Posts written by ~Cube

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    Nero Profondo





    Raizen scivolando via nella forma di un serpente dalla conversazione che era appena terminata tra i due colse l'occasione per trovare un luogo più adatto, e più distante, dall'accampamento per indagare ulteriormente.

    In comunicazione, quasi comunione, costante con Kurama comprese fin da subito che qualcosa non tornava nella sue parole. Ma fino a che punto? Questo lo avrebbe presto scoperto Raizen. L'Hokage infatti in un gioco di esercizio mentale che sfiorava la concentrazione monacale sfruttò il suo chakra, senza toccare quello della Volpe.

    La richiesta però di Kurama era chiara, senza attivare la sua abilità... Senza attivare il demone sarebbe stato impossibile avere a che fare con qualunque cosa ci fosse o potesse esserci. In ogni caso il tentativo non fu completamente vano. Questo perché indagando su se stesso e sulla profondità di Kurama per un attimo colse un'immagine mentale. Un immagine terribile, nera, profonda.

    NLitveNNC



    Era difficilissima da descrivere a parole, eppure assomigliava ad un Vortice di chakra che girava senza fine su stesso. E lì mezzo poteva udire degli echi, distanti, incomprensibili. In tutto ciò il suo istinto raffinato da decenni di attività shinobi avrebbe prevalso su tutto il resto interrompendo ogni connessione per quanto flebile, questo perché la parte istintiva del suo corpo, o forse di Kurama, avrebbe gridato alla coscienza di Raizen una parola: PERICOLO. Era difficile stimare quanto la sua coscienza interiore, il suo inland empire, fosse veritiero ma poté benissimo cogliere che insieme al pericolo si presentava l'occasione di sprigionare una forza che MAI si era potuto sognare. Un potere tremendamente superiore alle sue capacità, ma nelle sue possibilità.

    E se dopo aver scandagliato nelle profondità se stesso e le sue connessioni con Kurama Raizen fu assolutamente certo che nessun chakra esterno stava influenzando il suo sistema circolatorio (nel complesso tra quello umano e demoniaco) sfruttò la sua abilità per risvegliare effettivamente il Demone.

    E fu lì che Raizen poté cogliere qualcosa di assolutamente inaspettato, qualcosa che probabilmente aveva messo in un angolo della sua memoria. Nel momento stesso in cui il demone venne attivato la connessione con esso si fece vaga, debole e imprecisa... esattamente quando era agli esordi della sua conoscenza con Kurama! Ma allo stesso SAPEVA, PERCEPIVA, PROVAVA una forza che MAI si sarebbe immaginato. Più forte della sua volontà Raizen/Kurama si guardarono attorno alla ricerca di persone, era aggressivo. Aveva bisogno di scaricare la propria energia in eccesso. Il chakra che si manifestava in seguito alla Possesione [NOTE QM] era nero come la pece. Ma era pur sempre il SUO chakra. In ogni caso in mancanza di esseri sul quale riversare la propria furia Kurama, tramite la bocca di Raizen, un grido stentoreo che echeggiò in tutta la foresta da quanto fu poderoso. Poi il Demone si disattivò, lasciando Kurama senza parole quanto probabilmente Raizen. Interrogandolo banalmente non avrebbe saputo rispondere da dove proveniva quella forza o il perché si fosse comportato in quel modo.

    Quello che invece non si sarebbe accorto è che quella indagine costò molto tempo, quasi tutta la notte. Ritrovandosi nella realtà avrebbe notato che era ormai giunta l'alba, mancava forse qualche ora o meno. E se fosse ritornato al campo avrebbe trovato i primi petulanti già svegli e i servitori intenti a mettere via e prepararsi alla partenza. Chiaramente avrebbe visualizzato il capitano intento a dare ordini, e questa volta sarebbe stato il capitano a dirigersi da Raizen Ti ho cercato attorno al campo per almeno mezz'ora dopo che un grido ci ha destati tutti dal sonno. Sembrava una bestia inferocita. Chiedendo in giro mi hanno riferito che tutto ad un tratto sei scomparso, e appari ora dopo quasi una notte passata fuori. Che cosa è successo? Una domanda assolutamente comprensibile. Che il Capitano nutrisse dei sospetti o meno in ogni caso Kanashimi era attento, e con gli occhi puntati su Raizen curioso forse di sentire la sua risposta.

    Per quanto riguarda l'esattore e l'osservazioni dei suoi movimenti la copia non poté aggiungere molto a quanto aveva registrato. Le guardie erano sempre sull'attenti, consapevoli che alle loro spalle c'erano moltissimi Ryo da custodire. Ogni tanto una delle guardie comunque entrava nell'edificio, forse per andare in bagno o riposare qualche istante. Non c'era nessun gesto, o messaggi nascosti. Semplicemente quando arrivava l'esattore per consegnare quanto ritirato le due guardie aprivano la porta lasciandolo passare.

    Se avesse aspettato fino a notte altrettanto semplicemente l'esattore insieme alle guardie si sarebbe chiuso all'interno dell'edificio, lasciando solo una guardia al di fuori di ronda.

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    D'altra parte Febh proseguì seguendo con convinzione la sua pista criminale. Infondo da buon Otese non aveva alcuna paura a immergere la mani nella melma della società per tirare fuori verità nascoste.

    Kin Kin, frutto anche dell'effetto che subiva a causa dell'illusione, pendeva dalle parole del Jonin. E dunque per Febh non ci fu nulla di complesso nel trattare con l'uomo Molto interessante. E ho ascoltato bene le tue parole. Assaggiando, anzi trangugiando, più bicchieri di saké (sostituiti dal té di comune accordo per entrambi) pensò. Ragionò come poche nella sua vita, perché nella sua prospettiva vedeva davanti a sé la possibilità di una scalata. Di un salto. Naturalmente quando Febh lanciò la frecciatina sulla rivoluzione in corso Kin Kin non poté che far scappare un sorriso sul suo volto, era un ragionamento a cui era giunto anche lui bene o male Cinquecento dosi? Direi che è molto... Ma ho bisogno di vedere e testare la qualità, devi sapere che la mia capa preferisce una droga molto efficace, non interessa una distribuzione elevata. Procurati anche solo la metà, ma di una qualità superiore. Settantacinque per un tipo e altrettanti per un altro. Per il resto delle sostanze invece mi basta che non uccidano alla prima assunzione e creano sufficiente assuefazione. Passò qualche secondo E io nel frattempo mi occuperò di contattare chi di dovere. Era di parola, lo poteva percepire Febh Chiaramente ti lascio campo aperto, se vuoi andare fai pure. Mi ritroverai qui. Ma non provare a fregarmi. Siamo uomini d'affari, no? Aggiunse alle fine del discorso .

    Una volta che Febh sarebbe ritornato allora Kin Kin avrebbe provato le droghe su uno dei suoi due compagni valutandone la qualità, e prima che diventasse troppo aggressivo l'omaccione avrebbe steso l'uomo con un sonoro colpo alla tempia Direi che va bene. Dieci minuti e partiamo verso Bikan. Per domani mattina, all'alba, saremo giusto giusto arrivati lì. La mia capa vuole che partiamo subito, per distribuire le droghe al centro di accoglienza. Lì, potrai parlare con lei e discutere di alcuni dettagli sul pagamento che complessivamente va bene. Così mi ha riferito. Ah, il tizio quando si sveglierà saprà che dovrà gestire questo covo, in nostra assenza... mentre per quanto riguarda le cure miracolose so quanto te. In passato si è parlato spesso di questi santoni ma non sono un nobile e da quanto ne so... solo se sei raccomandato da qualche nobile delle Valli puoi avvicinarti ai loro contatti. Ma stiamo andando a Bikan, vicino alla capitale che stralipa di nobili. Kin Kin non aggiunse altro, in particolare non specificò come fu in grado di comunicare con la sua superiora, ammesso che fosse veramente successo. A Febh restava il decidere il da farsi.



    Edited by ~Cube - 29/1/2023, 17:51
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    Si, abbiamo speso una valanga di soldi! esortò l'uomo verso Ru Wai Ma almeno sta concludendo un percorso di studi molto avanzato, potrà andare dove vorrà una volta diplomatosi alla Città della Pietra.Si occupa di qualcosa di legato ai Ninja, simboli forse? Comunque ecco perché l'abbiamo mandato distante, qui i Ninja non sono graditi. era quantomai vero. Sì tutto è andato in malora, da quando gli Accademici si erano intromessi. Non solo hanno cacciato il Daimyo. La gente povera come noi aveva finalmente trovato un po' di riscatto, dopo essersi spaccata la schiena per anni. aggiunse la donna Eppure qualcuno potrebbe ribattere che c'era il problema dei suicidi. Vero, ma lì colpa degli Accademici. Fatalità quando sono arrivati e il Daimyo è stato sostituito si è risolto tutto! Puah! sputò l'uomo Io... noi non crediamo nelle coincidenze. Tutto il Paese delle Valli è incazzato con il continente. E in particolare con l'Accademia, è stata lei a manovrare il potere alle Valli e fare il buono e cattivo tempo. Certo, noi siamo stati fortunati. Non abbiamo perso nessuno ma se aggiungiamo tutti i torti che tutti i Ninja hanno fatto a tutti noi poveri abitanti capisci perché si sta radunando tutta questa gente! Come dargli torto? Non necessariamente si doveva aver subito un danno irreparabile, ma per chi viveva in condizioni di vita precarie o di bassa qualità ogni occasione era buona. Se poi ci si aggiungeva al “carro” dei disperati che cercavano un riscatto in seguito ai danni che i Ninja, accademici o meno (ma infondo un civile come poteva distinguerli?), avevano inferto allora la combinazione poteva risultare nefasta. L'opinione raccolta da Ru Wai sarebbe stata confermata da altre gente, se avesse chiesto. Le voci cambiavano e non nel verso giusto.

    All'ingresso del campo era necessario, e obbligatorio, indossare il braccialetto identificativo. Ai sensi del Jonin non sarebbe saltato in vista nulla. Veleni od odori particolari non erano presenti, forse era veramente un semplice braccialetto. In ogni caso l'uomo che accolse il Jonin rispose educatamente Certo, sono domande che praticamente ormai tutti ci stanno facendo. In realtà non hanno molto più senso... mi spiego meglio! Domani mattina qui davanti all'ingresso principale e tramite tutti gli altoparlanti sparsi per il campo verranno trasmesse le novità. Quelle tanto agognate da tutti noi. Altro non so dirti, mi dispiace. Comunque se vuoi parlare con qualcuno a meno che tu non abbia un motivo urgente non posso darti una mano. Abbiamo un coordinatore, qui al campo: Imo-sama... ma credo sia in giro per il campo. Impossibile dirti dove può ora. Di solito ritira le richieste o lamentale alle mattina, qui al cancello. Sicuramente lo potrai trovare domani, con calma. Concluse, sincero.

    I sensi acuiti di Ru Wai comunque furono utilissimi a cogliere almeno la direzione in cui il duo di ragazzi si mosse, e come giustamente intuì fu verso la mensa. Memuo comunque ascoltò con attenzione le parole del Risorto e si mosse di gran lena verso l'infermieria preoccupato per la sorte dei ragazzini Certo, Tai Feng. Ho capito tutto. Corro! In ogni caso l'Asso di Ame pose le altre domande ai vari tizi che presidiavano gli angoli vari del campo. Erano ragazzi e ragazze di varie età, tutt'altro che guerrieri o buttafuori. Erano persone normali, volontari. Di conseguenze le risposte che avrebbe ottenuto non sarebbero state affatto dirimenti Le telecamere ci servono come deterrente, sappiamo che purtroppo ci sono elementi poco raccomandabili. Almeno possiamo dare un volto e una faccia a chi commette qualche infrazione! I Ninja non ci preoccupano, infondo non facciamo niente di male. O illegale, no? Chiese a sua volte a Ru Wai la ragazza, sulla trentina e dai lunghi capelli neri. In tutto ciò dirigendosi verso la mensa il Risorto avrebbe notato che la quantità di gente diventava ancora più importante, e la pressione della folla a momenti poteva risultare fastidiosa. Tuttavia i vari tizi cercavano di dividere le file, per chi era in attesa di cibo e acqua. Insomma si puntava all'ordine.

    E fu in quel momento guardandosi attorno che i suoi sensi acuti percepirono dei movimenti. Ad una distanza di circa cinquanta metri il Risorto avrebbe visto almeno cinque persone correre, provenivano dalla mensa FERMATIII! BASTARDAAA! Gridò una di quelle. Intuibile chi stavano rincorrendo. Se il Risorto si fosse mosso velocemente avrebbe raggiunto la zona. Si trattava di un angolo privo di persone, in mezzo a una decine di tende. Sfortunatamente da più lati erano presenti telecamere varie, impossibile quindi per il Risorto nascondersi dietro al mantello, in qualche modo una telecamera l'avrebbe ripreso in volto. Inoltre lì avrebbe trovato la bambina con in mano un tacchino, cotto e già mangiucchiato, e in bocca un pezzo di coscia di pollo. Questa volta però si sarebbe trovata accerchiata, da cinque persone ad ogni lato E' da settimane che ci rubi il cibo! Siamo stanchi! Adesso ci pensiamo noi! Al diavolo! Se ti ammazziamo non perderemo più centinaia di Ryo alla volta! Sono d'accordo, bastarda muori! E così l'ultimo che parlò fu anche quello che per primo cercò di accoltellare la ragazza puntando alla sua pancia. Se non fosse stato per il tacchino infilzato la bambina sarebbe morta. Un altro prese coraggio e muovendosi verso di lei avrebbe provato con un coltellaccio a sgozzarla, spinto dalla rabbia. Lì Ru Wai avrebbe potuto intervenire, se avesse voluto.

    Comunque fosse andata tutti e cinque se la sarebbero presa poi con il Risorto SEI SUOI PADRE? LA MADRE DEVE ESSERE PROPRIO UNA PUTTANA! gridò l'altro. Semplicemente quello che sarebbe successo sarebbe stato una vendetta. I cinque uomini avrebbero iniziato a colpire Ru Wai, o almeno provarci con tutta l'intenzione di ammazzarlo! Avrebbero puntato le loro armi rudimentali contro le parti vitali del Jonin senza alcuna intenzione di fermarsi. Davvero, volevano uccidere entrambi! Come avrebbe reagito?

    CITAZIONE
    E' esattamente come leggi, i cinque uomini proveranno ad ucciderti, fino a che avranno le forze. Sono energia bianca. Ciascuno di loro consuma un slot azione per attaccarti, in momenti diversi.

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    Febh agì di soppiatto, pesando con precisione le sue mosse successive. Fu una bella mossa quella di assoldare due poveri tizi recuperati al porto. Infondo a loro interessava più che la fantomatica ribellione la voglia di guadagnare Ryo e così lo Yakushi si presentò davanti a Kin Kin. Superata, grazie alle sue abilità di Clan, la soglia del dolore lo scambio di parole e sopratutto l'illusione eseguita contro il criminale ebbero i loro effetti. Se dapprima Kin Kin si trovò su tutte le furie per via del mancato bottino poi davanti alla prospettiva di guadagni ben più maggiori cambiò radicalmente approccio. Raccogliendo da terra gli oggetti lanciati da Febh l'annusò e ne diede un po' al suo compagno Provala ordinò Kin Kin. L'uomo accennò in segno di assenso e così da quel momento il discorso mutò Bene, chi se ne frega di quei due. Sono talmente stupidi che domani li troverò in un altro porto, e poi li ucciderò. Non prima di aver spremuto tutti i loro soldi. Non conosco questa casata Yakushi ma ammetto che sai farti rispettare non sapeva perché ma lo percepiva che era proprio così Davanti ad una proposta d'affari le armi non si usano alzò le mani in segno di pace Siamo tutti d'accordo no? Però non mi piace discutere all'aperto, prego seguimi nel nostro covo. E' qui vicino. Un buon té e una sedia sono più consoni. Se Febh avesse accettato allora il trio di criminali muovendosi nella foresta si sarebbe fermato davanti ad un conca, nella quale era presente una scala che portava nel sottosuolo. Qualche metro sottoterra e Febh si ritrovò in una piccola caverna, o meglio sistemi di caverne. Quella in cui si fermò Kin Kin era provvista di qualche tappeto, per evitare di pestare la nuda terra e un piccolo focolare riscaldava l'ambiente. Il fumo che sprigionava il focolare era sapientemente celato con un sistema di panni bagnati, così da ridurre notevolmente la visibilità del covo. All'estremità della caverna era presente una porta blindata. Difficile dire cosa si celasse dietro. I presenti si sarebbero potuti accomodare tranquillamente attorno ad un tavolo, con relative sedie.

    Allora quanta merce riusciresti a procurarci? Chiese sinceramente Kin Kin Abbiamo bisogno di alcuni tipi di droga in particolare: una in grado di far dimenticare e una in grado di esasperare sentimenti di rabbia, violenza. Ne siamo riusciti a trovare un po', ma costa troppo e il mio capo cerca prezzi più favorevoli. Il tuo casato Yakushi può aiutarci in merito? In compenso possiamo pagarti parecchio. Oppure concerti altri tipi di pagamenti. Ma primo voglio sentire la tua opinione, o meglio ancora i tuoi prezzi. Poi, forse, ti farò incontrare il mio capo per siglare ufficialmente un accordo ma non ho alcuna intenzione di disturbarlo, se non concludiamo almeno un preliminare qui, e ora. Concluse l'uomo. Che fare per Febh?

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    Nel momento di convivialità Raizen approcciò nuovamente il capitano, il quale era preso a parlare con molte persone del più e del meno. Ad esempio del percorso del giorno seguente o di conoscenze comune e varie sparse per il continente. Quando fu il momento dell'Hokage il capitano non si sbottonò molto di più di quello che aveva fatto precedentemente, considerato che era in mezzo ad altre persone tutt'orecchi del resto Come ti dicevo oggi... tu credi che i Ninja siano delle persone intoccabili? Degli esseri superiori? chiese, senza però aspettare una risposta Da quando ho memoria lottano, e la maggior parte delle volte combattono per i loro affari qualunque essi siano. Peccato che non si parli di scaamucce di quartiere ma di affari di stato. Per colpa loro ricchi o poveri, abbienti o nullatenenti, signori o contadini hanno subito le loro angherie. Non dico necessariamente gesti efferati o estremi ma per ciascuno di loro qualcosa è andato storto, e per molti è capitata una perdita. Perciò quando la goccia fa traboccare il vaso allora tutto cambia, no? Capisco che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Ci saranno Ninja buoni, ovviamente, ma è il sistema che è sbagliato. E di certo non possiamo prendercela con i Ninja ribelli, o invisibili. L'Accademia invece ha un volto, una posto e delle persone. Su di loro chiederemo giustizia. Lasciò passare qualche secondo Kanashimi – sama è un nobile, capofamiglia di un clan di mercanti di pelli itineranti. E' persona estremamente ricca, ma tutt'altro che vendicativa. Lui ha perso una persona cara, come me. E' ciò che ci unisce. Di conseguenza quando ha visto questo movimento, questa “rivoluzione” si è offerto volontario nel muovere persone. Assoldare me, i miei uomini per trasportare quanta più gente possibile con la nave. Molto semplicemente. I soldi quindi non ci mancano, almeno per il nostro gruppo. Per le altre persone non saprei dirti, forse hanno messo insieme risparmi. Forse alcuni si sono indebitati ulteriormente. Chissà...Fece spallucce. Lo sguardo dell'uomo si fece lucido Immagino che tu abbia visto Kanashimi – sama. Ha passato l'inferno per colpa dei Ninja. E spero per lui, per me, per te e per tutti che questa storia finirà nel migliore dei modi. non aggiunse molto altro, e sotto lo sguardo attento degli astanti molti annuirono in segno di evidente approvazione per le sue parole. L'ambiente in cui era finito Raizen era estremamente positivo, e costruttivo.

    In ogni caso Raizen colse i movimenti notturni e niente e nessuno lo avrebbe di certo individuato nella sua forma serpentina. Avvicinandosi al duo osservò che il Capitano e Kanashimi parlavano uno di fronte all'altro facendo così intuire che il nobile riusciva a leggere i labiali delle persone Domani mattina saremo arrivati a Daikun. Però perdonatemi Kanashimi-sama ma oggi si è unito alla carovana un tizio, ha fatto molte domande, forse lo ha notato. Domande che pure io mi sono posto. Apprezzo tutto questo... ma chi ci ridarà indietro mio figlio e sua figlia? Anche se fossimo un milione di persone ai Ninja non interesserà nulla. Passò qualche buon secondo prima che prendesse parola Gli altri nobili, che incontreremo a Daikun, sono interessati agli affari che si possono muovere dietro al movimento. Nessuno di loro ha mai perso qualcosa per colpa dei Ninja, ma tutto questo ha un senso. Anzi molto più di un senso. Immaginati se convincessimo questi nobili ha tagliare i rifornimenti ai Ninja? Nell'ipotesi e nello scenario in cui i loro futuri investimenti non avrebbero più senso, se l'Accademia venisse smantellata. Senza violenza, ma con giudizio. Con Equilibrio. Dunque... Quello che ti chiedo è di fidarti, di me. E dei miei contatti. Sono certo che presto cambierà tutto. L'uomo appoggiò una mano sulla spalla del capitano, con una chiara volontà di rincuorare quello che probabilmente era un suo amico.

    In tutto ciò Raizen giustamente si confrontò con il proprio demone interiore. Kurama avrebbe risposto in affermativo. Era possibile indagare ulteriormente. Il primo contatto però non avrebbe funzionato, e a detta di di Kurama questo perché era necessaria uno stato di coscienza più profondo. Doveva attivare il demone, se avesse voluto comunicare con la voce. A Raizen chiaramente la scelta.

    CITAZIONE
    Se sceglierai di attivare il demone dovrò necessariamente aggiungere una parte da QM, ti chiedo dunque di gestire l'eventuale interpost con eventuali ipotetiche nel caso di azioni particolari.

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    Se non fosse stato per l'intervento provvidenziale di Ru Wai, il suo scatto felino, nei confronti dell'adolescente la situazione avrebbe preso una piega decisamente drammatica. La ragazza senza lingua venne subito fermata da una mano ferma, marmorea. Il Jonin mettendosi in mezzo fece desistere le intenzioni malevoli del tizio col forcone e allo stesso tempo la ragazza lasciò la presa sul gatto, che spaventato letteralmente a morte scappò verso la foresta No! KIKI! Non scappare! Gridò la bambina rincorrendo il suo animaletto e scordandosi nel giro di breve tempo la situazione che si era generata. Suo padre sputò per terra, e senza proferire parola e limitandosi ad un ghigno malevolo, si voltò per ritornare per la sua strada, in mezzo allo sguardo incuriosito e chi preoccupato del resto dei petulanti. In tutto ciò il fratello fu sempre lì presente, probabilmente avrebbe agito al posto di Ru Wai per difendere la sua sorella.

    La ragazzina obesa invece rimase quasi pietrificata dall'azione di Ru Wai e a bocca aperta, probabilmente dallo stupore. Di certo per il Jonin non fu uno spettacolo, l'odore che uscì dalla bocca della ragazzina aveva la possibilità di uccidere i suoi tanto odiati immortali così come la serie di carie, e pessime condizioni igieniche, date dalla vicinanza lo avrebbero sicuramente invogliato a a mollare la presa. In ogni caso nel momento in cui avrebbe dato le spalle alla ragazza una voce sarebbe passata per la sua testa, come un impulso nervoso.

    E chi è stato ad impedirti di vivere con la tua famiglia? L'Accademia?



    Ru Wai probabilmente si sarebbe voltato verso la fonte, ovvero la ragazzina intenta a guardarsi attorno (magari alla ricerca di altro cibo) ma era impossibile che fosse stata lei. Questo perché il tono della voce era troppo adulto, maturo, profondo. Senza considerare che quella ragazzina non aveva la lingua... comunque la situazione si calmò e di fatto il gruppo raggiunse Kenuo senza ulteriori impicci. I tentativi del Risorto nel cogliere altre informazioni erano circostanziali e limitati a storie personali di tragedie e vendette promesse. Si poteva dire che si trovava sicuramente a suo agio, lì in mezzo. Se non fosse stato per la sua insistenza non avrebbe colto le chiacchiere di un gruppo di vecchietti che si era unito al marasma di gente Mi sembri un bel omaccione! Esortò la moglie, sull'ottantina, seduta sul retro della carovana, mentre il marito si occupava di dare da mangiare al mulo Noi siamo originari di queste terre, e abbiamo fatto la fortuna del Paese finché c'era il vecchio Daimyo. Poi sono capitati gli Accademici, hanno estromesso il nostro Signore e poi... e poi è andato tutto a rotoli! Aggiunse la donna. Questo mostrava una linea di pensiero ben diversa dalla realtà, dalla verità. Ma come tutte le cose i racconti, così come i fatti, venivano manipolati dal caso o da volontà altrui Siamo riusciti a pagare gli studi a nostro nipote, ad Iwa. Quantomeno, cara Kikio. Già, prima che i debiti ci mangiassero la casa e i campi. Sembravano dei tizi molti eloquenti, e Ru Wai se avesse voluto avrebbe potuto interagire. Certo, quanto fossero affidabili quelle informazioni era tutto da verificare!

    In ogni caso il gruppo giunse a Kenuo e l'immagine che si proiettò davanti a Ru Wai fu probabilmente ancora più importante di quanto si poteva aspettare. Ci si perdeva a vista d'occhio dalla marea di gente che si stava riversando nel campo base. La città di Kenuo impallidiva in confronto alla zona che era stata preparata lì vicino. Infatti buona parte della foresta adiacente era stata deforestata e utilizzata per costruire un enorme palizzata che conteneva un'infinità di tende. Facendo due conti, e considerando quanto era pressante la calca, Ru Wai poteva benissimo stimare la presenza di almeno ventimila persone. Un andirivieni senza precedenti. Tuttavia tutto procedeva in maniera complessivamente ordinata. Impressionante, vero? Commentò Memeou Cosa può fare una volontà comune. Davvero. L'ordine era stabilito da svariate figure, che si erano assunte il compito di smistare la fiumana di gente in arrivo. C'erano vari ingressi, ciascuno dei quali diviso in vari tornelli. In ogni tornello erano presenti almeno una coppia di persone che si limitavano a fornire una sorta di braccialetto e trascrivere i nomi di chi entrava. Ru Wai se avesse accettato di entrare, e indossare il braccialetto, non avrebbe avuto alcun problema. Avrebbe di sicuro notato che praticamente ovunque erano installate telecamere di sicurezza che puntavano su quasi ogni angolo. E in particolare sulle facce di chi si apprestava ad avvicinarsi ai tornelli.

    Che avesse deciso o meno di entrare tuttavia ad un certo punto sarebbe stato richiamato da Memeuo Tai Feng! Tai Feng! E dopo qualche attimo I ragazzi sono scomparsi! Erano qui, solo un attimo fa! Era proprio così, i due obesi erano letteralmente svaniti in mezzo alla folla, oltre i tornelli. Scomparsi, e pure irrintracciabili usando i sensi acuiti del Jonin. Che fine avessero fatto sarebbe impossibile capirlo per il Risorto. Erano impercettibili, e cercarli in mezzo a quella folla sarebbe stato un compito a dir poco arduo.

    Memeuo si arrese presto anche lui, dopo aver chiesto inutilmente ai tornelli se avevano visto i ragazzini Niente, sono svaniti Tai Feng. Speriamo che non si siano cacciati in guai seri!Ma se ti interessa sono riuscito a ottenere una tenda vicino alla tua, a circa qualche settore dall'ingresso. Possiamo andare insieme. Ru Wai poteva fare qualunque genere di scelta, ammesso e non concesso che si fosse trovato all'interno del centro. In caso contrario altrettante opzioni si proiettavano davanti al Jonin.

    Una cosa era però assolutamente certa. Ben oltre al calar del sole, quando ormai la luce lunare illuminava flebilmente le colline che si stagliavano debolmente sulla città, Ru Wai avrebbe percepito una sensazione diversa. Le voci che lo tartassavano erano scomparse. Letteralmente svanite. Un senso di libertà, e di leggerezza lo avrebbe sicuramente colto permettendoli forse e finalmente di riposare o quantomeno togliere dalla sua testa affollata una voce di troppo. Certo era strano, e sicuramente interessante capire per cosa o per come fosse avvenuta una reazione del genere.

    CITAZIONE
    Puoi andare ovunque. Considera il campo come un quadrato, con un decumano e un cardo. E' diviso in dodici settori. Otto sono deputati esclusivamente alle tende dove dormire, e si distrubiscono dall'esterno fino al centro. Al centro della incrocio invece ci sono i quattro settori dei servizi. Il primo debutato alla mensa e ristoro per tutti i presenti, il secondo ai servizi igenici e zona medica e di primo soccorso, il terzo come zona rifornimento e magazzino e il quarto è inaccessibile, dotato a sua volta di una rete metallica (sulla quale sono presenti avvisi che passava una corrente elettrica e di non oltrepassare per nessuna ragione). Se vuoi mi puoi dire su cosa indaghi, e io vado di turbo e interposting!

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    Mi dispiace terribilmente per la tua perdita, ma come puoi vedere ciascuno di noi condivide un fardello terribile. Molto spesso è pesante, e altrettanto spesso porta a pensieri vendicativi, deleteri. Nessuno di noi vuole o cerca la violenza, ma giustizia. E la intravedo dai tuoi occhi, lo stesso nostro desiderio. Ed è il motivo per il quale mi sono offerto volontario nel gestire tutte queste... persone. Io mi chiamo Kikomoro, è il mio nome di battaglia... di un passato che ormai ho dimenticato. Puoi fare riferimento a me, e mi ripeto, unirti a noi. Accettiamo chiunque abbia buona volontà, e delle buone gambe per camminare senza fermarsi... indicò con la mano una zona poco distante dove si erano radunate almeno un centinaio di persone, tra le quali il nobile Per il momento sarò io a gestire l'andata verso Daikun, anche se ovviamente non mi aspetto nulla di particolare. Lì ci incontreremo con gli altri gruppi e poi vedremo il da farsi. Concluse, senza aggiungere ulteriori dettagli. Sul nobile il volto del capitano tradì una leggera smorfia, come se quella domanda l'avesse infastidito Lui è uno di noi. E questo posto bada bene, non è un posto per poveracci. Che siano ricchi, o poveri, ciascuno di noi è spinto dal desiderio di giustizia, di equilibrio. Dunque direi l'esatto contrario, questo è un posto ricolmo di speranza. I poveracci sono quelli che si sono arresi e hanno deciso di restare a casa, piuttosto che aggiungersi con noi. era sicuro e fiero delle sue parole, evitando allo stesso tempo ogni riferimento al nobile volutamente o meno Scusami, ma devo andare e lasciare le consegne ai marinai che dovranno controllare la barca in mia assenza effettivamente non aveva tempo da perdere e i dettagli erano stati dati. Restava a Raizen decidere il da farsi.

    Per l'esattore la copia nel giro di breve tempo non ottenne informazioni cruciali. Seguendolo avrebbe semplicemente annotato la sua routine. Dopo aver bevuto qualche bicchiere di saké, forse per sbollirsi dalla figuraccia, e dopo una decina di minuti di pausa insieme alla guardia iniziò di nuovo a raccogliere i tributi dalle varie persone e portarle in una piccola casa, protetta nelle finestra da inferriate e da una porta di ingresso blindata. Lì infatti deponeva i soldi reclamati. La copia avrebbe notato dei documenti posti su un tavolo vicino ai tributi. Ma l'ingresso era sorvegliato da due guardie. Sempre presenti, e piuttosto attente.

    L'altro clone invece svanì dopo aver condiviso le informazioni e il drago a Febh.


    Febh invece decise di infiltrarsi in maniera ancora più profonda, scegliendo un'opzione di base rischiosa: esporsi. Le due mezze tacche dapprima lo guardarono con uno sguardo diffidente e storto ma poi nella loro limitata testa qualcosa scattò. Uno dei due prese a parlare partendo dall'ultima domanda Ascolta, non mi piace che qualcuno ci origli e si intrufola nei nostri discorsi, ma effettivamente qualcosa non mi tornava oggi. Ed eri tu. Non ho le prove per dire che fossi te il tipo nuovo che rubava senza il permesso di Kin Kin ma a quanto sembra... l'abbiamo trovato aggiunse l'altro Per quanto riguarda le guarigioni miracolose sei nel posto giusto... sorrise Se hai con te quarantamila Ryo. Bada bene, non li voglio di certo io. Ma si dice che nella capitale ci sia questo tizio che si fa pagare per farti incontrare dei santoni, sciamani, in grado di curare ogni ferita. Ma la cifra di ingresso è quella. >Io ci credo poco! Sogghignò l'altro, eppure Febh aveva posto la domanda corretta Per la pelle non saprei dirti nulla A dire il vero è una domanda piuttosto strana, bah! Passò qualche secondo Ascolta, facciamo così. Non hai paura del rischio? Allora sarai te ad incontrare stasera Kin Kin al posto nostro. Lì darai un terzo di quello che abbiamo guadagnato e gli dirai che noi siamo ancora a lavoro, e ti abbiamo mandato noi per consegnare quello che eravamo riusciti a portare a casa. Poi tornerai qui, dove ci siamo incontrati, e ti daremo una parte come premio. Ci stai? Se avesse accettato allora i due avrebbe indicato il luogo dell'incontro, l'orario a notte inoltrata e un sacchetto ricolmo di oggetti, soldi e monili. Poi non sarebbe rimasto altro che incontrare questo famigerato Kin Kin.

    In quella radura Febh avrebbe aspettato l'arrivo dell'uomo. I sensi acuiti del Jonin l'avrebbero percepito a metri e metri di distanza insieme al fatto che sarebbe stato accompagnato da due persone. Sarebbe apparso un omaccione, calvo e ricolmo di tatuaggi. Alle sue spalle faceva capolino una wakizashi, così come gli altri due portavano armi basiche (un forcone e una mannaia) I due stronzi dove sono? Hanno racimolato un coglione? Dammi il sacchetto, contiamo un po'... e se Febh avesse accettato Kin Kin avrebbe iniziato a contare ma dopo qualche secondo avrebbe sbraitato CAZZO! Nessuno frega Kin Kin! Hanno mandato te per fottermi. Inizierò a fottere prima te... a meno che tu non mi dia una buona ragione per non aprirti il culo! In tutto ciò stava portando la mano verso la Wakizashi.

    Febh avrebbe potuto fare qualunque cosa, se non fosse stato per un dettaglio. Un dolore alla testa lo avrebbe colto all'improvviso. Un dolore tremendo, fortissimo e sottile come un ago impiantato nel cervello. Una voce avrebbe tuonato nella sua testa.

    TROVAMI! SALVAMI! NON HO TEMPO!



    Questo avrebbe sicuramente rotto ogni pensiero, o pieno che stava per attuare verso Kin Kin. Come avrebbe reagito Febh?! [Danno]

    La lucertola di Febh girovagando per la città non avrebbe notato nulla altro di più di quanto Raizen, o Febh fossero riusciti a scovare fino a quel momento. Tracce di Ninja apparentemente non erano presenti. Nè discorsi che richiamavano eventi contingenti, se non l'odio o remore condivisi contro l'Accademia.

    Lo stesso sarebbe successo a Raizen, ma in un frangente diverso. Il gruppo appena calata la luce si sarebbe fermato e attorno ad un focolare i servi del nobile avrebbero allestito un campo base. Non solo, il nobile si sarebbe ritirato fin da subito nella sua tenda, ma il resto delle persone sarebbero state servite con te caldo e cibo tipico dai servi. Nessuno avrebbe patito fame e sete, Razien compreso. Lì se avesse voluto il Hokage avrebbe potuto interagire con il capitano.

    In ogni caso a notte fonda i sensi del Jonin avrebbero percepito dei movimenti. Il Capitano si sarebbe inoltrato con il nobile, uscito dalla tenda, verso il margine del campo baso ma fuori dall'udito di Raizen, il quale avrebbe dovuto muoversi e avvicinarsi per udire ciò che dovevano confidarsi.

    A prescindere dalla sua scelta l'Hokage così come Febh sarebbe stato colpito da un dolore tremendo, che forse avrebbe ostacolato i suoi movimenti o svegliato nel cuore della notte. Difficile dire cosa sarebbe successo a parte la voce che lo avrebbe tartassato [Danno]


    UCCIDIMI! TI PREGO! UCCIDIMI!



  4. .

    Il Lago degli Imbattuti

    14



    La mossa, il contrattacco, fu allo stesso tempo la scelta per quanto più pericolosa possibile anche la più sensata. Come avevo giustamente immaginato il Samurai, dall'alto della sua posizione e tracotanza, non si aspettò un colpo a sorpresa del genere. Non solo, il Gorilla probabilmente addestrato adeguatamente da Zoruto, venne in mio aiuto ampliando ulteriormente i danni che andai a rilasciare sull'Akichi. L'effetto per il Samurai fu letale, il colpo distrusse probabilmente la cassa toracica dell'uomo e forse anche i suoi organi interni. Tuttavia non potevo rischiare in alcun modo, non in quella situazione, e così la combinazioni di attacchi proseguì concludendosi con il calcio elettrico. Il colpo decretò la fine di quella minaccia. Il collo dell'uomo si spezzò, e con esso la sua influenza sulla spada, su Giugno Onirico Una fine miserabile, una vita gettata inseguendo obiettivi superflui. fu il mio ultimo commento pensando alla ricerca dell'Immortalità e del potere, prima che la scintilla della vita si spegnesse sull'antagonista principale di quella missione.

    La sua volontà era stata spezzata, e la nostra aveva prevalso. Fu una vittoria, mitigata però dalla presenza degli Imbattuti. Per un attimo il mio cuore metallico vacillò pesando che Giugno Onirico non era ancora in mano mia e potevamo essere alla loro completa mercé. Ma grazie al provvidenziale intervento di Yato e l'evocazione, in un certo senso, di Verità il piccolo gruppo di mostri illusori venne presto messo a bada. Finalmente, dopo un tempo che sembrava infinito dall'inizio di quella missione, gli Imbattuti avevano trovato pace. Nei loro peccati e nel loro essere puri, contemporaneamente. Prima che Memai scomparisse mi limitai a guardarla, compiaciuto Sciocca, ti avevo avvisato. Resta dannata per l'eternità. non aveva senso aggiungere altro davanti ad un entità dalle limitate capacità comprensive.

    Dunque con la sconfitta del Samurai e il ritiro degli Imbattuti tirai un sospiro di sollievo, passandomi la mano sulla fronte per asciugarmi dall'acqua e dal sudore, freddo. Risi, risi di gusto IhIhihihiIHihHIHIH! Cazzo! Esortai come forma catartica da tutta l'adrenalina che era transitata lungo tutto il mio corpo. Avvicinandomi al corpo del Samurai l'avrei raccolto prima che venisse richiamato dalle onde e dal Lago e l'avrei chiaramente ispezionato cercando qualche elemento utile, se ci fosse stato. Così come il suo alloggio, appena avrei ritrovato le forze. Nella sua casa provvisoria potevano esserci indizi o altro, l'avrei controllata con il Maestro [Investigatore] il quale era un vero esperto nel individuare informazioni varie. Mi balenò l'idea e il dubbio che un tizio del genere avesse agito con qualcuno. Del resto come era a venuto a conoscenza degli Imbattuti? Era un segreto gelosamente custodito.

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    Della spada non vi furono tracce, almeno finché rimasti da soli e lontani da orecchie e occhi indiscreti con Shin e la Liberalità giungemmo a conoscenza di ciò che accadde a seguire. Il Pagliaccio sfruttando probabilmente una delle sue numerosi doti si prese cura delle nostre ferite, senza destare sospetti. Ci fu un lungo scambio di parole e inchinandomi con il busto davanti alla Virtù allungai entrambe le mani accettando di buon grado il dono che Hayate mi aveva riservato.



    Giugno Onirico divenne una mia proprietà, un destino decisamente amaro per quella spada finita nelle mani di un Ninja che non aveva mai usato seriamente una Katana prima di allora. Mi dispiacque per il Coraggio, ma fidandomi delle parole della Liberalità sicuramente fu meglio così per tutti La ringrazio per il dono. Ne farò buon uso, sarà l'occasione giusta per imparare tecniche di spada e ampliare il mio bagaglio. In ogni caso mi dispiace per il Coraggio, ma sono sicuro che troverà il suo modo per scaricare la tensione di questa missione per un attimo mi immaginai il triste destino dei malcapitati che sarebbero finiti sotto le sue grinfie Allo stesso tempo, Liberalità, la ringrazio per il suo supporto. Ammetto che è stata la missione più complessa che abbia mai affrontato, su vari livelli. Ma ci siamo riusciti, senza danni, a liberare il Coraggio e confinare i mostri illusori. Mi perdoni la mia sfacciataggine ma all'Abete mi sono lasciato con il Coraggio con molti punti in sospeso. Il primo di tutti è la mia affiliazione alla Confraternita. Le chiedo se si possa dirsi confermata Era proprio così, ero ancora in prova almeno fino a quel momento. Hayate voleva appunto una prova di fiducia, ero riuscito ad ottenerla? [Nota per Febh] In ogni caso proseguii Poi le chiedo un ultima cosa, non ho alcun contatto con nessun Hayate. Si è parlato della Corte di Kusa, ma cosa sarebbe? E' un luogo? E possibile incontrarci lì in caso di bisogno, Liberalità? In sostanza stavo chiedendo un biglietto, un ingresso per parlare con la Virtù, qualora fosse stato necessario. Per il momento non avrei aggiunto altro, inchinandomi in segno di sincero rispetto.

    Il confronto fu impietoso, in anni di servizio cosa avevo ottenuto da Oto? Nulla, se non l'astio del Villaggio e di Zoruto stesso, anzi del Clan. Invece con Hayate ero riuscito a farmi rispettare e guadagnare conoscenze. Scossi la testa, intravedendo un destino amaro come Accademico.

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    Quando venne il momento di dividersi, mi premurai di salutare e ringraziare sia Etsuko che Yato per il supporto e la collaborazione. Poi mi sarei avvicinato a Zoruto prima di lasciarlo andare insieme ai suoi nipoti. Era scontato dirlo, ma non sarei mai ritornato con lui, insieme con lui, al Villaggio preferendo di gran lunga la compagnia di Shin. Comunque spinto dalla semplice curiosità scambiai giusto una parola con lui Zoruto, cosa intendevi quando ti riferivi a mio padre. Ad Hideki? Fissai i suoi occhi, senza timore La verità, Zoruto. Me lo devi. Il riferimento era evidente, spostando lo sguardo verso i tre genin che avevamo salvato.

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    Infine di ritorno solo con Shin mi sarei fermato ad un certo punto della strada e poggiandogli la mano sulla spalla Sbaglio o abbiamo pagato l'uso di Luglio d'Accompagnamento, no? Il tributo deve ancora essere saldato. E così avrei richiamato il Maestro, e con il dovuto tempo per recuperare eventualmente il chakra (aggiungendo anche l'ultimo mio tonico di recupero del Chakra, o anche quello di Shin, rimasto per compensare i consumi) il Corvo avrebbe prima addormentato, tramite il Sonno delle Piume, Luglio richiamata e attivata nella sua forma umana. Chiaramente il Maestro avrebbe agito di nascosto, per non lasciare spazio a Luglio di reagire in tempo. Poi appoggiando la mano avrebbe imposto un sigillo mentale obbligando la spada: Rispondi sinceramente senza opporti alle prossime domande. Poi il Maestro avrebbe interrogato mentalmente la coscienza di Luglio. Tramite l'evocazione mi sarei tolto vari dubbi, anzi curiosità. L'informazione era potere, sempre e comunque. Il Maestro avrebbe scandagliato la coscienza di Luglio: Chi ti ha forgiato? Chi è il Coraggio? E che rapporto hai con lui? In quante spade siete e quali sono i vostri poteri? Domande lecite, più che lecite alle quali Luglio non sarebbe riuscita a sottrarsi. Difficilmente chi l'aveva forgiata aveva pensato ad un sistema di difesa dall'Interrogazione Mentale. [Conoscenze Maestro]

    E se ciò non fosse riuscito avrei provato con approccio diverso. Se Luglio in qualche modo fosse riuscita ad opporsi utilizzando per la prima volta Giugno Onirico avrei poggiato la spada su Luglio, che fosse all'interno della Katana o risvegliata. La mia intenzione sarebbe stata quella di calarmi nei suoi sogni. Nei sogni di Luglio e carpire quantomeno qualche risposta alle domande che avevo posto sfruttando la forza di Giugno nel modellare e modificare a sua volontà il sogno delle vittime. Il potere di Giugno poteva forse funzionare anche su creature così particolari infondo.

    Comunque fosse andata la conversazione mentale Ti ringrazio Shin, dal profondo del cuore. Per il tuo supporto. Per tutto quanto. Non potevo immaginarmi che quello sarebbe stato un addio. Una lunga amicizia che venne a meno, quantomeno come Kato, questo perché da lì a diverso tempo le mie scelte cambiarono radicalmente il mio rapporto con il Mondo.


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    Diverso tempo dopo...

    Kato Yotsuki. Quello era un Ninja passato, il cui destino si era concluso nel momento in cui siglò la firma con Lord Goemon. Ora io ero Yuri. Yuri Zahard, il Fiore Lupo. E l'anno di tempo, prima dell'arrivo del Coraggio si stava avvicinando. Motivo per il quale decisi di sfruttare la Corte di Kusa e presentarmi dalla Liberalità. Con tutta probabilità non mi avrebbe riconosciuto, non solo per l'aspetto fisico ovviamente ma anche perché avevo cercato di nascondere nel migliore dei modi le mie tracce. Alla Corte avrei chiesto insistentemente di parlare in privato con il Pagliaccio. E se fossi stata rifiutata avrei accennato che c'entrava un'amicizia in comune, un'amicizia Coraggiosa.




    Sola davanti al Pagliaccio mi sarei inchinata nuovamente, ma con un sensualità prima sconosciuta. Il frutto della Lacrima d'Argento Liberalità, sono... anzi ero Kato Yotsuki. se non mi avesse creduto avrei accennato a dettagli sulla missione che solo io e lui potevano conoscere Ho tradito Oto, e ho ceduto ad Ame il Sigillo Maledetto del Fulmine in cambio di una nuova identità. Dunque ora sono Yuri Zahard, il Fiore Lupo. Sono proprietaria della Lacrima d'Argento ad Ame, e sono al servizio dei Fiori. Avrei raccontato per filo e per segno, con dovizia di particolari, tutte le vicende che fino a quel momento mi avevano interessato ad Ame, ad esclusione del Jigoku. Sarei partito da tutta la gerarchia conosciuta del Seme. Dal Fante di Fiori, la nonnina, passando per Lord Goemon e il cambio di gerarchie tra gli Assi Ho cercato di nascondere al meglio possibile ogni traccia. E l'unico collegamento che mi resta è il legame di Kato Yotsuki ad Hayate. Vi prego di mantenere il segreto di tutto ciò e trasmettere alla Confraternita una falsa pista: pubblicamente Kato Yotsuki è morto, apparentemente ricercato e ucciso poi da Hayate. Io sono niente altro che Yuri, un membro di Hayate, molto semplicemente. Ovviamente questo non vale per lei, o il Coraggio o chi ritiene necessario. In ogni caso questo segreto mi proteggerà. Primo dall'Accademia, qualora dovesse contattarvi, e secondo da Ame. Se qualcuno dovesse vendere la mia identità da Ame vi cercherà, e sapendolo in anticipo potrò uccidere la spia con sicurezza. Uno stratagemma per ingannare praticamente chiunque, anche se avesse saputo del me passato. Chiaramente qualunque membro di Hayate è ben accetto alla Lacrima d'Argento. Lì aspetterò il Coraggio, Liberalità. Vi prego di riferirlo al Fabbro Immortale Conclusi prima di introdurre un secondo argomento Ultima cosa, Liberalità, per quanto riguarda la ricerca dell'Immortalità. Ancora da accademico io, e Shin, siamo venuti a conoscenza di una situazione molto insolita. In una missione al largo di Kiri ci siamo scontrati con un tizio molto pericoloso, uno spadaccino ex membro di Kiri di nome Koma. Abilissimo nell'uso della nebbia, proteggeva qualcosa oltre al capitano e ai marinari imbarcati. E lo scontro è finito in parità, tuttavia siamo riusciti a recuperare un marinaio. Agiva come un normale essere umano ma le analisi indicarono in seguito che era morto da più di tre mesi! Una forma di immortalità assolutamente insolita. E inspiegabile. Si parlava di una Signora, e Pomi degli Dei. Credo sia molto utile indagare! Avrei anche in quel caso illustrato ogni dettaglio della missione, dell'Era Glaciale e di Febh Yakushi (specificando anche tutte le qualità, poteri che avevo visto nelle varie volte che fu in azione) affinché non potessero mancare elementi utili alla Virtù Liberalità, sarà scontato dirlo. Ma così come mi ha invitato alla Corte, l'invito vale anche per la mia umile dimora. Le mie porte sono sempre aperte, per lei e i fratelli di Hayate.

    Terminai prima di lasciare la Virtù. E con quelle parole non restava altro che aspettare la venuta del Coraggio. E tutto il Caos che avrebbe inevitabilmente portato con sé.

    CITAZIONE
    Grazie Febh per l'incredibile giocata!

  5. .

    Contrattacco al Re Rosso

    XXII





    Le doti difensive di Febh furono surclassanti rispetto anche al gesto estremo che la donna aveva perpetrato ai danni degli Accademici e del suo stesso Yosai. Anzi quasi a sfregio del sacrificio che stava per compiere l'Oni, Febh, grazie alle sue abilità sfruttò la resistenza e corpo di Yosai per utilizzarlo a mò di scudo, lanciandolo come una molla carica contro la donna. Spinta nel mentre stava per esplodere allontanò il raggio della deflagrazione riducendo di molto (come previsto dall'Oni) la pericolosità della tecnica. Forse Febh avrebbe notato negli occhi della donna una disperazione ancora più profonda dipingersi in volto prima che il viso diventasse irriconoscibile! Le difese dunque del Kazekage e di Febh furono più che sufficienti per non subire danni. Inoltre il colpo di grazia di Febh a Yosai fu solo che la conferma che quell'uomo era morto, definitivamente morto, durante l'esplosione.

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    Dopo qualche scambio di colpi il Chunin Kensei ebbe la meglio sui suoi avversari, sconvolti e indeboliti da tutti gli eventi nefasti che i Ninja accademici erano riusciti a scatenare sulla città. Anche il suo lavoro era giunto al termine. Così come per Tasaki.

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    Alla fine i Ninja Accademici scelsero di ritornare a casa, giustamente considerando che i loro obiettivi erano stati completati. L'attivazione della Matrice da parte di Febh, quando ormai la nave era a largo dal porto, avrebbe irrimediabilmente attivato le cartebomba distruggendo di conseguenza la principale flotta navale di Kumo. In sostanza quel Paese, così ostile al resto del continente, aveva perso la sua capacità di proiezione navale e perciò la possibilità di invadere evitando o saltando confini più o meno difficili da superare. Nei vari consigli, nei salotti importanti e nei centri di comando una botta del genere non sarebbe passata inosservata, Veterano o non Veterano che fosse. Ci sarebbero voluti anni interi prima di ripristinare tale situazione. Senza considerare lo smacco al prestigio, autorità e valore che i Ninja, ancora rimasti vivi, e preposti alla difesa delle navi subirono. Zeno di certo si sarebbe vendicato, scaricato sulle nuove generazioni rendendo ancora più brutale il loro addestramento.

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    Il ritorno a casa, se così si poteva chiamare, fu indolore. Nessun problema o contrattempo colse gli uomini, Ninja compresi, nel viaggio e una volta che l'intero gruppo, indubbiamente provato, si trovò a completare de-briefing con Saito Uraboki, il quale a braccia conserte sempre dietro al bancone di quella sorta di bar.

    Ottimo lavoro, Ninja. Esortò l'uomo dai capelli brizzolati I miei uccellini mi hanno riferito che le navi sono state distrutte. Come maggior parte del Porto, se non della città stessa... proseguì, senza dare segno se quel commento avesse avuto un accento più positivo che negativo Eppure vi ho inviato, consumando una incredibile quantità di energie e risorse, alcuni Ninja di supporto perché temevo di avervi inviato in un ginepraio ancora peggiore. Dovete sapere che poco dopo che eravate partiti mi è arrivato un messaggio da parte di Shinken Bosu. Un messaggio che ritengo sincero, e che richiedeva di unire quante più forze possibili. Ve lo legg:
    CITAZIONE

    Uniamo le forze, Saito Uraboki. So che degli Accademici stanno per raggiungere Kaido, che sia una coincidenza o meno so che fra poco si svolgerà un rituale in quella città, nel porto. Un rituale che cambierà le sorti di Kumo. E di conseguenza del mondo. Ho bisogno del vostro supporto, a Kaido, e così, forse, avremo modo di fermare tutto ciò. Shinken Bosu.


    Il Jonin attese qualche secondo Non avevo modo di mandare un messaggio così complesso a voi a Kaido, limitandomi a chiedervi di indagare. Ma ciò non è avvenuto. Ma badate bene, non è una critica. I miei ordini erano altri e li avete eseguiti. E quando si è sul campo di battaglia non è di certo facile ottenere informazioni, aggiungere o cambiare i piani. Qualunque cosa intendesse Bosu non credo avremo modo di scoprirla ora. concluse Vi ringrazio, naturalmente. Non sono un tipo che si spreca in parole. Non ho molto altro da aggiungere, a meno di domande specifiche. Viene da sé che resta la segretezza della missione. Per la mia, e la vostra sicurezza. detto quello Saito sarebbe rimasto dietro al bancone, in attesa di qualche eventuale scambio di domande, o opinioni. Poi poco alla volta tutta quella struttura appositamente costruita pezzo per pezzo sarebbe stata smontata mentre i vari Ninja sarebbero andati via, ciascuno per la sua strada o Villaggio.

    Qualunque cosa fosse stata il Re Rosso non era dato saperlo ai Ninja accademici tuttavia dopo qualche giorno un dispaccio sarebbe giunto alle mani dei rispettivi Kage, a cui sarebbe spettata la scelta di aggiornare o meno i diretti interessati del proprio Villaggio.
    CITAZIONE

    I nostri informatori ci hanno avvisato che Kaido è stata, per motivi ignoti, completamente distrutta. Un ulteriore esplosione, nella città, ha coinvolto quasi ogni edificio scavando in profondità. E mettendo alla luce un notevole labirinto di gallerie sotterranee. Riteniamo che sia collegato agli eventi che hanno riguardato l'assalto a Kaido ma fino a che punto non possiamo immaginarlo.


    Tuttavia nel dispaccio non era sottolineato un dettaglio altrettanto importante. Per tutti i Jinchuriki qualcosa di profondo li avrebbe scossi. I portatori di demone accademici se avessero condiviso la loro esperienza con qualcuno, magari con i loro superiori, avrebbero descritto che verosimilmente al periodo dell'esplosione a Kaido il loro demone interiore avrebbe esternato emozioni contrastanti. In pratica il demone avrebbe percepito come se uno dei suoi fratelli demoni si fosse allontanato talmente tanto da perdere quella flebile connessione che infondo legava ogni demone. Una lontananza tale da supporre addirittura che fosse morto. Ma era un'ipotesi plausibile? Impossibile da dire, senza ulteriori indagini. Un mistero che probabilmente avrebbe meritato un missione specifica.

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    Solo il Kazekage durante l'incursione nella prima isola, Shiro, aveva immaginato che uno dei Ninja cremisi affrontati (quello in grado di nascondere quasi completamente la propria impronta, presenza od ombra) potesse rappresentare un problema ma in realtà non furono adottate alcune genere di misure precauzionali per scampare ad una sua minaccia. E dunque cosa successe? Il Ninja individuò la nave e sfruttando le sue notevoli e avanzate capacità di occultamento si intrufolò nell'imbarcazione. Poi quando il gruppo di Shinobi principali entrò in azione a Kaido fu semplice per il Cremisi individuare un marinaio utile al suo scopo. Lo uccise e si sostituì a lui, grazie alle sue abilità di eliminatore. Nessuno avrebbe mai dubitato di lui, e di fatto era avvenuta un'infiltrazione perfetta. Ora non restava che al Ninja scalare i gradi, e farsi strada nell'Accademia iniziando a perseguire scopi ignoti, ma del tutto ostili all'Accademia stessa.

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    Di Shinken Bosu e del suo gruppo invece non vi furono più notizie. Morti o spariti, senza lasciare tracce. Forse addirittura catturati dai Kumo, non era infondo da escludere.

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    Ben diverso invece fu l'indagine che Palazzo Yakushi e i laboratori di Oto fecero su Yosai. L'intero Clan Yakushi, o chi ne fosse stato al corrente, avrebbe tremato per la prima volta quando sarebbe venuto a conoscenza del risultato delle varie analisi che sarebbero state eseguite su Yosai. Ogen si sarebbe sicuramente confrontata con Febh condividendo le scoperte. Yosai era sì uno Yakushi, al cento per cento. Ma era uno Yakushi talmente tanto in profondità che la sua abilità rigenerativa non era frutto di un segreto di Clan bensì del suo DNA. Stavamo parlando di una Kekkei Genkai! Yosai aveva naturalmente sviluppato la sua abilità rigenerativa! Come fosse anche solo lontanamente possibile un'ipotesi del genere non era immaginabile ma era sicuramente auspicabile un'indagine interna al o del Clan, per seguire le tracce che Yosai aveva lasciato e andare alla fonte di tutto ciò.

    La comparazione del DNA avrebbe richiamato certi tratti degli abitanti del Paese delle Valli, ben distanti da Kumo o da Oto. Ma altro non sarebbe stato possibile ricavare, se non la qualità intrinseca della pelle di Yosai. Irriproducibile però, al momento, nei laboratori di Oto. Nessun scienziato o ricercatore avrebbe replicato un tale miracolo scientifico. La mano del creatore di quella pelle era tremendamente e dannatamente superiore a quanto potevano offrire le risorse accademiche. Sicuramente c'erano delle tracce in quella pelle ma anche quello avrebbe richiesto un missione specifica. Del resto l'Accademia, e in primo luogo Oto, non potevano ignorare un elemento del genere, qualcuno in grado di produrre oggetti di tale ed elevata conoscenza. O era con loro o contro di loro, ma bisogna prima di tutto capire chi fosse e da dove provenisse.

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    Dopo diversi mesi, nel continente

    Ahahahah! Questo può essere un bel problema! Una voce metallica ruppe il silenzio del laboratorio, una stanza imponente, immersa in una marea di oggetti, macchinari e ampolle. Luci rosse flebili e intermittenti rappresentavano l'unica fonte di illuminazione. Due uomini, irriconoscibili in quanto coperti da testa ai piedi di una pesante armatura, si stavano confrontando.

    Bilanciere, sono di ritorno da Kaido. il Rituale nella città è riuscito senza problemi. Il Re Rosso è nato, per la gioia di Kumo. Gli Accademici hanno abboccato alla trappola dei Cremisi e non si sono accorti di ciò che succedeva veramente di importante sotto la città. Per sfortuna di Kumo e per puro caso gli Accademici se sono andati prima che fosse troppo tardi. Si sono salvati per il rotto della cuffia, il piatto della Bilancia ha pesato in loro favore decisamente. aggiunse poi Inoltre i Cremisi hanno ottenuto informazioni, dati e abilità dei loro Ninja di punta. Telecamere di sicurezza, occhi indiscreti e diversi Ninja sopravvissuti hanno riferito ogni cosa e lo hanno condiviso con noi. Tuttavia il nostro sistema difensivo di barriere è stato scoperto e distrutto così come la Pelle di Yosai è finita in mano accademica. C'è lo conferma la fonte Cremisi infiltrata nell'Accademia. Ci ha messo un bel po' a cercarla ma è riuscito a trovare qualche documento, analisi di laboratorio ad Oto. Amano la segretezza ma non le misure di sicurezza! Sorrise, ammesso che lo avesse fatto sul serio dietro alla maschera I Cremisi vogliono ancora qualche mio oggettino. Ma lo farò pagare a peso d'oro. L'accordo era che nulla di ciò che avessi prodotto fosse andato perso, questo ci espone no? Già, dovremo spostare questo laboratorio, confondere le tracce Bilanciere Non subito, prima finirò quanto richiesto dai Cremisi e poi svaniremo. Fintanto che pagheranno tutti quei soldi tutto torna utile al nostro scopo. Ai Peccatori e all'equilibrio della Bilancia. Ai Tre Padri. L'altro uomo annuì I Vortici devono essere fermati. I Vortici devono essere fermati. Concluse l'uomo.


    FINE




  6. .

    La Bilancia Nera

    XIV



    Fudoh non aveva tutti i torti nel intravedere una minaccia velata, sotto l'assalto e l'ombra imponente di Ryuk. Questo perché l'uomo voleva sì distruggere i nemici che stavano mettendo in discussione la sua salita al potere, in quel gioco perverso di morte e distruzione, ma anche concedere ai suoi falegnami di proseguire imperterriti.

    Questo però non avvenne, mancava veramente poco per superare la barriera che gli alberi fornivano per accedere all'area più sacra della foresta, che Fudoh agì volontariamente o meno giocando sul secondo punto debole di quel mostro di carne e ossa. Lui non era un Ninja, e non sapeva quasi nulla del Chakra quindi figuriamoci affrontare una minaccia illusoria. Venne letteralmente rapito dal suono illusorio, e spinto dalla necessità di indagare, con un colpo netto dell'ascia recise il ramo che gli impediva di muoversi.

    Fu la sua condanna. Questo perché Primo, sfruttando tutto ciò che gli restava di energie fisiche e mentali, lanciò un ultima offensiva al massimo delle sue forze e capacità. Dalle spalle di Ryuk, apparendo e muovendosi ad una velocità tremenda, due spuntoni di legno si mossero verso il petto dell'uomo. Fosse stato in pieno delle forze e non ferito sicuramente sarebbe riuscito a difendersi ma frutto anche dei danni del veleno i suoi riflessi non colsero la minaccia in tempo.

    La scena fu terribile, e gratificante allo stesso tempo per lo spirito dei difensori. Il primo ramo venne schivato piegando il torace in avanti ma non il secondo che trapassò da parte a parte il centro del collo di Ryuk. L'uomo sgranò i suoi occhi, incredulo di quanto fosse veramente accaduto. Era stato colpito. Barcollando di qualche passo si staccò dal ramo, con forza, e peggiorando ulteriormente le sue condizioni. La luce riusciva addirittura a passare da quanto il buco sul suo collo era aperto RRRRRRAHAA! Ringhiò alzando l'ascia quasi intento a colpire di nuovo, e facendo qualche passo verso Fudoh e Primo Non ci posso credere, quando deciderà di morire quel bastardo?! Proferì il difensore della foresta ma tutto d'un tratto la sua ascia scivolò dalla sua mano e senza dare alcun segno cadde in avanti, sbattendo brutalmente la faccia a terra. Morto o privo di conoscenza. Ma in ogni caso sconfitto.

    La fine di Ryuk distrasse i due falegnami tanto quel che bastava per aprire uno spiraglio nelle loro difese. Un buco nel quale si insinuarono i rami a difesa del cerchio. Rami che trapassarono e squartarono in più punti i due aggressori. Uno spettacolo poco bello a vedersi.

    Avevano vinto, con difficoltà. Con sangue e sudore ma ce l'avevano fatta. Incredibilmente, era riusciti a salvare l'Albero della Vita. Avevano preservato l'equilibrio della foresta, e forse inconsapevolmente evitato l'avvicinarsi di una catastrofe.

    Grazie Fudoh, grazie Masayoshi. Per quel che vale da un'ombra del passato come lo sono stato vi sono debitore a vita. Siete stati fondamentali, e nonostante il sacrificio dei miei fratelli, siamo riusciti a salvare e preservare ciò che i miei creatori avevano così gelosamente custodito. Però mi sembra evidente che non ci sarà un futuro per questo albero. Ci riproveranno, ne sono certo. I miei creatori avevano considerato un ipotesi così estrema e avevano indicato una soluzione. Ma per il momento questo non vi deve interessare. Però vi svelerò un segreto, in questo continente ci sono sei punti in cui il chakra del mondo si concentra in un vortice di incredibile forza e potenza. I miei creatori hanno provato a scoprire quali misteri si celano dietro di esso, così come per l'Albero della Vita ma per qualche ragione hanno capito che è meglio nascondere, che sfruttare, per il bene di tutti. Attese qualche secondo Di Primo, il mio creatore, non ho molte memorie ma so che era originario da quello che oggi voi chiamate Paese delle Valli. Fu lì, che Primo, il primo dei Difensori, nei suoi studi scoprì i punti cardine del Chakra. Lì chiamava Seinaru uzu, Vortici Sacri. Raccolse degli appunti. Ne sono certo, ma li nascose molto bene, forse seguendo la pista di grandi uomini del passato potrete trovare qualche indizio... Comunque riposate e scusatemi. Non c'è più tempo per parlare, ho recuperato le mie energie rubandole dalle vostre, questo perché lo scontro mi ha prosciugato quasi tutto e devo ancora finire una cosa in questa foresta... Vi sentirete stanchi, e fra poco perderete i sensi. Mi assicurerò che arriverete in luogo sano e salvo.

    Ai due Ninja sarebbe forse rimasto il tempo di scambiarsi una domanda, prima di cadere in un sonno quasi obbligato.

    EPILOGO



    Si sarebbero risvegliati, ciascuno nel proprio Villaggio. Erano stati recuperati dalla squadra di aiuto richiamata da Hebiko. Fudoh in particolare non avrebbe di certo dimenticato le parole di Primo. E informandosi avrebbe scoperto che le gente, i falegnami, rimasti si potevano contare sulla punta delle dita. Erano quelli che avevano salvati, più qualche elemento che era nella foresta ma non presente al momento del massacro. Per la loro stessa sopravvivenza decisero di unirsi all'Accademia come squadra per il recupero del Legno Vivo.

    Di conseguenza tutta la tradizione centenaria di quel popolo presto sarebbe stata persa e dimenticata, ma lo stesso sarebbe valso per il Legno Vivo. Non sarebbe più ricresciuta nessuna pianta contenente quel legno così speciale e prezioso, ma questo lo avrebbero scoperto solo negli anni a venire. Non si seppe più nulla per Ukoi e la bambina. Scomparvero senza lasciare traccia.

    Senza dimenticarsi che la squadra di recupero non avrebbe trovato nessuna difficoltà, così come raccontata dai Genin, nel superare i famosi cerchi. Anche perché a detta della squadra non sarebbe stato presente nessun albero magnifico o maestoso. Solo qualche tomba di qualche vecchio esploratore, forse.

    Ma non era la verità che conosceva Fudoh. Primo avrà avuto modo e tempo di agire come aveva anticipato al Genin, ma in che modo? Il medico lo avrebbe presto scoperto. Forse non si sarebbe accorto subito. Ma nel suo appartamento sarebbe apparso un bonsai, senza motivo o spiegazione. Un bonsai che aveva esattamente la forma dell'Albero della Vita! E toccandolo Fudoh avrebbe percepito un brivido lungo la schiena.

    Sono io, Primo. Mi sono incarnato nell'albero e ho scelto la possibilità di seguire il salvatore dell'albero. Tu, Fudoh di Kiri. In qualche modo Fudoh avrebbe percepito una risata provenire dall'albero Non c'era modo di salvarlo dalle grinfie di quei bastardi. E dunque ho scelto l'ultima, estrema, opzione... spostarmi. E dove se non da te? Se mi hai salvato una volta sono sicuro che ti sentirai in dovere di preservare il segreto che porti. Attese qualche secondo Tuttavia non sono così ingrato. Il mio creatore scoprì alcune cose utili sull'albero. Esso in grado di purificare il chakra e guarire da ferite tremende, così come da malattie. Ti basterà mangiare una foglia. Chiaramente ti consiglio di nascondere la natura dei suoi, anzi miei poteri pestando la foglia e magari unendola a qualche pillola? Ricordati ci stanno cercando e la segretezza è prima di tutto. [Premio PG]

    E così quella missione si concluse, in modo decisamente atipico. Ma infondo quando si parlava di Fudoh c'era mai qualcosa che procedeva in maniera ordinata?


  7. .

    Il Lago degli Imbattuti

    13



    Lo scontro sia fisico che mentale era praticamente arrivato al suo apice. La volontà di Mitsuhide Akechi era forte e le sue parole non fecero che confermare ulteriormente le mie intenzioni, oltreché gli ordini che avevo ricevuto dalla Liberalità. Quell'uomo doveva essere fermato. In cuor mio avrei puntato non a ucciderlo, bensì di lasciarlo a terra privo di coscienza. In questo modo l'avrei consegnato al Coraggio, cosicché potesse poi infierire qualunque genere di follia o di vendetta potesse passargli per la sua testa da fabbro. Ma in ogni caso avrei mirato ad ucciderlo, per ogni colpo, non potendomi concedere il lusso di tirarmi indietro. Se fosse sopravvissuto peggio per lui.

    Così se da una parte Shin venne catturato da Memei e le mie parole verso Zoruto non fecero l'effetto sperato, almeno non subito, a mio malgrado mi accorsi che l'illusione che ritenevo avere effetto sul mio corpo venne sì attenuata dal Rilascio ma solo per poco. Lo potevo percepire e questo mi fece nascere dei dubbi sull'effettiva natura della Tecnica che mi aveva colpito.

    Le parole di Akechi furono la conferma, era presente un altro imbattuto che a conti fatti non poteva che essere quella sorta di mano acquatica. L'autore di quell'effetto sul mio corpo. Avevo guadagnato del tempo, ma sapevo bene che il Rilascio non avrebbe mai bloccato definitivamente i suoi poteri. Mi trovavo in grandissima difficoltà, le mie riserve di chakra stavano iniziando a scarseggiare e si era aggiunto in lista un nuovo avversario. Se non avessi svoltato la situazione mi sarei trovato in guai seri, soprattutto perché i miei alleati mancavo nell'eseguire i loro compiti. Dunque io ero la chiave per chiudere quello scontro. Sconfitto Akechi avrei chiuso la faccenda. Non mi rimase che ridere, quasi a squarcia gola, davanti alle convinzioni del mio avversario IHIHIHIHIhIHiHhIhHIhiHH! RIDICOLO! Passò un secondo Ho appena avuto la conferma che non sai NULLA degli Imbattuti. Se credi che loro ti seguiranno o si muoveranno solo per la gloria ti sbagli profondamente. Loro sono Emozioni. Esseri puri e imperfetti allo stesso tempo. Fintanto che Giugno Onirico ti garantirà di mantenere il giogo su di loro gli Imbattuti ti accondiscenderanno, come la migliore delle puttane! Ma anche se fosse la tua testa scoppierà, perché sei troppo debole per mantenere una presa così stretta su esseri di tale portata. Il tuo piano fallirà anche se ci ucciderai tutti! Verrai divorato dai tuoi schiavi ancora prima di arrivare al Ferro! Stupido Samurai! IhihHihH! scoppiai a ridere, l'adrenalina, l'emozione e la frustrazione del momento si mescolavano in me in un caleidoscopio di sentimenti. Non avevo mentito, era proprio così Mentre TU Giugno Onirico subirai la peggiori delle sorti. Puntai l'indice verso la spada Una volta sconfitto il portatore ti prenderò e ti getterò nelle fauci del MIO amico coraggioso. Ti rendi minimamente conto che sei stato tu a ridurlo in quelle condizioni? Hai idea di quello che farebbe se sapesse che non lo hai aiutato, nemmeno ora? Fermati, Giugno Onirico, ora che hai la possibilità di redimerti. Fermati, per la tua sopravvivenza. Probabilmente il Samurai mi avrebbe creduto pazzo, a parlare verso una spada, ma lui forse non sapeva che in essa risiedeva un essere. Qualunque cosa fosse, anche solo fosse stato un riflesso di Luglio avrebbe udito, e riflettuto per un ultima volta prima che i giochi si fossero chiusi.

    In ogni caso alcuni miei attacchi, combinati con il Gorilla, andarono a segno. Soprattutto quello carico degli effetti di Nota del Dolore. Compresi in quei frangenti che la sua armatura non avrebbe retto ancora molto, e allo stesso tempo notai anzi percepii nell'aria una brutta, bruttissima sensazione. Come una sorta di peso, di deficit che rallentava i miei movimenti. Ridefiniva il modo in cui agivo. Le vibrazioni circolavano nell'aria e raggiungevano il mio corpo. La scuola del Tamburo aveva iniziato ad agire. E più tempo ci avrei messo a sconfiggerlo meno possibilità avevo di riuscirci. [Tetsu no Ken, Competenza Personale]

    Così quando l'Imbattuto si concentrò sulle mie copie non potei fare molto. La velocità e le modalità di attacco furono tali che non avrei sprecato chakra per difenderle, molto semplicemente, e così avrebbero subito i danni scomparendo in una nuvoletta di fumo.

    Subito dopo giunse il primo attacco dell'Akechi e fu in quel momento che i miei riflessi erano stati pesantemente intaccati. Non serviva attaccare in maniera elaborata, perché mi aveva rallentato in maniera tale da rendere veramente difficile una schivata. Uno stile molto, troppo insidioso. Sospirai preparandomi allo stesso tempo ad incassare il colpo. Mi trovavo già in posizione difensiva e fu facile, naturale, con l'avambraccio destro muovere l'arto e interporlo, a mò di scudo, tra il mio collo e la lama di Giugno in arrivo. Grazie al primo strato di chakra elettrico e poi alla resistenza della mia corazza il danno fu enormemente mitigato. [Slot Difesa 1, S. Azione 1] Fu in quel momento che sorrisi rispondendo di contropiede Tutto qua? Questa sarebbe la famosa Scuola del Tamburo? Risposi probabilmente sorprendendolo per l'informazione che avevo. Mi aveva aperto la guardia con quell'attacco e così la Katana andò ad infrangersi contro il torace. Oggettivamente schivare sarebbe stato impossibile! Se non fosse stato per le mie difese mi avrebbe squarciato in due, ma grazie alla Veste Elettrica e alla cotta di maglia il danno si limitò ad un poderoso, ma pur sempre contenuto, contraccolpo! [Slot Difesa 2]

    Lo stesso valse per il colpo al fegato, un attacco portato con la mano sinistra anche essa pregna di vibrazioni. Complessivamente fu un danno debole. [Danno]Poi da lì a poco giunse un secondo colpo terribilmente veloce. Fu in quel preciso istante che colsi l'opportunità. Non avevo modo di schivare e probabilmente più tempo passava più sarebbe stato impossibile difendersi, decretando la mia sconfitta. Con quel fendente invece intravidi la possibilità di chiudere lo scontro, sorprendendolo grazie alla mia innata resistenza. Zoruto mi diceva che gli Yotsuki, soprattutto a livelli elevati, erano temibili nel contrattacchi. Lo sapevo bene anche io. Non a caso avevo sconfitto la mia copia, creata da Orochimaru con lo stesso gioco sporco. Avrei eseguito un contrattacco, esattamente nel momento in cui Giugno Onirico mi avrebbe colpito.

    Il Samurai del resto si sarebbe trovato a portata di pugno, questo perché lui stesso poco prima senza poi più allontanarsi me ne aveva inferto uno. [Nota per Febh]E così quando Giugno Onirico, impugnata con la mano destra di Akechi, andò a colpire la mia spalla sinistra trovando una resistenza ben superiore a quanto il Samurai poteva immaginarsi avrei spostato in una frazione di secondo sulla mano destra il tirapugni. E mentre la lama scendeva sulla mia spalla (ignorando il dolore del colpo) mi sarei piegato in avanti con il busto, verso il nemico, e dalla mia posizione da pugile (il pugno destro era già naturalmente portato in avanti rispetto al busto e vicino virtualmente al volto del Samurai) avrei sganciato un jab diretto, un pugno secco contro il torace dell'uomo, ad altezza del corpo dello sterno! Si sarebbe trattato di allungare il braccio insieme al resto del busto per colmare una distanza infima, e ad una velocità estrema. Un colpo base del pugilato, ma letale se eseguito in controtempo, soprattutto considerando che la sua guardia era completamente aperta visto che con un mano aveva appena inferto un colpo alla mia spalla sinistra e con l'altra un pugno. Come sarebbe mai riuscito a difendersi da un attacco carico di Chakra, di forza, di acciaio e di volontà? La volontà di liberare il Coraggio di Hayate! Avrei concentrato tutta la mia potenza su quel colpo! [Subisci & Mena, Azione Rapida]



    Del resto il Samurai non si sarebbe mai potuto immaginare che avrei sorbito un colpo del genere, e nemmeno che avrei contrattaccato. Lui aveva troppo da perdere per ipotizzare una reazione tale da parte mia. Un sacrificio simile. Era troppo concentrato al passo successivo, al Paese del Ferro e agli Imbattuti, a difendere ciò che aveva ottenuto. Alla sua superiorità di Samurai, alla sua tracotanza. Sarebbe caduto. Peccando esattamente delle stesse colpe che gli Imbattuti incarnavano! Io invece considerando di subire anche danni critici avevo una certezza, un appoggio. I miei alleati da quattro soldi, come li definiva Akechi. Peccato che tra i miei alleati ci fosse un medico, in grado di rattoppare le mie ferite. Questa mancanza di strategia ad Akechi sarebbe costata la partita! Infondo aveva già subito diversi attacchi al torace, e al busto. Se avesse subito anche quello il dolore, così come la quantità di danni, avrebbe surclassato sicuramente la sua capacità di resistenza. Puntando infatti a sfondare il suo torace, e spezzare così per sempre la sua capacità combattiva.

    Se fossi riuscito a colpire l'uomo la Nota del Dolore avrebbe rotto probabilmente il fiato, la guardia e spinto lontano il Samurai. Non sarebbe servito aggiungere nulla al Gorilla, lui sarebbe partito contro il nemico cercando di colpirlo, magari mentre era ancora in aria, con un poderoso Taijustu. Avrebbe mirato a colpire con la mano destra la spalla dell'arto con la quale impugnava la spada, o comunque se fosse stato troppo difficile come colpo avrebbe sempre mirato al centro del torace sperando di spezzare la sua cassa toracica! [Gorilla, Slot Azione 1 e Slot Tecnica]

    Io però non sarei rimasto immobile. Mentre il Samurai si sarebbe eventualmente difeso dal colpo del Gorilla, o avrebbe cercato di interromperlo, io sarei scattato contro di lui e a pochi metri sarei scomparso per riapparire sopra il corpo di Mitsuhide, ovunque si fosse trovato. Avrei sganciato una bomba elettrica, effettuando un calcio con il piede destro. Avrei mirato a colpire il centro del corpo. Sarebbe stato difficile essere precisi con quel genere di attacco ma allo stesso tempo lo avrei sfidato a contrattaccare ad un mio Taijustu in controtempo! Senza considerare che elettricità e acqua aumentavano ulteriormente l'effetto dannoso.[Slot Tecnica Avanzato 2, Slot Azione 2]

    Poi ritrovata la posizione sulla superficie dell'acqua ci saremmo mossi insieme. Io e il Gorilla avremmo raggiunto nel caso nuovamente il Samurai a distanza corpo a corpo. [Eventuale Movimento] Spostandosi su uno dei due lati del Samurai il Gorilla avrebbe eseguito un secondo attacco. Avrebbe cercato di colpire con il pugno sempre la spalla dell'uomo, o nel caso peggiore il suo torace. [Gorilla, Slot Azione 2] Mentre in quei frangenti spostandomi a seconda della situazione avrei cercato uno spiraglio nella difesa del Samurai per colpire direttamente la spada, sempre con il pugno destro, e disarmarlo, questa volta sfruttando la spinta del chakra compresso. Avrebbe forse resistito con la mano ad una pressione tale da allontanare pesi maggiori di un essere umano? Chiaramente se avesse provato a spostare la spada non mi sarei fermato lì, avrei puntato seguendo la spinta del braccio a colpire il suo busto. [Slot Tecnica Avanzato 3, Tecnica Rapida] Per poi finire l'assalto avrei prima fintato un attacco, alzando la gamba e calandola a ghiliottina verso l'acqua avrei cercato di imitare il calcio elettrico di prima concentrando una piccola quantità di chakra elettrico sul piede così magari da distrarlo [Finta]. In realtà avrei sfruttato l'appoggio del piede per eseguire un montante destro, sempre con il tirapugni, mirando a sfondare la sua guardia centrale e colpirlo sulla base del collo o sotto il mento! [Slot Azione 3] A cui si sarebbe aggiunto un ultimo colpo: nell'istante successivo avvicinandomi di un passo e seguendo la naturale distensione del braccio data dall'attacco precedente avrei piegato l'avambraccio destro verso di me e avrei cercato letteralmente il contatto corporeo per eseguire una gomitata, dall'esterno verso l'interno, ad altezza della sua testa. Muovendomi per intercettare una sua eventuale schivata, per quanto inverosimile considerata la distanza esigua, la naturalità del gesto e la velocità. Un colpo da KO tecnico, in pratica. Azzerando la distanza dalla Katana non si sarebbe mai potuto difendere a dovere! [Slot Azione 4]

    Se invece non fossi riuscito a colpire il Samurai, o comunque non fosse stato spinto via, con l'attacco in controtempo non mi sarei di certo arreso. Con la differenza di un istante e con il braccio destro ancora teso dal pugno appena lanciato avrei piegato adeguatamente l'avambraccio e avrei cercato di abbassarlo e spostarlo verso l'esterno in maniera tale da colpire con la punta acuminata del tirapugni il braccio sinistro di Akechi. [Slot Azione 3] La volontà era quella di impiantare la punta dell'arma sull'arto del Samurai, che per forza di cose doveva essere ancora molto esposto, disteso e vicinissimo. Difficile salvarsi da un attacco del genere! Il vantaggio del tirapugni sarebbe stato proprio quello. Per un Samurai e la sua Katana sarebbe stato impossibile immaginarsi un movimento offensivo del genere, così ravvicinato e veloce. E se fossi riuscito a colpirlo avrei sfruttato l'impatto per squarciare l'arto del samurai, muovendo violentemente la punta del tirapugni nella carne dell'uomo così da recidergli muscoli e tendini e poi neutralizzargli l'arto! [Slot Azione 4]

    In ogni caso avrei poi tentato di colpirlo con un calcio a spinta, a distanza praticamente zero. Un colpo eseguito con la pianta del piede destro. Avrei mirato al centro del suo corpo con l'intenzione di spezzare il suo fiato, provocargli danni e di spingerlo via, verso il Gorilla, grazie a Nota del Dolore. [Slot Tecnica Avanzato 2]Comunque fosse andato l'attacco il Gorilla avrebbe tentato di raggiungerlo, mentre era ancora sotto l'effetto della spinta eventualmente, e avrebbe provato a colpirlo, sulla spalla o al centro del corpo del Samurai con un potente Taijustu. [Gorilla, Slot Azione 2 e Slot Tecnica]Un colpo devastante, che magari avrebbe decretato la sua fine! Io invece avrei cercato di raggiungerlo, o comunque mentre verosimilmente si sarebbe difeso dal Gorilla, e scomparendo sarei riapparso sopra il Samurai pronto a scaricare, con il piede destro e al centro del suo corpo, la potenza di un calcio elettrico! [Slot Tecnica Avanzato 3, Tecnica Rapida]

    Al termine delle mie azioni, a prescindere da come sarebbe andate, mi sarei posto in guardia nella tipica posizione del pugile. In attesa di vedere il risultato. Se nelle migliori dell'ipotesi fossi riuscito a disarmare o mettere fuori gioco il Samurai avrei cercato di muovermi e raccogliere Giugno Onirico. Avrei cercato di raccogliere la spada prima che affondasse nel lago e poi il Samurai prima che morisse affogato, nel caso. Alla spada avrei ordinato mentalmente o se necessario vocalmente di costringere gli Imbattuti (rivolgendomi verso di loro eventualmente) a fermarsi e di liberare tutti i Ninja coinvolti (in questo modo indirettamente avrei liberato dal giogo anche al Coraggio, senza espormi davanti a Zoruto o agli altri) ma di aspettare a liberare gli abitanti del villaggio. Prima sarebbe stato necessario ordinare la situazione. E se invece il Samurai fosse stato ancora in piedi non avevo abbastanza chakra per proseguire lo scontro, se non per difendermi, e così seguendo le prime indicazioni del Gorilla avrei cercato di scappare verso la posizione di Zoruto e valutare direttamente cosa il Gorilla intendesse con i suoi gesti. [Slot Azione 2]

    [Kato, Mantenimenti e Status]



    Chakra: 9/100
    Vitalità: 7,5/20
    En. Vitale:24.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 650
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 725
    Intuito: 775
    Precisione: 700


    Equipaggiamento
    • Rongusukai × 1
    • Stivali da combattimento × 1
    • Bolas × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Coltelli da Lancio × 4
    • Gambali in Ferro × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Maschera × 1
    • Elmo Protettivo × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Respiratore × 0
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 0
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Rasoio Meccanico × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Sigillo Maledetto del Fulmine × 1

    Note
    ///


  8. .

    Nero Profondo

    3




    Il duo di Accademici fu decisamente colto alla sprovvista dal comitato di accoglienza che il porto aveva riservato ai Ninja. Come era facilmente intuibile, del resto. Questo però non spaventò naturalmente i Jonin, per Raizen fu motivo di preoccupazione la presenza di talmente tante persone unite sotto un unico ideale: quello di opporsi, in modi ancora sconosciuti, all'Accademia. D'altro lato invece Febh considerò l'intera situazione come un spunto ricreativo, curioso. Nessuno dei due però poteva ancora immaginare quanto la situazione fosse delicata.

    ________


    Febh dunque districandosi tra la folla per poi rientrare e confondersi con essa decise di seguire un percorso tipico di Oto: la criminalità. Non era certo un pivello, e le sue conoscenze in ambito li consentirono di individuare subito quello che stava cercando. In mezzo a quella gente c'erano elementi di tutti i generi, tra ladri e borseggiatori. Sarebbe bastato poco per entrare nelle loro simpatie, se avesse anche lui partecipato attivamente e avesse diviso in parti non eque per lui il bottino. Questo avrebbe inevitabilmente richiamato le attenzioni delle spalle di questi borseggiatori.

    Ma districandosi senza troppe difficoltà non ebbe problemi. Anzi facendo varie domande in giro, ottenendo amicizie lunghe quanto il tempo di rubare un borsellino comprese varie cose, e ottenne molte informazioni utili. C'era una pista da seguire, ed era la pista dei soldi. Tutti i ladri presenti dovevano la metà del loro “raccolto” ad elementi specifici. Criminali di bassissimo rango, chiaramente, ma che tutti quanti seguivano delle regole, o quantomeno delle indicazioni specifiche: dovevano raccogliere tutti i soldi possibili e portarli al centro di accoglienza di Bikan, quello vicino alla capitale.

    Se Febh avesse deciso di proseguire la sua attività, e quindi saltando di fatto il briefing con Raizen, di almeno mezza giornata al termine del suo lavoro e al calare del sole condividendo con uno dei tipi i soldi avrebbe colto, grazie ai suoi sensi, una conversazione tra altre due spalle Ho sentito che tutti questi soldi servono a compensare e nascondere movimenti recuperati dal tesoretto delle Valli. Kanuo, questa storia non mi piace. Non vorrei che finissimo in guai più seri di quanto possiamo permetterci! Nessuno verrà a cercare noi pesci piccoli, abbiamo solo che da guadagnarci! Certo, erano voci di corridoio. E nemmeno tanto affidabili considerando che quei due insieme non facevano un neurone ma era pur sempre un indizio. Un qualcosa di sporco che si stava muovendo nelle Valli stesse, internamente. Una pista che valeva la pena seguire?

    ________


    Raizen invece scelse di seguire la pista sentimentale. O meglio quella dettata dalla pancia della gente. Il suo discorso fu teatrale, ma al punto giusto. Parole che furono in grado di scaldare gli animi delle persone che erano lì vicine e che inevitabilmente erano state indirettamente coinvolte con il battibecco tra il comandante e l'esattore. Il risultato fu però l'opposto di quello che Raizen immaginava. Fu l'esattore a fare un passo indietro, questo perché la gente iniziò a osservalo male, associandolo agli esattori dell'Accademia. Un risultato inaspettato, sicuramente Lasciamo perdere per questa volta, ma io non voglio più a che fare con te! Sentenziò l'uomo prima di voltare le spalle a Raizen e gli altri. In pratica se la stava dando a gambe prima che la situazione iniziasse a scottare troppo.

    Fu in quel momento che dalla barca scese un uomo, sulla cinquantina, vestito elegantemente e accompagnato da uno stuolo di servi. Ciascuno di essi portava borse, oggetti da viaggio, e addirittura cinque servi scaricarono una carovana, certo di dimensioni piccole sufficienti solo a portare una persona e un cavallo. Non sarebbe stato difficile immaginare per Raizen chi.



    L'uomo scendendo avrebbe appoggiato una mano sul capitano, come se si conoscessero. Raizen chiaramente avrebbe notato subito un terribile dettaglio. Quell'uomo era senza orecchie! Probabilmente non ci sentiva e la conferma venne dal capitano che voltandosi davanti a lui prese a parlare Mi dispiace, sono desolato Kanashimi – sama ma questi tipi delle Valli sanno essere molto fastidiosi. L'uomo cogliendo dal labiale le parole del capitano accennò con un gesto di aver compreso e di averlo perdonato, casomai ce ne fosse stata necessità. Poi insieme al resto del gruppo si sarebbe allontanato, facendosi largo tra la folla.

    Il capitano però non avrebbe lasciato andare Raizen Ti ringrazio, io ho perso mio figlio per l'Accademia. Era nocchiere, in una nave mercantile che faceva spole tra le isole di Kiri. Poi quella nave è scomparsa. Insieme a molte altre. Parlando con i marinai dell'Era Glaciale ora che so quei pirati sono stati fermati, ma sicuramente mio figlio è morto. E l'Accademia deve pagare. Siamo un gruppo di persone... decise. E mi sembra che anche tu lo sia. Ogni persona del genere è ben accolta. Partiamo insieme, e vogliamo radunare ogni elemento valido che possa aiutarci, oltre alla causa che sta muovendo tutte queste persone. Partiamo fra un'ora, tutti insieme verso Daikun. Lì ci uniremo con gli altri attivisti. Se vuoi unirti fai pure, ma sappi che non aspetteremo nessuno. Siamo già troppo in ritardo.

    Questa scelta avrebbe inevitabilmente diviso Raizen da Febh, ammesso e non concesso che l'Hokage avesse scelto di unirsi al loro gruppo.

    ________



    Io invece ho perso mia moglie e mia figlia. La mia amata era incita, ma qualche genere di malattia l'ha colta e l'ha stremata. Ero ad Oto in quel momento, e le cure latitano in quel posto. Non avevo semplicemente abbastanza soldi per pagarmi medici decenti e così... ho perso entrambi. Una lacrima scese dal volto dell'uomo Io sono Memuo. Ed è un piacere conoscerti Tai Feng. Se l'Accademia ha portato via la tua famiglia allora sappiamo bene entrambi quanto sia importante quello che stiamo facendo. Fossimo solo anche utili con la nostra presenza sarebbe comunque qualcosa, no?

    In ogni caso qualunque interazione che Ru Wai tentò con i due ragazzi fallì miseramente, ma il motivo l'avrebbe presto compreso. La ragazza, insieme a quello che forse era suo fratello, senza nemmeno cucinarsi il coniglio iniziò a mangiarlo. Era terribile a guardarsi, ma ancor peggio sarebbe stato il dettaglio che Ru Wai avrebbe colto. Entrambi erano senza la lingua! Masticavano malissimo, e senza la minima grazia. In pratica nel giro di qualche minuto erano imbrattati di viscere, sangue e peli. Uno spettacolo disgustoso a vedersi Lo so Tai Feng, ho provato a spiegarli che non si mangia così. E mi fa ribrezzo. Ma non riesco ad abbandonarli. Lì ho trovati sul ciglio della strada, e mi hanno mostrato la bocca. Sono senza lingua. Ma è stata recisa di netto, qualcuno deve avergliela tagliata... si stava confidando, stava aggiungendo dettagli che prima volutamente non aveva descritto Non parlano, e non credo sappiano scrivere. Forse anche loro vogliono andare a Kenuo. Magari incontrare loro amici? Genitori? In ogni caso suo fratello mi lascia un coniglio... ah guarda. Ne ha lasciati due, uno a testa. Sorrise amaramenteLei mi ricorda mia figlia, anche se mai vista e mai nata.... Ci manca comunque un giorno a raggiungere la destinazione.

    Ru Wai nel frattempo se avesse scelto di seguire Memuo avrebbe interagito anche con altri passanti, migranti e disperati. Ciascuna storia sarebbe stata colma di tristezza. Per ognuno di loro l'Accademia, direttamente o indirettamente, aveva fatto un torto. Motivo per il quale si muovevano verso il centro.

    Ad un certo punto però distratto dal parlare con gli altri avrebbe percepito delle urla. Voltandosi verso l'origine del suono avrebbe visto la ragazzina obesa con in mano un gatto. Lo stava quasi strozzando, tenendolo per il collo, e lì vicino c'era un'altra bambina che proveniva dal carro vicino NO LASCIALO ANDARE! TI PREGO! IL MIO KIKI! La ragazza obesa stava per aprire la bocca e probabilmente mangiarsi l'animale vivo, mentre un uomo (probaBIlmente il padre della bambina derubata) con un forcone stava avvicinandosi alla ragazza un po' troppo golosa. Memuo era pietrificato, come se la violenza anche minima lo spaventasse a morte. Stava per crearsi una situazione perfetta per una violenza senza senso. Come avrebbe reagito Ru Wai?

  9. .

    Contrattacco al Re Rosso

    XXI






    Febh Yakushi e il Kazekage



    Lo scontro tra Jonin aveva raggiunto il suo apice, in particolare tra Febh e i due Ninja che erano inizialmente a difesa della torre. Nonostante la superiorità fisica di Yosei, e le abilità di manipolazione di Kana il duo si trovò di fronte ad un mostro, ben superiore a loro come capacità. A momenti ricordava il loro maestro, Zeno, e a dire il vero temettero che nemmeno lui sarebbe stato in grado di gestire un avversario del genere.

    Così quando la donna subì il contrattacco fu colta decisamente di sorpresa ed ebbe solo giusto il tempo di incrociare entrambi gli avambracci davanti al corpo, consumare un po' di chakra per rinforzarsi, e subire il danno. La Snake Sword perforò l'avambraccio destro superando la difesa, tenue data dalla donna e andò a lesionare gravemente l'arto, lasciando uscire un grido di dolore a Kana.

    Grido che passò come una richiesta di aiuto, soccorso, per Yosei. Peccato però che si trovò davanti a quel mostro che era stato in grado di mettere in discussione tutte le certezze che Yosei si era costruito in una vita al servizio dei Cremisi Sciocco, tu credi che solo voi Accademici potete possedere abilità speciali. Il sangue Yakushi scorre dentro di me dalla nascita. E da generazioni. Lo stesso vale per le vostre tradizioni, Accademici? chiaramente forte della propria difesa, e certo di non poter subire danni critici nonostante tutto, si lasciò colpire dalla mano di Febh e questo sostanzialmente decretò la sua sconfitta. In un battibaleno il suo corpo andò in tilt, scosso da sensazioni terribili e quando spostò lo sguardo per vedere che cosa lo stava dilaniando internamente sgranò gli occhi e la bocca colto dal terrore più puro e autentico. Un terrore che solo l'Oni e il suo Kinjustu potevano generare.

    Fu in quel momento che per Yosai giunse la parola fine. Aprendo la bocca fece quello che l'Oni si aspettava, scoprire un punto debole. Il resto poi fu consequenziale. La snake sword si insinuò nella bocca, non completamente, ma a sufficienza per far circolare il veleno (anche se a quel punto era quasi superfluo) e tranciare di netto la parte interna del suo cranio. Non fu un danno letale tuttavia. Questo perché in quei frangenti di vita e morte Yosei usò le sue abilità di clan per evitare di spirare, come una sorta di istinto primordiale, di autoconservazione. Dunque sopravvisse ma allo stesso tempo perse i sensi, e visivamente sarebbe apparso morto, pure ad occhio attento come a quello dell'Oni, a terra riverso in una vera pozza di sangue. Certo, se nessuno l'avesse soccorso sarebbe morto nel giro di poche ore.

    Per Kana invece la situazione si volse drammatica, privata del suo supporto sapeva per prima che non avrebbe avuto alcuna possibilità. Se quell'Accademico era riuscito a sconfiggere Yosei nella distanza corpo a corpo, tranciando il suo corpo in quelle condizioni (lei non poteva immaginare che si trattasse di un'illusione del resto), Kana sapeva che sicuramente sarebbe riuscito a catturarla. Una possibilità che doveva in tutti i modi evitare! Aveva prestato giuramento, e ancora prima avrebbe preferito morire lì che finire sotto tortura, motivo per il quale decise di chiudere per sempre quella storia Mi dispiace, Sensei. Mi dispiace Yosai. Disse sotto voce, prima di riempirsi i polmoni e gridare verso il suo ultimo compagno di team ancora in forze KILLUA! LA ROSA DELLA MATTINA BRILLA DAVANTI ALL'ALBA!

    E così la donna avrebbe lanciato, facendoli emergere dalle sue mani, dei proiettili di terra atti solo a distrarre i tre Accademici. Per ciascuno di essi (la copia di Febh, Febh stesso e il Kazekage) avrebbe riservato un proiettile, mirando al centro del loro corpo, [Attacchi Proiettili di Terra] e mentre verosimilmente si sarebbero difesi la donna appoggiandosi la mano sul petto avrebbe generato un proiettile di terra scandagliando contro se stessa. Un proiettile piccolo ma in grado di perforare il suo cuore da parte a parte decretando inevitabilmente la sua morte ma allo stesso tempo l'innesco di sorta di autodistruzione. [Attacco][Suicidio del Corpo - Transizione della Terra Suprema] Un'assicurazione sulla vita, un gesto estremo che Kana si era imposta di usare solo ed esclusivamente quando non ci sarebbe stato più nulla da fare. Prima che il suo corpo iniziasse a gonfiarsi e prepararsi letteralmente ad esplodere coinvolgendo tutti i presenti Kana posò per l'ultima volta lo sguardo verso il suo compagno Addio Yosai, mio amato. Ci rivedremo presto. Se solo Febh avesse concentrato anche solo un semplice attacco in più contro la donna probabilmente sarebbe riuscito ad evitare il danno che da lì a poco lo avrebbe sicuramente coinvolto. Infatti l'attivazione era possibile solo su volontà della donna e solo se un proiettile di terra avesse perforato il cuore.

    Sarebbe scaturita un'esplosione enorme, come se una meteora avesse impattato contro la terra. Fuoco e fiamme avrebbero avvolto tutti i presenti nel raggio della deflagrazione, compreso Yosai. La forza dell'esplosione in quel caso lo avrebbe inevitabilmente coinvolto e ucciso. Non era cosciente e non sarebbe mai stato in grado di difendersi adeguatamente, anche con la sua pellaccia. Sarebbero rimasti a terra solo i charkam nonostante tutto integri, seppur bruciacchiati e leggermente scuriti, in mezzo alla fuliggine, macerie e polvere.

    In tutto ciò Killua dopo aver fallito il primo assalto contro il Jonin della Sabbia era già pronto a caricare ancora più ferocemente quando una voce lo colse all'improvviso. Lui era focalizzato sulla battaglia e niente lo avrebbe distolto dal sconfiggere il suo obiettivo se non ché il suo udito captò delle parole, o meglio delle combinazioni di parole che il suo Sensei, Zeno, aveva inculcato nel ragazzo fin dalla tenera età. Un meccanismo di autodifesa, non per lui, ma per i suoi compagni qualora la sua ira e furia avesse ceduto il passo alla sopravvivenza sua o di qualcuno altro. Così si sbloccò e ritornò ad essere nuovamente dotato di senno Cosa...?! Per tutti i Kami. Realizzò la situazione e comprese che aveva giusto qualche attimo di tempo prima di fuggire, prima di essere investito dall'esplosione. Eseguendo la Tecnica del Teletrasporto [Tecnica del Teletrasporto]si sarebbe allontanato, ricomparendo in un tetto lì vicino ( a circa quarantacinque metri) e nella direzione in cui stava per sopraggiungere il Sensei e con uno scatto felino sarebbe saltato lontano quasi scomparendo come un fulmine verso Zeno, balzando di tetto in tetto. [Fuga]

    Lo scontro a conti fatti era terminato. Killua dotato di nuovo di capacità strategiche comprese fin da subito che non aveva alcuna possibilità contro Febh e il Kazekage, questo perché se erano riusciti a sconfiggere Yosei e Kana (Jonin ben più esperti) lui di certo non poteva rivaleggiare, senza considerare che sapeva quanto Zeno era stato coinvolto e provato dal suo scontro contro le Lucertole. La cosa più logica era ricongiungersi con Zeno, velocemente e lasciare a lui le decisioni successive!

    Se Febh, e il Kazekage, non si fossero intromessi nella fuga di Killua (soprattutto perché prima dovevano difendersi dall'esplosione e poi capire eventualmente dove fosse finito il loro ultimo avversario) dopo qualche tempo avrebbero sicuramente notato, alzando lo sguardo verso il cielo, un drago di elettricità (o forse di luce, loro d'altro canto non potevano sapere che cosa fosse veramente e nemmeno potevano notare che lì in mezzo ci sarebbero stati Killua e Zeno). Il drago sarebbe sempre più salito verso il cielo, scomparendo velocemente tra le nuvole [Fuga]. I due Jonin cremisi rimasti avevano abbandonato il campo di battaglia. Ma perché? Due persone così forti, orgogliose e apparentemente dedite alla difesa della propria terra avevano scelto di lasciarsi indietro tutto. Probabilmente al team di Accademici mancavano delle parti fondamentali, tasselli che impedivano di cogliere l'intero quadro della situazione. In ogni caso l'ultima lucertola rimasta ancora attiva sarebbe sopraggiunta da Febh lì a poco, aggiornandola sullo scontro epico che era avvenuto poco lontano.

    Chiaramente agli Accademici Jonin non sarebbe sfuggito che nel conto totale mancava ancora un Cremisi, quello che era scappato dalla sommità della torre prima dell'esplosione. Nel frattempo si era dato anche lui alla fuga, ma non era abile come i suoi superiori e dalle vicinanze dell'esplosione se qualcuno fosse stato in grado di cogliere le tracce sarebbe stato possibile raggiungerlo o quantomeno provarci. In ogni caso, così come per altri chunin cremisi sparsi per la città, non avrebbe valso probabilmente lo sforzo dell'inseguimento.

    Se avessero dunque scelto di non proseguire alla ricerca di Killua o di altri cremisi allora per Febh e il Jonin della Sabbia lo scontro diretto era finito, e in un mare di macerie e distruzione non restava che fare il punto della situazione. E per farlo dovevano necessariamente unirsi ai restanti membri del team. La città era diventata come una sorta di formicaio, divelto il due. Nessuno sapeva più cosa fare, o dove andare o con chi combattere. Sostanzialmente con un giusto minimo grado di attenzione chiunque a Kaido sarebbe potuto andare ovunque senza incrociare resistenza. Ovviamente l'esercito stanziato fuori dalla città si sarebbe trovato in stato di massima allerta, ma privo di ordini sarebbe rimasto in attesa.


    Tasaki e Kensei




    Lo stesso valse per Tasaki e Kensei. I loro avversari si diedero alla fuga, e a meno che l'Otese o il Kiriano non si fossero messi alla ricerca di queste persone non avrebbero incrociato resistenza nel ritorno alla nave madre.


    Tutti quanti, compreso il trio Kiriano




    Per Fudoh, Etsuko e Youshi la scelta di indietreggiare fu sensata, questo permise al trio di evitare di essere coinvolti in scontri ben al di fuori delle loro capacità. E una volta che le acque si sarebbero calmate ritornando alla nave di supporto, ancora integra e anche essa in stato di massima allerta, si sarebbero probabilmente ricongiunti con il Jonin capitano e il resto della ciurma. Forse pure con Febh, il Kazekage, Tasaki, Kensei e Akira (gravemente ferito, provato e al limite delle forze) [Nota QM: Hidan, Akira]. A quel punto aggiornatesi il proprietario della matrice, Febh, sarebbe venuto a conoscenza assieme agli altri che buona parte delle navi era stata colpita direttamente dalle armi di Tasaki o Kensei, e indirettamente tramite l'applicazione delle cartebomba. Non restava che la decisione di farle o meno detonare. Quando e se.

    Infondo loro avevano adempiuto allo scopo principale: sabotare le navi. E impedire così ad un esercito intero di muoversi liberamente e garantire per molto tempo l'impossibilità di un'invasione navale. Uno smacco per Kumo, per i Cremisi. E un colpo grosso per l'Accademia. Certo, con metodi non convenzionali ma erano riusciti nell'impresa.

    Non restava che decidere il da farsi. Avrebbero potuto restare, a loro rischio e pericolo. Ma per quale motivo? Visto che avevano, apparentemente, concluso la missione principale e non avevano ulteriori compiti. Se avessero dunque deciso di andarsene la nave sarebbe salpata alla volta delle terre accademiche, in maniera tale da ricongiungersi con il mandante della missione e fare dunque il punto della situazione.

  10. .

    Storie di Ame

    VII




    L'idea della reazione allergica fu l'intuizione giusta, e dentro di me senza dare alcun segno esteriore si dipinse un sorriso sornione nell'essere riuscita a risolvere una situazione apparentemente impossibile da gestire. Questo fu decisamente utile, perché mi permise di mantenere la copertura e guadagnare abbastanza tempo per evitare un danno irreparabile. L'informazione era potere, l'avevo scoperto a mie spese all'Abete.

    Superata la crisi il piano proseguì come immaginato, senza che le guardie venissero a disturbare quantomeno prima che Kaoru entrasse nei panni di Yuuki. Toccando varie corde del suo animo riuscii beninteso ad evitare di uccidere quella donna, e guadagnarmi così la prigioniera. Anche in quel caso se non fosse stato per il mio lavoro di fino, per l'uso della mia sensualità, non sarei mai riuscita a manipolare la coscienza di Kaoru. Sinceramente rimasi molto sorpresa dal bacio, fugace e veloce, che ci scambiammo prima che la donna Iga cambiasse definitivamente la sua identità. Un bacio sul quale posi tutta la mia intensità, affinché non lo potesse mai dimenticare. Un giorno mi sarebbe tornato utile.

    Con il Fauno invece la situazione andò leggermente a complicarsi. Da una parte venni a conoscenza che non fu affatto possibile scambiare i medicinali essendo, come avevo intuito, sotto stretta sorveglianza. Tuttavia riuscii a peggiorare la qualità di quelli usati come prova, nella valigetta. Questo sicuramente avrebbe impedito l'ingerenza tra Cuori e Kurogane, almeno non a livelli preoccupanti per i Fiori e nemmeno tale da compromettere Kaoru. Non sarebbe stato necessario avvisare la Regina dei Fiori, Lord Goemon lo avrebbe capito e sicuramente apprezzato. I Fiori sarebbero rimasti i principali fornitori ad Ame, come giusto che fosse.

    Per quanto riguarda invece Yuuki il Fauno dovette affilare decisamente molto il suo bisturi, in quanto la protezione magnetica della donna era straordinaria. Aveva ragione l'Iga, senza il potere dell'annullamento sarebbe stato impossibile anche solo torcerle un capello! Terminata le varie operazioni non c'era che concludere il rapporto lavorativo con Bokushin, parlandogli discretamente una volta soli Fauno, ti ringrazio per il supporto. Immagino che le mie ultime richieste non sia state particolarmente allegre. Posai lo sguardo su Yuuki, o quello che ne rimaneva Ma sono state... necessarie. Senza il tuo aiuto comunque non sarei riuscita nell'impresa. Grazie. Una parola che aveva poco significato ad Ame, se non associata ai Ryo o qualcosa in cambio Sto raccogliendo favori, uomini e mezzi per una missione a lungo termine. Sicuramente avrò bisogno di un medico. Devo già di capire se potrai essere arruolabile. Sappi che non sarà contro nessuna organizzazione conosciuta... non era di Ame, o almeno non del tutto e probabilmente era bene mettere in chiaro che non sarebbe andato incontro a qualche ingerenza ... tuttavia c'è una alta probabilità di scontarsi con elementi naturali, mostri o aberrazioni. Ma non aggiungo altro, a meno che tu non sia interessato. Conto di guadagnare un bel po' di soldi, parecchi. Posso pagarti in Ryo, oppure proponi qualcosa altro, se potrà essere nelle mie possibilità. Ma sappi che la tua presenza sarà veramente gradita. Senza considerare che dove andremo dal tuo punto di vista, medico intendo, potrebbero esserci notevoli scoperte. [Nota per Febh] Gettai un piccolo amo, per incuriosire l'uomo dalle fattezze bestiali Rispondimi pure ora, non credo che avremo molte altre occasioni per discutere un accordo. Non credi? Lasciai così la parola al Fauno.

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    Ritornata alla Lacrima d'Argento ci volle poco tempo prima che Yuuki venisse sopraffatta dalla sua condizione, motivo per il quale cadde in uno stato quasi vegetativo dal quale riprendersi sarebbe stato praticamente impossibile. Sarebbe rimasta là, dopo essere stata usata alla Lacrima. Incatenata sotto stretta sorveglianza avrebbe vegetato nel mio covo (accessibile solo e praticamente da me o dai fratelli di Hayate e all'oscuro pure delle mie Matrone riguardo alla sua identità) come piccola assicurazione nel caso qualche testa poco accorta di Iga avesse cercato di fregarmi in un futuro.

    Mi segnai mentalmente tutte le informazioni che riuscii a raccogliere da Yuuki, e grazie al suo conto privato sfruttando vari cambi di personalità, doti attoriali e copie trasformate andai a riscattare i soldi del conto, così da tornare in pari tra il pagamento del chirurgo per contattare il Fauno e di Gu Du. Senza dubbio sapere come entrare senza problemi a Suna poteva essere un informazione incredibilmente spendibile, per me o per qualcun altro!

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    Avrei in seguito invitato nel mio locale Lord Goemon, se avesse accettato la proposta, proponendo di brindare e festeggiare a suo modo in favore della missione che mi aveva concesso e del successo della stessa, senza considerare il potere che avevo guadagnato. Lo avrei accolto nel migliore dei modi, con il migliore dei servizi e riservando se avesse voluto l'intera Lacrima d'Argento per lui, Matrone comprese.

    Nel caso mi sarei inchinata, con un gesto molto sensuale, davanti al nobile Lord Goemon, la ringrazio per il compito che mi ha affidato. E' stato un onore portarlo a termine. E per questo ho preparato l'intera Lacrima d'Argento per lei. Io stessa mi sono preparata per lei... Questo posto, e i servizi, anzi i miei servizi, sono frutto della sua fiducia nei miei confronti. Grazie, e se ci sono altri incarichi di alto profilo la prego di considerarmi! conclusi, non potevo esagerare con i complimenti. Lord Goemon sapeva del mio passato, e sapeva quanto ci tenessi a mantenerlo segreto come parte dell'accordo del Sigillo del Fulmine. Fintanto che l'avessi accontentato e sostenuto non avrei avuto problemi, difficilmente avrebbe venduto la mia vecchia identità ad Ame, o a qualcuno di sua conoscenza. Ma non potevo rischiare a lungo.

    Prima o dopo avrei dovuto ucciderlo. Insieme alla Vecchia e a suo Figlio. Sostituirli, con persone di fiducia, mentre io sarei rimasto all'ombra del Seme nel mentre avrei contribuito alla ricerca dell'Immortailità. La persona giusta per sostituire la Regina sarebbe stata l'Oleandro forse? Memore del suo odio verso Goemon, oppure il Re di Fiori? O ancora Bokushin davanti ad una possibilità del genere si sarebbe tirato indietro?

    Tempo al tempo.

  11. .

    Storie di Ame

    VI




    Se da una parte il mio assalto iniziò nel verso migliore non proseguì con altrettanta efficacia. O meglio andò diversamente da quanto avevo previsto. Grazie alle mie nuove capacità annullanti la barriera difensiva di Yuuki venne infranta così come la sua assoluta sicurezza nel risultare immune. Errore fatale che la rese vulnerabile alla mia combinazione di attacchi. Fece in tempo a pronunciare qualche minima vocale, prima di cadere a terra e cercare aiuto gridando, o almeno provarci.

    Fu lì che intervenni eseguendo la mia tecnica, un justu però troppo potente e tale da superare le mura della stanza finendo per colpire anche le guardie fuori. Lo compresi perché le guardie, appunto, andarono a bussare alle porta insospettite. Sgranai gli occhi, e la mia testa iniziò a pensare ancora più velocemente di quanto fino a quel momento avevo fatto. Lo disattivai subito, così da non creare ulteriori sospetti.

    Non potevo affrontare le guardie, sebbene alla prova dei fatti avevo surclassato brutalmente di forza fisica la Kurogane. Avrei complicato tutto, fin troppo. Così bloccando la bocca di Yuuki con una mano e con l'altra stringendole il collo, quasi a strozzarla [S. Azione 1], sarei scattata, il più velocemente e discretamente possibile, verso il bagno trasportandomi ovviamente dietro la donna. [S. Azione 2]Uno scatto felino, letteralmente, mi avrebbe portato nel bagno appoggiandola nell'angolo cieco dietro all'apertura della porta e chiudendomi con un piede la porta dietro di me avrei guadagnato quei preziosi secondi che mi avrebbero concesso di agire.

    Mantenendo la presa fissa sulla sua bocca e liberando la mano che le stringeva il collo, la sinistra, avrei eseguito con quest'ultima un colpo alla tempia della donna, o quantomeno sulla sua testa. Un pugno tremendo, con lo scopo di metterla ko, farle perdere i sensi. [S. Tecnica Avanzato 1, Slot Azione 3, Azione Rapida] A cui sarebbe seguito un attimo dopo, per quanto improbabile, un secondo colpo identico al primo se non fossi riuscita a stenderla [S. Tecnica Avanzato 2, S. Azione 4] In ogni caso senza perdere un solo attimo dopo il primo o il secondo colpo lasciando il respiratore mi sarei trasformata in tutto e per tutto in Yuuki, ma non nella sua forma normale... [S. Tecnica]

    La finta Yuuki sarebbe apparsa gonfia, sul collo. Rossa sulla faccia e sul volto e un mare di puntini rossi avrebbe avvolto quasi tutta la pelle visibile e non coperta dai vestiti. Questo perché avrei finto una reazione allergica agli arachidi. Informazione che avevo precedentemente ottenuto.

    Da finta Yuuki a quel punto, facendo attenzione a non aprire la porta in maniera tale da far vedere la vera Yuuki, sarei uscita tutta sudata e nera in volto [Slot Azione 2]. Sarei apparsa incazzata e quasi disperata ANDATE VIAAAAA! Avrei gridato alle guardie che probabilmente sarebbero entrate a controllare STO VOMITANDO E VOGLIO CHE NESSUNA MI VEDA IN QUESTE CONDIZIONI! La mia voce sarebbe stata sicuramente diversa dall'originale, anche se avevo sentito giusto qualche mugolio giusto per dare una minima inflessione, ma tale cambiamento sarebbe stato giustificato dalla reazione agli arachidi. La guardia personale quantomeno sarebbe stata sicuramente a conoscenza della sua intolleranza HO MANGIATO DELLE FRUTTA, QUI IN CAMERA, E PROBABILMENTE ERA RIMASTA A CONTATTO CON DEGLI ARACHIDI. AAAA! Avrei atteso qualche altro secondo DI SOLITO DOPO QUALCHE ORA DI RIPOSO, E DI SONNO, LA MIA FACCIA E CORPO RITORNA NORMALE. LASCIATEMI STARE. E NON DISTURBATEMI! Non avrei aggiunto altro, mi sarei poi gettata sul letto, con la faccia che sarebbe sprofondata sul cuscino.

    Le guardie ci sarebbero cascate? Quella era la vera domanda.

    Se così fosse stato allora appena avrei percepito la loro uscita avrei agito come programmato, generando le due copie e procedendo come avevo immaginato. Chiaramente avrei informato della piccola variazione di programma Kaoru, la futura sostituta di Yuuki, in maniera tale che non commettesse errori riguardo a quel contrattempo. Poi una volta che il Fauno avesse concluso il lavoro su Yuuki, prima su Kaoru e poi quello su mia richiesta non mi sarebbe rimasto altro che vedere come fare per la sostituzione dei medicinali e il trasporto di Yuuki alla Lacrima.

    Nel caso dei medicinali sarebbe stato necessario valutare al momento, mentre per Yuuki solo una volta che fossi rimasto solo con lei in stanza, dopo aver adeguatamente scambiato le ultime parole con il Fauno, avrei richiamato nuovamente il Maestro. L'evocazione si sarebbe trasformata in una sorta di uccellaccio, in grado di volare certo ma non di essere riconducibile alla sua forma corvina. Aspettando che lo scambio fosse avvenuto e che il favore della notte nascondesse i nostri movimenti aprendo la finestra e agganciando sul dorso Yuuki, assicuratomi che fosse svenuta, sarei salita sul Maestro che ci avrebbe portato in volo sul tetto della Lacrima, sul mio Covo, e lì avrei pensato a gestire il resto. [Nota per Febh]


  12. .

    Il Lago degli Imbattuti

    12



    Passammo la notte a pianificare, e riposare. Eravamo tutti consapevoli di quanto la mattina seguente i nostri destini sarebbero stati messi in gioco. Le nostre vite, e il nostro futuro. Pure Zoruto, dietro a quella faccia da bastardo, non riusciva a nascondere una notevole preoccupazione. E lo stesso sicuramente valse per il resto della truppa.

    Sconfiggere Kokai, e ancora meglio il Samurai, avrebbe garantito la vittoria, ma sarebbe stato possibile? Alla fine, così come all'Abete, eravamo riusciti a riunire un nutrito numero di alleati, nonostante la partenza decisamente poco favorevole. Non sapevamo nulla, né avevamo la minima idea di chi o di cosa stesse logorando quel villaggio. Eppure, unendo le forze avevamo raccolto elementi e alleati a sufficienza per affrontare il nemico principale. Il Samurai.

    A quel punto dunque si trattava solo di uno scontro di volontà. La mia, la nostra, quella di Hayate, quella degli Akuma ovvero quella di liberare il Coraggio e distruggere gli Imbattuti sarebbe stato più grande di quella del Samurai? Il nostro nemico rappresentava una fiamma della vendetta, una fiamma che andava subito sopita. Quello era il nostro imperativo categorico.

    La prima parte del piano filò liscia, segno che avevamo pianificato correttamente i vari passaggi, e quando i simulacri della Liberalità esplosero si diede il via alle danze. Il mio clone subacqueo agì correttamente sorprendendo il Samurai. Tuttavia il nemico fu salvato in extremis grazie l'intervento di quello che doveva per forza di cose essere Kokai, il terzo e ultimo Imbattuto principale. Si era giocato una carta nascosta, almeno quello era riuscito. Inoltre se avevo imparato qualcosa gli Imbattuti essi soffrivano il danno fisico, e sicuramente quell'esplosione così vicina aveva colpito molto il mostro, rendendolo più debole.

    Poi il Samurai abboccò all'amo che avevamo saggiamente teso. Fece l'errore voluto e cadde in trappola, dividendo le sue forze. Se da una parte Shin andò a confrontarsi con Vertigine Kokai, che doveva essere la punta di diamante del nemico, venne attratta da Etsuko e di conseguenza sarebbe finita sotto le grinfie di Zoruto e Yato, senza che il Samurai se ne rendesse effettivamente conto di quante persone lo avevano aggredito. Esattamente quello che volevamo. Loro sarebbero riusciti a sconfiggerlo, non avevo dubbi. Mentre io mi sarei concentrato sul Samurai, lo avrei distratto a tutti i costi finché il trio non sarebbe riuscito a distruggere Kokai e concentrarsi quindi tutti quanto contro il Samurai, superandolo numericamente.

    Tuttavia, come era stato previsto, Kokai agì alla maniera di suo fratello invocando un pesante Genjustu. E questo come feci a capirlo, nonostante il velo di nebbia? Lo compresi perché udii, seppur a distanza, una parola che non poteva essere pronunciata da nessun altro se non da Zoruto, il quale sicuramente era finito a quel punto sotto l'influsso.

    Hideki



    Quello era il nome di mio padre. Il nome che Zoruto pronunciò e a cui udii le sue parole seguenti. Sospirai, per un attimo il mio sangue ribollì, spinto dai ricordi di un Kato passato. Di un Kato alla ricerca della sua identità, in un Villaggio che inizialmente non lo aveva voluto. Lo aveva addirittura cacciato, o meglio defenestrato nella figura di suo padre Hideki. Una macchia per gli Yotsuki. Un passato misterioso che non avevo mai scoperto e che fu la mia spinta iniziale, una volta libero, per ritornare ad Oto.

    Ma quello era il passato.



    Ora io ero Kato, membro di Hayate. Illuminato dalla sua luce, potente e dolorosa. Purificatrice. E attraverso Hayate, mediante il Coraggio, avrei trovato la forza e il potere per diventare un Demone. Un essere in grado di imporre la propria volontà. Motivo per il quale le stupidi motivazioni del Clan, o l'essere inutile che fu mio padre non destavano più alcuna preoccupazione o pensiero. Messo da parte per me non era altro che un passato. Dunque non fu affatto difficile reagire alle parole di Zoruto, e chissà spronarlo a superare il Rimorso, qualunque esso fosse, che Kokai gli aveva impresso.

    Avrei gridato verso il Jonin del Suono ZORUTO! Richiamando sicuramente la sua attenzione RISCATTA IL RIMORSO VERSO HIDEKI AIUTANDO ME! gridai, libero da pensieri vendicativi, che mi avevano decisamente accompagnato più volte contro Zoruto. Ero focalizzato come non mai a vincere quella battaglia, quella era la priorità. Immedesimandomi in un vero caposquadra, vista la situazione, dovevo in qualche modo dirigere i miei sottoposti. O almeno quella era la mia sincera intenzione SCONFIGGI KOKAI, AIUTAMI E AIUTERAI L'EREDITA' DI HIDEKI. RISCATTA IL TUO PASSATO VINCENDO QUESTA BATTAGLIA! Parole forti, che avrebbero sicuramente colpito al cuore lo Yotsuki. Restava solo da vedere fino a che punto la sua volontà era salda. Infondo il Rimorso si combatteva e scacciava con il riscatto personale, con la soddisfazione dei risultati attuali. Così era valso anche per me.

    Nel frattempo una creazione, a forma di mano gigantesca generata in qualche modo dal Samurai, aveva dipanato la nebbia. Inizialmente non risposi al Samurai, concentrato ad aiutare Zoruto tuttavia, prima che potessi parlare al Samurai e ringraziare il Gorilla che venne in mio soccorso assorbendo un pericoloso attacco, venni in qualche modo colpito. La sensazione fu decisamente terribile, come se stessi affogando privato sia delle percezioni base che della capacità di respirare o parlare. Dopo aver superato un momento di sincero panico serrai gli occhi e i pugni ragionando su quanto mi era successo. In qualche modo il Samurai dopo aver sguainato la propria lama mi aveva colpito con quella tecnica. E pensando che davanti a me mi trovavo niente altro che un vero Maestro dominatore delle illusioni potevo essere benissimo finito in mezzo a quello che consideravo un Genjustu. Ad avvalorare la mia tesi c'era l'evidenza fisica. Non ero sott'acqua e nessuna onda d'acqua o elemento materiale mi stava fisicamente opprimendo o gonfiando, dunque per forza di cose una sorta di Genjustu stava agendo su di me. Motivo per il quale riponendo in una frazione di secondo il mio tirapugni eseguii i sigilli necessari per il Rilascio, sperando così di rompere il Genjustu o quantomeno interrompere il flusso che lo alimentava! [Kato -Rilascio, Slot Tecnica 1 e 2] [Nota per Febh]

    Se fossi riuscito a parlare nuovamente avrei sfruttato la situazione per indebolire il Samurai. Sapevamo una cosa, eravamo a conoscenza che Giugno Onirico era sì in grado di dominare le illusioni ma proporzionalmente alla forza del suo portatore. Ma se il Samurai fosse stato messo all'angolo? Se avesse iniziato a vacillare? Sarebbe riuscito a gestire illusioni così dominanti, numerose e potenti? Non credo proprio. E perciò avrei sfidato verbalmente il mio avversario, mistificando e inserendo una serie di elementi destabilizzanti Mitsuhide Akechi! Il tuo piano è già fallito in partenza, sappiamo tutto. Sanno chi sei e cosa vuoi. Invece chi siamo noi? Siamo uno dei vari gruppi che ti darà la caccia, per ucciderti. Così come il Flagello uccise il tuo Maestro argomento decisamente delicato Siamo qui per evitare che farai anche solo un passo al Paese del Ferro. Hai una taglia enorme sulla tua testa, e le persone che contano al Ferro sanno già dei tuoi piani. Sanno già che possiedi Giugno Onirico, e sanno che cercherai di dominare il Paese tramite gli Imbattuti. Hai l'Accademia contro. Senza considerare i non accademici che avrai alle costole e fremeranno per ottenere la tua testa. Hai il tempo contato, infondo ti sei scavato la fossa da solo come il tuo Maestro. poi mi rivolsi alla spada, consapevole che infondo lei era viva Giugno Onirico hai la possibilità di ritirarti. Il nostro amico Coraggioso non sarà di certo contento quando verrà a sapere che tu sei stata in parte coinvolta nella sua condizione attuale. E sai che non c'è limite alla sua sete di vendetta. Non credi? Non attesi risposta dalla spada o dal Samurai, lasciando invece parlare i fatti.

    In ogni caso che fossi riuscito a parlare o meno avrei fatto cenno con la testa al Gorilla di anticiparmi nell'attacco, mentre qualche istante dopo con le mani avrei generato due copie fisiche che sarebbero apparse vicino a me, una per lato rispettivamente. [Kato - Slot Tecnica 3, Avanzato ] Il Gorilla dunque dalla sua posizione avrebbe caricato contro il Samurai, a testa bassa, sfruttando la sua forza bruta. E nel mentre il primate si sarebbe mosso contro il Samurai io avrei generato le copie, così da rendere più difficoltoso per il Samurai una sorta di controffensiva nei confronti del mio Ninijustu, concentrato invece a difendersi dall'evocazione. Le copie generate sarebbero subentrate nell'eventuale buco della difesa che l'evocazione avrebbe indotto nell'avversario. In pratica il Gorilla incrociando le braccia avrebbe cercato di colpire il centro del corpo del Samurai con l'intenzione di spingerlo via così da distrarlo che destabilizzare la sua difesa [Gorilla - Slot Azione 1, Slot Azione 2 Colpo Violento AdR] Proprio in quei momenti mentre l'evocazione si sarebbe mossa verso il nemico, le mie copie simmetricamente si sarebbero spostate seguendo un percorso a semicerchio così da accerchiare sul fianco il samurai, una per lato del nemico rispettivamente. [Copie - Slot Azione 1] Il nemico si sarebbe trovato costretto a difendersi da un attacco insidioso. Che avesse incassato o meno il colpo, oppure che l'avesse schivato indietro, saltando in alto o di lato le mie copie avrebbero cercato di modulare la velocità di movimento per colpire qualche istante dopo la difesa di Akechi dal Gorilla, saltando in aria eventualmente per raggiungerlo. Per la precisione avrebbero eseguito un attacco simultaneo, un pugno con il tirapugni indossato sulla destra. Avrebbero cercato di colpire il busto dell'avversario, insieme, in un attacco doppio. [Copie - Slot Azione 2] E proprio mentre avrebbero tentato di colpire il Samurai, io l'originale, superando eventualmente il Gorilla sarei scattato, alla massima velocità, contro di lui cercando di coglierlo nuovamente in difficoltà magari mentre schivava da un lato o saltava verso l'alto (in quel caso l'avrei raggiunto anche io in aria, saltando io stesso), come pure se avesse utilizzato qualche tecnica della sostituzione o simile. [Kato - Slot Azione 3]

    Se tutto fosse andato come previsto mi sarei trovato di fronte di nuovo l'avversario, che nel frattempo si era difeso dagli attacchi delle mie copie, e avrei per la seconda volta tentato un colpo molto potente. Con la destra avrei sferrato impugnando il tirapugni un pugno dall'esterno verso l'interno contro il centro del suo corpo, mirando in realtà a disarmarlo colpendo la sua mano che serrava l'elsa. Poco male se fosse riuscito a spostare il braccio, in quel caso avrei proseguito con l'azione cercando di far sbattere il mio tirapugni contro il suo busto. [Kato - Slot Tecnica Avanzato 2, Slot Tecnica 4]

    Probabilmente sarebbe stato nuovamente scaraventato via dal colpo ma in ogni caso il gorilla avrebbe cercato di seguirlo nel percorso in aria o comunque di posizionarsi alle sue spalle [Gorilla - Slot Azione 1]in maniera tale da caricarlo brutalmente e attaccarlo scaricando contro di lui un colpo e mirando a sfondare il centro del corpo del Samurai. [Gorilla - Slot Tecnica, Carica] Una probabilità sarebbe stata quella che l'uomo avesse agito in controtempo, interrompendo l'azione del primate, ma questo non avrebbe però interrotto la mia di azione separata nello spazio e nel tempo da quella dell'evocazione. Infondo il Gorilla aveva dimostrato una pellaccia spessa, si sarebbe eventualmente difeso a dovere.

    Infatti io nel frattempo non sarei rimasto immobile ma l'avrei raggiunto in controtempo, in qualunque modo il Samurai avesse cercato di difendersi. [Kato - Slot Azione 3] Nel caso migliore dunque me lo sarei ritrovato davanti, spinto dal gorilla, e avrei provato nuovamente a privarlo della spada con un colpo disarmante eseguito con il pugno destro, seguendo una traiettoria dall'esterno verso l'interno contro la mano che teneva la spada! [Kato - Slot Azione 4]

    Infine mi sarei posto in guardia, con entrambe le braccia piegate davanti al busto nella classica posizione del pugile. Dovevo guadagnare più tempo possibile.

    [Kato - Mantenimenti, Status, Chakra Adesivo]



    Chakra: 37/100
    Vitalità: 15/20
    En. Vitale:28/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 650
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 725
    Intuito: 775
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: S. Movimento
    2: S. Movimento
    3: /
    Slot Tecnica
    1: Nota del Dolore
    2: Attivazione Sigillo Esplosivo?
    3:
    Equipaggiamento
    • Rongusukai × 1
    • Stivali da combattimento × 1
    • Bolas × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Coltelli da Lancio × 4
    • Gambali in Ferro × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Maschera × 1
    • Elmo Protettivo × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Respiratore × 0
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 0
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Rasoio Meccanico × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Sigillo Maledetto del Fulmine × 1

    Note
    ///


  13. .

    Storie di Ame

    V


    Alla fine la donna cedette, e si lasciò trasportare dalla passione, dalla mia sensualità. In quei momenti, dove lei cedeva al peccato contro i suoi rigidi dettami imposti dal clan, rimasi concentrata e focalizzata sul soddisfarla al meglio delle mie possibilità. Tutto in funzione di ottenere informazioni, o favori.

    E qualcosa riuscii a cogliere. Era da un anno che si stava preparando, lei e quello che era suo fratello. Una scalata al potere, in qualche modo, ma gestita un po' male a dire il vero. Era da un anno che si preparava e Daigoro aveva lasciato la gestione della parte principale e più complessa ad una criminale come me? Molto strano. E molto inquietante. Potevano non esserci rischi legati al mio compenso o al Seme ma di sicuro Kaoru non si trovava in una situazione per nulla semplice. Poteva essere usata, e manipolata. Sicuramente un giorno mi sarebbe tornato utile, casomai avessi dovuto fare un salto a Suna.

    ___________________________________



    Il piano andò come previsto, senza intoppi nelle varie preparazioni, e quando realizzai che le guardie rimasero fuori dalla stanza e il veleno aveva iniziato a circolare mi preparai mentalmente ad agire. Fu proprio quando Yuuki aprì la finestra che compresi che potevo finalmente avere uno spiraglio per entrare e agire. Sapevo che quella donna era invulnerabile alla maggior parte degli attacchi, ma sapevo anche da parte mia avevo il potere degli Iga. Il mezzo attraverso cui avrei indebolito la sua difesa!

    Così con i sensi acuiti al massimo avrei aspettato il momento in cui dopo aver aperto la finestra avrebbe dato le spalle alla finestra, oppure si sarebbe allontanata in maniera tale da infilarmi all'interno, con la massima discrezione possibile. E appena entrata nella stanza fino all'ultimo secondo avrei cercato di agire furtivamente alle sue spalle o a sua insaputa così da avvicinarmi il più possibile per infliggere il primo colpo. D'altro canto non potevo perdere tempo, altrimenti l'effetto del veleno sarebbe venuto a meno! [Slot Azione 1]

    Che fossi riuscita ad avvicinarmi di soppiatto o che comunque in qualche frangente Yuuki si sarebbe accorta della mia presenza avrei cercato di colpire la donna al centro del petto, unendo le mie nuove capacità di annullamento. Sarebbe stato in quel momento che avrei percepito come una sorta di mancanza, di rottura o di mancamento. Compresi al volo che infrangere lo status mentale che mi ero imposto per l'Occhio dell'Annullamento precludeva una parte delle sue capacità! Un qualcosa che dovevo sempre tenere a mente. [Nota TS]


    Comunque il primo colpo, che fosse avvenuto alle sue spalle o meno, sarebbe stato un pugno sganciato, al massimo della velocità, con la mano destra verso il centro del torace di Yuuki, con l'intenzione di romperle il fiato e la guardia. Non avrei indossato alcuna arma per il momento, in quanto non volevo lasciare tracce di sangue. Unendo le mie capacità di Taijustu con le capacità dell'Occhio dell'annullamento avrei sperato di superare le sue difese e infliggere così un potente attacco. [Slot Tecnica Avanzato 1, Nota del Dolore; S. Azione 2, Annullamento] Ma di certo non mi sarei fermata a quella singola azione. Subito dopo portando avanti un piede e guadagnando stabilità e spinta avrei sganciato un montante con il pugno sinistro dal basso verso l'alto mirando a rompere una sua eventuale guardia. [S. Azione 3] A seguire, una frazione di secondo dopo, sarebbe partito un altro montante destro dall'esterno verso l'interno e questa volta che avrebbe mirato a colpire la tempia sinistra, o il collo di Yuuki con lo scopo di stordirla o metterla a terra. [Slot Tecnica 2, Nota del Dolore; S. Azione 4, Annullamento] Una combinazione molto pericolosa e piena di insidie, questo perché avrei potenziato ogni singolo attacco grazie alle mie nuove capacità. Ed eventualmente avrei cercato sempre di riavvicinarmi a corpo a corpo tra un attacco e l'altro se Yuuki avesse provato ad allontanarsi [S. Azione 1]

    In tutto ciò se Yuuki avesse provato in qualunque momento a gridare per chiamare aiuto allora semplicemente producendo i suoni legati ai miei movimenti o combattimento avrei generato un onda sonora tale da opporsi al grido d'allarme dell'obiettivo, annullandosi a vicenda. Non era lo scopo principale della mia tecnica ma sicuramente avrebbe aiutato a diminuire notevolmente l'eventuale allarme, riducendo le probabilità di essere scoperta. [Slot Tecnica Avanzato 2]

    Se fossi riuscita a mettere al tappeto Yuuki allora mi sarei avvicinato e bloccandole con un pezzo di vestito la bocca e le avrei rotto le articolazioni delle mani e dei piedi, per immobilizzarla per poi dare il via alla seconda parte del piano. Aprendo le finestre per lasciare passare quanta più aria possibile avrei generato due copie, una delle quali avrebbe assunto la forma e i lineamenti dell'obiettivo. Sarebbe rimasta nella stanza casomai fosse avvenuto qualche imprevisto. L'altra copia invece avrebbe cercato la valigetta nella quale probabilmente erano presenti i campioni o i rotoli di richiamo dei medicinali, se fosse riuscita a trovarla poi mi avrebbe raggiunto nella suite. Avrei richiamato anche il Maestro, nella forma di un uomo di mezza età e avrebbe posto tre domande, grazie all'interrogazione mentale, molto precise. La merce destinata allo scambio che genere di medicinali sono? Di quanto materiale si parla? Dove sono stivati c'è qualcuno che sorveglia questi medicinali?

    Concluse le domande il Maestro si sarebbe pareggiato mentre io, l'originale, avrei preso l'obiettivo, Yuuki, per le spalle e l'avrei condotta nella suite dove era presente Kaoru e il Fauno.

    Appoggiando a terra Yuuki avrei guardato il Fauno e togliendomi il respiratore Velocità e precisione. Tutto ora dipende da te. Guardando poi Kaoru Kai You, ti prego lasciala viva. Il nostro mandante non dovrà saperlo mai ma nessuno deve morire oggi. Mi occuperò io di lei, discretamente. Non macchiamoci le mani di sangue. Fidati di me... In realtà avrei voluto sfruttare Yuuki il più possibile. E allo stesso tempo giocando con i sentimenti, emozioni e le regole del Clan Iga avrei sperato che dopo essermi guadagnata la fiducia di Kaoru la stessa non avrebbe avuto rimostranze, e si sarebbe fidata appunto del mio giudizio. Quando Kaoru si sarebbe allontanata nell'altra suite e quindi lontana avrei chiesto un piccolo servizio al Fauno Kaij In, finché anestetizzata tagliale la sua lingua. Enuclea i suoi occhi e impediscili di usare le orecchie, oltreché usare nuovamente mani e piedi, cosicché non possa comporre sigilli o richiamare evocazioni. Non so se sia possibile ma distruggi se ne sei capace anche il suo Tantien... Devo renderla inoffensiva e incapace di riconoscere persone o cose. Tuttavia non toccare il suo stato mentale. Ah, i pezzi estratti me li porto con me. conclusi, gelida.

    Questo perché una volta chiusa la missione l'avrei portata alla Lacrima e interrogata fino allo sfinimento per conoscere ogni segreto del Clan, essendo la figlia del leader. Poi avrei, grazie al Maestro, indagato in particolare dei suoi legami con i Cuori, e anche di segreti di Suna o del suo amabile papino. Senza considerare che l'avrei studiata, o meglio avrei studiato il suo potere difensivo. Ero un esperta in Fuuinjustu, quale altra occasione del resto? Da qual momento in poi l'avrei sfigurata in maniera tale da non essere riconoscibile per poi essere usata, sotto la mia stretta sorveglianza, come giocattolo di facoltosi clienti offrendo un servizio estremamente perverso, costoso ma esclusivo. Una sorta di recupero dei crediti persi. Questo almeno finché non si sarebbe rotta. A quel punto l'avrei segregata in una stanzina del mio covo e usata come banco di prova per ogni genere di droga che passava per la Lacrima, e l'avrei sfruttata talmente tanto da farle perdere probabilmente il senno o la sanità mentale, così da assicurarmi che non avrebbe mai più ricordato. Ogni tanto l'avrei assistita e dato il mangiare a sufficienza per vivere, assicurandomi che non potesse scappare. Si trattava pur sempre di una prigioniera d'eccezione. E un ostaggio di incredibile valore, seppur distrutta nella mente e nel fisico. La mia prima prigioniera. L'avrei potuta scambiare, no?

    In tutto ciò, se la mia copia fosse riuscita a trovare la valigetta e grazie al Maestro fossi riuscito ad ottenere sufficienti informazioni sui medicinali avrei dato il via alla piccola azione. Una volta concluso il lavoro con il corpo di Yuuki e Kaoru avrei chiesto al Fauno se fosse stato possibile sostituire in tempi utili con medicinali di più scarsi qualità quelli che in realtà erano presenti nel rotolo, tramite la tecnica del Richiamo, per poi riconsegnare valigetta e rotolo a Kaoru. Chiaramente se i medicinali originali fossero stati sotto sorveglianza o se il Fauno, così come eventualmente io stessa, non fossimo stati in grado di reperire la merce velocemente allora non avremmo eseguito il lavoro, lasciando perdere tutto ciò ed evitando rischi inutili.

    La copia invece sotto forma di Yuuki, appena Kaouru fosse entrata nella stanza, sarebbe scomparsa lasciando così il resto alla Sunese.

    Yuri Zahard

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra
    79.5/100
    Vitalità
    19/20
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Note


  14. .

    Le Parole del Tradimento

    VI



    Lo scontro tra Kiriani, nel quale ero finito in mezzo malgrado tutto, si accese quasi ai massimi livelli. Fudoh e Kensei agirono di concerto focalizzandosi contro Kyuryu e assestando una serie di potenti combinazioni di attacchi. In particolare notai come una delle braccia del non morto venne momentaneamente debilitata e questo sicuramente avrebbe giocato a nostro favore. Non solo, utilizzando Nota Assordante il risultato fu decisamente più positivo di quanto avrei mai immaginato. Inoltre l'uso delle Kage Bushin permise l'attivazione delle trappole d'ombra di Kotaro, così potei capire quanto effettivamente fossero pericolose.

    In sostanza i Non Morti erano collegati tra di loro, e verosimilmente condividevano i sensi con il loro padrone... di conseguenza colpendo più persone avevo amplificato il danno al loro carceriere. Perciò avevo in mano un asso nella manica, avevo scoperto un punto debole che avrei sfruttato a dovere. Questo sicuramente avrebbe fatto di me un bersaglio, ma non cambiava molto a conti fatti. Mi trovavo contro dei Jonin, in ogni caso avrei dovuto combattere per la vita!

    Ma non era ancora arrivato decisamente il momento di festeggiare, questo perché fu l'occasione per gli avversari di contrattaccare. Nella fattispecie Kotaro sfruttando la sua superba furtività agì contro di noi, e senza praticamente farsi notare. Fu solo a meno di un metro di distanza che mi accorsi, tramite i miei sensi, che qualcosa stava per colpirmi alle spalle. Fui solo in grado di concentrare quanto più chakra possibile, oltre a quello difensivo dato dalla Veste, per incassare il colpo che fu comunque tremendo! Il dolore salì lungo tutto la schiena per propagarsi sul resto del corpo. [Danno] Strinsi i denti e le mani e solo un piccolo urlo uscì dalla mia bocca GRRR! Da una parte mi ritenetti fortunato che Kotaro non si fosse rivolto contro la mia copia, permettendo così di continuare con l'assalto sonoro. Non solo, fui altrettanto fortunato perché non ricevetti altri attacchi e il resto dell'azione fu contro i Kiriani fin tanto che non avvenne la nostra occasione di attaccare.

    I due Kiriani si sarebbero focalizzagti nuovamente contro Kyuryu e quando Fudoh avrebbe provato a colpire il terreno generando una sorta di pozzanghera, allora avrei capito che sarebbe stata la mia occasione per contribuire all'assalto, che l'attacco del medico fosse riuscito o meno.

    Da parte mia sarebbero avvenute due azioni contemporanee. La prima sarebbe stata la seguente: avrei fulminato con lo sguardo la mia copia, che era rimasta a metà strada ma sempre all'interno del raggio sufficiente per colpire Kyuryu, lasciandole intendere che aveva un compito da svolgere, ovvero quello di debilitare ancora di più Kyuryu ma come? La copia avrebbe focalizzato Nota Assordante solo contro l'Hozuki assordandolo, letteralmente, e lasciando così più indifeso di fronte alle mie manovre. [Eco Assordante] Dal movimento precedente io mi trovavo vicino sia a Kensei che a Fudoh e di conseguenza anche da Kyuryu e perciò mi sarei spostato di qualche metro lateralmente alla sua sinistra (in maniera tale da non intralcialo o da scontrarmi contro Fudoh, e allo stesso tempo di agire dopo un eventuale raiton di Kensei, così da non venire fulminato io stesso). Poi sarei letteralmente svanito, e tramite un movimento accelerato della mia Veste Elettrica, sarei riapparso davanti al Jonin, che in quel momento probabilmente si sarebbe trovato in difficoltà, immerso in terreno liquido.[S. Azione 1 e S. Tecnica 1, Chakra adesivo] A distanza corpo a corpo avrei sganciato un poderoso colpo. Con il taglio della mano destra avrei cercato di colpirlo frontalmente ad altezza della sua spalla sinistra (ovvero il suo lato più indifeso) così da affossare il Jonin, spingerlo verso il basso oltre allo strato d'acqua e magari farlo affondare nel terreno. [Slot Tecnica Avanzato, Azione Rapida] In tutto ciò mentre Fudoh avrebbe cercato di solidificare di nuovo il terreno e quindi bloccarlo nella terra (evenienza che personalmente avrei evitato in quanto grazie al chakra adesivo pesavo sulla superficie del liquido o comunque con un piccolo balzo nel caso peggiore avrei evitato l'evenienza). In sostanza sarebbe stata una combinazione molto pericolosa, questo perché Kyuryu magari precedentemente era già stato debilitato da Kensei o Fudoh.

    Se poi Fudoh fosse riuscito a tramutare di nuovo in uno stato solido il terreno così da intrappolarlo ancora meglio ma in ogni caso, a prescindere dal risultato di Fudoh, avrei eseguito uno spostamento elettrico di tre metri alla volta (muovendomi dal suo lato sinistro) così da raggiungere Kyuryu alle sue spalle e probabilmente sorprendendolo dalla velocità e dall'effetto sorpresa. [S. Azione 1] Una volta che si sarebbe trovato a distanza corpo a corpo avrei recuperato attivandola con la destra una cartabomba e avrei cercato di appiccicare il foglietto sulla testa di Kyuryu, sul collo o sul lato sinistro del corpo. [Slot Azione 2,3] Avrei riprovato anche una seconda volta [Slot Azione 4] ma se nel caso peggiore fosse riuscito a schivare mi sarei semplicemente limitato a lasciare cadere verso terra la cartabomba svanendo poi subito indietro, tramite un movimento accelerato, di sei metri e quindi al sicuro dall'esplosione! [Slot Azione 1]

    In tutto ciò, nel mentre il me originale si sarebbe trovato impegnato contro Kyuryu, la mia copia avrebbe sfruttato la situazione KOTARO! Kyuryu è privo dell'udito e Buakuei sarà impegnato e distratto a difenderlo. Te lo posso garantire che non può sentirci, perché è l'effetto della tecnica che sto usando. Dimmi, ti prego, il modo più veloce per sbarazzarci di Buakuei, aiutaci! Siamo troppo in inferiorità in fatto di potenza e forza! Insieme lo possiamo sconfiggere!

    Era la verità infondo, prima risolvevo quella faccenda e prima me ne sarei uscito da Kiri. Comunque se l'attacco contro Kyuryu fosse andato a buon fine probabilmente ci sarebbe rimasto una sola destinazione da raggiungere, quella in cui avremmo sconfitto Buakuei!

    [Nota per Febh]





    Chakra:54/100
    Vitalità:16/20
    En. Vitale:27/30
    Statistiche Primarie
    Forza:650
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 725
    Intuito: 725
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rongusukai × 1
    • Stivali da combattimento × 1
    • Bolas × 1
    • Coltelli da Lancio × 4
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Elmo Protettivo × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Maschera × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Respiratore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Rasoio Meccanico × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Sigillo Maledetto del Fulmine × 1

    Note
    ///



  15. .

    Nero Profondo

    2




    Le ricostruzioni e le indizi che i tre Ninja raccolsero sulle voci misteriose, e decisamente poco accomodanti che turbavano la loro quiete, furono corrette. E tutti e tre lo capirono subito. Da una parte Ru Wai superando il confine del Paese delle Valli sulla groppa delle sue evocazioni notò fin da subito che le vibrazioni così come la voce nelle sue coscienze calarono notevolmente, senza però mai sparire. Lo stesso valse per Febh e Raizen. Se il primo rischiò in più di un momento di portare di seguito una catastrofe chimica, sanitaria e sociale Oto pur di sbarazzarsi del veleno Raizen invece agì prudenzialmente cercando di ottenere informazioni. Entrambi comunque poterono constatatare che le voci nella loro testa erano notevolmente diminuite ma così come per Ru Wai si sarebbero trasformate in un sottofondo sempre presente però non incessante, in pratica sarebbero stati in grado di riposare. Comunque i due accademici nel viaggio avrebbero potuto leggere i report della missione, anzi delle missioni che erano state portate alle Valli. Entrambe ebbero conseguenze importanti sul quel paese.

    Il report era stato redatto da un chunin accademico, un topo da biblioteca, rintanato negli scantinati dell'Accademia ma sul quale si poteva fare affidamento. Sia Raizen che Febh a dire il vero potevano disporre di quel report negli archivi del Villaggio ma probabilmente sarebbe stato l'Hokage ad informare o consegnare una copia all'Otese.

    CITAZIONE

    Paese delle Valli


    Rapporto dell'Accademia con il Paese: In peggioramento.
    Rapporto delle missioni eseguite: due missioni. Una di grado B e una di grado D. Entrambe collegate. La prima ha coinvolto la capitale del Paese: Eiga. Sostanzialmente il Daimyo, Sakei Yamamoto, dell'epoca era invischiato nell'uso di una potente reliquia. All'inizio questa reliquia donò potere, ricchezza e lunga vita ad una stretta cerchia di persone e in particolare al Daimyo stesso. Tuttavia la reliquia, che si rivelò essere un manufatto confiscato poi dal Veterano negli eventi che seguirono nel mondo, quanto donava toglieva contaminando l'acqua del Paese. Il veleno era terribile, spingeva gli abitanti al suicidio, senza ragione e senza motivo. In poco tempo quindi il Paese delle Valli, la cui principale ricchezza era il commercio di grano e di cibo si trovò piegato. Sakei Yamamoto chiamò l'Accademia, ma in una sorta di finto soccorso. Infatti nelle sue intenzioni l'idea era quella di incolpare gli Accademici di quella situazione, però il Team riuscì ad evitare questa situazione scoprendo la Reliquia e il legittimo erede delle Valli. Il figlio del Daimyo, Kaiko Yamamoto, sano di mente e consapevole che con la guida di suo padre il Paese sarebbe stato soffocato dalle sue stesse acque. Il Team dunque agì spodestando di fatto il Daimyo, detronizzandolo e facendo salire al potere Kaiko. La Reliquia scomparve, sottratta dal Veterano. In ultima il Paese riprese finalmente una guida e risolse il problema dei suicidi. Una vittoria a metà però.

    Se da una parte l'Accademia aveva ottenuto un rapporto di fiducia dall'altra, nell'altra missione D, si cercò di tamponare una fuga di soldi, un buco finanziario, nella capitale economica del Paese. Tuttavia il danno fu troppo grave e questo aprì a vari debiti l'intero Paese delle Valli lasciando il posto a usurai e persone decisamente di poca fiducia. Privato dei soldi e fornito solo di buona volontà Kaiko Yamamoto non poté fare altro che lasciare il proprio ruolo, al posto di un consiglio di oligarchi.

    Non sappiamo nulla sulla reggenza attuale del Paese, sappiamo però che non sono per nulla favorevoli all'Accademia avendo di fatto strappato ogni accordo precedente. Kaiko Yamamoto così come le persone che favorirono la sua salita al trono si sono ritirate a vita private nella capitale. In allegato presento la loro localizzazione.

    Rapporto sui contatti: Nessuno, se non un rapporto di fiducia con l'ex daimyo e qualche suo collaboratore.

    Rapporto sui mezzi ed equipaggiamenti: Nessuno. Nessuna casa sicura, o struttura accademica.

    E quello fu il rapporto. Ru Wai avrebbe facilmente ottenuto lo stesso se avesse chiesto ai suoi contatti, questo perché tra i vari usurai c'erano ovviamente membri di Ame, anche se non direttamente appartenenti ai Semi.


    Febh e Raizen una volta sbarcati sicuramente sarebbero rimasti sorpresi dalla quantità di gente che in realtà stava scendendo con loro. Flotte di barche si ammassavano sui pontili, ciascuna imbarcazione era ricolma di persone. Il porto sembrava scoppiare letteralmente di persone! Nemmeno fosse il revival del cast principale degli Occhi del Deserto. A ben vedere appartenevano ad ogni ceto sociale, e provenivano letteralmente dai quattro angoli del mondo. Paese del Fuoco, del Ferro, Paese della Terra, del Fulmine... Tutte quanti in maniera abbastanza ordinata si muovevano come se sapessero bene o male cosa fare. Ma in ogni caso al pontile era sempre presente un uomo, con in mano un volantino e nell'altra una pila di altrettanti volantini. L'uomo nel caso di Febh e Raizen stava quasi per consegnarne uno gridando Anche voi siete qui per la rivoluzione! Vero? Ma aspetta... l'occhio dell'uomo cadde sulle insegne che i due Accademici portavano e la reazione fu subito netta. Sputò per terra, in segno di netto disprezzo. Di certo non avrebbero ottenuto il volantino da quell'uomo ma era sparsi un po' ovunque e anche per terra.

    Leggendolo il messaggio sarebbe stato lapidario.

    CITAZIONE

    RIVOLUZIONE O MORTE! LIBERAZIONE O PRIGIONIA! CHE VOLETE PER IL VOSTRO FUTURO, POPOLO DEL CONTINENTE? POPOLO DI QUESTO MONDO? VOI CHE SIETE STATI SCHIVIZZATI DAGLI SHINOBI.

    SIETE STATI CHIAMATI. CI STIAMO RADUNANDO E SIAMO QUASI PRONTI. PER CHIUNQUE DI VOI CHE SIA DISPOSTO A FERMARE L'EGEMONIA E L'ARROGANZA DELL'ACCADEMIA E DEI NINJA VI ASPETTIAMO. E VI RINGRAZIAMO.

    RIVOLUZIONE O MORTE!


    Raffigurata in calce alla pagina vi era una bilancia, il fondo era dorato mentre la Bilancia era nera, con il peso a destra sbilanciato verso il basso e iconicamente riempito di teschi.

    Nell'altra pagina del volantino invece:
    CITAZIONE

    NON E' ANCORA ARRIVATO IL MOMENTO DELL'ADUNANZA DEFINITIVA, QUELLA IN CUI DICHIAREREMO I NOSTRI INTENTI CONTRO L'ACCADEMIA, POPOLO SCHIAVIZZATO. TUTTAVIA VI CHIDIAMO DI ASPETTARE ANCORA QUALCHE GIORNO NEI NOSTRI CENTRI DI ACCOGLIENZA.

    MANCA POCO!

    CIBO, VITTO E ALLOGGIO VI ASSICURERANNO UNA PERMANENZA ADEGUATA. VI ASPETTIAMO A KENUO, DAIKUN E BIKAN. LI' OTTERETTE INFORMAZIONI.


    Per Febh e Raizen sarebbe stato più che evidente che qualcosa non tornava. Partendo dal tutt'altro che piccolo particolare che ogni singola persona lì presente stava fissando quasi con sguardo assassino i due Jonin. Come se fossero i peggiori criminali della storia. Ma allo stesso tempo sapevano che non potevano fare nulla contro di loro, perché più forti e pericolosi. Una brutta situazione.

    Non siete i benvenuti qui, Accademici. Sentenziò un vecchio vicino a loro Andatevene via, bastardi! Mio figlio è morto servendo Konoha! E io? Chi si prende cura di me? Bastardi assassini! Aggiunse un vecchio, visibilmente stanco e con una gamba malridotta. La volontà però non gli mancava. Ma il vero problema era come stato possibile che non fosse giunte alle loro orecchie che migliaia, se non decine di migliaia di persone, si stavano spostando in massa da ogni Paese per muoversi in quello che sembrava il più grande raduno anti-accademico di tutti i tempi.

    Non restava che muoversi da qualche parte, forse in quei tre luoghi. Oppure cercare altre soluzioni. Kaiko Yamamoto non era morto, e la capitale non era distante. Sapevano che uno dei tre centri di adunanza era vicino alla capitale, ovvero quello di Bikan.

    Comunque l'udito fine di uno dei Jonin avrebbe comunque percepito una conversazione tra quello che poteva essere un capitano di una delle navi e una sorta di esattore, affiancato da quello che doveva essere una guardia. A parlare fu l'esattore Ascolta, capisco tutto. Siamo d'accordo ma sappiamo benissimo che ciascuno dei tuoi passeggeri ha dato cinquecento ryo per il trasporto. Ora il Consiglio degli Anziani ha imposto una tassa della metà. Ci aspetta di diritto. Fanculo! Dove c'è scritto? Non avete alcun diritto di impormi cose del genere, bastardi burocrati! La conversazione stava sicuramente degenerando. Potevano in qualche modo intervenire?

    Ru Wai



    Ru Wai invece dall'alto della terra, o per meglio dire dal cielo avrebbe notato una volta giunto alle Valli un notevole flusso di persone, come formichine che in gruppi più o meno numerosi si dirigevano verso quelle che erano i centri di accoglienza. Questo però Ru Wai non poteva saperlo almeno finché non sarebbe sceso in qualche modo e sarebbe venuto anche lui a conoscenza di quel volantino.

    A meno che non fosse sceso in maniera vistosa dal proprio volatile, si sarebbe potuto benissimo confondere con qualche carovana. Quantomeno se avesse deciso di proseguire a piedi nel caso si fosse diretto verso uno dei tre centri. E quel punto sarebbe stato ben accolto da tutti. In realtà tutti i migranti erano di buon umore e propensi ad accettare o addirittura aiutare Straniero, non mi sembri bisognoso di un passaggio sulla nostra carovana proferii un uomo sulla quarantina. Fu l'uomo ad attaccare bottone, il suo sguardo era fiero. Determinato. Sicuro di sé, anche se ad una prima vista non dava l'idea di passarsela economicamente bene. Sulla carovana inoltre era presente una adolescente, vestita con indumenti molto poveri. E poco adatti alla sua situazione, era letteralmente obesa. Fuori misura, e quella sua condizione non le rendeva grazia di certo, mostrando almeno all'apparenza una precaria condizione di salute. Questa bambina, a parte dimostrare uno sguardo glaciale, non dava segno di essere molto socievole. Dimmi un pò, noi stiamo andando a Kenuo. Conosco la strada, e se vuoi puoi venire con noi. Ma dimmi un pò cosa ti hanno fatto gli Accademici, nel tuo caso? Nel frattempo dalla radura sarebbe uscito un ragazzo, più o meno della stessa età della ragazza e più o meno grasso quanto lei. In mano aveva cinque conigli, appena cacciati Loro non parlano, non mi hanno mai parlato. Ma mi hanno fatto capire che vogliono un passaggio... sai lei non credo resista molto a camminare e per non un problema. Credo che sia suo fratello, non so come ci riesca ma si procura sempre carne fresca. Misteri!
    Come avrebbe reagito Ru Wai?


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