Votes given by Shiltar Kaguya

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    Oto Heist

    Capitolo 7

    Le Rovine di Palazzo Yakushi
    Con le macchinazioni del Kokage il terribile combattimento a Palazzo Yakushi procedeva senza che fosse scattato l'allarme, ma sicuramente presto le cose sarebbero cambiate poiché esisteva un limite a quanto un drago gigantesco e le ripetute esplosioni potessero venire ignorate dal popolo, che ovviamente avrebbe chiamato a gran voce guardie e interventi. Ma tra le rovine del palazzo un singolo individuo si ergeva, cercando di opporsi a una divinità che era stata chiamata nonostante i complessi vincoli che limitavano il suo intervento sul mondo mortale, resi ancora più pesanti dal suo ruolo di osservatore di ogni cosa. La blasfema bocca del Flagello, conscia del diritto a porre domande, si spalancò per chiedere lumi sulla morte avversaria, ed esattamente come promesso ebbe risposta.
    Devi uccidermi nella mia forma fisica, non quella evocata. Questo presuppone che il mio potere non avrebbe vincoli, e dovresti affrontarmi nel vuoto dello spazio tra il pianeta e la luna. Allo stato attuale, le tue capacità non sono sufficienti. La risposta non venne pronunciata realmente da Tenchou, ma si manifestò nella mente del Flagello come assolutamente esatta e incontrovertibile, galvanizzandolo al punto da correre, eccitato, verso altre conoscenze proibite con la sua seconda domanda.

    L'ascensione divina implica raggiungere uno stato di esistenza superiore, come accaduto a me quando mio fratello Ryujin ascese al rango di Divinità...questo inevitabilmente ha un prezzo. Avere la divinità significa lasciare il mondo mortale alle spalle, e ogni interazione con esso avrebbe dei limiti netti e invalicabili, di fatto molto più stringenti delle azioni che puoi compiere ora...e con un prezzo da pagare. Diverse sono le vie per l'ascensione, tra cui la raccolta del potere o l'assorbire la scintilla divina da una creatura che la possegga, ma il risultato sarebbe lo stesso: otterresti un ruolo e un'Autorità, e con essa vincoli e un sostanziale abbandono delle faccende dei mortali. Ciò che un Mortale può fare, però...è ottenere Autorità anche senza la Scintilla Divina. Essa non può essere qualcosa di intrinseco, ma può essere posseduta tramite oggetti rari, legati alle divinità attuali o perdute. Un oggetto dotato di Autorità ha potere divino che può superare i limiti dei mortali, senza doverne abbandonare il mondo. Può essere sottratto o distrutto, certo, ma è quanto di più vicino a ciò che chiedi. [Nota] Non avrebbe detto altro, mentre gli sgherri del Flagello lo informavano della crepa nella reliquia, che portava a dover elaborare una strategia più efficiente, visto il tempo risicato. Il tempo si fa limitato...intendi usare questa barriera per aiutare la ricerca della Reliquia? Immagino sia stata generata da qualcuno nel sottosuolo... Come presupposto dal suo ruolo, nulla poteva sfuggire a Tenchou, che pur non potendo leggere la mente del Flagello era consapevole di ciò che faceva ciascuno dei suoi alleati.

    Ogen era furente ma impotente, e il Flagello si gloriava di quella reazione come un alcoolista davanti a una botte di vino, arrivando a subire volontariamente parte dei danni pur di abbeverarsi nuovamente alla fonte di conoscenza che era Tenchou, forse ignorandone le conseguenze. In un atto di assoluto autolesionismo applicò su sé stesso un Simbolo di Status che causava sordità, ma sfortunatamente per lui non fu abbastanza veloce, subendone gli effetti e arrivando poi a doversi liberare comunque dal danno che si era autoinflitto [Nota]. La voce tornò alla sua mente senza che il drago parlasse...Tenchou era costantemente in osservazione di tutto il mondo, anche in quel momento, e il solo pensiero di coglierlo alla sprovvista era una contraddizione in termini. Esso è spezzato, suddiviso tra tre diversi contenitori e privo di coscienza residua. Uno di essi è servo dello Tsuchikage di Iwa e si trova in quel villaggio per la maggior parte del tempo. Gli altri due contenitori sono in luoghi dove non ho possibilità di vedere. Parole che svelavano una sua debolezza, o forse uno dei limiti di cui aveva parlato relativamente allo status di Divinità? In quel momento Jeral si liberava dalla stretta del Drago preparandosi a un contrattacco e al mettere in gioco la sua strategia.

    Tenchou non ebbe quindi alcuna sorpresa nel vedere Karasu che si immergeva rapidamente nel terreno, troppo rapido perché persino il Drago potesse impedirlo...complice la sua impossibilità di interagire con il terreno in qualunque modo, avendo perso quel diritto nella forma delle Stelle di Iwa, ma anche se all'apparizione Omoi fu cosciente dell'arrivo di Karasu, nel momento in cui si immerse il mercenario al servizio del Flagello commise un errore legato alla carenza di indicazioni: fece tutto il possibile per essere furtivo. Omoi era consapevole della sua presenza ma considerate le sue percezioni ridotte, a maggior ragione essendo nella reliquia, non era in grado di stabilire esattamente dove fosse il chunin che sfruttava l'arte della terra e nonostante l'ampia possibilità di movimento non lo avrebbe potuto guidare in maniera efficace. Per prove ed errori avrebbe sicuramente raggiunto la reliquia, aggirando magari macerie non valicabili con l'Arte della Terra, ma non ci sarebbe riuscito immediatamente [Nota].

    Nonostante tutto il Flagello ricorse nuovamente al diritto di domanda che aveva acquisito, chiedendo lumi sulle Armi di Iwa e ottenendo così conoscenze che racchiudevano infiniti pericoli. Komainu si trova sulla Luna e ha già designato un'intera specie quale suo pilota. Si riferiva sicuramente ai Lunari che Jeral avrebbe incontrato in seguito. A parte il mio intervento, non conosco metodi per arrivare sulla Luna o entità con abbastanza chakra da raggiungerla. Ma se lo facessi, dovresti diventare il dominatore di quegli esseri o costringerli a cederti il controllo. Quanto al Kappa, tu già conosci la sua posizione, ma esso deve essere ancora attivato del tutto. Il Jorogumo a sua volta deve essere attivato, e ignoro la sua posizione attuale, ma so che la sua anima si trova fuori dal corpo e senza riunirli non potresti mai riattivarlo. E anche fosse, Esso non ha un pilota: agisce e pianifica di sua sponte, tuttavia la sua coscienza si trova a Taki e si fa chiamare Maya Orihara, se volessi convincerlo ad allearsi con te. Oni sfugge alla mia visione, ma non ha piloti, esso agisce per sua sponte come il Jorogumo, solo convincendolo potresti ottenere il suo controllo. E durante quel flusso di informazioni il Flagello attaccò caricando la tecnica che già aveva sfruttato in precedenza, nota tanto a Ogen e certamente anche a Tenchou che la aveva osservata decine di volte in passato e sapeva cosa aspettarsi davanti a un'esecuzione che per i suoi occhi era incredibilmente lenta, inoltre a differenza dei colpi precedenti che minacciavano l'area di Palazzo Yakushi e dei suoi abitanti, questa volta il colpo puntava al cielo, senza possibili vittime. Banalmente piegando il suo corpo con una velocità che il momento Mori non poteva nemmeno immaginare Tenchou si dispose a spirale, lasciando che l'eretico fulmine scorresse senza alcun danno [Difesa 1].

    Non contento del colpo andato fuori bersaglio, il Flagello porse un'ultima domanda, scattando all'unisono sperando di cogliere il drago durante la sua inevitabile risposta, ma questa come già detto questa era una vana speranza. Superare quella donna significa essere pari allo Scriba del Mondo. Dunque l'unica tua opzione è studiare presso di lui, sempre che ti accetti. Egli esiste ora come gigantesco albero di nome Sareshigami, nel villaggio di Tsuya sul confine tra le terre del Fuoco e quelle della Cascata. L'unico altro modo è studiare da autodidatta, per venti anni circa, da quello che posso stimare. Il salto di Jeral e quel pugno erano incredibilmente rapidi, al pari con le capacità di Tenchou se questi avesse usato il massimo impasto di chakra possibile, ma al drago non serviva schivare, avendo accesso a tutte le conoscenze di Ogen Yakushi, che in quanto esperta nella difesa, aveva appreso tecniche di tutti i villaggi da sfruttare a suo vantaggio, come lo smottamento usato pochi minuti prima. Per questo motivo, con velocità a dir poco sovrannaturale, il pugno di Jeral venne intercettato bloccando il braccio tra le punte di dita artigliate, senza danno, ma rendendolo completamente inerme [Tecnica 1].

    Non contento, una volta libero il Flagello sarebbe atterrato avventandosi nuovamente su Tenchou che comunque si era mantenuto relativamente vicino al suolo, cercando di afferrarne un artiglio, forse per dimostrare la sua superiorità o per arroganza, ma commettendo un errore di notevole portata, perché il drago gli concesse quel gesto, incapace di danneggiarlo realmente essendo la punta dell'unghia ben poco adatta a ricevere danni rilevanti. E al contempo approfittò del contatto per trasmettere al Flagello uno dei genjutsu di Ogen, uno dei più infidi e striscianti tra quelli di Oto, concepito proprio per avvenimenti simili: il braccio avrebbe perso ogni forza vitale divenendo inutile e avvizzito agli occhi di Jeral, come se il Drago lo avesse completamente prosciugato [Tecnica 2 (S&M)]! Arrogante nella tua potenza, ma se non stessi usando quel corpo non avresti nemmeno un decimo di questa forza. Quanto potenziale sprecato, davanti a un destino che mirava a risollevare un'intera stirpe! Di cosa parlava Tenchou? In ogni caso, che la sua illusione fosse andata a segno o meno, avrebbe spalancato la bocca generando un getto luminoso analogo a quelli precedenti, anche se stavolta la sua testa era a circa nove metri dal Flagello [Azione 1]!

    Spalancando gli artigli, sollevandosi dal suolo di circa sei metri, avrebbe poi richiamato una tecnica dal notevole potenziale distruttivo, emettendo dalla bocca una serie di fulmini dalla velocità e potenza estrema, con una seconda rete di folgori che nascendo dalla prima avrebbe cercato di colpirlo se avesse schivato [Tecnica 3 e 4, Azione 2-3-4-EXTRA]! Per quanto ancora Tenchou avrebbe potuto combattere? Il sensitivo di Jeral lo avrebbe sicuramente avvisato che al Drago non restavano che poche tracce di chakra dopo quell'attacco [Nota] Non puoi prendere del tutto il controllo o la luce che genera le tue tenebre svanirebbe...ma quella luce esiste ancora. Ascoltami ragazzo, ascoltami con attenzione! Ogen non sapeva di cosa Tenchou parlasse. I tuoi occhi vedono ancora, e possono vedere oltre. La corruzione che ti avvolge è come un velo, ma i tuoi occhi hanno il potenziale per vedere oltre e rinascere! Non posso dire di più, ma nel mare nero in cui affoghi, cerca di ricordare le mie parole!

    Un Laboratorio e Tensioni che salgono

    Palazzo Yakushi distava dal South Gate circa 5 Km e i due ninja erano emersi poco distanti da quest'ultimo, con la situazione che definire volatile era riduttivo. Le Lucertole inizialmente attente alle parole dell'Hokage cambiarono rapidamente atteggiamento quando compresero che non era lui a controllare quel clone. Ou... mormorò la gigantesca e rovente Ssalaard, trovando uno sguardo altrettanto ostile nel tonante Ssaltzar, nonostante i due fossero normalmente ai ferri corti. Quale onore, vecchio Padrone. Quella parola venne quasi sputata. Tuttavia ora anche noi siamo Sovrani. E non c'è alcun bisogno di dispiacersi per i rancori passati. Esatto, sono ancora parecchio presenti, per noi. Sbuffò la Regina. Se non fosse per il mio piccolo Brennblut non starei nemmeno a parlare con te. Ma immagino che la faccenda sia seria...andiamo? Presero a muoversi verso il Palazzo con tutta la velocità possibile, trasportando il Clone Guardiano con sé.

    Intanto all'interno Raizen e Febh avevano raccolto le informazioni con allarme, comunicandole immediatamente al Mikawa che parve sorpreso tanto quanto loro. Certo che è a Palazzo Yakushi, secondo te dove dovevo metterlo? In una grotta nel Bosco? Replicò di fretta e irritato, scalpitante per uscire velocemente da quel posto. Intanto il Mikawa prendeva il controllo della situazione gestendo gli altri ospiti e progettando le sue difese per chiudere il villaggio, grazie anche ai suoi cloni. Mi puoi portare fuori più in fretta? Avrebbe chiesto lo Yakushi al giro di parole di Raizen, trattenendosi dal mollargli una sberla sulla nuca (anche perché era troppo alto e sarebbe stato scomodo). Perché parli sempre così dannatamente tanto? Niente giri di parole, dimmi che hai un modo e via! Ruggì, afferrando la spalla dell'Hokage in attesa del suo jutsu

    Un singolo istante e furono all'esterno, con le due lucertole che macinavano metri [Azione EXTRA] (fortunatamente usando le loro capacità di movimento su ogni superficie non era complesso avanzare per la città, e le guardie le conoscevano). Questo coso parla come la tua biscia bianca. Commentò Febh al benvenuto di Ou, ottenendo una risatina soddisfatta da parte delle sue evocazioni, ma fu lesto a tornare a guardare il Palazzo. Perché mai Ogen ha evocato Tenchou? Può farlo solo se è in reale pericolo di morire...che si sia liberato il Gobi? Ma mi aveva accennato che non il Drago non combatterebbe mai contro un Bijuu se non per difesa...e a giudicare da quello che vedo Tenchou sta contrattaccando. Difficile valutare vista la distanza, ma i Jutsu erano di grandi dimensioni, sia di Jeral che del Dio-Drago. Insofferente, lo Yakushi avrebbe sibilato. Siamo TROPPO lenti. Ssaltzar, Ssalaard, proseguite, noi andiamo avanti. Voi due reggetevi! Disse al Kage e al suo clone, concentrando chakra in quella che era una delle sue tecniche più avanzate, che avrebbe usato tre volte di fila solcando il cielo per guadagnare distanza, sfruttando tutta la velocità di cui era capace tanto per il balzo quanto per correre in seguito, sperando che Raizen riuscisse a stargli dietro, pur di arrivare per tempo [Tecnica 1, 2, 3 - Azione 1-2-3-4]!

    Youkai e Ryugi
    La bambina spettrale aveva atterrito i due giovani ninja ma non era la cosa più spaventosa che avrebbero scoperto in quella deviazione dall'incontro ufficiale. Fissandoli con occhi spiritati e con le Vampe attorno Kiyoko si avvicinò fluttuando agli shinobi, chiedendo aiuto che tutto sommato sembravano disposti a concedere. Un fantasma? Avrebbe detto, osservandosi perplessa. Non sono un fantasma. Sono viva, sono là sotto! Replicò quasi infastidita, indicando le macerie.
    Lo stratagemma del filo di nylon trasformato in Tsukumogami permise a Youkai di cercare tra le fessure così da guidare la loro opera di rimozione delle macerie, che doveva essere attenta o qualunque cosa si trovasse di sotto sarebbe potuta venire schiacciata definitivamente. Eravamo in nove. Alcuni sono morti, ma il Numero 9 ha ucciso Orochimaru e ne ha preso il posto, liberandoci. Questa era la nostra casa finché non sono arrivati quei mostri... Mormorò con tristezza. Ho proiettato l'anima fuori dal corpo quando ho visto le macerie cadere...credo tu abbia la mia stessa tecnica. E da allora attendo...penso siano passate due o tre ore. Spiegò mentre il Nylon trovava infine un corpo sostanzialmente mummificato e schiacciato in più punti, sul cui petto brillava appena qualcosa ma che per il resto era inequivocabilmente morto.

    In ogni caso non avrebbero fatto in tempo a scavare per raggiungerlo perché alla sola menzione del nome di Febh la piccola Kiyoko subì come una trasfigurazione, spalancando la bocca per il terrore e gettando un grido acuto che tuttavia solo Youkai e Ryugi poterono sentire, mentre il suo viso si allungava in maniera mostruosa. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHH!!! [Tecnica 1] Accesa di fiamme ardenti come uno spirito della vendetta avrebbe quasi raddoppiato le sue dimensioni, deformando l'immagine iniziale. SIETE CON LUI! CON FEBH YAKUSHI! QUELLO CHE CI HA FATTO QUESTO! QUELLO CHE HA DISTRUTTO LA MIA CASA! QUELLO CHE HA UCCISO NUMERO 9! MALEDETTI!!! Senza nemmeno aspettare avrebbe congiunto le mani come in preghiera in una forma che Ryugi conosceva sicuramente molto bene, essendo uno dei Kata del suo clan, mentre Vampe spettrali si formavano intorno a lei [Tecnica 2] NON VI PERMETTERO' DI FARE DEL MALE AL MIO CORPO! BRUCIATE!!!

    Dalle vampe sulla schiena, esattamente come prescritto dal Kata del Pavone, le sfere di fiamma e vento, o perlomeno una loro controparte fantasma, avrebbero bombardato i due ninja causando danni potenzialmente immensi alla loro riserva di chakra [Azione 1-2-3-4-EXTRA-EXTRA]!
  2. .

    裏切りの言葉

    Uragiri no kotoba

    X

    Grazie all'utilizzo del fumogeno riuscii ad aggirare i Teschi di Byakuei e potei, così, vedere la figura immobile del burattinaio subire senza alcuna ripercussione gli attacchi di Kensei e Kato. Sbattei la palpebra un paio di volte in rapida successione, se da una parte non potevo escludere che il fautore della Nebbia di Sangue conoscesse qualche tecnica che gli permettesse di assorbire - ignorandoli - i colpi nemici, dall'altra non potevo nemmeno escludere che fossimo vittime di un genjutsu.
    Avevo subito un attacco devastate, qualche attimo prima, e solo le mie conoscenze mediche di base mi avevano permesso di rimanere in piedi e continuare a combattere. Il fiato era corto e le ondate di dolore mi pervadevano le membra, con un ginocchio appoggiato a terra osservavo la situazione cercando un varco temporale nel quale fare la mia mossa, nel quale attaccare la vittima più esposta. Lo sguardo si spostava da Byakuei alla nube che, in un attimo, Fudoh fece sparire e quindi ai ninja che vi erano al suo interno. La ragazzina dagli occhi cremisi, caratteristica che rendeva lapalissiana la sua origine, parlò mentre rapida componeva dei sigilli, troppi sigilli per non fornire il fianco al Mizukage che l'attaccò riuscendo a interrompere la tecnica che l'Akuma stava preparando. Espirai e inspirai, visualizzai nella mia mente gli occhi rossi della ragazzina, occhi che trovarono nel volto di Etsuko una nuova cornice quando nella prigione giocavamo al gatto e il topo con l'Hayate otese. In quel frangente le capacità dell'amministratore gli avevano permesso di piegare la percezione dell'ambiente alla nostra vittima, riuscendo così a sfuggirgli grazie a costrutti che simulavano mura inesistenti o nostri falsi corpi. Quante realtà erano presenti nella Pagoda Rovesciata? La mia diffidenza e codardia negli attacchi verso il Mizukage da quale angolo della mente scaturivano? Erano reali, sentivo dentro di me che non potevo affidarmi a nessuno di loro, ma dove avevano la loro origine era ciò che mi arrovellava. Quando avevo iniziato a considerare Kensei-sama inadatto a guidare il villaggio e una sua dipartita la soluzione per la causa kiriana? Scossi la testa tentando inutilmente di ammutolire i sussurri e le voci che ivi rimbombavano, parlavano di potere e gloria, parlavano di un futuro radioso per il Villaggio della Nebbia senza di lui, senza Kiri stessa.
    Le parole di Uragiri riemersero nella mia mente per una frazione di secondo e vorticarono accendendo lumi e cambiando prospettive: "Ultimo lascito di Seinji Akuma quando la tua lama lo decapitò" e ancora "Seinji Akuma era il legittimo Mizukage, scelto dal Daimyo e dai ninja, ma Akira Hozuki e quest'uomo si sono opposti". Sbattei la palpebra muovendo lo sguardo verso il Mizukage, verso quella maschera che era diventata simbolo del villaggio tutto, dietro quella maschera che era Kensei, capii che vi era un volto e il suo nome era Keji Kagome. Era passato diverso tempo da quando avevo controllato i registri dei possessori delle spade kiriane, la figura di Keiji Kagome - precedente possessore di Uragiri prima del Mizukage - era come scomparsa dai registri, dove non veniva segnalata né la morte, né la scomparsa in battaglia. [Nota] Quando, all'epoca, mi ero diretto dal Mizukage a chiedergli delucidazioni, venimmo trascinati dagli eventi e non ebbi la possibilità di porgli le giuste domande, ma ecco che le risposte venivano a galla. Nel giorno della morte di Seinji Akuma furono tre i combattenti che misero fine al suo brevissimo mandato: Ryuu-san, Akira-sama e Keiji. Sentii una rabbia ribollire dentro di me, come poteva quell'essere pensare che l'uccisione dell'Akuma fosse stato un tradimento? I tre shinobi della Nebbia avevano posto immediatamente fine a un mandato che sarebbe stato fatale per il villaggio. Avevo letto i rapporti che erano stati redati, sapevo quali erano stati i primi suicidi ordini dell'Akuma per i suoi shinobi e il successivo bombardamento sul villaggio che aveva tentato di mettere in pratica quando i tre shinobi gli si erano rivoltati contro. Scossi il capo furente, le fondamenta del nostro villaggio trasudavano sangue, sangue che era stato sparso da ferite inferte dal nostro popolo stesso, eravamo Kiri. Dove il più forte aveva il dovere di vincere il più debole, dove il sangue sulla lama del proprio compaesano significava un futuro radioso per il villaggio stesso. QUESTA - E' - KIRI! Stavo per urlarglielo con rabbia, in maniera scandita e rovente. Così come in precedenza avevo difeso Ossuri, un'altra volta avrei riportato delle argomentazioni simili che facevano a capo in un semplice: "per il bene del villaggio e dei suoi abitanti", se solo avessi avuto il fiato per farlo, se solo non mi fossi trovato nel bel mezzo di una battaglia che avrebbe lasciato ferite profonde sul mio corpo e sulla mia mente.
    Mentre quei pensieri si coniugavano e declinavano rapidi nella mia mente, il mondo attorno a me continuava a muoversi in movimenti rapidi come battiti di ciglia, in folate di chakra e colpi di spada mortali. Una voce mielosa e letale si rivelò a me facendomi accapponare la pelle, un duplice e terrorizzante avviso mi venne fornito dalla figura fumosa che chiudeva le distanze: Kotaro-sama, fratello di Ossuri nonché il Fantasma Buio di Kiri, stava per attaccarmi, si diceva costretto a farlo, come se una parte della sua mente fosse avulsa dalle azioni che stava per compiere. Un colpo alla gola, un kunai nel ginocchio e infine un calcio alla pancia. Senza i sigilli del Mizukage non avrei avuto alcuna possibilità, ne attivai uno e aggiunsi ad esso un'importante quantità di chakra, mi gettai a terra finendo prono con i palmi appoggiati al terreno all'altezza delle spalle, schivando di un soffio la mano resa affilata dall'arte proibita che accumunava attaccante e difensore. [I Slot Tecnica - Attivazione sigillo Kensei +4 Riflessi] [I Slot Difesa - Schivata | Rifl 725, Mediobasso | Overcap: Semiparalisi 2 turni] [1,5 Leggera al Volto] Sentii il cranio bruciare, probabilmente nel tentativo di schivata non mi ero mosso abbastanza rapidamente e il Tokugawa nemico era riuscito a colpirmi, sebbene di striscio e azzerando così il potenziale attacco mortale.
    Non avevo tempo, però, di valutare i danni che quel colpo mi aveva procurato, sapevo che ne sarebbe succeduto un secondo e altrettanto potente. Una delle mie ginocchia sarebbe stata il suo bersaglio, le mie gambe mal ridotte avrebbero smesso di rispondere ai miei comandi per molto meno, non potevo permettergli di azzopparmi definitivamente. La posizione in cui mi trovavo mi avrebbe dato un leggero vantaggio: infatti, per potermi colpire all'altezza delle ginocchia, Kotaro si sarebbe dovuto allungare oltre il mio tronco e abbassarsi per poi colpirmi. Quel arzigogolato movimento e l'ultimo sigillo del Mizukage furono la mia salvezza, riuscii a spingermi con la punta dei piedi e spostare il peso sui palmi delle mani, richiudendo la mia figura e facendo un rapido movimento in diagonale del corpo, raddrizzandomi e riportandomi in piedi ad ore sette rispetto a Kotaro. [II Slot Tecnica - Attivazione sigillo Kensei +4 Riflessi] [II Slot Difesa - Schivata | Rifl 725, Mediobasso | Overcap: Semiparalisi 2 turni] Il kunai colpì a vuoto il terreno, sbattei la palpebra e l'ultimo mortale attacco di Kotaro mi minacciò il ventre. Agii d'istinto, ma in cuor mio sapevo che non sarebbe bastato. Richiusi le braccia sul mio corpo, cercando di frapporre i parabraccia di ferro al colpo con oltraggio, non sarei resistito.
    Forse sarei svenuto, forse sarei morto. Se non fosse stato per Fudoh-san, ancora lui.
    Una forza improvvisa e potentissima mi attirò a lui, allontanandomi rapidamente dalla minaccia del calcio del prozio Kotaro. Caddi rovinosamente a terra vicino ai piedi del Primario, lo guardai con sospetto, con l'idea che mi avesse attirato a lui per avere la possibilità di darmi lui il colpo di grazia, poi espirai, da quando lo consideravo capace di tanta vigliaccheria?
    Quei movimenti rapidi e improvvisi avevano risvegliato il tremendo dolore agli arti inferiori e, a fatica, mi rialzai scosso da fitte di dolore e un fiato spezzato dalla stanchezza. Il mio sguardo si mosse nuovamente sul campo di battaglia e le mente ritornò alle parole di Kotaro: vi era un trucco, non dovevamo fidarci di ciò che vedevamo. L'Akuma! Possibile che mi stesse avvisando della ragazzina e le sue doti? Byakuei aveva detto qualcosa a Kensei dopo che quest'ultimo l'aveva ferito mortalmente, qualcosa che riguardava la sua presenza in quel luogo. Possibile che, effettivamente non fosse lì, che quella era una trappola manovrata alla perfezione dalla ragazzina Akuma? La ragazzina ... dissi e quelle due parole incespicarono tra i denti Byakuei non è qui, si sta facendo gioco di noi e ce l'ha anche detto... dissi sprezzantemente verso il primario E' l'Akuma a dirigere l'orchestra, siamo finiti in una trappola e lui non è qui... mi ripetei, rendendomi conto di quanto pensavo fosse accaduto.

    Non... non riesco ammisi, con grande difficoltà, a Fudoh La bruciatura alle gambe, gli scontri contro quella... Kakita sputai l'ultima parola E tutti gli altri che hanno preceduto questo momento... Sono allo stremo alzai il viso mostrando la giugulare a Fudoh, d'altronde quelle mie parole non erano diverse dal gesto che gli avevo fatto. Ero lì, pressoché inerte, avrei preferito un suo rapido colpo al collo piuttosto che venire ucciso da altri che non erano stati miei compagni di arme, che non avevano combattuto come lui al mio fianco per svariate missioni.
    Il primario non sembrava volesse colpirmi, ma mi allungò una cosa spacciandola per tonico. La studiai sul palmo della mano, se fosse stato veleno, mi domandai. Possibile tentasse di tradirmi e uccidermi in maniera tanto vigliacca? Lo soppesai sul palmo della mano, infine lo gettai in gola, sentendone subito gli effetti benefici e, con grandissima difficoltà, gli riuscii a dire semplicemente: Gr-grazie, Fudoh-san [I Slot Azione - Tonico | 4 Leggere Vitalità]


    Chakra: 14,5/60
    Vitalità:6,2/15
    En. Vitale:16,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  525
    Resistenza: 450
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2:
    3:
    Slot Azione
    1: Tonico
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Sigillo
    2: Sigillo
    Equipaggiamento
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Mantello × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Spiedi potenziati × 6
    • Lancia Spiedi × 2
    • Bomba Specchio × 2
    • Bomba Abbagliante × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Fumogeno × 3
    • Spiedi × 1
    • Coltelli da Lancio × 1

    Note
    Scheda di riferimento per questa giocata: www.narutogdr.it/creaschede/scheda...CWIgrK3w7odilb6


  3. .

    A Spasso nel Tengu

    16

    Couple Minutes Left

    [Fudoh e Maya]
    Lei ridacchiò alla definizione di Fudoh. Una fiamma che si finge un animale, direi che sarebbe la definizione più esatta. Ma non pareva voler scucire ulteriori informazioni, tanto che la chiacchierata ebbe termine, senza che nessuno dei due si accorgesse dello Tsuchikage seduto là ad ascoltare.

    [Riuniti]
    Maya sorrise sostenendo lo sguardo del Kage quando citò i debiti, limitandosi a parole enigmatiche. Konoha ha molti più debiti con me di quanti io non ne abbia con lei. La conoscenza dell'Hiraishin è un semplice trucchetto, ripagato infinite volte. Ma ne parleremo quando saremo più a nostro agio, non pensi? Non ci sarebbe stato alcun problema per un'esperta come lei imprimere un sigillo di dislocazione remota con effetto inverso, anzi accennò al fatto che una cosa del genere era ciò a cui qualunque praticante della Kinjutsu avrebbe dovuto pensare prima o poi.

    Durante l'interrogatorio di Hagemono poi a Raizen non sfuggì il repentino cambio di atteggiamento del prigioniero, intuendo che forse poteva esserci lo zampino di Byakuei, tanto che provò nuovamente a interrogare la vittima, con la complicità di Orochimaru cui chiese di verificarne lo stato. A me sembra vivo...se fosse un cadavere della Edo Tensei penso me ne accorgerei. Nella mente però Hagemono fece quello che faceva chi era vittima di quel jutsu: a domanda rispondeva. Nessuno mi ha mai chiamato nano infame. Inoltre penso di avere un'altezza nella media. In tutta risposta Raizen si voltò verso il verticalmente limitato ninja di Kiri, che si manteneva assolutamente esterrefatto, come se non avesse idea di cosa l'Hokage incendiario stesse dicendo, guardandolo stranito man mano che proponeva un patto che sfiorava l'assurdo. Ma appena lui finì di parlare, il nano infame di cui sopra piegò le labbra in un sorriso sghembo, tendendo la mano ma senza aggiungere nulla. Affare fatto. Ma sconsiglio qualunque genere di controllo mentale nei miei confronti...sono...controproducenti. Poi battè le palpebre irritato. Probabilmente non voleva rivelarlo ma era stato costretto dal suo ruolo. Tks...e poi mi date contro per non accettare la situazione. Puah! Orochimaru lo guardò schifata, ma si chiedeva come avesse potuto attaccare un Viaggiatore, però sarebbe stata Hana ad avvicinarsi alla verità: Lui aiutava un viaggiatore, quindi ha potuto aggredirne un'altro. Una regola...da tenere da conto. Osamu non aveva reagito alla cosa, mentre Orochimaru avrebbe effettivamente usato il suo jutsu di controllo (anche se aveva poco chakra residuo) se richiesto. Alla fin fine sarebbe stato Raizen a decidere cosa fare; la minaccia del Serpente non era pericolosa per il nano infame, che comunque non aveva mai collaborato col Veterano in realtà, cosa che non mancò di puntualizzare. Con un suo schiocco di dita comunque Hagemono iniziò a guarire a vista d'occhio, fino a tornare in perfetta forma. Non ha senso tenerlo danneggiato, dopotutto. E per inciso, posso trasferire la mia coscienza in maniera definitiva in un Teschio quando voglio, quindi uccidermi o ferirmi sarebbe inutile...Diavolo! Imprecò, costretto dalle circostanze a essere collaborativo.

    Poco distante il duo di Kiri era stato interrotto dallo Tsuchikage e dalla sua proposta diabolica: informazioni su Rei e Kanna Yujin in cambio di notizie su di loro e su Kiri. Youshi inizialmente fece per protestare e mandarlo al diavolo, come ci si sarebbe potuti aspettare, ma Fudoh cercò di farlo desistere, provando a imbastire una fragile negoziazione. Non mi interessano le tombe ammuffite dei Kenkichi e nemmeno quei quattro selvaggi scopacervi che ci abitano, ho già avuto modo di scoprirlo. Ma nel mio tempo il Freddo è diventato un problema, ed è partito da Azumaido. Quindi voglio sapere le cose importanti su quei maledetti Kamui e sulla forza che li guida. Ora che ho stuzzicato la tua ipocrita vena da buon samaritano sei interessato all'accordo o preferisci piangere dopo? La controproposta di Fudoh gli fece pronunciare alcune mezze bestemmie nemmeno troppo celate prima di sputare a terra. E sia...prima le risposte, poi la mia. Poi mi dici di Azumaido. Il suo occhio non aveva l'aria di voler accettare qualsivoglia accordo ed era noto per non fidarsi affatto degli altri, ma probabilmente la consapevolezza di poter cavare la lingua a Fudoh arrivandogli alle spalle in ogni momento rafforzava la sua posizione. E l'occhio metallico farò in modo che sia qualcosa di cui avrai bisogno se continui a rompere con questa storia.

    Avute le risposte che cercava avrebbe annuito. Bene. Sappi che Rei Yujin si trova all'Artiglio, quel posto della guerra civile scoppiata un paio d'anni fa. E ci si trova da almeno trent'anni senza mai uscire. E' nel tempio segreto di famiglia dove solo pochi possono entrare. Io lo so perché sono andato a rubare parte del Fuoco di Yujin per contrastare il Freddo. E l'unico modo per arrivarci è venire scortati da qualcuno che ha l'accesso, quindi quella zozza di Maya...o Kanna la Bugiarda, sorella di Yujin. Kanna si trovava a Taki nel tuo tempo, reclutata tra le file del Leader e quindi contraria alla Signora. Nel mio tempo invece non si trova da nessuna parte, perché la ho uccisa dopo che mi ha scortato. Tutto chiaro? Avrebbe detto con un sorriso da malvivente. E ora sputa il rospo sul Freddo.

    Poco dopo si consumò la sigla del Contratto tra Raizen e i Draghi, e se quel Gyakuryu era reale, e non onirico, allora in qualche modo Raizen avrebbe avuto il suo nome sul contratto due volte e non una. Un paradosso che poteva avere qualche ripercussione sul futuro? Difficile dirlo in quel momento. Tian era stato visto dal piccolo drago azzurro circa due secoli prima, e da allora nessun contatto. In ogni caso con l'aiuto di Maya fu facile separare il chakra in eccesso nei draghi che, pur disponibili, non diedero il loro nome limitandosi a pseudonimi, chiamandosi con varie sfumature del colore azzurro, e mantennero una certa freddezza, garantendo però all'Hokage preziose ore di sopravvivenza. A Byakuei venne intimato di non liberarsi di Hagemono, ma essendo questi interamente sotto il suo controllo non aveva molto senso spedirlo via, oppure si? La scelta stava a Raizen e per sua stessa natura il nano infame non si sarebbe opposto.

    Intanto era avvenuto il fattaccio che aveva rivelato l'identità di Raizen, con Maya di Taki che non era adeguatamente coperta dal cappuccio e per un secondo aveva mostrato i suoi lineamenti simili alla gemella, sebbene con colori diversi, e poco distante Hana che rivelava di essere l'allieva di qualcuno. Ho l'onore di essere allieva di Mikumo Kushinada. Spiegò, ottenendo la risposta volgare dell'Hokage senza scomporsi affatto, e anzi rimarcando con sarcasmo: Miope? Temo che tu sopravvaluti le tue dimensioni...per lei non sei che un piccolo ostacolo cancellabile. Per tutto Hayate sei solo un fastidio, e la miopia è la tua, nel non comprendere che agiamo per il bene dell'umanità.

    Youshi nel mentre avrebbe raggiunto Byakuei, incalzandolo ma ottenendo solo una risata sprezzante. Chiedi a quel fuoco d'artificio il motivo. In ogni caso devo andare con lui quindi non credo avrai problemi a restare senza risposta.

    Alla fine solo Orochimaru sarebbe rimasto indietro, per approntare un piano d'azione casomai le cose fossero andate male...inoltre non aveva abbastanza chakra per essere realmente utile.

    [Team Kumo]

    Durante il viaggio Fudoh e Maya ebbero una breve conversazione anche sul piano strategico, ottenendo alcuni sigilli che sarebbero certamente stati molto utili per futuri scontri, specie se davvero avessero assistito a una ribellione da parte dei Figuranti. Dal canto suo Youshi accettò di buon grado i simboli, lasciandosi però andare a considerazioni a voce alta che potevano essere oltremodo spiazzanti, tanto che Maya inizialmente pensò che scherzasse. Ha tirato dentro anche te in quella faccenda del Fudoh Orihara? Ridacchiò, ma non poteva chiamarla "bufala" visto che il Re dei Gabbiani era con loro, perdipiù sulla testa del Primario (a supervisionare anche i suoi rapidi addestramenti con Kotaro, berciando su come alcune cose fossero migliorabili a suo dire). Di quali sorelle stai parlando? E quali genitori? Avrebbe guardato il Tokugawa senza capire, ma non era certo una stupida e ovviamente il suo sguardo si volse su Fudoh, dal quale evidentemente si aspettava una spiegazione. Che storia è questa?

    Dopo qualche tempo avrebbero completato il loro viaggio trovandosi davanti alla tempesta. Obi avrebbe sprecato gran parte delle sue energie per scavare una buca e questo lo avrebbe reso piuttosto debole e sicuramente poco performante in battaglia quindi sarebbe rimasto all'esterno con Maya di Taki, mentre Rei Yujin sarebbe andato con loro. Intanto Hana, Tenma e Q (questi due coi draghi che erano vicini tra loro, comunicando fronte contro fronte) si guardavano vicendevolmente in cagnesco visto che quel luogo era stato quello del loro ultimo incontro, e scontro. Con Hana che aveva causato terribili danni facendo il doppio gioco coi due schieramenti, alimentando il conflitto che nessuno dei due caposquadra voleva...a giudicare dall'aria tra loro non era il caso di intromettersi. Apachai invece si era avvicinato a Fudoh senza un reale motivo, sorridendo forse perché lo trovava simpatico. Kotaro e Youshi ebbero un breve scambio fuori dal tunnel. Oh, nipotino mio!!! <3 Avrebbe detto abbracciandolo. Sono fiero, fierissimo di te <3 Continua così, e se per caso il Sogno ci facesse rivoltare contro di voi vedi di non risparmiarti, e ricorda che ho la tendenza di attaccare sempre da destra...diciamo un buon 70% delle volte! Non era stupido, era evidentemente giunto alla loro stessa conclusione a partire dagli stessi dati, ma quello era l'unico aiuto che poteva dare al nipote.

    In ogni caso era il momento di entrare.

    Passando sotto la tempesta nessuno dei due Figuranti dava idea di aver perso il senno e anche se il vento infuriava sopra le loro teste con forza tale da far tremare la stretta galleria in cui avanzavano, con spazio appena sufficiente per muoversi a due a due mentre il terreno cedevole quasi sembrava voler crollare per l'energia cinetica che si scatenava sopra di loro. Maya aveva creato un simbolo luminoso da usare per illuminare il buio di quel condotto ma anche con tutte le attenzioni del caso impiegarono quasi venti minuti ad avanzare (contando che avrebbero poi dovuto far passare Obi al ritorno che era piuttosto ingombrante), fino a trovare un sottile strato di terra che avrebbero potuto sfondare facilmente anche dei genin, così da dare tempo al Cavaliere della Signora di allontanarsi e non essere d'intralcio. Faccio io. Avrebbe detto Tenma, puntando una mano mentre col potere di Toppu generava una forte folata di vento che aprì il varco, permettendo al gruppo di emergere nella Valle del Vento...assai diversa da come la poteva aver descritta l'Hokage, sempre che si fosse degnato di raccontare qualcosa ai suoi compagni di sventura.

    Per molti anni la Valle era stata una distesa di sabbia bianchissima nata dalla disgregazione e apatia dei draghi stessi, oltre che delle piante e di ogni forma di vita all'interno, complice la barriera-trappola creata dalla Speranza di Hayate molto tempo prima. In passato il Faro del Nord era stato invece circondato da campi di grano e piccole foreste, costantemente sferzate dal vento a incorniciare il maestoso edificio che agiva come tempio e come elemento fondamentale del potere dell'Equilibrio. Ma in questa Valle del Vento, isolata dal mondo da una tempesta invalicabile, il terreno era ricoperto di piante assurde e inesistenti nel mondo reale, alcune enormi e altri minuscole che a tratti si compenetravano anche se questo non aveva senso, e non c'era traccia di un Faro né di edifici, ma sicuramente centinaia e centinaia di bambini, forse sui dieci anni o meno, correvano giocando in quegli spazi immensi, ridendo allegri e senza un pensiero al mondo, mentre una statua alata e gigantesca troneggiava al centro di tutto, a forza un chilometro dai ninja, guardandosi intorno con aria soddisfatta, sebbene il suo volto fosse impassibile.



    Mi aspettavo molte cose, ma non questa. Avrebbe commentato Maya, con un simbolo fluttuante davanti alla mano che riportava la parola Shuriken, mentre Hana osservava la scena. Molto, molto diverso dall'ultima volta, e anche il Tengu sembra in piena forma. Un'Arma capace di generare chakra infinito per potenziare qualunque cosa faccia...un suo battito d'ali è una tempesta e un suo piede è un terremoto. Così dicevano alcuni testi antichi. Aggiunse Q, serio, con Dageki che confermava. Può anche alimentare qualunque jutsu ad area o rituale, potenziandolo per un tempo indefinito. Spiegò Toppu mentre Tenma teneva d'occhio i due Figuranti. Apachai stava salutando alcuni bambini che risposero al saluto e fecero per avvicinarsi...dopotutto nessuno gli aveva detto cosa fare o non fare.

    Dal canto loro Kotaro e Rei Yujin erano perplessi esattamente come i Viaggiatori, ma sarebbe stato il Fantasma della Nebbia a notare qualcosa che lo fece sbiancare, e considerando la sua carnagione pallida doveva aver visto qualcosa di molto serio. Questo non...non può essere. Avrebbe mormorato, alzando un dito per indicare una ragazzina che teneva i capelli neri raccolti sopra la testa e aveva un classico completo da shinobi di Kiri. Quella è Shigure da bambina! E quell'altra sembra la Mizukage in una foto d'epoca che avevo visto! Sono...siamo tutti noi...da bambini? Un ragazzino terribilmente somigliante a Obi si era avvicinato caracollando, in quanto un pò sovrappeso, raggiungendo il gruppo. Ciao! Siete qui perché è il momento di portare ovunque la Pace di Iwa? Guardò con molta attenzione tanto Fudoh quanto Maya. Il Sommo Tengu ha detto che sarebbe venuto uno dei suoi fratelli a prenderlo quando fosse stato il momento. Ma voi siete più di uno. Avrebbe portato una mano al mento, pensieroso. Uhm...non è che siete entrati dal varco che ha aperto per suo Fratello e siete nemici di Iwa? Ha detto che ci sono persone pazze che non vogliono il dominio degli Dei Guerrieri. Tutti tacevano, senza che nessuno volesse prendere l'iniziativa, mentre intanto un ruggito attirava l'attenzione verso l'alto: almeno cinque draghi simili a quelli evocati poco prima, completamente bianchi (o almeno così avrebbero detto i Figuranti se interrogati) ma con maschere decorate da catene sul volto si erano levati in volo e ora si stavano dirigendo nella loro direzione [Nota]...cosa fare con loro? E cosa fare con quella mezza dozzina di bambini che si era avvicinata, con molti altri piccoli occhi curiosi non distanti?

    Intanto il sesto senso di Fudoh per gli Dei Guerrieri era come impazzito...ogni singola cosa in quel luogo era un Dio Guerriero, impossibile comprendere o discriminare...ma almeno non gli era venuto mal di testa.

    [Team Oni]
    Impossibile per Raizen evocare un decimo drago, che non rispose all'appello [Nota] ma stabilì una strategia precisa con gli altri, assegnando ruoli che ciascuno accolse a modo proprio. Osamu si limitò a un sorriso sornione, annuendo, mentre Liu Bei deglutì. Molto bene...farò tutto quello che posso. Byakuei, eventualmente con Hagemono al seguito, avrebbe detto: Dubito di poterne fare un Teschio, ma posso evocarne qualcuno per distrarlo. Spiegò, mentre l'Imperatore aggiungeva che avrebbe dovuto accorciare necessariamente le distanze ad almeno sei metri per poter tracciare dei sigilli sul nemico...un talento notevole visto che normalmente era necessario toccare, ma contro un nemico di quelle dimensioni poteva risultare pericoloso. Non sono un sensitivo, non ho modo di tracciare dei sigilli di comunicazione. Ammise, ma sarebbe stato Osamu a farlo, guardando i presenti con sufficienza, come se fosse la cosa più facile del mondo...tutto da vedere se quello era solo un simbolo di comunicazione o nascondeva delle trappole. Fottiti, bengala troppo cresciuto. Replicò il tutt'altro che amichevole o affiatato Tsuchikage, mentre il gruppo partiva alla carica.

    Inutile cercare di comprendere i flussi di energia dell'Oni, troppo elaborato e complesso, mentre Osamu che ne conosceva gli schemi ridacchiava alle supposizioni dell'Hokage. Questo non è come gli altri. Si ricostruisce da solo per migliorarsi in eterno...e volendo migliora anche le altre Armi. Non ho perso tempo a imparare il suo schema perché lo avrà variato mille volte da allora...siamo alla cieca. In ogni caso avrebbe usato una variante della Tecnica dell'Esercito Immaginario per creare dieci cloni identici del loro gruppo, ognuno con elementi autonomi che tuttavia copiavano in tutto e per tutto l'originale.

    Oni si era fermato per osservarli, pronunciando poi parole che potevano essere incoraggianti, rispetto all'ultima volta. Avversari inaspettati. Rilevate energie fuori scala. Ricalcolo. Nel mentre Osamu componeva un gran numero di sigilli per generare decine e decine di sfere di fuoco adatte a un bombardamento che sarebbero esplose tutte intorno all'Oni per bloccarne la visuale, cariche di chakra come richiesto. L'energia necessaria all'Emorragia è presente, incrementata da una componente reale. Eccellente opportunità. Due Figuranti di scarsa importanza. Tre avversari rilevanti, focalizzare contro l'anello debole. Parlava da dentro la cortina di fuoco mentre cinque cloni scaricavano una bordata di energia elementale contro di lui...che nel mentre aveva chiuso le ali per difendersi, intercettando l'offensiva senza reali danni [Difesa 1]. Raizen aveva calcolato male i tempi intanto: così come non aveva draghi per potenziare sé stesso allo stesso modo non poteva rendere la sua spada un Guardiano, quindi lanciò l'arma carica del potente rivestimento di vento, ma non poteva teletrasportarla e il danno fu infimo, bloccato dalle Ali dell'Oni, mentre l'arma cadeva poi inesorabilmente verso il mare sottostante.

    Altro elemento che Raizen non aveva considerato era che si trovava ancora sul rapace e aveva impastato chakra...generando una violenta onda d'urto che danneggiò Osamu, fortunatamente abbastanza prestante per difendersi in qualche modo...e anche Liu Bei che era sul suo stesso falcone e che venne spinto via...così come la creatura che subì un danno notevole gettando uno stridìo acuto [Nota]! NON PUOI USARE IL POTERE COSI' LIBERAMENTE! NON STANDO QUI SOPRA! Ruggì Osamu, puntando una mano su Liu Bei per attirarlo a sé come se avesse sfruttato la Edo Tensei, anche se questo impedì a entrambi di agire adeguatamente per supportare l'offensiva.

    Sull'altro falcone si erano avvicinati all'Oni approfittando della copertura mentre lanciavano un discreto numero di cartabombe (imitati dai cloni) che tuttavia nulla poterono contro le Ali dell'Oni...ma lo scopo era solo far avvicinare i presenti, con Shuichiro l'Imperatore che tracciò con il suo pennello (tale era la sua arma) la parola "piattaforma" con il chakra, saltando poi mentre appoggi semi-invisibili comparivano sotto i suoi piedi, per poi saggiare quelle ali con la parola "affondo" che tuttavia non riuscì a penetrare quell'offensiva, passando quindi al tracciamento di un simbolo della memoria sulle ali, apparentemente efficace, mentre Byakuei lo copriva con un Suiton simile a un drago per evitare reazioni da parte dell'Arma. Dovrei aver sigillato la capacità che ha usato al porto...non credo indebolirà le ali, però! Annunciò, ma era meglio di niente, mentre un Kunai-teschio di Byakuei rimbalzava inutilmente su quella copertura. Confermo...e dire che dovrebbero trapassare ogni difesa! Invece lo Tsuchikage era sparito nel nulla, forse grazie alle sue arti furtive.

    Col fumo che si diradava e l'Oni rinchiuso nelle sue ali di aspetto assai più meccanico dell'ultima volta, sembrava che i calcoli fossero terminati. Strategie avversarie elementari e inefficaci contro le mie difese di base. Tuttavia elementi da considerare. Possibilità di sconfitta se si coordinassero efficacemente del 23,116%. Inaccettabile. Ci prende pure per il culo, eh? Anf...parlava in maniera meno meccanica ai miei tempi... Avrebbe commentato Liu Bei ora al sicuro, mentre Oni apriva di colpo le ali rilasciando una terrificante bordata di energia cinetica in tutte le direzioni! [Azione 1] Strategia per rendere impossibile la coordinazione avversaria! Sarebbe scattato bruscamente verso l'alto, eventualmente travolgendo il clone di Raizen che si trovava là, per poi alzare le mani artigliate verso il cielo [Azione 2]. Emulazione di Komainu. Fuoco di Dissonanza.

    Dal suo corpo sarebbero emerse delle terrificanti onde sonore che potenzialmente avrebbero nauseato tutti i presenti, rendendo assai difficile coordinarsi a meno di difendersi adeguatamente [Tecnica 1 e 2]. Dopodiché avrebbe puntato un artiglio verso il falco su cui si trovava Raizen, scagliando un colpo dalla velocità inusitata. Emulazione di Komainu. Colpo Preciso. Un singolo dardo luminoso avrebbe attentato alla vita di Liu Bei mirando alla sua testa, di tutti i Liu Bei in realtà, inclusi i cloni illusori che come lui erano caduti dal falcone con la spinta [Azione 3-4-5-6-7] Raizen lo avrebbe difeso di persona o avrebbe sperato che lo facesse Osamu? Liu Bei forse poteva guadagnare secondi preziosi col suo Vuoto, ma un colpo diretto del genere non era qualcosa che potesse affrontare direttamente.
  4. .

    Risolutezza

    Capitolo 11

    Con la forza della disperazione avevo sferrato il colpo decisivo, isolando quella bunshin rinnegata dal mio chakra e di fatto condannandola all'oblio...ma non era ancora del tutto sconfitta, capace degli ultimi colpi di coda che potevano essere devastanti o permetterle di fuggire, forte del Freddo e delle mie capacità. Qualcosa che non potevo permettermi e l'aiuto giunse inaspettato nella forma di un rivestimento di chakra da parte dell'Hokage, il cui nauseante chakra si impose sul mio in maniera tutt'altro che gradevole...anche se forse era la mia ostilità nei suoi confronti a rendere più complesso quell'amalgama di energie. Comunque il tonico era qualcosa di assai gradito, tanto che lo assunsi senza tergiversare guadagnando quelle poche energie che potevano essermi utili per un colpo di grazia. Si...Hokage-sama. Avrei detto trovando nuova stabilità mentre il nemico confuso cercava un nuovo equilibrio, ma fui più rapido di lui.

    Seguendo i dettami della Danza della Luna mi avventai nuovamente sul nemico con una velocità nettamente superiore proprio mentre alle sue spalle il Legno generato con la Crescita Controllata ancora attiva cercava di trafiggergli il torace, causando notevoli danni...con il mio Kunai che cercò di portare a termine la decapitazione usando la spinta del legno al contempo per impedirgli di reagire, mentre il chakra del Demone che mi avvolgeva come uno scheletro mi donava una potenza nettamente superiore e inattaccabile dal Dominio, arrivando a una decapitazione inevitabile per quel clone, che venne distrutto in maniera definitiva!

    Mi accasciai, provato da quella terribile ordalia mentre anche il chakra del Kage svaniva. Non è piacevole sentire addosso il demone...non so se per via dell'incompatibilità tra la Volpe e i Senju... Esordii, alla fine sbuffando perché ero talmente stanco da non avere le forze di tenere la guardia alta ...o per quella tra voi e me. Scossi il capo, e stavo per ringraziarlo senza sarcasmo quando lui partì in quarta con la sua infantile e persa in partenza rivalità con il Maestro, cosa che mi lasciò in silenzio per qualche istante. Se non fosse stato per gli insegnamenti del Maestro sarei morto centinaia di volte. Oggi inclusa. Replicai, per nulla in risonanza con il suo acerbo senso dell'umorismo. Ma vi ringrazio per l'aiuto. Ovviamente ero parecchio meccanico nel dirlo, se non altro avevo forse guadagnato dei punti, in un certo senso, dal suo punto di vista. Evitiamo di rifarlo. Piuttosto avrei ingoiato un pipistrello intero.

    Intanto Ou dopo essersi avvicinato per un supporto che non era stato necessario si era interfacciato con il Kage, ricordando come Jigoku fosse giovane, irruento ma pieno di buone intenzioni. Tutto terreno fertile per colui che lo aveva poi corrotto in maniera tanto crudele. Mi congratulo con te, Raizen. Forse può sembrare qualcosa di piccolo aver salvato Kushami e questi due draghi, l'inizio è sempre la parte più difficile, poiché uscire dal nulla e avere qualcosa è il miracolo più grande, e la più grande fonte di speranza. Avrei tanto voluto che tali parole fossero relative al mio avvicinarmi alla Missione, ma così non era, ed ero troppo stanco per lamentarmene, limitandomi a un saluto al clone posseduto dall'aria saggia. Ho discusso con il Sensei al riguardo, ma sono piuttosto esigente in tal senso. Mi ha consigliato un luogo a Suna, credo seguirò i suoi insegnamenti. Replicai, ancora inconsapevole di quanto sarebbe potuto poi succedere. Mi congedai...avrei avuto bisogno di molto riposo.

    [Tempo Dopo]

    Hibachi era presente assieme ad altri Rossi al Faro del Nord, ben accolti dai Draghi Bianchi che danzavano coi loro simili sebbene i movimenti fossero molto diversi: là dove i primi si muovevano con scatti netti e quasi aggressivi, come lingue di fuoco, i secondi seguivano movimenti spiraleggianti come foglie che cavalcano il vento. Coi Re vicini, per quanto Hibachi fosse sicuramente molto più giovane di Ou, Raizen riuscì a convogliare la forza dell'Equilibrio che aveva a malapena iniziato a esplorare, aiutandosi con la lunga esperienza nel nulla assoluto dell'Esuvia, fino a ottenere la schiusa di quelle uova, dalle quali due draghi identici nell'aspetto, verdi con chiazze nere ma con motivi invertiti nelle squame si sollevarono, diffondendo un forte odore di terra bagnata l'uno, e quello ricco anche se pesante della palude l'altro. Henbane e Hakike erano nuovamente in vita, in corpi un pò più piccoli degli originali ma sarebbero cresciuti in fretta, molto più in fretta di Kushami.

    Henbane fu il primo a parlare, dopo aver guardato il mondo e la danza dei Draghi. Dunque...questo è essere vivi. Ero appena un cucciolo quando il veleno mi prese...mi sento come se fossi stato liberato da una prigionia durata secoli. Avrebbe inalato a pieni polmoni prima di guizzare sull'erba che al suo passaggio si faceva più rigogliosa. Libertà...questa è la libertà! Spalancò la bocca in un ruggito deliziato mentre i draghi danzanti in cielo gli facevano eco, per poi tuffarsi nel terreno e riemergere alcuni metri più in là. Ricordo tutto, ma è come se non avessi mai fatto niente...ricordo che da prigioniero vedevo scritte e storie e non avevo mai la libertà di leggerle o soffermarmi! Voglio leggere tutto ciò che esiste! Sembrava che fosse una personalità amante della cultura e forse sedentaria. E assaggiare tutto ciò che esiste! E provare tutto quello che non ho potuto provare! Guardò il suo gemello senza rancore, dopotutto Hakike non aveva avuto scelta esattamente come lui.

    Hakike si sarebbe guardato intorno un pò intimorito, come se si sentisse minacciato, dopotutto era stato un crudele nemico di tutti loro, per quanto non per una libera scelta ma per l'imposizione altrui sulla sua natura. Non aveva reali ricordi ma solo concetti, ed era nato solo e unicamente perché Raizen lo aveva spinto a sopravvivere senza negare la sua esistenza. Io... Esordì, spostandosi vicino all'Hokage. ...io non so se sono Libero. Credo sia la prima volta che penso realmente qualcosa. Prima era come...dover...seguire le parole dettate da altri. Si sarebbe accigliato, cosa strana nella sua fisionomia rettile. Come si può dire? Copione? Una parola apparsa dal nulla. Poi guizzò verso l'erba, che tuttavia in sua presenza si faceva leggermente marcescente e fangosa, con funghi che tendevano a crescere. Interessante! Commentò, dopotutto anche i funghi dovevano esistere, non c'era bene e male per i Draghi della Terra, ma solo coscienza. L'uomo scaccia la mosca ma salva la farfalla, eppure non ci sono reali differenze tra loro, mentre per i Draghi esse avevano pari dignità. E questo cos'è? Con un nuovo rapido guizzo si sarebbe avvicinato a Raizen e ai suoi calzari. Mi viene una parola...stivali? Che bello! Mi arrivano parole dal nulla! Nuovo guizzo. E questa? Ah, una Spada. Sono io o ha qualcosa di familiare? Si era avvicinato a Garyu, ma poi scattò verso Ou. Ooooh, Drago Bianco. Molto, molto interessante! Odori di vento! Era sostanzialmente un bambino iperattivo alla scoperta del mondo.

    E i Draghi danzavano, poiché forse la Danza della Terra si sarebbe unita alla loro.
  5. .

    Il Kage Assente


    Il Colosso dei Mikawa: la vera storia XXXI, di Loxion Mikawa


    ::: Presente, Villa Mikawa, Biblioteca :::

    " muahmuhamuah meno uno. Siete così insignificanti che mi date il voltastomaco. "

    Disse Tensai-ji in volo sopra la testa degli accademici [1 TB mantenimento telecinesi superiore]. Il corpo spiaccicato del chunin le dava una apparente euforia che tuttavia solo un abile intenditore delle sfumature del tono e delle movenze avrebbe potuto ritenere una menzogna [Recitazione]. Etsuko era senza dubbio un ninja diverso dalla massa con uno stile di combattimento unico nel suo genere e capacitò analitiche di ragionamento sopraffine...peccato che quel combattimento non era il primo che affrontava contro l'Asso di Cuori. O meglio, non per ogni diramazione temporale della sua esistenza e di certo non per la nukenin dal cuore gelido.
    Lei aveva visto decine di volte il ragazzo combattere, aveva iniziato a comprendere il potere di quell'Hijutsu noto solo a pochissimi come Megan. Quante volte era stata fregata da quelle illusioni? Quanto tempo aveva dovuto perdere alla ricerca di quel kiriano sfuggevole? Beh...pian piano aveva imparato ad addrizzare il tiro e giocare proprio sulla supponenza dello sfrontato ragazzo.
    Si perché era questo il vero punto debole dello shinobi della Nebbia, ovvero la sua incrollabile e cieca devozione all'arte tramandata dagli Imbattuti. Un credo così radicato che, tra tutti, era risultato il meno avvezzo al cambiamento: per almeno il 70% dei rami vissuti, infatti, era stato portato ad eseguire le medesime strategie combattive.

    La convinzione di essere al sicuro dietro il muro illusorio e col suo alter ego a dominare la scena avrebbe di certo rallentato la sua difesa. Il braccio nodoso di Naegi andò ad allungarsi a dismisura, fino a raggiungere la dimensione del raggio della stanza, per poi iniziare a vorticare rapidamente. Una vero e proprio maglio sferico da demolizione si sarebbe abbattuto su Villa Mikawa, andando a disintegrare i muri della biblioteca proprio all'altezza in cui Eiatsu e Kensei (sul muro opposto) stazionavano [1 SA Manipolazione 8 Unità di Legno, 2 SA attacco evocazione, Vel Blu + 3 tacche, For Nera, Pot 40 + Schiacciamento -> porta a zero la vitalità della zona impattata, annulla difese con durezza pari o inferiore a 3] . Solo provare e riprovare quella mossa le avrebbe consentito di trovare il tempismo e l'angolo di attacco perfetto per rendere la difesa degli accademici meno efficace. Evitare il colpo diretto, talaltro imprevedibile vista la pantomima messa in campo dalla nukenin, non sarebbe bastato ad evitare danni ingenti. La porzione di tetto dell'ala est della villa sarebbe infatti inesorabilmente franata andando a sommergere tutti i presenti [causa Intralcio Grave e riduce Percezione di 9, Potenza 30, For Nera] tra il frastuono dei calcinacci e la nube di polvere e detriti.

    Semi celata dalla coltre, la voce di Tensai-ji (evidentemente scampata al disfacimento di quella porzione di villa) riecheggiava nell'aria:

    " AHAHAHA mi credete davvero così stupida da cadere DI NUOVO nei vostri trucchetti da quattro soldi?! A 13 anni i più gradi curatori del continente venivano da me ad imparare le mie tecniche, ad elemosinare un nome nelle mie pubblicazioni o partecipare alle mie ricerche.
    IO SONO RIUSCITA A CURARE IL TEMPO, riportarlo allo stato che più mi aggrada e rimuovere le diramazioni più inutili al pari di un'appendice, il muscolo palmare lungo o i capezzoli maschili.

    E voi, uomo di latta e maghetto da quattro soldi, fate parte di tali vestigia."


    Tsurara, immune come il gemello all'igombro dei detriti, avrebbe sfruttato quella distrazione per dirigersi questa volta contro l'altro rivale, eseguendo il medesimo attacco che aveva riservato per il suo Kage qualche istante prima [3-4 SA vedi post precedente].
    I gregari di Aloysius erano riusciti a cavarsela, non senza pochi danni [Ordine (superiore) -> Falange, Pot 50], ma i detriti li avevano quasi sepolti vivi e ne avrebbero avuto per un po' prima di tornare utili allo scontro.

    Ma dell'attacco del Mizukage cosa era stato? Il pipistrello aveva guadagnato sin da subito una posizione di vantaggio sulla nukenin, riuscendosi a piazzare ancora più in alto di lei. Una mossa che, mentre si feriva e salutava con rispetto la rivale, poté percepire non suscitarle poi molte preoccupazioni. A braccia conserte e sguardo severo, la Principessina del Gelo, attendeva l'assalto del Kage. Sapeva di cosa era capace, aveva visto quel corpo quasi robotico evolversi in innumerevoli forme diverse in ogni suo duello. Conosceva il significato quel gesto rituale, e ne aveva soppesato i limiti, e capiva le differenze tra il controllo del sangue del Mikawa e quelle del Kenkichi, come anche l'importanza che quelle spade dovevano avere per il credo di quest'ultimo...
    Tra tutti sicuramente i due Kage le avevano dato più filo da torcere, oltre che fatto spendere soldi per arruolare un esercito di mercenari e riempito l'obitorio di Ame di una montagna di cadaveri. In molte iterazioni era persino morta a causa loro.

    Peccato che ora sapesse esattamente di quanto avrebbe allungato la sua lama nel tentativo di decapitarla. Ci aveva rimesso la testa un paio di volte prima di riuscire a trovare il giusto movimento di schivata in grado di disinnescare la tattica dello spadaccino, pensata proprio per ovviare ad una semplice difesa favorita dalla dinamica “capovolta” di scontro. Nota a priori la direzione e portata di allungamento, destreggiarsi in aria per evitare il fendente sarebbe stato possibile, una manovra facilitata dalla sua telecinesi assoluta [Stile di Combattimento, Master of Psycokinesis I-II-III: Difesa telecinetica + Levitazione Accurata -> Riflessi = Precisione Nera + 3 TS + 2 Alakazam + 4 Telecinesi Superiore + 3 Stile= 12, 4x Occhio Fino]. Un'arte potentissima, che solo la vecchia Rigattiera padroneggiava quasi al suo livello, ma che le consumava anche molte energie; proprio per questo aveva appreso il Mokuton e modificato il suo tentien per poter ospitare un maggior quantitativo di chakra [Riserva: Nera 100 + 25 TS+ 25 Instancabile = 150 bassi].

    Quanto poi alla sfida attrattiva tra il predatore robotizzato e la psionica dei Cuori, le onde di chakra contrapposte che si svilupparono di lì a poco furono tali da generare dei veri e propri spasmi nell'etere.

    NLibrCLRe

    Decine di bang sonici si andarono a generare nel poco spazio che divideva i due combattenti, tutt'altro che intenzionati a farsi spostare dal forza attrattiva del rivale. L'Inquisitore percepì per la prima volta l'Asso in difficoltà con le mani protese in avanti, i capelli irti e il fiato trattenuto per lo sforzo: benché non riuscisse ad attirarla a se, infatti, la sua tecnica predatoria aveva decisamente un fattore di potenza più elevato della telecinesi della rivale. Diversi tagli si andarono ad aprire sul suo corpo, smascherando la presenza di quella che sembrava una corteccia difensiva traslucida e camuffata con la sua stessa pelle! La protezione tuttavia non sembrò attutire completamente i danni e il sangue iniziò a spargersi, macchiando le vesti [1 TA Corteccia di Ghiaccio, Pot 80 + 20 impronte = 120, ferita Media diffusa]

    " Non mi hai fatto nulla, COSA CREDI?! Anf...ma devo ammettere che sei particolarmente forte in questa linea temporale! NON che questo cambi le cose! AHAHHA "

    Con in sottofondo quelle smodate risate, Kensei si sarebbe appollaiato sulla parete verticale (la stessa che di lì a poco sarebbe stata sconquassata insieme all'intera stanza), mentre con la coda dell'occhio avrebbe potuto osservare l'armatura ricomporsi di legno e ghiaccio ricomporsi [2 TB manipolazione 4 unità di ghiaccio e 4 di legno].

    Le parole di Eiatsu erano forse state prese troppo a cuor leggero dai ninja dell'Alleanza. I nemici avevano già vissuto decide e decine di volte quella storia, avevano già combattuto contro di loro in vari modi e circostanze acquisendo ad ogni iterazione un vantaggio crescente sulla compagine accademica.
    Per spuntarla e rispettare la promessa fatta all'ormai vecchio eliminatore di Oto, il quale aveva deciso di puntare su quella versione della storia per compiere un piano durato decenni, avrebbero dovuto cambiare. Alleggerirsi di anni ed anni di addestramento, stravolgere il loro pensiero al fine di produrre delle tattiche che davvero avrebbero potuto aprire uno spiraglio nell'oscurità che stava calando sulla Villa.

    " Spogliatevi delle vostre vesti, avventurieri.

    Tornate a sorprendervi.

    Il tempo è un gioco, giocato splendidamente dai bambini.

    Il tempo non va misurato in ore e minuti, ma in trasformazioni.

    Chi vuol cogliere una rosa, non deve badare alle punture delle spine."




    ::: Presente, Villa Mikawa, corridoio verso il Salotto :::

    Intanto, in una parte di villa ancora in piedi, si stava consumando l'atipico incontro tra il Principe dei Cuori e la Consigliera di Oto. Un duello che non faceva presagire a leggendarie tecniche, potenze incalcolabili e gesta inenarrabili ma che si srotolava in maniera molto più sottile ed acuta.

    Lei, la Vipera di Oto, aveva compreso davvero le parole pronunciate dal vassallo del Mikawa: doveva essere imprevedibile, fare ogni volta qualcosa che l'esperienza non poteva progressivamente annullare...in altri termini, doveva essere un vero serpente. I nukenin, talaltro, non aveva mai visto la chunin in grado di padroneggiare la Shirohebi no Shison nei loro passati tentativi; lei era l'elemento non previsto, ciò che aveva portato il caos verso una nuova direzione, dal momento stesso in cui si era infilata nell'orologio perdendo la vita. Ovvero dando origine alla linea temporale 1045.

    " Davvero...coff...interessante...! Ma tu...Non hai idea di quante persone siano morte per quel frammento di specchio. NON LE POTRESTI NEMMENO CONTARE. Ti ammazzerò per onorare tutti quei corpi prosciugati, per il credo nella mia scienza e per Ame tutta! ""

    Ancora una volta Amari era difronte a lei, questa volta a distanza doppia rispetto l'inizio, a solo un dejavu di distanza dallo specchio e dalla fine dei giochi [1 TA mantenimento CIAK si gira].

    Si, Hebiko aveva imparato a stare allo stesso tavolo di Poker in cui J e A stavano giovando ma c'era un problema: come un neofita dello scacchi che riesce a predire solo due mosse in avanti del suo rivale, la shinobi non riusciva a spingersi oltre nella sua "decisa indecisione". Con sole due frecce nel proprio arco doveva assicurarsi che entrambe rappresentassero un colpo fatale per averla vinta e, per sua sfortuna, nessuna delle due strategie ideate era in grado di mettere k.o. un principe di Ame.
    Aveva subito ferite gravi, questo era indubbio: la ferita profonda sullo stinco destro lo aveva azzoppato, oltre che avvelenato, mentre sul metto tre fori sanguinanti palesavano che il raiton doveva aver sortito un qualche effetto. Era davvero al limite.

    Ma il frammento era quasi a portata di mano e la distanza tra lui e l'anomalia dai capelli arancioni aumentata a 24 metri.

    Ingurgitò un paio di tonici [1 SA] e raccolse tutte le sue energie per un'ultima tecnica che sperava potesse impedire un nuovo assalto. Di sangue ve ne era in abbondanza quindi bastò poggiare la mano a terra per il richiamo [1 TB Richiamo -> Rashomon, la Porta dell'Inferno].

    NLibsaBts

    Come fosse arrivato a mettere la sua firma su quel rotolo di richiamo era un'altra storia, fatto stava che l'essere storicamente alleato di Oto si trovava a frapporsi tra la sua salvezza e la sua disfatta.
    Quel cancello secondo le leggende inespugnabile, infatti, si era incastonato perfettamente nello spazio che gli era concesso (essendo questo uno dei suoi poteri) chiudendo l'unico punto di accesso alla sala, ovvero il corridoio.

    " Me l'avevi quasi fatta put...ARGH...tanella insolente! Coff! Coff!! Riavvolgeremo il nastro un'ultima volta e tutto questo non sarà mai accaduto per voi! ARGGGG! Nel sonno vi coglieremo di sorp...sorp...sorpesa... ve la faremo PAGARE! "

    Letteralmente strisciando Amari si avvicinò allo specchio.
    Si alzò barcollando e resistendo alla sensazione di svenimento [2-3 SA movimento dimezzato]. Con la vista appannata e la mano tremante, la allungò verso il frammento...doveva semplicemente toccarlo, attivare la sua pietra cremisi per entrare in sintonia con lo specchio e scogliere il suo stesso sigillo [Psicometria Cremisi, 2 TB (Tecnica Rapida) Rilascio dei Sigilli].
    Si, tutto sarebbe tornato come prima.


    CITAZIONE
    OT/ A questo giro @hebiko vi ha surclassato! Mi è piaciuto il modo in cui hai impostato il post con la doppia strategia. Per questo motivo accelero di un post la giocata: trova la soluzione al problema e interrompi il potere del frammento! Quanto ai due kiriani, vedete di non morire muhamuhamuha /OT


    Edited by DioGeNe - 30/4/2024, 21:32
  6. .

    [Palazzo del Vento]



    « OOOOOKAY, mezze cartucce! Mi è giunta voce che fate tutti pena! »

    Yami Sukehiro Chikuma si trovava al centro dell'enorme piazzale a forma di rettangolo che era situato sul retro del Palazzo del Vento e circondato da mura alte tre metri. Alle sue spalle si trovava un manichino di legno molto approssimativo, vestito con una lunga veste violacea ed agghindato con simboli di femminilità semplicistici (sparuti segni di rossetto apparivano sull'ovale senza occhi che simboleggiava la testa e una corda cingeva l'abito all'altezza di quelli che sarebbero stati i fianchi). Davanti al massiccio Capitano dei Sand Scorpion, tra lui ed il Palazzo del Vento, si trovavano invece non meno di 27 ninja di Suna [9x Competenza Gregari][Energia Blu].

    Si trattava di uomini induriti da anni di servizio e di missioni svolte in mezzo continente, scelti in proporzioni uguali da Joel "il Sunese", la Guardia di Palazzo più anziana delle tre, Karumi l'assassina, ora defunta per proteggere il Kazekage da una tecnica suicida di un Membro Esecutivo di Kurotenpi e ancora da rimpiazzare, e Tanbo Chikuma, la Guardia di Palazzo meno esperta, ma un talentuoso utilizzatore di sigilli e un membro della casata principale dell'omonimo clan. In teoria, quegli uomini, assieme ad altri 9 che erano al momento in servizio per aiutare le due Guardie di Palazzo nello svolgimento dei rispettivi compiti, rispondevano alla sola autorità del Daimyio, del Kazekage e delle Guardie di Palazzo stesse.

    Tuttavia, il Capitano dei Sand Scorpions, dopo aver informato il cugino Tanbo dei recenti avvenimenti a Suna, si era offerto di addestrare per un pomeriggio i membri di riserva della guardia del Daimyio. Il Chikuma - conscio della forza rara del cugino della casata cadetta - aveva acconsentito a condizione che l'addestramento avvenisse dentro il perimetro del Palazzo del Vento e che Yami non maltrattasse troppo le guardie. Il Capitano dei Sand Scorpions aveva acconsentito ad una sola delle due condizioni, ma questo le guardie non lo sapevano! Così, tutti i 27 Sunesi erano elettrizzati dalla prospettiva di potersi allenare con uno dei ninja più letali del villaggio e forse, così, in futuro assurgere al rango di Guardia di Palazzo (la morte di Karumi, infatti, aveva offerto loro almeno la prospettiva dell'ambita promozione!).

    [...]

    [Hoshi & Co.]

    Emiko Iga lesse il rapporto stilato da Ryugi, che aveva accluso anche un ritratto stilizzato come richiesto, mentre Akane Iga manteneva la guardia alta e osservava la popolazione circostante, che aveva ormai ripreso a badare ai propri affari (anche se con una innegabile preoccupazione nel loro incedere).

    « Kokkyo... l'ho già sentito. Lo chiamano tutti "Ko", è un jonin del villaggio e dunque un nostro superiore. Se le tue allegazioni si rivelassero fondate gli dovrebbe essere comminata una sanzione disciplinare molto seria, ma un'accusa di insurrezione - che peraltro è assai rara - è estremamente difficile da provare ed un processo potrebbe fornirgli la piattaforma perfetta per amplificare le sue idee a dismisura. Inoltre, non ci sono cadaveri né feriti, quindi sarà la tua parola contro la sua... ed il suo grado peserà, a prescindere da quali possano essere le sue opinioni sul Kazekage. »

    La donna sembrava pensosa, ma era evidente che avesse apprezzato la professionalità della Nekki. Le sue valutazioni, inoltre, sembravano molto razionali: per quanto fosse incredibile, accusare Ko avrebbe comportato il rischio di aiutare la sua causa. Il populismo che aveva scelto per compiere la sua missione, infatti, era notoriamente difficile da debellare e un'accusa di insurrezione sarebbe potuta essere un'arma a doppio taglio a dir poco!

    « Ripulire la facciata sarà semplice e dovrò approfondire la questione delle due guardie e dell'Otese che menzioni, ma non è urgente. Per il resto, suggerisci di segnalare la cosa ai miei vertici ed io concordo: Kagura-sama, la nostra Capoclan, sarà informata. Mi chiedo se non sia il caso di informare un quotidiano in proposito e provare a calmare la popolazione, ma c'è così tanto da fare... forse il Capitano Sukehiro Chikuma potrà indicarti una via migliore. Grazie del rapporto, Ryugi. Segnalerò il tuo nome per il buon lavoro svolto oggi. »

    Akane sollevò un sopracciglio all'ultima frase, ma non disse nulla (al contrario del "se lo dici tu" con cui aveva ribattuto quando la Nekki le aveva confermato di essere effettivamente un membro delle Squadre Speciali). Così, le due Iga si congedarono e Ryugi, dopo essersi coordinata con gli altri ninja presenti, poté dirigersi verso la meta che aveva scelto.

    [...]

    [Palazzo del Vento]

    L'"esercitazione" era già cominciata quando Ryugi Nekki apparve nel cortile! La ragazza era stata indirizzata al cortile da due delle nove guardie di servizio, che l'avevano accolta all'ingresso e le avevano confermato quanto detto dalle Iga: il Capitano dei Sand Scorpions era presente in loco e, le dissero con una certa invidia, si stava occupando di testare il contingente di riserva per meglio preparare ogni ninja a rispondere ad ogni minaccia. Ciò che Ryugi poté vedere fu particolare: i ventisette erano stati fatti disporre in due file davanti al Capitano, a formare un "corridoio" che permettesse a ciascuno di loro di avere un'ottima visuale di ciò che succedeva. Ad uno ad uno, infatti, avevano ricevuto il compito di provare a "salvare" l'ostaggio di legno, in qualunque modo ritenessero migliore, ivi incluso tentando di ammazzare il "rapitore".



    « FORZA! È tutto qui quello che sapete fare? Questa è una classica D.I.P.: damigella in pericolo! Come potete sperare di proteggere il Damiyio se non riuscite a salvare nemmeno un ostaggio da fine sicura? Attaccatemi due alla volta! »

    C'era già una pila di cinque corpi svenuti attorno al Capitano, che non aveva nemmeno estratto la propria katana. I corpi aumentarono da cinque a sette grazie a due rapidi pugni sulla mascella [VEL:Nera], contribuendo ad aumentare il nervosismo tra i presenti, che avevano estratto varie armi e confabulavano tra loro circa quale fosse la migliore strategia per provare a fare breccia. Poi il Chikuma si voltò verso Ryugi e le chiacchiere cessarono all'istante: quali che fossero i suoi metodi, quell'uomo era in grado di mettere in riga senza sforzo anche shinobi esperti.

    « Ryugi Nekki, la nostra recluta più giovane, selezionata dal Kazekage stesso nonostante ancora una genin. »

    Quelle parole guadagnarono alla kunoichi diversi sguardi torvi, ma nessuno si permise di fiatare. Sukehiro la conosceva, dunque, così come aveva raccolto e memorizzato informazioni su Kairi Uchiha e molti altri ninja: egli era un professionista di alto livello e prendeva sul serio sé stesso e il suo lavoro, il che - come era evidente - lo portava anche a pretendere il massimo dagli altri.

    « Non ricordo di averti convocata, ma la tua presenza può fare al caso di questa esercitazione. Salva il manichino dalle mie grinfie con qualunque mezzo a tua disposizione. Uccidimi se lo ritieni necessario. Fai vedere a queste pappe molli la pasta di una Sand Scorpion! Non tentennare: questo è un ordine. Potrai spiegarmi dopo il motivo della tua presenza. »

    Un contrattempo non da poco! Ryugi aveva importanti informazioni da riferire, ma se la sentiva di rischiare di contradire il suo diretto superiore davanti a una ventina di guardie del Daimyio per fare subito rapporto? Alla Nekki individuare il miglior percorso d'azione [Incarico di Villaggio: D.I.P.- Incarico di Villaggio: salva la damigella in pericolo!

    Incarico di Villaggio
    Speciale: L'utilizzatore può imporre gratuitamente un incarico ai ninja di grado inferiore del proprio villaggio. L'incarico deve portare un vantaggio per il proprio villaggio. L'utilizzatore deve partecipare anch'esso all'Incarico di Villaggio.
    [Da Genin in su]
    ]
    .

    [Fuori dal Palazzo del Vento]

    Youshi Tokugawa aveva preso diversi accorgimenti per evitare interruzioni da sensitivi ficcanaso e in questo i suoi sforzi diedero frutto: nessuno lo intercettò né, per quanto egli avesse modo di sapere, lo individuò mentre pedinava il ninja di Oto. Tuttavia, la sua capacità di raccogliere informazioni gli innestò un pensiero in testa che, man mano che i metri venivano bruciati, crebbe in misura tale da farlo desistere dal suo obiettivo originale. Così, dopo un astuto tentativo di evitarsi guai ammonendo l'Otese (con la sua manualità non avrebbe avuto alcun problema a individuare e sottrarre rapidamente del materiale per scrivere), si diresse verso il Palazzo del Vento!

    Un vero peccato che il Kiriano avesse allentato le proprie capacità di occultamento proprio prima di decidere di avviarsi verso il cuore pulsante del villaggio ninja del Paese del Vento! Sfruttando la sua modesta altezza e naturale propensità a passare inosservato, Youshi sarebbe stato forse sorpreso quando - in uno dei rari momenti in cui non era circondato dalla folla - la sabbia tra le pietre della stradina dove stava camminando iniziò a muoversi ed in men che non si dicesse un muro di sabbia si formò davanti e dietro di lui [POT 50][VEL:Viola+6], isolandolo tra quattro mura (due di sabbia e due di pietra, attigue alla recinzione del cortile del Palazzo del Vento) senza nessun altro a fargli compagnia!

    A quel punto, una voce solare richiamò la sua attenzione verso l'alto, dove un uomo dalla fluente chioma nera ed il fisico scolpito levitava a mezz'aria sopra a quella che sembrava una nuvola di sabbia.



    « Hey, hey. »

    Disse l'uomo, mimando il gesto di una vedetta a sottolineare che l'aveva individuato in pieno.

    « Non so chi tu sia, Kiriano, ma non è un buon momento per chiunque si muova come te per fare una passeggiata in incognito vicino alla residenza ufficiale del Daimyio. » Lo aveva quindi individuato non grazie ad abilità da sensitivo, ma semplicemente analizzando il suo incedere da assassino (che sicuramente il Tokugawa aveva tentato di dissimulare)? Quanto diamine era esperto quel tizio? O stava mentendo e lo aveva scovato in altro modo? « Perché non mi racconti il motivo per cui ti trovi in questa zona del Villaggio? Di solito gli stranieri sono qui per compere o per vedere conoscenze, ed in entrambi i casi saresti nel posto sbagliato. »



    « Mi chiamo Joel, amico. Faresti meglio a prendermi sul serio. »

    OFF GAME

    Operazione Utopia

    Shiltar Kaguya: benvenuto nella Fase 2! Usa la fantasia, sorprendi Yami e occhio all'obiettivo! A te e Kaystar gestire Bianca in questa scena.

    Youshi2: benvenuto nella Fase 2! Sei incappato in un pesce grosso: cosa farai?

    P.S.: Punti bonus per chi coglie la cit. nel post : diego :

  7. .

    Kairi chiuse gli occhi e lasciò che il chakra corrotto del sigillo penetrasse nel suo corpo, dal piedi fino alla testa, invadendolo di una energia mai provata prima. Percepì distintamente l'intero suo sistema circolatorio scricchiolare al passaggio di quel flusso di energia senza pari, le pareti dei vasi dilatarsi fino a creparsi e il tentien strabordare.
    Per la prima volta poteva sentire come era fatta dentro, la struttura stessa dell'albero dai mille rami che aveva ereditato dal suo clan e più o meno consciamente fatto crescere in anni ed anni di duro addestramento.

    Levitando sulla cima senza foglie, un occhio senza ciglia o palpebre la stava osservando.





    Non poteva esimersi dal ricambiare quello sguardo ammaliante. Era indifesa ora che aveva permesso al chakra di Kādomēkā di fondersi col suo, spettatrice di un processo che sentiva sempre più avvicinarsi a compimento. Lo poteva sentire nei propri occhi, un cambiamento che le avrebbe ricordato gli addestramenti fatti per sviluppare sempre più lo Sharingan e conquistare nuove tomoe.
    E questo avvenne! La terza effige degli Uchiha apparve sugli occhi della ragazza, bruciandone la cornea [Sbloccato nuovo livello della TS].


    " Ecco. Serviva solo una piccola spinta...altrimenti il seme non avrebbe attecchito hihihi"


    Ed infatti la kunoichi di Konoha percepì distintamente quell'albero rinvigorirsi, crescere in altezza ed arrivare a sfiorare quell'occhio dalla forma mia vista prima. Un processo che le avrebbe consumato praticamente ogni briciolo di energia rimasta, portandola quasi allo svenimento.

    Il fuuinjutsu quindi si interruppe, essendo ora verificata la condizione alla base della disattivazione del Mitsudomoe, impostato per il terzo livello della Kekkei Genkai. Kairi dunque era finalmente libera, benché spossata e ferita oltre che nel corpo anche nello spirito.
    Avrebbe potuto fare qualcosa, un ultimo attacco disperato, una fuga o semplicemente piangere per liberarsi di tutta quella malvagità che le aveva impregnato le ossa. Si sentiva sporca, appiccicosa e maleodorante a causa del quel chakra d'ombra che le era entrato dentro, depositando un qualcosa che non aveva ancora ben capito cosa fosse.


    " Non potrai ancora usarlo, non perché tu sia debole amore mio...il tuo corpo è forte, i tuoi geni puri e il tuo spirito santo. Mi serve altro tempo, una manciata di anni, nulla in confronto al tempo che gli specchi mi hanno concesso.
    Ma tu hai già visto Shinju, già ne hai sentito la forza.
    Quando tutto sarà pronto ti ci porterò e insieme ne mangeremo il suo frutto divino, abbandonando finalmente questo mondo di nullità. "



    Parole criptiche ma espresse certamente con sincerità e desiderio da parte del folle nukenin. La vita di Kairi era cambiata perché ora faceva parte di un disegno più grande, di uno scopo più alto, di un segreto più antico.


    ::: La sera prima, Fuyu no Ie :::

    " I Tatsuishi saranno salvi e avranno un ruolo di rilievo in questo feudo dell'Impero. "

    Disse Aloysius nei panni della cugina Mikawa, sconfitta in duello anni orsono nelle terre di Iwa.

    " Accetto l'ospitalità, dammi solo il tempo di recuperare i cadaveri migliori e ripulire questo luogo. Non deve rimanere traccia della mia mano dietro gli assalti al Ferro, almeno in questa fase preparatoria. "

    Detto questo, diede le spalle al cratere formatosi dopo il tuffo del suo Colosso leviatano e si incamminò verso la zona più bassa del villaggio invitando l'uomo del ferro a seguirlo. I regno dei Sanada era finito, una delle grandi casate al servizio dello Shogun erano state fagocitate dall'Impero e la stessa sorte attendeva l'intero Paese, ignaro di ciò che stava per arrivare.

    " Fyodor quanto ti ci vuole per i cadaveri? "

    Disse la donna al ninja sporco di sangue dalla testa ai piedi e accovacciato su uno dei Samurai trucidati. Quello non rispose subito, finì di imporre i suoi jutsu medici per la conservazione del corpo e, una volta terminato, si alzò leccandosi le labbra.

    " Un giorno intero. Hai esagerato con lo Tsunami di Sangue, alcuni hanno riportato ustioni talmente gravi da scoprire il derma fino alle ossa. Altri hanno perso i tessuti molli, come occhi e testicoli, col semplice impatto...Se vogliamo recuperarne un buon numero per l'esercito ci vorrà del tempo. Per fortuna ho tanto da mangiare per recuperare man mano le energie uhuhuh "

    Inquietante era dir poco e Minoru avrebbe dovuto resistere all'impulso di vomitare una volta comprese le parole del ninja e quindi realizzato di avere di fonte un cannibale crudista. Ma nessuno avrebbe saputo far meglio di Fyodor in quell'operazione specifica: sacrificando i deboli e mangiando i loro stessi organi ancora caldi si sarebbe assicurato di avere sempre energie sufficienti per attivare suoi involucri curativi, in grado di rimarginare anche le ferite più gravi cuoi corpi prescelti.
    Un lavoro da cani ma che provocava enorme piacere all'ingordo ex servitore di Orochimaru, oltre ad essere fondamentale per il piando di Diogene. Si, perché il Mikawa aveva trovato un modo tutto suo per ingigantire rapidamente il suo esercito.

    " Trovi un poso tranquillo dove riposarsi, Minoru-dono. Ci vorrà un pò. "

    Solo la notte del giorno dopo, quando ormai il medico di Oto aveva consumato tutte le energie e mangiato ben oltre il senso di sazietà, il piano dell'araldo di Khorne si sarebbe consumato.
    I cadaveri dalle ferite ripristinate erano stati messi affiancati in una lunga fila che percorreva la via principale del villaggio. Uno spettacolo raccapricciante, accompagnato da una litania incessante e dai caratteri tribali, così come i Kenkichi della Rosa d'Acciaio gli avevano indirettamente e suo malgrado insegnato anni prima. Il potere del Demone della Guerra, uno dei quattro del culto Mikawa originale, iniziò a pervadere le membra del fedele, trasmettendone parte della sua forza: un antico segreto che il mondo non avrebbe dovuto risvegliare dopo essere finito nel dimenticatoio della storia.
    In quella forma, la stessa che aveva permesso al Garth di brandire la Lama Definitiva, l'unione delle due gemelle portate da lui stesso e il Mizukage, nulla gli era precluso. Egli era ora l'incarnazione del Dio della Guerra.

    Il fiume di sangue iniziò a dipanarsi dal petto dell'araldo per andare a bagnare ognuno di quei corpi inermi man mano che estendeva il suo lento ma costante flusso. Un reticolo cremisi macabro perché il liquido stava penetrando ininterrottamente attraverso gli orifizi delle salme, provocandone un evidente gonfiamento al pari del pollame ingozzato di cibo.

    Si, li stava nutrendo.

    L'otese era immobile, concentrato nel prestare le giuste attenzioni ad ognuno di quei corpi, spingendo il sangue attraverso il loro corpo per andare a raggiungere il cuore. Man mano che la linfa vitale usciva dal corpo del Colosso quei corpi inviavano a muoversi, contorcendosi in maniera anomala ma riacquisendo colorito, il battito cardiaco e persino il respiro [18 + 12 Leggere di vitalità consumata -> 30 risorti con 1 leggera, stato Affaticato e riserva di chakra pari a 1/4 Basso].

    Una resurrezione di massa era in atto, un vero e proprio miracolo, qualcosa di assurdo che riusciva persino a superare le gesta del Colosso dei Cieli del giorno precedente. L'ennesima dimostrazione per il nuovo alleato del Ferro di non aver difronte un comune mortale bensì qualcosa che aveva trasceso il potere concesso agli uomini.






    Il rituale si concluse

    e i morti tornarono in vita,

    schiavi del Generale Cremisi.


    " FRATELLI DI SANGUE...anf...

    IN MARCIA. "





    [QUOTE]OT/ Complimenti per il terzo livello della TS raggiunto! Ora vediamo come continua la storia :guru:
    Ti faccio notare che ora siamo nello stesso posto, allo stesso tempo! /OT[QUOTE]
  8. .

    La Congiura dei Serpenti

    Capitolo 3

    Febh e Makoto
    Con il bestione dalla vista corta al seguito e l'aspetto di Hebiko in uno dei suoi eleganti kimoni, Febh camminava scimmiottando i modi di muovere della ragazza, appresi dopo lunghi e tremendi addestramenti proprio a palazzo Yakushi e quindi a volte supervisionati dallo stesso Consigliere, che pure non era molto bravo e pareva più una chiassosa pantomima dell'eleganza, più vicina a uno spettacolo di drag-queen di bassa lega. Davanti alle guardie alzò lo sguardo, sprezzante come pensava che si comportasse normalmente Hebiko: Che c'è? Non posso fare un'ispezione a sorpresa? Tks! Sbottò, internamente divertito e quasi tentato di fare altre volte qualche scherzo con l'aspetto di lei. Ci mancherebbe altro che devo preannunciarmi, io sono Hebiko Do-Ku-Ji-ta. Capito? Erede di Orochimaru e Consigliera del Villaggio, non l'ultima arrivata! Eizo comunque acconsentì all'accesso ai registri, mentre Taro si arrischiava a una conversazione che fece alzare un sopracciglio allo Yakushi camuffato. In che senso? Ti pare che possa partire senza bagaglio e con uno sconosciuto? Se il mio fidanzato Kato, vostro ex collega, tornasse e lo scoprisse che figura ci farei col clan Yotsuki? Replicò con assoluta fermezza. Ma...perché proprio quel locale? Non ricordo di esserci mai andata, o mi ci hai visto?

    In ogni caso si accomodarono nella stanza, verificando le uscite, e sebbene Makoto non avesse trovato alcun riferimento, mentre Eizo era presente e non ci fu verso di allontanarlo, Febh nel corpo di Hebiko ebbe una breve intuizione. Aspetta...verifica un secondo anche quante volte IO sono uscita. Abbiamo avuto un piccolissimo problema con un impostore in amministrazione, anche se non era affatto aggraziato ed elegante come me! E fece una piroetta di scarsa qualità, convinto che quella fosse una forma di eleganza. E poi...sarai anche qui a controllarmi...ma non mi pare siate così zelanti: LUI è entrato qui l'altro giorno. Dove sono le sue foto? E la sua scheda? Batté di malagrazia un dito sul petto del Guardiano. Non mi sono mai andati a genio i guardiani e quando sono imprecisi è anche peggio. Sembrava aver dimenticato che non aveva il suo aspetto, ma certo non sarebbe stato un problema per la reputazione di Hebiko, no? Non mi dirai che mancano carte...o che ce ne sono alcune secretate persino per ME? Vero? Chiese infine con voce squillante, mentre diceva a Makoto di mettersi in posa per far ricordare meglio ai Guardiani dove fossero i documenti con cui era stato per forza schedato, visti i sigilli che erano stati analizzati. E se non avessero avuto niente del genere...allora i sospetti sarebbero immediatamente ricaduti sul personale medico che aveva dato a Febh quelle informazioni.

    Quartiere dei Piaceri
    Con l'aiuto degli abiti e del rivestimento mimetico Kuroshi era difficile da notare e ancor meno da seguire nelle penombre del Quartiere dei Piaceri, e sebbene all'interno si discutesse di questioni sensibili nessuno dei due dava l'impressione di essersi resi conto della sua presenza. Riuscì a sentire quasi tutta la conversazione, pur mancando di conoscere l'argomento del quale di discorreva, ma sentì abbastanza da capire che si trattava di qualcosa di molto serio e che, marginalmente o meno, riguardava il suo stesso clan!

    Concentratosi sui discorsi, dopo poco comprese che la donna aveva un accento straniero, non era di oto anche se camuffava bene la cosa, e sembrava vagamente simile alle inflessioni degli immigrati dai paesi del continente più orientale che qualche volta aveva sentito in degli sceneggiati televisivi, ma non avrebbe saputo minimamente come localizzarla, perlomeno sul momento. L'uomo invece aveva un accento tipico delle zone del Paese del Fuoco. Non riuscendo a comprendere altro il giovane Akadou decise di farsi coraggio e osare maggiormente, scivolando fino alla stanza accanto, fortunatamente vuota (ma per quanto lo sarebbe rimasta?), per cercare di spiare la stanza accanto da un sottile buco nella parete divisoria, creato ad arte. Ma cosa avrebbe visto? E per quanto? Dobbiamo tornare indietro di qualche minuto e vedere la vicenda da un'altra prospettiva.

    Abilmente camuffato, Saragi aveva ordinato del The e chiesto informazioni alla cameriera in merito ai cosmetici dopo aver ringraziato per la sua ordinazione. L'incentivo fu più che sufficiente per attirare l'attenzione della ragazza che annuì, intascandolo con grazia come se stesse semplicemente ritirando le vettovaglie dal tavolo mentre sorrideva. Naturalmente sarà un onore per me presentarvelo. Al momento la mia sorella maggiore lo sta intrattenendo, ma vedrò se sono disponibili a un breve incontro. Visto l'ambiente, con Sorella Maggiore certamente intendeva semplicemente una intrattenitrice con maggiore anzianità o con cui aveva un rapporto amicale anche se di rango superiore, comunque si fermò alla richiesta di "Hideo", soppesando la situazione e il guadagno potenziale, per poi annuire. Ma certo, seguitemi pure, vi annuncerò sulla porta.

    Fece cenno a Saragi e al suo piccolo serpente nascosto di seguirla, avvicinandosi con passi leggiadri fino alla porta scorrevole che aveva fissato poco prima, inginocchiandosi di fianco accanto a essa e aprendola leggermente: dall'interno uno shamisen strimpellava una melodia accattivante e piacevole che tuttavia si interruppe di colpo per quell'intromissione. Tsukino-chan, un onorevole ospite vorrebbe parlare di affari con il tuo onorevole ospite. Sono certa che sarebbe una discussione di grande interesse. Ci fu un pò di silenzio all'interno mentre una voce maschile iniziava a protestare ma venne fermata prontamente. Naturalmente, Makoto-chan. Prego, fallo accomodare. Dovevano aver usato un linguaggio in codice per indicare che si trattava di un facoltoso pronto a spendere.

    Quando Makoto si fece da parte per permettere a Saragi/Hideo di entrare, quasi in contemporanea Kuroshi faceva il suo piccolo foro nel muro, quindi di fatto avrebbero visto la stessa scena: diverse bottiglie di alcoolici e almeno due teiere ormai vuote davanti all'uomo che dovevano seguire, che sembrava molto seccato per l'interruzione, mentre una cameriera con una veste elegante sedeva vicino a lui con lo shamisen posato graziosamente sulle cosce.

    Benvenuto, onorato ospite. Io sono Tsukino e spero di potervi intrattenere qui e ora. Il caro Shoboshi-sama ascolterà sicuramente le tue richieste. Spiegò con un sorriso gentile, mentre con le dita prendeva a pizzicare dolcemente il suo strumento, creando un gradevole accompagnamento. L'uomo sbuffò, irritato, ma fece cenno a Saragi di sedere davanti a lui versandogli un pò di liquore di riso, prima di dire. Allora? Perché tanta urgenza di vedermi? Non proprio l'atteggiamento di un mercante in cerca di acquisti. Io fornisco molti negozi qui intorno, potresti rivolgerti direttamente a loro, perché proprio io? Se però Saragi avesse fatto menzione di qualcosa di speciale e memorabile, come aveva detto alla cameriera, l'uomo si sarebbe fatto meditabondo. Uhm...ho delle cose, ma per clientela molto esclusiva. Non so chi sei e di chi sei figlio, perché dovrei trattarti da VIP?

    Intanto nella stanza accanto Kuroshi avrebbe percepito chiaramente dei rumori oltre la porta della stanza: da là a pochi secondi qualcuno sarebbe entrato! Che fare? [Nota] Se fosse riuscito a risolvere la questione, tornando poi a sbirciare, avrebbe potuto seguire il resto della conversazione, ma non gli sarebbe certo sfuggito il fatto che la suonatrice fissava Saragi/Hideo con la coda dell'occhio, mentre questi era focalizzato sul mercante. Semplice interesse o era pronta a colpirlo alla prima parola fuori posto?

    Bosco dei Sussurri
    Kaji sorrise mentre lei gli chiedeva chi lo avesse accompagnato, ma attese che Hebiko si fosse cambiata e accomodata per rispondere, mentre Meredora la fissava ammiccante dopo la sua dimostrazione con l'abito in tela di ragno, che spiegava anche come mai indossasse un abito da sera nella prigione: poteva cambiarne l'assetto a suo piacere. Dopo aver parlato di Aji-Tae, l'Hakai si lasciò andare ad alcune indiscrezioni, in buon controllo di sé anche se era evidentemente attratto dalle forme di Hebiko, come pure Meredora. Ma non ho portato Aji Tae con me questa volta. Sono qui con un mercante di nome Shoboshu Miroku, originario del Paese del Fuoco ma è a capo di una compagnia molto attiva là dove mi sono insediato. Ha fornito lui gran parte di questo materiale e aveva degli affari da sbrigare a Oto quindi mi ha accompagnato. E c'è una terza persona qui nella caverna, ma al momento riposa in una delle diramazioni più periferiche. Una mia collega, si chiama Raizou Enna. Potrai chiamarla Enna-san, se lo vorrai, è una instancabile lavoratrice, ministro del conio. Disse mentre versava una bevanda fresca per entrambe, che Meredora rifiutò. Naturalmente c'è una porta a separare il suo ambiente dal mio. E ho io la chiave.

    Quindi hai una guardia del corpo in agguato e cerchi di farci abbassare la guardia? Interessante. Fu il commento sprezzante della carceriera, che pure si stava rilassando parecchio nella vasca, la cui struttura era al livello dei maggiori hotel di lusso. Ammetto che Enna-san sa combattere, ma non ho bisogno di tendere agguati. Non con te. Disse fissando Hebiko negli occhi (e rigorosamente negli occhi) con un sorriso caldo, mentre Meredora accusava il colpo: quello era un punto per Kaji. Quanto ad Aji Tae, mi viene quasi da pensare che ti abbia colpito più di me. Sono quasi geloso. Ridacchiò...ma fino a che punto era una battuta? Dopotutto Kaji ERA Febh. Alle successive parole della Dokujita fu lui a dover incassare, dopotutto lei aveva ragione. Sono lieto di essere una tua debolezza. Le avrebbe detto, porgendo una ciotola con dentro ossa di topo essiccate salate, uno dei principali aperitivi otesi (si era informato, era ovvio), note anche come Nezusnack. Ma so anche che ho molto da farmi perdonare.

    Sarebbe interessante sapere i vostri trascorsi. Io ed Hebiko abbiamo una relazione idilliaca, mentre mi pare di capire che tra voi ci sia stata della turbolenza. Affondò Meredora, accettando gli snack come fosse una metafora della sua mossa vincente sulla scacchiera, specie quando ne prese uno e lo avvicinò alle labbra di Hebiko, come a volerglielo offrire direttamente dalle sue dita, cosa che Kaji trovò ovviamente irritante, ma ribatté prontamente. Certo, è normale sapere poco quando ci si conosce da poco e superficialmente. Lo sguardo di lei lo avrebbe trafitto e scorticato, se avesse potuto. Stava a Hebiko decidere se e quanto raccontare, dopotutto. A mia discolpa, non avevo modo di chiedere direttamente il tuo aiuto la seconda volta. Ma non ci saranno più sorprese, questo te lo posso giurare.

    Il discorso andò avanti, mentre Meredora liberava alcuni piccoli ragni in esplorazione nella caverna. Se Kaji se ne era accorto non lo diede a vedere, ma Hebiko certamente lo notò perché la carceriera aveva deciso così. Alla menzione dell'attuale lavoro dell'Hakai e delle sue intenzioni la Consigliera rimase ovviamente stupefatta e con lei la sua accompagnatrice che cercò invano di minare la grandezza di quelle affermazioni, mentre Kaji sorrideva del tutto a suo agio. Tramite Aji Tae ho fatto in modo di intrattenere un fruttuoso rapporto epistolare con il Daimyo del Paese delle Valli, fornendo supporto e consulenze in modo da farmi un nome. Ho addotto a una malattia che mi impediva di vederlo di persona per l'assenza di contatti diretti, ma quando lo ho incontrato due settimane fa mi ha immediatamente dato la carica di Ministro degli Interni. Dopotutto, il suo paese era sull'orlo della bancarotta, e come sai dal mio corrispettivo...sono bravo a pensare fuori dagli schemi e trovare soluzioni apparentemente impossibili. Spiegò, mentre dal suo punto di vista accumulava punti su punti rispetto a Meredora e alle sue visioni ristrette. Non penso di poterlo spodestare subito, ma se tu volessi avere quel paese, che ora avanza fiorente e pronto a fruttare...penso che in un mese o due potrei farlo. Per avere meno contrasti sei mesi, lo devo ammettere, ma so che sai essere paziente per le cose importanti. Francamente mi pare una spacconata. Replicò Meredora, ostile, guardandolo con occhi socchiusi. E' lontano, vero, ma le notizie corrono e la mia nomina dovrebbe essere riportata in qualche trafiletto del giornale di oggi o di domani, qui a Oto. Cosa che avrebbero in seguito potuto confermare. Si sarebbe avvicinato, nell'acqua, prendendo una mano di Hebiko se lei lo avesse concesso, mentre la guardava negli occhi con serietà. Le uniche volte nella mia vita che sono stato una pedina, è stato per mia volontà...e solo per essere poi promosso a un ruolo vincente. Grazie a te ho superato anche il condizionamento che il mio maestro mi aveva imposto riguardo Orochimaru...anche se mi è costato la vita. Ma è qualcosa per cui ora sinceramente ti ringrazio. Meredora non sapeva cosa dire, ma tutto dipendeva da quali informazioni Hebiko avrebbe condiviso o meno.

    Il discorso tornò a farsi più faceto mentre Kaji offriva del fumo, prendendo nota sui gusti di Hebiko che sapientemente si mostrava difficile da raggiungere con una critica velata che tuttavia la faceva apparire comunque adorabile, mentre distrattamente poi chiedeva qualcosa su Aji Tae approfittando del cambio di tenore della conversazione. Ho una scorta di erbe sequestrate ai prigionieri che potrebbe essere divertente condividere. Avrebbe detto Meredora, intromettendosi nella conversazione e allungando la mano per chiedere una boccata a Hebiko...un bacio indiretto, ma chiesto con naturalezza come se fosse qualcosa che facevano sempre. Noi due, naturalmente. Tutto questo contribuì a indispettire Kaji quel che bastava per fargli scoprire qualche carta. Non credo sia qualcosa della sua infanzia ma più qualcosa di acquistato dalla sua famiglia in passato e da lui ereditato. Un libro indistruttibile, che credo sia una delle leggendarie Pergamene di Indra. Pare descriva come forgiare qualunque cosa: La Leggenda della Spada Eterna. Meredora non ne aveva mai sentito parlare, ma Raizen che da quel libro aveva studiato poteva averlo accennato alla Dokujita?

    E infine arrivarono al nocciolo della questione, con il gesto di condividere la pipa con Kaji, in un bacio indiretto, Hebiko ottenne un irrigidimento da parte di Meredora, ovviamente gelosa, mentre lui accettò con eleganza, prima di restituirla, gettando appena un'occhiata vincente alla carceriera. Stava per soffiare una nube di fumo dalla forma elaborata quando alla domanda della Consigliera venne preso alla sprovvista e iniziò a tossire rumorosamente. COFF! COFF COFF COFF! Cos...COFF! Che hai detto? Meredora rimase stupita da quella reazione così inaspettata. In che senso...Naga è tuo fratello? Non è un nome comune...e...COFF...non credo più alle coincidenze. Di che stai parlando? Raizo Enna è Ministro del Conio del Paese delle Valli. Suo marito, il Ministro della Guerra, si chiama Naga Uzumaki...e da quel che so conosce le arti della Progenie del Serpente Bianco, ma non mi sarei mai aspettato che foste...fratelli! Aji Tae probabilmente sapeva, ma non lo aveva informato, e questo ovviamente aveva un peso più che rilevante nella mente dell'Hakai, che si fece ombroso. Ma...ok. Continua. Non so cosa sia questo Bacio di Naga ma forse ci sono cose che nessuno dei due sa.

    Ho sentito degli accenni su questi Kemono, ma sono solo vecchi ricordi delle fiabe di mia madre. Pensavo fossero come l'uomo nero. Kaji non aveva avuto modo di studiare le arti Hakai, essendo cresciuto con un ninja traditore in giro per le strade del continente, e Homura aveva volutamente omesso ogni menzione dei Kemono, per quanto conoscesse perfettamente di cosa si trattasse e avesse in ultimo subito le sue ferite per colpa di uno di essi, ma Kaji non sapeva nulla al riguardo. In che modo vogliono danneggiarmi? E soprattutto...cosa hanno a che vedere con Naga? Sembrava aver fatto un collegamento che in realtà non esisteva, basandosi sulla sorpresa e sulle parole di Hebiko. Per lei sarebbe stato meglio alimentare l'equivoco o sventarlo? Come procedere con ciò che aveva scoperto di nuovo? In che senso...tornato dai vivi? E come hai ascendente su questi...primitivi? Anche Meredora non sapeva cosa dire...ma nel mentre uno dei suoi ragni aveva raggiunto la porta che dava ai locali di Enna...tuttavia non appena entrò dalla serratura il segnale sparì nel nulla,. Uh...forse potrebbero esserci ospiti. Sibilò la carceriera all'orecchio di Hebiko, volutamente per non farsi sentire da Kaji.

    Era il momento di prendere decisioni.
  9. .

    Hacking

    VII




    Il discorso sul Flagello si concluse con un cenno di assenso e un leggero aggiornamento delle informazioni allegate alla sua taglia, diverso fu invece per la questione Utakata.

    Non è comunque la migliore delle situazioni farti identificare come un konohaniano al servizio di Kiri.
    Non se vuoi mantenere pulita l’immagine di quel Senju in futuro, nasconderti e dare a qualcuno la possibilità di rintracciarti desterebbe sospetti sulla tua affidabilità come ninja della foglia, mentre un chunin che prende lezioni da un kage straniero è solo un buon esempio di collaborazione tra villaggi.
    Immagino dovrai agire.
    Finché l’immagine del villaggio non sarà danneggiata hai libertà di azione.


    Concesse chiudendo il discorso.


    […]


    Sia Raizen che Kushami si rabbuiarono alla domanda di Yato.

    Non ci sono certezze tranne una, i draghi sono creature complesse, non hanno il nostro ciclo vitale, vengono dalla natura, vivono per l’equilibrio e tornano alla natura.

    Kushami annuì.

    Ho vaghi ricordi, sempre più sfumati di ciò che ero prima che il mio uovo si schiudesse, una sorta di flusso in grado di sperimentare, di assorbire conoscenza e consapevolezza mediante ciò in cui scorrevo.

    Raizen continuò ad approfondire.

    Non possono nascere inclini al male perché sono oltre quella definizione, qualcosa deve portarli ad essa, può essere la pazzia, può essere un veleno, può essere la corruzione, forse determinate tragedie… e forse altri metodi a cui ancora non ho pensato.
    Non è semplice far capire cosa significhi essere chakra naturale, muoversi in esso e tornare ad esso.
    Tante creature lo sfruttano e lo comprendono a gradi più o meno elevati, a volte più dei draghi stessi, ma loro sono qualcosa che ha fatto un passo oltre, o dal chakra verso il mondo fisico o dal mondo fisico verso il chakra, non so quando ma al momento loro sono un tutt’uno con quel flusso, durante la loro vita fisica se ne separano, forse per acquisire esperienza per i loro stessi futuri.


    Non si sarebbe spinto a spiegare come Ryujin, Amesoko e Tenchou incarnassero concetti del creato stesso per non dilungarsi troppo in una spiegazione complessa che neanche lui aveva carpito a pieno.

    Quindi si, nel momento in cui i draghi dell’ovest hanno mosso contro i loro simili era evidente che qualcosa di esterno a loro li avesse influenzati.

    Le domande di Yato lo fecero sorridere, quella su Tian era una curiosità strana, sembrava quasi la domanda di un intervista o di un fan goloso di informazioni personali.

    Beh, che tu sia orfano dalla nascita, da dieci minuti o da un anno non cambia il fatto che tu sia un orfano, quantomeno finchè non sei abbastanza grande da rendere questa mancanza naturale

    Spiegò con leggerezza.

    Io lo sono dalla nascita, Tian non potè materialmente assistervi, un' antica maledizione lo costringe a saltare nel tempo e mia madre morì dandomi alla luce, anche se ho scoperto non per cause naturali.
    Cause che mi hanno dato grattacapi anche nella vita adulta.
    Diciamo che sono un orfano e un sopravvissuto, mio padre era una sorta di ronin quindi direi che da parte sua non ho una terra di appartenenza mentre mia madre si, lei era di Kumo e lo era da generazioni, uno dei miei avi era una sorta di Daimyo anche se gli piaceva più imbracciare le armi che la penna.


    Si fermò qualche secondo a riflettere.

    Chissà se potrei pretendere quelle terre per diritto di sangue, sono un discendente diretto dopotutto.

    Una considerazione a cuor leggero.

    A quanto pare nonostante il destino ho una mia storia.

    Concluse per poi porre la domanda sui genitori di Yato, aspettandosi una risposta ben poco diversa da quella che gli venne data.

    Non è esattamente scontato vista la situazione di Youkai, ma pare che per te non sia un problema.

    Non riporto ad alta voce la considerazione che avrebbero potuto abbandonarlo o condividere i terribili addestramenti necessari alla formazione di un agente di quel calibro, nonostante tutto gli sembrava troppo crudele. Ma considerando le esternazioni del chunin la sua era una limitazione che aveva valore esclusivamente per lui, Yato sembrava quasi contento e senza accorgersene mise dentro l’ultima considerazione una modesta dose di autostima.


    […]

    Shinryu pareva assolutamente a suo agio in quel contesto, dopotutto come biasimarlo, era lui la minaccia, Raizen per quanto pericoloso era una preda, certo in natura non era troppo raro vedere quel dualismo ribaltarsi, ma sulla carta ora era quello il suo ruolo, e se doveva ribaltarlo certo non l’avrebbe fatto a viso aperto.
    Le risposte del sibillino travestimento dell’Aspetto avevano un tono assai singolare, fine e pacato, non era qualcuno abituato a ricevere poca attenzione quando parlava, e snocciolava antiche verità come se fossero articoli scandalistici dell'ultim'ora, come il periodo in cui contavano i passi delle ospiti in casa sua. Fu per quella ragione che quando parlo del suo rapporto con Ryujin il Colosso inclinò leggermente la testa, porgendo l’orecchio. Sapeva di cosa si stava parlando, suo malgrado.

    Il… vecchio te… che cosa?

    Il proseguire del discorso lo riportò alla dura realtà, anche se non poteva che restare incredulo: il Dominio era realmente in grado di controllare un concetto come lo era l’Esuvia?
    Certo, i resti dei grandi draghi non erano che chakra e qualcosa di somigliante alla roccia ma chi li aveva abbandonati lo aveva fatto con un minimo di consapevolezza, l’interazione era possibile a patto che non si interferisse il concetto che i draghi incarnavano, il Domino aveva eluso quella parte o aveva trovato il modo di collaborare?

    Strumenti.
    Sembrano le boriose parole di qualcuno che cerca di convincersi di non aver mai subito sconfitte.
    Eppure fino a poco tempo fa eri impegnato a sorreggere qualche solaio come ci si aspetterebbe da un pilastro qualunque e non consideriamo il leggero problemino con le armi di Iwa, siamo a meno tre, lo sai, si?


    Ma più l’Aspetto parlava più si concretizzava la sua pericolosità, comprendere cosa avessero realmente davanti lo intimorì, cosa altro poteva fare ad una persona dotata di intelletto?
    Ma lo mascherò, in maniera sopraffina, con un moto di rabbia, la reazione più naturale davanti a qualcosa di così gigantesco da essere inafferrabile.

    Una specie di Ozma quindi.
    Pensavo l’idea di quell’inganno ti fosse venuta con lui, non che fosse una reinterpretazione di... questo.


    Disse indicando lo spazio aereo sopra di loro in maniera generica, più che certo che stava indicando correttamente.

    È incredibile che tu sia riuscito a corrompere l’esuvia, eppure il tuo modo di parlare mi suona... divisivo, qualcosa che non ho sentito in Ozma che era consapevole della sua natura e non citava i suoi legami come lo fai tu, sembra quasi che ci sia una fetta ingombrante del drago che eri in te.
    O forse la volontà di mantenere un possibile contatto con Amesoko o magari una malata alleanza... credo che in qualche modo volesse un nostro incontro sai?
    Di sicuro aveva una ragione per spedirmi nel luogo in cui le sue spoglie non si trovano da un pezzo, mi chiedo se io possa avere qualcosa a che spartire con te, o se gli fossi particolarmente sgradito.


    Non se lo chiedeva realmente ma nessuno dei due pareva avere fretta e lui poteva tenere l’attenzione su di se per far operare il clone. Clone che, saputo di cosa si muovesse sopra le loro teste si fermò.

    Erede di Indra.
    Titolo auto assegnato suppongo, la sua incapacità di legarsi con persone diverse da se stesso è diventata parte integrande della sua leggenda, non penso abbia mai nemmeno pensato di avere un erede, anche perché trovo difficile che un erede si perda l’unica eredità di Indra, le sue pergamene.
    Sembra quasi che sia questa presunta eredità a darti autorità sul mondo eppure sei uno tra tanti.
    Come il Veterano.
    Non so se l’Archivista ti vedesse come erede visto che gli ha passato una buona selezione di pergamene sottobanco.
    Tanti qui sono fili d’erba, ma lui sembra adatto ad essere un cipresso sulla tua lapide.


    Non lo guardò con aria di sfida solamente perché non era lui a lanciargli quel guanto, ma c’era una sorta di soddisfazione nel puntualizzare al Dominio quanto la sua strada fosse perigliosa, così come quando lo puntualizzò al Veterano.

    Anche se ha detto che può ignorarti completamente, sembra uno parecchio sicuro.

    Shinryu continuò a parlare spiegando perché Kushami fosse importante e la prima a rispondergli fu proprio lei.

    Oh, ma che vuoi?
    Sei sordo oltre che pelato?
    Non ho bisogno di apprendere niente da te e per ora neanche dal mio clan fino a quando non sarà liberato!
    Ed essere una suddita con lo sguardo assente come potrebbe farmi cambiare idea?
    Sono più che certa che nella fronte del clone di questo strano chunin non ci sia scritto scemo, e tantomeno nella mia!


    Affermò veemente.

    Sembra tu sia convinto di dover convincere me, ma devi convincere entrambi.
    E non ci riuscirai.


    Cercare di scorgere qualcosa che riguardasse Hakike si rivelò impossibile, qualcosa di estremamente sgradevole faceva da filtro tra le sue percezioni e il drago, come un sipario viscido e melmoso, spesso e appiccicoso. Era il Dominio o era legato alla fonte?

    Ma tutto questo è quasi superfluo, devi togliermi una curiosità.
    Ozma aveva detto che la sua presa su Kokuo si era ridotta dopo che io l’avevo liberato.
    Qualcosa che appariva come innaturale e corrotto, nero come l’abisso e appiccicoso come la peste.
    L’ho rivisto solo un altra volta, quando è venuto a riprendersi Sho.
    Non era un aspetto, giusto?
    Era il Dominio, quello vero.


    Dopo quella richiesta si sarebbe fatto avanti Yato, ponendo una soluzione sul tavolo che lo lasciò oltremodo sorpreso, neanche lui aveva una soluzione a quell’impasse, come faceva ad averla il chunin senza possedere alcun tipo di informazione?

    Ma fammi il piacere Yato, sta indietro e abbassa la cresta.
    Non hai davanti qualche tossico di Ame che ruba la dentiera alle vecchie qui...anche se ammetto che ci si potrebbe sbagliare.


    E nel dirlo lo fece indietreggiare con un tocco della mano come se volesse forzarlo a stare dietro di lui, protetto, una recita assai realistica che avrebbe probabilmente stupito Yato quando avrebbe scoperto che in realtà era solo una scusa per porre una domanda mentale. [ST1]

    Cosa vuoi fare?
    Io proverò a forzare il suo controllo su quelli che sono i resti di un Drago e Hakike.
    Non ci riuscirò molto sicuramente, ma potrei ottenere qualcosa di importante, se il tuo piano non danneggia in alcun modo Kushami e non stecca me agisci senza spiegare.


    Avrebbe avuto una piccolissima frazione di tempo per fermarlo altrimenti il suo piano avrebbe rapidamente preso forma. Il clone generato in precedenza avrebbe infatti ospitato l’anima di Ou ma non solo, le due menti in comunicazione modificarono la natura di quel guardiano donandogli la velocità e la silenziosità del vento, essenziale per il piano in quanto il Dominio per quanto temibile aveva bisogno di intenzione e la sorpresa avrebbe rallentato qualsiasi reazione. [ST2]
    Se percepiva come una normale creatura le sue dimensioni non gli avrebbero permesso di vedere il clone posto circa sotto la sua mascella per via della posizione degli occhi, li ci sarebbe dovuto essere un punto cieco, certo, posto che un essere simile lo reputasse una minaccia da ricercare attivamente. Il guardiano scattò rapidissimo in verticale, puntando proprio alla colossale distorsione che avevano visto in cielo, aveva già sperimentato un essere di quelle dimensioni e probabilmente la vicinanza l’avrebbe aiutato a percepirlo meglio, se così fosse stato, essendo ancora a portata per utilizzare le conoscenze di Raizen il Guardiano avrebbe attivato la kagebushin, avendo cura di farli comparire sopra l’esuvia in modo che la gravità li portasse a contatto, sapeva infatti che c'era un punto in cui era più semplice raggiungere la mente della fu creatura, una sorta di fontanella per chi avesse l'ardire di paragonare un essere lungo più di un chilometro ad un neonato. [ST3] La quantità di cloni sarebbe stata ragguardevole, a sufficienza da sfiancare uno degli shinobi con la riserva più grande dell’intera accademia e forse, a causa della natura del Dominio, una tecnica solitamente innocua poteva incrinarne pericolosamente le difese, non tanto quelle fisiche dell’Esuvia totalmente fuori portata al momento, ma quelle mentali prese alla sprovvista per reagire ad un infiltrazione di quelle proporzioni. Tutti gli ottanta cloni, generati se non fosse stata percepita una protezione superficiale in grado di dissolverli o prenderne il controllo, avevano chakra a sufficienza per un unica azione dopo la quale si sarebbero rilasciati: tentare di rubare il controllo dell’Esuvia. Era un termine applicabile esclusivamente se si parlava di cloni, ma nei termini attuali il discorso era realmente differente?
    Normalmente quell’abilità permetteva di sovrascrivere un clone sottraendolo al suo creatore, ma solamente in quanto costrutto, non ne assoggettava l’interezza del chakra che poteva tornare all’originale o le intenzioni, mentre per i ricordi la situazione era ben diversa anche se non si parlava di assoggettamento quanto più del furto di una copia degli stessi. L’Esuvia, colossale spoglia mortale di Amesoko aveva qualcosa in comune con un clone quantomeno ipoteticamente nei ragionamenti di Raizen. L’Hokage infatti aveva scelto quella scommessa memore del funzionamento del Dominio, un chakra privo di equilibrio e pesantemente sbilanciato verso lo yin che si legava a quello del bersaglio sostituendolo e piegandolo al suo volere, se quello sbilanciamento fosse stato turbato cosa sarebbe successo?
    Se un chakra estraneo non appartenente ad una singola persona bensì ad un drago, quindi vicino alla natura dell’esuvia, e ad un umano, si fosse infiltrato all’improvviso ed in quelle quantità quel controllo poteva vacillare?
    Non aveva risposte certe ma forse poteva dare una finestra di qualche secondo.
    Tutti gli ottanta cloni [rilasciarono] il chakra in maniera similare a quando lo facevano per rapire la proprietà dei loro simili e tutti si rilasciarono avendo terminato con quell’azione la loro riserva, l’attacco se così si poteva chiamare veniva da una quantità di fonti difficilissima da inquadrare nella sua interezza anche perché restarono sul campo solo qualche istante rendendosi praticamente impossibili da contrattaccare, se qualcosa di giusto c’era nella sua teoria avrebbe avuto una finestra di tempo sufficiente a capire se quell’unione era frutto di un alleanza o del pieno potere del Dominio. Normalmente quell’azione comportava il fluire delle informazioni accumulate dalla vittima direttamente a Raizen come se fosse stato rilasciato uno dei suoi cloni, ma lì correva il rischio di venirne sopraffatto per cui in caso di problemi si sarebbe concentrato su tre argomenti.
    La natura di Shinryu se schiavo o alleato per volere di Amesoko, un qualsiasi evento che avesse concretamente fatto vacillare il controllo del Dominio e i piani di costruzione delle armi, Raizen infatti sapeva che erano state commissionate dall’aspetto in quanto il vero Dominio era ancora intrappolato ai tempi.
    Nello stesso identico momento la stessa cosa avveniva al suolo, con Raizen che tentava di contattare Hakike sfruttando la capacità dei suoi cloni di superare quel velo oscuro, azione impossibile in assenza del flusso dell’equilibrio, ma aveva dalla sua parte una consapevolezza più elevata quando si parlava di simili questioni, e sapeva che per istinto di conservazione i draghi volevano tornare a svolgere il loro ruolo nell’Equilibrio. [ST 4]
    Terminate le azioni un ginocchio avrebbe ceduto per il crollo inusuale delle energie, anche se la sua riserva era sconfinata per la stragrande maggioranza degli shinobi un ammanco di quella portata in un unico istante era paragonabile al salto di un battito cardiaco.
    Non gli sarebbero mancate le forze per reagire ad un attacco, ma pensava che giocare su un piano differente potesse essere più vantaggioso, in una situazione come quella sarebbe stato assai complesso trovare un impiego migliore per quel chakra. Qualsiasi cosa succedesse i cloni dopo un tentativo di contatto si sarebbero rilasciati.

    Spero di non averti pestato i piedi -anf- Yato.

    Recuperò la posizione verticale pronto ad affrontare ciò che sarebbe venuto.


  10. .

    Oh, no, un secondo Tasaki!

    Scelleratezza
    5

    Lo Yakushi rimase francamente stupito dalla reazione dell'altro, allargando lo sguardo mentre una serie di improperi via via crescenti uscivano dalla bocca di quello che fino a un secondo prima si era professato come fedele di Oto. Attacco degno di nota un normale taglio con la mano? Inarcò un sopracciglio, soprattutto perché l'altro aveva fatto ricorso a una protezione di chakra pur di salvaguardarsi, ma quello ne aveva ancora per parecchio, fraintendendo come tutti quelli che lo avevano fatto in passato, l'idea che lo Yakushi fosse un umorale caratterista pronto a perdere la calma per qualche insulto. Avrebbe perso la calma, quello si, ma uno Febh furioso non è un qualunque uomo furioso, come quel povero Tenjin avrebbe presto scoperto, mentre si avvicinava pensando di intimorirlo, arrivando persino a chiamarlo "nanerottolo" mentre partiva una strana filippica sui "guerrieri fuori dalle mura". Noi guerrieri chi? Replicò ancora più stralunato il Consigliere, preso alla sprovvista da quelle affermazioni che gli ricordavano fastidiosamente qualcuno. Ma chi?

    Mentre quello sputava sentenze sul fatto di sfidare lo Yakushi a raggiungerlo, con l'illusione di poter dettare le regole, finalmente Febh fece due più due, scoprendo l'identità del suo avversario e sedicente compatriota in maniera inequivocabile! Aspetta un secondo...pelle scura...un cervello evidentemente con problemi... Si schiaffò una mano sulla fronte. Oh no! Il fratello di quel Tasaki! Fece un lungo sospiro, guardando quasi con compassione il tizio che scappava, evidentemente forte sul piano fisico ma con incurabili ritardi mentali. Aveva detto qualcosa sul portare la sua famiglia a Oto, ma qui si esagera... Sospirò...con la rabbia che scemava e diventava più la seccatura di dover rimettere ordine nel caos di qualcun altro. Aveva punito Tasaki una volta e non avrebbe avuto remore a punire suo fratello. Dovrò portarlo a più miti consigli...

    Tenjin scappava di gran carriera e aveva un bel vantaggio, tale da rendere difficile provare a raggiungerlo per qualunque inseguitore normale. Ma Febh Yakushi non solo non era normale: non era un inseguitore e non giocava mai pulito o secondo le regole altrui. Se proprio lo ritieni necessario fuggi...Tasaki-bis. Il chakra intanto fluiva pericolosamente vicino agli arti inferiori di Febh, fino a definire una sorta di ali stilizzate e rossastre...e poi lui volò, incredibilmente veloce, coprendo quasi un chilometro con un solo salto, più che sufficiente per superare abbondantemente il nemico in fuga, nonostante la sua risicata superiorità fisica [Inseguimento: Tecnica]! Appena atterrato, verosimilmente davanti all'altro, avrebbe sorriso. Ma non è facile fuggire da me...parli grosso ma ti ho fatto parecchia paura, eh? Sei scappato come se avessi il diavolo alle calcagna.

    Ma ora che il diavolo ti ha raggiunto... Salvo problemi o suoi escamotage sarebbero stati a circa 20 metri di distanza [Testo Visibile] ...lo consideri una mia vittoria o devo proprio toccarti? E in ogni caso... Il chakra attorno allo Yakushi iniziò a farsi strano coinvolgendo tutto l'ambiente circostante mentre i suoi occhi diventavano neri come la pece e crepitanti di energia, man mano che componeva una manciata di sigilli per concentrare chakra intorno alla mano sinistra in una forma che ricordava vagamente un'eterea testa di leone [Tecnica 2]. Si può sapere che diavolo pensi di fare a provocarmi così? Chi ti credi di essere?

  11. .

    3

    Shichifuko

    Annuii alla menzione del cibo, ma certo non mi sarei fidato di lei. Non temere, ho i miei metodi. Dopotutto la Mortificazione delle Arti magiche poteva essere applicata a un coltello come a un cucchiaio, si trattava solo di agire di fino, mentre non commentai la risposta riguardo all'alleato di Yuri, limitandomi ad annuire. Dopotutto avevamo una lunga strada davanti.

    [...]

    Dalle informazioni in mio possesso, una delle Armi di Iwa si nascondeva in una statua nel villaggio. Un complotto con al centro un ninja di Taki la ha liberata, ma con l'intervento di Hayate e dell'Accademia è stato sconfitto, chiedendo aiuto a un leggendario guerriero del passato, Pangu, che si era sigillato in forma di albero come guardiano dell'Arma. Per fermare il Gashadokuro è cresciuto fino a diventare questo albero colossale. Spiegai, dopotutto erano informazioni di pubblico dominio. Da allora questo è un luogo di pellegrinaggio, e il fatto che sia a cavallo tra i terreni del Fuoco e quelli della Cascata lo rende anche un centro strategico per la raccolta e diffusione di informazioni. Resta un paese di periferia, ma non mi stupirebbe vedere persone sempre più ricche e agiate scivolare in questa regione.

    Giunti sul posto ci accomodammo, notando sicuramente l'impresario, che indicai a Yuri con un semplice cenno del capo. L'obbiettivo era farci notare fingendo che non volessimo farci notare, così da attirarlo nella nostra trappola. La donna di Ame sembrava avere un piano al riguardo quindi la lasciai fare, mentre la cameriera si avvicinava per raccogliere le nostre ordinazioni, e mentre Yuri faceva le sue prime mosse e mandava via Shifu, io guardai con aria seria, accendendo una sigaretta e rimboccando la sciarpa con cui cercavo di mascherare la mia "identità".

    Dovresti fare attenzione a quell'uomo, ragazza. Zami, giusto? La fissai intensamente negli occhi. Forse può sembrarti un sogno salire sul palco, ma esistono anche la maledizioni, e in un posto sacro come questo bisogna prestare attenzione a certe cose. Nessuna opera di quell'uomo ha mai avuto successo, e ha solo raccolto disastri e tragedie. Se ti attaccasse la sua sfortuna... Girava voce che Ebizo, l'uomo da me interpretato, fosse molto superstizioso, come un pò tutti coloro che giravano nel mondo dello spettacolo. In ogni caso lasciai cadere il discorso, per vedere cosa lei avrebbe raccolto...magari avrebbe da sola parlato di incidenti o stranezze successe da quando Taro era a Tsuya. Io prendo un liquore, in ogni caso. A tuo gusto. Ma se vorrai parlare di teatro....resto in città per qualche giorno. E poi uno sguardo verso Yuri. La mia amica qui non avrebbe da ridire.

    Poco dopo il piano di Yuri si concretizzò, con l'arrivo di un fan sfegatato, ovviamente Shifu sotto mentite spoglie, che come concordato ci avrebbe "scoperto" casualmente. Tks! Sbottai io, irritato, mentre toglievo la sigaretta e la spegnevo su un posacenere, guardando storto l'impiccione. Potrebbe anche parlare a voce più bassa, l'impresario iellato magari non ha sentito! Replicai stizzito mentre Yuri, in linea col suo personaggio, era più accomodante. Io penso che ti diamo i due autografi e tu giri al largo, che ne dici? Non siamo in pubblica piazza! Avrei firmato a casaccio su un fazzoletto (durante il viaggio mi ero esercitato nell'imitare la firma del vero Ichikawa) consegnandolo poi a Shifu. A quel punto non restava che vedere quali effetti potesse aver avuto la nostra piccola recita sui presenti.
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    Tsuya

    3



    Delirio e Delizia



    Non restava molto altro da aggiungere al termine del briefing con Liashmi, al di fuori di semplici commenti o pensieri personali. Il Sette di Picche ci aveva visto giusto. Un manipolatore dell'argilla poteva generare bombe da qualunque cosa, e più era raffinata la sua abilità maggiore era il grado di pericolosità della sua arte. Di fatto pure il cibo che potevamo mangiare poteva risultare rischioso Personalmente, Shicifuco, ti consiglio di limitare le consumazioni esclusivamente alle tue vettovaglie. Oppure, se ti fidi, dal mio cibo. Non specificai il perché, ma chiaramente avrei usato le mie abilità Iga, in maniera tale da annullare ogni elemento di argilla, per quanto microscopico. La Liberalità di Hayate mi aveva insegnato quanto poteva essere infima la sua abilità speciale.

    In ogni caso il piano relativo ad interpretare due attori famosi, e sfruttare quindi il teatro Kabuki, venne accettato e rifinito nei dettagli aggiunti un po' alla volta da entrambi e si decise dunque di proseguire lungo questo approccio.

    Al netto della missione restava il fatto che il Sette di Picche per sua stessa ammissione aveva conosciuto Kato Yotsuki. Dunque di conseguenza la persona che avevo davanti era un Ninja che avevo già visto. Restava da capire fino a che punto lui conosceva le mie abilità, e viceversa. In ogni caso se conosceva Kato probabilmente era a conoscenza delle mie abilità elettriche, legate al Clan, che tuttavia avevo accantonato. Quindi il fatto di non poterle più usare mi scagionava di molto da eventuali dubbi. O sospetti. Non aggiunsi altro, limitandomi a organizzarmi per l'intervento estetico e poi a indicare un posto dove trovarsi prima di partire alla volta di Tsuya.

    In quel frangente di tempo sia io, che il Sette, ottenemmo svariate informazioni sulle persone che saremmo andati ad interpretare. Da parte mia avrei provato anche a recuperare, magari invitando il Sette a fare altrettanto, eventuali registrazioni vocali così da replicare anche la voce. In teoria non ci sarebbe stati problemi. Shinobu era una persona pubblica, famosa e registrata ovunque. Imparare a parlare come lei, con il suo accento, sarebbe stato un lavoro facile. Chiaramente oltre alla voce mi studiai a fondo il fascicolo su Shinobu, l'attrice che avrei impersonato da lì a poco.

    E una volta pronti non ci resto altro che partire per Tsuya. Sul commento del Sette sul mio Maestro, che avevo chiamato in quell'occasione appunto con il suo nome orientale non feci alcun cenno, limitandomi a sottolineare quanto detto prima Shifu, non è un mio servo. Ma un alleato utile. Non aggiunsi altro, non aveva senso condividere emozioni, sentimenti o informazioni personali ad un membro delle Picche e questo lo sapeva bene anche il Maestro stesso. Nuovamente, si trattava forse di una sorta di provocazione? O era la mia paranoia a vedere fantasmi dove in realtà non ce ne erano? Impossibile a dirlo, ma se Ame mi aveva insegnato qualcosa il fatto che avevo ancora la testa attaccata al collo significava che le mie due identità erano per il momento preservate. Il resto erano pure speculazioni.

    Seguendo le indicazioni utili di Schifuko ci preparammo adeguatamente come vestiario, l'idea era molto semplice ma allo stesso efficace. Non saremmo andati noi da loro, bensì il contrario. Noi avremmo attirato l'attenzione, con la nostra presenza.


    Tsuya



    Durante il percorso rimasi per lo più in silenzio. Solo, quando in lontananza, notai comparire la figura del gigantesco albero chiesi al Sette informazioni generiche Dimmi un po'. Cosa sai degli eventi del Gashadokuro? Quanto ha influito sul gente del posto? E sul mondo Ninja in generale? Si trattava di note di colore, in teoria era una faccenda conclusa (grazie all'intervento accademico e di Hayate).

    Giunti invece alla Locanda, che ci eravamo prefissati, entrammo e ci sedemmo tutti e tre attorno ad un tavolino. Lì ovviamente i miei sensi iniziarono ad attivarsi cercando di cogliere ogni dettaglio utile, scrutare senza dare nell'occhio i presenti e cercare nei loro volti o comportamenti indizi. Lo stesso avrebbe fatto il Maestro, così come non avevo dubbi il Sette.

    Non ci volle molto per riconoscere uno degli elementi chiavi di questa missione, tra i clienti infatti c'era Tawo Kamizuru, il quale stava sorseggiando un thé al gelsomino (il mio olfatto mi aiutava in questo). In tutto ciò una cameriera interagiva con lo scrittore. Sicuramente il Maestro sarebbe riuscito a cogliere la discussione (che mi avrebbe riportato in seguito) e ad occhio e croce dal mio punto di vista sembrava che la donna, alquanto formosa, stesse proprio chiedendo all'uomo un piacere, o qualcosa del genere. Forse era legato alla rappresentazione teatrale?

    E non potei fare a meno di non notare lo sguardo malizioso di Tooru sulla cameriera, oh cielo! Quanto sarebbe stato facile farlo cadere ai miei piedi, se solo lo avessi voluto. Ma non era ancora arrivato quel momento. Non ancora. Comunque quando Zami, la cameriera, si avvicinò a noi per chiederci le ordinazioni dimostrai alla donna un sorriso cordiale, sicuro, e chiesi Ha per caso un thé al gelsomino? Dicono che sia un toccasana per la voce, ma anche per rilassare la mente. Me lo ha consigliato una persona di fiducia. Il mio accompagnatore invece... indicai il Maestro Non prende niente, ora lascerà qui i nostri bagagli e si occuperà di alcune faccende. Era un messaggio chiave che avrei indirizzato all'evocazione. Era arrivato il momento di entrare in gioco. E quando il Corvo si sarebbe incamminato per uscire dal Locale avrei concluso il discorso, dando una giustificazione a quell'azione Sa, stiamo cercando degli alloggi qui a Tsuya dove dormire e sostare. Ho mandato il mio accompagnatore alla ricerca. Per curiosità... Questa locanda offre anche questo servizio?

    Il Maestro sarebbe uscito e a quel punto cercando un luogo discreto, appartato, e privo di occhi o orecchie curiose si sarebbe trasformato in un maschio adulto che dava l'impressione, dall'abbigliamento e dal modo di fare e comportarsi, di un essere un viaggiatore tanto come me e il Sette. Poi sarebbe rientrato e il Maestro si sarebbe accomodato in un tavolo vicino a me e al Ninja delle Picche.

    Dopo aver anche lui ordinato un po' di sake solo allora avrebbe iniziato la recita. Modulando attentamente il tono di voce avrei iniziato piano a parlare Ma... per poi aumentare il tono, facendosi sicuramente sentire da tutti i presenti Voi due... siete il famoso Ichikawa Ebizo e...e la bellissima e straordinaria Terajima Shinobu!!! Vi seguo da sempre, e vi stimo come professionisti indiscussi. Non credo ai miei occhi! Che fortuna! Il Maestro avrebbe scandito molto bene quei nomi, in maniera tale che potessero essere uditi Io sono un vostro grande fan! Di entrambi a dire il vero... scusate un secondo... il Maestro avrebbe raccolto una pagina bianca La prego Shinobu-dono mi conceda una dedica e anche lei Ebizo-sama! Per tutti i Kami! Perdonate l'entusiasmo il Maestro si inchinò, in segno di scuse e di profondo rispetto Cosa ci fanno qui due attori del vostro calibro a Tsuya? Aspetta... Non è che anche voi siete venuti qui per assistere allo spettacolo dello Spettro di Tsuya? Oppure...oppure ne farete parte? Oh cielo! Mi sa che ci hanno scoperto, Ichikawa-chan! Esordii visibilmente imbarazzata Eppure mi avevi assicurato che con questo abbigliamento saremo passati inosservati! Comunque siamo qui per assistere alla rappresentazione e no, non parteciperemo alla recita... anche se potrebbe essere uno spunto interessante. Siamo curiosi di vedere come l'autore rappresenterà lo Spettro della Pioggia. A quel punto sarebbe intervenuto il Maestro Oh, Tara Kamizuru giusto? E' un autore molto discusso. Anche io sono qui per questo motivo, dicono alcune voci che questa sarà la sua ultima possibilità per rifarsi delle precedenti rappresentazioni! Non dire così! Ritengo che il suo impegno sia decisamente sottostimato dalla critica. Personalmente ho sempre apprezzato i suoi lavori, e il suo meta-teatro. Chiaramente ogni mio singolo discorso era aggiustato in maniera tale che Taro potesse sentirmi Mi piacerebbe conoscerlo, spero che ce ne sarà l'occasione. Che ne pensi, Ichikawa-chan? Conclusi lasciando così la palla al Sette. Avevamo raccolto abbastanza attenzione?
  13. .

    [Hoshi & Co.]

    Kuroshi non ottenne altri commenti da Mikita, che aveva già detto tutto ciò che le interessava dire. La mente dell'Otese era attenta e circospetta e ogni sfumatura di ciò che accadeva veniva analizzato da più punti di vista, evidenza di uno spirito di osservazione fuori dal comune e di una personalità razionale. Eppure, quando fu il momento di decidere il percorso d'azione, fu il cuore a dettare la scelta: il genin del Suono si sentiva toccato dalla discriminazione di cui le parole e le azioni di Ko erano intrise. Si era detto che farsi coinvolgere fosse una questione di integrità, e così aveva deciso. Pose il foglietto con il simbolo di individuazione ad Akuki, la gatta nera, che lo osservò con occhioni mutevoli prima di accettare il foglietto con un miagolio e incamminarsi in un vicolo con somma grazia.

    Mei, da parte sua, miagolò allegramente ed iniziò a correre verso sud, nella direzione dell'unico accesso a Suna. Come Kuroshi aveva subito capito, era ancora una cucciola e dunque la sua velocità era risibile per un ninja, ma un umano non addestrato si sarebbe presto fatto venire il fiatone ad inseguirla! [VEL:250].

    Nel frattempo, completamente paralizzato dal collo in giù a causa di un valutazione sbagliata nel calibrare il chakra, e forse un po' imbarazzato per l'accaduto, anche se lieto di essere mimetizzato e dunque nascosto dagli occhi di chicchessia in quel momento di debolezza, Hideo lasciò che fossero i suoi Mondi, ora riuniti, a parlare per lui. Si affidò al giudizio della Nekki, coraggiosamente accettando il rischio di sorbire un interrogatorio da parte delle forze di sicurezza di Suna (anche se dentro di sé dava la colpa a Kuroshi per l'accaduto).

    Nel frattempo, uno dei ninja più analitici che Kiri avesse mai prodotto aveva tratto diverse conclusioni e contro-conclusioni origliando, perfettamente mimetizzato, il discorso tra il giovane genin di Oto e la misteriosa Sunese con l'ombrello. Anch'egli sembrò formulare un giudizio a tinte chiaroscure di Kuroshi: se da una parte apprezzò il suo coraggio, dall'altra ritenne che anche una buona dose di avventatezza fosse presente - ed il fatto che lui fosse sotto la sua responsabilità non aiutava. Ma rimaneva da capire quando anche uno solo dei due Kiriani avesse compreso le reali intenzioni del ninja che serviva il Kokage.

    Fu così che lo shinobi della Mano Nera decise di pedinare l'Otese. Prima, però, evocò un alleato piumato e gli diede alcune istruzioni. Mentre questi, dopo un battibecco iniziale che costò al Kiriano un centinaio di metri di ritardo nel pedinamento, si allontanava verso Hideo e Ryugi, Youshi si incamminò quindi dietro Kuroshi, tendendo bene le orecchie per captare informazioni sensibili nella folla.



    Ed in effetti, tra il brusio vario di mercanti che offrivano le loro merci per strada, accattoni che chiedevano una moneta e in generale diverse persone che si muovevano qua e là in modo indaffarato, il Kiriano riuscì a percepire due messaggi con chiarezza: anzitutto, una serie di incidenti si era verificata con allarmante velocità per tutta Suna (la casa di Shaina Otori e l'Ospedale erano stati colpiti, oltre al negozio di Hoshikuzu Chikuma) e la rivelazione che il Kazekage fosse scomparso era già sulla bocca di tutti, e non in modo positivo. In secondo luogo, pareva che ci fosse movimento nel cortile attiguo al Palazzo del Vento: diverse guardie sembravano essere fluite lì, ma il motivo non era chiaro [Youshi acquisisce queste due informazioni ed il diritto di postare in uno dei seguenti topic (se cessa di pedinare Kuroshi): Ospedale - Casa di Shaina - Palazzo del Vento].

    Così, mentre Mei, Kuroshi e, a distanza, Youshi, si dirigevano verso sud, l'evocazione del Kiriano rivelò che Youshi stesse pedinando Kuroshi ed offrì il proprio supporto, evocando diversi corvi che presero il volo in ogni direzione in cerca dei due ninja. Non sarebbe stato immediato, tuttavia, per le creaturine trovare i propri bersagli nella calura di Suna, anche avendo una direzione generica da seguire. Mei, infatti, non si muoveva in linea retta (del resto la geometria del villaggio non glielo avrebbe comunque consentito) e mantenere quei corvi sarebbe costato diverse energie al tengu, a lungo andare.

    Nel frattempo, diversi eventi un po' confusionari si succedettero attorno alla piccola Nekki, che dovette analizzare le ultime stranezze di Ko, ivi incluso l'inquietante fatto che le avesse fatto una fotografia, e gestire le incongruenze del Mondo trasformato (che, effettivamente, da "guardia di Suna" aveva usato l'espressione "venire a Suna") e l'arrivo del tengu del Tokugawa. Cercò di ripristinare un po' d'ordine, nonostante il suo difetto di pronuncia, tramite un astuto utilizzo delle carte ninja. Chiese a Hideo e al tengu di allontanarsi, chiedendo tuttavia che il Mondo alato (di cui ignorava però la natura) rimanesse con lei al fine di meglio comunicare con loro.

    Se i due avessero concordato con la sua strategia, per il momento allontanandosi, Ryugi sarebbe stata raggiunta da due figure con tipico giubbotto militare di Suna. Al contrario delle aspettative della ragazza, tuttavia, queste non appartenevano alle Squadre Speciali, che includevano relativamente pochi membri (proprio perché erano così selettive all'ingresso, donde la loro temibile reputazione) ed agivano solo in condizioni di conclamata emergenza, bensì alla forza di polizia del villaggio: il clan Iga, che fungeva da prima linea di difesa interna.

    Si trattava di due donne, una attorno ai trentacinque anni e con una vistosa cicatrice a metà del naso [Chunin Blu, Occhio dell'Annullamento II], ed una più giovane, attorno ai venti anni, con occhi verdissimi e due grosse scimitarre portate a "x" sulla schiena [Chunin Rossa, Occhio dell'Annullamento I]. La donna più anziana, che aveva entrambe le braccia avvolte di bende, a suggerire un'esperta di taijutsu, si rivolse a Ryugi dopo che lei si presentò.

    « Una Sand Scorpion, eh? Immagino ti trovassi già nei paraggi. Grazie per essere intervenuta, Ryugi. Sono Emiko Iga, della polizia del villaggio. Vuoi spiegarmi cosa è successo? »

    Quando la Nekki menzionò problemi "con un Sunese", la Iga inarcò un sopracciglio, ma si rilassò quando Ryugi le confermò che non ci fossero stati feriti gravi.

    « Shukaku ci protegga, almeno una buona notizia. Questa mattina ci sono stati incidenti simili un po' in tutto il villaggio. All'ospedale ci è scappato persino il morto, con annesso massacro delle guardie assegnate a proteggerlo. Il clan Soshi è furioso. Non mi sorprenderei se presto il Capoclan stesso prendesse azione... se le voci dell'assenza del Kazekage sono vere, la cosa potrebbe prendere una brutta piega molto in fretta. »

    La ragazza più giovane fissava nel frattempo la Nekki.

    « ... quel simbolo sulla tua casacca non mente, ma sei certa di essere una Sand Scorpion? Non mi pare di averti mai vista alle riunioni dei chunin del villaggio. »

    Una punta di invidia e diffidenza colorava la voce della ragazza.

    « Non fare domande superflue, Akane. Dato che qua sembra tutto a posto, dobbiamo andare all'ospedale per investigare bene l'accaduto ed eventuali collegamenti con l'attività dei cultisti negli ultimi giorni - la milizia lì presente al massimo può tenere a bada la popolazione. Ryugi, dovresti per cortesia fornirmi una descrizione del Sunese di cui parlavi e dei fatti che si sono susseguiti, oltre alla tua analisi circa il miglior percorso d'azione. Una volta fatto immagino che dovrai recarti al Palazzo del Vento per l'esercitazione di cui ci hanno avvisati. A quanto pare il Capitano Sukehiro Chikuma sarà presente. Se non è così, però, potrei chiederti di venire con Akane a me all'ospedale? Anche con i nostri numeri facciamo fatica a investigare ogni evento e il tuo aiuto potrebbe esserci prezioso. »

    A Ryugi la scelta su cosa fare, ivi incluso circa gli improbabili alleati acquisiti [Ryugi acquisisce il diritto di postare in uno dei seguenti topic: Ospedale - Palazzo del Vento].

    Mei la gattina, per parte sua, stava svolgendo al meglio la sua missione mentre Azuki depistava lo Shinkiro ed il suo sigillo di tracciamento. Kuroshi avrebbe dovuto correre qua e là per il villaggio, prima verso sud, poi ad est ed infine a nord, dove la gattina passò davanti ad una casetta dall'aspetto trasandato al di sotto di uno sperone di roccia. Davanti ad essa, un individuo estremamente muscoloso stava porgendo qualcosa ad una kunoichi. L'Otese, grazie alla copertura involontaria della folla, poté origliare alcune parole della conversazione:

    « ... lo Sharingan è famoso, tra le altre cose, per le arti illusorie che è in grado di sprigionare. Entra nella testa di Eligor e portami un rapporto di quanto s- »

    Difficile comprendere bene il contenuto del discorso, ma quale sarebbe stata la reazione di Kuroshi? Seguendo Mei, che lo richiamò con il suo miagolio, l'avrebbe vista girare in un vicolo poco lontano, che terminava in una porta a cui era appoggiato un losco figuro dai capelli scuri e il fisico massiccio. L'uomo, alto quasi due metri, riconobbe la gattina e le aprì la porta. In quel momento, il tizio muscoloso di cui l'Otese aveva origliato le parole porgeva un foglietto alla kunoichi e scattava via verso il centro del villaggio, mentre ella entrava nella casetta. Se avesse scelto di seguire la gattina, l'energumeno l'avrebbe squadrato dall'alto in basso.



    « ... puoi passare, ma non ti seguirà nessuno. »

    Gli avrebbe detto, chiudendo poi la porta dietro di lui [Kuroshi acquisisce il diritto di postare in uno dei seguenti topic: Prigione - Cascata d'Oro]. Il Tokugawa, dal canto suo, se fosse stato ancora sulla pista dell'Otese, non avrebbe avuto problemi, complici anche i suoi corvi, a seguire Kuroshi, ma non avrebbe percepito nulla della conversazione davanti alla casetta o visto la kunoichi entrarvi. Se avesse voluto seguire Kuroshi, avrebbe dovuto trovare un modo convincente. I suoi corvi, tuttavia, scorsero una figura iniziare a muoversi dalla casetta verso il centro del villaggio ad altissima velocità [Nera].

    OFF GAME

    Operazione Utopia

    Salvo che vogliate fare altri post tra di voi per organizzarvi (che ci sta), l'evento in questo topic finisce qui. Al termine dei vostri rispettivi post, vi chiedo di specificare la destinazione del vostro PG. Occhio che le cose non sono come sembrano e il vostro prossimo post sarà particolarmente importante ai fini della trama, quindi scegliete con attenzione!

    Kaystar, il tuo PG al momento è in qualche modo legato a Ryugi, dato il tuo post precedente. Devi quindi coordinarti con lei per continuare l'evento (in alternativa, il tuo PG può provare a cercare indipendentemente Fudoh e vediamo come procedere in quel caso).

    Toccherà poi a me darvi il benvenuto : guru :

  14. .

    Il Nemico alle Porte

    V




    L’Hokage e il più infido dei suoi shinobi si misero rapidamente d’accordo sui rapporti e sulle indagini riguardanti Yuri, sarebbe stata una prova interessante per l’efficienza del Senju.

    Bene.
    Immagino saprai che per restare efficiente il codice va cambiato.
    È scontato dirlo, ma ne va della tua copertura.


    Terminato il resoconto sull’Artiglio poterono scambiare le proprie opinioni sul cane sciolto di nome Jeral.

    È completamente solo?
    Nessuno al suo servizio?
    Forse qualcuno che gli gravita attorno potrebbe risolverci delle rogne per aiutarci a sorprenderlo dove si sente al sicuro.


    La parentesi si concluse poco dopo, permettendo ai due di tornare sulla guerra civile che imperversava all’Artiglio, e iniziare a pensare su qualche soluzione, in particolar modo per un importante membro dell’accademia quale era Hohenheim.

    Tieni a mente quell’Utakata, se non a lei potremmo rendere il favore a qualcuno dei suoi quando capiterà, l’alleanza accademica ha assorbito un po' della buona civiltà Konohaniana, aiutare un alleato è un obbligo cui lei ha mancato, ammenochè non mi siano sfuggiti alcuni dettagli.
    Più in generale non rischia di essere un problema se ti ha identificato?


    I dettagli sul Soshi non aggiunsero troppo al quadro, trovandolo impreparato anche sul fattucchiere rosso, una figura di cui non aveva mai sentito parlare.

    Bene, quando sarai pronto comunicami il tuo team e si vedrà se è necessario qualche altro elemento o siete sufficienti voi.
    In caso, la kunoichi di Suna è Ryugi Nekki.


    Una discussione inusualmente priva di evidenti contrasti, in qualche modo era un passo avanti.



    […]


    L’addestramento procedeva con discreti successi, in realtà nonostante il ruolo non aveva avuto tante occasioni di essere un sensei ed avere qualcuno di recettivo era in qualche modo appagante, Yato inoltre mostrava un lato assai particolare che lo portava a spingersi più di quanto il suo corpo potesse sopportare. Il momento più alto di quell’addestramento però era tutto per Kushami che gonfiata dall’interesse di Yato gonfiò il petto, puntandolo col pollice.

    La giovane quanto pura promessa del clan dei draghi Verdi dell’Ovest.
    Non per questo meno velenosa, dopotutto i veleni puri sono i più pericolosi.


    Annuì a ste stessa, lievitando ad un metro da terra nonostante i suoi piedi fossero al momento ben piazzati sul terreno. Raizen sorrise, non interrompendo quella presentazione ma arricchendola di qualche dettaglio.

    Forse la più giovane tra i draghi verdi, la trovai in quel mercato strampalato che ha il nome di corte di Kusa, feci schiudere il suo uovo col mio chakra.
    Da allora ha imparato ad essere un drago al nord anche se ha bisogno di un po' di addestramento per combattere a pieno con me.
    I draghi dell’Ovest hanno un legame particolare con la materia organica, certo fare ciò che ha fatto ai tuoi cloni in condizioni normali sarebbe assai diverso, ma diciamo che nonostante la loro storia sono i più vicini alla natura intesa come terra e flora.


    Kushami annuiva vistosamente mentre il discorso filava liscio fino alle dimostrazioni di Raizen a cui Yato fu in grado eprsino di dare un parere.

    Non saprei onestamente.
    Un conto è fare un clone che faccia una cosa quando viene rilasciato, di fatto già lo faccio, un conto fare un fuuin apposito, hai visto le mie mani?
    È un miracolo che riesca a scrivere ordinato e fare delle spade dritte!
    Mentre sono in grado di fare cloni che compaiano con una tecnica attiva e che esplodano in un emissione elementare, sono a metà dell’opera almeno.
    Ma sai mai, magari mi toccherà imparare a pasticciare qualcosa, riuscire a mettere i cloni in un fuuinjutsu e fare ciò che ho suggerito di fare a te con i semi non potrebbe essere una brutta idea.
    Valuterò.


    Affermò con sincerità mentre un altro clone si disperdeva.

    Se ci riuscissi ammetto che non sarebbe vicino a ciò che fa mio padre con le sue abilità, anche se lui ha molto più controllo sul chakra e non è costretto a metterlo in un involucro come me.

    Si perse qualche secondo tra i suoi pensieri, forse immaginando diverse combinazioni che includessero proprio quelle sfumature, ma senza esternare nulla per via della scarsa elaborazione di quella idea che ancora la rendeva irrealistica.

    Ma piantala.

    Lo rimbrottò quando negò che lui fosse la sua missione.

    Ti ho detto che chi ti ha plasmato mi ha dato questa conferma.
    Tra l’altro non capisco come abbiano convinto i tuoi genitori, sarà stato terribile per loro, certo quelli di Youkai sono particolari, ma sapere di doversi separare dal proprio figlio… beh… se ha qualche valore mi dispiace.


    Non avrebbe citato le particolari condizioni in cui Youkai aveva trovato la casa di Yato, aveva trovato quell’incuria sempre strana per la sua persona.

    Anche se ammetto di non capire perché non sono morto, forse non è propriamente la vita ad importare?
    E non rimarcare che non sono un obiettivo, non ci crederei, vedo quanto è incrollabile per te questa… missione?
    È quella consapevolezza mista ad una particolare speranza che mi fa parlare così.


    Quell’aspro rimbrotto si chiuse con una più profonda consapevolezza per Yato del ruolo che aveva agli occhi di Raizen, e malgrado i due pensassero di aver chiari i loro ruoli nei confronti dell’altro il chiarimento era ancora lontano e la pace più che mai. Nonostante tutto l’addestramento potè proseguire e il Senju fu in grado di recuperare la concentrazione rapidamente.

    Ricorda, se le piante sono importanti per te in quanto tua estensione c’è una parte essenziale che può venirti incontro: il meristema.
    Possono essere qualsiasi cosa tu gli dica di essere, partire da quelle anziché dalla modifica di cellule che già hanno un ruolo potrebbe essere più semplice.
    Dovrebbero essere tipo cellule staminali no?


    Che il consiglio attecchisse o meno si sarebbe limitato ad osservare le rimanenti prove venendo sorpreso dal cambio di atteggiamento di Yato a cui fece eco il suo. Poco prima aveva dato dimostrazione di quanto poteva essere spietato se lo desiderava eppure adesso aveva uno sguardo ben diverso, focalizzato. L’aspetto non tardò a manifestarsi ma il duo, nonostante Hakike aveva qualche vantaggio: giocavano in casa, per questo venne creato immediatamente un clone anche se comprendere che fine avesse fatto o se addirittura avesse utilizzato una tecnica non era elementare visto che non ci furono effetti tangibili e di fatto era anche difficile comprendere che aveva eseguito dei sigilli visto che in parte vennero eseguiti con Kushami e la tecnica richiedeva tempo per concretizzarsi visto come era stata impiegata, non bastasse il clone sarebbe comparso dietro un albero ad oltre venti metri da loro, verso il villaggio. [Clone]

    Fiducioso come sempre, e senza neanche la buona creanza di presentarsi, seguace di Indra.
    Shinryu, giusto?


    Disse non nascondendo la sorpresa nel ritrovarsi nuovamente davanti Shinryu, pur non avendo memoria dei loro precedenti incontri l'aveva delle volte che aveva sentito quell’infausto nome.. Quasi come un automatismo mise un braccio davanti al Senju mettendo una protezione tra lui e l'Aspetto, come il resto dell'accademia era anche lui in possesso dei rapporti sugli aspetti e sul dominio ma al momento combatterli era fuori questione.

    Ci sono parecchie cose che vorrei sentire da te, vecchio nemico di Ryujin.
    Ma prima di tutto partiamo col dire che la scintilla di Kushami è al sicuro e quindi se speri di portartela dietro solamente mostrando quella pelata sbagli di grosso.


    Inevitabilmente il suo sguardo andò a Hikike, impietosito strinse le labbra.

    È da quando è iniziata questa storia che aspetto di capire cosa sia successo ai draghi dell’ovest ed ora arriva uno dei più grandi infami della storia, come tutti quelli che hanno intenzione di prendersi ciò che non gli appartiene, e me lo sputa davanti al naso.
    Adesso, assodato che Kushami non si allontanerà dal sottoscritto ne tantomeno tornerà dai suoi simili senza che quella fonte non venga distrutta cosa hai tu a che spartire con quella merdaccia di Tenso Korin?
    Non sei il tipo che gli va a genio considerando il tuo amore per le armi di Iwa e quella scomoda cosa che ti tiene ancorato al mondo dei vivi, eppure riuscite a spartirvi i draghi verdi a quanto pare e siete ben consapevoli di cosa fa quella fonte visto come la sfruttate.
    Non so quanto la regina voglia il male dei suoi sottoposti o perché tu debba abbassarti a fare il postino, ma è certo che se agisce contro i suoi simili la sua testa farà compagnia alla tua un giorno.


    La piccola draghessa fece serpeggiare la lingua fuori dal corpo di Yato leggermente trasfigurato in una scena leggermente comica vista la faccia di marmo che teneva solitamente il Senju.

    Già, e col cavolo che vengo con te.
    Sono stata abbandonata quando ero più fragile, dopo che la mia anima ha appreso del mondo grazie all’eredità di Tenchou e stava per incarnarsi dentro l’uovo l’ho trovato corrotto, non so come ne sarei emersa, viva probabilmente, ma non libera.
    Forse erano gli effetti della fonte, li ho già sperimentati una volta e sono molto più grata a chi mi ha liberato da loro facendomi nascere piuttosto che a chi mi ha generato maledetta.
    Anzi, se proprio ho qualcosa da rimettere alla mia stirpe è vendetta, anche se a riscuoterla sarà chi li ha ridotti così.


    Tra Kushami e Raizen c’era un rapporto di consapevolezza diverso rispetto a quello con Kubomi, la draghessa era nata nel dolore ed aveva maturato un carattere più definito e meno fanciullesco in alcuni frangenti rispetto a quello del drago bianco, nonostante in termini di età fossero separati da qualche anno per i draghi non erano che minuti.
    Raizen intanto avrebbe occultato quanto più possibile il suo clone, facendolo muovere verso il villaggio, era fattibile combattere con Yato, ma forse non sarebbero stati sufficienti a contrastare l’aspetto che sospettava essere tra i più forti se non il più forte.
    Ma con un villaggio dalla sua parte le cose sarebbero cambiate.

    Non penso che oggi avrai modo di concludere i compiti per casa.

    Farsi cogliere impreparato non era tra le sue priorità per cui avrebbe iniziato a preparare il suo corpo al meglio, iniziando a far scorrere il chakra della volpe e iniziando a dare a Kushami maggior energia dopo aver evocato al suo interno l’anima di Kubomi, non voleva che questo potesse essere il suo primo combattimento, ma se necessario sarebbe stato meglio combattere per la propria vita piuttosto che farsela sfilare tra le mani. Inoltre, non era solo quello il motivo di quella preparazione, aprire le sue porte all’Equilibrio gli avrebbe permesso di percepire Hakike in maniera differente: che potesse salvarlo in qualche modo?
    Inoltre grazie alla fusione con Kubomi avrebbe potuto comprendere di più sulla natura di entrambi analizzandone i chakra con le percezioni dei draghi, sapere che Shiryu era un clone e non il reale Aspetto poteva essere utile.


  15. .

    Carne E Sabbia

    3



    Oh, certo Ryugi. Cerca di colpirmi più forte che puoi. Dichiarai alla mia giovane allieva, seppur temporanea. La richiesta di attaccarmi lei per prima non era un caso. Non potevo sapere fino a che punto era veloce, forte o resistente e perciò dovevo modulare la mia forza. Se le avessi fatto del male prima ancora di iniziare il torneo sarebbe stato un bel problema!

    Così la osservai, mentre probabilmente stava pensando al modo migliore per colpirmi. E in quel frangente di tempo non potei fare a meno di pensare come le dune di quel deserto, o la sabbia che si intrufolava nei miei vestiti stavano diventando sensazioni meno estranee di quanto potessi pensare.

    In ogni caso Ryugi fece la sua prima mossa, estraendo un ventaglio (arma tipica di Suna, forse?) e nel frattempo sulla mia mano destra andai a concentrare una combinazione di tecniche molto infime. Del resto stavo immaginando che, da lì a poco, mi avrebbe colpito con le sue vampe. Se era la sua tecnica speciale, e se ragionava in maniera convenzionale da Genin, la mia “provocazione” l'avrebbe sicuramente spinta a comportarsi in quel modo.

    E infatti non mi sbagliai, dalla sua bocca venne emesso una specie di fiammata, se così volevamo definirla, la quale tramite una traiettoria non lineare cercò di colpirmi di lato o alle spalle... tuttavia con un rapido gesto della mano e allungando il torace e il braccio verso il costrutto cercai di intercettarlo, proprio mentre si stava avvicinando pericolosamente, e ci riuscii. Lo colpii e grazie alla Mortificazione, e al Dominio, annullai di fatto ogni sua potenzialità. [Slot Tecnica Avanzato]

    In tutto ciò mi caricò frontalmente, a mia sorpresa (i manipolatori non erano del resto famosi in quello). Ritornando in posizione da boxe mi accorsi della sorta di spazzata che stava per eseguire ad altezza delle mie gambe. [S. Difesa 1]E volutamente, in un gesto anti-strategico (almeno per i miei standard), saltai verso l'alto per evitare il colpo basso e vedere se avrebbe sfruttato quell'opportunità e finestra che le avevo creato. E notevolmente lo fece, gettandomi addosso una vampa... che tuttavia annullai, colpendola col pugno destro carico delle mie tecniche.[S. Difesa 2] E il tempo utile per tornare a terra che la Genin di nuovo mi attaccò con il ventaglio cercando un colpo dal basso verso l'alto che prontamente schivai (del resto le nostre differenze fisiche erano nette) muovendomi lateralmente di lato rispetto alla direzione del colpo [S. Difesa 3]e infine, quando potevo considerare la mia valutazione più che buona, Ryugi commise un errore praticamente imperdonabile dal mio punto di vista.

    Terminò la sua serie di attacchi con un colpo blando. Seppur era pensato per squilibriare l'avversario non era un colpo mortale e questo, in uno scontro vero, avrebbe potuto portare a risultati tremendi e così decisi di farle capire quanto era sbagliato. Subendo il danno alla rotula, comunque molto debole e contenuto, allo stesso tempo, concentrando una notevole quantità di chakra avrei eseguito un pugno diretto, un jab nel termine della boxe, mirando al suo collo. [S&M]E in quel minuscolo frangente di tempo avrei estratto splendente del miglior acciaio Ottobre Vuoto, assetata di sangue, puntando il Mese di Meku alla gola di Ryugi. Si sarebbe trattato di un colpo velocissimo, in contropiede, garantito dal fatto che era stata la Sunese stessa ad avvicinarsi a distanza corpo a corpo Morta. Decretai con durezza Ora saresti morta, Ryugi. Aggiunsi, mentre una vampa di ira stava salendo lungo il mio corpo NON. PERMETTERTI. PIU'. DI ATTACCARE. COSI'!!! gridai alla donna in mezzo al deserto; avrei riempito di odio, violenza e terrore l'intera zona... Ryugi l'avrebbe percepito a pelle, realizzando che come la mia voce e l'aspetto avessero assunto le forme di un Orco delle peggiori favole, una versione mitigata del Coraggio, la mia ombra avrebbe avvolto l'esile figura della Sunese L'ULTIMO COLPO... DEVE ESSERE MORTALE. L'ULTIMO COLPO DEVE ESSERE QUELLO CHE PIEGA IL TUO AVVERSARIO! ODIALO. PIU' DI TUTTO E DI TUTTI. DEVI DISTRUGGERLO! DEVI VOLERLO! Scrollai la testa, ritornando al tono di voce truccato O lui ti ucciderà per prima...Mi era piaciuto tutto, il primo attacco con la vampa era stato molto veloce, al netto dei miei riflessi, e la successiva offensiva avrebbe messo in crisi anche un chunin provetto. Veloce, precisa e hai sfruttato un'apertura che hai tu stessa generato. Fino a quel momento ottime mosse. Ma... diavolo! Hai completamente aperto la tua guardia nell'ultimo attacco! Cosa ti passa per la testa?! Se io lo avessi fatto al Coraggio probabilmente la Virtù avrebbe spedito la mia testa sulla Luna Non hai mai avuto un Sensei decente, è evidente. Ma oggi recupereremo questa mancanza. Capisco che vuoi mescolare le tue arti manipolatorie con il corpo a corpo... tra il resto non le avevo ancora detto che, grazie al Dominio, le sue arte manipolatorie erano state limitate (se ne sarebbe accorta?) … tuttavia non dimenticarti la regola base. Rompi la guardia, colpisci, difenditi. Difenditi, ok? Non sei ancora abbastanza potente per permetterti di dimenticare quel punto e quell'ultimo attacco hai creato una finestra temporale al tuo avversario. Anche uno più debole di te sarebbe riuscito a farti del male. Sospirai, cercando di ritrovare la calma e continuare la recita Scusami Ryugi. Perdonami per il mio tono. Ma quando combatto cambio personalità, diventando più crudele. Purtroppo ho visto morire troppe persone per questo errore e da queste esperienze sono cambiata molto. Ed è difficile da gestire... Sono molto stanca di soffrire, Ryugi. in realtà la lettura era opposta: quante persone avevo ucciso per questo LORO errore? E quanto mi aveva soddisfatto? Quanto era stato divertente? [Nota per Shiltar]

    Ora sarò io ad attaccarti, ovviamente modererò la mia forza. Altrimenti rischierei di farti del male! Preparati. Mi sarei allontanata di un paio di metri. E a quel punto come prima azione avrei lanciato ai piedi, con un gesto secco e con la mano destra, una bomba abbagliante. [Slot Azione 1 e 2]Calcolando al millesimo il momento in cui chiudere gli occhi per non subire l'effetto, sarei comunque scattata verso Ryugi [Slot Azione 3]e caricando il pugno destro avrei cercato con un colpo secco di disarmare la Sunese, cercando di colpire la parte del Tessen più vicina alla mano che la impugnava. Non solo, la Nota del Dolore avrebbe diffuso nell'area circostante anche Nota Assordante. Di fatto con due mie azioni si sarebbe potuta trovare virtualmente disarmata, assordata e accecata. [Slot Tecnica 1 e 2]Del resto la forza del Chakra compresso avrebbe sicuramente surclassato la capacità di resistenza della donna, togliendole così la sua arma principale, ma a prescindere dal risultato sarebbe seguito un secondo colpo. Avrei infatti provato a colpire al centro del corpo la donna, con un montante dal basso verso l'alto, portato con la mancina. Un colpo che avrebbe scaricato sulla Sunese la forza del Chakra compresso, notevolmente limitato come forza. In quel gesto avrei provato a modulare il lancio del chakra verso l'alto, in maniera tale da farla letteralmente volare.[Slot Tecnica 3]

    Probabilmente la Genin si sarebbe trovata lanciata in aria o comunque in netta difficoltà e a quel punto scattando verso di lei [Slot Azione 3] magari prendendola al volo ancora mentre stava cascando a terra o comunque si fosse trovata in una posizione complessa avrei cercato di strangolarla portando la mia mano destra sul suo collo, stringendola per giusto un secondo. Chiaramente si sarebbe trattato di un gesto che non avrei concretizzato ma nulla faceva più paura di trovarsi senza fiato, costretti in una morsa terribile. [Slot Azione 4]Mollando poi la presa Questo è quello che intendo per aprire una guardia. Supera i tuoi limiti, Ryugi. Trova dei tuoi metodi per confondere l'avversario. Colpirlo nello stesso tempo su più livelli, toglierli le sue armi principali e attaccarlo con forza e precisione. Un Chunin deve avere questa capacità. Deve avere sempre più di un'arma a disposizione, perché appunto un altro Chunin potrebbe toglierti la tua principale. E poi aggiungi potere. Le tue vampe sono veloci, e precise ma deboli. Non ho nemmeno usato le mie abilità Iga per fermarle. Quella che ho usato è la Mortificazione delle Arti Magiche, è una tecnica comune tra i Chunin esperti in corpo a corpo. Se dovessi affrontarne uno sappi che un attacco così debole è facilmente contrastabile. Dunque devi assolutamente migliorare i tuoi attacchi con le vampe. Potenziale con una Ninjustu specifica. O associale ad un attacco corpo a corpo. Conclusi, lasciando il tempo a Ryugi di realizzare tutto ciò. E di porre eventualmente domande, per quanto difficile per lei.

    In caso contrario Bene, proseguiamo. Ci alleneremo tutta la notte. Se ti va. E così avrei fatto, spingendo la Sunese al suo limite, e oltre. Esercitandoci in mosse e contromosse. In un costante, e sfiancante allenamento, nel corpo a corpo.
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