Votes taken by Ersapo

  1. .

    The SwordMastahHHH!!!!


    Post Primo




    old-man-wearing-hat-jacket-260nw-556404994

    Davanti ad un malfamato locale di Suna un vecchio anziano sedeva su una panchina, fumando una sigaretta e guardando i giovani ragazzi che frequentavano quel bar si gustava gli ultimi minuti del caldo sole sunese. Era pomeriggio tardi ormai e i giovani si aggregavano in quel posto per bere litri di alcolici e fare uso di qualche sostanza illecita; spesso c'erano risse e infatti quella era una zona controllata dalla polizia periodicamente.
    Jou però si definiva un ragazzo furbo e decise che l'ora migliore per andare a fare un po' di soldi con lo spaccio in quel locale era proprio l'inizio della festa, quando tanta gente stava cercando il modo di sballarsi per far passare la serata. Jou purtroppo era facilmente riconoscibile per via della sua capigliatura abbastanza appariscente quindi decise di utilizzare la tecnica della trasformazione per diventare il vecchietto che sedeva su una panchina aspettando i clienti. Aveva sparso la voce e i ragazzi sapevano che se avessero avuto bisogno di erba dovevano soltanto andarsi a sedere affianco ad un anziano signore che sedeva di fronte al locale.
    Così i primi minuti passarono e il primo giovane si sedette affianco a lui Quanto? 300 ryo Tieni
    In cinque secondi lo congedò e immediatamente dopo arrivo un altro ragazzo, e continuò così almeno per un'oretta.
    Ormai sera e dopo numerosi clienti e ryo guadagnati, il vecchio Jou decise che la sua giornata lavorativa si potesse definire conclusa: si alzò per andarsene ma notò due figure abbastanza distinte svoltare l'angolo della sua strada e fissarsi con lo sguardo su di lui
    Cazzo la polizia!
    I due poliziotti iniziarono a correre verso di Jou e di conseguenza lui iniziò a scappare; girò al primo vicolo per poi continuare la sua fuga in quelle viette strette in cui era difficile orientarsi. Si fermò al primo cassetto dell'immondizia e spezzò la tecnica della trasformazione facendo così ritornare il nostro tanto amato Afro
    Cazzo devo trovare un nascondiglio, mi stanno cercando
    Swordmastahhhh...
    Chi è che parla?
    Swordmastahhhhhhhhhhhhhh... segui la mia voce se vuoi diventare il prossimo swordmastahhhhhh
    Jou era convinto di essere troppo fatto e quindi di avere le allucinazioni, se no quale altra spiegazione c'era per quella vocina nella sua testa?
    Swordmastah?

    Sentì in lontananza le voci dei poliziotti che lo stavano cercando e così l'intinto prese il sopravvento e iniziò a seguire quella voce. Correva più forte che poteva tra i vicoli di Suna per poi giungere davanti ad un edificio a lui sconosciuto
    Entra qui dentro e dirigiti in bagno, se vuoi diventare il prossimo swordmastahhhhh...
    E' scappato in questa via, andiamolo a prendere!
    La polizia si faceva sempre più vicina e Jou non poteva permettersi di essere arrestato ma non sapeva davvero dove nascondersi; stava iniziando ad iperventilare per l'agitazione e la scelta giusta da fare era solo una, ovvero fidarsi della vocina ed entrare in quell'edificio.
    Stranamente le porte erano aperte così l'afro riuscì a nascondersi dentro, si precipitò immediatamente nella zona dei bagni
    Ora sposta quella confezione di fazzoletti, e sotto troverai il biglietto per la tua via di fuga. E per la gloria eterna...
    Jou si avvicinò ad una confezione di fazzoletti sopra il lavandino e con molto timore per essersi fidato di una voce nella sua testa, la spostò. Sotto c'era un biglietto d'oro su cui non c'era scritto nulla. L'afro lo afferrò e si voltò e con grande stupore vide che su una porta del bagno c'era una targhetta particolare
    ”Se credi di essere tu il prossimo allora supera la vera porta”
    Rimase perplesso per qualche secondo, tutta quella situazione stava diventando surreale. Un forte boato che proveniva dall'ingresso dell'edificio però lo fece tornare alla realtà
    Lo sappiamo che sei qui! Consegnati e non ti succederà nulla!
    Cazzo! Mi hanno trovato...
    L'afro si rifece prendere dalla paura di essere arrestato così entrò nella porta del bagno, che sembrava essere una comune toilette se non fosse stato per quella fessura sopra al gabinetto
    Allora quella voce, diceva il vero?
    Jou fissò il suo biglietto d'oro e decise di provare ad infilarlo nella fessura: combaciavano perfettamente e infatti una seconda porta si aprì, una porta che conduceva ad un tunnel buio pieno di torce. L'afro non disse una parola e s'incamminò verso il buio

    Ad un certo punto il corridoio si aprì in una stanza leggermente più grande ed illuminata dove in mezzo stava un uomo dalla faccia di maiale. Si presentò come Butanikoman ed era il sovrano di quel posto, un luogo sconosciuto ai più dove aveva luogo il torneo dello SwordMastah Allora era lei che mi parlava nella testa, e che mi ha fatto scappare dagli sbirri! Oh grande Butanikoman!
    Il semi dio maiale continuò spiegandogli cosa stava per succedere, invitandolo a spogliarsi di ogni suo avere: per fortuna Jou non aveva con sè nessun equipaggiamento ninja, ma d'altro canto aveva un bel gruzzoletto di ryo che si era fatto spacciando poco prima. Si infilò poi i pantaloni che gli erano stati dati e prese la maschera e il foglietto in mano. Il foglio era un potente fuuinjutsu che lo avrebbe purificato da tutto ciò che non fosse necessario per un combattimento di spade, la maschera invece... era semplicemente una maschera.

    306x306-toy01314-maschera-carlino-cane-pelouche

    A petto nudo e con una maschera da carlino che magicamente gli fece scomparire i voluminosi capelli rendendolo irriconoscibile, si appiccicò il fuuinjutsu sul petto.
    Gli piaceva autodefinirsi il miglior spadaccino di Suna ed era pronto per farlo vedere al mondo intero, diventando il grande SwordMastah
    Butanikoman-sama, sono pronto!

    Prima di entrare nella stanza dei combattimenti si fermarono in ciò che sembrava essere un'armeria. Il grande Porco gli spiegò che aveva cinque punti da spendere per prendere tutte le armi che voleva, si trattavano di armi di legno ma Jou sarebbe riuscito ad utilizzarle al meglio. Decise di prendere una Kama [1], una lancia Chiang [2] e una Katana [2] Ahhh con queste lo so che mi divertirò un mondo!
    Finalmente entrarono nella sala principale, piena di ring da combattimento e di gente pronta a menare le mani, ovviamente tutti a petto nudo e con una maschera animale in testa. Il grande Butanikoman fece la sua entrata di scena esaltando tutti i presenti con le sue parole e dando inizio al torneo
    GRANDE VITA A BUTANIKOMAN-SAMA!! VINCERO' PER LEIIIIIII!
  2. .
    Io ci provo :riot:
    Scheda
  3. .

    I Misteri del Bagan


    Post Primo




    Era notte fonda in quel di Konoha, l'aria era frizzantina e praticamente tutte le luci del quartiere erano spente. Da un piccolo bilocale di una palazzina si poteva però sentire un chiacchiericcio e delle risate maschili e femminili, e una luce fioca si intravedeva dalla finestra.
    All'interno due giovani erano distesi nudi a letto, sudati e stanchi, ma con entrambi il sorriso stampato in faccia.
    Alinamaru giocava con i capelli della ragazza, che seduta sul bordo del letto fumava una sigaretta
    Sicuro che non ne vuoi una?
    Sisi grazie, non voglio iniziare adesso
    La donna, che aveva un decina di anni in più del Nara, si sdraiò di fianco a lui continuando a fumare
    Sai, in amministrazione è arrivata oggi una missiva dall'accademia. Per un corso sull'utilizzo del chakra. L'hanno affidata a me, devo assegnarla a qualche genin del villaggio.
    E quindi?
    Ho scritto il tuo nome
    Ma che sei stronza Hanako?
    Senti Alinamaru hai venti e passa anni e sei ancora un genin, non stai facendo niente per il villaggio, e l'amministrazione se n'è accorta. Se non ti decidi a fare qualcosa te lo tolgono il titolo di genin, poi vai a fare il raccattone! O te ne torni da mamma e papà...
    Oh ma cosa vuoi?! Se sei venuta a farmi la ramanzina ci fermavamo al secondo sakè e a casa ci tornavo da solo! Comunque...
    ... scusa non volevo dire quello. Però sto cercando di aiutarti! E' un addestramento del cavolo che ti può servire tanto. Poi è un posto fantastico quello dove devi andare, un tempio buddhista con decine e decine di ciliegi tutti attorno. Vedrai che sarà una passeggiata, una specie di gita!
    Alinamaru mugugnò, poi prese la sigaretta di mano alla ragazza. Fumò un pochino, poi tossì pesantemente, tanto da obbligarlo ad alzarsi per andare a prendere un goccio d'acqua dalla cucina.
    Tornò in camera con la bottiglia di acqua in mano, e nel pieno della sua nudezza fece un rutto capace di svegliare metà villaggio
    Ma Alinamaru!!
    Eheheheh, va bene ci andrò Fece pochi passi per poi risdraiarsi affianco alla sua donna, iniziando a farle dei grattini sulla schiena Ma solo perchè effettivamente mi sto un po' annoiando. Se poi mi prometti che è veramente un bel posto, perchè no La prese di forza per farla girare e farla ritrovare con la schiena sul letto, e Alinamaru sopra. Allora domattina prima di andare mi dai tutte le specifiche per questa cosa. Ora però ti addestro io...

    [...]

    Si trovava in un posto magnifico, in un' infinita distesa di colline colpite da qualche sporadico venticello che le facevano divenire come un oceano con le onde; vi erano diversi sentieri, tutti circondati da ciliegi, ma alla fine tutti portavano al magnifico tempio buddhista che ergeva sopra ad una di quelle colline.
    Alinamaru aveva percorso le ultime 5 ore a cavalcare un asino, l'unica cosa che si era riuscito a permettere per evitare di dover camminare fino a lì. Aveva il culo dolorante e appena vide il tempio in lontananza scese dalla bestia per continuare a passo d'uomo. Si dovev trovare con un uomo poco distante da lì, un kiriano per l'esatezza, colui che gli avrebbe insegnato il controllo del chakra.
    Era partito stranamente volenteroso il Nara, le parole di Hanako lo avevano convinto un po' troppo di buone intenzioni. Come riusciva a manipolarlo lei nessuno al mondo.
    Da lontano vide un uomo con una camicia bianca alzarsi in piedi e un ragazza arrivare dall'altra parte: era molto minuta, dalla carnagione molto chiara, quasi albina, e dai capelli di un acceso color rame. Doveva essere l'altra ragazza scelta per quell'addestramento. Arrivarono quasi in contemporanea davanti al kiriano che per prima cosa lanciò a loro una pergamena da leggere. Alinamaru la srotolò e ne lesse il contenuto. Gli venne quasi un malore a leggere la lettera, ma non per la pericolosità o l'importanza di quello che c'era scritto.
    Non sarebbe stata la giornata così tranquilla che si aspettava. Nemmeno la gita promessa da Hanako Maledetta... le faccio una scenata quando la ribecco

    La lettera parlava di un'epidemia che ha colpito il tempio, e che bisogna debellare per prevenire la disfatta della fragile economia del tempio, che si basava sulla raccolta di ciliegie per farne una marmellata speciale.
    In che diamine di situazione si era andato a cacciare...
    Poi lo shinobi iniziò a parlare spiegando il vero motivo per cui erano stati convocati. Alinamaru si stava chiedendo se l'amministrazione della foglia sapesse delle reali intenzioni del Kiriano, e se quindi Hanako non ne fosse a conoscenza. In quel caso avrebbe soltanto fatto una gran figuraccia a farle una scenata.
    Ahhhhh che casino che era!

    Il nara si grattò la fronte e cercò di concentrarsi; guardò la sua compagna, come se stesse cercando risposte da lei. Non poteva permettersi di girare l'angolo e tornare a casca, ma non voleva neanche rischiare di prendere qualche malattia strana in quel posto!
    Ahhhhhh grazie delle sorpresa... Rilesse un'ultima volta la pergamena e alzò lo sguardo in cielo E va bene! Cosa ti devo dire... ma spero che tu sia un medico perchè non voglio prendermi anche io questa malattia strana. Comunque molto piacere, Alinamaru Nara. Spero di dare una mano a questo tempio faticando il meno possibile


    Edited by Ersapo - 28/5/2020, 17:55
  4. .

    Il Ritorno





    L'aveva letto su un libro una sera qualche mesetto prima:
    "Gli uomini sognano più il ritorno che la partenza"
    Jou non aveva mai negato a nessuno di voler tornare prima o poi a Suna, ma spesso nel profondo si chiedeva che cosa fosse veramente ciò che lo aveva fatto allontanare dal villaggio: era da poco diventato Genin, aveva fatto numerose amicizie ed esperienze interessanti, guadagnava i suoi soldini in maniera losca e non, e aveva una bella casetta in centro a Suna...
    Già casa sua... erano due anni ormai che ogni giorno viveva con il pensiero fisso di quella maledetta finestra che non si ricorda se l'avesse chiusa o meno.
    E conoscendosi non l'aveva chiusa

    Comunque, Jou si convinse di partire due anni fa, era un lungo periodo in cui non si sentiva felice . Il problema è che quando Jou capisce che qualcosa non va decide sempre di fare qualche cambiamento. Solo che quella volta fu drastico.
    Nel giro di due giorni organizzò tutto e se ne andò senza dire niente a nessuno.
    Aveva sempre vissuto nel caldo asfissiante del deserto e nella sabbia delle dune, quindi decise di passare il suo "ritiro spirituale", come piace chiamarlo a lui, nei boschi tra il paese del Fuoco e quello del Vento, a Sud del Paese dei Fiumi non tanto distante dal mare. Aveva conosciuto un tizio a Suna un po' di tempo prima che gli parlò di una casetta abbandonata ricoperta dai rami e le foglie delle piante. Jou decise di andare lì e abitarci, mettendola a posto il necessario e per lo più adattandosi alla situazione.
    La casetta dopo una bella ripulita dalla vegetazione e qualche chiodo e tegola sul tetto, era abitabile. E divenne casa per due anni.
    Gli piaceva l'idea della vita dell'eremita, fino a quando non scoprì una locanda non troppo lontana da dove abitava e quindi di venerdì e di sabato Jou si scordava di essere un eremita e andava a fare baldoria.
    Tra cattive compagnie, qualche allenamento di spada per non arrugginirsi del tutto e un bel po' di risse da bar passarono due anni.
    Due anni che lo stufarono.

    L'idea del tornare a Suna, a casa sua, lo tormentava da un bel po'. Sapeva in sè che quello che voleva veramente era tornare in quell'arido e così inospitale villaggio della Sabbia, e forse era partito proprio per questo.
    Voleva capire veramente quanto fosse importante per lui una casa come Suna, non una baracca in mezzo al bosco.
    Si divertì tantissimo per carità, imparò tante cose sulla natura e sulle piante, e divenne sicuramente più riflessivo e calmo.
    Però il suo posto era in mezzo alla gente del villaggio.

    Zaino in spalla tornò su suoi passi, fece lo stesso identico percorso dell'andata e dopo qualche giorno di viaggio vide finalmente in lontananza quel grosso tumulo in mezzo al deserto che era Suna.
    Un brivido gli percosse la schiena, stava tornando davvero a casa. Non aveva ancora pensato per un secondo alle reazioni che potevano avere i suoi superiori o i pochi amici che aveva. Tutte le sue emozioni e i suoi pensieri erano focalizzati sul tornare a casa, aprire la porta, sdraiarsi e accendersi una sigaretta.
    E scoprire o meno se quella maledetta finestra era stata chiusa o no.

    Mancavano davvero pochi metri all'oltrepassare le mura di Suna quindi si fermò un po' prima, si accese una sigaretta e attese il guardiano che lo avrebbe accolto.
    Il guardiano delle mura, una figura che lo aveva sempre affascinato e spinto a migliorare nella sua carriera ninja, peccato avesse interrotto quest'ultima per il suo viaggio.
    Una volta arrivato , prese in mano il suo zaino per tirare fuori il coprifronte del villaggio e le chiavi di casa sua
    Sono Jou Satoshi, genin del villaggio della Sabbia, assente da due anni. Vorrei tornare a casa, con permesso
  5. .
    GRANDEEE JOOOSH CULTURA ITALIANA IS PUTTANA MAIALA :riot:
  6. .
    CITAZIONE

    Link alle schede: Jou Satoshi / Kuso Chitai

    Durata: 1 Post di Presentazione + 6 Attivi.

    Regole:
    - Si ferite permanenti, no morte


    Arena e Meteo: Mappa


    Un Pazzo e un Fattone


    Post I°




    Era un periodo particolare della vita di Jou quello: era diventato un genin da tempo ormai, era migliorato fisicamente e mentalmente, aveva conosciuto le radici della sua famiglia e si sentiva molto più sicuro di sè stesso. In contemporanea a tutto ciò, Jou stava iniziando ad interessarsi davvero riguardo alle sue amate piantine: le faceva crescere nella sua casetta a Suna, ne dava un po' a qualche suo amico in cambio di soldi e i resto se la teneva per sè. A Suna non era propriamente una cosa legale ma neanche illegale, era per lo più tollerata. Quindi Jou aveva campo libero per questa sua passione, per questa sua scoperta del suo pollice verde.
    Faceva crescere le sue piantine così bene che uno dei suoi amici di Suna l'aveva fatta provare a qualcuno nei dintorni di Ame, al confine con il paese de vento, un certo Shokuto Janki, il proprietario di una bettola frequentata da gentaglia. Questo suo confidente gli disse di andare lì con un po' della sua merce, fargliela provare e nel caso iniziare una collaborazione per lui.
    Perchè diciamocelo, questa cosa che con la sua erba Jou poteva farci un sacco di soldi lo entusiasmava e non poco, e quindi un viaggetto ad Ame non sarebbe stata proprio un'Odissea, anzi.

    Partì da Suna il giorno prima assicurandosi di dare notizie all'amministrazione della sua assenza così che non gli incaricassero delle missioni. Appena uscito dal villaggio però si sarebbe tolto il coprifronte dalla testa per metterlo in una delle tasche della sua sacca: stava andando ad Ame, un villaggio non accademico dove chiunque avrebbe potuto attaccare Jou per il solo fatto di essere del paese della sabbia. Non aveva bisogno di attaccare brighe inutili, anzi voleva collaborare con quella gentaglia. I vicoli e i malviventi erano veramente casa sua, non la chiarezza e la limpidità di quello strano mondo ninja.

    Era notte quando arrivò in quella locanda malmessa, probabilmente le 10 di sera: il locale si trovava in un villaggio non particolarmente vivace e rassicurante, ai confini con il paese del vento ma nel territorio di Ame. L'insegna doveva essere illuminata ma solo qualche lettera lo era così da rendere illeggibile il nome di quel posto malfamato. Faceva freddo, e Jou avvolto da un kimono decise di entrare.

    Il locale dentro era buio e mediamente affollato, c'era un odore che era un misto tra cibo e fumo e la clientela che c'era non era sicuramente parte della borghesia di Ame. Nonostante saranno stati una decina lì dentro il chiasso che facevano sembrava provocato da almeno 100 persone, ma Jou sapeva già chi cercare. Si diresse verso il bancone e il locandiere alla vista dell'afro fece un cenno di saluto con la testa, come se lo avessero precedentemente descritto e sapesse già chi fosse Jou Satoshi Buonasera buon uomo, credo che stia cercando Shokuto, o sbaglio? Esattamente, è lei? Molto piacere Piacere mio, sono Jou I due camminarono fino alla fine del bancone, dove Jou avrebbe appoggiato la sua borsa e ne avrebbe tirato fuori un sacco contenente tanta erba Ahhh eccola qua, il tuo amico ha parlato molto bene di te e della tua merce, l'ho pure provata, mi piaci JouGrazie mille Shokuto, la vuoi tutta quindi? Ne vuoi altra? Vedi di darmi anche una birra nel frattempo Così avrebbe aspettato la sua birra e nel mentre si accese una sigaretta, aspettando il momento degli affari


    Edited by Ersapo - 11/12/2018, 20:12
  7. .

    La vendetta dei Nomura


    Post III°




    Il tipo con cui Jou doveva condividere il laboratorio a quanto pare non sembrava essere un tipo noioso e banale, anzi. Due cose colpirono l'occhio dell'afro immediatamente: la prima è che beveva whiskey, quindi era un libidinoso come appunto il sunese; la seconda è che non si presentò, Jou fece finta di niente ma se ne accorse perchè non è proprio una cosa comune non presentarsi. Jou sinceramente non aveva nulla da nascondere e non si pentiva di nulla quindi per lui rivelare il suo nome non era un grosso problema, ma a quanto pare il tatuato non era della stessa opinione. Si definì un mercante che a quanto pare se ne intendeva di veleni, ed era lì perchè pagato per essere in quel posto Ah beh allora due spicci li prentendo anche io alla fine di questa solfa eh... vedi di mettere una buona parola anche te magari eheheh

    Quindi Jou iniziò la preparazione per il suo tonico speciale. Dopo aver tritato per 10 minuti le foglie di Bridio e averle messe nell'acqua distillata, prese un'altra ciotola e un altro mortaio in cui ci rovesciò dentro metà dell'erba che si era portato da Suna. Iniziò a pestare anche quella, per renderla compatta e far uscire tutto l'olio contente il vero siero di quella speciale pianta. Ci mise meno di 10 minuti e tolta l'erba potè vedere come su tutte le pareti della ciotola c'era attaccata una sostanza appiccicosa. La raccolse tutta fino a farla diventare una pallina di color ambra per poi appoggiarla su un foglio sopra il tavolo, terribilmente vicino alla bollitrice...
    Tirò fuori l'ampolla con la soluzione di bridio e acqua distillata appena bollita e la lasciò raffreddare per qualche minuto. Il fato volle però che nel tirare fuori quell'ampolla, Jou mosse per sbaglio il foglio con sopra l'olio della sua erba e lo fece cadere nel bollitore: non se ne accorse, lasciando così che quella sostanza così pericolosa e particolare iniziasse a produrre fumi allucinogeni. I ragazzi non se ne accorsero immediatamente, ma nel giro di pochi minuti avrebbe iniziato a provocare i primi effetti.

    Nel mentre però l'afro continuò con la sua preparazione e lesse le istruzioni che seguivano. Fece una veloce equazione matematica e arrivò con il capire che doveva usare 1.5 g di acido acetico, che avrebbe iniziato un processo chimico a contatto con le foglie di bridio tritate e bollite, e quella poverina particolare con su l'etichetta "terra di fullet". Non gli risultò difficile arrivare a quel punto, tanto che dopo una mescolatina a quel composto e dopo averlo messo a riposare, pure Jou si sarebbe stravaccato sulla sedia più vicina a riposare Ahhh tutta questa meticolosità e precisione mi fanno venire il mal di testa ahahah come vorrei anche una bella birretta... Era completamente stravaccato e si sentiva come sciogliersi su quella sedia, i muscoli erano completamente sciolti e rilassati e la testa viaggiava in tutt'altro posto, che sicuramente non era quel laboratorio freddo e buio.

    Nel mentre Namae lavorava sul suo banco da lavoro tritando i fiori dell'aconite, che avrebbero rilasciato una sostanza gialla e appiccicosa, nettare del veleno che quella pianta poteva creare. Per l'Oleandro non vi erano fogliettini con istruzioni o quant'altro, a quanto pare la famiglia Nomura doveva davvero fidarsi di quel particolare individuo che si spacciava come semplice mercante.
    Ma il danno che Jou che aveva provocato avrebbe colpito anche il temibile Nukenin di Ame, facendolo tornare ai vecchi tempi da giovane quando si fumava le cannette tra i vicoli bui del villaggio della Pioggia. Non si sarebbe allarmato più di tanto, quella sostanza che Jou aveva estratto e che senza volere aveva messo nel bollitore emanava un fumo dall'odore moto piacevole che quasi si riusciva ad ignorare, se non che in pochi minuti avrebbe colpito il cervello di entrambi. L'afro era già cotto e stava già viaggiando per i suoi mondi immaginari, e anche Namae inizialmente si sarebbe sentito ogni muscolo del corpo sciogliersi e avrebbe avuto bisogno di sedersi. Solo in quel momento il suo cervello avrebbe deciso di fargli un brutto scherzetto.
    Iniziò a sentire come una presenza malvagia e angosciante in quella stanza, una presenza tremendamente inquietante che non aveva una spiegazione logica: erano soli in quel laboratorio, lui e Jou.
    Poi l'afro scomparve, non era più in quel laboratorio. E poi anche il laboratorio venne a mancare, e così divenne una stanza completamente buia Namae... Una voce si fece sentire insieme a dei passi Sei veramente ridicolo... I passi si fecero sempre più vicini ma l'Oleandro non potè capire da che parte arrivavano Neanche avessi più 15 anni... Poteva sentire come quella voce era una voce critica e arrabbiata, come se fosse di qualcuno che lo conoscesse Te l'avranno sciuramente detto come li tratto io quelli che lavorano come te... Namae finalmente potè sentire a presenza di qualcuno alla sua destra, e una volta giratosi avrebbe notato una figura stranissima parlargli
    ade
    Non pensavo di conoscerti in una situazione del genere... ma lo sai benissimo come andrà finire questa situazione Sbarrò gli inquietanti occhi gialli e il fuoco blu sulla sua testa si fece più vivo e più acceso.
    Cosa avrebbe fatto e pensato l'Oleandro in quella situazione così irreale?
  8. .


    LE 3 PROVE DELLO YOKAI DELL'OVEST: PARTE I°







    -Ah, grazie- Zitto zitto Jou mangiò il primo tonico offritogli da Tasaki e immediatamente si sentì meglio, poi prese il secondo e se lo mise in tasca: un grande calore pervarse il suo corpo e la sua salute fisica ne risentì molto -Cavolo certo che vi danno pasticche buone a Taki ahah- Che fosse di taki e non di un villaggio accademico gli importava poco sinceramente finchè non avesse creato seri problemi.
    Poi buttò la mela che stava mangiando e riprese la parola e dal nulla in pratica creò 90 kunai fatti di chakra: il suo piano era quello di creare un percorso grazie ai suoi kunai appena creati, lanciandoli in una linea retta verticale così che conficcandosi nella parete potessero attivare più bombe possibile. Ad una cosa del genere ci aveva pensato anche Jou prima mentre imparava ad usare il chakra adesivo, soltanto che non poteva attuare un piano simile da solo perchè non aveva abbastanza armi da lanciare.
    Detto fatto, il temibile e spaventosissimo nukenin di Taki ne creò 90 in men che non si dica.
    Ne prese la metà e iniziò a lanciarli, cosa che fece anche l'afro di Suna: con entrambe le mani lanciava manciate di kunai di chakra che ogni tanto andavano a colpire una bomba generando una delle solite esplosioni che avevano massacrato Jou precedentemente -Però diamine che casino- In effetti, come aveva detto prima Tasaki, se qualcuno era davvero in cima a quella parete avrebbe sentito sicuramente le esplosioni nel cuore della notte, anche perchè probabilmente il loro utilizzo primario era quello di fare da allarme -Davvero, c'è da stare attenti che non appaia qualcuno dal nulla-

    Il suo volto si ingrugnì leggermente, aveva come un brutto presentimento. Ascoltò le ultime parole del nukenin maestro del controllo del chakra e poi partì insieme a lui, utilizzando l'appena imparato chakra adesivo per attaccarsi alla parete e poter correreChakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali.
    (Mantenimento: ¼ Basso )
    [Da genin in su]
    senza problemi verticalmente. Per i primi 100 metri, grazie ai suoi primi tentativi e al sentiero di kunai, non trovò nessun problema, nessuna bomba esplose nè per lui nè per Tasaki. Ma poi iniziarono i problemi
    I due ragazzi poterono vedere come dalla presunta cima della parete spuntarono diverse figure con delle strane maschere in faccia, e chiaramente nessuna buona intenzione. Questi si divisero, e iniziarono ad ostacolare la salita dei due.
    Jou continuò a correre verso l'alto diminuendo leggermente la velocità di marcia e facendo più attenzione ai potenziali nemici che non si fecero aspettare più di tanto: il primo dei tre attacchi fu un lancio di un fuuma shuriken che mirava dritto alla gola dell'afro, che però ebbe tempo di vedere l'offensiva e impastando del chakra riuscì a schivare il dardo, deviando la sua traiettoria di corsa di due passi verso destra e facendosi sfrecciare affianco il fuuma shuriken [Slot Difesa I ]. Tenendo sempre lo sguardo fisso in alto notò come altre due figure erano in procinto di scagliare qualcosa verso Jou, e non sembrava un dardo qualsiasi perchè era contenuto in un secchio: un liquido nero per niente invitante e forse sapeva di cosa si trattava. Conosceva la pece, un liquido altamente infiammabile e potenzialmente mortale se a contatto con la pelle umana, l'unico liquido di colore nero che viene lanciato per fare male. Jou non aveva assolutamente intenzione di toccare anche solo una goccia di quella merda perchè immaginava il dolore che poteva fare, e schivarlo completamente sembrava difficile, se non avesse usata una sua tecnica. Fermò un attimo la corsa e veloce compose i 5 sigilli della sua fuuton preferita [Slot tecnica avanzato]Tornado Protettivo
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Drago, Topo, Cavallo, Tigre, Scimmia (5)
    L'utilizzatore può circondarsi, entro mezzo metro, da un tornado dalla potenza protettiva pari a 40 che lo proteggerà integralmente. Questo vortice tratterrà tutti gli oggetti in volo o scagliati, permettendo all'utilizzatore di afferrarli e sfruttarli in combattimento.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]
    . Utilizzò una grande quantità di chakra per i suoi standard ma non potè non apprezzare la sua tecnica. Un forte tornado si generò attorno all'afro e riuscì a spazzare via a destra e a sinistra la pece che andò a macchiare la parete, oltre che provocare una piccola pioggerellina di pece per chiunque si trovasse sotto di loro. Ma se pensava che gli Youkai avessero finito lì allora si sbagliava di grosso: un terzo individuo è stato tutto il tempo a mirare l'afro con una balestra e avrebbe aspettato il momento opportuno dopo il tornado protettivo per scagliare il suo dardo. A Jou bastò aguzzare un po' l'occhio per vedere un foglietto sul kunai che stava per essere lanciato, chiaramente una cartabomba. Il lanciò fu velocissimo e mangiò la distanza che li separava e Jou non ebbe tempo di pensare a chissà quale difesa. Gli venne solo in mente di andarsene velocemente da lì se non voleva beccarsi un'altra maledetta esplosione, e così compose altri cinque sigilli [Slot tecnica base]Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    Al suo posto comparve un fusto di legno che divenne completamente bruciacchiato, mentre Jou si materializzò 10 metri sotto la sua posizione nel momento dell'esplosione. Guardò il fumo sopra di lui e riprese a correre verso la cima della montagna, più veloce di prima sfruttando il polverone creato dall'esplosione per sbucare dal nulla e sorprendere i suoi nemici, che nel mentre avrebbero dovuto preparare un'altra offensiva. Sarebbe arrivato prima Jou in cima o gli Youkai riusciranno ad ostacolare la sua salita nuovamente?


    Nel mentre anche Tasaki ebbe visite dal suo lato. Come con Jou, 3 figure sarebbero andati a rompere i cosiddetti al nukenin. Per prima cosa un matto si lanciò giù dalla parete e quando fu a distanza ravvicinata con Tasaki, esplose E' un clone con una cartabomba attaccata
    Cartabomba I Distruttiva [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di raggio pari ad 1,5 metri quando attivata. L'attivazione è percepibile tramite udito, vista e tatto; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale - Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 45)
    [Da genin in su]
    . Immediatamente dopo, per via del tornado protettivo utilizzato da Jou, schizzarono delle gocce di pece in direzione di Tasaki e successivamente un terzo individuo, anch'esso dotato di balestra, scagliò due dardi con una cartabomba attaccata: prima ne avrebbe lanciato uno, dopo di che avrebbe seguito il movimento di Tasaki e avrebbe scagliato anche il secondo, facendoli esplodere quando sarebbero stati a distanza di appena mezzo metro dal nukenin



    Jou Satoshi - Riassunto Round

    Vitalità: 9.5/12 Leggere
    Ferite: 1.5 sul busto, 1 gambe

    Chakra: 23.75/30 Bassi
      Slot Difesa 1: - Schivata
      Slot Difesa 2: -
      Slot Difesa 3: -
      Slot Azione 1: -
      Slot Azione 2: -
      Slot Azione 3: -
      Slot tecnica 1: - Tornado protettivo
      Slot tecnica 2: - tecnica della sostituzione

    NOTE: - Spero vada bene il post e la tabella :riot:
8 replies since 7/8/2018
.