Votes given by Ade Geist

  1. .

    Lo Scontro Continua

    Parte 2



    Allora, cosa vi stavo dicendo?
    Mi ero salvato alla bene e meglio dagli attacchi del Piumino Infame e della "vecchia-drago", malgrado le mie gambe non ne fossero uscite pienamente illese.
    Mi ero spostato di circa 8 metri, arrivando parecchio vicino ai due suddetti non morti e, da quella distanza, vidi Elmo-san che stava correndo contro la "vecchia-drago".
    O, più correttamente, lo intravidi per quanto stava andando assurdamente veloce, mentre ben più lento gli stava dietro il Guardiano di Oto, con intenzioni che non sembravano, almeno al mio occhio in quel momento, amichevoli.
    Non so se feci bene, o meno, ma per difendere il Mizukage che attaccava il "drago" della filastrocca, pensai che una leggera spinta all'otese, per portarlo fuori traiettoria e spezzarne il ritmo di corsa, sarebbe stata più che utile. [SA 2]

    Fu in quel frangente, mentre spaziavo con lo sguardo, che notai il Tokugawa: stava gettandosi al suolo, per evitare qualcosa di decisamente più sfocato ai miei occhi.
    E' in difficoltà!, mi dissi: se avevo aiutato il Mizukage, potevo non aiutare un altro ninja di Kiri? Probabilmente, se tutto questo fosse avvenuto dopo i fatti di Taki, avrei dato ascolto a quella sensazione di diffidenza, che mi diceva di lasciarlo stare, ma in quel momento Youshi era solo un altro ninja, un compagno di passate missioni che, per quanto avesse in precedenza agito in modo inaffidabile, sapevo che non doveva essere lasciato ai suoi pericoli da solo.
    In fondo, era questo che mi aveva insegnato Meika-sama: un medico deve sempre aiutare gli altri.

    Ed essendo la mia priorità era la salvaguardia del nostro gruppo, di certo non potevo lasciar muovere liberamente i due non-morti vittime dell'Infame: il chakra mi permise di liberare l'unico genjutsu in mio possesso, che già diverse volte avevo usato nel tempo, così da cercare di dirigere la loro attenzione verso l'ingresso da cui eravamo giunti, piuttosto che verso qualcuno di noi. [ST 1]

    E, mentre rilasciavo il chakra per distrarre i due non-morti vittime dell'Infame, mi mossi, avanzando al meglio sulle gambe indebolite affinché il mio parigrado fosse nel raggio d'azione del chakra naturale-gravitazionale. [SA 3&4]
    A quel punto, alzai la mano sinistra, quella non indebolita dalla parata con la spada, attirando verso di me il Tokugawa prima che la figura indistinta lo potesse colpire una terza volta. [ST 2]

    Il non-ancora-Bendino-chan iniziò a parlare: forse fu quella sensazione di tradimento, ma ebbi il dubbio che stesse cercando di distrarmi, così continuai piuttosto ad analizzare con lo sguardo l'ambiente, notando che il Guardiano di Oto aveva impugnato anche lui una spada, come Elmo-san.
    Tutti spadaccini qui..., riflettei, io che tenevo nella mano dolorante, la lama del Biondino Infame, cosa che mi avrebbe anche fatto ridacchiare, se non fossimo stati nel pieno della battaglia.
    Alla fine mentre ancora Youshi si lamentava, lo guardai meglio e constatai era messo piuttosto male: feci l'unica cosa possibile, presi l'ultimo tonico rimastomi e glielo porsi: Con questo dovresti riprenderti un pò., gli suggerii. [Azione Gratuita]

    Certo, anche io ero dolorante, le gambe mal messe ed un braccio ancora peggio, il chakra stava pensantemente iniziando a scarseggiare, ne ero ben consapevole, ma semmai ci fosse stato ancora da combattere e muoversi, almeno di dovermi portare dietro per tutto il tempo il Tokugawa, e non mi fidavo abbastanza da farlo in quel momento, dovevo cercare di aiutarlo a reggersi in piedi a sufficienza per muoversi da solo.
    Intanto, speravo che le azioni del Mizukage e dell'otese portassero dei risultati.

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [8]/80
    Vitalità
    6,5/18
    Slot Azione

    1. Repulsione su Fumogeno

    2. Ostacolo a Kato

    3. Spostamento

    4. Semiparalisi su spostamento

    Slot Difesa

    1. Parata con Scimitarra

    2. Deviazione con Scimitarra

    3. Schivata

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. Tecnica del Richiamo Ammaliante

    2. Attrazione Youshi

    Note

  2. .

    裏切りの言葉

    Uragiri no kotoba

    X

    Grazie all'utilizzo del fumogeno riuscii ad aggirare i Teschi di Byakuei e potei, così, vedere la figura immobile del burattinaio subire senza alcuna ripercussione gli attacchi di Kensei e Kato. Sbattei la palpebra un paio di volte in rapida successione, se da una parte non potevo escludere che il fautore della Nebbia di Sangue conoscesse qualche tecnica che gli permettesse di assorbire - ignorandoli - i colpi nemici, dall'altra non potevo nemmeno escludere che fossimo vittime di un genjutsu.
    Avevo subito un attacco devastate, qualche attimo prima, e solo le mie conoscenze mediche di base mi avevano permesso di rimanere in piedi e continuare a combattere. Il fiato era corto e le ondate di dolore mi pervadevano le membra, con un ginocchio appoggiato a terra osservavo la situazione cercando un varco temporale nel quale fare la mia mossa, nel quale attaccare la vittima più esposta. Lo sguardo si spostava da Byakuei alla nube che, in un attimo, Fudoh fece sparire e quindi ai ninja che vi erano al suo interno. La ragazzina dagli occhi cremisi, caratteristica che rendeva lapalissiana la sua origine, parlò mentre rapida componeva dei sigilli, troppi sigilli per non fornire il fianco al Mizukage che l'attaccò riuscendo a interrompere la tecnica che l'Akuma stava preparando. Espirai e inspirai, visualizzai nella mia mente gli occhi rossi della ragazzina, occhi che trovarono nel volto di Etsuko una nuova cornice quando nella prigione giocavamo al gatto e il topo con l'Hayate otese. In quel frangente le capacità dell'amministratore gli avevano permesso di piegare la percezione dell'ambiente alla nostra vittima, riuscendo così a sfuggirgli grazie a costrutti che simulavano mura inesistenti o nostri falsi corpi. Quante realtà erano presenti nella Pagoda Rovesciata? La mia diffidenza e codardia negli attacchi verso il Mizukage da quale angolo della mente scaturivano? Erano reali, sentivo dentro di me che non potevo affidarmi a nessuno di loro, ma dove avevano la loro origine era ciò che mi arrovellava. Quando avevo iniziato a considerare Kensei-sama inadatto a guidare il villaggio e una sua dipartita la soluzione per la causa kiriana? Scossi la testa tentando inutilmente di ammutolire i sussurri e le voci che ivi rimbombavano, parlavano di potere e gloria, parlavano di un futuro radioso per il Villaggio della Nebbia senza di lui, senza Kiri stessa.
    Le parole di Uragiri riemersero nella mia mente per una frazione di secondo e vorticarono accendendo lumi e cambiando prospettive: "Ultimo lascito di Seinji Akuma quando la tua lama lo decapitò" e ancora "Seinji Akuma era il legittimo Mizukage, scelto dal Daimyo e dai ninja, ma Akira Hozuki e quest'uomo si sono opposti". Sbattei la palpebra muovendo lo sguardo verso il Mizukage, verso quella maschera che era diventata simbolo del villaggio tutto, dietro quella maschera che era Kensei, capii che vi era un volto e il suo nome era Keji Kagome. Era passato diverso tempo da quando avevo controllato i registri dei possessori delle spade kiriane, la figura di Keiji Kagome - precedente possessore di Uragiri prima del Mizukage - era come scomparsa dai registri, dove non veniva segnalata né la morte, né la scomparsa in battaglia. [Nota] Quando, all'epoca, mi ero diretto dal Mizukage a chiedergli delucidazioni, venimmo trascinati dagli eventi e non ebbi la possibilità di porgli le giuste domande, ma ecco che le risposte venivano a galla. Nel giorno della morte di Seinji Akuma furono tre i combattenti che misero fine al suo brevissimo mandato: Ryuu-san, Akira-sama e Keiji. Sentii una rabbia ribollire dentro di me, come poteva quell'essere pensare che l'uccisione dell'Akuma fosse stato un tradimento? I tre shinobi della Nebbia avevano posto immediatamente fine a un mandato che sarebbe stato fatale per il villaggio. Avevo letto i rapporti che erano stati redati, sapevo quali erano stati i primi suicidi ordini dell'Akuma per i suoi shinobi e il successivo bombardamento sul villaggio che aveva tentato di mettere in pratica quando i tre shinobi gli si erano rivoltati contro. Scossi il capo furente, le fondamenta del nostro villaggio trasudavano sangue, sangue che era stato sparso da ferite inferte dal nostro popolo stesso, eravamo Kiri. Dove il più forte aveva il dovere di vincere il più debole, dove il sangue sulla lama del proprio compaesano significava un futuro radioso per il villaggio stesso. QUESTA - E' - KIRI! Stavo per urlarglielo con rabbia, in maniera scandita e rovente. Così come in precedenza avevo difeso Ossuri, un'altra volta avrei riportato delle argomentazioni simili che facevano a capo in un semplice: "per il bene del villaggio e dei suoi abitanti", se solo avessi avuto il fiato per farlo, se solo non mi fossi trovato nel bel mezzo di una battaglia che avrebbe lasciato ferite profonde sul mio corpo e sulla mia mente.
    Mentre quei pensieri si coniugavano e declinavano rapidi nella mia mente, il mondo attorno a me continuava a muoversi in movimenti rapidi come battiti di ciglia, in folate di chakra e colpi di spada mortali. Una voce mielosa e letale si rivelò a me facendomi accapponare la pelle, un duplice e terrorizzante avviso mi venne fornito dalla figura fumosa che chiudeva le distanze: Kotaro-sama, fratello di Ossuri nonché il Fantasma Buio di Kiri, stava per attaccarmi, si diceva costretto a farlo, come se una parte della sua mente fosse avulsa dalle azioni che stava per compiere. Un colpo alla gola, un kunai nel ginocchio e infine un calcio alla pancia. Senza i sigilli del Mizukage non avrei avuto alcuna possibilità, ne attivai uno e aggiunsi ad esso un'importante quantità di chakra, mi gettai a terra finendo prono con i palmi appoggiati al terreno all'altezza delle spalle, schivando di un soffio la mano resa affilata dall'arte proibita che accumunava attaccante e difensore. [I Slot Tecnica - Attivazione sigillo Kensei +4 Riflessi] [I Slot Difesa - Schivata | Rifl 725, Mediobasso | Overcap: Semiparalisi 2 turni] [1,5 Leggera al Volto] Sentii il cranio bruciare, probabilmente nel tentativo di schivata non mi ero mosso abbastanza rapidamente e il Tokugawa nemico era riuscito a colpirmi, sebbene di striscio e azzerando così il potenziale attacco mortale.
    Non avevo tempo, però, di valutare i danni che quel colpo mi aveva procurato, sapevo che ne sarebbe succeduto un secondo e altrettanto potente. Una delle mie ginocchia sarebbe stata il suo bersaglio, le mie gambe mal ridotte avrebbero smesso di rispondere ai miei comandi per molto meno, non potevo permettergli di azzopparmi definitivamente. La posizione in cui mi trovavo mi avrebbe dato un leggero vantaggio: infatti, per potermi colpire all'altezza delle ginocchia, Kotaro si sarebbe dovuto allungare oltre il mio tronco e abbassarsi per poi colpirmi. Quel arzigogolato movimento e l'ultimo sigillo del Mizukage furono la mia salvezza, riuscii a spingermi con la punta dei piedi e spostare il peso sui palmi delle mani, richiudendo la mia figura e facendo un rapido movimento in diagonale del corpo, raddrizzandomi e riportandomi in piedi ad ore sette rispetto a Kotaro. [II Slot Tecnica - Attivazione sigillo Kensei +4 Riflessi] [II Slot Difesa - Schivata | Rifl 725, Mediobasso | Overcap: Semiparalisi 2 turni] Il kunai colpì a vuoto il terreno, sbattei la palpebra e l'ultimo mortale attacco di Kotaro mi minacciò il ventre. Agii d'istinto, ma in cuor mio sapevo che non sarebbe bastato. Richiusi le braccia sul mio corpo, cercando di frapporre i parabraccia di ferro al colpo con oltraggio, non sarei resistito.
    Forse sarei svenuto, forse sarei morto. Se non fosse stato per Fudoh-san, ancora lui.
    Una forza improvvisa e potentissima mi attirò a lui, allontanandomi rapidamente dalla minaccia del calcio del prozio Kotaro. Caddi rovinosamente a terra vicino ai piedi del Primario, lo guardai con sospetto, con l'idea che mi avesse attirato a lui per avere la possibilità di darmi lui il colpo di grazia, poi espirai, da quando lo consideravo capace di tanta vigliaccheria?
    Quei movimenti rapidi e improvvisi avevano risvegliato il tremendo dolore agli arti inferiori e, a fatica, mi rialzai scosso da fitte di dolore e un fiato spezzato dalla stanchezza. Il mio sguardo si mosse nuovamente sul campo di battaglia e le mente ritornò alle parole di Kotaro: vi era un trucco, non dovevamo fidarci di ciò che vedevamo. L'Akuma! Possibile che mi stesse avvisando della ragazzina e le sue doti? Byakuei aveva detto qualcosa a Kensei dopo che quest'ultimo l'aveva ferito mortalmente, qualcosa che riguardava la sua presenza in quel luogo. Possibile che, effettivamente non fosse lì, che quella era una trappola manovrata alla perfezione dalla ragazzina Akuma? La ragazzina ... dissi e quelle due parole incespicarono tra i denti Byakuei non è qui, si sta facendo gioco di noi e ce l'ha anche detto... dissi sprezzantemente verso il primario E' l'Akuma a dirigere l'orchestra, siamo finiti in una trappola e lui non è qui... mi ripetei, rendendomi conto di quanto pensavo fosse accaduto.

    Non... non riesco ammisi, con grande difficoltà, a Fudoh La bruciatura alle gambe, gli scontri contro quella... Kakita sputai l'ultima parola E tutti gli altri che hanno preceduto questo momento... Sono allo stremo alzai il viso mostrando la giugulare a Fudoh, d'altronde quelle mie parole non erano diverse dal gesto che gli avevo fatto. Ero lì, pressoché inerte, avrei preferito un suo rapido colpo al collo piuttosto che venire ucciso da altri che non erano stati miei compagni di arme, che non avevano combattuto come lui al mio fianco per svariate missioni.
    Il primario non sembrava volesse colpirmi, ma mi allungò una cosa spacciandola per tonico. La studiai sul palmo della mano, se fosse stato veleno, mi domandai. Possibile tentasse di tradirmi e uccidermi in maniera tanto vigliacca? Lo soppesai sul palmo della mano, infine lo gettai in gola, sentendone subito gli effetti benefici e, con grandissima difficoltà, gli riuscii a dire semplicemente: Gr-grazie, Fudoh-san [I Slot Azione - Tonico | 4 Leggere Vitalità]


    Chakra: 14,5/60
    Vitalità:6,2/15
    En. Vitale:16,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  525
    Resistenza: 450
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2:
    3:
    Slot Azione
    1: Tonico
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Sigillo
    2: Sigillo
    Equipaggiamento
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Mantello × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Spiedi potenziati × 6
    • Lancia Spiedi × 2
    • Bomba Specchio × 2
    • Bomba Abbagliante × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Fumogeno × 3
    • Spiedi × 1
    • Coltelli da Lancio × 1

    Note
    Scheda di riferimento per questa giocata: www.narutogdr.it/creaschede/scheda...CWIgrK3w7odilb6


  3. .

    La Sorpresa del Mondo

    Recuperare un morto



    Sapete, il Puntaspilli in fondo stava dimostrando di non essere così sciocco da voler restare legato ai poteri di Momin, accettando anche il mio aiuto per risolvere la questione dello spiritello infame.
    Fu lì che Elmo-san, però, mi stupì, forse stupì entrambi, con una sua considerazione: Un Mondo del Biondino Infame?, ripetei fra me, guardando con occhi spalancati il ragazzino della Mano Grigia.
    Ma tutte le vittime del Biondino, come quelle del Nano Infame, sono già morte?, mi chiesi e quella considerazione mi dipinse della tristezza in volto nel guardare il giovane Puntaspilli.
    Il Mizukage, intanto, stava continuando ad esporre il suo piano, arrivando al punto focale: liberare il ragazzino dai poteri dell'Infame, così da richiamare l'attenzione di quest'ultimo.

    Salvare un morto..., ripetei dalle parole di Elmo-san, e quella considerazione mi fece tornare in mente un altro Kage, quello di Konoha, il quale, molto tempo prima, sulle Mura di Kiri, aveva detto che gli Dei Guerrieri erano puzzle, pezzi messi assieme dei Pastori del Mondo, che non sarebbero mai potuti tornare in vita e, di fatto, non lo erano nemmeno come "Armi di Iwa".
    Riprendendo quelle frasi, anche io ed i miei simili, avevamo subito una sorte molto simile del ragazzino della Mano Grigia che, nel frattempo, sottolineò un'ovvietà: voleva uscirne vivo, restando se stesso.

    Come Primario di Kiri, vedrò di fare il possibile perché tu ne esca vivo, Mano Grigia., confermai al Puntaspilli, senza sottolineare che mi auguravo anche che perdesse tutta quella ferraglia sul corpo.
    Vorrei poter fare lo stesso per i miei simili, avrei voluto farlo per il Gashadokuro, la Bakekujira ed il Tengu... almeno per il ragazzino ci devo riuscire., mi dissi fra me, prima di ricollegare l'ultima affermazione del Mizukage.

    Un Eliminatore?, ripetei, pensando a chi conoscevo che potesse avere delle abilità in tal senso: sapevo che Yato-san era un medico esperto, ma aveva anche quel tipo di conoscenze, ma era di Konoha, quindi esclusi che Elmo-san parlasse di lui, piuttosto mi venne in mente un altro nome.
    Sta parlando del Tokugawa, giusto?, chiesi al Decimo, riferendomi a Bendino-chan, prima che un'altra considerazione mi passasse per la mente.
    Quindi, Mizukage-sama, lei e noi tre, Mano Bianca, Nera e Grigia dovremo tornare ad Azumaido assieme? Il Biondino Infame dubito che, anche se perdesse un suo Mondo, si scomoderebbe ad uscire dal Freddo e dirigersi verso Kiri., chiesi come conferma ad Elmo-san.
  4. .

    Gli Abiti della Nebbia

    VIII: Morire?



    Questa volta ero sicuro di me stesso, avevo scelto una strada ben precisa che sicuramente non sarebbe stata facile ma era qualcosa che dovevo portare a termine. La siringa era nella mia mano pronta ad entrare in contatto con la mia carne ma per primo fu Fudoh a fermare le mie azione. Quello che disse era in realtà molto logico.. partire da solo a mille con quel piano non era sicuramente l'idea migliore e tutto l'aiuto che gli altri Shinobi del villaggio avrebbero potuto dare era benvenuto.. soprattutto l'aiuto di Fudoh stesso che già era entrato in contatto con il nostro comune avversario. Se questa tua idea può aiutare o meno non posso esserne sicuro.. ma sicuramente non rifiuterò il tuo aiuto Fudoh - San

    Continuò però questa volta il Kage, riprendendo il nostro discorso e mettendo in tavola ulteriori idee e informazioni e.. non tutte furono facili da digerire. Un mondo di Momin.. lo sono davvero? può controllarmi.. può sentire quello che sento io? Effettivamente, come capitato più volte, la presenza di momin attorno a me sembrava essere molto potente.. sembrava davvero che potesse ricevere informazioni direttamente dal mio corpo ma qualcosa di strano c'era.. io sentivo di avere il controllo, almeno parzialmente, della mia mente.. avevo i miei pensieri, i miei desideri e i mie ricordi.. ero un mondo.. diverso? cercai di mettermi in comparazione con Shurado, uno dei miei mondi, e cercai di vedere le differenze che c'erano tra di noi ma, pensandoci bene, come potevo sapere se anche lui era nella mia stessa situazione? magari anche lui in questo momento stava pensando di essere.. "vivo". Quel ragionamento istillò nuovamente un seme di paura dentro di me che però, questa volta, riuscii a chiudere immediatamente fuori dalla mia mente.. ma quel pensiero rimase vivido. Che io in realtà.. sia già morto? Quel giorno ad Azumaido, Quando entrai in contatto con il ricevitore di Momin cosa era successo veramente? Il mio accettare quel potere aveva fatto si che in realtà la mia vita si era spenta? No..no.. devo sicuramente essere un qualche strano caso speciale.. io mi sento vivo!

    Ma non era tutto.. perchè l'idea del Mizukage sembrava essera abbastanza pazza da richiedere l'aiuto di un altro ninja. Se pensa che questa sua idea possa effettivamente funzionare.. beh.. sono nelle vostre mani. Effettivamente nei giorni scorsi mi era parso di avere delle strane sensazioni.. ero stato controllato fino a quel momento e non mi ero nemmeno mai accorto della cosa.. avevo ancora molta strada davanti a me. Non penso di dover specificare che mi piacerebbe essere ancora me stesso dopo tutto ciò.. e spero anche.. vivo. Sorrisi ai due ninja con fare scherzoso ma dentro di me ero consapevole del rischio e pronto a perseguire tutto ciò.

  5. .

    Gli Abiti della Nebbia

    VII: E' il momento di cambiare?



    Il discorso tra me, il primario Fudoh e il Kage iniziava a diventare sempre più serio visti gli argomenti che stavamo andando a toccare in quella conversazione che ormai era diventata la cosa che più agoniavo, il momento nel quale dovevano venire a galla le molte cose che mi mancava sapere sulla figura del ragazzo dai capelli dorati che avevo conosciuto ad Azumaido e da cui avevo ricevuto quel primo ricevitore, ormai completamente fuso con il mio corpo, donandomi un potere che mai avrei potuto avere in caso non avessi accettato. Senza di esso sarei stato debole, non sarei arrivato dove mi trovavo ora, guardiano di Kiri e membro della mano grigia, una delle cariche che mi avrebbero permesso di proteggere il villaggio proprio come volevo, avrei perso tutto questo senza quel potere che Momin aveva deciso, per qualche oscura ragione, di passare a me. Le informazioni che il Mizukage ci stava dando erano in realtà poco o niente, informazioni di circostanza che davano l'idea che anche lui, l'uomo più importante della Nebbia, non ne sapesse chissà quanto più di noi.eravamo tutti consci, visto ciò che era successo ad azumaido, che L'influenza di Momin in quel luogo era sicuramente estremamente forte ma con un potere come il suo si poteva avvicinare ad essere veramente onnipresente, chissà quanti Mondi poteva controllare, quante creature spaventose come quelleche avevamo trovato ad Azumaido avremmo dovuto combattere per liberarci una volta del tutto di quel problema? Il Kege aveva ragione, i nostri poteri per quanto simili si distinguevano in molte sfaccettature diverse che però, molto probabilmente, potevano semplicemente essere delle evoluzioni della stessa Kinjutsu che ormai avevo iniziato ad imparare a conoscere. Fu a quel punto che riuscii a scorgere, nei miei pensieri più profondi, l'apice di quello che sarei potuto diventare: La forza per schiacciare qualsiasi ostacolo e il numero per soverchiare le difficoltà erano li, a portata di mano dal giovane ninja della nebbia, Ripudiato da una famiglia ripudiata a sua volta dal proprio clan, per la scelta di utilizzare il corpo dei morti come veicolo del proprio potere. Ne sono certo! è questo il potere che mi porterà a ritrovarti Kimiko. Con questo potere nessuno ti potrà mai più portare via contro la tua volontà, nessuno potrà più farti del male. Sarà io.. li controllerò tutti proprio come fa lui e con quell'esercito verrò a cercarti. Aspettami.. Aspetta il tuo...

    Monarca della Morte



    E' davvero quello che vuoi? Giovane Nishimura?



    Una voce rimbombò nella mia testa, la avevo già sentita ma non riuscii a riconoscerla anche se mi sembrava molto familiare. E' un cammino molto chiaro, limpido e lineare, vedi il potere aprirsi davanti a te, un potere donato, un potere non tuo ma che sembra sposarsi sempre di più con quello che sei e che stai diventando. Eppure c'è qualcosa che ti ferma.. Di cosa stava parlano quella voce? ero convinto ormai, sapevo che strada avrei dovuto prendere, la strada per il potere, la strada per finalmente aprire le porte che davano su...



    Cos'è questo?! Basta, esci dalla mia testa! La visione di quell'Incubo ricorrente, di quell'abisso che mangiava indiscriminatamente tutto ciò che mi era intorno, tutto quanto, comprese le cose che più amavo. Questo è il potere che hai scelto! Sai cos'è la MORTE Hideo? Sai cosa si prova a portare con se quel peso, quella consapevolezza, quel demonio che non fa altro che pensare a mangiarti pezzo dopo pezzo, fino a non far rimanere nulla di ciò che prima eri?! La voce si era fatta estremamente più forte, era un urlo che rimbombava in tutto l'universo conosciuto. Se questa e la tua sceltagiovane incoscente, lascia che ti mostri cos'è davvero la MORTE!

    Fu a quel punto che l'incubo sparì per lasciare il posto a qualcosa di ancora peggiore. Un vecchio in lacrime, all'interno di un cimitero di corpi dilaniati da ferite di spada su tutto il corpo, una distesa che sembrava non finire mai e, ognuno di quei cadaveri, cercava di raggiungerlo, quel debole vecchio infranto. Sentivo in quei cadavere una miriade di sentimenti. Dolore, vendetta, e odio si mescolavano assieme alla tristezza e alla solitudine per essersene andati così presto sotto gli incessanti colpa di spada di quello spadaccino, ormai inutile, solo, triste e disperato riverso sulla tomba di quella che un tempo era sua moglie. Si trattava della storia di qualcuno, una leggenda che veniva tramandata da anni immemori. Quell'uomo aveva imbrigliato un potere talmente spaventoso che era diventato cieco, arrivando a terminare la vita di milioni di persone.. tra cui anche il proprio amore, la propria moglie. La MORTE non è sempre una faccia amica, caro Hideo.. Se è questo che vuoi sei libero di riceverlo, di fare la tua scelta e di diventare un Monarca. Ma pensaci bene. perchè una volta che sceglierai quella strada una parte di te sarà persa per sempre e non potra mai più tornare indietro.

    Tutto tornò alla normalità proprio nel mentre che il Kage si accingeva a finire il suo discorso verso di me, alzandomi e ponendomi la fatidica domanda.

    Hai pensato a come non essere un ninja patetico e inutile?



    Quella domanda fu un colpo al cuore. Il mio stomaco si iniziò a contorcere e ogni muscolo del mio corpo si contrasse. Il mio viso divenne serio nel mentre che una mano grigia e in dissolvenza mi toccò la spalla. Un Ombra? un Sogno? Cosa poteva essere? stava di fatto che nessuno oltre Hideo poteva vederla in quel momento.



    Devi fare la tua scelta Hideo, il momento è arrivato.



    Il mio sguardo rimase fisso verso l'elmo dell'inquisitore, quasi in segno di sfida, come per combattere quella paura che cercava di attanagliarmi il cuore. Sfrutterò questo potere fino all'ultima goccia per trovare Momin. dovrà pagare per quello che ha fatto a Kotetsu Sakura ad a Azumaido. Ma non prenderò la strada più semplice, questo dono è macchiato dal sangue di troppe persone e non avrei mai dovuto accettarlo ma ciò non vuol dire che io sia debole. Me ne libererò e dimostrerò con le mie azioni quanto un ninja di Kiri può valere. E' arrivato il momento di fare qualcosa di che già ad Azumaido avevo ipotizzato potesse funzionare. Avrei quindi estratto la siringa trovata ad azumaido dai miei indumenti. Se questo è ciò che permette a Momin di controllare i suoi Mondi è arrivato il momento di utilizzarlo. Con il suo permesso Mizukage, utilizzerò la siringa su di me in modo da provare a connettermi con il flusso di chakra di Momin e discernerne una possibile posizione. Il primo passo di un viaggio che son sicuro mi porterà sulla giusta strada. Il vecchio avrebbe sorriso, sparendo nel nulla..di chi si trattava? chi poteva mai essere e perchè solo Hideo poteva vederlo in quel momento? una cosa sola era sicura, i loro due cuori.. battevano all'unisono.




  6. .

    Epilogo

    Minarai - 9

    Non ero del tutto consapevole di cosa stavano parlando i presenti, dopo la dipartita dell'uomo che avevano cercato di curare, ma notai facilmente come un elemento fosse ricorrente: il Potere dell'Eremita delle Sei Vie, modificato in maniera radicale...e uno strano oggetto rituale che era completamente privo di acqua e dunque non sottoposto all'influsso del Freddo. Non c'è acqua...ma potrebbe contenere un liquido. Qualcosa di totalmente alieno al Freddo... Pronunciarlo acuiva le centinaia di spilli che sentivo sotto la pelle. Ma che potrebbe trattenere qualcosa che lo è. Se il Freddo è veicolato dall'acqua...allora a dispetto delle iconografie esso è Vita. Non esiste vita senza acqua. A giudicare dal...anf...motivo e dalle decorazioni, quello sembra qualcosa di affine alla Morte. Veicola un potere opposto al Freddo...per contenerlo, forse? Catturarlo? Mere illazioni, non avevo più informazioni dei presenti e forse persino meno, ma era un'idea che dava da pensare.

    In quel frangente, mentre Fudoh-san arretrava scoprendo le doti di Hideo, osservai la punizione che il Sensei riservava a chi non aveva abbastanza forza per opporsi alla paura, che doveva diventare uno strumento e non un legaccio, come rimarcai poco dopo. Mi chiesi piuttosto come mai Fudoh-san avesse tanto ribrezzo per una delle arti ninja più antiche...forse la sua immobile fibra morale e la sua esperienza rifiutava il ricorso a manipolazioni e a chi si opponeva alla storia naturale delle cose, seguendo le arti mediche. Mi ripromisi di parlargliene in un secondo momento. Poco dopo i due sciamani si congedarono, mentre il Primario compiva il miracolo aiutandomi a condensare il Freddo in un Kamui oltremodo atipico...un seme, silente ma dall'immenso potenziale, proprio accanto al mio tan'tien nel centro del corpo. Forse con il tempo avrei appreso come liberarne il potere in maniera graduale, a mio vantaggio. Respiravo, finalmente libero dal terribile dolore, ma la stanchezza ormai appesantiva i miei arti e tremavo ancora, per quanto a causa della fatica e non della temperatura.

    Mentre mi sollevavo Fudoh-san si diresse verso Youshi come da indicazioni, dopo aver ricevuto i miei ringraziamenti...e quindi mi prostrai davanti al Maestro, che si mostrò degno del titolo che portava. Comprendo, Maestro...eppure le mere briciole erano incredibili. Chinai il capo nuovamente. La stanchezza ha avuto la meglio e ho perso di vista la giusta prospettiva: troppa fretta e irruenza sono solo una perdita di tempo senza la comprensione. Apprendere che una tecnica proibita celava il potere ultimo di quell'Emozione mi trasmise sensazioni ambivalenti: un potere del genere era incredibile, ma avrei dovuto brandirlo in segreto per il resto della vita, uccidendo chiunque lo avesse visto o sarebbe diventato motivo di sfiducia e mi avrebbe allontanato dal Bersaglio. Anche se incredibile era una capacità che avrei potuto usare forse una volta contro l'Hokage e poi mai più coi successivi. Io...capisco. Vi ringrazio del tempo concessomi. Non era il momento e non ero nelle condizioni di ragionare a mente lucida, ma certamente quel dilemma sarebbe stato al centro delle mie meditazioni future.

    Sarebbe stato Hideo ad avvicinarsi mentre lasciavamo la scena, interrompendomi e portando avanti una richiesta a dir poco azzardata, specie considerata la presenza del Maestro e la sua influenza. Rimasi in silenzio alcuni istanti, stanco al punto da rispondere seccamente e con scarsa cortesia, ma mi obbligai a respirare a fondo dietro la maschera prima di replicare, lento. Hai un potere che apre all'incredibile, capace di raggiungere vette leggendarie. E tuttavia...te ne vergogni. E lo temi. Dissi, solenne. Come speri di migliorare te stesso se ti rifiuti? Come ho detto...se il problema è essere controllato da Momin, allora apprendi a essergli superiore. Alzai un braccio. Il Maestro ti ha castigato e ripreso per il tuo atteggiamento, non per le tue parole. Qualcuno che ha vergogna di usare il potere non merita il potere. Il Debole pensa allora di rinunciare al potere, e il Maestro odia i deboli. Lasciai depositare quelle sillabe. Il Forte uccide la propria vergogna e sottomette la propria paura. Io stesso lentamente con gli insegnamenti di Kensei stavo raggiungendo quell'obbiettivo. Fino a quando non saprai farlo, come potresti mai essere degno del Maestro?

    Quanto alla sua proposta avrei camminato, superandolo come per ignorarlo, ma aggiunsi, mentre mi allontanavo. Un Minarai è Apprendista, non Maestro. Non posso essere il Sensei di nessuno, poiché l'arroganza è il primo nemico di un Minarai, a meno che non sia pronto ad abbattere il suo Maestro. Figurativamente o letteralmente. Non ho ancora il potere per farlo. Ma se vorrai un supporto per semplice sparring o allenamenti di base, potrai chiamarmi Senpai. Con quelle parole mi sarei allontanato senza proferire altro. Una volta a Kiri il mio freddo e angusto alloggio sarebbe sembrato una reggia riscaldata mentre, senza nemmeno togliere la maschera, precipitavo nel sonno degli esausti, lasciando che il Freddo fosse solo un terribile ricordo...e un seme pulsante che portavo in corpo.
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    Un Grido Nel Freddo

    IX: Richeste nelle Pallida Neve



    Le informazioni stavano giungendo a me, un totale sconosciuto della maggior parte delle cose che stavano succedendo in quel di azumaido, ad una velocità e in una mole inaudita. parecchi nomi a me sconosciuti saltarono fuori da quella conversazione ma non potevo di certo fermare tutti semplicemente per chiedere qualcosa in più su di loro e quindi rimasi in silenzio, ascoltando i pareri e le congetture dei presenti. Alcune ipotesi vennero fatte anche sull'oggetto che avevo trovato, quello che si rivelò essere un dispositivo apparentemente molto simile al funzionamento dei miei ricevitori. Chissa se con questo..no.. non ora, sarebbe troppo pericoloso. Una idea mi si era palesata in testa.. forse tramite quell'oggetto e i miei poteri, così simili a quelli di Momin, ci avrebbero permesso di localizzarlo? di interpretare la sua posizione tramite il possibile controllo che avrebbe avuto con la vittima di quel marchingegno? poteva essere una strada da percorrere ma, sicuramente, non era il tempo e il luogo ideale visto come alcuni di noi erano messi dopo lo scontro.

    Le parole invece del Ninja discepolo del Mizukage mi furono stranamente di conforto, cercava di trovare un posto per me e per quel potere maledetto come cavallo di troia nelle linee di Momin, mi voltai velocemente verso di lui ascoltandolo per poi continuare il mio discorso verso il Mizukage che, come si poteva immaginare non prese del tutto bene quelle mie azioni. Sentii una forza fuori dal comune cingermi il collo e in pochi secondi mi ritrovai a fluttuare a qualche centimetro dal terreno, imprigionato in una morsa che sembrava voler togliermi il fiato, cosa che riuscì a fare senza troppi problemi date le capacità del Ninja che ci guidava. Le sue parole tornarono tuonarono nella mia testa come tonnellate di macigni e, alle colpe che già provavo in quel momento se ne aggiunsero altre. Come posso dimostrare di non essere debole quando la mia vita ormai è sotto il controllo di un potere che va al di la di quello che posso concepire? Lo ho sentito, questa volta, ho sentito Momin prendere il mio controllo e manovrarmi come io manovro i miei mondi. Come posso essere forte se non riesco neanche ad avere il controllo del mio corpo? Mi tornò in mente quindi quella visione.. la spada, quasi trasparente che era riuscita a svegliarmi.. cosa era successo in quel momento? non mi trovavo più ad Azumaido e questo era sicuro.. Quel luogo aveva qualcosa di estremamente strano ma, in un certo senso, familiare.. Era riuscito a svegliarmi dal controllo di Momin.. che fosse quella la strada che avrei dovuto percorrere? Scoprire di cosa si trattasse sarebbe stato un bene per me? Intanto l'ossigeo che ancora circolava nel mio corpo stava diminuendo sempre di più e, se il Mizukage non mi avesse lasciato molto probabilmente nel giro di pochi secondi sarei svenuto per l'asfissia. Feci un cenno del capo una volta a terra, tossendo e facendo dei grossi respiri per riprendere fiato.. la situazione mi aveva sicuramente spaventato ma sapevo ben che le parole del Kage erano vere dovevo solo in qualche modo riuscire a metterle in pratica.

    Le parole di Fudoh invece mi colpirono ancor di più, non mi aspettavo che si potesse arrabbiare così tanto per il mio utilizzo del potere del ragazzo dai capelli d'oro. Non è così facile signor primario.. mi sarei rialzato dalla neve, cercando di riprendere il controllo del mio corpo. Questo potere mi serve.. e mi servirà ancora fino a che non sarò in grado di raggiungere i miei obiettivi senza di esso. Senza questo potere chi si sarebbe accorto di Youshi? chi avrebbe potuto creare la situazione perfetta per sgominare i nostri nemici? In molti hanno da ringraziare per questo.. ma non nascondo che tutto questo non va a genio neanche a me.. tutto ciò a cui mi posso aggrappare e che faccia più bene che male.

    Venne quindi il momento di tornare a Kiri e furono Fudoh e Youshi a venire da me per iniziare il viaggio.. però avevo ancora qualcosa da fare.. una persona in particolare mi aveva stupito quel giorno in quel luogo freddo e desolato.. un Ninja che per quanto più debole del nostro Kage, si era dimostrato competente e abile nell'uso della spada e delle tecniche ninja. Fudoh e Youshi erano state degli ottimi insegnati fino a quel momento e il Mizukage, anche se spesso impegnato era riuscito a ritagliarsi il tempo per qualche addestramento sporadico ma nessuno di loro era effettivamente diventato quello che si potrebbe chiamare.. Sesnsei. Devo fare un ultima cosa prima di andare. Arrivo subito. Mi mossi verso l'uomo mascherato, in quel momento stanco per le azioni appena eseguite con cui era riuscito ad imbrigliare un qualche tipo di potere, fino ad arrivare davanti a lui. Io non la conosco bene.. anzi, direi che non la conosco per niente ma dopo questo nostro combattimento ho capito qualcosa. Senza di lei e la sua spada non saremmo riusciti a sconfiggere questo grande nemico che ci si è parato davanti oggi e quindi ho due cose da dire. Grazie per il suo aiuto Miranai a quel punto avrei portato davanti al mio corpo e avrei fatto un leggerissimo inchino con il capo.Sarei onorato se lei prendesse in considerazione di diventare il mio Sensei, Miranai-Sama

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    Conclusione

    Un nuovo viaggio nel Freddo



    Ammetto che fui un attimo confuso, mentre in caduta, dopo aver recuperato Bendino-chan, vidi due mani di neve sporca che si alzavano dal suolo.
    Pensai ad un attacco, ma non vedevo altri nemici nei dintorni e quando quei costrutti ci aiutarono a ridurre l'effetto della caduta, fu evidente che li aveva generati uno dei presenti, seppur non capii bene chi.
    Nel frattempo, il Tokugawa mi ringraziò per avergli salvato la vita: Per così poco? Figurati. Alla fine abbiamo fatto lavoro di squadra quest'oggi., risposi, con un'alzata di spalle, prima che gli eventi continuassero a procedere attorno a noi, evitandomi commenti più pungenti.

    I due sciamani ed Elmo-san stavano, infatti, discutendo del Biondino Infame e dello strano oggetto che era stato trovato dal nostro Puntaspilli: le teorie su come quella macabra siringa(?) potesse essere un'estensione del potere del Kenkichi mancato, si andarono a combinare con le informazioni del resto del gruppo.
    Il Mizukage ipotizzò che fosse il tizio contro cui aveva combattuto Bendino-chan ad essere controllato dal Biondino Infame, e tramite quello "Shimo" guidava le creature, non le aveva rese direttamente sue vittime.
    D'altronde il mio parigrado con un occhio solo confermò che la persona sul drago aveva due voci, così come Elmetto fece riferimento ad un altro utilizzatore di quella tecnica da infami, un nemico di Konoha.
    Sarà simpatico ad Elmo-san questo Pain..., pensai, ma tenni per me quella considerazione, mentre la discussione andava avanti.
    Non seguii molto altro di quel discorso e, come accennato prima, quando il Puntaspilli si lamentò di poter essere un pericolo perché usava il potere del Biondino Infame, mi allontanai, al quanto disgustato dall'idea che qualcuno potesse volere quel tipo di abilità.

    Mi persi la "lezione" che il Mizukage volle dare al genin e nel guardarmi attorno, notai, con personale disappunto, che la spada di suddetto Infame era ancora lì, così la richiamai mediante il mio controllo del chakra.
    Ancora non sono riuscito a perderla... , mi lamentai con me stesso, rinfoderandola, avevo sperato che l'Infame se la volesse riprendere, ma purtroppo così non era stato.

    Mentre mi focalizzavo su quei pensieri, non potei fare niente per il tipo che aveva accompagnato il Mizukage ed ora era stato colpito a tradimento, tranne che avvicinarmi dopo, al pari degli altri, partecipando alle riflessioni sulla "ciclicità" e l'Apocalisse Gelida.
    Quindi il Biondino Infame se la sta prendendo di nuovo con i Kamui? Non gli è bastato Gyoza, anche le altre creature di questi luoghi sta cercando di controllare?, c'era rabbia nella mia voce, al pensiero di ciò che quella sorta di fantasma mancato stava facendo agli esseri viventi di quei luoghi, tanto il canide poco furbo dal nome improbabile che avevamo incontrato, quanto, forse il Pinguino alleato di Akira-san e chissà quali e quanti altri erano in pericolo a causa del Kenkichi mancato.
    In più usava una specie di leggenda, o culto come lo definivano Elmo-san ed i due sciamani, per ingannare la gente a seguirlo? Non ne capivo l'esatta utilità, se non nel ricordo del terribile massacro che ci aveva mostrato quando lo avevamo incontrato la prima volta, in quella città nascosta sotto Azumaido.
    Sentii il Mizukage proporre di mandare delle squadre ad investigare e supportare gli Sciamani e vedi tanto quello bizzarro, quanto quella anziana, andarsene senza dare una conferma, né rifiutare del tutto, tale offerta.
    Se servirà, Mizukage-sama, più che lieto di dare una mano a fermare il Biondino Infame., mi proposi, dato il disprezzo per ciò che la sua tecnica faceva alle creature di quei luoghi.

    E proprio parlando dei "Kamui", inaspettatamente ne ebbi una più vasta consapevolezza nel momento in cui aiutai il giovane Elmetto in cui si trovavano ancora tracce del Freddo.
    Attraverso la Bakekujira nel mio pugno avvertii quel luogo, lo stesso dove una volta mi aveva condotto il mio chakra curativo e la volontà di salvare Gyoza: come allora, percepii molteplici presenze, forme di vita che esistevano in quel "Freddo".
    Forse c'era anche il Pinguino che avevo incontrato anche all'inizio di quella giornata? O l'orso che il Biondino Infame aveva intrappolato tempo prima? Non saprei dirlo, di certo mi sentii in qualche modo "osservato", ma più di quello fui io a vedere: vidi al di là di quelle sagome nel bianco.
    Il Freddo mi mostrò una realtà che non immaginavo: non solo il mondo dei Kamui, come probabilmente lo avrebbe chiamato lo strambo sciamano, ma anche Azumaido stessa si rifletteva davanti a me, in tonalità più affini all'acqua e di acqua vedevo composto anche lo spadaccino mio alleato, con delle striature gelide che sembravano volerlo congelare dall'interno.
    Anch'io ero combinato così quando cercai di curare Gyoza?, mi chiesi, prima di concentrarmi sull'aiutarlo.
    In quel momento, nel tentativo di aiutare lo Spadaccino, mi focalizzai su un solo pensiero, un'idea semplice che, però, non trasmisi a parole, ma mediante il chakra: fu con l'energia che scorreva da me nella Bakekujira che cercai di trasmettere un suggerimento rivolto al Freddo, affinché si concentrasse in un punto, diventasse un qualcosa di utilizzabile, non una minaccia per chi lo incorporava.

    Allora non ne avevo piena consapevolezza, ma, forse, già quella volta sfruttai la Scintilla del Sangue degli Dei che era in me, per guidare quel chakra così diverso, complice il legame che la Bakekujira ci permise di avere e feci un Dono al giovane allievo del Decimo.
    O forse, ripensandoci in un secondo momento, mi sono voluto convincere che era stata la mia natura di Dio Guerriero a salvare Elmetto-chan? Non saprei dirlo, in tutta sincerità, ma mi piace pensare che fu il mio essere un Dio Guerriero a permettere tutto ciò.

    Ad ogni modo, finito quel viaggio nel Freddo, Elmo-san mi ordinò di controllare le condizioni di Bendino-chan, per poi andar via assieme al chunin ed al genin Puntaspilli.
    Va bene, Mizukage-sama. dissi, con un cenno affermativo del capo, lasciando maestro ed allievo in maschera a disquisire, mentre mi dirigevo dal mio parigrado Tokugawa.
    Tu come stai? Ferite? Zone dolenti?, avrei chiesto alla Mano Nera, mentre iniziavo ad osservare eventuali danni evidenti, o altro, per poi, se necessario, tastare gli stessi ed usare le Mani Curative per ridurre la gravità dei danni.
    Avrei eventualmente continuato con delle cure più attente una volta a Kiri, o anche sulla nave, se ne avessi avuto il modo.
    Se non ci fossero state gravi ferite, avrei guardato tanto Bendino-chan, quanto il Puntaspilli: Avete sentito il Mizukage? Torniamo dal capitano un pò strambo, sperando che si sia rivestito e pulito., avrei suggerito, dirigendomi verso la fine di quella missione nelle terre di Azumaido e ritornando verso Kiri.
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    Un Grido Nel Freddo

    VIII: Apparente Vittoria?



    La nostra strategia si dimostrò vincente e lo capii proprio nel momento in cui riuscii a captare il mio chakra scorrere all'interno dei ricevitori che eravamo riusciti ad impiantare nella creatura. Il prezzo che avevo pagato per poter padroneggiare quel potere era enorme ma in quel singolo momento sentivo come se avessi effettivamente raggiunto l'apice della forza.. quella forza che tanto cercavo per poter finalmente essere pronto a partire nella mia ricerca di Kimiko. La creatura si stava alzando sulle zampe posteriori portandosi in una posizione completamente aperta e indifesa, proprio come avrebbe fatto un docile cucciolo in cerca delle coccole del padrone ma che in questo caso, sarebbe stato il colpo di spada del "cavaliere d'ebano". Fu in quell'istante però che la posizione della creatura mi permise di notare qualcosa che sicuramente non mi sarei aspettato di vedere. Grazie alle sue dimensioni e al mio collegamento con essa, nell'ultimo istante di vita di quella creatura, appena prima che l'energia del Miranai la facesse sparire dalla faccia della terra, riuscii a notare e a sentire le parole del nostro avversario che, dalle mie ultime informazioni, doveva trovarsi ancora a cavallo del drago. La tempesta era forte ma da quell'altezza.. con il viso della creatura a guardare il cielo per esporre la massima quantità di punti sensibili.. notai il nostro avversario e Youshi, colui il quale lo stava sfidando faccia a faccia, lanciarsi in una caduta che si sarebbe rivelata rovinosa per qualsiasi essere, umano o non, abitante del nostro mondo. [Note]

    Il legame si spezzò, tranciato dal colpo mortifero del nero spadaccino, e il contraccolpo nella mia mente fu forte e immediato.. Ma avevo ancora un ultima cosa da fare. Presi tutto il fiato che mi restava colmando i polmoni. Un ultimo avvertimento che avrebbe potuto salvare la vita di qualcuno. Youshi è in pericolo! Qualcuno lo prenda prima che si schianti a terra! urlai a pieni polmoni, indicando una vaga posizione con la mano.

    Una volta che tutto fu finito la fatica prese il sopravvento facendomi cedere le gambe per qualche secondo. mi abbandonai alla sensazione appoggiando le ginocchia nella fredda neve delle terre di Azumaido. Devo essere sincero, non avrei mai pensato di uscirne vivo. Dissi parlando da solo come un pazzo e scoppiando in una risata isterica. Fu in quel momento che la notai.. uno strano marchingengno a terra nelle vicinanze. E questo? di cosa si tratta? Ripresi le forze e mi avvicinai per recuperarlo e studiarlo più attentamente. Tutti i presenti mi avrebbero visto recuperare quell'oggetto dal terreno e portarlo vicino agli occhi per cercare di capire di cosa si trattasse.. magari qualcuno di loro conosceva già la risposta a questo quesito. [Nota x Tutti]

    Non rimaneva che sviscerare invece una delle domande che ancora mi era rimasta in mente.. quello era davvero il mio potere.. o comunque un potere talmente simile da entrare in risonanza con il mio.. Dovevo vedere colui che lo stava controllando. Mi avvicinai dunque al luogo dove si sarebbe dovuto trovare il corpo di Shimo e dove era stata trovata la buca che, probabilmente, aveva permesso all'uomo di fuggire in qualche modo. Kensei - sama, Momin è entrato. Lo ho lasciato entrare penso.. per il potere che avrei potuto ottenere. Era lui a tirare le fila di tutto, quelle creature e forse lo stesso nostro avversario erano tutti dei suoi burattini e io molto probabilmente sono destinato a diventare uno di loro a vedere dagli avvenimenti. Potrei diventare un pericolo per il villaggio, uno strumento per portare al suo obiettivo questo nostro nemico. Mi consegno a lei, faccia in modo che io non possa diventare l'essere che distrugge ciò che ho giurato di proteggere mettendo in gioco la mia stessa vita. Poggiai nuovamente le ginocchia aperte e abbassai il viso verso il terreno in quella che era una posizione di estrema riverenza, la posizione del carcerato che aspetta l'esecuzione o del peccatore che attende le frustate che lo devono redimere. Come si sarebbe comportato il Kage? e le altre persone che avrebbero visto la scena? [Nota x Tutti]

    In caso avessi avuto ancora la testa dopo le mie ultime azioni mi sarei preso un po' di tempo per riprendermi e rimettere i mie pensieri in ordine e, successivamente, avrei iniziato a cercare tracce attorno al punto in cui il corpo di Shimo era scomparso.. doveva esserci qualcosa, qualche informazione in più su di esso e su come era riuscito a dileguarsi con quella velocità.

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    I 20 anni della Legend, dunque, sono stati nel 2023
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    Un Grido Nel Freddo

    VII: Il Freddo che circonda l'anima



    Lo scontro si protraeva e quelle gigantesche creatura non sembravano volerci dare pace, i nostri colpi si infrangevano su di loro causando minimi danni senza lasciarci troppo spazio di manovra, soprattutto ad un ninja inesperto quanto me. Riuscivo a vedere la differenza con i miei compagni a colpo d'occhio, tutti nettamente più reattivi e veloci di me. Dovevo in qualche modo sopperire alle mie mancanze fisiche con la mia mente e le mie capacità e proprio per quello cercai di creare il collegamento tra me e il gigantesco Kamui che avevamo davanti. quando tutti i ricevitori furono posizionati finalmente riuscii a percepire una qualche possibilità per insinuarmi all'interno del flusso di chakra della creatura. Chiusi gli occhi concentrandomi sul quel flusso di energia di color bianco latte, seguendola fino alla sua fonte.

    A TERRA CUCCIOLO MIO!



    L'ordine arrivò direttamente al gigante che immediatamente rimase per un attimo indifeso ma per talmente poco tempo da essere quasi inutile se non coadiuvato da qualche altra strategia di attacco. Fu a quel punto però che la mia mente fu invasa da qualcosa che non mi sarei mai aspettato, una voce parecchio famigliare che riconobbi subito. Momin.. il tuo non è un dono.. è una maledizione. Verrà il giorno in cui riuscirò a recidere questo legame ma ora come ora mi servi.. anche a costo di lasciarti entrare. Sentivo infatti che un altro tipo di chakra stava inondando il mio corpo, un chakra che avevo sentito un unica volta e sempre qua ad azumaido. Quel giorno in cui il ricevitore consegnatomi dallo stesso biondino era entrato in contatto con il mio Chakra e corpo, consegnandomi il potere che al momento stavo utilizzando.

    Ebbene è il momento di scoprire se il tuo controllo ucciderà per primo i miei compagni o se il mio riuscirà a spazzare via quelle TUE creature!


    Appena formulai quel pensiero mi sentii mancare la terra sotto i piedi. Caddi in una oscurità silenziosa, come se tutto il mondo fosse sparito, riprendendomi solo dopo pochi secondi.

    [Il Controllo di Momin]



    Gli occhi di Hideo cambiarono da un momento all'altro diventando identici a quelli delle creature che stavamo combattendo. Fu in quel momento che il corpo del giovane Genin piroettò su se stesso, girandosi verso il suo compagno Fudoh e cercando di colpirlo con un calcio laterale fulmineo, completamente fuori dalle capacità del ragazzo. Quell'attacco era qualcosa che non proveniva da lui.. in quel momento la sua stessa tecnica era stata piegata e contorta fino a farlo diventare temporaneamente un mondo di qualche altra persona.. si trattava di Momin stesso? [Slot Azione I]

    [Ripresa della conoscenza]



    Il buio non accenava a finire, mi sentivo sempre più solo in quell'oblio che ancora non riuscivo a capire, sentivo il freddo cingere sempre di più le mie membra riducendo sempre di più i miei battiti cardiaci, come a voler fermare e congelare quel momento per l'eternità. Stavo per cedere a quella sensazione e senza accorgermene sprofondai nel sonno, un sonno peculiare però.. qualcosa che mai mi sarei aspettato. Una mano di color grigio, quasi trasparente afferrò la mia spalla facendomi sussultare e facendomi aprire gli occhi. Non ero più ad Azumaido? la neve non sembrava più presente e al suo posto sembrava un oceano si estendeva sotto i miei piedi. In lontananza riuscivo a vedere uno spettacolo a dir poco affascinante che per un attimo mi tolse il fiato.



    quello strano villaggio sembrava essere schermato da qualche tipo di energia.. molto simile al chakra che scorreva in ogni ninja del nostro mondo. Quello spettacolo però fu fermato subito dalla voce e dalle azioni di chiunque mi avesse afferrato la spalla.

    E' il momento di riprendere il controllo...



    A quel punto una lama trafisse il mio corpo entrando dalla mia schiena.. potevo vedere la lama della Katana fuoriuscire dal mio petto.. una lama che sembrava quasi non esistere e di cui riuscivo solo a capirne la presenza attraverso delle piccole ondulazioni della lama.. una lama del tutto trasparente come l'acqua sotto i miei piedi. Sentii il freddo che si stava accumulando sul mio corpo sparire, come risucchiato da quella lama, non provavo dolore, ne paura o altro, semplicemente un piccolo calore proveniente da quella critica ferita che nella realtà avrebbe constatato la mia fine.

    Finalmente i miei occhi tornarono normali.. per modo di dire.. e ripresi il controllo del mio corpo. Non sapevo cosa avevo fatto, l'unica cosa che sentivo era un dolore lancinante alle gambe per qualche oscura motivazione. Non ebbi però il tempo di riprendermi del tutto che d'un tratto mi ritrovai in cielo, spinto da una qualche forza che dal basso ci aveva catapultati verso l'alto salvandomi da quello che era stato uno degli attacchi delle creature che ancora cercavano di ucciderci. Cazzo! Cazzo! Cazzo! Riuscii a cadere sulla neve abbastanza bene da evitare di causarmi ulteriori danni ma un ulteriore pericolo stava arrivando. Fu a quel punto che un'altro pericolo stava arrivando verso di noi e questa volta me la sarei dovuta cavare da solo. L'arrivo delle lance di ghiaccio era vicino e dovetti spremere fino all'ultima goccia di potere presente nelle mie gambe per riuscire a schivare quel velocissimo attacco, Ritrovandomi, alla fine dei vari spostamenti laterali, a dovermi lanciare per terra in modo da schivare l'ultimo. [Slot Difesa I]

    Nuovamente mi sentii tirare con forza contro la mia volontà dal chakra di Fudoh che gentilmente, mi salvò il culo dalla successiva selva di proiettili Per fortuna c'è lei primario.. la ringrazio.

    Il tempo in un combattimento è poco per fare strategie quindi non ci pensai due volte e decisi di seguire il consiglio del ninja in armatura. La stanchezza si faceva sentire a riuscivo a percepire il mio corpo e le mie energie che pian piano si stavano prosciugando. Quel combattimento era completamente fuori scala per me, lo avevo capito già da tempo, ma con le mie ultime forze avrei almeno cercato di aiutare i miei compagni a colpire quella creatura una volta per tutte. Concentrai la mia mente su di un unica cosa, su quel collegamento che ero riuscito a stabilire con il gigante e forzai i suoi movimenti ancora una volta. Non si sarebbe difeso, non sarebbe scappato, anzi, si sarebbe alzato sulle zampe posteriori lasciando in bella vista tutto il corpo e mostrando tutti i possibili punti deboli e vitali che una creatura di quel tipo potrebbe avere. [Slot Azione II]

    Distruggilo! Fallo sparire dalla faccia della terra!



    Hideo Nishimura

    Statistiche Primarie
    • Forza: 400
    • Velocità: 375
    • Resistenza: 300
    • Riflessi: 425
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 400
    • Concentrazione: 500
    • Intuito: 400
    • Precisione: 400
    Chakra
    7.5/50
    Vitalità
    7/12
    Slot Azione

    1. Calcio a Fudoh

    2. Negazione DIfesa

    3. ///

    Slot Difesa

    1. Schivata Lance

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note




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    Fredda Sincronia

    Mortificando i Ricordi



    Dunque, dov'eravamo?
    Elmo-san si era unito alla nostra variopinta cricca che stava combattendo la coppia di Kamui, composta da un grosso canide ed un altrettanto immane serpentone bianco.
    Eravamo pur sempre ad Azumaido, quindi qualsiasi evocazione, è definibile come un Kamui, no? Ma sto divagando, scusate.
    Bendino-chan, nel frattempo, era scomparso per qualche sua strategia, mentre io mi ritrovavo ancora a difendermi, e cercare di contrattaccare, assieme al ragazzino Puntaspilli ed ad Elmetto-san.
    Infine, il bizzaro duo sunese si era avvicinato al Mizukage, per dargli manforte, mentre lui preparava qualcosa.
    Questa la situazione finora.

    I miei due attacchi con la spada volante del Biondino Infame produssero si e no qualche graffio, cosa che, considerando lo scontro di dimensioni, non mi stupì nemmeno troppo: certo avrei sperato di danneggiare almeno un pò la vista della creatura, ma non ci riuscii, anche perché il mio bersaglio fu ricoperto da una patina difensiva di chakra.
    E quello?, pensai notando suddetto strano strato di chakra attorno al canide, mentre ricacciava indietro la spadina volante, L'ho già vista da qualche parte quella cosa..., cercai di ricordarmi.
    I miei pensieri, però, furono interrotti sul formarsi, nel notare che la spadina di Infame natura stava per sfuggire al mio controllo, volando per tutt'altra traiettoria.
    Ora, probabilmente, voi vi aspettereste che in qualche modo cercassi di mantenere il controllo sulla stessa, giusto? Sbagliato.
    Stiamo pur sempre parlando dell'arma del Biondino incontrato proprio qui ad Azumado!
    Un Infame, appunto, non una delle Seconde Generazioni di Dei Guerrieri, vittime di bullismo da millenni!
    Insomma, non era non esattamente uno degli oggetti a me più cari, quindi non feci niente di più che una scrollata di spalle, interrompendo il controllo del mio chakra sulla spada, lasciandola volare in mezzo alla neve.
    Se sopravvivo, magari la cerco., fu il mio ultimo pensiero su quella katana, prima di concentrarmi su problemi più immediati.

    Sì, perché rilanciarmi indietro la spadina non fu l'unica reazione dei due grossi bestioni: anzi, ben presto i Kamui passarono all'offensiva, dopo il nostro magro insieme di attacchi, come ben sottolineò anche Elmetto-san.
    Stavo anche per commentare le parole del tizio mascherato, quando il grosso drago spalancò le fauci, pronto a liberare qualcosa verso il nostro improvvisato terzetto, Oh cavolo..., fu l'unico commento che mi permisi, mentre già puntavo le mani verso il terreno attorno a me, creando una zona di repulsione che prendesse sia il sottoscritto, sia Elmetto ed il Puntaspilli, sparandoci verso l'alto. [ST 1]

    Volammo letteralmente in aria, evitando l'ondata d'acqua a livello del terreno, persino più veloci di quanto mi sarei atteso io stesso.
    E fu a mezz'aria che il discepolo del Mizukage mi sorprese, usando un colpo di spada per disperdere un qualche nuovo costrutto che il canide aveva generato e stava salendo al pari nostro verso l'alto.

    Bel colpo!, ebbi appena il tempo di complimentarmi, prima di atterrare e trovarmi, come i miei compagni, soggetto ad una pioggia di lance, che evitai con una serie di rapidi spostamenti, seppur sfruttando una discreta quantità di chakra per tenermi al sicuro da quei colpi. [SD 1]
    Il canide, comunque, non parve soddisfatto e pensò bene di scaricarci addosso una seconda selva di proiettili: fortunatamente, i suoi attacchi erano ad una velocità che potevo seguire, quindi mi bastò un veloce spostamento laterale, usufruendo di un altro pò di chakra, per evitare il secondo colpo e, una volta fermatomi, puntai una mano verso il giovane ninja guardiano, che mi pareva leggermente imbambolato, attirandolo verso di me ed evitandogli l'attacco a lui diretto. Stai più attento... guardiano., gli avrei detto semplicemente, anche perché non mi ricordavo il nome del Puntaspilli. [SD 2 & SA 1]

    Fu a quel punto che Elmetto-san richiamò la mia attenzione: fortunatamente, nell'evitare l'attacco del canide, mi ero abbastanza avvicinato a lui, perché attirando anche il genin, mi si erano, come sempre, assopite un pò le gambe. [Nota]
    Ma sto divagando, dicevo: lo spadaccino stava facendo qualcosa che mi fece alzare un sopracciglio: Per esperienza diretta, ti sconsiglio di lasciar passare tutto quel Freddo nel tuo sistema circolatorio del chakra., lo avvisai, quando capii.
    L'altro, però, mi spiegò le sue idee: la patina di chakra che anche io avevo visto su una delle creature, pensava che fosse il Freddo, Cosa probabile..., concessi fra me e me, ascoltandolo, mentre sottolineava anche che non saremmo riusciti a sconfiggere con attacchi come quelli precedenti, quelle due creature.
    Pure su quel tema, non mi trovavo in disaccordo, purtroppo.

    Elmetto-san, poi, aggiunse anche delle ipotesi più ottimistiche, dopo le sue analisi dei fatti: la prima era che in qualche modo Elmo-san stesse facendo qualcosa per generare una sorta di "armonia artificiale", cosa che, conoscendo il Mizukage, mi sembrò strano, ma dovevo anche ammettere di non sapere a menadito tutte le sue abilità.
    Forse era anche per quello che già da un pò persino il mio chakra naturale-gravitazionale mi sembrava più "potente"? Concessi il beneficio del dubbio al Kage della Nebbia in tal senso.
    La seconda ipotesi dello Spadaccino, poi, era che usare il Freddo lo avrebbe portato in sintonia con le creature avversarie, Teoria rischiosa la tua., sottolineai, ben sapendo cosa aveva fatto a me il Freddo quando avevo salvato Gyoza.

    Elmetto-san accennò anche ad un suo "addestramento" e qui, permettetemi una riflessione: magari può sembrare che, una volta ogni tanto, o anche più spesso, io dica qualcosa di strano, ma che provare il Freddo faccia parte di un "addestramento" e, per di più, accennare a "voci su incredibili potenzialità", parlando di me, mi fece ipotizzare, o che già gli si stava congelando il cervello, o che più che uno spadaccino volesse diventare uno Sciamano di Azumaido.
    Tenni, però, per me queste riflessioni, perché d'un tratto il mio alleato del momento disse qualcosa che catturò tutta la mia attenzione: Disperdere il vincolo che lo mantiene qui?, ripetei, Dopotutto potrei avere qualche idea un pò stramba da unire alle tue, sai?, aggiunsi sorridendo e portando le mani sulla lama della sua katana.
    Nella mano destra, tenevo ancora stretta la Bakekujira, diventata più fredda da quando, poco prima, avevo curato lo Spadaccino, e proprio da lì partì il mio piano.
    Se il Freddo permette di entrare in sintonia e superare le difese di quelle creature, allora lasciamo che anche quello che ti ho tolto prima dia una mano in tal senso., proposi e mi concentrai: cercai di fare in modo che il chakra fluisse verso la Seconda Generazione e da lei sulla lama, nella forma di Freddo, in fondo quello era il lascito della Creatura che Cambia il Mondo, Una cosa del genere per il vero Dio Guerriero sarebbe stata, probabilmente facile, pensai nel farlo.

    Tutta quella stramba disavventura, se vi ricordate, era iniziata più per caso: uno dei pipistrelli mi aveva chiamato a questo viaggio e, in mezzo ai molteplici sventurati incontri fatti, avevo avuto più di un contatto con il Freddo ed i suoi Kamui, certo, non agli stessi livelli di ciò che era successo durante il mio primo viaggio ad Azumaido, per salvare Gyoza, Ma so come si entra in contatto con il Freddo..., mi dissi, mentre ne avvertivo vaga la presenza tramite la Bakekujira: un lascito di un Dio Guerriero, come me.

    Se lo Spadaccino stava, quindi, seguendo il suo "allenamento", io mi sarei concentrato più sui miei legami famigliari: il tirapugni era parte di un Dio Guerriero, così come lo ero io (che ai tempi non sapevo ancora tutto ciò che avrei scoperto in seguito sulla storia dello Jorogumo) e quel legame mi avrebbe permesso, speravo, di supportare il piano di Elmetto.
    Sulla spada, quindi, cercai di imprimere il Simbolo della Memoria, tramite la Bakekujira, con un unico obiettivo: sciogliere la presenza della creatura lì, in quel momento.
    Stavo imparando a conoscere quel fuuinjutsu, ma, più di ciò, era abbastanza esperto nel conoscere, e riconoscere, la tecnica di Evocazione: sapevo bene del legame che poteva esserci in alcuni casi fra evocatore e creature del contratto, che fossero le mie tartarughe o, in quel caso, dei presunti Kamui. [ST 2]
    Avrei fatto in modo che il Freddo dimenticasse, a contatto con quelle creature, tramite suddetta katana, il legame fra uno qualsiasi dei due Kamui ed il loro evocatore?
    Seppur ridotta, per dimensioni e poteri, la Bakekujira sarebbe riuscita ad influenzare la natura del chakra su quella lama?
    Tutte ottime domande, a cui la risposta sarebbe arrivata quando avessimo agito.

    Nel frattempo, la katana di Elmetto-san fu infine circondata non solo da un alone gelido ed azzurrino, ma anche da qualcosa di diverso, come dei kanji ed una sorta di stella, che non sapevo proprio da dove spuntassero.
    Strano risultato..., pensai fra me, osservandone l'aspetto, mentre Spadaccino e Puntaspilli si mettevano d'accordo su un piano.
    Io, personalmente, sarei rimasto un attimo più indietro, pronto a supportare il primo con una spinta di chakra naturale-gravitazionale se necessario, o difendermi semmai il genin con noi si fosse comportato in modo strano. [Slots Vari]

    C'era da vedere quanto saremmo riusciti a fare a quel punto.

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [25]/80
    Vitalità
    16/18
    Slot Azione

    1. Attrazione Grav x difendere Hideo

    2. Eventuale Difesa su Hideo

    3. Eventuale Spinta su Yato

    Slot Difesa

    1. Schivata

    2. Schivata

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Rifiuto del Suolo

    2. Simbolo della Memoria

    Note


  13. .

    Mortificazione del Gelido Ricordo

    Minarai - 7

    Mentre Youshi combatteva nella nebbia, noi portammo una serie di attacchi che in qualche modo riuscirono a mettere in stallo i nostri avversari, almeno per un poco, mentre il potere del Maestro ci permeava, facendo scorrere il nostro chakra in modi talmente atipici che stentavo a comprenderne la reale natura...ma li avrei comunque sfruttati. Seguendo il piano del giovane Hideo piazzammo le sue strane armi nel corpo della creatura, ottenendo, grazie a un suo jutsu, una qualche forma di interferenza, mentre il mio successivo Taglio dell'Aria sembrò sortire qualche risultato sull'evocatore, prima che lo perdessi del tutto di vista. Il Sensei chiamò a sé i ninja di Suna mentre preparava la sua offensiva, lasciandoci contemplare come gli attacchi diretti avessero ben poco effetto sulle creature, perlomeno non abbastanza da distruggerle. Non funziona, le stiamo solo infastidendo...dobbiamo cambiare completamente approccio, o guadagnare tempo per il Maestro! Dissi, frustrato davanti alla nostra impotenza.

    Senza poter vedere il duello che si consumava nella nebbia, certamente la nostra attenzione venne catalizzata dal drago che con un grido mostruoso annunciò un attacco dall'immenso potenziale, tanto che dalle sue fauci spalancate riversò un vero e proprio tsunami nella nostra direzione...nulla che potessi tagliare, almeno non al mio attuale livello. Strinsi i denti dietro la maschera, mentre un pizzicore furioso cresceva: quanto a lungo sarei stato così debole? Perchè la mia forza non era MAI sufficiente? Se avessi avuto davanti il responsabile di una simile disparità di potere mi sarei avventato su di lui come una furia, ma non era quello il momento! Hideo e Fudoh-san erano vicino a me, e sembrava che il Primario avesse un metodo per difenderci tutti, dato che ci intimò di restargli vicino...sapevo che la sua capacità speciale dipendeva dalla sua concentrazione e mentalità, quindi l'unica cosa che potevo fare era mantenere la Fioritura Senju, fortunatamente nascosta dalla neve, incrementando enormemente il già marcato potenziale di entrambi i miei alleati [Nota].

    Il terreno, come avevo provato altre volte, cambiò bruscamente la sua natura scaraventandoci per aria, come se la gravità stessa si fosse invertita per una frazione di secondo, scaravendandoci tutti per aria, al sicuro dal violento getto d'acqua. Ottimo lavoro Primario-san, ma ancora non abbiamo una soluzion... Nemmeno il tempo di parlare e il lupo che avevamo precedentemente bersagliato aprì a sua volta le fauci, rivolte al cielo! Schivare sarebbe stato impossibile, ma il getto di neve e acqua che emerse dalla sua gola non mirava direttamente a noi, anzi, sembrava volerci superare! Qualunque cosa fosse...non potevo permetterglielo! No, questo NO! Ruggii, caricando la mia frustrazione nelle braccia mentre sferravo un attacco carico di chakra elementale in caduta libera, intercettando e dividendo in due quel jutsu acquatico, di fatto annientandolo [Tecnica 1 e 2]!

    Mentre la mia lama affondava in quel jutsu, disperdendolo, percepii chiaramente qualcosa che risuonava dentro di me...il Freddo infiltrava la tecnica esattamente come si era approfondito nel mio corpo, e mi fece rabbrividire, mentre il cane mostruoso sollevava una salva di lance affilate che dopo un breve volo si sarebbero abbattute su di noi. Potevo pensare solo a me stesso, concentrandomi sull'arma in arrivo e scartando di colpo all'ultimo, mentre l'arma si piantava proprio accanto al mio corpo [Difesa 1]. Ci fu uno strano scambio di sguardi tra il canide e Hideo, ma non ci feci immediatamente caso, mentre qualcosa iniziava a crescere dentro di me...un'idea. Una convinzione. Il nuovo assalto di ghiaccio venne intercettato da un puntuale attacco con la spada, spezzando la stalattite senza che mi danneggiasse, anche se aveva richiesto un discreto impasto di chakra [Difesa 2].

    Primario-san. Nonostante i nostri sforzi, non riusciremo a sconfiggere le difese di queste creature. Il Freddo le protegge, ha visto quella copertura di poco fa? Non possiamo batterle. Avrei detto, ma c'era tutto tranne che sconforto nel mio tono...piuttosto determinazione. Ira. Odio. La mia mano si serrò sulla spada. Non direttamente. Ma il Maestro ci supporta, e il suo chakra...lo percepisce anche lei? Riesce a intuirne gli effetti? Io lo sento che scorre e crea una sorta di...di artificiale armonia. I miei occhi si puntarono sul nemico. E questo mi fornisce un'idea. Lasciai andare il Freddo, quello che era stato ricacciato nel profondo del mio essere, che Fudoh-san aveva mitigato...lasciai che esplodesse, facendo tremare il mio corpo e intirizzire le dita, senza alcun limite. Certamente Fudoh-san se ne sarebbe accorto vedendomi tremare vigorosamente ma lo avrei dissuaso dal fermarmi. No...con questa energia posso aumentare la sintonia con quell'essere, se il freddo anima la mia spada, la sua difesa non funzionerà. O almeno speravo. Inoltre... Il mio tono si sarebbe fatto intenso e sibilante, quasi un respiro roco, mentre gli occhi avvampavano di una determinazione intensa. E' parte del mio addestramento.

    La vedevo nuovamente quella fiamma, focalizzata per la prima volta molti mesi prima, durante l'addestramento con il Maestro e Kyofu. La fiamma dell'Odio, quell'entità verso la quale avevo imparato a riversare ogni mia emozione negativa, semplicemente convertendola. Ero debole...dunque la frustrazione diventava odio. Il nemico era più forte...dunque l'invidia diventava odio. Il Bersaglio era sempre più lontano...la disperazione diventava odio. Il Maestro mi mostrava la strada, e anche la gratitudine, intesa come un vincolo per me, poteva diventare odio. Ogni cosa poteva diventare odio, ma come avevo sperimentato a mie spese, l'odio fine a sé stesso è potente ma corrompe ciò che lo veicola. L'odio è uno strumento, deve essere canalizzato. Avere uno scopo. Garantire la vittoria senza che esso ci vinca. Era necessario odiare persino l'odio, pur avendolo evocato. Fino a quel momento non ero mai stato in grado di veicolarlo come intendeva il Maestro, non appieno, non senza effetti collaterali. Ma ora ogni sensazione fisica veniva affievolita dal Freddo, i miei muscoli rallentavano e con essi i pensieri, mentre la vita sembrava quasi scivolare via...eppure la Fiamma dell'Odio ardeva!

    Da un punto di vista puramente medico era impossibile che il Maestro si muovesse agilmente con tutti quegli innesti metallici, il dolore doveva richiedere dosi estreme di morfina eppure lui non mostrava alcun segno o sintomo di uso di oppioidi. Semplicemente la sua esistenza era impossibile...a meno di tenere conto dei suoi insegnamenti sul reale potere delle emozioni e di come essere possano essere sfruttate a proprio vantaggio. Unendo i puntini, avevo compreso che i suoi movimenti e la sopportazione del dolore erano possibili solo se la sua determinazione veniva in qualche modo supportata, e ira od odio sembravano i candidati ideali. Ora che il mio corpo non avrebbe potuto muoversi per il Freddo, l'Odio lo avrebbe forzato, anche a rischio della mia stessa vita. Poiché la Fiamma dell'Odio ardeva intorno all'Evocatore e alle sue creature, rendendole brillanti come un faro verso il quale non potevo fare altro che muovermi. Il mio addestramento mi permetterà di sopravvivere a sufficienza, Primario-san. Ma la mia spada da sola non può annientarli...eppure...su di voi si sprecano le voci riguardo a incredibili capacità e potenzialità. Certo, da parte mia, ma al momento non ero pienamente consapevole delle possibili interpretazioni, forse Fudoh-san avrebbe pensato che era il Maestro a tessere le sue lodi. Unite il vostro potere al mio. La Mortificazione mi consente di annientare il chakra nemico e la Manipolazione della Natura di collegarvi il Freddo che mi scorre prepotente in corpo...ma sono certo che voi avete un modo...un modo che permetta alla mia spada di annientare l'esistenza stessa di quell'essere, di disperdere il vincolo di chakra che lo mantiene qui! Ancora una volta porsi la spada. Aiutatemi! E poi su Hideo. Hideo-san...se l'azione di poco prima ti fornisce un seppur minimo controllo...usalo per ostacolare la sua difesa!

    Accesa di una luce azzurra e gelida, la mia Katana era pronta a trasmettere i jutsu creati, mentre un alone simile a una stella aleggiava intorno all'elsa, riportando i Kanji per "freddo", "memoria", "odio", "mortificazione" e "chakra". Non ero certo che fosse stata la mia volontà, l'intervento di Fudoh-san o gli effetti del jutsu del Maestro, ma certamente ora quella spada aveva delle potenzialità che non avrei mai potuto nemmeno sognare [Nota]. Concordato con Hideo le sue azioni, mi sarei scagliato a perdifiato verso il pur vicino canide. ORA HIDEO! Gridai, prima di cercare di trapassare l'intera creatura, ardente d'odio e guidato da una volontà certa: Mortificare la sua stessa esistenza, il Ricordo che fosse mai esistita [Azione1]!

    E se non fossi stramazzato per lo sforzo, in caso di successo, avrei caricato il drago in maniera simile, magari chiedendo una spinta a Fudoh-san per sommare la sua incredibile capacità alle mie misere capacità fisiche, usandomi a mò di proiettile umano. In caso di insuccesso non mi sarei perso d'animo scegliendo piuttosto di colpire nuovamente, superando i miei limiti e impastando anche oltre le mie potenzialità, a rischio di paralizzare le braccia per un pò o ferirle in maniera irrimediabile!
  14. .

    L'odio che risiede nell'anima

    I: Conducimi sulla tua strada, Odio Incarnato



    Non era passato molto da quando avevo fatto conoscenza con lo strano ninja Kenkichi di nome Chi Shiro. Un incontro peculiare il nostro e che successe per caso nel giorno della nebbia di sangue di un'inutile studente che si rivelò essere completamente inadeguato per il nostro villaggio. Mi ricordo ancora quando uno dei ninja della scorta mi venne a riferire la pessima figura che aveva fatto lo studente contro il suo avversario, arrivando addirittura a supplicare in lacrime per la propria vita.. un comportamento che non potevamo accettare. Sta di fatto che l'arrivo di Chi Shiro al villaggio non aveva destato particolare attenzioni verso di lui e, da vie traverse, ebbi l'informazione che non si era nemmeno ancora degnato di andare a parlare con il nostro Kage, uno dei membri più rispettati e famosi del suo stesso clan. Decisi quindi di prendere due piccioni con una fava e, visto che avevo alcuni quesiti da chiedere a Kensei, decisi di mediare anche per Chi Shiro, in modo da fare in modo che si presentasse al nostro Mizukage nella maniera più consona e al fianco di un vero shinobi di Kiri. Non fu facile contattarlo, in quanto ormai doveva essere uscito dall'ospedale e chissà dove si poteva trovare. Chiesi quindi l'aiuto degli altri guardiani e, se qualcuno lo avesse trovato, lo avrebbero informato sui miei orari e sulla volontà di poterlo rivedere. Avrei quindi aspettato il suo arrivo nei giorni seguenti, continuando a vigilare sulle mura del nostro amato villaggio fino a che non si sarebbe palesato.

    [All'incontro]



    Bentrovato Chi Shiro. Avrei quindi portato una mano in avanti in segno di saluto Ti trovo bene, l'ultima volta eri in ospedale e non avevi un'ottimo cera.. Felice che tu ti sia ripreso del tutto A quel punto, che lui avesse contraccambiato il saluto o no, avrei iniziato a camminare lungo le mura, muovendomi già in previsione del nostro spostamento in amministrazione. Vedi, ho sapito che non hai ancora avuto la possibilità di incontrare nuovamente l'attuale Mizukage.. Ricordo che, da quello che mi dissi al nostro primo incontro, sei stato allievo del Nono e sei addirittura il cugino di Kensei. Ho pensato quindi di intercedere per te, mi sembra utile che un ninja di Kiri come te rientri effettivamente nei ranghi del villaggio e, l'unico modo per farlo, e parlare con Kensei-sama. Sei pronto a rivedere tuo cugino? Non avrei nemmeno aspettato una sua risposta e avrei iniziato a scendere le scale per scendere dalle mura. Che ci fosse qualcosa sotto tra Kensei e Chi Shiro? che quest'ultimo non fosse andato dal Kage per qualche tipo di questione familiare? non mi interessava sicneramente. Avevo visto di cosa era capace quel ragazzo, come aveva deciso di proteggere delle creature che neanche conosceva e lo ritenevo assolutamente adatto a diventare un protettore del nostro amato villaggio, uno shinobi pronto a tutto per difendere la nostra gente da qualsiasi pericolo.

    [In amministrazione]



    Avrei bussato due volte prima di aprire la porta dell'ufficio del Mizukage. Lord Mizukage, Signore.. sono qui con una sua vecchia conoscenza. a quel punto avrei fatto andare avanti Chi Shiro in modo che si facesse vedere e avrei dato loro del tempo per scambiarsi i convenevoli dovuti dalla loro probabile parentela. Durante una nebbia di sangue ho dovuto estrarre anche lui momentaneamente in quanto si trovava tra i piedi.. un incontro fortuito direi visto che è stato molto di aiuto quel giorno. A quel punto tornai più serio. Ma non sono venuto qui solo per accompagnare Chi Shiro. Nella mia mente continuano a tornare vivide le sue parole, pronunciate nell'ufficio del consigliere Etsuko. Io cerco di basarmi sul controllo in battaglia, cercando di calmare le mie emozioni ma quel giorno qualcosa è scattato in me. Rabbia, Paura e Odio hanno preso il sopravvento e mi hanno portato ad agire d'impulso, arrivando perfino ad attaccare lei. Vorrei Che mi insegnasse a controllare queste emozioni. Che mi aiutasse a fare un passo in avanti verso i miei obiettivi!

  15. .

    Domande inattese

    Risposte sfuggenti



    Segreti di villaggio?
    Le nuove informazioni del Mizukage, relativamente agli innesti, mi sorpresero, ma resero più chiaro perché non avessi avuto modo di studiare le esperienze di Meika-sama a riguardo: perché non aveva potuto tramandare una conoscenza che "apparteneva" esclusivamente ad Oto.
    Capisco, Mizukage-sama, allora darò solo un aiuto a Tenma-san durante l'operazione, se me lo permetterà, niente di più., replicai con un cenno affermativo del capo, dato che quel tipo di conoscenze, evidentemente, non potevano essere condivise, e nella speranza che non ci fossero ulteriori mutilazioni in quel di Kiri, malgrado lo scontro proposto da Etsuko-san.

    La situazione, invece, mi sfuggì relativamente di mano quando si virò su altri argomenti.
    Specificatamente, Elmo-san non parve gradire il mio silenzio sull'interesse per le evocazioni del Kokage, tanto che mi chiese maggiori dettagli.
    Le creature che evoca il Kage del Suono sono, credo, i Pastori della Terra, delle entità legate alla storia di Iwa, per quel che ho potuto scoprire., esordii, senza dettagliare dove lo avevo scoperto, ma riferendo sinteticamente quanto mi era stato detto dall'Hokage.
    Dato il loro legame con la storia del Paese della Terra, spererei che mi sappiano dare qualche indicazione sui miei antenati del ramo materno, considerando le mie informazioni geograficamente molto vaghe al momento: è un azzardo, ma così forse potrei rendere la mia ricerca più localizzata., ammisi, evitando alcuni dettagli, come il fatto che i miei "antenati" erano proprio alcuni di quelli stessi Pastori della Terra (o delle Montagne) , mutilati e tramutati in noi Dei Guerrieri.
    Speravo comunque, di poter scoprire qualcosa in più su dove, esattamente fosse (fossi?) stato creato lo Jorogumo e, inoltre, se possedevano informazioni utili per un'altra idea che stavo maturando. [Nota]

    La sorpresa arrivò, invece, quando Elmo-san si complimentò per i risultati che avevo ottenuto come autodidatta nell'uso dei fuuinjutsu: Grazie, Mizukage-sama., risposi, probabilmente con un tono stupito.
    Dopo i complimenti, ovviamente, arrivò una leggera critica: perché mi ero rivolto a Febh-sama per indicazioni, anziché a lui?
    Mizukage-sama, con tutto il rispetto, ma dopo i fatti dell'Infame ed Uragiri, non abbiamo avuto modo di incontrarci.
    Ai tempi non ero ancora così interessato ed esperto nell'uso dei Fuuinjutsu, ne conoscevo giusto uno, nei giorni subito successivi, poi, sono stato parecchio preso nel curare tutti i kiriani rimasti feriti in quei tafferugli.
    In seguito, quando avevo iniziato a sviluppare il mio interesse verso i Fuuinjutsu, ho avuto l'opportunità di accompagnare lo Yakushi-sensei durante la sua gita a Genosha in cerca di alcune lucertole azzurre.
    Conoscendolo come il ninja completo per definizione, supponevo fosse un maestro anche nell'uso dei Fuuinjutsu, invece sembra che non ne abbia bisogno.
    Mi ha però saputo indicare una donna, non legata all'Accademia, cosa che immaginavo lei avrebbe gradito, esperta nell'uso di Fuuinjutsu e che vive ad Iwa.
    Dato il mio interesse per il Paese della Terra, ho trovato la cosa doppiamente conveniente.
    , spiegai andando nel dettaglio, ma saltando molto degli eventi che avevamo convissuto con Febh-sama in quel di Genosha.
    Inoltre, sempre con tutto il rispetto, Mizukage-sama, ma lei non è stato a Kiri negli ultimi tempi, quindi non ho potuto chiedere a lei relativamente alle abilità nei Fuuinjutsu, che immagino avrà perfezionato in questo villaggio del Lucchetto., osservai, per poi aggiungere: Di certo apprendere conoscenze da più insegnanti, nell'uso dei Fuuinjutsu, mi permetterà di migliorarmi come ninja, quindi se vorrà, e potrà, sarò più che lieto di apprendere anche da lei sui fuuinjutsu., conclusi con un inchino del capo.
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