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  1. .

    Basta Timeskip


    Post decimo




    A Kuso, di quello che Silenzio aveva da dire, non importava un cazzo, ma niente proprio, eppure non riusciva a smettere di ascoltare la coinvolgente voce della ragazza. Per la prima volta nella sua vita il folle era... concentrato?!
    A quanto pare Dorian era uno scienziato. Nerd. Che l'Aimedacca utilizzava per tentare di copiare le tecniche speciali legate al DNA. NEEEEEEEEEEEEEERD! Ovviamente il ninja nudo non si riuscì a trattenere da un risolino ad ascoltare come Dorian venisse seviziato, non perché lo odiasse, ci mancherebbe, bensì perché, se ricordava bene la persona di cui stavano parlando, probabilmente la sevizia era più un premio che una punizione.

    Di che sevizie stiamo parlando? Cioè tipo un dildo montato al posto del sedile di una bicicletta e lui è obbligato a pedalare velocissimo mentre ci sta seduto? Oppure tipo un trapano-dildo a quattro diverse intensità di rotazione con ombrello integrato per eventuali spruzzi anali? No perché quello non si trova da nessuna parte eh.... dicono.


    La ragazza procedette quindi a spiegare la situazione, esasperando quanto l'infiltrazione la notte sarebbe stata più difficile e come aspettando il giorno successivo anche lei sarebbe stata più in forze, in effetti la tipa pareva reggere l'anima coi denti, una qualsiasi persona con un minimo di intelletto avrebbe optato per aspettare l'alba. Te lo scordi. Come? Ho detto che te lo scordi. Non me ne frega niente, ok? NIENTE. Io non faccio un altro timeskip, mi sono spiegato? Ma è una follia! Si tratta di una situazione pericolosissima in cui... Se aspettiamo Tasaki ci riprende.
    L'opzione più logica era chiaramente partire subito, senza attendere un solo secondo di più.
    Il trucco attorno agli occhi della ragazza si sciolse mentre lei, finalmente, smetteva di parlare, menomale, la faceva sembrare una strappona.

    Senti zia noi andiamo adesso.Non esiste che faccio un altro timeskip a caso, quindi raccogli quegli stracci che chiami vestiti e portami in quel luogo. Hai provato ad infiltrarti di notte ed hai fallito, solo un pazzo proverebbe nelle medesime condizioni...Fortuna per te, i miei problemi mentali sono stati certificati da molteplici medici, o almeno credo che lo fossero, uno aveva un cappello da chef... comunque, quello che voglio dire è che probabilmente non si aspettano un secondo assalto o che comunque potrebbero essere abbastanza sicuri delle proprie capacità da abbassare la guardia.


    Senza indugiare oltre il folle si fece guidare da Silenzio nel lungo percorso che conduceva al deposito per poi posizionarsi ad una distanza sufficiente da poterlo osservare senza venire scoperti. Magari dopo il tentativo fallito da parte di Silenzio le ronde erano cambiate, pertanto un'osservazione attenta era d'obbligo.

    La porta segreta. Se non è visibile dall'esterno vuol dire che non hanno motivo di sorvegliarla, non sanno che ne conosciamo la localizzazione, la cosa più sensata è provare ad entrare da lì.


    Se la ragazza avesse saputo come fare ad aprire la porta il folle avrebbe atteso il momento adatto per scattare verso di essa senza venir scoperto dalla ronda ed avrebbe provato a fare il suo ingresso nell'edificio.
    Alternativamente avrebbe ascoltato le eventuali proposte di Silenzio su come agire.
  2. .

    Il nemico del mio nemico


    Post diciannovesimo (XXI)



    "Al mondo non importa della tua vita, o di quella di chicchessia"... hai ragione. Il mondo è ingiusto, cerca di metterci l'uno contro l'altro, cerca di far prevalere il forte sui deboli. Sei l'incarnazione di tutto questo, no? Eppure guarda dove questo ti ha condotto, guarda dove ha condotto tutti noi. La tua ossessiva ricerca del potere ti rende cieca, rende ciechi la maggior parte di noi, per questo combatto. Preferisco morire nel tentativo di creare un mondo più giusto per tutti che vivere imponendomi sugli altri, se davvero servirà venire all'inferno per farti capire la veridicità dei miei intenti, certo non mi tirerò indietro.


    Perché continuavo a provarci? Perché mi ostinavo a tentare di convincere qualcuno così impossibile? Non lo so, davvero non riesco a rispondervi. Avrei voluto mollare, darle ragione e lasciare che la vicenda si esaurisse nella violenza, sarebbe stato certamente più facile, eppure non ne ero in grado. Probabilmente sembravo un folle e, probabilmente, lo ero davvero.
    Anche mia madre sembrava pensarla come gli altri, non potevo biasimarla. L'idea di un'immutabile violenza e predominanza del più forte era radicata nella mente di tutti, forse legata ad un oscuro ed ancestrale desiderio di primeggiare sugli altri; Midorinaka e mio padre lo ostentavano, facendo di esso un vanto, ma ero convinto che tale idea fosse propria di tutti, nascosta nell'anima di ognuno di noi? Che fosse anche nella mia? Che fosse stata proprio quell'idea, sepolta ma presente, a spingermi ad agire in quel modo? Avevo cercato il simbolo del sangue perduto, non volevo che cadesse nelle mani sbagliata, o almeno questo mi ripetevo. Se invece fosse stata la ricerca del potere a guidarmi? Ero stato egoista? Avrei forse dovuto aiutare la principessa del sangue nel suo assalto invece di provare ad aprire le stanze in cerca di un aiuto? Altre domande a cui non saprei rispondervi. Non mi sento di aver sbagliato, penso che la mia azione fosse la più logica, ma la logica poteva oscurare la purezza delle mia intenzioni agli occhi degli altri, soprattutto se si è contro ad un manipolatore come il Cardinale. Il viscido nemico non aveva esitato un attimo a provare a mettermi contro Midorinaka, e non nego che il suo sguardo ferito nei miei confronti mi provocò una fitta allo stomaco non indifferente. Non penso possiate biasimarmi però, avevo provato a fermarla, ci avevo provato davvero; inoltre, per quanto tentassi di instaurare un legame con lei, non potevo permettere che lei diventasse un mostro pronto a falciare vite.... no? Impedirle di prendere il simbolo era la cosa più logica, la più giusta per tutti, tranne che per lei, colei che avevo poco prima proclamato come amica, il mio animo ara scisso dal peso straziante di una decisione per cui la scelta più giusta era anche la più sbagliata, ma ci avrei pensato dopo, erano ben altri i problemi che dovevo affrontare in quel momento.

    La stanza si era rivelata un buco nell'acqua, nonostante le preziose informazioni che conservava, infatti, non vi era in essa niente che potesse aiutarmi nello scontro imminente, fu proprio per questo motivo che uscii ben prima che questa venisse sigillata dalla terribile tecnica della principessa che, per mia sfortuna, avevo già avuto modo di vedere.
    Lo scenario di sangue mi provocò una forte nauseaFerita Leggera, difficile da gestire, ma non fu l'unica emozione a suscitarmi. Datemi del sentimentale o dell'ingenuo, ma quel terribile spettacolo mi diede anche speranza. No, non ero impazzito, non più di quanto già non fossi almeno; il motivo è molto semplice: Midorinaka aveva chiaramente provato a chiudermi fuori dal pandemonio che stava per accadere, ne ero certo. Potevo ancora far breccia nel suo cuore.

    Nell'arena di sangue si erano venuti a creare molteplici scontri, avrei voluto poter intervenire in aiuto di mia madre e Julia, ma la velocità delle frecce era troppo elevata perché potessi farlo, soprattutto considerando la debilitazione che mi aveva indotto la precedente tecnica di Midorinaka. Maledizione! Devo fare in fretta o finiranno per farsi ammazzare!

    Fuggite e basta!


    Urlai alle due donne mentre mi preparavo a fronteggiare l'assalto di Byakuei.
    Una luna piena si formò sulla fronte della grande bestia al mio fianco, segno del legame che avevo instaurato con lui tramite la stella. [ST] Okami ha 2 tacche extra a riflessi più una ulteriore bilanciata da una di malus in Resistenza.
    FermaOrdini del Cielo, 1 tacca a Riflessi quell'affare, fratello! Intimai al lupo che, con un rapido gesto discendente della mano destra, schiantò a terra la strana arma che il nemico mi aveva scagliato contro. [SDI] Riflessi Nera
    Rapidamente il cardinale eseguì quindi i simboli per una tecnica che evocò un un pilastro d'acqua, troppo veloce per me da schivare, potetti solo chiudere con forza la bocca ed inclinare la testa in avanti in modo da proteggere leggermente le narici. Il liquido mi colpì in pieno, non provocò danni ma si insinuò comunque nelle mie aeree provocandomi la terribile sensazione di annegamento; tuttavia era molto strano, come aveva fatto a penetrare così facilmente? Che stai facendo, fratello?! Ringhiò il lupo. Il fedele Okami, seppur al mio fianco, non aveva minimamente reagito alla cosa, non solo, ma non sembrava nemmeno capire il motivo della mia reazione. Un genjutsu! Ho ancora bisogno di te, proteggimi Pianificazione [0]
    Speciale: L'utilizzatore può assegnare un incarico ad un alleato impartendogli delle direttive specifiche. Ogni azione intrapresa dall’alleato è incrementata di 2 tacche in una statistica scelta dall’utilizzatore. L’alleato deve ubbidire all’incarico impartito dall’utilizzatore il potenziamento non è applicabile per eventi collaterali la missione e non strettamente collegati.[Da chunin in su] + 2 a riflessi
    , ho bisogno di un attimo.

    Il grande lupo fece ancora scattare i suoi artigli, deviando le due armi da lancio, mentre le mie mani si congiungevano nel simbolo della tigre per eseguire la tecnica del rilascio. [SDII e III + STII e III]RIflessi di Okami Nera + 1
    Slot tecnica extra da bonus ad intuito + intuizione da stratega

    Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione o la tecnica non avrà effetto. Il Rilascio riduce l'Efficacia fino a 15 per grado e interrompe sempre il Mantenimento dell'avversario. Un Genjutsu senza mantenimento vedrà la sua Efficacia decadere di 20 ogni round a partire da quello seguente all'interruzione, e si dissolverà quando viene e azzerata. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del Rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Da studente in su]

    Consumo Alto per efficacia 60 + azione rapida

    In un istante la sensazione di annegamento scomparve e fui nuovamente in grado di respirare liberamente, ma soprattutto di pensare.
    La situazione era difficile, caotica, sembrava che tutti combattessero contro tutti, inoltre le mie potenzialità fisiche, almeno da quello che avevo visto, parevano essere le più deboli all'interno di quella cloaca di odio. Scoraggiante eh? Essere il più debole all'interno di una situazione del genere certo non era piacevole, ma non era nemmeno lontanamente sufficiente a farmi gettare la spugna, ancora una volta la mia mente avrebbe dovuto prevalere sul mio fisico, cercando di portare una situazione del genere a mio vantaggio.
    Vediamo com'era la situazione: c'era il bibliotecario rosso che aveva cominciato ad attaccare, focalizzandosi su Julia e mia madre, o forse no. Il costrutto pareva aver reagito all'assalto che la Kagi aveva utilizzato per difendere lo spostamento mio e di mio padre, era possibile che il coinvolgimento di mia madre fosse dovuto alla sua sfortunata vicinanza all'altra donna, d'altro canto il gigante di sangue altro non era che un meccanismo di allarme, pronto a reagire agli assalti, decisamente utile visto il modo in cui aveva attaccato le sue vittime, ma ci torneremo dopo.
    Altro scenario: Mio padre che cercava di convincere Suichiro in un'alleanza contro il cardinale prima di gettarsi su quest'ultimo; utile, non c'è che dire, ma dubito che Midorinaka avrebbe preso bene la cosa e, se dovevo scommettere su un cavallo, sarebbe stato lei.
    Infine c'erano Byakuei ed il suo prezioso Kotaro che avevano provato a rendermi inoffensivo, perché di questo si parla, quei colpi, seppur insidiosi, erano ben lontani dal poter essere mortali, perché? Che fosse solo un modo per suscitare una reazione nella ragazza di sangue? Se quello era il suo intento aveva avuto effetto, Midorinaka non sembrava affatto contenta; anche se lo nascondeva dietro la scusa di voler essere lei a farmi a pezzi sapevo che sotto c'era ben altro.
    Bene, questa era la situazione, tutti sembravano convergere sul cardinale, ma non potevo lasciare che mia madre e Julia fronteggiassero il mostro da sole, potevo inoltre unire questa mia necessità ad un possibile ulteriore assalto al mio bersaglio. Come? Semplice, state a sentire.
    Dobbiamo distrarre il servo per lasciare che gli altri prendano indisturbati il padrone. Intimai al lupo, intendendo di focalizzare Kotaro. Senza ulteriori indugi il lupo caricò l'assassino delle ombre, coprendo in una frazione di secondo la distanza che li separava [Slot gratuito] e tentanto di squarciarne il petto con una potente artigliata che mirava a percorrere dalla cresta iliaca destra alla spalla sinistra del bersaglio. [SAI]Artigli [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può colpire l'avversario con i propri artigli, potenza 30. Può ridurre di 10 la potenza una volta per round per infliggere Ustione (DnT Medio). Ogni membro del branco nel raggio d'azione aumenta la potenza di 5, fino a un massimo di 20.(Consumo: 1/2 Basso)
    [Da jonin in su]

    Artigli adamantini [Potenziamento]
    L'utilizzatore possiede degli artigli e zanne speciali ed ottenuti dopo il bagno nella sacra pozza del sole degli spiriti lupo. Il potenziamento di Artigli adamantini si applica anche a "Zanne ed artigli"Tipo: Da Mano - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Media
    (Potenza: 30 | Durezza: 3)
    [Da chunin in su]

    Potenza 60 Stat Viola

    Intanto io raccolsi da terra una delle armi scagliatemi dal cardinale e la scagliai con forza contro il guardiano della biblioteca [SAII] Forza Viola per poi scattare verso il cardinale in modo da averlo tra me ed il bibliotecario rosso. [SAIII] Le mie intenzioni erano semplici: attirare sul mio obiettivo le attenzioni del costrutto. Avevo utilizzato l'arma che Byakuei mi aveva precedentemente scagliato contro per massimizzare l'illusione, ma non pensavo che fosse rilevante, se il modus operandi era come lo avevo interpretato il suo prossimo sarebbe stato un attacco ad area, ma se non altro con direzione opposta a quella dove si trovavano Julia e mia madre, inoltre avevo preso posizione in modo da potermi riparare grazie allo stesso corpo del mio nemico da una possibile selva di frecce. Avrei potuto semplicemente nascondermi dietro una colonna, è vero, ma quel  mio gesto rischioso era necessario per riassestare la fiducia di Midorinaka, dimostrandole la mia volontà di combattere al suo fianco. L'ira della principessa, altrimenti, sarebbe stata molto più pericolosa delle frecce.
    Intanto Okami distraeva ulteriormente Kotaro con un ulteriore assalto di artigli, stavolta portato con l'intenzione di decapitare l'uomo dai capelli lunghi tramite un assalto parallelo al terreno all'altezza della cartilagine tiroidea, seguito da un attacco ascendente mirato a dividere idealmente il busto a metà [ST Extra] Collaborazione [2]
    Speciale: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra o 1 slot tecnica extra da cedere agli alleati Evocazioni. Può essere utilizzato 1 volta ogni 3 round. [Da chunin in su]

    Doppia zanna
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuno (0)
    L'utilizzatore esegue due attacchi in rapida successione. Il primo attacco avrà la Forza incrementata di 4 tacche mentre il secondo avrà la Velocità incrementata dello stesso valore. L'utilizzatore ottiene uno slot azione extra da poter usare per il secondo colpo della tecnica. Può utilizzare "Artigli" per l'attacco, ma deve pagarne il costo.Tipo: Taijutsu - Rendan
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: MedioAlto)
    [Da chunin in su]

    Applico l'Adr, potenza 60 ogni colpo
    .

    Non c'è bisogno che ti ripeta che non sono io il tuo nemico qui, Midorinaka! Combatterò al tuo fianco e poi sarà quel che sarà, ma adesso eliminiamo colui che ci ha trattati come burattini, colui che pensa di poterti controllare!


    Chakra: 44/80
    Vitalità: 16.5/18
    En. Vitale: 28.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  625
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 675
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Difesa Okami
    2: Difesa Okami
    3: Difesa Okami
    Slot Azione
    1:  Attacco Okami
    2:  Lancio arma Cardinale
    3:  Movimento
    Extra:  Attacco Okami per doppia zanna

    Slot Tecnica
    1:  Attivazione TS
    2:  Rilascio
    3:  Rilascio
    Extra:  Doppia zanna
    Equipaggiamento
    • Kunai × 3
    • Zanbato × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Cartabomba III × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera del Lupo × 1

    Note
    Chakra Okami: 5,5/15
    Vitalità Okami: 11/12


  3. .

    Il bello, il muto ed il nudo (bello anche lui)




    Post quarto




    Il folle rimanne incuriosito dalla prima affermazione del bello, cioè "bello"...lo ha detto Hoshi, non è una cosa oggettivizzabile, a differenza della vera e purissima bellezza di Kuso; ma stiamo divagando. Feng, Ru o comunque si chiamasse, aveva un nome per ogni occasione , un po' come i perizoma del nudo.

    Beh, allora ti chiamerò Giuseppe, mi pare appropriato. A te non pare appropriato, Densen? Ha la faccia proprio da Giuseppe! Una volta conoscevo un Giuseppe, anche se è passato del tempo, aveva un problema con la moglie: un certo signore l'aveva messa incinta ma lui sembrava farselo andare bene... o forse me lo sono sognato? Beh quello che voglio dire è... No, niente, mi sono perso, continua pure.


    La spiegazione sugli Hayate e la loro morbosa ricerca dell'immortalità incuriosì molto il folle, principalmente perché , non comprendendo la morte, non né carpiva il concetto. Vuol dire che tipo non hanno bisogno di dormire? Diciamo tipo.
    Il folle avrebbe voluto quasi ridere alle successive parole di peppe, "tradire, uccidere e fare schifezze di ogni tipo" chi dei lì presenti non viveva alla stessa maniera? L'unica differenza era il lato dal quale stavano, ma questo al folle non importava, perché avrebbe dovuto? Coerenza con sé stesso? Perché? Per chi? Queste cose non gli interessavano, erano per coloro che non avevano ancora capito la vera essenza del mondo in cui si trovavano, la verità della non esistenza. Per quanto lo riguardava gli bastava sapere che Densen ed il suo nuovo amico avevano intenzione di andargli contro, li avrebbe seguiti senza battere ciglio; non provava odio per coloro a cui davano la caccia, ma questo non gli avrebbe impedito di "divertirsi".... ci siamo capiti.

    Passò quindi all'ascolto della spiegazione sulle associazioni di Ame, i fiori stessi gli avevano offerto un lavoro, ma aveva rifiutato per mantenersi fedele agli Yamabushi, tuttavia quella che gli stava venendo offerta era una copertura , quindi questo non violava la promessa che si era fatto. Inoltre, non meno importante, c'era il fattore Densen; per quanto ritenesse che l'amico un po' se lo meritasse di essere divenuto muto, così avrebbe imparato a lasciarlo a casa, non poteva certo permettere che passasse il concetto che chiunque potesse abusare delle amicizie del folle, pertanto avrebbe dovuto aiutarlo ad ottenere la propria vendetta. Mi manca un po'... Cosa? Sai, un super nemico, la mia nemesi. Garda questi due come sono belli fomentati dalla vendetta, io invece sono qui a fare il portavoce e con le spine di questa maledetta botte che mi si infilano nel sedere... paio un istrice.

    Densen passò un ulteriore bigliettino al folle, che lo lesse di furia prima di prendere parola.

    Ha detto "Ok ma solo se vieni al prossimo Martedì del Taco". Ottima idea Densen! Ci farebbe moltissimo piacere, abbiamo una nuova ricetta che guarda è un amore. Comunque anche io ci sto. Non sono preso dal discorso come voi, però comunque oggi non avevo niente da fare ed anche nei prossimi giorni pare sono libero.


    Dal niente Kuso aveva estratto un'agenda che aveva cominciato a sfogliare minuziosamente e sul quale c'era solo scritto "Martedì del Taco" sulle pagine di tutti i giorni.

    Insomma, si parte?
  4. .

    Il bello, il muto ed il nudo (bello anche lui)



    Post terzo




    Il folle ci rimase un po' male, di certo non era sua intenzione offendere quel piccolo esserino dal musetto così simpatico, tuttavia non era così grave, avrebbe trovato altri simpatici amici pelosetti per il suo gerbilling del giovedì. [Nota]Forse non volete sapere di cosa si tratta.

    Ru Wai discusse brevemente col il muto amico del folle, evidentemente i due avevano avuto un problema con un albero, ma non uno semplice: era un abete! Che Densen avesse festeggiato il natale senza di lui? Era assolutamente una questione da approfondire, Kuso di certo non gliela avrebbe fatta passare liscia.
    Probabilmente avrebbe iniziato immediatamente il discorso se il ninja di Ame non avesse evocato una fenice. Oh ma che bell'uccello! Si tratta di una gara? No! Levati le mani dal perizoma e resta seduto che Shiltar ti stacca la testa. Ancora, ma chi è sto Shiltar? Madonna ti devi fare gli affari tuoi.
    Densen sgranò gli occhi alla vista della fenice blu, colui che cercava era proprio davanti a lui. Kuso, d'altro canto, era più preso dal particolare nome di quel mistico animale al quale risposta incrociando gli avambracci davanti al petto per formare una X.

    Wokanda forever.


    Commentò brevemente.
    L'uccello blu confermò che Ru era legato a loro, no aspetta, Feng. Ma chi è Feng? Guarda sono confuso quanto te quando leggo i post di Shiltar. Ma chi è Shi... STA ZITTO!
    Comunque, qualunque fosse il nome dell'uomo che sedeva davanti a loro, il duo sembrava aver trovato un alleato per la lotta contro Hayate, che poi di chi cazzo fosse Hayate Kuso non ne aveva la minima idea, ma d'altronde non aveva la minima idea di più della metà delle cose che accadevano intorno a lui, quindi aveva semplicemente imparato a sorridere ed annuire. Infatti fu esattamente quello che fece, fintanto che Densen non gli passò un ulteriore foglio.

    Ancora non leggo scuse per avermi tagliato prima, cominciamo malissimo Densen. Comunque:

    "Voglio vendicarmi portando via loro ciò che mi è stato sottratto!
    Occhio per occhio.. dente per dente..
    Mi hanno privato della voce e menomato per il resto della vita ora esigo di impossessarmi dei loro segreti..
    Anche distruggendoli se necessario!

    Collaboriamo! E troviamo ciò che entrambi stiamo cercando.."

    Poi c'è scritto di fare una pausa drammatica...

    "VENDETTA

    Carità ha piantato nel mio corpo un seme che gli permette di sapere sempre in ogni momento dove io mi trovo.. non posso sfuggirgli.. e questo per noi è un'ottima cosa.. perchè sappiamo che dove ci sono io potrebbe esserci anche lui.. ciò che ti propongo e di fare un patto Mercenario delle Fenici."

    Perché è scritto male, l'accento si mette dall'altra parte. Guarda.



    Kuso fece quindi vedere l'errore dell'illetterato amico al Feng, o RU o chiunque fosse il tizio davanti a lui a riprova del fatto che lui le cose mica se le inventava oh.... cioè sì, a volte, ma non sempre!

    "Ti farò incontrare Carità.. gli dirò che ti ho trovato e che so dove ti trovi..
    A quel punto sono quasi certo che lui farà di tutto per poterti eliminare anche di persona se necessario..

    Ovviamente non saprà che tu lo stai già aspettando!

    Questo è ciò che posso fare Mercenario.. ma vorrei anche io una cosa in cambio.. so che la tua rete di informatori e le tue conoscenze sono vaste.. voglio mettermi in contatto con le Arterie di Ame ed entrare a fare parte della loro organizzazione.. saranno loro a darmi ciò che Hayate non ha potuto.."

    Bene, qualcuno a questo punto vuole perlomeno dirmi di cosa stiamo parlando? Perché se si parla di gente che mette semi nei corpi altrui sono alquanto intrigato... e poi, scusami eh, ma come ti chiami? Ru Wai o Feng Ren? Mi sento a disagio adesso a chiamarmi solo Kuso...

  5. .

    Fiducia


    Post diciassettesimo ( XIX )




    Mi sono sempre detto che le nostre azioni creano il destino che ci si para davanti, ma è davvero così? Posso davvero affermare che la situazione in cui mi trovavo era una conseguenza delle mie scelte o percorrevo in realtà un percorso già scritto? Se nel profondo del mio animo ero convinto che io ed io soltanto potessi decidere della mia vita, la stella sulla mia schiena sembrava raccontare un'altra storia.
    Forse lo troverete strano: in una situazione così tragica come quella che mi si era appena rivelata dinnanzi, concentrarsi così tanto su questo concetto, ma non è forse il motivo per cui tutti ci trovavamo lì in quel momento? Magari quando arriveremo al momento di cui vi sto parlando potrete capire il mio punto di vista, ma per adesso sono altre le cose che accaddero e di cui mi preme parlarvi.
    Avrete capito che le provocazioni normalmente non mi tangono, trovo che si debba avere uno spirito debole per essere feriti da una cosa intangibile come una semplice parola, quindi credetemi se vi dico che la mia risposta alla principessa Kenkichi non fu dettata da astio alcuno, bensì dalla sola consapevolezza che nel suo tono accusatorio erano nascoste le sofferenze di un passato che nessuno si meriterebbe.

    Un debole? Dal tuo punto di vista sicuramente e, probabilmente, anche da quello di tutti i qui presenti, ma non me ne vergogno. Midorinaka, io non ho niente da dimostrare. Non ho bisogno di mostrare le zanne per farmi ascoltare, di questo te ne sarai resa conto. Cammino a testa alta a fianco di mio padre e, se per questo, lo faccio anche al tuo. Non sei forse tu stessa tacciata di essere un mostro assassino? Eppure mi hai sentito riferirmi a te come tale? Pensi che sia paura? Principessa, non c'è più paura nel mio cuore e non c'è accusa verso nessuno. Ci hanno insegnato a vivere in questo mondo vedendo l'altro come un nemico, ma io lo cambierò, e non impugnando un'arma.


    Rimasi immobile quando la ragazza sollevò il colpo, ma fu mia madre a muoversi mettendo il suo corpo davanti al mio, come uno scudo. Poggiai delicatamente le mani sulle spalle di mia madre, spostandola di fianco, mentre la ragazza di sangue pronunciava parole di cui probabilmente solo io, in quel posto, comprendevo il peso.
    Un passo fu sufficiente ad essere di fianco alla ragazza, poi allungai la mia mano destra nel tentativo di toccarla sul braccio sinistro con fare gentile.

    Non hai capito? Tu PUOI avere qualcuno che sia pronto a morire per te. Non per paura, non per rispetto della tua forza o tirannia, ma per quello che sei davvero. Non voglio sminuirti, ma la persona che vedo davanti ai miei occhi è molto di più di quello che scrivono nei libri, del modo in cui si presenta e persino più di quello che crede, nonostante abbia un ego di per sé spropositato. Midorinaka, ti sto dicendo che io sono un tuo amico, non un tuo schiavo, e come tale sono disposto ad aiutarti se mai ne avrai bisogno... anche se non me lo chiederai, visto come sei. Ti prego di credermi, non essere di nuovo vittima di tuo padre, non lasciare che il suo fantasma ti costringa ad una vita in solitudine.


    Fu quindi il turno di mio padre a parlare con la ragazza, uno scambio breve che dimostrò però che i due avevano più in comunque di quanto lei non pensasse. Ancora una volta le parole della principessa furono cariche di rammarico e tristezza, sapevo di poterla aiutare, se me lo avesse permesso.
    Giungiamo quindi al momento di cui vi parlavo; con l'acquietarsi dell'animo della prode guerriera del sangue la nebbia da lei prodotta andava diradandosi e permise il rivelarsi del potere della stella che pervadeva i corpi mio e di Kensei. Se quello di mio padre era concentrato sulla sua spada, il mio era diffuso, come se impregnasse interamente il mio essere e mi collegava a Midorinaka con un filo sottile a testimonianza che era quel potere a far sì che lei ascoltasse le mie parole. Qui sorsero i dubbi di cui vi parlavo: cosa era la stella per me? Il simbolo sulla mia pelle dettava il mio modo di essere, condannandomi ad un destino già scritto? O forse era il mio modo di essere che sinergizzava perfettamente con il simbolo? Chi controllava chi? La verità, come sempre, sta nel mezzo. La stella sulla mia pelle indicava sintesi ed armonia, eppure era impressa anche su mio padre senza che questo avesse la mia stessa visione del mondo. Io ero quello che ero non per la stella, ma essa mi aiutava ad esserlo, non dovevo vederla come un'imposizione del destino, bensì come uno strumento per percorrere una strada che mi ero scelto da solo. Io ero la perfetta incarnazione di quello che la stella rappresentava, ma non perché questa era sulla mia pelle.

    Se quegli effimeri momenti di serenità sembravano aver spezzato la tragicità della situazione, potrete vedere che quello che avvenne dopo fece invece collassare il castello di carte che stavo con cura costruendo.
    Okami e Jagi erano infine giunti sul posto ed il Kagi ebbe un piccolo scambio di battute con Toki prima di colpirlo a tradimento, decapitandolo sul colpo.
    Se Julia non poté esimersi da urlare in preda ad uno straziante dolore, io non emisi un singolo suono, neppure un respiro, ma osservai quanto seguì in un silenzio quasi religioso. Non fraintendetemi, la morte di Toki fu terribile per me, il fatto di non averla potuta evitare era un fallimento di cui mi sarei assunto tutte le responsibilità, ma quello non era il momento, per quanto volessi anch'io gridare, dovevo cogliere tutte le informazioni possibili da quanto stava avvenendo.
    Cercherò di riassumerle come posso, nella speranza di farvi capire come ho interpretato la situazione e risparmiandovi un ulteriore sproloquio del cardinale. Ebbene sì, anche questo , infatti, era opera sua.
    Il caro Jagi era sotto il controllo di Byakuei, non tramite una genjutsu mentale, ma attraverso una specie di rituale maledetto che l'uomo bellicoso con l'elmo da guerra fu tanto gentile da replicare davanti a noi, facendocene comprendere il funzionamento.
    Il potere funzionava così: Decapitando un essere umano e piantando sul corpo, nel midollo esposto, un particolare kunai, esso fungeva da antenna per il controllo esercitato dal cardinale. Dall'arma si generava una testa del tutto identica all'originale creando così un individuo vivo ma sotto il controllo del cardinale.
    A peggiorare le cose, a quanto pare il controllo poteva essere spento a piacimento lasciando i corpi precedentemente posseduti ignari di quanto avvenuto e perfettamente capaci di continuare la loro "vita". Non ci voleva un genio per comprendere chela stessa cosa era accaduta a Jagi mentre questo era sulle orme di Byakuei. Perché questo peggiorava le cose, vi chiedete? Semplice. Questa nozione lasciava nei nostri cuori la consapevolezza che non avremmo potuto combattere con le due chiavi con l'intento di ucciderle perché avevano ancora la possibilità di riprendersi, ero certo che il cardinale questo lo sapeva bene, doveva essere il motivo per cui ci aveva mostrato così bene il suo potere, ma era chiaro che non avesse fatto i conti con il sottoscritto.
    Se pensate che in una situazione del genere mi sia fatto scoraggiare, vi sbagliate di grosso. No, avevo già un piano, ascoltatemi.
    Per prima cosa non dobbiamo scordarci di un fattore fondamentale: La profezia detta da mia madre; in essa il cardinale aveva in mano TRE chiavi, non due! Questo poteva voler dire due cose: Uno, il prossimo obiettivo ad essere colpito sarebbe stato Julia: oppure due, Julia era GIA' sotto il controllo del cardinale, ma lei lo ignorava in quanto questo aveva momentaneamente spento il suo influsso su di lei.

    Mamma, non perdere d'occhio Julia. Potrebbe essere sotto il controllo del cardinale e non saperlo, vista la tua visione. Midorinaka, mi fido di te.... Infine, OKAMI!


    In un istante il grande lupo compose rapidamente i simboli necessari ad eseguire una delle tecniche del branco, in un istante Jagi e Toki avrebbero visto spuntare da terra dei minacciosi e rapidi rovi che avrebbero tentato di catturarli alle gambe. [STA]Azione Rapida
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.[Da genin in su]

    Toge no shigemi no Jutsu - Tecnica del Roveto
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Topo, Capra, Drago, Cavallo, Scimmia (5)
    L'illusione si attiva se la vittima si trova entro 15 metri dall'utilizzatore ed è percepito da quest'ultimo. La vittima vedrà comparire dal terreno dei rovi sottili e veloci a 3 metri da sé, che tenteranno di immobilizzare gli arti inferiori della vittima causandogli Intralcio medio. È possibile, tramite uno slot azione, effettuare due aggressioni illusorie con velocità e forza parienergia la vittima, più i bonus/malus, aumenti/diminuzioni e vantaggi/svantaggi in Concentrazione dell'utilizzatore. La Forza della presa, se afferrato l'avversario, aumenterà di 2 tacche ogni successivo slot azione impiegato e causerà danni realistici, ma i rovi resisteranno a fiamme ed effetti taglienti. L'efficacia è pari a 50.Tipo: Genjutsu - Seiyaku/Dame-ji
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: Medioalto / Mantenimento: Basso)
    [Da jonin in su]

    Quello altro non era però che una distrazione mentre il mio corpo scattava in avanti , estraendo la zambato dal rotolo da richiamo [Slot gratuito] ed il simbolo della stella compariva sulla mia fronte, mentre il chakra armonizzante pervadeva anche mio padre, generando anche sulla sua fronte l'immagine di un astro. [ST]Attivazione TS. Scelgo Kensei come Astro e gli concedo 2 tacche che gli lascio assegnare come preferisce. Ottiene inoltre tre bassi temporanei di chakra. Padre, non so come funziona questo potere, ma ora preoccupiamoci di far abbassare la guardia ai kagi e lasciamo che Midorinaka li elimini, fidati di me! Io vado su Jagi, tu prendi TokiOrdini del cielo conferisce 1 tacca a Kensei ai fini di distrarre Toki +

    Pianificazione [0]
    Speciale: L'utilizzatore può assegnare un incarico ad un alleato impartendogli delle direttive specifiche. Ogni azione intrapresa dall’alleato è incrementata di 2 tacche in una statistica scelta dall’utilizzatore. L’alleato deve ubbidire all’incarico impartito dall’utilizzatore il potenziamento non è applicabile per eventi collaterali la missione e non strettamente collegati.[Da chunin in su]

    per un totale di 3 da distribuire come preferisci
    !
    il Mizukage avrebbe sentito la mia voce direttamente nella sua testa, senza che io muovessi neppure le labbra, un'ulteriore concessione della stella.
    Giunto su Jagi avrei tentato un fendente discendente mirato a colpire il centro della sua testa [SAI] Velocità 650 (1 tacca da attivazione TS + sposto una tacca da Resistenza per Unione Celeste) Potenza 50., il colpo era potenziato dal chakra, in quanto non voleva essere veramente una minaccia alla sua vita , bensì una semplice distrazione.
    Intanto due rami illusori partirono dai due fianchi di entrambi i kagi nel tentativo di afferrare uno le gambe ed uno il busto dei due in un'ulteriore presa vegetale. [SAII e III] Due aggressioni illusorie ciascuno. Visto che la tecnica la usa Okami utilizzo:

    Collaborazione [2]
    Speciale: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra o 1 slot tecnica extra da cedere agli alleati Evocazioni. Può essere utilizzato 1 volta ogni 3 round. [Da chunin in su]

    Atat viola, se prendono aumentano Forza di 2 tacche.

    Avrei quindi sfruttato il peso della grande spada ruotando con forza il busto tramite un colpo di reni e facendo perno sulle punta dei piedi in modo da ruotare su me stesso di trecentosessanta gradi e tentando di colpire quindi Jagi con un fendente parallelo al terreno. Poco prima del potenziale impatto avrei però inclinato i polsi in modo da ruotare la lama, facendo sì che il Kagi fosse colpito dal suo piatto. Si trattava infatti non di un colpo potenzialmente mortale ma di un tentativo di spinta verso uno dei due rami che lo stavano provando ad afferrare. [SAIV] Velocità 650, potenza 50
    Ora stava alla principessa Kenkichi, sapevo che lei non poteva uccidere i due, visto il patto che aveva col drago degli infermi, quindi era la strategia migliore affidarsi a lei.... sempre che i due non fossero considerati già morti.

    Chakra: 52/80
    Vitalità: 17.5/18
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  625
    Resistenza: 575
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 675
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Roveto
    3: Fendente
    Extra: Roveto
    Slot Tecnica
    1: attivazione TS
    2: Roveto
    Equipaggiamento
    • Kunai × 3
    • Zanbato × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Cartabomba III × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera del Lupo × 1

    Note
    Chakra Okami: 8/15


    Edited by S h o ! - 16/6/2020, 17:09
  6. .

    La forza dei deboli


    Post sedicesimo ( XVIII )




    La situazione era tesa all'inverosimile, mi sentivo come se stessi camminando su una corda sospesa nel niente, sarebbe bastata una brezza leggera a farmi precipitare verso l'oblio. Midorinaka, mio padre, il cardinale, Toki, tutti avevano espresso le loro idee e sembravano quasi giunti ad un impasse nella frenetica eppure immobile attesa che qualcuno di loro compisse la prima mossa. Se dall'esterno cercavo di dimostrare calma, di certo il mio cuore diceva un'altra cosa: i battiti rapidi sembravano rimbombarmi nel petto mentre una singola goccia di sudore solcava la mia tempia per dirigersi verso il collo e perdersi poi sotto i vestiti.
    Le parole del cardinale, che descriveva suo fratello ed il suo potere, mi aiutarono a capire qualcosa: intanto non sapevo che costui avesse un consanguineo che si trovava al Lucchetto, ma se così era davvero, e per giunta con quelle abilità, il simbolo poteva essere nelle sue mani, nascosto in una sezione segreta della biblioteca.
    Le minacce di Midorinaka invece non mi colsero affatto alla sprovvista, anzi una parte di me voleva quasi sorridere, fermata solo dalla gravità della situazione.

    Questa spada? Per favore, lo sai che non sono stupido, non ho mai pensato che un pezzo di metallo come questo potesse ferirti. Questa non era una minaccia ma la mia volontà di evitare uno scontro, almeno per il momento. Una trappola dici eh? E l'avrei preparata quando di preciso? In uno dei momenti in cui non mi hai tenuto sotto controllo? PEr favore, come se ce ne fossero stati davvero... No, le mie intenzioni sono pure, che tu ci creda o meno...Mamma, la tua idea è sicuramente valida, fa quel che puoi.


    Ciò che seguì mi lasciò pietrificato, ma perché? Fu forse il timore? No, o almeno non credo. Penso piuttosto che si trattasse della miriade di informazioni che ottenni in pochi attimi. La mia mente era senz'altro ben più forte dei miei muscoli, decisamente la mia lama più affilata, e fece quello che le riusciva meglio, osservò analitica quello che accadde, deducendo.
    Breve dialogo con mio padre da parte della principessa Kenkichi. Scontato, il suo naso non l'avrebbe tradita e questo lo avevo messo ben in conto; interesse verso il cardinale, altro punto assolutamente deducibile: la ragazza è figlia degli dei del sangue, la protagonista non solo della sua vita, bensì di quella di tutti i presenti, almeno per quanto la riguarda, sparire dai riflettori in funzione di un altro uomo decisamente avrebbe suscitato in lei questa reazione, facile.
    Prima informazione interessante: l'uomo che aveva chiamato Midorinaka non era il cardinale, ma un suo uomo... ma anche di suo fratello? Curioso, collaborare per entrambi le parti di una battaglia lasciando che queste lo sappiano e scamparne illeso non era da tutto, chi era quest'uomo?
    La nebbia lambiva oramai l'atrio della biblioteca, la principessa di sangue si avvicinava ed il cardinale tentava di tenerla tranquilla con delle moine, pessima scelta, parlo per esperienza.
    Due segugi di nebbia e sangue scattarono rapidi dalla ragazza, uno verso mio padre ed uno verso il cardinale; fulminei e quasi invisibili non mi avrebbero lasciato scampo, se solo fossero stati indirizzati a me. Qui arriviamo al punto interessante numero due: la parvente non ostilità della ragazza nei miei confronti. I due costrutti infatti non solo non mi avevano bersagliato, ma avevano anche mantenuto una distanza elevata da me, come se volesse essere sicura di non colpirmi. Che si trattasse forse di un fattore che avrei potuto usare a mio vantaggio?
    Giungiamo quindi alle informazioni tanto preziose quanto sconvolgenti. L'attacco del costrutto sul cardinale fu fermato, ma non da lui; colui che riuscì ad interporsi fu niente meno che l'uomo che mi aveva svelato la presenza del Lucchetto: era lui, quindi, che aveva portato Midorinaka in quel luogo!
    Sorrisi istintivamente al suo saluto. Ma andiamo... Davvero pensava di farmi credere che non mi avesse condotto volontariamente in quel luogo.... a meno che la profezia non avesse davvero quel potere. Il Teschio? Che sia una metafora? Non serviva un medico per capire che senza non si sopravvive, ma quell'uomo sembrava tutt'altro che morto, ma forse il punto era proprio quello: sembrava. Di che poteri disponeva davvero il cardinale? Che potesse vincolare le persone ad un patto, imponendogli la propria volontà? Che fosse stato proprio lui a far agire Jagi in un modo così sconsiderato poco prima?
    In una frazione di secondo l'assassino svanì nelle ombre, portando con sé il cardinale che però non si ritenne da un ultimo e plateale monologo proveniente da un punto indistinto, degno di un vero e proprio cattivo. Il suo scopo era dividerci, farci lottare per avverare la profezia, lo aveva detto, eppure non sarebbe stato semplice convincere Midorinaka che ucciderci tra noi non sarebbe stata una buona idea, ma se qualcuno poteva farlo, quello ero io.
    Dovevo agire il più in fretta possibile, possibilmente conferendo il tempo a Jagi ed Okami, che vedevo oramai in lontanaza, di raggiungerci e darci manforte.
    Lo sguardo assassino della ragazza non prometteva niente di buono e, se conoscevo mio padre, lui non si sarebbe di certo tirato indietro se lei gli avesse rivolto la sua lama contro.
    Presi fiato come mai fino a quel momento, fino quasi a far scoppiare i polmoni, poi espirai con forza come per tentare di far fuoriuscire tutta l'insicurezza che mi attanagliava, non solo, ma con un rapido gesto estrassi la spada e la feci sparire nel rotolo da richiamo che tenevo sul fianco. [Nota]La interpreto come situazione di non combat, almeno per me. Se non la vedi così immaginati che la butto a terra ai miei piedi, si tratta solo di un gesto figurativo.

    Siamo forse responsabili delle colpe dei nostri antenati? Dei nostri padri? Midorinaka, tu hai fatto quello che hai fatto per portare la forza nel tuo clan, beh, Kensei è l'emblema della forza per Kiri e per tutti i Kenkichi, di certo sarebbe stato uno di quelli che tu avresti risparmiato. La spada che brandisce dice questo, prova la sua forza, non lo lega alla tua morte, questo lo sai anche tu. Penso che le nostre esperienze di trasformino, nessuno nasce un mostro, chiunque al tuo posto avrebbe questa rabbia dentro di sé, ma Kensei non è l'uomo giusto su cui riversarla. Se davvero pensi che dobbiamo portare il fardello dei nostri predecessori, allora uccidimi. Sono il figlio di Kensei e dovrei pertanto condividere le sue stesse colpe, no? Puoi farlo se vuoi, eppure continuerei a non mentirti, perché non penso sia la cosa giusta. Potete ritenermi un debole, un codardo, ma non uno stupido, pertanto vi supplico di ascoltarmi. Dividi et impera: il cardinale ci ha usato, vuole dividerci e trarre vantaggio da questo, non sono un burattino. Lui è l'uomo su cui dovete riversare il vostro odio, lui è colui che ha provato a disonorare il nome dei Kenkichi, il nome che portate, facendovi passare come delle vittime da usare per i propri scopi, spero che possiate capirlo e di non perdere altro tempo.


    Di certo la situazione era critica, non potevo sperare di sostenere uno scontro con Midorinaka, ma forse mio padre sì, eppure non volevo che accadesse e non soltanto perché avrebbe voluto dire fare il gioco di Byakuei.
    Se lo scontro si fosse rivelato inevitabile avrei preso la decisione più proficua: sarei scattatoazione rapida se serve dentro la biblioteca portando con me Julia e mia madre, urlando a Toki di seguirci. Anche io ero un discendente dei fondatori, quindi potevo giungere al luogo dove si nascondeva il misterioso intruso. Mio padre, con il supporto di Jagi ed Okami, avrebbe potuto fronteggiare Midorinaka senza doversi quindi preoccuparsi di proteggermi.
    Il mio scopo era divenuto uno ed uno solo: trovare il simbolo del sangue ed impossessarmene. Non mi interessava il potere, non era quello il motivo, ma non avrei permesso che delle vite fossero perse a causa sua, anche se avessi dovuto pagare con la mia.
  7. .

    Il bello, il muto ed il nudo (bello anche lui)



    Post secondo




    No guardi sono mortificato, non so cosa gli sia preso. Di solito è un bimbo molto tranquillo.


    Disse il folle, cercando di scusarsi con il povero oste che avrebbe dovuto pulire il macello combinato da Densen col suo sangue. La sua attenzione si spostò quindi sul ragazzo biondo privo di un arto, anche lui pareva lavorare in quel luogo. Oh, che cosa bella.Danno le possibilità di lavoro anche ai disabili. Questo mi fa immensamente piacere, pari opportunità.
    Di certo il ninja nudo era estremamente contento di vedere che ad Ame veniva data a tutti la possibilità di lavorare, ma non quanto di vedere un piccolo e dolcissimo animaletto entrare nella stanza e parlare proprio con loro!
    Il gigante si chinò verso la pallettina di pelo, poggiando entrambe le mani sulle sue ginocchia a sostenere il proprio peso.

    Oh nnnnnooooooo! Densen guarda quanto è bellino! Ciao piccolo amico, io sono Kuso. Cappa, U... ehm, insomma hai capito no? Densen possiamo comprarcene uno?


    Il piccolo e dolcissimo esserino ordinò al biondo moncherino di chiamare quello che il folle interpretò essere il loro capo, le sue conoscenze su Hayate non erano nulle, essendo anche lui coinvolto nel mondo dei nukenin, ma non poteva certo dire di sapere precisamente di cosa il suo compagno stesse parlando, o il motivo preciso per cui si trovassero lì. Certo, poteva dipendere dal fatto che non aveva letto la nota che Densen gli aveva passato, ma cosa pretendeva?
    L'uomo che gli si presentò davanti era estremamente affascinante ed educato, di certo un candidato ideale per essere un nuovo superamico per Kuso, solo una cosa sembrava impensierire il ninja cremisi. Sono sempre stati tutti così piccoli? Certo. Ma sei sicuro? Me lo ricordavo più alto pure Densen. Ma no, figurati, è una tua impressione.

    Incantato. Mmi chiamo Kuso, ma gli amici mi chiamano... beh, Kuso, è il mio nome ed è già abbastanza breve quindi non saprei davvero come potrebbero chiamarmi. In effetti non avevo mai pensato alla questione ma trovo che sia estremamente importante. Densen tu che ne pensi?....Insomma non fare quella faccia, dì qualcosa.... ah già sei muto, colpa mia. Comunque, gentile Ru Wai, sì cono stato io a mettere a dormire Kagemishira, era forte ma non abbastanza pazzo. Di certo quando si risveglierà saprà che non sono un tipo da sottovalutare.


    Funfact: Kuso non sa cosa vuol dire morire, pensa solo che la gente si addormenti.
    Il ninja nudo arrossì all'indiretto complimento del suo nuovo amico. Ma che gentile che è. Molto, per questo tutti amano Shiltar. Chi è Shiltar? Questi non sono fatti tuoi.
    Senza indugio il folle seguì i due sul retro della locanda, dove si sedette su una botte di legno rinforzata che scricchiolò dolente sotto il suo peso. Mi sa che ho preso un paio di chili. Giusto un paio.

    Titubante il ninja cremisi prese il blocchetto che Densen gli porse, non tanto perché temeva quello che poteva averci scritto, quanto perché era basito al pensiero che lo avesse tenuto con sé tutto il tempo.

    Ah... quindi avevi il taccuino ma hai comunque dovuto sporcare tutto in quel modo eh.... Densen devi assolutamente scusarti con l'oste dopo, non è stato affatto educato da parte tua, e non farmi sentire storie eh... HAHAHAHAHAHH L'avete capita? Sentire storie! Perché è muto...No? Niente? Wow, pubblico difficile... va beh aaaallora, vediamo cosa scrive il ragazzo... diomio che calligrafia orribile.

    "Io sono Hayate. E cerco Vendetta per quello che mi è stato fatto e sottratto.
    Stanno cercando un uomo qui ad Ame, un uomo conosciuto come il "Mercenario delle Fenici" sai chi possa essere?

    Vogliono che io lo trovi e li informi sulla sua posizione, loro sanno sempre dove mi trovo.

    Dimmi dove posso trovarlo e ti darò tutte le informazioni che possiedo su di loro.

    PS: Se Kuso volesse prendere qualcosa offro io."

    Molto gentile da parte tua, in questo caso prendo una limonata fresca, si può?



    I due avrebbero potuto notare che, pee leggere il biglietto, il folle aveva tirato fuori dal niente un paio di occhiali finti che si era messo sulla maschera e che erano scomparsi non appena aveva terminato di leggere. Magia? Chakra? Follia? O forse una bugia che mi sto inventando adesso? Nessuno lo avrebbe mai potuto sapere.
  8. .

    A Clash of Bastards


    Post terzo




    Su internet girano oramai da molto tempo oramai da molto tempo i video della gente che mette tipo millemila elastici attorno ad un cocomero fino a che questo non esplode, avete presente? Beh più o meno fu questo l'effetto che il colpo del folle ebbe sulla faccia del giovane avvocato del brillante futuro... cosa? Come? Mi dicono che internet è fuori ambientazione. Potreste avere ragione, ma potreste anche fottervi, soprattutto tu, Gionata, cane maledetto.
    Quando la testa dell'uomo esplose come la migliore delle piniate, cospargendo l'ambiente di una miriade di caramelle rosse e grigie, il folle tornò alla sua normale anormalità, abbandonato tutto l'istinto omicida che fino a quel momento pervadeva il suo animo. Ahahahah, che carino, si è addormentato di botto! ...Cosa? Lo vedi? E' crollato a terra, deve essere sfinito, si perderà il resto della festa. Una punizione forse eccessiva, lo so, ma ci tenevo a quel disegno. Non sta dormendo... Eddie no. Sta fermo immobile, vuol dire che dorme. Kuso, la sua testa è esplosa. Lo so, c'ero. Infatti è chiaramente esausto. Direi più morto. Scusa ma io che ho detto? Spero solo che non si svegli con tutto questo baccano, pare così sereno. Kuso....non sai cosa vuol dire morire? Eh no perché sono un coglione, vero? Oh guardate il gigante che va a giro nudo! Deve essere un decerebrato! Certo che so cosa vuol dire morire! E' quando sei stanco stanco stanco e ti devi riposare sul posto, ovunque tu sia. Mia mamma era così stanca che sono cinque anni che dorme! Pazzesco veramente, appena si sveglia però doccia subito eh, che comincia a puzzare. ... Cosa? Niente, figurati.

    Il folle, le cui azioni sconsiderate per la salute di sé stesso e degli altri adesso avevano molto più senso, si guardò attorno, poggiando compiaciuto i pugni chiusi sulle anche in una posa di soddisfazione. [Nota]Converto e guarisco la semiparalisi La festa stava andando alla grande, ovviamente fatta eccezione per il personaggio di Walter, che voleva come sempre rovinare tutto ma che era fortunatamente già stato punito dal santo QM. Il ninja cremisi riuscì appena a voltarsi per notare l'immenso volo del ciccione, che come un pegaso sovrappeso di circa quattrocento chili si librava nell'aria per poi impattare sul terreno di legno generando su di esso una voragine che ricordava un buco nero. Meraviglioso, poetico. Dall'immenso buco scaturì una fiammata che pervase la locanda, che il ciccione fosse affondato fino al nucleo della terra provocando un'eruzione di magma? Kuso non poteva certo escluderlo!
    Nel posto cominciava a fare caldino, non tanto per Kuso, ma per il piccolo Noroi di sicuro. Oh dolce, piccolo Noroi, così indifeso. In un istanti il folle fu sopra l'amico sfregiato e lo prese per la collottola come una mamma cane fa con un suoi cuccioli. Ti sto ripetendo che sei un cane, Gionata. sollevandolo senza alcun problema. Tra le gambe si trovò anche il piccolissimo ometto biondo che aveva precedentemente lanciato e che sembrava si fosse in qualche misterioso modo fatto male alla zampetta. Pensavi di scamparla, Gaggio? con l'enorme mano libera afferrò il craneo del galletto , sollevandolo da terra.

    Noroi ti sei fatto un amico? Ma che bella cosa! Tranquillo piccolino ci penso io al tuo piedino.


    Con forza il folle portò la testa del nuovo amico sulla sua spalla, obbligandolo a morderla, in un istante il biondino avrebbe sentito il dolore alla gamba diminuire enormementeMorso guaritore cura 2 leggere.
    In un istanteil gigante sexy fu fuori dalla locanda sul punto di esplodere, portandosi dietro i due piccoli amici e posandoli a terra.
    Fuori da quel posto di gaudio poté notare che altri avventori erano sopravvissuti al botto: il tipo delle scommesse, il bambinetto frocetto ed il tipetto dal pene di buona qualità. E il ciccione?
    Davanti a loro c'era un gruppetto di uomini piccoli e cattivi, non come Walter, ma quasi, con cui il tipetto elegante evidentemente aveva qualche problema. Wow, ma è gay? Non lo so, ma la frase lo era di sicuro.
    In quel momento, da un tombino li vicino emerse un'esplosione di magma e sugna che detonò uno degli scagnozzi in un nano secondo mentre dalla terra emergeva rinato il nuovo ciccione, se possibile ancora più grasso di prima!
    Il folle non sapeva se si trattasse di magma, unto, un'illusione o un misto di tutte queste tre cose, ma avrebbe potuto giurare che quel maledetto obeso avesse delle fottute ali mentre emergeva dal cazzo di sottosuolo.

    Quella visione poetica fu interrotta solo dal fatto che il ninja nudo notò uno strano uomo tra le fila nemiche. Non è possibile... deve avere almeno ottocento anni! Nelle retrovie vi era infatti un ragazzo moro dagli occhiali ed un aspetto un po' calabrese che, seppur non sembrava dimostrare più di ventisette anni, emanava chiaramente un'aura anziana potentissima. Sembra che regga l'anima coi denti! La malattia pervadeva il corpo di quell'uomo, che però non voleva cedere, ogni secondo in cui respirava era un'affronto alla medicina ed a Dio stesso: il peggiore dei miracoli. [Nota]è Gerardo. Ovviamente ha la dislocazione istantanea come TS




    Edited by S h o ! - 7/6/2020, 14:24
  9. .
    Ciao.

    Kuso
  10. .

    Il bello, il muto ed il nudo (bello anche lui)


    Post primo




    Densen era tornato, più o meno intero, ma nonostante l'immensa gioia il folle aveva qualche riserbo nei suoi confronti: certo, lasciarlo da solo da Kagemishira e non portarlo sull'isola degli immortali era stato abbastanza offensivo, ma la cosa peggiore di tutte era che la prima giocata che riapriva aveva "il bello" nel titolo, e quel bello non era Kuso! Oltraggioso a dir poco.
    Il piccolo Densen, ed ora piccolo Densen lo era davvero considerando che da quando si erano visti l'ultima volta il nostro folle era decisamente cresciuto, camminava per i vicoli di Ame grattandosi compulsivamente il collo come se questo potesse cancellare da esso la terribile cicatrice che si era procurato all'abete o come cazzo ci chiama in gdr quella maledetta giocata che giuro non mi leggerò mai.
    La parte peggiore era che quel danno lo aveva privato della parola, il che aveva molto intristito il ninja nudo, gli mancava la voce del suo amico, anche se l'idea di poter fargli da voce non gli dispiaceva troppo, soprattutto perché poteva fargli passare dei momenti terribili ma estremamente divertenti praticamente ogni volta che voleva.

    Il folle sbuffò e poggiò la sua grande mano destra sulla testa di Densen come fa un padre con un bambino.

    Non sottovalutarmi, Densen. So che pensi di avermi abbandonato per tutto questo tempo, ma non è così. Qui ad Ame ho sconfitto da solo un numero assurdo di nemici incredibili, mi sono creato nuovi amici ed ho affinato le mie abilità. Se pensi di aver lasciato una spalla senza il suo personaggio principale ti sbagli di grosso. Io sono il protagonista della mia vita, tu sei un ospite gradito.


    Con quella frase il folle sperava non solo di sollevare il peso che affliggeva l'amico, ma anche di fargli capire che non era solo un ninja simpatico ( e bellissimo ) ma anche un abile guerriero da non sottovalutare, tuttavia sappiamo tutti qui che questa è stata una frase troppo seria per il gigantesco buontempone, quini dovette per forza di cose sdrammatizzare.

    Oh ma certo Kuso! Tu sei il mio eroe! <3.


    Disse quindi tentando di imitare la voce oramai persa dell'amico.

    Ohohoh! Mi lusinghi così, dolce Densen.


    Pestare un dottore, per quanto divertente, non sembrò soddisfare il primo compagno del folle, che continuò a seguirlo fino ad una locanda, dove Densen ebbe la brillante idea di usare il sangue di Kuso come del simpatico inchiostro rosso. Una cosa però avrebbe potuto notare: incidere la sua pelle non sarebbe stato facile come pensava.

    Oh no certo, fai pure il tuo comodo! Ma guarda tu questo... Ma garda che casino che hai fatto tutto per terra! Mi scuso infinitamente per il comportamento del mio amico qui, sta passando un brutto momento.... disfunzione erettile, brutta storia.


    La prossima volta magari avrebbe quantomeno chiesto, maleducato. Inutile dire che la ferita sul braccio del folle si richiuse in un battito di ciglia, senza lasciare traccia di sé.
  11. .

    S.O.M.A


    Post primo




    Quella questione non mi convinceva affatto; il S.O.M.A aveva ingiottito già altre vite eppure spedizioni continuavano ad andarci come falene verso una fiamma, perché? Raizen si era fortemente opposto quando gli avevo detto quanto comunicato da mio padre, però lui chiedeva il mio aiuto e non avrei mai potuto tirarmi indietro.
    Dopo il piccolo incontro con Kensei che ebbi la mattina mi presi del tempo per riposare prima di dirigermi all'amministrazione del paese della nebbia, nell'ufficio del kage come una delegazione di Konoha e non come un figlio, quello mi era ben chiaro.
    Quando arrivai nella stanza ci era già un altro ragazzo, una povera anima che era stata chiamata dal mare, e poco dopo arrivò anche Akira, quasi per sbaglio, eppure anche lui era stato convocato per quel motivo.
    Al mio fianco sedeva Kotei mentre accennavo un saluto con la testa al ninja dai capelli azzurri ed ascoltavo il discorso di quest'ultimo con l'altro kiriano; un piccolo sprazzo di spensieratezza che aveva spezzato l'altresì serioso e preoccupato del mizukage.
    Avrei voluto scuotere la testa quando parlò di Keiji come se questo fosse morto, sapevo che lui lo pensava ma non potevo di certo pensare alla tristezza della cosa ed a quanto non approvassi il suo rifiuto del passato; una repulsione tale verso di esso da spingerlo a separarsene del tutto e perfino a nascondere la sua identità ai suoi stessi sottoposti. Sbuffai al pensiero che Raizen mi avesse fatto fare la stessa cosa al mio ritorno da Cantha, anche se per motivi diversi, di certo non potevo permettermi di criticarlo.

    Quello che ci sta descrivendo, Mizukage, è un cimitero. Una tomba sommersa che a quanto pare brama le vite di chi la visita. Akira ha ragione: per quale motivo vuole che ci rechiamo in quel luogo? Cosa si nasconde nel profondo di quell'ammasso di metallo? A parte i corpi dei miei defunti compagni intendo.


    Anche il lupo bianco non sembrava essere convinto di affrontare un'avventura del genere senza un solido motivo e scuoteva lentamente la coda mentre il pelo sotto l'armatura si drizzava per il senso d'ansia.

    Quello che ha detto è vero, anche l'Hokage ha intrapreso questa strada e porto il suo messaggio a riguardo, che vi cito testualmente: "Fossi in te, Sho, non ci andrei. Punto. Ho delle percezioni che farebbero ridere un sensitivo, ma non mi sono davvero mai ritrovato così... inadatto?
    Posso dirti realmente poco della mia esperienza al soma perchè è quasi come se non ci fosse stata, siamo andati li sotto e dopo una rapida esplorazione che... come dirti... avvelenava la mente, siamo stati rispediti in superficie, ritrovandoci a riva mentre jotaro ci raggiungeva dal mare anche se eravamo certi di essere scesi li sotto con lui, sono cose complesse da descrivere in un rapporto, ma ne ho stilato uno per i dettagli più concreti.
    il problema però non sono quelli: il problema è tutto ciò che non percepisci, ed è davvero troppo.
    serve un sensitivo, ed andrà probabilmente protetto da ciò che troverete li sotto, ed un esperto di sigilli visto come funziona la sicurezza di quel posto... senza di loro è un suicidio.
    mi fido di te, e non voglio che tu muoia o peggio lasci qualche pezzo di te li sotto, sanità mentale inclusa, per andare dietro alle paranoie di qualcuno, se non avete elementi simili NON andare li sotto. è DEL TUTTO folle, il SOMA non si lascerà schiudere a pugni e spadate, solo uno sciocco non lo capirebbe
    non voglio impormi, ma se nella missione si riveleranno utili sensitivi ed esperti di fuuinjutsu e tornerai a raccontarmelo sappi che lo farò alla prossima occasione"


    Ora, io non sono un sensitivo e, da quello che so, nemmeno lo è lei o il qui presente Akira, tu invece?



    Chiesi al ragazzo dai capelli bianchi.

    Ci stiamo per infilare in una bara di metallo piena di illusioni che nessuno prima d'ora è mai riuscito a conquistare, quindi rinnovo la mia domanda: Perché? Cosa ci spinge a correre questo rischio e perché questa volta dovremmo riuscire dove altri hanno fallito?


    Ovviamente mi riferivo a quando Keiji ci aveva messo piede la prima volta. Certo, non era più l'uomo di prima, come più volte da lui dimostrato, ed era anche immensamente più forte, ma un posto del genere si conquista con la forza? C'erano troppi dettagli che non conoscevamo.

    Si sa chi ha progettato questo luogo? O perché lo ha fatto? Si sa se questa specie di trappole di cui parli sono fuuinjutsu o se sono invece qualcosa di scientifico? Che so, un veleno nei condotti di areazione che suggestiona. Ci sono troppi dettagli che qui tutti sembrano sottovalutare e che sono già costati delle vite, ho bisogno di sapere di più prima di infilarmi in un luogo del genere.
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    A Clash of Bastards


    Post secondo






    Non esiste un Dio, o almeno non uno buono. Perché? Perché se esistesse non avrebbe permesso che una cosa del genere accadesse, è semplice. Wow zio, ma stai bene? Capisco che i tirocini siano stressanti ma mi pare eccessivo. Kuso, io non c'entro niente. Ma con cosa? Davvero. Mi stai mettendo paura. Non sei tu a doverne avere.

    La qualità del pipolo del damerino era ottima, di certo si trattava di un pipolo che era stato trattato bene, curato negli anni, che forse il folle potesse persino azzardare il sentore di talco su di esso? Non poteva certo escluderlo, coincideva in effetti con la personalità dell'uomo. Ogni uomo è il suo pene infondo. Sorprendente fu invece la peculiare tastazione del pipolo dell'uomo rosticciana, il tocco del ninja nudo era stato abile e preciso, ma non era un pene quello con cui aveva avuto un contatto! Dov'era il pipolo di quell'uomo?' Il dubbio attanagliava mortalmente l'animo del folle, un dubbio che non lo avrebbe abbandonato forse per ann... Oh ehy! Musica, senti che bellina! In effetti avevo detto forse, va sempre tenuta in considerazione la brevissima soglia di attenzione di Kuso quando si parla, beh, di tutto.
    L'allegra musica incorniciava un quadro di gioia non indifferente, era evidente come tutti in quel luogo di stessero divertendo moltissimo, o almeno questo era quello che deduceva Kuso, vedere la gente de così in alto non rendeva proprio chiarissimo cosa stesse accadendo sul piano terra. Ma sono sempre stati così piccoli? Oddio guarda quanto è cucciolino Noroi! Il suo amico lo aveva infine raggiunto, anche se non lo aveva salutato e questo un po' offese il folle, soprattutto considerando che gli aveva persino recentemente regalato un bellissimo disegno. Pipolo elegante e Senza Pipolo intanto giocavano, scambiandosi parole che solo due grandi amici si dicono per goliardia.
    Gente che volava, chi pisciava dalle finestre, Noroi che bellino provava a smuovere un piccolissimo tavolo con sopra un altrettanto piccolo artigiano di collane, ma ovviamente anche nella migliore delle feste ci deve essere sempre chi la rovina: un tipo occhialuto si era seduto di fianco al fulcro di quel divertimento per non fare di fatto nulla, proprio un comportamento da Horla, quanta vergogna in un solo uomo, eppure non era lui l'apoteosi del non divertimento. No, un ometto veramente piccolissimo, forse addirittura micropenico agli occhi del folle, si era preparato i sigilli della psiche a casa. Ma guarda te che Boreanz. Madonna non me ne parlare guarda.
    Probabilmente il folle sarebbe andato a dirgli due paroline su cosa pensava di chi, come lui, era pieno di protezioni, se non fosse per l'irreparabile che avvenne pochissimi istanti dopo.
    Un uomo, maledetto fu il destino che lo condusse in quel luogo dimenticato da Dio, esplose un barile di birra sulla sua testa inondando i presenti con un fiume dell'ambrato liquido, nessuno sa mischiato con cosa, e per Kuso fu silenzio. Il mondo era fermo, congelato, anche l'incredibile energia che scaturiva dai musicanti, chiaramente strafatti di cocaina, non raggiungeva le orecchie del folle. Pietrificato ebbe solo la forza guardare in basso, mentre tra le sue mani la casta del disegno si sfaldava, irrimediabilmente danneggiata da quella pioggia artificiale. Non sentì Resistenza Blu + 3. Danno 1/2 Leggera. Insensibileneppure il lampadario cadergli in testa, lanciato dalla maledetta scimmia.... Kuso? Hai sentito? La maledetta scimmia, è stata lei a lanciarti in faccia il lampadario... Fa ridere.... Kuso... Kuso ridi per favore, fai qualche stupidissima battuta.

    Il disegno.


    Kuso te lo avevo detto che io non c'entravo niente, te lo ricordi vero? Se guardi è proprio scritto ad inizio post. Zitto un attimo, per cortesia.
    Il ninja cremisi cominciò, lento a dirigersi verso l'uomo colpevole di quel terribile atto, solo per trovarsi davanti il biondino.

    Mi spiace, niente collane per me. Noroi, caro, tienimelo un secondo.


    Inespressivo, con voce atonica e senza mai togliere lo sguardo dal suo obiettivo, il folle fece scattare in avanti la sua gigantesca mano destra che avrebbe tentato di afferrare lo stinco sinistro del ragazzo, favorito anche dalla sua posizione sopraelevata, per stringerlo con forza. [SAI]Stat Blu
    Se lo avesse afferrato.... Dio santo è energia gialla, certo che lo afferra, Gioele non fare il lamer... Afferrato l'arto del malcapitato avrebbe letteralmente lanciato il piccolo creatore di collane in faccia a Noroi, distante da lui poco più di un metro. [SAII]Stat Blu
    Tolto di mezzo quell'imprevisto si trovò davanti all'uomo che aveva causato quella lancinante ferita nel suo animo, così profonda che nemmeno la sua tecnica della rigenerazione avrebbe potuto riparare.

    Mi deve un caffé...


    Il suo pugno sinistro sarebbe quindi scattato verso lo zigomo destro del reo con una velocità ed una furia senza eguali. [SAIII]Impasto MedioAlto. Overcap + Sovraimpasto. Velocità Blu + 6 , sposto 2 tacche da Riflessi in Forza con Corpo perfetto e ci butto il cazzo di restante chakra di mera per fargli arrivare in faccia un cartone a Blu + 4 , a sto stronzo. Kuso subisce 2 Leggere e mezzo da sovraimpasto, ma non gliene frega un cazzo.

    MACCHIATO!


    Il palmo destro sarebbe quindi partito come un proiettile tentando di impattare con lo sterno del medesimo obiettivo, tentanto di fargli esplodere il cuore, ma avrebbe fallito miseramente perché quell'uomo non aveva un cuore, nessuno con un cuore funzionante avrebbe infatti mai potuto rovinare il disegno di Kuso.



    Tabella riassuntiva
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    Ricapitolando


    Post nono




    Camminare da solo, al buio, in un territorio nemico, non era di certo un'attività che a tutti poteva piacere, ma il non dover sopportare il silenzio imbarazzante del gruppo, alternato ai deliri di Tasaki, le rendeva una gioiosa scampagnata. Inoltre Kuso raramente era visto come un pericolo dalle persone con cui veniva in contatto, che erano invece più solite evitare il confronto col ninja cremisi, un po' per non entrare in contatto con il suo corpo nudo e meraviglioso, un po' perché chi picchierebbe un ritardato a cuor leggero? Prego? No, dicevo in generale. A me pare invece tu mi stessi dando del ritardato. Sarò pure un omosessuale, un comunista, un ritardato, ma non sono una pornostar. Ecco, appunto. A volte è bene mettere in chiaro le cose. Tranquillo che sei stato cristallino.
    Sereno, come mai prima d'ora in quella missione, il folle proseguì nel suo percorso fintanto che non s'imbatté in una casa, o meglio una baracca che non aveva mai smesso di crederci diciamo. Kuso poteva tranquillamente proseguire nel suo percorso ignorando la cosa, ma una molteplicità di fattori guidavano il suo caotico fato proprio in quel tugurio:
    1) Un buco è un buco, e Kuso di solito li visita sempre tutti.
    2) Tezzu ce l'ha scritta, che gli faccio perdere tempo a caso? Oddio, in effetti vorrei.... No, no, è il QM e devo un minimo rispettarlo.
    3) Il folle bene o male non sapeva dove cazzo fosse e come fare a salvare Dorian, quindi anche il più minimo indizio su una di queste cose poteva quantomeno essere utile, magari lì trovava qualcosa.
    Una volta analizzati attentamente i punti della situazione, il ninja nudo si avvicinò all'ingresso della dimora, varcandone la soglia. All'interno trovò una donna, vestita poco più di lui, anche se con una maschera decisamente meno bella, ed un lungo coltello in mano, ma a questo ci fece poco caso, alla fine spesso le donne con cui aveva a che fare brandivano una lama, per questo non fu sorpreso quando gliela puntò contro.
    Un lungo silenzio trascorse dopo l'inquisizione della donna nei confronti del folle che poi... Kuso? Cosa? Dovresti rispondere. Ma mi ha detto di fare silenzio. ...Il suo NOME è Silenzio. Ah, mi pareva strano infatti che mi avesse fatto subito dopo una domanda. Strano, avrei detto Barbara. Cos... Perché? Boh, mi pare avesse la faccia da Barbara. Ma questo che c'entra? Niente, si fa per parlare. MA PERCHE' PARLI CON ME?! RISPONDI A LEI!

    Oh, ehy, ciao! Scusa se ci ho messon un po', sai .. silenzio.. poi parla.. cioè anche tu dovresti un po' vedere come ti poni alla gente. Comunque sono Kuso, sono entrato.. beh, dalla porta, se la lasci aperta non ti devi meravigliare che la gente entri, non hai mai giocato a Pokémon? Coooomunque, sono qui perché tipo un mio amico è scomparso e deve averlo rapito un tipo con un teschi. Sì, lo so a cosa stai pensando, tutti hanno un teschio, sennò ti si ammoscerebbe tutta la testa e farebbe tipo blrbrlbrlrb, ma questo tipo ce lo ha proprio sulla faccia.... o forse è il suo nome. Va beh, praticamente sono andato all'amministrazione di Oto e lì hanno un po' parlato, c'era anche Tasaki, conosci Tasaki? Non ti perdi niente. Praticamente ci hanno mandati verso questa cava e poi nel bosco abbiamo trovato questo tipo che SBAM, ci lancia un martello in faccia e DOPO si presenta! Cioè, ti rendi conto? Maledetto Mazuri. Poi tipo siamo andati a questa casa e c'era il suo capo, Jinqualcosa, anche a lui mancava l'occhio destro, ah sì non te l'ho detto, a Misuri mancava proprio quell'occhio! Ed ho ero tipo "Ehy, stiamo molto calmi, cos'è sta storia che qui si perdono gli occhi?" ma poi invece era solo un caso. Insomma Jintipo ci parla e ci manda qua ma ci dice che dietro il fiume ci sono i nemici..... che per caso sei un nemico? No, dimmelo eh, va beh oramai finisco poi nel caso se ne parla. Comuqnue parto con Mizuri , Tasaki ed il secondo pg di Historia, però poi li ho pisciati perché veramente parlavano di continuo di cose stupidissime e poi mi hanno mandato da solo a controllare un bosco, cioè, hanno diviso il gruppo in due squadre: una solo io ed una tutti loro, se permetti mi sono ritenuto un po' offeso. Quindi ho attraversato il fiume ed ora eccomi qui.


    Ascoltò le parole della ragazza, con fare serafico.

    Oh no, io non so praticamente niente. Te l'ho detto, parlavano un sacco e mi annoio velocemente, non ho nemmeno idea di chi sia l'Aimedacca, anzi forse se tu mi facessi un ricapitolino veloce mi farebbe comodo. Cioè noi siamo gli Igashi e siamo CONTRO l'Aimedacca, corretto? Non capisco poi come tu voglia fare stare in aria il deposito? Intendi tipo sollevarlo? Non mi sembra un'ottima idea, alla fine potrebbero comunque arrivarci.... Oh , intendi saltare! Ma certo, ma certo. Siamo un po' dislessici qui eh? Non ti preoccupare, lo sono anche io. Comunque sì, cioè ok, non è che abbia comunque altro da fare quindi perché no? Però tipo mi daresti qualche info su teschio, cioè vorrei capire dove trovare il mio amico, anche se ora è un PNG.
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    A Clash of Bastards


    Post primo




    Un passato terribile, impossibile da dimenticare. La sua storia era partita in maniera tranquilla: i genitori, entrambi ninja molto benestanti, combattevano con coraggio per il loro villaggio ed avevano allevato tutti e sei i loro figli con in mente l'ideale che la giustizia prevale sempre e che c'è del buono in tutte le persone. Questa piccola utopia fu però distrutta quando , il giorno del suo ottavo compleanno, un'orda di banditi era venuta a sapere che suo padre era stato ferito durante una missione ed avevano deciso di introdursi nella loro casa per derubarli. Inutile dire che le cose non andarono secondo i piani; nonostante le ferite il padre, supportato dalla compagna, non erano bersagli né facili né arrendevoli, questo fece infuriare uno scontro che vide i terribili banditi sterminare non solo i suoi genitori, ma anche i quattro più grandi dei suoi fratelli. Lui e la sorella più piccola furono quindi presi dal capo del gruppo, adirato a causa di una ferita sfigurante che aveva subito durante il conflitto, come sfogo alla sadica rabbia che provava verso l'uomo che lo aveva ridotto in quel modo. "Pagherete per sempre per i peccati di vostro padre" queste le parole che si sentiva ripetere ogni giorno, sottoposto a torture fisiche e psicologiche e costretto a vedere la sorella subire la stessa sorte; la tortura preferita dell'uomo era quella di infilargli aghi sotto le unghie ogni volta che li sentisse parlare o che li vedesse piangere. Passarono così un paio di anni, fino a che la sorella non morì per i troppi abusi e lui , anch'esso dato per morto, fu abbandonato nel più schifoso dei sobborghi di Oto. Nonostante la terribile disperazione non proferì rumore e non pianse; plagiato da anni di torture che lo costringevano al silenzio giurò sul corpo della sorella che le prossime parole che avrebbe nuovamente riferito sarebbero state all'orecchio dell'uomo sfregiato, mentre piantava una lama nel suo cuore.
    Passarono quindi anni difficili di allenamento ed indagini per scoprire chi davvero fosse quell'uomo e dove trovarlo e, nonostante tutto, mantenne fede al suo giuramento, non lasciandosi mai scappare nemmeno il più piccolo dei suoni...questo fino a che non decise di intraprendere un viaggio in nave per l'isola di Goto, viaggio in cui avrebbe sicuramente ucciso il suo terribile obiettivo.

    NON LO VOGLIO VEDERE IL TUO CAZZO DI DISEGNO! Oh no! O mio dio cosa ho fatto! Perdonami sorella mia! Violato il giuramento, il suo animo si spezzò, tutto quello che aveva represso negli anni scoppiò come una bomba, frammentando qualsivoglia forma di determinazione e spingendolo a buttarsi in mare, lasciando ce l'acqua salmastra riempisse i suoi polmoni e lo portasse verso l'oblio. Fu quella la fine dello sconosciuto eroe: Alberto Cerutti.

    E la madonna però, che reazione...


    Davvero Kuso? DAVVERO? Cosa? Volevo solo che guardasse il mio disegno! Kuso, questo viaggio in nave dura una settimana e tu sono sei giorni e mezzo che gli chiedi incessantemente di guardare il tuo disegno senza nemmeno lasciarlo dormire. Poteva dirmi di no! LO HA FATTO! No, quello che ha fatto è fare dei gesti a caso scuotendo la testa, poi con le mani, poi cercando di allontanarmi con violenza, poi colpendomi con un mattone, poi trafiggendomi il petto con un punteruolo e..... OOOOOOH! Ma certo! Il folle si colpì la fronte con il palmo della mano destra, generando un sonoro schiocco. Colpa mia, decisamente, non avevo capito. Ma poi, mi spieghi come cazzo è possibile che tu non stia dormendo da una settimana? Beh, mi sono allenato negli anni con microcicli di sonno ed adesso non ho più bisogno di dormire...PFFFFFFFFFFF HAHAHAHAHAHAH No dai sono strafatto di cocaina, ti immagini se davvero uno facesse una roba del genere? HAHAHAHAHAH madonna che COGLIONE sarebbe! Va beh, fammi andare a dormire va che ho già avuto quattro infarti oggi. Aspetta.. e il disegno? Quale disegno? ....Ahhh, quel disegno, me ne stavo scordando, non è così importante. Comunque ecco.



    Siamo io e Noroi che ci teniamo la mano perché siamo amici, sai ho invitato anche lui, a Goto. Perché? E perché ci stai andando? Ma io che cazzo ne so, scusi? Hai ragione.

    Il viaggio si concluse ed il nostro amico cremisi, armato solo della sua inseparabile maschera e del suo separabilissimo perizoma, si recò in una locanda a caso, così, de botto, senza senso.
    Ordinò una coca cola zero, con limone, e si mise ad aspettare, cosa? Niente. Kuso non ha bisogno di aspettare niente in particolare, il caos lo segue perennemente.
    Nemmeno il tempo di finire tutta la cochina bella fresca che un tipetto tutto per benino e gnegnegne entrò nella locanda facendo, per così dire, il non etero. Non fu l'unico a notarlo, l'omino della Michelin associato alla Yakuza che aveva accanto sembrò mal tollerare i comportamenti del tipetto ben vestito e decise di aggredirlo in stile far west. Signori! Volete vedere il mio disegno? Li faccio anche su commissione eh, basta mi offriate un caffè.

    Esclamò il folle, balzando in piedi alla vista di cotanta violenza ed avvicinandosi la bellicoso duo.





























    Avrebbe poi tentato di toccare il pipolo ad entrambi. [SAI e II]Stat Blu
    Un buffo tipetto biondo saltò quindi su un tavolo, lanciando gioiosamente in aria uno sgabello e dicendo che avrebbe regalato a tutti delle collane, un tipo davvero amichevole, gli avrebbe sicuramente regalato un disegno.
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    Ci rivediamo tra 8 mesi
147 replies since 29/9/2006
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