Posts written by F e n i x

  1. .

    L'Oni Contro il Tempo

    II




    Si abbassò con un sopracciglio alzato, piegando solo la schiena e tenendo gli occhi sul minuto kiriano.

    Apri meglio quell'occhio, kiriano, noterai che l'ombra del tuo mizukage è troppo lontana per nasconderti.
    Questo è l'unico sgarro che ti concedo, al secondo imparerai la differenza tra uno Yakushi e ... Te.
    Spero di essere stato sufficientemente conciso da permetterti di comprendere.


    Non l'avrebbe degnato ne di un nome ne di ulteriori risposte cercando di evocare il drago, senza però alcun effetto. La cosa lo stupì, sapeva che Tian non aveva più la possibilità di evocarli a causa della sua maledizione, ma il tempo come poteva interagire su quel contratto?
    Non era un mero foglio da imbrattacarte, era qualcosa che veniva inciso col sangue proprio perché era il sangue che Legava, qualcosa di così potente che persino Hibachi ne venne rinvigorito quando attaccato da Jigoku, possibile che in quel tempo il legame fosse presente solamente in lui?
    Eppure gli era capitato di poter evocare i draghi del sud nonostante con loro non avesse propriamente stretto un legame. Purtroppo non era il momento per trovare risposte, e prima di averne qualcuna non avrebbe tentato di usare la sua capacità per evocare solo la loro anima, correva il rischio di imprigionarla in quel tempo e non era nelle sue intenzioni.

    I cremisi un giorno saranno solo un ricordo l'unione ci salverà, quando agiremo come un solo esercito lasciando alle spalle i dissapori saremo un grande scoglio in cui l'onda si spezzerà.

    Sorrise sincero alla ragazzina, se prima poteva avere solo dei sospetti per quanto forti ora sapeva che erano realmente approdati nell'epoca che avrebbe spinto i villaggi ad allearsi contro un nemico altrimenti invincibile: i cremisi.
    Fu divertente osservare le profonde contraddizioni kiriane che Youshi sembrava essere orgoglioso di incarnare, poco prima lo aveva disprezzato, forse perchè Hokage più che perchè realmente in disaccordo con ciò che diceva, eppure eccolo lì a rinnegare la sua prudenza guidato da ciò che gli aveva detto poco prima, non potè evitare di sogghignare con soddisfazione.
    A quel punto si sarebbe abbassato, piegandosi su un ginocchio, forte di una figura imponente con la giusta attitudine poteva avere una parvenza paterna per chiunque, la ragazzetta sembrava giovane ed aveva riferito di aver perso la famiglia chiunque in quella bolgia poteva essere un ancora per lei.
    Gli passò un piccolo fazzoletto per asciugarsi, pulito come poteva esserlo in tempo di pace.

    Sappiamo di chiederti tanto, ma riportare la particolarità delle fonti a qualche ninja di grado elevato sarebbe molto utile.
    I territori controllati dalle creature ninja sono famosi per essere singolari, conoscere il terreno darebbe una grossa mano alla resistenza.
    Credo che i loro segreti siano comunque in pericolo che sia tu o meno a svelarli, ma forse così potranno sperare di tornare liberi come lo erano prima.


    Avrebbe aggiunto quelle parole solo come rinforzo alla richiesta di Youshi. Terminato il breve scambio di informazioni si sarebbe diretto dai konohaniani scuotendo la testa, se il buongiorno si vedeva dal mattino tra Fudoh e Youshi ed il loro coprifronte la fine della giornata l'avrebbe potuta appuntare nella sua lunga lista di giornate di mer...
    I suoi connazionali avevano ben poco da dire, ma che quel tempo fosse connesso al loro o meno avrebbe potuto fare per quella guerra qualcosa di assai utile, per la zanna soprattutto.

    Raizen... Raizen Ikigami.
    E sarò grosso ma non nel modo in cui lo è un Akimichi, no?
    Lo spero almeno.


    Interloquì mentre si studiava con fare leggermente divertito alla ricerca di grasso che non aveva per sostenere quel tentativo di evasione.

    Sono stato per qualche tempo oltre il fronte, nonostante le linee di difesa nemiche me la cavo con queste cose, ci ho impiegato più del previsto e l'accesso alle informazioni verso di me era difficoltoso, sono però riuscito a sapere qualcosa sull' Uzumaki che sta al centro di comando, e il fatto che io l'abbia scoperto a Kumo non è positivo come anche che lì sono meno rari di quanto non lo siano qui.
    È bene indagare a fondo sul suo conto e sul perché siano presenti Uzumaki a Kumo, un tempo erano nostri alleati, ma soprattutto negargli il controllo completo sulle sue operazioni o le autorizzazioni per decidere in solitaria, la sua posizione è sospetta e i risultati sul campo perdono valore se i cremisi usano i loro come carne da macello.
    Si sa niente dei reietti raggruppati nel paese dell'artiglio?
    Potrebbero essere buoni alleati se gli si dessero delle garanzie sul loro destino e almeno un posto al consiglio di guerra.


    Il discorso venne interrotto dopo poco, furono loro stessi ad attirare la sua attenzione verso un uomo vestito con abiti decisamente fuoriluogo, persino per lui che veniva da una quarantina di anni nel futuro. Impiegò ben poco tempo a inquadrare la foggia di quegli indumenti: erano uguali a quelli di Tian e Guan e per come l'uomo si guardava attorno era incappato come loro in qualche problema temporale.
    I suoi occhi si inchiodarono su di lui alla ricerca di ulteriori dettagli ma ben presto la sua attenzione venne reindirizzata, fu il chakra a farlo vorticando e concretizzandosi rapidamente nelle sembianze del... chi?
    Non era l'Oni che conosceva eppure il guerriero antico lo identificò proprio in quel modo o almeno così credette di avergli letto nelle labbra quando lo cercò nuovamente con lo sguardo, per nulla interessato a farselo scappare visto che poteva essere una preziosa fonte di informazioni, ma presto la creatura parlò e gli confermò la sua identità.

    L'Oni... perchè è qui?

    Era un caso che fosse simile ad un drago o aveva quell'aspetto per un motivo preciso?
    Presto fu il caos, l'intero porto vedeva a buona ragione la creatura come una minaccia e chi non ne era sufficientemente spaventato imbracciò armi e chakra e cominciò a bersagliarlo scuotendolo dai suoi pensieri.

    ...no...no NO!

    Aveva un leggerissimo vantaggio al momento: Oni non era al corrente delle sue capacità, anche se in passato lui e Diogene erano riusciti a diventare una percentuale sufficiente a farlo ritirare ora era improbabile riuscirci nuovamente, non aveva un esuvia a portata di mano dopotutto.
    Paradossalmente però l'Oni non era il suo più grande pensiero, al momento la cosa più preziosa era proprio il guerriero ed era lui che non doveva perdere di vista, nessuno di loro infatti pareva rientrare nelle preoccupazioni dell'arma. Quel Tempo per lui non sembrava essere una sorpresa, altri erano i suoi pensieri, era consapevole di ciò che era successo e non solo pareva che lui avesse una parte ben precisa in quel guaio, ma soprattutto che fosse lì per una ragione, trovare qualcosa che nel loro tempo non esisteva più: il Tengu, l'arma che generava potere, l'arma che rilasciò il colossale sigillo ingigantendo il potere di un oncia del chakra dei Koro al suo interno.
    Lo stesso sigillo che al momento impediva all'Oni di rintracciarlo a dovere, aveva infatti notato che la zona in cui guardava era quella del faro del nord in cui in quel periodo era ancora imprigionato il Tengu.
    Se poteva cercare le armi nel passato era necessario scoprire come lo faceva ed impedirglielo, altrimenti non sarebbe mai stato possibile distruggerlo, avendo lui costantemente un serbatoio inesauribile tra le pieghe del tempo.
    Ammenochè non potessero mettere nella sua strada l'unico a cui interessava avere tutte le armi del suo tempo: l'altro Oni, quello del presente che vivevano. Una possibilità al momento impossibile da calcolare per lui che aveva ancora una comprensione limitata di quegli eventi, contrariamente al tipo vintage avvistato poco prima probabilmente.
    L'Arma però aveva emesso il suo giudizio ed era tempo di istruire gli sciocchi che avevano sguainato le lame prima di valutare gli scudi. Da jinchuriki esperto quale era gestire le sue dimensioni a piacimento era ormai un gioco da ragazzi, ma ciò che stava per fare era un' azione di fino rispetto alla gestione di un singolo arto, doveva infatti concentrare le capacità del chakra demoniaco esclusivamente nella sua gola, probabilmente per un pò avrebbe perso la capacità di parlare, ma tanto tutti sembravano voler fare a meno di ascoltarlo.
    Ci avrebbe provato e che ci fosse riuscito o meno avrebbe cercato di raggiungere con la sua voce ,comunque possente, ed a prescindere da quel surplus, il maggior numero di persone possibile.

    SOLO EMISSIONI DIFENSIVE CHE POSSANO INTERAGIRE!
    NON SPRECATE CHAKRA IN ALTRO!


    Nessuno nelle sue vicinanze era stato attaccato dai raggi mortali, e fu una fortuna, dover ricorrere alla volpe in quel frangente l'avrebbe esposto ad un rischio non indifferente: spiegare il perché la avesse in corpo ai konohaniani non sarebbe stato affatto semplice. Tuttavia avrebbe comunque utilizzato un movimento istantaneo per dirigersi dall'altro esule del tempo e arrivato da nei suoi pressi con un ultimo scatto avrebbe tentato di poggiargli una mano sulla spalla.

    Questo tempo non appartiene ne a me ne a te ma entrambi conosciamo l'oni e vogliamo distruggerlo.
    Porti un armatura simile a quella di Guan, puoi aiutarmi?


    L'aveva perso di vista per pochissimo tempo da quando l'aveva adocchiato la prima volta ma se fosse stato necessario avrebbe usato qualsiasi senso per corrergli dietro [Percezione]





  2. .

    Corsa nelle Tenebre

    I




    Non avendo fretta di evocare il drago si lasciò trasportare da Youshi, dopotutto non sapeva ne cosa voleva ne perché lo voleva e qualcosa a lui poteva essere sfuggito.

    Perchè se ci hanno visto?
    Per carità, capisco la tensione, ma quel sasso era il giusto scotto per quello scorbutico, non credo che un bernoccolo smuova più di qualche cazzotto.


    Indicò Fudoh.

    Vedi lui?
    Anziché fare il piscialetto sta sfruttando la situazione, ipotizzando un trauma cranico con la scusa di vedere se si sa orientare nel tempo e nello spazio si sta facendo dire dove siamo finiti.
    Le ombre ti sono care Youshi, ma a volte anche agire alla luce può dare importanti informazioni. Rilassati, è molto meglio imparare a mettere delle pezze che muoversi con prudenza sperando di fare tutto giusto.
    Anche perché è totalmente impossibile.


    Continuava a guardare Youshi stranito, sorpreso per la maggiore mentre parlava.

    Siamo qua fisicamente secondo quale dato?
    Il tipo con la bicicletta?
    Propendo anche io per questa risposta, ma necessitiamo di azioni concrete per valutare la nostra posizione con certezza.
    Siamo realmente qui fisicamente o il tizio con la bicicletta doveva già spostarsi?
    E le nostre azioni comportano delle modifiche a cosa accadrà qui e nel futuro?


    Alzò gli occhi al cielo quando gli venne puntualizzato che tra la folla c’era uno dei Tokugawa più forti.

    Il Tokugawa più forte? E dunque?
    Seppure dubito che persino a Kiri diate il titolo di Kage al primo che capita posso assicurarti che questo non avviene negli altri paesi, posso essere prudente finchè non sarà necessario essere imprudenti, ma di sicuro non mi farò impensierire dalla sua presenza.
    Senti, non siamo in uno di quei film brutti da pochi spiccioli che dicono che il tempo è un unica linea non modificabile, questa non è scientificamente la realtà, se lo fosse il solo apparire qui avrebbe cambiato il futuro, e se non l’avesse fatto questo e tu credessi realmente a queste parole… dovresti sederti e pregare sperando che il tuo fiato non appesantisca le ali di una zanzara rendendola incapace di trasmettere un virus a tua madre che non andrà dal dottore non conoscendo tuo padre ed impedendoti di venire al mondo.
    O… qualcosa di simile, spero l’esempio sia stato chiaro.


    Inspirò, come a voler mettere un punto a quella situazione.

    C’è comunque qualcosa di strano, ma visto che temi che la situazione si scaldi troppo troppo in fretta evocherò un drago… ma lo terrò di ridotte dimensioni, sarà come evocare una biscia, difficile ritenerlo un gesto pericoloso.
    Ma non penso ci sia un qualche tipo di conflitto in atto tra le forze presenti, se così fosse si starebbero scannando e probabilmente la città o le mura ne porterebbero il segno, questo è un avamposto e la tensione è per qualcosa che succede fuori, almeno credo, forse la guerra con i Cremisi, solo Kiri rimase in piedi, ma non mi torna la presenza di Kumo e Iwa.
    E seppure mi sbagliassi non credo che un bernoccolo su quella testa di cazzo che maltratta una bambina possa causare qualche impiccagione, ma ci permetterà di vedere come il mondo reagirà a noi e se è un costrutto o meno.


    Avrebbe dunque dato qualche spiegazione riguardo al drago per tranquillizzare Youshi e spiegargli le sue ragioni.

    Riguardo il drago, sono entrati a contatto con i manipolatori del tempo durante una battaglia antica, potrebbero darci informazioni utili, non posso evitare di richiamarli e chiedere informazioni, ma dopo posso comunque fare un salto dai konohaniani.
    Ma non vedo nessuno degno di nota tra loro per ora.


    Se non ci fossero state particolari opposizioni avrebbe evocato il drago come pianificato, rimpicciolendolo ed ottenute le risposte gli avrebbe chiesto di posarsi sulle sue spalle, cosa semplice avendolo evocato grande poco più di un metro e si sarebbe diretto verso il gruppetto raccoltosi vicino alla ragazza.
    Avrebbe sorriso, vedendo quanto Youshi aveva impiegato a cancellarsi dalla linea temporale, e poi si sarebbe rivolto alla ragazzina.

    Tranquilla, il simpatico signore la prossima volta avrà una nota sulla fronte a ricordargli che una guerra non giustifica i bifolchi.

    Da quella posizione si si sarebbe però avvicinato anche a qualche gruppetto del fuoco e avrebbe tentato di adocchiare qualche sguardo bendisposto, possibilmente da ninja di un grado elevato in possesso di maggiori informazioni per poi cercare un approccio.
    Indossava ben pochi segni di riconoscimento che lo identificassero come Kage o Jonin, ma al momento opportuno e con prudenza, se necessario, avrebbe calcato la mano su quei titoli.
    Le sue interazioni per quanto potessero sembrare casuali e sconsiderate erano misurate, utili a capire in quale grado fosse la lancetta della tensione e se c’era dell’astio verso chi interagiva con appartenenti a villaggi diversi dal proprio, quindi difficilmente si sarebbe perso le reazioni degli astanti ad ogni suo movimento, ovviamente nei limiti del suo raggio visivo.




  3. .

    Debiti da Saldare

    I



    Era un po' in ritardo sulla tabella di marcia era vero, ma il suo viaggio aveva bisogno di essere organizzato, ed era necessario partisse da Oto.
    Il vento gli scompigliava i capelli, ricresciuti a sufficienza da renderlo la copia sputata di Tian, cosa che pur rendendolo orgoglioso non lo ispirava poi troppo, amava essere unico ragione per la quale li avrebbe continuato a farli crescere, ma per ora bisognava rassegnarsi al fatto che se qualcuno avesse mai intravisto suo padre, vedendolo, avrebbe creduto di star impazzendo, soprattutto quando li teneva legati.

    Ti hanno mai detto che i pensieri pesano?

    Chiese il giovane drago agitando la schiena nel tentativo di sgranchirla, senza preoccuparsi che Raizen potesse fare un volo di qualche centinaio di metri e spalmarsi al suolo, dopotutto era in grado di mantenersi in groppa a prescindere dalle posizioni che assumeva il drago.

    Si, me lo dite sempre che quando sono troppo rigido sono una specie di macigno, ma che posso farci, quando mi sposto ho sempre qualche grana da risolvere e spostarsi per aria aiuta a riflettere.
    E trattare con Ogen deve sempre far riflettere.
    Non so chi sia peggio, se la vecchia o Febh.
    Manco posso parlarne eccessivamente, se dovessi scoprire troppo le carte con chiunque sono certo che Tenchou potrebbe dirle qualcosa.
    Sai quanto è stressante vivere costantemente con quest’ansia?
    Dovrei parlare ogni volta un paio di metri sotto terra se volessi essere certo di nasconderle realmente qualcosa.


    Intanto le mura di Oto si avvicinavano all’orizzonte, era da un po' che non entrava al villaggio, fu strano ricordare l’ultima volta, considerando che rischiò di perdere un amico sincero per poi andare all’Inferno era incerto se catalogarlo come un ricordo positivo o negativo, nonostante avesse avuto successivamente la possibilità di stare con Hebiko per molto più tempo del solito.

    Vorrei anche andare da Hebiko, anche se inizio a trovare odioso dover dividere il tempo fuori dal villaggio sia per le missioni che per la mia vita personale, dovrebbero essere cose distinte, e soprattutto dovrebbe essere più semplice incastrarle.

    Ci avrebbe rimuginato sopra fino all’arrivo alle porte del villaggio, era tarda mattinata avendola presa comoda alla partenza era anche sufficientemente riposato, e intenzionato a non compiere nessun passo falso, dopo aver concordato un appuntamento con Ogen aveva specificato che non sarebbe giunto prima delle undici.

    Sempre il solito Hokage.

    Disse al guardiano che lo ricevette alle mura.

    Sono atteso a Villa Yakushi da Ogen-sama e a breve anche da Hebiko Dokujita suppongo.
    Inoltre ho da incontrare per primo Febh Yakushi, quindi avvertite prima lui del mio arrivo.


    Avrebbe utilizzato il tempo d’attesa per la solita perquisizione, affidando il suo equipaggiamento ad Ou.

    Te lo scordi che ti affido qualcosa ragazzo, ci compri mezza Oto con questa roba e se la vedono le persone sbagliate ci avvii persino una guerra.

    All’arrivo Febh l’avrebbe trovato accomodato tra le spire di Kaze, intento a lamentarsi con lui.

    ...beh fa freddo!
    È inverno!
    Non puoi prendertela perché quelli rossi in quelle situazioni sono più comodi!
    È normale che faccia piacere appoggiarsi su qualcosa di caldo piuttosto che su qualcosa di freddo, in estate è il contrario dopotutto!


    In qualche modo fu la goccia che fece traboccare il vaso, visto che si ritrovò in piedi e Kaze lievitò sufficientemente in alto in modo da non offrirgli più un appoggio.

    Permaloso!

    Ma il rettile guardava altrove, con le sopracciglia troppo alte perché non stesse fingendo di non sentirlo.

    Ciao Febh!
    Non ti eri dimenticato che dovevo passare per aggiustare una manciata di debiti contratti all’inferno vero?
    Ho anche mandato qualche pennuto ad Ogen per prendere un appuntamento anche se per altra roba.


    Che la risposta fosse positiva o negativa avrebbe continuato.

    Beh, poco importa, tu sei uscito da lì insieme a noi quindi ti tocca la tua parte, dopotutto è la più semplice.
    Devi solo farti dare il cuore da Ogen, per voi Yakushi è come lavare il viso al mattino no?
    Ovviamente non cercare di tirare colpi mancini, il patto è stato fatto con gente che preferirei non correre il rischio di deludere.


    Era il suo piano fin dall’inizio dopotutto chiedere a Febh di adempiere a quella parte del fatto, Ogen era una vipera dalla lingua biforcuta, sapeva che se avesse visto un minimo di debolezza o un tocco in più di necessità da parte di Raizen avrebbe sfruttato la cosa a suo vantaggio per fargli contrarre un altro debito.

    Poi vabbè, devo portargli anche qualche notizia riguardo i Draghi che penso vorrà sentire.
    Andiamo?


    Sorrise amichevolmente.

    Ah, non preoccuparti del clone, sta facendo un salto da Hebiko per avvisarla.

    Appena varcarono il cancello di ingresso al villaggio infatti un clone si sarebbe separato da loro, procedendo spedito sopra i tetti conoscendo la strada e volendo evitare la marmaglia cittadina che c’era per le strade.




  4. .

    Divisi ma non Troppo

    II



    Guardò Febh con un mezzo sorriso, sapeva che prima o poi sarebbe arrivato un commento di quel tipo.

    Ehhh, che vuoi farci, sono in missione con un otese dopotutto, so che così ti senti a casa, si sopporta questo e altro per gli amici.

    Sghignazzò prima di separarsi e partire verso l’esattore.
    Il suo discorso in qualche modo fece centro, ma in un altro bersaglio. L’esattore fu costretto dagli stessi sguardi che avevano fatto travestire Raizen e Febh a mollare la presa, ma probabilmente le sue parole avrebbero dato problemi in futuro lì, in breve l’uomo che aveva in qualche modo difeso lo vide come un possibile alleato mentre lui osservava il suo lasciapassare allontanarsi e non voleva permetterlo, voleva risalire quel lastricato di soldi per capire a chi portava e soprattutto dare un occhiata a cosa combinava Febh.
    Usare dei cloni non sarebbe stato complesso, neanche in quella situazione per lui era difficile comporre i pochi sigilli necessari senza farsi vedere. I suoi vestiti da persona poco abbiente gli venirono in soccorso, e fingendo un normalissimo prurito, magari dato dal nervosismo di incontrare quello che sembrava un nobile avrebbe programmato la comparsa dei cloni, dovendo questi allontanarsi da lui li avrebbe creati sfruttando la sua arte più fina ma non avrebbe potuto concentrarsi di più ed avrebbero dovuto usare la trasformazione una volta materializzati distanti da lui, proprio nello spazio in cui il pontile incontrava la banchina lasciando un po' di spazio tra la superficie in legno e i massi frangiflutti sottostanti.
    Uno dei cloni, conoscendo la faccia dell’esattore avrebbe iniziato a seguirlo mentre l’altro sarebbe andato a cercare Febh, certo che rintracciarlo non sarebbe stato difficile.

    Io… vengo da un piccolo paese delle terre del fuoco, si chiama Otafuku, è famoso per i suoi criminali, anche se le cose sono migliorate dopo il duro colpo all’edera le periferie restano pericolose… l’edera aveva quel nome per una ragione, è infestante, e l’incompetenza dell’accademia ha lasciato qualche rimasuglio.
    Quei rimasugli si sono presi... la mia bambina e mia moglie… non ha voluto farla aspettare.


    Disse quelle parole mandando giù qualche rospo come ci si sarebbe aspettato da un civile che confida qualcosa di così gravoso, [recitazione] a sufficienza da tenere domande indiscrete alla larga, o dal defletterle senza problemi.

    Andate a Daikun, dunque?
    Non conosco nessuno di voi, sono arrivato in giorni diversi rispetto ai miei amici quindi potrei spostarmi con voi, devo fare riferimento a qualcuno?


    Se il capitano gli avesse mostrato della confidenza gli si sarebbe avvicinato e con discrezione gli avrebbe fatto un ulteriore domanda.

    Chi è quel nobile?
    Se ne vedono raramente qui, è un posto per poveracci come noi questo.


    Mentre l’originale spremeva tutto ciò che poteva dal capitano i due cloni iniziarono a muoversi, in quella confusione e con le capacità della Montagna non sarebbe stato complesso non farsi individuare dall’esattore mentre lo seguiva il suo obiettivo era individuare il luogo in cui portava tutti i soldi, certo che lì avrebbe scoperto dove erano diretti in qualche modo.
    L’altro clone invece si sarebbe diretto senza troppa fretta verso la direzione di Febh, entrambi in caso qualcuno avesse indagato, con un cipiglio abbastanza infastidito avrebbero risposto la medesima cosa.

    Fatti gli affari tuoi, se hai questo genere di curiosità paga per guardare la prossima volta.

    Appena avesse trovato Febh gli si sarebbe accostato.

    Sono io.

    Il tono di voce non era stato modificato quindi avrebbe capito rapidamente che a parlargli era Raizen.

    Quelli vogliono portarmi a Daikun, c’è un nobilotto con loro, credo che li seguirò.
    Un mio clone intanto sta pedinando l’esattore, cercherò di risalire la scia dei soldi.
    Appena riusciremo a disimpegnarci un po' ti lascerò un dei miei draghi, sarà utile per comunicare, mi raccomando, è uno di quelli giovani, vedi di proteggerlo e di non fare casini se lo metti in pericolo e dovesse rilasciarsi sarebbe assai complesso comunicare.


    Riferì ciò che gli era stato detto dal capitano e la descrizione del nobile, compreso il suo nome, al momento tutto ciò che sapeva ed appena avessero potuto, come aveva anticipato avrebbe evocato Mokutan, il più piccolo dei draghi rossi.

    Mi hai evocato per stare col quattrocchi?!?

    Chiese la piccola carbonella resa incandescente da un soffio di rabbia

    Si, ci aiuterai a comunicare al meglio, e poi soffre il mal di gola, dagli una mano.

    Il piccolo guardò entrambi scarsamente convinto e borbottando il suo disappunto si sarebbe acciambellato sul collo di Febh.

    Su su, porta pazienza, la distanza non è sicuramente un problema per noi.
    Ci riuniremo presto se terrai d’occhio questo casinista.


    Con un sorriso il clone si dissolse e il drago sospirò, leggermente intristito. Nonostante il suo senso del dovere era comunque paragonabile ad un bambino quando si parlava di interazioni sociali.




  5. .

    What a Greyfull World

    I



    Scosse la testa, vedendo che il giovane chunin, senza troppe sorprese ma con una punta di delusione, restava calcificato nelle sue idee.

    Oh si che persegui una giustizia Fudoh, ma spesso non gli si da questo nome per alleggerirsi del peso che comporta prendere una decisione, esprimere un giudizio.
    Mi chiedo però perché dovresti scusarti personalmente, non vedo a quale titolo.


    Lo guardava con vivo interesse, nato dall’atteggiamento curioso che il Kiriano aveva verso le armi.

    Quanto a me... sono vivo per pura fortuna.
    La mia parte corrotta è stata uccisa letteralmente, era un clone e purtroppo è stato farlo, non c’era modo di salvarmi, io stesso in quel momento desideravo la morte perché sentivo che qualcosa di insostituibile mi veniva portato via e ti segnalo che nuovamente hai proiettato su di me il tuo ideale di giustizia, ma capisco realmente che tu non l’abbia fatto con malizia.
    Tuttavia a parer mio manchi un importante dettaglio giovane kiriano: io ERO già prima del dominio, eliminarlo comporta ripristinare un qualcosa a cui lui si è aggiunto, per questo volevo farti riflettere sulle possibilità applicabili alle armi.
    Se togli il dominio da esse cosa resta?
    Io credo che la risposta sia un macabro puzzle, non penso che chi li ha creati si sia posto il problema di dargli una maggiore coscienza o coesione oltre quella necessaria ai suoi scopi, lo dimostra la consapevolezza di esseri collettivi ma non di entità indipendenti e singole che possiedono.
    Posto che semplicemente non si scompongano, morendo.


    Quando Fudoh continuò ad affermare che le Armi avevano coscienza scosse più vivacemente la testa, e quanto il tono del kiriano toccò il punto più alto persino le nocche gli si sbiancarono mentre stringeva i pugni: conosceva quell’atteggiamento, la stessa ideologia cieca alle dimostrazioni di fallacia che aveva Youkai, ma non gli fù difficile trattenersi, era un kiriano dopotutto ed era un problema di Kensei.
    Raizen aveva un forte senso di giustizia, ma non era comune che obbligasse qualcuno ad aderirvi a meno di palesi errori o idee che potessero portare a danni irreparabili, le bislacche posizioni di Fudoh erano certamente pericolose, ma fino a quando le avesse mantenute per se stesso non sarebbero state un problema. Tuttavia il suo lasciafarismo non gli impediva di mostrare un moto di rabbia di fronte ad una simile negazione della realtà.

    No.
    TU e tu soltanto illuminato da chissà cosa dici che sono creature Fudoh, io ti ho portato informazioni apprese personalmente, frutto di ricerca e multiple conferme, e non solo eviti di rispondere alle domande più complesse che le tue convinzioni dovrebbero farti porre, ma ribatti anche le mie affermazioni con mere supposizioni.
    Non ho ancora sentito ragioni per le quali dovrei dare credito alle tue affermazioni, me le butti davanti e ti aspetti che ci creda nonostante la mia esperienza sia agli antipodi.
    Mi dispiace, ma senza l’ombra di un dubbio, o di una riflessione sulle conseguenze qualsiasi azione è pericolosa e scellerata e qualsiasi discorso è meno che aria fritta, persino le mie lo sarebbero.
    Spero che col tempo rifletterai quantomeno su ciò che ti ho detto.


    E lì avrebbe chiuso il discorso, consapevole del vicolo cieco a cui erano arrivati.

    Non evito mai di condividere informazioni utili al bene comune.

    Replicò piccato all’insinuazione di Fudoh.

    Non so per cosa l’Oni volesse quel potere, è possibile che la ragione sia quella che dici, ma ne ho il forte dubbio.
    Il potere sciamanico di Ogre evocava poteri dai suoi simili dentro di se, Oni diceva che voleva per sé quel potere perché gli spettava di diritto, sembrava lo volesse usare esclusivamente per potenziarsi, ma in quel momento il suo intento fosse rivelarmi cosa ne avrebbe fatto.
    Quindi si, se siamo sfortunati potrebbe usarlo anche per quello, ma questo significherebbe che i clan di Iwa sono nuovamente attivi e collaboranti, la forza lavoro necessaria a creare le Armi è imponente e l’Accademia è vigile.
    Credo e spero che non ci siano sfuggiti simili movimenti, ma se nutri simili sospetti e vuoi verificarli con queste nuove informazioni avrai a disposizione qualche shinobi di Konoha, ma sappi che fino a ricevere prove inconfutabili delle tue affermazioni si opporranno a qualsiasi azione conservativa verso le armi.
    So per certo che i colossi al momento sono praticamente introvabili, sono passati tremila anni dal loro ultimo risveglio e riposano nelle profondità della terra, solo il contratto permette di trovarli facilmente.
    Ma purtroppo su questo non ho certezze, immagino che possa esserci un modo per stringere un patto o per rintracciarli, poche cose sono davvero impossibili.


    E su quei dubbi, quasi profetici, si fece avanti Ou.

    Beh, non mi sembra di aver riportato informazioni sbagliate, sono anche stato cortese, a Yaoukai gli avrei già dato qualche scappellotto…

    Le sue sopracciglia alle parole successive si agitarono in un crescendo di emozioni, prima dubbiose, poi sorprese ed infine preoccupate.

    Com’è possibile?
    Di cosa stai parlando?
    Cosa potrebbe andare storto alla valle?
    Il sigillo è spezzato!


    Ma le sue domande erano destinate a rimanere senza risposta.

    Che effetto?

    Si voltò nella sua stessa direzione e vide un bagliore verde avanzare, non ne aveva mai visti di persona ma sapeva dell’esistenza delle aurore boreali, e sembrava essere proprio una di quelle, ma si muoveva e lo faceva rapidamente.

    ...che cazzo.

    Fece qualche passo indietro, inizialmente disorientato, i suoi occhi dardeggiarono nei dintorni cercando di registrare eventuali minacce e elementi da difendere ma la sua esperienza gli disse che la spada era inutile e la pelle del demone ugualmente. Avrebbero potuto reagire con più tempo, avrebbe consigliato a Fudoh di usare la sua gravità per influenzare quel fenomeno, ma ancora non aveva la più pallida idea delle sue capacità.
    Chiuse gli occhi quando l’onda arrivò, nell’istintivo gesto di proteggere qualcosa di così delicato…
    ...ma niente successe.
    Li riaprì quasi timidamente, Ou era sparito e con lui Etsuko, ma questi erano solo i dettagli più grandi, tutto attorno a loro era cambiato, il mondo stesso era slavato, desaturato, come un ricordo, come quando nei film veniva mostrato… il passato.
    Per un secondo un moto di disperazione gli stritolò il cuore: NON POTEVA subire la stessa maledizione di Tian, non in quel momento, non quando si stava avvicinando a piccoli passi a risolverla. Il Generale però, suo padre, non gli aveva mai riportato quella particolarità, e poi erano in tre lì, non soltanto lui.
    Senza pensarci troppo quindi prese un sasso lo fece saltare due volte su una mano mentre sceglieva un obbiettivo, uno scorbutico si fece presto largo tra le sue percezioni per aver spintonato una ragazza ed ecco che divenne l’esperimento per capire se potevano interagire con quel tempo o gli erano estranei.
    La pietra volò precisa ma non troppo forte verso la testa dello scorbutico, l’avrebbe centrato in pieno se fosse stato possibile farlo, ma non era troppo grande e se la sarebbe cavata con un bernoccolo, ma se qualcuno stava dirigendo l’orchestra ricreare una ferita adatta a quel sasso non sarebbe stato immediato come dare risposte ad eventuali interazioni.
    Verificate le loro possibilità si rivolse ai due mentre faceva dei sigilli.

    Qualcosa ci accomuna in qualche modo, non eravamo gli unici shinobi del porto eppure in questa situazione ci siamo solo noi, ma di voi so tremendamente poco per fare qualsiasi tipo di ipotesi.
    L’ultima volta che ho sentito di problemi simili era da mio padre, una maledizione, lo condanna a saltare nel tempo.
    I Koro di Iwa che manipolano il tempo gli hanno permesso di nascondere una delle armi proprio modificandolo, ma questo l’ha condannato essendo l’infrazione troppo grande, io in qualche modo ho interagito con le sue azioni distruggendo l’arma che ha creato, l’Oni ha confermato che fosse distrutta… ma voi?


    Quando finì di parlare i sigilli per l’evocazione erano completi, se qualcuno avesse risposto sarebbe stato un vecchio drago bianco, se il tempo poteva avere un volto avrebbe avuto il suo viso, malgrado le scaglie non potessero essere preda delle rughe qualcuna di esse era crepata, qualcuna ingiallita e persino un pezzo di corno era mancante, sostituito da un solido anello di metallo per fare in modo che il danno non si espandesse rigando quella nobile colonna d’osso e cheratina.

    Tekuro, ti ricordi di me?
    I Draghi del Nord come stanno?


    Semplice e diretto, per il momento sarebbe bastato.




  6. .

    Se non vinci, Prega

    IX





    La genin subiva gli attacchi del suo avversario, ma lo faceva coscienziosamente, la sua abilità gli permetteva infatti di mantenersi reattiva ed efficiente nel combattimento nonostante le ferite, come avrebbe affermato in lei la volontà del fuoco ardeva potente ed ancor di più il chakra del sigillo del quinto Hokage, il medico da battaglia.
    Fortunatamente ci aveva visto lungo e prendere le distanze lo aiutò a pareggiare i conti con la prestanza fisica della ragazza percependo il lancio di kunai dalla distanza e riuscendo ad evitarli senza troppi sforzi, [SD1] stesso discorso però non valeva per gli spiedi, molto più infimi e rapidi si diressero verso il ginocchio e la caviglia sui quali aveva appena fatto affidamento per schivare, venendone colpito ed evidentemente danneggiato. [Ferite]

    No...Non va bene per niente.

    Vedersi abbassare le possibilità di fuga fu per lui un ulteriore segnale che qualcosa non andava per il verso giusto: riuscì a frapporre l’arco tra il kunai e il suo busto, ricevendone solo un brutto graffio [SD2] interrompendone la corsa prima che potesse ferirlo seriamente.
    A quel punto era pronto a contrattaccare, ma incredibilmente la genin aveva ancora degli assi da giocare e dopo il primo calcio, incassato miseramente non gli restò che un ultima opzione, rannicchiarsi e contrattare.

    Basta!
    Basta!


    Aveva difeso all’ultimo la testa, rannicchiandosi come meglio poteva e procurandosi una botta non indifferente al braccio.

    Mi farò imprigionare, ma a patto di venir protetto!
    Mi catturerebbero e userebbero come esempio in caso contrario!
    Quelli per cui lavoro non accettano di buon occhio i fallimenti.


    Parlava con una sincera ombra di paura nel viso.

    Ma ti avviso io so solo la mia fetta, rapire dei Genin e consegnarli al capo e qualche piccolo dettaglio ulteriore.
    Un sunese è stato preso, e uno malconcio forse sarà catturato a breve
    Forse se li segui puoi raggiungere almeno uno dei due!


    Asami aveva tutto a portata di nocche in un certo senso, ma cosa avrebbe scelto?
    Si erano tutti divisi da tempo ed era improbabile riuscire a trovarli senza le informazioni di Hae, ma come poteva mettere in saccoccia il suo informatore che si era guadagnata con così tanta fatica e contemporaneamente salvare almeno uno dei suoi compagni?
    Possibile che il Nukenin gli stesse gettando del fumo sugli occhi?
    Se Asami avesse accettato avrebbe comunque dato prova di sincerità, fornendo la posizione del sunese e aggiornandola su come e quando fosse finito il combattimento e sul konohaniano che aveva combattuto nella piazza spuntandola per il rotto della cuffia.


    Edited by F e n i x - 13/12/2022, 10:19
  7. .

    Born Again

    XXIV




    Perché non dare soddisfazione allo spirito competitivo di Febh?
    A quel punto era quasi una necessità visto quello che avevano passato, un modo per distendere i nervi quasi.

    Si si certo, nasconditi dietro una percentuale, io vedo delle mancanze qui!
    Mancanze indiscutibili!


    Continuava con tono ironico.

    E poi sia Orochimaru che il suo ripostiglio sono una mezza persona con relativo regno e sono ancora integri, io dico che quel 100% scricchiola come le gambe di un novantenne!
    E poi io ho distrutto il 100% di quelli nemici, gli alleati vanno preservati, eh.


    Annuì leggermente sollevato quando Febh gli riportò il problema di Youkai.

    Ah, bene, quindi non gli hai visto in testa quando usa le catene.
    MEGLIO, molto meglio.
    Comunque non gli toglierei mai la possibilità di un addestramento non avrei problemi nemmeno se imparasse altri modi di sfruttare il vuoto, con te in particolar modo, ho pur detto che ti devo qualcosa del mio stile di combattimento, ma alcune cose le reputo più delicate, non è una questione di volontà, ma di approccio e di sanità a lungo termine.
    Dopotutto per ciò che ho sentito non ha mancato di focus, quindi non è l’obiettivo il problema.


    Lo scambio di vedute su Kaji e Febh proseguì spedito , ma con le difficoltà che aveva previsto.

    Io un tuo capello me lo venderei tranquillamente invece.

    Aggiunse Raizen al termine del discorso di Hebiko che condivideva a pieno.

    Ma Hebiko ha ragione.
    Non abbiamo messo te e lui nel piatto della bilancia, neanche per un secondo abbiamo paragonato un oncia della tua persona con la sua se non per mettere distanza tra di voi, perché nell’economia di questa decisione era totalmente inutile perchè non siete la stessa persona.
    Devi aver frainteso qualche passo del mio discorso, ma intendevo proprio rendere chiaro che siamo stati in grado di scegliere se mandargli o meno tutto all’aria perché non gravati dal dubbio della vostra somiglianza.


    Gli avrebbe dato una pacca sulla spalla, scuotendolo se non per la forza maggiore quantomeno per la massa che bonariamente gli scaricava addosso.

    Kaji fuori di qui non sarà nessuno per me, ne il sensei che mi ha morsicato i talloni mentre muovevo i passi in questo mondo, ne uno scansafatiche a cui badare quando si sente in vacanza… e men che mai un amico.
    Io… non so aggiungere altro, sai che le parole non sono la mia arma migliore, e non posso certo continuare a blaterare su quanta amicizia ci lega, te lo mostrerò, di nuovo, se necessario.
    Il metallo dopotutto si rafforza solo quando lo picchi, no?


    Sorrise, cercando di spingere Febh a fare lo stesso.
    La risposta dei demoni aprì a qualche commento di Febh, che inevitabilmente innescò una risposta da parte di Raizen.

    Mmmmh no, non penso abbiano detto questo, hanno parlato della volpe quando dicevano come trovare quello che interessa a te, non credo siano TUTTI legati alla volpe, quello si, gli altri chissà.
    E smettila di sottovalutare queste cose, durante il combattimento con Ozma un flusso indistinto stava per trascinarti via, cercare qualcosa dentro ad esso non sarà la stessa cosa.


    Amava redarguire il prossimo quando lui tendeva a cacciarsi in guai delle stesse dimensioni.
    La domanda di Youkai fu quella con una risposta di maggior spessore in quanto dava risposte anche ad altri problemi ma soprattutto permetteva di dare uno sguardo ulteriore a quella storia da un ulteriore angolazione.

    Dunque gli Uzumaki avevano realmente quel compito.
    Una prigione di lusso in pratica.


    Era curioso come i due demoni avessero dovuto prendere tempo per dare quella risposta, cosa dovevano valutare due simili entità prima di infliggere una punizione da loro stessi ideata?
    Avevano forse le idee confuse?
    Amesoko sentiva da un intera e lunghissima esistenza il peso della catena sulle proprie spalle, lo conosceva bene, era ben difficile che continuasse il suo operato senza una reale efficacia, possibile che il drago riuscisse a nascondersi e alleviare gli effetti del suo operato sulla catena così come Kaji faceva a sua volta con lui?

    Neanche l’ordine divino è immutato e cristallizzato nel tempo, ciò che oggi incatena un drago domani potrebbe cambiare e trovare un nuovo equilibrio.

    I tre grandi draghi un tempo erano divinità assai più grandi di ciò che erano stati resi dalle catene, per quanto la loro influenza fosse grande e sconfinata nei regni che gli competevano niente toglieva che la catena gli imponesse una restrizione che gli impediva di fare e disfare come meglio credevano ed erano soliti fare. Qualcosa che ad Amesoko non piaceva evidentemente, ma non avrebbe aggiunto altro in merito, sarebbe comunque stato inutile considerato quanta considerazione avevano simili entità del suo parere.
    Avrebbe agito, come suo solito, ed avrebbe aspirato al meglio.
    Intanto Febh parlava con la sua lucertola.

    No as cumprendiu.
    SsSSssiamo malviste dalle altre lucertole da TUTTE le altre lucertole, Nottimanna ha dato vita a tante di noi, per tanto tempo, ssSSssfruttando la morte delle altre lucertole, tante di noi non sono che ombre di visi conosciuti e non possiamo privarcene, una ssSSssfumatura di ciò che eravamo resterà per sempre con noi.
    Per questo siamo mal viste, nasciamo da un sacrificio.


    Quando Febh propose di legarle ad altri contratti scosse la testa.

    Non funziona così.
    Non puoi legarmi ad un altro contratto, appartengo ad un clan diverso, puoi evocarmi perché qualcosa di quasi identico a te ha posto una firma sul NossSSsstro contratto delle ombre, ma non di modificare la natura del contratto che hai già firmato, altre firme compaiono in quello delle lucertole di fuoco e non ssSSsso chi potrebbe evocarmi se finissi lì, come in quello delle lucertole del fulmine.
    E farlo a cuor leggero potrebbe essere un torto assai grande per quei clan.
    Tuttavia non siamo limitate all’inferno, abbiamo una natura singolare che sarà limitata quando ci evocherai, ma il mondo dei vivi non ci è precluso, non è necessario farci uscire con sotterfugi, inoltre appesantiremo troppo la tua ombra, non saresti in grado di muoverti... ma sarebbe bello non dover dimorare qui e dover attraversare la soglia ogni volta… l’inferno non è un gran posto.
    Magari un lago sotterraneo, o un luogo molto buio, non siamo schizzinose: se è vivo fa al caso nostro… Ma un boss sarà necessario così come agli uomini sono necessari i re.


    Concluse con sicurezza.

    Ha ragione Febh, evidentemente queste lucertole sono un po' come i clan dei draghi, quelle di sotto non possono mischiarsi alle altre così semplicemente, la loro natura è profondamente diversa, potrebbe servirti un contratto tutto tuo per includerle tutte, così non faresti ne torti ne modifiche a nessun clan.
    Ah, a proposito, ho trovato la cura per Masamune e il drago che sta sotto Oto.


    Raizen di contrasti tra creature della stessa specie qualcosa ne capiva dopotutto.
    Finalmente, a prescindere da come quegli ultimi scambi sarebbero andati, il gruppo avrebbe potuto guadagnare l’esterno.

    Hebiko, stai un pò da me?
    Non mi vedranno in amministrazione almeno per una settimana, le ferie le do io, e mi merito di darmele.


    L'esterno li accolse come un male che li abbandonava dopo una lunga sofferenza, niente di ciò che avevano visto era dimenticabile, ma quel sollievo avrebbe aiutato a rimuovere le parti più spiacevoli.
    Aria nuova gli invase i polmoni, nacque una seconda volta.




  8. .

    Stairway to Reality

    XXIII




    Ma ci fù un ostacolo, nessuno in quella storia poteva pensare che tutto sarebbe filato liscio, nemmeno nel mondo dei sogni era consentita la perfezione.
    Il Sognatore aveva inevitabilmente percepito una nota stonata, quella prodotta da Febh che faceva un passo oltre ciò che era riuscito a guadagnarsi.

    Molto semplice...

    Iniziò a rispondere.

    ...perchè sono una mezza persona, non puoi annientarmi... niente può farlo, è la nostra maledizione.
    Oppure è Necessario anche nuocermi?
    Capisco perché nei tuoi sogni scappi dall’Oni.
    Hai già perso parecchio chakra e qui i modi per recuperarlo scarseggiano... anche un Oni morirebbe di stenti, il mio regno è connesso a doppio filo con me e ho modo di preservarlo o ripristinarlo con facilità grazie alla sua natura, sarebbe solo una questione di tempo ma TU non ne hai quanto me.
    Così come non hai un modo per uscire di qui o riunirti ai tuoi compagni.
    Ho interrotto questo sogno non per preservare me o il mio regno, ma per chi trova ristoro in esso… non fare l’errore di confondere gentilezza e debolezza, se vi privassi delle anime il vostro castello di carte crollerebbe.


    Gli occhi del sognatore vibravano ancora di un raggiante potere, era indubbio che qualcosa a cui tenesse fosse in pericolo se a lui fosse stato fatto del male, ma i due avevano scoperto come distruggere il regno del Sognatore, non come distruggere lui.

    Questo è il regno dei morti, fino a che il peso della vita graverà sul tuo corpo proprio la mia croce in sarà la mia salvezza, neanche sai se sono qui o meno... puoi ancora sbagliare, il timore reverenziale che nutri per questa parte di te non la rende infallibile come credi.
    Non sprecare ciò che questa battaglia ti ha fatto conquistare, la frazione di potere che ti è rimasta potrebbe non essere sufficiente a vincere la guerra.
    Soprattutto se posso scappare.


    Alzò un dito.

    Tuttavia posso risponderti, non mi nuoce, i tuoi sogni sono ricchi, chissà cosa li popolerà sapendo che ci sono più di tre Hakai e che i Kemono cacciano proprio per questo.
    Curioso come la Zanna fondata dai reietti ne abbia a sua volta, no?
    Hai visto arrivando qui di chi parlo, ne il bene ne l’equilibrio sono nei suoi piani e la Fine Inevitabile non è difficile da tramandare.
    Ora vai, non perdere quest’occasione, non avrai nient’altro da me.


    Era una certezza, davanti a lui l’innaturale rigidezza della posa con cui il sognatore si era sempre presentato, come se costantemente privo di qualsiasi effetto che la gravità potesse avere su di lui, ne rifletteva le solide posizioni e il vortice si rimpicciolì visibilmente con un piccolo scatto.
    Se Febh avesse rilasciato una sola oncia di istinto omicida il Sognatore avrebbe sorriso e ben prima che qualunque attacco dell’otese potesse giungere a lui avrebbe afferrato l’oscurità dell’Inferno e come se fosse stata una coperta l’avrebbe tirata su di se, scomparendo insieme ai suoi sogni, il vortice l’avrebbe seguito qualche secondo dopo, ma non così veloce da non essere varcabile in quella frazione di tempo.




    [Ashes of Vengeance city]



    Raizen ascoltava le parole di Tian con la sua solita avidità, annuendo e partecipando quando necessario, la sua istintiva richiesta di informazioni possibile grazie a quella connessione gli avrebbe probabilmente procurato eventuali immagini.

    Ah, è in mezzo al mare dunque, o in un punto così profondo da essere vicino al centro della terra, considerando che Ryujin incarna proprio lei.

    Esaurendosi il discorso passò alle idee utopistiche di Raizen.

    Certo, certo, proprio per questo mi serve sapere e capire, credo sempre che possa esserci un modo per convincere chiunque non sia un invasato, anzi, oggi pure il Vendicatore ci ha mostrato che con le giuste leve anche un invasato può cedere qualcosa.
    Mai visto qualcuno così restio alla logica... ma comunque, se qualcuno come lui può abbandonare la sua linea un compromesso esiste per chiunque, col tempo sto imparando che per quanto divini si possa essere quando il campo è quello emotivo tutti siamo nello stesso piano, magari è proprio nei sentimenti che sta la scintilla di divino, chissà.
    Ho in mente di ridargli la libertà o quantomeno migliorare la loro situazione, sfruttando le loro stesse catene, proprio perché è inaccettabile una museruola.
    Se me lo chiedessi non saprei neanche darti un preciso motivo, mi sembra la cosa più giusta da fare.


    Annotò mentalmente il nome di quel drago, anche se la sua descrizione accese qualche spia, se già allora era così grande dopo mille anni come sarebbe stato, possibile che nessuno dei draghi potesse aver fatto nome, anche solo come riferimento, ad uno della propria specie con simili caratteristiche?
    Era un pò come non citare mai il settimo Hokage, certe figure tendono a diventare un riferimento.
    Le risposte di Du Gu lo lasciarono stranito, poteva capire perché non volesse cercare la moglie, ma infondo sembrava essere uno discretamente emotivo, possibile che riuscisse a distaccarsi così tanto dall’affetto per la moglie pur di dedicarsi alla sua ricerca per quanto importante essa fosse?

    Ammirevole, forse non sarei in grado di fare altrettanto, immagino che tutto rientri nella tua volontà di non accomodarti sugli allori.

    Alle precisazioni di Tian invece si limitò ad annuire severamente, come un genitore che grazia il figlio da uno scappellotto grazie ad una scusa tirata fuori all’ultimo momento.

    Come se fosse qualcosa di grandioso.
    Qui c’è qualcuno che è già a due.


    Si riferiva a se stesso, ma incredibilmente la cosa era applicabile persino a Youkai, sopra al quale poggiò una mano nel momento in cui Febh lo definì pericoloso.

    Hai visto quella roba che fa con le catene?
    Ha decisamente bisogno di controllarsi, spero tu non abbia visto altro perché quello era già sufficiente.
    Ma a Konoha ne parleremo per bene.


    Ma quello era il suo pensiero prima che Youkai gli raccontasse il tutto, al termine del racconto infatti le sopracciglia della Montagna avevano una decisa e pericolosa inclinazione verso il basso.

    Febh. Come sensei.
    Ma l’hai visto?
    Spero non debba insegnarti l'autocontrollo, sono certo che misuri la sua sopportazione in percentuali, quando arriva a sbroccare guarda come si riduce.
    Si da un nome diverso e mette su la faccia minacciosa, tutto concentrazione e cinismo mentre di solito dice di odiarsi in questo stato.
    Puro bipolarismo.
    No no no, va bene se vuole insegnarti qualcosa ha indubbiamente dell’inventiva ed è innegabile mi abbia passato qualcosa, ma meglio occuparsi del tuo Vuoto nella giusta maniera, DIVERSA da quella otese e da quella di Febh, nonostante questo ti dovrebbe insegnare a tracciare dei limiti.
    E ricordati che ho un ruolo, i metodi otesi vanno bene ad Oto, non a Konoha.


    Redarguito Youkai fu il momento di affrontare Febh su un argomento spinoso e sul quale dopotutto era lui ad avere l’ultima parola e per l’ultima decisione, quale che fosse, sarebbe stato difficile biasimarlo.

    Metti via quella brutta faccia e pensa con la parte buona di te.
    Tu sei Febh, Febh-Kaji, Kaji… Il tuo nome ha poca importanza ciò che importa è che non ci potranno mai essere due TE, tu non sei solo i tuoi ricordi, nonostante questi appartengano comunque primariamente a te ciò che ti rende unico è anche come ti approcci e ti sei approcciato a loro in passato, inizialmente credevo avessi bisogno di tutto te stesso per essere più completo, ma la tua vita è semplicemente iniziata in un momento diverso da quello della tua nascita, un secondo te sarebbe in grado di ripercorrere passo passo la tua vita, Kaji non riuscirebbe mai a farlo, lui non sarebbe in grado di riporre fiducia in nessuno.
    In me in particolar modo.


    Inspirò.

    Alle mura di Oto mi avrebbe respinto, tu invece hai mandato giù il rospo e sei andato oltre.
    Mi hai visto guardare dentro di lui.
    Kaji è solo, forse non per sempre ma non riesce ad essere te, nel profondo è solo perché tiene tutti a distanza, perché mette muri e trappole per accertarsi che nessuno possa arrivare sotto il suo guscio.
    Sei sicuro di voler affermare che siete la stessa persona?
    Che cammini temendo che la tua ombra si avvicini troppo?
    Kaji è qualcosa che si aggrappava a te perché tu, senza saperlo hai preso il suo posto… credo che il tuo maestro abbia fatto un gran bel casino ai suoi tempi e questo sia lo scotto da pagare, ti ha riportato indietro ma lasciandosi qualcosa alle spalle, tu sei cresciuto, questo conferma che sei speciale.
    Io non posso decidere per te, ma io ho riposto la mia fiducia in uno Yakushi mezzo scemo, non in un egomaniaco che ha paura della sua ombra, credo di non essermi sbagliato.


    A quel punto l’unico dilemma era Kaji stesso.

    Mi ha spergiurato di non voler ledere nessun vivente in particolare, il suo obiettivo è solo uno: avere una vita, una seconda possibilità, e ho potuto vederlo.
    Avevo detto fin dall’inizio che il suo piano era penoso e gliel’ho smontato come un mucchio di costruzioni mal assortito, idem i suoi alleati, tuttavia ora abbiamo una possibilità, dimostrargli che avere fiducia non è sbagliato, che il prossimo non è un nemico.
    Forse avere un alleato con preziose informazioni su ciò che succede qui, che credimi non è poco.
    Ma se non ti basta sappi che le mezze persone non possono essere distrutte, hanno infranto regole più grandi di quelle che la tua stessa tecnica può infrangere, regole che comportano una maledizione che non può essere spezzata.
    Vuoi un mastino sulla soglia del mondo dei vivi o un alleato?
    E poi, male che vada, così siamo certi di sapere dove sarà, no?


    A braccia conserte avrebbe atteso la risposta di Febh, senza dar segno di alcun tipo di malumore, ma con un sorriso malinconico se l’otese avesse scelto di non far uscire Kaji.
    L’arrivo dei demoni in compenso se aveva portato qualche notizia positiva a lui di certo non l’aveva fatto con Hebiko.

    Tranquilla, troveremo un modo, Orochimaru potrebbe aver anche fatto un casino, ma sono sicura che possiamo staccare il tuo destino da quello di Naga, sei un anima completa quantomeno, è un ottimo punto di partenza.

    La strinse a se mentre i demoni si voltavano verso Febh, pronti a infliggergli la sua punizione.

    L’orfano della Zanna. Il fu Kaji.
    L’anomalia. L’Ego.
    I Kemono. Gli Sciamani.
    Questo il nome di coloro che cerchi e di coloro che cercano te. Chiedi come poter rintracciare chi ti da la caccia.
    Se vorrai essere tu a cercarli e non farti trovare non dovrai interagire con il chakra naturale. Il tuo potere è figlio di una nuova era i Kemono sono il ricordo del vecchio mondo per bilanciarvi.
    Più crescete più cresce il loro potere nel rintracciarvi.
    Pochi di voi li rendono quasi inabili nel rintracciarvi. Tanti di voi li guidano come le stelle durante la navigazione.
    Ma tu vuoi rintracciarne solo uno. Una soluzione sta accanto a te.



    Il più vicino era Raizen, che si guardò attorno per esser certo che si riferissero a lui, prima di averne conferma.

    Lo Sciamano che ha dato inizio a tutto era legato alla volpe. il suo chakra o qualsiasi cosa infusa con una grande quantità dello stesso può trasformarsi in una bussola se con i tuoi occhi cercherai la violenza dentro ad esso.
    Parimenti potrai essere percepito. Visto che il tuo chakra interagirà con quello naturale.
    Questa è la tua punizione. Questa è la tua punizione.



    Raizen a quel punto perse qualche gradazione di colore.

    Scrutare selettivamente la violenza nel chakra della volpe?
    Sarà un pessimo, pessimo viaggio, nel tempo siamo venuti a contatto con cose che non è bello ricordare.


    Niente di ciò che avevano concesso i demoni era semplice da eseguire, ma la coda della nera lucertola prese nuovamente a tamburellare con insistenza addosso a Febh.

    Cabadderi, il chakra naturale è un problema ssSSsse vorrai fonderti nuovamente con me come abbiamo fatto con il ragazzino inquietante.
    Inoltre noi lucertole nere ssSSssiamo malviste, quasi tutte discendiamo dall’ombra di una lucertola morta, le altre si guardano bene dall’aver a che fare con noi.
    Inoltre adessSSsso ssSSssiamo ssSSssenza un leader, il contratto potrebbe essere inssSSsstabile.


    Quali che fossero i problemi che il mondo dei vivi ed il futuro gli riserbassero il portale verso l’esterno venne finalmente aperto, o per meglio dire squarciato dai due demoni ed attendeva di essere varcato.




  9. .

    Ingerenza Frettolosa

    II




    Febh arrivò senza il corvo addestrato ad infastidirlo, ne fu leggermente deluso, ma sembrava già esserlo di suo il che voleva dire che avrebbe infastidito meno Raizen essendo concentrato su se stesso, certo sarebbe stato più divertente vederlo all’opera col pennuto, ma non si poteva avere tutto.

    Gli abbiamo dato una mano in passato con delle grane interne, sai il classico appoggia il meno peggio e spera che non diventi il nuovo despota.
    Sembra che non stesse andando troppo male, certo un po' di instabilità e crisi economica, dopotutto avevano perso un discreto numero di persone per suicidio, capirai che l’ambiente non era ottimo.
    Per la cronaca, sono proprio quelle persone che sono finite dentro la gemma che abbiamo purificato all’inferno, non ti senti più buono?
    Comunque l’accademia ha scelto di non immischiarsi troppo dopo aver rimosso il problema e nel terreno fertile dato da quelle difficoltà penso che qualcun altro abbia lavorato… a fidarsi vedi che succede…


    Avrebbe quindi riportato notizie più precise riguardo le missioni svoltesi lì se Febh avesse chiesto, ma non era troppo convinto di quella correlazione.

    Ora conosciamo bene la gemma, e come sai me la porto sempre dietro, se il problema fosse legato ad essa credo l’avremmo percepito, io in primis, ma già il fatto che tu l’abbia percepito in maniera praticamente identica a me mi porta ad escluderlo, senza considerare che le rogne pare derivino dalla roba contaminata durante il combattimento col Dio Capra.
    Non so perché ci porti qui però.
    Magari tutte quelle anime suicide lo hanno attirato in qualche modo, dopotutto quando lo abbiamo ucciso il piano era di far suicidare tutti quegli invasati.


    Il viaggio non fu troppo movimentato, anche se discretamente lento rispetto ad un viaggio sul dorso dei suoi draghi, ma non gli andava troppo di utilizzarli come trasportini, gli sembrava sempre di sfruttarli, magari se un giorno ne avesse incontrato uno particolarmente rapido avrebbe potuto legarlo a se col preavviso di usarlo solo come compagno di viaggio.
    Giunti al porto l’aria non era decisamente buona, il malumore serpeggiava ovunque e per la maggiore era diretto proprio verso gli accademici come poterono osservare dai volantini.

    Uffffh.
    Queste sono rogne, ho il vado sentore che l’accademia non sia ben accetta qui, che ne dici?


    Ironizzò per poi gettare il volantino.

    Per me è bene che ci defiliamo e una volta travestiti cerchiamo di scalare un po' la gerarchia di questa rivoluzione di straccioni.

    Col pollice avrebbe quindi indicato una coppia dietro di loro intenta a discutere su una somma da spartire.

    Ho sentito quei due citare un consiglio di anziani, mi sembra il nome che darei a qualcuno che tira le fila, possiamo partire da lui.

    Se Febh non avesse avuto particolari rimostranze avrebbe annuito una singola volta per poi cercare con lo sguardo un angolo un po' appartato, anche un pisciatoio sarebbe andato bene, quella marea di gente aveva sicuramente scaricato ciò che aveva accumulato durante il viaggio in un posto comune diventato a quel punto abbastanza repellente, ma si sarebbe accontentato anche di un angolo buio causato da qualche asse di legno. Trovatolo lo indicò.

    Movimento accelerato, Henge, e ci ripuliamo dagli sguardi indesiderati e iniziamo a fare quello che ci pare, ma per ora direi di essere un pò discreti.

    Era possibile esserlo con Febh?
    Se non ci fossero state opposizioni avrebbe eseguito i sigilli per sparire dalla vista dei presenti, inutile stare lì a rispondere in qualsiasi modo.
    Al riparo da occhi indiscreti avrebbe quindi messo in tasca il coprifronte ed eseguito la Henge, perdendo qualche centimetro per mescolarsi meglio tra le persone comuni e non svettare inutilmente nella folla, una sensazione che non gradiva mai troppo considerando quanto era avvezzo a quella sensazione.
    Somigliava ad uno dei tanti che si erano riuniti lì, occhi smorti, vestiti altrettanto, ma comunque giovane e in forze, un civile mandato in disgrazia da chissà quale azione collaterale accademica ma con una fiamma di speranza che brillava nel profondo alimentata da quella Rivoluzione.

    Coraggio, coraggio!
    Non siamo forse tutti fratelli qui?


    Tentò un sorriso, quello di qualcuno che vuole aggrapparsi all’unica cosa che può salvargli una vita da miserabile: l’unione.

    Ci stiamo avvicinando a qualcosa di grande, è raro vedere la società reagire ed organizzarsi, guarda quante persone sono qui, cerchiamo di non incrinare questa armonia, in tanti sperano in questo movimento!
    Darle un riparo e un minimo di cibo ha un costo, probabilmente hai portato qui qualcuno dei miei amici, ma pensaci: senza questa organizzazione così tante persone avrebbero scelto di arrivare fino a qui permettendoti di guadagnare?
    Per te è quasi un investimento.
    Abbi fiducia, almeno per questa volta, questa non è l’accademia, si prendevano persino una tassa sul negozio di mia madre, e insieme all’allocco che avevano messo al potere le tasse erano così elevate che a fine mese ci restavano gli spiccioli… son sicuro che se lo troverai insostenibile avrai modo di farti ascoltare, gli Anziani sono comprensivi, se lo sarai anche tu sono certo che ti daranno controllo su un altra imbarcazione per far espandere la tua attività in questo periodo così positivo.


    Sull’ultima frase si sarebbe voltato verso l’esattore con lo sguardo eloquente di chi suggeriva di stare al gioco seppur mettendoci qualche menzogna di mezzo.
    Ovviamente Febh avrebbe potuto metterci lo zampino quando più preferiva.




  10. .

    La Croce della Conoscenza

    XXII




    Il nero alfiere della Fine ancora stava in piedi a fissare il suo terribile operato, nonostante i sogni corrotti e il chakra drenato in quel brevissimo periodo di tempo sembrava non temere alcun tipo di problema.
    Retto e impassibile valutava con la fredda mente dell’Oni la prossima mossa.
    L’interazione tra i due non era perfetta, per quanto fossero nel medesimo guscio mancava una vera e propria connessione mentale a cui nessuno era avvezzo, men che meno in quello stato di parziale isolamento emotivo nel quale entrambi si costringevano per essere certi della loro efficienza. Per questo fu necessaria una richiesta, come se la creatura avesse un colloquio tra le sue diverse personalità. Youkai, non aggravato dallo scorrere del tempo, poteva quindi spiegare vocalmente le sue intenzioni per dare la possibilità all’Oni di elucubrare nel tentativo di scovare la falla nella loro logica.
    Cosa portò però i due a definire quel piano sarebbe stata una domanda a cui forse non si sarebbe trovata risposta, non fino a quando non avessero modo di rifletterci su senza influenze esterne. Youkai, paragonando la cruda realtà ad un opera di fantasia riuscì a dare una nuova prospettiva lasciando intendere che potevano mettere in opera le favole innocue di un fumetto senza badare alla spietata malvagità con la quale venivano concepite figlia dell’assenza di ripercussioni vere e proprie. Quelle informazioni permisero a Febh di fare una leggera ma sostanziale modifica in grado di battere tutte le piste che avevano davanti, i due furono infatti in grado di avviare un ciclo similare a quello utilizzato con la strega ma ingannando le anime per farsi cedere il proprio chakra. Sarebbe bastato, ma la sconsideratezza del vuoto di dolore e il freddo cinismo dell’Oni si spinsero oltre decidendo di traumatizzare le anime con un dolore dimenticato così atroce da causarne il risveglio e di fatto il trapasso ultimo.
    Avrebbero potuto dire a se stessi che nell’economia di quel luogo cambiava ben poco, che era necessario, ma di fatto condannavano anime innocenti al peggiore dei trapassi, Youkai in quel luogo sarebbe passato dal liberatore di dannati a boia degli assopiti mentre l’Oni… l’Oni era già Kaji e sapevano che la sua volontà era inarrestabile, nel bene e nel Male.
    Presto le anime risvegliate sarebbero state innumerevoli, una volta avviata quella macchina era facile farla procedere fino all’esaurimento del carburante come lo consideravano i due, ma era anche vero che Youkai era da mantenere sotto controllo, il vuoto tagliava le emozioni, ma la corruzione dell’anima era un rischio che ancora non erano in grado di calcolare.
    A quel punto poterono distintamente percepire un colossale ingranaggio scattare e videro una ciclopica lancetta posizionarsi sulla loro ora.
    Improvvisamente, prima della disfatta totale, sotto i loro piedi il tetro e brullo suolo dell’inferno si fece materia.

    Basta!

    L’empia voce del sognatore sovrastò qualsiasi rumore.

    Il vostro tempo è giunto!
    Non sacrificherò il mio regno ne la serenità di chi l’ha scelto!
    Ho scelto di collaborare ma non di farmi divorare dall’orgoglio.


    I frammenti si scostarono seguendo il volere del loro creatore e tra di loro iniziò a sfarfallare l’immagine del Sognatore, avanzava da ognuno dei sogni come un immagine spezzata tra i vari frammenti di uno specchio infranto, difficile dire quale legge gli permise di uscire integro.

    Ora... potente andare.

    La sua mano si tese nel vuoto e i frammenti si riorganizzarono in un cilindro che terminava in un fumoso turbinio simile a quello che per tutta la durata di quell’avventura li aveva sballottati a destra e a manca.
    Si sarebbero fidati o avrebbero costretto quella mezza persona ormai disarmata a sognare una fine per loro?





    [Ashes of Vengeance city]



    Ascoltò avidamente le risposte di Tian, rispondendo con partecipazione.

    Diciannove anni?
    Accidenti, sei più piccolo di me… beh, dopotutto il te lì fuori c’è da dire che per via della sua maledizione è praticamente mio coetaneo, ma eri già un guardiano?
    Cosa ha portato Ryujin a sceglierti?
    Per la spada volevo capire se c’era un modo alternativo o migliore dei semplici materiali, quelli danno sempre una risposta ma non sempre basta ad andare oltre, a realizzare un vero e proprio concetto.
    Ma se non altro ora conosco una base per il futuro.


    Scosse la testa quando vennero nominati i draghi.

    È la prima volta che la sento nominare, fino ad ora ho scoperto e fatto parecchie cose di testa mia, i draghi si sono sempre mostrati reticenti in un certo qual modo, e assai parsimoniosi con qualsiasi tipo di informazione, non ne ho mai compreso la ragione, al momento da loro ho saputo solamente come si sono divisi.

    Il racconto di Tian per quanto si mantenne generico fu esaustivo e lo aiutò a comprendere tanto e non solo della catena, restava tuttavia una forte incognita: l’equilibrio era venuto a mancare quando i draghi erano stati divisi, e fu Tenso Korin a dividerli, ma per quale ragione?

    Dunque un tempo i draghi mantenevano indipendentemente un equilibrio, fino agli arrivo degli Ootsutsuki.
    Si contano sulle dita di un falegname distratto le cose buone che hanno fatto quelli.
    Quindi di fatto la catena del drago è tutto e niente, è un sistema praticamente sovradimensionale, non si sceglie ne impone, semplicemente capita.
    Per come la descrivi ogni anello si forma in risposta ad una necessità più grande.


    La sua idea di porre sotto contratto i tre grandi draghi nasceva da una comprensione parziale di ciò che stava avvenendo, ma era certo che qualcosa stesse bollendo in pentola, il timore reverenziale che come Kaji aveva fatto notare Amesoko aveva verso tutti quegli anelli lo faceva riflettere.

    No, hai ragione, il mio metodo senza le giuste misure scombussolerebbe tutto, la catena va assolutamente preservata ormai è questa la situazione in cui la vita prospera, tuttavia questo non esclude che si possa avere ancora più... equilibrio, per utilizzare un termine a noi noto.
    Supponi che ogni entità attualmente stia tirando la catena dalla sua parte, volontariamente o meno. Ryujin con la sua assenza rende il disegno disorganico, stessa cosa farebbe un contratto mal formulato, ma se questo contratto non fosse che un anello per i capi della catena dei tre draghi?
    Se va preservata meglio abbracciarne totalmente il concetto e trasformare un limite in un occasione.
    Niente uscirebbe dalla catena e questa lavorerebbe ancora meglio poiché in grado di autosorvegliarsi, spero avrò occasione di trovare conferme in altre entità o nel tuo futuro.


    Se gli fosse sembrato strano il comportamento di Raizen, dubbioso anche di fronte a quella verità storica questo avrebbe scosso la testa.

    Non so se ai tuoi tempi esistevano gli Uzumaki, ma considerando questa catena credo sia un po' come l’uovo e la gallina… sono ninja in grado di modellare il loro chakra in catene, le chiamano catene dell’anima se non ricordo male e sembra che Amesoko li mantenga dentro un tempio, per come me l’hai appena descritta ogni anello della catena del drago altro non è che un anima stessa e non credo di sbagliare nell’affermare che il grande drago stia cercando un qualche tipo di leva per agire sulla sua museruola.
    Mi domando ad oggi chi sia il guardiano dei mutamenti, anche se non lo sapevo fino ad ora ho conosciuto quella dei misteri.
    Piuttosto, credi che i draghi abbiano combattuto solo per la libertà?
    Comprendo che l’idea di vita di Amesoko possa essere particolare, ma mi sembra strano che Ryujin abbia cercato di opporsi alla catena pur sapendo che era l’unica cosa in grado di salvaguardare la vita, mi chiedo come sia possibile opporsi ad una forza della natura di questa portata.


    Una domanda che difficilmente avrebbe trovato risposta.

    Capisco.
    Strano che l’uovo crei squilibrio e la tua presenza qui no… immagino abbia a che c’entri la tua natura di non vivente.
    Uffff… Già so che il tintinnio di questa catena mi terrà sveglio per parecchie notti.


    Si sfregò le tempie chiedendogli scusa in anticipo per poi andare da Du Gu.

    Dunque la tua condizione è una punizione dopotutto... mi sembrava strano che la tua presenza fosse tollerata così alla leggera.
    Ora tutto è più chiaro e comprensibile.


    Dopo le spiegazioni sulla singolare situazione in cui Tian versava incassò il rifiuto di Du Gu a produrre un veleno utile a liberarlo, ottenendone però qualche ulteriore informazione utile a comprendere meglio il problema.

    Dunque siamo realmente nella stessa barca.
    Non credo darò questo veleno a mio padre, non voglio contaminarne le probabilità di riuscite future, se qualcosa l’ha maledetto non voglio indispettirlo prima di potermi assicurare di poterlo totalmente ignorare.
    Ma ti invierò comunque tutto ciò che reputerò utile alla tua ricerca dopotutto la sua conclusione sarebbe un vantaggio per entrambi, tu intanto potresti cercare qui sotto le anime dei Koro, sono loro il clan maledetto dalla manipolazione del tempo.
    Vivono a braccetto con la maledizione e potrebbero darti un grande aiuto nel comprendere al meglio come interagire con la ciclicità delle cose.


    Svelato il piccolo piano di Kaji venne poi il momento di contrattare col Vendicatore, prevedibilmente restio a cedere il passo alle offerte fatte da Raizen, ma partire con un offerta così alta gli permise comunque di condurre il gioco e strappare un accordo che lo soddisfaceva data l’impossibilità di rimuovere il Primo nome della lista. Ma quella piccola vittoria non gli impedì di ascoltare il consiglio di Du Gu e si mantenne alla giusta distanza.

    Accetto.

    Dichiarò senza la minima esitazione.

    Dopotutto cosa c’è di meglio di un nemico giurato per dare sale alla vita?
    Fatti bastare la parola però, non mi avvicinerò a stringerti la mano, non sono solito abbassare la guardia in questi casi.
    Ti basterà presentarti a Konoha dicendo che mi aspetterai alla porta del villaggio, non mi farò attendere.


    Sorrise tornando al maestro dei veleni, prima di venire raggiunto alle spalle da un commento di Tian.

    Tu avevi che cosa?!?
    Mikumo Kushinada?
    Quella…


    Stava per lanciarsi in una valanga di insulti che mettevano in dubbio la castità e la specie della Speranza, ma a ben pensare ai tempi non era sicuramente chi si sarebbe rivelata di essere successivamente.

    ...Futura stronza… Non puoi nemmeno immaginare cosa farà nel tuo futuro.
    Era da sola ai tempi?
    Non aveva conoscenze particolari?
    Le leggende erano più che vere, e il tempo l’ha cambiata, se ai tempi avevi notato qualcosa di utile a farle passare una pessima mezz’ora sarà meglio scucire nuovamente la bocca.
    E NON osare citare qualcosa di sessuale, sappi che se ne è saltato fuori un bastardo potrei seccarlo a vista.


    Sperando di dimenticare presto quell’informazione che l’avrebbe fatto rabbrividire per qualche tempo tornò da Du Gu.

    Kaji è indubbiamente una persona singolare, ma forse ogni tanto qualcosa di vero riesce a dirla, di sicuro i suoi piani non sono a prova di Hokage, ma non fatico a credere che non abbia davvero intenzione di ledere qualcuno in particolare.
    Sarà divertente ricordargli che ci deve qualcosa.
    Du Gu, tua moglie era un Uzumaki, l’hai mai rivista qui sotto?
    Credo che Amesoko abbia particolare interesse verso di loro e ci stia combinando qualcosa che non riesco a immaginare possa essere positivo.


    Il tempo necessario alla conclusione di quello scambio e da un punto impreciso affianco a loro una marea di schegge turbinò verso di loro.

    Ah! anche il Sognatore ha ceduto.

    La voce del Vendicatore fu l’unico commento a quell’evento permettendo a Hebiko e Raizen cosa stesse succedendo e cosa fosse quello specchio di fumo nero fermo a qualche metro dal gruppo.

    Oh!
    Ben arrivati, qui abbiamo preparato le cose a modino per uscire.
    Sappiate che avete da fare la vostra parte.


    Che Febh vestisse ancora il muso da Oni o meno Raizen l’avrebbe preso da parte poco dopo il suo arrivo.

    Sappiamo sia dove sta Kaji che come intende uscire, e alla fin dei conti abbiamo valutato che non è un problema farlo uscire, ma credo sia giusto chiedere anche a te cosa ne pensi, dopotutto sei quello che ha maggior voce in capitolo.

    Ricevuta una risposta sarebbe giunta l’ora per il gruppo di guadagnare l’uscita, incontrando i due demoni.




    [Il Portale della Conoscenza]



    Le risposte dei due demoni gli avrebbero sicuramente permesso in futuro di essere più incisivo di quanto lo fu Guan, ma non sarebbe stato semplice ottenere ciò che gli serviva per fronteggiare quella creatura, anche perché pur sapendo dove avrebbe trovato la soluzione al suo problema questa restava sempre da applicare.
    Ma forse all’esterno avrebbe potuto sfruttare l’appartenenza di Kaji e Febh ad un clan della Zanna per potersi almeno farsi spiegare come quel clan riuscisse a fare una cosa simile con le spade, era infatti sua intenzione affrontare in prima persona la creatura, dopotutto era la sua eredità ed un suo problema, anche se probabilmente non l’avrebbe fatto completamente da solo, aveva da tempo compreso il valore dell’unione.
    Fuori dall’Inferno, grazie anche alle richieste di Du Gu, avrebbe speso parecchio tempo a contrattare, ragione per la quale avrebbe concordato con Hebiko come porre la questione a Febh in modo che potesse aiutarli con Ogen, la Guardiana dei Misteri.

    Dunque, ti sei stufata a sufficienza di questo posto?
    Secondo me è arrivata l’ora di respirare un po' di aria fresca, sono più che certo che sgranchirti le zampe ti farà piacere, e poi vuoi mettere?
    Quel babbaleo tutto chiacchiere del settimo aveva a che fare con gli Otsutsuki, qui si parla di robe ancora più grandi di quattro immigrati disperati!
    Per una volta avrai a che fare con qualcosa di così antico da essere totalmente sconosciuto persino per te!


    Non avrebbe obbligato la volpe, non l’aveva mai fatto e stava lentamente perdendo quel modo di fare, ma per il demone esisteva occasione migliore di lasciare quel postaccio e tornare ad essere un unica entità?




  11. .

    La Natura delle Armi

    X




    Mentre le appendici del Mizukage scambiavano qualche parole fu Fudoh a discorrere con l’Hokage.

    Una spiacevole conclusione dunque, me ne dispiaccio.

    Disse sintetico quando il chunin gli riportò del dolore al termine della missione, ma furono le parole successive di Raizen che in qualche modo colpirono Fudoh in un punto sensibile e lo shinobi non aveva i mezzi o non voleva utilizzarli per nascondere quanto quelle parole lo avessero in qualche modo colpito.

    Calmati giovane Fudoh, non comprendo il tuo livore, ma sono certo che noi condividiamo lo stesso lato di questa storia.
    Fraintendi probabilmente le mie azioni e son certo il mio giudizio.
    Se col Tengu ho agito per preservare delle vite senza essere al corrente della natura di quella creazione, che ritenevo totalmente artificiale e quindi alla pari di un kunai, dopo aver raccolto ulteriori informazioni posso ancora affermare con certezza che ciò che ho appreso successivamente mi ha permesso di non avere sensi di colpa per le mie azioni.
    Sai cosa ho appreso Fudoh?
    Lo sai?


    La sua era una domanda retorica e l’ultima venne posta col cipiglio di chi era stato tacciato di ignoranza, menefreghismo e superficialità senza averlo meritato.

    Paragoni con veemenza cose che non sono tra loro paragonabili, come una ranocchia che nella sua pozza crede di aver visto l’intero oceano solo perché entrambi sono fatti d’acqua, ma proprio tu esprimi un giudizio cavalcando chi realmente è stato danneggiato dalla loro creazione, non i ninja, non i bushi, ne i saggi ne i generali, nessuno di loro, neanche le armi stesse.
    I Colossi, loro sono le vere vittime, sai chi sono?
    Immagina un tempo troppo antico nel quale persino la parola non esisteva, un tempo in cui le montagne avevano dei pastori ad ammaestrarle come se viventi, un periodo in cui la terra stessa aveva memoria, in cui qualsiasi cosa fosse in grado di agire nelle realtà aveva capacità di pensiero, in quel periodo i Colossi, o pastori delle montagne, calcavano questa terra.
    Chi ha creato le armi li chiama Prima Generazione.
    Questo è a malapena l’inizio, non ti sembra tremendamente sbagliato che noi gli ultimi arrivati li priviamo di un nome pensando che qualcosa di così antico e portentoso possa essere degradato ad un nome generico di un qualcosa che richiede di essere evoluto?


    Niente di ciò che stava per dire gli era noto ai tempi della Bakekujira, ma come aveva anticipato nessuna informazione poteva cambiare il suo approccio a quelle aberrazioni. Trovava impossibile che il suo pensiero non potesse essere condiviso, la vita stessa delle armi era sofferenza, per questo reputava che terminarla potesse essere un gesto di carità, ma pur non condividendo una simile visione in virtù di pensieri più nobili per quanto utopici chiunque avrebbe trovato utile ciò che avrebbe raccontato, Fudoh soprattutto, a patto che sapesse ascoltare.

    Fu il Kokage a chiedere il mio aiuto, e ancora oggi mi chiedo cosa ne sarebbe stato di lui senza di me... ma ora non stiamo parlando della sua incapacità nel pianificare un attacco.
    Dopo che Konoha venne attaccata da Shiro chiesi il suo supporto e in tutta risposta mi trascinò in una missione più grande perfino di due Kage, per quanto uno fosse orfano di metà del suo potere, ma la accettai perchè incuriosito.
    Ogre, il re dei colossi era in preda ad una furia incontrollabile, Diogene l’aveva tradito, gli aveva negato la vendetta che gli aveva promesso, la vendetta contro Iwa, contro le Armi e chi le aveva create.
    Contro coloro che li avevano tradito preso i suoi figli, i suoi parenti, la sua specie per tagliarla, torturarla, deturparla, e non solo nel fisico...
    No.
    Non si ruba il potere di simili creature facendo un taglia e cuci... no .... le loro anime vengono mantenute e così come soffre la carne soffre lo spirito, fino a creare le aberrazioni con una forma vagamente riconoscibile che vediamo oggi, credi che sia un caso che la loro attivazione richieda un paradosso?
    E tu con che titolo vieni qui a stabilire chi merita cosa, Fudoh?
    Mh?
    Ogre era il padre del colosso che è stato usato come base per creare Oni e tu stai calpestando l’amore di un padre solo perché reputi nobile e generoso agire in un certo modo.


    Si sarebbe fermato, riportare alla memoria quella scena non era facile, persino lui ne era stato colpito e non lo nascose.

    Io ho visto una creature incapace di piangere, un padre, in lacrime, una creatura così antica da aver visto germogliare la terra, disperarsi mentre suo figlio gli trafiggeva il petto perché, orfano di qualsiasi volontà, ascoltava gli ordini di un vile che gli chiedeva di sottrarre un potere ad Ogre per portare avanti una guerra che non gli era mai appartenuta, sai cosa voleva sottrargli?
    Il potere di evocare le anime dei colossi di cui non avevano raggiunto il corpo, lascio a te immaginare per cosa.
    Vuoi altri aneddoti, Fudoh?
    Mh?
    Ti dirò ciò che ignori, ti racconterò cosa ruota attorno alle Armi di Iwa.


    Gli avrebbe dato un momento di respiro per rendersi conto che forse non voleva sentire quel racconto, che forse partiva dai presupposti sbagliati, ma non glielo avrebbe risparmiato.

    Nessuno sarebbe mai stato in grado di crearle, a nessuno era mai venuto in mente perché dopotutto chi potrebbe immaginare di poter fondere carne e spirito in quel modo?
    Ma giunse un uomo, vivo ancora oggi, con grandi doni e grandi promesse, ai tempi persino il chakra era roba così recente da non avere il nome odierno, quell’uomo non solo gli disse come costruire le armi ma gli insegnò persino come andare contro la natura stessa, non conosco i dettagli di questo, ma so chi era.
    Il Dominio, o Uomo del Pilastro, probabilmente ha altri nomi, ma io non lo conosco.
    Un individuo in grado di sottomettere il chakra nella sua forma più intima compresi coloro in cui scorre, persino io ne sono stato vittima, mi sono ribellato finché ho potuto ma senza risultati, non mi ha permesso nemmeno di togliermi la vita, semplicemente ho smesso di essere ME e sono diventato LUI.
    Sapendo tutto questo, come le armi nascono, sotto l’influenza di chi, grazie alla sofferenza di quali creature, sei così certo che quella che persegui sia giustizia o sei solo un ignorante che difende l’operato del vero mostro di questa storia?


    Si fermò qualche secondo, portando una mano sotto il mento e sfregano l’ispida barba col volto di chi rievocava pensieri e deduzioni passate, avrebbe ripreso a parlare solo dopo un sospiro contrito.

    Ho cercato delle soluzioni, anche solo per poterle usare a fin di bene, ma le strade mio giovane giustiziere, sono poche.
    Io sono stato dentro il Tengu, una delle armi più semplici, la sua coscienza era debolissima, niente più che un eco lontano, ma prono alla schiavitù, le armi sono nate corrotte e grazie alla corruzione e dopo aver sperimentato per due volte il dominio sulla mia stessa pelle credo che sia il dominio stesso a dargli una mente così come l'ha data me.
    Ti renderò partecipe dei miei pensieri, proviamo a fare delle supposizioni, se le armi sono corrotte potresti purificarle, giusto?
    Ma abbiamo appena detto che questo è ciò che le sostiene, una volta tolto se non uccise… cosa resta?
    Il dolore di un' esistenza maledetta dell’uomo che nel proprio egoismo ha fuso insieme più forme di vita curandosi di nient’altro che del risultato finale.
    Ma se volessimo salvare tutta l’arma senza porci troppe domande?
    Senza modifica alcuna magari.
    La loro mente però è indissolubilmente legata al Dominio, e il Dominio è ineluttabile Fudoh, avranno sempre lui come padrone e per lui vivranno, Iwa stessa non ha il totale controllo su di loro, neanche chi le risveglia lo ha, perchè le armi hanno un solo padrone.
    Poniamo invece che l'utopia sia realizzabile: come lo spiegheresti a coloro che vedono i propri cari imprigionati in una forma che non gli appartiene?
    Come spiegheresti ad una madre i cui figli sono stati privati del loro discernimento e plasmati in un essere a quattro teste, sei braccia e otto gambe che hai salvato i suoi bambini?
    Dicendogli che sono arrivati troppo tardi nella tua lista della compassione?
    Dopo tutto questo voglio un unica risposta da te Fudoh e ti porrò la domanda in maniera dura e cruda sperando tu capisca che la tua scelta fatta sia influenzata dall'ignoranza: hai realmente pensato a quanta sofferenza ruota attorno a questi esseri prima di sputare sentenze e semplificare il problema paragonando la sottomissione di intere nazioni e razze al salvataggio di UNA tartaruga?
    Qui la scelta non è tra una strada semplice e una difficile, ogni arma che si risveglia è un ecatombe, ogni arma che calca questa terra sono centinaia di anime antiche quanto la tera che soffrono e centinaia che per via delle loro azioni vengono spedite all’altro mondo, alcune armi si nutrono letteralmente di vita!
    Niente di naturale lo fa!
    Qui, Fudoh, la scelta è tra salvare il fantoccio di un anima generata artificialmente dal Dominio per servirlo o il mondo che potrebbe sottomettere, e neanche uccidere il Dominio potrebbe bastare poiché questo vive anche in loro.
    Per quanto ne sappiamo è un binario con due diramazioni, o vive l’arma o il mondo per come lo conosci, e io ancora non ho visto soluzioni se non quelle intraprese finora, posso cambiare idea, ma le mie informazioni al momento mi dicono che non ci sono alternative, il Dominio soppianta l'anima esistente destinata a morire e riprendere il suo ciclo naturale.
    Alla luce di tutto questo se sei in grado di proporre altre soluzioni che consentano di salvare più vite e rispettare quelle ancora vive?
    Hai forse informazioni che non conosco?
    Perché di questo parliamo, salvare vite e dare la pace a chi ha sofferto finora.


    Lo guardò negli occhi, a lungo, sondandone le espressioni e con l’intenzione di dargli in quel momento il boccone più amaro.

    Io ho sondato molte arti durante la mia vita giovane kiriano, ho conosciuto maestri formidabili in grado di creare i manufatti più incredibili e si, l’essere umano può fare cose strabilianti persino simulare un intelligenza o una vita, potresti comunicare con la mia zambato se ne fossi in grado, ma l’unico modo che ha per creare realmente la vita è con un atto di amore verso un suo simile, altrimenti creerà solamente strumenti atti a servire.
    Puoi chiamare le armi di Iwa con qualsiasi nomi, ma restano aberrazioni create dall'uomo e dalla sottomissione del chakra, in loro non esiste alcun tipo di sentimento se non la sofferenza dei Colossi, l’ho sentito e insieme a me l’ha sentito Ogre.
    Oni, l’ultima delle armi, la più forte, non pensa, CALCOLA!
    Davanti a nuove informazioni discerne con calcoli probabilistici, non è diviso da sentimenti o empatia, non ne è in grado e quando le sue equazioni restano insolute chiede ordini.


    Temeva la risposta di Fudoh, nella sua convinzione aveva letto la testardaggine di qualcuno che si è dato una missione.

    Mi dispiace, prima di te sono incappato in questi dilemmi, fino a qualche tempo fa esisteva una soluzione, il potere del dominio deriva da una pergamena di Indra, mio padre l’ha appresa e con essa ha imparato a dare una parvenza di vita indipendente al chakra anzichè dominarlo, contrariamente l’uomo che ha ideato le armi che leggendo le stesse parole ha imparato a sottometterlo.
    Con quel potere forse le armi potrebbero essere rese indipendenti e vivere realmente, ma la pergamena è distrutta e mio padre perso tra le pieghe del tempo e anche questa è solo un ipotesi che temo non possa essere realizzabile visto che ai tempi non venne applicata.
    Inoltre resterebbe il problema del come le Armi sono state create.


    Il suo tono rifletteva le sue parole, era realmente dispiaciuto, sapeva che sapore aveva quella storia, in qualche modo ne faceva parte, e se non lo percepiva come Fudoh di sicuro l'aveva fatto in passato per altri episodi in cui era maggiormente convolto.
    Come avrebbe reagito Fudoh ancora non lo sapeva, ma se fosse stato consapevole della situazione del kiriano avrebbe potuto dargli degli indizi su delle strade che la sua particolare natura poteva fargli intraprendere, ma senza saperlo stava a lui sfruttare le informazioni sulle abilità di Ogre. Intanto la discussione tra Etsuko e Youshi era terminata e quando questo gli rivolse la parola annuì con gli occhi chiusi.

    Va bene allora, ombra del Mizukage, a questo punto direi che posso tranquillamente interloquire con il Diplomatico del Mizukage, visto che non ci sono sovrapposizioni di ruoli trovo istituzionalmente più corretto e rispettoso confrontarmi con lui, non infrango nessuna delle direttive che il Mizukage ha direttamente comunicato a me e alle quali tu cerchi di apportare sostanziali modifiche.
    Ma è comprensibile, dopotutto non rientra nelle tue mansioni sapere nel dettaglio di simili accordi e brillare agli occhi di un superiore è sempre lodevole, continua così.
    Ma ora risparmia pure i consigli, il mio tempo non è affare che ti riguardi e già ne abbiamo sprecato abbastanza solo per capire che la tua solerzia non era necessaria.
    Possiamo procedere dunque.


    E così dicendo si sarebbe alzato mentre la sedia sotto di lui si dissolveva in una nuvola di fumo, si sarebbe diretto verso l’ingresso delle mura... se fosse stato nei piani del destino.




  12. .

    Il signore delle Mosche

    VIII






    Il mercenario alla risposta della genin sorrise, non ne era intimorito, anzi, sapeva che la sua provocazione aveva fatto breccia, facendola partire all’attacco prima del dovuto, certo il movimento era repentino e per lui non sarebbe stato facile schivare.
    Conficcata la freccia senza troppi problemi Asami trovò la coordinazione per attaccare, non impacciata dai precedenti attacchi che non erano sufficienti ad incapacitarne i movimenti. Un colpo estremamente rapido come quello che l’aveva rintronato all’inizio dello scontro, fortuna volle che la mano non fosse armata, permettendogli di salvare la pelle seppure con un discreto trauma [SD1] che lo fece persino ruzzolare lontano dalla zona dell’impatto. Il mal di testa che perdurava gli segnalò che era meglio non prendere ulteriori scossoni e difendere adeguatamente il cranio. Si rimise comunque in piedi abbastanza rapidamente per vedere che l’accademica incalzava nuovamente su di lui, ma il colpo era estremamente telefonato e non rapido come il precedente, ragione per la quale riuscì ad evitarlo schivando lateralmente con una sgraziata piroetta facilitata dal ginocchio che ancora teneva sul terreno, percepì la potenza mostruosa che gli sarebbe toccato subire in caso avesse dovuto contrastare quel colpo con il proprio corpo. [SD2]
    A quel punto l’arciere si era reso conto che il confronto sul piano fisico non volgeva in suo favore, avrebbe quindi deciso di mettere un po' di distanza tra se e l’avversaria, compiendo qualche rapido sigillo eruttò dalla bocca una grossa palla di fuoco, le cui statistiche non erano certo sorprendenti ma che a quella distanza poteva risultare temibile [ST 1] e mentre le fiamme coprivano la sua visuale le sue azioni si sarebbero fatte frenetiche, mentre saltava verso dietro per mettere un po' di distanza tra se ed Asami avrebbe incoccato tre frecce e teso immediatamente l’arco. Appena le fiamme avessero calato la loro intensità permettendogli di avere visuale le avrebbe quindi rilasciate verso Asami [SA 1 e 2] i tre dardi occupavano la linea che andava dalla fronte al ginocchio sinistro, ma contemporaneamente sarebbe sorto un altro problema: la prima freccia era ancora al suo posto e il mercenario lo sapeva bene, per questo appena prima che Asami potesse impostare la sua difesa l’insetto che permetteva a quelle armi di avere movimenti così fluidi si sarebbe mosso cercando di portarsi il dardo dietro, infliggendo dolore ma anche il sanguinamento evitato poco prima e molto probabilmente rendendo complicata anche la schivata successiva [SA 3]

    Posso dirti solo una cosa visto che insisti tanto, mi chiamo Hae.

    E non avrebbe spiccicato parola sul resto, quegli incarichi andavano portati a casa senza informazioni sui mandanti, in caso contrario ci avrebbero rimesso la vita, e a quel punto era meglio la prigione.
  13. .

    Correnti Avverse

    IX




    Anche grazie all’intervento di Fudoh in poco tempo Etsuko si riprese e durante quell’operazione di primo soccorso giunse anche Youshi, si rivelò infatti essere lui la nera figura sopra le mura, lo ricordava per il piccolo aiuto avuto durante l’uccisione della bakekujira.

    Ah bene, pensavo di non essere stato visto.
    Menomale che almeno dietro le apparenze Kiri sia rapida nei movimenti.


    Reagì alle informazioni di Youshi senza salutarlo, ricambiando quell’assenza di cortesia e non meravigliandosi per niente delle sue successive parole, ma nonostante tutto fingendo sorpresa per amor di teatralità.

    Bene, suppongo dunque che queste mani che vi portate cucite addosso abbiano un significato.
    E suppongo che la mancina sia più vicina al mizukage di quanto non lo sia la destrorsa visto che è la sua bocca oltre che la sua mano, nonostante si presentino in maniera discordante.


    Guardò entrambi ma senza volerli giudicare, non era compito suo chi meglio pulisse le vuote scarpe di Kensei.

    Ma non è affar mio quanto le vostre cariche siano contrastanti in ruoli e modi, dunque mi ripeterò così che possiate sentire entrambi: sono qui con l'intento di entrare a Kiri per l'unica ragione e nell'unico modo che mi permette di farlo e che il Mizukage stesso mi ha esposto in precedenza e non da meno per il bene di un alleanza che trovo da sempre necessaria per entrambi.
    Ora, visto che la situazione va per le lunghe ed Etsuko non ha bisogno di un supporto, credo proprio che mi metterò comodo affinché possiate decidere chi è più cosa del Mizukage tra voi due in modo da non perderci nuovamente in ineleganti contrasti interni.


    Facendo qualche passo indietro compose pochi rapidi sigilli e dietro di lui comparve una sedia dotata di braccioli, pronta ad accoglierlo, spartana ma ben imbottita.
    Dietro di loro, distante, Ou colmava l'orizzonte con le sue spire, placido ma attento a cosa accadeva in quel gruppetto, come una grossa nuvola con le squame, per il momento non sembrava particolarmente preoccupato dalle parole di Raizen.
    Si sarebbe quindi rivolto a Fudoh, incuriosito dal dialogo che pareva avuto con Yato e dalle condizioni di Fudoh durante l'ultima battaglia.

    Mi sono stati esposti i dettagli dell’incidente con le fiamme mi dispiace, ma fu così grave da renderti impossibile camminare?

    Esaustiva o meno che fosse stata la risposta avrebbe proseguito.

    Eliminato?
    Giovane Fudoh, il termine più corretto è liberati.
    Credimi quando dico che, ammesso che la loro possa essere chiamata vita visto cosa è necessario fare per creare una sola di quelle creature, porgli fine è il più grande atto di bontà e misericordia che si possa fare verso di loro e verso tutti coloro che sono morti per esse e sotto di esse.
    Pochi crimini umani, probabilmente nessuno, si avvicinano ad eguagliare ciò che venne fatto ad Iwa per… creare… simili ammassi di dolore.
    E si, io ho distrutto il Tengu, l’accademia dovrebbe avere il mio rapporto a riguardo, sono informazioni che è bene abbiano tutti, ma come mai con Yato avete parlato delle mie battaglie?


    Raizen era indubbiamente curioso, ma era evidente che se anche Fudoh lo fosse stato avrebbe probabilmente trovato in lui una discreta fonte di conoscenza.


    Edited by F e n i x - 8/11/2022, 12:07
  14. .

    Patti Infernali

    XXI




    Sorrise a Yuuki, e neanche sapeva che si chiamava così visto che lui l'aveva conosciuta come Cristal, un nome che aveva sempre trovato strano, sembrava venire dal profondo occidente. Magari era proprio quello il suo vero nome e Yuuki era il risultato dell'influenza della vita di Youkai.

    Stai tranquilla, non puoi essere colpevole di ciò che non hai fatto.
    E seppure ti sentissi in colpa avrai tempo di porre rimedio, e qui troverai tante risposte.
    Riposa ora.


    Si salutarono col cuore stretto e Raizen sentì la curiosa sensazione di tornare a casa dopo un lungo periodo, era strano essere un clone di se stesso, nonostante lo fosse praticamente sempre quella sensazione era nuova per lui, ma lo aiutò a capire perché un clone non causasse problemi alla sua anima mentre quelli avanzati si.



    [Ashes of Vengeance city]



    Il Tian che aveva davanti era certo che fosse un po’ il sogno di ogni adolescente: un padre sulla stessa lunghezza d'onda con cui parlare alla pari, era certo che questo Tian sarebbe stato uno divertente con cui passare il tempo, ma difficilmente ne avrebbe tratto gli stessi buoni consigli che gli aveva dato suo padre, uno dei tre saggi.

    No, no, sarebbe letteralmente uno spreco di tempo, un sacco di cose credo che siano cambiate mentre dormivi e le cose che imparerai e osserverai saranno assai utili al te lì fuori e forse anche a Ryujin.
    Sono certo che qualcosa qui sotto non vada come deve.


    Quando gli chiese di porgergli il palmo della mano lo fece senza problemi.

    Quindi se ricapiterai nelle vicinanze lo saprò!
    Grazie!
    Il futuro te deve aver dimenticato sta roba, quando lo incontrai non mi lasciò niente di simile.
    Ma dimmi piuttosto, quanti anni hai?
    O meglio, quanti ne avevi quando sei stato lasciato qui.


    La lama che incideva la pelle però gli ricordò anche da quanto tempo quell'oggetto riposava all'inferno e lo rese conscio del fatto che un eredità forse c'era.

    In realtà qualcosa ci sarebbe, più di una considerando che spesso le eredità non sono solamente materiali, mio bis-tantevolte-nonno mi ha lasciato il suo problema più grande in eredità per dirti! Ahahahah!
    Dimmi, da quanto quella spada è qui con te?


    Lo guardò con speranza lasciandogli intendere che potesse volerla per sè, ma una volta osservata la reazione gli avrebbe sorriso.

    In realtà sono un fabbro abbastanza capace e potrei avere delle risposte da questa spada se potessi osservarla per un po’ di tempo.
    Questo luogo è particolare materia e spirito interagiscono in maniera singolare, spesso la materia si crea per volontà dello spirito e lei potrebbe aver assorbito le strane energie che fluiscono in questo luogo, mi tornerebbe utile se volessi creare una spada in grado di sbattere qui dentro anche chi non è destinato a starci.


    Osservata la spada, dando la propria in cambio casomai Tian ne avesse avuto bisogno per fermare i bollenti spiriti del Vendicatore, avrebbe ripreso a parlare.

    Oltre questo, appena sei arrivato hai detto qualcosa di molto interessante riguardo ai draghi.
    Servivi qui dentro a Ryujin: perché?
    Credo mi servirà sapere quale era la tua missione e in generale cosa sia la catena del drago, sono sceso qui per errore con altre persone e sembrava che nel gruppo ci fossero degli anelli della stessa, o che fossero vicini a noi… non mi è chiara questa cosa, in realtà tutta la faccenda dei tre grandi draghi non lo è.
    Fuori i clan sono allo sbaraglio, divisi, parte della ragione per cui sono qui è proprio questa: l'equilibrio è spezzato e sto cercando di rimettere in sesto i clan in modo da ripristinarlo, ma ho la costante sensazione che mi manchino parecchi tasselli, dal punto di vista di Tenchou la cosa sembra non essere particolarmente grave, quasi momentanea, ma per quello che ho appreso la sequenza di eventi è più unica che rara.
    Tu sei stato il guardiano dell’equilibrio, ma ho iniziato a credere che il sistema non sia quello della terra, non c’è solo Ryujin, il sistema completo è sopra, sotto e centro. Tenchou, Amesoko e Ryujin.
    La mancata inclusione di sopra e sotto in un contratto che li leghi al centro è sempre stata una nota stonata per me, il potere dei contratti va sfruttato e studiato.


    Raizen non si metteva mai in testa niente per niente, lui non voleva un contratto con ogni Grande Drago, lui voleva metterli tutti e tre sotto un unico contratto e completare così la figura infinita che su Ryujin avrebbe fatto nodo, ma che su Tenchou e Amesoko doveva ruotare.

    Questa tecnica ci permette anche di comunicare rapidamente, sfruttala al massimo… curioso, ora che ricordo anche con l'altro Tian ero a corto di tempo.

    E la cosa lo demoliva sempre, dover mettere il dovere dinnanzi alla necessità di uno scambio più emotivo sentiva che lo privava della sua umanità. Voleva potersi sedere e avere due minuti per potergli chiedere come stava, cosa aveva fatto nella sua vita e soprattutto farselo chiedere. Ma il destino non era d'accordo e lo lasciava col costante fardello di non far sprofondare i suoi affetti del presente in chissà quale baratro.
    Poco dopo Du Gu, come tutti i suoi simili, visto che Raizen ne faceva una categoria a se stante, trovò il modo di essere scortese nonostante lui si fosse posto con rispetto ed educazione. Di sicuro l'amo gettato dal prodigioso artigiano non sarebbe passato inosservato, ma difficile dire se Raizen avesse abboccato.

    Ti vesti e comporti come una persona di gran spessore, maestro dei veleni, comprendo che il verbo sia lo spauracchio di chi non ha gran fiducia nel proprio agire, ma io mi son posto con rispetto ed educazione, la massima che mi è concessa da una vita lontana da salotti ed eventi mondani, e posso dirti che trovo sgradevoli simili affermazioni vista la mancanza di… confidenza.
    Sii cortese, parla come vesti, io non ho carenza di fiducia nelle mie azioni.


    Fortunatamente uscirono in fretta da quella specie di prova di forza e il discorso andò avanti senza intoppi, nonostante le mani dell'avvelenatore che armeggiavano con un ampolla. Aveva visto Febh armeggiare con quella robaccia a sufficienza per mettersi sull'attenti, anche se era stranito dal non aver percepito nessun odore nonostante avesse un olfatto di tutto rispetto.

    Perdonami Du Gu, ma l'aria con tutto questo combattere si è fatta pesante, meglio dare una rinfrescata, speriamo solo non occorra nuovamente, vogliamo tutti che questa sia una piacevole chiacchierata.

    Pochi sigilli e una versione non concentrata della corrente demoniaca avrebbe disperso qualsiasi cosa fosse uscito dall'ampolla, anche se non sapeva cosa poteva essere o se stesse mirando a lui ma soprattutto se i veleni di Du Gu erano facilmente evitabili come quelli comuni. La discussione andò avanti e dopo qualche specifica la soluzione al problema dei draghi fu servita, cosa che si aspettava essere un po’ più complessa visto quanto era ingombrante quel problema.

    Non cerco solo di uccidere la pazzia però, la sua condizione è singolare.
    Il corpo è avvelenato dalla pazzia e la sua sanità è separata da esso grazie ai poteri di una pergamena di Indra, quella che ha originato il controllo del corpo, mi pare che tu conosca Oto, dovresti sapere a che mi riferisco.
    Comunque essendo di fatto questa parte separata non vorrei che pur curando la pazia l'assenza di ragione non ci porti punto e a capo, quindi il veleno dovrebbe avvelenare la pazzia e gli effetti della tecnica che li tiene separati, non trovi?
    Mi dirai poi tu a chi dei due somministrarla, ma sappi che Una delle due metà è pura ombra e non può lasciare il sottosuolo.


    Tornò poi alla missione del Maestro, dovendo ammettere che il suo fine era a dir poco complesso da raggiungere, ed in realtà solo la sua esperienza gli permetteva di credere che una cosa simile fosse possibile, qualche anno prima gli avrebbe probabilmente riso in faccia.

    Pare che tu voglia fare qualcosa di grandioso con questo veleno, ma anche pericoloso fuori dal suo principale utilizzo, anche se tutto sommato reputo sia meno ingiusto di ciò che alcune mezze persone fanno qui.
    Mi chiedevo, non potresti forse avere giovamento se fossi un po’ dentro e un po’ fuori dall'inferno?
    Hebiko non ha illustrato al meglio la sua idea, ma forse posso renderla più invitante.
    Ora sai cosa ti serve, ma se ti accorgessi che la tua lista è incompleta?
    Non penso ci siano tanti come noi qui sotto ne tantomeno che quando ci capitino siano facili da rintracciare, quanti ne sono passati di recente oltre te e Touki?


    Cercò di capire se fosse interessato e solo allora avrebbe continuato.

    Tu sei vivo, ma incastrato su un solo lato della scacchiera mentre ciò che combatti lavora su entrambi, ma con i tuoi poteri questo ora è un vantaggio, non credo che per te sia una grande sfida mettere una parte della tua anima dentro un ampolla e farne un veleno che soppianti quella eventualmente presente in un ospitante.
    O un ricordo magari, i ricordi sono scelte dopotutto e ti identificano, ma lascio a te il come…
    Grazie a noi la faresti uscire all'esterno, dove ti darò un corpo al quale far bere il veleno, potrei anche accompagnarti a prendere ciò che ti serve e quando reputerai di aver finito tornerai qui semplicemente morendo e sarai nuovamente integro, ma con tutto il necessario.
    Qualcosa mi dice anche che conosci Meku, ha lavorato per Orochimaru anche lui e son certo che i vostri talenti uniti daranno gran giovamento alla tua ricerca.
    Semplice e immediato, chiudiamo l'affare senza dover aspettare, e fuori di qui potrai anche avere la certezza che il patto venga rispettato.
    Ci serve solo concordare qualche dettaglio.


    Se non l'avesse visto convinto invece, con l'aria di chi sa che il suo interlocutore sta rinunciando ad un buon affare avrebbe scosso la testa e continuato a parlare.

    Se invece la situazione attuale ti aggrada… beh, chi sono io per convincerti del contrario.
    Tuttavia i profeti non crescono sotto i cavoli, men che meno qualcosa che abbiano toccato Ryujin e Tenchou essendo loro ascesi millenni fa, e tu chiedi tre cose per averne due in cambio senza alcuna specifica spiegazione su come funzionino i tuoi veleni che dovrebbe avvenire Prima dell'accordo piuttosto che dopo.
    Ricalibriamo la bilancia e rendiamolo divertente.
    Se avrò qualcosa di Ryujin o di Tenchou entro tre mesi creerai per me un veleno in grado di uccidere il tempo, ma non qualcosa di dozzinale che garantisca la vita eterna, bensì per spezzare un ciclo che affligge una specifica persona e la costringe a vagare attraverso esso senza meta…abbiamo problemi in comune da un certo punto di vista, anche se temo che questo non ti renda più generoso.
    Entro un anno ti consegnerò il secondo elemento come da accordi, ma il sangue arriverà solo dopo che mi avrai consegnato il veleno richiesto.
    In più qualcuno dei miei capelli, penso tu non abbia niente di più adatto a mettere in equilibrio i tre draghi, sbaglio?
    Spero tu non voglia lavorare con i loro elementi senza farlo, capirò poco di veleni, ma di sicuro le nostre professioni hanno similitudini quando si tratta di gestire simili concetti.
    Inoltre, parlando di tempo… sei sicuro che al tuo veleno non serva qualcosa che lo abbia incanalato in qualche modo?
    Non molto tempo fa ho avuto modo di scontrarmi con i resti di un antico popolo, non so se ti possa servire, ma ti metto in guardia, reperirlo è assai complesso e ha un discreto valore.
    …dunque, cosa ne pensi?


    Il Maestro aveva sicuramente qualcosa a cui pensare mentre Raizen commentava il contenuto della boccetta del Vendicatore.

    Ah, un veleno che uccide la libertà, o quasi.
    Metodo singolare per arrivare all’obiettivo.
    Mi piace come pensare fuori dalla scatola ti renda versatile.


    Si voltò quindi verso il Vendicatore.

    Possibile che tu sia così sprovveduto?
    Se ci blocchi qui come faremo ad uscire e portarvi con noi?


    Intanto una comunicazione mentale allertò Tian suggerendogli di congelare la boccetta qualora si staccasse dalla mano o al minimo movimento visto che persino un osso generato dal polso poteva romperla, doveva solo applicare la tecnica di poco prima nella sua reale versione, ed aveva mille modi per renderla assai più efficace.
    Ma la vera incognita era il Vendicatore: cosa aspettava?
    Aveva mille modi per rompere quella boccetta, eppure attendeva. E la cosa insospettiva Raizen che cercava intorno a se una soluzione, eppure tutto era tranquillo…fin troppo. Ancora mancava Febh, eppure Hebiko era stata sputata fuori dal sottosuolo, perché lui no?
    Non aveva vendette pendenti, altrimenti il Vendicatore l'avrebbe detto o l'avrebbero letto e lui non avrebbe mancato di vantarsene, anzi, forse sarebbe andato a cercare chi aveva inciso il suo nome per dargli una ripassata.
    Che la verità stesse proprio in ciò che aveva detto al Vendicatore?
    Attivando il veleno tutti sarebbero rimasti lì visto il raggio del veleno, proprio tutti, sicuramente per il mucchio d'ossa incastrare lì Raizen era un piacere, ma se avesse incastrato Kaji l'intero piano sarebbe andato a monte, era quindi probabile che aspettasse che tra di loro ci fossero le giuste distanze per non combinare casini?

    Hebiko. DOVE È Febh.
    Voglio sapere con esattezza l'ultima volta che l'hai visto e cosa stava succedendo.


    Dopo la spiegazione restò pensieroso qualche secondo mentre il suo sguardo dardeggiava da Hebiko, al Vendicatore e da lui all'ampolla.

    Quindi tu dovevi infilzarlo e tutte le volte che lo hai fatto non si è curato, non bastasse l'ultima volta era proprio sparito.
    E il mucchio d'ossa qui, nonostante il casino ancora non ci imprigiona.
    E dimmi, scommetto che ti ha dato anche varie istruzioni e consigli su come usare la Kusanagi.


    Il suo sguardo andò a Du Gu ed infine alla spada, ma lui non sapeva ne i commenti che l'avvelenatore aveva fatto su di essa e ancora non ricordava cosa Kaji avesse detto nella gemma per ipotizzare con maggior precisione, tuttavia malgrado in un primo momento fosse troppo focalizzato sulla battaglia e poi su Du Gu ora ricordava che il Kaguya gli aveva spiegato parecchio bene cosa intendeva fare Kaji.

    Quindi il piano è filato liscio.
    Vedi, il signor vendetta qui, mentre voi eravate lì sotto, mi ha spiattellato per benino il piano di Kaji, ma forse perché non lo sapeva ha perso un dettaglio: ha detto che Kaji sarebbe uscito con noi attraverso un oggetto che tu possedevi e che proprio lui ti avrebbe insegnato ad utilizzare.
    E l'ha fatto proprio per vantarsi della sua vendetta, a lui interessava che Mitsuki avesse la propria e che ti uccidesse mettendoti alla mercé di chissà quanti cloni di Orochimaru in cerca di vendetta, di fatto mettendo a rischio il piano di Kaji e condannandoti a chissà cosa qui sotto, il suo piano non è andato benissimo, ma quello di Kaji di fatto è ancora in atto e procede senza intoppi… fino ad ora.


    Mentre Hebiko decideva quanto quelle informazioni erano importanti e quanto avrebbe rivalutato in base ad esse le mezze persone, Raizen la chiamò a se, ed insieme sarebbero andati verso il Vendicatore.

    Perdonaci la scortesia Du Gu, saremo subito da te, intanto riflettici.

    Arrivò a pochi passi dal Vendicatore, tre metri,insieme ad Hebiko.

    Ti ricordi chi ero io?
    Si… no?
    Te lo rinfresco.
    Ero il vostro Imprevisto.
    E ora ti faccio una proposta per fare in modo che tutto possa andare avanti così come è andato fino ad ora: che ne dici, cancelliamo Raizen ed Hebiko dalla lista?
    Lo sai vendicatore, ammettilo, ci somigliamo, tu difendevi la tua ragione di vita io la mia, se in questo ci sono colpe sono io l'aggredito e tu hai colpe tante quante ne ho io.
    Non potevo lasciare che morisse men che meno se condannata ad essere torturata in eterno da tutte quelle anime… è assurdo solamente il suono di una simile follia.
    Non puoi biasimarmi perché l'ho difesa, rifletti in termini di vendetta: sarebbe lecito per un uomo vendicare la sua amata sapendola vittima di una lotta impari e di una tortura eterna?
    E dove starebbe la ragione?
    Dalla parte di quell'uomo o di un perdente che non è stato in grado di vincere già una volta nonostante il vantaggio del terreno?
    Ma a prescindere da questo adesso siamo qui, ad un impasse, cosa scegli?


    La cosa che doveva far infuriare maggiormente il Vendicatore, se ancora aveva qualche neurone sopravvissuto alle fiamme, era che proprio la sua boccetta aveva spinto Raizen a riflettere, quindi per via delle sue azioni non solo aveva perso il suo regno, ma ora rischiava anche la sua vendetta e solo perché aveva cercato di sottrarre a Raizen qualcosa che per lui aveva un valore pari se non superiore. Il tutto, almeno secondo Raizen, perché mancava di una nozione elementare: la vendetta andava servita fredda.

    Hai due nomi: il mio, e io non ero nessuno prima di oggi e sai bene che non avevo intenzione di fare tutto questo, ti ho dato delle opzioni, ma mi hai costretto, ed Hebiko non è nessuno per te, ma hai scelto di immischiarti in qualcosa che è più grande di te e che son sicuro non faccia troppo piacere neanche ad Orochimaru.
    Dall'altra parte invece l'intera lista e non solo. Persino i tuoi alleati, la Lega, che inevitabilmente ti si rivolteranno contro per avermi impedito di chiudere un occhio.
    Siamo chiari su una cosa, il vostro piano ora dipende esclusivamente da me ed Hebiko ovviamente, a questo punto il favore lo devi a me oltre che a Kaji, ma non mi importa niente, mi basta appianare i dissapori, pensaci, potrei essere addirittura un alleato fuori da qui.


    Lo guardò a lungo, permettendogli una riflessione.

    Tuttavia.
    Mi piacciono i combattimenti, hai potuto intravvedere nel mio spirito e capisco che non posso privarti della tua vendetta, non se posso farla scontrare con la mia giustizia.
    Facciamo un piccolo accordo.
    Io ti lascerò un nome nuovo, oltre ad uno che già era scritto nella colonna ed a me molto CARO, ma così sarai certo che tornerò a reclamarli: il primo era Tenso Korin, mi ha privato di una vita normale strappandomi mia madre persino nella morte, il secondo è Shiro Tagachi un vile che ha attaccato il mio villaggio nonostante volesse solamente me.
    Quando verrò qui, di mia sponte e senza le costrizioni dei veleni di Du Gu combatteremo ad armi pari e potrai cercare di riscattare nuovamente la tua vendetta, potrai cercare di uccidermi in eterno, ma senza vantaggi, senza veleni.
    Metterai di nuovo alla prova la caratura della tua vendetta contro i miei valori fino a che uno dei due non prevarrà.
    Niente di ciò che ti ho offerto è contrattabile, prendere o lasciare, ma pensaci, li fuori Diogene se la riderebbe insieme a tanti altri.


    Risolta quella questione pur senza abbassare una singola volta la guardia, sarebbe tornato da Du Gu.

    Ora non penso avremmo più interruzioni, ti chiedo nuovamente scusa ma purtroppo questi problemi richiedono un determinato ordine per essere risolti.
    Hai preso una decisione?
    Avrai capito che adesso non ho problemi ad aspettare, se sarai avido dovrò solo attendere Amesoko e sfruttare il suo passaggio, quindi quale che sia il tuo metodo perde un po’ di valore, ma aiutarti a questo punto conviene ad entrambi e capirai che Amesoko è pur sempre un incognita, seppure non ho dubbi nel riuscire a gestirla, inoltre non nego un po’ di empatia nei tuoi confronti, simili maledizioni vanno oltre qualsiasi peccato, spesso calpestando anche opere di bene.


    Nel suo tono era presente una sincera nota di malinconia, in fin dei conti le sue proposte erano buone. Se non ci fossero state ribattute tuttavia Raizen avrebbe comunque chiesto di aspettare un po’ Youkai e Febh, non potevano certo lasciarli indietro. All'incontro con i due demoni, avrebbe mostratoun discreto stupore visto che non immaginava che fossero due esseri viventi e pensanti ad amministrare il chakra, gli avrebbe fatto un educato inchino, quello dedicato a chi sta in un gradino più alto della scala sociale, anche se in questo caso era corretto dire “dell' esistenza“.

    Vi porgo i miei saluti demoni dello ying e dello yang.

    Non si presentò reputando inutile e quasi un insulto farlo dinnanzi a due creature in grado di rispondere a qualsiasi domanda, sembrando quasi di sminuire la loro conoscenza. Casomai fosse servito avrebbe rimediato dopo delle scuse, ma dopotutto Du Gu nemmeno aveva salutato per cui forse a quelle due entità non importava minimamente, dopotutto anche loro non si persero in teatrini venendo subito al punto e punendoli nonostante non avessero colpe,una costante in quel luogo. Era certo che per il futuro una buona domanda sarebbe stata come utilizzare il chakra all'inferno per esser certi che avesse la massima efficienza. Oppure come tenere le mezze persone all'inferno, o come potergli permettere di completarsi, comprese il senso di quella punizione quando nella sua mente si affacciarono almeno una decina di domande di eguale importanza: la posizione di Tenso Korin, la natura del Coraggio, la maledizione di Tian, il letargo di Ryujin, come avere un contratto con i tre grandi draghi, come distruggere le armi di Iwa, la loro posizione, come abbattere definitivamente il veterano e tante, tante altre… ma lui doveva sceglierne SOLTANTO una.
    Sbuffò, ormai abituato a quel tipo di limitazioni a cui aveva imparato a sottostare, troppi maestri, a volte inconsapevolmente, si erano susseguiti nell'imporgli modestia e limitazioni perché potesse esserne eccessivamente colpito, se non altro questa volta avrebbe avuto una risposta esaustiva e completa senza alcuna sorta di segreto.

    Come posso uccidere la bestia del vuoto scoperta da Guan Yu?

    Reputò quella domanda la migliore, di fronte a un nemico che Guan non aveva scalfito e di cui sapeva meno di zero se non che le ninjutsu erano inutili era meglio prendere qualche contromisura, soprattutto considerato che non sembrava nemmeno appartenere propriamente al loro mondo. Contrariamente a tutti gli altri dubbi per i quali aveva se non altro la tenue speranza di poter riuscire a raccogliere pezzo per pezzo l'intero puzzle, avrebbe solo dovuto iniziare a cercarlo.
    Ricevuta la sua punizione se ne tornò a rimuginare sullo ying e lo yang e si rese conto di avere una richiesta da fare, o per meglio dire un appunto per correggere un errore ormai antico.

    Demoni dello Ying e dello Yang, vorrei farvi osservare la volpe sigillata al mio interno, come vedete solo una parte del suo chakra è qui mentre l'altra è nel regno dei vivi, uno ying e uno yang come lo siete voi, ma divisi.
    Il passaggio da un regno all'altro ha causato un inversione per ora, ma non un unione forse un nuovo sigillo potrebbe imoedire questo scambio e favorire una riunione portando anche questa parte all'esterno dove credo di aver capito dovrebbe stare.
    Siete a conoscenza di tante cose, forse di tutte, ma a volte due metà possono essere indistinguibili e ho pensato che se avessi portato il vostro sguardo su questa stranezza avreste potuto porre fine allo squilibrio generato dalla suddivisione del suo chakra.


    Non sapeva quanto quelle creature fossero inclini alla cortesia, ma dopotutto era a loro vantaggio, Raizen avrebbe solo fatto un piccolo favore alla volpe e forse si sarebbe semplificato la vita nei prossimi esperimenti di meditazione. O forse per i due demoni quella poteva essere addirittura una cortesia, avrebbe retto un altra punizione?



    [Shattered Dreamland]




    La fuga del Sognatore mise all’erta l’Oni, pronto a non cascare in chissà quale trappola, e ad immobilizzare immediatamente Youkai che, del tutto inconsapevole dei rischi che aveva davanti, era perso in un mondo vibrante e pieno di pericoli che lui percepiva come mazzolini di fiori e sdolcinati cinguettii, una visione che Raizen aveva avuto la sfortuna di condividere.

    No ssSSssignore, noi ssSSsservivamo Nottimanna e adessSSsso Amesoko in quanto ossSSsspiti del suo regno, le mezze persone ssSSsson sempre stati per il grande drago ai limiti del suo interessSSsse, malgrado ci ssSSssiano dei contratti con loro, tippu sorighittusu de padenti cumprendiu?
    Ma qualche informazione su di loro arriva, quelle per cui sono celebri... il SsSSssognatore è la più grande mente dei ssSSssette, tutto è la sua mente, ma non credo questo voglia dire che tutto ssSSssia un punto debole, anzi.
    Le anime sono connesse a lui attraverso i sogni, nel suo regno chi non dorme è perché si è svegliato per l’ultima volta.


    Squadra che vince non si cambia si dice e valeva anche per Youkai e Febh, i due forti dei metodi che avevano portato la Strega a capitolare tentarono di applicare un piano similare, la lucertola seguì le istruzioni e guizzò nell’ombra di Youkai che reagì come se fosse semiliquida, alzandosi leggermente in risposta all’immersione della lucertola.

    Eh!
    Jai ses coreddu, du podis fincese e nai po prageri.


    Pur trovando il tempo di lamentarsi dei modi bruschi del suo evocatore anaffettivo.
    Le istruzioni dell’Oni vennero eseguite alla lettera e l’ombra si sollevò, animata di vita propria per avvolgere Youkai in un armatura di squame in cui era possibile intravedere una zampetta o la coda di SsaSSaluga. Secondi dopo Febh aggiunse le sue tecniche e il trio fece un passo verso la creatura mostruosa risvegliata qualche ora prima e che adesso sorrideva impassibile davanti agli eventi, senza niente che fosse realmente in grado di tirare il freno quando fosse stato necessario.
    Le mani si diramarono dalla schiena di quell’alfiere infernale, ora denso fumo, ora anima e di quando in quando si condensavano in un potere ancora più antico: quello delle catene del dolore. Ognuna delle propaggini si insinuava venefica in quei mondi onirici, sfuocati come ricordi sbiaditi ma luminosi e pacifici come un the in un frizzante pomeriggio autunnale. Come il denso petrolio in un ruscello di montagna il fumo e la mente dei due li corrompeva, a volte erano i ricordi di una famiglia felice con un bambino che si lordava di un nero limaccioso e appiccicaticcio mentre tentava di rabboccare il suo bicchiere con un succo di frutta, a volte una vecchia nonna la cui coperta che le intiepidiva le gambe iniziava ad agitarsi stringendole il petto.
    Eppure nessuno scappava, nessuno si meravigliava, tutti si interrogavano stupiti e incuriositi da quel fenomeno, tutti con lo stesso sorriso di Youkai sulle labbra, o semplicemente apatici., distanti.
    Tutti, tranne uno, generalmente quell’unico che era al centro degli eventi del sogno e che si mostrava incredulo o terrorizzato davanti a quel cambio così netto dei suoi sogni: l'anima.

    SsSSssi… siete riusciti a influenzare i sogni ma il vuoto non aveva un vero obiettivo e ha agito solo sul sogno, le anime son libere e non aspettano di essere acciuffate o liberate come con la strega, mentre il sogno è effimero, non riuscirai a sottrargli del chakra col semplice tocco.
    È ancora gessSSsstibile per la sua mente a queste condizioni, sta solo reagendo ad uno stimolo come è ssSSssolito fare.


    E un anima libera era anche un anima che non dava energie a Youkai, durante il combattimento con la Strega aveva attivamente rintracciato ogni singola anima per poi attaccarla, innescando un circolo che lo nutriva e al contempo gli permetteva di rubare altre anime alla strega, cosa semplificata dal fatto che quelle anime non avevano alcun tipo di libertà e che volevano essere liberate da quella tortura al contrario di quelle del sognatore che adesso fuggivano quella quella fonte di terrore.
    Tanti di quei sogni presero ad accelerare, così come succedeva durante gli incubi, gli ambienti spesso cambiavano con la tipica rapidità con cui mutavano gli incubi in scene che quelle anime ritenevano più angoscianti, sommandosi all’innesco che Febh e Youkai avevano fornito. Inevitabilmente la tecnica di Febh, spesso percepita come un baratro senza fine, risvegliava le vittime ma non avendo accesso ad una quantità di chakra sufficiente riuscirono a liberare Poche Anime e recuperare ancora meno, ma qualcuna, in particolar modo i bambini aveva ceduto alla paura svegliandosi senza necessità di cadute.
    I due erano riusciti a sfruttare alcune delle informazioni in loro possesso e gli effetti sul mondo (o sulla mente?) rivelavano che quel sistema era complesso, potevano infatti osservare come anche nei sogni non influenzati direttamente l’ambiente andava facendosi più tetro, giornate di sole si rannuvolavano leggermente, compariva qualche tipo losco, qualcuno doveva persino fare i conti con degli avvisi di pagamento, un deciso cambio di marcia rispetto alla serenità di poco prima.

    La ssSSssua mente è molto più potente di così.

    Essere fuori da tutti i sogni poteva essere un vantaggio per loro?
  15. .

    Lunghe Attese

    VIII




    Con Etsuko a peso quasi morto si diresse verso l’ingresso del villaggio, stranamente nessuno si faceva avanti.

    Ma sei sicuro che in questo posto ti stimano?
    Credo sia un problema di quelli con gli occhi rossi, in particolar modo se fanno illusioni, anche a Konoha non li vedono sempre benissimo certo c’è da dire che se uno strambo deve uscire è da la che esce.
    Ci siamo allontanati da un po', rientri ridotto come uno straccio e bendato e nessuno si avvicina, e un Akuma bendato è tipo un Kaguya con le ossa rotte.
    C’è pure un allocco vestito di nero che ci guarda da quando siamo atterrati.


    Strizzò gli occhi nel tentativo di identificarlo ma un cappuccio gli copriva il viso e non era semplice.

    Mah.
    Se non altro se la cava bene a mimetizzarsi.


    Il sole era infatti tramontato da qualche ora e l’oscurità vestiva bene addosso al kiriano, ma dopotutto oltre che per le spade si vantavano proprio per le numerose tecniche di mimetizzazione, era ora che qualcuno desse modo di confermarle.
    Dopo qualche minuto di attesa totalmente in solitaria, spezzata solo da Etsuko che raccomandava di aspettare dato che erano stati avvistati, si fece avanti un ragazzetto giovane, scapigliato, che in qualche modo gli ricordava se stesso, aveva l’aria di qualcuno che aveva passato momenti difficili e probabilmente seppur con qualche centimetro in più alla sua età aveva uno stile assai simile, anche se ai tempi preferiva stare un po' più lontano dalle città e non aveva certo ruoli di spicco come pareva li avesse lui.

    Perdonami, non credo di aver sentito il tuo nome, ho il piacere di parlare con…?

    Certo Raizen non aveva intenzione di apparire minaccioso, ma un fuscello come Etsuko in mano a lui era più o meno una bambola di pezza, non bastasse era più che certo che il suo volto fosse ben noto a Kiri e non certo come uno con cui fosse semplice trattare. Possibile che Kensei li avesse addestrati anche alla provocazione indiretta? O semplicemente quel ragazzo gli somigliava a sufficienza da non essersi nemmeno accorto di non essersi presentato alla più alta carica di un’altra nazione?
    Probabile, ma di quel barattolo di zuppa avrebbe potuto dire tante cose, ma non che si prestasse a simili perdite di tempo.

    Io sono Raizen Ikigami, Kage della Foglia e… tante altre cose, meno importanti ora.
    Ad Etsuko non gli è successo niente di che infondo, ma credo gli farà bene del riposo, una vecchia battaglia aveva lasciato in lui pessimi rimasugli, e liberarcene è stato più faticoso del previsto.
    Per farla breve è stato costretto a creare un illusione con i suoi occhi e ha dovuto mantenerla fino all’esaurimento del chakra.
    Essendo gli occhi così pesantemente coinvolti ho pensato che farli riposare sarebbe stato opportuno, inizialmente stavano sanguinando, credo che non sia qualcosa di positivo.


    Avrebbe dato al medico il tempo di sincerarsi delle condizioni del suo compaesano salvo poi riuscire a metterlo a fuoco: l’aveva già visto, era all’Abete nel gruppetto che doveva occuparsi di Kagami, ma non ricordava di averlo conosciuto.

    Ora mi ricordo di te.
    Eri all’abete, stavate tenendo occupato lo specchio mentre noi cercavamo di procurare un infarto alla Bakekujira... quelle armi sono sempre una terribile spina nel fianco, e più le conosco peggio vanno le cose.
    Vi eravate dati da fare comunque, siete stati bravi, poco tempo prima avevo dovuto affrontare Kagami da solo e si dimostrò assai antipatico.
    Ricordo che avevamo dovuto portarti fuori e alla fine non eri nemmeno alla riunione accademica, che ti successe?


    No, Raizen non era uno che badava eccessivamente al suo titolo, gli bastava un minimo di educazione e rispetto per non fargli storcere il naso e molto probabilmente farselo storcere da lui poco dopo.
    Esaurito il discorso avrebbe alzato la testa verso le mura.

    Senti, qui guardiani non se ne vedono, sembra dovrò chiedere a te, io sono venuto qui per incontrare il tuo Kage, posso sperare che si faccia porgere le scuse che mi ha chiesto o credi che sia meglio riporre le mie speranze e tornare a casa in tempo per la cena?

    Incrociò le braccia, in attesa.
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