Kamine rimase in silenzio alle precisazioni del signor Nijimura sulle circostanze del caso. Nascondere loro quei particolari avrebbe potuto essere controproducente, tuttavia la ragazza poteva immaginare la fatica dell'uomo nell'ammettere la propria incapacità di fronteggiare la situazione con le sole proprie forze, avendo poi fallito anche il tentativo in prima persona.


Alla richiesta del Saitama di rivelare le proprie attitudini, al fine di meglio coordinarsi, la kunoichi rispose.In teoria sarei più propensa al combattimento a corta, massimo media distanza e ho alcune abilità orientate all'infiltrazione.
La successiva proposta di Oda e le aggiunte di Kato sembravano ottime e Kamine annuì in risposta.
Bene. Per quanto riguarda la fuga iniziale, direi di almeno tentare di opporre una falsa resistenza, per poi darcela a gambe, magari tutti e tre nella stessa direzione. Se tu Oda riuscissi in qualche modo ad agganciare i ladri con qualche tua tecnica da sensitivo, potremmo seguirli senza rischiare di riavvicinarci troppo. Sempre che tu non debba sprecare troppo chakra per farlo, ovviamente.

Visto il tempo che ancora rimaneva alla partenza e che i suoi compagni non sembravano essere troppo propensi alla conversazione al di fuori del piano, Kamine fece un altro giro per la proprietà, osservando in particolare i braccianti al lavoro, rifocillandosi con qualche provvista.

Al momento della partenza, la ragazza si trasformò
Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Capra
L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Livello: 6 / Consumo:Basso )
in un bracciante convincente, cambiando

Recitazione [1]
Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.
anche modo di parlare per suonare come l'uomo di mezza età che appariva ora.

Il collegamento mentale le provocò una strana ma familiare sensazione, nella stessa zona della testa che formicolava le volte che sentiva la voce dell'Hachibi. Tuttavia, mancava l'oppressiva pressione che la volontà del demone era capace di esercitare.Molto comodo...solo, non girovagare troppo nella mia testa, potresti scoprire cose poco piacevoli. Una battuta per spezzare la tensione. Forse.

La kunoichi si sarebbe poi posta vicino al carro subito successivo a quello dove Oda aveva piazzato il sigillo di individuazione.

La notizia che il tatuaggio non avrebbe potuto più nuocerle, contribuì a far riprendere determinatezza a Kamine, che incalzò per un po' il tatuatore sulle Asce.
Quindi Mani d'Oro era tuo allievo... La ragazza si fece pensierosa.
Se non altro abbiamo la conferma che non è tutta farina del suo sacco questa improvvisa scalata al potere. Un tatuatore non si improvvisa re del crimine dal giorno alla notte.

Mozumi-san, suppongo abbia rivelato queste informazioni anche ai nostri compagni? Altri ninja del nostro gruppo stanno indagando e questo luogo era uno dei punti di partenza. Li ha indirizzati da qualche parte in particolare? Almeno avrebbero avuto una direzione dove raggrupparsi con gli altri, in caso Amano non avesse avuto fortuna in Amministrazione.

Amano tornò e si ripresentò con delle trasmittenti e con...una lucertola? Il ragazzo le spiegò che si trattava di un'evocazione di Febh e che sarebbe stata utile nella possibile prossima tappa dell'indagine, una serra dove cresceva una particolare felce che era stata utilizzata nella creazione della droga delle Asce che Amano aveva recuperato al Neko no Tore. Kamine salutò la bestiola solo con un cenno del capo, mentre ragguagliava il ragazzo su quello che nel frattempo aveva scoperto dal tatuatore.


Kamine si mordicchiò un dito, riflettendo intensamente, lo sguardo non particolarmente focalizzato, per qualche secondo.
Uhm...guardando al quadro completo, io sono dell'opinione che indagare sulla serra sia la prossima mossa da fare. Tuttavia, c'è una possibilità che sia sorvegliata o comunque vicina o collegata ad un gran numero di Asce, o addirittura al loro covo principale... Agire di fretta, fino a quel momento, non le aveva portato grossi benefici. Dobbiamo riunirci almeno con un altro gruppo di indagine per elaborare un piano decente. Ho già commesso l'errore di sottovalutare le circostanze oggi e non ho la minima intenzione di ripeterlo. Aspettami un secondo però.

Kamine tornò dentro a parlare col tatuatore, la faccia seria. Grazie dell'aiuto. Però ci rivedremo presto. Sul volto della ragazza si aprì un bel sorriso. Se devo tenerlo a vita, voglio fare qualche abbellimento al tatuaggio. Arrivederci.

Tornata da Amano, si era ricomposta. In amministrazione quindi?

Il gioco iniziò e finì in poche battute. Kamine si aspettava le vocali obiezioni di Taro, ma la reazione di Aya alla terminologia usata la colse di certo di sorpresa. La raccapricciante scena che ne seguì, se da una parte la disgustò, sarebbe diventata un ricordo piacevole almeno nel sentimento di rivalsa, ma la ragazza se ne sarebbe resa conto solo dopo del tempo, impegnata com'era a combattere quella specie di infezione che rischiava di farla fuori per colpa di una banale scelta avventata.

Aya decise che avrebbe continuato in privato ad occuparsi di Taro e fu lesta nell'invitare Amano ad uscire, per poi rivolgersi a Kamine in tono decisamente poco amichevole.

Pensala come preferisci. disse secca. Rialzata e sorretta da Amano, Kamine uscì dalla tenda, recuperando il fagotto dove aveva lasciato tutto il proprio equipaggiamento..

Strinse i denti nel dirigersi verso il No Pain No Gain, ma forse fu più per non rispondere alla "ramanzina" di Amano che non per il dolore. Si costrinse a non replicare, anche perchè in fondo, il ragazzo aveva ragione.

Ammesso che non abbia mentito, pare che l'ex braccio destro del capo delle Asce ha preso il potere grazie a qualcuno che lo ha armato dall'esterno.
Procedette a raccontare ad Amano cosa le era stato rivelato. Insomma, ora ha due aiutanti stretti, che immagino essere dei sottoposti diretti di questo misterioso "finanziatore", chiamiamolo così, con il fiore delle carte da gioco tatuato in faccia. Riprese fiato per qualche secondo. Hanno intenzione di vendere i Sigilli e, non ho idea di come, trasformarli in una droga. Mani d'Oro ha i sigilli e ora si è rifugiato nel Labirinto Nero, dove vive.

Il tatuatore capì subito il problema, ma non ne intuì altrettanto velocemente l'origine.Le Asce. Quegli idioti stanno distribuendo questi cosi ad ogni cretino nel loro gruppo a quanto pare.

Amano fu costretto ad aiutarla a spogliarsi del tutto, non senza un evidente imbarazzo. Kamine gli fece un cenno con la testa quasi a minimizzare la cosa. Il tatuatore si mise al lavoro sulla ragazza. Tremando e stringendo i pugni per il dolore, Kamine si rivolse al ragazzo. Vai...argh...a riferire tutto all'amministrazione. E non disse più nulla per tutto il procedimento, incapace di parlare senza emettere gemiti di dolore, decise di tenere la bocca ben chiusa. Sbuffò, battè i pugni e le scappò anche una lacrima per quello che le sembrò un tempo infinito. Al termine, si sentiva esausta.


Grazie...cosa sai esattamente delle Asce, tu? Kamine respirava lentamente, riprendendo il controllo su se stessa.


Quelle parole non le suonarono affatto bene.
Ma adesso è sigillato completamente, vero? Non possono...uccidermi solo volendolo? Ci mancava anche questa. Poi, un particolare che l'uomo le aveva rivelato, risaltò in tutto il discorso. ...e mi stai anche dicendo che dovrò portarmi questo coso addosso a vita? La giornata procedeva sempre peggio.

Si rivestì in fretta e si abbandonò sulla poltrona, in attesa del ritorno di Amano.Prima il demone, adesso questo... Sembrava che l'universo avesse deciso che Kamine Ashimi avrebbe dovuto essere marchiata in ogni modo umanamente concepito per provocarle sofferenza. Chiuse gli occhi massaggiandosi la fronte.

Al ritorno di Amano, avrebbe trovato Kamine in condizioni decisamente migliori. Dammi qualche buona notizia, almeno tu...

Kamine credeva di aver fatto tutto bene e secondo le istruzioni, ma forse aveva male interpretato qualcosa, a giudicare dalle parole di Shinken.

La kunoichi seguì il Takatsui fino ad un ammasso di sabbia presso uno die cantieri vicino alle mura. Le mostrò come, con l'utilizzo del chakra, avrebbe dovuto prima trattenere della sabbia con il chakra e poi respingerla, come il Takatsui le dimostrò brevemente. Dimostrazione però che fece notare a Kamine qualcosa di particolare nel comportamento di Shinken, come un tic nervoso che lo stava colpendo ad intervalli sempre più brevi e con maggiore intensità. Si Shinken-sama...ma, va tutto bene? Forse lo stress stava avendo la meglio sul guardiano? Possiamo anche rimandare se c'è...qualcosa che non va. Comunque, Kamine prese un mucchietto di sabbia in mano e inizò l'esercizio. Il meccanismo non dovrebbe essere molto diverso... La ragazza concentrò il chakra in maniera simile a come aveva fatto poco prima, ma da subito si rese conto che non sarebbe stato sufficiente. La sabbia non era un materiale compatto, ma un mucchio di piccoli frammenti senza legami tra di loro. Appena girò la mano, più di metà della sabbia ricadde a terra. Si chinò per raccoglierne un'altra manciata mentre pensava a come fare.

Qualche secondo di riflessione e decise come procedere. Tenne il flusso di chakra costante, ma provò ad allargarne il campo d'azione, creando una zona tridimensionale di azione e non solo una patina sul palmo della mano. Provò quindi a voltare verso il basso la mano e la sabbia sembrò rimanere ben salda incollata al suo palmo. Rimise la mano in posizione, fissando la sabbia con espressione intensa. Iniziava a capire meglio il funzionamento del chakra e si chiedeva perchè avesse aspettato tanto a darsi da fare per imparare delle cose così basilari. Ne ho di strada da fare.

Non attese altre parole da Shinken, probabilmente gli stava facendo perdere già troppo tempo. Fece un respiro profondo e cominciò a concentrarsi di nuovo sulla sabbia. Riprese da dove aveva lasciato, con il chakra a mo' di campo gravitazionale intorno alla sabbia. Iniziò ad esercitare una spinta, lieve, ma non spostò più di qualche granello. La paura di esagerare le stava facendo seguire la strada contraria. Desistette per un attimo. Chiuse gli occhi e si focalizzò non più sulla sabbia, ma sul sul proprio chakra. Sembrava che il chakra del demone fosse dormiente al momento, un eco lontano nella sua persona. Ma era comunque presente. Sapeva di non poterlo eliminare del tutto, sapeva di non poterlo usare a suo piacimento. Lasciò che tutto scorresse in maniera naturale, si concentrò sul suo respiro e su quello che doveva fare.

La sabbia sembrò non muoversi per un lunghissimo secondo, per poi vibrare. Poi, all'improvviso, Kamine realizzò quello che Shinken le aveva chiesto di fare, la sabbia che si allontanava dal palmo come aveva fatto lui stesso poco prima.

La kunoichi fissò la sabbia sul suo palmo, poi si rivolse a Shinken, senza lasciar trasparire molto.Così è sufficiente, Takatsui-sama?

Le cose erano anche più confusionarie di quanto si sarebbe aspettata, per le mura e le difese di un villaggio come Oto. Confortante... La giornata non sembrava migliorare. E quando riuscì a fermare uno degli addetti, che nemmeno sembrava trasudare granchè confidenza per un guardiano, ottenne solo un'indicazione vaga.

Proprio la mia giornata fortunata, eh? Kamine osservò l'agglomerato che le era stato indicato. Decise che quello che mostrava più movimento era un buon punto quantomeno per iniziare: se anche non fosse stato il posto giusto, avrebbe trovato qualcuno che le desse indicazioni più precise. Ma quando si trovò di fronte due guardie che ne fermarono il percorso, capì di essere arrivata. Kamine Ashimi, devo consegnare questo a Shinken Takatsui. disse, mostrando ai piantonatori la lettera.

Dentro, due persone ad un tavolo discutevano chini su alcune carte. La ragazza a quanto pare stava interrompendo una qualche discussione di lavoro, ma la colpa non era di certo sua, almeno così credeva. Con un'espressione abbastanza neutra, allungò la lettera in avanti, non ben certa di quale dei due fosse il Takatsui. Non ci fu bisogno di chiedere, dato che Shinken si presentò da se dopo aver preso la missiva ed averla condotta fuori.

Spiacente di aver interrotto il vostro lavoro Takatsui-san, ma non è stata una mia decisione. Era sincera, ma iniziò a chiedersi di cosa potesse aver così bisogno di imparare da scomodare un guardiano, in quel momento storico poi. Inoltre non so praticamente nulla di muratura, ma spero di essere comunque utile. Fece un mezzo sorriso.


La frase non le piacque granchè, ma si trovò costretta a concordare: non voleva perdere altro tempo. Tutto chiaro.

Shinken procedette poi a mostrarle cosa voleva da lei. Una delle cose più basilari che un ninja potesse fare. E che lei, beh, non sapeva fare. Le tornarono alla mente i vari episodi in cui dimostrò la propria inettitudine in alcuni aspetti. Ebbe molta voglia di arrossire e correre via, ma si rese conto che probabilmente sarebbe morta di vergogna circa cinque minuti dopo.

Ora ci provo Takatsui-sama.Quanto potrà mai essere difficile...

Si concentrò per un secondo. Impastò il chakra e tentò di replicare quello che Shinken le aveva mostrato poco prima. Rincorsa ad un carte distanza, piccolo salto, piede sul muro, chakra che arrivava e...brutta fine. Troppo poco chakra e niente appiglio, si trovò col piede che scivolava inesorabilmente verso il terreno, dove battè con una certa violenza. Il colpo le vibrò lungo tutta la gamba, facendole chiudere gli occhi e serrare i denti, nel tentativo di non imprecare in maniera poco consona ad una signorina.

Troppo orgogliosa per chiedere aiuto già al secondo tentativo, e con una certa rabbia montante, si riposizionò per la rincorsa.Ora ti faccio vedere io. Corse verso il muro, impastò di nuovo il chakra e...

Heh...

Una improvvisa emissione di chakra dal piede la sorprese quando ancora non era a contatto con il muro. La quantità di chakra fu tale che venne spinta all'indietro quasi della stessa distanza della sua rincorsa, mentre il muro venne danneggiato in maniera evidente. Colta di sorpresa, Kamine cadde sulle natiche con un'espressione shockata.Figlio di...

Fece due conti mentre si rialzava. Il demone dentro di lei non le concedeva il lusso di controllare il suo stesso chakra se la rabbia la dominava, entrava troppo a contatto con esso. Nè poteva continuare ad usare quantità di chakra troppo esigue. Si rivolse a Shinken. Ho individuato il problema...ho solo bisogno di un minuto.

Chiuse gli occhi e si concentrò. Riprendere il controllo richiese qualche secondo, tra caduta, perdita di controllo del chakra e mattinata non propriamente idiliaca. Focalizzandosi sul respiro, riportò il proprio ritmo a livelli normali e riaprì gli occhi.Ora ci riprovo.

Di nuovo, prese la rincorsa e saltò verso il muro, mandando il chakra ai piedi. Un passo sul muro, due, era quasi in cima, un altro slancio e...non arrivò l'appiglio e fu costretta ad aggrapparsi al bordo superiore del muro con una mano. Guardò verso il basso, poi verso l'alto. In fondo, era arrivata in cima...scosse la testa e sospirò. Puntellò un piede e saltò all'indietro, eseguendo un volteggio a mezzaria e atterrando in piedi sul terreno. Lo so, devo arrivare fino in cima... Il tono rimaneva abbastanza sprezzante, come al solito, ma era cosciente che fino a quel momento, non stava superando la prova.

Per l'ennesima volta, corse e saltò. Un passo, due, e finalmente, tre. Superò il muro e si trovò sul tetto, allargando un attimo le braccia per ritrovare l'equilibrio su due piedi. Si sporse verso il basso, rivolgendosi a Shinken. Così è abbastanza, Takatsui-sama?

COSA?!
Kamine si trovava in un minuscolo ufficio in amministrazione, seduta di fronte ad un'impiegata dall'aria confusa. Ehm...si Ashimi-san, le è richiesto che completi un corso di aggiornamento obbligatorio sulle capacità ninja. Altrimenti non le sarà concesso di andare più in missione fuori dal villaggio. Tutto questo è assurdo! La ragazza era ora in piedi, protesa in avanti con le mani sulla scrivania. Di solito era molto più diplomatica, ma la situazione le sembrava fuori dal mondo.Corso di aggiornamento obbligatorio? Non sono mica una passacarte qualsiasi! L'obiezione sembrò colpire sul vivo la donna, che si irrigidì. Per quanto non sia prassi comune, Oto lo ritiene necessario. Dovrà recarsi da Shinken Takatsui e consegnarli questa busta dove sono contenuti gli ordini. Fece scorrere una busta di fronte a se, verso la kunoichi. Dovrebbe trovarsi al South Gate. Buona giornata.Ma!Ho detto buona giornata.

Ringhiando a denti stretti, Kamine camminava a larghi passi verso sud, diretta al Gate.Branco di burocrati idioti...cosa ne sanno loro...inconcepibile... Non era esattamente il ritratto della felicità. Arrivata alle mura, bloccò la prima delle guardie che le fosse capitata a tiro.Sto cercando Shinken Takatsui, mi hanno detto che l'avrei trovato qui. Si rese conto che nonostante il nome non le fosse nuovo, non sarebbe stata in grado di dire minimamente quale fosse l'aspetto del guardiano. Che le avessero indicato dove trovarlo o che l'avessero mandato a chiamare per raggiungerla, Kamine gli avrebbe consegnato la lettera dell'amministrazione, ancora sigillata. Spiacente, ma l'amministrazione ha deciso che sarò una sua seccatura in più.

Un solo ninja rispose alla prospettiva di andare al Neko Senzai, tale Amano.

Kamine era ad un passo dal fare un sarcastico commento su un figlio che candidamente ammette che il padre era un più che assiduo frequentatore del bordello, ma qualcosa nel retro della sua testa la bloccò all'istante....beh, lui almeno un padre ce l'ha e lo conosce... Si limitò quindi ad annuire e abbozzare un sorriso. Bene, andiamo.

Era la prima volta che Kamine metteva piede nella tendopoli che funzionava da bordello, in sostituzione del Neko Senzai. Non fu difficile individuare la maitresse, meno lo fu acquisire le informazioni che cercava.

Aya stava tentando di reclutarla?

La mano della maitresse le accarezzo i capelli che le cadevano dal viso. Sul volto della kunoichi apparve un sorriso indecifrabile.
Un corso di aggiornamento potrebbe farmi bene... Allungò una mano per prendere nella sua quella di Aya. Ma al momento, siamo in missione urgente. È un discorso che dovremo riprendere più avanti....E poi i clienti finirebbero con il bacino frantumato.


Inclinò la testa verso Amano e parlò abbassando la voce.
Hai ragione, ma non abbiamo tempo per agire completamente sotto traccia. Dobbiamo fare in fretta, perchè se i miei sospetti sono fondati e hanno agito per conto di qualcuno, rischiamo di veder sparire dalla circolazione il maltolto, finchè non tornerà ad azzannarci alla gola quando meno ce l'aspettiamo. Il tono di voce divenne di nuovo meglio udibile anche da Aya. E poi, l'Amministrazione di Oto è sempre stata in rapporti più che ottimi con il Neko, sta anche aiutando dopo l'attacco...non vedo perchè dovremmo avere paura che siano dalla parte delle Asce...
Avrebbe voluto aggiungere altro, ma l'attenzione di Aya venne letteralmente catturata da Amano e dal suo parlare in giro del padre. A quanto pare, era più che un cliente da quelle parti...

Improvvisamente, Kamine si trovò da sola, ignorata da tutti, mentre Aya era completamente assorbita da Amano. Occasione perfetta per dare un'occhiata in giro, nella speranza di trovare qualche informazione utile. Ma trovò ben più di questo, semplicemente girandosi verso la tenda più vicina. Un'accetta appesa fuori di essa, non lasciava poi tanti dubbi su chi ci fosse all'interno. La ragazza si mosse con quanta più nonchalance possibile, avvicinandosi all'entrata, non prima di aver cercato di fare dei segni ad Amano per indicargli di tenere occupata la maitresse, se questi fosse stato a portata. Tese le orecchieInvestigatore [1]
Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. per captare cosa stesse succedendo all'interno. Dai rumori era chiaro che dentro si stessero consumando pratiche abbastanza esotiche. La kunoichi pensò per qualche secondo, poi si decise....uff, cosa non si fa per lavoro...

Discretamente, si tolse il mantello e le protezioni. Poi, cercando di mettersi in un angolo o comunque in una posizione dove non poteva essere notata subito, si spogliò, rimanendo con la sola biancheria intima. Si sciolse i capelli, poi prese un kunai e del filo di nylon. Fece passare il filo dentro al foro del kunai, poi fece una piccola coda con i suoi capelli della parte inferiore posteriore della testa, che legò a fiocco con il filo di nylon a cui era attaccato il kunai. Lasciò liberi i capelli della parte superiore e alcuni sotto quelli legati, di modo che, ricadendo naturalmente, nascondessero alla meglio il kunai, almeno quanto sarebbe bastato per entrare nella tenda e non costituire nessuna minaccia all'apparenza, aiutata dal colore scuro dei propri capelli e dalle luci quantomeno soffuse dell'ambiente. Fece un fagotto con il mantello e ci mise il proprio equipaggiamento e i vestiti, infilandoci anche l'accetta che era appesa fuori dalla tenda. Muovendosi silenziosamente, scostò il lembo della tenda ed entrò, poggiando a terra il fagotto.

Se la gatta nella tenda fosse stata di spalle, le si sarebbe avvicinata, approcciandola da dietro e baciandole prima una spalla, poi continuando sul collo, per poi parlare con voce sensuale e presentarsi. Se invece la gatta fosse stata rivolta verso l'entrata, Kamine si sarebbe prima presentata, per poi fare il giro dell'eventuale piattaforma dove si trovava il cliente e approcciarla per baciarla, per poi spostarsi alle sue spalle. Mi chiamo Mila...Aya mi ha mandato per osservare e imparare... Fece una risatina. Continuando ad accarezzare Kioko da dietro, studiò la situazione dell'Ascia legata all'interno.

Se questi fosse stato legato e impossibilitato a parlare da una ball gag o un altro tipo di bavaglio, Kamine avrebbe agito subito, tentando di addormentare Kioko
Tecnica del Sonno - Nemuri
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Tocco (1)
L'illusione si attiva prendendo alla sprovvista la vittima e poggiando le mani sulle spalle; la vittima non deve accorgersi della minaccia, ma considerarsi in una situazione di calma, senza pericoli. La vittima cadrà in un sonno illusorio per 3 ore o finché non rilasciata. L'efficacia è pari a 10. Rivolgere una minaccia di danno fisico, sveglia la vittima prima dell'esecuzione.

Tipo: Genjutsu - Kanchi
(Livello: 5 / Consumo: Medio )
[Da studente in su]
e sorreggendola tra le braccia, poggiarla delicatamente a terra. Si sarebbe poi avvicinata all'uomo, sciogliendo il filo e prendendo il kunai in mano, puntandolo alla gola dell'uomo.

Se l'uomo fosse stato legato ma non imbavagliato, Kamine avrebbe comunque eseguito la tecnica, ma sarebbe scattata in avanti Velocità 425 verso l'uomo, cingendo Kioko alla vita con un braccio mentre con l'altra mano si avventava sulla bocca dell'uomo, chiudendola. Lasciò poi scivolare Kioko a terra e prese il kunai, puntandolo alla gola dell'uomo.

Una parola di troppo, un grido, un tentativo di scappare e sei morto. Niente più giochetti che ti piacciono tanto, niente dolore. Un solo secondo e puff, tutto finito. Tentava di fare leva sulle sue "passioni" particolari. Tutto chiaro? Annuisci se hai capito.

Se avesse annuito, avrebbe tolto la mano dalla sua bocca (o lo avrebbe sbavagliato). Continuando a puntargli il kunai alla giugulare, con la mano libera gli avrebbe stretto un capezzolo (o afferrato l'eventuale attrezzo che già lo stringeva), mettendosi a cavalcioni sopra di lui. Dammi quello che voglio e potresti anche ricavare quello per cui sei dentro questa tenda... Tenendo strette le dita, gli torse il capezzolo.

Allora...voglio sapere cosa avete fatto tu e i tuoi compari delle Asce questa notte. E bada bene che non accetto un "non lo so" come risposta. Rilasciò la tensione sul capezzolo.Avete lavorato di vostra iniziativa o su commissione di qualcuno? E dov'è adesso quello che avete rubato? Dov'è il vostro covo abituale e dove nascondete la merce?
Ad ogni informazione utile, Kamine avrebbe torto il capezzolo dell'uomo, o graffiato il petto con le unghie o schiaffeggiato (se avesse dato modo di vedere che la cosa era di suo gradimento). Ad ogni informazione non ricevuta o inutile, Kamine lo avrebbe liberato da uno degli eventuali elementi di costrizione che gli provocavano dolore (stando ben attenta a non staccare nulla che potesse ridargli la mobilità).

Convocazione urgente. Che novità. Ormai era abituata alle richieste dell'amministrazione del villaggio, sempre bollate come "urgenti", nonostante i metodi di comunicazione cambiassero di volta in volta. Tuttavia, fu l'aria che si respirava in amministrazione a far intuire alla ragazza che qualcosa era diverso dal solito. Tutti quei ninja chiamati contemporaneamente poi, era un segnale poco positivo.

Dopo un po' di attesa, vennero tutti fatti accomodare nell'ufficio dell'amministratore Yakushi...o di quello che ne rimaneva. Era la prima volta che Kamine assisteva in prima persona a ciò di cui aveva solo sentito parlare, ovvero il trattamento che riceveva l'arredamento (e in alcuni casi, lo staff) dell'amministrazione quando Febh Yakushi partiva per la tangente.

Si guardò intorno per qualche secondo, valutando i danni, prima che l'amministratore iniziasse a parlare. Dal tono e dalla gestualità, era evidente che non volesse essere interrotto. A braccia conserte, Kamine ascoltò.


Sono entrati con cognizione dentro il centro di Oto? Una deliberata azione contro il villaggio non poteva essere l'azione di semplici ladri.


Ci vollero un paio di secondi a Kamine per ricordarsi cosa fossero i Sigilli Maledetti e spalancare gli occhi. Non che ne conoscesse i dettagli ovviamente, ma sapeva abbastanza per riconoscerne il valore. Chiunque sia stato, non avrà di certo agito d'impulso. La ragazza iniziava a fare alcune ipotesi sulla situazione.


Le Asce. Kamine aveva sentito alcune voci su di loro, ma non credeva che potessero essere più che un fastidio per l'infrastruttura ninja di Oto. E a quanto pareva, nemmeno le alte sfere del villaggio lo credevano, almeno fino a quella mattina.


Qualcosa non mi torna. Nella testa della ragazza le informazioni cercavano di formare uno scenario coerente, ma le zone d'ombra erano tante. Entrare direttamente nell'amministrazione per recuperare degli strumenti così potenti...farebbero gola a molti. Ma, le Asce...saprebbero cosa farsene?. Già, cosa avrebbero potuto farne? O stanno agendo su commissione di qualcuno, oppure...qualcuno li vuole incastrare. In tutti i modi, meglio scoprire qualcosa di più sulla loro situazione attuale.

Il Quartiere dei Piaceri era la zona dove avrebbero di certo trovato più informazioni su di loro. E Kamine aveva già in mente da dove iniziare a cercare. In alcuni frangenti, gli uomini diventano chiaccheroni e farebbero di tutto per apparire importanti o coraggiosi o entrambi. Quando sono seminudi di fronte ad una donna.

Kamine si voltò verso il gruppo di ninja che si era raccolto lì ma che cominciava già a disperdersi.Io inizierò le mie ricerche tra i resti del Neko Senzai...se qualcuno vuole farmi compagnia, è ben accetto. Andare in gruppo avrebbe facilitato alcuni meccanismi di indagine, o almeno così credeva la ragazza.

Che fosse da sola o in gruppo, Kamine si sarebbe diretta a quello che rimaneva del Neko Senzai, più precisamente nell'ammasso di tende che ne faceva le veci in attesa che venisse ricostruito. Andò, con molta discrezione, in cerca di colui o colei che agiva da capo, o quantomeno da organizzatore, delle ragazze, al quale avrebbe chiesto molto pacatamente Qualcuno delle Asce si è visto in giro di recente? Stiamo conducendo delle piccole indagini sulla loro zona...

Se avesse collaborato, Kamine avrebbe poi incalzato Qualche loro membro è solito venire più spesso degli altri? Immagino che abbia qualche ragazza preferita...potrei parlarle? Sorrideva amabilmente e parlava in maniera molto diplomatica. Per il momento, sollevare un polverone non era necessario.

La strana comitiva proseguì verso il quartiere Yakushi, non prima che lo strano tizio mascherato si allontanasse da solo in tutt'altra direzione. Itai gli mise alle calcagna l'Hozuki e l'altra ragazza di Kiri e Kamine sapeva che sicuramente altri ninja di Oto li avrebbero tenuti d'occhio (o quantomeno lo sperava).

Arrivati al maestoso palazzo Yakushi, vennero accolti da una donna abbastanza in carne, che si identificò come Kasumi Yakushi. La donna dimostrò una conoscenza quasi enciclopedica dei presenti (tranne la stessa Kamine, che negli anni era diventata un'esperta nell'imbucarsi alle feste e riusciva a diventare quasi invisibile prima di entrare in un locale dove non sarebbe potuta entrare), che impressionò la ragazza, fino a che non le cadde una rivista scandalistica. ... Kamine si portò una mano alla tempia, massaggiandosela. L'informazione che le rimase però fu che tra di loro vi era anche l'Hokage, ma non riuscì a capire chi fosse tra Raizen e Hibachi (se non indossasse alcun segno di riconoscimento) finchè il primo non parlò a Febh più tardi.

Se un Kage arrivava a bordo di un drago alle mura di un altro villaggio non era proprio un bellissimo segnale, due Kage che arrivavano così era un segnale ancora meno bello per Kamine. Qualcosa, che le sfuggiva al momento, stava minando i rapporti tra i villaggi.

Nel tragitto, comunque, la ragazza non potè fare a meno di osservare quanto più possibile del ricco palazzo dove non era mai entrata prima. Poteva solo sognare di avere un giorno una dimora come quella, non appartenendo a nessun clan di villaggio. Oppure sposo qualche vecchio riccone e intasco l'eredità quando schiatta...

Vennero condotti all'entrata di uno degli edifici laterali da una bunshin della donna che li aveva accolti. Entrando, la scena gelò Kamine. Un'altare funerario era stato predisposto. Con una foto del Mizukage in bella vista. Kamine spalancò gli occhi, spaventata.Oh dei, questo equivale ad una dichiarazione di guerra, dare già per morto un Kage estero, c'è un altro Kage a testimoniare il tutto, ci sono ninja degli altri villaggi, c'è l'amm... Si, l'amministratore di Oto. Febh Yakushi, che Kamine non aveva mai avuto l'onore di conoscere. Aveva sentito delle storie su di lui, del genere che si racconta ad Oto, ma quello non se l'aspettava.

La scenetta che fece e le successive risate fecero capire a Kamine il tono dell'incontro. Anche Itai e Raizen non sembrarono troppo sorpresi della cosa. Yogan invece stava ridendo anche più forte dell'otese. Si battè una mano in faccia, anche con una certa forza, per la propria stupidità. Sarebbe questa la diplomazia tra villaggi?

Stette ad ascoltare la discussione consecutiva, con il cuore decisamente più leggero. A quanto pare, erano venuti a recuperare un tale di nome Keiji. La successiva entrata in scena di un braccio mozzato la fece per un attimo tornare sul chi va la, ma pensò che nessuno era così stupido da mozzare il braccio di un ostaggio (?) ed inscenare quel teatrino rischiando un incidente diplomatico.

Se fosse stato possibile farlo senza entrare nella linea di conversazione tra i Kage e Febh, Kamine si sarebbe spostata lentamente verso Yogan, parlandole a bassa voce. Yogan...dobbiamo aspettarci che la discussione degeneri? Non voglio che qualcuno si faccia male...me compresa. In fin dei conti, non sapeva più bene cosa aspettarsi da quella strana situazione.

I modi del maggiordomo e la risposta urlata del Signor Nijimura fecero alzare un sopracciglio di Kamine, perplessa. Non si aspettava di certo dei signori feudali di altissimo lignaggio, vista la natura rurale della proprietà, ma si costrinse a tornare ad un'espressione neutra. E quando il signor Nijimura fu finalmente in vista, la ragazza dovette ricorrere a tutta la sua forza di volontà per non aprire la bocca sconcertata. Una pettinatura che, oltre a sfidare svariate leggi fisiche, aveva annichilito ogni minima traccia di buon gusto (e si che Kamine aveva visto svariate sfilate di moda ad Oto, che non andavano per il sottile quando si trattava di eccentricità). Un abbigliamento che sarebbe stato appropriato solo in alcuni vicoli malfamati. E le movenze di uno che avrebbe preferito rimanere stravaccato su un letto piuttosto che fare qualsiasi altra cosa. Andiamo bene...

Si accomodarono in una stanza chiamata "sala del fumo" dal Nijimura e, dall'odore, Kamine capì bene il perchè. La ragazza si tolse il mantello e sedette su una poltrona di fronte a Nijimura, accavallando le gambe e poggiando le proprie mani in grembo. Un lieve cenno della testa declinò gentilmente l'invito di fumo e alcool, mentre si apprestava a sentire i dettagli, molto scarni in verità, della missione.

Se nessuno dei suoi due compagni avesse parlato entro un paio di secondi dalla fine della frase del Signor Nijimura, Kamine avrebbe esordito con le proprie domande.

Comprendiamo la missione e la spiacevole situazione nella quale la vostra attività si trova. Il tono era quanto di più comprensivo riuscisse ad essere. Tuttavia, ho giusto un paio domande da farle, che potrebbero aiutarci a risolvere più in fretta la situazione e far tornare le vostre attività a pieno regime. E risparmiarci almeno un po' di sorprese. Esattamente, quanto tempo è trascorso, dalla prima sparizione del carico alla seconda? I suoi uomini spariti, avevano qualche tipo di addestramento militare alle spalle? Mi perdoni se la tedio con questi dettagli....Sorrise amabilmente Inoltre...questi carichi che spariscono, quanto valgono all'incirca? Sa di qualcuno che potrebbe essere interessato più a, come dire, interrompere le vostre attività che a impossessarsi effetivamente dei carichi? Non so, dei concorrenti d'affari...Sappiamo come vanno queste cose in fondo, quando un'organizzazione riesce a raggiungere un certo successo, l'invidia della concorrenza può portare ad azioni...sleali di un certo tipo... Guardava il signor Nijimura negli occhi, per mantenere una certa connessione empatica ma soprattutto per non fissargli i capelli.Dei, al giorno consumerà tanta lacca quanta ne uso io in due anni.

A prescindere dalla risposta di Okiyasu, Kamine si sarebbe congedata, possbilmente con i suoi due compagni, dopo aver ricevuto la mappa e aver fatto un'ultima domanda.Ah, un ultimo dettaglio. Quali prove preferirebbe della riuscita della missione? Trasportare un certo numero di cadaveri sarebbe complicato e una pila di corpi davanti a casa rovinerebbe l'umore dei suoi braccianti, credo. Le bastano un paio di teste mozzate? Chiese con un tono quasi innocente, mentre si rimetteva il mantello.

Fuori dalla magione, quando i tre avrebbero potuto parlare con calma e decidere il da farsi, Kamine si sarebbe rivolta ai suoi due compagni. Allora ragazzi...idee? Personalmente penso che non si tratti di semplici furti, ma anche se così non fosse, preferirei mantenere un basso profilo nell'avvicinarci. Non sappiamo nè quanti sono nè la loro effettiva forza...Potrebbe essere addirittura un plotone di mercenari, nel peggiore dei casi. Cercava con lo sguardo quello degli altri ninja, nel tentativo di vedere se avessero obiezioni da fare o concordassero con lei. Io direi di sfruttare la vegetazione e avvicinarci dall'alto, tra gli alberi... Era quasi un flusso di coscienza, atto anche a liberare la mente da molteplici scenari. Resasi conto di aver forse preso troppo l'iniziativa, si corresse subito. Ah...chiaramente sono i miei pensieri. Siamo un gruppo e mi rimetto alla maggioranza, ovviamente.

Kamine sentì bussare alla porta nel tardo pomeriggio. Una lettera di missione ad attenderla: entro 24 ore avrebbe dovuto raggiungere un piccolo insediamento tra Fuoco e Risaie per indagare sulla scomparsa di un carico di legname. Adoro gli incarichi di responsabilità. La mente le tornò per un momento all'ultima missione davvero di responsabilità a cui aveva partecipato, ma si sforzò a tornare a pensare ad altro. Un breve calcolo mentale le permise di capire che se fosse partita subito, sarebbe arrivata a notte fonda. Decise quindi di preparare tutto l'equipaggiamento che le sarebbe servito in missione per poi andare a riposare subito. Non sarebbe partita fino a notte già inoltrata, per arrivare dopo l'alba.

Il viaggio non fu nulla di particolare e, alle prime luci dell'alba, la ragazza arrivò in vista della dimora Nijimura.

Kamine passò tra le risaie, osservando i lavoratori. Saranno tutte di porprietà di Nijimura? Arrivata davanti alla porta, si sarebbe presentata all'uomo che sedeva lì davanti. Dal suo aspetto, Kamine avrebbe ipotizzato (a ragione o torto) che si trattasse di un nativo del Paese del Fulmine.
Sono Kamine Ashimi, da Oto. Si sarebbe poi presentata a Oda e Kato Kamine Ashimi, Genin di Oto. Piacere mio. Parlava abbastanza cordialmente, mentre valutava i suoi compagni. Oda in particolare le sembrò almeno un po' trascurato.Sarà provato dal viaggio? Konoha non è poi così lontana...
Notò poi un dettaglio, nemmeno tanto importante. Tutti e tre i componenti del gruppo per quella missione era abbastanza alto.
Beh, almeno non sembriamo un branco di dilettanti a caso.

Se nessuno si fosse fatto avanti, poi, sarebbe tornata a rivolgersi all'uomo seduto alla panca.
Suppongo che il signor Nijimura voglia parlarci prima della missione, sbaglio? E anche noi avremmo bisogno dei dettagli della faccenda...Sorrise cordialmente.

La situazione non sembrava proprio delle più rosee. Il Mizukage, accompagnato da altri cinque ninja (e uno di questi, Kamine ricordò, aveva tentato un orrido approccio con lei mesi prima, alla Festa della Fondazione) e Yogan, una dragonessa rossa, davanti alle porte di Oto.