Posts written by -< Etsuko >-

  1. .

    NELLA NEBBIA

    Etsuko Vs Rimorso

    la nebbia ormai diffusa sulla superficie del lago, richiamava i lacustri paesaggi Kiriani, seppur gli spettri che aleggiavano in essa, avrebbero di gran lunga superato in terrore, i racconti delle leggende di mostri acquatici e creature marine mitologiche.
    mai l’orrore di azioni sbagliate era stato più vivido e trepidante nelle menti dei presenti.
    il più provato Zoruto, in preda ai suoi rimorsi. il ragazzo invece, forse consapevole di aver fatto i conti con i fantasmi del passato, subiva in forma più lieve l’influsso dell’imbattuto.
    Etsuko invece, pronto ad affrontare i suoi spettri, aveva passato la notte a considerare su quali fronti quella reale illusione lo avrebbe attaccato.
    così si rivide a Kiri, anni Addietro, ai tempi del Kaguya Kage, il fratello Akuma privato dei suoi occhi. la Rabbia nel non poter agire liberamente, l’irrefrenabile sensazione di dover intervenire e il sollievo taciuto, nell'aver fatto, nonostante le conseguenze.
    esatto… il taciuto Sollievo… era quella la sensazione che riviveva Etsuko in quel momento. per anni si era caricato di un rimorso indotto che in realtà non esisteva. Avrebbe rifatto tutto e comunque… e sebbene quello fosse il più forte rimpianto, al contempo era anche il più grande orgoglio.
    Che strano… l’imbattuto pensando di poter trarre forza da quel ricordo, paradossalmente forse ne avrebbe ricevuto svantaggio.
    sorrise il Kiriano…
    sebbene quella smorfia fosse nascosta nella nebbia era sicuro che l’essere che affrontava l’avrebbe potuta scorgere tranquillamente.
    avrebbe irrorato i suoi occhi di chakra per attivare le innate abilità e dare inizio alla sfida che ogni Akuma avrebbe dovuto superare una volta nella vita. Si esatto, una volta. per Etsuko questo però era eccezione, aveva gia sfidato e vinto un imbattuto. ora era momento di bissare il risultato gia ottenuto.
    Svelaci il tuo vero nome rimorso, il tuo nome… chi fosti in vita? e cosa ti ha generato?
    una nenia viaggiava nella nebbia, accompagnata da fantasmi di persone che furono. i simulacri, appassiti vecchietti, curvi nell’aspetto, patriarchi e matriarche del clan, in un rituale lento, simile ad una processione si sarebbero disposti a cerchio attorno all’imbattuto.

    -Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li fa arrabbiare di più…
    recitava uno.
    -Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza.
    la voce roca di una vecchietta.
    Ho sempre impostato la mia vita in modo da morire con trecentomila rimorsi e nemmeno un rimpianto…
    da ciò per cui proviamo rimorso, ci porta a essere migliori e dal rimorso che scaturisce l’orgoglio di ciò che siamo diventati.
    aveva detto, il vecchio sbattendo al suolo il bastone che reggeva e che lo sorreggeva. dando ritmo a le frasi che riecheggiavano nella nebbia.
    un effetto ipnotico di un genjutsu, dei più elaborati e rafforzati dai simboli che il Kiriano aveva apportato sul braccio per rafforzarne efficacia e potere.
    Era il “nostro” vizio, questo: d’andare avanti con le teste sempre voltate all’indietro. impara ad andare Avanti…



    … intanto altrove …
    che si fossero ripresi i due ninja in supporto? ora era il momento di contrattaccare. mentre l’offensiva mentale era in atto, quella fisica avrebbe sicuramente indebolito la volontà del rimorso di persistere e di annullarsi al Perdono.
    Attaccate… ora…
    perentoria la voce di Etsuko avrebbe risvegliato i 2 ninja dal torpore.

    … Contemporaneamente…
    una farfalla intanto aveva poggiato le sue ali sulla spalla del Kiriano, che fosse quello il modo della dama di interagire con Etsuko?







  2. .

    lotta di Abilità

    la mano destra e la mano sinistra

    sebbene Etsuko avesse posto in essere una strategia per poter disorientare l'assassino, quello non abboccò all'esca. decidendo di mandare a vuoto il suo fendente effetto sorpresa, nonostante i simulacri si fossero spostati prima che l'assassino iniziasse la controffensiva.
    allo stesso modo la bomba gelo fu scaraventata in direzione della scrivania ove ormai non vi era apparentemente nessuno. Che l'aggressore avesse appreso qualche abilità che gli permetteva di vedere oltre la realtà? questa non gli era dato saperlo, forse semplicemente si trattava di semplice FORTUNA. [NOTA]
    ciò che successe poco dopo allertò il consigliere della nebbia, la vicinanza al nemico era allarmante. egli aveva in primisi ignorato i simulacri che ora si sarebbero dissipati nella nebbia, nell'inconsapevolezza dell'assassino. sapeva che non sarebbe potuto sfuggire alla percezione di Youshi, come già narrato in precedenza si conoscevano.
    aveva Fallito Etsuko, forse dal primo momento, quando per amore fraterno aveva anteposto il bene dei più a quello di un fratello. ora avvertiva odio, tutto intorno.
    avrebbe dissipato il velo di nebbia prima che il fendente colpisse la scrivania squarciandola in 2. non si sarebbe opposto a Youshi, non lo prevedeva il suo ruolo, ne per quanto non lo apprezzasse come persona, aveva motivo di fargli del male.
    quel racconto sarebbe passato ai posteri come il giorno in cui, la mancina aveva moncato la destra. la mente non era stata in grado di mantenerle legate a sufficienza. quello era il fallimento di tutti.
    si spostò di lato, senza pero impedire che la lama gli tranciasse di netto il braccio.
    dolore profondo, odore acre di sangue, ora sparso sull'abito del consigliere. avrebbe avuto però la calma di rimettersi in piedi, nonostante tutto. mantenendo ferrea la sua volontà davanti alla morte. trovata la forza di osservare negli occhi colui che si vantava di essere il salvatore di Kiri. come avrebbe salvato Kiri?
    iniziando la costruzione sul sangue di un fratello. dopotutto cosa ci si poteva aspettare da colui che bramava il ritorno della nebbia di sangue?

    Hai Vinto... sei soddisfatto Adesso?

    avrebbe fatto in tempo a pronunciare quelle parole prima che un verso gli si strozzasse in gola e la lama gli tranciasse di netto la carotide. poi fu Buio... buio profondo e di Etsuko, in quel giorno i narratori avrebbero solo raccontato bugie... chissà se qualcuno mai avrebbe conosciuto la Verità.
    ora però finalmente lui, era in PACE.




    Edited by -< Etsuko >- - 15/6/2023, 00:32
  3. .

    Le Parole Della Sofferenza

    Terrore nella Tormenta

    la lotta imperversava sul campo di battaglia, il kiriano aveva scatenato i tentacoli di una nube illusoria, per cercare di limitare i movimenti dei teschi, favorendo l'allontanamento di Youshi e supportando i due Jonin che nonostante le abilità nel combattimento, non erano riusciti ad avere la meglio su chi li manipolava.

    dobbiamo tentare di sovraccaricare emotivamente i Teschi... per impedire che ne assuma nuovamente e totalmente il controllo. solo così possiamo provare ad avere la meglio.

    so che vi sto chiedendo troppo... ma ho ancora bisogno del vostro supporto. Grazie a Kana e alla vicinanza dei teschi al suo creatore, avrete avuto modo di scandagliare la mente del creatore, creando un legame indiretto con essa, non potendo egli controllare direttamente voi.

    continuava il dialogo rapido tra Etsuko e le sue antenate.

    ho bisogno che mi aiutate nella creazione di simulacri che possano destabilizzare la mente di Byakuei, oggi avrete modo di pregustare il dolce sapore della vendetta... facciamo in modo che questo lurido bastardo assapori le pene dell'inferno...

    avrebbe irrorato di chakra la maschera delle matriarche cercando, di donarle potere affinchè le creazioni demoniache di un intero clan Akuma, prendessero forma agl'occhi dei teschi prima e del suo creatore di rimando. una danza di emozioni, paure, stati d'animo, angosce e frustrazioni. 
    come imbattuti, si sarebbero cibati dell'animo di Byakuei, così da poter fargli perdere il controllo sui due manichini in suo possesso.
    se la strategia fosse andata a buon fine, la nube che sovrastava i presenti, avrebbe preso a vorticare, come una tormenta avvolgendo i due teschi e chiunque gli fosse vicino, in essa, avrebbero preso forma le più oscure paure, i più dolci ricordi, i più atroci rimpianti, gli amori finiti... insieme e in successione.

    i due Jonin avrebbero assistito al potere del clan Akuma, non solo ossa e lame, Kiri vantava la forza di illusioni che il continente poteva solo invidiare. avrebbero dovuto riconoscerlo, così come avrebbe dovuto farlo chi fino a poco prima li definiva "Ragazzini"...

    e adesso è tempo di contrattaccare...

    la voce del Kiriano vibrava nella tormenta ed era rivolta agli alleati. era tempro di staccare i teschi dal controllo del creatore. forse, mozzare le teste, sarebbe potuto essere un buon punto di partenza.









  4. .

    LA NEBBIA E LA BRUMA

    L'attesa...



    " lasciate pure che i corvi si cibino di quella merce avariata... non possiamo rischiare, abbiamo gli occhi puntati, non è il momento di fare passi falsi... "

    la piccola pergamena impregnata di uno speciale tipo d'inchiostro, lasciava ora la locanda legata alla zampa di un corvo nero, nella fredda notte. aveva abbandonato il braccio del kiriano, dopo aver porto un briciolo di pane raffermo per l'ottimo lavoro svolto. ora si apprestava a tornare a casa.

    aveva trascorso il tempo che li aveva separati dal loro arrivo lì, ad osservare attentamente, grazie all'ausilio del Magan, quello che era la routine della vita alla Bruma, l'isola mercato brulicava di gente proveniente da ogni dove. di rado, le ronde cittadine battevano quelle strade. le informazioni raccolte erano contraddittorie, tipiche del ciarlare cittadino, più simile e a pettegolezzi che a notizie fondate.
    Incontratasi l'indomani per elaborare la strategia, due del gruppo, i più predisposti ad infiltrarsi senza destare sospetti, sarebbero partiti alla volta del mignolo. aveva fornito tutte le informazioni possibili in supporto. quanto la nave che si dirigeva all'isola tempio, fosse sorvegliata e l'impossibilità di un attacco frontale, praticamente un suicidio. aveva benedetto la loro partenza, con un sigillo che li avrebbe aiutati nel celare il chakra, facilitando il viaggio in mare e l'individuazione di ninja sensitivi.
    avrebbe poi trascorso la notte come di sovente accadeva in quell'ultimo periodo, cioè tra incubi, pensieri e certezze vacillanti.

    [... l'indomani mattina ... ]

    imbarcatosi con il kage e avendo segnato anche lui con il sigillo, aveva assecondato la consegna del filatterio e per un attimo, il tempo si era riavvolto tornando in amministrazione, al momento in cui aveva confidato il misfatto, chiedendo in pegno un inutile goccia del suo sangue, dall'enorme valore simbolico di sudditanza.
    Solo un attimo, prima che quel ricordo fosse ricacciato nel passato e richiuso in un cassetto, tra le cose che richiedevano una soluzione.
    raccolse l'ampolla e la mise in disparte.
    avrebbe il mizukage deciso di operare da solo secondo piani che aveva stabilito, mentre il kiriano avrebbe mantenuto un profilo basso, seguendo la lettiga che appena sbarcati avevano notato. impossibile non vedere la prigioniera ricoperta di bende e malconcia, dal singolare color carminio delle iridi e l'inconfondibile casata di appartenenza.
    sarebbe rimasto celato tra gli alberi del viale, alla massima distanza che la sua vista telescopica gli consentiva per poter riuscire a seguire i protagonisti della vicenda, riducendo al minimo il rischio d'ingaggio.

  5. .

    L'assassino della Nebbia

    storie da raccontare ai posteri

    Che quello fosse l’unico epilogò possibile l’avevano capito entrambi sin dal momento in cui l’assassino di Kiri aveva varcato la soglia.
    cosa potevano aspettarsi da un uomo la cui forma massima di diplomazia consisteva nel puntare una lama alla gola, qualsiasi fosse, concetto, idea, motivazione o gusto differente dal proprio?
    e così andarono le cose
    rimase fermo Etsuko, quasi sorpreso dall’incedere calmo del Kiriano che come un felino bramoso, ora fissava la sua consapevolissima preda. si, sorpreso, perchè il fendente di cui potè assaporare lo spostamento d’aria necessariamente non aveva capacità offensive data la distanza segnata dalla scrivania che li separava, neppure se la lama fosse rivestita di una qualsiasi forma del chakra. le intenzioni tuttavia gli furono ben note pochi istanti dopo, quando la deflagrazione illuminò la stanza investendola di una grande quantità di ombre.
    avrebbe potuto fare incetta di tutti quei ponti per la sua abilità. aveva ragione l’io narrativo di Youshi, si conoscevano bene i due, avevano affrontato innumerevoli missioni, sfidato nemici difficili, combattuto coesi i traditori di Kiri, tutto fino a che non aveva deciso che fosse il consigliere il prossimo bersaglio, puntandogli un target spudoratamente sul petto.
    non avrebbe potuto mai immaginare in quale ombra si sarebbe trasportato il suo avversario, sparendo improvvisamente alla sua vista ma avrebbe invece potuto facilmente intuire l’unico punto in cui invece non sarebbe potuto materializzarsi.
    così senza attendere un’attimo, consapevole di quanto il suo avversario fosse abile nel combattimento corpo a corpo e quanto fosse prezioso ogni secondo per provare a imbastire una strategia che gli consentisse di voltare la situazione a sua favore, facendo perno sugli arti superiori e imbastendo del chakra adesivo in essi, si lasciò scivolare sotto la scrivania, [movimenti inodore] prima però di aver, tramite le sue innate abilità creato una nuvola di fumo (2 unità simulacro demoniaco) che avrebbe avvolto l’aria lì dove si trovava il consigliere, e facendo apparire instantaneamente due simulacri (5 unità) [slot difesa 1]del tutto simili al suo creatore, che rapidi (velocità 650) si sarebbero spostati indietro ognuno rispettivamente 30* a destra e 30* a sinistra della posizione di partenza, disegnando una V dal punto di origine e fuoriuscendo dal fumo che si sarebbe così dissipato. [movimento gratuito]
    il consigliere invece sarebbe rimasto nascosto sotto l'ampia scrivania grazie all'ausilio del chakra adesivo completamente aderente al ripiano inferiore e celato allo sguardo dei presenti. 
    a quel punto a nulla sarebbe servito il Genjutsu dell'assassino che non avrebbe avuto effetto decadendo il medium illusorio. 
    riapparso su quello che avrebbe considerato essere Etsuko, avrebbe lanciato un ordigno che deflagrato ai piedi del simulacro avrebbe dovuto creargli impedimento. balzato su di esso e brandendo la sua lama assassina, avrebbe sferrato il suo colpo mortale. avrebbe tentato una inutile schivata il simulacro, con un repentino movimento oscillatorio del busto [slot difesa 2] deviando però il punto d'accesso della lama nella carne, avrebbe poi sfruttato la mancata presa sull'elsa per terminare il movimento, a quel punto  la spada sarebbe dovuta scivolare via andando a ultimare la traiettoria sulla parete retrostante dove era posizionato l'altro simulacro, non interessato nello scontro. aveva inoltre modificato la forma del simulacro coinvolto nello scontro, [slot difesa 3]che assumeva ora l'aspetto amorfo di un busto dimezzato, con due arti  ulteriori adesso spuntati sui fianchi (modifica del simulacro illusorio), mandando così a vuoto l'ultima offensiva di Youshi.
    qui sarebbe cominciata l'offensiva del consigliere attivando quella che era la sua [Velo di nebbia], l'esecuzione dei sigilli sarebbe stata congiunta per tutti i protagonisti in gioco e al termine una fitta nebbia si sarebbe posata nella stanza. contemporaneamente gli arti del simulacro amorfo avrebbero tentato un affondo ai rispettivi fianchi dell'assassino a destra e sinistra [Slot azione 1]per terminare l'offensiva sferrando un calcio dal basso verso l'alto diretto all'addome nel tentativo di spingere indietro il ninja [Slot azione 2] tutto ciò se la strategia non avesse trovato intoppo, l'altro simulacro rapido avrebbe tentato di afferrare la spada del nemico disperdendosi nella nebbia[slot azione 3]. l'offensiva non sarebbe tuttavia terminata, c'era ancora una carta da giocare e l'avrebbe pagata sulla sua pelle la mano nera di Kiri.  [Tecnica rapida] [Tecnica della nebbia soffocante]

    non ho mai accettato doni dagli sconosciuto... dovresti conoscermi ormai Youshi...
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  6. .

    Il vuoto OLTRE la Nebbia

    decisioni e scelte 




    hei… hei… Piano… con calma!
    disse il consigliere afferrando una penna dalla scrivania per porre indelebili le parole del capo della mano nera di kiri su un foglio.

    _ istigazione al tumulto, accuse di inadeguatezza ai compiti assegnati…

    cominciò a scrivere i primi appunti sul foglio candido. con calma, senza mai perdere l’eleganza che lo contraddistingue.
    fammi capire una cosa Youshi…
    il Mizukage è assente… quindi non può adempiere ai suoi compiti di capo del villaggio, ne devono rispondere i suoi più fidati consiglieri… corretto?
    il sottoscritto è rientrato poche lune fa, per delle missioni diplomatiche nel continente.
    ritengo quindi che tu abbia riservato il medesimo trattamento alla Kunoichi figlia del nono, non è così? lei cosa ha deciso di fare?


    attese curioso di conoscere quello che aveva da dire a riguardo.

    avrai convocato allo stesso modo le squadre speciali per discutere dell’inadeguatezza istituzionale del KAge, che in un momento così delicato abbandona il suo popolo. lo stesso che riversa le sue speranze in una figura carismatica e popolare come la tua, paladino della rinascita di Kiri e promotore della Celeberrima NEbbia si Sangue.

    riprese a scrivere sul foglio…

    _Minaccia al potere Precostituito.

    mio caro amico… mi sorprendono le parole che dici! una falla nel sistema… un fascicolo privato che vien fuori, guarda caso proprio ora.

    _inadeguatezza nel controllo dei sistemi di sicurezza della città e dei fascicoli secretati.

    non è forse compito della mano nera di Kiri, lo spionaggio? se un fascicolo secretato dal kage è di così facile consultazione per chiunque, dobbiamo davvero preoccuparci, forse e dico forse… l’essere inadeguati è una cosa che ci accomuna.

    _ creazione di un corpo armato fedele alla sua persona…

    dovrebbe essere il parere di un Genin o i tumulti di un popolo a spingermi a tradire il mio Kage? sai Youshi è proprio questo il difficile…
    la Fedeltà… incondizionata, anche nei momenti più impensabili…


    mi offri 3 possibiltà:
    questo presuppone che tui sia nelle condizioni di offrirmi qualcosa, in tal caso potrei fare una scelta. non è però quello il caso.


    _irruzione negli uffici amministrativi, minacce, TENTATIVO DI COLPO DI STATO.

    pose un punto al documento e vi appose il sigillo amministrativo del kage. un gufo spuntò alle spalle del ninja, attraversando la vetrata e scomponendosi in 5 animali identici diretti in diverse direzioni.

    bene, torniamo a noi Youshi.
    sono io dunque il tuo capro espiatorio? non avrai mica timore dei poteri forti? non avrai mica paura di esporti in contrasto diretto con il tuo kage… o con il Nono e la sua figlia.
    non è il tuo caso vero?


    io al contrario di te, ho mantenuto un rapporto epistolare diretto con Kensei, 3 giorni fa al mio ritorno ho inviato una missiva in cui specificavo le incombenze del villaggio e la situazione in cui l’avevo ritrovato.
    la cosa ti sorprenderà… mi ha risposto…


    lo fissò negli occhi!

    non dovremmo attenderlo a lungo, ormai dovrebbe essere quasi a Kiri.

    alzò un braccio, indicando una sedia al di là della scrivania.

    vuoi accomodarti o preferisci sgozzarmi nell’attesa? Kensei ha ben chiaro l’odore del mio sangue e lo rintraccerebbe nonostante tutto, sia esso sparso sul pavimento e le pareti di questo ufficio o ancora preservato nelle vene del mio corpo.



  7. .

    IL Vuoto che riempie la nebbia

    Dimettiti



    i venti sbattevano contro la vetrata dell’ufficio amministrativo, irrequieti quasi a presagire l’evento che di li a poco si sarebbe palesato in quei luoghi. la figura che da poco era riapparsa negli uffici, dopo perigliosi viaggi nel continente che avevano richiesto un faticoso dispendio di energie e mezzi. ora era in piedi ed osservava nel buio, con la mente altrove… si ma dove? il corpo fasciato nelle vesti era teso, come la corda di un violino pronto a suonare l’ultima nota dolente di una lontana e suadente nenia che si perpetrava in quelle terre, forse da troppo a lungo.
    così all’’udire il richiamo, voltò leggermente il capo.
    Etsuko-san
    il labbro si distorse a udire l’appellativo usato dall’oscuro figuro, un simil sorriso a sottolineare la falsità di quel richiamo.
    l’aveva evitato da quando era rientrato a Kiri, non per timore… ma per ribrezzo…
    avrebbe preferito strisciare con una veste bianca e candida nella melma, da raffinato esteta narcisista qual’era, piuttosto che sfiorarlo in uno dei luoghi più affollati della nebbia.
    odiava il suo essere bigotto, poco incline al dialogo, infingardo e leccapiedi, opportunista, estremista e così tanto conservatore.
    la benda che gli fasciava l’occhio, pareva fasciargli così serratamente il cervello da impedirgli anche la più semplice forma di riflessione.
    gli rispose… per educazione:
    Youshi…
    le parole che seguirono furono solo l’escalation più probabile che avrebbe potuto avere il loro rapporto, dopo che Mizukage sama, gli aveva permesso più volte di slinguazzare con quella insolente lingua nelle sale della città.
    E' giunto il momento di consegnare le dimissioni dal ruolo di Consigliere del villaggio
    non si voltò e rimase ad osservare il vuoto… unico elemento a parte il sottoscritto che evidentemente riempiva la stanza.
    poi sbuffò e decise di parlare.
    dici davvero? io rispondo solo alla volontà del Mizukage, KENSEI SAMA… ti ricordi di lui? si voltò indirizzandogli uno sguardo interrogativo.
    è lui che ha il potere di dimettermi a meno che…
    lasciò che le parole tuonassero nell’aria…
    questo non sia un COLPO DI STATO.
    si volto poggiando i pugni sulla scrivania
    dimmi YOUSHI in quale ipotesi devo far ricadere il tuo “invito”?







  8. .

    Diplomazia

    mai parola fu più sconosciuta a Kiri



    La mia domanda era… Perché?
    Perché Youshi risultava così spocchioso? Cosa aveva contro di me? Provava una sorta di invidia? Invidia dovuta forse alla carica di consigliere che il kage mi aveva affidato pur non condividendo gran parte delle sue idee? Al fatto che fossi suo pari nonostante non mi limitassi ad “assecondare” con umiliante riverenza qualsiasi scelta egli stesso facesse?
    Beh dovevano essere problemi suoi…

    Youshi sama… conosci il mio ruolo diplomatico vero?
    Sai che spetta a me interloquire con qualsiasi carica esterna a Kiri… e ben saprai che la carica mi è stata affidata da Kensei in persona. Credi che io operi alle spalle del Kage, senza suo supporto e senza che egli stesso ne sia informato? Stai forse mettendo in dubbio questo?
    Le richieste che l’Hokge deve fare a Kiri, non sono affar tuo, limitati alle tue mansioni e lascia che le responsabilità di questi incontri siano di chi di competenza… in questo caso, mie.


    Usai il supporto fisico di Fudoh per mantenere l’equilibrio, ancora scosso dagli eventi precedenti ma saldo più che mai nel sostenere le mie ragioni.

    Nessuna divergenza di vedute Raizen, semplici cavilli burocratici che saranno presto risolti alla presenza di Kensei Sama.
    So bene che al momento non può accoglierci ma mi pare scortese lasciar aspettare all’esterno delle mura un ospite importante come l’Hokage… non credi?


    Mi diressi nuovamente in direzione di Raizen, rivolgendomi a Fudoh, credo che mi serva un supporto morale Fudoh san… se non ti dispiace, gradirei che restassi. Sussurrai quelle parole in modo che solo l’interessato le potesse udire. La sua scelta sul da farsi, sarebbe stata la sua tacita risposta.





  9. .

    Onori di casa

    ospiti e ospitalità



    <p style="text-align:center">Quello era stato certo il metodo giusto, non il più indolore di certo ma forse l’unico. Le riserve di chakra si esaurirono e la vista si offuscò prima, per perdersi in un vortice nero e un desolante oblio…
    Quando mi ripresi, ero bendato e mi trovavo alle porte della mia amata Kiri, lo sentivo, avvertivo le mura e i celati guardiani e con essi la figura ammantata che il kage aveva identificato. Non poteva che essere lui. La mano assassina di Kiri, l’amato e odioso Youshi.
    Ma prima che potessi spiegare fui interrotto dalle parole di un altro membro del villaggio, la cui presenza in quel momento non poteva che non essere cosi tanto gradita.
    Fudoh san, felice di vederti… mi appoggiai all’uomo, lasciando che svolgesse il suo compito. Da subito la tecnica delle mani curative sortì il suo effetto tanto da riacquistare un briciolo di forze ma decisamente parte del mio humor.
    Ehehehe… “tosse” ehehehehe “tosse”
    Pare che tu abbia perso il leggendario appeal mio caro Raizen, per troppo tempo sei stato distante da Kiri, tanto che i suoi abitanti non ricordano il tuo volto.
    Mi girai verso Fudoh, rispondendo alle sue domande.
    Niente di preoccupante mio venerabile amico, ogni volta che vado in missione con il kage, mi ritrovo un pezzo mancante, quindi a ragion veduta questa volta mi è andata più che bene.
    Slacciai la benda per ridar luce ai miei occhi. Quella cadde tra le mie gambe, ancora erano visibili i segni del sangue rappreso attorno alle iridi, eppure ero tornato a vedere.
    Chiesi a Fudoh un sostegno per alzarmi.
    Youshi sama, mi rivolsi alla mano di Kiri, siamo in missione diplomatica per conto dell’accademia e il qui presente Raizen, chiede udienza al Mizukage sama, avvertite Kensei che l’ospite sta attraversando le mura e sarà gentilmente accompagnato presso il palazzo.
    Il confronto tra i Kage, come si sarebbe risolto? Sarei riuscito a mettere d’accordo quelle due teste calde? Tanto valeva provarci.



  10. .

    Masamune il Folle

    Il grande drago illusorio



    Purtroppo l’espediente di Etsuko per porre l’illusione di fronte alla realtà non avrebbe sortito l’effetto desiderato. Si trattava o meno di un imbatutto? Difficile dirlo, figuriamoci se potevo rispondere alle domande avanzate del kage, riguardo a chi lo controllasse.

    Tienilo occupato un po' Raizen... dopotutto sei tu quello che può contrastarlo in forza.

    Cosi mentre una pioggia di fulmini tuonava dal cielo, il colosso della foglia avrebbe resistito, brandendo la sua spada e concedendoli ancora un po' di tempo.

    Il tempo... certo ma per far cosa?

    Un costrutto illusorio folle, generato da me stesso... per lo meno involontariamente. Ma da dove trae forza? Non sarei in grado di rendere tanto potente una mia illusione.

    Il rilascio non avrebbe avuto effetto sul Magan... illusione per illusione che si confonde con la relatà. Dopotutto si trattava di un drago folle che confondeva se stesso in proiezioni casuali di una realtà distorta.

    Si sarebbero nuovamente tinti di rosso i suoi occhi demoniaci.

    Adesso basta Masamune... sei il disonore della casata dei draghi del sud, l’unico reggente soggiogato da poteri esterni.

    Avrebbe tuonato la voce di Etsuko, nel turbinio della tempesta insinuandosi nelle orecchie dei presenti in modo del tutto irreale. Mentre dei giochi di legno, avrebbero tentato di ingabbiare il drago stingendogli, il collo, le zampe e il muso... mentre una coltre di sabbia si sarebbe formata alla base del drago come un vortice nel deserto, tentando di inghiottirlo sino alla base della testa per scaricare nella terra il potere dei suoi fulmini, imprigionandolo.

    Polvere alla polvere... cenere alla cenere...

    Sanguinavano gli occhi di Etsuko, spingendosi ben oltre le sue capacità per affrontare un'insidia che richiedeva il superamento dei limiti fisici.

    Un tempo alleati, oggi nemici... porrò fine alla tua follia, drago.

    Le mani di Etsuko si sarebbero sollevate al cielo nel tentativo di aumentare la pressione dei gioghi lignei sul drago, spingendolo verso il vortice che avrebbe tentato di inghiottirlo e intrappolarlo come sabbie mobile.

    Finche quasi spossato avrebbe spinto gli arti verso il pavimento nel tentativo di dare porre la pressione finale necessaria a intrappolarlo.



  11. .

    le Parole della sofferenza

    ciò che resta della famiglia





    La maschera delle matriarche modificò il suo aspetto adagiandosi sul mio viso, me ne sarei fatto carico pagandone le conseguenze. Byaku, non avrebbe custodito oltre un cimelio di casa Akuma, aveva sfruttato sin troppo il nome della casata, macchiandolo per i suoi scopi.

    Adesso inoltre conoscevo qualche dettaglio in più del piano del burattinaio ed era bene condividerlo con gli alleati.

    La nonna mi avrebbe fornito le informazioni necessarie qualora ce ne fosse stato bisogno, sarebbe stata una alleata fondamentale.

    Così seguito dall’evocazione di Kensei mi dirigevo al palazzo del kage quando:

    Youshi... ma cosa diavolo?

    Il volto del ragazzo pareva irriconoscibile, non solo per le ferite e lo sforzo fisico al quale era stato sottoposto ma quella... quella la riconoscevo molto bene, era l’espressione del dolore. Che anche lui avesse incontrato uno dei burattini di Byaku? Che anche la sua famiglia fosse coinvolta nel tradimento?

    Non avremmo avuto modo di approfondire la cosa, mi girai di scatto udendo la voce della Kaguya... Yume e Shuichiro avevano corso nella loro direzione.

    Tieni a bada le tue ossa, donna, siamo la Destra e la Sinistra del kage, dove si trova Kensei? Ho questioni urgenti da sottoporre.

    Ma le sorprese non erano per nulla finite. E quel luogo stava diventando sin troppo affollato per i miei gusti.

    Shigure e Ossuri... altri due Teschi controllati da Byaku... ma cosa più sconvolgente, Youshi. Il ragazzo pareva aver perso la ragione quando Shuichiro li mise in guardia dall’imminente pericolo.

    E' stato preso da Byakuei...è un nemico adesso.

    Non potevo che dargli ragione, le fattezze del chakra e la sua energia vitale, lo collocavano al pari di Kana, alla definizione di teschi, in mano al nemico.

    Ti sbagli

    Non essere stolto Youshi, purtroppo ha ragione...

    Ma non avvicinatevi a Ossuri-dono, non provate a oltraggiare ulteriormente il suo corpo più di quello che quella Kakita ha già fatto

    Sarà più difficile del previsto...

    Pensai mentre elaboravo una strategia. I kaguya avrebbero potuto affrontare corpo a corpo i teschi al controllo del nemico, mentre Youshi, in presa all’ira mi chiedeva supporto per attuare la sua vendetta. Io però cosa avrei dovuto fare?

    Pensa Etsuko... pensa!!!

    Nonna?

    Decisi di chiedere udienza alla maschera. Esiste un modo di interrompere il controllo sui teschi? Un modo per disturbarlo per permetterci di avere un vantaggio su di loro?

    Mentre attendevo risposta dalle matriarche avrei dato supporto che Youshi mi chiedeva, dopotutto non farlo l’avrebbe messo in ulteriore pericolo.

    E sia...

    Mi bastò osservare le manovre della mancina, per capire la strategia che stava attuando. Così avrei un po' mischiato le carte in tavola.

    Tecnica del velo di Nebbia... la coltre di nebbia avrebbe invaso il campo di battaglia nello stesso momento in cui venivano utilizzati i fumogeni e non prima che un mio [costrutto illusorio] dalle fattezze del ninja assassino, riapparisse, da dietro al duo nemico, ma dal lato del tutto opposto a quello che aveva deciso di intraprendere il [vero Horla], che poteva agire indisturbato avvolto dalla nebbia e da un mantello illusorio di nebbia fitta a potenziarne l’imperscrutabilità. L'amo illusorio era stato lanciato. Come avrebbe agito il nemico? Intanto avrei ricevuto le informazioni di cui avevo bisogno?



    Etsuko Akuma

    Statistiche Primarie
    • Forza: 575
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 575
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 650
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra 9/100
    Vitalità
    17.5/17.5
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. velo di nebbia

    2. simulacri

    Note







    Edited by -< Etsuko >- - 3/7/2022, 19:54
  12. .
    "Josefin Sans"; font-size: 16px; color: rgb(233, 229, 197); background: linear-gradient(rgb(225, 52, 12) 0px, rgb(26, 32, 36) 180px);">

    IL LAGO DEGLI IMBATTUTI

    attaccoo su più fronti




    che quello di Etsuko fosse un azzardo era innegabile, offrire il proprio corpo all’imbattuto Vertigine. Chi avrebbe dominato chi?

    Eppure quali erano le altre soluzioni? Questa permetteva di privare il samurai di un alleato pericoloso e porre una pedina ulteriore sulla scacchiera a favore dei ninja accademici. D'altra parte c’era sempre Verità che avrebbe potuto dare una mano. La regina aveva fatto la sua mossa, lasciando il re sguarnito sulla scacchiera, in un gioco di inganni e promesse, solo il tempo avrebbe promosso il Matto, lo scacco a favore dell’uno o dell’altro schieramento. Memai era la sua regina, l’arma più imprevedibile nelle sue mani.


    Afferrai il gioiello e lo strinsi al polso rendendolo un bracciale dal ciondolo smeraldo a guarnire l’atletico avanbraccio. Chinai il capo in gesto d’assenso, sapendo che quello era solo un arrivederci. Mi allontanai, lasciando tra noi semplici ma chiarissime parole.

    Ognuno il suo Vertigine... ognuno il suo...



    La Capanna

    Mentre a ritroso procedevo in direzione dei ninja che mi affiancavano nella missione, con le mie doti non era stato difficile capire dove fossero e ne con chi fossero. Come me, anche loro mi nascondevano qualcosa, come la strana figura con cui più volte si erano interfacciati e di cui più volte avevano provato a parlarne in privato, allontanandomi vuoi per un motivo vuoi per l’altro. Con la mente ripercorrevo gli eventi sin dall’inizio, di quella missione... cosa poteva essermi sfuggito? Senjutsu... la sua maschera e il suo grido d’aiuto, giunto sino alle porte di Kiri, sebbene il suo potere fosse vincolato al luogo che era degli Akuma, pari ad un tempio.

    Il Coraggio, quell’essere dall’immane forza, soggiogato e recluso nella trappola che qualcuno suo pari aveva creato... il manipolatore di argilla... l’essere con cui Kato e Shin più volte avevano avuto udienza. Verità e il suo potere decaduto sui simulacri vuoti di imbattuti infedeli... il Samurai, che mosso da sete di vendetta aveva reclamato il controllo sulle illusioni, spezzandone il legame con la casa. Rimorso e vertigine. Ancora in vita e pericolosi... il legame con vertigine, quanto saldo e affidabile e quanto pericoloso?

    Non era più tempo di riflessioni era il momento di agire.

    Una spinta, sullo stipite poggiato, la porta si aprì rivelando il rinfoltito gruppo. C'erano quasi tutti, ad eccezione di verità, la compagnia si era ritrovata.

    Memai, non sarà un problema... almeno inizialmente.

    Ma nemmeno un alleato KAto, non possiamo contare su di lei, almeno finchè il samurai non sarà privato della spada che potrebbe eliminarla all’istante.

    Ascoltai minuziosamente i piani che venivano predisposti.

    Lasciate a me Rimorso... ma ovviamente il combattimento con lui dovrà essere disposto su due piani metricamente opposti. Dobbiamo fare in modo che il samurai e l’imbattuto siano distanti. Per questo potrei chiedere aiuto a Memai... per un diversivo. A quel punto, combatterò la mia personale guerra con lui... il supporto di Zoruto potrà tornarmi utile. Ma lui dovrà completamente fidarsi di me. E con fidarsi intendo che dovrà essere disposto a fare qualunque cosa io gli chieda di fare. C'è il rischio che nella fase di combattimento Memai si impossessi del mio corpo, non so quanto e come inizialmente riuscirò a controllarla... soprattutto SE, riuscirò a controllarla.


    Lanciai una occhiata interrogativa ai miei compagni di missione, per comprendere quanto fosse chiaro il rischio e cosa esso stesso potesse comportare.

    Inoltre dobbiamo convogliare tutte le nostre forze a discapito del Samurai... è mia intenzione combattere su più fronti... voglio tentare un contatto con la signora delle farfalle. Nel momento stesso in cui, entriamo in azione e sfruttando l’effetto sorpresa, cercherò di allentare il guinzaglio che il samurai ha su di lei... le sue illusioni potrebbero tornarci utili. Ma voi dovete tenerlo impegnato. Altrimenti mi risulterà impossibile provare questa impresa. Per questo devo fare affidamento su voi...

    Shin e kato... ho bisogno che scarichiate il vostro potenziale offensivo nell’immediato sul Samurai. Non dovrà accorgersi del mio intervento sulla signora dei sogni.




    Al mattino

    La notte era trascorsa insonne, tra turni di guardia e riflessioni. Avevo cadenzialmente tentato di perlustrare il luogo dove il samurai si trovava, per non incorrere in spiacevoli sorprese e diciamocelo anche non troppo certo della fedeltà di Memai.

    Tracciai sull’avambraccio diversi simboli della psiche, tre per l’esatezza, sarebbero potuti tornarmi utili.

    Il gruppo era diviso come da piano se non ci fossero stati imprevisti dell’ultimo momento. Le copie di Kato, stavano egregiamente svolgendo il loro compito e da copione lo spettacolo era stato messo in scena. Un rivolo di sudore sarebbe calato sulla guancia sinistra, non per il caldo, la tensione era palpabile. Da quell’approccio si sarebbe giocata la riuscita della missione. Ma come spesso accade, non c’è mai tempo, non così tanto... e fu l’esplosione.

    Era il segnale e non avevamo tempo da perdere... così rapido avrei ricoperto la distanza tra la mia posizione iniziale e rimorso lanciandoli contro una serie di spiedi 3 in rapida successione, utilizzando l’arma che nascondevo sotto la manica... l’obbiettivo era allontanare Rimorso il più possibile dal samurai. Per questo avrei anche sperato nella collaborazione di Vertigine. Mentre Yato e Zoruto avrebbero potuto aiutarmi nell’impresa.

    Prima ancora che raggiungessimo una posizione di momentanea stabilità avrei composto rapidamente i sigilli e rapida una coltre di nebbia avrebbe rivestito l’aria circostante... era la tecnica del velo di Nebbia. Zoruto, restami vicino. Così il samurai non capirà quello che sta accadendo, avrebbe anche Yato udito le mie parole. Non sarebbe stato difficile per me avvertire la presenza di Rimorso.

    Datemi un momento...

    Chiesi ai miei compagni, mentre come era accaduto in precedenza, tentavo di stabilire un contatto mentale con la signora delle farfalle.

    È il momento... il momento di osare, abbiamo bisogno di te in questa guerra tra il reale e l’immaginario, tra il sogno e la veglia. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per vincere gl’imbattuti e spodestare il samurai.

    Speravo nell’aiuto di quell’essere, mentre con lo sguardo adesso cercavo di seguire i movimenti dell’imbattuto che si faceva chiamare rimorso.

    Eccoci finalmente alla resa dei conti... tuo fratello Vergogna ti porge i suoi saluti...

    Adesso hai un paio di possibilità, la prima, diciamo la meno appetibile, essere sconfitto, soffrire trafitto dal dolore di sentimenti contrastanti a quelli che ti alimentano, oppure decidere di annullarti e tornare nel tuo cimelio, che custodiremo e proteggeremo senza farti alcun male. Che dici?





  13. .

    Gli abiti della nebbia

    diplomazia



    Capisco Mizukage Sama... capisco...

    La posizione del kage era sospesa tra quelle antitetiche dei suoi consiglieri, che fosse lui in quella situazione il più diplomatico del gruppo? Beh, la strada che gli avevo proposto di certo non era una strada semplice. Significava cambiare drasticamente il volto della guida di Kiri, inviare un segnale esplicito ai suoi cittadini. Il contro di certo era il messaggio che Kensei stesso non voleva passasse. L'addolcirsi delle posizioni autoritarie della guida salda di Kiri. L'influenza sugli alleati, otesi e non solo. Avrebbero significato perdita di appeal per i più estremisti, che vedevano nella figura del mizukage il perfetto oppositore del volere accademico e la messa in discussione della leadership del fuoco.

    Come volete e come ritenete opportuno.

    Stavo imparando a conoscere l’uomo che si nascondeva dietro alla maschera e seppur combattuto tra tumulti di coscienza e vecchie amicizie, quello era il mio compito nella nuova Kiri ed ero prepotentemente intenzionato a attuarlo.

    Osservai per un attimo la ragazza e convenni fosse giusto che da sola scegliesse la sua strada, non mi piaceva l’odio che covava per Itai, suo padre... ma quelle potevano definirsi questione famigliari e alla lunga avremmo visto assieme gli sviluppi di quella faccenda.

    La guida del kage poteva servirgli... ma per quali propositi...

    Quando Kensei Kensei ci congedò mi accompagnai alla porta superandola adocchiando i prossimi convocati. Le nuove leve di Kiri crescevano e preso la nebbia avrebbe avuto mani abili su cui contare.

    Che fosse davvero giunta l’alba della nuova Kiri... e la rivalsa di quella che definivano la nuova nebbia di sangue?





  14. .

    l'erba tinta di sangue

    missione Suicida



    ... La Riunione per Kusa ...

    l'elite accademica era riunita e fioccavano le proposte per salvare Kusa, tra le quali appunto anche quella di farla cadere "temporaneamente" nelle mani del nemico, una sorta di trappola per topi. alla fine, seppure i fronti fossero contrapposti e per fronti ritenevo l'asse Oto/kirina da una parte e la restante parte accademica dall'altra, gli intenti non erano poi diversi. Kusa era sacrificabile. l'Erba però quella non lo era. perderla avrebbe lasciato al nemico la possibilità d'invadere il fuco e fargli avvertire costantemente il fiato sul collo.
    l'idea di resistere all'assedio, non era una cattiva idea ma ciò comportava pazienza e tempo da spendere e tante provviste. per non parlare di forza d'animo e tempra che forse non tutti i soldati lì presenti avevano dimostrato. se si aggiungeva la volontà di una frangia dei presenti di sabotare la RESISTENZA, questo avrebbe potuto trasformare gli assediati in carne da macello, alla mercè del nemico.


    osservai tutti i presenti, uno ad uno e dentro di me pensai quanti dei loro volti avrei rivisto in futuro, con la guerra che incombeva a pochi chilometri di distanza e me ne rammaricai. 


    ... Al Fronte ...
    ore 13.00   

    l'accampamento dei cremisi era mastodontico, sovrastava la strada sbarrando il cammino a chiunque avesse voluto oltrepassare quelle terre. ci fermammo a pochi metri dal confine e subito l'Hokage prese le redini della situazione nelle mani. l'idea dei cloni era ottimo per porci in una situazione di vantaggio, per lo meno, strategico.

     avremmo potuto così comprendere quali misure cautelative e d'individuazione possedeva il nemico e quanto esse fossero efficaci.
    avrei attivato la mia [Abilità innata] mi sarebbe stato utile, comprendere quanto fossero capaci i nemici nelle vicinanze.
    per la distrazione del nemico, su quello non ci sono problemi, lasciate pure fare a me...
    ero d'accordo con il marionettista, interrogare qualcuno in quel luogo sarebbe stato infruttuoso e controproducente. avremmo avuto più possibilità una volta infiltrati.

    quando volete ragazzi... io ci sono.


         
  15. .

    La ricerca della forza


    il coraggio si una scelta difficile



    Come vedi mia cara Memai... ci sono momenti in cui devi rinunciare a qualcosa per proteggere quello a cui tieni di più, anche a costo di sacrificare gli affetti, anche a costo di ferire qualcuno, anche a costo di uccidere qualcuno. Qualcuno non sa farlo ma quella non è gentilezza è soltanto debolezza, non è abbastanza forte per riuscire a fare delle scelte, ora a te sta bene essere ancora quella che viene ferita? Accettare di essere ancora una volta sconfitta, seppur con la consapevolezza di rinascere? Se il potere del samurai continuerà ad aumentare presto verrà soggiogato anche l’ultimo degli imbattuti non sei d’accordo? Tutti voi potreste finire schiavi... e come può una divinità decidere di assecondare un semplice umano? Tu credi di avere il potere d’impedirlo? La domanda è ovvia...

    Era palese che la risposta fosse negativa...

    Ma forse insieme abbiamo una possibilità. insieme saremo quello che di più sacrilego possa esistere. Il divino e l’umano che si fondono, consapevoli e senzienti uno nell’altro. Chissà che potere ne potrà scaturire... l’illusione che diventa realtà, l’illusione che si fonda nel suo creatore. Il pittore che diventa tela, il musicista che diventa musica.

    Allora tu intendi accettarmi? O meglio... ti sto offrendo la possibilità di divorarmi, anche a costo di rischiare di compiere la scelta sbagliata, anche perché ho compreso che ad essere sbagliato non sono io, ad essere sbagliato, è questo mondo...

    Vivere vuol dire... vuol dire divorare gli altri... mangiami pure... accetta il mio corpo come tuo, accetta di convivere e insieme saremo più forti... dopotutto non ho mai avuto paura di cadere, mai paura di lanciarmi. Saremo l’uno la forza dell’altra.

    Attesi che metabolizzasse la mia offerta.

    Abbiamo un’arma che può contrastare la spada del samurai, non saremo noi ad affrontarla, a noi spetterà controllare tutti gli imbattuti, saremo noi a guidarli... insieme, controlleremo anche la regina dei sogni, la donna farfalla che il samurai controlla e li useremo per contribuire a sconfiggerlo.

    Allora mi aiuterai?



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