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    Guerriglia a Kusa

    Post primo - Proteggi il nonnetto




    Altro giorno, altra missione. Chi avrebbe mai detto che per farti pagare un lavoro avresti effettivamente dovuto lavorare?
    Quando Shu aveva proposto a Denji di intraprendere la carriera nelle forze armate dell'accademia, questo si era immaginato una vita in cui perdi le giornate ad ASPETTARE una missione, non che tu debba farne tutti i santissimi giorni. Meh.. Sbuffò il biondo. Se non altro lo stipendio arrivava e l'essere occupato gli impediva di cedere alla tentazione di scommettere i soldi su qualcosa di stupido. Ahhh, scommettere... era tanto in effetti che non provava il brivido di puntare tutto su qualcosa di improbabile, gli mancava la sensazione che provava nello stomaco un attimo prima che il dealer rivelasse l'ultim. carta o che si scoprisse quale volpe delle sabbie avesse tagliato per prima il traguardo. Credo fosse fame, in realtà.. Decisamente possibile, visto che spesso e volentieri i soldi che scommetteva erano quelli che avrebbe dovuto usare per mangiare.
    Certo era che adesso i soldi arrivavano puntuali e sapeva bene che col progredire del grado sarebbero aumentati, forse la scommessa migliore che poteva fare in quel momento era puntare proprio sul progredire rapidamente in quell'ambito. Decisamente meno divertente... e moooooolto più lento! Sussurrò parlando tra sé e sé, anche se era piuttosto sicuro che gli altri volti, adesso sopiti, che possedeva potessero sentirlo; qualche volta era persino convinto di averli sentiti rispondere!
    Certo era che adesso non potevano farlo, il suo corpo era infatti, come sempre, alterato dalla tecnica della trasformazione; questa lo riportava al suo aspetto originale, fatta eccezione per il piccolo anello collegato ad una catenina che fuoriusciva dal suo petto.
    Il percorso fino al paese dei Fiumi, da cui la missione avrebbe avuto inizio, non era stato breve, ma era finalmente arrivato. Nella sua vita precedente non avava lasciato spesso Suna e di certo non si era allontanato abbastanza per vedere qualcosa al di fuori del suo arido deserto, quindi aveva preso del tempo per esplorare quel luogo così lontano dalle sue abitudini.
    Giunse quindi sul luogo stabilito, ad aspettarlo vi erano quello che dal coprifronte dedusse essere il collega del villaggio del suono che lo avrebbe accompagnato (con un curioso serpentello arrotolato attorno al collo che, curioso, sembrava osservare attentamente quello che gli accadeva intorno) assieme all'obiettivo che avrebbero dovuto proteggere e quella che si rivelò essere la sua guardia del corpo.
    Piacere, Denji. Disse brevemente, accennando un sorriso, prima di venir rapidamente interrotto dal prolisso discorso del tizio dai capelli blu. Un simpaticone insomma. Di certo non una persona affabile, ma alla fine doveva tornare sul fronte, quindi Denji ammise a se stesso che l'avere quel tono dell'umore era piuttosto congruo con la situazione.
    Qual è il percorso più sicuro? Una domanda ovvia, ma a dir poco fondamentale. Il signore, senza offesa, non pare proprio di primo pelo, inoltre non ho mai visto un nobile che si fa un viaggio a piedi, immagino che avremo a disposizione dei mezzi di trasporto, corretto? Attese quindi una risposta e, nel mentre, ne approfittò per dare un occhio un po' più attento al suo collega. Non era piccolo perché visto da lontano, come inizialmente aveva pensato, era piccolo e basta. L'aspetto, però, non era di certo qualcosa su cui Denji poteva metter bocca.
  2. .

    L'erba tinta di sangue


    post secondo -  Formicaio




    Resto in silenzio durante il tragitto da Konoha a Kusa, il breve scambio di frecciatine avvenuto nell'ufficio del Kage del fuoco mi ha colpito: si aspettano di vincere così?
    Non ho interesse nella vittoria di questa guerra, non ho terre da proteggere, interessi da difendere, questa non è la mia guerra, ma solo un'ottima occasione per studiare i più tipici e veri comportamenti umani, ma vengo sorpreso ancor prima di giungere sul campo di battaglia: nemmeno la guerra serve a lenire gli attriti dei loro animi, e più il loro ruolo nella società è importante, più questi divengono profondi, divorano le loro menti fino a farli quasi sembrare infanti che litigano. Curioso.

    L'arrivo a Kusa non è di certo meno interessante.
    Davanti a me si presenta un caotico flusso di persone, si muovono come in un brulicante formicaio. No. Sussurro, le mie labbra non riescono a trattenere quelle due lettere. Un formicaio sarebbe più ordinato, utile. Davanti a me si para invece un caotico susseguirsi di eventi che a tutto sembra far fronte, tranne che alla guerra.
    Le mura della città sono riempite di profughi, deboli, feriti, non solo inutili ai fini di una vittoria, ma perfino dannosi.
    Impassibile, osservo quel caotico tornado di gente, un numero elevato di forze è prodigato all'aiuto di quest'ultimi, non capiscono che così facendo riducono drasticamente le loro possibilità? Assurdo. Pensano di poter salvare i civili in fuga e contemporaneamente di far fronte all'attacco dei cremisi. Vorrei dire che ammiro il loro coraggio, la loro umanità, ma mi sembra semplicemente una strategia contro ogni logica funzionale. Concentrare tutte le forze nelle milizie garantirebbe una maggiore probabilità di vittoria e preverrebbe l'avanzata dell'esercito avversario, risparmiando così un numero decisamente più alto di civili.
    Le milizie unite dei ninja, in questo momento, sono come un lupo, le cui forze sono sottratte da tutti quei parassiti che, avidi, ne succhiano il sangue. Li osservo, attaccati alla vita come se fosse una malattia, alcuni di loro sono storpi, sfigurati, inabili ad un proseguimento funzionale del loro percorso; perché vogliono così tanto vivere una vita che sanno perfettamente sarà solo dolore e stenti?
    Stringo i pugni, una brezza invernale si condensa attorno ad essi. Quanto mi ci vorrebbe? Sono deboli, feriti e malati, quanto mi ci vorrebbe per eliminarli e liberare tutti da questo peso? No, gli altri non lo accetterebbero, sono uomini, accecati da un perverso senso del giusto che li fa peccare di lungimiranza. Devo adeguarmi a quanto loro credono se voglio impararne di più.

    Seguo Etsuko, uno dei consiglieri dell'impero della Nebbia, per raggiungere una specie di briefing dove vengono elencate le necessità immediate del paese. Apprezzo, se non altro, l'ironia di quell'avventura: vengo assegnato ad una missione di indagine e un tentativo di recupero di ben trecento profughi. Troppi. Quante altre forze avremmo dovuto impiegare se anche tutte quelle persone fossero giunte all'accampamento? Molto bene, non appena anche il mio compagno sarà pronto a partire ci muoveremo. Quando vuoi, Fudoh. Mi limito a quelle parole, nessuno screzio nella mia voce. Se sono fortunato quelle persone saranno già morte prima del nostro arrivo, se sono sfortunato, invece, vedrò che lo siano dopo di esso. Vincere una guerra comporta dei sacrifici, devono impararlo.

    Chakra: 60/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Intermedio × 1
    • Respiratore × 1
    • Marchingegno ad Acqua × 2
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico dell’Occhio della Nebbia × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Stretta della Scintilla di Neve x3 × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Disturbante x3 × 1
    • Spiedi × 11
    • Kusari Gama × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Bomba Gelo × 1

    Note
    ///




    Edited by -Max - 5/1/2022, 12:20
  3. .

    L'erba tinta di sangue


    Post secondo - l'organizzazione degli ultimi




    Teneva duro, il povero Denji.
    Andare a cavallo non era di certo il suo forte e, ora che si stava abituando al nuovo corpo, questo era diventato ancora più difficile. Quasi la totalità della sua attenzione, almeno inizialmente, era infatti dedicata al non venir disarcionato dalla povera bestia che doveva tollerare il suo anormale peso. L'avvicinarsi di una giocane kunoichi, però, si rivelò un piacevole diversivo alla continua tensione che affliggeva il nostro povero biondino meccanico. Piacere mio! Sono Denji e sono entrato da poco a far parte delle squadre di Sunaaaaaaaaa! Mai distrarsi, solo con una prontezza non indifferente di riflessi il giovane riuscì ad evitare di cadere, mentre il cavallo saltava un piccolo ostacolo che aveva incontrato sulla sua corsa.

    Per il resto, nonostante la continua paura, il viaggio continuò senza intoppi. La destinazione era come ci si poteva immaginare: uno schifo. Per quanto non fosse mai stato un guerriero, almeno fino a quel momento, Denji aveva vissuto la totalità della sua vita in un tempo ben diverso da quello a cui i suoi compagni erano abituati. Aveva visto la guerra e le sue conseguenze, sperimentato sulla propria pelle la sensazione della povertà e della malattia che questa porta con sé.
    Scese da cavallo, guardandosi attorno afflitto, sentiva chiaramente i meccanismi al suo interno fremere, come se volessero forzare la testa a ruotare all'impazzata per rappresentare la miriade di emozioni che lo pervadevano in quel momento.
    Aiutò a costruire l'accampamento, proponendo a Shu di scommettere ben 10 Ryo sul chi sarebbe riuscito più velocemente ad erigere una tenda. Il rosso poteva avvalersi delle marionette e dei fili, è vero, ma il nostro amico aveva pur sempre 4 braccia a disposizione!

    Si avvicinò quindi alla giovane e balbuziente ragazza che aveva avuto comodo di conoscere durante il viaggio: se il suo parlato vacillava, di certo non sembrava farlo il suo spirito. Fu infatti lei a parlare per prima e porre le fondamenta per un'organizzazione sul da farsi. Beh, io... non so fare niente ehehehehehe! Rise, portandosi imbarazzato la mano destra dietro la nuca e grattandola nervosamente. Tuttavia non credo che questo sia un problema. Tornò serio. Guardati attorno, vedi queste persone? Loro sono il nostro lavoro... mi pare di aver capito che nessuno di noi, qui, è particolarmente forte, di certo io non lo sono. Non saremo noi a decidere le sorti di questa guerra, non sarà di noi che parleranno, un domani, i libri di storia, ma questo non vuol dire che non saremo utili! Il nostro più importante compito sarà limitare le perdite dei civili, proteggere le persone che fuggono e lasciare così che, chi forte lo è davvero, possa preoccuparsi solo della battaglia. Almeno questo è il mio pensiero, ma, come ti ho già detto, non sono qui da molto, capisco che le mie opinioni possano contare poco. Tuttavia scommetto che potrai cambiare idea su di me prima della fine di questa guerra..... diciamo 15 Ryo?
  4. .

    Il Freddo


    Post V - Il Freddo




    Angoscia, confusione, odio.
    L'Oni davanti a me è un concentrato di pure emozioni.
    Non prova a nasconderle, come molti suoi simili, bensì le utilizza come strumento per accrescere il suo potere, ne trae forza. Che abbia trovato qualcuno da cui imparare?
    Vedo come osserva le peculiarità del mio potere, anche se il suo volto è coperto non è difficile percepire in lui dell'astio verso di essa; ma non ne é contrariato, anzi, l'ammira, nel suo cuore si insinua forse una nota d'invidia per una capacità così unica. Non lo biasimo, nonostante il suo immenso potere, si tratta comunque di un uomo, e le emozioni che tanto lo alimenta lo conducono inevitabilmente verso questi pensieri.
    Si avvicina, non è contento della mia risposta, eppure ho sempre creduto che il nome fosse un concetto fondamentale per la specie umana; al loro inizio non passavano attimo che non fosse dedicato alla denominazione di ciò che vedevano, sentivano, o addirittura pensavano. Il nome, per l'uomo, è fondamentale, ma forse non sufficiente a definire la natura di quello che rappresenta, adesso ho capito. Grazie.
    Rimango immobile, da vicino la sua mole fa ancora più effetto, ma non accenno a movimento, non si altera il mio respiro o il fastidioso battito che sento all'interno del mio petto, forse dovrei provare paura in questo momento... forse, ma non posso, non ancora almeno.
    Rapido esegue dei sigilli ninja e dal suo braccio diparte un nefasto fulmine oscuro. Ah, gli uomini, così proni alla violenza. Sì, sono convinto, costui davanti a me incarna perfettamente l'animo umano, non ne nega i più oscuri istinti, non prova neanche ad occultarli. Decisamente interessante.
    L'emissione saetta minacciosa verso di me, carica di un grande potere distruttivo, ma, ancora una volta, non ho reazione alcuna; la mia terra e gli spiriti che ne fanno parte hanno deciso che questa mia avventura è appena iniziata, è troppo presto per ritirare il dono che mi è stato fatto. Allungo delicatamente la mano sinistra, distendendo l'indice verso il nefasto fulmine, sento chiaramente la sua potenza mentre si avvicina, un impatto con quella tecnica avrebbe sicuramente distrutto questo corpo, ma ve l'ho detto, Azumaido ha deciso che non è ancora arrivato questo momento.
    Non appena il potente fulmine sfiora il mio indice, tutta la sua furia si dissipa; le crepitanti saette oscure si cristallizzano, la sua rabbia diviene calma e le sue grida di rabbia lasciano spazio solo al più totale silenzio. Non c'è un singolo rumore, ora, nel deserto di ghiaccio. Chi sono... Le mie parole, atoniche, risuonano nell'aria, espandendosi ogni dove nonostante il basso volume, intanto l'energia della tecnica che mi è stata lanciata contro muta, diviene un turbine di neve che, delicato, sfiora lateralmente il mio braccio sinistro per poi passare guizzante alle mia spalle e, quindi, al mio lato destro.[STA]Gyakuryū - Soffio Inverso
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore è in grado di infondere Soffio di Vita Glaciale ad una Hyoton, Suiton, Fuuton o un costrutto dei precedenti elementi emesso dall'avversario all'interno dell'area di influenza di Samui seikatsu. L'utilizzatore potrà così generare un Kamui sotto il suo controllo che segue tutte le regole della tecnica speciale. La potenza massima convertibile in questo modo è pari a 20 per livello di Tecnica Speciale, tecniche con potenza maggiore non verranno tramutate in Kamui ma vedranno la loro potenza diminuita di un valore pari a quella convertibile.
    Tipo: Hyoton -
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Basso + Basso ogni 10 di Potenza)
    [Richiede Samui seikatsu, Tecnica del ghiaccio vivente I]
    [Da genin in su]
    Io sono la colui che fa condensare il tuo respiro. Dopo aver compiuto questo suo elegante giro attorno a me, il turbine di neve muta la sua forma, assumendo la forma di un grande orso bianco; in lui lo spirito di un forte Kamui, per onorare la potenza della tecnica stessa. Io sono il brivido che corre lungo la tua schiena, la sensazione che gela le tue ossa, colui che intorpidisce i tuoi movimenti. Sento il mio potere che si risveglia, si impossessa, seppur solo parzialmente, di questo corpo. La pelle muta, diviene del colore della neve, i capelli si allungano e divengono come il cielo mentre tutti i miei tratti si fanno più affilati e la mia presenza, assieme a quella dell'orso, si fa più effimera nell'immensa landa di neve. [ST]Attivo monarca del gelo Sono un'ancestrale paura, tra le prime dell'uomo. Ero, sono e sarò sempre. Io sono il Freddo. Tu, invece, sei un ospite di queste terre. E non uno educato. Kimun, tu cosa ne pensi? Senza esitazione Kimun, il grande orso, si scaglia contro il nemico, e con le zanneTocco del Freddo, Potenza +10 tenta di mozzargli la testa [SAI,II,III]Tre attacchi consecutivi dove Kimun usa, ogni volta, un terzo della sua potenza totale, ogni volta potenziato da Tocco del Freddo. Non uso numeri visto che siamo in narrativa, gestisci pure l'assalto come ritieni meglio.
    Finita la sua offensiva, l'orso si dissolve, tornando neve e posandosi nuovamente sul terreno, un ciclo perfetto. Soddisfatto stavolta, uomo-demone?

    Chakra: ??/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Intermedio × 1
    • Respiratore × 1
    • Marchingegno ad Acqua × 2
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico dell’Occhio della Nebbia × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Stretta della Scintilla di Neve x3 × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Disturbante x3 × 1
    • Spiedi × 11
    • Kusari Gama × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Bomba Gelo × 1

    Note
    ///
  5. .

    Il Freddo 



    Post IV - L'oni




    Panico, una delle poche esperienze umane che non ho interesse di provare.
    Questo stato è infatti diametralmente opposto alla mia natura, si genera quando l'entropia è tale da non essere più elaborabile dalle menti umane, si autoalimenta generando una cascata di caos che non può evitare di divenire fuori controllo. Il freddo, invece, è immobile, immutabile dal tempo e dallo spazio, quanto più lontano dal caos nell'intero creato.
    Osservo la folla, che comincia a muoversi, ad agire e pensare come un unico e confuso elemento. Dopo le prime grida gli uomini perdono rapidamente la loro individualità, si lasciano trascinare dal comportamento comune, spingendo chi glie è vicino a fare lo stesso, divenendo poco più che vittime di loro stessi. Penso che proverei pena per loro, se potessi.
    I loro animi erano stati feriti dalle mie parole, un concetto che ancora dovevo abbracciare appieno. Com'è possibile somatizzare così tanto dei semplici vocaboli; eppure anche questo è affascinante della specie umana: il continuo mutamento d'animo in risposta anche al più semplice degli avvenimenti.
    Nel trambusto che si è creato, intanto, l'unico elemento interessante di quel conglomerato di carne si allontana, scomparendo dalla mia vista, di fatto, togliendo a quegli uomini l'unica cosa che mi impediva di sbarazzarmene; non ho più motivo di star a sentire quell'imbarazzante disarmonia di urla sconclusionate, soprattutto considerando che altri si stanno unendo a loro.
    Sono pronto a sterminarli, i miei poteri non sono di certo quelli a cui sono abituato, ma sono sufficienti ad eliminare questi elementi di disturbo. Muovo la mano, ma il destino di quegli uomini è presto segnato da un'altra calamità.
    Piove dal cielo in un rombo di tuono, fatto di metallo, colossale ed oscuro, una macchina di morte che in un batter di ciglia scatena la sua ira e trucida quella fastidiosa folla davanti a me. Che si tratti di un Oni? Non può essere un umano.
    Osservo incuriosito le sue movente; i suoi colpi sono decisi, è abituato a prendere vite, non c'è titubanza nelle sue azioni, quelli davanti a lui non hanno valore. Finalmente, qualcosa di veramente interessante!
    Resto immobile mentre il misterioso figuro davanti a me ammira il suo operato, la candida neve è intrisa di sangue che, delicatamente, la scioglie, intanto alcuni uomini si precipitano a spegnere un incendia appiccato ad un villaggio poco distante da me; ancora una volta gli uomini si sterminano tra loro.
    I nostri sguardi si incrociano, la creatura di metallo mi nota, mi parla, vuole che spenga l'incendio. Allora anche lui è un uomo? Un uomo che si preoccupa dei suoi simili? No, o ,almeno, non del tutto. Non si può definire umano quello che ho osservato, è decisamente più interessante.
    Chiede il mio nome, ma non lo conosco, l'ho scordato ere fa. L'urgenza della situazione , però, mi concede di sorvolare quella domanda e mi conferisce il tempo per pensare a come vorrei essere chiamato, un lusso su cui non avevo mai avuto potere.
    La comparsa di quell'elemento non è decisamente fortuita, credo che sia la chiave per avere quello che voglio, in questo caso la scelta più logica è aiutarlo.
    Inutile parlare, per il momento, vuole che spenga un incendio? E sia.
    Sollevo entrambe le mani in avanti mentre tutta la neve attorno a me si scioglie e si muove sinuosa fino a formare sotto le mie mani due colonne d'acqua; da esse, come se attraversassero una cascata, fuoriescono dieci diverse creature di ghiaccio dalle varie forme animali che, rapide, si dirigono ad aiutare gli uomini a spengere l'incendio. [Nota]Genero 5 unità di acqua da ogni mano, ognuna di esse diviene una diversa creatura Tutte hanno velocità Blu + 6. Consumo totale 15 Bassi. Una volta tramutate in Kamui le creature non contano più come unità manipolate.
    Le creature si fiondano rapide all'interno dell'ardente villaggio e portano in salvo gli umani intrappolati dalle fiamme mentre ancora una volta le mie mani si muovono e tramutano la neve in acqua in grande quantità. Sollevo l'enorme globo di liquido in aria e lo controllo affinché si posizioni sopra il villaggio, unisco quindi le mani in un potente applauso, facendolo esplodere un un'incredibile pioggia.
    In un una piccola e breve tempesta, le gocce piovono battenti e smorzano le fiamme dell'incendio fino ad estinguerle del tutto; il caos, ancora una volta, lascia spazio alla calma. Osservo il mio operato: un incredibile arcobaleno si crea nell'aria impregnata di vapore acqueo sopra il villaggio, una visione che di certo mi avrebbe potuto provocare delle emozioni, se le avessi. Magari un giorno. Samui. Mi volto verso il titano di ferro e parlo ancora. Puoi chiamarmi così. [Note] Considero manipolazione di 12 unità di acqua per la pioggia.




    Chakra: 39/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Intermedio × 1
    • Respiratore × 1
    • Marchingegno ad Acqua × 2
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico dell’Occhio della Nebbia × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Stretta della Scintilla di Neve x3 × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Disturbante x3 × 1
    • Spiedi × 11
    • Kusari Gama × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Bomba Gelo × 1

    Note
    ///
  6. .

    Il Freddo


    Post II - Cold never bothered me anyway 




    La neve, il vento, il freddo. Cose che conosco bene, eppure sento di percepirle per la prima volta. E così è questo il modo in cui la giovane razza dell'uomo mi percepisce: interessante. Non so definire se apprezzi o meno queste sensazioni, ma almeno provo qualcosa, direi che è già un inizio. Inspiro a pieni polmoni, cerco di riempirmi di aria fino a scoppiare; in questa sterile terra sovrastata dalla candida neve riesco a percepire per la prima volta l'odore del freddo. Sento le vie aeree, così credo che si chiamino, cristallizzarsi all'esposizione di quelle basse temperature, ma questo non mi infastidisce affatto. Nei millenni ho visto molteplici uomini e donne perire per aver respirato aria gelida, ma questo corpo non sembra subire lo stesso effetto: probabilmente non sono completamente umano, ma d'altronde meglio così, soffrire per il freddo sarebbe stato quantomeno ironico.
    Osservo il sole, nonostante sia coperto dalle nubi sono costretto quasi immediatamente a distogliere lo sguardo, non sono ancora abituato alla capacità di percepire di questo corpo e le nozioni che arrivano dalle nuove sensazioni dirompono nella mia mente come un fiume in piena.
    Sorrido, è esattamente quello in cui speravo.
    Comincio ad avanzare in quel mondo che conoscono bene, ma in un modo che non ho mai fatto, ed in poco tempo mi trovo davanti ad una moltitudine di uomini: non mi stupisco della loro, la loro capacità di riprodursi è impressionante ed oramai riempiono ogni angolo di questo mondo come la più infestante delle piante; tuttavia la loro riverenza è qualcosa di nuovo.
    "Nuovo"? No, meglio dire qualcosa di estremamente vecchio, oramai un ricordo sbiadito di un'era passata: mi stavano pregando.
    Osservo affascinato il loro comportamento, probabilmente si tratta degli amici del defunto che ho trovato nella grotta. Un gruppo di fanatici? Nessuno prega più il freddo... eppure eccoli qui. Mi distraggo in fretta da quei pensieri perché il mio corpo mi insegna per l'ennesima volta qualcosa di nuovo. Lentamente porto la mano destra sulla fronte, per poi osservarla: è bagnata. Rapidamente sposto lo sguardo sulle torce del gruppo di umani davanti a me, probabilmente non sono abituato alla sensazione che deriva da esse, questo "caldo" ha fatto reagire il mio corpo che, prontamente, ha tentato di abbassare la sua temperatura secernendo dei liquidi: veramente affascinante, ne avevo sentito parlare, ma non lo avevo mai visto. Dove mi trovavo io la gente non sudava, ma è evidente che le cose sono cambiate
    In una frazione di secondo la poca acqua che si trova sulle mie dite prende vita e comincia a levitare dividendosi in diverse gocce che si muovono armonicamente, si potrebbe quasi definire una danza, mentre la tiepida luce di Azumaido si rifrange in esse generando un microscopico spettacolo luminoso.
    Sono affascinato da quel piccolo miracolo, ma gli uomini mi interrompono; devono chiedere, chiedere, chiedere, è la loro natura, niente è mai abbastanza per loro, hanno sempre bisogno di altro. Cosa chiedono di solito? La vita: la loro salva, o quella degli altri tolta. Non ho mai capito perché si odino tanto gli uni con gli altri, ma, d'altro canto, non capisco nemmeno l'odio in sé, quindi non sono il più adatto a giudicare. Stavolta però è l'assurdità delle loro richieste a lasciarmi perplesso. Infedeli? Attendo qualche attimo, non perché voglia una risposta da loro, bensì perché sono affascinato dal suono della mia voce, alla fine si tratta delle mie prime parole. Gli sciamani di Azumaido mi paiono tutto fuorché infedeli. Riprendo in fretta, gli uomini non aspettano, sono frenetici. I Kamui esistono, così come esisto io, cosa cambia tra venerare loro o me? La terra comincia a tremare e presto la neve attorno a me si solleva cominciando a rotearmi attorno in un gelido prima di condensarsi in una moltitudine di lance di ghiaccio che, acuminate, puntano al branco di ominidi nudi davanti ai miei occhi. Non ho interesse nelle vostre guerre vane e di certo non mi metterò contro i miei fratelli per una vostra inutile supplica. Ho un mondo da esplorare, quindi vedete di non farmi perdere altro tempo. Com'era che dicevano gli uomini? Ah, sì. Per favore.

    Chakra: 60/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Intermedio × 1
    • Respiratore × 1
    • Marchingegno ad Acqua × 2
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico dell’Occhio della Nebbia × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Stretta della Scintilla di Neve x3 × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Disturbante x3 × 1
    • Spiedi × 11
    • Kusari Gama × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Bomba Gelo × 1

    Note
    Per ora è solo roba scenica, fammi sapere su vuoi qualche unità e consumo preciso.


  7. .


    Sto provando puttana eva datemi un cazzo di secondo, perché mi dovete fare bestemmiare

    Edited by S h o ! - 6/10/2021, 17:58
  8. .

    Il Freddo

    Post I - La nascita del Freddo




    Quanto tempo era passato?
    Anni? Secoli? No, molto di più. L'origine della mia esistenza era collocata in un passato ben più remoto. Come spirito, non esistevo prima degli uomini, ma li ho accompagnati fin dai loro primi passi, in uno strano e contorto modo sono sia genitore che figlio di questa così effimera e pure così interessante razza. Dal momento in cui il freddo è stato elaborato come concetto, da quando i primi antenati degli uomini hanno cominciato a temermi nei rigidi inverni ed ad apprezzarmi nelle torride estati, allora ho cominciato ad esistere. Non avevo una coscienza al tempo, vivevo nei pensieri degli antichi, incapace di un flusso personale di coscienza fino al momento in cui mi dettero un nome: Freddo.
    Allora mi elevai ad un livello superiore di esistenza, cominciando ad essere temuto ed ammirato presi finalmente forma e, da un concetto, divenni uno spirito. Negli anni, però, la reverenzialità degli uomini nei miei confronti diminuì costantemente. In breve tempo impararono a resistermi e perfino a sostituirmi; non ero più una divinità antica, ma un semplice spirito, quasi un ricordo, confinato in quella terra che ancora mi apparteneva: Azumaido.
    Le terre gelide all'interno di Genosha ancora subivano gli effetti del mio dominio e degli uomini, folli o semplicemente disperati, avevano deciso di rimanere in quei luoghi; grazie a loro esisto ancora e, sempre grazie a loro, ho conosciuto la razza umana da vicino. I loro rituali coi Kamui, di cui oramai faccio parte, mi hanno permesso di osservare da vicino la peculiare esperienza umana, tanto breve quanto intensa. Queste creature sono perfettamente a conoscenza della inevitabile fine della loro esistenza, forse proprio per questo riescono a riempirla di tanta vita. Odio, amore, rabbia, invidia, non ho mai provato niente di tutto questo, ma vedendole in questi nudi primati ho capito che non c'è una vera vita senza di esse. Solo grazie a loro ho capito la vuotezza della mia perpetua esistenza, che di certo non si può chiamare vita.
    Negli ultimi secoli ho quindi sviluppato un'irrefrenabile voglia di sperimentare la vita degli uomini, imparare le loro emozioni, patire le loro pene e godere le loro gioie: solo in questo modo avrei potuto divenire un essere vero, indipendente dalle loro credenze, vivo, per la prima volta.
    Un concetto impossibile, o almeno così credevo, perché le risorse degli uomini riescono di gran lunga a sforare le aspettative di qualsiasi spirito.

    [...]



    Guardai in basso, osservavo le candide mani che si muovevano ai miei comandi, davanti a me un corpo esanime, a terra in una pozza di sangue, dietro di me un pilastro di ghiaccio, sembrava che qualcuno avesse incavato in esso una sagoma umanoide. Provare le sensazioni della vita per la prima volta fu strano: il respiro, i battiti cardiaci, la sensazione dell'aria che tocca la pelle. Aprii la bocca nel tentativo di imitare il modo di comunicare degli uomini e, in pochi attimi, fui abile di replicare la voce. Non ho idea di cosa fosse successo, ma poco importava, ero vivo.
    Osservai il mio corpo nudo, sapevo bene che gli uomini utilizzavano degli abiti per coprirsi e, per quanto li ritenessi inutili, mi sembrava appropriato ricalcare al più possibile i loro passi e le loro usanze, solo così avrei potuto vivere come uno di loro.
    Mi avvicinai lentamente al cadavere davanti a me, di certo a lui non sarebbe servito niente di quello che aveva addosso. Lo spogliai, domandandomi se quest'azione sarebbe stata in qualche modo screditata da un normale essere umano; i suoi vestiti ed i suoi equipaggiamenti mi calzavano a pennello, non doveva essere un caso: che fosse stato proprio lui ad evocarmi? Che il mio corpo ed il suo aspetto dipendessero proprio da un rituale compiuto da lui? Non capivo precisamente il perché, ma d'altronde nemmeno mi importava.
    Osservai la miriadi di oggetti che questo portava con sé, sapevo perfettamente di cosa si trattasse, negli anni avevo osservato molti shinobi addestrarsi e combattere nelle lande desolate di Genosha ed avevo studiato con cura le loro movenze, a tal punto che non avrei avuto problemi a replicarle.
    Osservai ancora una volta l'uomo, adesso nudo, riverso nel sangue che aveva impregnato la neve sotto di lui. Il suo viaggio era compiuto, doveva esserne felice.
    Mi voltai verso quello che un tempo era l'ingresso di quella gelida grotta, adesso bloccato da una montagna di neve; mi avvicinai al grande cumulo per toccarlo delicatamente con la mano sinistra, toccare per la prima volta una cosa che per così tanto era stata mia mi fece sussultare, scatenò in me qualcosa, anche se non saprei definire cosa.
    Mi concentrai sulla neve davanti a me che, in breve, cominciò a piegarsi alla mia volontàControllo dell'acqua e del ghiaccio, in breve tempo si aprì davanti a me una via, che mi permise di uscire all'esterno.

    Fuori il mondo sembrava impazzito, non so se fosse conseguenza della mia nascita o se, viceversa, la mia nascita fosse conseguenza dello strano fenomeno che stava flagellando in quel momento Azumaido ma, ancora una volta, poco importava.
    Ero, finalmente, vivo.



    Chakra: 60/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Intermedio × 1
    • Respiratore × 1
    • Marchingegno ad Acqua × 2
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico dell’Occhio della Nebbia × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Stretta della Scintilla di Neve x3 × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Disturbante x3 × 1
    • Spiedi × 11
    • Kusari Gama × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Bomba Gelo × 1

    Note
    ///


    Ot/ I'm back, bitches.
  9. .

    Fine del principio


    Post ventiduesimo (XXIV)




    Un secondo. Un singolo scatto della lancetta più veloce nel quadrante dell'orologio, sufficiente forse per un paio di battiti di ciglia... allora perché quel secondo non terminava mai?
    Mai in vita mia avevo vissuto un momento così denso di accadimenti come quello che stava avvenendo in quell'istante: la battaglia imperversava furente. Come una tempesta che si abbatte da ogni direzione su una nave in mezzo al mare, così gli assalti di mio padre e di Midorinaka, supportati dalla mia strategia, imperversavano sull'imperatore; ma l'uomo davanti a noi non era una nave.... no, lui era un faro. Inamovibile, imperituro, inalterato dagli eventi.... fino a quando , invece, non lo fu. Se la strategia da sola non era stata in grado di abbattere quel nemico così potente, nemmeno con un alleato come la principessa di sangue, era stato il cuore a far breccia in quelle spesse mura.
    Mia madre sacrificò tutto per salvarmi.
    Per impedire che venissi brutalmente fatto a pezzi dalle monolitiche mani del guardiano aveva dato non solo il suo potere, ma la sua vita. Vacillai. Non nel corpo, ma nello spirito, partecipi anche le beffarde parole del cardinale, uno scherno che non ero decisamente pronto a ricevere in quella situazione. Fu così che capii mio padre: il suo odio, la sua rabbia... il suo sangue ribolliva in me, straziando il mio già ferito animo. Aveva ragione? In un mondo del genere, l'unica fine che i miei nemici si meritassero non era forse la morte?
    In un attimo fui su mia madre, o quello che restava di lei, disinteressato allo scontro oramai terminato, inespressivo. Il turbinio di emozioni che stravolgevano la mia psiche era mascherata da un'inespressività totale, solo la prescelta degli dei del sangue, essendo collegata mentalmente a me, avrebbe potuto vedere i profondi dubbi che volevano con forza distruggere le mie convinzioni.
    Mi chinai sulla donna, prendendola tra le braccia: la febbre pervadeva il suo corpo mentre al posto del rinnegan era rimasto soltanto un occhio lattescente, privo di vita.
    Fu allora però, nel punto più profondo della mia inscrutabile disperazione, che mia madre salvò anche la mia anima: le sue ultime parole prima di perdere conoscenza e scivolare in un sonno profondo, così lo vorrei chiamare, non erano di odio, ma di amore. Amore per me, per Oda... e persino per Kensei.
    Tornai in me, gli occhi si fecero umidi e con delicatezza sorressi la testa di Ahri per portarle vicino alle mie labbra, così da poterne baciare la fronte. Tranquilla, penserò a tutto io adesso.
    Mi rivolsi quindi verso mio padre, anche lui era chiaramente scosso dall'accaduto. Non preoccuparti... lo ritroveremo, adesso dobbiamo preoccuparci di chi è rimasto. Le condizioni di mia madre erano gravi, ma stabili, delicatamente la poggiai a terra per dirigermi verso la principessa. Credo che sia l'ora di rispettare la mia promessa. Cercai di aiutare la ragazza ad alzarsi anche se sapevo bene che non lo avrebbe accettato, più volte mi aveva salvato in quel terribile combattimento, ma sapevo che non lo avrebbe mai ammesso.
    Senza esitazione la condussi al simbolo del sangue perduto, permettendole di tornare completa. La sua presenza si fece più importante, fu come se, per un attimo, a gravità fosse aumentata in quella piccola stanza, come se la sua nuova e vera forza si fosse manifestata nel mondo circostante. Amesoko? Pensai, vedendo il drago di fumo fuoriuscire dalla principessa, che fosse il segno che il drago infernale stesse lasciando il suo corpo? Che il patto fosse finalmente stato annullato?
    Non c'è bisogno di uccidere nessuno. Il cardinale ha già ottenuto quello che voleva da questo luogo, queste persone non sono più utili per lui... e non hanno colpe. Non avrei perso la via, non dopo che mia madre si era sacrificata in quel modo per me. Sentii chiaramente le parole di Midornaka nella mia mente mentre il nostro legame cominciava a farsi flebile, per poi interrompersi. Ero stanco, avevo affrontato un susseguirsi di scontri ben oltre le mie capacità e l'essere l'anello debole cominciava a starmi stretto.
    Per quanto riguarda lui... Dissi indicando l'imperatore. Ha le ossa rotte.. e sicuramente un orgoglio ferito, ma se la caverà. Ahri ha bisogno di cure, non penso che sia il caso di trasportarla fino a Konoha, lasciarla negli ospedali del Lucchetto trovo che sia l'idea più consona alla situazione. Mi avvicinai a mia madre e la presi in braccio, mentre con un cenno della testa indicai ad Okami di prendere l'imperatore così da poter tutti uscire da quel maledetto luogo. Il suo problema va ben oltre il piano fisico. Ha parlato di un tradimento alla usa signora, se vogliamo curarla è da questa "signora di Taki" che dobbiamo andare. Ci sono ancora molti segreti che dobbiamo rivelare su questa situazione. Questa battaglia è finita, ma la guerra è appena cominciata.


    Una volta fuori feci poggiare a terra l'imperatore dal grosso lupo, che quindi congedai dopo un ringraziamento, per stabilizzarlo. Ha ragione. Per quanto innocenti gli attuali Kagi non possono essere lasciati a custodire i segreti di questo luogo, non penso che il Cardinale voglia ulteriormente tornare, ma è comunque un rischio che non possiamo correre. I sigilli devono essere modificati, non solo, ma deve farlo qualcuno con un'abilità in tale ambito superiore a quella delle chiavi. Qui l'unica che corrisponde a questa descrizione sei tu, Midorinaka. Per quanto riguarda i loro successori, non conosco altre persone all'interno di questo villaggio, ma data la situazione credo che la scelta più saggia sarebbe eleggere noi tre come amministratori di questo posto, con i capitani della guardia del sole e della luna che gestiscano il posto in nostra assenza, sempre secondo nostre direttive, no? Padre, ti raggiungerò dove mi hai indicato, sarò ben felice di incontrare il nostro antenato, magari potrà insegnarmi ad utilizzare meglio questo nuovo, potere, prima però porterò la mamma all'ospedale, ha bisogno di un supporto vitale quanto prima. Lasciai andare Kensei, rimanendo quindi solo con Midorinaka, mia madre ancora ben stretta tra le mie braccia.
    Lasciami venire con te. Interruppi il silenzio che si era venuto a creare. Da Amesoko dico... lasciami venire. So che sembra una follia, ma ho bisogno di diventare più forte, non sappiamo cosa di preciso il Cardinale ha ottenuto da tutto questo, ma è chiaro che si sta preparando a qualcosa di grande e voglio essere pronto ad affrontarlo. Tu ammiri la forza, il potere, quindi lascia che anche io lo ottenga. Siamo alleati adesso... e lo sai. Strinsi ancora più forte la donna tra le mie braccia, quasi come a dimostrare alla principessa il mio obiettivo. Volevo cambiare il mondo, ma per farlo dovevo prima cambiare io.
  10. .

    Notte di mezza estate


    Post terzo




    Su questo non ti devi preoccupare, comportarmi con rispetto è qualcosa che faccio sempre. Risposi a Baghero mentre lo seguivo attraverso la fitta giungla. Sembrava che l'evento che coinvolgeva il rosso avesse una grande importanza, avevo sentito delle tribù del deserto dai racconti di Janki, durante l'avventura che mi aveva permesso di incontrare Kotei, ed avevo capito che si trattava di esseri mistici, una loro riunione non era certo cosa da poco.
    Spostando una grossa foglia fui abbagliato dalla luce, per ritrovarmi nel bel mezzo di una gigantesca festa piena di ospiti alquanto particolari, di certo non l'austera riunione che mi aspettavo.
    Fummo avvicinati da un canguro che si sincerò con Baghero della sicurezza della nostra presenza e ci porse due bicchieri, li presi entrambi visto che Kotei, beh, non aveva le mani, ma per il momento evitammo di bere, osservandomi attorno qualcosa mi diceva che il liquido al loro interno poteva, nella migliore delle ipotesi, essere un superalcolico o , nella peggiore, una sostanza allucinogena. Eh sì, perché quello sembrava proprio una festa in piena regola e nemmeno una tranquilla.
    Seguii il rumore ed osservai il ninja che cercavo fronteggiare nientemeno che un elefante in una sfida di braccio di ferro: se da un lato la stupefacente prova di forza mi lasciò decisamente sorpreso, dall'altra l'atteggiamento frugale e l'aspetto trasandato e quasi da pervertito dell'uomo mi pietrificarono. Come poteva mio padre, probabilmente uno degli uomini più austeri del pianeta, avermi consigliato un individuo del genere? Osservai il rosso volarmi ai piedi e sbraitare contro l'ex avversario prima di presentarsi a me, non riuscii a rispondere per una manciata di secondi; il mio cervello era completamente in tilt per cercare di capire come Kensei potesse avermi indicato quell'uomo, davvero non riuscivo a farmene una ragione. .Mh?... Sì. Risposi, finalmente, dopo aver scosso la testa come per togliermi di dosso tutte quelle domande. Sono Sho Saitama Kagome e ti stavo cercando su indicazione del Mizukage Kensei Hito, ti ha identificato come uno dei ninja più forti del continente ed ho bisogno di tutto l'aiuto possibile per una missione a dir poco pericolosa... Mi interruppi e ricambiai il sorriso, l'atmosfera mi suggeriva che quello non era ancora il momento per parlargli dell'impero di Giada. ... ma penso che per ora sia più adeguato rispettare le usanze e lasciare che questa festa continui... salute! In un attimo trangugiai il liquido in entrambi i bicchieri nella speranza che mi aiutasse a lasciarmi andare. Per cosa sono riunite le tribù? Si parla forse di un attacco a Khan? Ho avuto modo di fronteggiare uno dei suoi generali... Indicai la pelliccia che indossavo. Inoltre, Baghero, non avevi detto di aver sentito un odore di canide che mi seguiva nella giungla? Avete idea di chi potrebbe essere. Infine la cosa più importante... se ne può avere ancora? Intimai alzando i boccali vuoti e sorridendo.
  11. .

    Scontro finale?

    Post ventunesimo (XXIII)




    Riuscii a spostare mio padre, incassando parte dei colpi dedicati a lui. Non avevo la presunzione di averlo salvato, non sono così ingenuo, sapevo benissimo che avrebbe potuto reagire a quegli assalti molto meglio di quanto non feci io. L'unica mia intenzione era impedire la valanga di caos che quelle azioni avrebbero causato, conoscendo mio padre, infatti, sarebbe stato impossibile impedirgli di cominciare uno scontro mortale se fosse stato attaccato per primo.
    Il primo colpo mi fece perdere la presa sulla grande spada, mentre il costrutto di sangue mi colpì alla schiena provocandomi non poco dolore e, probabilmente, anche qualche danno interno, ma Midorinaka interruppe la sua serie di colpi prima di scagliare il più letale ed impedì perfino al bibliotecario di portare a termine il suo assalto nei miei confronti. [Note]Visto lo svolgersi degli eventi considero risparmiati chakra, ferite e status degli attacchi in questione. Riduco anche di 1 leggera il danno alla schiena visto che la difesa offerta dalla cotta sarebbe stata 40 e non 30.
    Deglutii per ingoiare il sangue che si era riversato nella mia bocca, asciugandomi anche le labbra con la manica sull'avambraccio sinistro quasi come a provare a cancellare il fastidioso sapore, intanto il braccio destro era vittima di parestesie mentre l'effetto dello scenario di sangue continuava a farsi sentireLeggera da DnT. Dnt terminato..
    Nel tempo che mi ci volle a riprendermi dall'assalto della principessa ebbi modo di ascoltare le parole del cardinale, la soddisfazione nel suo tono mentre riferiva che la profezia era compiuta era palpabile. Aveva ragione, sembrava che alla fine si fosse avverata, ma le forzature non piacciono al destino. Rimandarti all'inferno? Dissi fissando negli occhi la principessa. Non ci credi nemmeno tu, se avessi voluto farlo a quest'ora sarebbe già successo. Il riferimento al sangue appena deglutito era evidente. Mi rivolsi quindi a mia madre ed al cardinale. Byakuei, o almeno la sua marionetta, ha ragione.... una profezia ha forza per quanta fede si ha in essa, ed io non ne ho nessuna. Non è stata la mano del destino a guidarmi nelle mie azioni oggi, quello che ho fatto, le decisioni che ho preso, sono tutte mie scelte e di nessun altro. Se pensi che questa piccola baruffa basti a compiere la tua amata profezia, allora deve essere una cosa di poco conto, perché questo non è niente. Io guardo Midorinaka e non vedo un nemico, datemi pure del folle se volete, non mi interessa. Tu non sei qui, Byakuei, ma ti giuro che ti troverò e ti dimostrerò che le tue credenze non hanno alcun valore!
    Per fortuna il bibliotecario riuscì da solo, fortunatamente, a liberarsi dal giogo del cardinale, sfilandosi con forza lo strano pugnale nero che aveva conficcato nel cranio, intento i discorsi e le rivelazioni continuavamo, ma Julia pareva non esserne minimamente influenzata, il che aumentò i miei sospetti nei suoi confronti. SI', MALEDIZIONE! Risposi alla principessa, forse per la prima volta riuscendone a sostenere lo sguardo assassino. Smettila di parlarmi come se fossi un'altra preda da cacciare mentre io vado contro qualsiasi logica per essere dalla tua parte! Ho studiato i testi del Lucchetto, so che le storie su di te non sono veritiere. Ti professi come un mostro, vivendo ed alimentando le leggende su di te, ma io non vedo un mostro. Nessuno dovrebbe essere la vittima della decisione degli dei, solo noi siamo intitolati di decidere del nostro destino. Credo negli uomini, credo in questo mondo, per questo ritengo che non ci sia bisogno di dei o profezie! Vuoi epurare il clan Kenkichi? Fai pure... quanti membri conta ad oggi? Lo sai? Padre.... per quanto tu possa odiare Midorinaka, non rappresenta forse le tue idee? Non è forse così che stai già gestendo il tuo villaggio? Smettetela di cercare in nemico in chi non lo è!

    Non so cosa guidò la mano di mio padre, se un'intuizione o se si trattasse invece solo di uno sfogo di tutto il terribile odio che straziava il suo cuore; fatto sta che scattò verso Julia, tentando di decapitarla con un rapidissimo fendente. La chiave non fu minimamente scossa da questo, tanto che continuò imperterrita a lavorare sulla porta che custodiva il simbolo del sangue perduto, mentre ci veniva rivelato che anche lei era, come avevo sospettato, sotto il controllo del cardinale già da tempo. Per quanto una parte di me fosse quasi soddisfatta dall'aver anticipato uno scenario del genere, non fu poco lo sconforto che attanagliò il mio cuore alla realizzazione di quanto effettivamente fossero lunghi ed insidiosi i vili tentacoli del cardinale.
    La situazione era nuovamente ad un impasse: il cardinale aveva ottenuto quello che voleva, o almeno così diceva, mentre l'imperatore si rifiutava categoricamente di lasciarci prendere il simbolo. Da un lato l'eventualità di continuare a favorire gli intenti del cardinale, combattendo contro suo fratello, mi disgustava, ma dall'altro non potevo esimermi dall'aiutare Midorinaka. Dovevo, ancora una volta, prendere una scelta e, come se non bastasse, ero anche allo stremo delle forze.
    Impassibile osservai uno per uno tutti i presenti, analizzandoli attentamente.
    Kensei: Arrabbiato, decisamente. Non vuole lasciare che il simbolo venga preso da Midorinaka ma è comunque mio padre, mi posso fidare. Classificazione: Alleato.
    Midorinaka: Bomba atomica pronta ad esplodere. Le mie azioni e le informazioni che ho accumulato mi hanno portato a stare dalla sua parte. Classificazione: Alleato (?).
    Ahri: Non è in grado di combattere, mi ha nascosto molte cose, ma è pur sempre mia madre e non farebbe mai niente per mettermi in pericolo. Classificazione: Alleato.
    Byakuei/Julia/Kotaro: Bastardo, parole dell'imperatore. Ha ingannato tutti per ottenere quello che voleva, ma il suo scopo è stato già raggiunto (?). Classificazione: Nemico.
    Suichiro: Decisamente non ci farà prendere il simbolo, molto pericoloso e pronto a combattere. Classificazione: Nemico principale, almeno per il momento.
    Bibliotecario: Incognita. Si parla di un costrutto, non so come potrà comportarsi.

    L'analisi sembrava suggerire che la strategia più logica fosse eliminare Suichiro, ma questo non doveva per forza dire ucciderlo. Midorinaka era ancora vincolata dal suo patto, non poteva porre fine alla vita dell'uomo anche volendo, se lo avessimo reso inoffensivo senza farlo uccidere dal cardinale avremmo potuto prendere il simbolo e, successivamente, allearci con lui per eliminare Byakuei prima del compiersi della seconda pare della profezia.
    Okami, in questo momento ho bisogno che tu stia attento alle azioni di Kotaro. Prova ad impedire qualunque assalto potenzialmente mortale che questo potrebbe portare all'imperatore.
    Chiusi quindi la comunicazione con il grande lupo mentre attivavo nuovamente il potere della stella, stavolta però bersagliando proprio la principessa! [ST]Mido prende 3 bassi extra. 1 tacca a forza ed una a riflessi + 2 da distribuire per "Astri uniti dalle stelle", a te eventuali tacche extra per il legame che si è venuto a creare. Può usare potere degli antenati per ottenere fino a 2 tacche extra impasto
    Mi chiedi di aiutarti? Bene, eccomi qua, ma se vuoi il mio aiuto sappi che io non sono un verme, un tuo sottoposto o un nemico da eliminare. Credo in te Midorinaka, vedi di fare lo stesso nei miei confronti.
    Ho dato la mia parola, imperatore. Prenderemo il simbolo ed elimineremo anche il cardinale, non perché sia il mio destino, ma perché è una mia scelta!
    Così dicendo composi rapidamente quattro sigilli, stando ben attento che Suichiro li osservasse ed aiutato proprio dalla frase che gli avevo appena detto, attivando un'insidiosa tecnica riservata ai ninja di alto grado del villaggio della foglia. [STA]Tecnica dell'Oscurità - Kokuangyo no Jutsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Pecora, Tigre, Cane, Topo (4)
    L'illusione si attiva se la vittima osserva i sigilli e si trova entro 9 metri dall'utilizzatore. La vittima perderà l'uso della vista, incapace di percepire qualsiasi forma di luce. Abilità legate alla vista sono disattivate. L'efficacia è pari a 60.Tipo: Genjutsu - Kanchi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Elevato / Mantenimento: Mediobasso)
    [Da jonin in su]

    Tecnica economica per risparmiare il 50%.

    Azione rapida nel sospetto che sia taijuzzaro

    Se tutto fosse andato come doveva andare avrei privato il nemico della vista, rendendo più facile il lavoro ai miei alleati. Ulula, Okami! Urlai quindi ed il grande lupo eseguì immediatamente, emettendo un potente ulilato che riverberò nella stanza. [SAI]Ululato [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore emetterà un potente ululato che scuoterà gli animi dei nemici entro 6 metri di raggio che si espande con velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. I nemici colpiti saranno Scoordinati per 2 round. Se il valore di furtività dell'utilizzatore è superiore a quello di percezione attuale del nemico, l'ululato risulterà provenire da tutte le direzioni.(Consumo: 1/2 Basso)
    [Da genin in su]

    Considerando nemici anche le marionette di Byakuei anche quelle di loro che rientrano nel raggio sono soggette all'effetto.

    Viste le mie condizioni avevo fatto il possibile, ai miei compagni stava il resto. [Note] Conservo 2 SA per far intervenire Okami ad intromissioni di eventuali azioni da parte del cardinale che ucciderebbero Suichiro.

    Chakra: 19.25/80
    Vitalità: 10/18
    En. Vitale: 22/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 625
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 675
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: 
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:  Ululato
    2:  Attacco Okami ipotetico
    3:  Attacco Okami ipotetico


    Slot Tecnica
    1:  Attivazione TS
    2:  Tecnica dell'oscurità
    3: 

    Equipaggiamento
    • Kunai × 3
    • Zanbato × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Cartabomba III × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera del Lupo × 1

    Note
    Chakra Okami: 5/15
    Vitalità Okami: 11/12




    Edited by S h o ! - 20/7/2020, 18:42
  12. .

    Il bello, il muto ed il nudo (bello anche lui)




    Post quinto




    Oh grazie piccolo amico!


    Esclamò felice Kuso ottenuta la sua limonata e sollevando la sua inseparabile maschera il minimo indispensabile per bere la bevanda rinfrescante, salvo poi riabbassarsela immediatamente.
    Feng, diciamo che d'ora in avanti lo chiamo così per non confonderci troppo, era andato a chiamare due suoi sottoposti che, a quanto pareva, erano in grado di permettere al folle ed a Densen di infiltrarsi all'interno dei cuori.
    Un attimo di estasi ed illuminazione colse la mente del gigante nudo, che si alzò di scatto inspirando con forza, come se fosse giunto ad una realizzazione fenomenale. Ommioddio! Dovremo andare in un sottomarino che verrà poi rimpicciolito per venire quindi messo in una siringa ed iniettato direttamente in vena cava superiore da un accesso giugulare?! Allora, intanto non ho idea da dove tu abbia preso certe conoscenze anatomiche, questo è il mio campo e ti pregherei di restare nel tuo. Seconda cosa: ti sei nuovamente drogato? Non vi infiltrate LETTERALMENTE in dei cuori. Ah...
    Kuso assunse quindi un aria sconsolata e si rimise a sedere, poggiando i gomiti sulle ginocchia mentre le mani sorreggevano il volto deluso, in corrispondenza del mento.
    Passarono pochi, interminabili, minuti prima che il Feng ritornasse; il fatto che Densen non fosse più in grado di parlare, se da un lato aveva reso molto più facile molestarlo, lo aveva reso un interlocutore non troppo bravo, questo suscitava non raramente noia nel cuore del dolce, piccolo, Kuso.
    Alle parole del primo ed effeminato uomo il folle si portò entrambe le mani al perizoma, pronto a strapparlo con un solo colpo e liberare quindi il kraken, la serata stava diventando estremamente interessante; purtroppo per lui il giovane monaco infranse, ancora una volta, i suoi sogni. Troppi colpi al cuore per il nostro bellissimo amico che attese con pazienza che i suoi nuovi amici finissero di discutere tra loro.


    Allora, intanto ciao. Non volevo interrompervi prima, mi sembravate molto presi. Io sono Kuso, ma gli amici mi chiamano Kuso, che è uguale, ma abbiamo già avuto questa discussione oggi e siamo giunti alla conclusione che sia comunque il modo migliore per chiamarmi. Se non ho capito male dobbiamo mettere a dormire una ragazza solo perché ha fatto l'errore di nascere con una peculiare abilità, corretto? Beh ok. Non capisco perché non dovremmo, alla fine con Densen abbiamo messo a dromire un sacco di uomini, donne, una volta mi pare anche dei bambini... dio quanto ci mettono ad addormentarsi, li devi cullare tipo una vita, però ho scoperto un trucco! Praticamente gli piace tantissimo se li lanci in alto no? Ecco, se lo fai in una casa col soffitto basso e ci metti tutta la forza ti basta un lancio, per i più iperattivi due, massimo tre, ma poi dormono tutti come angioletti. Comunque cosa stavamo dicendo? Che sono Kuso l'ho già detto? Si sì, ma certo che l'ho già detto. Mettere a ninna una ragazza, ci sono. Sì, per noi è ok.


    Il folle scosse le spalle, cosa c'era di male d'altronde?
    La descrizione della ragazza era decisamente superficiale, ma il posto in cui dovevano andare interessò Kuso.

    Wow un bordello! No ho uno anche io! Si chiama AnalGore ed ovviamente siete tutti invitati. Nel mio c'è roba per tutti i gusti.... ed intendo tutti tutti, non come quel codardo del fantoccio... pff... stripclub per etero.... manco fossimo nel sei, aggiornati bello. Pensa che Densen oramai la roba etero nemmeno la guarda più! Per quanto riguarda non far saltare in aria il posto prometto di provarci ma non posso proprio garantire, a volte le cose vicino a me esplodono.... come è successo da Kagemishira.


    Il gigante nudo si avvicinò quindi al monaco che li avrebbe accompagnati per poggiargli un enorme braccio attorno al collo.

    Ehy grazie dell'aiuto, amico! Ho sempre voluto conoscere uno di voi per fargli alcune domande. Prima di tutte: come gli scegliete i bambini? HAHAHAHAHA non preoccuparti, avremo un sacco di tempo per stare assieme, puoi anche rispondermi dopo.
  13. .

    Folli tentativi


    Post ventesimo (XXII)




    Avrei voluto urlare. Gridare per la rabbia fino a farmi esplodere i polmoni, come se questo potesse esorcizzare la stupidità che mi aveva accompagnato fino a quel momento. Pensavo di aver analizzato tutto, di aver valutato anche il più piccolo dei dettagli, ma mi sbagliavo di grosso. Le parole di Suichiro mi colpirono più forte di quanto a breve non avrebbe fatto il bibliotecario. Come? Come avevo potuto non considerare che, visto il potere di controllare i corpi del cardinale, anche quello che professava come suo non fosse in realtà una marionetta? Anche la profezia di mia madre lo confermava, l'uomo che aveva visto sul trono era lui, ma "diverso". Le descrizioni dell'artista chiarirono quindi chi era davvero il nostro nemico: Choji. Il piccoletto mi aveva gabbato, mi aveva manovrato esattamente come uno dei corpi che stavano combattendo per lui in quel momento.
    Non riesco a spiegarvi la sensazione di frustrazione che provavo in quel momento, soprattutto al pensiero che il vero cardinale era in un posto sicuro, lontano da lì, e che quello scontro era a quel punto solo un tentativo di sopravvivenza e non più di vittoria.
    L'unica consolazione che avevo in quel momento era quella di essere riuscito a direzionare le attenzioni del bibliotecario da mia madre e Julia alla principale marionetta di Byakuei, permettendo alle due di distanziarsi dal cuore dello scontro, ma perché non erano fuggite? Cosa sperava di ottenere Julia ?

    Kotaro, intanto, si era difeso agilmente dagli attacchi di Okami, ostentando ancora una volta la sua estrema perversione, cosa che non lasciò indifferente la grande bestia. Sentivo infatti che la sua mente si stava facendo prendere dall'odio e dalla rabbia verso quell'individuo, ma per fortuna sapevo che tasti premere per calmare mio fratello. Okami, un lupo non si preoccupa dell'opinione di una pecora. Guarda l'uomo davanti a te: non è nient'altro che una marionetta. Non lasciare che la tua mente venga offuscata dalle mere parole, sei un guerriero, non scordarlo.
    Vidi che la mandibola del predatore si fece meno serrata ed il suo sguardo tornò concentrato, sapevo di potermi fidare di lui.

    Per quanto mi riguarda non degnai di risposta le parole dell'assassino, avevo ben altro a cui dedicare la mia attenzione. Davanti a me la battaglia imperversava cruenta: Suichiro attaccava con forza Kotaro, il cardinale dirigeva se sue attenzioni sul "Cardinale", salvo per poi venirne evidentemente controllato tramite uno dei peculiari oggetti che questo usava come armi, e Midorinaka si accingeva ad attaccare mio padre dopo aver difeso il cardinale mentre mia madre e Julia armeggiavano con la porta Kenkichi. Era il caos. Un assurdo tutti contro tutti, senza una logica. Erano tutti guidati dalle emozioni, dagli istinti, ognuno combatteva per sé e sé soltanto nella speranza di erigersi vincitore su una montagna di cadaveri. Poi Midorinaka parlò e tutto mi fu chiaro, sapevo cosa dovevo fare.
    Il demone del sangue, come era stata dipinta, non poteva uccidere mio padre ed alla fine ricercava solo quello che era suo. La situazione era critica e richiedeva una scelta dal grande peso, ma le mie ragioni dovevano essere supportate da azioni prima che da parole. Se vi dico questo prima di narrarvi quello che è accaduto, è perché spero che possiate capire il motivo di quello che ho fatto, anche se non mi aspetto che possiate condividere tale decisione, d'altronde chi potrebbe? Avevo professato fiducia ed amicizia ed avrei provato il valore che quei concetti avevano per me. Dovevo, contro ogni mio istinto, agire contro la logica, lasciando spazio alla speranza.

    Il potere della stanza si faceva sentireFerita Leggera per DnT, ma il mio corpo si stava abituando abbastanza da permettermi di utilizzare nuovamente il chakra.
    Scattai rapido verso mio padre, fortunatamente estremamente vicino a me, lasciando che il colpo discendente del bibliotecario impattasse con forza sul suolo [SDI]MedioAlto. Riflessi Nera+4 per poi spingere Kensei con forza via dal primo assalto della principessa di sangue, idealmente spostandolo verso Julia e mia madre con una spallata [SDII]MedioAlto in Riflessi.. Ovviamente non avrei avuto il tempo di difendermi da quell'assalto della ragazza che, se non si fosse fermata, avrebbe letteralmente fatto volare via la zambato che reggevo nella mano destra. [Note]Braccio destro intorpidito per due round. Essendo un tentativo di disarmo l'ho considerato come tale, se dici che su di me diventa un attacco normale dimmelo che edito di conseguenza.
    Privato della mia arma e con il braccio destro slanciato via dall'impatto mi fu impossibile difendermi dal secondo assalto del bibliotecario, che mi colpì con forza sul busto, fortunatamente ricoperto dalla cotta di maglia. [Note]Impasto MedioAlto in Resistenza. Nera+4. Subisco ferita lieve ma la cotta di maglia adesso ha un valore di protezione pari a 30 e durezza 3.

    Se Midorinaka non avesse fermato i suoi assalti, sarebbe per me stato impossibile opporvisi, l'unica cosa che avrei potuto fare sarebbe stato incassare tentando di ridurre i danni al minimo.
    Il costrutto di sangue colpì la schiena, poco sotto le scapole, [Nota]MedioAlto in Res. Nera+ 4 + difesa 30 da cotta. Ferita Media. provocandomi un dolore lancinante ed un sapore di ferro in bocca, ma non era finita. Il fodero della ragazza colpì il mio braccio sinistroIl destro è slanciato indietro per il disarmo [Note] Impasto MedioAlto in Res + difesa 30. Ferita Leggera+ 1/2 Leggera + semiparalisi, che per fortuna non si ruppe ma il rumore che fecero le ossa non fu comunque tra i più rassicuranti.
    L'ultimo assalto della principessa, il più temibile, mirato alla testa, attivò il potere della maschera della tigre che copriva il mio volto, da essa di sprigionò una forte energia elettrica atta a lenire l'offensiva che stava arrivando [ST]Presenza di Spirito
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (4)
    La maschera può circondare l'utilizzatore di un'aura elettrica per poi emettere un'esplosione elettrica entro 6 metri dall'utilizzatore. La potenza dell'emissione è pari a 20. Spirito Selvaggio può attivarsi senza la volontà dell'utilizzatore, attingendo comunque dalla sua riserva di chakra; l'attivazione spontanea dipende dalla volontà della maschera, che tende a difendere l'utilizzatore. Può essere utilizzata spendendo slot tecnica anziché slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo:
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]
    , ma questo non fu sufficiente a fermare il colpo di Midorinaka. Incassai la testa tra le spalle e serrai la mandibola, impedendo che il fodero mi colpisse su una tempia e che il cervello venisse scosso troppo dalla potenza dell'impatto, nel tentativo di non perdere conoscenza. [SDIII]Impasto MedioAlto in Res + 20 da maschera + 20 da tecnica. Leggera+ 1/2 Leggera + scoordinato.
    Le mie conoscenze mediche mi avevano impedito di svenire sul colpo, ma non per questo ne uscii illeso; davanti ai miei occhi si accesero una miriade di luci bianche mentre un forte ronzio riempiva le mie orecchie e sembrava riverberarmi nella scatola cranica. La vista si fece offuscata, le gambe deboli, caddi in ginocchio mentre portavo la mano destra alla bocca per impedire di vomitare una grossa quantità di sangue che non sapevo se provenisse dalla testa o dai polmoni, volevo dimostrare alla ragazza che non avrei lasciato che toccasse terra. Deglutii con forza, confuso ma cosciente, prima di prendere parola, probabilmente le ultime che sarei riuscito a dire in quel frangente.

    Hai ragione, il simbolo è tuo. Ho professato di esserti amico, ma che amico sarei se ti impedissi di riottenere ciò che è tuo di diritto? Io... mi voglio fidare di te. Può sembrare una follia, lo so, ma se voglio vedere cambiamenti in questo mondo devo essere il primo a provare a crearli. Ti prego di risparmiare i miei genitori, come te e me sono stati manovrati, guidati da una stupida profezia, ma non si meritano di morire, soprattutto perché sono entrambi ninja formidabili e per te la forza è tutto. Ti chiedo solo di dirmi cosa hai intenzione di fare una volta riottenuto il simbolo... questo ti darà la possibilità di tornare quella che eri... ma anche di essere migliore. Non replicare gli errori del passato o sarai condannata a riviverlo, te lo chiedo da amico. Inoltre.... forse potremmo farci aiutare dai membri del Lucchetto o da qualcuno di molto potente che conosce bene i fuuinjutsu, potremmo svincolare il potere del simbolo del sangue perduto da quello degli altri tesori del Lucchetto, impedendogli di controllarli, tanto non è comunque il motivo per cui lo rivuoi...Non siamo noi il tuo nemico qui, ti prego di capirlo. Inoltre fate attenzione, se quello che ha detto Suichiro è vero ci sono altre due marionette che adesso si stanno dirigendo qui.
    Se la profezia è vera, ognuno di noi deve fare una scelta. Questa è la mia, spero che la possiate capire.



    Se Invece la principessa avesse fermato i suoi attacchi avrei comunque detto quelle parole, mantenendo le mani basse e le spalle distese, senza alcun intento o volontà offensive, quella bolgia di dolore e sangue doveva finire ed io sarei stato il primo a smettere.

    In ogni caso il grande lupo avrebbe supportato le azioni di Suichiro, tentando di coordinare i suoi attacchi a quelli dell'imperatore per cercare di togliere, anche se per poco, il pericoloso e fastidioso assassino dall'equazione. [Note]Non sapendo gli attacchi di Suichiro non posso descriverteli di preciso ma sono 3 SA con stat Viola (Velocità +3 per le tacche della ts (2 da bonus + 1 bilanciata da un malus uguale in Res))




    Chakra: 15.75/80
    Vitalità: 9.5/18
    En. Vitale: 21.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  625
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 675
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: scatto
    2: spostamento Kensei
    3: Incasso la testa
    Slot Azione
    1:  Attacco Okami
    2:  Attacco Okami
    3:  Attacco Okami


    Slot Tecnica
    1:  Presenza di spirito
    2: 
    3: 

    Equipaggiamento
    • Kunai × 3
    • Zanbato × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Cartabomba III × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera del Lupo × 1

    Note
    Chakra Okami: 5,5/15
    Vitalità Okami: 11/12




    Edited by S h o ! - 17/7/2020, 16:23
  14. .

    Il ... Ritorno?


    Post primo




    Una giornata libera, non succedeva da tanto. Il mio turno alle mura era coperto ed avevo approfittato di quell'effimero momento di liberà per trascorrere un sereno momento coi miei fratelli, o almeno così speravo.
    Non stupitevi, non ci sono ulteriori misteri di sangue emersi ultimamente che hanno svelato un mio ennesimo legame di parentela con un ninja fino a quel momento sconosciuto, sto parlando di Oda e Kotei. Come altro avrei potuto oramai definire il bianco lupo?
    Era oramai molto tempo che non mi prendevo del tempo per stare con Oda, ultimamente la mia volontà di cercare di formare una squadra per affrontare Cantha mi aveva condotto spesso fuori dal villaggio ed avevo, per mia colpa, trascurato quindi mio fratello. Non solo, c'era qualcos'altro che non mi convinceva nei suoi modi di fare: nonostante percepissi con lui un legame ancora molto forte, sembrava che mi nascondesse qualcosa. Ogni tanto coglievo un suo fugace sguardo preoccupato nella mia direzione, molteplici piccoli gesti che sembravano voler controllare che quello che stavo facendo era normale.
    Non potevo biasimarlo, il mio rapimento da parte dell'impero di Giada non era stato facile per lui, non mi aveva voluto neanche dire cosa avesse fatto nel lungo periodo della mia prigionia, ma sapevo che era quello alla base del suo strano comportamento nei miei confronti.
    Ma questa è una storia per un altro momento, non è di me che oggi parliamo, bensì di un curioso nuovo elemento dall'aspetto peculiare.
    Lo sentii chiamare me ed miei fratelli mentre andavamo a prendere del ramen, nel tentativo di ricercare la normalità, una voce delicata, quasi femminile, o forse più simile a quella di un bambino? MI voltai e posai per la prima volta gli occhi su Jōsuke, anche se ancora non sapevo che quello era il suo nome.
    Mi ricordo che la prima cosa che pensai fosse dal punto di vista medico: doveva essere un ragazzo di circa diciannove anni, ma il suo corpo era esile, troppo esile. Bassa statura, polsi e caviglie fini, sotto i vestiti sembrava che le ossa fossero coperte da soltanto un lieve strato di muscoli, tuttavia la cosa che più mi colpì fu il volto: lindo ed infantile. Chi riusciva ad arrivare a quell'età con tanta spensieratezza in un mondo del genere?
    Il sorriso con cui ci aveva inizialmente approcciato durò ben poco, venendo presto sostituito da un'espressione vacua, confusa, come se si fosse dimenticato il motivo della sua richiesta a metà della stessa.
    In effetti la domanda stessa era piuttosto peculiare, perché mi chiedete? Beh per due principali motivi, il ragazzo portava su di sé il coprifronte della foglia, quindi doveva essere un ninja della foglia, idea confermata anche dal secondo punto: il fatto che lo avessi già visto.
    Non potevo di certo dire di conoscerlo, tuttavia avevo trascorso un periodo come Consigliere al villaggio della foglia ed ero certo di aver visto la sua foto tra le varie schede degli shinobi del villaggio, anche se non me lo ricordavo, appunto, così esile.
    Stai bene? Chiesi d'istinto. Io sono Sho Saitama Kagome, questi sono mio fratello Oda e Kotei. Mi voltai quindi verso mio fratello, guardandolo negli occhi così da fargli capire che qualcosa nel ragazzo non quadrava e che probabilmente avrebbe avuto bisogno di noi, anche se significava sacrificare il ramen. Ti possiamo accompagnare noi in amministrazione, ma lascia che ti chieda una cosa: com'è che non sai dove si trova? Il coprifronte che porti testimonia la tua appartenenza a questo posto.
  15. .

    Notte di mezza estate


    Post secondo




    Quanto tempo? Minuti? Ore? Non sapevo identificare con precisione da quanto tempio io e Kotei stessimo camminando, ma non era poco, eppure la musica sembrava non avvicinarsi mai. Non è normale. Sussurrai al fedele lupo. Me ne sono accorto, nemmeno il mio naso riesce a cogliere una traccia odorifera precisa, stiamo girando attorno. Alzai lo sguardo, sopra di noi le fronde degli alberi erano abbastanza rade da permettere la vista del cielo stellato, cercai la stella polare per provare a trovare un riferimento, ma anche gli astri sembravano opporsi ai miei intenti, ironico se si pensava alla stella sulla base destra del mio collo.
    Mi voltai verso Kotei, così non potevamo andare avanti, ma il mansueto lupo aveva il pelo irto, le zanne scoperte e ringhiava feroce contro il buio. Scattai istintivamente al suo fianco, mirando la stessa direzione verso cui puntava il canide, chi poteva esserci arrivato così vicino? Da quando eravamo assieme le nostre capacità percettive erano aumentati indiscutibilmente, che fosse anche quella parte dell'effetto della misteriosa oasi? Una voce misteriosa provenne dalla direzione da cui due enormi occhi gialli ci osservavano. Un gatto? No, date le dimensioni degli occhi era qualcosa di decisamente più grande, per non dire mastodontico.
    La bestia misteriosa continuò a parlare con un tono a metà tra il minaccioso e lo scherzoso, sembrava un felino che gioca con la propria preda, cosa che aumentò la rabbia di Kotei; rabbia che tentai di arginare ponendo la mano destra sulla testa del lupo. Non potevamo permetterci di farci prendere dall'ira, in una situazione del genere sarebbe stato troppo facile cadere in una trappola. Figurati se mi lascio mangiare da un felino! Esclamò Kotei facendo schioccare feroce la mandibola. Non siamo mercanti, siamo avventurieri in cerca di un altro possibile compagno, lo chiamano il turbine rosso e dovrebbe trovarsi in questo luogo. Non ti siamo ostili ma le tue minacce non sono ben accolte dall'onore del mio amico. Se da una parte volevo calmare il lupo, dall'altra non avrei permesso al felino di trattarci come una preda.
    In un istante gli occhi della misteriosa bestia si chiusero e la sua voce ricomparve alle nostre spalle; rapidamente ci voltammo, scoprendo finalmente l'aspetto del nostro interlocutore: una gigantesca pantera dal manto corvino come la notte stessa.
    Se le sue caratteristiche anatomiche potevano prevalere sulle normali bestie, non avrebbero dovuto renderla impercettibile ai sensi miei e di Kotei, sotto vi era dell'altro. Approfittai della vicinanza con la bestia per inspirare con forza e lo stesso fece il lupo, cercavamo una traccia odorifera che ci permettesse di non essere ulteriormente sorpresi: se per il momento non era un nemico, questo non era garantito per il futuro, non potevamo permetterci di lasciarci giocare in quel modo.
    Kotei mostrò ancora le zanne, ma lo precedetti. CANE?! Il mio compagno non è un cane, è un lupo! Tu sei forse un gattino?! Quindi espirai con forza, calmandomi. Perdonami, non è da me. Il mio nome è Sho e costui è Kotei. Strano che tu senta l'odore di cane bagnato nel deserto. Non saprei dirti di colui o colei che stai cercando, sei il primo animale con cui veniamo in contatto da quando siamo entrati in questo misterioso posto. Ti ringraziamo per la tua guida ma , come ho detto, stiamo cercando una persona che si trova all'interno della foresta, potresti condurci da dove proviene la musica? Inoltre il nostro olfatto è molto sviluppato, se hai una traccia odorifera da indicarci potremmo aiutarti nella tua ricerca. Di certo non mi sarei semplicemente fidato della bestia, provando a mettere sul piatto qualcosa anche per lei era più probabile che non ci ingannasse. Come? Dite che di solito mi fido? Avete ragione, infatti lo stavo facendo, ma non ho mai sopportato chi paragona i lupi ad i cani.
147 replies since 29/9/2006
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