Posts written by lNearl

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    Per diversi motivi vi ho mandato un invito sulla chat Discorso ad un canale apposta per questa quest, fatemi sapere se vi arriva. Se no cerco di provvedere con i buon vecchi PM
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    Vediamo di usare questo format per farlo diventare una prassi :)


    Nickname: lNearl
    Grado/energia posseduti: Genin Blu
    Tipo di role: Me ne servono diverse :
    - Role per stringere patto d'evocazione
    - Role per la caratterizzazione del personaggio ( In questa mi serve un Qm. La trama dev'essere sanguinolenta ).
    - Role per ricerca gregari ( quelli scarsi )

    Io dal canto mio sono disponibile a ricambiare con qualsiasi genere di richiesta a livello di Qm.

    Dettagli Role: //
    Dettaglio Player: //
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    Hidan a te ho proposto un Onore in meno perchè non sapevo se ti servisse qualcosa di particolare per le competenze. Azioni di combattimento da premiare ce ne sono diverse, ma non sapendo come indirizzare ho lasciato lo slot vuoto.

    Indicativamente, tra di voi potete ancora proporvi degli altri stemmi, e poi forse ancora una lode a me.
    Ditemi se avete bisogno : )
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    Vittoria

    X



    L'idea dell'Akuma riuscì a limitare i danni subiti dallo spaventato ninja di Konoha, che svenne con semplicità ma che riuscì a rimanere ancorato alla vita. Il suo respiro era debole, probabilmente senza delle cure appropriate avrebbe rimediato dei danni irreversibili, però per il momento i suoi compagni si erano curati egregiamente di lui.
    Akira era come suo solito uscito indenne dall'esplosione, così come l'Akuma.

    Il ritorno verso la casetta in cui Ozoro, uno dei compagni della Vedova li aveva accolti fu particolarmente semplice. Una volta arrivati ad una decina di metri Ozoro corse fuori dalla casetta, dove rimaneva solamente più lui, con il suo dispositivo per comunicare in mano.


    Oddio! Sono felicissimo che ce l'abbiate fatta! Mai mi sarei aspettato che qualcuno potesse uccidere quella strega!!!

    L'uomo era agitato e ricoperto di sudore. Era evidentemente molto agitato e non sembrava particolarmente in pieno controllo del suo corpo.


    Come ? Il trono parlava ?

    Alle parole dell'Hozuki rimase totalmente sbalordito, non sembrava capirci niente dell'intera faccenda.


    Allora, prima di tutto tu porta delle medicazioni per il ferito. Poi, veniamo a noi. Capisco la vostra agitazione, e capisco i dubbi riguardo la mia posizione, ma vi assicuro di non sapere niente di tutto quello che riguarda la Vedova Nera.

    Le indicazioni dell'uomo erano rivolte alla segretaria che all'inizio della faccenda aveva rivelato il suo coinvolgimento amoroso.


    La mia storia d'amore con lei è stata particolarmente semplice... Ci siamo incontrati ad Otafuki, in una locanda qualsiasi. Lei era bellissima ed io me ne sono perdutamente innamorato. Inizialmente si è trattato di un amore platonico mai ricambiato, poi d'un tratto quando le ho rivelato di lavorare nell'accademia ha iniziato a cambiare atteggiamento. Da quel momento siamo rimasti insieme un paio di mesi, nei quali lei ha vissuto a casa mia e nei quali non mi ha mai voluto dire nulla riguardo alla sua vita precedente.

    Mentre parlava l'uomo aveva gli occhi lucidi ed un tono di voce mortificato. Effettivamente sembrava raccontare con onestà la sua storia. La storia di un normale funzionario raggirato da una bella donna attraente.


    Io ero contento, lei mi disse di essere sopravvissuta all'attacco di alcuni banditi al suo villaggio d'origine e che ne avevano trucidato la famiglia. Questo spiegava le sue numerose cicatrici e il suo non avere ricordi, casa e parenti. In quel breve periodo assieme non siamo mai andati in giro, sembrava terrorizzata dall'idea di uscire di casa. L'unica cosa utile che posso dirvi è che tutte le notti aveva degli incubi tremendi. Parlava nel sonno e spesso si svegliava di soprassalto. Correva alle finestre e controllava tutta la casa. Quando si muoveva di notte sembrava unf fantasma, per quanto io sia abituato a vedere diversi shinobi tutti i giorni non avevo mai visto nessuno così silenzioso. Passava magari delle ore di notte appostata dietro le finestre o dietro i muri. Ho provato a chiederle delle spiegazioni ma si è sempre rifiutata...
    L'unica volta che ho forzato la mano, dicendole che l'avevo sentita parlare nel sonno e chiedendo chi fosse questo Yurkin è scomparsa. é letteralmente scomparsa, nel momento esatto in cui gli ho posto la domanda l'ho vista sparire. Mi è stato detto solo qualche giorno dopo che ero stato vittima di un'illusione. Non mi deve aver ucciso per chissà quale motivo... Ad oggi non lo sapremo mai. Solo una settimana più tardi il suo profilo è stato associato a quella dell'assassina di tutte quelle persone, e vista la situazione mi sono sentito in dovere di provvedere personalmente al commando...


    L'uomo dopo quella rivelazione scoppiò in lacrime, posando il braccio destro sulla spalla di Akira mentre si piegava in avanti scosso dai singhiozzi. L'amore è effettivamente difficile da digerire.


    Quando parlava di notte diceva sempre alcuni nomi, li chiamava. Alcune volte sembrava chiamarli in maniera romantica, altre volte passava interi minuti gridando il nome " Yurkin " con un tono di voce carico di odio ed allo stesso tempo di paura. Per quanto riguarda i nomi che pronunciava con vena romantica abbiamo controllato, sono i nomi degli uomini che ha ucciso. Per quanto ne sappiamo, era una serial killer, erano uomini importanti e le loro sparizioni possono essere legati a motivi economici o simili. Per quanto riguarda questo Yurkin, non saprei proprio chi possa essere. Non esiste nessuno in tutta l'accademia che sappia qualcosa a riguardo.

    L'uomo si riprese, correggendo la sua postura e cercando di raccimolare un po' di dignità all'interno del suo corpo. Senza grandi pensieri si girò, lasciando sul posto i due kiriani ed entrò nella capanna. Dopo un breve dialogo con la segretaria uscì con due borse di tela, che sporse verso i kiriani.


    Questa, secondo il volere dell'accademia, è la vostra ricompensa. Erano tre buste, ma ne ho fatte due visto che l'intervento di questa mezza calza di Konoha non merita di essere premiato...
    I miei uomini mi hanno riferito dell'esplosione, dicono che non c'è traccia di un cazzo di niente... Ho dato ordine di smantellare il campo, stiamo tornando tutti a casa. La missione era solo uccidere la vedova, e ci siete riusciti. Il vostro rapporto andrà consegnato in accademia, come di consueto.
    Grazie ragazzi.


    La discussione si era conclusa. L'uomo si voltò, diede un grido alla segretaria ed assieme si incamminarono verso il villaggio. I Kiriani lo sentirono dire a coloro che lo stavano ascoltando di rientrare, la missione era conclusa.
    Solo dopo qualche secondo riprese a piangere come un bambino.
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    Considerata la presenza di Mberu sul forum non penso che i vostri pensieri siano utili xD
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    La casa esplode pochi secondi dopo che voi vi siete teletrasportati quindi la vostra difesa è assolutamente necessaria. Per quanto riguarda le domande al tipo di konoha ben venga, io ho detto degli stemmi in quanto il vostro ultimo post sembrava volersi concludere così, se vuoi proseguire per me va benissimo. Per la casa, è distrutta, la possibilità di guardare in giro ve la siete giocata :)
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    Raggi di sole

    IX




    La Vedova Nera era morta e stramorta, e di conseguenza quando scapparono a gambe levate non ci fu nessuno a rimproverare i due Kiriani per la magra figura che avevano fatto davanti al trono d'ossa. Il velo di nebbia dell'Akuma fu pergiunta eccessivo. Il trono non era nulla più che una semplice poltrona con qualche potere particolare, ma indubbiamente non si sarebbe scomodato per corrergli dietro. D'altra parte invece i due non si erano degnati di rispondere in maniera adeguata alla richiesta che l'Inviato della luce gli aveva rivolto.
    Indubbiamente però il trono, o chi in quel momento stava parlando per mezzo di chissà quale sistema di comunicazione aveva avuto la possibilità di dedurre dal loro comportamento una forma ben evidente di rifiuto.
    I due non si erano nemmeno preoccupati di chiedere quali potessero essere i risvolti della faccenda, nè tanto meno erano stati incuriositi dall'evolversi della cosa.
    Che poi, sarebbe stato meglio dire che a gestire la situazione da Leader disinteressato era stato Seinji, il quale aveva teletrasportato lontano il suo compagno d'avventure senza nemmeno chiedergli il consenso, costringendo anche il povero Akira alla figura del codardo.

    Il Culto del Sole era un'istituzione nuova, nel senso che per la prima volta forse degli accademici non corrotti ne scoprivano l'esistenza, e forse questo segno di omertà e di mancata curiosità sarebbe stato utile all'associazione, permettendole di crescere ancora nel tempo, in silenzio e senza occhi indiscreti.
    Il trono, o sempre chi per lui stava decidendo in quel momento sapeva bene però l'importanza dell'anonimato. E come si poteva mantenere l'anonimato ora che la Vedova era stata scoperta ? Il suo corpo sarebbe stato cercato, forse. Indubbiamente qualcuno avrebbe potuto voler controllare la casa e la zona adiacente, alla ricerca di qualche trappola, alla ricerca di qualche prova dell'esistenza della donna. Non ce lo si poteva permettere.
    Il fatto che tutta quella zona fosse perfettamente in ordine, le varie postazioni di controllo sparse qua e la per il perimetro del territorio adiacente dovevano assolutamente sparire. Ma fortunatamente, come ogni Raggio del Sole sa bene, c'è sempre un mezzo per risolvere questo genere di problemi.
    Forse, se i due pensavano di aver terminato le loro azioni quotidiane si sbagliavano, rimaneva ancora un'ultima, ma indubbiamente la più pericolosa delle minacce. Dopo aver assorbito tutta la luce possibile il trono avrebbe continuato a risplendere in maniera sempre maggiore, finchè non fosse giunto il momento di rilasciare in un'unica soluzione tutta la luce accumulata.




    Una tremenda esplosione di luce avrebbe scosso tutta la zona circostante. Dapprima ci sarebbe stato un potentissimo lampo, che avrebbe accecato tutti i presenti nell'arco di un chilometro, dopodichè nello stesso raggio d'azione si sarebbe propagata la potente esplosione. Il tutto sarebbe durato poco più di qualche istante, giusto il tempo di poter rimanere accecati prima di essere travolti dalla potenza della distruzione. L'effetto che se vogliamo può essere più interessante è il perfetto silenzio con cui l'esplosione del trono ha distrutto tutta la zona attorno.
    Non si sarebbe sentito il classico fragore dell'esplosione, non si sarebbe sentito altro rumore se non quelli " derivati". Indubbiamente i resti di quelle che un tempo erano state la torri di guardia avevano provocato i classici rumori di legno in frantumi, e nemmeno all'esame più accurato sarebbe stato più possibile rintracciare quei sigilli che l'Akuma aveva visto all'inizio della missione. Lo stesso, si sarebbe potuto dire della casa. Al suo posto adesso non c'era altro che un campo di terra arido, con dei resti diffusi di schegge di legno. Indubbiamente tante, che avrebbero potuto documentare la presenza, un tempo, di un abitazione, o qualcosa del genere. Ma nessuno, se non i testimoni stessi avrebbero potuto dire se si fosse trattato di una villetta piuttosto che di una capanna degli attrezzi.

    Ah, già i testimoni. Chissà che fine avevano fatto i due Kiriani, il ninja di Konoha e gli pterodattili fuori dall'abitazione in seguito all'esplosione. Tutto quanto accaduto rimaneva testimoniato solo nella loro memoria, difatti non c'erano altri resti se non delle schegge di legno. Niente abiti, niente brandelli di carne, niente sangue versato.



    Se registrate l'evento nella timeline possiamo andare di stemmi ^^
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    Finalmente si entrava nel merito della discussione. Non ero un guardiano e per il momento il compito di controllare gli accessi alla città non mi avrebbe toccato, però facendo parte della squadra speciale ero stato comunque reputato idoneo per decidere quali strade e quali progetti potessero essere più adatti per lo sviluppo del villaggio.


    Bene bene... Sembra che questi architetti ci sappiano fare...

    I diversi progetti su come allestire le mura erano interessanti, ma ognuno di essi aveva importanti pro e contro. Se da un lato irrobustire le mura poteva concedere importanti risultati come pura resistenza, dall'altro si poteva decidere di operare in maniera diversa. Ci sono diverse opzioni per rendere più resistente un muro, ed in base alle scelte che avremmo fatto oggi, in futuro avremmo potuto risentirne o beneficiarne.


    In un certo senso ritengo sia difficile, per quello che riguarda il lato difensivo esprimere un parere immediato.. Bisognerebbe prima fare un controllo accurato dello stato attuale, verificare com'è la situazione e la resistenza anche dei punti mal messi. Sarebbe inutile rendere la facciata anteriore a prova di bomba, se poi abbiamo dei buchi sul lato est...

    Indubbiamente per poter effettuare la scelta migliore occorreva essere molto precisi e guardare con attenzione a quella che era la situazione attuale. La prima cosa della quale si deve essere sicuri sono i propri punti deboli.


    Per quanto riguarda il lato offensivo, io voto a favore del potenziamento delle armi. è vero che un raggio d'azione più elevato ci permette di iniziare ad attaccare prima, ma per quello che è il tipo di combattimento degli shinobi di Suna penso sia meglio che le mura siano pronte ad attacchi potenti e ravvicinati piuttosto che deboli ma lontani. Inoltre, basterebbe avere qualche sensitivo posizionato nel villaggio per rimediare al deficit di raggio d'azione delle mura, ed in tal caso potremmo accorgerci e attaccare sin da subito. Penso, considerato lo stato attuale delle difese, che sia meglio considerarle un ultimo baluardo, e che quindi siano il più letali possibili quando il nemico si trova davanti alla nostra porta.

    Avrei ascoltato attentamente anche le opinioni degli altri, d'altra parte ero indubbiamente il meno esperto e soprattutto non ero io colui che avrebbe beneficiato del potenziamento in linea diretta visto che non sarei stato sulle mura con gli altri.


    Voi che dite ?

    Per l'attacco voterei + 10 potenza.

    Mentre per quanto riguarda la difesa, non ho idea di quale sia la potenza attuale delle mura. Se è 20 o superiore potenzierei la durezza, se invece è minore di 20 potenzierei la potenza.
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    -Max sei malato
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    CITAZIONE (-Hidan @ 2/7/2016, 15:38) 
    Sembra il boss finale di un FF. Comunque, quale delle due ipotetiche è andata a segno? Giusto per sistemare chakra e bomba

    La seconda in quanto non è esplosa con la carta bomba :)


    Cmq a mia discolpa non penso di essere mai arrivato ad un boss finale di FF quindi non è copiato.
    Diciamo che mi serve come introduzione di un filone.
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    CITAZIONE (-Hidan @ 2/7/2016, 15:24) 
    Ma... Ma cosa XDDDD

    Wut?
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    Il Culto

    VIII




    La Vedova Nera si era ormai giocata tutte le carte. Ben conosceva i combattimenti, e sebbene durante gli anni d'addestramento al Culto del Sole avesse dovuto affrontare ogni genere di sfida, non aveva mai trovato due Kiriani così determinati ad ucciderla.
    C'era, negli addestramenti del Culto una dualismo paradossale. Tutti ben sapevano che avrebbe trionfato solo l'ultimo rimasto in vita, me è proprio quella necessità di dover rimanere in vita che ti spinge ad essere prima di tutto ad essere cauto, e solo in seguito ti spinge a cercare di ferire il prossimo.
    Una volta alla settimana li prendevano tutti, li mettevano in un'edificio, in una piazza, a volte in un bosco, e dicevano loro che solo l'ultimo sopravvissuto sarebbe andato avanti. Iniziavano a fare questa vita sin da piccoli, e così venivano selezionati.
    Lei era originariamente un Kaguya, quello era il suo sangue. Era nata a Kiri, e da li venne rapita per il suo sangue. Lo sharingan se l'era impiantato, un'occhio alla volta dopo aver ammazzato qualche foglioso durante una di quelle tante e terribili sessioni.
    Poi, dopo aver svolto alcuni dei suoi compiti, le era stata data la possibilità di ritirarsi.
    Ma come mai, dopo tutti questi anni di addestramenti, la Vedova Nera aveva avuto la possibilità di ritirarsi ? Di andare in pensione ?
    Come mai il suo corpo era ancora così bello dopo tutte le operazioni e le cicatrici che aveva subito ? Domande alle quali nessuno avrebbe saputo rispondere, la Vedova Nera giaceva distesa in una pozza di sangue davanti ai due shinobi di Kiri.
    Lei era abituata a combattere, anche da sola ed anche in mezzo a decine di avversari assieme, ma mai si era ritrovata davanti un ninja abile come lo Hozuki. Più che l'abilità stessa del ragazzo era stata la sua incredibile arroganze ed il suo essere spavaldo. Incurante dei suoi attacchi e delle sue capacità le si era buttato addosso a testa bassa. La spade dell'uomo erano già di per se incredibili, unite al suo spirito combattivo e all'assistenza dell'Akuma che aveva fatto da supporto si erano rilevati temibili.
    La donna aveva pensato e previsto i suoi movimenti, ma la stanchezza e la velocità d'esecuzione erano state fatali.


    I miei complimenti, bastardi.

    Dal corpo martoriato della donna uscì un lieve sussurro.


    Il sole è il mio signore.
    Il sole mi ha benedetto.
    Io sono il suo raggio, il suo volere, la sua luce.
    Dio del sole perdonami, Dio del sole puniscimi.


    Non si sa bene come, la donna riuscì a pronunciare quelle poche parole, poi chiuse gli occhi per sempre.
    Sembrava essere finita li, sembrava che la missione fosse finita, ma poi il corpo della donna iniziò a brillare. Dalla finestra un raggio di luce iniziò a fare riverbero sul trono d'ossa, e la stessa luce rimbalzava poi sul corpo della donna.



    Sei stata eliminata Yarin. Il tuo splendore ha perso la sua radiosità. La tua epoca, è terminata.



    Una voce avrebbe risuonato nella stanza, rimbombando alle pareti e generando uno stranissimo effetto eco della parola " Radiosità", che avrebbe effettivamente reso molto difficile la comprensione delle parole successive di quella prima frase. La voce era calda ed accogliente, non sembrava ostile e trasmetteva tranquillità. Non si capiva da dove provenisse in quanto il rimbombare del suono produceva un'effetto strano, ma la sensazione che fosse il trono stesso a parlare avrebbe colpito entrambi. Mentre i due ascoltavano quella voce il corpo della donna, illuminato dal raggio che rifletteva sul trono sembrava pian piano disgregarsi. Il sangue aveva cessato di fluire, e nell'immobilità della morte il suo corpo splendente si stava scomponendo.


    Avete eliminato uno dei raggi dei dischi del sole. Potete scegliere la morte, o di sostituirla dedicando la vostra vita a me, l'unico vero Dio.



    Il corpo della donna, che la voce chiamò Yarin, era ormai privo della sua originaria essenza. Per quanto osservato attentamente, ormai si intravedeva solamente un'essenza di luce, come se ne fosse solamente un grande concentrato. Infine, quando la voce cessò di parlare nuovamente il nucleo di luce che sostituiva il corpo della defunta Vedova scattò all'interno del trono, lasciando per qualche istante una scia dietro di esso. Dopo qualche secondo il trono iniziò a brillare, esattamente come aveva fatto il corpo della donna prima di esso. Pochi istanti dopo i due videro molte altre scie di luce andare a condensarsi all'interno del trono. Alcune arrivavano dalla porta, e sembrava che arrivassero dal piano sottostante, altre arrivavano dalle direzioni intorno a loro, attraversavano il legno della casa e si ricongiungevano al trono d'ossa. Esso, brillava di una luce sempre più radiosa.
    A parte questo, tutte le ossa ed i segni di combattimento rimanevano al loro posto, anche i tre cadaveri degli uomini erano li.



    Non avrete altra possibilità di scelta.

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    Acchiappa la talpa

    VIII



    Rimasi un minimo stupito dalle parole del Kurogane. La mia e la sua arte del controllo erano molto simili, anzi probabilmente la sua arte aveva delle potenzialità incredibilmente migliori potendo gestire gli elementi metallici. Di conseguenza mi sembrava strano che non avesse riconosciuto il mio controllo. Ad ogni modo, sempre fingendo di non essere io l'utilizzatore della sabbia, fui felice di vederlo costretto a ricorrere ad una potente tecnica di difesa per salvarsi dalla moltitudine di attacchi che avevamo preparato per lui.


    Bene bene... Sembra perlomeno in difficoltà...

    Stavo per iniziare una nuova serie di attacchi verso il nemico quando iniziò il finimondo. Dapprima si manifestò sotto forma di pure urla di terrore totale che provenivano nella zona vicino a noi. Le persone gridavano e scappavano come se ci fosse un drago sputa fuoco. Invece, il nemico non veniva dall'alto. Eravamo a Suna, eravamo i migliori nella gestione del terreno, e proprio da li avremmo dovuto aspettarci il nemico. Vidi alcuni spruzzi di sabbia nella zona attorno alla nostra. Era un genere di cosa che avrei potuto fare anche io, ma la realtà era che si estendeva per una porzione di terra troppo elevata perchè fosse una sola persona a gestire tutto quel casino. Potevano esserci diversi adepti a farlo, ma non avrebbe avuto senso un dispendio di energia tale in relazioni ai sì scarsi risultati che dava.


    Quando ho incontrato Imuz a Suna la missione si era conclusa con il vermone... Che sia ?

    Ripensai al primo incontro con la Canzone del Deserto. All'epoca mi ero salvato solamente grazie alle tecniche che Hoshi stesso mi aveva dato attraversi i Fuuinjutsu, ma da allora parecchie cose erano cambiate. Mi aspettavo esattamente quello, un vermone gigante e potente. Magari ce n'erano diversi, e muovendosi sotto il terreno provocavano quel genere di semi esplosioni.
    Ad ogni modo, pensieri a parte, mi aspettavo che sarebbe accaduto qualcosa. La gente non gridava per niente, e ritenere che noi fossimo al sicuro sarebbe stato sciocco, di conseguenza quando si aprì un buco proprio sotto Kon io ero sostanzialmente pronto. Lo ero, almeno mentalmente.
    Ci fossimo trovati in un'altra situazione, in un altro posto qualsiasi non avrei potuto far niente, ma in mezzo al deserto ero invincibile. Appena si aprì la voragine controllai parte della sabbia attorno al buco, modellando a forma di piattaforma proprio sotto Kon. Non ero in grado di farlo così in fretta da non farlo scendere nemmeno di qualche centimetro, in quanto la velocità con cui si muoveva era elevata dato il suo peso, ma ebbi il buon senso di sfruttare a nostro vantaggio la situazione. La "piattaforma" si sarebbe creata sotto i piedi di Kon, salvandolo da morte certa nel buco, a circa due metri di profondità. Il ragazzo aveva già urlato, e probabilmente i nostri nemici si aspettavano fosse ormai nelle profondità del deserto, ma in questo modo, oltre a salvargli la vita gli davo la possibilità di effettuare un'attacco a sorpresa. Sempre che, ne fosse in grado. Slot difesa 1 .


    Haruki!!!!

    Lo vidi troppo tardi, e comunque ero impegnato nel salvare Kon quando un buco si aprì sotto il monaco. Per quella volta, avrebbe dovuto salvarsi da solo. Per quanto la situazione potesse essere tesa non potevo perdermi in chiacchiere. L'allenamento era la prima cosa, e saper sfruttare le proprie capacità anche. Il Kurogane era riuscito perfettamente a difendersi, ma la tecnica della bara sembrava averlo stancato incredibilmente. Se pensava che avrei atteso che si ristabilisse sbagliava alla grande.



    Qui marca male... Non sappiamo cosa succede, e visto come sta degenerando in fretta dobbiamo muoverci a fare qualcosa prima che sia troppo tardi...

    Il problema però era la totale assenza di informazioni. Non sapevamo nè cosa fare, nè chi cercare. Avevamo speso parte della nostra giornata a cercare il capitano, ed adesso dovevamo pure fargli da balia. Forse, con il senno di poi sarebbe stato meglio entrare nella tenda sfarzosa. Ad ogni modo, ero stufo di dipendere dagli ordini e dagli altri. Se c'era qualcuno in grado di risolvere la situazione ero io. Non pensai al monaco, finora era stato inutile alla mia causa, avrebbe potuto continuare ad esserlo.
    Deciso più che mai a sistemare la situazione mi lanciai all'attacco del Kurogane, sperando fosse ancora debilitato. Avevo bisogno di fermare il Kurogane ed immobilizzarlo, di conseguenza la sabbia attorno a lui si sarebbe trasformata in costrutti, davanti, dietro, a sinistra , sotto, sopra. Da ogni direzione non avrebbe visto altro che sabbia cercare di mangiarlo vivo. Slot azione 1 / 2 . I costrutti avrebbero continuato a inseguirlo in qualsiasi direzione, anche se forse l'unica sua possibilità di salvezza era riuscire totalmente a scomparire dal campo di battaglia.

    Se fossi riuscito a prenderlo, mi sarei immediatamente avvicinato e avrei immediatamente usato l' interrogazione mentale
    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'illusione si attiva tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche leggendo la mente. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda.
    L'efficacia è pari a 30. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso ogni domanda )
    [Da genin in su]
    sul Kurogane.

    Dov'è la base di tutto quello che sta accadendo e come si raggiunge ?

    Potevo permettermi una sola domanda utile, è decisi di chiedergli esattamente il posto nel quale avrei potuto andare per risolvere la situazione. Avrei potuto chiedergli molte altre cose, ma per il momento non avevo alcuna intenzione di sprecare il mio tempo per soddisfare la curiosità.
    Iniziavo a sentirmi isterico, in preda ad una rabbia primordiale che non ricordavo da moltissimo tempo. Una parte del mio passato si sforzava di venire a galla, proprio in quel momento, proprio in quella circostanza.
    Se l'uomo fosse stato ancora nella mia sabbia non sarei riuscito a controllarmi, con gli occhi sbarrati avrei mosso la mano aperta in avanti, davanti agli occhi del Kurogane, per poi chiuderla a pugno con forza, proprio mentre il funerale del deserto distruggeva il corpo dell'uomo, lasciandone scoperto il volto affinchè potesse vedere. Slot tecnica 2


    La luna non perdona!!! Gaara ti mangia!


    La luna ? Ancora la luna ? Ma cosa centrava in quel momento la luna ? e Gaara ? Domande troppo difficili per il momento, che avrei dovuto affrontare solo più avanti.






    Chakra = 25 bassi
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    So Sad

    IV



    Non ero un pappamolla, ed ero terribilmente abituato a non sentire le risposte che aspettavo. E fu probabilmente quella l'unica spiegazione al perchè non misi a piangere e gridare di rabbia alle parole di Asmodai. Non mi credeva. Aveva ascoltato le mie parole, comprendeva le mie preoccupazioni, ma non sembrava interessato alla situazione. Ed è esattamente questo ciò che mi fece riflettere. Le mie paura potevano essere fondate, ma lui sembrava incurante della situazione. Il che, era terribilmente pericoloso.
    Non potevo restare con lui, che si stava limitando al compitino e che per il momento sembrava ignaro di ciò che avevamo attorno.


    Certo Asmodai. Facciamo così, almeno se c'è qualcosa che non va ci sarà la tua evocazione, benissimo! Grazie, sei un ottimo compagno!

    Non credevo alle mie parole, ma ero abituato a mentire. Detto ciò, non sarei comunque andato verso le cascate. Non avevo dubbi ci fosse un'agguato pronto a farmi fuori, e se c'era qualcosa di certo era la mia fiducia nelle mie sensazioni. Più di una volta mi avevano salvato, ed i miei sensi erano così allenati a leggere la mente delle persone che non potevo non credere alle menzogne del ricognitore.
    Non potevo tornare a casa, nè potevo andare direttamente ad affrontare il Jonin. Però, potevo tornare verso la casetta nel bosco dove già precedentemente avevamo avuto il briefing.
    Avrei nuovamente usato la tecnica dell'occultamento per rendermi invisibile, ed usando tutte le mie abilità mi sarei avvicinato in prossimità della casetta. Ben prima di arrivare sarei salito su un albero, e avrei atteso con attenzione il passare del tempo. D'altra parte, avevo deciso di assumere il rischio di fallire la missione pur di non seguire la strada indicata. Avrei atteso, se avevo ragione, sarebbe ben presto successo qualcosa nella zona.




    Asmodai




    Seinji, una volta abbandonato il suo piccolo compagno di viaggio avrebbe continuato a proseguire per la sua strada. Era deciso a compiere la sua missione, era uno shinobi dedito e determinato, forse fin troppo. Avrebbe scoperto presto, ed a sue spese, che il suo piccolo compagno di viaggio aveva terribilmente ragione. Non erano stati mandati in quel posto, e non erano stati assegnati al posto sbagliato per caso. Erano lì per un motivo particolare, erano li per morire.
    Purtroppo, nella sua scelta, o forse è meglio dire per colpa della sua improbabile cecità mentale lui non se lo poteva aspettare. Ad ogni modo, i suoi bersagli ben sapevano della sua abilità. I due shinobi superstiti della volta prima erano stati recuperati ed interrogati. A loro non era finita per nulla bene, d'altronde aveva abbandonato il loro leader morente per darsi alla fuga in maniera vigliacca, e questo un'associazione criminale non può certo perdonarlo.
    Consci del fatto che Asmodai possedeva della abilità oculari degne di nota, i suoi attentatori decisero di aspettarlo al balzo. Sapevano di non potersi nascondere. Avevano già utilizzato il trucco delle lampade una volta, e per quanto il kiriano potesse non aver fatto la scelta migliore della vita era un ninja abile, e soprattutto sapeva bene come usare la propria abilità. Una volta giunto in prossimità della città abbandonata attraverso il potere dei suoi occhi Asmodai avrebbe potuto osservare il lungo ed il largo la zona. I suoi occhi gli davano un potere incredibile, e lui non aveva motivo di non sfruttarlo. Ciò che avrebbe notato però non era nulla di insolito. La città era sì abbandonata, ma per le sue vie si vedevano ogni tanto degli individui. Si aggiravano circospetti, stando ben attenti a camminare il modo furtivo. Non sembravano niente più che briganti, i quali si aggiravano per la città alla ricerca delle ultime ricchezze che quei muri potevano contenere. La città era indicativamente quadrata, con un raggio di due chilometri quadrati. Nella zona centrale c'era un piazza con uno strano monumento centrale. Un tempo forse poteva essere una fontana, mentre oggi non era altro che una sorta di buco. Avvicinandosi, il buco avrebbe dato l'impressione di non avere fine anche per i super sensi dell'Akuma. Forse, se si fosse concentrato ed avesse usato al massimo il suo potere avrebbe potuto scoprire qualcosa di più, ma questo richiedeva del tempo e l'Akuma doveva decidere se investire o meno il tempo in quel modo.
    Se invece avesse voluto meglio controllare le attività dei briganti che giravano qua e la, sarebbe riuscito a contarne quattro. Due erano relativamente vicini nella zona a nord-ovest della città, mentre uno era nella a Sud-Est, e l'ultimo si trovava a Sud-Ovest. I quattro individui si muovevano in continuazione, entrando ed uscendo dal raggio d'azione dell'Akuma. Sarebbe stata nuovamente una sua scelta quella di decidere se zoomare, investendo del tempo per il controllo, o se investire il suo tempo esplorando la città.


    Edited by lNearl - 7/7/2016, 18:51
  15. .

    Take me Home

    VIII



    I mostriciattoli vennero ben presto travolti e distrutti. Ogni membro del villaggio fece il suo compito e senza troppi ostacoli riuscimmo a superare i nostri nemici e a batterli. Finalmente, dopo quasi un'intera lunga giornata di lavoro sembrava per la prima volta che la missione fosse terminata. Effettivamente, dopo aver mantenuto alta la concentrazione in attesa dell'ennesimo problema mi calmai, e realizzai che effettivamente eravamo riusciti nella grande impresa.


    Ebbene signori! Ecco una selva di fermacarte nuove per il nostro villaggio!

    I sospiri di sollievo furono parecchi, il mio soprattutto quando vidi l'evocazione del mio piccolo compagno di avventure bambino. Non avevo alcuna intenzione di tornare a casa a piedi dopo tutto quello ch'era successo. Ci fermammo dapprima lungo un punto di supporto sul cammino, dove Hohe si fermò poco, per poi ritrovarci infine ad un fantastico banchetto organizzato dal chunin bambino stesso.


    Vedete, l'età non serve per saper fare le cose come si deve! Se lo stesso Hoshi approva significa che è un banchetto con i fiocchi.

    Ed in effetti lo era. Mi rilassai ampiamente, prendendo due sedie e sdraiandomici sopra. L'essere piccoli spesso poteva comportare dei grandi vantaggi, ed io sapevo benissimo come sfruttarli. La serata si basava sui complimenti rivolti a Gin l'esploratore. Tutti quanti gli dovevamo un grande favore, ma non solo. Il coraggio che aveva dimostrato rischiando la sua stessa vita nonostante la terribili condizioni in cui già versava era un fantastico esempio della stessa rinascita che il popolo di Suna doveva affrontare.
    Oggi, con il recupero dei nostri oggetti sacri avevamo compiuto un passo importante.
    Mi guardai attorno, si stava formando un importante gruppo d'azione. Noi giovani leve eravamo promettenti, e gli shinobi esperti in grado di guidare i nostri miglioramenti non mancavano. In quel momento, sdraiato in pace con il mondo, sentì per la prima volta vacillare il mio giuramento.
    Il recupero dei Kiseki per quello che era il mio punto di vista avrebbe dovuto comportare in primis un successo personale, per avere realizzato una delle prime missioni assegnatemi dal Diogenes. Ed invece non riuscivo a viverla in quel modo. Gioivo della riuscita della missione come membro del villaggio, e non come servo altrui. Che qualcosa non andasse ?
    Indubbiamente l'assenza di contatti da lungo tempo rendeva la missione difficile. Se inizialmente ero stato prelevato e coccolato con cura adesso la situazione si faceva diversa. Mi sentivo quasi abbandonato, in quanto da tempo corvi rossi non bussavano alla mia finestra. Per quanto cercassi di mantenere fede al giuramento fatto qualche piccola domanda sorgeva. L'assenza delle missioni, al momento tutte ampiamente completate rendeva il tutto insolito. I miei pensieri furono interrotti dalle parole di Hoshi, che si mise a leggere le indicazioni per i sassi.



    Niente di particolarmente strano. Ce li siamo meritati e giustamente avremo un vantaggio su di essi, ma d'altra parte sono oggetti del villaggio ed è giusto che qui rimangano!

    Quello stesso pensiero, forse, era un terribile sintomo.
    Ryoshi aveva avuto diverse nature nella sua vita, che una nuova identità fosse alle porte ?


    chakra attuale 10
1212 replies since 15/6/2011
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