Posts written by Ade Geist

  1. .

    La Famiglia Igashi


    - XIII -



    [Kiri]

    Akuraguri, taceva, osservando la scena e coprendosi con la mano le porzioni del corpo maggiormente ferite. Minarai, dall'altra, si immerse nell'immobilismo problematico che la sua doppia natura gli imponeva, dopo una breve frase stizzita rivolta verso il crono-clone. Youshi, invece, faceva ciò per cui il Mizukage gli aveva dato piena fiducia: prendeva decisioni difficili.
    Il Tokugawa scelse di indagare fino in fondo alla questione, dapprima confermando l'intenzione di aiutare gli Igashi nella loro lotta interna contro i loro avversari - che erano supportati dall'avversa Konoha - per poi, ricevute le informazioni che gli erano state promesse, elaborare un piano diverso, un piano che richiedeva una certa dose di preparazione e pianificazione.
    Nel frattempo, Yato, si era accorto di qualcosa che stava muovendosi dall'erba e, con una tecnica del suo clan, decise di intrappolarla in un doppio contenitore di legno, perfettamente lavorato e nient'affatto in contatto col suo corpo. Il foglioso era un ragazzo decisamente previdente.
    Facendo leva sul suo ruolo, Youshi portò sia il Kenkichi che l'allievo del Mizukage in una sede della Mano Nera vicino alla Costiera ed iniziò ad attirare su di sé un po' di attenzioni all'interno delle Squadre Speciali. Prima di tutto, affidò Yato e Akuraguri alle cure della squadre medica che, di rimando, gli disse che sarebbe stato meglio se il Kenkichi si fosse riposato ed avesse evitato di intraprendere immediatamente una nuova missione. [Note per Pyotr]Modo on gdr per far finire qui la tua parte di quest, se non vuoi proseguire. Ti stemmerò per quanto fatto fino ad ora, ovviamente. :)
    Puoi sempre postare dicendo e imponendoti di voler andare con loro, e quindi proseguire la quest.
    Il Senju, invece, fu rapidamente e prontamente rimesso in sesto.
    Riguardo invece alle informazioni che aveva riportato, Youshi ricevette una cartella secretata, firmata da qualcuno che ben conosceva: Akira Hozuki, il quale, ai tempi, era ancora membro delle squadre speciali kiriane. Nella cartella si parlava di un kiriano d'adozione, un certo Isaka Igashi, che era stato ucciso qualche anno prima sulla Costiera a Kiri. Insieme a lui, quella notte, vi era un altro kiriano, un Kenkichi, il cui nome aveva già sentito forse, una volta, col Mizukage: Keiji Kagome. Benché Akira avesse evidentemente dei sospetti sulla dubbia morte di tale Isaka, il caso fu archiviato come un incidente, dal momento che Keiji ed Isaka furono aggrediti da dei lupi - i cui cadaveri furono ritrovati sulla scena del delitto. Konoha rivendicò il corpo di quel ninja, ma Kiri riuscì a tenerselo, evitando che fosse consegnato. Poté notare, tra le informazioni della cartella, che qualcosa non tornava: non era indicata alcuna ubicazione del luogo di sepoltura e, soprattutto, non era citata alcuna autopsia del cadavere. Era comunque descritto lo stato in cui l'uomo fu trovato: col petto divelto ed il cuore mancante. Se solo Akira fosse stato disponibile, forse, avrebbe potuto scoprire di più sulla faccenda ma il proprietario di Samehada era ormai da tempo un irreperibile ramingo. In ogni caso, di Aimedacca e Igashi, se non come cognome, non aveva letto neanche una riga. Peccato che il suo compagno di viaggio non fosse un archivista di Konoha: tra i file della foglia, invece, sarebbero potute venir fuori molte informazioni interessanti.
    L'otre con la Nendo creato da Yato fu consegnato alle squadre speciali di Kiri, che si premurarono di inventariarlo, segnalarlo e porlo in un luogo adatto. Non sapevano esattamente di cosa si trattasse, dunque agirono con la massima cautela possibile.
    Quando fu il momento di partire, a Youshi vennero date tutte le indicazioni per soddisfare il piano che aveva preparato. La trasformazione e la sua identità furono preservate e fu dato ordine di accompagnarli là dove avessero ritenuto più opportuno. Il viaggio sarebbe durato del tempo ma le comodità del muoversi col benestare del proprio villaggio non avrebbero certamente reso la cosa particolarmente gravosa.
    Durante il breefing con la mappa a disposizione e le indicazioni degli Igashi, Minarai e Hidarite ebbero modo di scoprire alcune cose interessanti: prima di tutto di un accesso nascosto, passando completamente ad est, dopo aver guadato il fiume, verso un laboratorio indicato con una semplice 'X' rossa vicino al Villaggio del Frumento. Accanto alla 'X' era presente anche un piccolo kanji: é»™. Questo laboratorio, inoltre, dava sul fiume principale, quello che da ovest quasi cingeva completamente il Paese del Pane e del Frumento. Non c'erano molte indicazioni ma una linea tratteggiata a piccole frecce delineava un chiaro tragitto lungo il fiume che avrebbe portato sul retro della grande fortificazione, fino al suo molo privato.
    Erano presenti inoltre altri percorsi segreti: uno che andava su un'altra 'X' rossa, segnata nella parte boscosa sulla sinistra, costeggiando l'affluente che divideva la grossa cava a sud della mappa dal resto degli edifici segnalati. Infine, un ultimo kanji era presente in basso a sinistra vicino al quella sorta di penisola che si distaccava dal resto di terra: é .
    Un ultimo dettaglio, infine, sarebbe emerso chiarissimo da quella mappa: il covo degli Igashi era la grossa struttura a sud, chiamata Cava di Jinpachi e che corrispondeva al luogo di incontro che i Gemelli avevano descritto loro.
    Non restava che scegliere dove andare: alla scoperta di un luogo sconosciuto, passando per canali segreti e rischiando di inimicarsi gli unici contatti certi che avevano, o proprio da questi ultimi, che quel luogo lo conoscevano ed potevano fornire nuove ed interessanti informazioni riguardo l'alleanza tra l'Aimedacca e Konoha?

    [Alla corte del Pan-ya]

    Non avrebbero fatto lo stesso errore un'altra volta: Mazuri, Ketsueki e Himan si guardarono reciprocamente più volte mentre Tasaki riprese parola, non intenzionato a sottostare agli accordi presi in precedenza. Ma, come detto, non avrebbero fatto lo stesso errore. Questa volta si sarebbero limitati a fare spallucce e lasciare che l'otese d'adozione facesse quello che voleva. Un po' come quei genitori che, esausti, accontentano il figlioletto in crisi pur di non sentirlo più piangere. Tasaki, quindi, non si separò da Harumi ed anzi, passò dalla guida di Mazuri a quella di Ketsueki. Se quello fosse stato un upgrade nei propri intenti o se fosse passato dalla tiepida padella delle menzogne all'usionante brace della violenza, lo avrebbe scoperto molto presto.
    In ogni caso, lo pseudo-vampiro e la jinchuuriki del due code si mossero velocemente, costringendo Tasaki a stare al passo e facendo sprecare anche a lui una discreta quantità di chakra. [Note per Leo & Histo]Non aveva senso fare un altro post di pippe su voi che bisticciate. Siete nuovamente insieme e Leo consuma come Harumi ha fatto allo scorso post, 15 bassi.
    Non so dirtelo. Rispose alla kunoichi Ketsueki, con una certa tristezza nella voce. I miei genitori, forse. Io sono sempre stato un fuggiasco, un idealista tra i ranghi dell'Aimedacca. Quel che so lo ho imparato lì. Poi si fece immediatamente serio. Ma non sono certo affari che ti riguardano.
    Nonostante questo breve scambio durante il viaggio, il resto del cammino proseguì con poche interazioni, anche e soprattutto da parte di Tasaki. Forse aveva saltato un giro o forse era perso nei suoi contorti pensieri, ma l'otese se ne stava al passo, in silenzio, senza fare troppe domande. Anche a lui venne applicato un fuuinjutsu simile a quello di Harumi, con la differenza che l'aspetto che avrebbe assunto in caso qualcuno lo avesse osservato, sarebbe stato quello di un cadavere soggiogato dai fili di Ketsueki.
    Sorpassata la linea di guardia nemica, sciolto il sangue che creava la finta muraglia difensiva, i tre si acquattarono nascosti, mettendosi ad ascoltare i discorsi del loro obiettivo e dei suoi ospiti. [Note per Leo & Histo]Come detto al post precedente, sentite tutto quanto si sono detti al post scorso e quello che succede in questo post, descritto di seguito.

    L'aria rimaneva incandescente nel cortile segreto del Pan-ya. La giovane kunoichi della Sabbia, che tanto era innatamente brava ad appiccare incendi, continuava ad alimentare, piromaniacalmente, le fiamme della discussione gettando, ogni volta che questa sembrava placarsi, benzina sul fuoco. Namae, infatti, si era dimostrato intenzionato ad accettare la rivelazione di Kao, pronto a tutto pur di seguire la flebile speranza che si era accesa nel suo cuore riguardo al destino della figlia, sentendo che l'Aimedacca disponeva o era intenzionata a creare, un antidoto al male incurabile per il quale, probabilmente, la bionda fanciulla era stata resa esperimento; Ryugi, invece, aveva tantissimi dubbi e li espose con la sua solita veemenza. Una veemenza che andava a scatti, certo, ma indubbiamente focosa. Il Pan-ya rimaneva in silenzio, mentre la sua testa si muoveva a destra ed a sinistra osservando tutti gli interlocutori in azione.

    Nascosti ed invisibili agli altri, il duo di otesi e Ketsueki osservava il tutto, con quest'ultimo che sembrava francamente divertito. Quel maledetto bastardo è un genio. bisbigliò quando Kao parlò dell'antidoto, udibile comunque ai due suoi accompagnatori, forse con una certa leggerezza. Tasaki e Harumi avevano potuto sentire che l'uomo che non riuscivano a vedere per via della sua ubicazione al di sotto della tettoia si trattasse di un membro dell'Aimedacca come Ketsueki.

    Non si fidava, Ryugi. Ed aveva una serie di motivi per farlo, motivi che rapidamente scrisse sulla sua carta ninja. Kao la guardò, subendo lo sguardo truce della ragazzina, prima di prenderla in mano e rispondere punto per punto. Bhè, è vero. Non potete fidarvi. Ma avete altre alternative? Voglio dire ... io conosco gli avamposti nemici oltre il fiume e, se le mie informazioni non sono troppo vecchie, so anche dove si trova il Sarto. Abbiamo chiesto aiuto a voi fogliosi perché da soli non ce l'avremmo mai fatta: sono troppi e meglio organizzati, anche se probabilmente siamo più forti, ci batterebbero grazie ai numeri. In sostanza, stava dicendo qualcosa di semplice: o con lui e qualche sua informazione o in balia degli eventi ma senza probabili serpi in seno. Il secondo punto non fu commentato, era poc'altro che una frecciatina.
    Il terzo punto che la kunoichi sollevava, e che venne letto da Kao prima di rispondergli, poneva le giuste domande. Quanto aveva detto fino ad ora mancava di alcune informazioni utili alla corretta comprensione della faccenda. Stai forse saltando a conclusioni troppo affrettate. Magari i Perfetti possono essere nati dopo la scissione, perché dovrebbero necessariamente essere nati prima? Detto questo, come vi dicevo, Jinpachi e Dorian sono riusciti a creare questo siero, questo antidoto che inverte il processo di deumanizzazione. Se usato sulla Nendo che ancora non è entrata in contatto con un ospite, riesce addirittura ad ucciderla sul posto, istantaneamente. Ho detto che l'antidoto è stato creato a Konoha, non che è stato trovato lì. Gli Igashi sono originari della Foglia, o almeno, il Jinpachi ed Isaka, i due vertici, lo sono. O meglio, lo era, nel secondo caso. La quarta domanda era invece un po' confusa, oltre che concitata, e Kao dovette rimettere ordine. La Nendo uccide coloro che non hanno Kekkei Genkai perché anziché legarsi ai geni che rendono possibile la loro tecnica speciale si lega al DNA dell'ospite, divorandolo lentamente e, quindi, uccidendolo. Gli Igashi sembrano riusciti, di recente, a creare un arma che trasforma in Perfetti anche coloro che non possiedono Kekkei Genkai. Una sorta di Nendo potenziata, che non si limita a nutrirsi e migliorare i geni delle tecniche speciali ma, volendo, li fornisce. Anche l'ultima domanda necessitava di una serie di considerazioni preliminari perché gli astanti potessero comprenderla. Le vicende di Dojin sono particolarmente complesse. Suo padre era un famoso scienziato Otese che collaborava con Jinpachi. Seguendo le orme del padre, Dorian si interessò sia alle arti ninja che riguardavano i morti, suo interesse innato, sia quelle più tipiche del genitore, quelle che riguardavano il tempo. Quando riuscì a sviluppare le conoscenze basilari di entrambe queste arti, Jinpachi lo prese sotto la sua ala. Quando però si accorse di ciò che stavano facendo, decise di tentare la fuga, finendo per venire catturato e lavorare come schiavo mentre il padre venne ucciso. Raccontava la cosa con un certo, colpevole e sospettoso, distacco. Quando fu trasferito a Konoha, faceva parte del gruppo che riuscì a produrre l'antidoto, gruppo che venne sgominato, quasi per caso, da una coppia di ninja della foglia, che liberò l'Otese e gli permise di tornare a casa e di lasciarsi alle spalle la vita in prigionia. Dorian dunque, è stato rapito perché utile mentre gli altri Otesi devono aver scelto di collaborare con loro per qualche motivo. Insomma, stiamo parlando di Oto, non la più retta tra le città ninja a livello morale. Sulla questione menzogne, Kao si fece un po' più impacciato, tornandosi a grattare la testa nervosamente come faceva di solito. Bhè ... sì, ho mentito. Perché sapevo di poter vendere quest'informazione al Fornaio e speravo che lui sapesse altro sulle sorti del Sarto. Non so se te ne sei accorta ma siamo molti a volerci morti a vicenda ed è difficile riuscire a scindere le informazioni utili da quelle volte solo a depistarci. Sull'ultima osservazione, Kao scosse il capo. Non vedo come sapere degli alleati Otesi possa farmi sapere dov'è il Sarto ... Forse la kunoichi della sabbia aveva detto quella frase alla luce del fatto che ritenesse impossibile il rapimento di Dorian e il collaborare tra Oto e gli Igashi.

    Senza che i partenti da Konoha potessero sentirlo, Ketsueki commentava le parole del suo commilitone. Se non ve ne siete accorti, gli Otesi di cui stanno parlando siete voi. Sorrise, divertito. Potrei quasi vendervi a loro qui sotto, sarebbe per lo meno divertente. Tanto il Pan-ya è buono, come minimo vi chiude qualche giorno nelle prigioni e poi vi adotta. Mpff Il sorriso sul suo volto tradiva ironia. C'erano, tuttavia, un sacco di informazioni che non tornavano rispetto a quelle che gli Otesi avevano raccolto con gli Igashi. Chi stava mentendo, a quel punto? L'Aimedacca o i seguaci di Jinpachi? C'era qualcosa che potevano chiedere per scoprire l'inganno? O c'era qualcosa che potevano fare? In ogni caso, il Pan-ya è il nostro obiettivo, da ordini di Teschio. Quindi atteniamoci al piano ed aspettiamo che questi scapestrati se ne vadano. Ovviamente, se qualcuno degli accompagnatori di Ketsueki avesse provato a fare qualcosa d'avventato, il ninja si sarebbe immediatamente sciolto in una pozza di sangue, immergendosi nel terreno e dandosela a gambe levate perché non saltasse la sua copertura. [Tecniche]Pozza di Sangue
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare una pozza o più pozze di sangue di forma circolare del raggio pari ad 1,5 metri ed immergersi completamente in essa o permettendo di immergere persone consenzienti o incoscienti, trattenendo il fiato per massimo 3 round. Ogni pozza la manipolazione di 3 Unità di sangue e può contenere fino a 5 unità di persone o esseri viventi, l'equipaggiamento posseduto non è mai conteggiato. La Pozza di Sangue occulta l'utilizzatore a tutti i sensi. L'utilizzatore può manipolare la Pozza, muovendola in tutte le direzioni. Se colpita, la pozza viene distrutta rivelando l'utilizzatore. Emergere richiede 1 slot azione/tecnica. Il mantenimento costa slot tecnica. E' considerata una Trappola; consuma slot tecnica base se utilizzata con la tecnica "Trappola Camuffata".Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    Sottotipo:
    (Consumo: Medio per pozza / Mantenimento: Basso per pozza)
    [Slot Dimensionali Massimi: 20 ogni grado ninja]
    [Richiede Manipolazione del Sangue III]
    [Da chunin in su]

    Azione Rapida
    Tecnica focalizzata +3 Velocità
    Illusione delle Pozze
    L'illusione si attiva se l'utilizzatore attiva Pozza di Sangue per confondere le proprie tracce. Dopo essersi mosso linearmente per tre metri in un'unica pozza, la vittima vedrà la macchia di sangue a terra dividersi in un'infinità di piccole pozze più piccole che si dileguano in ogni direzione, credendo che la pozza originale si sia sfaldata in tante pozze più piccole. L'efficacia è pari a 40. Utilizzabile in combinazione con Pozza di Sangue utilizzando slot tecnica anziché slot tecnica avanzata.

    Ho copincollato dalla scheda di Gene, sì.
    Nel giro di alcuni istanti, Tasaki non sarebbe neanche più stato in grado di percepirne il chakra, se avesse provato a guardarlo coi suoi occhi da sensitivo. Ma se ne sarebbe davvero andato lasciandoli lì? E cosa ne sarebbe stato della sua missione affidatagli da Teschio?

    Direi che dobbiamo trovare questi otesi, quindi, e catturarli. Il Pan-ya, pragmatico come pochi, prese parola, anticipando chiunque avesse voluto intervenire. Non mi interessa se questo tipo è un perfetto, se è un Igashi o un Aimedacca: se abbiamo una speranza di trovare un antidoto, se abbiamo anche solo una piccola pista che ci possa aiutare a riottenere i nostri compagni, i nostri figli, i nostri concittadini, la dobbiamo seguire. Ma collaborare col nostro nemico è ... Intervenne Tula, con una forza ed un ardore d'animo forse paragonabile a quello della kunoichi della Sabbia, ma non riuscì a finire la sua frase. Una guardia, con rapidità e precisione, colpì col dorso della sua lancia la nuca della ragazza, facendole perdere i sensi all'istante. Non tollererò alcun tipo di rimorso etico. Faremo quello che dobbiamo, a qualsiasi costo. Poi, rivolgendosi alla guardia che l'aveva colpita. Portala nelle sue stanze ed assicurati che non esca finché non abbiamo risolto la situazione. Poi guardò Kao. Dicci come fare a scoprire dove sono questi otesi. Poi guardò la kunoichi del deserto ed il ramingo di Ame. Voi da che parte state? Le guardie alzarono nuovamente le armi contro di loro. Verrete con noi alla ricerca dei questi farabutti accademici o andrete a fare compagnia a mia figlia nelle vostre stanze? Il tono era grave e minaccioso. L'uomo pareva decisamente alterato e disposto a tutto. Bhè, dovete darmi il tempo di contattare la mia talpa. DIsse Kao, facendo spallucce, quasi per allentare la tensione. Abbiamo un modo peculiare di comunicare. Sorrise, sinistro. A sud-est da questa posizione, nella direzione del fiume, c'è un capanno. Ogni due-tre giorni, sostituiamo il corpo di un ninja morto durante qualche tafferuglio tra noi e gli Igashi e mettiamo nel suo taschino un messaggio in codice. In realtà è soltanto una sorta di ragionamento per psicologia inversa. Quando c'è scritto che l'autore è stato scoperto, significa che ci sono nuove informazioni da condividere. Quando invece c'è scritto che tutto procede secondo i piani, allora non ci sono nuove notizie da fornire. C'è poi sempre il nome della Spia, fatto passare come l'aguzzino che sta seguendo l'autore. Nel cartiglio si parla della scoperta fatta, cioè si danno informazioni su un luogo di interesse, dicendo però una cosa per un'altra: la scoperta di un luogo generico, è spesso semplicemente l'indicazione del luogo strategico che conosciamo che corrisponde a quella descrizione e che è il teatro delle nuove da riferire. Un sistema convoluto, è vero, ma l'unico che ci ha permesso di non essere scoperti fino ad adesso. Le parole dell'uomo uscirono dalla sua bocca con una certa naturalezza. Che si fosse preparato tutto in un atto di estrema lucidità o che stesse dicendo la verità era complesso da intuire perché, se da una parte parve davvero sincero, dall'altra sapevano che li avesse ingannati su molti aspetti, fino a quel momento. Bene, allora lascerò che tu scriva un messaggio in codice perché tu possa incontrarti con la tua talpa. Il Pan-ya guardava con astio l'uomo ma la lucidità razionale che lo pervadeva era spaventosa. Ti scorteremo a distanza, non visti, fino al punto che ci hai descritto. Dopo di che starai qui in villa finché non arriva una risposta. Di solito si tratta di qualche ora, talvolta della mattina del giorno seguente. Insomma, ci potremmo muovere nel giro di poco. Disse Kao, alzando il pollice della mano destra. Io resterò qui fintanto che voi non torniate. Una decina di uomini dovrebbero essere abbastanza per assicurarmi che tu da solo non faccia gesti avventati. Nel frattempo coordinerò un piano d'azione. Kao accettò con un cenno del capo le direttive del Pan-ya e, mentre uno stuolo di soltati in uniforme più leggera rispetto a quella degli uomini che erano nel giardino venivano chiamati dalla guardia del kage, questo si girava verso i suoi ospiti, ponendo nuovamente una domanda vincolante. Come potete essere d'aiuto? La domanda era quasi retorica e sapeva di ordine. Stava ai due scegliere se seguire il bugiardo o pianificare il da farsi col Pan-ya. Certo, una delle due scelte avrebbe riservato alcune sorprese.

    Sembra che la situazione stia tornando alla normalità. Commentò Ketsueki, vedendo e sentendo il fervore delle parole del Fornaio, in un rovesciamento della realtà quasi ironico. Ponderate bene, dunque, le vostre mosse. Chi ingaggia per primo e come? Io sarò qui a vostri supporto. Disse lo pseudo-vampiro, mentre la sua lingua biforcuta passava sui canini.
    Il Pan-ya si sarebbe mosso per il suo edificio, tra il primo ed il secondo piano, entrando in svariate stanze, spesso anche prive di alcun tipo di custodia o guardia. Durante i suoi tragitti nei principali corridoi dell'edificio si sarebbe sempre scambiato con le guardie che facevano i turni di ronda. Durante questo suo percorso avrebbe raccolto mappe, viveri ed armamentari vari, preparandosi a qualsiasi evenienza, pronto forse a stilare più linee d'azione in base a cosa sarebbe successo dopo il messaggio lasciato da Kao. In quest'occasione, se Ryugi e Namae lo avessero accompagnato, l'uomo, benché forse un po' freddo e burbero, avrebbe risposto a qualsiasi tipo di domanda gli venisse posta, purché ovviamente sensata. Era l'occasione giusta per scoprire qualcosa di più sulla famiglia del Fornaio del Paese del Pane e del Frumento ma anche l'opportunità di comprendere con chi si stavano interfacciando e chi fosse davvero l'Aimedacca.
    L'orologio del destino stava spostandosi sull'ultima, nuova, ora. Il fato di Dorian, degli Igashi e dell'Aimedacca correva contro il dipanarsi del tempo. [Note per tutti]Questa parte della quest è molto intricata ed intrecciata e dipende fondamentalmente dalle scelte di tutti.
    Se Shiltar e Roroo dovessero scegliere di rimanere col Pan-ya, Leo e Histo devono ovviamente cercare un modo per approcciarlo considerando anche gli altri.
    Ruolate liberamente dimensioni e articolazioni della casa. Considerate che ogni stanza dove il Pan-ya entra si affaccia sul giardino dove avete "origliato" la conversazione ed è dotata di finestre - che sono però tutte chiuse.
    Inventate tranquillamente il vostro approccio, purché rientri nelle larghissime maglie della mia descrizione.

    Il Gruppo di Kiri è ancora leggermente indietro nel tempo rispetto al resto del gruppo di circa mezza giornata.

    Shiltar e Roro hanno la parte decisionale più "grossa" ed hanno alcune occasioni per capire definitivamente gli equilibri in gioco.

    Per qualsiasi cosa, scrivetemi su Discord. :D



  2. .

    L'inizio dell'autarchia tecnocratica


    Epilogo


    Atto VI
    Attuare e conoscere †




    Proseguendo nelle mie deduzioni, riuscii quasi del tutto a delineare il mio interlocutore. Avevo intuito quali fossero le sue capacità, avevo dedotto quale fosse il suo stile di combattimento e, da tutto ciò, avevo derivato un profilo psicologico comune e che mi si poneva, nello spettro caratteriale, dirimpetto, nella posizione diametralmente opposta, agli antipodi. Squadravo il ragazzo mentre rispondeva, fiero e cauto, ad ogni mia osservazione. Penso di essere stato scelto per questo compito proprio per le mie peculiarità come ninja. Penso Hoshikuzu-sama abbia pensato che potessimo avere un modo di ragionare affine. Mi disse, scaturendo in me decisi dubbi. Ne dubito. Risposi infatti immediatamente. Credo piuttosto tu sia stato scelto per via della tua familiarità con oggetti ed arti artificiali. Dopotutto, benché forse eravamo capaci di far muovere gli impulsi elettrici delle nostre sinapsi con una certa rapidità e raggiungendo interessanti conclusioni, eravamo troppo diversi per poter definire davvero affine la nostra forma mentis. Forse archetipicamente sovrapponibili: ma decisamente votate a considerazioni opposte sul mondo.
    Certe volte posso divenire troppo concentrato su un unica cosa e perdere di vista altre modalità di ottenere lo stesso risultato. Continuò poi, rispondendo alla mia seconda osservazioni. Storsi la bocca sotto l'Elmo: un pessimo modo di concentrarsi. Perdere di vista la cornice in cui ci si muove è un errore fatale. Dissi, grave e tagliente. Lo sguardo severo che cadeva sul giovane faceva chiaramente intendere anche un giudizio legato a quelle parole ma molto spesso tacere era più eloquente di qualunque plausibile discorso.
    Si passò poi alle descrizioni delle mie opere. Mentre disegnavo, concentrato, seppur con una pessima tecnica, data la mia scarsa capacità nel disegno, il sunese mi ascoltava rapito, dimostrando una dedizione quasi totale. Percepivo i suoi pensieri rimbalzare veloci nella sua testa, quasi come il ticchettio di ingranaggi metallici che si azionavano per eseguire un qualche compito. Kensuke era come una spugna, in questo senso: ascoltava ed assorbiva, pronto a riciclare o adattare quanto imparava. Il commento che diede il via alla fase finale di quel progetto di coppia fu però aporetico: il sunese diceva di non essere in grado di lavorare coi suoni e che si dovesse ricercare a Oto un esperto di tale materia. Non è questo l'atteggiamento giusto. Dissi, nuovamente tagliente ed indispettito come poco prima. La ricerca e la voluttuosità del sapere dovrebbero essere il primo obiettivo per chiunque si dica un artigiano di qualcosa. Chiosai severo, prima di passare comunque a descrivere il secondo progetto che avevo in mente, il marchingegno per l'idratazione o, come realmente intendevo, il sistema di ingerimento dei tonici liquidi. Si, francamente se lei è un esperto di sigilli utilizzerei dei simboli di richiamo elementale. Si potrebbe utilizzare un otre vuoto che viene riempito a bisogno da diversi liquidi, ciascuno legato a diversi simboli da richiamo. In questo modo risolveremmo il problema legato alle dimensioni dei liquidi e al loro peso. In effetti, potrei sfruttare questo stesso concetto con alcune sostanze velenose. In certi casi... potrei persino creare un'arma biologica. In questo secondo frangente, il sunese si fece prendere dalla fantasia, anche se apprezzai la divagazione terroristica. Uhm. sibilai piano, mentre realizzavo come, da un certo punto di vista, il ragazzo stesse indicando dei reali problemi. Nel caso dei tonici, questo non si presentava, ma nel caso del cibo liquido o dell'acqua, il peso diventava un discrimine importante. Sollevi dei giusti problemi. Il sigillo ad attivazione remota è forse un metodo efficace per eliminare l'inconveniente di dover trasportare un peso maggiore. Ottima osservazione. Inoltre, la possibilità di attivare la cosa col chakra rendeva il meccanismo più efficace.
    Durante però la disquisizione del terzo progetto, Kensuke ricommise lo stesso errore fatto in precedenza: parlò nuovamente di protesi. Inoltre, fraintese il senso e lo scopo stesso del meccanismo che stavo suggerendo: lo paragonava al combattere con i pesi, o alle sue forme evolute o diverse ma che, fondamentalmente, portavano lo stesso vantaggio, ovvero privarsi temporaneamente di qualcosa mettendo il proprio corpo sotto sforzo cosicché, quando si decide poi di liberarsi dal giogo che ci negava alcune nostre capacità, queste vengano amplificate a dismisura. Potremmo sviluppare qualcosa di simile: un braccio composto da un'anima metallica interna, l'unica che serve a muoverlo e protetta da un'armatura pesante che ne limiterebbe i movimenti. Si potrebbe quindi staccare l'armatura tramite un semplice meccanismo a pressione e ottenere quindi un arto molto più rapido ma più fragile. Immagino che i suoi arti possiedano dei meccanismi per la modulazione del chakra attraverso lo stesso. Normalmente simili meccanismi hanno dei limiti di utilizzo, e impediscono per fini di sicurezza un'eccessiva quantità di chakra. Potremmo ideare dei meccanismi sovraccaricabili: il rischio sarebbe ovviamente quello di rompere definitivamente l'arto. E, come saprà, certi meccanismi non sono di certo economici. Scossi la testa. No, non ci siamo. Commentai. Quello che stai descrivendo è un apparato da applicare ad una protesi, non una protesi. Questo è anche il senso del divenire genieri, comunque. Altrimenti ci metteremmo a costruire arti protesici, non trovi? La domanda retorica era più pungente e stizzita di quanto ci si potesse aspettare. Stiamo parlando, comunque, di concetti fondamentalmente diversi. Indicai con l'indice della mano destra il mio busto. Tra le parti meccaniche che costituiscono il mio corpo ho inserito una serie di particolari lastre di metallo magnetiche sensibili al chakra. Attraverso una piccola immissione di questo al loro interno è possibile invertire la polarità delle stesse facendo sì che i miei movimenti siano prima vincolati e poi no. Trovai ironico ripensare a come quel mio progetto non fosse altro che la rivisitazione di un'arma che era stata ideata per mettermi fuori uso. Per questo meccanismo, invece, io pensavo a qualcosa che forzasse del tutto l'arto, che mettesse a dura prova la sua capacità fisica di resistere alle condizioni estreme. Paragonerei piuttosto la cosa allo sfilacciamento dei muscoli che si ha dopo un massiccio e doloroso impasto di chakra, ad un superamento dei propri limiti, ad uno stato prestazionale superiore. Forse, con quelle parole, ero riuscito a farmi intendere. Prendi gli oggetti da lavoro, vediamo cosa riusciamo a fare.

    [...]

    Passò quasi un'ora prima che terminassimo il primo progetto: si trattava proprio del lavoro su cui avevo speso più parole, l'ultimo in ordine di discussione rispetto al discorso precedente. Avevamo terminato il meccanismo che permetteva all'arto di superare i propri limiti. [Equipaggiamento]Marchingegno d'aumento prestazionale [Meccanismo]
    <contenuto>Tramite una serie di collegamenti tangenti ad ogni bullone, articolazione e anfratto metallico posta sulla superficie di un [Potenziamento] che sostituisce un arto, l'utilizzatore può, attraverso uno slot azione, andare in OverCAP per un round con l'arto su cui è applicato il Marchingegno d'Aumento Prestazionale come se possedesse un normale arto. All'inizio del round successivo l'arto artificiale sarà Fuori Uso, status che equivale allo status Paralisi, per un round, o Malfunzionante, status che equivale allo status Semiparalizzato, per due round. Questi status non possono essere convertiti da tecniche speciali né curate con abilità o tecniche avanzate che facciano riferimento alla cura di arti non protesici.
    Ricaricare il Meccanismo richiede Slot Gratuito Lento.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 3 | Crediti: 30)

    Boh, per provare a scrivere qualcosa1.
    Ne sviluppammo una versione che potesse tornare comoda anche per le Marionette, dal momento che queste facevano affidamento sulle capacità del loro mandante più che sulle loro prestazioni fisiche. [Equipaggiamento]Sistema d'alleggerimento temporaneo [Meccanismo]
    <contenuto>Tramite una serie di collegamenti tangenti ad ogni bullone, articolazione e anfratto posta sulla superficie di una marionetta, l'utilizzatore può, attraverso uno slot azione, adoperare delle modifiche estetiche temporanee alla marionetta, rendendola maggiormente capace in un determinato contesto. Per un round, la marionetta ottiene +2 Tacche ad una statistica a piacere. All'inizio del round successivo la marionetta tornerà nella sua forma originale e sarà o Fuori Uso, status che equivale allo status Paralisi, per un round in tutto il corpo, o Malfunzionante, status che equivale allo status Semiparalizzato, per due round in tutto in corpo.
    Ricaricare il Meccanismo richiede Slot Gratuito Lento.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 3 | Crediti: 30)

    Boh, per provare a scrivere qualcosa2.

    Fu a questo punto che un lieve rumore ed una nuvoletta di fumo attirarono la mia attenzione. Kensuke si trasformò, rivelando, forse, il suo vero volto ed il suo vero aspetto. Il mio vero nome è Shu Akasuna, e come aveva intuito sono un marionettista. Ritengo corretto nei suoi confronti rivelarle la mia vera identità. La ringrazio di questa opportunità e se le ritenesse opportuno gradirei molto, in futuro, essere suo allievo. A sentire tale proposta, sorrisi maligno sotto l'Elmo e la temperatura nella stanza scese vertiginosamente. Questo, comunque, non intimorì il ragazzo, che non si fece influenzare da quanto accadeva e continuò: Vero è che apparteniamo a villaggi diversi e che i nostri stili di combattimento sono molto differenti, ma sono sicuro che un ninja come lei mi potrebbe insegnare molto. Per alcuni secondi tacqui, con gli occhi gettati su Kensuke, o meglio, su Shu. Lo scrutai severamente alcuni istanti. Vedremo se meriterai la mia fiducia, Shu Akasuna. Per ora ti sei meritato soltanto il mio congedo. E con quelle parole uscii dalla stanza, lasciando sul tavolo il progetto per la marionetta. Prima che la porta si potesse chiudere alle mie spalle, una manciata di shinobi entrò nella stanza, smontando ogni singolo mobile, raccogliendo ogni singolo oggetto e spogliando la casa di qualsivoglia elemento. Shu rimase solo in quell'ambiente vergine e nudo. Era come se quell'incontro non era mai avvenuto: non c'erano segni d'alcun evento, non c'erano testimoni d'alcunché. Quando la stanza fu liberata, la porta non fu chiusa. Il segnale per il ninja di Suna, allora, era chiaro: doveva andarsene.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note
    Combattere con Handicap Attivo.

    Assetto Gakutensoku: Nessuno.




    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku


    OT | Rimandiamo al futuro le conseguenze di questa giocata, che magari discuteremo in altra sede. Grazie per il divertimento! | OT
  3. .

    L'Esempio delle Ombre


    Capitolo Unico


    Atto IV
    Difesa calcolata †



    Avevo commesso due grossolani errori. Il primo, probabilmente dovuto alla natura della tecnica speciale del mio avversario ed il secondo dovuto alla sua apparente sopraffazione.
    Nel primo caso, infatti, non avevo ritenuto l'argilla un medium efficace per difese robuste e protratte nel tempo e per questo, una volta distrutta l'unica protezione a vista del Kazekage, avevo rilasciato la Manipolazione della Natura, tecnica su cui avevo lavorato intensamente per perfezionarmi e rendermi in grado di tagliare ed annientare praticamente qualsiasi cosa si fosse mai frapposta tra me e la mia lama; ma il Kazekage riuscì a sorprendermi, ergendo davanti ed intorno a sé due cloni di roccia che annullarono e vanificarono tutte le mie offensive. Ogni fendente fu parato ed assorbito da quei cloni, anche se potei notare come, per quanto resistenti, non fossero esattamente delle creazioni molto portate alla difesa. L'incassare incessante che dovettero subire, infatti, lasciava evidenti e vistosi segni della mia spropositata potenza sulla loro pelle, dipingendo solchi ripidi e profondi sull'epidermide d'argilla. Quando poi, evidentemente innervosito dalla mia stupidità, concentrai tutta quella assurda quantità di chakra nel mio corpo per rilasciare il maestoso fulmine oscuro, Hohenheim fu nuovamente protetto da una sua creazione che, nonostante venne praticamente estinta dalla potenza dell'impronta Raiton, natura opposta alla propria, riuscì a salvaguardare l'incolumità del Bambino Prodigio. Dimenticavo quanto fosse inutile occultare il flusso di chakra sul mio equipaggiamento contro di te, Kazekage. Dissi amaramente, mentre mi rimettevo in posizione e mi preparavo al contrattacco del Kazekage. Egli portò nuovamente le mani nelle sue sacche d'argilla - ed ogni volta che lo faceva, conscia la mia esperienza dei suoi metodi di combattimento, i miei sensi si acuivano e irraggiavano tutt'intorno a me, pronti a comprendere e prevedere l'eventualità di una possibile detonazione -, creando due esseri alati, un tengo ed un falco. Dal momento che sul falco il Kazekage si posizionò, non fu per me difficile comprendere come ciò di cui mi sarei dovuto preoccupare sarebbe stato il tengu, oltre che il clone che mi si parava davanti e precedentemente aveva incassato ogni mia offensiva. E fu proprio quando mi resi conto che il Kazekage si stava allontanando (non fu difficile, nonostante la vista occultata dai colossi d'argilla opportunamente posti dal mio avversario, dal momento che eravamo letteralmente uno davanti all'altro) che capii che dovevo anch'io replicare tale intenzione. Ed infatti scattai rapido con un piccolo balzo ed una discreta quantità di chakra, non tanto rapido quanto Hohenheim ma abbastanza per guadagnare alcuni centimetri e dunque alcuni istanti, rendendomi conto dell'esplosione prima che essa realmente avvenisse. Le braccia si mossero rapide verso l'elmo chiudendo la testa dentro di loro e rannicchiandomi leggermente, cosicché l'esplosione investisse la minor parte possibile del mio corpo, pur investendomi comunque. Certo, il fatto che tale corpo fosse anche per la maggior parte d'acciaio contribuì essenzialmente alla perfetta riuscita di tale difesa. [Difesa I] Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]
    Riflessi: 700 + 200 (Impasto) = 900.
    Protezione Naturale: 10 (Odio Incarnato).
    Resistenza: 700 - 25 (Malus Instillare Odio) + 75 (Impasto) = 750.

    1 Leggera diffusa sul corpo. Converto Ferite Profonde in Leggera alla Vitalità.

    Attivazione Resistenza Sanguinaria.
    Resistenza: 700 - 25 (Malus Insillare Odio) + 125 (Resistenza Sanguinaria) = 800.

    Ma fu in quel momento che commisi il secondo errore, quello sull'apparente sopraffazione. Mentre lo vedevo alto, in cielo, lontano dalle mie grinfie malevole e probabilmente troppo distante per percepire ancora la totalità distruttiva dell'odio che divampava dal mio corpo, quando un sorriso infernale si dipinse sul mio volto sotto l'elmo e già mi accingevo, roteando la spada davanti a me, a mostrare il primo dei miei assi nella manica, qualcosa in me si incrinò, o meglio, scoppiò, letteralmente.

    AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!

    Un grido di doloro contorto, distorto dall'elmo, più simile al ruggito mefitico di una chimera d'un altro mondo fuoriuscì dalla mia bocca che, in un istante, vomitò scarlatto sangue, facendolo colare dalla bocca, dopo essere rimbalzata sulla parte interna dell'Elmo, discendendo sul collo ed il petto, sozzandomi i vestiti d'un caldo abbraccio mortifero.
    Tremavo dal dolore, tremavo per la realizzazione di aver commesso, da qualche parte, senza riuscire ad accorgermene, un errore fatale. Ma per quanto avessi potuto impegnarmi, non c'erano stati indizi che mi avrebbero potuto permettere di comprendere quale fosse stato il mio errore. Il Bambino prodigio aveva sviluppato una tecnica infida che le mie conoscenze, in quel momento, non potevano assolutamente contrastare. Ero stato battuto sul piano strategico, probabilmente, almeno in quella fase preliminare dello scontro. Eppure, come anche il Kazekage sapeva, data la sua presenza alle vicende con Diogene che seguirono la Riunione Accademica nel paese del Ferro, non c'era niente che potesse arrestarmi se decidevo che non era il momento di darsi per vinti. Ed infatti il tremore svanì ma non il dolore e la consapevolezza di una scelta sbagliata e, con essa, la rabbia di non essere stato all'altezza di un pericolo tanto grande quanto invisibile.
    Qualcosa, in me, si accese: qualcosa, in me, bruciò con l'ardore di mille soli. La mia testa si rialzò di scatto ed il mio sguardo funereo si posò sul Kazekage, alto in cielo. C'era dell'odio puro nel mio corpo, c'era un dolore ineguagliabile: tutti gli ingredienti necessari perché io potessi esprimermi al massimo delle mie potenzialità. [Ferite]Potenza Colpo 140 vs 30 = 10 (Odio Incarnato) + 20 (Resistenza Sanguinaria) Valore difesa

    11 Leggere sparse tra busto, testa e braccio destro.
    Il D-visor calcolò con esattezza quale fosse la distanza che ci separava: trenta metri. A differenza di quanto avvenuto in precedenza, adesso ero abbastanza lontano perché difficilmente potesse fare qualcosa da quella distanza ma decisi comunque di prendere delle precauzioni: scattando leggermente indietro di alcuni metri, nuovamente roteai la Yakusoku per dirigerla verso il mio busto, trafiggendolo una seconda volta e fornendo al mio corpo i benefici necessari per riprendere il combattimento. [Azione I & Tecnica I]Divido lo slot azione di movimento un uno scatto indietro iniziale di circa 5m, più quanto trovi descritto di seguito nel narrato.

    Sacrificio di Sangue Completo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Caricamento (1)
    L'utilizzatore può trafiggersi l'addome con la Lama Insanguinata, subendo una ferita non letale ma pari alla potenza dell'arma. Questi danni contano ai fini di Resistenza Sanguinaria. Per due round avrò un bonus a tutte le statistiche, sia principali che secondarie, di 2 tacche, e il CAP per tutte le statistiche aumenta di 2.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Richiede Lama Insanguinata IV]
    [Da jonin in su]

    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da chunin in su]
    Le game si flessero per attenuare il balzo all'indietro ed il colpo della Yakusoku al mio busto che, nuovamente, fece sgorgare sangue dal mio corpo, imbrattandomi le vesti azzurre e nere della Nebbia. Ancora, una minuscola quantità di chakra fluì nel mio corpo, rilasciando quei diabolici marchingegni che bloccavano e limitavano le mie giunture metalliche, permettendomi di agire più liberamente e, soprattutto, più velocemente. [Equipaggiamento]Equipaggiamento Debilitante [Vario]
    Degli speciali inserti molto pesanti in metallo che si applicano alle giunture metalliche del corpo dell'utilizzatore, diminuendone le caratteristiche. Finché indossate riducono la velocità dell'utilizzatore di 2 tacche.Tipo: Supporto -
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da genin in su]

    Liberazione
    Maestria: L'utilizzatore, se rimosso l'Equipaggiamento Debilitante dopo averlo indossato per almeno 2 round di combattimento azzera i malus ed ottiene un bonus di +3 tacche nella statistica ridotta dall'equipaggiamento, per 1 round.[Da genin in su]

    Fusione
    Speciale: L'utilizzatore, durante l'uso di "Liberazione", è in grado di scomparire alla vista dell'avversario durante i suoi spostamenti se i Riflessi sono inferiori alla Velocità dell'utilizzatore. Risulterà occultato alla vista fino a 1,5 metri dall'avversario, non ottiene vantaggi negli altri sensi. [Da jonin in su]
    Qualsiasi distanza ti sia congeniale non sarà comunque sufficiente. Dissi, conscio delle mie nuove potenzialità. Quanto stava per succedere, benché incredibile e stupefacente, era forse irrilevante, date le capacità da sensitivo di Hohenheim: ma le sicurezze del Kazekage si sarebbero dovute scontrare con un altro fatto; adesso il problema sarebbe diventato riuscire a contenermi, non individuarmi.
    Con le gambe ancora leggermente flesse per lo spostamento all'indietro, mentre queste si modificavano esteticamente e a livello di prestazioni affinché migliorassi le mie capacità nel salto, grazie ad un piccolo ulteriore movimento verso il basso di tutto il corpo, saltai in obliquo, aiutato dal chakra, in direzione del Kazekage. [Movimento]Proseguimento dello SA precedente, dal momento che il Salto rientra nel movimento, da regolamento.

    Gakutensoku - Marchigegno che Apprende dalla Natura [Meccanismo]
    Gakutensoku può modificare l'assetto degli arti inferiori protesici dell'utilizzatore attraverso il chakra. Ogni assetto modifica le statistiche degli arti inferiori dell'utilizzatore ed è riconoscibile da protrusioni e differenze estetiche visibili. Una volta per round, tramite slot gratuito rapido, può assumere la conformazione di Salto (+3 metri al salto, +1 tacca a Velocità e Agilità, -2 tacche a Forza), di Corsa (+6 metri allo slot azione, +2 tacche a Velocità, -2 tacche a Forza), di Calcio (+5 Potenza, +2 tacche a Forza, -2 tacche a Velocità) o tornare allo stato di base.Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Media
    (Potenza: 1 | Durezza: 5)
    [Da jonin in su]

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    Altezza Salto: 10 (Base En. Nera) + 3 (Gakutensoku) = 13*0.5 (Salto Repulsivo) = 19,5m.
    Sarei probabilmente scomparso alla sua vista durante quel movimento, ma purtroppo la cosa sarebbe stata irrilevante, forse, come vi ho accennato. Nonostante questo, Hohenheim non avrebbe avuto difficoltà ad accorgersi che con quel salto non sarei mai riuscito a raggiungerlo: eppure mi muovevo velocemente, ero un fulmine aerodinamico che viaggiava imperterrito verso la sua meta. Ed allora, cosa avevo in mente? Bhè, era semplice. Affidarmi alla mia più grande certezza: la Yakusoku. Mentre la spada fuoriusciva dal mio ventre, un gigantesco lampo di sangue l'avrebbe seguita, andando a creare un oggetto dalle dimensioni leggendarie e dalla potenza epica: un cremisi fiume, crepitante e iracondo, sarebbe fuoriuscito dal femore del Primogenito, andando a formare una lama che avrebbe colmato la distanza che separava me dal Prodigio Bambino ed anzi, lo passava di almeno una decina di metri an altezza nel punto apicale del mio salto. A que punto, con un fendente circolare, avrei tentato di colpirlo. E lo avrei fatto fatto ad una velocità a dir poco folle. Hohenheim sarebbe stato minacciato da quel colpo, sia perché di dimensioni spropositate, sia perché ero riuscito a seguire i suoi movimenti, anche grazie alla vista migliorata del mio D-Visor, ma la sua posizione poteva vantare una certa copertura e protezione data dalla creatura su cui montava: ma questo non era certo un problema. Siccome non volevo che il Prodigio potesse tendermi altri giochetti con l'argilla, la Yakusoku si ricoprì di uno strato di chakra denso ed intenso, drenandomi di energia per poter mettere in atto una delle Forme del mio Clan: La Forma della Mortificazione o Via del Diplomatico. [Tecnica II - III]Velocità Movimento: 700 + 25 (Gakutensoku) + 50 (Sacrificio di Sangue) + 75 (Liberazione) = 850.

    NOTA BENE: Sei nuovamente entro 30 metri da Kensei, tornano i Malus della seconda TS. Ricordi qui il mantenimento che mi costa Basso.

    [STI]
    Vero Potere del Sangue
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare una lama di dimensioni colossali, senza tuttavia aumentarne il peso. La lama sarà lunga 25 metri, avrà potenza 50 e sarà dotata di Penetrazione 4 (ignora protezioni o strutture con durezza pari o inferiore a 4). Il mantenimento richiede slot tecnica avanzato.Tipo: Ninjutsu - Chiton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Quasi Elevato / Mantenimento: Medioalto)
    [Da jonin in su]

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]

    Dimezzo il costo della tecnica, spendendo 4 bassi.

    [STII]

    Mortificazione delle Arti Magiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può attaccare i costrutti di chakra, emissioni o le manipolazioni; non avrà effetto contro costrutti normalmente danneggiabili. Sono considerati parienergia rispetto al difensore. Ogni attacco ridurrà la potenza di 5 ogni tacca in Forza in più dell'utilizzatore, se la tecnica non ha potenza, la danneggerà di ½ Basso per ogni tacca in Forza; se azzerata la potenza, non produce effetti. Se utilizzato equipaggiamento, la potenza di questo verrà considerata dimezzata. Può annullare effetti ad area o Emissioni di grandi dimensioni solo nel punto in cui le colpisce. Per un round il materiale sfaldato non è manipolabile. Attacchi successivi al primo richiedono slot tecnica/azione.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    Irruenza
    Talento: L'utilizzatore può utilizzare la Mortificazione delle Arti Magiche tramite uno slot tecnica anziché slot tecnica avanzato. Può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.

    Taijutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa taijutsu, 1 volta ogni 2 round. [Da chunin in su]

    Devastazione
    Talento: L'utilizzatore potrà non considerare la diminuzione di potenza dell'equipaggiamento utilizzato per colpire un costrutto con la Mortificazione delle Arti Magiche se questo è una spada. Può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da jonin in su]

    Taijutsu Inarrestabile [2]
    Maestria: L'utilizzatore può migliorare la prestazione di un singolo colpo di una taijutsu: se potenziata con una qualsiasi abilità "Talento", la potenza aumenta di 10 o l'utilizzatore ottiene 2 tacche bonus ad una statistica. [Da jonin in su]

    Aggressione Iniziale
    Maestria: L'utilizzatore guadagna +1 tacca in Velocità per il primo slot di una sequenza di assalti con spada. [Da genin in su]

    Esecuzione Rapida
    Abile: L'utilizzatore, ogniqualvolta combina due o più conoscenze derivanti da due o più competenze sulle Forme, può negare l'attivazione di un AdO per lo slot in cui sono applicate tali conoscenze se questo avesse causato AdO. Utilizzabile una volta ogni due round.[Da chunin in su]

    Stile di Combattimento Perfetto [0]
    Speciale: L'utilizzatore può selezionare 2 competenze combattive: le relative conoscenze avranno +3 tacche ad una statistica prescelta dall’utilizzatore. Non cumulabile con altri potenziamenti alle competenze. [Da chunin in su]
    (Forma VIII: della Combinazione o Via del Completo - Velocità)

    Velocità Fendente: 700 + 75 (Liberazione) + 50 (Sacrificio di Sangue Completo) + 25 (Aggressione Iniziale) + 50 (Taijutsu Inarrestabile) + 75 (Stile di Combattimento Perfetto) + 50 (Tributo di Sangue) + 25 (Impasto) = 1050. [OverCap]

    Converto Semiparalisi in Leggera alla vitalità.
    Forza: 850 + 50 (Sacrificio di Sangue Completo) = 900.
    Potenza Yakusoku vs oggetti, tecniche e persone 40 + 10 (Vero Potere del Sangue) + 25 (Tributo di Sangue) = 75 + Penetrazione 4.

    Se quel colpo non avesse colpito Hohenheim ma solo la sua creazione, il ragazzo si sarebbe accorto di qualcosa di catastrofico: tutta l'argilla che aveva utilizzato per creare quell'essere volante, ora non era più manipolabile e, lentamente, avrebbe perso tutte le sue capacità, sfaldandosi.. Il mio chakra l'aveva corrotta, rendendola, almeno temporaneamente, del tutto inutilizzabile. Ponendo, quindi, che il Prodigio di Suna fosse riuscito ad uscire indenne da quell'assalto inaspettato e rapidissimo, ora doveva fare i conti con la caduta libera dell'oggetto che lo teneva fluttuante. Se avevo capito bene come funzionavano le sue capacità, l'essersi posizionato così lontano da fonti di argilla lo ponevano in una situazione difficile, poiché non aveva a disposizione altro materiale se non quello delle sue pericolose tasche. Ma quanta argilla potevano portare? Sicuramente una quantità molto limitata. Inoltre io non avrei certo atteso di vedere se fosse in grado di sorprendermi nuovamente: avrei continuato ad attaccare.
    Se fossi riuscito a distruggere il falco su cui si trovava il Kazekage, allora mi sarei accertato che non potesse difendersi in alcun modo: ogni offensiva successiva avrebbe cercato, sempre tentando di colpire anche lui nel frattempo, come avevo fatto con l'assalto precedente, di tagliare qualsiasi forma di costrutto, tecnica o amenità che gli fosse venuta in mente di usare come scudo. Dopotutto, c'era la squadra medica pronta in arena: così come io non avrei dovuto preoccuparmi di eventuali lesioni agli organi interni, il Kazekage non avrebbe dovuto temere l'amputazione degli arti: gli sarebbero stati riattaccati prontamente e con una certa capacità.
    Gli attacchi sarebbero giunti immediatamente dopo la distruzione della creatura d'argilla, quindi presumibilmente mentre io iniziavo la parabola discendente del mio salto oppure mentre ero quasi già a terra: in ogni caso, le gargantuesche dimensioni della mia lama insanguinata mi avrebbero permesso di raggiungere con facilità Hohenheim per colpirlo, rendendogli estremamente complessa ogni azione volta a prevenire la dolorosa caduta al suolo da quell'altezza. Avrei cercato di indirizzare ogni fendente in modo diverso: prima di tutto cercando di colpire le braccia, prima la destra e la sinistra, cosicché raggiungere le sacche porta argilla attaccate alla sua vita fosse complesso, poi, con un unico fendente orizzontale, avrei cercato di raggiungere l'esterno del ginocchio sinistro del Jonin, proseguendo poi con forza, se l'avessi trovato, con l'intento di amputare entrambe le gambe. [Azioni II - III - IV]Su tutti i colpi è presente la Mortificazione delle Arti Magiche.

    [SAII]

    Aggressione infinita
    Speciale: L'utilizzatore può estendere i vantaggi ottenuti da questa competenza allo slot successivo a quelle che le attivano. Aggressività Incalzante aumenta lo slot di movimento di 9 metri anziché 3.[Da jonin in su]

    Distruzione
    Speciale: L'utilizatore, se attiva Mortificazione delle Arti Magiche, può utilizzare il Controllo del Chakra Distruttivo su ninjutsu e costrutti di tecniche speciali come se fossero oggetti. Non cambia il costo richiesto della competenza del Controllo del Chakra.[Da genin in su]

    Forma Magistrale
    Speciale: L'utilizzatore, ogniqualvolta combina due o più conoscenze derivanti da due o più competenze sulle Forme, può considerare il fendente su cui le combina come fosse un Taijutsu-Kenjusu al fine dell'attivazione di altre conoscenze. Utilizzabile una volta a round.[Da genin in su]

    Stile di Combattimento Perfetto [0]
    Speciale: L'utilizzatore può selezionare 2 competenze combattive: le relative conoscenze avranno +3 tacche ad una statistica prescelta dall’utilizzatore. Non cumulabile con altri potenziamenti alle competenze. [Da chunin in su]
    (Forma VIII: della Combinazione o Via del Completo - Velocità)

    Sangue chiama Sangue
    Talento: L'utilizzatore può aggiungere un Sanguinamento (DnT Medio) alle tecniche che esegue con la Yakusoku. Non è possibile utilizzare altre abilità "Talento" in combinazione. Utilizzabile una volta ogni due round.[Da genin in su]

    Taijutsu Inarrestabile [2]
    Maestria: L'utilizzatore può migliorare la prestazione di un singolo colpo di una taijutsu: se potenziata con una qualsiasi abilità "Talento", la potenza aumenta di 10 o l'utilizzatore ottiene 2 tacche bonus ad una statistica. [Da jonin in su]

    Velocità Fendente: 700 + 75 (Liberazione) + 50 (Sacrificio di Sangue Completo) + 25 (Aggressione Iniziale) + 50 (Taijutsu Inarrestabile) + 75 (Stile di Combattimento Perfetto) + 50 (Tributo di Sangue) + 25 (Impasto) = 1050. [OverCap]
    Forza: 850 + 50 (Sacrificio di Sangue Completo) = 900 [Cap].
    Potenza Yakusoku vs persone 40 + 10 (Vero Potere del Sangue) + 25 (Tributo di Sangue) = 75 + Sanguinamento (DnT Medio) + Penetrazione 4.
    Potenza Yakusoku vs oggetti e tecniche: 40 + 10 (Vero Potere del Sangue) + 10 (Chakra Distruttivo) + 25 (Tributo di Sangue) = 85 + Penetrazione 4.
    [SA III]

    Determinazione
    Speciale: L'utilizzatore può estendere i vantaggi ottenuti da questa competenza ad un ulteriore slot azione. La spada non deve essere riposta né all'inizio né alla fine delle azioni ed i colpi devono mirare tutti a zone diverse.[Da jonin in su]

    Violenza Inusitata
    Maestria: L'utilizzatore focalizza la sua aggressività e quella avversaria nei suoi attacchi. Se entrambi sono in preda a un'emozione aggressiva o in combattimento ravvicinato da più di un round, l'utilizzatore ottiene +2 tacche a Forza per il terzo attacco di una combinazione. Utilizzabile una volta ogni due round. Se Kanjō no Ken è attiva, l'utilizzatore può utilizzare Violenza Inusitata una volta a round. [Da chunin in su]

    Via del Maestro
    Maestria: L'utilizzatore, ogniqualvolta combina due o più conoscenze derivanti da due o più competenze sulle Forme, può ridistribuire i bonus alle statistiche che queste conoscenze avrebbero concesso. Il numero massimo di tacche ridistribuibili in questo modo è 3. Utilizzabile una volta a round.[Da genin in su]

    Stile di Combattimento Perfetto [0]
    Speciale: L'utilizzatore può selezionare 2 competenze combattive: le relative conoscenze avranno +3 tacche ad una statistica prescelta dall’utilizzatore. Non cumulabile con altri potenziamenti alle competenze. [Da chunin in su]
    (Forma VIII: della Combinazione o Via del Completo - Velocità)

    Velocità Fendente: 700 + 75 (Liberazione) + 50 (Sacrificio di Sangue Completo) + 25 (Perseveranza) + 50 (Violenza Inusitata) + 75 (Stile di Combattimento Perfetto) + 50 (Tributo di Sangue) + 25 (Impasto) = 1050. [OverCap]
    Forza: 850 + 50 (Sacrificio di Sangue Completo) = 900
    Potenza Yakusoku vs oggetti, tecniche e persone 40 + 10 (Vero Potere del Sangue) + 25 (Tributo di Sangue) - 10 (Tributo di Sangue= = 65 + Sanguinamento (DnT Medio) + Penetrazione 4.

    Se invece non fossi riuscito a distruggere immediatamente la creatura d'argilla, le mie forze si sarebbero focalizzate sul far scendere al suolo il Bambino Prodigio. Era vero che praticamente ogni distanza dal sottoscritto non l'avrebbe salvato da qualche mio assalto, ma ributtarlo a terra sarebbe stata la situazione ottimale. Avrei dunque focalizzato i miei colpi per cercare di distruggere la bestia d'argilla. Se poi fossi riuscito nel mio intento, avrei proseguito come già detto poco sopra. [Spiegazione Ipotetica]In sostanza, se colpisco col primo colpo il falco, segue la prima parte del post. Se invece non colpisco col primo colpo, proseguo prima cercando di colpire l'uccello e se ce la faccio, cerco di colpire Hohenheim. Le stat rimangono identiche ad eccezione dell'ultimo slot che avrebbe Velocità pari a 1025 anziché 1050 perché non si attiverebbe Perseveranza.
    Qualsiasi cosa fosse successa, sarei atterrato saldamente a terra ed avrei allungato la mia gigantesca spada davanti al petto, pronto a ricevere l'offensiva esplosiva del Kazekage e, possibilmente, a neutralizzarla con un certo anticipo grazie alle dimensioni della mia arma. Forza, Kazekage. È arrivato il momento di fare sul serio!




    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 10/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 900
    Velocità: 825
    Resistenza: 750
    Riflessi: 750
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 750
    Agilità: 750
    Intuito: 750
    Precisione: 750
    Slot Azione
    1: Movimento e Salto
    2: Fendente Braccio dx
    3: Fendente braccio sx
    4: Fendente ginocchia
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1: Sacrificio di Sangue Completo
    2: Vero potere del Sangue
    3: Mortificazione delle Arti Magiche


    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note

    • Round di TS restanti: 3
      - Unità d'Odio restati: 2.
      - Unità d'Odio extra generabili: 1.

    • Mantenimento Lama Insanguinata.

    • Combattere con Handicap disattivato.

    • Assetto Gakutensoku: Salto.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.

    • Fendente del Posseduto è riutilizzabile tra 1 Round.

    • Completezza Naturale è riutilizzabile tra 1 Round.

    • Padronanza Perfetta è riutilizzabile tra 1 Round.

    • Esecuzione Imprevedibile è riutilizzabile tra 1 Round.

    • Ninjutsu Perfette è riutilizzabile tra 1 Round.

    • Tecnica Rapida è riutilizzabile tra 2 Round.

    • Violenza Inusitata è riutilizzabile tra 2 Round.

    • Forma Perfetta è riutilizzabile tra 2 Round.

    • Taijutsu Perfette è riutilizzabile tra 2 Round.

    • Sangue Chiama Sangue è riutilizzabile tra 2 Round.

    • Assalto Perfetto è riutilizzabile tra 2 Round.

    • Esecuzione Rapida è riutilizzabile tra 2 Round.

    • Devastazione è riutilizzabile tra 3 Round.

    • Irruenza è riutilizzabile tra 3 Round.


    • Simboli della Psiche utilizzabili: 2.
      - Potenza: 20.

    • Furia Sanguinaria attiva.
      - Round senza colpire passati per la disattivazione: 1.





    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku




  4. .

    La fiducia che dà Guerra


    Capitolo Unico


    Atto III
    Sangue e tradizione



    Il Capoclan Kenkichi rimase stupito dalla maestosità e gentilezza che il Colosso del Suono era in grado di mostrare, memore anche dell'unica volta in cui lo aveva visto in azione. Abbiamo alcuni testi su di lui in biblioteca ma le storie di Mikawa e Kenkichi differiscono molto le une dalle altre. Lo Scisma ci ha bruscamente allontanati, portandoci a dimenticare, col tempo, gli usi e le tradizioni della vostra stirpe per fondarne di nostre. Loxion è citato come un formidabile fabbro e le sue creazioni sono spesso avvicinate - ma mai paragonate - alla regalità ed all'eleganza del rituale di Acciaio e Sangue di noi Kenkichi. Sentendo nominare la leggendaria spada, Kyobi aggrottò le sopracciglia in un misto di rabbia e disprezzo. Quella spada aveva portato tanto male alla sua gente in tempi ancora troppo recenti per il suo cuore ferito. Diamera, al suo fianco, sobbalzò. Anche il Garth poté sentire un piccolo tremito nell'aria, quasi come se una densa massa di sangue fosse iniziata a ribollire furente. Forse è il caso di lasciare la tradizioni degli antichi al passato, anche perché spesso le vicende vengono narrate con occhi corrotti, feriti e pieni d'odio, avvelenando storie di tragedie con altre, più nefesta, tragedie. Dovremmo impegnarci a forgiare nuove storie ed a scrivere nuove leggende, Kokage. Kyobi fece un piccolo inchino, congedandosi. Era un uomo saggio ma irrimediabilmente cambiato da ciò che aveva sconvolto la sua vita, dall'abbandono delle tradizioni, della terra natia e di molte sue genti e, talvolta, specie quando si trattava di impegnarsi nelle decisioni del Clan, si chiudeva in sé, gettando la realtà all'esterno. Molte delle scelte innovatrici che erano state prese, infatti, erano portate avanti dal Consiglio Kenkichi, su voto di maggioranza, dove il Capoclan spesso risultava astenuto. Mi doleva ammetterlo ma tra la presenza di Shuichiro Kenkichi, l'Imperatore, e la mia sempre maggiore competenza nelle arti del Clan, il trono di Kyobi iniziava, lentamente a vacillare. La sua permanenza sullo scranno più alto delle Lame Insanguinate era destinata a terminare: c'era da capire se avrebbe preferito la morte a quell'opzione o se abdicare fosse per lui contemplabile.
    Una volta a tavola le cose si evolsero in modo piuttosto naturale. Messi da parte gli intenti bellici, per lo meno durante il momento del pasto - cui io non partecipavo - Diogene passò a raccontare cosa accadde durante la cattura dello Yonbi: la sensazione d'inebriante onnipotenza che avvolgeva i combattenti presenti davanti alla maestosa e apparente invincibilità di un demone codato. Eppure, come molti eventi apparentemente epici, era destinato a fallire; quando il fato vuole questo, allora dev'essere la virtù d'un singolo a rifocillare speranza e ardore nei combattenti atterriti. Fu infatti il sacrificio di un uomo, apparentemente molto caro a Diogene, che diede la possibilità di intrappolare il demone nella tipica urna.
    Annoverato tra i partecipanti c'era anche Hoshikuzu, ninja che non avevo modo di sentire da tempo e che era stato per me assai utile in passato. Sapevo fosse uno shinobi estremamente potente e capace ma, sinceramente, non mi aspettavo di trovarlo al fianco di Febh, Diogene e del Mercenario delle Fenici. Si potrebbe dire che gli equilibri interni dei paesi sono cambiati molto da quell'evento Dissi, con tono leggero, nonostante la voce mascherata dall'Elmo. O almeno, non direi che Suna è il paese più debole, adesso. E capire quale fosse per me il paese che meritava tale epiteto non sarebbe stato difficile dal momento che Kiri ed Oto erano escluse dall'equazione aprioristicamente e Suna era stata appena scartata.
    L'argomento rimase quella incredibile vicenda, tant'è che il Colosso, al vedere la boccetta che gli posi, tese la mano per prenderla. Non sembrava avere intenzioni nefaste, quindi lo lasciai fare senza oppormi, anzi, assecondandolo. In un istante, Diogene lanciò in aria il contenuto del mio filatterio, fermandolo poi fluttuante davanti ai nostri occhi. Sorrisi, vedendo come i segreti della sua tecnica speciale gli permettessero, con una naturalezza disarmante, cose che io avevo imparato a caro prezzo. Hai gingilli interessanti sotto quel mantello Mizukage! Disse, scherzando, mentre io osservavo taciturno la scena. Pare che lo Yonbi sia un donatore universale ma, apparte questo, è il chakra all'interno di ogni cellula a renderlo unico! Il solo fatto che non coagula lo etichetta come un plasma unico! E' una sensazione simile a quella che ho provato analizzando il sangue dei jinkurichi ma è molto più pura e appagante, la simbiosi tra liquido organico e chakra è perfetta..questo potrebbe spiegare la riserva di chakra infinita di questi esseri, probabilmente non sono nemmeno sottoposti agli umani limiti fisiologici di impasto ed erogazione istantanea dal tentien. Questo sinolo chiaramente sembra ripercuotersi anche su una capacità di rigenerazione smodata, la stessa che riscontriamo sui jinkurichi con il pieno controllo del Demone. Ah doppia impronta e doppia Yoton e Doton e confermo l'utilizzo di ninjutsu terrificanti associabili a queste firme. Harumi, puoi aggiungere qualcosa? Il Garth, proprio come il sottoscritto, era in grado di analizzare il sangue semplicemente osservandolo. La cosa non mi stupì, ovviamente, ma a farlo fu la frase finale che l'uomo rivolse alla jinchuuriki. Che anche lei potesse leggere tra le pieghe dei segreti del Villaggio della Storia e degli Artisti?
    Una volta che la Jinchuuriki avesse detto quanto le sembrava di scorgere, presi parola, con una certa confidenza ed indicando col dito il sangue fluttuante attorno alla Kunoichi. Io non ho mai avuto modo di studiare il sangue di un Jinchuuriki, per il momento. Indubbiamente mi aiuterebbe a comprendere meglio le potenzialità del sangue dello Yonbi. [Note]Al post precedente avevo chiesto del sangue di Harumi, ma avevo scritto Quattro Code anziché due. Visto che Historia deve ancora postare, faccio presente questo dettaglio, almeno possiamo godere dell'interazione corretta. Mossi l'indice e parte del circolo di lava e chakra che costituiva il liquido cremisi del bijuu si mosse verso il sottoscritto. Possiedo la peculiare capacità di creare sangue dal sangue. Se riuscissi a scoprire i segreti di questo pericoloso ed interessante liquido cremisi, potremmo averne una scorta infinita. Cosa potremmo farcene di una cosa del genere? Bhè, una volta compresene le caratteristiche, sarei in grado di combinarlo coi più rari ingredienti per creare un prodigioso tonico. Averne una quantità infinita significherebbe avere una ipoteticamente infinita quantità di tonici prodigiosi. Allargai le mani, spiegandomi. Non solo. Potrei anche creare un peculiare liquido per fuuinjutsu attraverso la miscelazione di pigmenti e lava di Yonbi. E solo i Kami sanno quanta potenza potrebbe sprigionare un sigillo tracciato con un inchiostro del genere. Ero convinto, in realtà, che di lì a poco sarei riuscito a tracciare qualsiasi tipo di sigillo con l'ausilio del solo sangue, senza dover ricorrere ad alcun tipo di inchiostro: la mia tecnica di Fuuinjutsu Insanguinati, sotto l'attenta guida dell'Imperatore, sarebbe potuta diventare davvero tremenda se avessi iniziato ad utilizzare il sangue dello Yonbi. Per ultimo, il Potere della Stella mi avrebbe permesso di maneggiare tale elemento a mani nude, senza il benché minimo rischio per la mia salute o per eventuali reazioni, nel momento in cui fossi andato a combinare peculiari elementi per massimizzarne gli effetti. Ma tutte queste astuzie e tutti questi segreti sarebbero stati condivisi soltanto quando avessi visto che Diogene si sarebbe dimostrato incline a farmi continuare gli studi su questo campo. A quel punto, la mano si mosse un'altra volta e tutto il sangue che vorticava intorno alla kunoichi del suono, jinchuuriki del Gatto Infernale, tornò vicino alle mie mani e, d'un tratto, dentro un nuovo filatterio creatosi all'aprirsi della mia mano destra. [Competenza]Arte dei Filatteri [Generica]

    La vita di un uomo è scritta nel suo patrimonio genetico. L'Arte dei Filatteri ti renderà copista dello spirito del mondo.

    ~Giuramento degli Artisti





    Arte della Creazione Cremisi
    Arte: L'utilizzatore è in grado di immagazzinare una quantità di sangue proprio od altrui pari ad una Leggera di Vitalità. Il contenitore prende il nome di filatterio e può registrare informazioni o ricordi relativi al proprietario del sangue. Non c'è limite alla quantità di informazioni; possono essere aggiornate liberamente. Solo l'utilizzatore può leggere il filatterio. Registrare od aggiornare le informazioni richiede uno slot Istantaneo.(Consumo: ¼ Basso)
    [Da genin in su]

    Abilità del Filtraggio Cremisi
    Abile: L'utilizzatore può creare un filatterio semplicemente ponendo il contenitore a contatto con del sangue, anche secco o coagulato e risucchiandolo all'interno. Può separare il sangue da sostanze estranee, inoltre la capacità dei filatteri aumenta fino ad una ferita Grave di Vitalità, senza aumentare le dimensioni del contenitore.[Da genin in su]

    Arte della Lettura Cremisi
    Arte: L'utilizzatore può analizzare il sangue contenuto nel filatterio ottenendone informazioni di base: Gruppo sanguigno, presenza di anomalie, tipo e quantità di tossine, tempo di contatto con l'aria (solo al momento della creazione del Filatterio). Può riconoscere un sangue specifico, se già conosciuto. Richiede un round completo per concentrarsi.(Consumo: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]

    Tecnica dell'abbondanza Cremisi - Ketsueki hÅfu no jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Premessa una quantità di sangue pari o superiore a ½ Leggera all'interno del filatterio, l'utilizzatore può riempirlo completamente tramite il chakra, aumentando il sangue presente.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: MedioBasso per Leggera)
    [Da chunin in su]

    Tecnica della Conoscenza Cremisi - Ketsueki no chishiki no jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    La tecnica è attivabile solo se posseduto un filatterio pieno. L'utilizzatore sarà in grado di ottenere informazioni superiori sul proprietario del sangue: saprà riconoscerne il tipo di Tecnica Speciale, se conosciuta, e ne conoscerà l'aspetto (su base genetica). Per 24 ore sarà in grado percepire se la fonte di quel sangue si trova in un area di raggio 60 metri dalla sua posizione. Inoltre, sacrificando una leggera di sangue del filatterio a turno (a discrezione del QM), sarà possibile determinare la direzione della provenienza di quel sangue.

    E' possibile tracciare al massimo tre filatteri contemporaneamente.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Medioalto)
    [Da jonin in su]

    Venne poi il momento della mia domanda, quella sull'Arazzo visto a Villa Mikawa. Il nome del Fabbro Mikawa tornava nuovamente a risuonare nelle stanze della Magione e la semplice storia del Garth, che veniva usata come base per rinnovare proposte fatte tempo addietro, mi convinse, pur lasciandomi con l'amaro dell'ignoranza in bocca. Una semplice curiosità: molte delle antiche tradizioni Kenkichi rimangono ancora perse nel tempo ed è più probabile trovare segni della loro arte tra i resti Mikawa piuttosto che nei lasciti quasi nomadi delle peregrinazioni delle Lame Insanguinate. Qualcosa è venuta alla luce di recente in un'isola qui a Kiri, Azumaido, la cosiddetta gemella della più famosa Isola Carcere di Kiri, Genosha. Alcuni anni fa trovai solo alcuni templi ma di segni di civiltà non c'era traccia alcuna: finché non è affiorato dalla neve Kotetsu Sakura, il cui nome ti ricorderà sicuramente qualcosa. Il Villaggio del Ciliegio d'Acciaio era un villaggio di diretti discendenti dei primi seguaci di Kenkichi Mikawa, il Capostipite del Clan Kenkichi. Col tempo e con l'inasprirsi delle ostilità tra le tribù di Azumaido, il Clan divenne però sempre più isolazionista e perverso in un circolo di odio e elitarismo che li portò all'estinzione. Una spiegazione frettolosa di una faccenda molto complicata. L'importante, tuttavia, era comprendere il concetto di base, ovvero quello che già in precedenza volevo far capire al Garth: l'eredità dei Kenkichi si era frantumata in tante, microscopiche realtà e recuperarla era complesso e faticoso. A quella spiegazione, tuttavia, il Colosso ribatté con un'altra domanda. Anche io ho una domanda e solo uno di voi due potrà rispondermi: se Mumei è un artefatto Kenkichi, perché non riesco a sentire la sua anima? Qual è la verità dietro le lame delle lame insanguinate? MI ha parlato solo una volta, credo..ho visto un volto fiero, di una donna, la quale mi rimproverava di essere troppo debole per battere il giogo di Khorne..Kyobi, Kensei voi sapete chi era la Primogenita? Mi voltai verso Kyobi che abbassò il capo, scuitendolo leggermente. Presi allora io la parola. La tua è una domanda che indaga i segreti di Clan, Diogene. Risponderti è complesso. Posso darti un'idea intuitiva. Presi fiato. Le Lame Insanguinate contengono un'anima al loro interno ed è questa a scegliere il nuovo Kenkichi, non il contrario. Tuttavia, tale anima è in realtà un pezzo stesso dell'anima del Kenkichi. Il legame tra i due è così forte da renderli l'uno parte dell'altra, indissolubilmente. L'anima all'interno della spada concede i propri poteri al suo padrone, anche se questo è un termine improprio. Non c'è un rapporto verticale tra spada e branditore. Guardai Mumei. Dovrei vedere la tua spada più da vicino per capire se è una Lama Insanguinata ma da quello che mi racconti è plausibile che lo sia. Il problema è che la tua anima è completa, non manca di quella parte che noi chiamiamo Acciaio e Sangue. Mumei, dunque, non è in grado di comunicare con te perché tu non sei in grado di sentirla. È possibile che, in un estremo gesto di autoconservazione, la spada sia riuscita a raggiungere il tuo mondo interiore ed a comunicare con te. Ma è un evento assai raro e devi ringraziare quella minuscola porzione di sangue che ti accomuna a noi Kenkichi se ciò è potuto succedere. In ogni caso, sono a tua disposizione per quanto abbiamo già discusso ad Oto. Il tono continuava ad essere leggero, fin quando non si parlò direttamente della Primogenita. La Promessa vibrò intensamente e prima che potessi proferir parola mi inondò la testa di immagini che non fui in grado di decifrare correttamente, forse per il mio controllo ancora imperfetto sui segreti atavici del clan. Vidi Kenkichi Mikawa, vidi suo figlio, vidi Midorinaka. Vidi una gigantesca forgia e le insegne del Clan Mikawa. Una spada prima integra, poi distrutta. Un'elsa peculiare, simbolo del sole e della vita. Una lama nera come il sangue rappreso eppure lucente come il più intenso dei riflessi. Chi fosse la Primogenita non so dirtelo. Risposi sinceramente. Non avevo avuto alcuna indicazione a riguardo. Ma so dirti cosa fu di lei e perché gli fecero fare la fine che ha fatto. Ripresi fiato un attimo, mentre mi ricomponevo. La Primogenita era un'arma costruita dagli stessi Dèi Mikawa, antica ed estremamente potente. Fu la prima ad essere forgiata da loro e, come un benevolo dono del cielo, era capace di cose straordinarie. Neanche a dirlo, però, l'estremo potere aveva un risvolto macabro: richiedeva un tributo di sangue, di vita, che nessuno era in grado sostenere. Chiunque la brandisse, infatti, veniva prosciugato dall'arma, destinato a morire tra atroci sofferenze anche se, per un breve lasso di tempo, diveniva fisicamente impareggiabile. Fu forgiata, si dice, per un Mikawa particolare: un essere quasi ancestrale che padroneggiò al punto il potere di clan da divenire egli stesso fatto di Sangue. In questo modo, il tributo veniva assorbito dal corpo torbidamente, in una spirale di sacrificio ininterrotta che durò anni e diede a questo shinobi il cui nome è perso tra le pieghe del tempo, il totale comando non sul Clan, ma sulla Guardia armata del Clan, quel casato che un giorno sarebbe divenuto il Clan Kenkichi. Ma, per qualche nuboloso evento del destino, tale Shinobi morì e la Primogenita tornò a chiedere ad altri il suo pegno. Nessuno però aveva la giusta tempra per farlo. Dopo l'ennesimo tentativo fallito di domarla, la spada cadde in una sorta di eterno sonno, inabile a dare tanto quanto a ricevere. Fu quando Kenkichi Mikawa creò la Promessa, la Yakusoku, l'arma che oggi io brandisco, che la Primogenita si risvegliò, vibrando di nuovo, assetato potere. La Yakusoku è, per certi aspetti, il duale della Primogenita. Ella può accumulare sangue in eterno, unendo la lama al sangue stesso, e nonostante questo essere fulcro di estremo potere. Gli Dèi benedirono così Kenkichi e modificarono per loro volontà la Primogenita. La modifica fu minima e ad immagine della Yakusoku ma non fu abbastanza. La lama continuava a drenare la vita di chi la brandisse. Fu allora che Kenkichi il Benedetto collaborò con gli Alti Sacerdoti del Culto, decidendo di dividere l'arma in due: una parte di essa divenne la leggendaria Mumei, l'altra l'arma che Kyobi porta al suo fianco. [Note]Sto dando un input che poi, anche insieme a Febh dato che la trama di Midorinaka adesso è sua, possiamo ampliare: il motivo esatto per il quale Kenkichi Mikawa sviluppò le sue capacità non è mai stato raccontato, né abbiamo mai approfondito troppo il discorso "Primogenita" venuto fuori nei Rapporti di Sangue.
    Tuttavia possiamo creare qualcosa: ho in mente un paio di idee ma ne parliamo in privato.

    Terminato il mio discorso su incitazione del Kokage, mi rivolsi agli altri due ninja lì presenti. Non voglio tediarvi con un altro racconto delle gesta di un kage; vorrei prima sentire qualcosa da voi e, se necessario, raccontarvi di come anche le sconfitte, esattamente come ci ha già esplicato chiaramente Diogene, possono essere, in realtà, delle celate vittorie.

    [...]

    Concluse le disquisizioni romantiche sulle gesta passate di ognuno di noi, mentre le portate venivano servite al tavolo ed i miei commensali si rifocillavano, la serata si avviava verso la sua seconda parte: quella più intima e sentita delle promesse di conquista e dei patti. Quando fosse stato portato via anche l'ultimo piatto, quando finalmente ciò che rimaneva da gustare era soltanto del buon vino ed il calore del camino acceso riscaldava tanto i cuori quanto le pance piene, spostandoci dal tavolo imbandito alle più comode e accoglienti poltrone, finalmente avrei parlato liberamente. Creiamo la Storia, Diogene. Parliamo di quel che deve essere.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Medio × 2
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Modificata la trama sulla Primogenita d'accordo con Febh.


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku



    Edited by Ade Geist - 29/8/2021, 19:36
  5. .

    La fine della Linea Meccanica


    Capitlo Primo


    Atto V
    Pianificare e studiare †




    Le mie assunzioni si rivelarono esatte. L'uomo che avevo davanti era agli antipodi rispetto al sottoscritto per quanto riguardava lo stile di combattimento, eppure avevamo un interesse comune. Dalle applicazioni che però aveva ideato, non riuscivo a comprendere quale declinazione di quell'interesse potesse realmente premergli: si era dilettato, inizialmente, con un meccanismo peculiare, il D-Visor, un meccanismo che, tuttavia, non era affatto offensivo. Eppure, nei suoi progetti, aveva sviluppato solo oggetti volti a ferire o, nel caso migliore, ad uccidere. Che, dunque, anche lui usasse in qualche modo oggetti di quel tipo? Come? Aveva anche lui delle protesi e non me ne ero accorto? Difficile da credere, provenendo da Suna. Io sono un'eccezione peculiare, si tenga bene a mente. Sono solito ingannare i miei avversari, è vero. E non solo. Non la stupirà sapere che sono qui sotto falso nome ed aspetto ma sono certo che potrebbe scoprire la mia identità senza eccessiva fatica. Certe abitudini sono dure a morire, Mizukage-sama. Disse l'uomo, cogliendomi impreparato ma non sorpreso. Interessante. Commentai semplicemente, mentre cercavo di notare qualche dettaglio che potesse ancora dirmi qualcosa su di lui. Continuai a farlo, tenendogli gli occhi puntati addosso, anche mentre spiegavo il meccanismo del lancia spiedi e smontavo la balestra. Tuttavia davvero poc'altro poteva trasparire dalla sua persona: sapevo soltanto che era in grado di muovere a distanza gli oggetti attraverso le dita. Fu quando ripetei quella frase nella mia mente che capii a quale casata potesse appartenere. Sei un marionettista. L'immagine di Shunsui Abara a Villa Mikawa che sfogliava i libri attraverso la sua tecnica delle corde e le vicende dell'Abete mi fecero collegare con un lieve ritardo - complice la fumosità dei ricordi dell'Abete - quali potessero essere le abilità del mio interlocutore. Per questo hai pensato immediatamente a meccanismi offensivi da nascondere nel corpo quando ti ho chiesto di progettare qualcosa. Non potevo neanche essere sicuro che stessi parlando con un essere umano e non con una marionetta ma scacciai quel pensiero dalla testa. Avrei posto le dovute domande ad Hoshikuzu, al momento opportuno.
    Compiuto però quanto mi fu chiesto, il Sunese riprese parola, mimando in modo del tutto simile il mio comportamento e proponendomi un nuovo ed ultimo test. Mi fa piacere vedere che lei è già un conoscitore delle arti meccaniche, il che faciliterà la fase successiva. La progettazione. Pensi ad un idea che vorrebbe concretizzare e la disegni su carta. In seguito la valuteremo e la costruiremo insieme. Per adesso mi basta che lei la progetti. Le consiglio di produrre almeno tre progetti. Veda lei se tre modi diversi di sviluppare la stessa idea o se proprio tre idee differenti. Lo fissai, un po' indispettito da questa mimesi quasi canzonatoria. Mi spostai, tuttavia al bancone, conscio del fatto che quella fosse una tappa necessaria in quel processo d'apprendimento. Lasciai che il turbinio di oggetti che avevo sollevato tornasse al suo posto, rilasciando definitivamente il chakra repulsivo e concentrando l'adesivo nell'unico punto che sarebbe stato d'interesse in quel momento: sulla matita che necessitavo per disegnare. L'oggetto schizzò verso di me ad una velocità molto elevata: era una manifestazione di forza nei confronti del Sunese. La afferrai con due dita della mano destra, prima di iniziare a disegnare. Un amplificatore di suoni ... un dispositivo di ingestione veloce dei liquidi ... un sistema di sovraccarico per arti meccanici. Dissi, mentre delineavo schizzi dei tre oggetti su tre fogli, prima di passare a disegnare nel dettaglio ognuno di loro. Qualcosa di molto simile, concettualmente, ad un D-visor ... questo amplificatore di suoni è da inserire esclusivamente in un elmo perché troppo grande per essere accolto da una maschera o un qualsiasi altro copricapo. Ha due funzioni principali: aumentare il suono percepito nell'ambiente e fungere da ricetrasmittente. Avvolge completamente l'orecchio facendo percepire i suoni in modo nitido e chiaro, aumentando il raggio in cui si è in grado di udire ed anche la qualità di ciò che si sente. Il meccanismo va ovviamente azionato - o tramite un interruttore da porre sull'esterno dell'Elmo, oppure tramite il chakra - e non può essere sempre attivo: un urlo prolungato o una violenta esplosione possono compromettere temporaneamente o permanentemente l'udito. [Note]In sostanza, una ricetrasmittente sotto steroidi che aumenta la percezione legata ai suoni in un raggio X per un valore di 1,5/3 dipendentemente dal grado dell'oggetto. Udire suoni molto forti può fornire Assordato per un numero di slot azione o round a discrezione del QM o abbassare la percezione relativa all'udito di 1,5/3 punti. Passarono alcuni minuti mentre disegnavo, dopo che avevo terminato la descrizione dell'oggetto. Cambiai poi foglio, passando alla seconda idea. Un meccanismo da apporre sotto un'armatura o un corpetto di cuoio che è sempre attivo. Collega attraverso una canula ed una incisione, una riserva di liquidi al corpo dell'utilizzatore. Può collegare anche più riserve: in tal caso è necessario selezionare la riserva che si vuole utilizzare per il corretto funzionamento del meccanismo. Permette di non subire mai i danni della disidratazione o può essere usato per nutrirsi senza perdere tempo. [Note]Abbastanza autoesplicativo, direi. Il reale uso di quell'arnese, che avevo progettato da tempo ma di cui mancavo delle conoscenze base per riuscire a renderlo realizzabile, era quello di mettere in circolo tonici in forma liquida, una mia specialità, senza dover passare dalla masticazione dei classici tonici, difficilmente attuabile con un elmo in testa. Infine, girai l'ultima pagina per passare all'ultimo progetto. Quest'oggetto potrebbe essere considerata un'ultima risorsa: è un meccanismo che forza le articolazioni meccaniche degli arti protesici o artificiali, permettendo loro, per un breve lasso di tempo, di ottenere prestazioni al di sopra dell'ordinario, finanche al di sopra del naturale. Il marchingengo deve essere attivato e può rimanere attivo soltanto per un lasso di tempo predeterminato e breve, pena la possibile distruzione o compromissione dell'arto cui è applicato. [Note]Varie scelte possibili: un meccanismo che modifica l'aspetto di un arto dando bonus in tacche, un meccanismo che permette all'arto di andare in overcap etc. Utilizzabile per un tot di round, una sola volta ad incontro. È possibile estendere di un round il numero di round in cui è utilizzabile pena status "Rotto" o "Paralizzato" all'arto meccanico, e necessaria competenza specifica per aggiustarlo, una situazione di calma ed n ore di tempo. Tracciai le ultime due righe, prima di posare la matita, questa volta senza l'ausilio del chakra.
    Mettiamoci al lavoro.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note
    Combattere con Handicap Attivo.

    Assetto Gakutensoku: Nessuno.




    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku

  6. .

    Eravamo quattro
    amici al bar


    Capitolo Unico


    Atto VI
    Incomprensibile Ago della Bilancia



    Sorvolando sulle numerose stranezze che Febh proponò a tutti noi durante i vari argomenti, mi limitai a rispondere coscienziosamente soltanto quando si trattò di specificare le vicende che avevano portato alla morte di Seinji Akuma. Decisioni suicide? Tipo? Vietare il consumo di frutti di mare? Oppure...oh-oh, comprare deumidificatori per l'intero villaggio? O magari voleva che il portatore di anguille, pardon, Unagi, si chiamasse Cavaliere Anguilla? Disse dapprima scherzando l'Otese, per poi incalzare, con una certa arguzia: Quindi, se ho ben capito, tu come Mizukage non minacci di morte chi si oppone a te? Interessante scelta politica. L'osservazione di per sé non era certamente intelligente, tuttavia fece un interessante utilizzo delle mie stesse parole contro di me. Lasciai che continuasse il suo soliloquio prima di rispondere alle sue accuse. Dalle mie parti non minacciamo granchè di morte...io la trovo riduttiva. Perchè proporre la morte come alternativa se una sofferenza prolungata e schiacciante è altrettanto facile da ottenere? E poi ci sono gli ostaggi, i ricatti, tutta una serie di strumenti che il bravo governante deve saper usare al meglio. Annuii, sentendolo terminare quell'argomento. Seinji Akuma ordinò di caricare a testa bassa un esercito infinitamente più grande dei ninja che aveva a disposizione senza pensare di architettare una strategia o un piano e senza disporre lui, in prima persona, della potenza necessaria per fare alcunché. Quell'ultima specificazione era necessaria dal momento che stavo parlando con Febh Yakushi, l'uomo che considerava il miglior piano del mondo far saltare in aria un edificio e con i detriti generati distruggere qualsiasi cosa si muovesse sul suo cammino. Io, dal mio canto, non solo minaccio di morte ma punisco severamente chi osa disobbedirmi o disattendere le mie aspettative. Lo sguardo si posò su Youshi. I ricordi dell'onta di cui si era macchiato perdendo con la jinchuuriki del Suono dovevano essere ancora piuttosto vividi per lui. Ma io non sono Seinji Akuma. Io posso permettermelo ed ho i mezzi per rendere vere e non vane le mie minacce. Dissi, composto ma assolutamente freddo. Sarei anche, in un certo senso, orgoglioso se qualcuno dei miei ninja, un giorno, decidesse di ribellarsi contro il sottoscritto. Lo sguardo si spostò verso Hideo: non perché mi aspettassi chissà cosa, in quel senso, da lui, ma perché, in quel momento, era il simbolo perfetto delle nuove leve. Purché sia in grado di prendersi le responsabilità di tale gesto.
    Rimasi piacevolmente soddisfatto dai giudizi di Febh su Raizen. Tuttavia, con una certa dignità, decisi di non continuare ad infierire sulla sua persona e sulle sue capacità. Era già stato detto abbastanza ed erano già state spese fin troppe parole per un'individuo di quel calibro.
    Ritornando invece alla discussione su tonici e veleni, il disincanto con cui Febh affrontava ogni mia sortita era straordinario. L'idea di un intermediario non è malvagia, ma onestamente pensavo di usare la mia magistrale capacità di travestimento per fingermi un mercante. Alzai gli occhi al cielo, coperto dall'elmo. Ecco, irriconoscibile! Disse, mettendosi in posa affinché potessimo osservare la grottesca caricatura di un inutile travestimento che, tuttavia, agli occhi del caotico Yakushi, sembrava davvero perfetto. Ma potrebbe aver senso usare un prestanome...posso recuperarne una decina che non abbiano legami diretti con me. Riprese, poi, mostrando un piccolo bagliore di senno nel fondo dei suoi occhi; senno che fu subito scacciato via dalla freddezza dello sguardo del Febh razionale e calcolatore. Però c'è un piccolo problema. Le cose stavano per diventare complicate. Ma affrontabili. La maggior parte dei veleni che ho in mente, così come dei tonici, sarebbero di uso comune, e sicuramente migliori di quei quattro intrugli da disagiati che al momento ci propina l'Accademia. Solo una ridotta quantità è adatta ai singoli villaggi, principalmente per via degli ingredienti che non possono essere reperiti in nessun altro ambiente. Ma uno dei problemi di cui parlavo è un'altro: ti ho chiesto di fare un'offerta, Kensei. Tu invece mi hai fatto una richiesta. Aveva ragione. Ma, si sa, in una trattativa è sempre bene partire puntando in alto per poi giocare al ribasso piuttosto che accontentarsi. Mi hai chiesto di darti il 50% E le ricette, in cambio del tuo voto. Posso ottenere offerte molto migliori chiedendo al Kakita di Suna o a Raizen, non pensi? Sei un pò troppo avido, signor Io-sono-Kiri. Continuò, pur tangendomi ben boco, dal momento che sapevo che lo Yakushi si era rivolto a me anche perché ero uno dei pochi ninja del continente a coltivare l'arte farmacologica. La mia tariffa di base è di 500 ryo per ogni ricetta che cederò all'Accademia. Se vuoi, potremo dimezzare i proventi dei soli tonici, quindi avrai il 25% in cambio del tuo voto. Se ti dessi i segreti dei veleni che vanno ai villaggi tu li comunicheresti ai tuoi kiriani e nel giro di poco si verrebbe a sapere, aprendo a inutili complicazioni anche con uno o più prestanome, oltre a rovinarmi la reputazione. Quindi ti dirò solo l'ingrediente fondamentale di ciascun veleno e tonico, e un'idea molto, mooolto vaga di cosa possa fare. A mia intera discrezione. Mi impettii, indispettito, sentendo quel tono imperante da parte dello Yakushi. La cosa stava prendendo una piega che non mi piaceva. Non farti strane idee su qualche forma di attaccamento. La mia è una proposta generosa che tiene conto dei legami tra i nostri villaggi. E gran parte della generosità si basa sul fatto che sei il primo a riceverla. Quest'ultima frase, invece, rafforzò le mie convinzioni su quanto non avessi già espresso in precedenza. E fu proprio da lì che voletti partire. L'Accademia lega anche Suna e Konoha ad Oto. Quindi non è soltanto un patto ad averti portato qui, Febh. Ma facciamo che sia stata soltanto la tua generosità, posso concedertelo. Non aveva senso imporsi con lui. C'era bisogno di un approccio diverso. Per quanto riguarda la questione delle ricette, credo ci sia stato un grosso equivoco. Mi aggiustai il guanto destro, tirandolo verso il basso dopo aver portato il braccio davanti al petto. Stavo rallentando la discussione e prendendo tempo. Avevo proposto di dividersi equamente il ricavato dei soli tonici, in quanto credevo che sarei stato l'unico a produrli, ma ne avevo parlato immediatamente dopo averti proposto di sfruttare un prestanome, quindi sono stato ambiguo. Non avevo intenzione di avanzare alcuna pretesa economica sui tuoi veleni. Rallentai nuovamente, questa volta per dargli il tempo di comprendere come mai avevo indugiato proprio sull'aggettivo che aveva seguito il termine pretesa. Ma non posso, nel nome dell'Alleanza Accademica, lasciare che un solo villaggio conosca i segreti sia delle ricette dei veleni, sia delle ricette dei tonici che andremo a distribuire. Sarebbe scorretto e darebbe troppo potere ad Oto. Mi avvicinai a Febh, inclinando il busto. Quelle mie parole erano paradossali e quasi ironiche dato che, era risaputo, un po' come per il suo Kokage, a me dell'Accademia interessava soltanto nel caso in cui potesse recarmi giovamento, come in questo caso. Dunque, se potevo far leva su un equilibrio da mantenere per avere qualcosa in più non mi sarei certo fatto remore. Perché dal momento in cui mi hai comunicato questa cosa, io sono l'unica persona con cui potrai fare questo giochino alle spalle degli altri villaggi accademici. In ogni altro caso, io riconoscerò sempre la tua traccia. Questo problema si presenterà sempre, anche se dovessi rifiutare ogni mia proposta. Dovrai scendere a patti con qualcuno perché ci sia un equilibrio di segreti e, a questo punto, il miglior patto lo potrai stringere solo con me. C'era da dire che con Febh non si sarebbe mai creata una reale situazione di equilibrio: lui sapeva mescere tanto i veleni quanto i tonici, dunque era assai facile vedere una fallacia in quel ragionamento. Meglio, tuttavia, un finto equilibrio, che nessun equilibrio. Posso garantirti, da parte mia, che non divulgherò mai tali segreti. Li annoterò e li terrò in considerazione nel caso di una guerra, di una crepa nel saldo muro votivo del Patto Accademico. La voce distorta si rilassò un istante. Hai la mia parola ed il mio giuramneto su questo. Ripresi rapidamente il discorso, quasi glissando. Vedilo come un piano d'emergenza se le cose si mettessero male.
    Avevo anche un'alternativa per Febh che, tuttavia, avrei preferito non considerare. C'è anche un'altra proposta che posso farti. Tu mi dai le sole ricette dei tuoi tonici ed io le cambierò, mantenendone gli effetti ma rendendo inefficaci qualsiasi tipo di sabotaggi da veleno basati sugli ingredienti che avresti utilizzato te. Fatto questo, terrò per me il segreto di tali ricette, così come tu potrai tenere per te i segreti dei tuoi veleni. Questo era un reale equilibrio, invece. Se neanche Febh conosceva le ricette dei tonici, non avrebbe potuto creare controffensive adatte ma solo banali tentativi. Per lo meno finché non avesse messo mano e studiato uno dei nuovi tonici; e lo stesso valeva per me ed i suoi veleni. O meglio, per qualcuno che avrebbe fatto le mie veci dato che non sono, ad oggi, affatto esperto di veleni. [Note]In sostanza, sto cercando una motivazione on gdr che non dia a Kensei un reale vantaggio per questa cosa, pur lasciando intatte le modifiche che faremo off agli equip. Ma se le cose staranno così, allora sarai tu ad avere il 25% del ricavato dalla vendita dei tonici, mentre io terrò il restante 75% per ogni ricetta dei soli tonici che proporrò.
    Prima che riuscissimo a terminare l'argomento, un messo, che Youshi avevo notato dal primo istante in cui il primo aveva messo piede nel locale, si avvicinò, venendo prontamente e giustamente anticipato dall'Hidarite, che si prese la briga di occuparsi personalmente della questione, dal momento che ero impegnato in affari decisamente importanti. Inoltre, confidavo nella capacità di discernimento del Tokugawa e sapevo che se l'informazione sarebbe dovuta giungere alle mie orecchie, allora lo avrebbe indubbiamente fatto. Li vidi uscire dal locale alcuni istanti e ne approfittai per riprendere la discussione con Febh, che intanto mi aveva incalzato. Anche te, Febh, anche te. Replicai soltanto, mentre Youshi già tornava indietro e mi chiedeva un po' di riservatezza. Scusami, Yakushi, torno il prima possibile.
    Usciti dalla locanda, l'hidarite non indorò la pillola. Il messaggero che ho intercettato poco fa è stato mandato da Etsuko-san. A quanto pare è arrivato alle mura l'Hokage a cavallo di un drago rimasi in silenzio, fissandolo, mentre lo shinobi avrebbe potuto nuovamente percepire il gelo scendergli sulla pelle. Al momento se ne sta occupando la sua Mano Destra, signore. Ci ha riferito, infatti, che si sono allontanati dalle mura sul drago e non sono ancora tornati in città. Iniziai a voltarmi e pronunciare alcuni ordini al giovane Tokugawa quando questi continuò. In quanto sua Mano Sinistra, Mizukage-sama, le consiglierei di chiudere le contrattazioni con Febh-sama sancendo un patto a favore del nostro villaggio. E solo successivamente, poiché ora c'è la persona da lei scelta a tale onere, occuparsi della presenza dell'Hokage. Sembra un patto molto proficuo, meglio assicurarselo quanto prima. Nel frattempo, se lei me lo permette, mi dirigerò verso le mura con le sue istruzioni così che, al ritorno di Raizen-sama e Etsuko-san, sappiano le sue direttive e vi attenderemo. Al sentire quelle parole, non arrestai il movimento ma anzi, finii di voltarmi e, incamminadomi nuovamente verso il Bistrot pronunciai quanto segue: Raizen non è ammesso a Kiri a meno che non abbia delle scuse da porgere e non venga a portare qualcosa a Kiri. Qualsiasi cosa intendessi doveva essere in ogni caso approvata dal sottoscritto e questo l'hidarite lo sapeva bene. Sull'uscio della porta diedi un ultimo ordine. Chiamatemi al suo ritorno e solo se esprimerà la volontà di vedermi. Kiri non si muove dalla sua decisione nei cofronti dell'Hokage. Mi chiusi la porta alle spalle, rientrando nella locanda e ridirigendomi da Febh.
    Dunque, dobbiamo nuovamente trattare o abbiamo un accordo? Mi sedetti nuovamente al tavolo, pronto a terminare quella discussione ed a pianificare ogni futura avventura dell'Amministratore nelle terre kiriane.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note






    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  7. .

    Le Parole del Tradimento


    Capitolo Uno


    Atto III
    Nascondere gli errori



    [Con Yume e Shuichiro]

    La presenza della Kaguya, devo ammetterlo, mi turbava e l'altezzosità regale della sua evocazione di certo non si prestava a rendermi le cose più semplici. Non era una di quelle kunoichi facilmente piegabili o assoggettabili, il suo carattere duro e maturo poteva rivelarsi al tempo stesso un'arma ed una condanna per me. Certo, non c'erano ossa che la mia Lama Insanguinata non fosse in grado di tagliare, neanche le leggendarie ossa Kaguya potevano esimersi da questa equazione, però qualsiasi tipo di screzio, in quella critica situazione era evitabile. Non sapevo, tuttavia, quanto sarei stato disposto a scendere a compromessi con una subalterna del mio villaggio troppo fiera del suo ruolo. Non volevo mancarvi di rispetto, Nami. Dissi, impensabilmente e inscrutabilmente sincero, dati i chili di metallo che coprivano o sostituivano ogni centimetro del mio corpo. Ho parlato per sola inesperienza. Non farò più paragoni azzardati. Era cosa risaputa la mia forma di totale rispetto nei confronti degli animali soprannaturali che si univano ai contratti d'evocazione coi ninja e Nami non fu l'eccezione a quella mia personalissima convinzione. E dal momento che, purtroppo, conosco molto poco la storia di voi draghi, sarei curioso di saperne di più. Per esempio, chi sarebbe questo Signore di tutti i Draghi? Inutile nascondervi che dietro quella sincera curiosità si celasse anche la consapevolezza dell'opportunità di sapere qualcosa sulle creature legate all'Hokage. La ricerca dei punti deboli di quell'uomo era per me una priorità assoluta.
    I convenevoli, comunque, vennero dimenticati nel momento in cui ci trovammo davanti al jutsu tokugawa; dopo la mia esagerata manifestazione di potere, tutti i presenti passarono ad aiutarmi a cercare indizi su cosa potesse essere successo in quella casa. Quando scorsi segni di lotta fu per me facile fare ciò che mi venne più naturale: concentrarmi affinché i poteri degli Artisti mi permettessero di scovare tracce di sangue nell'area. E non fu difficile farlo, affatto. In un secondo, due piccoli rivoli di sangue si insinuarono tra le crepe dei cocci, dei detriti, delle mura franate su cui mi trovavo, fluttuando nell'aria fino a porsi davanti ai miei occhi. Le due mani andarono a cingerli, sigillandoli rapidamente in un paio di filatteri. Due persone, almeno. Dissi, dati i due diversi tipi di sangue che ero riuscito a trovare, uno in quantità decisamente più copiosa dell'altro. Socchiusi gli occhi sotto l'Elmo, mentre i due filatteri che avevo davanti, dapprima iniziavano a riempirsi, quasi come se stessi drenando a distanza i potevi proprietari del sangue e poi, illuminandosi leggermente di una tetra luce rossastra, iniziavano a raccontarmi qualcosa di loro. [Tecniche]Tecnica dell'abbondanza Cremisi - Ketsueki hÅÂfu no jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Premessa una quantità di sangue pari o superiore a ½ Leggera all'interno del filatterio, l'utilizzatore può riempirlo completamente tramite il chakra, aumentando il sangue presente.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: MedioBasso per Leggera)
    [Da chunin in su]

    Tecnica della Conoscenza Cremisi - Ketsueki no chishiki no jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    La tecnica è attivabile solo se posseduto un filatterio pieno. L'utilizzatore sarà in grado di ottenere informazioni superiori sul proprietario del sangue: saprà riconoscerne il tipo di Tecnica Speciale, se conosciuta, e ne conoscerà l'aspetto (su base genetica). Per 24 ore sarà in grado percepire se la fonte di quel sangue si trova in un area di raggio 60 metri dalla sua posizione. Inoltre, sacrificando una leggera di sangue del filatterio a turno (a discrezione del QM), sarà possibile determinare la direzione della provenienza di quel sangue.

    E' possibile tracciare al massimo tre filatteri contemporaneamente.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Medioalto)
    [Da jonin in su]
    [Note]Immagino di essere in una situazione di relativa calma e di poter fare tutto, dato anche il pippone che mi fa dopo Shuichiro, quindi lascio volentieri a te, Febh, le indicazioni su quanto chakra spendo in queste occasioni.
    In caso contrario, contraddicimi pure col tuo post successivo.
    Kato e Kotaro. Dissi, mentre i filatteri tornavano nel loro normale stato. Li riposi nella tasca interna della mia armatura. Il primo è stato ferito in modo più serio ma si è anche difeso, date le tracce attive della sua tecnica speciale. Il secondo, invece ... aveva perso pochissimo sangue. Interessante. Continuai, concludendo. Kotaro era un ninja dalle abilità furtive eccezionali, se Kato era riuscito a scalfirlo voleva dire che anche lui aveva dimostrato degli assi nella manica di cui non ero a conoscenza. Ma la mia fiducia nell'Otese - o per meglio dire, nell'ex-otese - era così bassa che stentavo a credere che fosse riuscito in una impresa così ardua. Non sono nelle vicinanze, comunque. Dissi, con una sicurezza tale che avrebbe fatto sorgere qualche domanda a chiunque presente. Come potevo, con tale tranquillità, dichiarare quelle parole? Il sangue stava donandomi particolari capacità sensoriali: ero, infatti, come un mastino che insegue la sua preda, in grado di percepire se chi avesse perso quel sangue si trovasse in un'area discretamente ampia intorno al sottoscritto; per ora del Tradizionalista e dello Yotsuki non c'era traccia.

    Nel frattempo, Shuichiro era arrivato ed aveva sentito quanto volevo comunicargli. Il teatrino di bassa categoria che la Kaguya non accennava a voler desistere dal fare mi indispettì non poco, sia per la mancanza di rispetto nella persona che aveva davanti, sia perché stava indirettamente offendendo il sangue del mio sangue ma non volli continuare a bacchettarla verbalmente. Mi limitai a perseverare uno sguardo glaciale nei suoi confronti.
    Ebbe però da fare una osservazione che mi colpì e mi permise di esprimere esattamente il concetto che mi mancava in quella lunga discussione motivazionale per l'Imperatore. Profezia autoimposta...è così diversa da una promessa di vendetta? sussurrò, quasi tra sé e sé, facendo sorgere in me alcuni dubbi che mi sarei tenuto per un altro momento. È fondamentalmente diversa. Dissi, prima di spiegarmi meglio. La profezia autoimposta prevede un cammino, delle tappe fondamentali, degli eventi che ti convinci debbano accadere per forza. Ecco dove stava, fondamentalmente, il concetto di profezia in quel discorso. In una promessa di vendetta ciò che ti imponi è soltanto l'esito: vendicarti, con qualunque mezzo, in ogni occasione, in qualunque modo. Nel primo caso non sei padrone delle tue azioni perché le ritieni necessarie; nel secondo caso di necessario c'è soltanto tutto ciò che deve essere fatto. Dire che tutto è necessario, però, in realtà, è la stessa cosa che dire che niente lo è. La differenza cade esattamente qui.
    Il mio discorso parve non fare breccia nel cuore del capo dei Tradizionalisti, inizialmente. La sua risposta mesta e stanca fu però il primo segnale di una piccola breccia in quel muro di commiserazione e rammarico. Infatti, dopo il diniego ci fu la constatazione di ignoranza e dopo di questa, complice la mia chiusa e la mano tesa, la presa di coscienza. Kensei Hito....Mizukage. Io sono un fallimento su tutta la linea. Ma se realmente desideri il mio aiuto...se davvero potrò essere utile almeno come scudo umano...allora io accetto. Le nostre mani si strinsero e, per un secondo, la Yakusoku cercò di comunicare con lui e con l'Anima che risiedeva nella sua peculiarissima Lama Insanguinata, apparendogli come un flash fugace e repentino nel profondo della sua mente. Ritrova te stesso. Sai vali, quanto sei capace, quanto il Clan possa avere bisogno dei tuoi insegnamenti. Sii parte della guida illuminata che Kiri merita! Nonostante il flebile bagliore che vidi riflettere nei suoi occhi, le parole che seguirono a quella sua esternazione furono comunque di sconforto. Ma anche con questo, non so come fermare mio fratello. Disse, abbassando lo sguardo. Non è importante. Replicai. Lo scopriremo comunque. Dissi, facendo un breve cenno con la testa.
    A quel punto richiamai la Baronessa, impartendole gli ordini che ho già raccontato. Immediatamente dopo, Yume si avvicinò leggermente, dicendomi qualcosa che mi sarei aspettato da una kunoichi del suo rango e con le sue idee. Mizukage-dono, mi rincresce che nessun Kaguya possa fregiarsi del titolo di ninja migliori di Kiri, ma il mio onore mi impone, visto che sono qui, di partecipare se voi lo desiderate. Yume Kaguya, al vostro servizio in rappresentanza del clan Kaguya. La guardai un secondo, prima di esternarle la mia intenzione di visitare la sua capoclan. Temete che sia lei il prossimo bersaglio di chiunque abbia rapito il vostro ospite? Rispose, in un misto tra incredulità e diffidenza. Non ho minimamente a cuore l'incolumità di Karin. Replicai glaciale. Ma voglio capire perché lei abbia creato quel ninnolo a forma di pipistrello ed abbia ricevuto in dono la profezia. Se c'era qualcosa che il Lucchetto mi aveva insegnato è che niente avviene per caso, a prescindere dalle profezie.
    Dopo questa mia precisazione, Shuichiro, stanco e provato, prese parola, istruendomi su tutto quanto ci fosse da sapere sulla Nuova Nebbia di Sangue e sulla loro storia: quando erano nati e avevano agito, chi componeva il gruppo, cosa portò alla crisi interna, come era possibile che fossero ancora vivi e fossero così giovani nonostante il tempo trascorso e come si fosse arrivati alla lotta fratricida tra Byakuei e Shuichiro. I membri del gruppo erano, oltre al già noto Kotaro e ai due fratelli, la moglie di Kotaro - non potevo immaginare che in ninja di quel tipo avesse quei gusti - Shigure Kakita, Shizuha Kaguya, moglie dell'Imperatore, Kyuryu Hozuki, un ninja che oltre alla kekkei genkai che il suo nome suggeriva era in grado di manipolare anche la gravità grazie allo Shinra Tensei, Kana Akuma, Bambina Prodigio del Clan e Apachai di Azumaido, la descrizione delle capacità del quale mi ricordarono da vicino il modo di combattere dell'Alta Sciamana Yusica, del villaggio di Hotene. Inoltre il mio pensiero andò immediatamente all'uomo che accompagnò il vero Byakuei il giorno in cui i due vennero in Amministrazione a parlarmi del Lucchetto: capelli bianchi, un grosso cappotto con pelliccia e piume indicante la volontà di proteggersi dal freddo o qualche abito cerimoniale. Non lo avevo mai visto in azione, tuttavia, quindi i miei pensieri furono soltanto supposizioni.
    In questo elenco mancano due nomi, che mi sbrigai ad esternare indispettito. Ossuri Tokugawa ed Etsuko Akuma. Ripetei, in un momento di pausa dell'Imperatore. Le tracce di voi Tradizionalisti sono state davvero fatte sparire con capillarità. Commentai, mentre pensavo al fatto che fossi completamente all'oscuro di tale passato del nonno di Youshi e, allo stesso tempo, mi meravigliavo per l'omonimia con la mia attuale Mano Destra. C'erano varie soluzioni a quest'ultima mia sorpresa: la prima, che si trattasse di mera casualità - molto difficile, per i motivi che accennavo su Karin Kaguya - oppure che ci fosse un legame diretto tra l'Etsuko tradizionalista e l'Etsuko che conoscevo, dal momento che la trasmissione de nomi di nonno in nipote è pratica comune in tutto il continente. Ma ero andato a chiamare entrambi i ninja, quindi avrei potuto indagare più approfonditamente proprio con loro.
    Shuichiro, poi, passò anche a raccontarmi del Simbolo del Sangue Perduto e dei Tesori del Lucchetto, di come furono spartiti tra i membri della Nuova Nebbia di Sangue e di come qualcosa andò storto. Ho incontrato Ryuwhan al Lucchetto. Commentai, forse privo di tatto. Il suo destino è stato indubbiamente mesto. Il controllo che il Cardinale aveva su di lui era indubbiamente totale. Sembrava completamente annientato, fondamentalmente diverso da Kotaro e dai Kagi che aveva assoggettato. Dopo quelle parole, Yume però prese nuovamente parola in modo arrogante e con autorità eccessiva e non concessa. Seguì uno scambio acre e straziante tra lei e l'Imperatore. Intervenni soltanto quando di due terminarono di accapigliarsi. Ti sei messa a mia disposizione ed io ho accettato, Yume Kaguya. Il tono era magistrale ed autoritario. Quindi farai ciò che ti ordinerò come mi hai richiesto. La guardai alcuni istanti perché si rendesse conto della situazione in cui si era cacciata da sola. Le opinioni del tuo Clan sono del tuo Clan. In questo momento dobbiamo agire per il bene di Kiri tutta, dunque tieni per te ogni forma di giudizio che tu abbia sul nostro alleato, Shuichiro Kenkichi e collabora con lui. Tacqui, aspettando che capisse il messaggio. Questo è un ordine. Spero tu sappia cosa succede a chi si macchia di insubordinazione a Kiri. Commentai gelido e tetro. Nessun osso dalla durezza leggendaria potrà salvarti dalla punizione che si riserva a chi disubbedisce agli ordini.
    Il mio fiato si spezzò un istante, percependo qualcosa nel profondo della mia mente. Kato... bisbigliai, sentendo le membra del sangue che avevo studiato qualche minuti prima richiamarmi a loro come il canto di una sirena. ... e Kotaro. [Note]Per la tecnica nel dataspoiler di sopra. Se dovessero essere fuori dai sessanta metri di raggio dalla mia posizione, non considerare queste tre righe. Considera eventualmente la cosa nel prossimo post se qualcuno di loro due si dovesse avvicinare. La nostra attenzione, poi, fu attratta da altro. Il cielo si rannuvolò d'un tratto in modo del tutto innaturale e terrificante. In un istante, un fulmine dal colore atipico si scaricò dal cielo nero a terra, distruggendo un'altra delle abitazioni della Zona Clan Kenkichi. Un grugnito d'odio e rabbia fuoriuscì mesto dalla mia gola. Il Segno del Cielo Nero di Kyuryu! Sono qui! Disse Shuichiro. Suppongo che Karin-sama non sia il loro obiettivo, dopotutto. Echeggiò Yume. Non lo è mai stata. Dissi di rimando io. Ma è sicuramente coinvolta in qualche modo. E, come vi ho detto, ero piuttosto certo di sapere quale. Mi voltai poi verso l'Imperatore. Dov'è la tua Spada? Una domanda legittima da Kenkichi a Kenkichi. Combattere contro le marionette di Byakuei è privo di ogni logica: non percepiscono dolore e possono rigenerarsi un numero praticamente infinito di volte. L'unica soluzione che ci ha fatto acquistare un po' di tempo, l'ultima volta, è stata ridurre letteralmente in brandelli i loro corpi. Byakuei ci ha messo un po' per riformarli. Condividevo informazioni, in caso qualcuno avesse avuto delle idee a riguardo. Due nuovi fulmini colpirono i palazzi accanto a dove ci trovavamo. MANDATE FUORI SHUICHIRO. BYAKUEI DICE CHE E' IL MOMENTO DI MORIRE! Tuonò una voce in avvicinamento, ancora priva di corpo visibile. Mi avvicinai alla finestra del luogo dove ci trovavamo, osservando per strada grazie alla mia vista potenziata. [Equipaggiamento]Elmo integrale dell'Inquisitore [Protezione]
    Elmo nero opaco che copre e protegge interamente il volto del suo utilizzatore. Possiede particolari decorazioni distintive argentee tra cui il simbolo di Kiri sulla zona della bocca.Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 25 | Durezza: 4 | Crediti: 45)
    [Da chunin in su]

    D-Visor dell'Elmo da Inquisitore [Vario]
    Modifica effettuata all'Elmo dell'Inquisitore da Hoshikuzu Chikuma. Il D-Visor può contenere fino a tre paia di lenti intercambiabili oltre quelle installate. Cambiare lenti richiede Slot Gratuito Istantaneo.
    Il D-Visor dell'Elmo da inquisitore permette all'utilizzatore di vedere al buio e di ingrandire le immagini fino a 2,5 volte. Permette inoltre di calcolare la distanza dal bersaglio e scattare foto. Può causare Ado.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 3 | Crediti: 150)
    [Da chunin in su]

    Lente per D-Visor - Visione Telescopica [Vario]
    Una lente da utilizzare tramite il D-Visor dell'Elmo da Inquisitore. In situazioni di calma, l'utilizzatore può utilizzare la lente per vedere incredibilmente lontano, ingrandendo le immagini fino a 10x volte. Permette di calcolare con precisione la distanza tra l'utilizzatore e un oggetto o persona nel campo visivo. Può scattare foto. Può causare Ado.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 3 | Crediti: 30)
    [Da chunin in su]
    Cercai di scorgere l'uomo e di notare qualche dettaglio sul suo equipaggiamento o su armi qualcosa che stesse facendo prima che lui potesse accorgersi di me. Contemporaneamente, una frazione dello stormo della Baronessa si avvicinò alla finestra, defilata, comunicandomi quanto tutti gli altri stessero vedendo grazie alla mente alveare dello stormo. Raggelai un istante. Maledizione. Mi voltai verso Yume e Shuichiro. I miei ninja sono tutti impegnati con i Tradizionalisti. Una frase alquanto macabra. Etsuko è impegnato con Kana, Ossuri e Youshi con la Kakita, Fudoh con il cadavere preferito di Byakuei, che credo sia Apachai di Azumaido, l'uomo con il cappotto con le piume. Nessuno di loro pare poter raggiungerci, per ora. Mi rivoltai verso la Baronessa, insistendo affinché la chirottera riuscisse a comunicare con tutti coloro che volevo raggiungere. Il pipistrello tornò a nascondersi nei paraggi. Perché Byakuei riesca a muovere tutti i suoi sottoposti in questo modo deve trovarsi da qualche parte nelle vicinanze. Commentai, tornando a parlare con i miei due accompagnatori. Questo perché so che si trovava al Lucchetto durante il nostro primo incontro e se riuscisse a farlo a distanze maggiori, non ci sarebbe stato motivo di rischiare di essere scoperto come quella volta. Il mio pensiero andò immediatamente a Sho, lacerandomi letteralmente l'anima. Dunque ha bisogno di un luogo relativamente vicino dove potersi nascondere ed agire indisturbato ... Lì, l'illuminazione. Il nascondiglio di cui mi hai parlato dove avete eseguito il rituale dei sigilli è qui a Kiri? Chiesi, con una certa fretta. Perché, se così fosse ... Byakuei potrebbe starlo usando come base per muovere le sue pedine al massimo della concentrazione. La mia voce si fece più tagliente. Dobbiamo andare a controllare.

    Se Shuichiro mi avesse confermato la cosa, avrei cercato di sgattaiolare dalla stanza, costringendo i due ninja con me presenti ad eseguire la moltiplicazione del corpo e a mandare i propri cloni nella direzione opposta alla nostra, cercando di tenere impegnati Kotaro e Kyuryu. Sarebbe stato, probabilmente, un diversivo davvero stupido, dal momento che era probabile che Kotaro fosse in grado di distinguere tra un costrutto di chakra ed un vero ninja, date le sue capacità d'assassionio, ma se nessuno avesse avuto idee migliori, tanto valeva fare anche qualcosa di scarso piuttosto che non fare niente. Io e Byakuei avremmo potuto muoverci furtivamente utilizzando le nostre conoscenze di Clan di modo da lasciare meno tracce possibili alle nostre spalle: a Yume stava il compito di rendere difficile il riuscire a starci dietro. Il primo obiettivo, era, ovviamente, far perdere le nostre tracce. Soltanto in un secondo momento, se ci fossimo riusciti a liberare dei due ninja che ci stavano alle Calcagna, ci saremmo diretti al nascondiglio indicato dall'Imperatore. [Note]So che sono azioni molto vaghe ma ho un po' poche informazioni per questa ipotetica. Considera comunque ogni slot azione o conoscenza che io ed i PNG possiamo mettere in pratica in questo campo. Shuichiro è anche un discreto fuuinjutsaro, quindi potrà sicuramente fare un sacco di cose fighe per cancellare le tracce. :guru:

    La furtività Massima di Kensei è 9, a TS attiva.


    Se invece la mia ipotesi sul nascondiglio di Byakuei si fosse rivelata implausibile, avrei fatto qualcosa di più nelle mie corde. Non possiamo fare altro che guadagnare tempo. Commentai, assorto. Yume, evoca Nami porta Shuichiro da Karin. Vi raggiungerò presto. Impartendo quell'ordine, poi, sarei uscito dalla porta, andando in direzione dei due ninja che cercavano l'Imperatore. Shuichiro non è qui. Avrei detto, posizionandomi marzialmente davanti ai due. Il mio mantello scuro coi simboli della nebbia sventolava alle mie palle, Unagi pendeva dal mio fianco sinistro ed il Femore del figlio del primo Capoclan scendeva elegante lungo il mio fianco destro. Incrociai le braccia al petto, ponendomi come un vero e proprio pilastro sul cammino dei due. Ditemi cosa vuole Byakuei e perché è qui. Continuai, osservandoli. Solo a quel punto potremmo parlare delle condizioni per cui potrei cedervi l'Imperatore. Stavo bluffando ma, ancora una volta, non potevo che guadagnare tempo.

    [Akatori, Suzume, Minarai e Shin]

    La borìa che Shin era capace di dimostrare, talvolta, avrebbe messo in seria difficoltà anche il più mite dei santi. La fortuna volle che Minarai fosse un ninja particolarmente addestrato a mascherare le sue emozioni ed i suoi turbamenti, in quell'occasione aiutato anche dall'anonimato che gli abiti da Apprendista gli donavano. L'ex portatore di una delle Maschere di Konoha si lasciò scappare una frase che dimostrava eccessiva sicurezza in se stesso, specie alla luce della posizione in cui si trovava: benché fosse stata effettivamente una sua scelta, quella cui l'avevo costretto era a tutti gli effetti una forzatura, un'imposizione del mio volere per un mio tornaconto personale: Minarai sapeva che se quel ninja avesse provato ad intaccare quel tornaconto, era suo dovere accertarsi che non avrebbe potuto farlo una seconda volta. Tale sicurezza, il Senju, poteva nutrirla dall'alto delle sue conoscenze e della sua posizione: non era uno stupido ed io ero stato chiaro; il resto stava a lui inferirlo con la dovuta correttezza.
    Ma al di là delle questioni deontologiche, le risposte totalmente diverse dei due fogliosi alle richieste dei Kenkichi producevano lo stesso risultato: non si sarebbero spostati dalla loro posizione. Suzume Kenkichi. Disse la prima guardia. E Akatori Kenkichi. Continuò la seconda, accompagnandosi con un breve cenno della testa. Proprio perché sappiamo quanto il Mizukage richieda dai suoi uomini non possiamo esimerci dall'indagare su questa missiva. Spiegò Suzume. Allo stesso tempo abbiamo l'ordine di vigilare sull'ospite del Kage. Il tono volutamente ironico con cui Akatori scandì la parola "ospite" fu chiaro a tutti i presenti, gettando un attimo di raggelante silenzio nella stanza. Quindi siamo ad un impasse. Qualcuno deve assumersi delle responsabilità se vuole rimanere saldo nella sua posizione. Suzume continuava a punzecchiare con la minaccia delle ripercussioni che una loro cattiva condotta avrebbe potuto portare. Io proverei a rileggere alcune volte questo testo e cercare di capirlo, che dite? Anche perché mi sembra impossibile che siano parole del Juudaime. si espresse Akatori con tono propositivo. Dal momento che il nostro incarico è solo vigilare sull'ospite tornava il tono sarcastico potremmo cercare di unire i nostri intenti. Se Kynryu-dono vuole mangiare, potremmo portarlo in un posto che ci permetta di indagare sul Fuoco Nero. Cosa ci sarebbe da indagare sul Fuoco Nero? chiese Suzume, ingenuamente. Bhè, non lo so, è per questo che dobbiamo indagare, no? Una logica inattaccabile quella di Akatori.
    In ogni caso, non restava che interrogarsi sul testo e decidere come e dove muoversi. I dubbi sollevati sul fatto che io avessi potuto scrivere una cosa di quel tipo erano legittimi - o meglio, difficilmente avrei scelto quel metodo di comunicazione.
    Se Shin avesse ancora proposto di andare a mangiare, le due guardie avrebbero consigliato una tavola calda che, si dava il caso, fosse proprio vicino al porto, a qualche centinaio di metri dal veliero che montava il Fuoco Nero. I due avrebbero marcato stretto il traditore, standogli di fianco, ma un passo indietro rispetto a lui, cosicché potessero monitorare qualsiasi colpo di testa. Minarai, a lei guidare le fila. Immagino sappia la strada per il porto, è l'Allievo del Mizukage, dopotutto. Ancora una fastidiosa nota di sarcasmo da parte di uno dei due Kenkichi. Che parlassero per invidia? Stava comunque a Minarai essere bravo nel condurre i tre, mascherando la sua origine straniera. [Note]Abilità e Specializzazioni aiutano nel riuscire a trovare una strada agile in poco tempo.
    Descrizioni di eventi passati (anche da concludere) che ti hanno visto nei pressi del porto/scogliera con Yato e giustificazioni plausibili sul motivo per cui dovresti sapere quella strada aiutano ancora di più.

    Dipendentemente da questa descrizione ci saranno reazioni diverse da parte dei due Kenkichi e, volendo, di Shin.

    Non ci volle molto per intravedere tra le case il Veliero di cui avevano parlato Suzume e Akatori. Era una nave davvero gigantesca che troneggiava sul porto tutto, facendo sembrare le barche ormeggiate piccole cozze abbarbicate su di un imponente scoglio.


    La nave batteva una peculiare bandiera nera, priva di fronzoli o decorazioni, d'un nero così intenso da parere vuoto abissale. Era ormeggiata con cura ma pareva totalmente priva di alcun tipo di protezione, se qualcuno di loro avesse avuto capacità da sensitivo non avrebbe addirittura percepito alcun ninja all'interno della nave. Pareva lasciata alla balia del mare. Allo stesso tempo, le decorazioni erano lustrate ad opera d'arte, non vi era neanche una chiazza di sporco, sembrava quasi un cimelio museale più che un veliero capace di solcare gli oceani. Infine, un gigantesco dragone dalle fattezze tanto orientali quanto stranamente poco affini alla cultura del Continente, faceva da polena all'imbarcazione. A Poppa, vi era una seconda polena, a forma di coda di drago, fuoriuscente dalla parte terminale della nave.
    Tutt'intorno a questa epica costruzione, vi erano ubriaconi e semplici avventori che ben si guardavano dall'avvicinarsi maggiormente allo scafo. Si era già creata una leggenda sul motivo per il quale quella nave fosse giunta a Kiri.Ammetto che fa il suo effetto. Disse Akatori, mentre si guardava intorno. Comunque là potremmo mangiare qualcosa. Il posto non è molto affollato, solitamente. Continuò, indicando con un dito una capannucola leggermente illuminata che aveva una vecchia ancora logora ed arrugginita come simbolo posto sopra la porta. L'edificio aveva due piani, col secondo forse leggermente più grande del primo, sorretto da alcune travi in legno che fuoriuscivano dal muro del piano inferiore diagonalmente. Da una finestra socchiusa, illuminata, si vedeva un letto ed un piccolo comodino in legno. Dopo poco fu chiusa da una figura difficilmente visibile in controluce. [Note]Abilità oculari speciali vi permettono di scorgere dettagli altrimenti non visibili data luce e posizione.
    Se si fossero introdotti all'interno avrebbero visto qualcosa di davvero peculiare: la taverna era vuota ed il locandiere stava pulendo per terra. Mi dispiace, siamo chiusi. La locanda è stata completamente affittata per i restanti due giorni. Non ho neanche un tozzo di pane da darvi. Andatevene, per favore. Il volto dell'uomo, sulla cinquantina, era madido di sudore e le crepe e le rughe che gli si contorcevano sul viso tradivano una certa dose di nervosismo. Abbiamo un ospite del Mizukage, non riesci a farci mangiare neanche una sogliola lessa? L'oste scosse il capo. No. E non mi interessa né chi siete né di chi siete ospiti. Andatevene o sarò costretto a chiamare qualcuno. L'uomo non sembrava ben disposto al dialogo. Girò la scopa nelle mani, a mo di mazza, come se volesse minacciarli anche fisicamente. Non che l'uomo avrebbe potuto niente contro quattro ninja, ma sarebbe stato utile opporre resistenza?
    Usciti, Akatori prese parola. Sembra che dobbiamo andare da qualche altra parte. Peccato. Scosse la testa, alzando le spalle. No. Qualcuno ci osserva ad quando siamo arrivati. Disse Suzume a bassa voce, cercando di non dare nell'occhio. Credo ci sia qualcosa sotto e che la missiva del Mizukage parli proprio di questo. Dovremmo andare da qualche parte e cercare davvero di decifrarla meglio, magari per carpirne almeno alcuni riferimenti. O ce ne possiamo andare e basta, come volevano fare questi due. Ma mentre parlavano, un rumore stridulo di acciaio e legno interruppe le discussioni, preannunciando il suono sordo del corpo del locandiere con cui avevano dialogato in precedenza che risuonava nella via del porto, dopo che il pesante cinquantenne impattò sul terreno cadendo dalla finestra del piano superiore della sua locanda. Il sangue scorse rapidamente dalla testa dell'uomo sul terreno, formando una gigantesca e cremisi chiazza. La finestra da cui era caduto si richiuse immediatamente, non mostrando alcuna sagoma dietro di essa né prima né dopo tale evento.

    Se avessero qualcuno si fosse opposto alla decisione di accompagnare Shin ed avesse optato per altro, Suzume e Akatori avrebbero cercato di decifrare con più incombenza quella che loro sapeva essere una profezia. Questa discussione sarebbe avvenuta anche se avessero scelto di proseguire verso il porto, durante il viaggio verso la loro destinazione. Allora, la parte iniziale non mi dice niente. Non ho assolutamente idea di chi sia il Paria che caccia. Tra Shiltar Kaguya e Kensei Hito, se si esclude la parentesi di Itai, Kiri di reietti ne ha avuti davvero tanti. Commentò sarcastico. Della frase successiva conosco solo il fuoco nero del veliero. L'allievo potrebbe essere lei, Minarai? Ma chi è il sogggetto di questa frase? Sempre i due uccelli del primo rigo? E cosa dovrebbero simboleggiare? Avremmo dovuto passare più tempo nell'Archivio Kenkichi come Kensei fa fare alle nuove reclute da quando ha riportato mezza Kotetsu Bara a Kiri, magari saremmo meno capre in letteratura. Si grattò il capo, un po' in imbarazzo. Voi avete qualche idea?
    Qualsiasi altra proposta i due avrebbero provato ad avanzare sarebbe stata accolta dalle guardie Kenkichi, finché esaudibile e sensata. Peccato che niente era come sembrasse e che i due ancora non potevano saperlo.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note

    • Round di TS restanti: ///
      - Unità d'Odio restati: ///.
      - Unità d'Odio extra generabili: ///.

    • Combattere con Handicap attivo da 0 Round.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.



    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku




  8. .

    La fine della Linea Meccanica


    Capitlo Primo


    Atto IV
    Fare e Disfare




    C'era più di un motivo dietro la scelta della maschera ed della pesante armatura come volto e corpo nuovo del ninja archetipico ed immutabile per Kiri: c'era la paura, che una figura così imponente e dura potevano scaturire negli interlocutori e negli avversari; c'era la simbologia che l'arsenale bellico si portava con sé; c'era la depersonificazione che l'assenza di parti scoperte e vive portava alla mia figura, rendendo i miei comportamenti, le mie espressioni, le mie emozioni difficilmente prevedibili. Finanche il tono di voce modificato dal meccanismo situato nell'elmo era estremamente difficile da interpretare per un ninja privo di particolari conoscenze in ambito acustico.
    Il Sunese non era da meno: la sua reazione alle mie risposte faceva evidentemente trasparire timore e incertezza nelle sue azioni. Non riusciva a decifrare se le mie considerazioni fossero gravi o soltanto violente prese di nota. Il suo corpo parlava per lui in questo senso: i lunghi respiri che prendeva ogni volta che mi sottoponeva qualcosa al vaglio, le spalle che convergevano verso il collo ogni volta che prendevo parola; c'era del timore misto a reverenza e, forse, un mero fine utilitaristico che trovarsi in quella posizione credeva potesse appartenergli. Rimasi tuttavia piacevolmente sorpreso quando, alzato il mio braccio destro, egli non fece cenno di voler mutar di posizione, restando dunque impassibile davanti alla possibilità di una punizione corporale. Ma le cose si fecero interessanti quando mi presentai come ciò che avevo da subito preventivato quel giorno: non il Kage ma l'allievo. Certo, un allievo piuttosto burbero, indisponente ed esageratamente esigente ma pur sempre un allievo. Ciò che da sempre mi caratterizza è la mia natura di eterno studente - e quell'occasione non fu un'eccezione.
    Mentre continuavo a concentrarmi per riuscire a stabilizzare gli oggetti che avevo attirato verso di me dal banco da lavoro, Kensuke si allontanò, dirigendosi verso il compartimento dove gli avevo indicato essere alloggiati vari meccanismi a disposizione dell'accademia tutta, e quindi anche di Suna. Tornò con un oggetto piuttosto grande che, sinceramente, non mi sarei aspettato ma che ritenni una scelta perfetta: una balestra. Partire là dove le componenti appaiono ben distinte l'una dall'altra, almeno nella porzione non direttamente interessata dal meccanismo che rilasciava la corda e spingeva quindi il quadrello, era un'ottimo punto d'inizio per un principiante. Ma io potevo davvero ritenermi tale? Come saprà è difficile imparare immediatamente come effettuare un'operazione di questo tipo. La pratica continua è fondamentale, così come la conoscenza. Disse, senza che io potessi aggiungere od obiettare niente. In un rapido istante, il Sunese afferrò una brugola ed iniziò a separare l'arma nelle sue porzioni più grandi, senza preavvisi, senza spiegazioni, senza fronzoli: in poco tempo ebbe smontata la balestra. Aveva lavorato bene e rapidamente: mi domandai perché avesse scelto proprio quell'arma. Al contempo, mi domandai anche perché, terminato il suo lavoro, mi fece quella richiesta bizzarra. La mia auto- risposta arrivò quasi in contemporanea con la domanda. Ora deve rimontare la balestra. E poi smontarla. Ma prima deve spiegarmi il funzionamento in battaglia di un equipaggiamento a sua scelta. Balestra esclusa, ovviamente. Mi disse l'uomo, mentre mi porgeva la balestra che non raccolsi. Per lo meno non fisicamente. Lasciai che il chakra attrattivo e repulsivo che stavo utilizzando la brandisse, avvicinandola rapidamente prima a me, poi respingendola leggermente, posizionandola di modo che stesse soltanto qualche centimetro distante dalla linea dei miei occhi. Vorresti farmi distrare per rendermi più complesso il successivo lavoro di ricostruzione della balestra. Dissi, glaciale, mentre avvicinavo le mani armate degli utensili del mestiere all'arma. Contemporaneamente, alcune viti iniziavano a muoversi in malo modo intorno all'oggetto, cercando di raggiungere le loro intercapediti per poi ruotare su se stesse, con poco, scarso, iniziale successo. Questo dice molto sulla persona che sei. Continuai, mentre le mani iniziavano a ricomporre l'arco: le dita protesiche afferravano con precisione il filamentoso elastico che avrebbe presto riaccolto un dardo. Credo che tu sia solito ingannare i tuoi avversari. A giudicare dal fisico, non sono neanche sicuro che tu possa esporti in prima persona sul campo di battaglia. Nel frattempo il calcio della balestra si avvicinava all'arco, fluttuante, senza che lo toccassi. La sua tratiettoria era leggermente instabile ma riuscì a posizionarsi correttamente. Le viti che mi vorticavano intorno adesso acquisitivano un moto più regolare: riuscivo adesso fissare, con un grande sforzo in chakra, quei piccoli oggetti al loro posto ma la rotazione che riuscivo ad applicargli era minima. Sei forse un genjutsaro? Chiesi, mentre terminavo di collaudare il corretto posizionamento della corda. La mano destra prese poi un cacciavite, mentre la porzione di legno su cui veniva poggiata la freccia, separata dal corpo della balestra, si avvicinava, mettendosi in sede con il resto dell'arma. Ma starò comunque al tuo gioco. Altre viti iniziarono a muoversi verso l'altra parte della balestra, sempre con una certa lentezza, mentre io nel frattempo stringevo nel legno quelle che avevo tentato di fissare col chakra. Un'arma che non sia una spada con cui ho avuto una certa confidenza è il lancia-spiedi. Il lavoro continuava minuzioso: il corpo era ricostruito, ora mancava la parte meccanica che permetteva grazie al grilletto di scagliare il quadrello. I singoli pezzi metallici si avvicinavano in volo, mentre lasciai la presa sul cacciavite che però si comportò come se non l'avessi mai lasciato, iniziando a fluttuare poco sopra la mia mano. Avrei potuto usarlo in quel modo, tenendomi le mani libere per altre operazioni. Il lancia spiedi è un semplice tubo applicabile all'interno o all'esterno di un braccio. Nella sua versione base funziona con un meccanismo forse antitetico rispetto a quello della balestra: gli spiedi vengono sparati tirando una linguetta che si trova all'estremità del tubo: quanta più veemenza si usa per tirare questa linguetta, tanti più spiedi, fino ad un massimo di tre, possono partire contemporaneamente del lancia spiedi. Con delle piccole pinzette recuperate attraverso il chakra adesivo, completai l'inserimento della molla del grilletto, poi proseguii. Mi feci costruire una sparaspiedi che stava sul dorso della mano. Ebbi modo di mimare con le mani la zona dove la tenevo, mentre il cacciavite terminava di avvitare le ultime parti. Aveva un meccanismo azionabile col chakra e conteneva, anch'essa, un massimo di tre spiedi. Era nascondibile però sotto dei semplici guanti e la rendeva molto più letale e comoda di qualsiasi altra cosa. Disponeva anche di un meccanismo per bloccare lo spiedo a metà tragitto, rendendo dunque la mano artigliata, se capisci cosa intendo. La balestra era pronta. La feci roteare davanti ai miei occhi un paio di volte, prima di prenderla con entrambe le mani e porgerla al mio insegnante. Oh, sì, giusto, avevi detto che dovevo anche smontarla. Commentai, facendo esattamente quello che avevo fatto qualche manciata di minuti prima. La mano sinistra vibrò di una piccola ma intensa scintilla di raiton azzurra, che toccò la balestra. Un flebile rombo, come quello di un temporale, preannunciò una scossa ben più grande che percorse tutta l'arma e tramandò in essa il chakra rotante dell'Arte della Rotazione. In un secondo, tutte le viti si svitarono nuovamente ed i pezzi ad incastro si sganciarono per via della frizione che si creò all'interno del legno stesso. Staccai con un dito il filo da tendere della balestra. Adesso andiamo avanti.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note
    Combattere con Handicap Attivo.

    Assetto Gakutensoku: Nessuno.




    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku

  9. .

    La fine della Linea Meccanica


    Capitlo Primo


    Atto III
    L'efficacia delle Idee




    Ancora trovavo assurdamente stridente il contrasto tra l'uomo cui avevo commissionato le mie opere di "aumento" e l'uomo che quest'ultimo mi aveva inviato. Il Rosso di Suna era una trottola d'energia ed irriverenza, saltuarimente stupido ma mai banale: era un uomo dalle infinite risorse ma dall'ego e la mentalità di un infante. Sempre meglio di un infante con l'Ego di una Montagna, sia ben chiaro ma questo è un altro discorso. Tale Kensuke Mikoto, invece, appariva quasi come un automa caricato a molla, capace di eseguire, ad ogni torsione del suo meccanismo posto al centro delle scapole, ogni operazione gli venisse imposta. Non era certamente acritico ma appariva indubbiamente asettico: neanche quando smontai attraverso il controllo del chakra ed i raiton la sua creazione vidi una qualche forma di evidente sorpresa o stupore. L'uomo osservava, impassibile e comandabile.
    Avrei pagato per riuscire a formare un ninja con quelle caratteristiche a Kiri: l'operazione più simile a quel risultato che avevo ottenuto era Youshi - non a caso era il ninja di cui andavo più fiero, nonostante tutto. Ma cosa lo spingeva ad agire in quel modo? Gli ordini di Hoshizuku, la riverenza verso la figura del Kage, il sentimento d'ospitalità o ... la paura? Avrei avuto modo di testare ancora la sua inflessibilità quel giorno, ma era arrivato per lui il momento di affrontare l'ultimo grande test: quello di progettazione.
    Mostratogli il banco da lavoro, messigli a disposizione tutti gli strumenti ed i fogli di cui aveva bisogno, dopo le mie parole ed il mio voltarmi l'uomo ancora tacque in un robotico mutismo, mettendosi immediatamente sul da farsi.
    Il silenzio veniva spezzato soltanto dal rumore del carbone della matita che strusciava sul foglio e dalle squadre e dai compassi che facevano risuonare col loro corpo metallico la fredda lega del banco da lavoro.
    Mentre Kensuke lavorava, io ebbi modo di fare un paragone indubbiamente azzardato, ripensando a come lo avevo visto lavorare in precedenza: proprio come avevo visto fare al più pericoloso Yakushi che la storia ricordi, il ninja di Suna non toccava gli oggetti con cui interagiva, facendoli vorticare intorno a sé in una danza geniale. Avevo denigrato una volta quel comportamento con Febh e poi una seconda pochi minuti prima proprio col sunese ... ma c'era modo di renderlo in qualche modo meno grezzo, poetico, semplicistico? Era possibile esaltare il processo artistico dell'opera manuale attraverso l'utilizzo del chakra senza banalizzare l'arte stessa? La tecné, come la chiamavano alcuni uomini che vivevano su una grossa penisola a forma di mano verso occidente molti secoli orsono, è figlia dell'uomo nel senso più intimo del termine e forse è poco figurato nella sua natura di metafora: è un prodotto che nasce dalla fatica, dal sudore, dallo sforzo dei lombi e non può essere veicolato da due gesti rapidi e fugaci della mano. Perde il suo carattere poetico, perde la sua pesantezza ontologica, perde la sua caratura di frutto delle infinite capacità dell'uomo. Dunque, è possibile unire le due cose? Ma mentre carezzavo un concetto, un'idea, un'illuminazione iniziando a far fluire il chakra tutt'intorno a me e percependo anche il movimento roteante di qualche scheggia o frammento caduto durante i lavori in precedenza sul pavimento, una voce spezzò la mia profonda concentrazione artistica. Mizukage-sama, ho terminato. Un lieve fruscio, come una foglia che danza portata dal vento sulle mattonelle del porticato di casa e poi nuovamente silenzio.
    L'uomo si gira, invitandomi ad avvicinarmi. Questo tipo speciale di protesi, o arto, è completamente cavo al suo interno consentendo di ospitare diversi meccanismi a scelta del creatore. E' composta interamente da fili di metallo mantenuti in sede da diversi anelli di metallo magnetizzati per conferire al braccio una certa solidità e flessibilità, oltre che una incredibile resistenza agli urti. Ma sono sicuro che per voi questo non sarà un grosso problema. Un grosso vantaggio di questa tipologia di protesi è che non funziona con le regole classiche dell'anatomia umana. Ciò consente un range di movimenti pressoché infinito. O meglio, il range dipende principalmente da come si decide di articolare la spalla e dalla necessità di una mano funzionante. Al momento infatti non mi è possibile ancora progettare una mano composta di fili, perlomeno se vogliamo mantenere una funzionalità pari a quella di una mano normale per l'esecuzione di sigilli e la manipolazione fine di oggetti. Ma già la mancanza del gomito consente di poter eseguire movimenti impossibili ad un essere umano. Guardando le pagine notai numerose incongruenze e fattuali impossibilità. La voce uscì grave e fredda da dietro l'Elmo: Questo progetto di protesi è completamente sbagliato e irrealizzabile. Bacchettai il sunese. Ed il tuo compito era progettare un meccanismo, non altro. Alzai il braccio sinistro con fare minaccioso: volevo che pensasse che stessi per colpirlo. Le tue idee, non sono affatto originali, in ogni caso, oltre che essere attivamente irreplicabili. Ci sono modi migliori, sia dal punto di vista anatomico che da quello delle risorse, e più efficaci per ottenere lo stesso risultato. Il bracci a quel punto si piegò di novanta gradi in tutte e quattro le direzioni, per poi ruotare sul suo asse come una piccola centrifuga, quasi fosse un trapano; poi s'arrestò. Vidi che all'interno di quell'improbabile protesi, però, c'era qualcosa di interessante e di sua competenza. [Note]Le protesi ricadono nella competenza artigianato [Potenziamenti], quindi non riesci a progettare una protesi con le proprietà che descrivi nei primi due narrati perché, grazie al potere del metagame conferitomi sbirciandoti la scheda, non hai la competenza adatta. Kensei sì, quindi riesce a capire i problemi strutturali del progetto di un principiante e ti redarguisce. Questi però, sono più interessanti. Dissi, per poi correggermi. O per lo meno, ben progettati. Il dito indicò ciò che era stato prima schizzato dentro il braccio, poi descritto più in dettaglio in una pagina successiva. Una simpatica aggiunta è questo meccanismo, un'anima al braccio composta da una catena, che consente di mantenere in asse la protesi della mano per mantenerne l'utilizzo anche se la struttura esterna della protesi dovesse essere danneggiata. Sostituendo dei perni rigidi con la struttura della catena è possibile "scegliere" dove si trovi il gomito ogni volta o, con un po' più di flessibilità, avere svariati gomiti. Modificare completamente la propria struttura articolatoria ha incredibili vantaggi, come è facile immaginare. Questo inoltre può consentire di sfruttare i fili di metallo anche in modo offensivo. A parte questo non credo di dover essere io a spiegarle come tali modifiche all'arto superiore possano essere utili per uno spadaccino Osservai in silenzio in disegno, capendo il sistema nella sua idea fondamentale. Il problema di quell'oggetto era che mancava di un dispositivo o di una sovrastruttura per disperdere la potenza disarmante di un urto: non serve a niente conservare l'anima di una protesi se questa non viene ben protetta dal momento che un ninja capace potrebbe benissimo tagliare protesi e meccanismo in un solo colpo. È dunque necessario un particolare sistema di compressioni idrauliche che magari renda l'arto anche un po' più fragile del normale ma che riesca ad attutire completamente col proprio sacrificio l'anima funzionale interna. Questo è ... un punto di partenza. Dissi, senza volermi esporre eccessivamente, rimarcando il peso che gli errori precedenti avevano sul mio giudizio, sopratutto. Indicai infine l'ultimo disegno che sembrava, a tutti gli effetti, un fuuma shuriken ripiegato su se stesso all'interno di una protesi, con il pomello dello stesso collocato attraverso un meccanismo al polso del possessore dell'arto artificiale. Questo è un meccanismo un po' datato, ma sempre utile. L'anima a catena viene sostituita con un fuuma shuriken che può essere fatto roteare ad alte velocità. Chiaramente è possibile scegliere dove situare il "centro" del fuuma shuriken, consiglio vicino al polso se ci tiene a non tranciarsi il torso in due. Non molto sottile od elegante, forse, ma difficilmente un nemico diviso a metà da una sega roteante ha il diritto, o la possibilità, di lamentarsi. Osservai nuovamente in silenzio alcuni istanti, immaginandomi come avrei applicato io ad una protesi un oggetto di quel tipo. Perché sia rotante, il meccanismo dovrebbe prevedere l'apertura della protesi: questa potrebbe essere più o meno estrema, oppure consistere in due semplici fessure che si sollevano sul braccio grandi tanto quanto basta per far passare la lama e farla poi rientrare in posizione. Il problema principale, però, credo sia fargli compiere un circolo completo senza minare le potenzialità della mano. Andai ad indicare il polso. Perché sia realmente efficiente, l'anello del fuuma shuriken dovrebbe essere posizionato orizzontalmente, poco sotto il nuovo pollice metallico cosicché sia possibile forzare l'articolazione artificiale del polso e la lama possa fuoriuscire libera. Parlo di efficienza perché la posizione del fuuma shuriken sarebbe strategica ma poco funzionale: strategica perché la posizione del braccio sarebbe la più naturale possibile e dunque il movimento di attivazione del meccanismo potrebbe risultare quasi irriconoscibile rispetto ad un ordinario movimento del corpo; poco funzionale perché, se non si impugnano oggetti, è necessario un polso completamente privato dei normali vincoli articolari, e quindi di un nuovo meccanismo o di una protesi speciale. La soluzione che media queste due problematiche è porre l'anello del fuuma shuriken sempre nel gomito ma nello stesso piano del palmo della mano. Basterà portare in su il polso per far sì che l'arma scatti senza problemi e senza alcun ostacolo a frapporsi ad essa ma il movimento col quale l'arto dovrebbe mettersi in posizione per far scattare la lama sarebbe molto poco naturale e quindi prevedibile. Annuii. Anche questo, comunque, è un progetto interessante. Adesso, però, arriva la parte difficile. Conclusi, passando poi a fissarlo con occhi gelidi per poi fare un lieve cenno della testa verso destra, come a volergli suggerire di levarsi dalla postazione. Insegnami. E, così dicendo, presi gli oggetti di precisione presenti sul bancone e, contemporaneamente, irrorai il chakra tutt'intorno a me, attraendo attraverso il chakra adesivo indistintamente matite, contenitori e fogli di carta verso i miei arti. Uhm. emisi un flebile suono di disappunto, prima di iniziare ad irrorare chakra repulsivo per allontanare gli oggetti che avevo attratto. Piano piano iniziai a regolarlo, facendo sì che le cose che avevo attratto inutilmente, come fogli e contenitori, fosseri respinti al loro posto. Inoltre, mi concentrai affinché la repulsione del chakra provenisse anche dal basso, facendo levitare davanti a me vari oggetti. Nell'altro angolo della stanza, in alto, c'è un cassetto. All'interno vi sono alcuni meccanismi accademici ben conosciuti. Devo capire come poterlo smontare e rimontare nel minor tempo possibile. [Note]Ho deciso che proverò a combinare chakra adesivo e repulsivo in questa giocata, come anticipato nel post precedente, quindi batterò questa strada anche nei post successivi.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note
    Combattere con Handicap Attivo.

    Assetto Gakutensoku: Nessuno.




    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku

  10. .

    Eravamo quattro
    amici al bar


    Capitolo Unico


    Atto V
    Altruismo disinteressato



    Quasi come il flebile suono di disinnesco di una cartabomba, le parole di Febh rasserenarono l'area intorno al tavolo. Oh, è il talento di chi sa andare d'accordo con tutti. Disse lo Yakushi, mentre sotto il mio elmo si dipingeva una smorfia di imbarazzo. Sempre pronto a discutere con qualcuno che sa ascoltare ed è pronto a prendere qualche sberla. Anche con quel bue ottuso di Raizen abbiamo avuto uno scambio interessante dopo la sua miracolosa guarigione...e devo giusto raffinare quello che avevo sviluppato. Anche lui era fissato col chakra distruttivo, ma nella sua maniera sguaiata e poco elegante. Il mio sguardo si fece più affilato quando l'Amministratore nominò Raizen ma la tensione si allentò immediatamente quando puntualizzò l'evidente mancanza di finezza dell'Hokage. Potrai tentare di tirarmi qualche sberla ... puntualizzai. ... che tu riesca a colpirmi o a ferirmi, poi, è tutto un altro paio di maniche. Dissi, lasciando percepire un sorriso beffardo che accompagnava la frase. Sapevo quanto il corpo di Febh si sapesse adattare alle situazioni che doveva affrontare, sapevo quanto potesse risultare letale in corpo a corpo quanto attraverso i jutsu, eppure sapevo di poter avermi giocare qualche carta se avesse tentato di colpirmi. Un combattimento prolungato mi avrebbe visto divenire in poco tempo una poltiglia di visceri ed acciaio, probabilmente, ma una breve scaramuccia, invece, mi avrebbe forse permesso di non uscirne troppo malconcio. Raizen è in grado di controllare il chakra? Non lo credevo capace di tale impresa. Commentai, invece, sarcastico, quanto detto dallo Yakushi sull'Hokage.
    Lasciai poi che Youshi e Hideo si prendessero i loro spazi, interagendo con Febh nei modi più impacciati e semplici possibili, mostrando una doverosa forma di ammirazione. Avrei spiegato loro in un secondo momento come interagire al meglio con lui, sottolineando il fatto che Febh doveva essere ammirato; bastava farlo con composta sincerità e questo, spesso, tanto gli bastava. Prostrarsi come vermi ai suoi piedi poteva anche essere una soluzione ma un ninja di Kiri non avrebbe dovuto mai accettare un ricatto di quel tipo - o meglio, avrebbe anche potuto farlo ma, se lo fossi venuto a sapere, probabilmente avrei fatto in modo che non potessero più accettare una proposta di quel tipo, anzi, avrei fatto in modo che non potessero accettare alcun tipo di proposta. Quando però vidi Febh che stava per comporre alcuni sigilli, mi alzai leggermente dalla sedia, allungandomi e posando la gelida mano gelata sopra le sue, interrompendo la catena di sigilli. No. Dissi, semplicemente, con tono fermo ma non grave, quasi come un padre che ragguarda il figlio piccolo che sta facendo qualcosa che non è il caso che faccia.
    Sentire parlare lo Yakushi del suo sensei dimenticato mi fece realizzare qualcosa di particolarmente triste: io non potevo ritenere nessun ninja un mio sensei. Non ho mai avuto nessuno che mi insegnasse niente. Nessuno mi ha mai spiegato come compiere i sigilli, nessuno mi ha mai mostrato come incanalare il chakra nel mio corpo, nessuno mi ha mai addestrato nella mia caratterizzantissima hijutsu. Avevo imparato tutto per necessità o fortuitamente. L'unica cosa in cui avevo avuto un sensei era stata l'arte della spada: Maeda ed i suoi uomini addestrarono me ed orde di ragazzini della cascata nella via della spada: insegnarono a tutti quelli che erano rudimentali ricordi mal conservati delle Forme del Clan Kenkichi, in un impeto d'emulazione perversa nel culto della Bambina del Sangue. Ma il resto venne perché doveva accadere. Mi resi conto di saper controllare il flusso del chakra nel mio corpo proprio in quelle occasioni: mi resi conto di saper incanalare il chakra nel mio corpo leggendo sui libri le leggendarie posizioni magiche dei ninja del continente. Imparai a sopravvivere ed a combattere durante il mio lungo e vergognoso pellegrinaggio mercenario.
    Né Itai né Shiltar erano stati per me sensei: Itai forse un punto di riferimento, certo, un opposto tanto deprecabile quanto ammirabile, un uomo che, nel bene e nel male, aveva forgiato la mia carriera e figura sia autoritaria che militare, ma mai un maestro. Non ha mai avuto modo di insegnarmi alcunché ed i nostri stili di combattimento erano divergenti al punto che nonostante entrambi fossimo spadaccini, nessuno poteva insegnare niente all'altro. Shiltar, al contrario, mi aveva insegnato qualcosa ma non lo aveva fatto con cognizione: fu semplicemente nel posto giusto al momento giusto ed ebbe le adatte per farmi capire come ascoltare l'acciaio che giaceva in me per superare i limiti della mia scarsa conoscenza della Tecnica Segreta delle Lame Insanguinate. Lo stesso poteva dirsi di Jins Kaguya, che prima mi riconobbe come ultimo discendente kiriano del Clan Kenkichi e poi mi indirizzò là dove potei trovare la prima porzione della mia anima: Saruhyondo. Non fece tuttavia altro che guidarmi e consigliarmi e lo fece soltanto in quell'occasione. Ero un self-made ninja e mi domandavo se, prima o poi, questa mia caratteristica sarebbe caduta. Dopotutto, in quel periodo, avevo conosciuto ben due figure che con me condividevano il sangue e molte conoscenze e che si erano dimostrate ben più esperte del sottoscritto in praticamente ogni ambito in cui anche io mi destreggiavo.
    Quando sentii però Febh disquisire di anguille mi feci riprendere dalla situazione, anche perché ero l'unico realmente informato sui fatti tra i presenti. che ossessioni aveva per convincere quel fanfarone di Akira, questo Ryuu e il possessore di anguille ad abbatterlo? Volevo sbattermi violentemente la mano sul viso quando sentii come Febh aveva interpretato l'epiteto il possessore di Unagi. Unagi, Febh, non generiche anguille. La nuova settima spada di Kiri, legata ai raiton. E mentre dicevo tali parole mi allontanavo leggermente dal tavolo, mostrandola al mio fianco. Un briciolo di chakra la fece brillare leggermente, mostrando un piccolo ponte di scintille sul manico. Comunque, Seinji Akuma non fu ucciso per ossessioni particolari: fu ucciso perché prese una decisione palesemente suicida e minacciò di morte chiunque si sarebbe opposto a lui mentre Kiri veniva arsa per mano straniera. I tre ninja si ribellarono per un moto d'estrema lucidità e lungimiranza. Era intenzioni tessere le lodi di Akira e Ryuu più di quanto non volessi adulare Keiji Kagome.
    Quando, sfortunatamente, tornammo a parlare degli altri vertici dell'Accademia, rimasi sorpreso nel sentire che Raizen fosse stato allievo di Febh. Dopotutto non tutte le ciambelle riescono col buco. Direi che Raizen non ti è riuscito neanche come ciambella però. Una frase forse eccessivamente informale per la persona quale sono ma uscì da sola, senza necessità di essere soppesata. Non capii, sul momento, cosa intendeva Febh con "non capisco come hohecoso abbia sempre la stessa faccia" ma avrei avuto modo di riflettere su quell'affermazione proprio in quel periodo, durante lo scontro tra me ed il Kazekage.
    Quando invece Febh si divertì a descrivere del giovane che torturò blandamente attraverso degli acidi somministrati per via aerea mi limitai ad ascoltare divertito, conscio del fatto che il mio elmo non potesse tradire alcuna espressione irritata.
    Fu, infine, il momento di entrare nel vivo di quella discussione e, probabilmente, nel vivo del motivo della visita di Febh. Durante uno scambio di Youshi, infatti, Febh palesò tutto il suo altruistico disinteresse. Vedi? Che carenza di immaginazione e che terribili limitazioni. Chiunque abbia l'appalto per i tonici e i veleni di base dell'Accademia ci sta fregando da anni.Ben diverso sarebbe se un ninja talentuoso avesse con sé una serie di ricette molto interessanti da condividere con la comunità ninja...in cambio di un minuscolo compenso per i diritti. Persino uno disposto a rinunciare per sempre ad alcune ricette in modo da renderle esclusive dei villaggio...anche perché gli ingredienti specifici crescono solo nelle rispettive regioni. Certo, questa persona avrebbe dei vantaggi conoscendo tutti gli specifici veleni ma...si da il caso che questa persona possa anche detossificare ogni veleno in pochi istanti quindi non gli cambierebbe granché. Mi appoggiai allo schienale della sedia, finalmente un po' più rilassato nel sentire i reali interessi di Febh. Saremmo proprio fortunati se un uomo di tale caratura sedesse al tavolo con noi stasera. Dissi, rivolgendomi ai due kiriani ma, evidentemente, conversando con Febh. Quello che offro, Kensei, è la ricetta dei miei veleni principali...quello che scioglie la lingua, quello che rende più durevoli le illusioni, quello che prosciuga il chakra...capisci ciò che dico? E ovviamente ci sono anche diversi tonici interessanti, ma per i quali magari potevamo rivedere assieme le ricette prima di renderle disponibili a tutti. Magari conosci modi per ridurre i prezzi di creazione...qui a Kiri siete abituati alla scarsità di materie prime, no? Pesce e acqua salata esclusi, ovviamente. Inclinai leggermente la testa udendo tali parole. Febh aveva preso in considerazione l'idea di interpellare me prima di avere un suo vantaggio personale. Dovevo ritenermi lusingato? In sostanza...fammi un'offerta per le ricette del tuo villaggio, Kensei. E io dimenticherò completamente di saper mescere quella roba. Nella cifra ritengo incluso il tuo appoggio quando proporrò gli altri all'Accademia. Due voti sono meglio di uno. Guardai l'Otese dalla mia posizione rilassata ma non scomposta mentre la testa tornava lentamente sul suo asse. Un breve silenzio seguì mentre i miei occhi non si toglievano dall'Amministratore del Suono, pur non risultando pesanti o additatori quanto, soltanto, ponderanti; nel frattempo, ascoltavo l'osservazione puntuale e un po' ingenua di Hideo sulle questioni morali ma pratiche relative ad una situazione di questo tipo. Quindi è questo il motivo della tua visita a Kiri - o per lo meno, questo deve essere uno dei più cogenti. Dissi, prima di riavvicinarmi al tavolo, ponendo le mani incrociate là dove sarebbe dovuto esserci il mio piatto, col taglio dei palmi che toccava la tovaglia. Ti ringrazio per aver sentito il bisogno, quasi reverenziale, di farmi sapere questa cosa. Lo punzecchiai amabilmente, cercando di fargli ammettere che se era venuto lì da me era perché, evidentemente ed in un certo qual senso, si riteneva in debito e voleva rendermi il favore di avergli insegnato a mescere strumenti curativi tanto bene quanto già sapeva fare coi veleni. Febh non avrebbe mai ammesso un moto reverenziale verso qualcuno ma io sapevo che quella era l'unica logica plausibile per il comportamento dello Yakushi. Due voti sono meglio di uno, aveva detto, ma l'idea era già buona di suo, nessuno si sarebbe opposto ad una cosa del genere, senza considerare che, comunque, lui avrebbe potuto negare stoicamente o rispondere irrazionalmente a qualsiasi cosa qualcuno gli avrebbe fatto notare, se fossero sorti problemi di qualche tipo. Dal momento che, quindi, non vedevo alcun tipo di altro possibile vantaggio per tale comportamento da parte dell'Otese, trassi le mie lusinghiere conclusioni. E credo di avere anche due proposte da farti. Una, più complessa, forse, ma che credo potrebbe sia dissipare immediatamente qualsiasi nubolosità possa venir indicata riguardo la trasparenza del nostro operato, sia perché sodisferebbe il punto su cui non sarò disposto a soprassedere. Feci un'altra piccola pausa, cercando soprattutto di marcare l'ultima parte del mio precedente discorso. L'opzione più sicura di cui ti dicevo è quella di creare una società e far interagire lei col nostro cliente. Utilizzeremo dei prestanome come vertici dell'Azienda e venderemo all'Accademia le nostre creazioni conservandone ricette e appalto. I Guadagni saranno divisi equamente tra me e te in un modesto ed equilibrato 50/50. Mi sembra evidente che questa sia la soluzione egoisticamente migliore per entrambi e so che sei abbastanza sveglio da accorgertene da solo. Un altro velato complimento per veicolare un messaggio chiaro: nascondersi sotto falso nome e vendersi tonici e veleni ci permetteva, come espressamente detto, di tenerci le ricette di ogni singola opera, avendo, quindi, anche un vantaggio strategico per gli altri villaggi. Ad avere questo vantaggio, però, saremmo stati in due: io e Febh, Kiri ed Oto. La dualità di questa potenza rappresentava essa stessa la migliore forma di deterrenza per un qualsiasi tiro mancino. Oto e Kiri, inoltre, si erano recentemente alleate, cosa che andava ancor di più ad aumentare la solidità e la sicurezza di un accordo di quel tipo. La seconda opzione - che ti preannuncio so che sarà invisa all'Hokage - è quella di vendere direttamente le nostre creazioni. Da un lato, però, tu conoscerai le ricette dei miei tonici senza che io possa conoscere le ricette dei tuoi veleni e questo non mi piace: voglio avere libero accesso a tali conoscenze, cosicché possa studiarle - personalmente o meno - e chi lo avrebbe fatto per me era già uditore della discussione ed avrebbe compreso I migliori antidoti per le dotazioni speciali di villaggio. Feci dunque un'ultima pausa, pur non avendo concluso.
    C'era da dire che Hideo non era un buon uditore per tali questioni e, forse, sarebbe stato più opportuno escluderlo da tale contesto. Era troppo giovane, per quanto riponessi piena fiducia in lui, e troppo inesperto: non sapevo fino a che punto l'educazione kiriana lo avesse formato: dunque tenni a mente che doveva essere ben istruito su cosa avrebbe potuto fare delle informazioni che aveva intercettato durante quella cena. Io non sono interessato ad un mero guadagno economico, Febh, per quanto questo giovi sempre, sia a me che a Kiri. Io sono interessato ad un vantaggio personale, dove per personale intendo ovviamente per la Nebbia tutta. Perché io sono Kiri. Quella frase, in circostanze diverse, era stata udita da tutti i presenti, anche con declinazioni differenti. Per un introito extra mi basta spezzare le gambe a qualche barone della malavita locale, mi basta andare piegare la politica estera perché i fondi vengano indirizzati verso Kiri piuttosto che altri lidi. Mi basta poco, insomma, alla luce della mia fama e della posizione che ricopro. Credo che tu possa capire benissimo quando sto dicendo. Stavo insinuando che lui avesse fatto o potesse fare altrettanto, se volesse, dato il suo ruolo di Amministratore. Anche il fatto che lo credessero nel Paese dell'Orso era riflesso di questo potere. Quello che voglio, quindi, deve essere qualcosa di più. Deve essere un vantaggio sugli altri Villaggi, ad esempio. Vantaggio che sono disposto a condividere con te ed il Kokage, in onore dell'Asse Kiri-Oto da poco sancita. Come aveva richiesto, avevo avanzato le mie proposte. Stava a lui, adesso, trovare un modo per non indispettirmi.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note






    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  11. .

    Eravamo quattro
    amici al bar


    Capitolo Unico


    Atto IV
    Lupus in fabula! †



    Ormai credo di aver ribadito più e più volte quanto fosse complesso mantenere un filo logico coerente dialogando con lo Yakushi ma la risposta che l'uomo diede alla mia piccola osservazione su come i suoi discorsi fossero contraddittori mostrò come l'uomo fosse a difese ben issate. Contraddetto? Perchè accosti due discorsi che non centrano nulla? Osare è l'unico modo per diventare forti. Ma bullizzare i deboli è solo una forma di divertimento. Sono due concetti completamente diversi. Sai, è questo il tuo problema: tratti tutto con la stessa serietà, mai un pò di elasticità. Tutto sta a cosa intendi trattare sul serio e cosa no. Aiuta anche a confondere gli altri. Il mio sguardo rimase fermo, immobile, e per alcuni istanti la mia bocca non pronunciò parola, come a voler marcare un distacco concettuale che niente avrebbe potuto colmare. Tutto ciò che non è da considerarsi serio non merita la mia attenzione. Tagliai corto, mentre l'otese si apprestava a rispondere alla seconda parte della mia osservazione. Cambiando argomento: se non fai divertire i tuoi ospiti allora sei un pessimo padrone di casa. Ci crederesti se ti dicessi che scivolare in questo tuo atteggiamento serioso è fin troppo facile per me? Diciamo un talento naturale, non sai quanto mi ci è voluto per riuscire a rilassare un pò il cervello. Mi disse, con tanto di linguaccia nel mezzo del discorso. Risposi facendo anch'io un discreto dribbling conversazionale, soprattuto per evitare di dare ancora corda a quel pazzo sull'argomento o, data la sua concezione di divertimento, ci saremmo trovati nel giro di alcuni minuti, a far saltare in aria la maggior parte dei quartieri di Kiri. Sono felice che interagire col sottoscritto ti risulti naturale. Non a tante persone riesce, è un altro tuo indiscutibile pregio. Avevo imparato che saltuarie forme di adulazione disinnescavano, anche se solo momentaneamente, le folli idee dell'Amministratore del Suono.
    Ma, come vi ho detto, il disinnesco di tali idee è solo temporaneo. Infatti pochi istanti dopo mostrò col suo plateale e distruttivo stile le sue capacità, le quali vennero contenute dalle mie. Era ironico come stessi utilizzando conoscenze estremamente mortali per limitare quelle che potevano essere considerate marachelle di un bambino. Ed era altrettanto ironico il fatto che mi ritrovai a trattare poco seriamente quell'evento, proprio come Febh stesso aveva suggerito. Certo, non era qualcosa di voluto, era più una frecciatina acida nascosta sotto alcuni strati di convenzioni sociali da cui non ero capace di distaccarmi. Si, grazie di averlo raccolto, non sia mai che potesse far male a qualcuno. Rispose a tono lo Yakushi, tuttavia mostrandosi scomposto ed evidentemente alterato, smontando quindi la graziosa atmosfera di sbadatezza che la mia frase aveva creato. Oh, Kensei, Kensei, Kensei... se pensi che la tecnica che ti ho insegnato sia tutta qui stai sbagliando di grosso. Non c'è nulla di più semplice della rotazione, è uno dei moti base della natura. Non penserai sul serio che la tua mano basti a fermarla, vero? Continuò lui sulla mia osservazione, fraintendendo evidentemente quanto volessi comunicargli. No, Febh, non lo penso affatto. Dissi, subito. Ed è per questo che ti ho chiesto di insegnarmi ancora. Vedendo la posata che iniziava nuovamente a muoversi la mano, questa volta, andò istintivamente verso la Yakusoku, pronta a scattare repentinamente e distruggere l'arma, se ce ne fosse stato bisogno. Ma la nuova dimostrazione s'interruppe prontamente. A questo proposito, i tuoi insegnamenti mi hanno permesso di teorizzare e sviluppare, anche se per ora soltanto embrionalmente, un particolare controllo del chakra distruttivo che sarei molto contento tu vedessi. Una nuova lusinga, questa volta, sicuramente più efficace. Sono convinto che ragionando insieme a te su alcune idee, anche relative agli altri controlli del chakra, ad esempio, potremmo sviluppare qualcosa di realmente efficiente.
    Seguì una parentesi dello Yakushi con l'Hidarite, che colsi per allentare un po' la pressione sulle mie meningi. Ma Febh notò come mi fossi leggermente assentato, incalzandomi mentre, con la testa leggera, osservavo tutti i presenti nel ristorante, assicurandomi possibili vie di fuga per loro e porzioni d'ambiente utilizzabili per eventuali difese. Youshi qui mi raccontava di come avete decapitato il tuo predecessore. Stavano parlando della Settima Riunione. Avevo carpito qualcosa ma avevo preferito non intromettermi. Più che il mio predecessore, lo definirei il facente veci del mio predecessore. Ma, da quanto mi è stato riferito, è durato davvero soltanto il tempo di mostrare le sue ossessioni. Un uomo indubbiamente problematico quel tale Seinji Akuma. Tornai focalizzato sul mio ospite, ridonandolo delle mie attenzioni. A me sembra una cosa veramente di cattivo gusto. Un kage è pur sempre un kage. Se vuoi farlo fuori devi inventarti qualcosa di più elegante. Io gli ho fatto crollare un palazzo addosso. Feci un breve cenno d'assenso con la testa. e rimane ancora qualcosa, di quel Vecchio Serpente, ma pian piano sto mettendo a posto tutti i pezzetti che si è lasciato in giro. Spero che il tuo predecessore non sia altrettanto difficile da estirpare. Continuò, parlando come se dovessi capire a chi si riferisse. Ero da poco rientrato a Kiri durante gli eventi dell'attacco di Cantha. So che ad uccidere il neo-eletto Mizukage furono Akira Hozuki, il precedente possessore di Unagi e Ryuu Mizukiyo. Scossi il capo. Quel Ninja è genin da prima che io entrassi in Accademia. Non che i presenti potessero saperlo ma io vantavo già la bellezza di quarantatre anni durante gli eventi del Bistrot: la frase era dunque iperbolica. A proposito, novità di Itai? Non lo sento da una vita, nè lui nè la sua blatta interiore. Quella domanda a tradimento, durante un discorso che sembrava apparentemente non c'entrarci niente, mi punse leggermente nell'animo. L'Elmo, per fortuna, evitava spiacevoli equivoci di quel tipo. No. DIssi secco. Ma ormai siamo abituati ai suoi prolungati periodi d'assenza. Non era infatti una novità che Itai sparisse. Era già successo in passato, una prima volta, col clone della Zanna che lo sostituì; ed anche lo stesso Seinji Akuma era stato eletto per sopperire alla vacanza di Itai.
    In effetti avrei anche un'idea sull'Accademia che volevo sottoporti. Drizzai le orecchie, sentendo quelle parole. Non sapevo a cosa potesse riferirsi. Non ricordo bene se tu sia un mezzo separatista come Gene o un pasionario come quel bue ottuso di Konoha, ma sicuramente ci sono notevoli difficoltà nel reperire veleni e tonici decenti nei magazzini dell'Accademia, non trovi? E dato che Raizen sa solo battere il ferro come un bruto e Hohecoso onestamente credo passi più tempo a scolpire con la plastilina più che a governare....restiamo io e te a saper fare qualcosa di decente. C'erano molte cose curiose su quel discorso: la prima, la volontà altruistica dello Yakushi che mi pareva tanto paradossale quanto improbabile; la seconda, le personali considerazioni dell'otese sui singoli vertici di villaggio; e la terza, quella che vedeva lui stesso inserito in quel contesto di dominio al posto di Diogene. Una mancanza di rispetto che mi fece storcere il naso ma che certamente non mostrai. Come sai Kiri ed Oto sono in una alleanza parallela e, per certi versi più forte di quella Accademica. Un commento che evidentemente parla da solo. Ho una grande stima di Hohenheim-dono, lo ritengo un ninja brillante ed estremamente capace. Stava per arrivare il gigantesco ma. Ma al contempo non lo ritengo all'altezza del ruolo che ricopre. Lo stesso dicasi dell'Hokage, il quale però, non gode neanche di un po' della stima che nutro dei confronti del Prodigio di Suna. Non sarebbe sfuggito a Febh il disprezzo che si celava dietro le educate parole che stavo rivolgendo a Raizen. Tuttavia ho serie difficoltà ad immaginarti come disinteressato filatropo, Febh. Dissi candidamente. Quindi, anziché testarmi e studiarmi, perché non mi dici chiaramente quali sono le tue intenzioni?
    Rispondere ad una domanda con un'altra domanda: la prima regola per una piacevole conversazione infranta alla prima occasione.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note






    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  12. .

    La Nebbia fondata sul Sangue


    Capitolo Unico


    Atto III
    Spaventare il Terrore



    Mi divertivo nel vedere come Fudoh non capisse quello che stavo chiedendogli. Lo vedevo cercare la risposta giusta, ponderando contrito ad ogni mio incalzare, e lo vedevo poi, leggero, ribattere colpo su colpo, incapace, però, ogni volta, di centrare il segno. Forse ho usato dei termini sbagliati, ma pensavo che l'esempio del Biondino Infame aiutasse. Rinchiudere per un centinaio di anni delle persone in un'eterna agonia, in una trappola di qualsiasi cosa fosse quel metallo è violare i diritti delle persone e, allo stesso tempo, fare loro del male, Mizukage-san, questo volevo dire. Lasciai che continuasse, mentre già elaboravo la mia risposta - piuttosto ovvia a quel punto, per come si era evoluta la discussione. Fudoh continuò facendo un infelice esempio che citava la colonscopia. Compresi quello che stava dicendo e lo seguivo, ma non capivo come quanto stesse raccontando potesse rafforzare la sua argomentazione. Quindi tu non puniresti qualcuno che, involontariamente o, più probabilmente, ignorantemente, ha gettato il tuo villaggio in rovina? Una morale giustificazionista incredibilmente poco condivisibile. Vedo, comunque, che ci siamo allontanati dalla domanda principale: cos'è la Giustizia? Cos'è il Bene? Rallentai, mentre la voce, sempre atona, diveniva leggermente più amichevole. Fino ad ora mi hai fatto soltanto esempi di persone cattive o cose ingiuste, non sei riuscito a definirmi cosa sia la Giustiza o il Bene. E saremmo potuti stare lì tutto il giorno: quelle nozioni si facevano difficilmente chiudere con facilità all'interno di una stringata definizione. A dirla tutta, probabilmente, è impossibile farlo. Per quanto possiamo ragionarci, ci sarà sempre qualcosa che per me o per te sarà ingiusta o meno giusta di qualcos'altro. Dunque, forse, dovremmo provare ad affrontare il problema da un punto di vista diverso, non credi? Dovremmo provare a capire cos'è la Giustizia e cos'è il Bene per una città, un Villaggio, un Continente. Non trovi? [Note]Cfr. Platone, Repubblica, Libro I.

    :rew:

    Affrontati questi problemi, Fudoh passò a rispondere all'altra domanda che gli avevo posto. Farei quello che faccio quando non ho turni in ospedale, o non aiuto ancora saltuariamente in quella dolceria. Normalmente prendo i resti del cibo della mensa ospedaliera ed i dolci in esubero a fine giornata e lì do alla gente delle strade dove dormivo prima. Avessi i suoi poteri, magari farei costruire un edificio per loro, o, meglio ancora, farei per loro quello che ho fatto per me stesso: gli indirizzerei verso un lavoro. Io ho scelto di non restare un senzatetto che tira a campare negli angoli di Kiri, ho scelto di intraprendere la via ninja e quella medica. Magari non tutti ci sono portati, ma dare alle persone la possibilità di lavorare ad una propria casa e ricompensarli con vitto ed alloggi, lo farei. Annuivo mentre parlava, soddisfatto. Bene. Allora tornati a Kiri, tra qualche giorno, ti convocherò in Amministrazione per concederti poteri speciali e permetterti di poter attuare quanto stai chiedendo. Ero serio, tremendamente serio. Vediamo di fare qualcosa di giusto per Kiri. Che ne dici? [Note]Apro ad una eventuale possibilità di free a queste condizioni e con questo sfondo.

    Il primo assalto dei due chunin terminò con una rocambolesca spinta che li allontanò rovinosamente di alcuni metri. Si erano mossi in modo prevedibile e mi avevano dato la possibilità di interrompere qualsiasi cosa stessero preparando. Certo, Youshi era riuscito a nascondere qualcosa sotto il suo mantello, o almeno credevo. La mia vista migliorata, infatti, non mi mostrava alcunché ed il fatto che si fosse limitato, dopo una serie di sigilli, a toccare il mantello, mi continuava a suggerire che fosse soltanto un altro dei suoi sporchi trucchi. In ogni caso, allontanati i due kiriani, era nuovamente tornato per loro il momento di entrare in azione. E non si fecero attendere molto: Fudoh fece qualcosa che non mi aspettavo. Poggiando una mano al terreno, probabilmente utilizzando le capacità legate alla sua tecnica segreta, il Medico si scagliò in aria, facendo saltare insieme a lui anche il Tokugawa. I due però, avevano traiettorie e parabole diverse. Mentre il mio sguardo rimaneva concentrato su Youshi ed il suo mantello, la vista periferica poté notare soltanto Fudoh atterrare a qualche metro alla mia destra, impugnando un tirapugni e colpendo violentemente il terreno. Insospettabilmente, quel pugno modificò la natura della terra che avevamo sotto i piedi: il duro e pressato terriccio divenne, improvvisamente, fluida melmaglia. Quando percepii il corpo affondare non potei fare altro che concentrare tanto chakra adesivo quanto bastava per rendere le mie protesi idrorepellenti e riacquisire i centimetri altezza che avevo perso con quello sprofondamento. [Abilità] Corpo Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore può resistere all'ambiente circostante: non subirà l'effetto di ambienti troppo caldi o freddi, forte vento, accecamento da sabbia e polvere e sarà idrorepellente. (Mantenimento: Basso)
    [Da jonin in su]

    Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.(Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]

    Chakra Adesivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità su terreni con qualsiasi ostacolo. Il terreno non può causare Intralcio.(Mantenimento: Basso)
    [Da jonin in su]

    L'Hidarite, nel frattempo, però, aveva bruciato la distanza che ci separava: Buh! Gridò infantilmente, suscitando una discreta ira nel sottoscritto. Credi che sia un gioco? Risposi di rimando, quasi con un ringhio. Ma al mantello che mi volò davanti e rispetto al quale mi mossi d'istinto con un guizzo laterale, dalla parte opposta rispetto cui veniva quella che poi si sarebbe rivelata una stupida finta per poter massimizzare la distanza che ponevo tra l'arto del mio avversario ed il mio corpo, seguì una impossibile sensazione di paura, di terrore, di agghiacciante angoscia rispetto alle capacità del mio kiriano sottoposto. [Difesa I]Riflessi: 700 E fu lì che ebbi la chiara e manifesta coscienza del fatto che stessi venendo sottoposto ad una o ad una serie di genjutsu. Dunque, mentre il mio corpo iniziava a percepire l'attrazione di Fudoh e, contemporaneamente, senza togliere gli occhi di dosso da Youshi, composi il singolo sigillo necessario alla Tecnica del Rilascio. [Tecnica I e II]Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione o la tecnica non avrà effetto. Il Rilascio riduce l'Efficacia fino a 15 per grado e interrompe sempre il Mantenimento dell'avversario. Un Genjutsu senza mantenimento vedrà la sua Efficacia decadere di 20 ogni round a partire da quello seguente all'interruzione, e si dissolverà quando viene e azzerata. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del Rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Da studente in su]

    Arrivo fino a 60, quindi annullo entrambe le genjutsu easy.
    Col Fudoh-proiettile che mi attirava verso di lui mi fu estremamente complesso anticipare le azioni del Tokugawa che, sfruttando sapientemente l'ombra generata dal mantello che aveva slacciato con prontezza, si era teletrasportato alle mie spalle. Tuttavia l'angolazione dell'attrazione di Fudoh mi semplificò non di poco la difesa dall'assalto dell'Hidarite. Mi lasciai dunque attrarre verso il Primario, aiutandomi con dei leggeri movimenti del busto all'indietro per scansare sia la prima finta del giovane, sia il reale colpo che, comunque, arrivò con una velocità tale che mi costrinse a concentrare una buona quantità di chakra nel tronco per poterlo roteare con le tempistiche adatte ad una difesa efficace. [Difesa II - III]Riflessi: 700 + 75 (Impasto) = 775 Ma a quel punto ero davvero vicino a Fudoh e rischiavo che fosse questi a toccarmi alle spalle!
    Feci dunque affidamento sul mio corpo aumentato ed il mio controllo del chakra superiore: quando ero a poco più di alcuni centimetri dal Primario che, teso col braccio in avanti, cercava di afferrarmi in volo, piegai innaturalmente le ginocchia, lasciando che le gambe protesiche reggessero quasi esclusivamente con la porzione che doveva ricordare il polpaccio, tutto il peso del corpo. Insieme a quel movimento impressi anche una grande quantità di chakra adesivo cosicché potessi non solo staccarmi facilmente dall'attrazione di forza inferiore rispetto alle capacità del sottoscritto, ma anche potendomi lanciare in aria ed vitare, all'ultimo istante, con una capriola volante che il mio corpo era in grado di eseguire soltanto grazie al chakra che lo avvolgeva, che Fudoh mi toccasse, atterrando dietro di lui di un paio di metri. [Difesa IV]Arto Artificiale Kiriano Superiore [Potenziamento]
    Si tratta di un vero e proprio arto metallico che l'utilizzatore dovrà sostituire rispetto ad un arto che ha perso o decide di amputarsi. Sarà completamente utilizzabile per effettuare tecniche avanzate e potrà impastare chakra. Tale arto può essere utilizzato come alloggio per ospitare armi, protezioni o altri oggetti di pari dimensioni, a discrezione dell'utilizzatore e pagandone il costo. Questo arto artificiale richiede un "Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale" per funzionare. Rispetto al "Sistema di Ancoraggio" l'arto artificiale può muoversi su tutti e tre gli assi liberamente con un'ampiezza massima di 180° consentendo movimenti anche non normalmente possibili da un'articolazione normale.Tipo: Supporto - Contusione
    Dimensione: Media
    Quantità: 2
    (Potenza: 40 | Durezza: 4 | Crediti: 150)
    [Da jonin in su]

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    Riflessi: 700 + 75 (Impasto) = 775
    Forza 850 vs 800 Attrazione

    Direi che può bastare. Dissi, mentre le mie gambe tornavano normali, regredendo dall'assetto d'emergenza che avevano guadagnato inizialmente. Vi siete indubbiamente distinti per inventiva e capacità. Avete dunque guadagnato il vostro premio. Composi i sigilli necessari alla tecnica del richiamo, pizzicandomi con la mano robotica l'indice della mano destra. Verrete convocati in Amministrazione a giorni. Definiremo in modo più dettagliato la questione. Montai sul dorso di Kyofu. Ancora un po' d'allenamento e, forse, riuscirete almeno ad impensierirmi. E con quelle parole, l'Albino si alzò in volo, attendendo poi indicazioni sulla destinazione.
    Due tra i migliori e più fidati chunin della Nebbia stavano ogni giorno diventando più capaci e pericolosi. E questo mi riempiva d'orgoglio.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Medio × 2
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note

    • Status: Scoordinato da Tecnica della Distrazione.

    • Tecnica Immobile riutilizzabile tra 2 Round.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  13. .

    Intrecci del Fato


    Epilogo


    Atto IX
    Oscure Macchinazioni


    [Hideo]

    Le parole del suo avversario in punto di morte suonarono come una ammaliante bugia: la cieca e profonda fedeltà verso il villaggio faceva propendere Hideo nel non credere a quanto stesse sentendo ma il fatto che non avesse modo di verificare le accuse dell'uomo instillava in lui un dubbio profondo, sincero, cui opponeva tutto se stesso per non credere. Ma, ripensandoci e riacquisendo la calma e la freddezza tipica dei ninja della Nebbia, il giovane controllore di Mondi realizzò che c'era un modo per levarsi ogni incertezza, per mandar via le nubi del dubbio dalla sua offuscata mente. Doveva soltanto tornare da Yusica e da me, il suo Kage ed esporre i dubbi che attanagliavano i suoi pensieri. L'avrebbe fatto in un modo piuttosto curioso, senza dubbio.
    Infatti, contrariamente da quanto io e l'Alta Sciamana ci aspettassimo, Hideo si presentò ... duplice, se così possiamo dire. Quando bussò alla porta, esausto e tremendamente spossato, non ci aspettavamo di vedere che fosse accompagnato. Il dono che aveva dato al villaggio gli aveva permesso non solo di tornare ma anche di garantire per l'uomo che l'accompagnava. In altre circostanze e con altri meriti, infatti, sarebbe stato praticamente impossibile, anche dimostrando in svariati modi che si trattasse in realtà di un'estensione di se stesso, riuscire a portare un altro straniero all'interno del Villaggio, per quanto si sarebbe potuto impegnare nell'assumersi le responsabilità delle azioni del suo doppio.
    Yusica, infatti, guardò leggermente di sbieco Hideo, con sguardo severo e crucciato ma non evidentemente ostile, lasciando poi che il ragazzo spiegasse la questione e guadagnasse un posto a sedere extra per quella propaggine di sé che si era portato dietro. Io, nel frattempo, mi ero adoperato nel creare alcuni tonici che potessero rinvigorire i miei ninja una volta questi fossero tornati. Avevo anche un'altra questione in sospeso che esternai non appena vidi la Pantera prendere posto. Yusica, puoi far iniziare a scaldare la fucina? Porsi poi un bicchiere contenente un liquido azzurrino al giovane, mentre la Sciamana, senza muoversi, faceva giungere sulle gambe di Hideo una porzione di citatap, una zuppa locale a base di interiora di svariati animali. Nonostante la zuppa fumasse e quindi fosse realmente bollente, la tazza in cui era contenuta, quando si posò sulle gambe del giovane, risultò stranamente fredda.
    Fu a quel punto, a suo agio e pronto a rifocillarsi, che giovane kiriano espose i suoi dubbi. Lo shinobi a cui apparteneva questo corpo mi ha parlato di qualcosa di cui non ero al corrente, un jutsu così potente da tener intrappolati all'interno di Kotetsu Sakura tutti i suoi abitanti, una tortura infinita, noi della nebbia abbiamo liberato quel luogo..allora perchè questo ninja pensava che volessimo ricreare quel jutsu e riprendere la tortura in quel luogo? Il mio sguardo si posò su di lui, giungendo severo ed inespressivo da dietro le fessure dell'elmo. Tacqui alcuni istanti, fissandolo, prima di rispondere a quella domanda. Quell'uomo ti ha raccontato verità e falsità mescolate, creando una visione distorta di qualcosa di nobile. Quanto ti ha detto sul passato del Ciliegio d'Acciaio, infatti, è vero. È merito dei tuoi compaesani, Youshi Tokugawa, Fudoh e Ryuu Mizukiyo, se Kotetsu Sakura è stata liberata da quell'eterno jutsu d'agonia che ti è stato descritto. È falso, invece, il fatto che si stia lavorando per perpetrare quella tecnica proibita. Feci una pausa. Non
    è solo falso, è una vera e propria follia. Quanto Kiri e Azumaido stanno facendo è semplicemente restituire alla gente di questo luogo le sue tradizioni.
    L'Alta Sciamana mi interruppe, a questo punto, cercando di far capire anche il motivo per cui Azumaido - in particolar modo il suo Villaggio e quello di Munkeke - stesse collaborando a tale progetto. Questa terra, infatti, un tempo era abitata tanto dagli uomini quanto dai Kamui del Freddo. I più importanti tra loro, sotto la guida saggia e infallibile di Repun Kamui, la Balena Volante, donavano la loro benedizione ai singoli villaggi, facendo vivere gli uomini in una prosperità ed una forza oggi inimmaginabile. Quei tempi sono lungamente dimenticati e dei sei Kamui guardiani si è quasi perso notizie. Alcuni villaggi, negli anni, sono arrivati perfino a negare l'esistenza dei Kamui che non fossero quelli protettori del loro tuskur. Ognuno percepisce i propri vicini come estranei, come stranieri, come barbari che venerano altre divinità quando, invece, il Freddo è onnipresente e onnicomprensivo, abbraccia tutti allo stesso modo ... soltanto con forme ed emissari diversi. Se, curiosamente, Hideo avesse chiesto, ad uno dei partecipanti della missione che a Kiri risultava denominata Il Tempio del Gelo, qualcosa a riguardo, non gli sarebbe stato negato il racconto, infatti, di Ipokash e di come credesse che Yukihyō Kamui, il Kamui Leopardo delle Nevi protettore del villaggio di Yusica, non fosse altro che una leggenda.
    Le curiosità del ragazzo su quel luogo, però, non si arrestarono ma anzi, esponendole, disse qualcosa che avrebbe evidentemente turbato Yusica. Sul volto della donna, infatti, comparve una sincera e profonda espressione di sgomento. Lord Mizukage, cosa ne sarà di Kotetsu Sakura e di Azumaido, quali saranno i piani per il futuro di questo posto? E Momin sicuramente centra qualcosa con questo! ne sono più che sicuro! chi è quel ragazzo? Momin?! Che c'entra quell'abominio?! Kensei, cosa significa tutto questo?! La donna voltava lo sguardo spasmodicamente tra me e il genin. Portai la mano metallica alla porzione inferiore dell'elmo, quella che interessava il mio mento, incuriosito. Non ne ho idea, Yusica. Momin, da quanto sappiamo, è stato sconfitto dai miei Chunin. Dove hai sentito quel nome? Avrei discusso la questione con Hideo in un secondo momento. Mi apprestai però a rispondere alla prima parte della domanda ed a tranquillizzare la donna. Kotetsu Sakura verrà ripristinato come villaggio: presto verrà ripopolato e godrà di nuova vita. Come ti dicevo prima, fa parte della volontà di richiamare i Kamui su queste terre. Mi avvicinai a Yusica, ponendole sulla spalla la mia mano di carne. Siamo qui per garantire che qualsiasi problema venga risolto. Non ero capace di provare emozioni positive, quindi quel gesto parve e venne percepito sicuramente come qualcosa di freddo e distaccato. Ed io non fallisco mai.

    [Sekiro]

    L'infido sunese illusionista calcolò male le tempistiche delle sue difese, al punto da venir preso in controtempo proprio mentre cercava di rendersi difficilmente affrontabile, ovvero cercando di mettere una discreta distanza tra lui e il taijutsaro.
    La calotta polare creatasi con la bomba gelo venne efficacemente distrutta ma quando provò ad allontanarsi, il Lupo ebbe tutto il tempo per calcolare la traiettoria di quel movimento ed agire d'anticipo: quando il sunese scattò all'indietro per disingaggiare, infatti, il neo-kenkichi lanciò la sua bomba gelo alcuni metri dietro l'uomo cosicché, quando balzò per allontanarsi, si ritrovasse esattamente nel punto in cui il secondo ordigno kiriano lo minacciava. [Note]Non sono ancora persuaso dalla dinamica di questo AdO ma lo do per buono: ti rammento però che l'Ado interrompe le azioni a metà, quindi, nel caso di un allontanamento di x metri, interrompe l'azione dell'avversario a x/2 metri.
    Ti abbono lo slot azione che ti sarebbe necessario per raggiungerlo, dopotutto avevi ancora lo SMG, anche se sei azzoppato.
    Con uno scatto fulmineo, poi, lo Shinobi d'Ashina chiuse le distanze e, con la Lama Kenkichi rinfoderata, si esibì in un poderoso calcio alla bocca dello stomaco del suo avversario che poco poté fare per schivarlo data sia la velocità del colpo, sia la sua praticamente impossibilità di muoversi.
    Il volto si contorse in una smorfia di dolore annaspante aria mentre l'uomo portava le braccia al petto come a cercare di stimolarsi a mano la respirazione. Con una esternazione di pietà che sicuramente non mi sarei aspettato, Sekiro tuonò, vincitore, una proposta che il ninja non esitò a cogliere al balzo, vedendo la possibilità di non lasciare le penne in quella gelida radura. Dovettero passare però alcuni istanti prima che l'uomo tornasse capace di respirare normalmente e parlare. Dimmi chi sei e cosa fai qui ad Azumanido. Se quello che udiranno le mie orecchie mi soddisferà, potrei anche lasciarti andare… I-I-Io sono solo un archeologo privo delle inibizioni morali dei miei colleghi. Disse candidamente. Mi guadagno da vivere come posso ... tutto qua. Non c'era chissà quale elevato motivo dietro le sue azioni di brigantaggio. Ma se, per una volta, volessi interessarmi a cosa è giusto ... bhè, sicuramente raderei al suolo quel posto. Le anime della gente che ha patito al Ciliegio d'Acciaio ancora gridano di dolore, quasi come se tutto quello che avessero passato ancora non sia terminato. La notte si sentono grida di tormento e risate nefaste rompere il silenzio che le immobili stelle gettano sulla terra. C'era del rammarico nelle sue parole. Sai quello che si dice su quel posto no? Un potente ninja aveva costretto i suoi abitanti a centinaia di anni d'agonia, immobilizzati nel tempo, incapaci di morire, perennemente costretti a provare la paura, il terrore della realizzazione di star per morire ... ma senza mai realmente morire. Si scosse il brivido di dosso. A me di queste cose non è mai fregato niente però ... quindi, se vuoi che me ne vada, lo farò. Me ne andrò e non metterò mai più piede in questa isola maledetta. Lascerò tutto quello che ho preso, te lo giuro ma, per favore ... non uccidermi! L'uomo portò le mani sopra la testa, abbassando il capo, mostrandosi definitivamente sconfitto. Eheheh, un potere immenso ed una fantasia altrettanto grande quella di questo shinobi che ha maledetto questo posto. Tuonò l'oscuro drago d'odio e rancore che abitava Sekiro. Ma anche il potere dell'agonia eterna non è niente in confronto a quanto possiamo fare insieme, Lupo. Una risata gutturale e mefitica attraversò la mente del ninja di Ashina. Ma non c'è tempo da perdere con queste nullità. Forza, uccidilo e torniamo ad occuparci delle cose più importanti. Il comando di Kutsu sarebbe stato chiaro e non avrebbe gradito insubordinazioni. Il suo controllo sulle membra del giovane, però, era ancora acerbo e non sarebbe riuscito a fare alcunché se non arrabbiarsi ed inveire se Sekiro non lo avesse ascoltato.
    Qualsiasi fosse stata la scelta finale, comunque, era davvero tempo di rimettersi sui propri passi e tornare da me ed il suo compagno.

    [Insieme]

    Tornato al tuskur di Yusica, Sekiro sarebbe stato indirizzato in un luogo diverso dalla casa della Sciamana da un villico lì presente che aveva ricevuto istruzioni in merito. Si trattava di una casupola di pietra a pianta quadrata, molto semplice e discretamente piccola, dal cui comignolo, di dimensioni piuttosto maggiorate rispetto a quelle ordinarie, usciva una gran quantità di fumo. Avrebbe notato, avvicinandosi all'edificio, che tutt'intorno ad esso c'era molta meno neve di quanta ce ne fosse intorno alle altre abitazioni. Non appena fosse entrato avrebbe immediatamente capito il motivo: era la fucina del villaggio ed il calore immane che proveniva da quell'edificio lo rendeva quasi un miraggio rispetto al panorama dell'isola gemella di Genosha. Yusica subito si mosse per portare al giovane la bevanda azzurrina che avevo preparato anche ad Hideo e la solita tazza di citatap caldo, questa volta però non sfruttando i suoi poteri, dato l'ambiente circostante. Se sei qui vuol dire che hai completato la tua missione. Dissi, chino sul banco da lavoro, senza voltarmi, oscurando completamente alla vista del giovane ciò su cui stavo mettendo le mani. Raccontami quanto è accaduto. Domandai, mentre ancora gli davo le spalle. Hai incontrato anche tu Momin, per caso? Domandò Yusica, ignara di quanto avrebbe scatenato nella mente del Kenkichi. Sì, perché Sekiro avrebbe nuovamente sentito il Drago Nero d'Ashina gridare d'odio e rancore, aggrappandosi alla sua anima e trascinandolo nel suo mondo interiore a forza. QUEL MALEDETTO BIONDINO! Gridò il drago gigantesco, digrignando i denti. L'INFAME CHE HA UCCISO IL RYUUKISHI DI MIA MADRE. Ovvero l'uomo cui somigliava lo pseudo-Demone della Prova che lo aveva attaccato qualche ora prima. Lui e quei suoi mondi ... i suoi mille corpi. Per venire riammesso nel clan ... tsk. Quella la giustificazione che disse a Etsuya mentre stava morendo. Essere riammesso nel clan di cui non era capace neanche di usare la tecnica segreta! Kutsu era ignaro del reale motivo per cui Momin volesse venire riammesso dopo che gli furono assegnate l'Elmo e la Spada del Paria ma forse, con una buona dose di intuizione e con qualche informazioni in più sui dettagli, avrebbe potuto intuirlo. Il Kenkichi rinnegato aveva pianificato la sua vendetta: essere riammesso nel clan era il primo passo per poter mettere in moto le sue barbariche tecniche proibite e annichilire e violentare per l'eternità coloro che lo avevano deriso ed esiliato.
    Ma, girandomi e mostrandogli i due oggetti che avevo in mano, la sua mente venne nuovamente ritratta verso il mondo reale, strappandola dalle grinfie dell'oscuro drago. Abbiamo bisogno di un medico per un innesto corretto e completo, ma per il momento ho effettuato una modifica che ti permetterà di utilizzare la protesi il tanto necessario per prenderci confidenza finché non torniamo a Kiri. Nella mano destra vi era un piccolo marchingegno sferico, sulla cui superficie erano presenti alcuni piccoli uncini avvitanti; nella mano sinistra vi era, invece, un semplice braccio meccanico, spartano per caratteristiche ma facilmente occultabile, se desiderato. Giunti a Kiri, dove ho tutti gli attrezzi necessari, potrò modificarlo come preferisci. Potrò anche aggiungere degli speciali meccanismi, se lo riterrai opportuno. Dissi, attendendo che lo Shinobi recuperasse gli oggetti. [Note]Siccome sto facendo adesso la giocata per i meccanismi, mi sembrava carino dare l'input per parlare della cosa del braccio-rampino in un'altra giocata. Inoltre, in questo modo, possiamo dire che l'arto fatto qui era soltanto "di prova", come ho fatto nel post, e poi sostituirlo con uno completo e ad immagino di quello che preferisci in futuro. Quell'oggetto che vedi insieme alla protesi è un sistema d'ancoraggio dell'arto. Sostituisce l'articolazione della spalla, quindi necessita di una complessa operazione per essere inserito, ma permette movimenti altrimenti impossibili dell'arto. Per uno spadaccino è un vantaggio discreto. Commentai mostrando come il mio braccio sinistro non avesse problemi a ruotare di 360° sul proprio asse e di muoversi dietro la mia schiena come se si stesse muovendo davanti a me. [Equipaggiamenti]Sistema di Ancoraggio dell&#039;Arto Artificiale [Vario]
    Questo sistema consiste in una base ancorata all&#039;osso con un perno inserito nell&#039;osso stesso per garantire stabilità. Può sostituire totalmente un&#039;articolazione. Al centro della base è presente una concavità semiferica che permette l&#039;ancoraggio di Arti Artificiali compatibili. Ogni sistema di ancoraggio può ospitare un solo Arto Artificiale.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 15)
    [Da studente in su]

    Arto Artificiale Kiriano Base [Potenziamento]
    Si tratta di un vero e proprio arto metallico che l&#039;utilizzatore dovrà sostituire rispetto ad un arto che ha perso o decide di amputarsi. Sarà completamente utilizzabile per effettuare tecniche avanzate e potrà impastare chakra. Tale arto può essere utilizzato come alloggio per ospitare armi, protezioni o altri oggetti di pari dimensioni, a discrezione dell&#039;utilizzatore e pagandone il costo. Questo arto artificiale è richiede un "Sistema di Ancoraggio dell&#039;Arto Artificiale" per funzionare. Rispetto al "Sistema di Ancoraggio" l&#039;arto artificiale può muoversi su tutti e tre gli assi liberamente con un&#039;ampiezza massima di 180° consentendo movimenti anche non normalmente possibili da un&#039;articolazione normale.Tipo: Supporto - Contusione
    Dimensione: Media
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 80)
    [Da genin in su]
    Misi poi una mano nella tasca interna dell'armatura, estraendo un piccolo rotolo di carta simile ad una caramella. Questo, invece, è per te, Hideo. Mi avvicinai al giovane, porgendo l'oggetto che poi si sarebbe rivelato un tonico di mia creazione. [Equipaggiamento]Tonico Sensibilizzante Minimo [Tonico]
    Ingerendo questo tonico l’utilizzatore accentua tutti i suoi sensi, ottenendo +1,5 alla Percezione per 2 round. Dose Massima: 1 al giorno.
    Tipo: Tonico – Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Potenza: 1 – Durezza: 1 – Crediti: 30
    [Da chunin in su]
    Non era niente di eccezionale ma, provvidenzialmente, per le capacità che aveva sviluppato quel giorno, poteva rivelarsi davvero qualcosa di prodigioso. Il vostro lavoro qui, oggi, è terminato. Avete onorato Kiri e, di questo, ne sono contento. Ci vediamo tra due giorni in Amministrazione. Ho alcune cose da comunicarvi. Poi, rivolgendomi a Sekiro. In quell'occasione mi dovrai dire se avrai intenzione di sottoporti all'operazione per l'inserimento del sistema d'ancoraggio. Avremo anche il medico che si occuperà di tale evento in Amministrazione con noi.
    Uscendo, avrebbero trovato Kakuresata e Kyofu pronti a scortarli, in volo, a Kiri. Io avevo ancora alcune questioni da svolgere con Yusica ad Azumaido, ma, soprattutto, avevo qualcosa da recuperare a Kotetsu Sakura.

    [Alcuni giorni prima]


    Cosa sei disposto a fare per me perché io condivida con te i miei segreti? Col volto improvvisamente serio, Momin avanzò questa semplice domanda. Tutto il necessario. Risposi io. Il ragazzo, allora, tornò a ridere con quei suoi occhi sempre a metà tra l'allucinato ed il disperato. Allora ho solo due richieste, per tua fortuna. Si avvicinò con le mani dietro alla schiena. La prima, la più semplice: voglio un allievo! Tanta arte, tanta intelligenza non possono essere solo da monito per gli altri. Devo avere qualcuno che sia in grado di replicare le mie imprese ed aiutarmi a crearne di nuove ... o meglio, di più grandi! Annuii leggermente. Ti farò trovare la persona giusta al momento giusto. Commentai. Bene, bene ... la seconda ha a che fare anche con la tua richiesta. Sai, in gioventù, quando iniziai a creare il mio capolavoro a Kotetsu Sakura, mentre mi igegnavo per comprendere come poter fare per soggiogare tutti quei poveri cretini, dovetti rientrare nelle grazie dei membri del Clan andando ad uccidere un uomo in terre lontane. Un Kenkichi che aveva disertato o che si era allontanato dalla vita di Clan, non ho capito ma non è neanche importante. Parlava della cosa come se stesse parlando dei più schifosi organismi che la terra avesse partorito e la cosa mi disturbava non poco. E fu durante quell'evento che incontrai quel tizio coi capelli verdi... come si chiamava ... Tenson Korin. Oh, sì, lui, proprio lui! Mi disse che aveva avuto una visione sul sottoscritto. Mi disse che anche io, in qualche modo, avrei raggiunto una forma di immortalità impura, niente a che vedere con il Siero Benedetto di cui si riempiva tanto la bocca e che aveva lasciato a Etsuya, l'uomo che mi fu ordinato di uccidere. Iniziò a camminarmi intorno, divertito. A me, come sai della vita eterna e di tutte queste menate da supercattivi dei fumetti non mi interessa niente. Io voglio che viva in eterno solo la bellezza, l'arte, la perfezione! Il mondo deve essere il solo spettatore di opere ineguagliabili, pure, sublimi! Emisi un suono gutturale, simile ad un ringhio dimostrando come stessi perdendo la pazienza. Non sono qui per ascoltare nuovamente la storia della tua vita, Momin. Dimmi solo quello che devo sapere e come fare ad ottenerlo. L'uomo tornò a ridacchiare soddisfatto. Va bene, va bene, non c'è bisogno di scaldarsi tanto! Fece una linguaccia piuttosto infantile. Alla fine l'immortalità l'ho raggiunta davvero e con un metodo piuttosto semplice: ho diviso la mia anima e l'ho racchiusa in alcuni oggetti. Finché non verranno distrutti tutti, nel giro di alcuni giorni, se anche un singolo oggetto dovesse essere spezzato, briciato, fuso o qualsiasi altra cosa si proverà a fargli, esso verrà a riformarsi. Ho racchiuso 技術 Gijutsu, la porzione della mi anima che riguarda le mie capacità, nel primo Ricevitore di Chakra che ho mai brandito. Più simile ad una siringa che ad un reale ricevitore, avrebbe indirizzato anche parte dei miei studi futuri sul corpo umano. Ho racchiuso Haji, la parte della mia anima che rimembra la vita da rinnegato nell'Elsa della spada del Paria, la spada di scherno che quelli come te affidavano ai membri del clan che non riuscivano a sviluppare le abilità di sangue. Ho racchiuso 横たわる Yokotawaru, all'interno dei ninnoli votivi delle divinità Kenkichi, cosicché non potessi mai dimenticare l'arte che ho sempre ripudiato. Ho sigillato 復讐 Fukushū all'interno del mio Elmo, cosicché il volto che mi era stato affidato diventasse poi il volto che i posteri non avrebbero mai più potuto scordare. Ed infine, ho nascosto 知識 Chishiki all'interno di questo tomo. Compiendo i sigilli necessari alla tecnica del richiamo e toccando un sigillo che aveva sotto l'orecchio sinistro, Momin evocò un pesante e grosso tomo che mi porse. È qui che ho appuntato e custodito i segreti di questa conoscenza d'immortalità da me ideata. Me lo porse ed io feci per raggiungerlo ma, quando stavo per afferrarlo, lo fece nuovamente scomparire, pareggiandolo. Avrai i miei segreti solo quando io avrò le mie richieste, Kensei. Ora va'.
    E con quelle parole che riecheggiavano nella mia testa mi svegliai sulla fredda terra del tempio della appena riscoperta Kotetsu Sakura. L'Elmo di Momin, che avevo indossato pochi istanti prima, era al mio fianco, sul pavimento, davanti alla grossa stele di cui mi aveva raccontato il Tokugawa. Mi alzai, guardandomi intorno alcuni istanti e pensando al da farsi. Raccolsi infine l'Elmo e, a passi tardi e lenti, mi incamminai verso la superficie. Sapevo cosa dovevo fare.





    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note
    Combattere con Handicap Attivo.

    Assetto Gakutensoku: Nessuno.




    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  14. .

    Il Villaggio del Lupo


    Capitolo Due


    Atto V
    Misure †



    Quel posto era esattamente come me lo aspettavo e, sotto un certo di vista, anche il "proprietario". L'uomo, che certamente si era dimostrato burbero ed indisponente durante le prime fasi dell'incontro, adesso si stava tramutando in un compiaciuto lussurioso che, a sentire di possibili e grandi guadagni, iniziava a salivare e sbavare come un animale affamato. Cercava, ovviamente, di mantenere un qual contegno ma il fatto che le mie parole lo tentassero e che intravedesse in esse grandi possibilità traspariva manifestamente dal suo gesticolare e dalle sue stesse parole. Conosco quel titolo, ne abbiamo sentito parlare in diversi contesti, sempre relativi alla Bruma. Si dice che la Scarlatta, uno dei loro capi, abbia ricevuto una sonora sconfitta, un decennio fa, da qualcuno con quel titolo, un uomo con dei coccodrilli. Ma si dice anche che la battaglia per mare di un anno fa, con draghi, navi dalle vele Cremisi, e la flotta della Bruma, abbia portato i nostri nemici a catturare un altro con quel titolo, che cavalcava un drago rosso. E si dice ancora che un uomo con quel titolo ha fatto uno scherzetto simpatico alcuni mesi fa alla Bruma, facendo parecchio arrabbiare il Vermiglio. Immagino sia tu questo uomo, che gli ha fatto esplodere una nave vicino alla loro fortezza, giusto? Allargai leggermente le braccia. Ognuno ha i propri metodi. E i propri meriti. Mi limitai a commentare, confermando velatamente ma non apertamente quanto mi fosse stato attribuito. Avevo tuttavia due rimpianti su quel piccolo scherzo che feci con la nave diretta alla Bruma: il primo, ovvio, era che la nave, purtroppo, fosse stata fermata prima di raggiungere le coste del paese gemello di Kiri, dovendo sottostare a quelli che mi sono stati descritti come controlli standard in una sorta di blocco navale ad alcune miglia dal primo porto disponibile e, quindi, detonandosi anticipatamente rispetto quanto preventivato; il secondo era non aver potuto vedere il botto.
    Questo mi dimostra che tu sei un loro nemico, il ché è un bene, ma temo che tu non sia troppo informatico sulla storia degli ultimi anni. Permettimi di farti un riassunto più dettagliato rispetto a prima. Fino a sei anni, la Bruma dominava i mari, ma si preoccupava poco degli affari continentali, la Scarlatta era ossessionata a rinforzare le sue forze per poter sconfiggere voi di Kiri ed avere il dominio sul mare. Sembra che quella donna sia a capo della Bruma da quasi una dozzina di anni e che abbia sempre avuto più interesse per voi che per noi. Le conclusioni del mio interlocutore erano sensate ed un ripasso di storia era sempre ben accetto. Dopotutto, come diceva la famosa massima? Conosci il tuo nemico! Sembra un classico caso di vendetta. Commentai semplicemente. Un pretesto banale, certo, che mi suggeriva qualcosa anche sulla personalità della Scarlatta. Nel frattempo: il Cielo era in guerra con il Paese degli Uccelli, cercava di conquistarli, ma per quanto più grande, non era armato bene quanto i suoi avversari, che cavalcano grossi volatili in battaglia. Dall'altra parte, noi del Lupo cercavamo di schiacciare il Miele, piuttosto testardi anche loro, se vuoi la mia parola a riguardo. Poi, improvvisamente, qualcosa cambiò: una qualche forza criminale arrivò al Cielo, non abbiamo ben chiaro chi fosse, so che il loro capo si fa chiamare Re di Denari e ne ha portato parecchio di denaro al Cielo, corrompendo e, allo stesso tempo, arricchendo i commerci. E qui, finalmente, entra in gioco Kohaku e la Pioggia. Si trattava dell'influenza di Amegakure no Sato. Dissi, fornendo anche io informazioni, a quel punto, al malavitoso. Ed anche il Villaggio della pioggia si è guadagnato una particolarissima posizione all'interno della lista dei nemici di Kiri, in un modo o nell'altro. E, la questione, era decisamente complicata.
    Zhong continuò spiegando come, a quel punto, il Re di Denari avesse aiutato direttamente la Bruma nel Miele, utilizzando un alleato mascherato la cui nomina mi fece tornare alla memoria la foto recuperata sull'isola Jiro. Certo, non potevo averne la certezza, ma i pezzi del puzzle si stavano incastrando da soli, uno accanto all'altro, senza che dovessi sforzarmi eccessivamente e quindi raggiungere quella conclusione sembrava piuttosto scontata. Credo di sapere di chi state parlando. Dissi, semplicemente, continuando ad ascoltare. Fu a quel punto che entrò in gioco un protagonista atteso ma che nessuno ancora avesse nominato. I Cremisi. Interessante. Dissi, mentre l'uomo spiegava come Itai fosse arrivato alla Bruma seguito proprio dai bravi del Veterano. Quanto detto dal Kappa di Meika, durante la missione con Fudoh, finalmente prendeva una forma più netta e definita, completando il quadro della situazione.
    A quel punto l'uomo fece una pausa, girando per il locale e scolandosi dei bicchieri rimasti a metà, controllando anche se fossero rimaste bottiglie aperte da poter tracannare. Solo quando trovò quello che stava cercando, proseguì il suo discorso. Ora arrivano le buone notizie: questi accordi, necessari per tenersi i tre prigionieri che avevano catturato, a ciò che sappiamo due ragazzine e quello che immagino sia il tuo predecessore, hanno portato ad un rallentare dei commerci per Cielo e Miele. Le nostre spie hanno sentito dire che la Scarlatta era inamovibile: voleva quei prigionieri della tua terra, voleva dimostrare che la Bruma aveva piegato la Nebbia, seppur solo tre persone, il ché ha portato un pò di maretta con il Re di Denari, interessato ai propri guadagni. Aver sconfitto il Kage ed una delle sue kunoichi migliori poteva, indubbiamente, dare una certa dose di sicurezza, quindi, in un certo senso, capivo la decisione e la fermezza del vertice della Bruma nei confronti dei suoi alleati. Credeva di aver guadagnato un po' più potere, in quegli accordi. Poi il tuo scherzetto alla nave commerciale: una dimostrazione della loro debolezza ed un'incrinatura, che dimostrava che Kiri non era poi così sconfitta e, ho sentito dire, qualcuno era sopravvissuto, anche se ho delle storie confuse arrivate dalle nostre spie, una testa parlante, o qualcosa del genere, che parlava di un uomo di metallo, che immagino sia tu, e di un uomo fenice? In ogni caso, questo posso usarlo. I ribelli del Cielo e degli Uccelli stanno alleandosi con Kiri per attaccare la Bruma adesso, che ne pensi? Ti piace come piano? Abbiamo spie che potrebbero far arrivare alle giuste orecchie tutto ciò. Ah! Ho anche altre notizie sui tuoi compagni prigionieri della Scarlatta ed i suoi, se vuoi. Rimasi perplesso nell'ascoltare del "sopravvissuto". Non capivo a chi si riferisse, non mi era chiaro se si trattasse di un sopravvissuto all'attacco alla nave o quant'altro, quindi non potevo che fare ipotesi a riguardo. [Note]Alle Ombre, il Kaguya non è sceso in dettagli riguardo come abbia sconfitto il suo avversario, quindi non credo che Kensei sia in grado di collegare le due vicende con le informazioni in suo possesso, attualmente. Le tue deduzioni sono corrette, Zhong Zhing. Dissi, confermando ancora senza esprimermi nettamente a riguardo. E direi che la tua idea sul come gestire i chiacchiericci sia anche corretta. Il tempismo e le dinamiche sembrano perfette. Dissi, con un certo orgoglio. Le vostre spie sono in grado anche di dare indicazioni riguardo le difese della Bruma? Modi per entrare nell'arcipelago senza dover passare da uno dei loro blocchi navali? Sorrisi sotto l'elmo, poi, prima di rispondere anche all'ultima parte di quel suo monologo. So che mi hai posto sotto forma di domanda la possibilità di avere altre informazioni sui prigionieri. Dissi, tagliente. E so anche perché l'hai fatto. Il nostro, dopotutto, è un accordo d'affari e, negli affari, niente si dà per niente, giusto? La voce era grave e ferma, facendo intendere che la situazione mi piacesse assai poco ma che, per il momento, ero disposto a sottostare a qualche richiesta, se necessaria. Cosa vuoi in cambio di quelle informazioni? Avrei chiesto, direttamente, senza girare troppo intorno alla questione. Il tempo a disposizione, dopotutto, non era infinito.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note
    Combattere con Handicap Attivo.

    Assetto Gakutensoku: Nessuno.
    Simboli della Psiche attivi: 1
    Potenza Simbolo: +160.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  15. .

    Il Chelonafobico


    Epilogo


    Atto XV
    Preziosi Congedi †



    Talvolta il Kaguya mi ricordava un ninja a me piuttosto caro, sia in termini affettivi che economici, dati i soldi che spendevo in cachet per farmi passare il mal di testa dopo aver parlato con lui: mi riferisco ovviamente a Fudoh - e se alcuni di voi hanno pensato che stessi parlando di Sanjuro, non avete ben compreso il rapporto che vi è tra me ed il Consigliere della Nebbia. Infatti, la puntualizzazione che fece sulle falci fu particolarmente ... strana. Era ovvio che non gli stessi suggerendo di viaggiare con tutte le falci in vista, la domanda sull'arma preferita, infatti, avrebbe dovuto fargli suonare un qualche campanello in tal senso, ma l'uomo si divertì in un pedante monologo sulle difficoltà di maneggiare armi come le sue. Inutile dire che sembrasse tutto un gigantesco doppio-senso. Non che nascondere armi sotto il mantello sia un'ottimo o diplomatico biglietto da visita. Incalzai pungente riguardo la sua osservazione sul fatto che lui, a differenza mia, non avrebbe potuto trasportare armi impunito all'interno di un villaggio. Se da una parte è vero che nessuno sano di mente lascerebbe una spada ad un ninja come me che con tale arma può distruggere praticamente qualsiasi cosa cerchi di colpire, dall'altra è inutile privare dei propri oggetti esseri in grado di generare fiamme, fulmini o acqua o quel che sia con potenza inimmaginabile e spesso inarginabile con il solo utilizzo dei propri arti e del proprio tantien. Dissi, riguardo alla sua constatazione. E credo che ti sei dimenticato del Raiton che mi hai visto sferrare al Cuore al Villaggio dell'Abete, Shogenin. Puntualizzai, con una certa boria. Dovremmo combattere nuovamente insieme, un giorno. Dissi, con un certo tono di sfida. Fianco a fianco o uno contro l'altro - in un amichevole allenamento, s'intende - non fa differenza: si può sempre imparare qualcosa, tanto dal proprio alleato quanto dal proprio nemico. Rallentai un attimo, rendendo le parole seguenti ben più ponderate e maestose, a sottolineare il mio lavoro da Kage dell'ultimo periodo. Dopotutto questo non è altro che il concetto alla base della nuova educazione kiriana: è l'idea alla base dell'attuale rituale della Nebbia di Sangue.
    Venne poi la parentesi sulla Falce di Luna, un'arma peculiare e che mi ricordava qualcosa, pur non riuscendo a carpire esattamente cosa. La Falce di Luna, forse la più semplice, sotto certi aspetti, ma in qualche modo è quella a cui sono più legato, con cui combatto più fluidamente. Disse, mentre notavo un sorriso quasi amaro spuntare sul suo volto. Ma mano a mano che parlava, che raccontava della sua arma, di come l'aveva ottenuta, di quanto ci avesse combattuto, di come, alla fine, qualsiasi mostro di potenza potesse capitargli tra le mani, lui tornasse sempre alla sua Falce di Luna, la più semplice eppure, la sua preferita, il mio pensiero andava a quella frazione di anima dispersa, rubata, di cui ormai non avevo più notizia e che, davvero, non avevo idea di come poter ritrovare: Saruhyondo, l'arma che mi fu strappata e ripromessa, l'arma che da anni occupa i miei pensieri, i miei sogni ed i miei incubi ma che ogni giorno che passa percepisco più lontana e irraggiungibile.
    E con quel pensiero in testa, mentre le parole del risorto divenivano ovattate, distorte, remote, lasciai che la discussione cadesse, fin quando i progetti su Ame e sugli Hayate non vennero tirati in ballo ma, soprattutto, finché il Risorto non si risparmiò di spendere parole comprensive sull'Hokage. Come molte persone con cui collaboro, ha i suoi alti e bassi, d'altronde, siamo tutti umani. Io, ad esempio, come le dissi, ho fatto l'errore, anni fa, di fidarmi del Flagello: il ché mi porta ad essere quasi sempre comprensivo con il mio prossimo, chiunque egli sia, se questi non cerca di ostacolare la mia Vendetta. Una macabra coincidenza il fatto che Jeral fosse tirato in ballo soltanto alcuni istanti dopo che mi fossi perso nei miei personali pensieri d'odio verso la sua figura. Vedi, Kaguya, c'è un errore di fondo in codesto ragionamento. Puntualizzai, mentre l'indice della mano destra si agitava, rivolto verso l'alto, quasi con fare di monito. Il Flagello è un infame ma è una persona che agisce, per quanto paradossale possa sembrare, con raziocinio. Questo fa di lui una minaccia ma lo rende anche gestibile, se capisci cosa intendo. La voce divenne poi più affilata. Raizen, al contrario, è un incapace. Un Kage che non sa prendere decisioni, che sacrifica i propri ninja non per il bene del proprio villaggio - sacrificio allora comprensibile e, per molti versi, giustificabile -, no, ma per la sua incredibile ed impareggiabile inadeguatezza. È ottuso, oltre che estremamente supponente. Qualcuno esterno a quella conversazione avrebbe potuto quasi pensare che stessi facendo un monologo-autodescrittovo - almeno in questa seconda frase. Ed a differenza di Jeral, per la sua imprevidibile incapacità, è una minaccia del tutto inarginabile. Una minaccia che va eradicata come si eradica l'erba cattiva. Feci una pausa. L'odio che mi assaliva ogni volta che pensavo all'Hokage, a quanto Oda mi avesse raccontato su Sho, su ciò che gli era successo, sul suo rapimento, a quanto Sho stesso, una volta tornato autonomamente mi avesse detto che gli fosse accaduto a Cantha, era qualcosa che tralicava perfino la natura della mia tecnica proibita: era un sentimento profondo, radicato, immutabile, atavico ed innato. Qualcuno, in libri contenenti più saggezza di quanta io potrò mai manifestare, definisce questa passione come orgoglio paterno. Se un giorno dovessi trovarti a dover collaborare strettamente con lui, capirai ciò di cui sto parlando.
    Placati i miei sentimenti, seguitai il discorso col mio dettagliato piano su come avessi intenzione di aggirare gli Hayate, su quali poteri avrei dovuto sviluppare per riuscirci pienamente e, infine, quale sarebbe potuto essere il ruolo del Mercenario in tutto quel bailamme. Lungi da me criticare, o comprendere, questo strano metodo di manipolazione dei ricordi, ma da quel che ho visto, lei è un utilizzatore di Fuuinjutsu con delle buone capacità: non sarebbe più semplice utilizzare quelli? Appunto, non conosco né i fuuinjutsu, né tanto meno questo suo strano uso del sangue, Inquisitore-sama, ma so che il Mikawa di Oto aveva impiantato delle idee e degli ordini in Hoshikuzu Chikuma, tramite dei fuuinjutsu, come so che lei, poc'anzi, su quel sasso ha impiantato qualche jutsu che scatterà all'opportuno evento. Non sarebbe più facile fare altrettanto su se stesso? Non per essere rude, ma il suo corpo ha così tante ustioni e cicatrici, che se anche si incidesse un fuuinjutsu, probabilmente non si noterebbe. L'uso di queste fiale, invece, implica che lei ne debba sempre avere una vicino e, appunto, sono sprovvisti di Fiducia, fra quei cani, non dia per scontato di poter sempre raggiungere queste sue fiale. Delle perplessità legittime quelle del mio compagno, che mi sbrigai a sbrigliare in poche parole. Il problema dei Fuuinjutsu, Kaguya, è che un esperto può riconoscerli e, se necessario, scioglierli. Non necessitano d'altro se non di inchiostro, per questo sono assai versatili ma, sotto taluni aspetti, sono poco affidabili. So soltanto per sentito dire quanto accaduto ad Hoshi per mano del Garth, ma, come sai, Hoshikuzu è riuscito anche a liberarsi, in qualche modo, dal giogo del Sovrano Mikawa. Puntualizzai secco. E questo, nel mio caso, è bene che non succeda. Continuai ironico. L'Arte dei Filatteri, al contrario, è un'arte complessa, che richieda qualcosa di più di semplice inchiostro: richiede il sangue del proprietario dei ricordi, richiede quindi una sorta di malvoluta accondiscendenza, per lo meno, ed è un'Arte tanto antica quanto dimenticata. Riuscire a leggere all'interno del liquido cremisi che posso creare richiederebbe il trovare i giusti libri e l'esercitarsi le giuste ore. Era evidente dove stessi arrivando a parare con quel discorso. Inoltre, a quel punto, mi pizzicai un dito della mano destra con le protesi metalliche, similmente a come facevo quando effettuavo la tecnica del richiamo. Allungai poi la mano sanguinante verso il mio interlocutore. E, come vedi, non ho bisogno di raggiungere le fiale. Sono loro che raggiungono il sangue, quando di loro c'è bisogno. E, così dicendo, chiusi e serrai la mano, soltanto per riaprirla, un istante dopo, mostrando sul palmo della stessa, una fiala in vetro contenente una goccia del mio stesso sangue. [Note]Il filatterio non è, almeno a livello di regolamento, una vera e propria boccetta da portarsi dietro. Semplicemente è qualcosa che si crea quando si tenta di immagazzinare il sangue altrui attraverso le conoscenze degli Artisti del Sangue.

    Arte della Creazione Cremisi
    Arte: L'utilizzatore è in grado di immagazzinare una quantità di sangue proprio od altrui pari ad una Leggera di Vitalità. Il contenitore prende il nome di filatterio e può registrare informazioni o ricordi relativi al proprietario del sangue. Non c'è limite alla quantità di informazioni; possono essere aggiornate liberamente. Solo l'utilizzatore può leggere il filatterio. Registrare od aggiornare le informazioni richiede uno slot Istantaneo.(Consumo: ¼ Basso)
    [Da genin in su]
    Ciò che aggiunse sul finire di quella discussione, tuttavia, fu la unica, vera, asserzione che necessitava di una nuova infusione di intenzioni preparative. In ultimo, se non ricorda di dover bere da quella fiala per qualche motivo, perché dovrebbe farlo? Lascerebbe alla sua Spada il dovere di ricordarglielo? Sempre che, appunto, quelli di Hayate non la dividano dall'arma per sfiducia. La prima cosa che feci fu puntualizzare una cosa fondamentale. Sono già stato diviso dalla mia arma una volta. Non permetterò mai ed a nessuno che accada di nuovo. Il tono era decisamente freddo e grave. Ma le tue osservazioni sono giuste Shogenin. Ed è qui, come negli altri contesti descritti prima, che entrerai in gioco te. Tu avrai una copia di quel filatterio, così come qualche mio sottoposto di fiducia a Kiri. Quando sarà il momento, quel filatterio mi verrà posto ed io lo leggerò. Sono poche, nel continente, le persone scelte per portare avanti il compito del Demiurgo: e se me lo porrai io non potrò che crederti. Se sarà troppo presto, mi basterà ripetere il procedimento e riaffidarti il filatterio. Se, invece, sarà il momento giusto, allora tutto sarà andato come sperato.
    La discussione poi entrò nel vivo: si parlò di chi dovesse uccidere chi, e quando. Benché tutto scorse in modo piuttosto liscio, alcune cose necessitarono di essere puntualizzate. La Speranza, allora, sarà tutta tua. Non temere. Dissi, sentendolo ben disposto a lasciarmi la quasi-esclusiva sulla Fede. Ma la vera notizia, qualcosa che mai mi sarei aspettato di trovare all'improvviso e senza la benché minima ricerca, fu l'informazione che da anni cercavo senza sosta: il destino della proto-lama insanguinata. L'Arma di Zabuza Momochi, il primo, vero, Demone della Nebbia. So che non sono fatti miei, ma, il cane dei Tamasizu è letteralmente un traditore del suo villaggio che ha con se una delle vostre Sette Spade, la Tagliateste. Sicuro di non avere nessun interesse verso il cadavere, o i suoi averi? Della Spada, date le mie preferenze, non ho problemi a lasciarla comunque al villaggio di provenienza. Pelle ed ossa, al contrario, mi aggrada l'idea di rilavorarle. Le potrei anche fare una poltrona per il suo ufficio, a quel punto, se vorrà. Rimasi un secondo spiazzato, lasciando quasi che un muro di silenzio separasse me ed il mio interlocutore. Cosa? Fu la prima reazione che ebbi. La Tagliateste? Domandai, più incredulo che in cerca di una reale risposta. Bhè, questo cambia un po' le cose. Portai una mano al mento, ponderando sulla necessità di far sapere la natura della più famosa, insieme a Samehada, delle Sette originali. Capisco che il Tamasizu sia un traditore di Kiri e, infatti, a me interessa che paghi. Non ho la pretesa di farlo con le mie stesse mani, sia perché non ne ho un reale interesse - lo farei per dovere e per rendere giustizia a Kiri - sia perché non ti priverei mai di una gioia tale. Ciò che è necessario per me è che sia fatta Giustizia. Una visione indubbiamente pragmatica, per quanto stessi letteralmente parlando di massimi sistemi. Ma la Tagliateste deve tornare a Kiri. Anzi, devo essere più preciso. Deve tornare a me. Quella frase avrebbe sicuramente incuriosito il Kaguya. Kubikiri Hōchō è considerata da molti Kenkichi una Lama Insanguinata: si narra che le sue abilità legate alla rigenerazione dell'Acciaio attraverso le ferite nemiche non siano altro, infatti, che i poteri della Kenkichi raggiunto il suo massimo livello. Come tale, devo rivendicarne il possesso. A qualunque costo.
    Quanto ai mobili d'osso e pelle umana, un rito macabro anche per il sottoscritto, mi limitai a rispondere secondo etichetta. Qualsiasi dono è bene accetto, Kaguya. E con queste parole i nostri propositi, questioni ed accordi si conclusero favorevolmente. Era arrivato il momento di occuparsi dell'ultima cosa che ci teneva in quel luogo.

    Davanti al terrore del Mercenario per le tartarughe, anche la mia repressa vena comica non poté che palesarsi un poco. Era difficile resistere a quel volto così contrito ma, al contempo, così impegnato a dissimulare tranquillità e rilassatezza, ma la capacità di far finta di niente del Risorto riuscì a scavalcare la mia necessità di canzonarlo. Va benissimo avere informazioni su Kohaku, Juudaime-sama. Semmai lo incontrasse, sono sicuro che avrà modo di testare il suo sistema di memorizzazione di informazioni, chiedendogli di Kobyaru, un nome che quel tizio ricorderà, se lei sarà convincente. Mi disse, sbrigandosi a puntualizzare come si sarebbe accontentato anche di informazioni soltanto pur di non mettere piede su quell'animale di dimensioni colossali. Era davvero tutto troppo assurdo per sembrare vero. Estraendo il filatterio creato in precedenza, comunque, impressi su di esso quel ricordo, quella frase finale e quel nome: Kobyaru. Dissi, annuendo leggermente. Non dubito delle mie capacità persuasive. Aggiunsi poi, pur non essendo, queste, affatto convenzionali portando, la maggior parte delle volte, o a gravi e irrimediabili menomazioni o alla morte.
    Venne infine il momento del congedo, immediatamente dopo aver raccolto e diviso nel modo più consono i resti di hekibasa ritrovati sul posto. Alla prossima volta, Juudaime-sama. Alla prossima, Shogenin di Suna. Risposi, dimostrando una certa nostalgia ed una certa affezione per quel soprannome.
    La eco di quegli eventi fu particolarmente grande e rilevante, specie dopo l'esplosione che nelle settimane successive devastò in mare aperto, nell'arcipelago della Bruma, la Nave che era partita dal porto di Jiro il giorno successivo alla nostra dipartita dalle terre delle miniere. Il riverbero della notizia su talmente grande amplificato che raggiunse Kiri in soltanto mezza giornata. Ma in cosa scaturì e ciò che ne derivò è storia per un altro momento.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note

    • Round di TS restanti: 0
      - Unità d'Odio restati: 0.
      - Unità d'Odio extra generabili: 0.

    • Combattere con Handicap attivo da 4 Round.

    • Assetto Gakutensoku: Corsa.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.

    • Simboli della Psiche utilizzabili: 0.

    • Fuuinjutsu Inarrestabili Tracciati: 0



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

1206 replies since 3/2/2012
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