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  1. .

    Concorrenza ai Fiori


    Chapter VII- Tormenta di Ame



    Merda
    La parete oscillò ma non si frantumò.
    Appoggiai il capo sul vetro, deluso. Non ero in grado di uscire da lì e ciò mi fece sentire inutile e debole.
    Non ebbi il tempo di pensare a una seconda strategia. Vidi qualcosa esplodere a pochi centimetri dal viso di Juno, coinvolgendo la guardia e Densen.
    Cosa..?!
    La luce emessa dal fuoco fu troppo intensa rispetto all'entità dell'esplosione.
    Mi coprii gli occhi con la mano destra.

    [...]



    Mi ritrovai seduto nel privè della Tormenta di Ame, con lo sguardo fisso sul seno della signora con la maschera da pantera.
    Cosa avevo vissuto? Illusione? Sogno? Allucinazione?
    Mi guardai intorno, senza muovere il capo, mentre le mani tastarono i pantaloni e la Sacca Porta Oggetti.
    Non ero stato derubato.
    In bocca avevo un retrogusto strano, piuttosto sgradevole. Bevvi tutto di un fiato il whisky dal colore ambrato che avevo ordinato appena arrivato, assaporandone il suo sapore forte.
    Il bruciore di cui fu oggetto la mia gola secca mi aiutò a rinsavire dall'esperienza vissuta.

    L'uomo sul palco sorrideva soddisfatto. Prese parola, entusiasta di ciò che avevamo vissuto.
    Odiavo essere avvelenato, ma in quell'occasione, provai profondo interesse per quella sostanza chiamata Tsukuyomi Liquido, in grado di generare allucinazioni così reali e intense. A detta dell'uomo, per avere quell'effetto così devastante, erano bastate poche gocce. L'assunzione era avvenuta per contatto, tramite l'inchiostro nero utilizzato per il timbro.
    La loro mercanzia spaziava dai veleni, alle bombe fino alle abilità speciali, riservate agli appartenenti dei clan dei relativi villaggi.

    Avevano commesso un errore grave. Molto grave. Imperdonabile.
    Erano nel territorio dei Fiori.

    Ascoltai la domanda dell'uomo che aveva la stessa voce di Ru Wai.
    Era lui, lo sapevo, e a dirla tutta, il suo interesse per quelle merci non mi sorprese. Quei tizi non rappresentavano per lui una concorrenza.
    Non avevo ancora intuito dove avessero la sede, ma poco importava, si erano esposti al mondo dei Nukenin e tramite le spie di Ame saremmo riusciti a scovarli in ogni luogo.
    Le pire di Lord Goemon erano già pronte.
    Sarebbero stati impalati, dal primo all'ultimo, prima di essere bruciati vivi.

    Ascoltate le risposte dell'uomo alle varie domande degli interessati, mi sarei alzato dal divanetto e me ne sarei andato.

    Qualche ora dopo, i Fiori avrebbero saputo della provocazione ricevuta nella loro casa.




    Grazie per la giocata. Mi sono divertito un sacco :riot:
  2. .

    Masa e Fujiko...senza Ajeje.


    Chapter I - Villaggio di Suna.



    I rotoli che avevano ricevuto li convocavano con urgenza in una foresta che copriva una buona zona della regione di Tani, situato tra il Paese del Vento e quello del Fuoco.
    La consegna della missiva era stata effettuata per mano di un semplice Chunin di Suna, il quale non aveva trovato alcuna difficoltà a scovare le loro abitazioni.

    I due shinobi avrebbero formato uno dei tanti team impegnati in una missione in cui avrebbero partecipato numerosi ninja accademici. Nella foresta alle porte di Tani, infatti, si era insediato un gruppo di cannibali piuttosto organizzato. Da un mese creavano problemi ai cittadini del Paese dei Fiumi e ai numerosi viandanti che dal deserto dell'Anarouch attraversavano la foresta per raggiungere Konoha. Vi erano state delle trattative, ma quei individui dai gusti alimentari strani avevano ribadito il loro rifiuto ad andarsene continuando a uccidere e mangiare umani. Purtroppo, tra le loro fila vi erano dei ninja, molti paragonabili a Chunin come forza e abilità.

    Ai due Genin di Suna era stata assegnata una porzione di foresta piuttosto distante dalla zona calda, ma il loro compito non sarebbe stato per nulla secondario. Masayoshi e Fujiko avrebbero avuto 24 ore per ripulire la loro zona da trappole e ostacoli, così da facilitare l'avanzata di uno dei team incaricati all'uccisione dei nemici. Un lavoro di esplorazione da non prendere sotto gamba. Come trascritto sul rotolo, sottolineato con due righe di inchiostro nero, in caso di incontri con quei cannibali, piuttosto improbabili a giudicare dalla distanza dal loro accampamento principale, i due ninja avevano l'obbligo di indietreggiare fino a raggiungere una zona di checkpoint.

    Sarebbero partiti il giorno dopo aver ricevuto la missiva, alle dieci di mattina circa, dal Gate di Suna, come consigliato (fortemente) dal Chunin postino.

    [...]



    Girava da mezz'ora circa tra le mura maledicendo le nuvole che quel giorno avevano deciso di sostare sopra il villaggio.
    Era giunto in largo anticipo per godersi del sole in santa pace, ma aveva trovato solo vento e bassa temperatura. Per inciso, le colonnine di mercurio nel villaggio erano più vicine ai trenta gradi che ai venti.
    Aveva trascorso interi giorni chiuso nella biblioteca del villaggio per studiare la storia del Bjuu che era rinchiuso dentro di sè. Non ne aveva ricavato molto. Aveva provato a chiedere al Rokubi stesso, ma ricevere risposta da quel bastardo era impossibile. Lo ignorava dal giorno in cui era riuscito a resistere alle sue terribili torture.
    Per la missione aveva deciso di indossare tutte le protezioni in suo possesso. Sotto alla sua maglia arancione aveva uno spesso corpetto in cuoio e due bende rinforzate. Purtroppo, introdursi in una foresta con dei pantaloni corti non sarebbe stato appropriato. Con molto dispiacere, il Jinchuuriki aveva scelto un pantalone lungo verde, per potersi mimetizzare meglio nella vegetazione.

    Attese la sua amica davanti al Gate, con la schiena appoggiata sull'enorme portone di pietra.

    jpg


    Ciao Fujiko. Chi lo avrebbe detto che ci saremmo rincontrati come compagni di missione. Sorrise.
    Erano trascorsi solo sei mesi, ma Masayoshi era cambiato: ad occhio e croce si era alzato di almeno dieci centimetri e il suo volto era diventato più...maturo. Era un uomo ormai, sebbene fosse ancora capace di uscire da casa con addosso un pigiama a pois, come accaduto il giorno in cui aveva conosciuto la kunoichi.



    Chakra: 50/50
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2

    Note
    ///
  3. .

    Aria rabbiosa


    Arena Accademica - Post Attivo IV




    La testata si rivelò un'ottima finta. L'attenzione del suo avversario si focalizzò interamente sulla sua fronte imperlata di sudore.
    Il pugno intriso di chakra si infranse sul petto del kiriano, all'altezza del suo stomaco.
    Cosa? Le nocche avevano impattato qualcosa di estremamente duro.

    Sotto ai suoi comodi abiti, il kiriano indossava una protezione metallica.
    Addominali d'acciaio. Esclamò, divertito.

    Parato il fendente del sunese, il kiriano non diede modo al profugo di allontanarsi. Egli sferrò un rapido colpo ascendente, dal basso verso l'alto, contro il suo inguine destro.
    Limitato dal suo ginocchio mal ridotto, con il cuore in gola dalla paura, il sunese ruotò il corpo in senso antiorario facendo perno sulla gamba sinistra. Per sfuggire a quel maledetto Fuuma Kunai, egli incrementò la rapidità della rotazione irrorando di chakra i suoi addominali obliqui.
    Non fu sufficiente. La punta dell'arma sfiorò il suo quadricipite, sulla parte superiore, squarciando abito e muscoli.
    Un nuovo taglio, una nuova fonte di dolore. [Danno]Riflessi 450
    Taglio Medioleggero Gamba Destra

    Il giovane dai capelli bicolore non riuscì a trattenere un lamento.
    Devo disarmarlo. Facile a dirsi. Fudoh aveva già dimostrato di avere quel kunai saldato sulla mano. Davanti ai suoi occhi sofferenti, il suo rivale aveva estratto una fiala con del liquido all'interno. Con un gesto del braccio, egli fece uscire la sostanza dal contenitore in vetro.

    Masayoshi ne approfittò. Senza dar attendere un solo istante, egli fece fuoriuscire dalla sua bocca un cilindro di aria in turbolenza ad alta pressione, capace di squarciare i suoi muscoli. [AdO]
    L' Azione d'Opportunità (AdO) è la possibilità di agire, con una singola azione, interrompendo le azioni fatte dell'avversario se è presente entro 9 metri dall'attaccante. L'AdO si attiverà durante la metà dell'azione o azioni che interrompe. Richiede 1 slot Azione.
    Utilizza 1 Azione Gratuita Lenta.

    [Tecnica Immobile] Tecnica Immobile [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata in subisci e mena o in azione d'opportunità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]
    [TA]Aria Tagliente - Soushuuha
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuno (0)
    L'utilizzatore può emettere un violento getto di vento cilindrico, ampio mezzo metro, oltrepassando qualsiasi ostacolo presente. Ha gittata pari a 12 metri. La potenza è pari a 30.Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]

    Mirò al suo busto.
    Sarebbe stato il colpo del KO? Se lo augurava. Aveva tagli e contusioni in ogni parte del corpo.

    Subito dopo aver eseguito il jutsu, il sunese inghiottì un tonico di Recupero. [II Slot Azione]Tonico di Ripristino Minore [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja ripristina la propria vitalità di una ferita Media.
    Dose Massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 45)
    [Da genin in su]


    Se Fudoh avesse subito il suo Fuuton, con un balzo in avanti eseguito con la gamba destra [Slot Gratuito]Slot Gratuito Movimento, Masayoshi avrebbe tentato di colpire la zona frontale del capo del barbone con l'elsa della scimitarra. Un colpo sferrato da sinistra verso destra, senza fronzoli. [III Slot Azione]Forza: 475
    Potenza: 10 (Elsa della scimitarra, potenza 10? Decidi tu Shiltar :P)

    Ancora dolorante per la ginocchiata ricevuta sull'avambraccio, l'arto superiore destro avrebbe protetto il suo busto da possibili contrattacchi.


    Se il barbone fosse riuscito a schivare il jutsu, le labbra del sunese si sarebbero increspate in un sorriso amaro. Il ragazzo di Kiri era forte e reattivo; il ninja ideale con cui allenarsi e migliorarsi, ma il dolore era così intenso ed esteso da spingere il sunese a desiderare una vittoria più rapida possibile.
    Balzò in avanti, con il braccio sinistro basso e la punta della scimitarra a pochi passi dal terreno. [Slot Gratuito]Slot Gratuito Movimento

    jpg


    Atterrato con il piede sinistro in avanti, Masayoshi avrebbe tentato di squarciare il quadricipite destro dell'avversario con un pericoloso affondo. Grazie a una discreta quantità di chakra impastata sul braccio sinistro, su cui aveva l'amata scimitarra, il sunese fu in grado di orientare l'arma alla zona mirata in un batter d'occhio. [III Slot Azione]Sovraimpasto.
    -0.5 Leggera al Braccio Sinistro.
    Velocità: 500

    Argh...
    Il suo arto avrebbe raggiunto una velocità ben superiore a quella sfoggiata fino a quel momento. Sarebbe riuscito a sorprendere il suo avversario?





    Chakra: 16.5o15.5/40
    Vitalità: 7.5/14
    En. Vitale: 20.52.5 Gamba Dx, 1.75 Gamba Sx; 3 Busto; 1.75 Braccio Destro, 0.5 Braccio Sinistro /30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità: 400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Rotazione Corpo
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: AdO
    2: Tonico
    3: Colpo alla testa/Affondo
    Slot Tecnica
    1: Aria Tagliente
    2:
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 0.1
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 4
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2

    Note
    DnT Medio Braccio Destro (+1 Leggera)
    Sanguinamento Gamba Sx (0.5 Leggera)
    Tecnica Economica 1 Round per riutilizzarla
    Tecnica Immobile -2 Round per riutilizzarla






  4. .
    CITAZIONE

    Link alle schede: Fudoh / Masayoshi Shokuto

    Durata: 1 Post di Presentazione + 6 Attivi.

    Regole:
    - Il pg di Roro non può attivare la sua TS né sfruttare i bonus ad essa legati (Chakra Aumentato)


    Arena e Meteo: Mappa. Tempo sereno.


    Sfida tra disgraziati


    Arena Accademica - Post di Presentazione



    In silenzio, con il disgusto dipinto sul suo volto sempre allegro, Masayoshi avanzò a passi lenti al centro della piccola isola sperduta tra il Fuoco e l'Acqua. Lì, come recitava la missiva consegnatagli qualche giorno prima, il Genin avrebbe dovuto affrontare in un combattimento un ninja di Kirigakure, sotto gli sguardi di alcuni importanti nobili.
    L'arena si sviluppava su due livelli, ben areati dalla brezza marina che soffiava con intensità da Est verso Ovest. In aggiunta alle numerose rocce situate qua e là senza un ordine preciso, vi erano delle piccole zone di fitta vegetazione.
    Per la felicità del kiriano e disgrazia del sunese, l'arena era circondata da acqua a non finire.

    Masayoshi era stato selezionato da alcuni nobili del suo Paese in quanto profugo, originario di una terra non accademica situata nell'estremo Est dell'Anarouch. Non lo avevano scelto per alcun merito, sebbene avesse contribuito al recupero dei Kiseki. Oltretutto, da qualche settimana, era diventato il Jinchuuriki del Sei Code. Il Rokubi.
    Inutile descrivere il fastidio e la vergogna che Masayoshi provò nell'aver tratto un vantaggio dalla strage del suo amato popolo, ad opera dei Kijin, da cui lui era riuscito a sfuggire solo grazie al sacrificio dei suoi cari.
    Gli organizzatori dello scontro non avevano idea di quanta vergogna si provava nell'essere l'unico sopravvissuto allo sterminio di un popolo.
    Al suo avversario non era andata meglio. Di lui, il Genin dai capelli bicolore conosceva solo il nome e il suo essere un barbone ninja solitario di Kiri.

    Aveva accettato l'invito solo per avere un idea di quanto gli ultimi allenamenti lo avessero potenziato.
    Dello spettacolo e dei nobili al Genin non importava nulla. Il suo menefreghismo traspariva anche dal vestiario scelto. Aveva optato per una maglia rossa semplice e un pantalone corto strappato in più punti, entrambi piuttosto larghi, in modo da poter indossare le protezioni senza alcun vincolo motorio.
    Allacciata dietro alle sue spalle, all'interno di un fodero arancione, vi era la sua amata scimitarra.

    Attese il suo avversario seduto a terra, a gambe incrociate.
    Con il rumore della brezza marina, Masayoshi provò a entrare in sintonia con il suo demone. Dal giorno in cui era diventato Jinchuuriki, tra i due non si era instaurato alcun rapporto.
    Goditi lo spettacolo. Non intervenire, il nostro avversario è un alleato. Ho accettato solo per poter misurare la mia forza. Al termine spero tu potrai suggerirmi dove migliorare. Si rivolse al Bjuu, come era solito fare più volte al giorno, ma anche in quell'occasione, a qualche minuto da un combattimento, il profugo non ricevette alcuna risposta.


    Appena il suo avversario giunse davanti al Genin di Suna, quest'ultimo si sarebbe alzato, inchinandosi leggermente come forma di rispetto e saluto. Gesto che non avrebbe ripetuto ad alcun "signorotto" lì presente.
    Con un sorriso sincero sul volto, il giovane Genin della Sabbia avrebbe esclamato:
    Sono Masayoshi Shokuto. Spero ci divertiremo e avremmo modo di berci qualcosa a termine di questo incontro.




    Chakra: 40/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2

    Note
    ///




    CITAZIONE
    Link Mappa: Mappa
  5. .

    Ergastolo


    Chapter II - Luogo sconosciuto





    La donna non rispose al mio gentile "cra cra".
    Deluso dal suo silenzio, continuai a guardarmi intorno, tamburellando le dita sul tavolo. Il mio sguardo si posò su una ragazzina e su una donna dall'aspetto più maturo.
    Dopo almeno venti minuti dal mio arrivo, la cantante chiuse il suo canto con un acuto, seguito da alcuni applausi, compreso il mio. Alcuni inveirono ingiustamente contro di lei mentre altri procedevano delusi verso l'uscita, stufi per aver atteso così a lungo.
    Li sentii lamentarsi alle mie spalle ma evitai di voltarmi.
    Ad un tratto, sul secondo palco la tenda si mosse. Da un lato dello stesso, un uomo imponente fece la sua entrata in scena, avvolto in un lungo abito nero. Il suo volto era celato da una sottile maschera.
    Dopo aver ringraziato un individuo di nome Eizo, probabilmente il suo capo, l'uomo tenne un discorso sulla vita dei criminali, perennemente in bilico tra affari legali e illegali.
    Sbadigliai.
    Non amavo le introduzioni troppo lunghe. Ero un tipo diretto, senza fronzoli.
    Abbassai lo sguardo come consigliato dall'uomo.

    E... non ricordo nulla.

    [...]

    Aprii gli occhi con un mal di testa terribile.
    Non ero più seduto sul comodo divano.
    Ero rinchiuso in una stanza dalle pareti bianche e dal pavimento in pietra, con affianco un lavabo e un piccolo water.
    Solide sbarre in acciaio impedivano qualsiasi tentativo di evasione.
    Mi hanno arrestato? Non ricordavo nulla.
    Addosso avevo una triste uniforme blu notte. Ci vollero alcuni secondi per ricordare cosa avevo all'interno dell'abito.
    Porca puttana! Mi alzai di getto. Tastai i fianchi, il petto, le gambe, alla ricerca dell'involucro in plastica in cui avevo sigillato almeno un etto di cocaina ancora da pagare.
    Chiunque mi avesse rinchiuso li dentro aveva sequestrato la merce.
    Avevo due possibilità: ritrovare la roba o procurarmi un ingente quantitativo di Ryo in pochi giorni. Rapinare all'interno delle mura di Amegakure era fuori discussione, ma farlo all'esterno esponeva a molti rischi, uno dei quali era incrociare le lame con un accademico in missione anti-Nukenin.
    Mi disperai. Essere caduto nelle mani dell'Accademia non era così pauroso come aver causato una perdita di soldi e immagine al Seme dei Fiori. Gli Accademici non ti abbrustoliscono come un maiale dopo averti infilato un palo su per il sedere.

    Ad un tratto il rumore di una sirena frantumò il silenzio dell'ambiente. Percepii la porta in ferro aprirsi.
    Appena mi diressi verso l'uscita della cella intravidi il mio volto sullo specchio appeso alla mia sinistra.
    I miei capelli lunghi neri erano diventati corti e ben ordinati. Il mio aspetto burbero e da teppista era stato sostituito da un volto giovanile e da secchione.
    Genjutsu? Sicuro di essere caduto in un illusione potente, avvicinai le mani nel tentativo di eseguire il Rilascio. Con immenso stupore scoprii di non ricordare nulla.
    Avevo perso la memoria....per la seconda volta.
    La mia mente era stata riformattata per lasciare spazio ad una parola: Juno. Quel nome mi tormentava dall'istante in cui mi ero svegliato li dentro.
    Dovevo scoprire il suo significato e uscire di lì. Quei pezzenti l'avrebbero pagata...molto cara. Percepii la rabbia esplodermi dentro. [Recupero Energia]

    Seguii la folla di detenuti appena usciti dalle loro celle. Mi sentivo spaesato. Dovevo indagare subito.
    Al primo carcerato con cui incrociai lo sguardo domandai:

    Sai dove si trova Juno?

    Se l'individuo avesse risposto in modo non affermativo, avrei girovagato per la stanza cercando di captare qualche informazione interessante tra i presenti.
    Prima del suono della probabile seconda sirena che avrebbe sancito il ritorno all'interna della cella, mi sarei diretto verso la lavanderia.





  6. .

    Pericoli


    Chapter IV- Villaggio della Sabbia



    La prima domanda del ragazzo in pigiama suonò scontata, quasi ridicola.
    Un istante prima la fanciulla aveva arrestato una decina di pietre con un flusso di aria generato con un ventaglio.
    CITAZIONE
    «KYAAAAA! Hai visto cosa ho fatto?»

    Con enorme stupore, Masayoshi vide la ragazza saltargli addosso, stringendolo attorno al collo con le sue minuscole braccia.
    CITAZIONE
    «Non posso credere di esserci riuscita!»

    I suoi timpani vibrarono così forte da provare dolore.
    AAARgh ahahah ma che fai? Rise. Dietro la sua risata vi era un po' di imbarazzo per quel innocuo contatto.
    Questa è fuori di testa. Pensò divertito.
    CITAZIONE
    «SI! O almeno credo di sì! La mia Sensei dice che dovrei riuscire a diplomarmi a breve!»

    Bene bene. Una futura Genin. Nonchè collega. Dichiarò, impettendosi, fiero di far parte dei ninja di Suna.
    Proprio in quel momento, Ajeje si mise comodo sulla spalla della ragazzina.

    CITAZIONE
    «Penso che vorrei andare a vedere lo spettacolo delle Marionette. Ho sentito così tante leggende a riguardo!»
    «Quindi, dove si va?»

    Oh andiamo si! I loro spettacoli sono fantastici sai? Esclamò, felice.
    Un anno prima aveva assistito a una loro cerimonia con Shunsui Abara. Non lo aveva più rivisto da allora, ma un uccellino gli aveva riferito che era diventato un marionettista molto valido e che aveva aperto un suo negozio.

    [...]



    Nulla era cambiato.
    Ai lati del viale che conduceva al Tempio scavato nella roccia, numerosi marionettisti sfoggiavano ai più curiosi le loro creazioni, dei subdoli arsenali e dei pezzi storici. Alcuni cartelli informavano i presenti di alcuni laboratori che avrebbero avuto inizio il pomeriggio.

    La piazzapng ai piedi del Tempio pullulava di gente e di marionette. Se alcuni minuti prima diverse persone si erano fermate ad ammirare il dolce suricato, ora che erano circondati da almeno un centinaio di persone, stranamente nessuno avrebbe fatto caso alla creatura.
    Vi preghiamo di allontanarvi dall'area centrale! Fra dieci minuti ci sarà una scontro tra Kotyuki lo squartatore e Gokuty, sviluppato da Fulkolk il costruttore con la partecipazione con un team di scienziati del DESERT!
    All'annuncio effettuato per mezzo di un potente megafono la gente esplose in un fragoroso boato.
    Non dirmi chi sia questo Fukolk,...ma sembra divertente, vogliamo assistere allo scontro? Le persone iniziarono ad avvicinarsi ai lati della piazza mentre altri avanzarono verso il centro, dove alcuni nastri delimitavano l'area dello scontro.
    Prima fila o cerchiamo una posizione sopraelevata dietro? La scelta spettava alla ragazzina.

    Indipendentemente dalla sua decisione, il Genin si offrì per dirigersi in una bancarella dall'altra parte della piazza per prendere qualcosa da bere e da mangiare.
    Masa era abbastanza conosciuto in città. Per qualche Ryo il negoziante gli avrebbe dato la possibilità di pagare il giorno successivo.

    Vado a prendere qualcosa da bere e da mangiare. Offro io. Qualche preferenza? Sorrise. Prendete il posto okay? Tanto non sarà difficile ritrovarvi.
    Avvicinarsi ai nastri o sopra il muretto che delimitava la piazza sarebbe stato più difficile del previsto. Qualunque fosse stata la scelta della studentessa, per ben tre volte Fujiko avrebbe subito vigorose spallateForza: 100 da uomini diversi, anche loro in balia della folla che tentava di accaparrarsi i posti migliori.
    Tutti si sarebbero scusati con lei.

    Ajeje sarebbe rimasto ancorato alla sua spalla.
    Dal momento esatto in cui Masayoshi sarebbe scomparso alla vista di Fujiko e Ajeje, quest'ultimo iniziò ad emettere un verso strano, quasi rabbioso, in direzione del bar in cui il suo "padrone" si era diretto. All'altezza del suo collo, il manto si era leggermente alzato.
    Qualcosa non andava.

    Se si fosse guardata attorno, ben quattro persone sarebbero state beccate a puntare i loro occhi sulla sua graziosa figura. Difficile capire cosa li avesse maggiormente colpiti, se il suricato o la sua sfolgorante bellezza esotica.
    I quattro erano rispettivamente una donna con dei lunghi capelli raccolti in una coda che arrivava fin sotto le spalle, un signore distinto, un ragazzetto sui venti anni dai capelli bianchi e una bambina della sua età. Se li avesse osservati bene, avrebbe potuto notare seppur con una certa difficoltà che il loro vestiario era molto simile. Indossavano una maglia marrone sgualcita. Era una coincidenza?

    Muoversi in quel marasma di persone sarebbe stato parecchio difficileIntralcio Medio.





  7. .

    Don't touch me


    Chapter III- Villaggio della Sabbia



    Dopo qualche secondo di incredulità, la ragazzina capì che Masayoshi si stava riferendo al suricato e non a lei.
    Un classico. Era già accaduto con altre persone, tra cui alcuni suoi vicini.
    CITAZIONE
    «E' tuo?»

    Sì, certo Rispose, incrociando le braccia. Ripensò alla missione al Paese del Cielo. Come ricompensa, sebbene il suo compito fosse stato svolto solo da Yato, la Veggente aveva rivelato l'esistenza di un forte legame tra lui e quell'animale. Grazie ad Haruki, Masayoshi aveva saputo che suo nonno aveva avuto un contratto di evocazione con i suricati.

    CITAZIONE
    «Come si chiama?»
    «Io sono Fujiko, piacere.»

    Io sono Masayoshi Shokuto e lui... Scese un silenzio imbarazzante.
    lui è... Il suricato si voltò verso il Genin, con un espressione molto particolare. Sembrava stesse pensando "vediamo cosa ti inventi".
    lui è...A....Ajeje concluse con un filo di voce.
    Alcuni curiosi esplosero in una lunga risata. Sì, lui è Ajeje Disse convinto.
    E piacere mio...anzi nostro! Strinse la mano della ragazzina.
    Grazie per averlo... Appena Masayoshi allungò le braccia per prenderlo, Fujiko avrebbe percepito con il senso del tatto un profondo cambiamento: il morbido manto marrone e nero del mammifero divenne incredibilmente scivoloso, come se i suoi peli si fossero impegnati di una sostanza molto viscida. [CdC Anti-adesivo]L'utilizzatore può rendere la propria pelle incredibilmente scivolosa vanificando sia il chakra adesivo avversario sia tentativi di presa. Non utilizzabile in combattimento
    Con un colpo di reni, spingendosi con i suoi minuscoli piedi sul braccio sinistro di Fujiko, Ajeje tentò di sfuggire al tentativo di presa di Shokuto balzandoVel 100 verso destra.

    Atterrò con le unghie sulla schiena di un operaio intento ad issare una lunga trave per posizionarla sui lati di un piccolo palco. Lì sopra, quella sera stessa, i monaci avrebbero benedetto ogni clan di Suna.
    AAARGH. In preda al dolore, l'uomo ruotò d'istinto il proprio corpo in senso orario senza lasciar cadere a terra la pesante asta.
    Se Masayoshi riuscì ad abbassarsi in tempo, la ragazzina rischiava di prendersi una bastonataForza: 100 Velocità:150
    Potenza: 10
    in pieno volto.
    Maledetto suricatoo! Le ferite subite dall'uomo erano tutt'altro che superficiali. La sua maglia era intrisa di sangue e sudore.

    La situazione degenerò quando alcuni carpentieri sbucarono da un angolo, allarmati dalle grida del loro superiore. Le accuse del loro capo divennero immediatamente una sentenza.
    Vattene via Ma cosa ci fa dentro al villaggio! Le guardie dove stanno?!
    In preda alla rabbia, i tre operai tentarono di scacciare il mammifero lanciandogli numerose pietre. Per qualche strana ragione (forse la mira scarsa o qualche evento sovrannaturale) nessun masso si sarebbe diretto verso il suricato. Se ben cinque pietre miravano in diversi punti il corpo di Masayoshi, due di esseVelocità Forza: 100 Potenza 5 puntavano alla testa e al fianco sinistro della giovane Fujiko.
    Il suricato si alzò in posizione eretta, piantando la sua coda a terra per sorreggersi.

    La follia durò poco. Ogni uomo, donna, vecchio o bambino di passaggio per quella strada si schierò a favore del suricato. Se i bambini iniziarono ad accarezzarlo, gli adulti minacciarono gli operai di denuncia per maltrattamenti. Alcuni persero completamente la ragione. In un attimo, il tentativo di uccidere il suricato si era trasformato in un linciaggio contro gli operai. Fortunatamente tutto si placò senza ulteriore violenza.
    Ti sei fatta male? Mi dispiace un sacco. Senza malizia il ragazzino squadrò il corpo della giovane alla ricerca di ferite o lividi.
    Sei una kunoichi?Chiese, lanciando qualche sguardo fugace al piccolo Ajeje per controllarlo. Sorrise nel notare come il suricato si fosse già stufato di tutte quelle attenzioni.
    I bambini più temerari che avevano intenzione di abbracciarlo o di non lasciarlo andare via costrinse il mammifero ad attivare una delle sue armi naturali: il peto silenzioso. Ajeje ne possedeva la versione potenziataOltre al forte tanfo di morte, chiunque nel raggio di 1.5 m dal suricato avrà prurito agli occhi e forte lacrimazione. .

    Felice per il risultato ottenuto (bambini in lacrime con gli occhi gonfi e rossi), il suricato balzò fino a raggiungere la spalla di Fujiko. Si mise in posizione eretta, in equilibrio all'apparenza precario ma più stabile di quanto i due avrebbero potuto immaginare.

    Ajeje non ti vuole proprio lasciare. Ti dovrò fare compagnia. Eri diretta da qualche parte? Domandò, stringendosi le braccia al petto per difendersi dal freddo.






    Post scritto molto rapidamente ma con alcune sorprese :wosd:
  8. .

    Suricato Combina Guai


    Chapter II- Villaggio della Sabbia



    Il suricato aveva colpito nel segno.
    Alla vista di una dolce creatura indifesa, la ragazzina iniziò ad avvicinarsi al mammifero con passi lenti. Alle attenzioni della kunoichi, la creatura rispose alzando le sue minuscole orecchie. Inclinò leggermente il capo, incuriosito dal tono di voce della ragazza, molto diversa da quella del suo padrone.

    Quando la distanza tra i due si accorciò fino a cinque metri, il suricato alzò il capo verso l'alto. Annusò l'aria più volte, circospetto, alla ricerca di pericoli.
    Ne individuò uno, in lontananza e parecchio pericoloso, ma Fujiko non poteva saperlo.
    Abbandonò la posizione eretta.
    Si avvicinò alla ragazzina. Non si fidava molto di lei a causa del colore scuro della sua carnagione, ma l'uomo si stava avvicinando e lei era il suo spiraglio di salvezza più vicino.
    Quando i due furono vicini, qualora Fujiko non avesse allungato le mani per afferrarlo, il suricato sarebbe saltatoVelocità: 100 verso di lei con le zampe anteriori e posteriori divaricate, come per abbracciarla.

    Un grido prevalse su tutti i rumori circostanti.
    TUUUUUUU!
    I presenti si voltarono scioccati verso la direzione da cui l'urlo era giunto.
    Fujiko avrebbe visto la gente spostarsi verso i lati della strada per lasciar spazio a un Masayoshi infuriato. Se gli uomini lo osservavano sbigottiti, le donne non riuscirono a trattenere una risata.

    Il Genin di Suna indossava un pigiama a pois marrone, con una lunga sciarpa nera avvolta attorno al suo collo. Ai piedi aveva delle ciabatte paffute raffiguranti dei suricati. Sui suoi capelli rossi e bianchi aveva della terra e alcuni frammenti di ceramica. Qualche minuto prima, quelle ciocche bicolore erano state zuppe d'acqua.
    Il Genin puntò il suo indice verso la creatura.
    jpg
    Hai finito di combinare guai! La prossima volta la finestra non la apro!!! Resosi conto di essere osservato da almeno cinquanta persone, Masayoshi aveva abbassato leggermente la voce.
    Il suricato iniziò a tremare.
    Se stretto tra le braccia della ragazzina, egli avrebbe affondato il suo dolce muso "innocente" tra il braccio e il fianco, nel tentativo maldestro di salvarsi dall'ira del suo padrone.
    Il Genin si rivolse a Fujiko.
    Allontanati da lui...è una bomba ad orologeria! Il suricato più bastardo del Continente Ninja Egli rispose alle infamie del suo padrone con una piccola leccata sul braccio o sulla caviglia di Fujiko.

    Solo la bellezza esotica della ragazza frenò Masayoshi dal tentativo di acciuffare la creatura che le era stata donata dalla Veggente del Paese del Cielo.
    Sono Masayoshi, Genin di Suna...ti sto solo proteggendo, ridammi il suricato...E TU! Si rivolse al mammifero.

    NON FARE SCHERZI! A CASA FAREMO I CONTI! Si era dimenticato del suo bizzarro vestiario.
    Oggi fa più freddo del solito.





  9. .

    Piccolo stalker


    Villaggio di Suna - Chapter I



    A Suna l'inverno era molto apprezzato dagli stranieri e da chi era abituato alle temperature miti di altre regioni. Forse per Fujiko sarebbe stato lo stesso.
    Per Masayoshi era il contrario. Cresciuto nell'Anarouch, il suo corpo era abituato alle alte temperature.
    Erano le dieci del mattino e quasi tutti i cittadini di Suna erano scesi in strada per festeggiare l'arrivo dell'inverno. Il fresco vento che s'incanalava tra gli edifici rendeva i raggi solari più tollerabili.
    Quel giorno, nel villaggio erano stati programmati numerosi eventi.

    A Nord, ai piedi della scalinata che conduceva all'ingresso del Tempio, il clan dei Marionettisti aveva organizzato alcuni scontri tra marionette: i cittadini avrebbero potuto ammirare le loro ultime creazioni. Per gli appassionati di meccanica, il clan aveva organizzato dei laboratori aperti a chiunque.

    A Sud, il clan Nekki aveva organizzato una festa all'interno di una grande villa. All'interno dell'edificio, gli ospiti avrebbero trovato piscine, saune, sale relax e lunghi tavoli con vassoi di carne cotta con aria incandescente.

    Ad Ovest, il Clan dei Danzatori aveva proposto ai cittadini un famoso musical in cui avrebbero preso parte il loro migliore corpo di ballo, composto da danzatrici armate vestite con abiti succinti.
    Quell'anno, alcuni capi provenivano da una boutique di Konoha.

    Ad Est, come al loro solito, il Clan Kurogane avrebbero dato sfoggio della loro potenza militare e soprattutto economica.

    A Nord-Est, tra fiumi di birra e alcool vario, il Clan Chikuma del Vuoto e del Vento avrebbero dato spettacolo. È lì che quasi tutti i cittadini andavano, comprese le guardie addette alla sicurezza, in quanto era quasi sicuro che i più esagitati delle due fazioni si sarebbero scambiati schiaffi e "sganassoni".
    Non si sarebbe andato oltre qualche pugno. Molti dei ninja del Vento e del Vuoto si sarebbero recati ad Ovest per tentare di far irruzione nel backstage delle danzatrici.

    Indipendentemente dalla posizione di Fujiko all'interno del villaggio, la sua attenzione sarebbe stata catturata da un suricato dal manto marrone, posizionato a venti metri da lei. A giudicare dalla sua dimensione, si trattava di un esemplare di circa tre anni.
    La strana creatura fissava la ragazzina in piedi, sorreggendosi con la sua lunga coda. Nessuno sembrava accorgersi della sua presenza.

    Non avrebbe reagito a nessun tipo di richiamo della giovane.





    Se vuoi editiamo il titolo :asd:
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    E sono cinque :riot:
  11. .
    Devo arrivare a 5 messaggi inviati così posso postare nel GDR :zxc:
71 replies since 25/12/2016
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