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    Mostri di Genosha

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    Il veleno era andato a segno e contemporaneamente lo Yakushi aveva ottenuto di vedere la tecnica nemica all'opera coi suoi fili neri che sembravano capaci di ogni genere di manipolazione a scopo difensivo. Una tecnica potenzialmente irritante. Sarà divertente...Ssalflux, prendi nota per il futuro. Sghignazzò, senza mancare di prendere nota dei serpenti e dell'effetto che avevano avuto. Kira non si fece attendere puntando un dito contro lo Yakushi e generando una enorme lancia di fili neri intrecciati che sembravano interessati a trapassarlo in una volta sola, sebbene l'unico risultato ottenuto dal nemico fu un mezzo sbadiglio di Febh che, attingendo al potere di Ssalflux e alla sua innata resistenza incassò il colpo in pieno petto, ricoperto improvvisamente da una corrente di chakra gelido più che sufficiente per fermare l'assalto avversario, ricavandone solo una botta trascurabile [Difesa 1]. Andiamo...con tutto quello che puoi fare con quella roba vai a sferrare un colpo diretto...che noia! Chi ha il pane non ha i denti! Sono già deluso.

    Quasi a voler reagire a quella provocazione, la locusta si liberò dai serpenti gettandosi addosso a Febh e cercando di colpire Ssalflux, apparentemente senza considerare che la lucertola era sulla spalla di uno dei ninja più esperti del continente, che semplicemente sollevando il braccio intercettò il colpo, senza alcun danno grazie alla snake-sword arrotolata intorno all'avambraccio [Difesa 2]. Stessa identica storia dell'altra locusta. Noiooooso. E in tutta risposta sarebbe stato Kira a dimostrare un attacco ad altissimo potenziale, rilasciando una vera e propria valanga di nebbia acida ad alta velocità nella loro direzione. Ugh...riparati dietro di me! Per quanto la cosa lo disgustasse, dovette nuovamente ricorrere alla stessa difesa che aveva opposto alla lancia, ma stavolta Ssalflux sarebbe guizzata dietro le spalle, così che il corpo dello Yakushi facesse da scudo [Difesa 3]!

    Non sapeva se con quelle dimensioni anche Alui fosse stato coinvolto, ma l'acido cominciava appena a diradarsi ed ecco che una delle Maschere poco distanti spalancava la bocca e assieme a Kira emetteva un nuovo orribile Jutsu carico di fiamme e lava, seguito immediatamente da un'onda d'acqua ad alto potenizale. Ma con tutti quei fili sai solo sputare? In altre circostanze avrebbe forse cercato di schivare o incassare con la sua tecnica, ma fortunatamente aveva già piegato il suo chakra nella forma più adatta alla sua difesa: i serpenti vicino ad Alui si sarebbero sollevati in tutta la loro stazza, frapponendosi al getto d'acqua e di fatto rendendolo inoffensivo, anche se vennero distrutti nel processo [Difesa 4]. Quanto al magma...stante l'impressionante sequela offensiva del nemico, per quanto poco incisiva e ripetitiva per i suoi gusti, l'unica sua possibilità era opporre una tecnica al violento getto incandescente, non scevra di qualche ricordo. Questa mi ricorda parecchio il Gobi. Attenta Ssalflux. La lava lo travolse senza che lui opponesse alcuna resistenza, almeno in apparenza, bruciando e carbonizzando il suo corpo a più riprese, talmente sopraffatto che nemmeno sarebbero riusciti a sentirlo urlare. In apparenza, per l'appunto [Tecnica 1].

    Due occhi tutt'altro che allegri si aprirono tra gli strati di magma semisolido e pelle bruciata, del tutto incolume, e lo stesso poteva dirsi per Ssalflux che era al sicuro dietro lo Yakushi che le aveva fatto da scudo umano (molto più facile opporsi al magma semisolido rispetto al gas, che senza l'apposita capacità dello Scudo Multiplo lo avrebbe aggirato avvolgendolo). Intanto anche Ssalfroid era arrivato sul posto ed era pronto allo scontro. Addio, Kira. Ssalfroid, a te la Locusta. Con uno scatto bestiale, incredibilmente più rapido dei riflessi di Kira, ancora vittima del veleno, lo Yakushi avrebbe accorciato le distanze [Gratuito], mentre i serpenti dai quali si era liberato poco prima gli si avventavano di nuovo addosso, stavolta molto più rapidi dell'attacco precedente, con il chiaro intento di avvinghiarsi intorno alla sua testa e collo il primo, e attorno alle spalle il secondo [Azione 1].

    Ma nonostante l'intrinseca pericolosità di quei voluminosi serpenti, il loro vero scopo era bloccare con la loro stazza il campo visivo di Kira mentre lo Yakushi, rapidissimo, si avvicinava e componeva un singolo sigillo prima di estendere un braccio contro il nemico. Non sapeva se le due Maschere potessero condividere i loro sensi con l'uomo, ma l'immensa rapidità giocava comunque a favore di Febh. Dal braccio teso, proprio mentre i due serpenti idealmente bloccavano la visuale, altri quattro serpenti emergevano prepotentemente con il chiaro intento di bloccare tutti e quattro gli arti del suo avversario, rendendoli completamente inermi [Tecnica 2].

    Se la cattura fosse stata efficace, Ssalflux spostatasi sull'avambraccio di Febh avrebbe poi scatenato un violentissimo getto di chakra gelido opportunamente incrementato dalla Rotazione, così da trapassare il petto dell'avversario con quanta più brutalità possibile, forse annichilendo il torace e i cuori che conteneva e uccidendo (almeno nella mente dello Yakushi che non conosceva benissimo la Kinjutsu nemica) quel criminale [Tecnica 3 ed EXTRA, Azione 2 ed EXTRA]. Per poi far tornare i due serpenti liberi alla carica, eventualmente infilandosi nella ferita aperta per cercare e mordere i cuori superstiti [Azione 3].
    Se la cattura fosse fallita, le azioni dello Yakushi sarebbero state analoghe, anche se certamente avrebbero avuto minore possibilità di successo non avendo bloccato e sostanzialmente crocifisso coi serpenti il suo avversario.

    il tutto mentre Ssalfroid si spostava davanti ad Alui, semplicemente usando la sua stazza per frapporsi al nemico e ruggire, fornendo copertura [Azione 4].

    Dopo aver sostenuto la sequenza di attacchi della grossa tartaruga, Fudoh, pur irritato verso i suoi compagni di disavventura, non poteva fare altro che cercare di placare gli animi. VOI AVETE ATTACCATO IL GIOIELLO DI MIA MADRE!!! Ruggì il loro aggressore, mentre il diamante restava sepolto nella neve, non visibile e quindi impossibile da recuperare con la Shinra Tensei...avrebbe dovuto scavare. E SE MIA MADRE SI FOSSE FATTA MALE? EH? EEEH? Intanto il nuovo venuto batté più volte le zampe anteriori a terra, nemmeno fosse un bambino che faceva i capricci, per quanto quella frase fosse quantomeno strana in quel contesto. Si calmò appena nel vedere Fudoh che guariva Gyoza, mentre rivoli di vapore uscivano dalle sue narici, cercando di contenere l'ira. Mi chiamo Doton-Neteru. Ma mia madre mi ha sempre chiamato Don. Perchè ha detto che "Arte del Suolo: Dormire" era un brutto nome, che solo un buono a nulla come mio padre poteva darmi. Non ho mai conosciuto mio padre però. Finalmente disse, dopo qualche secondo, mentre Macchietta sembrava essere imbronciato (per quanto fosse complesso comprendere le sue espressioni) e Kuro faceva capolino dietro Gyoza per capire cosa stava succedendo.

    Fu in quel momento che, folle per il dolore e gli effetti subiti dal resto del suo sciame, che Acouran agì come impazzito sollevando una enorme folata di fento con il vibrare delle ali di ogni suo singolo elemento, con una violenta corrente ascensionale che sollevò neve e detriti tutto intorno a Fudoh e agli altri [Tecnica], causando un grido stridulo di Macchietta e persino un verso di dolore da parte di Kuro, cui andò una pagliuzza nell'occhio (ma per il fastidio si piegò improvvisamente schivando miracolosamente la pietra che gli avrebbe altrimenti spaccato la testa) Ahio! COSA SUCCEDE? TRADIMENTO! TRADIMENTO!

    Nel mezzo di quel caos le numerosissime locuste si avventarono sui presenti scivolando a bassissima quota, ovviamente immuni al loro stesso Jutsu, per cercare di avvolgere le zampe anteriori di Don, il muso di Gyoza e ovviamente sia Fudoh che Macchietta. Kuro era esposto, certo, ma chinandosi aveva fatto cadere dal una tasca il Kunai Maledetto di cui aveva parlato in precedenza, che per qualche fortuito motivo impedì allo sciame di avvicinarsi alla sua persona [Azione 1-2-3]. Comunque andasse, la creatura impazzita dal dolore cercò di portare un nuovo e micidiale attacco, combinando le ali per guidare l'aria nella forma di un'unica e terribile lama di vento che, simile alle fauci di una locusta, sarebbe calata dall'alto con velocità e violenza indicibile...solo per sbattere contro una corrente d'aria ancor più forte e compressa che si generò sopra Don, quasi fosse uno scudo di vento ad alto potenziale! MAMMA! Chiocciò la gigantesca tartaruga, mentre dal punto in cui era stato sepolto il medaglione la neve cominciò a spostarsi, mentre una creatura non più grande di un cane di piccola taglia emergeva facendosi strada con le goffe zampette artigliate, lamentandosi profusamente. Una povera vecchia non può nemmeno dormire per qualche lustro che si trova sballottata qua e là e pure bersagliata da il cielo sa cosa...ahi, la mia povera schiena! Una tartaruga bianca, forse albina, arrivò a zampettare verso i presenti. Il gioiello con diamante era incastonato nel suo guscio, con la gemma divenuta rossastra e pulsante, nemmeno vi scorresse il sangue della tartaruga, mentre il bordo si era deformato fino a somigliare a una chiave.

    Dopo essersi guardata intorno la piccola tartaruga si rivolse a quello che la aveva chiamata mamma, con un tono tagliente e lapidario che solo una madre poteva avere quando intendeva rimproverare. DON! Dovevi lasciarmi dormire! Di questo passo le rughe potranno solo aumentare! Una cosa ti ho chiesto! UNA. COSA. Mamma, ma allora stai bene? Non parlare senza permesso! Se solo avessi una ciabatta adesso te la lancerei! Dove siamo? E chi è questa gente? Gli occhietti stanchi si puntarono su Gyoza e Fudoh, oltre che Macchietta. Che ci fa un Lunare qui vicino a uno della Valle del Guscio? E l'umano...uhm...sei legato a noi! Davvero? Siamo tutti sul contratto, babbeo! Se sapessi comportarti un minimo come una tartaruga certe cose le sapresti d'istinto! Il gigante arretrò come se colpito da un maglio chiodato. In ogni caso... Alzò lo sguardo. Questo insetto mi irrita. Umano, hai un modo per soggiogarlo? Raccoglimi e combatteremo assieme, ma lascia andare quel Lunare...non dovrebbe essere qui, quei cosi portano solo guai!

    A Fudoh la scelta. Lasciar andare Macchietta per raccogliere la madre di Don? O tenere macchietta e rinunciare alla tartaruga? La vecchia avrebbe rifiutato di collaborare se non avesse scelto, e in ogni caso la Locusta restava un problema da affrontare subito, prima di fare domande!

    Febh Yakushi (Kaji?)

    Statistiche Primarie
    • Forza: 700
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 775
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 775
    Chakra
    12,75/125
    Vitalità
    21./21.5
    Slot Azione

    1. Incassa la lancia

    2. Para la falce

    3. Incassa la nebbia acida

    4. I serpenti parano l'onda d'acqua

    Slot Difesa

    1. Attacco dei Serpenti

    2. Metabolismo Esplosivo di Ssalflux

    3. Rotazione Focalizzata Estrema (extra da assalto perfetto)

    4. Morso dei Serpenti

    5. Movimento Ssalfroid

    Slot Tecnica

    1. Distruzione Yin delle Ferite

    2. Stretta delle Serpi Oscure (tratto combinazione)

    3. Hajime e Kaminari (slot extra da Perfezionista)

    Note

    Ferita Lieve al torace
    Ferita Lieve diffusa
    Ustione (DnT Lieve)
  2. .

    A Spasso nel Tengu

    3

    Vecchie Foto di Guerra

    Sistemato il borioso ferito di Iwa, Fudoh si ritrovò ad avere a che fare con Kotaro Tokugawa, i cui modi gentili e a tratti infantili nascondevano uno dei più potenti ed efficienti assassini che Kiri avesse mai visto nella sua storia. Piacevolmente sorpreso dalla reazione di Fudoh alla supposta parentela, ridacchiò quando l'altro parlò della condizione dei clochard alla Nebbia. Beh, lo dico proprio per questo: in tempo di guerra tutti i ninja medici sono schedati e qualora tradissero devono essere uccisi e incapacitati...uno dei miei spiacevoli compiti. <3 Aggiunse con un sorriso. Per questo conosco tutti coloro che hanno studiato le arti curative...e tu non sei schedato. In sostanza sospettava che Fudoh fosse un traditore, ma non aveva percepito alcuna menzogna nelle sue parole o atteggiamenti, e sicuramente non avrebbe avuto senso il suo soccorrere l'uomo di Iwa proprio davanti al Fantasma. Sei un curioso e interessante mistero, dottore. E ancora non so il tuo nome come tu non sembri sapere il mio. Pensavo fossi un'esca per qualche trappola ai miei danni, ma non c'è nessuno appostato qui...quindi...che succede? <3 Chiese con reale curiosità. In ogni caso no, il vecchio Morio... Si accigliò. Moriomaro. Si. Moriomaro Orihara, quel vecchio è originario di Konoha e che io sappia aveva famiglia là. Si era ritirato dalla vita ninja in un qualche monastero di Taki, ma poi si è sposato ed è tornato a Konoha con la moglie e la figlia. Facendo mente locale...mi pare sia partito qualche settimana fa per il fronte...una battaglia nella zona di Città della Roccia, se non ricordo male. Forse la figlia è qui in città da qualche parte. La moglie invece è morta durante l'assedio a Konoha. Ma perchè tanto interesse? E' un'informazione talmente casuale che non posso pensare che sia tutto un trucco...tu chi sei, dottore?

    Intanto O-chan guardava Youshi con ancor più diffidenza dopo la sparata sulla Mano Nera. E vieni a sventolarlo davanti a Etsuko Akuma, noto come "bocca larga" per quanto sparla e fa sparlare di sè e di quello che gli capita ogni giorno? O-chan, sei molto indisponente, ahahah! Replicò l'altro con una risata (difficile che Youshi non sapesse che Etsuko aveva preso il nome da suo nonno), ma tuttavia senza smentire l'amico, a ben guardare dovevano avere la stessa età o poca differenza, sebbene Etsuko fosse il classico ragazzo già abbastanza maturo da sembrare adulto, mentre Ossuri era un tappo ancora in fase larvale (non sarebbe in realtà migliorato molto negli anni, ma non era il caso di dirglielo). Tokugawa? Riprese poi. Ma io conosco tutti nel clan...almeno di vista. Lo guardava perplesso, senza realmente comprendere e gettando degli sguardi al fratello poco distante, che tuttavia era impegnato con Fudoh. Ma anche mio fratello in realtà è stato addestrato dal capoclan per quasi tutta la sua giovinezza...e spesso spariva per mesi... Siete un clan molto particolare, O-chan, non mi pare poi così assurdo. Piuttosto mi viene da pensare a come mai ti stai rivelando se fino a ora sei vissuto ai margini...forse esiste un qualche pericolo o missione che ti ha portato a mostrarti? Etsuko era acuto, ma in questo caso, non potendo immaginare nemmeno alla lontana le motivazioni di Youshi, la cosa gli remò contro.

    La ragazza intanto, tranquillizzata da quelle chiacchiere così informali e dall'atmosfera un pò strana, specie per il buffo aspetto di Ossuri, aveva iniziato a raccogliere i suoi fiori e sistemare il vestito, mentre Raizen condivideva con tutti delle parole di incoraggiamento...e anche se gli abitanti del passato sorrisero nel sentirle, i loro occhi tradivano una speranza ormai quasi estinta. Ti ringrazio, ma è difficile sperare ancora. L'Onda Rossa è...spaventosa. Accettò il fazzoletto che il futuro Hokage le porgeva, mentre Youshi rincarava la dose, come alla spasmodica ricerca di informazioni. Si...gli Hanta e gli Horu, certo. Io sono Sumire Ono. Ma la moglie di Ossuri non si chiamava proprio Sumire? La nonna Sumire che aveva creato l'impresa commerciale che poi era stata ereditata dai genitori di Youshi, imponendosi come mercanti e tesorieri del clan? Che fosse un'omonimia? Mia madre è originaria del Hanta, da parte di madre. O forse dovrei dire...che lo era... La voce stava per spezzarsi ma per fortuna le domande successive le impedirono di concentrarsi eccessivamente sul suo stesso dolore. Sarebbero i segreti della mia terra ma vista la situazione non ha più senso avere dei segreti. Avrebbe aggiunto, triste. A Taki ci sono moltissime fonti e corsi d'acqua, oltre alle cascate ovviamente, e quasi tutte le nostre località le includono nel nome. Le Sacre Fonti sono più a nord del bosco di cui parli, a mezza giornata di camminata tranquilla...è una zona molto ampia, alle pendici del monte Kensei. Ci sono un gran numero di pozze profondissime, separate da sottili passaggi di terra estremamente umida dove scivolare è questione di un secondo e dove il chakra adesivo non funziona bene...il terreno è troppo cedevole e irregolare. Per questo ci sono dei pali di bambù piantati un pò ovunque e ci si muove saltando da uno all'altro, per questo i Kappa e alcuni ninja lo usano anche come campo di addestramento. Raccontava sognante, come se stesse rivivendo l'infanzia anche se aveva visto e vissuto in quel posto solo pochi mesi prima.

    Mi sembra un posto fantastico per addestrarsi! Ma hai detto che è pericoloso e non ci si può rimanere troppo, o sbaglio? Presero parola Ossuri ed Etsuko, comunque là accanto. Lei annuì. Si. Noi le chiamiamo Fonti Sacre perché riteniamo esista un potere divino a guidarle, anche se diverso dall'Acqua degli Eroi che usano il capovillaggio e la sua guardia d'onore. O che usavano...non so quanti siano sopravvissuti. Scosse il capo. Ma per tutti gli altri sono conosciute come Sorgenti Maledette, o Jusenkyo. E' un luogo dove innumerevoli creature o persone hanno perso la vita, secondo una leggenda si trovava di un campo di battaglia, per altri un tempio a qualche divinità oscura e per altri ancora un luogo scelto dai suicidi per porre fine alla loro vita. In sostanza, quasi tutte le fonti sono maledette. Immergervisi provoca una trasformazione del corpo in ciò che morì annegato in quella fonte. Animali, persone, so persino di una fonte in cui annegò un oggetto, ma non so quale. I Kappa sono immuni ai loro effetti, come ogni creatura evocata o animale, ma un umano ne subisce inevitabilmente l'effetto. La maledizione dura un mese, ma se si rimane per più di quindici giorni nella zona delle fonti dopo essere caduti diventa permanente, e serve allontanarsi di parecchie centinaia di chilometri per evitarlo, e va fatto nella forma maledetta. Aggiunse con un mezzo sorriso, come se ricordasse qualcosa di buffo. Sono caduta per sbaglio nella Fonte del Coniglio Affogato e vi assicuro che non è stato divertente fare tutta quella strada a saltelli. Eppure ridacchiava nel ricordare quell'avventura tutto sommato spensierata rispetto a ciò che stava passando in quel momento. Ma alcuni vanno in quel luogo appositamente per ottenere il potere di una Tigre o di altri animali. Per scoraggiare questo e per evitare invasioni, i Kappa hanno tolto ogni segnale e cartello, rendendo la cosa totalmente casuale...ma sospetto che lo abbiano fatto anche per il loro divertimento. Dopo essere caduti in una fonte si è immuni alle altre, fortunatamente, a meno di avere più di un chakra in corpo, ma i Kappa non sono stati precisi al riguardo, quindi non saprei. Poi verso Youshi. E questo spiega come mai i Kappa fanno la guardia a quel posto. Anche se sono abbastanza diffusi a Taki, custodiscono anche altre fonti mistiche da quello che so, ma non ho idea di quali. Sarebbe notevole poter diventare un maestoso gufo! O un corvo gigante come i Tengu di mio padre! Appena vinceremo la guerra devo andare in quel posto! Con la fortuna che ti ritrovi temo cadresti nella Fonte della Nutria Affogata, O-chan, ahahahah!! EHI! Non è divertente! Ma anche la ragazza ridacchiò, e la sua risata fece ridere di più gli altri due. Nella disperazione, ogni cosa poteva aiutare. Poi a Raizen. Solo una delle fonti è segnalata, quella che si collega al territorio segreto dei Kappa e che non causa maledizioni. Mi hanno ospitato là, ma le concentrazioni di chakra non sono salutari per un ninja non sufficientemente addestrato. Non pensava che quelle notizie fossero utili, ma probabilmente dopo il suggerimento dell'Hokage si sarebbe fatta forza, nei giorni successivi.

    Mentre Youshi chiedeva chi fosse al comando, il ninja di Konoha si congedò per avvicinarsi ai suoi conterranei. Il Mizukage ovviamente, e i suoi sottoposti. Io ti consiglio Byakuei-sama oppure Shuichiro-Sama, sono tra i ninja più abili del villaggio! Avrebbe detto Ossuri, guadagnandosi nuovamente un'occhiataccia da Etsuko che invece puntava più a sottolineare i canali ufficiali. In generale ci sono i centri di addestramento, potresti farti valutare là e poi assegnare...Mano Nera. Un pò dubbioso, comunque lasciò cadere il discorso. Di questi tempi anche gli Akimichi hanno poco da mangiare. Commentò mogio l'Aburame, ma la frase successiva attirò l'attenzione dell'altro shinobi. Vieni dal fronte allora? Abbiamo guadagnato terreno? La battaglia di Otafuku come è finita? E il Ponte Naruto? E' davvero crollato? Le notizie dell'Hokage però non erano le più aggiornate. Un Uzumaki a Kumo coi nemici? Per tutti gli invertebrati...sapevo di molti traditori ma non degli Uzumaki...il generale Hagemono ne sarà distrutto! Sembrava aver frainteso le parole di Raizen, forse per la fiducia incondizionata che riponeva in Hagemono Uzumaki. Io ho sentito di un gruppo di ninja che vogliono mantenersi neutrali a tutti i costi, perchè fanno così da anni, ma si dice che fra qualche mese ci sarà una riunione per cercare di convincerli ad aiutarci...sempre di avere qualche mese davanti!

    Non ci sarebbe stato modo di parlare molto a lungo per via dell'improvvisa apparizione dell'Oni e del caos che ne seguì. Hai detto Oni? Si chiama così quella creatura? O costrutto...qualunque cosa sia? Sibilò Kotaro, improvvisamente serio nei modi poco prima dell'attacco, ma per salvare quante più persone possibile con la sua tecnica non ebbe il tempo di approfondire, spostando non meno di dieci persone con movimenti fulminei nell'ombra. Fudoh dopo l'urlo di Youshi riuscì a spingere via tanto Obi Kamizuru di Iwa che Etsuko Akuma, che per quanto risentito dalla brusca spinta riuscì così a evitare il proiettile di chakra che lo avrebbe altrimenti annientato. Oh...grazie! Era una persona molto gentile ed educata Etsuko Akuma. Youshi invece aveva messo in salvo Ossuri e Sumire, portandoli in una zona sicura e cercando di calmarli, dato che erano entrambi molto scossi, specie la ragazza. Cosa...cos'era quella cosa? Sei davvero un Tokugawa! Si era ripreso in fretta ma c'era ancora paura nei suoi occhi, anche se assieme riuscirono a calmare un pò la fanciulla. Koma della Nebbia? No...mai sentito. E' il tuo maestro? E...Nuibari? Immagino sia al fronte, con la squadra dei Sette Spadaccini, no? Sei decisamente una persona strana, Youshi. Poi poggiò una mano sulla spalla di Sumire. Va tutto bene...puoi stare a casa mia per un pò. Il quartiere Tokugawa è sicuro. Non sarebbe servito chiedere spiegazioni precise sulla posizione delle fonti, dopotutto il Monte Kensei di Taki era sulle mappe. Lasciati i due, se non avesse avuto altre domande, si sarebbe tuffato di nuovo tra la folla cercando Fudoh, dimentico del fatto che vedeva ogni cosa in bianco e nero e quindi non avrebbe avuto alcun colore a guidarlo, ma se non altro la capigliatura del primario e il suo aspetto erano facilmente identificabili. Anche Kotaro era tornato vicino a lui e c'era un'ombra irritata nel suo sguardo, dopo un attacco del genere: evidentemente non aveva mai visto nulla di simile, ma aveva sentito Fudoh chiamare quel mostro per nome e ora voleva delle risposte. Tu e quel tizio in armatura lo avete chiamato Oni. Cosa sai? E chi sei? Non era più tempo per giochetti, Fudoh rischiava la pelle. E Youshi sarebbe arrivato proprio in quel momento. Anzi, chi siete voi due, se non tre considerando quel Raizen della Foglia? Certo che Kotaro aveva un orecchio fino se aveva sentito anche il nome dell'Hokage, oltre alle parole dell'uomo in armatura e all'avvertimento di Youshi.

    Intanto Fudoh aveva avuto la chiara percezione di non uno ma di DUE Dei Guerrieri. Oni che si allontanava verso nord-ovest, e una seconda presenza che avvertiva contemporaneamente tutto intorno a sé, nemmeno fosse dentro il Dio Guerriero, e al contempo nella direzione intrapresa dall'Oni. Aveva la certezza che fosse la stessa Arma quella che avvertiva...l'unica spiegazione che riusciva a intuire era che l'Arma che Genera Potere si trovava a nord-ovest, che l'Oni la stava raggiungendo, e che in qualche modo tutto ciò che aveva intorno era sotto la sua influenza.

    Non distante, durante l'attacco Raizen aveva identificato un testimone estremamente importante e nonostante tutto aveva fatto il possibile per non perderlo d'occhio. I suoi compaesani lo avevano guardato perplessi quando aveva chiamato Oni quella cosa. Oni? A me sembra una specie di drago. Si, come quelli che evoca il generale Hagemono! Ma l'Hokage era concentrato e non perse tempo con quelle farneticazioni, concentrandosi invece sul coordinare quante più persone possibile con la sua voce, opportunamente modulata dal chakra. Difficile dire se qualche sensitivo nella zona avrebbe percepito il demone a nove code che era assolutamente lontano da dove ci si aspettava, ma sul momento fu efficace, convincendo numerosi dei presenti a usare delle tecniche difensive che, pur deboli singolarmente, sommate tutte assieme riuscirono a limitare notevolmente i danni, anche se ovviamente ci furono feriti, qualche morto e parecchia distruzione. Per fortuna Oni si era trattenuto.

    La scelta di Raizen di usare una voce così potente aveva avuto il vantaggio di attirare l'attenzione su di lui, così che quando si lanciò all'inseguimento dell'uomo in armatura lo trovò appena voltato un angolo, evidentemente scosso, che lo aspettava. Aveva sentito la voce e guardato chi la aveva pronunciata, trovandovi un viso familiare. ...anf...anf...Tian? Cosa sta succedendo? Stavamo combattendo sulla Rupe Spirale e...e poi...credo di essere morto. Ma perchè sei qui? Come mai è tutto bianco e nero? Cosa succede? E Oni... Stava iperventilando ma fece il possibile per calmarsi e osservare le cose con maggior calma. Sul suo polso, là dove una persona più moderna avrebbe tenuto un orologio, un simbolo del Vuoto brillava appena. Bene, ho riordinato le idee, ma mi ci è voluta una mezz'ora buona. Riaprì gli occhi, guardando attentamente l'Hokage. Tu non sei Tian. Ma la somiglianza è incredibile. E io stavo combattendo da qualche parte che non era qui e stavo per avere la peggio. Allargò le braccia. Io sono Liu Bei. Guerriero del Vuoto Temporale...e dalla tua espressione sospetto che tu sappia chi sono e chi sia Tian...ma io non so chi sei tu. Ma voglio fidarmi, e capisco che tu sei un alleato, o comunque qualcuno nella mia stessa situazione. Mosse una mano. Questo posto e questo tempo sono una specie di anomalia temporale, ma non ho idea di cosa possa averla generata. Grazie al Simbolo del Vuoto riesco a capire che per te è il passato e per me è il futuro...ma al contempo è come...come una nicchia. Una estroflessione della linea temporale...qualcosa di non vero. Ma non so che effetti potrebbe avere sulla storia. Di sicuro chiunque abbia in qualche modo delle capacità legate al tempo potrebbe essere finito qui...non so se in questo villaggio o altrove. Attese che Raizen comprendesse e magari si presentasse. Tu hai idea di cosa stesse parlando l'Oni? Non so come sia finito qui o quante volte si sia modificato per avere quell'aspetto...sai di cosa parlava?

    Sarebbe molto interessante anche per me saperlo. Un muro poco distante si distorse appena, mentre la sagoma di un uomo alto, biondo e con un assai moderno occhio meccanico si palesava, avvicinandosi di qualche passo. Difficile dire se l'Hokage lo avesse notato, considerando il caos, ma sicuramente per Liu Bei era un'apparizione inattesa [Immagine]. Hokage. Immagino tu abbia dei fascicoli su di me, quindi ti risparmierò le presentazioni. Shotaro Kamizuru. Lo Tsuchikage di Iwa, al momento non alleato né nemico di Konoha...forse. Stavo parlando con Akabane quando mi sono ritrovato qui. Parlavamo di te...quindi o questa è una trappola terribilmente elaborata da parte tua o è una merda colossale. Puntò un dito verso entrambi. Partiamo dalle basi. Io non collaboro e non mi fido. Lavoro da solo. Sempre. Sono più che sufficiente per risolvere ogni questione. Datemi le informazioni e poi ci potremo ignorare tranquillamente...deciderò quanto fidarmi di ciò che dite per conto mio, dopo le mie indagini. Uomo di poche parole lo Tsuchikage, e dai modi oltremodo bruschi, quasi al limite della paranoia. Liu Bei era intimorito da quell'uomo apparso così improvvisamente, ma sembrava avere qualcosa di più del timore per la propria vita. Tu sei del clan Koro. lo percepisco...ma sei della stessa epoca di Raizen. Allora non siete stati annientati! Poi verso l'Hokage. Abbiamo...abbiamo perso la guerra? No, non dirmelo, non so se potrei ricordare qualcosa quando tornerò nel mio tempo. Qualcosa rimane sempre, Guerriero del Vuoto Temporale. Qualcosa rimane sempre. E francamente di te non mi importa. Come usciamo da qui? E quella era un'Arma di Iwa, no? La stessa che qualcuno ha attivato prima che potessi farlo io. Liu Bei ovviamente non poteva avere informazioni sugli eventi futuri ma mantenne uno sguardo serio, cercando di fare ordine in quella gran confusione. Voglio che mi diciate tutto, e voglio saperlo prima che si avvicini quello svitato col cappello...è l'unico che mi abbia notato e non voglio averci a che fare.

    Cosa avrebbero fatto i ninja? Vicini ma non abbastanza da darsi una mano a vicenda, se non Fudoh e Youshi con Kotaro. Cosa dire? Di cosa parlare? E se si fossero tirati fuori dall'impaccio riuscendo a riunirsi...quale sarebbe stato il piano?
  3. .

    Le Disavventure di Hebiko Dokujita

    Capitolo 2

    Delizia? Commentò lui, con una vena di rammarico. Lo sapevo di esserci andato troppo leggero. Fortuna che il carico di scorpioni da Suna è arrivato ieri senza grossi problemi. Solo due decessi. Disse con entusiasmo mentre lei lo ignorava per muovere oltre, diretta verso Ogen. Pff...a volte penso che sia diventata fin troppo noiosa. E con le mani nella tasca della felpa la seguì avvicinandosi alla capoclan, ma non senza un sorrisetto infame quando notò quella frazione di secondo di sorpresa nell'altra consigliera. Dopotutto non esisteva addestramento che rendesse completamente e totalmente immuni ai traumi. E faremo diversi passi avanti, non temere, finora non hai ottenuto assolutamente nulla che possa qualificarti come mia allieva, se non qualche trucchetto col controllo del chakra.

    Ogen sedeva attenta e cordiale, sebbene contenuta nei toni (ben diversa dai suoi comportamenti durante le serate di svago), e replicò all'inchino con un impercettibile cenno del capo, facendone poi uno anche a Febh, sebbene leggermente più pronunciato. Hebiko aveva imparato a cogliere quelle sfumature e aveva sentito il discorso della capoclan all'Hokage mesi addietro, quando aveva detto che il vero capoclan, sebbene a sua insaputa, fosse il consigliere Yakushi stesso. Anche prima di picchiarlo o sparargli contro dei jutsu punitivi, Ogen restava in qualche modo rispettosa e consapevole del ruolo di suo nipote. Sfumature, appunto. Accomodati, Hebiko cara. Ci sarà ancora molto tempo per il divertimento...divertimento anche più intenso di quello provato finora. Inevitabile la frecciatina sul fatto che Hebiko non si fosse mai realmente lasciata andare durante lo svago. Kaji qui procederà con il trasmetterti uno stile di combattimento di sua invenzione...lo ha creato apposta per te, sai? Cos..! Reagì lui imbarazzato, ormai abituato al fatto che la nonna lo chiamava con entrambi i nomi, ma non intendeva certo svelare di aver fatto qualcosa specificatamente per Hebiko. No, ehi, calma vecchia, io gli stili li creo per me stesso! E' solo un caso che sia adeguato a Hebiko! Va da sé che Ogen aveva accuratamente evitato di chiamare Febh con il suo nome originario per tutti quei mesi, così da sventolarlo in volto a Hebiko come una mazzata a ciel sereno in quell'occasione. Lo hai iniziato a sviluppare dopo la miracolosa guarigione dell'Hokage, mentre lo aiutavi nella sua riabilitazione, e diciamocelo, le prese non sono il tuo forte. Aggiunse con un sorrisetto beffardo, mentre osservava attentamente le reazioni della sua allieva.

    Quanto a me, oggi sono solo qui per bere un the e guardarvi, ricordando magari i tempi della mia giovinezza quando queste vecchie ossa ancora potevano sostenere il peso degli allenamenti. Aggiunse con aria affranta, per nulla compatita dallo Yakushi che era perfettamente consapevole della capacità della nonna di tornare giovane con un semplice pensiero, esattamente come tutti i membri del clan. Certo, che tristezza. Commentò con tono asciutto, mentre l'anziana donna ridacchiava, versandosi un'altra tazza. Inoltre aspetto ospiti, ma nessuno che possa disturbare il vostro lavoro, non preoccupatevi...sempre che questo non crei disturbo alla cara Hebiko. Se voleva accogliere qualcuno mentre loro si allenavano evidentemente c'era un motivo, ma quale? Che quella domanda fosse un test? Cosa poteva rispondere la fanciulla? E' bello vedere quanto tieni alla mia, di opinione. Sbuffò, alzandosi e tornando al giardino, dove tre bastoni erano stati piantati nel terreno, a un metro l'uno dall'altro. Vogliamo cominciare l'addestramento o siamo qui a fare festa?

    Non appena Hebiko lo avesse raggiunto, Febh le avrebbe indicato il primo bastone. Stritolalo fino a spezzarlo. Un ordine semplice, e l'oggetto era di semplicissimo legno non trattato, non sarebbe stato difficile. Dopo aver ottenuto quello che voleva indicò il secondo. Ora stritolalo...senza usare la forza, o comunque non una forza tale da spezzarlo. Cosa significava quella richiesta? Che aveva in mente? Comunque Hebiko facesse, che riuscisse o meno, sarebbe venuto il momento del terzo bastone. Quello invece devi stritolarlo...toccandolo con la mano in un solo punto. Non avrebbe dato spiegazioni, lasciando che la ragazza agisse o facesse domande (che non avrebbero avuto risposta). La stava mettendo alla prova ma senza darle strumenti di sorta. Che cosa voleva che lei realizzasse? O forse voleva che realizzasse di non poterlo fare?

    Le avrebbe dato trenta minuti di tempo per l'intera procedura, invitandola a pensare attentamente e vagliare le sue possibilità e capacità. Verso la fine del tempo, Febh avrebbe fatto un cenno del capo in direzione di Ogen, che era stata raggiunta da uno strano individuo, arrivato probabilmente dai passaggi interni. Vestito sfarzosamente, aveva lunghi capelli argentei e sarebbe potuto essere un modello di grido, ma nella compostezza del suo fisico si leggeva una capacità combattiva degna di nota. Stava sussurrando qualcosa di inaudibile a Ogen, che ridacchiava nel mentre e rispondeva a tono, ma da quella posizione era difficile sentire cosa dicessero. Non ho idea di chi sia quel tizio. L'uomo, va detto, fissava Hebiko spesso e volentieri, come interessato, e qualora i loro sguardi si fossero incrociati le avrebbe dedicato un leggero cenno del capo, un cenno che tradiva apprezzamento e l'intenzione di un saluto. Come si sarebbe dovuta comportare al riguardo?


  4. .

    A Spasso nel Tengu

    2

    Nel Passato?

    Il ciottolo punitivo lanciato dall'Hokage centrò in pieno la testa dello scorbutico che cacciò un netto grido di dolore mentre gli cedeva un ginocchio e si accasciava, con una mano alla testa. AHIO! Mentre il trio di ninja dall'aria familiare soccorreva la ragazza, l'uomo sgarbato si sarebbe voltato in cerca di un colpevole ma sia Youshi che Raizen erano spariti nel nulla, spostati altrove dalle arti del Kiriano, mentre Fudoh si faceva avanti, con prontezza di spirito, per offrire aiuto in cambio di semplici informazioni, pur celando le sue reali motivazioni dietro quell'atto di gentilezza. Uh? Un medico? A vederti sembri più uno straccione kiriano, stai alla larga! Reagì bruscamente l'uomo, rifiutando aiuto per rialzarsi. Voi qui non aspettate altro che un attimo di debolezza per rubarci tutto. Saremo anche profughi ma abbiamo ancora il nostro orgoglio! Ruggì, con l'ira di una frustrazione che evidentemente non dipendeva né da Fudoh né dalla botta in testa, ma da giorni e giorni di tensione inespressa e paura. Magari è stato un tuo complice a lanciarmi il sasso e ora vuoi borseggiarmi! Stavano iniziando ad attirare l'attenzione, con alcuni volti che puntavano nella loro direzione, alcuni dei quali tirati e stanchi, altri semplicemente curiosi...altri alla disperata ricerca di qualcosa su cui sfogare le loro angosce. Prima che la situazione degenerasse però Kotaro si sarebbe fatto avanti, alzando le braccia e cercando di calmare gli animi, usando un tono di voce che, sebbene gentile, non aveva nulla a che vedere con gli atteggiamenti forzatamente effeminati che aveva mostrato nelle sue precedenti (?) apparizioni. Via, Via. Qui siamo tutti nella stessa situazione. E vederci reagire così non farà altro che peggiorare le cose, farete solo il gioco dei Cremisi, e non credo sia questo che volete davvero! Avanti, circolare...circolare...sicuramente il nostro simpatico Obi Kamizuru qui è stato colpito da un ciottolo partito per caso quando ha urtato quella ragazza in maniera del tutto accidentale. Sebbene di malumore molti si fecero indietro, ristabilendo l'ordine, ma intanto l'uomo di Iwa impallidì. Come...come sai il mio nome? Il Fantasma Buio sa molte cose, amico mio <3! E gli fece l'occhiolino. Ora da bravo, fatti controllare dal nostro medico.

    L'uomo iniziò a tremare un poco davanti a quello che era una leggenda della guerra in atto, e si sottopose con estrema docilità al controllo da parte di Fudoh. Io...mi chiamo Obi Kamizuru...sono un profugo di Iwa e siamo a Kiri. Deglutì. Siamo già al secondo anno dell'invasione da parte dei Cremisi e siamo al dieci ottobre del duecentodiciannove. Non era chiaro se Fudoh conoscesse quella notazione, dato che era da parecchio tempo che non era in voga, ma prendeva in considerazione come anno zero la fondazione di Konoha, il primo tra i villaggi ninja dell'era moderna. Che Fudoh conoscesse o meno la storia, comunque, erano in piena guerra coi Cremisi, nella fase in cui tutti i ninja e i civili erano in fuga e in ritirata contro l'Onda Rossa. La guerra sarebbe finita due anni dopo, portando alla nascita dell'Accademia e al nuovo anno zero. Va...va tutto bene dottore? Kotaro sembrava particolarmente interessato a Fudoh. Hai un'aria familiare, sai? Sei carino, e anche se hai i capelli rossi non ti ho mai notato tra le squadre mediche. E io so tutto di tutti ma non ricordo di averti incontrato...come ti chiami? Avrebbe chiesto con molta gentilezza, del tutto inoffensivo almeno in apparenza. Somigli vagamente a quel vecchio sensitivo...come si chiamava? Morio-qualcosa. Aggiunse pensieroso, attendendo una risposta.

    Nel mentre, approfittando del fatto che Kotaro si fosse allontanato, Youshi avrebbe abbandonato la sicurezza dell'ombra dopo il breve scambio con l'Hokage, avvicinandosi al giovane Ossuri che stava evidentemente cercando di attirare l'attenzione della giovane fioraia, anche se invano, dato che lei aveva solo occhi per il giovane Etsuko dal viso elegante e dalle vesti raffinate. Si voltarono alla richiesta di spiegazioni di Youshi, e il sosia dell'Akuma, con una voce molto simile anche se un pò più roca, rispose con gentilezza. Un simbolo curioso quello del tuo clan, devi essere arrivato dalle isole limitrofe perchè non mi pare quello di una grande casata. Comunque c'è stato solo un malinteso che ha interessato questa nostra deliziosa fanciulla. Aggiunse con un sorriso seducente alla volta della stessa, che sembrava sciogliersi a ogni sillaba, con somma irritazione di Ossuri. Ossuri che tuttavia inarcò un sopracciglio quando il giovane Tokugawa si rivolse a lui. ...-sama? Ripetè l'onorifico senza capire. O-chan, a quanto pare hai un ammiratore, anche se più anziano di te. Ridacchiò Etsuko, mentre Youshi lo ignorava e si faceva avanti, lasciando il giovane Ossuri oltremodo perplesso. Un onore? Ma chi ti ha mai visto? KOTAROOOO, c'è un tipo strano qui! Avrebbe detto, cercando di richiamare l'attenzione di suo fratello maggiore che tuttavia era troppo concentrato su Fudoh. Etsu-kun...non mi piace questo tizio. Mormorò, cercando di portarsi dietro all'amico, che ancora ridacchiava. Per una volta che qualcuno riconosce i tuoi sforzi, io non mi lamenterei. Questo tuo ammiratore ama le entrate drammatiche con queste affermazioni, no? Possiamo conoscere il tuo nome?

    In ogni caso Raizen nel mentre avrebbe cercato di evocare Tekuro, uno dei draghi più anziani che conosceva, ma nessuno avrebbe risposto al suo Richiamo. Perché il suo nome non era sul contratto. Non ancora.
    Dovette quindi avvicinarsi senza creature a guardargli le spalle o fornire informazioni, proprio mentre Youshi si avvicinava alla ragazza che tuttavia non sembrava molto interessata a lui, guercio e con il viso strano, mentre accanto c'era un fotomodello come Etsuko. Io...si. Rispose, costretta da quella domanda a riflettere sulla sua condizione, finendo per essere travolta dall'emozione e iniziare a singhiozzare. La mia famiglia è stata interamente spazzata via dall'Onda Rossa. Eravamo i difensori delle Sacre Fonti, evocatori dei Kappa. Io stavo iniziando il mio addestramento con il leader dei Kappa e sono sopravvissuta solo per questo, ma non si può stare troppo tempo in quella zona e sono dovuta scappare...e molti altri con me. Non sono nemmeno al livello di una genin, cerco di sopravvivere vendendo fiori e facendo piccoli lavoretti...la mia non è agitazione...la mia è disperazione. Quando l'Onda arriverà qui dove andremo? Il continente a nord-est ha rifiutato tutti i profughi affondando le loro navi... Etsuko avrebbe provato a tranquillizzarla. I soldati ancora combattono, e presto ci sarà una controffensiva. Inoltre la Vera Nebbia di Sangue guiderà Kiri alla vittoria! Rincarò la mano Ossuri, cercando di farsi bello agli occhi della donna, ma Etsuko gli lanciò un'occhiataccia e il Tokugawa non aggiunse altro sull'argomento.

    Raizen dopo aver gettato il suo commento che tuttavia Ossuri e la ragazza non compresero, ed Etsuko invece accolse con un sorriso furbo, si avvicinò al gruppetto di Konoha poco distante. La sua stazza era decisamente notevole, rispetto a quel gruppo di shinobi dall'aria smagrita e sul chi vive, ma riconobbero il coprifronte, anche se non il viso, rilassandosi. Sei un Akimichi? Mai visto uno così grosso a Konoha se non del loro clan. Gli altri ridacchiarono, goliardici, ma si trattava di una risata nervosa e forzata, per cercare di distogliere la testa dalle preoccupazioni. Io sono Mirai Aburame. Avrebbe detto quello con i classici occhiali da sole del clan, un tizio molto magro coi capelli afro. Io invece sono Ito Yamanaka. Tu come ti chiami? Si presentò un giovane biondo sulla ventina con capelli biondi raccolti in una coda di cavallo. Spero che la guerra finisca presto...questo posto puzza terribilmente di pesce ed è pieno di gente strana. Guarda quel barbone coi capelli rossi là...anche ben vestito capirebbero tutti che è uno che dorme per strada! Attaccare gli altri almeno verbalmente era un buon modo per distrarsi. L'altro invece alzò un braccio. Io invece sono più stupito da quel tizio là...sembra uscito da un libro di storia con quell'armatura! In effetti uno strano [individuo] si aggirava per il molo, arrivato da una delle vie principali, guardandosi intorno con aria perplessa e smarrita. Sarà uno appena tornato dalla battaglia...ho visto persone andare completamente fuori di testa al ritorno...l'Onda Rossa fa paura. Commentò lo Yamanaka, mentre, non senza un fondo di paura negli occhi, anche l'Aburame annuiva. Ma tu cosa ci racconti, nuovo arrivato?

    Il tempo di poche chiacchiere e ben presto un grido avrebbe attirato l'attenzione di molti dei presenti. E a quel grido ne avrebbero fatto seguito molti, molti altri, mentre le teste si sollevavano e le braccia indicavano il cielo sopra il porto. Alcuni iniziarono a scappare mentre altri, tra cui il ninja di Iwa curato da Fudoh e i due giovani della foglia vicino a Raizen, impugnarono le armi pur senza sapere esattamente cosa e come combattere. Dalle nuvole grigie era emersa una vampata di chakra che pareva viva e che ben presto si sarebbe concretizzata in una sorta di creatura di notevoli dimensioni, circondata da un'armatura di tutto punto e con armi di chakra che sembravano muoversi secondo la sua volontà. A metà tra drago e demonio, quell'essere scrutava l'orizzonte e la città come alla ricerca di un bersaglio. In mezzo al caos generale, tra chi fuggiva e chi correva alle armi, solo Kotaro rimase serio, mortalmente serio, nel fissare la minaccia sconosciuta (anche Ossuri ed Etsuko avevano messo mano alle armi pur senza sapere cosa fare). E anche l'uomo in armatura, prima smarrito, scorgendo il nuovo arrivato sarebbe sbiancato, senza scappare ma al contempo impietrito, mentre dalle labbra improvvisamente aride pronunciava un sussurro appena accennato: Oni...?


    Ambiente potenzialmente ostile.
    Situazione non nota.
    Minaccia costituita dai presenti inferiore allo 0,05%. Da verificare capacità non note e definire motivi dello spostamento spaziale e temporale.

    Si sarebbe mosso di poco, avvicinandosi a circa trenta metri da terra mentre alcuni lanciavano invano dei kunai e dei jutsu nella sua direzione, ma la creatura guardava un punto a nord-ovest, la stessa direzione da cui era giunta l'aurora e in cui aveva guardato Ou prima di sparire.

    Localizzazione nello spazio modificata rispetto alle coordinate iniziali. Tracce dell'Arma che Genera Potere, ma situazione paradossale che necessita ulteriori calcoli.
    Impossibile definire stato del Dio Guerriero.

    Le correnti e l'anomalia impediscono spostamenti rapidi. Tempo stimato per raggiungere il luogo dell'indagine iniziale...dieci giorni. Otto giorni se aumentassi le probabilità di danni concreti per elementi ignoti al 1,03%. Non correre rischi è fondamentale.

    Intanto alcuni attacchi più forti erano arrivati dai ninja riuniti, al punto da far voltare la creatura verso il molo sotto di sé, puntando poi una mano in quella direzione.

    Emulazione di Komainu.

    Aggiunse, nemmeno fosse una sentenza, mentre il suo corpo si modificava con l'apertura di numerosi fori, scatenando poi una tempesta di chakra estremamente concentrato, nemmeno fossero dei raggi ad alto potenziale, che andarono a colpire, a meno di difese ambientali colossali, tutti coloro che avevano sferrato attacchi contro l'Oni. Dopodiché il Dio Guerriero avrebbe guadagnato quota, sparendo rapidamente tra le nuvole, lasciandosi dietro solo numerosi feriti e una città terrorizzata. Impossibile per Fudoh non riconoscere quella creatura come un Dio Guerriero, anche se senza mal di testa stavolta, ma era talmente distante che sarebbe stato impossibile instaurare un contatto...ed era anche impossibile per lui non riconoscere in quegli attacchi lo stesso tipo di potere che era stato utilizzato da Macchietta poco tempo prima. Mentre la gente impazziva e piangeva, Kotaro era riuscito con dei rapidissimi passi d'ombra a salvare alcuni dei bersagli, ma il caos era ormai generalizzato e ci sarebbe voluto del tempo per trovare un attimo di calma e riorganizzare le idee...intanto l'uomo in armatura, a meno di qualche intervento durante l'apparizione dell'Oni, sarebbe sparito in mezzo alla folla.

  5. .

    Il Lago degli Imbattuti

    XV

    Aftermath
    Il corpo del Samurai aveva sicuramente del denaro e qualche altro ninnolo, specie i gioielli dove voleva inserire gli Imbattuti, ma niente di intrinsecamente rilevante, oltre a qualche pugnale e una piastra identificativa col suo nome, che poteva sempre tornare comoda in altri ambienti. Anche la sua casa, spoglia e dozzinale, rivelava la semplicità di pensiero dell'uomo che, forte della sua arma, si era dedicato interamente al suo piano senza premurarsi di avere reali alleati né una maggiore profondità dietro ai suoi intenti. Nessun tesoro arrivò nelle mani di Kato, che dopotutto aveva fermato le macchinazioni di un folle ostracizzato dall'ambiente pubblico.

    [...]

    Oh, nelle situazioni formali puoi chiamarmi Waru, Kato-kun. E anche tu, Shin-kun. Avrebbe detto il Pagliaccio, cercando di metterli a loro agio. E certamente avete ormai più che meritato un ruolo nella nostra piccola organizzazione, ma temo che dovrete aspettare il Coraggio per rimettere in sesto il vostro... E fece camminare due dita al centro del petto ...piccolo problemino. Ma posso farvi avere a casa le nostre Vesti, delle quali credo conosciate già le caratteristiche. Aggiunse, accomodante. Quanto alla Corte di Kusa...beh, è un posto, ma è più un'idea. Un'idea geniale, aggiungerei. Ma non ha a che fare con Hayate. E' neutrale, totalmente, e ogni scontro all'interno è assolutamente vietato...potresti camminare e parlare con l'Hokage da un lato e il leader di Kurotenpi dall'altro, ma non potreste nemmeno sfiorarvi, pena la morte certa. Disse, con fare misterioso. Questo lo garantisco come un Pagliaccio di Prima classe. Alzò quindi le mani. Ma per essere pratici: è un Mercato Nero. Itinerante. Si può andare solo se invitati, e dopo il primo invito in qualche modo si riesce sempre a venire a sapere dove si trova. E come persona che sa della Corte puoi invitare chi vuoi, ma bada che esagerare con gli inviti o invitare piantagrane potrebbe significare l'espulsione...e con espulsione intendo l'espulsione del tuo cervello dal cranio. Boom! Ridacchiò. Ricorda che non si parla della Corte a nessuno che tu non voglia invitare. E che ciò che accade alla Corte resta alla Corte. E ciò che accade fuori resta fuori. E nonostante io sia un Pagliaccio di Prima Classe...su questo non scherzo affato, Kato-kun. Spiegò però del metodo di comunicazione tramite il simbolo del lupo, dicendo che ormai entrambi erano assolutamente autorizzati a utilizzarlo.

    [...]

    Intendevo solo che tuo padre avrei voluto ucciderlo io. Tutto qui. Avrebbe risposto Zoruto con sgarbo, evidentemente senza avvicinarsi nemmeno alla verità. Alla menzione di un debito il volto dello Yotsuki si deformò in una smorfia di disprezzo. Sei vivo solo grazie alla mia evocazione, dovresti baciare la terra dove cammino, stronzetto. E nel dirlo si sarebbe voltato, iniziando ad allontanarsi. Quel figlio di puttana di tuo padre venne cacciato dal clan perché si prese le colpe di un mio furto, quando ero bambino. Venne cacciato per colpa mia, mi impedì di assumermi le mie responsabilità, quel grandissimo stronzo. Quando divenni abbastanza grande lo andai a cercare per dirgli che non volevo la sua pietà né la sua compassione e che lo avrei riportato a calci in culo nel clan, per dimostrare che ero intoccabile e potevo fare quello che volevo. Ma lo ho trovato morto. Ucciso dal veleno di uno spregevole figlio di puttana ancora più troia di quella che ti ha fatto nascere. Uno che ho provato ad ammazzare decine di volte e una volta ci sono anche riuscito, ma poi è tornato. Lurido stronzo di un Tenson Korin. Disse quelle parole come se volesse sputare invece che pronunciare quelle sillabe. Quindi stronzetto non montarti la testa. Io agisco solo per ME. E ora vattene a fare in culo. E nel dirlo, mostrando il dito medio e senza mai voltarsi, si sarebbe allontanato, senza aggiungere una parola di più.

    [...]

    Il piano ebbe successo almeno fino a quando non riuscirono a far perdere i sensi a Uso, l'incarnazione di Shin controllata da Luglio di Accompagnamento, per poi aggredire la sua mente. Non si trattava però di una mente umana, ma di qualcosa di assai più semplice e meccanico, la mente di un'Arma Senziente, molto meno profonda e definita, e per certi versi più aggressiva e netta di una creatura vivente. Meku. Fu una risposta, mostrando un uomo anziano ma carismatico che lavorava in una forgia. Un bastardo. La risposta alla seconda domanda, con l'immagine del folle Hayate che minacciava di rompere Luglio con la sua mazza da baseball. Fratelli. La terza risposta, mostrando due lame vicine, e un singolo numero come ultima risposta. Tredici. Un flash di tredici lame, sfumate e indistinte, dopotutto Luglio non aveva occhi nel suo normale stato di spada, ma sicuramente erano disposte a raggiera, con Giugno accanto a Luglio, e una spada identica a quella della visione precedente dall'altro lato. E poi l'ultima risposta, per la quale non c'erano state domande. E tu sei uno che non la passerà liscia. Il Maestro avrebbe percepito contemporaneamente tutto il dolore delle vittime che erano state trafitte da Luglio e che la spada ricordava e adorava, tutto assieme in un'ondata mentale che forse lo avrebbe ridotto in condizioni tali da spezzare l'evocazione per parecchio tempo. Il clone sparì, lasciando Luglio silente per qualche tempo.

    [Un anno dopo...]

    Vedi "Storie di Ame, parte 3", nel futuro prossimo

  6. .

    Il Lago degli Imbattuti

    XIV

    La Mattina dello Scontro
    Continui a parlare con una spada come se questa potesse ribellarsi a chi la domina. Credo tu abbia letto troppi romanzi. E lo stesso vale per gli Imbattuti: davanti alla mia maestria con Giugno Onirico non possono che inchinarsi! Lo scontro entrò nel vivo, con Dekichi che eliminava i cloni di Kato, costringendolo a mantenere un corpo a corpo serrato con il samurai. Dopo il primo attacco di Mitsuhide Akechi le vibrazioni della Scuola del Tamburo entrarono nel corpo dello Shinobi, inconsapevole del fatto che ogni impatto successivo avrebbe danneggiato seriamente i suoi organi interni [Nota], indebolendo ulteriormente il suo corpo già provato dalla battaglia. Eppure i battiti stanno già annientando la poca forza vitale che ti rimane, shinobi! Presto crollerai!

    Percependo di avere poco tempo a disposizione e facendo tesoro dei pur bruschi insegnamenti di Zoruto, Kato, forse cogliendo anche il suggerimento del gorilla, reagì in controtempo sacrificando la spalla contro la spada nemica, ricavandone un danno minimo anche se accentuato dalle vibrazioni, ma scatenando un pugno dalla potenza incredibile contro il torace dell'avversario. E, con sua sorpresa, nell'istante in cui il pugno impattò sul nemico, percepì chiaramente il calore del braccio teso del gorilla accanto al suo: la creatura aveva eseguito una sorta di movimento accelerato avvicinandosi al suo alleato ed eseguendo un pugno del tutto analogo, quasi fosse raddoppiato o come se fosse la sua ombra, che viaggiò assieme a quello di Kato schiantandosi sul torace avversario e crepando alcune costole in maniera perfettamente udibile come un agghiacciante scricchiolare [Tecnica 1 Gorilla]! GHACK!!! Soffrì Mitsuhide Akechi, con un suono gutturale che non preannunciava nulla di buono per lui, prima di venire sbalzato lontano e con la guardia completamente aperta.

    Il Palmo distruttivo del gorilla fu ancora più devastante, quasi rompendogli il braccio ma soprattutto strappandogli platealmente Giugno Onirico di mano, che finì in acqua, affondando placidamente mentre l'uomo impattava a sua volta contro la superficie, spinto da una forza superiore e anzi schiacciato dall'attacco finale di Kato, che con le sue ultime energie si precipitò contro di lui con un calcio a ghigliottina che sollevò una vera e propria bomba d'acqua e crepitii elettrici, spezzando in modo definitivo la vita del sedicente rivoluzionario, che non si aspettava, in quel momento di superiorità, un attacco in controtempo di tale portata. Il suo corpo sarebbe emerso fluttuando dall'acqua, riverso e col collo piegato in maniera assolutamente innaturale, mentre Giugno Onirico cadeva sul fondo.

    Senza interrompere il suo influsso su Shin sarebbe stata Memai ad avvicinarsi, trionfante. Bene. Ben fatto, umano. A questo punto hai il privilegio di inchinarti davanti ai tuoi nuovi padroni! Etsuko era la chiave per sconfiggere gli Imbattuti, ma era ancora occupato dallo scontro con Kokai e cosa avrebbe potuto fare Kato contro Memai e Dekichi, ora liberi da qualunque giogo? Se la missione accademica era fermare Mitsuhide Akechi e salvare i genin dispersi...quella di Hayate mirava a far sparire o neutralizzare gli Imbattuti, che costituivano un rischio per il loro ideale. Le energie del ninja di Oto erano ormai agli sgoccioli e il suo nemico non poteva essere ucciso...cosa poteva fare ancora?

    Dekichi si avvicinava, incombendo sullo Yotsuki sul quale il sentore dell'annegamento era quasi prossimo a riemergere, quando improvvisamente la mano marcescente si contorse come per il dolore mentre un bagliore azzurro accompagnava la mia uscita dall'acqua con un movimento rapido della spada per tagliarla all'altezza del polso. Atterrai sull'acqua poco distante da Kato, con Giugno Onirico che avevo appena recuperato: non riuscendo a interferire con lo scontro di Etsuko avevo deciso di abbandonare Zoruto alle sue allucinazioni e tuffarmi sott'acqua, per avvicinarmi e supportare Kato con il Mokuton e un attacco improvviso, ma ero stato preceduto dall'imponente contrattacco dell'otese. Non mi era sfuggita però l'arma del nemico che affondava né la sua importanza nella vicenda e non persi tempo a recuperarla...appena in tempo per fermare il gigantesco Imbattuto dell'Annegamento. Non sono forte come il Samurai e forse nemmeno come Kato...ma voi temete questa spada, non è così? Avrei detto, mentre la donna impallidiva e arretrava, così come la mano che si immerse nuovamente in acqua. Diverse farfalle traslucide iniziarono ad apparire vicino a me, sussurrandomi come usare quell'arma per controllare gli Imbattuti. Una proposta allettante, che poteva fornirmi un'arma incredibile contro il Bersaglio...ma che mi avrebbe reso fin troppo plateale ed eccessivamente esposto, inoltre l'Hokage non era certo un esperto di illusioni. Basta che io dica il nome dell'Imbattuto che voglio convocare, tra quelli soggiogati, o sbaglio?

    Memai cercò di mediare. Umano, possiamo offrirti molto e... E dominarmi appena abbasserò la guardia, no? Le farfalle qui dicono che c'è un nome che tutti voi temete. L'Imbattuto che può sconfiggere tutti voi e rispedirvi nelle vostre tombe sul fondo del lago...qualunque cosa siano. Non avevo un quadro completo, ma Kato era quasi fuori gioco, Shin era impalato sul lago, in preda a una costante vertigine, ed Etsuko era ancora invischiato in un terrificante duello mentale. Osa sfidarci e verrai annientato! Niente può sconfiggere gli Imbattuti! Minacciò la "donna", ottenendo solo un mezzo sorriso al limite dell'esaurimento da parte mia. Era ora di finirla. Shinjitsu (la Verità)!

    Ci sarebbe stato come un bagliore mentre dal lago emergeva un giovane estremamente elegante, che certo Etsuko aveva avuto già modo di conoscere. E se la Verità poteva essere pericolosa per qualcuno che come me e come Kato viveva una doppia vita, per gli Imbattuti che erano solo illusioni viventi la sua esistenza era il veleno più letale del mondo. Con una forza che non era nemmeno lontanamente paragonabile all'ombra di sè stesso che presidiava la Villa, Shinjitsu si sarebbe limitato a sollevare una mano pronunciando alcune parole che tuttavia ricordo solo come un vociare indistinto e ovattato. Il mondo prese a vibrare in sua presenza, sia per me che per tutti i presenti, e francamente persi completamente la nozione del tempo o di quello che accadeva.

    [...]

    Zoruto non parlava molto sulla via del ritorno, limitandosi a terribili occhiate mentre fingeva di essere impegnato a tenere d'occhio il trio di genin che era venuto a recuperare, e ben presto avremmo raggiunto il bivio che ci avrebbe separati, lui verso Oto e io verso Konoha. Etsuko si sarebbe trattenuto alla Villa, dicendo che aveva un addestramento da concludere, anche se il suo scontro con Kokai [Nota per Etsuko] era stato molto importante per la sua formazione. Giugno Onirico era sparito dalle mie mani e non sapevo dove fosse finito, ma credo che fosse stato sequestrato da Shinjitsu in quanto unica arma efficace contro di lui, anche se il suo unico e vero potere era fermare gli altri Imbattuti, quindi non costituiva una minaccia per nessun altro. Non potevo sapere che era stato il Pagliaccio a recuperare la spada e a offrirsi di curare Shin e Kato, mostrando anche un permesso accademico del quale non avevo motivo di dubitare, sebbene quel ninja non fosse affiliato...ma conosceva la gente giusta alla Corte di Kusa, alla quale mi disse di fare un salto qualche volta.

    Senza più Kokai, il Coraggio era rinsavito dalla sua strana condizione ma era stata necessaria tutta l'arte oratoria della Liberalità per convincerlo a non abbattere la Villa e ritirarsi, ricongiungendosi con Kato e Shin, che a suo dire avevano fatto un buon lavoro. Sono molto, molto compiaciuto, Kato e Shin. Avete rimesso a posto questi Imbattuti, anche se non ne abbiamo ancora compreso l'esatta natura, ma sarà un team di ricercatori ad approfondire la cosa ora che la minaccia è sventata, non certo noi. Un peccato per quel caro ragazzo del clan Senju, ma mi da l'impressione di essere ossessionato con qualcosa, e non credo che sia compatibile con i nostri ideali...un pagliaccio di prima classe sa come riconoscere le persone quando le ha davanti. Se cercate il Coraggio, però, è andato via. Ridacchiò. Sospetto che si vergognasse della sua sconfitta...e forse è meglio o avrebbe potuto uccidervi per meglio sopportare la vergogna, uhuhuhuh! Ma si è raccomandato di dirvi che si farà vivo tra un anno per darvi qualche lezione privata...ovunque voi siate. Quindi attenti, potrebbe capitare nel momento più scomodo possibile. E poi a Kato, cui porse un lungo oggetto infagottato. Questo credo tu te lo sia guadagnato. Tienila, vendila, dalla a qualche sottoposto o scambiala se vuoi, ma è tua. Così sarete anche abbinati uno con l'altro, visto che Shin ha il mese successivo, non credi? Oltre alla riconoscenza di Hayate e alla promessa del Coraggio, da quella complessa missione Kato aveva appreso qualcosa di importante sulla sua famiglia, anche se presto la avrebbe abbandonata, e soprattutto aveva messo le mani su [uno] dei preziosi tredici mesi di Meku...e anche se la spada non era il suo forte, poteva sempre rivenderlo o scambiarlo per dei favori, in futuro. Ma c'era ancora qualcosa che voleva chiedere al Pagliaccio, mentre recuperava le forze?




  7. .

    Mostri di Genosha

    Post 8

    Ah, no, no, non mi intendo affatto di vino, semplicemente una volta ne ho vinto uno. Ma ho un certo sesto senso per le cose che portano fortuna e so che andare dietro a Macchietta mi porterà fortuna, tutto qui. Non saprei spiegarlo meglio. Avrebbe detto Kuro, gesticolando come a voler calmare quella pioggia di domande. A ben poco sarebbe servito però, dato che le frasi successive dello Yakushi lo mandarono completamente fuori combattimento, quando nominò Maya Orihara di Iwa. Certo Febh non si aspettava a sua volta la domanda successiva di Fudoh, che dipinse un'espressione perplessa sul suo volto. Uhm...beh, bionda era bionda e...ehm... Arrossì un poco. Sicuramente anche ben...tornita... Aveva sentito Ogen usare quell'espressione una volta. Quanto all'essere ninfomane... Cercò di fare mente locale, comprendendo in quel preciso istante il motivo dietro ai comportamenti della donna. Un attimo...allora era per quello che stava facendo quelle cose...ci stava provando! Annunciò battendo un pugno sul palmo dell'altra mano, a sottolineare l'epifania. Quindi rimase immobile. Quindi arrossì di colpo con tanto di emissione di fumo dalle orecchie. Ma non aveva niente a che vedere con il provarci di Occhi del Deserto...non capisco... E sicuramente non avrebbe capito in quel frangente e con unicamente una soap opera come riferimento culturale, per fortuna gli eventi incalzavano e non ci sarebbe stato modo di approfondire.

    [...]

    Conosco ninja con molti nomi, e ninja con molti aspetti, Sovrano. Francamente preferisco avere molti titoli, mi permettono di parlare e incensarmi più a lungo. Ammise con una vaga nota d'orgoglio, dimostrando ancora una volta che i suoi processi mentali erano leggermente dissociati rispetto alla maggioranza. E sarò lieto di dimostrarti che un'alleanza con me è qualcosa da cui entrambi abbiamo solo di che guadagnare. Soprattutto in termini di cubetti di ghiaccio per i cocktail mentre Ssalar alimentava il ventilatore elettrico e Ssalschnell faceva da fiamma per cuocere il barbecue...l'immagine perfetta di una vacanza idilliaca per lo Yakushi. In ogni caso tutti acconsentirono alle interrogazioni dei prigionieri anche per avere informazioni sulla base avversaria, incluso Kuro che venne chiamato in causa mentre Fudoh era perso per i fatti propri che Febh non sarebbe stato troppo intento ad approfondire.

    La sua frase di apertura, con cui minacciava entrambi, non ebbe grande effetto sulla mantide che comunque, stando alla visione, aveva una situazione già sufficientemente disperata, ma Abuk abboccò all'esca e dimostrò di avere una lingua (o più lingue essendo uno sciame) decisamente sciolta. Oh, no, amico verdognolo, no. Io non sono come Shiltar. Lui è morto. Io sono vivo. Sottovalutare gli umani...e sottovalutare me...in genere ha provocato grande dolore a chiunque lo abbia fatto. Su questo puoi contarci. E ora...la moneta? Attese il risultato prima di sorridere in maniera tutt'altro che rassicurante. Abbiamo un vincitore. Avrebbe detto avvicinandosi allo sciame catturato. Mi dicono che potete rigenerare e fuggire facilmente, quindi mi perdonerai se non ti lascio il tempo di fare niente del genere. Ssalflux... Disse alla lucertola sulla spalla. Ancora una volta...tu lasciami fare. Avrebbe manipolato il flusso di chakra della lucertola per sincronizzarlo col proprio, fino a generare una tecnica combinata dall'immenso potenziale, emessa proprio dalla bocca della creatura in un getto tanto violento da far impallidire forse anche il sovrano di quella particolare specie [Tecnica 1 e 2]. Difficilmente Abuk sarebbe potuto sopravvivere a un simile boato glaciale. Questo era per dare un messaggio. Avrebbe detto, senza nemmeno sprecarsi a consumare un tonico del chakra, prima di voltarsi verso le lucertole e soprattutto Fudoh e Kuro, che aveva ovviamente voluto impressionare. Potevo farlo più forte, ma mi sono voluto trattenere, sapete?

    La mantide non si fece pregare, riferendo immediatamente ogni informazione in suo possesso. Una falce d'ossa? Ripetè. Quindi non sono Shiltar ha complicato la mia vita con quelle locuste, ma ha anche messo voi sul mio cammino. Sospirò. Non fosse già morto gliene andrei a dire quattro. A sberle. Ascoltò anche il breve scambio tra il Sovrano Ssalhiver e la mantide...non gli dispiaceva un re lucertola un pò guerrafondaio, ma sicuramente avrebbero avuto modo di apprezzare anche dei momenti in pace in futuro. Magari sciando su una montagna innevata dal rettile. Febh scosse il capo per non distogliere l'attenzione: la presenza di questo Kan e dei suoi Kurobi, strani artefatti mai sentiti prima, complicava notevolmente le cose e non disperdeva il sospetto che potessero essere correlati forse a qualcosa degli Illuminati. E questo Kan che cosa sarebbe? Uno scorpione? Un demone? Uno stercorario? Se odia gli umani non credo sia umano...e poi questa faccenda dei cinque cuori...ho conosciuto una persona con un potere del genere tempo fa, ma non la ho combattuta direttamente. Sono una notevole seccatura. Roba del vostro villaggio, no, Kuro e Fudocoso? Disse, mentre Kuro annuiva, evidentemente senza avere idea di cosa stesse dicendo lo Yakushi, e il primario era ancora preso per le proprie faccende. Io credo che potremmo semplicemente entrare e chiedergli di arrendersi, davanti a un potere del genere, potrebbe solo sentirsi fortunato a restare vivo, no? Il giovane era decisamente di belle speranze. Io credo sia più efficace ucciderlo cinque volte di fila. O avere fortuna e spaccare subito il Kurobi. Ma dimmi come è organizzata la grotta. L'assenza di un ingresso secondario era molto importante, perché apriva a simpatiche strategie, però doveva sapere con precisione quanto fosse grande e in che direzione si estendesse la caverna.

    Nel mentre Fudoh aveva avuto il piacere di comunicare con uno degli Dei Guerrieri, per quanto brevemente, prima che Macchietta lo salvasse da quell'invasione della sua coscienza, rivelando che quegli occhi senza lineamenti nascondevano una qualche forma di intelligenza, e che poteva controllare benissimo il potere degli attacchi in arrivo dal cielo. Che potesse parlare, però, era in qualche modo inquietante. Ah! Quindi parla! Avrebbe detto Kuro, facendo per avvicinarsi solo per essere accolto da diversi gesti agitati della creatura, quasi preannunciasse un attacco, quindi sollevò le mani e arretrò in segno di resa. Speravo potesse dirmi qualcosa sul Sangue degli Dei, se sa parlare...ma penso sia comunque il caso di tenerlo ancora con noi. Aggiunse, in risposta alle proposte di esecuzione sommaria dello Yakushi. Uhm...non vorrei fosse più sveglio di quello che sembra e ci tradisse nel momento peggiore. In tutto questo Macchietta ripeté le sillabe di poco prima, sempre senza la H, ma non si poteva avere tutto. Se non altro non si agitava in presenza del primario. Ma va bene. Tienilo d'occhio però. Poi verso le lucertole. Lasceremo qui l'insetto, non è il caso di attendere oltre. A presto avrai il resoconto della tua battaglia campale, Sovrano! Avrebbe detto, prima di voltarsi e incamminarsi in una direzione casuale, evidentemente convinto che fosse un'uscita scenica. Avrebbe poi cambiato direzione non appena glielo avessero fatto notare, ovviamente fingendo completa indifferenza.

    [...]

    Solo io ho la vaga sensazione di essere seguito? Avrebbe detto Kuro dopo aver trovato un anello con diamante infilato in un cespuglio lungo la strada, rimettendolo lentamente a posto sotto lo sguardo terribilmente minaccioso del Consigliere otese. Con Macchietta tutto bene? Avrebbe chiesto a Fudoh, mentre la creatura manteneva il suo atteggiamento placido, nemmeno fosse un animale domato. Avevano la certezza che la grotta dove dovevano recarsi non avesse uscite, ma la mantide Alui era di guardia e lo sciame Acouran era ovunque tutto intorno, quindi avvicinarsi sarebbe stato complesso, specie senza adeguate coperture...e parte dello sciame poteva essere dentro la grotta per avvisare i complici, quindi non potevano abbassare la guardia in nessun modo. Uhm...ci sono diverse opzioni. Avrebbe detto dopo aver sentito il resoconto delle lucertole e aver osservato la scena dalla distanza. Kuro...ripetimi cosa sai fare come ninja? Oh...sono bravissimo con la Trasformazione e la Moltiplicazione del corpo. E poi...uhm...ho molte cartabombe e lancio benino i Kunai e...uhm...in genere basta quello, sono molto fortunato e colpisco sempre dove è necessario. Non aveva detto "colpisco dove ho mirato", ma sul momento lo Yakushi non fece altre domande, guardando il fortunello come se fosse un alieno. Poi su Fudoh. Tu invece più o meno so cosa sai fare...e tieni quello sgorbio lontano prima che ci attacchi. Sospirò. Ho un piano. Avrebbe detto. Ma comporta rovinare un pò il bosco tutto intorno, è un problema per voi lucertole? Lo chiedeva perlopiù pro forma, dato che avrebbe comunque seguito la stessa strategia.

    Inizialmente avevo pensato di far crollare la grotta e intrappolarli, colpendoli poi appena escono, ma se conoscono l'Arte della Terra potrebbero scappare in direzioni a noi non note quindi non ci conviene. Io penso che la scelta migliore sia affumicarli. Disse con un sorriso malvagio. Appicchiamo un incendio bello grosso agli alberi tutto intorno e poi lanciamo dei tizzoni enormi verso l'ingresso della grotta. Lo sciame sarà incapacitato e il fumo entrerà dentro complicando la vita a tutti. E potranno uscire solo da là, o usare dei Jutsu per spegnere il fuoco, se hanno dei Suiton. Intanto disegnava alla meglio nella neve una mappa incredibilmente approssimativa della sua azione. Io mi avvicinerò con l'Arte della Terra e li colpirò all'improvviso, dopodichè verrete all'attacco per sconfiggerli. L'incendio dovrebbe bastare per tenere a bada Acouran. Poi indicò Macchietta. Lui conviene lanciarlo contro quella creatura mutata...sono convinto che la vaporizzerà al meglio appena vicino, specie se intanto tu la rallenti, Fudohcoso. E tu... Verso Kuro, sospirando. Piazza le cartabombe per causare gli incendi e poi...lancia i tuoi Kunai. Quello annuì con entusiasmo. Ssalfroid attaccherà subito dopo, raggiungendoci dopo qualche secondo e guardando la scena da lontano all'inizio, per evitare sorprese.

    [...]

    Il piano era stato messo in atto e Kuro se non altro aveva una minima competenza nella furtività quindi probabilmente sarebbe riuscito a non farsi notare [Nota], mentre Febh lavorava per raccogliere rami secchi dopo averli liberati dalla neve, accumulandoli assieme alle lucertole per creare degli ammassi irregolari che una volta accesi con le fiamme Fudoh avrebbe potuto lanciare via (dopotutto erano leggeri) fino a davanti alla grotta. Un incendio non poteva certo essere un evento naturale a Genosha e i nemici avrebbero sicuramente capito di essere sotto attacco, ma il fuoco, ben controllato, sarebbe stato un utile alleato per i ninja e le lucertole.

    Una volta avviato il fuoco e lanciate le sfere, Ssalfroid sarebbe rimasto lontano, oltre la cortina di fuoco (ma avrebbero cercato di lasciare dei passaggi liberi da fiamme, disponendo le cartabombe adeguatamente) mentre Kuro e Fudoh si sarebbero avvicinati quanto più furtivamente possibile. Febh invece, avvicinatosi inizialmente con loro, si sarebbe immerso nel terreno portandosi dietro Ssalflux, con l'obbiettivo di avanzare fino a portarsi al lato della grotta ed emergere dalla neve parzialmente per tenere d'occhio la situazione, specie quando il fumo fosse entrato prepotentemente nella caverna se non avessero spento subito il fuoco.

    Come avrebbero reagito i nemici?

    Certo, nessuno dei presenti si sarebbe aspettato che, una volta messa in atto la strategia, proprio al termine delle azioni del nemico e prima che Febh emergesse dando il via all'attacco, qualcosa avrebbe rovinato tutto prima ancora che avessero una possibilità: con un rombo terribile diversi alberi a sud della zona sarebbero crollati mentre una vera e propria valanga del tutto simile a quella che aveva portato Kuro da loro si sarebbe ripetuta, spegnendo gran parte del fuoco e sfondando gli alberi fino a far emergere un gigantesco guscio di tartaruga, apparentemente composto da roccia e ghiaccio, che stava caricando Fudoh e Kuro di gran carriera, ruotando su sè stesso. VENDETTAAAAAAA!!!! Un grido belluino veniva dal carapace che all'improvviso sarebbe esploso lanciando tutti i suoi detriti come una vera valanga controllata contro i due. Sorvoliamo su Kuro, che anche se travolto sarebbe rimasto indenne perchP pietre e massi carambolarono tra loro in modo fortuito, ma Kuro e Macchietta se la sarebbero vista brutta...e sembrava che la creatura non avesse riconosciuto la valanga come un attacco nemico dato che non usò i suoi raggi di chakra per difendersi [Attacco]!

    Dietro la valanga una tartaruga di dimensioni considerevoli ma ben più piccola dell'enorme guscio che era arrivato contro di loro atterrò sulla neve, totalmente disinteressata a mantidi, lucertole e Shinobi, ma solo ad attaccare. MALEDETTI LADRI! PRIMA MI RUBATE L'AMULETO DI MIA MADRE E POI MI FATE PERDERE IL CONTROLLO DEL MIO JUTSU! COME VI PERMETTETE! AVRO' LA MIA VENDETTA!!! AVANTI ALZATEVI, LO SO CHE SIETE ANCORA VIVI!! Nonostante la stazza, la voce della tartaruga era roboante e la sua furia sembrava non avere eguali. Ma aveva appena mandato al diavolo l'intero piano di Febh, che sicuramente non la avrebbe presa bene. Ma forse poteva ancora sfruttare la distrazione...cosa avrebbero fatto i nemici? E Fudoh e Kuro?

    NLipVzGdJ

  8. .

    Il Contrattacco

    Verso l'Epilogo

    Attacco alla Torre
    Tradizioni? No. Io sono adottato. Replicò mentre metteva a segno la sua terrificante serie di attacchi. Ma di clan Yakushi ne esiste comunque uno solo. Sentenziò prima di ordinare all'altro di sparire, con il genjutsu che metteva in atto la sua incredibile tortura, tale da spezzare infine anche un bastione invincibile quale Yosai riteneva di essere. Ma non aveva ancora compreso che l'unico modo per essere invincibile è sapersi adattare a ogni situazione e ribaltarla a proprio vantaggio. Una pelle dura era solo un fastidioso ostacolo, non una strategia. Annientato il nemico e fatto crollare a terra privo di sensi, lo Yakushi poteva dedicarsi agli altri due, con sguardo sprezzante della loro miserabile condizioni. Se sperate di distrarmi e salvare Yosai vi sbagliate di grosso. Disse indicandolo. Ha ammesso di essere uno Yakushi, l'idiota. E spera che fingendosi morto dopo un attacco si salverà? Scosse il capo. L'unico modo per uccidere uno Yakushi è colpirlo in maniera letale due volte di fila. Chi altro poteva saperlo se non lui? Yosai era stato sciocco.

    La donna in tutta risposta gridò qualcosa che doveva essere una sorta di messaggio in codice, e considerate le esplosioni che aveva generato in precedenza certamente non la si poteva sottovalutare. Ma quando immerse le mani nel terreno per scagliare degli enormi proiettili, in maniera simile al lancio di spade a inizio scontro, lo Yakushi sorrise. Grazie, mi risparmi lo sforzo. mentre il Clone accanto a Hohenheim intercettava il colpo, dissolvendosi ma preservandolo dai danni [Difesa 1], l'altro armato di Snake Sword e più vicino alla donna avrebbe serrato la guardia nella difesa più potente e inamovibile che poteva generare, semplicemente puntando l'arma in avanti e lasciando che la rotazione creasse uno scudo d'acciaio rotate ad altissimo potenziale sia offensivo che difensivo, complice il Colpo Vibrante. Un movimento minimo che non richiedeva particolari riflessi, una tecnica resa più veloce dall'assoluta concentrazione dell'Oni e soprattutto la solidità che solo uno Yakushi poteva vantare [Tecnica 1 e 2]. Il proiettile impattò sulla lama rotante finendo per essere frantumato senza danni, mentre il clone restava integro anche se chiaramente provato dall'impatto.

    Febh intanto, bersagliato a sua volta, si sarebbe abbassato di scatto afferrando Yosai e frapponendolo tra sé e il colpo in arrivo. Sarebbe stata la sua dura pellaccia ad incassare l'intera botta, forse uccidendolo o comunque peggiorando le sue condizioni, ma certamente nessun danno sarebbe arrivato allo Yakushi [Difesa 1]. Stavo giusto pensando a quale modo migliore per finirlo, e la lapidazione pare appropriata. Intanto, ormai disperata tanto quanto era pronta al sacrificio, la donna rivolse nuovamente la mano verso di sé, in un'evidente tecnica autolesiva ad alto potenziale, solo che dopo il bombardamento era impossibile agire direttamente in controtempo. Tks! Sbottò, irritato dalla cosa, ma non impreparato. Se ci tieni tanto puoi riaverlo. Disse, intrecciando una manciata di sigilli prima di toccare il corpo dietro al quale si era riparato, in mezzo ai detriti di roccia che lo avevano bombardato poco prima. Piangi pure nell'aldilà sapendo che sei stata tu a ucciderlo definitivamente. Il chakra dello Yakushi era stato piegato e modellato per amplificare fino all'estremo il suo controllo, fino a descrivere due vere e proprie ali di pura energia che partivano dal polso come a delineare un arco [Tecnica 3]. E quell'arco avrebbe istantaneamente scagliato il corpo di Yosai contro la donna che stava esplodendo, forse travolgendola o forse no, ma sicuramente intercettando parte dell'esplosione, mentre il clone di Febh con la tecnica ancora attiva scattava lateralmente per frapporsi all'esplosione, dietro a Yosai che veniva sparato in avanti e davanti al suo creatore. Sicuramente sarebbe stato travolto, ma era stato pensato per incassare e tra jutsu rotante e la sua innata resistenza, oltre all'effetto di Yosai sparato contro l'origine dell'esplosione, sicuramente ben poco danno sarebbe giunto fino a Febh [Difesa 3?]. Hohenheim purtroppo avrebbe dovuto difendersi da solo, ma verosimilmente avrebbe avuto anche lui dei vantaggi grazie al proiettile-Yosai.

    Il campo di battaglia subito dopo l'esplosione era in cenere, con danni ben oltre il riparabile e un sostanziale senso di distruzione ovunque. Hohenheim...sei vivo? Avrebbe chiesto lo Yakushi, guardandosi intorno in cerca dei resti di Yosai. Sembra che l'altro ragazzino sia scappato. E' stato furbo. La concentrazione dell'Oni stava svanendo, finalmente, ma non la determinazione di concludere quella missione. Avrebbe dedicato qualche minuto alla ricerca di Yosai per sferrare un colpo di grazia, giusto per sicurezza, prima di dedicarsi al resto. Abbiamo ridotto questo posto parecchio male...e ancora non ho capito cosa volevano fare, ma non credo ci riusciranno. Andiamo a cercare quelle barche per farle esplodere?

    Inutile, con le risorse consumate, andare avanti con le investigazioni. Avevano colpito in maniera brutale e sconsiderata e comunque avevano ottenuto quel che volevano. Ovviamente lo Yakushi si sarebbe portato via quel che restava di Yosai per consegnarlo al Clan. L'esplosione delle navi sarebbe stata uno spettacolo interessante, ma meno soddisfacente di quanto non si aspettasse. Sulla tolda della nave, con gli altri shinobi ancora in forze, Febh avrebbe guardato Hohenheim prima di parlare. Almeno uno o due prigionieri potevate catturarli! Molto collaborativo e simpatico, ora che l'Oni non dominava più i suoi pensieri. Sospetto che ci sia parecchio ancora sepolto, ma abbiamo ottenuto il grosso. Io dico di ritirarci...se necessario manderemo dei team per investigare i resti in seguito. In ogni caso abbiamo fatto un buon lavoro. Se Hohenheim non si fosse opposto, per quanto lo riguardava quella missione era terminata.

    Febh Yakushi (Kaji?)

    Statistiche Primarie
    • Forza: 700
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 775
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 775
    Chakra
    50,25/125
    Vitalità
    17/21.5
    Slot Azione






    Slot Difesa





    Slot Tecnica




    Note



  9. .

    A Spasso nel Tengu

    1

    Piccolo Mondo Antico

    [Continua da Qui]

    Era un caso particolare, un caso fortuito che forse vede nel destino un crudele manipolatore di eventi per il proprio divertimento. Non vogliatene con il narratore, mero osservatore, ma in quel momento di screzi diplomatici sulla banchina del villaggio di Kiri si stavano in realtà verificando delle circostanze estremamente improbabili e che tuttavia sarebbero state la miccia per gli eventi futuri. Ou attendeva sopra le acque, scrutando pigramente quel tratto di costa così cambiato da quando lo aveva visitato anni addietro, quando ancora solcava i cieli libero di apprezzare il mondo, senza il pesante fardello di un sovrano. Stava contemplando quei luoghi, aspettandosi quasi con appetito da gourmet l'emozione malinconica che pensare al passato gli avrebbe provocato, ma scoprì suo malgrado che, sebbene avesse ben chiari quei ricordi...di fatto non provava niente. Inizialmente prese la cosa per assodata...per secoli non aveva provato alcuna emozione a causa della Maledizione che era stata gettata sui draghi del nord, ma la maledizione almeno in teoria era stata spezzata da anni...e da anni lui e la sua specie erano tornati a vivere e godere dell'intero spettro emotivo come fossero bambini che esplorano il mondo. L'assenza di emozione lo atterrì e spaventò. Raizen... La sua voce preoccupata arrivò sicuramente all'Hokage così come ai ninja che aveva vicino ...qualcosa non quadra... il tono cominciava già a diventare più neutro. ...sono preoccupato. O meglio, ora non lo sono più...né spaventato. Niente. Fino a divenire una comunicazione del tutto priva di emotività. Raizen. Non provo più nulla. Come durante la maledizione. Rivolse lo sguardo verso nord-ovest. Suppongo sia successo qualcosa alla Valle del Vento. Andrò a verific...oh. Curioso effetto.



    Ben presto avrebbero compreso di cosa stava parlando, dato che all'orizzonte, in totale contrasto con l'ora del giorno o la latitudine, un bagliore verdastro era andato in crescendo e sembrava avvicinarsi di gran carriera, coprendo l'intero campo visivo. Diverse persone si sarebbero allarmate al porto e qualcuno avrebbe urlato, forse facendo per fuggire, ma la velocità di quell'aurora boreale sinistra era tale che avrebbe inghiottito l'intera Kiri in pochi secondi, forse circondando l'intero mondo in una manciata di minuti! Non avevano scampo...l'onda verde li avrebbe travolti! La sensazione che avrebbero provato sarebbe stata...beh, sostanzialmente nessuna. Nemmeno una lieve brezza né un formicolio sulla pelle, così come nessuna alterazione percepibile del loro chakra. Forse, a voler essere pignoli, avrebbero notato che sia Ou che Etsuko erano spariti nel nulla...che il molo sembrava un pò diverso, specie le barche ormeggiate che avevano cambiato posizione e forma. E poi tutto era in gradazioni di grigio, inclusi loro, nemmeno fossero dentro una vecchia foto, ma si trattava sicuramente di un dettaglio di scarsa rilevanza.

    Era giorno (o almeno lo sembrava vista la luce anche se priva di colori) e la gente era indaffarata nelle questioni quotidiane, ma si leggeva una grande tensione nei loro sguardi stanchi, senza contare che c'era nettamente più gente di prima, e di un gran numero di etnie diverse. Ninja di Konoha con tanto di coprifronte sedevano guardinghi su alcune casse, parlando con uomini scuri di Kumo. Un silenzioso ninja della Sabbia sonnecchiava con la schiena appoggiata a un muro, pallido ed emaciato, mentre un pescatore dal petto villoso gli urlava qualcosa di indistinto sul dargli una mano con le casse del pesce. Pochi civili, molti ninja di tutto il continente. Molta paura palpabile nell'aria. Youshi e Fudoh potevano riconoscere la loro città, ma al contempo qualcosa stonava, sia per tutte quelle persone che per la posizione di panche, cestini, sistemi di difesa e passaggi "segreti" noti ai soli ninja di alto rango per spostarsi facilmente...persino certi edifici erano della forma o dimensione sbagliata...peccato non poterne distinguere il colore. A giudicare da un tizio in bicicletta che li schivò, i tre erano fisici e reali tanto quanto quel posto...ma cosa stava succedendo?
    Non lontano, una fanciulla con il coprifronte di Taki, forse nemmeno quindicenne, vendeva dei fiori ai passanti con scarsi risultati, finendo persino per essere spintonata da uno scorbutico shinobi di Iwa che le mandò anche qualche malaparola. Caduta a terra, la ragazza sembrava sul punto di piangere quando un uomo alto e con un lungo soprabito scuro le si avvicinò, aiutandola ad alzarsi. Era qualcuno che Youshi non poteva non riconoscere: Kotaro Tokugawa!

    Nemmeno il tempo di reagire e alle sue spalle sbucò un ragazzetto che poteva vantare appena un accenno di peluria rada sul labbro superiore, non molto alto ma con occhi che Youshi aveva visto milioni di volte e che avrebbe presto identificato chiaramente dopo aver fatto mente locale: suo nonno Ossuri Tokugawa, ancora ragazzino, con un Gi da allenamento! Non distante un efebico giovane del tutto identico a Etsuko si stava avvicinando dopo un gran sospiro, tirando fuori il portafoglio per comprare tutti i fiori della fanciulla, ma i suoi abiti erano totalmente diversi da quelli che Etsuko indossava poco prima, dato che portava un elegante kimono con decorazioni che ricordavano delle volpi. Scrutando il cielo in cerca di Ou non avrebbero trovato niente...la Volpe sarebbe stata disorientata tanto quanto Raizen, ma sicuramente quello non era un genjutsu...

    Cosa stava succedendo?
  10. .

    Il Lago degli Imbattuti

    XIII

    La Mattina dello Scontro
    Kokai ed Etsuko nascosti nella nebbia che non si era del tutto diradata intorno a loro si erano in qualche modo estraniati dall'ambiente circostante, coinvolti l'uno con l'altro in uno scontro mentale nel quale forse le farfalle avrebbero aiutato il Kiriano, non so, non riuscivo a vedere granché ma scorsi delle ali colorate avvicinarsi alla posizione dell'Akuma, in ogni caso i miei tentativi di attacco fallirono miseramente mentre Zoruto teneva la testa tra le mani cercando di combattere il terribile influsso dell'Imbattuto. Sentii delle parole, forse di Kato, ma era difficile distinguere i suoni in tutta quella confusione, e certo non sapevo se Zoruto Yotsuki li avesse sentiti, ma non ebbi modo di proseguire perché un forte spostamento d'aria mi scaraventò improvvisamente di lato, precipitandomi in acqua.

    Poco distante il Samurai, dopo aver accusato i primi attacchi di Kato, aveva fatto ricorso a un nuovo imbattuto al suo servizio, che incarnava la sensazione di Annegamento, nato da chissà quale Akuma in passato...non che io sapessi qualcosa al riguardo. Il suo potere si focalizzò immediatamente su Kato, mentre Shin era ancora alle prese con l'influsso paralizzante di Memai, che fortunatamente non si unì allo scontro. Travolto dalla sensazione di affogare pur senza avere acqua intorno alla testa, pensò ovviamente a un genjutsu e alla contromisura principale contro di esso, senza sapere tuttavia che il vero Genjutsu, sia illusorio che fisico, era l'Imbattuto, e che sottrarsi al suo influsso richiedeva qualcosa di molto più forte della semplice interruzione dei flussi di chakra. Ebbe un attimo di sollievo, quello si [Nota], ma aveva anche la chiara sensazione di aver messo solo temporaneamente in pausa quei devastanti effetti. Sapendo di non avere molto tempo passò alla controffensiva cominciando con una rapida oratoria ai danni del suo avversario.

    Esatto, ninja sconosciuto. Io sono Mitsuhide Akechi e il mio Maestro è caduto, ma non il suo ideale. Ed è vero, porto con me Giugno Onirico...e con questo? Avrebbe ricomposto lentamente la sua guardia, convinto di avere, se non altro, la superiorità numerica oltre al supporto degli Imbattuti. L'Accademia alle costole...come se l'Accademia avesse il potere di fermarmi. Altri tre Imbattuti sono stati ormai dominati dalla mia spada, e cosa potranno fare i miei nemici contro la mia armata immortale e invincibile? Tu stesso sei a stento libero dal potere di Dekishi...ben presto affogherai senza possibilità di salvezza. Tese una mano, in gesto di sfida. Giugno Onirico è uno strumento potente contro le illusioni e la mente dei nemici, e gli Imbattuti sono persino in grado di dominare mostri come quello che mi ha attaccato alla Villa. Appena troverò il modo di liberarlo dalle trappole del suo compare non avrò più ostacoli. Non penserai forse di potermi impensierire tu, con i tuoi alleati da quattro soldi, spero?

    In tutta risposta Kato generò due copie di sé, partendo alla carica assieme al gorilla di Zoruto. Il primate si esibì in un assalto incrociato con le lunghe e massicce braccia che venne incassato dalla spada, frapposta a difesa del corpo. Senza danni, il Samurai venne spinto indietro dalla brutalità dell'assalto, atterrando sull'acqua e sollevando una notevole onda per fermarsi, appena in tempo per venire raggiunto dalle due copie che avevano aggirato il gorilla. Tutto qui? In realtà all'insaputa di Kato, il Samurai aveva già iniziato il suo ritmo, facendo tremare leggermente il braccio che impugnava la spada in quello che era lo stile alla base della Scuola del Tamburo. [Tecnica 1 e 2], impastando solo una minima quantità di chakra per portare la sua arma a difesa dal pugno del clone di sinistra mentre l'armatura a protezione della spalla destra incassava senza troppi problemi il pugno dell'altro clone [Difesa 1]. Cloni? Vuoi rendermi la vita facile, ninja? Disse, forse come minaccia o con lo scopo di deconcentrare, mentre l'originale si fiondava addosso a lui per cercare un colpo estremamente rapido anche se ambizioso, mirando alla mano ma mantenendo il busto nella sua traiettoria, un attacco che certo avrebbe meritato maggiore precisione ma che comunque non era da sottovalutare. Ricorrendo a notevoli quantità di chakra il Samurai piegò il torso quel che bastava per fare in modo da offrire la spalla opposta a quella che impugnava l'arma al suo nemico, così che fosse la protezione sulla sua spalla a scontrarsi col tirapugni. Serrò i denti per il potente impatto che lo fece arretrare nuovamente, mentre l'armatura si rovinava fino a diventare quasi del tutto inutile [Difesa 2]

    Il gorilla cercò di prenderlo in contropiede, ma sia Kato che il primate sembravano aver dimenticato la presenza dell'enorme Imbattuto a forma di mano poco distante, a cui stavano peraltro avvicinando il Samurai con tutte quelle spinte. Sollevando due dita verso l'alto controllò l'acqua per generare un muro liquido proprio sulla traiettoria del Gorilla in carica. La bestia infranse l'acqua ma per farlo esaurì la sua carica, finendo per non avere più lo slancio necessario a colpire [Tecnica Dekichi 1], anzi arrancando e lasciandosi andare a un ringhio frustrato. Kato comunque accorciò le distanze cercando ancora una volta di colpire la spada, rendendo ormai palese il suo intento di disarmare il suo avversario, che tuttavia era un Samurai e sapeva bene quanto la sua arma fosse l'elemento fondamentale del suo essere. Con un impasto di chakra tutto sommato ridotto scostò la mano di qualche centimetro in modo che il tirapugni impattasse contro la lama della sua spada, serrando le dita per evitare di perdere la presa [Difesa 3]. Parli alla mia spada, cerchi di disarmarmi...sei forse convinto che senza di essa gli Imbattuti si rivolteranno contro di me? Pazzo...essi vedono la gloria della mia causa e sanno che dopo la mia vittoria, alla mia morte, saranno liberi di dominare incontrastati!

    Intanto Dekichi puntò l'indice contro i due cloni di Kato, facendo gorgogliare l'acqua davanti a loro e sollevando poi un proiettile d'acqua ad alto potenziale che li avrebbe travolti, se non si fossero difesi [Attacco Dekichi 1 e 2]

    Con le braccia serrate come un pugile e apparentemente pronto a continuare in corpo a corpo, con il gorilla poco distante e i cloni a circa sei metri, Kato era adesso nel raggio d'azione del Samurai e sicuramente sentiva le vibrazioni della spada tutto intorno a sé, ma era da vedere come fare per contrastare il nemico abbastanza a lungo: una spada era più pericolosa di un tirapugni, almeno in termini di potenzialità offensiva e combinazioni possibili. Ora è il momento di inginocchiarti! Mitsuhide Akechi si esibì in un attacco orizzontale che evidentemente mirava a decapitare Kato...un colpo non eccessivamente veloce né complesso, senza finte o movimenti raffinati, proprio come era stato raccontato [Azione 1]. Immediatamente dopo la spada si mosse nella direzione opposta, ma in un colpo discendente che mirava al torso dello Yotsuki, con la vibrazione che cresceva enormemente [Tecnica 3]. Senza dar tregua, avrebbe quindi accorciato ulteriormente le distanze cercando di colpire con la mano libera, quella ferita in precedenza, cercando un gancio al fegato di Kato, stranamente pervaso anch'esso di vibrazioni, e subito seguito da un fendente ascendente con la spada che avrebbe forse mozzato il braccio del ragazzo all'altezza della spalla se fosse andato a segno! [Tecnica 4] Ricomposta la guardia, ammantato in quelle vibrazioni che sembravano senza fine, il Samurai avrebbe mantenuto la distanza. Kato doveva inventarsi qualcosa!

    Il Gorilla gli fece dei versi, mimando la posizione da pugile del ragazzo e indicando la nebbia distante dove ancora si sentivano dei versi da parte di Zoruto. Uurh...aaarh... Muggì il primate, che alternava un gesto come di attesa e poi quello di un pugno. A cosa si riferiva?
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    Mostri di Genosha

    Post 7

    Kuro venne preso in contropiede dalla curiosità di Fudoh, complice il fatto che era sostanzialmente un uomo a cui non piaceva affatto mentire, e non era nemmeno particolarmente portato per la cosa. E quindi rispose di getto, senza nemmeno pensarci. Beh...si beve perché è un vino, no? Avrebbe detto, battendo più volte le palpebre come se quella fosse un'ovvietà. Ma è la Signora a decidere chi può averlo e chi no. E poi...tagliarsi? Chi ha parlato di tagli? Se la Signora dovesse dissanguarsi per ogni persona di Taki finirebbe per morire, sarebbe assurdo, ahahahah! Ma c'era una nota di nervosismo nell'ultima frase, come se avesse in realtà detto una mezza verità. In ogni caso credi davvero che Kensei verrebbe a dire a TE tutto quello su cui sta lavorando? Tks! Come se Hebiko sapesse delle mie ricerche personali. La povera allocca penserà ancora che io sia prigioniero da qualche parte nel Paese dell'Orso. Kuro lo guardò perplesso, e forse anche gli altri, ma Febh non si sarebbe sprecato in ulteriori spiegazioni.

    Io conosco un Turbine Rosso, e svariata altra gente che usa quel colore nel nome. Ma se intendi Hoshikuzu di Suna allora lo conosco, ma la sua specialità è soffiare, non disegnare. Se vuoi uno che disegni bene...uhm... Si fece pensieroso. Beh, anche se a me ha fatto una pessima impressione dicono che ci sappia fare: alla Capitale di Iwa c'è una certa Maya Orihara che sa il fatto suo al riguardo. Puoi dire che ti mando io, se vuoi fare bella figura. Al menzionare quel nome Kuro, che stava bevendo da una lattina di KunaiCola trovata per caso in uno zaino, integra e non scaduta, oltre che alla perfetta temperatura, iniziò a tossire più e più volte mentre gli andava di traverso l'ambrata sostanza. Che c'è? Finalmente un contraltare alla sfortuna e ti affoghi? Io non ti faccio la respirazione bocca a bocca, sappilo. Quello si riprese, ma tossiva ancora. Coff...coff...no...coff...è solo che...coff...è un nome familiare, tutto qui. Febh avrebbe alzato gli occhi al cielo. Posso capire, quella tizia era tutta strana e viscida, non riuscivo proprio a capire cosa volesse da me. Tagliò corto facendo spallucce.

    Poco dopo, durante l'influsso della Visione della Violenza, Fudoh cercò di distogliere lo sguardo dal suo prigioniero per applicare parte di quel tremendo potere visivo a Kuro, il quale, pur singhiozzando, era costretto ad assistere alla visione. Una cosa era certa: non aveva il minimo intento ostile...se intendeva fare del male, quel male era del tutto privo di violenza.
    Terminata la visione il loro accompagnatore era terribilmente provato, e si limitò a scuotere la testa per comunicare che non aveva mai visto un posto del genere. Bel ninja di Kiri che sei tu. Avrebbe commentato invece lo Yakushi. Se ti vedesse Kensei ti manderebbe sotto tortura per forgiare il carattere. O almeno io lo farei. Sbuffò, poi rivolgendosi a Fudoh. Mai visto un posto del genere, però ho un vago ricordo su qualche rapporto riguardo a una cosa coi tentacoli. Corrucciò le sopracciglia. O era quel film che mi consigliava Kamine e che ho spento dopo i primi dieci secondi bruciando poi la videocassetta? Nessuno avrebbe avuto una risposta chiara in quel momento.

    [...]

    Anche se il tentativo di Fudoh fu meritorio, senza un contatto fisico diretto non ci sarebbe stato modo di entrare in contatto con la mente di quel Dio Guerriero, sordo alle sue parole e invocazioni, mentre Macchietta si agitava, feroce, senza tuttavia richiamare un nuovo attacco dal cielo, dato che il tentacolo si ritrasse, sparendo nel nulla così come era arrivato.

    Febh intanto aveva deciso di alzare di un 10% il suo impegno nello scontro, e sebbene la cosa fosse minimale, gli insetti avversari poterono chiaramente sentire la differenza: due cloni annientati e uno sciame del tutto prigioniero. Non è lei ad aver imparato, sono io che sono il Cavaliere delle Lucertole. Avrebbe detto, sbruffone come suo solito. So praticamente tutto di come combattete voialtri...e di come combattere assieme. Appena avremo finito di sterminare qualche insetto potremo chiacchierare un pò e capire come mai siete finiti qui. Aggiunse, sempre tronfio, ma con intenti evidentemente amichevoli, mentre la superficie del lago si infrangeva mostrando un rettile di immense dimensioni che catturò ciò che restava del nemico. Oh...una della stazza dei due sovrani... E a giudicare dal titolo che le rivolsero, doveva essere un'aristocratica a sua volta.

    Sovrano Ssalhiver, i miei saluti. Io sono Febh Yakushi...anche se tecnicamente il mio vero nome è Kaji Yakushi...devo abituarmi a usarlo. In ogni caso, sono legato al contratto delle Lucertole ma ho scoperto solo da poco della vostra esistenza, per questo sono venuto qui. Ho già un patto con il Re delle Lucertole del Tuono nel Bosco dei Sussurri e con la Regina delle Lucertole Incendiarie nel Paese dei Vulcani...e vista la situazione, sono più che disponibile a offrire il mio aiuto. Poi indicò Fudoh e Kuro. Quelli sono Fudoh, un ninja di Kiri che mi fa da guida qui a Genosha, anche se conosce il posto peggio di me, e l'altro è Kuro, anche lui di Kiri, ed è meglio se non parla. Tagliò corto mentre il ragazzo iniziava ad alzare una mano per salutare e presentarsi. Quando la voce rombante del sovrano intimò di dare un bando alle ciance, lo Yakushi si trovò più che favorevole. Personalmente sono amante della violenza, specie se sommaria e rumorosa, ma considerando che il vero colpevole sembra essere uno strano manufatto, forse conviene prima raccogliere qualche informazione e solo dopo schiacciare tutti i nemici, in modo che nemmeno uno sfugga. Aggiunse con espressione allegra e brillante. Però posso chiedervi se avete mai visto una creatura come quella? O un posto da cui si vede una luna azzurra? Disse rivolto a Macchietta, che scrutava le torreggianti lucertole con circospezione (per quel che si poteva capire) ma ogni tanto tornava a guardare Fudoh come fosse un delizioso bignè.

    In realtà dalla precedente visione sapevano che la creatura era arrivata da poco in quelle terre quindi era improbabile che sapessero qualcosa, ma tentare era lecito. Quanto alle lucertole, al netto dell'interrogazione diretta, esisteva sempre l'opzione di usare le capacità degli Hakai, stavolta condividendo con la sola Ssalflux (il contatto fisico gli permetteva di risparmiare chakra) per capire qualcosa di più. L'immagine che ottenne non fu affatto piacevole, principalmente perché aveva già sperimentato sulla sua persona delle pietre che facevano "cambiare" le cose. Dissolto l'effetto, indipendentemente dagli effetti che potesse aver avuto sulla mente della lucertolina, spiegò quanto aveva visto ai presenti. La locusta è decisamente fuori controllo e sta schiavizzando le mantidi. Ne ha uccisa una e trasformato un'altra. Sospetto che Kyuki sia stato obbligato in qualche modo, ma questa non è un'attenuante. Il tizio bendato non lo ho mai visto prima. Usò le sue Carte Ninja per mostrare a Fudoh e Kuro un'immagine del medesimo. Ssalflux poteva individuare la grotta ma non sapeva molto altro. Sai se esistono altre uscite da quella grotta? Non vorrei attaccare e poi vederli scappare altrove.

    In ogni caso prima di rivolgersi altrove era il caso di approfondire la situazione. E aveva il modo migliore per farlo. Kuro, perchè non ti rendi utile? Gli lanciò una moneta. Testa interrogo Arbuk e uccido Kyuki. Croce uccido Arbuk e interrogo Kyuki. Avrebbe detto guardando i due. Se sei così fortunato allora la tua sarà la scelta migliore. O uno dei due vuole parlare PRIMA che lui lanci la moneta? Anche se Shiltar era il dominatore delle locuste credo apprezzerebbe qualcuno che uccide per difendere la sua gente, e nel mio caso sono le lucertole. In ogni caso si rivolse a Fudoh: Tu vedi di curarti e non stare così imbambolato. Tieni d'occhio Macchietta. E quindi ai due prigionieri, o meglio a quello risparmiato dopo il lancio di Kuro (anche se avessero confessato qualcosa prima, lui gli avrebbe fatto comunque lanciare la moneta e avrebbe agito per uccidere lo sfortunato), al quale avrebbe chiesto. Raccontami dall'inizio, e con calma. E dimmi se conosci qualche punto debole dei nostri nemici.

    A voler essere onesti sin dal momento in cui gli era stata mostrata la carta ninja (da lontano per evitare che Macchietta desse di matto), Fudoh non sarebbe stato poi così attento alla situazione, perché a ogni tentativo di curarsi avrebbe scoperto che il suo chakra veniva inevitabilmente dirottato verso la strana creatura prigioniera, assai soddisfatta della cosa...e soprattutto perché qualcosa di viscido si era serrato sulla sua caviglia. Nemmeno il tempo di voltarsi per scorgere uno squarcio minuscolo vicino al piede da cui usciva un piccolo tentacolo, ed ecco che la sua mente sarebbe stata invasa da qualcosa di enorme e distante. Non era il Gashadokuro, non era una reliquia morente e quasi consumata. Non era la Bakekujira con il suo ultimo respiro. Era qualcosa di VIVO e pulsante, incredibilmente potente e alieno. Inquietante e confortevole, come l'abbraccio di qualcuno che non conosci ma che sai che non puoi rifiutare. Una voce che non era stata mai usata da migliaia di anni arrivò a sussurrare sul fondo del suo cranio.
    Tu hai un nemico vicino. Nelle tue mani. Era quasi come se fosse un pensiero di Fudoh stesso, ma con tono strascicato, quasi languido. Tu hai molti umani nemici vicino. E creature nemiche vicino. Perché non uccidi i nemici? Perché catturi? Poi come una realizzazione. Ah, ma certo. Jorogumo, certo. Blandisci per unirli al tuo esercito di disperati...ma sei così debole. Debole come un umano. Perché? La stretta sulla caviglia si sarebbe fatta più forte e persino dolorosa, mentre Fudoh si trovava a pensare alla Divinità Spezzata e al duello che era ancora in corso tra quell'essere sovrannaturale e il Kappa che cercava di divorarlo per raggiungere la piena attivazione. Io controllo ciò che è cadavere. Se tu morissi potrei darti nuova e più grande vita. Maggiore bellezza. E uccidere tutti i nemici. Le mie parole hanno convinto anche il guardiano della mia prigione, lo hanno plasmato. Io sono l'Arma che crea gli Eserciti, ma mi piace pensare di essere colui che Plasma la Bellezza. Piccolo Jorogumo, lascia che io ti renda bello! La sensazione di minaccia sarebbe stata palpabile, ma prima che Fudoh potesse rispondere la connessione si sarebbe interrotta, quando un sottilissimo raggio di chakra sarebbe piovuto dall'alto mozzando il tentacolo. Per il medico sarebbe stato come se gli avessero stretto improvvisamente la gola per mezzo secondo. Gli occhi di Macchietta lo fissavano intensamente, con un barlume di intelligenza. Spalancò l'orribile bocca che non aveva vere labbra, e dalla gola emise qualcosa che poteva vagamente ricordare un suono. Fu-do. Quindi sorrise, sempre che fosse quello il senso.

    In ogni caso, una volta finito l'interrogatorio Febh avrebbe lanciato un sassolino contro la fronte di Fudoh, non potendo avvicinarsi. Allora? Tutto a posto? Mi è sembrato di vedere di nuovo quel tentacolo...io dico di far fuori quella cosa piuttosto che rischiare! Ma Kuro protestò debolmente. Non possiamo ucciderlo, è il mio unico collegamento! E' la mia missione! Intanto in lontananza alcuni alberi cadevano, ma troppo lontani per capire cosa stesse capitando. Che siano le locuste? Non abbiamo molto tempo da perdere. Sovrano...posso portare Ssalfroid e Ssalflux con me? Fudoh non sarebbe potuto salire sul dorso della lucertola mentre si recavano verso la grotta, ma li avrebbe dovuti seguire a piedi, mentre Kuro era meglio tenerselo vicino. L'obbiettivo è arrivare a cinquecento metri dalla montagna, da un lato qualsiasi e là ci fermiamo, vediamo cosa succede e prepariamo un piano. Se non ci fossero stati ostacoli, avrebbe chiesto di mettersi subito in marcia.

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    Nuove Storie della Pioggia

    Variazioni al Piano
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    La rapidità di pensiero di Yuri fu provvidenziale. Trascinando la ragazza stordita (grazie all'uso dell'Annullamento anche nei colpi mirati a quel fine) in bagno e fingendosi preda di una reazione allergica tale da compromettere il suo viso e la sua voce, quando le due guardie entrarono riuscì a convincerle, sebbene le loro facce oltraggiate tradivano tutta la preoccupazione per la situazione che si era venuta a creare. Una farfugliò qualcosa sull'andare subito a cercare un medico mentre l'altra spergiurava che erano state date disposizioni estremamente stringenti e che avrebbe fatto in modo che i cuochi venissero puniti. Anche se inizialmente sembrarono persuasi che alla ragazza servisse solo un pò di riposo, non era da escludere che avrebbero comunque convocato un medico quindi non c'era tempo da perdere. Non appena lasciata da sola, Yuri mise in atto il suo piano con i cloni e coi corvi, ottenendo per prima cosa le informazioni che voleva.

    I farmaci erano effettivamente anestetici di varia natura, prodotti di alta qualità del clan Kurogane, ma erano al sicuro in dei grossi rotoli in un magazzino fuori città, almeno cinquanta rotoli, ognuno con dentro l'equivalente di cento fiale di medicinale, guardati a vista da almeno dodici uomini del clan. Sostituirli sarebbe stato oltremodo complesso, anche per la mera quantità del materiale, senza contare la necessità di un piano complicato, quindi probabilmente le prospettive di guadagno di Yuri sarebbero scese drasticamente. Se non altro riuscì a trascinarla nella stanza accanto dove li attendeva la sala operatoria e la sostituta. Intanto la copia aveva trovato la valigetta del bersaglio, contenente un rotolo che a sua volta conteneva i medicinali da fornire come esempio. Per fortuna non c'erano trappole o altri meccanismi di sorta e fu facile aprirla e osservare i farmaci. Sostituirli con quelli di scarto trovati da me non sarebbe stato affatto complesso, anche se a lungo termine questo poteva influenzare le trattative con i Cuori. In ogni caso il nocciolo dell'azione si stava svolgendo nella stanza accanto.

    Ho sentito un rumore! Cosa è successo? Kaoru avrebbe chiesto immediatamente mentre io controllavo che il materiale fosse a posto, inclusi i due lettini. Mi accorsi della nota "personale" in quella domanda della cliente che fino a quel momento era sempre rimasta zitta e in attesa degli eventi, con una vestaglia assai sottile, che avrei rimosso per concludere rapidamente l'operazione. Spiegato l'inconveniente e il metodo per risolverlo, realizzai che questo creava un fattore "fretta" che non era stato considerato, e guardai con lieve ostilità la nukenin che aveva creato quel pasticcio. Quindi devo sbrigarmi. Butta qui il cadavere e spera di non aver danneggiato nei o cose che mi serviva veder...un attimo...quella è viva! A quel punto arrivò l'altra variazione del piano...mentre io mi appuntavo mentalmente di non lavorare mai più per Yuri Zahard se ci tenevo alla pace d'animo, la paziente da operare portò una mano sul petto quando le venne chiesto di risparmiare la donna, che non sarebbe stata di ostacolo. Personalmente io non avrei mai corso un simile rischio, ma la donna del clan Iga (non che io conoscessi le sue affiliazioni) rimase notevolmente turbata da quella proposta, evidentemente in preda a un serio dubbio di coscienza. Mentre lei sceglieva, Yuri mi disse come trattare la donna catturata, dimostrando una certa miopia, tanto che alzai gli occhi al cielo. Certo, e vuoi anche che diventi amichevole e simpatica? Scosse il capo. Secondo te se privi una persona precedentemente sana di tutti i sensi e della capacità di muoversi la sua mente rimane sana? Finirà a brandelli nel giro di un paio d'ore, a voler essere ottimisti, totalmente inutile per interrogatori o affini, ma dopotutto sei tu che paghi, quindi farò come chiedi.

    In quelle condizioni non ci sarebbe differenza tra lei e un cadavere... mormorò la Iga, alle prese con la sua coscienza. Forse...forse sarebbe possibile. Non potrebbe mai danneggiarci... in fondo solo Yuri avrebbe potuto tradire la sua identità, ma questo sarebbe stato vero a prescindere, anche con la vera Yuuki Kurogane tritata e rivenduta al mercato delle scatolette per animali di Ame. Esatto, nessuno muore e tutti sono felici, specie io se avrò quello che ho chiesto. Avrei detto, facendo stendere la donna sul lettino e facendo poggiare la Kurogane sull'altro. Tolsi la maschera e somministrai l'anestesia gassosa a entrambe...chiunque avesse scelto quella Kai You era stato accorto: la somiglianza era notevole e se avevano fatto degli interventi iniziali per acuirla erano stati di grande qualità, dato che non si vedeva nulla, se non una piccola cicatrice che poteva essere facilmente dissimulata. Studiai il corpo della donna catturata con attenzione, iniziando l'operazione. Non mettermi fretta e non fissarmi, occupati di non creare problemi con quelle guardie. Tagliai corto, mentre iniziavo a incidere, ricreando piccole cicatrici, sbucciature sulle ginocchia, impercettibili imperfezioni sul seno e alterando appena la disposizione dei bulbi piliferi, con una epilazione permanente là dove serviva. Quindi mi rivolsi al viso, modificando appena il taglio degli occhi e usando tonici e mani curative per far guarire più rapidamente le piccole incisure chirurgiche. Sui nei avevo poco margine, ma per fortuna erano tutti piani e senza peluria, quindi potei replicarli con dei semplici tatuaggi.

    A quel punto, mentre attendevo che l'anestetico smettesse di funzionare, mi dedicai alla donna che doveva essere menomata in modi al di là dell'umana decenza, opera che sicuramente muoveva qualche viscere per il disgusto ma che significava un lasciapassare fornito dai Fiori. Cos'era una vita umana o la sua dignità al confronto? Il problema non venne dalla mia scarna e lassista coscienza quanto piuttosto dal corpo della vittima, che rifiutava tanto le Mani Curative quanto la lama dei miei ferri! Non riesco. Avrei detto, mostrandogli come il bisturi fosse totalmente inutile contro la ragazza. Anche con tutta la buona volontà non riesco a incidere la pelle. Il meccanismo difensivo doveva essere ancora attivo, indipendentemente dalla volontà o dal chakra della ragazza. Farò un secondo tentativo... Mormorai, concentrandomi sul bisturi come fosse la spada con cui infinite volte mi ero allenato, con cui Minarai era stato duramente addestrato contrastando le violente onde sonore dei Nobili al servizio del Maestro. La Mortificazione, applicata all'arte medica per arrivare là dove un ostacolo lo impediva, anche se fosse stata l'incisione di un istante. Riuscii a trarre una goccia di sangue ma poco di più...mentre la fronte si era imperlata di sudore per lo sforzo. Mai vista una pelle così resistente...mi ci vorrà un pò. E anche se Yuri avesse velocizzato il processo con le sue nuove arti di Annullamento, comunque ci sarebbe voluto qualche tempo a completare quella crudele opera di macelleria...se non altro avrei fatto pratica con quel concetto di medicina aggressiva, associato alla Mortificazione.

    Priva di maschera, Kaoru non appena sveglia si sarebbe avvicinata a Yuri mentre io ero all'opera sulla prigioniera, sfiorando la sua guancia mentre finalmente si guardavano in viso, sebbene quello fosse in prestito. Sembrava sul punto di dire qualcosa ma si limitò a restare così, avvicinandosi per un bacio appassionato prima di scappare verso la finestra. Non la avremmo più vista, la sua missione era cominciata.
    E la mia era terminata.

    EPILOGO



    Nemmeno con l'aiuto dell'Annullamento Yuri sarebbe arrivata a estrarre la sfera magnetica al centro del corpo della fanciulla, nonostante tutti gli sforzi del Fauno se fosse stato informato della presenza di quel manufatto: semplicemente il magnetismo era troppo forte per le loro capacità man mano che ci si avvicinavano, e anche volendo macellare pezzo a pezzo la fanciulla avrebbero comunque mantenuto un discreto tozzo di carne intorno a quell'oggetto.

    Come predetto dal Fauno, la donna ridotta in quelle condizioni al di là della pietà non rimase sana di mente a lungo, e anche le domande estorte con l'Interrogazione Mentale sarebbero state perlopiù incoerenti urla di dolore e disperazione. Ma quantomeno alcune informazioni di base sarebbero state ottenute senza troppi problemi:
    - I nomi e le posizioni dei principali membri del clan Kurogane, oltre ai nomignoli che rivolgevano a Yuuki
    - Il contatto coi Cuori, un Principe di nome Amari Hātsu, conosciuto comunque solo di sfuggita, ma sapeva un indirizzo attraverso cui mandare messaggi
    - Il conto corrente privato di Yuuki, di cui nemmeno suo padre era a conoscenza, contenente almeno 2000 ryo
    - Una parola d'ordine usata dal clan Kurogane per entrare a Suna senza avere eccessivi controlli, se si diceva "Porto degli scarti di ferro" alle guardie giuste, e queste replicavano "Non ci interessa la ruggine" allora avrebbero chiuso un occhio sui controlli. Senza risposta, non erano guardie affiliate.
    Avute queste informazioni, non ci sarebbe stato più molto della mente della giovane meritevole di indagine, o comunque le risposte si sarebbero fatte così confuse e frammentarie che estrapolare qualcosa sarebbe stato impossibile. Certo, restava l'uso ricreativo a cui aveva pensato Yuri, per la Lacrima. Se solo avesse tolto meno, forse quella fanciulla sarebbe stata più utile.

    Non ci furono notizie sull'associazione tra Cuori e Kurogane, ma a giudicare dalle voci i Cuori non erano stati poi così entusiasti dello scambio: aver messo farmaci scadenti nel campionario non era stata una mossa vincente, dato che valutando la merce i Cuori avevano mercanteggiato sul prezzo, mettendo i Kurogane in difficoltà, e dunque complicando la situazione per Kaoru. Questo non era affare di Yuri, ma certo i rapporti tra le due o con gli Iga non avrebbero beneficiato di quell'azione, senza lasciare poi reali guadagni per la Zahard.

    Quanto a me, avevo il mio lasciapassare, o così almeno speravo. E speravo anche di non avere più a che fare con quella donna, a meno di laute ricompense.
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    Out of Hell?

    . 21 .

    Febh & Youkai, Dreamland
    Il giovane sotto l'effetto del Vuoto di Dolore, che gli impediva anche di essere cauto, andò a porre domande all'Oni del tutto incurante della propria incolumità, ma in quel momento il freddo calcolo dello Yakushi che tanto detestava dover ricorrere al suo cervello sapeva che la presenza di Youkai era necessaria in quell'equazione. Tu fraintendi. Molti lo fanno. Avrebbe detto osservando il ninja con occhi dallo sguardo glaciale e che tuttavia ardevano di cieca determinazione. Non esiste la cosa giusta. Esiste quello che io voglio ottenere. E basta. Sentenziò, proclamando la sua amoralità che era alla fin fine il suo puro egoismo. Ciò che voleva poteva includere cose buone o cattive, poteva avere delle condizioni o non averle...ma era il fine ultimo delle sue azioni quando lasciava spazio alla razionalità. Lasciarmi trascinare dalle emozioni non è qualcosa che rifiuto, ma anzi è esattamente ciò che mi porta a metterle da parte. Sono solo la miccia. Una volta che l'incendio è partito non c'è modo di fermarlo, finché non ottengo ciò che voglio. In questo momento, quello che voglio è l'unica cosa importante. In un certo senso in quel momento incarnava appieno la filosofia di Oto che propugnava anche nei suoi momenti più scanzonati.

    In ogni caso il loro bluff era stato scoperto e si ritrovarono sperduti in un mondo di specchi infranti che si affacciavano su altrettante menti sognanti. Ha infranto il mondo in cui eravamo in numerosi altri sogni. Sono tutti parte dello stesso sogno...come i Regni di cui mi accennavi. Anche la lucertola aveva le sue informazioni al riguardo. In ogni caso non avere timore. Se perderai il controllo vorrà dire che mi hai disobbedito. Quindi morirai. Disse in maniera tutt'altro che rassicurante, ma al contempo nemmeno minacciosa, nemmeno stesse semplicemente dicendo che la parete aveva una carta da parati gialla. E puoi divorare tutte le anime che vuoi per quanto mi riguarda, basta che ci porti fuori da qui intatti, senza perdere la testa.

    Il terrificante processo di corruzione dei sogni ebbe inizio, e tramite Youkai lui stesso percepiva quei mondi onirici virare verso l'incubo sotto l'influsso malevolo dell'anima del giovane ninja della Foglia e del suo potere del Vuoto, ma nonostante i loro sforzi riuscirono a coinvolgere e convincere solo una manciata di anime a svegliarsi dopo aver subito quel brusco trattamento, ma le energie che Youkai aveva sottratto loro erano troppo poche. Un tonico. Avrebbe detto, portandolo alla bocca della manifestazione congiunta di quei Rivestimenti, ma in modo che arrivasse solo al ragazzino. Stiamo sbagliando qualcosa...spiegami meglio cosa stai cercando di fare. Avrebbe detto, ascoltando la breve spiegazione mentre restava focalizzato sul mantenere il giovane ninja sul pezzo, senza che quelle catene oscure lo trascinassero oltre la sanità mentale, già labile. Nella peggiore delle ipotesi avrebbe potuto ricorrere alla Fine Inevitabile, ma non era quello il momento giusto.

    Influenzi il sogno. Lo rendi un incubo, applichi l'apatia del tuo potere al sogno ma non alla persona che sogna. Quale era la differenza? Come mai con la Strega le cose avevano funzionato? La risposta, a conti fatti, era evidente. Hai corrotto...tutti i sogni? Li hai resi tutti più cupi, avvicinati all'incubo, giusto? Chiese per conferma ma conosceva già la risposta e portò una mano al petto. Se li hai resi tutti degli incubi...allora erano tutti dei bei sogni, prima. E perché mai uno vorrebbe svegliarsi? Le anime nel Regno della Strega erano alla disperata ricerca di una via di fuga e hanno colto l'occasione che rappresentavi...queste non hanno motivo di farlo. Consapevoli o inconsapevoli, queste anime non sono prigioniere qui. Dobbiamo convincerle...o ingannarle. O entrambe. L'idea si stava formando, ma non sapeva se Youkai sarebbe stato all'altezza. Tu puoi parlare attraverso quella tecnica? Puoi influenzare il sogno, quindi puoi anche influenzare uno specifico elemento e parlare. Puoi far credere quelle anime che c'è un incubo che sta distruggendo il loro mondo? Puoi mostrare ciò che siamo qui fuori, far capire che è un sogno? E quando offrirai un contatto, chiedi loro energia, per riparare il loro sogno o per farli fuggire, non importa come farai. Ma ti serve quel chakra. E con quel chakra manderemo poi qualcosa che non si aspettano. Ma devi convincere tutti, o soccomberai.

    Aspettò che Youkai provasse, mentre meditava sulle parole di Ssalsaluga. Quelle erano anime. Erano ancora all'inferno. Noi siamo viventi. E concreti, è quello che tutti ci hanno detto fin dall'inizio. Abbiamo il nostro corpo e siamo più reali di ciò che abbiamo intorno. Queste anime non hanno più un corpo, ma col tuo potere puoi prendere e spostare il dolore liberamente. Puoi prendere il dolore fisico e somministrarglielo, come se avessero di nuovo un corpo. La sensazione sarà totalizzante, chissà da quanto tempo non hanno più la sensazione della fisicità ma solo il ricordo? L'impatto con la realtà sarà ciò che le smuoverà dal sogno. Una Realtà che il Sognatore, anche con la sua mente così potente, non può fornire, perché è solo una Mezza Persona e non ha più un corpo.

    Non appena Youkai fosse riuscito, lo Yakushi avrebbe provveduto a fornire il dolore necessario, un dolore atroce che superava anche quello di un infarto in corso. Senza nemmeno muoversi applicò la rotazione alle sue stesse unghie della mano, strappandole dall'alveo e senza preoccuparsi di rigenerare...lui sapeva sopportare il dolore, ma questo non significava che non lo provasse, e Youkai avrebbe fatto il resto.

    Non avevano molte altre opzioni: dovevano distruggere quel luogo.

    Hebiko e Raizen, Una Via d'Uscita
    Tian sembrò oltraggiato dal fatto che il suo "io futuro" non avesse usato quella tecnica, dato che la riteneva essenziale per umiliare i poveri fessi più deboli di lui. E forse questo era esattamente il motivo per cui il Generale Tian la aveva rimossa: non si abbassava a umiliare i deboli. In ogni caso il tempo era breve per entrambi, stante la situazione alla mano, ma qualche chiacchiera non avrebbe certo guastato. Ah, io ho diciannove anni! Cioè, avevamo diciannove anni quando mi ha lasciato qui. E poi sollevò la sua arma. Questa? Da quando mi ha creato, sono un suo clone, ricordi? Ma è una normale spada, è parte di me sostanzialmente: come le armi dei cloni non è reale, solo una brutta copia. Disse facendo spallucce. Non è un materiale che si possa replicare o studiare, ma se vuoi qualcosa che possa in qualche modo spedire all'inferno potresti usare del Ferro Lunare o dell'Argento Maledetto. Il primo non so se venga davvero dalla luna: lo si trovava in dei meteoriti ed era estremamente raro. Spiegò. Conduceva le energie dei Bushi in maniera aberrante ed era come se facesse uscire il chakra dalle ferite che infliggeva, e questo evaporava verso il cielo, divorato dagli spiriti, o così si diceva. L'Argento Maledetto invece era prodotto da alcune donne che si professavano seguaci di Indra, anche se lui non le considerava, secondo la leggenda lo estraevano direttamente dall'aldilà usando alcune informazioni che erano riuscite a ottenere da lui. Usavano degli spiedi fabbricati questo materiale, capaci di far avvizzire l'anima e vedere stralci dell'aldilà a chi veniva trafitto, però non lo ho mai visto in prima persona. Brevi flash di questi materiali passarono nella mente dell'Hokage, collegato al clone dalla sua tecnica. Non so se possano essercene ancora là fuori dopo tutto questo tempo, ma potresti avere fortuna.

    La domanda successiva, più complessa, lasciò interdetto il clone. In che senso? Non sai cosa sia la Catena del Drago? I draghi stessi dovrebbero sapere tutto al riguardo, no? Ancora perplesso, iniziò dall'informazione fondamentale. Se lo sapessi non diresti cose assurde come includere Tenchou e Amesoko nel contratto, la Catena del Drago serve proprio a evitarlo! Sbottò allargando le mani. Sarebbe un disastro altrimenti! Fece un profondo respiro. Ok, io non sono molto bravo a raccontare, ma posso andare per sommi capi. Ryujin un tempo era un drago molto, molto forte. Parliamo di preistoria, prima ancora che arrivasse il chakra, quando praticamente gli esseri umani vivevano nelle grotte o in capanne di fango. Divenne talmente potente che alla fine ascese, ottenendo poteri divini e diventando uno con il Chakra Naturale, l'energia che tiene unito il mondo e che ai miei tempi si chiamava Flusso del Drago. In questo suo nuovo ruolo l'energia divina si trasmise ai suoi familiari, donando loro maggiore forza e potenza...e quelli che beneficiarono di più della cosa furono i suoi fratelli Tenchou e Amesoko...il potenziamento ottenuto dalla loro parentela bastò a far assurgere anche loro a un ruolo divino, ma non può esistere un dio che non abbia uno scopo, e quindi a ognuno di loro venne assegnato un ruolo...non chiedermi da chi che non ne ho idea. Tenchou divenne il Drago dello Zenith, che dal cielo osserva e ricorda lo scorrere del tempo. Amesoko divenne il Drago del Nadir, che dall'oltretomba osserva e ricorda le anime che passano, e si assicura che non fluiscano in senso opposto. E fin qui tutto bene.

    Ma con questo sistema i tre fratelli vennero separati in maniera irrevocabile, ognuno nella sua sfera di influenza, quindi dopo essersi adattati al loro ruolo e aver trovato il loro equilibrio cercarono un modo per riavvicinarsi, dopotutto erano vissuti in armonia prima di diventare divinità. Tenchou poteva semplicemente discendere dal cielo, anche se con la sua stazza avrebbe causato qualche cataclisma, ma Amesoko era letteralmente bloccato in un mondo parallelo, quindi propose di lasciare volutamente aperta la porta dell'aldilà, con molta cautela, per far fluire parte delle sue energie nel mondo dei viventi, mentre Ryujin adattava il suo ambiente per contenere la divinità del fratello senza causare danni e Tenchou monitorava il tutto. Non si aspettavano che in quei tempi, un migliaio di anni fa...intendo per me...arrivassero gli uomini dalle stelle, portando il Chakra. Non quello naturale che solo pochi eletti riuscivano a usare dopo addestramenti rigorosi, ma uno molto più semplice da sfruttare, che presto si sarebbe diffuso...la storia di Kaguya Ootsutsuki, se avete presente. Fece un respiro profondo. Questo cambiò tutto. Il chakra naturale era alterato dall'influenza di Amesoko e non reagì adeguatamente all'arrivo di quelle nuove energie: il mondo stesso cominciò a mutare radicalmente, sovrapponendosi con l'aldilà e perdendo ogni parvenza di ordine. Vita e morte al contempo, con il chakra che esplodeva casualmente ovunque. In realtà nessuno ricorda cosa accadde tranne me, a cui lo ha raccontato Ryujin. I tre draghi erano divinità ma non le uniche divinità, essi hanno dei ruoli precisi ma non dominano tutto il creato...e il creato reagì. Usando la nuova energia che era giunta a suo vantaggio, ricacciò tutte le energie di Amesoko all'inferno e allentò le capacità di intervento di Tenchou, intessendo una rete che separava in maniera netta i tre Draghi e le loro aree di influenza: la Catena del Drago.

    Dato che era stato usato il chakra che scorreva nelle persone, le persone stesse divennero gli anelli della catena. Non tutti, ovviamente, ma una grossa quantità si...specie chi ha molto chakra o molto talento, o semplicemente secondo il destino. Io ad esempio sono un anello. Fu in quel momento, per limitare i tre draghi, che nacque il sistema dei Guardiani. Anelli della catena a cui i tre grandi draghi possono legarsi, al massimo uno per drago, da usare come agenti più incisivi nel mondo. Tutti e tre provarono a ribellarsi a quella sorta di museruola ma fallirono, ostacolati da entità che il mondo mise in campo appositamente per fermarli e credo che dopo tanti anni siano venuti ormai a farsene una ragione. Io ero il Guardiano dell'Equilibrio di Ryujin, Tenchou aveva il suo Guardiano dei Misteri e Amesoko il suo Guardiano dei Mutamenti. Per questo non possono esserci tutti e tre nello stesso contratto.
    Concluse, lasciando l'altro assimilasse l'interezza di quelle informazioni. Oh, quasi scordavo...io dovevo recuperare un uovo di drago per Ryujin. Nello scontro contro l'entità che si era opposta a lui, ai tempi della catena del drago, un uovo di quelli che aveva creato per generare i suoi draghi era stato erroneamente spedito qui, e questo comprometteva l'Equilibrio, quindi venni a riprenderlo. Avventura simpatica ma niente su cui soffermarsi troppo.

    Nel mentre, lasciato il clone a occuparsi di tenere d'occhio il Vendicatore sconfitto, l'attenzione di Raizen si sarebbe spostata, assieme a Hebiko, su Du Gu e sui suoi modi decisamente poco accomodanti, a dispetto dell'eleganza che pretendeva di dimostrare. Infatti il damerino sorrise all'ammonimento dell'Hokage, rivolgendosi a Hebiko. Vedi? E' così che si dovrebbe reagire agli insulti, con dignità e mezze parole...il momento in cui cedi alla volgarità o all'insulto non abbastanza dissimulato perdi anche ogni possibilità, ragazza. Sembrava che approvasse il tono con cui Raizen si era posto, arrivando a tappare la sua boccetta dopo la corrente d'aria che era stata evocata...dopotutto aveva già fatto la sua mossa, per quanto fosse perlopiù scherzosa. Presto capirai, una piacevole chiacchierata è quello che vorrei anche io. E ancora di più gradirei un piacevole silenzio per lavorare, ma non si può avere tutto. Concluse arricciando il naso, ma considerando quanto aveva raccontato, forse gli mancava scambiare qualche parola con qualcuno che non fosse uno scheletro in fiamme che reclamava vendetta anche contro la polvere che sporcava i mobili.

    Mia figlia è morta, ragazza. Duecento anni fa. E' condannata a morire ogni volta e poi rinascere. Non era la sua prima vita e non era la sua prima morte, ma era pur sempre mia figlia e ha recuperato i ricordi delle vite precedenti solo quando è diventata adulta, quindi io sono stato suo padre a tutti gli effetti. La sua anima non può restare all'inferno, ma al contempo non le è mai concesso di morire di vecchiaia o di vivere una vita normale...il karma negativo che ha accumulato nel passato la condannano. E io avvelenerò quel karma, a qualunque costo...la mia Yuria...aveva i miei occhi e il rosso fuoco dei capelli di sua madre, Ashina Uzumaki. Scosse il capo. Ma adesso una sua reincarnazione è viva e il karma pesa sicuramente ancora su di lei, e quanto è vero il cielo io la salverò. A qualunque costo. E quindi ci furono le proposte dell'Hokage e il nuovo tentativo di Hebiko di ripetere la sua offerta. Mi credete forse un incapace senza risorse? Simili sotterfugi fallirebbero, ho già tentato. La mia punizione è restare qui, non posso andarmene, se non un singolo giorno ogni anno. Prese dalla tasca una scatoletta, aprendola e sollevando un pizzico di tabacco da fiuto, che portò al naso. Usanze antiche dei paesi occidentali, che aveva visitato in gioventù. Un giorno a malapena sufficiente per procurarmi il materiale per il mio sostentamento e quello dei miei esperimenti, a parte qualche transazione con mercanti che è bene che non conosciate.

    Quanto al tuo veleno per la pazzia, la storia è interessante ma dovrai somministrarlo al corpo privo di senno, possibilmente tenendolo entro pochi chilometri da questa sua metà. Dovrai indebolirlo prima di avvelenarlo, e una volta annientata la pazzia resterà solo un guscio vuoto: se il suo Senno non sarà abbastanza vicino da rientrare nel corpo, quella creatura morirà. Ma non è il funzionamento dei miei veleni a essere fondamentale, quanto piuttosto la vostra capacità di pagarmi. Disse, mentre arrivavano le controfferte. Vi chiedo due contributi per far uscire due persone. Non sono mai stato una persona esosa, ho sempre dato il giusto prezzo alle cose. E un terzo contributo minore per un aiuto minore, a me pare equo. Sorrise. In ogni caso... la sua espressione si fece più seria. ...un veleno che avveleni il tempo è qualcosa di troppo vago, ci sono molteplici aspetti su cui agire, cosa ti serve di preciso? Ascoltò i dettagli sul ciclo, e finì per scuotere la testa. Una persona sotto un simile effetto è stata maledetta dal tempo stesso, e quale peggiore maledizione può applicare il tempo se non il destino? L'unico modo per salvare questa persona con un veleno sarebbe ottenere lo stesso veleno che cerco per mia figlia...e anche col vostro aiuto dubito lo completerò entro la durata della vostra vita. Se vuoi liberare quella persona dovrai trovare un metodo diverso, o contribuire enormemente alle mie ricerche, che tuttavia non necessariamente daranno frutto a breve. Il suo viso si era fatto ombroso e scostante, come se quella richiesta gli avesse ricordato il peso immane dell'impresa di cui si era fatto carico. Posso però fornire un veleno che rallenti questi salti temporali per un pò...magari estendendo la stabilità in maniera artificiale per sei mesi...ma non sarebbe utilizzabile più di una volta o il corpo finirebbe a brandelli. Se ti accontenti, possiamo avere un accordo. Ma voglio un pò di sangue e capelli della persona sottomessa alla maledizione. Evidentemente a fini di ricerca, quanto alle nozioni sull'antico popolo, in quel momento non gli erano necessarie: dopotutto quella gente era morta e poteva interrogarla quando voleva.

    La minaccia del vendicatore poi gettò dei lumi su quello che poteva essere il piano di Kaji, portando i due accademici a cambiare il loro atteggiamento. Hebiko prese la spada in mano, fissandola e parlandole come fosse una squilibrata, e ovviamente non ci fu alcuna risposta, mentre Raizen si rivolse al Vendicatore, da distanza di sicurezza. Stai a sei metri e non avrai problemi. Lo ammonì Du Gu mentre ponderava sulla situazione. Il Vendicatore aveva le orbite vuote, animate solo dalle fiamme, puntate contro l'Hokage a breve distanza, consapevole che cedendo all'ira aveva in qualche modo creato un problema ben maggiore di qualunque interferenza Raizen rappresentasse. Non accetterò mai la tua logica! Tu mi hai fatto un torto...posso accettare che tu volessi difendere la tua donna, ma io tutelo chi si doveva vendicare di lei. La Vendetta è Tutto! Ed è Eterna! L'unico modo per cancellare il nome sulla lista è che la Vendetta si compia, nel mondo dei vivi, o si reiteri in eterno nel mondo dei morti! Il suo tono di voce era diventato più acuto, gravato dallo stress della situazione e dall'odio...uno spettro perso nella sua ossessione. Cosa vuoi che sia la Lega per me? E' solo un mezzo per la Vendetta, posso gettarli via in qualunque momento! Che vengano contro di me...assaggeranno la mia falce! L'accordo della Lega è che se uno esce allora tutti escono, poi ognuno per sé!

    Posso lasciar andare la donna...ma una volta fuori io ti cercherò e ti troverò. Posso però concederti questo: voglio annientarti nel modo più diretto e trasparente possibile, dimostrare che tu sei un nome sulla lista e che i tuoi ideali non valgono nulla. Verrò a Konoha e non ucciderò altri, se non si opporranno a me. Avremo un duello. Un testimone a testa, niente interruzioni. Niente distruzione di ciò che ti è caro...solo te! E la tua morte sarà la mia delizia e la mia gioia! Lasciato il Vendicatore ai suoi sproloqui, con Tian che lo guardava a metà tra una risatina e un compatimento, pur consapevole che con il tempo quel nemico sarebbe tornato alla sua piena forza, e stavolta con un piano. Mi sa che non lo convincerai facilmente, ma almeno ha lasciato la ragazza. Bel bocconcino, per inciso, anche io avevo un debole per le rosse...avessi visto che forme aveva quella Mikumo Kushinada! Dicono avesse mille anni o poco meno, figurati, ma a quei tempi fioccavano tante leggende!

    Non ci furono opposizioni da parte di Du Gu nell'aspettare un pò. Hanno comunque chakra vivente, e a differenza di me o di altri non ci sono patti o punizioni a garantire la loro presenza, quindi nel tentativo di ripulire la zona le due divinità sbatteranno fuori anche loro, ne sono abbastanza certo. Poi verso Hebiko. Hai detto Mitsuki, prima? Quel piccolo rettile voleva un veleno che uccidesse o indebolisse selettivamente chi aveva le caratteristiche di Orochimaru...povero patetico scarto. Scosse il capo. Ovviamente non ha avuto niente da me, non possedeva nulla di valore, e se non ricordo male qualche tempo fa ha avuto udienza con il Vendicatore e col Rivoluzionario, ma quella giovane Mezza Persona lo ha cacciato in malo modo, dicendo che non aveva alcuna intenzione di danneggiare i viventi...evidentemente per il Vendicatore suonava una musica diversa. Poi indicò la Kusanagi. Comunque visto il modo in cui parlavi con la spada come una pazza hai finalmente intuito che c'è una presenza all'interno. Dubito ti abbia sentito, comunque...ma se ho capito bene cosa è successo, se avesse voluto pugnalarti alle spalle gli sarebbe bastato aiutare quel verme di Mitsuki, no? Invece ha fatto di tutto per aiutare te. Solo le persone dozzinali saltano rapidamente alle conclusioni, ricordalo.

    [...]

    Il cambio di ambiente e la comparsa dei due Demoni dello Yin e dello Yang furono totalizzanti, con Du Gu che dopo un breve inchino si sarebbe congedato, sparendo tra le nebbie di quel luogo. I due ninja, al cospetto delle entità che in quel momento incarnavano e dominavano anche il chakra che scorreva nei loro corpi, reagirono chi con timore reverenziale e chi con attento rispetto. Ricevettero il giudizio dei due esseri la loro pur strana forma di punizione, che poteva essere in realtà un premio, anche se non condivisibile...ma come mai la ritenevano qualcosa di negativo? Questo non venne chiesto.

    Raizen chiese di una creatura che non aveva alcun senso e che tuttavia esisteva. Reale e vivente pur non essendo niente. E la rovina che si era riverberata nei secoli fino a sua madre. La Bestia del Vuoto.

    La Bestia del Vuoto, una creatura che non esiste e tuttavia esiste. Ucciderla è impresa difficile, in quanto essa non esiste, quindi come può morire? Eppure vive.
    Noi conosciamo il metodo per uccidere una creatura che non esiste. Esso è: usare un'arma che non esiste.
    Un clan che abbraccia la morte in ogni modo brandisce armi che non esistono. Le spade del clan Enma sono pura fantasia, eppure tagliano. Esse sarebbero efficaci.
    Il Clan Enma risiede alla Zanna. Essi odiano l'Accademia, ma potrebbero essere convinti.
    Alternativa potrebbe essere cambiare l'intima natura della Bestia del Vuoto. Trovare un modo per donarle un nome e dunque una definizione.
    Ciò che è definito è anche attaccabile, sebbene potente diverrebbe vulnerabile. Indra conosceva il modo per donare un nome alle cose
    La Pergamena di Indra del Nomenclatore potrebbe essere ciò che cerchi, ma richiede esperienza nei Fuuinjutsu. Essa è nelle mani del patriarca della famiglia Akazora, nel Paese dell'Artiglio, fa parte della sua collezione privata.
    Ma serve un invito per accedere. E chi viene invitato da quella famiglia deve mettere in gioco la sua vita.
    Questa è la tua punizione. Questa è la tua punizione.



    Hebiko invece chiese qualcosa di più personale, anche se riguardava qualcosa che era stato appena scoperto.

    Ah, la vittima di un patto scellerato. Colei che ha accettato senza comprendere.
    Il frammento di Orochimaru che porti resterà qui, ricongiungendosi alla sua anima perduta. Ma il tuo corpo ancora e sempre soggiacerà al Trono Verde...e anche ai Desideri di Amesoko.
    Naga è un ribelle, un nemico degli Dei. Un nemico di Amesoko, che vuole annientare. Naga è legato a te più intimamente di qualunque amante o di qualunque familiare.
    Tu sei Naga. Naga sei tu.
    Un solo essere, diviso a metà, per esperimento. Un solo essere, diviso a metà, per cercare la perfezione.
    Tu sei lo Yin. Naga è lo Yang.
    Siete la stessa persona, separata in partenza. Ma ora siete entità diverse, ognuna completata dallo Yin o dallo Yang di qualcos'altro.
    Eppure restate la stessa persona. Se lui muore, tu muori. Se tu muori, lui muore.
    Tu ora sai di Naga. Naga non sa di te.
    Egli vive nel Paese del Cielo, dove ammassa il suo esercito. Un'armata con cui intende attaccare e sconfiggere Amesoko, fonte dei suoi dispiaceri.
    Sono frammenti del chakra dell'oltretomba che vennero usati per completare e stabilizzare Naga. Sono frammenti del chakra ultraterreno che vennero usati per completare e stabilizzare te.
    Rinunciando a ciò che siete, potreste tornare uno. Ma perdereste ciò che siete singolarmente.
    E il Trono Verde vi tiene in scacco. Se vi incontrerete, dovrete lottare, il vostro destino ve lo impone.
    E il Trono Verde vi spingerà sempre a incontrarvi. Solo uno di voi sopravviverà quando vi incontrerete.
    Ma alla morte di uno morirà anche l'altro. La volontà non conta, solo il Destino vi imporrà di agire.
    Questa è la tua punizione. Questa è la tua punizione.



    Entrambi avrebbero avuto il tempo di elaborare quanto era stato detto loro, senza ulteriori dettagli, senza ulteriori spiegazioni nemmeno se avessero implorato o minacciato, o chiesto spiegazioni in ogni modo possibile. Questa era la loro punizione.

    La Volpe dentro di te è giunta qui molto tempo fa, ha da tempo assorbito le energie di questo luogo. Essa può riunirsi a ciò che è all'esterno, se lo desidera.
    Qualcosa di lei comunque resterebbe qui, un legame. In questo momento, per nostra voce, ti è fatto divieto di sfruttarlo per tornare nell'aldilà prima del tempo.
    Ma sesarai temerario, potresti usarlo per incrementare le tue doti. Forse anche la Bestia del Vuoto accuserebbe l'influenza infernale, ma non basterebbe a sconfiggerla.
    A questo punto, se siete pronti, uscirete. La vostra presenza non è più tollerata.


    E nel dirlo sollevarono le mani, mentre tutto il chakra capitato in un modo o nell'altro all'inferno, incluso il loro, veniva usato per spalancare la porta oltre la quale un fascio di luce...di vera luce, li avrebbe avvolti con il suo tepore che era stato ormai quasi dimenticato. Nemmeno si sarebbero accorti di aver varcato la porta, ma sicuramente avrebbero respirato vera aria per la prima volta da chissà quanto tempo...
  14. .

    Mostri di Genosha

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    Gabbiani? Replicò perplesso, sebbene la maschera del costume graziasse Fudoh dal ricevere uno sguardo oltremodo giudicante. Capisco...capiva che a Kiri erano talmente messi male da avere persino problemi con dei banalissimi uccelli marini ...e non giudico, suppongo che ognuno abbia i suoi guai. Disse con il tono di chi era saggio, mentre la faccia trasmetteva un'evidente intento canzonatorio, ma tanto l'altro non poteva vederla.

    [...]

    Le fasi successive alla cattura della creatura nera furono decisamente rumorose, per non dire complicate, tra i tentativi dell'essere di liberarsi, la comparsa di una lucertola e di un predatore che la voleva far secca, e ovviamente la collina che era franata a poca distanza producendo un tizio alleato di kiriani e che parlava di cose, almeno per lo Yakushi, prive di senso. Quello sa cosa sono quelle creature? Fudoh-coso, vedi di spremergli tutto quello che sa, io penso al rettile, qui. Avrebbe detto, prima di concentrarsi sulla strana lucertola dai colori chiari e dal tono stranamente distaccato, nemmeno parlasse come se stesse leggendo un libro. Darvi un vantaggio, dici? Piccoletta, io sono l'Arma che Annienta ogni nemico, per citare quelle specie di carrozzoni che usavano a Iwa secoli fa...roba da poco se posso permettermi, visto che non ne ho mai visto nemmeno uno a provare a fermarmi. Replicò con aria da sbruffone, mentre si sfilava il costume esponendosi al freddo di Genosha. Inutile dire che iniziò immediatamente a tremare per il freddo mentre dopo uno starnuto prese a colargli il naso, ma non rovineremo l'epicità del momento con questi dettagli quantomeno secondari.Locuste e Mantidi...quindi quelli che sono insetti che normalmente mangiate si stanno rivoltando contro di voi... Si accigliò alla menzione di una pietra nera, ricordando gli eventi del Bosco dei Sussurri con un congegno degli Illuminati, ma era improbabile che si trattasse dello stesso genere di artefatto, anche considerando le parole di Ssalflux. Ssalflux, quindi questo evocatore è ossessionato dalla sua pietra e le sue evocazioni sono mutate diventando aggressive contro di voi...credo tu abbia ragione. Dobbiamo tagliare l'albero alla radice...certo che sei diretta, parli come un manuale d'istruzioni... Aveva sentito nominare quei leggendari testi, ma non gliene era mai capitato uno tra le mani, preferendo invece "sperimentare" come funzionavano i prodigi della tecnologia moderna. Ogen ancora piangeva nel ricordare la sua poltrona massaggiante e ciò che ne era rimasto. Secondo alcuni si sentono ancora le molle cigolare con crudeltà mentre quell'oggetto corre tra le colline del Bosco dei Sussurri.

    In quel momento un movimento nell'erba attirò la sua attenzione, sparendo però troppo in fretta perchè lui riuscisse a raggiungerne o catturarne l'origine, ma sicuramente lo aveva visto. Quella roba tutto sembra tranne che una locusta...dici che sono state modificate dalla pietra? Preoccupante, specie se quel manufatto avesse influenzato qualcosa di più grande e feroce di una locusta. In ogni caso non abbassò la guardia, tenendosi pronto a contrattaccare, mentre lo sguardo cadeva un secondo su Fudoh e su quel Kuro, ma comunque quando parlò era rivolto a Ssalflux. Hai detto Garang? Ricordo vagamente di una locusta con quel nome...ma è roba di decenni fa. Forse addirittura al suo corso per diventare Chunin se non poco dopo, ma in ogni caso non era il momento di approfondire e poi quasi sicuramente si trattava di un'omonimia. Lo Yakushi si accigliò alla menzione del Richiamo Inverso, comunque, che poteva essere una seccatura non da poco se non riusciva a tenere vicini i bersaglio. Ci sono altri della tua specie? Se dobbiamo far un pò di danni tanto vale farli in grande stile, e non mi va di evocare le altre lucertole, per ora...potrebbero radere al suolo questo posto tra fiamme e fulmini. Se ci sono altri come te riuniamoli, e poi cercheremo questo evocatore, mentre proviamo a capire se la pietra nera ha qualcosa a che fare con quei tentacoli e i colpi dall'alto...Ehi, Fudoh-coso...capisco che quella roba che hai in mano ti tenga impegnato, ma qui mi si parla di una pietra che può creare gabbiani umanoidi! Perchè Febh era Febh, ma manipolare gli altri era il suo più grande divertimento!

    Poco distante la conversazione si era invece polarizzata tra Fudoh e Kuro, col primo che sebbene confuso dalle affermazioni dell'altro ebbe il sangue (degli Dei) freddo di non spifferare immediatamente tutto ma anzi provare ad analizzare la situazione. Sicuramente in quel preciso momento non percepiva alcun Dio Guerriero nel circondario, ma quando provò a inviare chakra curativo nella creatura che si divincolava questa si fermò di botto, muovendo il "torace" come se stesse inspirando a pieni polmoni, godendosi l'esperienza. Fudoh avrebbe quasi pensato che stesse aumentando di peso e di dimensioni, ma fu una cosa molto fugace...in ogni caso non percepì alcuna scintilla in quell'essere, che tuttavia adesso aveva gli occhi luminosi e puntati su di lui, non più agitato, come in attesa. Quanto a Kuro...senza toccarlo sarebbe stato impossibile capire se aveva una scintilla o meno.

    Kuro intanto aveva avuto la sua risposta, imbronciandosi un pò per non aver ottenuto immediatamente ciò che chiedeva come invece capitava di solito, ma dopotutto chi era lui per discutere i flussi della fortuna? Ritirò la mano e ascoltò la risposta di Fudoh e le sue domande. Colonne e tentacoli? No, niente del genere, di solito guardo per terra casomai ci fossero delle monetine o cose simili. Avrebbe risposto facendo spallucce. Ho già tirato su circa diecimila Ryo da quando sono sbarcato qui a Genosha. E ho anche trovato un bell'amuleto con diamante, un kunai che credo sia maledetto e un biglietto della lotteria che sospetto essere vincente. Avrebbe detto con distacco, come se raccontasse qualcosa di assolutamente normale e per niente fuori dal comune, nemmeno avesse detto di aver incontrato un conoscente durante una passeggiata, salvo poi apparire realmente sorpreso alla menzione di Taki. Cos...? Taki? IO? No, nononono, ahahaha cosa ti può far mai pensare che io sia di Taki? Ahahahaha! A giudicare dalla risata imbarazzata, dallo sguardo sfuggente e dal linguaggio del corpo, a meno di essere completamente scemi si poteva capire che stava mentendo, e pure male. Ma quindi tu sai del Sangue degli Dei? Cercò di correggere il tiro dopo due colpi di tosse Beh...questo potrebbe complicare o facilitare le cose, ma dopotutto è sempre una questione di fortuna...uhm...non c'è problema a darmi la creatura comunque. Non mi è mai successo niente di male e sicuramente non potrà ferirmi o altre cose...

    Fece per avvicinarsi tendendo nuovamente la mano quando la creatura emise un verso stridulo e Fudoh ebbe nuovamente la terrificante sensazione dell'attacco imminente, anche se leggermente diversa. Nemmeno il tempo di dirlo e sopra di loro apparvero un gran numero di punti luminosi, ognuno spesso almeno come un braccio, che altro non erano che raggi di chakra concentrato e letale, arrivato rapido quanto il colpo precedente, che caddero a pioggia in un intricato e fatale reticolo in un ampio raggio intorno a loro [Attacco]
    Ovviamente i raggi avrebbero deviato anche in modo innaturale pur di non colpire la creatura, curvando all'ultimo ma poi proseguendo, quindi Fudoh, Febh, Kuro e la Lucertola sarebbero stati dei bersagli facili. Lo Yakushi, grazie al verso della creatura, ebbe quel preavviso sufficiente per allungare la mano e afferrare la lucertola mentre l'attacco cominciava, tuffandosi a capofitto nella neve e nel terreno [Abilità] mentre focalizzava tutto sulla difesa, finendo per immergersi e subire forse qualche danno secondario, ma la neve attenuò gran parte dell'urto. Kuro invece arretrò per la sorpresa e iniziò a muoversi come un esagitato, urlando per lo spavento nemmeno ballasse su un terreno incandescente...e per pura fortuna ogni suo movimento, ogni scivolata e ogni torsione del busto, assolutamente casuale, lo portò a rimanere totalmente incolume, tanto che persino la creatura rimase stupita...però non ci furono altri attacchi: forse realmente quel cannone istantaneo richiedeva del tempo per ricaricarsi. State tutti bene? Per fortuna mi hanno mancato tutti quanti! Febh emerse poco distante dal terreno devastato, con la lucertola tra le braccia, illesa, e qualche ferita sul dorso per quei raggi che lo avevano raggiunto nonostante lla copertura offerta dall'Arte della Terra [Nota] SE QUELLA SCHIFOSA BESTIACCIA FA ANCHE SOLO MEZZO VERSO TIRALE IMMEDIATAMENTE IL COLLO! Non era del migliore degli umori, questo va detto.

    Se anche Fudoh la avesse lasciata andare durante la difesa quella sarebbe stata comunque troppo stanca per fuggire e non ci sarebbero stati problemi a catturarla nuovamente, ma restava da decidere cosa fare. Se me la consegni andrà meglio per voi, credo...io in ogni caso sento che la fortuna mi porta a starle vicino quindi starei con voi fino a quando sarà necessario! Annunciò Kuro, un pò stravolto ma incolume. Quella cosa non ti ha fatto nemmeno un graffio e devo credere che non sei dalla sua parte? Tu sei sciroccato! Starnazzò lo Yakushi mentre l'altro faceva spallucce. E' stata solo fortuna. Io credo molto nella fortuna, e sento che devo venire con voi e aiutarvi! Febh lo squadrò con ostilità, ma l'aria era ancora carica di elettricità statica e chissà quando sarebbe arrivato un nuovo colpo. Hai parlato di un nido, Ssalflux? C'è una grotta o qualcosa del genere dove possiamo ripararci? Non vorrei che far secco quel coso non fermasse gli attacchi. Fai strada! Poi verso Fudoh. Seguiamo la lucertola e portiamoci dietro quella cosa...qualunque cosa sia. Avevo ragione nel dire che la gente qui aveva bisogno di aiuto...e poi c'è qualcosa su queste locuste di cui parlava che non mi convince, mi lasciano uno spiacevole senso di deja-vu.

    Se si fossero incamminati (impossibile saltare agilmente tra gli alberi con la creatura che si divincolava a ogni tentativo di avvicinarsi del da parte di chiunque non fosse Fudoh), avrebbero scoperto che Kuro aveva conoscenze oltremodo rudimentali del chakra e a stento si muoveva nella neve, dimostrando doti fisiche decisamente inferiori rispetto ai due Shinobi...eppure non dava segno di grande fatica e anzi era entusiasta di ciò che accadeva. E' bello andare in giro con qualcuno finalmente! Non vado mai in missione con altri, dopo un pò si stufano tutti, specie Ben e Wat, quei due non hanno affatto senso dell'umorismo, voi però mi sembrate molto più simpatici e...oh! Un portafogli! Niente documenti però, ma tremila ryo...sarà dura restituirli. VUOI PIANTARLA DI RACCOGLIERE TUTTO QUELLO CHE TROVI? E COSA DIAVOLO CI FANNO TANTI TESORI IN MEZZO ALLA NEVE IN QUESTO POSTO DIMENTICATO DAL CIELO? Avrebbe sbottato lo Yakushi al terzo ritrovamento, mentre Kuro borbottava qualcosa sul rimangiarsi quello che aveva appena detto sulla simpatia. La creatura era vicina a Fudoh e la fissava con gli occhi inespressivi mentre la "bocca" brulicava come fosse composta da vermi o tentacoli intrecciati di un unico colore su cui era difficile distinguere chiaramente cosa accadesse...ma l'impressione che dava era quella di qualcuno che pregustava un pasto. Febh intanto avrebbe riportato ciò che gli aveva detto Ssalflux, chiedendo però al contempo di dirgli quello che i due sapevano sul Sangue degli Dei e se avesse in qualche modo a che fare con la capacità di potenziare delle creature mistiche. Oh...beh, per quello che so è il Sangue degli Dei è la chiave dei miracoli. Può fare praticamente ogni cosa quindi non è da escludersi. Ma questa creatura...percepisco che ha a che fare con il Sangue degli Dei ma non lo possiede direttamente. Non so. Tu però amico Fudohcoso... Aveva sentito il nome solo da Febh in fondo ...tu sembri saperne di più. Come mai...ehm...come mai hai pensato che fossi di Taki? Quella era solo una delle tante possibili domande, ma a giudicare dallo sguardo torvo dello Yakushi tentare dei giri di parole sarebbe stato poco efficace...e Kuro era il primo bersaglio in caso di mosse false, persino più delle Locuste.

    Quella cosa si agita ogni volta che io o questo cretino di Kuro...di cui sia chiaro che non mi fido...ci avviciniamo. Non so come la hai calmata ma continua così...se solo riuscissimo a inventarci un modo per tenerlo fermo senza fargli sparare una cannonata...o magari fargliela sparare ma essere pronti a difenderci, potrei usare il tempo di caricamento successivo per tentare una cosa e indagare su di lei. Avrebbe detto lo Yakushi una volta completato lo scambio di informazioni, sempre durante il cammino. Una mia tecnica permette di percepire gli eventi del passato, entro una certa misura. Specie se violenti. Ora che ci penso avrei dovuto usarla con i cadaveri prima, ma non abbiamo avuto molto tempo e poi mi fa parlare un pò strano per qualche tempo e preferivo evitare. Sbuffò. Il problema è che non so come agiscano i veleni su quella cosa e non mi fido a usarli...e nemmeno credo abbia un'anatomia normale. Tu che sei medico, se ricordo bene, cosa suggerisci per stordirla, o impedirle di attaccare...o per difenderci dal prossimo attacco se volessimo causarlo noi stessi per sfruttare i momenti sicuri successivi?

    Chiacchiere a parte, avrebbero proseguito fino a quando Ssalflux avesse potuto guidarli, mantenendo alta la guardia contro eventuali attacchi delle Locuste o dei loro alleati. Non avevano notato un paio di occhi color ghiaccio che li fissavano con estrema ostilità dal mezzo dei detriti della collina franata che si erano lasciati alle spalle. Non la passerete liscia...appena mi libero di queste rocce...forse spingendo quella...no, non si muove. Magari scavando qui...no...diamine! La vendetta avrebbe atteso qualche tempo, ma non dimentichiamo quegli occhi di ghiaccio, che saranno estremamente importanti in futuro.


    Edited by Febh - 3/12/2022, 22:20
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    Mostri di Genosha

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    E i draghi sono niente. In genere chi li evoca è un poco di buono o comunque una persona poco raccomandabile. Forse a Konoha ci sarebbe stato uno starnuto dalle parti dell'ufficio dell'Hokage, ma Febh non era tipo da credere a queste cose. Quanto al resto, al netto della mia totale mancanza di informazioni su quello di cui stai parlando, ho ovviamente capito tutto grazie al mio impareggiabile intuito da Jonin. Aggiunse con aria di superiorità, sebbene la sua mente poco avveduta avesse in quel momento deciso che era stato Itai, in un momento di cattiveria non specificato, a dare la caccia alle tartarughe per cibarsene dopo averle surgelate, ma Fudoh glielo aveva impedito. Sei stato coraggioso a opporti a lui, persino io avrei qualche fastidio momentaneo contro quel tizio. Annuiva ancora per la convinzione di aver trovato una spiegazione logica, quando l'altro parlo di Genbu. Guardiano della Valle. Carino. A me chiamano Cavaliere delle Lucertole. O almeno io mi chiamo così. Loro mi chiamano Buon Sangue o Febh o Yakushi. Sarà dura quando deciderò di usare il mio vero nome...scosse il capo. In ogni caso, il vecchio Mizukage le adorava, ne sono certo.

    E comunque sei un buon guardiano. Nonostante tutto anche io non mangerei una lucertola, ovviamente. Le manderei a procurarmi cibo. Commentò. Eventualmente delle tartarughe. Ma di che mostri alati bianchi parli? Io ne ho conosciuti di diverse specie ma proprio bianchi non me ne vengono in mente. E quindi si guardò intorno. Io muschio e licheni non li mangio. Ma se a Kiri nemmeno sapete pescare...vorrà dire che evocherò qualche lucertola dicendole di portarmi provviste dalla dispensa. Ma lo segnalerò nella mia recensione a Kensei. Ammonì Fudoh alzando un dito peloso del costuma, anche se ben presto avrebbero avuto ben altre faccende su cui concentrarsi.

    [...]

    Quale che sia il suo comportamento, avviciniamoci e vediamo il da farsi. Se può far piovere quelle bordate di chakra non so quanto convenga limitarsi a osservarlo...in ogni caso credo di essere nettamente più veloce di lui. Avrebbe detto prima che l'intera faccenda degenerasse rapidamente, incluso il terribile mal di testa di Fudoh che lo Yakushi trovò alquanto fuoriluogo. Sembri la giovane sposina Isabela Soshi che dice di avere mal di testa ogni volta prima di andare a dormire con Don Rafael il marionettista, che ha sposato per saldare i debiti di famiglia ma non ama. Commentò sovrappensiero, aspettando che il Kiriano fosse abbastanza in forze da muoversi, possibilmente senza perdere troppo tempo.

    In ogni caso riuscirono a mettersi all'opera, con lo Yakushi che atterrava oltre la creatura spaventandola e inducendola a spostarsi e Fudoh che con la sua tecnica di attrazione riusciva a catturarla e portarla fino a se, stringendola con la mano. Non puoi muoverti dopo aver usato la Shinra Tensei? Questo ne riduce notevolmente l'efficacia...tecniche Kiriane, bah! Fortunatamente trasformare il terreno in un tappeto elastico permise allo Shinobi di cambiare rapidamente posizione e portarsi più lontano, ma questo non avrebbe certo fermato la collina in burrascoso avvicinamento. Seguito Fudoh con un balzo, i due atterrarono a terra vicino a un gruppo di alberi un pò più rado, ma in quel momento la creatura, non più sorpresa dall'improvvisa cattura, iniziò a divincolarsi con propaggini nere e dall'aria pericolosa che uscivano dal punto dove doveva essere la sua bocca, oltre ad artigli affilati che cercò di piantare nelle braccia di Fudoh per farsi liberare [3 Attacchi].

    Sembra che a distanza così ravvicinata non possa usare il raggio...oppure ha un tempo di ricarica. Stava iniziando a dire lo Yakushi nel suo efficiente costume imbottito, quando una vocetta lo fece voltare, aiutata da Fudoh che indicava in quella direzione: non aveva percepito nessuno all'inizio forse per via della montagna che stava letteralmente caricando nella loro direzione o per la concentrazione verso la loro preda, ma se non altro quello che si trovò davanti era una lucertola di colore azzurro chiaro. Bingo! Aveva trovato quello per cui era venuto, forse...ma perché parlava di creature bicromatiche? Non aveva realizzato che guardando dall'esterno Fudoh era l'unico umano, con vicino un mostro nero e un animale bianco. Il mio travestimento è superlativo se supera anche i sensi di un animale, ma nonostante quello che puoi pensare io sono un ninja di chiara fama, oltre a essere il cav...

    Un violento spostamento d'aria, tipico di alcuni spadaccini che certo lo Yakushi conosceva bene, arrivò all'improvviso diretto al piccolo rettile. ...uh? Uno scatto così rapido che al confronto quell'attacco sembrava immobile e Febh si frappose al colpo in arrivo colpendolo con il braccio, opportunamente rinforzato quel che bastava per rendere risibile il danno e soprattutto spezzare del tutto il potenziale offensivo del Taglio dell'Aria, lasciando incolume la lucertola [Difesa 1]. Effetto spiacevole che non aveva considerato: il costume venne lacerato aprendosi sul davanti e scoprendo del tutto il braccio. Io non avevo finito di parlare...e mi avete rovinato il mio perfetto costume. Si sarebbe voltato lentamente nella direzione da cui era arrivato il colpo. Volete morire in uno o due colpi? In ogni caso sarà terribilmente doloroso. Fatevi avanti, prima che io perda la pazienza. Poi verso la lucertola, che ora avrebbe potuto intuire le forme dello Yakushi sotto il costume. Io sono Febh Yakushi...ho un contratto con quelli come te. Come ti chiami, e cosa ti serve? Poi, ricordandosi meglio della situazione. Fudoh-coso, non lasciar andare quel coso e...oh cavolo la collina!

    Gli alberi poco distanti sarebbero stati sfondati dall'enorme concrezione di roccia che tuttavia improvvisamente si sfaldò, trasformandosi in una frana vera e propria che si sarebbe fermata a pochi passi dai presenti, mentre una figura umanoide atterrava rotolando goffamente. Aveva un lungo mantello ma non sembrava essersi fatta male e si rialzò spazzando via la neve, e nel farlo il cappuccio cadde mostrando un volto giovane e dall'aria gioviale, forse persino innocente.

    Scusate, credo di aver esagerato...mi chiamo...ah, no, non dovrei dirlo. In ogni caso nessuno si è fatto male per fortuna. Si guardò intorno. Avete visto uno con un coprifronte di Kiri e con i capelli rossi e strani segni sul viso? Eravamo assieme quando la collina ha iniziato a muoversi e ci siamo persi di vista nella foga...comunque mi chiamo...uhm...Kuro. Ecco, può andare Kuro. Febh era spiazzato e persino la creatura nera rimase stupita dall'arrivo di quello strano tizio. La frana aveva devastato la zona ma si era fermata a pochi metri quindi per quanto assurdo nessuno si era fatto male anche se sembrava fosse stato quel Kuro a provocarla. Non mi piaci, ma eri qui con un Kiriano quindi è comprensibile che tu sia strano o malato di mente, ma non sono in vena di scherzi: sputa il tuo nome e dimmi se hai attaccato tu la lucertola! Che lucertola? Replicò quello con aria innocente, guardando con attenzione chi aveva davanti per cercare il rettile. Io sono qui per... Il suo sguardo cadde su Fudoh. Oh...ho-ho! Sapevo che avrei avuto fortuna! Puntò un dito contro il Kiriano. Eccolo là il legame con il Sangue degli Dei!

    Che diavolo è il Sangue degli Dei? Una cosa molto speciale, che può salvare molte vite. Non contento della piega che prendeva la vicenda, specie per il fatto di non essere al centro dell'attenzione, lo Yakushi fece cenno alla lucertola di saltargli sulla spalla mentre teneva gli occhi aperti per scoprire chi fosse l'aggressore, che comunque aveva attaccato da una direzione diversa rispetto alla collina. Capisco che tu possa non volerti fidare, ma io sono quello più sano di mente qui. E voi con quel kamaitachi...se pensate che mi sia dimenticato di voi sbagliate. Fatevi avanti...o sarò io a venirvi a prendere!Minaccio, con i sensi tesi per cogliere ogni possibile movimento...dopo la frana era come calato un silenzio innaturale nel bosco e anche la neve calpestata non sarebbe passata inosservata. Intanto Kuro aveva fatto qualche passo verso Fudoh. Si, si, sento chiaramente il legame. Non posso spiegarti come mai io sia qui o per conto di chi, ma lavoro per migliorare le cose per tutti, e mi serve il Sangue degli Dei. Ora... tese una mano verso il primario ...me lo consegneresti? Sin dall'inizio, in realtà, lui stava fissando la creatura.
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