Posts written by -Max

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    Missione chiusa per abbandono.
    Vi ricordo che se non potete postare, potete semplicemente sbloccare le missioni.
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    Assalto ai Rifornimenti
    II



    Kimie si allarmò immediatamente quando qualcuno le sbarrò la strada. Sembrava tutto sommato amichevole ma lei - per una questione di principio - non poteva realmente fidarsi. Quando però Fudoh parlò di Yasuo Kimie si tranquillizzò per un istante, sciogliendo la tensione accumulata nei muscoli delle spalle.
    La mano era scivolata ad afferrare un kunai, quasi pronta ad estrarlo per scagliarlo contro Fudoh. Yasuo... quello che urla anziché parlare? Domandò. Chissà che gravi traumi infantili aveva subito Yasuo per comportarsi in quella maniera. Per Suna, devi proseguire lungo la strada che abbiamo appena percorso col carro. Arriverai direttamente lì.
    A quel punto però l'azione di Mitsuzuka ebbe inizio. Poco intenzionato com'era a portare a termine quell'incarico nel migliore dei modi, doveva comunque far credere di averci provato.

    Comparve all'improvviso, piazzandosi lungo la strada calcata fino a poco prima da Fudoh, proprio davanti ed a dodici metri da Kimie ed alle spalle del Kiriano. Lo avrebbero visto. Non sarebbe stato un attacco a sorpresa.
    La terra davanti lui divenne carta che, ripiegandosi ordinatamente divenne un Chakram  [Tecnica]Kami Chakram - Chakram di Carta
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cane, Cavallo, Lepre, Serpente, Lepre (5)
    L'utilizzatore condensa la carta in un chakram tagliente grande 3 unità dotato di potenza 30 e durezza 3 che fluttua sopra la sua testa. Può muoverlo liberamente nel raggio della tecnica speciale tramite slot tecnica/azione con velocità pari alla Manipolazione aumentata di 3 tacche. Il Chakram può essere il punto di origine di Kami Shigure o di attacchi con la Manipolazione degli Origami. Finchè attivo è possibile manipolare solo metà delle unità a disposizione. Se attivo Shikigami no Mai - Danza dello Shikigami, la potenza è 45 invece che 30. Il mantenimento richiede slot tecnica.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medioalto / Mantenimento: Mediobasso)
    [Richiede Arte degli Origami II]
    [Da genin in su]
    di carta che volteggiò sulla sua mano per qualche istante di troppo - il tempo di allertare Kimie ed il Kiriano -, prima di partire puntando al petto di Fudoh [Azione]Potenza: 30
    Velocità: 500
    per poi salire in alto mirando poi a Kimie in una specie di rapida picchiata [Azione]Potenza: 30
    Velocità: 500
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    Era intervenuto nel momento in cui aveva udito la possibilità che Fudoh aiutasse Kimie. In due contro uno sarebbe stato più facile per lui fingere di aver fallito. Avanti... combattete! Pensò il Devoto.
    Lasciate il carico e forse potrete tornare in quella merda polverosa che chiamate Suna.


    Chakra: 36/40 Bassi
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    La Trama della Vita

    Viii.a
    Il Commissario alzò un sopracciglio alla presa di posizione dello Yotsuki, dunque respirò profondamente. Un lungo respiro silenzioso. La quiete prima della tempesta.
    Faremo come dico io. Sottolineò il capo. E ti spiego anche il perché. Se qualcuno volesse morto mio fratello, se uno Shinobi volesse morto mio fratello, allora sarebbe già morto. E se mio fratello è protetto, la protezione lo seguirà. Non è stato fermo, non è mai fermo. Sembra quasi che tu supponga esista una... "zona di sicurezza", ma ti assicuro che non esiste. Con voi ninja non può esistere, a meno che voi stesso non la creiate. Ma se voglio mio fratello qui, c'è un motivo, ragazzo. Tutto sommato, sebbene le parole furono pronunciate in modo gelido, erano ancora calme ed educate. Voglio condurlo qui perché voglio vedere la sua reazione nel momento in cui vedrò che abbiamo scoperto questa cosa. Voglio capire cosa sa. E voglio farlo uscire allo scoperto anche con il preciso scopo di agitare le acque. Per questo ho mandato quindici uomini ai quali, sono certo, si aggregherà la scorta di privata del mio caro fratello. Non intendo metterlo in pericolo, non credo che sia in pericolo. Non abbiamo ragioni per pensarlo. Dopotutto è ancora vivo. Dunque si massaggiò le tempie. Se proprio temi qualcosa, puoi fare lui da scorta. Potete aggregarvi ai miei uomini. Ma mio fratello verrà qui e su questo, ragazzo, non transigo. Questa è ancora la mia città.
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    La Trama della Vita


    V

    Fortunatamente il Risorto riuscì a godere ancora della buona disponibilità dell'uomo a parlare. Certo, una buona disponibilità alquanto dopata, ma quelli erano dettagli futili al contesto generale della situazione.
    Quest'altra organizzazione? Ah sì. Fece una pausa, quasi a voler richiamare un dettaglio di poco conto. Abbiamo catturato uno dei loro. Prima di morire lo ha rivelato. Kurotenpi. Sputò, quasi infuriato. Bastardi infami. Riguardo la creazione... non ne ho idea se hanno ragione o meno. Chi lo sa. Magari c'è qualche scienziato pazzo tra di loro, che ne so. Per la regina... beh capo, è vero che la Regina è morta, ma aspetterei a dire che hanno smesso di riprodursi. Il Re, beh, non sarebbe dovuto diventare così grosso invece lo ha fatto. Qualcuno ritiene che sarà in grado di fare ciò che fa la Regina, anche se non ne ha ancora mostrato i segni.
    Poi il discorso verté sullo Stratega. A quel punto l'effetto del veleno stava iniziando già a diminuire, ma riuscì a pronunciare qualche parola a riguardo.
    Lo Stratega è colui che regge l'Alleanza... almeno finché Lui non tornerà. E quando tornerà beh...
    Attento a cosa riveli.
    Hai... hai ragione... quel veleno... L'effetto del veleno sembrava essere ormai terminato.

    Nel mentre Akira, anziché pensare a qualcosa di utile con cui aiutare i suoi compagni, decise bene di scattare non appena sentita la parola "Taki" verso la donna che aveva detto, diverso tempo prima, di essere originaria di lì. Le spade sguainate di Akira non fecero nemmeno mettere in tensione un muscolo della donna, che si limitò a piegare le labbra in un sorriso malizioso e beffardo allo stesso tempo.
    Ed io pensavo che la logica fosse scontata, babbeo. Pronunciò quella parola col chiaro intento di risultare quanto più offensiva possibile. Ho lasciato Taki anni fa e non ho alcun interesse a metterci di nuovo piede. Sopratutto, dannato idiota con i capelli colorati, se fossi una spia non avrei di certo rivelato la mia provenienza. E no, non berrò quell'intruglio. Ho i miei segreti che voglio tenere per me. Nulla di cui dobbiate preoccuparvi però. Ognuno ne ha, dopotutto.
    Masaki Kurogane intervenne rapidamente per bloccare l'escalation, mettendo una mano sul braccio di Akira. Akira, lascia stare. È una teoria assurda o lei è una spia pessima.
    Confermo eh! Ridacchiò il povero drogato, totalmente disinibito. Se qualcuno venisse a sapere che si è sputtanata come ho capito credo che a Taki le taglierebbero la testa dopo averle cucito la figa col fuoco. La giusta dose di poesia sotto effetto di stupefacenti che poteva deliziare e orecchie umane.

    [...]



    Il piccolo volatile passò inosservato. Nessuno si preoccupava di un uccelletto nel bel mezzo della natura selvaggia. Avvicinandosi all'altura avrebbe chiaramente udito le lamentele dell'uomo. [IMG]WJTUju1
    Sono esausto, esausto. Fai questo, fai la guarda, non far avvicinare nessuno, ti brucio le chiappe, bla bla bla..., l'uomo girò l'ombrello ma tacque ed il passerotto entrò in uno dei cunicoli che si rivelò essere apertura naturali. L'uccelletto entrò, rivelando un piccolo corridoio di roccia che terminava in una grotta dalle alte pareti, illuminata artificialmente da torce appese in sostegni di fortuna inchiodati al muro.
    Al centro un fuoco scoppiettava attorno al quale diversa gente era riunita. Erano almeno sei persone. Una settima era più distante, in una posizione meditativa.
    Adesso vado e lo uccido. Disse un grosso uomo dalla pelle bruciata ed i capelli corti e neri, nudo dalla cinta in su. Una fasciatura orizzontale divideva a metà il busto, macchiata di sangue, segno di una recente battaglia.
    Potrei essere d'accordo con te, ma quel bastardo ci serve. Sentenziò una donna dal viso mascherato.
    Potrei picchiarlo un po'. Per educazione, sai. Un uomo vestito di cuoio nero ed un accento effeminato propose quella cosa con un tono troppo provocante. Ci furono risate.
    Dall'ombra però emerse un uomo. Un uomo alto. Il viso ricoperto da una sciarpa, capelli spigolosi, scuri ed uno sguardo serio. Serissimo.
    Lo stesso uomo che era al campo.
    Siete sempre così chiassosi? Non avete notato una cosa?
    Cosa, Kyoken-chan?
    È entrato un uccellino.
    E quindi?
    Ci fu una pausa, poi Kyoken alzò una mano puntandola verso l'uccelletto, del quale solo lui se n'era accorto. Non ci sono uccelli in queste caverne.
    All'improvviso ci fu un gran frastuon, tutti, eccetto quello che meditava, si alzarono all'improvviso ma una saetta era già emersa dal dito di Kyoken, cercand di fulminare (e probabilmente riuscendoci) il povero animale. [Azione]Potenza 60
    Velocità: 850



    Edited by -Max - 13/5/2018, 19:37
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    Duello





    Territorio: Lago Shino


    Con Itai
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    Assalto ai Rifornimenti
    I



    "Va e colpisci", gli avevano detto. Avrebbe preferito non farlo, non contro Suna. Era sempre pronto a sporcarsi le mani se lo mandavano a dar fastidio a qualche altro Nukenin e con piacere era pronto a ridurre di numero i nemici dei suoi veri padroni, ma Amaterasu lo perdonasse, non poteva far del male a Suna. Avrebbe dovuto far finta di assaltare il convoglio e fallire, senza destare troppi sospetti.

    Il convoglio trasportava nitroglicerina che sarebbe stata utilizzata per la realizzazione delle bombe. Le ampolle col liquido esplosivo dovevano essere trasportate con cautela ed erano dentro casse rivestite di paglia, separate l'una dall'altra da piccole cellette di legno rivestite anch'esse di paglia al fine di smorzare tutti i possibili urti che avrebbero potuto causare una serie pericolosa di esplosioni a catena. C'erano tre persone in quel convoglio: due conduttori del carro ed una kunoichi, Kimie, che dentro il carro ne componeva la scorta.

    Procedevano lentamente e cautamente, attenti a possibili intrusi, senza sapere che due individui erano sulla loro strada. Uno di essi era Fudoh, il giovane senzatetto kiriano, che per motivi noti solo a lui avrebbe incrociato la strada con Kimie e la nitroglicerina, letteralmente, ad un incrocio. Kimie era diretta verso sud, Fudoh, beh, lo sapeva lui!
    Per quanto riguardava Mitsuzuka, non era ancora giunto il suo momento di intervenire in quella storia. Ma sarebbe giunto presto.
    Prima però, era il momento di costituire strane alleanze.
    Ehi tu, che sei fermo lì, chi saresti?, disse Kimie la maestria, saltando già dal carro, avvicinandosi a Fudoh rimanendo a circa tre metri di distanza da lui, tirando fuori la scimitarra dal fodero.
    Non c'era da fidarsi.
    La nitroglicerina era bramata da molti criminali, dopotutto.
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    La Trama della Vita


    VIII


    [Nei passaggi dopo la botola]
    La parete di mattoni venne giù, rivelando un passaggio oscuro. L'odore non era piacevole, piuttosto stantio, come di stanza vecchia ed umida lasciata chiusa per molto a lungo. Era totalmente oscuro e l'esplorazione non sarebbe stata breve: una galleria vecchia, rettangolare, che proseguiva più o meno dritta in direzione di Soyo, carica di segni di un passato utilizzo lontano nel tempo. Con una semplice fonte di luce avrebbero visto che c'era una netta differenza tra i muri di quel passaggio e quelli dei corridoi dov'erano capitati.

    L'uomo fissava ancora ostilmente i due. Portò una mano alla bandana, si grattò la fronte nascosta dalla stoffa in un gesto nervoso, quasi automatico ed arretrò di un passo.
    Non mi interessa di cosa succede a Soyo. Quella città ha decisamente chiuso con me Il tono dell'uomo era carico di veleno. Il mio nome è affar mio. E questa è casa mia, non credo di voler condividere con voi i dettagli. Quella botola è uno degli ingressi, credevo fosse abbastanza nascosto. Come lo avete, trovato, eh? Cos'è stato quel rumore poco fa. Rispondetemi, avanti. Vi conviene. Per essere un civile mostrava un tono davvero spavaldo davanti a degli Shinobi. Poi si fermò, annusando l'aria.
    Sento puzza di polvere di mattoni... Ed anche di altra gente. Una vaga colorazione rossastra iniziò a pervadere il collo dell'uomo. No, non siete voi. Altri... Qualche giorno fa, più volte. Senza che me ne accorgessi. Poi l'uomo fissò i tre all'improvviso, grattandosi nuovamente la bandana, con maggiore vigore. Voi... Voi chi siete? Siete qui per la Pietra? L'uomo digrignò i denti. Sapevo che un giorno sareste tornati. Lo sapevo. Arretrò ancora di un passo, evidentemente scosso e rabbioso, ma non si scompose. Chi vi manda? Yamina, vero? Eh? Non mi lascerò prendere vivo! Non una, ma ben dodici lame grandi quanto una katana comparvero a mezz'aria attorno ai tre, formando punti di una mezza sfera che distava da loro non più di tre metri. P... parlate...! Non avevano avuto modo di far nulla. Erano semplicemente comparse, all'istante.

    [Alla Yoku Nemoru]
    La segretaria fissò con ammirazione l'uomo, sopratutto per la fantastica cifra che era stata propinata. Tutta elettrizzata la donna si profuse in diversi inchini, assicurando che avrebbe messo in contatto l'uomo con il capo al più presto. Solo lui poteva decidere su contratti così facoltosi.
    Andrò subito dal Presidente! Aspettate qui! Così, convinta di aver fatto il jackpot del secolo.
    Tornò poco dopo al piano di sotto, ancora elettrizzata. Il Presidente è impegnato con un altro cliente. Non le dispiace attendere qualche minuto? Se vuole può accomodarsi nella sala privata del Presidente, dove potrà bere qualcosa di fresco.
    Se avesse accettato sarebbe stato condotto al secondo piano dell'edificio, in una stanza adiacente allo studio del Presidente della Yoku Nemoru. C'erano diverse comodità, bottiglie di preziosi alcolici in una vetrina assieme a bicchieri e ghiaccio. La segretaria lasciò solo Daishin.
    Era impossibile però non udire alcune cose che provenivano dalla stanza affianco.
    Ti avevo detto che avremmo provveduto noi! Quello era un urlo.
    Un borbottio indistinto di una seconda voce ... scelta!
    ... non può essere... Realtà...

    [Alle Macerie]
    Il Commissario osservò il messaggio. Aggrottò le sopracciglia, poi vide i corpi mutilati dei suoi uomini e sospirò pesantemente. Si rivolse ad uno degli agenti che lo accompagnavano e con tono grave, pronunciò parole pesanti. Moto pesanti.
    Voglio che tu vada alla Tayo no Warai. Porta con te quindici uomini. Trova mio fratello e digli che lo aspettiamo qui. Corri. Dunque si rivolse ad un secondo uomo. Tu corri alla Centrale a chiamare altri dieci uomini. Dì loro di portare qualcosa per i corpi. Abbiamo famiglie da avvisare.
    Ed infine, si rivolse ai ninja presenti.
    Adesso è il momento che mio fratello ci spieghi qualcosa. Questo laboratorio non è presente in nessuna planimetria. Ed io sono stanco di essere un... pupazzo che balla legato ai fili di un moccioso. Mio fratello sarà qui non prima di un'ora se lo conosco. Cos'altro avete scopert lì sotto?



    Leo, se continui a rimanere nascosto così non so bene cosa posso fare per :pwn:

    Comunque, avete dieci giorni per postare.
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    Sabotaggio


    III

    Kenji non era molto certo su cosa fare. Sapeva di essere scrutato, ma non avrebbe trovato un'occasione migliore. Forse, tanto valeva, cercare di far abbassare la guardia ai due.
    Il vecchio Misao si scaldò le mani vicino al fuoco per mitigare il freddo della notte del deserto e fissò con sospetto il nuovo arrivato. Una miniera d'oro faceva gola a molti malintenzionati, del resto.
    Sono diretto a Sanbashi, per trovare lavoro, mentì Kenji. Mi avevano detto che avrei trovato una locanda lungo la strada per la notte, ma il buio mi ha colto prima.
    Credo sia a circa mezz'ora di marcia spedita, commentò puntiglioso Misao.
    Se posso, usufruirò ancora un po' del vostro fuoco, ho freddo. Sì, grazie per l'acqua Iga-san, finse gratitudine e bevve un abbondante sorso d'acqua, porgendola nuovamente la borraccia a Daishin. Aveva avuto un'idea, nata dalla sua stessa menzogna.
    Ho sentito che da queste parti sì e aperta una miniera... credo di averla trovata! Finse di studiare l'ingresso della miniera. Servono per caso lavoratori qui in miniera? Due braccia fanno sempre comodo. Ho buona volontà e un disperato bisogno di lavoro.
    Misao sputò per terra. Non mi occupo di assumere io. Sono solo una guardia.
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    Missione sbloccata e chiusa
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    Missione chiusa per abbandono
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    Assalto ai Rifornimenti





    Territorio: Isole Orientali


    Con Itai. Missione aperta ad altri player.
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    Dopo il Tramonto


    I

    Credo che, in definitiva, la cosa migliorare sarebbe stato infilare un coltello nel petto di Akira e Sanjuro, scappare e far finta di non aver visto nulla. Solo che, con ogni probabilità, un coltello si sarebbe eroso a contatto con la pelle dello sciamano e una lama non faceva assolutamente niente ad Akira.
    Ciò non attenuava i miei istinti omicidi. Ma proprio per niente.
    Rivolsi un cenno di saluto rigido a Kensei, sia perché non ero di buon umore vista l'assurda situazione, sia perché quell'uomo mi inquietava. Avevo sperimentato sulla sua pelle una orrenda sensazione provenire da lui e no, non l'avevo apprezzata minimamente. Il che, probabilmente, andava tutto a suo favore.

    Tornando alla seduta spiritica/ricerca, comprendevo che fosse necessario cercare, trovare e mettere dietro le sbarre (o su una picca) la donna che, assieme all'Oni di Shulva aveva causato problemi notevoli a Kiri. Certo, ero stata io a portare la malattia che aveva dato inizio a tutto e quel senso di colpa, ormai attenuato, non mi avrebbe lasciata per il resto della mia vita... ma non era più una debolezza. Nel vedere Kensei rialzarsi avevo compreso molte cose, una di queste era la necessità di abbracciare l'oscurità che tenevo segregata da me, con tutto ciò che ne comportava.


    Vi prego. Basta. Cosa possiamo fare? Come può funzionare questa... cosa? Del resto lei era decisamente molto, molto meno connessa di Akira al misticismo (leggi, non lo trovava affascinante e/o divertente in nessuna misura). E tu, mi rivolsi ad Akira, puntandogli un dito contro. Perché continui a fomentare... questo?! C'era una nota di sincera disperazione nella mia voce. Sospirai.
    Voi siete delle Squadre Speciali, trovare persone è compito vostro. Io vi rimetto in piedi nel mentre. Mi è parso di capire che siamo alla frutta e non abbiamo idea di che pesci prendere, o sbaglio? Sanjuro? Tu che dici?
    Ah sì. Il nostro saggio Consigliere.
    Sanjuro.
    Evviva Kiri!


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    L'Arte di Sorreggere i Muri


    V

    Una volta dentro la stanza, mi limitai a porgere a Fudoh i vestiti. Non potevo sopportare di vederlo conciato come un barbone nell'ospedale. Umanamente, mi era difficoltoso accettare che Kiri consentisse certe storie di degrado. Non era di certo facile impedirle, ma io, in quel momento, potevo far qualcosa.
    Di certo ci stavo guadagnando un assistente, dopotutto.
    Questi sono dei vestiti. I pazienti non si fideranno mai di te, altrimenti. Dissi, con un sospiro. L'uomo è un essere irrazionale ed a dispetto di tutte le stronzate romantiche, le apparenze contano. Contano eccome.
    Consegnato quel regalo, vidi che il libro era stato usato. Di certo, almeno sfogliato. Non commentai, era davvero troppo, troppo presto.
    Ti lascio in pace. Mi raccomando, Fudoh. Non deludermi. Non avevo bisogno di pigri o scrocconi. Forse era però una raccomandazione inutile, non avevo intuito di certo scarsa volontà da parte del giovane.
    Lasciai la stanza e da quel giorno, il senzatetto ebbe un tetto - se lo avesse voluto -, qualche vestito nuovo - se li avesse indossati - ed un lavoro.

    [Qualche settimana dopo]
    Fudoh non era più uno studente. Promosso e rafforzato, lo spiritoso genin della nebbia non era però ancora stato formalmente assunto. Non ero ancora certa delle sue conoscenze anche se, in quel periodo di tempo, le avevo testate. Aveva appreso molto, di questo potevo essere soddisfatta. E con pazienza il ragazzo aveva svolto anche gli incarichi quale mio assistente che, decisamente poco medici, avrebbero anche potuto arrivare a rendermi poco simpatica ai suoi occhi.
    Beh, del resto, lo avevo assunto per quello! Portar fogli, organizzare ciò che gli dicevo di organizzare ed altre minuzie che non potevo più sbrigare da sola.
    Quel giorno era arrivata una comunicazione all'Ospedale: sarei arrivata in ritardo. Il motivo non era dato saperlo (non lo avevo allegato alla richiesta) e così Fudoh si ritrovò da solo quel giorno. La prima volta, dopo molto tempo.
    E si sa che l'universo tende sempre trappole più o meno poetiche. Forse erano solo coincidenze che apparivano come se una mano divina stesse forzando gli eventi per dargli la giusta narrazione o forse era solo il nostro modo di vedere semplici fatti come poetici, per un arcano senso di meraviglia.
    Un gran trambusto si udì in corridoio, un gran vociare e dei lamenti strazianti. Se Fudoh fosse uscito dalla sua stanza avrebbe visto un uomo, trasportato in barella da due infermieri che affannosamente lo stavano trasportando in medicheria, la stanza di fianco la mia.
    Uomo, settantatré anni, si è ustionato con un liquido bollente nella sua abitazione. Peso ottantaquattro chilogrammi. Dov'è Meika? Domandò l'infermiere uomo, un uomo sulla cinquantina, evidentemente troppo agitato.
    Una volta che avessero avuto la notizia che Meika non c'era l'altra infermiera guardò Fudoh, disperata: Ascolta, dobbiamo fare qualcosa! Dobbiamo subito non può vivere ancora a lungo.
    Di fatti così era: l'uomo aveva ustioni sulle braccia e sul torace (solo anteriormente) e non era di certo un giovincello. L'ustione sembrava essere anche abbastanza profonda [Nota: intermedia profonda] e l'uomo si lamentava penosamente per il dolore. Fudoh aveva molte delle conoscenze per evitare che il paziente morisse lì, su due piedi.
    Io vado a chiamare il primario! E l'infermiere corse via, andando a cercare Meika chissà dove.
    Allora? È nelle tue mani...!
    E lì iniziava la vera sfida di Fudoh. I concetti erano lì. Nella sua mente... ma avrebbe avuto la freddezza necessaria ad applicarli?




    Ovviamente non voglio che tu player ti studi le ustioni!
    Ti lascio solo i concetti che ti servono in questo post!

    La percentuale dell'ustione si calcola secondo la regola del 9, ovvero le parti del corpo hanno una percentuale di 9 o multipli di 9. Queste sono
    9 ogni arto superiore, 36 il torace (18 avanti e 18 dietro), 18 ogni arto inferiore e 9 la testa.

    La profondità dell'ustione è un concetto un po' complesso, ti limito alle lesioni:
    -Superficiale->Flittene, la classica bolla che si forma dopo un'istione
    -Intermedia superficiale->Anche qui Flittene
    -Intermedia profonda->escara (non cercarla su google se sei di stomaco debole), sono dolorose fino a questo punto.
    -Profonda->escara, smettono di essere dolorose perché ti si bruciano i nervi.
    Ricorda solo che le escare non sono espandibili come la normale pelle, per cui dobbiamo "tagliarle" se serve (es, torace per farlo espandere)

    Il paziente gravemente ustionato ha una grossa perdita di liquidi dai vasi, va idratato come prima cosa, ovviamente endovena. Quanti liquidi gli si danno nelle prime 24 ore si calcola con uan formula: 4ml * Peso del pz in il kg * % ustione. Il risultato ottenuto si somministra per metà nelle prime 8 ore, l'altra metà nelle successive 16. Per vedere se lo stiamo idratando bene dobbiamo controllare la diuresi del paziente, dovrebbe urinare 1ml ogni kg di peso corporeo ogni ora. Per controllare quanto urina dobbiamo mettergli un catetere.

    Per ora QUESTE sono le conoscenze che servono per questo post. Non credo sia qualcosa di difficile, è tutto molto intuitivo alla fine, è più una specie di enigma. Se ci sono dubbi però contattami pure.
    Non stare a fare cose troppo specifiche ovviamente! Devi solo farlo sopravvivere questi 2/3 post. Adesso limitati a fare la prima cosa che deve essere fatta!


  14. .

    Sabotaggio


    II

    Il giovane Kenji non aveva molte intenzioni di terminare subito la sua giovane vita. Ciò che gli era stato prospettato era, a dirla tutta, ben altra cosa: danneggiare una miniera ancora povera e scarsamente sorvegliata. Un nemico forse poteva anche gestirlo... ma due?
    Si mangiò le dita silenziosamente indeciso sul da farsi. Poteva gettarsi a capofitto, ma aveva visto l'altro far apparire quattro cloni!
    Probabilmente non era un pivello. Era chiaro, persino al più cieco degli Shinobi, che se si fosse approfondito nella miniera sarebbe morto. Forse però poteva giocarsela con l'astuzia.

    Nel mentre il vecchio Sadico davanti al fuoco lanciò uno sguardo al Consigliere, irrigidendosi sulla sua posizione quando lo vide. Sospettò un controllo a sorpresa, ma fu rassicurato dall'Iga. Del resto perché mai avrebbe dovuto temere qualcosa, il buon vecchio sanguinario Misao?
    Quelle sere non stava accadendo assolutamente nulla, men che meno quella. La solita noia mortale. Passare tutta la notte a sorvegliare un letterale buco nella roccia.
    Bene, Iga-san, disse con ton rigido, non amichevole ma nemmeno ostile. Non ci sono stati problemi di nessun tipo.

    A quel punto Kenji uscì, ma non aveva il suo solito aspetto. Era invecchiato di una decina d'anni, i capelli rossi erano spariti lasciando posto ad una perfetta e lucida pelata ed una barba nera incolta gli copriva il mento [Tecnica della Trasformazione]. Non aveva insegne, celate dal chakra della tecnica.
    Scusate, mi chiaro Renji, Kenji non era noto per la sua grande fantasia del resto. Vi spiace se condivido il fuoco? Non ho come accenderlo. Le notti sono fredde e la sfortuna mi assale questi giorni, ahimè.
    Se proprio doveva provarci... doveva provare ad essere furbo.

  15. .

    Patch 1.2


    A seguito di alcune segnalazioni, si è deciso di dare un maggior impatto agli infiltrati. Gli infiltrati faranno fallire o riuscire automaticamente le missioni in cui sono coinvolti, se il bersaglio o l'esecutore è un loro alleato. Questo viene specificato nell'esito della missione. Gli infiltrati riceveranno un potenziamento fisso (generalmente minore a quello che riceverebbero normalmente) se sabotano una missione.
9094 replies since 15/5/2006
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