Posts written by Roroo 2.0

  1. .

    Torta con amarena


    Villaggio della Neve - Chapter V



    Diedi la risposta giusta.
    Sebbene l'avessi minacciata, la ragazzina mi consegnò la torta come ricompensa.
    Se tutti quei padiglioni erano stati allestiti dal Re, l'oggetto che mi ero guadagnato risolvendo l'indovinello doveva essere legato alla chiave.
    Prima di accettare il dono o chiedere spiegazioni, squadrai la base e la farcitura. Non mi sfuggirono le irregolarità sulla superficie laterale e il leggero rigonfiamento sulla parte centrale.
    All'interno sembrava esserci qualcosa di rotondo.
    Decisi di smembrare quel dolce una volta tornato al padiglione centrale, così, senza domandare alcunché, accettai la ricompensa, facendo ben attenzione a non toccare il dono appena ricevuto con le mani. Avrei evitato di posizionare la torta sotto al mio naso.


    Appoggiato il premio sul tavolo imbandito, tentai l'elfa con l'allucinogeno prodotto dal mio seme.
    La sua reazione mi sorprese.
    Dai suoi occhi trapelarono diverse emozioni: desiderio, curiosità ma al tempo stesso una paura paralizzante. L'oggetto del suo terrore era l'ira del Re dell'Inverno.
    Avevo avuto le mie risposte. La ragazzina non era controllata direttamente dal Re, bensì indirettamente, tramite l'uso della violenza e potenti sostanze.
    Parlare di semplice droga era piuttosto riduttivo e superficiale.
    Allungai la boccetta verso di lei. Un movimento elementare del braccio che nella mente del tossico equivaleva all'inserire la dose direttamente nelle sue tasche.
    Ero stato anche io un tossicodipendente e per certi versi lo ero ancora.
    Aprii la sua mente come una scatola di pomodori pelati.
    Le sue dita si strinsero attorno alla dose. I suoi occhi brillarono per l'emozione.

    Quando vidi il costrutto ideato dal Re dell'Inverno comparire alle spalle della tossica e caricare il colpo, non ebbi il tempo per indietreggiare o fare alcunché.
    A qualche metro dal sottoscritto, la donna esplose come un fuoco d'artificio.
    L'intera stanza fu imbrattata dal sangue, compresa la torta.
    Respirare diventò impossibile. L'odore acre del sangue e la puzza nauseante delle interiora mi fecero girare la testa. Ebbi dei forti conati di vomito.
    Avevo i resti della donna spalmati sull'abito più elegante che possedevo.
    Sebbene lo spettacolo fosse raccapricciante, non mi rattristai per la macabra fine della ragazza, anzi, mi congratulai per le informazioni acquisite e per le mie abilità da venditore.
    Presi la torta e feci ritorno al padiglione centrale appena possibile.

    [...]



    Quale sarebbe stata la reazione dei partecipanti nel vedermi ritornare con una torta avvelenata e il corpo imbrattato i sangue e organi umani?
    Chiunque si fosse avvicinato a me avrebbe percepito un tanfo così intenso da far girare la testa persino a medici navigati.
    Fortuna l'olfatto si abitua. Il sangue aveva il potere di risvegliare in me istinti violenti e animaleschi. Gli uomini della Drosera ne avevano avuto un assaggio.
    In quell'occasione, per qualche motivo, forse il nauseante odore o l'impossibilità di poter picchiare qualcuno, non fui preda di alcun raptus omicida.
    Per estrarre la chiave dal dolce avvelenato mi aiutai con i coltelli e i tovaglioli posti sui tavoli in cui gli schiavi avevano appoggiato bevande e cibarie di ogni tipo.
    Avrei fatto molta attenzione a non entrare in contatto con essa. Non ricordavo se fosse possibile intossicarsi con la stricnina mediante contatto.
    Un accorgimento in più non guastava mai.
    Torta con stricnina. Avrei risposto ai più curiosi.
    Se vuoi morire per emorragia come un topo è perfetta Dissi freddo.
    Se tutto fosse andato per il meglio, avrei ammirato la chiave conquistata e l'avrei appesa a un ramo dell'albero come avevano fatto gli altri shinobi.

    Molti avevano già deciso le loro successive mete.
    Presi la mia statuina. Come un bambino, mi divertì a macchiarla con il sangue dell'elfa.
    Così è più reale no? Risi di gusto.
    Mi assicurai il padiglione 17 posizionandoci sopra la mia raffigurazione.
    Non rinnovai l'invito fatto in precedenza.
    Chakra: 37/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: ???/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità: 400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Rilascio
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Bende Rinforzate × 2
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Tonico di Recupero Minore (Veleno C1) × 1
    • Corpetto in Cuoio (Veleno C1) × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2

    Note
    4 Allucinogeni. 1 Perso
  2. .

    Padiglione 12


    Villaggio della Neve - Chapter IV



    La reazione del Mikawa fu improvvisa e inaspettata. Quando la sua pesante pelliccia cadde a terra, rivelando ai presenti il suo equipaggiamento e arsenale, mi allontanai da quello che ben presto sarebbe diventato un'area di scontro.
    La sua chiamata alle armi mi caricò a pallettoni.
    Diogenes Mikawa spaccava i culi.

    Alla richiesta di sguainare le armi contro il Re dell'Inverno, fui preda dello stesso raptus con cui avevo sradicato l'organizzazione della Drosera da Amegakure.
    Un ghigno malvagio deformò il mio volto.
    Ero pronto a scendere in battaglia. Afferrai l'asta centrale della doppia lama.
    FATTI AMMAZZARE IDIOTA. L'oscura coscienza "urlò".
    Ebbi un istante di esitazione. Rimasi con un quarto della lama inferiore sguainata.
    Davanti ai miei occhi, a una velocità divina per i miei standard, il Mikawa aveva appena subito un durissimo colpo.
    Deglutii, lasciando cadere la lama all'interno del fodero.

    CITAZIONE
    " Se non funzionerà insieme allora vuol dire davvero che siamo in balia di tutto ciò...forza, tigre, ora! "

    Giusto! VeroPensammo all'unisono.
    Insieme al Mikawa e a molti altri ninja, eseguii il sigillo della Tigre, attivando l'unica tecnica Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l’efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l’Efficacia con un’altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [ [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]]
    [Da studente in su]

    Efficacia:30
    conosciuta per uscire da un genjutsu.

    [Se il Rilascio non ha effetto]

    Curioso di conoscere le reali intenzioni del Mikawa, uscii dal polo centrale e mi diressi verso la struttura numero 12.
    All'esterno il freddo era così pungente da farmi digrignare i denti.
    Il padiglione era identico a quello realizzato sul plastico: mi trovavo davanti a una casetta in legno, con ornamenti e luminarie gettate alla rinfusa, senza un preciso ordine.
    Quando vidi la manopola a forma di Fiore sorrisi divertito. Il ciccione aveva il senso dell'umorismo.
    Senza indugiare, aprii la porta e varcai la soglia.

    Mi ritrovai all'interno di una stanza illuminata da un camino acceso e da diverse candele poste su un tavolo imbandito.
    Questa atmosfera mi sta già dando la nausea.
    Una donna con le orecchia a punta si avvicinò a me con una torta al cioccolata tra le mani.
    Mi accolse come un invitato, sorridendomi gentile.
    Tre secondi furono sufficienti per intravedere dei sottili spilli conficcati sui contorni delle sue sottili labbra. Se il suo sorriso era falso, la felicità che emanava era reale, ma frutto di qualche potente droga allucinogena, come intuibile dai suoi occhi semichiusi.
    Essa si stava affrettando a concludere la preparazione del tavolo in cui vi erano almeno dieci sedie, diversi candelabri d'oro, posate d'argento, bicchieri di cristallo e piatti niente male, nulla a che vedere con le ciotole su cui consumavo i pasti insieme a Hoakue nella nostra casa.

    Nell'anno 3 usavano la stricnina Udì il discorso della ragazzina e il suo "problema" adolescenziale da risolvere.
    Oltre all'umorismo, il Re aveva parecchia fantasia.

    Mi darai la chiave, non quell'agglomerato di veleni da principiante. Tra una botta e l'altra con la giovane kunoichi di Konoha, il ciccione mi stava tenendo d'occhio. Da qualche parte dovevano esserci telecamere e microfoni nascosti.
    Evitai di cercarli. Da quanto avevo visto nella sala centrale, quell'uomo era in grado di costruire a distanza ogni cosa, più e più volte. Avrei potuto avere un microfono piazzato nel sedere.
    Se ti siedi a capotavola, invitando solo un'amica dovrai invitare tre uomini. Se avrai due amiche oltre te a cena, gli uomini dovranno essere sette...3 amiche 10 uomini ecc
    Se ti siedi a capotavola, invitando solo un'amica dovrai invitare tre uomini. Se avrai due amiche oltre te a cena, gli uomini dovranno essere sette...3 amiche 10 uomini ecc Dissi senza cambiare una sola parola. La logica non era affatto il mio forte. Io ero nato per picchiare e uccidere.
    E ora la chiave... Poco sicuro della risposta data, allungai la mano destra verso la donna, avvicinandomi a lei con passi lenti e calcolati.

    Se la ragazza dalle orecchia a punta mi avrebbe consegnato la chiave, avrei posizionato quest'ultima in una tasca interna dell'abito o sopra uno dei mobili presenti vicino l'entrata.

    Impossibilitato ad uscire prima dei trenta minuti, se non pagando un duro prezzo in termini di chakra e salute, avrei tentato di capire qualcosa di più su quel Re dell'Inverno. Vi erano molti punti oscuri sul suo potere e sul suo comportamento.

    Sai chi sono io, vero? Estrassi dalla tasca una piccola fiala, contenente un liquido rosso sangue, della stessa tonalità utilizzata dal Re e da quell'individuo per addobbare la casa. Avevo tra le mani uno degli allucinogeni al servizio dei Fiori.
    Potrai provarlo se vuoi? Sballa da matti. Ne ho un altra fiala, ma il suo effetto è diverso. Ti potenzia incredibilmente. Vuoi provare? Dà bassa assuefazione, ma se calcoli male la dose ci lasci la pelle Avevo intenzione di capire se quella fanciulla fosse solo stordita con qualche droga o fosse controllata dal suo (nostro) aguzzino per mezzo degli spilli, i quali avrebbero potuto essere dei semplici ricevitori di chakra.




    Chakra: 37/40
    Vitalità: ???/14
    En. Vitale: ???/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità: 400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Rilascio
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Bende Rinforzate × 2
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Tonico di Recupero Minore (Veleno C1) × 1
    • Corpetto in Cuoio (Veleno C1) × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2

    Note
    ///
  3. .

    Notti di Caccia


    Chapter II - Villaggio di Amegakure




    L'uomo mi condusse nel retro del suo negozio.
    Occultato sotto un telo nero, nascosto a sua volta da un muro di fiori colorati, vi era uno specchio alto almeno due metri.
    Il fioraio lo maneggiò con cura.

    CITAZIONE
    Salta dentro. Ricorda che hai solo due ore di tempo, se non dovessi farti trovare difronte allo specchio dall'altra parte in tempo finiresti in un limbo dal quale sono in pochi sarebbero in grado di tirarti fuori. "

    Un portale?
    Avevo due ore per trovare Kameshita.
    Rivolsi un sorriso al fioraio.
    Se andrà male, non voglio crisantemi sulla mia bara. Ricordatelo. Sempre se qualcuno si fosse preso la briga di seppellirmi.
    Eseguii due profondi respiri prima di balzare all'interno dello specchio.
    Vissi un esperienza surreale. Entrare in quella superficie riflettente fu come gettarsi dalla cima di un palazzo, esperienza che il vecchio me aveva vissuto.
    La sensazione di precipitare in balia della sola azione della gravità non fu affatto piacevole, ma durò meno di un istante.
    Mi ritrovai in un bagno sudicio, seduto sulla tazza di un water, con la porta chiusa davanti a me su cui avevano scritto centinaia di nomi e imprecazioni.
    L'odore era nauseabondo. La musica era così forte da mascherare ogni altro rumore.
    Prima di gettarmi a capofitto alla ricerca del contatto, dovetti riprendermi da quel balzo nell'ignoto.

    Spalancai la porta.

    jpg


    Ero nel bagno di una discoteca.
    Avevo scelto un buon momento per catapultarmi in quel luogo.
    Non vi era nessuno in quella stanza, ad eccezione di un vecchio che si stava dando da fare con una ragazza.
    Inorridito da quella scena da film horror, tentai Vel:400di afferrare il vecchio da dietro, all'altezza del collo, per poi sbatterlo come un calzino sporco contro lo stesso muro su cui la donna appoggiava le sue piccole mani. Lo avrei tenuto fermo con il mio braccio destro, mantenendomi a distanza di sicurezza. Sarei ricorso al chakra se quell'uomo si fosse rivelato essere un ninja.
    Cerco Kansoshita vecchio. Tutto quello che sai! ora e subito! Parla o questa sarà la tua ultima scopata. Avrei tuonato, mentre la mano sinistra sarebbe saettata in direzione dei capelli della ragazza, prima che potesse scappare.
    Stessa cosa vale anche per te, principessina.


    [...]



    La sala da ballo era gigantesca e molto affollata.
    Installati sulle travi situate sulla sommità della struttura, i fari illuminavano l'intero ambiente mediante fasci di luce in continuo movimento.
    Scovare lì dentro un uomo di cui conoscevo solo il nome e forse qualche altra informazione era come cercare un ago in un pagliaio.
    Non mi sentii perso né sconfitto, avevo la mia coscienza oscura a guidarmi.
    Mi gettai in pista.
    Ballando come uno scatenato ebbi modo sia di coprire la mia identità sia di esaminare l'intera discoteca, o per meglio dire la "fabbrica di soldi" dei Fiori.
    La droga girava più dell'alcool, in quantità così elevate da shockare persino me, un cittadino originario di Ame.
    Per qualche centinaio di Ryo in più, i barman aggiungevano ai cocktail una o due pasticche.
    Ai lati vi erano delle sale con tutto l'occorrente per spararsi in sicurezza eroina o altro nelle vene. In altre stanze, diverse persone si intrattenevano partecipando a orge e giochi sadomaso.
    Tra i centinaia di volti lì presenti, ne vidi alcuni piuttosto...eccellenti.
    Dove sono? Avrei tanto voluto saperlo, ma tutti quei drogati attorno a me probabilmente non ricordavano nemmeno il loro nome.
    Kansoshita è il capo di questo posto? Mi domandai. Che il locale fosse sotto il controllo dei Fiori era sicuro.
    E un capo difficilmente si troverà dietro un bancone, nella pista da ballo o in mezzo a un orgia. Spostai l'attenzione a Nord Est, sui divani in pelle nera in cui erano seduti alcuni politici e uomini d'affari.
    Osservando con più attenzione e da una diversa posizione quell'angolo riservato ai vip del villaggio, notai la presenza di un ragazzo completamente fuori luogo.
    Dietro le spalle di due energumeni, equipaggiati come dei ninja, il tipo osservava con sguardo vuoto l'intera sala da ballo.
    Non penso sia lui, ma rispetto a tanti altri sembra abbastanza sobrio. Sta monitorando. Lavora per lui forse.
    Mi avvicinai cercando di non dare nell'occhio, mantenendomi leggermente a destra rispetto alla sua posizione.
    Superare i due uomini armati ricorrendo alla violenza era un suicidio.
    Avevo un jutsu adatto per l'occasione.
    Continuando a ballare, avrei attivato uno dei pochi genjutsuTecnica del Suono Ammaliante
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva se le vittima sono presenti entro 12 metri dall'utilizzatore. Le vittime udiranno un qualunque suono provenire da un punto deciso dall'utilizzatore all'attivazione e saranno invogliate a raggiungerlo e rimanerci; le vittime non raggiungeranno né stazioneranno in un posto apparentemente dannoso per la propria salute. Se la vittima si oppone alla malia, avrà un malus di 3 tacche a Velocità e Riflessi. L'efficacia è pari a 10.Tipo: Genjutsu -
    (Consumo: Mediobasso / Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    del mio repertorio.

    Se tutto fosse andato come previsto, il ragazzo avrebbe percepito con chiarezza una flebile voce chiamarlo a sé. Per nulla minaccioso, il suono sarebbe giunto alla sua sinistra, leggermente fuori dalla pista da ballo. Per qualche motivo, il rumore sarebbe stato molto invitante.
    A sette metri circa da lui, sebbene fossi coperto da alcune persone, salvo casi particolari, il mio sguardo sarebbe riuscito a captare ogni sua minima reazione.

    Se il ragazzo avesse ceduto alla tentazione di raggiungere il luogo in cui aveva udito lo strano rumore, avrei mantenuto inalterati i passi di danza e lentamente mi sarei avvicinato verso di lui, così da braccarlo da dietro una volta che l'obiettivo fosse giunto ai margini della pista, a cinque metri dai due buttafuori, dove lo avevo attirato, distante dalla monotona traiettoria dei fasci di luce. Con il favore delle tenebre avrei nascosto un kunai dentro la manica sinistra.

    jpg
    Cerco Kansoshita! Portami da lui! Avrei esordito, con tono tranquillo e sicuro, probabilmente sbucandogli alle sue spalle.
    Ero pronto a reagire al suo minimo cenno di reazione violenta.






    Se il ragazzo fosse riuscito a resistere alla tentazione indotta dal mio genjutsu, avrei optato per un'altra strategia.
    Chakra: 38/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Bende Rinforzate × 2
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Tonico di Recupero Minore (Veleno C1) × 1
    • Corpetto in Cuoio (Veleno C1) × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2

    Note
    LanciaSpiedi caricato con Spiedi Avvelenati (Veleno C1 + Allucinogeno)
  4. .

    Pericoli


    Chapter IV- Villaggio della Sabbia



    La prima domanda del ragazzo in pigiama suonò scontata, quasi ridicola.
    Un istante prima la fanciulla aveva arrestato una decina di pietre con un flusso di aria generato con un ventaglio.
    CITAZIONE
    «KYAAAAA! Hai visto cosa ho fatto?»

    Con enorme stupore, Masayoshi vide la ragazza saltargli addosso, stringendolo attorno al collo con le sue minuscole braccia.
    CITAZIONE
    «Non posso credere di esserci riuscita!»

    I suoi timpani vibrarono così forte da provare dolore.
    AAARgh ahahah ma che fai? Rise. Dietro la sua risata vi era un po' di imbarazzo per quel innocuo contatto.
    Questa è fuori di testa. Pensò divertito.
    CITAZIONE
    «SI! O almeno credo di sì! La mia Sensei dice che dovrei riuscire a diplomarmi a breve!»

    Bene bene. Una futura Genin. Nonchè collega. Dichiarò, impettendosi, fiero di far parte dei ninja di Suna.
    Proprio in quel momento, Ajeje si mise comodo sulla spalla della ragazzina.

    CITAZIONE
    «Penso che vorrei andare a vedere lo spettacolo delle Marionette. Ho sentito così tante leggende a riguardo!»
    «Quindi, dove si va?»

    Oh andiamo si! I loro spettacoli sono fantastici sai? Esclamò, felice.
    Un anno prima aveva assistito a una loro cerimonia con Shunsui Abara. Non lo aveva più rivisto da allora, ma un uccellino gli aveva riferito che era diventato un marionettista molto valido e che aveva aperto un suo negozio.

    [...]



    Nulla era cambiato.
    Ai lati del viale che conduceva al Tempio scavato nella roccia, numerosi marionettisti sfoggiavano ai più curiosi le loro creazioni, dei subdoli arsenali e dei pezzi storici. Alcuni cartelli informavano i presenti di alcuni laboratori che avrebbero avuto inizio il pomeriggio.

    La piazzapng ai piedi del Tempio pullulava di gente e di marionette. Se alcuni minuti prima diverse persone si erano fermate ad ammirare il dolce suricato, ora che erano circondati da almeno un centinaio di persone, stranamente nessuno avrebbe fatto caso alla creatura.
    Vi preghiamo di allontanarvi dall'area centrale! Fra dieci minuti ci sarà una scontro tra Kotyuki lo squartatore e Gokuty, sviluppato da Fulkolk il costruttore con la partecipazione con un team di scienziati del DESERT!
    All'annuncio effettuato per mezzo di un potente megafono la gente esplose in un fragoroso boato.
    Non dirmi chi sia questo Fukolk,...ma sembra divertente, vogliamo assistere allo scontro? Le persone iniziarono ad avvicinarsi ai lati della piazza mentre altri avanzarono verso il centro, dove alcuni nastri delimitavano l'area dello scontro.
    Prima fila o cerchiamo una posizione sopraelevata dietro? La scelta spettava alla ragazzina.

    Indipendentemente dalla sua decisione, il Genin si offrì per dirigersi in una bancarella dall'altra parte della piazza per prendere qualcosa da bere e da mangiare.
    Masa era abbastanza conosciuto in città. Per qualche Ryo il negoziante gli avrebbe dato la possibilità di pagare il giorno successivo.

    Vado a prendere qualcosa da bere e da mangiare. Offro io. Qualche preferenza? Sorrise. Prendete il posto okay? Tanto non sarà difficile ritrovarvi.
    Avvicinarsi ai nastri o sopra il muretto che delimitava la piazza sarebbe stato più difficile del previsto. Qualunque fosse stata la scelta della studentessa, per ben tre volte Fujiko avrebbe subito vigorose spallateForza: 100 da uomini diversi, anche loro in balia della folla che tentava di accaparrarsi i posti migliori.
    Tutti si sarebbero scusati con lei.

    Ajeje sarebbe rimasto ancorato alla sua spalla.
    Dal momento esatto in cui Masayoshi sarebbe scomparso alla vista di Fujiko e Ajeje, quest'ultimo iniziò ad emettere un verso strano, quasi rabbioso, in direzione del bar in cui il suo "padrone" si era diretto. All'altezza del suo collo, il manto si era leggermente alzato.
    Qualcosa non andava.

    Se si fosse guardata attorno, ben quattro persone sarebbero state beccate a puntare i loro occhi sulla sua graziosa figura. Difficile capire cosa li avesse maggiormente colpiti, se il suricato o la sua sfolgorante bellezza esotica.
    I quattro erano rispettivamente una donna con dei lunghi capelli raccolti in una coda che arrivava fin sotto le spalle, un signore distinto, un ragazzetto sui venti anni dai capelli bianchi e una bambina della sua età. Se li avesse osservati bene, avrebbe potuto notare seppur con una certa difficoltà che il loro vestiario era molto simile. Indossavano una maglia marrone sgualcita. Era una coincidenza?

    Muoversi in quel marasma di persone sarebbe stato parecchio difficileIntralcio Medio.





  5. .

    Ditta scavi in azione


    Chapter V - Villaggio di Soyo



    In prossimità della montagna di detriti il team accademico ricavò numerose tracce.
    La volpe evocata da Shin aveva fiutato diversi odori all'interno delle macerie. Qualcuno si era intrufolato al di sotto della lastra di metallo.
    L'Iga, nonché suo superiore, aveva percepito considerevoli quantità di chakra poco lontane mentre il lupo bianco dell'Uchiha aveva captato odori di uomini che da lì si erano diretti verso altre direzioni.

    Troppe informazioni per il piccolo Masayoshi. Non si sforzò nemmeno di memorizzare le piste trovate.
    Ci pensò Shin ad elaborare un piano d'azione.

    Ascoltò con interesse la sua opinione e le risposte degli altri shinobi. Nessuno protestò o ebbe molto da aggiungere.
    Il Genin si limitò ad annuire quando il foglioso lo incaricò di rimuovere le macerie insieme a Kato.
    Quest'ultimo invitò l'Uchiha ad unirsi al loro team.
    Sì, posso generare una frana. Rispose all'otese, sorridendogli.
    Controllo un attimo se rischio di danneggiare qualcosa, altrimenti farò parlare i miei pugni. Si fece serio.

    Con molta attenzione, Masayoshi studiò la possibilità di arrivare facilmente alla lastra in metallo utilizzando uno dei suoi jutsu ad ampio raggio.
    Doveva evitare di danneggiare gli altri magazzini, le strade o edifici circostanti.

    Se vi fosse stata la possibilità di utilizzare il suo jutsu senza effetti collaterali, il Genin avrebbe invitato tutti ad allontanarsi dalla traiettoria del Doton.
    Tutti dietro di me! Assicurandosi dell'incolumità di ogni individuo, compresi guardie e civili di passaggio, posizionato a tre metri dalle rovine, Masayoshi avrebbe incanalato il chakra fino al piede destro e con forza lo avrebbe sbattuto a terra, dando origine a una frana larga ben sei metri. [TA]Smottamento
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (1)
    L'utilizzatore, sbattendo un pugno o un calcio a terra, sarà in grado di creare una piccola frana; avanzerà per 12 metri ed avrà una larghezza pari a 6 metri e potrà raggiungere in altezza fino a un metro e mezzo. La Velocità di uscita dal terreno è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore incrementata di 2 tacche. La potenza della tecnica varierà in base al terreno: 50 se roccioso, 40 se compatto, 30 se terreno normale. Terreni paludosi o acquosi negano l'attivazione della tecnica.Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]



    Se la presenza di strutture circostanti avrebbe reso il jutsu troppo pericoloso, il Genin avrebbe accelerato la distruzione dei detriti depositati sopra la lastra colpendo una grande parete di roccia con un poderoso pugno, per poi proseguire i lavori a mano, senza ausilio del chakra. [TA]Spaccamontagne
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può sferrare un pugno dalle potenzialità offensive altamente incrementate: la Forza dell'attacco sarà incrementata di 4 tacche; il colpo causerà Dolore (DnT Medio) nella zona colpita. Se utilizzata contro pareti di roccia, è possibile distruggerle facilmente.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso))
    [Raggio Distruzione: 3 metri ogni grado]
    [Da studente in su]



    [...]



    Sgombrato il passaggio dalle macerie, prima di scendere nel presunto tunnel, Kairi e il suo lupo provvidero ad ispezionare qualsiasi cosa ci fosse lì sotto.
    Per la prima volta nella sua vita, Masayoshi ammirò i famosi Sharingan in azione.
    L'iridi della kunoichi divennero rosse sangue. Si promise di visitare Konoha una volta conclusa quella missione.

    Quando giunse il suo turno, Masayoshi sarebbe sceso disarmato ma con le braccia ben alzate per proteggersi da ogni possibile attacco.








    Chakra: 36 o 37/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2

    Note
    ///




  6. .

    Non mi chiamo Gianfranco


    Chapter III- Villaggio della Neve



    Nessun altro ninja osò intromettersi nella trattativa. Inarcai un sopracciglio quando vidi la marionetta ,distrutta dal Mikawa, rigenerarsi fino a ritornare funzionante.
    Il potere del panzone mezzo robotico mi aveva visibilmente stupito.
    Gli equipaggiamenti che avevo abbozzato andavano rivisti.

    Rivelata la mia possibilità di allargare la trattativa agli altri semi, il volto plastico del Re dell'Inverno non subì mutamenti, ma dovetti attendere solo pochi secondi per conoscere ciò che l'uomo bramava.
    Non udì nessuna cifra in Ryo bensì una richiesta di obbedienza, sottomissione e adorazione.
    il suo obiettivo era trasformarci tutti in schiavi.
    Goemon ne era a conoscenza? Non ribattei, ma quel bastardo senza nome, prigioniero nel suo stesso corpo, sapeva di avermi messo in difficoltà. La lettera era a mio nome, ma forse poteva esserci lo zampino dei Fiori. Niente e nessuno entrava o usciva da Ame senza essere supervisionato. Non avevo le prove, ma sentivo che era così. Lo sapeva il mio vecchio io.
    Forse...hanno scoperto il mio passato? Sono stato un loro nemico?
    No, doveva essere solo una coincidenza, infondo perché Goemon avrebbe voluto sacrificarmi dopo nemmeno qualche mese di militanza?
    Mi morsi la lingua.

    Mentre la mia oscura coscienza torturava il mio cuore, senza alcuna paura, in risposta alla proposta e successiva risata del pancione, iniziai a slacciarmi i bottoni del pantalone. Gli accademici avrebbero ammirato un pene di Ame pisciare sulla reggia di quel fantomatico Re, ma per mia sfortuna, o fortuna, la vibrazione dell'intero padiglione mi costrinse ad abbandonare l'idea e ad avvicinare le mani alla mia arma sul fianco destro.
    Dal terreno s'innalzò una gigantesca colonna colma di meccanismi. In pochi secondi, il Re dell'Inverno si ergeva su tutti noi dalla cima di un enorme macchina color rosso e bianco.
    Bluffa. Pensai quando il panzone rivelò la sua intenzione di bloccare la rotazione terrestre.

    L'uomo aveva in serbo un gioco per noi. Ascoltai scocciato le regole, le limitazioni e ciò che avremmo dovuto fare per portarci a casa la vittoria.
    Era chiaro che nella sua casa eravamo costretti a sottostare ai suoi capricci.
    Se il ciccione aveva invitato il Mikawa, guerriero formidabile da quanto avevo notato, allora il Re dell'Inverno era sicuro di poterlo controllare.
    Per un ninja del mio livello, non vi era scampo in un combattimento uno contro uno.
    Ciononostante, da vero cittadino di Ame, non mi sarei fatto mettere i piedi in testa da nessuno.

    Quando il Re scomparì portandosi con sé una ragazza di Konoha, mi voltai verso il padiglione.
    Con molta probabilità, avrei dovuto collaborare con un accademico. Non mi creava nessun problema. Alcuni di loro sarebbero stati in futuro miei clienti.
    jpg

    Passai davanti alla macchina in movimento. Gli ingranaggi, le cinghie e i vari giunti erano sporchi di sangue. Qualche servo aveva avuto la sfortuna di finirci dentro.
    Il mio udito percepì Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. [Da genin in su]
    un debole lamento provenire all'interno del meccanismo.
    Mmmmh. Mi avvicinai guardingo alla fonte del suono. Sì, quel lamento non era frutto della mia immaginazione.

    Lì dentro c'è qualcuno vivo. Dissi, indicando la macchina.




    [...]

    Tra gli shinobi presenti, l'unico con cui non sarei voluto finire insieme era il Mikawa.
    Presi tra le mani il mio modellino.
    Io prenderei uno degli schiavi e lo farei cantare come un usignolo. Gettai lo sguardo verso gli sgorbi alti un metro e una vigorsol. Nella mia espressione non vi era pietà.
    Genjutsu o droga a parte, con cui sono sicuramente controllati, qualcosa sanno. Non stavo scherzando. Non avevo problemi ad acciuffarne uno, ma a farlo cantare doveva pensarci qualcun'altro.
    Non avevo le sostanze giuste con me.

    Io andrò al padiglione 12 Piazzai il modellino davanti al rispettivo padiglione.
    Non disprezzo la compagnia. So essere simpatico. Feci un occhiolino. Dietro quella semplice battuta si nascondeva un barlume di verità.




    Chakra: ???/40
    Vitalità: ???/14
    En. Vitale: ???/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Bende Rinforzate × 2
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Tonico di Recupero Minore (Veleno C1) × 1
    • Corpetto in Cuoio (Veleno C1) × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2

    Note
    ///
  7. .

    Don't touch me


    Chapter III- Villaggio della Sabbia



    Dopo qualche secondo di incredulità, la ragazzina capì che Masayoshi si stava riferendo al suricato e non a lei.
    Un classico. Era già accaduto con altre persone, tra cui alcuni suoi vicini.
    CITAZIONE
    «E' tuo?»

    Sì, certo Rispose, incrociando le braccia. Ripensò alla missione al Paese del Cielo. Come ricompensa, sebbene il suo compito fosse stato svolto solo da Yato, la Veggente aveva rivelato l'esistenza di un forte legame tra lui e quell'animale. Grazie ad Haruki, Masayoshi aveva saputo che suo nonno aveva avuto un contratto di evocazione con i suricati.

    CITAZIONE
    «Come si chiama?»
    «Io sono Fujiko, piacere.»

    Io sono Masayoshi Shokuto e lui... Scese un silenzio imbarazzante.
    lui è... Il suricato si voltò verso il Genin, con un espressione molto particolare. Sembrava stesse pensando "vediamo cosa ti inventi".
    lui è...A....Ajeje concluse con un filo di voce.
    Alcuni curiosi esplosero in una lunga risata. Sì, lui è Ajeje Disse convinto.
    E piacere mio...anzi nostro! Strinse la mano della ragazzina.
    Grazie per averlo... Appena Masayoshi allungò le braccia per prenderlo, Fujiko avrebbe percepito con il senso del tatto un profondo cambiamento: il morbido manto marrone e nero del mammifero divenne incredibilmente scivoloso, come se i suoi peli si fossero impegnati di una sostanza molto viscida. [CdC Anti-adesivo]L'utilizzatore può rendere la propria pelle incredibilmente scivolosa vanificando sia il chakra adesivo avversario sia tentativi di presa. Non utilizzabile in combattimento
    Con un colpo di reni, spingendosi con i suoi minuscoli piedi sul braccio sinistro di Fujiko, Ajeje tentò di sfuggire al tentativo di presa di Shokuto balzandoVel 100 verso destra.

    Atterrò con le unghie sulla schiena di un operaio intento ad issare una lunga trave per posizionarla sui lati di un piccolo palco. Lì sopra, quella sera stessa, i monaci avrebbero benedetto ogni clan di Suna.
    AAARGH. In preda al dolore, l'uomo ruotò d'istinto il proprio corpo in senso orario senza lasciar cadere a terra la pesante asta.
    Se Masayoshi riuscì ad abbassarsi in tempo, la ragazzina rischiava di prendersi una bastonataForza: 100 Velocità:150
    Potenza: 10
    in pieno volto.
    Maledetto suricatoo! Le ferite subite dall'uomo erano tutt'altro che superficiali. La sua maglia era intrisa di sangue e sudore.

    La situazione degenerò quando alcuni carpentieri sbucarono da un angolo, allarmati dalle grida del loro superiore. Le accuse del loro capo divennero immediatamente una sentenza.
    Vattene via Ma cosa ci fa dentro al villaggio! Le guardie dove stanno?!
    In preda alla rabbia, i tre operai tentarono di scacciare il mammifero lanciandogli numerose pietre. Per qualche strana ragione (forse la mira scarsa o qualche evento sovrannaturale) nessun masso si sarebbe diretto verso il suricato. Se ben cinque pietre miravano in diversi punti il corpo di Masayoshi, due di esseVelocità Forza: 100 Potenza 5 puntavano alla testa e al fianco sinistro della giovane Fujiko.
    Il suricato si alzò in posizione eretta, piantando la sua coda a terra per sorreggersi.

    La follia durò poco. Ogni uomo, donna, vecchio o bambino di passaggio per quella strada si schierò a favore del suricato. Se i bambini iniziarono ad accarezzarlo, gli adulti minacciarono gli operai di denuncia per maltrattamenti. Alcuni persero completamente la ragione. In un attimo, il tentativo di uccidere il suricato si era trasformato in un linciaggio contro gli operai. Fortunatamente tutto si placò senza ulteriore violenza.
    Ti sei fatta male? Mi dispiace un sacco. Senza malizia il ragazzino squadrò il corpo della giovane alla ricerca di ferite o lividi.
    Sei una kunoichi?Chiese, lanciando qualche sguardo fugace al piccolo Ajeje per controllarlo. Sorrise nel notare come il suricato si fosse già stufato di tutte quelle attenzioni.
    I bambini più temerari che avevano intenzione di abbracciarlo o di non lasciarlo andare via costrinse il mammifero ad attivare una delle sue armi naturali: il peto silenzioso. Ajeje ne possedeva la versione potenziataOltre al forte tanfo di morte, chiunque nel raggio di 1.5 m dal suricato avrà prurito agli occhi e forte lacrimazione. .

    Felice per il risultato ottenuto (bambini in lacrime con gli occhi gonfi e rossi), il suricato balzò fino a raggiungere la spalla di Fujiko. Si mise in posizione eretta, in equilibrio all'apparenza precario ma più stabile di quanto i due avrebbero potuto immaginare.

    Ajeje non ti vuole proprio lasciare. Ti dovrò fare compagnia. Eri diretta da qualche parte? Domandò, stringendosi le braccia al petto per difendersi dal freddo.






    Post scritto molto rapidamente ma con alcune sorprese :wosd:
  8. .

    Suricato Combina Guai


    Chapter II- Villaggio della Sabbia



    Il suricato aveva colpito nel segno.
    Alla vista di una dolce creatura indifesa, la ragazzina iniziò ad avvicinarsi al mammifero con passi lenti. Alle attenzioni della kunoichi, la creatura rispose alzando le sue minuscole orecchie. Inclinò leggermente il capo, incuriosito dal tono di voce della ragazza, molto diversa da quella del suo padrone.

    Quando la distanza tra i due si accorciò fino a cinque metri, il suricato alzò il capo verso l'alto. Annusò l'aria più volte, circospetto, alla ricerca di pericoli.
    Ne individuò uno, in lontananza e parecchio pericoloso, ma Fujiko non poteva saperlo.
    Abbandonò la posizione eretta.
    Si avvicinò alla ragazzina. Non si fidava molto di lei a causa del colore scuro della sua carnagione, ma l'uomo si stava avvicinando e lei era il suo spiraglio di salvezza più vicino.
    Quando i due furono vicini, qualora Fujiko non avesse allungato le mani per afferrarlo, il suricato sarebbe saltatoVelocità: 100 verso di lei con le zampe anteriori e posteriori divaricate, come per abbracciarla.

    Un grido prevalse su tutti i rumori circostanti.
    TUUUUUUU!
    I presenti si voltarono scioccati verso la direzione da cui l'urlo era giunto.
    Fujiko avrebbe visto la gente spostarsi verso i lati della strada per lasciar spazio a un Masayoshi infuriato. Se gli uomini lo osservavano sbigottiti, le donne non riuscirono a trattenere una risata.

    Il Genin di Suna indossava un pigiama a pois marrone, con una lunga sciarpa nera avvolta attorno al suo collo. Ai piedi aveva delle ciabatte paffute raffiguranti dei suricati. Sui suoi capelli rossi e bianchi aveva della terra e alcuni frammenti di ceramica. Qualche minuto prima, quelle ciocche bicolore erano state zuppe d'acqua.
    Il Genin puntò il suo indice verso la creatura.
    jpg
    Hai finito di combinare guai! La prossima volta la finestra non la apro!!! Resosi conto di essere osservato da almeno cinquanta persone, Masayoshi aveva abbassato leggermente la voce.
    Il suricato iniziò a tremare.
    Se stretto tra le braccia della ragazzina, egli avrebbe affondato il suo dolce muso "innocente" tra il braccio e il fianco, nel tentativo maldestro di salvarsi dall'ira del suo padrone.
    Il Genin si rivolse a Fujiko.
    Allontanati da lui...è una bomba ad orologeria! Il suricato più bastardo del Continente Ninja Egli rispose alle infamie del suo padrone con una piccola leccata sul braccio o sulla caviglia di Fujiko.

    Solo la bellezza esotica della ragazza frenò Masayoshi dal tentativo di acciuffare la creatura che le era stata donata dalla Veggente del Paese del Cielo.
    Sono Masayoshi, Genin di Suna...ti sto solo proteggendo, ridammi il suricato...E TU! Si rivolse al mammifero.

    NON FARE SCHERZI! A CASA FAREMO I CONTI! Si era dimenticato del suo bizzarro vestiario.
    Oggi fa più freddo del solito.





  9. .

    Interessante...


    Chapter II - Villaggio della Neve



    Il Re dell'Inverno aveva convocato nella sua fabbrica i ninja di ogni Paese Accademico.
    Mi trovavo nella stessa stanza con ninja di Konoha, Kiri, Oto e Suna.
    Ero l'unico shinobi di Ame.
    Cosa mi avrebbero fatto se avessero scoperto la mia provenienza e appartenenza ai Fiori?
    Niente di carino, ciononostante non vi era paura nei miei atteggiamenti.
    Quando il Re dell'Inverno scese dal balcone per salutare gli ospiti, affinai l'udito ed ascoltai ogni sua singola parola.
    Notai il suo volto plastificato. Non aveva alcuna ruga o difetto.

    Garth del Mikawa? Due esseri leggendari? Chi aveva il potere decisione in quel team era il Mikawa. Trasudava autorità e potenza da ogni poro. Non indagai oltre né persi tempo a squadrare le ragazze del Suono.
    Mi limitai a marchiare i loro volti nella mia mente, così da girare le informazioni e gli identikit direttamente all'Asso di Picche, Ru-Wai, con cui ero in debito.

    Per il resto, non fui colpito da nessun altro individuo e dialogo, se non il fatto che quel ciccione aveva ignorato me, una ragazza della Foglia e il team di Kirigakure.
    Forse è meglio così.
    Circondato da potenziali nemici avrei cercato di fiutare nella penombra le reazioni di ciascun presente allo spettacolo che il Re del'Inverno promise allo scoccare della mezzanotte.

    [...]



    Descrivere con poche parole quante macchine, meccanismi e automi quel panzone era stato in grado di generare con il solo chakra non avrebbe dato giusto merito all'impresa. Dico solo che di fronte a quella manifestazione di potenza creativa feci scorrere la lingua sul palato, nemmeno stessi giocherellando con una pasticca di anfetamina.
    A stupirmi era stata la semplicità con cui l'uomo aveva generato quei meccanismi, ma per quanto riguardava la potenza e la complessità delle sue creazioni eravamo a livello elementare.
    Prendi carta e penna.
    Prendimi carta e penna ragazzo. Ordinai allo schiavo più vicino.
    Quando l'uomo dentro me emetteva un ordino sentivo il bisogno irrefrenabile di assecondare le sue richieste.

    Se avessi avuto una risposta negativa, avrei iniziato a far scorrer l'unghia del pollice sul palmo della mano destra, senza ferirmi ma lasciando dei chiari segni rossi sulla mia candida pelle bianca.
    Mentre ero in preda ad un flusso di coscienza non mio, l'uomo si trasformò in un gigante, rivelando a tutti come parte del suo corpo fosse composto da ingranaggi ed elementi meccanici.
    Dal fuoco scintillante, al centro della sala era apparso un plastico dell'intero complesso industriale. Per simboleggiare i presenti, l'uomo aveva creato dei modellini in scala molto realistici.
    Tra il semplice modellismo e una chiara minaccia vi era un confine molto sottile, ma ci voleva ben altro per intimorirmi.
    Mi avvicinai ad essa, incurante dei ninja dell'Accademia. Mi ritrovai affianco al Mikawa, ma non gli rivolsi alcuno sguardo.
    Ammirai la mia statuina. Ne studiai i dettagli: materiali, eventuali difformità con il sottoscritto ecc.
    Al poderoso gancio del Colosso reagii allontanandomi da lui, gustandomi la reazione del ninja della Foglia e della sua concittadina otese, la quale chiese di assistere all'accordo in qualità di rappresentante dell'amministratore Febh Yakushi.

    Decisi di intervenire in quel momento.

    jpg
    Hai anche la nostra attenzione. La mia voce tenebrosa echeggiò per il complesso.
    e senza problemi posso allargare la trattativa.
    Lo fissai senza paura, ghignando. Quel panzone sapeva chi fossi. In quella sede rappresentavo solo i Fiori, ma avrei potuto allargare la trattativa agli altri semi. Goemon e Ru-Wai avrebbero potuto chiamare gli altri Assi...forse.
    A differenza dell'Accademia, Amegakure era l'El Dorado degli affari.
    Il mio villaggio proponeva molte opportunità. .
    Quell'uomo poteva dar vita a un altro seme o collaborare con quelli esistenti, portando così ad Ame capitali su capitali.

    Stupido. Hai rischiato troppo.
    Non ho paura di essere catturato, infondo...sono solo una semplice pedina che ricorda solo gli ultimi 5 mesi di vita e non conosce nemmeno la dimora del suo capo. Per la prima volta risposi a quella voce.



  10. .
    Altra idea per Sunesi.

    CITAZIONE
    Golem di Roccia
    Ninja di Suna destinati a padroneggiare in modo eccellente l'elemento Terra.
    I ninja che sceglieranno coraggiosamente questa via saranno abili combattenti nella corta e media distanza.
  11. .

    Piccolo stalker


    Villaggio di Suna - Chapter I



    A Suna l'inverno era molto apprezzato dagli stranieri e da chi era abituato alle temperature miti di altre regioni. Forse per Fujiko sarebbe stato lo stesso.
    Per Masayoshi era il contrario. Cresciuto nell'Anarouch, il suo corpo era abituato alle alte temperature.
    Erano le dieci del mattino e quasi tutti i cittadini di Suna erano scesi in strada per festeggiare l'arrivo dell'inverno. Il fresco vento che s'incanalava tra gli edifici rendeva i raggi solari più tollerabili.
    Quel giorno, nel villaggio erano stati programmati numerosi eventi.

    A Nord, ai piedi della scalinata che conduceva all'ingresso del Tempio, il clan dei Marionettisti aveva organizzato alcuni scontri tra marionette: i cittadini avrebbero potuto ammirare le loro ultime creazioni. Per gli appassionati di meccanica, il clan aveva organizzato dei laboratori aperti a chiunque.

    A Sud, il clan Nekki aveva organizzato una festa all'interno di una grande villa. All'interno dell'edificio, gli ospiti avrebbero trovato piscine, saune, sale relax e lunghi tavoli con vassoi di carne cotta con aria incandescente.

    Ad Ovest, il Clan dei Danzatori aveva proposto ai cittadini un famoso musical in cui avrebbero preso parte il loro migliore corpo di ballo, composto da danzatrici armate vestite con abiti succinti.
    Quell'anno, alcuni capi provenivano da una boutique di Konoha.

    Ad Est, come al loro solito, il Clan Kurogane avrebbero dato sfoggio della loro potenza militare e soprattutto economica.

    A Nord-Est, tra fiumi di birra e alcool vario, il Clan Chikuma del Vuoto e del Vento avrebbero dato spettacolo. È lì che quasi tutti i cittadini andavano, comprese le guardie addette alla sicurezza, in quanto era quasi sicuro che i più esagitati delle due fazioni si sarebbero scambiati schiaffi e "sganassoni".
    Non si sarebbe andato oltre qualche pugno. Molti dei ninja del Vento e del Vuoto si sarebbero recati ad Ovest per tentare di far irruzione nel backstage delle danzatrici.

    Indipendentemente dalla posizione di Fujiko all'interno del villaggio, la sua attenzione sarebbe stata catturata da un suricato dal manto marrone, posizionato a venti metri da lei. A giudicare dalla sua dimensione, si trattava di un esemplare di circa tre anni.
    La strana creatura fissava la ragazzina in piedi, sorreggendosi con la sua lunga coda. Nessuno sembrava accorgersi della sua presenza.

    Non avrebbe reagito a nessun tipo di richiamo della giovane.





    Se vuoi editiamo il titolo :asd:
  12. .
    E sono cinque :riot:
  13. .
    Devo arrivare a 5 messaggi inviati così posso postare nel GDR :zxc:
  14. .
    Bentornato Ledaaaaah! (:
  15. .

    I doni della Sabbia


    Chapter I - Villaggio di Suna




    Dopo anni di interrogativi e indagini sommarie, con l'aiuto di Haruki-sama, il Genin era riuscito a far luce sul misterioso passato di suo nonno tra le fila della Sabbia. Avventurarsi da solo in quella regione sperduta era fuori questione.
    Secondo suo nonno, Mushuu si trovava vicino al confine con la Zanna.
    In veste di Chunin e consigliere dei Chikuma, Haruki-sama aveva promesso al giovane Masayoshi di accompagnarlo.
    Il ragazzo dai capelli bianchi e rossi lo aveva atteso per mesi per poi scoprire le sue dimissioni dal ruolo di consigliere. Per giorni nel villaggio non si era parlato di altro. Le voci erano diverse ma la più accreditata vedeva Haruki chiudersi all'interno del monastero.
    Ci era rimasto male, non tanto per la promessa mancata, ma per l'abbandono del Chunin al progetto che Hohenheim e Hoshi avevano messo in piedi.
    Avevano perso un ninja molto importante.

    Non è mica morto. Si tirò su il morale, chiedendosi se fosse una buona idea affrontare la ricerca da solo. Solo il pensiero di poter incontrare un' orda di Kijin era sufficiente a fargli tremare le gambe. Aveva promesso a suo nonno di onorare quel patto e lo avrebbe fatto, senza però rischiare la vita.
    Egli avrebbe capito. L'uccisione della sua famiglia era ancora una ferita aperta e sanguinante.
    Il timore di non essere ancora in grado di fronteggiare un Kijin lo spinse ad allenarsi duramente per mesi, affinando il suo taijutsu, la sua affinità con i Doton e l'utilizzo della scimitarra, arma che gli era stata regalata dai suoi vicini di casa ex ninja.

    Quando Daishin Iga si propose per accompagnarlo ai confini dell'Anarouch, Masayoshi esultò così forte da farsi udire da tutto il quartiere.
    Aveva conosciuto l'Iga in una missione al Paese dell'Erba. Avevano all'incirca la stessa età. Lo aveva reputato un tipo alla mano, simpatico e affidabile.

    Ironia della sorte,egli aveva sostituito Haruki nel ruolo di Consigliere.

    [...]


    L'appuntamento era stato fissato all'alba alle mura Ovest del villaggio.
    Masayoshi giunse al luogo d'incontro con qualche minuto in anticipo, visibilmente emozionato.
    Per l'occasione vestiva un semplice abito bianco, senza particolari rifiniture e ornamenti, sotto al quale indossava il corpetto e le bende. Il coprifronte era stato allacciato sul collo. La placca metallica con il simbolo di Suna dondolava davanti al suo petto.
    Ad esclusione delle mani e del volto, ogni porzione di pelle era ben nascosto sotto l'indumento.
    Pochi conoscevano il deserto come Masayoshi: oltre alle armi, il Genin aveva con sé cibo e acqua sufficienti a rimanere in forze per almeno tre giorni, se dosati con cura.

    Una guardia infreddolita e assonnata informò l'aspirante evocatore della presenza del Chunin sulla sommità delle mura.
    Lo raggiunse con calma. Lo vide ammirare l'alba ad Est. Il cielo si era tinto di rosso.

    Ben presto la temperatura sarebbe salita.

    Buongiorno Daishin. Grazie per il tuo aiuto. Quando vuoi possiamo partire.


    Chakra: 40/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2

    Note
    ///
450 replies since 25/12/2016
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