Posts written by lNearl

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    Benvenuto
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    benvenuta ;)
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    Si va in giostra


    II

    Kuro e Yushi continuarono a fingere di giocare tra di loro finchè il vecchietto non venne "disturbato" da un altro ragazzo. I due sapevano bene cosa fare, si avvicinarono immediatamente, pur nei limiti della messinscena, per ascoltare il discorso. 

    A te sembrano normali ? Che cosa diavolo dicono ?

    Yushi dannazione! Non devi giudicare, potrebbe essere un codice!

    Rispose brutalmente Kuro, guardandolo male. I due erano stati ripresi più volte dal giovane chunin. Chi lo conosceva o aveva avuto modo di svolgere missioni con Ryoshi ben sapeva come fosse particolarmente dubbioso e paranoico. Vedeva complotti e codici da tutte le parti, d'altra parte, conoscendolo bene si sarebbe potuto anche capire perchè. Fortunatamente per lui, nessuno lo conosceva così bene.
    I due bambini rimasero sorpresi quando il vecchietto, senza batter ciglio o curarsi di non esser visto sfondò la porta dell'edificio, entrandoci poi senza alcun genere di remora. Si guardarono dubbiosi, ma sapevano perfettamente come avrebbero dovuto agire. Yushi avrebbe emesso tre fischi lunghi ed intervallati da due secondi l'un l'altro, un codice che tutti loro conoscevano benissimo. Poi, sia che Gaho sarebbe entrato o meno dell'edificio, si sarebbero intrufolati anche loro. 

    Anche in questo caso, il seppur breve ma intenso addestramento del rosso li avrebbe guidati in ogni dettaglio. Dopo aver visto il vecchio entrare avrebbero iniziato a muoversi mentre giocavano a palla per poter sbirciare attraverso l'apertura. 


    Accidenti, chi si sarebbe mai aspettato che ci potesse essere tutta questa ricchezza all'interno ? Guarda che cose pazzesce!

    I bambini erano due tipici sunesi, non erano certamente abituati a lusso e sfarzosità, tutt'altro. Infine, dopo aver ben valutato l'assenza di rischi, uno dei due calciò con precisione il pallone all'interno. I due si precipitarono dentro con quella scusa, fingendo di voler solo recuperare il loro giochino.

    Scusi buonuomo, voglio solo recupareare...

    Yushi non fece tempo a finire la frase, che una forza inarrestabile iniziò a spostare la coppia di gagni, in un turbine di cambi di direzione. Una volta finita quella strana sensazione si ritrovarono in ambiente potenzialmente ancor più lussuoso del precedente. Al fondo della stanza che si ritrovavano davanti vi era una donna, dai modi particolarmente tranquilli , anche se sembrava un po' rigida. Stava ripulendo un rubino che poteva essere grande quanto una loro mano; un gioiello dal valore enorme. 

    Se riesco ad uscirne vivo ed a far trovare questo posto a Ryoshi ci ringrazierà per sempre. Questa si che è bella!

    I pensieri di Kuro erano già alla ricompensa finale di quella giornata, ma si incupì immediatamente quando ascoltò le parole della nonnina. Il discorso era chiaro, ed anche la voce sembrava relativamente seccata, era evidente che non si aspettava compagnia, e che probabilmente erano finiti nel luogo sbagliato. Pensandoci meglio, i due giovani non avevano vie di fughe, non conoscevano i loro compagni di avventura, e soprattutto, non avevano la più minima idea di cosa potesse volere da loro quella dona. Nessun'arma si levò dai loro corpi, in quanto non possedevano alcun genere di equipaggiamento, se non sciocchezze.

    Certamente cara signora. Mi chiamo Kuro, questo qui è Yushi, il mio amichetto. Volevamo solo recuperare i nostri giochi, non volevamo disturbarla. Ci dica, come possiamo scusarci ?

    Le parole di Kuro erano di circostanza, non aveva modo di comportarsi diversamente d'altronde. Il suo sguardo andò poi verso il vecchietto. Se da quando Gaho gli aveva parlato sembrava essere minimanete tornato in sè, da quando la donna aveva iniziato a parlare sembrava di nuovo in una sorta di trance. Guardo Yushi, il piccolo sembrava abbastanza turbato, e lo stesso Kuro non aveva modo alcuno di rincuorarlo. La loro unica speranza, probabilmente, era Huni.

    [...]



    Huni si trovava davanti ad un bancone di coltelli, all'interno del mercato quando sentì il codice. Tre lunghi fischi, intervallati. I suoi occhi si sgranarono di colpo, quel codice gli era stato insegnato da chunin bambino, e dovevano utilizzarlo quando non erano tutti e tre assieme. Significava che i suoi compagni si stavano andando a cacciare in una situazione di potenziale rischio, e che lui avrebbe dovuto avvertire immediatamente Ryoshi.
    Senza nemmeno pensarci scattò, dando un colpo al banco di coltelli e facendone volare per terra diversi.
    Doveva trovare Ryoshi, doveva avvertirlo, anche a costo di fargli solo perdere del tempo. 


    Al QM la più totale discrezionalità su quanti turni sono necessari perchè Ryoshi venga trovato, avvertito, e che arrivi nella piazza :)
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    Piccoli investigatori crescono

    I

    La piazza del mercato era un luogo affollato, c'era un sacco di via vai dovuto alle infinite persone che in quel si Suna svolgevano il loro tran tran quotidiano. In mezzo alla calca ed alla folla era semplice scambiarsi informazioni, chiacchierare ed incontrare cari e meno cari. Ma Ryoshi, si sa, ha una tendenza a tenere un po' tutto sotto controllo. 
    Occuparsi da solo di ogni genere di accadimento in quel di Sunagakure sarebbe stato impossibile, ed è esattamente per questo che esistevano i suoi tre piccoli sottoposti.
    Nononostante Ryoshi fosse un chunin di tutto rispetto, aveva scelto tre ragazzini normali come suoi " aiutanti", tre bambini che sarebbero passati inosservati pressochè sempre, che non avrebbero insospettito quasi nessuno. Anche nelle cose più semplici, come un pedinamento l'aspetto infantile è sempre d'aiuto. Si viene sottovalutati, e questa è un'arma importantissima.

     Che palle ragazzi. Quando ci siamo offerti di lavorare per lui speravamo in qualcosa di più divertente del fare la ronda per il villaggio... 

    Ha parlare era stato Kuro, il "capo" dei tre ragazzi. Aveva dieci anni, ma ciononostante aveva già capito tutto del mondo, e difatti era riuscito a creare la sua piccola Crew. Tempo addietro, era stato lui a decidere di lavorare per Ryoshi, ma non prima di averlo fatto cadere in trappola e di avergli fatto distruggere mezzo quartiere. Kuro aveva i capelli neri, vestiva in maniera ordinaria un pantalone ed una camicia marrone. 

    è vero capo, qui ci si annoia a morte. Oggi non riusciamo a vedere nemmeno qualche ragazza carina...
    TSk


    Questa voltà fu il turno di Yushi. Era il più piccolo dei bambini, aveva sette anni ma giocava sempre a fingersi già un adolescente. Parlava di ragazze sesso e di quegli strani divertimenti anticonvenzionali come se fosse tutta la vita che faceva esperienze al limite. Bisognava capirlo, essere il più piccolo in mezzo agli altri bambini era difficile, tutti ti credevano solo un moccioso. Yushi mancava delle abilità diplomatiche di Kuro, ma dalla sua aveva l'abilità di non sembrare mai fuori luogo. Era dotato di grande inventiva ed aveva un sesto senso particolare per le situazioni. Solitamente lui veniva usato come sentinella,e gli altri due si fidavano molto del loro istinto.

    Basta parlare... Il capo ci sgriderà se vi becca... Potrebbe essere da qualche parte a controllarci...


    L'ultimo dei tre piccoli gagni era Huni. A differenza degli altri due però, lui non era un piccolo gagno, affatto. Huni aveva tredici anni, era il più grande dei tre, ed era senza dubbio oversize per la sua età. Era alto quasi un metro e ottanta, aveva un fisico definito ed era indubbiamente molto più atletico. Ciononostante, aveva la faccia di un bambino qualsiasi, e ciò lo rendeva particolarmente inadatto a passare inosservato. Vedere una sorta di piccolo gigante con la faccia da tredicenne era una di quelle cose che faceva voltare le persone, ed a rendere ancor più evidente la sua inadeguatezza all'infiltrazione, vi era la sua scarsa intelligenza. Huni era il picchiatore del gruppo, quando serviva menare le mani, intimidire o far capire quali fossero le regole della strada interveniva lui. Ma sempre sotto il diretto comando di Kuro. D'altronde, avere sia i muscoli che il cervello è qualcosa di raro.

    Huni devi smetterla di avere paura che Ryoshi spunti da dietro qualche muro da un momento all'altro solo per sgridarti. Sono passati i tempi in cui ci controllava giorno e notte, adesso si fida di più. Però hai ragione, non dobbiamo distrarci.

    I tre bambini avevano visto Ryoshi nella peggiore delle situazioni, era andato fuori controllo dopo esser stato avvelenato in una taverna, ed in preda alla pazzia aveva rilasciato il suo potere devastando l'intera taverna. Indubbiamente, una scena più che normale per degli shinobi, ma i tre piccoli ne erano rimasti abbagliati, e da allora avevano un timore referenziale del chunin bambino.

    [ ... ]



    La ronda dei tre continuò senza grandi intoppi, finchè proprio Yushi si fermò di scatto, fingendo di allacciarsi le stringhe. Era un codice che utilizzavano tra di loro, aveva individuato qualcosa di strano, e voleva che anche gli altri lo sapessero. In quell'istante scattarono tutti sull'attenti, drizzando le orecchie. Kuro in particolare, perchè in queste situazioni l'unica cosa che poteva fare Huni era attendere ordini in silenzio, cercando di attirare meno possibile l'attenzione.

    Quel vecchio... Non lo abbiamo mai visto tra i mendicanti che stanziano qui vicino al mercato.. Nè tanto meno nelle altre zone di Suna. è la terza volta che facciamo il giro della piazza, lui è sempre lì fisso che guarda davanti a sè quella vecchia costruzione... Niente di grave,
    per carità, ma mi sembra insolito.


    Probabilmente ci farà solo perdere del tempo, ma è una di quelle situazioni che forse Ryoshi vorrebbe che controllassimo. Huni, vai a farti un giro, lasciaci qui da soli così possiamo agire con discrezione, ma cerca di rimanere nella zona.

    Detto ciò, mentre il più alto dei tre si sarebbe allontanato senza dire una parola, Yushi e Kuro si sarebbero avvicinati al vecchio, tirando fuori dallo zaino un pallone, e mettendosi attorno al vecchio a giocare. Essere dei bambini permetteva di fare le cose più assurde, pur rimanendo perfettamente nella parte.








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    Kusa


    II - Interpost





    L'arrivo a Soyo si rivelò più rapido del previsto. Il viaggio assieme ai suoi due compagni fu piacevole e ricco di chiacchiere. La città si presentava nel migliore dei modi, ricca di persone indaffarate e sostanzialmente splendente. Certo, per noi abituati a vivere nel paese del vento, nella sua capitale soprattutto non eravamo abituati a questi ritmi e questi modi di vivere da commerciante. Sembravano avere un altro pigio ed un altro modo di affrontare vita e commercio. Per loro era indubbiamente più naturale che per noi. 

    La città non era grandissima, ma aveva comunque superato le mie aspettative iniziali. Ritenevo che non avrei trovato altro che un borgo nato attorno all'attività commerciale della Tayo no Warai, ma invece vi erano anche altre attività commerciali di seppur minimo rilievo. Ad ogni modo, come ci si poteva immaginare l'azienda principale era quella, e raggiungerne la sede non fu affatto difficile. Con il resto della compagnia non avevamo ancora affrontato un piano, nè avevamo parlato di come muoverci. D'altronde era troppo presto per farlo, avevamo troppe poche informazioni.
    Soprattutto, per quello che era il mio metodo preferito d'indagine, io per primo avevo troppi pochi dati da analizzare. Mi guardai attorno alla ricerca Infiltrarsi 2
    Maestria: L'utilizzatore ha +3 in Percezione nel rilevare eventuali trappole, sistemi di controllo o di percezione, ricetrasmittenti ed altri strumenti o tecnologie in grado di ostacolargli l'infiltrazione.[Da genin in su]

    + occhio di falco, percezione media + investigatore + eventuale seguire le tracce
    di qualche guardia posta all'esterno o di qualche eventuale sistema d'allarme. Aziende di questo genere potevano fregarsene dei magazzini, ma probabilmente per la loro sede avrebbero voluto ben altro genere di sistema di difesa.
    Proprio al fine di tastare il sistema difensivo utilizzai il mio sesto senso
    Infiltrarsi 4
    Abile: L'utilizzatore può accorgersi di essere soggetto alle abilità da Sensitivo. Si accorgerà immediatamente delle percezioni di ninja parienergia o inferiori, e con un ritardo di 2 slot azione contro ninja di energia superiore. Nei confronti di parienergia o inferiori si accorgerà delle percezioni anche se in quel momento è attiva una tecnica che nasconda il suo chakra.[Da chunin in su]


    Sesto Senso [2]

    Arte: L'utilizzatore può percepire la presenza di manifestazioni di chakra entro 900 metri (3 passi); può essere applicata Percezione del Chakra. Sono necessari 2 round di concentrazione. (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su]

    alla ricerca di presenze nella zona. Non solo volevo sapere se c'erano shinobi ingaggiati a protezione dell'edificio o all'interno dello stesso, ma mi sarebbe anche piaciuto sapere se qualcuno stava cercando di rilevarci.  











    Nell'interpost tutta la parte iniziale di interazione con gli altri personaggi è stata volutamente omessa per questioni di sinteticità, e verrà poi affrontata nel post vero e proprio.

    Inutile a dirsi, ma qualora abbia fatto troppe azioni Max annulla ciò che ritieni di troppo. Per noi sunesi, la cosa più importante è, come da chat, l'utilizzo di sesto senso.
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    Ficcanaso



    II


    Il Dirty Dick era esattamente il genere di locale che ci si aspetta sia. Una taverna losca, impolverata e con la luce soffusa anche a mezzogiorno. 
    Se già solitamente non vi era particolarmente baccano, sintomo che tutti i discorsi erano fatti con voce bassa, tutti a nasconder qualcosa, Kairi potè tranquillamente notare un attimo di silenzio quando varcò la soglia.


    "Un'accademica ? " Sarebbe stato il pensiero di tutti coloro all'interno. C'erano circa dieci persone dentro la locanda, non molte, ma nemmeno pochissime vista l'ora. Quattro di queste dieci persone erano sedute ad un tavolino in fondo, vestivano in maniera spartana, e stavano dividendo un pasto assieme.

    Gli altri, formavano tre tavoli da due persone, disposti ad occupare bene o male l'intera superficie della locanda, che sarà stata grande circa un 80 metri quadrati. Tutti la stavano guardando, chi con uno sguardo più preoccupato, chi con sfiga, e chi altri invece tentava di rimanerne totalmente indifferente ( Near ). Bene o male, tutti coloro che si trovavano dentro quella locanda avevano qualche conto in sospeso con la giustizia. La presenza della ragazza poteva essere di cattivo auspicio per chiunque di loro. Poteva esser stata mandata dall'accademia per qualche omicidio, o magari semplicemente da un privato per vendicare un furtarello od una qualsiasi questione bagatellare.

    Near guardò la ragazza, era certo di non averla mai vista e di non conoscerla, non poteva immaginare cosa volesse, ma non avrebbe mai sospettato che qualcuno lo stesso così spudoratamente cercando. Erano passati anni da quando era rientrato, i primi tempi si era aspettato che i suoi familiari, i suoi amici o qualcuno del suo clan avrebbe fatto un tentativo di trovarlo. E difatti, almeno all'inizio era stato attento a nascondersi in maniera adeguata. Ma adesso, dopo tutto questo tempo non si aspettava nulla di tutto ciò, e rimase brutalmente di sasso vide la ragazza estrarre una sua foto e porla al barista. Il dialogo che seguì era scontato, quasi quanto il gesto finale della ragazza. Accompagnare una buona mancia alle richieste, soprattutto quando si cercavano informazioni scomode in locali disagiati, era proprio una buona abitudine. 

    Ebbene, pare che abbiano finalmente iniziato delle ricerche. Adesso ?
    Hanno atteso abbastanza tempo per farmi diventare un mendicante, uno straccione, si sono dimenticati di me il tempo necessario a farmi perfezionare e finire questo percorso di degrado e vergogna. Saranno forse pronti ad espormi in piazza per la punizione finale ?


    Near Nara non aveva mai superato il trauma di aver deluso tutti. Sè stesso in prima istanza. E dunque, un tentativo di trovarlo, adesso, non avrebbe potuto cagionare altri effetti che non un rigetto istintivo e gutturale di quel tentativo di aiuto.

    No, non possono prendermi adesso. Non mi farò vedere in queste condizioni! Devo restare calmo, non dare nell'occhio e seguire il protocollo. Poi vedremo... 

    Seppur non si comportasse da ninja da tempo non aveva certo perso tutta la sua intelligenza. E solo grazie ad essa riuscì a non scappare a gambe levate. La ragazza aveva un cane, un cazzo di cane che lo avrebbe trovato fino in capo al mondo per via del suo odore. Fuggire semplicemente non lo avrebbe portato lontano, ma allo stesso tempo non poteva rimanere fermo ed attendere. L'unico suo vantaggio era quella taverna, e le sue consuetidini.
    è risaputo che le persone in condizioni simili tendono ad aiutarsi, e bene o male vi era una regola di collaborazione in queste circostanze. Il barista doveva tutte le sue fortune a quella taverna, ed al fatto che coloro che vi erano dentro sapevano di poter contare su una certa discrezione. Non sarebbero bastati pochi Ryo a corromperlo.

    Ragazzina...

    Il barista era un'uomo sulla quarantina, con un'enorme pancione da birra, che stava asciungando bicchieri.

    Entri in una taverna, nella mia taverna, non saluti, non ti presenti, e ti comporti in questo modo ?

    Il barista aveva un semplice e solo motivo per il quale difendere le persone all'interno. Dentro quella taverna venivano organizzati furti su commissione e ben altre bravate, ma su ogni cosa commissionata all'interno il barista prendeva una provvigione. Era un accordo tacito, le persone sapevano che avrebbero trovato lavoro all'interno, ed allo stesso tempo sarebbe stati minimamente protetti. Tutti sapevano come funzionava, e a tutti loro andava bene. Motivo per il quale, anche gli altri 9 presenti sarebbero stati ben disposti a collaborare qualora fosse stato necessario per far uscire Near alla veloce.

    Il barista aprì la cassa lentamente, mentre manteneva lo sguardo fisso sull'accademica ed il suo cane. Poi prese il doppio di Ryo che la ragazza aveva messo sul bancone, e li mise sopra i suoi.

    Facciamo il contrario, tu adesso ti prendi questa MISERIA,
    giri i tacchi, e porti il tuo culo grasso, e quello peloso della bestiaccia fuori da qui. Tsk, non credo tu sappia dove ti trovi. E vedi di non farmi incazzare. 


    La voce dell'uomo era seria, e manteneva lo sguardo sulla ragazza come se non avesse minimamente paura di lei, nonostante potesse tranquillamente aver capito che si trattasse di una shinobi, e probabilmente anche di quale clan. Quando l'uomo finì di parlare tutti i presenti si alzarono lentamente dai loro tavoli, Near compresi. Quello era un modus operandi prestabilito. Nessuno aveva realmente intenzione di menare le mani, anzi, l'idea di tutti era evitare al massimo ogni genere di contatto. La speranza in questi casi era che la ragazza prendesse la somma e che se ne andasse. In quel caso poi tutti i presenti avrebbero rimborsato il barista, e le regole della locanda sarebbero state salve. Adesso, toccava all'onore della Kunoichi decidere il da farsi. 








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    Benvenuto, ;)
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    La notte più lunga.






    Chi mai si sarebbe aspettato di ritrovare Near Nara in quel di Konoha ?
    Nessuno. Sicuramente non lo stesso Near.
    Erano passati diversi anni dall'ultima volta che si era fatto vedere, o per meglio dire, che si era fatto riconoscere.
    La missione a Kumo era stata un fallimento totale. Lui che si faceva vanto di essere un genio, colui sul quale poggiavano tutte le speranze del clan Nara, era stato fottuto brutalmente da una sciocca indecisione. L'idea di voler strafare, il non farsi minimamente vedere, il tutto era malamente finito nel peggiore dei modi. Difficile accettare di esser rimasto chiuso dentro uno sgabuzzino, e soprattutto di non esser riuscito ad uscirne. Perlomeno, non esserne uscito finchè non gli era stato aperto.
    Tralascerei per non voler infierire troppo sulle facce dei marinai che lo avevano trovato.

    Ma, questo sarebbe abbastanza per chiunque per portarsi dietro vergogna e sdegno per il resto dell'esistenza. Basterebbe indubbiamente a chiunque. Ma, non solo tutto ciò è accaduto a lui, che aveva un ego sovrumano, che aveva un'autostima infinita. Non poteva bastare. Sulla strada del ritorno Near Nara ha vissuto un'esperienza unica. Indubbiamente particolare, indubbiamente degna di nota.
    Aveva incontrato una figura ammantata, spettrale e quasi ultraterrena. Indubbiamente era un pazzo furioso, l'ennesimo flag sventurato di una serie di tragici eventi.
    Il personaggio che si era ritrovato davanti, che lo aveva braccato e "posseduto" gli aveva fatto vivere attimi di vero panico. Panico reale, momenti nei quali pensi alla morte non più come una possibilità, ma come una certezza. Nei quali non puoi che domandarti tra quanti secondi avverrà, senza poterti nemmeno illudere di trovare una via di fuga.

    Near era vivo, ma non per merito suo. Era vivo perchè la figura ammantata lo aveva risparmiato. Certo, non senza aver preso qualcosa del povero cadetto Nara.
    Nè aveva preso il coraggio, ma soprattutto ne aveva preso la dignità. Il simbolo del clan Hyuga era stato inciso sulla fronte con un coltello, un marchio del quale non si sarebbe mai potuto lavare. Una condanna.

    Near era tornato nella capitale del paese della foglia, vi era tornato subito dopo l'incontro e la disfatta di Kumo. Ma non aveva più la dignità nè di farsi trovare da parenti ed amici, nè di farsi riconoscere da chiunque un tempo lo avesse conosciuto. Si era tinto i suoi capelli biondi di nero, aveva iniziato a girare con una grande bandana nera che gli coprisse tutta la fronte, evitando che coloro che lo vedessero potessero riconoscerlo, o notare l'incisione.
    La sua veste nera, con il simbolo Nara sulla schiena ? Un mero ricordo. Vestiva come uno straccione, ed era solito frequentare le zone peggiori della capitale.
    Viveva nelle taverne, luogo nel quale si trovava anche attualmente, tra vino, birra e brutti ricordi. In particolare, il "Dirty Dick " era la sua taverna preferita. Un locale zozzo, pieno di "rifiuti umani" vomitati dai quartieri più poveri. La cosa bella di questi posti era la possibilità di viverci per mesi, addirittura anni senza che nessuno facesse domande.
    Si nutriva grazie a lavoretti occasionali, non tutti particolarmente legali.
    Aveva perso la sua identità, ma non le sue capacità. Se richiestogli, poteva offrire egregi servizi ai malavitosi della zona, così come poteva svolgere compiti umili che richiedevano niente più di qualche bicipite allenato.

    Era quella la nuova dimensione di Near Nara, un lavoratore, un uomo comune.

    Un rinnegato.


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    Come Back


    Una missione solitaria ? 




    Cercare missioni prive di importanza non era semplice. Per quanto si possa credere il contrario, anche rimanere nell'ombra, non attirare l'attenzione e fingersi la tipica persona che si limita al compitino è qualcosa di complesso. 

    Per questo motivo scegliersi le missioni a tavolino era importante, bisognava decidere quali sembravano prive di rischi, quelle con meno ricompense o quelle più noiose. Era questo il tenore di vita di Ryoshi dell'ultimo anno. Un anno di sofferenza, di lavoro sporco e di tremenda e mortale normalità. Tutto ciò era necessario, in troppo poco tempo era diventato chunin, ed il rischio di diventare un membro famoso o di spicchio in quel di Sunagakure era troppo alto. D'altra parte, dopo aver vissuto mesi frenetici, ricchi di emozione ed avventura, passare quasi un anno intero a fare missioni che sembravano inutili era stato tremendo. Ad ogni modo, aveva imparato bene i principi della dedizione e della sofferenza. Non avrebbe tradito la sua missione, era troppo importante, era troppo riconoscente.

    Proprio per questo motivo il messo dell'accademia a cui solitamente si rivolgeva per sapere delle novità gli aveva confidato, in veste informale, la richiesta del paese dell'erba. Quelli erano giorni movimentati per l'accademia. Girava voce che, o per meglio dire, era stato dichiarato una sorta di allarme che richiedeva aiuto nell'isola di Taro dove una strana malattia stava facendo mezze vittime. Mentre, ancor più importante, nel paese dei Demoni si erano finalmente decisi ad affrontare quelle bestiacce mutanti. Più di un anno fa Ryoshi era stato sul luogo assieme ad Hohenhein ed un altro shinobi, aveva fatto una prima missione di ricerca di informazioni, ed aveva scoperto qualcosa su quelle bestie dannate. L'isola era piena di esseri viventi potenzialmente letali, necessitava un'appropriata conoscenza del posto, ma soprattutto, gli abitanti ( i Kariudo ) non erano piaciuti al neo-chunin. Ai tempi in cui era andato gli era parso evidente che sapessero qualcosa di più di quanto avevano detto, un genere di comportamento che non aveva apprezzato, e motivo per il quale non sarebbe più tornato ad aiutarli.
    Invece, la richiesta informale dei Kusa era perfetta. Quel genere di missioni da cui generalmente stanno tutti lontani. Si tratta di qualcosa di informale, il chè denota subito la scarsa propensione del paese richiedente a collaborare, la scarsa ricompensa e l'alta difficoltà a farsela riconoscere. Quel genere di missioni che vengono subito scartate. Eppure, a qualcuno servivano esattamente quel genere di operazioni.

    Benissimo, questo è proprio ciò di cui ho bisogno. Una bella gita là dove nessuno dovrebbe rompermi le scatole.

    Disse al messo dell'accademia. L'idea di affrontare un bel viaggio in mezzo alla natura, e di dover andare a caccia di informazioni inoltre lo ispirava abbastanza. Le infiltrazioni erano il suo pane quotidiano, ed anche se probabilmente sarebbe stata una missione di routine, magari avrebbe potuto affinare qualcuna delle sue abilità. Ad ogni modo, anche se doveva limitarsi al compitino, Ryoshi ormai aveva la brutta abitudine di portare a termine anche le missioni più assurde, motivo per il quale doveva ben prepararsi a quella che stava per compiere. 

    Dunque, se ciò che mi hai detto è vero, ovvero che si tratta di una richiesta informale mi devo aspettare di trovare ben poca collaborazione una volta che sarò là. è molto probabile che si voglia insabbiare qualcosa, o che forse Kusa stessa non abbia troppo piacere al far venire fuori qualche notizia. Magari si tratta solo di un gruppo di malavitosi che vogliono il pizzo, ma non si può mai sapere.

    Nell'analizzare le poche informazioni che gli erano state date il giovane chunin non potè non notare che la stessa Tayo no Warai aveva avuto un'altro incidente lungo le coste del paese dei demoni, bene o male nel periodo in cui Ryoshi era andato in missione la prima volta. Una coincidenza che adesso, mentre nel paese dei demoni si chiedeva aiuto davvero, questi avessero ricevuto un'attentato ?

    Probabilmente sto volando troppo con la fantasia, ma le notizie girano, e se sono già arrivate qui a Suna, saranno arrivate ben prima a chi è davvero interessato alle stesse. Dal paese dei demoni arriva finalmente una richiesta di aiuto aperta a tutti, e contestualmente questi qui, che un'anno fa hanno naufragato in quel posto, ricevono un'attacco dinamitardo. Non credo alle coincidenze, e credo di avere già la risposta.

    Ryoshi era sempre stato un soggetto amante dei complotti, e la situazione per lui era già chiara. Che fosse stato o meno un incidente, era stata la Tayo no Warai a far arrivare le shieshibari all'isola di Taro, o perlomeno, era facile pensare che questi animali si trovassero su quella nave naufragata ai tempi. Ryoshi ricordava ancora la reazione che aveva avuto il Comandante Tora Kumoyub quando avevano ipotizzato che le shieshibari fossero arrivate dal naufragio stesso. Adesso, rimanevano poche caselle da far quadrare, L'idea è che qualcuno si fosse "spaventato" dal fatto che il paese dei demoni avesse avanzato una richiesta ufficiale, e che adesso che la cosa era venuta fuori, avesse voluto mandare una sorta di avvertimento alla compagnia mercantile come a volerle ricordare di dover star zitta.

    Ho bisogno di una cortesia. Dovresti cercare nell'archivio, e tirarmi fuori tutto quello che trovi su questa Tayo no Warai. Magari in passato è stato oggetto di altri "incidenti", naufragi o di "attentati", anche in altre località, non per forza nella sede di Kusa. In particolare vedi se trovi altre informazioni sul naufragio dell'anno scorso nel paese dei demoni. Inoltre vorrei tutto il materiale che riguarda attentati dinamitardi nel paese di Kusa in primis, e se altre aziende mercantili hanno subito "incidenti" di questo genere. Infine, se per caso trovi qualche documento su questa azienda, anche solo fiscale, che mi dice chi è il proprietario o qualcosa del genere, te ne sarei molto grato.


    Ryoshi sapeva di poter essere una scocciatura. Stava richiedendo un sacco di informazioni ed un sacco di lavoro extra al poveretto, ma in questo modo avrebbe potuto studiare tutti i fascicoli ( qualora il messo accademico ne avesse trovati ) durante il viaggio. Avere più informazioni possibili l'avrebbe aiutato una volta sul posto.

    Una volta sistemati tutti questi aspetti burocratici e preventivi, il chunin si sarebbe messo in marcia verso il paese dell'erba, ma non prima di aver avvisato i guardiani delle sue intenzioni. Li avrebbe avvisati che sarebbe partito l'indomani, e di riferirlo a tutti gli altri che fossero partiti per la stessa destianzione. Nè dubitava, ma se qualche altro shinobi di Sunagakura avesse voluto aggregarsi, avrebbero potuto viaggiare insieme verso il paese dell'Erba.


    [ . . . ]


    Una volta arrivato a destinazione Ryoshi avrebbe inizialmente fatto un giro di perlustrazione di Soyo. Non la conosceva, e quindi voleva almeno avere idea di come strutturata, e poi si sarebbe diretto verso la zona industriale, cercando la Tayo no Warai.

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    Chi è quel mona che sbatte le sostanze ?


    Catalogazioni difficili



    Erano passate diversi mesi dall'ultima apparizione pubblica del piccolo Ryoshi in quel di Sunagakure. Era stato un periodo privo di particolarità, senza nè alti nè bassi, volto a far diminuire l'attenzione che si era creata attorno al neo-chunin. Nato e cresciuto nelle ombre, nelle quali aveva vissuto per lunga parte della sua breve vita, in pochi mesi aveva scalato le gerarchie dell'accademia. Nell'arco di troppo poco tempo aveva svolto una missione incredibile con personaggi famosi, che gli aveva fatto fruttare una spada leggendaria, ma non solo. Aveva contribuito insieme ad un folto gruppo di shinobi sparsi del continente ad eliminare il Gashadokuro. Niente che aveva svolto in solitaria, niente che potesse portare il suo nome nelle taverne dell'intero continente, ma comunque tutta una serie di eventi troppo notori e troppo ravvicinati.

    IL suo addestramento a Villa Mikawa sembrava ormai un evento lontanissimo, di quelli che quasi ricordi a fatica, ma nella realtà dei fatti era passato poco più di un anno da allora, e ricordava ancor bene le nozioni apprese. Lui doveva essere invisibile, un ninja qualsiasi delle file di Suna, e non un membro di spicco conosciuto da tutti. In breve, aveva dovuto assentarsi dagli eventi pubblici e lavorare in sordina. Aveva passato interi mesi a svolgere missioni di routine per l'accademia di basso grado e qualche compito con le squadre speciali, ma stando pur sempre ben attento ad evitare missioni importanti o che avrebbero potuto rimetterlo in primo piano.

    Ciò detto, il rumore di una forte esplosione all'interno del villaggio era qualcosa di troppo sospetto, e di potenzialmente troppo pericoloso perchè Ryoshi potesse tenersene a distanza. Non si poteva sapere di cosa si trattasse, magari era uno scherzo finito male, magari un semplice esperimento di laboratorio mal riuscito, ma un soggetto abituato a pensar male prima di ogni cosa non poteva escludere a priori l'ipotesi di un'attacco militare od un attentato.
    Svegliatosi in fretta e furia, un po' scosso dalla situazione, il chunin bambino sarebbe corso fuori di casa, correndo verso la direzione dalla quale proveniva il rumore dell'esplosione. Il buio della notte sarebbe potuto essere un problema per una persona normale e per uno shinobi poco esperto, ma Ryoshi era nato per questo genere di situazioni. I suoi occhi sarebbero stati irradiati dal chakra, che gli avrebbe permesso di vedere senza problemi, e di sfruttare la sua abilità nel notare i dettagli.

    Era evidente che da tempo non si occupava di situazioni delicate, i suoi sensi, o forse più che altro il suo intuito era leggermente intorpidito. Stava correndo per le strade già da qualche secondo quando notò finalmente l'errore fatto. Inizialmente non si era concentrato sul cercare di capire da quale posto potesse provenire il rumore, Ryoshi era uscito di casa e corso verso la direzione dello stesso, quasi a testa bassa.
    Uhm, non riuscirò mai a coprire l'intera superficie del villaggio da solo... Soprattutto, chi ha cagionato l'esplosione potrebbe già essere in fuga, basta che prende un'altra strada e sono fottuto...
    Le sue mani si mossero veloci ed esperte nel comporre l'unico sigillo di cui aveva bisogno: Una decina di cloni Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore. La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]
    comparvero immediatamente attorno a lui, e senza batter ciglio si dispersero tutte in direzioni diverse, con l'intento di andare bene o male a coprire l'intera superficie del villaggio. Nel correre, era probabile che Ryoshi avrebbe trovato altre persone svegliate dal boato, e sopratutto una volta avvicinatosi, avrebbe potuto facilmente individuare i segnali di allarme provenienti dalla struttura indicare un problema interno.
    A quel punto, avvicinarsi al perimetro del DESERT sarebbe stato il suo primo movimento, mentre tutti i cloni, dopo essersi disposti in modo da accerchiare il desert da ogni direzione, si sarebbero mossi per convergere sullo stesso, chiudendo ogni via di fuga, e restando all'erta di ogni dettaglio. Una volta accerchiata la struttura, mentre l'originale avrebbe cercato qualcuno del personale cui chiedere delucidazioni in merito all'esplosione, le altre avrebbero utilizzato congiuntamente le loro abilitàSesto Senso [2]
    Arte: L'utilizzatore può percepire la presenza di manifestazioni di chakra entro 900 metri (3 passi); può essere applicata Percezione del Chakra. Sono necessari 2 round di concentrazione.
    (Consumo: Basso)
    al fine di rilevare ogni manifestazione di chakra.






    Eccomi qui carissimi,

    Le copie viaggiano tutte utilizzando investigatore, occhio di falco, e simili. Inizialmente si muovo in giro a minchia, poi convergono verso il desert. è tua decisione ( o di hoshi, se effettivamente fa il master ) di decidere se beccano in giro le bombe che hai piazzato oppure il simbolo che hai lasciato ( non mi pare tu lo abbia mimetizzato, ma potrei sbagliare ), per il resto, ryoshi sta cercando qualcuno del personale a cui chiedere se sia tutto normale.


    per quanto riguarda l'utilizzo di "sesto senso" con le copie, è una cosa molto borderline da quanto è venuto fuori su discord. Farlo usare alle copie richiede 2 round, e tecnicamente per farlo usare da tutte le copie insieme serve una competenza apposita o un accordo con il QM, quindi di nuovo lascio a voi la scelta.
    ( nel caso in cui non possa farlo, e mi sembra la strada giusta, utilizzerà l'abilità sesto senso solo la copia dalla parte opposta rispetto alla mia, quella davanti a me dall'altro lato del desert.


    Infine, chiedi per sicurezza, ma penso di essere l'unico sunese ad entrare nella giocata leo, quindi penso che la passa stia a noi ^^


    Per qualsiasi cosa contattatemi
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    CITAZIONE (-Hidan @ 20/9/2017, 21:01) 
    Jotty admin mi pare tipo Di Maio candidato premier

    Fossi in jotty pochi paragoni mi avrebbero fatto più male!
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    Benvenuto
  13. .
    Non è ancora detto cari... Ma sono in periodo di tesi, mentre lavoro... Diciamo solo che il tempo è quello che è... Sto provando a leggere qualche giocata :)
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    E forse un segno del destino il fatto che, cercando got su Google, mi abbia mandato proprio qui?

    :dappa: :pwn:
  15. .

    Non si vedono i due leocorni

    X



    Ryoshi



    Incredibile come situazioni tanto diverse siano in grado di arrivare a risultati pressochè identici. I due ninja che erano stati vittime dell'imboscata si conoscevano appena, avevano eseguito insieme solamente una missione o due, ed ora si ritrovavano ad affrontare nemici totalmente diversi tra loro. Incredibile come nello stesso istante i due si ritrovavano nascosti, invisibili agli occhi dei nemici, ed in grado di di decidere loro le sorti della missione. Nel caso del genin della sabbia la scelta era semplice, si trovava ben nascosto nell'acqua, al riparo da qualsiasi genere di attacco da parte dei suoi nemici, i quali sembravano abbastanza sicuri di aver vinto la loro sfida e di aver messo fine alla sua vita. I due ragazzi che stava combattendo erano forti, molto forti. Probabilmente allo stato attuale delle cose ben più forti di lui. Lui, che aveva ancora moltissime missioni da compiere, non solo per il suo villaggio, e che per farlo aveva bisogno di essere vivo.
    No, non avrebbe sfruttato la possiiblità di un'attacco a sorpresa. Si sarebbe invece comportato come un codardo, sarebbe rimasto nascosto nell'acqua, al di sotto dei suoi nemici con il respiratore finchè questi non se ne fossero andati. Per accentuare ancor di più il suo nascondiglio il genin utilizzò la tecnica dell'occultamento, andando a confondersi perfettamente all'interno dell'acqua, diventando invisibile. Dubitava che i suoi nemici avrebbero smosso l'acqua o che avrebbero fatto qualcosa per poterlo stanare, sembravano abbastanza soddisfatti del loro lavoro, ma con l'occultamento avrebbe anche potuto resistere a tecniche leggere, che non lo colpissero.
    L'unica cosa che doveva fare era rimanere lontano da quel centro gravitazionale, ed attendere.


    Asmodai




    Situazione simile quella del neo jonin di Kiri. Forte delle sue abilità e della sua capacità di essere sempre celato agli occhi dei nemici, Seinji si era teletrasportato lontano da essi, evitando totalmente la tecnica d'attacco del nemico e portandolo ad un grosso spreco di chakra, inutile tra l'altro. Lo spadaccino sembrava dolorante, ma non era ancora totalmente fuori combattimento, mentre il domatore di draghi sembrava piuttosto adirato. L'intera città si trovava sotto il suo controllo, ma era anche la sua fonte di divertimento. Sapeva di combattere contro un ninja esperto, uno shinobi in grado di scappare e riapparire, sempre pronto a cogliere il nemico impreparato e a giocare in maniera infame. Non era la prima volta che fronteggiava uno shinobi del genere, e a discapito del suo compagno impulsivo, sapeva che combatterlo a testa bassa era inutilmente. Proprio per questo, per evitare che uno shinobi qualsiasi potesse arrivare a rompere le scatole nel loro parco divertimenti, i due avevano creato una barriera perpetua d'individuazione. Inutile a dirlo, era l'evocatore il sensitivo dei due, ed esso sapeva benissimo in quale posizione si trovava Seinji. In realtà, l'Akuma aveva già avuto modo di capire che coloro che lo stavano combattendo avevano capacità sensoriali di questo genere, altrimenti come avrebbero fatto a comparire al momento giusto dal quello strano buco nella città ?
    Mentre il domatore sapeva benissimo la posizione di Asmodai, sembrava che lo stesso non sapesse di non potersi nascondere. Lo percepiva, immobile in una della palazzine accanto. Non fece l'errore di guardare verso quell'edificio, non voleva che l'altro sapesse di esser stato notato. Si comportò in maniera disinbolta, guardandosi in giro normalmente, come se stesse effettivamente cercando qualcuno attorno a lui, all'interno della piazza e negli edifici limitrofi. Scambiò qualche parola con lo spadaccino, mostrandosi risentito ed arrabbiato per aver perso in nemico. Poi il drago iniziò a muoversi, ad un altezza di circa 15 metri iniziò a muoversi verso gli edifici, dando modo ai due fantini di guardare dentro dalle finestre, nel mentre il fantino mise le mani a comporre la posizione della tigreTecnica del Sonno delle Piume - Nemurihane
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre ( 10)
    L'illusione si attiva se le vittime presenti entro 21 metri l'utilizzatore. L'illusione addormenterà fino a 3 persone per ogni grado ninja posseduto. Gli avversari cadranno addormentati dopo un round di forte sonnolenza. Il sonno illusorio dura per 3 ore o finché non rilasciata. Può essere utilizzato anche in combattimento, rinunciando ad un intero round prima di eseguirlo. L'efficacia è pari a 50. Subire danni fa svegliare la vittima.
    Tipo: Genjutsu - Bakkin
    (Livello: 3 / Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]

    . La ricerca non partì immediatamente dall'edificio in cui Seini si trovava, sarebbe stato troppo evidente, ma piuttosto parti da quello che si trovava in direzione EST rispetto al suo. Dopodichè, dopo aver effettuato verso quello più lontano, e solo per ultimo sarebbe andato verso l'edificio in cui si trovava Asmodai. Difficile dire quale fosse il motivo per il quale erano state posizionate le mani in quel determinato sigillo, poteva sembrare una tecnica per effettuare controlli migliori all'interno dei palazzi, o chissà cos'altro. Seinji avrebbe dovuto essere prudente, aveva pochi istanti per uccidere i suoi avversari, o scappare per sempre, prima di cadere in un potente genjutsu.
    Ma come scappare all'interno della barriera perpetua ?
1212 replies since 15/6/2011
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