Posts written by ~Cube

  1. .

    Kusa

    II




    Delirio e Delizia



    Schifuko. Il Sette di Picche, quindi con estrema probabilità un membro effettivo e attivo dei Semi di Ame. Si scusò subito per la maschera, lasciai correre un sorriso Capisco, e accetto le scuse. Ma del resto... chi di noi non indossa una maschera? Fisica o meno. Conclusi con una domanda aperta ma quantomai vera in quel della Pioggia.

    Kurotempi... non proprio le persone più affidabili di questo mondo dissi in seguito alle parole del Sette di Picche il quale affermò che aveva già avuto degli affari in quei luoghi. Mentre quando commentò sull'intervento accennai ad un sorriso velato, e allo stesso tempo recuperando il mio bocchino d'avorio accesi una sigaretta infilandola in quel prezioso supporto. Iniziando così a fumare del prezioso tabacco proveniente dal Paese dei Demoni mentre Liashi ci accoglieva e ci spiegava la missione.

    Dopo un primo scambio di informazioni e dopo averne ricevute altrettante dalla donna non mi venne da aggiungere molto altro, se non quella di commentare quanto appreso Il Teatro Kabuki, eh? Sì ogni tanto alla Lacrima diamo qualche spettacolo. Le mie Geishe sono esperte anche in quel tipo di opera. Sono molto consapevole riguardo a questo di intrattenimento. E non escludo la possibilità di recuperare informazioni su questa compagnia, facendo le giuste domande nel mio Locale. Ci sono alcuni clienti estremamente informati sul Teatro Kabuki. Con i giusti “incentivi” potrei ottenere qualche dritta. Lasciai passare qualche secondo Quindi... immagino che cercare Vira Tsuke non sarà molto difficile... basterà cercare me. Una donna tremendamente bella e “formosa” per usare le tue parole Laishi. Era una sorta di provocazione amichevole nei confronti del braccio destro di Goemon, che naturalmente non reggeva il confronto con me e con la chirurgia dei Cuori. Inoltre tirai un sospiro di sollievo pensando che non c'era un committente diretto. E quindi eventuali curiosi potevano essere in qualche modo “taciuti”, senza particolari pensieri.

    Infine le domande del Sette furono altrettanto validi, più orientate verso l'aspetto tattico Non ho mai affrontato un Ninja di Taki, in effetti. dissi tra me e me, lasciando scorrere in avanti una piccola nuvola di fumo per poi comprendere come le abilità speciali in gioco potevano essere le più disparate essendo una terra di confine Le affronteremo, è quasi sicuro che dovremo confrontarci con Vira... in un modo o nell'altro.

    Con un profondo inchino salutai Liashmi terminata quella lunga conversazione e rimasti soli io e Schifuko venne il tempo di confrontarci più specificatamente sul piano. Ascoltai attentamente le idee proposte dal Sette e annuii in segno di assenso. Mi sembrava un ottimo approccio e molto sensato Sì, sono d'accordo con te e condivido il tuo piano. Probabilmente il nobile punterà, insieme ai suoi stretti collaboratori, a presentarsi durante lo spettacolo Kabuki. E naturalmente lì sarà un ottima finestra dove colpirlo o comunque intercettarlo. Anzi se una delle sue debolezze sono delle tipe “formose” per così dire... il lavoro nel nostro caso è facilitato, potrebbe pure venire da noi se riuscissimo a farci notare in città ancora prima dello spettacolo. Lo attirerò, grazie alle mia presenza. Lasciai di nuovo scorrere qualche secondo E sì, sono disposta a cambiare con la chirurgia il mio volto a patto che al termine di questa missione dovrà ritornare uguale a prima, esattamente uguale a prima. Sottolineai molto bene quelle ultime parole Potrò assomigliare anche ad un attrice famosa, presa da qualche rivista, ma il mio volto è importante quanto il resto del corpo. E' la mia maschera. Affermai con estrema decisione Quindi non ci resta che mettersi al lavoro. Quando vuoi puoi modificarmi i miei tratti, dopo che ci siamo informati a dovere. Magari, Sette, potresti cercare negli archivi delle Picche qualche informazione su Vika Tsuke o su Kutochi Habuti... dubito fortemente che siano immacolati. In particolare ricattare il nobile Habuti potrebbe essere un'ottima pista.[NOTA PER SHILTAR]

    Terminata invece la discussione del piano Schifuko togliendosi la maschera mostrò quello che, a sua detta, era un volto finto. Un volto che conoscevo molto bene. Questo perché era il volto di Kato Yotsuki. Dovetti dare fondo ad ogni mia singola abilità, sforzo mentale e fisico, per non cedere una sola reazione al Sette di Picche... quando in realtà dentro di me il mondo si stava letteralmente rivoltando contro. [Recitazione]Fu un emozione troppo forte che tentai di sopperire fumando dal mio bocchino ma un conato di vomito tuttavia mi salì dal petto e tossii forte, lasciando cadere a terra il bocchino, il quale rotolo sul pavimento Diavolo! Esclamai Hai mai sentito parlare del Paese dei Demoni? Svoltai completamente la situazione, cambiando il discorso e cercando così di guadagnare un po' di aria e respiro Da lì proviene forse uno dei tabacchi più forti al mondo. Lo sto provando, per inserirlo nel menù della Lacrima... ma credo che lo riserverò solo ad una clientela ristretta. Commentai al Sette, prima di aggiungere qualche altra parola Comunque... tornando a noi dietro quel volto dunque si cela un maschio? Mmmh, potresti assumere le fattezze di un qualche attore famoso, in aggiunta a quanto previsto dal piano. Infondo come hai suggerito, poco fa, se due attori di quella compagnia “si facessero male” poco prima dello spettacolo e la compagnia venisse a sapere che ci sono in città ben due possibili sostituti altrettanto validi, quindi non solo io ma anche te, a disposizione per coprire i posti... beh potrebbe essere un ottima idea. Semplificheremo la nostra missione agendo insieme. Fu il mio commento, logico e sensato, cercando di mantenere più possibile il sangue freddo e quindi spingere il Sette a cambiare volto, ma non solo lo avrei testato per capire quanto fosse legato al volto di Kato.

    Poteva essere una coincidenza? Pensai tra me e me. Oppure quel membro delle Picche stava indagando su di me? E aveva cercato di provocarmi? Ragionai. Solo due erano le persone a conoscenza del mio cambio di vita. Laishmi e Lord Goemon. E con entrambi i rapporti erano ottimi, proficui. Non solo, pendeva un accordo tra di noi, di assoluta riservatezza. Non potevano in alcun modo avermi tradito. Ovviamente nemmeno a pensarlo il Coraggio, o la Liberalità (ovvero le altre due uniche persone della Confraternita a sapere del mio passato), non potevano avermi venduto. Loro erano di fatto la mia famiglia. E il mio più grande orgoglio. Quindi no, non potevano esserci reali dubbi sul fatto che l'identità di Yuri Zahard fosse stata compromessa.

    Perciò l'alternativa rimasta era una. Ovvero quella che Schifuko conosceva Kato Yotsuki, e quindi io di conseguenza avevo avuto modo di incontrarlo in qualche frangente della mia vita passata. Poteva essere un accademico, traditore anche lui.

    Certo, nulla poteva essere provato. Ma una sola cosa era certa, dovevo aumentare il mio grado di attenzione; soprattutto alla Lacrima d'Argento. Da quell'evento non avrei più accettato direttamente i clienti, o fornitori. Una mia eventuale copia fisica, una Kage Bushin, avrebbe gestito il locale insieme alle mie Geishe, e avrebbero tutti agito da filtro mentre io, l'originale, sarei rimasta in disparte. Al sicuro. In ogni caso non tutto il male andava per nuocere. Se qualcuno fosse venuto in cerca di Kato Yotsuki... beh avevo una persona da indicare. Una sorta di capro espiatorio. Un falsa pista sulla quale mandare eventuali curiosi. Per il resto avrei avuto tempo per decidere se avvisare o meno il Lord della Perdizione su questo evento. Infondo anche lui aveva tutto l'interesse di evitare che gli Yotsuki in generale mettessero piede ad Ame.

    Comunque superato quel momento di oggettivo panico, e dopo aver ritrovato la calma, mi sarei accordato con il Sette su dove e come ritrovarci, eventualmente anche per eseguire l'operazione.

    Poi una volta terminati i preparativi e avere lasciato tanto di consegne alla Lacrima sarei partita dal mio locale, insieme al Maestro (evocato per l'occasione). Come appuntato precedentemente alla Lacrima d'Argento avrei chiesto ai miei clienti, fornendo numerosi sconti e "premi" nel caso, se avevano informazioni prima sul nobile Kutochi Habutisu, raccomandando la discrezione. Infondo molti miei clienti erano della fascia nobiliare del continente e quindi c'erano molte conoscenze e relazioni. Poi mi sarei informata sullo spettacolo (magari pure avrei cercato una copia del libretto di quell'opera) e in particolare se avevano notizie sulla compagnia Kabuki in particolare, sui loro attori o caratteristiche particolari. Chiaramente dovevo fare molta attenzione ad un dettaglio particolare. Se dovevamo prendere le fattezze di due attori Kabuki famosi dovevano informarci bene, sui loro modi costumi e abitudini ma soprattutto su eventuali simpatie o meno con la compagnia di attori in questione. Rivalità o amicizie erano fondamentali. Insomma mi sarei documentata a dovere, condividendo poi con il Sette tutto ciò che avrei appreso.


    Infine io e il Maestro ci saremmo presentati a Schifuko. Chiaramente la mia evocazione sarebbe apparsa prima nella sua versione umana, ma a sua volta trasformata in quello che si poteva definire in tutto e per tutto un mio servitore, il cui ruolo ufficiale era quello di trasportare le valigie e i suppellettili. Mi sarei limitato a presentarlo Lui si chiama Shifu. E ci potrà aiutare, in vari modi. Ho cieca e piena fiducia di lui. Trattalo con rispetto, tanto come se stessi agendo con me.

    Non restava che dirigerci verso la Locanda Terrore delle Scimmie e approcciarsi alla missione.


  2. .

    Nero Profondo



    Raizen e il Nobile



    Il clone di Raizen che interpretava, grazie alle sue abilità, Kanashimi generò parecchia confusione tra la folla di petulanti. E intuendo giustamente la volontà dei nobili, avidi di riconoscimenti e di potere, seguirono alla lettera le parole di Kanashimi. La folla disperdendosi iniziò a distribuirsi nel campo e a raccogliere chi, a seconda della discrezione del nobile, poteva avere qualche relazione con Kanashimi. In ogni caso da lì a poco il clone bloccò l'unico nobile che aveva tentato un approccio diretto, tramite il pizzino.

    Il nobile si mise subito sulla difensiva, percependo una forte stretta sulla spalla Kanashimi-sama! E' stato lei a dirmi di consegnarle questo messaggio direttamente nelle sue mani, nel modo più discreto possibile! Ho immaginato che in mezzo a quella folla il mio gesto sarebbe sfuggito agli occhi degli altri. Non so dirle altro, se non che sono tremendamente lieto che stiate bene... mi dispiace per gli altri caduti... per i nostri onorati membri del Paese. Apparentemente il nobile non sembrava nascondere altro, forse era stato istruito da Kanashimi proprio per quel momento.

    Una cosa era certa, se Raizen avesse preso in mano il pizzino avrebbe notato che un piccola goccia di sangue macchiava la carta su uno degli angoli. E solo toccando con le dita la carta nella sua testa sarebbe avvenuto una sorta di contatto.

    Avrebbe prima riconosciuto la voce del capitano... per poi sentire la voce di Kanashimi. In pratica un misto di entrambe E' terribile quello che ha fatto, Accademico. Bruciare tutte quelle persone solo per colpirmi? Ma la ringrazio. Ha esattamente compiuto il mio volere. Anzi, non avrei potuto chiedere di meglio. In ogni caso se vuole la rivincita io l'aspetto molto volentieri. Mi raggiunga ad Uzo no Tami. Però dovrà fare in fretta... o si perderà lo spettacolo che ho riservato per lei. La comunicazione si sarebbe interrotta, senza lasciare tempo all'Hokage di rispondere. Era volutamente provocatoria.

    Conclusa l'interazione il clone non avrebbe avuto modo di fare molto altro con il pezzo di carta, né con il nobile eventualmente in attesa di ordini.

    Invece discorso ben diverso avvenne con il Raizen originale, anche se tramutato in forma di vecchio anziano, e Uromeshi-sama insieme ad Akechi. Il Ninja che accompagnava il nobile accennò un segno di assenso reputando valide le osservazioni di Raizen e seguendo così i suoi consigli si cambiarono d'abito rendendosi decisamente più discreti. Restavano le ferite da gestire e fu Akechi a parlare per il suo signore Ho applicato dei bendaggi ad Uromeshi-sama, ha un taglio sul fianco destro. Ma temo che ci sia comunque un sanguinamento in atto. E se non applichiamo qualche cura potrebbe peggiorare la situazione, non so quanto il mio signore possa resistere... al di là della sua ferrea volontà. Commentò a proposito delle condizioni, chiaramente l'Hokage poteva condividere dei suoi tonici. Ma restava una sua scelta.

    In ogni caso ci fu una lunga discussione tra i presenti e giustamente il Jonin pose dei dubbi reali e concreti. Dubbi che provenivano da una mente militare e addestrata a pensare prima di agire. Fu sempre Akechi a rispondere ancora prima del Nobile Sono le stesse osservazioni che ho posto al Daimyo, ai suoi più potenti Ninja al servizio e chiaramente a Uromeshi. Ma... Che alternative abbiamo? Intervenne Uromeshi Se davanti alla possibilità che la Bilancia Nera possa rivoltare come un calzino buona parte dei nobili e della popolazione delle Valli dovremmo aspettare? Dovremmo far fare i loro porci comodi a Uzo no Tami? Mosse la testa, quasi demotivato No! Anche se il rischio è più grande di noi... non possiamo tirarci indietro. Non posso farlo... stiamo parlando delle Valli e del mio popolo. Era sincero, lo poteva percepire a pelle Raizen. Potrà essere un suicidio... ma tra il morire nell'ombra o combattere fino all'ultimo respiro preferisco dare l'esempio. Lasciò passare qualche secondo Infondo un martire può sempre ravvivare la fiamma. E dare speranza. Parole sicuramente estreme, più o meno condivisibili, ma comprensibili Come dicevo il Daimyo non è uno sprovveduto, al suo servizio ha dei Ninja molto abili ed ha un piano. Non lo conosco di preciso, non l'ha condiviso per evitare perdite di informazioni tuttavia mi fido di lui.

    Di nuovo negli occhi del Nobile poteva scorgere il suo ardore Il libro di cui mi parli proviene sicuramente da qualche esattore, immagino. Probabilmente da un qualche porto. Non sarò un Ninja ma posso reputarmi un vero Genio nei calcoli e nell'economia. Ho diverse copie con me... prego tieni e leggila una mentre ti spiego. Porse una pergamena spessa e molto lunga a Raizen Vedi, tutto è iniziato da quando come responsabile della Gilda degli Agricoltori mi sono accorto che nel bilancio della mia gilda non tornavano i soldi. Entrate e uscite non combaciavano. Lì, tramite il Daimyo ho iniziato ad indagare e di conseguenza i Ninja al suo servizio. Requisendo documenti. Interrogando persone siamo giunti ad una conclusione. Kanashimi-sama ERA un nobile di grande carisma e fiducia. Ma è stato ucciso e sostituito da qualcuno altro dalla Bilancia Nera. Ora questo Kanashimi-sama tramite un'infinita serie di azioni illegali sta drenando tutti i soldi delle Valli e sta spostando tutto il tesoro, che eravamo riusciti ad accumulare prima della crisi dei suicidi. Dove? Beh, al di fuori delle Valli e sotto forma di beni. Oro, argento, armi, vettovaglie. Come se stesse programmando una guerra. Come se volesse finanziare delle piccole rivolte in giro per il continente. Quello che volevo fare era portare queste prove alla Riunione e convincere della colpevolezza Kanashimi. Nella pergamena Raizen poteva trovare riassunto tutto ciò che dichiarava Urameshi. Prove e controprove. Inconfutabili Sei sicuramente un Ninja. Dunque combatti per noi. Combatti per la libertà. E se non vuoi farlo per quello allora potrei pagarti. Sono molto ricco. O concederti un favore. Se sei alle Valli forse è perché cerchi qualcosa. Lasciò passare qualche secondo ancora Oppure se anche non vuoi partecipare... l'importante è che tu conosca la verità e ti chiedo di condiverla... se non dovessimo farcela. Ecco perché ti sto dicendo tutto questo. Perché debba restare memoria.

    L'uomo aveva parlato a Raizen a cuore aperto. Probabilmente oltre a sapere dove e come ricongiungersi con il Daimyo non poteva aggiungere molto altro. Almeno di tatticamente utile. Che fare l'Hokage?

    Ru Wai e la Valle del Vortice



    Durante il viaggio ci fu modo di interagire con Ru Wai e così Zeno rispose al Mercenario Sì, conosco qualcosa riguardo alla Bilancia Nera, ma non posso dirti molto di più di quanto ti ho rivelato. Anche perché le mie informazioni non sono confermate. Aggiunse subito dopo Conosco solo il secondo Padre, Ni-banme. Nella forma in cui si è presentato a me è di carnagione chiara, e capelli biondi. Si veste in maniera estremamente elegante. E ha sempre una sigaretta in bocca. Sorrise tra sé e sé Poi la maggior parte del tempo diciamo... ho relazionato con il loro “scienziato”, se vogliamo chiamarlo così. Si chiama il “Bilanciere Pazzo”, un nome altisonante. E' la mente dietro alle loro creazioni, rituali o qualunque altra cosa legata al Culto. E' folle e completamente devoto alla loro causa. Ovviamente eliminare lui significherebbe distruggere alla base le fondamenta del culto. Ma ho la sensazione che sia più prezioso dei leader stessi e di conseguenza irraggiungibile. Ho notato che un dettaglio molto curioso... lui non ha un ombra, letteralmente. Il suo corpo non sprigiona un ombra sul terreno. Mi chiedo se è una forma difensiva di qualche genere. Concluse Per quanto riguarda i Peccati no, non ne conosco molto. Se non che so per certo che possiamo escludere il Peccato di Gola, non avendo più a disposizione un Fratello di Sangue. Il Bilanciere è sempre controllato a vista da due persone, verosimilmente sono due Peccati... considerata l'importanza di quel pazzo. Per terminare invece recentemente mi sono dovuto ricredere... realizzando che il Chakra è un trampolino di lancio. Usando il Chakra in un certo modo e allenando la mente con il proprio corpo è possibile accedere a poteri generalmente riservati ad una elité ristrettissima. Non aggiunse altro, riservandosi le informazioni E' possibile comunque che loro vogliano predominare su tutti, escludendo l'uso del chakra e sfruttare un potere che non potrà essere più ottenuto una volta distrutto il Chakra. Questo grazie “all'eliminazione” del punto di partenza, ovvero dell'uso del chakra come trampolino da lancio. Tutto ciò comporta un rischio enorme. La morte di tutti gli esseri viventi, potenzialmente. Quindi è una visione incompatibile, deviata e da estirpare il prima possibile. Disse concludendo il discorso con tono deciso e secco.


    Per disfarsi del sigillo è sufficiente che usi il Chakra, anche solo una minima parte. Non ti servirà parlare, o pronunciare nomi in codice. Specificò Shifu invitando il suo allievo a vestirsi in maniera più anonima, ascoltando così il suggerimento del Mercenario Puoi chiamarmi Suji, mi sta bene, e sono originario del Paese delle Valli; il mio accento è proprio quello di queste genti. Sarà per me facile confondermi in mezzo a loro. Ti seguirò e farò da supporto nel caso. Devi sapere che sono un combattente corpo a corpo. Non ho abilità Ninja in grado di aiutarti in una infiltrazione, se non le basi come la trasformazione e dispongo di ben poca furtività, nemmeno sono abile nella raccolta informazioni... ma so gestire uno scontro molto bene. Aggiunse elencando così alcune sue caratteristiche.


    Una volta penetrati all'interno della barriera davanti a loro c'erano due possibilità. Seguire la strada principale, quella che era solcata da tutte le persone che nel frattempo si erano mosse dai tre campi base indirizzate successivamente a Uzo no Tami. Chiaramente le orecchie di Ru Wai intercettarono tutti i chiacchiericci e sicuramente tra di essi non poteva che risaltare l'eccidio che era stato compiuto a Kenuo. Anzi non si parlava che di quello, e molti stavano già accusando i Ninja e alcuni pure l'Accademia per aver cercato, in qualche modo, di sabotare quelle manifestazioni pacifiche.

    La seconda invece era quella di passare attraverso la foresta, praticamente in maniera parallela alla strada principale, senza incrociare alcun tipo di resistenza. O persona. Un percorso decisamente in solitaria.

    Ma in entrambi i casi non sarebbero sorti problemi. Nessun intoppo. Se da una parte sarebbero giunti al limitare della foresta oppure dall'altra al termine della strada in ogni caso lo spettacolo si sarebbe palesato davanti a loro.

    Una immensa, gigantesca valle si apriva verso l'orizzonte. Verde e rigogliosa. La vita, in particolare quella vegetale, sembrava risplendere con energia agguantando ogni angolo e luogo. Qua e là erano presenti anche diversi alberi ma la maggior parte di essi erano stati tagliati lasciando spazio ad un grande piazzale verde. Abbastanza grande per contenere tutte e tre le ondate di persone che provenivano da ciascun campo.

    A differenza però dei campi sicuramente c'era meno ordine. Si, erano presenti vari luoghi di ritrovo e anche dei punti in cui fermarsi e riposarsi ma nessun palizzata o entrata sorvegliata limitava l'ingresso o l'uscita alle persone. Ovviamente tutti i civili erano completamente all'oscuro che si trovavano all'interno di un gigantesca barriera di individuazione.

    Ma in tutto ciò la cosa sicuramente sorprendente al di là della bellezza naturale della valle era una particolare. Al centro di quella valle, piazzale dir si voglia, era presente un palcoscenico. E attorno ad esso si ergevano tre grandi teloni bianchi, ovviamente utili come sfondo per proiettare qualche genere di filmato o immagine, o magnificare una diretta. In maniera sistemica, come una rete e al pari di alcuni importanti concerti altrettanti piccole TV erano sparse in giro; questo probabilmente per trasmettere anche a chi era più distante dal palcoscenico. Insomma sembrava di essere arrivati davanti a quello che pareva essere la preparazione di una manifestazione pubblica, gigantesca. L'idea che dava era sostanzialmente quella.

    Che diavolo hanno in mente? Commento a bassa voce Shifu Perché radunare tutte queste persone? Cosa vogliono dimostrare? Domande più che lecite, la cui risposta forse non era a disposizione di Ru wai.

    In ogni caso entrambi avevano ampi margini di manovra e potevano agire come meglio volevano, dividendosi o supportandosi a vicenda. Potevano scegliere tempo, modo e possibilità. Bastava solo decidersi. Davanti a loro c'era un giorno intero di possibilità, prima che tutti i petulanti sarebbero giunti a destinazione.

    MAPPA DELLA VALLE DEL VORTICE COMPRENSIVA DI LEGENDA



    Febh e la Lussuria



    Shin Rai sgranò gli occhi, poco a poco si stava rifacendo un'idea completamente diversa su Febh Yakushi. Da una parte stava svanendo il rispetto che il suo nome portava sostituendosi ad un freddo distacco. In seguito alle forti provocazioni stava di nuovo uscendo il suo Demone Liuto messo da parte negli anni. Non commentò, già ferita e profondamente colpita dalle accuse gratuite che il Jonin otese stava lanciato a mani basse. E allo stesso tempo non reagì, questo perché se lo avesse fatto lo avrebbe colpito con un vero e proprio attacco e quindi avrebbe rischiato di perdere un alleato potente. Motivo per il quale strinse i suoi pugni, e sospirando il suo pensiero andò verso Shinken, quasi ignorando le parole finali dell'Otese.

    Vedremo, Febh Yakushi. Vedremo fino a che punto resisterai a Lussuria. Concluse.

    Giunti sul campo invece Lussuria ebbe modo di attuare il suo piano o quantomeno iniziarlo finché non si accorse di un paio di elementi a dir poco eclatanti.

    Tu... tu... sei vergine! Gridò la donna all'accorgersi di lampanti elementi che giustificavano la sua conclusione. Febh Yakushi, uno dei più grandi Ninja dell'era moderna non aveva alcuna esperienza! Certo, nel pensiero di Lussuria poteva essere condivisibile. Alcuni Ninja non mangiavano carne, per ridurre gli odori emanati dal loro corpo. Così come l'astensione poteva aumentare determinate pulsioni aggressive... insomma ma stavamo parlando di Febh Yakushi! In ogni caso superato quello che fu di fatto anche per lei un momento di imbarazzo sembrò che il piano, qualunque fosse stato di Lussuria, fosse in atto quando lei, perfettamente lucida e concentrata su ciò che avveniva davanti e attorno, si accorse di qualcosa (non con la vista ma tramite impressionanti doti di percezione tattile, olfattiva e uditiva). Del primo intoppo. Le Lucertole di Febh infatti agendo come un team ormai consumato dall'esperienza evitarono quello che era il massacro preventivato. Grazie alle loro azioni, e in particolare alle lingue appiccicose, neutralizzarono le mosse dei civili coinvolti. Certa restavano i loro intenti omicidi, ma irrealizzabili.

    Allo stesso tempo Lussuria si accorse di come il Jonin davanti a lei, così vicino, si assicurò che non potesse più sfuggire bloccandola in una presa che sentiva chiaramente provenire dalle labbra altrui. Si fermò un attimo pensando se fosse voluta o meno, veramente sorpresa delle reazioni che stava avendo Febh Yakushi. Che fare dunque?

    Oh, quando si dice un bacio alla Sunese! Commentò la donna prima di percepire che una boccetta di qualche genere, un suono di un liquido, stava venendo manipolato tra le dita dell'otese. Poteva essere qualunque cosa, ma molto probabilmente poteva trattarsi di un veleno e lei sapeva che a disposizione di quell'uomo c'era anche l'Invito all'Oblio, poteva essere anche quello! Dunque fu colta dall'estrema urgenza di difendersi, sapendo perfettamente come la sua vita poteva essere in pericolo. Giusto il tempo di gridare alcune parole SHIN RAI! ORA! che il serpente morse la gamba di Lussuria. Un comando di qualche genere venne impartito “all'alleata” di Febh mentre il veleno scorrendo nel sangue di Lussuria stava lentamente eliminando ogni ricordo che riguardava la Bilancia Nera, lasciandolo giusto ancora qualche secondo per reagire con le sue ultime mosse come parte attiva della Bilancia Nera, attivando un Funjustu di emergenza che il Bilanciere Pazzo aveva impresso su ogni Peccato... nel caso qualcosa fosse andato male, molto male.

    E poi fu il Caos.

    Mentre Febh Yakushi cercava, con tutta una sua logica contorta, a convincere quella donna (non più Lussuria ormai, almeno non completamente) a diventare sua moglie, il Peccato chiudendo gli occhi avrebbe attivato un qualcosa che prima di quel momento il Jonin di Oto non aveva mai affrontato. Un Potere in grado potenzialmente di ribaltare le sorti di un combattimento, se non rivoluzionare il concetto stesso di scontro tra Jonin. Il Potere del Bilanciamento.

    ESPANSIONE DEL DOMINIO: PIACERE SENZA FINE





    Il Mondo attorno a Febh si sarebbe rivoltato, il suo controllo del corpo avrebbe gridato all'impazzata dicendogli una sola parola: PERICOLO. Il suo chakra in qualche modo stava venendo sottomesso. O meglio giudicato. Le percezioni di Febh sarebbe entrate in caleidoscopio di emozioni difficili da quantificare e realizzare ma tanto era. Era stato incluso nel Dominio. Ora doveva in qualche modo affrontarlo. Si trattava di un ampio spazio che richiamava un tipico cimitero orientale con tutte le tombe dei defunti attorno a Febh e Lussuria. Una profonda notte oscurava il cielo. E un odore acre riempiva l'aria, come di rose marce. Febh, che stava mantenendo la presa su Lussuria sia fisicamente che tramite la tecnica, avrebbe dovuto difendersi da quest'ultima. Infatti la Catena di Seiryu si sarebbe sdoppiata cercando di cogliere nella presa Febh stesso, e sarebbe stato inutile tentare di annullare il mantenimento della tecnica, la volontà del Dominio era quella di intrappolare entrambi! [Attacco contro Febh. Espansione del Dominio: Piacere senza Fine]

    In tutto ciò da qualche punto dall'interno del Dominio Shin Rai sfruttando doti furtive di incredibile abilità avrebbe utilizzato un Ninjustu che l'Otese sicuramente conosceva, ma non per questo meno pericoloso. Da cinque metri sopra la testa della coppia Febh-Lussuria si sarebbe formato un drago di tuono che sarebbe sceso con violenza cercando di colpire entrambi, o solo Lussuria se Febh si fosse liberato dal Peccato e dalla Presa. Impossibile schivarlo, fin tanto che si sarebbe trovato all'interno del Dominio. Come si sarebbe difeso? Come avrebbe salvato il Peccato? [Drago di Tuono]

    Che Febh avesse o meno lasciato la presa di Lussuria per difendersi dal Drago subito dopo il Jonin avrebbe sicuramente notato un dettaglio molto singolare. Lussuria stava piangendo, e probabilmente erano lacrime sincere Io... io... non riesco a capire. Tu sei mio marito? Mi hai salvato da... qualcuno? Era visibilmente confusa Io sento di doverti attaccare... e semplicemente con un gesto della mano una bara, letteralmente una bara, sarebbe apparsa sopra la testa di Febh Yakushi, a un metro e mezzo, e sarebbe calata contro il Jonin cercando di intrappolarlo e bloccarlo all'interno di essa. Nuovamente schivarla sarebbe stato impossibile, ma se fosse rimasto intrappolato cosa sarebbe successo? Se lo poteva permettere? In ogni caso se si fosse fatto anche solo imprigionare per un secondo la Vergine del Piacere lo avrebbe trafitto, nella mente, in ogni punto del corpo. [Attacco Dominio]

    In ogni caso terminato quell'attacco Lussuria proseguì Ma sento anche il dovere di avvertirti. Io, fra poco, morirò. Un sigillo è attaccato al mio cuore, e qualche ricordo o sensazione mi dice che fra poco esploderà e mi ucciderà. Un'altra lacrima scese dalla guancia di Lussuria Sono confusa e indebolita. Ma posso capire quello che stai facendo... ma non rendere vano il mio sacrificio. Scappa, in qualche modo, e lasciami morire! Mia... dolce metà!

    Di nuovo un altro attacco micidiale come il precedente sarebbe sceso contro Febh, con le stesse identiche modalità la bara avrebbe cercato di distruggere la mente del Jonin. Ma in una modalità più pericolosa. Infatti appena quella bara si sarebbe mossa una seconda bara si sarebbe generata più grande della prima e in grado quindi di richiudere la prima bara nella seconda bara più grande, in pratica una bara nella bara, amplificando eventualmente il danno mentale! [Attacco Dominio]

    Che fare per Febh? Come agire? Per la prima volta il Jonin stava affrontando un potere tremendo e sconosciuto. Senza contromisure adeguate quel Dominio poteva essere soverchiante e letale. Non solo... Le parole di Lussuria erano vere? Davvero stava per morire? E Shin Rai? Perché aveva agito così?

    Aveva generato il Caos, ora restava da capire su come gestirlo.
  3. .

    Carne E Sabbia

    1



    Dagli ultimi eventi che avevano colpito Ame avevo deciso di agire con più prudenza. L'ingresso nella città della Pioggia di ben tre Virtù di Hayate e la loro ingerenza con il Joker e l'Asso di Fiori mi portarono a pensare a muovermi con più circospezione. In aggiunta poi gli eventi del gioco del Poker, o di come mi ero comportata con Gobu e infine la presenza dei Kurogane che aleggiava nei semi di Cuori rendevano la pioggia di Ame molto pesante. E per questo alla Lacrima difficilmente mi facevo trovare reperibile, non prima di aver superato un attento esame da parte delle mie Geishe e anche in quel caso una Kage Bushin si sarebbe presentata al posto mio. Per chiunque questa mia precauzione non avrebbe fatto alcuna differenza, perché non era distinguibile. Io, l'originale, sarei rimasta al covo. Nella mia tenuta. Questo atteggiamento alla lunga mi avrebbe sicuramente preservato da alcuni guai. Ovviamente se si fosse trattato di Lord Goemon, o di un membro di spicco dei Fiori così come un Hayate il discorso sarebbe cambiato radicalmente.

    In ogni caso quel giorno non faceva parte delle eccezioni e di conseguenza fu Ortensia a portare alla copia presente alla Lacrima la missione che Lord Goemon mi aveva spedito. La copia lesse con estrema attenzione la missiva e subito dopo averla memorizzata la distrusse Tsk fu il mio unico commento, una volta che i pensieri della copia mi raggiungerso.

    Mi alzai e tirando una lunga aspirata dal bocchino riempii la stanza di fumo. Di nuovo i Kurogane stavano agendo contro i Fiori. Di nuovo stavano sfidando la nostra autorità, fino a che punto potevamo permettere un tale sfregio? Sì, di nuovo dovevamo agire e fermare quella che ormai potevamo considerare a pieno titolo una piaga.

    Tuttavia c'erano varie difficoltà in quella missione. Avevo un contatto a Suna, certo. Ma di nuovo avrei dovuto sfruttarla e raccontare mezze-verità per concludere la missione, aumentando il rischio di essere scoperta. Ma del resto che alternative avevo? Dunque recuperando armi e bagagli mi diressi alla volta di Suna, in fretta e furia.

    ________________Suna - tempo dopo ________________



    Giunta alla porte di Suna, senza entrare nel Villaggio, avrei chiesto di consegnare un messaggio per posta ad una certa Ryugi Nekki: Ryugi, sono Yuki e ho bisogno di parlarti. Ti aspetto all'ingresso di Suna. E così avrei atteso, chiaramente con la maschera indossata e sopra di essa una seconda maschera, ovvero quella data dalla trasformazione in Yuki... il ronin che Ryugi conosceva.

    Ryugi se avesse deciso di accettare la mia chiamata mi avrebbe trovata a braccia conserte appoggiata al muro di una taverna, lì all'esterno del gate. Appena l'avrei vista mi sarei avvicinata e approcciando un caloroso abbraccio, sincero, l'avrei accolta Grazie Ryugi per esserti presentata. Come stai? Ti sei ripresa? Domande utili a rompere il ghiaccio, per quanto quel modo di dire non era decisamente usuale a Suna.

    Assicurandomi che nessuno origliasse e cercando un luogo discreto avrei preso subito parola Ascoltami Ryugi, ho una domanda sincera da porti. Saresti disposta ad aiutarmi? Questa volta sono io a chiederti una mano. Credo che con il tuo aiuto riuscirò a dipanare in parte la mia situazione... sai bene a cosa mi riferisco. E con quelle parole andai a ricollegarmi a tutta quella serie di giustificazioni e mezze-verità che avevo raccontato alla Genin. Sicuramente la ragazza non aveva dimenticato. La mia famiglia... la mia segretezza... tutto finto ma in profondo tremendamente vero Tuttavia... ci sarà da combattere. E credo ad un livello superiore della volta precedente. Tuttavia non ho nessun altro di fidato su cui appoggiarmi, se non te... per questa missione. Non gli davo molta scelta, ma in ogni caso dovevo per forza di cose sentirmi dire di sì dalla sua bocca, per quanto difficile fosse per Ryugi pronunciare ogni genere di parola. Solo con un suo consenso avrei potuto coinvolgerla, costringerla non mi avrebbe portato da nessuna parte.

    E se avesse allora avrei proseguito Bene, ti dovrò un favore immenso. Ascolta la missione è complessa, e ti conviene preparati. Prima partiamo meglio sarà! E lasciando il tempo alla Genin di muoversi una volta partiti alla volta di Zutei avrei iniziato a raccontare la MIA versione della missione, leggermente diversa da quella del Lord Goemon.

    Buta Shinkiro. Probabilmente non ti dice nulla, ma devi sapere che è un Nunkenin. Della peggior specie. Un ex membro di Suna che uccise i suoi famigliari pur di guadagnare potere e soldi al di fuori delle terre accademiche. E' un mostro che guadagna sulla vendita di organi e sullo scambio di corpi ed esseri umani. E' questa temo sia solo la punta dell'iceberg... altro esempio calzante in quel di Suna Io so che a breve organizzerà un torneo di combattimento, nel quale potranno partecipare solo donne... ti lascio immaginare il motivo fetido che lo spinge a questa scelta lasciai a Ryugi il tempo di elaborare In questo torneo tutte le sconfitte verranno violate, il loro corpo scempiato così come la loro dignità. Dobbiamo fermare questa atrocità che si svolgerà nelle terre di Suna. Dunque lui è il nostro obiettivo. Io dovrò prima interrogarlo e poi ucciderlo mentre tu dovrai prendere il merito di averlo sconfitto. Di nuovo un'affermazione molto forte che richiedeva del tempo per dirigerla. Probabilmente Ryugi non hai mai ucciso nessuno, e non ti chiederò di farlo. Quello che ti chiedo è di combattere in questo torneo, e vincerlo insieme. Nello scontro finale dovremo trovarci una contro l'altra e io dovrò arrivare seconda, perché la seconda come “premio” otterrà una notte con Buta. So che è solo un pretesto per ucciderla, con le sue mani sporche di sangue, ma sono più che confidente che io sarò ad avere la meglio. Come ben sai dovrò agire nell'ombra e non potrò arrovellarmi il diritto di averlo sconfitto. Per quello che in quella stessa notte, te vincitrice del torneo, chiederai di condividere il letto con Buta e la seconda classificata. Lo combatteremo insieme, se necessario. Io, solo io, mi sporcherò le mani di sangue e poi te lo riporterai a Suna, morto, e ti guadagnerai il rispetto che ti è dovuto. Io invece avrò accontentato la richiesta di un certa persona, e questo mi avvicinerà alla mia famiglia... in una misura che difficilmente sarebbe altrimenti ottenibile. Nuovamente lasciai del tempo alla Genin per realizzare quanto detto Ah, per questo torneo ho sborsato una cifra enorme. Un milione di Ryo, mezzo a testa, per entrare. Non avendo tutti questi soldi sono in debito, e dunque dovrò ridare la vincita al mio creditore. Aspettai qualche secondo Hai domande Ryugi? Qualcosa in contrario? Sulle nostre spalle abbiamo un peso enorme. La possibilità di vendicare e rendere giustizia ad un'infinità di donne, e di Ninja, persi nel vuoto e nel silenzio del Deserto. Non capiterà una seconda occasione come questa. Lasciarlo in vita potrebbe dargli la possibilità di fuggire e vendicarsi. Oppure continuare le sue atrocità. Non conosciamo fino a che punto sono estese le sue conoscenze. Se lo catturassimo vivo potrebbe riuscire comunque a fuggire da Suna... e non avremo più la possibilità di colpirlo quando sarà vulnerabile e solo. e così avevo anche dato delle plausibili motivazioni sul perché Buta non poteva lasciare vivo il torneo. Difficile controbattere a quei ragionamenti.

    Diedi del tempo alla Genin, per lei forse si trattava di una missione molto complessa. Forse la più complessa da quando aveva iniziato la sua carriera Chiaramente, fino all'ultimo agiremo sotto copertura... ma chirurgia estetica o Henge non funzioneranno, dunque dovremo agire con il nostro, vero, volto. Perciò dovrai mantenere il silenzio su ciò che succederà o vedrai sulle mie abilità o capacità. Compresa la mia vera identità. Sei ancora convinta? Chiesi sinceramente.

    E se non avesse avuto più dubbi allora avrei proseguito Non è molto distante Zutei, ma ci vorrà del tempo e almeno una notte per arrivarci. Lì, ti testerò. Ci conosceremo combattendo, e magari riuscirò a darti qualche dritta. In ogni caso da questa avventura ci guadagnerai. Sorrisi, mascherando dietro a quel volto una volontà di ghiaccio.




  4. .

    Giochi di Potere

    7






    ---------------- Parte di Diogene - Yuri e il Torneo ----------------



    Seguirono molti sussuri seguiti da scambi fugaci di sguardo e molti, anzi moltissimi, occhi puntati su di me e sul modo in cui mi presentai alla platea di giocatori e spettatori. Fu talmente spiazzante che per un attimo, almeno finché non fece capolino per un istante il Jigoku, che pure Lord Goemon venne completamente sorpreso... lasciandosi poi fuggire una lunga risata nel comprendere chi ero veramente. Solo lui, infondo, poteva averlo capito.

    E sfruttando quell'occasione, nella quale diede mostra del suo essere (seppur limitatamente a quanto era solito fare), mi parlò sottovoce invitandomi a seguirlo in quella partita e a farlo vincere. Non potei accennare che ad un leggero sorriso, in segno di riconoscimento e assenso, e sempre sottovoce, affinché potesse solo lui ascoltarmi pronunciai alcune parole riportando il volere della Rigattiera La nostra amica in comune mi ha invitato a questo tavolo verde per aiutare i Fiori... tuttavia lei vuole il premio finale. Ovviamente Lord Goemon seguirò gli ordini che mi ha appena dato, ma poi dovrà gestire la sua vincita con la Rigattiera. Era proprio così, non ero che un aiuto. Il premio finale difficilmente sarebbe arrivato nelle mie mani, e anche se per sbaglio fossi riuscita ad ottenerlo lo avrei ceduto a Lord Goemon. Il Lord della Perdizione del resto aveva la precedenza, dal mio punto di vista, semplicemente perché era la Regina di Fiori... ma allo stesso tempo era giusto informarlo della volontà della Rigattiera. Avrebbe agito di conseguenza, consapevolmente, in maniera tale da mediare con la madre del Poeta. Io non ero che una pedina, alla fine.

    In ogni caso terminato quel teatrino socializzai con Sumire, scambiando poche parole di convenienza senza così ottenere informazioni particolari. D'altra parte in seguito alla risposta secca del duo mascherato compresi fin da subito che se avessero partecipato al tavolo di certo non potevo considerarli dalla parte dei Fiori.

    Prima tuttavia di aprire le danze feci giusto un salto nei bagni di quell'hotel e chiudendomi in uno dei servizi non feci altro che evocare il Maestro, nella sua forma umana, oltreché due copie. Al Maestro consegnai uno dei miei tonici, e alcuni miei veleni, [Tonici] e poi diedi degli ordini ben precisi. Da lontano, se fosse stato loro concesso di assistere alla partita, mi avrebbero dato una mano. Il Maestro avrebbe prima indossando il D-visor su un occhio e poi si sarebbe trasformato in una signora vestita in maniera consona alla serata. Il compito del Maestro sarebbe stato quindi molto specifico. Sfruttando il D-visor e le sue abilità ormai avanzate nella infiltrazione avrebbe gestito tutta la parte esterna, osservando eventuali giocatori che avrei indicato dal tavolo (nella fattispecie avrei concordato alcuni segnali impercettibili da scambiarci tra di noi) e quindi tramite alcuni suoi segnali mi avrebbe consigliato determinate mosse da fare o meno. Chiaramente si sarebbe trovato sempre in una posizione comoda, distante e insospettabile. Ma non solo, grazie alle sue percezioni e abilità avrebbe cercato anche di cogliere eventuali persone che avrebbero, sicuramente, cercato di aiutare altri giocatori dall'esterno e quindi eventualmente ricattabili (dettaglio non secondario). Avrei poi consegnato il vibratore, lasciando a lui il segnale di Lord Goemon. Un orecchio fine al tavolo infatti avrebbe potuto percepire l'eventuale vibrazione e mettermi in difficoltà. [Il Maestro]

    Le copie, invece indossando prima una maschera per coprire il volto, si sarebbero poi anche esse trasformate in due donne diverse vestite elegantemente e avrebbero agito da supporto al Maestro, una avrebbe fatto da accompagnatrice. L'altra invece si sarebbe posizionata dalla parte opposta al Maestro, così da coprire e sorvegliare quanto più spazio possibile.

    Uscendo poi uno alla volta, con le dovute attenzioni, dal bagno (io per prima) non venne che il momento di entrare direttamente in azione. E quindi seguire le indicazioni che di volta in volta venivano date. La copia isolata nel frattempo avrebbe anche preso in affito una camera di quell'hotel, che avrebbe utilizzato per i suoi piani futuri.

    A presentarsi fu quello che poi si dichiarò come il Mazziere, e dal modo in cui agiva e parlava tradiva una grande esperienza e notevole autorità. Tanto è vero che pure Lord Goemon cambiò completamente registro di comportamento, segnale inequivocabile che le cose si facevano serie.

    Il Mazziere diede piena spiegazione delle regole. Personalmente alla Lacrima d'Argento si poteva provare di tutto ma il gioco d'azzardo non era tra i passatempi e attività predilette. Era un territorio molto pericoloso, tuttavia le mie abilità manuali erano eccezionali e quindi questo mi garantiva comunque un vantaggio. Cosa che venne ben presto al mio occhio in quanto osservai lo scambio di una settimana carta. Ma non solo, osservando il Mazziere colsi i suoi movimenti molto strani. Azioni che se sfruttate a dovere potevano garantirmi un vantaggio fin da subito. [Abilità]

    Tra il resto una volta seduta ricevetti di buon grado il messaggio di benvenuto da parte della Rigattiera, che fu in grado di condividermi alcune importanti informazioni sulla partita che da lì a poco si sarebbe tenuta. Le mani della rigattiera potevano davvero raggiungere qualunque punto ad Ame.

    Quasi prima che il gioco iniziasse fece capolino Gobu. Il mio volto rimase impassibile, non per quello meno sorpreso. Quel maiale era riuscito comunque a partecipare, solo che ci avrebbe messo direttamente la sua faccia e probabilmente i suoi soldi.

    In ogni caso venne il momento di iniziare la partita e guardandomi attorno cercai di ragionare sui giocatori. Escludendo Lord Goemon, di fronte a me, potenzialmente un mio alleato tutti gli altri erano di fatto miei avversari. A detta della Rigattiera era Sumire la più pericolosa e forse quella più esperta del gioco. Muoversi contro di lei fin da subito sarebbe stato troppo rischioso. Molto più curioso sarebbe stato invece confrontarsi con gli altri partecipanti.

    Lasciando giocare prima qualche mano, senza investire particolare somme di denaro se non il minimo del bet di volta in volta, avrei cercato di studiare i miei avversari e assicurarmi che tra me e il Maestro ci fosse sintonia. Solo a quel punto sfruttando le capacità del Maestro nel vedere a distanza (e quindi al di fuori di eventuali sospetti) mi avrebbe iniziato a trasmettere dei segnali su come e quando puntare correttamente. Ovviamente si sarebbe trattato di pochi, precisi movimenti nei quali avrei dato fondo a tutte le mie collaudate abilità attoriali per non dar adito ad un solo dubbio i miei avversari. Quindi in questo modo avrei provato a raccogliere un po' di fisch, giocando d'astuzia. A volte avrei perso e altre volte vinto, ma nel complesso il bilancio sarebbe stato sempre in positivo. O almeno quello sarebbe stata l'intenzione. Il Maestro in più si sarebbe concentrato a cogliere eventuali discussioni, o movimenti sospetti (soprattutto su Sumire), così da raccogliere utili informazioni.

    Non solo, dopo un po' di tempo avrei dato il via ad un gioco parallelo (nel mentre io portavo avanti la partita). La mia copia isolata individuando con attenzione uno sfortunato civile si sarebbe avvicinata, con discrezione, e sfruttando tutte le sue straordinarie abilità sensuali e persuasive (oltreché sfruttando l'ormone) avrebbe cercato di attirare il civile nella sua rete. Raccontandogli un pò chi erano i giocatori presenti in quel momento e chiedendo se conosceva alcuni di loro. E nel caso la copia avrebbe colmato le lacune del civile.[Il Fiore Lupo] Poi invitandolo a mettere da parte il gioco lo avrebbe portato mano a mano in camera così da gustare i frutti proibiti del suo corpo.E se ciò fosse avvenuto beh i due avrebbero consumato il rapporto... in una maniera particolarmente intensa. Infatti durante l'amplesso la copia avrebbe stretto l'uomo a sufficienza per fargli perdere i sensi e lasciare così campo libero al Maestro, che facendo capolino nella stanza, avrebbe imposto due sigilli all'uomo e condannarlo così ad un futuro infausto. La copia si sarebbe trasformata in un altra donna prima di lasciare, insieme al Maestro la stanza e dare il tempo all'uomo di risvegliarsi, da solo. Sicuramente confuso ma allo stesso tempo convinto della sua missione.

    Due pensieri sarebbero entrati nella testa dell'uomo. Il primo sarebbe stato: sei stato pagato da Tawara per aiutarlo nella partita; mentre il secondo pensiero sarebbe stato: suggerisci discretamente a Tawara leggendo le mosse del Daimyo. [Simbolo del Pensiero]

    In pratica avrei colpita Tawara, che si era dimostrato sicuramente contro i Fiori e di conseguenza un nemico da eliminare. Il motivo era presto detto, il Daimyo era osservato a vista dal suo Ninja che sicuramente prima o dopo si sarebbe accorto del tentativo di quel povero civile di barare e verosimilmente lo avrebbe denunciato e di conseguenza avrei osservato come il Mazziere si sarebbe comportato, soprattutto se avesse anche solo minimamente indagato... dando così la colpa a Tawara.

    Poi la mia copia, di ritorno dalla stanza, si sarebbe fermata dal barista. Se era vero che tutto si poteva comprare ad Ame e tutto era concesso sicuramente lo era ancora di più quel giorno e con un dito avrebbe richiesto al barista una conversazione più privata e discreta Ho una domanda ingenua... è possibile condividere con il tavolo e offrire dei cocktail? Un classico giro?



  5. .

    Le Parole del Tradimento







    Alla Pagoda Capovolta...


    Seguendo le indicazioni e sostenendo le azioni di Youshi l'intero gruppo, me compreso, giunse a destinazione. Quella che si poneva come destinazione finale. Il covo di Byakuei. E come era immaginabile non si trovava di certo da solo. Anzi più persone, più o meno vive, supportavano il suo intento di rivoluzionare Kiri.

    E tra tutte risaltò la figura di Urameshi. Non era niente di meno che un Imbattuto. Uno di quei mostri illusori che con tanta fatica avevamo sconfitto nel Paese del Fuoco. Probabilmente nessuno dei presenti, a parte me, sapeva affrontare un essere del genere e altrettanto probabilmente nessuno di loro sarebbe stato in grado di affrontare mentalmente la malia che di sicuro quell'Imbattuto avrebbe generato.

    Affrontate il senso di tradimento con un'emozione opposta... così allenterete la presa su di voi. E non perdete tempo a combattere Uragiri! Sappiate che il Rilascio non potrà funzionare contro di lei o su di voi! Furono le uniche parole di massima che riuscii a pronunciare prima di trovarmi a difendermi dai pericolosissimi attacchi di Urameshi. Se da una parte gli squali che vennero generati dal Collezionista furono di fatto annullati da Kensei altrettanto non si poteva dire della tremenda e poderosa fiammata che stava per coinvolgere tutti i presenti, lasciando ben poca possibilità di schivata. [NOTA DIFESA SQUALI]

    E fu in quel momento, spinto al massimo dalla necessità di sopravvivenza, che intuii uno spiraglio di difesa. Conoscendo fin troppo bene Kensei avrebbe reagito a quella fiammata probabilmente con un attacco altrettanto diretto e quindi... se mi fossi mosso alle spalle, letteralmente dietro di lui, mi sarei sicuramente evitato la fiammata. E così feci. Concentrando il chakra elettrico mi spinsi, tramite un movimento accelerato, verso il Mizukage comparendo letteralmente alle sue spalle ed evitando quindi per un soffio il Katon. Usai di fatto il Jonin come scudo vivente. [Slot Difesa 1, Slot Tecnica 1]

    Tuttavia spinto dalla tremenda necessità, malia, dell'Imbattuto del Tradimento la mano automaticamente scivolò nella sacca ed estrassi due coltelli, e con altrettanta rapidità avrei lanciato le armi contro Kensei mirando a colpire il suo braccio destro, ovvero l'unica parte che forse sapevo non essere corazzata. Odiai me stesso per quel gesto... ma non avevo alternative.[S. Azione 1]

    Non solo quando notai il Mizukage prepararsi per il salto, sempre a causa dell'imposizione mentale dell'Imbattuto, stavo per saltare pure io per difendere in qualche modo il Collezionista e il muro di ghiaccio, ovvero l'obiettivo che sicuramente Kensei si era posto come da colpire. Tuttavia la mia azione venne incredibilmente rallentata dalle azioni di Fudoh, che grazie alle sue abilità mi impedì di intervenire prima che fosse troppo tardi. Tirai un sospiro di sollievo, prima di guardare in alto e concentrarmi sul mio obiettivo. [Slot Azione 2]


    Se Kensei fosse riuscito ad aprire un varco sufficientemente grande per passarci allora prima di agire avrei inondato, battendo i piedi per terra, l'intera stanza della mia Nota Assordante, così temuta. [Nota Assordante - Azione Rapida] Avrei cercato di colpire e assordare letteralmente tutti i nemici presenti, Byakuei compreso, indebolendoli e permettendomi così di focalizzarmi direttamente sul principale nemico: Byakuei. [Volontà Assassina]

    Subito dopo aver eseguito la tecnica sonora, concentrando il chakra elettrico, e anticipando le mosse successive di Kensei mi sarei prima mosso verso l'apertura sul muro di ghiaccio e appena giunto a gittata utile con un movimento accelerato del mio corpo fulmineo sarei scomparso per riapparire a circa quattro metri da Byakuei. [Slot Azione 3]Richiamando sicuramente l'attenzione del Collezionista. E davanti a lui avrei evocato il Corvo più debole, ma allo stesso tempo il più utile! [Tecnica del Richiamo]Shitto sarebbe apparso sulla mia spalla sinistra e con un piccolo balzo [Slot Azione 4] si sarebbe gettato letteralmente contro Byakuei eseguendo un unico sigillo, all'interno dei tre metri di distanza, ma sufficiente per metterlo in crisi. Impossibile non focalizzarsi sul Corvo e quindi nel subire un Genjustu in grado di bloccarlo, niente di peggio per un nemico così focalizzato su gestire tutte le persone lì presenti. [Sguardo del Corvo Paralizzante]

    Forse sarei riuscito a creare uno spiraglio per Kensei, o ancora meglio per Kotaro forse libero dal controllo, di agire e di chiudere quindi quello scontro.

    AMMAZZATE QUEL BASTARDO!





    Avrei gridato ad entrambi, consapevole che probabilmente i miei nemici non avrebbero potuto sentire le mie parole di incoraggiamento.

    Chakra:56/100
    Vitalità:20/20
    En. Vitale:27/30
    Statistiche Primarie
    Forza:650
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 725
    Intuito: 725
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rongusukai × 1
    • Stivali da combattimento × 1
    • Bolas × 1
    • Coltelli da Lancio × 4
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Elmo Protettivo × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Maschera × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Respiratore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 0
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 0
    • Rasoio Meccanico × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Sigillo Maledetto del Fulmine × 1

    Note
    ///




  6. .

    Kusa

    I




    Il Musico e il Fiore Lupo



    Jaro Shimasu. Era un nome che non avevo mai sentito, e una persona che non conoscevo ma che ironicamente a mia insaputa mi accompagnava fin dall'inizio delle mie avventure ad Ame, seguendo in realtà le orme dell'Oleandro.

    Quell'uomo mi trovò distesa su una sorta di lungo divano di velluto, di colore rosso, intenta a sorseggiare con molta delicatezza un prelibato saké. Infondo dovevo accertarmi che la qualità degli alcoli che venivano serviti alla Lacrima fosse di primo livello. Tuttavia quando il nunkenin si presentò con un cenno della testa annuii, in segno di rispetto, e accavallando le gambe e con estrema calma mi alzai dal divano. Probabilmente ogni mia singola forma, e curva, sarebbe esaltata mettendo a dura prova l'animo dell'uomo.

    Ascoltai le sue parole e subito dopo risposi, con rispetto Piacere di conoscerti Jaro Shimasu. Come dovresti sapere la Lacrima d'Argento è al servizio dei Fiori. E gratuita per i loro membri di spicco. Accetto l'invito, ovviamente. E altrettanto ovviamente sarò presente per il banchetto. Tuttavia prima di concludere Se posso compensare il tuo disturbo per avermi avvisato io, come Matrona della Lacrima, posso offrirti un buon saké? O qualunque altra cosa tu desideri... Quell'uomo sarebbe stato in grado di rifiutare?

    Da parte mia non avrei mai potuto disobbedire ad un ordine diretto della Regina, e tanto meno ero curiosa di sapere chi altro fosse stato presente visto che Jaro aveva parlato al plurale. Non restava che vedere.

    Delirio e Delizia



    Giunta in pompa magna al Delirio e Delizia, con quanto di più attraente e sensuale potessi indossare o ancora meglio rappresentare come Matrona, mi aggiunsi al banchetto che ben presto si trasformò in una vera e propria orgia, fatta di gesti bestiali perché quello era il Lord della Perdizione. Ovviamente mi mantenni lucida tutto il tempo, evitando sostanze in grado di stordirmi. E nel frattempo cercai in ogni modo di cogliere eventuali informazioni sui presenti e anche su Lord Goemon. Un essere completamente assorbito da se stesso. Dalla sua smania di grandezza. Ma lì la stava la sottile differenza tra me e lui. Io puntavo all'Immortalità, alla Luce di Hayate. Alla sua Rivelazione. Per un attimo mi balenò in testa un idea. E se anche Lord Goemon si fosse messo a cercare l'Immortalità per un vortice infinito di piacere e perdizione? Cosa ne avrebbe pensato Hayate?

    Comunque al termine di quel sontuoso e lussurioso banchetto venne il momento degli affari. Rivestita a dovere, e in termini più consoni, mi presentai a Jaro e lì, forse se non l'avessi incontrato prima, avrei fatto la conoscenza del mio compagno di viaggio. Shichifuko era il suo nome.

    Mi chiamo Yuri Zahard, e sono la Matrona della Lacrima d'Argento. Piacere. Furono le mie parole di presentazione rivolte al nuovo arrivato E' la prima volta che ci incontriamo, mi sbaglio? Terminai, facendo spalline.

    NLa3f7Rn8J



    Nel frattempo ricevemmo una serie di informazioni, molto generiche, su quello che saremmo stati poi incaricati ad eseguire. Si parlava principalmente di tre argomenti: Kusa, Tsuya e infine Masao Wakabe, quello che sarebbe stato il nostro futuro obiettivo. Ma tra tutti spiccava Tsuya, questo perché lì venne distrutta un'arma di Iwa... tanto odiata dalla mia Confraternita. La Mansuetudine dunque aveva collaborato all'epoca con gli Accademici. In effetti tra tutte le Virtù forse lei era quella più diplomatica e abile in quel genere di missioni.

    Comunque non fu Lord Goemon a spiegarci la missione, bensì il suo braccio destro Lashmi. L'unica altra persona, al di fuori della Regina, a sapere del mio passato. Oltreché un'altra portatrice di un Jigoku, anche se in una misura infinitamente meno consapevole di quello che io ero riuscita a fare con il mio, col Serpente dell'Inferno.

    Con lei il mio sguardo si fece serio, e attento. Feci un profondo inchino, in segno di rispetto e restai in ascolto, misurando le sue parole. Una missione estremamente complessa, inficiata da numerosi fattori. Dovevamo appunto trovare un ago in pagliaio. Mi posai la mano sul mento, incrociando le braccia nel mentre. C'erano numerose considerazioni da fare.

    La prima domanda la posi ad entrambi, anche se il mio sguardo si voltò verso Shichifuko essendo lui stesso un affiliato alle Picche e quindi magari più informato Dalla mia esperienza ogni nobile ha i suoi difetti. E il fatto che il suo aspetto sia cambiato non esclude che lo siano anche le sue abitudini. Si sa qualcosa di più preciso dai nostri archivi o dati? Vizi o dipendenze? Amicizie scomode? O ancora meglio qualche amante da poter sfruttare? Dovrà avere una qualche entuourage che lo ha seguito, essendo appunto un nobile di spicco. Potremmo anche partire cercando i suoi servi. Si conosce l'identità qualcuno di loro? Quell'ultimo in effetti era il mio campo migliore Poi cambiare l'aspetto ad una persona... e qui si entrava sulla memoria personale Richiede un laboratorio adatto, risorse e abilità. Diamo per esclusi i membri Cuori irrintracciabili tuttavia loro devono aver agito da qualche parte e quindi le tracce di eventuali sostanze, oggetti o farmaci devono essere presenti. Magari abbiamo qualche connessione? Qualcuno ad Ame che ci possa dire dove sono stati spediti a Tsuya con tanto di indirizzo? Non solo, richiede soldi. Molti soldi. E questo significa che è possibile seguire anche quella traccia. Qualche prestanome? Qualche banca specifica? Bloccare i suoi fondi potrebbe essere un ottimo modo per stanarlo. aspettai ancora qualche secondo Invece... domanda molto più scomoda Lashmi... fino a che punto abbiamo carta bianca? Si sa se qualche Ninja lo difende o lo protegge? Se un Accademico si intromettesse nella nostra caccia o un Cremisi si opponesse come dovremmo agire? Ucciderlo e farlo scomparire è praticabile come opzione? Poi una conferma... i nostri mandanti sono i Cremisi? O in alternativa recuperiamo questo nobile e poi lo rivendiamo al miglior offerente? Nel secondo caso infatti eventuali danni collaterali sarebbero stati più facili da contenere. Lasciai poi il tempo al mio futuro collega di porre le sue questioni.

    Al termine del briefing sarebbe giunto il momento in cui condividere alcune informazioni con il mio alleato, seppur momentaneo Per questa missione, Shichifuko, siamo compagni. Di conseguenza delineo alcune regole base. Non ti tradirò. Non agirò alle tue spalle, né eviterò di condividere informazioni legate alla missione. Se sarai in difficoltà non ti lascerò indietro, ti proteggerò. Possiamo considerarlo un accordo reciproco? Erano i termini di un lavoro, poteva essere scontato tra compagni accademici ma non di certo tra membri dei Semi. Dunque era bene sottolinearlo. E un accordo era un accordo, infrangerlo avrebbe sporcato l'onore di un criminale. Non conveniva a nessuno dei due.

    Se ci fosse stato una sorta di accordo allora avrei proseguito Bene, devi sapere un paio di cose. Sono un'esperta corpo a corpo, e per i miei motivi, anche se mi trovassi in difficoltà lascerò sempre attaccare per primo l'avversario. Fa parte della mia strategia di combattimento. So anche manipolare le persone e Ninja, fino ad un certo punto. So che sei un medico, ovviamente, ma le altre tua abilità? Qualcosa di cui vorresti parlarmi? Non aggiunsi altro.

    Su come muoversi e sulla strategia da adottare una volta giunti a Tsuya c'era da ragionarci sopra, anche in relazione ad eventuali informazioni che avremmo ottenuto dalle nostre domande, prima di partire alla volta della città.

    CITAZIONE
    Shiltar non vado oltre con la narrazione, perché c'è già veramente tanta carne al fuoco. Tra cui l'interazione con il nuovo compagno di Yuri! Buona avventura a tutti!

  7. .
    Auguri!

    E' da talmente tanto tempo che non posto al di fuori del gdr che non mi ricordavo come fosse o si presentasse il mio account XD
  8. .

    Storie di Ame

    XII





    Yuri



    Dopo aver sfidato la morte, anzi averla vista quasi davanti a me a reclamare la mia esistenza, sospirai di sollievo. Avevo realizzato che i miei sforzi e la mia concentrazione spinta al massimo furono adeguati a superare quel momento di crisi. A incanalare nel mio corpo la tecnica segreta del Loto. Ora ero come Shin? Oppure ero ancora più forte di lui?

    Domande che caddero nel vuoto quando mi ricongiunsi con il Coraggio. Per una frazione di secondo, per un attimo intravedendo il suo sguardo realizzai che forse, e dico forse, la Virtù sembrò soddisfatta, quasi orgogliosa, dal mio risultato. Forse era la mia stanchezza che mi giocava brutti scherzi ma forse... era stato veramente così. Per la prima volta la Virtù sembrava contenta.

    In ogni caso una volta ritornati alla base tutto procedette senza intoppi. E nel nostro scambio di informazioni incrociando le braccia e annuendo alla Mansuetudine non potei che ringraziarla per il suo supporto. Chiaramente presi con molta serietà le sue informazioni e opinioni. Stavamo parlando di Ninja dall'esperienza notevole e dalle abilità comprovate. Sarebbe stato da schiocchi ignorare ogni suo avvertimento. In effetti dopo l'esperienza recente dovevo considerare il Coraggio da una luce diversa. Per quanto potente era allo stesso modo diverso... da tutti gli altri. Poteva essere un crudele Sensei, ma allo stesso tempo un carnefice. Poteva essere imbattibile, oppure vulnerabile come un cucciolo. In ogni caso l'esperienza passata con il Coraggio e soprattutto contro K fu assolutamente fondamentale. Avevo appena alzato l'asticella oltre alla quale saltare, per diventare più forte e cercare quindi più potere. Infine K era e rappresentava un problema così come le Mezze-Persone, tuttavia la Virtù fu chiara. Non aveva senso cercarsi i problemi, soprattutto considerando il divario di forza tra me e K. Chiaramente se nel mio percorso verso l'Immortalità le Mezze-Persone si sarebbero intromesse il discorso sarebbe completamente cambiato La ringrazio Mansuetudine, per il supporto e i suggerimenti. Ne farò tesoro. E, ovviamente, la Lacrima d'Argento sarà sempre una casa per lei, o chi appartiene ad Hayate.

    Restava sempre il problema del Coraggio di volersi vendicare di K... ma al momento attuale non era realizzabile. Né io, né il Coraggio eravamo pronti a sconfiggere quell'essere, in uno scontro aperto. Non eravamo pronti, nonostante tutto. Dovevo migliorare e compensare i difetti che la Virtù di Hayate aveva. Solo allora sarebbe stato possibile tentare un approccio diretto.

    _____________



    All'incontro con l'Asso ad un certo punto la tensione salì alle stelle. Per qualche istante temetti che il risultato che avevamo ottenuto contro K non fu sufficiente... ma come avevo immaginato fu solo una sensazione che scomparve nel giro di pochi attimo. Il tempo che impiegò l'Umezawa a realizzare che comunque alla fine di quella giornata ci aveva guadagnato. Parecchio. Insomma eravamo giunti ad un accordo.

    Quindi dopo aver sudato freddo (anche perché testò l'Henge della Mansuetudine, che incredibilmente resistette) venne il momento di festeggiare. Con uno schiocco di dita indicai a tutti i miei dipendenti di agire. La Lacrima si adoperò nel modo migliore per soddisfare ogni desiderio dell'Asso e dunque le mie tre Matrone recuperando i loro strumenti musicali diedero inizio ad uno spettacolo di musica tradizionale. Le loro abilità erano quelle di intrattenere. Che fosse la carne o l'anima non faceva differenza. La Lacrima d'Argento sapeva soddisfare ogni richiesta.

    E in cuor mio, sorseggiando un saké molto pregiato, sospirai di sollievo pensando come quella storia si era risolta forse nel modo migliore possibile. Hayate aveva ferito quasi al Cuore Ame eppure alla fine nessuno dei due si era azzannato al collo... questo perché grazie al mio intervento la volontà di vendetta di entrambi venne riversata contro un nemico in comune. E non solo, ora la presenza del Coraggio in un certo modo era pure tollerata ad Ame, che tradotto in parole parole significava che Ame non poteva essere considerata una città rifugio per eventuali Mezze Persone o ricercati da Hayate. Insomma mi ero guadagnata la paga di quel giorno. Decisamente.

    Tempo dopo



    Ovviamente il mio animo si scaldò e sul mio volto comparve un sincero sorriso alla comparsa delle due Virtù nel mio Locale. La Liberalità, assieme al Coraggio, giunsero in visita Quale onore. Mi limitai a proferire accogliendoli calorosamente.

    Lasciando il Coraggio a divertirsi con la Kurogane posi i miei problemi alla Liberalità. Ebbi così modo di spiegare la situazione alla Virtù riguardo ai Corvi Sì. Il Maestro, la mia evocazione principale, era l'originale capoclan dei Corvi, ma è stato detronizzato da un altro Kuroi molto potente. Quindi il Maestro è scappato insieme ai pochi Corvi a lui rimasti fedeli nella foresta vicino ad Oto. lasciai passare qualche secondo All'epoca della firma del Contratto avevo accettato la proposta del Maestro. Cioè in cambio del supporto del Maestro avrei dovuto aiutare a riportarlo come capoclan. Tradotto in parole parole, uccidere tutti i Corvi che si sarebbero intromessi nella scalata di potere del Maestro. Di nuovo un attimo di attesa Però poi è arrivato Hayate, e il mio cambio di vita. Il Maestro non mi tradirà ma essendo una connessione diretta con il mio passato rappresenta un problema serio. Quindi io sono intenzionata rispettare il patto con il Maestro ma allo stesso tempo devo staccarmi dal contratto e cercarne uno nuovo. Non ho dubbi che il Maestro accetterà la mia proposta. Non possiamo che essere d'accordo su questo punto ovviamente. finii di bere il mio saké Dunque, Liberalità, accetto l'incarico. Andremo dai Lupi. Infondo se si tratta di una questione di Fede non vedo l'ora di testarla e provare a guadagnarmi questo Cuore. Devo provarci, anche se mi avvincerebbe di un solo passo alla Luce di Hayate.

    Sì, durante il combattimento con K e in quella missione avevo intravisto la Luce della Grazia e Giustizia. Mi ero convertita, profondamente convinta nel mio sangue e nel mio sudore versato che nel nostro Leader si riversava la speranza di un futuro immortale.

    Poi giunse la questione di Giugno Onirico, come avevo immaginato la compensazione per una tale blasfemia era enorme e forse il recupero di Seiken poteva tranquillizzare il Coraggio. Rimasi d'accordo con la Liberalità che l'avrei contatto, in maniera tale da ricevere maggiori dettagli, appena pronta a partire alla volta del Paese dell'Erba.

    ____________



    Una sera come tante mi trovai a tu per tu, nel mio ufficio, col Maestro. Seduta sulla mia poltroncina ero intenta a gustarmi un bicchiere di saké e fumare pregiato tabacco dal mio bocchino. Posai lo sguardo verso il Maestro, nella sua versione umana, anche lui perso nei suoi pensieri aiutato dai fumi del narghilè e dalla “compagnia” di due donne ai suoi piedi, mezze drogate e sfinite dalla “prestazione” di quella notte.

    Nessuno di noi due si poteva considerare una brava persona. Eppure io e il Maestro ne avevamo passate tante insieme, costruendo un legame profondo. Togliendo Shin dalla lista il Kuroi era stato sicuramente il mio compagno di viaggio più fedele in assoluto, quello con cui avevo legato in maniera netta e sincera.

    Sono in debito con te, Maestro. Il Corvo spostò lo sguardo, verso di me E ho intenzione di onorare la promessa che ti ho fatto. Dovessi ammazzare tutti i Corvi che ti volteranno le spalle. Il Maestro annuii In effetti, all'epoca della firma del Contratto ero ancora debole. Ma ora so di poter contare su una forza maggiore. So di poter affrontare quel figlio di puttana che ti ha tradito... conclusi prima di tirare di nuovo una lunga aspirata di tabacco. Era giunto il momento di chiudere il Contratto dei Corvi.



    -------- Bokushin --------




    Prima di lasciare la Locanda del Maldicente Yato provò, misurando attentamente le proprie parole, a cogliere ulteriori sfumature riguardo alla Bilancia Nera.

    Purtroppo per il Fauno il Terzo Padre dopo aver eseguito la sua Espansione del Dominio non fu più avvicinabile. Gekido subito soccorse il suo Leader, mentre sputava letteralmente fiumi di sangue dalla bocca.

    Invece Shinken ascoltò con attenzione le parole del medico. Sul suo volto si dipinse un sorriso sincero A differenza del Terzo Padre io posso mentire. Eppure, per rispetto nei tuoi confronti, non lo farò. Mi limiterò a non risponderti. Il dubbio che ti è sorto utilizzando Mugen è corretto. Io e te siamo “diversi”. Ma in una misura che non puoi cogliere, almeno finché non avrai ottenuto una conoscenza base sull'Equilibrio. E finché non deciderai di unirti alla nostra Causa non potrò dirti nulla di più. Ne vale della Segretezza del nostro scopo finale. L'unica cosa che posso dirti è che non punteremo come Hayate a distribuire un'immortalità elitaria. O come l'Accademia, dove dietro alla sua facciata si nasconde una crudeltà ben peggiore di Kurotempi. E nemmeno siamo come la Zanna, con il dente avvelenato da generazioni... quello che vogliamo fare è eliminare l'ingiustizia. Diventeremo giudici, giuria ed esecutori. Potrà non essere giusto ad una prima analisi... ma abbiamo un metodo che ci garantirà l'imparzialità assoluta, anche nei nostri confronti. Questo è tutto, Bokushin. Furono le ultime parole di Shinken, prima che la coppia si separasse.

    Se Yato fosse tornato in quella locanda nessuno dei testimoni sarebbe riuscito a ricordare quei giorni, limitandosi a dire che i loro ricordi erano tremendamente confusi e ogni tentativo di recuperare la memoria, anche tramite tecniche, sarebbe fallito causando solo un forte mal di testa. Avevano cancellato le tracce molto bene, ad esclusione ovviamente del Vicolo Oscuro dove era avvenuto il massacro iniziale. Ma lì non era sopravvissuto nessuno, e dunque trasformando quel Vicolo in una delle tante vie disabitate e malridotte di Ame, la Città della Pioggia.


    FINE DI STORIE DI AME







  9. .

    La Lacrima d'Argento

    Assunzioni, Parte Uno.
    Primo Post



    C'erano stati molti movimenti in quel di Ame. Sopratutto negli ultimi tempi. Gente che andava e che veniva. Ma non solo. Erano ancora in atto giochi di potere tra le fazioni interne della città ed era ancora tutto da vedere su come gli equilibri, delicati, di Ame si sarebbero ristabiliti tra i vari Semi.

    In tutto ciò non potevo però farmi distrarre troppo dal mio obiettivo. Almeno nella vita come membro dei Fiori di Ame. Mi ero già promesso con Ru Wai e Namae di farmi accompagnare, come fondamentale supporto, per la missione. Una ricerca doppia. Da una parte avrei provato a recuperare il mio secondo Jigoku: il Leone dell'Inferno e chissà scoprire qualcosa in più sul loro funzionamento... sul perché non avessero effetto sulle Mezze-persone. Ma non solo l'obiettivo principale era quello di requisire un laboratorio intero. Smantellarlo e portarlo ad Ame e lì iniziare ad avere una mia rete di produzione e distribuzione... abbastanza ampia da spingermi a diventare Principe.

    Tuttavia fare il passo più lungo della gamba era incredibilmente semplice ad Ame e mi resi conto che più connessioni, più supporto avevo (parlare di alleati era fuorviante alla Città della Pioggia) migliore sarebbe stato il risultato finale.

    Così, un po' contro le regole che mi ero imposto alla Lacrima (ovvero quelle di non assumere nessuno se non di indubbiamente e assolutamente di comprovata fiducia) decisi di aprire il locale.

    In quei giorni dunque una voce avrebbe iniziato a circolare tra i Ninja presente ad Ame. Ovviamente una voce non avrebbe colto le orecchie dei Semi, o dei suoi esponenti più alti. Quello che la voce diceva era semplice. Se si era un Ninja, forse la Lacrima d'Argento, poteva darti lavoro o forniti una possibilità per racimolare qualche buon Ryo.

    Non restava che sfidare la fortuna e scegliere di presentarsi al Locale. La Matrona, la Orian Yuri Zahard, sarebbe rimasta in fervida attesa di chi si sarebbe palesato.

    CITAZIONE
    Eccoci qua, Free molto base riservata a tutti i nuovi o ritrovati Nunkenin che appartengono al mondo di Ame. Quindi mi aspetto Isuke, di Kairi, Senji di Leo e anche il nuovo PG di Rex. Sostanzialmente siamo un pò di persone ma non abbiamo mai trovato modo di farci conoscere tra PG. Recuperiamo!

    Per quanto riguarda la descrizione del locale la trovate alla prima pagina di questo topic. Primo post. Scrivete quello che preferite o cui siete ispirati. Sottolineo che non vuole essere nulla di impegnativo, solo un modo per conoscerti e quindi creare una base su cui magari gestirci giocate più articolate in futuro.

  10. .

    Storie di Ame

    XI





    Il Fauno e il Suo Destino



    Il Fauno di Ame ascoltò con attenzione le parole del Terzo Padre. Mentre in tutto ciò Gekido, e Shinken restavano in religioso silenzio. Bokushin, tra sé e sé, soppesò con attenzione le parole e i suoi pensieri. E nel momento in cui impugnò Mugen di nuovo il mondo si rivoltò in un certo senso. Ovviamente Hikito era rappresentato come precedentemente, la pace e l'Equilibrio erano dominanti ma allo stesso modo valeva per Gekido. Seppur lievemente in misura meno netta. Nonostante il disordine apparente che dimostrava quella donna era all'apice di quella sorta di arte, se tale si poteva chiamare.

    Shinken... invece non esprimeva aura. Come un contenitore vuoto. Come Yato. Cosa voleva dire?

    Hikito forse notando la concentrazione di Bokushin lo bloccò rispondendo alle sue domande, fin tanto che poteva Apprezzo che tu mi dia fiducia. E la risposta alla tua prima domanda è sì. Mugen è solo un catalizzatore. Io vedo il mondo da una luce diversa sempre e comunque, come quando utilizzi Mugen. L'abilità che usiamo è qualcosa di esterno al Chakra. Si chiama Visione dell'Equilibrio. E come hai testato ti può fornire una forza che non dipende dal Chakra. Ed è solo il primo passo. La punta dell'iceberg, se mi concedi l'espressione. Sul suo volto si dipinse un sorriso enigmatico. Forse aveva colto il pensiero di Yato. Forse aveva capito che oltre al Chakra c'era un'alternativa migliore Sei molto intelligente, ed è per quello che ti ho scelto. Hai già capito che stiamo puntando a qualcosa che va ben oltre alla mera distruzione del Chakra. Ma con ciò non ti voglio convincere seduta stante... tuttavia fermati un secondo e amplifica le tue percezioni.

    San-banme si concentrò per un attimo e portando le mani in posizione di preghiera l'intero ambiente cambiò radicalmente aspetto. Bokushin avrebbe visto scaturire dal centro del petto del Padre un'aura immensa, magnifica e maestosa e tale aurea sarebbe stato investito in pieno. Se avesse avuto il tempo per rendersene conto avrebbe visto Gekido versare lacrime di sincera ammirazione. Il mondo si fece Nero, profondo Nero. Nero come la Notte. Nero come la Bilancia Nera. Per un attimo l'aspetto di San-banae cambiò, dimostrandosi come un ragazzo giovane, giovale e dai capelli candidi come la neve.

    Espansione del Dominio: Bilancia Nera!



    unlimited-void




    Bokushin si sarebbe sentito sopraffatto, come se qualunque cosa potesse o volesse fare sarebbe stata inutile. Era e si sentiva alla completa mercé del Terzo Padre, in quella notte senza fondo.

    Un istante dopo tale visione, se si poteva considerare così, scomparve riportandolo alla realtà Questa invece è l'apice dell'Equilibrio. Sfruttando le forze esterne... forze oscure come la Bilancia che ci rappresenta è possibile potenziare se stessi e il mondo in una misura che supera confini prestabiliti. Ciascuno di noi può raggiungerlo. Io ho raggiunto tale apice dopo una vita di sofferenze, causate da chi usava il Chakra per rovinare le esistenze. Non lo permetterò. Certo, ogni forza richiede una forza uguale e contraria. Un Bilanciamento... ma non potrò aggiungere altro. Fintanto che non sarai parte del nostro gruppo. Passò qualche istante, e fu proprio in quel momento che Shinken presa la parola Se cerchi invece la perfezione della spada posso mostrarti la Via. Era quello che cercavo. Poi io ho raggiunto la perfezione nell'arte della Spada. Il mio Dominio è in grado di espandere e di portare nella realtà l'arte della Vera Spada. Potere, per vendicarmi delle violenze subite. Era quello che cercavo io, prima di vedere oltre. Aggiunse Gekido Il mio Dominio invece è fuoco e fiamme. Un giorno ci piacerebbe vedere il tuo, Fauno di Ame. Chissà dove la tua ricerca ti porterà e come ci sorprenderai. Addio. concluse il Terzo padre, prima di iniziare a tossire vistosamente, sputando sangue dalla bocca Terzo Padre! Gridò Gekido muovendosi verso il suo Leader. Shinken invece si alzò invitando insieme con lui il Fauno ad uscire dalla stanza.

    Non ci furono altri scambi prima di concludere gli affari. Shinken avrebbe accompagnato all'uscita il Fauno. Uscendo dal Locale tuttavia avrebbe notato qualcosa di tremendamente sospetto. Tutti gli astanti erano immobili, fermi sui loro posti. Come se fossero bloccati. La bava scendeva dalle loro bocche L'Espansione del Dominio del Terzo Padre è stata in grado di ricoprire tutto l'edificio. Io a malapena riesco a generare un Dominio di qualche metro. Comunque per le persone con un debole controllo del Chakra che subiscono l'Espansione del Dominio l'effetto collaterale può essere deleterio. Tuttavia il tempo di esposizione che hanno subito dal Dominio del Terzo Padre è stato minimo. Ma in ogni caso ci metteranno sicuramente alcuni mesi a riprendersi, e non avranno alcun ricordo di oggi. Il loro cervello eliminerà l'informazione in quanto evento traumatico. Specificò Shinken. E quindi anche i loro ricordi.

    Prima di varcare la porta si limitò ad aggiungere alcune parole Immagino che, tramite Mugen, ti sei reso conto di quanto io e te ci assomigliamo. L'Equilibrio prima o dopo verrà a bussare alla tua porta. Non possiamo accogliere membri forzatamente, tuttavia se dovessi rifiutare il nostro invito io non potrò comunque rifiutare la tua presenza in questa esistenza. Io, e te, siamo legati. Dunque è possibile che saremo nemici un giorno. Quel giorno tuttavia sperò che arriverà il più tardi possibile e che tu possa essere molto più forte di adesso affinché il nostro scontro sarà Equilibrato. Poiché non potrò insegnarti la Vera Spada finché non sarai un membro della Bilancia ti suggerisco un percorso da seguire. Mugen è stata costruita da un membro della nostra Organizzazione, tuttavia il progetto originale proviene da lontano. Dal Paese dei Demoni. Da un clan di Spadaccini, il Clan Goro. Lì forse troverai persone neutrali che ti potranno istruire a dovere sull'Equilbrio, o almeno nelle sue basi. Si definisco Kensai, i Santi della Spada. Si dice che in mezzo a loro vivono persone che hanno raggiunto uno forma di Semi-Dominio e quindi verosimilmente sono in grado di portare nella realtà ciò che avviene durante l'uso della Vera Spada. Informazioni criptiche ma allo stesso tempo perché svelarle? Di sicuro Shinken non lo avrebbe mai rilevato, non in quel momento.

    Una volta solo, di nuovo, ad Ame Yato anche se avesse voluto non avrebbe più ricevuto notizie o trovato Akuki e Tanaka. Erano già partiti e scomparsi dalla città della Pioggia.

    Ritornato al covo di Hayate Bokushin forte di un'arma in grado di cambiare le sorti di quell'intervento mancava solo un paio di passaggi. La Magnificenza di Hayate concesse al Fauno anche le modalità e gli strumenti utili per confezionare, grazie alle sostanze ottenute, i farmaci necessari, ovvero il Veleno del Fabbro, l'Amore della Madre e il potentissimo e altrettanto raro Oblio del Chakra. Praticamente stava per attingere ad informazioni e conoscenze quasi uniche nel mondo. Chiaramente essendo la prima volta sarebbe stato aiutato a voce dalla Virtù (perché la Magnificenza non poteva permettersi di allontanarsi dal teatro operatorio) e ciononostante sarebbe stato in grado di approfondire ulteriormente, e fare cassa, di tutto quello che l'Hayate suggeriva. Al termine della produzione di quei farmaci e del loro uso a discrezione di Bokushin non sarebbe rimasto altro che coronare il successo dell'intervento con l'uso di Mugen, attivando il suo potere. Anche se di fatto non era necessario, bastavano i tre farmaci tuttavia avrebbe richiesto più tempo. E il risultato sarebbe stato assolutamente accettabile.

    Invece se avesse, di suo volontà, usato il potere del Minimo Infinito beh, in combinazione con tutto il resto, e pure lasciando di stucco la Virtù, con qualche deciso fendente e molta precisione sarebbe riuscito a completare magistralmente l'opera. In pratica Mugen avrebbe diviso i monconi pericolosi che attentavano alla vita del Principe e permettendo così alla Magnificenza di lavorare con più calma e molta meno pressione. Insomma un lavoro da vera equipe chirurgica. Da Baroni della Medicina. Difficile desiderare un risultate migliore di quello.



    -------- Yuri, Kato e Ame ‐--------




    La prontezza di riflessi che adoperai per avvicinarmi a K e carpire informazioni riguardo al suo stato di esistenza diede pochi risultati, o meglio la percezione che ebbi fu che assistendo a qualcosa di necromantico. Ad un esistenza tra la vita e la morte. In sostanza qualcosa che Hayate appunto rifiutava.

    Il resto poi fu storia, tra il Coraggio e la gestione della situazione in generale. Fin troppo energizzata sfruttai le forze che la Virtù mi concesse per tirare avanti, letteralmente, scordandomi in mezzo a tutte decisione da prendere e azioni da compire di pensare a me stessa e al mio fisico. Infatti nel momento stesso in cui, grazie ad uno scatto prodigioso, comparvi a fianco del Coraggio la realtà crollò su me stessa.

    Quello che il Coraggio mi fece fu concedermi solo temporaneamente l'uso del Loto, e questo indusse nel mio corpo una sorta di reazione autodistruttiva. Un timer si era appena acceso, da dopo che la mano della Virtù aveva quasi spezzato il mio sterno. Un timer che segnava inevitabilmente la mia morte. Di conseguenza mi illusi per un momento di aver gestito la situazione del Loto solo chiudendo la porta ignara che così facendo avevo condannato il mio corpo. Tuttavia non era ancora, non era ancora stata decretata la sentenza finale! I miei pensieri vagarono, cercando di trovare una soluzione finché... finché non caddi a terra. Priva di forze, boccheggiando aria inutilmente e fu in quel momento, qualche istante prima che i miei muscoli esplodessero così come il mio corpo intero che ebbi la forza, spinta dal suggerimento del Coraggio, a portare la mano sul mio equipaggiamento e recuperare i miei tonici e ingoiarli come se fossi stata in mezzo al deserto, assettata, in procinto di arrivare ad un oasi. [Tonici]

    E mentre i tonici agivano sul mio corpo il mio pensiero, la mia mente perse connessione con la realtà... portandomi indietro nel tempo.

    Era una giornata soleggiata, il tempo era clemente e il vento sfiorava delicatamente il mio volto. La mia faccia era tumefatta, viola, dalle botte che prendevo dal mio patrigno, dopo la morte di mio padre. Picchiava tutti. Sempre. Mia madre, pure il mio fratellastro. La mia vita era un inferno, un incubo diventato realtà dopo che mio padre mi aveva abbandonato pavidamente morendo d'infarto.

    Non avevo ancora la forza, o meglio la volontà di ribellarmi. Cosa che invece mio fratello ebbe. Scappò mesi prima, associandosi all'Accademia. Ad Oto. Quanto lo invidiavo per esserci riuscito e quanto... profondamente lo odiavo per non avermi aiutato. Per impedire tutto quello che mi stava succedendo. Dove era finito? Perché non mi aiutava?

    Piangere mi faceva male. Il mio sguardo era basso e quel giorno al Dojo ero da solo. Seduto all'entrata. Fu solo un caso che mi trovai lì, e in lontananza vedi due figure avvicinarsi. Il mio cuore iniziò a battere perché... perché in una delle due persone riconobbi mio fratello.



    Hideki!!!



    Mi alzai a fatica, spinto da un energia ritrovata. Dall'entusiasmo. Per un attimo tutto l'odio svanì.

    Hei fu il saluto di Hideki, e al suo fianco spuntò un'altra persona. Alta, longilinea e dai capelli candidi come la neve. Ispirava fiducia Yo! Rispose quasi replicando il tono di voce di mio fratello.



    Hideki posò la mano sulla mia fronte, con lo sguardo preoccupato Ti picchia ancora eh? Rimasi in silenzio, lasciando parlare il suo amico Quello è un tuo parente? Molto diverso da te. Dal Fulmine Nero, genio assoluto degli Yotsuki come se non ne vedevano da generazioni... dai tempi di Kumo. Difficile capire quanto fosse ironico o meno ma in ogni caso Hideki si voltò verso il suo amico Hikito, sono di questioni di famiglia. Ti prego di lasciarci un momento. Yo! Certo. Anche se siamo sulla stessa strada, le deviazioni non sono contemplate. Abbiamo una missione importante da compiere, fai in fretta. Sai, sono partito da Kiri! Un commento secco, glaciale.

    Hideki, ti prego... ti supplico.... portami con te! Salvami da... lui. Le lacrime scendevano, mi facevano male. Tutto il mio corpo tremava. Ero un ragazzino infondo.

    Poi avvenne l'impensabile. Uno schiaffo, terribile, potente e violento mi fece quasi perdere i sensi causando una caduta sonora. Facendomi sbattere la testa sul legno Aaagh! Hideki... cosa? Le mani formicolavano, e il sudore scendeva lungo la fronte oltre che un rivolo di sangue dal labbro Sei un debole, Kato. Non ti picchia abbastanza, evidentemente, quel bastardo. Parole terribili.

    Mi prese per la gola alzandomi e sollevandomi letteralmente da terra Ascolta, ascoltami bene. Finché TU non troverai le forze per sopravvivere, per uscire dal merdaio che in cui ti trovi sarai destinato a soccombere. E sinceramente non hai alcun valore. Sopravvivi a tutti i costi, e vienimi a cercare. Rispetta la scelta di tuo padre. Nostro padre. Lui si è sacrificato per noi. Riscatta la tua vita. All'epoca chiaramente non potevo sapere che era stato avvelenato e ucciso dalla Fede di Hayate.

    Sei uno Yotsuki! Diavolo, sei uno stronzo destinato a sopravvivere, sempre e comunque. Anche davanti alla morte. E con un gesto secco mi lanciò contro la paratia in bambu del dojo.

    Una volta rialzatomi non c'era più nessuno, Hideki era scomparso e fu l'ultima volta che lo incrociai in vita mia. Rimasero solo le sue parole e ciò che ne conseguì.

    Un profondo odio. Un profondo senso di riscatto. Una instancabile voglia di non arrendersi mai. MAI.



    NON MOLLERO' NEMMENO UN CAZZO DI CENTIMETRO! HIDEKI FIGLIO DI PUTTANA! AMMAZZERO' TE E ANCHE LA TROIA DI TUA MADRE!

    Gridai al mondo scattando in piedi colma di un odio talmente profondo che forse per un attimo sarei pure riuscita a riempire di emozioni negative la stanza tanto come il Coraggio.

    AL DIAVOLI I KAMI. FINO ALLA FINE SARO' IO LA STRONZA CHE NON SI ARRENDERA' MAI!

    Spinta dall'adrenalina e da un istinto di sopravvivenza innato ascoltai le parole del Coraggio. Con gli occhi sgranati, i pugni stretti quasi a far sanguinare i palmi, la vista appannata e i respiri profondi e veloci. Era una lupa messa all'angolo, ma non per questo sconfitta.

    Il messaggio del Coraggio era stato chiaro, consapevole di come era strutturato il corpo e il chakra dovevo esattamente ragionare su di essi. Le Otto Porte del Chakra erano i principali punti di snodo del Sistema Circolatorio del Chakra, esse modulavano e gestivano il flusso del Chakra. Accademicamente era risaputo che le Porte del Chakra limitavano l'ottanta per cento del quantità dello stesso, lasciando a disposizione del ninja solo la restante parte. E notoriamente il punto di partenza, il primo snodo, in cui veniva organizzato e gestito il chakra si trovava nella Porta dell'Apertura che era situata nell'emisfero sinistro del cervello. Sostanzialmente il suo scopo era quello di limitare mentalmente il sovraccarico di Chakra, per la precisione esattamente quello che fino pochi momenti prima riuscivo ad eseguire grazie alla Sublime Meditazione Forzata.

    Il problema era proprio quello. La mia testa, la mia mente, il mio cervello era programmato per impedire il sovraccarico. Era come se stessimo parlando di una porta a tenuta stagna, messa lì nel processo evolutivo per bloccare e impedire un'autodistruzione del corpo. Ma io volevo esattamente quello. Quello era stato il suggerimento del Coraggio. Ancorarsi a vane speranze di riuscire a gestire tutto il fuoco che stava per esplodere dentro di me sarebbe stato assolutamente stupido, sarei morta nel caso migliore. Dovevo convincere il mio corpo e la mia mente a perdere ogni possibile di controllo. Dovevo lasciarmi andare e abbracciare il rischio, mai così tanto reale da quella volta del Jigoku, di morire. Solo così il mio istinto di sopravvivenza sarebbe venuto a meno.

    Solo così i limiti del mio corpo si sarebbero rotti... per assurdo cercando la morte avrei ottenuto il successo. Il mio istinto di sopravvivenza si sarebbe rivoltato, rilasciando ciò che invece era sigillato. Sarei ascesa ad un nuovo livello di potenza.

    Dunque piegandomi su me stessa, cercando una qualche posizione del corpo utile per focalizzarmi e concentrarmi avrei chiuso gli occhi e mi sarei spinta oltre. Con la mente mi sarei spostata in tutte le estremità del mio corpo, visualizzandole. Dove ogni singolo muscolo pungeva, faceva male e stringeva. Dove il Chakra stava per esplodere. E così mi immaginai di spostarlo, di costringerlo a muoversi lungo le linee, per passare poi dagli tsubo del sistema circolatorio del Chakra. Dalla punta dei piedi, fino al ginocchio poi per salire sul bacino fino al collo e sempre di più accumulandosi, come una valanga o un fiume in piena. Il Chakra saliva verso la testa diventava sempre più imponente, concentrato, teso e pericoloso. Avevo solo una possibilità o sarei morta.

    E all'apice della concentrazione mi resi conto che il mio collo era quasi virtualmente pronto ad esplodere, da quanto Chakra si stava accumulando. Mancava solo un ultimo, ma fondamentale passaggio. Con un profondo respiro gridai, più forte che potevo. Con quanto più convinzione possibile. Tutto quel chakra, tutto quel fiume in piena doveva riservare la sua forza nella mia testa.... DOVEVA SFONDARE LA PORTA DELL'APERTURA! Doveva rompere con il suo impeto la porta stagna che limitava il mio sistema circolatorio e far uscire tutto il fiume di chakra che avevo spinto e lanciato contro quella porta scatenando e rompendo tutti i più reconditi meccanismi di autoconservazione. Ero pronta a morire, esattamente come aveva detto il Coraggio. La mia mente era spezzata. Non sarei mai più tornata indietro.

    Gridai, accompagnando quella mia violenza mentale e spronandomi con la voce sperando che tutto andasse per il meglio.

    LOTO DELLA FOGLIA! PORTA DELL'APERTURA!



    maxresdefault



    E allora in quel momento, probabilmente, tutto il Chakra rinchiuso dalla prima porta si sarebbe riversato verso l'esterno, visibilmente. Evaporando nell'aria. Forse ero riuscita a cogliere il segreto di quella Kinjustu, davanti alla Morte. Forse.


    Se Yuri sopravvive...

    Disattivato il Loto e riassorbito, tramite la Veste dell'Abete, tutti i vari danni che avevo accusato fino a quel momento tirai un sospiro di sollievo e mi diressi verso la base di Hayate dove avvenne il debriefing. Entrando con la coda dell'occhio notai come il Coraggio stesse sfogando il suo stress contro la Kurogane. Poteva diventare in effetti il suo giocattolo preferito.

    Quando invece fu il momento di fare rapporto alla Mansuetudine mi sorprese il fatto che fosse in parte a conoscenza di queste fantomatiche Mezze-persone. Non potei che accettare l'aiuto medico, mentre la Virtù sembrava intenta a contattare il Leader, facendomi per un secondo sussultare al pensiero di disturbare la Grazia e Giustizia.

    Davanti a quello che era un novizio dell'organizzazione rimasi subito in silenzio, lasciando che fosse lui a parlare per primo. Notò ovviamente il mio corpo spezzato in più punti, ferito e martoriato e probabilmente si sarebbe chiesto che cosa potevo aver passato fino a quel momento. Chiaramente il modo in cui si sbottonò e subito dopo si corresse mi fece intendere che in qualche modo... era stato circuito dalla mia “presenza” fisica. Dal mio corpo. Indubbiamente la sola vicinanza era un “pericolo” per chiunque, figuriamoci per una persona che fisicamente mi stava curando.

    Io sono... per un attimo tentennai prima di finire il discorso Io sono Hayate. Quanto orgoglio a pronunciare quelle parole! Quanta fiducia nel mio destino e in quello della Organizzazione! Perdonami, se non aggiungo molto altro. La mia missione è ancora in corso. E apprezzo l'aiuto che mi stai dando. Ti prego di superare l'imbarazzo... il riferimento al mio corpo era evidente Ma quello che vedi è un'arma, in un certo senso. Devi distinguerla dal vera me, da quella che crede in Hayate. Per quanto novizio anche tu presto coglierai la luce di Hayate, anche solo per un istante... per parafrasare le parole della Magnanimità.

    Una volta richiamata dalla Virtù venne adeguatamente redarguita su ciò che mi stava per aspettare. E nel momento stesso in cui le mie dita si posarono sul foglio di carta una vera e propria stilettata si impresse sulla mia mente. Il dolore fu importante ma fu subito sostituito da un'altra sensazione. Gioia, infinita gioia. Il Leader, la Grazia e Giustizia, aveva intercesso e per un attimo colsi la sua immensa presenza. Una lacrima di sincera commozione scese lunga la mia guancia.

    Ascoltai interamente il resoconto, che doveva rimanere segreto, sulle Mezze-persone e sui viaggi extradimensionali del Leader. Appuntai mentalmente ogni dettaglio tuttavia al termine mi lasciai andare ad alcune domande tecniche Mansuetudine, il Coraggio mi ha dato una missione: cercare K. Questo obbligo di mantenere il segreto implica che nella mia ricerca non possa in alcun modo nemmeno menzionare o parlare dell'esistenza ad alcuno delle Mezze-persone? Avete qualche pista da cui partire o suggerirmi? Seguì un'altra domanda Quindi se sono un ostacolo significa che non ha nemmeno senso catturarla giusto? Se troverò una Mezza-persona essa deve essere neutralizzata, corretto? Seguì poi un'altra domanda ancora Mi permetto, anche a costo di sembrare inopportuna, di dissentire su una sua considerazione. Il Coraggio è stato letteralmente disarmato, con una facilità estrema. Avrebbe dovuto vederlo con i suoi occhi. Non si tratta di essere forti o veloci. K possiede abilità estreme. Non è semplicemente uno spadaccino provetto. Tutti noi siamo in pericolo di fronte ad una minaccia del genere. Ci manca un pezzo, K per essere così forte deve alimentare la sua energia in qualche modo. Potrebbe essere il loro punto debole. Che ne pensa? Conclusi con una semplice considerazione.

    Infine per quanto riguardava l'incontro con l'Asso mi limitai a chiedere alla Mansuetudine le informazioni e le generalità dell'associazione di facciata, da usare eventualmente per coprire le tracce di Hayate davanti all'Asso.



    All'incontro con l'Asso...

    Mondo di sofferenza:
    eppure i ciliegi
    sono in fiore.




    Furono le mie parole che pronunciai in risposta all'Haiku dell'Asso, mentre con un gesto elegante e delicato accettavo il baciamano da parte dell'Umezawa. Ortensia fu subito pronta a raccogliere il mio cappotto mentre Camelia stava già intrattenendo amabilmente il Poeta.

    Spero che il mio Locale sia di suo gradimento.



    Giusto nemmeno il tempo di sedersi che Camelia posò un bicchiere del migliore saké davanti a me che tutte le persone non necessarie erano svanite. Lasciandoci così la nostra discrezione.

    Sorseggiando, finalmente, un po' di liquore ascoltai le parole dell'Asso e concentrandomi a non mostrare nemmeno una singola inflessione della voce o del volto ragionai sulle sue parole. Fu in quel momento che compresi quanto... quanto veramente fosse infimo l'Asso di Fiori. Il suo acume criminale mi aveva lasciato senza parole, fin tanto che era stato elaborato. Non a caso era l'Asso. Non a caso era un Criminale con la c maiuscola.

    Come avevo intuito fin dal principio aveva cercato di guadagnarci il più possibile e vincere in ogni caso. Lui aveva scommesso tutto su K. Non c'era niente di personale, Ame ragionava in quel modo, tramite i soldi. Lui era certo che K ci avrebbe uccisi, e di conseguenza davanti al Joker avrebbe risolto, guadagnandosi il merito, il caso del Principe dei Cuori. Era semplicemente una questione di affari, non c'era nulla di personale. Non c'era modo di prendersela con l'Asso. Dovevo imparare da tutto ciò. No, anzi! Il suo ragionamento era stato ancora più sottile. Come uno stiletto.

    L'Asso voleva che IO portassi alla morte il Coraggio davanti a K e io fossi testimone della dipartita di chi aveva ucciso il Principe di Cuori. Voleva che tradissi il mio cliente, in favore dei Fiori e di Ame. Che acume criminale quel Umezawa! Eppure nei suoi calcoli qualcosa andò storto. Un outcome insolito. Un risultato che avrei potuto portare a mio vantaggio.

    Giunti a quel punto del ragionamento la soluzione era semplice: dovevo preservare la situazione. Mettere di fronte alla realtà l'Asso. E così avrei fatto.

    Umezawa-sama le presento il mio cliente. Indicai dolcemente con la mano il Coraggio, con la museruola Diciamo che non è la persona più accomodante e incline a parlare... ma non è questo il punto. Il punto centrale della discussione invece è K. Lasciai passare qualche secondo K non è un male, come me lo aveva descritto... ma è una sciagura. Un Tsunami. Una Peste. Un cataclisma. Un iperbole di definizioni che in maniera sottile avrebbe mandato un messaggio al Poeta, era una missione suicida Eppure siamo qui. Vivi, sicuramente i primi e unici ad essere sopravvissuti a questo Demone. Altra circonlocuzione per intendere che Ame aveva fallito e perso Ryo fino ad allora, era bene non dimenticarselo E le dirò di più. Abbiamo sconfitto K. Rimarcai pesantemente quelle parole, affinché potessero entrare bene nella testa del Poeta Ammetto che non è morto, ma è scappato con la coda tra le gambe e nella foga della battaglia credo che si sia convito a non tornare più ad Ame. Del resto ora il suo culto è distrutto alla Pioggia, in quanto abbiamo ucciso la maggior parte dei suoi adepti e personalmente ho ammazzato tre dei suoi diretti e altrettanto pericolosi sottoposti. La prova di ciò che dico è nella testa del cultista che ho catturato. K voleva rivoluzionare Ame, e aveva la forza per farlo... non ho alcun motivo per mentire.Davvero, era la verità. L'Asso in qualche modo l'avrebbe capito, o ne aveva già le prove. Inoltre questo era il risultato inaspettato. L'Asso non si sarebbe mai aspettato che saremmo riusciti a confrontarci con K E la maggior parte del successo è data dal mio cliente, dalla sua forza. Pari o superiore a quella di K In quel momento, se ne avessi avuto la possibilità avrei fornito le informazioni false sull'organizzazione di facciata ed era anche un monito all'Asso di non scherzare col Fuoco. Il Coraggio, o la Mansuetudine non erano da prendere sottogamba K potrebbe averci anche mentito, ma una cosa è certa. La spesa... leggasi i Ryo … Che Ame sosterrebbe per affrontare un suo ritorno, magari con dei rinforzi, o minacce del genere non è accettabile. Quello che offro è un dare e avere per future collaborazioni. In cambio della forza necessaria per sconfiggere Demoni simili a K. Infondo solo noi siamo stati in grado di fermarlo. Un modo molto elaborato ma cristallino per l'Asso per far intendere un concetto estremamente semplice. K sarebbe riuscito ad ammazzare pure un Re o una Regina, e continuare il massacro indiscriminatamente... altro che in confronto la perdita di un Principe di Cuori! In quel gioco di dare e avere la bilancia ora tutta a favore dell'Asso. In sostanza l'Umezawa avrebbe realizzato di aver compiuto l'investimento corretto e lo avrebbe presto capito. Per tutti i Kami se lo avrebbe capito! Aveva salvato Ame da una futura perdita di soldi e di valore incommensurabile. L'Umezawa aveva vinto. In ogni caso. Senza muovere un dito e senza spendere un solo Ryo. Come poteva non essere contento? Allo stesso tempo se il gioco avesse retto avrei di nuovo aperto la strada ad Hayate ad Ame, anche se non direttamente ma tramite organizzazioni ombra.

    Lasciai passare ancora qualche secondo Consideri il quadro complessivo. Oggi la città di Ame è molto, decisamente molto, più sicura di ieri. Che ne pensa? Il nostro datore di lavoro potrebbe ritenersi soddisfatto? Il riferimento era rivolto al Joker. Non restava che sentire la risposta dell'Asso.





    Flash Foward – Parte Uno … Se Yuri alla fine sopravvive a tutto il resto

    Prima di dividerci, colsi l'occasione sia per incrociarmi di nuovo con il Coraggio e inchinandomi di fronte lui avrei chiesto alcune informazioni Virtù... per quanto riguarda la questione del mio Cuore meccanico cosa ha scelto di fare? In effetti era presente anche la Magnanimità, chi se non lui poteva eseguire un'operazione chirurgica del genere, ammesso che il Coraggio l'avrebbe concesso.

    Infine prima di dividermi dal Coraggio avrei chiesto alla Virtù se era a conoscenza dell'arma di Lord Goemon, che avrei mostrato tramite la trasformazione del mio braccio nella lancia della Regina di Fiori. L'informazione era potere.



    Flash Foward – Parte Due

    Diverso tempo dopo, dopo aver ricevuto pure la versione modificata di Giugno, avrei cercato un colloquio con la Liberalità, invitandola direttamente nel mio Locale oppure presentandomi in un colloquio privato alla Corte di Kusa quando aperta.

    Davanti al miglior spadaccino di Hayate, e ovviamente davanti ad una tazza di buon thé, avrei posto alcune domande oltre alle convivialità di rito Liberalità, voglio parlare con lei perché sinceramente è la Virtù con cui mi sento più a mio agio. Voleva essere un sincero complimento Mi sono trovato di fronte a nemici molto forti. E volevo chiederle se ha disposizione alcune informazioni. Per caso... sa dove posso trovare o in qualche modo avvicinarmi a Settembre Inviolabile e Gennaio Innocente? Quei due Mesi di Meku potrebbero essermi utili nella mia... missione. Cambiando poi argomento Temo inoltre di essere ai ferri corti con le mie evocazioni. All'Abete Hayate ha usato i Lupi. Non conosco molto di loro, ma in qualche... modo mi sento attratto. Sa qualcosa in merito?

    Infine Parlando invece di confidenze... le chiedo di non dire a nessuno quello che le sto per svelare. Non riguarda Hayate direttamente, o la ricerca dell'Immortalità ma chiedo a lei perché in effetti è la persona che secondo me conosce meglio Maito, il Coraggio. Ecco... supponiamo per un attimo che Giugno Onirico non sia più una spada ma un tirapugni... quale regalo potrebbe eventualmente calmare il Coraggio per soprassedere a questa blasfemia? Ero in imbarazzo ma bisognava prepararsi all'eventualità e chi se non un Pagliaccio di Prima classe non poteva rispondermi!


    Febh, grazie infinite per questa maratona ruolistica. La difficoltà è stata assurda. La giocata sicuramente più complessa da quando ruolo, dopo il Lago. Ma è stata incredibilmente intrigrante! Spero di essere riuscito altrettanto nella mia parte!

  11. .

    Nero Profondo



    Ru Wai e Zeno



    Sì, puoi benissimo chiamarmi Shifu, ho molti allievi e questo nome mi è decisamente famigliare... commentò il vecchio anziano prima di continuare E direi che abbiamo un accordo, Tai Feng. Da parte mia, e del mio allievo qui presente, ci impegniamo a distruggere questo culto e a non pugnalarti alle spalle. Mi aspetto altrettanto. Aggiunse, con tono severo tipico appunto di un Sensei Allora tutte le cose che mi dici sono interessanti, e offrono diversi spunti. Ma partiamo dal principio. Quello che stiamo affrontando è un organizzazione criminale, piccola ma pericolosa. Si chiama Bilancia Nera è il loro scopo è distruggere ogni fonte di chakra, per sempre. Dicono che sia possibile, senza spargimenti di sangue o senza uccidere ogni essere vivente che abbia il chakra. Non ho voglia di spiegarti le loro motivazioni, ti basti sapere questo. Una risposta secca La Bilancia Nera è stata fondata da tre Accademici, Jonin. In qualche modo traditi dall'Accademia stessa hanno iniziato a radunare persone molto pericolose per perpetuare questo scopo folle. Le persone più abili vengono chiamate Peccati, rappresentano la forza principale della Bilancia. Ad ogni Peccato è assegnato uno scopo, un compito, un'area di interesse. Sotto al Peccato agiscono i Flagellatori e a loro volta sotto di loro i Penitenti. Quello con cui hai avuto a che fare è il Peccato di Gola, Boushoku appunto. Io ero lì presente perché stavo cercando di catturarla, non di ucciderla. Lasciò passare qualche secondo Il motivo è molto semplice. “Ucciderla” non la uccide veramente, ma la indebolisce fintanto che il cosiddetto fratello di Sangue è vivo e vegeto. Una volta ammazzato il Peccato esso risorge a fianco del Fratello di Sangue, il quale morirà veramente per concedere di nuovo la vita al Peccato. Solo allora sarà possibile eliminarlo, prima che trova un nuovo Fratello di Sangue. Si poso le mani sulla tempia.




    Di conseguenza perdendo di vista il Fratello di Sangue abbiamo perso la possibilità di sconfiggerla, almeno oggi. E viene da sé che il proprio Fratello di Sangue è addestrato, volontariamente o inconsciamente, ad agire per salvaguardare il suo Peccato. Beccare entrambi in un colpo solo richiede una grande pianificazione. Il drago dorato volteggiava in aria rilasciando di tanto in tanto scintille gialle Essendo l'opportunità svanita non ci resta che dirigerci verso Uzo no Tami, anche se senza informazioni precise, lì dovrebbe esserci almeno uno dei Jonin fondatori, o come si chiamano loro: i Padri. Lì proveremo a catturarlo, prima che possa reagire o togliersi la vita... ammettendo che abbia anche lui un Fratello di Sangue. Ho una tecnica che mi permetterà con un certo margine di sicurezza di imprigionarlo... Inoltre ho un conto in sospeso come ti dicevo. Uno di quei tre bastardi di Padri ha fregato il mio datore di lavoro... in una misura imperdonabile. Ucciderlo quindi per me, e il mio datore di lavoro, non è praticabile. Deve ripagare con gli interessi quanto ci ha sottratto. Concluse senza aggiungere altro.

    Cambiando invece argomento Per quanto riguarda il fatto che ti attendesse non saprei dirti nulla. Loro agiscono sempre in maniera furtiva, mistificando ogni cosa. Scommetto che Boushoku non si farà trovare ad Uzo no Tami, visto che è senza Fratello di Sangue, ma è stato solo un modo per convincerti a presentarti. Il perché ti vogliano lì non mi è chiaro. Di sicuro, qui non potremo trovare alcuna risposta. Non ci resta che dirigerci in quel luogo. Dopodomani dovrebbe succedere qualcosa, di sicuro tutti questa... plebaglia si radunerà. Il piano che ti propongo è semplice. Ci infiltriamo e aspettiamo il momento giusto, magari indagando e scoprendo i loro punti deboli nel frattempo. Personalmente non attaccherei alla luce del sole, bensì proverei fino all'ultimo di coglierli di sorpresa.... ho la sensazione che il modo in cui si è fatta uccidere Boushoku fosse volutamente teatrale. Troppo. Quindi meglio evitare di fare il loro gioco. Forse stava dicendo cose ovvie, forse no Un oggetto difettoso? Se vuoi puoi mostrarmelo. Ho un po' di esperienza con alcuni “oggetti” usati dalla Bilancia Nera.

    NOOOOOO! NON FARLO PER NESSUN MOTIVO!



    La voce interiore della Falce Deicida gridò come se stesse mettendo in gioco la sua stessa esistenza. Un grido disperato, di dolore talmente forte da trasmetterlo pure a Ru Wai. Cosa avrebbe scelto? [Danno]

    In ogni caso a meno di ripensamenti, cambiamenti di piano o alternative al gruppo non sarebbe rimasto altro che dirigersi verso Uzo no Tami (nel percorso certamente ci sarebbe stato tempo per altre domande. Shifu sarebbe rimasto in silenzio, così come il suo allievo; tuttavia se interpellato avrebbe risposto).

    Viaggiando entrambi veloci giunsero quasi con un giorno d'anticipo, all'alba. Dall'alto del loro punto di vista potevano vedere come sulle strade principali che conducevano a Uzo no Tami le gente defluiva e si muoveva verso proprio quella destinazione, come suggerito durante la loro permanenza nei campi base. Poteva essere un ottimo via di infiltrazione.

    Tuttavia alcuni chilometri prima Zeno, o Shifu, alzò la mano invitando Ru Wai a fermarsi Non andare oltre Tai Feng. Immagino che tu non lo veda ma là davanti... Il dito indicò la valle E' presente una barriera di individuazione estremamente amplia e elaborata. Torniamo a terra, evitiamo di farci vedere. E così con il drago sarebbe sceso, insieme all'allievo palestrato.

    Sono e sei, anzi siamo molto fortunati. Aggiunse Zeno Questo perché per loro disgrazia mi considero un genio, al netto di alcune mie recenti cadute... Sospirò Anche se questo imprevisto mi costringerà a mostrare una mia abilità che avevo sviluppato da dopo... quella volta. La faccia dell'allievo si piegò per un momento Allora immagino che tu sappia che cosa sia una Barriera di Individuazione, quindi andiamo oltre. E' evidente che non esiste modo per non farsi notare. Quella Barriera è sicuramente potenziata, ed è in grado di rivelare anche Ninja che occultano il proprio chakra se attraversano la barriera... MA NON vale per Ninja che sono già presenti all'interno già occultati al momento successivo dalla sua creazione. Una spiegazione astrusa, decisamente Quindi creerò una sorta di barriera personale che interagirà con quella di individuazione. Nell'intersecazione delle due semi-sfere si genererà una sorta di Bias. In uno scontro di Barriere il mio Dominio è infinitamente più prevaricante. Lì nessuno potrà accorgersi del passaggio di persone o cose... e quindi riuscirò a farvi entrare. A dire il vero potrò fare entrare anche le evocazioni, se vuoi Tai Feng. Quindi preparatevi. Concluse, senza sprecarsi sicuramente con molte altre parole o dettagli in una sorta di spiegazione criptica di quell'abilità.

    Una volta pronti Bene, applicherò su ciascuno di voi un sigillo in grado di nascondere il vostro Chakra. Chiaramente se andrete a romperlo vi farete notare, ma fintanto che agirete all'ombra nessuno potrà notarvi. Andrai anche te. Supporterai Tai Feng, più forte e di conseguenza più esperto di te. [Tecnica]Ordinò al proprio allievo, che sembrava aspettare quel momento fin dall'inizio Io per farvi passare non potrò venire con voi, e usando questa tecnica mi indebolirò a tal punto che dovrò riposare almeno un giorno... tuttavia conto su di voi sul preparare il terreno. Quando sarà il momento di intervenire, o di comunicare, versate una goccia di sangue su questo foglio e io vi risponderò. Zeno consegnò la carta a Tai Feng e anche una all'allievo E' un oggetto che la Bilancia Nera usa per comunicare a distanza. Uso le loro stesse armi. Non è intercettabile.

    A meno di ulteriori questioni giunse il momento dell'infiltrazione. Zeno avvicinandosi alla barriera, e fermandosi a circa ad una quindicina di metri, si concentrò su stesso ad un livello che parve quasi trascendentale. Poi avvenne l'inspiegabile. Tai Feng per un attimo avrebbe assaporato l'immobilità assoluta. Come se tutto il tempo si fosse fermato. In una frazione di secondo attorno a lui l'intero ambiente cambiò, mutò e l'oscurità discese. Era forse finito all'Inferno? Una sfera nera celò il mondo attorno a lui. E al centro di quella sfera comparve una sorta di Monastero, al cui centro si presentava Zeno. I suoi occhi erano sgranati, in preda alla più assoluta concentrazione e dedizione. Qualunque cosa stesse facendo andava oltre a quanto di esperienziale aveva mai passato Ru Wai.



    Espansione del Dominio! Era dei Draghi! Jidai Ryu!





    Correte! Superate ora la Barriera! Fu l'ordine che gridò Zeno, mentre con le mani incrociate cercava di mantenere viva quella sorta di mondo nel mondo. [Tecnica]

    E se l'allievo e Ru Wai avesse seguito il suggerimento in teoria si sarebbero ritrovati di nuovo nella realtà, e dall'altra parte della Barriera. Il Mondo Oscuro poi scomparve facendo ricomparire di nuovo la luce Tocca a voi concluse Zeno. Non restava che organizzarsi e decidere come muoversi. C'era ancora qualche chilometro di foresta prima di giungere alla Valle e al momento non poteva sapere cosa aspettarsi. L'unica cosa certa era una strada che tagliava la foresta e che veniva seguita da chi si stava dirigendo verso la Valle. Bisogna prepararsi all'ignoto e avanzare.



    Raizen e il Nobile Cugino del Daimyo



    Il fuoco invadeva il campo e la mattanza era appena terminata mentre una miriade di persone dopo una quantità di tempo che sembrò infinita riuscirono ad organizzarsi e imbastire una prima forma di soccorso. Chi tra il gestire le fiamme, e chi tra soccorrere i pochi che erano sopravvissuti.

    In mezzo a tutto quel ginepraio Cat Raizen si sincerò che quella persona che aveva bersagliato fosse veramente morta, e Kanashimi in effetti sembrava morto, bruciato e quasi sepolto. Non c'erano dubbi che da lì nulla e nessuno sarebbe risorto. Era un pezzo di carne cotto dalle fiamme.

    In ogni caso ritornato sotto le spoglie di un vecchio interagì con il nobile e la sua guardia. E la chiave di volta che permise di evitare il gesto estremo fu proprio il fatto di lasciarli del tempo, Raizen aveva colto il centro del discorso, alla pari di un ottimo negoziatore La Bilancia Nera non lascia nulla di incompiuto. Non ci daresti mai del tempo per agire. Non sei loro, e questo mi basta. Sospirò come se un peso grande come una casa scivolò dalle sue spalle Aspetta non andartene! Siamo entrambi feriti, e se dovessero cercarci non avremmo possibilità! Da come parli sei CONTRO di loro e quindi se uniamo le forze possiamo aumentare le nostre possibilità! Ti prego, hai modo di curarci? Un imprevisto rispetto a quanto preventivato dall'Hokage, come avrebbe reagito? Alla luce dei fatti che non se la sentivano a restare da soli.

    In ogni caso anche se avesse proseguito con il suo piano usando cloni o con il suo corpo originale in primo luogo NON sarebbe riuscito a trovare da nessuna parte il Capitano. Era semplicemente svanito. Scomparso. Chiedendo in giro avrebbe trovato indizi assolutamente discordanti. Chi lo avrebbe visto in punto dell'accampamento, chi un altro ancora. E chi dalla parte completamente opposta. In ogni caso non era rintracciabile.

    Invece agendo come Kanashimi tutte le persone che lo conoscevano di vista si sarebbero accertate che il nobile stesse bene, chiaramente chi per ottenere un favore o il suo benestare. Era finito in un cerchio di persone, quasi rendendo difficoltoso anche solo muovere le spalle da quanto erano pressanti. Infatti la folla che lo circondava era numerosa, almeno una quarantina tra nobili e non. Ma in tutte le interazioni nulla di particolare sarebbe risultato. Fino ad un certo punto... quando i sensi acuti dell'Hokage non avrebbero percepito qualcosa. Qualcuno lo stava osservando. Era in attesa, ma in mezzo a tutti quei petulanti e avvicinandosi avrebbe consegnato direttamente a Kanashimi, dimostrandosi parecchio furtivo, una sorta di carta bianca. L'uomo, che appariva come un nobile, avrebbe poi cercato di defilarsi. Che fare?

    Invece per quanto riguardava la coppia salvata ovunque Raizen avesse deciso di sostare, riposare o comunque parlare ci sarebbe stata l'occasione per approfondire di molto il discorso Direi prima di tutto è necessario ripresentarsi come si deve. Lei sa già il mio nome. Lui invece è... Akechi Nanaito, ronin al servizio al momento delle Valli. Piacere. La sua voce era stanca, provata così come quella del nobile Immagino che siate un Ninja... come vi chiamate? Sapete dirmi qualcosa sul massacro che è stato perpetrato nel tendone principale dove erano riuniti tutti i Nobili? Cosa rispondere per Raizen? Verità o Bugia?

    Urameshi-sama dopo aver ricevuto la risposta proseguì Io, noi... i pochi ancora liberi dal giogo stiamo combattendo per questo paese. Per liberarlo della Bilancia Nera. Il fatto che tu mi chieda che siano mi induce a pensare che ti sei imbattuto in loro, ma per caso o coincidenza. Sono un gruppo paramilitare, criminale. A detta di una Ninja a me fedele sembra che vogliano rivoluzionare il mondo Ninja e per nostra sfortuna hanno deciso di iniziare da qui. Dalle Valle. Ma ciò non dovrà avvenire! disse quelle ultime parole con decisione, stringendo i pugni fermo nelle proprie convinzioni Io stavo venendo qui, insieme ad un nutrito gruppo di guardie ben consapevole che non essendo corruttibile, o manipolabile facilmente, la Bilancia Nera avrebbe cercato di uccidermi. Probabilmente intuendo le mie intenzioni di ostacolarli si sono mossi e ci sono quasi riusciti. Il mio scopo, sotto l'ordine del Damyo, era semplice quanto fondamentale: dovevo controbattere alle parole di Kanashimi in quella riunione. E per farlo avevo tutte le prove necessarie, da condividere con i nobili presenti. Lasciò passare qualche secondo La Bilancia Nera tuttavia ha ucciso, forse rapito, il Ninja che aveva preso in carico con me di proteggere le prove. Tuttavia ho tutto nella testa, ma davanti ad una persona che sa già quanto sia colpevole la Bilancia direi che non ha senso sprecare fiato. Di nuovo lasciò passare qualche secondo Il Daimyo si è mosso, e in teoria se seguiamo la scaletta che ci eravamo preposti si sta muovendo furtivamente verso Uzo no Tami, insieme a Ninja e gente in gamba. Dopodomani dovrebbe avvenire l'evento complessivo, qualunque esso sia, in quella Valle. Ma... diciamo... che in base alle informazioni che abbiamo non andrà nulla bene. Anzi! Dobbiamo fermare tutto questo. Dobbiamo incontrarci con il Daimyo e organizzare una contro-rivolta! Avrebbe specificato come si erano definiti dei luoghi chiave nel percorso in cui incrociarsi Non ho idea delle tue capacità, ma in quanto Nobile delle Valli ti chiedo di supportare la nostra causa. E di lottare per la Libertà di questo Paese! Anche solo un paio di braccia in più possono cambiare il nostro Mondo! Mai quelle parole furono pronunciate con così tanta convinzione.

    A Raizen non restava che unire i puntini, e i percorsi che aveva intrapreso anche grazie ai suoi Cloni. Se avesse deciso di muoversi sfruttando le sue evocazioni, o comunque le sue abilità, e trasportando così il Nobile e la sua Guardia nell'alba del giorno dopo sarebbe riuscito ad avvicinarsi al punto di incontro con il Daimyo. Quella era sicuramente una cosa certa. Il resto era tutto da valutare, a seconda delle sue scelte.

    Febh e... La Vedova Nera. La Lussuria.





    Nella breve riunione che avvenne nel laboratorio vi fu molto di cui parlare e discutere tra il Jonin di Oto e Shin Rai. La donna si limitò ad accennare uno sguardo dubbioso in merito ai commenti sul travestimento, ma non di certo riuscì a trattenersi quando per due volte di seguito venne “ferita” dalle parole di Febh. Un sonoro schiaffo colpì la guancia dell'Otese, e allo stesso tempo due lacrime di provato dolore scesero dalle guance di Shin Rai Tu... come puoi essere così... così crudele? Non hai nessuno a cui tieni? Se ti venisse portato via come credi che reagiresti? lasciò passare qualche secondo, sinceramente provata Ti rispetto come Ninja, e come Accademico. Tuttavia non lascerò correre una seconda volta. Piuttosto di parlare, ti prego rimani in silenzio. Non ferirmi più di quanto necessario. La donna si stava effettivamente chiedendo del perché di tale comportamento da parte di Febh, ma guardando il quadro complessivo decise da mettere da parte l'astio. Lei era profondamente buona. Infine si limitò a commentare Kaido Siete dei Ninja, e siete stati mandanti in una missione complessa. E per di più hai capacità che superano quelle di un Jonin. Non avevamo modo di suggerirvi ogni singola azione, nella tua capacità mi sarei come minimo immaginata che saresti stato in grado di gestire complicazioni, o eventi avversi... insomma la storia puzzava troppo. Tutto. Abbiamo provato a fermarvi.. ma ciò non è avvenuto. Concluse.

    Per quanto riguardava invece la missione attuale la donna rimase in silenzio, in ascolto delle parole di Febh rimarcando alcune sue teorie Resto dell'idea che incontrandola finirai in trappola. E darai modo a loro di conoscere, seppur in parte, le tue abilità. Poco male... sospirò Se ritieni di portarti in vantaggio, anche al netto delle informazioni che ti ho dato, beh sarò un valido supporto. Ricordati che lei è la Lussuria, ti tenterà e verosimilmente ci riuscirà. Spero in cuor mio che la tua resistenza sarà tale da gestire un simile peso.


    Giunti all'incontro le lucertole confermarono ciò che era stato preventivato. Nessun ostile, nessuna presenza furtiva o fugace. C'erano solo la Lussuria, Febh, Shin Rai nascosta e il resto dei civili.

    E di sicuro l'interazione di Febh che avvenne subito dopo le parole della Lussuria colse di sorpresa il Peccato, che non riuscì a trattenere un sorriso. Un sorriso ammaliante. Spostandosi un po' lateralmente, verso la testa del Flagellatore, avrebbe lasciato abbastanza spazio a Febh per sedersi sulla schiena di quell'uomo Nessun sottoposto, nessuna guardia o inganno. Commentò la donna E queste persone... intendeva i civili che avevano iniziato ovviamente a insospettirsi per la scena che si stava consumando davanti a loro (ovviamente tutti i presenti si rifiutarono di fare da sedia a Febh) La donna continuò ... Non mi devono nulla. Però puoi sederti qui vicino a me e con la mano indicò al Jonin di avvicinarsi. Nella Tela della Vedova Nera.

    Fianco a fianco Febh non avrebbe non potuto notare quanto quella donna fosse attraente. A prescindere dalle sue indole sessuali, o asessuali, c'era qualcosa di talmente provocatorio che avrebbe naturalmente attivato la libido. Quella donna era una vera femma fatale. La Lussuria rimase in silenzio, sempre con quel piccolo sorriso dipinto sul volto, in ascolto. [Malia Oscura del Desiderio]


    Mmmh quindi un veleno in grado di cancellare il Chakra? Molto pericoloso. Ma sono frastornata, mio giovane cliente. Troppe parole, e mi sono persa all'inizio del discorso. Sono una ragazza molto semplice. Hai posto troppi paletti e troppe questioni e non ci sto dietro. Prima credo che sia necessario conoscerci meglio, avvicinarci... Ed è da un po' di tempo che non sfogo le mie... frustrazioni. La donna nel preciso momento in cui pronunciò quell'ultima parola andò, con delicatezza e senza dare segni di pericolo, a toccarsi la spallina e così iniziare a spogliarsi poco alla volta ma a sufficienza per innescare una trappola terribilmente infima. Un profumo intenso di rose si sarebbe sprigionato nell'area circostante invadendo tutti. Civili e Shin Rai compresa. Che Febh o meno avesse guardato con i suoi occhi la donna svestirsi avrebbe dovuto comunque affrontare quel pericolo genjustu tramite l'olfatto, sfruttato in aggiunta al come secondo medium, nel caso Febh con uno sforzo superiore a se stesso fosse stato in grado di distogliere lo sguardo! [Genjustu][Illusione delle Rose, Lv 5]

    E spogliandosi la donna avrebbe dato un ordine perentorio, assoluto. Un ordine velenoso e tremendo Lasciate in pace me e lui... avrebbe provato a sfiorare, delicatamente con il dito, il mento di Febh [Tecnica 2 e 3]a cui sarebbe seguito anche un ordine assoluto per Febh Baciami. Sarebbe stata l'imposizione che sarebbe avvenuta Io e te giaceremo insieme. Non c'è niente di più entusiasmante di questo. Un orgia di sangue, sudore e passione. Una passione mortale! Gridò la donna, come si trovasse assolutamente a suo agio. Pronta a scambiare la propria carne e passione con il Jonin. Pronta a lanciare il suo secondo ordine Mentre voi vi ucciderete. A vicenda.




    Cosa stava succedendo? Febh sarebbe riuscito ad opporsi ad una malia di tale potenza? O sarebbe caduto anche lui in quella assurda trappola? L'accordo, il veleno, i soldi sembravano essere finiti in secondo piano. Forse fin dall'inizio non erano quelli gli obiettivi della Lussuria... e allo stesso tempo Shin Rai aveva smesso di comunicare. Cosa stava succedendo alla sua compagna?

    In tutto ciò gli uomini e donne stavano per iniziare a massacrarsi, chi a suon di pugni e chi malamente con il primo oggetto contundente a tiro. Stava per scatenarsi una nuova e terza mattanza!

  12. .

    Storie di Ame

    IX





    Yuri, K e il Coraggio di Hayate



    Come avevo previsto l'arciere, per quanto borioso nelle sue affermazioni, cadde ai miei piedi dopo la mia controffensiva. Certo, subii un colpo non indifferente ma allo stesso tempo riuscii a ferire quasi a morte quel subalterno di K.

    Il passaggio successivo fu quello di aiutare il Coraggio di Hayate. Potevo pensare a tutto, tranne che quell'uomo che avevo appena atterrato sarebbe stato in grado di sacrificarsi per controbattere alla mia Nota del Dolore. In realtà il risultato non cambiò, ero più che consapevole che il mio attacco non sarebbe riuscito a ferire K e la distrazione ebbe comunque efficacia. Poi quando riuscii a trasmettere il Jigoku no Hebi sul suo corpo per un fugace attimo giunsi alla conclusione che K poteva godersi ancora i pochi attimi della sua vita.

    Quello che però avvenne subito dopo fu qualcosa che non avrei mai e poi mai immaginato. Il Coraggio inferendo un pesante colpo con la mazza riuscì a colpire K e lanciarlo via, e riuscimmo pure a scorgere il suo sguardo. Occhi rossi accesi e uno sguardo pallido, vitreo. Chi era veramente?

    Una mezza risposta avvenne negli istanti successivi. Le sue parole però andarono in secondo piano quando vidi il Jigoku non fare effetto, anzi cadere dalle braccia di quell'uomo. Il mio sguardo si bloccò. Così come il mio cuore. Come diavolo era possibile che il Serpente dell'Inferno non fosse riuscito ad attecchire? Consapevole che non avrei avuto alcun modo di supportare direttamente il Coraggio nella sua azione offensiva dovevo, in maniera imperativa, capire CHI davvero fosse K. Il Jigoku no Hebi non faceva distinzioni, mordeva chiunque e dunque la persona che avevo davanti in qualche modo doveva essere legata all'immortalità. O ad uno stato di vita completamente al di fuori delle regole di questo mondo. Non era accettabile.

    Ecco perché cercai di sfruttare ogni mia singola energia residua e ogni singolo, prezioso, secondo per avvicinarmi o meglio ancora scattare verso K, nel mentre il Coraggio stava per eseguire un Taijustu dalle proporzioni cosmiche, e provare così a cogliere quale fosse il segreto di K! Tramite la mia Conoscenza Immortale! [Nota per Febh]

    In ogni caso, comunque fosse andata, per la seconda volta nel giro di pochi secondi rimasi senza parole nell'osservare come K fu in grado di creare una spada di sangue e disarmare il Coraggio! Come diavolo era stato possibile? Quale assurda conoscenza o tecnica aveva sfruttato per togliere la spada alla Virtù? Fu in quel preciso momento che mi resi conto quanto l'Asso di Fiori ci aveva spedito in una missione suicida. Non poteva essere altrimenti.

    Il resto poi fu storia, K sacrificò parte dei suoi seguaci per crearsi una via di fuga e scappare da sotto il nostro naso. Un velo di nebbia si diffuse in tutto l'ambiente e solo dopo qualche istante il Coraggio riuscì a dipanarlo ma dietro di esso erano presenti solo il resto dei cultisti, che vennero massacrati dalla violenza della Virtù.

    Quando poi il Coraggio si avvicinò verso di me... pensai che fosse giunta la mia ora da quanto la sua Ira e Rancore riempivano la stanza. Invece mi diede un compito, ben preciso, al quale pure io avrei tutto l'interesse di rispondere. Inchinandomi di fronte a lui, con lo sguardo rivolto verso il basso, mi limitai a pronunciare poche ma decise parole Sarà fatto, la prossima volta K non avrà possibilità. Conclusi prima di ricevere un colpo, terribile e micidiale, sul mio sterno. Per un attimo non compresi il gesto del Coraggio.

    Mi alzai, in piedi, e appoggiandomi la mano sul petto cercai di capire cosa diavolo era successo. Solo le parole seguenti del Coraggio mi fecero intendere il senso di tutto quello. In qualche modo aveva sbloccato una porta del Chakra, esattamente come quando Shin attivava il proprio Loto. Energia allo stato puro... peccato che nel mio corpo stava iniziando a circolare in maniera totalmente incontrollata. La mia esperienza, i miei addestramenti e il mio controllo del corpo stavano dicendo tutti la stessa cosa: MORIRAI SE NON FAI QUALCOSA.

    Iniziai a boccheggiare, non riuscivo correttamente a inspirare. Anzi non riuscivo nemmeno a muovermi, sopraffatta dal dolore e del vortice di chakra che si stava distribuendo caoticamente nel mio corpo! Che fare? Come agire? Avevo ancora pochi istanti prima che il mio cuore, seppur meccanico, scoppiasse!

    E fu in quel momento che la mia mente divagò... tornando a dei ricordi molto antichi. Ancora quando ero Kato ed ero appena diventato Genin ad Oto. Stavo imparando, dal mio Sensei, le arti Yotsuki. La prima regola era visualizzare, vedere con la mente, il proprio flusso di chakra. Spostarlo sulla mano e da lì lasciarlo sprigionare... e creare una corrente elettrica. Prima però dovevo costruire l'immagine ordinata e precisa nella mia testa, e solo allora potevo veramente sperare di genere un effetto fisico, reale, concreto. In pratica stavamo parlando di un atto di fede.

    Dovevo seguire la corrente del fiume. E come l'acqua procedeva inesorabile in una direzione dovevo fare lo stesso con il mio chakra. Chiusi gli occhi, e facendo un profondo respiro visualizzai tutto quel chakra in abbondanza confluire dalla Porta dell'Apertura, in quel punto che mi faceva così male, che premeva così tanto. E da lì visualizzai il mio chakra che si sarebbe mosso lontano, come la corrente del fiume. Si sarebbe mosso in maniera ordinata in tutto il corpo. Fino alla punta delle dita. Dovevo visualizzare l'ordine. Dovevo immaginarmi di avere il controllo. Ma sentivo allo stesso tempo la necessità di scaricare tutto il chakra che era già stato versato, che era pronto ad esplodere e così con un profondo respiro, concentrandomi, spinsi mentalmente tutta quella energia verso le gambe. Sì, sulle gambe! Aprii gli occhi e piegandomi sarei scattata, come un fulmine... anzi più veloce! Sentii il mio chakra fluire in una quantità che mai prima di allora avevo sperimentato... percepii la sensazione che potevo andare oltre e quello dovevo fare! Dovevo in qualche modo scaricare tutto quel chakra affinché il fiume o meglio la sua corrente non sarebbe stata talmente potente da travolgermi. [Nota Loto]

    Individuai un obiettivo e piegandomi scattai comparendo direttamente davanti a quello che poteva essere l'ultimo dei luogotenenti ancora vivi, seppur moribondi e malmenati dal Coraggio. Percepii chiaramente la sensazione che il mio Chakra doveva ancora essere gestito, quel flusso era acerbo. Non potevo restare fermo troppo o perdere la concentrazione, o di nuovo la Porta dell'Apertura avrebbe iniziato a sgorgare chakra senza fine uccidendomi. Così agguantandolo sul bavero del collo il luogotenente con un altro scatto, in grado di consumare quel fiume di chakra che stava uscendo dalla Porta dell'Apertura mi mossi verso il Maestro lasciando ai suoi piedi l'uomo.

    Dando a quell'uomo i miei tonici utili per richiudere le ferite [Tonici], e così salvandogli la vita, mi premurai subito dopo, esercitando un pressione e una forza che oltrepassava i miei limiti conosciuti [Nota Loto], di spezzare i suoi polsi e le sue caviglie in maniera tale da renderlo innocuo (bendandolo sugli occhi inoltre con una striscia bella spessa di vestito)Questo tizio lo porto con me. Sarà la prova per l'Asso. Recupera tutto quello che puoi da questa zona e poi ritorna al Locale, lì tramite le mie Geishe organizza un incontro con il Principe e limitati a dire che la minaccia è sventata. Il luogo dell'incontro potrebbe essere la Lacrima d'Argento, se può andare bene, oppure un altro di suo gradimento Difficilmente l'Asso ci avrebbe accolti sporchi e insanguinati, e soprattutto avrebbe accolto un estraneo come il Coraggio a casa sua. Conoscendo i suoi gusti avrebbe sicuramente preferito un luogo neutrale Cerca di guadagnare tempo. Poi ritorna alla base per riferire una volta organizzato tutto. Ortensia saprà dirti la strada. Del resto il Coraggio era in uno stato di totale ira, non era nelle condizioni di incontrare l'Asso. Prima per forza di cose doveva essere in qualche modo riappacificato e equilibrato dalla Mansuetudine.

    E così, con un ulteriore scatto, dettato da quella tremenda e nuova sensazione che proveniva dalla Porta dell'Apertura mi palesai affianco della Virtù limitandomi a dire alcune parole Questo è il Loto della Foglia? Coraggio di Hayate ha la mia più grande riconoscenza nel avermi concesso tale potere. Non ci sono parole da aggiungere, se non profonda gratitudine. Posso chiederle a suo volta chi è stato il Sensei che le ha trasmesso tale Kinjustu? E in mezzo al sudore, sangue e alla fatica di quello scontro e nel mentre con tutto il mio corpo cercavo di modulare l'impatto che la Porta dell'Apertura aveva sul mio fisico, fino alla naturale disattivazione del Loto, suggerii alla Virtù il da farsi Ritorniamo alla base. Dobbiamo riprenderci prima di tutto. Nel frattempo sto organizzando un incontro finale con l'Asso.

    In tutto ciò il Maestro, sfruttando le sue doti investigative, avrebbe controllato tutta l'area, raccogliendo pure il sangue e i pezzi della maschera di K, come prove. Avrebbe cercato indizi, elementi utili alla ricerca dell'identità di quel potente spadaccino. Avrebbe frugato pure tra i cadaveri dei Luogotenenti, tra gli oggetti o comunque in tutto ciò che avrebbe richiamato la sua attenzione prima di lasciare definitivamente la zona e procedere come pianificato. Chiaramente se ci fosse stato segno di pericolo si sarebbe defilato, sfruttando le sue doti furtive. [Abilità Maestro]

    Da parte nostra invece ritornati, cercando di non dare nell'occhio, alla base di Hayate mi assicurai prima che il luogotenente di K fosse sempre KO e rimediando nel caso con un sonoro pugno stordente sulla sua tempia e comunque sistemandolo a scanso di equivoci in posto dove non potesse ascoltare o recepire informazioni dalle nostre discussioni, sorvegliandolo costantemente con una mia copia fisica. Poi subito dopo riportai per filo e per segno tutto quello che era successo alla Mansuetudine, senza mancare di particolari. Mentre in tutto ciò cercavo di ricompormi; pulendomi, cambiandomi vestiti e recuperando le energie. Poi concluso il racconto avrei aggiunto le mie impressioni K si è rivelato un avversario senza precedenti. E dalla natura ignota. Non ho mai sentito parlare di Mezze-Persone. Chi sono? Poi è stata molto inquietante una sua affermazione... cosa voleva dire che ci avrebbe aspettati da morti nella città del Tiranno? Domandai alla Mansuetudine Sarà pure scappato, ma non tutto il male viene per nuocere. L'esistenza stessa di questo K mi spinge a pensare che è collegato in qualche modo alla Ricerca dell'Immortalità. Seguendo le sue tracce potremmo giungere a qualche risorsa, o conoscenza. Poi rivolsi lo sguardo verso il Coraggio Virtù, se vogliamo combattere K dobbiamo unire le forze. Coraggio, da parte sua io sono certa che ha usato qualche abilità, o conoscenza particolare, per colpire e ferire K. La prova era che il Jigoku stesso non si era trasmesso, eppure il Jigoku non mancava MAI il bersaglio QUINDI il Coraggio aveva usato qualche tecnica o abilità per farlo La prego di condividerla con me, se K ha alleati con capacità simili non possiamo trovarci impreparati. E nelle sua ricerca io verrei schiacciata, a prescindere dalla mia forza. Poi si è fatto un'idea di cosa possa essere stata quella spada di sangue? Oppure come è riuscito a disarmarla? L'informazione è potere. Conclusi con domande che meritavano assolutamente una risposta.

    Poi avrei aggiunto L'uomo che ho portato con me è uno dei luogotenenti di K. E' una prova vivente da fornire all'Asso, come da accordi. Inoltre resta la questione di Umezawa-sama. Secondo me non ha senso mentire su K dato che stiamo già mentendo su Hayate. Diremo la verità, omettendo le parti relative alla capacità combattive del Coraggio. Visto che pure il Joker non era riuscito nell'impresa ora capisco una cosa: credo che l'Asso sapesse fin dall'inizio quanto questo compito fosse impossibile, o suicida, vista la natura ignota e pericolosissima di K. Quindi il fatto stesso di aver distrutto il Culto e scacciato K da Ame secondo me potrebbe essere sufficiente. Non ci resta che incontrarlo. Terminai rivolgendomi di fatto ad entrambi A seconda di come andrà potremmo pure ristabilire un contatto proficuo tra Ame, i Fiori in particolare, e Hayate sotto mentite spoglie di un'organizzazione di facciata. Insomma la possibilità di guadagno è ancora concreta, da entrambe le parti. Non dimentichiamoci che al momento attuale solo noi siamo stati in grado di fermare K. E' decisamente un punto a favore della trattativa, soprattutto se nel malaugurato caso dovesse ritornare ad Ame. Molto sarebbe dipeso anche dalla reazione del Coraggio e dal modo in cui si sarebbe interfacciato con l'Asso. In cuor mio sperai che la Mansuetudine avrebbe convito e istruito a sufficienza il Coraggio.

    In ogni caso prima di incontrarsi con l'Asso il Maestro una volta ritornato alla base di Hayate, per confermare eventualmente l'incontro, avrebbe comunque utilizzato le sue arti per strappare ulteriori informazioni dalla mente del luogotenente. Avrebbe provato a capire chi era davvero K, di visualizzare il suo volto, di scoprire eventuali connessioni che aveva ad Ame o in giro per il continente o che comunque il luogotenente di K era a conoscenza. [Nota per Febh]



    -------- Bokushin e il suo Futuro ‐--------




    Yato, o meglio Bokushin, sfruttando l'abilità innata di Mugen riuscì appieno a costruire una difesa efficace ad un attacco che per quanto lineare poteva risultare mortale. Usando la spada, e le sue arti, eliminò la minaccia che derivava dalla chela e allo stesso anche dalla cartabomba attivata. Mugen infatti tagliava OGNI cosa, e in particolare ciò che era circondato da chakra o esseri viventi. Perciò quella cartabomba non scoppiò mai, lasciando ancora più interdetto il Soshi ormai giunto allo stremo delle forze.

    Quello che invece avvenne subito dopo fu un gesto estremo, portato da Bokushin. Decise di reagire allo sputo, sorbendosi l'attacco ma anche contrattacando allo stesso tempo sfruttando il potere momentaneo che Mugen gli stava offrendo! Chiaramente il risultato fu scontato. Mugen generò nuovamente una ferita sul corpo martoriato del Nunkenin, e pure Bokushin dovette gestire un danno che raramente subiva!

    Il resto poi fu conseguenziale. Il Soshi sopraffatto dal dolore venne facilmente preso alla sprovvista dalla presa del Clone e bloccato in quella posizione. Fece giusto in tempo a concentrare abbastanza chakra per liberarsi da quella presa che non vide l'assalto della donna. La Katana giunse inesorabile sul collo dell'uomo che tentò fino all'ultimo istante di schivare quel fendente mortale. Ma non fu sufficiente e il freddo metallo trapassò la sua gola riempendo di sangue i suoi polmoni e lasciandolo a cadere a terra agonizzante Crepa Bastardo! Gridò la donna che a seguirò sputò in faccia al Soshi, prima che la vita di quel Nunkenin si spegnesse in una fine miserabile.

    Tanaka giunse subito in soccorso, e senza sotterfugi, si prodigò a curare entrambi. Infondo doveva la vita ad entrambi Mi dispiace di non essere stato più utile, ma non sono un Ninja in grado di combattere... commentò sinceramente affranto.

    In ogni caso una volta recuperate le forze Bokushin notò che erano rimasti solo tre, e il cadavere. Hikito era scomparso, ma non le casse. Tutte lì presenti e a disposizione dei sopravvissuti. Subito Tanaka commentò A scanso di equivoci, esimio collega non ti facevo così esperto... ecco nelle arti omicide. E non volendo fare la stessa fine di... quello, beh diciamo che le casse sono tutte tue. Magari, se ti va... potrei prendere un po' di tutto, in piccola quantità. Per testarlo con i miei insetti, nel Paese dei Demoni Quindi? Aggiunse la donna Sì, direi che è meglio se levo le tende da Ame... dopo tutto questo. Una considerazione decisamente logica E ho appena trovato un ottimo committente. Posso garantire tutto ciò che ci siamo già detti in precedenza. Sei assunto! Esultò la donna finalmente contenta di aver forse ritrovato la speranza per la sua gente Io mi chiamo Akuki Mitsude del Clan Goro del Paese dei Demoni. Se mai verrai da noi sarei il benvenuto! Dichiarò a Bokushin la donna.

    Per il Fauno di Ame dunque non restava che gestire il cadavere e poi recuperare la merce, utilizzando la pergamena di richiamo che gli era stata fornita da Shinken. Scegliendo poi di lasciarla in luogo sicuro prima di presentarsi dalla coppia.

    Giunto alla Locanda e salendo un piano venne fermato subito dall'oste, che si limitò a dire che una terza persona si era aggiunta alla coppia di sopra. Salendo le scale comunque avrebbe trovato una situazione alquanto diversa, sicuramente da come era giunto prima. Seduto sulla pila di casse non c'era più un alquanto tediato Shinken bensì Hikito. E sul pavimento erano genuflessi sia Shinken che la ragazza.

    Prego, vieni pure. Fauno di Ame. Un sincero invito, che non sembrava assolutamente lasciare intendere alcuna genere di minaccia. Almeno in teoria, la fuga comunque non sarebbe stata particolarmente indicata, almeno così il suo istinto gli avrebbe suggerito a Yato.

    Presentatevi, è un nostro ospite. Aggiunse Hikito. Notando un certo grado di sofferenza nello sguardo la prima a parlare fu la ragazza Io sono Gekido, il Peccato dell'Ira. Serva della Bilancia Nera e dei tre Padri. Seguì poi l'uomo Io sono Shinken, Fratello di Sangue di Gekido. Servo della Bilancia e dei tre Padri. Poi venne il momento di Hikito Io sono Hikito ma anche chiamato San-banme, il Terzo Padre. Fondatore della Bilancia Nera e Leader del nostro movimento. Lasciò passare qualche secondo Immagino che non conosci la Bilancia Nera, questo perché abbiamo agito sempre all'ombra ma ti basti sapere che siamo un gruppo attivo nel Mondo Ninja e il nostro scopo è distruggere il Chakra. Ogni fonte di chakra, letteralmente. E' evidente che questo implicherebbe la morte delle persone... tuttavia esiste un metodo che potrebbe preservare l'esistenza di ogni utilizzatore di Chakra. Il nostro mondo è flagellato da chiunque di prepotente utilizzi il Chakra. Bene o male. Giusto o sbagliato si confondono. E siamo stufi, stanchi, sfiniti da un mondo di sola violenza. Vogliamo chiudere questa storia. E ci serve ogni Ninja valido. Dunque ti propongo un offerta. Cosa stava per succedere?

    Entra nella Bilancia Nera. Devi sapere che siamo in una fase di assunzione di personale, di espansione e questa missione che hai appena positivamente concluso era una sorta di test per eventuali nuovi membri validi... e una punizione per loro due. Gekido strinse i pugni, vistosamente, come se provasse sincera vergogna a differenza invece di Shinken, impassibile Immagino che tu hai i tuoi obiettivi. Quello che ti possiamo offrire è Potere, sotto forma di soldi o esperienza. O qualunque cosa tu chieda. Mugen è un esempio. Quello che invece è che ti chiedo io, nel tuo specifico caso, è una semplice decisione. Arriverà il momento in cui dovrai scegliere se patteggiare per Ame, o per qualunque associazione tu appartenga, oppure per noi. Ecco, quel giorno dovrai scegliere la Bilancia Nera. Scegli liberamente, senza paura di avere conseguenze o della tua vita. Hai la mia parola. Poi aggiunse a conferma Come immagino hai intravisto da Mugen, e dal suo potere, io non posso mentirti. Se lo facessi il mio Equilibrio verrebbe interrotto, con devastanti effetti. Chiaramente se tu accetterai non potrai tirarti indietro in quella scelta, qualunque essa sarà... a costo del tuo Equilibrio. E molto spesso questo significa conseguenze terribili. E' giusto che tu lo sappia. Non posso dirti altro, finché non accetterai.

    Lasciò passare di nuovo qualche secondo Hai parecchio tempo a disposizione. Per quanto mi riguarda puoi pensarci, prenderti del tempo. Però ti prego di consegnarmi le sostanze che ti ho lasciato al Magazzino e come d'accordi potrai andartene con una piccola quantità di queste sostanze. Il resto ci serve. Se poi deciderai di dire di sì alla Bilancia Nera, allora sarà sufficiente che tu sparga di sangue Mugen, del tuo sangue. Ti contatteremo. In caso contrario tieniti Mugen. Forse capirai da solo quanto l'Equilibrio sia fondamentale. E chissà ci cercherai di nuovo, spinto dal desiderio di scoprire di più sulla Vera Spada e sui Fili del Destino... oppure del perché tu non disponi di un aura. Cosa voleva intendere? In ogni caso la serenità che proveniva dalla parole del Terzo Padre era disarmante. Lo si poteva percepire a pelle. Non stava mentendo. Gekido e Shinken invece sarebbero rimasti sempre in silenzio, senza degnare di uno sguardo Yato.

    Comunque San-banme sarebbe rimasto lì a disposizione, per eventuali domande se Bokushin l'avesse voluto. Bokushin era libero di andare, ammesso che consegnasse la merce, finalmente con la sua parte di sostanze. Forse con più dubbi che risposte ma il compito che era stato dalla Magnaminità era stato completato. Non restava che unirsi alla Virtù e concludere l'operazione medica.

    E se avesse deciso di presentarsi dalla Magnaminità e per caso si fosse incrociato con Yuri o il Coraggio... beh il Coraggio sarebbe stato in grado di cogliere anzi quasi annusare a distanza, anche se l'avesse nascosta, la presenza di Mugen. E probabilmente conoscendo il genio che si nascondeva dietro al Coraggio se Yato l'avesse fatta analizzare la Virtù sarebbe riuscita a cogliere dettagli o segreti che al Fauno erano di certo ignoti. [Nota per Febh]




  13. .

    Il Ritorno dell'Akuma

    9




    Lo scontro che avvenne tra l'Ombra, se tale si poteva definire, e il Senza Amore giunse al suo culmine. Il demone riuscì ad inferire qualche buon colpo a Senji causandoli un paio di ferite aperte, eppue il Chunin riuscì a difendersi e porsi in una posizione di vantaggio. Intuendo che l'essere che stava affrontando era limitato ad una estrema capacità fisica, mescolata a qualche arte ninjustu, gestì il resto dello scontro di testa. Ovvero muovendosi in maniera tale da confonderlo, in particolare da modificare le sue percezioni. E così avvenne.

    Immerso nella cupola illusoria l'Ombra rimase ferma, guardandosi attorno pronta a reagire alla minima presenza di Senji... inconsapevole che era finita in una trappola. E perciò quando vide la copia dell'Akuma comparire non ci penso due volte a concentrarsi su di essa e ricevere l'amara sorpresa. La Kage infatti nascondeva l'attivazione di una cartabomba che all'ultimo esplose coinvolgendo in pieno l'Ombra. La detonazione fu tremenda colpendo in pieno il demone e facendolo ribaltare indietro e violentemente di schiena contro il tronco di un albero. Poi l'essere, privato dell'equilibrio, cadde fragorosamente a terra.

    Ansimante, ferito gravemente, e menomato in varie parti di quel corpo deforme non sembrava però accusare un vero dolore. Anzi quasi sul suo volto si dipinse una sorta di sorriso. Di fatto a Senji mancava di infierire il colpo finale, per chiudere almeno quella parte della faccenda. E qualunque fosse stato l'attacco prima di spirare il demone, come se stesse parlando telepaticamente, condivise i suoi pensieri

    NoI sIamO in TrE. TrInI e UnIcI. PoTRai aVerMI UccIso ma reSTano i MIEi, NosTRI, FrateLLi. LoRO sOnO scaPPAti da quI. Un GiorNO ti trOVERanno e ci UnIREmo di NuoVO.



    Quell'essere non mentiva. Senji aveva sconfitta la prima delle tre emanazioni, ma purtroppo i “fratelli” di quell'essere erano ancora vivi e vegeti e del tutto intenzionati a ricongiungersi con l'Akuma. Quindi un peso gravava sulle spalle del Senza Amore. Difficile dire quando e come sarebbe riuscito a chiudere quella faccenda ma per il momento aveva quantomeno definito il pericolo e individuato che genere di minaccia avrebbe dovuto affrontare nel futuro.

    In tutto ciò da parte mia mi trovai ad affrontare un piccolo scontro, tutt'altro che simpatico. Immersa in una sorta di pioggia oleosa i miei ricordi andarono proprio a quella tecnica, che subii ancora quando ero Genin e Accademico Non di nuovo pronunciai tra me e me. E perciò con una veloce sostituzione mi spostai lateralmente e con un ulteriore scatto uscii in tempo dall'area di pericolo. Come giustamente avevo intuito l'intera zona prese fuoco, causato da una seconda Ninjustu. Sorrisi Tutto qui? Se non tu fossi il mandante quest'azione ti costerebbe la vita... ma per oggi mi limiterò a liberarti.

    Con uno scatto felino corsi verso il Senza Gloria e dopo qualche movimento offensivo riuscii a colpirlo con il palmo della mano e scaricare su di lui il peso del Rilascio, interrompendo così il Genjustu che lo stava pesantemente influenzando. Non sarebbe nemmeno servito a ben saperlo. Questo perché Senji era riuscito a colpire e uccidere l'Ombra e di conseguenza la malia che colpiva il Senza Gloria sarebbe svanita lo stesso.

    L'uomo, ripresosi, cadde a terra con gli occhi sgranati probabilmente sprofondando nella vergogna di essere caduto nella trappola come un principiante G-Grazie. Si limitò a dire verso di me Questo credo che ti costerà un extra aggiunsi, tra il serio e il faceto. Comunque una volta riuniti tutti quanti e aggiornati sulla situazione fu il Senza Gloria a parlare Anche io ho sentito le ultime parole pronunciate dall'Ombra, e temo che abbia detto la verità. I suoi “fratelli” avranno sfruttato questo tempo per uscire da Ame e scappare. Cercheranno vendetta, ma non prima di essersi potenziati o aver trovato alleati. Forse diventeranno più “umani”, più furbi o più intelligenti. Questo è la conseguenza di averti risvegliato. Temo che dovrai anche tu diventare più forte e abile. Questo è il tuo destino. Sarà una lunga cacciaConcluse il Senza Gloria in mia presenza, facendomi capire che per me quel giorno era concluso.

    Mi limitai ad un cenno della testa, senza aggiungere nulla, e volgendo le spalle alla coppia semplicemente mi allontanai. Avevo adempito a tutti i punti del contratto, più gli extra. Il mio lavoro quel giorno era terminato.

    In tutto ciò, una volta soli il Senza Gloria proseguì Senji Akuma, io sono al tuo servizio. Così come le mie risorse, contatti e persone che puoi trovare in quel rifugio, che può diventare casa tua... se lo volessi. Puoi strapparmi la vita, se lo desideri, per averti tradito ed essermi fatto abbindolare da quell'ombra. Ma lasciami dire le ultime parole prima della tua decisione. Combatti! Lotta! Diventa di nuovo la stella nascente del Clan. I tuoi occhi devono diventare più rossi della Luna Insaguinata,Tsukuyomi!

    Quella storia era quindi giunta ad un epilogo. Una fine che però segnava anche un inizio. Il percorso di redenzione e di rinascita di Senji Akuma.


    Lo storia di Ainashi. Il Senz'Amore.



    CITAZIONE
    Leo con questo post si conclude la tua rinascita. Come puoi vedere ho lasciato un finale aperto, con dei "nemici" che sono pronti a braccarti, e darti filo da torcere nelle prossime e future giocate.
    Termino dicendo che hai una casa che ti aspetta ad Ame, un rifugio con NPG e un ambientazione già definita. Puoi accettare o meno, vedi tu!

  14. .

    Storie di Ame

    IX



    Yuri, K e il Coraggio di Hayate



    Nel momento stesso in cui Ottobre Vuoto affondò il suo acciaio sovranaturale nel corpo della donna lanciere sul mio volto si dipinse un sorriso malevolo, consapevole che da lì a poco tutto l'essere vivente che avevo appena ridotto in fin di vita sarebbe stato assorbito e divorato vivo dal mio Jigoku, nutrendolo di una carne pregiata. Certo, non era stato facile e mi trovavo in difficoltà evidenti ma un avversario molto pericoloso era stato neutralizzato. Mancava l'arciere.

    Così trovandomi di fronte a lui, in posizione di guardia, risposi a tono alla sua provocazione Cadrai anche te. Preparati. E con lo sguardo fisso sul mio avversario a poca distanza notai come dal suo corpo iniziò a propagarsi una corrente elettrica! Una pericolosa emissione di chakra che avrei dovuto interrompere ad ogni costo! Perciò, con un movimento fulmineo grazie al chakra, mi abbassai a terra e colpii con la mancina il Raiton sfruttando il mio Occhio dell'Annullamento, Ottobre Vuoto e la Mortificazione azzerando di fatto la pericolosità di quell'attacco, anzi assorbendo pure su Ottobre Vuoto il Raiton e così salvando anche la copia prima che venisse ghermita dal Raiton stesso. [S. Difesa 1, Slot Tecnica Avanzato 1, S. Azione 1 ]Da quella posizione inoltre potei osservare come l'arciere con un gesto agile e veloce stesse per incoccare un nuova freccia pronta a scagliarla a distanza zero. Ma difendersi non sarebbe stato impossibile. Di fatto ero già in guardia e quindi i movimenti difensivi erano di molto facilitati! Ipotizzando all'ultimo la traiettoria mi limitai a spostare il braccio sinistro con Ottobre Vuoto rivolgendo il tirapugni proprio contro la direzione della freccia la quale scoccata andò ad infrangersi contro il Mese di Meku senza riportare danni! [S. Difesa 2]Ben diverso invece fu l'attacco successivo a sorpresa, mentre stavo ritornando in posizione eretta l'arciere estraendo un pugnale cercò tagliarmi la gola ma appunto trovandomi nella mia tipica posizione di guardia, a mò di lottatore di boxe, il colpo in realtà si infranse contro l'avambraccio destro, che mossi a difesa e a parata come sorta di scudo. [S. Difesa 3] La lama venne bloccata dalle maglie della cotta, notevolmente più resistente. Lo stesso valse per l'altro colpo che andò a smorzarsi contro il petto. [Danno]Poi intravidi l'occasione. Stava per colpirmi di nuovo e questa volta stava puntando alla testa, mirando visibilmente agli occhi. Non potevo permettermi di perdere tempo in quello scontro. E di conseguenza in cuor mio accettai il rischio di mettere in gioco la mia vita. Giocando appunto un'ipotesi, ovvero quella che il colpo che stava per giungere non sarebbe stato troppo diverso dai precedenti!

    Dunque nel momento stesso in cui l'arciere stava per colpirmi in volto, con la mano destra, cercai all'ultimo secondo di modificare leggermente il punto di impatto contro la maschera, inclinando la testa e ricevendo la punta della lama poco sopra l'occhio sinistro in maniera tale che il metallo andasse a sbattere contro una parte dura (subendo un danno contundente tutt'altro che indifferente ma non invalidante) e allo stesso tempo stringendo la mancina, la quale impugnava Ottobre, avrei cercato di colpire l'avversario con un attacco dal basso verso l'alto in maniera tale da infilarmi nel suo fianco destro scoperto (in quanto il su arto era stato esteso per caricare e attaccarmi con il pugnale) e quindi passando sotto il suo braccio per colpirlo in un punto vitale ( magari il cavo ascellare, oppure se possibile il collo) con la punta della lama ancora insanguinata di Ottobre. In pratica avrei cercato di attaccarlo in contro-tempo sfruttando la sua guardia aperta. Avrei utilizzato una notevole quantità di chakra per velocizzare l'affondo in maniera tale da rendere la difesa dell'arciere molto più complessa, se non impossibile! Sarebbe stato come la puntura di uno scorpione, veloce e letale. La distanze infatti erano minime, e mi sarebbe bastato letteralmente muovere ed estendere il braccio verso l'avversario per eseguire quell'attacco pericoloso! [S&M, Slot Difesa 4 e Slot Azione 2]

    Naturalmente il danno che ricevetti alla testa mi stordì per qualche buon secondo, e dovetti sforzarmi al massimo pur di ritrovare la concentrazione. E a quel punto notai, con la coda dell'occhio un fatto incredibile. K e il Coraggio di Hayate stavano ancora combattendo e ad una prima analisi la Virtù sembrava in netta difficoltà! Non potevo permettermi, per nessun motivo, che il Coraggio perisse per mano di K. Inevitabilmente questo sarebbe costato anche la mia vita! Di conseguenza non ci volle molto per capire che quella sarebbe stata la priorità da seguire: aiutare il Coraggio! Anche al netto anche di una mal celata proposta di K di chiudere lo scontro. L'Asso di Fiori era stato chiaro: K doveva morire, o saremmo stati noi a pagare al posto suo.

    Dunque le possibilità erano due. Se fossi riuscito a neutralizzare l'arciere restavamo io, la copia e il resto della folla. Non potendo sprecare l'occasione di usare Nota del Dolore per mantenere Nota Assordante scelsi di consumare di nuovo altro chakra per riattivare l'eco assordante ad area, ma a differenza di prima modificando alcune caratteristiche in maniera tale da indebolire di nuovo la folla che sarebbe rimasta nuovamente ferita da quell'onda sonora ma anche guadagnare un vantaggio direttamente su K! Infatti potenziando Nota Assordante avrei cercato di togliere letteralmente l'udito a quel potente nemico in maniera tale da provare a sgattaiolare alle sue spalle senza essere percepito se non all'ultimo. Del resto lui si trovava ad una decina di metri, quindi all'interno del mio raggio d'azione. [Slot Tecnica Avanzato 2, Azione Rapida]

    Infatti insieme alla copia rimasta insieme saremmo saltati contro di lui, superando in volo e sopra le teste della folla (io avrei sganciato in una frazione di secondo prima di saltare il equipaggiamento debilitante guadagnando agilità). [S. Azione 3] [Equipaggiamento Debilitante]La Yuri originale sarebbe stata la prima a tentare un attacco. Caricando il pugno sinistro avri provato a colpire al centro del corpo, verosimilmente giungendo alle spalle di K. Dire che il colpo si sarebbe rivelato fulmineo sarebbe stato un eufemismo. Con il Chakra compresso avrei provato a scaraventare via K modulando la direzione del chakra compresso verso il Coraggio, letteralmente lanciandoglielo contro! [Slot Tecnica Avanzato 3]Comunque fosse andata io e la copia ci saremmo mossi di nuovo contro K, ovunque si fosse spostato, [S. Azione 3] e se la copia fosse stata ancora presente si sarebbe pareggiata davanti a lui scomparendo in una nuvola di fumo e quindi oscurando la mia successiva azione, ovvero io avrei tentato di eseguire una presa con la mano sinistra contro K, cercando di bloccarlo nel più comodo punto del suo corpo da raggiungere in quel momento. [S. Azione 4]Anche se la presa fosse fallita in quel gesto avrei provato comunque a toccare lo spadaccino in maniera tale da trasmettere, in quella frazione di secondo di contatto, il mio secondo e ultimo Jigoku no Hebi. E dunque indebolirlo in una misura che nemmeno un mostro del genere poteva immaginare! [S. Gratuito Veloce e S. Azione 4 EXTRA]Sapevo perfettamente che tutto ciò non aveva lo scopo di “ferire” quell'avversario. Quello che volevo fare era creare una “possibilità” al Coraggio di Hayate. K del resto, per quanto fossi un insetto al suo cospetto, non avrebbe potuto esimersi dal difendersi. La mia intenzione era quello di distarlo, anche fosse stato un solo secondo. Ma era esattamente quella frazione di tempo che avrei cercato di ottenere.

    Del resto avrei sfruttato una debolezza caratteriale di K, che mi aveva dimostrato. Lui era convinto che noi eravamo mercenari prezzolati, al soldo di Ame... lui era superiore a noi, ma non sapeva che io ero l'allieva del Coraggio e non poteva immaginare che avevo una Veste dell'Abete. Mi sarebbe bastato distrarre anche solo di un secondo l'avversario, con i miei attacchi, affinché riuscissi a creare un buco nella difesa di K. Un buco nel quale il Coraggio di Hayate sarebbe riuscito a scaricare la sua più pura potenza offensiva. Poco importava se mi trovavo vicino a K, o nella traiettoria dell'attacco del Coraggio oppure se a causa proprio di quell'attacco sarei morta tagliata in due (risorgendo però grazie alle Vesti). K dall'alto delle sue convinzioni NON sarebbe mai stato in grado di pensare che il Coraggio avrebbe cercato di uccidermi in quel colpo eliminando un alleato, K non poteva immaginarsi che sarei stata veramente sacrificabile. Che potevo essere colpita senza la minima esitazione dal Coraggio e quindi K non avrebbe mai preparato una difesa massiccia... e questo avrebbe decretato la sua dipartita. D'altra parte il Coraggio sapeva perfettamente che poteva giocarsi un colpo del genere, lui stesso mi aveva creato la Veste. Sapeva che avrei sicuramente agito con quella intenzione, e non mi sarei posta alcun problema per il Sacrificio. Non servivano parole o cenni da aggiungere ad un esperto Jonin del genere. Il Coraggio avrebbe sicuramente intuito la mia azione diversiva e avrebbe scaricato la sua più grande abilità mortifera contro K. Non c'erano altre possibilità, la mia riserva di chakra e le mie forze erano letteralmente agli sgoccioli. Avrei concesso l'occasione alla Virtù più violenta di Hayate di scatenare l'inferno su quella terra.

    Il Coraggio di Hayate era potenza alla stato puro, tuttavia se K manteneva attiva una guardia sarebbe stato impossibile infierire un colpo fatale. Il mio scopo sarebbe stato proprio quello: distrarlo ma anche agire all'unisono. Si diceva che noi tutti siamo Hayate. Si diceva che ogni azione era istinto, se uniti sotto la luce della Grazia e Giustizia di Hayate. Quella sarebbe stata la mia grande prova di fede della vita. Quella sarebbe stata la mia vera ascensione. Il mio vero passaggio sotto la luce di Hayate.

    Infondo avevo la più profonda fede nella Virtù.

    La seconda possibilità è che l'arciere fosse rimasto ancora in piedi e quindi rappresentava un problema da affrontare. La strategia non sarebbe cambiata di molto. Avrei comunque eseguito la Nota Assordante nelle stesse modalità (per indebolire la folla e assordare K)[Slot Tecnica Avanzato 2/A, Tecnica Rapida, Azione Rapida], solo che la copia sarebbe rimasta a fronteggiare l'arciere in maniera tale da occuparlo e impedirgli di agire contro di me o il Coraggio. Io invece sarei saltata contro K [S. Azione 3/A]sganciando direttamente il pugno, con la mancina, dietro la sua schiena o comunque al centro del suo petto.[Slot Tecnica Avanzato 3/A] Provando nello stesso tempo a trasmettere, muovendolo nelle frazioni precedenti di tempo, il Jigoku sul corpo di K. [S Gratuito Veloce, Slot Azione 5 Extra] Inoltre in sincronia con le mie azioni la copia non sarebbe rimasta ferma! Avrebbe provato a colpire direttamente l'arciere, mirando con il pugno sinistro armato del tirapugni, a sfondare con un sonoro diretto la faccia dell'uomo! In questo modo la copia avrebbe letteralmente impedito un eventuale supporto a K in quei momenti così cruciali! [S. Azione 4]


    Yuri Zahard

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra
    17 (12 se funziona il Jigoku/100
    Vitalità
    2.5/20

    Note

    Ho conteggiato tutto il chakra speso per i vari sigilli, simboli e tecniche.

    OverCAP a braccio sinistro. Semiparalisi 0/2 Round
    OverCAP Braccio Destro. Semiparalisi 2/2 Round
    Equip debilitante Agilità 0/2 Round.




    ‐--------




    Lo Scorpione nel momento in cui allontanò tutti i nemici grazie a quel Futon si diresse contro la donna, speranzoso di concludere velocemente quello scontro che si stava rivelando più ostico del previsto! Peccato che le sue previsioni, e la sua strategia, vennero a meno quando realizzò che Bokushin, grazie ad un movimento accelerato, era giunto in soccorso della sua alleata temporanea ANCORA TU! MUORI AL POSTO SUO! Solo che le sue speranze si infransero contro la possente difesa che il manipolatore di legno aveva messo in atto. Il clone di Legno assorbì e gesti praticamente quasi tutto il resto dell'offensiva del Soshi permettendo allo stesso tempo a Bokushin e alla donna di sfruttare quell'occasione per contrattaccare. Il lancio della spada del foglioso venne intercettato in tempo, e con una rapida torsione laterale del busto il traditore sunese schivò il lancio... ma non valse lo stesso per il taglio dell'aria. Lo Scorpione distratto da quel lancio non avrebbe mai avuto abbastanza tempo per schivare e quello che fece fu semplicemente concentrare una notevole quantità di chakra per ridurre il danno, limitandosi ad una ferita superficiale sanguinante che però si aggiungeva a tutti i danni già subiti in precedenza.

    Nel momento stesso in cui Bokushin estrasse la sua “nuova” spada, per quanto in prestito, qualcosa cambiò nelle sue percezioni. Il mondo letteralmente cambiò colore. Anzi si ridusse ad una sorta di film proiettato in una specie di scala di grigi, tuttavia quel mondo non era privo di colore. Il suo nemico era comunque percepibile da tutti i sensi ma allo stesso tempo attorno a lui si estendeva una sorta di aura, dai variegati colori rossi. Attorno a questa aura si sprigionavano, come fiamme libere di un focolare acceso, numerose scintille vermiglie. Non poteva in alcun modo spiegarlo ma dentro di sé sapeva che quella aura era confusionaria, terribilmente piena di contraddizioni. Non era un'aurea libera... forse la parola giusta era NON EQUILIBRATA. Forse con la coda dell'occhio avrebbe visto anche quella di Hikito. Blu, come il cielo. Perfettamente EQUILIBRATA alla sua figura. In quell'istante il cuore di Bokushin si sarebbe trovato in una sorta di pace. Come se quell'equilibrio nell'anima di quella persona potesse essere contagioso. Potesse garantire una forza che MAI prima di allora aveva percepito. Infatti oltre all'aurea Bokushin avrebbe potuto scorgere in maniera definita e precisa come una sorta di filo che si prolungava dalla punta di Mugen e si dirigeva verso il collo dello Scorpione. Dentro di sé sarebbe nata una convinzione. Se avesse seguito quel filo il suo colpo sarebbe stato più potente, preciso e veloce del solito. [Il Fulcro della Bilancia]



    In ogni caso la donna così come il medico dimostravano un aurea rossa, caotica. Quella di Bokushin invece? Era nera. Perché c'era da chiedersi? In tutto ciò quella visione quasi onirica sarebbe rimasta tale fin tanto che avrebbe impugnato Mugen.

    Ma tornando al combattimento se solo avesse attivato il potere della spada avrebbe chiuso lo scontro. Tuttavia finché non attivata Mugen non valeva più di un kunai in fatto di mera potenza e quindi Bokushin si limitò a creare una nuova ferita leggera su quella già procurata precedente (lo scorpione infatti prima aveva assunto dei tonici). La sfilza di attacchi però non si concluse. Il clone tentò una presa che venne annullata da una contromossa eseguita con il braccio del Soshi, che era notevolmente più forte mentre alzò il braccio sinistro, creando inoltre una chela, per difendersi senza danni dall'affondo pericoloso della donna... commettendo così un errore fatale. Alzando la guardia di fatto oscurò la sua visuale e questo impedì all'uomo di notare lo spuntone di legno che partì, in maniera infima e subdola, dal ginocchio di Bokushin.

    La punta si infilò nell'inguine del nunkenin facendolo gridare in una misura difficilmente descrivibile AAAAAAaaaaaaa! Il suo dolore venne udito probabilmente fino ai cieli e tra sudore e sangue sgranò gli occhi, spinto da un istinto di conservazione come mai prima di allora. Voltando lo sguardo verso Bokushin si accorse all'ultimo del fendente del medico di Ame e fece in tempo solo a concentrare il poco chakra che gli era rimasto per spostare la testa e il busto in maniera tale da subire il colpo sulla spalla già martoriata!

    Spezzando con un colpo di chela lo spuntone ligneo (mentre dal bacino scendevano fiotti di sangue) avrebbe tentato un ultimo disperato tentativo di offesa. Producendo dalla propria schiena una lunga chela l'avrebbe mossa come una frusta slanciando la coda dall'alto al basso verso la testa del Fauno... [S. Azione 1] ma non sarebbe stato solo quello. Il Soshi infatti prima di trovare lo slancio per allungare la coda avrebbe con la mano appiccicato sulla punta del pungiglione una cartabomba attivata! Il Soshi puntò sul fatto che l'area di deflagrazione non lo avrebbe coinvolto di poco! In ogni caso questo avrebbe reso quell'attacco molto insidioso! [S. Azione 2]E avrebbe sicuramente distratto Bokushin e sfruttando una sua eventuale apertura avrebbe provato a colpire in faccia, con uno spunto acido, il Fauno. [S. Tecnica Avanzato] Infondo se fosse riuscito ad avere la meglio su di lui il resto sarebbe stato più gestibile!

    Infine se nemmeno quello sarebbe bastato a fermarlo... beh non ci sarebbe rimasto molto altro da fare se non scappare! Lasciando cadere a terra un fumogeno [S. Azione 3] avrebbe provato a svignarsela, saltando attraverso una finestra. O almeno provandoci, anche se sarebbe stato difficile dire quanto sarebbe riuscito a fuggire considerando che dietro di sé avrebbe lasciato la scia di sangue causata dalla profonda ferita all'inguine! [S. Azione 4, Azione Rapida]


  15. .

    Nero Profondo




    L'Hokage, Raizen e il Peccato di...



    Raizen, nella sua forma felina, restò in guardia e in ascolto durante il lungo discorso di Kanashimi-sama e analizzò dal suo punto di vista l'intera situazione. Ipotizzò che buona parte dei nobili lì presenti fossero dei fantocci, o elementi di secondaria importanza. Tuttavia aveva abbastanza prove per suffragare le sue ipotesi?

    In ogni caso il dado era stato tratto e la scelta di Raizen fu una di quelle decisamente divisorie. Poteva essere la soluzione ammazzare tutti i presenti in maniera tale da eliminare alla radice ogni problema in territorio accademico? Solo il tempo lo avrebbe deciso, ma quello che invece avvenne in quel momento fu un raro esempio di maestosa arte Ninja, che tradotto in parole parole si poteva limitare ad un semplice concetto: mattanza.

    Nel turbinio di fuoco e fiamme le gigantesche evocazioni draconiche di Raizen lambirono la tenda, e chiaramente tutti i partecipanti in qualche modo vennero coinvolti. Le fiamme si propagarono ferendo e uccidendo la maggior parte di essi, ancora prima che si fossero accorti che la morte stava sopraggiungendo dall'alto. Tuttavia Raizen aveva sbagliato a calcolare, probabilmente, una reazione specifica: ovvero quella di Kanashimi. Lui non si difese, anzi agli occhi dei pochi che ebbero modo di osservare le sue reazioni in quella bolgia (tra le quali sicuramente quelel dell'Hokage) il nobile restò fermo quasi pietrificato, come se non sapesse difendersi... o volesse farsi colpire. E dunque i draghi di fuoco e vento lo presero in pieno, senza dargli la minima possibilità di sopravvivenza. Esplose letteralmente dal colpo che ricevette spezzandosi e abbrustolendosi in varie parti in uno spettacolo decisamente poco invitante.

    Dunque la messinscena che Raizen portò in avanti su Kanashimi ebbe ben poca rilevanza, in mezzo tra l'altro alla disperazione che era calata su quel tendone! Chiaramente scoppiò il caos, pianti, urla di dolore si univano in una sinfonia cacofonica. Davvero l'Hokage, il ninja più integerrimo, del Fuoco e della Foglia si era lasciato trascinare in un massacro così scontato? Un Peccato del genere poteva essere ignorato? Poteva essere nascosto o mistificato? Che fin dall'inizio fosse caduto nella trappola tesa da qualcuno?

    Difficile dirlo, senza conferme o prove, ma in ogni caso le evocazioni del Jonin rivelarono delle presenze sospette, anzi una sola. Sicuramente si trattava di un elemento dalla forza molto superiore alla media, vista la riserva di chakra, e se l'evocazione si fosse focalizzata su quell'individuo avrebbe notato la presenza di un altra persona, dalla riserva pari a quella di un civile. In effetti erano proprie le persone che avrebbe potuto incontrare alla piccionaia. Invero quell'ipotesi non avvenne e dunque la coppia di persone notando il frastuono che avvenne sulla tenda principale prima andò a vedere con i propri occhi e poi confabulando tra di loro si mossero sempre in disparte, credendosi al riparo da sguardi indiscreti.

    Se Raizen, o comunque qualcuno legato a lui, si fosse mosso verso il duo sicuramente avrebbe ricevuto ostilità qualora si fosse in qualche modo palesato. L'uomo, quello con la riserva più grande, avrebbe estratto una katana e si sarebbe posizionato in guardia, dimostrando comunque una certa esperienza. Rimase in silenzio lasciando parlare l'altro Se siete la Bilancia Nera sappiate che non ci arrenderemo, mi ucciderò ancora prima che possiate fare un passo verso di me. E così si punto un coltello (estremamente raffinato e decorato, tipico della più alta nobiltà) alla gola Non mi obnubilerete la mente! Mai! Io Uromeshi-sama, rappresentante ufficiale della Gilda degli Agricoltori, sarò per sempre un fedele Servitore del Paese delle Valli! E del Daimyo Yamamoto! Non lo tradirò, a costa della mia vita! Una dichiarazione forte e decisa. Possedeva sicuramente informazioni chiave, era un elemento centrale di tutta quella vicenda torbida, ma come superare quell'impasse? E come costruire un rapporto di fiducia in una situazione così delicata?




    Ru Wai e il Peccato di Gola



    Boushoku, il Peccato di Gola, la donna senza lingua prima rimase decisamente stupita dalla modalità difensive del Kaguya. Era la prima volta che il suo braccio espanso, grazie alle sue abilità, attraversava un corpo come se fosse etereo. Tuttavia quella difesa non poteva essere totale e il fatto che il Risorto cambiò posizione suggerì al Peccato che l'abilità che aveva usato doveva avere dei limiti precisi da seguire. In ogni caso Boushoku consapevole delle sue magistrali abilità legate ai Katon portò un attacco molto infido, il quale andò a segno causando un danno non di certo leggero al Re di Picche. E questa volta sorrise alle parole pronunciate dal Risorto subito dopo.

    Rimase in attesa, e stranamente, osservandosi più attorno che focalizzandosi o preoccupandosi di imbastire una difesa dall'attacco del Risorto. Dunque non si mosse di un millimetro, non reagendo letteralmente al maestoso attacco di fuoco, ad area e rovente come le ceneri ai bordi di un vulcano, portato da Ru Wai.

    L'inferno dunque si scatenò sul terra. Fiamme e fuoco investirono in pieno la donna, che sembrò accettare la sua dipartita limitandosi a trasmettere mentalmente un ultimo messaggio al Risorto

    Purifica con il fuoco! NON CHIEDO DI MEGLIO! LA BILANCIA NON CHIEDE DI MEGLIO! Ti aspettiamo ad Uzo no Tami, dopodomani. Se vorrai trovare le risposte. Se vorrai la pace. Se vorrai...



    E il fuoco non le permise di concludere la frase che dalla sua bocca, seppur martoriata, uscirono grida di dolore. Atroce dolore. Prima che crollasse a terra arsa viva, insieme a tutta l'area che la circondava. Il fuoco infatti stava iniziando a propagarsi. Molte persone erano state coinvolte e lamenti di uomini, donne e bambini iniziarono a salire al cielo. Chi aveva perso i propri cari, chi invece stava cercando invano di salvare il suo parente. Senza contare la mischia che stava avvenendo nel percorso precedente, dove i petulanti si stavano azzuffando tra di loro a causa delle droghe sparse nell'aria.

    In sostanza era appena avvenuto e si stava comunque consumando un massacro, in piena regola. Senza se e senza ma. Tutto ciò ripreso dalle telecamere, almeno quelle che erano rimaste attive. Apparentemente il Peccato di Gola era morto, e anche se Ru Wai, avesse provato a colpirla avrebbe semplicemente constatato la sua morte. Ma davvero era finita così semplicemente? Davvero era stato così facile?

    In ogni caso trovandosi in mezzo ad un ginepraio senza precedenti, alla pari di un formicaio divelto dove tutte le formiche prese dal panico si muovevano caoticamente, Ru Wai avrebbe potuto agire come meglio credeva. Avrebbe avuto circa una buona mezz'ora per agire liberamente, finché i suoi sensi ovunque si fosse trovato non avrebbero individuato un presenza, anzi più presenze, comparire vicino a lui. Avvicinarsi.

    Un uomo anziano, sulla settantina se non di più, vestito con abiti molto tradizionali, insieme ad un omone che definire palestrato [Immagine] era un vero eufemismo, sarebbero apparsi vicino all'Asso. Il primo a fare il passo sarebbe stato l'uomo anziano che alzando la mano avrebbe in qualche modo spinto Ru Wai ad una sorta di gesto pacifico.



    Ru Wai questo di certo non poteva saperlo, ma qualcuno avrebbe identificato quell'uomo come Zeno. Il leader dei Kumo a Kaido, almeno all'epoca. Uno dei Jonin più potenti dell'est del continente. E temuti. Il suo accompagnatore invece assomigliava terribilmente a Yosai, enigma per Febh in quanto portatore di una Kekkei Genkai pari a quella Rigenerazione. Zeno comunque prima di parlare fece agire il suo accompagnatore, il quale con dei rapidi gesti della mano avrebbe lanciato contro le telecamere dei sassolini (se si fossero trovati ancora all'interno dell'accampamento), con una forza talmente potente da distruggere i dispositivi. In caso contrario se Ru Wai si fosse trovato in volo sarebbe stato prima raggiunto da un drago di colore giallo oro, quasi come un fulmine dotato di volontà propria. Sul dorso si sarebbero palesati entrambi.

    Perdonami se ti ho seguito, e individuato. Nessuno apprezza di essere braccato da un Sensitivo. Non ho idea di chi tu possa essere ma hai affrontato uno di quei bastardi della Bilancia Nera. Sentenziò Zeno Dunque sei meritevole della mia attenzione. Ho intenzione di uccidere un po' di quei truffatori. E visto che eravamo entrambi, io e il mio allievo, al campo abbiamo notato le tue spiccate abilità di massacro a base di fuoco e fiamme. Per quanto mi riguarda non ho intenzione di dichiarare la mia identità, ma io non chiederò la tua in compenso. Mi limiterò a dire che sono in vacanza, seppur forzata dal mio... datore di lavoro. E devi sapere che amo occupare il tempo libero massacrando elementi poco raccomandabili della società, ad esempio invasati membri di culti o ladri di professione. In cambio del tuo aiuto che dici se condividerò informazioni riservate su questo “culto”, e viceversa? E poi collaboriamo per estirpare questa banda di insani malati di testa? Che fare per Ru Wai? Infondo lui sapeva che la Peccatrice lo stava aspettando alla Valle del Vortice, ma forse ma questa persona poteva rivelarsi un valido aiuto.




    Febh Yakushi



    Ci fu un lungo confronto tra la lucertola e Shin Rai, la quale fornì numerosi dettagli che vennero memorizzati dal rettile. Alla fine del discorso la lucertola si offrì di accompagnare la donna da Febh, attraverso l'arte della terra. Naturalmente non poteva fidarsi fino a quel punto, ma di certo non avrebbe negato la possibilità di incontrarsi, non ora che aveva trovato un potente alleato così fornì una sorta di controproposta Anche io possiedo l'arte della Terra. So muovermi senza farmi vedere da persone e telecamere. Precedimi e avvisa il tuo evocatore. Io apparirò da lì a poco. Direi che può essere un buon punto di incontro. Invece... fai attenzione. E niente movimenti sospetti. Ora tocca a noi. Furono le raccomandazioni che Shin Rai fece al capo della polizia.

    E dunque se la Lucertola avesse accettato allora la donna, apparendo davanti a Febh Yakushi, si sarebbe leggermente inchinata in segno di rispetto e saluto. Un gesto chiaramente che ispirava fiducia Shin Rai, un tempo venivo chiamata il Demone Liuto. Ora sono al servizio di Yamamoto-sama, e di riflesso del Paese delle Valli. In base alle mie informazioni tu dovresti essere il Jonin di Oto, Febh Yakushi che ha causato così tanto scompiglio a Kaido. Ti immaginavo... diverso. Anche se non disse in che modo, poi preseguì Immagino che la tua lucertola ti abbia aggiornato su tutto. Lo sai che vorrei tanto colpirti più forte che posso? Strinse i pugni, trattenendo con fatica le lacrime Lo sai che a Kaido... se solo avessimo unito le forze avremmo evitato il peggio. Siete caduti in trappola, spinti dall'esigenza di eliminare i burattini che erano stati appositamente messi lì per distarvi. I Cremisi avevano supposto un'invasione accademica e avevano mosso ogni loro pedina per distarvi da quello che stava succedendo veramente SOTTO la città. La flotta e l'esercito era solo uno specchio per le allodole. Shinken-sama e gli altri, me compresa, abbiamo provato ad entrare nelle segrete della città ma siamo stati fermati dalle Lettere di Kumo. Shinken si è sacrificato, per salvarci. Per ritirarci... ora lui è disperso. Il mio amato compagno. L'amore della mia vita... i suoi pugni si strinsero ulteriormente … e poco dopo il Veterano è risorto al pieno del suo potere. Era a Kaido, vulnerabile, e ve lo siete lasciati sfuggire sotto il naso. E allora io ti supplico, Febh Yakushi, ascoltami. Erano parole sincere Stai affrontando il Peccato più infimo tra i Sette, la Lussuria, “Nikuyoku”. Già, sono sette i membri principali della Bilancia a cui fanno capo ai tre Leader, i Tre Padri. O almeno così ha riferito uno dei Flagellatori, un membro che abbiamo catturato e interrogato. Non ho dubbi che troverai il Peccato ad aspettarti ma loro giocano con la mistificazione. Non saprei dirti se è un Peccato o un semplice collaboratore ma uno di loro... è in grado di modificare in maniera profonda i ricordi e le convinzioni delle persone. E proprio per questo motivo è difficilissimo fidarsi delle persone, ninja compresi, potrebbero essere doppiogiochisti senza volerlo... Ti trovi in un posto dove nulla è reale, e tutto è lecito. Sei finito nella rete di una Vedova Nera Lasciò passare qualche secondo affinché Febh potesse elaborare le informazioni o porre altre domande Ascoltami, il mio consiglio è di abbandonare l'accampamento. E qualunque genere di accordo tu abbia in corso con la donna. Questo perché domani tutti i presenti nel campo, o comunque le persone che si sono raccolte per l'evento verranno indirizzate a Uzo no Tani, un ampia pianura. Lì un gruppo di organizzatori sta preparando un campo di accoglienza ancora più immenso. Abbastanza grande per raccogliere tutte le persone. E lì che succederà il peggio... Ti prego, Febh Yakushi, non commettere di nuovo l'errore di Kaido. Fermiamo questi pazzi, prima che sia troppo tardi. Nonostante fosse una Jonin stava sciorinando tutte le sue preoccupazioni, tensioni e ansie che teneva e reprimeva da tempo. Infondo anche se per lei era un estraneo le sue gesta a Kumo lo identificavano come uno dei “buoni”. Un pilastro su cui posare le sue speranze... anzi la speranza di ritrovare Shinken. Shin Rai sarebbe rimasta a disposizione per fornire tutte le informazioni possibili, probabilmente Febh avrebbe dovuto essere più specifico nel chiedere trovandosi davanti una persona scossa, e quindi non propriamente lucida nel fornire dettagli precisi Io comunque ti farò da supporto, in ogni caso. Ma ti prego valuta le mie parole!

    Se comunque Febh avesse deciso di presentarsi all'incontro le sue lucertole non avrebbero rivelato nessuno movimento sospetto. Nessuna persona nascosta, o comunque elementi di rilievo. Shin Rai sarebbe rimasta nascosta in osservazione (nemmeno Febh si sarebbe potuto accorgere di lei, se non utilizzando concentrandosi su quell'aspetto) e in collegamento mentale con Febh, se l'Otese concesso. In quello spiazo erano presenti appunti gli “occupanti” delle tende e poco dopo, in attesa, avrebbe notato spuntare dalla parte opposta di dove si trovava la stessa donna che aveva visto nell'incubo vissuto grazie a Fine Inevitabile. Il Peccato della Lussuria, dalla bellezza ammaliante e fuori scala, con passo calcolato ed elegante camminò verso il centro di quella piazzola.



    Accanto a lei camminava, piegato costantemente in due con la schiena in segno di costante riverenza, un uomo Quella persona è il Flagellatore che abbiamo catturato, interrogato e poi ucciso! Come può essere ancora vivo? E' stato seppellito sotto tre metri di terra! Attento, Otese! E' un trucco oppure una trappola! Posso colpirla, senza farmi notare fino all'ultimo istante... mi basta una tua parola! Avrebbe comunicato mentalmente all'Otese. L'uomo portava con sé un voluminosa borsa. Con uno schiocco delle dita l'uomo si inginocchiò aprendo la borsa e anche da lontano non sarebbe stato difficile notare che era ricolma di Ryo. Una quantità straordinaria. E in tutto ciò il Peccato si sarebbe seduta, accavallando sensualmente le gambe, sopra la schiena dell'uomo, come se fosse uno suo schiavo. Era evidentemente in attesa, come se volesse sfidare Febh lì davanti. Un sorriso era dipinto sul suo volto. Con il dito puntato verso Febh invitandolo ad avvicinarsi. E se Febh avesse accettato la donna avrebbe preso parola per prima Lì ci sono trentamila Ryo. Puoi verificarli, se vuoi. Io in compenso ti chiedo di fornirmi le droghe che hai preparato. Sappi che io le controllerò, prima di lasciarti i soldi. Erano questi gli accordi, giusto? quelle droghe erano state in qualche modo toccate dal Veleno, senza conoscere gli effetti reali Febh si sarebbe fidato a consegnare una potenziale arma ad un Peccato?

    Se invece Febh avesse deciso di abbandonare l'accampamento insieme a Shin Rai allora il discorso sarebbe cambiato radicalmente. Ci sarebbe voluto meno di mezza giornata, considerando la loro velocità, nel raggiungere Uzo no Tani. Ammesso che avessero voluto dirigersi lì Se ci sbrighiamo, e sprechiamo un po' di energie possiamo anche andare da Yamamoto-sama. Recuperare ulteriori rinforzi. Condividere le informazioni con il Daimyo. Aggiunse la donna. La scadenza infondo era a due giorni di distanza.



1137 replies since 1/6/2016
.