Posts written by S h o !

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    La radice


    Post undicesimo




    Viziato? E da chi? Da te che come basto usi una spada e, come carota, un martello. Scoppiai in una sonora risata.
    Chiesi a Raizen il motivo per cui avrei dovuto bruciare tanta conoscenza su veleni, antidoti e tonici, non lo avessi mai fatto! Mi si aprì davanti un discorso filosofico su spade e profondità della terra, al che cominciai a guardarmi attorno per accertarmi che altri fumi tossici non stessero obnubilando la mente della montagna con i loro misteriosi effetti, ma non pareva essere quello il motivo di tale volo pindarico. Quello che dici. Provai a dedurre incrociando le braccia in maniera pensosa. E' che per fare qualcosa di nuovo e straordinario devo andare io stesso oltre la barriera del normale, ci può stare. D'altro canto qui c'è moltissima conoscenza di cui ho ancora bisogno, le mie conoscenze in campo non sono poche, devo dire, non mi ci dovrebbe volere molto ad assimilare tutto questo come una spugna. Triste e goliardico riferimento alle disavventure appena vissute. Però Raize, ad essere onesti, io non ho capito niente di quello che intendi... HAHAHAHHAAH.
    Mi piacevano i discorsi filosofici e le metafore, ma in quel momento dire che avessi carpito il più minimo indizio su quello che Raizen cercava di dirmi era oltremodo errato.

    Che stai combinando? Chiesi al clone, indicando con il pollice di sfuggita il corpo originale del decimo, intento in quello che aveva l'aspetto di un misterioso rituale che sfruttava il potere del demone a nove code. Ci hai per caso portato qui perché comunque ci saresti dovuto venire da solo per fare tutto questo?

    La strada per l'amministrazione non era particolarmente lunga, soprattutto considerando la nostra fisicità, però ci concesse il tempo di discutere di argomenti delicati. Ne sei sicuro? Condurli ad Ame li metterà in un pericolo che prima hanno affrontato solo durante la notte della Luna di Sangue. Non conosco molto bene le nuove leve, ma sono comunque preoccupato per loro. La responsabilità delle loro vite è tua Raizen, questo è il peso che porti come capo del nostro villaggio, ricordati che è sulle tue spalle che porterai il rischio.... Anche se proverò ad aiutarti come posso. Stavo cercando di comunicare al kage che ero d'accordo sullo svolgere la missione come azione di villaggio, ma dovevamo tenere ben conto dei rischi che avremmo potuto incontrare, non come singoli, ma come gruppo. Direi che il primo passo è farmi conoscere i compagni di missione.

    Fui condotto nell'armeria personale di Raizen, il vecchietto si trattava bene. Perché non le vedo come armi. Gli risposi, andando ad aprire il baule contenente le maschere. Quando indossiamo queste noi siamo Konoha. Sono il simbolo che ci investe della volontà del fuoco, tutto il resto non conta... questa, questa è perfetta! Estrassi la maschera del Lupo, che sostituii su di me con quella della tigre. Allora? Come ti pare?

    Qual è il vero motivo per cui siamo andati alla radice oggi? Cosa cercavi e cosa hai trovato? Per quanto riguarda la riunione, attenderò con ansia. Te l'ho detto, voglio essere un simbolo di speranza, non nascondermi nell'ombra. Ritengo inoltre che, se durante essa conoscerò i ninja più validi del villaggio, potrò aiutarti a scegliere qualcuno di adatto per i vari ruoli.

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    Cuor d'acciaio


    Post tredicesimo - Lo scontro




    Parole vane provenivano dal nero gigante, l'unica cosa che riuscivo a sentire era il battito del cuore rimbombarmi nelle orecchie, accompagnato da una tetra voce sibilante che, insistentemente, mi incitava al combattimento. Una pulsione irrefrenabile condivisa evidentemente anche dal mio avversario che, senza troppi convenevoli, si precipitò all'offensiva.
    Il suo corpo mutò, ingigantendo la mano per farla abbattere sul mio corpo, ma proprio un secondo prima dell'impatto questo scomparve, per riapparire alle mie spalle. Un colpo repentino , al quale reagì il parassita, più che io, irrobustendoPotere 1 del parassita
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuno (0)
    L'utilizzatore ricopre il corpo di un rivestimenti difensivo di potenza 50. Dura un round.
    Tipo: Ninjutsu -
    Sottotipo: Rivestimento
    (Consumo: Alto)
    [Da studente in su]
    lo strato che rivestiva il mio corpo per ridurre il danno che investì il mio corpo per intero.
    Il secondo colpo fu meno insidioso, ma non per questo meno pericoloso. Con un rapido saltoAttivazione TS inuzuka + Impasto Medio in riflessi. Rif Viola + 6 evitai il colpo alle gambe, flettendo le ginocchia e portandomele al petto, ma non era ancora finita.
    Un ulteriore attacco fu portato dalla mano gigante per scomparire nuovamente poco prima dell'impatto, stavolta però conoscevo il trucchetto ed i miei sensi affinati, assieme alle peculiari capacità del parassita, mi permisero di reagire meglio. Portai gli avambracci verso l'alto, incrociandoli ad X e flessi leggermente le ginocchia in modo da assorbire meglio l'impatto Impasto medio. Riflessi Viola + 6. Leggera divisa tra gli avambracci. proveniente dall'alto.

    Nel concitare della battaglia, tra il terribile rumore di ossa che scricchiolavano sotto il potente peso dei colpi ed il continuo sibilare che sembrava pervadervi la mente, sentii le parole di Raizen, quello vero. A quanto pare l'unico modo per liberarci da quei mostri era cedere agli impulsi violenti che ci trasmettevano. Per quanto assurdo, dovevo fidarmi del decimo ed assecondare il parassita, il che fu una liberazione a livello morale, visto che il terribile e viscerale impulso di violenza aveva ormai obnubilato la mia mente. Con le ultime volontà e controllo rimastomi sul mio corpo sibilai un paio di parole, a denti stretti. CI PROVO! Per poi cedere alla cremisi oscurità.

    Il corpo si mosse da solo, e non solo il mio, anche il frammento di parassita che aveva assunto un aspetto del tutto uguale al mioCompagno animale. Essendo al livello 4 considero 3 competenze aggiuntive e chakra e vitalità di conseguenza. 18 bassi (12 da TS + 6 per le 3 comp) + 12 temporanei. 14 leggere di vitalità. (5 + 9 da comp)! La creatura sembrava seguire tutti i comandi del parassita perfettamente, non mi restava che assistere come un semplice spettatore, sperando che Kurama agisse prima della totali distruzione del mio corpo.
    All'unisono le due creature cremisi provarono a colpire il volto del gigante appena atterrato, entrambi fecero saettare il braccio sinistro , che assunse l'aspetto di una minacciosa lama, vero dove una volta era il naso del Kage, con una coordinazione tipica di un unico corpo! [SAI]Attacco doppio. Fisico selvaggio e preda comune donano ad entrambi + 7 a velocità (a me solo + 4 per le caratteristiche dei portatori), facendo arrivare i colpi all'unisono e rientrando nei criteri di attacco doppio. Entrambi i colpi sono potenziati di +25 per fisico selvaggio. Il colpo del compagno è un attacco avanzato di potenza 85 (60+25) a consumo Medio (non comprende fisico selvaggio). Potenza totale 120. Velocità viola + 7. Forza viola + 3 (resto di fisico selvaggio e oreda comune)
    Subito dopo il mio clone avrebbe provato a colpire il fianco sinistro dell'avversario (quello davanti a lui) con un ulteriore affondo [SAII]Slot extra per compagno animale. Potenza 85. Velocità viola + 7, for Viola mentre il colui che possedeva il mio corpo avrebbe congiunto le mani e provato un potente colpo dall'alto verso il basso, mirando alla clavicola destra dell'avversario, il bastardo sfruttava le mie conoscenze mediche. [SAIII]attacco doppio, potenza 45 per fisico selvaggio. Velocità viola +7 for viola + 3
    I movimenti dei due rossi erano veloci e sincroni oltre che incessanti! Il loro assalto infatti continuò ancora, un ulteriore colpo combinato tentò di trafiggere l'addome del fu Raizen [SAIV]Stat identiche al primo. L'attacco era portato dalla mia mano sinistra e dalla destra del clone, la cui mano sinistra avrebbe invece tentato di colpire con forza la tempia destra del Kage, nel tentativo di stordirlo. [SAV]Secondo slot gratuito del compagno. Potenza 85, riduco a 75 per applicare Scoordinato (status medio) Velocità viola + 7 , Forza viola. Andiamo Raizen, tiraci fuori da questa situazione!

    Chakra: 61.25/80
    Vitalità: 16/18
    En. Vitale: 28/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  775
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2: schivata
    3: parata
    Slot Azione
    1: attacco doppio
    2: attacco doppio
    3: attacco doppio
    extra: Affondo clone
    extra: Pugno clone
    Slot Tecnica
    1: Rivestimento
    2: Inuzuka
    Equipaggiamento
    • Kunai × 3
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Zanbato × 1
    • Cartabomba III × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera del Lupo × 1

    Note
    Chaka clone: 16 bassi
    Vitalità clone: 14 Leggere

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    Legami


    Post settimo - Suono e Sabbia




    Percepii del risentimento nelle parole di mio padre, per quanto non troppo evidente. Non esserne offeso, si tratta di ninja che ho incontrato sulla mia strada per un motivo o per un altro, solo secondariamente ho deciso di chiedergli di unirsi a questa folle campagna. Tu sei il primo a cui mi rivolgo per questo diretto motivo. Ovviamente anche a Raizen mi ero rivolto non per caso, ma non mi pareva il caso di sottolinearlo.

    Conosco quasi tutti i i nomi che mi riferisci, Febh lo conosco anche di persona, anche se non sono sicuro che si ricordi di me. Per le poche informazioni che ho sui villaggi, penso sia meglio sia tu ad occuparti dei rapporti con il villaggio del suono, io mi recherò invece a Suna. Grazie per questo aiuto. Poi fu l'ora della domanda che mi aspettavo, ma che avrei preferito non ricevere. Oda non è pronto, non per ora. Non sono sicuro che questa vita sia adatta a lui, ho paura che sia stato trascinato in un mondo diverso da quello in cui vorrebbe vivere solo per seguire le mie orme, e non ho più intenzione di costringerlo a questo.

    La piccola riunione di famiglia era conclusa e le nostre strade, ancora una volta, si separavano, stavolta però era diverso: diversi i percorsi, una sola la direzione. L'inizio di qualcosa di nuovo e potente, forse l'unica speranza contro l'impero di giada. Grazie padre, terrò molto conto di queste tue parole. E così fui nuovamente in viaggio. Prossimo obiettivo: Suna.
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    Strategie


    Post Terzo




    Ascoltai con estremo interesse le parole di Janki, facendo inizialmente cenno con la testa di non sapere cosa fossero i kiseki. Imparai molto sul villaggio della sabbia e sui suoi peculiari cristalli, inoltre rimasi estremamente affascinato dalla storia su Khan e gli altri saggi: il pensiero di sette mistiche bestie che fungevano da saggi ma non si esimevano dall'affrontare memorabili battaglie accendeva il mio spirito. L'ambiente di Suna, per di più, con quell'atmosfera arida, mi incuriosiva non poco, essendo estremamente differente da quello a cui ero abituato nel paese del fuoco, se fosse stato possibile, in un altro momento, avrei chiesto a Janki di potermi unire in un'avventura nel deserto che coinvolgesse queste mitiche bestie, d'altro canto dovevo comunque recarmi lì per cercare un aiuto contro l'impero di giada.
    Al pensiero di Cantha osservai Ru Wai, se aveva potuto in primis combattere queste mistiche bestie, anche lui poteva rivelarsi un abile membro da arruolare, assieme magari al rosso sunese che era stato citato. Bene, elimineremo coloro che si riveleranno insalvabili, ma solo se è strettamente necessario. Non sono un boia e non mi sento in diritto di decidere indiscriminatamente chi vive e chi muore.... potete prendermi in giro se volete. Non sarebbe stata la prima volta.

    Il mio branco è quello dei mistici spiriti lupo che risiedono nel Monte Argento, situato su un'isola nel paese delle onde. Mi sono unito a loro quando ho aiutato a sconfiggere una maledizione che li aveva afflitti; in quell'occasione ho sconfitto colui che voleva erigersi come nuovo lupo di sangue e, nel farlo, ho fatto il bagno nella sacra vasca della luna che serve ad eleggere il nuovo capo del branco ed i guerrieri più valorosi. Da quel momento sono parte integrante di loro e loro di me. Ma con te è diverso, non so risponderti se non con "un semplice ninja della foglia". I tuoi occhi, mi ricordano quelli di qualcuno che conosco da sempre. Mi tolsi la maschera, solo un attimo, perché anche Kotei potesse vedere il mio volto ed i miei occhi.

    In poco tempo giungemmo nel territorio di Ame di cui si erano appropriati Obo ed i suoi seguaci, sembrava che avessero cacciato via i normali abitanti data la completa assenza di bipedi, fatta eccezione per il peculiare gruppo appena arrivato e di cui facevo parte.
    Con un agile saltoChakra repulsivo, grazie Shil! fui in un attimo sul tetto di una delle case fuori dal perimetro, in poco studiai l'ambiente che avremmo dovuto affrontare e replicai una mappa mentale che riprodussi schematicamente sul terreno una volta ricongiuntomi con gli altri. La situazione è questa. Dissi indicando i vari gruppi di case e iene sul disegno a terra appena concluso. Come ha detto anche Janki parliamo di un numero grande, caricare causerebbe perdite inutili, probabilmente da ambo le parti. So che ti sei ripresa, Tendora, ma non penso tu sia ancora in grado di affrontare una battaglia del genere in campo aperto. Per quanto sappiamo delle abilità di Obo, potrei non esserne in grado nemmeno io. Indicai il suricato. Janki, tu e Tendora dovrete fungere da diversivo. Dovrete attirare il numero più grande di sgherri fuori dal perimetro, o comunque lontano da Obo. Non avendo con sé la pietra dubito fortemente che vi seguirebbe in prima persona, preferendo invece delegarlo e continuare così a sorvegliare il suo prezioso tesoro. Si tratta di un compito difficile ed estremamente importante ma che permetterà a Tendora di non incorrere in una battaglia attualmente troppo grande per lei, senza tuttavia toglierle l'onore di una sfida degna di questo nome. Penso che sia un compito adeguato per qualcuno appena dimesso, no? Indicai quindi il lupo bianco ed il gigante. Kotei, Ru Wai, noi saremo la squadra d'attacco, coloro che avranno il compito di sottrarre la pietra alla iena e, purtroppo, eliminarla. Ru Wai, conosci il terreno meglio di me, quindi sarai tu a guidare quest'azione, dovremo essere furtivi e potremmo dividerci ulteriormente se lo ritieni necessario. Dunque, ci sono domande o controproposte? Le mie parole erano ferme e decise, ma non imperative, da vero leader. Sarei stato pronto ad agire in qualunque momento.
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    Legami


    Post sesto - La squadra


    Lo sono per te, padre. La mia forza viene dalla pace nel mio cuore, non dal turbamento. Mi dispiaceva che una persona così vicina a me soffrisse in quel modo, perché alla fine di questo stavamo parlando. Kensei traeva grande forza da odio e rabbia, ma questo consumava la sua anima più di quanto il fuoco non avesse fatto con le sue carni.
    L'odio che, poco prima, aveva emanato era enormemente triste. Come poteva passare ogni secondo della sua veglia sopportando quelle sensazioni? Forse trarre da esso la forza per andare avanti era l'unica cosa che lo poteva sorreggere. Era terribile, una condanna; dover vivere appigliato all'odio per non cadere, essere odio, non doveva essere facile, ma dove altri sarebbero scappati io sarei rimasto. Non avrei lasciato qualcuno portare quel peso da solo, soprattutto non mio padre. Spero che un giorno il tuo animo trovi la pace che meriti, ma fino ad allora usa pure quello che vuoi per trovare la forza di sconfiggere l'isola di giada. Però ti supplico, padre, non lasciare che l'odio offuschi il tuo giudizio.

    Aveva accettato. Ti ringrazio, sono estremamente grato che anche tu capisca la gravità della situazione. Lasciai andare le spalle, come se avessi finalmente lasciato un enorme peso. Per adesso non sono molte le persone che ho contattato: ovviamente Raizen, per quanto tu possa non andarci d'accordo è per me un alleato prezioso. Ru Wai, un nukenin di Ame, un gigante ossessionato dalla vendetta ma dal cuore buono, se vuoi la mia personale opinione. Ho infine trovato alleati anche nella nebbia: Akira Hozuki, un prode spadaccino che penso conoscerai bene, ed Etsuko Akuma, un ragazzo dagli occhi demoniaci, abile nelle illusioni. Non ho ancora affrontato il viaggio verso Oto e Suna, ma sono pronto a prestare orecchio ai tuoi consigli.
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    Il crepuscolo



    Post decimo - Luce in fondo al tunnel




    Il rilascio non aveva funzionato, ma non per questo pensai di non trovarmi in un'illusione. Oda NON era lì, di questo ne ero ben certo. Decisi di liberarlo, per quanto una visione era pure sempre mio fratello ed io, come vi ho già detto, ero solo un uomo, con tutte le sue debolezze. Avvicinai delicatamente la bacinella dell'acqua alla sua bocca, aiutandolo a bere. Sapevo che si trattava di un'illusione, sapevo che il suo obiettivo, o meglio, l'obiettivo di chi era dietro a tutto questo, era farmi perdere tempo, far arrivare il tramonto. Tuttavia non potevo proseguire, non senza Etsuko; separarci era stato furbo, sapevano che non lo arie abbandonato e sapevano anche se, senza le sue abilità, non ero in grado di avanzare.

    Ascoltai le parole dell'uomo moribondo, nella speranza di trovare in esse un dettaglio che potesse aiutarmi, ed effettivamente qualcosa c'era: mi conosceva bene. Ma come?
    Chiunque si fosse trovato dietro tutto quello aveva avuto accesso a delle memorie che perfino io avevo difficoltà a rievocare, ma come? Aveva forse utilizzato il sangue che avevo precedentemente versato sulla lama d'ametista di Ananke? O stava semplicemente utilizzando la mia stessa mente contro di me? Che le parole del mio finto fratello mi avessero rivelato proprio quello? Sono io eh? Penso tu abbia ragione. Usare i miei ricordi più traumatici e collegarli con la persona a me più cara; di certo un trucchetto non male. Ma se questa è la mia mente sono io il capo. La forza dello spirito e la determinazione erano una mia caratteristica, se quello davvero poteva trattarsi di un'alterazione della mia stessa psiche, io stesso potevo averne il controllo.
    Provai ad alterare l'ambiente attorno a me, semplicemente pensando ad altre cose, anzi, ad altre persone. Tutta la mia capacità di focus si concentrò infatti su Etsuko, nella mia mente avrei immaginato solo e soltanto lui, come se potessi esservi connesso da un filo invisibile, nella speranza di ritirarlo da me.

    Ucciderti? Dovrei forse ascoltare le parole di qualcuno il cui unico obiettivo è farmi fallire? Il mio cuore è buono, ma non offusca la mia mente. Con un repentino scatto del braccio destro, il mio pugno saettòImpasto medioalto. Velocità viola, Forza Nera + 4 verso il volto di mio fratello, con un movimento rotatorio: se quello fosse stato davvero un moribondo , torturato da mesi, una forza tale sarebbe stata sufficiente a spezzargli l'osso del collo, ero comunque un medico, conoscevo il corpo umano. D'altra parte però, se quella davanti a me fosse stata un'illusione che camuffava il mio compagno, questo avrebbe di certo accusato un duro colpo, ma niente che un ninja esperto non potesse sopportare.

    Oltre a permettermi di discernere tra realtà e finzione, quel mio colpo mirava a molto di più. Non si sarebbe infatti fermato sul volto del bersaglio, ma avrebbe continuato, come per volerlo perforare, per raggiungere indomito il punto in cui era, per un attimo, comparso un bagliore. Poteva non essere nulla, poteva essere anch'esso una parte dell'illusione, ma allo stesso modo poteva anche essere un richiamo del ragazzo della nebbia. Non potevo ignorarlo, speravo si trattasse di una luce in fondo al tunnel, che indica la libertà.
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    Continuano a mancare le tecniche
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    Il crepuscolo


    Post nono - Quello che è giusto




    Non fu difficile identificare colui che Shiro ed il lupo avevano torturato in quella replica di Cantha, si trattava di un volto a me noto, perfino più del mio: Oda, mio fratello. Lo riconobbi a circa una decina di metri, nonostante il deperimento dovuto alle torture quei tratti erano per me inconfondibili. Per un attimo mi fermai. Sapevo che quella era un'illusione, ma quella vista fu comunque per me una sfida difficile da affrontare. Come si permettevano? Affondare così le loro perfide mani nella mia mente, tentando di sfruttare contro di me sia le mie paure che i miei affetti. Mio fratello era inerme, ma vivo, se così lo possiamo definire. Non è lui.
    Come avrei potuto reagire ad un evento del genere? Avrei voluto forse aiutare mio fratello, nonostante si trattasse solo di una mera illusione? Potete contarci che avrei voluto. Avrei voluto estrarre quelle maledette lame, trattare le sue ferite e portarlo a spalla fino a casa, ma non potevo.
    Non potevo agire in maniera così egoistica, non ero solo in quella missione, c'era qualcuno in carne ed ossa che era lì per causa mia, con la sola colpa di avermi voluto aiutare e che, per quanto ne sapevo, poteva a sua volta venir sottoposto ad una prova altrettanto ardua. Etsuko. Sussurrai il suo nome, come me riportarmi alla mente una sua chiara immagine. Non avrei rischiato di perdere qualcuno che avevo giurato di proteggere, nemmeno se avesse voluto dire sopportare una tortura psicologica di tali dimensioni.

    Camminai fino a mio fratello, o almeno a quello che sembrava averne assunto le sembianze. Mi dispiace. Una singola lacrima discese dai miei occhi, coperta dalla maschera del lupo. Alla fine dei conti ero solo un uomo, per quanto forti i miei ideali, per quanto saldo il mio spirito, rimanevo, e sarei rimasto sempre, solo un essere umano.
    La mia priorità in quel momento era il ragazzo della nebbia, lo avrei trovato. Congiunsi le mani per provare a rilasciareRilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione o la tecnica non avrà effetto. Il Rilascio riduce l'Efficacia fino a 15 per grado e interrompe sempre il Mantenimento dell'avversario. Un Genjutsu senza mantenimento vedrà la sua Efficacia decadere di 20 ogni round a partire da quello seguente all'interruzione, e si dissolverà quando viene e azzerata. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del Rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Da studente in su]
    l'illusione che mi circondava, sia per avere una vista meno offuscata nella ricerca di Estuko, che per lenire le ferite che il mio animo riceveva alla sua visione, ma non avrei vacillato anche se questa non si fosse sciolta.
    Avrei continuato a cercare Etsuko, senza ignorare la possibilità che il ragazzo sulla sedia fosse in realtà proprio lui, camuffato da un'illusione. Avrei infatti provato a scuoterlo invocando a gran voce il nome del nebbioso.
    Le mie ricerche non si sarebbero interrotte, ne saremmo usciti assieme, ma delle domande pervadevano la mia mente. Quando erano stati in grado di prendere informazioni tanto profonde nella mia anima? E come mai mi avevano separato da Etsuko?
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    Devi scorrere nelle sezione in alto del creaschede, fino a che appunto non arrivi alla sezione interessata, da lì basta un click dulle tecniche e l'equipaggiamento che vuoi aggiungere.
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    Hola! La scheda era vuota XD. Mancano Le tecniche e l'equipaggiamento.
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    Il nero monile


    Post secondo



    So che gli umani non vivono in branco, ma conosco le parole e le ho usate con coscienza. Ho una famiglia, ma ho anche un branco. Mi volsi verso Kotei. Sho. Potere chiamarmi Sho. I suoi occhi dorati sembravano potermi scrutare nell'anima, perché sentivo un legame così profondo con la creatura?

    Sono lieto di sentirlo. Se quando si parla del diavolo, questo spunta, funziona anche per creature decisamente meno malevole, come appunto la delicata Tendora. La ragazza, evidentemente disturbata dalla discussione e, in particolar modo, dal mio piccolo accesso di rabbia, era giunta nella sala non appena avevamo accennato al suo nome. Ti chiedo perdono. Accennai un inchino di scuse. Un medico non dovrebbe agitare i propri pazienti.

    Lei e Ru Wai ebbero una breve discussione, non mi sentii di intervenire ma l'informazione che il gigante avesse la mente occupata da molteplici voci non mi lasciò indifferente. Aggrottai la fronte, fortunatamente coperta dalla maschera del lupo. Mmm, che i ninja di Ame non siano del tutto normali non mi suona strano. Oh beh, non penso di certo di essere nella posizione per criticare. Cogliendo il consiglio di Janki, decisi di non chiedere niente per approfondire la questione, dedicandomi invece alle informazioni fornite dal piccolo amico peloso.

    Aumentata aggressività, attacchi incontrollati, un leader corrotto: sembrava che fossi nuovamente alla situazione affrontata per aiutare gli spiriti lupo, il che mi convinse ancora di più ad unirmi a quella missione. Se non ho capito male. Intervenni. Il branco è guidato da un unico esemplare che corrompe gli animi degli altri tramite l'uso di un monile nero, corretto? Vi pregherei intanto di spiegarmi di cosa si tratta questa peculiare pietra, non sono molto informato agli avvenimenti del deserto di Suna, perdonatemi. Inoltre vorrei sottolineare che, se la situazione è davvero questa, non è necessario uccidere indiscriminatamente tutte le iene. Abbiamo un obiettivo solo, non voglio spargere il sangue dove non necessario. Per quanto si trattasse di animali, parlavamo di creature senzienti e le loro vite avevano un valore che avrei di gran lunga preferito rispettare.

    Ancora uno scambio di battute all'interno di quel simpatico gruppetto eterogeneo, a quanto pare anche Tendora si sarebbe unita a noi. Beh, di certo non posso lasciare che la mia paziente prenda parte a questa missione senza di me, non trovate? Sarò dei vostri. L'atmosfera rilassata mi aveva indotto a rispondere con una battuta. Mi avvicinai quindi a Kotei, prima di accucciarmi davanti a lui, in modo da poter avere gli occhi allo stesso livello. Un gesto strano, soprattutto per una personalità come la mia, eppure non ero riuscito a resistergli. Per caso ci siamo già visti?

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    Legami


    Post quinto - Il futuro




    Sbuffai, accennando un sorriso. Non siamo isole, nessuno di noi, padre. Se continuiamo a comportarci come tali la nostra guerra è già persa. Sei un uomo incredibilmente forte, questo è indubbio, ma alla fine dei conti rimani sempre un uomo. Vale per tutti noi, spero che un giorno potrai capirlo. Le mie parole erano decise, ma gentili, si trattava di una preghiera non verso il mizukage, ma verso il destino. Razien è così con te. Non posso dire di essere d'accordo con tutte le sue decisioni, ma non è il mostro che dipingi in questo momento. Sono convinto che se lui dovesse usare delle parole per descriverti mi ripeterebbe semplicemente quello che mi hai appena detto, ed io gli risponderei allo stesso modo. Penso sia il motivo per cui entrambi mi volete qui in sua vece, no?

    Il racconto di Cantha non lasciò impassibile Kensei, che rispose non solo a parole, ma anche con sue nuove e terribili abilità. Un'aura d'odio si espanse dal suo corpo, inondando la stanza e pervadendo anche il mio animo. Un brivido freddo pervaso il mio corpo, tanto forte da farmi inclinare la testa, come se potessi in quel modo togliermelo di dosso nello stesso modo in cui si distende una contrattura del collo. No padre, non lo sai. Espirai, gettando fuori quell'odio che non mi apparteneva ed a cui avevo da tempo deciso di rinunciare. Non biasimo nessuno per non essermi venuti a prendere. La rabbia e l'odio li lascio agli altri. Tuttavia non è spiegabile a parole quello che ho passato, non parlo delle torture fisiche, il dolore lo conosci bene, ma se avessi visto il potere del capo dell'Oni allora capiresti appieno perché propongo un'alleanza tanto assurda.

    Le parole di mio padre sulla riunione dei Kage mi lasciarono deluso, come potevano ignorare un problema così grande? Cantha aveva ucciso i loro abitanti, aveva distrutto le loro case ed i loro animi. L'impassibilità del mondo a questo pericolo mi delude, ma non mi scoraggia. Non è il momento per essere deboli, questo è vero, ma non è neanche il momento di una rivolata interna. L'accademia pecca di decisione e lungimiranza, padre, ma io posso cambiare la situazione, con il tuo aiuto, con l'aiuto di tutti voi. Quello che ti chiedo è di darmi fiducia, di sostenermi nella mia impresa di un'unione, una vera unione. Mi appoggiai allo schienale della sedia, come se sfiancato. E ci sarà guerra. Ci sarà morte, violenza e distruzione, tanta dal saziare qualsiasi bisogno il tuo animo possa sentire. Quello che ti chiedo è solo di direzionare il tuo odio verso il nemico giusto, quantomeno fino a che la nostra gente non sarà salva. Se davvero sei Kiri, non sei solo mio padre, ma il padre di tutte le persone che appartengono al villaggio della nebbia.
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    Il crepuscolo


    Post ottavo - L'abisso



    Lasciai andare Etsuko, mentre le pesanti porte di pietra che dividevano il primo settore dal secondo si chiudevano alle mie spalle. Espirai profondamente per calmare i miei sensi, posizionando la zambato sulla mia schiena, non ritenni opportuno rimetterla nel rotolo. Osservai il ragazzo della Nebbia, constatando che non aveva riportato danni che gli impedissero di continuare quell'avventura, avrei comunque voluto chiedergli come si sentisse ma mi precedette con una domanda tanto semplice quanto, almeno per me, terribile. Lasciarla vivere? Chiesi con voce tormentata, avvicinandomi al ragazzo. Etsuko, io che diritto ho di decidere sulla vita di qualcun altro? Lo vedi cosa ti ha fatto questo mondo? Ti ha dato l'illusione di avere il diritto di poter uccidere per renderti la vita più facile. Io NON voglio le cose facili. Io voglio le cose GIUSTE. Non c'è giustizia nell'uccidere quando non è indispensabile. Se mi prendessi la presunzione di poter essere giudice, giuria e boia, l'unica cosa che mi differenzierebbe dai mali che affliggono questo mondo sarebbe lo stendardo che porterei in battaglia. Non sono così. Puoi ritenermi un debole, se vuoi, non ti biasimerò per questo, ma ciò non cambierà il simbolo che voglio essere. Indicai la porta di pietra. Se la strega ci attaccasse ancora una, dieci, cento volte, io ti proteggerei. Se Ananke mi dovesse uccidere per permettermi di farti scappare, lo accetterei, ma nonostante questo non mi pento un secondo di aver fermato la mia lama, di aver fatto agire il cuore e la mente laddove molti avrebbero fatto agire i muscoli. La forza, mio caro Etsuko, sta nel non opprimere i più deboli. La dea dell'astuzia era un nemico, certo, ma non uno così terribile, non era necessario ucciderla. Feci una pausa. Tu, piuttosto, come ti senti? Chiesi infine, esprimendo il dubbio che fin dal principio avrei voluto esporre.

    C'incamminammo quindi nel lungo corridoio che conduceva al cuore del secondo settore; sembrava un ambiente sterile, anonimo, eppure pareva rievocare in me dei ricordi indistinti, effimeri. Come un bambino che cerca di cingere la sabbia, provavo senza successo a rievocare le sensazioni che quel posto provava ad indurmi. La risposta arrivò infine, ma non una che mi piacque.
    Un lampo. Una luce abbagliante seguita da un terribile rombo, capace di scuotere gli animi, ci introdusse al luogo a cui conduceva quel tunnel. Il respiro si fece rapido, incostante, il cuore sembrava voler uscire dal petto. Batteva così forte da sentirlo rimbombare nella testa, un rumore ti tamburo, continuo superato solo dallo scrosciante suono della pioggia che affliggeva quel luogo dimenticato da Dio, ma non da me: Cantha.

    Il freddo pungente della pioggia avvolgeva non solo il mio corpo, ma anche la mia anima; mi voltai verso Estuko, mi parlava, ma io non lo sentivo, il mio cuore e la pioggia coprivano le sue parole; sembrava preoccupato, perché? Osservai l'ambiente che mi circondava, appoggiandomi ad un muro per sostenere il peso di quella vista, nella vana speranza di trovare un errore, un'imperfezione, un dettaglio che mi potesse far capire di non essere davvero lì. Caddi in ginocchio, il respiro era sempre più rapido, allora perché mi mancava l'aria? La visione si fece offuscata, tremolante. Avevo sentito parlare nei disturbi da stress post traumatico, ma non li avevo mai affrontati. No. Un filo di voce, a denti stretti. NO! Più forte, un urlo, quasi un ruggito, mostrando le zanne come un animale ferito. Io sono più forte di così! Con una spinta, più d'animo che di gambe, mi rimisi in piedi. Cantha mi aveva avuto una volta, non sarebbe successo ancora. Ti ho sconfitto una volta, posso rifarlo. Si tratta di un'illusione, Sho, usano le tue paure contro di te, è questo il secondo settore.
    Una voce prevalse su tutto, come una lama che penetrava in una ferita ancora aperta, una cantilena cominciò a ripetersi nell'ambiente, senza una precisa provenienza. Ero convinto di non averla mai sentita, eppure la conoscevo a memoria, si trattava di qualcosa del secondo settore? No, non era così. A Cantha mi avevano fatto qualcosa, qualcosa di terribile che non riuscivo a ricordare completamente. Quel posto stava scavando nella mia anima, cercava qualcosa da usare contro di me.

    Dopo un tempo apparentemente interminabile comparve qualcosa davanti a me: una sedia con sopra un corpo morto, trafitto da trentadue lame, di fianco Shiro ed il lupo. In un attimo mi tornò alla mente quello che mi era successo. Ancora una volta mi mancò il fiato, come se subissi di nuovo l'assalto di quelle lame, ma non caddi, non questa volta. Lo avevo detto, ero più forte di così. Rapidi come erano apparsi, il lupo e Shiro scomparvero, lasciandosi dietro solo la sedia con sopra il povero cadavere, ma chi era quell'uomo? Ero forse io? Da quella distanza non riuscivo a dirlo. Mi voltai, per comunicare con il kiriano, ma non c'era più, o forse ero io a non essere più nel luogo di prima? Se qualcuno aveva più probabilità di uscire da quell'illusione era proprio Estuko, io d'altro canto, avrei dovuto faticare.
    Non senza sforzo cominciai ad avanzare, a passo lento, verso l'unico indizio davanti a me.
    I pugni stretti fino a far sbiancare le nocche, i denti serrati digrignavano, una rabbia senza precedenti sembrava montare nel mio corpo nei confronti di un posto che aveva osato rievocare in me quell'esperienza, sentivo che sarei esploso; ma non lo feci. Invece, nel momento in cui la rabbia raggiunse il suo massimo, quando avrei voluto urlare e distruggere tutto ciò che mi circondava, capii. Le mani si aprirono e la mandibola di fece rilassata, lasciando fluire un rigolo di sangue dal lato della bocca, senza accorgermene dovevo essermi morso. Cosa speravo? Sussurrai, sereno. Volevo forse tornare a Cantha senza aver elaborato davvero quello che mi era accaduto? Che sciocco che ero stato. No, io dovevo capire, io dovevo crescere. Non potevo sperare di essere il simbolo che professavo se una semplice illusione poteva sconvolgere così la mia anima. Mi fermai e congiunsi i palmi delle mani per poi inchinarmi. Grazie. Grazie a chiunque mi abbia sottoposto a questa prova. La mia debolezza è ora forza, la mia rabbia, chiarezza. Mi eressi di nuovo, ma come un uomo nuovo, ritrovato. ETSUKO! Gridai, ricominciando ad avvicinarmi alla sedia. DOVE SEI? STAI BENE? Ero pronto a fronteggiare quello che mi aspettava, ero pronto a crescere, ero pronto a diventare quello che dovevo per sconfiggere non solo i miei demoni, ma tutti quelli che affliggevano questo mondo.
  14. .

    Precauzioni


    Post nono ( XI )




    Rise, Midorinaka, ascoltando la mia risposta. Non mi stupii, qualunque cosa avessi detto probabilmente avrebbe scatenato quella reazione. Vedevamo il mondo in maniera completamente diversa, non avrei mai potuto rispondere a quella domanda con un'idea che condividesse e, se avevo capito qualcosa nel lunghissimo ed estenuante giorno che avevo trascorso con lei, era che trovasse sbagliate tutte le opinioni che differissero dalle sue anche di poco. Per quanto fosse un essere umano abominevole, sempre ammesso che si potesse ancora definire essere umano, una parte di me provava quasi pena per lei. Una vita nella rabbia e nell'odio non potevano che generare una creatura del genere. Pensa che la sua forza immane possa darle quello che cerca, ma è vittima di un triste destino come tutti noi.

    Seguivo attentamente gli spostamenti di Jaro, mentre con un sacro silenzio cercavo di non distrarlo da eventuali pericoli. Le strade erano deserte, silenziose e buie. Strano, non vedo nessuna guardia notturna. Sussurrai all'orecchio del lupo, che continuava a guardarsi attorno. Sui muri vi erano quelli che interpretai come segni di passaggio degli Akaijin, profondi squarci apparentemente freschi. Osservando meglio le grandi incisioni, attraverso la visione di Jaro, notai che gli edifici stavano andando incontro ad un processo di autoriparazione, quasi come se stessero guarendo. Questo spiega perché quest'oggi non ho notato segni simili nel villaggio. Che si tratti di uno dei particolari fuuinjutsu che custodiscono i Kagi?
    Il percorso dell lupo nero proseguì finché la sua attenzione, e la mia, non furono attirate da un piccolo uomo che fuggiva proprio dai demoni che la notte lambivano quelle terre! Come diavolo ha fatto a vederti?! Il Mizukage? Jaro, se riesci portalo da me Pianificazione [0]
    Speciale: L'utilizzatore può assegnare un incarico ad un alleato impartendogli delle direttive specifiche. Ogni azione intrapresa dall’alleato è incrementata di 2 tacche in una statistica scelta dall’utilizzatore. L’alleato deve ubbidire all’incarico impartito dall’utilizzatore il potenziamento non è applicabile per eventi collaterali la missione e non strettamente collegati.[Da chunin in su]

    Potenzio di 2 tacche la velocità
    .


    Se la situazione lo avesse permesso una distanza tra Jaro e gli Akaijin, dopo che ha recuperato Choji, superiore ai 9 metri. Jaro si sarebbe reso trasparenteTecnica del Mimetismo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendersi impercettibile alla vista o all'udito o all'olfatto, alla scelta all'attivazione. Annulla rispettivamente gli effetti delle abilità Vista Perfetta, Udito Perfetto o Olfatto Perfetto avversarie oppure riduce la loro percezione di 3. Concede un occultamento naturale parziale, rendendosi trasparente; l'occultamento è inefficace entro 1,5 metri da una fonte di chakra. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica avanzato.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Alto / Mantenimento: ½ Basso ogni azione)
    [Da jonin in su]

    Annullo udito perfetto
    e sarebbe scattato verso il piccoletto, afferrandolo per lo zaino con le potenti zanne, per poi scartare verso un vicolo buio alla sua sinistra. Lì il lupo, favorito dalle tenebre e le sue abilitàFurtività (Intermedia)
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, anziché +3.(Richiede Furtività (Base))
    [Da chunin in su]

    Movimenti Invisibili
    Maestria: L'utilizzatore annulla la vista perfetta avversaria se presente, altrimenti ottiene un bonus +3 alla Furtività. Il bonus alla Furtività non è cumulabile con quello concesso da "Movimenti Silenziosi" o "Movimenti Inodore". [Da chunin in su]

    + Mimetismo con annullamento dell'udito perfetto
    , avrebbe girato nuovamente alla sua sinistra e poi a sinistra ancora una volta, questo per tornare sulla precedente strada e dirigersi quindi verso il punto di origine, ma tentando di creare confusione agli Akaijin. [Nota]Jaro Impasta Mediobasso e si muove a velocità Viola + 2 . La precisazione di prima era per evitare un ado da allontanamento.

    Jaro, portalo alla casa di fianco a quella dove eravamo. Non volevo che entrasse in un edificio con Midorinaka, ancora non sapevo se potevo fidarmi di quel piccolissimo tipo ma, almeno per ora, preferivo che avesse la testa attaccata al collo. Uscii silenziosamente Movimenti Silenziosi [2]
    Maestria: L'utilizzatore annulla l'udito perfetto avversario se presente, altrimenti ottiene un bonus +3 alla Furtività. Il bonus alla Furtività non è cumulabile con quello concesso da "Movimenti Invisibili" o "Movimenti Inodore". [Da chunin in su]
    dalla casa, dirigendomi a quella con cui mi ero incontrato con mio padre e che, grazie ai sensi di Midorinaka, sapevo essere vuota. Giunto all'uscio avrei provato ad aprire la porta e , se si fosse rivelato necessario, avrei forzato la serratura.

    Una volta arrivato il lupo con il nostro ospite lasciai che Jaro lo depositasse all'interno dell'abitazione prima di farlo uscire. Assumi le mie sembianze e recati nella casa dove ero, in caso te lo comunicassi sveglia la ragazza che si trova lì e dille di venire qui, poi torna al Monte Argenteo. Non approcciarla in nessun altro caso. Ottimo lavoro. Il lupo , in un istante, si tramutò Tecnica della trasformazione in me e si recò nella casa con Midorinaka, io , d'altro canto, entrai per fare compagnia al nostro minuscolo e misterioso ospite.
    Accennai un inchino per rispondere ai ringraziamenti. Ho la fortuna di avere amici estremamente abili, non è merito mio. Non faccio parte della guardia notturna, come può evincere dal mio aspetto, Choji-san. Il mizukage, da quello che so, è entrato qui di nascosto e con un alleato che non corrisponde alla sua descrizione. Devo inoltre sottolineare che il fatto che abbia un figlio sia un segreto conosciuto da pochi. Quindi lei come lo sa? Qual è il suo messaggio? E perché non dovrei avvertire le autorità del Lucchetto ? Non volevo ancora rivelare di essere io l'uomo che cercava, ma gli avevo dato abbastanza informazioni per fargli capire di essere coinvolto nella vicenda nella speranza che quello, più il fatto di avergli salvato la vita, si sarebbe rivelato sufficiente ed essere degno della sua fiducia.

    Se invece Jaro avesse rischiato troppo a salvare il piccoletto, gli avrei intimatosempre + 2 a vel per pianificazione di attirare le bestie verso la casa in cui risiedevo. Intanto sarei uscito ed al mio fianco avrei evocatoTecnica del richiamo, STA il grande Okami. Fratello, stiamo per combattere, sei pronto? Rise il lupo, rivelando le enormi zanne, scintillanti per il riflesso lunare. Sono sempre pronto. Svegliare Midorinaka avrebbe voluto dire eliminare in un istante i demoni, ma poteva significare anche perdere un messaggero di mio padre.
  15. .

    Serate eleganti


    Post sesto 




    Sorrise Kuso, sotto la maschera, alle parole del ragazzo. Ryuu, amico mio. Si volse verso di lui, prendendone le spalle tra le mani come quando si conforta un bambino. Tu non capisci e non ti biasimo per questo. Sei come gli altri, voi che vi definite "normali", che pensate di seguire unicamente le vostra, partite dal presupposto che tutto non sia deciso da qualcosa di superiore. Non fraintendermi, non intendo un Dio o un entità sacra. Il nostro percorso e piuttosto deciso da da creature annoiate, alcune estremamente sexy. Grazie. Che ci sfruttano per il loro divertimento. Mi chiedi perché questa mia ricerca sia così importante , perché sia certo di trovarlo qui, semplicemente perché è il mio destino. Si tratta di una strada già tracciata, devo solo vedere come percorrerla, ma non posso cambiare direzione. Questo è il motivo della mia follia: In un modo in cui tutto è già deciso per me, scelgo almeno di comportarmi come nessuno mai, scelgo la mia unicità, anche se questa significa passare da pazzo agli occhi di voi tutti. In un mondo del genere solo io sono veramente sano, ma questo non lo potrete capire mai. Lasciò la presa sul ragazzo, le sue braccia caddero lungo il suo corpo come morte, quasi come se quelle parole avessero consumato in lui tutta l'energia. Io sono Kuso Chitai, il folle cremisi. Non ho un posto da cui provengo e non ne ho uno dove andare. Non posso essere più specifico perché questa è la verità. Tu invece, Ryuu? Perché sei qui? Pensi davvero che sia stata una TUA scelta? Pensi che seguire uno come me sarebbe una decisione che avresti preso davvero se qualcuno non l'avesse presa prima per te? Le parole del folle, pesanti come pietre, rivelavano una parte di lui che pochi avevano visto: un momento di pura lucidità nell'oscurità del caos che lo avvolgeva da sempre. Spettacolare, eppure effimero, quel momento durò solo fino alle risposte di Ryuu, lasciando nuovamente spazio al solito ed esuberante comportamento del ninja mascherato.
    Vaaaaaa bene, andiamo dal sindaco. Ma prima il pipolo! E così dicendo sarebbe scattato verso la casa della ragazza, sapendo che Ryuu lo avrebbe seguito, alla fine era il suo destino.

    La casa era bella, ma meglio era la ragazza che, elegantissima, ci aprì la porta. Duchessa! Esclamò il folle, quasi nudo a sua volta, accennando un inchino. Il folle raccontò tutto il necessario alla dolce pulzella, ridendo alla sua scontrosità. Ma duchessa! Questo più che un emerito cazzo è un cazzo di merito! Disse indicandosi l'abbondante pacco, per niente imbottito. Più amichevole, la donna, si presentò una votla che il folle le rivelò le informazioni sul demone. Mah, più o meno come me il martedì dei tacos: fuco , fiamme, dolore, ed infine morte. Proprio lui mi ha detto di venire in questo incantevole luogo!

    I due entrarono nella casa, il folle stette ben attento a non pestare il disegno di sangue per terra, prima di mettersi comodo sulla poltrona. Ryuu, che fai? Non vedi che è un posto elegante? Vestiti come me! Stava chiaramente invitando il ragazzo a mettersi in mutande. Ahhhh, riti satanici ed orge di sangue.... Disse il folle mimando il gesto di asciugarsi una lacrima. Mi ricordano tantissimo la mia infanzia, che ricordi! Signorina, lei che tanto mi ricorda mia madre, non è che potrebbe aiutarci con qualche informazione? Ma tua madre non era una prostituta? Yep.
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