Posts written by F e n i x

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    Il Bell'Iga

    V






    Le balbuzie di Ryugi nascondevano bene la sua incertezza nel fornire risposte ma nutrivano anche l’impazienza del poliziotto che aveva il suo da fare tra l’ insolitamente violenta tempesta e un quintuplo omicidio.

    Mh.
    Non è la più cristallina delle risposte, concordi?


    Il tono non era accusatorio, anzi, Hisu sembrava voler impostare un interrogatorio sereno.

    Dunque, sei venuta qui e una delle vittime ti ha portato a vedere la zona, al tuo arrivo hai visto anche dei Chikuma ai quali è stato impedito di entrare eppure ora stanno qui dentro, morti insieme a due Soshi.
    Una delle vittime era l’anziana levatrice del clan.


    Girò una pagina del taccuino.

    Mama Kyushu.

    Ritornò a quella dedicata a Ryugi.

    Alcuni testimoni hanno confermato che era stata chiamata per aiutare la moglie del capoclan, Lyn, nel parto leggermente prematuro del suo bambino e che poi scortata da lei e Hyai sei stata accompagnata fuori, probabilmente lontana dal quartiere.

    Questo in soldoni ciò che aveva detto Ryugi, con l’aggiunta di qualche conferma che faceva pensare che Hisu avesse già iniziato da un po' a fare i compiti, niente di sensibile però era stato aggiunto, segno che ancora c’era qualcosa da confermare prima di far decadere i sospetti.

    Niente però è ancora in grado di chiarire come mai una persona che mai si era approcciata al clan è stata ritrovata al suo interno, illesa, a poca distanza dal luogo del delitto e senza una motivazione per essere qui.
    La dottoressa ci ha detto che l’esposizione al veleno avrebbe reso assai confusi i ricordi della serata, ma questo non vale per ciò che è avvenuto prima dell’esposizione.
    Ed a prosito, mi dispiace, assistere ad un parto Soshi dev’essere stata dura, le tende sono spazi angusti resistere al suo interno tutto quel tempo nella concitazione dev’essere stato impegnativo.


    Battè con la penna sul foglio.

    Dunque, vogliamo provare a ricordare e ricostruire la tua gita all’interno del quartiere Soshi?
    La casa del capoclan dopotutto non apre le porte a chiunque, a volte neanche i cancelli del clan.


    Il suo sguardo si focalizzò sui simboli vestiti dalla Nekki.

    Neanche ad un membro delle squadre speciali.

    La guardò con un accenno di compassione, doveva esserci una ragione se il Kazekage, di sicuro un eccellente esempio di prematura genialità, permetteva al poliziotto di fare quelle domande ed anzi evitava le interazioni con Ryugi.

    È adesso il momento migliore per ricordare, devo chiederti questo sforzo, qualcosa di molto strano è successo qui e se qualcosa di strano è capitato a te sarebbe bene descrivermelo prima che vada perso per sempre.

    Non avrebbe sorriso, ma il suo bel volto e i celebri occhi degli irreprensibili Iga sembravano farlo al posto suo tanto i suoi lineamenti ispiravano fiducia. Non era costretta e non lo sarebbe diventata, anzi, se avesse avuto necessità di alzarsi e ripercorrere il suo cammino non sarebbe stata fermata nonostante Hisu la seguisse passo passo, probabilmente fiducioso delle sue possibilità fisiche.





    CITAZIONE
    Beeeeeeeeeeeeene.
    Restart.
    Ho dato una buona lettura, cercato di capire cosa avesse fornito hohe rispetto alla trama e preso in mano la quest, riniziamo dunque con un recap anche per te e vediamo se con questa mappa mentale rischiariamo le idee a te, Ryugi e riusciamo a stabilire una vaga idea di cosa capita e delle azioni da intraprendere per capire cosa sta succedendo.
    Se lo trovi necessario e possibile prova anche a interagire con ciò che ti circonda alla ricerca di indizi o di ricostruire i tuoi stessi movimenti.
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    322eAQ2
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    Meku: Fabbro, Leggenda, Maetro e... Bugiardo?

    I






    Da qualche tempo ormai aveva imparato a stabilizzare le capacità infernali che la volpe aveva acquisito all’inferno, qualcosa di cui andava particolarmente orgoglioso e che forse persino il clan Uchiha gli avrebbe invidiato, ma non unicamente per la loro potenza, erano le possibilità ciò che lo affascinavano e ancor più i traguardi che grazie ad esso poteva raggiungere.

    Buongiorno Meku.

    Poteva forse non condividerli?
    Si inchinò, rispettando il ruolo di allievo e maestro che ancora intercorreva tra loro, pur non introducendo quelle novità, desiderando prima di aprire una piccola parentesi che sperava si richiudesse rischiarandoli leggermente le idee, attorcigliato al suo collo riposava un drago rosso, più che tiepido al contatto con la pelle era un piacevole aiuto in quelle giornate d’inverno.
    Aveva pianificato da qualche giorno quell’incontro, facendo specifica richiesta al fabbro di incontrarsi in un giorno per lui comodo e considerata la sua puntualità era certo che l’avrebbe trovato ad attenderlo.

    Sono venuto ad aggiornarti su della roba, ma anche per chiederti la supervisione su un progetto che penso possa interessarti seguire, a patto di non farne parola con nessuno.
    Ma andiamo con ordine.
    Con sufficienti riferimenti ho imparato a notare particolari dettagli nelle armi tali da farmi comprendere chi le ha forgiate e chi le ha impugnate, calandomi in aspetti conoscitivi delle armi assai profondi e seguendo qualche indizio nella pergamena unito a piccole intuizione ho iniziato a individuare un anatomia nelle armi, più profonda di quella notabile da un mero estimatore.
    In quell’anatomia c’è la memoria di un arma, quella della forgia, quella del suo creatore e di cosa è stato usato per crearla.
    Hai presente che mentre cercavamo di capire come il Coraggio abbia potuto sorpassarti abbiamo pensato che qualcuno avesse potuto razziare il tuo corpo?
    Ecco, io non sono un medico, ma un fabbro, quindi ho iniziato a fare il percorso inverso partendo dall’arma per avere risposte sul creatore.


    Diede un leggero colpetto al drago che gli cingeva il collo, dandogli il permesso di andare a crogiolarsi nella forgia di Meku.

    E grazie a questi dovrei riuscirci.

    Tolse da sotto il braccio una risma di fogli leggermente sgualciti, tutti occupati da un progetto di un arma o da minuziosi dettagli.

    Ci sono dei punti precisi nelle armi, e non ho mai dimenticato quando la prima volta avevi infranto la mia spada.
    Si, mi hai già detto che era una roba diversa da ciò che sto per dirti… tuttavia da allora non ho smesso di pensare che potesse esserci un fondo di verità visto che ogni metodo costruttivo concentra potere in determinati punti e modi, ciò vuol dire che esistono punti sui quali agire.
    Qualcuno per abitudine li chiamerebbe punti di fuga, tsubo, meridiani noi potremmo chiamarli nodi strutturali o che ne so io, non mi ci sono soffermato.


    Nei fogli era possibile vedere riportati tutti gli schemi di costruzione sperimentati da Raizen per le armi da lui conosciute, comparivano persino quelli di Garyu che venne scelta come esempio.

    Prendi lei.
    Una spada indubbiamente robusta, sai che è uno dei suoi pregi, eppure il metodo per quanto corretto crea poco sopra l’elsa un importante nodo strutturale, per quanto noi abbiamo cercato di ovviare al problema rafforzandolo con le nocche dell’oni lì persiste un punto focale per l’arma.
    Questo punto focale può trasformarsi in un punto debole se l’arma viene letta nel giusto modo, per Garyu è particolarmente importante visto che deve sopportare il suo stesso peso mentre per lame più bilanciate potremmo dire che la sua influenza è più modesta.


    Mostrò quindi l’analisi di una seconda spada, tradizionale di culture più antiche, un idea con una certa personalità, basata su una doppia piega a dorso di serpente per dare flessibilità ed esporre il doppio filo tagliente, ma resa imprevedibile dall’utilizzo di materiali difficilmente conciliabili, un ferro dolce proveniente dal lontano nord che lì chiamavano sangue di gigante e un particolare carbone sunese che i più anziani artigiani chi amavano eco di raijin usato per irrigidirlo.

    Una lama flessibile, i materiali che gli hanno dato vita rendono le sue flessioni imprevedibili, ma agire ad un terzo della lama, a destra o a sinistra della sezione longitudinale causa uno stress troppo elevato.
    Tutti questi fogli dicono una sola cosa: qualsiasi arma può essere indebolita in un certo modo, o rinforzata.
    Se il secondo caso porta le armi a risplendere il primo le impoverisce e indebolisce.
    Questa comprensione però può derivare esclusivamente dalla comprensione dei segni presenti anche sulla più perfetta delle lame.
    Vorrei impegnarmi di più su entrambi gli aspetti, ma raggiungere i livelli del Coraggio mi richiederebbe troppo tempo, posso arrivare a comprenderlo però.
    Note o suggerimenti?


    Per Meku parte di quelle analisi, considerando il bagliore che aveva mostrato con il kunai in presenza di Midorinaka, potevano non essere niente di nuovo, ma lo stesso poteva non valere quando si trattava di peggiorare facendo leva su difetti praticamente inesistenti, dopotutto parte di quel lavoro spesso era basato sul prendere armi perfette, accentuarne un carattere sbilanciandone il concetto e trasformarlo in un errore da sfruttare per distruggerla, un concetto diametralmente opposto. [Progetti Competenze]

    È stato un periodo indubbiamente proficuo quello che ha seguito l’uscita dall’Inferno e questi studi mi hanno fatto produrre la prima di una coppia… io non sarò mai proficuo come te, dodici lame sono troppe per i miei gusti.
    Ma è sicuro che se c’è un inferno deve esserci un paradiso.


    Una nodaci era quella che Raizen stava presentando al suo maestro, una nodachi in grado di porre fine persino alla sua vita artificiale.

    Ho portato con me l’essenza di quel luogo e qui ho il materiale adatto a sfruttarla al meglio.
    Mio padre mi ha parlato di particolari metalli, argento maledetto e ferro lunare ma possiedo già gli elementi che mi fornirebbero loro, devo dargli degna dimora.


    Tese la mano verso il drago e questo gli passò un piccolo frammento di metallo che appena separato dalle sue zampe raddoppiò le sue dimensioni, era strano e senza spigoli vivi, pur apparendo alla vista sfaccettato, come se fossero presenti le impronte del martello o una moltitudine di superfici che ad un occhio attento si rivelavano come scaglie leggermente rialzate.

    È quasi completo, manca solo qualche trattamento per renderlo perfetto per il ruolo che deve ricoprire, lo ideai quella volta che mi mandasti da tuo nipote salvo poi scoprire che era una trappola.
    Avventura che dopo il mio ultimo apprendistato mi fa sorgere qualche domanda, ma rinviamola alla fine del discorso.


    Avvicinò quindi la lama di un kunai per mostrare la natura frammentaria del metallo che diventava tenace e impenetrabile quando irrorata di chakra, assumendo la forma di una piastra ben squadrata.

    Potrai farmi da assistente negli ultimi passaggi?

    Quella domanda a Meku non poteva che suonare strana, anche perché vedendo il progetto sapeva che ciò che gli era stato illustrato fino a quel momento poteva essere compiuto autonomamente da un fabbro come Raizen.

    Per questa.

    Disse quando Meku avrebbe chiesto lumi, mostrandogli la gemma rossa.

    È ormai pura ma l’anima al suo interno deve essere liberata e se le mie conoscenze sono ormai bastevoli quando si parla di metalli qui ho dei dubbi che questa volta non posso permettermi.
    Noterai da solo che la sua lavorazione è pericolosa anche per te, soprattutto per te.


    Meku, un fabbro leggendario, poteva davvero fargli da assistente per un progetto così ambizioso? [Progetto Equip.]

    Inoltre sarebbe utile sapere se come me ti sei interrogato sul Dominio e hai smosso qualcosa sotto i tuoi polverosi capelli.
    Da una delle sue pergamene sono nati poteri opposti in grado di donare mente al chakra e sottometterlo completamente… visto che hai costruito il fodero della sua spada sai se questa era o meno influenzata da uno dei due ora che abbiamo un po' più di prospettiva su questi lati del chakra?
    Oltre questo, come ti era caduta in mano una spada così portentosa?
    Ovviamente sarebbe anche interessante sapere cosa è in grado di fare oltre trasformarsi in un umano suppongo, di sicuro fa qualcosa di impossibile perché si meriti di essere chiamata la spada migliore di tutte da te.
    Tornando invece a quella volta che ti salvai... mi avevi detto che un tuo allievo aveva completato la lettura della pergamena, un allievo che si fa chiamare Hayate, quando son venuto a dirti che un Hayate mi ha confessato di rispondere a quella descrizione hai taciuto.
    Vogliamo riprendere da questo punto con un pò più di sincerità quindi?
    Si, questo genere di domande sono materia di sicurezza per il villaggio.


    Avevano parecchio di cui parlare, si sarebbe quindi accomodato poggiando sul tavolo una delle sue bottiglie di sakè preferite lasciando a Meku l’onere delle ceramiche.



    [Pochi giorni prima]



    Stava seduto sulla scrivania pensieroso da qualche minuto, sapeva cosa doveva fare ma oltre ad essere indeciso sul come farlo era indeciso anche se farlo o meno, solo il suo senso di giustizia gli mise infine una certa fretta portandolo ad agire. Poggiò un dito sull’interfono.

    Youkai, puoi poggiare gli stickers ed entrare?

    Quando il minuto segretario entrò nell’ufficio avrebbe trovato la scrivania totalmente sgombra, solamente un panno di velluto blu notte stava al centro con la gemma rossa sopra ad esso.

    Siediti.

    Sembrava importante considerando quanto Raizen era serio.

    Hai già conosciuto questa gemma, ma è il momento di presentartela nuovamente.
    Puoi sicuramente percepire che ormai è… pura.
    Un processo che l’ha indebolita è vero ma anche che ha permesso ad una quantità inenarrabile di anime di riprendere il loro posto nel ciclo delle cose.
    Tuttavia questo processo non ha completato il lavoro.
    Dovresti poter percepire anche questo... e non solo.


    Fece scivolare la gemma un po' avanti, per porgergliela.

    Quando la usai all’inferno una parte di Febh, mia di Kaji ed Hebiko finì lì ed anche una tua.
    Tutti noi abbiamo memoria di cosa è accaduto lì, tu no.
    Li dentro Youkai c’è una parte di te che hai dimenticato, una parte che anche io conoscevo ed anche la risposta alla tua assenza negli archivi del villaggio.


    Era importante quel preambolo per dare al chunin maggiore prospettiva per rispondere alla domanda successiva.

    Tutto questo assume ancor maggiore importanza davanti a questa domanda: hai imparato chi sei?

    L’approccio dell’Hokage era tranquillo e paterno, non c’era ombra di giudizio nel suo volto, segno che non si aspettava una particolare risposta se non quella che rappresentasse più fedelmente la realtà poiché necessitavano esclusivamente della verità.




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    Arrivederci Ogen

    VI






    Sono semplicemente il più adatto.

    Disse alzando le spalle, sapeva in cosa si stava andando a immischiare, e non ci si sarebbe schiantato sopra senza valutare i pericoli, non era sua intenzione dare la vita per quel compito o sacrificare qualcosa che la rendesse un inferno, sarebbe stato inutile. Se davvero si fosse rivelato necessario compiere quel passo era importante farlo in maniera sicura.

    No Ogen, no, non sono un tipo da ossessioni.
    Mi vedrai raramente annichilire il presente per sacrificarlo ad un futuro che vedono solamente i miei occhi, sono passati secoli da quando tutto questo è iniziato, suppongo che io possa prendermela con calma.


    Leggeva quasi una sorta di affetto in quell’avviso di Ogen, ma non diede a vedere che l’aveva notato, anche perché non era del tutto sicuro che non fosse il genere di affetto che si dedica ad un grosso assegno.

    Perché non entrambi?
    C’è un tempo per la tradizione e uno per il divertimento, ti ricordo che Konoha aveva l’acufene per una settimana dopo la mia elezione.
    Grande errore aver mandato Febh e non essere venuta di persona, potrò darmi un tono, ma non rinuncerò alla baldoria per un po' d’amido sui vestiti, ci sarà spazio per tutto.


    Soprattutto per il pubblico costretto a vedere la sua danza del cammello. Immaginare Ogen con la sua scollatura fu un supplizio, ma puntare l’attenzione sullo stile della festa fu una sufficiente distrazione.

    Il senso è che a Suna potrebbe esserci una gola profonda, immagino tenga gli Akabane sparsi in giro per sondare il destino di individui notevoli fuori dalla sua portata.
    Riguardo il metodo… il caos è l’unica cosa che possa mandare in malora le profezie, il caos più totale.
    Incontro con lo Tsukikage, tre clan di draghi alla porta, due milioni di lucertole, che guardi il futuro, gli friggerò gli occhi dentro alle orbite.
    E qualcosa di adatto a farlo secco una volta per tutte.


    Restò del tempo per discussioni più leggere e per terminare il the, che malgrado potesse difficilmente incrociare i gusti di un palato raffinato restava una bevanda calda piacevole per ammollare qualche biscotto.
    Quando passò la pergamena non avrebbe dimenticato qualche raccomandazione.

    Non penso ci siano problemi, ma mai fidarsi di uno che impasta veleni per vivere.
    Meglio non essere soli e se possibile non attivare personalmente la pergamena.


    Si congedò con un inchino e i saluti necessari.

    Sarò insieme ad Hebiko allora, saprete dove trovarmi.
    Se vuoi consigliarmi qualcosa da mangiare sono tutto orecchie Febh, ma niente che abbia meno del 97% di DNA della creatura commestibile da cui deriva.
    E sono certo che su quei 3 punti già possa succedere troppa roba, ma avevo detto che saremmo andati per gradi, per cui…


    Poteva pentirsene, ma assaggiare non era mai un male, la cultura era cultura.



  5. .

    Nuove Generazioni

    VI






    Fece spallucce.

    Se gli altri kage fossero disposti farei accordi simili anche con loro.
    Di certo non mi farò impensierire dai loro malumori se si parla di vile denaro


    Disse con sincerità.

    Non ho mai negato rapporti più stretti a nessuno stato accademico.
    E non vedo come possa essere un mio problema se uno stato terzo si sente offeso da un legame economico più saldo.
    La collaborazione è l'essenza della crescita e della sopravvivenza… stolto chi non lo capisce.


    Al che si limitò a chinare il capo al sorriso di Ogen, sottintendendo che non avesse mai fatto mistero di quel suo allineamento e che probabilmente se avesse potuto leggerle nel pensiero avrebbe fatto ben poco conto anche dell'essere stato incasellato, difficilmente avrebbe rispettato i limiti immaginati da Ogen.

    Assolutamente, ascolto ciò che mi dici e stai pur cerca che farò tesoro del tuo avvertimento ma in questo momento è la tua certezza a rendere le tue parole vuote, hai per tua stessa ammissione una visione parziale nonostante tutto eppure tutto ciò che dici è che la situazione attuale non abbia bisogno di cambiamenti, eppure sappiamo che sono in corso eventi per modificarla.
    È sbagliato a questo punto porsi domande per giungere a delle soluzioni?
    Sei abbastanza saggia da farmi sperare che tu sia a conoscenza di qualcosa in più che ancora non mi dici, e mi andrebe bene, ognuno ha le proprie convinzioni, ma il sospetto in questo caso è dovuto.
    Io di certezze non ne ho, mai avute e mai ne avrò probabilmente, ma questo non mi impedirà di colmare le mie lacune e di non stare semplicemente a guardare.


    Ribattè sul colpo, sicuro se non di avere ragione, quantomeno di avere la certezza di applicare un metodo assai prudente e meno invasivo di quanto il suo riassunto non lo facesse apparire.

    È proprio il quadro completo il mio obiettivo e difficilmente mi affiderò a mani diverse di coloro che l'hanno dipinto o hanno assistito alla sua creazione, ma credere che anche in quel caso possano mancare elementi… no, questo no.
    Questa sarebbe accidia.
    Potrei non dover fare nulla, magari il mio ruolo sarà solo quello di informatore, non desidero essere un eroe mitologico non ambisco alla gloria attraverso il metallo e il sangue, ma so che tanto di ciò che conosciamo deriva dalle azioni di mortali.
    O chissà magari giungerò alla tua conclusione, ma mai perché l'ho subita passivamente


    Il discorso cambiò poi sulle azioni di Shiro, e alle parole di Febh strinse gli occhi pensieroso.

    Mh.
    Non mi pare, certo non è facile accedervi ma non ci è stato vietato di farlo, solo a me è stato fatto veto di usare una parte della volpe per facilitarmi il passaggio, ho scoperto che non sarebbe complesso farlo infatti, ma visto ciò che dissero quei due le probabilità di restare li sotto se dovessi procedere oltre sarebbero piuttosto alte.
    Insomma, se ci capitiamo non saremo graditi, ma non saremo in pericolo.


    Le notizie sul cognome degli Akabane erano curiose, soprattutto per il fatto che Tenso ne facesse parte.

    Quindi è un cognome che si può adottare?
    Sai se Tenso Korin è il primo Akabane a servire lo Tsukikage?
    O se hai modo di scoprire chi sia suo padre, anche se questa sarebbe più una curiosità… trovo strano che abbia un piede sia negli Hayate che negli Akabane, anche perché ha dato prova di adoperarsi prioritariamente per gli Hayate.
    Se non altro sembra che non siano pericolosi come elementi in generale.


    Quantomeno non era al corrente di nessun piano che li vedesse come centro di un nuovo mondo illuminato al quale avrebbero sacrificato qualsiasi anima.
    Ma la sua posizione lo obbligava anche a non fermarsi a quella prima impressione.

    Dunque dovrammo trovare un modo per avvicinarlo qui.
    Avevo intenzione di fare qualcosa di maggiore impatto fisico ma credo che a questo punto dovrò richiedere il supporto del resto dei draghi del sud.
    Nemmeno Etsuko ha più possibilità di evocarlo, qualcosa è andato incredibilmente storto nel loro legame.
    E credo che perché questo sia un successo dovremmo anche recidere altri legami.
    Dovrò contattare Feng, tu sarai libero Febh?
    È probabile che qualcuno debba sorvegliare su Oto se dovessimo fare qualcosa di simile nei suoi boschi.
    Una volta sbrigato questo partiremo per la Zanna in modo da non far attendere troppo Ogen e poi ci dedicheremo a Tenso Korin e ai draghi verdi.


    Non si riferiva tanto ad eventuali contratti quanto a ciò che aveva visto durante l'incidente con Etsuko a Kiri, cosa che temeva avesse poter influenzato anche il Masamune reale.

    Direi che possiamo finire questo the prima che si freddi inoltre…

    Immerse le mani in una tasca interna del kimono.

    …quando sarai pronta immagino tu intuisca cosa dovrai fare con questo rotolo, lo stile ti sarà familiare.
    Che poi chi era il tuo predecessore?


    Chiese per amor di conversazione.



  6. .

    Traguardi

    V






    Alzò le spalle quando Ogen commentò le differenze tra Oto e Konoha.

    Beh Ogen, sarebbe importante… se mi importasse.
    Ma fammi spiegare: non intendo dire che Oto sia in qualche modo sbagliata, anzi, DEVE essere e può essere come vuole, finché si condivide uno stesso ideale di giustizia è giusto e corretto che scelga la sua identità a prescindere da cosa questo comporti per i suoi abitanti, dici bene quando dici che sono differenze tutto sommato piccole.
    Ma questo lo penso io come tu lo penserai del popolo del fuoco, ma spesso questi pensieri non sono applicati dal popolo... tuttavia si potrebbe far qualcosa in merito.
    E visto che immagino possa farti piacere sentirlo…


    Fece un leggero schiocco con la bocca mentre univa le mani in segno di riflessione.

    Potrei studiare con Hebiko un piano di finanziamenti per l’espansione di determinate attività commerciali in territorio otese, aspettandomi una manovra uguale in senso opposto, solo parlarne per me comporta un evidente sbilanciamento in tuo favore, il clan Yakushi ha un ombra parecchio lunga e sarebbe positivo se si impegnasse investendo a sua volta in maniera pulita in queste attività…

    Un palese rimando alla pulizia di introiti non particolarmente leciti.

    ...in modo da riempire la fetta di mercato nella quale opera così che resti libera dai suoi soliti concorrenti senza che non vengano prodotti cavilli fastidiosi da aggirare per aziende pronte al salto di capitale.

    Altro riferimento, ma questa volta ad eventuali organizzazioni criminali sgradite, sottintendendo che azioni prudenti degli Yakushi erano ben accolte e facilitate a patto di agire da controllori per non vedersi sbarrare la strada da norme atte a scoraggiare l’infiltrazione di figure precise.
    Le leggi ad personam, malgrado in quel mondo non fossero troppo note.

    Certo sarà necessaria una mole di lavoro non indifferente, un sacco di scartoffie da revisionare, bozze di leggi che son certo Febh sarà costretto a consultare in casa.
    Ma il lavoro è pur sempre lavoro, dopotutto ben poche cose possono bilanciare il traguardo di integrare società così distanti, e la fatica non rientra tra queste.


    Sorrise, convinto del fatto che la promessa di nuovi introiti avrebbe fatto piacere ad Ogen, tanto quanto la nota alleanza di Raizen con i Kobayashi, tra i più forti sostenitori della sua figura nelle terre del fuoco. Alleanze forti e note per essere di parola.

    L’accademia è già una forza unitaria, ed è giusto che i suoi più alti seggi restino una pluralità di voci perché è necessario onde prevenire contrasti che i suoi membri siano equamente rappresentati.
    Cosa che impedisce a me tanto quanto agli altri kage di desiderare un simile ruolo, anche se fosse eletto dai kage stessi.
    È finito tempo di imperi e imperatori.


    Un parere conclusivo, nel medesimo tono di quello di Ogen, a sottolineare che poco importava delle sfumature, minacce o meno non avrebbe ceduto il passo a monarchie accademiche unificanti.
    Il discorso filava fin troppo liscio, e presto fu il momento di parlare di questioni se possibile ancora più importanti.

    No.

    Si oppose con tono fermo e convinto, forse ricordando ad Ogen il Febh che qualche anno prima aveva combattuto per uno spiraglio di indipendenza e qualche metro quadro su cui appendere i souvenir delle sue missioni, un tono che ben rappresentava il muro di gomma sul quale andavano ad infrangersi le paternali.

    Io non voglio distruggere niente Ogen, pensavo ascoltassi con maggior attenzione.
    Ho chiaramente detto che agirò solamente dopo aver raccolto ulteriori informazioni e solo se queste non mi daranno prova che sbaglio e non perché la situazione attuale non aggrada il mio senso estetico ma perché l’unico dei draghi sfornito della sua nemesi ha evidentemente trovato un modo liberarsi senza che nessuno se ne accorga.
    Ho l’abitudine di procedere con prudenza con tutto ciò che non riguarda unicamente me, figurati qualcosa di questa portata.
    Credo che il prossimo passo sarà proprio Yamatumi se vorrai darmi indicazioni più precise, se è destino sarà anche l’ultimo.
    E questo è quanto.


    Il discorso poi virò sull’esuvia.

    Si era detto disinteressato… sul momento senza sapere chi ero o cosa avrei fatto mi sembrava plausibile che fosse onesto.
    Ma ora mi fai chiedere quale fosse il suo fine se davvero lui avesse interesse nel mandarmi lì.
    Potrebbe aver senso un alleanza più che la mia uccisione a questo punto, no?


    Guardò con stupore Ogen quando gli venne detto ch millenni orsono tutte le esuvie venivano usate come armi.

    Tutte e tre attive?
    E come diavolo combattevano con armi simili?
    Non è una guerra è distruzione indiscriminata!
    Ma Ogre penso sia stato assai saggio a non evocare l’esuvia di Ryujin, avrebbe rischiato di fargli fare la stessa identica fine di quella di Amesoko, penso che se non ne fosse a conoscenza l’avesse quantomeno ipotizzato, sapeva cosa succedeva ai suoi simili, ha scelto la strada più difficile.
    Almeno penso.


    Dopo tutte quelle teorie fu Febh a spezzare il ritmo del discorso.

    Sicuramente Shiro si può abbattere, il suo superiore meno… ma Cantha è un regno inospitale e lont…

    Per un secondo una scintilla gli passò per la mente.

    Forse ora potrei dire troppo, ma concedimi di pensare a voce alta: i kiriani, uniche vittime di un attacco frontale dei canthiani se li sono ritrovati alle porte senza il minimo preavviso.
    Sarebbe nelle possibilità di Shiro o del dominio sfruttare un sottopassaggio?
    Un Sotto-sottopassaggio.


    A prescindere da come fosse stata accolta quella sua ipotesi avrebbe continuato col precedente discorso.

    Dicevo.
    Cantha per noi è una terra avversa, lontana dai nostri occhi e dalle nostre solite tattiche, custodiamo a Konoha l’unico metodo che rende possibile raggiungerli senza perdersi nelle nebbie che la circondano, ma sono difficili da azzoppare in qualsiasi modo.
    Non avresti le spalle coperte dal tuo cognome ad esempio, non potrebbero arrivare rinforzi se necessari, anche questo non toglie che comunque esista un modo, e potrebbe essere proprio quello di capire cosa ha fatto con Amesoko, se qualcosa ha fatto.


    Ascoltò il breve resoconto sulla pergamena del domatore, sbuffando al termine.

    Si, il clan Inuzuka ha avuto origine da quella, e onestamente ho fatto sempre poca attenzione alla presenza della parola “leoni”.
    Gli Inuzuka sono famosi per i cani e le zanne, non per la loro mente, temo quindi che si siano semplificati la vita.
    Dopotutto le abilità di Tian e quelle del Dominio derivano dallo stesso concetto, non è per niente strano che Febh ci abbia visto bene.
    Al momento il suo dominio sul chakra è estremamente fastidioso da contrastare, se unisse un attacco mentale e successivamente stabilisse un controllo… come sarebbe possibile ribellarsi?
    Gli Yamanaka hanno perso le loro origini, però un loro membro antico, tra i primi se non il primo tale Ozma Akabane, era l’aspetto che abbiamo sconfitto io e Febh.
    Sapere qualcosa su di lui potrebbe aiutarci a capire qualcosa, mi è saltato in mente solo ora che il suo cognome è lo stesso che Tenso Korin usa per il suo travestimento nelle terre di Iwa, Inogi Akabane.
    Ma se aveva queste cose a portata di mano e non le ha sfruttate vuol dire che proiettare lo spirito per lui non era sufficiente.
    Ciò che è certo è che non tutte le menti dei ninja sono forti quanto basta, e un ninja senza il suo chakra è poco più che un civile qualunque, credo punti a qualcosa di più totalizzante, dopotutto non sarebbe il primo.


    Era possibile sentire l’eco di antichi shinobi in quelle parole ma solo Ogen avrebbe potuto aggiungere qualcosa sull’argomento e sugli Akabane, o per meglio dire Tenchou.
    Al parlare della Zanna Raizen annuì.

    Dunque non mi ripeterò, in un modo o nell’altro sarà responsabilità tua.
    Ora veniamo a questioni più urgenti.
    Questa boccetta fa il suo miracolo solo a determinate condizioni, la più importante e complessa è che Uramasamune sia vicino a Masamune.
    Sotto Oto ha scavato per parecchio tempo, ha modo di scavare fino al faro del sud?
    Altrimenti credo dovremmo usare una reliquia, non avrebbe problemi al suo interno.


    Era leggermente impaziente, era ad un passo dall’incamminarsi in uno dei solchi che aveva tracciato da tempo, avrebbe finalmente onorato quella promessa.


  7. .

    Shinryu

    IV




    Lo guardò in cagnesco, nuovamente.

    No è che sei otese e la metà delle cagate che fate passano come tradizioni culturali, maledetti trogloditi.

    Ma fortunatamente il discorso si chiuse lì o riibattere ulteriormente li avrebbe portati a delle repliche leggermente razziste che da parte di Raizen non erano troppo credibili visto che ad Oto ci si era fidanzato.

    Mmmh. No.
    Non precisamente.
    Diciamo che la struttura della gemma e l’essere all’inferno ha aiutato, temo che da qualche parte ci sia qualcosa di represso, ma forse più antico di quella parte di se.
    Quelli erano più o meno poteri Uzumaki misti a qualcosa che neppure io ho compreso per bene nonostante tutto, figurarsi lui.


    Il discorso sugli Hakai invece si faceva via via più interessante, il loro era un potere singolare che aveva a che fare con le forze primordiali che gestivano lo scorrere del chakra nel mondo intero.

    Il tuo però era un caso più unico che raro, l’anomalia creata dalla tua condizione ha accentuato quella cosa.
    Due Hakai qualsiasi non credo sarebbero in grado di ricrearla, a meno di conoscenze estese e particolari, ma qui si sconfina nel campo dei se e dei ma, la parte della volpe che mi son portato dietro dall’inferno mi potrebbe permettere di ritornarci da vivo, ma quei due simpatici vecchini me ne hanno fatto veto e non penso di volergli fare un torto, ma ci siamo capiti.


    Parlava gentilmente, senza voler sminuire o far pesare quell’evento a Febh.

    Credo che sia una di quelle regole ataviche create più per scegliere i portatori con attenzione che per limitarne realmente il numero.
    È indubbiamente pericolosa, ma solo se ci sono intenzioni maligne a guidarla.


    Era una nota positiva dopotutto, stava a Febh scegliere come agire, era comunque evidente che questo non eliminasse i fattori di rischio dovuti ad elementi che avevano intenzione di sfruttare la fine inevitabile per scopi oscuri.


    […]

    Oh no no, con calma con calma.
    Raizen è Ikigami, ho convinto una principessa smorfiosa a non pasticciare col mio nome non lo lascerò certo andare per rispettare qualche usanza, ed Hebiko potrà fare lo stesso se la aggrada.
    Quando l’ho scoperto non ho adottato neanche quello di mio padre dopotutto, anche se a volte mi sento in colpa… forse come secondo.
    Ma visto che dovrebbe essere Huangdi o Tennoo in una lingua più aggiornata credo che ci penserò un po' su, ci vuole del coraggio a farsi chiamare imperatori.


    Era affezionato al suo nome fu un atto di precisa volontà la sua scelta e la sua adozione, non qualcosa di ereditato in automatico, e non avendo una storia o una linea di sangue legata al suo cognome da raccontare forse era normale affezionarsi a qualcosa che ci si assegna da soli.
    Sorrise complice alla proposta di Ogen.

    Kokage?
    Temo di dover nuovamente tirarmi indietro, Oto ha uno stile troppo peculiare per i gusti di un konohaniano per quanto d’adozione.
    Ma è indubbio che l’approvazione di Ogen gioverà all’alleanza che stringe i due paesi.
    Non è scontata vista la pressione che Kiri esercita di recente.


    Svolazzavano con leggerezza tra un argomento e l’altro discutendo del più e del meno, ma era inevitabile che ogni tanto ci fosse qualche picchiata al cardiopalma.

    Non vorrei approvare niente di cui potrei pentirmi, ma finché sarà utile a preparare Hebiko a tutto ciò che la aspetta fuori dalle mura… perché no?

    La spiegazione riguardo i guardiani fu fin troppo semplice, probabilmente era stato frainteso.

    Veniamo quindi estratti a sorte dal marasma?
    Pensavo a qualcosa di più meritocratico.


    Annuì leggermente deluso per poi guardare la dimostrazione col chakra curativo.

    Molto, molto complesso da verificare.
    Non penso di poter chiedere una prova simile a qualsiasi sospettato… forse potrei chiedere a qualcuno dei draghi di applicarsi in merito, qualcuno dei loro evocatori mi ha già tirato più di un tiro mancino, non sarebbe scomodo sapere alcune cose in anticipo.


    La risposta riguardo l’esuvia di Tenchou non lo tranquillizzò immediatamente, aveva fiducia nel giudizio di Ogen, ma la stabilità del passato forse la portava a prendere quella cosa sottogamba.

    So di fare una richiesta scomoda, ma se tu potessi chiedere una conferma già ora te ne sarei grato Ogen, vorrei potermi levare almeno un pensiero dalla testa, mi tratterrò almeno fino a fine giornata tanto, quindi non abbiamo troppa fretta.

    Strinse un sorriso chinando leggermente la testa in segno di ringraziamento.

    Calma Ogen, calma.
    La mia esperienza e la mia conoscenza sono certamente limitate, per questo non ho ne tenaglie ne incudini con me, la catena resterà esattamente dov’è e così com’è fino a quando non avrò tutte le certezze necessarie.
    Ti ho messo al corrente per via del titolo che ci accomuna, ma non ho intenzione di fare un salto nel vuoto, non senza conoscere almeno uno di questi individui, non senza sapere di più.
    Te l’ho detto nella speranza che mi permettessi di conoscere i pericoli presenti in questa strada per poter decidere se e come intraprenderla, quali pericoli concreti sono presenti, non una generica paura sulla distruzione degli equilibri, è qualcosa di troppo distante perché possa fermarmi.
    Credo che una paternale dopo aver patteggiato con Amesoko e parlato con i demoni dello ying e dello yang per uscire dall’inferno sia un po' fuori luogo persino se fatta da te Ogen.
    Ti ascolterò e farò tesoro della tua esperienza se vorrai condividerla con me, anzi mi aiuterebbe sicuramente a muovermi meglio, ma non mi fermerò perché tu hai deciso che è impossibile.
    Konoha non avrebbe gli Akimichi se i loro membri ascoltassero chi gli dice di posare le bacchette.


    A quel punto rise leggermente per poi tornare gradualmente serio.

    Mi serve sapere, non un sordo divieto, per quanto comprenda le tue paure credo che la cosa migliore da fare in questo momento sia comprendere le mie ragioni e sfruttare la tua conoscenza, e si, era un modo per chiederti l’aiuto che mi hai negato.
    Ho costantemente a che fare con cose più grandi di me e di te che vietano, pontificano, sminuiscono… sono diventato sordo a queste cose, e al contempo più cauto solo per esser certo di aver ascoltato e compreso tutto e quindi in grado di poter scegliere la cosa più logica e corretta per raggiungere i miei scopi senza ledere il prossimo.


    La fiera determinazione che gli illuminava gli occhi non era svanita per un singolo istante, ma pur contrapponendo alle parole di Ogen un delicato alt per segnalarle che aveva passato il segno del reciproco rispetto, la sua voce non aveva perso un inclinazione pacata e tranquilla per quanto marmorea, l’intervento di Febh fu però utile a tirare il fiato.
    La breve risposta del cameriere improvvisato gli dimostrò anche che aveva fatto una leggera confusione, incrociando forse i rapporti di più missioni.
    Mentre Ogen parlava di Shinryu era evidente che Raizen dava segno di malumore, da prima un piccolo tic alla gamba che molleggiava sulla punta del piede fino alla mano destra che si serrò in un pugno assai stretto quando Ogen terminò.

    Dunque quell'anguilla fangosa travestita da drago sapeva.
    E nonostante tutto mi voleva mandare a cercare la sua Esuvia nel paese delle valli... che cercasse di tendermi una trappola?


    Scosse la testa.

    Spesso mi dicono di essere leggermente troppo sospettoso, ma non riesci davvero a comprendere perché sia necessario cambiare leggermente le regole attuali?
    Ciò che c’è stato fino ad oggi sta per esplodere Ogen, certo potrebbe essere un affermazione eccessiva, ma ti ripeterò nuovamente che sotto le più profonde caverne di questo mondo Amesoko trama... i n c e s s a n t e m e n t e.


    Scandì quella parola con voluta lentezza prima di prendere parola a sua volta.

    Parte di quelle trame riguardano Tian nonostante tutto.
    Non so per quale ragione, se per macabro divertimento o per reale pianificazione ma lo vuole morto, forse perchè l'ha sconfitto già una volta... la versione di mio padre che mi ha raccontato questa storia non sapeva come finì la battaglia, ma lui fu scelto come guardiano proprio per aiutare a combattere Shinryu e un signore della guerra che l'aveva risvegliato, il periodo coincide con quello in cui venne imprigionato l'Uomo del pilastro, la prima grande vittoria di Tian e dei suoi alleati, per quanto passata in sordina.
    Oltre questo posso però supporre qualcos'altro.
    Partiamo con la giusta supposizione che se nessuno dei draghi ne rivela la posizione nessuna delle esuvie è rintracciabile, un mondo vasto con il quale generalmente si fondono le rende introvabili, non nel tempo di una singola vita, se non sono loro a rivelarlo dunque nessuno le scoprirà mai.
    Quindi gli unici a saperlo sono i loro evocatori a cui immagino convenga mantenere il segreto.
    Quando ero all’inferno mi raccontò qualche menzogna e qualche mezza verità, partendo dal fatto che per amor di conversazione rivelò al suo evocatore la sua posizione, ma tu ora mi parli di un periodo equiparabile e mi dici che venne liberata e iniziò a far danni.
    Dunque quell’informazione non venne ceduta per amore di conversazione, non dal suo evocatore quantomeno.
    Evocatore che fatico ad immaginare non gli abbia comunicato che la sua esuvia era a piede libero, non senza il chiaro intento di ingannarlo, e fatico a pensare che Amesoko possa essere ingannato in questo particolare aspetto.
    Mi parlò del Dominio come se non lo conoscesse e non lo reputasse degno di importanza dicendo esplicitamente che era impossibile per lui controllare l’esuvia di Ryujin perché manchevole del chakra necessario a farlo, eppure adesso sappiamo che ha le mani proprio sulla sua esuvia e non solo, l’ha trasformata in un suo aspetto.
    Se uniamo questo alle tue ipotesi Ogen… il guardiano dei mutamenti è colui che ha liberato il Dominio dalla sua prigione a Cantha: Shiro.
    E temo sia molto più vicino e pericoloso di quanto non vorremmo.
    Per Tenchou possa essere un infrazione rivelarcelo, ma lui lo ha sicuramente visto, non si nasconde nella terra.
    È venuto a Konoha, cercava la Pergamena del Domatore di Leoni, durante le indagini che scaturirono da quell’evento scoprii qualcosa, ma non era sufficiente ne a sapere a cosa potesse servirgli ne a definire il suo volto.
    So solo che ha una cresta e un orecchino a forma di drago.


    Se fosse stato necessario e Ogen avesse voluto controllare avrebbe riferito le date.

    Sappiamo che stanno avvenendo degli scambi di qualche tipo, volontari o meno tra Amesoko, Shiro e… Shinryu a questo punto.
    Anche mio padre era preoccupato dal nome Shinryu, ora ne comprendo il motivo.
    Tu sai cosa fa quella pergamena o cosa potrebbe ricavarne?


    Prese il the e mentre Ogen rispondeva, senza neanche sentire il sapore della bevanda, avendola affogata nel limone e nello zucchero per renderla piacevole a prescindere dalla qualità del the lo sorseggiò avidamente, ritrovando nel calore e nel gesto una tranquillità.

    Beh, non credo che un messaggio sia così pesante, soprattutto se sono di passaggio.
    Non c’è problema.
    Ma sto andando alla Zanna col preciso intento di correggere un errore che grava sulle spalle dell’intera Accademia Ogen, non farò domande e consegnerò il messaggio, ma se mi metterà in difficoltà comprerò la Zanna con i soldi degli Yakushi.
    Lascerò valutare a te questa cosa senza interessarmene, se hai dei dubbi in merito sono persino disposto ad andare in un secondo momento.
    Ma suppongo che se la questione è privata tra te e questo Hattori non dovrebbero esserci problemi.
    Lodevole comunque che tu riesca ad intrattenere rapporti con la Zanna, per quanto particolari siano.


    Per quanto la sintassi fosse confidenziale nella sua voce non c’era spazio per scherzi o fraintendimenti, non era una missione che potesse essere rovinata da desideri personali.




  8. .

    Riunioni Affollate

    IV




    Avrebbe potuto scommetterci qualcosa sul colore di quei draghi, ma per il momento doveva chiudere la parentesi e andare a parlare con Liu Bei, sapeva anche dove era il centro di comando e sicuramente lì avrebbe trovato assai più informazioni in merito a qualsiasi cosa potesse essere in corso.

    Dunque per quanto potesse sembrare scontato essere qui perché in qualche modo vittima di anomalie… non siamo qui solo per quello.
    E io non sono l’eco accentuato di un anomalia, nonostante il mio sangue abbia fatto un salto di migliaia di anni.


    Rifletteva, eppure senza grandi risultati, Febh avrebbe detto che non era poi una grande novità, ma era strano coglierlo senza nessuna ipotesi, anche tra le più improbabili.

    Cosa diavolo ha fatto quella calcolatrice troppo ambiziosa per fare un casino simile?
    Non sei in grado di percepire quante altre persone sono nella nostra situazione nei dintorni?
    Magari potrebbe essere problematico coinvolgere le persone di questo tempo, ma radunare tutti quelli trasportati qui potrebbe essere una buona scelta, dal punto di vista dell’ Oni sarebbe un totale disastro venir braccato a prescindere da dove si trovi, una percentuale di rischio troppo alta per riprovarci.


    Poteva essere l’interazione con le armi una ragione per essere lì in quel momento?
    Anche altri però l’avevano fatto e non erano lì in quel momento nonostante il loro contributo fosse stato ingente.

    Altre persone potrebbero essere trasportate in momenti diversi, qualche giorno prima o dopo rispetto a noi oppure in posti totalmente differenti?
    Shotaro invece?
    È un anomalia o sei entrato in contatto con qualcosa di particolare?
    Armi, chakra corrotto dal dominio.
    A questo punto è probabile che se la tua manipolazione temporale è limitata tu non sia un anomalia… Liu Bei?


    Ovviamente se Shotaro fosse stato un anomalia temporale non occorrevano altre risposte riguardo la sua presenza mentre l’altra domanda a prescindere dalla risposta positiva o negativa non avrebbe fornito che soluzioni parziali, ma avrebbe potuto sperare nell’arrivo di ulteriori aiuti o nel fatto che in tanti fossero già lì.

    Se ti insulto alle spalle come faccio a bearmi dell’approvazione che ne scaturisce?

    Chiese con naturalezza.

    Sei pomposo oltre che ignorante come una capra Tsukikage, pensavo la tua mancanza di fiducia ti rendesse più cauto.
    Se speri che qualcuno, un Koro in particolar modo, possa sottrarre le armi al dominio è evidente che ti mancano parecchie tessere del quadro e che il tuo avo ti abbia trasmesso ben poco… c’è una ragione se quelle diavolerie non sono mai state reclamate e continuano a non venir reclamate.
    La stessa per la quale non le cerco per il mio villaggio.


    Oppure ne aveva qualcuna in più e sapeva come assicurarsele, ma Raizen ne aveva viste a sufficienza di armi, colossali e non, da sapere che non esisteva fedeltà per loro, a nessun padrone. Prenderne possesso non assicurava protezione ne dal dominio ne tantomeno da qualsiasi altra persona dotata di sufficiente ambizione per sottrarle così come si sottrae un altra arma di qualsiasi tipo.

    Mi viene da chiedermi.
    Tu hai trovato l’Oni già attivo, eppure eri tra i pochissimi credo a conoscenza della chiave e persino dell’esistenza dell’arma stessa.
    Non sai ancora chi ti ha preceduto?
    Dai racconti che mi sono giunti al risveglio l’Oni era già ben consapevole di chi lo comandasse.


    Rigirò con tono accusatorio quel coltello sulla piaga, certo Shotaro era probabilmente immune a quel genere di insinuazioni, ma ricordargli che la partita a cui giocava non era come la prospettava avrebbe potuto aiutare a calare le sue aspettative e farlo giocare secondo regole più accettabili. Di quella parentesi però il peggio doveva ancora arrivare: le informazioni di Liu Bei sull' Oni.
    Raizen sgranò gli occhi.

    Voi non lo avete combattuto al 100%?!?
    Pensavo che quel conteggio fosse iniziato dal suo risveglio e riguardasse una riattivazione progressiva delle sue funzioni, non un calcolo su ciò che poteva diventare!
    Fino ad ora che percentuale ha raggiunto nei vostri scontri?
    Pensate che ci sia un modo per fargli abbassare il suo livello, fargli perdere pezzi?


    L’irritazione era visibile in lui per quanto contenuta. Quando lo Tsukikage diede la sua versione dell’Oni Raizen scosse la testa insieme a Liu Bei.

    Allenarsi? Oh no… Non penso proprio che un termine così riduttivo sia adatto...
    Esistono allenamenti che ti permettono di integrare i geni di qualsiasi tuo pari come se montassi un orologio?
    L’Oni si aggiorna, come una macchina, puntando a chissà quale distorto concetto di perfezione.
    Tenso Korin ti ha mai accennato a ragioni precise per cui cacciano le armi?
    Certo i loro sigilli sono pericolosi, ma tutto sommato per quanto è difficile distruggerle direi che possono dare la precedenza ad altro, potrebbe essere che tra i due ci sia un certo grado di concorrenza e vogliano accedere all’Oni per ampliare le loro conoscenze sull'immortalità?


    C’era da dare atto alla genialità dei creatori di quella macchina però, era indubbio che l’intelligenza che aveva sviluppato era decisamente avanzata se in grado di trasformare obiettivi e abilità in calcoli per definire l’efficacia di azioni e migliorie, tuttavia se erano calcoli potevano essere previsti e replicati… ma l’Oni quanto era avanzato?

    Vola basso con le speranze Liu Bei, non ti dirò altro, ma vola basso, parecchio basso.

    Avvertì con una mano tesa in avanti in segno di prudenza.

    No, escludere l’Oni non è saggio.
    Quando è arrivato qui era sorpreso dal fatto che fosse in questo luogo e in questo tempo, ma guardava in un punto preciso: quello da cui è partito tutto, e le sue parole mi fanno credere che lo spostamento fosse imprevisto, come se anziché ricostituire il Tengu abbia incasinato tutto il resto.
    E ha detto di dover definire i motivi dello spostamento… quindi anche lui è stato spostato, ed è stato spostato qui… cosa ha questo luogo per attrarci qui?
    Quando distrussi il Tengu lo feci prosciugandolo, chiedendo di esaudire un compito oltre la sua portata, ma il come lo fece potrebbe essere una risposta al perché questo caos.
    Chiesi di riavvolgere il tempo per distruggere la barriera, e questo influì anche su eventi ed effetti ad essa legati, a cui capitò la stessa sorte.
    Prima che venissimo trasportati qui quegli effetti si sono ripresentati.
    Credo che se uno cerca di mandare avanti un evento e un altro di farlo andare indietro la situazione possa dare questo come risultato no?


    Certo restava ancora da capire il perché quell’anomalia tirasse dentro anche persone non legate direttamente a quell’evento, ma con i dati in loro possesso e i due esperti più in confusione di lui si poteva ottenere poco.

    I draghi hanno più contratti, firmarne uno differente da quello che posseggo nel presente dovrebbe attenuare il paradosso, no?
    Parliamo di quarant’anni dopotutto, non un eternità e non comparirebbero due nomi sulla lista, certo magari verrà prima del nome di qualcuno.


    Dubitava fortemente delle sue stesse parole, ma magari se spinto Liu Bei poteva dargli risposte migliori rispetto ad un supposto pericolo.

    Credo che se evitassi di firmare due contratti in particolare, persino stringendone di ristretti, dovrei scamparla, le cose non entrerebbero in contrasto con i miei eventi futuri e non credo una firma influirebbe troppo neanche sulle successive, sempre che le linee temporali siano unite e non separate come credo che siano, ma a questo sono certo saprai rispondere meglio tu.
    Spiegami meglio cosa puoi evitare col tuo vuoto, sarà utile saperlo per il contratto e per il futuro, intanto dobbiamo trovarti dei vestiti, in periodo di guerra ci sarà di sicuro qualcuno pronto ad armarti con i giusti abiti, sei più riconoscibile di quanto immagini così.


    Quando lo Tsukikage si impegnò a trovare un mezzo di trasporto Raizen annuì, concordando.

    Ottima idea.
    Tieni a mente che un mezzo di trasporto convenzionale potrebbe essere scomodo, questa guerra venne combattuta anche in mare.
    Partiremo a mezzanotte allora.


    Non gli avrebbe dato indicazioni, non dopo averlo inquadrato come il bastardo che era, li avrebbe sicuramente lasciati a piedi e con un po' di sfortuna attirati in una trappola, al momento era convinto di dover andare a nord-est e non lo corresse nemmeno su quel punto, se avesse sbagliato direzione sarebbe ritornato, magari rendendosi utile. Intuendo quali fossero i modi dello Tsukikage quello poteva tranquillamente essere un modo per ottenere indirettamente l’informazione che desiderava, ma senza alcuna interazione in merito non poteva neanche dedurla, non gli sarebbe rimasto che aspettare.

    Tre ore potrebbero non bastare, sto andando al centro di comando.
    Facciamo 4, e se non riusciamo ad esserci vuol dire che siamo occupati e l’appuntamento slitta di due ore.
    Chi arriva e non trova nessuno incide sul muro una barchetta e va a cercare il più veloce mezzo di trasporto possibile, anche le evocazioni di un conoscente potrebbero andare bene.
    Un tipo poco affidabile lo sta già facendo, ma non voglio contare su di lui come unica possibilità.
    Orario massimo: mezzanotte meno un quarto, a mezzanotte il nostro mezzo alleato si spazientirà e potrebbe partire.
    Comunicalo anche a Fudoh se non vi muovete insieme.


    Concesso a Liu Bei il tempo di analizzare i due scoprirono che l’unico a non essere influenzato dal tempo era proprio lui, contrariamente a quanto aveva pensato.

    Ero però presente quando il Tengu venne distrutto...

    Disse tra se e se, decidendo di mettere da parte quel problema per ora e andare avanti, non riusciva a trovarne un capo quindi probabilmente dedicarci attenzione l’avrebbe solo distratto inutilmente.
    La sua prossima tappa sarebbe stato il palazzo del mizukage, era lì che si trovava il centro di comando, a quanto pareva riunito ad ascoltare una donna di Iwa ben informata.

    Ah.

    Fu l’unica risposta che riuscì ad esternare quando anche ad un secondo tentativo gli venne data quell’apatica risposta. Già in precedenza il suo sguardo aveva dardeggiato nei dintorni cercando di carpire eventuali problemi con il suo vestiario, ma sembrava che in tutti quegli anni il il vestiario dei ninja non fosse cambiato: poteva tranquillamente identificarsi come jonin e far leva sul grado superiore per facilitarsi la vita.
    Assunse una posizione più marziale anziché imponente.

    Ditemi se ho capito bene.
    Un Jonin dell’alleanza arriva al quartier generale chiedendo udienza, non domandate cosa abbia da riferire e trovate una buona idea bloccare un vostro superiore con una scusa simile?


    Cercò di destarli con un tono urgente quanto rigido in modo che si rendessero conto del loro errore e del torto che facevano ad un superiore, se non avessero mostrato particolari reazioni si sarebbe insospettito ulteriormente per via della bidimensionalità delle loro interazioni, iniziava infatti a crederli dei costrutti più che reali esseri umani. Se avessero cercato di ostacolarlo nuovamente con la solita frase avrebbe fatto qualche passo avanti cercando di capire se sarebbero arrivati a ostacolarlo fisicamente, se così non fosse stato avrebbe continuato ad avanzare fino a raggiungere l’eventuale sala.
    In caso contrario avrebbe tentato un ultima strada, tutto sommato vera anche se incompleta, nella speranza che, costrutti o meno qualcuno ascoltasse e lo lasciasse passare.

    Devo conferire immediatamente con l’intero consiglio, sono a conoscenza degli obiettivi del gigante che ci ha attaccato poco fa, e includono anche Iwa, cosa che potrebbe rendere questa "donna molto informata" una probabile emorragia di informazioni riservate, volontariamente o meno.

    Un ulteriore opposizione l’avrebbe innervosito oltre la sopportazione e si sarebbe rivolto sottovoce a Liu Bei.

    Liu Bei, penso tu possa dimostrarmi cosa sei in grado di fare, puoi liberartene senza fare troppo chiasso?
    Magari anche farci passare oltre il duo senza che se ne accorgano.
    Sarebbe assai utile capire cosa sai fare prima che sia necessario farlo e io non vorrei mostrare troppo di ciò che possiedo, è un costante rischio, essendo un jinchuriki la mia presenza qui potrebbe generare qualcuna di quelle fastidiose anomalie.


    Se avessero superato quel primo ostacolo si sarebbe diretto senza indugio verso la sala principale, più o meno conosceva l’amministrazione kiriana essendoci capitato qualche volta e riuscì a trovare senza troppi problemi la sala principale. Che fosse stato annunciato o meno sarebbe entrato con molta tranquillità ed avrebbe guadagnato una sedia ascoltando cosa avesse da dire la donna informata.

    Chiedo perdono per l’interruzione.
    Giungo a portare importanti notizie sull’attacco al porto, attenderò il mio turno, è importante per me ascoltare anche le parole di questa donna, all'ingresso mi è stata comunicata la sua provenienza e potrebbero esserci delle connessioni, eventualmente chiederò integrazioni se questo dialogo è iniziato da troppo.
    Io e il mio socio siamo esperti in materia, pur non avendo mai approcciato questa tecnologia durante la sua attività, negli anni l’abbiamo studiata a lungo nel suo stadio sigillato.
    Credo che capire cosa comporti questo evento sia essenziale.


    Aveva detto una goccia delle informazioni in suo possesso, in modo da poter accedere al consiglio e guadagnarsi il suo interesse, tuttavia era possibile identificarlo come konohaniano e la sua provenienza temporale non era momentaneamente in discussione non avendo dato alcun tipo di indizi temporali se non la durata della sua ricerca iniziata potenzialmente prima della guerra stessa. Nella sua piccola strategia le parole pronunciate avrebbero iniziato a dare qualche piccola risposta in merito alla sua improvvisa apparizione: fino a poco tempo prima quello non era un problema col quale turbare ulteriormente le già stressate forze dell’alleanza e del perché non avesse ancora attaccato, preservando la sua persona da sospetti immediati.
    Guardò i presenti uno ad uno, sicuramente qualche volto gli sarebbe saltato all’occhio e dedicò alle eventuali mappe solo sguardi più fugaci, era utile per lui comprendere in quale punto della guerra si trovassero per rendere un eventuale bugia più credibile, aveva studiato a lungo gli archivi per cercare informazioni su Hagemono ed era sufficientemente istruito sulla cronologia di quella guerra da poter gestire quel tempo senza problemi.
    Oltre al generale Uzumaki erano presenti altri elementi importanti da spuntare nella sua lista tra i quali la pergamena del Grido delle Anime e qualche eventuale alleato per la missione per ostacolare l’Oni che ne sarebbe inevitabilmente conseguita.
    Tutto era potenzialmente ad un passo da lui.




  9. .

    Tentativi di Connessione

    IV




    La risposta del demone lo sorprese. LUI non aveva una connessione sufficiente?

    La demenza senile ha finito di fare il suo sporco lavoro con quella groviera che ti divide le orecchie Kurama?
    IO non ho abbastanza connessione con te?


    A quel punto il suo sguardo si fece sospettoso, dolore o meno non era semplice coglierlo con le difese abbassate.

    Qui siamo già nel mio mondo interiore, è attraverso lui che comunichiamo e dovendo trovare qualcosa che disturba la mente fatico ad immaginare quale vantaggio possa portare lasciar fluire il tuo chakra, è già qui!
    Non hai cancelli ne vincoli a separarti da me se non la volontà di non farlo, anche perché TU sai che posso rendere pan per focaccia.
    Abbiamo meditato per mesi per raggiungere questo stato e continuiamo a farlo per non perderlo…


    Il suo sospetto a quel punto era che non fosse la Volpe a chiedere maggior connessione, ma qualcosa che volesse agire attraverso essa.

    Siamo certi che sia Kurama a richiedermi di rilasciare il suo chakra?

    Il dolore non era da poco, ma l’abitudine allo stesso per un ninja della sua levatura non era da meno, per cui si sarebbe allontanato, serpeggiando assai rapido e guadagnando in breve una piccola radura piuttosto appartata e lontana dall’accampamento prima di dedicarsi ad altro. Attraverso le fronde era ancora possibile intravedere qualche tenda grazie alle luci presenti, ma faticava a credere che tra l’intrico degli alberi e del sottobosco qualcuno potesse percepirlo lì, o che in caso qualcosa andasse storto potesse far del male a qualcuno.

    Oppure è qualcuno che sperava di cogliermi impreparato ora che per qualche ragione è sicuro dei propri mezzi?

    Non avrebbe rilasciato il chakra della volpe, tutt’altro.
    Avrebbe rilasciato il proprio, in un focus di concentrazione estremo che in passato aveva utilizzato per fronteggiare la Volpe ed Ozma, un focus in grado di animare più della coscienza, una difesa psichica contro invasioni esterne che gli permetteva di calarsi ulteriormente al suo interno senza mescolare il chakra ma soprattutto la coscienza, qualcosa di fattibile se stesse badando a stimoli esterni. In quel modo poteva addirittura combattere lì, soffrire per delle ferite. Ma in quel modo era anche invincibile perché in quel mondo era la volontà a scontrarsi e nessuno l’avrebbe privato di se stesso.
    Era Ego, la sua difesa.
    La sua mente in quanto jinchuriki era costantemente divisa, così come il suo chakra era costantemente impegnato a equilibrare quello del demone e quella divisione gli permise di alzare un onda di pressione incredibile e come un onda anomala senza fine di spingerla verso la volpe ed oltre annichilendo ma al contempo percependo qualsiasi cosa nel suo cammino.
    Come?
    Perchè poteva, perché era la sua mente e le regole erano sue: non esistono ninja più ferrati dei Jinchuriki in quel tipo di combattimenti, il controlle sul demone dipendeva esclusivamente dal batterlo lì dentro.

    Parla forte tu che puoi, Kurama!
    Ricorda perché il nostro legame è così saldo!


    Quella non era una mera incitazione essendo lui presente in quel mondo e modo, la sua coscienza non era più condivisa e questo voleva dire che solamente Kurama avrebbe potuto dare la risposta giusta, qualcuno che la impersonava no perchè sarebbe stato necessario interagire con ricordi non propri in quel momento del tutto inaccessibili vista la forza con cui si stava opponendo.
    Se la risposta fosse stata corretta il suo sguardo si sarebbe fatto più cupo.

    Alza il volume allora, spazziamo via questo fetente, qualsiasi cosa sia.




  10. .

    Guardiani

    III




    Annuì mentre camminavano, la carenza di personale alle mura era una croce anche per Konoha.

    Pure qui?
    Anche a Konoha è la stessa solfa.
    Fanno la fila per le squadre speciali, io non so se hanno la fissa per l’idea della maschera, ma vogliono tutti entrare lì, alle mura nessuno.
    Che cazzo ci troveranno di speciale.
    Mah…


    Quando l’altro fece una pernacchia si limitò semplicemente a sbuffare.

    Che minchione che sei, a volte ti ostini proprio a non voler capire.
    Ho un ruolo, semplicemente, non fare marmellata di kiriani a cuor leggero come pensi.
    A te non spetta salvaguardare la mia immagine, ma non dovresti neanche sminuirla.
    Fai come meglio credi, chiedo le cose una volta sola, poi agisco di conseguenza mia cara principessa del mare di sabbia Jasmine.


    Avrebbe ripagato l’otese con la stessa moneta, certo qualcuno ci avrebbe rimesso in quel fuoco incrociato, ma nessuno dei due direttamente.

    No, non ti procuro un gioco, e manco te lo creo.

    Disse con tono secco, stessa identica risposta che avrebbe dato a qualsiasi richiesta da parte di Febh fino a che non avrebbe percepito il suo ego soddisfatto, un periodo decisamente lungo quindi.

    Se ti fa venire i brividi è giusto, succede quando non si capiscono determinate cose.
    E non farmi pentire di avertelo concesso, se trovi il modo di vantartene giuro che assoldo un esperto di sigilli per insegnarmi quello del silenzio e attaccartelo a tradimento da qualche parte.


    Annuì quando Febh ammise di non aver capito ciò che era successo nella gemma.

    Per l’appunto.
    Tu sei rimasto un po' più confuso per via di Kaji, ma c’è da dire che la situazione è parecchio complessa, credo c’entri un qualche tipo di maledizione, quella era una parte di lui dimenticata.
    In qualche modo somiglia a te e Kaji, anche se tra loro non c’è un muro.


    Dopo una smorfia scarsamente convinta avrebbe commentato la regola del 3 degli Hakai.

    Tre?
    Tsk, che bietola che sei a crederci.
    Non ci credo manco se me lo dice Hagoromo in persona, siamo una specie troppo ingorda per limitarci in questo modo, già il tipo che hai fatto vedere a Youkai mi pare di troppo.
    Poi è pure una tecnica votata al caos totale, vuoi che non faccia delirare un tipo simile facendogliela spargere a destra e a manca tentando di risvegliare chissà quale divinità?
    Mai avrei pensato di sentire un otese sperare nella bontà umana.


    Indicava i dintorni mentre usava un tono ironico per indicare che stavano in uno dei luoghi che avrebbero convinto chiunque a dubitare dell’esistenza di quella dote.



    […]

    Sorrise divertito ai singolari complimenti che Ogen faceva a Febh, un pò perchè la sapeva restia a farli un pò perchè sapeva bene di cosa parlava e di quanto suo nipote avesse raramente voglia di tacere.

    Già, il problema è la volontà, non lo fa mai.

    La parentesi sul bonsai si rivelò interessante, era più piacevole parlare con Ogen da quando la Yakushi aveva compreso quanto potesse ricavare da Raizen per via della sua posizione. Un ricavo che l’Hokage stava sempre ben attento a mantenere bilanciato.

    Temo quel treno sia ormai passato Ogen, e data la vostra passione per le voci di corridoio vi farà anche piacere sapere che a breve inizieremo a costruire una dimora adatta alle esigenze di un Hokage e di una consigliera otese.
    Immagino che il mio precedente modo di intendere la mia carica negli anni passati darà ancora da scrivere a quei giornalacci per parecchio tempo, ma sono notizie ormai datate.


    Non arrossì, ma rispose comunque con un sorriso, alla fine era un complimento che gli scorreva addosso innocuamente, aveva una pelle ben spessa quando si parlava di corteggiamenti.

    UFF!
    E per chi non lo sarebbe!
    Avevo appena finito una battaglia e la sua parlantina mi ha drenato più forze di quel rimasuglio d'anima che ho dovuto mettere a tacere.


    Da qualche parte nelle sue corde vocali c’era una sezione dedicata esclusivamente alle note da “vecchia comare” e in quel frangente diede il meglio di se nel concordare sul giudizio dato all’avvelenatore.

    Non credo lavori a qualcosa di così modesto, forse a qualcosa di più nobile questa volta.
    Dietro la cipria nasconde parecchio.
    Ora che ci penso, ha usato una delle sue pozioni quando eravamo lì sotto, ma solo Hebiko ha potuto sentirla, sembrava fosse dolciastra tipo candela al miele, vi è mai capitato di sentirla?


    Mentre discorrevano gli argomenti si facevano via via più pesanti, con la naturalezza di un dialogo tra persone in confidenza seppur con le briglie sempre tese per non dare mai troppo terreno alla capoclan in costante ricerca di spazio per intercettare qualche crepa.
    L’inchino di risposta ad Ogen durò qualche istante in più, un gesto che portava con se gratitudine per quel riconoscimento oltre che mutuo rispetto.

    I miei onori alla Guardiana dei Misteri, e la gratitudine per questo riconoscimento.

    Non era da poco infatti quell’inchino da parte di Ogen, essere un candidato non rendeva la propria posizione certa, eppure con quella speranza la Yakushi l’aveva in qualche modo rassicurato.

    Da quando ho interagito con i draghi…

    Iniziò a parlare, a metà tra i ricordi e il presente.

    ...Ogni volta che sembravo avvicinarmi a delle risposte concrete e ben definite almeno altre dieci domande soppiantavano quella risposta, una marea di tasselli col tempo hanno iniziato a delineare un quadro di cui solo poco tempo fa ho trovato uno dei margini, ricordo ancora quando mi scherniste dicendo che i draghi non sono divinità, beh direi che qualcuno dovrebbe quantomeno ammettere che la linea è molto sottile.

    Amava ricordare le volte in cui non sbagliava.

    Una domanda è: perché io guardiano dell’Equilibrio?
    E perché tu dei Misteri?
    Posso supporre per il mio sforzo nel riportare equilibrio dove questo manca?
    Ma solo io ho questo fine?
    Tu invece?
    Chiunque cerca risposte, io ho così tante domande che costringerei Tenchou a ripassare qualche rigo di storia eri forse peggio di me Ogen?


    Accompagnò a quella domanda una sottile risata per alleggerire di qualche grammo quella discussione, che per quanto potesse essere seria era bene che si mantenesse piacevole.

    Credo Amesoko si sia sempre impegnato a mantenere il suo araldo ben celato, il drago del nadir è instancabile, conta ogni singolo giorno passato in prigionia e non passa istante in cui non trami un modo per uscirne.
    È irrefrenabile, si sente orfano della posizione che occupava prima che il mondo venisse permeato dal nuovo chakra e non credo esista accordo che possa farlo desistere, accontentiamoci di questi sospetti, quel che è certo è che sono dei gran bastardi, ma se non esistono le coincidenze la leader di Kurotempi è sospetta... Eclissi, sole nero, apocalissi... sembra vivano per il caos e mi aspetto che il guardiano dei mutamenti ci sia affezionato.
    Non esiste un modo per avere una prova concreta?
    Dopotutto c’è un legame e alcune creature percepiscono il nostro legame con i draghi.


    Vedendo la posizione dell’esuvia di Tenchou annuì.

    Formula?
    Quella di Ryujin non rispose ad una formula, ma solamente ad un richiamo.
    Sarà necessario sorvegliarla comunque, Oni teneva d'occhio quella di Ryujin e non vorrei che orfano della Bakekujira voglia mettere le mani su un altro mezzo di trasporto.


    All’arrivo di Febh scosse la testa, fingendosi più offeso di quanto non fosse in realtà, solamente per rincarare la dose. E poi, grazie ad Ogen eccola, una crepa che avrebbe potuto continuare a picconare per i battiebecchi futuri, la capoclan aveva fatto breccia nell’ego di Febh, lasciandolo tramortito.

    Succede succede, c’è bisogno di tempo, almeno non attacca degli adesivi sulle tazze.

    Annuì con grande compassione, avendo vissuto in prima persona episodi simili.

    Dunque eri anche al corrente del tempio degli Uzumaki?
    È rimasta poca roba su di loro a Konoha e considerando quanto rari erano i loro esponenti in grado di poter utilizzare le catene le informazioni precise su di loro non sono facili da rintracciare.
    Tuttavia Amesoko tiene gran parte di quelli trapassati in un luogo noto solo a lui, un luogo sul quale divinità a lui superiori faticano a posare lo sguardo.
    È nel tempio dei sussurri che Amesoko lavora alla sua libertà, non ne ho la certezza ma considerando cosa sono le maglie della catena del drago e cosa sono le catene Uzumaki… beh, chi meglio di loro potrebbe lavorarci?


    A quel punto avrebbe intrecciato le mani.

    A questo punto credo sia ora che tu sappia cosa ho in mente di fare.
    L’ordine del mondo ormai è saldo e in bene o in male è qualcosa che se cambiata porterebbe a sacrifici incalcolabili, non sono pronto ad un era di battaglie per stabilire nuovi equilibri e nuovi potenti.
    Esiste una catena, esistono delle maglie, ma non esiste un ancora, un punto a cui le catene tornino prima di ripartire, in modo da creare qualcosa di più solido e stabile.
    Voglio che i tre draghi vengano uniti in uno stesso contratto, la catena cambierà, risente dei legami e loro potranno avere modo di interagire, non è il metodo di Amesoko, non gli darà tutta la libertà che vuole, ma porterà equilibrio e lo fisserà.
    Il come ammetto mi sfugga per ora, so nei dettagli alcune cose ma una tra le più importanti mi sfugge: come avere l’approvazione dei 3.
    Malgrado io aggiunga un livello a questo meccanismo non è detto sia gradito, anche perché metterà i bastoni tra le ruote di Amesoko, ma ho tempo per cercare il giusto accordo, il drago del nadir ha un lungo fianco scoperto.
    Hanno scelto di testa loro come interagire con la loro prigionia, ma non hanno pensato alla cosa più giusta: unirsi.
    Pensi che i tre che hanno forgiato la catena abbiano ancora qualche parola da spendere?
    La loro permanenza è curiosa, in teoria completato il loro lavoro dovrebbero sparire, ma se ancora vivono vuol dire che chi li ha mandati non ha troppa fiducia nella stabilità di questo metodo.


    Parlava a braccia conserte, chiuso, il suo tono deciso sembrava raccontasse già un pezzo di storia nonostante mancassero perfino alcune parti, eppure sembrava non importare, nei suoi occhi era presente il bagliore di una luce di chi non conosceva sconfitta.

    Ed è probabile che in questo percorso servano anche le esuvie.

    Ma quella era una nota che non avrebbe approfondito ulteriormente, stava ad Ogen tradurla nella maniera più consona alla situazione e a Raizen stesso.

    Puoi immaginare cosa ne penserebbe Tenchou?

    Dopotutto il drago dello Zenit sembrava essere dotato di un po' più di senno rispetto ad Amesoko, che potesse dargli qualche consiglio lo reputava assai complesso, ma magari poteva essere messo al corrente dei rischi.

    L’esuvia di Tenchou comunque non corrisponde al luogo in cui Febh si è scontrata col capo dei Kirin, giusto?
    Mi sembrano luoghi simili.


    Quando tutti quegli argomenti si spensero rimase un ultima domanda.

    Dimmi Ogen, il nome Shinryu ti ricorda qualcosa?
    Portò Ryujin a cercare un guardiano per fermarlo, parliamo di migliaia di anni orsono visto che venne scelto mio padre per questo incarico.


    Se fosse stato pronto il the l'avrebbe quindi preso mentre ascoltava le sue risposte




  11. .

    Miseria e Nobiltà

    III




    Il capitano sembrava ben informato e motivato, un individuo più addentro a quel meccanismo di quanto non ci si aspetterebbe da un semplice marinaio e l’attaccamento che mostrava per quel nobilotto lo insospettì.

    Capisco.
    Ho pensato male, lo ammetto, per me la norma è che i ricchi abbiano caro solo il denaro e non il bene di noi povere persone.
    Immagino abbia dato prova della sua buona fede.


    Non credeva minimamente alla bontà di quell’uomo, perché semplicemente i filantropi erano cosa ben rara, quindi era realmente curioso di sapere come li avesse abbindolati o se semplicemente sfruttasse il capitano come accesso alla fiducia di tutti, usando la sua voce anziché compromettersi con la propria. Tuttavia pronunciò quelle parole con una voce fiduciosa, come se per lui bastasse l’approvazione del marinaio.
    La partenza non sarebbe stata immediata e rispetto ad una carovana così grande che sicuramente si muoveva lentamente si sarebbe anche potuto attardare avrebbe quindi scelto di continuare spremere informazioni dal porto.
    L’originale sarebbe stato nei dintorni del nobile, era una delle poche figure di spicco e osservarlo non avrebbe fatto male, mischiarsi tra la folla con la sua furtività non era un problema e sarebbe stato utile captare le interazioni con il nobile per capire qualcosa su di lui. [Perc.]
    Il clone invece ebbe una sorte più soddisfacente per quanto leggermente più tediosa, l’esattore se la prese con comodo e dopo qualche cicchetto riprese il suo giro terminandolo in una casetta dall’aria piuttosto sicura, per una persona qualsiasi quantomeno, per lui era infatti poco più che una baracca ed avrebbe potuto disfarsene in poco tempo.
    Restò quindi ad osservare ed ascoltare eventuali domande o gesti di sicurezza che le guardie chiedevano all’esattore assicurandosi che fossero costanti nel temporale.





    […]

    Ore dopo giunse il momento della cena, ed incredibilmente c’era qualcosa per tutti, solo il loro gruppo richiedeva una macchina gigantesca eppure eccoli tutti lì a mangiare, senza che venisse chiesta l’ombra di un quattrino, com’era possibile?

    Senti, a me ne avevano parlato bene di questo posto… ma come è possibile tutto questo?
    Abbiamo cibo caldo!
    Tutti!
    E non siamo ne i primi negli ultimi ad arrivare!
    Com’è possibile?
    Chi sta fornendo tutto questo denaro?
    Nessuna vendetta può fornire tutti questi soldi, neanche il più generoso degli animi!


    Era sinceramente incredulo, e per chiunque avesse avuto un po' di sale in zucca la domanda era del tutto lecita al contempo però permetteva di capire tanto di quel fenomeno.

    Ora che abbiamo tempo dimmi piuttosto, come ti sei conosciuto con… Kanashimi?
    Sembra tu gli sia grato per qualcosa…


    Domande piccole e leggere, lecite vista la confidenza concessa.
    Dopo quella piccola chiacchierata sarebbe stato tempo di prepararsi per la notte, tutti trovarono riparo in delle tende, ma a notte fonda per qualche ragione il capitano sgusciò fuori dalla propria, e non sarebbe stato un problema se non avesse sentito anche il nobile muoversi.
    Cosa fare a quel punto?
    Trasformarsi in una delle creature più silenziose del creato e andargli dietro ovviamente.
    Così, se il capitano era sgusciato Raizen scivolò fuori dalla branda in forma di serpente [ST1], nero come la pece, seguendolo da qualche metro di distanza fino a che questo non si fermò al limitare del campo base, Raizen fece lo stesso, trovando riparo tra le pieghe che le tende formavano poggiandosi al suolo, intravederlo sarebbe stato complesso grazie anche a qualche ciuffo d’erba, e seppure fosse stato probabile con tutte quelle fonti di calore non era assurdo che un serpente desse un occhiata alle tende al confine del campo base. Procedeva tutto liscio quando un dolore lancinante lo colse alla testa, inizialmente pensava che qualcuno l’avesse colpito perché spaventato invece la voce che l’aveva fatto spostare da Konoha gli mertellò dentro la testa chiedendo nuovamente di essere uccisa!
    Gli scappò solamente un sibilo per la sorpresa, grazie anche alla forma che aveva assunto, ma se quel dolore si fosse prolungato non sarebbe andato affatto bene!
    Aveva eseguito gli ordini di quella voce tutto sommato, dunque perché il dolore si era ripresentato?
    Poteva interagire con quella voce?

    Kurama, è dentro di noi?
    Possiamo comunicarci, visualizzarla in un mondo interiore?


    A prescindere dalla risposta avrebbe a quel punto cercato un contatto.

    Certo!
    Dovresti lasciarmelo fare però, questo dolore mi ucciderà prima che io possa uccidere te!
    Cosa vuoi? Cosa dovrei fare?


    Non sapeva con chi stava parlando ne se avrebbe ottenuto qualche risposta.




  12. .

    Protusioni Temporali

    III



    Erano capitati in un periodo difficile, nonostante sapeva che tutti avrebbero resistito a quella guerra era già possibile leggere nei loro volti il peso del conflitto che li sfibrava, tra un sorriso tirato e gli occhi più impassibili di quanto non desiderassero. Gestire l’umore delle truppe e dei civili insieme ad essi non era semplice e l’assenza di speranze in quello che era il momento peggiore del conflitto si faceva sentire.

    Beh, direi che meritano di essere definite maledette, se ci son così tante fonti e in ognuna c'è morto qualcuno affogato da qualche parte un problema c'è.
    Mi domando come possa affogare un arma, o se creature in grado di manipolare il chakra siano affogate lì.


    Parlando con i suoi connazionali si ritrovò a condividere qualche informazione più concreta sulla guerra, appresa solo successivamente grazie ai libri di storia e a cui potè rispondere vagamente per mantenere quella facciata che lo vedeva come scarsamente informato rispetto al presente della battaglia.

    Non ero al fronte, ero oltre, in territorio nemico.
    Ma forse è meglio intercedere con i diretti interessati, ho l’impressione che qualche rapporto si sia perso per strada.
    Dopo i recenti sviluppi immagino il centro di comando abbia cambiato posizione, a voi è noto dove sia in questo momento e dove posso trovare Hagemono?


    Mascherò la sua reale ignoranza con un dubbio non volendo destare troppi sospetti.
    L’arrivo dell’Oni ed il successivo attacco risultarono meno letali anche grazie al suo aiuto visto che le corde vocali ressero lo sforzo senza problemi riuscendo a coordinare una difesa decente, ma in poco tempo l’arma dimostrò quanta distruzione potesse seminare avendo cura di puntualizzare quanto irrisoria fosse la minaccia e dunque quanto sproporzionata la sua reazione, fulminò Fudoh con uno sguardo ma era troppo distante perché potesse indicargli almeno una decina di ragioni agonizzanti al suolo a sostenere le sue precedenti parole.
    Appena la minaccia si spostò verso la sua destinazione finale Raizen avrebbe fatto un unica domanda prima di allontanarsi verso Lui Bei.

    E di che colore sarebbero i draghi di Hagemono per somigliare a quell’affare?

    Ottenuta la sua risposta si congedò dai due, avendo la necessità di agire rapidamente. Quella dei draghi era un informazione al contempo importane come no, se fosse riuscito a tornare al presente infatti avrebbe potuto chiederlo ad Ogen o forse consultare qualche vecchio dato, ma certe cose avevano la brutta abitudine di perdersi con lo scorrere del tempo.
    Trovò il guerriero frastornato, addirittura più di lui quando era arrivato lì, evidentemente colto in un momento ben differente rispetto a quello di calma da cui era stato prelevato il suo mal assortito trio.
    Sentirsi chiamare Tian lo fece istintivamente sorridere, era una conferma che gli faceva piacere e che probabilmente avrebbe dato una mano all’uomo a sentirsi più al sicuro.

    Una mezz’ora?
    Ma hai appena chiuso gli occhi!


    Chiese leggermente stupito, considerando quanto il tempo in quel momento fosse prono a simili distorsioni.

    Comunque no, non sono Tian, è vero, sono suo figlio e si, ha a che fare con un anomalia temporale anche quello, seppur differente da questa.
    E immagino la mezz’ora sia dovuta al tuo vuoto.
    Credo che sia l'anomalia che ha permesso a Tian di generarmi ad avermi portato qui, quantomeno è l’unico collegamento che riesco a immaginarmi.
    Dopo un certo evento Tian è stato condannato ad un labirinto temporale e una delle sue uscite l’ha condotto da mia madre, qualche migliaio di anni dopo la vostra battaglia, ora ci troviamo ad una quarantina dal mio presente.
    Ma non capisco perché i due kiriani mi abbiano seguito o perchè Tian stesso non sia qui.


    A quel punto il muro parlò, cosa che lo scosse e lo mise per un secondo sull’attenti prima che questi si rivelasse innocuo.

    Tsukikage.

    Lo salutò guardandolo in cagnesco, qualcosa a cui quanto pareva era abituato.

    Avrà risposte quando lei ne darà a me, me ne faccio poco dell’aiuto di un individuo della sua fama.
    Quindi prego mi dica pure cosa cianciava con quel caga frottole di Hayate e le darò l’opportunità di rendersi utile.


    Era grazie a Feng che sapeva che il braccio destro di Shotaro era il Profeta degli Hayate.

    Mi son sempre chiesto come mai Kamizuru, problemi con la maledizione di famiglia?

    Era una domanda retorica ma la sua diffidenza verso il Koro reticente non faticò a mostrarsi anche nella mimica fisica quando si mise a braccia conserte.

    Ne sappiamo quasi quanto te.
    Liu Bei qui sembra avere conoscenze teoriche estese che tu non possiedi ma probabilmente il tuo contatto con il tempo potrebbe permetterti di sperimentare al meglio, una condivisione costante di informazioni potrebbe portarci fuori di qui tutti d’un pezzo e forse più in fretta, ma prima dobbiamo mettere i bastoni tra le ruote ad Oni credo che lui da questa bolla possa prendere parecchio.
    Dunque Shotaro, sciogli la lingua?
    Ho visto nel tempio dei Koro a cosa siete condannati, non credo che sperimentare un viaggio nel tempo fino al presente per te sia salutare.
    Non ho interesse nel mentirti o toglierti la possibilità di dire a Tenso Korin quanto vicina sia la sua morte, ti chiederei informazioni su di lui, ma sono sicuro che pendi dalle sue labbra velenose per avere un oncia di certezze nella tua vita.


    Avrebbe voluto complimentarsi per la furtività, ma tenne per se quella specie di monito, probabilmente visto il suo sacrificio i suoi poteri superavano quelli del Kazekage e non voleva dare adito al fatto che potessero essere una reale minaccia.

    ...dopotutto un orecchio cosa è rispetto ad entrambe le palle?

    Pensieri che nessuno per il momento avrebbe sentito. Quando la situazione avesse ripreso un po' di equilibrio fece spallucce.

    Non mentivo, pensando alla nostra situazione i collegamenti che mi sono venuti in mente sono realmente pochi.
    Ma partiamo con ordine, innanzitutto con te Shotaro e la tua preoccupante mancanza di informazioni: le armi non appartengono a Iwa.
    Non gli sono mai appartenute, penso però che tu conosca la storia che viene raccontata nell’antico tempio dei Koro, quello che ospitava la struttura per un altra delle armi fortunatamente distrutta sul nascere.
    Le armi sono state commissionate, appartengono ad un individuo in grado di assoggettare il chakra e tutti i suoi effetti, ragione per la quale lo tsukikage di allora venne tradito molto probabilmente, qualcuno si era accorto dei fili che aveva addosso.
    Quelli del Dominio, forse hai sentito i tre generali parlarne Liu Bei.
    Da quel tempio parte una delle prime ipotesi.


    Era restio a esternare quell’ipotesi visto i vantaggi che Shotaro poteva trarne a prescindere da come si concludesse quella storia, ma non poteva fare altrimenti.

    Al suo interno è presente una grande quantità del vostro potere, quella sigillata dal tuo clan, ed una creatura al suo interno è in grado di sfruttarlo per impedire che venga sfruttato.
    Credo abbia la capacità di assorbire alcuni poteri, forse proprio grazie al Dominio, e che possa essere andato a fare una visita a quel luogo, se Shotaro sapesse dirci se questa visione in bianco e nero gli ricorda l’utilizzo delle sue abilità potremmo avvicinarci ad una risposta.
    Le sue sembianze sono cambiate drasticamente, sai in base a cosa muta, Liu Bei?
    Era sempre apparso come umanoide un pò strano, ma ora è eccessivo e suppongo sia in atto una specie di mutazione dovuta alla fusione con qualcosa di differente rispetto sia al guardiano dei Koro che se stess…


    Si interruppe sgranando gli occhi, faticava a crederci, ma l’ultima volta Oni stava tracciando l’Esuvia esisteva la remota possibilità che avesse attinto ad essa per avere sufficiente controllo e attuare il suo piano?
    Quella era decisamente simile ad un drago, seppur complessa da rintracciare e sfruttare grazie alla sua capacità di fondersi con la terra stessa non si sentiva di scartare quell'opzione.

    Potrebbe aver assorbito fonti di chakra ciclopiche per adempiere a questo compito.
    Ammenochè non sia tra le sue capacità mutare forma in maniera così importante dicci di più Liu Bei.


    Chiese con urgenza ma con cortesia.

    Riguardo la sua direzione… sta andando a recuperare il Tengu, l’arma in questo tempo è sigillata e protetta da una barriera di Mikumo Kushinada, lui dovrebbe esserne all’oscuro e questo in caso ci farà guadagnare del tempo visto che solo io so come passarci attraverso, ma voi dovrete rispondere a qualche mio dubbio.
    Se siamo in una tasca temporale niente dovrebbe fuggire da qui, ma con sufficiente potere sarebbe possibile forzare questa cosa?
    Entrambi manipolate il tempo, dovreste sapere che è abbastanza sgradita da entità superiori, potremmo trovare un modo di metterle contro di lui?
    Vi chiederei di forzare tutti all’esterno di questo luogo così come lui ci ha forzato all’interno, ma non possiamo lasciarlo qui da solo.
    Io sono legato ai draghi, almeno, lo sono nel mio presente, pensavo che i richiami non tenessero conto del tempo, siete in grado di sbloccare questo intoppo?
    Ci permetterebbe di avere una linea diretta con il luogo in cui si sta dirigendo.


    Osservò verso nord-ovest.

    Se continuiamo a brancolare nel dubbio dovremmo trovare un modo rapido per viaggiare e seguirlo, tutto pare sia iniziato da lì.
    Quando ho distrutto il Tengu l’ho praticamente sovraccaricato, e nel momento in cui siamo spariti il mio drago ha avvertito un problema prima in quella zona lì e successivamente era come se il suo tempo venisse riavvolto.
    Possibile che l’Oni abbia tentato di riavvolgere il tempo nella valle cercando di ripristinare l’arma e inconsapevole del sovraccarico dato dal potere dei Koro gli sia esploso tutto in faccia?
    Lo strano è che tutti ci siamo ritrovati qui, percepite qualcosa che possa averci attirato in questo punto preciso?
    Tuttavia, se comprendiamo bene cosa intende fare col Tengu di questo periodo potremmo combattere il fuoco col fuoco.
    In questa bolla c’è un Oni sotto Iwa a cui non penso piaccia che gli venga sottratta una fonte di potere e abbiamo uno Tsukikage qui a cui dovrebbe essere fedele, ma nella sua scala gerarchica lui non è il primo in comando, quindi vorrei scongiurare il pericolo di raddoppiare i nostri problemi.
    Il boss dei Colossi stesso potrebbe aiutarci, ma in caso dovremmo preservare i suoi poteri sciamanici, Oni potrebbe sottrarglieli e riuscire a portarseli dietro con facilità da qui.


    Aveva così finito la sua parte del brainstorming.

    Frastornati?
    Non fate quelle facce, nella mia lista di esperienze questa è tra le più incasinate se non la più incasinata.


    Guardò entrambi, sperando che cacciassero dal taschino una metà d’orologio ciascuno e spostando le lancette aggiustassero tutto, in particolar modo lo Tsukikage, non lo sottovalutava e per quale che fosse il suo stile non riusciva a vedere un modo che potesse metterlo in salvo se non avesse collaborato con loro. Il problema era oltre la portata di un singolo uomo tanto quanto lo era un arma.




  13. .

    Ultima Sfida

    X






    Il mercenario fece spallucce, preoccupato ma leggermente rincuorato dalla certezza di aver scelto la strada migliore per preservare la sua vita.

    Ricetrasmittenti, banalmente.

    Dichiarò quando gli venne chiesto come comunicavano.

    La città non è stata attaccata, era giusto qualche esplosivo, certo qualche maceria ma era per essere certi di dividervi, e pare abbia funzionato.

    Lo disse con una percepibile nota di orgoglio.

    Siete preziosi per chiunque vi voglia.

    Asami passò a spiegare il piano ma Hae non ne pareva particolarmente entusiasta nonostante l'offerta fosse buona scosse la testa.

    Salvare il sunese?
    Quello ha un piede nella fossa e non ho voglia di mostrare la mia faccia al capo, ci sono minimo due guardie con lui, quel pervertito che l'ha catturato e il capo.
    Posso distrarti il primo, ma non rischierò di farmi vedere e catturare.
    È la tua lotta, non la mia.


    Se ad Asami fosse andato bene l'uomo avrebbe illustrato la posizione della base e la sua conformazione , specificando che non conosceva bene le abilità del capo ma sapeva per certo che lo batteva sia sul campo fisico che nell'esperienza e che per un solo genin poteva essere problematico sfidarlo, soprattutto se a corto di energie. La loro base era un appartamento convertito a prigione situato al secondo piano di un palazzo, segno della provvisorietà di quel appoggio logistico, aveva visto inizialmente una delle ragazze del gruppo avvicinarsi ad esso ma sembrava che avesse cambiato idea e si fosse persa ad un certo punto, forse per via delle abilità del capo. L'unico accesso non dotato di sbarre era l'ingresso principale aperto sulle scale dell'edificio come un qualsiasi appartamento. L'interno era assai spartano e oltre alla cucina era presente solo il bagno, connesso alla cella, tutte le sbarre erano controllate con il chakra dal capo e dall'ingresso era possibile vedere tutte le porte e le finestre dell'appartamento senza sforzo ed era il punto in cui generalmente sostava il capo.
    Arrivati nel quartiere si ritrovarono nella stessa via dove qualche ora prima si era ritrovata l'Uchiha, secondo le indicazioni di Hae avrebbero dovuto passare la recinzione per poi entrare nell'edificio che stava oltre ad esso nonostante apparisse come un cantiere all'interno non erano presenti gli operai, il mercenario non si era interrogato troppo sulla ragione ma suppose che era più facile tenere alla larga occhi indiscreti.

    Possiamo andare se vuoi, ma non mi muoverò senza un piano che mi mantenga fuori dalla portata del capo.

    Nessuna minaccia avrebbe avuto effetto per fargli cambiare idea, ma avrebbe dato ulteriori informazioni se Asami ne avesse richiesto.



  14. .

    La Dama dei Draghi

    II




    Continua a Palazzo Yakushi





  15. .

    La Dama dei Draghi

    II




    Oto riservava spesso sorprese, generalmente nei numerosi e impenetrabili alla vista vicoli che la rendevano celebre, non si aspettava di certo che un guardiano saltellasse di sotto e di punto in bianco gli chiedesse un duello alla morte farneticando su morti degne e allusioni più o meno lugubri.

    Sono onorato di essere stato scelto per ricoprire il delicato ruolo di messo di signora morte, ma sono anche assai capriccioso, esiste una sola persona in grado di consegnare l'ultimo anelito, solo il destino te la consegnerà, se la cerchi tra mille volti non cerchi me.
    Quando arriverà chiederà lei la tua mano.
    Piacere comunque di conoscerti Sunako.


    Inspirò, doveva essere un caso mezzo patologico, andare a giro a parlare di morti e fini onorevoli non era di sicuro un unicum, ma la sua sembrava una mezza ossessione. O era forse un appassionata di teatro che si era data un ruolo da mantenere a qualsiasi costo?
    Dopotutto le sue movenze erano strane e come modo per nascondersi non era errato, era un buon primo approccio… ma forse ci sperava troppo.
    Quella stava infatti per sguainare la spada e solo un missile di poliestere e gomma con l'odore di Febh la mise KO.

    Fino a poco fa la cosa sembrava amichevole in un certo modo, pensavo fosse un qualche tipo di recita… non è meglio metterci qualcun altro qui?
    Qualcuno potrebbe offendersi.


    Continuò poi rispondendo riguardo Kaze.

    È solo permaloso, se l’è presa con me, quindi fa l'offeso.

    Entrarono senza troppe cerimonie dentro Oto, lasciandosi Sunako alle spalle.

    La lasci lì la tipa?

    Chiese indicando la lugubre ragazza.

    Comunque no, non è finita, non vedo perché dovrei sobbarcarmi io tutto lo scontrino, ho altre cose a cui badare e per te è semplice come chiedere la paghetta!
    Dopotutto eravamo li sotto per via del tuo chakra strambo mica ho fatto storie quando mi son fatto carico di tutto il resto, a te tocca questo!


    Parlava con tono leggero ma divenne leggermente più serio dopo quando paradossalmente il discorso si fece meno importante del dover saldare il debito con qualcuno in grado di avvelenare il destino.

    E datti una regolata con lo sminuirmi in pubblico, tra di noi posso addirittura dirti che lo gradisco, non è piacevole avere sempre dei leccapiedi attorno, ma non voglio che qualche kiriano mezzo scemo capisca che può prendersi le tue stesse libertà.
    Certe cose si guadagnano, è sgradevole dover spiegare a qualche tuo fan che hai un modo di esprimerti che non sempre corrisponde alla lettera a ciò che pensi.
    Ti direi di usare il mio nome, ma insomma, vedi te quanto ti pesa Jasmine, non vorrei affaticarti inutilmente.
    Menomale che ho messo i vestiti buoni allora, pensavo a qualcosa di più informale, se ti ha fatto dare la cera di sicuro vuole spillarmi qualcosa.
    Certo se QUALCUNO avesse fatto la sua parte non occorrerebbe.


    Intanto al clone era stata trasferita l'informazione.

    Oh la troverà adesso allora, stai ancora ideando addestramenti strambi?
    Penso che qualcuno dei tuoi allievi ne abbia tratto un film con un maestro di taijutsu che insegna il suo stile facendo rassettare la casa al suo allievo.


    La passeggiata non fu lunga ed era in qualche modo piacevole ed ebbero tempo di arlare del più e del meno.

    Una volta sistemata questa faccenda dovremmo anche andare alla zanna, non manca tanto, sei pronto?
    Se hanno regole sociali simili alle nostre dovresti essere uno di spicco, sei tipo quasi l'ultimo del tuo clan.


    Terminata la passeggiata palazzo Yakushi li accolse senza troppe formalità, conducendolo all'interno quasi come un amico, ma riservandogli ancora un trattamento da ospite probabilmente voluto ancora da Ogen, mantenere le giuste distanze poteva essere assai più proficuo che stringere un reale rapporto.

    Ogen-shi.
    Sempre un piacere incontrarla.
    Faccio raramente affidamento sulla capacità di Febh di tenere chiusa la bocca, spero a questo punto abbia anche già pensato a come gestire la spada di Hebiko.
    Non dovrebbero nascerne dispiaceri, ma non sarebbe male se la cosa venisse gestita in una prospettiva più comunitaria, ci sono alleati che è bene sappiano quante persone li hanno aiutati.


    Mentre parlava osservò sia Ogen che il suo lavoro, un bonsai a cui erano state innegabilmente dedicate molte cure.

    Ho sempre apprezzato i bonsai.
    Sono la metafora di tanti aspetti dell'uomo e un incarnazione del tempo, hanno memoria di qualsiasi cosa interagisca con loro, solidi e antichi all'apparenza ma fragili nella realtà.


    Si avvicinò lentamente e chiedendo il permesso con un gesto della mano si protese verso l'arbusto, a foggia di cascata era ben esposto ed illuminato per rappresentare un certo carattere, ma prima ancora della minuta potatura di mantenimento ciò che contava era l'esposizione: spesso i bonsai erano foto di un momento che in determinati casi si voleva far tendere all'eterno, contenendo la loro natura caotica.
    Fu proprio con quella che interagì Raizen, sfruttando il piedistallo girevole ruotò leggermente l'albero di modo che la luce impattasse sulla verde chioma rendendone per contrasto il colore ancora più pieno e vibrante rispetto al tronco che veniva assorbito dalle ombre che si facevano sempre più intense verso di lui. Solo un fascio, come un muscolo teso restava in luce, allungandosi a sostegno dell'intera fronda che degradava sinuosamente verso il basso.

    È solo un punto di vista.

    Disse per accompagnare quel gesto e sottolineare che non si sarebbe certo offeso se non fosse stato gradito e quindi ripristinato.

    Tutti abbiamo corso dei rischi Ogen-shi, questo è il frutto dei miei.

    Mostrò la boccetta fornita da Du-gu, infusa di un potere apprezzabile perfino con gli occhi.

    Eppure è acerbo, siamo come terra e luce per lui, sarà buono solo se non mancherà di entrambi e lei mi risulta sia la dama dei draghi la stessa che tempo fa mi diede un preciso incarico, non la permalosa Amaterasu.
    Il percorso è lungo e questa solo una parte della soluzione, è qualcosa che manca ai draghi, non a me.


    A quel punto fece qualche passo indietro.

    Ma ora non badiamo a questo, sono tante le cose di cui dobbiamo discutere, e il tempo ancora non ci è avverso.
    Quanto sa della catena dei draghi, dei suoi predecessori e dell'esuvia di Tenchou?
    Ma soprattutto dell'attuale guardiano dei mutamenti.
    Una parte di un grande disegno mi sfugge, ma forse insieme potremmo completarlo.


    Avrebbe aspettato risposte ma sarebbe stato prudende nel raccontare, Febh non aveva sentito niente della storia dei draghi ne se il veleno fosse completo così com'era, il cuore di Ogen per quanto ne sapevano poteva sia essere una parte del patto che un ingrediente. Febh poteva essere esperto ma non sapendo la logica del funzionamento del veleno era plausibile che il cuore potesse essere necessario essendo Ogen legata a doppio filo con i draghi ed avendo il suo chakra capacità rigeneranti, e niente nelle parole di Raizen faceva propendere per l'una o l'altra cosa anche perché fino ad ora la Montagna aveva solamente fatto riferimento ad un qualcosa da fare restando sul generico.
    Di fatto al momento non aveva mentito una sola volta, ma Ogen aveva le antenne alzate o poteva davvero cedere il cuore senza chiedere nulla in cambio?
    Non l'avrebbe probabilmente ingannata, non era saggio farlo, ma un confronto con Ogen poteva sempre essere proficuo, soprattutto per le sue arti oratorie. Tra i due era sicuramente quello che prestava maggior attenzione apprendere durante un duello non era mai semplice.





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