Votes taken by Shinken Takatsui

  1. .

    Concessioni straordinarie

    parte X - Il combattimento



    Il Fedaikin sembrò riuscire a fermare le fiamme, il suo corpo lo fece per lui. Man mano che le fiamme si andavano a spegnere, era subito intuibile che la pelle del ninja era diventata arida come la terra e - di tutta risposta - l'aria necessaria alla combustione smise di far carburare le fiamme. Il dolore continuava a farsi strada nella mente di Shinken, ma l'adrenalina (mista alla sadica attitudine del ninja) fecero il resto del lavoro, lasciando in piedi il combattente dagli occhi a croce. Le parole di Minoru furono taglienti, scoccate con la solita non curanza che spesso gli shinobi avevano avuto nei suoi confronti, ma Shinken non era intenzionato a rispondere. Le lasciò quindi correre nell'aria, sfuggenti come il vento che sembrava aver smesso di soffiare. Non si fece innervosire né smuovere, era impassibile.

    Il resto lo fece Diogenes, punendo una volta per tutte il bonzo chiacchierone. Gli applausi e le grida dalle mura sovrastarono tutti gli altri suoi: Oto aveva sconfitto lo sfidante, Shinken era in piedi e - seppur fingendo - si ergeva vittorioso più alto del suo avversario. Rivolse uno sguardo veloce al Mikawa, cercandone l'approvazione per quello che avevano appena fatto e poi si incamminò verso l'uomo svenuto a terra. Come per Hebiko, anche lui sarebbe morto, per l'ultimo affronto verbale. Prima o poi, come tutti gli altri.

    Non ho capito se è scemo, oppure è semplicemente... Gli vennero in mente parole di lode, ma si interruppe prima di concludere il suo pensiero ad alta voce. ... Stupido. Tanto da esser stato così impunito da rivolgergli parola in quel modo, senza pensare alle conseguenze di quello sfottò.

    Evitando qualche detrito qui e lì, Shinken ormai l'aveva raggiunto. Era lì, svenuto sotto a lui, ai suoi piedi. Diogenes avrebbe visto Shinken prenderlo per il vestiario, forse pensando che volesse trascinarlo faccia a terra fino alla residenza, ma si sarebbe ricreduto notando che il Fedaikin aveva invece tutt'altre intenzioni. Lo trascinò quel tanto che bastava per portarlo vicino ad una piccola fiamma, gettandolo nella polvere, faccia all'insù. Gli prese la testa per i capelli e gli strappò il finto volto dalla faccia; aveva detto di esser in grado di cambiare volto e quindi Shinken (il qualche utilizzava costantemente la stessa abilità) lo avrebbe mostrato a tutti i soldati di Oto per quello che veramente era, qualsiasi fosse il suo vero volto.

    Ma non bastò. Il Jonin del suono aprì la mano destra ed fece scorrere fuori dalla carne la sua lama interna. La poggiò sul fuoco fino a farla diventare rossa ardente. Sentì la sua carne bruciare per via della conduttività dell'acciaio e quando la sentì pronta la infilò di piatto in bocca a Minoru, dritta dritta sulla sua lingua. Forse si sarebbe svegliato, forse no, fatto sta che i medici di Oto avrebbero dovuto lavorare un po’ di più per rimetterlo in sesto. Ma Shinken gli avrebbe anche detto di non curare del tutto la lingua arsa, così che nei giorni a venire si sarebbe ricordato quanto poteva essere pericoloso prendere in giro un Fedaikin e forse - addirittura - avrebbe smesso di parlare con lo stesso tono di voce utilizzato quel giorno.

    Lo avrebbe quindi portato dentro al villaggio. Per il resto del giorno poteva anche riposarsi.
    Ops :guru: in qualche modo dovevi pur pagarla!

  2. .

    LA PIRAMIDE DELLA VITA

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    Il perimetro del Tempio dei Pacha.


    Il Tempio dei Pacha non si fece profanare con la facilità che i due ninja avevano previsto. Il piccolo Hoshi impiegò più del doppio delle sue energie per riuscire a forare quella parete di roccia, non perchè fosse estremamente resistente, ma piuttosto perchè la capacità erosiva del vento era efficiente sul lungo termine. Anche se colui che scatenò quell'erosione velocizzata era un potente Chikuma, pensare di ottenere lo stesso effetto in pochi secondi era - come dire - molto poco probabile [Consumo]Hoshi spende una quantità di chakra pari a 9 Bassi per forare il muro esterno. Nb puoi inserire il consumo il prossimo post. Il foro da loro effettuato avrebbe quindi permesso alla sfera di entrare all'interno del tempio, rotolando spinta dal vento sin dentro al tempio proibito.

    tin - tin - tin tin tin - ti i i i in


    La sfera rimbalzò più volte sul pavimento entrando sin dentro alla struttura del tempio. Hoshi ne avrebbe avuta la conferma dal suono provocato, ma si sarebbe subito reso conto che il foro, da cui usciva una leggera e piacevole corrente calda, si era chiuso poco dopo che la biglia era riuscita ad entrare dentro. Tentare di forarlo nello stesso punto avrebbe portato al medesimo consumo di chakra ma - aimé - senza alcun risultato. Ma almeno una sfera era dentro: avevano lanciato l'esca, ora dovevano decidere se infilarsi loro stessi lì dentro oppure non rischiare di finire in una trappola e rinunciarvi all'infiltrazione.

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    davanti al Tempio dei Pacha.


    La comunicazione tra il clone di Hoshi ed l'omuncolo spaventato fu brevissima, tanto che l'unica altra informazione che riuscì ad ottenere da quell'uomo fù il suo nome. Yanantin, mi chiamo Yanantin... scusami, scusami, devo proprio andare ora! Sarebbe sparito, come se possedesse qualche strana abilità per farlo, anche se seguirlo in mezzo ai vicoli di Pachaland era quasi impossibile. La sensazione che qualcosa di brutto stava per succedere si sarebbe avverata poco dopo, con l'arrivo improvviso di Uku Uhm Pacha.

    [...]

    E certo! Voi volete andare al cospetto del Signore della Luce senza nemmeno dimostrare a me, il più forte, il più atletico, il più bello, di essere degni anche solo di guardarlo. Mise un braccio sul suo bacino, tendendo i muscoli del braccio per mostrarsi in tutta la sua bellezza Ehì, tu non sei Hoshi! Cioè lo sei, ma non lo sei del tutto... dov'è che sei andato allora? Si guardò attorno, mimando il gesto di cercarlo nella folla che si era radunata intorno al trio, per poi puntargli un dito contro Questo è molto scortese! Molto molto scortese! Abbassò il braccio minaccioso, rivolgendosi all'Hokage.

    Quindi parlerò con te. Forza su, colpiscimi bell'omone! Gli disse, sfidandolo apertamente tra le urla di gioia delle persone che erano accorse. Ma non fece in tempo a prepararsi per l'attacco che subito le abilità del Chikuma si manifestarono tutt'intorno a lui. EH NO! TI HO DETTO CHE SEI STATO SCORTESE! QUINDI ORA CI LASCI IN PACE! Ringhiò, visibilmente infastidito, mentre il palmo della sua mano destra si rivolse verso Hoshi, non appena il vento cominciò ad alzarsi. L'arto si illuminò di colpo ed il clone avrebbe così percepito un forte contraccolpo, od almeno se fosse rimasto fermo a compiere quello che voleva compiere [Counter - Slot Tecnica]Verità nel Mondo
    Villaggio: Pacha
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può imporre la verità sul Mondo che controlla. L'utilizzatore può lanciare da uno dei due arti superiori un fascio di luce che si propaga frontalmente con velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Qualsiasi clone o costrutto avente sembianze umane colpito dal raggio della Verità nel Mondo, subisce un disturbo tale da comprometterne la funzionalità, subendo un numero di Leggere per ogni livello disparo della Tecnica Speciale.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Richiede Favore dei Pacha I]


    Concentrazione Nera +3
    3 Leggere
    .



    Allora, mi hanno parlato molto bene di te! Sono curioso di conoscere la tua forza e capire quante persone credono in te! Spostò le gambe per trovare posizione, come un qualsiasi combattente di corpo a corpo avrebbe fatto, e lo aspettò fermo nella sua posizione. Trovata la stabilità necessaria per opporsi ad un attacco frontale, il Pacha attese il colpo dell'Hokage e lo subì, dritto dritto sul volto. Incassò il colpo senza spostare i piedi nemmeno di un millimetro OUFH! Che bel cazzotto! [Danno]Resistenza Nera +9
    Resistenza Nera + 3 (Corpo Meccanico) + 3 (Meccanizzare) + 3 (Padrone del Mondo)

    Corpo perfetto Pot 50 + 30 Corpo Meccanizzato

    Danno 4,5 Leggere
    . La freccia invece, se mai il clone fosse stato ancora lì per raccontare l'accaduto, non arrivò mai al ginocchio del Pacha. Senza nemmeno guardarla spostò il ginocchio, flettendolo lievemente, tanto da far passare l'arma a pochissimi centimetri dall'obiettivo [Slot Difesa 1]Riflessi Nera +5
    Riflessi Nera -6 (eventuale malus da Tifone Umano) + 3 (Corpo Meccanico) + 6 (Via dei Pacha) + 2 (Giocatore Esperto)
    . Il Colosso poi sparì, lasciando intravedere a tutti i presenti il volto sorpreso di Uku, che non si sarebbe mai aspettato di incontrare abilità simile. Come per il primo cazzotto, non fece nulla per schivare il secondo colpo del demone-kage, concentrando le sua abilità difensive solamente sull'eventuale freccia del Rosso [Slot Difesa 2]come sopra [Danno]Resistenza Nera +9
    Resistenza Nera + 3 (Corpo Meccanico) + 3 (Meccanizzare) + 3 (Padrone del Mondo)

    Corpo perfetto Pot 50 + 30 Corpo Meccanizzato

    Danno 4,5 Leggere
    . Ancora una volta lo subì in pieno, anche se lo stesso Raizen si sarebbe reso conto che il suo corpo assorbiva benissimo i colpi fisici, tanto da sembrare di non danneggiarlo affatto. Come non schivò il secondo, non lo fece nemmeno con il terzo, che impattò direttamente sul suo ginocchio destro, piegandoglielo, mentre quasi involontariamente scansava il colpo di freccia eventualmente lanciato dal Rosso. [Slot Difesa 3]come sopra [Danno]Resistenza Nera +9
    Resistenza Nera + 3 (Corpo Meccanico) + 3 (Meccanizzare) + 3 (Padrone del Mondo)

    Corpo perfetto Pot 50 + 30 Corpo Meccanizzato

    Danno 4,5 Leggere
    . Il ginocchio non si spezzò, nemmeno per sbaglio, ed il Pacha si girò come un fulmine verso il gigante di Konoha. Non poteva confrontarsi con la stazza di Raizen, ma lo fronteggiava sorridendo senza paura alcuna.



    WOOOOOO! Ma prima ti sei veramente teletrasportato!?! E' UN'ABILITA' PAZZESCA! Potrei quasi far morire di invidia i miei fratelli... Devi insegnarmela! Devi proprio!! Era sorridente, entusiasta, sembrava incapace di contenersi! Tutt'intorno la folla - che si era disinteressata dalle pietre per l'ovvia presenza di uno dei loro dei in carne ed ossa - era esplosa in un delirio di grida e cori. Avevano evidentemente apprezzato lo show, tanto che qualcuno urlava, si strappava i capelli sbraitando e si ammazzarono dall'eccitazione. Più di uno di loro perse persino i sensi, finendo per terra, calpestato dalla folla ancora in delirio Diciamo che Tredici è proprio un bel numero! Anche se devo essere sincero, mi aspettavo meglio da un figlio di Viracocha. Gli sorrise, cercando di poggiargli amichevolmente un braccio sulla spalla Comunque qui, oltre ai miei fratelli, nessuno sarebbe veramente in grado di arrivare a quel numero, quindi è già abbastanza, dai. Stava veramente compatendo l'uomo più grosso del continente ninja? Che cosa avrebbe fatto il Kage in tutta risposta?

    Allora, per tornare al motivo per cui siete qui, tu - Raizen Ikigami - hai tutto il diritto di incontrare il Signore della Luce... Te lo concede Uku Uhm Pacha! Ma lo stesso discorso non si può fare per il tuo amico Hoshikuzu. Ora, immagino che nessuno dei due voglia separarsi dall'altro, ma non è stato cortese non presentarsi di persona ad un Pacha, tantomeno rivolgermi parola senza essere veramente se stessi. In più... Guardò per un secondo il cielo, il cristallo in cima alla piramide Mi dicono che ha addirittura profanato il tempio dei Pacha. E questo è un problema.

    Tu puoi andare direttamente oppure aiutare il tuo amico a risolvere il problema. Perchè ora, purtroppo per lui, dovrò occuparmene io... e non credo che sarà poi così contento di vedermi. Da semplice supporto alla missione, l'Hokage doveva prendere una decisione importantissima. Tutti erano in silenzio, la folla voleva sapere come sarebbe andata a finire quella storia.

    Allora?

  3. .

    La Riunione segreta

    Piani tremendi - parte II



    Lo Yonbi. Un altro demone ad Oto...

    Diogenes fu finalmente chiaro. Da quanto affermò, era riuscito a mettere mano su un altra forza portante, ma a cui altri avevano impedito di averne libero accesso. Il Fedaikin fece mente locale: ora ne contava tre, inclusa Kamine, su nove jinchuuriki totali; un numero elevato, soprattutto considerato la totalità dei demoni conosciuti dai ninja del continente. Ben tre di questi erano dentro al territorio del Suono. Non una cosa da poco, effettivamente. Ora che era chiaro che cosa volesse recuperare Aloysious, al Jonin sfuggiva ancora perchè volesse imporsi su gli altri villaggi accademici attraverso i demoni delle legende. Che avesse lasciato perdere la creazione di eserciti, di macchine da guerra e di attentati? No. Non era possibile, aveva solo trovato un altro modo per far pressione all'esterno. La faccenda era più complicata del previsto - pensò Shinken - per un unico, problematico, inconveniente: Febh Dannato Yakushi.

    Alla corposa zuppa di informazioni vennero aggiunti altri ingredienti, uno dopo l'altro. Il Jonin del Suono non si fece prendere dalla palese, ma repressa, eccitazione e si soffermò sulle sole informazioni appena espresse da Diogenes e rafforzate dalle idee di Kato. Avevano tirato in ballo piani importanti, sofisticati, continuando comunque a tralasciare l'argomento dei Gate, caro al Fedaikin. Solo la spontaneità (?) della giovane jinchuuriki riuscì a smorzare tutta quella serietà. Paradossalmente, la presenza di Harumi stava fungendo da valvola di sfogo, dando a quell'incontro un pizzico di genuinità in più, che finì per attirare totalmente lo sguardo del Fedaikin. La questione va presa con le pinze. Non affrettiamo il corso degli eventi più del dovuto, fermiamoci un momento. Si staccò dal muro, avvicinandosi al tavolo, appoggiando entrambe le braccia alla spalliera di una sedia. Guardò dritto negli occhi il Harumi.

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    Possiamo pensare di raggirare l'amministratore, ma questo ci mette tutti in una situazione molto pericolosa. Possiamo organizzare una trappola per la donna-serpente, ma rischieremmo di peggiorare la situazione. Dobbiamo però recuperare lo Yonbi, rafforzare Oto, eliminare taka-oonna e schiacciare chiunque abbia il coraggio di fronteggiarci. Ma ci dimentichiamo di una cosa, forse la più importante: non è un nostro nemico... non dovrebbe esserlo. Si ritrovò a guardare Harumi, dolcemente, proprio mentre pensava a quello che stava per dire.

    Febh si trattiene. Non è vero Diogenes?


    Guardava la ragazza, ma si stava rivolgendo al Mikawa. Quello che vide negli occhi della bambina fu un suggerimento, puerile, spontaneo, forte quanto l'ultima espressione che aveva involontariamente assunto. Trattiene una parte di se e la nasconde a tutti... Non come la qui presente Harumi. Le sorrise deciso, socchiudendo gli occhi prima di spostarli sul Garth Mikawa. Io l'ho vista, così come Kato, durante il siparietto con Hebiko. Trattiene un mostro, una forza impareggiabile. Se Febh dovesse indirizzare questa energia contro di noi, non riusciremo a fermarlo, se non con grandi perdite per Oto e tutti noi. Credo di aver capito che non lo si può convincere, ma se non possiamo averlo dalla nostra parte, allora nessun'altro dovrebbe. Soprattutto non la donna-serpente.

    Shinken aveva un'idea, malsana, tremenda, ma che poteva effettivamente funzionare. Anche se non aveva mai avuto modo di stringere un rapporto diretto con lo Yakushi, forse comunque attirato dal demone che reprimeva, non riusciva a vederlo come un nemico. Lo Yonbi, i Gate del Suono, Hebiko. Questi sono tutti problemi che potremmo risolvere indirizzando un'unica - importante - variabile. Non dobbiamo controllarla, dobbiamo solo rendere probabile che qualcosa di improbabile si verifichi...

    Il sorriso che prima aveva rivolto alla bambina era ora diretto ad Aloysius. Non era più lo stesso di prima, gli occhi di Shinken erano ricolmi di godimento, il riso era tirato oltre l'immaginabile.

    Lui

    deve

    LIBERARSI



  4. .
    Ben arrivato! :solerò:

    A momenti qualcuno ti indirizzerò meglio di quello che farò io, ma per il momento non farti spaventare dal regolamento, è molto più facile impararne le sfumature giocando!

    Hai già pensato al tuo personaggio? Se accademico o non, in quale villaggio od organizzazione vorresti infilarlo. Anche se...
    ...Oto è la via :solerò: Siamo tanti, siamo belli e siamo cattivi!

    Raggiungici su Discord Cliccando in alto a destra sul apposito tasto in tabella!

    YO!
  5. .

    Incontri ripetuti

    parte IV



    E sia, Zong Wu. Una settimana da stasera.


    Fece un leggero inchino con il capo, siglando di fatto l'accordo appena raggiunto con il fabbro. Non vide lo stupore negli occhi dello Shogenin, eppure era convinto che con quella parole avrebbe potuto far incuriosire persino un sasso, figuriamoci un guerriero. Nascose per un secondo il braccio sinistro e fece scattare nuovamente la lama interna, ma con un suono leggermente diverso dai due precedenti. Non appena rialzò il braccio, nella mano destra aveva la lama, smontata dal meccanismo interno. La porse al Risorto, con entrabe le mani a sostenerla.

    Il caos mi ha concesso di incontrarti questa sera, ma non ha fatto sì che io fossi munito di Ryo al mio seguito. Concedimi ancora qualche istante e ti farò recapitare la cifra da uno dei miei sottoposti. Ci rincontreremo ai confini di Oto con il Paese del Ferro. Sarò io a trovarti. Buon viaggio, Shogenin del Deserto.

    Avrebbe fatto in un istante a recuperare la cifra richiesta: si trattava di raggiungere la guardiola più vicina e prendere in prestito parte dei Ryo depositati dai commercianti di stanza ad Oto. Poi Shinken li avrebbe riconsegnati - ovviamente - rimettendoli esattamente dove li aveva preso. Dopotutto di sonno non ne aveva. E sarebbe successo proprio così: se Zong Wu avesse atteso qualche minuto, un soldato dal volto coperto e con il coprifronte del suono in bella vista sulla fronte, gli avrebbe consegnato un sacchetto, salutandolo poi con rispetto prima che quest'ultimo potesse partire.

    Grazie Shil, a presto :riot:

  6. .
    :Q____

    Cubolo

    ____Q:
  7. .
    Ho letto ai Sigilli...


    SPACCHIAMOLI DI BOTTE OTESI! :hero:
  8. .

    IL SUPERBO


    I Peccati di Oto - parte VII


    BHUHAHAHAHAHAH!!



    Sembrò proprio che la Superbia fosse un peccato che gli apparteneva già da molto tempo. Shinken non solo sembrava confidente con quel male ma si muoveva persino a suo agio in quel turbinio di egocentrismo. Non aveva più rivolto parola alle guardie che sulle mura cercavano di difendere la posizione a costo della loro vita, non gli importava. L'unica cosa da cui era accecato era dimostrare al suo avversario che non poteva sfuggire alla sua immensa e strabiliante forza. Le sue acrobazie furono impeccabili, spinto dalla convinzione di essere perfetto; l'accuratezza con cui gestì i tempi dei salti e delle schivate lo portò infine nuovamente faccia a faccia con il nemico. Anche se non riuscì a percepire l'impatto delle sue due lame sul primo colpo, la strategia a cui aveva pensato si rivelò ben architettata: il secondo colpo andrò a segno, destabilizzando il ragazzo, assicurandogli quasi per certo la riuscita del terzo. Il sorriso sul volto del Jonin era ormai esploso, sadico ed incontenibile.

    Il suono debilitante della Katana si andò a mischiare con quello delle risa del Jonin ed alla fine il risultato fu uno solo: la lama si incastrò nella testa del ragazzo, pronta a spaccarla come fosse un ciocco di legno. Ma che quella creatura avesse sempre qualche sorpresa non era una novità, anche se l'unico che sembrava non essersene reso conto era proprio il Fedaikin di Oto. Accecato dalla sua personale vittoria, Shinken non si rese nemmeno conto che l'effetto del suo colpo non aveva eliminato per sempre la minaccia. A lui importava colpirlo e colpirlo ancora, senza sosta. Non gli importava morisse; avrebbe quasi desiderato che fosse immortale, così da poterlo ferire ancora ed ancora. Continuava a ridere, in un misto di suoni inquietanti e saliva, anche quando il ragazzino espulse la lama dal suo cranio e spese altro chakra per riparare la tremenda ferita. Il Fedaikin, completamente immerso nel Genjutsu del suo avversario, non fece nemmeno caso ai due occhi ancora sul suo braccio che si ritirarono per andare a salvare il loro padrone. Non riusciva a muovere bene gli arti superiori, ma la cosa non lo stava affatto spaventando.

    E TU AVEVI DETTO CHE ERA IMPOSSIBILE BATTERTI, BHUHAHAHAHAHA.
    IMPOSSIBILE COLPIRTI BHUHAHAHAHAHA.
    IMPOSSIBILE FERIRTI! AHAHAHAHAHA



    Disse frenetico, senza nemmeno ascoltare le parole che uscirono dalla bocca del fanciullo. Senza rendersene conto lo fronteggiava ancora, con la katana infilzata a terra difronte a lui, un braccio penzolante e l'altro (quello dove un tempo gli occhi lo avevano ferito) che tremava vistosamente. OTO E' RISORTA! I FEDAIKIN SONO TORNATI! SHINKEN TAKATSUI E' TORNATO! Rideva di gusto mentre urlava a voce alta verso il suo avversario che nel frattempo aveva cominciato a contorcersi per il dolore che provava. L'aria era carica di elettricità! ORA E' GIUNTO IL MOMENTO CHE TUTTO IL CONTINENTE SAPPIA! E' GIUNTA L'ORA IN CUI TUTTI QUANTI TORNERANNO A TEMERE IL VILLAGGIO DEL SUONO! TORNERANNO AD AVER PAURA! A TREMARE TERRORIZZATI A SOLO SENTIRE IL NOME DEL VILLAGGIO DEL SUONO E DEI SUOI FEDAIKIN!!! Continuò imperterrito mentre i fulmini fendevano l'aria e colpivano indistintamente tutta l'area intorno ai due combattenti. Uno dei fulmini colpì la katana del ninja del Suono, distruggendo la tunica ed i bendaggi che ricoprivano il braccio di Shinken ma scaricando parte della sua energia al suolo [ Danno ]Ferita Medio-Grave.

    BHUHAHAHAHA!!
    E NOI NON CI FERMEREMO!! NESSUNO RIUSCIRA' A SCONFIGGERCI!
    NESSUNO POTRA' OPPORSI A NOI!!


    standing



    Una serie interminabile di scariche colpì tutto il terreno circostante al ragazzino, alzando polvere ogni qualvolta uno dei raiton colpiva il suolo. La confusione generò un nuvola di terriccio, poco prima di esplodere completamente emettendo un suono secco e che venne udito dal villaggio intero. Quando infine la nube si dissolse, sul campo di battaglia non era rimasto nessuno. Nè il ragazzino ne tantomeno il Fedaikin del villaggio del Suono. A ricordare che lì c'era stato uno scontro erano solo i solchi lasciati sul terreno e la katana della famiglia Takatsui, ancora piantata a terra e completamente fumante.

    Il Jonin di Oto era riuscito a scampare a quell'attacco, immergendosi completamente nel terreno [ Slot difesa ]Difesa totale - Arte della Terra, ma proprio ora che i suoi sottoposti avevano più bisogno di lui, che fine aveva fatto?

    Volevo ringraziare Diogenes per l'ennesima splendida giocata! Mi sono divertito tanto, compresi i colpi di scena e l'ingresso di Cubolo e Hebiko (con cui mi congratulo per aver risolto lo scontro :3 )

    Ora Shinken è partito! Brrrrrr!!

  9. .
    Beeeenvenuta :solerò:

    Non farti spaventare dalla quantità di materiale che c'è per il gdr, sembra tanto ma non è poi così complesso. Ora comparirà sicuramente qualche utente più bravo di me e ti darà tutte le informazioni necessarie (: Intanto ancora benvenuta Elena!
  10. .
    Sei stanco dei soliti Villaggi frùfrù? Le tue tecniche avanzate non sono per nulla interessanti? Trovi noiose le solite tecniche speciali?

    Vieni ad Oto! Morirai dalla gioia! :solerò:
  11. .

    LA PIRAMIDE DELLA VITA

    ◤ ◆ ◢



    Anche se avessero deciso di non avvicinarsi o non farsi vedere dal gruppetto di pelati, dalla distanza da cui si poteva scorgere il Cubo ed il gruppo di persone, erano riusciti ugualmente ad attirare su di loro gli occhi dei presenti. Effettivamente, dalla prospettiva del gruppetto, un enorme colosso dai capelli lunghi stava strangolando un nanerottolo che si agitava, nudo, mentre il suo ciuffo rosso ondeggiava da destra a sinistra mentre cercava di liberarsi. Fu uno dei venti lavoratori a notare la scena: un ragazzetto che non sembrava affatto intenzionato a lavorare li vide mentre si stava scaccolando guardando l'orizzonte. Subito, facendo calare il silenzio sull'intero gruppo, attirò l'attenzione su di se esclamando qualcosa ad alta voce. In pochi istanti ebbero tutti gli occhi addosso.

    Era evidente che assistere a quello spettacolo li stava confondendo.

    Con espressione stranita in volto ed in totale silenzio, tutti e venti ci rimasero di stucco quando poi il ragazzo nudo si propose di aiutarli. Tornati a casa avrebbero sicuramente raccontato ad amici e parenti la storia più incredibile della loro vita, ma in pochi istanti il Rosso li sorprese ancora di più, facendone cadere in ginocchio quattro o cinque! Trenta Hosikuzu nudi erano comparsi dal nulla! Superato lo stupore per l'avvenuto, la scena si concluse in pochi istanti: il ninja riuscì a sollevare senza fatiche il cubo, rimettendolo in carreggiata con pochissimo sforzo. Non appena Hoshi si volto di nuovo in direzione del gruppetto, due o tre dei presenti si erano già buttati ai suoi piedi, braccia al cielo, ringraziandolo per il gesto compiuto. L'entusiasmo (anche se espresso tramite una lingua incomprensibile) era palpabile nell'aria, tanto che un gruppetto di due/tre si avvicinò al sunese elargendogli sorrisi e toccandogli le spalle. Uno di loro, un anziano che di certo stava giungendo al termine dalla sua vita, gli prese la mano e gli mise dentro il palmo un sassolino grigio, tondo e perfettamente liscio, pronunciando parole incomprensibili. Non appena però arrivarono i soldati, tutti si ricomposero e tornarono al loro lavoro. In pochi secondi trainarono via il Cubo, dirigendosi nella direzione da dove erano arrivati i due accademici. Forse solo a quel punto Hoshi avrebbe realizzato che quell'affare enorme di roccia non sembrava pesare quanto un cubo di quelle dimensioni, tanto quanto quel sassolino che gli era stato regalato, che aveva un peso veramente irrisorio. Ognuno dei due era a modo suo leggero, come se la gravità influisse poco su quel materiale roccioso.

    Il gruppetto sarebbe quindi scomparso dietro il dosso da cui erano venuti, mentre a passo di marcia venivano seguiti dai composti spazzolatori.

    [...]

    La coppia avrebbe quindi aspettato di incontrare qualcuno da "derubare" per potersi così camuffare tramite la tecnica della trasformazione, ma riuscirono solo dopo un breve attesa, a realizzare che gli sarebbe stato necessario avvicinarsi molto di più alla città prima di poter incontrare qualcuno (soprattutto qualcuno con la taglia supersize del Hokage). Dopo qualche minuto di ricerca avrebbero intercettato due ragazzi, probabilmente due lavoratori che staccavano dal loro turno, che si fermarono appena li videro. Non fu nemmeno necessario colpirli per derubarli dei vestiti, appena i due capirono le intenzioni degli accademici si tolsero gli abiti e li consegnarono volentieri. Per poi correre via, natura all'aria, sparendo dietro a delle case. Non erano proprio dei bei vestiti, e puzzavano anche, ma almeno erano inconfondibilmente tradizionali.


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    WWWWRooOOOOhHHMMMM !



    Il rumore improvviso e assordante squarciò nuovamente il silenzio del deserto di Suna. Questa volta non era semplicemente il vento a parlare, ma qualcosa di artificiale, di grottesco, che sembrò scuotere tutto il creato. Contemporaneamente, da i piloni di appoggio della piramide dentro la neo foresta, si levò al cielo un rumore meccanico, roboante, che fece tremare la sabbia e gli alberi, i sassi e la terra. Un altro suono che arrivò diretto alle orecchie di tutti, persino degli abitanti di Suna, proprio come il vento che non soffiava più. Durò pochi istanti ma dal perimetro della Piramide, ascoltando l'eco di quel suono, un orecchio sopraffino avrebbe potuto distinguere la provenienza diversa di quello che poteva sembrare un unico rumore. Da tre dei quattro appoggi della Piramide si levarono i tre suoni meccanici, all'unisono, mentre da uno solo dei quattro non sembrò arrivare stranamente nulla, proprio quello da cui erano entrati nella Piramide Hoshi e Raizen. Dalla foresta si alzarono stormi di uccelli mai visti prima, da colori accesi e la piumatura corta, che planarono sopra alla foresta per poi infilarcisi nuovamente dentro, come fossero abituati a quel disturbo sonoro.

    La cosa strana fu che dove i due shinboi erano entrati (cioè dall'unico pilastro da cui non era provenuto il rumore) era rimasto tutto silenzioso e tranquillo, mentre dagli altri tre accessi erano comparsi dei giganteschi cubi di roccia, identici a quello che poco prima i due avevano incontrato all'interno della Piramide. Quel rumore, che quasi tutti sentirono chiaramente, era uscito fuori proprio da quegli strani oggetti, che ora fluttuavano a circa cinque metri dal terreno. Senza troppo rispetto per la natura si fecero strada nella foresta, distruggendo tutta la vegetazione che incontrarono e puntando dritti fuori nel deserto.

    [...]

    Arrivati ai margini della foresta, poco prima che il clone di Hoshikuzu scomparisse in una nuvoletta di fumo, il trio individuò la carovana che era scappata, insieme ad una coppia di individui. Non fecero nemmeno in tempo ad avvicinarsi che un ragazzino gli corse subito incontro Shinobih, Shinobihhh! Per favore aiutatemi! Abbiamo bisogno del vostro aiuto! Disse affannato. Eravamo in tre, io, mio padre e mio fratello maggiore! Però non so cosa sia preso a mio fratello, appena mio padre ha fermato il carro ha puntato alla foresta e ci si è lanciato dentro! Ho provato a seguirlo ma poco dopo un rumore assordante è arrivato dalla foresta! Anfh, anfh! Io non posso lasciare mio padre così, è troppo spaventato, guardatelo! Il ragazzino aveva il fiatone ed era visibilmente preoccupato. Sarà andato via una decina di minuti fa, in quella direzione! Aveva gli occhi pieni di lacrime, anche se era evidente che le stava trattenendo. Lui non può aver sentito questo rumore, è sordo dalla nascita, e per questo motivo spesso non percepisce i pericoli! Perfavore, aiutatemi a salvare mio fratello!

    Non appena finì di parlare però, uno dei giganteschi cubi emerse dalla boscaglia, sradicando due grossi alberi e passandoci sopra. Non c'era nessuno insieme al cubo, sembrava che fosse totalmente autonomo. Non puntò nemmeno al gruppo di persone (anche se spaventò ancora di più il padre del ragazzo) ma si diresse verso il deserto, per poi fermarsi ad una decina di metri dalla foresta e cominciare lentamente a succhiare la sabbia da una delle tanti grandi dune lì intorno. Non sapevano cosa stesse facendo, eppure non prometteva nulla di buono.


    the_desert_structure_1


    [ Il ragazzo scomparso ]Il ragazzo scomparso
    Il ragazzo scomparso ha due turni di vantaggio su di voi. Potete utilizzare le regole per l'inseguimento oppure continuare narrando semplicemente la ricerca. Non sapete a che velocità si muove ne riuscirete ad individuarlo con le sole capacità da sensitivo.

    Un ago nel pagliaio, o meglio, un ago nella foresta.
    [ Il cubo da sabbia ]Il cubo da sabbia
    il gigantesco Cubo misura quasi 30 unità e sta succhiando la sabbia dal terreno. Risucchia 20 unità di sabbia ogni round filtrando e risputando fuori tutto quello che di altro che risucchia. Colpirlo più volte non lo romperà, ma lo farà smettere di fluttuare anche se non di succhiare. Avvicinarsi al cubo vi attirerà verso di esso con una forza pari a Nera, se finiti dentro il cubo subite una leggera di danno diffusa in tutto il corpo, per poi esser scaraventati in aria per 30 metri.



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    Hannan, ora capisci che cosa intendevo. Non puoi dare per scontato quelle che saranno le loro azioni, non questa volta.


    Si, sembrano essere due tipi strani. Sopratutto questo Hoshikuzu Chikuma. Molto istintivo. Non voglio darlo per scontato, ma tutti i mortali hanno in comune la stessa cosa. Qualcosa mi dice che Uku sarà felicissimo di incontrarlo... Anche se ovviamente non si è degnato nè di soprassedere alle operazioni, nè di accogliere i nostri ospiti. E' ancora a giocare immagino...

    Sapevi che non si sarebbe snaturato, nemmeno in un momento delicato come questo. Proprio lui, perchè Mortale. Li incontrerà presto, stai tranquillo figlio mio.



    Quello più grande sembra essere più lucido. Chi è?

    Anche lui è un figlio di Viracocha.



    ...

    Eppure non potrebbe camminare in queste terre!

    Invece è proprio così. L'uomo è solo un contenitore, dentro di lui vive una parte dello spirito di Viracocha.




    Lo sento.




    Allora il vecchio sacerdote aveva ragione. Viracocha sta cercando di tornare.




    I due smisero di parlare e la luce proveniente dall'altro cominciò a vibrare ancora più forte, prima di espandersi ed avvolgere l'immensa sala, le due figure ed il trono. Penetrando nella roccia avrebbe poi colpito ogni lato e spigolo del gigantesco cristallo, irraggiando dall'alto tutta la città di Qun Tiqsi. Il Creatore della Luce Eterna si era finalmente destato.

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    Qun Tiqsi


    Entrati definitivamente nella città il duo avrebbe quindi sfruttato la versatile tecnica di moltiplicazione congiunta con la trasformazione, cercando così coprire in minor tempo possibile tutti i punti apparentemente sensibili della magnifica Qun Tiqsi. Certo era che per muoversi senza attirare troppo l'attenzione sarebbe stato complicato, senza dubbio a livello di tempo, ma più o meno in breve tempo le loro copie e gli originali avrebbero così raggiunto i diversi luoghi.


    Il Tempio dei Pacha


    CITAZIONE
    Un grande struttura circolare con una modesta piazza antistante, si trova non molto lontano dall'obelisco centrale della città di Qun Tiqsi. L'edificio, per quanto esternamente glabro e costruito interamente con la pietra locale, chiara e compatta, nasconde al suo interno le più grandi rappresentazioni iconografiche delle divinità Pacha. Ma la cosa più straordinaria di tutto l'edificio è la gigantesca cupola in cristallo che conclude l'ambiente del tempio, deviando la luce proveniente dall'alto in particolari raggi blu e cobalto che ne illuminano gli interni. L'ingresso è sempre presidiato dalle guardie del Tempio e l'accesso è garantito solamente ai fedeli di rango più elevato.

    I due sarebbero arrivati così davanti al tempio dei Pacha. Come anche visibile da lontano, la struttura circolare non aveva nessun tipo di decorazione all'esterno e l'unico accesso, un portone in un materiale simil bronzeo, era presidiato da due enormi guardie5c4df7041baf08b01f20311f67e8c764 armate, con il volto coperto ed un'armatura liscia, comprensiva di elmo/maschera. Guardando l'edificio da lontano i due avrebbero però subito potuto scorgere la gigantesca cupola di cristallo che si poggiava sulla roccia, colpita dall'alto da un intenso fascio luminososages_of_ioun_by_noahbradley-d3cvhab, direttamente proveniente dal cristallo all'apice della Piramide.

    Entrare senza farsi notare era escluso, le due guardie sbarravano l'accesso alla struttura, senza mai muoversi, nemmeno per effettuare il cambio della guardia. Ad ogni tentativo di accesso furtivo le guardie si sarebbero mosse molto rapidamente [ Energia Viola - Percezione 18 ], frapponendosi tra il portone - chiuso - ed gli eventuali visitatori. Non avrebbero sfoderato le strane armi attaccate alle loro cinte se non per difendersi da eventuali assalti, ma non li avrebbero in nessun modo allontanati da davanti al portone, rimanendo in attesa di qualcosa, senza proferire parola.

    In compenso - tutto intorno - alcuni pellegrini erano riuniti in piccoli cerchi, intenti in una preghiera mugugniate che sembrava una sorta di cantilena. Ognuno dei gruppetti, composti da non più di dieci persone, pregava all'unisono con tutti gli altri e man mano che si aggiungeva gente a tratti sembrava che il centro dei cerchi venisse direttamente illuminato da piccoli raggi di luce dal cielo, molto simili a quello più grande che colpiva il tempio. La curiosità di Hoshi però lo avrebbe premiato: il suo occhio fine avrebbe notato come al centro di questi cerchi umani, quando il raggio di luce ne colpiva il centro, pietre lisce di varie dimensioni si levavano al cielo, raggiungendo una modesta altezza di circa due metri. Ed in più le pietre somigliavano in tutto e per tutto a quella che gli era stata donata. Ma lui l'aveva portata con sè?


    Il Mercato degli schiavi


    CITAZIONE
    Tutta l'economia di Qun Tiqsi si basa sulla manovalanza non retribuita degli schiavi. Proprio per questo motivo il Mercato degli Schiavi è uno dei posti da sempre più affollati della città, aperto solamente ad orari prestabiliti ogni cittadino di Qun Tiqsi può dire di conoscere questo posto. Volete comprare un robusto omone per i lavori pesanti? O un adorabile fanciulla per vostro figlio? Questo è il luogo più adatto per questo genere di compravendita.

    Sotto un intricato groviglio di tendami e case di fango, riparati alla luce del Creatore, si articolava il complesso Mercato di Qun Tiqsi. La miriade di piccole botteghe e venditori ambulanti attirava da sempre un numero di persone spropositato. Il suo ingresso - in effetti - era individuabile unicamente per la calca che aveva difronte, di certo non per la maestuosità della struttura. Che quel luogo fosse così congestionato era normale, tutta la città usufruiva dei servizi di quel mercato, legali ed non. L'unica regolamentazione a quella marea di pura anarchia era l'orario.

    Entrare non sarebbe stato difficile, dopotutto sarebbe bastato gettarsi nella folla, ma i due shinobi avrebbero sicuramente passato un brutto quarto d'ora cercando di imparare a muoversi dentro quel miasma di persone. Senza l'utilizzo di abilità particolari, i due avrebbero capito solamente dopo un pò come muoversi agilmente in quel luogo di cunicoli stretti. Stare fermi era da escludere. Fermarsi voleva dire interrompere il flusso di persone e la conseguenza non sarebbe di certo stata piacevole (in termini di acciacchi e male parole). Certo era che per raggiungere l'ingresso di una o di un’altra bottega avrebbero faticato un pò. Ma dopo tutta quella fatica non sarebbero comunque riusciti ad individuare qualcuno che fosse disposto a parlare con loro, né a lamentarsi di qualcuno in particolare. Camuffati com'erano nessuno li distingueva dal resto della folla.

    Avrebbero notato oggetti di uso comune, molti dei quali in pietra, ed uno svariato numero di schiavi con le catene al collo, legati agli schiavisti. Al mercato si possono trovare tante cose, ma loro non avevano ancora trovato quello che gli occorreva.

    Le Torri


    CITAZIONE
    Le Torri di Qun Tiqsi sono delle semplici torri di guardia, stranamente tutte raggruppate in un unico quadrante della città. Luogo di stazionamento delle truppe del Creatore, è possibile incontrare soldati, mercenari, donne di facili costumi e venditori ambulanti.

    Il duo provò a raggiungere le torri per circa dieci minuti, cercando di muoversi il più velocemente possibile nella modesta folla che sembrava pervadere tutta la città. La situazione nella quale si trovavano li avrebbe sicuramente straniti. Non appena gli capitava di perdere di vista le strutture slanciate di pietra, perchè si frapponeva un edificio o perchè finivano in un vicolo stretto, le Torri sembravano spostarsi più avanti, scappando letteralmente dai due. Potevano muoversi sui tetti sì, ma la presenza di numerosi manipoli di guardie proprio su di essi li avrebbe forse lasciati desistere. Stando fermi invece, avrebbero capito l'arcano. Non era un’illusione come nella foresta, le Torri si muovevano davvero!

    [ Le Torri ]Le Torri
    Le Torri si muovono fluttuando a mezz'aria, ruotando sopra la città con l'unico fuoco posizionato al centro della piramide. Raggiungerle a piedi, correndo a terra e nella stessa direzione in cui si dirigono, richiederà 4 round, muoversi nella direzione opposta 3 round, tagliando per il centro 2 round completi.



    I Campi Verdi


    CITAZIONE
    Essendo il territorio intorno alla città prettamente roccioso e spoglio di qualsivoglia organismo vegetale, i Campi verdi sono l'unico, ma non per questo insufficiente, luogo di approvvigionamento della grande metropoli. I campi sono sempre sotto sorveglianza e vi lavorano un grandissimo numero di schiavi. Per quanto l'acqua scarseggi a vista d'occhio in tutta la città, intorno ai campi sono presenti numerosi rubinetti presidiati, in cui è possibile abbeverarsi più o meno gratuitamente.

    Un esteso anello verde coltivato, regno indiscusso delle Capre glabre e senza occhi.


    L'Arena dei campioni


    CITAZIONE
    Il più grande dei campi da gioco di Qun Tiqsi, l'Arena dei Campioni è architettonicamente il fiore all'occhiello della città. Decorato dalle statue di tutti i campioni che vi hanno gareggiato, le sue tribune dalla forma ellissoidale possono contenere circa 70.000 spettatori. Ogni giorno, in ogni mese dell'anno, le squadre più forti si confrontano nei vari giochi che l'Arena propone.

    Avanzando nei vicoli della città in direzione dell'Arena, le due copie avrebbero piano piano cominciato a udire un costante vociare provenire dall'Arena che sarebbe aumentato sensibilmente più si avvicinavano alla struttura adibita ai giochi. Da quelli che erano dei vicoli stretti e tortuosi, avrebbero necessariamente imboccato un gigantesco e affollato viale, perimetrato da statue e basso rilievi dalla splendida fattura. I disegni, tanto quanto le statue, raffiguravano uomini intenti in un gioco a squadre in un campo dalla forma apparentemente pentagonale. I giocatori sembravano tutti quanti possedere armature leggere con ginocchiere e parastinchi mentre solamente alcuni di essi sembravano avere a disposizione anche degli spallacci e delle armature nella parte superiore del corpo. Il gioco sembrava una versione antiquata di un qualche gioco con la palla, ma le figure non riuscivano a comunicare altro se non l'intensità di quello strano "sport".

    Una volta arrivati davanti all'ingresso dell'arena, avrebbero dovuto salire una lunga serie di scalinate e passare una serie di gallerie prima di ritrovarsi circa a metà di uno degli anelli delle tribune, dal quale potevano osservare tutta la magnificenza di quella struttura

    the_arena_by_gregmks

    . Facendo attenzione alla struttura, i due avrebbero notato - dall'altra parte dell'arena - una tribuna leggermente rialzata, al centro della quale sembrava essere presente una sorta di trono, stranamente vuoto, circondato da sedute sicuramente più comode delle altre, tutte occupate da personaggi dai vestiti strambe e colorate, indossate da uomini che sfoggiavano capigliature assai vistose.

    Dentro l'Arena le grida di incitazione per le due squadre erano assordanti, tanto da rendere confuse le capacità uditive di chiunque. Uomini, donne e bambini strillavano e sembravano tanto coinvolti nel tifo da scontrarsi addirittura tra di loro. Sorvolando sulle disdicevoli attività delle tifoserie organizzate, il gioco si svolgeva nell'arena pentagonale e sembrava che i due accademici fossero giunti proprio nel momento decisivo di quella partita. La squadra verde, di cui avrebbero potuto individuare lo stemma a forma di dragone da una delle bandiere dei fan, sembrava completamente impotente davanti all'assalto della squadra bianca. Sul petto dei giocatori in chiaro troneggiava uno stemma che raffigurava una spiga di grano pronta per la mietitura. Il gioco si svolgeva tredici contro tredici, anche se la squadra in difficoltà aveva molti dei propri giocatori a terra, sparsi per il campo.

    Poco dopo, un boato assordante sembrò levarsi dalle sezioni occupate dalla tifoseria in bianco: un giocatore, compiendo un salto mirabolante, era riuscito a colpire un enorme gong con la palla, facendolo vibrare scatenando le urla degli spettatori.
  12. .

    up !

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    Ma è un cane o un tavolino per i piedi?
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    CITAZIONE (Bartok. @ 9/3/2017, 17:35) 
    Benvenuta! :solerò: Hai già qualche idea sul pg?

    Scegli Suna. :solerò: :solerò: :solerò:

    Ha chiamato il topic "Ciao belli!", tu che ci fai qui? :zomg:
  15. .
    Bengiunta! :3
79 replies since 31/5/2016
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