Votes taken by Jotaro Jaku

  1. .
    Probabilmente non rientrano nei generi ma:

    Pillars of Eternity e Hotline Miami
  2. .

    Aggiornamento Reputazioni



    Segnalate in questo topic, le giocate del PROPRIO personaggio che ritenete rilevanti verso la reputazione di un determinato villaggio, avendo cura di inviare UNICAMENTE giocate con un consistente valore nell'assetto globale del gioco. [Attacchi, rapimenti, supporti: Si][Incontri per guadagno personale e scambio di favori: NO]
    La reputazione ha valore verso il villaggio, e non verso un singolo personaggio.
    Ricordate di segnalare gli stemmi ricevuti dalla giocata.

    CITAZIONE
    Nome Pg: XXX
    Link Giocata: XXX
    Reputazione verso: XXX (positiva o negativa)
    Stemmi Ricevuti: XXX (nome stemma e tipo)

    Le giocate inviate saranno esaminate e i relativi stemmi trasformati in eventuale reputazione.

    Per dubbi e info: topic reputazioni


    (Abbiate la decenza di non inviare giocate risalenti all 1275 ac)

    NOTA: Non è presente la reputazione verso IL PROPRIO VILLAGGIO. Già spiegato ampiamente perchè nel topic di regolamentazione.

    Edited by Jotaro Jaku - 27/9/2017, 01:28
  3. .

    1 Minuto a Mezzanotte



    Gli avvenimenti si stavano susseguendo senza sosta nella notte più lunga della Foglia, da quando il cinque code si era liberato, anni prima, generando il caos, e imponendo la morte del giovane Keita. Quella notte invece, la luna splendeva col suo rosso sangue come mai prima di quel momento. Fuori dalle immediate vicinanze del villaggio, nessuno avrebbe notato l'inganno, potendo invece osservare le normali forma e posizione del bianco satellite, in alto verso Iwa.
    Fatta eccezione per Jotaro, che per qualche motivo pur trovandosi lontano da Konoha all'inizio del rituale, riusciva a vederne gli effetti, un Otese, o un Kiriano, non avrebbero avuto alcun dubbio, scrutando il cielo. Figurarsi un lontano cugino di Suna.
    In quella terribile notte, quando ormai mancavano pochi minuti alle 3 in punto, la situazione era la seguente: Raizen si trovava riverso in una sconfinata pozza del suo stesso sangue, sull'altipiano degli Hokage, privo del braccio sinistro [In precedenza ho detto il destro, ma a fine post vedrete il perchè di questa correzione.] e privo dei sensi, oltre che del Kyubi, strappatogli da Shiro e dal di lui Serraglio. In compagnia della Montagna del Fuoco, c'era solo il giovane Yato, che cercava di curarlo, o di ucciderlo, dal momento che l'unica altra persona, il daymio Kazutoshi, era spirato al posto di Raizen dopo il rituale di estrazione grazie ad un sigillo. Contemporaneamente, Sho, in preda alla furia dello stesso demone che in una notte simile aveva distrutto Konoha, anni prima, stava cercando di porre fine al rituale, fuggendo da un Lupo ben più minaccioso di un intero branco; mentre Asami cercava il modo di aiutare i suoi compagni di squadra, venendosi a trovare in una situazione più grande di lei.
    Kairi era appena stata sbattuta contro una parete e stava venendo praticamente sotterrata dalle macerie, anche se in modo non grave per il futuro della sua salute, braccata da quello che restava di una Tigre feroce.
    Allo stesso modo, Shin era in dirittura d'arrivo per il suolo, avvinghiato al Cinghiale, che tutte le intenzioni aveva tranne quella di lasciarlo andare, in una roulette che avrebbe deciso chi far trovare al suolo al momento dell'impatto; mentre Oda era tutt'altro che spiacevole uva per la Volpe che voleva azzannarlo, e che stava riuscendo ad arrivare benissimo alla sua preda. Senza la forza di Raizen, e la sicurezza di Sho, ormai sempre più preda della furia, era proprio quest'ultimo, il ragazzo scaramantico e con la passione degli spiriti, a fungere da colonna portante del gruppo, sebbene ancora non se ne rendesse conto.
    Alla Foglia invece, Jotaro stava cercando di raggiungere quello che per un momento le sue capacità da sensitivo senza chakra, gli avevano permesso di scambiare per Raizen, che al momento non dava segni di vita.
    Le forze speciali della Foglia non erano rimaste senza far nulla dall'inizio dell'attacco, e avevano cercato di mettersi in contatto con il Kage, oltre che aiutare in una eventuale ricerca della fonte del rituale, sebbene disturbati da forte interferenze causate dal Serraglio di Shiro.
    Di tutti i ninja della Foglia intenti nelle operazioni di indagine e arginamento delle minacce, ce n'era una che aveva un legame particolare con il Kage e col demone codato che egli portava con sè, la giovane Oboro; la quale, appena percepì il suo ingresso in quella realtà, venne allarmata da un forte senso di pericolo, e saltò fuori dal covo della radice, per vederci chiaro, scoprendo un'enorme luna rossa sulla sua testa.
    Attirata dall'istinto e dall'energia del Kyubi, si sarebbe recata all'altipiano, dove per la prima volta dopo alcuni decenni, avrebbe incontrato il cugino Jotaro, incappando in lui senza sapere chi fosse, ma scambiandolo per un anbu, dato il suo camuffamento. Per il ronin fu lo stesso, dato il vero abito da Anbu della kunoichi. I due si sarebbero recati verso l'ultima posizione nota dell'Hokage, mentre la lancetta dell'orologio era quasi sulle 12, e un meschino Cervo, si preparava nell'ombra a chiudere la partita.


    [Asami]


    Sulla pelle di Asami, sparisce anche l'ultimo simbolo, quello del Lupo, per venire rimpiazzato con quello del Cinghiale. Improvvisamente, la figura che fino a pochi istanti prima camminava tra le fiamme, scomparve alla vista della Kunoichi. Se lo avesse voluto, avrebbe potuto correre in aiuto di Shin.
    Per qualche ragione, il Lupo aveva rigettato il legame con la ragazza, in cerca di prede più appetibili.
    Il nuovo simbolo sarebbe apparso sulla mano destra della ragazza, in modo che fosse chiaramente visibile, come un invito da qualcuno di molto perverso a proseguire nel gioco; e conoscendo già la posizione di Oda e Shin, la giovane avrebbe potuto raggiungerli in breve tempo, sempre se di tempo ne fosse rimasto. Almeno non sarebbe stata inseguita dal Lupo...


    [Kairi]

    Quando l'Uchiha rivolse la sua palla di fuoco verso le macerie, attraverso la nube di polvere, qualcosa colpì, ma non seppe mai quale fu il bersaglio definitivo del suo colpo, fatto sta che al momento di saltare sul tetto che aveva scelto per restare di vedetta; le suole delle sue scarpe non arrivarono mai a toccare le tegole. Il suono sottile di contatto fu invece con del legno. La ragazza era acquattata sì, ma su una panchina, nella piazza centrale della Foglia; mentre il corpo dissanguato della Tigre giaceva a un paio di metri da dove lei aveva indirizzato la palla di fuoco. L'aveva mancata, ma le ferite avevano avuto la meglio sull'avversario della ragazza, facendo scomparire il simbolo, e rimandandola a casa.

    [Oda]

    Quello che suo malgrado, era divenuto il nuovo caposquadra effettivo dei ninja rimasti in quel delirio del parto mentale di Shiro, non solo era l'unica fonte di salvezza per i suoi compagni, ma aveva appena aiutato Shin a non incombere in una fine orribile. Assaltato dalla Volpe, venne colpito in pieno da una delle lance della donna, cosa che le strappò un ghigno irritante di soddisfazione sotto la maschera, facendole credere di avere in pugno la battaglia. Sarebbe stata lei la prima a mietere una vita dentro quel rituale.
    Quello che la Volpe non immaginava, era che, volutamente o meno, la coppia di fogliosi, l'avrebbero messa nel sacco di lì a poco. Le nemica di Oda, che lui lo avesse compreso o meno, era sorda. Quello era il motivo per il quale la sua illusione sonora non l'aveva colpita; ed era sempre per quello che il Cinghiale era pronto a difenderla, perchè lei si concentrasse sull'attacco. In quel momento però, con il Cinghiale che proprio in quell'istante impattava contro il suolo assieme a Shin, causando un gran trambusto e sollevando una discreta nube di polvere e terra, l'unica forma di difesa vera e propria della donna, era completamente assente. Il che, sommato alla boria della Volpe di voler uccidere immediatamente Oda, la fece lanciare contro il ninja della Foglia, in modo tale da farle completamente passare inosservata la presenza di una fottutissima gamba del Fuda, che stava per arrivarle in faccia.
    Quasi addosso ad Oda, con una lancia per mano, la donna fu completamente incapace di percepire il sibilo che l'arto gigantico vibrò attraverso l'aria, e quando si rese conto della sua presenza, grazie alla sua percezione tattile, fece appena in tempo a emettere un


    - Uh? -



    Prima che il colpo la colpisse dritta in faccia prendendola completamente indifesa, e senza che lei si aspettasse minimamente di essere sorpresa; dato che il suo campo visivo ristretto a causa della maschera, era unicamente incentrato su Oda. La leggendaria pedata detonò la faccia della Volpe così forte da sbriciolarle il cranio e farla schizzare contro la struttura degli Alloggi, piantandola come un chiodo dentro la parete esterna.

    Strana maiolica nel bagno di casa, Oda ci aveva sempre fatto caso. Quelle piastrelle gli ricordavano dei piccoli wight spettrali che aveva visto sul fumetto di un cacciatore solitario dai capelli grigi, alcuni mesi prima; ma invece di essere a salvare il villaggio, si trovava nella doccia di casa sua, sedere a terra, con l'acqua che gli pioveva in faccia. Con lui, era scomparsa anche la rete di comunicazione mentale.


    [Shin e Sho]

    La scommessa del loto della foglia sarebbe stata in favore del ragazzo? Lo scontro con il terreno sarebbe stato allucinante. La presa sulla faccia del Cinghiale avrebbe avuto certamente effetto, ma questo non gli avrebbe permesso di rompere il volto del suo avversario. Il Cinghiale era il più resistente di tutto il Serraglio di Shiro.
    Quando i due si trovarono a sbattere a terra, fu il nemico di Shin a colpire per primo, causando un effetto missile, aprendo la strada per un paio di metri nel terreno; portandosi dietro anche Shin. L'impatto avrebbe reso molto più dolore alla bestia in armatura, causando una ferita [Critica] al Cinghiale, e una [Media] diffusa a Shin, oltre ad uno status [Rottura] alla gamba destra, danneggiata nell'impatto avvenuto in malomodo, ma permettendogli quantomeno di non morire.
    Quando la penetrazione tellurica della coppia terminò, i due avevano bucato il suolo per almeno 5 metri, ritrovandosi nelle fogne, circa al centro di esse.
    Rivelando una configurazione a galleria, abbastanza larghe per camminare a due a due, ma con il soffitto alto appena due metri.
    Shin e il Cinghiale avrebbero rapidamente ripreso il controllo di loro stessi, rimettendosi in piedi, ma non sarebbero stati soli.


    Infatti, sebbene Shin non potesse vederlo, non a causa della poca illuminazione che caratterizzava le fogne, per via dei simboli che determinavano gli accoppiamenti, a circa 10 metri da lui, verso sud, trovandosi lui in una sorta di incrocio a 4 vie, c'era il Cervo.
    L'ultima maschera era seduta sul grosso cerchio di metallo che aveva mostrato con sè all'inizio, e levitava a circa 1 metro da terra. Dietro di lui era presente una sorta di totem, una struttura di legno alta circa 2 metri, con tanti rami quante le maschere, e alcune di loro erano coperte di crepe, dalle quali fuoriusciva una luce rossastra. Neppure il totem sarebbe stato visibile dal ragazzo. Se qualcuno fosse stato in grado di vedere il Cervo, quindi il Totem, avrebbe notato come ogni maschera che presentasse delle crepe, corrispondeva a una delle maschere sconfitte. Erano rimaste infatti, solo 3 maschere intatte: Lupo, Cinghiale, Cervo.


    Una cosa però, Shin la poteva vedere, e non si trattava del Cinghiale a meno di due metri da lui. Si trattava di qualcos'altro, che gli si stava avvicinando, a una decina di metri a nord, quindi dietro di lui. Una figura che sembrava emettere qualcosa di simile a vapore nero dal corpo, con gli occhi luminosi e imbrattati d'odio.
    Sho aveva raggiunto la botola e l'aveva praticamente scardinata via con una mano, era sceso nelle fogne, e con due galoppate era arrivato quasi allo snodo centrale delle fogne, da dove poteva vedere il Cervo, e il Totem, ma avrebbe superato Shin, lasciandolo in pace, situato tra lui e il suo bersaglio, per lanciarsi sul vero nemico ( non vedendo il Cinghiale) o avrebbe scambiato il ragazzo per una minaccia, essendo lui praticamente una figura mezza oscurata dall'ombra delle fogne?
    Il Cinghiale nel frattempo, non avrebbe agito a causa dello scompenso causato dall'impatto, e non si sarebbe reso conto, ancora, che la tecnica di attrazione si era disattivata; per quanto non fosse lui, il problema primario di Shin.


    [Raizen]

    Quando Yato scelse, si trovò a non essere più solo.
    Due figure si trovavano in piedi alle sue spalle, sotto la pioggia, e illuminate dalle luce rossa della luna, che ormai era gigantesca, e occupava quasi totalmente il cielo sopra Konoha.
    Erano arrivati tardi.





    Grazie a Waket per il capolavoro.

    TURNI AL COMPLETAMENTO DEL RITUALE: 1

  4. .

    IN SERVIZIO PER KIRI




    Dalla chiamata di Itai, non sarebbero passati 10 minuti. Non sarebbero passati 5 minuti, ma nemmeno 2 minuti. Forse circa 10 secondi.
    Sanjuro infatti stava aspettando sul balcone accanto all'ufficio di Itai da qualche minuto; ora; giorno. Da quando aveva saputo della sua nomina, si era appostato con la capra per poter arrivare in servizio il prima possibile quando fosse stato chiamato, tale era l'orgoglio che provava per poter servire nuovamente Kiri in una veste di shinobi vera e propria.


    Ho detto capra?



    Preceduto da un suono come di gomme che slittavano sull'asfalto, anzi, di ruote di legno di carro, su di una via sterrata, un'ombra avrebbe oscurato il cielo sulla finestra/vetrata/superficie in vetro più grande dell'ufficio di Itai, per infrangersi contro di essa, e mandarla completamente in frantumi.



    La figura che era piombata nell'ufficio, sotto lo sguardo paralizzato del povero messo amministrativo, e quello di Itai, il nuovo Sanjuro, rinnovato nello stile, nella forma e nel colore, forte di un nuovo grado, un nuovo ruolo, ma non un nuovo bastone, aveva appena fatto l'entrata più rapida della storia, in groppa alla sua fedele capra, con la sua fedelissima maschera da "entrata in servizio" assieme al gabbiano che ormai era probabilmente fuso al suo sistema scheletrico. Tutti ovviamente condotti da Gassan, che dato il suo nuovo tantien, assieme al suo carattere fiero, e alla smisurata esperienza, era forse il ninja più completo, rispetto a Sanjuro.
    La scena fu così improvvisa e impossibile, da avvenire a rallentatore. La capra toccò di nuovo terra nella sala, derapando col sedere, generando un forte fischio di sgommata con gli zoccoli, praticamente a dieci centimetri dal volto del poveretto che aveva portato il modulo; non solo, per completare l'arrivo, e annullare l'energia misticocinetica che aveva permesso il movimento accellerato, al limite del teletrasporto, l'animale vibrò un possente doppiocalcio con le zampe posteriori, restando per un attimo sulle anteriori e arrestare la sua corsa. Ovviamente investendo in pieno il poveretto che venne scatabosciato (?) nell'ufficio accanto passando attraverso la porta dell'ufficio di Itai. Sperando fosse aperta. [Spoiler: non lo era, la ventata di misticismo arrivata assieme a Sanjuro pochi istanti prima l'avrebbe chiusa.]


    - SANJURO CONSIGLIERE DELLA NEBBIA AL VOSTRO SERVIZIO FANTASMA DI ITAI. -

    Eccolo lì. Il futuro tattico di Kiri.


  5. .

    La natura dei monaci




    Non sarebbe stato facile per la donna rettile aiutare il monco, monco nel senso di Jhin, non monco nel senso di zoppo, cioè Densen; dal momento che la statua stava roteando ad una altezza considerevole. Infatti Gado urlò più di una volta al cecchino che se egli non avesse fatto qualcosa per far almeno atterrare la sentinella di qualche metro, lei non sarebbe riuscita ad aiutarlo. Jhin dal canto suo, più per non rivelare le sue carte che per altri motivi, ignorò bellamente la donna, e cercò invece di aiutare Densen contro il suo avversario, che ricordiamo, ancora non aveva fatto ancora nulla contro i due ninja per essere considerato tale. A questo punto, con Densen che si lanciava contro i monaco, la donna serpente che urlava, e una statua dal sedere di pietra che volava in cerchio, il cecchino con la Tourette pensò bene di usare il braccio libero per caricare il balestrino con tutti i proiettili possibili per coprire il monaco con una salva di quadrelli. Ovviamente a caso. E il caso volle, che nonostante il movimento circolare, nessuno dei proiettili avrebbe colpito il ragazzo ninja zoppo; un vero miracolo, o una dote nascosta del monco? Quello che accadde invece, fu che quando il monaco venne bloccato da Densen....


    Giovanotto lasciami andare per favore, sto cercando di rimettere a posto quella sentinella che pare si sia attivata per errore, potresti liberarmi così posso......ZAC!


    Uno dei quadrelli di Jhin colpì il monaco direttamente in fronte, mentre questo aveva un braccio bloccato dietro la schiena, e l'avambraccio di Densen che cercava di strozzarlo. Eppure, invece del sangue, delle scintille uscirono dal foro di entrata del quadrello ancora conficcato nel vecchio, che iniziò ad emettere un suono metallico disturbato dalla gola. Un istante dopo, il suo volto si coprì con un ghigno terrificante, girò la testa di 180 gradi, fissando Densen, e ruotò anche tutte le articolazioni, trovandosi praticamente rivolto verso il ragazzo! Come un calzino quando....aspetta, lo dice Jhin.



    - PORCA MAZURKA SI E' RIVOLTATO COME UN CALZINO. Come quando prendi una DONNA melanzana e ci infili dentro un braccio e la rivolti da dentro all'infuori ed esce tutto lo schifo. Per gli AMMINOACIDI Dei che assurdità, fa SESSO schifo. - [La bocca di Jhin inizia a tremare e la mandibola a sbattere.]


    Colpito dall'effetto sorpresa del monaco, il monco decise che doveva salvare la vita del suo amico Densen, dal momento che quel monaco era una schifezza più simile ad una calza rivoltata che ad un uomo, quindi attivò un meccanismo del proprio piede finto, il quale venne sparato tipo colpo di cannone verso il basso. Al piede era attaccato un rampino, tipo quello che lo teneva legato alla statua. La scarpa volò verso una delle colonne di pietra del chiostro e vi si avviluppò attorno, iniziando a ritirare come una canna da pesca sotto sforzo. La scena si era evoluta. Da un tizio monco aggrappato al sedere di pietra di un coso volante, ora Densen si trovava in una battuta di pesca al gargoyle dove il tizio monco era aggrappato con una mano al sedere di pietra e con un piede ad una colonna. Senza contare il monaco meccanico disarticolato uscito da un Horror che lo fissava. Beh, almeno Gado ora era a portata di tiro, dal momento che il vericello-piede di Jhin aveva trascinato verso il suolo la sentinella di pietra.


    - Alla buon ora maledizione! -


    Il braccio destro della donna divenne praticamente una frusta, la pelle e la conformazione cambiarono a seguito di alcuni sigilli, trasformando l'arto in una lunghissima liana che venne manipolata come una frusta. L'appendice verdognola, non priva di foglie e radici, raggiunse la sentinella, la afferrò compiendo alcuni giri, e venne sbattuta a terra con violenza. Sopra Jhin. Il quale praticamente si smontò in tre o quattro pezzi, con la testa che volò in un angolo del chiostro, un braccio restò sotto la statua di pietra, quasi del tutto finita in pezzi, mentre il resto del corpo volò verso la parete da dove erano usciti Densen e Gado. Che il povero cecchino avesse trovato la sua fine schiacciato dalle chiappe di pietra di una statua?



    Intanto, il monaco sembrava tutt'altro che affabile. Infatti lasciò la presa dalla mazza ferrata, e con un piccolo scoppio, il polso dell'"uomo" si staccò dal resto del braccio, restandovi attaccato con un cavo, simili a quelli usati da Jhin come vericelli, e cercò di afferrare a sua volta con la mano il collo di Densen per strozzarlo; mentre dalla bocca emetteva una nube violacea davvero poco invitante. [Veleno Brutto che non vuoi respirare] Ma i drammi non erano finiti lì, infatti proprio in quel momento, una seconda statua di pietra, come giunta dal nulla, atterrò nel bel mezzo del chiostro, con fare decisamente minaccioso.
    Cosa avrebbe fatto Densen per salvare la situazione?




  6. .

    Pioggia sulla Foglia



    [Sho]

    Senza muovere un muscolo, il Lupo osservò la reazione del portatore del cinque code, con un leggero sorriso sotto la maschera. Un istante dopo la comparsa del ceppo, un lampo di luce, venne seguito da un rumore assordante, e in una frazione di secondo, il palazzo fu squassato da un'onda d'urto rossa come il sole al tramonto, che vaporizzò le barriere di legno e pietra, annichilendo qualunque cosa al suo passaggio. Le bombe erano state posizionate in tutta la struttura, non solo al piano inferiore, quindi l'effetto domino avrebbe colpito tutto il castello.
    L'esplosione durò il tempo di una lacrima, la stessa Scimmia, appollaiata sul tetto, pur condividendo la vista con il Lupo, e cercando di saltare via, fu completamente investita dall'esplosione, e scomparve nel vento dopo aver sollevato le suole delle scarpe dalle tegole che coprivano il palazzo. Non ne rimase nulla.

    Quanto a Sho, la sostituzione non fu sufficiente a portarlo fuori dall'onda d'urto, e dopo essere riapparso, venne sbalzato violentemente dentro le caserme, con la sua unica fortuna di finire contro dei sacchi di grano, riuscendo a limitare le ferite. [2 Leggere Diffuse e Dolore (dnt Medio)]
    La nube oscura invase tutta la proprietà, e l'onda d'aria spostata fu sufficiente a far scuotere ogni singola struttura. [Gli effetti sui partecipanti arrivano via via nel loro paragrafo]

    Pochi istanti dopo, Sho avrebbe potuto scorgere dal buco creato nel muro di legno dal passaggio del suo corpo, una figura uscire a passo lento da quello che restava del palazzo. Avanzava avvolta dalle fiamme come camminasse su una spiaggia calma, il Lupo era completamente illeso. Non solo, da una finestra alla sua sinistra, Sho avrebbe facilmente notato in mezzo ai detriti e al fumo, la figura del Serpente lanciarsi dagli Alloggi, dove si trovava con Asami, dritto nel chiostro, avvolto dalle fiamme, sebbene quella zona non fosse stata coinvolta nell'esplosione.
    Pochi istanti, e dopo essere crollato a terra in fiamme, si sarebbe scomposto in un mucchio di ceneri fumanti. Il sigillo del Serpente sarebbe scomparso da Sho e da Asami.


    Ot
    CITAZIONE
    Sei un pazzo scatenato.


    [Asami]


    Questi eventi avrebbero preceduto l'esplosione. Il kunai della ragazza avrebbe saettato verso il Serpente, il quale non avrebbe eseguito nessuna delle azioni della kunoichi ( non attivando quindi le ipotetiche) dal momento che una carta da combattimento sarebbe stata lanciata, intercettando il kunai a mezz'aria con un suono metallico, e facendo sbalzare i due oggetti ai lati opposti della stanza, a destra e a sinistra dei due avversari. Il serpente avrebbe quindi estratto un mazzo di carte e lo avrebbe svuotato del suo contenuto, restando sempre seduto, tenendo le carte in mano.
    Le carte in questione si sarebbero ricoperte di un chakra verde luminoso, prima che un'esplosione gigantesca illuminasse la notte a giorno, e lo spostamento d'aria distruggesse tutti i vetri della struttura. Il Serpente fu sbilanciato, ma prima che potesse reagire in qualche modo, fu avvolto dalle fiamme, non come se avesse preso fuoco, ma come se fosse stato inzuppato di kerosene e gettato in una pozza di metallo fuso. Le fiamme zampillavano fuori dalle sue narici e dalle cavità oculari. L'uomo si gettò fuori dalla prima finestra e finì a terra nel chiostro, divenendo un mucchio di genere nel giro di una manciata di secondi. Il sigillo del Serpente sarebbe scomparso da Asami, lasciando la kunoichi da sola negli Alloggi, a terra per lo scoppio, ma illesa.


    [Oda e Shin]

    Quando la finta di Shin minacciò la Volpe, questa saltò immediatamente sul cinghiale [Slot Difesa volpe 1] senza stare troppo a pensarci, mentre la sua guardia seguiva con occhi imperituri la scena. Nel momento in cui Shin apparve praticamente dal nulla a mezz'aria per intercettarla e colpirla con un calcio al busto, il Cinghiale aveva già preparato la difesa per la sua compagna. [Slot Tecnica Cinghiale 1][Azione Rapida]

    Armatura del cinghiale spirituale
    Villaggio: ???
    Posizioni Magiche: Cane (1)
    L'utilizzatore modifica le proprie bardature ricoprendole di chakra dal colore azzurrino iridescente sotto forma di uno strato nebuloso di energia. L'utilizzatore acquisirà una protezione naturale di 10.
    L'utilizzatore modifica la propria lanterna rendendola di un azzurro soffuso. Qualunque alleato consenziente può toccare la lanterna per essere teletrasportato scambiandosi di posto con l'utilizzatore entro 10 metri.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medioalto)
    (Mantenimento: Mediobasso)

    Il colore del Cinghiale cambiò in azzurro iridescente durante l'azione, e dal momento che la Volpe era già in contatto con la lanterna, quando il colpo di Shin impattò su quella che era un istante prima la Volpe, era ora il busto ferrato del Cinghiale, a mezz'aria. L'attacco non arrecò alcun danno a nessuno dei due contendenti, ma dette adito a una scena curiosa. Il Cinghiale terminò il movimento della propria compagna, finendo in piedi sulle spalle di lei, la quale, per sostenerne il peso, fu costretta ad allargare le gambe e abbassare il baricentro, sfondando le piastrelle di pietra su cui poggiava i piedi, ed emettendo un grugnito di fastidio. Questo, senza nemmeno rendersene conto, la mise sulla linea di tiro di Oda, il quale aveva già lanciato il proprio colpo segreto sul Cinghiale, ma colpendo all'ultimo istante la Volpe, e derubandola del corpo.
    Il controllo ebbe effetto, ma Oda non avrebbe potuto controllarlo in tempo, dal momento che non appena si trovò dentro di lei, si trovò circondato non da uno, ma da tutti i nemici presenti sul posto, che afferrarono il suo spirito per il collo, e lo buttarono fuori dalla Volpe a calci, lasciandolo interdetto, e piuttosto deluso per la sfortuna.
    [Consumo Alto]

    A quel punto, Shin si era sostituito per allontanarsi, e si trovava sul tetto della caserma, quando accaddero due cose, praticamente nello stesso momento.
    Il palazzo venne obliterato. L'onda d'urto investì le caserme, e Shin avrebbe probabilmente notato Sho mentre veniva lanciato verso la struttura sotto di sè, ma prima di poter reagire, la detonazione avrebbe investito anche lui, sbattendolo violentemente verso i suoi avversari.
    La seconda cosa, che a causa dello spostamento dovuto all'esplosione, forse Shin non avrebbe notato, era che il suo corpo non si stava muovendo solo per effetto dell'aria.
    Il Cinghiale aveva acceso la sua maschera, e attivato il suo potere su di lui.
    [Slot tecnica Cinghiale 2 - [Tecnica Rapida]

    Spirito del Cinghiale: Condivisione Dolorosa
    Villaggio: ???
    Posizioni Magiche: Cane (1)
    L'utilizzatore e un bersaglio che è entrato in contatto almeno una volta con esso o il proprio alleato/arma, vengono attratti vicendevolmente con una forza pari a 900 ovunque si trovino entro 30 metri. La velocità dello spostamento dei due corpi avviene parienergia l'utilizzatore. Eventuali ostacoli nella traiettoria dei due corpi subiscono danno triplicato, mentre i due corpi subiscono danni normali. I corpi sono considerati un oggetto potenza 30 durezza 3 per gli ostacoli. Gli ostacoli sono considerati, se non diversamente specificato, potenza 20 durezza 2 per i corpi. Se i corpi riusciranno a aggiungersi, l'impatto causerà un colpo a potenza 50 ad entrambi. Entrambi i bersagli saranno sotto l'effetto di un ingombro grave fino a che resteranno attaccati. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Alto)
    (Mantenimento: Mediobasso)

    Se qualcosa di molto potente non avesse interrotto il movimento di Shin o del Cinghiale, che stava volando verso il foglioso, dato che semplicemente deviandolo non sarebbe stato abbastanza, lui e il Cinghiale avrebbero impattato tra di loro. E uno dei due non aveva la fortuna di essere coperto di placche d'acciaio piene di spuntoni.
    Per aggiungere danno alla beffa, la Volpe non avrebbe atteso lo scontro.
    Anche lei aveva attivato la sua maschera.
    [Slot tecnica 1 volpe][Azione rapida]

    Spirito della Volpe: Lance del Destino ineluttabile
    Villaggio: ???
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore è in grado di generare dal proprio corpo delle copie della lancia spirituale. L'utilizzatore sarà in grado di lanciarne fino a 3 con un solo arto e applicare gli effetti che potrebbe applicare un colpo fisico dell'utilizzatore. Possono essere generate 6 lance a turno per grado.
    [Penetrazione 2] - Ignorano difese il cui valore di durezza sia 2 o inferiore.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Alto)
    (Mantenimento: Basso)

    Lancia la sua arma a Shin, la richiama [Bassissimo] e la lancia di nuovo in caso di un colpo a vuoto, di una parata o schivata, o anche di ferita, per colpire il ninja due volte. Richiamandola a fine combo [Bassissimo][Slot Azione Volpe 1][Lancio Multiplo]Lancio multiplo
    L'utilizzatore può eseguire due lanci con 1 solo slot azione. 1 volta ogni 3 round.


    Che i due si fossero scontrati finendo poi a terra con un tonfo sordo, o meno, la Volpe si sarebbe voltata verso Oda. Nella sua schiena, conficcate, erano apparse ora 11 lance spirituali, che sarebbero state in parte estratte, 3 per arto. Il primo lancio verso lo Yamanaka avrebbe disegnato un ventaglio a tre punte, con 20 cm circa tra una lancia e l'altra, all'altezza delle ginocchia. [Slot Azione volpe 2][Attacco Doppio] Quindi, con un secondo lancio, avrebbe disegnato un ventaglio identico, mirando leggermente più in alto, in caso di salto, o se Oda fosse rimasto fermo, altrimenti, nella direzione di schivata. Questa rosa di colpi sarebbe stata 60 più in alto della precedente. [Slot Azione volpe 3][Attacco Doppio] Sicuramente, l'intervallo di tempo era stato calcolato in modo da non permettere al sensitivo di saltare il primo attacco, per poi distendersi e schivare così il secondo. La Volpe non era così stupida.
    Al termine dell'attacco, tutte le lance sarebbero state richiamate nella schiena della nemica.
    [2 Bassissimi]

    [Kairi e Yato]

    Il colpo di rimbalzo del Senju prese alla sprovvista la Scimmia, che sogghignò con piacere. L'avversario sembrava molto abile. Peccato che presto il cecchino sarebbe diventato polvere.
    L'assalto dei ninja cominciò con una grossa mano di legno, che la Scimmia non vedeva, ma la Tigre si, e per tutta risposta, questi cercò di tagliarla a metà orizzontalmente, mentre compiva un saltello all'indietro, più scenico che altro, dato dall'improvvisa comparsa del costrutto. La lama vi passò attraverso, ma la mano non sembrò affatto venire tagliata permanentemente.
    Qualcosa venne comunicato dalla Scimmia alla Tigre, dato che prima vedeva il compagno attaccare il nulla, mentre Yato gli saltava praticamente in faccia, seguito dalla Kunoichi.
    Voltandosi di 180 gradi, e ignorando sia la mano, sia le fruste che stavano uscendo dal terreno, la Tigre compì un rapido movimento con la mano destra, e si conficcò la Masamune dritta nella bocca dello stomaco, leggermente inclinata verso l'alto.
    Filo Incorruttibile3° Slot: La lama può essere usata su se stessi come Rilascio con efficacia raddoppiata al costo di 2 Slot Azione.

    La lama della Tigre e gli spuntoni di Yato si sarebbero probabilmente incontrati nel collo dei rispettivi avversari, ma fu in quel momento, mentre a rallentatore la punta della lama stava per forare lo strato esterno dell'epidermide del Senju, che la Scimmia venne vaporizzata dall'esplosione. Yato non avrebbe visto arrivare la nube, sarebbe scomparso nel nulla, mandando il colpo di sottomissione a vuoto, così come il suo assalto.
    Quanto a Kairi invece, il suo affondo era ormai praticamente a 5 cm dalla maschera della Tigre quando l'onda d'urtò la sbalzò via verso il magazzino, a est, facendola schiantare contro la parete, con un bonus di tegole che la coprirono, arrivate dal magazzino stesso e dal palazzo del Daimyo. [2 Leggere diffuse] La nube nera avrebbe avvolto tutti i vicoli, celando la Tigre, ancora più ferita, agli occhi della kunoichi, sommersa dai detriti, ma quasi incolume.


    E Yato? Era praticamente scomparso in una frazione di secondo; nemmeno il tempo di sbattere gli occhi.
    Era a Konoha. La gente si abbracciava per strada, tutti avevano paura, alcuni correvano, altri fissavano la luna rossa, che non trasmetteva alcuna immagine al momento, altri guardavano il monte degli Hokage, con i bambini appesi grondanti sangue dalla faccia di Raizen, con la scritta INDEGNO tracciata col medesimo liquido. Sul suo corpo era sparito il simbolo della Scimmia, ma anche quello della Tigre. Dal corpo di Kairi solo quello della Scimmia.


    [Raizen]

    [Appurati i problemi su slot, status, ed equip del post precedente, che già sai e che non sto a ripetere, intervengo a malincuore con questa serie di azioni autoconclusive.]

    La reazione dell'Hokage fu ben oltre le aspettative della situazione, tanto nonostante il modo in cui fosse ridotto il corpo, fu in grado di trasformarsi nella volpe, e cercare di lanciare due sfere in due direzioni diverse. Forse l'abitudine nell'utilizzare la strategia, forse il dolore o lo stordimento gli avevano obnubilato la mente, ma non aveva niente con sè, a parte il dolore.
    In quel momento, una mano si sarebbe protratta verso il retro del gigante rosso che illuminava la montagna dei Kage dalla sua entroterra. [Sigillo della Memoria][Ado][Tecnica Immobile][Azione Rapida][Velocità 1200] [Demone, Rilascio e Bijuudama vengono bloccate]
    Shiro, lo Shiro che tanto lo terrorizzava e che tanto bramava di incontrare, era davanti alle sue fauci, eppure qualcosa lo toccava da dietro, sul corpo.
    Lo Shiro che aveva davanti, si sarebbe sfaldato in breve, rivelando uno Sharingan, e una lunga chioma nera, e mentre il Kyubi abbandonava il suo stato esterno per riportarlo a quello di un Kage privo di un arto, gli occhi Uchiha di Taka, la madre traditrice di Kairi, creduta morta fino a pochi giorni prima, avvolgevano il suo corpo con una lunga e costrittiva serie di rovi [Ado][Efficacia 60]
    Non aveva nemmeno provato a guadagnare tempo per i suoi ninja, nè ad analizzare cosa c'era attorno a lui. La boscaglia brulicava dei servi di Shiro, erano tutti lì, e diventare un demone gigantesco aveva attirato anche l'attenzione di chi non lo aveva inizialmente notato. La Scimmia, Il cervo, Il Serpente, la Volpe, il Cinghiale e la Tigre. Tranne il Lupo erano tutti lì, quelli veri, almeno. E vedendolo così pieno di spirito lo attaccarono, tutti. [Ado x4]
    La Scimmia gli crivellò di dardi paralizzanti gli arti inferiori e il braccio rimasto, senza infliggergli che un leggero prurito per i fori, ma [paralizzandogli] le gambe e il braccio sinistro, già maciullati dal teletrasporto. Il Cinghiale gli afferrò i piedi con una catena di ghiaccio, a cui era attaccata la sua lanterna, e la tenne in tirare, infliggendo un [Ingombro Grave] grazie alla catena coperta di chakra ghiacciato. La Volpe e il Serpente rilasciarono una selva di carte e di lance, circondandolo con due cerchi a mezzo metro di distanza, per intimargli di stare fermo.


    E il Cervo, non si mosse. Era davanti a Raizen, accanto a Taka, e aveva con sè il Daimyo, il quale, in ginocchio, e pesto dalle botte, stava a malapena cosciente. Raizen, sebbene il tuo stato molto più precario di prima, avrebbe chiaramente notato un vistoso sigillo sul volto del nobile.

    Stavolta, non il falso Shiro, che aveva incontrato nel palazzo, ma quello vero, che avrebbe fatto il giro del suo corpo martoriato, posizionandosi accanto alla donna, gli avrebbe rivolto la parola.


    - Ti prego, non avere fretta di andare, questo non è un luogo di morte per te, ma di punizione. Nessuno dovrà morire qui, se non sarà necessario. - Indicò il nobile. - Quando ti ho impresso il sigillo, ho aggiunto una chicca di mia creazione. Se cercherai di ucciderti, le ferite andranno al nobile Kazutoshi, quindi ti prego di sopportare la mia presenza ancora per un po'. -

    La sua voce era piana, quasi dolce, molto diversa da quella che aveva udito nel castello. E quell'uomo aveva gli occhi più vuoti che Raizen avesse mai visto. Shiro si rivolse a Taka. - Ti prego, metti a suo agio il nostro ospite, mostragli che non può andare da nessuna parte, e che nessuno verrà ad aiutarlo entro breve. -
    In quel momento, il chakra della donna vibrò ardentemente, e una luminosa armatura cremisi comparve attorno al suo corpo, circondandolo con la forma di un grosso samurai con due asce. Un Susano'o di un certo livello, come non se ne vedevano da un pezzo alla Foglia. Merito di Shiro, in qualche modo le aveva donato un potere che andava oltre le capacità di Taka, in cambio del suo servizio.

    - Ah, occhi meravigliosi non credi ? Donamene uno, amore mio. - Concluse Shiro, afferrando la donna per il bacino e baciandola con passione, come se niente fosse. - Si. Con gioia. - Senza pensarci un momento, Taka si strappò via un occhio, cosa che fece scomparire una delle due asce del Grande Samurai, e lo porse a Shiro, il quale lo compresse contro il suo volto, e questo, non si sa come, si adagiò perfettamente al posto dell'occhio destro del sovrano di Cantha.

    - Ah...rinfrancante, molto rinfrancante. Torniamo a noi, Raizen di Kumo. Ho sentito incredibili storie sulla tua forza, il tuo potere, e il tuo coraggio, e ho messo su questo teatrino unicamente per scontrarmi con te. Mi era stato detto che combatti con ardore, e hai lo spirito di un toro impazzito; ma da quello che vedo, le storie erano riduttive! Ho mandato io la richiesta di aiuto, ti ho portato via dal villaggio, e ti ho spiegato come tornare da me. Eccoti qua, mollando tutti e mutilando il tuo re, o quello che è, pur di fare in fretta. Pensavo, sinceramente, ci avresti messo più tempo, almeno il tempo di aiutare i suoi soldati migliori, che in questo momento si trovano nella bolla. Che per inciso, è localizzata a Cantha. A un paio di settimane di nave da Kiri. Villaggio stupendo per altro, te lo consiglio, magari tra un po' che al momento è in ristrutturazione. -

    Shiro avrebbe compiuto alcuni passi, e sarebbe stato interrotto dal Serpente, quindi dalla Scimmia.

    - Mio signore, le nostre Shoten sono state sconfitte. -
    - Ammirevole, ammirevole. Si stanno dando da fare! Facciamolo anche noi Raizen, ti va? Ecco cosa succederà adesso, io ti lascerò qui, col tuo nobile...e me ne andrò..ma non prima di averti posto un quesito. Oggi hai perso. La tua boria di aver pensato anche solo lontanamente di potermi caricare da solo a testa bassa ti ha sconfitto, quindi sei in debito con me di qualcosa. Sceglierai tu stesso come pagare il tuo debito. -

    - Sacrificherai il potere, o il villaggio? -



    - Scegli con attenzione, non ci sono seconde opportunità. Se scegli di sacrificare il potere, mi prendo quello che nascondi, ma ti lascio in vita. Così come tutto il villaggio, con i suoi abitanti. Non ho interesse nel massacrare Konoha, sono un dominatore Raizen, non c'è niente da dominare su un cumulo incenerito. -


    - Se scegli di tenerti il potere, te ne priverò ugualmente dato che come hai dimostrato, sei indegno di portarlo, e raderemo al suolo la Foglia, sacrificheremo ogni singolo abitante, uomo, donna, vecchio, bambino e animale all'impero di Cantha. E ti trascinerò con una catena io stesso per le strade, nella polvere, mentre lo faremo, te lo assicuro. Non morirai fino a che non avrai visto ogni singolo abitante affogare nel suo sangue, e terminerò il rituale della Luna Rossa, lasciando i tuoi ninja nel cuore di Cantha. Hai cinque secondi per decidere. Allo scadere, se non risponderai, mi adopererò automaticamente per la seconda opzione. Non ho voglia di perdere tempo.
    Non temere, il rituale non ti ucciderà come scoprirai a cose fatte. Ti voglio vivo, voglio che tu comprenda l'entità del tuo fallimento, contro solo una decina di nemici. -


    Dopo cinque secondi, se non ci fosse stata risposta, o fosse stata negativa, il gruppo di Canthiani avrebbe pestato quello che restava dell'Hokage abbastanza da fargli perdere conoscenza, e avrebbe iniziato il Rituale di Estrazione. Altrimenti, se Raizen avesse scelto di cedere l'orgoglio e il potere per i suoi compagni, sarebbe rimasto cosciente mentre Kurama gli veniva strappato dalle budella, per svenire solo dopo e avrebbe vissuto con quella colpa per il resto della sua vita.

    Che avesse perso coscienza prima, o dopo, un istante prima dell'oscurità, avrebbe udito le ultime parole di Shiro, come un sussurro.


    - Se questo è il grande Hokage, come facesti a impedirci di corrompere il Cinque Code, io mi domando. -

    [Al Termine]

    Più o meno in questo momento, Yato avrebbe raggiunto il monte degli Hokage, se avesse avuto un motivo valido per recarvisi e vi si fosse diretto, non appena fosse tornato alla Foglia. In tempo per vedere i presenti allontanarsi nella notte, attirato dal grande Susano'o di Taka, che anche a non saperlo, era evidentemente identica a Kairi. A quel punto, il giovane Senju avebbe avuto modo di decidere cosa fare del suo destino. Il fato gli aveva messo in mano la più grande delle armi a doppio taglio. La fortuna. Il Kage era inerme, svenuto, forse in coma, davanti a lui, senza alcun testimone in vita attorno. Quando Shiro voltò le spalle a Raizen, e assieme al suo Serragliole guardie del corpoe si incamminò con Taka nell'oscurità, il corpo di Kazutoshi sarebbe collassato a terra, privo di vita. In qualche modo, i danni causati dal rituale di estrazione sarebbero stati trasferiti da Raizen al Daimyo, salvando la vita al primo, ma terminando irrimediabilmente quella del secondo. Iniziò a piovere a dirotto.

    [Raizen è al momento in uno stato di coma reversibile. La Ts - Chakra del Demone - Kyubi, gli viene estratta, e tutte le conoscenze ad essa relative sono temporaneamente bloccate.]

    ------------------------------------------

    - Chiudete il rituale. Torniamo a casa. -

    Turni al completamento del Rituale: 2
    Se il rituale non sarà interrotto nei prossimi due turni, tutti i personaggi ancora intrappolati in esso, si troveranno nella capitale di Cantha.
  7. .

    Sanjuro salva il mondo



    Con il ritrovamento della ciabatta, l'esecuzione del rituale di saluto, e il salvataggio in extremis di Akira con un rituale tanto antico quanto terribile quanto segreto, il mondo avrebbe tirato un sospiro di sollievo, e visto un'altra alba. Il tutto, ovviamente, grazie a Sanjuro. Certo, anche Keiji aveva fatto la sua parte, quantomeno fungendo da bersaglio mobile per i colpi dei nemici che erano collassati davanti allo schiacciante strapotere del misticismo che tramite il suo emissario, aveva riportato l'equilibrio ad Azumaido.
    La parte più difficile sarebbe stata rifiutare la principessa, senza spezzarle il cuore; problema che non si pose considerando che lei stessa fece ritorno nel momento più sbagliato, e provò a interrompere il rituale scagliando frecce a caso.
    Ovviamente Sanjuro aveva previsto tutto, e il rituale andò comunque a buon fine. Quello che lo sciamano non era riuscito a scorgere con le sue mistiche visioni, era quello che sarebbe accaduto di lì a poco. In un colpo di sfortuna, o forse grazie a forze superiori, sicuramente estranee al misticismo; una delle frecce della principessa colpì la ciabatta, la quale, con una serie di fin troppo fortuiti rimbalzi, finì sulla "spada" di Keiji, attivando un decisamente più impreciso e primitivo rituale, che finì infatti col demolire la capanna, evocare una balena gigante, e sbalzare Sanjuro nella boscaglia, di nuovo faccia a terra nella neve. Lo sciamano non si riunì al gruppo durante gli eventi che seguirono, affranto per la perdita della ciabatta che era stata incenerita nel processo di evocazione, ma restò seduto nella neve, triste, per non essere riuscito ad impedire il salvataggio del mondo, a causa di un rituale di saluto che non avrebbe potuto avvenire in tempo per appianare gli equilibri sconvolti da Munkeke.

    [...]

    Nonostante la distanza "fisica" dalla grande balena, comunque ben visibile dalla posizione di Sanjuro; questa fu in grado di comunicare con lui a distanza, grazie forse al ghiaccio che albergava nelle sue vene, o forse grazie a Gassan, atterrato, casualmente, vicino a Sanjuro.

    Quando la balena si offrì di riportare la sanità mentale nella testa di Sanjuro, questo rimase interdetto, ma quando si offrì di ricostruire la sacra ciabatta, nemmeno dovette finire la frase, che lo sciamano subito, interrompendo, rispose.

    - Ciabatta infradito in gomma. -

    Delle altre parole entrare nelle sue orecchie, metaforicamente, null'altro era rimasto impresso. Nulla riguardo il Freddo, o Gassan, solo la sua ciabatta.
    L'attaccamento di Sanjuro al poco, molto poco che possedeva, era ben oltre il morboso, ben oltre il misticismo. Quello che lo sciamano assieme alla sanità aveva dimenticato, con gli anni di eremitaggio, era che i suoi calzari, assieme a Gassan e alla sua gonnella, costituivano i vincoli stessi del suo blocco di prigionia. In qualche modo la cosa era rimasta nella sua mente, ma aveva preso una piega diversa, passando per Misticismo. La balena sacra era forse in grado dall'alto della sua fredda saggezza, di capire quanto ci fosse di sano e quanto di mistico dentro lo sciamano, ma sarebbe stato un loro segreto.

    Da quel momento, Sanjuro non parlò più per tutto il resto della permanenza con la famiglia di Ipokash. Le uniche parole furono rivolte alla ragazza, poco prima di ripartire.

    - Hime-san. Non posso restare. Il mondo mistico ha bisogno di me, e io devo assicurarmi l'equilibrio del mondo. Sono sicuro che capirai. -

    E manipolando il ghiaccio, Sanjuro compose una rosa completamente azzurrina, di ghiaccio, porgendola alla ragazza.

    - Fino a che sarò vivo, quella rosa dei ghiacci non sfiorirà mai, conservala con cura, e saprai che il più grande sciamano è sempre con te. -

    Non disse altro fino al ritorno a Kiri, dove si dileguò dai compagni, rinchiudendosi nella palude.
    Qualcosa durante la gita ad Azumaido, era cambiato dentro lo sciamano; solo il tempo avrebbe testimoniato se in meglio o in peggio, o in zuppa di muschio.

    Ot
    Grazie febh
  8. .

    Scelte difficili e scomode verità



    [Yato e Kairi]

    La Scimmia non fu affatto soddisfatta di come erano andate le cose fino a quel momento. Non solo uno, ma ben due dei suoi colpi erano andati a vuoto, o deviati. Per la sua fama di cecchino infallibile, una macchia del genere era sufficiente per ottenebrare il lume della ragione, e volersi vendicare, ad ogni costo. Durante l'assalto combinato alla Tigre infatti, Yato, per un istante, aveva cercato il cecchino con lo sguardo; avrebbe potuto notare come la maschera del nemico si era accesa di un rosso spettrale, come se una grossa lanterna fosse infiammata al suo interno. Il tiratore aveva risvegliato il potere corrotto della maschera, acquisendo nuove capacità, a discapito del suo chakra. [Slot Tecnica 1 Scimmia]

    Spirito della scimmia : Equilibrio innaturale
    Villaggio: ???
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore è in grado di modificare la traiettoria dei proiettili di un singolo slot azione di 90° con precisione assoluta una volta per round per grado. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    (Mantenimento: Basso)

    Con dei movimenti terribilmente veloci, in grado di far sparire le dita alla vista, tranne forse a quella di Kairi, la Scimmia tirò fuori alcuni pezzi dalle vesti, accorpandole all'arma: un calcio, che attaccò all'estremità, un blocco di tiro con doppio grilletto e vano di carica più grande, che sostituì al precedente, e un nuovo caricatore, che inserì nell'arma. Competenza equip: 4° Slot: Pimpin' harderL'arma monta un calcio speciale per utilizzare l'arma in movimento ma potrà sparare solo un proiettile per slot azione. | 5°Slot: Pimpin' way too hardL'arma monta un kit composto da caricatore ingrandito e doppio grilletto per poter sparare 2 proiettili in un singolo slot azione. | Competenza Munizioni: 3°Slot: Munizioni IncendiarieProiettili per balestra da guerra di precisione. E' necessario mantenere lo stesso tipo di munizioni per tutta la durata del round. Sostituire le munizioni richiede uno slot azione/tecnica.
    Le munizioni incendiarie causano un danno da impatto e un danno da esplosione immediatamente successivo in un'area di 1 metro attorno all'impatto. Potenza 30 durezza 1 all'impatto. Potenza 20 e ustione media alla detonazione.
    [Slot Tecnica 2 Scimmia]

    Riguardo la Tigre invece, lo spadaccino era esperto, e non nuovo a combattere in inferiorità numerica, ma le capacità avversarie rischiavano di essere superiori alle sue, e soprattutto, non aveva mai avuto a che fare contro due capacità innate così versatili e potenti. Il primo attacco, gli shuriken di legno, furono praticamente ignorati, probabilmente con tutte le cicatrici che aveva addosso, la Tigre non si sarebbe minimamente preoccupato di qualche graffio, oppure aveva previsto la loro traiettoria? I proiettili si conficcarono nella maschera della Tigre dopo il rimbalzo, e vennero inceneriti da una qualche energia corrotta, senza lasciare traccia. Certo l'azione di Yato non passò inosservata, e per un istante lo spadaccino fu distratto dalla wakizashi che cadeva. Che il suo piccolo nemico volesse arrendersi? Lo spiraglio tattico fu sufficiente a permettere a Yato di attaccare con il suo bokken cosa che colse di sorpresa il canthiano, il quale si difese con un salto sul posto, portando le ginocchia al petto, a quasi due metri da terra. Ovviamente non sarebbe riuscito nell'intento senza l'utilizzo del proprio chakra. [Basso riflessi +3][Difesa 1 Tigre]

    Durante il suo atterraggio, Yato gli era nuovamente addosso con quella che sembrava una spallata. La Tigre era certo di poterlo battere e preparò un attacco terribile, ma quando toccò i piedi a terra, il ragazzo della foglia si era già fermato, e un palo di legno uscì dalla sua spalla per andare a colpire il nemico. Totalmente ignaro di una simile capacità, fu del tutto sopraffatto, e la lancia di legno penetrò nel suo addome prima che potesse evitarne la traiettoria. [Medioleggera Addome - Tigre] Subito indietreggiò per liberarsi dal legno, tenendo la ferita coperta con la mano sinistra, ma proprio in quel momento, Kairi piombò dal cielo, proprio mentre Yato creava un nuovo palo di legno per minare la stabilità dell'avversario. Stavolta lo spadaccino di Cantha avrebbe dato il meglio di sè in combattimento serrato come quello. Con un balzo contro la parete vicina, tenendo la spada con la sola mano destra, evitò il colpo di Yato [Difesa 2 Tigre] e deviò il colpo verticale di Kairi, con una rapidità ed una sicurezza, innaturali. [Slot Difesa 3 Tigre] Non dovette nemmeno utilizzare il proprio chakra, come se stesse attendendo il calare del colpo della kunoichi. Forse non tutti gli aspetti del rituale erano stati scoperti dai ninja della foglia.

    Dopo il suono metallico della deviazione, e l'atterraggio di Kairi, la maschera della Tigre si accese di un rosso spettrale, esattamente come quella della scimmia.
    [Slot Tecnica 1 Tigre]

    Spirito della scimmia : Spirito della tigre: Furore critico
    Villaggio: ???
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Le statistiche dell'utilizzatore in difesa raggiungono quelle degli attacchi che lo bersagliano, e i colpi in attacco causano scoordinato per 1 round. Più status inflitti ad un bersaglio nello stesso turno non si cumulano.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    (Mantenimento: Basso)

    Completamente con le spalle rivolte verso Yato, come se non fosse spaventato da avere un avversario dove non poteva vederlo, la Tigre tornò in posizione, tenendo la spada con entrambe le mani, sopra la testa, flettendo leggermente le gambe, e ignorando il sangue che sgorgava dalla ferita. Quando Kairi lo attaccò nuovamente, per debilitarne i polsi, la Tigre rispose con un movimento circolare della spada, sbattendola contro la lama del'Uchiha, con naturalezza. La ragazza avrebbe potuto notare la differenza di potenziale rispetto a pochi istanti prima, o rispetto all'attacco che la Tigre aveva rivolto a Yato all'inizio del combattimento. Qualcosa era cambiato. [Difesa 4 Tigre - For 550 - Rifl 600]

    L'ultimo colpo della ragazza invece, che mirava al collo, orizzontalmente, fu schivato, abbassandosi sulle ginocchia, quasi a toccare terra con esse. [Difesa 5 Tigre - Vel 600] L'avversario dei due ninja, si stava rivelando qualcosa di molto diverso da quanto immaginato. Che fosse opera della maschera?

    In ogni caso, la Scimmia non avrebbe certo atteso che i fogliosi si sistemassero in bella posa, quando la ragazza si allontanò dalla Tigre, due colpi partirono in direzione del gruppetto, entrambi diretti al petto dei ninja [Slot Azione 2 Scimmia] [ Munizioni incendiarie - vedi sopra][Precisione 525] Quello che però i ninja forse non si aspettavano, era che i proiettili, ora circondati da un alone rossastro, quando arrivarono a sorvolare la Tigre, non seguirono la stessa traiettoria. Uno infatti, quello rivolto a Yato, curvò ad angolo retto sullo spadaccino, mentre l'altro proseguiva su Kairi. La Tigre però, con un gesto molto rapido, lo deviò con la spada, come fosse un sasso, ricalibrandone la direzione in maniera chirurgica, facendolo atterrare ai piedi dei due ninja. Competenza Lama dei Venti: 2° slot: Maestria riflessivaLa lama può ridirigere un colpo fisico o un ninjutsu in arrivo in una direzione a scelta senza subire danni o ridurre la potenza della tecnica. 1 volta ogni 3 round. [Slot azione 1 Tigre][Velocità 525]
    Il primo proiettile sarebbe detonato impattando o contro Kairi, o contro la prima superficie che avrebbe trovato. Il secondo invece, avendo giù impattato contro la spada della Tigre, sarebbe esploso dopo poco più di un secondo, tra i piedi dei ninja, o poco prima, creando una esplosione controllata che avrebbe oscurato la vista dei presenti. Ma certo non quella della Scimmia, grazie al suo visore. E di conseguenza...per qualche ragione, anche la Tigre.

    Il cecchino cambiò dubito dopo il lancio il proprio caricatore. [Slot Azione 3 Scimmia] Inserendo nell'arma le 4° Slot: Munizioni TatticheProiettili per balestra da guerra di precisione. E' necessario mantenere lo stesso tipo di munizioni per tutta la durata del round. Sostituire le munizioni richiede uno slot azione/tecnica.
    Le munizioni Tattiche generano all'impatto una pozzanghera di liquido nero di 1 metro quadro che incolla un eventuale bersaglio con una forza pari a 600. Fintanto che il bersaglio è attaccato al liquido, viene considerato sotto intralcio grave.
    Potenza 10 durezza 1


    I due nuovi proiettili, e l'assalto della Tigre partirono assieme, mentre la nube della deflagrazione era ancora molto presente, e i due Canthiani riuscivano a vederci attraverso come se niente fosse. I colpi adesivi miravano alle gambe dei due ninja della foglia, ed entrambi sibilarono a destra a sinistra della Tigre che avanzava, con una precisione marziana. [Slot Azione 4 Scimmia][Slot Extra] mentre lo spadaccino, al limitare della nube, vibrò un colpo penetrante in avanti, per trafiggere Yato alla bocca dello stomaco. [Slot gratuito movimento Tigre ][Slot Azione 2 tigre][Basso velocità 475][Forza 425][Potenza 40+10]

    Le striature sulla spada, durante questo colpo, si erano fatte più accese. 1°Slot: affilatura criticaLa lama può portare un colpo a potenza +10, 1 volta a round
    Se il colpo della Tigre avesse colpito Yato, ferendolo, o colpendolo durante una parata o una deviazione, infliggendo uno status Scoordinato al ragazzo, un ulteriore attacco avrebbe seguito il primo. Altrimenti, restando sul posto, lo spadaccino avrebbe cercato di colpire il bersaglio più vicino, restando dove si trovava.
    5° Slot: Passo del drago del ventoL'utilizzatore è in grado di aumentare il proprio movimento di 1 slot azione utilizzato per attaccare di 6 ulteriori metri per raggiungere un bersaglio affetto da status scoordinato.
    Consumo: 1/2 basso
    Come una folata di vento, la Tigre avrebbe seguito Yato in una eventuale direzione di schivata, per colpirlo orizzontalmente all'altezza del petto. [Slot Azione 3 Tigre][Tratto Slot Extra][Basso velocità 475][Forza 425][Potenza 40]

    La lotta stava entrando nel vivo. E i nemici della Foglia non avevano la minima intenzione di dare quartiere.

    [Oda e Shin]

    Durante il loro passaggio dal luogo dello scontro di Kairi e Yato, i due ragazzi poterono chiaramente notare i compagni intenti a combattere, ma contro il nulla più totale, come se stessero colpendo l'aria, e sarebbero a loro volta stati ignorati. Quando superarono l'angolo, videro la Volpe seduta a terra, a gambe incrociate, intenta a giocare con le proprie dita, con il Cinghiale in piedi accanto a lei, che controllava la zona circostante.
    Le armi da lancio di Oda, non provocarono alcuna reazione da parte della kunoichi, fu infatti il Cinghiale, accanto a lei, a deviarne la traiettoria con un rapido movimento circolare della kama con catena che portava in mano.
    [Difesa 1 Cinghiale][Basso Riflessi 550] In seguito, anche la kunoichi si alzò in piedi, interrompendo il suo passatempo, per dedicarsi alla lotta, sbuffando.
    Quando il Cinghiale riconobbe il fumogeno in volo verso la sua posizione, posizionò le mani per l'attivazione di una tecnica che sarebbe stata poco visibile, anche per i ninja della foglia, a causa del fumo che entro pochi istanti si sarebbe generato.
    [Slot Tecnica 1 Cinghiale][Azione Rapida][Armatura completa][potenza 40 durezza 4] | [Kama con catena e lanterna][La catena è lunga 3 metri. Potenza 10 durezza 4 La kama è lunga 40 cm. Potenza 35 durezza 3 All'estremità opposta della kama è presente una lanterna di metallo. Potenza 8 durezza 5.]

    Armatura del cinghiale ghiacciato
    Villaggio: ???
    Posizioni Magiche: Cane (1)
    L'utilizzatore modifica le proprie bardature ricoprendole di ghiaccio tagliente sotto forma di spuntoni e spessori simili a lame. A contatto causeranno un danno potenza 10 e semiparalisi della zona colpita per 3 round.
    L'utilizzatore modifica la propria lanterna rendendola di un bianco innevato. Qualunque alleato consenziente può toccare la lanterna per acquisire una protezione naturale di 10 su tutto il corpo per la durata della tecnica. Il corpo dell'alleato viene considerato un'arma in grado di infliggere semiparalisi per 1 turno nelle zone colpite.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medioalto)
    (Mantenimento: Mediobasso)

    L'armatura del cinghiale avrebbe cambiato conformazione e colore dentro al fumo, così come la lanterna che portava al termine della catena. E La volpe,
    inclusa nella nube, trovandosi sempre assieme al cinghiale, avrebbe toccato la lanterna per acquisirne le capacità. [Slot Gratuito Istantaneo Volpe]

    Il colpo del piede di Oda per immobilizzare la Volpe, precedette l'attacco di Shin, che ora poteva contare su un avversario chiuso dentro un'illusione, alla sua mercè. Quando il giovane Shin fu alle spalle della Volpe, venne a contrario intercettato dal cinghiale, che gli era praticamente addosso, dato che nessuno dei due nemici aveva fatto un singolo passo in nessuna direzione. Data la stazza del cinghiale, che si spostò di poco per intercettare il colpo di Shin, l'attacco di quest'ultimo rimbalzò contro l'armatura dell'uomo gigante, con un suono metallico dato dall'impatto contro le spalle del nemico. [Slot difesa 2 Cinghiale][Basso Riflessi 625] Il successivo volpo contro la volpe, all'altezza dei reni, fu nuovamente intercettato dalla guardia del corpo, che ponendosi nuovamente in mezzo, senza praticamente spostarsi da dove si trovava prima, con un movimento del braccio destro, provò a colpire il braccio di Shin che impugnava la wakizashi, per farlo allontanare verso l'esterno e colpire il nulla. [Difesa 3 Cinghiale][Basso Riflessi 625]
    Se Shin fosse stato colpito con la copertura delle barde del Cinghiale, al braccio, avrebbe potuto percepire una strana sensazione di intorpidimento. [Potenza 10 - Semiparalisi 3 Round] In tutto ciò, con Shin ancora in corpo a corpo, il Cinghiale utilizzò la propria kama per colpire il ragazzo con un colpo discendente, con la punta della falce rivolta verso il basso, per ferirlo alla testa, o al petto. [Azione 1 Cinghiale][Velocità 475][Forza 500][Kama Potenza 35] Con una catena di 3 metri ovviamente, una schivata di distanza inferiore sarebbe stata inefficace, ma non era quello il vero problema, il problema era che la Volpe, fino ad ora restata completamente immobile, non lo era più!
    con uno scatto, come se non avesse avvertito alcuna illusione, saltò letteralmente sulle spalle del Cinghiale
    [Movimento Gratuito Volpe] con una lancia rossa scarlatta tirata fuori da chissà dove! Lancia SpiritualeLancia lunga 1.8 metri. Potenza 40 durezza 2.
    La lancia è costituita da energia può essere parata da difese in grado di interagire con i ninjutsu. Può essere teletrasportata nuovamente in mano all'utilizzatore con un consumo Bassissimo.
    Il richiamo rientra nello slot azione utilizzato per il lancio precedente.

    In piedi sul suo trespolo, la Volpe mirò a Shin, intento a gestire l'attacco del Cinghiale, e gli lanciò l'arma rossastra, come se niente fosse, per colpirlo sulla testa, per impedirgli di schivare indietro, o saltando, il colpo del Cinghiale. [Azione 1 Volpe][Basso Forza 575][Potenza 40]
    Se la lancia avesse colpito il ragazzo, anche solo di striscio, avrebbe causato una sensazione di fastidio al giovane, oltre al normale dolore per il colpo ricevuto. 2° Slot: Ferita MaledettaUna ferita generata dalla lancia spirituale lascia un sigillo che brucia 1 Bassissimo a turno al bersaglio. Il sigillo può essere distrutto con un consumo 1/2 Basso e uno slot azione/tecnica. Quello che forse Shin non si aspettava, era che la lancia, come per incanto, si sarebbe trovata nuovamente nella mano della Volpe, come se non fosse mai stata lanciata [Bassissimo], la quale, senza pensarci troppo, vibrò nuovamente un colpo al ragazzo, all'altezza del petto. [Azione 2 Volpe][Basso Forza 575][Potenza 40] Il colpo cercava di fargli perdere l'equilibrio, o abbassare, infatti contemporaneamente al secondo lancio, sarebbe arrivato anche il secondo attacco del Cinghiale, alle gambe di Shin. Con un fendente orizzontale della Kama con catena. Non troppo rasoterra, all'altezza delle ginocchia, in modo che saltando, avrebbe rischiato per la lancia, e abbassandosi, sarebbe stato colpito dalla Kama, che aveva sempre una portata di 3 metri. [Azione 2 Cinghiale][Basso Velocità 500][Forza 500][Kama Potenza 35] Stavolta, con il chakra, il Cinghiale avrebbe aumentato di molto la velocità del colpo rispetto al precedente, per prendere di sorpresa lo spadaccino della Foglia. Durante la combinazione, il colosso avrebbe seguito i movimenti di Shin [Slot Azione 3 Cinghiale] in modo da essere sicuro di colpirlo, data anche la portata della catena. Non solo, ma restando attaccati tramite [Chakra Adesivo] anche la Volpe poteva beneficiare del movimento del Cinghiale, rendendo il suo colpo estremamente più preciso.

    Lanciarsi in faccia a due nemici sconosciuti, da solo, non era stata proprio un'idea geniale da parte del ragazzo, dato che, i due, erano ben lontani dal terminare il loro attacco. Infatti, dopo il secondo lancio, la Volpe avrebbe nuovamente richiamato la lancia [Bassissimo] per lanciarsi letteralmente addosso a Shin, tenendo con la mano destra la lancia, e con la sinistra la lanterna del Cinghiale. Non era un lancio, ma un vero e proprio affondo dall'alto, e Shin non avrebbe voluto farsi nemmeno sfiorare da quel colpo, per il suo bene. [Azione 3 Volpe][Basso Velocità 600][Precisione 575][Potenza 40] Occhio della VolpeL'utilizzatore può eseguire un colpo con lancia con un bonus di 3 tacche in precisione, 1 volta ogni 2 round. Il duo stava completamente ignorando Oda. Avrebbero continuato a tormentare Shin fino a che, stremato, non avrebbe compiuto un passo falso, per venire schiacciato dalle loro offensive interminabili.

    [Asami]

    La kunoichi partì alla ricerca dei propri avversari, senza considerare che forse, ora che la principessa della Foglia non si trovava con lei, forse sarebbe stata attaccata da non uno, ma due nemici, o forse peggio! Infatti, entrando negli alloggi, i suoi timori trovarono conferma. La stanza era tutta un'abnorme caserma, piena di letti e sedie disposti con precisione ai lati, poggiati contro le pareti. Al centro della stanza, il serpente era seduto su una sedia, e la stava aspettando. Intento a non fare assolutamente nulla, se non passarsi con maestria le carte da gioco che aveva con sè tra le dita. [Prestigiatore]
    Quando la ragazza arrivò a portata di tiro, ovvero dentro la struttura, una carta sibilò accanto al suo orecchio, conficcandosi dentro la parete di legno per almeno 3-4 centimetri. Quelle non erano semplici carte, e lei era in una pessima situazione.
    Carte Ninja da CombattimentoQuantità illimitata, potenza 10 durezza 1
    Potenziate con 1/2 basso: potenza 20 durezza 2
    Il Serpente non avrebbe fatto la prima mossa, ma forse, sarebbe stato quello a compiere l'ultima.

    [Sho]

    E' vero, il Lupo lo stava aspettando, ma non per orgoglio o fatica, quanto più per condurlo a sè. Dopotutto era sempre un lupo, e la caccia il suo stile di vita. Quando il ninja della Foglia analizzò la stanza dall'esterno, non notò alcun tipo di trappola, almeno apparentemente, e il sakè del nemico, sembrava effettivamente la bevanda nazionale, anche se con una firma più esotica, almeno a naso. Quando Sho entrò nel palazzo però, dopo circa 4, 5 passi da dove era giunto, avrebbe percepito, grazie all'attenzione e alle sue doti di analisi, una mattonella di legno appena calpestata, abbassarsi, con un suono metallico di meccanismo. Da un punto imprecisato nell'oscurità della stanza, alle sue spalle, quindi dal lato d'entrata, una salva di kunai avrebbe bersagliato il chunin, arrivandogli all'altezza delle scapole. [5 Kunai][Statistiche 600][Potenza 8] La trappola però non era stata silenziosa, nè nell'attivazione, nè al momento del lancio. Era progettata per essere percepita, e forse schivata. Infatti, pochi istanti dopo, solo grazie all'occhio di riguardo che Sho aveva posto proprio alla ricerca delle trappole, avrebbe potuto scorgere, grazie ad un riflesso, un complesso reticolo di fili di nylon a circa 5 cm da terra, che coprivano tutta la stanza. Se avesse schivato i kunai, muovendo i fili, chissà cosa sarebbe potuto accadere. Solo la zona d'ingresso, di circa 3 metri era stata risparmiata dal reticolato; e gli era stato nascosto alla vista, pochè tutti i riquadri di congiunzione dei fili, si accoppiavano perfettamente con le ombre delle mattonelle di legno 20x20 che descrivevano il pavimento della sala del palazzo.

    Tutta la stanza era una trappola gigantesca, e solo grazie al suo intuito di analisi, prima di entrarci, se ne era reso conto. Un passo falso lì dentro, e le cose si sarebbero potute mettere male. Sarebbe stato un agnello ferito, nella fredda foresta di caccia del Lupo, il quale non si era ancora mosso.
    Non solo, il Lupo non rispose nè alla presentazione nè a quella che forse, poteva essere una provocazione, limitandosi a terminare il liquido contenuto nel piattino concavo da alcolici. Il tempo di un sorso, poi, il Lupo eseguì uno strano gesto.


    [Dal momento che hai scovato delle trappole, e il Lupo esegue azioni diverse, come concordato, ignoro il tuo turno di attacco come da te specificato nel post]

    Risucchiata l'ultima goccia di sakè, lentamente, molto lentamente, lanciò, quasi a rallentatore, la ciotola a circa 2 metri alla sua destra. Dritta sul reticolato.
    In quei lunghissimi secondi, Sho avrebbe potuto finalmente capire il senso del reticolato. Illuminata dai riflessi della luna, la sala grande si sarebbe mostrata per quello che era. Le superfici della stanza, il soffitto, le pareti, le colonne, tutto, tranne un piccolo cerchio di 2 metri di raggio dove era seduto il Lupo, e i 3 metri di semicerchio all'entrata, tutto era stato tappezzato di cartebomba, delle quali ignorava sia la potenza che gli effetti. Avrebbe potuto facilmente sostituirsi fuori dalla stanza, ma il daimyo e Raizen erano ai piani superiori, i suoi compagni lì fuori, tutti ignoravano la situazione e in quella stanza, ci saranno state almeno un migliaio, forse di più di bombe pronte a incenerire forse non solo il palazzo, ma tutta la proprietà, se quella piccola ciotola avesse toccato terra, sfiorando uno di quei fili.
    [Slot Azione 1 Lupo]

    [Raizen]

    - Non l'ho dimenticato, semplicemente non ho idea di dove siano finiti. Da quello che potevo percepire, i capi avevano con loro anche altre unità di fanteria, un drappello non troppo numeroso, che sembra essere sparito a sua volta. Non ho idea di cosa stia succedendo. Ti sembra normale forse che ci siano delle palme da cocco nel mio giardino? Non crescono nemmeno in questa regione, eppure guarda là in basso, sono apparse dal nulla assieme a questi porci. -

    Il nobile seguì Raizen ovunque lui lo volesse condurre, e lo osservò provare svariati tentativi per cercare di uscire. I cloni di Raizen vennero probabilmente creati, chissà dove, ma lui non nè ricavò nè informazioni, nè potè percepire le sue sferette, che semplicemente scomparvero nel nulla. Qualunque cosa fosse stata all'opera in quel posto, era più complessa di quanto lui stesse considerando. Allo stesso modo, la freccia, inclinata in modo da colpire l'ostacolo, ma all'esterno, non fece alcun ritorno, e allo stesso modo, Raizen non riuscì a percepire la sua sfera di teletrasporto. L'Hokage non stava considerando quanto pericolosa era la strada che stava cercando di perdere. Cercare di aggirare un rituale spaziale di quel tipo, andando a caso, era una delle più grosse follie che un ninja potesse fare. Se Jotaro fosse stato lì, lo avrebbe probabilmente preso a sberle sulle mani. Allo stesso modo, ogni tentativo di attraversare fisicamente i confini, semplicemente li avrebbe fatti riapparire dalla parte opposta, o in caso di scontro con ostacoli, dentro il palazzo. Uscire da lì in quel modo, richiedeva di modificare il tessuto stesso del rituale, in maniera così finemente preparata e studiata, da essere a dir poco infattibile, o miracolosa. E un errore, anche il più insignificante, sarebbe stato catastrofico. La fretta di uscire da lì, avrebbe potuto essere la rovina stessa del ninja della Foglia.
    Il nobile, non solo non mostrò alcun segno di impazienza, ma seguì Raizen in ogni singola elucubrazione senza battere ciglio, tale era la fiducia che aveva in lui. Per di più, quando, poco dopo, Raizen millantò l'idea di privare il nobile della mano, questo nemmeno attese di ascoltare tutta la spiegazione, tirò fuori un pugnale dalla tunica e la mozzò di netto, senza sè e senza ma. La sua fede verso l'Hokage non aveva rivali.
    Persino quando, poco dopo, il piano di Raizen con le Bijudame non ebbe successo, il Daimyo non disse nulla, si limitò a fasciare il moncherino con un drappo strappato dal suo abito.


    - Valeva la pena tentare. - Non disse nulla di più, non una nota di rammarico.

    Quando ogni piano sembrava essere venuto meno, Raizen decise di provarne un ultimo. Quello della disperazione....

    [Altrove]

    Intanto, spostatosi dal palazzo dell'Accademia al villaggio della Foglia, Jotaro proseguiva le sue indagini su alcune antiche pergamene che aveva trovato riguardo rituali che avevano a che fare con la luna, quando, fissando il cielo, e in particolare il satellite, a mente rilassata, si rese conto che non solo si trovava in una posizione alquanto singolare, ma era estremamente più grande del previsto, oltre che colorato.

    << Perchè dal palazzo accademico a qui...la luna sembra così diversa? C'è qualcosa che non torna... >> Poi un lampo di genio, estremamente semplice. Tirò fuori un foglio spiegazzato che portava sempre con sè. Un calendario!
    Controllò la luna che avrebbe dovuto essere presente nel cielo in quella particolare notte e si rese conto che non combaciava affatto con quella "cosa" presente sopra Konoha.


    << Sopra Konoha. Perchè sembra essere così dannatamente sopra il villaggio ? >> In quel momento, accadde qualcosa di ancora più assurdo. Vide Raizen. Dentro la luna! Fu così nitido e chiaro, che chiunque nel villaggio, avrebbe potuto vedere Raizen, pugnale alla mano, con un Daimyo del fuoco, ferito, che si mozzava la mano spontaneamente. Poi più nulla, e la luna tornò ad essere semplicemente enorme, e rossa. Sembrava più un televisore gigante, che una luna. E senza chakra era estremamente difficile poter fare qualunque cosa, doveva affidarsi solo alla sua mente.

    << Un rituale del genere non può avere una fonte troppo distante da dove si manifesta, sta praticamente creando una luna fasulla che trasmette le avventure dell'Hokage in Konohavisione, ammesso che non sia una illusione, chiunque stia tenendo in piedi questa pantomima deve trovarsi nel villaggio, ma se un nemico vivo e vegeto fosse penetrato nel villaggio, la barriera lo avrebbe certamente localizzato. Era fatta per questo. Nessuno potrebbe entrare spontaneamente nel villaggio senza essere scoperto, con un chakra sufficiente a fare una cosa del genere. >>

    << NON E' POSSIBILE >>



    Lanciandosi per le strade a velocità folle, il ronin raggiunse i confini del villaggio, fino dentro la foresta proibita, nel luogo dove era situato uno degli obitori segreti della radice. Lo stesso posto, doveva era stato lui stesso, assieme a Kairi, appena pochi giorni prima. Con furore attraversò i corridoi quasi bui, sfondando le porte a spallate per non perdere tempo, e quando arrivò nel cuore della struttura, e aprì la camera mortuaria, la trovò, vuota.

    [Al palazzo]

    Inutile dire che stavolta, il Daimyo non eseguì gli ordini senza battere ciglio. Nemmeno per sogno.

    - Questa è un'idea considerata, troppo sconsiderata, persino per te. Non intendo piantarti un pugnale in testa per scommessa, non possiamo permetterci di perdere il guardiano di Konoha in questo modo. - La mano del nobile accettò il pugnale, ma tremò non poco. Non sapeva cosa fare. Il piano era folle, ma Raizen era sicuro di sè, esattamente come lui prima era stato sicuro di mozzarsi una mano, ma la cosa era diversa.
    Probabilmente furono gli eventi della nottata, gli amici, i cari, tutti morti, a rimuovere le limitazioni dalla mente del Daimyo, che mai avrebbe immaginato di dover uccidere il suo amato Hokage, eppure, decise lo stesso di riporre la sua fede in Raizen, e con i denti stretti e le lacrime agli occhi, vibrò il colpo con l'unica mano rimasta, squarciando la notte.


    - HHYYAYAAAAAAAAAAAAAA -



    Inutile dire, che a Konoha tutto di nuovo apparve nella luna. Tutti nel villaggio avrebbero potuto osservare la scena. Urla di panico si diffusero per le strada, la gente piangeva e si disperava. Raizen morto? Ucciso dal Daimyo? Anche Jotaro guardava nel satellite completamente a bocca aperta, uscito dall'obitorio, con gli occhi sbarrati in preda alla disperazione.

    << Non lo ha fatto davvero....>>

    E le urla diventarono terrore, quando nel villaggio, la gente iniziò a voltarsi verso la parete degli Hokage, dove era appena apparso uno spettacolo terrificante. Sul volto di pietra di Raizen, erano state inchiodate delle funi di canapa, 10 per la precisione, al termine delle quali, erano stati impiccati dieci infanti, non più grandi dei dieci anni. E con il sangue, probabilmente il loro, sul volto di pietra dell'ultimo Hokage, era stata scritta a grandi lettere una parola in kanji.

    INDEGNO



    [Kusa]

    Da qualche parte, nei dintorni del paese dell'Erba, un suono simile a quello del flash di una macchina fotografica, preannunciò la caduta di un oggetto, nell'erba della boscaglia, che rimbalzò tre o quattro volte, per la caduta da diverse decine di metri, prima di arrestarsi a terra nello sporco, formando una pozza di sangue.

    KAwvYFP



    [Montagna degli Hokage]

    Nello stesso momento, sul rialzamento di pietra al di sopra dei volti di pietra, lo stesso suono si ripetè due volte, la prima fu a contatto col suolo. Il Daimyo, assicurato un sacrificio, era riapparso alla Foglia, seduto a terra. La seconda, almeno a venti metri di altezza, e a circa 50 di distanza, verso l'entroterra, in direzione opposta al villaggio, preannunciò la caduta di qualcos'altro, che precipitò nella boscaglia, arrivando a terra in condizioni allucinanti.
    Quello che aveva appena fatto, era oltre ogni comprensione, senza la minima conoscenza di rituali di quel tipo, basandosi solo su quello che conosceva sulla teoria del teletrasporto, Raizen era uscito dal rituale, lasciando un suo clone oltre la barriera, situata in nessun luogo, e il rituale lo aveva vomitato nuovamente nella realtà, nel punto dal quale il rituale veniva mantenuto stabile e attivo, ma non integro. Praticamente macellato. Quando atterrò, Raizen era privo del braccio destro, strappato via come da un gorilla, aveva addosso solo stralci degli abiti che possedeva al castello, ridotti in brandelli, e niente altro con sè. La pelle era ridotta a un colabrodo, come se fosse corso in mezzo ad un infinito campo di rovi. Coperto di tagli, abrasioni, con diverse fratture situate un po' ovunque sul corpo, e completamente coperto di sangue, era ridotto davvero male. Ma vivo.

    E considerando la totale follia di quello che aveva compiuto, era un miracolo incredibile già solo questo.


    [Aver bypassato la barriera con questo stratagemma non ti uccide, ti fa tornare alla Foglia anzitempo, ma privo di tutto l'equipaggiamento che avevi fisicamente con te, e con un totale rimanente di 8 Leggere di Vitalità a causa dei danni dopo la divisione del clone.
    - La zona del braccio destro, al di sotto della spalla, soffre di status Amputazione
    - Il corpo soffre di status Affaticato
    - Entrambe le gambe soffrono di status Rottura
    - Soffri status Stordimento per 5 round
    - Soffri status Semiparalisi su tutto il corpo per 1 round
    - Soffri status Assordato per 1 round
    - La tua riserva di chakra è però completamente ricostituita]


    Passi leggeri si avvicinarono all'Hokage.

    - Guarda un po' chi abbiamo qui.... -

    Turni al completamento del rituale: 4

    Edited by Jotaro Jaku - 30/8/2017, 18:43
  9. .

    Capolinea




    In realtà , nemmeno lui sapeva come era riuscito a creare la spada dal ghiaccio che pervadeva il corpo di Akira, nè se fosse davvero lo spirito di un Kamui. La verità era che Sanjuro era quasi senza chakra, e quell'ultimo rituale glielo aveva falciato in grande quantità . Quasi a secco, lo sciamanesimo che gli offuscava la mente sembrò sfaldarsi. Non tanto per la sua situazione, era solito avere un basso livello di autoconservazione, quanto per akira, che ormai era praticamente allo stremo, e a giudicare dalla forma di quella spada, era chiaro che a breve si sarebbe trovato a mani vuote. E Sanjuro se ne intendeva di ghiaccio, anche senza sapere come.
    Tutto quello di cui si rese conto, negli attimi successivi, fu una spallata, o qualcosa di simile, che lo lanciò faccia a terra nella neve alcuni metri più avanti, facendogli riempire la bocca del materiale freddo, senza nemmeno aver capito cosa fosse successo. Quando sollevò la testa, vide Akira allontanarsi e dirigersi verso il nemico. In qualche modo lo aveva protetto da qualcosa, anche se a ben osservare, il corpo del suo alleato sembrava lontano dallo stare bene. Aveva bisogno di un'azione risolutiva, che gli avrebbe permesso di mettere fuorigioco il loro nemico, MA COME?



    Nuovamente Sanjuro sollevò Gassan davanti a sè, chinando lievemente il capo, e fissando il bastone nella sua mano destra, entrando come in trance. Il tutto mentre Akira si stava letteralmente lanciando addosso al loro avversario, in quella che probabilmente sarebbe stata la sua ultima offensiva. Se non lo avesse aiutato in quel momento, probabilmente sarebbero morti tutti. Quanto a Keiji, lo sciamano non era certo che i fumi o la follia non avessero avuto un grave peso sul confratello ninja, non era certo di potergli chiedere aiuto. Questo fardello spettava a lui e a lui solamente.



    Con un rapido movimento uniforme, conficcò Gassan nel ghiaccio, dalla parte inferiore, dove era posto il cuneo, quindi facendolo ruotare in aria e afferrandolo nuovamente per poterlo lanciare verso il nemico, senza nemmeno voltarsi verso Ipokash, con voce sicura le impartì i suoi ordini per i secondi a venire. Non aveva idea di come la sua compagna avrebbe eseguito quello che gli avrebbe chiesto, o se fosse stata del tutto in grado di farlo, ma non se ne curò, era certo delle capacità della giovane. Con gli occhi azzurrini del chakra del gelò, sentenziò.

    - Due frecce, contro le ginocchia! ASSIEME. -

    Quindi lanciò Gassan come un giavellotto verso il torace nemico, ghiacciandone l'estremità appuntita. [Potenza 10][1/2Basso Congelare][Slot Azione][Forza 300, con un bassissimo]

    Stando ben attento a non colpire Akira, Gassan assieme alle frecce avrebbero obbligato l'avversario a schivare da qualche parte, e considerata la vicinanza dell'Hozuki, forse un salto non sarebbe stata una cattiva idea. In quel momento, Sanjuro avrebbe mirato al nemico non appena lo avesse visto iniziare una direzione di movimento, e avrebbe usato la sua tecnica, quella che Gassan gli aveva consigliato.
    L'avrebbe usata anche se il nemico fosse rimasto stazionario, dopotutto era una tattica così infida, che difficilmente sarebbe stata prevista, soprattutto da una mente candida come quella dello sciamano.
    L'occhio di Ipokash sarebbe passato dallo scoccare a Sanjuro, senza nemmeno notare che questi aveva appena composto dei sigilli per una tecnica. I suoi occhi erano ancor più azzurri senza la maschera, al punto da quasi emettere una propria luce azzurrina che si estendeva dalle sue orbite. L'acqua attorno allo sciamano partì come un proiettile verso il nemico, formandosi in volo nella forma di un grande squalo bianco. Una delle tecniche di Kiri, non certo segreta, e nemmeno troppo letale.


    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.


    nvfoWKU



    Soffio dello Squalo - Suiton: Suikodan no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Tigre, Bue, Drago, Coniglio, Gallo, Drago, Pecora (7)
    L'utilizzatore può creare vicino a sé un costrutto con le fattezze di uno squalo, lungo 6 metri e con diametro pari a 1,5 metri. Potrà percorrere fino a 15 metri prima di sfaldarsi. La potenza è pari a 40 e può causare Dolore (DnT Medio); ha Velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Sono necessari 5 unità d'acqua entro 9 metri per attivare la tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]

    Quello che rendeva QUESTO squalo diverso da ogni altro, lanciato da ogni altro kiriano, era che a idearlo non era stato un kiriano qualsiasi. Nè uno sciamano qualsiasi. Utilizzare questa tecnica in questo modo, era stata un'idea di una persona, il cui nome si era disperso nelle piaghe del tempo, ma che a volte gli Shinretsu sussurrano ancora, sperando che il ninja in questione sia morto a causa di una rivolta fallita. Un guardia di professione, presa dal Daimyo in tenera età affinchè si assicurasse di tenere lontani i suoi nemici.
    La colorazione della tecnica del soffio dello squalo, non è affatto dissimile da quella di un blocco di ghiaccio trasparente. Risulta quindi molto difficile scorgere un costrutto gelido al suo interno. Per questo, quel ninja, era solito utilizzarla così, perchè i suoi avversari, consci della non esagerata potenza della tecnica, scegliessero di pararla, piuttosto che schivarla, cadendo nella trappola.
    E col nemico sobissato dagli attacchi di Akira, e con un paio di proiettili che lo avrebbero sbilanciato, una parata non sarebbe stata un'idea così brutta.
    Per questo, l'uomo che un tempo non si chiamava Sanjuro, aveva preso l'abitudine di inserire una grossa mannaia di ghiaccio dentro il costrutto. Un grosso spuntone verticale, quasi invisibile frontalmente, il cui apice era rivolto alla bocca dello squalo, e si estendeva fino alla pinna posteriore, formandone l'interno.
    [Slot Tecnica][Lama potenza 20][Basso Congelare][I lati azzurro chiaro sono taglienti]

    BHhgahI



    Non era un tranello da Sanjuro, e lui probabilmente nemmeno lo ricordava nel suo mondo sciamanico, ma più si trovava senza chakra, più qualcosa della sua vecchia vita riaffiorava, comprese le sue tecniche, e i suoi modi di combattere. Solo i kami avrebbero saputo cosa avrebbe riservato il futuro a questo sciamano senza il suo passato. In compenso era quasi a secco, e a tra poco sarebbe svenuto.


    Offgame
    Ferite: 8/12
    [2 Leggere Coscia e ginocchio destri]
    [Medioleggera al volto, lato sinistro]
    Chakra Usato: Medio per la spada ( post precedente), 3 Bassissimi ( potenziamento lancio Gassan + Congelare ), Medio Soffio dello squalo, Basso Congelare
    Chakra Rimanente: 2 Bassi
    Slot: 1° Lancio + Congelare
    Slot Tecnica: Soffio squalo
    Slot Tecnica: Congelare

  10. .

    ALTRE DOMANDE



    [Raizen]

    Anche con l'aiuto di Kurama, l'hokage non avrebbe scovato nè disciolto alcuna illusione. Qualunque cosa stesse avvenendo in quel luogo, non era un genjutsu.
    L'incontro con il nobile inoltre, non fu dei più piacevoli; l'uomo infatti era al limite dello shock, non tanto per il trauma della situazione in cui si trovava; sebbene non fosse un ninja, era uno degli uomini più coraggiosi del continente, semplicemente era stato abbattuto nello spirito da quello che i nemici aveva fatto prima dell'arrivo dei ninja. Stando al suo racconto, presentato comunque senza mai lasciare l'arco a terra, Kazutoshi spiegò che l'attacco non era stato affatto una battaglia. Quando si erano accorti dei nemici, le guardie erano state praticamente tutte già massacrate. Nessun allarme aveva suonato, nessun avviso era giunto. Quando Shiro aveva fatto irruzione nel palazzo, erano già stati praticamente tutti uccisi. Persino i familiari del Daimyo.


    - Quel cane, sta cercando di complottare qualcosa, e questo è il centro del suo piano, non sono rimasto in vita solo io per caso, avrebbero potuto uccidermi in ogni istante, io sono solo l'esca! Quando sono arrivati, ero in questa sala con le mie guardie e la mia famiglia, e dopo essere entrato dalla porta, quell'uomo spregevole ha detto le seguenti parole "Ci porterete voi alla Foglia". Pochi istanti dopo, una delle mie guardie ha cercato di contattare la foglia per chiedere aiuto mentre le altre due tenevano occupati i nemici; i quali, invece di bloccare il mio sensitivo dal dare l'allarme, lo hanno ignorato attaccando la mia famiglia, per spingermi a difenderli, in quel momento ho capito che alla foglia non doveva arrivare alcun messaggio, era quello che volevano, quindi ho fatto una scelta. La mia prima freccia avrebbe potuto salvare mia moglie e farla vivere per dieci secondi in più, oppure evitarvi una trappola, quindi sono stato io, non il nemico, a uccidere Tokun, il sensitivo che mi ha accompagnato per una vita intera.
    Eppure nemmeno questo è servito, se ora siete qui. Qualcuno vi ha chiamato, e a causa mia e della mia situazione siete corsi da me. -


    Il Daimyo sembrava estremamente scosso per le azioni che aveva scelto di compiere, eppure non c'era rimpianto nelle sue parole, solo la tristezza di non aver fatto abbastanza. Eppure l'uomo non si mosse dal posto in cui si trovava, e la sua voce non tremò, nemmeno quando pronunciò le parole seguenti.

    - Tu non capisci come stanno le cose, come potresti, seguimi e capirai. - Disse il Daimyo prima di recarsi sul terrazzo a pochi metri da lui. Una volta sulla balconata di legno, incoccò una freccia, tirando al massimo estendibile che il suo grande arco potesse, e puntò a est, sopra le mura.

    - Guarda a ovest. - E lasciò andare la freccia. La quale sibilò nel vento fino a superare le mura. Se Raizen avesse osservato dalla parte opposta, come indicato dal nobile, avrebbe potuto chiaramente scorgere una freccia uguale arrivare dalle mura e conficcarsi nel tetto degli alloggi. La stessa freccia? Quindi il nobile rientrò.

    - Devi andare via, devi tornare alla Foglia, ma non puoi scappare da questo luogo, il loro rituale ci ha chiusi dentro, ho già provato a uscire anche fisicamente dalle mura, solo per ritrovarmi sopra al muro opposto. Non c'è alcun modo per uscire dal palazzo, se non uno. - entro pochi secondi, Raizen avrebbe avuto le risposte che cercava. Perchè era stato lo stesso Shiro a dire al Daimyo come uscire dal rituale.

    - Quando è arrivato qui, ha detto solo di aver già vinto, e che sarei stato io la causa della tua caduta, ma anche quella della tua liberazione. Solo uno di noi può uscire da qui. - Disse, estraendo un pugnale come tanti, che teneva nell'abito, porgendolo a Raizen. In quel momento, sulla mano del Daimyo, e contemporaneamente su quella di Raizen, comparve un kanji. Drago. In quel momento, Il Daimyo sarebbe scomparso dai radar di Oda.

    [Sho]

    Le capacità olfattive di Sho permisero al ninja di scovare una presenza, quasi subito in realtà. Una fragranza fruttata che ricordava il profumo dei gigli in primavera avrebbe colto l'attenzione del chunin, essendo completamente fuori contesto sia per la stagione sia per il luogo in cui si trovavano. La traccia zuccherina avrebbe condotto il ninja poco lontano, al palazzo del Daimyo, a pochi metri da dove si trovava. Dentro, se avesse sbirciato da una porta o da una finestra, avrebbe notato una grande sala buia, illuminata unicamente dalla luna rossastra che penetrava dalle finestre. Nella grande sala avrebbe potuto scorgere una figura oscura, seduta a terra a gambe incrociate, intenta a sorseggiare sakè. Una grossa mazza era poggiata a terra accanto ad essa, con il manico sulle gambe. In quel momento, senza che lui se ne rendesse conto, due simboli sarebbero apparsi ai lati delle guance: Serpente e Cervo.




    [Kiyomi]

    Nel gruppo, un solo ninja stava iniziando a riportare uno strano fastidio fisico, riconducibile al rituale. La principessa della foglia, Kiyomi, sembrava percepire come una nausea di stomaco, unita ad un forte giramento di testa. L'effetto però non durò abbastanza a lungo per essere riportato ai compagni, dal momento che improvvisamente, se qualcuno l'avesse avuta sotto gli occhi, avrebbe visto la ragazza sparire nel nulla, senza lasciare alcuna traccia.
    [Yusni si ritira. I sigilli sono stati ridistribuiti]

    [Nota per TUTTI: Apprezzo che abbiate compreso il funzionamento del rituale, dopo che vi è stato rivelato per comodità, ma l'ho scritto in nota per la vostra comprensione, vostra; non per far miracolosamente a comprendere tutti i vostri personaggi che non possono interagire/toccare/combattere con i nemici....ancora prima che questa esperienza sia avvenuta. Occhio.]



    [Oda e Shin]

    Dopo essere stati rilevati, i nemici non sembrano muoversi.

    [Yato e Kairi]

    Il lupo di Kairi, per il momento, non avrebbe rilevato alcuna presenza usando l'olfatto, così come i ninja, fino al raggiungimento del loro punto di sosta.
    Ma non tutti i nemici avrebbero atteso che gli accademici fossero in comodo, come i due avrebbero presto compreso. Quando Kairi fosse salita sul tetto della caserma, con Yato che ne modificava l'aspetto, avrebbe potuto chiaramente scorgere un profilo sul tetto più alto del palazzo del Daymio, proprio davanti a lei, illuminato dalla luce della luna. La scimmia!




    Il nemico non la stava semplicemente osservando, l'aveva già notata mentre saliva sopra al tegolato, ora la stava tenendo sotto tiro con la sua balestra da guerra di precisioneCompetenza Equipaggiamento
    Si tratta di un'arma a due mani in grado di scagliare a grandi distanze proiettili appositi: la gittata a tiro diretto è pari a 90 metri. I proiettili ignorano protezioni di durezza inferiori a 4 se percorsi almeno 9 metri. La Potenza dei proiettili (senza potenziamenti) è raddoppiata; è possibile scagliare un singolo proiettile. E' necessario restare immobili per utilizzare quest'arma. Potenza: 1 Durezza: 3

    2° Slot: Pimpin'
    L'arma monta una baionetta alla propria estremità e un peso, per essere usata come arma contundente. Le sue capacità fisiche cambiano in potenza 30 durezza 3.

    3° Slot: Pimpin' hard
    L'arma monta un mirino speciale per vedere attraverso una superficie spessa fino a 30 centimetri.


    CLANG!

    Un suono metallico preannunciò un sibilo nella notte che percorse la distanza tra la punta del tetto e la ragazza. [Slot Azione][Munizione Canthiana pesante Pot 30 Dur 1][Precisione 525]Munizioni pesantiCompetenza equipaggiamento
    Munizioni Canthiane
    1°slot Munizioni pesanti
    Proiettili per balestra da guerra di precisione. E' necessario mantenere lo stesso tipo di munizioni per tutta la durata del round. Sostituire le munizioni richiede uno slot azione/tecnica.
    Le munizioni pesanti sono la tipologia base di proiettile. Per qualunque utilizzo.
    Potenza 30 durezza 1

    Quando il proiettile passò sopra il vicolo, Yato fu così rapido ad intercettarlo, poichè aveva previsto un attacco, da deviarlo con un'arma da lancio, facendo schizzare il proiettile verso est e conficcandolo nel tetto del magazzino.
    Quando il nemico si rese conto che al suo lancio si era susseguito un vero e proprio fortino di legno, con dei rapidi movimenti sostituì il caricatore posto sotto la canna della balestra, puntando nuovamente contro la ragazza, come se il fortino non lo preoccupasse minimamente.
    [Slot Tecnica]

    CLANG!

    Nuovamente un altro proiettile avrebbe saettato nell'aria, ma senza alcun sibilo. Nessun suono avrebbe seguito quello metallico dello sparo della balestra, mentre un silenzioso proiettile azzurrino saettava verso la testa di Kairi. [Slot azione][Munizione Spettrale Potenza 20 dur 1]Munizioni spettraliCompetenza equipaggiamento
    Munizioni Canthiane
    2° Munizioni spettrali
    Proiettili per balestra da guerra di precisione. E' necessario mantenere lo stesso tipo di munizioni per tutta la durata del round. Sostituire le munizioni richiede uno slot azione/tecnica.
    Le munizioni spettrali generano un proiettile energetico in grado di arrecare unicamente danno alla vitalità. Superano qualunque barriera fisica non irrorata.
    Potenza 20 durezza 1


    Yato allo stesso modo non avrebbe dovuto abbassare la guardia! Subito dopo aver deviato il primo proiettile, Kairi avrebbe potuto vedere una figura uscire in corsa da una porta del magazzino, nel vicolo dietro Yato, e dirigersi verso di lui, la Tigre! [Movimento - Slot Azione]



    Lo spadaccino di Cantha fu addosso a Yato in un istante, per impedirgli di difendere nuovamente la compagna con un'altra arma. Con la mano destra sull'elsa della sua spada, ancora riposta, arrivò sul ninja della foglia, cercando di segarlo a metà con un kasumi, un fendente in estrazione dal basso verso l'altro. [Vel 400 - Forza 425][Slot Azione]

    Durante l'estrazione, Yato oltre al pericolo, avrebbe potuto notare come la lama della lunga masamune non fosse di un semplice grigio acciaio, ma presentasse delle striature azzurre molto particolari. Lama affilata dai venti
    Si tratta di una masamune della stessa lunghezza di una katana, ma con la lama più stretta e l'elsa più lunga cinque o sei centimetri.
    Può parare e deviare tecniche e costrutti come un equipaggiamento irrorato.
    Potenza 40 durezza 4


    In tutto ciò, la lupa di Kairi si guardò attorno perplessa, come se non capisse il perchè di quel trambusto.

    [Asami]

    La ragazza, dopo essere stata improvvisamente abbandonata dalla compagna, si trovò con i suoi compagni di squadra, da sola, con due sigilli sulla pelle.
    La cosa divenne ancora più complessa quando, dopo la partenza di Yato e Kairi, e l'allontanamento di Sho, sul corpo di Asami comparve un ulteriore sigillo, il terzo. Quello del Lupo. Le cose per la giovane ninja, si sarebbero fatte presto molto, molto, pericolose. Avrebbe proseguito da sola o si sarebbe unita a qualche compagno?


    Turni al completamento del rituale: 18

    OT
    Scusate il ritardo, son stato davvero poco poco bene e ho ancora dei rimasugli. Come sempre due settimane. Yusni mi ha avvisato che non riesce a proseguire.

    Edited by Jotaro Jaku - 25/7/2017, 16:24
  11. .

    Le Porte di Shulva


    Ambientazione



    Che il mondo fosse pieno di posti strani, particolari, era evidente. Molto di questi non erano ancora nemmeno stati scoperti, altri lo erano, ma per nulla esplorati. La città infame di Shulva, situata in un anfratto montuoso nel continente esterno dei Demoni, era una di queste località. Persa nel tempo e nelle leggende, la città era stata fondata secoli prima, in tempi di tumulti, quando un enorme numero di pellegrini, aveva abbandonato il continente occidentale, in cerca di una casa più sicura per le proprie famiglie. Dimenticata dalla storia e senza più testimoni per poterlo raccontare, Shulva era nata in una caverna naturale dalla storia misteriosa. Gli abitanti si erano isolati, preferendo la continua difesa, forse traumatizzati dalle guerre nelle quali erano cresciuti, ed ereggendo enormi porte, per chiudere il mondo a Shulva, e Shulva, al mondo.

    [...]

    Alcuni mesi prima del tempo presente, una piccola delegazione di 4 ninja accademici, e uno Shulviano, erano partiti alla volta della città, per portare aiuto ai cittadini asserragliati nella città, chiusi tra un attacco di banditi e un pericolo mortale all'interno; ma una volta giunti, avevano trovato le grandi porte serrate, un esercito sterminato a perdita d'occhio nella valle davanti alla città nascosta nella pietra, e niente altro. Erano tornati a casa, portando con loro un morbo che avrebbe ridotto Kiri all'osso, poco prima dell'attacco di Shiro Tagachi di Cantha.
    La grande epidemia di Kiri arrivava da lì.
    Qualcosa, rinvenuto da Jotaro durante una missione con Raizen e altre due kunoichi, aveva collegato Cantha e altri eventi avvenuti sul continente, con questa lontana e silenziosa città, che almeno a conoscenza comune, sembrava essere stata saccheggiata. Nessun messaggero arrivava da Shulva, nessun profugo, nessuna lettera, niente. Qualunque fosse stato il destino degli abitanti, tutto sembrava morto. Per questo il ronin decide di prendere con sè un aiuto prezioso, e tentare di dischiudere i segreti di questo luogo infame.
    Aveva provato autonomamente. Sul finire della primavera, si era recato presso la città, solo per trovarsi da solo in una vallata silenziosa, a bussare alle porte più grandi che avesse mai visto in vita sua. Un enorme, spessissimo portone in quella che sembrava giadeite, divideva gli esterni dalla città, e nessun tipo di comunicazione sembrava aver effetto sulla porta, o su chiunque fosse stato vivo oltre ad essa.
    Bisognava abbatterla, e Jotaro conosceva una sola persona in grado di abbattere una cosa del genere. Hohe, il ragazzo di Suna.

    << Fantastico. Indietro tutta dall'altra parte del mondo. A cercare di convincere qualcuno che forse preferirebbe uccidermi, a seguirmi dall'altra parte del planisfero, per aprire una porta. >>

    [Suna]

    Giunto all'entrata del villaggio, Jotaro si presentò col suo nome, e con l'appellativo di diplomatico dell'Accademia. Non intendeva entrare nel villaggio; desiderava un incontro con Hohe, chunin, almeno al tempo; della sabbia, suo ex allievo e collega di avventure; con il quale divideva un posto in un gruppo di combattenti, dal nome ormai dimenticato; oltre che un passato come manipolatore di argilla. Sperando che il ragazzo fosse a casa, vivo, e disponibile a parlare, lo avrebbe atteso; senza considerare che per il giovane, Jotaro era morto, da un pezzo.
  12. .

    [1]



    << I prossimi step potrebbero essere quelli di non aggiungere un ulteriore problema ad una lista già difficile da alleggerire di per sè. >>

    Una voce roca risuonò da dietro il jonin, mentre da un angolo impolverato e pieno di ombre, fuoriusciva una creatura che forse sarebbe stata scambiata per uno spettro, prima di essere illuminata dalle luci della stanza. Forse ad eccezione delle nuove leve, tutti lì dentro lo avrebbero subito riconosciuto. Aveva delle appendici con sè, o si trattava di una allucinazione dettata dal gioco di ombre? Davanti ai ninja comparve un altro shinobi dalla lunga chioma scura, sgusciato fuori dall'oscurità.



    L'uomo, con un grande sorriso e un fare bonario, si sedette tra i cospiratori, facendo l'occhiolino a Diogene, giusto prima di voltarsi verso di loro. Chi era? Un ninja del suono? Un membro di qualche gruppo segreto? Un fido alleato di Febh magari? Erano stati scoperti?

    << Dunque dunque dunque, chi trama alle spalle dei grandi in queste sale? Ma cosa abbiamo qui, dei giovani arruffatori di folle? Sarebbe un problema se il caro amministratore sapesse cosa succede qui dentro....Non credete? >> [Recitazione] Voleva solo spaventare i ragazzi, in realtà non aveva udito praticamente niente della discussione, essendo appena arrivato, ma il poco che aveva udito gli era bastato. Si rivolse nuovamente a Shinken.

    << Perdonatemi se piombo qui all'improvviso, ma ero nei paraggi e ormai vado e vengo da questa dimora da così tanto tempo, che a volte dimentico di poter creare situazioni imbarazzanti. Non so, se hai notato fratello, ma Kiri è stata rasa al suolo pochi mesi fa, da un esercito del sud con chissà quali assi nella manica. Ad Ame c'è attività, a Kumo c'è attività, ovunque ci sono individui pronti a metterci sui pali, e da quello che si dice in giro, un solo uomo è riuscito a demolirvi un intero gate in un battito di ciglia per poi andarsene indisturbato....E ora pensate di "controllare" un cane pazzo di cui ignorate il vero potenziale, giusto..per sport? >>

    Jotaro si sbattè le dita sullo zigomo destro, come chiedendosi se il tempo avesse reso tutti più idioti, o semplicemente lui meno reattivo.

    << Prego continuate pure, una volta messo nel sacco uno dei ninja più scaltri del continente, aver avuto accesso a uno dei posti più sicuri e inquietanti del mondo, e aver preso possesso di un demone, intendete portarvelo appresso per il Bosco dei Sussurri mentre chi di dovere guarderà dall'altra parte? Dovete avere del sakè molto buono nascosto qui da qualche parte, non siate tirchi e condividete. >>

    OT
    Salve, Gene mi ha permessato per fare un salutino.....e chissà...
  13. .

    Ingoiare il passato



    L'ultima cosa che Jotaro si sarebbe aspettato, saltellando da un ufficio all'altro nel palazzo accademico, era che da lì a pochi giorni, avrebbe fatto per la mia prima volta appello al suo nome, per ottenere qualcosa. Una pratica che in pieno orgoglio aveva sempre rifiutato, per discostarsi da suo padre il più possibile.
    Il ronin si trovava in uno dei tanti corridoi del grande palazzo, ricostruito pochi anni prima, dopo l'attacco di Kurotenpi, quasi interamente grazie al denaro dei Kurogane, con in mano una pila di cartellette e rotoli da sistemare nella grande biblioteca, quando, passando davanti ad una porta a vetri, il suo orecchio [Udito Perfetto] captò una parola decisamente fuori contesto per il luogo dal quale la stava sentendo, cosa che gli fece prestare attenzione. "Matrimonio"
    Si trovava davanti all'ufficio di Akamira, una ninja che si occupava di smistare i rapporti completati delle missioni accademiche, una tipa molto zelante ma senza troppe pretese, che passava metà del suo tempo annegando nelle scartoffie, e l'altra metà in altre scartoffie. Era solita non prendere mai ferie e non distrarsi sul posto di lavoro, per questo, udire un chiacchiericcio sommesso riguardo un matrimonio, fece distrarre Jotaro dal suo compito.
    Restando qualche attimo, riuscì a percepire qualcosa riguardo la figlia di Asuma Kurogane e un clan del ghiaccio, rinomato a livello politico, più che altro.
    La cosa, di primo acchito sembrava gioiosa, ma pensandoci un attimo, Jotaro si rese conto delle implicazioni. Uno dei pilastri dell'accademia stava per unire la propria famiglia a quella di un gruppo di regnanti. Non regnanti casuale, ma i confinanti con uno dei territori più problematici del continente, Kumo nientemeno. Il che avrebbe significato controllo costante, basi accademiche e quant'altro, dritte nel fianco della Nuvola.
    Il che, tirando le somme, avrebbe significato che quel matrimonio si sarebbe trasformato in un'orgia di devastazione. Specialmente in un periodo in cui grosse delegazioni erano dispiegate un po' ovunque. Con Cantha che aveva appena raso al suolo Kiri, nessuno avrebbe fatto uscire grosse truppe dai rispettivi villaggi, nemmeno per proteggere uno come Asuma.
    Se ci fossero stati problemi, le difese sarebbero state pericolosamente sottostimate, e ci sarebbe scappato qualche morto illustre. Un bel casino. Magari era solo un modo di pensare disfattista, ma negli ultimi decenni quel modo di pensare aveva sempre trovato riscontro nei fatti. Doveva partecipare all'evento, e assicurarsi della sicurezza degli sposi e delle famiglie.


    [...]

    Problema. Come avrebbe superato le difese, che seppur non illustri, avrebbero presentato una limitazione? Considerato che era sprovvisto di chakra, e soprattutto di invito, come sarebbe entrato ? Jotaro passò le ore successive, mentre riponeva rotoli nella biblioteca accademica, a riflettere.
    Giunse quindi alla conclusione che entrare di soppiatto era fuori questione. Farsi strada con la forza lo sarebbe stato ancora di più. L'unico modo per entrare al matrimonio, era farsi aprire le porte personalmente, e forse, c'era un modo per presentarsi in grande stile. Asuma Kurogane aveva già tutto quello che i soldi, molti, potessero comprare. Un uomo della sua risma può avere tutto quello che vuole, sono davvero poche le cose che il denaro non potesse fargli avere, una di queste, era un prestigio elitario, qualcosa che scegliesse lui, e non il contrario.
    La decisione non fu semplice, ma Jotaro decise di ingoiare il rospo, e fare un grosso respiro, prima di avviarsi verso il covo che si era ritagliato, per preparare il tutto. Le informazioni che aveva ricevuto gli avrebbero permesso di essere sul posto ore, forse giorni prima dell'arrivo della sposa; doveva portare un regalo degno dei due piccioncini, e soprattutto dei genitori. Qualcosa che li avrebbe fatti invidiare da tutto il continente, ma senza che nessuno, a parte loro, sapesse. Questa posizione di potere avrebbe reso il suo dono ancora più succulento e desiderabile. Per molto tempo aveva bollito nella mente questa idea, fin da prima di essere capo delle Ombre, fin da prima che il mondo cadesse nell'oscurità, e quello era forse il momento di dare vita a qualcosa di nuovo, e fondamentale.

    Ovviamente non aveva idea nemmeno di chi fossero gli sposi, voleva unicamente farsi finanziare da Asuma in maniera spudorata, sfruttando l'amore di lui per la figlia,ma questo, teniamolo per noi.

    Preparò l'uniforme speciale da Ombra, quella da cerimonia, che aveva indossato unicamente al funerale di Ayato, al riparo da occhi indiscreti, e portando con sè solo il minimo indispensabile, qualche kunai e poco altro equipaggiamento, e qualche rotolo, uscì dalla sua dimora posta chissà dove, verso il paese del Gelo.
    Quando uscì, era il tramonto, e dal nulla, un corvo scese dalla collina dietro di lui, e gli si posò sul braccio. Il ronin lo osservò, i due si scambiarono una lunga occhiata, come se si conoscessero da lungo tempo, ma non disse nulla. L'Antico lo stava accompagnando, non avrebbe viaggiato da solo.


    tdfiV5z



    Attraversare le Sorgenti Termali non fu un problema, quel posto era praticamente deserto. Solo ninja di Oto e Konoha vagavano per quelle lande tranquille e pacifiche, impiegò molto poco a raggiungere il confine col gelo. Dopo tanti anni, se c'era una cosa di cui era certo, era di essere facilmente riconoscibile. Per anni aveva protetto il mondo con il mantello nero e la maschera bianca, e il nome della sua casata era noto ad ogni angolo del mondo, così come il nome di suo padre.
    Cosa che odiava oltre ogni altra, ma che per una volta, nella sua miserabile vita, forse sarebbe stata utile a qualcosa.
    Scelse di non arrivare con un mezzo di trasporto, ma a piedi, voleva restare discreto, per rendere la sua figura più seria di quanto non fosse. Quando le mura del villaggio scelto per l'evento furono all'orizzonte, con un sospiro inchiodò l'ultima indecisione riguardo quello che stava per fare, e fugando ogni dubbio, riprese a camminare, mentre il corvo si voltava ad osservarlo, come per spronarlo a continuare.
    Al gate, la quantità di persone era impressionante, ma in mezzo alla folla, Jotaro notò un individuo fuori posto, qualcuno che, in un giorno di mercato normale, non si sarebbe trovato lì, abiti e movenze troppo diplomatiche. [Occhio di Falco]
    In barba all'etichetta ninja, alla furtività e alle sciarade, con atteggiamento molto più nobile di quanto non fosse necessario, Jotaro si unì al corteo di nobili, come se ne avesse sempre fatto parte, ma posizionandosi in modo da poter parlare con l'individuo con calma, senza avere nessuno dietro a mettergli fretta.
    Quando il giovane si fosse rivolto a lui, chiedendo spiegazioni, il ronin, lo avrebbe salutato con un inchino formale, aiutato anche dal corvo, per poi parlare.

    << E' un onore essere qui. Ho una missiva della massima importanza dall'Accademia, il mio nome è Jotaro Noriaki Jaku, figlio del nobile defunto Hokage, è un piacere conoscervi. >>

    Disse, con fare autoritario e sicuro [Recitazione] estraendo un rotolo molto speciale, dalla carta rilegata e con uno speciale sigillo apposto, per mantenerne la chiusura. Rotolo da porgere al messo. Una volta che fosse stato aperto, il giovane avrebbe potuto leggere un messaggio segreto estremamente formale.


    CITAZIONE

    "Alla sola visione della sicurezza del villaggio del Gelo. L'accademia nelle vesti del suo fondatore, Gaara del deserto, assegna questo diplomatico, nella persona di Jotaro Noriaki Jaku, come scorta per l'evento di cui le parti sono a conoscenza. L'incaricato sarà a disposizione per ogni evenienza, e risponderà alle regole del posto, cedendo ogni sorta di asset offensivo in uso al momento della presentazione della missiva. Il messaggio scomparirà a seguito della presentazione. "


    E così sarebbe stato, Jotaro conosceva Gaara da più anni di quanti quel giovanotto avesse passato camminando sulle sue gambe. Creare un messaggio del genere era una bazzecola, considerato che aveva a disposizione ogni sigillo accademico. Ma lo scopo non era ingannare qualcuno, ma avere un appiglio per dire la verità! Prima che il giovane potesse ribattere, avrebbe appesantito ancora l'importanza del suo ruolo.

    << Nobile funzionario, il mio nome non compare nelle liste della sicurezza. Sono qui in veste di capitano delle Ombre, il nobile ordine di difensori della mia grande casata. Sono qui sia in veste diplomatica, sia per portare un dono al nobile Kurogane, assicurandomi della sua sicurezza prima dell'arrivo degli ospiti. Potete indicarmi un alloggio discreto dove possa prepararmi ? >>
    Si era presentato con nomi ridondanti e con fare borioso appesantendo la sua presenza fino alla stuccheria, per far sentire minuscolo il ragazzo, fosse anche il figlio del più ricco Daimyo del paese. Il capo di una delle sette di guerrieri più segreta ed elitaria del mondo stava davanti a lui, in missione segreta per conto dell'accademia, per fornire protezioni agli sposi e per portare doni di alta rilevanza politica, non solo, ma l'unico messaggio a prova di questo, era così segreto da essere scomparso.

    Tutta la responsabilità di quell'incontro sarebbe stata sulle spalle del ragazzo, esattamente con Jotaro voleva. Il regalo in questione, per rassicurare il giovane...sarebbe stato mostrato eccome, e quasi certamente avrebbe fatto pisciare addosso il guardiano. Jotaro tirò fuori un rotolo estremamente piccolo e pregiato, rilegato con materiali che forse il giovane non aveva nemmeno mai visto. E lo srotolò appena, per fargli intuire di cosa si trattasse. Era un contratto. Un obbligo interventista di aiuto in favore di capi di stato e nobili. Su quel rotolo c'erano firme di vecchi kage, daimyo e persino sannin. Tutte personalità a cui le Ombre avevano donato la loro protezione. Roba che andava ben oltre il normale tuttofare quotidiano di un paese minore.
    Questo stava donando Jotaro, mettere il gruppo al servizio del Kurogane e della sua famiglia. Un dono davvero, davvero limitato.

    Ovviamente il gruppo si era sciolto dato che erano tutti morti da qualche anno, ma erano sempre stati così discreti che quasi nessuno conosceva nemmeno i membri, ma erano comunque leggenda. Una facciata per arrivare a parlare con il nobile, il ronin non voleva altro. Il rotolo però era vero. Jotaro stava per vomitare.


    Edited by Jotaro Jaku - 9/7/2017, 17:17
  14. .
    CITAZIONE
    Questo fa sì che una qualsiasi conoscenza, che sia essa di lista o personale, quando modificata viene modificata automaticamente. Per cui ad ogni patch, ad ogni modifica di materiale personale, noterete che quando approvato questo verrà modificato nella vostra scheda senza che voi dobbiate muovere un solo dito.

    Solo per questo siete da ringraziare.
    Bravi ragazzi
  15. .

    La madre di nessuno[6]



    Che la donna non sarebbe fatta impietosire era evidente, e Jotaro lo aveva capito bene, ma quello che il ronin non si aspettava, era una eventuale reazione così improvvisa di Kairi riguardo sua madre. Che avesse sotterrato così in fretta i sentimenti che covava per lei, e che erano evidenti? Si riprese da un sakki di una certa entità nel giro di pochi attimi, e si avventò verso Taka come una furia, nonostante le tremassero le gambe, e il volto fosse ancora leggermente semiparalizzato per l'illusione. Doveva odiare davvero tanto quella donna.
    Le fu accanto in un attimo, e la minaccia sembrava reale, ma quella che Kairi aveva davanti non era un compagno di accademia, non era Yato, e non era Shin, era una ninja navigata, molto più esperta di lei, più forte, più veloce, e con una maestria sullo Sharingan che avrebbe fatto impallidire i jonin più esperti. Avrebbe giocato con lei come il gatto col topo. Taka seguì con gli occhi ogni singolo movimento del corpo di Kairi, e quando la spada le fu presso il collo, le bastò spostare appena la testa indietro, senza nemmeno spostare i piedi, perchè la lama passasse a un millimetro dalla sua pelle, senza nemmeno graffiarla. Questo non avrebbe fermato la ragazza, che dopo aver ritratto il colpo, ne tentò un secondo presso il fianco della donna, che stranamente, andò a segno. Completamente.
    Kairi sentì la propria lama entrare dentro la carne, forando pelle e muscoli, fino ad uscire dall'altra parte. La sua Wakizashi aveva colpito Taka e l'aveva infilzata da una parte all'altra con facilità, come se la donna non fosse stata nemmeno in grado di difendersi.


    In quel momento, prima che Kairi potesse fare altro, un colpo di tosse della donna, avrebbe indirizzato una grossa quantità di sangue al viso della ragazza, che si sarebbe presto resa conto della situazione. Non solo non aveva colpito Taka, che non si era minimamente mossa da dove si trovava, e la stava bellamente ignorando, seduta a gambe incrociate sulla scrivania a sorseggiare un bicchiere di vino, ma la ragazza aveva percorso più distanza di quella che pensava, e aveva attaccato Jotaro per tutto il tempo, fin da quando si era rimessa in piedi. Era il ronin infatti in piedi davanti a lei, con la wakizashi ancora conficcata nel fianco, e un grosso taglio orizzontale alla gola, che perdeva sangue, ma non era fortunatamente profondo. La stanza si mostrò per quello che era, molto più piccola di come era apparsa a Kairi inizialmente, quasi la metà, senza finestre, e nessuna via d'uscita, se non la scalinata che aveva percorso. Si trovava dentro una maledetta cantina.

    Incapace di poter far fronte ad un attacco improvviso di una uchiha, comunque dotata, ma dalla quale non si aspettava un attacco, per altro provato dagli scontri appena terminati, Jotaro aveva a malapena evitato il primo fendente, ma era stato preso in pieno dal secondo.

    Con la bocca che gorgogliava sangue a senti stretti, il chunin scivolò indietro, lasciando uscire lentamente la lama dal suo corpo. << Quando uno muore...dovrebbe...COUGH...COUGH...chiudere gli occhi...e pensare a casa....>>

    Jotaro sorrise, chiuse gli occhi e scivolò a terra in una pozza di sangue, forse ancora vivo, ma di certo privo di sensi.
    Taka non si mosse da dove si trovava, ma si rivolse alla figlia.


    - Proprio destino, tradito da un cucciolo che si è portato appresso, tale e quale al padre. -

    La donna, fissò Kairi nuovamente, e disciolse la sua capacità innata, non pensava nemmeno di averne bisogno contro di lei.
    Dopo aver sorseggiato il vino, e sbattuto il bicchiere a terra, mandandolo in frantumi, la donna si rivolse nuovamente alla figlia, sprezzante, scrollando le spalle come annoiata.


    - Un vero peccato, forse abbiamo iniziato il figlio sbagliato alle squadre speciali. Fammi il piacere di crepare ragazzina, non ho tempo da perdere con un "errore di percorso". - E, di nuovo sulle sue gambe, si diresse verso la ragazza, stavolta estraendo la sua spada. Una lama dritta, lunga quanto una wakizashi, senza guardia. Inesorabile si sarebbe avvicinata a Kairi, per finirla. Per come erano andate le cose fino a quel momento, sarebbe stato presto chiaro alla ragazza, che forse nessuno dei suoi trucchi sarebbe bastato contro un nemico simile. Non se la sarebbe cavata facilmente senza un sacrificio altrettanto grande. La missione era praticamente fallita, non c'era mai stata in realtà, erano caduti in una trappola, e una volta morti entrambi, i Canthiani avrebbero avuto i loro corpi, per esperimenti e informazioni utili per la guerra, e sua madre l'avrebbe inviata all'altro mondo senza occhi.
339 replies since 24/9/2014
.