Votes taken by Historia

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    Addestramento


    Post 2 ~ Esercizio

    La fanciulla, a causa del particolare stato di discriminazione, paragonabile a una sorta di segregazione in cui aveva vissuto per la maggior parte della sua tenera età, oltre che alle particolari vicende che l'avevano condotta alla sua attuale situazione, non sapeva molto sull'universo maschile. Quel poco che aveva imparato, lo aveva tratto dai libri della sua infanzia, e più di recente dai racconti delle altre ospiti, benché in ruolo di servitrici, di Villa Mikawa. Inutile soffermarsi sulla difformità delle opinioni che ne aveva tratto, tale da dubitare a volta che stessero parlando dello stesso argomento. In ogni caso, al complimento piuttosto spontaneo dello shinobi di Kiri, Harumi abbozzò un sorrisetto imbarazzato, accompagnato da una tenue nota di colore sulle guance. Nessuna sorpresa dunque se la già timida ragazza si trovò in difficoltà con l'esuberante maestro, lasciandolo trasparire dalla sua caratteristica voce incerta. A...ah...la ringrazio, sense...No, ecco, come potrei chiamarla allora...Ecco! La ringrazio, Kenkichi-senpai. Rialzatasi non appena l'altro aveva iniziato a parlare, con un piccolo inchino completò le presentazioni. Sono pronta. Mi affido a lei. Seguì il giovane, che stimò non essere molto più vecchio di lei, senza aggiungere altro, fino a quando raggiunsero una serie di ben ordinati di sezioni di tronco d'albero. Tuttavia l'otese non sarebbe rimasta a lungo ad osservare perplessa la scena, richiamata dalla voce di Kitori. Annuì delicatamente durante la spiegazione, per altro non particolarmente approfondita, dell'abilità che era chiamata ad apprendere. La dimostrazione pratica, però, valse più di tante parole. Un flebile oh di sorpresa mista ad ammirazione le sfuggì di labbra, e arrivò perfino a fare un plauso al ninja della Nebbia unendo tra di loro le mani con un colpo secco. Fantastico Però...ecco...Avrei sedici anni ormai... Harumi non poté che inclinare leggermente il capo, ridacchiando imbarazzata per l'essere stata definita una bambina. Per quanto potesse apparire piccola, e alle volte lievemente infantile, il suo corpo abbastanza sviluppato l'avrebbe tradita ad un'attenta analisi nonostante i vestiti per nulla attillati. Ella stessa aveva smesso di considerarsi una bambina già da un bel po', anche a causa dei suoi pesanti trascorsi. Se poi il kiriano intendeva qualcos'altro, la kunoichi non lo aveva compreso. La ragazzina si preparò comunque a mettere in pratica quanto il giovane le aveva illustrato, desiderosa di dimostrare il suo impegno. La kunoichi ritrasse il braccio destro, lasciando al contempo scorrere il chakra sulla superficie della pelle facendolo confluire sulle dita chiuse a pugno, pugno che scaricò con modesta forza contro il pezzo di legno. La scena che seguì, a posteriori, fu piuttosto divertente. All'apparenza l'attacco non aveva provocato nessun danno, e già quello doveva insospettire l'inesperto genin. Tuttavia, capì di aver completamente sbagliato approccio solo quando cercò di richiamare l'arto. Questo rimase dispettosamente aderente al bersaglio fino a quando Harumi non si rese conto di star ancora lasciando fluire la propria energia verso di esso. Per i dieci secondi successivi rimase immobile, nonostante l'effetto ventosa fosse terminato, sopraffatta dall'imbarazzo. Aveva decisamente preso troppo alla lettera le parole di Kitori: pensando che fosse simile al chakra adesivo, aveva finito per riprodurne l'effetto! Io...ecco...niente, ora ci riprovo... Riuscì a fatica a mormorare qualcosa e, se fosse stata un gatto, in quel momento avrebbe avuto probabilmente le orecchie abbassate. La giovane ispirò ed espirò profondamente un paio di volte prima di compiere un altro tentativo. A quel punto pensava di aver afferrato il concetto, ma metterlo in pratica era tutto un altro paio di maniche. Un altro pugno solcò l'aria, con un impercettibile accumulo di chakra sulla sua superficie. Nel momento dell'impatto le nocche batterono contro la superficie rigida, ma la kunoichi rilasciò l'energia convogliata nell'estremità in palese ritardo, disperdendone gli effetti. A conti fatti si era trattenuta sia per quantità che per tempistiche, ammaccando a malapena il tronchetto. Senza dire nulla si preparò nuovamente ad un altro tentativo, sicura di essere lì lì per ottenere i primi risultati. Contrariamente alle sue aspettative, però, il fallimento successivo fu se possibile ancora più ilare del primo. Eccedendo questa volta in entrambi i sensi, Harumi liberò troppo chakra prima che il colpo raggiungesse il bersaglio, subendo di fatto un contraccolpo che la fece cadere all'indietro, appoggiando pesantemente in modo per nulla femminile, ma comunque piuttosto divertente, il fondo schiena sull'erba. La ragazza si rialzò immediatamente, massaggiandosi il coccige, e tenendo gli occhi bassi per la vergogna. Diversamente da prima non aprì bocca, anzi serrò le sue labbra con cipiglio deciso, e ricominciò a provarci. Prese accuratamente la mira, cercando di bilanciare il chakra tra i due estremi appena testati. Questa volta l'attacco diede i suoi frutti, creando nel legno delle crepe decisamente superiori a quelle possibili con la sua semplice forza fisica attuale. Le aperture seguivano le venature della pianta e non erano gran cosa, ma quel successo parziale rincuorò la ragazza, che rilassò un poco i lineamenti del volto. Cambiando braccio sferrò un altro assalto, un montante simile a quello eseguito dal kiriano, alla parte bassa del tronchetto, quella ricoperta di corteccia. Questa esplose in numerosi frammenti, disperdendosi tutt'intorno, ma la struttura principale era ancora integra. Con il respiro appena accelerato per lo sforzo fisico, la kunoichi di Oto si asciugò un piccolo rivolo di sudore che le scendeva dalla guancia. Faceva decisamente più caldo in quel luogo rispetto al Villaggio, per lo meno con il sole alto in cielo. Abbastanza sicura di sé, decise di verificare un'idea che le era appena sorta. Alzando in alto la mano aperta, la calò con impeto contro la sommità piana del tronchetto. All'impatto quello si squarciò decisamente in due, sancendo la sua padronanza dell'abilità. La neo genin annuì tra sé e sé, muovendo appena la testa. Più piccola era la superficie di pelle coinvolta, maggiore era il controllo che poteva esercitare. Per essere certa di aver capito il trucco, non rimaneva ora che la prova del nove. Si spostò di pochi passi, raggiungendo il bersaglio successivo, poi sferrò un calcio obliquo dal basso verso l'alto, ricoprendo l'arto di chakra distruttivo. Il timing e l'esecuzione furono impeccabili, e pezzi di legno volarono all'intorno, con il povero tronchetto praticamente decapitato.

    Kenkichi-sens...pai, penso di avercela fatta. La ragazza non aveva il suo solito tono esultante, soprattutto considerando la brutte figure che aveva rimediato, ma era comunque soddisfatta. Contrasse un angolo della bocca in un sorrisetto sghembo all'occhiolino del maestro, ma non ci fece più di tanto caso. Nonostante certi suoi atteggiamenti lo shinobi sembrava una brava persona. Anche per quel motivo, rimase perplessa nel vedere il suo atteggiamento mutare quando una strana voce li raggiunse. Moko? Moko...moku...legno? Harumi rimase in guardia, scrutando i dintorni nella speranza di individuare l'origine della strana voce che sembrava aumentare di tono e volume, come se qualcuno, o qualcosa, si stesse avvicinando. Kenkichi-senpai?

  2. .

    Top model per un giorno

    post iv ~ il demone della perversione





    Harumi si guardò intorno, stupefatta. Il nemico, sommerso da un numero soverchiante di colpi, era a terra, sconfitto. Ovunque nell'auditorium si alzavano grida di gioia. Il pubblico stava inneggiando a loro come delle eroine. Sopraffatta dall'improvviso calo di tensione, la ragazza cadde in ginocchio dove si trovava, poco distante dall'Uchiha che tanto aveva cercato disperatamente di raggiungere. Era stata lei a portare, insieme ad un'altra kunoichi, l'assalto finale, lei più di tutte aveva retto l'urto della sua cupidigia facendole da scudo. Kairi-sama...ce l'abbiamo fatta! Un tiepido sorriso, insieme ad un sospiro. I loro sforzi erano stati ripagati. Certo, un redivivo stilista comparso come se nulla fosse da dietro le quinte se ne stava prendendo il merito, ma in fin dei conti che importava? Da quel che aveva capito dei ninja loro erano destinati ad agire nell'ombra, senza veder quindi riconosciuti i propri meriti. Alla giovane genin questo importava poco o punto. L'importante era fare la cosa giusta, e quel giorno l'avevano sicuramente fatta. Valentine Mihaw aveva dimostrato di essere una carogna, ma con il loro intervento avevano protetto decine di persone innocenti, e l'otese non era neppure sicura che quello fosse interamente un piano dell'uomo eccessivamente raffinato. Ormai era tutto finito, e preoccuparsene non avrebbe giovato a nessuno. Avrebbe lasciato che fossero le sue colleghe più anziane a mostrare le proprie rimostranze a chi le aveva ingaggiate per quel lavoro. Lentamente, la kunoichi del Suono si rimise in piedi, salutando in modo incerto la folla adorante con la mano e il miglior sorriso che riuscì a cavar fuori. Era stato un battesimo del fuoco con i fiocchi per la ragazza, ma in qualche modo se l'era cavata. Prima che ne se ne rendesse conto, tutto d'un tratto un vociare confuso si diffuse per la sala, subito seguito da urla di panico. Harumi si voltò, cercandone la causa, e quando la scoprì non poté fare a meno di indietreggiare di alcuni passi, spaventata. No...Cosa...Non è possibile... L'Hentai Kamen era di nuovo in piedi, avvolto da un'aura di perversione senza eguali. Dalle sue spalle si levavano simili a code cinque corde, che ad un'osservatore più attento sarebbero apparsi per ciò che erano realmente, ovvero rotoli di carta igienica intrecciati. Con una velocità e una destrezza mostruosa quegli arti aggiuntivi strapparono di dosso alle povere astanti una quantità spropositata di biancheria intima, pezzi di sopra e di sotto indistintamente, andando a formare una terrificante sfera sopra la testa del nemico. Harumi, realizzò un istante troppo tardi di trovarsi sulla traiettoria del proiettile: il suo bersaglio era infatti lo stilista alle sue spalle! Se si fosse buttata dal palco se la sarebbe cavata con qualche ammaccatura, ma questo significava lasciare Valentine al suo destino. Stringendo i denti, prese una decisione estremamente stupida in un intervallo di tempo troppo breve. Divaricò le gambe per ancorarsi bene al suolo e giunse le mani in una posizione magica, pronta ad utilizzare uno dei pochi jutsu che conosceva. Non sarebbe bastato a fermare la tecnica perversa, ma doveva per lo meno provarci. Se solo qualcuno l'avesse aiutata...Ma a giudicare dall'espressione irata sul volto delle altre, molte sembravano più che disposte a lasciare Mihaw al suo destino. Kunoichi, compagne, amiche... Una ad una, le avrebbe guardate dritto negli occhi, tenendo per ultima Kairi. Per favore, datemi una mano! Non per lui... Il tono di disprezzo rivolto alla persona che stava proponendo di proteggere era palpabile. ...ma per tutte le donne che vivono nel terrore a causa di quel bruto! Avrebbe rivolto lo sguardo verso il guerriero della perversione, trattenendo a stento un disgusto spaventato. Noi siamo sempre state vittime di uomini che ci dicono cosa dobbiamo fare... Rabbrividì, pensando al suo stesso passato. Pudicizia, perversione...non importa quale prevarrà, fintanto ci viene imposta! L'unica scelta che possiamo accettare è quella di essere libere di scegliere! Con una foga che non le apparteneva, quasi fosse posseduta, tirò fuori tutta la voce che aveva dal suo piccolo petto, sovrastando il frastuono con la sua verità. Quasi in lacrime, vergognandosi e esaltandosi al contempo per il coraggio che aveva chi sa dove trovato, terminò la sua accorata supplica mentre la sfera d'indumenti raggiungeva il suo culmine. Perciò...in nome della nostra libertà...Vi prego, aiutatemi! Esile come un fuscello, la figura della giovane sembrava scomparire di fronte all'immensità della minaccia che stava per colpirla. Nonostante non fosse che una nullità, aveva deciso di lottare, e lo avrebbe fatto anche da sola se fosse stato necessario. Compose con attenzione i due sigilli con le dita, inspirando e successivamente emettendo una modesta nube di cenere e scintille, pronta ad esplodere all'impatto con la palla di indumenti in rapido avvicinamento [Tecnica - Counter]Nuvola Esplosiva - Haisekishou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Capra (2)
    L'utilizzatore può emettere una nuvola di cenere e fumo solido dalla bocca, che andrà ad espandersi in una sfera avente raggio circa 3 metri. La Velocità dell'espansione sarà pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Quando l'utilizzatore interrompe il flusso di fumo, mordendo la nube, questa esploderà con potenza 30 nel raggio di 9 metri; può causare Ustione (Dnt Medio). L'utilizzatore non rientra nel raggio dell'esplosione.Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]
    . Comunque fosse andata, non se ne pentiva. Quando era trattata come un mostro dai suoi compaesani aveva tanto pregato affinché i kami mandassero qualcuno a salvarla, o le dessero il potere di difendersi da sola. Alla fine, proprio in extremis, era giunta l'Uchiha che proprio ora si levava al suo fianco. Ma adesso lei aveva la forza di fare a sua volta la differenza, di proteggere gli altri, e non si sarebbe tirata indietro.





    Chakra: 28.5/37.5
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Nuvola esplosiva
    2: ///
    Note
    Notoriamente nei momenti topici, quando è il momento di prendere una decisione e di fare discorsi epici, il tempo si dilata, e così accade qui.
  3. .

    Affiancamento


    Post 2 ~ Té

    La neogenin di Oto chinò rispettosamente le spalle alla presentazione del fabbro. Allora pacere, Ru-Wai-san. Una persona con tanti nomi doveva essere interessante e doveva aver avuto per forza di cose una vita piena di avvenimenti. Sempre con un vago sorriso sul volto, Harumi socchiuse appena gli occhi nel sentir nominare il clan Mikawa. La giovane era attualmente ospite di Diogene nella sua Villa, ma non solo: sapeva bene, nonostante fosse l'ultima ruota del carro, che si trovavano lì proprio su ordine del Colosso. Mercenario? Anche se era stato poco più di un sussurro, la piccola kunoichi si era lasciata sfuggire quel quesito, sorpresa. Osservando meglio la figura dell'uomo davanti a sé, in effetti, ne constatò il fisico possente, sebbene nel suo sguardo ci fosse una strana luce che non riusciva a interpretare. Monaco? Ascoltando il commento del suricata, al quale riservò pure un piccolo inchino quando prese la parola, Harumi si fece ancora più confusa. La vera identità di quell'individuo sembrava avvolta nel mistero. Il jonin di cui era apprendista, però, parve voler mettere subito in chiaro chi conducesse il gioco. Nel posare senza il minimo preavviso la mano sopra la sua testa, fece sobbalzare la sottoposta, la quale alzò gli occhi verso lo shinobi preoccupata, domandandosi se avesse commesso qualche errore. Shinken invece la sorprese, chiedendo per lei un luogo asciutto e qualcosa di caldo. Un'insolita premura, per il poco che aveva conosciuto dell'otese, ed infatti le fu subito chiaro quel fosse il suo reale scopo. Ehm...Sì, l'accetterei molto volentieri! Fece del suo meglio per stare al gioco, conscia di essere in mezzo a giochi più grandi di lei. Le andrebbe di accompagnarmi, Janki-san? Con un sorriso abbastanza spontaneo, avrebbe pregato l'animale senziente di farle strada verso il retro bottega. Se fosse effettivamente successo, l'avrebbero seguita anche l'anziano e il giovane servitore del guardiano di Oto, il che la rincuorò un pochino. Una volta nell'altra stanza, avrebbe comunque attaccato bottone con la creatura, più per curiosità che per pianificazione. Janki-san, cos'è Saban'Na? L'ho pronunciato giusto? Abbozzò una risatina, lì continuava a sentire nomi strani e alcuni faticava a riprodurli. Forse stava facendo una domanda stupida, o maleducata, ma con il suo faccino carino e l'educazione l'avrebbe probabilmente passata liscia. D'altro canto era anche vero che lei conosceva poco o niente del mondo, stava cominciando solo ora a imparare quanto poteva, direttamente dagli altri occupanti della Villa o indirettamente leggendo qualcuno degli infiniti libri raccolti nella biblioteca. Dopo averlo ringraziato per l'eventuale bicchiere, avrebbe proseguito quella sorta di interrogatorio. Da quanto conosce Ru-Wai, Janki-san? Potrebbe dirmi qualcosa di più su di lui? Il mio superiore sembra frequentarlo da lungo tempo, ma per me è la prima volta. Rimase un attimo in silenzio, meditando, per poi affrettarsi ad aggiungere, gesticolando con la mano libera. Non intendo insinuare che sia una persona pericolosa, o qualcosa del genere, anzi! In verità il dubbio l'aveva sfiorata, ma le sembrava perlomeno scortese palesarlo di fronte ad un compagno del padrone di casa. Di solito la gente non ha così tanti nomi, o professioni! Di sicuro con lui intorno non ci si annoia mai, eh? Rimase ad osservare la reazione dell'animale, domandandosi se non fosse stata troppo indiscreta.


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  4. .

    L'Ospedale del Suono


    Post 3 ~ Fuga


    La giovane kunoichi del Suono si portò le mani davanti bocca e naso, cercando al contempo di trattenere il respiro ed evitare che il conato di vomito appena provato si trasformasse in qualcosa di peggio. La zaffata di carne in decomposizione l'aveva travolta non appena le due figure si erano avvicinate, attratte da un movimento nel loro campo visivo. Scambiarle per infermiere era un errore piuttosto grossolano, ora che le osservava meglio. Non era mai stata nel nosocomio prima, ma poteva comunque affermare che le loro divise erano piuttosto datate e fuori moda. Non era però quello il punto focale, quanto piuttosto lo stato dei loro corpi, tale da spingere Harumi a domandarsi come potessero perfino muoversi senza cadere a pezzi. Le tracce di sangue raffermo, brunito, erano la parte meno terrorizzante del poco rassicurante quadro che si stava formando davanti ai suoi occhi. Quando d'improvviso la luce venne meno, l'otese riuscì a bloccare un urletto di panico solamente in virtù delle mani già strette intorno alla bocca. Bloccata dalla paura di distogliere lo sguardo da quella creatura, che forse aveva usato essere umana un tempo, fece uno sforzo per non voltarsi nella direzione del rumore metallico alle sue spalle. Le inquietanti infermiere invece ne vennero attratte, spostandosi con passi che lasciavano sospettare arti disarticolati dai pressi della ninja di Oto, che sospirò per poi inalare un po' d'aria finalmente respirabile facendone scorta. A quanto pareva era stato il ragazzo che l'accompagnava ad avere quella pensata, o per lo meno lo suppose dalla sua pronta reazione. Afferrandola per un braccio infatti, nonostante l'occultamente che ancora l'avvolgeva, la stava trascinando lungo il corridoio, lontano da quell'incubo. Il quale, tuttavia, non aveva nessuna intenzione di mollare la presa. Pur correndo a perdifiato, le guardiane dei sotterranei stavano guadagnando terreno: era solo questione di tempo prima che fossero acciuffati. Per di più, quando una di quelle emise un grido più simile a quello di un'arpia che di una donna, Oshi si bloccò sul posto, paralizzato. Harumi spostò rapidamente lo sguardo da lui all'infermiera più vicina un paio di volte, cercando di trovare una via di fuga a quella situazione. Alla fine, prese una decisione. Con un sonoro schiaffo alla guancia, cercò di risvegliare il compagno dalla catalessi che l'aveva preso, strattonandolo poi per il colletto. Se non fosse bastato, l'avrebbe raccolto da terra per poi cercare di correre via. Il cuore della giovane le martellava in petto, ma il terrore sembrava scemato. Aveva imparato a tal punto a convivere con la morte, a svalutare la propria vita, che la paura aveva ormai un effetto di breve durata su di lei. Piuttosto, era pronta ad agire, non per sé, ma per il ragazzo che era con lei. Non avrebbe permesso che gli succedesse qualcosa, anche se non lo conosceva che da pochi minuti. Con quella convinzione nell'anima, cercò quello che stava cercando: il passaggio da un reparto all'altro. Avendo una conoscenza almeno sommaria sapeva che gli ospedali avevano sempre, in tali punti, un sistema di porte spartifuoco, in modo che se si fossero verificati incidenti, le fiamme non si sarebbero potute diffondere rapidamente mettendo a repentaglio la vita dei pazienti. Trovatala dopo una svolta, con ormai il fiato della custode sul collo, lanciò letteralmente Oshi oltre il varco, tirandosi dietro i maniglioni, e prendendo a calci qualsiasi arto che si fosse frapposto per impedirlo. Il pulsante, premi il pulsante! Mentre teneva a bada la tenace infermiera, diede quell'ordine con un tono disperato al compagno, nella speranza che si sbrigasse. Il piccolo pulsante, posto sulla parete di fianco agli infissi delle pesanti porte, serviva per attivare il meccanismo magnetico che le bloccava, impedendone l'apertura dall'altro lato. Sempre che funzionasse e non fosse andato in rovina, il che, considerando lo stato pietoso di quel piano, era da non escludere. Quanto sarebbe stata fortunata la giovane kunoichi?

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    Chakra: 49/50
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità: 400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Note
    Spero di non aver ecceduto nella libertà della descrizione, nel caso edito.

  5. .

    This is war

    Post viii - Tutto finisce qui






    Qualsiasi cosa il demone della Foglia avesse combinato, sarebbe stato al di fuori del campo visivo di Shin, ma gli effetti sarebbero stati tanto improvvisi quanto sorprendenti. Il genin, come improvvisamente liberato dai vincoli della gravità, prese a fluttuare verso l'altro, finendo per arrestare la sua salita contro le tubature del soffitto con una piccola botta, che attraversò il suo corpo segnato simile ad una scossa elettrica, facendolo mugugnare di dolore contro la sua volontà. Cosa diamine sta succedendo ora? In risposta alla sua domanda, probabilmente stupida, la stessa coda di chakra che in precedenza l'aveva scaraventato contro la parete del condotto si allungò verso di lui, stringendolo questa volta con delicatezza e portandolo fuori dalle fogne attraverso il varco nella volta prodotto neanche un minuto prima da lui e dal cinghiale, del quale per inciso non c'era più nessuna traccia. Prima che Shin potesse fare aprire di nuovo bocca, rimase abbagliato dallo spettacolo che si mostrava ai suoi occhi. Un'intera fortezza stava precipitando, frantumandosi, da un'altezza spropositata su quello che con ogni evidenza era il Villaggio della Foglia. Un'apparizione terribile, ma al tempo stesso affascinante. Peccato che in mezzo ai detriti si trovasse anche lui, insieme a due alleati. Il Kinryu era giunto alla conclusione che il mostro altri non fosse che Sho, per un procedimento ad esclusione e dal tono di voce, ma il suo aspetto tenebroso incuteva ancora un ancestrale timore nel cuore del ragazzo. L'altro malcapitato compagno di sventura era la kunoichi Asami, con cui non aveva scambiato che alcune parole formali poche ore prima. E ora, stavano tutti cadendo, in una situazione che sfidava la ragione. Shin deglutì, teso, spaventato per l'immensità del vuoto sotto di sé, mentre senza accorgersene stringeva Yukichi trasformato in arma come se fosse il suo ultimo appiglio con la realtà. Sarebbe davvero finita così?

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    Riaprendo gli occhi, il giovane Kinryu realizzò di aver perso i sensi per un tempo indefinito. Ad un certo punto tutto si era fatto bianco, come pervaso da una luce sconosciuta, e un istante dopo si era ritrovato lì, ovunque fosse . Gli faceva male dappertutto, al punto che anche solo contrarre un muscolo nel tentativo di muovere un arto gli provocava fitte atroci, tuttavia avrebbe scommesso di non essersi schiantato, anche perché in quel caso probabilmente avrebbe smesso di fare ragionamenti del genere. Per sempre. Espirando piano, per non mettere alla prova le costole scassate, il ragazzo fu sorpreso da un accenno di risata, prontamente interrotto dalla sensazione di star ricevendo un migliaio di pugnalate per quel gesto sconsiderato. Non...non ti preoccupare...l'importante è avercela fatta... Il chunin non aveva bisogno di perdono, il suo agire, per quanto precipitoso, li aveva salvati tutti. Con la gola riarsa, come se non bevesse da secoli, il genin tacque, anche se avrebbe desiderato accertarsi delle condizioni della compagna e ringraziare Sho per averli tratti in salvo. Il rumore di passi lo ridestò, e si rese conto che era stato per un attimo sul punto di richiudere gli occhi. A quanto pareva i soccorsi non avrebbero tardato. Tuttavia, ancora una volta il destino aveva dei piani diversi per loro. Una figura comparsa dal nulla troneggiava infatti sul jinchuriki, pronunciando parole dal significato misterioso. Poi, lo sconosciuto trafisse lo shinobi agonizzante, che venne ricoperto da una sostanza nera simile alla pece. Sho! Per quanto il ragazzo avesse desiderato gridare, ciò che uscì dalla sua bocca fu poco più di un sussurro. Sforzandosi al massimo, Shin riuscì ad alzare un poco il busto puntellandosi sui gomiti, quel tanto che bastava per assistere alla scena raccapricciante che si stava svolgendo a pochi passi da lui. Una squadra di ninja di Konoha, dopo aver circondato l'uomo, prese a scannarsi tra sé, deturpandosi i visi in modo inumano. Maledetto... Nonostante la furia che gli pervadeva il corpo, il Kinryu non sarebbe riuscito a muoversi neppure di un centimetro per aiutare l'alleato e tutto ciò che poteva fare era imprecare contro il nemico. Con un filo di lacrime agli occhi, che neppure lui avrebbe saputo se provocate dal dolore o dalla tristezza, vide il chunin sollevato come se fosse una piuma. Aguzzò la vista per mettere a fuoco attraverso il velo umido, e nel farlo vide la mano priva di forza del giovane agitarsi come nel tentare di formare dei segni astratti, che per il genin non significavano nulla. Come era venuto, il terrore senza nome scomparve, portando con sé l'eroe della Foglia. Inutile, ancora una volta si era dimostrato inutile. Gli occhi gli si chiusero mentre quel pensiero ancora fluttuava nella sua mente e perse di nuovo i sensi, con un peso sul cuore simile alla morte.

    CITAZIONE
    Grazie Jotty per la giocata :riot:
  6. .

    Affiancamento


    Post 1 ~ Ame

    La riunione nella villa del capoclan Mikawa si era conclusa solo pochi giorni prima, ma Harumi ancora vi ripensava. In effetti, durante il viaggio aveva avuto modo di riflettere a lungo sulla straordinaria sequenza di eventi che l'aveva accompagnata fin da quando aveva abbandonato il villaggio dove era cresciuta. Avrebbe voluto dire suo villaggio, ma sarebbe stato ipocrita. Non si era mai sentita appartenere a quel luogo, dov'era detestata da tutti. L'epilogo era stato emblematico: avevano provato a metterla al rogo, convinti che fosse la fonte della malasorte che li aveva colpiti. Oni, demone, così la chiamavano. E alla fine era finita per diventarlo sul serio un mostro. Sotto la pioggia incessante che dava il nome al Paese e al Villaggio, il gruppo era entrato infine ad Ame. Gran parte del tragitto lo aveva passato a rimuginare sul suo destino, e soprattutto su cosa avrebbe fatto d'ora in avanti, anche a causa dei compagni che si ritrovava. Diogene, il colosso, uno degli shinobi più temibili del continente, l'aveva affiancata ad un esperto jonin del Suono affinché apprendesse da lui l'arte secolare che i villaggi ninja tramandavano da tempo immemore. L'uomo, che rispondeva al nome di Shinken Takatsui, si era però rivelato parco di parole. Allo stesso modo anche il ragazzetto che lo accompagnava non aveva mai aperto bocca, ma almeno lui era scusato, essendo muto, da quanto aveva inteso la giovane. L'unico che si rivolgeva a lei con un minimo di premura era l'ultimo componente dello strano team, l'anziano Mekura. Nonostante sembrasse avere perennemente gli occhi chiusi, tanto che la kunoichi sospettava fosse cieco o avesse problemi di vista a causa dell'età, il vecchietto pareva non incontrasse il minimo problema nel muoversi o nell'operare operazioni complesse da compiere senza guardare. La gentilezza dell'uomo era comunque tale da commuovere il cuore semplice della fanciulla. Finalmente comprendeva cosa significasse avere un nonno. Con premura Mekura l'aveva coperta con il suo mantello cerato non appena il cielo aveva preso a riversare su di loro un mare di gocce leggere, ma fredde e costanti. Gli ricordava in qualche modo l'atteggiamento di Eiatsu, l'eliminatore che l'aveva presa sotto la sua ala protettrice, venendo meno in qualche modo alla sua predilezione per i morti. Domandadosi che cosa stesse facendo il jonin in quel momento, Harumi squadrò l'ultimo componente della spedizione. Non si era ancora fatta un'idea precisa su di lui, perciò aveva deciso di sospendere il giudizio. Non voleva farsi condizionare da una prima impressione superficiale, come la gente solitamente faceva con lei. In ogni caso, raggiunsero senza intoppi la loro destinazione. Infiltrarsi ad Ame era stato meno complicato di quanto l'inesperta genin si aspettasse, ma era anche vero che era stata affidata ad un veterano che calcava quel mondo ricoperto di sangue ormai da molto tempo. Infine, giunsero alla loro meta. Oshi, con una mancanza di educazione dettata più dall'impulsività che dalla cattiveria, aveva spalancato la porta del negozio, ed uno alla volta tutti gli otesi avevano varcato la fatidica soglia. Uscendo dal riparo offertole dall'amorevole vecchietto, Harumi prese a guardarsi intorno. Armi e oggetti di varia foggia e dimensione riempivano le pareti, creando una sottile confusione. Un bancone separava la zona dedicata ai clienti dal retrobottega, ed era anch'esso ingombro di strumenti propri della professione di commerciante ed artigiano. Dietro di esso svettava maestoso quello che doveva essere il proprietario, ma l'attenzione delle kunoichi venne attratta dalla creatura di fronte a lui. Assumendo un'espressione fanciullesca, spalancò gli occhi, trattenendosi dall'istinto di accarezzarla.


    Ad una seconda occhiata, tuttavia, la ragazza si rese conto che anche quell'essere doveva averne passate tante, forse più di lei, e trattarlo come un peluche era una mancanza di rispetto bella e buona. Non appena Shinken ebbe terminato di introdursi, la giovane si riscosse, ricordando le buone maniere. Avvicinandosi a sua volta, fece un educato inchino, presentandosi. Io sono Harumi, piacere di conoscerla, signor...ehm, come devo chiamarla? Per una volta aveva tenuto a bada la propria timidezza, ma la voce si era fatta esitante quando si era resa conto della sfilza di nomi con cui il caposquadra si era rivolto all'uomo. Harumi aveva notato che i due sembravano conoscersi da tempo, a giudicare dal tono con cui l'otese si era rivolto a lui, ma non era in grado di stabilire se il loro fosse un rapporto di amicizia o semplicemente professionale. In ogni caso la ragazza si sarebbe poi fatta da parte, lasciando che fossero i grandi a gestire la transazione. In fin dei conti il suo incarico era quello di osservare a fare esperienza, e la kunoichi avrebbe registrato nella sua memoria quanto stava per accadere.

  7. .

    This is war

    Post vii - Demone






    Più di una cosa andò in frantumi a seguito della rovinosa caduta dello shinobi di Konoha e del Cinghiale del Serraglio. In primis il pavimento, sfondato con un boato spaventoso. Più e più livelli vennero superati dall'impeto dei due corpi avvinghiati tra loro finché non si ritrovarono in quelli che apparivano come condotti sotterranei. In secondo luogo, la gamba del giovane Kinryu si spezzò con un rumore secco nell'impatto con il terreno e i detriti, provocando una fitta di dolore acuto, subito seguito da una sofferenza diffusa a tutto il corpo per i traumi riportati [Ferite][Contusione] [Diffusa] 3 Leggere
    [Rottura] [Gamba Destra]
    . Infine, si incrinò la volontà di combattere, o perlomeno la possibilità di proseguire in modo efficace la lotta, dei due contendenti. Ciò che non si distrusse fu invece la testa del canthiano, né piegata la volontà del foglioso di sopravvivere. Con enorme difficoltà, Shin si rialzò, spargendo tutto intorno una nube di calcinacci. Nel farlo rotolò di poco a lato, scostandosi dal corpo del suo nemico. Le sue dita entrarono in contatto tra le rovine con un frammento metallico stranamente tiepido. Risalendolo guidate solo dal tatto giunsero all'impugnatura. Si trattava senza dubbio di Yukichi, la kitsune in forma di wakizashi che aveva lasciato andare per tentare il suo ultimo, disperato assalto. Doveva averli seguiti per effetto dell'esplosione attraverso il varco che ora campeggiava sopra le loro teste, visto che si trovava a terra poco distante dal punto di atterraggio. Il Kinryu tentò appena di dar peso all'arto martoriato: per poco non si lasciò sfuggire un grido per il male provato. Decisamente, per lui lo scontro finiva lì. Non poteva più fare ricorso né ai suoi taijutsu più insidiosi, né agli spostamenti accelerati che l'avevano reso celebre. Inoltre il flusso di chakra che lo ammantava per effetto dell'apertura delle porte stava oscillando incerto. Il tempo a sua disposizione si stava esaurendo. Il suo organismo poi risentiva dello sforzo esagerato che gli aveva appena richiesto e i suoi muscoli tiravano fastidiosamente ad ogni movimento [Status]Semiparalisi [OverCAP] [Braccia]
    Round 1/2

    - 1 tutte le statistiche primarie
    [Backfire Loto Posteriore] Round 1/1
    . Il ninja della Foglia si guardò rapidamente intorno, alla ricerca di una via di fuga. Ritirarsi non rientrava tra le azioni disonorevoli secondo il suo personale codice d'onore, se la situazione lo richiedeva. Se fosse riuscito a riunirsi con il suo compagno di squadra forse avrebbe avuto una chance, d'altro canto anche il Cinghiale sembrava malmesso. Tuttavia Shin si accorse subito che qualcosa non andava. Non riusciva più a contattare Oda telepaticamente. Non se ne era accorto prima a causa dell'intontimento e del dolore diffuso, ma il formicolio prodotto dal simbolo della Volpe era scomparso, e così pure il segno stesso. Capisco. Beh, sembra che almeno uno di noi abbia avuto successo. Nonostante ciò, le cose si erano fatte ancor più complicate per il genin. Erano finiti all'incrocio tra quattro vie, forse le fogne di cui aveva parlato il sensitivo prima di scomparire, ma con la gamba in quelle condizioni mettersi a correre era fuori discussione, perciò non si prese la briga neppure di scegliere una direzione. Anche perché non ne avrebbe comunque avuto il tempo.

    Nonostante il nemico di fronte a lui, Shin non poté fare a meno di voltarsi di tre quarti per osservare la nera figura che gli si stava facendo appresso. Ammantata d'oscurità, spandeva intorno un'aura di malvagità tale da paralizzarlo, facendogli tremare le già incerte ginocchia. Delle tetre code si levarono d'improvviso, facendo indietreggiare il ragazzo nonostante il dolore alla gamba. Un demone, era di fronte ad un vero e proprio demone. Al suo confronto quelli che avevano affrontato fino a quel momento erano solo dei buffoni mascherati. Sebbene non fosse incline al terrore, per una volta provò una genuina paura dentro di sé, così intensa da paralizzarlo e privarlo della parola. Quando un'estensione di quell'essere si allungò verso di lui, il suo istinto di sopravvivenza si risvegliò, ma era troppo tardi. Riuscì appena a convogliare del chakra nei muscoli nella speranza di assorbire il colpo, ma la potenza dell'impatto fu terribile e il foglioso fu sbalzato via, lontano dal suo avversario e dalla creatura [Slot Difesa][Parata] Res. 650

    [Impasto] Basso +3 Res.
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Res.
    [Ferite][Contusione] [Busto] 3 + 1/2 Leggera
    [Rottura] [Gamba Dx] + 1/2 Leggera

    [OverCAP] Semiparalisi [Busto]
    Round 0/2
    . Atterrò malamente e tutto il corpo vibrò per la scossa provocata dalle ossa rotte.

    EnRYaQ3


    Con tracce di lacrime agli angoli degli occhi per il dolore, cercò di raddrizzarsi, intravedendo la bestia passare oltre il cinghiale senza dar cenno d'averlo percepito in alcun modo. Che si trattasse di un alleato, sottomesso come lui al jutsu dei simboli? Ma chi di loro ospitava dentro di sé una tale fonte di odio e di morte? Tutte domande che sarebbero passate in secondo piano data la vicenda che si stava consumando lì sotto. Lo shinobi batté debolmente un pugno contro la parete, maledicendosi per la sua impotenza. Non era riuscito a portare a termine il suo compito e tutto ciò che poteva fare era evitare di essere d'intralcio ai suoi compagni e provare a ritirarsi. Fissò il buco nel soffitto, radunando le idee, ma un pensiero continuava a lampeggiare nella sua mente, come un chiodo fisso. Era debole. E la soluzione era solamente una: doveva diventare più forte. Ma per poterlo diventare era fondamentale una cosa: continuare a vivere.

    [Ipotetica] Solo nel caso in cui la situazione fosse precipitata, con un attacco ferale da parte del Cinghiale, o un colpo del testa dell'alleato posseduto, il Kinryu si sarebbe morso il labbro costringendosi a muoversi nonostante il dolore. Non voleva rimanere sepolto lì sotto, non finché vi fossero state persone che intendeva proteggere. Si sarebbe quindi portato fuori dalle fogne attraverso il varco nel soffitto, allontanandosi il più possibile dalla fonte del pericolo, ricorrendo ad un jutsu decisamente controindicato visto le condizioni in cui versava, ma non gli restavano alternative [Tecnica] Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    [Abilità] Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Miraggio inarrestabile
    Abile: L'utilizzatore, se utilizzata una tecnica di spostamento accelerato, può ignorare uno Status medio tra Azzoppato, Ingombro, Scoordinato e Semiparalisi durante l'esecuzione della tecnica e per tutta la durata dello spostamento; può essere utilizzata una volta per round.[Da genin in su]

    Nota: l'abilità non copre la Rottura, ma serve a comprendere lo sforzo del PG.
    . Il movimento accelerato, simile ad un teletrasporto nella sostanza, ma completamente opposto nella forma, l'avrebbe visto scomparire e riapparire in superficie, a terra. La gamba lesa non aveva retto lo sforzo e anche quella sana l'aveva tradito ed ora il ninja si ritrovava riverso su un fianco [Ferite][Rottura] [Gamba Dx] + 1/2 Leggera. Battendo il pugno libero a terra, cercò di rimettersi in piedi facendo peso solo sull'arto buono e puntellandosi con i gomiti. Le labbra erano aperte in un grido silenzioso, soffocato solo dall'esperienza e dalla concentrazione, ma nessun addestramento poteva impedirgli di soffrire per il dolore lancinante che lo colpiva ad ogni minimo spostamento. Trascinandosi, arrancando, avrebbe infine alzato la testa. Sfocata a causa del sottile velo di lacrime che gli riempiva gli occhi, avrebbe forse intravisto un'ombra avanzare verso di lui [Nota]Nel caso si verificasse l'ipotetica dovrei muovermi verso Asami.. Che fosse un amico o un nemico non gli era dato saperlo ancora, ma con un supremo sforzo di volontà si sarebbe rimesso del tutto in piedi. Semplicemente rimanere in quella posizione, ora come ora, gli richiedeva ogni goccia di energia fisica e psicologica rimasta, nonostante la tecnica proibita a cui aveva fatto ricorso lo sostenesse ancora per il momento. Se fosse stato portato per la blasfemia, quello sarebbe stata una buona occasione per bestemmiare le divinità, ma il giovane sapeva che l'unico da incolpare per quel fallimento non era altri che se stesso.


    Chakra: 37.25/60
    Vitalità : 7/16
    En. Vitale: 21/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 575
    Velocità : 525
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità : 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: [Parata]
    2: -
    3: -
    Slot Azione
    1: -
    2: -
    3: -
    Slot Tecnica
    1: -
    2: -
    NoteModifica concordata con il QM.
    Non ho usato slot azione perché non mi sembrava realistico, nelle condizioni in cui si trovava il PG, e anche l'ipotetica è un'ultima ratio in caso di concreto pericolo di vita.
    Continuo ad usare la versione precedente del Loto, con cui ho iniziato la giocata (per riferimenti si trova in neospoiler nel post precedente).


    Edited by Historia - 1/10/2017, 09:03
  8. .

    Il mondo che verrà

    Parte iv ~ Incarico



    La giovane kunoichi saltò letteralmente a mezzo metro da terra quando il tetro individuo fece la sua comparsa, sbucando direttamente dalle ombre. Con una mano sul petto, come per trattenere il cuore che stava esplodendo per lo spavento, Harumi si ritirò lentamente senza distogliere lo sguardo dal nuovo venuto fino a ritrovarsi al riparo dietro le spalle possenti di Eiatsu. Avvicinando un poco il viso all'orecchio dell'eliminatore di cadaveri, la ragazza sussurrò confusa. Ehm...chi sarebbe? Nonostante lo spavento non gli era sfuggito infatti il suo modo di relazionarsi con il Mikawa e la sua affermazione di essere ormai di casa nella dimora. Essendo piuttosto nuova di quell'ambiente, e di Oto in generale, riteneva di essere lei in difetto nel non conoscere l'identità dell'uomo misterioso, il quale non aveva per altro perso tempo a presentarsi. A rispondere alla sua domanda fu invece Diogene stesso, il quale prese in mano la conversazione. Ad inquietare la giovane, più ancora dello sconosciuto, furono però le notizie da lui portate. Proprio per colmare le sue lacune aveva passato i propri pomeriggi a leggere i testi contenuti nella biblioteca riservata agli shinobi di Oto, mandando a memoria informazioni più o meno utili sul continente e sulle potenze che agivano dentro e fuori di esso. La neo genin sgranò quindi gli occhi, spostando lo sguardo dall'interlocutore al responsabile dell'obitorio. Kiri...rasa al suolo? Ancora una volta, la reazione del colosso fu completamente differente da quella della piccola ninja. Dove le vedeva pericolo, lui vedeva possibilità. Dove lei rimaneva inerme, lui prendeva decisioni. In quel frangente la kunoichi poté veramente misurare la differenza che intercorreva tra di loro, una distanza incolmabile di cui la forza fisica costituiva solo una frazione, l'esperienza un'altra fetta, ma il grosso era l'indole. Harumi si rese conto che se prima non avesse rafforzato la sua determinazione, ogni altro miglioramento sarebbe stato praticamente inutile. Assorta nelle sue riflessioni, quando sentì pronunciare il proprio nome ci mise un paio di secondi per afferrare il filo del discorso. Eh? Ah, sì, d'accordo. Fece un breve inchino in segno di obbedienza al capoclan che l'aveva accolta nella sua dimora. Quello era il suo primo incarico oltre il confine che delimitava i territori del Paese della Risaie. Anzi, ad essere precisi era la prima volta in assoluto che lasciava lo stato dove era nata. Inquadrò con lo sguardo lo shinobi che l'avrebbe accompagnata. Avrebbe preferito che fosse ancora affidata ad Eiatsu, con cui ormai aveva instaurato un rapporto, ma sembrava che la sua presenza fosse richiesta altrove. D'altronde anche Shinken era un jonin, ed era certamente in grado di guidarla a dovere. Annuendo brevemente, replicò al superiore con una convinzione maggiore del suo solito, mantenendosi però al contempo umile. Farò del mio meglio! Mi affido a lei, Shinken-san. Ame. A quanto aveva letto era la città più grande del Paese della Pioggia, nonché la capitale. A differenza degli stati confinanti il governo era guidato dalle organizzazioni criminali e ciò ne segnava ogni aspetto, dall'economia alla morale. Non era certo una scampagnata fuori porta ciò che li aspettava. Se tuttavia la ragazza avesse esitato, non avrebbe mai realizzato il suo desiderio di divenire una kunoichi forte e indipendente, né la promessa fatta al nekomata. Fissò per un istante il volto soddisfatto del padrone di casa, il suo bersaglio, abbassando subito dopo la testa. La distanza tra loro era troppa anche solo per osare alzare gli occhi su di lui. Doveva sfruttare ogni occasione, inclusa quella, per migliorarsi, liberandosi della sua parte più debole, o per lo meno relegandola in un angolo nascosto dentro di sé. Sfiorandosi il ventre con il palmo della mano, quasi a voler tranquillizzare l'irrequieto demone dentro di lei, tornò ad elargire ai presenti un tenue sorriso.

    x6cIn8Q


  9. .

    Top model per un giorno

    post iii ~ la carica dei 101 (pervertiti)





    Harumi trattenne il fiato mentre osservava i colpi delle senpai colpire il bersaglio, senza riuscire purtroppo ad averne ragione. La giovane genin fece un passo in avanti, desiderosa di aiutare la propria salvatrice, ma prima che potesse anche solamente provare ad elaborare un piano la sala si ritrovò circondata. L'intera sala si era infatti improvvisamente riempita di vecchietti dall'aria poco raccomandabile, a partire dall'abbigliamento minimale ridotto alla sola biancheria intima. Le loro espressioni poi erano l'incarnazione della perversione e della morbosità al punto dal far indietreggiare di alcuni passi la kunoichi di Oto con i soli sguardi, salvo poi accorgersi di non aver alcun luogo in cui fuggire. Per terminare l'orrorifico quadro, quei mostri assetati di sesso brandivano una variegata pletora di strumenti di piacere o di tortura, a seconda dalla predisposizione o meno della vittima nel riceverne le attenzioni. Messa con le spalle a qualcosa di bene più duro e pericoloso di un muro, la portatrice del due code si irrigidì per lo spavento. Si era appena ripromessa di fare la sua parte, eppure era bastato così poco a turbarla. Forse non aveva veramente la stoffa per quella strada e si era valutata meglio di quanto fosse in realtà. Tuttavia, quando vide Kairi poco distante subire una serie di imbarazzanti attacchi si sentì avvampare per lei e dentro il suo petto nacque il genuino desiderio di aiutarla. Kairi-sama! Nonostante fosse debole, inesperta e del tutto priva di tenacia, non poteva stare semplicemente a guardare. Non si sarebbe fatta proteggere ancora una volta senza muovere un dito. Era tempo di uscire dal nido. Harumi strinse con forza l'impugnatura dell'ombrello umano. Asami-san, permettimi di impugnarti. Con un movimento misurato lo richiuse, accogliendo senza proteste le poche gocce che ancora cadevano dal soffitto inzuppato d'acqua. Abbassò l'oggetto fino a sfiorare con la punta il suolo e poi, senza nemmeno mettersi in guardia prima, sferrò un pericoloso fendente ascendente dritto tra le gambe dell'autoproclamato paparino [Slot Azione 1][Mischia] [Fendente]
    Velocità: Parienergia+2
    Forza: Parienergia+1
    Potenza 10 (arma impropria)

    [Impasto] [Basso]
    Vel. +2, For. +1
    . Non contenta, ruotò rapidamente il busto facendo perno sul piede destro più arretrato, in modo da ritrovarsi perpendicolare al corpo dell'uomo ignudo. Nel farlo caricò la gamba mancina con il ginocchio all'altezza della vita, scaricando al termine del movimento un calcio laterale da manuale contro la bocca dello stomaco dalla copia perversa [Slot Azione 2][Mischia] [Fendente]
    Velocità: Parienergia+2
    Forza: Parienergia+1
    Potenza 10 (colpo senz'arma)

    [Impasto] [Basso]
    Vel. +2, For. +1
    . A quel punto brandì nuovamente la sua arma, portando un fendente dall'alto verso il basso in diagonale, mirando alla congiunzione collo e spalla sinistra dell'avversario, mentre ritrovava l'equilibrio riappoggiando il piede con cui aveva appena attaccato in un'unico, fluido movimento [Slot Azione 3][Mischia] [Fendente]
    Velocità: Parienergia+2
    Forza: Parienergia+1
    Potenza 10 (arma impropria)

    [Impasto] [Basso]
    Vel. +2, For. +1
    . A quel punto, pensò che fosse d'uopo lasciare che anche la collega tramutata in ombrello fosse libera di fare la sua parte, perciò la lanciò in aria sopra di sé il più in alto che poté [Slot Gratuito][Veloce] Lancio non offensivo. Gli occhi della kunoichi brillavano di un'insolita determinazione. Non ce l'aveva tanto con lo strambo tizio mascherato per le sue convinzioni pseudo religiose, ognuno era libero di credere in ciò che più gli aggrada, fosse anche nell'eterna lotta tra pudicizia e perversione, quanto piuttosto per aver minacciato una delle pochissime persona che le stava a cuore. Kairi l'aveva accettata per quello che era, l'aveva protetta, sorretta ed educata. Ed ora uno sconosciuto le stava facendo provare le pene dell'inferno, violando le sue più intime convinzioni circa cosa fosse giusto e sbagliato. Era questo che Harumi non poteva lasciar correre. Lasciando fluire il chakra nella propria chioma, fece irrigidire i propri capelli rendendoli simili a metallo, bersagliando quindi con un marea di aculei il gruppo di nemici che la separava dalla senpai [Slot Tecnica]Mille Aculei - Kebari Senbon
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può trasformare i propri capelli in spiedi che verranno scagliati con traiettoria lineare entro 9 metri di distanza. L'area d'influenza dell'attacco avrà diametro pari a 1,5 metri. La potenza è pari a 20.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]
    . A quel punto la giovane avrebbe provato ad avanzare per ricongiungersi con l'Uchiha, rendendosi però ben presto conto che il muro di nemici davanti a sé non era stato che appena scalfito dalla sua volontà [Slot Gratuito][Istantaneo] Movimento 6m. L'espressione sul suo viso si fece accigliata. La sua mente viaggiava alla massima velocità alla ricerca di una possibile soluzione, ma nessun piano tra quelli che riusciva a concepire aveva la minima possibilità di successo. Sull'orlo della disperazione, lanciò un alto grido mentre tendeva una mano verso la donna. KAIRI-SAMA!


    Pafrpm9




    Chakra: 32.5/37.5
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: [Fendente]
    2: [Calcio]
    3: [Fendente]
    Slot Tecnica
    1: Mille Aculei
    2: ///
    Note
    ///
  10. .

    This is war

    Post vi - Piena potenza






    Il calcio del Kinryu impattò violentemente contro la pesante corazza che ricopriva interamente il corpo del Cinghiale. L'espressione sul viso del genin non pote che essere di stupore per quella sostituzione istantanea. Il ninja stesso si spostò rapidamente da lì, osservando l'avversario terminare il movimento ed atterrare sulla spalle della Volpe, la quale faticò non poco a mantenere l'equilibrio. Dannazione. L'esclamazione sfuggì di bocca al foglioso. Quei nemici erano su tutt'altro livello rispetto a quelli che aveva affrontato fino ad allora. Il loro lavoro di squadra era impeccabile e le loro tecniche terribilmente potenti. Dalla sua posizione, sulla parete dell'alto edificio, la luna sembrava ancora più grande e il suo colore rosso sangue gli comunicava un senso d'angoscia. Il satellite che solitamente illuminava le loro notti aveva ora un'aria così innaturale, così minacciosa, da fargli venire la pelle d'oca. Una frazione di secondo più tardi, l'intera dimora venne squassata da una violenta deflagrazione. Le pareti della caserma tremarono, ma ressero all'urto proveniente dal lato opposto della struttura. Un istante più tardi, Shin percepì chiaramente il potere adesivo del chakra sotto i suoi piedi farsi sempre più stiracchiato fino al punto di rompersi. Una violente forza lo stava artigliando al petto, attraendolo in direzione del nemico, il quale si era sollevato dalle spalle della compagna e stava a sua volta volando verso di lui. Il Kinryu notò il bagliore sul volto dell'uomo, mentre questo si faceva via via più vicino, e suppose che il jutsu fosse in qualche maniera catalizzato dalla grottesca maschera dalle fattezze di cinghiale. I metri che li separavano erano appena sufficienti per dare allo shinobi di Konoha il tempo di reagire all'impatto inevitabile. Concentrandosi sul proprio sistema circolatorio del chakra, il giovane aprì la prima porta che ne regolava il flusso e poi in rapida sequenza anche la seconda e la terza [Slot Tecnica]

    Loto della Foglia
    Kinjutsu di Konoha

    Ad Attivazione
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Puo' mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Velocità Aumenta (+3 Tacche)


    Porte di Chakra: L'utilizzatore può aprire le Otto Porte (Apertura, Riposo, Vita, Ferita, Chiusura, Visione, Stupore, Morte) incrementando il potenziale offensivo dell'organismo. Per aprire una o più porte sarà necessario uno slot tecnica/azione: all'attivazione, l'apertura delle porte è gratuita. Ogni tacca di vantaggio richiede un consumo ½ basso ogni round.
    Apertura delle Porte: Attivando la 2° porta, l'utilizzatore avrà 1 tacca extra da assegnare alle statistiche primarie per ogni porta aperta. Attivando la 4° porta, l'utilizzatore aumenta il CAP di 1 tacca in ogni statistica primaria per ogni porta aperta. Attivando la 6° porta, l'utilizzatore guadagna 1 tacca in una statistica primaria nel caso in cui ottenga un potenziamento tramite chakra. Attivando l'8° porta, raddoppierà la quantità di chakra: l'utilizzatore morirà alla disattivazione.
    Loto della Foglia: L'utilizzatore ottiene +2 tacche per uno slot azione/tecnica ogni ¼ Basso utilizzato da distribuire in Forza o Velocità in attacco, Resistenza o Riflessi in difesa. Non sono considerati impasti di chakra.
    Backfire: Causa Scoordinato e Indebolito in tutto il corpo per un numero di round pari ai round d'utilizzo. Riattivare la tecnica speciale annulla gli status negativi. L'utilizzatore può attivarla 1 volta al giorno ogni livello pari della tecnica speciale, altrimenti alla disattivazione sarà Affaticato. Nei combattimenti in arena, il giocatore non avente backfire può decidere di incrementare la durata dello scontro: lo scontro potrà continuare, oltre i limiti prestabiliti, per tutti i round di backfire non conteggiati nei limiti di round dello scontro


    Livello I (Genin Verde)
    • L'utilizzatore può aprire la 2° porta.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca alla Velocità o Forza.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca ai Riflessi o Resistenza.
    • Loto della Foglia ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 3 bassi temporanei di chakra.

    Livello II (Genin Rossa - Chunin Verde)
    • L'utilizzatore può aprire fino alla 3° porta.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca alla Velocità o Forza.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca ai Riflessi o Resistenza.
    • Loto della Foglia ha bonus massimo pari a 3 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 6 bassi temporanei di chakra.
    . Shin strinse le mani intorno all'elsa delle due wakizashi con maggior violenza ora che quell'energia ribolliva irrequieta in lui. Ormai mancava pochissimo al contatto, e neppure la forza concessagli dal loto sembrava in grado di opporsi a quella tecnica insidiosa. Fu allora che un sorrisetto inquietante apparve sul volto del ninja della Foglia. Non così in fretta. Shin aveva deciso di provare il tutto per tutto, in uno scontro di pura potenza. Nel frattempo i dardi della Volpe lo presero di mira, ma vennero prontamente intercettati dall'intervento del compagno di squadra. Analizzando la figura del suo avversario, lo shinobi non individuò nessun punto debole nella sua armatura. Indispettito, gli parve che la maschera rilucente ridesse di lui, e provò il desiderio di frantumarla in tanti piccoli frammenti. All'ultimo, incrociò le braccia portando ciascuna spada sopra la spalla opposta, per poi rilasciarle un istante prima dell'urto. L'impatto del suo petto contro la bardatura di metallo e ghiaccio del cinghiale fu terribile, tanto da mozzargli il respiro, ma lo shinobi strinse i denti irrorando i propri muscoli di chakra [Slot Difesa I] [Loto della Foglia] [Equipaggiamento]Corpetto in Cuoio [Protezione]
    Corpetto in cuoio indossabile che sopra i vestiti. Presenta una buona resistenza, offrendo all'utilizzatore una discreta protezione al busto.Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Mediogrande
    Quantità: 1
    (Potenza: 25 | Durezza: 3 | Crediti: 60)
    [Danno][Contusione] [Busto] 2 Leggere. Allo stesso tempo le due lame corsero parallele tra loro, separate da pochi centimetri, all'altezza proprio di quegli occhi lampeggianti [Slot Azione I][S&M] [Attacco Doppio]
    [Fendente] For. 700, Vel. 600
    Pot. 20+30 Wakizashi
    [Loto della Foglia] [Impasto] [Status][OverCAP] Semiparalisi
    Braccia - Round 0/2
    .

    6DIg0Wn



    Che il colpo avesse successo o meno, il ragazzo avrebbe fatto scivolare lateralmente le proprie spade per continuare l'offensiva. Lo spazio di manovra era a dir poco angusto, perché i due erano ora uniti all'altezza del petto, e il dolore acuto gli fece stringere i denti, ma il ninja richiamò a sé la propria forza di volontà e sferrò un altro attacco spinto da un desiderio crescente di sopraffare il nemico. Più forte, doveva colpire ancora più forte, diventare più forte. Al costo di danneggiare il proprio fisico, lasciò che il flusso incontrollato di chakra ardesse nei suoi muscoli, trascendendo i propri limiti per alcuni istanti [Slot Tecnica]Loto Posteriore - Ura Renge
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, se aperta la terza porta, può guadagnare due tacche ad una statistica primaria a scelta, extra cap, per ogni porta aperta. L'ultimo colpo della combinazione ha potenza +10. È possibile combinarla con qualsiasi taijutsu sfruttando uno slot tecnica base per attivarla. Il round seguente l'utilizzatore avrà un malus di 1 tacca, in ogni statistica primaria, per ogni 2 porte aperte.Tipo: Taijutsu - Rendan
    (Consumo: Mediobasso)
    [Richiede Loto della Foglia II]
    [Da genin in su]
    . Le braccia si erano allargate appena ai lati della testa dell'avversario quando il foglioso, preso dall'idea che la sua fine fosse vicina lasciò andare le armi, che caddero al suolo. Loro stessi stavano ora precipitando, esaurita la reciproca attrazione, da diversi metri d'altezza, ma in quei pochi secondi il Kinryu, ormai con la mente alterata dal panico, ricondusse rapidamente le mani sul capo del Cinghiale da una distanza minima, tentando di serrarlo in una violenta morsa e provando a frantumarne la maschera tramite un enorme rilascio di chakra [Slot Azione II][Presa] For. 850, Vel. 600
    Pot. +40 (solo oggetti/armi)
    [Loto della Foglia] [Impasto] [Abilità] Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza
    [Consumo massimo: 2 Bassi])

    [Da genin in su]
    . In caduta libera, se la sua presa fosse riuscita, Shin avrebbe stretto le dita intorno alle due estremità opposte del cranio, cercando in particolare di infilare i pollici all'interno della visiera cercando di distruggere i bulbi oculari dell'uomo, l'unico punto vitale che poteva raggiungere, l'unico punto in cui le sue difese d'acciaio erano penetrabili, l'unico punto su cui poteva sfogare la sua volontà di sopravvivere. Accecato da quell'unico desiderio concentrò tutta la sua forza in un unico punto, la punta delle dita, cercando di affondarle il più possibile dentro la carne. Il terrore che provava era solo in parte legato al rischio per la sua vita. C'erano molte cose che voleva proteggere. IO Konoha, il suo Villaggio. NON Le kitsune che l'avevano accolto. HO La sua famiglia che l'aveva sempre sostenuto. INTENZIONE La sua amata sorellina. DIGli amici e i compagni che credevano in lui. MORIRE Kairi. QUI! Con un ultimo grido, diede fondo a tutte le sue energie [Slot Azione III][Presa] For. 850 (Vel. 600)
    Pot. +10 Loto Posteriore
    Pot. +40 (solo oggetti/armi)
    [Loto della Foglia] [Impasto] [Abilità] Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza
    [Consumo massimo: 2 Bassi])

    [Da genin in su]
    . Se il tentativo di presa precedente fosse fallito per qualsiasi motivo il genin avrebbe ritratto rapidamente il capo, per poi cercare di colpire con una violenta quanto improvvisa testata il volto all'altezza del naso lanciando al contempo un grido furioso [Slot Azione III/bis][Mischia] For. 850, Vel. 600
    Pot. +10 Loto Posteriore
    [Loto della Foglia] [Impasto]. Un istante dopo, i due si schiantarono al suolo.




    Chakra: 40/60
    Vitalità : 14/16
    En. Vitale: 28/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità : 550
    Resistenza: 525
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità : 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: [Parata]
    2: -
    3: -
    Slot Azione
    1: [Mischia] Fendente
    2: [Presa]
    3: [Presa]
    Slot Tecnica
    1: Loto della Foglia
    2: Loto Posteriore
    Note1. La posizione iniziale di Shin è sulla parete, non sul soffitto.
    2. Il punto di attrazione è stato concordato essere il petto.
    3. Difesa concordata con Oda.
    4. Le mani non toccano direttamente la protezione (e quindi non risentono degli effetti della tecnica) in quanto protette dai guanti (kitsune Harumi) [vd. primo post].
    5. Nel caso il 3 SA non sia una presa consideratelo attacco in mischia.
  11. .

    Una nuova foglia


    Post 3 ~ Tecniche


    Il Kinryu inclinò leggermente la testa, perplesso, nell'osservare la tecnica di lancio dello studente. Di certo raggiungeva il risultato, mandando efficacemente a segno i colpi, ma i movimenti erano decisamente troppo ampi. Oltre a scoprirsi più del dovuto, lasciavano il tempo ad eventuali nemici di intuire le intenzioni del ninja e financo la traiettoria del proiettile. Con un tono dubbioso, lo fece notare a Ryutaro, concludendo però in modo conciliante. Beh, suppongo che ognuno abbia il suo stile. L'ultimo tiro costituì invece una piacevole sorpresa, per la quale lo shinobi batte una volta le mani in segno di apprezzamento. Sei uno che impari in fretta, non c'è che dire. Quasi a modo di scusa, il ragazzo si apprestò a spiegare che si era già esercitato, probabilmente nella speranza di essere ammesso. Con un sorriso, Shin lo rassicurò. Hai fatto bene. Se mai intraprenderai questa strada scoprirai che l'allenamento e la disciplina saranno due dei compagni più fedeli che potrai avere. Egli stesso, esperto delle arti marziali, non si esimeva da estenuanti sessioni di allenamento quotidiane, per perfezionare la sua tecnica e rendere il suo corpo ancora più forte. Sì certo, vai pure. Prima che si muovesse, però, il giovane gli rivolse un'altra domanda. Il genin dovette pensarci sopra un attimo, prima di rispondere. Dovrebbe essere...un anno, no un anno e mezzo. Sono entrato in Accademia abbastanza tardi, a sedici anni, ma mi sono diplomato rapidamente e sono diventato uno shinobi di Konoha poco prima di compiere diciassette anni. La differenza di età tra i due non era poi così elevata, ma certamente lo era il livello di esperienza. Proprio in virtù di ciò, il Kinryu fece per riaprire bocca, ma la richiuse. I modi formali dello studente erano probabilmente eccessivamente seri, ma il sensei non trovò come farglielo notare senza mettere in discussione il proprio ruolo. Attendendo che l'allievo tornasse, Shin si interrogò un poco sul da farsi. La volontà di Ryutaro di diventare un ninja era certamente profonda, quale ne fosse la motivazione intrinseca. D'altro canto fino a quel momento stava dimostrando di possedere le doti necessarie, tra cui probabilmente la più importante: la costanza. Quando si ricongiunsero, Shin sciolse le braccia che aveva tenuto fino a quel momento conserte. Ti sto per mostrare una delle tecniche basilari insegnate agli studenti. Se ci ho visto giusto dovresti essere in grado di riprodurla a tua volta. Osserva. Con un movimento lento e pulito, unì le mani nel sigillo della capra. Una piccola nuvola di fumo nascose per un istante la figura del Kinryu, ma la persona che apparve una volta che si fu diradata era ben diversa. Di fatto, lo studente si ritrovò davanti ad una copia di sé praticamente perfetta, che lo osservava con un sorrisetto soddisfatto [Slot Tecnica] Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    . Si chiama Henge no Jutsu, o tecnica della trasformazione. Devi lasciar fluire il chakra in tutto il corpo, in modo da fargli assumere le sembianze di quello che desideri, entro certi limiti. Si tratta solo di un trucco in realtà, subendo dei danni la tecnica si sfalda. Anche la voce era rimasta la stessa, non possedendo il genin abilità atte a camuffarla, né ci provò. Attese in silenzio che il suo allievo provasse a replicare il jutsu, senza dargli alcun consiglio. Non si aspettava che la padroneggiasse subito o che fosse perfetta, lui stesso aveva dovuto fare più di un tentativo. Tuttavia se ci aveva visto giusto, sarebbe stato in grado di manipolare il proprio chakra a sufficienza per una trasformazione almeno parziale. 21rYfpR A quel punto, successo o meno, avrebbe nuovamente sorriso, questa volta in modo più inquietante, prima di sferrare un rapidissimo quanto relativamente indolore fendente alla testa del ragazzo con il taglio della mano [Slot Azione]. Il colpo sarebbe stato talmente rapido da risultare inevitabile, provocandogli una leggera contusione al capo e facendo sciogliere la tecnica. Dal canto suo, il genin rilasciò spontaneamente la trasformazione subito dopo, alzando un dito davanti a sé. Questo era ciò che intendevo. Comunque complimente per la padronanza del chakra, sei molto più avanti di quanto pensassi. Sorrise in modo più aperto, per accompagnare il complimento sincero e farsi perdonare del pugno a tradimento. Ti ho colpito anche per un altro motivo però. Il suo sguardo si fece improvvisamente serio. Questo era poco più di un buffetto, ma ha fatto male comunque, no? Se intraprenderai questo sentiero dovrai essere pronto a provare dolore e ricevere ferite. Scrutò dentro i suoi occhi per assicurarsi che avesse compreso il messaggio. La sua espressione si addolcì un poco, mentre tornava verso il centro della radura. Vorrei vedere come ti muovi in corpo a corpo, ma tempo di non essere un avversario adatto per te. Quindi chiederò una mano. Dopo essersi procurato un piccolo taglietto al braccio con un kunai, intinse un polpastrello con il sangue che ne fuori usciva. Congiunse dunque rapidamente le dita in una serie di posizioni magiche, poggiando infine una mano a terra [Slot Tecnica] Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora (5)
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente e senza la spesa di Slot le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Variabile )
    [Da genin in su]
    . Dal polverone che si sollevò emerse una figura umanoide, ma sarebbe stato presto chiaro a Ryutaro che non si trattava di una persona. Coda e orecchie volpine ne tradivano la reale natura. La kitsune salutò il suo evocatore con un cenno del capo, squadrando il giovane con lui. Chi è lo spilungone? Con una risatina imbarazzata, Shin fece le presentazioni. Suvvia, mostrati un poco più cortese. Si tratta di un allievo che mi è stato affidato per oggi. Con la mano aperta indicò la creatura allo studente. Lui è Katsuo, ed è una kitsune. Sbuffando, la volpe accennò ad un saluto ondeggiando la coda dietro di sé. Piacere, ragazzo. Nonostante sembrasse a sua volta un ragazzo, per le kitsune il tempo scorreva in modo differente, quindi era probabilmente il più vecchio tra i presenti, seppure fosse solo uno sbarbatello per la sua gente. Tornando ad ignorare Ryutaro, Katsuo si rivolse nuovamente al Kinryu. Allora, che devo fare?


    CITAZIONE
    Vitalità e Danni

    La Vitalità rappresenta la massima quantità di danni che può subire prima di svenire. L'unità di misura della vitalità è la Leggera (per multipli e sottomultipli vedi il Regolamento).

    Ogni 10 Potenza può causare al massimo una ferita Leggera. Il difensore ha sempre pieno controllo della sua difesa e dell'entità del danno subito. Il difensore può scegliere di non subire effetti extra (vedi Status nel Regolamento).

    > C'è una differenza tra Vitalità ed Energia Vitale: la prima è complessiva dell'organismo (e aumenta con l'Energia), la seconda è differenziata per parte del corpo e rappresenta le ferite vere e proprie (rimane sempre 30). Una ferita fa calare sia la Vitalità che l'Energia Vitale della zona colpita, la maggior parte delle abilità curative ripristinano solo la seconda.

    Se un arto subisce 6 o più leggere, l'area può subire paralisi, rottura, amputazione, danni ai muscoli o nervi.
    Se la testa subisce 6 o più leggere, può subentrare trauma cranico, coma o morte.
    Se il busto subisce 12 o più leggere, possono subentrare danni agli organi interni, coma o morte.
    Se complessivamente si subiscono 30 o più leggere, può subentrare il coma o la morte.


    Offensiva e Danni Potenziali

    Ogni tacca di vantaggio della Forza (attaccante) rispetto la Resistenza (difensore), aumenta di 5 la Potenza dell'attacco, viceversa, ogni tacca di vantaggio della Resistenza (difensore) rispetto la Forza (attaccante), diminuisce di 5 la potenza dell'attacco. L'aumento di potenza si applica come ultimo bonus dopo gli altri garantiti da tecniche/abilità. La potenza minima è 3.

    Colpo Senz'arma: La Potenza del colpo senz'arma è 10. I [Potenziamenti] incrementano la potenza del colpo senz'arma. La Potenza massima aggiuntiva al colpo senz'arma per la differenza tra Forza e Resistenza è pari a +10 da Studente, +20 da Genin, +30 da Chunin, +40 da Jonin.
    Colpo con Arma: La Potenza dell'offensiva varia in base all'arma [Mischia], [A Distanza]. La Potenza massima del Colpo con Arma, esclusi tutti gli altri potenziamenti quali tecniche, meccanismi ecc… è pari a al doppio della Potenza dell'arma stessa. La Potenza minima del Colpo con Arma è sempre pari alla metà della Potenza dell'arma stessa.
    Tecnica/Bomba: La Potenza dell'offensiva varia in base alla Tecnica/[Bomba]. La Forza (attaccante) è sempre parienergia il difensore, il danno viene calcolato come nel Colpo con Arma.

    > Il tipo di attacco influenza ovviamente il tipo di danno subito. Un pugno sarà sempre contundente, una lama può essere perforante (affondo), tagliente (fendente) o contundente, se impatta contro delle protezioni. La presenza di difese può quindi lasciar passare parte del danno cambiandone la natura.

    CITAZIONE
    Tecniche

    Le tecniche si dividono in Base e Avanzate. La divisione non è fissa, perché alcune tecniche base potrebbero contare come Avanzate o viceversa a seconda di ciò che recita il loro testo o altre abilità in determinate circostanze. L'attivazione di tecniche speciali conta come Base.

    Come detto in precedenza, durante ogni round di combattimento si possono utilizzare 2 Slot Tecnica, eventualmente aumentabili se possedute le necessarie abilità. Tuttavia, è possibile utilizzare massimo 1 Tecnica Avanzata per round, salvo appunto abilità specifiche.

    Per farti un esempio nel mio post ho usato una tecnica base, la trasformazione, e una tecnica avanzata, il richiamo. Questa infatti, benché di lista sia base, se usata per richiamare creature conta come avanzata.

    CITAZIONE
    Allora, intanto bel post. Nel seguente hai un piccolo esercizio da fare: leggendo come funziona il calcolo dei danni, assegnati una ferita alla testa! Inoltre vorrei vederti descrivere uno o più tentativi di usare la henge. A te!



  12. .

    Una nuova foglia


    Post 1 ~ Sensei


    Il giovane genin uscì dall'ufficio dopo un educato inchino, richiudendosi la porta alle spalle. Era stato convocato dall'amministrazione della Foglia perché avevano un incarico da affidargli per conto dell'Accademia: testare un nuovo aspirante shinobi. Shin sospirò, scompigliandosi i capelli come era solito fare quando era pensieroso. Era la prima volta che gli veniva affidato uno studente e non aveva la più pallida idea di dove iniziare. In ogni caso si era fatto dare l'indirizzo che il ragazzo aveva lasciato al momento della richiesta, e dopo aver vergato rapidamente alcune righe lo aveva consegnato ad un messo affinché lo recapitasse al mittente. A quel punto il Kinryu si diresse verso casa per ripassare alcune parti di teoria del chakra che non riprendeva in mano dai tempi dei banchi di scuola, preparandosi per ogni evenienza.
    Shin avrebbe atteso l'arrivo del suo allievo la mattina del giorno successivo alle sette e mezza, nel campo d'addestramento numero sette. Il luogo era un'ampia distesa di nuda terra, ricoperta a tratti da un prato ispido e confinante con un ruscello e un rado boschetto. Proprio a ridosso di uno degli alberi che davano sullo spiazzo aperto stava appoggiato il genin, intento a riposare ad occhi socchiusi. La sera prima aveva finito per far tardi, rileggendosi praticamente tutti gli appunti che aveva preso in mesi di lezioni. Tuttavia sarebbe stato ben vigile, notando l'arrivo del ragazzo non appena questo avesse varcato la cancellata che delimitava il campo. Stiracchiandosi, gli si fece incontro con un sorriso misurato. Io sono Shin Kinryu, il tuo sensei per oggi. Onorato di fare la tua conoscenza.

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    Il tono era cordiale ed aperto, privo di qualsiasi pregiudizio. Lo studente che gli stava di fronte svettava, superandolo in altezza di tutta la testa. Per nulla intimorito, il giovane attese che il nuovo arrivato si presentasse, prima di riprendere a parlare.Sono certo che ti abbiano giù informato che oggi dovrò valutare la tua attitudine a divenire un ninja o meno. Solitamente chi sceglie questa strada lo fa in tenera età, ma con una forte determinazione ed allenandosi seriamente non ci sono limiti. Squadrò Ryutaro controllando che stesse seguendo il suo discorso. Si era preparato per bene, ma non era per niente abituato ai monologhi e non amava particolarmente il suono della propria voce, quindi decise di farla corta. Prima di iniziare vorrei sentire perché hai scelto questa strada, quali sono le tue motivazioni. C'era un campo del genere da compilare nel questionario che hai consegnato per richiedere di essere istruito, ma ho preferito saltarlo per sentirlo dalla tua viva voce. Coraggio, hai la mia attenzione. Il foglioso si mise a braccia incrociate, concentrandosi su quanto aveva da dire l'aspirante ninja e studiandone al contempo l'aspetto. Abbigliamento, modi di porsi, gestualità: tutto poteva fornire informazioni preziose per giudicare una persona. Dal canto suo quel giorno Shin indossava come al solito vesti sulle tonalità del nero, il coprifronte allentato intorno al collo e l'equipaggiamento al completo, riposto con cura nelle sacche porta oggetti legate alla cintura e alla coscia. Ai fianchi pendevano due wakizashi, una delle quali tuttavia non era ciò che sembrava in realtà. Infine, entrambe le sue mani erano fasciate da guanti elegantemente decorati, anch'essi ben lungi dall'essere dei meri oggetti. Ben diritto sulla schiena, cercava di darsi un tono in relazione al suo ruolo, anche se l'effetto era in gran parte vanificato dalla differenza di altezza tra i due. Alle parole dello studente lo shinobi avrebbe semplicemente annuito. Anche se Ryutaro ancora non lo sapeva, il suo futuro sarebbe dipeso fondamentalmente dall'impressione che Shin avrebbe avuto di lui al termine di quella che si preannunciava una lunga giornata.


    CITAZIONE
    Benvenuto in questo corso per le basi. Se per te va bene procederei con calma, facendo magari qualche post in più, ma approfondendo bene tutto. Anche se Shin non te lo chiede direttamente, vorrei che in questo post parlassi del Nindo, il credo ninja che il tuo personaggio intende seguire. Non deve essere per forza qualcosa di elevato o di buono. Ad ogni post seguirà una nota con eventuali correzioni o suggerimenti se necessari, per ora ti auguro semplicemente di divertirti! Per ogni cosa mi trovi su Discord o puoi contattarmi con un MP.

  13. .

    La ragazza e il gatto


    Post II ~ Mostro


    Debolmente, Harumi provò più volte a sollevare le palpebre, finché non riuscì finalmente a socchiudere gli occhi. Un flebile sorriso comparve sul suo volto quando riconobbe nella persona che la stava scuotendo proprio la kunoichi che tanto aveva desiderato incontrare, la sua salvatrice, Kairi Uchiha. Sei venuta alla fine... La voce della ragazza era appena un sussurro. L'otese si sentiva incredibilmente stanca, come se qualcosa le avesse prosciugato ogni energia. La giovane non dette segno di aver inteso le domande che la fogliosa le aveva posto, esprimendo a parole un fosco pensiero che l'aveva accompagnata in quei giorni. Ho temuto...che non saresti venuta...Invece sei qui...che bello... A quel punto avrebbe di nuovo chiuso gli occhi, come se quelle poche parole l'avessero privata della forza residua. Una lacrima scese sul volto della ragazza.
    La piccola genin si sarebbe risvegliata poco più tardi, sia che fossero rimaste lì in mezzo alla distruzione sia che l'Uchiha avesse trovato un luogo più riparato e tranquillo dove assisterla. Se la donna fosse stata vicino a lei, Harumi avrebbe provato ad allungare timorosa una mano verso di lei, per stabilire un contatto fisico. Aveva bisogno di sentire il calore di un'altra persona, il segno che non era rimasta sola, di nuovo. Kairi...sama... Lo sguardo della giovane era colmo di disperazione e di gioia al contempo, e se la kunoichi di Konoha poteva a buon ragione intuire di essere motivo della seconda, l'origine della prima le era ignota, ma solo in parte. Lo spettacolo a cui aveva assistito poc'anzi lasciava adito a numerosi interrogativi, piuttosto che fornire risposte. Con fatica, si mise a sedere, reggendosi con una mano la testa che le girava. Non appena le parve di star meglio, alzò lo sguardo verso la sua salvatrice. Quello che vide le fece sbocciare un sorriso amaro sulle labbra. Sono...sono tutti morti, non è vero? Il sorriso le si incrinò gradualmente finché il suo viso non si trasformò in una maschera di disperazione che nascose alla vista coprendosi il volto con le mani. Che ho fatto? L'interrogativo echeggiò nell'aria tremante, la voce ormai rotta dal pianto.

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    Poco alla volta, i singozzi si calmarono. La giovane avrebbe voluto solamente scomparire in un quel momento, ma la presenza della fogliosa cui doveva tutto la rincuorò e le diede il coraggio di cercare di esprimere a parole il tumulto dentro di sé. Da dove potrei iniziare... La giovane rimase muta per un poco, prima di trovare un appiglio da cui cominciare. Non so neppure io perché ho scelto proprio questo posto per incontrarci. Una smorfia comparve sul suo volto. Di certo erano molti i ricordi dolorosi legati a quel luogo. Forse perché ci siamo incontrate la prima volta qui a Tachi... O forse perché volevo dimostrare a me stessa di aver superato i traumi che vi ho subito... Le labbra assunsero una piega amara. Mi sbagliavo... Mi sbagliavo di grosso... Mi sono solo illusa di essere diventata più forte, ma la verità è che finisco sempre per affidarmi a qualcun altro, ho sempre bisogno di essere salvata, oggi come allora. Con le mie sole forze non posso andare da nessuna parte... Lo sguardo di Harumi si fissò sui palmi delle proprie mani, quasi stesse osservando qualcosa di invisibile agli occhi della kunoichi. La mia rabbia... La mia paura... Le ha sentite, le ha fatte sue. Mi ha rassicurato, dicendomi che ci avrebbe pensato lui a farle sparire, ad eliminare la fonte del mio malessere, del mio stress. Ed io...io ho chiuso gli occhi, e mi sono affidata a lui. La giovane levò lo sguardo spiritato sulla fogliosa, carico di mille sentimenti contrastanti, tra cui però emergeva forte un grido d'aiuto. Un mostro. Sono diventata un mostro. No. Scosse la testa con foga. Lo sono sempre stata. Un oni, un demone, portatrice di morte e di sventura. Ormai la ragazza sembrava presa da una foga quasi delirante, che non le apparteneva. Stava buttando fuori tutto ciò che fino a quel momento si era tenuta dentro, cercando di soffocare l'evidenza dietro l'apparenza di una vita normale. Se era arrivata a quel punto, era solo perché quello era il suo destino, fin dal giorno in cui era nata, strappando la vita alla sua stessa madre.

    Con gli occhi di nuovo carichi di lacrime si scagliò contro l'Uchiha senza forza, battendo debolmente i pugni contro il suo petto. Tu... Mi hai salvata, Kairi-sama... Harumi si lasciò andare, appoggiandosi al corpo della kunoichi se lo avesse permesso. Hai salvato un mostro, permettendogli di strappare delle vite innocenti... La sua voce si era fatta un sussurro appena percettibile. ...prenditi le tue responsabilità... Rimase così, a singhiozzare, piena di rabbia contro se stessa, incapace di gestire i propri sentimenti contrastanti. Aveva parlato fuori di sé, confessando pensieri nascosti che sarebbero probabilmente dovuti rimanere tali, alla ricerca ancora una volta di una luce di speranza, un appiglio di salvezza e una assoluzione immeritata, oppure di una condanna definitiva che segnasse la giusta pena per un essere immondo quale era divenuta. Dopo un paio di minuti passati in completo silenzio, la donna si sarebbe accorta che il respiro della ragazza si era regolarizzato ed era caduta addormentata. Le emozioni di quel giorno avevano infine preso il sopravvento sul corpo dell'esile kunoichi. Kairi avrebbe dovuto ricevere quel mare di disperazione, scegliendo se allungare una mano verso la fragile fanciulla o ritirarla. Le sorprese per il ninja di Konoha erano tuttavia lungi dall'essere esaurite, perché mentre Harumi sprofondava in un accogliente sonno senza sogni, il gatto assopito dentro di lei spalancava i suoi occhi dalle iridi bicrome.



    Per fare il post avrei potuto semplicemente copiare il testo della canzone, perché rende esattamente come si sente Harumi in questo momento. Da parte tua basta un post breve, sono curioso di vedere come ti relazioni con la crisi della piccola kunoichi! ^^

  14. .

    Top model per un giorno

    post ii ~ pervertito vs kunoichi





    Dietro le quinte Harumi si stava godendo il meritato riposo seduta su una sedia reclinabile e sorseggiando del tè da una lattina per mezzo di un cannuccia. Visto che intorno a lei tutti correvano di qua e di là come indemoniati e nessuno le prestava la minima attenzione, continuò a risucchiare l'aria anche una volta che il liquido fu terminato, producendo una serie di rumori piuttosto infantili. Facile comprendere perché rischiò quasi di soffocare, per poi morire di imbarazzo, quando dal nulla sembrò comparire una kunoichi che non solo conosceva, ma a cui doveva perfino la vita. Coff...coff...Kairi-san! La ragazza tossì a più riprese, finché non fu fuori pericolo. Notò quindi che di fianco al ninja di Konoha si trovava anche la segretaria di Oto, con la quale aveva condiviso una disavventura piuttosto bizzarra il giorno stesso del suo arrivo al Villaggio. Hebiko-san, anche lei è qui? Cercò di abbozzare un sorriso, domandandosi se fosse ancora presentabile. Mi dispiace non aver assistito alle vostre passerelle, avrei di certo imparato molto! Resosi conto dello sguardo severo, eppure premuroso della sua salvatrice, Harumi tentò istintivamente di allungare i cortissimi short, nel tentativo di nascondere qualche centimetro in più di pelle. Era il meno peggio, gli altri erano semplicemente...troppo... Una sfumatura rossastra di imbarazzo apparve sulle sue guance. Ad interrompere la conversazione prima che assumesse una piega infelice fu l'annuncio dello stesso stilista. A quanto pareva la loro presenza era richiesta sul palcoscenico allestito per l'occasione. La ragazza raccolse la borsa, da cui faceva capolino la testa di un gatto di peluche, e seguì sgambettando le due kunoichi più grandi, felice di aver trovato compagnia.

    La situazione precipitò repentinamente. Le modelle si ritrovavano al centro di un piano architettato, a quanto sembrava, dallo stilista stesso per mettere in mostra le reali capacità delle sue creazioni. Più misteriosa la figura levatasi tra la folla, ma agli occhi di chiunque il suo vestiario sarebbe apparso per lo meno eccentrico. Harumi ne fu profondamente turbata, considerando la sua conoscenza limitata del mondo e il suo animo innocente nonostante le disavventure a cui era sopravvissuta. Annuendo spaventata, si raccolse dietro l'ombra rassicurante di Kairi, similmente a come aveva fatto con l'eliminatore Eiatsu nelle viscere di Oto. L'uomo strambo gridò qualcosa di incomprensibile, ma dall'aria poco rassicurante, per poi scaraventare tutt'intorno un'infinità di gocce del suo stesso sudore. Sconvolta, la giovane non trovò lo spirito di reagire. Per sua fortuna l'Uchiha fu molto più pronta di lei e, componendo una serie di sigilli, emise un'enorme sfera di fuoco dalla bocca. Le fiamme dispersero l'attacco, alzando un velo di vapore intorno a loro. Kairi...san...grazie... Il mormorio avrebbe raggiunto appena la sua, per l'ennesima volta, salvatrice. Vergognandosi di sé stessa, la neo genin si disse che non era più una ragazzina indifesa, ma una ninja, e quindi doveva fare la sua parte. Battendosi le guance con le mani, si diede coraggio. Restava il fatto che non aveva idea di come intervenire. Di sicuro tra le presenti era quella con meno esperienza di combattimento, tuttavia nessuna delle sue colleghe sembrava avere un piano al momento. La segretaria del Suono lanciò in un coraggioso attacco ravvicinato e tutte probabilmente gioirono nel vedere il suo colpo andare a segno. Un brivido freddo percorse però la schiena della giovane quando, con un movimento fulmineo, Hebiko venne privata del sostegno al proprio seno, lasciandola alla mercé degli sguardi più maliziosi se non si fosse prontamente riparata con il braccio. Paralizzata per il terrore, diede una rapida occhiata al viso concentrato sullo scontro di Kairi. Il loro avversario non aveva però finito di combinare disastri. Con una facilità disarmante modificò il terreno della sala, rendendolo simile a un enorme mare di sabbia. Le strutture che vi si poggiavano sprofondarono, mentre le tubature sotterranee rimasero esposte. Fu presto chiaro a Harumi, veloce con i ragionamenti, quale fosse il reale obiettivo del perverso avversario. Lo stesso fece una kunoichi ignota all'otese, ma estremamente altruista. Poco prima che i tubi cedessero si tramutò in ombrello, invitandole ad usarla. Annuendo, finalmente la ragazza si diede una scossa partecipando all'azione. Scattò in direzione della collega, raccogliendola da terra. Ehm...con permesso... Pur a disagio, cercò di mettere da parte l'imbarazzo ed aprì l'ombrello animato proprio nel momento in cui, con uno scoppio assordante, la sala si riempiva di una fitta pioggia. Ehm...le faccio male così? Non sapeva bene da che parte afferrarla, né se ci fosse una precisa corrispondenza tra le parti che componevano l'oggetto e il corpo della fogliosa, o se le sensazioni tattili la raggiungessero inalterate. Ti ringrazio, io mi chiamo Harumi. Se ce la caviamo mi scuserò come si deve... Non era ben chiaro per cosa dovesse scusarsi, probabilmente la neogenin era convinta di star mancando di rispetto alla generosa collega. Le faceva un po' strano parlare con un ombrello, ma non era la cosa più curiosa che le era accaduta dopo essere entrata in quel mondo. Fortunatamente la passerella rialzata dove si trovavano, per quanto distorta dalla mancanza di solide fondamenta, si trovava sopraelevata rispetto al terreno che andava inzuppandosi d'acqua, perciò non correvano il rischio di rovinare gli abiti per il momento. Purtroppo ora i loro movimenti erano piuttosto limitati, e nuovamente Harumi si trovava ad affidarsi a qualcun altro per la propria incolumità. Ci deve essere qualcosa che posso fare... Il mormorio sommesso venne coperto dal rumore dell'acqua grondante.


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    Per il momento mi limito alla difesa, perché devo ancora aggiornare la scheda. Prossimo giro l'offensiva, forse ^^'
  15. .

    Il mondo che verrà

    Parte ii ~ obiettivi



    Kato rivolse poco più di un cenno di saluto alla kunoichi, mentre il jonin fu più cordiale, presentandosi come Shinken Takatsui. Lei ricambiò la gentilezza chinando appena il capo, in segno di rispetto. Harumi, mi chiamo Harumi La tonalità della voce era delicata, appropriata a chi riusciva appena a coprire la propria timidezza. Quegli uomini così imponenti che trasudavano potere la intimorivano, quindi si fece più vicina a Eiatsu, che era intervenuto nel sostenerla quando aveva vacillato poco prima. Stringendo una manica del suo vestito, come un bambino che si aggrappa al kimono del genitore, ascoltò il resoconto del padrone di casa. Yonbi. Quel nome le diceva qualcosa. Chiuse gli occhi, facendo mente locale. D'improvviso apparve nella sua mente l'immagine del demone a cui il signore dei Mikawa si riferiva. Solo che tale ricordo non apparteneva a lei. Era una delle immagini che il nekomata aveva proiettato nella sua testa mentre lottavano, o meglio patteggiavano, per il futuro di entrambi. Il mostruoso gorilla dal manto rosso doveva avere una forza spropositata, tale da piegare la realtà stessa, stando al racconto di Diogene. La giovane si domandò se anche il due code che ospitava dentro di lei fosse capace di tanto. Le parole che aveva udito sembravano smentire tale ipotesi: il colosso aveva già affrontato e soggiogato il bakemono in passato. Fu quando realizzò il reale significato di quella frase che la ragazza, tuttavia, capì.

    Non erano i postumi del rituale a lasciarle la mente così annebbiata, non solo almeno. Il nibi dentro di lei fremeva fin da quando aveva aperto gli occhi, poteva percepirlo chiaramente. Il fastidio, simile alla nausea, che aveva trattenuto mentre esponeva quanto le era stato richiesto, non aveva smesso di crescere, prendendole il capo e la bocca dello stomaco. Non si era lamentata a voce alta, anzi non si era lamentata per nulla. Era abituata a tenersi per sé quando stava male, per non creare disturbo. In fin dei conti, pensava, era solo un problema suo se era debole. I presenti però, se si fossero soffermati almeno qualche istante ad osservarla, avrebbero notato le occhiaie appena accennate intorno agli occhi, il pallore della sua pelle e le piccole gocce di sudore che le imperlavano la fronte, come se fosse stata colta dalla febbre. Il suo corpo stava reagendo, producendo uno squilibrio di ormoni, ad un sentimento che non era suo. Rabbia, furia cieca, rossa come il sangue, nera come la notte, sorda, graffiante, che sembrava strapparle la pelle dal di dentro. Aveva già provato una sensazione simile negli inferi di Oto, ma non così intensa, così crudele. Nonostante il dolore le annebbiasse il cervello, la ragazza comprese: il loro obiettivo era proprio di fronte a lei. E rispondeva al nome di Aloysius Diogene Mikawa. Prendendo rapidi respiri, cercò di trattenere i conati, mentre con una mano si afferrava lo stomaco. Ancora una volta, Eiatsu avrebbe dovuto sostenerla, ma avrebbe immediatamente notato che c'era qualcosa che non andava nel suo chakra.



    Harumi si sarebbe ritrovata in difficoltà. Non aveva certo dimenticato la sua promessa, fatta solo pochi giorni prima, né intendeva rimangiarsela, tuttavia di una cosa era certa: affrontare il Mikawa in quel frangente era un suicidio. Punto. La parte difficile era farlo capire al demone dentro di lei. Ti prego, pazienta... Non è ancora il momento... La morsa nelle visceri si fece più forte, come se il mostro in lei le stesse torcendo realmente le budella. Strinse più forte le vesti dell'eliminatore che le era a fianco in uno spasmo involontario. Doveva trovare un modo per placarlo, altrimenti sarebbe riuscito a prendere il sopravvento, ed allora solo il cielo avrebbe saputo cosa sarebbe accaduto loro. Una lacrima le scese solitaria lungo la guancia, fuggendo alle palpebre chiuse. Nessuna voce rispondeva al suo appello, ma Harumi aveva intenzione di rimanere lucida: non si sarebbe inoltrata nuovamente in quel luogo oscuro nel suo animo, non in quelle condizioni. Era certa al contempo che i suoi pensieri raggiungessero il due code, e che la creatura potesse discernere verità e menzogne. Conscia di ciò, non fece altro che esporsi completamente, palesandogli i suoi sentimenti. Io...non voglio che tu soffra ancora...ti prego aspetta, aspetta finché non sarò, finché non saremo diventati più forti. Ti prego Matatabi... Anche se appena appena, la giovane sentì la presa sul suo stomaco farsi più lieve. La rabbia non scemava, ma il corpo della kunoichi fu attraversata da brividi, come se quel sentimento stesse mutando dal caldo al freddo. Non una furia incontrollata, ma una lucida pianificazione. Esattamente come Diogene e gli altri congiurati stavano progettando come raggiungere i loro obiettivi, così il nekomata e la ragazza trattenevano il colpo, per sferrarlo nel momento più opportuno. Ecco, così, da bravo... ci troveremo una posizione da cui osservare il nostro bersarglio, ce lo faremo amico e nel frattempo diventeremo più forti... Senza rendersene conto, la piccola genin stava accarezzando con la voce uno dei demoni codati come se si trattasse di un gattino trovato per strada. Era quella però l'essenza del loro rapporto, il motivo per cui non era stata ancora divorata da quell'essere dalla forza straordinaria. La sua preoccupazione per il bakemono era reale, palpabile. Era il primo ad aver dimostrato un minimo di interesse sincero per lei, e Harumi si era aggrappata a quel sentimento con tutte le sue forze, votando la sua stessa vita ad adempiere alla loro promessa.

    La carnagione della giovane si era fatta più rosea e si deterse la fronte con un fazzoletto ripiegato portole da Eiatsu. Lei lo ringraziò con un sorriso imbarazzato. Mi dispiace darvi pensieri, Eiatsu-san, ora sto meglio. Prego, può proseguire Mikawa-sama. Incredibilmente, dopo essersi ripresa, le era venuta fame. Forse era l'adrenalina che scemando le lasciava quella sensazione di debolezza, ma doveva comunque aver realmente consumato un sacco di energie. Solo in quel momento realizzò che in effetti era diversi giorni che non mangiava. Mentre la voce possente del padrone di casa riempiva nuovamente le loro orecchie, la giovane fece scorrere lo sguardo sulla tavola imbandita. Tirando con discrezione la manica dell'uomo che ancora stringeva, cercò di attirare la sua attenzione. Quando l'ebbe ottenuta si alzò in punta di piedi avvicinandosi al suo orecchio, portando una mano a coprire la conversazione tenuta sotto voce. Eiatsu-san, pensa che sarebbe un problema se prendessi qualcosa dal tavolo? Un brontolio sordo provenne dal suo stomaco, quasi a perorare la sua richiesta. Se avesse avuto il permesso si sarebbe avvicinata al banchetto, allungando la mano timorosa verso tutto quel ben di dio. Con un movimento contenuto, come si addice ad una ragazza ben educata, portò alla bocca un bocconcino dall'aria invitante, afferrandolo dallo spiedo che vi era infisso. Il morso le si sciolse in bocca, facendole spalancare gli occhi per il piacere. E' squisito! Complimenti al cuoco! Resasi conto di averlo esclamato a voce alta, chinò lo sguardo mortificata. Per-perdonatemi, sono...sono giorni che digiuno e... Mi dispiace! Chinò il capo profondamente, sperando che gli shinobi presenti non fossero troppo duri con lei. Pensò rapidamente a qualcosa da dire, per dimostrare che stava seguendo, ma non le veniva in mente nulla di utile da aggiungere al piano, ancora per la maggior parte dentro la testa del Mikawa. In fin dei conti lei era poco più di una novellina, neppure originaria del Villaggio del Suono, e non ne conosceva nulla al di fuori di ciò che aveva tastato con mano. Proprio per questo, però, non avrebbe avuto problemi a partecipare a quel complotto. Era stato l'amministratore in persona a chiarirle quel punto: ad Oto non importavano i mezzi, importava l'obiettivo. Ed il suo era proprio di fronte a lei. Non avrebbe permesso che Diogene fosse fermato da qualcuno che non fosse il nibi. Glielo doveva.

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    Scusate se ho ammazzato il pathos con l'immagine finale, ma punto primo faccio post troppo seri se no con Harumi, punto secondo ho sempre sognato di usare questa immagine xD
82 replies since 28/4/2015
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