Posts written by DioGeNe

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    Decidere di non usare la sua portentosa abilità oculare avrebbe sicuramente preservato la natura Uchiha della ragazza ma di certo non l'avrebbe salvata dal trovarsi al centro dell'attenzione di tutti. Quei balli erano così complicati e lontani dalla costume di Konoha che era difficile improvvisare i passi e, anche il più sciolto dei ninja, avrebbe inevitabilmente fallito nel tentare di fare una bella figura.
    Tuttavia ad ogni errore, ad ogni movimento errato o piede calpestato, Kādomēkā non avrebbe fatto che sorridere della sbadataggine della kunoichi quasi coprendo con il suo stesso corpo la porzione di folla che stava decisamente massacrando sottovoce la giovane straniera. Probabilmente più il tempo passava e più Kairi si sarebbe preoccupata meno dei suoi errori o di fare bella figura; copiando dall'atteggiamento rilassato e spensierato del nobile forse sarebbe anche riuscita a godersi quel semplice momento di svago.

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    " Mi starai odiando. "

    Le disse quando ebbe modo di avvicinarsi nella danza al suo orecchio. Rise strizzando gli occhi e facendo una smorfia da vero immaturo...uno scherzo decisamente di cattivo gusto ma che, in fondo, non avrebbe causato più che un imbarazzante ricordo tra qualche mese di tempo.
    Era così carino quando faceva uno strappo alle regole, uscendo dai rigidi dogmi dei Toshiro e spogliandosi dei panni di Bocchan, per rivelare il suo vero animo da giovane amante della vita.

    " Ti è piaciuto il mio regalo? Il Nero e il Rosso sono proprio i tuoi colori...Che c'è? ahahah Dai, non fare quella faccia con me! Tu chiedo scusa su. "

    Non riusciva ad essere serio o mantenere una posizione di forza guardando il volto eburneo di Kairi e i suoi occhi magnetici; davvero una stranezza, poiché sembrava sapere il fatto suo quando si trattava di imporre la sua visione in una trattativa geopolitica.
    Continuarono a ballare, se così si poteva dire, fin quando la folla non si rifece padrona dello spazio e l'attenzione suoi due rampolli fosse scemata. Solo a quel punto, Kādomēkā avrebbe preso per mano la ragazza per allontanarla dalla piazza in maniera quasi furtiva (per non farsi coinvolgere in strette di mano ed inchini vari) verso i banchetti con cibo e bevande.

    " AHAHAHA certo che Ayuki-dono mi ha proprio sorpreso questa volta! Prendiamo due di questi! "

    Chiamava sempre la madre con il nome proprio e con rispetto, questo Kairi lo aveva notato fin dal primo momento che aveva conosciuto la famiglia Sanada. I due cocktail erano fatti con Rum Bianco Kiyomi e mandarino cinese, deliziosi sebbene abbastanza forti e di certo la kunoichi era così abituata a reggere gli effetti dell'alcol. Ma si stavano divertendo, uno o due di quelli avrebbero solo migliorato la già allegra situazione!

    " Ho scoperto qualcosa su Cantha nel mio viaggio. Pare che dal Massiccio dei Tengu qualcosa abbia scosso le fondamenta dell'intero Arcipelago...Il Sonno di Giada lo chiamano e ora una vastissima porzione dell'oceano attorno all'isola principale è realmente solido ed impedisce alla flotta di Shiro di muoversi! "

    Finalmente un po' di sciagura anche per i terrificanti invasori del sud [NB. Vuole solo essere uno spunto per l'ambientazione generale, deciderà l'amministrazione se accoglierlo o meno].

    " Di Taka però non si hanno tracce. Il mio viaggio mi ha portato nella Cascata e solo attraverso il racconto di alcuni mercanti provenienti dalla regione più meridionale del Paese dell'Acqua sono venuto a conoscenza di questi accadimenti. Forse l'Armata del Drago avrà da risolvere i suoi problemi interni prima di tornare a minacciare il continente..."

    Sebbene la mancanza di informazioni specifiche sulla madre avrebbe provocato un dispiacere nel cuore di Kairi, di certo sapere che l'Oni non stesse passando un buon momento le avrebbe sollevato il morale. Il ricordo dell'attacco al Palazzo del Daimyo era ancora vivido nella sua mente!

    " Tu invece cosa hai fatto in mia assenza? Ayuki-dono mi ha accennato ad una mandria di venti vacche sparita ad ovest, ad un giorno di viaggio da Fuyu no Ie...c'entra qualcosa il tuo branco?! eheheh "

    Non la stava accusando i nulla ma non sembrava nemmeno scherzare sulla notizia; dopotutto, se non erano stati i suoi lupi (e Kairi ne era certa fino al midollo), chi poteva aver fatto una cosa simile? Ad ogni modo, il tempo passava rapido quando era con Kādomēkā: diceva sempre cose interessanti e sembrava l'unico davvero interessato alla ricerca e alla salute della straniera proveniente dal mondo dei ninja. Il Ferro aveva avuto sempre un rapporto distaccato nei confronti dei conflitti dei Ninja ma, sebbene nella storia si era schierata saltuariamente a favore o contro alcune specifiche fazioni, generalmente teneva una posizione di neutralità nei grossi conflitti. Solo in un periodo recente, grazie al convincimento di un giovane Kazekage dall'animo puro, Onoro si era convinta a sbilanciarsi verso l'Alleanza a discapito dei Cremisi. Tuttavia per il popolo era difficile dimenticare una storia fatta di usanze e dicerie e quindi ancora per diverso tempo i ninja sarebbero stati dei Gaijin, visti dall'alto in basso da quella porzione di mondo.

    Intanto una leggera nebbia era iniziata a scendere sul villaggio. Era strano perché la serata sembrava particolarmente serena e la luna era alta in cielo nitida, rivelando un cielo puntinato di stelle e libero da nuvole.

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    Di contro, poco lontano, l'allarme aveva già iniziato a spargersi sebbene lì, tra musica, fuochi d'artificio e il brusio della calca, sarebbe stato difficile percepire i movimenti delle guardie alle mura. Probabilmente, tra tutti i presenti alla festa, la onna-bugeisha sarebbe stata la prima ad essere informata della cosa e di certo non avrebbe seminato il panico tra gli invitati prima di controllare lei stessa cosa diavolo stesse accadendo alle porte del suo villaggio!


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    Fyodor non si sentì affatto ferito dall'appellativo che il samurai gli diede; egli stesso si sentiva un estraneo di quel tempo, figurarsi se non poteva esserlo agli occhi della guardia del Ferro. Tuttavia la riluttanza a comprendere la pericolosità di ciò che stava per accadere, il fatto di non poter credere di essere già spacciati ancor prima di vedere la minaccia, provocò una certa tristezza del cuore del ninja di Oto.
    Ohhh avrebbero fatto una brutta fine e per lui ci sarebbe stato molto lavoro da fare per ricucire i soldati utili all'esercito del Mikawa...

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    " ...guarda...sta già iniziando. "

    Disse puntando gli occhi verso il cielo. Chiaramente non fermò la guardia dall'allertare le difese del villaggio, dopotutto per Diogene sarebbe risultato tutto più facile e soprattutto più rapido qualora tutti i migliori combattenti si fossero riuniti nella stessa zona.
    La nebbia iniziò a calare su gran parte dell'agglomerato arroccato sulla montagna [1TA + 1TB Piangere Nubi -> quasi 300 metri di diametro], come a nascondere le tracce di ciò che stava per avvenire, e insieme ad essa il medico poté percepire il cambio di atmosfera generato dal semplice spostamento del Colosso Signore delle Nubi. Rimase solo deluso di non poter vedere il mastodontico corpo del più antico dei Leviatani, capace di mimetizzarsi con le nuvole: la semplice presenza di quel mostro ancestrale sulle teste di quei malcapitati avrebbe seminato il vero panico tra gli abitanti, rendendo immediatamente reale la minaccia del generale Cremisi.
    Aloysius, però, sembrava volesse agire senza farsi riconoscere, almeno per il momento, e da vero ninja di soppiatto sarebbe atterrato sul tetto di uno dei palazzi più alti.
    La nebbia aveva iniziato ad inglobare gli alberi più alti, le mura con le torrette di controllo e quindi fino a raggiungere il livello della strada...si, il pianto di Karura stava mutando progressivamente lo scenario nel villaggio fino a renderlo tetro e spettrale.

    Fyodor lasciò che il suo corpo sparisse nella coltre di nubi e passo lento arretrò, allontanandosi dalla scena, conscio che a breve una vera a propria carneficina si sarebbe consumata in quel di Fuyu no Ie.



    Aloysius Diogenes Mikawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 925
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 775
    • Precisione: 700
    Chakra
    118/125 - 7/12 (Karura)
    Vitalità
    26/26 - 9/9 (Karura)
    Slot Azione

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    Slot Difesa

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    Slot Tecnica

    1. Piangere Nubi

    2. Manipolazione della Forma

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    Note

    OT/ Eccoci Kairi! Non avere paura di descrivere i dettagli vita trascorsi dal tuo pg nel Ferro, la giocata serve proprio a riempire quel buco temporale!
    Per la parte di Gene sto iniziando a riscaldarmi uhuhuh /OT
  2. .

    L'Asse Oto - Kiri


    Guerra e Religione XXXIX, di Loxion Mikawa

    L'accordo era stato preso e l'asse tracciato sulla mappa delle terre emerse popolate dai Ninja.
    Quel giorno iniziava una nuova era, dove il Suono e la Nebbia avanzavano in sinolo per la conquista del mondo noto a discapito sia dell'Alleanza che dei Paesi alla ribalta, i quali stavano sgomitando da anni per ottenere un posto di rilievo nel palcoscenico polito-militare. Sarebbe stata dura per due motivi principali: il primo era rappresentato certamente dalle minacce dei Cremisi e dei Canthiani, che su tutti avevano dimostrato la loro valore sconfinando con forza nel recente passato. Il secondo era rappresentato dalle principali associazioni di nukenin che, in decenni di malefatte, avevano piantato radici profonde nella struttura socio economica delle continente. Questi due fattori insieme immobilizzavano le truppe, per paura di un contrattacco dagli invasori, complicavano le strategie, poiché vi erano soggetti come le Calamità a rendere imprevedibile l'esito di un conflitto, e soprattutto forzavano grossi flussi di denaro ad essere dirottati verso chi deteneva ormai il controllo di informazioni, armamenti e War-changer come Armi di Iwa o Demoni Codati.
    Realtà, problemi ben noti ai due leader, i quali avevano preso parte in prima persona a molti degli aventi che avevano contribuito a scrivere la recente storia.

    Tuttavia questo non avrebbe impedito ai due Kage di percorrere il loro cammino e costruire l'Impero che volevano per la loro gente; lo avrebbero fatto per dare un futuro degno al mondo dei ninja, per tracciare la rotta da seguire e cancellare i falsi valori indotti dal predominio Accademico.
    Era un concetto semplice: vendetta chiama vendetta e di torti e soprusi il sistema ne aveva fatti in lungo e in largo, producendo appunto quelle realtà ora alla ribalta, infuocante da anni di ingiustizia, passati nell'ombra. Una catena di odio che avrebbe portato ad una nuova Guerra Ninja e dalle cui ceneri avrebbe innescato un nuovo anello della catena, come se un sadico fabbro si stesse divertendo dall'alto a forgiare il destino dei ninja sin dal principio.
    Per rompere la sequenza serviva una soluzione drastica. Distruggere tutto per cancellare la storia e quindi eliminare l'odio dal cuore degli uomini. Ripartire da un'unica realtà comune, senza più vincitori e sconfitti, basata sui principi della vecchia scuola, quella della Nebbia di Sangue e del Primo Suono.

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    Ecco il mondo che Kensei ed Aloyiusus avrebbero costruito.

    Il primo passo era far comprendere ai due Paesi interi, a partire dai rappresentati politici ai vertici, il cambio di rotta. La commistione delle usanze, delle procedure e delle conoscenze era sicuramente qualcosa da iniziare al più presto per scardinare le barriere culturali delle due differenti popolazioni ma il confronto con i rispettivi Daimyo non era da meno. Forse per l'Inquisitori sarebbe stato più facile trovare un accordo con Shoichi Kiriyama, ragazzo ancora non maturo ma educato all'arte militare e con una ambizione tale da vedere probabilmente nei piani del Mizukage proprio la soluzione al suo compito di risollevare il nome della famiglia. L'Acqua aveva trovato già una sua direzione con la nomina di Kensei.
    Nel caso delle Risaie, invece, Aloysius non era convinto che avrebbe trovato una spalla forte su cui poggiare la sua campagna militare espansionistica. La sua proclamazione era avvenuta per votazione dalla capitale militare, quindi dai soldati e non dai nobili. La sua figura era probabilmente vista con timore dalle alte sfere perché il Mikawa aveva dimostrato di prediligere la via della spada a quella delle parole, come ad esempio nel caso dell'uccisione del Nidaime. Inoltre il Colosso avrebbe prima dovuto risolvere un grosso problema interno ad Oto, di quelli che anche un colpo di stato di stampo militare sembrava una bazzecola in confronto. E quel problema indossava degli occhiali finti e era amico delle lucertole.


    Tuttavia il Garth non era un uomo da proiettarsi così tanto nel futuro da perdersi il presente: avrebbe pensato allo Yakushi al suo ritorno ad Oto, ora aveva un fratello di Sangue da onorare alla maniera dell'antica Rosa d'Acciaio. Si scolò il sakè, per abitudine più che per il piacere di assaporare il pregiato liquido (visto che ormai aveva perso la capacità di godere dei piacere dei vizi carnali), e si alzò dalla sedia per decretare la fine del banchetto e delle chiacchiere; Harumi e Youshi già avevano avuto quel momento per stringere la loro alleanza come combattenti e ora era il turno dei loro kage di conoscersi attraverso la gioia e il dolore dello scontro. Invero c'era già stato modo di incrociare le lame, sia nei Bosco dell'Upupa che ai tempi della Chiamata nel Ferro, ma in entrambi i casi kensei aveva avuto di fronte un Diogene in balia di Khorne e ne aveva visto un potere distorto, sebbene indubbiamente straripante.

    Che il Kiriano si sentisse realmente in grado di contrastare quello che aveva provato sulla sua stessa pelle? E se si, davvero la forza del Generale Cremisi si limitava a quello che aveva fatto vedere? Solo il Sangue lo avrebbe rivelato.



    CITAZIONE
    OT/ Direi di chiudere questa giocata e poi aprirne un'altra per il combattimento, se vuoi! Chiaramente appena avrò la scheda al 100% aggiornata ;)/OT
  3. .

    Esatto. Ancora di più, di più...

    Come previsto, Febh non poté difendere la vecchia e quella aveva ormai i riflessi assopiti e l'animo fin troppo appagato per riuscire a salvarsi la pelle. La lama trapassò l'organo vitale senza dare modo alla Yakushi di attivare la sua portentosa rigenerazione e questo provocò esattamente ciò che Aloysius aveva pianificato in ogni maniacale dettaglio: l'Hakai finalmente scese in campo.

    La Fine Inevitabile che il Garth aveva visto solo in sogno, come spettatore del duello intrapreso tra il Dio che lo soggiogava e il Demonio che lo disintegrava, finalmente riempì l'aria facendo sprofondare tutti nella sua oscurità dilagante. Gli abiti stessi di Kaji si logorarono a contatto con quel chakra distruttivo e il salottino da tè di Palazzo Yakushi d'un tratto parve l'oblio degli abissi più profondi.
    Il Mikawa video l'odio nella sua forma più pura riempire gli occhi neri del ninja, le vene del braccio che stringeva Mumei pompare sangue, pronto a contrattaccare con immane ferocia. Poi però vide quella fiamma ridursi, come se un briciolo del controllo dell'Oni fosse ancora lì a rovinare la festa, a frapporsi tra il Kage e il suo obiettivo.

    Empie parole riempirono l'aria ma la sentenza dell'Hakai non spaventò minimamente l'animo di Aloysius, già pronto alla battaglia e al sangue piuttosto che ad un confronto verbale. Anzi, la delusione nel vedere quella mente ancora razionale all'opera per minare le certezze del Mikawa lo fece imbestialire al punto di attivare esso stesso il suo Mondo maledetto di Sangue [1 TB Attivazione Khorne no Keshin IV, 1 TA Circolazione Bestiale, Primo Stadio].

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    Visibile ad un occhio da sensitivo, l'aura di chakra violacea squarciata da scariche nere entrò in contrasto con quella oscura con vene cremisi provocando un'onda d'urto in grado da provocare increspature nell'etere. Le due forze principali di Oto finalmente stavano entrando in conflitto!

    No, non era quello il momento delle parole.

    Kaji fece la sua mossa, svelata già dalla sua presa su Mumei, e così la risposta di Aloysius fu immediata a difesa della sua preziosa alleata: una rilevante quantità di sangue si diramò dal suo stesso corpo in un fiotto cremisi enorme che andò a rivestire rapidamente la spada sotto attacco. La protezione fu massima poiché ogni altra difesa sarebbe risultata inefficace contro le capacità distruttive che solo quel ninja che aveva difronte sapeva raggiungere [2 TA Controllo Assoluto del Garth, Manipolazione del Sangue 6 unità, Velocità in difesa = 775 base + 50 circolazione + 50 khorne + 50 sigillo = 925, 1 Protezione da 60 + 30 controllo + 10 Impronta di Chakra Ombra, Durezza 5 3].

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    Nessuno aveva specializzato un singolo aspetto del proprio stile di combattimento come il Mikawa in quanto a manipolazione; potenza e rapidità dei suoi costrutti generati dal sangue della Linea Diretta di successione era impareggiabile, degna del fondatore del clan stesso.
    Questo Febh l'avrebbe saputo, non avrebbe commesso l'errore di sottovalutare Diogene.
    Quando dunque il corpo dell'Hakai, crepitante di chakra naturale distruttivo, si infranse sulla leggendaria Arma l'impatto fu talmente potente da provocare un bagliore accecante e un frastuono assordante.

    Enorme sarebbe stata la delusione dell'essere nato per Distruggere nel vedere la lama del suo nemico intatta. Mumei non era un'arma convenzionale e ancor meno il Chikotsumiaku del V Garth [Valore rottura: ((Pot 50 + 10 Bagno di Sangue) x 3 = 180 spada + Protezione Sangue 100 x 3 = 300 costrutto) = 480 con res 700 vs 420 + 40 per gap con forza]. L'involucro di sangue e chakra si frantumò a contatto col devastante pugno ma ne riuscì ad assorbire gran parte del potere distruttivo, salvando la leggendaria lama da sempre al fianco nel lungo cammino del capoclan.
    Aloysius non avrebbe mai permesso che la sua katana venisse spezzata; questo Febh l'avrebbe saputo.

    E le tronfie parole che seguirono servivano solo a celare un animo scosso da quanto era appena accaduto, dal fallimento del Distruttore...un'occasione ghiotta per la contromossa del Kokage, finalizzata semplicemente a muovere in scacco matto la sua partita più che attaccare realmente il nemico. Un reale scontro tra loro avrebbe provocato la distruzione del Villaggio perché lo Yakushi era degno di vedere la reale forma del Mikawa, quella che solo il Flagello aveva visto e combattuto. Serviva un luogo come Crematoria per rendere realmente liberi i due ninja di scatenarsi, sempre che all'Hakai sarebbe importato qualcosa di questo aspetto.
    I due erano molto vicini e il corpo dell'ammutinato era ancora scomposto per il singolare attacco rivolto a Mumei, Keiji era tatticamente arrogante, cosa che Febh non lo era mai stato. La distanza sarebbe stata colmata da un'anomala deformazione dell'arto del Colosso, capace di manipolare il suo stesso corpo oltre i confini dell'umano [3 SA Afferraggio con Anatomia Sanguigna + Furia Cremisi, Vel in attacco = 775 base + 50 circolazione + 50 khorne + 50 sigillo + 25 Bestia da Soma + 75 Stile di Combattimento Perfetto = 1025 1000]. La mancina tentò di afferrare il polso della mano che stringeva indegnamente l'arma Kenkichi, allungandosi fino a sei metri in maniera anomala verso l'articolazione interessata; un movimento non prevedibile perché non seguiva le normali regole anatomiche ma rompeva ogni limite articolatorio e di portata. L'operazione, inoltre, sarebbe stata agevolata da un contro movimento di Mumei stessa, la quale avrebbe tentato di opporre resistenza alla difesa dello Yakushi, rallentandone la rapidità qualora trattenuta [1 SA Manipolazione Mumei, 5 Unità di Sangue, For 700]. Non solo, parte del sangue stesso impiegato per il costrutto difensivo si sarebbe diretto in forma fangosa verso il volo dell'Hakai cercando di impedirne il respiro e la vista [2 SA Manipolazione 2 Unità di Sangue, Potenzialità del Sangue Pot 10 + Intralcio Medio, Vel in attacco = 775 base + 50 circolazione + 50 khorne + 50 sigillo = 925] . Un disarmo, accecamento e presa eseguito con tempismo perfetto in modo da cercare di annullare completamente la difesa del nemico, vittima in tre azioni distinte in rapida sequenza e da punti di azione differenti ma finalità estremamente sinergiche.

    Ad ogni modo, conscio delle estreme capacità difensive del quattrocchi, Aloysius si sarebbe concentrato sulla sua azione primaria: si perché subire una presa dell'araldo di Khorne sarebbe stato come sentire il peso della zampa stessa del Dio del Sangue sgretolare le proprie ossa [4 SA Presa al polso con Flusso di Sangue, For 925 + 50 circolazione + 50 khorne + 50 sigillo + 50 flusso + 75 Stile di Combattimento Perfetto (Azione Feroce -> nega S&M) = 1100 -> OverCap semiparalisi braccio sx per 2 round, Immissione di Vitalità 2 Leggere]. Non essere in grado di resistere a quello stritolamento disumano, avrebbe ovviamente costretto la mano dell'otese a lasciare la presa su Mumei (qualora non fosse già stata persa) e forse anche quella piccola quantità di sangue trasmesso sarebbe passato inosservato.

    " Ecco il mostro che sei realmente, Kaji Hakai. Il tuo comportamento è inaccettabile. Hai giurato fedeltà a me e ad Oto. Attaccare me significa attaccare Oto. Il potere che hai dentro ti offusca la mente e rende solo più stupido. Sei solo una minaccia per questo villaggio!

    Io ti spoglio dei tuoi incarichi, ti privo di ogni bene di Oto e ti esilio dal Paese del Suono. "


    Dall'alto in basso l'Avatar osservava il Distruttre tenendogli il polso nella sua morsa infernale.

    Intanto Raizen aveva messo al sicuro Hebiko e il cadavere di Ogen, compiendo a pieno il compito che Diogene aveva figurato per lui. Sarebbe stato lo spettatore della disfatta del suo maestro, il testimone chiave per levarsi una volta per tutte il potente Yakushi dalle scatole e rendere Oto l'Impero sognato.
    Quello che però sicuramente l'Hokage avrebbe percepito era la presenza di un altro ninja, unitosi da pochissimo alla festa del Palazzo. Fyodor era fermo sull'uscio della porte e con gli occhi sbarrati dall'eccitazione osservava quella scena aspettando il suo momento. Le attenzioni del jonin medico erano rivolte in particolar modo al corpo di Ogen, come se la sua presenza fosse strettamente legata alle sorti della capoclan e al piano stesso del Mikawa. Il foglioso aveva visto diverse volte l'inquetante ragazzo ma, a differenza di Eiatsu ed Omoi, non conosceva fin dove la sua arte potesse realmente spingersi; certo, che fosse uno dei tre fedelissimi del Colosso era cosa nota, ma cosa avrebbe mai potuto fare contro la morte dell'anziana Signora dei Draghi? Per il momento però si limitò a guardare il confronto tra i due Mostri del Suono, i degni eredi di un tempo passato di cui aveva nostalgia.
    Forse sarebbe stata proprio Hebiko, sebbene ancora evidentemente scossa da quanto stesse accadendo, a collegare l'ultimo tassello e ricostruire cosa stesse frullando nella mente del diabolico Garth; qualcosa più di un dubbio avrebbe iniziato a ronzarle in testa: e se fosse stata tutta una messa in scena per incastrare Febh? L'Amministratore, spinto dalle azioni del Mikawa atte ad alimentare proprio la fiamma in lui assopita, aveva compiuto il fatidico passo falso, arrivando ad attaccare il Kage e dichiarando di volersi ergere al di sopra di esso nella guida del villaggio. Un atto di alto tradimento punibile proprio con l'esilio...qualora, ovviamente, l'operato del Kage stesso si fosse dimostrato reversibile.


    Ooooh si, dimenticate dell'uomo che conoscevate perchè, dopo la Corruzione dell'Eresia, ben poco era rimasto dell'anima di Aloysius Diogenes Mikawa.



    Aloysius Diogenes Mikawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 925
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 775
    • Precisione: 700
    Chakra
    1070/1250
    Vitalità
    26/26 + 10/12 extra
    Slot Azione

    1. Manipolazione Mumei

    2. Manipolazione Sangue verso il volto

    3. Afferraggio al polso con arto allungato

    4. Presa

    Slot Difesa

    1. Manipolazione Sangue

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. (TB) Attivazione TS

    2. (TA) Circolazione Bestiale

    3. (TA) Controllo Assoluto del Garth

    4. (TB) ///

    Note

    - 35 manipolazione 7 unità sangue
    - 90 Controllo Assoluto (6 unità sangue)
    - 30 attivazione TS
    - 20 attivazione Circolazione Bestiale
    - 5 attivazione Sigillo

    PS. Ho editato per correggere la difesa! Febh ho usato la vecchia versione di Controllo Assoluto del Garth ma anche con la nuova in stesura il tutto avrebbe funzionato.


    Edited by DioGeNe - 27/7/2023, 09:15
  4. .

    La vibrazione del terreno non passò inosservata: i commensali erano fin troppo attenti e guardinghi nei confronti del Mikawa per lasciarsi andare e nemmeno le leccornie a tavola riuscirono a dissuaderli. Avevano iniziato da qualche minuto, giusto il tempo di assaporare qualche pietanza che già volevano andarsene, mostrando una diffidenza assoluta oltre che una scortesia di prima classe:

    " Calmi ragazzi, è tutto sotto controllo. Ad Oto c'è un'esplosione a settimana...non sarà questa a rompere le difese messe in campo per confinare lo Yonbi. Se tu lo pensassi davvero Raizen staresti sottovalutando enormemente il tuo maestro! Lo sai quanto è permaloso su queste cose...e poi le squadre speciali del villaggio stanno già provvedendo. Febh siediti, il Consigliere deve rimanere a tavola per onorare gli alleati del Vento e del Fuoco giunti fin qui! Ci siamo appena seduti."

    Era solo un invito, per il momento; era strano vederlo così agitato per un po' di trambusto nel villaggio, quando non ne era la causa spesso nemmeno se ne importava più di tanto. Certo, ogni scusa era buona per svignarsela dalle sue mansioni da consigliere e dal suo ufficio ma quell'occasione era tutt'altro che noiosa: Hoshi era tornato dal suo lungo periodo di assenza nel quale tutti lo credevano morto, un evento molto più entusiasmante di un incendio in armeria. Cos'era quell'impellente desiderio di mettersi a lavoro? Che volesse disfarsi una volta per tutte e il prima possibile della tediosa balia del Quattro Code?

    Per fortuna a frenare l'iperattività del quattrocchi ci pensò Raizen, il quale pensò bene di agire di soppiatto e fare di testa sua in vesti di invitato. Aloysius non notò nemmeno il maneggiamento sotto al tavolo, forse preso dai tanti pensieri o forse perché il kage era stato più furtivo della sua percezione, ma Febh fermò le sue mosse sul nascere redarguendolo come solo un vero sensei può permettersi di fare nel confronti del suo allievo.
    La faccenda si stava complicando e anche il Flagello doveva aver trovato qualche intoppo se aveva dovuto ricorrere alle maniere forti: il piano era di agire furtivamente e di recuperare la reliquia senza far scattare eventuali trappole escogitate dallo Yakushi.
    Tuttavia il Garth non perse la calma e cercò di gestire la situazione come solo un abile oratore e leader militare avrebbe saputo fare in quel frangente:

    " Direi che dovete farvi un altro paio di bicchieri a testa e trovare la calma necessaria ad affrontare questa delicata missione. Pensate davvero che sia così stupido da organizzare un banchetto per il puro scopo di farci assaggiare una zuppa di kappa?!

    Sedetevi e placate i bollenti spiriti.

    Queste ricetrasmittenti non sono quello che pensi, Raizen. Le abbiamo usate anche a Komugi , nel Paese delle Sorgenti Termali ricordi? Non si basano su onde radio o qualsiasi cosa tu abbia detto...reagiscono al chakra, vedi? E possono agganciarsi a qualsiasi abilità ninja di comunicazione. Le ha progettate Anteras, è davvero bravo in queste cose. "


    Era vero, non si trattava di una registrazione precaricata o di una pantomima del Mikawa...dopotutto lui non poteva sapere cosa stesse facendo il Flagello in superficie. L'unica direttiva generale che aveva dato ai suoi uomini chiave, quelle nelle nelle posizioni di comando, era quella di insabbiare ogni eventuale attacco al villaggio ed impedire intromissioni di ogni genere. Un'operazione certamente facile quando si trattava di fedelissimi sottoposti ma, invero, anche di funzionari otesi di stampo prettamente militare, i quali mai avrebbero pensato che un ordine impartito da Aloysius, ex guardiano di tutte le difese del villaggio, potesse essere mirato a danneggiarlo [Amministrazione].
    Si certamente c'era uno scopo più alto, una motivazione più profonda, dietro quell'apparente distruzione.
    Nemmeno a dirlo, il destino di ognuna di quelle persone era stato inevitabilmente segnato dalle azioni stesse dell'Eresia; una sacrificio perfettamente adeguato per il bene superiore dell'Impero sognato da Diogene.

    " In quanto alla polvere da sparo. Evidentemente abbiamo visioni ben differenti su come prepararci alla guerra che ci attende mio caro Hokage. Ho molte armi da assedio da caricare e navi da guerra da armare quindi si, ho bisogno di un posto dove immagazzinare le mie scorte...siamo ninja ma contro il numero di unità di cui dispongono i nemici, Cremisi e Canthiani su tutti, non basteranno i tuoi amati Katon o Draghi per avere la meglio. Serviranno una logistica capillare e armamenti che rendano efficaci anche i soldati semplici, o pensi che una manciata di mocciosi appena usciti dall'accademia possano darti la vittoria?

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    Metterò ad ogni uomo, bambino e donna un'arma in mano pur di sconfiggere i miei rivali. E bada bene, non una insignificante forca, ma qualcosa di tremendamente più efficace. "


    Anche questo era vero o almeno lo era per la filosofia di Aloysius ed, infatti, davvero nelle armerie del villaggio vi era ciò che serviva per armare il suo esercito. Lo aveva detto chiaramente in ogni circostanza occorsa, sin dal consiglio dei Kage nel Ferro: serviva che ogni Paese dell'Alleanza costruisse un vero Esercito per la lotta alla sopravvivenza, abbandonando l'approccio a gruppetti specializzati. Al tempo era stato preso per pazzo ma ben presto tutti si sarebbero ricreduti nel vedere, ad esempio, quanto terrificante poteva essere l'Orda Cremisi del Re delle Armature.

    " Fino a prova contraria voi siete i miei invitati e avete accettato un invito formale ad un banchetto organizzato da Oto, a spese del nostro Daimyo in persona, per celebrare e rinforzare il senso di appartenenza del Paese agli ideali Accademici.
    Dire che qui sotto non c'è nulla di importante per non recarci in superficie è un affronto agli ideali del villaggio che rappresento in quanto qui sotto c'è la nostra storia, quello che siamo stati e che dobbiamo tenere ben a mente per tracciare la via in futuro.
    Ho organizzato una cena qui per mettere il Vento e il Fuoco in connessione con il Suono, di percepire la nostra nota portante al fine di creare insieme una fantastica sinfonia. Vi ho portati qui nello squallore del villaggio per farvi capire veramente chi noi siamo e non essere meri turisti di sofisticati quartieri, visitatori di un mondo effimero che non esiste. "


    Aveva pian piano alzato il tono di voce, assumendo la posa e l'aspetto deciso ed inquietante che lo aveva da sempre contraddistinto nel mondo dei ninja. All'atteggiamento irrispettoso di Febh e Raizen rispose dunque con perentorie parole:

    " Abbandonare questa tavola ora significa calpestare la bandiera di Oto.
    Chiunque lo farà non sarà più considerato un nostro amico. "


    Forse solo allora tutti i presenti avrebbero compreso bene il tipo di evento che avevano accettato di presiedere: Oto aveva aperto le porte agli altri Paesi, era così che loro intendevano onorare il padrone di casa? Alzarsi da tavola era un semplice gesto, certo, ma in quella circostanza equivaleva a strappare una lettera formale inviata da un capo Villaggio. Un affronto che qualsiasi capo politico, anche il più saggio, non avrebbe reputato come degno di contromisure; proprio su questo reggeva la recita del diabolico Mikawa.
    Non a caso tutti gli inviti erano stati firmati come "Il V Garth e Kokage, A.D.M.".

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    Si sarebbe quindi sistemato il kimono e, poggiandosi il tovagliolo sulle gambe avrebbe chiesto gentilmente ad Hoshizuku di passargli del pane. Il pranzo era appena iniziato, davvero l'Hokage e il Consigliere volevano rischiare un affronto formale, di politica estera per il primo e di linea gerarchia interna nel secondo caso, per una semplice scossa di terremoto?



    Edited by DioGeNe - 24/7/2023, 15:49
  5. .

    ::: Locanda dei Veri Batuman, cinque giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    " Di rado i semi si fanno la guerra tra loro. Non sono mai andati d'accordo ma le competenze sono sempre state ben distinte...è il Dio denaro a muovere le cose nella Pioggia e senza conflitti gli affari vanno molto meglio. Il Joker dovrebbe essere il garante di questo e dovrebbe tenere l'equilibrio. E' il suo compito. "

    Disse Fyona con il suo solito fare da mestrina. Gubu però prese la parola dopo l'Asso e la Cortigiana, mostrando di avere una conoscenza profonda degli affari di Ame forse anche più del suo evocatore e Principe:

    " Ma le cose cambiano. I volumi di alcuni mercati crescono a discapito di altri e di conseguenza il malcontento: guardate al mercato immobiliare, il prezzo delle case è raddoppiato dall'arrivo della Bimba Prodigio e questo è solo un esempio dell'influenza che un seme può avere su un altro. I Quadri hanno beneficiato molto dalla cacciata della Carità, che ha sempre avuto interesse nel mattone ad Ame...vi ricordo che la base operativa dei Cuori si trova al piano interrato della Torre Centrale, che è di proprietà del Re Mortale. Il mercato delle droghe e dei veleni è stabile ma quello dei preziosi è cresciuto molto con i traffici esteri della Rigattiera...quella vecchiaccia sta svuotando il Vento di ogni pietra luccicante! Asuma Kurogane ha rilasciato una intervista ai giorni Accademici su questo problema, pare che la criminalità infantile sia aumentata molto a Suna. "

    Era aggiornato su tutto, dentro e fuori dal paese.

    " Noi Picche siamo stati fortunati e bravi a tenere la nostra rete intatta. Pagare più del dovuto mercenari, spie e sicari è stata una strategia saggia che ci ha consentito di evitare tradimenti...benché non ci sia lealtà nel nostro business, sono i clienti stessi a volersi fidelizzare con chi ha sempre svolto bene il proprio lavoro e per i nostri uomini risulta molto più conveniente rimanere col seme piuttosto che cercare fortune altrove. La neve e il Ferro stesso si fidano solo di noi per le informazioni sui ninja del continente e questo è un mercato difficile da attaccare per ogni altro competitor. "

    Infine, tornando sui dubbi dell'Asso, Miroku avrebbe aggiunto:

    " Il mercato degli Organi sembra essere il centro di tutto. Li vogliono i Quadri, non si capisce se per minacciare la leadership dei Cuori o per qualcosa di più puntuale, di mirato...che sia un'esigenza del momento che forse i Cuori stessi non possono soddisfare? Prepariamoci al peggio e decidiamo bene da che parte stare in questo conflitto. "

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    Il Monaco aveva parlato centrando il vero punto della faccenda: perché i Fiori stessero aiutando gli uomini del Re Mortale non era dato saperlo ma di certo la reazione di Tensai-ji, conoscendo il tipo, avrebbe provocato danni veri all'equilibrio tra semi.
    In un attacco programmato in grado di scuotere le fondamenta del villaggio e dell'associazione intera, le Picche quale ruolo avrebbero giocato?

    :::

    In volo il Signore delle Fenici raggiunse l'ignoto artefatto, avvicinandosi con rispetto ma senza timore. Feng Huang era il più saggio tra tutti loro, la parte che riusciva a mettere in connessione quel contenitore dalle molte personalità con l'antichità...infatti non fu un caso che proprio quella personalità riuscì a aggiungere lo Specchio situato nel Paese dell'Orso, a centinaia di chilometri dal portale ottagonale di Ame. Quel modo anomalo di interagire con il totem aveva diviso il corpo dall'anima e, mentre il Flagello aveva sperimentato proprio la capacità fisica di quegli artefatti di teletrasportarsi, per la Picca il viaggio sarebbe stato solo per quella sua specifica componente dell'anima.
    La grotta naturale sorgeva in un posto dimenticato da dio. L'ispezione del nukenin avrebbe rivelato di trovarsi in mezzo ad una catena montuosa di roccia nuda, probabilmente in quota e senza forme di vita evidenti a popolarla (esclusi insetti e pipistrelli vari). Il clima era rigido con piccoli agglomerati di ghiaccio sparsi.
    Nessuno metteva piede in quel posto da anni, non vi era alcuna impronta e la natura era del tutto incontaminata...lo Specchio doveva essere lì da tempo immemore.

    Il Regno del Sole nero venne dunque evocato, dimostrando ancora una volta la conoscenza di un'arte antica e astrusa per praticamente ogni ninja delle recenti generazioni. Feng Huang non usava metodi convenzionali ma era incredibile come riuscivano ad entrare in contatto con un'arte completamente differente, cogliendone gli aspetti principali sebbene ignorandone la natura. Uno Specchio spento, infatti, non aveva alcun potere al di fuori della sua indistruttibilità ed attivarli richiedeva enormi quantità di chakra o un terrificante potere distruttivo, pari a quello di un Cercotero o il Raiton con cui Masamune spazzò il villaggio del Gelo...ma usare lo Specchio non era l'obiettivo del saggio Feng, poiché lui non si rivolse all'oggetto in se bensì al briciolo di coscienza del suo Creatore in esso custodito fin dai tempi della sua creazione!


    " 堕落したライナーたちの魂に1つずつ。
    少なくとも1人が存在する限り、不死は贈り物だ。
    暁の後継者よ、未知なる未来へと雨を導け。"



    La voce angelica di una donna riecheggiò nell'aria consumando il solo brandello di chakra rimasto nello Specchio.
    Interrogarlo nuovamente non avrebbe causato risposta.
    Senza trovare un modo per tornare indietro, l'anima della Fenice era ora divisa dal corpo e ci sarebbe voluto del tempo prima che la voce riuscisse a ritrovare la melodia giusta per canticare nel coro riunito [salvo tue azioni particolare devi continuare la giocata senza questa personalità e le conoscenze associate].


    ::: Primo Livello, dieci giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    Decifrare il messaggio di Yashimata sarebbe stato complesso anche per una mente brillante come l'erede dei Tokugawa. La lingua era diversa dal comunemente parlato e scritto, non aveva alcuna analogia con quanto avesse udito o letto nella sua vita e soprattutto aveva solo le traduzioni di alcune porzioni del diario lasciato da Yashimata. Era come imparare una lingua di un altro ceppo dalle annotazioni di una singola persona.
    Per questo motivo, il chunin impiegò diversi giorni di studio ininterrotto per riuscire a vanirne a capo; fino a quel momento non aveva ritenuto importante indagare a fondo su quel particolare aspetto della vita dello zio ma la consapevolezza che Egli non avesse lasciato nulla al caso sarebbe stata la spinta emotiva principale per proseguire nel tedioso lavoro. Stava perdendo tempo ma infondo era arrivato ad Ame per conoscere la vita da nukenin di Yashimata e, con la consegna della carta di Cuori, aveva capito che delle briciole di pane erano state lasciate lungo la tortuosa strada nelle pericolose terre della Pioggia.

    La pioggia...arrivare a tradurre il messaggio e capire dell'intimo legame tra il Diario (costola del più noto artefatto di Ame stessa) e la perenne precipitazione di quel luogo avrebbe illuminato la mente, il cuore e gli occhi del kiriano. Con coraggio, infatti, Youshi prese il cimelio di famiglia regalatogli da Diogene e lo espose alla fitta pioggia, incurante della possibilità di perderlo una volta per tutte.
    Ebbene, le pagine non si inzupparono sfaldandosi inesorabilmente ma secondo dopo secondo, goccia dopo goccia, le scritte iniziarono ad apparire sui fogli bianchi svelando finalmente il contenuto celato dei ricordi del famigerato nukenin [per il momento svelate 3 di 11 pagine bianche -> da ambientazione Branche dell'Organizzazione Cuori e Fiori, funzione del Joker].

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    Stava entrando sempre più nel mondo di Ame ma il tempo di studiare era finito, la Città dei Morti lo stava attendendo.


    ::: Lacrima d’Argento, quattordici giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    Il piano del Fiore Lupo era rischioso, si potrebbe dire proprio azzardato sebbene perfettamente in linea con la filosofia dei semi e dell'organizzazione in generale. La Rigattiera infatti non si risentì sul fatto che la ragazza non avesse assecondato la sua idea perché vedeva nel suo sguardo una fiamma viva e più in profondità una mente pensante alimentata da uno animo irrequieto: ogni via era valida per scalare le gerarchie di Ame.

    Attese dunque fino all'ultimo momento per comunicare la sua decisione a Gobu, ovvero la sera prima del giorno del grande evento. Il maiale era andato ripetutamente al locale nei giorni precedenti ma la matrona era sempre riuscita a cavarsela con i suoi giri di parole, le generose forme e l'inganno...che l'evocazione avesse un debole per la ragazza era ormai chiaro e lei era stata brava a giocare col suo spasimante.

    Dopo averlo portato nella sua stanza privata e appagato ancora una volta i suoi istinti più animaleschi da facocero, infine, Yuri fece la sua mossa rivelando finalmente il punto che aveva così abilmente celato fino al momento dello show down. Il ricatto venne pronunciato e il 4 di Picche impiegò diversi secondi per elaborare il guaio in cui si era cacciato, riuscendo finalmente a scacciare dalle sue narici l'infatuante odore della ragazza.

    " Ma cos..."

    Pian piano tutto gli tornava alla mente e molte delle situazioni accadute in passato, come la vicenda col Contabile, finalmente si fecero più nitide nella sua mente. Era caduto con tutte le zampe nel bluff del suo rivale...lui, tra i più navigati nel modo di fare infame di quel villaggio e della malavita in generale.
    Grugnì ferocemente lasciando che l'aria uscisse impetuosa dalle sue froge e la saliva iniziasse a bagnarli il pelo. Era ancora senza mutande, in una posizione di palese inferiorità rispetto la puttana che osava minacciarlo.

    " Tu...tu non sai quello che stai facendo. "

    Disse come per rispondere a tono alle pretenziose richieste dell'interlocutrice; nulla di personale, aggiunse, quando l'intera faccenda poggiava proprio sulla debolezza intima della picca, la quale gli aveva impedito di vedere la verità dietro le azioni del Fiore Lupo. Come una preda era stato cacciato, messo in un angolo senza una via di fuga da cui scappare: l'ira di Miroku e di Feng Gu contro svariati mesi del suo stipendio...proprio l'unica vera motivazione che spingeva ogni nukenin di Ame a fare quella vita di merda: il dannato Dio denaro. Avrebbe potuto abbandonare tutto, tornare dai suoi simili e in qualche maniera rescindere il contratto di evocazione stretto con il Monaco...ma era davvero quello che voleva? La vita da spia, da scagnozzo era quella che si era scelto, era quella che voleva vivere veramente. Tuttavia il Principe non avrebbe capito, lo avrebbe abbandonato come un reietto dopo avergli recato dolore...Ru Wai forse anche peggio.

    " I soldi sono tuoi. "

    Sottrasse i 5000 ryo in più dalla valigetta e la porse alla ragazza senza nemmeno guardarla negli occhi.
    Aveva perso, su questo non c'erano dubbi, ma Yuri anche aveva rinunciato con questa mossa ad un cliente fisso, oltre che una influente carta delle Picche. Uscì dal bordello senza aggiungere altro, accendendosi una sigaretta e rimuginando tra sé e sé su quello che era stato e quello che avrebbe dovuto fare per risolvere il problema...costi quel che costi non sarebbe finito impalato cotto su braci ardenti.

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    No, sg. Pig non avrebbe più messo piede alla Lacrima d'Argento [Yuri ottiene 10000 ryo].

    :::

    Col malloppo in suo possesso, Yuri poteva ora saldare il suo debito con la Regina e diventare finalmente un Fante dei Fiori. Tuttavia nulla di tutto ciò accadde: Goemon era troppo impegnato per dare retta alla ragazza e i preparativi del torneo avevano tutt'altra importanza rispetto a quel piccolo gruzzolo racimolato dal fu Kato Yotsuki...con quei soldi il Lord della Perdizione non ci pagava nemmeno un paio di serate delle sue e non vi era tutta questa urgenza di avere una nuova risorsa nel seme.
    Avrebbe dovuto aspettare il giorno del torneo per riuscire ad intercettarlo e molto più probabilmente la sua conclusione per concludere il patto stretto diversi anni prima.


    ::: Delirio e Delizia, quindici giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    ll Delirio e Delizia era senza ombra di dubbio tra i più lussuosi alberghi del continente. Non aveva il fascino dell’antico, una storia profonda da raccontare, bensì era semplicemente opulenza allo stato puro. Da Okasada, nel profondo sud del Vento, provenivano tendaggi e tessuti di valore assoluto, vi erano quadri degli artisti più influenti di Konoha, bonsai giganti dal Paese delle Sorgenti Termali (alcune appartenenti alla collezione privata di Yo Ameno, il vecchio Daimyo). Per non parlare delle ceramiche, i marmi e l’arredamento di lusso…insomma, un posto per veri ricconi e, ovviamente, malavitosi di primissima fascia. Il personale era impeccabile nel vestiario e nei modi così come le stanze ai piani superiori dotate di ogni attenzione al dettaglio.
    Forse una descrizione fin troppo logorroica in quanto, effettivamente, sarebbe bastato dire che l’intero stabile era di proprietà della Regina di Fiori, Goemon in persona.

    L’arrivo di ogni ospite, giocatore o spettatore, rappresentava una notizia per la cronaca del villaggio. Nessun segreto inviabile, nessuna potente illusione da domare: l'evento era una vera e propria occasione di vita mondana, attesa da tutti sin dal giorno di diffusione dei volantini. All’ingresso della struttura vi era un red carpet lungo venti metri con una folla non indifferente ai lati tra giornalisti, cittadini e nukenin di varia provenienza.

    Tra i più acclamati sicuramente vi era il Lord organizzatore, in abiti sfarzosi e gioielli luccicanti. Scortato da quattro gorilla (come se ve ne fosse bisogno) sarebbe entrato concedendosi nel trafitto anche a qualche foto e stretta di mano…davvero insolito per la burbera Regina che di rado si faceva vedere nell’Ame comune, ignara dell’esistenza di semi e del suo ruolo nella struttura gerarchica della più grossa organizzazione criminale del continente. Per molti, quell’uomo era solo un facoltoso proprietario di Hotel ed altre attività nel villaggio, nel giro dei grossi affari di mezzo continente.

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    A fare scalpore, invece, sicuramente sarebbe stata la presenza di Kōzui no Kawa, leader politico della Cascata. Non che la sua avversione verso l’Accademia fosse cosa segreta ma prendere parte in un evento del genere avrebbe destato scalpore qualora la notizia fosse arrivata ai parsi dell’Alleanza allargata. Avrebbe giocato o no? E soprattutto in quali vesti? Che il premio messo in palio fosse di interesse per il suo Paese? Era accompagnato da una piccola delegazione tutt'altro che indifferenze alla magnificenza del posto; solo uno di loro sembrava più guardingo, oltre che in tenuta combattiva da ninja.

    Invece un grande alone di mistero si celava dietro due degli invitati: indossavano delle maschere tribali e, visto il fisico anonimo e alcuna caratteristica preponderante, riconoscerli sarebbe stato davvero difficile. Chiacchieravano tra di loro ma visto il caos della folla non si riusciva nemmeno a distinguerne le voci. Era evidente che non volessero far vedere i loro visi ma se erano stati invitati a quell'evento dovevano sapere il fatto loro...certo nessuno avrebbe pensato alle due associazioni criminali principali satellite di Ame. Mr. Trap di Giakura e il Capo dei Somujo avevano un posto riservato in seconda fila, poco dietro i big dell'evento!

    All’interno, un ricco buffet era stato allestito per i circa 50 invitati. Un'occasione per provare leccornie di mezzo mondo ma soprattutto per stringere qualche mano, conoscere di persona importanti figure, magari concludere una trattativa economica e molto altro.
    Uno degli argomenti di discussione più scottanti era l'apparente assenza della Rigattiera, ritenuta da tutti la favorita per la vittoria del torneo. Di fatti quella non era la prima edizione del torneo e in tre edizioni precedenti era stata proprio la Umezawa ad avere la meglio. Venire a conoscenza di ciò avrebbe dato un peso, una importanza, completamente diversa alla carta che Yuri portava con se.

    “ Arriverà all’ultimo, la Vecchiaccia non se lo perderebbe per nulla al mondo! "

    Disse Goemon sbraitando come suo solito con la bocca piena di cibo e il kimono già sporco di sakè; era rozzo e nessuna ricchezza avrebbe potuto nascondere la sua vera natura. Tuttavia tutti ridevano alle sue battute così come assecondavano gran parte dei suoi ragionamenti a senso unico...insomma, il pappone della serata era indubbiamente lui e persino quei personaggi di spicco non si sarebbero tirati indietro dal ronzargli attorno come avide sgualdrine.

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    In un angolo della sala, mangiando in maniera discreta e composta, vi era una carta del Mazzo di valore altissimo, il Principe di Quadri Sumire. Era raro vedere figure così importanti dell'organizzazione in un evento del genere...inoltre Sumire era nota nel mondo dell'edilizia per il suo acume senza pari ed intelletto sopraffino. Che volesse accaparrarsi lei il premio del torneo? A differenza degli altri non sembrava essere molto incline a creare o rafforzare rapporti umani ma, se avvicinata, non avrebbe negato a nessuno un saluto e qualche parola di cortesia.
    Mancava ancora una mezz'ora all'inizio dei giochi e, man mano che tutti gli interessati arrivavano per godersi o partecipare attivamente alla serata, ci sarebbe stato modo di bere, mangiare e soprattutto raccogliere informazioni.

    I due uomini con le maschere, ad esempio, avevano scelto proprio un angolino appartato per dialogare e sarebbe servito qualche ingegnoso espediente per arrivare ad udire quello che si stavano dicendo sottovoce:

    " Ci abbiamo provato con le Picche e poi con i Cuori. Due enormi fallimenti e ora la Zanna ci è sul fiato sul collo…se non troviamo almeno un sasso e non paghiamo il nostro debito ci ritroveremo l’Atori alle calcagna. La protezione di Lord Goemon è fondamentale mai come ora…abbiamo già fatto lui un favore con l’attacco al Suono per suo conto. Vedrai che ci sarà riconoscente, il tuo Dio veglia su di noi? "

    "Somujo brama sempre anime, a noi il compito di inviargli quelle dei nostri nemici altrimenti si ciberà delle nostre senza indugio. "

    " Sempre rassicurante tu, eh?! "

    In un’altra zona della sala, il privé principale affianco alla sala del buffet, si stava consumando una discussione ancor più succosa e delicata. Avvicinarsi a sufficienze per sentire avrebbe significato passare lo sbarramento della ninja alla tuta rossa e, dopo quella, la percezione passiva [Udito 12] della Regina di Fiori. Ma riuscendo a tendere l’orecchio in modo inosservato si avrebbe avuto accesso ad uno scambio molto interessante:

    " Le missioni per il recupero dei beni del Gelo non sono andate come sperato. La vostra bestiolina tiene il grosso per se e ha reso l’intera area un acquitrino putrido e ghiacciato dove la vita stessa fa fatica a svilupparsi. "

    " Ho ben poco a che fare col drago, Kawa, ma da quel che so, gran parte dei mercati dei Kondō sono finiti nella vostra influenza e gli affari vanno a gonfie vele per la Cascata! Mi sembra un ottimo ritorno per la vostra lealtà, no? "


    " Si finalmente stiamo vedendo il nostro guadagno in tutta questa storia. Abbiamo favorito il passaggio dell’armata dei Cremisi, tradendo l’Erba, come da voi suggerito. Così facendo abbiamo sicuramente evitato di essere conquistati ma non pensate che l’Orda Rossa non abbia razziato e lasciato il solco sulla nostra terra e i nostri villaggi. Dozzine di bambini di colore nasceranno nelle mie terre… "

    " AH le conseguenza della guerra mio caro Daimyo! E Diciamo che mischiare il sangue farà bene al vostro popolo uhuhuh. Ora non ci pensi troppo e si rilassi...il poker alla maniera di Ame può essere mooolto divertente! "

    " Ho sentito dire che non avete inventato voi questa variante ma trae le sue origini dalla cultura popolare di Iwa! "

    " Eheheh come tutto, mio caro Daimyo, è sempre un copiare e rubare dagli altri! "

    Altri gruppetti si erano formati ma i loro argomenti di discussione erano apparentemente meno importanti e spaziavano dai rumori strani che si erano sentiti per tutta Ame un paio di settimane prima alle testimonianze di familiari ed amici scomparsi negli ultimi giorni. La sensazione comune era che qualcosa di strano stesse accadendo nel villaggio e anche tra i nukenin non appartenenti all'organizzazione iniziava a trapelare qualche informazione che sarebbe dovuta rimanere tra le carte del Mazzo.


    ::: Obitorio di Ame, quindici giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    Tensai-Ji aveva scomodato le sue Carte più alte per l'incursione nel territorio dei Quadri, oltre che coinvolto le Picche, le quali si erano presentate con il Re in persona e molti nukenin di spicco.

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    Il Q di Cuori era i leader della manovra e, oltre La Bilancia Vivente che ospitava la riunione nell'Obitorio, si era portato più di 20 sgherri [8xGregari] per riuscire nella missione affidata loro dalla Regina. Indossava un'armatura completa, con tanto di elmo e guanti a scaglie, che ricordava un po' quella del Mizukage; stringeva nella destra un'enorme zambato mentre con voce metallica illustrava a tutti il piano d'azione aiutandosi con una mappa del villaggio:

    " Bloccheremo tutti gli accessi alle fogne [1 gruppo di gregari per tombino] in modo che non possano fuggire da lì o che dei loro rinforzi arrivino dalla superficie. Inoltre l'Asso si farà trovare alle prigioni, qualora ci fosse un collegamento diretto nel Terzo Livello al loro covo...se scapperanno da quella parte li aspetterà una sorte peggiore della morte.
    Il piano è accerchiare il laboratorio prendendo il controllo di tutta la rete fognaria. Io guiderò il gruppo A, Desen il B, l'Asso di Picche il C, il Principe di Picche il D. "


    Non sembrava molto empatico e non mostrò riverenza nei confronti di Ru Wai; oltre a quella piccola cosa si limitò a vedere le carte dei presenti, in modo di assicurarsi che non vi fosse alcuna spia tra loro. Ovviamente qualora l'Oleandro avesse optato per unirsi alla missione non si sarebbe potuto certo presentare come Fiore, facendo vedere liberamente il suo noto volto. In caso contrario, a meno della garanzia dell'Asso stesso, i Cuori non avrebbero mai accettato il suo coinvolgimento essendo teoricamente quel seme alleato dei Quadri in quella difficile partita.

    " Conosciamo la posizione precisa del laboratorio di Saiogokage. Uno dei nostri è riuscito ad avvicinarlo sotto mentite spoglie e lo ha tenuto sotto controllo da giorni fino a pochi minuti fa...La porta di accesso affaccia su una grossa cisterna di raccolta delle acque nere, scardinarla non sarà complicato e non sono state installate trappole. Quadri non si aspettano un nostro attacco, soprattutto oggi che c'è il torneo. "

    Densen riusciva a rendere inquietante anche una barzelletta con quel suo aspetto mostruoso ma in quel caso specifico si percepiva la sete di sangue nei suoi occhi e una certa impazienza, mostrata talaltro dal leggero Parkinson del braccio con l'innesto metallico della catena.

    " L'obiettivo finale è l'assassino di Saigokage. Non ci interessa catturarlo, questa sera lo scienziato pazzo deve morire. Riguardo la sorte dei nukenin dei Quadri che incontreremo fate come volete; il Visigoto sospetterà che ci siano i Cuori dietro l'attacco quindi non è necessario occultare le tracce più di tanto. Un discorso diverso è per voi delle Picche, qualora non vogliate far sapere a tutti della nostra potenziale alleanza. Generalmente nelle fogne è possibile trovare nello stesso intervallo di tempo una ventina di mercenari e un paio di carte del Quadri...oggi forse anche meno visto l'evento organizzato da Lord Goemon. "

    Sembrava tutto pensato nei minimi dettagli:

    " Ogni gruppo che guiderete ha un sensitivo in comunicazione costante con gli altri, in questo modo potremo coordinarci al meglio [Renrakusen no Kangae - Comunicazione dei Pensieri]. Se un gruppo combatte un altro non va ad aiutarlo, si perderebbe solo tempo prezioso facendo diminuire le nostre probabilità di successo. Ultima cosa, nel laboratorio ci sono delle cose di interesse al nostro Asso, un grosso macchinario capace di assorbire il chakra tra tutti. Cerchiamo di non distruggere tutto.
    Tutto chiaro? "


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    Un'altra mappa mostrava il livello delle fogne con la posizione del laboratorio e anche la direzione indicativa da dove sarebbero arrivati i quattro gruppi. Se c'erano domande, quello era il momento giusto per farle, dopo non ci sarebbe stato tempo: la missione basava tutto sul controllo del territorio e la rapidità di esecuzione, se uno di questi due punti fosse venuto meno le possibilità di ammazzare lo scienziato pazzo sarebbero diminuite drasticamente.


    ::: Torre di Ame, due ore dopo l'Adunanza Oscura :::

    Mai salita alla Torre fu più rapida di quella del Flagello.
    Serviva dimostrare acume per far apparire il portone infernale,
    forza per aprirne le ciclopiche ante
    velocità per salire fin sulla vetta di Ame.
    Le tre prove dell'Asso erano state superate e ora l'immonda creatura, privatasi dell'immortalità per scendere sul piano di esistenza alla pari col suo rivale, era finalmente giunta al duello finale.
    Il sapere e le sfide gli avevano dimezzato vitalità ed energie ma non vi era titubanza nel cuore nero dell'Eresia anche a cospetto di colui che era definito il Re Mortale. Aveva imparato a conoscerne il perché: egli era invero la gemma dalla quale i frammenti erano stati generati, la menzogna ultima dietro i segreti di Ame, la creazione del Mazziere in persona per proteggere Ame da ogni futura minaccia.

    Yu Amachi attendeva in fondo alla stanza di selezione il suo degno sfidante.

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    Essere finalmente così vicino a lui [12 metri], dava un senso al fatto che il suo nome fosse di un colore così acceso rispetto agli altri presenti suo Diario di Konan: il chakra fuoriusciva dal corpo in maniera del tutto naturale, come se il tentien non fosse in grado di contenerlo del tutto, e generava un'aura rossa simile a cera colata, visibile ad occhio nudo. Tutto in quell'ambiente era ricoperto di quella non-illusione terrificante, scoraggiando chiunque ad avvicinarsi al trono in cima alla Torre di Ame. Sul perimetro le quindici statue dei demoni guardiani dei frammenti erano tutte svuotate del loro prezioso, conquistato ognuno da importanti carte del Mazzo a seguito della famigerata prova di selezione; una sfida a cui Jeral non aveva mai dovuto prender parte...fino a quel momento.

    Fissare l'occhio destro, con lo sharingan già attivato al suo ultimo stadio [Azione Gratuita Istantanea], avrebbe provocato una sensazione di impotenza senza eguali, tale da credere di non poter fare una mossa senza cadere nella morsa del nemico. La Kekkei Genkai degli Uchiha, l'arte oculare più temuta nella storia dei ninja portata al massimo livello da un combattente ritenuto degno di farsi carico di quel potere antico. La sua forma personale di Sharingan ipnotico aveva le tomoe collassate su loro stesse a formare un iride sottile e deformato attorno ad una piccola pupilla, ovviamente con la sclera di un rosso cremisi acceso. Come detto, il semplice incrociare quello sguardo demoniaco avrebbe sbilanciato sin da subito l'equilibrio dello scontro [1 TA Chokusetsu Chūmon - Ordine Diretto -> Efficacia 60 + 10 Impronta Oscurità + 10 Genjutsu Inarrestabili + 20 Risonanza del Frammento, Azione Rapida]. L'ordine era semplice e tremendo allo stesso tempo:

    " Non puoi usare il chakra al mio cospetto. "

    Non era la prima volta che cadeva sotto l'effetto oculare del nukenin ma ogni volta era come finire in un abisso profondo, privo di fiato. Lo avrebbe piantato lì, incapacitato ad entrare con efficacia nello scontro per il trono di Ame...oh si, perché anche riuscendo a rompere il genjutsu, nulla lo sfidante avrebbe potuto fare contro la preveggenza assoluta dello sharingan [sguardo ipnotico, 2 unità sharingan -> counter TA], che gli avrebbe impedito di usare le sue tecniche più blasonate. Oh si...Amachi aveva già visto fin dove arrivava il potere dei raiton del Flagello e ben poco quei jutsu avrebbero potuto fare per aiutarlo nello scontro; il frammento cremisi gli aveva rivelato molte cose in quegli anni di incauto utilizzo. Se combattere quell'arte oculare era qualcosa di estremamente complesso per un combattente mai approcciatosi, in quel caso specifico lo era ancor di più: tattiche stantie dell'arsenale di Jeral gli avrebbero solo consumato fiumi di chakra.

    Come se non bastasse, anche l'altro occhio si sarebbe entrato in scena facendo sprofondare ancor più in basso il malcapitato nel baratro infinito di incertezze.


    Se il sinistro era sanguinante e terrificante, il destro era etereo e candido; per loro natura la perfetta antitesi l'uno dell'altro sebbene così simile fosse la sensazione indotta nell'animo di chi osava fronteggiarli. Vergil conosceva bene quel potere tramandato nel dojo degli Hyuga, antico quando la creazione stessa delle tecniche e del chakra. Al cospetto del byakugan, al livello apicale della sua maturazione [Azione Gratuita Istantanea], ogni essere vivente si sentiva spoglio di ogni difesa. Oltre la carne e le ossa, oltre la materia che componeva i tessuti stessi del sistema circolatorio del chakra, l'arte oculare madre di tutte le altre poteva invero scorgere l'essenza più profonda delle cose. L'Eresia era nudo difronte ad un passato che nuovamente era tornato a bussare alla sua porta...ma questa volta in maniera molto più prepotente di quanto avesse mai potuto fare Okiku Hyuga.

    Normalmente a quella distanza lo scontro era da considerarsi tutt'altro che in mischia ma, come detto, le regole normali non valevano per quel combattente. Il raggio di azione di Amachi era del tutto fuori scala perché il suo juuken poteva arrivare persino più lontano dei grandi capoclan Hyuga del passato [Danza del Juuken; 2 TA + 1TB Juuken: Senza Pari - Hirui no Nai -> Concentrazione, Precisione, Velocità e Riflessi + 3, For -6, Stile del Clan Nobile, Circolazione Pacata ->Velocità, Precisione e Concentrazione +2, For -2].

    " Stolto da parte tua non prepararti meglio a questo giorno. "

    Tentare di rilasciare l'illusione e/o avvicinarsi di un solo passo a Yu Amachi avrebbe dato inizio allo spettacolo del juuken [2 TB (tratto Slot Tecnica + Combinazione) Jukenho Hakke Hyakuni - Tecnica delle 128 Chiusure, Slot Gratuito: 6 base + 3 Stile del Clan Nobile + 3 abilità Scatto Migliorato] , concatenando una serie non numerabile di colpi in una danza di morte senza fine. Un attimo prima l'Asso era sul trono e quello successivo si sarebbe trovato di fronte al nemico con le braccia già in posizione nella classica posa degli Hyuga Nobili. Primo passo, chiusura delle spalle[Gratuito, 8 punti di fuga, Velocità Nera +12]; secondo passo, avanbraccia e braccia[Gratuito, 16 punti di fuga, Velocità Nera +9]; terzo passo, collo e apparato respiratorio [1 SA, 32 punti di fuga, Velocità Nera +10], quarto passo, busto[2 SA, 64 punti di fuga, Velocità Nera +11]; quinto passo, arti inferiori e fianchi [3 SA, 128 punti di fuga, Velocità Nera +12]. Lo stile fatto da ampi movimenti delle braccia, rotazioni disgiunte di gambe e braccia, una mobilità inumana e l'uso anomalo delle articolazioni (polsi e caviglie in primis) rendevano di difficile interpretazione i Tenketsu interessati. Jeral conosceva quelle movenze ma si accorse subito di non averle viste mai applicate a quel livello di perfezione...oltre al fatto che si sarebbe ritrovato o privo di chakra fino al primo attacco a segno (che avrebbe rotto l'illusione) o in controtempo durante l'esecuzione della tecnica del rilascio stessa. A rendere tutto ancor più complesso c'era ovviamente la velocità anomala di Yu amachi, il quale attaccava con una rapidità, precisione e concentrazione semplicemente fuori scala [Tratto Svelto x4 -> Cap Nera +12, Tratto Occhio fino x2 -> Precisione Nera +10, Tratto Eremita x2 -> Concentrazione Nera +10]. Subire tutti gli attacchi avrebbe comportato l'intero blocco del sistema circolatorio ma Yu non si sarebbe fermato a quello, avrebbe rincarato la dose con altri due colpi in rapida sequenza finalizzati a sigillare completamente il chakra dell'incauto rivale [Apprendista del Juuken, 4 e 5 SA (Tratto Slot Azione) Cuore e Reni, 8 tsubo, Velocità Vera + 12, Precisione Nera + 10]. Le dita erano come aghi dolorosissimi, privi di reale forza in pressione ma devastanti all'interno per il sistema nervoso periferico, agganciato all'apparato circolatorio del chakra.

    " E se perdessi le tue amate porte del chakra? "

    Ancora in mischia, ad un palmo di distanza dal rivale, l'occhio bianco si focalizzò infine su ogni gruppo da 32 Tenketsu colpiti ed interconnessi per poi causare l'inevitabile chiusura della porta del chakra limitrofa [Spegnere le Porte]. In questo modo Jeral avrebbe potuto perdere fino a quattro dei cancelli che aveva imparato ad aprire per risvegliare il suo potere latente, riducendo drasticamente le sue capacità combattive.

    L'annichilimento completo del ninja, dall'uso del chakra al combattimento corpo a corpo, dalle illusioni alle strategie elusive. Non vi era dominio che Yu Amachi non potesse azzerare. Ecco fin dove arrivava il potere del Re Mortale.



    Edited by DioGeNe - 22/7/2023, 13:24
  6. .

    Il villaggio era in fermento per il ritorno di Kādomēkā.
    La madre, la onna-bugeisha rimasta vedova del marito e comandante delle difese del villaggio, non aveva badato a spese per l'organizzazione della festa a palazzo e nelle strade non si parlava di altro.
    Dopo la morte del nobile Hitomori, il peso di portare avanti quella colonia dei Toshiro era caduto sulle spalle del ragazzo e lui non aveva impiegato molto ad entrare nel cuore di tutti, dal popolo alle forze armate, fino agli altri vassalli dei territori vicini. In poco tempo aveva infatti concluso due importanti accordi economici con il Paese del The, completato le opere civili più importanti (come il rifacimento del ponte e della strada mastra) e iniziato la bonifica di ettari di terreno a sud del villaggio per estendere i campi coltivabili. In tre anni aveva in sostanza riportato in auge il villaggio, scalando la classifica della rigida organizzazione attuata nel Ferro. Onoro, che ormai si era sostituita in tutto e per tutto all'anziano padre e Shōgun, assegnava i finanziamenti ai vari feudi in base agi indici prestazionali da loro raggiunti con cadenza semestrale. Non solo vi erano delegati preposti a tale scopo che giravano tutta la penisola per controllare l'operato di ogni famiglia nobile ma, oltre a questa rete capillare di monitoraggio, ogni anni si organizzava un'assemblea generale tra le sette casate al Palazzo dei Toshiro. Invero, i Sanada erano tra i meno importanti in quanto il loro feudo di estensione contenuta sorgeva in una posizione scomoda da raggiungere, impervia e quindi non produttiva in termini di raccolti e forza militari da poter spedire alla capitale. L'unica valenza tattica era quella di fortino di difesa in caso di attacchi nell'entroterra da parte dei confinanti dell'Erba, del Fuoco o del Suono...sebbene il grosso delle truppe del Paese fosse stanziato a Nord per timore dell'invasione del Fulmine dal mare.
    Come detto, tuttavia, il cambio di passo attuato dal ragazzo dalla grande vitalità non era passato inosservato agli occhi di Onoro e del suo entourage.

    I samurai all'ingresso della dimora dei Sanada fecero passare Kairi senza problemi, probabilmente avevano ricevuto istruzioni o forse era il bellissimo abito caratteristico di quelle terre e del ceto sociale agiato ad averli indotti ad abbassare le lance. In genere non c'era un presidio fisso a difesa del palazzo ma evidentemente per quella serata era stato predisposto un minimo di controllo in più, per quanto appunto non fosse così esasperato.

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    Entrare nelle stanze di Kādomēkā, ai piani alti del palazzo principale, sarebbe stato complesso anche per un ninja abile come l'Uchiha in quanto nell'atrio al piano terra la festa era già iniziata! Mentre i giocolieri intrattenevano una parte degli invitati con le loro performance, diversi proprietari delle botteghe più rinomate del villaggio preparavano sul momento (in degli appositi banchetti allestiti per l'occasione) alcune leccornie locali come formaggi freschi intrecciati, prosciutti tagliati a coltello e zuppe di verdure fredde guarnite con fiori. Nulla di così sfarzoso sebbene certamente d'impatto per le famiglie borghesi del villaggio lì riunite...rispetto la festa di proclamazione del Montagna di Fuoco come nuovo Hokage non vi era proprio paragone ma Kairi avrebbe sicuramente apprezzato lo stile della festa.
    Lanterne luminose fluttuanti e fuochi di artificio illuminavano il cielo sopra Fuyu no Ie mentre nel villaggio i fumi delle carni alla brace e i vestiti eleganti degli invitati rendevano l'atmosfera semplice ma elegante.

    Ayuki Sanada era splendida. Indossava un vestito in seta rosso che le lasciava scoperta la parta alte del torace e un ventaglio cremisi le legava i capelli mettendo in mostra il lungo collo. Il volto era segnato dalle rughe naturali di una cinquantenne ma rimaneva una donna bellissima. Per l'occasione aveva levato l'armatura sebbene la sua lunga nodachi fosse come sempre al suo fianco. Nonoistante non avesse una estrazione altolocata e una formazione al bushidō piuttosto che da nobildonna, intratteneva gli ospiti con fermezza avendo imparato dal marito l'importanza del saper stringere legami con le persone. Non appena vide Kairi non esitò ad andarle incontro ed accoglierla nella sua dimora:

    "Kairi-kun sei incantevole. Bocchan non ha fatto che chiedere di te da quando è tornato. Credo sia ancora nelle sue stanze. Prendi pure da bere e prova i Kamaboko, sono deliziosi. A me tocca qualche altro saluto e inchino..."

    Bocchan era il nomignolo con il quale Ayuki chiamava Kādomēkā, significava "il signorino" ed era una chiara allusione ai modi fin troppo raffinati del figlio che non rispecchiavano affatto lo spirito combattivo della madre.
    Apparte seguire il consiglio della donna, Kairi non avrebbe avuto poi molto da fare in quella folla: era da mesi lì ma non aveva stretto amicizia con nessuno se non con il Sanada, passando la maggior parte del suo tempo con i suoi lupi nella natura ammaliante di quelle terre. Avrebbe dovuto schivare un paio di tentativi di aggancio da parte di giovani borghesotti che l'avrebbero invitata a ballare una delle tante danze popolari e tradizionali di quel posto così diverso dal resto del continente.

    Tuttavia rifiutare il loro invito non l'avrebbe salvata da quello che sarebbe accaduto poco dopo.
    La musica scemò di intensità e d'un tratto la folla si girò in direzione dell'ingresso al palazzo. I rumore dei sandali riecheggiò nell'aria, scandendo il passo lento del giovane che stava scendendo la scalinata in pietra. Una figura quasi eterea, slanciata, dai lunghi capelli corvini e il volto di un angelo; portava nella mancina un ombrellino kasa anch'esso bianco mentre la destra era nascosta dal lungo kimono.
    Kādomēkā avanzò sorridendo verso l'unica persona che aveva realmente voglia di vedere quella sera e, come se fossero realmente da soli, le allungò la mano libera compiendo un piccolo inchino e dicendo:

    " Mi concede questo ballo? "

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    Un altro dei suoi "innocenti" scherzi...sapeva benissimo che non aveva mai imparato le loro danze tipiche ma rifiutarsi sarebbe stato oltremodo scortese difronte a tutta quella gente. Al tempo stesso dimostrare di essere una frana l'avrebbe resa lo zimbello del villaggio, sentiva già tutte le altre donne sparlare di lei, dell'estranea che per qualche ragione aveva le attenzioni dell'inarrivabile Kādomēkā.

    Era difronte ad un bivio e i musicanti già aveva ripreso a suonare.
    Si partiva con la Haru Koma e a seguire avrebbe dovuto cimentarsi in Sawagi, Old Kawasaki e Neko no Ko.


    :::


    Se un angelo in bianco aveva fatto la sua apparizione alla festa, di contrappasso un araldo del male in nero si era presentato alle soglie del cancello del villaggio. L'incappucciato si sarebbe fermato a distanza di sicurezza dai samurai di guardia, sul ponte in legno, e avrebbe risposto alle loro intimidazioni di presentarsi con un filo di voce cavernosa e inquietante:

    " Sono un umile ambasciatore del Generale Cremisi.
    Egli chiede la resa incondizionata del villaggio."


    Sarebbe stato difficile da prendere sul serio una tale richiesta. Come un pazzo vestito di sudice vesti, Fyodor annunciava con profetiche e calme parole la cattiva novella ai combattenti in scintillante armatura di Fuyu no Ie.

    " Avete 10 minuti per alzare bandiera bianca...

    Era una situazione surreale. L'individuo era da solo difronte ad un intero villaggio di stampo militare e li stava davvero chiedendo di arrendersi difronte ad una misteriorsa minaccia senza una precisa identità. Infatti il gregario di Diogene non avrebbe aggiunto alcun dettaglio al suo messaggio, concludendo con un semplice:

    "...altrimenti preparatevi al terrore del sangue. "

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    L'immunità politica di un ambasciatore era qualcosa di sacro nel mondo antico e forse anche i samurai avrebbero rispettato quel patto non scritto tra attaccante e difensore. Ad ogni modo Fyodor non avrebbe posto alcuna resistenza qualora le due guardie avessero tentato di catturarlo per portarlo dalla loro generale o di rinchiuderlo in qualche prigione. Non vi era paura nel suo cuore perché sapeva la forza del Signore che aveva deciso di seguire.
    Anche qualora avessero provato a ferirlo con quelli che sembravano dei Hachiwari, egli non avrebbe impedito che la sua carne si lacerasse e al sangue di sgorgare dai tagli. Finalmente stava rivivendo le dinamiche di una Oto antica, quella nella quale era cresciuto come servo di Orochimaru; si sentiva di nuovo vivo perché tenera e grassa era la carne degli uomini si quell'era, abituati come vacche pregiate a stare in gabbie strette ed impossibilitati a camminare per rafforzare i propri muscoli.
    Erano solo carne da macello...e lui ne andava pazzo.

    Intanto, Aloysius era ingroppa alla sua mastodontica creatura [Evocazione dei Colossi: Karura] che da sempre solcava il mare bianco del globo terrestre vedendolo dall'alto in basso...come ogni Colosso era abituato a fare dopotutto. Il Pastore di Montagne gli aveva chiesto di fare vedetta per il suo popolo e il Garth gli aveva promesso il sangue degli indegni uomini per ripagare a quel torto subito anni or sono. Lì, sopra le nuvole che occultavano la loro presenza anche alle più attente vedette del villaggio [Volo del Colosso Leviatano], il Colosso aspettava il momento giusto per agire, schermandosi col chakra [Controllo del Chakra Repulsivo: Corpo Repulsivo] dal freddo pungente di quelle quote.

    " Karura, pazienta...concediamogli una chance. "

    Davvero il Colosso dei Mikawa poteva da solo piegare le difese di un intero villaggio come quello?


    CITAZIONE
    OT/ Come te la cavi con i balli giapponesi? Non dimenticare chi sei! ahahha
    PS. Aggiunto consumi con riferimenti ad evocazione approvata ;) /OT

    Aloysius Diogenes Mikawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 925
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 775
    • Precisione: 700
    Chakra
    118/125
    Vitalità
    26/26
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. Evocazione

    2. ///

    3. ///

    Note


    - 6 Evocazione Karura
    - 1 Corpo Repulsivo


    Edited by DioGeNe - 6/7/2023, 10:03
  7. .

    ::: Lacrima d'Argento, due settimane dopo l'Adunanza Oscura :::

    C'erano solo due modi per invertire il processo di offuscamento dei ricordi cui Hounko era stata sottoposta.
    Il primo era di fatto aprirle la testa, trovare il punto preciso dove il sigillo era stato piazzato ed infine rimuoverlo facendo attenzione a non intaccare la corteccia celebrale. Ovvero serviva un abile medico per l'operazione chirurgica, un sensitivo capace di "vedere" quella flebile traccia ed infine un esperto in fuuinjutsu capace di rimuoverlo...un processo lungo e tedioso che avrebbe esposto la ragazza ad un rischio abbastanza elevato. Dopotutto si sa, le operazioni col cervello esposto sono sempre le più critiche.
    Il secondo modo era tramite l'utilizzo di una qualche arte unica, di quelle in grado di accellerare il tutto in un'unica, decisiva mossa. Un esempio era appunto attingere al potere del portentoso doujutsu del Vento, in grado di annullare ogni jutsu.
    Come intuito dal Fauno stesso, le tracce dell'aggressione erano state coperte senza grande attenzione, come una produzione fatta in serie rispetto ad una di minuzioso artigianato. Il sigillo stesso, infatti, non era così potente e così l'arte oculare da poco appresa da Yuri riuscì a rimuoverlo del tutto, sciogliendo la costrizione che impediva alla ragazzina di ricordare quanto subito. Dopotutto Seigokage non avrebbe mai pensato che venisse impiegato l'Haishigan per indagare sulla perdita di memoria di un'insulsa trovatella per le vie del Primo Livello. La loro strategia, invero, era proprio quella di prelevare ciò che loro serviva dalle persone comuni, senza alzare un polverone con conseguenti scontri tra semi.

    Rimosso quel subdolo fuuinjutsu annidato proprio in prossimità del lobo temporale seguirono lunghi secondi di silenzio nei quali la figlioccia dell'Oleandro parve decisamente stordita. Immaginate di aver perso dei ricordi e poi di riacquisirli improvvisamente tutti, riempiendo una zona di memoria profanata e lesa. Beh non è una sensazione piacevole...ma Hounko era forte, molto più di quanto si potesse credere a primo acchito: si chiude in se stessa, stringendo i denti e i pugni delle mani ma senza urlare. Non era qualcosa di doloroso nella classica accezione del termine ma certamente sconvolgente; frame dopo frame la memoria si stava ripopolando di un film girato in prima persona. Il mal di testa pian piano svaniva, il chakra stava tornando a fluire con regolarità nello tsubo limitrofo e le terminazioni nervose si risvegliavano da quello stato di intorpidimento simile a quando ci si riprende da una gamba "addormentata".

    Ad un tratto la ragazza spalancò gli occhi.I ricordi erano tornati, il dolore agli occhi scemato in un leggero fastidio e il suo animo tornò satollo delle sensazioni che aveva forzatamente rimosso...scoppiò a piangere, cercando l'abbraccio del padre che strinse forte senza mollarlo mentre le lacrime gli bagnavano i vestiti. Una reazione del tutto comprensibile.

    " Waaaaaaaaaa waaaaaaaaaaaaaa! "

    Il pianto dei bambini, quello apparentemente disperato ma che ogni buon genitore sa riconoscere per l'effettivo bisogno, il vero messaggio che si vuole comunicare. Hounko era semplicemente confusa nel riavere i suoi ricordi perduti: l'aggressione nel vicolo, l'odore della sala operatoria e l'effetto del veleno che le aveva irretito i sensi e fatta cadere in un sonno profondo.

    " I Quadri...i Quadri! Sono stati loro. Mi hanno trascinata nelle fogne ma io mi sono finta priva di sensi...proprio come mi ha insegnato madama Umezawa! Ho visto il percorso [accesso dal tombino in alto a sinistra] e ho lasciato delle pietruzze nel labirinto di cunicoli sotterranei ! "



    Hounko era tornata e, passata la prima fase di stordimento, non sembrava aver subito poi così grandi traumi:

    " Per strada un menestrello ha provato a salvarmi...credo però sia stato steso pure lui da questo energumeno col codino. Lo stavano interrogando perché interessati a delle informazione in suo possesso. Non sono riuscita a sentire molto perché intanto mi stavano preparando per un qualche intervento ed imbottita di sostanze...Madama Umezawa nelle sue "lezioni di tè" mi ha insegnato come riconoscerle dalla viscosità e dai sintomi della pre-attivazione: quello era il veleno soporifero dei Fiori, ne sono sicura! "

    La storia tornava, anche la possibile collaborazione tra Fiori e Quadri scoperta da Yuri. Era però strano che l'Oleandro non ne sapesse nulla...che si fosse perso un' informazione importante dei giorni precedenti? Quanto ai Quadri, sembrava essere davvero il Terribile Kuren l'assalitore.

    " Minoru, questo era il nome del chirurgo. Potrei disegnarne le fattezzejpg se mi date un foglio e dei pastelli..."

    Ormai non c'era più alcuna traccia di tremore nella sua voce, la Rigattiera le aveva insegnato come comportarsi ad Ame e, dopo diverse lezioni, finalmente si sentiva di poter essere utile a Namae e i suoi compagni. In quel frangente poteva fare lei la differenza!

    " C'erano almeno 10 lettini, tutti occupati da gente del villaggio. Eravamo collegati ad una strana macchinapng attraverso lunghi tubi...ma non sembravano trasportare sangue o medicine.
    C'era un rumore metallico, come di pompe che aspiravano qualcosa. Minoru parlava di capienza, doveva arrivare ad un certo valore numerico per finire il suo lavoro...sembrava scocciato e stanco. "


    Stava cercando di ricordare ogni dettaglio utile ma ormai non c'era più molto da chiederle. Bisognava escogitare un piano e capire se dividersi per seguire entrambe le piste, quella del torneo e degli esperimenti, o meno. Che le due faccende fossero collegate? E se si perché?



    CITAZIONE
    OT/ Scusate il ritardo! XD/OT
  8. .

    ::: Primo Livello, 4 giorno dopo l'Adunanza Oscura :::

    Usare la carta per sbloccare i segreti del Diario era stata la mossa giusta. Invero, immettendo il suo chakra all'interno della carta, essa non avrebbe mostrato alcun messaggio scritto dal nukenin del passato; solo avvicinando l'antico cimelio, infatti, la condizione di attivazione imposta dal suo creatore si sarebbe avverata, mostrando piccole scritte con impeccabile calligrafia:


    " Le carte ti mettono in relazione con i punti del gioco ideato dal Mazziere.
    Se trovi i giusti portali puoi entrare temporaneamente nel livello che chiamano Terzo, sebbene sia solo un'illusione.

    Ephemeris est costa potentioris, unum ex artefactis Amae. Paginae quas colligavi ab ipsa arte origamica proveniunt, ab una conditrice ipsius villae...Paginae albae impleturae sunt contactu cum pluvia terrarum istarum"



    La parte finale del messaggio faceva riflettere sul fatto che Yashimata avesse pensato ad un ulteriore livello di sicurezza, qualora si fosse riusciti a baipassare il vincolo sulla presenza del diario.
    Probabilmente risolvere quel piccolo enigma avrebbe svelato il mistero dietro quelle pagine bianche: d'altronde il traditore di kiri usava spesso quella lingua antica nel suo cimelio e spesso vi erano anche le traduzioni. Il nukenin infatti sembrava come ossessionato da quella lingua scoperta in chissà quale avventura e che sembrava riferirsi ad una religione monoteista nota a pochi. Quel lavoro avrebbe richiesto uno studio attento e meticoloso che sicuramente avrebbe preso Youshi per diversi giorni.

    Conscio del potere delle carte, infine, il kiriano spedì il suo messaggio gettando letteralmente il cuore oltre l'ostacolo.
    Nessuno rispose.
    Forse ci voleva del tempo, forse qualcuno aveva capito e si sarebbero incontrati nel posto giusto. Dopotutto non aveva un altro luogo dove stare se non quello descritto negli scritti dello zio [fai riferimento alla descrizione nell'apposito topic].

    ::: Primo Livello, 4 giorno dopo l'Adunanza Oscura :::

    Nessuna Picca aveva spedito quel messaggio, Fyona stessa gli confermò la cosa integrando l'importanza di un utilizzo consapevole delle carte del Mazzo:

    " Significa che il mittente non ha richiamato di certo un Colore. Chi scrive il messaggio deve far parte del punto, quindi non può essere parte delle carte "senza valore" nella mano. Ad esempio, se è coinvolto un tris di sette, il mittente non può che essere uno di quei sette. Comprendi? Il mazziere si è divertito proprio a creare queste 52 carte!

    Infatti, caso vuole che io abbia ricevuto esattamente lo stesso messaggio! hihihi E se hai capito quello che ti ho detto poc'anzi, abbiamo già ristretto di molto le possibilità...Con un 6 non puoi fare scala quindi rimane solo un'opzione: il mittente ha chiamato una coppia di 6, un tris (eventualmente la combo formando un full) o un poker! Avendo l'Asso nella mano non può essere nemmeno una semplice Carta Alta il punto incriminato!

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    L'uomo che cerchi è un sei o un asso, su questo non ci sono dubbi.
    Tuttavia è evidente che il messaggio non fosse per nessuno dei due, nemmeno io ho idea concreta di cosa significhi il messaggio inviato. Il destinatario deve essere uno degli altri due Sei e io non ho informazioni su di loro! "

    Si vedeva che Fyona era dentro quel meccanismo da tempo, ne conosceva ogni sfaccettatura a differenza della maggior parte dei nukenin che possedevano una di quelle carte: molti Principi, Re ed Assi non avevano infatti mai basato la loro infologistica sul potere del Mazzo!

    " Non solo i Fiori ma tutti i semi sono in subbuglio...e io e te sappiamo anche molto bene il perchè! "

    Fyona era uno dei Quindici, lei sapeva dell'attacco di Jeral.

    " Ma quello che è successo nella vostra riunione a porte chiuse nelle Prigioni di Ame è affar vostro. Da quello che si vede da fuori, c'è un improvviso interesse di quei due semi per il contrabbando di corpi...un dominio da sempre ad appannaggio dei Cuori! Forse vogliono buttare fuori dai giochi il seme ed appropriarsi della loro fetta di mercato...ipotizzerei che vedano Tensai Ji molto meno influente della Carità di Hayate, incapace di gestire una rete di scambi che arriva fino al lontano Paese della Neve. "

    Poco prima Miroku aveva richiamato la sua evocazione per aggiornare tutti delle ultime informazioni acquisite da Hachibi. Sembrava di buon umore e questo era abbastanza insolito visto il suo carattere burbero e diffidente di fondo:

    " Oinkoink! Ci sono proprio tutti. Asso. Padrone. Fyona...da quanto tempo! "

    " Pig..."

    " Quello che dice la Cortigiana è vero. Hachi ha osservato delle anomalie tra i flussi di cassa di Quadri e Fiori...in pratica stanno svendendo molti immobili che poi Sumire riesce a rivendere con margini assurdi. In pratica è una vero e proprio trasferimenti diretto di denaro, alla luce del giorno! "

    Stava succedendo qualcosa di grosso...

    " Anche quello che dice l'Asso è vero. Pare che anche lo scagnozzo del Visigoto sia coinvolto in questo giro di sparizioni. Quando c'è di mezzo lui non si può ma stare tranq..."

    " Impossibile, Kuren è una Belva solo in combattimento, difficilmente potrebbe rapire ragazzini, vecchi o indifesi in generale. "

    " Riporto solo i rapporti delle nostre spie, non ti scaldare oink!
    Però porto anche buone nuove! Ho in anteprima la locandina dell'evento organizzato dai Fiori al Delirio e Delizia: pare sarà un grande torneo di Poker e la Regina in persona ha promesso un premio senza precedenti! L'investimento di 15000 ryo dovrebbe valere la spesa, dopotutto se c'è qualcosa che bolle in pentola che coinvolge i Fiori, di certo questa sarà l'occasione buone per apprendere la verità...sto cercando il miglior giocatore in circolazione per rientrare di questo investimento! Oink oink!
    Abbiamo anche un altro posto, Hachi ha già trovato i fondi...chi vuole partecipare? "


    L'occasione era ghiotta e probabilmente il Risorto non se la sarebbe fatta sfuggire...la domanda era solo una: chi avrebbe scelto per prendere posto al tavolo da gioco?
    In quel momento anche la risposta della Regina di Cuori si palesò alla carta dell'Asso, rispondendo con la medesima Coppia (AP AC QC JC 9C):


    " NON MI INTERESSANO QUEGLI STUPIDI BESTIONI DI IWA.
    La sopravvivenza dentro Ame è più importante.
    Ammazza Saigokage per me, e i nostri semi si alleeranno.
    Il suo laboratorio è nelle fogne.
    Unisciti all'attacco, lo faremo durante il Torneo.
    L'obitorio sarà il punto di raduno. "



    Così aveva parlato l'ex principessa del Gelo e reggente dei Cuori [ti ricordo che hai la mappa nei post precedenti].

    ::: Primo Livello, 5 giorno dopo l'Adunanza Oscura :::

    L'indomani l'argomento di discussione con la Cortigiana si sarebbe spostato su un piano decisamente diverso.
    Finalmente Ru Wai si era deciso a studiare l'aggeggio che il Joker aveva lui donato come regalo di inaugurazione del suo covo e giustamente l'Asso aveva scelto l'unica persona all’interno del suo seme che conoscesse qualcosa sui famigerati Specchi.

    " Qui la faccenda si fa seria, Asso. Ci muoviamo in un campo del tutto inesplorato...davvero te la senti? "

    Tuttavia il monito non scoraggiò affatto Feng Gu, il quale si stava concentrando per trovare il giusto approccio. Richiamare il potere delle Ceneri del Rancore, attivò l'Hai no Torikata mostrando una sua inedita e sconcertante abilità nel trattare con artefatti leggendari di quel livello. Lampi di energia policromata si prigionarono dagli otto totem come a manifestare la forzatura che l'ex Mizukage stava compiendo: non si era interrogato sulle sue caratteristiche, non aveva cercato di assecondarne la natura, magari studiandone il chakra oppure sfruttando il Frammento Cremisi di Ame (come aveva fatto il Flagello anni prima).
    La cenere delle Fenici erano in grado di disabilitare persino un oggetto di quel livello, di abbatterne la "coscienza" ovvero le sue barriere protettive e di arrivarne alla vera natura.

    Per la prima volta, Fyona rimase davvero positivamente colpita dalla forza del suo Asso il quale, tuttavia, adesso si trovava alle prese con qualcosa di davvero complesso: se Sei erano i Troni nella sua anima, 8 erano gli specchi controllati dall'artefatto ed ognuno di essi era dotato di una propria volontà [fai riferimento al post precedente con la descrizione]! Cinque di essi contrastarono la "presa" mentale dei Cinque Re, spezzando la subdola tecnica grazie alla loro elevata carica già immagazzinata...una prova di forza che avrebbe fornito un chiaro indizio riguardo la quantità di chakra accumulata al loro interno.
    L'ultima voce [scegli tu quale personalità] nella mente del nukenin, tuttavia, sarebbe riuscita a raggiungere uno degli specchi inattivi, riuscendo a scorgerne la posizione e la forma.

    NLiIuc9UU

    Scorporata delle altre personalità, l'identità del Risorto sarebbe stata proiettata in una caverna umida, al sospetto di un enorme specchio che fluttuava a mezz'aria al di sotto di una voragine nel soffitto. La luce che penetrava ne permetteva di scorgere le fattezze: era un cerchio perfetto di diametro 6 metri, senza cornice o irregolarità di alcun tipo.
    Non vi era chakra al suo interno [hai due round prima di tornare nel tuo corpo].

    In tutto questo Fyona non poteva che osservare inerme il suo Asso, che oramai da diversi secondi era in preda a forti convulsioni mantenendo la presa su uno dei totem.


    ::: Delirio e Delizia - Secondo livello, 15 giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    Yuri aveva ricevuto un ultimo, importante, consiglio da parte della Rigattiera,; qualcosa che avrebbe dovuto tenere ben a mente per sopravvivere nei Giochi di Potere di Ame:

    " Non sai cosa vuol dire essere una spia? Ottenere una carta delle 52 del segno delle Picche non significa non poterne avere una seconda, dei Fiori. Non saresti né la prima né l'ultima a provare a farlo ma in genere ogni tentativo è finito con la morte del malcapitato.
    Ingannare un Asso non è cosa da poco, anche se si ha l'appoggio di un Re o una Regina.

    Quanto al torneo, me ne sono tirata fuori. Non sono d'accordo ad organizzare una cosa del genere in questo momento di fermento ma ci sono persone nei Fiori che così hanno voluto. E, bada bene, tutti sanno che nessuno gioca a poker bene come me! Nei circoli di Ame la gente scappa quando vede il mio nome al tavolo eheheh
    Ma non ho intenzione di partecipare! Se andrai, metti in conto di non poter uscirne viva. "


    Disse sbuffando, mascherando anche una certa preoccupazione per quella povera ragazza. Forse fu proprio quel sentimento materno, il suo attaccamento ai valori della famiglia, a convincerla ad allungare un dito verso Yuri. Tirò una profonda inspirata della sua sigaretta e disse con uno strano ghigno sulla faccia, collegando la moltitudine implicazioni che quelle parole portavano con sé:

    spirited-away-yubaba

    " Trova tu un giocatore per i Fiori che possa prendere il mio posto e costruisciti la tua
    fortuna con le tue stesse mani.
    Forse giocando in coppia potrete farcela.
    Pagherò io la quota di iscrizione ma se vincerete il premio finale sarà mio. "


    Qualora la nukenin avesse accettato, la madre del Poeta avrebbe salutato la sua nuova socia con una semplice quanto risolutiva affermazione:

    " Se necessario, una giusta carta verrà piazzata sul tavolo verde "

    Davvero non aveva capito con chi stesse parlano realmente?
    Forse quel tassello apriva a leggere modifiche al piano del Fiore Lupo. Gobu anche pretendeva il premio messo in palio dalla Regina di Fiori e questo rappresentava un problema non da poco, ora che era riuscita a strappare un aiutino dalla Umezawa. Forse avrebbe potuto affrontare il problema solo dopo essere riuscito a vincere la partita ma che si fosse cacciata in un guaio non da poco era ormai palese!

    ::: Torre di Ame, due ore dopo l'Adunanza Oscura :::

    門 Cancello.
    黒崎一勇 Kazuki.

    La candela che in orizzontale diventava pesante, accrescendo la sua fiamma, la rappresentazione di quel Kanji particolare nel suo nome "一" e che inserito all'interno del portale svelato dall'illusione ottica del colonnato assumeva tutt'altro significato:

    閂 Kannuki

    ovvero la sbarra con il quale si sigilla un portone. Era quella l'inamovibilità che percepiva, la candela era il vincolo stesso che teneva chiuse quelle ante infernali chiude da tempo immemore. In un certo senso la chiave per accedere direttamente alla cima della torre dove il Demone dei Quindici Mostri lo stava aspettando.

    La chiave...un significato che il Flagello aveva compreso fin dal principio, sebbene non giocando con i kanji ma attingendo a delle conoscenze che solo il Diavolo che lo aveva corrotto anni orsono poteva possedere [mi sembra oltremodo figo giustificare le conoscenze sul cattolicesimo fuori ambientazione con la natura stessa del Demone che ha corrotto Vergil! Si può legare ance all'uso del latino da parte di Yashimata e quindi per la trama di Youshi! ]. La chiave per aprire le porte dei cieli era la perfetta antitesi della sbarra per aprire quelle degli inferi, il dualismo antitetico perfetto tra la cultura occidentale e quella orientale.

    Girare la chiave equivaleva ad alzare la sbarra...e questo l'Eresia fece.

    Una prova che in pochi potevano superare se affrontata di petto: immaginate un portone più grande di qualsiasi altro creato dagli uomini e dai demoni, sentitene il peso, l'odore intriso di sangue e ferro, col tatto appuratene i simboli osceni e sacrileghi su di esso incisi. Una prigione pensata per rilegare mostri della storia, dai Demoni Codati ai Colossi di Iwa, lo stesso che aveva confinato Masumune e la sua follia per anni. L'ultima volta era servito il potere degli specchi per aprirne le porte!
    Ketteiteki Rashōmon, il può potente dei cancelli.

    Ora figurate un uomo di normale statura, difronte a quell'immenso gate, provare ad aprirlo spingendo con la semplice forza delle sua braccia e arrivatene a comprendere l'impossibilità di successo.

    Peccato che il Flagello non fosse un uomo.
    Il fumo rosso invase l'intera area non appena uno spiraglio si aprì tra le due ciclopiche ante, stridendo a terra a causa di quel trascinamento forzato.

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    Respirare anche solo un briciolo di quell'esalazione tossica avrebbe provocato conati di vomito nauseabondi, portando all'esasperazione la stessa sensazione che i possessori dei Frammenti provavano quando non ne rispettavano i vincoli.
    Amachi stava dando il benvenuto al gradito ospite [inspirare causa 3 dosi di Veleno Limitante Superiore, Velocità].

    Una lunga scalinata avrebbe presumibilmente condotto lo sfidante direttamente in cima, dove la sala circolare con le statue dei Quindici. Lì dove ogni Prova di Selezione veniva consumata, costringendo i candidati per il terzo Livello di combattere contro niente meno che loro stessi!
    Stava salendo ma era tremendamente ovvio che in realtà la sua fosse una discesa negli Inferi.
    Peccato che anche conteggiando il numero di gradini teoricamente necessari ad arrivare all'ultimo piano, non si avrebbe avuto percezione del fatto che quella salita fosse in realtà senza fine...esatto, un ultimo piccolo gioco ideato da Yu Amachi [TA Perduti in un Mondo Irreale - Nise no Sekai de Ushinawareta, Efficacia 60 + 10 Impronta Oscurità + 10 Genjutsu Inarrestabili + 20 Risonanza del Frammento]. Avrebbe continuato a salire gradini, impossibilitato a respirare; correre avrebbe solo peggiorato le cose e, anche qualora si fosse accorto dell'inganno in tempo, avrebbe dovuto trovare un modo per sciogliere il genjutsu piazzato da uno dei più grandi illusionisti del continente.



    CITAZIONE
    OT/ Le linee temporali si stanno pian piano riunendo, tranne per il folle che sta giocando la sua scalata alla torre! Voi dovete prepararvi al Grande Evento; siamo ufficialmente al giro di boa!
    Bore risponderà da QM alle parti mancanti ;) /OT
  9. .

    L'Asse Oto - Kiri


    Guerra e Religione XXXVIII, di Loxion Mikawa

    "Accetto."

    Queste le parole del Kokage alle piccole aggiunte sul patto da parte del suo pari, il quale rispose con la medesima, semplice parola, in grado invero di attivare il sacro "Chi-Kyoutei", la tecnica incisa nella seconda tavola dei Mikawa.

    L'accordo venne suggellato con sangue e ora solo una pena peggiore della morte stessa poteva scioglierlo.
    L'Asse Oto-Kiri era nato, un impero in grado di fondere la storia della Nebbia di Sangue con lo spirito del creatore del Suono e tale da scuotere le fondamenta del continente intero.

    La tecnica tuttavia rese palesemente indebolito il Garth, il quale non nascose di doversi appoggiare al bracciolo della sedia per recuperare il fiato. L'antico sapere di stringere legami di sangue richiedeva sempre un grande sforzo, nonostante erano ormai molti gli alleati che Aloysius aveva vincolato a se con quel chiiton. Eppure, quella volta, la sensazione di aver trovato finalmente un degno shinobi da chiamare compagno era più concreta, una tangibilità che si rifletteva ad esempio nella maestosità delle ciclope mura a difesa di Kirigakure. Diogene sognava un impero con la bandiera di Oto ma il tempo e i fallimenti gli avevano fatto capire che aveva bisogno di alleati che condividevano almeno parte della sua politica, pochi ma tremendamente affidabili oltre che efficaci quando chiamati in causa.

    Youshi stava assistendo ad un evento che anni dopo i ninja avrebbero scritto sui libri di storia, nei quali si parlava di una fatidica cena nella quale due dei più forti ed importanti ninja del mondo stavano disegnano il futuro, dove pochi avrebbero deciso le sorti di molti.

    Quindi Kensei chiese altre informazioni sui movimenti del Colosso il quale, soprattutto ora che il patto era stato stretto, non aveva proprio più remore nel confidarsi. Aver qualcuno su cui confrontarsi con quelle tematiche che non fosse Eiatsu, Anteras o Ukitake era una gioia per il generale amante della guerra:

    " La mia è una storia di fallimenti, cugino. Ho tessuto trame in lungo e in largo, cercando le figure più giuste susseguitesi in questi lunghi anni di ricerca: Yashimata, Shinodari, Raizen, Deveraux, Shinken, Jotaro, Hoshi, Senji, Yato, Etsuko...e molti altri. Tutti abili ninja, e grandi uomini in potenza...tutti invero rivelatisi uomini piccoli, perché tutti, prima o poi hanno osato abbandonarmi. Alcuni hanno persino scelto la morte, vista l'incapacità di sostenere la mia visione, lo schema di perfezione che avevo disegnato loro per il mondo del futuro. Alcuni come Febh e Hohenheim hanno proprio ripudiato questa strada, proclamandosi aperti nemici dell'impero.
    Ma questi fallimenti mi hanno aiutato a costruire una visione sempre migliore: ripartendo dall'eredità di Orochimaru, iniziammo con l'idea di un obitorio in grado di impossessarsi delle conoscenze di tutti i paesi. Poi il progetto virò verso qualcosa di più radicale che andasse a sostituirsi alle funzioni stesse dell'Accademia, inutile ed ingiusto retaggio del passato. Quindi si consolidò l'idea dell'impero e la necessità dell'annessione dei popoli sotto un'unica bandiera per impedire la disfatta del continente...cosa che pian piano si sta avverando con le forze affermate di Iwa e Kumo, i tradimenti dei Paesi minori e soprattutto la minaccia di Cantha.
    Una verità che mi ha portato a costruire un esercito, fatto di persone, di colossi, di demoni, di macchine e di navi, in grado di agire sulla mappa senza vincoli e di affrontare ogni rivale.

    Un percorso che mi ha portato da te, in questa stanza, oggi.
    E non è un caso che proprio in questa data ricorre l'anniversario della scissione tra Kenkichi e Mikawa.
    Che la nostra alleanza possa essere anche la risposta ai nostri antenati a quel grave errore commesso?"


    Tutte le altre informazioni erano sulla mappa di sangue ancora attiva, con la posizione dei due grossi centri nevralgici di produzione di armi (nel Vento) e di navi (nel The) e l'allestimento della base operativa per l'addestramento delle truppe a Nakani.

    In merito all'incremento del legame tra i villaggi, il Colosso rispose sinteticamente:

    " Inseriremo dei percorsi di formazione peri nostri ninja seguendo un approccio più classico, degno delle tradizioni dei nostri villaggi, completamente diverso dai dettami scadenti dell'Accademia. I chunin di oggi non hanno mai visto il vero pericolo di una missione, non conoscono il mondo vero che li circonda...noi rialzeremo il livello delle nostre giovani leve in modo che possano diventare comandanti nel nostro esercito! Harumi e Youshi potrete prendere parte in questo processo in maniera attiva.
    Da un punto di vista economico/sociale invece, dovremo fare pressione sui nostri Daimyo per agevolare le trattative economiche e creare canali di comunicazione diretta, iniziando anche un processo di fusione di usi e costumi. Dal cibo, al vestiario, dalla tecnologia alla musica.
    Kiri dovrà sentirsi a casa ad Oto e viceversa. "


    Il messaggio era sicuramente passato e i due leader erano decisamente sulla stessa lunghezza d'onda.
    Mancava solo un ultimo punto da affrontare, una richiesta che una volta per tutte chiarì la filosofia della Nuova Nebbia di Sangue professata dall'Inquisitore in armatura: solo la battaglia poteva sancire un patto di tale importanza.
    Un rito che il Kenkichi stava elevando al di sopra della stessa tecnica di sangue che già aveva sugellato quel patto. Uno scontro in cui ogni parte metteva sul piatto della bilancia la propria vita pur di arrivare a conoscere realmente chi aveva difronte.

    Ma quella era PROPRIO la filosofia di vita di Aloysius Diogene Mikawa:

    " Che sia il sangue a rivelare la nostra vera natura. "

    Ed in quel momento, Kensei poté percepire distintamente il grido di Mumei, la leggendaria arma Kenkichi brandita dal Mikawa, e vederne attraverso la lama la figura in ombra di una donna dai capelli corvini.



    CITAZIONE
    OT/ Facciamo la chiusura e portiamo a casa anche questa vecchia ma importantissima giocata !!/OT
  10. .

    Un capoclan che si rispetti deve avere il controllo
    di qualsiasi individuo che faccia capo alla sua cerchia,
    nonché di eventuali sedi distaccate.
    Deve spendersi nella formazione di nuove leve
    e accertarsi che le conoscenze proprie della famiglia
    vengano tramandate senza perdita di informazioni.
    Deve monitorare ogni disertore custode dei segreti del clan
    ed operarsi per la sua cattura.
    Deve impegnarsi a stringere rapporti con gli altri clan,
    mediante accordi commerciali e sposalizi,
    garantendo pace e prosperità per la sua gente e per l'intero villaggio.
    Deve infine contribuire personalmente al miglioramento del jutsu
    del quale è, o dovrebbe essere, il più esperto conoscitore.



    " Ti stai contraddicendo, Kaji. Rimproveri me per la mia ricerca di potere dal passato di Oto e della Rosa, dal lascito dei grandi ninja di un tempo...quando sei l'erede di un clan nato per distruggere indistintamente, di un potere che non sei in grado nemmeno di comprendere. "

    Continuava a chiamarlo così, per generare distacco e diffidenza. Solo una spina nel fianco in più per il giovane Consigliere il quale si trovava ora con tre persone a frugare nella sua mente alla ricerca di una scomoda verità. Infatti anche Hebiko si era unito a quel rituale di chakra e sangue, connettendosi al flusso di pensieri imponente dei tre ninja più potenti di Oto: forse in quel momento, l'aspirante Kokage destinata per nascita a quel trono avrebbe compreso quanto ancora le mancava per colmare il divario con loro. La pressione stessa del loro sistema circolatorio era molto più elevata del suo in quanto quei Mostri avevano abituato il tentien a pompare con tempi di reazione infinitesimali, sottoponendo i tessuti ad una tensione superficiale estrema.
    Perdere la concentrazione in quel momento avrebbe potuto provocare profonde lacerazioni al sistema circolatorio, questo era indubbio, e vista la scarsa attitudine della ragazza a mantenere la calma fu solo grazie all'intervento di Riazen se riuscì a cavarsela. Nel buio profondo degli abissi, sotto miliardi i metri cubi di acqua e soggetta ad una pressione esasperate, la Volpe apparve nell'oscurità trascinandola via da quel baratro senza fine.

    Intanto Febh, anzi Kaji, stava srotolando la pergamena della sua vita fino ad arrivare a quei ricordi ancestrali stimolati dalle domande di Aloysius. Il giocattolo d'infanzia, l'attacco alla carovana, i Kemono, il nome della madre...informazioni irrilevanti per il cinico Mikawa che doveva farsi strada in quei sacchi di immondizia della discarica interiore dello Yakushi. Il Garth doveva filtrare tutti gli orpelli, districare gli intrecci del romanzo che si sarebbe potuto scrivere con la storia dell'Hakai fino ad arrivare all'essenza di tutto, alla verità di quel potere che il ragazzo sembrava disdegnare con ogni sua forza.

    Ma fin quando si può combattere la propria indole?

    L'ultima domanda del Collo era stata fatta in modo appositamente errato: era ormai chiaro che l'Oni era l'armatura dentro la quale Febh si era rintanato per combattere i sussurri degli Hakai. La voce degli incappucciati non poteva raggiungerlo se fosse stato in grado di "staccare" il cervello, di essere nella famigerata ゾーン Zōn, annullando distrazioni e pensieri superflui. L'Oni era una sovrastruttura, una terapia che era riuscita a mettere insieme i pezzi di una mente distrutta e proprio per questo motivo debole, pronta ad essere inghiottita dall'oscuro passato, sedotta dalla voce degli incappucciati.

    Ebbene, ogni armatura può essere infranta.

    " Se è vero quello che dici. Se pensi di avere il controllo. Se pensi ancora di potermi guardare dall'alto in basso per le debolezze del mio sangue...allora facci vedere quel potere. Fallo uscire fuori liberamente e poi dimostrami di essere in grado di fermarlo con il tuo Oni [Apice del Comando] "

    Un ordine che probabilmente lo shinobi stesso non era in grado di compiere da solo.
    E proprio per questo motivo, il kage si voltò verso Ogen e le impose l'unica cosa a cui un capoclan degno di questo titolo non avrebbe mai potuto tirarsi indietro.

    "Ecco il tuo posto...il tuo scopo...in questa era...in questo villaggio. "

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    Fu un colpo a tradimento, qualcosa di inaspettato persino per una shinobi su questa terra da prima della Grande Guerra. Immersi nel collegamento mentale, la percezione dell'ambiente circostante sarebbe risultata alterata o quantomeno rallentata. Mumei era stata al fianco del Mikawa per tutto questo tempo, nascosta dal largo kimono, pronta in quell'esatto momento a compiere l'atto che aveva lasciato Aloysius insonne diverse notti.
    Senza preavviso, dunque, la lama avrebbe provato a trapassare la testa dell'anziana donna cogliendola alle spalle, senza onore; un istantaneo assassinio che avrebbe impedito alle sinapsi del cervello di attivare il sistema circolatorio e quindi la famigerata arte in grado di rigenerare ogni ferita.
    Non c'era un modo facile per ammazzare una leggenda vivente del mondo ninja: anche se più potenti Aloysius e Febh stesso avrebbero impiegato faticosi minuti di scontro per abbattere la Regina dei Draghi...e allora il kage aveva preparato la situazione nei minimi dettagli, sin dal giorno prima. Le aveva portato la torta per stabilire un contatto, l'aveva fatta parlare del suo passato e lei si era aperta accennando a storie di Mikawa e di Draghi. Lui le aveva fatto scommettere su delle scemenze, le aveva mostrato interesse nel conoscere la sua storia e il suo legame con la Rosa d'Acciaio. Quindi l'aveva convinta ad interrogare il suo allievo, per il bene di Oto e del ragazzo stesso, per far cadere le sue barriere ma al tempo stesso abbassare anche la propria guardia. Aveva permesso che l'Hokage e la Consigliera stessa fossero presenti, come a garanzia che i suoi intenti fossero i più nobili e soprattutto finalizzati al bene del villaggio. Tutto era servito a rallentarle i riflessi, in quell'esatto istate in cui il suo ragazzo iniziava a sentirsi a disagio, un campanellino di allarme che persino la discendente di Orochimaru aveva percepito.


    Eppure, in fondo, Diogene sperava che lei avesse compreso il suo messaggio e che, anche qualora fosse stata in grado di fermare o reagire alla sua lama, non lo avrebbe fatto. Perché era giusto così: Febh l'aveva già sconfitta completamente, su tutta la linea. Erano state le sue parole.

    L'obiettivo? Semplice, sgretolare le certezza dell'Oni e far uscire una volta per tutti l'Hakai da quell'involucro. Raizen avrebbe fatto bene a starne fuori, quella era una faccenda di Oto e si sa, i panni sporchi vanno lavati a casa propria.



    CITAZIONE
    OT/ Ecco la mossa di Gene! Febh fammi sapere se vuoi che descriva tutte le tecniche che potrei aver messo sull'arma per potenziare al massimo il colpo...puoi immaginare: manipolazione a stecca, overcap, penetrazione, sangue acido, ecc Il succo del discorso non è tanto quello ;) /OT
  11. .

    ::: Torre di Ame - Piano 1, un'ora dopo l'Adunanza Oscura :::

    La sete di conoscenza del Flagello era senza eguali e così chiese al Demone dei Quindici Mostri di mostrargli altre verità, avvalendosi del suo corpo anomalo per assorbire parti del sacrificio che tale richiesta comportava.

    Il Diario di Konan era il lascito della cofondatrice dei Alba per il villaggio della Pioggia. Era la storia di Ame stessa, il terzo artefatto più potente e misterioso ereditato dal passato. Pagine ingiallite che però non sembravano contenere alcun ricorso della famigerata nukenin ma solo una lista infinita dei nomi di coloro che si erano susseguiti a difesa del villaggio. Il Flagello ne aveva compreso il funzionamento: "un nuovo guardiano per ogni nuovo ingresso" era questa la regola che lui e il Risorto avevano spezzato trafugando il tomo incastonato nelle mura stesse di Ame. Un contratto vincolante al pari di un rotolo di evocazione ma che dava anche anche informazioni interessanti sui malcapitati: la colorazione più marcata indicava in qualche misura l'indice di forza rivelando un jutsu nascosto da sensitivo di incredibile potenza. Ma davvero solo per questo motivo Fyona desiderava tanto quel cimelio? Yu Amahi, colui che vedeva tutto, era interessato semplicemente a ripristinare lo status quo alle sue amate mura?
    In quel frangente gli occhi della statua si illuminarono svelando l'inganno delle pagine di quel cimelio e imprimendo una forte visione nella mente del suddito:



    "L'artiglio della creatura immonda toccò uno dei nomi,
    egli pareggiò la forza del prescelto
    e un origami si staccò dalla pagina aperta.
    Quindi Egli lacerò un lembo del foglietto
    e un urlo di dolore straziante riecheggiò nell'aria. "




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    Appagato da quella rivelazione, il Diavolo si interrogò meglio sulla natura di quella statua e dei monaci suoi sudditi. Forse aveva sbagliato il punto di vista, invertito le parti di quella rappresentazione e probabilmente proprio realizzare che il Re Mortale avesse deciso di giocare quella partita a viso aperto lo avrebbe aiutato a raggiungere l'unica verità.

    Lui vedeva tutto.

    Glie lo aveva detto sin dal loro primo incontro. E non grazie al suoi occhi che tutto potevano, ma proprio attraverso i frammenti del suo stesso corpo che i più potenti di Ame avevano deciso di fondere con la propria carne. L'inganno dietro l'inganno, la verità che nessuno conosceva, compreso il Joker portatore ignaro di una delle Pietre di Selezione.
    La più grande ambizione del villaggio, raggiungere il Terzo Livello e stare al tavolo dei quindici potenti era in realtà un gioco ideato proprio dall'Asso di Quadri!
    Un pezzo dell'anima di Yu Amachi era dentro il Flagello e questo lo aveva reso probabilmente visibile agli occhi del Re Mortale per tutto questo tempo. Certo, quel potere doveva avere dei limiti ma ora che il dubbio si era insinuato nella mente del Diavolo convivere con quel frammento cremisi sembrava molto più difficile, molto più delle limitazioni che quel sapere comportava ai possessori.

    Ma Jeral si era spogliato della sua immortalità e aveva già deciso a priori di stare alle regole di quella sadica partita. Fece la sua preghiera, privandosi anche dei suoi beni materiali e la figura del monaco prese a svanire mentre pronunciava queste parole:

    " L'offerta è degna, il Dio ha risposto e mi ha donato il nome di Kazui. "

    A terra era rimasta una candela consumata, accesa. "Un tempo ero alto mentre ora, da vecchio, sono basso.", il monaco aveva dichiarato la sua vera natura fin dal principio.
    Al Flagello non rimaneva che prenderla e continuare la sua scalata verso la vetta.


    ::: Torre di Ame - Piano 11, un'ora dopo l'Adunanza Oscura :::

    L'impeccabile geometria di quel luogo rendeva l'intero colonnato una perfetta ellisse. Non solo, un'ispezione meticolosa delle colonne avrebbe mostrato come queste fossero state realizzate leggermente svasate e modellate in modo da creare un effetto visivo più unico che raro, una vera e propria illusione qualora non si fosse stati in possesso di conoscenze di geometria appropriate. Infatti, collocandosi nel fuoco di destra, le quattro colonne in fila sarebbero diventate una soltanto ed in corrispondenza di quella equidistante dai due punti caratteristici, la fiamma della candela avrebbe messo in risalto le imperfezioni della superficie porosa per mostrare rispettivamente due simboli particolari.

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    Avrebbe dovuto spostarsi in entrambi i punti per appurare quel particolare effetto di ombre che il bagliore della fiamma del monaco leviatano induceva sulla colonna. Su quello di sinistra, infatti, il kanji sulla medesima colonna avrebbe varato leggermente la sua forma come a completare l'informazione ottenuta dal suo gemello.

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    Avvicinandosi in quei due punti Kazui avrebbe aumentato la sua fiamma e, muovendola nello spazio, essa avrebbe variato il suo stato fino a trovare lucentezza massima qualora messa in posizione orizzontale. Stratta tra le sue mani in quella particolare posizione, il Flagello avrebbe potuto sentire la forza del monaco divampare dandogli una netta sensazione di inamovibilità e resistenza. Che quell'oggetto non fosse una semplice candela era ormai lampante.

    Mancava solo un passaggio per risolvere il Secondo Enigma del Re Mortale.



    CITAZIONE
    OT/ Ebbene si, Yu Amachi ha fottuto tutti fin dal principio. LUI VEDE TUTTO. E anche sul Diario, ora sai cosa può fare muhamuhamuha.
    Ora il livello si alza, se risolvi questo mi dimetto XD /OT
  12. .

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    I giorni divennero settimane, le settimane mesi.
    Il paesaggio mutò in tre stagioni difronte alla finestra di quella piccola dimora in stile buke-zukuri nel villaggio di Fuyu no Ie, nel cuore del Paese del Ferro. Era un agglomerato arroccato sul costone di una cima a circa mille metri di quota con un lungo ponte che lo collegava alla via maestra e una cinta muraria rispettabile a difesa dello stesso.
    Le sue ricerche l'avevano spinta fin lì, in quel posto dimenticato dal mondo dove il tempo e il progresso degli uomini sembrava essersi arrestato e il legame con la natura era ancora al centro della vita quotidiana.
    Aveva imparato a comprendere la filosofia dei Samurai, quella forza armata misteriosa che da sempre si contrapponeva per stile e tecniche alle conoscenze dei ninja. La loro forza era nel rigore della mente, nella sacralità del metodo e nel ricordo degli antenati, tre valori che probabilmente gli shinobi avevano accantonato a favore della scoperta del chakra. Non che quei guerrieri in armatura non ne conoscessero l'esistenza ma semplicemente vi facevano moto meno affidamento.

    La pista di Jotaro si arrestava in quel luogo ameno e bellissimo. Il Jaku delle squadre speciali probabilmente si era sentito in dover dare spiegazioni alla ragazza in merito al ritorno di Taka, durante l'attacco di Cantha al palazzo del Daimyo [leggere Il Drago e L’Oni]. Solo un mese prima di quegli accadimenti, infatti, le aveva svelato il segreto della sua famiglia per poi mostrarle il corpo della madre sotto un telo bianco, privo dei preziosi occhi e freddo come la pietra [leggere Silenzi Scroscianti]. Tuttavia, quell'evento capace di sconvolgere la mente della giovane kunoichi si era rivelato una menzogna: Lei era viva, un generale dell'Armata del Drago e diretta sottoposta di Shiro.
    Probabilmente avrebbe attraversato il Mare di Giada a piedi pur di avere un secondo e definitivo confronto con quella donna (benché ormai fosse chiaro a tutti i ninja di Konoha la sua forza) ma il suo "amico" dell' Ansatsu Senjutsu Tokushu Butai le aveva suggerito di ripercorrere i passi della madre dalle origini, per comprendere meglio il suo nemico. Secondo Jotaro, infatti, Taka aveva vissuto lì parte della sua vita, circa 20 anni prima, forse in missione per conto dell'Impero. Una prima associazione era rappresentata dal Tempio di Kaineng, il Drago D'Oro, che sorgeva anche in quel villaggio alle pendici delle montagne [leggere ambientazione di Cantha]. Aveva cercato informazioni su di lei interrogando praticamente ognuna delle duemila anime di quel posto ma nessuno aveva mai sentito parlare dell'Uchiha né tantomeno ne aveva riconosciuto il volto.
    Qualcosa però aveva tenuto Kairi ancorata a quel posto. Non sapeva dire con precisione cosa fosse ma si sentiva in qualche modo connessa a quel modo di vivere in comunione con la natura. Gli agricoltori riuscivano a coltivare le difficili zolle di terra montane producendo ortaggi e verdure che avevano il sapore di casa, di Konoha. I pescatori tornavano dalle spedizioni nel Mare del Nord con grossi tonni grassi, che i ricchi nobili del Fuoco avrebbero pagato a peso d'oro pur di avere nel loro sushi o sulle loro griglie. I combattenti si allenavano con rigore marziale, secondo il ciclo del sole coadiuvando gli esercizi del corpo a quelli della mente. Il panta rei valeva forse ancor di più a Fuyu no Ie.

    Oggi doveva vedere Kādomēkā, il giovane Nobile appartenente alla famiglia feudale che noverava il villaggio. Era un ragazzo gentile ed erudito, abile nel versare il tè quanto nelle domande di storia e geografia più o meno dell'età di Kairi. Lo aveva conosciuto poco dopo essere arrivata al villaggio e lui stesso le aveva fornito la casa dove aveva passato tutto quel tempo, oltre che un aiuto per le ricerche della madre. Spesso era via per questioni politiche ma ogni volta che tornava era un piacere passare con lui del tempo...questa volta era mancato per un mese intero ma il viaggio non sembrava aver intaccato il suo animo gentile: per quella serata le aveva fatto arrivare un bellissimo hakama in seta.

    :::

    NLiIbOCiV

    " Abbiamo gli ultimi numeri signore. 38 combattenti, 72 giovani uomini arruolabili e 20 artigiani utili. "

    " Un misero bottino. Era davvero un viaggetto di poco conto. "

    Il comandante osservava le fiamme divampare senza cambiare espressione. Era il terzo centro abitato del Ferro che stava saccheggiando ma il reclutamento andava a rilento; dopotutto dovevano gire con discrezione facendo ben attenzione che la sua operazione non arrivasse all'attenzione della giovane Onoro, figlia del Toshiro Daimyo di quelle terre [leggere Il Ruolo dell’Accademia]. Le avevano detto fosse una donna di straordinaria lungimiranza e pacatezza, per lo standard dei samurai, ma di certo non avrebbe preso bene l'operazione del Suono. Chiaramente stava agendo lungo il confine, in una zona di confidenza dove a dirla tutta molta della popolazione si sentiva più parte delle Risaie che del Ferro ma a volte aveva dovuto usare la forza per sovvertire la resistenza.

    " Sono villaggi di agricoltori Aloysius. Cosa ti aspetti di trovare? Certo le fila dell'esercito aumentano in numero ma prima che saranno pronti a combattere le guerre dei ninja passeranno anni. "

    Eiatsu era come al solito spietato nei suoi giudizi ma proprio per questo era il braccio destro del Garth. Serviva una voce della verità che non fosse da lui suggestionata per aiutarlo a prendere le giuste scelte.

    " Hai ragione. Dobbiamo addentrarci. Qual è il prossimo villaggio militare verso Nord? "

    Fyodor era con Ukitake a leggere la mappa e fare i loro conti su distanze e morfologia del terreno.

    " Fuyu no Ie. Circa duemiladuecento abitanti. Protetto da alte mura. Direi di scartarlo, è tropo grande e sicuram..."

    " Quanti giorni di viaggio? "

    " Emh...due al ritmo di marcia dei tre squadroni. Un quarto dovrebbe rientrare al campo base di Nanaki [leggere L’Erba tinta di Sangue] per sistemare gli schiavi, curarli e prepararli all'allenamento. Diogene è troppo rischioso e ci vorranno giorni di assedio per conquistarlo! I samurai sono avversari ostici e i nostri uomini trovano difficoltà a superare le loro spesse armature... "

    " Hai ragione. Non sono pronti e sono troppo lenti. Rientrate tutti a Nanaki. Tutti tranne tu Fyodor... "

    NLiIbTnjh

    "...tu vieni con me. "



    CITAZIONE
    OT/ Eccoci Kairi! Sono entusiasta di fare questa giocata con te! Spero di dare dei buoni spunti di crescita al tuo pg! Tu invece sentiti libera di malmenare Gene come meglio credi! Possiamo colmare insieme il buco temporale nel quale i pg sono scomparsi ;) /OT


    Edited by DioGeNe - 25/6/2023, 14:15
  13. .

    ::: Mare di Giada, qualche minuto dopo l'Adunanza Oscura :::


    " Non avrei mai pensato che esseri inferiori come te fossero arrivati a comprendere e padroneggiare aspetti così complessi del chakra. Amari. "

    Il Principe era visibilmente scosso dagli ultimi accadimenti, il suo corpo tremava così come le pupille dei suoi occhi assenti. Il Joker lo aveva condotto con sè via dalle prigioni di Ame mentre la battaglia con il Flagello stava infervorando, teletrasportandosi difronte uno strano artefatto a forma di ottagono. Non poteva sapere che era finito nel covo delle Picche ma non fece in tempo a guardarsi intorno che il Dio, toccando uno dei totem accesi, attivò una seconda tecnica in grado di portarli in un altro posto....questa volta davvero lontano da Ame [Chiave dell'Obliquità].

    Doveva essere giustiziato ma era chiaro che il suo "salvatore" avesse altri piani per lui, probabilmente elaborato mesi prima quando avevano causato il caos ad Oto, nella Villa del Kokage. Attorno a loro ora di apriva uno scenario lunare: il mare di giada era davvero qualcosa di più unico che raro all'interno del mondo conosciuto, una distesa infinita di quel silicato verdastro ma che a contatto dei raggi solari si confondeva col colore del mare stesso. Erano soli.



    Lo specchio era difronte a loro, crepitante di energia luminosa. Qualora fosse stato attivato in passato, l'impero di Cantha lo avrebbe scovato prima di lui e Shiro lo avrebbe certamente custodito come un raro cimelio, senza saper cosa farne o cosa fosse. Ne aveva attivati tre da quando si era risvegliato e, insieme a quello protetto da Masume e quello attivato dall'Eresia, ora meno della metà di quei preziosi artefatti mancavano all'appello. Il problema non era tanto scovarli bensì l'aleatorietà delle loro informazioni che il più delle volte non rispecchiavano il suo desiderio di conoscenza. Però quella feccia dei Cuori aveva trovato un modo di sconfiggere il caso...

    " Rispiegami questa cosa. La tua manipolazione del tempo può forzare in determinate condizioni gli specchi ed entrare in un preciso momento del passato, del presente o del futuro, corretto?

    " S...S...Si. "

    " E ti servono 100 anime per ogni tentativo? "

    " Non...non...non prop...prio. Basta prelevare una por...porzione del Settimo Chakra, la Corona che ha la funzione di collegare la persona e il co...cosmo. In pochi sanno acc...accederci ma Se...Segokage pare abbia trovato un modo per estrarlo diratt...ttamente dal Punto di Fuga nel Lobo Tem...temporale. "

    " Oh bene! Ordinerò che ne prelevino il più possibile. Per il momento posso fornirtelo io...dovrebbe essere sufficiente per un viaggio nel passato, no?

    Detto fatto, il chakra del Dio esplose in un'aura luminosa quanto quella dello specchio stesso e senza bisogno di grande concentrazione o preparativi aprì la sua mente per rompere limitazione denominata dello Stupore...mai nome dei ninja fu mai più calzante perché e la pietra stessa su cui il Joker poggiava i piedi iniziò a liquefarsi e dare spazio all'acqua sottostante [Apertura della Settima Porta].

    " Fammi parlare con Kagami Yuki. "

    " Le leg...gi dello spaz..zio tempo non sono lin...neari. Potreb...be rientrare in un altro mom...ento del presente. "

    " Fallo. "



    CITAZIONE
    Specchi di Ame

    fD2ZHbK

    Specchio

    Ubicazione

    Punti Carica

    1NLiI1oQdC

    Ex Villaggio del Gelo, ora Dimora di Masamune.

    10

    2tQTLf0Y

    Meandri delle Miniere di Kusa.

    9

    3ejzOVoY

    Pozzo di lava a Crematoria.

    0

    4NLiI1pI4u

    Cuore dell'Antica Foresta della Paese della Cascata.

    0

    5specchio-luna.

    Tempio principale di Getsugakure, Paese della Luna

    6

    6NLiI1rXge

    Mare di Giada

    10

    7

    ?

    10

    8

    ?

    0




    CITAZIONE
    OT/ Piccolo post di Lore per farvi vedere cosa sta facendo il Joker nel frattempo XD /OT
  14. .

    Del mondo prima della grande guerra con i Cremisi non si ha più traccia.
    Pochi frammenti di informazioni,
    spesso tramandate all'interno dei clan di quegli stessi popoli
    i quali avevano preso parte all'era dell'Akatsuki,
    la più grave minaccia che il mondo avesse conosciuto fino a quel tempo.
    Cento anni prima, il Dio Pain aveva generato il caos nel continente
    ma era stato sconfitto e l'associazione nota come Alba
    era caduta in disgrazia così come il villaggio di Ame stesso.


    ::: 95 anni prima, Casa abbandonata, Paese della Pioggia:::

    Era una giornata di pieno sole, già solo per questo meritevole di essere ricordata.
    L'ombra si avvicinò a passi lenti tra i ruderi di quelle terre abbandonate da tempo dagli uomini. Una grande guerra del passato aveva reso inabitabile molte zone al confine con il Fuoco e mai nessun Daymio aveva avuto il coraggio di bonificare e riqualificare quel lembo di terra.
    La natura, d'altro canto, aveva preso il sopravvento prendendo possesso di ogni struttura rimasta in piedi dopo tutti quegli anni; in un certo senso, si era affibbiata lei il carico di nascondere le atrocità del passato.

    La casa era stata inglobata da alti fusti e un fitto fogliame. Non osò recidere nemmeno uno di quei rami e sfruttando la sua Hijutsu riuscì a penetrare nella struttura senza profanarne il ricordo. Le sue visioni lo avevano condotto fin lì, in quella dimora dimenticata nei meandri della storia, per compiere il suo destino.

    Erano stati riposti lì, nel posto più simbolico e al tempo stesso più sicuro del mondo.


    NLiHDOB0G


    Quel ratto diede vita al secondo Seme: i Quadri potevano ora essere aggiunti al Mazzo.


    ::: Primo Livello della Torre di Ame, un'ora dopo l'Adunanza Oscura :::

    Il Demone dei Quindici Mostri rispose alla psicometria del Flagello in maniera potente, molto più di quanto egli si potesse aspettare. Il frammento nel suo corpo andò in risonanza con la struttura la quale si accese proprio nel basso ventre, ove un'attenta analisi avrebbe permesso di notare la mancanza proprio di una parte delle medesime dimensioni. Come per una ferita pulsante, il dolore che provava la creatura venne condiviso con il portatore del frammento ma da quella stessa agonia [DnT Grave, consumo Altissimo di chakra] la connessione venne instaurata. La sensazione era la medesima che aveva provato interagendo con gli Specchi sebbene in questo caso non fosse servita l'enorme energia necessaria per aprire quei portali verso l'ignoto.

    Chiedere del potere dei frammenti uniti avrebbe portato ad una semplice visione: un ruggito ripugnante nell'oscurità di una caverna umida, la sagoma di un essere abominevole, il volto di Yu Amachi illuminato dai suoi stessi occhi ancestrali, cancellati dalla memoria del mondo.

    NLiHI0bpi

    Avrebbe potuto fare altre domande ma ad ogni richiesta il peso della Pietra Cremisi si sarebbe fatto sempre più pesante, con conseguente peggioramento delle sue condizioni fisiche.
    In tutto questo il vecchio monaco sarebbe rimasto stranamente impassibile, sordo alla manifestazione del suo Dio. Chino nella sua posizione di preghiera aspettava la risposta al suo quesito da parte dell'intruso; la sua logica con il quale era stato ideato era molto semplice dopotutto.
    Eppure risolvere l'indovinello era solo uno dei due modi per superare con successo il primo livello della torre...in effetti bastava solo trovare le giuste risposte alle domande che il Flagello stesso si era posto. Come diavolo faceva quel monaco a conoscere la verità sul suo passato?
    Certo, nessuno gli avrebbe impedito di prendere la scalinata ed affrontare la seconda sfida.

    ::: Secondo Livello della Torre di Ame, un'ora dopo l'Adunanza Oscura :::

    Come appurato già in precedenza, le sfide della torre erano diverse dall'ultima volta che il Diavolo era stato lì. Dopotutto Yu Amachi sapeva della sua scalata alla vetta di Ame, come era ben conscio che difficilmente le trappole fisiche avrebbero arrestato la corsa del nemico...no, quella partita si stava giocando su un livello molto più alto e rischioso sia per esaminato che esaminatore.

    Salì una decina di piani per poi ritrovarsi in una stanza grande quanto tutta la base della torre sulla quale erano state disposte 284 colonne su quattro file, con diametro man mano sempre in aumento partendo dalla prima fila fino all'ultima. Non vi erano minacce nascoste né tantomeno altri monaci in preghiera; a terra vi erano delle linee ricavate dal marmo ma non sembravano essere più che decori architettonici geometricamente perfetti.

    NLiHIaxdq

    A che diavolo di gioco stava giocando il Re Mortale?

    CITAZIONE
    OT/ Inizia a scoprirsi la Lore di Ame! Decidi tu se completar la primaa sfida o se provare direttamente con la seconda! /OT


    Edited by DioGeNe - 20/6/2023, 12:01
  15. .

    Ogni promessa è un debito


    da "La saga dei Codati" di Loxion Mikawa, capitolo XXV



    ::: Oto, mura del South Gate :::

    Il soldato semplice Inue Tomei si era arruolata sei mesi prima. Amava il villaggio del Suono e il suo desiderio di difendere Oto era così grande da aver lasciato il lavoretto nella bottega del padre. Aveva scelto il South e passato la rigida scrematura iniziale: era così da anni, sin dall'insediamento dell'allora guardiano Mikawa, i soldati a difesa dell'ingresso meridionale erano notoriamente i più abili, inflessibili e ligi al dovere tra tutti. Se doveva rischiare la sua vita per un bene superiore, lo avrebbe fatto nella brigata più temuta e rispettata, i figli prediletti del grande Kokage con la benda; avrebbe ricalcato i suoi passi, assorbendo come una spugna dagli uomini che avevano la fortuna di vivere nella villa più famosa dell'intero villaggio. Si...avrebbe passato l'esame di ammissione e sarebbe diventata ufficialmente un guardiano. Era il suo sogno.

    L'onda d'urto dell'esplosione strappò i vessilli dalle aste e sbilanciò molti delle guardie di ronda, sulla sommità delle mura del South. Il boato assordante inglobò i rumori della città, appiattendoli nella terrificante mononota dell'Eresia, per poi farla cadere in un anomalo silenzio di stupore.
    Il ronzio nelle orecchie le impediva di concentrarsi; la vista era sfocata, forse aveva sbattuto la testa, ma non si preoccupò della ferita sanguinante perché la sua attenzione era per quel bagliore di luce che pian piano si stava dissipando.

    Non riusciva più a vedere il Palazzo Yakushi.

    " Tenete le posizioni! Tenete le posizioni ho detto! "

    Sentiva la voce di Balalaika a tratti ma era evidente che stesse cercando di mantenere l'ordine in quella situazione critica. La prima vedetta stava correndo verso la torretta per lanciare l'allarme ed attivare le procedure di sicurezza: B3, attacco ad una struttura strategica. Diogene in passato aveva codificato ogni tipologia di minaccia e per ognuna di esse c'era una strategia pronta per affrontarla al meglio.

    " Fermati soldato. Tutti voi, giratevi ed occhi puntati sull'orizzonte. VELOCI! "

    Eh? Che stessero attaccando da fuori? Si voltò di scatto ma non vide nulla. Cercò con lo sguardo quello della guardiana ma lei non ricambiò le attenzioni della cadetta...cosa stava accadendo?
    Alcuni dei suoi compagni, la maggior parte, erano rimasti lì piantati a dare le spalle al villaggio.
    Ancora nessun allarme, loro erano certamente i più vicini all'attacco ma vista l'entità anche gli altri gate avrebbero dovuto percepirlo. Allora perché non sentiva alcuna sirena?

    Passarono dei secondi e pian piano crebbe la consapevolezza: non sarebbero intervenuti.
    Mentre si lasciava cadere sulle ginocchia, e il dubbio prendeva forma nella sua mente, si sforzò di guardare dalla sua posizione privilegiata le fiamme e le macerie...



    " Sta...stanno morendo. Noi dobbiamo dare l'allarme, dobbiamo fare qualc..."

    La lama del guardiano calò letale sulla sua testa.
    Nessuna delle altre guardie si girò.


    ::: Oto, tavolata nel laboratorio abbandonato :::

    Il banchetto si stava consumando con gusto e piacere di gran parte dei presenti: sebbene inizialmente diffidenti, tutti poterono appurare che nessuno di quegli alimenti riservava delle sorprese ed erano stati cucinati con maestria proprio per appagare il palato dei raditi ospiti.
    Aloysius aveva fatto loro proprio un bello scherzetto convocando Hoshikuzu, ritenuto morto da tutti, a quell'evento. Oltre la simpatia contagiosa del Rosso, la sua stessa presenza faceva cadere la maggior parte dei capi di imputazione che il Bimbo Prodigio attribuiva al Kokage e il rapporto sano tra Mikawa e Chikuma minava anche le traballanti fondamenta del castello di diffidenza che Raizen aveva costruito attorno al suo vecchio sensei. Febh dopotutto era stato chiaro, l'intera faccenda Yonbi era stata gestita da lui...ovvero c'era il marchio dello Yakushi sulle buone intenzioni del Suono nel risolvere quella complessa situazione.

    " Vi ho portato qui per mostrare la voglia di Oto di aprirsi agli Alleati e mostrare loro antichi segreti. Pensate che proprio qui, in queste stanze sotterranee, si è protratta per anni una indegna sperimentazione su bambini. Il regno del Nidaime è un lascito marcio che Oto si porta ancora dietro...io e Febh stiamo cercando di invertire questa rotta e questo sicuramente ci avvicinerà agli altri Paesi. "

    Alzò nuovamente il calice e se lo scolò di gusto [Recitazione].
    Se Febh e Raizen iniziavano a parlare di cibo, discutendo di marinature e piatti tipici, era un buon segno; iniziavano a sciogliersi e questo era fondamentale per la buona riuscita del piano. Avevano una finestra di pochi minuti per agire, il tempismo era fondamentale, e la partita più importante di certo non si stava giocando attorno a quella tavola imbandita.

    " Un altro brindisi ad Hoshikuzu, che è tornato dalla sua grande avventura nel... "

    Il terremoto arrivò inevitabile persino a quella profondità e distanza dal Palazzo Yakushi. Nulla di così catastrofico ma le scosse furono sufficienti a far ribaltare qualche bicchiere e scrollare un po' di polvere dagli antichi tendaggi di quel posto. Sicuramente tutti i presenti si sarebbero agitati, visto anche l'argomento delicato di tutta quella faccenda, ma il Kage fu rapido a prendere subito l'iniziativa. Attivò la sua ricetrasmittente e, facendo "casualmente" in modo che tutti sentissero, parlò ai suoi uomini senza indugio:

    " Rapporto. "

    " ....crrrr....crrrr...Est Gate comunica esplosione del magazzino 2, armeria. Tre squadre stanno andando sul posto ma una prima analisi visiva fa pensare ad un incidente. "

    " Accertatevi che stiano tutti bene. Sgomberate l'area e attivate tutte le procedure di sicurezza. Avvisate l'ospedale e voglio una squadra speciale sul posto. Voglio un aggiornamento tra 5 minuti. "

    " Ricevuto. "

    Avrebbe così interrotto la comunicazione, mostrandosi preoccupato il giusto sebbene del tutto calmo nelle movenze. Di fatti, riprendendo le bacchette avrebbe invitato tutti i commensali a continuare a mangiare, a chiacchierare e godere della sua ospitalità.

    " Eheheh scommetto che anche da voi c'è un'esplosione al giorno. La cosa strana è che Febh è qui con noi e non può essere stato lui ahahaha "

    Eiatsu avrebbe aiutato nel teatrino addentrandosi nell'argomento chiave, in modo da appagare anche gli animi più irrequieti:

    " Allora, cosa avete in mente per salvare Omoi e al tempo stesso sigillare il demone nel Jinkurichi? Non ho mai fatto nulla di così complesso, servirà coordinarci al meglio per evitare che i nostri ninja finiscano spappolati...o peggio, che il Quattro Code venga rilasciato all'interno del Villaggio! Come funzionano le abilità della ragazzina? Sento parlare di fantasmi...vorrei una definizione più tecnica delle anime dei morti e non. Bisognerà coinvolgere altri ninja nel rituale? E' il caso di predisporre una barriera contenitiva di sicurezza? Un secondo contenitore, anche fisico, qualora le cose dovessero andar male? "

    Diogene poteva nasconderlo a tutti ma di certo non a lui...quel terremoto non era nulla di buono.


    CITAZIONE
    OT/ Che pezzo di merda che è Gene XD /OT
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