Votes taken by DioGeNe

  1. .

    " Ha le palle il ragazzo! "

    " O forse è solo un folle. Non sapete in cosa vi state cacciando..."

    " Hei pivello, sei qui solo perché l'ha voluto il boss. Non sei ancora uno di noi, devo dimostrarlo... "

    " Sul campo, non avrebbe altro modo. O forse sei tu quello che ha paura eh? "

    Si punzecchiavano ma era evidente non ci fosse del rancore nelle loro voci; dovevano essere un gruppo affiatato che lavorava insieme da anni e che ne aveva vissute di avventure...Non usavano nomi propri, un altro dettaglio che sicuramente Tasaki avrebbe colto. Probabilmente la loro identità era ignota ai più, eccetto il Kage e qualche altro; le loro stesse voci potevano non essere le proprie ma mascherata con il chakra o qualche congegno.
    Il Diverso non aveva partecipato alla discussione ma aveva tenuto l'orecchio teso su tutto; ovviamente non aveva rivelato nulla al chunin riguardo il suo occhio , come se lo avesse mai fatto con qualcuno, ma il suo atteggiamento sembrava propositivo nei confronti di quel nuovo arrivato. Che Aloysius gli avesse affidato il compito di formalo alla via della quadre speciali del villaggio? Era ancora solo all'inizio del suo cammino e il fatto stesso di non avere la voglia, e non essere nemmeno in grado a dirla tutta, di scoprire i segreti di un uomo complesso come Omoi ne era la prova. Era ancora infantile, fuori focus, a-metodico e...debole, proprio come aveva detto Diogene.

    " Passiamo alle votazioni? Chi è per rimuovere la minaccia ?"

    Il silenzio calò; ormai le rispettive idee sulla faccenda erano sul tavolo e non rimaneva che decidere sul da farsi. Tutti quelli pronti alla battaglia eseguirono il simbolo del serpente, ma solo la componente relativa alla metà destra; sigilli ad una mano, un'altra peculiarità di quel gruppo d'élite. Solo due contrari, "la Cerchia" aveva espresso il suo giudizio ma fu ancora una volta l'uomo al fianco di Tasaki a volerlo coinvolgere:

    " Sei nel cerchio..susu, anche tu. Anche a due mani, per il momento. Adattati al flusso di chakra."

    uefmjGl

    Disse allo shinobi mentre con un cenno dello sguardo lo invitava a guardare l'intensità di energia che stava fluendo nel simbolo sotto i loro piedi; era un sensitivo, non sarebbe stato per lui individuare la giusta quantità di chakra per agganciarsi agli altri e prendere parte alla tecnica di gruppo[Tecnica Condivisa: Teletrasporto di Massa, Alto ogni membro].

    Sparirono lasciando vuota quella stanza dai mille misteri. La porta era però socchiusa perché qualcuno nella Villa aveva preso a cuore il destino di Tasaki:

    " Si troverà bene hihi "

    CMSyI1x


    CITAZIONE
    OT/ Ci trasferiamo altrove :guru: /OT
  2. .

    L'ampolla del Kenkichi, accolta con curiosità e euforia da parte di Aloysius, rivelò ciò che aveva dimenticato, perso nel limbo tra sogno e realtà che lo aveva accompagnato durante quegli accadimenti funesti. Si, Midorinaka aveva fatto del suo corpo un'arma letale e delle sue abilità di sangue un abominio per tutti gli abitanti di quel piccolo villaggio: Keiji aveva avuto del coraggio a buttarsi a capofitto in quella faccenda, forse più grande di lui, e aveva salvato innumerevoli persone. Lo scontro finale, nel tempio dimenticato delle Lame Insanguinate sul monte Hōrubāningu, era stato un qualcosa di epico visto l'importanza del rituale che aveva legato Khorne al Garth e il livello delle tecniche in gioco. Il clapoclan, su suggerimento della profeta del Sangue, aveva affidato la Primigenia allo straniero e attraverso di essa il Demone del Caos aveva prima gioito per il suo ritorno in terra e poi maledetto quell'anonimo chunin proveniente da Kiri.

    Nel flusso di quei ricordi, Diogene riuscì a carpire il momento che più gli interessava. Ne aveva coscienza, come di un sogno lontano, che, per un istante, aveva raggiunto la forza di un Dio; un potere sconfinato dato la fusione delle due lame sorelle e che nemmeno l'essere che era diventato era riuscito a controllare. Saishū heiki, il cimelio finale di un culto senza tempo, rosso come la storia di sangue che lo avvolgeva.
    Ecco cos'era quella sensazione di incompletezza che lo accompagnava da allora...un'arma. Uno spadone che racchiudeva in se le anime di innumerevoli combattenti e i segreti di quello che in origine era un unico clan; ora tutto tornava, finalmente aveva trovato il tassello che mancava da tempo alle sue ricerche.

    Il filatterio del Mizukage racchiudeva in se altri ricordi; vicende che avevano afflitto la vita del kiriano ma che il Mikawa trovò fondamentali per capire meglio chi avesse difronte. Quell'uomo era risorto dalle ceneri di un passato tremendo e, proprio per questo, era ancor più meritevole del rispetto di Aloysius; bisognava affrontare demoni tremendi per riuscire a carpire il proprio scopo nella vita e Kensei aveva fatto quell'esperienza.

    " Onore a te, Inquisitore di Kiri. "

    Disse l'otese come se stesse salutando in quel momento, per la prima volta, il leader della Nebbia.
    Ora che le presentazioni erano finalmente compiute, si poté passare al primo punto della scaletta prefissata da Diogene; un argomento che trovò terreno fertile nei pensieri del suo interlocutore, il quale condivideva a pieno quella parole. Come detto più volte, Aloysius non sbagliava mai nel compiere un giudizio, quell'uomo era forse l'unico in possesso delle spirito e della forza adeguata per accompagnarlo nella sua visione di un mondo migliore.

    " La guerra, Kensei. Solo la guerra può riportare l'ordine in questo continente. Ad uno ad uno tutti i nemici dovranno cadere, conquisteremo le loro terre e poi ne detteremo noi le leggi per guidare i popoli verso un radioso futuro. Il mio occhio ora è puntato sui Cremisi e sul Paese del Fulmine che hanno soggiogato...iniziando con un territorio così vasto daremo un forte messaggio a Cremisi, Ame, Hayate e chi ne a più ne metta dando inizio ad un periodo di sangue. "

    Era serio, voleva davvero muovere guerra contro Kumo [Quest di Conquista]; ovvero voleva mettere in discussione, dopo più di un anno dagli accadimenti nel Ferro, le decisioni molli e conservative prese durante la riunione e che, visto l'incidente che li aveva coinvolti, Diogene non aveva potuto controbattere. Aveva tuttavia un piano per coinvolgere anche Suna e Konoha in quell'impresa...ma a questo ci sarebbe arrivato solo dopo aver sentito il parere del Mizukage, per il quale aveva in serbo una carta speciale da giocare.

    " Per farlo, però, necessitiamo di una forza che al momento non possediamo. "

    Rideva mentre gettò qualcosa tra le braccia del Kage. Sembrava uno scalpo ripulito, una base adatta su cui custodire un segreto Kenkishi e Mikawa, soprattutto se si pensava all'epoca nel quale era stato scritto. Aprendo quella vecchia pelle, Kenseki avrebbe potuto leggere quelle che sembrava la descrizione di un tecnica-rituale in lingua antica e non comprensibile; c'era anche un disegno stilizzato che raffigurava quattro spade piantate a terra, in cerchio, e un fuuinjutsu a terra di indicibile complessità.



    " Poche persone possono tradurre quella lingua, un dialetto ancora più antico di quello in uso del villaggio della Rosa d'Acciaio, e una di queste è proprio la negromante di cui si era impossessata Midorinaka. L'ho trovato nei meandri del Palazzo della Vipera, probabilmente uno dei segreti raccolti da Orochimaru a suo tempo, un tesoro del quale forse ne aveva capito l'importanza ma che non aveva gli strumenti per usarlo. E' stato solo grazie alla mia convivenza con Khorne che sono riuscito a tradurre qualche parola tra quelle che più frequentemente mi ripeteva nella mente e che usava per soggiogarmi al suo volere. Si tratta di una ricetta, una procedura per la realizzazione di un'oggetto...un oggetto che ora, dopo quello che mi hai mostrato, credo possa essere la Saishū heiki."

    Per un attimo il ricordo di come il tempio fosse andato distrutto con un semplice fendente di quella lama avrebbe investito Kensei, riportandolo al terrore di quel frangente. Quello che Aloysisu stava proponendo al suo ospite era un'avventura; un percorso che legava le due spade che il destino aveva condotto nelle loro mani e che ora avevano il compito di portare a termine.

    " Conosco solo una persona che sarebbe in grado di forgiare un'arma simile e abbastanza vecchio da conoscere meglio di tutti la storia dei nostri clan. Talaltro è stato proprio leggendo uno dei suoi scritti che, quella stessa notte, una voce di aveva suggerito di spingermi nel Bosco dell'Upupa...il suo nome è Loxion Mikawa. "

  3. .

    Come da copione, il Kazekage fu quello meno incline a comprendere il discordo di un malconcio Aloysius; lo accusò di irresponsabilità ed incoscienza, due appellativi che più volte il Mikawa aveva dimostrato di possedere. Tuttavia lui era anche un leader severo e lavoratore instancabile quando si parlava della pianificazione di operazioni complesse come la gestione del Demone che aveva dentro...perlomeno Itai sembrava essersene già andato, un problema in meno da affrontare. Se lui fosse stato lì, alla vista dei suoi ninja mal ridotti, probabilmente avrebbe perso la testa e Diogene avrebbe dovuto vedersela con un sette code incazzato e un paio di dragoni!

    Febh e Raizen si preoccuparono di rendersi disponibili per la risoluzione del problema, un'atto da cui Hohenheim si allontanò bruscamente...era evidente che la storia di Hoshi e i ricordi rivissuti delle azioni commesse da cadavere del Garth erano ancora una ferita aperta. L'otese non lo biasimò: si era già dimostrato incapace di scindere il lavoro dai sentimenti, di prendere le scelte giuste per un bene superiore, quindi la sua reazione era del tutto comprensibile al suo "grande nemico". Gli dedicò solo poche parole prima di passare alle cose importanti:

    zara176

    " Hai ragione, il problema non si porrebbe proprio se fossi stato tu succube di questo male perché saresti morto dopo pochi istanti. Il tuo aiuto non è richiesto, sostituto del Rosso. "

    Un tono di voce glaciale e privo di espressività, un po per la stanchezza un po per marcare la poca importanza che dava alle parole del jonin numero 1 di Suna. Quindi, spostando a fatica il corpo in direzione degli altri ninja presenti, disse la sua sua sulla faccenda del Mostro e sul da farsi:

    " Spiegare il problema e farvi arrivare al punto dove sono giunto io dopo anni di ricerche, introspezione, confronto con Khorne sarebbe troppo lungo e complicato. Ci sono cose sul Sangue che non è possibile trasmettere a chi ne è fuori, vero Kensei? I batteri di Febh si sono dimostrati efficaci per vincere una battaglia ma l'unico modo per uscire vittoriosi dalla guerra è sradicare il problema alla fonte e non credo proprio che la "mucca", come la chiami tu Febh, sia intaccabile con veleni di qualsiasi sorta. Forse la conoscenza e la convivenza con una presenza ingombrante come in Nove Code potrebbero essere le armi giuste per approcciare al problema, Raizen, ma sinceramente questo lo vedo come un dilemma da dover risolvere da solo. In tutti gli altri casi sarebbe una sconfitta per me, sia come ninja che come uomo. "

    Un'atteggiamento condivisibile o meno da parte di quegli uomini di potere, i quali avevano vissuto certamente anche loro situazioni analoghe, per alcuni versi, a quella attuale del Kokage per arrivare al punto dove erano. Tuttavia il problema persisteva, Khorne era ancora lì e continuava a far danni senza controllo, e Aloysius non aveva alcuna intenzione di tirarsi indietro dai suoi doveri:

    "Febh hai ragione, devo sparire per un po. Ma questa sarà l'ultima: o riuscirò a debellare il problema o, con grande gioia di molti, non mi rivedrete e potrete fare del MIO villaggio e di questa Alleanza ciò che vorrete! "

    Lui la decisione l'avevo presa, ora stava agli altri avallarla o meno. Quanto agli esiti della riunione, non ci tenne ad aggiungere poi molto, in quello stato non era in grado di spendersi in grandi discorsi di convincimento...tuttavia volle mettere i puntini sulle i in un paio di questioni:

    " Non avevo dubbi che senza di me non avreste combinato poi molto. "

    Disse cercando di alleggerire un po la situazione anche se l'odore acre del sangue permeava ancora quell'antro buio del castello.

    " Spero almeno che abbiate tirato fuori dal cappello un primo bersaglio comune e che abbiate optato, alla fine, per una strategia di attacco. Anche se non potrete contare su di me durante il mio isolamento, Oto terrà fede ai patti presi e Febh saprà guidare il villaggio in mia vece. Ricordate che nelle grandi battaglie la linea di comando deve essere univoca e precisa, quindi se ci sarà necessità e dovrete nominare un generale che guidi i nostri ninja prima del mio ritorno, sappiate che il mio voto andrebbe ad Itai. Le nostre divergenze personali non lo rendono uno stratega peggiore ai miei occhi.

    zara174

    Ah, signorino poco collaborativo, la faccenda dello Yonbi è in sospeso finché non sarà pronunciata la parola fine sulla mia condizione, nel bene o nel male. Nessun passaggio di anfore demoniache avverrà in mia assenza...e alle giuste condizioni. "


    Era un ordine per l'altro Otese e un monito verso l'argilloso, e quindi ogni altro sunese che si sentisse in diritto di avanzare pretese sul Suono [Apice del Comando]; dopo il combattimento con il Gorilla Leggendario il consigliere aveva fatto valere il suo grado per avvalersi del diritto di decidere del destino della bestia...ora la piramide si era invertita ed era Diogene a dettare le regole del gioco.



    Edited by DioGeNe - 17/3/2020, 21:21
  4. .

    Riaprì gli occhi all'udire dei passi in avvicinamento. Akira aveva fatto la sua parte o forse la riunione si era semplicemente conclusa, permettendo ai Kage di rendersi conto del trambusto sotto i loro piedi, che importava...I pensieri di Aloysius si placarono solo quando vide Febh in testa al gruppo, ovvero quando capì che per il kiriano c’era ancora speranza. Se infatti io Mikawa ne aveva viste di ben peggiori nella sua lunga carriera ninja, lo stesso non si poteva dire per il Chunin, le cui condizioni fisiche erano associabili al concetto di vita solo per mezzo di una qualche diavoleria nascosta all'interno del suo stesso corpo...Diogene non aveva mai visto nulla del genere, nessuno in grado di reggersi in piedi con il ventre squartato e gli organi penzolanti!
    Era ben conscio, tuttavia, del fatto che era stato lui a provocare tutto quello e proprio per questo non reagì affatto al calcio dell’amministratore...o meglio, non lo avrebbe fatto nemmeno se ne avesse avuto le forze. Incasso con un gemito mentre con la mancina provava a fare forza per distaccarsi da terra. Un paio di tentativi prima di trovare la posa e lo spirito giusto per riuscire a mettersi in ginocchio e staccare il viso dal sangue. Quindi con un secco gesto di stizza aprì i ganci dell’armatura e la gettò a terra godendo per aver liberato la cassa toracica del quel peso e facilitato il suo respiro...Più che il fisico però, erano le sue energie ad essere al minimo: infilò indice e medio nella sacca porta oggetti ed estrasse due tonici che ingurgitò avidamente preoccupandosi solo di spaccarne con i molari la guaina per un più rapido effetto [Tonico di Recupero Superiore x2] .

    In tutto questo, lo Yakushi aveva iniziato la sua manovra di soccorso dimostrando ancora una volta la sua utilità in determinate circostanze. Ovviamente, sapeva quante glie ne stava dicendo a denti stretti e quale rospo aveva dovuto ingoiare per usare le sua abilità, per giunta per occorrere un kiriano...Un valore che, in un modo o nell'altro, il Jonin avrebbe scontato seppure il suo compatriota sapesse benissimo chi o cosa ci fosse dietro tutto quel casino.
    I batteri nel suo corpo avrebbero salvato il Kenkichi, il quale non aveva altra scelta che accettare la misericordia dell’antipatico amministratore visto dove si trovavano: il castello scelto per l’incontro era nel bel mezzo del nulla e serviva un intervento medico importante per rimettete apposto i pezzi che solo le capacità uniche del ninja erano ancora in grado di tenere insieme. Ma per quanto sarebbe stato in grado di resistere?

    Hohenheim aveva iniziato la sua caccia al pericolo, interrogandosi su dove l’artefice di quella carneficina fosse scappato mentre Raizen optò per un approccio più statico, chiedendo direttamente ai presenti. Akira, d’altro canto, sembrò come volersi distaccare da tutto ciò e si rilegò ad un silenzio tombale lasciando spazio ai due compagni di disavventura.

    Quindi Febh passò al Colosso, offrendo qualcosa anche a lui; un gesto che, però, Diogene non poteva accettare, non con quella vergogna che si sentiva addosso per essersi fatto soggiogare ancora una volta da Khorne.

    “ Ti e mi risp...risparmio questo imbarazzo, Febh. Da...datemi solo un momento per riprendere un po di sangue...”

    Tese la mano verso Mumei, il cui bende del manico erano ormai divenute più rosse della lama stessa, e dopo averla impugnata iniziò a riassorbire tutto il sangue dell’intera area. Entro 30 metri di raggio, ogni goccia di sangue scoperta avrebbe fatto ritorno alla lama e ripristinato parte della linfa vitale del suo possessore, liquefacendo gli artigli cremisi [Creazione 5 unità ->1.25 Leggere recuperate]. Un toccasana più per l'arma che per Aloysius, il quale dovette comunque sforzarsi per rimettersi in piedi e appoggiarsi al muro; lo attendeva una discussione impegnativa e non era proprio nelle condizioni ideali per affrontarla.

    " Tempo che la tua ricerca non servirà a nulla, Kazekage. Il tuo assassino è proprio qui. "



    Con la punta di Mumei prese da terra la benda che in genere copriva il suo occhio destro e la strinse con forza, come per sfogarsi della sua debolezza. Quindi passò a spiegare l'accaduto, cercando di trovare le parole adatte per far comprendere a tutti quello che stava accadendo al suo corpo.

    " Tempo fa fui mio malgrado partecipe di rituale nel Paese della Rosa d'Acciaio, un storia di sangue, evidentemente, e che ho condiviso con il kiriano qui presente. Il problema fu che io fui il contenitore nel quale sigillare un antico Demone, una divinità per quel popolo e che avrebbe dovuto gettare scompiglio nel mondo conosciuto. La tecnica di confinamento, però, fu interrotta proprio da colui la cui gente del posto chiamò salvatore...un intervento che tuttavia provocò grande scompiglio in me e che non impedì a Khorne di annidarsi da qualche parte, tra la mente e il sangue.
    Da allora ho avuto diverse crisi...questa è la quarta. Febh ne sa qualcosa...ogni tanto Lui esce e prende il sopravvento e acquisisce il controllo delle mie azioni. "


    Era la verità, meglio non tirare troppo la corda con gente di quel calibro. Era sfiancato, nell'animo oltre che nel corpo, perché aveva perso un'altra battaglia della guerra che ormai durava da anni con il suo nemico.

    " Potete credere o meno a quello che vi sto dicendo ma un'interrogazione mentale potrà confermare tutto, se preferite. Questo spiega inoltre le mie assenze frequenti dalla vita pubblica e dai miei doveri di leader del Suono. Pensavo di aver ripreso il controllo ma evidentemente mi sbagliavo...rivedere quel ninja, il suo nemico giurato, deve aver risvegliato il mostro solo assopito dentro di me."

    Non riusciva ad apparire come suo solito, spavaldo e sprezzante del pericolo. Khorne era ancora un problema serio, una minaccia che richiedeva a questo punto contromisure drastiche. Tuttavia Diogene non si espose ancora con la sua possibile soluzione, attese le risposte degli altri per vedere quanto grave fosse la situazione agli occhi degli "Alleati".



    CITAZIONE
    Chakra utilizzato: 1232.5 - 120 Tonici + 25 creazione = 1137.5/1250
    Vitalità rimanente: 2.25 + 1.25 Creazione = 3.75/27.5
  5. .

    " Un incontro diplomatico, ora, dopo la riunione dei Kage..."

    " Direi sia necessario si, proprio per come sono andate le cose. Invia questa missiva...il Mizukage accetterà, vedrai. "

    Ukitake non capiva ma di certo non avrebbe ostacolato Aloysius quando sembrava essere in preda ad una delle sue geniali intuizioni; dopotutto non conosceva con precisione cosa fosse accaduto nelle terre del Ferro e non poteva comprendere l'intimo rapporto che inesorabilmente si fosse creato tra i due combattenti del sangue. Prese la lettera del Kokage e salì sul tetto della villa per accedere alla voliera e scegliere il più robusto dei corvi dal becco rosso; Ashiro avava fatto un ottimo lavoro con quelle ceature facendole arrivare ad un livello di affidabilità estremo. Legò meticolosamente il messaggio alla zampa dela rapace mentre questo attinse all'ultima porizione di sangue necessaria per i giorni di volo; il sigillo piazzato anni prima alle porte dell'isola maggiore dell'arcipelago della Nebbia era già stato attivato e la rotta prontamente raffigurata nelle sua mente. Non avrebbe fallito.


    Che sia il sangue ad indicarci la via: porta con te il migliore dei tuoi genin, lasciamo che le giovani leve onorino la causa in grado di riappacificare due Paesi ora distanti. La Chiamata ha rivelato i limti dell'Accademia e la forza di nemici in grado di minacciare la nostra sopravvivenza. Un tempo eravavamo una sola cosa, varrebbe la pena domandarsi se la risposta ai nostri problemi non risieda propio nella saggezza del nostro passato. Ad Oto, tra una settimana esatta.

    Il V Garth e Kokage,
    A.D.M.



    Solo Kensei Hito avrebbe potuto leggere le parole del Garth, visto il chiiton che ne proteggeva il contenuto; e per lui comprendere il funzionamento del sacrificio di sangue sarebbe stato intuitivo e logico come per pochi altri. Una volta lette, le scritte, insieme alla piccola mappa con indicata la posizione precisa del punto di incontro, sarebero svanite e l'invito del Mikawa memorizzato solo nella mente del Kenkichi.
    :::

    " Dite che Harumi sia la kunoichi giusta? "

    " Quella ideale direi; offrire un jinkurichi come partner di uno scontro è cosa rara e sicuramente apprezzata. Inoltre voglio vedere anche dove sei arrivato con la ragazza, se è pronta ad aiutarmi sul campo di battaglia oltre che a villa Mikawa. "

    " Bene. Ho fatto portare anche i costrittri dagli Inferi; Meredora ti chiederà qualcosa in cambio, si quanto è restia nel mostrare ad estranei le sue invenzioni. Ma immagino che hai già pensato a qualcosa da in cambio..."

    " Pensavo ad un apprendista; per troppo tempo i segreti di quelle celle sono rimasti nelle mani di una sola persona. Ma di questo parleremo un'altra volta...eccola che arria. "

    Finì di parlare e qualcuno bussò alla porta. Fece tutto Eiatsu, gli spiegò dell'evento, della necessità di portare alto l'onore del villaggio e del suo rivale kiriano. Poi fu il turno degli artefatti presi in prestito dalla prigioni, dei concegni in grado di limitare le proprie capacità in maniera da riequilibrare la preparazione ninja dei due combattenti. Aloysius intervenne solo sul finale, quando, scostando il panno sulla scrivania, mostrò la presenza di una bellissima lama:

    " L'obiettivo è ricucire uno strappo con Kiri che risale ad anni fa. Onora il tuo villaggio ed onora il tuo rivale; questo significa che non dovrai concludere lo scontro senza attivare il demone. Lascia che lo vedano, esponendoti lancerai un messaggio potente. Quando avrai vinto consegna l'arma: lei è Canto del Delfino, che torni nelle mani di chi l'ha forgiata."

    Prese dunque la wakizashi è la porse con tutto il fodero alla ragazzina; un passaggio di consegna che rappresentava un passaggio di responsabilità alla quale Harumi non poteva sottrarsi. Eiatsu avrebbe quindi fornito tutti gli altri dettagli su ora e luogo dell'evento in modo da chiudere la discussione e congedare la jinkurichi, la quale sicuramente avrebbe passato notti insonni in attesa del fatidico evento. Poco prima che valicasse l'uscio della porta, tuttavia, Diogene si sentì in dovere di aggiungere un altro dettaglio che, per quanto scontato, faceva sempre effetto detto con quella vce cavernosa e quelo sguardo glaciale:

    " Ah, Harumi, come kunoichi di Oto e forza portante, ovviamente perdere non è contemplato. "


    :::

    L'arena del Bosco dei Sussurri era lo scenario perfetto per quell'incontro. Aloysius aveva voluto dare un taglio tutt'altro che formale alla cosa e, se aveva iniziato a capire almeno in parte la filosofia del suo ospite, nemmeno ai Mizukage i convenevoli stavano molto a genio. Ninja operativi, guerrieri eredi della cultura del Sangue...entrabi avevano visto fin dove portavano le loro origini, la natura tribale dei Kenkichi e del culto di Khorne.

    Per quanto ripulita e restaurata, l'antica arena voluta da Orochimaru come luogo per forgiare le squadre speciali del villaggio incuteva un certo timore; la natura si era impadronita di parte della struttura e l'oscurità e il respiro del bosco le aveva conferito un aspetto ancor più tetro e spettrale.

    Nessun fastoso banchetto, nessuna musica di festa o tappetto di fiori avrebbe atteso, come da prassi, uno dei leader militari più importanti del continente. Ashiro, l'uomo di Diogene, avrebbe atteso la coppia ai margni del Bosco dei Sussurri, a Nord di Oto; non avrebbe fatto riempire alcun modulo o prelevare alcuna arma (una dimostrazione di fiducia che raramente veniva concessa in quei tempi ad "estranei") e li avrebbe fatto strada nella penombra della vegetazione. Arrivati all'impnente struttura, il genin sarebbe stato scortato fino alla bocca dell'arena, dove Harumi ed Eiatsu erano già presenti, mentre il Kage esortato a salire i gradini verso la tribuno d'onore.

    " Aloysius la sta aspettando di sopra. "

    Nuda pietra, umidità e silenzio...forse non proprio quello che Kensei si aspettava ma che di certo l'otese aveva saputo generare un clima alquanto sacrale per quell'evento. Il Colosso era in piedi con lo sguardo rivolto verso il centro del colosseo, teatro di prove all'ultimo sangue alle quali il Mikawa stesso aveva partecipato anni prima. Due sgabelli in pitra e sulla destra un tavolo sul quale erano state posizionate 4 katane e 1 wakizashi, le lame superstiti pesate per la Mano Bianca e Nera della Nebbia, trafugate tempo addietro e ora pronte a tornare in patria.

    " I resti di un passato funesto, pervaso dall'odio verso un villaggio che aveva l'unica colpa di essere governato dalle persone sbagliate. Con questo gesto spero di mettere un punto a tutto ciò che è stato e di iniziare un nuovo capitolo che porti pace e prosperità ai nostri due Paesi."




    CITAZIONE
    OT/ Eccoci qui! Siamo un po sfasati con lo scontro ma tranquilli che pian piano vi riacchiappiamo :) /OT
  6. .

    La donnola non disse nulla, evidentemente ancora non aveva accettato il modo in cui Aloysius le aveva abbandonate: accadde ai tempi dell'incursione a Suna, quando la Raijuu, il più potente di loro, venne usato a sua insaputa come mezzo per penetrare nell'ospedale e trafugare segreti e persone al villaggio. Quello fu un affronto troppo grande al boss, protettore di un popolo che affondava le sue radici nella Sabbia e che quindi ne era strettamente legato...Un male necessario poiché differenti erano le aspirazioni di Diogene e la morale di quelle fiere e potenti evocazioni.
    Sapere di essere state rilegate ad un'esistenza di stenti in realtà feriva non poco l'animo del Mikawa.

    Ad ogni modo, Tasaki era riuscito in qualche modo a limitare i danni di Mumei evitando di perdere l'utilizzo dell'arto ma finendo comunque ferito profondamente. Nulla che il Kokage non si aspettasse...in fondo aveva già valutato e soppesato i limiti e le potenzialità di quel ninja dallo spirito guerriero. L'arrivo di Anteras spezzò quella situazione di tensione che inevitabilmente il Garth aveva creato; dopotutto a nessuno piace essere affettati, tranne Jotaro e i fedeli di quel culto senza senso. L'ex di Kumo accettò le cure fornite dal maggiordomo senza però trattenersi dal giudicare il thè che gli era stato portato, appuntando una mancanza di latte e una temperatura non ottimale. Un affronto enorme per il ragazzo vestito di tutto punto il quale, però, non lo diede a vedere e rispose con un educato:

    " La prossima volta vedrò di assecondare i suoi gusti. "

    Come ringalluzzito da quella bevanda calda, il chunin cambiò il tono della discussione avvalendosi dell'uso di un "tu" non proprio appropriato al primo incontro con un leader militare. Ora, conoscete bene Aloysius, non è un tipo dai grandi formalismi ma vedersi rigettare le considerazioni fatte con quell'atteggiamento indisposto gli provocò un certo prurito. Apparte la presunzione di giudicare le parole del capovillaggio, nonché superiore in grado, il problema era nei contenuti di quelle risposte, prive di fondamento e attenzione. No, lo sbarbatello si sarebbe accorto ben presto che non valeva affatto 3 chunin e 2 Jonin, che possedere un determinato grado era sinonimo di precise responsabilità, che non toccava di certo a lui giudicare la bontà del villaggio che lo aveva accolto.
    Errori madornali che si andavano a sommare agli altri commessi nella pietosa dimostrazione di poco prima ma che non cambiarono di una virgola la posizione del Colosso in merito al percorso da far seguire a quell'atipico shinobi. Nemmeno a seguito si ciò che stava per accadere...dopotutto aveva notato quelle pupille dilatate e l'insofferenza tipica di chi voleva aggiungere altro alle semplici parole di dissenso [1 TA Circolazione Bestiale, Riflessi e Forza +50].

    Il lancio della tazzina fu accolto con entusiasmo dal Kokage, ancora comodamente seduto sulla sua poltrona dall'altro lato della scrivania. Di fatto gli bastò sollevare un dito per evitare persino che il liquido non uscisse dalla ceramica sporcando il pavimento [2 TA Al Volo, For 850]. L'indico si infilò nel manico dell'oggetto, fermandone la corsa e riportandolo perfettamente parallelo al terreno; il tutto mentre lo sguardo del Mikawa non avrebbe perso per nemmeno un istante i movimenti del giovane voglioso di riscatto. Ed infatti quello cercò di approfittare di quell'azione chiaramente diversiva per portare il suo reale attacco, guarda un po' portato con la katana, proprio il punto forte dichiarato, proprio quello che Aloysius poteva aspettarsi e forzatamente con l'unico braccio a disposizione. A rendere ancor meno pericoloso quell'assalto sarebbe stato lo scenario nel quale i due erano calati: per affondare l'inguine, il punto più distante e nascosto dell'intera figura dell'otese (essendo questo seduto) l'esperto di mischia dovette sovrastare il tavolo e indurre il corpo e l'arto scelto ad un movimento atipico e forzato. Era evidente che voler ripagare con la stessa moneta il danno di Mumei non era, in quel frangente, la scelta giusta.

    3gzyJ43

    Probabilmente sarebbe stato il sorriso che improvvisamente si stampò sul volto del Colosso a preannunciare la difesa facile e scontata che seguì: la gigante mano già vicino alla zona sotto attacco si scostò leggermente e si aprì mostrando il palmo ricoperto una patina rossa associabile ad una protezione [1 SA Creazione di Sangue -> Guanto Rinforzato Pot 15+5, Movimento Felino; 1 SD Riflessi 600 + 50 circolazione + 75 Stile di Combattimento Perfetto + 150 Medio = 875]. Il movimento era in sé rapidissimo, il che motivava perché persino Kato fosse andato in difficoltà contro quel tipo, ma gli impedimenti dello studio, la scelta del bersaglio e il misero movimento difensivo da compiere avrebbero permesso al Garth di non scomodare conoscenze di altra caratura. La punta della katana si sarebbe infranta sul palmo senza intaccarlo nemmeno [Res 825 + Pot 20 vs For 500 + Pot 40 -> Danno nullo], una verità che forse avrebbe fatto ricredere l'attaccante riguardo le sue proclamate capacità: le cose erano due, o aveva pesato male la somma complessiva del valore di 2 jonin oppure quello che aveva difronte aveva trasceso da tempo gli standard canonici.

    Il secondo fendete costrinse il gigante a dover staccare il gomito dal bracciolo opposto ed alzarlo a difesa del collo [2 SD Riflessi 600 + 50 circolazione]; sfruttando la lunghezza superiore del suo arto, infatti, avrebbe tentato di impattare la mano di Tasaki impedendo alla lama che aveva in pugno di arrivare a bersaglio. Una precauzione inutile poiché quel colpo non sarebbe comunque mai andato a segno in quanto fermato dal suo esecutore, nel tentativo di disorientare Diogene. Una finta portata con la stessa fonte artefice dell'attacco precedente ed il successivo, per giunta figlia di un arto evidentemente irrigidito a causa di un eccessivo uso del chakra, ovvero una scelta che portava con se un davvero scarso valore strategico...soprattutto se il real punto di arrivo era a pochi centimetri di distanza da quello iniziale!
    Anche qualora Aloysius fosse stato costretto a scoprire la sua difesa, reagire al fendete non sarebbe stato affatto complicato. Emulando la scelta fatta in precedenza, infatti, un altro piccolo movimento della mano avrebbe permesso di frapporre il costrutto di sangue tra l'arma e l'addome dell'uomo, evitando che il kimono venisse squarciato [2 SA Creazione di Sangue -> Guanto Rinforzato Pot 15+5; 3 SD Riflessi 600 + 50 circolazione + 25 Bestia da Soma + 75 Stile di Combattimento Perfetto + MedioBasso = 850. Danno Nullo]. Il tutto eseguito con precisione e calma sovrumana, piccoli movimenti capaci di minimizzare al contempo gli sforzi e il danno...una lezione che il ronin avrebbe imparato soprattutto in virtù di quello che accadde dopo. Si perché l'ultimo attacco, riservato per il Mikawa al termine delle belle parole di sfida, gli sarebbe rimasto praticamente "in canna". L'arto si sarebbe bloccato al solo tentativo di alzare la lama oltre la testa, paralizzato dall'uso improprio ad esso riservato dall'impetuoso ragazzo, arrivato al limite.

    " ...una dimostrazione delle tue capacità... "

    Un tono pesante e severo, come l'impatto con la tazzina che avrebbe fatto riprendere Tasaki dal suo torpore autoindotto [S&M 4 SD + 3 SA, Attacco Feroce, Pot 5 For 850 + 50 circolazione + 75 Stile di Combattimento Perfetto]; non un vero attacco quanto più uno schiaffone di rimprovero sul volto. Era rimasto vicino al suo "nemico", praticamente in ginocchio sulla scrivania per riuscire nel suo intento, in quella posa statica e piena di falle; un altro errore, l'ultimo di quella lunga serie di fallimenti.

    " E io che ho sperato per un attimo che il servizio fosse salvo...Direi che è il caso di smetterla Tasaki-san. La tua storia, la tua forza e il tuo carattere sono proprio i valori che il Aloysius-sama ha considerato concedendoti il suo tempo e le risorse del villaggio...un periodo di formazione nei due gruppi speciali non potrà che far emergere le tue vere capacità e correggere gli errori che ti porti dietro dalla tua formazione. La villa è il posto migliore per crescere, fidati; e poi potrai aiutarmi a migliorare i miei infusi di thè! hihi

    avatar

    Quanto ai problemi di Oto mi dispiace dirtelo ma al momento non hai davvero voce in capitolo. Sei un ragazzo intelligente, lo sai anche tu. Magari ne riparlerete più in là, quando sarai pronto."


    Anteras aveva parlato, fermando sul nascere l'impeto che stava iniziando a crescere nel petto del Garth. La morte di una promettente risorsa del villaggio era quanto di meno auspicabile per il villaggio, soprattutto in quel periodo, e sebbene Aloysius questo lo sapesse bene, a volte frenare il suo spirito e i suoi geni era davvero complicato.

    Il Colosso non aggiunse nulla, rimase seduto con lo sguardo fisso verso la finestra; questa volta non lo degnò nemmeno di uno sguardo.



    Edited by DioGeNe - 24/1/2020, 08:46
  7. .

    ::: Settimane prima, nei meandri della Villa :::

    La testa non fu nemmeno percepita dal Colosso impossessato dal Dio [Res 825 + 75 Basso, Ferita Lieve distribuita (Anatomia Sanguigna)] il quale non si scompose minimamente continuando a fissare la ragazzina con sguardo da invasato. Khorne aveva preso il controllo completo sul corpo di Aloysius, rilegandolo ad un angolo minuscolo del suo io dopo mesi di solitudine in quella pozza di sangue, immerso nel buio più profondo, ed ora aveva finalmente l'occasione di cambiare quel contenitore ormai divenuto scomodo e inadeguato. Voleva il Gatto Infernale, voleva quell'essere mastodontico, voleva seminare terrore nel mondo come aveva fatto secoli prima, guadagnandosi la nomea di Signore del Caos. Doveva solo spingere quell'insulsa ragazzina al limite, costringendo il cercotero ad uscire e poi soggiogando la sua mente tramite le arti di sangue del Mikawa...
    Il Nibi sarebbe divenuto il suo nuovo jinkurichi, un corpo attraverso il quale avrebbe potuto usare la sua piena forza che sommata a quella dell'immonda creatura sarebbe stata capace di far tremare il mondo intero! Questo pensiero era divenuto il tarlo che lo aveva costretto a quel periodo di reclusione nell'attesa del giusto momento per tendere il suo agguato all'attuale contenitore del bicoda.

    Fu probabilmente l'eccessiva eccitazione e la scarsa considerazione che aveva della kunoichi a non fargli nemmeno notare quell'apparente innocua azione della ragazza. In un attimo il demone si vide cadere in un buio profondo, nello spazio senza fine in cui il Nekomata aveva costruito la sua dimora all'interno della psiche di Harumi. L'interminabile caduta lo fece atterrare su un terreno umidiccio e friabile: era sulla riva di quello che sembrava uno enorme acquitrino, freddo e privo di odore. Khorne si guardò le braccia, non erano più quelle rosate ed "esili" del Mikawa ma era tornato nel suo vero corpo, quello deforme e ripugnante con il quale era rappresentato nei tomi dei Kenkichi, la stessa venerata dai credenti di quel culto oscuro.


    " Dunque è qui che ti sei nascosto, MATABI!"


    Conosceva il suo nome, quello vero, noto solo ai suoi possessori più meritevoli e ai grandi ninja del passato; vedere quegli enormi occhi gialli riflettere sullo specchio d'acqua gli accese ancor più la voglia di conoscere e impadronirsi della leggendaria creatura. La figura ancora non si vedeva nitidamente, le fiamme azzurre che la truculenta belva era solita mostrare attingendo al suo chakra erano spente, ma nonostante questo si poteva percepire distintamente l'immensità dell'affusolato corpo; bastava considerare lo spostamento d'aria che le mastodontiche code generavano semplicemente muovendosi per accorgersene. Il Dio dovette alzare lo sguardo fino alla massima estensione per vederne la fine, lui che già di suo era molto più alto e grosso di qualunque mortale esistente.
    Quindi continuò a parlare con voce profonda ed esaltata, rivolgendosi con rispetto al suo interlocutore:


    " Pensa a cosa potremo diventare io e te INSIEME...una calamità fuori scala per questa realtà, un verdetto di sventura e morta per chiunque riteniamo indegno!





    Potremmo forgiare con il ferro e il sangue un IMPERO, una nuova era di splendore...non come l'idea smielata e senza senso del Mikawa. Unisciti a ME, io dall'esterno posso sbarazzarmi velocemente della mocciosa e fatto questo non ti confinerei come fanno gli umani in un corpo indegno di te, ti lascerei libero, nella tua forma più terrificante, COME TI VEDO ORA! Avrai la tua vendetta sull'otese e, portandolo allo stremo, lo costringeremo ad espellermi in maniera tale da poter diventare un'unica cosa!



    Sfruttare quel chakra senza fine e quel corpo senza eguali, Khorne avrebbe trovato finalmente un ospite in grado di sorreggere le sue tecniche e la sua forza senza limiti di tempo e senza le debolezze dell'uomo.
    Chiaramente non era un'offerta monodirezionale quella che il cercotero stava ricevendo: una vita libera dalle costrizioni dei ninja ma con quel simbionte avido di potere nella testa e nelle membra non era poi da considerarsi così entusiasmante.

    Accettare o rifiutare la proposta del Signore del Caos non avrebbe cambiato poi molto le azioni che Diogene fu costretto a compiere: prendere il controllo del Jinkurichi sarebbe stato il primo passo per avvicinarsi anche al Demone, il quale si ritrovava in ogni caso vincolato dal sigillo composto da Eiatsu al tentien della genin.
    Ormai la pozza di sangue aveva attirato al suo interno Harumi fino a coprirle la testa ed era solo questione di secondi prima che la morte per asfissia sopraggiungesse [TB Mantenimento Sabbie Mobili]; istanti in cui la ragazzina non avrebbe potuto far altro che affidarsi alla forza della sua mente e allo spirito del suo ospite per sopravvivere. La mano ancora fuori dal lago di sangue venne trafitta da Mumei, passata da parte a parte e infilzata a terra [1 SA, Vel 600, For 825, Pot 50]; una ferita dolorosa ma che si sarebbe rivelata decisiva per il destino dei partecipanti poiché veicolo per l'attivazione del jutsu più tremendo ideato dal Gath. Una quantità di sangue spropositata sarebbe stata iniettate nella ferita della giovane fino a prosciugare gran parte del lago di sangue e quindi dell'energia vitale di Aloysius, rilegato a mera risorsa da sacrificare [2 SA manipolazione sangue + TA Tentei No Imei, Azione Rapida, Efficacia 90 + 10 Impronta Oscurità -> 20 Leggere di vitalità sacrificata].
    Ma quale sarebbe stato l'ordine impartito?


    " Per troppo tempo il mio destino è stato tra le indegne mani dei mortali, influenzato da deliranti profezie e deboli shinobi. Ora sarò io a trovare la via per conquistare, di nuovo, questo mondo! Con o senza il tuo benestare!! "



    CITAZIONE
    OT/ Vai di interpretazione del Demone senza limitarti alla tua scheda. Vediamo un po questo Gatto Infernale all'opera nel mondo interiore! /OT
  8. .

    “ Se hai convinto Febh allora sei abbastanza forte. Io, invece, devo vedere cosa ti frulla per la testa...”

    Ed era proprio così, mettere alle strette Kato già di per sé bastava come dimostrazione di forza...un attributo fondamentale per la sopravvivenza ad Oto ma non sufficiente. Aloysius aveva bisogno di soldati capaci di ragionare con la propria testa perché troppi erano i problemi da affrontare; delegare i compiti era l’unico modo per uscire vincitori da quel periodo di guerra.
    Avere le falcidonnole come alleate era un altro punto a favore dell’ex ninja di Kumo: il Colosso più di ogni altro sapeva quanto fossero astute ed utili quelle creature affusolate e dal pelo lungo. Suibi, forse, ne era l’esempio più lampante; era la prima in linea di successione della progenie di Raijuu, il signore delle Kama. Diogene ricordava bene le gare di velocità con la donnola-lampo, la cerca nel Paese de The sulle tracce di Yami e lo scontro con il Nibi Infernale sul testa della portatrice di tempeste. La falce del bosso di contratto era di fatto l’arma più temibile che il Mikawa avesse mai visto all'opera!

    “ Rilegate da un branco di scimmie ad un fazzoletto di terra con due alberi? Davvero questo è il destino cui hai condotto la tua famiglia? Raijuu deve essere andato in pensione per aver permesso uno scempio de genere! “

    Pungenti come sempre, le parole del Kage avrebbero di certo fatto centro nell'animo indomito della vecchia alleata. Sapeva bene come ragionava quella creatura, le lunghe poste di guardia al gate passate in compagnia avevano permesso ai due di conoscersi a fondo.
    Ad ogni modo, la prova di Tasaki fu accolta con entusiasmo da quest’ultimo, il quale non ci pensò due volte ad agire. Bastarono quei passi decisi e la mano ferma per far intuire subito al Jonin la scelta del neo otese; un approccio diretto valutato all'istante come eccessivamente semplice:



    “ Aaaa avventato ragazzo...avventato. “

    Disse con un filo si voce udibile solo alla creatura evocata rimasta lì vicino per godersi lo spettacolo.
    Il chiiton si propagò in un istante lungo l’arto proteso del giovane riducendolo al un ciocco di legno arso mentre quello digrignava i denti per nascondere il dolore lancinante.

    “ Oh...abbiamo un vero combattente. È impulsivo ma risoluto...ti che dici Suibi? “

    Il secondo tentativo fu leggermente più ragionato, il minimo che Aloysius potesse aspettarsi visto l’ormai palese presenza di trappole...dopotutto bisogna sempre avere la giusta protezione per fare certe cose, no?
    La mancina fu salva e la lama prelevata dal suo piedistallo; in quel frangente il chunin, amante ed esperto di katane, poté percepire distintamente il “peso” e la pericolosità di quella lama più lunga del normale e dal filo irregolare. Mumei non sembrava essere come le comuni armi di pregevole forgiature, sembrava come viva.
    Fu nell'esatto momento in cui Tasaki allentò la presa che aveva sul manico per poggiare l’artefatto sulla scrivania del Mikawa che la sua caratteristica più importante si palesò in tutta la sua violenza: la Senza nome era sempre assetata di altro sangue.
    Come sospinta da una mistica forza, l’acuminata punta della katana iniziò a muoversi verso il basso facendo roteare l’intera arma nel palmo aperto dell’incauto shinobi, esponendolo ad una minaccia tremenda. Durò tutto un istante al termine del quale il gradito ospite si sarebbe ritrovato con l’inguine penetrato all'altezza dell’attaccatura con la gamba destra [Manipolazione del Sangue, Intinta nel Sangue, Vel = For 850, Pot 50]. La dinamica dell’azione, la velocità del colpo e lo stupore nel vedere il cimelio agire in autonomia avrebbero reso estremamente difficile una difesa adeguata, sebbene il Garth avrebbe sperato di vedere qualcosa di sorprendente...
    Subire o meno l’affondo di Mumei non avrebbe cambiato poi molto l’idea che Diogene si era fatto del ragazzo e che non avrebbe esitato ad esternare senza filtri:

    “ Tu non sei un chunin. “

    Parole che il ragazzo non avrebbe incassato con piacere, soprattutto ora che tra il dolore del sangue acido e le ferite riportate doveva provare un gran dolore, oltre che perdere diverso sangue. Anteras avrebbe avuto del lavoro da fare nel pulire la moquette da quelle macchie...

    “ Probabilmente sei più forte di un chunin ma non sei il leader che ci si aspetta da tale grado, non per gli standard di Oto, non per me. Il tuo senso del giudizio è scarno, così come la capacità di analisi...in una vera missione di recupero avresti mandato a morte il tuo team oltre che te stesso agendo come hai fatto. Hai detto di essere un sensitivo: beh al primo sguardo avresti dovuto accorgerti della trappola e della macchia oscura di chakra sulla lama. Hai detto di essere un esperto combattente ma non sai soppesare davvero la pericolosità di una lama. Hai detto di essere un esperto di ninjutsu ma non sai nulla del sangue, il che significa che non hai nemmeno raccolto informazioni sul mio conti prima di presentarti al mio cospetto...un gravissimo errore per un esploratore.”

    Lo sguardo era severo e il tono quello di chi giudica. Eppure il Garth manteneva la calma, senza alzare la voce stava distruggendo pezzo a pezzo l’intera formazione ninja del suo interlocutore...e la cosa assurda era che gli erano bastati 2 minuti per dirlo.

    “ Tuttavia hai un grande spirito e una giusta dose di follia. Qualità che alimentate nel giusto modo possono oscurare le altre lacune. “

    In quel momento, preceduto da due colpi alle porta, sarebbe entrato nella stanza il maggiordomo con in mano un vassoio. Thè, garze e tonici...come se sapesse già come sarebbero andate a finire le cose in quel tranquillo incontro. Certo perché se la faccenda fosse stata seria avrebbe portato con se anche Eiatsu e Fyodor in maniera preventiva; Aloysius a volte esagerava e il suo compito era assicurarsi che gli ospiti della villa ne avessero alla fine un ricordo felice!

    “ Mi sembra siate andati avanti da quando vi ho lasciati! Bene, bene il dialogo è fondamentale per iniziare al meglio una nuova collaborazione, non trovi Tasaki-san? Abbiamo trovato qualcosa da fare al nuovo membro del villaggio, Aloysius-sama? “



    Lasciò i suoi doni per il giovane ospite mentre Aloysius rifiutò con un gesto della mano il thè del maggiordomo. Questi però non se la prese e rimase lì nella stanza con il suo classico sorriso stampato sul volto, pronto a servire quelle che sapeva essere le ultime parole del Colosso sulla faccenda; dopotutto aveva una scaletta serrata e non poteva perdere troppo tempo per quella deviazione non programmata.

    “ Gli serve un periodo di prova nelle squadre speciali con i sensitivi e nel team di avanscoperta. Quando avrà iniziato a comprendere come si fanno le cose qui ad Oto potremo passare alla fase successiva...per la quale servirà qualche precauzione. Ci sono informazioni che un chunin del villaggio sotto il mio comando dovrebbe sapere ma che non sei ancora né pronto né meritevole di conoscere. In questo periodo di formazione e transizione le missioni accademiche sono vietate come anche allontanarsi dal villaggio senza reale motivo. Hai una sistemazione ad Oto? “

    Fu Anteras a rispondere, prendendo iniziativa:

    “ Proporrei la stanza di Omoi-sama...non se la prenderà troppo a più di due anni dalla sua assenza. Rimanere in villa non potrà che velocizzare il suo processo di apprendimento. “

    Diogene esitò un attimo ma poi rispose:

    “ Ok, ma dovrà sapere che è stata una tua idea. “

    “ Concordo. “

    Il tempo del Kage era finito; un ultimo sguardo rivolto al ragazzo sarebbe bastato per fargli capire che a breve i due si sarebbero rincontrati. Diogene non lasciava mai un giudizio in sospeso, soprattutto quando tra le mani aveva un diamante grezzo da far brillare.

  9. .

    Entrando nell'ufficio del Kokage, Tasaki avrebe sentito un'enorme pressione sulle sue spalle, come se improvvisamente il suo operato, ogni sua azione o parola, fosse finito sotto una lente di ingrandimento. Con Aloysius era sempre stato così, anche quando era un guardiano: ti concedeva dieci minuti del suo tempo e marcava con il fuoco le prime impressioni raccolte, un'etichetta che solo in pochi erano stati in grado di modificare nel tempo. Se c'era qualcosa in cui il Garth eccelleva, di fatto, era nel valutare le persone, soppesandole nel dettaglio al fine di assegnare loro incarichi e responsabilità congrue; solo una volta aveva fallito nel farlo e ne aveva pagato il prezzo per anni.

    Quando lo sguardo del chunin si posò sull'imponente schiena del Mikawa, sarebbe stato per lui difficile interpretare le informazioni che la sua capacità di analisi gli stava suggerendo. Sembrava trattarsi di un ammasso anomalo di chakra [125 Bassi] legato al corpo da un sistema circolatorio che differiva da quello canonico linfatico, come se fosse "abituato" a mutare in qualcosa di più capillare e privo di struttura. Il risultato finale era un alone oscuo [Impronta Oscurità] crepitante di potere. Una parte di esso preveniva dalle cellule del sangue, irrorate di un chakra peculiare, sicuramente dovuto all'appartenenza al clan [Kekkei Genkai Manipolazione del Sangue]; un'altra, invece, sembrava risidere nella mente dell'otese, in una zona angusta, sepolta sotto strati di barriere di chakra e in qualche modo in collegamento diretto con il tentien [Kinjusu Khorne no Keshin]. In effetti, non sembrava molto diversa da una seconda entità, simile per certi versi ad una possessione.
    Insomma, nulla di banale, come ogni aspetto di Diogene.

    Poi l'ex ninja di Kumo parlò introducendo ad una ventina di tematiche differenti con una leggerezza tale da lasciare di stucco anche il gigante del Suono, il quale non potè fare altro che voltarsi e prestare attenzione a quella voce.



    " Non correre ragazzo, ti sei preparato il discorso a memoria? "

    La vistosa benda mascherava in parte un volto pieno di rughe e di cicatrici, usurato dal tempo e da decine di battaglie. Per prima volta lo sguardo del Colosso si sarebbe posato su quell di Tasaki il quale avrebbe dovuto sostenerne il contatto per non causare grande delusione nell'animo del Kage. Soddisfatto tale requisito, Aloysius passò alla sua analisi:

    " Ora ricordo, Kato mi aveva aggiornato riguardo un ronin preso a Genosha. Devi essere in gamba per averlo quasi ridotto in fin di vita...doppia katana, dico bene? Se la tua storia ti ha condotto fin qui allora hai passato il vaglio di Febh e questo fa di te un amico di Oto a tutti gli effetti. "

    Si sarebbe avvicinato alla scrivania allungando il braccio in direzione dello shinobi e tendendo la mano. Il ragazzo non poteva sapere quali pericoli si celassero dietro una stretta di mano con il Garth ma, in quell'occasione, nessun artificio mortale sarebbe scaturito dal famigerato gesto. Tasaki avrebbe solo potuto percepire la solidità e la forza custodita nel fascio di muscoli che il kimono taglia xxl a malapena riusciva a mascherare; in quel momento avrebbe avuto la netta impressione che in nessun modo sarebbe riuscito ad uscire da una presa condotta da quell'uomo.

    " Sediamoci. "

    Disse cadendo sulla robusta poltrona e scandando con un piede i progetti e i fogli che ingombravano la zona centrale del tavolo. Attese qualche istante per andare a pescare il primo dei tanti argomenti sollevati dal giovane interlocutore; le sue orgini, le sue conoscenze, i suoi ideali, la sua missione...c'era del potenziale certo, ma senza saperlo aveva preso Aloysius per la gola, portandolo ad un tempo passato di cui aveva bei ricordi.

    " Mi daresti grande gioia se evocassi qui Suibi-Kama...sai, sono anni che non ci parliamo; da quando mi ha portato via il rotolo di contratto riportandolo tra la sua gente nel Thè. "

    Non sentiva di loro da allora, da quando aveva iniziato a parlare di Impero, ovvero da quando i loro ideali si erano drasticamente divisi. Ma il ricordo delle gare di velocità, delle operazionidi infiltrazione e di ricerca, dei combattimenti all'ultimo sangue era vivido nella sua mente; un'amiciza che aveva dovuto interrompere per realizzare la sua visione.

    " Un mondo senza guerre è un mondo che ne viste prima tante. Il nostro scopo è quello di indirizzare il caos affinchè il sangue versato e le vite stroncate vengano sacrificate per una giusta causa, la medesima di cui tu parli. E' questo il tempo della battaglia contro i Cremisi, certo, ma anche contro tutti quei nemici che alzano vessilli a favore di un padrone senza morale. Scoprirai che ci sono persone che non si possono né comprare né dominare, non ci si ragiona né ci si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo. "

    Un signore della guerra, ecco cosa era diventato Diogene nel tempo; un uomo più orientato allo scontro che al dialogo, all'intimidazione che alla corruzione...

    " Affermi di essere molte cose Tasaki di Kumo. Ad Oto abbiamo bisogno di un abile sentivio ed esporatore per rinforzare le nostre squadre speciali; sarai inoltre in possesso di informazioni preziose nella lotta contro i Cremisi. Sei venuto per giurare fedeltà al villaggio...bene! Io rispondo che sei arrivato nel momento giusto visto ciò che ci attende all'orizzonte. Tuttavia saggerò la volontà del tuo spirito solo dopo aver visto con i miei occhi di cosa sei capace."

    Puntò il dito verso il ragazzo ma il suo sguardo andava oltre, verso la porta dello studio e quindi la sala adiacente. Stava puntando Mumei e aveva stampato sul volto un inquietante ghigno:

    " Sei al termine della tua missione di recupero, l'antico prezioso è lì, su di un piedistallo al centro della stanza segreta che con tanta fatica hai raggiunto. Hai perso l'intero tuo gruppo nel dungeon, tra trappole mortali e nemici del villaggio e sei ora da solo. La scena è tua."

  10. .

    Erano ragazzini, Hohenheim come Hoshikuzu...bambini troppo potenti e con troppe responsabilità, capaci solo di far perdere tempo al Colosso dei Mikawa. Era stato così con il Rosso il quale, non solo si era fatto scoprire sotto l'effetto del jutsu illusorio del Garth, ma aveva anche fallito come inventore e fautore dei sogni dell'otese. Non avrebbe ottenuto nulla da quella visita nella sua terra natia: era venuto con idee e proposte che esulassero da ciò che l'Accademia imponeva loro di fare ma il bomberman era ancora legato da spesse catene ai dogmi e ai precetti di quel mostro a più teste che stava, secondo Aloysius, distruggendo i villaggi membri.

    " Qualsiasi cosa io abbia fatto ad Hoshi...E' singolare constatare come prima mi accusi di non sapere nulla e poi metti la mia etichetta su ciascuno degli accadimenti che in qualche modo ti coinvolgono. Il Rosso ha fallito per una sua mancanza, non un mio capriccio: si è riempito la bocca di parole grosse, forse troppo per le sue capacità e probabilmente ora si trova nella Roccia in qualche prigione sotterranea, oppure morto stecchito in una delle tante landa dimenticate di quelle aride terre. Il tempo è finito mesi or sono, non si stringe un patto consenziente ed equo con me senza essere certi di poterne sostenere il peso. Iniziate a programmare un futuro privo della simpatia del moccioso perché ci vorrebbe un miracolo per riportarlo al sole di Suna. E non credere che questo non sia anche per me un peso tremendo: avevo usato tutto il mio sapere e la ma influenza per riesumarlo dalla tragedia di Iwa, avevo investito tutto nel suo genio e nelle sue capacità, avevo pagato a peso d'oro servigi che mai potrò ricevere. Un errore che non intendo perseguire anche con te, alla luce di quanto emerso oggi. "

    Così era questo il destino che aveva attanagliato il manipolatore del vento; un patto con Diogene non rispettato, una sentenza di morte difficilmente reversibile. Quella frase era rivolta anche al marionettista che aveva forse con troppa leggerezza stretto la mano del jonin otese. Quindi Aloysius di alzò dalla sedia e, riponendola in maniera ordinata sotto al tavolo, continuò a rispondere alla secondo punto sentenziato da Hohenheim.

    " Ed ecco cosa penso dell'amato Yonbi. Lo avete perduto e poi siete stati incapaci di trovarne rimedio. Cosa sarebbe accaduto se, per qualsiasi capriccio, avesse deciso di lasciare il deserto e seminare distruzione nel Vento e altrove? Cosa sarebbe accaduto se la vostra debolezza lo avrebbe esposto alla mercé di Ame, Kumo o gli Hayate? Avreste fornito la più potente arma mai vista dall'uomo al nemico, un prezioso che l'accademia al tempo vi donò con la promessa di esserne i custodi. Ebbene AVETE FALLITO. Il Quattro Code resta ad Oto, da chi ha avuto la forza per portarlo al sicuro. Decideremo noi quando sarete in grado di assolvere ai doveri che tale potere comporta. "

    Aveva risposto con la stessa carta usata dal jonin: l'Accademia quaranta anni prima aveva distribuito i codati tra i quattro villaggi rendendone garanti e responsabili. Con quelle parole ora il Suono stava reclamando il diritto di essere il nuovo custode del Gorilla poiché decaduto per incapacità era il diritto di possessione dei sabbiosi.

    " La riunione dei Kage è alle porte. Vedremo in quella sede a chi spetta decidere sull'uso del Cercotero in relazione alle minacce che ci troveremo a fronteggiare. Lo Yonbi rimane un'arma da poter usare in guerra e io ho tutta l'intenzione di sfruttarla. Detto ciò la mia proposta rimane valida: segnala il nuovo contenitore e, quando sarà il momento, fallo trovare pronto per assolvere al suo destino. Suna riavrà, quando ne sarà meritevole, il suo Demone. "

    Aloysius aveva finito. Grosso era il suo rammarico nell'aver trovato una marionetta dell'accademia e non un uomo che ragionasse con la propria testa al comando della Sabbia. Ancora una volta avrebbe dovuto fare tutto da solo, ancora una volta aveva mal posto i suoi sforzi e le sue speranza.

    0AHqM6X



    CITAZIONE
    OT/ Cazzo ma c'era sta giocata appesa! Vai Hohe :guru:/OT
  11. .

    ::: Poco dopo il ritorno del Kage :::

    Il Suono aveva di nuovo il suo leader, ritornato dalla terra dei teschi e del sangue per poter ancora dire la sua nel mondo reale, dove le tenebre non erano così maligne come quelle sepolte nel suo essere. Lui era ancora lì, questo era indubbio, ma una nuova luce si intravedeva in lontananza per il Garth, voglioso più che mai di vestire al meglio di panni di capovillaggio. Tutto bello, certo, ma in quanti lo avevano visto girovagare per il villaggio, l'amministrazione o qualunque altro luogo? Rinchiuso in quelle mura di pietra, il Colosso continuava a tessere tele per avvolgere il continente o cosa? A scoprirlo sarebbe stato, forse, un giovane nukenin approdato ad Oto da poco e che non sapeva davvero nulla di Villa Mikawa e sul suo peculiare padrone.

    " Uuu carne cresca! Però mi sei trai piedi, ragazzo. "

    4yLMCkB

    Poco prima di bussare al grosso portone in legno, una voce lo avrebbe costretto a voltarsi mostrando uno scenario a dir poco raccapricciante: un "uomo" ancor più magro di Tasaki, con la pelle grigiastra e i capelli bianchi aveva sulla spalla una pila di sette cadaveri almeno. Non sembravano in ottime condizioni, ad alcuni mancavano arti, altri erano sbudellati, altri privati di occhi, denti e scalpo. Dunque affiancò il giovane andando a bussare lui stesso con delle nocche sporche di sangue e altre sostanze di cui non sarebbe stato saggio indagare la natura. Passarono diversi secondi, troppi per il perfezionismo di Anteras in quelle cose:

    " Dove diavolo sarà finito quel dannato damerino?! Vabè, facciamo così...questi te li prendi tu. Cerca Aloysius o chi per lui, sono i cadaveri che ha chiesto Eiatsu....forse manca loro qualche pezzo uhuhuh ma se li farà andar bene! A buon rendere."

    Con un colpo di spalle e l'ausilio di uno di quegli ossuti arti superiori gettò letteralmente l'intero groviglio di corpi tra le braccia dello sconosciuto, giusto in tempo per sparire in un vecchio pozzo per l'acqua situato poco distante, un istante prima che l'ingresso della casa si spalancasse. Lo sguardo del maggiordomo che aveva aperto l'anta tramutò in una trazione di secondo da accogliente ad esterrefatto; si vedeva fosse leggermente in affanno per un qualche contrattempo che gli aveva impedito una celere accoglienza ma non mancò di notare come quell'ammasso di carcasse stesse insozzando l'uscio in pietra bianca ed ora anche parte dell'interno della dimora. Volle scoppiare ma, dall'alto dell'esperienza accumulata in anni di servizio (prima per il Nidaime al Palazzo della Vipera ed ora per il Mikawa alla Villa), riuscì a mantenere la calma, esortando l'ospite presentatosi come Tasaki ad entrare:

    " Si accomodi...forse un rotolo di richiamo sarebbe più appropriato per il "dono" che ha ben pensato di portare al Kage. Ecco...ne prenda uno, essendo un chunin saprà come usarlo. "

    Frugò in quello che a prima vista sembrava un portaombrelli a lato della porta per poi estrarre uno degli oggetti che faceva al loro caso. Risolta quell'incombenza, dunque, Anteras avrebbe fatto entrare il ragazzo nell'abitazione invitandolo a seguirlo lungo quegli ampi spazi. Era stato troppo facile, no? Entrare in quel modo nella dimora del Kage, senza un controllo o chiedere maggiori dettagli, era sinonimo o di una colossale mancanza di organizzazione oppure di una ingiustificata sfrontatezza.

    " Non si crucci troppo...Le sentinelle l'hanno tenuta sotto tiro per tutto il viale e mi hanno comunicato la validità della sua identità prima che mi palesassi. Certo, a meno che lei non sia un nukenin S sotto Henge eheh E' questo il caso? Ad ogni modo, vorrà scusare Diogene per lo stato in cui vessa la dimora ma alcuni recenti eventi ne hanno richiesto pesanti lavori...riesce ad immaginare un chakra talmente malvagio da essere doloroso anche per la materia? Questo è, in parte, anche il motivo del mio ritardo di poco fa. "

    Difficile dire quando stesse scherzando e quando fosse invece serio. Una cosa certa però, consisteva nel fatto che in effetti il duo avrebbe visto diversi gruppi di operai alle prese con impalcature, attrezzi, tavole di legno e quant'altro; di rimando quelli avrebbero fatto di tutto per non dare loro attenzione, come se avessero ricevuto precise direttive di non infischiarsi nelle faccende della Villa. In quel clima di rinnovamento e di caos, l'ex ninja di Kumo avrebbe raggiunto una grande sala adornata di dipinti di guerra, armature, armi e tutto ciò che si potesse trovare in una piccola mostra a tema bellico. Attraverso una porta sul fondo del lato corto, si poteva intravedere parte di una scrivania con due persone alle prese con una delicata discussione...l'apertura però era troppo sottile e troppo distante per scoprine di più mentre Anteras avrebbe fermato il suo cammino al centro della stanza-museo del Mikawa.

    " Dobbiamo aspettare qui finché il Kage non avrà ultimato il suo incontro. Se intanto vuole farmi qualche domanda sono qui per servirla. "

    Il chunin aveva solo la scelta su quale topic aprire: si trovava in una dimora impregnata di storia, nella quale si erano svolti gli accadimenti che avevano portato Oto a quel punto. Ognuno di quegli oggetti era stato importante per il clan, il Suono, la Rosa d'Acciaio o altri ninja meritevoli di altri Paesi...erano i cimeli che Diogene aveva rimesso insieme per ricordare il passato ed imparare da esso. Tra questi oggetti, apparte una katana di atipiche dimensioni e dalla lama irregolare di colore rosso acceso e grossi quadri raffiguranti figure "vampiresche" della famiglia Jaku e non, quello che sicuramente avrebbe colto più di tutti l'attenzione del giovane sarebbe stato un antico diario collocato sopra un leggio di antracite.

  12. .

    ::: Qualche settimana prima, in un antro di Villa Mikawa :::

    Una lastra di sangue si generò tutt'intorno Harumi, impedendo alla bomba di distruggere la pozza nella quale era finita [1 SD Manipolazione, 6 Slot, Pot 60, Rif 700]. La kunoichi aveva avuto una buona idea, dimostrando grande autocontrollo e sangue freddo in una situazione critica come quella ma, forse, ancora non aveva realizzato contro cosa stesse provando ad opporsi...Khorne era nel suo dominio, rigenerato dal sangue e senza quell'odioso Mikawa a frenarlo, per quanto male ci riuscisse. Non a caso, l'attacco della genin non smosse di una virgola l'animo dell'essere, il quale vedeva nella piccola Yachiru solo uno strumento per arrivare a compiere i suoi scopi; il kunai andò a segno cogliendo impreparata la ragazzina dai capelli rosa ancora soggiogata al volere del Demone. Altro sangue venne sprecato e questo non poté che far godere la creatura immonda:


    " Io leggo perfettamente in quel tuo cuoricino insulso Jinkurichi...tu hai paura! Dammi il GATTO INFERNALE, fai che sia lui a parlare per TE! "

    alm6WHx

    Grande fu la sua delusione nel vedere come ancora fosse la ragione a governare le azioni dell'otese, probabilmente ancora non spinta a sufficienza verso il punto di non ritorno. Quattro spuntoni di sangue vennero generati lungo le direzioni cardinali attorno alla ragazza per poi dirigersi rapidissimi contro quell'esile corpo con il chiaro intento di ridurne il busto ad un colabrodo, spezzando talaltro il basilare jutsu metamorfico [1 SA Manipolazione, 4x4 Slot, Pot 40 ognuno, Vel 850]. Quindi la pozza continuò la sua inesorabile attrazione, facendo sprofondare ancor più la ragazza nel liquido cremisi fino ad arrivarle al collo [1 TA, Mantenimento Pozza]...ancora qualche istante e sarebbe finita annegata nel sangue del Mikawa, morendo in maniera orrenda.


    " Forse non ci siamo capiti. Io VOGLIO ciò che sigillato dentro di te, non una mera imitazione! DAMMI il mio FUTTUTO DEMONE! "


    Come levitando su quello specchio rosso, Diogene ridusse la distanza che lo separava dalla sua preda lentamente, cercando di gustarsi in pieno quel momento. Senza un briciolo di pietà avrebbe tirato un potente calcio al volto di Harumi, con tutta probabilità trovatosi già ad altezza dei piedi del colosso [2 SA, Pot 10, For 850]. La stava provocando, temporeggiava in attesa di trovare la giusta chiave che avrebbe aperto lo scrigno e rivelato il suo tesoro. Quindi si accucciò a terra e, afferrandola con la grossa mano per i capelli, tirò fino quasi a strapparglieli, provocandole non poco dolore [3 SA, Pot 10, For 850]. Continuando a tenerla bloccata, avvicinò quella testolina ed in particolar modo l'orecchio alla sua bocca per poi sussurrale con voce cavernosa ed inquietante:


    " Mi senti, Nibi? Voglio essere sincero fino in fondo con te. Io odio questo corpo. Questo ninja, questa prigione, questo KAGE, o come diavolo lo chiamate voi. Lo odio, non lo sopporto più. L'odore soprattutto. Ne sono saturato, mi nausea a sentire il suo fetore.

    hCzwYHP

    E devo confessarti che ho paura di rimanere in qualche modo infettato dal suo puzzo repellente...Io me ne devo andare di qui, DEVO ESSERE LIBERO. E la chiave che mi serve è nel profondo di questa stronzetta, la MIA chiave. Mostrati ORA e dammi il corpo che più ANELO "



    Con un secco gesto, gettò via la chioma e si rialzò da terra facendosi passare tra i polpastrelli della mancina un po del sangue fangoso che aveva preso da terra. Guardò con un ultimo gesto di sfida quel visetto innocente, cercando però di scrutare nel profondo di quei lucenti occhi a palla: lì, da qualche parte, si nascondeva il suo vero nemico. Doveva solo stanarlo.

    Infine si voltò, dando le spalle all'otese, e fece qualche metro nello specchio di sangue non preoccupandosi minimamente della ragazza. L'occasione ghiotta per qualunque felino di farsi avanti ed agguantare la sua preda!



    Edited by DioGeNe - 19/12/2019, 22:13
  13. .

    "Ancora nelle tenebre, Gene?

    0H5gP0n

    " Credo sia il caso di smetterla...ti stanno guardando tutti. "

    :::

    Nei meandri di quell'antico castello del Ferro si stava consumando uno spettacolo del tutto opposto a quello che una riunione dovrebbe far presagire. Due ninja, un mostro, litri di sangue e chakra a profusione; tra jutsu terrificanti e attacchi al limite del concepibile i tre combattenti stavano mettendo sul palio le loro vite contro qualcosa che di logico aveva ben poco. Tre, certo, poiché anche se non sembrava Aloysius stava combattendo una battaglia ben più terrificante di quella dei due kiriani [Preparazione, 1 TA Mantenimento Sovrano Mikawa, 1 TB Mantenimento Terzo Stadio].

    Kensei si dimostrò essere un rivale da rispettare anche per Khorne, il quale mai avrebbe creduto che quel mortale fosse in grado di elevarsi, anche se pur solamente a sprazzi, al livello di un Dio. Quel corpo, che già di umano aveva ben poco, non si poteva piegare come gli altri...la presa avrebbe dovuto asfissiarlo da tempo, il suo collo doveva essere letteralmente strappato via da quegli artigli demoniaci e il suo ventre esploso per effetto di Mumei.
    Eppure quello continua a rimanere in piedi, spinto da un chakra ed una forza che nemmeno l'immonda creatura sapeva spiegare.


    " Tu...cosa diavolo SEI TU?! "


    Il grido di chi tentava di mascherare una certa paura! Si, non c'era nulla di normale o di canonico in quel ninja che già una volta aveva impedito il compiersi della più antica profezia del clan Kenkichi.
    Dimostrando una tempra innaturale, il chunin della Nebbia stava sfidando a viso aperto il Mostro, senza filtri di alcuna sorta ad attutirne l'urto. Per un istante un tarlo si insinuò nella mente del Dio...che Midorinaka si fosse sbagliato? Che fosse quello shinobi, e non il Mikawa, l'uomo intravisto nel vaticino profetizzato nel Tempio del Sangue? Consumato da tale domanda rimase praticamente passivo al contrattacco dello spadaccino, il quale, dimostrò di che pasta fosse fatto, perseguendo nello scontro nonostante i danni subiti e la posizione di netto svantaggio. Le scariche avvolsero il gigantesco corpo inglobandolo in una coltre oscura che, in un primo momento, non riuscì a farne definire l'entità del danno. Il riscontro visivo, in verità, avrebbe solo esplicato la verità alla quale entrambi i kiriani dovevano già essere arrivati da tempo: attacchi di quella portata non potevano nemmeno impensierire il Demone nel corpo di Aloysius [Pot 70 For 800 vs Pot 30 Res 775 + 75 Impasto -> 3 Ferite Leggere (Continua continua -> 1PF)]. Anche il successivo colpo di spada non sarebbe stato proprio preso in considerazione dal Garth; stava ancora pensando all'errore commesso dalla capoclan e al tempo che aveva perso rinchiuso nel corpo del manipolatore del sangue! Unagi colpì il polso ma senza affondare più di tanto nell'involucro di sangue; il danno si redistribuì in tutto il corpo senza andare ad indebolire nemmeno per un istante la presa del Colosso [Pot 70 For 800 vs Pot 30 Res 775 + 75 Impasto -> 3 Ferite Leggere (Continua continua -> 2PF)].
    Non gli importava nulla di quel corpo, il Signore del Sangue aveva ben chiaro nella sua mente il suo obiettivo ed era disposto a ridurre in una melma informe il Mikawa pur di raggiungerlo. Per dimostrarlo avrebbe preso il controllo del suo arto cremisi per andare a bloccare sul nascere il movimento finalizzato a rendere il fendete rotatorio una minaccia per l'avambraccio. Provando a ritrarre il braccio, infatti, il Kenkichi avrebbe trovato quello enorme di Diogene ad ostacolarne la fattibilità [1 SD Controllo Sanguigno -> Vel 850 vs Riflessi 700 + 50 Circolazione + 75 Stile di Combattimento]. Quanto al secondo jutsu, poi, dire che non sarebbe proprio stato preso in considerazione è sufficiente esplicativo ? [Pot 40 For 700 vs Pot 30 Res 775 -> Ferita Lieve]

    Kensei era ancora debole...ma se così era, perché Khorne aveva come l'impressione di trovarsi nel contenitore sbagliato? Una rabbia cieca, furibonda gli tinse gli occhi di sangue; non poteva fidarsi di nessuno, nemmeno quella stronzetta capoclan che, forse troppo presa dai suoi deliri di conquista, doveva aver sbagliato! Come spiegarsi le sue tremende difficoltà nel distruggere due soli ninja? Lui che era il terrore di interi eserciti e il sovrano del caos?! Strinse con foga il collo del ragazzo, mantenendo quella presa che lo costringeva ad una parziale immobilizzazione [2SD + 1SA -> S&M For 825 (850-100+75) + 50 Circolazione Bestiale + 25 Bestia da Soma + 50 Sigillo + 75 Impasto = 1025 (Sete di Khorne)]. Quindi con l'altra mano si strappò la benda dal volto, odiando quel corpo troppo limitante per quello che Lui realmente era; oggetti come quello, mera illusione di tattica o di controllo, che dir si voglia, erano per lui un insulto al pari di tutti gli altri che era stato costretto a subire fino a quel momento. Serviva di più, più forza, più energia, più sangue. Avrebbe letteralmente ridotto il Kokage ad una melma informe pur di riuscire a sentirsi ancora vivo, ancora legato a quel mondo dove ancora non era riuscito a mettere davvero piede come un tempo [1 SG Veloce, Liberazione -> Agilità + 75]

    uK5niti


    " Che si fotta quella stupida divinazione! Riscriverò la storia del Clan SECONDO IL MIO VOLERE!!! "


    Parole crepitanti di terrore ma che non riuscirono a far indietreggiare Akira, intenzionato a chiudere lo scontro al più presto. Una dimostrazione di ardore, coraggio e forza ammirevole ma al contempo davvero priva di acume e lungimiranza. Davvero stava attaccando in mischia un rivale che aveva letteralmente tra le mani il suo compagno, in una morsa da cui non sarebbe mai riuscito ad uscire? E che attacchi! Il potere acquisito in quell'isoletta sperduta nell'oceano, il Shijin no Keishō, era ormai stato richiamato e come la più feroce delle belve il giovane erede dei Re Celesti non desiderava che sconfiggere quell'ammasso di puro odio.

    Le due spade di fattura kiriana vennero irrorate di copioso chakra, conferendole un enorme potere distruttivo capace di impensierire non poco il Dio.
    Parliamo di attacchi praticamente impossibili da schivare, anche in quello stadio, anche sfruttando attivamente il controllo sanguigno: ma Aloysius semplicemente non intendeva farlo. No, non avrebbe perso tempo a muovere quella grossa mole da una parte e dall'altra, tentando di seguire i balzi sovrumani della Fiera della Nebbia; si sarebbe limitato a piccoli e precisi movimenti sfruttando in gran parte un inerme e sfortunato Kensei a mo' di scudo!
    Il primo fendente doppio era un attacco centrale e ben visibile quindi a Khorne bastò manipolare il suo arto estendendolo quel poco che bastava per portare il corpo del malcapitato, ed in particolar modo il suo stesso torace, in direzione delle affilate armi [3 SD Controllo Sanguigno, Riflessi 700 + 50 Circolazione + 75 Stile di Combattimento Perfetto]. Lo scudo umano si sarebbe frapposto all'attacco proprio all'ultimo istante, portando Kensei ad essere investito da una potenza schiacciante, in grado di ridurre ad un cumulo di rottami persino il suo corpo meccanico...certo, sempre che Akira non avesse avuto i riflessi adeguati per fermare il colpo!
    Difendere in quel modo, concesse al Garth un istante in più per reagire al secondo assalto, considerando anche un fisiologico contraccolpo mentale per l'attacco sferrato al compagno kiriano da parte di Akira. Lo spostamento del corpo, a seguito del cambio repentino di direzione e punto di attacco, fu la chiave per scegliere la difesa più opportuna per quello che stava per diventare un doppio fendente alle gambe. Chakra e sangue furono richiamati ancora per far staccare il corpo da terra quel tanto che bastava per far sfilare le lame sotto i piedi, ritratti insieme agli interi arti inferiori in quel modo inarticolato e svincolato che solo un corpo senza anatomia poteva fare [2 TB -> Controllo Sanguigno, Levitazione 3 metri. Riflessi 700 + 50 Circolazione + 75 Stile di Combattimento]. Forse a quel punto il jonin avrebbe capito la falla della sua strategia: i cambi di direzione contro un nemico del genere, così grosso, capace di levitare e di controllare il suo corpo senza i vincoli umani, non erano poi così efficaci. Sopratutto perché non gli serviva eseguire grosse e complicate schivate...come avvenne per i successivi tre attacchi: mediante secchi e precisi controlli di braccio e tronco, infatti, il Mikawa avrebbe potuto facilmente indirizzare il corpo del malcapitato contro la furia del compagno (il quale stava mirando a zone non molto lontane dal compagno stesso !).


    " AHHAHAHA attento Kensei! MUHAMUHAMUHA "


    Una rotazione dell'intero busto di 60 gradi all'indietro, portando quasi l'armatura a contatto con i glutei, gli avrebbe permesso di mettere un riparo sopra la testa mentre un'altra di 90 gradi lungo l'asse del suo corpo gli avrebbe consentito di invertire il fronte e il retro del busto facendo finire ancora il Kenkichi sotto attacco. Manipolando il braccio di sangue avrebbe potuto correggere il tiro e orientare quel corpo meccanizzato, privo di appoggio e immobilizzato per metà. Stessa cosa per l'ultimo attacco della sequenza, interessante per la sua capacitò di impedire una fuga, ma proprio per questo inefficace in quel caso specifico: più i Re Celesti concedevano potere al kiriano più il suo compagno se la vedeva male e più Khorne godeva di quello spettacolo macabro e spietato! [3 SD + 4 SD + 5 SD (5 SA convertito, Assalto Perfetto) -> Controllo Sanguigno, Riflessi 700 + 50 Circolazione + 75 Stile di Combattimento]. Era incredibile come, nonostante il corpo meccanico del chunin, l'armatura e la difesa naturale, quei colpi sarebbero comunque riusciti a generare fratture nel sangue che accumulandosi avrebbero fatto non poco male al Demone e al corpo di Diogene. Akira era diventato qualcosa di pericoloso, qualcosa che avrebbe potuto non far pesare la mancanza di Itai nella Nebbia del prossimo futuro. Danni che, ovviamente, avrebbero ridotto il compagno in fin di vita e che con tutta probabilità sarebbero stati interrotti dall'attaccante...In caso contrario, di Kensei, il quale certamente avrebbe provato a difendersi con l'unico braccio libero a sua disposizione dalle spade dell' "amico", sarebbe rimasto poco più che qualche pezzo di carne e ferro tenuti insieme dal chakra. Non poteva morire o svenire, questo era vero, ma in quei momenti avrebbe desiderato tanto abbracciare le tenebre...non fosse altro per il dolore immane provocato dal chakra distruttivo di ora e il sangue corrosivo di prima! Mumei era ancora nel sul ventre in tutto questo.

    Infine sopraggiunsero le parole di rabbia di Akira insieme al suo ultimo, micidiale, assalto; qualcosa che necessitava di qualcosa di più complesso per uscirne vivi.


    " Peso tutti allo stesso modo, mortale. "


    Ancora una volta l'approccio non sarebbe stato "la schivata", bensì incassare; non gli importava nulla del corpo del Garth, gli bastava andare avanti quel tanto che bastava per liberarsi del microbo delle Lame Insanguinate [6 SD (6 SA convertito, Asceta del duro lavoro) -> Controllo Sanguigno, Riflessi 700 + 50 Circolazione + 75 Stile di Combattimento]. Il discorso era semplice, mai e poi mai il Jonin della Nebbia avrebbe portato il suo compagno alla morte pur di distruggere il suo nemico; e il motivo era semplice: fondamentalmente lui era un buono.


    " HAHAHHA HAHAHHA Hai fallito, kiriano! Non hai le palle di farlo, SEI DEBOLE come ogni altro essere umano! E ora SCHIATTA DANNATO! SCHIATTAAAAA! "


    Giocando su quella debolezza, che invero era la sostanziale differenza tra il Demone e i ninja come Akira, l'attacco finale in direzione del malcapitato shinobi finito sotto la morsa dl ciclopico essere si stava per consumare...Sospeso a mezz'aria e sufficientemente lontano dall'altro suo rivale, riatterrato dopo l'attacco che era stato costretto a contenere, poteva fare del Kenkichi ridotto già allo stremo dal precedente attacco quello che più desiderava.

    Mumei si insinuò ancor più nelle parti molle già trafitte ruotando su se stessa e allargando la ferita a dismisura, rendendola un vero e proprio squarcio a metà del corpo del kiriano capace di stroncare anche i più valorosi combattenti [2 SA Manipolazione Sanguigna, Intinta nel Sangue, Pot 50 + 20 Bagno di Sangue, Vel = 825 + 50 Sigillo= 875].
    Non era più veloce nei movimenti, non c'era più il fiume di chakra a controllare il suo corpo di sangue per aumentarne a dismisura le prestazioni, ma sapeva come avviare al problema. Ormai la sua strategia lo aveva messo in una condizione di vantaggio schiacciante nei confronti del malcapitato il quale difficilmente sarebbe stato in grado di organizzare una difesa.
    Quindi vomitò da distanza ravvicinatissima sull'intero corpo del nemico un'ultima bomba di sangue a piena potenza [3 SA Manipolazione, Vel = For 825 + 50 Sigillo + 75 Stile di Combattimento Perfetto, 6 Unità (3 metri) -> Pot 60 + Indebolimento (Sangue Nero)]. Sangue nero che avrebbe sin dal primo istante mostrato la sua vera pericolosità: si, perché qualunque punto di quel misero corpo, che fosse carne o metallo, avrebbe iniziato a sciogliersi provocando danni enormi e facendo sprofondare nel terrore qualsiasi mente razionale...No, non si trattava di una illusione poiché persino quegli arti perfetti avrebbero iniziato a fumare in maniera preoccupante [2 TA Corrosione Istantanea->Ustione (DnT Medio)].
    Non era più il Dio delle prime fasi dello scontro ma ancora aveva assi da giocare perché innumerevoli erano le conoscenze del Garth; l'uso eccessivo e inappropriato delle conoscenze di Aloysius avevano però ridotto il suo corpo allo stremo ed ora era con poche energie e con un pungo di chakra, il suo corpo tremava e non sentiva più le braccia...Quel dannato ninja aveva dimostrato una resistenza incredibile, inumana; non gli rimaneva che concertane le ultime forze rimaste a quel corpo contro la testa di quell'insolente, mozzandogliela di netto all'altezza del collo tramite gli affilati artigli frutto del sigillo maledetto e del sangue Mikawa.
    Caricò il colpo eppure, proprio sul più bello, quando ormai Khorne era pronto a festeggiare la sua vittoria, l'imprevedibile accadde [4 SA annullato]: un rapido gesto del bracciò svincolò il chunin dalla morsa e il gigantesco corpo precipito a terra, come congelato, schiantandosi a terra e mettendolo in ginocchio.

    dYEmxG3


    " Ritorna dentro DANNATO BASTARDO! Mi basta solo un altro colp...un altro colp...un FOTTUTO COLP...


    Non riuscì a completare quella frase, vomitando pezzi di se stesso, incapace di muovere le membra che stava portando velocemente allo stremo. Non stava parlando con nessuno dei due accademici, era evidente; malediceva quel corpo e il suo possessore che in qualche modo era riuscito dall'interno a fermare quella follia giusto in tempo.
    Finì per stramazzare a terra, affianco al corpo di Kensei. Pian piano anche la mutazione venne meno: la pelle tornò di un colorito rosato, i muscoli gonfi fino all'inverosimile si ridussero così come l'intera stazza. Khorne stava abbandonando questo mondo sicuro di aver avuto la sua vendetta, di aver ucciso finalmente l'artefice delle sue sventure e della sua condizione. Provò a dire qualcosa ma non una parola di senso compiuto uscì dalle sue labbra; il ghigno però sul suo volto era palese e la sua soddisfazione lampante.
    Chiuse gli occhi e tutto finì.

    Passò qualche secondo di vuoto. Il Jonin di Kiri avrebbe potuto finire il Colosso anche se ormai non rappresentava più una reale minaccia così come provare ad assistere il suo compagno, qualora ci fosse ancora un Kensei di cui parlare. Con ogni probabilità, anche visivamente sarebbe stato complicato dire cosa fosse carne e cosa metallo, quale organo vitale si fosse salvato oppure se fosse solo il chakra a permettere al ragazzo di rimanere in vita. Se così era, il tempo per agire si riduceva a meno di un paio di minuti considerando il tremendo dolore del sangue acido e il sanguinamento copioso.
    Poi arrivò un sussurro; Diogene sembra essere tornato, nero in volto e ferito nel profondo dalla sua manifestata debolezza ancor più che dai danni subiti:

    " Akira...vai a chiamare Febh. "

    OATBmR6



    CITAZIONE
    OT/ EDIT: Post modificato come richiesto dai giudici.
    Io con questo post chiudo lo "scontro". Spero vi siate divertiti ;) Ora vediamo come va a finire! A questo punto direi tutti dentro, no?

    Chakra utilizzato:1027.5 + 30 impasto + 30 circolazione bestiale + 65 controllo sanguigno + 20 Sangue acido + 30 Corrosione Istantanea + 30 Sovrano Mikawa = 1232.5/1250
    Extra Sigillo utilizzato: 90/160
    Vitalità rimanente: 11.25 - 6.25 danni - 2.75 Manipolazione = 2.25/27.5


    Edited by DioGeNe - 21/1/2020, 00:06
  14. .

    Di chi hai paura...di chi hai paura, Aloysius?

    Dax1wFu

    Sarebbe stato meglio chiedere di Cosa egli avesse davvero paura. Perché Aloysius Diogenes Mikawa non sapeva più cosa fosse da tempo ormai...si era nascosto dal mondo per così tanto tempo, crogiolandosi in un'oscurità che aveva imparato a chiamare casa ma che non lo faceva affatto star bene. Odiava essere debole, debole per non essere riuscito a controllare cosa fosse diventato nella sua disperata corsa al potere, debole per non essere riuscito a realizzare i suoi sogni, debole per non aver convinto Oto a seguirlo. Capo di un clan senza eredi per tramandarne i segreti, di un manipolo di uomini cui aveva deluso le aspettative, di un villaggio che ne aveva riconosciuto la leadership con mille dubbi e restrizioni. La più grande di queste prendeva il nome di Febh Yakushi. Era di questo avevo paura il Colosso del Suono? Di un jonin accademico, praticamente impossibile da ammazzare, in possesso di così tante conoscenze da non essere riuscito a vederle tutte in anni di attività? No, non era questo il punto. Era del ragazzo di cui aveva imparato a fidarsi, dell'amministratore che aveva tenuto in piedi la baracca in sua assenza, del salvatore che lo aveva fatto tornare alla luce dalle tenebre di Khorne che Aloysius aveva terrore. Ovvero di come avesse permesso ad una persona di avvicinarsi alla definizione più comune di amico che il Colosso avrebbe mai potuto dare.

    E quindi del fatto che i loro ideali fossero così diversi.

    wIyI4EA

    Rimpiangeva i tempi in cui le sue aspettative erano così alte da generare visioni ambiziose ed utopiche ma che nessuno, nemmeno se stesso, gli avrebbe chiesto di renderle reali poiché semplicemente non ne poteva ancora essere in grado. Poi la forza sopraggiunse e il fallimento divenne una reale possibilità; si scontrò con le difficoltà di un mondo affollato di problemi, di natura anche più grande di lui e d'un tratto id desideri di conquista ritornarono nell'iperuranio, lo stagno delle idee da cui un acerbo Diogene era solito pescare. In pratica si era adeguato a quella nuova visione di sé e dei suoi piani che il mondo gli aveva detto di assumere, passando dal Dio all'uomo, dall'Impero al Villaggio, dall'invincibilità al mero terrore.
    Aveva mostrato una fessura della cinta muraria che avvolgeva la sua figura e il Flagello era stato bravo ad infilarcisi, rivelandone la natura di voragine. In quel frangente vide chiaramente quanto fosse flebile la sua scintilla in confronto a quella del nukenin.

    Jeral aveva il fuoco che aveva perduto ad alimentare le sue azioni, lui era ancora il proprio Dio e i suoi sogni le proprie azioni.

    L'intera villa iniziò ad annerire e sgretolarsi sotto il peso dell'aura maligna del nukenin. Di Vergil non vi era più traccia, nemmeno nel profondo del nuovo essere figlio dell'oscurità. Lo scontro era inevitabile perché così il Flagello aveva deciso, emanando la sua sentenza.

    " Noi siamo abitanti del Suono! Noi non ci facciamo minacciare dal primo estraneo che passa! Se dovete aver paura di qualcuno o qualcosa allora abbiatene della mia collera, perché giuro oggi che il Flagello la pagherà! Vedremo se l'appellativo di Immortale è leggenda o verità! " Quelle parole gli rimbombarono nella testa svegliandolo dal baratro dove stava nuovamente per tornare; il ricordo del giorno più umiliante della sua vita accese improvvisamente quel focolare come se lì a canto a lui ci fosse il giovane Doveraux a richiamarlo all'ordine. Non c'era nulla da pensare a riguardo, nessuna delle cento altre ipotesi vagliate da prendere in considerazione: era giunto il momento di rompere quel ciclo di frustrazione che per troppo tempo gli aveva attanagliato mente e cuore.

    Gli altri avrebbero capito. Febh avrebbe capito. Doveva assecondare ciò che tutte le cellule del suo corpo gli stavano urlando: "vedi? Non hai paura. In queste tenebre mefistofeliche hai già fondato la tua nuova casa". Finì di bere il tè e, infine, portò l'elsa dell'arma sulla sua spalla dicendo:

    "Fai strada."

    WhO0FY2



    CITAZIONE
    OT/ Chiude qui la giocata introduttiva allo scontro, si continuerà nell'apposito topic. Un grazie a Bore per avermi permesso di aggiungere un tassello alla caratterizzazione di Aloysius. /OT

    Chakra usato: 180/1250
    Vitalità rimanente: 27.5/27.5
  15. .

    " Forse Ukitake potrebbe aiutarci a sbloccare questo stallo..."

    Un uomo dai lunghi capelli bianchi non tardò a bussare alla porta. Aveva in mano un grosso tomo, dalle cui pagine si vedevano uscire fogli di appunti; era chiaramente uno studioso oltre che uno degli uomini fidati di Diogene. Posò l'oggetto di desiderio sulle gambe del Kage e, dopo un piccolo inchino nei confronti dell'ospite, uscì dalla stanza. Come avesse fatto a farsi trovare pronto era un mistero ma l'occhio attento di Jeral avrebbe potuto intravedere un simbolo pulsante sull'avambraccio del gregario, parzialmente nascosto dal lungo kimono.

    " Leggere nella mente di due tra i più importanti ninja della foglia del recente passato mi è stato molto utile per ricostruire il tutto; Iron Tobi Inuzuka e Keita Kitase, baluardi del credo Accademico e di un villaggio all'apice della sua potenza. Siamo nell'anno 30 dopo la fondazione e già si parla di un giovane rampollo tra le file degli Hyūga Ichizoku, il clan più prestigioso dell'intero villaggio; un ninja della luce, a cavallo di fiere creature alate, figlio di un credo, brillante e destinato a prendere le redini del dōjutsu più antico. Un anno dopo, quello shinobi salva il clan dalla rovina e l'intero villaggio ne elogia le gesta...ormai sembra essere tutto deciso per il futuro del Fiore Lampo della Foglia. "

    I2TcH0f

    Aveva girato man mano le pagine del libro, ripercorrendo attraverso immagini e scritte quella storia dimenticata dai più. Frammenti di informazioni impossibili da reperire se non da ninja di Konoha ben addentro alle dinamiche accademiche in quel periodo...Aloysius non ne poteva essere certo ma, consapevole di ciò, andò avanti nella sua ricostruzione con il suo solito fare deciso:

    " Ed ecco che sopraggiunge l'arresto. I sogni di prosperità del clan svaniscono insieme alla scomparsa del designato erede; provano a tenere nascosta la notizia ma l'informazione è destinata a trapelare. Quel nome non appare più nelle missioni accademiche, nei combattimenti in arena e nei corsi che aveva iniziato a tenere per le nuove matricole. L'alleanza che ancora vige tra i Quattro permette a noi Jonin di leggere i rapporti di missione, come gli schedari dei Villaggi e i progressi dei ninja che li compongono."

    L'illusione, usata come semplice monito per far intuire il livello di rischio nel quale il Flagello si era infilato, era stata sciolta da un po ormai e anche la trappola, rivelatasi come sua seduta, disinnescata. Diogene non aveva intenzione di combattere, non in quel momento, non in quel posto; c'era ancora spazio per le parole in quella faccenda e le avrebbe usate fino all'ultimo prima di dare ascolto al combattente che stava disperatamente tentando di squarciargli il petto.

    " Tengo d'occhio tutti i ninja di rilievo noti al mondo Accademico e non e devo ammettere che non sono poi molti i casi di sparizione permanente: in genere, prima o poi, questi riappaiono nel flusso degli eventi a seguito di una cattura, nel caso più comune, oppure si dichiara il decesso passati anni dal mancato ritrovamento.
    L'evento che ha fatto riaprire il fascicolo dedicato al ninja di cui ti parlavo risale proprio agli eventi del Gelo; il famoso volantino di cui ti parlavo, la prova visiva e tangibile su larga scala dell'esistenza e della pericolosità di una persona vera dietro il nome del Flagello Immortale.
    La sperimentazione è partita in quell'esatto momento. Saprai che ad Oto in quanto all'uso del bisturi e alla conoscenza degli effetti del chakra sul corpo umani non abbiamo rivali; reperire due ragazzi con le giuste caratteristiche anatomiche non è stato facile ma Eiatsu [Eliminatore di Cadaveri, Conoscenza Chirurgica Estetica] sa essere molto efficiente quando vuole: avevamo ora l'immagine del Prima, presa dagli annali degli archivi Accademici, e quella del Dopo. "


    Avrebbe quindi girato l'ultima pagina per mostrare i corpi dei due cadaveri menzionati con il dettaglio sul volto.

    " Noi ci siamo già incontrati, dieci anni or sono, alle soglie del Gan-Ken. Tu eri Vergil Hyūga. "

    Lo sguardo del Kokage stava penetrando nell'animo di quella figura incappucciata alla ricerca di un qualcosa che era stato perduto o forse addirittura dimenticato dallo stesso nukenin. Avrebbe assaporato la reazione del Flagello, la prima, quella più spontanea e profonda, l'unica in grado di fargli intuire la verità. Quindi avrebbe continuato, senza permettere al ricercato di classe S di rovinare quel momento:

    " Se hai ancora dubbi su quanto in profondità arrivi la mia rete di spie ti esorto a ricrederti. Io so cosa puoi dare alla visione che ti ha mostrato Doveraux; so quanto velocemente potresti far progredire l'Impero di Oto. Avevo già inserito la tua variabile nella complessa equazione che regola la vittoria o la sconfitta di una guerra su larga scala; ho pianificato intere invasioni con te al comando di una flotta volante, realizzabile dall'unico uomo in grado di esaudire i miei desideri.
    Ma quegli studi erano sbagliati, corrotti dal più comune errore che un studente più compiere: non avevo finito di studiare l'intero libro, non conoscevo davvero il mondo oltre il mio controllo."


    Stava parlando molto, più di quanto era solito fare, ma la posta in gioco era alta ed il suo interlocutore meritevole di dettagli di difficile comprensione anche per i suoi collaboratori più brillanti.

    " Tu però sostieni che i singoli possano cambiare da soli il corso della storia. Ebbene, dimostramelo. "

    Davvero Aloysius stava mettendo nuovamente in discussione il punto fermo cui era giunto dopo tutti questi anni? Possibile che quell'esile ragazzo avesse il carisma per far dubitare l'esperto generale delle sue convinzioni? Se fosse stato davvero lui il fautore del Cratere della Morte e l'artefice della dipartita della Divinità Spezzata sì, non ve ne erano dubbi: si trattava di imprese fuori dalla portata di Aloysius, fuori dalla portata di qualsiasi altro ninja. Nascose il suo stupore per tali rivelazioni ma si poteva evincere dal suo cambio di posizione che esse avevano in qualche modo riacceso quel focolare rivoluzionario nascosto nei meandri del suo essere.

    " Che senso avrebbe combattere tra noi? Non esiste nel Suono un luogo capace di confinare il nostro vero potere...se è quello davvero quello che vuoi vedere. L'aria verrebbe squassata da jutsu di inimmaginabile potenza, il cielo stesso inizierebbe a piangere con lacrime di sangue e la terra tremerebbe: il vero Demone che alberga in ciascuno di noi non può passare inosservato e ci troveremmo tutto il villaggio tra i piedi.
    La mia proposta è più pratica e va dritta al punto."


    Smise infine di giocherellare con Mumei; con un brusco movimento, fece cadere il tomo a terra e si alzò dalla sua comoda seduta, sovrastando l'interlocutore con la sua imponente stazza:

    " Nei meandri di Oto, in un luogo ignoto persino a me, è custodito lo Yonbi, recuperato dal deserto dell'Anauroch e confinato nella sua reliquia. Aiutami a trafugarlo e usiamolo come arma contro Kumo. Noi due da soli contro un intero Paese.

    Che ne dici, Flagello, è questa un'impresa degna di un Dio? "


    cQY5MOQ



    CITAZIONE
    OT/ Ricostruire la storia del tuo pg è stato interessante, ho ripescato giocate davvero ancestrali ahahha
    Vediamo Jeral cosa dice alla controproposta :guru:/OT

    Chakra usato: 180/1250
    Vitalità rimanente: 27.5/27.5


    Edited by DioGeNe - 14/12/2019, 14:39
380 replies since 30/12/2006
.