Posts written by DioGeNe

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    Aggiornamento. Magari si potrebbe mettere proprio sotto l'ambientazione di Ame per una maggiore visibilità degli utenti curiosi e dei QM che vogliono sviluppare trame.

    CITAZIONE

    L'Organizzazione

    Riformata dalle ceneri di Alba, l"organizzazione" che regna sovrana su Ame non ha nome ed è divisa in quattro "semi", ciascuno specializzato in un diverso ramo di malaffare secondo una rigida gerarchia. Lo scopo dell'organizzazione è uno solo: far grondare denaro da ogni torre, balcone e merletto di Ame.

    [Nota Bene: quanto segue può essere appreso solo giocando. Le "voci" o i "sentito dire" a cui si fa riferimento non conferiscono alcuna conoscenza automatica a PG o PNG.]

      I Signori di Ame



    1. Mazziere: Colui che diede vita all'Organizzazione dopo la caduta di Alba, nonché il creatore della Pietra di Selezione. Nessuno ne conosce l'identità o la posizione fisica. Gira la voce che agli inizi facesse parte delle Picche. Forse il mistero più grande, per quelli che sono al corrente della sua esistenza, è come sia riuscito a reclutare il primo, e attuale, Joker.

    2. Joker9AhQ9Ze: Un "uomo" dai poteri divini e dal carattere imprevedibile. Ha l'aspetto di un guerriero alto e atletico, con capelli color oro e orecchie dotate di particolari lobi allungati. Veste in modo semplice ed elegante ed è rispettato e temuto in tutta Ame. La sua identità e il suo passato sono avvolte dal mistero. Si è di recente risvegliato da un sonno di oltre 10 anni dopo aver percepito una suprema manifestazione di potere all'interno di Ame. La triste storia del Cratere della Morte ha iniziato a circolare contestualmente al suo risveglio, così come la distruzione del Gelo per opera del Dragone Nero Masamune.

      Cuori

    1. Asso di Cuori: l'attuale Asso di Cuori è la Regina di Cuori.

    2. Re di CuoriKingpin-Fisk-Daredevil-Marvel-Comics-Spider-Man-h340: attualmente il seggio è vacante. Il precedente Re di Cuori era Yorishiro Ninigi, un uomo dalla stazza imponente ed un consumato manipolatore degli eventi. Parla come se ai suoi occhi gli anni fossero minuti o poco più e possiede formidabili doti combattive, per quanto sia restio ad utilizzarle direttamente. Ha intessuto una fitta rete di spie e infiltrati in tutta Ame, anche negli altri semi. Impossibile dire se sia stato abbastanza abile da farlo all'insaputa del Joker o se questi abbia tollerato il comportamento per via dei benefici che Yorishiro portava ai Cuori. Egli è infatti la Carità di Hayate e dunque ha accesso a formidabili risorse, anche se nessuno lo sa a parte forse i Signori di Ame. Era in corsa per diventare Asso di Cuori, ma dopo il suo abbandono a causa di recenti avvenimenti la struttura dei Cuori ha subito un collasso.

    3. Regina di CuoriEoIywWy:: Tensai-ji Kondō, bimba genio originaria del Gelo. Padroneggia a livello di capoclan sia la manipolazione del legno che del ghiaccio; è inoltre esperta di genjutsu e di medicina, nonché dotata di un intuito sopraffino. E' probabilmente nella top 3 dei personaggi più forti di Ame. Ha tradito pubblicamente la sua terra natia e l'Accademia, organizzando l'attentato alle alte cariche presenti per il matrimonio del fratello e la distruzione del Gelo. E' stata scelta dal Joker in persona per la sua forza e i suoi ideali.

    4. Principe di Cuori: sconosciuto.

    5. Principe di Cuori: sconosciuto.

    6. Fante di CuoriwmalxXb: Al momento nessuno degno di nota, ma pare che Densen Ryuko abbia impressionato in modo positivo il precedente Re di Cuori. I Cuori attendono comunque con impazienza individui con la giusta combinazione di capacità e assenza di scrupoli necessaria ad unirsi alle loro fila.

      Quadri



    1. Asso di Quadri: l'attuale Asso di Quadri è il Re di Quadri.

    2. Re di Quadrijpg: Yu Amachi, possessore del dono dell'onniveggenza. Un nukenin avvolto dalle nebbie del passato, le cui gesta sono ormai cantate insieme alle leggende dei tempi antichi. Ad eccezione del Mazziere e dei possessori della Pietra Cremisi, nessuno è a conoscenza del fatto che risiede ad Ame. Ciascuno dei suoi occhi è prezioso e potente come un'armata di jonin. Tra tutti gli Assi, è il più vicino al Joker.

    3. Regina di Quadri: sconosciuta.

    4. Principe di Quadritumblr_static_tumblr_static_47yg5osmjf40cwwggs8sso8gc_640: il Visigoto, un individuo misterioso e riccamente vestito. È il vero padrone della mura di mezza Ame ed un abile mercante. Pare che la sua voce abbia una storia particolare. È risaputo che i pochi abbastanza pazzi da chiedergli un prestito lo onorano sempre, in un modo o nell'altro, poiché non c'è scampo dalle sue grinfie. Al contrario di alcuni Principi, è un combattente da non sottovalutare. Pare che tra lui e il rimanente Principe di Quadri non corra buon sangue.

    5. Principe di Quadrisumire_uff_1: Sumire, una donna dal passato atipico. Pare sia riuscita a crescere ad Ame senza mai dover ricorrere al furto o alla prostituzione, ma usando il suo intelletto per piccoli affari, fino ad accumulare abbastanza denaro da pagare qualcuno per difenderla. Non ha capacità combattive di alcun tipo, ma possiede una capacità di calcolo e un'affinità coi numeri che ha del prodigioso, tanto che si dice conosca i registri contabili dei Quadri a memoria.

    6. Fante di QuadriMamoru.Hijikata.full.1910802: Mamoru Hijikata, un uomo giovane e apparentemente cieco, visto che si accompagna con un bastone. Segue il Principe Sumire ovunque, anche quando sembra che quest'ultima sia da sola. È la sua guardia del corpo personale da più di dieci anni, che lei chiama Cucciolo, e a parte questo nessuno sa niente di lui. I Quadri attendono comunque con impazienza individui con la giusta combinazione di capacità e assenza di scrupoli necessaria ad unirsi alle loro fila.

      Fiori



    1. Asso di Fiori: l'attuale Asso di Fiori è il Principe di Fiori.

    2. Re di Fiori: Sconosciuto. E' al potere da poco più di 10 anni

    3. Regina di Fiori: Goemon, Lord della Perdizione. Giunto ad Ame più che trentenne dopo uan vita dissoluta, Goemon era il terzo figlio di una importante famiglia del paese del Vento ma cadde nel tunnel della droga e venne diseredato. Giunto ad Ame in cerca di una salvezza, trovò rifugio sotto la guida del Re di Fiori del tempo, apprendendo le arti ninja con inusuale talento, certo aiutato dalle sostanze psicotrope di cui faceva uso, fino a diventare lui stesso uno dei membri più anziani dei Fiori. Aspira al titolo di Re (si dice non apprezzi quello attuale), e al momento sta tramando nell'ombra per ottenere quella che ritiene essere la droga più potente di tutte e smerciarla: i Sigilli Maledetti del Suono. Con quella in mano, è convinto che la sua ascesa al rango superiore non potrà essere contestata da nessuno.
      razie al tradimento di Kato Yotsuki ha finalmente ottenuto il Sigillo Maledetto del Fulmine e iniziato la produzione di una nuova droga, riuscendo col supporto del redivivo Asso di Fiori ad assurgere al grado di Regina.

    4. Principe di Fioriartworks-000131553886-54wfil-t500x500: Toshiro Umezawa, il Poeta Redivivo. Cresciuto dalla madre nei bassifondi, è un uomo che sa farsi voler bene e dietro la sua maschera amichevole nasconde una mente arguta e calcolatrice. Inizialmente molto più benevolo, è stato tradito e quasi ucciso da Touya, precedente Asso e Regina di Fiori. Sopravvissuto grazie alle miracolose Acque dell'Abete e all'intervento di Tensai-ji, ora Regina di Cuori, dopo alcuni anni di clandestinità è tornato ad Ame con nuova determinazione e molto più spietato, sebbene sempre desideroso di vie pacifiche finchè possibile, per reclamare la sua vendetta con l'aiuto di Namae Taiyo [Link], riuscendo a riprendere il posto di Asso, scacciare Touya e supportare Lord Goemon nell'ascesa come nuova Regina. Si dice usi spesso degli Haiku per presentarsi o comunicare con le persone che gli vanno a genio.

    5. Principe di Fiori: sconosciuto.

    6. Fante di FioriMonkey-D-Dragon: Namae Taiyo. Si dice che abbia stretto un'alleanza scellerata con il Re di Picche per poter entrare nell'organizzazione, anche se in un ramo differente. Sembra che ci sia lui dietro la caduta della Drosera, un gruppo attivo nel settore degli stupefacenti nel Primo Livello. Il suo passato è interamente avvolto nel mistero. Rispettoso delle gerarchie e delle leggi non scritte di Ame, che conosce a memoria, egli risponde agli ordini di Goemon e dei suoi superiori. Le rare volte in cui si vede in giro per Ame, è affiancato da una bambina prossima all'adolescenza che tratta come una figlia.
      Dopo il supporto al ritorno di Toshiro Umezawa ha ottenuto il controllo del Nettare dell'Orchidea [LINK], un luogo di classe e potenzialmente molto redditizio, oltre a un'alleanza con gli Umezawa. Dopo che Lord Goemon ha minacciato sua figlia, ha iniziato a covare del risentimento nei suoi confronti, al momento noto solo a Jaro Shimasu. I Fiori attendono comunque con impazienza individui con la giusta combinazione di capacità e assenza di scrupoli necessaria ad unirsi alle loro fila.

    7. Fante di Fiori: Lashmi, la Mescitrice. Un tempo una kunoichi di Oto, fuggì dal villaggio assieme al proprio sensei quando questi scoprì il mistero della vera identità del Nidaime. Assieme al suo insegnante si nascose ad Ame, dove apprese le arti dell'uso dei veleni e si unì ai Fiori. Non molto è noto delle sue abilità, lei stessa è solita affermare che spetta alla manovalanza sporcarsi le mani, sostenendo che "se no, non si chiamerebbe così". È nota la sua passione per i veleni, le droghe e gli insetti. È stata di recente vista mentre portava via, insieme a Jaro Shimasu, un ninja chiamato Biji Akimichi dall'Ultimo Rifugio, una locanda nei bassifondi della Pioggia.

    8. Fante di Fiori: Jaro Shimasu, un jonin traditore del Suono. Alcune voci ricollegano la sua gioventù a potenti ninja del passato come Jayato Tokukawa, Karin Kaguya, il futuro Nidaime, Ayato Jaku e persino la leggendaria Serpe. Sembra che nel corso di una missione ebbe modo di scoprire un segreto talmente terrificante da farlo fuggire da Oto la stessa notte, per mai tornare. Nella fuga portò con sé la sua giovane allieva, un'orfana del Suono che sarebbe poi stata nominata dal Principe di Fiori Goemon una Fante di Fiori sotto il nome di Lashmi. Sembra che da allora Jaro, pur egli stesso un Fante di Fiori, agisca in qualità di sottoposto della sua passata allieva.

    9. Fante di FioriqKOucxx:Yuufuku Umezawa, la Rigattiera. E' la madre del defunto Asso di Fiori, di origini Sunesi ma da anni passata solo le file della Pioggia. Tutti sanno chi è ma nessuno la vede mai; possiede arti oculari strabilianti ed è un portento nel controllo del chakra riguardo le arti telecinetiche...Il suo rapporto con Touya non è ancora ben chiaro. Ha un titolo che non rispetta minimamente la sua importanza poiché, di fatto, è probabilmente una delle donne più influenti ad Ame: sposta enormi moli di denaro e rifornisce le casse del suo seme raccogliendo preziosi in giro per il continente. Proprio per questo motivo è strettamente in affari con i Quadri nel ramo edilizio.

      Picche



    1. Asso di Picche: l'attuale Asso di Picche è il Re di Picche. Il seggio era precedentemente occupato da Gendo Fujimarub1c2bb77465def84a46c978f9d10048a, il terribile signore del metallo, nonché nukenin del Suono e della Cascata. Prima ancora, un uomo di nome Kobyaru occupò il seggio per quasi 9 anni prima che Gendo lo privasse del titolo e della vita.

    2. Re di Picche: Ru-Wai, il mercenario che ha scosso Ame. Un uomo dai mille misteri e dalle abilità combattive sopraffine, si dice che parli al plurale. È territoriale e spietato, ma crede nel libero scambio. Si cantano storie in tutto il continente sulle sue capacità di seduttore. Sembra che abbia fatto di una taverna chiamata "I Veri Batuman" la sua base operativa all'interno di Ame. Alcune voci lo collegano al Flagello Immortale ed alla recente caduta del precedente Asso di Picche, ma si tratta di storie contraddittorie e confuse.

    3. Regina di Picche: sconosciuta.

    4. Principe di Picchea94ea592f114f7bc07dee61b759b8add: Miroku Hikifune, un tempo monaco itinerante, fino a quando non realizzò che la sua vera vocazione e unica via per la salvezza e la verità era la legge del più forte, quindi cominciò così un lungo periodo come assassino di altri monaci fino a quando non venne sconfitto da un ninja della Zanna, Yamato Ho, circa dieci anni fa. Nella sconfitta trovò l'illuminazione e realizzò che esistono molte verità, e si unì alle Picche per seguire la sua nuova strada: contemplare più verità possibili e gestirle, e ovviamente anche le sue abilità di assassinio tornarono utili. Omosessuale dichiarato, è fedele alle tradizioni di Ame e non farebbe mai nulla contro l'organizzazione. Esperto nell'arte dei Fuuinjutsu, pare che possieda discrete capacità furtive, a dispetto delle vesti abbondanti che indossa.

    5. Principe di Picche: sconosciuto.

    6. Fante di Piccheo2PN2Tt: Isuke Kaguya, una kunoichi dalla carnagione pallida nelle cui vene scorre il sangue dei Kaguya della Nebbia. Sadica, spregiudicata e senza alcuna remora ad uccidere, è stata accettata come Fante dall'attuale Re di Picche. Pare che quest'ultimo l'abbia anche presa come allieva, non ultimo - si dice in giro - per via della propensione della ragazza a vendere il proprio corpo. Sembra essere molto ambiziosa e non fa mistero del suo desiderio di raggiungere il vertice della gerarchia di Ame il prima possibile. Le Picche attendono comunque con impazienza individui con la giusta combinazione di capacità e assenza di scrupoli necessaria ad unirsi alle loro fila.

    CITAZIONE

    Il Terzo Livello di Ame



    Una realtà illusoria che ricopre tutto il villaggio di Ame. Chi non soddisfa i giusti requisiti non sarà in grado di vedere i veri accadimenti e le persone entrate nel Terzo Livello. Ottenere l'accesso libero al Terzo Livello equivale ad essere considerato uno dei potenti di Ame; in alternativa è possibile comunque transitarvi per brevi lassi temporali fruttando "altri meccanismi" ben noti alle cariche più importanti di ogni seme. Al momento, gli individui di cui se ne è scoperta l'appartenenza sono:

    1. Joker

    2. Asso di Quadri

    3. Asso di Fiori

    4. Principe di Quadri (Il Visigoto)

    5. Fyona, Cortigiana di Amejpg. L'unica donna che, pur non facendo parte dell'Organizzazione, è in qualche modo riuscita ad ottenere l'accesso al Terzo Livello; non è ricercata da alcun seme, benché gli Assi siano a conoscenza delle sue attività. La seduzione è la sua arma numero uno e grazie ad essa è in grado di piegare anche i combattenti più abili; possiede anche un gran numero di spie all'interno della Pioggia che la tengono aggiornata su ogni accadimento. Ha una sorella gemella. Gira voce che abbia un ottimo rapporto con l'attuale Re di Picche.

    6. Amari Hātsuf02a5829e6f5ae40c4f38e62392f98ee--one-piece-ace--piece, un potente nukenin avente accesso ai più alti livelli di intelligence nella Pioggia. Ha l'aspetto di un giovane di media altezza e dal fisico tonico. Nemmeno le torture subite recentemente hanno cancellato il sorriso dalla sua faccia, nonostante abbia temuto il peggio. Cova un risentimento profondo nei confronti di un geniale individuo che si fa chiamare Rittorumaxresdefault.

    7. Jeral, Flagello ImmortalepCZQV05https://i.imgur.com/pCZQV05.jpg. L'imprevedibile ed efferato nukenin responsabile dei massacri più atroci avvenuti nel Continente negli ultimi anni. Di lui non si sa nulla, se non che il suo potere e la sua brama di distruzione sembrano non conoscere limiti. Ha sconquassato Ame un paio di anni fa, guadagnandosi una ricca taglia sulla testa, ma non si conoscono le sue intenzioni. Girava voce che il precedente Asso di Picche lo considerasse la propria nemesi per una vicenda accaduta tempo prima nella Cascata.

    8. Asso di Picche

    9. Asso di Cuori

    Competenze segrete di Ame



    Pietra Cremisi di Ame [Generica]

    N8pM0rn


    E' la chiave di accesso per il terzo livello. Il suo ottenimento è il risultato del superamento della Prova di Selezione oppure dell'aver ucciso il precedente possessore. Sblocca la conoscenza di gran parte dei segreti di Ame e vincola il suo possessore ad essere fedele al villaggio e all'organizzazione. 15 frammenti, 15 persone, 15 residenti del Terzo Livello.


    Favore della Pietra
    Speciale: Mostrando la Pietra Cremisi ad un PNG, una sola volta per giocata, l'utilizzatore può duplicare gli effetti di una certa quantità di Ryo al fine di esaudire una richiesta del QM evitando di spenderli. Il risultato finale è a discrezione del Qm.[Da genin in su]

    Pietra Cremisi [Vario]
    L'utilizzatore diviene il portatore di una Pietra Cremisi di Ame, connessa ad un punto del suo corpo. L'utilizzatore conosce Ame e 'organizzazione criminale residente nel villaggio. Ad eccezione di Mazziere, Joker, Assi, Re e Regine, riconosce a vista le rimanenti cariche. Finché porta la Pietra Cremisi, l'utilizzatore non può rivelare a individui al di fuori delle gerarchie di Ame (i quattro Semi) o che non abbiano questa competenza alcuna informazione sull'organizzazione. Se infrange questo divieto, per ogni infrazione subisce uno status a sua scelta tra Stordimento, Scoordinato, Indebolito per un'intera giornata o Dolore (DnT Medio). Gli status sono cumulabili. Ogni volta che il divieto è infranto, gli altri possessori di una Pietra Cremisi apprendono la posizione dell'utilizzatore.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 5)
    [Da genin in su]

    Authority Equals Asskicking
    Speciale: Il possesso della Pietra Cremisi qualifica l'utilizzatore come un potente di Ame a prima vista. A seconda del loro ruolo nella gerarchia di Ame, I PNG del villaggio saranno più facilmente intimoriti o persuasi dall'utilizzatore.[Da chunin in su]

    Psicometria Cremisi
    Arte: L'utilizzatore può sfruttare la Pietra Cremisi per ottenere delle informazioni, sotto forma di immagini, relative ad un oggetto toccato con la Pietra Cremisi entro le mura della città di Ame. Sarà necessario formulare precisi quesiti riguardanti eventi che abbiano interagito con l'oggetto entro 20 giorni precedenti il contatto; l'oggetto è in grado di rispondere solo in relazione ad eventi accaduti entro 12 metri. Le informazioni ottenute sono a discrezione del QM.

    (Consumo: Basso per ogni domanda + bassissimo ogni due giorni nel passato)
    [Da chunin in su]

    Adunanza Oscura
    Villaggio:
    Posizioni Magiche: Toro, Drago, Cinghiale, Lepre, Capra, Bue, Lepre, Serpente (8)
    L'utilizzatore può indire un'Adunanza Oscura: i possessori di una Pietra Cremisi sentiranno una chiamata telepatica, a cui possono scegliere di rispondere o meno. Nel primo caso, si manifesteranno in cerchio sotto forma di ombre incapaci di interagire con il mondo reale. Mantengono il proprio aspetto e possono parlare. L'utilizzatore può escludere uno o più possessori di una Pietra Cremisi, a condizione di averli incontrati in precedenza. Se rivolta una minaccia fisica al possessore di una Pietra Cremisi che si trova in forma ombrosa, il contatto di quest'ultimo viene perso. L'utilizzatore può interrompere la tecnica a volontà. Non può essere utilizzata in combattimento.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Medioalto)
    [Da jonin in su]

    Specchi di Ame [Equipaggiamento]

    n34ue3C


    Si tratta di artefatti leggendari, realizzati agli albori della Pioggia e dimenticati da tutti. Attraverso di essi è possibile piegare il tempo su se stesso e amplificare i propri jutsu fino a livelli inimmaginabili.



    Porta verso l'Infinito
    Speciale: L'utilizzatore, tramite contatto, può attivare lo Specchio di Ame, facendolo rilucere del colore che lo caratterizza. Se attivato lo Specchio di Ame, l'utilizzatore sarà in grado di percepire la posizione degli altri sette Specchi sulla mappa e di osservare, concentrandosi su uno Specchio particolare, l'ambiente circostante fino a 12 metri. Entro tale raggio è possibile applicare Percezione del Chakra e Percezione del Vero, se possedute. L'attivazione richiede Slot Azione/Tecnica. Dura fino a 3 round e si disattiva se l'utilizzatore si allontana per più di 15 metri dallo Specchio di Ame.[Da genin in su]

    Ricettacolo di Energia
    Speciale: Se attivato lo Specchio di Ame, l'utilizzatore può caricarlo colpendolo con le proprie tecniche. Ogni 10 di Potenza prodotta immagazzina 1 Punto Carica nello Specchio di Ame, massimo 10 Punti Carica. I Punti Carica non svaniscono finché non utilizzati. [Da genin in su]

    Senza Limiti
    Speciale: Se attivato lo Specchio di Ame, l'utilizzatore, se entro 9 metri dallo Specchio di Ame, può sfruttare la potenza accumulata dallo Specchio di Ame per amplificare gli effetti delle proprie tecniche e/o abilità: le dimensioni o il raggio di effetto, a seconda della tecnica e/o dell'abilità, sono aumentate del 50% per ogni 5 Punti Carica sacrificati. [Da chunin in su]

    Specchi di Ame [Speciale]
    Gli Specchi di Ame sono artefatti leggendari, creati dai primi ninja della Pioggia all'alba dei tempi. Ciascuno Specchio è un cerchio perfetto, di diametro 3 metri e molto sottile, composto di un materiale ignoto e irreplicabile, di un colore vivissimo e diverso per ogni Specchio. In tutto il mondo ve ne sono 8, dislocati nei punti più disparati, e sono messi in comunicazione da un unico totem ad otto punte i cui lati di chakra stanno ad indicare il collegamento tra uno Specchio e un altro. Gli Specchi di Ame sono indistruttibili e non possono essere custoditi in un rotolo.Tipo: Speciale - Supporto - -
    Dimensione: Enorme
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da chunin in su]

    Chiave dell'Ubiquità
    Villaggio: Ame
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    Se attivato lo Specchio di Ame, l'utilizzatore può toccare lo Specchio di Ame per deformare lo spazio-tempo. Può teletrasportarsi all'istante verso un altro Specchio di Ame scelto, superando senza attivare allarmi ogni tipo di barriera o ostacolo. Apparirà entro 6 metri dallo Specchio di Ame d'arrivo. All'arrivo si creerà un portale di dimensioni a scelta dell'utilizzatore, che potrà chiudersi istantaneamente o durare fino a 3 round, a discrezione dell'utilizzatore. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Quasi Elevato)
    [Da jonin in su]


    Specchi di Ame

    fD2ZHbK

    Specchio

    Ubicazione

    Potenza Accumulata

    1vai0shF

    Ex Villaggio del Gelo, ora Dimora di Masamune.

    500

    2tQTLf0Y

    Meandri delle Miniere di Kusa.

    130

    3ejzOVoY

    Grotta ignota nel Paese della Neve.

    80

    4

    Punto ignoto in una foresta della Cascata.

    0

    5

    ?

    0

    7

    ?

    0

    7

    ?

    0

    8

    ?

    0


    CITAZIONE

    Esiliati da Ame



    Ex Regina di FioriToya: Touya, Fiore Artico. Una donna dall'anima glaciale ma dal temperamento focoso. Ha assunto la guida dei Fiori dopo aver sconfitto il precedente Asso, Toshiro Umezawa, successivamente tornato per detronizzarla con il supporto dei Cuori e di Namae Taiyo. Governava il suo seme con uno stile deciso e spietato e mostrando una certa mancanza di rispetto nei confronti degli altri Assi e degli stessi Fiori, trovandosi così senza alleati. Anche se tenta di nasconderlo al meglio, è terrorizzata dal Joker.
    Al momento è in fuga.


    Edited by Febh - 19/6/2021, 17:01
  2. .

    Kensei era d'accordo, l'Hokage, paternale a parte, era d'accordo...persino Febh ERA d'accordo.
    Quanto al Kazekage, bhè, era alquanto scontato il fatto che si sarebbe opposto all'ultimatum di Diogene. Lo vedeva come l'uomo nero, il fautore di ogni sventura sua e di Suna, il ladro di uno dei tesori più inestimabili del mondo ninja. Convinzioni che erano solo sinonimo di quanto corte e a ristretto raggio fssero le sue vedute, succube di convinzioni che si era imposto fossero verità per riuscire ad andare avanti:

    " Così parla solo chi non pensa di poter far qualcosa in più per il bene degli altri. Se Gaara avesse pensato in questo modo ora non esisterebbe l'Accademia e la nostra stessa esistenza verrebbe messa in discussione. E' interessante constatare come reputi il debito di Suna nei confronti di Oto saldato quando:
    1) il recupero del demone ha salvato il villaggio dalla possibile distruzione a seguito di un capriccio dello Yonbi;
    2) il recupero del demone ha permesso che i nostri rivali, che tanto ne anelano uno, non se ne impadronissero;
    3) il recupero del demone è costato il sacrificio di un Jonin di Oto;
    4) sono stato io a darti una seconda possibilità di fare qualcosa di buono della tua esistenza;
    5) sono stato io a salvare Hoshi dagli accadimenti della Roccia degli Spiriti;
    6) le scelte del Rosso, che Itai e Raizen hanno gentilmente sanificato dal mio "maleficio", sono state prese in totale consapevolezza e senza alcuna forzatura. E il suo atteggiamento disponibili e benevolo nei miei confronti anche dopo aver scoperto il modo con cui era stato spietrificato dovrebbe far riflettere tutti...abbiamo bevuto, riso e banchettato ad Okasada, nei vostri sfarzosi locali.
    Se permetti, Kazekage, sono io che avanzo qualcosa dal tuo villaggio, non il contrario...e la somma mi sembra abbastanza ingente."


    EV93Ypu

    Non poteva entrare nei dettagli del patto (una Stella per un esercito) ma quelli erano i fatti e, benché fosse a tutti noto quanto Aloysius avesse macchinato alle loro spalle, era lapalissiano che avesse fatto più il bene di Suna che voluto la sua disfatta. Diogene aveva sempre voluto il bene (o almeno quello che considerava il bene) per la sua terra natia; lì aveva ancora la sua famiglia e i suoi amici di infanzia, legami che nemmeno una vita nell'oscurità potevano cancellare. I presenti avrebbero anche potuto continuare a discuterne ma, a conti fatti, l'otre era ad Oto e lì avrebbero dovuto giungere per riprendersela.

    Poi ci fu l'intervento di uno dei Sunesi, apparso da dietro un muro o forse sfuggito sin dall'inizio alla vista annebbiata del Colosso, il quale stentava a tenersi in piedi. Parole neutre che non scostarono di una virgola quanto detto fin'ora...poteva non piacergli ma la verità era che l'intero paese del Vento aveva un enorme debito da saldare nei confronti di quel terrificante uomo con la benda: aveva letteralmente riportato indietro dall'oltretomba i sue due ninja più rappresentativi e messo in sicurezza il suo bene più prezioso, macigni in confronto alle frivole accuse del ragazzo prodigio.

    " Ora, se scusate, la mia mente e il mio corpo necessita di un po di pace. Se l'onorevole Kazekage fosse così rispettoso di concedere riposo ad un vecchio, abbandonerei questo castello. Raizen fa si che il tuo ninja sia pronto, non lo attende una sfida facile...Kensei, aspettati una mia lettera: abbiamo molto da parlare riguardo i segreti del sangue. "

    Febh avrebbe già capito che Aloysius non sarebbe stato in grado di fare più di 10 passi. Serviva una delle sue cavalcature per ricondurli ad Oto, lontano dal casino in cui si era trasformata la tanto attesa riunione. Iniziava un periodo lungo e tenebroso per il Mikawa, una reclusione che avrebbe messo a dura prova la sua mente e che lo avrebbe allontanato dal suo amato Villaggio. Una battaglia che non supponeva affatto di vincere.



    Edited by DioGeNe - 28/3/2020, 12:21
  3. .

    " Ha le palle il ragazzo! "

    " O forse è solo un folle. Non sapete in cosa vi state cacciando..."

    " Hei pivello, sei qui solo perché l'ha voluto il boss. Non sei ancora uno di noi, devo dimostrarlo... "

    " Sul campo, non avrebbe altro modo. O forse sei tu quello che ha paura eh? "

    Si punzecchiavano ma era evidente non ci fosse del rancore nelle loro voci; dovevano essere un gruppo affiatato che lavorava insieme da anni e che ne aveva vissute di avventure...Non usavano nomi propri, un altro dettaglio che sicuramente Tasaki avrebbe colto. Probabilmente la loro identità era ignota ai più, eccetto il Kage e qualche altro; le loro stesse voci potevano non essere le proprie ma mascherata con il chakra o qualche congegno.
    Il Diverso non aveva partecipato alla discussione ma aveva tenuto l'orecchio teso su tutto; ovviamente non aveva rivelato nulla al chunin riguardo il suo occhio , come se lo avesse mai fatto con qualcuno, ma il suo atteggiamento sembrava propositivo nei confronti di quel nuovo arrivato. Che Aloysius gli avesse affidato il compito di formalo alla via della quadre speciali del villaggio? Era ancora solo all'inizio del suo cammino e il fatto stesso di non avere la voglia, e non essere nemmeno in grado a dirla tutta, di scoprire i segreti di un uomo complesso come Omoi ne era la prova. Era ancora infantile, fuori focus, a-metodico e...debole, proprio come aveva detto Diogene.

    " Passiamo alle votazioni? Chi è per rimuovere la minaccia ?"

    Il silenzio calò; ormai le rispettive idee sulla faccenda erano sul tavolo e non rimaneva che decidere sul da farsi. Tutti quelli pronti alla battaglia eseguirono il simbolo del serpente, ma solo la componente relativa alla metà destra; sigilli ad una mano, un'altra peculiarità di quel gruppo d'élite. Solo due contrari, "la Cerchia" aveva espresso il suo giudizio ma fu ancora una volta l'uomo al fianco di Tasaki a volerlo coinvolgere:

    " Sei nel cerchio..susu, anche tu. Anche a due mani, per il momento. Adattati al flusso di chakra."

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    Disse allo shinobi mentre con un cenno dello sguardo lo invitava a guardare l'intensità di energia che stava fluendo nel simbolo sotto i loro piedi; era un sensitivo, non sarebbe stato per lui individuare la giusta quantità di chakra per agganciarsi agli altri e prendere parte alla tecnica di gruppo[Tecnica Condivisa: Teletrasporto di Massa, Alto ogni membro].

    Sparirono lasciando vuota quella stanza dai mille misteri. La porta era però socchiusa perché qualcuno nella Villa aveva preso a cuore il destino di Tasaki:

    " Si troverà bene hihi "

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    CITAZIONE
    OT/ Ci trasferiamo altrove :guru: /OT
  4. .

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    " Marito mio...ORA COME FARO' !!! "


    La donna in vesti da lutto si accasciò sul corpo inerme dell'uomo, versando fiumi di lacrime. Eiatsu non era mai stato bravo in queste cose, ma come reggente dell'obitorio di Oto gli toccava anche gestire i casi della gente comune. Nello specifico, questo era il caso di un carpentiere, trovato morto per i vicoli del villaggio non distante dal quartiere dei Piaceri. Aloysius aveva fatto miracoli nei pochi mesi che si era insediato operativamente come Kage e aveva iniziato a ripulire il villaggio di molta merda...certo, sradicare anni di malsane abitudini non era cosa facile e forse nemmeno così voluta dal boss. Sapeva che certe cose non potevano cambiare, non ad Oto.

    Forse avrebbe dovuto consolarla, lo pensava sempre in quei frangenti ma pi non lo faceva mai: i vivi erano così fragili, così attaccati alle cose materiali e irrazionali. Fece per darle una pacca sulla spalla, preparando la mano tre metri prima in un gesto per lui del tutto innaturale ma poi, per fortuna, quella riprese a parlare e questa volta con un diverso tono di voce:

    " CI HAI LASCIATO SOLO DEBITI! TU e la tua malattia per il gioco d'azzardo! Non hai visto tuo figlio crescere chiuso in quelle sale da gioco...ERI IL BABBEO che tutti speravano di trovare per spennargli fino all'ultimo quattrino! "

    Diede due pugni al cadavere e, furente, uscì dalla stanza senza nemmeno salutare il povero jonin. Poco male, meno doveva parlare meglio era, soprattutto con gente di questa levatura. Quindi finì di pulire gli arnesi chirurgici e, una volta asciugati e risposti con ordine maniacale ognuno al suo preciso posto, si incamminò a passo lento verso l'oggetto di tutto quell'odio. Lo squadrò per un attimo, soffermandosi ancora sui dettagli del decesso che aveva visto bene di oscurare alla donna: edema polmonare, ipossia e ipercapnia...il poveretto era morto annegato e le ferite da contusione al collo facevano pensare ad una violenza subita. Accumulare troppi debiti con le persone sbagliate, ad Oto così come nel resto del mondo, provocava quasi sempre quel genere di finale.

    " Lei non ti capisce...tranquillo, ci sono qui io. "

    Sussurrò alla salma dell'uomo mentre la riponeva con cura in una delle celle frigorifere dell'obitorio.
    Non fece in tempo a chiudere il portellone che la voce della diavoletta lo assordò, rompendo quel silenzio che tanto amava. Yachiru era l'incarnazione del demonio per lo "squartacargone" (così lo chiamava Febh) poiché rappresentava tutto ciò che lui più odiava nel genere umano: vitalità, esuberanza e incoscienza.

    " TSUUUUU...Harumi! Gene! Il DEMONE! UnA POzza di SANgue! VILLAAAAAAA ! "

    Come detto, odiava i bambini. Tante parole per non dire nulla; un necessario uno sguardo glaciale dei suoi per costringere la ragazzina a frenare e formulare una frase di senso compiuto:

    " Uff...Aloysius è nei sotterranei della Villa con Harumi. Ha dovuto resuscitarla, lei se la caverà ma qualcosa non va in Gene...devono aver combattuto con il Demone! Potresti GENTILMENTE muoverti!! "

    Sbraitò su quelle ultime parole; quindi si girò di scattò, come per far segno allo shinobi di voler ripartire immediatamente e a tutta velocità per uscire da quel posto triste. Eiatsu, d'altro canto, sembrava come sollevato dalla notizia: sapeva che quel giorno sarebbe arrivato prima o poi e sapeva che non sarebbe stato bello. Tuttavia, liberarsi di Khorne era l'unico modo per riavere indietro il vero Diogene, l'uomo che aveva scelto di seguire diversi anni prima, e dare nuova speranza a tutti loro di un futuro radioso per il Suono.
    Prese dunque una sacca, gelosamente custodita in uno degli infiniti ed indistinguibili armadietti, e si piantò difronte a Yachiru continuando a mantenere la calma:

    " Sono pronto. Spero tu li abbia già fatti portare da Fyodor..."

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    Lei non rispose nemmeno e partì a razzo per tornare alla Villa.

    :::

    Trasportare il corpo inerme del Mikawa già per il pozzo non sarebbe stato facile ma con l'aiuto degli altri membri della villa alla fine si riuscì nell'impresa; perchè quel dannato medico aveva scelto un posto tanto scomodo per piazzare dimora ancora era un mistero. Di Harumi invece si sarebbe occupato Ashiro, il quale l'avrebbe presa in braccio come un fuscello per proteggerla tra le sue grosse braccia e portarla fin laggiù.

    " Tu tranquilla...sistemiamo tutto ora. "

    Il gigante prelevato dal Bosco dei Sussurri si era adeguato ai modi della civiltà ma rimuovere quei suoni gutturali dal suo modo di parlare era un'impresa impossibile anche per le ferree lezioni di Matsumoto ed Ukitake. Il suo corpo muscoloso e caldo tuttavia, sarebbero sembrato come un vero e proprio nido per la jinkurichi, la quale avrebbe fatto bene a riposarsi un po dopo ciò che aveva passato. Forse non aveva ancora compreso bene ciò che era appena accaduto ma era morta, passata definitivamente a miglior vita e poi riportata indietro violando i principi naturali...un'esperienza non da tutti, nemmeno per gli standard di Oto.

    Probabilmente non era mai entrata nel Pozzo, anzi, le era stato caldamente sconsigliato di farlo; badate bene, non perché Fyodor fosse quale mostro da temere ma perché, semplicemente, aveva le sue ossessioni ed indispettirlo anche senza volerlo non era mai una buona cosa. Il cunicolo principale, scavato tempo addietro dalle vecchie alleate di Aloysius, conduceva direttamente alla stanza principale dove il jonin di un era passata già stava aspettando i suoi ospiti.

    " Bravi i dementi. Ora lasciate il corpo qui, per terra, e salite immediatamente sopra a prendere tutto il sangue che avete dimenticato di portare. Non vedete che è un involucro vuoto! Tho, prendete queste, potete mettere tutto il liquido qui...per farlo ingegnatevi un po, no?! E fate in fretta! Quanto a lei Lei...mmm...può restare si. "

    Rimase nella penombra e a braccia incrociate. Gli altri non fecero troppe domande e fecero come gli era stato indicato; benché non prendesse parte attivamente alla vita della casa e si facesse vedere di rado, rimaneva un loro superiore a cui dover dare ascolto, soprattutto in momento delicati come quello. Ashiro lasciò la genin, invitandole a poggiare i piedi per terra, e prese il grosso contenitore predisposto da Fyodor...lo attendeva un lavoro tutt'altro che piacevole.
    Rimasero solo loro due nella dimora (quasi a caverna a dirla tutta) e lui non sarebbe stato il primo a fiatare.



    CITAZIONE
    OT/Ultimo post Harumi! Bella giocata!!! Poi si continua nel Pozzo :guru: /OT
  5. .
    YO!
  6. .

    L'ampolla del Kenkichi, accolta con curiosità e euforia da parte di Aloysius, rivelò ciò che aveva dimenticato, perso nel limbo tra sogno e realtà che lo aveva accompagnato durante quegli accadimenti funesti. Si, Midorinaka aveva fatto del suo corpo un'arma letale e delle sue abilità di sangue un abominio per tutti gli abitanti di quel piccolo villaggio: Keiji aveva avuto del coraggio a buttarsi a capofitto in quella faccenda, forse più grande di lui, e aveva salvato innumerevoli persone. Lo scontro finale, nel tempio dimenticato delle Lame Insanguinate sul monte Hōrubāningu, era stato un qualcosa di epico visto l'importanza del rituale che aveva legato Khorne al Garth e il livello delle tecniche in gioco. Il clapoclan, su suggerimento della profeta del Sangue, aveva affidato la Primigenia allo straniero e attraverso di essa il Demone del Caos aveva prima gioito per il suo ritorno in terra e poi maledetto quell'anonimo chunin proveniente da Kiri.

    Nel flusso di quei ricordi, Diogene riuscì a carpire il momento che più gli interessava. Ne aveva coscienza, come di un sogno lontano, che, per un istante, aveva raggiunto la forza di un Dio; un potere sconfinato dato la fusione delle due lame sorelle e che nemmeno l'essere che era diventato era riuscito a controllare. Saishū heiki, il cimelio finale di un culto senza tempo, rosso come la storia di sangue che lo avvolgeva.
    Ecco cos'era quella sensazione di incompletezza che lo accompagnava da allora...un'arma. Uno spadone che racchiudeva in se le anime di innumerevoli combattenti e i segreti di quello che in origine era un unico clan; ora tutto tornava, finalmente aveva trovato il tassello che mancava da tempo alle sue ricerche.

    Il filatterio del Mizukage racchiudeva in se altri ricordi; vicende che avevano afflitto la vita del kiriano ma che il Mikawa trovò fondamentali per capire meglio chi avesse difronte. Quell'uomo era risorto dalle ceneri di un passato tremendo e, proprio per questo, era ancor più meritevole del rispetto di Aloysius; bisognava affrontare demoni tremendi per riuscire a carpire il proprio scopo nella vita e Kensei aveva fatto quell'esperienza.

    " Onore a te, Inquisitore di Kiri. "

    Disse l'otese come se stesse salutando in quel momento, per la prima volta, il leader della Nebbia.
    Ora che le presentazioni erano finalmente compiute, si poté passare al primo punto della scaletta prefissata da Diogene; un argomento che trovò terreno fertile nei pensieri del suo interlocutore, il quale condivideva a pieno quella parole. Come detto più volte, Aloysius non sbagliava mai nel compiere un giudizio, quell'uomo era forse l'unico in possesso delle spirito e della forza adeguata per accompagnarlo nella sua visione di un mondo migliore.

    " La guerra, Kensei. Solo la guerra può riportare l'ordine in questo continente. Ad uno ad uno tutti i nemici dovranno cadere, conquisteremo le loro terre e poi ne detteremo noi le leggi per guidare i popoli verso un radioso futuro. Il mio occhio ora è puntato sui Cremisi e sul Paese del Fulmine che hanno soggiogato...iniziando con un territorio così vasto daremo un forte messaggio a Cremisi, Ame, Hayate e chi ne a più ne metta dando inizio ad un periodo di sangue. "

    Era serio, voleva davvero muovere guerra contro Kumo [Quest di Conquista]; ovvero voleva mettere in discussione, dopo più di un anno dagli accadimenti nel Ferro, le decisioni molli e conservative prese durante la riunione e che, visto l'incidente che li aveva coinvolti, Diogene non aveva potuto controbattere. Aveva tuttavia un piano per coinvolgere anche Suna e Konoha in quell'impresa...ma a questo ci sarebbe arrivato solo dopo aver sentito il parere del Mizukage, per il quale aveva in serbo una carta speciale da giocare.

    " Per farlo, però, necessitiamo di una forza che al momento non possediamo. "

    Rideva mentre gettò qualcosa tra le braccia del Kage. Sembrava uno scalpo ripulito, una base adatta su cui custodire un segreto Kenkishi e Mikawa, soprattutto se si pensava all'epoca nel quale era stato scritto. Aprendo quella vecchia pelle, Kenseki avrebbe potuto leggere quelle che sembrava la descrizione di un tecnica-rituale in lingua antica e non comprensibile; c'era anche un disegno stilizzato che raffigurava quattro spade piantate a terra, in cerchio, e un fuuinjutsu a terra di indicibile complessità.



    " Poche persone possono tradurre quella lingua, un dialetto ancora più antico di quello in uso del villaggio della Rosa d'Acciaio, e una di queste è proprio la negromante di cui si era impossessata Midorinaka. L'ho trovato nei meandri del Palazzo della Vipera, probabilmente uno dei segreti raccolti da Orochimaru a suo tempo, un tesoro del quale forse ne aveva capito l'importanza ma che non aveva gli strumenti per usarlo. E' stato solo grazie alla mia convivenza con Khorne che sono riuscito a tradurre qualche parola tra quelle che più frequentemente mi ripeteva nella mente e che usava per soggiogarmi al suo volere. Si tratta di una ricetta, una procedura per la realizzazione di un'oggetto...un oggetto che ora, dopo quello che mi hai mostrato, credo possa essere la Saishū heiki."

    Per un attimo il ricordo di come il tempio fosse andato distrutto con un semplice fendente di quella lama avrebbe investito Kensei, riportandolo al terrore di quel frangente. Quello che Aloysisu stava proponendo al suo ospite era un'avventura; un percorso che legava le due spade che il destino aveva condotto nelle loro mani e che ora avevano il compito di portare a termine.

    " Conosco solo una persona che sarebbe in grado di forgiare un'arma simile e abbastanza vecchio da conoscere meglio di tutti la storia dei nostri clan. Talaltro è stato proprio leggendo uno dei suoi scritti che, quella stessa notte, una voce di aveva suggerito di spingermi nel Bosco dell'Upupa...il suo nome è Loxion Mikawa. "

  7. .
    ::: Settimane dopo, nei piani alti della Villa :::

    Era passata solo una notte da quando Tasaki aveva avuto la sua, seppur breve, scazzottata con il Kokage. La stanza di Omoi era ampia e piena di segreti, qualcosa che nel tempo il neo acquisto della villa avrebbe imparato ad apprezzare. Si perché benché grossa, non erano pochi i suoi abitanti e le stanze al secondo piano erano in un certo qual modo l'unico posto veramente proprio....e per natura stessa del lavoro del precedente ospite, quella in particolare rappresentava davvero una sistemazione unica nel suo genere. Per alcuni Aloysius aveva fatto rinforzare le mura, per altri realizzato un collegamento diretto con specifiche aree della struttura, c'era chi aveva voluto uno di quei costosi macchinari per la comunicazione a distanza e chi si era creato una piccola palestra personale; modifiche anche pesanti ma che nulla avevano a vedere con le richieste di Omoi.
    Ma chi era questo ninja? Semplicemente l'uomo che aveva coordinato le squadre speciali del Villaggio per anni, sotto l'egemonia del Nidaime, colui che conosceva i segreti della vecchia Oto, quella dei precetti di Orochimaru, e che era stato il responsabile della salvaguardia e il monitoraggio dei due Cercoteri di Oto. In altre parole, un uomo che deteneva gran parte del potere effettivo all'interno della struttura del Suono e che rimaneva nell'ombra in quanto non figurante in alcuna scala o piramide sociale né tantomeno in documenti di alcuna sorta.

    Per convincerlo a portarlo a Villa Mikawa, il centro nevralgico ed operativo del controllo di Diogene, questi aveva dovuto fornirgli gli stessi strumenti in dotazione alle squadre speciali e quindi replicare i marchingegni del Palazzo della Vipera e delle sedi segrete distaccate. Se ne avesse avuto le energie, quella stessa notte il chunin avrebbe potuto scoprire parte di quei segreti ma avrebbe dovuto attingere a tutta la sua esperienza per riuscirci in autonomia.

    CITAZIONE
    Segno sul pavimento, angolo a sud-est; richiede Vista + 18.
    Taglio nella carta da parati del muro di nord-ovest; richiede Vista + 15.
    Terza candela delle dieci in fila sulla mensola con odore leggermente diverso; richiede olfatto + 15.
    Gocciolamento del lavandino del bagno privato con stesso ritmo; richiede Udito + 12 e Intuito Nera + 3.
    Dislivello dietro la cornice sul comodino destro del letto; richiede Tatto + 15.

    Anche senza carpire parte di quei segreti, al giovane sarebbe apparso chiaro che il compito assegnatoli da Aloysius era cosa seria. Dovevano essere le cinque passate di mattina quando l'ignaro ninja sarebbe stato svegliato da un leggero spiffero proveniente dalla finestra, un'apertura che ricordava chiusa prima di addormentarsi. Aprendo gli occhi avrebbe però notato la presenza di 7 persone in maschera, apparse senza fare il minimo rumore e mute in attesa che lo shinobi li raggiungesse. Si erano messi in cerchio, rispettando lo stesso disegno che aveva notato a terra appena entrato nella camera e che, anche scervellandosi, non aveva potuto ricondurre ad un effettiva utilità. Indossavano un lungo mantello che li rendeva tutti uguali, anche perché sembravano avere la stessa corporatura; il dubbio che non si trattasse di alcuni dei membri delle squadre speciali del villaggio non avrebbe dovuto nemmeno sfiorare i pensieri di Tasaki.

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    Uno di loro, tuttavia, aveva qualcosa di diverso dagli altri: un qualche dispositivo o abilità rendevano il suo occhio destro luccicante di un rosso acceso; qualunque cosa fosse avrebbe certamente catturato l'attenzione dell'ex abitante di Kumo, il quale non sembrava avere altra scelta che unirsi nel posto mancante per chiudere la circonferenza.

    Solo una volta che avesse poggiato entrambi i piedi sul suo arco, avrebbe potuto finalmente partecipare a quella che era, già da diversi minuti, una vera e propria riunione; quel simbolo a terra doveva metterli in comunicazione telepatica tramite condivisione del chakra. Bastava un conoscitore di quell'arte e automaticamente tutti venivano invitati in quel party privato, ed era proprio "il diverso" ad esserne l'artefice [Arte della Comunicazione].

    Al silenzio tombale di fuori, lì dentro la discussione era accesa. Erano in particolare tre di loro a tenere alto il volume del confronto; sembravano parlare di una qualche creatura confinata nel Bosco dei Sussurri e ognuno aveva differenti opinioni riguardo la sua gestione.

    " Può rappresentare una minaccia seria per il Villaggio! E' troppo vicino al West Gate!!! "

    " Aloysius lo lasciò lì per un motivo! "

    " Al tempo non era il Mikawa di ora, potrebbe aver commesso un errore o sottovalutato il problema..."


    Nessuno sembrava preoccuparsi più di tanto della nuova aggiunta nel gruppo, anzi, a dirla tutta Tasaki venne praticamente ignorato. Solo "il Diverso" li rivolse qualche parola sottovoce, un suggerimento che il ninja avrebbe potuto seguire oppure no...dopotutto il suo apprendistato era appena iniziato!

    " Sei in ritardo...ogni mattina alle 5 in punto. Se non hai la divisa, procuratela. Io non mi immischierei il primo giorno, soprattutto visto l'entità della minaccia. "


    CITAZIONE
    OT/ Leo iniziano le rogne! ;) /OT


    Edited by DioGeNe - 23/3/2020, 20:16
  8. .

    " Puoi uscire, vedi? Non è una strega, non ti farà alcun sortilegio, e non morde mica..."

    I movimenti irregolari del kimono si interruppero per un attimo ma la calma durò solo per un istante poiché un batuffolo rosa sbucò come una molla da dietro le spalle del Colosso, scostandone brutalmente la testa!

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    " Oooooooh! "

    Yachiru era voluta venire per forza; la sua curiosità di conoscere la leggendaria Ogen era superiore persino a quella di Aloysius il quale, per non doversi sentire i piagnistei della piccola, aveva acconsentito a portarla con se. Quindi scese dalla montagna umana sulla quale era appollaiata e si avvicinò alla donna quel tanto che bastava per non sembrare impaurita, sebbene lo fosse ancora:

    " Ogen-sama! Ma quanti anni hai?!!! "

    Domanda indiscreta ma dalla sua aveva l'ingenuità della gioventù e un atteggiamento confidenziale al quale era difficile tirarsi indietro. Più semplicemente, era una ragazzina che portava un'allegria contagiosa.

    " Ora mettiti vicino ad Hebiko e giocate con i kunai mentre aspettate il dolce. "

    Così liquidò la Consigliera, la quale si era munita di denti ed artigli affilati per la discussione con il Kage assente e menefreghista; dopotutto erano passati quasi quattro mesi dal suo ritorno e ancora non aveva ritenuto necessario parlare con la funzionaria del villaggio riguardo lo stato dello stesso. Il suo atteggiamento indisponente, tuttavia, non era passato inosservato al Garth, il quale preferì non rovinare quel momento di importanza strategica fondamentale per il suo mandato. Il confronto con l'erede di Orochimaru sarebbe arrivato presto e la kunoichi avrebbe avuto di modo di dimostrare dove era arrivata a due anni di distanza dalla riunione.

    " Non vedo la Kusanagi con te. Hai paura di rovinarla? "

    Una domanda alla cui risposta non avrebbe in ogni caso dato troppo peso; come detto, aveva altri pensieri per la testa al momento.

    Il giovane del clan avrebbe prima o poi portato a tavola il presente del Mikawa e gli infusi ordinati dalla capoclan; Anteras era il migliore in questo genere di cose e se fosse stato lì n quel momento avrebbe trovato almeno 20 errori nell'operato del povero Yakushi. Almeno la torta l'aveva preparata lui poche ore prima e, ancora calda, emanava ora che era scoperta un odore favoloso, secondo solo al suo aspetto invitante.

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    Il Colosso prese la porzione donatagli e, dopo aver atteso che tutti fossero stati serviti, ne mangiò un bel pezzo. Aspetto che tutti loro avrebbero fatto lo stesso prima di dire come un fulmine a ciel sereno:

    " Scommetto che un po di sangue velenoso in quella marmellata verrebbe immediatamente rilevato dal suo corpo. O forse preventivamente ha già impiegato dei batteri per accertarsene...al contrario tuo, ovviamente, che saresti morta stecchita nel giro di qualche secondo."

    Disse glaciale, cambiando improvvisamente il tono di grande cordialità fino a quel momento assunto. Aloysius ricordava tutto, tutto. Già una volta, in quella fabbrica innevata ai confini della terra, la kunoichi aveva fatto lo stesso errore...Non valutò nemmeno l'operato di Ieyasu e Yachiru, la quale già stava chiedendo il secondo pezzo ma, in fin dei conti, vi erano innumerevoli modi per proteggere la bambina da un suo stesso chiiton. Quanto ad Ogen, non si sarebbe meravigliato se avesse accolto con grosse risate la sua supposizione, a parti inverse non avrebbe rivelato nulla delle sue abilità...Ma il Kage non era giunto fin lì per passare il tempo né tanto meno si fidava della vecchia per potersi sentire "a casa sua", come aveva suggerito poco prima il giovane che lo aveva accolto; doveva valutare la posizione del clan Yakushi, tra i più numerosi ad Oto, rispetto la nuova leadership e il grado di "disponibilità" nei suoi confronti. Conosceva bene Febh e la sua filosofia di pensiero ma, d'altro canto, non era lui a comando di quella grossa fetta di ninja del Suono.
    Posò quindi il piattino sul tavolo e riprese a parlare, questa volta a braccia conserte e tenendo lo sguardo fisso sulla padrona di casa:

    " E' incredibile quanto vicino alla verità l'intuizione dei bambini possa arrivare. Ho sentito dire di villaggi nel Paese dell'Orso e della Zanna dove le giovani leve vengono lasciate libere di sperimentare fallimenti e fare le proprie esperienze, senza sovrastrutture, senza guide. Lo fanno per generare ninja capaci di intuizioni formidabili anche in età matura, un vantaggio non da poco sui campi di battaglia. "

    Un piccolo aneddoto che prendeva alla larga il punto dove voleva arrivare il Colosso ma che probabilmente Ogen aveva già inteso:

    " Per fortuna vivere con il professore di filosofia e storia più famoso di Oto mi ha aiutato a trovare qualcosa che, forse, è sfuggito alla sua opera di "raschiatura". La chiamerei così viste proprio le pagine strappate dai referti di missione, dalle trascrizioni di eventi e riunioni e dagli annali di villaggio e persino accademici...tutta roba vecchia di almeno cent'anni e sommersa da centimetri di polvere. La muffa aveva iniziato a prendere il sopravvento ma qualcosa ancora poteva essere estratto da quei fascicoli; un'iscrizione ad un corso intermedio sul controllo del chakra, in particolare, ha catturato la mia attenzione, o meglio la sua data.

    Forse la sto annoiando ma, più semplicemente, vorrei che mi parlasse della sua vita, Ogen-dono."


    Doveva riempire quelle pagine mancati e aveva tutto il pomeriggio per farlo. La vera domanda era se la capoclan fosse incline ad ottemperare alla sua richiesta...tuttavia, il foglio ingiallito che Diogene cacciò dalla tasca non mentiva: nero su bianco, 240 anni prima della fondazione dell'Accademia.

  9. .

    Come da copione, il Kazekage fu quello meno incline a comprendere il discordo di un malconcio Aloysius; lo accusò di irresponsabilità ed incoscienza, due appellativi che più volte il Mikawa aveva dimostrato di possedere. Tuttavia lui era anche un leader severo e lavoratore instancabile quando si parlava della pianificazione di operazioni complesse come la gestione del Demone che aveva dentro...perlomeno Itai sembrava essersene già andato, un problema in meno da affrontare. Se lui fosse stato lì, alla vista dei suoi ninja mal ridotti, probabilmente avrebbe perso la testa e Diogene avrebbe dovuto vedersela con un sette code incazzato e un paio di dragoni!

    Febh e Raizen si preoccuparono di rendersi disponibili per la risoluzione del problema, un'atto da cui Hohenheim si allontanò bruscamente...era evidente che la storia di Hoshi e i ricordi rivissuti delle azioni commesse da cadavere del Garth erano ancora una ferita aperta. L'otese non lo biasimò: si era già dimostrato incapace di scindere il lavoro dai sentimenti, di prendere le scelte giuste per un bene superiore, quindi la sua reazione era del tutto comprensibile al suo "grande nemico". Gli dedicò solo poche parole prima di passare alle cose importanti:

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    " Hai ragione, il problema non si porrebbe proprio se fossi stato tu succube di questo male perché saresti morto dopo pochi istanti. Il tuo aiuto non è richiesto, sostituto del Rosso. "

    Un tono di voce glaciale e privo di espressività, un po per la stanchezza un po per marcare la poca importanza che dava alle parole del jonin numero 1 di Suna. Quindi, spostando a fatica il corpo in direzione degli altri ninja presenti, disse la sua sua sulla faccenda del Mostro e sul da farsi:

    " Spiegare il problema e farvi arrivare al punto dove sono giunto io dopo anni di ricerche, introspezione, confronto con Khorne sarebbe troppo lungo e complicato. Ci sono cose sul Sangue che non è possibile trasmettere a chi ne è fuori, vero Kensei? I batteri di Febh si sono dimostrati efficaci per vincere una battaglia ma l'unico modo per uscire vittoriosi dalla guerra è sradicare il problema alla fonte e non credo proprio che la "mucca", come la chiami tu Febh, sia intaccabile con veleni di qualsiasi sorta. Forse la conoscenza e la convivenza con una presenza ingombrante come in Nove Code potrebbero essere le armi giuste per approcciare al problema, Raizen, ma sinceramente questo lo vedo come un dilemma da dover risolvere da solo. In tutti gli altri casi sarebbe una sconfitta per me, sia come ninja che come uomo. "

    Un'atteggiamento condivisibile o meno da parte di quegli uomini di potere, i quali avevano vissuto certamente anche loro situazioni analoghe, per alcuni versi, a quella attuale del Kokage per arrivare al punto dove erano. Tuttavia il problema persisteva, Khorne era ancora lì e continuava a far danni senza controllo, e Aloysius non aveva alcuna intenzione di tirarsi indietro dai suoi doveri:

    "Febh hai ragione, devo sparire per un po. Ma questa sarà l'ultima: o riuscirò a debellare il problema o, con grande gioia di molti, non mi rivedrete e potrete fare del MIO villaggio e di questa Alleanza ciò che vorrete! "

    Lui la decisione l'avevo presa, ora stava agli altri avallarla o meno. Quanto agli esiti della riunione, non ci tenne ad aggiungere poi molto, in quello stato non era in grado di spendersi in grandi discorsi di convincimento...tuttavia volle mettere i puntini sulle i in un paio di questioni:

    " Non avevo dubbi che senza di me non avreste combinato poi molto. "

    Disse cercando di alleggerire un po la situazione anche se l'odore acre del sangue permeava ancora quell'antro buio del castello.

    " Spero almeno che abbiate tirato fuori dal cappello un primo bersaglio comune e che abbiate optato, alla fine, per una strategia di attacco. Anche se non potrete contare su di me durante il mio isolamento, Oto terrà fede ai patti presi e Febh saprà guidare il villaggio in mia vece. Ricordate che nelle grandi battaglie la linea di comando deve essere univoca e precisa, quindi se ci sarà necessità e dovrete nominare un generale che guidi i nostri ninja prima del mio ritorno, sappiate che il mio voto andrebbe ad Itai. Le nostre divergenze personali non lo rendono uno stratega peggiore ai miei occhi.

    zara174

    Ah, signorino poco collaborativo, la faccenda dello Yonbi è in sospeso finché non sarà pronunciata la parola fine sulla mia condizione, nel bene o nel male. Nessun passaggio di anfore demoniache avverrà in mia assenza...e alle giuste condizioni. "


    Era un ordine per l'altro Otese e un monito verso l'argilloso, e quindi ogni altro sunese che si sentisse in diritto di avanzare pretese sul Suono [Apice del Comando]; dopo il combattimento con il Gorilla Leggendario il consigliere aveva fatto valere il suo grado per avvalersi del diritto di decidere del destino della bestia...ora la piramide si era invertita ed era Diogene a dettare le regole del gioco.



    Edited by DioGeNe - 17/3/2020, 21:21
  10. .

    Harumi agì non modo che più ritenne opportuno; accortasi che qualcosa non andava nei suoi pensieri, che un'assurda incongruenza si era annidata nella sua mente, tentò di opporsi all'ordine impartito da Khorne. La lama era pronta ma, proprio all'ultimo, la traiettoria del suo braccio cambiò e, invece che l'indifeso Mikawa appeso alla croce, fu il corpo della kunoichi ad essere ferito a morte, incassando tutto l'odio racchiuso nelle parole del "parassita" e spezzando al contempo l'illusione. No, nemmeno quel genjutsu poteva piegare drasticamente la volontà delle persone e presumere ciò era stato un grande errore da parte del Demone di Sangue.
    Tuttavia, pensandoci bene, quale sarebbe stato il vantaggio di uccidere Aloysius in quel frangente? Senza un corpo in cui risiedere Khorne sarebbe stato sconfitto, visto che Harumi era ancora viva. Ah, già, la ragazzina, così legata al Colosso e generosa in ogni sua azione...probabilmente disposta anche al sacrificio estremo per tutelare chi le aveva concesso una seconda vita. Che il Dio avesse intuito questa sua debolezza e agito di conseguenza? Una trappola, ben escogitata, e pensata proprio per quell'esito solo apparentemente opposto al disegno escogitato dall'immonda creatura.

    Harumi, invero, non aveva mai avuto il controllo delle sue azioni.




    " HAHAHAH AHAHAHA hai perso Matatabi! Se lei soccombe tu finisci nel limbo! Pochi secondi e morirà dissanguata in questo mondo, cessando la sua attività celebrale anche in quello reale! La tua unica possibilità è che io sciolga dall'interno il sigillo, separandoti dal corpo dell'umana, e mi unisca a te! HAHAHHAA HAHAHAH"


    Rideva di gusto anche se l'enorme zampa della creatura ne opprimeva dolorosamente torace e gola, rendendo faticoso parlare. Il Gatto Infernale era difronte ad un bivio: avrebbe potuto sbranare la sua preda facendo , certo, ma non poteva uscire da solo da quella situazione! Un piano geniale da parte di Khorne, il quale era riuscito a ribaltare la situazione a suo vantaggio. Un piano quasi perfetto.

    Quasi, si, perché in quell'equazione di bilancio c'era una variabile in grado di squilibrate completamente il risultato. Il Signore del Caos aveva dato poco importanza ad un fattore in realtà cruciale, viste le tempistiche in gioco, ovvero la tenuta fisica della genin. D'un tratto il mondo della mente attorno a lui iniziò a sbiadire, il suo stesso corpo si sfaldò così come le fiamme gelide del Cercotero...tutto lì dentro stava collassando su se stesso!


    " MA CO.."


    :::

    " ..sa fai? "

    L'oscurità fece spazio al rosso e il Kage tornò nei sotterranei di villa Mikawa.



    " Gene...Harumi non si muove, la chiamo ma non si muove. "

    In quel lago di sangue era la piccola dai capelli rosa a rompere il silenzio tombale che regnava. Il Garth si sentiva come sfibrato e come un estraneo nel suo corpo ma almeno era tornato...quanto tempo era passato dall'ultima volta? Ricordava di esservi messo da solo in reclusione, lì nei meandri della sua dimora, ma poi il vuoto, solo le immagini confuse di ciò che era accaduto qualche istante prima nel mondo interiore di Harumi.
    Si trascinò con sforzo verso la ragazza; era ricoperta completamente del sangue di Aloysius e giaceva inerme su di un fianco. Evidentemente Yachiru l'aveva tirata fuori dalla pozza ma ormai il corpo aveva ceduto e la ragazza morta asfissiata per annegamento. Forse era tardi ma poteva provare...
    Portò parte di quel sangue all'interno della sola ferita aperta che la kunoichi aveva; il corpo era in buono stato ma era il sangue nei polmoni il vero problema. Quindi generò la sua impronta all'interno della ragazza come un clone che agisse da simbionte: da dentro avrebbe potuto liberare i polmoni, un'azione necessaria per non vanificare il suo successivo tentativo di resurrezione.
    Per un attimo ebbe il timore di non essere più in grado di attingere a quelle conoscenze ma poi si accorse che il chakra riusciva ancora a stimolarne gli effetti; ironia delle sorte, stava per usare un'abilità legata allo stesso fautore di quel casino! Aveva un'emicrania lancinante e l'intero suo corpo, del tutto inumano, era preda di spasmi senza senso. Nonostante ciò attinse a tutta la sua esperienza e concentrazione: attivò la Kinjutsu e immise la sua linfa vitale con cautela, sottraendola a se stesso pur di riportare in vita la jinkurichi.
    Continuò con il trasferimento, focalizzandosi sul flusso di sangue, fino a perdere nuovamente conoscenza...


    Nella casa del Nibi la luce tornò, come dopo un istante di buio improvviso. Tutto sembrava invariato sebbene in realtà la situazione era ora molto diversa. Era scacco matto e, probabilmente, Khorne non avrebbe fatto in tempo nemmeno a dire un'ultima parola.


    CITAZIONE
    OT/ La cena è servita! Ultimo atto ;) /OT
  11. .

    Uno e settata, gracilino, anonimo...insomma un Febh 2.0 era quello che Aloysius vide difronte a sé quando la porta si aprì.

    " Ci mancano solo gli occhiali finti..."

    Disse nemmeno troppo sottovoce nei confronti del balbuziente ragazzo dai modi gentili. Non lo aveva mai visto in nessuna missione di villaggio, corso o anche solo in giro per le strade, non che lui fosse un assiduo frequentatore di locali per le vie di Oto. Forse era solo parte del personale della Villa o forse stava scontando una qualche penitenza assurda di Febh che lo rilegava a vita in casa...ad ogni modo, fece un passo avanti, varcando la soglia come ad indicare di non voler attendere oltre fuori dalla dimora e disse:

    " Signore...non sai chi sono, vero? Fa nulla, la padrona è in casa? Desidererei parlarle. "


    zara149

    Non aveva chiesto il suo nome, dopotutto non aveva fatto nulla per destare l'attenzione del Colosso, ma si rimise ai tempi del moccioso mostrando almeno un minimo di rispetto. Qualora il giovane avesse assecondato il volere del suo Kage ed evitato di avanzare pretese sul deposito della katana che aveva al fianco o informazioni sul pacchetto che portava nella mancina, Diogene lo avrebbe seguito fino alla stanzetta dove le due "ragazze" stavano prendendo il the. La vista della consigliera fu una sorpresa per il Mikawa, il quale ovviamente fece di tutto per non darlo a vedere, e si fermò sulla soglia della stanza aspettando che fosse lo Yakushi a presentarlo (ma come, visto che non aveva chiesto il nome?) e la padrona di casa ad accoglierlo. Scorgere l'anziana kunoichi, invece, appagò almeno visivamente la curiosità del Colosso il quale si aspettava proprio quel genere di donna: piccolina ma in forma, diverse rughe sul volto e uno sguardo sereno, caratteristico delle persone che avevano vissuto a pieno e a lungo la vita. Quanto ad Hebiko, Aloysius non aveva la minima idea del motivo per il quale fosse lì in quel momento, piuttosto che essere in Amministrazione a lavorare ma almeno il "dono" di Eiatsu ne aveva smussato l'aspetto spigoloso. In fin dei conti la sua presenza non cambiava nulla per i piani del jonin, lei poteva sapere visto la carica che ricopriva.

    Quando toccò a lui parlare, si dimostrò gentile e pacato...forse fin troppo per i suoi consueti modi ma Anteras e Matsumoto si erano fatti promettere di comportarsi a modo, consapevoli che la prima impressione era quella che più conta. Come se il mondo intero non sapesse già chi fosse il Kokage e quali fossero i suoi modi.

    " Ogen-shi ed Hebiko-chan, che accoppiata strana, spero di non aver interrotto nulla...Ho portato una torta."

    L'avrebbe consegnata al valletto per fare gli onori di casa e servirla; era l'orario giusto per un po di dolce e, per la situazione stessa che si era venuta accidentalmente a creare, sembrava proprio il momento adatto. Avrebbe quindi atteso di essere invitato attorno al tavolo aggiustandosi il kimono che si era stranamente disfatto, come se ci fosse qualcosa a tirarlo sulla schiena del Colosso. Che fosse tutta una clamorosa messa in scena o, più semplicemente, Hebiko non si era mai addentrata nella sfera privata del Garth, durante la vita di tutti i giorni?

    In caso contrario, quindi qualora Ieyasu non lo avesse condotto dalla capoclan, avrebbe continuato a seguirlo senza fare domande.

  12. .

    Riaprì gli occhi all'udire dei passi in avvicinamento. Akira aveva fatto la sua parte o forse la riunione si era semplicemente conclusa, permettendo ai Kage di rendersi conto del trambusto sotto i loro piedi, che importava...I pensieri di Aloysius si placarono solo quando vide Febh in testa al gruppo, ovvero quando capì che per il kiriano c’era ancora speranza. Se infatti io Mikawa ne aveva viste di ben peggiori nella sua lunga carriera ninja, lo stesso non si poteva dire per il Chunin, le cui condizioni fisiche erano associabili al concetto di vita solo per mezzo di una qualche diavoleria nascosta all'interno del suo stesso corpo...Diogene non aveva mai visto nulla del genere, nessuno in grado di reggersi in piedi con il ventre squartato e gli organi penzolanti!
    Era ben conscio, tuttavia, del fatto che era stato lui a provocare tutto quello e proprio per questo non reagì affatto al calcio dell’amministratore...o meglio, non lo avrebbe fatto nemmeno se ne avesse avuto le forze. Incasso con un gemito mentre con la mancina provava a fare forza per distaccarsi da terra. Un paio di tentativi prima di trovare la posa e lo spirito giusto per riuscire a mettersi in ginocchio e staccare il viso dal sangue. Quindi con un secco gesto di stizza aprì i ganci dell’armatura e la gettò a terra godendo per aver liberato la cassa toracica del quel peso e facilitato il suo respiro...Più che il fisico però, erano le sue energie ad essere al minimo: infilò indice e medio nella sacca porta oggetti ed estrasse due tonici che ingurgitò avidamente preoccupandosi solo di spaccarne con i molari la guaina per un più rapido effetto [Tonico di Recupero Superiore x2] .

    In tutto questo, lo Yakushi aveva iniziato la sua manovra di soccorso dimostrando ancora una volta la sua utilità in determinate circostanze. Ovviamente, sapeva quante glie ne stava dicendo a denti stretti e quale rospo aveva dovuto ingoiare per usare le sua abilità, per giunta per occorrere un kiriano...Un valore che, in un modo o nell'altro, il Jonin avrebbe scontato seppure il suo compatriota sapesse benissimo chi o cosa ci fosse dietro tutto quel casino.
    I batteri nel suo corpo avrebbero salvato il Kenkichi, il quale non aveva altra scelta che accettare la misericordia dell’antipatico amministratore visto dove si trovavano: il castello scelto per l’incontro era nel bel mezzo del nulla e serviva un intervento medico importante per rimettete apposto i pezzi che solo le capacità uniche del ninja erano ancora in grado di tenere insieme. Ma per quanto sarebbe stato in grado di resistere?

    Hohenheim aveva iniziato la sua caccia al pericolo, interrogandosi su dove l’artefice di quella carneficina fosse scappato mentre Raizen optò per un approccio più statico, chiedendo direttamente ai presenti. Akira, d’altro canto, sembrò come volersi distaccare da tutto ciò e si rilegò ad un silenzio tombale lasciando spazio ai due compagni di disavventura.

    Quindi Febh passò al Colosso, offrendo qualcosa anche a lui; un gesto che, però, Diogene non poteva accettare, non con quella vergogna che si sentiva addosso per essersi fatto soggiogare ancora una volta da Khorne.

    “ Ti e mi risp...risparmio questo imbarazzo, Febh. Da...datemi solo un momento per riprendere un po di sangue...”

    Tese la mano verso Mumei, il cui bende del manico erano ormai divenute più rosse della lama stessa, e dopo averla impugnata iniziò a riassorbire tutto il sangue dell’intera area. Entro 30 metri di raggio, ogni goccia di sangue scoperta avrebbe fatto ritorno alla lama e ripristinato parte della linfa vitale del suo possessore, liquefacendo gli artigli cremisi [Creazione 5 unità ->1.25 Leggere recuperate]. Un toccasana più per l'arma che per Aloysius, il quale dovette comunque sforzarsi per rimettersi in piedi e appoggiarsi al muro; lo attendeva una discussione impegnativa e non era proprio nelle condizioni ideali per affrontarla.

    " Tempo che la tua ricerca non servirà a nulla, Kazekage. Il tuo assassino è proprio qui. "



    Con la punta di Mumei prese da terra la benda che in genere copriva il suo occhio destro e la strinse con forza, come per sfogarsi della sua debolezza. Quindi passò a spiegare l'accaduto, cercando di trovare le parole adatte per far comprendere a tutti quello che stava accadendo al suo corpo.

    " Tempo fa fui mio malgrado partecipe di rituale nel Paese della Rosa d'Acciaio, un storia di sangue, evidentemente, e che ho condiviso con il kiriano qui presente. Il problema fu che io fui il contenitore nel quale sigillare un antico Demone, una divinità per quel popolo e che avrebbe dovuto gettare scompiglio nel mondo conosciuto. La tecnica di confinamento, però, fu interrotta proprio da colui la cui gente del posto chiamò salvatore...un intervento che tuttavia provocò grande scompiglio in me e che non impedì a Khorne di annidarsi da qualche parte, tra la mente e il sangue.
    Da allora ho avuto diverse crisi...questa è la quarta. Febh ne sa qualcosa...ogni tanto Lui esce e prende il sopravvento e acquisisce il controllo delle mie azioni. "


    Era la verità, meglio non tirare troppo la corda con gente di quel calibro. Era sfiancato, nell'animo oltre che nel corpo, perché aveva perso un'altra battaglia della guerra che ormai durava da anni con il suo nemico.

    " Potete credere o meno a quello che vi sto dicendo ma un'interrogazione mentale potrà confermare tutto, se preferite. Questo spiega inoltre le mie assenze frequenti dalla vita pubblica e dai miei doveri di leader del Suono. Pensavo di aver ripreso il controllo ma evidentemente mi sbagliavo...rivedere quel ninja, il suo nemico giurato, deve aver risvegliato il mostro solo assopito dentro di me."

    Non riusciva ad apparire come suo solito, spavaldo e sprezzante del pericolo. Khorne era ancora un problema serio, una minaccia che richiedeva a questo punto contromisure drastiche. Tuttavia Diogene non si espose ancora con la sua possibile soluzione, attese le risposte degli altri per vedere quanto grave fosse la situazione agli occhi degli "Alleati".



    CITAZIONE
    Chakra utilizzato: 1232.5 - 120 Tonici + 25 creazione = 1137.5/1250
    Vitalità rimanente: 2.25 + 1.25 Creazione = 3.75/27.5
  13. .

    Era entrato solo un paio di volte in quel palazzo.
    Un tempo avrebbe chiamato quell'indecisione timore ma più il tempo passava, più acquisiva forza e consapevolezza, più quel luogo lo aveva sempre tenuto al di fuori del suo controllo; la verità era che lo aveva sempre visto come una realtà distante, difesa dalle sue alte mura e quasi estranea agli accadimento del villaggio. Molti degli eventi che avevano segnato la storia di Oto erano passati per Villa Mikawa e, come per la storica dimora che aveva ereditato, Aloysius era certo che diverse verità a lui stesso ignote si erano svelate in quella struttura a tre piani avvolta dal mistero. In particolare c'era un nome che sin dal primo giorno in cui arrivò ad Oto aveva sentito sulla bocca dei suoi abitanti, una figura mistica che Diogene associava a molti dei suoi ricordi ma che mai era stato in grado di scorgerne il viso...

    Sapeva poche cose di lei e, tra leggende e variopinte dicerie, l'unica verità che al momento le riconosceva era quella di essere stata in grado di allevare e produrre il ninja che il Colosso considerava l'unica vera spalla su cui contare. Divenuto Kage aveva ricevuto anche libero accesso a molti dati su tutti i ninja del villaggio; si era soffermato attentamente sui capoclan, i leader e protettori dei saperi caratteristici di Oto e che influenzavano più di tutti la crescita delle giovani leve. Aveva capito qualcosa in più su ognuno di loro, su tutti, eccetto Ogen.
    Una pergamena bianca, sfacciatamente immacolata ma pregna di un enorme significato: pensare che una donna del genere non avesse fatto nulla degno di essere menzionato era pura follia, il discorso in questo caso era invece che Lei aveva volontariamente cancellato tutto. Era come dire "se volete conoscermi, venite a trovarmi"; un qualcosa che andava ben oltre le imprese e la forza ma che poteva essere identificato come l'essenza del Potere.

    Aloysius era lì proprio per conoscere qualcosa in più su quella Yakushi.

    " Allora, per quanto dovrò attendere sul ciglio della porta ? "

    Disse spazientito cercando di controllare la forza sul terzo colpo dato al portone. Febh doveva essere in Amministrazione ma di certo avrebbe trovato qualcuno ad accoglierlo in quella lussuosa dimora, no?

  14. .

    Non rispose alle non-domande di Kensei, il quale non mancò di far notare la mancanza di alcune delle katane trafugate. Erano passati dieci anni da quegli accadimenti, era già un miracolo che Aloysius non le avesse già donate tutte come pagamento delle sue numerse transazioni d'affari in giro per il mondo.

    Dunque si sedette accanto al Mizukage per accogliere il rispettoso inchino dei due genin, appena entrati nell'arena. Li guardò negli occhi per scorgerne eventuali paure ma fu ben felice di non notare solo una grande determinazione e voglia di mettersi in mostra nel loro sguardo. Kensei aveva scelto bene il suo rappresentante: si intravedeva un fisico asciutto e allenato lì dove il mantello permetteva di scorgerne le fattezze, non un gigante e questo già diceva molto sul suo possibile stile di combattimento. Ma quello che catturò davvero l'attenzione del Mikawa fu la cicatrice e l'assenza dell'occhio destro; per anni aveva insegnato a combattere con tale handicap e sapeva bene quanto fosse dura compensare la riduzione del campo visivo. Inoltre un tale sfregio raccontava intrisecamente un'esperienza, un marchio che il ragazzo si portava dietro e che in un modo o nell'altro lo aveva fatto crescere. Erano proprio esperienze di vita del genere ad elevare un ninja e renderlo un temibile ed inflessibile combattente, qualcosa che andava ben oltre il semplice allenamento; un aspetto in cui Harumi, per la natura stessa di cosa fosse diventata, non era certo da meno.

    Quando il kiriano si presentò come Tokugawa le sue prime impresioni trovarono immediatamente riscontro e un sorriso quasi malinconico si stampò sul volto del Colosso; oh si, ci sarebbe stato da divertirsi.

    1moRfvS

    " Hajime! "

    Disse dando il via al combattimento.
    Era una situazione che ricordava molto i vecchi tornei di una volta, dove le giovani levemettevano in mostra le loro capacità difronte ai sensei, i jonin, i rappresentanti politici e tutte le altre cariche di spicco del loro stesso villaggio. Un modo di fare che si era perso nel tempo per via dell'attitudine tipica dell'Accademia di uniformare i giudizi, ridurre le distanze tra Paesi e ammorbidire i giudizi...a differenza del passato, ad esempio, vi erano chunin che non avevano mai visto il sangue o dimostrato di essere in grado di coordinare un manipolo di uomini. Un'assurdità alla quale Aloysius si era sempre opposto proponendo tutt'altro stile nei suoi corsi, quando ancora ne teneva, o con attività "supplementari" all'interno di Oto, un villaggio che, per fortuna, richiedeva delle certe skill tutt'altro che secondarie per sopravvivere.
    Una filosofia di pensiero che Aloysius aveva intuito anche il suo ospite condividesse e, in parte, quell'invito aveva proprio l'obiettivo di accertarsene. Certo, sempre che la sua intuizione fosse corretta e che avesse capito chi in realtà si celasse dietro la maschera: la traccia di sangue che si portava dietro era fin troppo forte e il suo interesse da parte di Khorne aveva in pratica svelato cosa nascondesse quel corpo meccanico. Uno solo era lo shinobi che si era frapposto tra Midorinaka e i suoi desideri di conquista e uno solo il Kenkichi che il clan aveva elogiato con la Primigena.

    " La tua domanda va dritta al punto, Mizukage. Io preferirei partire da un po più lontano, dobbiamo pur dare il tempo ai nostri due genin di scaldarsi, no? ahaha

    La prima domanda che vorrei porti, invece, riguarda la Rosa d'Acciaio e gli accadimenti di quei giorni, in quel piccolo villaggio tribale....Keiji Kagome. No, non credo di sbagliarmi chiamandoti in questo modo; in caso contrario vorrai scusare questo povero vecchio e la sua incurabile presunzione di sapere eheh Certo, i miei ricordi sono confusi ma credo che potrai fare chiarezza alla grande incertezza che alberga nella mia mente; ti pregherei di non mancare i dettagli, dietro i quali molto spesso risiede l'essenza delle cose. Posso affermare di comprendere bene quanto di vero possa celarsi dietro un aspetto non proprio, un esperimento fallito o, perchè no, la scelta di indossare una maschera. Una storia che non mi sento in diritto di chiederti e della quale non mi aspetto confidenze...

    Dal mio canto, come promesso durante la riunione dei Kage, ho debellato il problema artefice dei miei comportamenti, rimuovendo la possessione alla radice ed estirpando Khorne dalle mie membra. La ragazzina che oggi vedi in quell'arena mi ha aiutato in questo processo..."


    Rimase volutamente fumoso a riguardo e alzò anche le aspettative su Harumi; come avrebbe fatto una semplice kunoichi alle prime armi contribuire alla risoluzione di un problema che aveva ridotto per anni il Garth ad uno schiavo? Cambiò dunque argomento per evitare che la discussione stagnasse su un solo argomento quando ne aveva così tanti da voler discutere con il nuovo leader della Nebbia.

    "C'è stato un tempo in cui ho idagato a fondo sulla Nebbia Insaguinata, la filosofia di quei tempi mi affascina tutt'ora e mi spinge ad adottare un modello simile nella mia Oto. C'è bisogno di disciplina e di rigore in questi tempi dfficili. La facilità con cui Catha ha sbaragliato le vostre difese mi ha fatto riflettere sullo spessore dei nostri ninja, frutto dell'inadeguatezza dei nostri insegnamenti. Serve il sangue negli occhi per vincere le guerre e i precetti dell'Accademia sono troppo molli...i nostri due clan e la loro origine comune potrebbe essere la panacea per il morbo che si è diffuso nella comunità degli Alleati e la chiave per uscire vittoriosi dagli imminenti scontro con Kumo e con Iwa. L'unico modo per contrastare i loro numeri è lavorare sulle convinzioni e loro, al momento, ne hanno più di noi: vengono da anni di soprusi, dalle briciole che l'Accademia ha lasciato loro a seguito degli esiti di una guerra, definita Grande, di cui nemmeno si ha memoria. Privati dei loro Cercoteri, tagliati fuori dall'economia che più conta e che ha reso grassi i nobili di Konoha e Suna, in particolar modo, e piene le loro tasche. I rapporti sul Gelo che ci sono arrivati ne sono la prova e anche senza l'intervento di Ame il quadro che si stava delineando era tragico: la nostra sopravvivenza poggia su strette di mano tra signorotti e daimyo, i primi a rinchiudersi nei loro castelli allo scoppio di una guerra, e su alleanze temporanee con criminali del calibro degli Hayate pur di distruggere gli abominii che chiamano Armi Ancestrali.
    Dimmi, Kensei, dimmi che anche tu sei disgustato da tutto ciò."



    Edited by DioGeNe - 13/3/2020, 21:59
  15. .

    Niente, per quanto i due si sforzassero Ogre trovava sempre il modo di uscirne. Era un'estensione stessa della Terra, un sinolo di forza e conoscenza senza pari fornitagli da quel corpo perfetto e dal volere dei suoi avi. Come un fedele devoto, attraverso le sue preghiere aveva di fatti richiamato le conscenze antiche degli Pastori di Montagne elevandosi a simulacro complessivo di quella concomitanza di saperi.
    Era diventato sempre più forte e ora le posisbilità di abbatterlo con la forza bruta si erano davvero ridotte al minimo per i due potenti jonin; Oni aveva ragione, non potevano più piegare la roccia con le loro sole spade.

    " Raizen, proviamo così...tu, pensa al rotolo."

    Disse con un filo di voce e con sguardo serio; quindi gettò Mumei a terra e mutò la sua postura del corpo, rilasciando la circolazione bestiale e passando dalla rigididezza della battaglia ad una morbidezza di braccia e gambe che stavano a significare solamente una cosa[Preparazione]...che il Mikawa si stesse realmente ritirando dalla battaglia? Cosa diavolo aveva in mente? Sarebbe bastato un momento di debolezza, proprio come quello, per costargli la vita; cosa avrebbe douto far cambiare idea al Colosso così profondamente corrotto dall'odio e dal dolore?!

    L'illusione si sarebbe attivata senza l'ausilio di sigilli o di elaborati preparativi; il sangue era già presente all'interno del corpo del mastodontico essere, nel naso in particolare, e questo era quanto bastava alla più potente illusione a isposizione di un Mikawa per attivarsi [1 TA, Tentei no Imei, Azione Rapida. Efficacia 90 + 10 Impronta Oscurità].
    Non is trattava però di un doppio gioco, il genjutsu doveva servire come una medicina, una panacea in grado di placare l'animo irrequieto dell'evocazione e farlo rinvenire da quello stato di berserk nel quale era entrato. Le parole, forse, avrebbero potuto salvarlo lui dal suo dolore e, al contempo, loro dal terremoto crescente che a breve si sarebbe abbattutto sull'intera area con danni inimmaginabili. Gli effetti del sangue si sarebbe dunque insinuati nella mente della creatura dolcemente, senza tentare di scardinarne la corazza emotiva ma innestandodi come un lontano ricordo, un consiglio amorevole di un padre o un presentimento naturale:


    " Non siamo noi i tuoi nemici, smetti di combattere. "


    Intanto Aloysius era avanzato di qualche passo verso la montagna, camminando [Chakra Adesivo] sulla superficie del lago cremisi che si era generato nella conca creatasi dopo l'atterramento del colosso. Lo scontro aveva praticamente cambiato la geografia di quel luogo e il sangue ne aveva conquistato la scena, disseminando nell'aria il suo forte odore ferroso. Una seconda casa per Diogene ma lo stesso non si poteva dire per il suo compagno e soprattutto per l'essere così intimamente legato alla terra; il cielo almeno stava iniziando a riaprirsi e le nuvole cariche di sangue diradandosi per far spazio ad un roseo tramonto.

    " Cosa stiamo facendo Ogre? "

    Disse a pieni polmoni, vista la distanza che lo spearava dalle orecchie del suo immenso interlocutore. Doveva essere cauto sulle parole da usare ma non doveva nemmeno fare in modo che la mente prendesse troppo il sopravvento sul sentimento; le sue intenzioni dei confronti di quel popolo ereano genuine...doveva solo trovare il modo di trasmetterlo al leader dei Colossi.

    "Siamo dalla stessa parte, lo siamo sempre stati, sin dal primo momento quando mi hai parlato della storia della tua gente. Ho giurato di distruggere i discendenti degli Wushu di Iwa e tutti coloro che ne condividono azioni e ideali...perchè hanno torturato molti di voi e sono riusciti a trasformarne sette in ammassi di puro ODIO. Ma non è forse questo che anche tu stai diventando? Stai permettendo alle paure che ingustiamente noi umani vi abbiamo inculcato nell'animo di corrompere il tuo giudizio. Sono diventate fobie che non ti fanno distinguere gli amici dai nemici! "

    RRGG1B1

    Disse indicando se stesso e Raizen, situato qualche metro di lato. Si era sbilanciato ma usare parole forti era l'unico modo per far ritornare in se Oni e permettere anche all'illusione di trovare terreno fertile per attecchire.

    " Non rammenti? Ti ho evocato mesi fa ma uscisti diverso, corrotto da chissà quale male: è stata la lontananza dalla tua terra natia o forse l'eco di un dolore insopportabile, percepito con maggiore veemenza ora che sei libero dalle catena della Roccia degli Spiriti, a farti uscire di senno?! Speravo che indebolirti nel fisico avrebbe anche diradato il velo di oscurità che è calato sulla tua mente ma ora mi rendo conto che altro dolore non può che andare ad alimentare quello che ti porti già dentro.

    Era tutto vero ma non sapeva se questo sarebbe bastato...dopotutto già ci aveva provato la prima volta a farlo raggionare e ne era uscito vivo per miracolo. Rispetto all'ora, però, ora Ogre aveva amesso la forza del suo evocatore e aveva attinto con più avidità al potere dei suoi simili acquisendo forse anche maggiore controllo e consapevolezza. Inoltre era stato ferito e costretto ad indietreggiare pur di tener testa all'attacco deciso del duo. Ora conosceva anche il motivo di tale azione efferata.

    " Mi hai chiesto di usarvi saggiamente altrimenti ne avrei pagato le conseguenze. Ebbene è quello che ho fatto! Lasciarti in stallo era l'unico modo per capire cosa stesse accadendo nel mondo e ponderare una tua apparizione con saggezza. Mi è servito tempo per capire chi fossero oggi i tuoi, e quindi i nostri, nemici: chi vuole usare le Armi Ancestrali come mezzo di distruzione e chi invece vuole distruggerle. Ho portato con me l'Hokage, l'attuale protettore della madre Konoha che prima hai invocato; volevo farti partecipe di ciò che al momento sappiamo sulle armi e coinvolgerti nella scelte sul dafarsi per porre fine alla sofferenza del tuo popolo. "

    Era il momento di Raizen, magari le sue parole avrebbero aiutato a riacquisire la fiducia di Ogre una volta per tutte. Il recupero del rotolo di richiamo, inoltre, rappresentava un altro tassello utile forse a capire la verità celata dietro tutta quella storia...
    In tutto questo, ovviamente Aloysius si era lasciato una via di fuga, qualora le sue intenzioni pacifiche non avessero portato a nulla: sfruttando parte del chakra che gli era rimasto, avrebbe celato all'interno dello specchio di sange sotto i suoi piedi un paio delle sue pozze [2 TA Pozza di Sangue -> 2x3 Unità]; un ultimo strategemma di cui avrebbe fatto volentieri a meno, sebbene non avesse idea di come sarebbero andate le cose.



    CITAZIONE
    Chakra consumato: 925 + 5 mantenimento sigillo + 2.5 Chakra Adesivo Intermedio + 80 Tentei no Imei + 60 Pozza di Sangue = 1072.5/1250
    Vitalità rimanente: 12/27.5
2574 replies since 30/12/2006
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