La Principessa del Fuoco

cronache di Shizuka Kobayashi

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    ... Una mercante che diventa ninja!?
    Cronache di una vita che cambia!



    Prefazione

    [Dalla fondazione, 29 anni]
    Shizuka nasce 16 inverni orsono al villaggio di Konoha, secondogenita del più potente clan di sete e tessuti del paese del Fuoco, da cui trae il cognome: Il Kobayashi.
    Sin da piccola viene educata e cresciuta per divenire la leader e la guida del clan, mentre il fratello di lei, Kuroro Kobayashi , viene invece indirizzato alla carriera ninja per espresso volere della madre dei ragazzi, colei che un tempo fu la più promettente Jonin del clan Uchiha.
    Costretta a viaggiare molto assieme al padre per imparare a divenire una mercante degna del titolo di "Capoclan", un giorno, ritornando a casa, scopre che il fratello è stato ammesso all'accademia ninja di Konoha. Offesa che solo a lui sia stato dato il permesso di vivere da solo, e per dimostrare dunque che anche lei è in grado di cavarsela per conto proprio, lascia la sua casa natale e si iscrive all'accademia ninja del villaggio.


    Corso Genin

    [Dalla fondazione, 29 anni e 2 mesi]
    Vivere da sola fu più complicato di quello che Shizuka Kobayashi si era immaginata, motivo per cui fu ben lieta di sentirsi annunciare che anche lei era stata ammessa al corso per divenire Genin. A quanto pareva infatti, il lavoro di ninja era l'unico che fruttava bene in un mercato come quello odierno, così colpito dalla crisi. Tenendo nascosto tutto sia ai propri genitori che al fratello, di cui soprattutto temeva la reazione, si presentò dunque al corso di preparazione piena di aspettative... ma ad attenderla non c'era solo un sensei assolutamente intollerabile -un certo Raizen Ikigami che, anche se ancora non lo sapeva, sarebbe diventato il suo peggior incubo-, ma addirittura il suo amato fratello maggiore...
    Nonostante tutto, Shizuka completa il Corso Genin nel migliore dei modi, diplomandosi con il massimo dei voti.
    La migliore del Team.


    Ripercussioni

    L'esordio di Shizuka Kobayashi nello sconfinato scenario ninja non è dei migliori.
    Cresciuta in una famiglia amorevole e circondata da affetto e dolcezza, la piccola non sembra predisposta a nessun tipo di violenza, e ripudia per principio quel concetto di morte onorevole che i suoi parenti Uchiha cercano di imporle in ogni modo, vedendosi infine costretti a rinunciare a lei, che da quel momento diviene solo "la meticcia".
    Accusata di non aver ereditato neanche una goccia del sangue Uchiha -al contrario del fratello maggiore che sembra essere invece la risposta al desiderio di potere del clan- la ragazzina viene abbandonata a se stessa persino dalla sua famiglia, che vede nella sua scelta di divenire una kunoichi una semplice ribellione adolescenziale destinata a finire presto. Dopo aver perciò cercato di ostacolare con ogni mezzo tale decisione, motivo di estrema angoscia sopratutto per la madre e la nonna materna, il clan Kobayashi si limita ad osservare silente il destino dell'erede, senza dispensare lei nessun tipo di aiuto.
    In suo sostegno, come mentore e guida nel mondo nascosto di Konoha, giunge allora Raizen Ikigami, con il quale, volente o nolente, la piccola Shizuka instaurerà un forte legame di affetto e rivalità.


    Decisioni

    [Dalla fondazione, 29 anni e 6 mesi]
    Fattosi maestro della minuscola kunoichi, Raizen guida e supporta la ragazza in diverse occasioni, imparando a scoprire che sotto la sua maschera spensierata c'è molto di più: un oceano di sentimenti, di fiducia, fierezza, entusiasmo e forza... che, finiscono sempre per tradursi in un sorriso raggiante e gentile.
    [...] I due, quasi coetanei, paiono essere incompatibili, ma a dispetto delle apparenze per Shizuka il Chunin di Konoha diviene ben presto un amico insostituibile. Quasi un fratello.
    Alle Terme prima e al Chiosco Ramen poi, Raizen avrebbe dunque illustrato cosa significava essere un ninja alla piccola novizia, raddrizzandone la mentalità spesso troppo fantasiosa e decisamente presuntuosa. Purtroppo, a quanto pareva, anni di battaglie vinte e leadership incontrastata avevano forgiato un caratterino tutt'altro che sottomesso. Un vero tormento.


    Destino

    "Gli Uchiha sai, sono destinati, bambina mia..."
    "Destinati a cosa?"
    "A combattere.
    Ogni Uchiha che tale può definirsi, è destinato a combattere...
    … combattere contro gli altri, contro il fato, contro i preconcetti, e sopratutto contro se stessi.
    […] Certo, come tutti gli uomini, anche noi possiamo nascere malvagi o benefattori, ma sai... nel nostro caso, il denotare una particolare predisposizione naturale alla cattiveria, è una maledizione che gli Dei hanno voluto infliggerci per la nostra spudoratezza...
    La nostra dannazione.
    La nostra rovina..."


    Svezzamento

    [Dalla fondazione, 29 anni e 12 mesi]
    Seguendo l'invito di un interessato Raizen Ikigami, la piccola Shizuka si appresta ad intraprendere il suo primo ed effettivo addestramento come Genin.
    Un'esperienza, questa, che la cambierà profondamente.
    [...] Condotta in una foresta, lontana da casa e dai suoi affetti, la giovane kunoichi sarà infatti costretta a fare i conti con la vera vita da ninja, scoprendo che quello che aveva creduto "un gioco da ragazzi" è in verità un mondo crudele e quasi folle, in cui lei sembra essere fuori luogo.
    Messa di fronte alle proprie debolezze e paure, la ragazza riesce però a dare prova di una grande forza d'animo, affrontando le ombre del suo cuore, scrutando lì dove nessuno è mai arrivato a guardare -neppure lei-, infine riuscendo a vincere contro se stessa.
    Una porta, questa, che le aprirà la strada dei suoi veri desideri e delle sue naturali inclinazioni...
    ...che, a dispetto di quanto lei stessa avrebbe mai creduto, non si prospettano né virtuose né tantomeno piacevoli.


    Distruzione Creatrice
    Cronache di una kunoichi che cresce



    Distruzione

    [Dalla fondazione, 30 anni]
    Terminato l'allenamento con Raizen Ikigami, la giovane principessa di Konoha viene a conoscenza di un fatto che sarà destinato a sconvolgere la sua vita: Kuroro Kobayashi, il suo amato fratello maggiore abbandona Konoha e sparisce senza lasciare traccia.
    La notizia è deleteria per la ragazza, che senza perdere tempo decide di partire per ritrovare il fuggiasco... una decisione coraggiosa, quella, che tuttavia non avrà modo di vedere la luce: All'alba del giorno della sua partenza, Shizuka viene infatti drogata e stordita da due mercenari ingaggiati dalla sua famiglia, e a sua completa insaputa viene condotta in un piccolo villaggio di intrattenitrici ai limiti conosciuti della Terra della Roccia, dove rimarrà imprigionata per ben un anno, costretta a vestire i panni della Geisha.
    La decisione, voluta dalla famiglia nella speranza che in quel tempo lontana da casa la fanciulla avrebbe avuto modo di riflettere sulle sue priorità otterrà esattamente l'effetto inverso: Sentendosi abbandonata da tutti e tradita da chi amava, Shizuka Kobayashi perderà completamente di vista se stessa... forse, in modo irrimediabile.


    Verità

    [Dalla fondazione, 31 anni]
    Di ritorno a Konoha, Shizuka si trova ad affrontare una famiglia apparentemente indifferente circa la dipartita del fratello, un tasto dolente di cui non è possibile neanche parlare. Questa omertà è la leva finale che fa sprofondare l'animo della giovane kunoichi nell'abisso dell'odio... un odio profondo, viscerale, qualcosa che da quel momento in poi non sarebbe più stata in grado di controllare: Una maledizione.
    Trovandosi ormai incapaci di gestire una creatura dall'animo corrotto com'era divenuta Shizuka, il clan Kobayashi non vede altra scelta che convocare gli Uchiha affinché sia rivelata alla ragazza la verità: Ultima discendente di una potente dinastia di kunoichi Uchiha, Shizuka è portatrice latente di Sharingan, un destino, quello, che le era stato tenuto nascosto nella speranza che non si realizzasse mai, poiché in caso contrario, sarebbe stata assassinata da quello stesso clan che un tempo diseredò la madre.
    Ormai ridotta al limite della sua forza, l'erede trova ancora una volta la salvezza nel suo maestro Raizen Ikigami, che l'addestrerà, insegnandole a domare l'oscurità della sua Genkai.


    Creatore

    "Creare la realtà è la più potente forma di controllo, Shizuka...
    ... i creatori sono maestri di inganno e menzogna, sono gli artefici di tutto ciò che tu crederai essere il vero ma che non risulterà essere altro che la proiezione della loro mente.
    Gioisci bambina mia e non esser triste per il tuo destino, poter creare la verità è il più ambito dei poteri...
    ... poiché ricorda sempre: Una guerra potrà essere perduta, una missione avrà possibilità di essere fallita... ma nessuno scappa dal labirito della mente. Nessuno trova scampo dalla propria psiche.

    Tu, hai il mondo in pugno. "



    Il ponte

    [Dalla Fondazione, 31 anni e 2 mesi]
    Ormai famosa con l'appellativo di "Principessa Bastarda" Shizuka Kobayashi si ritroverà a fare i conti con un'eredità che non comprende e uno Sharingan che si presenterà essere come la fonte della sua malvagità latente, una situazione, quella, che comprometterà ulteriormente i suoi rapporti con il Clan Uchiha, con il quale sembra ormai impossibile giungere a patti... A venire in suo soccorso, salvandola dalla ormai rassegnata convinzione di non poter fare niente per cambiare l'ordine del suo destino, interverrà però suo padre Toshiro Kobayashi il quale la spronerà a cercare un punto d'incontro con i membri di quel Clan che ha sempre guardato in silenzio, piuttosto che a divenire l'ennesimo anello di una catena d'odio ormai ventennale.
    Incoraggiata e sostenuta da quella famiglia che non le ha mai voltato le spalle nonostante la sua critica situazione, Shizuka cercherà dunque di divenire un vero "kakehashitonaru": Un ponte di comunione tra due realtà completamente diverse.


    Tentativi

    [Dalla Fondazione, 31 anni e 4 mesi]
    Gestire uno Sharingan corrotto e fonte di una maledizione apparentemente degenerativa, risulta per Shizuka Kobayashi molto più difficile di quello che avrebbe mai immaginato, costringendola ad allenamenti estenuanti sotto la sempre sapiente guida di Chizuru Uchiha, quella fidata nonna materna che insegnerà lei l'arte dell'autocontrollo e della riflessione -doti di cui la giovane e impetuosa kunoichi sembra essere da sempre carente- e che daranno presto i loro primi risultati: Convocata dall'accademia Ninja dei quattro villaggi, Shizuka diventerà infatti per la prima volta Sensei di un corso genin e coadiuvata da un taciturno quanto insopportabile Kuroi Gumo si troverà in una situazione che la metterà ben presto alle prese con la dura arte dell'insegnamento... in cui risulterà un vero demonio. Del disgraziato Team 27 infatti, terminerà l'addestramento senza scappare terrorizzato, un solo studente: Masayuki Hasegawa


    Il mio amore

    [Dalla Fondazione, 31 anni e 6 mesi]
    I mesi che seguiranno la conclusione del Corso Genin saranno per Shizuka Kobayashi un lungo periodo di frasi lasciate in sospeso e sospiri malcelati, occhi fissi nel vuoto e pensieri assorti. Oggetto delle riflessioni della giovane Principessa risulteranno i (rimanenti) membri di quel Team che ella capirà di aver sentito come proprio molto più di quello, ormai distrutto, con cui arrivò al diploma due anni prima.
    Rassegnata alla sicurezza di non poter tuttavia vedere mai i suoi sogni coronarsi e poter dunque incontrare nuovamente quei compagni di cui sente una morbosa quanto inspiegabile mancanza, la ragazza verrà al contrario sorpresa da un Fato dispettoso che si divertirà a condurre all'entrata della sua dimora il bellissimo Masayuki Hasegawa, lo Shinobi di Kiri, unico allievo sopravvissuto, che sembra aver attraversato i mari per poterla vedere.
    I due trascorreranno insieme la più importante festività annuale di Konoha, la stessa che ventun anni prima vide l'innamoramento e la promessa d'amore dei genitori della giovane Principessa: Il Tanabata
    ... Segno del destino o semplice complotto delle stelle?!


    La fiducia

    [Dalla fondazione, 31 anni e 7 mesi]
    L'amore riscoperto nei confronti di Masayuki Hasegawa, quello Shinobi che era inizialmente entrato a far parte della sua vita come suo allievo ma che era riuscito lentamente a conquistare il suo cuore e la sua mente con la pazienza dello stratega, diviene per Shizuka Kobayashi l'ago di una bilancia che non è mai stata così equilibrata. Colma di una felicità difficilmente esprimibile a parole la famosa Principessa Tempesta di Konoha comincia a sorridere alla vita con la serenità dettata dalla sicurezza di aver finalmente trovato il proprio porto sicuro... una positività, questa, che verrà presto premiata da quei Kami che le offriranno la possibilità di cambiare il corso del suo destino.
    La sua opportunità prende il nome di Atasuke Uchiha, giovane ninja appartenente a quel Clan a cui Shizuka è ormai molto più legata di quello che crede e che lei, sfidando l'odio che insiste a credere di dover avere, salva da morte certa. Una gentilezza che la porterà a qualcosa di molto più grande della semplice riconoscenza.
    Sfruttando il permesso speciale offerto lui dal Consiglio degli Anziani come premio per aver portato a termine una missione potenzialmente mortale, Atasuke priverà infatti Shizuka del suo divieto di accedere ai Quartieri Uchiha offrendosi poi come sua guida e stella portante in quel mondo sconosciuto e desiderato.
    E' la nascita di una nuova stella, forse?


    L'oblio dell'odio
    Cronache di una maledizione che divora



    Distruzione

    [Dalla fondazione, 31 anni e 10 mesi]
    La vita di Shizuka Kobayashi ha ormai raggiunto un punto di piacevole equilibrio -bilanciato dalla continua affermazione delle sue doti da kunoichi e dal nuovo legame intrapreso con il Clan Uchiha- quando la più grande delle distruzioni si abbatte sulla sua vita, distruggendola.
    Konohagakure viene attaccata dall'organizzazione denominata Kurotempi, capeggiata dal Reietto Karasu Uchiha, che vedendo in lei la risposta a chissà quale perverso e malvagio gioco della sua mente, decide di addossarle il fardello di difendere da sola il suo Villaggio e la sua gente.
    Contesa tra la lotta contro il tempo costellata di prove e indovinelli atti a impedire l'irrimediabile, e il suo animo instabile, oberato dall'ansia e dalla paura del fallimento, la giovane Principessa della Foglia erra ciò che non avrebbe mai dovuto errare... e Konoha viene distrutta, uccidendo nelle esplosioni che la portano al crollo più di sessanta persone, tra adulti e bambini.
    Dilaniata dall'urlo della sua maledizione, la voragine di odio e animalesca rabbia del suo animo lasciano sprofondare il poco candore della kunoichi nell'oblio: Shizuka Kobayashi viene completamente posseduta dalla sua maledizione.
    Donando in cambio la sua anima all'odio, riesce a sviluppare la seconda Tomoe del suo malvagio Sharingan... un equo scambio.


    Edited by Arashi Hime - 5/6/2013, 02:28
     
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    I Mercanti dei Sogni e dei Desideri
    Cronache del Clan Kobayashi



    Prefazione

    Nessuno sa con precisione in quale epoca senza nome e senza tempo nacque il Clan Kobayashi, ma ogni singolo uomo che possiede abbastanza intelletto da saper scindere il sorgere del sole dal calare delle tenebre, sa perfettamente cosa questa dinastia rappresenti ai giorni attuali.
    [...] Ponendosi come la più potente stirpe non Shinobi tutt'ora conosciuta nelle terre esplorate, la Famiglia Kobayashi si presenta come il più celebre e influente Clan di Sete e Tessuti mai affermato, talmente richiesto e rinomato da lasciar correre la voce che gran parte del mercato sartoriale vigente sia di suo esplicito dominio.
    Supportati silenziosamente dal Clan Aoki -vassallo fedele dai tempi degli Dei creatori- e contraddistinti dalla firma a filo d'oro presente in ogni capo da loro confezionato, i Kobayashi risultano dunque essere i sovrani del mondo non coperto da un coprifronte.
    Una discendenza di Principi.


    L'ordine delle cose

    Il Clan Kobayashi è tanto grande da poter allungare le radici del suo potere su tutta la mappa delle lande conosciute.
    Diviso in due Casate -una Principale, che accoglie la nascita, la crescita e l'affermazione dei vari Capoclan; e una Secondaria, che si presenta invece caratterizzata dal resto di quella che agli effetti è una grande e affiatata famiglia- il Clan Kobayashi trova la sua sede nel suo Villaggio d'origine: Konoha.
    Per poter seguire con maggior partecipazione gli affari e le attività del mercato comune, fu tuttavia deciso di creare una filiare in ogni grande villaggio conosciuto e di affidarla alle cure di una delle famiglie appartenenti al Casato Secondario, che se ne sarebbe diligente occupata fino a diversa decisione...
    ... Da quel momento in poi, dunque, il Kobayashi diviene un Clan internazionalmente riconosciuto.


    Il Clan Aoki

    Si dice che ogni Grande Capoclan Kobayashi abbia un'ombra. Una presenza che, alle sue spalle, tesse i fili di un destino tutto in salita.
    Tali incredibili creature, scelte tra mille altre pronte a raccogliere questo privilegio, sono i membri del Clan Aoki. La cui storia è ignoranza. Le cui capacità sono segreto.
    [...] Di questa antica dinastia nessuno sa niente di più della sua relazione con i Kobayashi, a cui si narra abbiano offerto la propria incondizionata fedeltà dall'era degli Dei Izanami e Izanagi i quali, colpiti da tanta devozione, li legarono assieme per l'eternità.
    E' leggenda comune il narrare infatti come il Clan Aoki offra, alla nascita di ogni neonato della Casata Principale Kobayashi -designato dall'oracolo del Tempio Shintoista del Fuoco come futuro Capoclan- un infante dello stesso sesso e all'incirca della stessa età di quel nuovo giunto che, un giorno, erediterà le file di quello che è un vero e proprio impero. L'ennesima prova di una lealtà senza tempo, che porta ogni singolo membro degli Aoki a servire, assistere e proteggere i suoi amati padroni... ma in che modo essi ci riescano, ahimé, rimane l'enigma del curioso!


    Il Clan oggi

    Salito alla guida del Clan all'età di 22 anni Toshiro Kobayashi -colui che viene definito come il "detentore delle chiavi dell'Eden" per via della sua proprietà di linguaggio che poco scampo lascia a chi lo ascolta- è l'attuale Capoclan dei Kobayashi.
    Privatamente molto più semplice e puerile da come l'immaginario comune lo vuole, il quarantacinquenne dagli ispidi capelli castani e i profondi occhi smeraldinei, tratto distintivo della famiglia al capo della quale si trova, è sposato con l'austera e autoritaria Heiko Uchiha, colei che al suo tempo rinnegò il suo nome e il suo futuro pur di trascorrere la sua vita assieme all'uomo meritevole di averle donato quel cuore che, a sua detta, non aveva mai posseduto.
    Dalla relazione sono nati due figli: Kuroro e Shizuka Kobayashi, il primo destinato alla via dello Shinobi per volere della madre, mentre la seconda a sua volta scelta per succedere alla guida della sua famiglia...
    ... un'impostazione di vita severa, che però sembra nascondere molto più di una semplice scelta: Una necessità.


    I Kobayashi e gli UChiha

    Sottraendo il "fiore degli Uchiha" al proprio Clan e al futuro che questo aveva deciso per lei, Toshiro Kobayashi diviene a tutti gli effetti un traditore, tollerato nel Villaggio per la semplice impossibilità ad ucciderlo senza sollevare un conflitto interno a Konoha.
    Assieme a lui viene ripudiata Heiko, la donna colpevole di aver rinnegato l'onorevole ruolo di Capoclan e il matrimonio combinato a cui era destinata, preferendo piuttosto seguire le ragioni di un cuore che, in quanto kunoichi, non avrebbe mai dovuto avere.
    Privata del suo coprifronte, del suo grado ninja e oberata dal peso di limitazioni, divieti e condanne che vedono il proprio esaurirsi solo nella fine del mondo, Heiko Uchiha "la capoclan reietta" diviene il primo anello di una Faida non ancora conclusa, e che vede il Clan Uchiha rinnegare quello Kobayashi a livelli tali per cui le nuove generazioni vengono cresciute nell'ignoranza della storia di quei "volgari mercanti" e di tutto ciò che ha portato a definirli in questo modo.


    Toshiro

    Toshiro Kobayashi.
    Capoclan dei Kobayashi.
    45 anni per 1.86 di altezza.
    Ha scompigliati capelli castani e profondi occhi verde smeraldo, che illuminano un affilato volto ovale dalla carnagione bruciata dal sole, responsabile di conferire lui la bellezza di una vecchiaia precoce, che non sembra far altro che divenir sempre più affascinante con il trascorrere lento degli anni.
    Con il suo tono di voce baritonale e la sua gestualità fluida, così consona a quel suo modo di parlare tranquillo e ammaliante, Toshiro Kobayashi è dunque il degno rappresentante di una dinastia che ha fatto della manipolazione altrui il suo pregio principale. Re dell'immaginario fantastico comune, quest'uomo dal sorriso travolgente e la spigliatezza caratteriale di un adolescente, risulta in realtà essere molto più giocherellone e infantile di ciò che lascia intendere in pubblico, divertendosi infatti a rendere la vita impossibile alla moglie con scherzi più o meno molesti, prendere in giro chi lo circonda scrivendo messaggi sui ventagli di cui si caratterizza il suo aristocratico abbigliamento, ma soprattutto... perseguitare la sua "amata bambina" di cui non si perde nessun raggiungimento, proprio come testimonia l'album pieno di fotografie che tiene nascosto nella sua famigerata "Shizuka's Room", un improbabile santuario devoluto all'amata (e shockata) figliuola.
    Nessuno ha mai capito se un comportamento simile sia Stalking o vero e proprio amore paterno.


    Heiko

    Heiko Uchiha.
    Moglie di Toshiro Kobayashi.
    42 anni per 1.72 di snella altezza.
    Ha lunghissimi capelli corvini lunghi oltre i fianchi, che scendono lisci ad incorniciare un volto da Dea Mononoke caratterizzato da una candida e setosa carnagione, carnose labbra color cremisi e affilati occhi scuri da felino.
    Non a caso definita come la donna più bella di tutta Konoha, Heiko Uchiha si presenta all'occhio dell'osservatore estraneo come un dipinto di rara grazia e posatezza, poco incline a prendere la parola e misurata in ogni suo gesto. Una vera rarità, dunque, o almeno così si dice.
    Contrariamente all'apparenza, colei che in passato fu considerata il sangue più puro del Clan Uchiha, possiede invero un carattere iracondo, superbo e incredibilmente desideroso di imporsi su chiunque la circondi, senza farsi problemi a ricorrere alla violenza se necessario. Facilmente irritabile, e altrettanto difficilmente placabile, la Mononoke di Konoha possiede un discutibile metro di educazione filiare (che comprende prevalentemente il sottoporre i figli ad improbabili prove "per temprarne il carattere") e un altrettanto confutabile modo di pensare, peculiarità queste che la rendono l'incubo di Shizuka, la quale passa metà della sua vita a scappare da lei... e dal suo "affettuoso desiderio di crescerla di proprio pugno".


    Mihoko

    Mihoko Kobayashi.
    Madre di Toshiro Kobayashi.
    65 anni per 1.50 di altezza.
    Precedente Capoclan, appartiene alla linea più pura della Casata Principale.
    Si presenta come una donna di nobile aspetto e postura, con lunghi e lisci capelli di un bruno ormai abbondantemente brizzolato che, tenuti sempre raccolti, vanno a liberare un volto affascinante anche nella vecchiaia e caratterizzato dai distintivi occhi verdi tipici del Clan di cui un tempo era guida.
    Tra i membri della famiglia è colei che d'aspetto più assomiglia a Shizuka, la quale sembra essere l'esatta copia di com'era la nonna da giovane, un motivo di vanto per la florida anziana, che ha sempre nutrito per la nipote un amore particolare, lo stesso che la indusse ad educarla alle arti femminili fino al compimento dei di lei 4 anni, età in cui fu accolta presso l'Oikiya di Geishe di cui tutt'oggi fa parte.
    Caratterialmente si presenta come una signora composta ed estremamente educata, vincolata all'etichetta e poco propensa alla conversazione frivola, a cui sostituisce piuttosto lunghe ore dedite all'arte del giardinaggio e dell'Ikebana, di cui è maestra.


    Teru

    Teru Akatsukawa.
    Padre di Toshiro Kobayashi.
    70 anni per 1.79 di altezza.
    Figlio di un Daimyo delle Terre del The, Teru Akatsukawa si unì in matrimonio alla futura erede dei Kobayashi all'età di 25 anni, dopo aver reciso i vincoli con la propria famiglia ed essere stato adottato da quella della moglie, di cui acquista il cognome e il lignaggio nel rispetto della tradizione giapponese, che vuole l'entrata dei parenti acquisiti all'interno del nucleo familiare più potente.
    Esperto di storia e cultura internazionale, quest'uomo dai candidi capelli bianchi e un paio di simpatici baffi del medesimo colore, si presenta come un uomo integro e imperturbabilmente tranquillo, tanto da aver creato il mito per il quale egli, nella sua vita, non si sia realmente mai arrabbiato con nessuno. Amante della conversazione e dell'intrattenimento, di cui risulta essere un vero e proprio maestro, Teru Kobayashi mantiene fede alla tradizione del suo Paese natale risultando un incredibile estimatore di the, di cui conosce non solo la cerimonia, la preparazione e i segreti, ma anche la storia e gran parte delle qualità nascoste.


    Chizuru

    Chiruzu Uchiha.
    Madre di Heiko Uchiha.
    66 anni per 1.67 di altezza.
    Mentore e maestra del mondo Shinobi della giovane Shizuka Kobayashi, Chizuru Uchiha si presenta ad una prima occhiata come una donna di media statura e dal fisico longilineo: Ha corti e mossi capelli di un grigio scuro che un tempo furono mori, e profondi occhi scuri brillanti su una carnagione bronzata dall'età.
    Per anni riconosciuta come una delle più valide Jonin del Clan Uchiha, lei che risulta essere -come la figlia e la nipote- appartenente ad una dinastia di kunoichi di prestigio, Chizuru Uchiha è una donna dal carattere ragionevole e diplomatico, mai aggressivo ma sempre e comunque fermo nelle proprie posizioni. E' l'unica all'interno del Clan ad essere in grado di fronteggiare con obiettiva freddezza e sapienza la maledizione della nipote, lei che fu, nei tempi ormai andati, una delle più stimate esperte di Ninjutsu e tattica Shinobi.
    Essendo l'unico membro della famiglia assieme al marito a poter ancora professare le attività ninja, non essendo vincolata ai divieti gravanti sulla figlia, Chizuru si propone come addestratrice di Shizuka, che cresce secondo i principi degli Uchiha e... dell'umana gentilezza.


    Masamune

    Masamune Uchiha.
    Padre di Heiko Uchiha.
    73 anni per 1.83 di altezza.
    In passato considerato come il più celebre esperto di Fuuijutsu di tutta Konoha, quest'uomo si presenta come la più alta rappresentazione di ciò che un vero Shinobi Uchiha deve essere: Silenzioso, severo, ligio al dovere e alla legge del suo Villaggio e sopra ogni altra cosa irremovibile dalle proprie convinzioni, a costo, spesso, di risultare un vecchio e insopportabile testardo.
    Una vita trascorsa sul campo di battaglia ha affinato un carattere tutt'altro che piacevole, segnando non solo il suo animo ma anche il suo aspetto, caratterizzato da una rada chioma di capelli ormai completamente grigi, una barba incolta su un volto ovale dalla carnagione bruciata dal sole e... una lunga cicatrice che dall'occhio sinistro, attraversando tutto il volto, termina sotto la mandibola destra, opera di quell'uomo che fu l'unico a dimostrarsi capace di poterlo uccidere e che, per ironia della sorte, vuole essere il padre della persona più importante della sua stessa amatissima nipote.
    Accanito fumatore e molto bravo nel dispensare consigli qualora richiesti, Masamune Uchiha è il classico uomo con cui nessuno vorrebbe mai avere a che fare, poiché circola voce che... abbia sempre ragione lui.


    Mamoru

    Mamoru Aoki.
    Ombra di Toshiro Kobayashi.
    45 anni e 3 mesi per 1.84 di altezza.
    Si presenta come un uomo nella media, con lisci capelli bruni e sottili occhi nocciola in un volto affilato e caratterizzato da un pizzetto scuro. Piuttosto alto e con un fisico slanciato, Mamoru Aoki, proprio come il suo Signore, è un esperto mercante e un ottimo persuasore.
    Ha un carattere tanto equilibrato da poter risultare addirittura piatto, tanto che in una stanza con più persone la sua presenza quasi non si nota se non è lui a volere il contrario. E' un ottimo osservatore, e in pochi istanti riesce perfettamente a capire la personalità e le intenzioni di chi lo circonda, dimostrando di saper dire sempre la cosa giusta.
    E' stranamente informato su tutto e tutti e forse per questo motivo non risulta mai colto alla sprovvista o stupito, dando a intendere addirittura di saper già l'esito di determinate circostanze prima che queste si compiano... benché il motivo di tanta bravura sia, ahimé, ai più sconosciuto.
    Estremamente educato e ligio al suo importante ruolo, Mamoru Aoki è il degno braccio destro del più potente capoclan non Shinobi di Konoha, che per quanto sarcasticamente tratti, non lascia mai solo per un istante. Un compagno. Un fratello, addirittura.


    Ritsuko

    Ritsuko Aoki.
    Ombra di Shizuka Kobayashi.
    19 anni e 5 mesi per 1.53 di altezza.
    E' una ragazza dall'aspetto materno e accondiscendente, con corti capelli rossi a caschetto e splendidi occhioni azzurri su un viso tondo dalla carnagione pallida.
    Nata nel Clan Aoki e donata quand'era ancora un'infante come ombra della futura Capoclan dei Kobayashi, Ritsuko Aoki è una ragazza estremamente matura per la sua età, come ha sempre dimostrato sin da piccola, accudendo e supportando la sua più che amata Ojou-sama in ogni circostanza.
    Di temperamento mite e difficilmente esagitato, mostra un'attitudine naturale per i lavori domestici e la vita mondana, di cui -proprio come il cugino di secondo grado- denota un'impareggiabile sapere: Sembra essere in grado di sapere sempre tutto e, sotto ordine della sua padrona, è in grado di far correre voci, convincere genti e imporre saperi in tempi talmente rapidi da non dar a supporre agli altri di essere mere vittime di una vera e propria tela di ragno.
    Nutre un attaccamento quasi morboso verso la sua signorina, per la quale vive e senza la quale, a sua detta, morirebbe... un esempio più che invidiabile di reale amore alla fedeltà. E' una figura estremamente importante nella vita di Shizuka, indispensabile per la verità, come spesso dice la stessa kunoichi che non si vergogna a considerare la subalterna come una sorella.


    Edited by Arashi Hime - 24/11/2012, 22:35
     
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