi tra le zampe ci sono più. Io mi stavo sgranocchiando uno scoiattolo, quando boom, non c'è più. Scommetto che se lo sarà già fregato Tomme, quello scroccone. In quel momento il suo gran pancione si sentì distintamente gorgogliare.
    Ohhh ragazzi...non è che avreste qualcosa da mangiare? Stamattina ho mangiato solo un paio di uova di tordo. Quello scoiattolo l'ho appena assaggiato e non era ancora arrivata l'ora del pranzo portato dai cacciatori. Pankeki avrebbe accettato qualunque cosa ringraziando svariate volte e divorandola nel giro di qualche secondo, ma se così non fosse stato, sarebbe stato tutto il viaggio a lamentarsi per il suo stomaco brontolante ed annusando le tasche e gli zaini dei 2 ragazzi in cerca di qualcosa di buono.
    In un modo o nell'altro, però, avrebbe cercato comunque di fare anche amicizia con i suoi nuovi compagni di squadra, sempre sorridendo come se stessero facendo un'allegra scampagnata. Voi da dove venite? Ci sono leopardi dove abitate? Mi piacerebbe conoscere una bella femmina per la prossima stagione degli amori, niente di sofisticato, non sono un tipo di molte pretese, mi basta che sia una buona cacciatrice e con un bel pelo lucente. Voi ne avete di femmine? E cuccioli? Avrebbe detto, dando ovviamente tempo di rispondere dopo ogni domanda.
    Una volta giunti sul posto, i 3 avventurieri trovarono sulle mura varie crepe e ammaccature, ma tutte ad un'altezza simile, a circa 2 metri dal suolo, mentre sul terreno poterono notare svariate orme simili a zoccoli con 2 dita, grandi 3 volte una mano, ma erano davvero tante e disposte in maniera confusa. Grazie alle abilità investigative di Akuraguri, però, questo potè dedurre alcune impronte fossero più vecchie di altre e di 2 dimensioni diverse, ma quasi tutte convergevano verso la foresta da un'unica direzione.
    Per la miseria, che roba. Disse Pankeki, intento ad annusare le impronte. Mi ricorda qualcosa...ma è particolare come odore...selvaggio...succulento...mi sta tornando fame, ragazzi. Insieme al leopardo, Akuraguri potè rintracciare subito la direzione da seguire, ripercorrendo all'incontrario la direzione delle impronte e cercandone l'origine. L'ombra proiettata dagli alberi, unita alla nebbia onnipresente in quel luogo, avrebbe reso abbastanza difficile seguire le impronte, le quali, per via dell'umidità del terreno, in alcuni tratti sarebbero stati completamente invisibili; durante il tragitto, inoltre, avrebbero notato vari tronchi spezzati e intere aree di terreno devastate, dovunque fossero passate quelle strane impronte. Dopo circa mezz'ora passata a seguire una rotta contorta che spesso ruotava più volte intorno a degli alberi, i 3 avrebbero visto le impronte seguire due strade diverse. A quel punto, dunque, avrebbero dovuto decidere se dividersi per seguire entrambe le piste o sceglierne una sola e restare uniti.
    Seguendo la strada che portava ancora più a nord, dopo circa altri 15 minuti di marcia, si sarebbero ritrovati difronte una parete rocciosa molto ripida, ma con vari spuntoni e sporgenze che avrebbero potuto permetterne la scalata, seppur con molta difficoltàScalare la parete vi costerà 1 Leggera e 5 Bassi di Chakra per lo sforzo.; le tracce lasciate dalle creature, però, sembravano terminare alla base della parete, o almeno così sarebbe parso.
    Seguendo la strada che portava ad ovest, invece, dopo circa 5 minuti si sarebbero ritrovati sulla sponda di un grosso fiume, ed anche lì le impronte sembravano terminare. [Nota]Potete cercare un guado, ma se volete attraversare il fiume a nuoto, vi costerà 2 Leggere e 5 Bassi.
    Inoltre, se Kyuke viaggia senza Pankeki o Akuraguri, ci metterà il doppio del tempo per seguire le impronte.
  3. .

    Nuovo Addestramento

    She's in Love (again)


    Malgrado alla kunoichi non importasse un fico secco di trovare la sede della Radice, si vide costretta a chiederlo per soddisfare il Raizen-clone, ma quando gli Tsukumogami affermarono di non saperne nulla e che ci fosse un tunnel crollato, la soddisfazione e la gioia di aver finalmente concluso quell'orribile e noiosa missione la pervasero; non sapeva nemmeno quanto tempo ebbe passato a provare ad aprire quella dannata porta, prima di scendere nelle profondità dell'inferno ed aver assistito ad uno spettacolo di cianfrusaglie parlanti. Nonostante tutto, però era lieta di aver imparato una nuova tecnica che avrebbe potuto sfoggiare a breve con l'uomo misterioso, senza dimenticarsi dei suoi nuovi aiutanti.
    Perchè al centro di ricerca? Ebbe giusto il tempo di chiedere, prima che l'Hokage la lasciò da sola. Ritrovandosi davanti quelle decine e decine di oggetti che la fissavano, rimase per qualche istante in silenzio, ripensando a ciò che aveva detto loro poco prima; per un attimo ebbe qualche ripensamento, riflettendo sul fatto che magari erano un po' troppi per tenerli tutti in casa, ma...avere una casa autosufficiente avrebbe sicuramente attirato l'invidia di tutto il vicinato ancora di più di quanto già non facesse normalmente.
    Bhe...allora andiamo? Dopo il caloroso ed esultante consenso generale, però, la ragazza avrebbe avuto delle ultime disposizioni da dare, vedendo le condizioni pietose in cui vessavano tutti. Bene, ma resterete in giardino finchè non vi sarete lavati tutti, dopodichè farò venire qualcuno per aggiustarvi e rimettervi a nuovo, non potete certo restare in casa mia così ridotti. Immagino ci vorrà un fabbro, un vasaio, un arrotino, un tappezziere...Guardandosi intorno. ...un falegname...un elettricista...santi Kami, quanti siete...va bene, andiamo. Tutti in fila in fila per uno e non perdetevi.

    Kiyomi non aveva alcuna fretta di raggiungere l'Hokage al centro di ricerca, non avendone compreso neanche il motivo, così, con tutta la calma del mondo, ripercorse il tunnel dal quale erano scesi ed usci dalla panetteria con quella moltitutine di oggetti saltellanti al seguito; se ci fosse stato ancora il Raizen originale a meditare nel punto in cui le aveva assegnato il compito di esplorare quel quartiere abbandonato, l'avrebbe salutato senza troppi convenevoli, proseguendo il proprio cammino verso il centro abitato, attirando sicuramente degli sguardi incuriositi alla vista di quella lunga, lunghissima fila di mobili, attrezzi da giardino, tappezzeria e altro ciarpame vario che saltellava allegramente seguendo la kunoichi.
    Tutta trionfante, la ragazza prese la via di casa, avendo ormai ritrovato la serenità e spensieratezza di qualche ora prima, ed una volta arrivati a Villa Kiyomi, anche il chocobo intento a brucare nel giardino piegò la testa in maniera confusa, alla vista di quella bizzarra scena, così come fecero le cameriere e la cuoca della ragazza scrutando dalle finestre, ignare che presto si sarebbero ritrovate senza lavoro.

    Dopo essersi fatta una doccia, aver ordinato a Shingen di pulire da cima a fondo ogni singolo Tsukumogami ed aver affidato ad Hanako il compito di contattare tutti gli artigiani di cui avevano bisogno per rimetterli a nuovo, la giovane donna si mosse tranquilla, verso il centro di ricerca dove il clone dell'Hokage le aveva dato appuntamento. Non aveva minimamente idea di cosa l'attendesse, ma sperava solo che non sarebbe durato a lungo, avendo dei progetti da mettere in atto. Nel tragitto aveva di nuovo quel dolce sorriso e la camminata quasi saltellante, come se avesse nuovamente la testa tra le nuvole, e quella vista, senza contare il suo nuovo taglio di capelli, avrebbe attirato ancora di più la curiosità del vicinato rispetto agli oggetti animati che camminavano con le proprie gambe.
    Arrivata infine allo Shinme col suo sgargiante yukata rosa pesca ed i capelli raccolti con uno grosso fiocco rosso, attese pazientemente che quegli inetti del centro informazioni la conducessero dall'Hokage, ma a quanto pare non prima di volerle far indossare un orrenda tuta anti radiazioni. Giallo? Ma non c'è un altro colore? Posso andare almeno a casa a cambiarmi? Ma a niente servirono le sue proteste, e se avesse voluto incontrare il Kage, avrebbe dovuto sbrigarsi prima che fosse andato via. Incontrato quello che in teoria sarebbe dovuto essere il Raizen originale, non emesse fiato, guardando quelle cavie da laboratorio ed ascoltando gli esperimenti per cui erano utilizzati, senza ovviamente farsi minimamente sconvolgere dallo sfruttamento di quegli animali.
    Man mano che l'uomo parlava, la ragazza iniziò ad intuire dove volesse andare a parare e quale fosse davvero lo scopo della sua visita; secondo quanto descritto da Raizen, sostituire il sangue con una specie di linfa avrebbe dovuto aiutare il corpo a rigenerarsi come una pianta, ma quella metamorfosi sembrava essere anche piuttosto pericolosa per alcuni soggetti impreparati. La genin non disse nulla finchè l'Hokage terminò il suo discorso, facendo per andarsene, ma non avrebbe resistito a chiudere lì la conversazione, frapponendosi tra lui e la porta.
    Sai che dovresti smetterla di trattarmi come una bambina che non fa altro che starsene col culo sul letto ad aspettare il giocattolo nuovo? Fino ad ora io ho fatto tutto quello che mi hai detto, mi sono allenata, ho imparato 2 controlli del chakra, ho svolto delle missioni per te, ho partecipato ad una pericolosa missione quando ci fu l'attacco di Cantha -nonostante mi sia ritrovata calciata fuori in qualche modo, ma porca Izanami non mi sono tirata indietro-, ho addestrato 2 pippe come vi avevi ordinato e nel frattempo ho fatto costruire la mia nuova casa ed ho aperto un'attività che mi frutta migliaia di ryo e mi tiene impegnata parecchie ore al giorno.
    Me ne sto davvero a pancia all'aria a fare la bimba viziata? Non credo proprio.
    Avrei voglia di cavarti un occhio? Certo che sì.
    Sono passati 3 anni e sono ancora qui, perciò credo di essere anche fin troppo paziente, ma se ognittanto mi salgono i 5 minuti e mi viene voglia di spaccarti l'ufficio, il più delle volte simultaneamente ai miei sbalzi di umori mensili, penso di averne tutto il diritto.
    Detto questo, i capelli lunghi mi stanno meglio, ma apprezzo che -nonostante tu voglia trasformarmi in una pianta grassa- per una volta tu mi abbia mostrato che ci sia davvero un progetto in corso.
    Se non ci fossero state repliche da parte dell'Hokage, la discussione avrebbe potuto davvero terminare, ma Raizen avrebbe potuto notare come, anche se non avesse quasi praticamente preso fiato mentre parlava, il tono della genin non era stato collerico, anzi era più stizzata dal fatto di aver indosso un osceno tutone giallo che la faceva assomigliare al suo chocobo.

    [2 Giorni Dopo]


    E' notte e le strade sono quasi totalmente vuote e avvolte nel silenzio, eccetto per un uomo dall'aria furtiva che si avvicinò con finta nonchalance alla vetrata di un prestigioso negozio, sulla quale vi era l'insegna "Tenshi".
    Snow
    Il locale di proprietà della Saito era immerso nel buio e non sembrava esserci nessuno all'interno, motivo per cui l'uomo si mosse rapido verso la serratura, non riuscendola però a scassinare, con sua grande sorpresa; ci mise diversi minuti, ma alla fine, usando il chakra in un certo modo, la serratura scattò, permettendogli di entrare. Nel silenzio più assoluto, camminò a passi lenti attraversando la prima stanza, ma non appena mise piede nella sala più grande, sempre a luci spente, una lama gli venne puntata velocemente al collo, costringendolo a fermarsi. Con voce tuttavia tranquilla, fu lui a parlare per primo.
    Bel trucchetto con la porta. Ero tentato di sfondarla. Sei in ritardo Da dietro la colonna alla sua destra, fuoriuscì Kiyomi, vestita di tutto punto e con i capelli nuovamente della lunghezza che tanto amava, tutti raccolti dietro la testa.
    Mi sono fermato dagli Yamanaka per fregargli questi. Disse il ladro, tirando fuori da sotto il cappotto un piccolo mazzo di rose bianche. Ohh, come sei carino. Staranno benissimo sulla tua tomba. Ah, quindi avrò una tomba? Troppo buona, io contavo di farti a pezzi e darti in pasto ai porci.In un attimo, la kunoichi tentò di decapitarlo con una delle sue pericolose spade, colpo che l'altro evitò con estrema semplicità e, dopo aver riposto cautamente le rose sul pavimento, iniziò a rispondere ai mortali fendenti della Saito sfoderando la propria katana. In breve, nella penombra del negozio iniziò uno scontro mortale, e suoni di spade che cozzavano tra di loro si sarebbero uditi quasi fino all'esterno. Dopo aver evitato per un soffio di venire privata del braccio sinistro, la ragazza saltò all'indietro ed iniziò a correre sulla parete perpendicolarmente al terreno, estraendo nel frattempo numerosi spiedi con una mano e facendoli partire immediatamente verso il suo avversario senza che lei si mosse per lanciarli, utilizzando il proprio chakra repulsivo; anche se sorpreso, il ladro evitò con 2 colpi di katana i proiettili in arrivo.
    Sbaglio o l'ultima volta non sapevi farlo? Un piccolo regalo del mio amico, l'Hokage. Rispose, prima di fiondarsi nuovamente su di lui e fermarsi un attimo prima che entrambi si decapitassero a vicenda. Sembri molto intima col tuo amico, l'Hokage. Geloso, signor Yuki? Altri 2 colpi di spada e si ritrovarono nuovamente in stallo. Devo passare da lui, un giorno di questi. E ripresero a tentare di uccidersi a vicenda.
    Quando qualche mese prima, quel ladro si infiltrò per la prima volta di notte, nel negozio della Saito, non immaginò che Kiyomi a volte rimanesse nel suo laboratorio a fare le ore piccole, ritrovandosi dinanzi una agguerrita kunoichi, ma pur sempre più debole di lui; una volta sconfitta e sbeffeggiata, le sfasciò impunemente una vetrina, ripromettendo di tornare a derubarla, e da quel giorno, ogni 3 settimane Kiyomi si faceva trovare in quel luogo per dei combattimenti che diventavano più lunghi via via che lei diventava più forte ed abile. La ragazza non sapeva molto su di lui, ritrovandosi a parlare molto poco mentre entrambi provavano a staccarsi la testa a vicenda, e nessuno aveva mai osato trattarla in quel modo, eppure, ogni qual volta quell'uomo andava via sfasciando qualcosa all'interno del negozio come dispetto per non essere stata abbastanza brava da fermarlo, tornava a casa zoppicando ma col sorriso.

  4. .

    La seguace della Dea


    IX


    Nonostante si udirono delle voci provenienti da fuori, la sacerdotessa continuò a perquisire la stanza, accelerando il passo, e per fortuna non fu neanche troppo difficile individuare i suoi effetti personali, con sua grandissima soddisfazione. Prima di uscire, però, non disdegno di raccogliere anche altra refurtiva che avrebbe potuto sicuramente farle comodo, nascondendola dove poteva, mentre all'esterno Namae ebbe un piccolo dialogo con i i 2 criminali che in qualche modo avrebbero dovuto bloccare gli intrusi.
    I due poveri malcapitati, sentendosi praticamente obbligati a farlo se non avessero voluto fare una brutta fine, accettarono di prendere gli spiedi che gli aveva offerto, molto a malincuore, e dopo essersi guardati a vicenda, se li infilarono in bocca per eseguire l'ordine, quando ormai erano praticamente in lacrime (e dall'odore nell'aria si potè anche intuire come la vescica di uno dei 2 avesse iniziato a cedere).
    La ragazza infilò furtivamente la testa fuori dalla stanza, prima di uscire con tutta tranquillità per aver notato come il suo nuovo amico avesse tutta la situazione sotto controllo; insieme fuggirono (con tutta calma) da quel palazzo e nessuno si sognò di inseguirli, finchè non si ritrovarono nel vicolo tra le case abbandonate. Ormai entrambi bagnati fradici, la pioggia non gli faceva più alcun effetto, trovando anche il tempo per lasciarsi travolgere dalla fiamma della passione, probabilmente dovuto anche all'adrenalina di essersi infiltrati in un covo di criminali ed aver fatto a pugni.
    Non facendoselo ripetere 2 volte, con un sorriso malizioso sul volto, l'avvenente donna avrebbe indicato l'abitazione abbandonata più vicina e vi avrebbe trascinato il suo compagno di squadra, dove non sarebbe stato difficile addentrasi tramite una finestra rotta, e durante un lungo bacio non avrebbe rifiutato l'offerta di farsi iniettare degli ormoni per amplificare le proprie sensazioni, essendo sempre pronta a nuove esperienze. Lì, su un vecchio materasso, l'Oleandro potè saggiare le grandi abilità di Fukmi nell'arte dell'amore, che padroneggiava con le diverse parti del suo corpo, dato che la ragazza non sarebbe certo stata immobile ad aspettare che facesse tutto lui.

    Una volta raggiunta la piccola figlia adottiva di Namae, Fukmi l'avrebbe salutata allegramente, comunicandole di essere riuscita a recuperare le sue cose principalmente grazie all'aiuto di suo padre, e regalandole poi una piccola collana con rubini, a forma di farfalla. E questi sono per te, potrebbero farti comodo. C'era un sacco di roba lì dentro. Avrebbe aggiunto, quasi ridendo, ed allungando un portafoglio all'omone, ma che l'avesse accettato o meno, lo avrebbe comunque ringraziato nuovamente per il suo aiuto. Grazie ancora e scusa il disturbo, spero tu non avessi altri impegni. E dopo averli salutati, si sarebbe diretta al locale del signor Tomoe, a cui aveva intenzione di consegnare soldi e qualche gioiello come risarcimento per i danni ed i soldi portatigli via da quei banditi. Ma non prima di aver baciato con gioia il volto disegnato su di un foglio che portava nella borsa, ed aver aggiunto un nuovo nome alla lista, sul suo blocchetto speciale.
    CITAZIONE
    N°52 - Namae (Ame)

  5. .

    Dimostra Chi Sei


    Demoni e Kamui


    Durante il tragitto, prima di incrociare il mega tartarugone, Ipokash iniziò a trovare delle somiglianze tra Fudoh e Sanjuro, arrivando addirittura a definirlo uno sciamano, ed il Mizukiyo a stento riuscì a trattenersi dal ridere quando il ragazzo tentò di difendersi da quelle strane accuse; per lo meno, la giovane cacciatrice confermò i suoi dubbi sul fatto che fosse effettivamente il loro chakra ad attrarre quello strano minerale, iniziando ad intuire vagamente perchè il Mizukage volesse appropriarsene.
    Uno scontro breve ma intenso si consumò quando Gyoza si presentò, ed i kiriani furono abbastanza rapidi da reagire ai suoi attacchi. Scusa! Disse Ryuu, imbarazzato, dopo aver lanciato a terra la povera Ipokash per la seconda volta. La loro offensiva, però, non si dimostrò granchè efficace, e il loro avversario si dimostrò decisamente più forte e rapido di quanto sembrasse, ma per fortuna in quel momento giunse in loro soccorso il leopardo delle nevi che Ryuu aveva incontrato qualche ora prima; era decisamente potente, tanto da riuscire ad allontanare il tartarugone con una sola tecnica che per poco non raggelò anche Ryuu.
    Nonostante tutto, anche se il Kamui fuggì, la situazione sembrò andare sempre peggio, in quanto Fudoh aveva in qualche modo toccato l'Eterno Gelo e sembrò star male, ed anche se la missione pretendesse di risolvere al più presto quella faccenda, Ryuu avrebbe preferito una temporanea ritirata per permettere al suo compagno di riprendersi..
    Fudoh-kun, dovresti uscire di qui. Fa già abbastanza freddo senza l'Eterno Gelo, se resti qui peggiori soltanto. Ma ovviamente il suo suggerimento non venne ascoltato, nonostante il Kamui felino tentò di spiegare allo stesso Fudoh quanto fosse grave e a cosa avrebbe potuto portare l'essere venuto in contatto con quel minerale; il ragazzo però volle proseguire, determinato a non voler neanche accettare l'aiuto del leopardo, nonostante anche Ryuu non avrebbe voluto mai accettare un simile sacrificio per salvarsi. Come se non bastasse, Youshi se ne uscì con la geniale trovata di andare dalla parte opposta completamente da solo, e a niente servirono le proteste del Mizukiyo, bocciate subito da quella che al genin parve una pura presunzione o eccessiva fiducia nelle proprie capacità.
    Avirvi apprissi saribbi chimi mi mittissi in chitinicci al collo Borbottò il Mizukiyo dopo che il gruppo si fu separato, assecondando il volere del Tokugawa e ritrovandosi a camminare tutti insieme in quella angusta spelonca. E no, non gli stavano affatto simpatiche le persone che volevano fare gli eroi ed affermavano che gli altri li avrebbero rallentati.

    Kurobaku viaggiò in testa al gruppo insieme a Yukihyo, provando a dargli una mano nel rintracciare l'odore di Gyoza, mentre Ryuu chiuse la fila seguendo Ipokash e preceduto dai suoi 2 cloni, stando attento a non ricevere attacchi a sorpresa da dietro, ma la ricerca si rivelò davvero lunga e noiosa, ed il freddo andava penetrando sempre più nelle ossa, irrigidendo i muscoli suoi e delle sue copie. Di' un po', com'è questa storia dei Kamui? Non siete semplici animali senzienti, dico bene? Avrebbe chiesto nel frattempo il leopardo a quello delle nevi, nel tentativo di cercare di saperne di più su di lui e spingendolo a parlare.
    Il genin però aveva altro a cui pensare, ed un chiodo fisso si insinuò nella sua mente, fino a che prese la decisione di assecondare quell'idea ed assentarsi per qualche istante. Si ritrovò così di nuovo sul fondo dell'immensa caverna che custodiva il demone che abitava dentro di lui, in piedi su quello specchio d'acqua fluorescente di cui faticava ad immaginarne la profondità; difronte a lui ecco il mastodontico cancello che conservava il suo segreto, il quale sembrava stesse dormendo. Timidamente e leggermente a disagio, il ragazzo tentò un colloquio.
    Ehi...sei sveglio?

    Mh...devo aver lasciato di nuovo la porta aperta. Chiudila quando te ne vai.

    In quei momenti, Ryuu si sentiva ancora più in colpa del solito, benchè nonostante ci fosse un intruso dentro il suo corpo, era pur sempre isolato in quella prigione, e questo forse suscitava un giustificato odio da parte del bestione. Ma non ti annoi qui da solo? Non parliamo neanche mai.

    Al contrario, ho un sacco da fare qui dentro. Ti posso dire quante punte dei miei artigli misura ogni singola sbarra. Ma se vogliamo parlare di te, ho tenuto il conto di quante volte ti sei chiuso nella tua stanzetta facendo finta di leggere i tuoi fumetti. Il numero ti impressionerebbe.

    Fu a quel punto che il demone si voltò, fissando il ragazzino, col suo unico occhio, probabilmente per non perdersi l'espressione sulla sua faccia. Eddai...devi proprio stare a guardare?

    Non devo. Ma se non lo facessi, mi perderei momenti come questo. Sei il mio canale preferito...nonchè l'unico.

    Cercando di saltare quell'imbarazzante preambolo, il genin cercò di venire al punto della situazione, il quale però era ovviamente già conosciuto dal suo interlocutore, che anticipò le sue intenzioni.

    Lo sai, sei proprio un bel tipo. Ogni cazzo di volta che ti trovi in difficoltà e senti la necessità di usare il mio chakra, vieni qui a chiedermi il permesso. E nonostante io puntualmente te lo neghi, tu fai di testa tua e lo prendi lo stesso.
    E allora mi chiedo: perchè lo fai? Ci tieni davvero così tanto a sentirti il padrone e a trattarmi come una batteria?

    Ryuu si trovò decisamente spiazzato, ma sapeva che non era quello il motivo, e anzi sentiva che era proprio la motivazione opposta a spingerlo ogni volta a compiere quel rito, ma non trovò subito le parole per esprimere al meglio ciò che aveva da dire. No...io non sono il tuo padrone, io vorrei...cioè, Itai-sama e il suo bijuu vanno d'accordo e si scambiano il chakra in continuazione, si fa spuntare anche le ali!

    Non me ne può fregare uno strafottuto cazzo di quello che fa la blatta coi suoi padroncini. Noi non siamo fatti per essere tenuti al guinzaglio.

    Ma almeno una volta hai mai provato ad andare d'accordo con altri jinchuuriki?

    Per fare cosa? Fargli assumere il mio aspetto così che possano vantarsi con gli altri ninja di essere potenti quanto un bijuu? Tu e la tua razza mi fate davvero schifo, ed il modo in cui convincete i miei fratelli a concedervi i loro favori, è anche peggio.

    Seguì un lungo silenzio, mentre l'aria era satura di rabbia e rancore da parte del demone ed il ragazzetto ninja cercava di trovare le parole ed il coraggio per rispondere alle sue accuse. Va bene...i-io non so che rapporto ci sia tra gli altri demoni e jinchuuriki. E non ho mai usato il tuo chakra per vantarmi con altri, lo sai, ma solo quando mi sono trovato davvero in pericolo. E oggi potrei trovarmici di nuovo. Ma non mi piace usare il tuo chakra, ecco perchè vengo a chiedertelo.
    Mi dà fastidio prendertelo e basta...proprio perchè non ti considero una batteria.

    Quindi ti sentiresti meglio se ti dicessi "ma certo, amicone mio, prendilo pure e fagli il culo a strisce a quei cattivoni"?

    Bhe.........sì.

    Bene. Dammi un solo motivo per cui dovrei farlo, e io te lo dirò.

    Un altro lungo e doloroso silenzio piombò nella grotta, e nonostante si fosse aspettato una domanda del genere, il Mizukiyo non seppe proprio cosa rispondergli, cercando infine di mettere insieme dei frammenti d'idee per replicare con un minimo di senso logico.
    Bhe...tu me lo devi. Se vuoi restare qui e non finire in una reliquia-barattolo, senza più una vita da spiare e rovinare con le tue battutine...è il prezzo da pagare. Perchè sì, se io muoio e tu ti liberi, non ci metteranno molto a catturarti e sigillarti da qualche altra parte.

    ..........Sparisci.

    Quando vide il Sanbi voltarsi dall'altra parte, Ryuu capì già che la conversazione era terminata, sebbene non avesse capito chi avesse vinto, tornando quindi con la mente nel mondo reale per raggiungere i propri compagni, leggermente turbato per quella discussione, ma sentendosi anche un pochino più leggero per averla avuta.

    Quando infine riuscirono a trovare una delle sale, si ritrovarono dinanzi uno spettacolo azzurro luminescente, mentre sul lato opposto vi era un portone di metallo sorvegliato da Gyoza, il quale sembrava vagamente addormentato. Fudoh, dati gli ultimi avvenimenti e le rivelazioni del Kamui leopardo ed Ipokash, si decise a farsi avanti per tentare di far rinsavire l'altro Kamui; dopotutto, Yukihyo aveva accennato al fatto che quegli esseri stessero combattendo una battaglia interiore e forse un aiuto non aggressivo avrebbe potuto rivelarsi importante, ma dovevano tenersi comunque pronti ad ogni evenienza. Va bene, ma stai attento. Rispose al suo amico, per poi voltarsi verso il leopardo bianco, sempre bisbigliando per non svegliare il mostro. Yukihyo-san...se ha qualche consiglio su come calmarlo, credo sia il momento giusto per dircelo. C'è qualche possibilità o dobbiamo per forza cercare di buttarlo giu? Non sapendo come si sarebbe evoluta la situazione, il Mizukiyo si tenne in disparte, lasciando che Fudoh si avvicinasse, ma facendo cenno a Kurobaku e ai suoi cloni di tenersi pronti ad attaccare, passando ad uno di questi la propria bomba. Se la tattica pacifica di Fudoh non avesse funzionato, a quel punto sarebbe stato il momento di passare all'azione.
    Mentre l'originale chiuse gli occhi per concentrarsi, il primo dei suoi cloni avrebbe composto un singolo sigillo, prima di sputare in una vasta area difronte a sè ingenti quantità di un liquido vischioso, che avrebbe sicuramente potuto dare al gruppo un po' di vantaggio su Gyoza. [Tecnica 1] Nel frattempo, il Ryuu originale avrebbe terminato di fare quell'azione di cui non andava fiero e lo faceva ogni volta sentire in colpa: sottrarre del chakra al Sanbi. [Tecnica 2] [Demone]+ 6 Bassi di Chakra
    Vel +1 / Rifl +1
    Controllo Demoniaco: Vel+1 / Rifl -1

    Forza: 550
    Velocità: 675
    Resistenza: 575
    Riflessi: 626

    Vincoli attivi: Non può utilizzare tecniche ad eccezione delle tecniche derivate. Non può utilizzare armi ad eccezione di Potenziamenti già indossati. Non può essere furtivo. Non collaborare con terzi. Non può fare ragionamenti complessi.
    In un attimo avvertì di nuovo la sgradevole sensazione di un odio incontrollato che gli pervase ogni angolo del corpo, sentendo la pelle bruciare e la propria coscienza regredire fino a farsi controllare completamente dalla furia del demone; i presenti, oltre all'esplosione di chakra proveniente dal suo corpo, infatti, lo avrebbero visto accovacciarsi fino a prendere la postura di un animale a 4 zampe, e nel suo sguardo rabbioso ci sarebbe stato posto solo per il suo nemico.
    Non gli importava degli altri, ciò che sapeva di dover fare era distruggere quella tartaruga. Con un rapido scatto, il ragazzo impossessato si sarebbe portato a distanza ravvicinata al suo nemico, sguainando intanto la propria spada, ma prima di raggiungere la tartaruga, si sarebbe lanciato verso le sue zampe inferiori lasciandosi scivolare sul liquido che per lui sarebbe parso quasi viscido, e colpendo gli arti del mostro con 2 rapidi fendenti. [Azione 1, 2]Furia Demoniaca: MezzoBasso (+3)
    Impasto: MedioBasso (+4)

    Forza: 550 (+6) > 700
    Velocità: 675 (+1) 700

    Consumo: 5 Bassi
    Successivamente, dopo essersi fermato a meno di un metro dal suo avversario, si sarebbe rimesso subito in piedi e contemporaneamente, con un poderoso scatto delle gambe, sarebbe balzato in alto e in avanti, fino a sollevarsi poco sopra Gyoza [Azione 3], e dopo aver alzato la lama sopra la propria testa, l'avrebbe fatta calare con tutta la forza verso quella del tartarugone, tentando di infilzarla nel suo cranio di punta e contando di raggiungerlo anche se avesse provato a ritirarla nel guscio. [Azione 4]Furia Demoniaca: MezzoBasso (+3)
    Impasto: MedioBasso (+4)

    Forza: 550 (+6) > 700
    Velocità: 675 (+1) 700

    Consumo: 2.5 Bassi

    Successivamente, subito dopo aver sferrato quell'attacco, avrebbe sfruttato quella posizione per spingersi contro il guscio di Gyoza e darsi così una spinta per allontanarsi da lui, eseguendo un salto con capriola all'indietro ed atterrando sui propri piedi e mani, sul terreno probabilmente ricoperto di acqua caramellosa; [Azione 3] anche se i suoi colpi fossero andati a segno, però, e l'animale fosse stato abbattuto, la sua ira non si sarebbe placata, continuando a mantenere lo sguardo rabbioso su di lui e digrignando i denti, con la wakizashi sempre stretta nel pugno destro.

    Chakra: 24/100
    Clone 1: 24.5/30.5
    Clone 2: 27.5/30.5
    Vitalità: 17.5/17.5
    Clone 1: 1.5/2
    Clone 2: 1.5/2
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità: 625
    Resistenza: 575
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 625
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Fendente
    3: Movimento
    4: Affondo
    Slot Tecnica
    1: Acqua Caramellosa
    2: Attivazione TS
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Spiedi Potenziati × 5
    • Wakizashi × 1
    • Kunai × 2
    • Marchingegno ad Acqua × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Sango × 1

    Note
    ///
  6. .

    Caccia Grossa


    I due segugi


    Poco dopo l'arrivo di Kohana, fece il suo ingresso un'altra vecchia conoscenza di Ryuu, il quale sembrò decisamente più euforico del solito. Akurakuri-kun! Tutto bene, a te come ti va? Rispose il guardiano. Ahm no, in realtà sono io che ho mandato a chiamare degli aiuti dall'Accademia, sono io il capo dei guardiani. DIsse il genin, alquanto divertito dalla situazione, per poi passare a presentare la sua amica nel momento in cui il nuovo arrivato notò la sua presenza.
    Ah, lei è Kohana, è qui per il tuo stesso motivo. Ciao! Bè, sono ancora una studentessa, spero di non combinare casini. Aggiunse la ragazza, sorridente ma un po' in imbarazzo.
    Qualche minuto dopo giunse anche il terzo ninja, un ragazzo di oto dai modi formali, che Ryuu accolse lieto. Ciao. Mi chiamo Ryuu, sono io il capo dei guardiani. Dopo che anche Kohana si fu presentata e tutti ebbero fatto conoscenza, il genin avrebbe potuto finalmente esporre i dettagli della missione.
    Allora, vi spiego che succede: da circa un paio di settimane stiamo ricevendo degli attacchi, ma non sappiamo se si tratta di ninja, perchè non sono delle incursioni. Certo non è qualcosa di umano, o almeno non lo sembra, perchè abbiamo trovato strane impronte nelle zone in cui attaccano, oltre a delle crepe sulle mura. Il tono del genin era molto serio e cercò nel frattempo di assicurarsi che tutti fossero attenti a quel che diceva. Il punto è che non siamo mai riusciti a vedere chi sia il responsabile, perchè in pratica arrivano, danno delle botte alle mura e vanno via in un attimo. Il nostro compito è scoprire chi sono ed acciuffarli.
    Avrebbe quindi sentito le loro opinioni, se ne avessero avute, ed una volta dissipati gli eventuali dubbi, li avrebbe condotti tutti all'esterno. C'era un bel sole quel giorno, ma la nebbia caratteristica del luogo avrebbe sicuramente ostacolato le ricerche, quindi urgeva un piccolo aiuto.
    Bene. Ci divideremo in 2 squadre, ma ci servirà un po' di supporto se vogliamo riuscire a rintracciarli. Allontanatevi. E detto ciò, una volta che tutti ebbero fatto un paio di passi indietro, si apprestò a ferirsi un pollice per eseguire la tecnica del richiamo. Dalla piccola nuvola di fumo che si venne a formare, un enorme leopardoKurobaku sarebbe apparso davanti ai loro occhi, ma dalla sua espressione non sarebbe sembrato molto felice di essere lì.
    Ciao Kurobaku-san! Ragazzi, lui è Kurobaku. Avremmo bisogno del tuo aiuto, se non ti dispiace. Certo che mi dispiace, avevo appena finito il mio turno di caccia e stavo andando a dormire. Mi aspetto almeno un paio di bistecche da 3 kili, se no scordati il mio aiuto. Ohh bè, allora scusa. Affare fatto per le bistecche.
    Terminati i convenevoli, Ryuu avrebbe ancora una volta attivato la tecnica del richiamo, ma stavolta le parti furono invertite, in quanto fu il genin ad essere rimasto perplesso da quell'evocazione, mentre il grosso e grasso leopardoPankeki apparso si guardò intorno estasiato. Nuoo, ma sono stato evocato? E' questo che si prova allora, CHE STORIA! Oh no...
    Oh...ciao! Io mi chiamo Ryuu e... Oh sì sì, ti conosco, io sono Pankeki. Ciao a tutti! Voi chi siete? Disse, sempre in tono molto gioviale ed aspettando che anche gli altri si presentassero. Io mi chiamo Kohana, piacere.
    Una volta concluse le dovute presentazioni e spiegato ai 2 leopardi il compito che avrebbero dovuto svolgere, il capo dei guardiani informò i presenti che c'erano diversi luoghi in cui erano state avvistate tracce degli invasori, ma colpivano in particolare 2 zone in particolare, ai lati opposti del villaggio, e detto ciò passò a comporre le squadre.
    Allora, io e Kohana andremo da una parte, e ci porteremo Pankeki, mentre voi 2 andrete dall'altra insieme a Kurobaku.
    Col cazzo. Io non sono un cagnolino che puoi mollare al primo che passa, io lavoro con te e basta. Quando Kurobaku si metteva in testa qualcosa, protestare serviva a poco, e Ryuu lo sapeva, motivo per cui si arrese subito al suo volere e scambiò i leopardi delle due squadre, mentre Pankeki non obiettò a nessuna delle scelte, visibilmente elettrizzato di far parte di una missione. Le mete da raggiungere erano il lato est ed il lato nord delle mura, entrambe zone confinanti con una fitta foresta, ed avrebbe lasciato ai 3 ninja la scelta, che sarebbe ricaduta su Akuraguri e Kuyke, dato che Kohana si pronunciò neutrale.


    Edited by Yusnaan - 23/4/2020, 01:15
  7. .

    La Fonte dell'Eterna Vecchiaia


    Thè a casa Yamada

    La signora Yamada sembrò molto felice di fare la conoscenza dei 3 ragazzi Accademici ed accontentò le loro richieste sulle preferenze del the, facendoli accomodare intorno ad un tavolo basso, in legno d'ebano, da 6 posti, su dei cuscini con fini decorazioni blu e oro; entrambe le bambine si sedettero ad un lato del tavolo, mentre la padrona di casa prese posto a capotavola, servendo del the nero a tutti (eccetto Kyuke) e ponendo una ciotolina con del miele e dei biscotti a centro tavola, ma non vi sarebbe stata traccia del signor Yamada.
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    Purtroppo mio marito non c'è, la mattina si incontra sempre con gli amici per le strade del villaggio, ma potrete conoscerlo più tardi. Disse la donna, per poi rivolgersi alla Dea in incognitoMi dispiace non potervi accontentare, ma ho paura che il capo villaggio abbia questioni più importanti a cui pensare, che passare a prendere un the a casa mia. La signora Kimiko aveva un dolce sorriso stampato in volto, a metà tra il divertito e l'accondiscendente, quasi come se non volesse prendere troppo sul serio la missione dei 3 giovani ninja.
    Successivamente fu il genin kiriano a parlare, chiedendo giustamente quante più informazioni possibili.
    Oh bè, non so se Hana e Kohana ve l'hanno già detto, ma io e mio marito siamo qui da appena un mese, quindi non ne sappiamo molto. E' un posto così tranquillo e adorabile, ma di tanto in tanto i nostri samurai trovano degli intrusi aggirarsi per la foresta, le coste, il cimitero...sì, insomma, gironzolano un po' dappertutto. Prese un sorso di the. Il fatto è che non sappiamo cosa vogliono. Se ce l'avessero semplicemente chiesto, avremmo potuto aiutarli, ma hanno un comportamento alquanto schivo e aggressivo. E sappiamo che si tratta sempre delle stesse persone perchè indossano sempre delle cappe blu.
    Sono cattivi, sono sicuramente dei ladri! Bè...un paio di volte si sono intrufolati nel villaggio di notte, ma non hanno mai portato via niente, a quanto ne sappiamo. Fece una pausa per bere un altro po' di the. Queste ovviamente sono cose che so grazie alle chiacchiere con i miei vicini. Il capo villaggio o i samurai potranno dirvi certamente di più. O probabilmente chiunque abiti qui da prima di noi. Concluse con una piccola risata, prima di finire il suo the.
    Se avessero voluto fare altre domande, la signora sarebbe stata più che felice di fornirgli tutte le informazioni di cui disponeva, sebbene non fossero molte; se invece avessero voluto seguire il suo consiglio, l'anziana donna li avrebbe invitati a recarsi agli uffici amministrativifGGwGDa, che si trovavano nei pressi della piazza principale, oppure dai samurai, il cui capo, che avevano già conosciuto, era in quel momento di guardia all'ingresso del villaggio.
    Se si fossero messi alla ricerca del capo villaggio, avrebbero dovuto attendere circa mezz'ora, dopo aver chiesto di lui alla sua segretaria, prima che l'uomoYswKDD7 avesse avuto il tempo per riceverli nel proprio ufficio; nell'edificio c'erano appena una manciata di dipendenti, tutti ovviamente anziani, ma a dispetto dell'ambiente austero ed anonimo, si respirava un gradevole profumo proveniente dai ciliegi in fiore che si trovavano nella piazza.
    Le 2 piccole ragazzine però, non ricevettero il permesso di seguirli, dato che la nonna, dopo l'uscita dei ninja, le avrebbe messe presto a pulire la casa ed aiutarla a preparare il pranzo, quindi i ninja avrebbero dovuto cavarsela ed orientarsi da soli.

    [Ieyasu - Il giorno dopo]

    Il jonin che accolse Ieyasu sulla nave fu sollevato di sentire che il ragazzo era effettivamente la persona che stavano aspettando, accompagnandolo sulla nave e preparandosi alla partenza. Ci fu un po' di movimento, quando infine la nave partì, distaccandosi lentamente dal molo, ed il giovincello infiltrato avvicinò uno dei suoi nuovi colleghi.
    Bè, perchè sono davvero giganti, non è mica un eufenismo ahahah. Il più piccolo che ho visto arrivava ad una ventina di metri. Sì, ma dopo che gli stacchi una o due braccia, diventano un filo più docili. Il problema è abbatterli prima che gli ricrescano e raddoppino di numero. Aggiunse un altro ninja intervenuto nella conversazione, ma l'arrivo di una donna dai capelli scuri e gli occhi completamente bianchi, raggelò all'istante l'aria gioviale che si respirava.
    Che ci fa qui questo marmocchio? Disse, fissandolo coi suoi occhi glaciali, mentre il ragazzo avrebbe avuto la sgradevole sensazione che quella persona gli stesse scrutando anche l'anima.

    8XPNfYP

    E' l'otese che aspettavamo. Cazzate. Questo bambino non sarebbe capace nemmeno di stendere un tonno, col chakra che si ritrova. Non ha neanche il coprifronte, come hai potuto pensare che fosse un jonin? Tra l'imbarazzo e la confusione generale, inutile dire che i ninja convennero di dover far scendere immediatamente l'imbucato dalla nave, ma il porto era ormai a decine di metri di distanza. Ahahahah mi dispiace ragazzo. Mi piace il tuo stile, ma se vieni con noi ci crepi sicuro. Magari andremo in missione insieme un'altra volta. Ma ora... E interrompendo la frase, lo prese per la collottola ed il pantalone e lo lanciò in mare dandogli un ultimo saluto.
    Il giovane non ci avrebbe messo molto a raggiungere la riva, nuotando o lasciandosi trascinare dalla marea, dato che il ninja lo spedì in direzione del porto facendogli percorrere parecchi metri in aria. Una volta ritrovatosi ancora nel porto, non gli sarebbe rimasto altro da fare che cercare di raggiungere l'isola nominata nella missiva o tornarsene a casa, ma ci sarebbe voluto poco a scoprire che un gruppo di persone si recava in quel luogo periodicamente, facendo magari una capatina ad una delle taverne, dove il traffico di marinai e passeggeri delle navi era decisamente alto.
  8. .

    Caccia Grossa


    Kiri è in Pericolo


    Durante la ronda notturna, la serata sembrava procedere calma e noiosa, eppure tutti i guardiani erano sull'attenti, come se si aspettassero un attacco da un momento all'altro. D'improvviso, infatti, il suono della sirena proveniente dalla torre di guardia ruppe il silenzio della notte, e tutti i guardiani accorsero sul posto immediatamente, solo per scoprire dall'uomo che lo aveva attivato, che il pericolo si trovava sul lato est del villaggio.
    Ci vollero pochi minuti di corsa sfrenata, fino a che Ryuu, lasciandosi scivolare giù dalle alte mura insieme ad altri suoi sottoposti, scoprì una grossa crepa nella possente e massiccia parete; il colpevole, però, se l'era già svignata, lasciando soltanto una serie di grosse impronte confuse sul terreno.
    Così non va, ci serve più personale o non lo beccheremo mai sul fatto. Le squadre di ricognizione servivano a poco, non potendo allontanarsi per molto tempo dalla loro postazione alle mura, quindi urgeva al più presto ricevere degli aiuti in più con cui aumentare le possibilità di risolvere quella spinosa faccenda.

    Il giorno dopo, 3 lettere sarebbero giunte a 3 ninja, missive che richiedevano la loro presenza alle mura di Kiri entro 2 giorni e presentarsi al capo dei guardiani, senza dare molte altre spiegazioni sulla motivazione, se non che avrebbero dovuto respingere degli attacchi da parte di estranei.
    Il giorno dell'incontro, Ryuu sarebbe stato al suo posto di guardia, nel suo ufficio fuori le mura, ma la prima ad arrivare, di buon mattino, fu proprio una sua inaspettata conoscenza.
    Ma guarda chi si vede. Alla sua porta si era presentata nientemeno che la ragazza0xjFnXK conosciuta 2 mesi prima al porto di Kiri e che l'aveva aiutato ad acciuffare dei criminali; la giovane aveva una lettera in mano e si presentò al genin con un gran sorriso, al quale il genin rispose andandole incontro con gioia. Kohana! Che ci fai qui?Mi hai mandata tu a chiamare. Disse, sventolandogli la missiva sotto il naso, ma cogliendo l'espressione confusa del ragazzo, si decise a spiegargli, con un aria po' orgogliosa e imbarazzata al tempo stesso. Ho seguito il tuo consiglio e mi sono iscritta all'Accademia. E' più di un mese ormai, sto imparando un sacco di cose, e un paio di giorni fa mi hanno dato questa missiva, hanno detto per fare un po' di esperienza sul campo. Ma...fantastico! Mi fa piacere, davvero, magari poi potresti trasferirti a Kiri. Ehm-così stai più vicina al mare.
    I due furono chiaramente felici di rivedersi, e mentre attesero l'arrivo degli altri 2 ninja, scambiarono non poche allegre chiacchiere come due vecchi amici.


    Edited by Yusnaan - 21/4/2020, 23:42
  9. .

    Nuovo Addestramento

    Abbiamo finito?


    Le parole di Kiyomi sembrarono sortire l'effetto sperato e tutti gli Tsukumogami furono più che felici di riferirle i propri nomi e divennero, se possibili, ancora più adoranti nei suoi confronti. Secondo loro, però il loro capo si era allontanato da quel posto ed ora aveva anche un contratto tutto suo; non che a Kiyomi importasse, anzi, non capendone di contratti di sangue pensò che avrebbe potuto liberamente firmarne uno anche con lui, se quello era il desiderio di quegli tsukumogami.
    Fu il Raizen-clone però ad intromettersi nella discussione, affermando di conoscere il cosiddetto "Kagami", dopo che uno di quei demoni glielo disegnò anche; certo, non era quello che la ragazza si era aspettato, ma dato che al momento era impossibile richiamarlo e che fosse in mano aad altre persone, non vedeva perchè darsi pensiero. Bene, allora prima o poi lo troveremo. Magari mi dirai qualche dettaglio in più, se ne verrai a conoscenza. Disse infine, rivolgendosi all'Hokage.
    Allora, Raizen...eravamo venuti qui per fare qualcosa o sbaglio? La genin tentò di riportare la conversazione all'obbiettivo della loro piccola missione, dato che tutto quel casino era successo perchè Raizen e i suoi cloni stavano cercando l'entrata per la Radice, chiedendo così informazioni ai suoi nuovi alleati.
    Voi sapete qualcosa sula Radice o comunque qualche covo segreto da queste parti? Ve ne sarei molto grata, così finalmente potrò tornare a casa.
    Se gli Tsukumogami avessero avuto informazioni da dargli ed avessero voluto condurli da qualche parte, Kiyomi li avrebbe senza dubbio seguiti, ma se invece lei ed il clone avessero fatto un buco nell'acqua inoltrandosi in quel passaggio segreto nella panetteria, dal suo punto di vista non ci sarebbe stato altro da fare, proponendo all'Hokage di tornare insieme in superficie ed invitando gli Tsukumogami a seguirla a casa sua. In fondo, avere una casa abitata da oggetti viventi era sicuramente più comodo e utile che tenere delle cameriere impiccione in giro per le proprie stanze.
  10. .

    Convocato in Amministrazione


    Kazan


    Ci mancò poco che Ryuu non rispose "e che c'entro io col liceo di Genosha?" quando venne accusato dal Mizukage di non averci spedito Akuraguri, ma la confusione di quegli attimi per via delle stramberie di Sanjuro, il pensiero dell'imminente missione e quelle stesse improvvise accuse, lo lasciarono soltanto interdetto e spiazzato; probabilmente ci doveva essere stato un malinteso o magari Kensei non aveva prestato molta attenzione al rapporto su Akuraguri, dato che Ryuu non aveva fatto altro che chiedergli un aiuto alla pasticceria quando questi passò casualmente a da quelle parti.
    Ciononostante lasciò correre, ma gli avrebbe spiegato meglio la situazione se in futuro quella discussione sarebbe saltata di nuovo fuori. In quei momenti, infatti, si ritrovò impegnato a sentirsi a disagio mentre il puzzolente sciamano lo fissava coi suoi occhi folli, ma per fortuna la sua attenzione venne attirata dagli altri ninja presenti; tutto di quello strano ometto lasciava intendere "sono pazzo, non datemi retta", eppure Kensei in qualche modo prese le sue difese, non tanto per la sua posizione di consigliere, quanto per le sue doti ninja nascoste (molto in fondo).
    Shinretsu?! Questo qui sa manipolare il ghiaccio? Non era abitudine del genin giudicare qualcuno a prima vista, ma non era certo la prima volta che lo vedeva "in azione"; tuttavia, se ben 2 Mizukage si fidavano di lui e delle sue capacità, chi mai poteva essere Ryuu per mettere in dubbio le loro scelte, riflettendo che probabilmente avrebbe dovuto dargli un'altra possibilità per dimostrare chi fosse realmente.
    Dopo che Fudoh e Youshi proposero le loro idee in merito alla disposizione delle squadre, fu il Mizukage ad avere l'ultima parola, esponendo una strategia ben più complessa di quella che il Mizukiyo potesse aspettarsi.
    Noo cavolo! Volevo essere io la squadra vulcano, è un nome fighissimo. Tuttavia, con sua sorpresa, si rese conto che sarebbe stato al fianco di Akuraguri, ed in qualche modo ne fu contento, potendo vedere i progressi che aveva fatto in quelle settimane e se si fosse meritato davvero il suo grado, dato che sarebbero stati in squadra insieme anche secondo il secondo tipo di formazione. E che palle, ma io mai la squadra vulcano?
    Chiaro. Avrebbe infine risposto quando il Kage terminò le sue spiegazioni. Restava solo da conoscere la fantomatica kunoichi di Azumaido, isola ormai familiare al Mizukiyo, ed assistere alla quasi trionfale uscita di scena di Sanjuro. ..............Ma uno non è che vuole essere cattivo, ma se mi vengono a dire che quel tipo mi farebbe il culo in un combattimento, come posso prenderla seriamente?
    L'appuntamento sarebbe stato al porto 5 ore dopo, ed anche se aveva già tutto il suo equipaggiamento con sè, il Mizukiyo decise che sarebbe stato meglio tornare a casa, dopo aver salutato i presenti ed essersi avviato all'uscita dell'edificio, credendo che in fondo, 2 o 3 ore di riposo non avrebbero potuto fargli altro che bene, vista la partenza imminente per un viaggio non privo di pericoli.
  11. .

    La Bella e l'Oni

    A Casa della Psicopatica


    Quando si fermarono nella piazza del villaggio, Ryuu sentì chiamarsi di nuovo "amico" da quello sconosciuto con la maschera rossa, ma sorprendentemente il suo tono cambiò radicalmente rispetto a prima. Iniziò per qualche motivo a blaterare su quanto le loro vite fossero nelle mani di esseri superiori, anche se escluse gli Dei, e sembrò anche più lucido del solito; in qualche modo, quel pazzo sembrò decisamente convinto di ciò che diceva, e Ryuu rimase ad ascoltarlo molto attentamente, incuriosito da quel cambio di atteggiamento e dai suoi ragionamenti, quasi come se volesse fare lo stupido di proposito. Il genin non rispose alle domande che gli vennero rivolte, continuando ad osservare ad occhi socchiusi quello strano tipo, fnchè quest'utimo non si decise a voler continuare la passeggiata verso la casa fuori dal villaggio, rendendosi conto che forse lo aveva giudicato troppo perso e che forse non era pazzo. Magari era semplicemente eccentrico. E a Ryuu piacciono le persone eccentriche.

    Nonostante le proteste del Mizukiyo, Kuso volle dirigersi comunque all'abitazione della ragazza, una persona dalle abitudini quanto mai singolari che spinsero il genin al limite della sopportazione; dopo aver vomitato la colazione nei cespugli, il giovane dovette infatti farsi molto coraggio per superare l'uscio e cercare di non vomitare di nuovo, alla vista di sangue e frattaglie sul pavimento e del forte e nauseante odore che si respirava all'interno. Con molta cautela e timore, si accomodò anche lui su una poltrona, ma non avrebbe sicuramente accettato la proposta di spogliarsi in casa d'altri. Ahmm no grazie, sto bene così.
    La ragazza però non vi prestò attenzione, mentre sembrò invece gradire l'atteggiamento dell'uomo in mutande, il quale le sembrò particolarmente a suo agio in quella situazione che avrebbe spaventato praticamente chiunque.
    No, no, hai capito male. Sei tu che devi aiutare me. Disse la ragazza, sedendosi su un bracciolo del divano, a gambe aperte ed appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Dov'è che avete visto quel demone? Aveva qualcosa con sè? Voglio sapere tutto, per filo e per segno. La donna aveva un tono molto duro ed inquisitorio e sarebbe rimasta colpita se Kuso avesse fatto menzione del luogo in cui incontrò lo strano tipo da cui uscì il demone (anche se non abbiamo neanche deciso dove, ma chissene frega), mentre al contrario sarebbe risultata infastidita se le fosse stato detto che non avesse altro addosso se non una chiave. Ma butta quella roba, a chi importa di una stupida chiave. La donna infatti avrebbe ammesso di non sapere cosa aprisse quella chiave, se le fosse stato chiesto, ed avrebbe ribadito in modo alquanto spazientito che nemmeno le importasse.
    Ma quindi lei sa di cosa sta parlando? O...di chi, certo.
    Può darsi...ma di certo non posso sapere chi fosse. E' interessante però che tu sia riuscito a vederlo. Ryuu rimase ancor più confuso e sconcertato da quell'ultima frase, convincendosi di dover essersi cacciato in una faccenda decisamente al di là della propria immaginazione. La ragazza, intanto, non avrebbe sopportato ospiti in casa propria ancora per molto, dovendo tornare alle proprie faccende col sangue di pollo, quindi, se non avessero avuto altro di importante da riferirle o da chiedere, avrebbe cercato di allontanarli senza troppi convenevoli. Bene, se non c'è altro, direi che potete anche andare, non sono cose che potete capire. Avrebbe detto, alzandosi, con ancora il pollo decapitato in mano. Facciamo così...tornate domani e vi sarà tutto più chiaro. Avrebbe aggiunto, infine, lasciandosi scappare un piccolo sorriso vagamente accattivante ed accompagnandoli alla porta.
  12. .
    CIAO, benvenuto!
  13. .
    Ciaooo! Sei un grande allora, Kiri è il miglior villaggio :ph34r:
  14. .

    La seguace della Dea


    VIII


    Con sua grande soddisfazione, la ragazza riuscì a sopraffare e disfarsi del nemico, facendogli fare un unico grande volo nel pozzo. Nel frattempo, Namae aveva finalmente terminato la sua scalata e con grande sorpresa della nomade sacerdotessa, si offrì di sciogliere tutto da solo la tecnica che teneva imprigionato il suo seno. Oh. Grazie, se molto gentile. In un attimo sentì un chakra estraneo entrare nel suo corpo, ed il calore sul davanti sparì insieme alle fiamme; certo, questo le ebbe evitato di consumare altro chakra, ma ne aveva comunque consumato parecchio nella ultima ora, e l'ultimo combattimento in particolare la stremò alquanto.
    Si mosse infatti più lentamente del solito quando l'uomo la condusse fuori dalla stanza e si ritrovarono difronte una scala ed un'altra porta; in qualche modo sapevano che altri di quei banditi erano in arrivo, e anche se Fukmi avrebbe voluto combattere nonostante la spossatezza, Namae ritenne che fosse stato meglio infilarla nella stanza lì vicino e combattere da solo.
    E va bene, ma non strafare. Il tempo che mi riprendo un attimo e vengo a darti una mano.
    Senza farselo ripetere, Fukmi si chiuse nella piccola stanza, sperando di trovare magari qualche arma o bomba con cui avrebbe potuto essere di sostegno al suo compagno di disavventure; invece, sorprendentemente si ritrovò praticamente nel loro deposito della refurtiva. Pile di cianfrusaglie erano ammassate e la ragazza quasi non saltò sul posto per la contentezza; la sua borsa doveva essere sicuramente lì, da qualche parte, quindi senza troppi complimenti, inizio a guardarsi intorno e spostare e buttare per aria qualunque cosa non corrispondesse ai suoi effetti personali.
    C'era davvero di tutto, e questo, unito alla porta aperta, confermò la sua idea che quei criminali da strapazzo non erano altro che dei bambini troppo cresciuti che giocavano a fare i banditi. Durante la ricerca non mancò di dare un occhiata anche agli altri piccoli oggetti di valore che le sarebbero capitato sotto mano, infilandosi nelle tasche o in mezzo al suo ampio seno, con molta nonchalance, portafogli pieni e qualche gioiello. Oh, carino questo. Avrebbe detto, se avesse trovato un anello, prima di metterselo ad un dito. Vabbè che erano andati lì per riprendersi ciò che le apparteneva, ma era pur sempre roba rubata ad altri, chi avrebbe potuto condannarla?

    Fuori dalla stanza, intanto, non sarebbe tardato ad arrivare un membro della banda dal piano inferiore, un ragazzetto alto appena la metà di Namae e molto più mingherlino di lui; proprio per via di quella differenza di stazza, dopo essersi ritrovato davanti il minaccioso Oleandro, rimase per un paio di secondi con la bocca spalancata, prima di defilarsi nella stanza con la botola. Io non ho visto niente.
    Poco dopo, mentre Fukmi era ancora impegnata a rovistare in giro, altri 2 uomini sarebbero accorsi per capire cosa stesse accadendo, scendendo la scala a chiocciola, ma anche questi non si sarebbero aspettati di ritrovarsi l'inquietante Namae davanti; uno dei 2, infatti, era il tizio che aveva fatto da sentinella all'incursione nel locale di Tomoe, e che conseguentemente aveva rubato la borsa alla ragazza. Quest'utlimo sarebbe infatti sembrato stupito e terrorizzato dalla presenza dell'Oleandro in quel luogo, ricordandosi molto bene come aveva ridotto i suoi compagni. Cazzo, è lui, quello che ha ucciso Sasuke!
    Chi sei? P-Perchè sei qui, che vuoi? Avrebbe chiesto il compare di quello che si stava già cagando sotto. Se Namae avesse dichiarato ciò che stavano cercando lui e la ragazza, il secondo uomo si sarebbe fatto immediatamente sentire, con la voce tremante.
    E' lì! E' lì! In quella stanza lì. La paura non gli avrebbe fatto aggiungere altro, e di sicuro non avrebbe voluto ingaggiare uno scontro con lui, ed anche il suo compagno intuì che non ci sarebbe stato assolutamente da scherzare con quel tipo; non erano dei soldati addestrati, non avrebbero mai potuto competere con qualcuno che padroneggiava le arti ninja, quindi anche se con riluttanza, gli avrebbero lasciato prendere ciò che chiedevano, specie perchè soltanto loro 2 non avrebbero avuto possibilità.

    Se la Harudo avesse trovato la propria borsa, dopo aver messo sottosopra l'intera stanza, controllando prima di tutto la roba più vicina, si sarebbe sentita subito sollevata, come se avesse finalmente ritrovato la sua unica ragione di vita, stringendola a sè con un forte abbraccio. Difatti, non sarebbe uscita da quello stanzino finchè non avesse ritrovato le sue cose, raggiungendo così Namae per dargli manforte. Bene, tutto apposto, ce la filiamo?
    Tutta contenta, avrebbe subito proposto all'Oleandro di scappare dalla scala antincendio da dov'erano arrivati, a meno che lui non avesse avuto un piano migliore, e se fosse andato tutto bene, lo avrebbe seguito fino a che non si fossero ritrovati nuovamente lontani da quell'edificio, al riparo della vista dei malviventi.
    Ti devo proprio ringraziare, non so come avrei fatto senza di te. E' chiaro che devo diventare più forte se vorrò sopravvivere, ma in tutto questo mi ha fatto piacere conoscerti.
    E...tornando al discorso di prima...sicuro di non avere ancora qualche minuto da dedicarmi? Vorrei dimostrarti davvero quanto ti sia grata per quello che hai fatto.
    Difatti, oltre al volergli lasciare un po' della refurtiva sottratta a quella banda malviventi inesperti, si sarebbe fatta avanti con fare ammiccante per dargli il premio che si meritava, e lui avrebbe potuto godere delle raffinate tecniche che la ragazza aveva imparato in anni di addestramento.
  15. .

    Le 2 Otesi


    III


    Di sicuro l'argomento era parecchio scottante, ma la conduttrice non era in imbarazzo ed avrebbe lasciato che la giovane si sfogasse, mentre il pubblico avrebbe accolto con un grande applauso le parole di quest'ultimo. Hebiko avrebbe infatti notato come le persone presenti le diedero assoluta ragione su quello che disse, trovandosi d'accordo con il suo punto di vista nei confronti di Orochimaru, ed una signora corpulenta di mezza età si sarebbe anche alzata dalla sua poltroncina per urlare Brava ragazza, tu non hai proprio bisogno di quel mostro!
    Kiyomi fece educatamente cenno al pubblico di non scaldarsi troppo, per evitare che le emozioni di Hebiko istigassero una rivolta con quello che stava per accadere in quello studio; per questo motivo, dovendo proseguire con la scaletta che prevedeva altre domande sull'origine dell'otese, tentò in qualche modo di far vedere la faccenda da un altro punto di vista.
    Mi fa piacere che tu abbia trovato il coraggio di parlarne, non dubito che sia stato molto difficile difronte a tante persone. Adesso però cerchiamo di calmarci, non c'è bisogno di scaldarsi tanto.
    A me sembra che tu provi così tanta rabbia perchè ti è sembrato di essere stata sfruttata come un oggetto, ma in fin dei conti non puoi sapere cosa pensasse davvero di te, non vi siete mai ritrovati seduti a parlare e lui non sapeva niente di te.
    Non sto assolutamente cercando di difenderlo, sia chiaro, ma stiamo parlando comunque di una persona che è riuscita a sopravvivere per oltre 2 secoli grazie ai suoi esperimenti. Probabilmente è il suo modo di fare, ma dubito che avesse qualcosa di personale contro di te. Come figlia, posso comprendere che il suo comportamento ti abbia dato molto fastidio, ma come persona adulta, potresti guardare la cosa dall'esterno e capire di essere stata invece molto fortunata. Tu sei l'unica sopravvissuta di una lunga serie di esperimenti, e sei sopravvissuta anche a lui quando a provato a possederti. Devi ammettere che ha fatto un ottimo lavoro, guardati, non saresti qui se non fosse stato per lui.
    A quel punto sarebbe partito un applauso e le persone sembrarono sostenere quanto detto dalla conduttrice, la quale mantenne il suo fare tranquillo e composto. Lo vuoi sapere? Io, al tuo "vaffanculo" rispondo "Grazie, Orochimaru!" Grazie per averci dato Hebiko! E giù un altro applauso, ancora più forte.
    Se la ragazza avesse avuto qualcosa in contrario, allora Kiyomi le avrebbe spiegato molto tranquillamente le sue ragioni. E' vero, ha fatto cose terribili, ma GRANDI! Questo non lo si può negare, le azioni di Orochimaru sono sempre stato molto discutibili, ma in quanto ninja era oggettivamente formidabile, probabilmente uno dei migliori per quanto riguarda le sue conoscenze.
    In un modo o nell'altro, la donna avrebbe subito cambiato tono, assumendo un'impostazione molto più scenica.
    Comunque sono contenta che la discussione sia così accesa, sai? Ho saputo non molto tempo fa c'è stato un brutto scontro con un altro residuo di Orochimaru, ad Oto, ma siamo davvero sicuri che sia scomparso del tutto, un uomo così avvezzo ad avere decine di piani di riserva per la propria sopravvivenza?
    Mi hai chiesto chi mi abbia dato tutte quelle informazioni ed i documenti del laboratorio di Konoha.
    Ed a quel punto avrebbe preso fiato e, parola dopo parola, avrebbe alzato gradualmente la voce, fino ad urlare sul finale della frase.
    Bè...sono felice ed orgogliosa di dirti che Orochimaru...direttamente da uno dei suoi laboratori segreti...E' QUIIIII!!!

    Mentre la musica esplose dalle casse, uno dei maxi schermi si aprì nel mezzo, facendo entrare Orochimaru in persona, vestito col suo caratteristico kimono, che avanzò fino al centro dello studio salutando il pubblico con un cenno della mano e sorridendo leggermente; la folla applaudiva, ma molti di loro erano sotto shock per la sorpresa, mentre Kiyomi andò a stringere la mano al suo ospite e lo portò sul piccolo palco, facendolo accomodare sullo stesso divano dove sedeva Hebiko.
    Una volta terminata la musica e gli applausi del pubblico, fu la conduttrice a prendere la parola.
    Benvenuto. Sono proprio felice che tu abbia accettato il mio invito.
    Grazie Kiyomi, in effetti ho accettato perchè ero sinceramente curioso di conoscere Hebiko. Mentre salì sul palco, l'uomo aveva dato un'occhiata di sfuggita alla giovane otese, accomodandosi poi nell'angolo del divano appoggiando la schiena allo schienale; da quel momento avrebbe potuto guardare meglio le 2 ragazze, soffermandosi su Hebiko. Immagino che non te lo aspettassi, ma ti assicuro che non sono qui con cattive intenzioni. Anche perchè, come vedi, ho un corpo tutto mio. Il tono di Orochimaru sarebbe stato molto pacato, ma non nascondendo il ghigno quasi inquietante che lo contraddistingue.
    E nessuno qui vuole scatenare combattimenti o litigi insensati, siamo qui soltanto per fare una chiacchierata e confrontarci. Questo è un terreno neutro, giusto Hebiko?
    La Saito avrebbe atteso una risposta ed un'eventuale reazione a quell'improvvisa sorpresa. Di certo non sarebbe stato facile da digerire, ritrovarsi difronte all'uomo che tanto aveva odiato pochi minuti prima.
    Hai seguito quello di cui parlavamo poco fa, non è vero? Ho sentito tutto. Non sono arrabbiato ovviamente, anzi è normale che lei provi tanto rancore nei miei confronti. Come hai detto tu, però, deve capire che io non ho niente contro di lei. Anzi, se volevo il suo corpo, è proprio perchè la consideravo il miglior esperimento degli ultimi decenni.
    Su questo non c'è dubbio. Hebiko è diventata una persona indipendente e di successo.
    Oh, lo so. Negli ultimi tempi ho seguito tutto ciò che ha fatto, non mi aspettavo una tale riuscita.
    Dillo direttamente a lei, non a me.
    Va bene. Hebiko, lo so che non mi perdonerai mai per quello che sono, ma in qualche modo io resto resto sempre tecnicamente un genitore per te, e non si può certo dire che tu non abbia preso niente da me. Prima di te, pochi soggetti hanno resistito così tanto da diventare delle persone completamenti indipendenti, ed ancora meno sono riusciti a resistere alla mia possessione.
    Il pubblico era totalmente concentrato su di loro e pendeva dalle labbra di Orochimaru, il quale non perse il suo tono di sufficienza, ma era evidente che, seppur non a disagio o in imbarazzo, volesse arrivare ad un punto ben preciso.
    Quindi stai dicendo che sei fiera di lei, è cosi?
    Assolutamente. Sei nata come esperimento, ma ormai hai una tua vita. E come tuo creatore, ne sono fiero.
    Un altro applauso sarebbe provenuto dal pubblico, e poche di quelle persone avrebbero faticato a trattenere una lacrima.
    Hebiko, come ti senti? Adesso che Orochimaru è davanti a te, puoi dirgli quello che vuoi. Vi posso offrire un po' di champagne? Magari così ci sciogliamo un po'. Avrebbe concluso, quasi ridendo, a cui sarebbe seguita una piccola risata del pubblico. Orochimaru accettò di buon grado il calice, che sarebbe stato servito anche ad Hebiko, se avesse voluto.
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