Votes taken by DioGeNe

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    ::: L'Esclusivo, due giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    La musica era come sempre assordante ma proprio per questo era il posto ideale per parlare di certe faccende. In un tavolino appartato, oltre la folla di giovani in delirio, sballati da alcol e droghe di ogni genere, tre figure di rilievo del Mazzo si erano incontrate per parlare degli eventi che erano stati e che i rispettivi Assi avevano loro raccontato.

    " Due principesse, si può dire, nel mio locale. Sono onorato. "

    NLiCTEJqz

    " Sumire-dono, pensavo che sarebbe stato il Visigoto a condurre l'operazione. Non fraintenda, sono contenta di avere una testa calda al tavolo delle trattative. "

    " Ci è stato ordinato di collaborare, posso dire solo questo. L'onore comunque è tutto mio, conoscere la leggendaria Umezawa. Credevo che lei si occupasse degli affari esteri mentre Kansōshita-dono di quelli interni. Che qualcuno, magari il Poeta stesso, abbia chiesto anche a voi di "collaborare" ? Si dice sia un uomo di altri tempi... "

    La musica era assordate ma loro riuscivano a comunicare tranquillamete, probabilmente tramite interazione telepatica.

    " Veniamo a noi. C'è tanto di cui parlare e io, al contrario di voi, non ho molto tempo da passare in questo posto. "

    ::: Lacrima d'Argento, due settimane dopo l'Adunanza Oscura :::

    Le vie erano due: un Dōjutsu ereditato dalla nascita, qualcosa di possibile ma certamente raro anche per le origini della ragazza, oppure quello che il medico stava osservando era solo il sintomo di un problema, non il problema stesso. L'intuizione che un fattore esterno, un evento scatenante, fosse l'origine del comportamento anomalo del sistema circolatorio del chakra era sensata e lucida....degna della fama del Fauno.
    Se il problema non era nel corpo, allora doveva essere nella sua mente e così il ragazzo non esitò a gettarsi a capofitto nei pensieri di Hounko sfondando la porta di ingresso con una semplice ma puntuale domanda: cosa ti ha spaventato?


    Un vicolo in penombra, il sole è tramontato da un pò ma non sembra così tardi.
    Il vociare distante del secondo livello e il suono di un musicante, un ragazzo biondo in cerca di qualche moneta. Conosci quei lampioni e quei graffiti sui muri...non si è molto distanti dall'erboristeria.
    Un cassonetto che si rovescia e il bagliore di una spilla sul bavero del mantello.
    Un tonfo e poi il buio.


    Spalanchi gli occhi e la luce della lampada chirurgica è accecante.
    Metti a fuoco e vedi la figura di un uomo. E' sfocata, sei statao drogato quasi sicuramente, ma porta maschera e tenuta da chirurgo.
    Ti volti verso destra e vedi il rosso del tuo sangue fluire attraverso lunghi tubi.
    Il battito del tuo cuore accelera, vedi che cinghie che ti tengono al lettino e hai paura.
    Ti bloccano urlando qualcosa che non riesci a decifrare...e poi nuovamente il buio.


    Hounko era strana, non aveva memoria di quell'evento ma sembrava certamente suo. Riviverlo per lei insieme al giovane medico non sarebbe stato piacevole e al dolore agli occhi ora se ne era sostituito uno dell'animo ancor peggiore. Non si ricordava di quella notte, era passata più di una settimana dopotutto, ma la cosa strana era che qualche frame di quella breve sequenza era stato certamente manomesso...che avesse posato lo sguardo su qualcosa che non avrebbe dovuto vedere?

    NLiCDRLEK


    Le giuste domande, forse, avrebbero aperto ulteriori porte.

    ::: Locanda dei Veri Batuman, 2 giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    Trovare Fiona non era stato semplice anche per il Jack di Picche, la cui giovane età non rispecchiava di certo l'approfondita conoscenza che aveva del seme e dei bassifondi di Ame. Lui era un figlio della nuova Ame ma certamente con lo spirito di quella che fù un tempo ed era stata proprio questa sua identità non da poco che aveva attirato, già tempo addietro (come per l'omicido di Samaneko), l'attenzione della lussuria fatta persona. Perchè, si chiarisca fin da subito, " la donna che non chiede mai " si fa trovare solo se vuole essere trovata.

    " Dovresti dire ai tuoi uomini di non usare i miei stessi informatori per cercarmi...la loro lealtà non si basa sui soldi o il potere, bensì dal cappio stretto intorno al loro pene. E poi lo sai, per te la mia porta è sempre aperta...Asso. "

    E avrebbe gettato il suo due di picche sul tavolo, come per validare la sua identità.

    " Dimmi, cosa ti serve? "

    NLiCJsYQS


    Quanto alle attuali missioni dei vari semi, Miroku avrebbe trovato qualcosa solo al giusto prezzo [ogni missione degli altri semi ti costa 500 ryo per grado]. Il seme aveva una rete di informatori molto efficiente ma era come se dall'alto, questa volta, era stato ordinato di essere ben più "accorti" (se così possiamo dire) del solito. Un contatto ai quadri, però, si era fatto scappare una piccola indiscrezione: Kuren era stato avvistato dopo anni in superficie, tra i vicoli del primo livello...e quando c'è di mezzo lui non è mai una cosa buona.
    Sulle pichche, invece, il seme era focalizzato su due principali attività: la protezione del covo che ospitava l'imponente scultura ad 8 torrette, regalo del Joker per la nuova dimora, e la gestione del traffico di sicari richiesti da mezzo continente. Se la seconda era certamente l'attività principale e che faceva entrare soldi nelle tache del seme, la prima era più una premura per difendere qualcosa di cui ancora non si era capito il reale funzinamento ma ache di certo aveva a che fare con gli antichissimi ma riscoperti specchi.

    Anche Ananta aveva eseguito il suo compito nel migliore dei modi: Tensai-ji non aveva fatto trapelare nulla riguardo la nuova struttura del suo seme e la perdita di Amari aveva liberato un'altra casella tra le carte a sua disposizione. L'impressione dall'esterno è che, al momento, era il seme più debole dei quattro...a corto di persone ed idee per rimetetrsi realmente in sesto. Si reggeva ancora grazie alle storiche alleanze politiche instaurate dal precedente Re, la famigerata Carità di Hayate, e da un flusso di denaro sporco proveniente da chissà dove.
    Ad ogni modo, Densen Ryuko era la persona che faceva al caso loro: un semplice fante che però si era ritagliato uno spazio nella vecchia gestione e che quiondi sapeva come fara rrivare una missiva ai piani alti. Al giusto prezzo [1000 ryo], Janki avrebbe mantenuto la sua parola e consegnato al mittente la lettera del Risorto.

    Tamura, infine, avrebbe bazzicato la zona del Nettare; come indicato, non avrebbe dato troppo nell'occhio motivando la sua presenza col la sua piacevole musica e il suo cappello a disposizione di generosi passanti.
    Dopo un paio di giorni, tuttavia non si avrebbero avuto più sue notizie.

    Era letteralmente sparito. Nel vicolo lì vicino non sarebbe stato difficile ritrovare il suo shamisen e un cassonetto ammaccato avrebbe fatto pensare ad una avvenuta collutazione...che fosse stato rapito? E se si, perchè? Da chi?


    ::: Lacrima d'Argento, 4 giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    " Oink oink oink! Ma no...vedrai che nessuno ti farà del male! oink oink Cerca solo di stare un pò più attenta del solite eh?"

    Chiaramente il danno ormai era stato fatto, mannaggia lui e la sua perversione...di solito aveva la bocca cucita su queste cose ma quella dannata ragazza aveva il potere di tramutarlo in un gallo canterino!
    Con quello sguardo da animale ferito, il seno in vista e quell'odore irresistibile come poteva rischiare di perderla? Lei, che gli faceva vivere quei pochi momenti decenti della sua vita di merda?

    " Ok ok! Facciamo così oink...Non ne so molto anche io al momento, stiamo indagando. Ma se hai paura posso riaccompagnarti io a casa. Devo solo fare un servizio prima ma puoi rimanere con me...basta che te ne stai buona e non fai domande. Ok? oink Magari per ringraziarmi posso passare da te la nottata oink oink oink oink ! Ah, chiamami Gobu."

    Sembrava sincero, dopotutto era palesa che il maiale cadeva dalle sue labbra quindi continuare con l' "interrogatorio" non avrebbe avuto molto senso. Seguirlo, invece, beh...forse avrebbe permesso a Yuri di scorpire qualcosa in più.

    Lui avrebbe atteso che lei si preparasse prima di incamminarsi verso la sua meta. Era una casa apparentemente abbandonata, si guardo intorno e poi sollevò l'asse della porta in legno sul retro facendo segno alla ragazza di entrare. Facendosi strada con la luce del suo accandino, oltrepassarono le stanze sporche e disabitate fino ad arrivare difronte ad un oggetto dallaforma affusolata, della grandezza di una persona e coperto da un telo nero.

    " Parlerò io per te se dovessero fare domande. Tu non fiatare, stai per entrare in uno dei posti più segreti di tutta Ame! Abbiamo solo 5 minuti."

    Doveva essere uscito fuori di testa, far entrare una semplice puttana nel Terzo Livello, in uno dei centri nevralgici per lo scambio di informazioni delle Picche (e quindi di mezzo continente). Ma Quell'odore...quel maledetto odore. Quindi in prossimità dello specchio avrebbe sussurato [Udito 12 o più per sentire]:

    "CuoricinoSetteMazzoPlastificato"

    La superficie specchiata diventò quindi increspata e fluida, probabilmente un fuuinjutsu ad attivazione applicato sull'oggetto e che lo tramutava in una passaporta segreta. Yuri non lo sapeva ma quello era il modo comunemente usato ad Ame per permettere ai non possessori dei Frammenti Rossi di transitare momentaneamente nel livello che non esiste [Passaggio del Livello]!
    Quindi si strappò uno dei peli dei suoi baffi e, grugnendo qualcosa, lo lanciò a terra con un rapido gesto delle paffute dita. Toccando terra prese fuoco e d'un tratto tutta l'abotazione tornò esattamente com'era prima: ogni loro traccia era stata cancellata, la polvere ed ogni segno del passato manomesso era tornato al suo posto...non erano mai stati in quel posto [Epurazione delle Tracce - Konseki no Paji].

    Sarebbe stato come uscire ed entrare dalla stessa porta. La ragazza avrebbe avuto la netta impressione che stesse lasciando quel posto sebbene ora era come se vi si trovasse realmente al suo interno.
    Stesse pareti benchè nettamente meno usurate dal tempo, mobilio senza polvere e luce soffusa. Nella stanza accanto si sentiva il ticchettio di dita su una macchina da scrivere o calcolatrice...c'era qualcuno, lì dove poco prima regnava la fuma e probabilmente qualche scarafaggio.
    Gobu non esitò un istante; col suo solito passo cadenzato valicò la porta senza bussare: lui lo stava aspettando dopotutto.

    " Ah, sei tu. Sietidi pure faccio in un attimo. "

    La voce calma ma squillante apparteneva ad un signore sulla sessantina, dalla corporatura minuta. Indossava uno spessa paio di occhiali e un cappello da capostazione usurato ed era piazzato dietro una scrivania piena di contanti (più di 6000 ryo ad occhio e croce). Alle sue spalle, il muto era tappezzato di foglietti, bolle di carico e lettere ...anche due coppe a dirla tutta, con scritto "Migliore Picca Anno 28 e anno 29".

    " Buona sera Hachi, sempre a lavoro vedo. "

    NLiCJKCV5

    E l'evocazione prese posta sulla sedia vicino a lui, facendo segno alla sua accompagnatrice di aspettarlo sul ciglio della porta. L'omino, di rimando, squadrò la signorina con un fugace sguardo, senza mai distrarsi dai suoi conti però, e fece spallucce schiarendosi la gola.

    " Questo tuo vizziaccio ti farà finire nei guai un giorno...comunque, veniamo a noi. Miroku pressa più del solito, evidentemente la richiesta viene dai piani ancora più alti...dico bene? "

    " Ne so quanto te, amico mio. Pare siano coinvolti tutti i semi, la faccenda scotta e non poco. Cosa hai scoperto? "

    Yuri era finita al posto giusto, al momento giusto, ma doveva giocarsi bene le sue carte. Gobu non era altri che il braccio destro del Principe di Picche, un'occasione più unica che rara per raccogliere informazioni su un seme rivale (visto il desiderio di far parte dei Fiori della ragazza).

    " Il flusso di denaro non mente mai...credo che Fiori e Quadri si stiano alleando. In particolare ci sono grosse "donazioni", una buona somma dei proventi del settore edilizio, che stanno finendo nelle casse della vecchia befana, la Rigattiera. Quale sia il motivo mi è ignoto ma una cosa è certa: quei soldi non li stanno spendendo per attività alla luce del sole, sospetto nel settore delle droghe o dei cadaveri. Anch se in quest'ultimo caso significherebeb che anche i Cuori sono coinvolti! "

    ::: Cimitero di Ame, due giorni dopo l'Adunanza Oscura :::

    Dopo aver preso il foglietto desiderato, Namae sentì qualcosa urtargli il sedere: una montagna di peli violacei, sovrastati da un largo cappello anch'esso fatto dello stesso materiale, aveva urtato il ragazzo perchè lo specchio era piazzato proprio lì affianco e in quello spazio stretto non ci si entrava in più di una persona.

    " Ops. Avevo dimenticato quanto fosse scomodo questo pas..."

    Si ferò quando vide il volto dell'Oleandro. Se lo conosceva non lo diede a vedere ma il suo volto non era così sorpreso: dopotutto si doveva essere dei Fiori per essere in quel posto. Squadrò Namae e poi diede un fugace sguardo alla bacheca, facendo un leggero sorriso nel costantare che Quel foglietto era stato preso.

    " Attento a quel che desideri ragazzo. "

    NLiCVRKQK

    I suoi occhi, così come il corpo abnorme e deforme per quanto grasso, erano inquetanti; una persona che di certo non passava inosservata e che se il nukenin non aveva mai incrociato o sentito parlarne tra le fila del suo seme doveva esserci qualcosa di strano. Che fosse una carta alta? In fin dei conti era appena uscita dal Terzo Livello...

    Gli avrebbe concesso qualche secondo, non di più, solo se l'uomo avesse avuto la risposta pronta e lo spirito ardito di rivolgerle parola. Quindi sarebbe uscita di scatto, muovendo fin troppo rapidamente le gambe e il seno flaccido, barcollando non poco su quei tacchi inappropriati, ed afferrando dei fiori tra quelli esposti difronte all'ingresso del negozietto. Samaki, il burbero fioraio, non avrebbe fiatato...anzi, avrebbe salutatao la donna con un leggero ritsurei del capo, in segno di rispetto.

    Qualora curioso, Namae avrebbe potuto seguire senza problemi i movimenti della donna. Difronte ad una nota a lui ben nota, avrebbe posato quei Fiori, toccando la lapide con le lunghe unghie smaltate. Sarebbe dipeso dal fare furtivo del ragazzo ma, qualora avvicinatosi quanto bastasse per osservarla frontalmente, avrebbe visto una lacrima solcarne il viso [Furtività 9, Vista 9].



    CITAZIONE
    OT/ I semi si muovono! Come avrete capito le storie sono tutte intrecciate e si svolgon su piani temporali leggermente diversi...ovvero, le mosse di uno possono influenzare quelle di un altro! Quadri e Fiori si stanno alleando, cosa farà il grande Feng Gu per non rimanere fuori dal gioco di Ame per il potere?! muhamuhamuha /OT
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    ::: Cimitero di Ame, due giorni dopo l'Adunanza Oscura :::


    Namae era solito affacciarsi, nei ritagli di tempo concessi dalla gestione del suo locale, al vecchio centro di controllo del suo seme. Il negozietto di fiori alle porte del cimitero aveva sempre aggiornamenti sulle missioni dei Fiori, fungeva come "bacheca" nelle taverne ma decisamente meno in vista. Il Poeta aveva mantenuto la gestione delle pratiche abbastanza simile a come la sua predecessore aveva impostato; la differenza più grande era nella morale tra i due nukenin mentre di certo Touya sapeva il fatto suo nel dirigere un'associazione criminale.



    CITAZIONE
    Rank D
    Paga: 40 ryo a persona
    Recupera dalle strade o gli ospedali gente disperata. Servono cavie da esperimento. Portale da Jaro Shimasu.

    CITAZIONE
    Rank S
    Paga: 10000 ryo + aumento di carta
    Benchè celate, Touya ha lasciato delle flebili tracce lungo il suo cammino. Recupera le Jitte di Umezawa.
    Mittente: Yuufuku Umezawa

    CITAZIONE
    Rank B
    Paga: 2000 ryo
    Riscuotere il pizzo del quartiere nord-est del primo livello. Alcuni commercianti hanno rifiutato di pagare per due mesi di fila, pensano che il seme abbia perso forza. Rimetti ordine.

    ::: Lacrima d'Argento, due settimane dopo :::


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    Il Fauno aveva ormai una certa esperienza nell'arte medica e l'intuizione del dolore agli occhi con l'utilizzo del chakra era stato davvero un colpo da maestro.
    Ma si era posto le domanda sbagliate. Presto avrebbe scoperto che la bambina non era addestrata all'arte ninja né aveva provato da sola ad utilizzare il chakra...era evidentemente un richiamo dal tentien automatico, anomalo e potenzialmente pericoloso. L'afflusso di chakra sembrava non portare mai ad esaurimento le energie della piccola, altrimenti sarebbe stata costretta allettata da poche ore dopo i primi sintomi; arrivava ad un livello minimo, quello vitale, per poi arrestarsi.
    Lo avrebbe scoperto semplicemente ripetendo l'esperimento col tomo oppure se avesse avuto una qualsiasi arte di indagine sul chakra.
    Sembrava come una risposta involontaria del corpo, una esigenza dell'organismo che in qualche misura voleva proteggere gli occhi...ma che così facendo produceva l'effetto opposto.

    A quel punto era palese chiedersi: perché il corpo di Hounko sentiva la necessità di difendere quell'organo specifico? Perché ora? Qual’era stato l'evento scatenante?

    Un'analisi clinica approfondita a piace al corpo non avrebbe mostrato alcun problema, alcuna patologia associabile al dolore oculare.
    Se c'era una risposta era altrove che il giovane medico doveva cercare.


    ::: Prigioni di Ame, nella base dei Quadri :::


    La chiamata interruppe la scena, in pratica a rubare la scena al Joker con il più plateale dei guanti di sfida.

    " L'undicesimo frammento...può essere che lui..."

    " Che insolenza! Crede davvero che NOI ci abbassiamo al suo livello. Che lo facciamo entrare in casa nostra ahahah Che si fotta il bastardo! "

    Ma era chiaro che qualcun altro nella stanza non la stava pensando allo stesso modo. Sul volto del Re Mortale e del Dio di Ame si era stampato un inquietante sorriso, tipico di coloro che erano pronti ad abboccare all'amo e tirare già nelle profondità degli abissi l'incauto pescatore.
    L'Adunanza Oscura venne accolta per volere del Joker stesso e a quel punto nessuno degli Assi avrebbe potuto tirarsi indietro, Feng Gu compreso.
    Il caratteristico Ninjutsu ereditato dalla vecchia Akatsuki venne instaurato e ora nelle prigioni lì con loro la figura immonda del Flagello aveva fatto capitolino. Un'ombra che tuttavia ne rendeva l'aspetto ancor più inquietante e la voce più mefistofelica.
    Tensai-ji assunse una posa più difensiva e anche il Poeta raddrizzò la schiena, rompendo la posa a braccia incrociata tranquilla di pochi istanti prima. Il Joker, nemmeno a dirlo, non mosse un muscolo.

    La minaccia dell'Immortale balenò improvvisa, attraverso parole di superbia tali da scuotere le fondamenta di un paese e far raggelare il sangue dei Daimyo più impavidi.
    Ma a quel tavolo non sedevano signorotti col panciotto o politici corrotti...bensì i nukenin più importanti dell'intero continente.

    " Tu osi rivolgerti al Dio con irriverenza! A Noi come pedine di un gioco di cui pensi di avere il controllo ahahahah Morirai...oh, si...morirai...e sarà per mano mia. Vedremo se la tua nomea di Immortale ti accompagnerà anche nella tomba ahahahah "

    La ragazzina dai capelli verdi, come sempre, rispose per prima quasi a spezzare la risata dell'indesiderato imbucato alla festa.
    E se il Poeta era pensieroso e il Joker con lo sguardo fisso sul disgustoso ghigno dell'ombra, solo l'Asso di Picche avrebbe potuto dire un' ultima parola al suo vecchio compagno prima che la rabbia del padre ferito nell'orgoglio per la coercizione del figlio investì la stanza.

    Ancora una volta l'arte capace di proiettare la vittima in un mondo di tortura infinita ghermì la mente del Flagello a chilometri di distanza, manifestando un potere sconfinato. Usando il contatto visivo dell'ombra nel nemico come ponte per arrivare all'uomo, l'illusione si sarebbe annidata nella mente dell'Immortale interrompendo il collegamento psichico e facendo cadere in un baratro profondo
    [Tsukuyomi]. Solo per un istante, senza avere un reale effetto sulla sua salute, ma per la seconda volta l'immonda creatura avrebbe provato quella sensazione a lui estranea, quel brivido lungo la schiena tipico della natura umana e che ne dimostravano la debolezza.
    Yu Amachi, dopo oltre dieci anni dalla prima volta, gli aveva fatto ricordato cosa fosse la Paura.

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    Era stato rischioso permettere al nukenin di guardare dentro il proprio Covo ma la scelta era stata ben ponderata al fine di mandare un semplicissimo messaggio al nemico dei nemici: la sfida era stata accettata.

    "Che se ne fa Dio di quel fiotto d’anatemi
    che sale ogni giorno verso i suoi diletti Serafini?
    Come un tiranno satollo di carne e di vini,
    s’addormenta al dolce brusio delle nostre orrende bestemmie."


    Gli Assi avevano parlato.


    ::: Lacrima d'Argento, qualche giorno dopo :::


    Indovinate chi era diventato un cliente fisso del bordello da quando era stato inaugurato? Uno che anche ad Oto ne aveva lasciati di soldi al Neko Senzai ma che ora aveva un'alternativa di qualità in casa. Tutti i soldi per il viaggio li avrebbe potuti investire in altre pratiche e giochetti...se così possiamo dire.

    " Tu cara sei come un angelo sceso dal paradiso...altro che un fiore oink oink! Che poi perché l'ortensia...bah. Fai quella cosa con i piedi che oink oink oink!! "

    Era ancora eccitato ma anni ed anni di lavoro come spia per le Picche, a contatto con gente di ogni genere, lo avevano reso serio e composto in ogni circostanza. La voce però lo tradiva in quelle circostanze e poi quello era, dopotutto, il suo luogo di conforto per la vita di merda da evocazione che faceva.

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    " Mi raccomando. Stai lontana dalle strade in questi giorni. Vedo del movimento che non mi piace...la gente sparisce senza apparente motivo. Almeno, più del solito. Alla prossima serata oink! "

    Le aveva lasciato una mancia generosa.



    CITAZIONE
    OT/ Bell'assit dal trio! Bore entrata top ma Yu non ti perdona ahahha Shiltar fammi vedere come dirigi sto seme!!
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    Al tempo era chiaro a tutti che la grande otre dell'Accademia aveva iniziato a creparsi, permettendo ad ormai non più tanto piccoli fiotti d'acqua di bagnare quel terreno fertile che per anni ed anni aveva sfamato grandi politici, militari ed economisti dell'Alleanza.
    Quel terreno stava franando sotto i loro stessi piedi e gli sforzi di tenere in piedi l'egida del mondo derivato da lascito del grande Gaara non sembravano rallentare il tracollo. Semplicemente, quel mondo di cui Loro avevano imparato a conoscere dinamiche, giochi di potere, equilibri economici e militari stava cambiato, anzi...era cambiato. Semplicemente, nessuno era più incline ad ottemperare alle pretenziose richieste delle quattro grandi nazioni della storia.

    Questa storia, tuttavia, non ha come sfondo i i cieli tersi di Konoha o con la brezza marina di Kiri bensì la pioggia battente del paese più tenebroso e mistico che l'umanità abbia mai conosciuto.
    Io sono Te-Nashi, il cantastorie ciarlatano, che tutti allieto ma che nessuno ascolta davvero, e vi parlerò della seconda cantica dell'inferno, del Gioco di Potere tra pochi che tuttavia cambierà le sorti di molti.

    ::: Prigioni di Ame, nella base dei Quadri :::

    NLiwG6FKD


    " Pensavi davvero di poterla fare a noi, ai signori di Ame?! "

    E gli tirò un sonoro calcio sui denti, peggiorando la sua già precaria condizione fisica. Era stato torturato con pratiche indicibili, era palese dai solchi lasciati dai macchinari sulla sua pelle, ma nonostante tutto l'animo non gli era stato strappato via dal petto e piangente provava ancora a difendersi dalle accuse della sua gente.

    " Ve lo ripet....ripeto...Non ero in m..me...Il bastardo mi ha manip...manipolato per tutto questo tempo! "

    La ragazzina gli si avvicinò dunque all'orecchio, accucciandosi per sussurrargli con un filo di voce glaciale e terrificante, tale da mostrarne la natura immonda:

    " Sarebbe ancor peggio. Debole oltre che stupido...un inutile peso per le carte del Mazzo. "

    E si rialzò questa volta puntando lo sguardo in direzione del padrone di casa, seduto sull'unica seduta di quello spazio infinitamente grande, dove la luce si perdeva e i suoi si rincorrevano a vicenda in un empio ed inquietante canone. Lui, l'Asso, aveva lo sguardo serio ed entrambi i leggendari occhi puntati sul ragazzo in ginocchio, gettato a terra a pochi passi dal ciglio del baratro.
    Tuttavia non parlò lui, una voce più acuta e scherzosa catturò la scena; proveniva da dietro al trono e ben presto la figura si palesò ai 5 presenti generando non poco sgomento nei cuori di tutti loro.

    " Che c'è, il Principe non può tenersi qualche segretuccio per sé mentre VOI pensate di fare lo stesso con...ME? "

    Il Joker non dovette nemmeno chiederlo che Amachi fece per alzarsi in modo da cedere il trono al nuovo arrivato, padrone di quell'arte nel teletrasporto che nemmeno il Terzo Livello era in grado di arginare. Con un plateale ed ironico inchino, l'essere ringraziò il fidato suo vassallo per poi sbragarsi sulla scomoda seduta in pietra ed osservare ad occhi sbarrati lo stupendo spettacolo che solo la Prigione progettata dal numero uno dei Quadri poteva offrire.

    " Susu fate come se non ci fossi, dopotutto non ero invitato a questa riunione. Lo capisco, dovevate trovare il modo di dirmi che il Flagello aveva il controllo sul Principe dei Cuori e quindi in questi anni ha avuto accesso a molti dei nostri segreti...Giusto? "

    " Joker-sama è tutta colpa di Amachi. Lui ha.."

    " La colpa
    non è di nessuno
    ma proprio
    di nessuno,
    la colpa è
    della stessa poesia
    che io amo
    fino alla vita
    e ormai fino alla morte. "


    NLiwGtaON

    Una nuove voce si unì a quel coro dissonante. Il Poeta, in qualità di vertice dei Fiori, era stato ovviamente invitato ma era una delle prime volte che si faceva vivo in eventi di questo calibro, da dopo la dipartita di Touya.
    Di rimando la bambina sbuffò e, anche se stizzita, si zittì incrociando le braccia e guardando il joker fisso come per invitarlo a prendere una decisione drastica. Difficile dire il motivo, ma quell'uomo dall'aspetto buffo e la forza discutibile era riuscito ad arginare la parlantina di Tensai-ji, un'impresa certamente impossibile a tutti i presenti, compreso Feng Gu il quale ancora non aveva preso parte alla discussione.
    Il silenzio imbarazzante, tuttavia, invogliò nuovamente l'ex principessina del Gelo a riprendere parola:

    " Dobbiamo far spostare lo specchio nelle miniere di Ku..."

    " Fatto. "

    " Dobbiamo mettere il sigillo di Oto in sicurezz..."

    " Fatto. "

    " E rinforzare i meccanismi di difesa del 5 co..."

    " Fatto. "

    Yu parlava per monosillabi, non era mai stato un tipo loquace ma sentirsi tradito dal suo alfiere, uno dei pochi a cui aveva concesso fiducia nella sua intera vita, era qualcosa di insopportabile.

    " Un padre campa cento figli e cento figli non campano un padre. Non essere troppo severo nel giudizio, finire nelle trame del Flagello non è un semplice sbaglio di gioventù bensì un maremoto che si abbatte su un villaggio di pescatori. Davvero vogliamo privarci di uno dei migliori nostri? Solo per far finta di appagare il nostro insaziabile orgoglio? "

    Gli si piazzò davanti per fermare quel contatto visivo e placare il fuoco che vedeva crescere nel petto del nukenin. Mise una mano sulla spalla e con un sorriso cercò di far tornare il sè il guardiano del villaggio, risaputamene l'Asso con maggiore credibilità e stabilità, nonché il combattente più forte...dopo il Joker.
    Ma evidentemente il Poeta non era un grande conoscitore della storia della Foglia e ben poco sapeva dell'animo rancoroso degli Uchiha.
    Con una spallata, Amachi si liberò dell'ingombro e continuò a camminare senza nemmeno degnare di uno sguardo l'uomo che voleva solo evitare l'esecuzione:

    " Non so perché Goemon ti ha lasciato spazio ma non mi piaci. Questa è una faccenda privata e i panni sporchi vanno lavati in casa propria. "

    Il chakra fluì nel tentien e l'occhio con le tomoe iniziò a sanguinare. Non si vedeva ma, miste al liquido vermiglio, vi erano le lacrime di un uomo che aveva salvato, cresciuto e amato quel ragazzo ora in ginocchio e ansimante. Non poteva fare altro, quella era la Sua legge, le regole che aveva scritto per un Villaggio intero e in cui lui stesso credeva e faceva applicare con estremo rigore.

    I traditori vanno eliminati, seconda legge di Ame.

    Amari Hātsu questo lo sapeva bene e infatti non si oppose a quell'ineluttabile destino: guardò il suo boia sapendo benissimo quanto quella scelta lo stava logorando dentro. Quindi sorrise, come a dire che andava tutto bene e che era giusto così. Chiuse dunque gli occhi e accolse la sua fine senza combattere.


    Proprio in quel momento un fulmine si abbatté tra padre e figlio, bloccando sul nascere il terrificante jutsu dalle inestinguibili fiamme.

    " Ho un'idea migliore. "

    NLiwGtaOc



    CITAZIONE
    OT/ Ciao bella gente, sorpresina!!! Ringraziate ~Cube per questo.

    Tutti quelli che hanno motivo per essere ad Ame sono invitati. Shiltar Kaguya, se fuole giocare, è proprio lì nella scena. Tutti gli altri hanno libera scelta di piazzarsi dove vogliono, con chi vogliono e a fare quel che vogliono nel villaggio ;) /OT


    Edited by F e n i x - 19/5/2023, 18:58
  4. .

    Ogni promessa è un debito


    da "La saga dei Codati" di Loxion Mikawa, capitolo XXIV

    Ci mancò poco, davvero poco, per far perdere la calma al giovane Kage ed indurlo a compiere il passo che avrebbe rovinato tutto, inficiando la sua missione diplomatica di recupero del codato. Aloysius doveva ammetterlo, lo aveva già constatato a Suna, nella casa dei suoi genitori nel cuore del quartiere povero del villaggio, quel moccioso aveva una forza interiore superiore alla maggior parte degli uomini di potere che tendevano i fili del Kabuki del mondo. Forse era stata la presenza e l'intervento della kunoichi della Sabbia o forse l'ardente desiderio di ritrovare quel tesoro perduto ma, se nemmeno vedere quel compagno da lui ritenuto morto per mano di Diogene stesso e il suo ricordo infangato dall'apposita farsa del Mikawa, beh allora non era sul piano psicologico che il Colosso avrebbe vinto quella battaglia, non quel giorno.

    Chiaramente Raizen non perse occasione per abboccare all'amo, da buon pesce di lago, e vomitare nei confronti del suo vecchio maestro una vita di tradimenti, misfatti e sotterfugi...parole che sapevano di stantio e che non intaccavano la posizione dell'otese più di quanto non fosse già accaduto in occasioni passate.

    " Voi non conoscete nulla, NULLA. Siete bambini pronti a puntare il dito forti di una conoscenza, un frammento di informazione al quale vi aggrappate fortemente poiché unica scoperta del mondo complesso che, per nostra sfortuna, siete tenuti a governare. Ma questo non cambia i fatti...se quanto emerso basta a superare il vaglio di Febh, sappiate che Eiatsu ci sta già aspettando nel luogo designato ed è pronto per l'estrazione. "

    Percepiva il Flagello fisso alle soglie di Villa Yakushi, chiaramente in attesa del segnale del Colosso; non serviva più prendere tempo, la missione poteva cominciare. Fece per muovere il suo primo passo verso il ciglio della porta quando l'allarme di Oto risuonò nell'aria, rimbombando della torre dove si trovavano.

    Senza esitare, Aloysius scattò fuori dove le vedette stavano indicando puntino in rapidissimo avvicinamento mentre la contraerea aveva già teso archi e balestre per l'attacco. In genere sarebbe stato il guardiano di turno a dover dare l'ordine ma quella era una situazione speciale poiché sia l'Amministratore che il Kage erano lì alle mura con loro! Tutti pendevano dalle labbra del comandante, il quale fu tentato di togliersi la benda per meglio identificare e triangolare al meglio la posizione dell'attaccante. Concentrò il chakra nel suo tentien, pronto per un jutsu a larga scala, mentre gonfiando la cassa toracica scandì con voce potente ma calma:

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    " Tirare al 3...2...1 "

    Titubò perché, per un frame utile alla sua videoanalisi oculare, vide la coda derivante dalla scia di una nuvola anomala, una tecnica più unica che rara e che solo un ninja era in grado di usare con così tanta maestria.

    " FERMI! "

    Come se le punte di ferro gli avrebbero potuto far qualcosa...ma almeno avrebbe risparmiamo soldi per l'equipaggiamento delle difese del villaggio. I cinquanta arcieri accorsi rilassarono il braccio e tornarono nella loro posizione di riposo, sebbene ancora non avessero capito cosa stesse succedendo. Fu questione di secondi perché poco dopo, il Rosso piombò sulla passerella del South facendo saltare per l'urto un paio dei merli della cinta muraria e alzando un gran polverone.

    Così, rapido tanto quanto era scomparso, Hoshikuzu Chikuma era tornato nel mondo dei vivi.

    " Sei in ritardo...di circa 4 anni. - disse serio - " ...ma che bello rivederti! "

    Lo alzò da terra stringendolo tra le sue lunghe braccia, un gesto insolito che il Mikawa non concedeva nemmeno alla foglia o alle saltuarie compagne che frequentava. Aveva spedito quella lettera senza grandi speranze, la sua mente gli diceva che il suo compagno era morto nella missione impossibile che aveva accettato di compiere ma dentro di lui sentiva che il legame di sangue che li univa era ancora attivo, in qualche modo perdurato per tutto quel tempo ben oltre il limite concesso dall'accordo che avevano sigillato.
    Di certo anche gli altri erano usciti fuori dalla struttura ma Aloysius sperò che non avessero visto quel suo gesto liberatorio che, a dirla tutta, lo alleggeriva di quello che reputava essere uno dei più grandi sbagli della sua vita.

    " La festa dici? Qui è già tanto se non ci uccidiamo a vicenda! ahahaha Ma a dirla tutta, Eiatsu ci sta aspettando da un pezzo al banchetto! Convincili tu i tuoi scorbutici amici ad abbassare la guardia e godersi la giornata! "

    Scostandosi fece dunque spazio gli altri, i quali probabilmente avrebbero avuto reazioni differenti nel constatare quello che sembrava un miracolo a tutti gli affetti. Cosa diavolo significava tutto questo? Che fosse un altro trucco del Colosso? E perché Hoshi non si era fatto sentire per tutto questo tempo se era ancora vivo? Cosa diavolo gli era successo?
    Tutte domande a cui spettava il Chikuma rispondere, qualora ne avesse avuto voglia e modo (non sapendo se il Patto fosse effettivamente ancora attivo o meno). Attese dunque l'esternazione di quelle prime reazioni per poi riportare tutti sul punto della faccenda:

    " Bene, ora che abbiamo anche il nuovo contenitore. Direi che possiamo discutere dei dettagli dell'operazione davanti ad una ciotola di ramen fumante al brodo di Kappa! O almeno chi lo vuole e non pensi sia avvelenato ehehe "


    Di fatto senza la tecnica che Omoi gli aveva insegnato per sigillare i Demoni, non vi era altro modo che assecondare il Colosso per portare a termine la missione senza dover aspettare l'intervento di altri ninja profumatamente pagati per i loro servigi; operazione che, comunque, avrebbe richiesto tempo oltre che aumentare il rischio stesso della già complicata missione. Il Colosso guidò il gruppo fino al piano interrato nel basamento della torre dove una leva nascosta apriva uno dei tanti cunicoli di accesso alla rete di sotterranea di Oto. Non dovettero camminare molto ma, lungo il tragitto, il Kage si avvicinò allo shinobi della Foglia selezionato da Raizen, prendendolo in disparte per dirgli col sorriso:

    " Non mi sono dimenticato di te, piccoletto. Pare tu abbia già compiuto imprese che Jonin esperti non immaginerebbero nemmeno di fare...non ricordavo che Konoha fosse un villaggio tanto avvezzo al pericolo e all'incolumità del suoi ninja. Sappi però che il mio uomo vale per me molto più del Cercotero con cui condivide l'otre...se lui morirà, allora morirai anche tu. "

    Finì di parlargli dandogli due colpetti sulla spalla, proprio mentre la strada si fece in salita, emergendo in quella sembrava una sala di attesa di una vecchia struttura ospedaliera abbandonata. Lo spazio era stato allestito con discreta cura: due tavoli in legno massiccio affilati con due lunghe panche ai lati, di lato il chioschetto del Ramen Sounds Good era stato trasferito insieme al suo cuoco Tatsuro, una vera celebrità ad Oto. Yuki, la cameriera, stava dando gli ultimi ritocchi alle ciotoline di edamame e wakame mentre Makoto stava portando al centro della tavolata una teglia piena di gamberi e verdure in tempura, appena fritti. Eiatsu era lì, già seduto al tavolo che aspettava con aria interdetta tutti gli altri.

    " Si, lo so, siamo in ritardo...ma siamo al completo! "

    Disse Aloysius indicando con lo sguardo la presenza del Rosso. Eiatsu non diede a vedere lo stupore della cosa e, poggiandosi il tovagliolo sulle gambe, urlò:

    " Tutti a tavola. "

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    La leccornia preparata dalle sapienti mani dello chef non si fece attendere e il pranzo per cui tutti i presenti erano stati invitati iniziò tra mille colpi di scena e domande, alla soglia di due missioni parallele che avrebbero potuto cambiare per sempre le sorti di Oto. Erano tutti lì, in quel posto che solo Febh aveva già visitato anni più di 10 anni prima [Verità Sepolte] e che, anche se ne avesse avuto memoria, difficilmente avrebbe potuto associare al reale intento del Mikawa: lì le tecniche di evocazione erano inibite.

    " Un brindisi al ritorno di Hoshi e alla missione che ci attende!

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    Senza dare nell'occhio attivò il sigillo di sangue, sguanzagliando il Diavolo [l'attacco di Jeral a Villa Yakushi inizia da qui].



  5. .

    Ogni promessa è un debito


    da "La saga dei Codati" di Loxion Mikawa, capitolo XXIII

    Quella che il Kokage stava giocando era una partita rischiosissima: al cospetto dei tre ninja praticamente più forti dell'Accademia agiva sul confine tra la stoltizia e l'azzardo, tentando con un'abile mossa di appropriarsi del Codato, recuperare il suo alfiere e far ricadere la colpa sul ignaro Amministratore, tutore e garante del bene Sunese.

    Febh, con il suo solito "perfetto" tempismo, aveva tirato subito in ballo la famigerata chiave e l'argomento si era ben presto spostato sul reale motivo della presenza della compagine accademica; uno spunto che il giovane Kazekage colse a braccia aperte, mascherando con dolci parole la totale sfiducia nel Garth di Oto.
    Raizen anche non sembrava essere intenzionato a perder tempo, benché fosse ora di pranzo e avesse portato cibarie per un regimento, avrebbe alzato con piacere i calici solo a cose fatte, una volta che il desiderato bottino fosse tornato tra le braccia del leader sunese.
    Era evidente che il tempo non aveva sbiadito affatto il ricordo degli eventi del Ferro, nel quale la spaccatura tra Suna e Oto aveva assunto le stesse proporzioni che un tempo caratterizzavano i rapporti con la Kiri di Itai.
    La preoccupazione di una fin troppo rapida fase iniziale, propedeutica alla ricerca del Flagello, venne per un attimo rimpiazzata dall'interesse per la piccola figura attaccate alle gambe della Montagna del Fuoco...un pulcino dalla chioma rossa, le braccia esili e il torace fin troppo stretto per essere un ninja. Tuttavia non tremava e non si nascondeva dietro l'imponente stazza del suo capitano, anzi aveva una voce stabile e un tono fin troppo alto per un ragazzino al cospetto del Colosso dai capelli a punta e la famigerata benda sull'occhio destro.

    " L'Hokage tende a romanzare storie e persone. Non ti far mai raccontare da lui di Draghi e Colossi, ti parlerebbe di mitologiche creature in grado di oscurare il sole eheh Bene, quindi sei tu il mio salvatore...ti andrebbe di parlarmi delle tue capacità e del perché questo ANZIANO abitante di un villaggio di NON ninja dovrebbe affidare a te le sorti di uno dei tesori più importanti noti all'uomo? "


    Un minimo di pressione psicologica, giusto per verificare cosa ci fosse dietro quell'aspetto gentile e quel caratterino sfrontato. Invero, il solo fatto che Raizen avesse deciso di portarlo ad Oto era una garanzia del fatto che quello era lo shinobi giusto per tirare fuori Omoi dall'otre limitando al minimo i rischi di ucciderlo o peggio, liberare lo Yonbi.
    Attese la risposta del fringuello, mantenendo il suo sguardo pesante e giudicatore dritto su quello dell'Uzumaki, il quale avrebbe dovuto cavarsela da solo, senza l'aiuto del suo Kage, e solo se avesse passato quel piccolo test sarebbe passato oltre, scolandosi il bicchiere e poggiandolo sul tavolo con più violenza del necessario. Tutti avevano letto un certo sarcasmo nelle sue parole e invero Aloysius non aveva fatto nulla per impedirlo, quindi il Mikawa scese finalmente in campo usando il tono di voce pungente di sempre:

    " Vedo che siete tutti ansiosi di chiudere questa storia. MA io non vedo il nuovo contenitore che dovrebbe ospitare lo Yonbi tra di voi, oppure sarà il Kazekage stesso a portare questo pesante fardello dentro di se? I patti erano questi, mi sembra: Konoha ha rispettato la sua parola fornendo il suo ninja ma Suna? "

    Dunque si risedette come per dire "forse non è giunto ancora il tempo di procedere", e versandosi dell'altro sakè continuò:

    " Io c'ero il giorno in cui Febh promise ad Hoshi la restituzione del Quattro Code, quando ancora i fumi della lava rendevano l'aria irrespirabile e la temperatura insopportabile, quando ancora piangevamo il sacrificio di Omoi. "

    Pochi sigilli e in un attimo si trasformò in una copia esatta del Rosso [Tecnica della Trasformazione]; quindi si girò verso di Febh e, emulando alla perfezione nella voce e nelle movenze il giovane Chikuma, recitò [Recitazione] quel pezzo di storia di Suna e del mondo ninja:

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    "Non a Suna.. non con quel coso..- lo sguardo del rosso era rivolto ancora verso il corpo di Eiatsu -..Suna.. i suoi.. ninja.. io.. non siamo pronti per prenderci questa responsabilità..- il volto del rosso era preoccupato, nei suoi occhi si poteva vedere davvero la paura del momento -..abbiamo già dimostrato una volta di non essere in grado di tenere a bada quel mostro lasciandolo scappare nel deserto e anche oggi.. anche oggi se non fosse stato grazie al vecchio Omoi..- una lunga pausa avrebbe infine alzato il suo sguardo verso i presenti -..dovrete essere tu e Diogene ad occuparvene.. siete gli unici in grado di gestire una minaccia come un demone.. se dovesse capitare di nuovo.. a Suna!.. non oso immaginare quale livello di distruzione potrebbe portare.. nessuno sarebbe in grado di opporsi.. perciò..portate il quattro code con voi ad Oto.. e tenetelo al sicuro.. almeno fino a quando Suna.. ed io.. non saremo in grado di prendercene cura.."

    Ancora con le sembianze dello scomparso shinobi, si rivolse questa volta verso Hohenheim il quale, forse per la prima volta dopo tanto tempo, avrebbe rivissuto le antiche sensazioni che provava quando il suo amico e riferimento di un tempo gli parlava:

    " Non siamo stati capaci nemmeno di trovare un ospite degno di questo potere. Non siamo pronti, Hohe...se i Cremisi o i Canthiani venissero a prenderlo avremmo noi la forza di rispedirli da dove sono venuti? Abbiamo lasciato che lo Yonbi vivesse libero nel deserto per due anni...perchè non avevamo la forza di riportarlo al sicuro, a casa...e se lo avessero preso LORO? Avremmo tradito la fiducia dell'Accademia intera, infangato il nome del suo fondatore...noi, gli eredi del suo villaggio. Cosa sarebbe stato di NOI oggi?! "

    L'inganno venne dunque spezzato, riportando il Mikawa al suo reale aspetto ma lasciando quell'espressione delusa ed interdetta sul suo volto che ora fissava intensamente il bomberman. Non si aspettava una risposta, avrebbe solo dato il tempo che il messaggio arrivasse al cuore puro del ragazzo e che il seme del dubbio, in realtà già annidatosi durante il viaggio e emerso dai discorsi con Raizen, crescesse rigoglioso. Lui era come Hoshi, lo stessa grave pecca li caratterizzava e li rendeva pesci fuor d'acqua il quel mondo crudele e spietato: erano semplicemente delle persone giuste.

    Chiuse il suo intervento lanciando la palla a Febh, il quale alla luce dei nuovi sviluppi doveva decidere se procedere o meno con la faccenda:

    " Al tempo eri tu il più alto in grado, a te spetta decidere come onorare la memoria di Hoshi e valutare la coerenza della tua promessa. Io propongo di limitarci a tirare fuori Omoi dall'otre, che per troppo tempo è rimasto prigioniero di un destino ingiusto. "

    L'Immortale sembrava stazionare ancora nei pressi del Palazzo Yakushi, gli serviva ancora del tempo prima di condurli di sotto.


  6. .

    La mossa del Nemico


    da "Guerra e Religione" di Loxion Mikawa, capitolo XLII




    In nessun dove, in nessun tempo l'incontro tra l'uomo e l'immonda creatura si consumò in solitudine, nell'oscurità che il primo aveva abbracciato e il secondo generato.

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    " Si dice che l'attacco sia la miglior difesa. Potrei dimostrarlo scientificamente. Pedona di donna in D5. "

    Il dono del Flagello apparve e alle sue parole seguì il sangue che andò ad inondare le cavità aride del teschio per instaurare un primo contatto, un modo intimo del Mikawa di conoscere e salutare il nuovo asset del suo dominio: " Risvegliati Rittoru. La geografia, i numeri e gli individui dell'Erba devono essere a noi noti. Le alleanze, i dissapori svelati e le tattiche da te disegnate in caso di assedio minuziosamente esaminate. Le tue strategie devono essere a noi proiettate come futuribili con annessa probabilità di accadimento, in funzione delle possibili mosse del nemico".

    Da quel momento il Generale Cremisi era nella testa dello stratega di Kusa, le missioni dai suoi sostituti a lui note perché meri burattini capaci di eseguire le direttive della mente superiore intrappolata dal Diavolo [Max ho pensato di giocare questa parte per far conoscere a Gene le missioni dell'Erba, se non ti piace, non va bene o altro semplicemente considereremo le informazioni acquisite con ritardo dai rapporti].

    Quindi vennero svelati gli araldi del Demonio, nukenin speciali in grado di incuriosire quel ramingo solitario al punto da indurlo ad assegnarli ruoli e responsabilità; un dettaglio che bastava al Colosso per soppesare la loro effettiva forza. Si, loro erano adatti per il primo proposito del Garth.

    " I quattro si recheranno nell'accampamento accademico. Si infiltreranno e semineranno il panico al momento propizio, quando più Raizen e Hohenheim avranno bisogno del sostegno dei propri medici e sensitivi per vincere questa battaglia. Se catturati non tradiranno., se torturati non parleranno. Saprai assicurarlo."

    Infine, sentenziò il secondo intento, quello per il Flagello:

    " La chiamata alle armi dell'Accademia avvantaggerà la nostra ricerca. Non preoccuparti degli siti di questa battaglia, di quello me ne occuperò io. La tua caccia la conosci già, una volta che avrai ghermito almeno uno dei "senza veto" portalo nel luogo che sai. "


    ::: Accampamento militare di Nakani :::

    Se il Dai san no ito del Generale si riassumeva nella figura del team Puragu, il quale aveva come obiettivo primario difenderne interessi sia militari che politici di Oto nei confronti di "alleati" e nemici, il gruppo scelto dell'Inquisitore aveva proprio l'obiettivo di accertarsi che le forze dell'Alleanza non avessero la meglio sul nemico. Una prospettiva flebile, considerando dove il grosso delle forze di Kiri e Oto sarebbero state impiegate, a cui invero il Kokage non aveva dato peso, ma che Kensei si era accertato di scongiurare visto comunque il valore dei guerrieri sul campo di battaglia.

    " La tua avvedutezza copre una falla chiamata Febh Yakushi nel mio piano. I tuoi uomini sapranno agire di fino, minando l'equilibrio instabile su cui poggia la difesa Accademica nei confronti di una Kusa balbettante e in evidente affanno. "

    I due erano perfettamente allineati sulla macro strategia da adottare e i due team d'élite avrebbero lavorato in perfetta sintonia, senza sapere l'uno dell'altro, chiaramente qualora avessero rispetto gli ordini impartiti dai loro leader.
    Riguardo al metodo di comunicazione, Aloysius avrebbe spiegato tutto al kiriano, dall'impiego dei corvi all'organizzazione del team di sentitivi per poi arrivare al dettaglio delle ricetrasmittenti per distanze inferiori al kilometro. Erano lontani, questo era indubbio: la mossa del nemico aveva richiesto una rapida conversione della base di Nakani da punto di difesa del Suono e rapido attacco verso nord, a reclutamento e preparazione di una lunga traversata verso ovest. Una decisione che aveva tuttavia garantito l'ottimizzazione dei tempi di preparazione al conflitto e reso la posizione dei due eserciti congiunti ignota persino agli accademici.

    " La distanza è notevole ma presto scoprirai a cosa ho lavorato nell'ultimo periodo...i miei progressi con i bijuu non sono ancora sufficienti per adoperarli in guerra ma in compenso ho finalizzato alcune proprietà del Sangue che ti piaceranno molto. Quindi fidati, possiamo permetterci di far riposare gli uomini ancora per un po'. "

    Il Mikawa non sembrava preoccupato del giorno di distanza che separava il grosso dell'esercito dal punto del conflitto; eppure spostare le milizie standard, armi d'assedio e quant'altro avrebbe richiesto uno sforzo enorme rispetto la movimentazione agile dei team di ninja, partiti da poco verso il fronte...cosa diavolo aveva escogitato l'otese?

    L'arrivo di Harumi arrivò tempestivo e negli occhi spenti del Mikawa si accese una piccola scintilla di contentezza nel rivedere la sua figlioccia in splendida forma dopo i mesi passati alla corte del Mizukage. La pesante mano del Colosso si posò sulla spalla della kunoichi in segno di saluto, dicendole:

    " Bentornata a casa. Accomodati al tavolo, stavamo parlando proprio delle prossime mosse. "

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    " So per certo che Kusa invierà delle squadre di infiltrazione e sabotaggio oltre il fronte per prendere un vantaggio sul nemico, aiutata dagli accademici. Un'azione rischiosissima, soprattutto partendo dalla loro posizione. Tuttavia non bisogna sottovalutare le doti elusive e di movimento di molti dei nostri alleati; anzi quei rapporti ci servono in maniera da delimitare la zona dell'Erba e della Cascata occupata dall'Orda Rossa, eventuali meccanismi di difesa e strutture nevralgiche per l'organizzazione del nemico. "

    Sembrava essere in possesso di informazioni che invero sarebbero arrivate solo molte ore dopo, quando i tattici di Kusa avrebbero spiegato le loro idee agli accademici giunti in loro soccorso. Per esserne così sicuro doveva avere un contatto di spicco tra quella gente. Quindi il quarto atto venne calato sul tavolo, un altro dei tasselli del complesso mosaico che il Garth stava assemblato da donare al Visogoto.

    " Dobbiamo capire da dove poter entrare. Quando la fase di studio terminerà e la prima freccia verrà scagliata, l'occhio del nemico sarà sul fronte e sui ninja di rilievo da abbattere; tutti sappiamo quanto un singolo individuo speciale possa sovvertire le sorti di un conflitto. I migliori si faranno notare e il Re delle Armature prima o poi verrà affrontato...la storia è piena di battaglie decise con lo scontro dei loro generali. Tutte verità che vanno a nostro favore: prendete i chunin che ritenete utili e volate sul nemico per capire da dove poter entrare per fare più male a tempo debito. Una volta che gli schieramenti saranno nel loro assetto definitivo, divideremo il perimetro dell'orda in porzioni, numerandole avremo un codice univoco e facile da comunicare (tramite il numero di attivazioni ripetute del Sigillo di Sangue).
    Sul territorio ci sono 4 squadre di gregari abili spie, sfruttateli come vedette a terra o per effettuare piccole operazioni di verifica, perlustrazione e quant'altro; hanno già ricevuto l'ordine di seguire le vostre direttive. Ecco le ricetrasmittenti, i rapporti cono criptati secondo la codifica che chiave condivisa che troverete in questa pergamena, leggetela e poi distruggetela. "


    Avrebbe atteso aggiunte da parte dei due, per poi concludere:

    " Io farò in modo di essere al posto giusto al momento giusto con l'armata. Kamira sarà i tuoi occhi e le tue orecchie qui all'accampamento e poi un volto familiare aiuterà i soldati a non sentirsi abbandonati e rispettare gli ordini impartiti. Inoltre saprà aiutarmi con il complesso rituale di Sangue che ti accennavo prima, magari sarà in grado anche di perfezionarlo. "

    ::: Campo di Addestramento 2 e Ospedale da Campo :::

    Il ragazzo non sembrava recepire gli stimoli della tremenda sensei o forse, più semplicemente, non gli interessava dimostrare le sue vere capacità. Magari il combattimento corpo a corpo non era uno dei suoi punti di forza benché quello che chiedesse Soifon era una perfezione nei movimenti basilari che ogni genin di buon profilo doveva padroneggiare.
    Scocciata da quel pietoso secondo tentativo, la maestra afferrò dunque il bastone del ragazzo interrompendo quell'agonia e alzando la voce lo sollevò dalle attività del campo:

    " Mi stai solo facendo perder tempo! Recati al campo medico, forse lì saprai essere di una qualche utilità! "

    Si voltò senza nemmeno guardarlo e, più energica che mai, riprese a torchiare gli altri soldati del gruppo.
    Probabilmente i due non si erano capiti ma la kunoichi era un tipo fumantino, poco incline alla comprensione e l'attesa, ma certamente Kyuke aveva scelto di non scoprire le sue carte e questo era invero pienamente in linea con lo spirito Otese e il percorso che segretamente aveva intrapreso nelle pratiche proibite.

    Fyodor era certamente un tipo strambo, atipico e pericoloso ma forse era tra le persone più idonee ad occuparsi del guardingo genin. Oltre ad essere un conoscitore e sostenitore del Suono della Serpe, delle sperimentazioni disumane e dell'egemonia di Oto, sapeva capire le persone da uno sguardo, o a volte assaggiandone le carni!

    " Vorrei capire cosa diavolo dovrei farci di un genin senza doti mediche. Quella ragazza deve essere impazzita, stanno arrivando i kiriani e io sono bloccato con questi babbei che si amputano dita durante gli addestramenti! Guarda questo ad esempio, frigna come un bambino per una lussazione al ginocchio e io dovrei sprecare medicinali per sedarlo?! Non se ne parla proprio! "

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    Si fermò un attimo a pensare con il bisturi in mano e poi continuò:

    " Visto che sei qui tanto vale renderti utile. Abbiamo 5 interventi in programma e io ho intenzione di operare a crudo, come si faceva una volta in guerra. Tu tienili fermi come meglio riesci, più sarai bravo maggiori saranno le probabilità di un intervento pulito e quindi minori tempi di recupero. "

    Kyuke avrebbe avuto solo il tempo di lavarsi le mani per elaborare una strategie efficacie per i cinque pazienti sulle brandine: tre erano omoni sul metro e novanta, grossi e difficili da tenere a bada con la forza, tutti con una parte del corpo mozzata e da riattaccare; uno era un ragazzino probabilmente troppo giovane per la vita militare che non faceva altro che piangere per una profonda lacerazione sull'occhio che rischiava di farglielo perdere; il quarto una donna membro del genio militare caduta da uno dei trabocchi durante un'operazione di collaudo, con danni seri alla colonna vertebrale, ed infine il giovane cuoco con la lussazione in evidente stato di shock traumatico.

    Le complicazioni della guerra riguardavano ogni sua fase, anche quella di preparazione allo stesso scontro.

    ::: Armamenti :::

    Saragi stava dimostrando capacità di analisi, calcolo e tattiche ben superiori a quelle di un semplice studente, Ashiro non era un genio ma sapeva che la maggior parte dei giovani genin non avrebbero saputo rispondere a quelle domande che coinvolgevano unità di peso e distanza. In poco tempo l'otese apprese dunque i rudimenti di quei grossi marchingegni, da lui stesso reputati complessi da spostare e difficile da rendere efficaci in una battaglia tra ninja, ma era chiaro che la sua visione fosse deviata dalle storie leggendarie degli shinobi del passato e dei loro poteri sovraumani.

    " Nemico no conoscere posizione campo e anche movimentazione esercito prevista. Tu confondere la forza di pochi con livello milizie. In questa grande battaglia ci sono più di diecimila uomini e i ninja sono in min..minoranza. E' vero, ci sono persone che distruggono catapulte senza difficoltà ma un colpo per loro essere uno in meno per i nostri ninja più forti; vic...viceversa se anche un solo masso infuocato si abbatte su esercito nemico, prendiamo vantaggio nella guerra di numeri che regola conflitto. "

    Non parlava ancora benissimo, benché Matsumoto avesse fatto un miracolo per civilizzare l'uomo cresciuto nel Bosco dei Sussurri, ma il concetto era chiaro: quelle armi rappresentavano un problema per gli uomini coinvolti nel conflitto e se i ninja avessero voluto sbarazzarsene avrebbero dovuto focalizzare l'attenzione su di loro. Proprio su quella leva tattiva, la strategia degli Otesi poteva costruirsi per confondere e punire il nemico.

    " Voi ninja siete forti a fare illusioni, giusto? Pensi che utile è piazzare finte macchine per mandare colpi a vuoto? "

    Lasciò il ragazzo ai proiettili con quel punto di domanda: che Diogene avesse in testa una strategia del genere per sferrare il suo attacco? Aveva quindi intenzione di usarle contro l'esercito nemico oppure contro le mura di Kusa? Aveva predisposto dei ninja alla difesa dei macchinari oppure essi stessi avevano un meccanismo in grado di proteggerli? Informazioni troppo sensibili per essere condivise con un semplice studente ma indagando meglio e chiedendo in giro forse l'amante di serpenti avrebbe scoperto qualcosa in più.

    A proposito di serpenti, ben presto l'argomento uscì fuori per risolvere uno dei problemi della zona degli Armamenti; Saragi propose il loro utilizzo per risolvere una spinosa faccenda ma non realizzò in prima istanza di essere lui stesso in grado di risolvere il problema. Quando venne chiamato l'esperto di Hebiton per un consulto, il ragazzo di meravigliò di vedere proprio Eiatsu, il braccio dentro del kage, venire in quella direzione; aveva un passo accelerato, strano per uno calmo come lui, ma era evidente che avesse una lista infinita di cose da fare. Diede una rapida occhiata al problema e, senza perdere ulteriore tempo, disse:

    " Saragi, non essere timido, puoi occupartene tu. "

    Un accenno di sorriso per poi dileguarsi tra le tende in lontananza.


    CITAZIONE
    OT/ Editato con aggiunte. Manca l'immagine degli esercito e le schede dei png. Completerò appena posso! /OT


    Edited by DioGeNe - 10/1/2022, 11:16
  7. .

    Ogni promessa è un debito


    da "La saga dei Codati" di Loxion Mikawa, capitolo XXII

    Febh sembrava divertito dal prospetto di quella nefasta giornata per Oto; l'idea di liberarsi del codato in eccesso forse lo faceva sentire bene con la coscienza, forse per rispetto ad Hoshikuzu o forse perché era solo una smidollato, in fin dei conti. Sull'argomento i due si erano già scontrati e già una volta Aloysius aveva dovuto applicare l'autorità concessa dal suo rango per ammutolire il fumantino Yakushi...se solo avesse mollato la presa, almeno su quel fronte, se solo si fosse dimostrato più amico, se solo avesse provato a capire le motivazioni del Colosso forse non si sarebbe arrivati a quel punto. Forse Diogene non si sarebbe venduto l'anima al diavolo per trovare una spalla su cui appoggiarsi nella dura traversata verso la costruzione del suo Impero. Forse, quel giorno, non avrebbe tradito l'unica persona che godeva realmente del suo rispetto.

    " Essere il Kage ha i suoi vantaggi. Ho fatto preparare qualcosa di speciale per loro...in un posto speciale. Vedrai, ti piacerà! "

    Disse continuando la sua farsa [Recitazione]. Aveva cancellato dalla sua mente la scena del ragazzo inginocchiato difronte a lui, in quella giornata di pioggia e cambiamenti per il Suono, ora la mano era ferma e non c'era titubanza nella sua azioni.

    Si scolarono quasi la bottiglia quando la piccola delegazione accademica apparve all'orizzonte; avevano portato cibarie e leccornie dal Fuoco, Raizen sapeva bene come comportarsi per eventi di quel tipo e conosceva la vecchia regola non scritta del "non arrivare mai a mani vuote se si sta chiedendo qualcosa a qualcuno". In quel caso specifico, forse, la parola giusta era "pretendendo" ma sulla logica di tale accezione il Mikawasi era già espresso con forza durante la riunione del Kage: Oto aveva salvato l'Accademia da una possibile catastrofe. Suna si era dimostrata indegna e incapace di controllare il suo Codato e avrebbe dovuto dimostrare il contrario per riaverlo indietro. Quello era il dato di fatto, una verità che, in parte, condivideva anche Febh stesso, il quale aveva visto con i suoi occhi e provato sulla sua pelle l'inferno di quella missione nel cuore dell'Aunaroch.

    I due Kage si fermarono ai piedi del portone e fu la Montagna del Fuoco di Konoha a rompere il ghiaccio, decidendo di impiegare un tolo diretto ed informale che non cozzava affatto con le operazioni di scarico merci che intanto già si stavano eseguendo alle loro spalle. Dopotutto difronte a lui c'erano persone con le quali aveva condiviso molto di più che qualche missione o riunione accademica, bensì l'incarnazione stessa del suo lontano e più recente passato.

    " Benvenuti ad Oto. Aprite il cancello! "

    zara205

    Disse in tono amichevole, forse anche troppo considerando in che modo si erano lasciati dopo l'incidente con i due kiriani. Sorprendentemente non chiese loro di depositare armi, almeno questo sarebbe stato il pensiero delle guardie di ronda al gate, abituate ad una procedura molto più formale e ostile nei confronti di stranieri; una precauzione del tutto inappropriata in quanto superflua per ninja di quel calibro...come se servisse dell'insulso metallo alle bombe del Bimbo Prodigio o alle Code del Jinkurichi della Volpe.

    Il rumoroso meccanismo attivò l'apertura della massiccio portone che lentamente svelò un gruppo di uomini e donne pronte ad agevolare le operazioni con le carrozze. I due leader, invece, furono indirizzati al piano superiore, nella torre di guardia posta in cima alle mura da dove Aloysius e Febh avevano accolto i "compagni" accademici. Nulla di formale: c'era una bottiglia di sakè e quattro bicchieri posti su di un tavolo in legno, rovinato dalle intemperie e dal tempo, con degli sgabelli bassi e semplici ai lati. Era un terrazzino in pietra, probabilmente usato dalle guardie come luogo di ritrovo e pausa dai serrati turni di guardia. Era quella la prima immagine della giornata che il Garth voleva dare ai suoi ospiti, a loro trarne le giuste conclusioni.

    " Mi sarei aspettato un arrivo in volo, conoscendo le vostre abilità, ma nascondere tutto quel ben di dio in rotoli di richiamo sarebbe stata una violenza alla vista! Grazie per i doni, molto apprezzati. "

    Sapeva che l'idea era stata sicuramente dell'Hokage quindi guardò principalmente lui senza però scordarsi o offendere sin da subito il più piccolo ninja al suo fianco, con il quale decise sin da subito di abbandonare eccessivi formalismi:

    " Hohenheim immagino tu abbia aspettando questo giorno con impazienza. Purtroppo liberarmi dei miei demoni ha richiesto più tempo del previsto ma, come potete vedere, sono ora in forma e pieno padrone del mio corpo. Ammetto, non senza l'aiuto di un certo Yakushi... "

    Disse poggiando una sonora pacca sulla spalla del Consigliere, il quale avrebbe avuto modo di salutare i due a suo modo. Quindi l'otese invitò tutti a sedersi, prendendo in mano la pregiata bottiglia e stappandola con un rapido gesti del pollice:

    " Vi chiederete perché siamo qui e non nelle pompose sale della Villa o dell'Amministrazione. Bhe, questo è il punto a mio avviso più bello di tutta Oto; sarò di parte perché al South ho trascorso molti anni la mia vita di guardiano ma...ascoltate. Pace. Il Bosco dei Sussurri è abbastanza lontano da non sentire belve ed uccelli, il caos della città alle spalle, ovattato dalla dura roccia. Il tintinnio delle maglie metalliche dei soldati ricorda quello delle banchine ciottolose delle coste del The e il sole arriva proprio a quest'ora, riflettendosi sui bacini d'acqua e irradiando di calore la pietra.
    Da sud arriva lo Scirocco di Suna e il libeccio del Fuoco che, passando per i campi coltivati, si arricchisce di fragranze fruttate e floreali.
    La vista è aperta, sui campi delle Risaie. Terrazzamenti progettati per ottimizzare efficienza e senso estetico, ricoperti dell'acqua degli abbondanti fiumi che pervadono il territorio. Ho girato il largo e il lungo il continente ma la via che avete fatto da Konoha è tra le più belle in assoluto. Ma immagino che sono solo deliri un vecchio bacucco HAHAHA ! "


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    Ecco come Aloysius aveva deciso di giocarsi la partita. Avrebbe mostrato agli avidi ninja le beltà del suo villaggio, dando l'impressione di allungare la mano, facendoli entrare nel proprio mondo. Una cortesia che sarebbe stata oltremodo oltraggiosa rifiutare e che avrebbe richiesto del tempo; per quanto piccola, Oto aveva costumi ed usanze proprie, spiccatamente distanti dal resto degli accademici. Versò il fermentato nei bicchieri e levò il calice per brindare a all'importante giornata che avevano innanzi:

    " Che sia una giornata di fratellanza, di avvicinamento tra i nostri popoli e che si faccia giustizia sugli accadimenti del passato al fine di essere più forti e saggi nel futuro. "

    La corsa contro il tempo era già iniziata.


  8. .

    L'Asse Oto - Kiri


    Guerra e Religione XXXVII, di Loxion Mikawa




    " Il Fulmine per il Fuoco...si può fare. Suna è però il mio villaggio natale e da sempre mi sono interessato alle sue sorti, prima con Hoshikuzu e poi con Hohenheim. Su questo non sono disposto a transigere. "

    Disse ripetendo le altezzose parole dell'Inquisitore al quale quel gioco molto simile allo scambio di figurine sembrava piacere molto. Tuttavia Aloysius era conscio di poterne parlare con lui in quei termini perché lui ne capiva il reale significato e la scia di sangue senza fine che ne derivava.



    " Il concetto degli Uccelli mi piace, il The anche potrebbe rientrarvi, ma sono Paesi minori oppure al momento davvero fuori dal mio radar, sia a livello di contatti che di interessi. Se ne parlerà una volta che i big saranno caduti, il Fulmine prima di tutti. "

    L'argomento quindi si spostò sugli insidiosi vicini nel nord, il cui leader andava ripetutamente a trovare i sogni irrequieti del Kokage. Un nemico senza volto ma la cui aura di potere e terrore che suscitava nei cuori di chi lo incontrava o anche solo nominava era palpabile.

    " Il sistema di difesa che hanno eretto su tutto il confine non è un qualcosa da poter smantellare, cambiare o riprogettare con facilità. Forse avranno alzato ancor più la guardia dopo la batosta subita alla flotta ma, considerandone anche la già spaventosa efficacia, potrei giurare che nella loro testa c'è l'espansione, l'attacco, di certo non la difesa. Itai stesso lo aveva confermato durante la riunione del Ferro: il Veterano pensa solo a tingere di rosso il mondo fino ad ora conosciuto. Nel cuore di quelle sterminate lande si starano concentrando sul reclutamento e formazione di truppe, su questo non ci sono dubbi. "

    Youshi anche aggiunse delle riflessioni sul conflitto aperto con i Cremisi; il sabotaggio delle risorse primarie era una tattica di guerra potente ed antica ma che in qualche modo evitava il conflitto diretto, una possibilità cui il Generale non sembrava molto propenso:

    " Ti contraddici, Youshi. Parli di strategia per devastare un Paese intero, i suoi abitanti civili oltre che i ninja, ma poi hai remore sulla distruzione di una sola città. Un attacco al cuore del nemico, il punto nevralgico da cui si dipana la vitta rete di controllo dei Cremisi è il modo più veloce ed efficace per ottenere il risultato minimizzando i danni per il territorio e la sua gente.
    Conflitti che comunque avranno luogo visto che gli eserciti e i generali sembrano fedeli al credo del Veterano; combatteranno anche dopo la nostra mossa ma di certo con in cuore la paura di essere già stati derubati delle proprie certezze.
    Quanto alla classe politica, appare evidente da rapporti ormai datati ad un paio d'anni che i Cremisi si siano fusi con dirigenti e nobili locali; i Cremisi sono tra la gente del Fulmine e della Roccia, anzi, loro SONO oramai quella gente. In altri termini, non troveremo appoggio dall'interno per soverchiare un regime accettato dalla maggioranza. "


    In quanto all'ultima considerazione sulle infiltrazioni, il Kage non avrebbe nemmeno risposto; manovre del genere erano già state compiute, quella fase era già superata e il conflitto diretto, sul campo, alle porte. Non glie ne fece una colpa, non poteva avere la sensibilità e la conoscenza di quello che ai piani alti tutti reputavano solo questione di tempo. Fu Harumi stessa a mostrare i punti deboli di tali strategie e a spingersi anche oltre, ragionando su aspetti logistici legati al dispacciamento di forze armate sul territorio al fine di acquisire un vantaggio strategico nei confronti di un nemico dalla stazza imponente.

    " Le Sorgenti Termali ci farebbero piazzare le nostre forze armate senza problemi ma il Gelo risulta impraticabile per diverse ragioni, prima tra tutte la distruzione della capitale che per mesi hanno creduto fosse ad opera dell'Accademia stessa. Pare che Ame abbia piantato una bandierina su quelle terre e spiantarli potrebbe rivelarsi più problematico di quanto si possa pensare...la loro fiamma si è riaccesa proprio a seguito del fermento che sta coinvolgendo l'intero continente. Approfitteranno di ogni occasione per accumulare denaro e potere.
    Invece che avvicinarmi via terra al nemico, io dico di far fare tuto il lavoro sporco a loro! Usare i due Paesi di passaggio come barriera per frenare una loro avanzata, qualora attacchino dalla via più scontata. Il nostro obiettivo deve essere respingerli in casa e attaccarli dove meno se lo aspettano, non combattere battaglie dove loro sono più forti. "


    La guerra era un argomento difficile ma tutte le idee erano buone fuorché sensate; almeno Aloysius avrebbe avuto modo di ripassare tutte le idee valutate e scartate, rinterrogandosi sui perché.
    Kensei non si sembrava volersi tirare indietro; sapeva che serviva correre dei rischi per sconfiggere un nemico tanto potente, apparentemente invincibile, e un attacco che traeva spunto da quello progettato ancor prima della grande Guerra dal leggendario Madara Uchiha contro Konoha, sebbene moltiplicato nella potenza distruttiva fino a tre volte, era quanto di più inaspettato e coraggioso possibile per l'Asse appena sorto.

    I Codati. Quegli esseri sembravano al centro del progetto del Mikawa, un argomento del quale l'otese non aveva parlato con nessuno tranne che con un solo ente, una creatura che condivideva la natura demoniaca dei Bijuu ma che aveva deciso di albergarsi nel corpo di un giovane foglioso del clan Hyuga, cambiandone il destino radicalmente.
    Ad ogni modo, il Mizukage sembrava aver compreso che la ragazzina al seguito del Colosso aveva un grande ruolo da recitare in quello spettacolo senza eguali. Aloysius non era un ipocrita, non pretendeva i preziosi più importanti se poi non era disposto a metterli lui stesso in gioco...Harumi stava iniziando a capire perché si trovava lì in quel momento?

    " Non scommetto beni di cui non sono in possesso. Kensei. E non parlo di cose che non conosco. Il Sanbi mi serve per condurre degli esperimenti sui Codati, capire come fonderne il potere, imporre dei vincoli che li rendano armi usabili nei limiti di un fattore di rischio accettabile. Ci sono arti antiche che consentono di fare tutto questo, scritti talmente strabilianti da sembrare favole dove divinità di un mondo parallelo vengono a prendersi il frutto di un albero senza fine. Io li ho ritrovati e letti nelle testimonianze di Orochimaru e ora devo verificarne la veridicità. Per farlo, però, necessito di Bijuu nelle loro forme ancestrali, slegati dagli uomini e Oto ha giù due forze portanti."

    Il Mikawa parlava con trasporto ma era serio più che mai; sembrava davvero intenzionato a riesumare il Kinjutsu più terrificante che il mondo dei ninja avesse mai prodotto.
    Quindi guardò Harumi dritta negli occhi con l'espressione tipica del padre orgoglioso che sa di poter chiedere qualcosa di molto importante ad una delle sue figlie:

    " Tu resterai a Kirigakure. Crescerai, diventerai più forte e poi tornerai da me per servirvi nella più grande guerra della nostra vita, la più grande che gli uomini ricorderanno. "



    Ecco chi era Harumi Mikawa. Lei era il prezioso a garanzia delle parole di Aloysius, l'unico di egual valore a quello che il Garth stava chiedendo al suo nuovo alleato del sol levante. E lei lo sapeva, glie lo aveva dimostrato pochi secondi prima con poche e semplici parole.
    Non era solo quello in realtà: Oto non stava dando più i giusti stimoli alla kunoichi, come adagiatasi nella realtà familiare conquistata. Aveva fatto molto da quando Eiatsu le aveva impiantato il Cercotero al suo interno ma la strada per arrivare al controllo assoluto di quel potere era ancora lunga e ricca di insidie. Lei doveva migliorare e doveva farlo velocemente.
    Quindi il Colosso tornò sul Kage, questa volta allungando la mano nel famigerato gesto di rito che aveva indirizzato molte delle decisioni del mondo ninja degli ultimi anni [TA - Patto di Sangue]:

    " Sono d'accordo, nessuna armata vale un Bijuu e una qualsiasi trattativa che li coinvolga richiede il più vincolante dei giuramenti. Stringimi la mano e scoprirai uno dei più grandi segreti incisi sulle antiche tavole dei Mikawa..."

    Se acconsentito, una forza senza pari avrebbe afferrato gli arti dei due possenti uomini, cingendoli con un laccio di sangue iridescente. Anche senza possedere abilità specifiche, il chakra del Garth era ora visibile, oscuro ed enorme come lo spazio stesso cui era confinato: sull'intera magione sarebbe calata un'atmosfera tetra e mistica, scenario perfetto per la promessa che di lì a poco avrebbe avuto luogo:


    " Kensei Hito donerai a me, Aloysius Diogenes Mikawa, il Sanbi nella sua forma primordiale confinata nell'otre demoniaca.
    Io, Aloysius Diogene Mikawa, donerò a te, Kensei Hito, il Nibi nella sua forma sigillata all'interno del suo Jinkurichi, Harumi Mikawa.
    Questo scambio avrà luogo fin quando non sopraggiunga la necessità di utilizzo di uno dei due Cercoteri per scopi condivisi.
    Entrambi ci assicureremo che nulla accadrà alle entità scambiate. "



    In tono meno aulico, evidentemente svincolato dalla promessa del patto di Sangue, infine il Kokage continuò, dicendo:

    " E dovrai rendere Harumi più forte. I miei sforzi non serviranno a nulla se lei, quando sarà il momento, non saprà vincere la battaglia con il suo destino.

    Con quella frase il cerchio si chiudeva e il piano del Generale Cremisi svelato: presto o tardi Il Gatto Infernale avrebbe dovuto espletare la sua funzione di arma di massa, divenendo la terza sfera di sangue mostrata in precedenza...all'erede designata dei Mikawa trovare il modo di farlo.



    CITAZIONE
    OT/ Scusa per l'attesa XD Se vuoi aggiungere cose al patto possiamo integrare ;) /OT
  9. .

    La mossa del Nemico


    da "Guerra e Religione" di Loxion Mikawa, capitolo XLI

    Sun Tzu disse:
    " In breve, questo è il metodo per organizzare le operazioni militari -
    Un migliaio di carri da guerra veloci, un migliaio di carri coperti di cuoio,
    centomila fanti armati e la possibilità di trasportare le provviste per più di mille li -
    per le spese in patria e sul campo di battaglia, per gli stipendi dei consiglieri stranieri,
    per i costi dei materiali come la colla e la lacca, dei carri e delle armature,
    lo Stato dovrà provvedere mille monete d'oro al giorno.
    Se si dispone di tanto, si potranno allora mobilitare centomila soldati. "




    Spedendo i quattro migliori ninja di Oto a "supporto" dell'operazione Accademica, Aloysisu si era assicurato la protezione massima per il suo futuro e quello del Villaggio, a prescindere degli esiti di quella battaglia e da quelle che erano le sue reali intenzioni. Il babbeo quattrocchi guidava un gruppo esperto ma non coeso, in una missione onorevole ma non credibile, al fianco di un villaggio potente ma ingenuo. Le probabilità di successo per il manipolo del Suono e le forze militari dell'Hokage contro l'orda Rossa erano bassissime, l'ennesimo maldestro tentativo di sopravvivenza di un'organizzazione senza più controllo degli accadimenti del continente. Di fatti, dall'altra parte del mondo, Suna non sembrava voler attivare il grosso del suo esercito mentre la Nebbia si era mossa per vie traverse raggiungendo la base di Nakani in autonomia, senza informare il resto dell'Alleanza. Il campo base allestito da Aloysius era predisposto a contenere fino a cinquemila uomini, quindi gli uomini al seguito dell'Inquisitore avrebbero potuto trovare ristoro dopo il lungo viaggio nell'area loro preposta, senza necessità alcuna che i due eserciti si mischiassero. Come aveva dimostrato Febh uscendo dalla tenda, per la maggior parte degli abitanti di Oto "loro" rimanevano dei pescivendoli e lo stesso sentimento si poteva applicare nel senso inverso. Il Generale Cremisi sapeva benissimo che quella divisione all'interno dello schieramento intero avrebbe potuto causare dei problemi ma confidava che alla prima battaglia vinta insieme sul campo, gli animi avrebbero iniziato ad unirsi e i ricordi di dissapori passati sbiadirsi. Condividere il proprio cibo e le comodità dell'accampamento sarebbe stato il primo passo per agevolare l'avvicinamento dei due popoli.

    Una volta resettati i ricordi sensibili, radunarsi ed organizzatisi, i membri di Puragu sarebbero partiti alla volta del punto di raccolta di Raizen sulla cavalcatura speciale del consigliere. Ne avevano già parlato, il nome del gruppo derivava proprio da questo: Kamine sarebbe stata la sua spina nel fianco per tutta la missione. Doveva progredire, doveva affrontare ciò che il destino le aveva riservato e al tempo stesso doveva essere protetta; quella era la sua missione primaria, il reale destino di Kusa era in altre mani. Una maggiore comprensione del piano del Mikawa, infine, si poteva avere andando ad analizzare gli altri due componenti scelti; il primo con un passato strettamente legato ai nemici di oggi, dunque emotivamente coinvolto e inadatto ad un impiego militare, ed il secondo eletto consigliere al pari dello Yakushi proprio per minarne l'autorità. Tutte difficoltà che rendevano ancor più complesso il compito del Jonin, già di base inadatto alla gestione di problematiche di questa natura e dai modi distruttivi più che costruttivi.
    Senza considerare la reale missione assegnata dal Mizukage ai ninja kiriani che si sarebbero uniti alle fila del Fuoco.

    Avrebbe fatto uscire tutti dal tendone all'arrivo del leader di Kirigakure e impedito l'avvicinamento a chiunque in un raggio di 30 metri.

    " Mi meraviglierei del contrario, Kensei. "

    Lo avrebbe salutato con una tipica stretta di mano della tradizione Kenkichi, cingendogli con la mano l'avambraccio metallico.
    Lo avrebbe quindi accomodato a prendere posto attorno al tavolo centrale, sul quale era stata collocata una grossa gigantografia della porzione di mappa interessata dal conflitto. Su di essa erano state collegate delle pedine di forma e colore differente e altre simili erano disposte di fianco, in attesa di essere aggiunte allo scenario. Vi erano anche dei segnaposto con scritte le informazioni che arrivavano evidentemente in continuazione dai gruppi sparsi di gregari spie del Kokage sparsi nell'area di interesse. Un lavoro certosino che sicuramente il Kage aveva delegato ad un uno dei suoi [si ringrazia Veronica per il lavoro!], un dettaglio che poteva fare la differenza per la pianificazione di una tattica di alto livello efficacie. Hebiko era stata assegnata alla tenda dei rapporti, collocata di fianco a quella principale. Tre esperti sensitivi di Oto [PNG, Chunin Viola] tenevano traccia di tutti i rilevamenti e dei canali di comunicazione aperti con il villaggio e i responsabili di ognuna delle quattro zone del campo base; mentre i gruppi di gregari in missione e il team Puragu riportavano direttamente al Mikawa in persona attraverso il meccanismo dei corvi. Il compito della consigliera era elaborare queste informazioni per sintetizzare messaggi precisi e puntuali da dare ai due Kage come input per le decisioni da prendere e l'aggiornamento della mappa.

    " Circa 1800 unità complessive marchiate con la nota di Oto. Non erano i numeri che ti avevo promesso ma il nemico si è mosso prima del previsto. Tu quanti ne hai raccolti tra le isole del vostro arcipelago? I miei corsari mi hanno comunicato che lo sbarco nella Risaia del Golfo è andato alla perfezione, circumnavigare la penisola del Fulmine è stato un azzardo ma vi ha fatto risparmiare diverse ore di viaggio. Siete arrivati più freschi e pronti per la battaglia! "



    Si appoggiò con le nocche sul tavolo in legno massello e si proiettò con la mente sul fronte, dove Kusa era sotto attacco. Conosceva sufficientemente bene quella roccaforte per stimare ancora qualche giorno di resistenza; gli assedi sono procedure lunghe e complesse anche quando in schiacciante superiorità numerica...certo, sempre che un simil Febh tra le fila Cremisi fosse intervenuto sconvolgendo calcoli e proiezioni.
    Proprio in quel momento il gruppo dei sensitivi si mise in contatto telepatico per comunicare un importante aggiornamento:

    " Harumi-dono è in arrivo con un centinaio di uomini. Hanno superato il blocco di controllo a ovest di Otogakure. "

    Dunque il Mikawa prese alcune delle pedine extra e le piazzò nella posizione comunicatoli, smarcando anche quel piccolo task nella sua infinita lista mentale di preparativi...quelle erano le ultime milizie recuperate dai villaggi di agricoltori del Yamashina, tra le piantagioni di riso che si estendevano fin nei territori del Ferro. Avrebbe invitato il Mizukage a fare lo stesso per le sue unità in maniera da avere visibilità totale almeno dei due schieramenti alleati. Una volta che Puragu si fosse unito alle truppe del Fuoco avrebbero avuto visibilità anche delle scelte di Raizen mentre per Suna sarebbe rimasto un mistero fino all'ultimo non avendo esplicitato più di tanto le sue intenzioni.



    CITAZIONE
    MAPPA full size

    Leggenda:

    Forme
    - Cerchio: PG (con logo/sigla), Gregari d'Elite (con sigla), PNG (vuoti)
    - Quadrato: Gregari (1 competenza, 3 unità. Grande blu, medio verde, piccolo bianca))
    - Triangolo: Milizie (25 unità)

    Colore
    - Viola: Oto
    - Verde: Konoha
    - Blu: Kiri
    - Arancione: Suna
    - Rosso: Cremisi
    - Grigio: Erba

    Griglia
    - Quadrato tratteggiato di lato 100 km

    Note
    - Questa mappa si aggiorna in ritardo rispetto ai post proprio per simulare la grande distanza che divide l'accampamento di Nanaki con quello accademico.
    - Le posizioni sono chiaramente indicative, servono solo a Diogene per avere lo stato della battaglia e i numeri in gioco.

    " E' evidente che ci servono i numeri del nemico. Le mie spie sono a lavoro proprio per stimarne l'entità ma si sta rivelando più difficile del previsto da una visuale terrestre; anche interrogando i superstiti di Soyo riceviamo informazioni contrastanti. Parlano di un'orda rossa senza fine e l'unica cosa certa ad oggi è che abbiano tagliato come burro le difese dell'Erba con 3 eserciti distinti, ora alle porte di Kusa. Potrebbero davvero aver raggiunto le 10000 unità e al momento sembrano volersi disporre per formare un fronte unico che taglia l'Erba in due; spero che Raizen e Febh si muovano ad avvicinarsi il necessario per ottenere lo stato delle residue forze arroccate nel villaggio e dettagli ulteriori sull'orda rossa, magari sfruttando il cielo...Devo ammettere che i fogliosi sono stati coraggiosi ad avvicinarsi così tanto e subito al nemico ma il confine con la pazzia è sottile: se i dati che mi hanno comunicato sono veri, l'accampamento è a mio avviso troppo vicino al nemico, rischiano di essere accerchiati in un territorio ormai preda del nemico in rapporto di forze 1 a 8. Forse l'Hokage pensava che Kusa gli avrebbe fornito un sopporto maggiore, immaginando una resistenza congiunta in prima linea, ma questo famigerato re delle armature li ha costretti ad una ritirata fulminea nella roccaforte di Kusa. "

    Posò nuovamente lo sguardo sul leader kiriano, probabilmente intento a memorizzare tutte le informazioni fino a quel momento raccolte dal Mikawa; dopotutto dall'altro lato del mare "vedere" ciò che stava accadendo nel cuore del continente era impossibile. L'alleanza che avevano stretto serviva anche a questo, colmare le distanze e abbattere le barriere geografiche tipiche di un piccolo Paese e di un arcipelago. La posizione dei sunesi rimaneva un'incognita ma iniziava a girar voce che il Kazekage avesse spedito comunque il 75% delle forze della Sabbia nella traversata verso il fronte.

    " Quanti dei tuoi hai mandato a morire per tenere il gioco dell'accademia? "

    Domanda secca che si apriva a quello che secondo Aloysius era il tema del piano dell'Inquisitore. Con lui frenare la lingua non aveva molto senso, i due si erano già accordati sui propositi della loro alleanza segreta durante la cena alla Magione Kenkichi, quindi la visione di uno era a grandi linee chiara all'altro e di certo correre in soccorso dell'erba non vi rientrava per entrambi! Il fatto stesso che l'accampamento di Oto fosse rimasto quello pensato per la guerra a nord contro Kumo, senza creare nemmeno un distaccamento limitrofo alle forze accademiche la diceva lunga su quello che Aloysius aveva in testa per l'impiego del suo esercito.

    " Movimentare le armate da qui richiede un giorno di viaggio mentre i gruppi ninja che abbiamo spedito saranno da Raizen in 4-5 ore. Dobbiamo calcolare bene in tempi se vogliamo arrivare al momento esatto...non trovi? "

    Non lo stava ancora dicendo esplicitamente, avrebbe aspettato che il Kenkichi rivelasse i dettagli del suo piano per sbilanciarsi sebbene entrambi dovevano avere in testa il medesimo destino per la fazione cremisi, quella accademica e quella dell'Erba.
    In quel momento sarebbe entrato nella tenda uno dei corvi del Mikawa, fermandosi sulla mano tesa del generale già proiettate a leggere il contenuto del rapporto criptato che trasportava:

    " Il nemico si sposta. Il gruppo di infiltrazione 3K, capitanato da Gennosuke, riporta che ora l'alfiere del Veterano è a metà strada tra Kusa e Soyo...pare che non guiderà lui l'assalto a Kusa. Che l'insediamento accademico abbia catturato la sua attenzione? Supponendo una suddivisione al 50%, a breve 5000 milizie cremisi si abbatteranno sui nostri "amici" mentre l'altra metà continuerebbe la presa della capitale...tu cosa ne pensi Kensei? "

    I ninja potevano spostare gli esiti di una battaglia in netta inferiorità numerica ma, sebbene fosse a tutti noto il valore di shinobi del calibro del Jinkurichi del Nove Code, anche il nemico aveva dimostrato di avere ninja di altissimo profilo (come i due Kage di Iwa e Kumo assoggettati al loro volere ad esempio). Ancora non sapevano, oltre il famigerato capitano, quali ninja di rilievo sarebbero scesi in campo per la fazione opposta e questo rendeva l'esito di quel conflitto decisamente aperto.
    Ad ogni modo, ora che lo stato di quel sistema caotico in continuo divenire sembrava aver preso forma, Diogene era pronto a sentire il piano del Mizukage e avrebbe iniziato proprio dal punto in cui si erano interrotti qualche mese prima, a Kiri;

    " Dimmi, hai portato quello che ti avevo chiesto? "



    ::: Stalle :::

    Hayashi si era messo a testa bassa sul compito assegnatogli da Korra. Un lavoro tedioso, monotono e apparentemente banale che lo studente non si sforzò affatto di far evolvere allo standard dei ninja. Inoltre le cose non erano state facili come l'otese pensava: le bestie non erano mansueti puledri da passeggio ma stalloni da guerra, dall'impetuosi e testardi. Muoverli per pulire le stalle e spazzolarli non era una cosa così banale e il suo atteggiamento sbrigativo gli aveva solo fatto perdere del tempo; stessa cosa per il trasporto di acqua e viveri...non attivare il cervello e svolgere tutto come avrebbe fatto un civile non esperto nel settore era quanto di più inatteso alla giovane ufficiale di primo livello cui era stato assegnato. Era arrabbiata e al tempo stesso scocciata del pessimo operato dello studente.

    " Sei sicuro che vuoi intraprendere la carriera da ninja? Ci sono tanti mestieri a questo mondo, non tutti sono adatti a questa vita. Non ti è nemmeno passato di mente l'idea di usare la moltiplicazione per avere il controllo sui cavalli e farli star calmi? Oppure avresti potuto trasformarti per diventare uno di loro e convincerli a seguirti negli spostamenti con più semplicità! Tecniche o chakra per aumentare la velocità per gli sposamenti lineari e ripetitivi? E poi i trasporti...non posso credere tu stia facendo tutto a mano! Cosa ci voleva a piantare un kunai su questa trave, collegarci un filo di acciaio e realizzare una carrucola per i secchi d'acqua o di letame e le balle di fieno? I ninja, prima che combattenti, sono gente pensante, ingegnosa!! Bah...proviamo con altro. "

    Lo trascinò quasi fuori dalla struttura per condurlo nei pressi del bosco limitrofo l'accampamento.

    " Legna. Prendi quei soldati con te, convincili a staccare prima dalla pausa e accompagnarti nel bosco. Sai quale si usa per accendere fuochi e cucinare, si? La raccogliete, tagliate in pezzi consoni e accatastate lì, dove ci sono quelle casse. Tutto chiaro? Hai tempo fino ad ora di pranzo. "

    Questa volta avrebbe dovuto fare un lavoro migliore; serviva un piano per ispezionare il bosco in maniera ottimale e organizzare la raccolta e il taglio, oltre a spronare e tenersi buoni gli uomini di certo poco volenterosi di sacrificare il proprio tempo libero in quel modo...

    ::: Armamenti :::

    Saragi era proprio un secchione, questo avrebbe pensato Ashiro dopo averlo interrogato su quanto appreso in quelle poche ore. Aveva capito le principali differenze tra i macchinari realizzati dai sunesi su commissione di Aloysius e ne aveva compreso limiti e vantaggi tattici. Quindi avrebbe calcato la mano per vedere se la matematica e la tattica bellica era uno dei punti di forza del ragazzo:

    " Quanto tempo ci vorrebbe per trasportare 3 trabucchi fino al fronte [mappa e competenze linkate]?
    Quali tipo di soldati avrebbe più senso impegare [gregari, png, milizie, pg e loro livello]?
    Ipotizzando che il primo livello murario di Kusa sia composto da blocchi di pietra fino a 25 metri di altezza, a che distanza converrebbe posizionare queste armi per avere dei bersagli efficaci?
    E dopo quanti colpi le mura cadrebbero? "


    Il genin aveva dei compiti numerici da fare prima di potersi dedicare alla preparazione dei grossi proiettili. Gli ingegneri e meccanici otesi avevano tra le mani i progetti spediti da suna ma non sembravano ancora padroni al 100% di quegli schemi.



    Il problema era sul collaudo della leva di attivazione della balista, che se eseguiti lanci troppo ravvicinati tra loro, sembrava come indurirsi fino ad incepparli del tutto; per sbloccarla sprecavano diverso tempo perché la posizione era interna e scomoda e serviva una stretta micidiale per forzare il meccanismo. Per il momento la soluzione sulle macchine ancora sane era quella di oleare l'ingranaggio alla base costantemente ma, oltre ad essere una procedura poco pratica durante una battaglia, a Saragi non sarebbe di certo apparsa la soluzione migliore.
    Avrebbe preso l'iniziativa o si sarebbe limitato ad assemblare gli oggetti da lancio?

    ::: Campo di Addestramento 2 :::

    Kyuke aveva affrontato la sfida di Soifon con l'atteggiamento sbagliato, quello tipico dei ninja che iniziavano ad elevarsi dalla gente comune e capire il mondo della guerra e delle arti marziali e del chakra. Tuttavia, pensare che gli addestramenti di Kato fossero di esempio per il livello di perfezione richiesto ed atteso dall'ufficiale di secondo livello era un errore grave: il guardiano scomparso, sebbene più forte della gregaria, non possedeva affatto il rigore marziale e la perseveranza di quest'ultima, qualità già spiccate per natura ma accentuate da anni di allenamenti impossibili richiesti dal kage.
    Apprendere il Kata di Jo non significava solo copiarne i movimenti e urlare cose a caso ma era una forma di arte marziale antica, profonda, viscerale, che attivava il tentien attraverso il diaframma e univa l'estensione dei muscoli al vigore delle pose statiche, allenando agilità e forza allo stesso tempo. Era un allenamento intermedio per l'esecuzione di taijutsu prolungati, sequenze di colpi precise che se interrotte perdevano di efficacia, come molte delle tecniche insegnate ai giovani otesi interessati al combattimento corpo a corpo.

    Lo avrebbe mandato a correre 30 km attorno al campo di addestramento, appesantendogli il trasporto con ulteriori 20 kg di peso oltre l'armatura che aveva tenuto già da prima, senza spiegarli nemmeno tutte le cose sbagliate che aveva compiuto. Perlomeno avrebbe avuto del tempo per rifletterci e capire i suoi errori.

    Alla fine della "corsetta" lo avrebbe preso in disparte, dicendogli:

    " Ancora. E questa volta fallo bene. "


    CITAZIONE
    OT/ Entro il prossimo post definiremo tutte le schede dei png di Oto.

    Kyuke e Hayashi cercate sempre di entrare nel merito delle cose, approfondendo l'argomento, descrivendo per filo e per segno quello che fate e i ragionamenti del vostro pg. Cercate di riportare le cose al mondo dei ninja, alle vostre conoscenze e al reale significato delle sfide che vi vengono messe davanti ;) /OT
  10. .

    Il Pieno ed il Vuoto


    da "Guerra e Religione" di Loxion Mikawa, capitolo XL

    Sun Tzu disse:
    "Le operazioni militari sono di vitale importanza per lo Stato.
    Sono questioni di vita e di morte.
    Il Tao della sopravvivenza o della distruzione.
    E' dunque necessario ponderarle con cura. "




    La lettere Accademica e poi quella del Fuoco giunsero attese tra le mani del Generale Cremisi. La sua rete di spie già lo aveva informato, il nemico aveva sconfinato e aveva fatto la sua mossa. Lo scenario era il 4-D, invasione di Kusa e la messa al ferro e fuoco l'Erba, un territorio che già in passato si era rivelato di snodo cruciale per gli interessi dell'Alleanza, di associazioni criminali e dei Paesi emergenti. Due anni erano trascorsi dalla famosa votazione che aveva smascherato parte delle strategie dei leader di mezzo continente: Orso, Sorgenti Termali, Montagna, Ferro a favore della formazione di un organo di controllo per fronteggiare la minaccia dei Cremisi e la compagine guidata dall'Erba, formata da Cascata, Neve e Gelo, contraria alla mega alleanza con al centro del progetto l'Accademia. I motivi erano molteplici ma, per sintetizzare, l'attacco di Masamune e il mancato sposalizio tra Kondò e Kurogane avevano rotto i legami tra Gelo ed Accademia, la Neve sembrava avere un accordo, mai effettivamente verificato, con Iwa per l'utilizzo di una delle famigerate armi Ancestrali mentre Erba e Cascata si erano affidati ad Ame per affossare la credibilità accademica e trovare spazio all'interno del palcoscenico mondiale.

    Ma Kusa non aveva fatto i conti con le mire espansionistiche dei Cremisi, forse fidandosi troppo di Tensai-ji e dei Cuori e delle garanzie di una protezione che, a dirla tutta, Ame non poteva garantire affatto nei confronti del Veterano e della sua armata. Mifune Kobayashi, numero uno del consiglio accademico, aveva ben spiegato tempo addietro l'importanza di quel lembo di terra al centro del continente:

    " Kusa ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel gioco delle parti e questo è dovuto soprattutto per la sua posizione geografica, nel cuore del continente, di interesse strategico sia militare che economico. Sorge su un colle a più strati, difeso da antiche mura, e troneggia sulle piantagioni intensive circostanti e sconfinate terre per il pascolo. La forza del Paese è proprio il settore primario, infatti i prodotti dell'Erba sono i più esportati e anche ricercati dalle classi sociali agiate di mezzo mondo: sicuramente conoscente i manzi di queste zone, che valgono diverse centinaia di ryo all'etto, e sempre da quelle terre provengono alcune varietà di radice di loto, daikon e funghi messi sui mercati di centinaia di villaggi a prezzi stellari.
    Quanto all'importanza bellica, invece, basta guardare una mappa per accorgersi che la mobilitazioni di eserciti via terra o anche semplici gruppi di ninja debba passare per di li...
    Con questo spero di avervi convinto dell'importanza, in realtà tenuta sempre nell'ombra, dell'Erba e delle persone di potere che ne gestiscono le risorse. "

    Sommando a questo il colpo che la Flotta Cremisi aveva subito dalla compagine accademica, immaginare che la prossima mossa di Fulmine e Roccia fosse via terra era quasi scontato.

    KkrFiCM

    " Un tradimento tra daimyo, pare che Kawa abbia voltato le spalle a Jashin nel momento più importante...la Cascata non ha opposto alcuna resistenza facendo arrivare i bastardi del nord dal lato considerato più sicuro. Non mi stupisce che le difese al confine non abbiano retto più di qualche giorno. La mia trattativa con i samurai è fallita e non ho potuto piazzare le mie vedette sulla costa per avere un occhio sul fianco sinistro del Fulmine ma devono aver caricato le truppe sulle navi rimanenti, attraversato il Gaikutsu e aggirato la penisola del Ferro. La Neve potrebbe averli aiutati a passare inosservati tra le sue isolette..."

    Il Suono era in subbuglio, occupato nei preparativi della guerra ma Aloysius continuò calmo in direzione del suo ospite, da poco giunto nella tenda principale:

    " Senza di Lui ad organizzare la difese di Kusa le possibilità dell'Erba sono calate a picco. Direi che sia il caso di parlare finalmente con Rittoru prima di lanciarci in questa battaglia. "

    Il Diavolo era stato convocato e i suoi servigi richiesti.
    I rapporti giornalieri che giungevano dalla rete di spie [Gregari x4, Spie del Garth], invece, avrebbero consentito di avere il quadro completo sull'attaccante, soprattutto in merito allo stile e la logistica delle movimentazioni belliche. Ai gregari era stato dato infatti il compito di raccogliere informazioni sui numeri del nemico, ricostruire la storia dei conflitti per stabilire perdite e tattiche. Avevano piazzato dei checkpoint di ristoro nell'avanzata? Oppure depredavano i villaggi che incontravano per i viveri? A che velocità media avanzava l'Armata Rossa? Come erano equipaggiati? Vi era un afflusso costante di uomini e risorse oppure la grandezza dell'esercito era fissata dall'inizio? Questo solo ispezionando la scia di distruzione che si erano lasciati alle spalle per arrivare ad assediare la capitale, analizzando le tracce e parlando con i testimoni oculari ancora in vita; un compito ad alto rischio, certo, ma che tuttavia non prevedeva il confronto diretto col nemico da parte degli uomini del Garth, scoraggiati a qualsiasi tipo di contatto con i Cremisi stessi.
    Riguardo alla situazione del difensore, invece, la voce dell'ex capo delle difese del Paese sarebbe stato davvero preziosa: bisognava comprendere la geografia della zona interessata, l'organizzazione delle difese di Kusa e ogni dettaglio utile a costruire uno scenario operativo realistico. Qualche informazione era già arrivata ma senza quelle minime essenziali, dati di fatto e non mere ipotesi più o meno realistiche, costruire simulazioni significative riguardo l'esito di quella guerra era sbagliato a priori.

    " Ecco quanto è utile l'Accademia: "...un guerriero in armatura impossibile da scalfire, che non sembra mai provare stanchezza...", ottimo materiale per le favole. "


    ::: Accampamento :::


    BUIV0g2

    I ninja di Oto rientrati dalle missioni meno quelli preposti alla difesa del villaggio stesso erano stati convocati alla base campale alle porte di Nanaki in assetto da battaglia. La mossa del nemico era arrivata prima del previsto ed Oto non era ancora pronta, la fase di reclutamento era iniziata da poco più di due mesi [prendo in considerazione la giocata in amministrazione per la timeline] quindi anche se il campo iniziava a riempirsi di combattenti, per Aloysius quella gente non contava poi molto fin quando tutti non fossero stati in grado di impugnare una picca e sferrare un affondo ben assestato. Uomini e donne ancora distanti dall'idea di guerrieri che il Generale Cremisi aveva in mente per la guerra ai Cremisi prima e l'intero continente poi.
    Da Suna era appena arrivata l'ultima spedizione di Armi d'Assedio mentre si attendeva ancora l'arrivo dei Kiriani, guidati dall'Inquisitore.
    La base era organizzata con rigore e gli uomini del Mikawa garantivano rispetto delle regole, di stampo militare quasi esasperato. Il campo era organizzato il cardi e decumani, facenti parte di 4 sezioni principali: la zona verde più rocciosa con le tende e le aree per l'addestramento delle reclute, il quadrante più vicino al villaggio con aree di ristoro, mensa, recinti degli animali da macello e magazzini dei viveri, l'area degli armamenti, con i fabbri e sarti presi in prestito dai vari villaggi del Riso ed infine la zona riservata ai ninja, interni ed alleati, con l'infermeria. La tenda del Generale era lì, nel cuore del complesso organismo che pian piano stava prendendo forma; la stessa dalla quale i corvi erano partiti in direzione di Konoha per informare l'Hokage riguardo la posizione del Suono.


    " Un team di Oto si unirà a Konoha in onore dell'alleanza che ci lega. Se cade Kusa i Cremisi entreranno nel continente, avvicinandosi al Fuoco e accerchiano il Riso. Questo non deve accadere. Sulla pergamena hai uno dei miei simboli di sangue, tramite di esso questo Corvo saprà dove trovarti.

    A.D.M. "



    Una lettera di sangue che avrebbe dato speranza a Raizen e all'Alleanza intera, almeno apparentemente.

    Gli shinobi e le kunoichi chiamati all'appello nel tendone principale alle 06:30 del lunedì, si sarebbero trovati difronte il Kokage in armatura completa, con i capelli raccolti e il viso visibilmente segnato da giorni di duro lavoro e poche ore di sonno. Tra di loro vi era una presenza illustre con la quale il Mikawa non aveva ancora avuto modo di dialogare da quando era tornata dalla sua lunga assenza..

    " Ninja del Suono, benvenuti a Nanaki.
    Sapete perché siete qui, le voci sono arrivate anche ai civili. Come sapete, da tre giorni Oto è stato di emergenza, i confini del Paese sono stati chiusi visti i recenti accadimenti nell'Erba, a poco più di 300 km da qui.
    Un gruppo di altissimo profilo, denominato d'ora in avanti Puragu, si unirà alla compagine del Fuoco per impedire che i Cremisi conquistino Kusa, ultimo baluardo di un Paese che si è semplicemente fidato delle persone sbagliate nella sua storia recente. Partirete oggi stesso e farete rapporto dall'Hokage in persona, che guiderà la missione.
    Dettagli sul luogo dell'incontro e lo stato delle cose le troverete nei fascicoli che vi abbiamo preparato da integrare con le informazioni in possesso della Foglia. Nota a margine, Suna pare che agirà in autonomia questa volta.

    Febh, Shinodari, Tasaki e Kamine, andrete voi. Badate bene, indipendentemente dalle direttive accademiche, le vostre priorità sono:
    - preservare gli interessi e l'integrità di Oto;
    - rallentare e/o impedire che l'assedio abbia successo;
    - acquisire informazioni sensibili sui Cremisi;
    - limitare i danni per l'Erba.

    Il grosso delle forze di Oto, invece, si muoverà in una seconda fase; mettervi a conoscenza di ulteriori dettagli ci espone solo a rischi qualora finiate preda del nemico. Proprio per questo, vi verrà fornita la massima protezione mentale possibile. Anche l'armeria e le altre maestranze del Suono sono a vostra disposizione, per il resto l'organizzazione del gruppo spetta a voi stessi. Comunicherete tutte le informazioni ottenute ogni 3 ore, conoscete tutti i miei metodi, basterà una piccola impronta di sangue e saprò come rintracciarvi [Simbolo di Richiamo + Corvi dal Becco Rosso]. Il messaggio criptato con la chiave simmetrica corrispettiva al nome del gruppo, deve contenere: orario, posizione, stato del team, carta ninja con mappa aggiornata e note rilevanti su nemici, alleati e forze neutrali; sarà indirizzato unicamente a me [condizione di attivazione]. Un mancato riscontro attiverà l'intervento di squadre preposte verso l'ultima posizione comunicata e, se confermata la criticità, la mobilitazione di un secondo team di ninja o, se necessario, dell'armata intera. Viceversa, vi arriveranno dalla base operativa aggiornamenti solo qualora utili alla vostra missione. Tutto chiaro? "


    Estremamente formale, un atteggiamento che forse stonava con il classico modo di fare del Colosso, soprattutto per le orecchie di Febh e Hebiko...forse per una volta davvero il Kokage voleva fare le cose in maniera "canonica" [Apice del Comando]. Tutti avrebbero ricevuto in dono l'illusione di Eiatsu in grado di offuscare momentaneamente informazioni sensibili sul villaggio e il sangue del Garth a guardia della loro mente [Impronta di Sangue -> 2 Unità, Modificare i Ricordi]. Aloysius non avrebbe corso errori di superbia questa volta, stava mandando i migliori ninja di Oto, un team bilanciato per competenze ma certamente sbilanciato in termini di forza: Febh era con loro.

    Per gli altri ninja disponibili per la battaglia, il Kokage aveva altri piani: il loro grado di maturità non era tale da spedirli alle soglie di un conflitto armati di tale entità e, più in generale, difficilmente Aloysius avrebbe dato un compito del genere a combattenti da lui mai testati mentalmente e fisicamente. Di fatti le uniche informazioni che aveva su quelle giovani leve erano dai riscontri di Ukitake, che seguiva con attenzione la crescita di studenti e genin nel loro percorso accademico e non.

    " Voi sarete si supporto qui al campo. Ashiro, Korra e Soifon vi diranno cosa fare."

    Ecco quanto il kage avrebbe concesso del suo tempo ai tre otesi. Saragi sarebbe stato condotto alla zona delle grandi macchine [Armi da assedio]; AshiroVpWh7gH, l'enorme uomo ai servizi del Kage andava in giro a petto nudo e superava per stazza praticamente ogni individuo del campo, incutendo un timore reverenziale. Non era un uomo di molte parole e senza troppi fronzoli avrebbe fatto vedere al giovanissimo ninja le varie fasi della preparazione dei proiettili, suddividendo per baliste, onagri e trabucchi. Arnesi mastodontici, pesanti e che, a ben pensarci, non avrebbero dovuti essere impiegati se l'obbiettivo era impedire la presa di una città...che il Kokage le tenesse pronte qualora Kusa fosse caduta e gli assedianti ritiratosi al suo interno?

    " 10 per macchina, da caricare sui carri. Poi studia gittata e taratura di precisione. "

    Al contempo, Hayashi avrebbe seguito KorraVncaCFl fino alle stalle, dove decine tra cavalli ed asini dovevano essere nutriti e le postazioni pulite dallo sterco.

    " Non ti lamentare, Diogene è fatto così...Prima finirai prima ti farò fare qualcosa di più divertente. Usa la testa più che le mani ahahah "

    Se ne sarebbe andata lasciando lo studente a fare tutto il lavoro da solo. Era stato scavato un pozzo, quindi aveva una fonte d'acqua vicina e anche le balle di fieno e le carote erano state accatastate in una grossa dispensa in legno...c'era da rimboccarsi le maniche, se non altro per raccogliere la sfida della ragazza dagli occhi di ghiaccio.

    Kyuke Kurej, invece, avrebbe avuto la fortuna (o sfortuna che dir si voglia) di lavorare con SoifonWyF6OKr'/> al campo di addestramento 2, quello di medio livello. Rispetto gli altri era un genin leggermente più maturo e pronto anche a scendere in battaglia: alla kunoichi il compito di provarlo.

    " In linea, insieme agli altri, forza! Fammi vedere cosa sai fare. "

    Avrebbe preso posto difronte alle tre file da 10, come una senpai farebbe alla sua classe. Quindi prese il bastone a terra, alzandoselo col piede e afferrandolo in un lampo, dimostrando agilità e rapidità nei movimenti non da poco [Energia Blu]. Improvvisamente iniziò a roteare l'arma con maestria ad una intensità sempre più crescente, fino a bloccarsi in una posa statica crepitante di energia; quindi urlò:

    " Sappiate che sono qui, bloccata ad addestrare voi nullità mentre i miei compagni sono in missione a rischiare la vita! Vi farò sputare sangue fin quando non sarete dei guerrieri quantomeno accettabili! KIAI!

    Primo movimento attivo del primo Kata di Jo, avanzamento del piede sinistro e colpo all'addome. Gli allievi dovevano memorizzare e replicare fino alla perfezione, un esercizio di grande forza mentale e fisica, eseguendo i 13 movimenti fino allo stremo per raggiungere la perfezione richiesta dalla tremenda insegnante. Al ninja il compito di stupire Soifon.

    Quanto ad Hebiko, beh, quando si fosse degnata di arrivare avrebbe preso posto al tavolo tattico, insieme a Diogene, addetta ai rapporti dal fronte.

    :::

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    Durante i preparativi dei ninja, Aloysius avrebbe preso in disparte la Kazekumo, invitandola a seguirlo per le stradine del campo militare: non poteva essere un caso che il suo arrivo coincidesse proprio con la scesa in guerra di Oto, soprattutto visto come i due si erano lasciati, anni addietro. No, il Colosso non aveva dimenticato affatto quello che i due si erano detti sulle sorti del villaggio.

    " Sei dunque tornata per riprenderti Oto. Mi avevi promesso che saresti tornata più forte, è così?

    Mi aspettavo che saresti passata a Villa Mikawa prima ancora che in Amministrazione...una speranza sciocca in effetti, hai sempre voluto più bene a Febh che a me, su questo non ci sono dubbi. Immagino che ti abbia già riconsegnato la tua scrivania, senza interpellarmi ovviamente...come se potessi o volessi oppormi ahahha Ma nonostante abbia distrutto il palazzo 3-4 volte in questi anni direi che ha tenuto in piedi la baracca dignitosamente. Merito suo, sicuramente la lontananza non ti avrà impedita dal tenerti informata sulle sorti del tuo amato villaggio e le voci di un Kokage assente saranno giunte alle tue orecchie.

    Ad ogni modo, se hai intenzione di rimanere per un po', quella sedia è tua per quanto mi riguarda [Disposizione del Kage]."


    Un tono molto più informale e disteso di quello adottato nella tenda, a tratti pungente ma si intravedeva una certa contentezza nello sguardo fiero: che Diogene attendesse da tempo il ritorno dell'amministratrice? Non avevano tempo per parlare di tutto ma quelle poche battute avrebbero permesso al Mikawa di avere una prima impressione sulle reale motivazioni che avevano convinto Shinodari a tornare.

  11. .

    Gli emissari del Kokage


    Guerra e Religione XLV, di Loxion Mikawa

    Niente, la Quarta Serpe di Oto non voleva saperne. Voleva che tutto le fosse spiegato, che facesse parte di quel tavolo cui nemmeno Fyodor ed Eiatsu erano stato invitati; un desiderio inattuabile perché nessuno, nemmeno i recentissimi alleati di statura mondiale, erano a conoscenza dell'intero dentro la mente inaccessibile del Garth. Figurarsi se Aloysius avesse intenzione di spifferare della sua alleanza con Kiri o Jeral alla fidanzatina di quel caprone dell'Hokage, forse l'unica persona vivente più testarda della kunoichi dai capelli rossi stessa.

    Fyodor provò un'ultima volta, cercando di evitare rogne a tutti: la ragazza le piaceva, aveva visto le registrazioni del laboratorio 11-A, c'era del potenziale nell'Erede della Serpe Bianca, ma mettersi contro Aloysius in questa fase del suo piano era per lei un passo decisamente più lungo della gamba. E, a dirla tutta, il Colosso non avrebbe apprezzato minimamente il loro fallimento se fossero tornati da lui senza quella firma.

    " Hebiko, sì ragionevole...presentarci ora a Villa Mikawa con domande al posto che risposte ad Aloysius ci causerà solo una marea di guai. La tua carriera ninja è da poco sbocciata, davvero vuoi metterti contro un uomo come il Colosso?
    Per cosa poi, sapere di una guerra inevitabile che il mondo stesso si aspetta da anni? Questa cosa partirà con o senza la tua approvazione, vedi l'inclusione dell'amministrazione come un dorayaki per addolcire la pillola al Daymio e sborsare con più celerità il denaro. La corsa alle armi è urgente, sono anni che Diogene raschia il fondo del barile, i suoi stessi soldi, oltre che il suo stipendio da Kage parliamo dell'eredità Mikawa per le operazioni di spionaggio, raccolta informazioni, mazzetta, scouting di combattenti e quant'altro... "


    " Forse nemmeno lo sai ma circa quattro anni fa, Aloysius stava pensando di vendere l'intera proprietà ad Asuma Kurogane per continuare a finanziare i suoi progetti. A villa Mikawa, che ti ricordo ospita e conta più di 20 abitanti, un paio di settimane si è mangiato pane e latte per limitare le spese. Diogene era tornato mezzo morto dalla Rosa d'Acciaio, affetto da un male al tempo ritenuto incurabile, e nessuno era più in grado di seguire gli investimenti che aveva fatto in giro e in segreto...Nemmeno a dirlo, senza il gatto, i topi hanno ballato per mesi, rosicchiando le commissioni, scordandosi delle scadenze sui libri paga e vendendo informazioni e merci al miglior offerente. "

    Intervenne Eiatsu. Perché le stavano dicendo quelle cose? Forse conoscere l'umanità celata dietro l'immagine del Generale Cremisi poteva far cambiare idea alla consigliera?

    " Devi fidarti di noi. Verrai sollevata dal tuo incarico seduta stante se gli metterai i bastoni tra i piedi ora. Eiatsu prenderà il tuo posto e a quel punto non avrai più nemmeno quel poco di controllo e visibilità che hai ora sulle cose del villaggio.
    Non sarebbe più saggio per te rimanere sulla barca e cercare di capire cosa sta succedendo dall'interno? Ragiona. Ci vorranno mesi per armare un esercito, avrai tutto il tempo per informarti e dire la tua al Kage fino ad allora. Magari ti rederà in faccia, magari di ignorerà...ma, forse, qualche parola riuscirà ad arrivare alle sue orecchie e allora potrai dire di aver preservato ciò che reputi importante per la sopravvivenza dell tuo villaggio."



    ::: Intanto tra le spire del Serpente :::

    Saragi sembrava abbastanza a suo agio in quella situazione tutt'altro che "comoda" ma probabilmente il fatto stesso di essere così vicino ad un serpente di grossa taglia era per lui come un bel sogno. Di fatto anche Wasureta aveva sin da subito intuito una buona empatia son il nanerottolo, dunque continuò a parlargli interessato:

    " Seeempre insieme dici! ssasssa saaasssasshasha Chiamo a lui ssse quessto è vero, no ? "

    Rise come se avesse intuito qualcosa, una verità di cui l'acerbo shinobi non sembrava ancora a conoscenza ma che alla specie legata per contratto alle vicende di Oto sembrava alquanto lampante. Il "Dimenticato" poi, aveva anche combattutto fianco a fianco proprio di quel talentuoso shinobi, appartenente al quartetto del Suono originario.

    " Io ssssono Wasureta. Eiatsu mi usssa quando ssssi tratta di combattere...a lui non piace molto venire alle mani con i vivi. Anche con noi sserpenti a dirla tutta, di fatti non ha mai ssstretto un legame di ssangue con noi! "

    Non sembrava indispettito, per essere una specie di solito scontrosa e guardinga il grosso rettile non era avido di parole; anzi, sembrava come avere una gran voglia di parlare con qualcuno...

    " Sssono stato cacciato dalla Caverna dei Draghi tempo fa, Manda mi ha impedito di esssssere evocato dagli umani quindi ora servo ssssolo le Hebiton di Eiatsu. Lui mi ha trovato nel Bosssco dei Sssussssurri e ha trovato il modo di legarmi al sssuo tentien. Non mi lamento eh, ma le sssenzazioni che si povano quando sssi viene vocati ssssono un'altra cosa ssasssasa asshashhsa. "

    Una risata beffarda che nascondeva in verità una tristezza non da poco. Tutti concetti un po troppo complessi per un bambino appena entrato nel mondo dei ninja eppure il Dimenticato sentiva che quella poteva essere l'occasione giusta per tornare in scena, a calcare palcoscenici da co-protagonista:

    " Dimmi, vuoi vivere un'avventura?! Recati nel vicolo della sssserpe, a mezzanotte in punto! C'è una casa apparentemente abbanondata, busssssa due volte e fai il mio nome. Lì ci abita un vecchio sserpente, ha lui il rotolo originario, quello bandito ssassahha shhsashhs, che si usava per i contratti dei sssserpenti! Prendilo, in qualssssiasi modo, e poi convinci Eiatsssu a rievocarmi. Vedrai, ci divertremo!! "


    Il film nella testa del rettile era già partito.

    :::

    Difficile credere che la discussione avesse assunto questi toni. All'inizio i due emissari del Mikawa erano stati dei veri stronzi, giocando sul filo del rasoio, ma ora Fyodor in particolar modo sembrava come voler aiutare la ragazza nel prendere una decisione giusta. Una consulenza gratuita da parte di un ninja che aveva vissuto svariate vite, alcune delle quali anche al seguito del leggendario Sennin del villaggio; un uomo di infinita conoscenza e spiccato senso di sopravvivenza...se c'era una persona ad Oto cui la konoichi poteva imparare le sottigliezze degli "intrighi di corte" quello era proprio il mangiacarogne.

    " Ho scelto di seguire il Colosso perchè in lui vedo lo spirito del mondo. Non la smielata che racconta lui di un mondo senza guerre, a quello di credono i ragazzini e i folli, ma la capacità di avere la forza di cambiare le cose, quella sì. In meglio o in peggio chi potrà dirlo...ma solo accontentarti del presente più frenarti dal tentare una via alternativa. Ti sei contenta della direzione che ha preso il mondo oggi, Hebiko?
    Ti dico questo perché la stessa scelta l'ho fatta una vita fa puntando su Orochimaru e, nonostante come è andata a finire, non c'è giorno che non vada fiero di aver scritto quella storia."


    Envy-envy-the-first-humonculi-10577067-816-544

    Era un pensiero profondo, fatto da un anziano con l'aspetto di un ragazzo, un uomo complesso ma che conosceva bene le difficoltà di voler vivere da protagonista la storia di Oto.

    I due quindi si alzarono in piedi, fissando la consigliera in volto con lo stesso sguardo dei primi minuti, come se quella piccola parentesi di umanità si fosse appena chiusa, inaspettatamente così come si era aperta. Parlò infine Eiatsu:

    " Formalmente, Hebiko. Hai intenzione di apporre la tua firma sulla lettera oppure vuoi essere scortata dal Kokage? "

    Il destino dell'Erede era nelle sue mani.



    Edited by DioGeNe - 28/10/2021, 17:29
  12. .

    " Io ssssono sempre stato nella mia teca! Ssspiavo solo il Kokage e gli esperimenti al PC ma sssembra fuori uso ora... "

    Kui non sembrava essere molto utile in quella situazione, la neo acclamata Erede doveva vedersela da sola questa volta! I primi tentativi vani non sembrarono destare più di tanto l'animo della kunoichi eppure quello che le si stava prospettando era un classico scenario da film, dove un qualche male silente avrebbe potuto coglierla da un momento all'altro. Certo, Raizen era in zona, prima o poi l'avrebbe tirata fuori di lì; ma avrebbe fatto in tempo? E se fosse finito anche lui nei guai? Non che fosse così semplice tenere a bada l'Hokage, vi voleva qualcosa di davvero terribile per metterlo in difficoltà, al più una di quelle cose mistiche tipiche dei jinkurichi e dei Codati...ecco.

    Pensare di arrestare tutto manomettendo i cavi di alimentazione del dispositivo elettronico sembrava un'ottima idea ed infatti le scariche elettriche intaccarono pesantemente l'intera infrastruttura informatica, mandando fuori uso anche i pochi sensori ancora funzionanti nel laboratorio e i dischi di storage contenenti i dati sugli esperimenti. In quel momento anni di lavoro erano appena andati in fumo, distruggendo gran parte del lavoro segreto e più macabro della storia recente del Suono. Se di questo la ragazza ne aveva percezione o interesse in quel momento era difficile dirlo, il dato di fatto era che mandare a puttane l'impianto non avrebbe fatto sollevare per magia l'imponente porta metallica che la intrappolava!

    Realizzare questa crudele realtà avrebbe scaturito la più spontanea e naturale delle reazioni umane: paura. Non c'era nulla che potesse fare, non aveva le conoscenze per capire costava per accadere, non aveva la forza per liberarsi, non aveva negli alleati un concreto supporto. E man mano che il tempo passava più quel timore si tramutava in terrore, fino a sfociare nel panico alle prime avvisaglie dei terribili effetti del veleno che stava inevitabilmente inalando...Vedere la pelle raggrinzire, i muscoli afflosciarsi e il sistema nervoso inabile di muovere le parti in necrosi era forse la conclusione più ingiusta e inaspettata per la vincitrice dello scontro tra le Serpi.

    Forse, per la prima volta, doveva gestire una situazione completamente fuori dal suo controllo, senza scappatoie, senza spiragli appositamente piazzati per farle trovare una via di fuga.

    " Mi disssspiace Hebiko! Non so nemmeno come sssparire e chiamare aiuto...pare che moriremo qui. Sasasasa saasasasa chissà perchè, l'ho sssempre sospettato! "

    Anche il manto cangiante del serpente iniziava a colorarsi di macchie nere e, viste le dimensioni ridotte, per lui la fine sembrava ancor più vicina di quella della sua padroncina. Forse si era lanciata in qualcosa di più grande di lei, in un passato oscuro che non aveva ancora il diritto di conoscere...eppure ci era andata così vicina, aveva vinto la sua battaglia col destino ed ora era davvero questo ciò che l'accolto fato aveva in serbo per lei?!

    In poco tempo Hebiko si sarebbe ritrovata inerme, ospite indesiderato di un corpo che non rispondeva più ai suoi comandi. Il tempo per lei sarebbe diventato lunghissimo in quegli istanti di rassegnazione e l'illusione non più efficace di agire su una mente tanto sconvolta si sarebbe infranta facendo spazio al volto di Raizen, alla sua voce rincuorante, al colore di un suo abbraccio...gli ultimi pensieri prima che l'oscurità prendesse il sopravvento.

    :::

    Quando Raizen riaprì gli occhi non avrebbe saputo dire quanto tempo fosse passato...Il suo corpo era in perfette condizioni ma qualcosa di nuovo stava accadendo nella cella che aveva difronte. Il suo alter ego era a terra, apparentemente privo di sensi, e su di lui vi era l'esile figura di un ragazzo, intento in azioni che aveva tutta l'aria di un check up medico.

    " Non agitarti, Montagna, non gli faccio nulla. "

    Capire da dove fosse spuntato non era un gran mistero: all'interno della grotta si era aperta una porta di accesso ad un cunicolo sotterraneo, uno dei tanti di cui Oto era pervasa. Sull'identità del ninja, il foglioso non avrebbe avuto le idee chiare anche se questi avesse mantenuto l'aspetto di un tempo; sicuramente aveva sentito parlare di Fyodor dalla sua dolce metà o da qualche rapporto accademico ma quella era la prima volta che i due si vedevano di persona.

    " E' svenuto ma la sua mente è calma, dorme profondamente. Ah, le cartabombe sono false, puoi entrare tranquillamente se vuoi..."



    Ecco svelato l'arcano di quella "non cella", cui l'uomo artificiale era stato costretto da anni di prigionia in realtà autoindotta. A terra, a portata della sua mano destra, il Kage avrebbe visto una scritta, incisa con l'unghia, che aveva la sua calligrafia:

    GRAZIE

    Il messaggio del clone per il suo originale che, risparmiandogli la vita e concedendo quello switch momentaneo di corpi, aveva fatto conoscere il significato del termine "pace" ad una mente mai domita.

    " Dimmi, hai deciso di ficcanasare nei segreti di Oto tutto da solo o qualcuno ti ha accompagnato in questa gita fuoriporta? Siamo lontani dai confini del Fuoco, Hokage..."

    In quel momento, qualora il Jinkurichi si fosse ricordato di Hebiko o avesse anche solo fatto capire all'otese della presenza di altri ninja nella struttura, la reazione di entrambi sarebbe stata la medesima: si sarebbero fiondati al piano di sopra senza perdere tempo in inutili chiacchiere.
    Sarebbe bastato un calcio ben assestato della Montagna per abbattere la porta che stava impedendo alla Serpe di Oto di sfuggire dal suo triste destino.

    " CAZZO! L'aria è piena del veleno dei Nidaime! "

    Si sarebbe gettato sul corpo della kunoichi mentre avrebbe lasciato al Kage l'onere di disperdere la sostanza nociva. Hebiko respirava ancora ma le sue condizioni erano critiche: l'intero corpo era in necrosi avanzata e l'alterazione cellulare aveva iniziato ad attaccare anche la testa e quindi il cervello...Il medico non perse tempo, estrasse un rotolo di richiamo da quale evocò una serie di siringhe; prese quella con scritto H2S e senza fronzoli la sparò per intero nel collo della ragazza, in corrispondenza della vena principale. Attese di vedere se la sostanza entrasse in circolo e, dopo qualche secondo di tensione, compose i sigilli della nota tecnica curativa, dicendo:

    " Non possiamo fare molto di più. Il corpo è andato, dobbiamo solo stabilizzarla per permettere il trasporto in una capsula di mantenimento...l'ospedale è troppo lontano, possiamo usare una di quelle a Villa Mikawa. Una manciata di secondi in più e sarebbe stato troppo tardi! L'antidoto dovrebbe salvaguardare il cervello...Si, si salverà e per una figlia della Progenie cambiare involucro è l'abc. "

    Fyodor era più empatico di Eiatsu ma il suo senso pratico e distaccamento nel parlare di morte, mutilazioni e quant'altro era parimenti sviluppato. Tutto sommatto buone notizie; certo i due avrebbero dovuto dare delle spiegazioni a Diogene sulla loro presenza in quel laboratorio semi-abbandonato e la distruzione dei file in esso contenuto non era cosa da poco. Apparte sorbirsi le ramanzine di quel caprone, però, i due si portavano a casa grandi conquiste e scoperte: Hebiko era uscita viva dal suo incontro col destino [ottiene la formula del veleno e antidoto H2S, l'evocazione Kui e la tecnica personale Erede della Progenie] e Raizen tornava a Konoha con un nuovo amico con cui aveva molto da condividere [ottiene gregario d'elite "Cavia 11-A C1 V4"].



    CITAZIONE
    OT/ FInisce qui la BOTOLA! Ci abbiamo messo secoli ma per Hebiko mi sembra un grande passo avanti mentre per Raizen si aprono sicuramente nuove prospettive di gioco!
    Ah, chiaramente tutto il materiale proposto è modificabile e da far approvare, qualora siete interessati ad aggiungerlo in scheda. /OT
  13. .

    Ogni promessa è un debito


    da "La saga dei Codati" di Loxion Mikawa, capitolo XXI

    Solo andando avanti nello studio delle cronache di Aloysiuus mi resi conto che sarebbe stato doveroso aprire un filone dedicato per il tema dei Cercoteri. Tale rivelazione è parsa immediata non appena giunsi alla conclusione che tra le ardite trame del Colosso ve ne era una invisibile, che si sviluppava da molto prima della sua nomina a Sandaime Kokage, i cui avvenimenti avevo erroneamente associato ad un generico desiderio di potere e controllo. Dal libro principale, cardine della storiografia del V Garth, ho dunque estrapolato eventi che considero chiave per il rapporto tra Diogene e i Bijuu, integrando con frammenti di informazioni presi dal Diario di Yashimata, gli appunti di guerra del Mikawa stesso, le memorie di Ukitake ma anche disegni e scarabocchi trovati nella stanza dalle due ragazzine della Villa, Yachiru e Harumi. Arriviamo dunque al capitolo XXI, l'evento che mi è piaciuto intitolare "Ogni promessa è un debito" collocato cronologicamente dopo gli accadimenti di Crematoria, raccontati in " Il Colloso dei Mikawa: la vera storia", per la cui comprensione di raccomanda di aver letto il pregresso, ovvero la storia dell'uccisione di Sayaka e al tentativo di furto del suo demone, la cattura del Nibi nelle paludi delle Risaie, i referti di Omoi ed Eiatsu sulla scelta di Raizen come portatore dell'Enneacoda e Harumi del Bicoda, ed infine la caccia allo Yonbi nel deserto dell'Anauroch. Solo tramite tali avvenimenti si può comprendere il tentativo di controllo di un potere narrato nelle leggende e del quale vi parlerò a tempo debito, se sarete pazienti di attendere.
    Fate ora mente locale, siamo nell'estate torrida del 41, la storia parte da Suna e passa da Konoha per giungere al tempo scandito dal Colosso alle porte di Oto, dove intanto il male incarnato sta facendo la sua mossa...



    ::: Crepaccio dei Colossi, al confine tra la Cascata e l'Erba :::


    Il flagello conosceva quel posto, glie ne aveva parlato il Risorto anni prima, quindi quando il sigillo cremisi si illuminò e il corvo giunse da ovest, non trovò nulla di criptico nelle scritte di sangue della lettera a lui destinata: "E' iniziata. Nel crepaccio dei Colossi troverai quello che ti spetta. ". Il messaggio, protetto dai jutsu [fare riferimento al primo post] del Mikawa, si sarebbe cancellato non appena letto dando il via alla missione.

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    L'enorme ferita del terreno che divideva i due Paesi scendeva in un baratro apparentemente senza fine, buio e terrificante. Le pareti erano troppo scivolose per aderirvi con il chakra e solo delle creature alate esperte avrebbero superato il timore per l'alone mistico che quel luogo suscitava...gli umani non lo sapevano ma quella era una ciclopica tomba, in altre ere teatro di scontri senza eguali.

    In fondo, un acquitrigno alieno attendeva il Diavolo, un suolo che mai nessun umano o demonio aveva calcalto, in cui la natura era unica protagonista. Tra piante sconosciute e organismi ignoti appartenenti al regno animale, il nukenin si sarebbe diretto verso l'unica fonte di chakra, riconducibile a quello del Kokage. A terra, attaccato ad una pietra scheggiata, evidentemente lasciata cadere nella voragine dalla superficie, vi era una seconda pergamena, anch'essa col sigillo e i chiiton difensivi del Mikawa.


    " Ti consegno il Sigillo Maledetto del Sole.

    Ti consegno le mappe di Oto, della superficie e dei tunnel sotterranei.

    Due team di Shinku Teikoku hanno l'ordine di aprirti qualsiasi porta...ti basterà far vedere loro il sigillo dell'associazione.

    Hai 6 giorni per portare l'otre fuori dal Suono, dalla Strega, ma prima di fare l'ultimo passo aspetta il mio segnale. Gli accademici non dovranno esserti di intralcio. In ultimo, lascia una ferita aperta sul tuo corpo, in questo modo la tua posizione mi sarà nota."



    Non serviva aggiungere altro, il patto aveva già decretato le regole di quel gioco: qualora possibile, sarebbe stato opportuno evitare scontri sia con Febh che con gli Accademici, nemici certamente nella guerra per l'Impero ma non necessariamente di questa prima battaglia. Il fuuinjutsu segreto del Suono era lì, arrotolato insieme alla piantaOto-DEF-con-pallini del villaggio e del sottosuoloStanza_45, esplorato e tracciato da Shinken anni prima, e per un esperto nel settore come il Flagello sarebbe stato facile imprimerselo addosso e venirne maledetti [ps. chiaramente l'acquisizione della competenza richiede l'élite].

    Da lì in avanti la cerca dell'otre tanto agognata aveva inizio.


    ::: Otogakure no Sato :::


    Aloysius non aveva intenzione di stendere il tappeto rosso sotto i piedi suoi "graditi" ospiti, per intenderci non avrebbe fatto un pomposo pranzo come aveva fatto per lui il Mizukage, alla Magione Kenkichi. La sua idea di cena era più indirizzata a far conoscere la vera Oto, con i suoi costumi e le sue usanze più caratteristiche; dunque il cibo da strada, le bancarelle delle nelle viuzze, il quartiere dei pieceri, le strutture della vecchia Oto, quella più tetra di Orochimaru, Kabuto e il Nidaime, ma anche gli ammodernamenti fatti con i fondi Accademici, come la nuova Amministrazione. Un piccolo tour del villaggio dove nulla era stato preparato ad hoc e dove, ad esempio, un borseggiatore troppo sfacciato avrebbe tranquillamente osato scippare l'Hokage o uno spacciatore offrire droga al giovane Kazekage.
    In realtà l'otese aveva organizzato un piccolo banchetto, in una zona molto particolare del villaggio, ma bisognava aspettare il momento giusto per quello. Intanto aveva predisposto tutto per la riuscita del complicato piano: oltre a schermare la sua mente, aveva preparato a dovere i suoi uomini, muniti di ricetrasmittenti, e piazzato i totem di sangue per coprire l’intero territorio.

    Avrebbe atteso Febh alle mura, al South Gate, il cancello da cui probabilmente la compagine accademica sarebbe arrivata in anticipo, a giudicare dai modi di fare di Hohenheim. Il Garth aveva un conto in sospeso con il marmocchio che aveva osato deluderlo e il bomber-man sapeva benissimo di non potersi fidare ciecamente dell'uomo con la benda; ah sì, non gli avrebbe concesso un minuto in più del tempo necessario per riprendere ciò che credeva suo di diritto. Quanto a Raizen, beh, le loro strade si erano divise anni orsono e da allora il fragile genin era divenuto la colonna portate del Fuoco, con tutte le errate convinzioni che il retaggio di quei luoghi inculcava ai propri ninja. I figli che si erano allontanati dalle braccia del padre, il quale aveva investito così tanto nella loro formazione; gli ultimi due baluardi dell'Accademia, l'associazione di ladri che aveva disseminato odio, invidia e rancore all'interno dell'intero continente.

    Ma era solo questione di tempo, avrebbe fatto a pezzi dall'interno quel cancro incurabile.

    Il buongiorno al quattrocchi, invece, sarebbe stato in classico stile Aloysius:

    Kenpachi-Gremmy-Bleach

    " Pare che le squadre speciali abbiano finalmente capito chi c'è dietro l'incursione di qualche mese fa...Ho già fatto salire la sua taglia alle stelle, lo avrai notato dai manifesti che ho fatto disseminare per Oto. Non si sa ancora il motivo...Ma una cosa è certa, finita questa storia del Gorilla e di Kumo, dovremo pensare al bastardo Immortale.

    Gli avrebbe lanciato la bottiglia di vino che stava bevendo, invitandolo a fare un sorso.

    " Su, brindiamo alla nostra prima che arrivino quei bifolchi. "



    CITAZIONE
    OT/ Che sia una bella giocata per tutti! Come abbiamo definito off, prima di arrivare a possibili situazioni delicate le schede di tutti andranno aggiornate secondo la nuova patch in uscita ;) /OT


    Edited by DioGeNe - 9/9/2021, 16:31
  14. .

    L'Asse Oto - Kiri


    Guerra e Religione XXXVI, di Loxion Mikawa


    La saggezza del capoclan Kenkichi e la profondità della storia della Lame Insanguinate catturarono l'attenzione del Colosso come pochi altri argomenti; il suo retaggio era lì, in quelle cronache dimenticate, nelle terre della Rosa d'Acciaio, in religioni profetiche che si erano addirittura avverate! Una storia tetra, di demoni del caos e guerre tra fratelli, ma anche gentile, come per la custodia delle anime perdute in spade leggendarie. Non ne poteva avere certezza ma l'idea che maggiore fosse quel legame, maggiore fosse il dolore, maggiore era il potere custodito in quelle lame dall'impareggiabile fattura.
    La storia di Mumei era stata dunque svelata sebbene ancora lontana era la verità legata dietro il silenzio con il quale ella ne ricambiava l'utilizzo da parte del Garth.

    Si passò poi all'esamina del sangue del Codato, un altro argomento che servito prima ancora dell'antipasto, rendeva altissime le pretese per il proseguo dell'incontro tra i due Kage. Kensei dimostrò il suo interesse alla fabbricazione di tonici a partire dalle incredibili proprietà della linfa vitale demoniaca e Harumi aggiunse dettagli che solo un Jinkurichi poteva fornire all'analisi fatta da Aloysius...un esperto alchimista, un Jinkurichi e un Mikawa, il trio perfetto per realizzare qualcosa di unico con l'elemento forse più difficile da reperire in natura.

    " Da quello che mi risulta siete a corto di Jinkurichi, da quando Itai è sparito. Harumi sarà a tua completa disposizione, inoltre farò spedire a Kiri alcuni dei macchinari salvati dal Palazzo della Vipera, utilissimi per sperimentazioni col sangue, insieme a tecnici specializzati. Fyodor è il migliore nel campo. Il brevetto per la realizzazione di tonici e inchiostro per fuuinjutsu apparterrà a Kiri, non se ne farà parola con l'Accademia e Oto potrà richiederne fornitura senza costo. Per i costi di ricerca, sperimentazione e poi produzione se ne parlerà in seguito, quando avremo un'idea più chiara del processo da sintetizzare. "

    Era solo un assaggio del livello di cooperazione tra i due villaggi che il Generale Cremisi aveva in testa. La Nuova Nebbia Insanguinata dell'Inquisitore e L'impero di Oto, due realtà che a breve avrebbero tinto il mondo intero di sangue.

    :::

    La cena andò avanti su temi più leggeri, si diede spazio alle due giovani leve mentre il vino sgorgava a fiotti e del buon pesce appagava il gusto e la pancia di tutti. Kensei non aveva badato a spese per quell'evento ristretto e questo non passò inosservato al Kokage, il quale si concesse a più di una parola di apprezzamento sulla qualità della serata nei confronti del padrone di casa.

    Al terine del pasto Kyobi era ubriaco fradicio, forse non si era ancora abituato agli alcolici serviti nel Paese della Nebbia, diversissimi dal distillato di erbe prodotto nel bosco dell'Upupa in quanto ricavati da zucchero di canna, riso, prugne e yuzu. Dal secondo secondo aveva iniziato a sparlare, ricalcando comportamenti chiaramente tribali e con fatica si stava disabituando a fare, come saltare sul tavolo e imitare gli scimpanzé. Sarebbe stato un buon drunken master, come lo era stato Aloysius moltissimi anni prima, insegnante in accademia dell'arte del pugno dell'ubriaco di cui aveva oramai dimenticato le movenze. Anche il neo chunin kiriano sembrava privato dalla mangiata e qualche bicchierino di troppo e si stava lentamente spegnendo sul tavolo, con la testa tra le braccia [ps. motivo così l'assenza di Youshi, in questo giro almeno]. Harumi, invece, era come una bimba nel castello delle meraviglie: di rado usciva dalla Villa e ancor più sporadicamente dal villaggio, quindi l'esperienza a Kiri era per lei non molto diversa da una gita fuoriporta. E poi non aveva ancora l'età giusta per bere...

    Il Mizukage, dunque, invitò gli otesi ad accomodarsi in sala dove argomenti più impegnativi richiedevano sedute più comode per poter essere affrontati. Aloysius si sedette difronte ad un bel tavolino in pietra, di fattura indubbiamente kiriana, che gli sarebbe stato comodo per continuare il discorso interrotto quasi un anno prima nell'arena di Oto.

    " Ebbene, in questo periodo non sono rimasto con le mani in mano. "

    Usò il sangue per comporre il tavolo tattico: con un rapido gesto della mancina la mappa delle terre note si mise in evidenza mentre con la destra piazzò due segnaposti di sangue centrati in Oto e Kiri. Quindi apparve un segmento sfocato tra i due punti ed infine il corrispettivo asse di simmetria a tagliare le terre sottostanti, spaccando la mappa in due metà distinte.

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    " Benvenuto nel mondo del futuro. Ad Est la Nuova Nebbia Insanguinata, ad Ovest L'impero di Oto; ovvero il dominio del mare da un lato e del continente dall'altro. Chiaramente i bottini di The e Fulmine verranno suddivisi equamente poiché situati lungo il confine dei due regni; vigerà un patto di condivisione di informazioni e di risorse per campagne militari, dai viveri alle armi, fino chiaramente alle risorse militari. "

    Fece una pausa per assicurarsi che Kensei non si perdesse nemmeno una sfumatura delle implicazioni che le sue parole comportavano. Quindi continuò evidenziando altri due punti nella mappa:

    " Qui, nell'Aunaroch [1], e qui, a Durai lungo la costa orientale del The [2], sono situati i centri di produzione delle mie macchine da assedio e delle mie navi da guerra. Finché invierò denaro per materiali, manodopera e silenzio, questi due poli continueranno ad accrescere il nostro esercito; Kiri anche potrà accedervi investendo le proprie risorse monetarie [ps. in sostanza le competenze gregario personali di Gene vengono condivise con Kensei]. Ho attraccato al porto con una di quelle imbarcazioni, potrai vedere con i tuoi occhi la fattura eccellente con la quale sono costruite...non ha caso ho assoldato i migliori costruttori navali in circolazione. Quando alle catapulte, beh, Hoshikuzu al tempo mi aveva fornito i migliori ingegneri del D.E.S.E.R.T, non esistono armi migliori; anche loro non parlerebbero mai poiché corrotti con una vita da re tra i locali di lusso di Okasada. Ah, chiaramente entrambi i territori sono controllati dalla mia rete di spie, assicurandone l'integrità funzionale. "

    Il colosso si poggiò dunque sullo schienale della comoda poltrona, incrociando le mani e giocherellando con i pollici:

    " Veniamo alle truppe. Il Daymio delle Risaie, sotto la mia pressione, sta per firmare un editto segreto per un reclutamento in massa. Oltre 150000 ryo verranno investiti per progetto, un'operazione che troverà i suoi frutti già nell'immediato poiché i campi per l'addestramento sono già stati predisposti, insieme a tutta la gestione logistica della macchina della guerra.
    E' necessario che anche la Nebbia faccia lo stesso. Siete un territorio molto più vasto di noi e, anche se venite dall'invasione canthiana, avrete almeno un prodotto interno lordo equivalente il nostro. Inoltre di certo tra le isolette dell'arcipelago e nelle tundre di Genosha avrete validi uomini e donne in grado di tenere in mano una picca e servire la causa. Siamo ninja, è vero, ma la storia recente ci ha insegnato che il numero può fare la differenza e orde di formiche possono rallentare anche il più potente dei draghi. "


    Stava citando il Flagello, anche se quel rapporto da poco instauratosi era quanto di più lontano il Kenkichi potesse immaginare per i piani del Mikawa. Intanto Harumi avrebbe ascoltato tutto, prendo nota di quei piani che fino ad ora Aloysius non aveva comunicato a nessuno dei componenti di Shinku Teikoku...evidentemente il Kage aveva delle aspettative altissime sulla resa del JInkurichi che aveva plagiato sotto la sua ala.

    Infine si concentrò sul territorio a nord, la vasta area che da anni era nei pensieri del Mikawa e che non lo faceva dormire la notte. Con un movimento delle dita della mano destra fece emergere dal mare di sangue sottostante la mappa tridimensionale un insieme di uomini, navi ed armamenti, dividendoli in due regimenti ad indicarne le rispettive compagini otesi e kiriane.

    " Come previsto, gli effetti della missione accademica nota come "Re Rosso" hanno prodotto un significativo decremento della potenza militare dei Cremisi. Febh e company hanno dato un duro colpo alla loro flotta e questo ci dà un vantaggio sul territorio dove Kiri la fa da padrona, il mare [ps. rimango generico non essendo la quest ultimata]!
    Il piano dunque rimane confermato: muoveremo sulle coste del Fulmine in corrispondenza della baia del Gaikotsu, bombardando prima le difese costiere e poi sbarcando con tutto l'esercito. Conosciamo perfettamente il comportamento del loro meccanismo perimetrale di difesa, l'ultima volta mi è bastato far fuori una decina di nullità per richiamare l'attenzione di una Lettera degna di nota...teletrasporteranno sul posto una contromisura almeno equivalente l'entità della minaccia percepita. Ecco perché la nostra armata dovrà essere il più grande possibile, insieme a tutti i ninja di valore che possiamo dispiegare; più concentreremo lì il pericolo più Kumo si indebolirà.

    E questo sarà il nostro diversivo per muovere l'attacco reale. Pensare di vincere con la forza del numero l'esercito del Veterano è follia, il colpo va sferrato dritto al cuore, rapido, dall'alto e senza alcun preavviso. "


    Mentre sulla costa di sangue la battaglia tra i pupazzi di sangue tergiversava, dal cielo tre cumuli densi di sangue, grandi in scala equivalente a quella di un uomo con un Cercotero, si sarebbero schiantati sulla capitale militare spazzandola via in un istante.

    " Ecco perché sono venuto oggi nella tua dimora con le mani vuote, libere da impedimenti: sono qui per portare con me il Sanbi e convertirlo nell'arma di distruzione di massa che è. "

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    CITAZIONE
    OT/ Veniamo alla ciccia!!! Il piano di Gene inizia a svelarsi! Vediamo che dice Kensei :guru: /OT
  15. .

    Il Patto col Diavolo


    da "Il Colosso dei Mikawa" di Loxion Mikawa , capitolo XXII

    La storia sullo Yonbi parve trovare una completezza profetica nelle intenzioni del Kokage: il Flagello lo aveva liberato e lui lo aveva riconfinato, era loro il diritto di deciderne le sorti, loro ad avere la mano sufficientemente ferma da poter resistere agli strattoni di quella furia considerata indomabile.


    " Si, puntare il dito contro Jeral sarà lo specchio per le allodole necessario a distogliere l'attenzione degli Accademici su di me. Riuscire nell'impresa, inoltre, indebolirà pesantemente la posizione di Febh il quale sarà costretto a farsi da parte e adempiere alla sua funzione di "distruttore"...Ho già in mente un piano per non fare incrociare nell'immediato i vostri destini, come ho già detto, la sua forza ci può fare comodo all'inizio. "


    Freddo e calcolatore, era questo ciò di cui l'Impero ora aveva bisogno per nascere e poi espandersi. Quindi continuò sulla liberazione del suo sottoposto:


    " Non è mia intenzione rivelare nulla a quella donna...ma se reputi la presenza congiunta di noi due nella dimora inviolabile della Strega un pericolo per l'integrità del nostro Patto va bene. Darò a te i soldi che lei esige e potrai portare da solo l'otre nelle terre di Iwa. "


    Dopotutto personalmente avrebbe potuto guadagnarci solo un'altra avventura con le donne della Roccia, abilissime come poche in taluni campi; oltre questo, c'erano intrighi nascosti in profondità nelle voragini del sottosuolo in quelle terre maledette e lui ne aveva avuto più di un assaggio. In definitiva nulla che potesse interessarlo ora al punto da distoglierlo dalla costruzione del suo Impero.
    Più che le famigerate Armi Ancestrali, sulle quali aveva indagato per anni fino ad arrivare alla loro origine primordiale e l'acquisizione del contratto dei Colossi, erano ora gli Specchi di Ame a stuzzicare il suo interesse: il nuovo tesoro del mondo antico dei ninja poteva fornire il vantaggio tattico necessario per sconfiggere nemici considerati fuori portata, in termini di forza, numeri e singoli. Percepì però che si trattasse di un potere non pienamente controllabile, cosa comprensibile visto che si parlava di dominio sullo spazio e il tempo, e dunque avrebbe dovuto indagare e discutere a fondo col il nukenin prima di pensare di utilizzarlo per i propri fini. Serviva mappare le posizioni di tutti, attivarli dal lungo periodo di inattività e poi appurarne i limiti funzionali...avrebbero potuto trasportare un esercito scelto di cento uomini, ad esempio? E quanto indietro o in avanti si poteva andare? Al momento non vedeva alcun manometro in grado di regolarne l'intensità.

    Forse il Diavolo avrebbe scrutato anche quei pensieri nella sua lunga manovra invasiva e avida di sapere nella mente del Mikawa; lui aveva aperto al male le conoscenze necessarie a sovvertire le forze del bene, per quanto questi due concetti fossero diversi per i due protagonisti del patto. Per Jeral si trattava di tutto ciò che non poteva essere considerato male, bianco o nero, mentre per Aloysius c'erano diverse tonalità di grigio nelle quali lui vedeva la ciclicità dell'inadeguatezza del ninja e degli umani in generale nel governarsi.

    Di questa sensazione, non appena poggiò la sua mano sulla testa del nukenin, trovò la più drastica ed inconfutabile delle dimostrazioni!


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    "Vorrei chiedere un unico favore" il diavolo disse.
    "Dì pure".
    "Mi risulta che sta per essere creato l'uomo. Avrà bisogno di leggi".
    "Miserabile! Tu, destinato ad essere il suo avversario, tu, che dall'alba dell'eternità sei stato riempito d'odio per l'anima sua, tu chiedi il diritto di fargli le leggi?"
    " Chiedo perdono; ciò che domando è che gli sia permesso di farsele da solo".
    E così fu ordinato.


    [AMBROSE GWINNETT BIERCE]


    Nessuno seppe cosa i due si dissero: patite le pene di quel luogo, l'Inferno, il marchio eretico concesse udienza e la mente del Diavolo si aprì alla richiesta del mortale. Quando la concessione terminò, l'uomo privo di benda pronunciò le sue parole e tra le risa mefistofeliche tornò alla luce da quell'oblio senza fine.

    Nessun dubbio, dopo quell'incontro, anche l'Imperatore divenne meno sensibile alle tonalità del grigio.

    ZORTVS



    CITAZIONE
    OT/ Aver impostato la giocata assolutamente al buio e senza garanzia di sopravvivenza mi ha fatto provare sensazioni della vecchia narutolegend, quella dove si poteva morire in qualsiasi momento. Credo che la giocata parli per sé, per il mio pg c'è sicuramente un prima e un dopo Crematoria. Thx Bore. /OT
380 replies since 30/12/2006
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