Votes given by -Hidan

  1. .

    Essere più attento


    Karma di un'ossessione



    Era stata una brutta settimana.
    La lettera che lo invitava a "preparare" il suo covo per qualcosa in quel di Ame, aveva portato ad uno scontro con una sua copia un pò farlocca ed a finire in mezzo agli inganni e sotterfuggi della Pioggia di cui, dopo tutti quelli anni, il Kaguya si era reso conto di essersi al quanto stancato.
    Peccato che, contraddittorio come pochi, aveva fatto comunque di tutto per avere uno dei sassi rossi della Pioggia e quello stesso sasso lo aveva portato in quella situazione.
    Sì, perché Ru-Wai, Zong Wu, Feng Gu, l'Asso di Picche, il Risorto, il Mercenario delle Fenici, il Kaguya Errante, o in qualunque altro modo si fosse mai fatto chiamare da quando era risorto dalle ceneri e dal sangue alla Roccia degli Spiriti, anni prima, ora si trovava in mezzo alla più completa distruzione, che si disperdeva dovunque attorno a lui.
    Questa non è Ame... come potrebbe essere stata distrutta così?
    Ci sono molti modi, ma direi che no, non è Ame, Ossicino, e che quel grosso animale che galleggia in cielo sia la causa di tutto questo!
    Ed in effetti, ad alzare la testa, ancora confuso dopo il viaggio nello specchio, il Risorto avrebbe osservato il gigantesco, a dir poco, essere serpentiforme e scuro che galleggiava in cielo, con poco distante un puntino, le cui risa si sentivano fin a terra.
    Persino lo Yonbi sembra niente a confronto! AHAHAHAHAH!!!!
    Non esagerare, Mostro! Lo Yonbi era una bestia di dimensioni considerevoli pure lei! Non credi, fratello?
    Dovevi stare più attento...
    Cosa?
    Con un elevato sforzo riesco a capire l'ossessione per la Vendetta, ma perché siamo dovuti finire in mezzo ai raggiri di Ame? A tutto questo?
    Lo sai perché siamo andati ad Ame! Cercavamo qualcosa da vendere alla Zanna!
    E ci è servito? Non è grazie ad Ame che abbiamo salvato la Profetessa! La Pioggia ci ha portato a questa situazione assurda, niente di più!
    In effetti non ci ha dato moltissimo essere un Asso di Ame...
    Tranne quel fastidioso sasso!
    Fratello, calma, potremmo sempre trovare un modo per andarcene da qui vivi, che c'interessa di quel drago, in fondo?
    E mentre quei pensieri s'agitavano nella mente del Kaguya, questi non s'era minimamente preoccupato di notare l'arrivo dell'Hokage e di chi lo seguiva (lo stesso tizio che aveva visto alla riunione qualche minuto prima, se di minuti si trattava).
    Fu l'apparizione della grossa volpe che lo coprì e protesse, a catturare l'attenzione di Ru-Wai, portandolo istintivamente ad estrarre la sua Falce di LunaFalce di Luna del Purgatorio [Equipaggiamento]Un tempo chiamata semplicemente la "Falce di Luna" appartenuta a Shiltar Kaguya prima della sua morte, è adesso passata nelle mani del Risorto che ne ha potenziato alcune capacità, più affini all'uso del chakra, rendendola un'arma leggermente diversa da com'era a principio.

    Quarti di Luna
    Speciale: L'utilizzatore, tramite uno slot gratuito istantaneo, può dividere la Falce di Luna in due differenti falci, identiche per forma e dimensioni e collegate da una catena lunga un metro. Ogni falce avrà Potenza pari a 40 e dimensione pari a MedioGrande; la Durezza non varia, può ancora far uso delle abilità connesse all'arma. L'utilizzatore può, alternativamente, unire nuovamente i Quarti di Luna nella Falce di Luna tramite uno slot gratuito lento.[Da genin in su]

    Novilunio
    Speciale: La Falce di Luna può annullare i ninjutsu nemici fino ad un massimo di 20 di potenza. Il resto della potenza delle tecniche, se superiore, dovrà essere subito o l'utilizzatore dovrà difendersi in qualche modo dallo stesso. L'energia dispersa non potrà essere utilizzata o riciclata dall'utilizzatore.

    Utilizzabile 1 sola volta per round.
    [Da genin in su]

    Gibbosa
    Arte: La Falce di Luna può ignorare difese prodotte con il chakra (costrutti o tecniche) indifferentemente, fino ad una durezza massima pari a 3. Utilizzabile una sola volta per round.(Consumo: Mediobasso)
    [Da chunin in su]

    Plenilunio
    Talento: La Falce di Luna, se usata con Manipolazione della Natura, può applicare i bonus della Tecnica al Novilunio; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da chunin in su]

    Falce di Luna del Purgatorio [Mischia]
    La Falce di Luna che fu di Shiltar Kaguya, una falcebleach_nnoitra_weapon_key_chain-i66-61-thumb con un'asta lunga due metri, una catena di un altro metro all'estremità inferiore e due mezze lune, ognuna grande un ulteriore metro sull'estremità superiore.

    Sull'impugnatura, dove un tempo era inciso il simbolo di Kiri, si trova ora un kanji per la parola "Vendetta"
    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Gigante
    (Potenza: 50 | Durezza: 5)
    [Da jonin in su]

    .
    Hokage, immagino sia il suo drago folle quello..., una nota di sorpresa mista ad un certo disappunto, sapendo che il suo debito verso la Montagna della Foglia gli impediva di andarsene semplicemente (supponendo che il drago glielo avesse permesso).

    SE "il puntino" avesse effettivamente iniziato a lanciare palazzi sul gigantesco corpo dell'Hokage circondato dal chakra e qualcuno fosse sfuggito alle sue maestose difese, Ru-Wai sarebbe stato pronto a difendere se stesso e l'ambasciatore, pronto a tutto per sopravvivere Piano B [0]
    Speciale: L'utilizzatore può sfuggire facilmente dalle situazioni problematiche nella quale si è cacciato: ogni azione intrapresa per evitarla senza affrontarla direttamente è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della situazione. Questa abilità può coerentemente essere utilizzata quando il primo piano è fallito oppure quando scelto un piano inusuale per affrontare il problema.[Da chunin in su]

    Resistenza +2
    , generando se necessario muriDi fatto consumo fino a 4 slot difesa + 4 slot azione e 1 slot tecnica per muri d'ossa potenza 60 ognuno e dimensioni 15 ognuno. d'ossa dalle dimensioni consistenti ed altrettanto potenti!
    Quando poi la pioggia di detriti finì, l'Hokage propose al Kaguya di salire sulla sua schiena e da lì proteggerli.
    Niente di più semplice..., commentò il Risorto, pronto, appunto, a continuare la sua strategia di difesa ossea ad oltranza.

    Quando si fermarono, il duo di ninja con ambasciatore al seguito si trovarono dinanzi a due shinobi della Nebbia.
    Itai e lo spadaccino?
    Il resto avvenne, in parte, in modo veloce: Raizen ridusse le dimensioni, accennò a tale "Jingoku" e poi evocò un drago rosso, ma non era su di lui che il Kaguya era concentrato, bensì sulle urla di rabbia e desiderio di Vendetta di Akira.
    E su quelle urla il chakra del Risorto ribollì, anzi, non fu il chakra, furono le ceneri al suo interno, furono gli Hai Urami, risvegliati dalla distruzione di quel luogo, dal desiderio di Vendetta, o forse solo dalla follia di Ru-Wai.
    In un vortice di ceneri

    Hai Urami
    Distanza di Personale

    Ad Attivazione
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Puo' mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Chakra Aumentato (+25%)


    Ceneri della Vendetta: L'utilizzatore, mantenendo la tecnica speciale, sarà maggiormente aggressivo e portato all'offensiva, incapace di controllare i propri istinti: tale condizione si affievolisce con l'aumentare del controllo sugli Hai Urami. Alla disattivazione, deve aspettare almeno 1 round prima di riattivare la tecnica speciale. La rigenerazione naturale di chakra, vitalità e ferite è raddoppiata. Tutti i jutsu medici e oggetti medici migliorano (x1.5) la capacità di guarigione delle ferite. Questi bonus sono sempre attivi.
    Influsso delle Ceneri: L'utilizzatore può sfruttare le Ceneri di Chakra per 1 slot tecnica, aumentando la potenza di una tecnica di 5 per ogni consumo è 1/4 di chakra impiegato. Per ogni livello pari nella tecnica speciale, le dimensioni delle ninjutsu potenziate sono incrementate del 50% per Emissioni o di 1 categoria Dimensionale per Costrutti.
    Possessione delle Ceneri: L'utilizzatore in Possessione delle Ceneri ottiene un miglioramento in due statistiche primarie scelte. L'utilizzatore ottiene la capacità di volare.
    Vincoli delle Ceneri: L'utilizzatore ottiene 2 tacche da distribuire al CAP delle statistiche scelte per ogni round in cui rispettati i vincoli. Non colpire un avversario per 2 round o non rispettare un vincolo imposto annullano Vincolo delle Ceneri. I vincoli sono: non può utilizzare tecniche ad eccezione delle tecniche derivate; non può risparmiare i nemici volutamente; non può utilizzare armi ad eccezione di armi da Mischia già estratte; non può collaborare con terzi; non può fare ragionamenti complessi. Ad ogni livello dispari può rinunciare ad 1 vincolo. I vincoli sono decisi all'attivazione della tecnica.

    <div id="ts_73_livello_3">
    Livello III (Chunin Blu - Jonin Rossa)
    • La potenza massima concessa da Influsso delle Ceneri è 20
    • Forza o Velocità aumenta di 2 tacche.
    • Resistenza o Riflessi aumenta di 2 tacce.
    • Vincolo delle Ceneri ha bonus massimo pari a 4 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 9 bassi temporanei di chakra.
    ssssss
    , il Kaguya rimase, ali spalancate, ad alcuni centimetri da terra, la Falce di Luna in una mano.

    No, Itai, il desiderio di Vendetta di questo ragazzo, ci piace! Lo accompagneremo noi a reclamare la sua Vendetta! Della Giustizia non c'interessa niente! Ma la Vendetta... la Vendetta è TUTTO!

    E nel frattempo, in quel luogo di distruzione sembravano essersi riuniti i più potenti ninja non solo di Konoha e Kiri, ma anche di Oto e Suna... Mikawa escluso.
    Considerando il livello di distruzione, non dovrebbe sorprendere.
    E con il drago rosso che aveva parlato di uno specchio e tutto il resto, considerando la presenza dei nemici volanti, il Kaguya lasciò scivolare un pollice sulla lama della sua Falce e subito dopo evocò Feng Huang il sovrano delle Fenici!
    La fenice, che volava rasente terra al pari del Risorto, era a modo suo stupita da tutta quella distruzione.
    Fratello, che succede qui? Chi ha provocato tutto questo?
    Il gigantesco drago che si trova lì su in cielo, ma per ora, fratello mio, Ci serve il tuo aiuto per accompagnare quello spadaccino a reclamare Vendetta!
    Tu e la Vendetta, sarà la tua sventura, fratello, ma va bene, ti aiuterò, come sempre!
    E così anche il Kaguya era pronto a rischiare la vita in quella situazione quanto mai assurda.

    Potevamo decisamente stare più attenti in questi anni!
    Smettila, fratello, abbiamo capito!
    Infatti, Pennuto, non sei affatto divertente!

    Chakra: 147Medio x attivazione Hai Urami; 9 extra consumati per evocare Fenice/150
    Vitalità: 27/27
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità:  700
    Resistenza: 800
    Riflessi: 675
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: Attivazione Hai Urami
    2: Evocazione Feng Huang
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Antidoto Avanzato × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Cartabomba III × 3
    • Rete Rafforzata × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Superficie da Richiamo × 2
    • Mantello × 1
    • Mano del Bandito × 1
    • Falce di Luna del Purgatorio × 1
    • Falce Nera del Paradiso × 1

    Note
    Il consumo per eventuali difese ossee lo conto al prossimo turno.
  2. .

    Avventura
    ..Resuscita Crilin!!!..
    1° Post Attivo






    -..Ronf.. Challa.. che challa.. ronf.. na na..- stava sonnecchiando il rosso mentre procedeva a velocità spedita in sella a Rakurai la sua fidata nuvola di vento. Il rosso aveva imparato ad utilizzare la sua nuvola anche mentre dormiva potendo così riposare quando il viaggio si faceva più lungo del previsto. Stava sognando in quel momento e niente e nessuno sarebbero mai riusciti a svegliarlo a parte una forte esplosione o la comparsa di un qualche gigantesco mostro mitologico. Ed ecco appunto che mentre si apprestava a sorvolare i cieli del Paese del Gelo il suo sonno fu interrotto da una incredibile esplosione che lo fece sobbalzare di scatto destandolo dal suo sonno -..NOOO CRILIN!!!- il rosso aveva lanciato un urlo al cielo senza sapere esattamente il perché. Stiracchiatosi un po’ tuttavia si sarebbe accorto subito che qualcosa non andava nell’area circostante. Il cielo si era rabbuiato nonostante fosse giorno inoltre una strana corrente d’aria aveva preso a soffiare tutto attorno segno che una tempesta stava per scatenarsi sul paese sottostante -Mmh.. gnam.. gnam.. secondo i miei calcoli dovrei essere più o meno sopra al Paese del Gelo.. l’accademia mi ha inviato in culonia in quest’ultima missione.. invierò una lettera di lamentela alla commissione non appena rientro a Suna..- il Chikuma era di ritorno da una missione piuttosto fuffa anche se praticamente dalla parte opposta del continente ninja. La missione era stata noiosa e si era conclusa rapidamente, ma ora sembrava che la sua noia avesse trovato altro con cui dilettarsi.


    Ripreso completamente il controllo sulla propria mente il rosso riuscì finalmente a vedere che in lontananza qualcosa di molto strano stava sorvolando lo spazio aereo che sovrastava il villaggio del Gelo -Oh.. ma guarda un po’..- il rosso era ancora molto lontano, ma dalla sua posizione soprelevata riusciva a vedere tutto o quasi. Sembrava che in cielo una strana creatura stesse stazionando al centro della tempesta mentre sotto di lei morte e devastazione si erano consumate radendo al suolo il villaggio del Gelo. Era evidente che qualsiasi cosa fosse non era un bene per lui e per chiunque si trovasse in zona -Meglio se andiamo a dare un’occhiata!- il Chikuma sarebbe così volato rapidamente verso la zona devastata scendendo a terra al limite delle macerie più lontane del villaggio per capire se qualcuno avesse bisogno d’aiuto. Una volta atterrato la situazione gli sarebbe parsa subito chiara o quasi. La creatura che sovrastava il loro cielo doveva essere la responsabile di tanta distruzione. Il villaggio era completamente in rovina, anzi si poteva dire che fosse stato completamente raso al suolo. Se il Chikuma avesse sentito chiamare aiuto dagli abitanti o altro si sarebbe quindi adoperato per aiutare quanta più gente possibile prima di avviarsi verso il centro di quella immensa desolazione.


    -Accidenti.. ma chi diavolo è quel coso?!.. aspetta non è che..- mentre si muoveva lungo le macerie del villaggio il rosso si bloccò pensieroso continuando a fissare il drago dubbiso. Si sarebbe guardato attorno accertandosi di essere solo prima di alzare le mani al cielo urlando all’improvviso -..d..drago.. DRAGO SHENRON!!! ESPRIMI IL MIO DESIDERIO!!!.. RESUSCITA CRILIN!!!.. no cacchio ma che dico.. RESUSCITA LE PERGAMENE DI TAKURAMA E IL SUO SACRO CONTENUTOOOOO!!!- niente. Il Chikuma sapeva bene che quello non poteva essere il famoso Drago Shenron evocato dalle sette sfere dei Kiseki, ma doveva provarci lo stesso.


    Mentre avanzava verso il centro del villaggio il rosso si sarebbe accorto di come tutto fosse stato raso al suolo da una potente esplosione cosa che lo stava preoccupando sempre di più dato che non c’era da escludere la possibilità che quel coso in cielo scorreggiasse nuovamente -Ma cosa diavolo sta succedendo?!.. devo trovare qualcuno che mi dia qualche informazione!..- se avesse trovato qualche abitante ancora in vita e non troppo spaventato il rosso avrebbe chiesto cosa fosse quel coso e cosa stesse succedendo in quella zona prima di cercare di capire se qualche altro shinobi o guerriero si trovasse in zona. Non aveva ancora notato il gruppetto che si stava dirigendo verso il gigantesco drago concentrato come era ad assistere la gente in difficoltà. Come al solito il rosso si era gettato in una situazione di cacca completamente impreparato. Se niente e nessuno lo avessero placcato il rosso avrebbe continuato a guardarsi intorno fino ad individuare una struttura più grande rispetto le altre, un palazzo probabilmente. Si sarebbe quindi diretto in quella direzione nella speranza di trovare qualcuno che lo potesse aiutare contro quel mostro che sovrastava il villaggio.


    CITAZIONE
    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 125/125
    Recupero Abilità:

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Difesa4: /// Azione 4: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato: ///




    OT/ Scusate l’intro ma non sapevo proprio come inserirmi nel contesto.. considerato che si trova li per puro caso Hoshi non sa niente di niente :riot:
  3. .
    La Delegazione Kiriana

    Durante il tragitto
    E' esatto. Dei membri originali della Tregua da parte della Zanna solo due hanno scelto di rimanere qui, per gli altri sono state organizzate delle rotazioni ogni quattro anni, coperte dal massimo riserbo e con blocco dei ricordi di chi ha lasciato la guarnigione, su base volontaria. Noi della Zanna onoriamo i nostri accordi. Immancabile la frecciatina di chi apparteneva a quel Villaggio, nonostante la Tregua.

    Il primo turno
    Le chiacchiere cominciavano, dovendo riempire diverse ore non sarebbe stato facile mantenere l'educazione e l'interesse alti, ma almeno gli shinobi della Tregua ci provarono, cercando nella loro ottica di equilibrio tra le due parti di trattenere con manette di velluto i loro ospiti in attesa dell'arrivo della Muga, così da pareggiare il "peso diplomatico" da ambo parti. A rompere il ghiaccio fu il Risorto con la sua nuova ennesima identità segreta che chiese al Kujo delle sue condizioni e del suo aspetto malaticcio, per nulla in tema con le portentose capacità dell'isola. Sfortunatamente la mia condizione, come quella del mio clan, è Genetica. Quindi il mio corpo, pur malato, è progettato per essere così e l'acqua dell'isola non fa altro che garantire il continuare della mia condizione, anche se mi impedisce di morire di essa...tuttavia esposizioni prolungate mi renderebbero molto debole, vivo ma anemico. Strano che fosse così aperto nel parlare della sua condizione (verosimilmente nota solo al Risorto), ma forse non riteneva fosse un ostacolo per le sue capacità ninja.

    Kymuji invece rispose al Mizukage e alle critiche, seppur sarcastiche, di Akira. La Tregua si regge su qualcosa di precario sin dagli esordi. Il vero motivo per cui non abbiamo contattato Kiri dopo la caduta di Shiltar era che temevamo un'aggressione da parte del villaggio di cui facciamo pur parte. Fece un profondo respiro. E a dirla tutta non volevamo che la sua memoria fosse infangata da un'associazione con la Zanna che lo aveva ucciso. Abbiamo preferito aspettare, sperando in un passaggio di consegne, piuttosto che scoperchiare un calderone così pericoloso vicino a Kiri. Qui le forze si equivalgono, quindi nessuno può prevalere sull'altro. Poi verso lo spadaccino dai capelli blu. E questo è anche i motivo per cui vi teniamo "prigionieri", per così dire. La Tregua non nasconde nulla, e potrete consultare facilmente tutti i nostri archivi coi rapporti della parte Kiriana, ma badiamo all'equilibrio prima di tutto, ed è per questo che vorremmo fosse presente anche la Muga, per pareggiare l'influenza delle due fazioni. Dal modo in cui serrava le labbra sembrava che stesse per aggiungere qualcosa, ma non trovasse il giusto modo per farlo. Anche se incalzato al riguardo non avrebbe però detto niente.

    Intanto era arrivata la più giovane componente della fazione Kiriana portando con sè abiti e vivande, e rispose con un caldo sorriso allo spadaccino. Mi trovo molto bene, e grazie a Jins-Sensei sto anche migliorando rapidamente come shinobi. Certo, l'impossibilità di morire non aiuta molto a sviluppare il senso del pericolo, ma se non altro tutti qui sono esperti nell'evitare tecniche di cattura o immobilizzazione o simili. Per battere qualcuno qua devi mutilarlo o incarcerarlo, non ci sono molte alternative. Disse con un tono gioviale e bambinesco che poco si sposava con la crudezza delle sue affermazioni, tanto che il Risorso le chiese maggiori notizie su come fosse arrivata da quelle parti. Oh, una missione di scorta a una nave diretta al Paese del Mare. Improvvisamente si è aperto come un varco a mezz'aria sul ponte e un gran numero di tentacoli hanno catturato diversi marinai e spaccato la nave. Noi siamo finite in acqua e siamo rimase alla deriva per alcuni giorni...finchè Jins-sensei, durante una ronda nelle acque vicino all'isola ci ha individuato con le sue arti Eremitiche.

    Eravamo allo stremo delle forze ma stando qua ci ha permesso di guarire, ha verificato la nostra identità con Kiri e poi ci ha chiesto se volevamo restare.
    Poi i suoi occhi caddero sul Mizukage e alla domanda sul voler tornare a casa si intristì un poco. A dire il vero mia sorella sarebbe libera di tornare quando vuole, e ha fatto sapere alla nostra famiglia che siamo vive, perlomeno, ma che non torneremo per diverso tempo. Sfortunatamente... Portò lentamente la mano alla maglia che indossava, abbassandola quel tanto che bastava per vedere uno squarcio a livello del petto, che non sanguinava affatto ...in quei giorni durante un attacco di Hayate sono stata catturata. Mi hanno liberato, ma ormai avevano preso il mio cuore, quindi se lasciassi l'isola morirei all'istante. Un sorriso fin troppo amaro per quel volto da bambina venne rivolto ai ninja. Quindi non posso andare a casa nemmeno se lo volessi, la Tregua è la mia casa adesso.

    Per smorzare un pò la cupezza che era calata nella stanza Kymuji sarebbe intervenuto indicando le pietanze che erano state servite. Capisco che possa sembrare misero, ma se ci pensate non è il caso di mangiare qualcosa di ancora vivo e che rigenera continuamente nel tuo stomaco. L'immortalità si applicava anche agli animali! Con le piante per fortuna l'effetto è minore e si può digerire. In realtà... Si intromise il Kujo ...è possibile consumare carne o pesce, ma va prima seccato del tutto e poi cucinato con acqua sigillata che venga da fuori in una stanza a tenuta stagna...diciamo che è una cosa piuttosto complessa. Perlomeno una volta cotta dopo questo trattamento non risorge. Per quanto ne sappiamo, almeno. Io non vado a controllare gli scarichi. Chiacchiere spicciole a cui il ninja della Zanna rispose con una risata come tra vecchi amici, ma alla fin fine era tutto un modo per far passare il tempo. Mion era ancora un pò cupa dopo aver spiegato del suo problema, quindi ancora una volta fu Kymuji a rispondere ad Akira. L'acqua in generale fa bene. La pioggia meno. Usare il chakra in mezzo alla pioggia a volte causa effetti imprevedibili, come se caricasse le tecniche di forza vitale rendendole instabili...non sempre, sia chiaro, ma se si indossa una tuta come quella e non si viene bagnati non ci sono interferenze, per questo la usiamo come divisa.

    Il secondo turno
    Jins aveva la classica aria dello spaccone troppo sicuro di sè mentre rispondeva al Mizukage, al SUO Mizukage con un cenno del capo tutt'altro che deferente e una smorfia. Itai Nara, sei Kage, dopotutto. Una risposta un pò stupida, ma con tono di sfida. I vecchi rancori non dovevano essere del tutto spariti, anche se ben traslati da quel nuovo stile e atteggiamento. La giovane Chikuma invece annuì con entusiasmo. Ah, si, Hinagiku-oneesan. Lei è la più forte di tutti noi, anche più del capoclan, solo che una donna non può essere capoclan. Avrebbe fatto spallucce, non approfondendo più di tanto il discorso. Quando Feng Gu rivolse la parola al Lupo d'Oro questi si riavviò i capelli con una smorfia sprezzante. Allievo di entrambi. E capace di superare entrambi. Li ricordo come persone importanti, nonostante la fine che hanno fatto, e ciascuno di loro mi ha lasciato qualcosa. Non approfondì, ma probabilmente parlava del Tridente e del Contratto dei Lupi. Ma ora sono il passato. Io sono diverso, e tutto è diverso. Certo, gli Hayate continuano ad attaccare l'isola di tanto in tanto ma possiamo tenerli a bada...e in ogni caso lui non si è mai disturbato di farsi vedere dopo la sua prima fuga, prima ancora dell'instaurazione della Tregua. Sorvolò sui rapimenti che ancora avvenivano, come a voler vedere solo il lato positivo della cosa.

    La donna del clan Kuei ridacchiò quando i ninja vennero presi alla sprovvista dal suo puerperio. Mandata? Oh, no affatto. Io sono qui sin dalla fondazione e ho rifiutato di turnare. Mio figlio è nato sull'isola e come tale conta come abitante dell'Abete a tutti gli effetti, la sua immortalità è vera e funzionerebbe anche se lasciasse questo posto. Per questo motivo, con gli altri membri della Tregua, specie suo padre, abbiamo stabilito che resteremo qui finchè non sarà adulto, a meno di complicazioni. Non si riuscivano a vedere i suoi occhi, ma era evidente come il suo sguardo indugiasse sul Mizukage, visto evidentemente come un possibile guaio per la sua famiglia.

    Naturalmente abbiamo mappe dettagliate. Anche del sottosuolo. Rispose poi ad Akira (dopotutto aveva detto di essere là per fornire informazioni). Potrete consultarle, ma diciamo che l'isola ha due centri abitati principali e un totale di poco meno di mille abitanti. Per comodità chiamiamo il posto in cui ci troviamo Città mentre il centro abitato a nord è il Paese. La maggior parte degli abitanti ha una casa sia in Città che in Paese e passa da una all'altra, dopotutto sono appena dodici chilometri di distanza, passando per una piccola gola rocciosa proprio al centro dell'isola.
    Ci sono diverse foreste e alcuni abitanti hanno delle capanne da taglialegna sparse per i boschi. Nell zona a sud-est c'è una regione rocciosa a cui è più semplice accedere tramite un tunnel scavato nella collina...è una sorta di altopiano brullo, ma rimane comunque umido. A nord-ovest il Monte è l'unica altura significativa dell'isola, alta appena ottocento metri ma con pareti molto ripide e alcune rovine in marmo che pensiamo risalire a più di mille anni fa, simili a quelle nelle foreste vicino al Paese.


    Una cosa che forse non è chiara è che gli abitanti non sono prigionieri. Aggiunse qualcosa di suo la Chikuma. A patto che tengano segreta la loro natura immortale possono andare e venire a piacimento, dichiarandolo e assumendosi la responsabilità delle loro azioni, consci di poter essere catturati. A meno di richieste particolari in cui uno o più di noi fa loro da scorta. Dal tono era evidente come a Jins questa politica piacesse assai poco, ma venne rapidamente redarguito dalla Kuei. E' una clausula posta dalla Zanna, noi non accettiamo che dei civili, anche se eccezionali, vedano le loro vite distrutte solo per via dei militari. Che poi è quello che accadde a noi. Ad ogni modo, teniamo traccia di tutto quel che si può tracciare, e qualche volta usciamo anche dall'isola, come quando sono andato a Kiri a dichiarare che le sorelle Terumi erano in missione con me...fortuna che Shiltar almeno ha saputo coprire questo posto con delle missioni di durata indefinita per me, Kymuji e Kisugy. Molto alla buona nella sua spiegazione, l'arroganza di Jins comunque non smetteva di trapelare. Inoltre c'è qualche via commerciale, essenziale per qualunque comunità, ma ovviamente accuratamente controllata e filtrata. Poi la Kuei prese ancora la parola. Entrambi gli schieramenti hanno esperti di percezioni e trappole. I normali Sensitivi sono quasi inutili qui, ma le torrette sono un sistema sufficiente per proteggere il centro abitato, mentre un sigillo permette a tutti i membri della Tregua di comunicare in tempo reale tra loro...o di vedere attraverso i palloni aerostatici che sono intorno all'isola. Non siamo tanti, ma la nostra presenza ha ridotto del 90% i rapimenti rispetto a prima. Non possiamo aspirare a niente di più, a meno di voler limitare i civili in maniera per loro, e per noi della Zanna, inaccettabile.

    Quando infine Feng Gu parlò della Tomba fu Jins a prendere nuovamente parola, sbuffando. L'isola è piena di grotte e tunnel, troppi per poterli contare, ma gli abitanti vivono qui da secoli e conoscono ogni anfratto dell'isola meglio di quanto non potremmo noi. Ma quando la Zanna scoprì questo posto, notò che alcune grotte avevano nascondigli e passaggi ulteriori che erano accessibili solo a chi aveva doti ninja...e per via dell'immortalità nessuno degli abitanti può in alcun modo sviluppare un controllo anche solo rudimentale del chakra, precludendo loro la via dello shinobi. Questo vale anche per mio figlio, naturalmente. Puntualizzò la Kuei. La Zanna scoprì che gran parte dei condotti portava a una singola, enorme grotta sotterranea che si estende sotto l'isola e in cui si trova un lago carico di chakra. Secondo le leggende degli abitanti è la Tomba di un grande personaggio, ma nessuno ricorda chi fosse. Non abbiamo trovato iscrizioni nè informazioni di nessun genere nemmeno dopo la formazione della Tregua, e per qualche motivo l'acqua del lago non può essere attraversata, navigata o influenzata dal chakra. Sospettiamo che ci sia un'isolotto al centro del lago ma non siamo in grado di arrivarci. Nè ci riuscì la Zanna nel periodo pre-Tregua, quindi ci definimmo "Custodi della Tomba" per impedire che altri arrivassero a scoprire i segreti, offrendoci contemporaneamente come protettori degli abitanti nei confronti dei pirati...che erano al soldo di Hayate, come è stato scoperto poi.

    Il terzo turno
    Sappiamo per certo che era una Virtù. Spiegò Shion. Uno dei ranghi più alti dell'Organizzazione. E anche se agiscono in genere da soli, non c'è mai stato un solo attacco di Hayate, anche da parte di scagnozzi di rango inferiore, che non fosse portato da almeno tre persone. Ma sospetto possano essere di più.

    La fine dell'attesa
    Dopo quelle lunghe ore di attesa, con la lancetta che aveva ormai toccato la mezzanotte, la porta si aprì lentamente mentre Kymuji entrava, facendo cenno verso il corridoio. Sono arrivati. Accompagnata dal ninja del clan Kujo che la riparava dalla poca pioggia rimasta con un ombrello, la Senza Zanne faceva il suo ingresso nella stanza.



    Subito alle spalle la sua scorta, era infatti accompagnata da un ragazzo

    che Feng Gu avrebbe certo riconosciuto come Endo Bara, il ninja della Zanna che aveva partecipato alla missione congiunta (forzatamente) alla Colonna Evanescente. L'altro shinobi, che entrò pochi secondi dopo, era invece biondo, con due lame alla cintura e un'espressione volpina, acuita dagli occhi sottili come fessure. Akira Genhotaru_and_akira, compagno di team del Sanga e ninja di alto rango della Zanna.

    Sono terribilmente spiacente di avervi fatto attendere. Fu la prima a parlare, mentre suoi occhi rosati, così simili a infiorescenze primaverili, sembravano scrutare ognuno dei presenti in maniera più profonda di quanto non potessero immaginare, pur mantenendo un'espressione incredibilmente gentile e delicata. Quasi a ricordare che ogni rosa ha le sue spine. Sono Kasumi Bara. Muga della Zanna. Sono felice di reincontrarla in circostanze amichevoli, Mizukage. Gli fece un inchino, e così a tutti i presenti, imitata dal suo consanguineo Endo, prima di andare a sedere. Akira Gen dietro di lei sorrideva beffardo invece, e rimase in piedi dietro la poltroncina della sua protetta, senza inchinarsi a nessuno e senza parlare.

    Attendevo questo incontro da tempo. Dopo avervi fatto attendere tanto penso sarebbe scortese perdere ulteriore tempo, quindi sarò diretta. Itai Nara, Mizukage di Kiri...intendi mantenere la Tregua? O dobbiamo forse combattere, qui e ora, fino alla sottomissione di uno dei due gruppi? Lo disse come se stesse chiedendo di scegliere tra due diversi colori di carta da parati, senza alcuna minaccia o pressione, per quanto quella fosse la domanda fondamentale di tutto quell'incontro.


    Il Team Sanjuro

    Fermi dove siete, ho detto. Avrebbe intimato la ragazza in tuta, senza scendere dalla sua torretta ma puntando una mano verso entrambi gli shinobi. Fudoh Conlacca e Kitori. Gli iceberg creano un percorso obbligato, ma potevate benissimo tornare indietro e aggirare l'ostacolo, quindi la cosa è sospetta. Io sono Mion Terumi, Kunoichi di Kiri in forze alla Tregua dell'Abete. Se volete riscaldarvi potrete farlo in una delle case del Paese, ma il mio compagno Satoshi vi terrà d'occhio. Domattina vi rimanderemo per la vostra strada, quest'isola non può essere visitata senza permesso. La pioggia era ormai sostanzialmente terminata, ma restava da capire cosa avrebbero fatto i due ninja, cui era stato sostanzialmente offerto di consegnarsi come prigionieri prima di essere spediti indietro...inoltre Youshi poteva aggirare l'ostacolo, per quanto questo fantomatico Satoshi non era in vista da nessuna parte e questo poteva costituire un pericolo...che fosse occultato come lui? Che scelte avevano?

    AHQElOA



    SE avessero scelto di essere accompagnati al Paese, a circa due chilometri, un ninja sarebbe apparso davanti a loro, certo usando la Sostituzione o una tecnica di Teletrasporto, accompagnandoli poi senza fiatare nè fare domande, ovviamente bardato con la divisa che lo rendeva poco riconoscibile. Li avrebbe fatti accomodare in una semplice stanza in legno di sei metri per sei, una baracca unica con una piccola stufa accesa (piacevole, va detto), dei vestiti asciutti e degli asciugamani. Solo qualche galletta come cibo, ma a giudicare dalla freddezza di Satoshi non avrebbero avuto altro. Nessuna finestra, una sola porta e la quasi certezza che Satoshi fosse a poca distanza...avrebbero dovuto stabilire un piano d'azione.

    Curioso che non li avessero perquisiti cercando armi...

    Il MezzHokage

    Il clone del Kage attraversò indenne le acque del mare ghiacciato fingendosi un pesce e divenne un perfetto fattorino una volta emerso sulla spiaggia, asciutto e con lo sguardo terribilmente conturbante, prima di dirigersi verso quello che sembrava il centro abitato più vicino, quello che gli abitanti chiamavano Paese, anche se lui non poteva certo saperlo. Percepì certamente qualcosa di strano dopo la seconda trasformazione, mentre la pioggia cominciava a scemare e lui si lasciava bagnare dalle ultime gocce, ma non avrebbe compreso chiaramente cosa fosse accaduto fino a quando fosse stato troppo tardi. Una torretta svettava in mezzo alle case, apparentemente costruita in semplice legno, ma non c'era nessuno sopra. Mezzanotte passata, nessuno per le strade e ben poca illuminazione. Aggirandosi tra i vicoli non avrebbe scorto alcuna locanda o punto di ristoro o di culto, questo perchè il Paese per gli abitanti era un pò come una casa in villeggiatura, e all'Abete il denaro aveva decisamente poco valore a meno di commerciare con l'esterno, quindi non servivano negozi o altri centri di aggregazione sociale...eccettuata forse una specie di casolare con l'insegna che poteva far pensare a una taverna o qualcosa del genere...ovviamente chiusa a quell'ora. La vita sociale dell'Abete non era delle più attive, questo era poco ma sicuro.

    Sarebbe stato in quel momento che avrebbe scorto una figura che si muoveva di soppiatto proprio vicino a quella specie di ristorante, a quell'ora, tutta sola. Una ragazza che non poteva avere più di quattordici o quindici anni e che sarebbe stato fin troppo semplice sorprendere e zittire, così da poterla interrogare con comodo...o magari approcciare in maniera un pò meno brutale. La scelta era del Kage...che poteva anche scegliere di lasciarla fare e seguire i suoi goffi tentativi di azione furtiva mentre provava a raggiungere la porta sul retro della "taverna" e forzare la serratura con delle forcine....in maniera abbastanza ridicola e inconcludente, va detto.

    Gli Ospiti dei Coniugi Yukimune

    Aperta la porta e imposta la loro presenza agli anziani, i tre ninja si trovarono spiazzati di fronte all'apatia della coppia, che sembrava anzi trattare l'apparizione dei militari come un qualcosa di interessante e che rompeva la loro monotonia. Suna? Oh, nel Paese del Vento, giusto? Ricordi cara, ci saremo andati qualcosa come venticinque anni fa, rammenti? Beh, non certo al villaggio ninja, vecchio smemorato! Siamo andati in quel tour del deserto...delizioso. La voce della vecchietta era carica di nostalgico compiacimento. Ah, l'Anauroch, giusto? Che emozioni in quel viaggio, che emozioni! Ricordo quello scorpione metallico uscito da sottoterra... Ma stavano divagando, e Daishin fu rapido a riportarli all'ordine con le sue parole e le sue domande. Oh bella, giovanotto. Hayate attacca da anni quest'isola, non vedo la novità...piuttosto mi fa strano che la Nebbia chieda aiuto agli altri Villaggio quando qui se la sono sempre cavata benissimo con la Tregua. Da quando i Custodi son diventati la Tregua è tutto molto più sicuro, i pirati stanno alla larga! Persi nel loro chiacchiericcio sembravano aver messo da parte il sospetto legato alla presenza di ninja non Kiriani. Ragazzo, non ci servono mappe, viviamo qui da tutta la vita, conosciamo l'isola a menadito. Rispose poi lei, ridacchiando. E la guarnigione è in Città, dove vuoi che sia? In Paese hanno giusto una casetta in cui riposare e in cui a volte fanno passare la notte a chi finisce qui per sbaglio. Comunque per quanto interessante è un pò tardi e vorremmo dormire, non mi pare il caso di raccontare qualche secolo di storia dell'Abete a quest'ora di notte. Tagliò corto la vecchina, le cui abitudini cozzavano pesantemente con l'interesse per quel gruppo di sconosciuti.

    Quando vennero menzionate le catapulte ecco che nuovamente il duo si aprì al dialogo: Ah, è il mio Hobby! Replicò l'anziano aprendo le labbra in un gran sorriso, tutto orgoglioso. Le costruisco io da zero. Strumenti d'assedio, li ho sempre trovati affascinanti! In Paese ho anche un Ariete da sfondamento, tutto decorato. Uno spettacolo! E una volta le mie piccole creazioni sono anche state usate, sapete! Proprio quando hanno forgiato la Tregua, con quel simpatico ragazzo del clan Kaguya, il Mizukage, si. Tesoro, non esagerare adesso, quando inizi a parlare del tuo hobby finisci sempre per monopolizzare il discorso! Lo rimbeccò la moglie, guardando poi il trio di shinobi. Allora, cari ragazzi, che si dice nel Paese del Vento? Sono indietro di almeno dieci anni coi pettegolezzi!

    Alle domande di Kato tuttavia i due vecchi si scambiarono degli sguardi perplessi, come se si stessero chiedendo se al ragazzo mancasse o meno qualche venerdì. Kinko, giovanotto, forse dovresti sederti a riposare, si? Una cosa è non avere i documenti...tutt'altra agire come se non sapessi assolutamente nulla dell'Abete...siete davvero alleati di Kiri? Non si fa tutta questa strada senza sapere niente... In qualche modo si erano insospettiti ancor più che con le precedenti domande di Daishin, ma non sembravano comunque intenzionati a fare qualcosa. Se siete con Hayate comunque sappiate che vi fermeranno molto prima di riuscire a rapirci. Ci sono i capi di entrambi le fazioni in visita, da quello che si dice in giro, e i controlli sono alle stelle! E tu, Fujiko cara, mi sembri una brava ragazza, non sarai mica una fanatica di Hayate anche tu?

    Fuori dalla fattoria, al freddo

    La pioggia era ormai cessata mentre il trio di ninja di più basso rango teneva d'occhio la fattoria e la sua buffa decorazione d'assedio mentre gli altri all'interno si occupavano dell'interrogatorio. Nè Youkai, nè Kiyomi nè Murasaki sembravano aver pensato di occultarsi o nascondersi alla meglio, restando di vedetta ma senza curarsi di non farsi notare, anche se certo la nebbia che si stava alzando dopo la pioggia aiutava nel compito.

    Rimane il fatto che un sassolino cadde vicino alla testa della Hyuga, come ad attirare la sua attenzione mentre un ragazzo si avvicinava lentamente. Allora avevo visto giusto! Certo che siete sbarcati con un team parecchio numeroso...non va bene, potrebbero beccarvi più facilmente, anche se un gruppo nutrito ci servirà sicuramente per fermare l'Arma di Iwa. Si sarebbe chinato, quasi esageratamente formale in confronto alla sua giovane età, ma forse era solo un tipo strano...o era intimorito dalla presenza delle due donne. Quando alzò lo sguardo comunque il suo volto era estremamente serio nel pronunciare: Io sono Hayate. Per poi rilassarsi. Il mio rango è basso ma sono al servizio della Magnanimità di Hayate per questa missione.Avete già qualche notizia? Non abbiamo trovato iscrizioni ma se Pangu è coinvolto allora qualcuno degli abitanti qui è sicuramente legato a lui in qualche modo...la Speranza di Hayate ha parlato dei Guerrieri del Vuoto, ma non ho avuto ancora modo di approfondire. Voi da dove venite? Io sono originario dell'Erba.

    Al primo movimento da dentro la casa tuttavia lo sconosciuto sarebbe sparito, forse usando la tecnica del Teletrasporto, adducendo come giustificazione: Non si deve mai stare in troppi tutti vicini, uno di Loro sa percepire le energie vitali, e quelle non le si può nascondere, ma se siamo separati non capirà che ci sono dei team ninja! State attenti, massimo tre persone per volta o vi beccheranno subito. Hayate si farà vivo! Chiaramente vista la distanza dalla casa, a meno di strategie particolari era impossibile che Daishin arrivasse fuori e annullasse quel jutsu di spostamento.
  4. .

    [Segue da QUI]

    ::: Cratere, Villaggio del Gelo :::

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    Di quello che era considerato da tutti uno dei più bei villaggi del continente non era rimasto che un lontano ricordo. Ghiaccio, macerie e cadaveri...ecco lo scenario che ogni stolto ninja arrivato fin lì avrebbe potuto osservare. A terra vi erano due grossi cerchi concentrici, ognuno a delimitare una zona di distruzione distinta ad opera del tremendo raiton. La prima, quella centrale e scavata nella terra per oltre quattro metri, era praticamente piatta, incandescente e con incisa la forma stilizzata del gradone stesso [raggio dall'albero 270 m, Dnt Medio da Ustione a contatto per i prossimi due turni]; l'impatto aveva disintegrato praticamente tutto lasciando la nuda roccia infuocata e poco altro come strato superficiale. L'unico elemento rimasto in piedi era il grosso tronco di albero, segato e deforme, sebbene abbastanza grande da ospitare una casa, situato proprio al centro; forse il contatto prolungato con lo specchio gli aveva conferito una resistenza assoluta e anche il jutsu non era riuscito a distruggerlo del tutto. La zona termale era irriconoscibile: rimaneva solo uno specchio d'acqua bollente ed irregolare, probabilmente riversatosi dal bacino precedente in una parte del cratere [40 unità].
    La seconda, invece, era molto più estesa e comprendeva tutte le strutture, abitazioni ed edifici distrutti dall'esplosione ma ridotti "semplicemente" in macerie [raggio dall'albero 1.35 Km]; tra i cumuli di calcinacci, mattoni e legno il più rilevante era sicuramente quello del Palazzo dei Kondò situato poco fuori la zona off limit e le mura stesse del villaggio.

    Un'oscurità tremenda era calata sull'intera area: le nubi nere generate dal Re Folle avevano coperto il cielo impedendo alla luce della luna e delle stelle di trapelare. Poi c'era lui, Masamune, ingigantito dall'odio e dagli anni di prigionia da lui stesso voluti; aveva covato per moltissimo tempo quella rabbia insana e infine era esplosa, come auspicato dall'ignobile uomo dietro il complesso piano di Ame. Il Dragone era enorme [90 unità], un corpo serpentiforme senza fine e dotato di squame grosse quanto corazze complete, sebbene molto più dure! Si stava riposando dall'immane sforzo da poco compiuto e lì nel cielo del Gelo rimaneva immobile, crogiolandosi nella distruzione che aveva appena generato.

    Vi era un silenzio tombale, intervallato solo dalle risa sporadiche di una bambina dai capelli verdi in volo sulla zona, dal rumore di qualche ulteriore crollo e dal rombo di una tempesta che stava iniziando a riprendere forza, dopo essere stata concentrata nella sfera di morte.


    CITAZIONE
    OT/ Benvenuti al primo scontro ufficiale contro un Boss Gigante! Se avete letto bene c'è anche un simpatico Asso in giro nei cieli del Gelo quindi fate attenzione! Qualora in questo primo post di presentazione non vengano portati attacchi o i pg presenti non escano platealmente allo scoperto, lei se ne andrà e rimarrà solo Masamune da affrontare. Non è una news, quindi bisogna arrivare puntuali all'appuntamento!
    Apparte i privilegiati alla quest, possono partecipare tutti i pg che abbiano una buona ragione per accorgersi dell'accaduto: ricordo che il dragone viaggia da Ame vino al Gelo in linea retta e a velocità 900 portandosi dietro una tempesta nera di fulmini, pioggia e vento paurosa. Grado minimo richiesto: Chunin Viola. Qui tutte le spunte su "Possibilità di menomazioni, danni permanenti, morte ecc." sono attive.

    Ci sono due png alleati che vi aiuteranno nelle vostre strategie; le schede saranno presto disponibili nell'apposita sezione. Agiranno con azioni bonus che vi guadagnerete sul campo, a furia di combo e azioni ben studiate; ovviamente potete coinvolgerli suggerendo loro cosa fare o chiedendo supporto.

    Prossimo post: 14 Ottobre

    Avete la mappa 3d indicativa dello scontro; usate SketchUp Web per vederlo (oppure programmi più sofisticati se ne avete XD); il file .skp lo potete trovare su drive a questo link. Ecco alcuni screenshot:

    img1
    img2

    Al momento sono presenti: Raizen e Feng Gu vicino l'albero, Akira vicino la pozza d'acqua, Domaru tra le macerie dal lato opposto e il trio (Shinken, Hohe Babayashi( dietro il Palazzo dei Kondo distrutto. In volo c'è Tensai-ji.

    Non so ancora se rendere pubblica la scheda del dragone, deciderò leggendo il vostro primo giro :shifty: /OT


    Edited by DioGeNe - 27/9/2018, 22:18
  5. .

    Dopo il Tramonto


    [4]



    COL CAVOLO !!

    Alla porta appena spalancata del Mizukage, era presente, più o meno in piedi, un molto abbrustolito sciamano, che si arreggeva agli stipiti verticali della porta dell'ufficio, cercando di non capitolare a terra. Come fosse atterrato e tornato in cima al palazzo in una manciata di secondi, era quantomeno un mistero, e il giorno in cui tutti i misteri di Sanjuro sarebbero stati rivelati sarebbe giunto; ma sicuramente non era quello il giorno.
    Lo sciamano deambulò fino al proprio bastone, e dopo averlo raccolto, tornò nuovamente verso la porta ma non prima di aver scosso via un po' di cenere dai suoi abiti; quindi, occupando l'uscita col suo corpo raggobbito, si rivolse ai tre ninja presenti, con delle parole che forse nessuno dei presenti si sarebbe aspettato.

    Il Misticismo vi ha forse mostrato la via, ma io non vi ho chiamati qui per questo. La voce di Sanjuro era stranamente bassa rispetto al solito, e meno sciamanica. Si schiarì la gola e riprese a parlare.

    Voi tre siete i difensori della Nebbia. Sarei un folle ad assegnarvi tutti e tre ad una missione di infiltrazione nel mezzo del territorio nemico, senza sapere a cosa andate incontro. Dopo la morte di Itai-San, è mio compito assicurare la vostra sopravvivenza. E' doveroso ricordare appunto, che per Sanjuro il Mizukage era morto, sepolto, e infestava il villaggio in qualità di fantasma; secondo lo sciamano, questa presenza non avrebbe abbandonato Kiri fino a che lui non fosse riuscito a crescere la nuova generazione di Ninja, per ripagare il debito che aveva contratto verso il villaggio e il suo defunto capo.

    Per questo motivo siete tutti e 3 informati della situazione, in qualità di rappresentanti di varie organizzazioni, e come i più forti del villaggio. Ma solo uno di voi, assieme ad un rinforzo, partirà dal villaggio. Akira.

    Quindi Sanjuro avrebbe abbandonato la stanza lasciando tutti i presenti sul posto, come dei poveri fessi. Un comportamento decisamente non da Sanjuro, almeno non da quello che loro 3 conoscevano. Cosa c'era sotto ?
    Per quanto Akira lo avesse cercato, lo sciamano non si sarebbe fatto trovare per almeno 48 ore. Niente di mistico, semplicemente Sanjuro stava cercando Fudoh in ogni barile del villaggio e persino nei cassonetti ma non era in grado di trovarlo; alla fine, dopo non poca difficoltà, ebbe successo guardando sul retro di un ristorante di pesce. La presenza lì del ragazzo della profezia, era nota solo a quest'ultimo.

    Fudoh-san. E' tempo. Seguimi.

    Che nella lingua degli sciamani era un modo per farsi seguire. Oppure si sarebbe stati legati mani e piedi, e immersi in un barile di salamoia.

    [Il giorno seguente, 48 ore dopo la convocazione]



    Akira si sarebbe svegliato improvvisamente, scosso dal movimento dolce delle onde e dalla durezza del legno contro la faccia. Quando avesse preso coscienza di sè, si sarebbe accorto di trovarsi dentro ad un barile di quelli usati al porto di Kiri, con tanto di coperchio chiuso, ma non inchiodato. Uscendone, si sarebbe accorto di essere legato mani e piedi, dentro un barile di legno, su una barca a vela piuttosto piccola. Davanti a sè, seduto sull'imbarcazione, un ragazzino che forse non aveva mai visto, o forse sì. Oltre il giovane, Sanjuro era seduto sulla prua della barca, con le gambe che ciondolavano fuori. Il vero incubo. Il vero dramma, la vera sopresa, era chi si trovava dietro di lui. Al timone.

    Samoru.

    Ben svegliato Akira-San, dal momento che non potevamo rischiare che le informazioni su questa missione super segreta finissero nelle mani di qualche manigoldo a causa del tuo radicato problema di frequentazioni serali, ho ritenuto saggio imbarcarti personalmente, ovviamente con l'aiuto del mio fido apprendista Fudoh.

    Da qualche parte nei recessi della sua mente, Akira avrebbe potuto ricordare di un bicchiere di aranciata bevuto il giorno precedente con uno strano retrogusto, una successiva botta di sonno improvviso, e voci sommesse di uno sciamano che stava bastonando un ragazzino mentre quest'ultimo cercava di legare qualcosa...O forse, era stato tutto un sogno...
    A differenza della penisola del Fulmine, che si stagliava davanti a loro.


  6. .

    ::: Conclusione per Jeral :::

    " Sembra che io ti abbia sottovalutato, Flagello. "

    La testa volò via senza possibilità di scampo per Rittoru; non era bravo nel combattimento nemmeno un decimo del suo acume in altri settori e per questo non vide nemmeno partire il colpo del nukenin. Alla fine il suo più grande errore era stato credere di poter avere la maglio, sfruttando un'articolata strategia a lungo programmata, nel confronto diretto con Jeral. Una sicurezza che gli era costata cara poiché non aveva fatto i conti con la ruggine che gli anni di assenteismo sul capo di battaglia avevano depositato sulle sue articolazioni. Ci era andato vicino ok ma proprio sul finale il Jonin dell'Erba aveva commesso un paio di errori capaci di ribaltare completamente la situazione a suo sfavore. Jashin non sarebbe stato felice...fu quello il suo unico pensiero mentre il suo capo voleva a circa quattro metri dal suo corpo.

    Già qualcuno, circa 230 anni prima, aveva osato fargli questo ma i ricordi erano ormai troppo lontani per ricordarselo bene. Quanti anni aveva passato privato del suo corpo? 3-4? Forse anche 10 in quella grotta nel Paese del Vento...l'immortalità era una condizione alquanto difficile da debellare; lo avevano torturato nei modi più indicibili ma quel periodo gli era servito per migliorare come stratega e per apprendere qualche trucchetto utile proprio in circostanze come quella. Solo un uomo folle avrebbe potuto pensare di installare in una parte del suo cervello una porzione del tentien; robotizzare il suo corpo, riempiendolo di meccanismi, era stato solo uno dei numerosi lasciti dei torturatori marionettisti (anche il "Devisceratore", così lo aveva soprannominato, faceva parte di quei doni). All'inizio era stata una necessità, visto come lo avevano conciato, ma con il tempo aveva trovato divertente sperimentare sul suo corpo imperituro i limiti della tecnologia corrente...dopotutto quando si vive per così tanto tempo bisogna pure trovare un passatempo, no?

    La scatola magica se l'era impiantata tra il lobo occipitale e il cervelletto, rimuovendo parte di tessuto grigio secondo lui inutile [Tentien Secondario, Riserva: Critico; Combattere con Handicap -> Fusione completa (Resistenza)]. L'attivazione era regolata da un fuuinjutsu piazzato nel cervello stesso, durante un'operazione a cranio aperto, e quindi impossibile da vedere anche per un sensitivo; al verificarsi della condizione il meccanismo segreto part' in automatico, un po come accade per i più noti sigilli esplosivi. Svenire ora non era possibile. Il chakra, dunque, tornò all'improvviso e in un attimo la connessione venne instaurata una seconda volta, proprio mentre il Flagello si stava rivolgendo al suo rivale con disprezzo [1 TA Tecnica dell'Anima Morta (Azione Rapida) + 2 TA Sconvolgimento Spirituale (Azzeramento dei Sigilli, Mirino Alternativo, Stile di Combattimento Perfetto). Concentrazione 900] . La parte inferiore del suo corpo non dovette fare altro che posizionare un'altra volta i piedi verso il nukenin prima di tornare inanimata; sarebbe bastato quello per attivare per la seconda volta il jutsu di controllo e questa volta senza commettere errori grossolani. Per l'altro Immortale, difendersi sarebbe stato ancor più complesso della prima volta, visto che era di spalle, ignaro dell'asso nella manica dello stratega e sicuro di avere la vittoria in pugno. Se tutto fosse andato secondo i piani, le membra dell'invincibile combattente sarebbero cadute nuovamente sotto il controllo di Rittoru, la cui testa di trovava ora a pochi centimetri dai piedi del malcapitato. Quella era una vera partita scacchi, fatta di mosse e contromosse di altissimo livello e ognuno capace di portare scacco matto ad ogni minuscolo errore.

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    " Non mi piace ripetere le cose due volte...forza, dal drago e vedi di fare la tua parte altrimenti non giocherò più con te. Un'ultima cosa, vorrei correggere la mia frase di prima aggiungendo la seguente: siamo simili, è vero, ma la differenza più grande che ci separa è il tempo che è trascorso da quando abbiamo abbandonato il mondo dei mortali, avvicinandoci a a quello divino. E' l'esperienza, quella derivante dal fallimento, che ancora ti manca per arrivare al mio livello, a quello di Hayate o del Joker stesso."

    Il chakra fornito dal cervello modificato rendeva i suoi occhi fosforescenti, come quelli di un giocattolo alimentato a pile. L'ultima dimostrazione di quanto quell'uomo avesse cercato per tre, quatto vite canoniche di distaccarsi dal limiti imposti alla nascita. Lui aveva visto il mondo dei ninja prima della Grande Guerra Dimenticata, aveva avuto più tempo di ogni altro uomo per indagare le conoscenze degli shinobi superando persino Orochimaru, il leggendario Sennin, nell'impresa di racchiudere tutto il sapere nel suo cervello.
    Come un essere del genere fosse finito tra le fila di Kusa questa era un'altra storia ma della vita di Rittoru si potrebbe parlare per ore ed ore senza mai annoiarsi. E l'esperienza nella caverna della Neve era un altro tassello da aggiungere alla sua lunga collezione di ricordi: ora faceva il gradasso ma non gli rimaneva molto tempo; il chakra non era poi molto ed era arrivato quasi al limite della sopportazione in termini di ferite. Jeral aveva dimostrato di essere un rivale temibile, al pari dei più famigerati nukenin del mondo conosciuto e per questo si era meritato il rispetto del fedele di Jashin, il quale già si era raccomandato al Dio per risparmiarlo...almeno questa volta. Perché era palese, a quel punto, che il jonin avesse altre mosse da poter tirare fuori dal cappello, no?
    Masamune, però, era al momento la priorità assoluta e così per l'ultima volta il Flagello venne indirizzato verso lo specchio e costretto a varcarne la soglia verso il luogo indicato dal Frammento Cremisi nel suo corpo.

    ::: Conclusione per Raizen :::

    Il piano dell'Hokage riuscì in pieno: finalmente la Montagna del Fuoco di Konoha si scostò dal profilo basso che aveva tenuto per gran parte della missione e, mettendo in piedi una strategia degna di un ninja del suo livello, riuscì a seminare il caos all'interno del covo. La combinazione di chakra del demone, con le possenti code, arte del teletrasporto, cloni e rapidità di esecuzione colse alla sprovvista i due Assi, i quali non potevano preventivare un'azione tanto rapida ed invasiva. Il soffitto crollò e, mentre Konan era impegnato con il suo jutsu di controllo nei confronti dell'ambasciatorei, Deidara reagì prontamente e in un attimo alzò un doppio strato di puro ghiaccio in grado di ammortizzare quasi completamente le bijuudama del Kage [1-2 TA (Tecnica Rapida) Muro di Ghiaccio x2 -> Pot 80 + 10 (Impronta) = 90, Durezza 3 x2]. Dovette impiegare entrambe le braccia per impedire alla somma delle spesse lastre di schiacciarli e quando il chakra rivale riuscì ad arrivare fin loro sparò un ultimo getto d'acqua, trasmutandolo istantaneamente dal terreno generoso della Pioggia, per cercare di limitare in particolar modo i danni che avrebbe subito"Konan" [1-2 SD Manipolazione dell'Acqua, 15 unità impiegate, Pot 60x2 -> Ferita MedioLeggera diffusa]. La trasformazione inevitabile si spezzò, lasciando la sua vera identità venisse a galla e anche la concentrazione necessaria all'altro Asso per intrappolare l'ambasciatore venne meno.

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    " BASTARDO! Questa me la pag..."

    Troppo tardi, Raizen se ne era già andato sfruttando il suo movimento accelerato senza eguali, lo stesso che aveva messo in difficoltà Yu Amachi qualche ora prima. Ma il Kage aveva avuto il tempo sia di portarsi con se Nipponito sia vedere in faccia la ragazza all'apice della catena che reggeva i Fiori...uno smacco non da poco vista la possibilità di interrogare il politico, ricavandone importanti informazioni, e l'assoluta segretezza riguardo le identità dei leader della Pioggia.

    Per il JInkurichi del Nove Code forse quell'avventura ad Ame poteva considerarsi una battaglia persa, visto che Sho, l'altra forza portante del villaggio, era stato catturato ma la guerra era appena iniziata e il suo aiuto sarebbe stato determinante per decretarne l'esito!

    Masamune lo stava aspettando a diversi chilometri di distanza.

    ::: Conclusione per Jotaro :::

    Indra non rispose, era vero, ma fu l'ultimo dono del maggiordomo a sbloccarsi nella mente dell'accademico; il messaggio era pensato per attivarsi al termine dell'attacco e si, ormai era chiaro che per Jotaro non vi erano poi molte chance di sopravvivenza. L'unica speranza che lo teneva ancorato alla vita erano le mosse di un ninja impulsivo e sconsiderato che in quel momento stava letteralmente volando dritto verso l'attacco più catastrofico che il continente non vedeva da secoli.

    " Se senti questo messaggio allora o sei l'ultima persona in vita nel raggio di un chilometro oppure sei morto. Ho introdotto la lanterna, la tua o sua che dir si voglia, nell'equazione che regola questa vicenda...confido che il marmocchio l'abbia trovata e presa. Dunque c'è ancora speranza per te e per chi deve ancora recitare un ruolo nella duplice minaccia di Shiro e del Joker...loro due sono simili e in qualche modo legati. Affido a te il compito di scoprirlo.

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    Gli specchi sono anche loro simili alle reliquie; il lascito di un mondo passato e che in qualche modo siamo stati capaci stoltamente in grado di riportare in auge. Sono otto e non possono essere distrutti singolarmente...il punto debole è il meccanismo che li mette in connessione, la chiave del loro potere di manipolare lo spazio-tempo, seppure in maniera imprevedibile. Fin quando Lui potrà accedere a quel potere sarà praticamente impossibile batterlo.

    Uno degli specchi si trova a Cantha...potrebbe essere la via per arrivare da Shiro senza dover superare il Mare di Giada, il suo esercito e le immonde creature al suo servizio. "


    Poi il bagliore del raiton investì ogni cosa.

    ::: Conclusione per Akira :::

    Akira non era predisposto al comando, o meglio, non credeva negli altri quanto nelle sue capacità. E questo faceva di lui un ninja riuscito, in grado di fare una grande carriera da prima donna, ma non un buon leader...è una questione di carattere e di formamentis, vogliamo fargliene una colpa?

    Ma mentre il suo piano, sorretto da ben poche certezze a dirla tutta, si compiva e lui veniva scaraventato in aria dal flusso d'aria dei dragoni, se avesse trovato il tempo di voltarsi verso la gente sotto di lui, invece che pensare ai suoi cari, avrebbe visto un gruppo di ninja impauriti, lasciati soli e senza la benché minima di come poter imbastire una difesa congiunta e coordinata. A quel punto avrebbe forse realizzato che, qualora avesse fallito, avrebbe provocato con la sua solitaria scelta la morte di tutte quelle anime innocenti. Guardando l'enorme ammasso di chakra pronto a piombare sulle proprie test, ognuno di quei genin avrebbero rivolto il proprio pensiero alla madre, alla ragazza o perfino al proprio cane piuttosto che a difendersi al meglio. Dovevano essere portati per mano per superare le loro paure e insieme avrebbero forse scoperto di avere molta più forza di quanta avrebbero potuto anche solo immaginare...Le loro speranze, invece, erano riposte in quel puntino che avanzava a grande velocità perso il raiton, troppo piccolo per poter "oscurare" quella paura che bloccava loro le membra. Persino Tenai-ji non diede retta alle parole del kiriano, il quale evidentemente non aveva compreso fino in fondo quello che stava facendo...una provocazione tanto scontata non era nulla paragonata alla sentenza di morte di Masamune.

    Accadde ciò che era ovvio accadesse: la sfera di elettricità impattò lo specchio propagandosi a dismisura nello spazio e distruggendo tutto quello che c'era nei paraggi. In realtà la faccenda era più complicata di come sembrasse: le sfere dei dragoni di Raizen riuscirono a depotenziare il jutsu ma solo nell'area ingigantita dal potere dello specchio, non il suo fulcro primario. Una mossa che evitò la completa polverizzazione delle strutture del gelo ma che nulla poté contro la morte istantanea delle persone più vicine e distruzione di case e strade [Pot 500 nel raggio di 270 metri, 200 altrove]. Non poteva saperlo, ma se avesse colpito proprio lo specchio, anche solo per cpuro caso, quello avrebbe ingigantito il jutsu dei Re Rettili fino ad inglobarle quasi del tutto il raiton nemico. L'unica pecca messa a nudo dalle mosse avventate di Akira, il quale avrebbe sentito qualcosa di molto strano accadergli ancora in volo. Il canale di vento generato per sospingerlo oltre l'albero secolare avrebbe colpito l'artefatto di Ame subendo un'accelerazione paurosa: il chunin sarebbe letteralmente schizzato verso l'alto uscendo dal teletrasporto con una velocità stratosferica [Vel 1500]! Capire che fosse quel vetro mistico la causa si tutto ciò non sarebbe stato complicato, sebbene il ragazzo aveva ben altro a cui pensare al momento. Si, perché Akira non sapeva affatto usare quel costrutto leggendario, anzi, non poteva proprio farlo visto che era completamente al di fuori dalle logiche di Ame. Non poteva sapere che serviva una Pietra Cremisi per interagire con lo specchio, anzi, non poteva proprio intuire cosa fosse in grado di fare quell'oggetto luccicante...almeno fino a quel momento.
    Per mantenere la presa, speranzoso di un qualche miracolo ignoto, aveva tardato anche fino all'ultimo la liquefazione subendo parte di quelle tremende scariche elettriche, capaci di pervadergli il corpo fino alla soglia umana della sopportazione del dolore; solo il fuuton ingigantito dall'abilità dello specchio lo salvò dal peggio [2 Leggere, Dolore Medio]. Ou scampò dalla legge del contrappasso per pura fortuna [Corruzione temporale -> 2/20] e riuscì a patteggiarsi giusto in tempo per non venire spazzato via dal justu di Masamune. Intanto il kiriano era diventato acqua, scaraventato a terra sospinto dalla potenza straripante dell'immensa sfera; una caduta senza fine di oltre centro metri, circondato dalla tempesta, nella quale il giovane chunin avrebbe avuto tutto il tempo di maledire la sua idiozia. Ci aveva provato, a modo suo, ma aveva fallito.

    giphy

    Intanto, nella capitale militare del Fuoco, due ragazzini stavano giocando per le strade del villaggio. Lo avevano fatto per tutta la sera, interpretando i loro eroi ninja e i grandi nemici del passato; i kunai di legno erano volati e i finti jutsu consumati a furia di petardi e secchiate d'acqua! Ma ora erano stanchi e la cena era già da tempo pronta sulla tavola ad aspettarli. Erano amici per la pelle e così si strinsero le mani graffiate ed impolverate, ridendo genuinamente e correndo verso le loro case; uno con il coprifronte di Konoha, rubato al fratello maggiore, l'altro con quello di Ame, una delle tante copie in vendita al mercato delle pulci.

    Gli specchi non mentivano, non lo facevano mai, non potevano.
    L'indomani la notizia sulla bocca di tutti sarebbe stata la distruzione del villaggio del Gelo e il volto di Jeral avrebbe tappezzato i muri e dei paesi di mezzo continente: "qualcuno" aveva parlato facendo sapere al mondo intero l'identità del nukenin che aveva scatenato quel mostruoso cataclisma.



    CITAZIONE
    OT/ Chiudo ufficialmente la quest lasciando comunque la possibilità a tutti di fare come post di presentazione per lo scontro un ponte con gli eventi di cui sopra, optando quindi per la fuga o la battaglia. Chi non ha il finale è solo perché la sua trama si chiude già bene così ;) In questi giorni vi stemmo ma intanto ecco alcune ricompense extra (derivanti dagli stemmi che proporrò):

    - Minoru è deceduto.

    - Sho è rinchiuso nelle prigioni di Ame; se mai ritornerà dovrà ripartire da lì oppure, se Konoha lo vorrà, sarà necessario organizzare una missione di recupero. Il Cercotero a 5 code è da considerarsi, quindi, in possesso di Ame.

    - Jeral ottiene l'arma leggendaria "Specchi di Ame" (la versione esposta è una bozza da dover chiaramente far valutare e approvare dalla sala materiale personale) e diminuisce la sua reputazione verso tutti i villaggi accademici (ogni stemma proposto andrà conteggiato per la reputazione). La taglia aumenta di conseguenza.
    Specchio di Ame [Equipaggiamento]

    Legame Cremisi
    Speciale: L'utilizzatore, sfruttando Psicometria Cremisi, può attivare lo specchio di Ame. La pietra comunicherà il proprio volere spingendo l'utilizzatore a compiere determinate azioni; in caso contrario l'utilizzatore subirà un danno da ustione nella zona limitrofa la pietra [DnT Medio] e forti giramenti di testa [Intuizione e Concentrazione -3].
    [Richiede competenza Pietra Cremisi di Ame]
    [Da Genin in su]

    Immagazzinamento
    Speciale: L'utilizzatore può caricare uno specchio tramite i suoi jutsu. La potenza accumulata non si disperde con il passare del tempo. E' possibile usare Immagazzinamento solo una volta al giorno.
    [Da Genin in su]

    Senza Limiti
    Speciale: L'utilizzatore, qualora Legame Cremisi ed Immagazzinamento siano attive, può sfruttare la potenza accumulata dallo specchio per amplificare la potenza delle sue abilità e tecniche. L'entità del potenziamento è proporzionale alla potenza sottratta allo specchio ed è strettamente legata al tipo di conoscenza impiegata. E' sempre il QM a decretare gli effetti di Senza Limiti.
    [Da Chunin in su]

    Corruzione Temporale
    Speciale: L'utilizzatore, attivando Senza Limiti, può incorrere in una deformazione dello spazio tempo. Il maniera casuale, l'utilizzatore può finire nel passato o anche ritrovarsi nel futuro, illeso o gravemente ferito. Maggiore è la potenza della tecnica soggetta a Senza Limiti può probabile è il discostamento dalle condizioni nominali (presente + condizioni fisiche attuali). Il lancio dei dadi e quindi l'esito di Corruzione Temporale sono a discrezione del QM.
    [Software da usare per il lancio dei dadi]
    [Da Chunin in su]

    Specchio di Ame [Meccanismo]
    Lo specchio di Ame è un artefatto leggendario, creato dai primi ninja della Pioggia all'alba dei tempi. Trattasi di un cerchio perfetto, di diametro 3 metri e molto sottile, composto di un materiale raro e ignoto ai più. In tutto il mondo ve ne sono 8, dislocati nei punti più disparati, e sono messi in comunicazione da un unico totem ad otto punte i cui lati di chakra stanno ad indicare il collegamento tra uno specchio e un altro. Gli specchi sono indistruttibili e non possono essere custoditi in un rotolo.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Enorme
    (Potenza: - | Durezza: -)
    [Da Joninin su]


    - Hohenheim aumenta la sua reputazione verso tutti i villaggi accademici (ogni stemma proposto andrà conteggiato per la reputazione).

    - Jotaro è deceduto. Nel rotolo ci sono preziosi per un totale di 10000 ryo.

    - Feng Gu ottiene la competenza "Pietra Cremisi di Ame", accedendo al Terzo Livello (già approvata a boreanz, quindi prendila dal suo materiale). Il covo è andato parzialmente distrutto.

    - Shinken ottiene la katana del ninja della Neve; per sbloccare la competenza sarà necessario farla analizzare da un esperto tramite giocata apposita.

    - Akira ottiene la reliquia "Lanterna Tamashi".

    - Raizen ottiene l'identità del Joker e dell'Asso di Fiori. Diminuisce la sua reputazione verso Konoha per la perdita del jinkurichi (ogni stemma proposto andrà conteggiato per la reputazione).

    Inserisco anche la tabella sugli Specchi di Ame che andrà aggiunta al resto del materiale di Ame:

    Specchi di Ame

    fD2ZHbK

    Specchio

    Ubicazione

    Potenza Accumulata

    1vai0shF

    Ex Villaggio del Gelo, ora Dimora di Masamune.

    500

    2tQTLf0Y

    Meandri delle Miniere di Kusa.

    130

    3ejzOVoY

    Grotta ignota nel Paese della Neve.

    80

    4

    Punto ignoto in una foresta della Cascata.

    0

    5

    ?

    0

    7

    ?

    0

    7

    ?

    0

    8

    ?

    0


    /OT


    Edited by DioGeNe - 24/9/2018, 23:19
  7. .

    Nessun ninja poteva competere con Febh, sia in combattimento che in imprevedibilità. Si potrebbe dire anche stupidità ma in effetti Aloysius ne aveva incontrati di allocchi nella sua vita mentre per lo Yakushi si trattava più di quell'idiozia sincera e tipica dei tipi semplici e buoni di fondo. Proprio per il fatto che Aloysius fosse ben conscio di ciò, dopotutto anni di avventure avevano impresso in maniera indelebile i pochi pregi e i molti difetti del Jonin nella mente del Colosso, quando lo tsunami venne deviato in parte dalle grosse lucertole nessuna espressione di sorpresa su stampò sul suo volto e nemmeno quando il ragazzo si avvicinò al nuovo Kage, giurandogli fedeltà, lo sguardo di Diogene non cambiò.

    " Alzati Febh, non mi piace vederti in ginocchio. Noi siamo di Oto, noi non andiamo giù! "

    td0wBCE

    Avrebbe potuto aggiungere "...ma grazie", ma sia lui che il compagno sapevano bene che non avrebbe in alcun caso pronunciato quelle parole. In quel momento al Suono serviva un leader dal polso fermo e l'animo di ferro, qualcuno che poteva indicare la via in maniera decisa, senza temporeggiare e creare caos. Il Mikawa era l'uomo giusto, capace di farsi carico dell'odio di molta gente, dalle famiglie degli innocenti che inevitabilmente una guerra avrebbe coinvolto, alle voci fuori coro all'interno di Oto stessa, dai politici e nobili che non avrebbero voluto sborsare denaro per armare il suo esercito, a quelli dell'Accademia che non avrebbero visto di buon occhio un'azione di forza non concordata anche se rivolta verso un Paese ostile. Diogene questo avrebbe rappresentato, il bacino in grado di assorbire e convogliare tutte queste forze ed indirizzarle contro i nemici di Oto e della sua visione di Impero. Qualcuno già lo accreditava come il "Tiranno da un solo occhio" ma non era fosse da stolti giudicare un leader prima ancora che gli effetti del suo operato si palesassero?

    Ad ogni modo, Febh spiegò finalmente cosa gli fosse passato per la testa riportando quei cloni in superficie e rivelò di come quelle antiche pergamene avessero istruito Orochimaru nei panni del Nidaime a perfezionare quella macchina che tanto aveva impressionato il Garth. Indra...l'essere che aveva una porta nel mondo attraverso Jotaro...ecco da dove veniva quel potere terribile e oscuro. Aloysius già vi aveva visto all'interno e da allora aveva impiegato molte risorse per ricercare informazioni a riguardo; tuttavia mai avrebbe pensato che proprio all'interno del Suono potesse esserci qualche risposta. Avrebbe dovuto parlare con Kato a tempo debito ma, per il momento, assecondare le idee di Febh sembrava al momento la cosa migliore anche al Colosso: c'era un villaggio da rifondare e un nuovo albero gerarchico da riempire.

    " Eiatsu, liberala, non è più in pericolo. "

    E così il Jonin fece, liberando dal suo jutsu la kunoichi che aveva stretto un legame particolare con l'ex amministratore. D'un tratto tutti i ricordi sullo Yakushi ritrovarono finalmente riscontro nel volto di quel ninja e l'imposizione del sigillo svanì da quella mente ancora in confusione, rapida così come si era annidata.

    " Non l'ho fatto per lei, ma per i jinkurichi...le emozioni giocano spesso brutti scherzi e contro un Febh indemoniato ogni passo falso può risultare fatale. "

    Sintetico e glaciale come sempre, l'eliminatore motivò così il suo operato, mettendo a nudo come estrema razionalità la debolezza della ragazza che avrebbe potuto mettere tutti in grave pericolo, qualora le cose fossero andate diversamente.

    " Bene, vediamo di risolvere anche la pratica sigilli...chi crede sia pronto faccia un passo avanti...e per pronto intendo a questo! "

    6OVfNUF

    In pochi attimi il corpo del neo Kage divenne ancora più possente e minaccioso: la pelle divenne rossa e articolati sigilli ricoprirono ogni parte scoperta facendo divenire il Mikawa più simile ad un diavolo che ad un essere umano [Secondo + Terzo stadio del Sigillo Maledetto della Roccia]. Una forma bestiale che molti dei presenti poterono ricondurre allo scontro con il Demone di Sangue comparso ad Oto per mano della delegazione di Kumo, sebbene allora la mutazione avesse davvero raggiunto l'apice della mostruosità. Il sigillo, lascito del portentoso Sennin del passato, conferiva ad ogni coraggioso Otese in grado di domarlo un potere enorme, un'arma segreta da sfoderare nei momenti di difficoltà e che avrebbe accompagnato il portatore per la vita. Ma sebbene questo potesse essere visto come un vantaggio per molti di loro, alcuni come Febh stesso non avevano mai attinto a quella fonte di forza proprio a causa del suo legame morboso e vincolante che il Maledetto aveva nei confronti del villaggio. Aloyisus stesso aveva impiegato anni per abituarsi a quella presenza e solo con la morte del Nidaime, gli incubi avevano iniziato a darli pace, o almeno la maggior parte delle notti. Quel chakra proveniva dal villaggio e come tale non era proprio del ninja in grado di manipolarlo ma solo donato in prestito...ed Oto prima o poi si riprendeva sempre quello che gli spettava di diritto.


    " Ecco in cosa i sigilli del diavolo trasformano. Vi doneranno potere e capacità eccezionali ma dovrete fare i conti con un simbionte sempre assetato di chakra e che potrebbe uccidervi non appena si anniderà nel vostro corpo. Dunque ve lo richiedo: chi si sente pronto venga difronte a me e affronti la sua prova. "

    I sigilli erano lì nella scatola, pronti ad essere impressi sulla pelle delle nuove leve del Suono; per anni si erano tramandati finendo nelle mani dei più promettenti ninja del villaggio ed ora toccava agli shinobi che avevano scritto la storia del villaggio nel presente e nel recente passato. Chi avesse trovato il coraggio di presentarsi al cospetto del Diavolo Rosso, sarebbe stato accolto a braccia aperte del Mikawa, sul cui volto avrebbero visto un grosso e inquietante sorriso...Lui sapeva ciò che i poveretti avrebbero passato, lo aveva provato prima di loro sulla sua stessa pelle.

    Per ognuno dei richiedenti, dagli Studenti ai Jonin, il trattamento sarebbe stato il medesimo; Diogene avrebbe creato un clone di sangue per ciascuno dei ninja che avessero fatto un passo avanti e li avrebbe posizionati in fila in attesa che ognuno di loro scoprisse la parte del corpo su cuoi voler imprimere il marchio. Il trattamento sarebbe stato il medesimo per tutti: con un secco e micidiale affondo, il Kokage avrebbe conficcato i suoi artigli nelle carni del malcapitato penetrando per diversi centimetri [Pot 40 + Dolore Medio, For pari all'energia del difensore]. Ancorata la zona, con la mano libera il Colosso si sarebbe fatto passare un sigillo da Febh e ne avrebbe posto il corrispettivo foglietto sul palmo ancora non a contatto con il corpo dei vari otesi. Solo a quel punto, attivando il meccanismo attraverso il chakra concessogli dal sigillo stesso avrebbe snodato i complessi kanji racchiusi al suo interno e avrebbe spinto ancora più in profondità gli artigli al fine di far mischiare il sangue con l'inchiostro. Non sarebbe stato piacevole, non lo era stato per lui quando il Nidaime affondò le sue zanne da serpe nel suo collo, una vita prima. Ma non sarebbe stato il rituale del Mikawa il vero problema per ognuno dei poveretti: il male annidato in quelle che venivano considerate le armi segrete del Suono avrebbe presto attaccato le loro menti, invadendo con irruenza l'intimità di ognuno di loro e mettendoli difronte alla loro paura più grande. Si perché il timore più nascosto e recondito dell'animo di ciascun ninja si sarebbe materializzato più reale che mai, mettendoli difronte ad una prova che forse non si aspettavano ma che era di grande preparazione allo scontro con il clone che attendeva loro. Non si trattava di una illusione ma di vera e propria malvagità, annidata nel fuuinjutsu e alimentata da ogni briciolo di negatività presente negli otesi [Prova alla morte].

    Solo chi fosse uscito da loop tremendo generato dal Maledetto, squarciando il buio insito nell'animo umano, avrebbe superato la prova e avuto la vita salva. La selezione l'avrebbe fatta il sigillo stesso: gli studenti più acerbi non avrebbero avuta alcuna speranza di reggere quella pressione e i genin avrebbero dovuto attingere ad ogni appiglio mentale per sopperire ai limiti del fisico. Quanto i chunin, invece, si supponeva che la loro maturità e preparazione gli avrebbe permesso di poter vincere senza grandi difficoltà quella partita, sebbene sul tavolo avrebbero comunque dovuto mettere in palio la loro vita.

    Quanto alla scelta di quale tipologia prendere, loro non ne avrebbero avuta alcuna; quello era un dono che Oto, e quindi Aloysius, stava dando loro...avrebbero dovuto fidarsi dell'intuito del Garth, il quale aveva ormai raccolto diverse informazioni su di loro.

    " Dunque hai deciso per la via diretta. Prima che sparissi avevamo parlato di procedere con cautela, effettuando approfondite indagini mentali per ognuno di loro. Te ne sei dimenticato? "

    " A volte alzare la posta è l'unico modo per fare il salto di qualità. "

    Nessuno dei coinvolti avrebbe potuto sentire quella discussione, presi ormai dalla difficile prova. Quindi Aloysius si rivolse a Jotaro, ora che poteva parlare con un po più di tranquillità:

    " Vuoi provare anche tu? Non so cosa possa accadere con te visto che non hai chakra...e non so come il fuuinjutsu possa reagire con Indra. In effetti anche i Demoni potrebbero non gradire ahahaha Insomma, cosa sono questi rotoli? Sapevi della loro esistenza? Febh tieni buoni i cloni ancora per un po...vediamo fin dove i nostri ragazzi possono spingersi. "



    CITAZIONE
    OT/ Iniziamo subito con le cose belle! Il sigillo è lì ad un passo ma il baratro vi divide, come la tradizione di Oto esige. Tutti possono provare ma sappiate che mi aspetto un post impegnativo visto che siete chiamati a sconfiggere la vostra più grande paura. Tutti significa che anche gli studenti possono provare ma non mi aspetto che sopravvivano...ma chi sono io per tapparvi le ali? Chi invece non vuole sostenere la prova può iniziare ad informarsi su cosa stia frullando nella mente di Aloysius ;) /OT
  8. .
    Kalastor fai strage di cazzi
  9. .
    La Delegazione Kiriana

    Anche se la parte più burrascosa di quella tempesta era passata l'acqua continuava a cadere e bagnare i presenti fino a inzuppare le loro vesti e le ossa, a ameno di qualche sistema per ripararsi o rendersi impermeabili. Fortuna nella sfortuna, il trio sopravvissuto al naufragio era rimasto in acqua troppo poco tempo per ricevere danni seri legati all'ipotermia e sarebbe bastato stare un ò all'asciutto per tornare del tutto in forze. L'uomo in tuta che li aveva bloccati non sembrava immediatamente bellicoso, forse alla vista dei coprifronte o magari alla menzione della Tregua e dell'ottavo Mizukage. Dunque non siete membri di Hayate? Sembrò rilassarsi un poco mentre incrociava le braccia ed aspettava, sotto la pioggia, che quelli finissero la loro presentazione e le loro richieste. Conosco il volto del Mizukage, è stato prigioniero alla Zanna tempo addietro. Tutti noi lo conosciamo e sapremmo riconoscere una Henge. Fece un breve inchino. Il mio nome è Satoshi Kujo, del Villaggio della Zanna, e alla luce della Tregua, pur odiando voi Accademici, vi do il benvenuto.

    So anche della morte di Shiltar Kaguya per mano del Sanga del nostro villaggio. Quel giorno la Tregua è stata messa a dura prova, ma con l'intervento della Muga abbiamo deciso di onorare la sua fiducia e proseguire con le sue direttive, onorando le promesse. Sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato, ma non abbiamo contattato attivamente Kiri pensando che fossero rimaste indicazioni...quindi abbiamo atteso. Il nuovo Mizukage è di fatto parte degli Accordi, ed è sensato che voglia parlarne. Seguitemi, vi prego.
    Incrociò le dita in tre brevi sigilli, mentre la pioggia sopra le teste dei tre ospiti si diradava. Un semplice Jutsu di utilità quotidiana, anche se qui piove molto raramente. Immagino sappiate della particolarità di quest'isola e anche che sembra sia l'acqua a veicolarla...con tutta questa pioggia dovreste già essere stati influenzati. Nonostante questo vi chiedo di non attaccare i civili o gli altri membri della guarnigione...i civili potrebbero anche trovare la cosa come un divertente passatempo ma per noi ogni attacco è un possibile rapimento da parte di Hayate.

    Avrebbe proseguito sotto la pioggia fino al villaggio, un breve tragitto di forse venti minuti, durante il quale avrebbe spiegato alcune cose, anche in risposta alle numerose domande dei nuovi giunti. Gli attacchi di Hayate sono continuati, ma i rapimenti sono drasticamente ridotti rispetto a quando si spacciavano per pirati...come se ultimamente avessero scopi diversi dal procurarsi nuovo materiale per i loro abiti maledetti. C'era una vena di assoluto disgusto mentre pronunciava quelle parole. In ogni caso la pioggia di oggi è quasi opera di uno di loro, non avevo mai visto tempeste così intense in quattro anni che sono qui. Fortunatamente un ninja della Zanna di alto rango, anche se non parte della Tregua, ha respinto il suo attacco. I casi della vita sono curiosi a volte...la Muga si trova in missione non molto lontano da qui, ho già avvertito i miei compagni di squadra con la Comunicazione Mentale, la chiameranno e dovrebbe essere qui in poche ore. Uno dei membri della sua scorta, Akira Gen ha notato delle attività di Hayate e seguendole ha trovato l'Abete. Lo abbiamo rimandato dalla sua caposquadra per avere maggiori informazioni, dopo averlo ringraziato. Decisamente una curiosa coincidenza che voi siate giunti in questa stessa giornata. O forse la Muga era in missione da settimane se non mesi a un tiro di schioppo da Kiri, ma questo non lo avrebbe certo rivelato al Mizukage. Ho fatto approntare una stanza con del fuoco nel nostro quartier generale, potrete asciugarvi mentre la aspettate, e ovviamente potrete parlare coi membri Accademici della Tregua, come richiesto.

    Gli accordi originari tra Kasumi Bara e Shiltar Kaguya prevedevano due guarnigioni separate, con cinque uomini ciascuna. Dopo qualche anno abbiamo realizzato che la Tregua reggeva ed era inutile separare le forze a questo modo, quindi c'è una sola sede, quello che era conosciuto come Palazzo dei Custodi.
    La struttura non era molto diversa da quanto poteva ricordare il Mizukage che viveva nel Risorto, un semplice edificio simile a tutti gli altri, giusto con qualche piccolo rinforzo sulle mura di cinta, anche se la pioggia rendeva parecchio complesso scorgere tutti i dettagli. In realtà Kiri ha mantenuto tre soli ninja per lungo tempo, ma da due anni hanno raggiunto la quota quando Jins Kaguya ha reclutato due kunoichi che sono naufragate qui per caso dopo una missione andata male. Ora, se volete accomodarvi... Una figura attendeva davanti alla porta d'ingresso, con la medesima tuta del Kujo ma una voce, quando accolse il gruppo, che non poteva appartenere ad altri che Kymuji Shinretsu: Ho approntato una sala dove potrete riposare, asciugarvi e attendere la Muga. Arriverà in poche ore. Io sono Kymuji Shinretsu. Ninja di Kiri. Si inchinò, anche se un pò rigidamente, davanti a Itai. I miei rispetti all'attuale Mizukage. Sono spiacente di non aver comunicato col villaggio negli ultimi anni, ma era parte dei termini della Tregua stessa.

    A meno di problemi, il trio sarebbe stato accolto all'interno, attraversando un piccolo corridoio e poi entrando in una stanza accogliente in stile occidentale, con delle poltroncine in vimini discretamente comode e alcune riviste in una rastrelliera. Dopo essersi levati la tuta lasciandola in una rastrelliera apposita il duo di ninja della Tregua si sarebbe mostrato finalmente senza maschera, con Satoshi Kujo che mostrava l'aspetto emaciato tipico dei membri del suo clan mentre Kymuji Shinretsu vantava un notevole cambio di stile rispetto all'ultima volta che Feng Gu lo aveva contattato, anni prima. Una ragazzina di forse dodici anni avrebbe portato degli asciugamani caldi e degli abiti di ricambio per gli Shinobi, se avessero voluto, presentandosi come Mion Terumi, Genin di Kiri. E' un onore, Mizukage-sama. Io e mia sorella Shion siamo state salvate da Jins Kaguya due anni fa e ci hanno reclutate qui. La ragazza si sarebbe occupata anche di fornire del cibo o altro per rifocillare il gruppo (da notare che non c'era carne nè pesce tra le pietanze)

    Se possibile vi chiederei di non lasciare la stanza fino a quando non arriverà la delegazione della Zanna. Disse Kymuji, sempre un pò brusco. Qui all'Abete le cose funzionano discretamente e non vorrei correre il rischio di creare più attriti diplomatici di quanti non ce ne siano già. Per conto suo il Kujo, presente nella stanza, avrebbe annuito. Almeno sei ore prima dell'arrivo. Potremo parlare e potremo presentarvi man mano gli altri membri della Tregua. Abbiamo compiti e incarichi, ci daremo il cambio stando con voi.

    Dopo un'ora i tre sarebbero andati via lasciando il posto a due donne col coprifronte della Zanna e a Jins Kaguya, che mostrava una capigliatura assai diversa dai tratti tipici del suo clan. Jins Kaguya, il Lupo d'Oro. Per servirvi. Avrebbe preso posto in una delle poltroncine, perfettamente a suo agio e con un sorriso tronfio. Immagino che il mio aspetto possa confondervi, ma diciamo che ho approfondito le mie conoscenze del richiamo dei Lupi...e c'è stata qualche conseguenza inaspettata con il chakra naturale che aleggia nell'isola. In ogni caso, siamo qui per attendere. Assieme. Che si dice dalle parti di Kiri ora che Shiltar è morto? Sogghignava, come se trovasse quella domanda divertente...dietro la sua schiena un tridente d'osso mentre al fianco portava una Kusari-Gama, e in effetti non avevano chiesto ai ninja di consegnare le armi. Delle due donne una era una ragazza poco più grande di Shion, che si presentò come Itami Chikuma. Genin della Zanna e membro della Tregua. Non gli stessi Chikuma che intendete voi...il mio clan è stato scacciato anni fa. Non che mi interessi quella vecchia storia, comunque. L'altra donna era più grande, anche se lunghi capelli neri nascondevano il suo viso e si confondevano con le vesti scure e i veli che portava legati alle braccia, identificandola senza ombra di dubbio come un membro del medesimo clan del Sanga. Mi chiamo Haruka Kuei e sono un membro della Tregua sin dalla sua istituzione. Immagino avrete delle domande...se posso vi risponderò, anche se fra venti minuti ho la poppata del bambino. Possibile che fosse la stessa Kuei che Shiltar aveva incontrato anni addietro, anche se assai cambiata?

    Due ore dopo (anche se la Kuei si era allontanata prima, come annunciato) ci fu un nuovo cambio, con l'arrivo di una ragazza molto somigliante a Mion e che si presentò come sua sorella Shion Terumi. Felice di conoscervi. Spero possiate avere pazienza...stando all'Abete va detto che la pazienza è l'unica cosa che rimane alla gente, in fondo, quando la paura della morte sparisce. Assieme a lei un grosso ninja dalla pelle scura che non poteva che appartenere al clan Ho della Zanna. Io sono Konkei Ho. Nonostante l'aria da delinquente non fu particolarmente irrispettoso e di fatto non si mise a parlare se non interpellato. Kisugy Shinretsu e Minami Chiba, i due membri mancanti, stanno cercando tracce dell'Hayate che ha attaccato ore fa. Non verranno a rapporto al momento, ma sicuramente saranno qui per l'arrivo della Muga.

    L'unica prova era aspettare, sempre che non volessero in qualche modo eludere quella ferma ospitalità. O potevano approfittarne per fare domande e sapere qualcosa di più su quelli con cui avevano a che fare e sugli effettivi ruoli della Tregua. In fondo erano in una zona di tregua e parlare anche di questioni personali o facezie era tutt'altro che sconsigliato.


    Il Team Sanjuro

    Fudoh, Youshi e Hitori erano in cerca di una soluzione mentre arrivavano da nord-ovest, dall'isola principale del Paese dell'Acqua, con poche informazioni e ancor meno certezze...eppure il fato e la sorte, o magari il Misticismo li stava guidando sulla buona strada, anche se questo implicava una trappola di iceberg taglienti che bloccava il percorso. Pur con tutta la buona volontà il potere di Fudoh era ancora acerbo e capace di spostare oggetti più piccoli di una persona, quindi anche se poteva imprimere una breve spinta ad alcuni iceberg minori, non era in grado di far scartare qualcosa di tanto grande da bloccare il passaggio di una barca, finendo per essere LUI a subire la spinta e cadere all'indietro. Serviva qualcosa di più per riuscire nella loro impresa, o avrebbero dovuto seguire il percorso obbligato finendo per essere identificati e, una volta raggiunto il porticciolo vicino al villaggio settentrionale, essere accolti in mezzo alla pioggia da uno strano individuo in tuta, non molto alto e con una voce squillante e giovanile (una ragazza, forse?) che avrebbe intimato loro di identificarsi e dichiarare cosa erano venuti a fare all'Isola dell'Abete.
  10. .

    Tamashi


    La lanterna delle anime smarrite



    Quella notte, prima dell'attacco, Akira avrebbe avuto uno strano sogno. Una oscurità infinita lo avrebbe avvolto, con solo una luce verdastra, una fiammella a mezz'aria vicino a lui, a rendere meno insopportabile quella strana esperienza onirica.

    Sono lieta di averti incontrato. Il mio nome è Tamashi. Sarò felice di accompagnarti nel tuo cammino, fintanto che sarai in grado di pagare i tuoi debiti.

    La fiammella avrebbe assunto la forma della lanterna che il giovane aveva preso con sè prima del riposo, per poi terminare lo strano sogno chiudendolo con altre misteriose parole.

    Posso impedirti di morire. Posso impedire ad altri di morire. Posso molte cose, fintanto che sarai in grado di saziare il mio bisogno, ma non temere, alla fine saremo comunque pari.

    Un istante prima di risvegliarsi, sudato, Akira avrebbe udito delle voci lontane sovrapporsi nella sua testa.

    "La lanterna delle anime smarrite non cessa mai di avere fame; non resterà mai vuota."



    Al suo risveglio, la lanterna sarebbe stata accesa, e una luce verdastra avrebbe caratterizzato l'oggetto prima del tutto inanimato.


    VSQpi4e



    OT
    CITAZIONE
    Complimenti per aver acquisito la prima reliquia, Tamashi, la lanterna delle anime smarrite. La frase in corsivo, uguale al parametro di perdita nel secondo slot della competenza che la compone, è l'indovinello riguardante quello che il tuo pg NON dovrà mai fare, per non rischiare di perdere la reliquia. Alcuni di questi oggetti infidi non prendono troppo bene l'essere delusi, e prima di scomparire potrebbero scaricare il loro disprezzo sul vecchio portatore.

  11. .
    CITAZIONE
    Tamashi, la lanterna delle anime [Reliquia]

    Tamashi, la lanterna delle anime [Reliquia]
    Tamashi è un'antica lanterna a olio formata da una struttura di metallo grigio scuro, con una superficie liscia che ricorda molto l'ossidiana. Le parti vitree che si intervallano alle strutture di metallo sono di un materiale sconosciuto simile ad un materiale plastico, di colore verde chiaro. Al suo interno è presente una particolare luce fioca verdastra sempre presente che però non è in grado di illuminare le zone circostanti. Qualunque sia il suo utilizzo, non pare essere stata creare per illuminare la via. E' una delle 6 antiche reliquie il cui creatore è sconosciuto, così come la forza energetica che le anima. Tamashi è un oggetto indistruttibile.Tipo: Vario - Vario
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 8 | Durezza: 5)
    [Da genin in su]

    Capacità e Leggende
    Speciale: Tamashi ha 2 slot anima iniziali. Ad ogni nuovo portatore dopo aver attivato il parametro di perdita si manifesta con 2 anime neutre al suo interno. Uno slot anima può essere riempito se il portatore di Tamashi esegue un colpo di grazia con volontà di ricaricare Tamashi su personaggio giocante o gregario elitè. La ricarica è automatica e non richiede alcuno slot o consumo di chakra. Consumare un'anima all'interno di Tamashi permette di riportare in vita un png o gregario non elitè il cui corpo presente entro 30 metri non sia stato distrutto, o di evitare un danno letale al portatore nel momento in cui esso si manifesta. Consumare un'anima in questo modo richiede uno Slot Tecnica. Fintanto che un'anima è impressa dentro Tamashi non potrà essere evocata in alcun modo.
    Parametro di perdita: "La lanterna delle anime smarrite non cessa mai di avere fame; non resterà mai vuota."
    [Da genin in su]

    Traghettatore
    Speciale: Tamashi concede al suo portatore di accedere al terzo slot di contenimento anima. In caso di nuovo portatore dopo la rottura del parametro di perdita si manifesterà comunque con 2 anime neutre e uno slot anima vuoto.
    [Da chunin in su]

    Strazianima
    Speciale: Tamashi può scaricare un qualsiasi Status dal portatore ad un'anima impressa al suo interno distruggendola completamente ripristinando il corpo del portatore come se suddetto Status non fosse mai stato subito. Il trasferimento richiede uno Slot Tecnica.
    [Da chunin in su]

    Equilibrio
    Speciale: Tamashi permette di riportare in vita un pg giocante o gregario elitè il cui corpo presente entro 30 metri non sia stato distrutto consumando un'anima al suo interno. Richiede uno Slot Tecnica.
    [Da jonin in su]


    Edited by Jotaro Jaku - 11/9/2018, 15:41
  12. .

    7uRbqZ0

    Arrivò da sud, alle spalle dei ninja Otesi, senza alcun preavviso [1 TB Chiton Acidi (Sinergia Cremisi), 1 TA Tsunami di Sangue (Impronta Oscurità, Ninjutsu Inarrestabile, Azione Rapida, Chiiton Acidi) + 2 TB Controllo assoluto del Garth (Tecnica Economica, Ninjutsu Perfette, Ninjutsu Inarrestabile, Sangue Nero) + 3 TB Manipolazione della Forma (Intuizione)].

    Immaginate una barriera di sangue nero, più alta delle mura stesse di Oto e larga fino a perdita d'occhio [Dimensione 80 unità x 1,5 = 120]. Fissate quella sensazione nella mente e aggiungete la considerazione che quell'onda cremisi stava viaggiando ad una velocità incalcolabile, oltre i limiti accessibili o anche solo conosciuti alla maggior parte dei ninja [For 850 + 75 (Stile di Combattimento Perfetto) + 50 (Primo Stadio Sigillo) = 975]. Tu ed ogni sventurato trovato difronte a quell'incalcolabile volume di sangue sareste stati travolti già dal suo solo peso, sotto l'azione della gravità, figuriamoci poi se sospinto dal controllo del Garth che ne amplificava a dismisura la potenza distruttiva!
    In aggiunta, oltre al danno da impatto, ognuno degli alter ego coinvolti dal jutsu sarebbe stato preda di dolori lancinanti ed ustioni al limite della sopportazione dovuti a quel sangue che agiva come un acido corrosivo potentissimo [Pot 30+10+50+10 + 10 = 110 + Travolgimento + Indebolimento + Dolore Medio + Ustioni Medie].

    In altre parole, lo stesso scenario di quando piccoli uomini si trovano a fronteggiare un enorme Tsunami ma, a differenza dei "fortunati" marinai, composto di un fluido stillato dalla fonte stessa dell'Acheronte, rigagnolo dell'Ade!

    Bene, se avete figurato cosa si stava abbattendo su quei corpi prodotti dalle viscere di Oto, considerate che anche i veri shinobi del Suono lì presenti avrebbero provato la stessa sensazione di inadeguatezza (Febh escluso probabilmente, insieme ai gregari fuori dalla portata del jutsu). Un timore infondato poiché solo una persona nel continente era in grado di usare il sangue in quel modo e quella stessa persona teneva al villaggio e ai suoi ninja più di ogni altra cosa. Ecco perché, in corrispondenza di ognuno dei presenti, nell'immane onda si sarebbero aperti degli spiragli grossi esattamente quanto la persona più vicina...una sagoma che avrebbe ricalcato perfettamente la sua figura (se questi avesse avuto la freddezza di rimanere fermo) senza lasciare che nemmeno una goccia del vermiglio liquido gli macchiasse il vestiario o i capelli [1-2-3 SA, Manipolazione Sanguigna 40 Unità -> 10 alleati esenti dalla tecnica].

    Superando gli otesi, la sentenza di morte si sarebbe abbattuta sui nemici compiendo uno strike degno dei migliori giocatori.
    Una volta che l'onda anomala avesse perso tutta la sua altezza, che i bersagli dell'attacco fossero stati coinvolti o meno, uno specchio di sangue si sarebbe depositato sull'intera area tingendo ogni cosa e rilasciando l'acre odore nell'aria. La turbolenza era terminata ma ora il mare ribolliva, come l'animo del Mikawa appena sopraggiunto ad Oto sopo mesi di lontananza.

    " Vi ero mancato? "

    ii9AK8U

    Aloysius, il nuovo Kage tanto acclamato, era infine giunto. Qualunque fosse l'entità di quella minaccia ora che il Mikawa era arrivato il tempo di risoluzione della stessa si sarebbe ridotto drasticamente...

    " Sappiate che accetterò la nomina con grande orgoglio, mi sono preparato anni per ottemperare a questo compito. Ma ora distruggiamo questi microbi, mera illusione della realtà, e poi discuteremo dei piani che ho in mente per Oto e per tutti voi. Febh, che dici, lasciamo che i ragazzi si divertano? "



    CITAZIONE
    OT/ E va bene! Arriva Gene.../OT

    Tsunami di Sangue
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Capra (10)
    L'utilizzatore può rigettare una elevata quantità di sangue che andrà a riversarsi nell'arena. Il liquido evocato può essere sfruttato per chiiton e tecnica speciale. L'onda di sangue che può susseguirsi tale richiamo ha potenza 30 e può travolgere i presenti, mettendo in difficoltà gli shinobi coinvolti, con forza pari a quella dell'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: MedioAlto + Medio ogni 20 slot dimensionali)
    [Slot Dimensionali Massimi: 20 ogni grado ninja]
    [Richiede Manipolazione del Sangue IV]
    [Da jonin in su]

    Controllo Assoluto del Garth
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (3)
    L'utilizzatore può potenziare una Chiiton avente potenza o un costrutto di sangue manipolato tramite la tecnica speciale, trasformandolo in una tecnica avanzata: non richiede slot azione/tecnica per la manipolazione. La potenza è aumentata di 50, la manipolazione o la tecnica potenziate non hanno consumi di chakra. La potenza totale massima è pari a 90. è possibile utilizzarla in combinazione con qualsiasi Chiiton sfruttando uno slot tecnica base anziché avanzato.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: Basso ogni 10 di potenza totale)
    [Richiede Manipolazione del Sangue V]
    [Da jonin in su]

    Sangue Acido
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (4)
    L'utilizzatore può rendere il sangue manipolato acido. Il sangue acido causerà Dolore (DnT Medio). Riduce di 10 la potenza necessaria a distruggere un oggetto.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: Medio / Mantenimento: Mediobasso a colpo)
    [Richiede Manipolazione del Sangue III]
    [Da chunin in su]

    Chiiton Acidi
    Speciale: L'utilizzatore può applicare Sangue Acido anche ai Chiiton e a Mumei.[Da genin in su]

    Sinergia cremisi
    Talento: L'utilizzatore può utilizzare Sangue Acido in combinazione con un chiiton utilizzando uno slot tecnica, invece che slot tecnica avanzata, una volta ogni due round. Non utilizzabile in combinazione con altri talenti.[Da genin in su]

    Sangue Nero
    Talento: L'utilizzatore può rendere il sangue soggetto alla tecnica "Sangue Acido" nero, causando Indebolimento per 2 round, una volta ogni due round. Non utilizzabile in combinazione con altri talenti.[Da chunin in su]


    Edited by DioGeNe - 10/9/2018, 23:34
  13. .

    ::: Reggia dei Kondō, Villaggio del Gelo :::

    Riuscendo in ciò che sembrava davvero impossibile, Akira riuscì a frantumare il jutsu della principessa, liberando Jotaro dalla sua prigione di ghiaccio. Il ragazzo sembrava finalmente aver preso coscienza dei suoi mezzi, rompendo la barriera che lo sperava dal grande ninja che poteva diventare...forse non lo aveva ancora capito ma con quel "semplice" gesto aveva abbandonato il ragazzo che era sempre stato per intraprendere la strada da uomo.

    Sebbene provato da un gelo veramente annidato all'interno delle sue ossa, il Jaku sembrava in grado di stare in piedi e prendere ancora parte attiva nel destino di quel villaggio. I due si scambiarono le informazioni raccolte nei giorni ivi trascorsi e al termine della discussione sembrava appurato che Tensai-ji fosse un pericolo enorme non solo per il Gelo ma per l'intero equilibrio sul continente. Consci di avere ben poche speranze di cavarsela in uno scontro frontale, i due optarono per una pista raccolta dal kiriano e dal dubbio esito: era rimasto incuriosito da quell'artefatto brutto ed impolverato ma i sistemi di sicurezza messi in atto per proteggere i doni nuziali gli dovevano aver dato una appetibilità ancor maggiore.
    Portare il ritrovato compagno nella cassaforte fu una scelta azzeccata: Jotaro era a tutti gli effetti uno dei pochi esperti di sigilli tra le fila accademiche e per anni aveva affinato le sue conoscenze compiendo ricerche nel campo in praticamente ogni laboratorio o archivio dei quattro Paesi accademici. Il problema dunque non sarebbe stato individuare e decifrare quei fuuinjutsu tutto sommato standard ma scioglierli, visto che di chakra l'esperto non ne aveva più. Aveva già eseguito una cancellazione congiunta ma al tempo era stato il Kage in persona a completare il duo mentre Akira, per quanto abile, non era ancora a livello del Jinkurichi della Volpe. Conscio di ciò, il risorto si dilungò in una minuziosa spiegazione riguardo le operazioni da eseguire; una procedura complessa ma che, così spiegata, anche un combattente non proprio portato per quel genere di procedure poteva portare a compimento.

    Ci volle più tempo del previsto ma, viste le precauzioni adoperate dall'uomo svuotato nel tentien, tutto filò liscio. Akira finalmente aveva tra le mani la lanterna ma, se sperava in una qualche sorta di evento mistico sarebbe stato profondamente deluso nel constatare che nulla sarebbe accaduto: il vecchio oggetto avrebbe continuato ad emettere la sua flebile luce a tratti azzurra e a tratti purpurea; nulla che un semplice giocattolo a pile non potesse fare.
    Senza nessun allarme a cui rimediare, cassaforte da rompere o illusione soporifera i due avrebbero potuto trascorrere la notte in tranquillità, riposandosi per le energie spese e pensando ad un piano per l'indomani...Tensai-ji aveva il suo occhio puntato sulla principessa e l'intero evento, al primo passo falso la loro vita sarebbe stata davvero in pericolo. Avrebbero dovuto tenere forzatamente un profilo basso ed agire soltanto al momento giusto.

    ::: Hòritsu no Pitto, Villaggio di Kusa :::

    C'era qualcosa non tornava al piccolo bomberman di Suna; aveva passato ormai diversi giorni a contatto con quell'uomo tanto lungimirante quanto razionale e il suo comportamento sulla faccenda samurai non era in linea con l'uomo che aveva imparato a conoscere. Scruto l'uomo con le sue abilità sensitive alla ricerca di una traccia di chakra, qualcosa che potesse dare pace ai suoi dubbi ma non trovò nulla...sembrava davvero che il passato del nobile Mifune lo perseguitasse al punto da perdere la votazione più importante di quell'epoca ninja. I due quindi non si chiarirono e sebbene le ragioni del jonin fossero inattaccabili, l'uomo si chiude nuovamente a riccio divenendo più distaccato a freddo nei confronti del ragazzo.

    Ebbene, sarebbe stata proprio la testardaggine di Hohenheim la variabile ignorata da chi aveva orchestrato quell'enorme piano. I sigilli sarebbero durati fino all'ora x, quella del grande botto, ma inevitabilmente il jutsu che ne coprivano le traccie sullo scadere del tempo sarebbero risultati inevitabilmente meno efficaci...Quando il Kobayashi rifiutò a muso duro la stretta di mano con la giovane leader del Ferro, la sua guardia non poté convincersene e "guardò" ancora volta, speranzoso di trovare la prova che scagionava l'ambasciatore e il suo menefreghismo. Un minuscolo kanji, piazzato sulla colonna vertebrale, nella zona lombare, parzialmente visibile dalla tecnica di indagine del sensitivo: doveva essere quello, non c'erano altre spiegazioni. Da quando lo avesse addosso era un mistero; il giorno precedente non c'era e nella notte di certo nessuno era entrato nel loro albergo, eludendo la guardia attenta dei due jonin. E se il fuuinjutsu fosse stato piazzato prima dell'inizio della missione? E se anche gli altri ambasciatori accademici ne avessero uno? Uomini di potere del genere andavano in giro sempre scortati ma, per rivali di alto calibro, non sarebbe stato poi impossibile trovare lo spiraglio necessario per applicare il jutsu in giorni di pedinamento. Per scoprirne gli effetti non rimaneva che sciogliere il sigillo, osservando il comportamento di Mifune negli istanti successivi: la tecnica non sembrava agire con molto chakra quindi difficilmente poteva trattarsi di qualcosa di sconvolgente per la psiche dell'uomo. Non che servisse, dopotutto, se davvero c'era del rancore nel profondo nel suo cuore, sarebbe bastata una piccola spinta per piazzare i sentimenti ivi covati difronte alla razionalità!

    Il Sand Scoprion avrebbe avuto tutto il tempo a disposizione per trovare un modo per liberare l'uomo dal male che lo stava evidentemente "manipolando"; tra i presenti doveva esserci almeno un ninja esperto di fuuinjutsu, no? Interrompere la riunione non era una soluzione percorribile quindi il ragazzo avrebbe dovuto agire durante i lunghi sproloqui dei Daimyo e avrebbe dovuto farlo anche senza destare troppi sospetti; chi aveva fatto ciò o era uno dei presenti in quella stanza o vi aveva piazzato una sua spia, la quale probabilmente avrebbe anche impedito uno scioglimento. Far ricredere l'uomo riguardo l'alleanza con la famiglia Toshiro era l'unico modo per accaparrarsi il voto di Onoro, ancora visibilmente delusa dal comportamento dell'uomo e dalla stupidità degli "anziani" che governavano quel mondo. Un sorriso di conforto, tuttavia, il giovane lo trovò nel volto scimmiesco di Babayashi-sama, il quale con orgoglio avrebbe ascoltato le parole forti e sincere che quel piccolo ninja stava rivolgendo ai signorotti lì presenti. Certo, esponendosi in quel modo Hohenheim si era appena fatto diversi nemici, nemici potenti ed influenti che reputavano gli shinobi come mere armi prive di volontà propria; ma in quel frangente era più importante convertire quel testardo leader della Montagna, o almeno così la pensava l'accademico!

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    " Un discorso...come potrei dire...di cuore, giovane ninja. Eppure mi verrebbe da chiedermi se il livello di Suna sia sceso davvero così in basso per permettere ad un moccioso di diventare un jonin; un jonin sa stare al suo posto, un jonin rispetta chi gli è superiore. Mifune e Babayashi, non so quale sia il vostro piano, ma io vi suggerirei di tenere a bada la lingua biforcuta dei "vostri" ninja! "

    Un intervento scontato, visto che con quell'arringa di cuore il sunese avrebbe potuto sciogliere gli animi meno forti e decisi tra i Daimyo lì presenti.

    " E ora bando alle ciance! Mifune poni la tua domanda, ormai tutti presenti hanno ben chiara la situazione in cui vessa il continente e quindi voteremo per decidere l'esito di questa alleanza. "

    Il Kobayashi non si fece pregare e, senza cadere nella trappola dialettica del leader dell'Erba, non rispose alla provocazione e si limitò a porre il quesito alla base di tutta quella faccenda:

    " Signori Daimyo, la questione è semplice: il Paese del Fulmine e della Terra hanno fatto il passo più lungo della gamba e dalle prove messe in evidenza nel corso della riunione è chiaro che dobbiamo preparaci alla guerra. Anzi, mi correggo, la guerra è già iniziata siamo noi che ancora non ce ne siamo accorti: di giorno in giorno il nemico si fa più forte e noi dobbiamo rimanere compatti per uscire vincitori tutti da un conflitto che sembra inevitabile.

    Dunque la domanda che vi pongo è la seguente: darete il vostro consenso alla formazione di una grande alleanza economica e bellica al fine di debellare la minaccia di Kumo ed Iwa e ristabilire l'equilibrio nel continente? Io come detentore del secondo seggio Accademico mi impegno a garantire l'equa redistribuzione dei bottini di guerra a tutti gli aderenti e non in relazione al numero di forze messe in campo. Fino al termine del conflitto si interlaccerà una rete commerciale comune, da cui ogni alleato potrà attingere risorse in caso di necessità; le fucine di ogni Paese membro sforneranno armi per tutti, gli alimenti della raccolta dai campi, l'allevamento e la pesca verranno forniti senza costo alcuno. Al tavolo di guerra siederanno i Kage e i Comandanti di ogni Paese membro e solo a loro spetteranno le decisioni riguardo il dispiego di forze in gioco e le strategie da adottare; ognuno fornirà il massimo livello tecnologico e metterà sul campo i jutsu più potenti, Cercoteri compresi.
    Inoltre propongo una mozione di fiducia per Dōkutsu-sama, il Daimyo dell'Orso, come figura leader della nuova alleanza, che possa supervisionar l'operato di ogni membro con la calma ma la fermezza che lo ha sempre contraddistinto. I dettagli di quanto vi ho appena detto potrete trovarli nella pergamena che vi ho fornito.
    In ultimo, ricordo che nel caso nel raggiungimento della maggioranza, i Paesi rimasti fuori verranno considerati meno che neutrali, più vicini alle idee dei due invasori del nord e quindi potenziali minacce. In caso contrario, le cose rimarranno così come sono e la sopravvivenza nel peridi difficile che verrà sarà a carico di ogni singolo territorio, le cui strategie rimarranno cosa privata."


    Era stata una buona arringa, perché alla fine di questo si parlava, un botta e risposta con Jashin senza esclusioni di colpi; la proposta di Mifune, concisa a parole ma ben più dettagliata nella documentazione preparata, era ora al vaglio dei presenti e a breve una decisione sarebbe stata presa. Hohenheim doveva sbrigarsi se voleva che il Ferro si unisse alla causa dell'Accademia, non avrebbe avuto altra occasione dopo quella.
    Ad ogni modo, il primo ad esprimersi senza nemmeno guardare troppo i documenti del Kobayashi fu il leader dell'Orso, il quale ovviamente alzò la paletta per esprimere il suo consenso. Le Sorgenti Termali fecero poco dopo lo stesso, forte degli accordi commerciali con i quattro accademici che negli anni avevano reso quel lembo di terra una potenza mondiale. Oyu-sama era lì solo in vece del fratello ed era risaputo l'ottimo rapporto che il Daimyo avesse con Kobayashi, Kurogane e le altre famiglie ricche. Considerando il voto accademico, ora la situazione era 3 a 0...chiaramente votare contro era molto più rischioso poiché nel caso quelli si fossero trovati in minoranza sarebbero stati etichettati come nemici. Il Gelo si stava facendo attendere più del previsto, Mifune si sarebbe aspettato che la paletta del Kondō si levasse per prima (viste le ore trascorse insieme a pianificare il matrimonio a quel punto sancito tra la nipote di Koeda e la splendita Yoake). Leggeva i fogli, riga per riga e quel momento di debolezza fu subito colto da Jashin il quale si schiarì la gola affermando di essere contrario; istantaneamente la Cascata e la Neve si aggregarono al Daimyo più coraggioso chiarendo definitivamente la loro posizione sulla faccenda. 3 a 3.

    " Kawa...guardami almeno negli occhi mentre mi pugnali, sarebbe chiedere troppo? "

    1tTNULT

    Così Mifune si rivolse al vecchio "amico", il quale non aveva il coraggio di tenere il suo sguardo. Cosa li aveva promesso quel viscido verme di Jashin? O di quale assurde colpe aveva macchiato l'accademico per riuscire a convincere l'uomo che un tempo gli era stato così vicino (in ogni senso) ? Un momento di gelo che lo shinobi della Montagna si sentì in dovere di interrompere:

    " Questo voto non è per te Mifune, ma per Hohenheim di Suna e per tutti i ninja con lo steso suo spirito di cui i Paesi che rappresenti sono composti. La Montagna oggi si schiera a favore della vita, della lealtà e dell'onore...lo stesso che, anche se solo per un istante, ho scorto nelle tue parole. "

    Ma mentre lo scimmione alzava la sua paletta come uno stuzzicadenti, vista la grandezza della mano che la impugnava, Quari-sama si espresse con un deciso no tutto sommato non così inaspettato visto che qualcuno aveva attentato alla sua vita proprio al primo avvicinamento con Mifune. Se il jonin di Suna aveva dedicato tutto se stesso nella raccolta voti, confrontandosi ripetutamente con quelle illustre cariche, lo stesso non si poteva dire per Shinken il quale aveva evidentemente fallito la sua opera di convincimento nei confronti del The. Certo, sempre che la causa Accademica fosse stata la stessa che aveva animato le azioni del Fedaikin, il solitario ninja delle Squadre speciali forgiato da anni ed anni di dottrina Otese. Ancora parità, mancavano solo i due pensierosi leader di Ferro e Gelo, entrambi in attesa di un qualche evento che potesse spingerli ad alzare o tenere abbassato il braccio. Riguardo Orosabi tutto sarebbe dipeso da un semplice gesto ancora sperato da parte dell'ambasciatore, e quini dall'operato dell'argilloso! Sarebbe bastato sciogliere il sigillo per farlo tornare subito in sé e accettare senza pensarci due volte la proposta di pace della quantomai lungimirante ragazza.

    Poco dopo Koeda-sama sembrò aver preso la sua decisione: chiuse il fascicolo difronte a lui e dando un'occhiata prima a Jashin e poi a Mifune si apprestò ad alzare il braccio optando per l'alleanza e gli ideali del secondo uomo.

    " ASPETTI SIGNORE! C'E' UN AGGIORNAMENTO DAL GELO! Pare che...che...IL VILLAGGIO SIA SPARITO! "

    La paletta arrestò la sua corsa a mezza altezza; la kunoichi che accompagnava il Daimyo aveva interrotto proprio sul più bello l'esito di quell'estenuante giornata di pura politica e aveva pronunciato parole allarmanti al punto da congelare completamente l'assemblea.

    " Spiegati kunoichi, cosa intendi dire con "sparito" ?! "

    " Sono in costante contatto con il Villaggio del Gelo sin dal primo giorno che siamo arrivati. Non ho mai perso un report da parte dei miei colleghi del reparto logistico ma ora il segnale è piatto e l'ultimo messaggio inviatomi è il seguente: s...siamo spac...spac..."

    " Sputa il rospo ragazza ! "

    " Siamo spacciati, siamo sotto attacco...l'Accademia CI HA TRADITI! "

    ::: Giardino adiacente la Chiesa Centrale, Villaggio del Gelo. :::

    Quando il clone del giovane kiriano si scagliò sulla ragazza in volo, pronto a farla saltare in aria insieme a lui, le speranze di Akira di vedere quella stronzetta stecchita dovettero attendere che la coltre svanisse a favore dell'esito dell'attacco. Ebbene, all'esile corpicino un'armatura di ghiaccio e legno si era aggiunta, rendendo la sua portatrice completamente immuni ad attacchi di quella portata [Corteccia di Ghiaccio, Pot 80] !
    Tensai-ji degno solo di uno sguardo il suo assalitore, il microbo della Nebbia che sembrava aver trovato un modo per scamparsela dalle prigioni ma sul suo viso non vi erano i solchi della rabbia, anzi, rideva, rideva a squarciagola, sapendo che presto tutte quelle nullità non le avrebbero dato più rogne.

    " HAHahahah AHAHAHahahahAHA "

    Continuò a salire in alto, ma questa volta a velocità sostenuta e compiendo strambe giravolte difficili da prevedere e quindi intercettare [Azione Rapida]...stava scappando dal kiriano, o almeno questo sembrava. In verità solo lei sapeva di avere poco tempo per mettersi al riparo perché a breve Lui sarebbe arrivato e di certo non avrebbe fatto una eccezione per un'alleata mai vista prima di allora. In pochi secondi divenne un puntino a malapena visibile mentre a terra Akira si accorgeva dell'inganno celato dietro il valso Domaru: al primo colpo, la trasformazione venne meno, smascherando il guardino come la principessa stessa, e al secondo il clone venne distrutto scomparendo in una nuvola di chakra...Aveva "liberato" la principessa dalle catene della bimba prodigio, riuscendo nel suo piano e era riuscito a convincere le guardie lì presenti delle malefatte della loto sovrana, ma se aveva davvero "vinto" perché in petto aveva la netta sensazione di essere in svantaggio, di essere finito in un guaio ancora più grande?

    Il drago sopraggiunse come un rombo assordante, squarciando le tetri nubi che trasudavano elettricità.

    ugsQhkl

    Era l'incarnazione stessa della morte. Nero come la pece e lungo più di ogni altra cosa, al punto da riempire il cielo del Gelo e far cadere qualunque cosa vi fosse al di sotto nel buio più totale...di fatto, non fosse stato per le scariche di fulmini che costantemente riempivano l'aria con i loro bagliori sarebbe stata notte piena. Di rado apparizioni del genere erano avvenute nella storia, o almeno quella che si ricorda, un evento paragonabile alla liberazione dello Yonbi, Cercotero dai muscoli di pietra e saliva di lava, nel deserto dell'Aunaroch o il Gahadokuro, scheletro infernale tra le Armi Ancestrali. In pratica, qualcosa di cui la terra stessa non desiderava esserne palcoscenico [90 SD].


    " UHAAAAAAAAAAAARGGGGGGGGGGGG! L'Era del FuLmINE è sOprAGgiuntA, è queSTA l'Ora del GIUDizio UnIveRsaLe! UUUUUUAAAAAAARRRRGGGGGGGGG! "


    Folle e furioso, il Re del Sud non avrebbe dato retta a niente e nessuno. Anzi, al suo decreto di morte seguì l'azione e d'un tratto quei fulmini sparsi iniziarono a convogliare attorno al corpo dell'immensa creatura andando man mano ad accrescere una sfera nera che qualunque sensitivo avrebbe potuto percepire davvero come la messa in atto di una sentenza ineluttabile. Il chakra raccolto dal dragone raggiunse in una trentina di secondi un valore fuoriscala, inglobando nubi e fulmini fino a svuotare quasi il cielo...Il rumore delle scariche elettriche si era fatto talmente assordante da costringere i civili ormai completamente nel panico e in lacrime a tapparsi le orecchie.

    Pyhfa83

    In quel momento di caos, Akira, Jotaro e i ninja lì presenti avrebbero dovuto mantenere la mente lucida per cercare salvarsi [2 round di tempo per imbastire una difesa]. L'ineluttabile realtà dei fatti, tuttavia, non sembrava dargli molte chance: qualsiasi controffensiva scagliata in direzione del globo oscuro, ammesso che si potesse arrivare in quel poco tempo ai 200 metri di altezza dove nasceva la minaccia, non avrebbe fatto altro che rallentarne di poco l'accrescimento. E a nulla sarebbero valse le parole delle due evocazioni di Raizen, che avrebbero raggiunto il loro pari solo dopo che la tecnica avesse iniziato il caricamento. Supaku aveva saputo toccare le corde giuste per alimentare ancor di più la follia del suo maestro.

    Akira avrebbe avuto tutto il supporto possibile dai quindici, tra studenti e genin impiegati nella zona del banchetto, e i due chunin ognuno a capo di un manipolo di gregari. Le altre unità armate del Villaggio erano a protezione delle mura, del palazzo reale e di ronda tra i vicoli della città e quindi troppo lontane per poter essere di aiuto. Anche tre chunin del gruppo di sensitivi, i fedelissimi di Domaru, si sarebbero aggiunti alla comitiva avendo ricevuto con largo anticipo l'allarme fornito dalle loro barriere di individuazione...Erano tanti ma senza il possente jonin a guidarli tutti sarebbe bastato scrutare i loro volti per capire di essere smarriti: non aveva altra scelta, il guardiano di Kiri avrebbe dovuto prendere le redini del comando per imbastire una difesa!

    Intanto Jotaro avrebbe avuto modo di appartarsi con i due giovani nobili; anche lui sembrava avere un piano sebbene, visti gli ultimi sviluppi, allontanarsi ora dall'unico punto in cui sarebbe stato organizzare una resistenza non sembrava essere una buona scelta. A meno che il Jaku non avesse modo di portarli molto, molto lontani da lì.

    " Dobbiamo rimanere qui e aiutare gli altri! Sono una kunoichi, fammi combattere per il mio nuovo popolo! "

    Il carattere focoso di Yoake sarebbe emerso ancor di più in quel momento di estrema criticità ma sebbene fosse un'incredibile combattente da mischia, in quanto a jutsu ad area conosceva ben poco e contro quell'ammasso di energia senza eguali non avrebbe saputo davvero cosa fare. Il Kondō, invece, inabile allo scontro ed evidentemente meno impulsivo, avrebbe cercato di far ragionare la ragazza, affidandosi ai consigli del delegato accademico:

    " Dobb...dobbiamo fidarci dei nostri ninja Yoake. Se noi moriamo allora tutti gli sforzi fatti per creare questa alleanza verranno meno...Jot...Joaro glie lo dica lei, dobbiamo andarcene di qui! Si ec...cco il rotolo è qui con me, lo prenda! Spe..spero possa teletrasportarci via o e...ev...vocare una qualche specie di b..bb...bunker! "

    Se davvero il risorto aveva un asso nella manica, quello era il momento di tirarlo fuori.

    Quando la sfera iniziò a scendere verso il suolo la flebile speranza di qualcuno degli invitati di vederla per sempre lì in cielo si dissolse definitivamente, tramutando la disperazione del momento in pura rassegnazione. All'impatto sarebbero morte decine tra gli uomini più ricchi ed influenti del continente nonché distrutto l'intero villaggio del Gelo [Kirin Superiore + Catena di Fulmini + Tempesta del Drago + Manipolazione della Natura, Pot 500. Vel Nera, Raggio 60x3x1.5 = 270 metri]. Il bersaglio iniziale era proprio il grosso albero che sorgeva sulla cattedrale, nel centro del villaggio, ovvero l'ultimo dono che la neo Regina ed Asso dei Cuori aveva lasciato alla sua terra natia. Un catalizzatore, era questo che facevano gli specchi di Ame, e se si fosse guardato meglio in quell'appariscente punto focale, dietro la corteccia del Mokuton e ai fiori di ghiaccio, si sarebbe scorto proprio uno di quegli antichissimi artefatti. Superato il mero ostacolo della chioma, non appena il mega raiton di Masamune fosse venuto a contatto con lo specchio, quello avrebbe reagito ingigantendone a dismisura la portata [Raggio x5 (Specchi di Ame) = 1.35 km]. Era così che la principessina dai capelli verdi era riuscita a potenziare il sinolo delle sue due manipolazioni ad estendere la sua illusione a tutto il villaggio; l'immenso albero serviva per portare i suoi fiori in ogni dove e all'interno di quei petali cristallini la ragazza aveva instillato il medium della sua illusione. Forse gli accademici si erano concentrati più sui singoli, addentrandosi nelle problematiche della famiglia reale, più che badare al quadro generale e, sebbene avessero scoperto il vero scopo del genjutsu, non si erano spinti alla ricerca della fonte di quell'immenso potere, probabilmente eccessivo anche per la bimba prodigio.
    Ad ogni modo, ora che il jutsu aveva ultimato il suo unisco scopo di sincronizzatore, l'albero avrebbe potuto palesare la sua seconda funzione trasmettendo la potenza dei raiton in ogni dove arrivando fin dove le sue lunghissime radici si estendevano, facendo collassare il villaggio stesso dalle fondamenta. Forse solo allora Jotaro avrebbe potuto comprendere le parole di Hekemura, il maggiordomo, il quale aveva invitato il Jaku a godere del suo status, "protetto" dal ghiaccio perenne della sua allieva...vantaggio che aveva perso nel momento stesso in cui il chunin di Kiri era riuscito a spezzare il jutsu.

    Per assurdo, dopo il fragore dell'esplosione e il bagliore scaturito da quell'immane colpo, l'unica cosa che sarebbe rimasta ancora in piedi sarebbe stata proprio una parte del tronco dell'albero, la parte centrale quella più vicina allo Specchio.

    ::: Covo dell'Asso di Picche, Villaggio di Ame :::

    " Pare proprio che abbiamo perso la nuova Picca...che peccato! "

    " Hehehehe poco saggio il ragazzo, avrebbe dovuto fidarsi dei suoi nuovi compagni e stare seduto al tavolo. L'ottagono lo ha sicuramente portato lì, troppa concentrazione di chakra per un neofita del controllo della Pietra. Spero solo che non gli venga in mente di combattere..."

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    Stava usando una qualche tecnica ma non era questo il problema principale per il Kage, ora solo all'interno di quella stanza. Aveva lasciato l'ambasciatore in compagnia dei suoi nuovi aspiranti alleati e questo lo aveva portato un passo più lontano di loro dall'ambasciatore apparentemente immobile e privo di sensi. Era chiaramente succube del jutsu di Konan, la quale non interruppe nemmeno per un istante il discorso di Raizen ma si limitò a guardo con sguardo compassionevole:

    " Io credo che possiamo anche smetterla con questa farsa, che dici...Hokage? Hai visto un drago? Si...è il nostro drago. Per come la vedo io hai una sola scelta, lasciare qui i soldi, salutare Nipponito e il tuo amichetto Jinkurichi e lasciare questo posto privato di ogni cosa di valore ti sia rimasta. "

    Finalmente l'Asso era uscito allo scoperto, dimostrando ancora una volta l'inaffidabilità che aveva sempre contraddistinto i ninja di quel dannato villaggio nella Pioggia.

    " Dai, non posso credere che tu abbia davvero creduto in una alleanza ahahah Allora sei davvero tonto come si dice in giro! "

    " Quello che Deidara vuole dire è che sei ancora giovane ed ingenuo Raizen-sama. Ti sei addentrato nei meandri di Ame continuando dritto per la tua strada nonostante le minacce che abbiamo messo sul tuo cammino...persino quando hai perso il tuo chunin non hai fatto una piega, continuando ad ottemperare alle nostre assurde richieste. Se ti avessimo cagato in testa saresti stato capace anche di sopportare questo? Ma scusa, non trovi strano che non uno ma due Demoni siano stati incaricati di scortare uno stolto politico in una missione diplomatica folle? Abbiamo piazzato il nostro sigillo sul vecchio due settimane fa."

    " Sgancia la grana e vattene prima che cambiamo idea e ti uccidiamo qui. "

    L'unica via di uscita era la porta che Feng Gu aveva lasciato aperta ma scappando avrebbe lasciato il Sarutobi e Sho in balia di Ame. I due non avrebbero nemmeno provato a fermare la fuga, anzi avrebbero riso a crepapelle nel vedere la Montagna del Fuoco di Konoha andarsene con la coda tra le gambe dalla tana del nemico. Sul piatto della bilancia c'era però la vita di molte più persone e la minaccia di una folle creatura istigata, incattivita e lasciata libera di distruggere ogni cosa avesse a tiro. Doveva prendere una scelta difficile ma non con la ratio, la quale li avrebbe suggerito di non avere la minima possibilità di uscire vivo da uno scontro contro tutta Ame, ma con il suo orgoglio.

    ::: Caverna dimenticata, Paese della Neve :::

    C'era una sola pecca nella strategia, una piccola insignificante falla ma che, se colta con tempismo, avrebbe potuto ribaltare in un attimo la posizione in estremo vantaggio in cui Rittoru aveva con largo anticipo pianificato. E se il genio di Kusa avesse sottovalutato la pedina di cui, sebbene avesse poche informazioni, il Flagello era solito servirsi con frequenza? E se il Kirin, incapace di combattere e prossimo alla sparizione, avesse avuto ancora la forza di un ultimo attacco in grado di sconvolgere lo senario così accuratamente allestito dallo jashinista?

    Quando il terreno franò, spezzando la maledizione del servo del Dio lo sguardo di quello non andò sull'unico possibile artefice di quel misfatto, né tantomeno sul suo padrone il quale sicuramente avrebbe approfitto di quel momento per fare la sua controffensiva...Rittoru si limitò a chiudere le palpebre figurandosi il dolore immenso che avrebbe provato più tardi, quando si sarebbe punito per quell'errore grossolano. Aveva peccato di superbia, denigrando una creatura inferiore; uno sbaglio che non era solito fare ma che il suo status di immortale saltuariamente lo portava a compiere. E Jeral avrebbe potuto comprendere cosa passasse per la mente del rivale nel vederlo completamente inerme difronte la sua avanzata...che si potesse davvero decidere di subire un attacco diretto per punirsi di uno sbaglio?

    Dunque lo shinobi dell'Erba non si appose a nulla, ne alla nerboruta presa né al dolore che ne conseguì; una scelta di cui se ne pentì l'istante immediatamente successivo perché per lui la sofferenza era piacere e in quella circostanza ogni forma di premiazione era ai suoi occhi immeritata.

    " E io che speravo mi tagliassi un braccio, come minimo...questo non è abbastanza. E ora vuoi condividere anche con me i segreti degli specchi...non merito tutto questo, davvero. "

    Si trattenne quindi dal rompere la capsula di sangue del pericoloso Nukenin, quella che aveva tenuto in bocca come scorta, e ristabilire il rituale con i piedi, lasciati liberi dalla morsa rivale e facilmente impiegabili per la creazione del fuuinjutsu. Come un giocatore di scacchi, Rittoru guardava fino a venti mosse in avanti e per ognuna di esse aveva preparato una risposta efficacie; nello specifico, azionare con il chakra il meccanismo installato sul suo addome per perforarsi l'intestino e piegare in due il troppo sicuro utilizzatore delle porte del chakra sarebbe stato un gioco da ragazzi. Il tronco era la parte del corpo in grado di subire più danni prima di causare svenimento; chissà se il Flagello aveva mai subito una ferita critica senza avere la minima possibilità di difendersi.

    Ma questo non avvenne e il motivo era che l'unica condizione valida per rompere il vincolo di morte che aveva con Jashin si era appena attivata. Uccidere Jeral in quel frangente, in quella caverna sperduta in chissà quale parte del mondo, sarebbe stato controproducente. L'immortale aveva errato lo spazio ed il tempo fino a cogliere una visione di morte ben più problematica del Flagello stesso, una distruzione che aveva ali di nuvole nere e il volto di un drago. Le sinapsi del cervello più unico che raro del ninja elaborarono in un istante le nuove informazioni acquisite, aggiungendosi alle equazioni matematiche da lui stesso elaborate per risolvere il puzzle del presente. Il problema, tuttavia, era proprio quello: il ben oleato meccanismo si inceppò una volta realizzato che la visione del fortunato viaggiatore era di un futuro ormai superato!

    " Siamo andati troppo avanti nel tempo. La mossa del Joker avrebbe senso solo se il concilio fosse ancora in essere...Dobbiamo tornare indietro e per farlo ho bisogno di te. "

    In un attimo la scelta di Rittoru si palesò agli occhi del rivale il quale ancora lo aveva in pugno, stretto nella sua mossa micidiale. Fallire da quella posizione sarebbe stato praticamente impossibile: [1 TA Sconvolgimento Spirituale + <b turbospoiler=" Speciale: L'utilizzatore può diminuire il numero di sigilli di una tecnica di 1 ogni grado ninja posseduto.
    (Consumo: 1/2 Basso per sigillo)">Azzeramento dei Sigilli + Mirino Alternativo, Stile di Combattimento Perfetto, Potenziamento Perfetto, Concentrazione 950]
    . Apparte la distanza nulla della proiezione e la rapidità di propagazione, la reattività del Flagello sarebbe stata messa a dura prova da una vera e propria intrusione mentale eseguita con tempismo perfetto [1 SA Affondo mentale, Riflessi -6 Tacche]. In tutto ciò, l'unico elemento che avrebbe potuto far intuire al nukenin del pericolo sarebbe stato il movimento dei piedi del ninja, le cui punte avrebbero virato leggermente verso di lui [Slot Gratuito].

    " Avanti, ora vediamo se fai il bravo. "

    GbPzsan

    " Vediamo un po...prima di salutarci potrei lasciarti una motivazione in più per risolvere questo problema. Probabilmente non vedrai l'ora di fronteggiare un nemico di tale portata ma, sai com'è, meglio stare sicuri. "

    La sensazione di non essere più padroni del proprio corpo avrebbe investito l'immortale, incapace di muovere un solo dito. Avrebbe quindi lasciato la presa sul nemico e, senza poter fare nulla, si sarebbe fatto toccare sulla fronte dal suo manipolatore, il quale vi avrebbe impresso un sigillo ben noto alla stessa vittima [2 TA Simbolo del Pensiero, Azione Rapida, Maestro Illustore + Impronta oscurità + Genjutsu Inarrestabili -> Efficacia + 50]. L'idea innestata era semplice: distruggere subito e a tutti i costi il drago profetizzato. Senza attendere oltre, Jeral si sarebbe voltato ed incamminato verso lo specchio. Ancora sotto il controllo del jutsu rivale avrebbe varcato la soglia del portale ancora attivo e con in testa un preciso obiettivo...se i calcoli dello Yamanaka fossero stati esatti, quello sarebbe bastato per condurre la sua arma verso la minaccia che si stava per abbattere sul continente.

    " Al prossimo incontro alla morte, Immortale. "


    ::: Hòritsu no Pitto, Villaggio di Kusa :::

    La situazione si era fatta improvvisamente tesa all'interno del palazzo nel cuore di Kusa: la notizia dell'attacco al Gelo colse tutti impreparati e le accuse rivolte verso l'Accademia furono sufficienti a far perdere in un istante la credibilità e il vantaggio (anche in termini di voti) che Mifune si era guadagnato. Chiaramente Jashin ne approfittò per cogliere la palla al balzo e puntare il dito contro l'uomo che per un soffio era in procinto di batterlo al suo stesso gioco:

    " Ecco! LO SAPEVO! L'Accademia non cambierà mai, avete sempre voluto il controllo di tutto e di tutti e questa ne è la prova! Ma avete fatto male i conti questa volta, il Gelo verrà vendicato così come l'orgoglio di tutti noi Daimyo qui riuniti! VI ORDINO DI RESTARE FERMI, siete sotto arresto da parte di Kusa! "

    Era dunque questa la mossa del nemico; levare all'ambasciatore, all'ultimo momento, una paletta di cui era certo, compromettendo inevitabilmente ogni previsione o calcolo. Certo mai il viscido opportunista con il kimono avrebbe pensato di ritrovarsi nella condizione di dover forzare un pareggio, invece che la sua vittoria! Ad ogni modo Hohenheim e Mifune erano nei guai e lo stesso trattamento sarebbe stato riservato a Shinken, all'esterno, il quale avrebbe visto la kunoichi a dorso del cane avvicinarsi a lui con aria minacciosa insieme agli suoi tre segugi.

    " Non rendere le cose più complicate di quanto già non siano. Sei in arresto. L'accusa è di cospirazione e tradimento. "

    Una situazione di stallo alla quale nessuna dei ninja delle altre delegazioni sapeva bene come gestire, soprattutto quelli delle fazioni che già si erano schierate a favore dell'alleanza. Ebbene, ancora una volta a rompere gli indugi sarebbe stato lui, il nano divenuto gigante, il quale si azionò in una frazione di secondo prima anche che Orasabi potesse azionare uno dei suoi jutsu di cattura sul jonin di Suna. Un enorme bastone sarebbe apparso da una coltre di fumo, allungandosi fino a raggiungere il raggio stesso della sala pronto a colpire il primo che avesse fatto un solo passo.

    " Bravi i polli. Non avevo intuito cosa avevate in mente fin quando non ho sentito quell'assurdità uscire dalla bocca della tipetta dai capelli blu. Hohe proteggi il Daimyo. "

    Babayashi non sembrava fidarsi delle parole di Jashin e, mentre con una mano reggeva la ciclopica arma, con l'altra eseguì il sigillo della Capra dando vita al suo spettacolino. Duecento bombecarta invisibili sarebbero esplose all'unisono facendo vibrare la terra dell'Erba e disintegrando in un sol colpo la barriera perimetrale alzata dalla squadra di Kusa. Tutti i ninja all'esterno dovettero proteggersi da un colpo improvviso e ravvicinato ma quella fragorosa detonazione avrebbe praticamente crepato il suolo, causando il crollo di parte del palazzo e come minimo sbilanciato ognuno dei presenti, dando all'esperto gorilla la possibilità di attuare il suo piano. Il crollo dell'edifico era imminente ma Asa Ameno era pronto e i suoi sigilli caricati già da due giorni per l'occasione...

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    " Qui ci pensiamo noi. Hohenheim-san, spero tu ti ricordi di me...mio padre è al matrimonio, te ne prego salvalo, se non è troppo tardi. Il nobile Baba sarà dei vostri; il fuuinjutsu di Mifune-sama è già calibrato per riportarlo nella sede accademica...voi dovrete concentrarvi sulla distanza che ci separa dal villaggio del Gelo per far si che il teletrasporto abbia effetto. Non conoscevamo ancora il luogo dell'attacco e non ho potuto prepararli con anticipo. Confido nelle vostre capacità! "

    Tutto era stato preparato con largo anticipo dal criptico ma lungimirante leader della Montagna. Nelle difese di Kusa c'erano delle falle, fin troppo evidenti per non essere notate, e lui le aveva sfruttate per escogitare una via di fuga...chiunque le avesse lasciate doveva essere dell'Erba ed evidentemente contro la politica scellerata del suo leader. Senza la barriera ad ostacolarlo e Yohanma a minacciarlo di morte, anche l'Otese avrebbe avuto l'opportunità per raggiungere il compagno, scoprire cosa diavolo stesse accadendo ed eventualmente unirsi a loro per la battaglia.

    ::: Cratere, Villaggio del Gelo :::

    " AHAHAhahaHAH AHAHAHA HhahahaHAH ho vinto io, sporchi ipocriti decelebrati! IO, IO SONO LA REGINA, io vi ho agnentati come scarafaggi! UuHAUHAHAU HAHAHAH "

    Le risa di una bimba riempivano il silenzio del Gelo. Era a mezz'aria e levitando sorvolava il capo di battaglia a grande velocità; sembrava completamente fuori di senno, alternando urla di gioia a momenti di estrema serietà, e sfruttando un qualche potere telecinetico di notevole potenza si poetava in giro detriti di palazzi andati distrutti. Ogni tanto si arrestata e, con sguardo glaciale, ne scaraventava una parte sulla superficie, in corrispondeva in un qualche movimento sospetto...avrebbe finito con le sue stesse mani qualche "fortunato" sopravvissuto, se mai ce ne fosse stato.

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    A prima vista, però, le macerie erano l'unico protagonista. Certo, questo fin quando i sopraggiunti non avessero rivolto gli occhi al cielo, realizzando di avere sopra le loro teste un dragone di proporzioni colossali! Masamune era ancora lì, al centro della tempesta, fermo, immobile, come se avesse compiuto uno sforzo immane e avesse bisogno di recuperare le energie. Ogni tanto farfugliava qualcosa in una qualche lingua antica o scoppiava a ridere, segno che anche lui doveva essere pazzo almeno quanto la ragazza dai capelli verdi, ma gli spostamenti dell'affusolato corpo erano ridotti al minimo, così come l'uso del chakra.
    Intuire che fosse quell'essere l'artefice di quello scenario di morte e distruzione non sarebbe stato difficile.

    Il primo a giungere sarebbe stato l'Asso delle Picche, sbucando proprio dallo specchio che aveva preso parte attiva a quanto accaduto. Non sapeva come e non ne conosceva il motivo ma la Pietra Cremisi che lo aveva spinto ad entrare in contatto con il fascio di energia doveva aver reagito con quello strambo artefatto attivando una qualche sorta di jutsu spaziotemporale. Visto lo stato di calamità naturale che aveva colpito il Gelo, sarebbe stato per lui difficile capire anche dove fosse finito: la neve presente tutt'attorno poteva essere un indizio ma vi erano molti posti con quelle caratteristiche nel continente...a dirla tutta avrebbe potuto esserne anche al di fuori!
    La presenza dei draghi di Raizen, considerando quello che i due si erano detto ad Ame, però, gli avrebbe fatto realizzare che il frammento nel suo corpo aveva voluto portarlo proprio verso il pericolo preannunciato dal Kage. Ciò che vedeva attorno a lui doveva essere il Villaggio del Gelo, o almeno ciò che ne rimaneva.

    Qualche istante dopo sarebbe comparso, a circa trecento metri di distanza, ai piedi di quello che doveva essere il palazzo dei Kondō, il gruppo proveniente da Kusa. Il teletrasporto di massa messo in atto dalla colazione appena formatasi condusse Hohenheim, Shinken e Babayashi all'altro capo della connessione Gelo-Erba instaurata. Come per il nukenin, grande sarebbe stato il loro stupore nel constatare quello che era successo; il messaggio che era loro arrivato era dunque vero ed erano arrivati tardi per poter rimediare...di quello stupendo villaggio, dei suoi abitanti, dei Daimyo e uomini di potere lì riuniti non rimaneva che il ricordo.

    Tuttavia osservando il dragone e la ragazza in volo sarebbe apparso subito chiaro ai tre di essersi catapultati in una situazione alquanto rischiosa; per il momento nessuno dei due sembrava averli visti ma non sarebbe passato molto prima che lo sguardo del Re del Sud li individuasse tra le macerie o che l'Asso, in preda al suo desiderio di sterminar ogni cosa, li scovasse. Dovevano decidere cosa fare ed escogitare un piano e dovevano farlo al più presto!

    " Vola senza uno schema preciso ma se siamo bravi e fortunati possiamo prenderla alle spalle o dopo che smette di attaccare a caso con i detriti. Io sono molto agile e capace di grandi salti, fino a cinquanta metri la posso afferrare senza problemi...per quote superiori ho bisogno di qualche preparativo. Sono principalmente un taijutsaro ma conosco dei sigilli di confinamento potenti, basta che riesca a toccarla con il mio bastone. Dobbiamo coordinare le nostre mosse però, così da sferrare un potente attacco nei pochi istanti in cui sarà indifesa. Non si aspetta di essere attaccata ora. La pagherà per quello che ha fatto! Quanto al drago...mi sembra affaticato al momento, forse non potrà esserle di aiuto se agiamo subito! A lui penseremo una volta che abbiamo catturato la stronza. "

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    Il Daimyo in versione gorilla alto tre metri era propenso all'azione; avevano l'opportunità di catturare un nemico dal quale avrebbero potuto raccogliere moltissime informazioni e, accorgendosi dello stato di recupero del dragone, distruggere una minaccia pericolosissima per gli equilibri del continente ora che era debole.

    Quello che il Kage avrebbe visto, subito dopo il bagliore dell'ottagono, sarebbe stata la stessa desolazione di tutti gli altri...uno scenario di morte e distruzione senza eguali, superiore di gran lunga all'attacco alla sede Accademica per mano dei Cremisi. Se i suoi due draghi fossero stati lì o meno ad attenderlo solo le azioni che questi avrebbero intrapreso nei confronti del folle Masamune avrebbero potuto dirlo.
    Guardandosi alle spalle avrebbe realizzato di essere appena uscito da quello che sembrava un grande specchio e che a Ru Wai era accaduta esattamente la stessa cosa, essendo quello arrivato solo qualche secondo prima. Sarebbe dovuto uscire dall'involucro dell'albero, il quale lo rendeva occultato alla ragazzina e al drago, per osservare bene in quale guaio si fosse cacciato. Lì c'era un drago da "curare" e lui era forse l'unico in grado di poterlo fare!

    Circa un minuto dopo, a fare la sua apparizione sarebbe stato il Flagello, proprio colui che aveva dato inconsapevolmente inizio a quella tragedia (o forse miracolo per la visione distorta del mondo propria del nukenin). Era stato lui che aveva risvegliato gli Specchi, attivando l'ottagono di Ame e liberando Masamune dalla prigione che lo custodiva; un evento inaspettato ma accolto con entusiasmo dal Joker, il quale aveva pensato fin dal principio al numero due dei jinkurichi della foglia come batteria per attivare il meccanismo. Qualora Feng Gu e Raizen fosse rimasto lì nei pressi dell'albero, l'apparizione di Jeral non sarebbe passata inosservata e i tre avrebbero potuto decidere "insieme" come comportarsi; in caso contrario il nukenin più ricercato del continente, dopo Hayate, avrebbe avuto carta bianca per scrivere il dafarsi. Avrebbe optato per un approccio diretto, come suo solito, oppure avrebbe atteso il momento giusto per uscire allo scoperto? Sapeva chi fosse la ragazza, il suo nuovo servetto glie lo aveva rivelato nella prigione dell'Erba, e gli Specchi gli avevano già mostrato il dragone come presagio di sventura e morte...In altre parole, due rivali di livello altissimo, sicuramente non affrontabili da solo.

    Se il destino di Minoru, coinvolto in pieno dal Kirin, o di Sho, prigioniero di Ame, era ben delineato, di Akira e Jotaro ancora nulla era noto. Se avessero trovato un modo per salvarsi dal crudele fato solo il tempo lo avrebbe rivelato.

    Ultimo ma non meno importante, in un antro tra due grosse lastre di pietra (un tempo appartenenti alla chiesa) sbucò una mano, poi un braccio ed infine il volto di un uomo grandemente provato da quello che aveva passato. Il suo scontro con l'assassino del Fulmine era stato interrotto sul più bello dall'esplosione, quando il soffitto delle prigioni situate nell'entroterra gli era crollato addosso; lui si era salvato per puro miracolo e solo grazie ai jutsu che sapeva infondere nella sua spada...il rivale, con tutta probabilità, non era stato così fortunato. Tra lacrime e sangue, il suo sguardo straziato si posò sul Tensai-ji, la bimba che aveva cresciuto come una figlia per tutti quegli anni e per poco non rivelò la sua posizione sbraitandole contro e vomitandole il suo disprezzo. Aveva tradito lui, la sua famiglia e il suo villaggio macchiandosi di un crimine imperdonabile...l'avrebbe pagata e sarebbe stato lui stesso a rimediare ai suoi errori, uccidendola con le sue stesse mani! Parola di Domaru.

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    Qualora tutti fossero rimasti nascosti e nessuna azione azione offensiva fosse stata portata all'Asso, la ragazzina se ne sarebbe andata ridendo a crepapelle volando verso il cielo fino a scomparire dietro le nubi nere; avrebbe lasciato che Masamune facesse del luogo dove era crescita la sua nuova casa e avrebbe tagliato definitivamente i ponti con il passato dirigendo il suo sguardo in avanti, verso Ame.



    CITAZIONE
    OT/ Signori, questo è l'ultimo giro di giostra. Dopo più di un anno ce l'abbiamo fatta ma io sono molto soddisfatto di ciò che abbiamo prodotto; spero vi siate divertiti! Assegnerò gli stemmi dopo i vostri post.
    Detto ciò, per tutti (almeno chi è ancora vivo XD), si è sbloccato un megascontro! Consideratelo un mio regalo per i buoni post che avete prodotto :asdx: Chi vuole tirarsi in dietro può farlo, trovando una motivazione plausibile per uscire dal duello in questo post conclusivo. Il drago è un BOSS GIGANTE e come tale fuori dalla scala di potenza canonica dei png che affrontate in quest quindi per batterlo / convertirlo / qualunque sia il vostro piano avrete bisogno di lavorare di gruppo e farlo bene (avete anche dei png alleati, sfruttateli). In più c'è l'aggravante Tensai-ji che, però, se non vorrete affrontarla se ne andrà lasciando spazio al solo dragone.
    Con chi continua io direi di proseguire su questo topic, senza crearne uno nuovo. DAI CAZZO!

    ps. Gli esiti della quest per quanto riguarda il macro-gdr io direi di renderli pubblici dopo questo scontro, in maniera da chiudere il cerchio in maniera completa./OT


    Edited by DioGeNe - 9/9/2018, 00:55
  14. .

    Chiamata a raccolta di massa


    EMERGENZA A KIRI



    [L'ufficio di Sanjuro offre un serivizio di post-introduzione per altri Kiriani desiderosi]

    Quella mattina presto, i primi Kiriani che avessero iniziato a solcare le strade del villaggio assieme al sole che lentamente doveva ancora fare capolino, avrebbero notato un dettaglio insolito. Sanjuro era in piedi, il che sarebbe insolito di per sè, ma lo sciamano stava correndo avanti e indietro per il villaggio, che ancora insonnolito, non era scosso dal alcun rumore, se non quello del mare, e delle infradito del consigliere che sbattevano come le mani di un bambino che cerca di scuotersi via la sabbia dalle dita. Ignorando qualunque pescatore o fornaio avesse cercato di fermarlo, e ignorando i vasi di fiori che stava letteralmente demolendo percorrendo i vialetti delle piccole case attorno alla via maestra per fare prima, Sanjuro sarebbe arrivato davanti alla casa di Akira, riparata non troppo tempo prima dato che lo sciamano aveva fatto schiantare tutto l'impianto idraulico. Vuota.
    Riprese a correre, stavolta verso il quartiere Akuma. Quando lo videro in lontananza in fondo alla strada, i due piantoni nemmeno si preoccuparono di fermarlo, talmente abituati alle sua stranezze, e ripresero a parlare tra loro mentre la sagoma dello sciamano sfrecciava tra le loro testa per raggiungere la casa di Meika. Vuota.

    [Ore 9.00]

    A questo punto della mattinata, Sanjuro aveva controllato ogni punto del villaggio dove era vagamente sicuro di poter trovare Akira, e si era dato per vinto. Per trovare il suo amico ormai restavano solo 3 possibilità: utilizzare le sue capacità sciamaniche, ovvero il metodo più facile e veloce; utilizzare il rituale di teletrasporto trans-mistico che aveva usato per salvare il mondo durante la crisi dello spettro dei miracoli, ovvero il metodo meno facile, ma più immediato, oppure ordinare ad alcuni kiriani di prendere armi e bagagli e andare a cercare Akira per recapitare il suo messaggio, cercandolo a caso finchè non lo avessero trovato.

    Sanjuro guardò Gassan. Gassan annuì.

    Valletto! Esclamò, e un funzionario di Kiri, il poveretto che si era beccato gli zoccoli di capra in faccia nel giorno dell'investitura di Sanjuro, entrò nella stanza. - Sanjuro-sama, non sono un valletto, sono il messaggero assegnato al suo ufficio....- Disse il ragazzo spaventato; non voleva lamentarsi troppo, per una volta che lo sciamano stava eseguendo i suoi compiti da una stanza a caso in amministrazione e non nella sua tenda nella palude adibita ad ufficio. Per dovizia di particolari, la stanza in cui si trovava Sanjuro al momento era il magazzino dei blocchi di carta. Un loculo di 3 metri per 3, buio, pieno di roba e senza finestre.

    Ho un compito di estrema importanza per te. Una missione di altissimo livello dipende dalla tua solerzia. Vammi a chiamare Kitori, Youshi e Fudoh, che mi raggiungano nel mio ufficio. E il giovane, pieno di energia per aver ricevuto un compito ufficiale, non perse tempo.

    [Nel tendone nella palude]

    Quando il trio fosse arrivato nella maleodorante palude posta sì dentro le mura, ma all'estremità del villaggio, i loro nasi sarebbero stati saturati da un tanfo ignorante. Soprattutto se era la prima volta che vi mettevano piede.
    Il rovinato pontile li avrebbe condotti davanti ad un particolare tendone, dentro al quale avrebbero trovato un paio di tavolini, uno a sinistra, dove Sanjuro comunicava con i flussi mistici, e uno al centro, dove teoricamente svolgeva i suoi compiti. Quando lo sciamano li vide entrare, li accolse con un abbraccio, uno per uno furono avvolti dalle rigide braccia tutt'ossa dello sciamano che impugnava il suo bastone. Ovviamente quando venne il momento di Fudoh, il gabbiano semi-morto, Toki, che "riposava" più o meno in pace sulla testa di Sanjuro, si animò, arrivando quasi a contatto con la testa del ragazzo, urlando e sputacchiando come se fosse stato schiacciato da un sasso. Proprio quel ragazzo non gli piaceva; solo la separazione tra il consigliere e il suo allievo permisero all'animale di calmarsi e tornare a morire.

    Bene arrivati bene arrivati, non perdiamo tempo, ho un compito per voi, UNA MISSIONE DI GRADO S.

    Lo sciamano si frugò nel gonnellino e tirò fuori un rotolo. Non un rotolaccio fatto in casa da Sanjuro, ma proprio uno di quelli ufficiali, con tanto di legacci e sigilli per impedire la lettura del contenuto da occhi indiscreti. Quindi lo porse a Fudoh. Si schiarì la voce e cercò di rendere il momento più solenne e ufficiale possibile.

    Dovete consegnare questo rotolo ad Akira-san, che in questo momento pare non si trovi a Kiri. Il contenuto è segreto e solo Akira deve aprire il rotolo. Affrettatevi e fate attenzione, forze nemiche cercheranno di privarvi del rotolo, ma per l'onore del villaggio, dovete impedire che questo accada. Ora localizzerò Akira. Disse Sanjuro, poco prima di andare a urinare in una bacinella, probabilmente la stessa dove preparava il latte per la colazione.
    Condusse il pentolino sul tavolo del misticismo, e dopo averci buttato dentro strane polveri e quello che sembrava chiaramente un termodev, verso il liquido su di una mappa del mondo, che venne chiaramente imbrattata. Totalmente.

    Grazie alla pipì di Sanjuro perennemente presente nel sistema di Akira, del quale forse persino lui ignorava la presenza, fusione avvenuta durante lo spettro dei miracoli, lo sciamano era ora in grado di localizzare il suo amico, a meno di eventi particolari che ne impedivano il contatto.
    Lo sciamano quindi spiegò più o meno, con parole sue, la direzione ai ninja che stava inviando; ignorando completamente la posizione esatta del paese dove li stava mandando, o anche solo la sua esistenza. Praticamente li mandò alla cieca in un punto, sperando di trovare l'Hozuki, e la cosa fu chiarissima per tutti, persino per Gassan, ma non per Sanjuro.

    Buon viaggio, e che il Misticismo sia con voi sempre.




  15. .

    The MOTHERLODE


    [10]



    Akira aveva chiaramente delle rimostranze, era normale, per un giovanotto in cui ardeva il fuoco di chi vuole cambiare il mondo, e pensa che un ruolo gli dia accesso a utte le porte della conoscenza. In ogni caso Jotaro non rispose all'ultima sua affermazione riguardo la presenza del ronin nel territorio del Gelo; semplicemente si limitò ad annuire, concordando con le parole del ragazzo. Quando al discorso della pioggia, Jotaro riflettè con attenzione prima di rispondere; Tensai-ji era sicuramente un cane pazzo, ma forse, nella guerra del futuro, poteva risultare una carta vincente a favore dei villaggi, e poteva essere saggio ragionare in questo senso.

    << Da quel poco che ho capito prima che la signorina mi congelasse, pare che stia cercando il favore della gentaglia che si accalca nel villaggio della Pioggia, anche se non ha detto a che titolo, o di chi siano le attenzioni che vuole ottenere. In ogni caso se dici che contemporaneamente a questo evento ce ne sono altri ad Ame e a Kusa, forse non è una coincidenza che così tante persone di spicco siano state invitate fuori casa proprio adesso. Forse dovremo esercitare più cautela del normale. >>

    Jotaro ignorava quello che si stava svolgendo altrove, era partito subito dopo la notizia del matrimonio al Gelo, prima che arrivassero comunicazioni degli altri due eventi. Non poteva affatto essere una coincidenza. L'unica cosa certa in quella situazione, era che Akira Hozuki si stava aggiudicando il premio come shinobi più logorroico che Jotaro avesse mai incontrato in quasi 50 anni di servizio. E di parecchi metri rispetto al secondo classificato.
    Terminata l'enciclica riguardo gli eventi accademici, iniziò quella sulla principessa e sulla situazione fisica del ronin; il quale, seppur con grande fatica, cercò di restare il più possibile gentile.
    << Sicuramente ci sono dei medium disposti in tutto il villaggio, e probabilmente dopo il mantenimento di una tecnica simile, l'utilizzatore si troverà al minimo delle forze, ma la principessa non è assolutamente da prendere sotto gamba, nemmeno con un'azione di sorpresa. >> Alzò quindi un sopracciglio, quando Akira rivelò di doversi trovare nella prigione, questo rendeva le cose ancora più traballanti, erano in due, anzi, uno e mezzo, ed entrambi erano malvisti dai loro avversari. Proprio una ciliegia sulla torta.

    << Ho avuto un grave incidente che mi ha proibito l'uso delle arti ninja, per questo vengo inviato solo come diplomatico, e la mia presenza non è inoltrata ai villaggi. Sono del tutto un civile. E dovrei mantenermi tale, ma quando ho notato il vecchio monarca, mi sono sentito in dovere di intervenire. >> Riguardo alla grande rapina invece, il giovane sembrava solo interessato ad un artefatto come rimborso spese per i disagi subiti. Effettivamente se era stato assoldato come guarda di un Daymio ed era stato sbattuto in prigione dalla principessa, la sua paga non avrebbe reso giustizia alle sue fatiche. Jotaro accettò con un cenno del capo. Non aveva ancora la minima idea di cosa si sarebbe trovato davanti in realtà.
    Akira condusse il suo nuovo alleato verso la stanza del tesoro, ovviamente descrivendo con dovizia di particolari come si era liberato delle guardie e del personale. Quindi con un clone, generò un palo per permetterci di operare. Nel curriculum di Jotaro, mancava ancora una rapina a un matrimonio.
    Finalmente il ragazzo Hozuki prese a parlare di qualcosa di interessante: sigilli! La sala del tesoro era stata progettata con dei meccanismi di allarme e di difesa. Secondo il ragazzo c'erano barriere di individuazione e sigilli particolari per impedire i furti. Niente di più emozionante.
    Ad una rapida occhiata, la stanza sembrava protetta da più di uno strato di sigilli, fortunatamente non sovrapposti tra loro. Questo avrebbe richiesto meno tempo per analizzarli singolarmente, ma più tempo per scovarli tutti. Jotaro si assicurò che Akira avesse ben chiaro il concetto. Serviva tempo, altrimenti avrebbe potuto farsi strada a spadate e finire in chissà qualche trappola.


    Studio del Sigillo
    Conoscenza: L'utilizzatore può comprendere il funzionamento di un sigillo osservandolo. Richiede un'osservazione di almeno 1 round.(Richiede Esperto di Fuuinjutsu)
    [Da genin in su]

    << Come hai già notato, l'introduzione di un qualsiasi costrutto non avrebbe alcun effetto. >> [...]

    Passarono alcuni minuti, quindi, dalla posizione da seduto cui si trovava, Jotaro decise di alzarsi e... << Da qui non posso capirci molto di più, devo entrare dentro. Sono piuttosto sicuro di aver intuito la firma di un ulteriore sigillo perimetrale, ma non vorrei metterti in pericolo, aspetta fuori dalla porta per favore. Qualunque cosa sia ha a che fare col chakra, lascia fare a me. >> Concluse il ronin prima di compiere alcuni passi dentro la sala, e sedersi al suo centro a gambe incrociate, proprio come era seduto poco prima. Rimase in silenzio, osservando con dovizia di attenzioni ogni angolo della stanza. Quindi si alzò, e andò a controllare i vari scomparti della grande cassaforte. Avevano tutti una chiusura a sigillo visibile da varie cifre. Sia aprirli, che forzarli con altri sigilli, avrebbe richiesto almeno una minima spesa di chakra. Ecco la fregatura. Jotaro tornò da Akira, uscendo dalla sala. Tutta l'analisi aveva richiesto almeno 40 minuti.

    << Le cose stanno così. Sono estremamente sicuro che la sala abbia un sigillo che scruta il chakra di chi vi entra, motivo per il quale penso di poter fare avanti e indietro senza troppi problemi. Questa è la buona notizia. I sigilli presenti nella sala non sono che roba accademica, niente che normalmente non potrei del tutto annichilire, ma non avendo più chakra, dovremo arrangiarci. >> Jotaro si fermò un momento, assumendo posizione riflessiva. << Posso disegnare un sigillo che ti permetta di passare senza essere notato, fino a che non usci alcun chakra, ed ecco il problema. La cassaforte. Non è un problema di per sè, posso facilmente superare i sigilli che tengono chiusi i singoli scompartimenti, ma il problema è che per aprire ciascuno di essi, dovrò fornirti un sigillo da imprimere, per il quale dovrai utilizzare una piccola quantità di chakra. Viene da sè che nel momento in cui aprirai uno scompartimento, la sala ti scoprirà. >>

    Il ronin prese a rovistare nel mantello alla ricerca di qualche foglietto di carta e del solito pennarello che usava per tracciare i sigilli. E prese a scribacchiare sui singoli cartellini. << Al massimo posso rallentare l'allarme, ma non disattivarlo del tutto. Da quando inizierai ad aprire il primo, partirà un conto alla rovescia che non posso in alcun modo modificare. Se farai quello che ti dirò, quando te lo dirò, potrai aprire 3 o 4 scompartimenti al massimo, poi dovrai filartela. Attendi un attimo. >>

    Jotaro tornò dentro la sala, armato del suo letale pennarello, e prese a scribacchiare kanji al centro esatto per mandare in vacca quella che sembrava essere la barriera di individuazione. Quindi si rivolse ad Akira. << Puoi entrare. Niente chakra mi raccomando. >> Quando il ragazzo lo avesse raggiunto, avrebbe passato ad Akira i foglietti con raffigurate le "chiavi" per i singoli scompartimenti. << Devi apporre un cartellino alla volta, aprire, svuotare e RICHIUDERE. Ci siamo capiti? Completa uno scompartimento, PRIMA di passare al secondo. E se per caso dopo il primo gli altri non dovessero funzionare, resta nella sala e descrivimi accuratamente un chiavistello in modo che possa scriverti una nuova chiave. C'è la possibilità che dopo aver aperto il primo, gli altri cambino calligrafia di kanji. Una cosa comune che non posso scoprire prima di aver provato ad aprire il primo. Io devo restare qui a controllare il fuuinjutsu dell'allarme, altrimenti siamo fregati. Se per qualunque ragione ti faccio un fischio, dobbiamo uscire subito! >>

    Per Jotaro la spiegazione era semplice come spiegare ad un bambino il flusso delle firme di chakra nei sigilli sovrapposti, Raizen ci aveva capito qualcosa al S.O.M.A. ed era riuscito ad aprire la porta sigillata, ma questo Akira ? Jotaro non aveva la minima idea di che tipo fosse, oltre a essere logorroico. Prima di lasciarlo fare, aggiunse:

    << Se recuperi in tempo ciò che cerchi, ti chiederei un piacere, ho disegnato un simbolo a terra, proprio davanti alla cassaforte. >>

    5eA9O52



    << Per essere sicuri che "qualcosa" esca da qui, accumula quanti più "rimborsi spese" che puoi sul simbolo, quindi usa semplicemente la tecnica del richiamo, scompariranno in una nuvoletta e si depositeranno al sicuro per un futuro "prelievo" . >>

    [Dopo la grande rapina]

    Era anche un esperto di attacchi kamikaze. Fantastico.

    << Non porto bombe con me mi dispiace. Sono un diplomatico. Se possibile però, ti chiederei domani, in caso di problemi, di affidarmi un tuo clone affinchè possa fargli usare del chakra, in caso di estremo pericolo. >> Disse Jotaro, come se non avesse preparato una trappola esplosiva alla sua stanza d'albergo.
    Alla fine, il ragazzo consigliò a Jotaro, che gli pareva un tipo sveglio, di tenere la testa bassa e andare a rimpiattarsi da qualche parte. Forse un giorno gli avrebbe rivelato di essere colui che aveva quasi ucciso il suo precedente Kage, se non fosse stato per Diogenes. Jotaro annuì salutando il ragazzo, e andò a cercare della colla per rimontare il blocco di ghiaccio e nascondercisi dentro. Impossibilitato a trovare una sufficiente quantità di colla, Jotaro sgattaiolò nuovamente nella stanza dove la principessa teneva in scacco il padre, per poter analizzare con più calma tutto ciò che quella sala aveva da offrire ad uno studioso di arti ninja.


    [Il giorno dopo]

    Facendo attenzione a non essere riconosciuto dalla principessa, Jotaro si intrufolò al matrimonio, dove nel giro di nemmeno troppo tempo, si scatenò il finimondo.
    Pioggia, fulmini, e la principessa che volava in giro come una libellula. Un parapiglia incredibile, contando anche il prodotto di Akira che si lanciava facendosi esplodere, tenendo fede a quanto il ragazzo aveva detto la sera prima sugli attacchi kamikaze. Fino a che, il giovane, se ne uscì con un vero e proprio richiamo vocale, cosa che fece saltare Jotaro giù dalla balconata dietro la quale si era nascosto, togliendosi il mantello, per lanciarsi addosso al principe e alla sua futura moglie, avviluppando nell'abito scuro la seconda. Cosa che fece, caricandosi letteralmente la ragazza insaccata su una spalla, e invitando il ragazzo a seguirlo.
    << Spero che abbiate ricevuto il mio messaggio ieri sera vostra altezza ! >> Riferendosi al pizzino nascosto, donato al principe a cena.
    Avrebbe invitato il ragazzo a mescolarsi assieme a lui alla folla che stava fuggendo, per disorientare i nemici.
    << Presto, toglietevi tutto ciò che possa farvi riconoscere, siete un bersaglio troppo evidente. ! >> Per quanto ne sapeva, non c'erano alleati in tutto il villaggio; le guardie potevano essere corrotte e le scorte del Daymio del vento erano..beh, Akira. L'unico posto sicuro era lontano da quel villaggio. Per ora la cosa più importante era far perdere le proprie tracce. Per questo, se il principe non si fosse dato una mossa, Jotaro avrebbe letteralmente "preso in prestito " il suo abito di nozze e lo avrebbe frombolato addosso ad uno degli invitati a caso, di corporatura simile al principe, che si stava dando alla fuga.

    Durante l'allontanamento, se chiaramente fosse riuscito, Jotaro avrebbe chiesto: << Altezza, avete ancora il rotolo che vi ho donato quando sono arrivato? Sarebbe davvero utile in questo momento! >>

    Akira era rimasto solo contro tutti i nemici, era davvero così forte come sembrava?

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