Posts written by Febh

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    Pregiudizio

    Capitolo 4

    Annuii con espressione seria alle parole del Kage sui binari che percorrevo, e nonostante questi portassero alla sua dipartita non sembrava affatto interessato a farmi deragliare...cosa che interpretai come un eccesso di sicurezza e arroganza da parte sua, senza sapere che eravamo entrambi imbrigliati in un discreto fraintendimento. Quanto all'istruttore che potesse fornirmi le basi della Hiraishin annuii: avevo sentito parlare della Foresta di Pietra ma non mi ci ero mai recato volontariamente, non avendone motivo. Molto bene, appena le pratiche burocratiche saranno concluse mi dirigerò là. Avrei detto, accogliendo un parere positivo sul mio voler posporre lo studio dei Fuuinjutsu.

    Non ho notizie sul villaggio originario di Yuri. Spiegai. Ma sono abbastanza certo che quello non sia il suo aspetto originario, ci sono dei segni di chirurgia. Tuttavia ignoro quale fosse l'aspetto iniziale, ma la ho vista combattere con abilità in corpo a corpo. Quanto al medico, dopo averlo descritto al Sensei è risultato che si trattava di un membro di Hayate. Tutti e tre i clienti del bordello erano membri di Hayate, ma non ho avuto sentore di un legame più profondo di un semplice accordo commerciale. Ad Ame basta pagare. Mostrai con la Percezione Falsata l'immagine delle tre figure: il Coraggio, la Mansuetudine e la Magnanimità. Ignoro i loro esatti obiettivi e non ero nella posizione di indagare ulteriormente, ma se fanno affari attraverso il bordello della Zahard, allora sono anche raggiungibili tramite esso. Questo però esporrà la mia copertura, bruciando completamente il ruolo del Fauno ad Ame, quindi conviene usare l'informazione solo quando sarà strettamente necessario e in grado di fornire una vittoria significativa. Avrei ripetuto le poche parole sentite durante i brevi incontri, spiegando anche come il Coraggio fosse uno squilibrato, ma certamente il Kage lo sapeva già.

    Dopo una breve digressione sull'attentato a Konoha di qualche anno prima, restando impassibile al goffo tentativo di consolazione dell'Hokage, tornammo a parlare della Bilancia Nera e delle loro capacità. Non pensavo di poter trasmettere appieno le sensazioni provate sguainando Mugen, ma almeno avrebbe avuto una vaga approssimazione. Più che ascendente, direi un effetto nocivo. Chi aveva poco chakra o poco controllo su di esso è stato come sopraffatto, finendo quasi in coma, dopo la dimostrazione del Terzo Padre. Avrei detto, sempre composto sulla mia seduta. Non so se si possa parlare di ipnosi, ma piuttosto di...condizionamento? No, è qualcosa di più subdolo. E' ammirazione. Il terzo Padre aveva un carisma incredibile e gli altri due pendevano da ogni suo movimento, sarebbero morti per lui, e per loro libera scelta. Non potevamo sapere se ammirassero il suo carisma, il suo potere o entrambi, ma certamente non erano meri fantocci dalla mente plagiata.

    Arrivati alla fucina e allontanatosi il clone del Kage che mi aveva lasciato pessime intenzioni, consegnai la spada come previsto, mentre lui la disassemblava per studiarne natura e comportamento. Se realmente l'arma pescava in energie diverse dal chakra, tuttavia, era oltremodo possibile che lui non cogliesse quella del Dominio. Non ho reale interesse a usarla, ma è pur sempre un modo per contattare la Bilancia Nera. Non credo che modificarla in un Fuuma Kunai o simili sia efficiente, ma se si potesse bilanciarla per poterla lanciare come Katana potrebbe essere fattibile, non so se esistano armi simili, però. In ogni caso tutto era subordinato all'apprendimento dell'Hiraishin.

    Venne infine il momento di discutere delle arti di clonazione, per trovare un modo di fondere le capacità uniche del clan Senju con la tecnica principe di quel genere. Con arroganza ancora una volta Raizen andò a sottolineare come lui fosse in grado di fare tutto ciò che i cloni avevano come potenziale, ma anche se non credevo a quelle fanfaronate ero ragionevolmente certo che la sua abilità fosse di gran lunga superiore a quella di chiunque altro. Chiamò a sé una creatura che stava nascosta in una rastrelliera, rivelandosi essere un drago di piccole dimensioni dal carattere tutt'altro che accomodante, nemmeno fosse un'adolescente in piena crisi di ribellione. Feci solo un cenno del capo verso di lei mentre iniziava a svolazzare intorno al mio clone e a me, come annusando gli effetti del Jutsu, fino ad affondare in esso senza distruggerlo, con evidente disagio del suddetto! Intanto registravo la frase sui draghi verdi come se Kushami fosse libera in quanto sua preferita, mentre tutti gli altri erano ai ceppi, obbligati ad agire solo e unicamente come voleva lui, non conoscendo nulla della loro storia ma sicuramente animato da forti pregiudizi.

    Il suo suggerimento era prima di tutto rafforzare i cloni di legno, riuscendo a canalizzare delle tecniche attraverso di essi...ma la loro incapacità nel farlo era esattamente il motivo per cui gli avevo chiesto aiuto! Come suggerimento andò a creare lui stesso una Kage Bunshin, usandola come origine per nuovi cloni che tuttavia non sparirono alla scomparsa del primo, facendomi accigliare: normalmente avrebbero dovuto farlo. Non capisco...ma ci rifletterò sopra. Concessi, mentre mi lasciavano solo nel bosco per allenarmi, dopo un'ultima dimostrazione di abilità nell'uso dei cloni.

    Con il clone ligneo e la Kage Bunshin che mi osservavano, cercai di focalizzarmi sulle differenze che percepivo tra le due copie. Come detto dal drago, la Moku Bunshin era una versione inferiore dell'altra, dipendente dal mio chakra anche se separata, a causa di quel legame che dovevo mantenere per garantire capacità affini al legno, mentre la Kage Bunshin era più simile a una gemmazione del mio chakra, separatosi e incapsulatosi in uno pseudo-corpo autonomo e dotato di una copia del mio intelletto. Come clone posso generare una Moku-bunshin a mia volta, ma la Moku-Bunshin non può creare una Kage Bunshin. Avrebbe detto la copia, dando voce ai miei pensieri. Il Kage ha consigliato di focalizzarmi su questo secondo elemento prima, sul rendere più efficiente la copia lignea. Io e la Kage Bunshin ci voltammo verso di essa, entrambi consapevoli, in quanto identici, di quale fosse il lieve legame simile a una radice che permetteva alla tecnica di agire come una "marionetta consapevole". Il chakra all'interno viene fornito all'attivazione, ma appunto viene fornito ed è a disposizione, non è come un clone corporeo superiore. Proviamo...prima con le basi.

    Era un clone ed era di legno. E io sapevo come manipolare il Legno! Una manciata di sigilli e attivai la tecnica che consentiva ai membri del mio clan di generare legno sotto il mio controllo a distanza, a patto di partire da piante viventi...o da legno trattato ora che la mia capacità era superiore. E il clone era certamente considerabile legno "trattato", anche se carico di chakra, ma si trattava comunque del mio chakra. Concentrandomi su di esso come fonte di legno, feci emettere dal petto uno spuntone ligneo che tuttavia strappò un grido di sofferenza al clone che sia accasciò prima di dissolversi. Tks! Dovevo essere stato troppo brusco, anche se nella teoria nulla vietava di combinare quelle due tecniche. Con una scorta di tonici appresso, generai altri tre cloni, proseguendo con gli esperimenti, anche se al costo di un secondo clone, fino a riuscire, senza eccessive difficoltà, a combinare le due tecniche. Ecco fatto. Mormorai, soddisfatto, anche se il mio razionale Kage Bunshin ancora presente fece notare l'ovvio: Ma sapevamo già che si tratta di due tecniche combinabili, non hai realmente emesso una tecnica attraverso il clone, semplicemente lo hai considerato come se fosse un armadio di legno. Per una frazione di secondo fui tentato dall'idea che quel clone fosse dalla parte dell'Hokage e non dalla mia, ma mi morsi la lingua facendo un lungo respiro. Però...è sempre utile nell'imparare la giusta delicatezza per non dissolvere il clone.

    Una risposta debole, ma sul momento non avevo di meglio. Sgranocchiai un tonico facendo un lungo respiro e sedendomi su una panca, cercando di trovare un modo diverso per affrontare il problema. Mi avvicinai a uno dei cloni di legno che erano rimasti, posando una mano sulla sua spalla e intimandogli di comporre lui stesso le posizioni magiche per quella stessa tecnica, utilizzandolo come origine, approfittando del nostro legame. Ovviamente non ci fu alcun risultato, ma continuai per circa due ore, chiudendo gli occhi e tappando le orecchie con del legno per focalizzarmi sulla sensazione del flusso di chakra più che sugli altri sensi (la Kage Bunshin dopotutto era presente e in guardia, potevo concentrarmi), fino a ottenere una maggiore consapevolezza del legame che c'era tra noi...un legame abbastanza forte da rendere il clone resistente come il legno che controllavo, ma non abbastanza da veicolare le mie conoscenze. Forse devo crearlo in maniera diversa, invece che forzare qualcosa in un costrutto che ha già una sua forma e limiti definiti.

    Avevo abbastanza chakra per diversi tentativi, quindi dissolsi le Moku-Bunshin per recuperare un pò del chakra che avevo fornito loro e cercai di immaginare nuovamente il processo. Invece che emettere legno dal corpo e plasmarlo in un corpo umano, bloccando poi il legame e mantenendolo più blando, dovevo creare una connessione forte. Due tentativi a vuoto mi convinsero che non potevo in pochi minuti cambiare completamente un'arte antica di secoli e ben consolidata, quindi dovevo cambiare approccio per innovare. E se...il legame non fosse solo di chakra, almeno per imparare? Il Clone sembrava d'accordo, e dopo aver assunto un nuovo tonico feci qualcosa di volutamente diverso e per certi versi sbagliato: interruppi la creazione del clone di legno senza completarla, in sostanza lasciai che la mia copia, pur formata, fosse collegata a me da un ramo. Il mio istruttore nelle arti Senju, mio padre, avrebbe avuto un ictus davanti a una scena simile, vista la scarsa praticità di qualcosa del genere, ma destrutturare qualcosa di completo era l'unico modo per analizzarne le falle e correggerle una a una.

    Scomodo, per ovvi motivi, il clone di legno era legato a me in maniera netta e incontrovertibile, direttamente legato al mio sistema circolatorio del chakra e alla mia persona. Proviamo. Ancora una volta un fallimento, ma sapevo quanto la strada fosse in salita e l'Hokage aveva pur detto di cercare di rendere le marionette capaci di qualcosa che non potevano fare. Forte della lunga meditazione, approfondii il legame di chakra, continuando per un'ora e più, fino a ottenere finalmente una singola, arida foglia che emerse dalla spalla del clone usando il SUO chakra e di fatto applicando lui stesso la tecnica! Dissolsi tutto, cadendo a terra per la lunga concentrazione, con le tempie che pulsavano. La Kage Bunshin si dissolse, restituendomi tutto il suo chakra e con esso le energie. Credo sia la strada giusta. Mormorai.

    Mi sbagliavo.

    Anche nelle ore successive, riprovando, non ottenni altro che timidi risultati e scarsa versatilità: il clone riusciva a eseguire le tecniche o sfruttare le abilità più basilari solo e unicamente perché legato da un cordone ombelicale ligneo con me...di fatto eravamo lo stesso corpo e lui una sola estensione, ma ridurre anche solo le dimensioni di quel collegamento rendeva vano ogni tentativo. Continuai fino a tarda notte, prima di generare una casetta con la tecnica del Manufatto Perfetto, dotata di una branda comoda in legno flessibile, per riposare qualche ora.

    Al mattino successivo, dopo aver mangiato alcune razioni, il mio umore era nero quando arrivò l'Hokage, trovandomi intento a guardare una Kage Bunshin con un clone di legno che stava a due metri di distanza, collegati da spalla a spalla con un ramo. Il clone di legno era intento nel puntare una mano in avanti che esibiva un rigagnolo a malapena utile per innaffiare che nella mia testa doveva essere un Mizurappa...e ovviamente non stava andando come doveva.

    Guardavo la scena sconfortato, ma fui rapido nel riottenere un volto inespressivo anche se stanco quando lui mi rivolse la parola. Una strada che credo sia fallace. Spiegai, con un sospiro. Per quanto mi sforzi, anche con il legame più solido...il clone di legno resta un burattino dalla testa semivuota. Può pensare, osservare e parlare, ma senza nessuna capacità superiore alla media. E non riesco a immaginare come sarebbe senza un legame fisico. Scossi il capo, ma in fondo era una tecnica da Genin, come poteva competere con la Kage Bunshin da chunin? Se solo fosse possibile...non so...creare una Kage Bunshin e contemporaneamente avvolgerci intorno il legno, usando quello per il corpo invece del chakra...ma la creazione di un clone superiore è troppo rapida e comunque la sovrapposizione le farebbe sparire entrambe. Ho provato. Che ci fosse qualche consiglio da parte dell'Hokage? Forse la mia idea era corretta ma sbagliavo nell'applicazione?
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    A Spasso nel Tengu

    15d

    Interlude-End

    [Youshi e Kotaro]
    Hagemono era sfinito e martoriato, ma scosse il capo. Io...non ne ho idea. Sono qui da...un mese. Potrebbe essere ovunque, nel mondo reale... Poco dopo Kotaro sarebbe tornato con un buon risultato. Credo stesse andando verso la stanza del consiglio, ma forse voleva solo entrare nell'edificio da un punto qualsiasi. Poi batté le mani come una scolaretta eccitata. Ah, ma devo fare i complimenti a Ossuri, ti ha insegnato proprio bene a torturare! <3

    [Fudoh e Maya]
    Non credo di potermi fidare abbastanza da raccontarti queste cose, Fudoh Orihara. Ma se può consolarti, Rei ha preso la decisione migliore, stanti le circostanze. Non si scherza con Enuo e Ozma. Ma ovviamente avrebbe rifiutato di spiegare chi fossero quegli individui o cosa avessero fatto per portare a quella terribile situazione. Alla menzione della Maledizione si sarebbe però lasciata sfuggire qualcosa: Si, possiamo dire che sia anche lui vittima di Tian Huangdì, anche se in maniera diversa. Aveva pronunciato quel nome come se fosse un'emissione di catarro fetido, non dissimile da Sakura. Le sue fiamme non sono il potere che ha ereditato. Quelle sono la sua vera forma...un pastrocchio creato da quello stupido e fetente spadaccino. Ma non avrebbe aggiunto altro.

    [Raizen e Fudoh]
    Interessante che tu mi definisca inguaiata...io adoro il mio modo di essere. Replicò lei con un sorriso affabile e seducente, avvicinandosi poi al Kage per sussurrare al suo orecchio: Ma se proprio voi applicarmi i tuoi pregiudizi, possiamo metterli alla prova in separata sede. Intanto Osamu chiacchierava amabilmente con il Re dei Gabbiani, in una lingua incomprensibile che forse veniva usata millenni prima, poco prima di lasciarlo andare a preparare il passaggio verso il Faro del Nord. Lo Tsuchikage come giustamente supposto ascoltava tutti contemporaneamente, guardingo anche nei confronti dei gabbiani che vociavano di sottofondo, mentre la Signora di Taki scrutava dalla sua carrozza, intimorita dall'Hokage e dal suo potere strabordante.

    Quando poi lui chiese a Maya quanto potesse viaggiare lontano lei scosse il capo. Non ci sono miei sigilli di dislocazione remota qui...pensavo perché essendo il passato non erano ancora stati tracciati, ma dato che il mondo non è reale evidentemente non ci sono e basta, e non posso Dislocarmi là visto che siamo su un diverso livello di esistenza. Anche con tutte le mie capacità, penso potrei arrivare al massimo alle coste del continente, consumando però enormi quantità di chakra. Ma come mai? Ti dispiace così tanto tenermi vicino a te? Ammiccò, mentre Raizen parlava di Tsuya. Mai sentito un villaggio con questo nome. Avrebbe detto Orochimaru, ancora nel corpo di Liu Bei, mentre lei confermava di non poterlo raggiungere in così poco tempo. Stava comunque a Raizen decidere se condividere dell'Albero di Pangu o meno, anche sapendo che lei non poteva arrivarci. Tesoro, io ho scoperto la posizione di alcune riserve auree che spero siano là anche nel mondo reale. Non mi interessava altro, e certamente non verrò a condividerle con te. Avrebbe poi aggiunto, dandogli un bacio a stampo sulla guancia, a meno di essere allontanata a forza. E aveva già risposto alla questione sui sigilli che non funzionavano correttamente: non essendo nel mondo reale i suoi sigilli di dislocazione remota non esistevano.

    [Riuniti]
    Il grosso serpente aveva appena vomitato un Hagemono contuso e in pessime condizioni, ma nessuno dei medici presenti si azzardò anche solo ad avvicinarsi per sincerarsi delle sue condizioni o stabilizzarlo, Tenma in primis, e lui era praticamente un santo. Allo Tsuchikage non interessava quell'individuo e lo stesso valeva per la Signora di Iwa, mentre Liu Bei lo guardava senza comprendere appieno, ma aveva percepito tutte le emozioni del frammento di Orochimaru che aveva appena restituito all'originale, quindi non gli trasmetteva certo una buona impressione (senza contare un pò di nausea post-possessione). Q lo fissava in cagnesco mentre il Re dei Gabbiani chiese a gran voce se quello era un dono per la Corte, da consumare a loro discrezione.

    Il corpo femminile di Orochimaru si prestava molto più di quello di Liu Bei ai toni ammiccanti e sinuosi del Kokage, e sorrise amabilmente quando Raizen gli chiese supporto per proseguire a suo modo l'interrogatorio. A fronte delle sue accuse un tremante Hagemono replicò: Ho fatto quello che dovevo...per salvarmi. Non c'era rimorso né vergogna nelle parole di quel viscido traditore. E si...ero a Kumo dopo la fine della guerra. Dopo la sconfitta del Veterano. Impallidì tanto nel mondo reale che mentale quando le parole di Osamu gli arrivarono come una condanna. Gli sono fedele...perché è invincibile. Solo un pazzo si metterebbe contro di lui. Avrebbe detto, tremante, anche se la domanda successiva di Raizen già metteva in dubbio quell'affermazione. No...non ha perso. Sibilò con un filo di voce. Lui doveva perdere, ha perso apposta. Per il suo piano ha bisogno dell'Alleanza. Di ciò che diventerà...ha già piantato i semi e in pochi decenni germoglieranno. Agenti dormienti, che ne formeranno altri a loro volta. Non li troverete mai. Nemmeno io so chi siano o come identificarli. E poi...userà il futuro dell'Alleanza per distruggere il passato, un evento passato che non ha rivelato, ma gli permetterà di cambiare ogni regola. Di diventare...eterno.

    Le domande però erano incalzanti e lui era molto stanco. Ero nella mia casa, leggevo, nulla di importante, poi la luce verde, e i colori sono spariti. Ed ero qui. Coincideva con la risposta data a Youshi, come Orochimaru poteva confermare. Immagino mi voglia morto perché so troppe cose...perché ho creato IO l'Alleanza. Senza di me non ci sarebbe mai stata, ne ero il garante visto il numero di Uzumaki in tutti i villaggi...se il mio tradimento fosse diventato di pubblico dominio, le basi su cui posa l'Alleanza sarebbero franate e non ci sarebbe stato il futuro che desiderava. Sembrava riuscisse a pronunciare frasi con maggiore forza...forse nonostante il pestaggio si stava riprendendo? Le navi...anche nel mondo reale le mandai in quelle zone...appositamente per farle catturare dai Cremisi. Per dare loro le nostre risorse e rendere l'Alleanza disperata, per impedire che ci chiudessimo in assedio e andassimo al contrattacco disperato. Così il Veterano avrebbe potuto venire sconfitto proprio come voleva. Ho fatto la stessa cosa qui...in questo mondo solo parte del Continente orientale esiste, le ho mandate nello stesso posto in cui lo feci anni fa, solo che pochi di questi...di questi finti individui lo conoscono. All'esterno ogni tanto diceva a voce alta qualche parola di ciò che trasmetteva, con Osamu che non era interessato, come se Hagemono fosse una carta già scartata, mentre lo Tsuchikage, Orochimaru, Hana e Byakuei erano vicini. Quest'ultimo era quello che sembrava più indispettito dalla scena, come se non gli piacesse poter sentire solo una piccola parte dell'interrogatorio, o forse per le parole di Hagemono.

    Mi sono legato ai Draghi in gioventù, il mio Sensei era legato a loro e tramandò il contratto, si chiamava Shimon Kaguya, un traditore di Kiri che viveva a Konoha. Avrebbe spiegato (erano informazioni che Raizen avrebbe potuto facilmente verificare in seguito), senza commentare sul fare del bene o meno, e restando impassibile davanti alla menzione degli Uzumaki...o per meglio dire dopo una primissima esitazione, accompagnata da franco turbamento, i suoi occhi si spensero, come se avesse disattivato le emozioni. No. Sono certo che esistono ancora. Probabilmente si nascondono da qualcosa. Nessun senso di colpa, nemmeno mentre ammetteva di aver costretto l'Alleanza a uno scontro senza speranza togliendo le risorse, ma adesso era come se avesse completamente dimenticato la capacità di provare emozioni. Ho già fatto del bene. Ho agito secondo coscienza, per il mio bene e per quello del mio clan. L'ordine non era casuale, l'uomo era un grande egoista cui interessava in primis la propria sopravvivenza, anche se quel monotono era fastidioso, come se le grida di Raizen andassero a sbattere su un muro. E non voglio aiutarti a sconfiggere il Veterano. Non se non garantisci la mia sopravvivenza. Una garanzia certa. All'esterno Osamu avrebbe ridacchiato: Hagemono aveva detto quelle frasi a voce alta, mentre Orochimaru lo schiaffeggiava con violenza e Hana sorrideva. Byakuei invece era corrucciato, come fortemente concentrato.

    Osamu rispose allo sguardo di Youshi con un mezzo sorriso, ma non dava affatto l'impressione di averlo riconosciuto...forse perché in realtà dal suo punto di vista non si erano ancora incontrati. Scelte le armi Fudoh e Youshi si sarebbero appartati per parlare, mentre l'attenzione di quasi tutti era rivolta all'acceso colloquio tra Raizen, ardente come il sole, e Hagemono ferito. Senza un contesto sarebbe potuta sembrare l'esecuzione di un innocente da parte di un dio. Kotaro si sarebbe avvicinato loro sorridente. Allora, qualche problema del futuro sul quale zio Kotaro può dare una mano? Sarò anche un sogno di me stesso, ma sono sempre il migliore <3 Avrebbe detto. Sbaglio o parlavate del Paese del Ferro? Mmmmh? <3 Se può servirti, nipote, c'è un mio piccolo nascondiglio da quelle parti. Frugò nella sua tasca, estraendo un foglietto e consegnandolo a Youshi. Qui la sua posizione, e immagino esista anche fuori da questo mondo. Se non è successo qualcosa di grave, ci saranno risorse, informazioni e anche manuali di combattimento. Spero ti possano essere utili <3

    Pochi istanti dopo però una mano sarebbe calata pesantemente sulla spalla del Tokugawa, senza che lui, Fudoh o persino Kotaro se ne accorgessero: lo Tsuchikage si era avvicinato ed era arrivato a toccare il giovane Kiriano senza farsi notare per niente [Nota]! Kotaro stava quasi per estrarre la sua arma e colpire ma l'uomo di Iwa aveva la sua da dire. Due Tokugawa che parlano tra loro non sono mai una buona cosa. Specie quando sono accanto a uno che sa così tante cose sulle Armi di Iwa. Minacciò...ma quando si era allontanato dall'interrogatorio? Che fosse parte delle sue capacità di manipolazione temporale? Interessante scambio di opinioni con la mia...chiamiamola alleata. Ero nella carrozza anche io e sono molto interessato...veniamo tutti da tempi diversi, e non mi dispiacerebbe capire esattamente da che anno arrivate voi. Lei mi conosce, ma ancora non abbiamo stretto il nostro accordo commerciale, che certamente non spiegherò a voi. E da come parlate voi non avete idea di cosa accadrà alla Luna, o del Cavaliere Bianco. Aveva realmente origliato tutto ciò che veniva detto? Fino a quel punto si spingevano le paranoie di quell'uomo. Kotaro era particolarmente sul chi vive anche se l'espressione severa era durata solo un secondo e ora sorrideva nuovamente, pur in un sorriso forzato. Ma una cosa posso dirvela: Rei Yujin e sua sorella Kanna sono vivi anche nel nostro tempo. E vi dirò dove si trovano in cambio di tre informazioni: voglio sapere esattamente da che tempo arrivate. Voglio sapere dove si trova questo interessante monastero...e voglio sapere tutto ciò che sapete su Azumaido. Una scelta difficile, potevano fidarsi di quell'uomo? Kotaro fissava i due chunin ma in qualche modo non sembrava portato a intervenire...il suo ruolo di "comparsa" gli impediva di influenzare i contatti tra gli "attori" di quel Sogno, e adesso cominciava a rendersene conto.

    Tornati al mondo reale, Hagemono fu costretto a evocare il drago che portava il Contratto, che davanti a quella scene ebbe un mezzo attacco di panico, specie per il gigante acceso come un fuoco d'artificio continuo, ma la voce stentorea dell'Hokage calmò rapidamente la scena...almeno per il rettile mistico, dato che ebbe un notevole effetto a catena su altri. Il...figlio di Tian? Avrebbe ripetuto, a bocca aperta. Ma...pensavo non gli piacessero le ragazze! Non me ne ha mai presentata nemmeno una! E saranno secoli che non lo vedo! Sempre a saltare qua e là senza controllo! Batté le palpebre alcune volte. Incredibile...e hai anche conosciuto l'Esuvia di Ryujin, incredibile davvero! Poi quando gli parlò di Hagemono il draghetto si rabbuiò. Capisco...alla fine la sua indole egoistica ha preso il sopravvento, ma non posso certo rinnegarlo per questo. Non mi piace però che la metti come una minaccia, nemmeno lo stessi tenendo in ostaggio. O fai come ti dico o non lo curo, che cattiveria! Tian non lo avrebbe mai fatto, non sarebbe contento di sapere che ti comporti così! Parole che sembravano pronunciate da un bambino, o da Youkai, ma che potevano far male a meno di una spessa corazza di cinismo.

    Intanto Youshi non aveva avuto grandi reazioni alla menzione del padre di Raizen, mentre Fudoh certamente lo guardava con occhi nuovi e tutt'altro che accondiscendenti. Maya di Iwa non aveva battuto ciglio (salvo forse immaginarsi come fosse a letto un Raizen più anziano) mentre Hana si era irrigidita appena: per lei era un nome conosciuto e importante, ma la spessa frangia celava i suoi occhi. Q era impegnato altrove e Byakuei non disse nulla...però la porta della carrozza si era spalancata con la Signora di Taki che si sporgeva, guardando Raizen come se avesse appena sentito una cosa inaudita, tanto che Obi accorse a chiedere se tutto andasse bene...mentre Rei dopo l'iniziale sorpresa guardava l'Hokage con un misto di aggressività e tristezza. L'Imperatore, che era intento a discorrere con Osamu e con il Re dei Gabbiani, non ebbe reazioni, e così i suoi interlocutori.

    In ogni caso Gyakuryu accettò il contatto con Raizen, percependo il chakra del Guardiano dell'Equilibrio che lo permeava, sebbene in maniera molto diversa da Tian, avendo quindi la prova delle sue buone intenzioni e delle sue parole. Mi dispiace che tu senta così tanto odio...sembra quello dei miei fratelli, così ossessionati dalla loro condizione. Avrebbe scosso il capo. Ma ne parleremo magari in futuro...ora... Avrebbe teso il globo che portava con sé, generando una leggera luce di chakra multicolore che pareva quasi drappeggiarsi come un velo effimero e impalpabile, sul quale alcuni nomi erano leggibili come strie di luce più intense delle altre. Questo è il Contratto originale, anche se ogni faro ne ha una copia...scrivi pure il tuo nome e saremo legati! Non ci sarebbe voluto che un momento. Poi potrai evocarli tu stesso, intercederò io...potrebbero non fidarsi del tutto però, e non concederti il massimo delle loro capacità [Nota].

    Penso io a farlo portare via! Avrebbe detto Byakuei, dopo aver ammirato con aria seccata l'intera scena, imprigionando Hagemono in una Prigione Acquatica e poi evocando un clone che la trasportasse lontano grazie a una serie di tentacoli che uscirono dalla sfera, segno di grande maestria in quel complesso Jutsu della Nebbia. Orochimaru annuì, evocando un serpente per accompagnarlo. E ora? Hana si sarebbe avvicinata a Raizen. Figlio di Tian...la mia Sensei sarà felice di saperlo. Sorrise, ma non era chiaro se quella fosse o meno una minaccia.

    Durante la definizione del piano, Kotaro batté le palpebre alcune volte. Passare sotto...no. Onestamente non so come mai nessuno ci abbia pensato. Sarebbe stato Shuichiro l'Imperatore, ad avvicinarsi e chiarire. Probabilmente dipende dalle regole di questo posto...non possiamo pensare troppo al di fuori del nostro ruolo, a differenza dei viaggiatori. Byakuei avrebbe fatto spallucce. Parla per te, fratello. Parla per te. Io ho deciso di non fare assolutamente niente e vedere come vanno le cose. Obi, il Cavaliere Temporaneo avrebbe detto di essere in grado di usare dei Doton per quello scopo, ma con distanze molto lunghe sarebbe poi finito con meno di metà della riserva di chakra...però questo avrebbe permesso a Fudoh di non dover sprecare le sue energie. Maya sarebbe stata favorevole al tentativo col Simbolo di Pensiero, preparandone due analoghi. Abbastanza potente da confondere anche una divinità, almeno per qualche istante. Non era chiaro se si stesse vantando o meno, ma l'Imperatore aveva partecipato nella creazione e lui stesso era un grande esperto di Fuuinjutsu, almeno a detta di Kotaro.

    [Team Kumo]
    Una volta aperto il passaggio il gruppo avrebbe camminato in quello che sembrava un corridoio illuminato a metà tra un sottobosco e un edificio, impiegando comunque alcune ore.
    Maya di Iwa avrebbe confermato che arrivava dallo stesso periodo di Fudoh (giusto qualche settimana prima...e in effetti ne approfittò per chiedergli se ricordava di qualche particolare vittoria sportiva negli ultimi giorni, così da poter fare qualche scommessa). Non si imparano i Fuuinjutsu in poche ore, ma posso piazzarti addosso un simbolo del fisico e uno della psiche potenziati, se vuoi. Anche al tuo amico dall'occhio invitante. Ammiccò prendendo però nota del pericolo derivante dalle "comparse" se fossero andati contro il Sogno [Nota]

    La Maya di Taki invece avrebbe fatto sapere a Fudoh, tramite Obi che, testuali parole: "Non ho nulla di cui parlare con chi è alleato del figlio di un uomo spregevole...mi spiace dottor Fudoh, ha detto proprio così" L'uomo era ovviamente costernato, mentre Rei sembrava concorde con le parole della Signora.

    Se non altro Kotaro, maestro in molte armi (anche se non quanto sua moglie Shigure, che sapeva usare ogni cosa come arma) spiegò al chunin quantomeno le basi dell'uso del bastone...un ninja di esperienza le avrebbe fatte sue quel che bastava da usarlo senza farsi del male da solo.

    [Team Oni]
    A bordo di un volatile capace di muoversi ad altissima velocità e di trasportare tre persone, con un secondo volatile analogo, entrambi evocati dal Veterano, il gruppo di attacco sorvolava il mare e iniziava a intravedere una sagoma a mezz'aria. lo vedo. Avrebbe spiegato Osamu. Questi miei rapaci non sanno combattere ma ci faranno da piattaforma, dovremo occuparci di difenderli. Qualche piano d'azione preciso? Non lo coglieremo di sorpres...ah, ecco. Si è fermato. Ci aspetta. [Nota]

    Se avesse diviso le sue energie coi nove draghi, seppur evocati con riluttanza, Raizen avrebbe avuto un controllo nettamente maggiore della situazione, con potenzialità prima irraggiungibili [Capacità Raizen]. Ma sarebbe bastato con l'Arma che Domina le Armi? Il Dio Guerriero più potente di tutti?
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    Giochi della Pioggia

    Il Fauno / Shichifuko

    [L'Asso e il Sette]
    I suoi esperimenti riguardano gli esseri umani. Creature capaci di danneggiare la mente e la memoria con un solo tocco. Inoltre ha una sorta di strana predilezione per ridurre le persone in fin di vita e poi riportarle in qua. Non fidatevi di ciò che sembra morto se avrete a che fare con lui. Spiegai, pragmatico, mentre lui mi spiegava delle Carte e delle implicazioni che esse avevano, così come della Partita, che si giocava su due livelli contemporaneamente, anche se il fulcro restava ignoto: Comprendo, Asso. Ma...quale è la posta in gioco per noi? Cosa devo vincere? Denaro...informazioni? A cosa aspiriamo come Picche? Quindi dietro la maschera socchiusi gli occhi. E fino a che punto possiamo permetterci di perdere?

    [Delirio e Delizia]
    La donna era forte e sicura di sé, non sembrava una combattente ma al contempo nemmeno qualcuno che si potesse sottovalutare, ma per fortuna la maschera aiutava a coprire le mie espressioni, che pure cercai di controllare, piegando appena le labbra celate in un falso sorriso. Limitarsi a due possibilità soltanto? Comprendo. Avrei sussurrato, senza approfondire e per aumentare il senso di mistero: la donna avrebbe preso quella comprensione come un giudizio o un velato insulto? Difficile a dirsi, ma non avevo nemmeno impugnato le carte ancora, quindi quale che fosse la sua impressione di me, ancora avevo tutte le possibilità per modificarla. Ah, il margine di errore. La statistica. Avrei detto, senza gesticolare...avevo deciso che la personalità Shichifuko non avrebbe gesticolato, con al voce roca dietro la maschera. Le vostre deduzioni sono argute e sarà sicuramente un piacere giocare con voi. Le informazioni che mi avete appena fornito sono più che chiare per comprendere il tenore di ciò che verrà giocato. Avrei accennato un lieve inchino. E tuttavia, se davvero fossero solo le figure e le carte importanti a poter vincere...a cosa servirebbero quelle di basso valore? Chiesi, sibillino. Non siete una donna da sottovalutare, quindi forse è bene che nemmeno voi sottovalutiate mai qualcuno. La Sventura può spezzare un Poker quanto una Scala Reale. Un numero basso può cancellare le speranze di vittoria...o trasformare una mano priva di senso in un Colore vincente. Le carte di basso valore forse non vincono se non in casi eccezionali...ma certamente possono far perdere tutti gli altri. Mi voltai verso la porta, dove forse qualcuno entrava attirando l'attenzione, e senza guardare la mia interlocutrice aggiunsi: Perdonate la mia sfrontatezza, ma non credete che una riserva giunta dal caos possa essere molto più complessa da gestire di qualcosa di previsto? La statistica cerca di mettere ordine al caos con tutte le sue forze. Eppure...fallisce quando si tratta di persone. La mia era ovviamente una provocazione, mi chiedevo se avrebbe reagito chiudendosi nel silenzio o ribattendo, in ogni caso qualunque sua azione sarebbe stata rivelatrice, per me.

    Avevo appena terminato di parlare mentre la donna formosa si riversava su Goemon senza curarsi dell'attenzione che provocava. Una donna dall'aspetto particolare. Movimenti ampi, aggraziati, per catturare l'attenzione solo dove lei desidera. Sussurrai, cercando un commento da parte della mia interlocutrice. Latrice di sventura sicuramente, ma un nemico formidabile. Specialmente se Madama Umezawa, di cui ho solo sentito parlare bene, la ha scelta come suo rappresentante. Mi congedai proprio mentre quella formosa fanciulla si avvicinava a Sumire (della quale ancora non sapevo il nome)


    Poco dopo un avviso cambiò radicalmente l'atmosfera festosa che celava le occhiate guardinghe e la tensione fino a quel momento, precipitando la sala in una sorda pressione, nemmeno fossimo avvolti da un tuono silenzioso e costante, che rendeva ovattato tutto. Il suono del pericolo e dell'eccitazione...non eravamo a una festa. Goemon, la donna di nome Yume e anche quella con cui avevo parlato si mossero come indicato, e dopo qualche istante li seguii. Tutti gli altri avrebbero assistito come spettatori, forse con più di un interesse in gioco, nemmeno fossimo gladiatori che accedevano all'arena. Non avevo intessuto grandi relazioni ma avevo studiato quanto accadeva e percepito le antipatie più manifeste. A differenza di tutti i partecipanti però avevo un grande vantaggio: non mi interessava affatto vincere, quanto piuttosto scoprire quale fosse il gioco. La Partita era il mio premio, non la vittoria. Il fatto che Lord Goemon stesso dovesse farsi identificare senza manierismi e sfarzo lasciava intendere che tutto sarebbe filato secondo regole ferree e senza scherzi, ma francamente mi sembrò più una dimostrazione atta a placare gli stolti: in una partita a poker tra ninja le carte erano l'ultimo dei problemi.

    La donna dei quadri venne accolta come Sumire, mentre Yume passò senza dover pagare, ma trovandosi obbligata a sedere davanti a Goemon, che evidentemente la conosceva molto bene. Persino il Daimyo partecipò, ma lasciando la sua scorta a cinque metri...una distanza folle...eppure accettò! La Fortuna arride agli audaci. Commentai. Ma la fortuna di qualcuno non è forse la sventura di altri? Mormorai mentre mostravo la mia carta all'addetto, dato che la mia quota era già stata versata, prendendo poi posto tra Sumire e Tawara, davanti al Daimyo che in quello specifico frangente ritenevo l'avversario meno pericoloso...dava l'impressione di essere qualcuno che stava partecipando per puro divertimento. Ci sarebbe stato il tempo di svelare le carte di tutti, letteralmente.

    Potete chiamarmi Shichifuko. Avrei detto dopo la strana esultanza di Goemon nel vedere due sedie vuote, qualora fossero state necessarie delle presentazioni. Auspico che da questa partita nascano...Tempi Interessanti. Secondo l'antico proverbio, augurare Tempi Interessanti era come mandare il malocchio, e certamente chi sedeva al tavolo lo avrebbe saputo. Sistemai le mie fiches, osservando i presenti uno alla volta mentre pianificavo le mosse successive...non avevo piantato cloni perché sarebbe stato sciocco in mezzo a tanti ninja...dovevo avere la meglio con metodi differenti, affinando le mie capacità quanto possibile. Il Coupier si avvicinò al tavolo mostrando le maniche e preparando il tavolo...intanto un delicato odore floreale aveva iniziato a diffondersi intorno a me, con i fiori usati come decorazioni nella sala che si facevano più rigogliosi e carichi di vita: il chakra Senju, che un qualunque Sensitivo avrebbe percepito su di me sin da quando ero entrato nella sala, affinava la mia concentrazione e quella di chi era mio alleato, mentre il profumo avrebbe forse falsato chi si affidava a tracce olfattive per barare [Fioritura]. Se mi avessero contestato avrei fatto spallucce: Non vedo cosa ci sia di male nel concentrarsi con tutte le proprie forze. E se sapete cosa sta accadendo, sapete anche che non si tratta di qualcosa di esclusivo. Per un piccolo prezzo, ogni cosa può essere condivisa, dopotutto siamo ad Ame. Per una frazione di secondo avrei lasciato che tutti i giocatori fossero miei "alleati" incrementando la loro capacità di concentrazione e poi privandoli della stessa. Un assaggio...quanti avrebbero accettato di farne a meno dopo averla provata? Naturalmente chi non sapeva delle arti Senju avrebbe capito poco di quello scambio, ma ero certo che non ci fossero allocchi a quel tavolo.

    Avevo buoni sensi [Abilità] ma non sarebbe stato facile osservare eventuali giochi di mano del coupier durante la mescola, sebbene la mia elevata concentrazione mi permise di rilevare diverse carte e mantenerne la posizione e memoria, mentre il Coupier ci concesse di rivolgerci a lui come Mazziere, spiegando le regole della partita e le specifiche variazioni legate a dove ci trovavamo: ogni tot mani le tracce di chakra sulle carte sarebbero sparite, rendendo lo stesso metodo di imbroglio inefficace...e ovviamente imbrogliare includeva dover ingannare in primis il Mazziere stesso, che sospettavo avesse doti tutt'altro che ordinarie visto il piccolo capolavoro di innesto medico che portava sul viso. Una domanda. Qualora non si volesse puntare solo denaro...è possibile aggiungere altre condizioni? E se lo fossero...si occuperebbe il Mazziere di quantificarle, o potremo raggiunge un accordo sul loro valore tra noi partecipanti? Una domanda fondamentale e che forniva agli altri qualcosa di importante su di me: non volevo denaro, volevo altro. Se mi avessero dato ciò che volevo, non avrei avuto alcun interesse a vincere e sarei potuto essere un alleato. Uno che poteva incrementare le loro capacità a quel tavolo.

    Avuta la risposta avrei ringraziato, ma fummo interrotti dall'arrivo di un nuovo giocatore, trafelato e dall'aspetto decisamente atipico, che si presentava come Araldo di Miroku. Che fosse lo stesso al servizio del Sensei, e dunque un mio alleato? Sul momento sarebbe stato impossibile saperlo, ma studiai attentamente il mazzo durante la nuova mescola, cercando di localizzare le carte importanti. L'attivazione dell'arma di Ame che consumava denaro in cambio di potenza serviva a intimidirci ma non mi feci influenzare: era il Mazziere ed era là per la Partita, esattamente come me. In un certo senso eravamo alleati. Lasciai passare qualche mano senza scommettere più del necessario, rilanciando il minimo una o due volte, per mantenere una perdita di 1000 ryo al massimo, fino a quando notai un cameriere servire degli alcoolici fuori dall'area illuminata. Penso che un rinfresco sarebbe utile dopo questi turni di gioco...tuttavia...sarebbe scomodo per chi indossa una maschera. Ma siamo a un tavolo da gioco quindi...propongo un ultimo giro di carte prima della fortunata libagione. Solo che la prima puntata sarà appunto...il mio togliere la maschera e mostrare il volto, oltre a una base di 100 Ryo. Cosa ne pensate? In queste fasi iniziali un pò di elettricità renderà il gioco e la proposta della nostra deliziosa Yume più divertente. E poi al Mazziere. Certo, non tutti portano una maschera e non potrebbero reagire adeguatamente ma...il nostro Mazziere può dare un prezzo a un volto svelato...oppure, potreste togliere una Maschera differente. Per esempio...un segreto. Non sarebbe divertente? Siamo in un mondo di Sventura ma eccoci qui a giocare con il Fato. Che sia un gioco divertente, almeno.
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    Prego?

    Le prime impressioni fanno male
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    A fronte del suo arrivo, lo Yakushi notò che c'era anche un'altra persona davanti alle mura e che in qualche modo era riuscita a evitare di venir travolta dalla fastidiosa ma tutto sommato innocua ondata di sabbia, persona che sembrava divertita da quanto stava accadendo, fissandolo con disinvoltura [Nota]. Ehi, pivello, che hai da guardare? Non ti hanno detto che non si fissa la gente? Lo avrebbe apostrofato, forse percependo che l'attenzione di quel tipo era più concentrata di quanto non ci si aspettasse, ma alzò un sopracciglio quando quello parlò come se si conoscessero, o perlomeno come se la sua identità fosse nota al misterioso interlocutore. Mmh? Tencoso, ok. E quindi? Era folle immaginarsi che si ricordasse quel nome. Ovvio, lo aveva sentito. Ovvio, lo aveva memorizzato. Altrettanto ovvio era che la sua mente cosciente rifiutasse di utilizzare quell'informazione, se non altro vide il coprifronte Otese, anche se non riconosceva la persona. Mai sentito...sei un neogenin o qualcosa del genere? Hai l'aria dello sbarbatello! Figurarsi se Gene aveva condiviso la scheda dell'altro, lasciandola invece in archivio.

    Quello che però l'altro sedicente otese aveva da dire avrebbe fatto inarcare un sopracciglio allo Yakushi. In che senso "nessun otese"? Io sono venuto qui pochi anni fa senza il minimo problema. Incrociò le braccia davanti al petto, fissando le alte mura che pure per la sua percezione erano poco più resistenti di una staccionata. Uhm...ma dopotutto forse l'anomalia è stata la volta scorsa. Avrebbe fatto spallucce, fissando l'altro e indicandole con il pollice. Di solito, per motivi che mi sfuggono completamente, ogni volta che vado in qualche villaggio mi impediscono di entrare e devo fare un pò di caciara. Normalmente perché arrivava in carica su enormi rettili pronti a bombardare e sfondare tutto, ma sorvoliamo. Spiega un pò, Usciere. Apostrofò il Guardiano con la sua solita delicatezza, appena inferiore a quella dei sauri che cavalcava.

    Quello si presentò con un nome che lo Yakushi nemmeno si prese la briga di ascoltare, battendo le ciglia più volte senza capire. In che senso "editto di alcuni anni fa"? Il ragazzo qui vuole solo andare a farsi spennare al casinò, e per inciso io sono un genio del gioco d'azzardo e potrei voler andare anche io, quindi...che storia è questa? Si stava leggermente scaldando. Chiama Hohe e risolviamo la cosa, sicuramente ha dimenticato di abrogare quella stupida norma fatta per errore. Ovviamente la guardia disse che il Kazekage non era presente, facendo sbuffare Febh. Vabbé, chiama un Consigliere, un segretario, qualcuno che si renda conto che è molto più facile farmi entrare che impedirmi di farlo! Certo che Hohe potrebbe anche lasciare qualche appunto ogni tanto, io lo faccio sempre coi miei impiegati! E' ovvio che qualunque regola abbia la clausula "Escluso Febh Yakushi". Sorvoliamo anche sull'inferno di post-it parziali, contradditori e con pessima calligrafia che tormentava i sogni dei poveri impiegati dell'Amministrazione di Oto.

    Un sigillo di tracciamento, dici? Anche quel Tencoso confermava la cosa, facendo iniziare a ballare una palpebra del Consigliere del Suono. E immagino che lo stesso valga per TUTTI i visitatori, giusto? Discriminare così gli Otesi sarebbe, per Suna che è un'amica e un'alleata...qualcosa di oltraggioso, o sbaglio? Come quella regola stupida del consegnare le armi che spero per la tua salute non oserai pronunciare. Avrebbe fatto alcuni passi fino a stare a pochi metri dal muro. Allora? E per inciso, sono qui perché so di una creatura gigantesca in letargo sotto Suna, dotata di un veleno potentissimo, non so se nel villaggio o poco fuori, ed ero qui per risvegliarla! Pessima, pessima scelta di termini per spiegare le sue intenzioni. Poi su Tenjin. Tu...ripetimi un attimo cosa è successo e spiegami chi diavolo sei, perché potresti assistere a qualcosa di molto, molto particolare qui. Poi il suo sguardo irritato si distese in un sorriso mefistofelico. Oppure potresti viverlo sulla tua pelle, dipende da cosa diranno e da quanto mi andrai a genio. Aveva appena avuto un'idea molto peggiore dello sfondare le mura a calci, anche se diplomaticamente disastrosa.
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    Shichifuko

    Le domande di Yuri erano precise, pratiche e puntuali, quelle di una kunoichi di esperienza che sapeva come usare il suo corpo per suo tornaconto, e che cercava negli altri quelle debolezze che esulavano dal mero combattimento fisico e puntavano invece a una totale conquista su più livelli. Quanto a manipolazione altrui e menzogna doveva essermi quantomeno pari, se non superiore...motivo di più per non abbassare mai la guardia. Sarebbe utile avere informazioni accurate su uno degli attori scomparsi cui era legato. In caso di emergenza potremmo interpretarlo, ma il rischio di tradirsi potrebbe essere alto. A meno di avere l'aspetto del suo amico, ma fingere una perdita di memoria con una ferita ad hoc al capo...ci sarebbe stato tempo per vagliare quell'ipotesi. La presenza di una compagnia di teatro Kabuki ovviamente creava un'opportunità che sarebbe stato un peccato non cogliere, e non commentai riguardo la presenza di donne formose come punto debole: Yuri avrebbe coperto quell'aspetto.

    E' molto difficile riscontrare cambiamenti nei lineamenti, anche un medico esperto deve analizzare la persona da vicino, e in casi estremi potrebbe fallire comunque. Spiegai, essendo esperto dell'argomento, senza contare Yuri che ne era la prova vivente. Ma è più difficile far sparire tracce come vecchie ferite o cicatrici chirurgiche in altre parti del corpo, o anche i nei. Mi rivolsi a Lashmi. Quanto costerebbe procurarsi delle cartelle mediche delle tre persone che ci interessano? Immagino che i Cuori abbiano un modo...ma potrebbe essere troppo per il nostro budget.La notizia successiva su come Goemon non volesse includere i Quadri e su come i Cuori fossero implicati però rendeva meno percorribile quell'opzione.

    Annuii alla menzione delle capacità delle due guardie della nostra vittima, e avendo avuto un contatto con le arti d'argilla del Kazekage anni prima sapevo bene che mi sarei dovuto guardare anche dagli oggetti dall'aria più inoffensiva. Bella, Formosa e letale. Commentai alle parole di Yuri che tuttavia aveva centrato un indizio. L'arte dell'Argilla Esplosiva permette di creare bombe di aspetto innocuo, e anche cloni corporei con potenziale esplosivo. Dovremo sempre tenere la guardia alta. Avrei detto senza cambiare posizione con il corpo. Shichifuko non gesticolava, a differenza di Yato o dei movimenti oculati del Fauno. Shichifuko era immobile dietro la sua maschera. Ma cautela non è immobilità. Aggiunsi. La questione del teatro è allettante. Potremmo interpretare due attori famosi che sappiamo per certo non essere da quelle parti per attirare l'attenzione di Masao...e magari sabotare la rappresentazione ferendo una o due persone così da essere considerati come sostituti in emergenza. Potrebbe esporsi pur di salvare lo spettacolo. Yuri colse al balzo il mio suggerimento, espandendo il piano con altri dettagli: dopotutto se le sue Geisha avevano esperienza in materia, allora conoscevano anche i caratteristi più famosi.

    Verificherò quali informazioni ho a disposizione col mio Seme, sia sulla compagnia teatrale, sia sulle due guardie. Cercando di non dare nell'occhio. Avrei detto successivamente, mentre annuivo al consenso di Yuri di sottoporsi alla chirurgia. Naturalmente, nessuno ha interesse nel togliere a una kunoichi la sua arma principale. Commentai, per nulla lusinghiero ma anzi onesto e obiettivo, riferendomi al suo volto. A proposito di volti, una volta soli la reazione della donna davanti al mio aspetto suonò sospetta, anche se disse che il problema era il suo tabacco...possibile che conoscesse Kato Yotsuki? Io non potevo nemmeno sospettare che lei FOSSE Kato, dato che non avevo mai visto il suo aspetto maschile se non con maschere e camuffamenti, ma possibile che lo conoscesse? Si, sono un maschio. Un cambio di sesso sarebbe un'operazione fin troppo elaborata, non ho ancora necessità di un simile sotterfugio. Spiegai, senza sapere che quella frase poteva suonare come un'insinuazione. Questo è il volto di una persona conosciuta tempo fa, ma prenderò le fattezze di un attore famoso, le tue Geishe sapranno sicuramente quali sono gli ultimi pettegolezzi del mondo del teatro, dopotutto l'intrattenimento è il loro mestiere.

    In attesa della partenza avrei raccolto quante più informazioni possibili sulla compagnia teatrale di Tsuya e sulle guardie del corpo, studiando velocemente quanto non sapevo del mondo del teatro Kabuki, un tempo solo maschile ma in tempi moderni aperto anche alle donne. A meno di candidati più promettenti, avrei assunto l'aspetto e le sembianze di Ichikawa Ebizo, un famoso attore di Kabuki originario del Paese del Vento che al momento secondo indiscrezioni aveva preso un anno sabbatico per studiare le varianti Kiriane della sua arte. Per Yuri avrei scelto invece l'aspetto di Terajima Shinobu, una delle emergenti in quegli anni, al lavoro nel Paese del Fuoco per un'emittente televisiva secondo le indiscrezioni, e dal fisico simile a quello di Yuri stessa [Nota].

    Al nostro incontro Yuri non era da sola, vista la presenza di un suo servitore. Shifu, che in lingua occidentale significa Maestro. Nome altisonante per un servitore. Non potevo sapere che quelle parole aggiungevano spilli sui sospetti di Yuri, ma di fatto il mio era realmente un commento slegato dal resto. Da questo momento io sono Ebizo, mentre tu sei Shinobu. Avrei spiegato al termine della chirurgia. Raccolti abiti lussuosi (alla Lacrima non era difficile procurarseli) ci saremmo infine incamminati. Propongo di entrare usando occhiali scuri e copricapi, oltre a soprabiti per nascondere l'abito. Deve sembrare che non vogliamo dare nell'occhio, ovviamente finendo per attirare maggiore attenzione. Dal gossip avremmo saputo se gli attori interpretati avevano allergie o abitudini alimentari particolari, e proposi di ordinare qualcosa di strano ma affine al loro gusto. Naturalmente, se ci avessero chiesto chi cercavamo, non avremmo parlato di Masao ma del produttore della compagnia teatrale che portava lo Spettro in scena.
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    TOC TOC

    Infausto Avvento
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    Non erano passate che poche ore dall'arrivo dell'otese che aveva conquistato un ingresso a suon di chiacchiere e minacce, quando ecco che un polverone all'orizzonte annunciava l'arrivo di guai ben peggiori alla Sabbia. Informato da Ssalmertz che il sovrano della sua gente, ora ospite del Paese dei Vulcani, in realtà dormiva nelle profondità del sottosuolo da qualche parte vicino a Suna, lo Yakushi era partito alla carica sul dorso di una lucertola dalla pelle rossa fiammante con tanto di motivi che ricordavano dei fulmini, e indossando occhiali da sole alla moda e un cappello da beduino sfrecciava sollevando apposta immense quantità di sabbia così da farsi notare. Era stato a Suna almeno una mezza dozzina di volte e sicuramente i guardiani avrebbero ricordato le sue pirotecniche entrate, inclusa quella volta che gli avevano vietato di entrare e li aveva minacciati con i suoi rettili giganti.

    Non aveva alcuna idea di cosa stava accadendo da quelle parti né delle beghe del ninja di Oto arrivato poco prima e forse ancora abbastanza vicino da notare il caos e quella che presumibilmente era una certa apprensione da parte dei guardiani, ma era del tutto intenzionato a chiedere il permesso al Kazekage o a qualche Consigliere di bivaccare a Suna e scavare un pò di buche qua e là alla ricerca di quello che cercava, magari con delle bombe. Non sembrava aver considerato l'idea che porre la domanda in quei precisi termini poteva essere un tantino controproducente oltre che latore di complicazioni, ma quando stava per arrivare alle mura fece fare una derapata pazzesca al suo bolide a sangue freddo, sollevando un mezzo tsunami di sabbia che si sarebbe schiantato sulle porte del Villaggio.

    EHI DELLA SABBIA! Avrebbe detto togliendo gli occhiali da sole (e rivelando che sotto aveva i suoi tradizionali occhiali finti senza lenti). SONO TORNATOOOO!!! Sembrava l'inizio di un qualche film comico, ma non ci sarebbe stato nulla di comico se gli avessero imposto di restare fuori, avere sigilli addosso o consegnare i suoi effetti personali. Devo parlare con Hohe o qualche suo lacché, mi serve il permesso di bombardare qua e là! Aprite che parcheggio Ssalswift e mi levo un pò di sabbia di dosso! Non il migliore degli inizi.


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    Le Parole del Tradimento

    La Danza di Uragiri

    [Etsuko]
    Il Teschio che un tempo era stata Shigure non aveva bisogno di respirare e sarebbe potuta restare dentro la Prigione per un tempo indefinito, ma alla comparsa di Ryuwhan davanti a lei ci fu la perdita di qualche bolla d'aria che manteneva nei polmoni per darsi una parvenza di vita. Pensi realmente che possa impensierirmi? Avrebbero pronunciato le sue labbra, incapaci di emettere suoni nell'acqua, intanto che la scena andava avanti, con la falsa risoluzione della Prigione Acquatica e il tentativo di strappare la donna alle temibili dita di Byakuei, complici le innumerevoli illusioni che lo avevano bombardato e il fatto che stava combattendo altrove, con la sua vita in gioco. Una singola lacrima uscì dall'occhio sinistro di Shigure, mentre sembrava voler raggiungere la mano del ragazzino...ma poi il suo volto si deformò in un ghigno spietato. Il Collezionista di Teschi aveva ancora il controllo! Con una strabordante emissione di chakra spezzò il Jutsu di prigionìa, guardandosi dai tentativi di attacco dei due combattenti [Shigure: Azione 1]

    Ho ucciso Kotaro con questo corpo e anche la loro figlia, come pensi che lei possa sfuggirmi? FOLLE! C'era fretta nelle sue parole, e agitazione. Possibile che fosse in pericolo e avesse bisogno di Shigure al suo fianco? Con un rapidissimo scatto si sarebbe portata oltre l'illusione di Etsuko, apparendo alle sue spalle a brevissima distanza come se avesse usato la Sostituzione o qualcosa di simile per poi provare a far cadere il ninja con una brutale spazzata alle gambe [Shigure: Tecnica 1]. Immediatamente dopo, prima che Karin e Shoichiro potessero intervenire avrebbe puntato la sua lama alla gola del chunin mascherato, intimando agli altri due di fermarsi [Shigure: Azione 2]. Non vorrete mica che il vostro piccolo Akuma muoia, no? Ora allontanatevi, io ho da fare! Come spezzare quella situazione di stallo? Shigure era pronta a tagliargli la gola se lui avesse provato a eseguire dei sigilli o a divincolarsi per togliersi da quella situazione (sempre che fosse stato catturato) [Shigure: Azione 3 (preparata)].

    [Kensei, Youshi, Kato e Fudoh]
    Grazie all'intervento di Fudoh gli squali, in qualche modo capaci di superare indenni le arti del Mizukage [Nota], vennero bloccati da Fudoh che si affidò alla sua evocazione dalle più spiccate doti difensive, pur subendo un discreto danno, mentre il getto di fiamme di Uragiri fu tagliato dal Mizukage, causando solo danni parziali agli arti inferiori del Tokugawa. Rapidi movimenti di spada interruppero la lama fiammeggiante di Uragiri, che pure ardeva con fiamme terribili, almeno quanto le sue parole. Parole che cercano di opporsi alle mie. Non esiste nulla che si opponga alle Parole del Tradimento. E fra voi nessun Akuma può proteggervi. Kato era stato puntuale nel narrare come opporsi a un Imbattuto, ma Uragiri in quel momento era molto più forte del normale e la volta precedente era stato l'intervento di Etsuko a rendere possibile la sottomissione dei loro immortali avversari. Opporre la Lealtà al Tradimento era ancora possibile, ma sarebbe stato comunque molto complesso ottenere un risultato tangibile [Tradimento].

    Non perdendosi d'animo, il gruppo anche se incrinato dalla sfiducia reciproca e dagli attacchi non voluti di Youshi e Kato contro Kensei, riuscì a mettere in campo un'azione offensiva, con il Mizukage che correva fino alla parete di ghiaccio colpendola con la sua arma insanguinata...bastò un minimo influsso della Mortificazione per dissolvere completamente l'ostacolo rivelandone la natura di Simulacro Illusorio della bambina Akuma. Fudoh impedì ai due compari influenzati da Uragiri di intervenire, rivolgendosi poi ai Teschi di Byakuei. La Vendetta è irrilevante. Il Tradimento è fondamentale. Seinji Akuma era il legittimo Mizukage, scelto dal Daimyo e dai ninja, ma Akira Hozuki e quest'uomo si sono opposti, attaccandolo davanti in un atto di pubblico tradimento che l'Accademia ha osato perdonare. Io sono Uragiri, il Tradimento stesso, e ogni Tradimento di Kiri mi renderà più forte!

    Non si oppose al chakram con Cartabomba che Fudoh le gettò contro, subendola in pieno e con danni che apparivano severi...ma che iniziarono rapidamente a rigenerare [Uragiri: Difesa] mentre il corpo dai lunghi capelli bianchi usato da Byakuei si guardò la mano, incuriosito dall'effetto gravitazionale che lo rallentava. Dottor Fudoh, quale sorpresa. Ma non hai forse appena tradito il Tokugawa e l'Hayate, bloccandoli con la tua tecnica? Il fumo avrebbe coperto lui e la Akuma dopo una frazione di secondo, dando il tempo a Youshi di portarsi oltre la barriera di ghiaccio ormai dissolta.

    Qui avrebbe assistito alla carica di Kensei contro il "nano infame", se ci si permette un prestito da Fudoh, che noncurante della possibile presenza di trappole si avventò sul piccoletto vibrando la lama in un duplice assalto che, inevitabilmente, lo avrebbe decapitato! La testa cadde a terra rotolando, salvo poi sparire e riformarsi sul collo della vittima, che rise. Tutto qui? Mi aspettavo di meglio. Nemmeno il tempo di dirlo e Kato comparve rapido come un fulmine, cercando di scatenare il temibile potere di Shitto che, anche se incapace di volare, se non altro aveva una impressionante arte oculare...ma Shitto sarebbe rimasto interdetto. Non funziona...non ha effetto! Possibile che Byakuei fosse immune? Non si oppose comunque al successivo attacco di Kensei, trovandosi col petto trafitto ma senza fare una piega, e quando l'arma venne ritirata lo squarcio nel petto sanguinante si richiuse e il sangue si asciugò subito. No, no, no. Credete davvero che starei qui a farmi colpire?

    La Profezia dice che quando il Drago spalancherà le ali, ogni cosa avrà inizio. Avrebbe detto, terrificante, la bimba dagli occhi rossi in mezzo al fumo mentre liberava il suo chakra in un Jutsu che poteva essere devastante per tutti i presenti [Kanna: Tecnica 1]. Una possente corrente d'acqua emerse dal terreno in mezzo al fumo, trascinando tutti i presenti con una velocità indicibile, causando a tutti loro gravi impedimenti se fosse andata a segno. Byakuei e i suoi teschi non sembravano affatto disturbati dall'acqua e anzi quello concentrato davanti a Kensei avrebbe sogghignato, mentre dal simbolo a terra emergevano due lunghe lance, decorate da un teschio, che avrebbero cercato di trafiggere l'addome del Mizukage e di Kato [???: Azione 1]. Immediatamente dopo dalla nebbia sarebbe emersa una creatura mostruosa simile a un Oni con le mani a forma di lame si sarebbe avventato sui due, correndo nella loro direzione e provando a trafiggerli alle spalle [Kanna: Azione 2 e 3].

    Il Piumino invece si sarebbe rivolto a Fudoh, anche se da dentro il fumogeno non era facile individuarlo. Dottor Fudoh, io non credo affatto di doverti spiegazioni o risposte. Come se vedesse perfettamente, avrebbe scagliato tre lunghe armi metalliche che sembravano apparse dal suo stesso corpo e terminavano in un piccolo teschio, capaci di trafiggere anche le difese più ostinate [Piumino - Azione 1,2,3, Tecnica 1]. Pochi istanti dopo inoltre Kotaro sarebbe apparso tra Youshi e il Byakuei a terra, facendo l'occhiolino al nipote mentre diceva. Ahimé, devo proprio intervenire ora...un attacco diretto mi obbliga. Cerca di fare del tuo meglio, nipote! <3 E non fidarti troppo di ciò che vedi. Sarebbe scattato verso il Tokugawa semioccultato con un Kunai affilato in mano. Prima proverò a tagliarti la gola, poi a conficcarti il kunai nel ginocchio e poi un calcione in pancia! Lo avvisò, ma restava incredibilmente rapido e potente [Kotaro: azione 1,2,3]! E state attenti, fra poco Apachai ci raggiungerà! Dovete sbrigarvi a capire il trucco! Quindi c'era un trucco, ma come scoprirlo?

    Intanto Uragiri aveva iniziato a fluttuare nell'aria, con il viso che assumeva tratti rettiliani, tra cui gli occhi rossi e dalla pupilla verticale, mentre due funeste ali nere apparivano dietro la sua schiena. Che fosse lei il Drago della Profezia? OGNI COSA BRUCERA'! La spada che aveva generato in precedenza sarebbe saettata contro Fudoh proprio dopo l'ultimo dardo del Piumino, cercando di conficcarglisi in gola [Uragiri: azione 1], mentre la mostruosa Imbattuta generava una sfera incendiaria tra le mani, prima di scaricarla contro Kensei e Kato [Uragiri: azione 2,3, Tecnica 1]!
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    Orgoglio

    Capitolo 3

    Sembrava sinceramente interessato alla mia condizione, ma questo non spostava di una virgola ciò che era la Missione e la mia formazione. Quelle stesse domande mi erano state fatte a lungo durante gli addestramenti nell'infanzia, guidandomi verso l'accettazione del mio ruolo nel mondo, qualcosa che era "la cosa giusta". Senza la Missione, non sarei nemmeno stato vivo, io dovevo tutto alla Missione. Sono domande che mi sono posto, naturalmente. Ma il mio addestramento è stato tale da farmi comprendere anche l'estrema importanza del mio ruolo. Più volte mi è stata offerta la libertà durante i miei studi...e ho sempre scelto di mantenere il mio ruolo. Probabilmente era comunque frutto di manipolazione e ne ero consapevole, ma al contempo ero consapevole di quanto fosse stata efficace: senza Missione probabilmente sarei andato in confusione, precipitando verso la depressione e il suicidio, privo di un obiettivo nella mia vita. Le mie possibilità sono in mano mia. E sono una mia scelta. Inoltre sarebbe stato uno spreco non fare nulla con quello che mi era stato insegnato.

    Il mio scopo è apprendere le basi di quell'arte, non diventare la copia di altri. Unirò quella conoscenza a quelle trasmessemi dagli altri Sensei, fino a definire me stesso come shinobi. Avrei spiegato, mentre l'Hokage mi parlava di due possibili insegnanti, anche se uno dei due, la guardia del Daimyo, era abile come ninja ma non necessariamente come istruttore. Sezuni Taiteku. Non credo di averlo mai visto. Avrei detto, osservando la foto del bizzarro personaggio, ma comunque ampiamente nei miei canoni se si consideravano il Sensei e il Maestro. Dalle parole dell'Hokage non sarebbe stato facile raggiungerlo né contattarlo, ma poteva essere la scelta migliore se si volevano apprendere le basi della Dislocazione. I Fuuinjutsu? No. Non al momento, perlomeno. Il mio scopo era compensare quella mancanza usando le doti Senju, ma nulla escludeva che potessi approfondire quegli studi più avanti, una volta jonin. Ma credo che anche un genin possa comprendere le basi della Hiraishin, dopo tutto il lavoro che è stato fatto dal Quarto su di essa per renderla fruibile. Quindi non dovrei avere difficoltà. Conclusi, fiducioso nelle mie possibilità una volta tanto. Proverò a cercare questa persona.

    Il discorso si sarebbe quindi portato sugli eventi di Ame che coinvolgevano la Bilancia Nera. Il membro dei Fiori è una donna, Yuri Zahard, che gestisce un bordello di lusso affiliato allo stesso Seme. Ha discrete doti di combattimento, e in precedenza ha intrattenuto affari di cui ignoro l'esatta natura con i Kurogane di Suna. Dissi. Il medico...ve ne parlerò al termine di questa vicenda, è una questione più grande. Andai avanti nel rapporto fino ad arrivare alla malattia del chakra. La donna mi ha riferito che chi è affetto dalla malattia subisce lesioni gravi e dolore a ogni tentativo di impastare o dirigere il flusso di chakra, arrivando persino a mutazioni deformanti e dolorose...alcune delle quali capaci di potenziare il corpo al costo di una perdita di raziocinio. Non ho mai incontrato elementi simili nelle malattia che ho studiato. Spiegai, di fatto riferendo che la stessa Konoha non aveva notizie in tal senso. Presi comunque nota dei luoghi da lui citati, annuendo alla menzione di Shulva e del laboratorio S.O.M.A, mentre per Cantha rammentai ancora una volta il mio immenso errore di valutazione: se solo lo avessi finito quella volta non ci sarebbe stato bisogno di affogare così tanto nella frustrazione.

    Serrai le labbra e le mani alla menzione dell'attacco che avevamo subito, ma difficilmente lui avrebbe compreso che la mia irritazione non era legata ai danni e alle ferite che Konoha aveva subito. Andammo comunque avanti, arrivando alla spada che avevo preso con me, provando a estrarla davanti all'Hokage che tuttavia mi fermò, attivando una sorta di drago spirituale come protettore. Capisco...sarebbe sensato averla mandata qui come trappola, per quanto Hikito non mi ha dato l'impressione di essere qualcuno che agisce con dei sotterfugi. Mi sollevai, seguendolo fuori dall'amministrazione, chiedendomi quale fosse la nostra meta, dato che attraversammo il sentiero alle spalle dell'edificio, che faceva da tramite per superare la montagna dei Kage e arrivare infine a una zona boscosa. Là trovammo una piccola grotta dalla quale usciva un debole fumo, rivelando infine una fucina segreta abitata da...Raizen stesso? Quindi mandava un clone a lavorare mentre lui si riposava? La sola idea mi irritava.

    Dopo pochi scambi tra i due, sotto il mio sguardo torvo, con lo scambio della cotta di maglia, mi portarono ad ascoltare una qualche storia su come Orochimaru avesse provato a duplicare l'esistenza dell'Hokage stesso...la sola idea di avere una serie di Raizen in batteria come cloni reali e viventi e non generati da un Jutsu per poco non mi fece perdere i sensi ma tenni duro, fissandolo mentre mantenevo un'espressione neutra. Mi sembra ottimo. Se voi veniste a mancare avremmo subito un sostituto... Sospirai, come se un solo Raizen non fosse sufficiente, mentre lui posava una mano sulla sua fronte, chiedendomi di mostrare l'evento così come lo avevo percepito. Lui avrebbe percepito quel mondo con colori alterati, dove era qualcosa di diverso a brillare e attirare l'attenzione: l'aura delle persone e la direzione migliore con cui attaccare, oltre all'incredibile pressione che sembrava esercitare su di me e su ciò che avevo intorno. Quell'aura non è chakra. Spiegai. Ma una sorta di...non so. Manifestazione della volontà, della propria capacità di esercitare l'energia che la Bilancia Nera vuole portare nel mondo.. Quando estrassi l'arma ancora una volta la strana visione del mondo mi prese, anche se meno intensa di quando Hikito era presente, eppure difficilmente ci sarebbero state variazioni nel mio chakra: il Dominio della Bilancia Nera seguiva regole completamente diverse...ma perlomeno non ci sarebbero state tracce del nemico che l'Hokage temeva.

    Non capisco come mai la questione dell'armatura, però. Spiegai mentre gli porgevo l'arma, sempre che la accettasse, ottenendo una storia simile a quella accennatami dal Sensei, che mi fece annuire. Capisco, forse si trattava dei primi movimenti della Bilancia Nera. Cercherò quel rapporto. In ogni caso proseguii la mia narrazione, quali che fossero i risultati dell'analisi dell'Hokage. Scoprii che l'asta era una copertura della Bilancia Nera per selezionare degli adepti, e che Hikito era in combutta con Shinken e con la donna, dato che me lo ritrovai nella locanda dove alloggiavano. Mi hanno spiegato gli ideali della Bilancia Nera e del fatto che vogliono cancellare il chakra...ho elaborato da solo il fatto che non cercano realmente l'uguaglianza, ma solo il sostituirlo con questo Dominio, questo potere molto più elitario. Inoltre, quando Hikito ha usato il suo Dominio...tutti coloro che avevano chakra nella zona, specie se poco, sono andati quasi in coma. Gli avrei trasmesso quel ricordo se avesse acconsentito, dato che le parole erano insufficienti a descriverlo. Mi hanno invitato nella loro setta, ma questo contrasta con la mia Missione. Senza chakra non ci sarebbe Konoha. Ma posso contattarli tramite questa spada, se cambiassi idea. Gli avrei spiegato anche più nel dettaglio di Hikito e del contraccolpo che aveva subito col suo potere, oltre al fatto che la sua aura appariva pura, quella di chi non mente ed è certo di seguire la via dei giusti. Secondo il Sensei, lui è un traditore accademico. Potremmo trovare delle tracce in archivio.

    Infine venne il momento che più temevo di quella conversazione: dover ingoiare l'orgoglio e chiedere a colui che detestavo una mano. E non per questioni ufficiali o utili al villaggio come l'accesso alla tecnica del Quarto, ma piuttosto per una faccenda personale. Solo vederlo gongolare mi mandò il sangue al cervello, con le orecchie che quasi fumavano, ma trattenni la lingua, rispondendo seccamente: Si. Ho una settimana di congedo per formazione davanti...potrebbe bastare almeno per le basi? Ormai padroneggio la Kage Bunshin quanto la Moku Bunshin. Mi guardai intorno. Useremo questa grotta?

    Naturalmente non potevo diffondere informazioni segrete come la tecnica di clan, ma una vaga infarinatura sarebbe stata sufficiente. Con pochi sigilli andai a generare un clone che "fiorì" dal mio corpo espandendosi prima come legno e poi assumendo aspetto umano con un movimento fluido ed elegante, camminando al mio fianco. I Cloni di legno sono incredibilmente robusti e possono comunicare e ragionare. Hanno una piccola quantità di chakra che posso assegnare a mio piacere, ma non sono in grado di usare tecniche o capacità complesse. Non parlai della capacità di attraversare il legno, sarebbe stata una sciocca rivelazione di un punto di forza. Per generarlo...è simile a quando creo un manufatto completo, però invece di interrompere il flusso di chakra una volta ottenuta la forma desiderata, devo mantenere un legame, anche se effimero...gli anziani ci consigliano di immaginarlo come una radice che da noi va sottoterra e arriva al clone, come fossimo la stessa pianta, anche se non c'è un reale condotto di chakra individuabile. Spiegai, era completamente diverso dalla Kage Bunshin che spezzava il tantien in parti uguali, creando un corpo di chakra capace di tutto, ma molto meno resistente di un corpo umano, che generai al mio fianco. Paradossalmente, una Kage Bunshin può generare una Moku Bunshin analoga alle mie...per questo pensavo che forse potevano...non so. Sovrapporsi?
  9. .

    La Congiura dei Serpenti

    Capitolo 1

    Ospedale di Oto
    Davanti al medico che spiegava come quella fosse sicuramente e oltre ogni ragionevole dubbio Hebiko stessa, lo Yakushi rimase per qualche secondo interdetto, con lo sguardo smarrito mentre cercava di ricalcolare il percorso. In effetti se la donna fosse stata solo sotto un controllo illusorio o da parte di un genjutsu avrebbe comunque potuto agire in maniera inconsueta...ma al punto da concedere ferie illimitate? Per sua pace d'animo decise di annuire e sorridere, fingendo che il medico avesse un grave difetto di pronuncia e non si fosse quindi spiegato bene. Capisco. Tracce di qualche jutsu? In ogni caso pochi minuti dopo sarebbe stato nella stanza della Consigliera, trovandola in condizioni di leggera irritazione, per usare un eufemismo. Non dovresti lanciare così gli spiedi, potresti colpire qualcuno. Disse, con il tono di un giudizioso consiglio mentre sollevando la mano afferrava tutti gli spiedi a mezz'aria con il chakra adesivo esteso, bloccandoli senza problemi.

    Uhm...sembra che la spia si sia sostituita all'originale un secondo prima di essere colpita. Avrebbe detto a quel punto, a braccia conserte, in un patetico tentativo di creare un alibi che lo giustificasse. Un vero problema: dovremmo lavorare assieme per beccarlo! Avrebbe aggiunto sollevando un dito in un vano tentativo di distogliere l'attenzione, ma in ogni caso non si sarebbe avvicinato, mantenendo una cauta distanza. Quindi...esattamente cosa è successo? Avrebbe chiesto dopo aver sopportato stoicamente qualche minuto di improperi, focalizzato sulla sua interpretazione di ciò che era accaduto per giustificare sé stesso. Alla menzione di come lei avesse perso il controllo nel momento in cui l'orbo di Kumo era entrato nella stanza lo Yakushi annuì gravemente. Una spia notevole a spostarsi così velocemente, non mi sono accorto di nulla. Rincarò. Ma per fortuna ti ho liberato dal problema, anche se in maniera un pò pirotecnica. Non c'è di che!

    Annuì, soddisfatto, mentre pensava a cosa fare dopo. Quindi...Magoo era una trappola. Mi sembra troppo scemo per essere realmente pericoloso quindi forse gli hanno appiccicato un qualche fuuinjutsu o qualcosa del genere. Si accigliò. Dici che lo dobbiamo mettere in prigione? Le chiese. Una Lettera di Kumo lo ha aiutato, da quanto ho capito, e potrebbe avere altre trappole addosso...oppure potrei tenerlo con me durante le indagini...tanto posso sottometterlo facilmente. Ovviamente avrebbe ignorato completamente insulti e aggressioni da parte di Hebiko, classificandoli mentalmente come stress da trauma ricevuto...ovviamente il trauma di essere stata sostituita da una spia e non certo di essere stata vittima di un tornado elettrico. Beh, se ti viene in mente qualcosa fammi sapere!

    Lasciata la stanza di Hebiko, magari sollevando una parete di roccia per fermare i suoi attacchi, si sarebbe recato nella stanza che gli indicò una delle infermiere deformi dell'ospedale (erano tutte cavie di Rengoku o di Ledah, dopotutto), trovandolo singhiozzante. Ah, eccoti. Sai che per colpa tua hanno provato a rapire Hebiko? Tirare su di morale gli altri non era tra le sue migliori qualità (anche se era convinto del contrario). Appoggiato allo stipite della porta e con le braccia conserte avrebbe continuato con lo stesso tono di rimprovero: Senti, Bellosguardo, ora voglio che mi dici esattamente cosa è successo quando sei andato via da Kumo. Ti hanno dato qualche amuleto o tracciato qualche simbolo addosso? E ora ci facciamo portare una cartina e mi indichi la strada che hai fatto. Poi un attimo di dubbio. Tu...riesci a leggere e vedere le cartine, si? Alle brutte gli avrebbe procurato una lente d'ingrandimento se la sua miopia fosse stata eccessiva. Qualche tuo amico di Kumo ti verrà a trovare? O hai raccontato di qualche posto dove bazzicavate da ragazzi che sarebbe un buon nascondiglio?

    In ogni caso... Il tono dello Yakushi si sarebbe fatto minaccioso. ...non pensare nemmeno per un secondo che potrai muoverti liberamente, dovrai stare entro sei metri da me, o ti strappo le gambe.

    Amministrazione di Oto, Ufficio 3B
    Yayoi puntò un dito su Saragi, sorridendo. Buona domanda, piccoletto. E bel serpente, per inciso. Avrebbe detto, sgranocchiando due patatine di malagrazia. Da quanto ha dichiarato è un rappresentante di cosmetici e porta campioni di profumi e contratti ai negozi del quartiere dei piaceri. Anche se è una zona malfamata, comunque c'è mercato. Poi avrebbe fatto spallucce. Non ho prove né sospetti di reati, ma quel tizio non mi piace a pelle, per questo mando voi.

    Avrebbe dato loro una carta con una mappa approssimativa degli stretti vicoli del quartiere dei piaceri, dove le pochissime piazze erano di pur piccole dimensioni e solo davanti agli edifici più noti come il bordello recentemente ricostruito e la vicina sala da The, immerse in un dedalo di stradine e vicoli a volte troppo stretti per camminare uno accanto all'altro. Non so dove alloggi, ma tutte le sere va alla Sala da The e immagino che subito dopo vada al bordello quindi...prendete questa e andate. Sciò! E fece cenno di sbrigarsi con la mano, nemmeno stesse allontanando degli animali domestici.

    Era la metà del pomeriggio e l'ingresso della Sala da The non era affollatissimo, ma dietro la porta si intuiva una presenza umana appostata, forse un guardiano di qualche tipo, mentre ogni tanto si osservavano delle cameriere e delle apprendiste geisha che si muovevano portando vettovaglie o vassoi. Dal vicolo da cui erano arrivato era facile osservare la struttura, a due piani e con un piccolo piazzale davanti, e da una brochure che si trovava un pò ovunque si poteva apprendere che il piano superiore aveva due stanze per il the per gli ospiti di lusso oltre agli alloggi dei lavoratori, mentre il piano terra ne ospitava almeno dieci, disposte in cerchio intorno a un giardino quadrato centrale, inaccessibile dall'esterno.

    Che strategia avrebbero scelto per trovare il loro uomo? Attendere che uscisse? Entrare, camuffati o meno, per avvicinarsi? Entrare di soppiatto? Yayoi aveva dato loro una piccola quantità di denaro che poteva essere sufficiente per una serata nella Sala da The per quattro persone con una intrattenitrice, a patto di non esagerare con gli extra o le mance.


    Amministrazione di Oto. Ufficio di Hebiko bis
    Hai talento nel fare ingelosire le persone. Avrebbe commentato alla menzione di una "prima donna", ma non era chiaro se fosse sarcastica o meno. E raccontami, come hai conosciuto questa prima donna? Anche se forse il discorso sarebbe stato interrotto dall'arrivo del corvo col messaggio, davanti al quale Meredora sorrise, riuscendo a concordare una sortita assieme nonostante le iniziali ritrosie della Consigliera.

    [...]

    Interessante scelta per un rendez-vous. Una persona più sospettosa di me penserebbe che vuoi approfittarti di me in una caverna nel bosco. Disse Meredora, con un abito da viaggio meno elegante di quello che usava di solito nelle carceri ma comunque molto efficiente e adatto al viaggio nonostante la gonna. Alla cintura una piccola sacca conteneva ciò di cui aveva bisogno, ma a guardarla sembrava completamente a suo agio nonostante si trovassero nel profondo del Bosco dei Sussurri. Ogni due mesi porto nel Bosco un terzo delle guardie per un addestramento speciale. Ci sono sempre due o tre che falliscono. Spiegò, attenta nel muoversi e nel cogliere le tracce, tanto che fuori dalla caverna avrebbe detto: Qui sono entrate tre persone di recente. Due sono ancora dentro, a meno di altre uscite. Una è andata via questa mattina. Il suo talento come Inseguitrice non era frutto di fandonie. Direi che ho fatto bene ad accompagnarti, no? Avrebbe sussurrato, sfiorando la guancia di Hebiko con le dita prima di entrare.

    L'interno della grotta era molto cambiato dall'ultima volta che la Consigliera era stata là. Fiori fosforescenti di immensa bellezza adornavano le pareti, splendidi anche se un pò malinconici, incorniciati da pietre preziose che scintillavano, appositamente incastonate qua e là nelle rocce di quell'anfratto, mentre al suolo petali di rosa portavano a una vera e propria stanza allestita all'interno della caverna, con mobili di lusso, un divano comodo e alcune sedie pregiate, mentre una diramazione portava a quella che sembrava essere una vasca da bagno con idromassaggio scolpita nella roccia, e poi altre verso un bagno perfettamente decorato e una stanza da letto, sul quale terminavano i petali di rosa.

    Meredora, inizialmente in guardia, avrebbe sfiorato nuovamente Hebiko. Complimenti, non pensavo fossi così temeraria. Mancano giusto un pò di catene appese al soffitto e sarebbe perfetta per un appuntamento. In quel momento dalla vasca da bagno sarebbe emersa una figura identica in tutto e per tutto allo Yakushi, cui apparve indosso una giacca da camera legata senza particolare rigore così da mostrare più del dovuto, sebbene indossasse un costume da bagno naturalmente (ma non quelli con calzoni e canotta e righe che usava Febh, solo un semplice slip).

    Aveva un lungo filtro con una sigaretta e sorrideva. Non mi aspettavo venissi qui con qualcuno, ma era prevedibile, a pensarci bene. Avrebbe sorriso, seducente. Ciao Hebiko. E ciao anche a te. Meredora sarebbe rimasta come pietrificata, nonostante il suo rigore e l'addestramento mentale, con evidenti pensieri che scorrevano come scariche elettriche sbattendo da tutte le parti. Immagino ci sarà da divertirsi. Prego, mettetevi comode...c'è uno spogliatoio se volete mettere un costume, per la vasca. Avrebbe indicato una delle nicchie. Poi parleremo delle questioni importanti. Sono a vostra disposizione.
  10. .

    Orgoglio

    Capitolo 2

    Mi accolse mentre era impegnato in non so quale flagellazione mentale coi suoi cloni...probabilmente nessuno gli prestava attenzione e aveva deciso di parlare con sé stesso, ma non era quello il mio problema...la sola presenza di quelle Bunshin era il motivo per cui ero là. Feci un profondo sospiro. La mia posizione e il mio obiettivo restano invariati. Sul resto...ci sto lavorando. Non avevo deciso che Raizen fosse redento ai miei occhi, ma quantomeno era stato corretto nel chiedere scusa in maniera sincera...ovviamente avrei dovuto ucciderlo comunque, e non potevo dire che fosse un piacere averci a che fare. Mi accomodai dove indicato mentre i cloni sparivano (meglio, me ne bastava uno di volto dell'Hokage nel campo visivo) e lui beveva di malagrazia da una specie di bicchiere oversize, trovandolo disgustoso al punto da ordinarne dell'altro, mentre io feci un modesto cenno di diniego: non ero là per bere.

    Quanto alla questione della tecnica del Quarto Hokage avrei annuito. Si, vorrei apprendere la Hiraishin perché al momento ho focalizzato il mio addestramento sulla velocità e sulla sorpresa. Penso che unita al controllo del territorio tipico del mio clan sarebbe la scelta strategica migliore. Non avevo alcuna idea particolare o ammirazione nei confronti dei precedenti Kage (e figurarsi, vista la Missione) e quindi il mio era solo il frutto di un ragionamento e non certo legato a una qualche emotività. Non posso escludere che sia qualcosa che mi è stato imposto con qualche condizionamento. Ma da un punto di vista logico...è ragionevole come campo di interesse da sviluppare. Conoscete qualche Sensei al quale possa rivolgermi? In caso contrario potrei provare a partire dai testi. Ovviamente sapere che lui stesso aveva qualcosa di simile alla dislocazione mi obbligava a conoscere qualcosa nello stesso ambito, se volevo avere una possibilità di ucciderlo.

    Comincerò con la questione della Bilancia Nera, allora. Avrei spiegato. Durante le mie attività come medico illegale ad Ame sono stato contattato da un membro dei Fiori. Un suo cliente necessitava di supporto medico, ma aveva commesso un crimine verso i Cuori quindi non poteva seguire i canali ufficiali...per quanto possa esistere qualcosa di ufficiale alla Pioggia. Lui naturalmente era a conoscenza della gerarchia di Ame, anche se superficialmente. Un Fante di Cuori era stato rapito per motivi che mi sfuggono, ma aveva provato a suicidarsi usando una sorta di artificio metallico animato...forse derivante una Hijutsu otese o qualcosa del genere. L'acciaio provava continuamente a ucciderlo e il medico di questo cliente a salvarlo, con abilità superiori a quelle di chiunque io abbia incontrato, ma insufficienti a uscire da quello stallo. Anche con il mio contributo avremmo avuto poco successo, quindi mi ha mandato a cercare delle sostanze rare per creare medicamenti utili a ottenere un vantaggio. Dovendomi muovere fuori dai canali ufficiali, ho cercato nel mercato nero e nel contrabbando, e scoperto che un gruppo di shinobi molto aggressivi stavano accumulando risorse e medicamenti in segreto.

    Queste persone erano una donna di nome Gekido e uno shinobi non vedente di nome Shinken. Lui era il suo...Fratello di Sangue. Lei sa già di cosa si tratta, immagino? Mi hanno inviato a un'asta illegale per ottenere altro materiale e in cambio mi avrebbero fornito parte delle erbe che mi servivano...asta che era stata bandita da parte di una persona chiamata Hikito. Con una serie di sigilli avrei applicato la Percezione Falsata al tavolino nella stanza, così che apparissero su di esso, in scala, le persone che nominavo man mano che apparivano. Uno spadaccino formidabile. Con un movimento feci scorrere rapidamente gli eventi, con l'aggressione verso chi si rifiutava, e la situazione che degenerava fino a uno stallo alla messicana a quattro. Tanaka è un medico di ame specializzato nella ricerca. La donna del Paese dei Demoni mi ha parlato di una grave epidemia nelle loro terre che fa perdere il chakra...il traditore di Suna era un killer al soldo di qualche Seme. Non mostrai lo scontro con il nemico o le tecniche che conoscevo, ovviamente, non potevo perdere quell'infimo vantaggio nei suoi confronti.

    Dopo aver convinto la donna e il medico a collaborare, il killer ci ha attaccato. Hikito in quel momento mi ha fornito una spada...solo nello sguainarla...tutto il modo in cui vedevo il mondo è cambiato. Avete mai sentito parlare del Dominio, Hokage-sama? E qui sarebbero piovuti i malintesi. Il Sensei mi ha detto che avete avuto a che fare con qualcosa con lo stesso nome, ma io qui parlo di qualcosa di diverso...una forma di energia...o per meglio dire una qualche applicazione della volontà sulla realtà. Un modo per...estendere la propria Autorità sul mondo. Sguainando la spada ho avuto accesso a quel potere, per breve tempo. Questa spada. La portavo al fianco e la sganciai dalla cintura, per poi posarla sul tavolo, tra le mie figure illusorie, presentandola con rispetto. Il Sensei non ha voluto sguainarla. Voi? Se avrete la mia stessa visione, capirete meglio di quanto non possano comunicare le mie parole.

    Il discorso sulla Bilancia continuò ancora per qualche tempo, ma dopo poco mi trovai a fronteggiare la domanda che temevo sulla mia formazione. Mi sentii come se dovessi inghiottire un rospo. L'arrivo di Hitomi aggiunse una pausa che non aiutava nel gestire la mia irritazione e il mio disagio, ma attendi che se ne fosse andata. Nessuna nuova su Kiri ma... Cercai di fare un lungo respiro. Non esiste nel continente nessuno che sia più abile di voi coi cloni. Io mi affido da tempo all'arte di clonazione del mio clan, ma è troppo limitata. Mentre la Kage Bunshin che ho appreso di recente, sebbene efficiente, non ha le stesse caratteristiche. Se voglio ottimizzarle o fonderle mi serve una guida. Arricciai il naso, disturbato da quanto stavo per dire. E nessuno è meglio di voi in questo campo. Avrei chinato il capo posando la testa sul tavolino. Nonostante i nostri trascorsi, potreste insegnarmi? L'unico lato positivo, che mi permetteva di andare avanti, era sapere che così avrei appreso qualcosa sulle arti dei cloni del Bersaglio, cosa utile per il suo futuro assassinio.
  11. .

    Oto Heist

    Capitolo 6

    Le Rovine di Palazzo Yakushi
    Nel momento in cui le carni del Flagello vennero danneggiate dalla pura luce di Tenchou e dal suo artiglio, a dispetto delle lesioni riportate l'Immortale avrebbe avuto una chiara e netta consapevolezza nel cervello: il Dio Drago era in debito. Aveva acquisito un diritto davanti al Dio che lo aveva castigato, poiché ogni azione di chi non dovrebbe immischiarsi nel mondo dei mortali ha un costo...il Drago, anche se distante, anche se non presente, sarebbe stato obbligato a rispondere alle sue domande, entro i limiti delle sue conoscenze [Nota].

    Non sono che un Osservatore. Il potere non mi è proprio, ho pagato a caro prezzo le mie ingerenze e la trasgressione delle regole.

    Echeggiò la sua voce nel cielo di una Oto ferita, mentre il Flagello caricava quanto più possibile il suo potere nel tentativo di opporsi a una creatura dal potere divino, trovando però un ostacolo alla sua altezza. Tenchou non aveva alcun interesse nel difendere Palazzo Yakushi e tantomeno salvaguardarne i membri, con l'unica eccezione di Ogen, suo guardiano. E lei lo sapeva, avendo pianto lacrime amare quando pur legata al drago non aveva potuto usarne le doti per salvaguardare i suoi cari. Ma limitatamente a Ogen, l'Osservatore avrebbe fatto del suo meglio per difenderla, anche perché ella era sostanzialmente invulnerabile anche se incapace di agire, fintanto che lui era in campo. A fronte dell'estremo potere di Jeral, Tenchou oppose un potere altrettanto grande, amplificato oltre misura dalle capacità della sua evocatrice e dalle arti legate al suo status sovrannaturale [Tecnica 1,2,3]. Spalancata la bocca obbligò l'aria intorno a lui a turbinare con forza, frammista alla luce delle stelle di cui era padrone, ottenendo un muro scintillante che avrebbe preservato il drago da qualsivoglia danno...ma che ovviamente nulla avrebbe fatto per il terreno e per il palazzo Yakushi già in rovina. Sicuramente ci sarebbero stati altri feriti, anche se nel mentre gli abitanti erano fuggiti oltre il raggio d'azione...ma al contempo gran parte dei sotterranei, pur costruiti in mura resistenti, crollarono miseramente, di fatto bloccando anche il tunnel che il Flagello aveva scavato poco prima e sotterrando qualunque cosa ci fosse là sotto, reliquia inclusa.

    Febh Yakushi era stato molto cauto, nascondendo la reliquia nei sotterranei del palazzo dopo aver fabbricato altri tre vasi del tutto identici, per quanto inerti. Uno era stato nascosto in una camera segreta in amministrazione, nei sotterranei. Uno era invece stato donato a Ogen come soprammobile, mentre il terzo si trovava oltre il muro di una cella nelle prigioni di Palazzo Yakushi, proprio accanto a dove l'Hokage era stato imprigionato mesi prima. Nella cella una porta segreta si apriva mostrando un'enorme volto di scimmia scolpito nella parete. La Chiave di cui i sunesi avevano una copia sembrava un cotton fioc gigante perchè andava infilata nell'orecchio dell'animale, provocando l'apertura della bocca, con la reliquia all'interno, sulla lingua. Pietra massiccia e il padre adottivo di Febh agivano come ultime protezioni, oltre a una infamata finale: il vaso dentro la bocca della scimmia era un falso. Il cotton fioc andava infilato nella narice dell'animale per far aprire la fronte, al cui interno, in una scatola metallica ancor più resistente, si trovava il vero premio. Una serie di complesse contromisure che avrebbero fatto desistere il più ardito dei ladri. Ovviamente in questo caso non aveva a che fare con un ladro ma con un terrorista. L'esplosione di immane potere poteva divorare gran parte del suolo, anche se ovviamente questo opponeva una resistenza maggiore dell'aria e riduceva sicuramente il raggio d'azione, ma parte delle fondamenta era già stata erosa dall'attacco precedente. Soryo Yakushi, padre adottivo di Febh, a fronte del crollo che stava avvenendo aveva usato tutte le sue arti per difendersi, ma rimase comunque sepolto dalle macerie, tra la vita e la morte, e la Reliquia venne strappata dal suo nascondiglio, anche se non distrutta (troppi erano gli strati a proteggerla, oltre alla distanza dall'esplosione), ma comunque il sigillo di contenimento venne danneggiato.

    Là, tra macerie e detriti, il chakra del Gobi iniziò a filtrare debolmente, per quanto coperto da strati e strati di materia, troppi per il Byakugan per individuarla di preciso, ma abbastanza per comprendere ciò che era successo. A meno di interventi esterni, nel giro di pochi minuti si sarebbe liberata, portando ulteriore devastazione nel villaggio [Nota]. Possibile che fosse realmente questo il piano del Mikawa assieme al Flagello? Tenchou non poteva sapere nulla di ciò che accadeva sotto il terreno né poteva percepire alcun chakra, ma sicuramente osservava contrito la sofferenza di Ogen nel vedere la sua casa distrutta e la sua gente ferita o uccisa, ma la sua priorità era proteggerla, non aveva alcun interesse in altro che non fosse la sua vita. La mano di Jeral non potè superare la barriera che proteggeva la capoclan Yakushi, poiché essa non era affatto chakra ma qualcosa di completamente diverso, un potere che nasceva dalla stessa Autorità di Tenchou, Drago dello Zenith, intoccabile da chi non aveva doti sullo stesso piano di esistenza.

    Conosco le tue gesta. Le tue origini. E il destino di quel povero ragazzo. Io ho visto tutto, ma non sono un giudice. Accetto la tua esistenza, ma non posso permettere che Ogen venga danneggiata. La tua trasformazione non è utile davanti al mio sguardo.

    La donna non poteva nemmeno muoversi o parlare nel suo bozzolo, ma piangeva lacrime di dolore e ira come poche volte era capitato nella sua vita. Infine il Flagello portò alla bocca due tonici, trovando però il Dio Drago pronto a reagire, emettendo nuovamente una potente vampa di luce dalla bocca, simile a quella che lo aveva ustionato la prima volta [AdO - Azione 1]. Subito dopo avrebbe sfruttato una delle tecniche di Ogen, rilasciando un botto sonoro dalla potenza micidiale, specie data la brevissima distanza [Tecnica 4] per poi cercare di afferrare il Flagello con il suo artiglio, usando generosamente il chakra che aveva a disposizione e che tuttavia stava rapidamente esaurendosi, per cercare di afferrarlo in una stretta che poteva essere devastante [Azione 2]. Comunque andasse, avrebbe cercato di trattenerlo, causando ulteriori danni o cercando una nuova artigliata [Azione 3]


    Un Laboratorio e Tensioni che salgono
    I cloni avevano preso la loro strada mentre il convivio, per quanto poco interessante per lo Yakushi, continuava. Hohenheim aveva ben poco da dire e lo stesso il resto della delegazione Sunese, forse irritati da quella che ritenevano essere una perdita di tempo, mentre il Mikawa continuava a fare da anfitrione parlando di amenità e di cucina. Gene, Omoi mi è sempre stato sulle scatole perché ha lo stesso nome di un tizio che mi vuole morto, e che io voglio morto. Ma non per questo intendo lasciarlo a impuzzarsi di pelo di scimmia per l'eternità. Sbuffò, a braccia conserte, mentre il discorso si spostava su questioni geopolitiche che poco avevano a che fare con gli interessi di Febh. A Suna hanno perlopiù sabbia e derivati del deserto, hai idea di quanto sarebbe complicato farla diventare una foresta tropicale? Ci fosse quella Bakekujira o come si chiama avrebbe senso ma così...mah.

    I due cloni intanto avrebbero percorso celermente il sentiero sotterraneo a ritroso, dopotutto dovevano verificare che tutto fosse a posto e poi dissolversi, ma certamente non si sarebbero aspettati [Nota], una volta fuori, di vedere un gigantesco drago stagliarsi nel cielo mentre fumo nero si levava dal villaggio. TENCHOU? MA CHE DIAVOLO SUCCEDE? Sarebbe sbottato il clone dello Yakusho, evocando immediatamente due gigantesche lucertole [Tecnica
    e 2]
    per facilitare l'arrivo sul luogo del pericolo. Devo dissolvermi per avvisare l'originale...Oto è sotto attacco! Non avrebbe aspettato il clone di Raizen, anche se questo era capace di trasmettere informazioni senza doversi dissolvere, dato che la priorità assoluta era dare l'allarme.

    Infatti, dopo poche chiacchiere su altri argomenti lo Yakushi ottenne le informazioni del suo clone, sgranando gli occhi e alzandosi in piedi di scatto. SIAMO SOTTO ATTACCO! Gene, devono avere manipolato le comunicazioni, c'è un attacco a Oto! Dobbiamo andare subito! Ovviamente in quel momento si fidava ancora del Kage e il suo tono non tradiva alcuna forma di scherzo...ma come avrebbe reagito il Mikawa?


    Youkai e Ryugi
    I due ninja di più basso rango si erano allontanati con il beneplacido degli altri shinobi, non essendo rilevanti fintanto che non fosse stato recuperato il Demone sigillato, e dato che quell'edificio era stato epurato più e più volte dalle forze otesi non c'era il rischio che delle conoscenze di villaggio cadessero nelle loro mani. Era un modo per mandare i piccoli a giocare per conto loro, dopotutto. Anche se li aspettava qualcosa che non aveva niente di ludico.

    Seguendo l'odore familiare del suo clan Ryugi uscì dalla stanza in cui si trovavano gli altri e proseguì per un lungo corridoio, con Youkai al seguito che aveva mandato in avanscoperta un frammento del suo spirito che sarebbe saltato da un oggetto all'altro. Nessuno spirito si palesò alla sua investigazione ma proseguendo in quella direzione l'odore si faceva più forte, fino ad arrivare in una stanza semidistrutta e impolverata che tuttavia un tempo doveva essere una camera per bambini, a giudicare dai colori dei mobili rovinati e delle pareti, sebbene parte del soffitto fosse crollata danneggiando uno dei letti a castello...dovevano essercene stati almeno tre, per un totale di sei materassi. L'odore in quel punto era il più forte e lo Tsukumogami di Youkai aveva raggiunto uno dei giocattoli a terra, guardandosi intorno e scorgendo effettivamente una sagoma simile a un bambino, ma di spalle, davanti al letto schiacciato. Non avrebbe risposto ad alcuna stimolazione da parte del frammento di spirito, e anzi anche se questo avesse provato ad aggirarla, gli sarebbe sempre apparsa di spalle. Solo all'ingresso di Youkai e Ryugi nella stanza quella figura si sarebbe voltata, rivelando la sua identità come di una bambina che era invecchiata in modo terribile e innaturale, semitrasparente e fluttuante.

    Io sono Kiyoko. Il numero 6. Voi potete vedermi e sentirmi, vero? Sollevò una mano, mentre dalle dita spettrali emergeva una Vampa altrettanto spettrale, come se fosse la versione spirituale della Danza del Sole. Ho bisogno di aiuto... Si sarebbe voltata, indicando le macerie che avevano distrutto il letto. Io sono là sotto...potete tirarmi fuori?Una scena da brividi, ma come avrebbero reagito i due shinobi? E che ruolo avrebbe avuto tutto questo nel quadro generale di estrema fragilità geopolitica?




  12. .

    A Spasso nel Tengu

    15c

    Interlude-Ter

    [Youshi e Kotaro]
    La Mizukage, Orochimaru e Kotaro ascoltarono con attenzione le parole di Youshi su Hayate, mentre l'assassino gongolava per i complimenti dell'anziana leader della Nebbia. Poco dopo, risolta la situazione, fu il momento di caricare Hagemono e interrogarlo. Lo Stratega? No, non lo ho visto qui ma... venne interrotto dal Tokugawa che per asserire la sua dominanza impose di rispondere solo quando era interpellato, e l'associazione di ninja al suo fianco validava ulteriormente quell'autorità. Con l'acido che strappò un grido di dolore all'uomo mentre le dita venivano bruciate, Youshi riprese l'interrogatorio da capo. Ggghh...si. SI, è il Veterano. La Mizukage sputò a terra (e la saliva sciolse parte del suolo, essendo magma) mentre Orochimaru sibilava con furia. Lo ho incontrato due mesi prima dell'attacco che ha annientato la Zanna. Mi ha reclutato allora, attaccò il campo base dove ero di stanza. Circa sei mesi prima della caduta di Konoha. Ricevette lo schiaffo, ma non era nulla rispetto all'acido che aveva annientato i suoi polpastrelli. Ho detto che non so dove sia lo Stratega! E si, è il Veterano!

    Allentato il dolore, il Tokugawa riprese le sue domande, mentre Hagemono respirava velocemente e superficialmente ora che l'ustione si alleviava. Anf...io...anf...non sapeva nulla dell'Oni, anzi, si chiedeva cosa ci facesse qui. Io nemmeno sapevo che quella cosa si chiamava Oni. E non...non so bene quali fossero i suoi piani, mi ha solo detto di obbedire e aiutarlo. Il calcio successivo lo buttò a terra, boccheggiante, mentre Youshi lo tirava per i capelli. Non...non lo so! E' il Veterano!! Quell'ossessiva ripetizione di domande a cui aveva già risposta serviva a sfiancare e distrarre anche la mente, cercando un lapsus. Youshi non avrebbe sfigurato come torturatore per Kiri. Io non...io non sono un viaggiatore. Ha usato chakra. Lo colse subito orochimaru, allungando una mano per schiaffeggiare Hagemono, che nell'alzare lo sguardo su Youshi avrebbe ricevuto l'ennesimo manrovescio.

    Singhiozzante a terra e tremante per il dolore, avrebbe continuato a rispondere. Io...sono...Osamu è il Veterano...non so dove sta lo Stratega...non lo so... Alle domande sui draghi cercò di restare in silenzio ma l'Interrogazione Mentale forzava le risposte. Io...io... Byakuei sembrava stufo di quella pantomima, alzando lo sguardo e sbuffando quasi annoiato. Non fai prima a farmelo uccidere e resuscitare come mio schiavo? Così sarà obbligato a dire tutto. Aveva in fondo la padronanza dell'Edo Tensei. No...mi sto divertendo troppo. Replicò la Mizukage, torva in viso. L'abito è...giallo? Non vedo bene...io...sono draghi del nord perché sono bianchi, no? Solo qualcuno che non vive in questo tempo può saperlo. Sentenziò Tenma. E l'abito è grigio. Quest'uomo è un Viaggiatore come voi. Tenma confermò, dato che pur non potendolo vedere sapeva di che colore fossero i suoi vestiti.

    Le botte successive non portarono risposte nuove, se non un'ammissione, stremata e carica di dolore, sull'essere un Viaggiatore. SIII...siii..sono qui da...da un mese. Ero a Kumo e ho visto una luce verde. Ho ucciso il me stesso di questo posto e lo ho sostituito...anf...questo non è il passato...non...non può esserlo, ci sono troppe discordanze. E' qualcosa...di...parallelo. Dopotutto quegli eventi li aveva vissuti e aveva potuto realizzare molto più facilmente la natura approssimativa di quel luogo. Un serpente evocato da Orochimaru avrebbe inghiottito hagemono per trasportarlo più facilmente mentre il gruppo si allontanava, e ovviamente nessuno dei presenti, nemmeno il medico Tenma dal cuore grande, si azzardò a curare anche solo un graffio al più grande traditore della storia Accademica. Kotaro era tornato con una piuma in mano, segno che si era sbarazzato del volatile di Osamu, e attendeva sviluppi, limitandosi a un buffetto alla guancia del nipote e a un occhiolino.

    [Raizen e Osamu]
    Un'isola da qualche parte, nemmeno lo ricordo. Avrebbe risposto il Veterano riguardo al famoso Pilastro, mentre all'evolvere della situazione si sarebbe trovato davanti alle argomentazioni di Raizen e alla sua arroganza, forte di un potere che a malapena controllava e che non poteva usare. Non avrei capito? Io? Replicò divertito. Non hai la più vaga idea di ciò che è in gioco e di quali siano i miei piani, e ti arroghi il diritto di poterli sovvertire? Più parli e più comprendo che non ho alcun bisogno di tenerti da conto. Non puoi ostacolarmi. Aggiunse, passando una mano sul mento, impossibile dire se fosse un bluff o meno. La mia offerta rimane, a te la scelta. Ma se vuoi un consiglio...non inventarti cose che nessuno ha detto per poi usarle come leva per le contrattazioni. I termini del nostro accordo sono quelli che ho deciso io. Non tu. Tutto ciò che hai detto è frutto delle tue speculazioni...e le speculazioni finiranno per portarti fuori dal seminato. Era stato Raizen a parlare dell'accordo come equo e di dover dare tutto l'aiuto possibile, era stato Raizen a dire che fornire le informazioni sarebbe stato collaborare, era stato Raizen a pensare che il Veterano avrebbe offerto un patto che lo obbligava effettivamente a qualcosa. Osamu aveva detto chiaro e tondo che i termini dell'accordo erano a sua discrezione, non a quella dell'Hokage. E lui aveva accettato. Se hai finito con gli sproloqui e col turpiloquio immotivato, decidi. Vuoi fare a botte, per usare termini che immagino siano al tuo livello...o vuoi continuare la nostra collaborazione? Non hai margine di negoziazione. Non lo hai mai avuto. Non lo avresti nemmeno con il doppio del potere che hai adesso. Perchè io posso andare via da qui con un pensiero, rinunciando ai miei guadagni. Ma tu...tu potresti non andare mai via da qui senza il mio aiuto, e le tue minacce diventerebbero vane. Oppure pensa se ti remassi io contro in questo frangente, sopravviveresti? Sorrise. E anche se uscissi...siamo già nemici da ciò che dici, cosa mi cambierebbe saperti più ostile nei miei riguardi? Era una domanda retorica, la vera domanda era sapere se Raizen voleva accettare il secondo patto o voleva continuare quell'alleanza. Sono assolutamente disponibile a collaborare. Ma fornirti i piani non è utile in questo frangente. Ha un costo a parte.

    Durante le elucubrazioni successive dell'Hokage, pur provato dall'indicibile fonte di energia, il Veterano avrebbe fornito brevi consigli, come anche Orochimaru (e per ovvi motivi non Apachai) ma quello fondamentale sarebbe stato ciò che riguardava i Colossi. In che senso "dei puzzle"? Avrebbe chiesto. Le Armi di Iwa non sono armi in senso stretto, sono creature viventi. La loro mente è stata costruita artificialmente ma è pur sempre una mente. E può immaginare...sognare...comunicare. Non rimane nemmeno una traccia dei Colossi usati per assemblarli, ma hanno una loro coscienza, per quanto artificiale. Non è assurdo pensare che nel momento della distruzione un'Arma si sia rifugiata in un mondo onirico, almeno con la mente...a patto di avere abbastanza chakra e determinazione per farlo. Alla domanda sui progetti poi sogghignò. Comincio a pensare che tu non sappia realmente nulla di nulla, ecco perché vuoi così tanto quei testi. Ma la domanda aumenta il valore. Le domande successive su come Orochimaru e Liu Bei potessero aiutare nel gestire lo strabordante potere dei Bijuu non furono di grande aiuto, ma se non altro ebbe la conferma che il Vecchio Serpente era realmente schierato con l'Alleanza, dato che le forze Cremisi erano in contraddizione con le sue ricerche. Il Veterano al riguardo non commentò, limitandosi a sorridere sarcastico.

    [Fudoh e Maya]
    Liberare Taki? Non essere sciocco, Taki è solo un luogo. Un Dio Guerriero mi serve per uno scopo più alto...uno a cui volente o nolente dovrà partecipare anche la mia ignara sorella. Spiegò la Signora di Taki, sibillina. Quanto al mio conoscere questo nome...beh. Tutto ciò che sapeva Sakura lo so anche io. E lei sa tutto sugli Dei Guerrieri. Replicò con tono tranquillo, salvo poi farsi più seria quando Fudoh parlò di loro padre. Rei Yujin è uno dei guerrieri più abili di questo tempo, anche se assai sottovalutato. Dopotutto è frutto di una maledizione millenaria, e si sa che il karma accumulato ha i suoi...risvolti. Non morirà facilmente al mio servizio. Le labbra si erano assottigliate, evidentemente trovava irritante quell'argomento. Averlo come cavaliere è una sicurezza...inoltre non posso permettere che venga ucciso per errore durante le incursioni dell'Oni. Dopotutto non sapevano ancora di essere in un sogno, e pertanto per lei vedere morire il padre poteva significare la sua stessa dipartita. Lo aveva reso cavaliere per proteggere entrambi.

    [Raizen e Fudoh]
    Rilassarmi? L'unica volta che lo ho fatto ho perso un occhio. No grazie. Replicò, tombale, lo Tsuchikage mentre il gruppo tornava a riunirsi. Maya e Orochimaru valutavano le opzioni riguardo alla situazione di Raizen e ognuno disse un pò la sua, con il Re dei Gabbiani che ammirava l'Hokage gonfio d'orgoglio. Scrivere qualcosa che delimiti e renda sensato un paradosso è roba da Scriba del Mondo. Non lo so fare. Non ancora. Ma farò il meglio che posso, carino. Sussurrò Maya al suo orecchio, passando le dita sul petto di Raizen anche se il contatto rilasciava scintille. anche se l'arrivo di Youshi con il prigioniero fu l'elemento fondamentale.

    Mentre Orochimaru e Maya erano al lavoro, Raizen e Fudoh iniziarono a valutare le opzioni assieme allo Tsuchikage e a Osamu, sebbene Youshi fosse in arrivo (dopotutto Tenma e Toppu sapevano come arrivare dai gabbiani). Tutto il discorso di usare i Draghi non ha molto senso senza draghi, per l'appunto. Disse Maya dopo l'intervento di Fudoh, mentre continuavano le discussioni. Il Dono degli Dei di Fudoh sembrò passare inosservato alla sorella, e se l'altra diede segno di aver percepito qualcosa non lo mostrò...ma sicuramente anche se stancante per Raizen, quel potere alleviò notevolmente il dolore.

    [Riuniti]
    All'arrivo di Tenma e Toppu si poté aprire il varco, ma il passaggio portava appena fuori dalla Valle del Vento pertanto non sarebbe stato utile a superare la barriera della tempesta che teneva tutti fuori...dovevano trovare un modo diverso. L'arrivo del vero Orochimaru nel corpo femminile fece tirare un sospiro di sollievo a Liu Bei mentre il serpentello che aveva nel cervello si dissolveva passando ogni informazione all'originale, e Kotaro salutò i presenti come una scolaretta. La Mizukage era rimasta nel palazzo, per cercare ed epurare tutti coloro che erano fedeli ad Hagemono il quale, vomitato dal serpente, era in condizioni pietose.

    L'uomo torturato non aveva risposte diverse da quelle fornite al Tokugawa, e nessuno aveva la più pallida idea di quali fossero i piani di Osamu o i suoi limiti. Naruto contavamo di trasportarlo sul campo di battaglia in uno scontro con tutti noi leader...tranne Hagemono e la Mizukage. Pensavamo che la nostra presenza bastasse ad attirare il Veterano, per poi fargli scoppiare la bomba in faccia. Avrebbe detto il Kokage. In ogni caso dopo una sana dose di minacce Hagemono avrebbe acconsentito, tremante, a evocare il drago azzurro che era detentore del Contratto.

    Eccomi evocatore e...HHIIIIII!!! CHE SUCCEDE??? Il drago era poco più grande di una mano e riusciva a parlare anche con una sfera in bocca, ma subito si mise in guardia, pronto a dissolvere l'evocazione nel vedere Hagemono conciato a quel modo! COSA SUCCEDE? Devo chiamare la Regina? Sei in pericolo? Lui è...Gyakuryū (Risacca). Il più anziano tra i draghi azzurri...anche se...con la mente di un bimbo... Hagemono, che faccio? Stava a Raizen e agli altri convincere il piccoletto che non erano un pericolo...e dopo aver pestato a sangue il suo evocatore la cosa sarebbe stata parecchio difficile da risultare credibile. Hagemono aveva già firmato il contratto nel tempo in cui era stato trasportato e dopo pochi dialoghi avrebbero compreso che il draghetto era reale e proveniva dal mondo reale, anche se il Richiamo lo aveva portato nel Sogno, ma come convincerlo che Raizen aveva bisogno di Draghi per salvare sé stesso e gli altri?

    Byakuei intanto si guardava intorno divertito, andando a discorrere con il fratello mentre Orochimaru restava vicino ai Viaggiatori, e lo stesso valeva per Kotaro, che aveva accolto l'informazioni sulla natura onirica di quel mondo con perplessità, dopotutto pochi dubitano della loro stessa esistenza (a differenza di Byakuei che, assai rilassato, avrebbe fatto spallucce). Non restavano che gli ultimi dettagli.
  13. .

    Sifone Orchestrale

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    [Colloquio a casa di Hitomi]
    Conclusa la questione con Seira, lasciandosi con spirito di collaborazione e tutto sommato di rispetto, anche se non di piacevolezza, Raizen che non sarebbe mai più potuto andare alle terme di Konoha dove andavano anche gli anziani era tornato al tempo reale e non mentale, raggiungendo il gruppo di cospiratori e portando alla luce le vicende di Yamato, oltre a chiarire in qualche modo con Yato, sebbene la cosa avesse lasciato Youkai interdetto.

    Dopo un breve riepilogo delle capacità Uzumaki il gruppo si mise a lavorare sulle strategie, e sebbene un Simulacro di inchiostro simile a un fungo fosse valido, comunque poteva far scattare delle trappole se toccava terra. Per il sangue...posso creare un simulacro che stia sulla tua spalla con un secchio, che raccolga il sangue se versato. A meno di grossi fiotti dovrebbe bastare, per un pò. Raizen doveva solo dargli l'indicazione di quando attivarlo (sarebbe stato uno spiderboy superdeformed con un secchio di metallo). Inviati i due draghi a badare a Seishinno, il gruppo avrebbe poi iniziato la sua incursione, mentre Hikaru prima di trasformarsi scambiava due parole con Youkai. Perdona tuo padre se si aggrappa al passato...è presto per accettare un cambiamento tanto grande, ma non credere nemmeno per un secondo che lui sia dispiaciuto per il tuo essere sopravvissuta, anche se cambiata. E naturalmente abbiamo molto tempo da recuperare. Dovrò anche comprarti dei nuovi abiti più...adeguati. Naturalmente la donna si riforniva solo nelle migliori botique del continente, ma nel suo essere fredda era stata comunque accogliente e confortante.

    [I Cunicoli e la Sala di Shika]
    Trovata una via sicura, anche se al prezzo della dipartita di alcuni cloni, il gruppo era in condizione di raggiungere l'anticamera che portava al loro bersaglio, per quanto la presenza di un clone dalla testa decapitata turbò un poco l'Hokage, specie perché a parte un coprifronte tutti gli effetti personali di quell'uomo erano stati rimossi, segno che qualcuno era passato assieme a lui e lo aveva abbandonato, ma chi?
    Persi due cloni ulteriori nell'ultimo tratto, i restanti scoprirono dove era passata la Inuzuka assieme a Soken Hyuga, mentre trovare un Simbolo dell'Inviolabile Spazio diede luogo a una piccola scena che in altri contesti sarebbe stata divertente, con Youkai che da proclamatosi studente delle arti Fuuinjutsu non aveva idea di come dissolverne uno. Oh, un tempo sapevi farlo e... Hojo venne interrotto da una sfuriata del ragazzino con l'aspetto di Raizen, ma la sua forma fittizia gli impedì di mostrarsi rammaricato o intristito, anche se venne zittito. Dopo qualche istante da solo, Youkai tornò alla carica provandoci e, anche se goffamente, riuscendo a dissolvere le linee principali che sostenevano quel simbolo, rendendolo di fatto inutile! Volevo solo dire...che sono fiero di te e che se riuscivi a farlo prima, ora sarai sicuramente in grado. La voce di Hojo dalla spada era amareggiata. Mi dispiace se ti ho fatto soffrire. Se solo non fosse stato una spada avrebbe sicuramente abbracciato il figlio...ma visto l'attuale forma questo avrebbe finito per trafiggerlo quindi non era il caso.

    Infine il gruppo raggiunse la sala dove Soken e Tetsuba erano bloccati dalla porta blindata oltre la quale la Speranza attendeva, come un ragno al centro della sua infinita tela. Lo Hyuga si ergeva, alto e possente, con occhi bianchi che sembravano vedere ogni cosa contemporaneamente. Uno dei corridoi aveva solo due o tre Fuuinjutsu come trappole e li individuati e disattivati, mentre Tetsuba ha fiutato alcune trappole. Doveva essere il passaggio privo di ostacoli che aveva usato il team dell'Hokage. Dopo un primo scambio con Kushinada tramite l'interfono Youkai sarebbe sbottato, con un linguaggio e un timbro che, nonostante l'aspetto e la voce di Raizen, tradivano certo un carattere molto diverso.

    Sia Soken che Tetsuba annuirono quando Raizen disse loro che potevano essere compromessi, anche se la donna sorrise con aria un pò bestiale. Ma non temere, fossi da sola sarebbe possibile, ma se mi avesse controllata i miei cuccioli qui se ne sarebbero accorti. La mente non è tutto, Raizen, per istinto loro lo saprebbero e non sarebbero così tranquilli! Gli animali erano all'erta e scrutavano con attenzione la sala, ma si trovavano perfettamente a loro agio con la capoclan Inuzuka, per quanto esistesse il rischio di una qualche illusione. Soken quindi si avvicinò al clone di Raizen che stava parlando fingendosi l'originale. Ho effettivamente incontrato Seira per caso alcuni giorni fa, ma non abbiamo parlato, un semplice cenno di saluto per strada. Spiegò. Non ho notato alterazioni nel mio sistema circolatorio e lo stesso vale per gli altri membri della casata con cui mi sono addestrato. In effetti viveva costantemente in mezzo a persone capaci di cogliere ogni dettaglio del chakra di chi avevano di fronte.

    Il tentativo di un clone di compiere un movimento accelerato invece, come sospettato, venne interrotto da catene evanescenti ed elettriche che venivano da oltre il muro, attraversandolo in quanto eteree ma capaci di castigare chi aveva osato accorciare lo spazio, di fatto causando danni sufficienti per dissolvere il Bunshin. C'era un Simbolo nella stanza accanto, forse proprio sul muro! Hikihime, se evocata o se li avesse raggiunti, sarebbe stata in grave pericolo! Però se evocassimo un gran numero di creature, forzandola a usare la sua trappola...non la obbligheremmo a sprecare grandi quantità di chakra? Avrebbe suggerito Fujiko, anche se questo avrebbe reso le evocazioni inutilizzabili, causando loro grande dolore. Non era però noto sapere se evocare i draghi DENTRO i cloni avrebbe attivato o meno la temibile trappola. Maledetta Seira...la pagherà cara! Soken annuì, concorde, mentre i cani ringhiavano dopo aver assistito alla dipartita del clone. Raizen-dono, non sono disperato al punto da tradire Konoha in cambio di lingue biforcute e vane promesse. Alla menzione dei Kirin si accigliò. Mia madre li evocava, quando il loro aspetto era ancora celato. Io non sono mai stato considerato degno di recarmi nella loro dimora, ma ho parlato con il Re. Nemmeno lui ha potuto aiutarmi...e abbiamo condiviso un grande cordoglio.

    In ogni caso il tempo delle discussioni era finito e il clone di Raizen si era avvicinato alla porta con la chiara e ferma intenzione di abbatterla, dopo un primo attacco col chakra distruttivo che ne alterò la resistenza per poi abbattersi con tutta la violenza di un gigante [Nota]! Sventrata la porta d'acciaio il gruppo aveva ottenuto la sua apertura...ma quando raggiunsero l'interno trovarono un caos superiore a quello che pensavano di aver portato!

    Tanto per cominciare la porta era effettivamente stata corroborata da un Fuuinjutsu trappola che esplose direttamente addosso al clone che aveva agito da ariete di sfondamento [Trappola], ma la cosa realmente spaventosa era la presenza di non meno di 10 Seira sparse nella stanza, tutte che ridevano di gusto e assieme a loro una donna dai capelli rossi che poteva avere sessant'anni molto ben portati. Mineru Uzumaki... avrebbe sussurrato Fujiko entrando. Nella stanza di Shika il Concordato non funzionava e tutti avevano il loro reale aspetto. la donna non rideva ma guardava i nuovi arrivati come se fossero nemici e invasori, forse un pò istupidita in quanto sotto il controllo di Seira. Il terzo membro era Batsumaru Akimichi [Immagine], un chunin di chiara fama, prossimo alla promozione e verosimilmente membro della Radice, finito a sua volta sotto le stregonerie della Speranza di Hayate. Cloni di ciascuno di loro riempivano la stanza! Inoltre una candela accesa disperdeva un forte odore floreale, vicino alla cupola di ombre che ospitava Shika al centro, di fatto rendendo molto complesso percepire gli odori [nota]

    Solo alcuni sono Kage Bunshin! Avrebbe detto immediatamente Soken entrando nella stanza, grazie alle capacità del Byakugan potè discriminare la natura di quei cloni. Molti sono normali Bunshin, solo alcune sono Kage Bunshin. Naturalmente nemmeno la sua arte oculare poteva discriminare una copia corporea dall'originale, ma era un inizio, e immediatamente scagliò con le mani un gran numero di spiedi che si piantarono a terra davanti a quelle che erano le copie corporee. Quelli sono reali! Avrebbe detto, fermandosi vicino alla porta. Ai lati dell'apertura, sulla parete, erano stati tracciati due complessi sigilli, a destra il Simbolo dell'Inviolabile Spazio e a sinistra uno altrettanto elaborato ma mai visto in precedenza [Trappola].

    Inutile attaccare immediatamente per Raizen, sprecando Hinto, o per i due genitori librarsi all'istante non avendo un vero e preciso bersaglio. Un clone di Seira era vicino al muro all'interfono ma non era dato sapere se fosse l'originale o meno. La sorpresa era stata in qualche modo alterata da quel dispiegamento di forze. Eccovi. Benvenuti...ora, vorresti versare il tuo sangue? O devo obbligarti io? Avrebbe detto proprio quel clone, sorridendo nel corpo della vecchia che certo rievocava sgradevoli nudità nell'Hokage. Non attaccarono comunque, ma erano pronti all'azione e certamente stavano tramando qualcosa. [Mineru: Azione Preparata] - [Seira: Azione Preparata] - [Batsumaru: Azione Preparata]

    [Yato]
    Taiyoko...non sono in vena di storielle divertenti. Stiamo andando a salvare delle persone in pericolo. Avrei tagliato corto, incapace di sopportare uno pseudoyoukai dopo tutti gli eventi di quella giornata. Sii concentrato. Intimai, dopo aver sistemato Yamato in quella che poteva essere la sua tomba. Potrebbe urlare, ma è imbavagliato. E anche se lo facesse non lo sentirà nessuno. I muri sono spessi e anche i loculi. Inoltre il custode non è molto cauto. Inoltre gli ho lasciato una nota che dice di ignorare i suoni provenienti dalla sala, per via di un Jutsu.

    Lasciata l'ultima dimora comoda di Yamato, io e il fastidioso cane raggiungemmo la meta, restando appositamente in disparte per una breve perlustrazione che mi fornì una planimetria sufficientemente accurata e la vista di un tizio biondo di cui ignoravo il nome. Non potevo usare il Concordato per avvicinarmi o sarebbe stato un vantaggio personale, ma la mia illusione fu un simpatico biglietto da visita che chi era all'interno apprezzò mostrandosi alla finestra per far comprendere che aveva mangiato la foglia. Mi ero annunciato ed ero atteso. Quindi era il momento di entrare. Tu sei in grado di aprire dei varchi, o sbaglio? Avevano avuto il modo di parlare e avevo chiesto alla creatura quali fossero le sue doti. Il tuo scopo sarà tirare fuori i due ostaggi. Io attirerò l'attenzione, tu NON intralciarmi. Pochi sigilli e generai due copie in legno di me [Tecnica 1], una delle quali andò a bussare alla porta. Contemporaneamente io avrei cercato di raggiungere, con la massima furtività possibile, l'albero dietro la casa per guadagnare una posizione sopraelevata [Testo Visibile]. Il secondo clone invece, cercando di evitare le finestre ma inevitabilmente incapace di furtività superiori a quelle di una persona normale, si sarebbe avvicinato alla parete che dava alla cucina, accucciato e pronto ad attraversare il legno della casa come se fosse acqua, muovendosi all'interno non appena qualcuno si fosse avvicinato alla porta dall'altro clone. Attraversando pareti e pavimenti avrebbe cercato di avere una visione di cosa accadeva all'interno, sperando di non essere individuato immediatamente (ovviamente avrebbe scelto un angolo della casa lontano dalle aree di attività del biondino) nascondendosi il più possibile nell'infrastruttura stessa, in attesa di indizi o della posizione degli ostaggi.

    Il clone alla porta avrebbe sorriso se gli avessero aperto. Salve. Ci è parso di vedere del fumo e del fuoco...va tutto bene? Sono Yato, del Clan Senju. Se Seira li aveva informati sapevano benissimo chi ero. La squadra antincendio sta arrivando, la hanno chiamata i vicini ma io ero in zona...posso controllare l'interno? Abbiamo avuto dei problemi nel quartiere...un ragazzino è stato rapito e magari non si tratta di semplici vandali ma di terrorismo.
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    Orgoglio

    Capitolo 1

    Avevo riflettuto a lungo, vagliando le opzioni possibili prima di prendere quella decisione, e sebbene la sola idea fosse affine all'inghiottire dello sterco di cammello, avevo concluso che non mi restavano alternative. In ogni caso era il momento dell'incontro bimestrale di briefing sulle attività "estere" che intrattenevo ogni tanto e che erano diventate un incarico ufficiale. Bussai a quella porta in legno come se stessi toccando un cadavere marcescente, tanta era la mia avversione per quel luogo. Hokage-sama. Sono Yato.

    Non sapevo come lo avrei trovato all'interno ma quasi sicuramente sarebbe stato avvezzo a studiare nuovi metodi per tormentare i suoi sottoposti con il manto dell'eroe che vuole risolvere tutto a coprire il suo gretto animo da burattinaio paranoico, ma in quel momento avevo necessità di lui, del Bersaglio, a dispetto dei recenti avvenimenti che avevano causato grandi sconvolgimenti a Konoha e anche nel nostro rapporto, ma non pensavo di poterlo rivalutare. Non ancora. Avuto udienza mi sarei accomodato se me lo avesse indicato, restando invece in piedi davanti alla scrivania con le mani dietro la schiena. Ho importanti novità su un gruppo chiamato Bilancia Nera...e sugli eventi dell'Artiglio, nel quale impazza la guerra civile. Avrei detto, lasciando a lui l'iniziativa su cosa interrogare per primo.

    Inoltre...avrei due richieste. Una ufficiale, relativa all'apprendimento di una conoscenza del villaggio che richiede il parere favorevole del Kage o dei Consiglieri. Mi riferivo alle arti del quarto Hokage, secretate nel villaggio e non legate ad alcun clan, quindi di competenza diretta dell'amministrazione. E una a titolo più... Deglutii, evidentemente a disagio. ...più personale. Per la mia formazione. Al Kage il resto.
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    Palazzo Yakushi

    Hai dimenticato dove siamo?
    Post 19

    I molteplici attacchi serpentini vennero bloccati dallo scudo di sangue evocato dal Mikawa, sotto lo sguardo fermo dell'Oni che tuttavia non sembrava affatto turbato o irritato da quell'ostacolo ai suoi piani offensivi, come se si aspettasse qualcosa del genere...come se volesse che il Mikawa usasse quella capacità. Lo stava forse mettendo alla prova? Chiunque ti abbia fatto impazzire non ha corrotto le tue capacità, vedo. Commentò con gli occhi neri e carichi di potere, consapevole di chi aveva davanti e di ciò che andava fatto. Se avesse voluto uccidere il Kokage l'attacco sarebbe stato ben diverso, ma questo non significava affatto che fosse intenzionato a sottovalutare il suo bersaglio. La snake sword riuscì con l'ultima offensiva a penetrare il Circolo Mikawa proprio mentre l'avversario lo dissolveva...quindi Gene si sarebbe trovato con un serpente d'acciaio tagliente avvolto intorno alla gamba in una presa significativa mentre il sangue veniva gettato in tutte le direzioni.

    Ovviamente Febh non era uno stupido e conosceva molto bene il Mikawa, e nel suo stato di massima concentrazione sicuramente non si sarebbe fatto sfuggire la pericolosità del Sangue del suo avversario, che al pari delle ombre Nara era da tenere costantemente sotto la massima attenzione. O forse è un Kage che si fa controllare da chiunque passi nei paraggi a essere immaturo? Replicò, in parallelo con un pesante pestone a terra, oltremodo rapido, che sollevò l'intero pavimento tra lui e Gene bloccando di fatto l'ondata di sangue senza che potesse raggiungere alcuno dei bersagli designati [Tecnica 1]. Pensi realmente che ti permetterei di spargere sangue dove ti pare? Hai forse dimenticato chi sono, Mikawa? O hai dimenticato chi sei? Credi che io, fra tutti, potrei mai sottovalutarti in uno scontro? Con una semplice tecnica aveva di fatto vanificato l'intera strategia del suo avversario, ma se il Mikawa avesse comunque voluto creare le sue pozze di sangue nello spazio angusto in cui era stato relegato, comunque si sarebbe trovato davanti a una difficoltà assoluta: nel momento esatto in cui avesse iniziato a comporre i cinque sigilli della Trappola Camuffata il serpente che aveva legato alla gamba avrebbe esercitato la sua stretta fatale, bloccando ogni sua azione e interrompendolo in maniera definitiva [AdO- Azione 1]. Lo trattengo io. Avrebbe detto oltre il muro la voce metallica di Hagane, l'arma che era stata forgiata da Orochimaru.

    Oltre il muro appena sollevato lo Yakushi non poteva vedere Gene e viceversa, ma i due serpenti erano ancora vicino al Mikawa, più che pronti ad agire in sua vece: Oni aveva preventivato che il Kokage avrebbe usato qualche tecnica per inondare la scena di sangue, anche se pensava più allo Tsunami che non a una mera manipolazione del Circolo Mikawa...in ogni caso il Rovesciamento Terrestre era nella sua mano sin dall'inizio, per evenienze simili. Puoi chiamarmi Febh. Puoi chiamarmi Kaji Hakai. Ma quello che non capisci è che dovresti chiamarmi amico. Perché l'alternativa è qualcosa che nessuno sano di mente vorrebbe. Commentò mentre sirene e altoparlanti si sollevavano raccontando una qualche sciocchezza priva di fondamento...eppure quelle parole così forti arrivarono a incrinare e in parte spezzare la fredda e logica furia dell'Oni, inizialmente facendo danzare un suo labbro fino ad arrivare a quella che sembrava una risata sguaiata. Ah...ahaha...ahahah...AHAAHAHAHAHAHAHAHHAHH!!!!

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!



    Rideva di gusto Oni, che dopotutto era pur sempre Febh, rideva come se avesse appena sentito la più divertente barzelletta del secolo. Rideva perché adesso aveva la certezza assoluta che il Mikawa fosse caduto vittima di un qualche plagio mentale. AHAHAHAHAH!!! Per un breve istante ci ho quasi creduto, sai? Che forse potevo avere commesso un errore di valutazione e che tu fossi sincero nelle tue azioni e senza alcun controllo. Ma questo? Alzò le braccia indicando il cielo dove la sirena suonava, anche se Gene oltre il muro ovviamente non poteva vederlo, visto il Rovesciamento Terrestre tra loro. Gene, tu mi conosci o dovresti conoscermi, invece sembra che tu abbia cancellato tutto ciò che sai di me. COSA VUOI CHE ME NE FREGHI DELL'OPINIONE PUBBLICA? Non dovrebbe importare nemmeno a TE! AHAHAHAHAHAH!! Pezzo di cretino, siamo a OTO!

    Vuoi cacciarmi PER LEGGE? Vuoi farmi fuggire come amico pensando che la mia reputazione abbia un peso? SEI DIVENTATO STUPIDO? Siamo a Oto, qui le cose pubbliche non hanno la minima importanza! Che vengano le forze del villaggio e si pieghino davanti a me! Spalancò le braccia, il suo discorso reso ancora più esagerato dall'influenza del chakra Hakai. Noi stessi non abbiamo denunciato Orochimaru quando abbiamo scoperto l'inganno del Nidaime Kokage...noi siamo andati da lui e lo abbiamo ammazzato di nascosto! Non servono a nulla le denunce pubbliche quando quello che conta è ottenere ciò che si vuole! In quel momento l'ilarità scemò, lasciando un viso serio e carico di crepitanti energie. Ma vedi...le forze di villaggio al tuo servizio non mi possono considerare un nemico. E non possono attaccarmi né cacciarmi. Perché in questo momento io agisco come SANNIN dell'Accademia. Avrebbe detto, facendo un passo avanti. In questo preciso istante avanzo la mia candidatura davanti ai Kage. Hohenheim mi conosce e so già che avrei il suo voto. Kensei è un mio discepolo oltre che stretto amico, quindi non si opporrebbe mai. Era intrigante come anche in forma di Oni il suo giudizio sugli altri fosse leggermente alterato. E l'Hokage qui può votare liberamente, ma anche se ottuso non lo è al punto da rifiutarmi il voto. La Consigliera invece può avallare la mia candidatura e quindi...resta solo il voto del Kokage. E noi siamo a Oto.

    TU voterai per la mia candidatura, in un duello ufficiale. Se vinci, me ne vado. Se vinco, tu mi confermerai Sannin col tuo voto.
    Con le sue azioni, come chi causava una profezia cercando di sventarla, il Mikawa aveva appena messo in modo qualcosa che avrebbe sancito l'esistenza di qualcosa che era l'ostacolo più grande e insormontabile al suo piano di un Impero! O hai forse paura di metterti in gioco? Oto e i tuoi soldati non seguiranno qualcuno che fugge davanti a un duello, non pensi? E in ogni caso...intendo ancora spezzare il giogo che hanno su di te. Un Sannin ha l'ordine di garantire l'esistenza dell'Accademia e proteggerla...e liberare un Kage da un controllo esterno è parte dei suoi compiti. FYODOR, SEI TESTIMONE. Se fuggirai la tua vita verrà annientata, il clone del Kage farà da garante. Prima che i soldati arrivassero c'era parecchio tempo, e lo Yakushi non aveva nemmeno provato a difendersi dalle accuse o dire che era stato il Mikawa a cominciare: non gli importava minimamente! Gene era un abile stratega e pianificatore, ma chiunque lo avesse plagiato gli aveva in qualche modo portato via qualcosa di essenziale per la riuscita del suo piano: la reale conoscenza, istintiva e non solo razionale, di Febh Yakushi.

    Nel mentre che parlava ovviamente Febh non era stato con le mani in mani per impedire al Kokage di scappare o agire in controtempo: aveva intrecciato le mani in una manciata di sigilli che avrebbero fatto comparire un costrutto simile a una catena draconica intorno al Mikawa, cercando di bloccarne ulteriormente i movimenti [Tecnica 2, 3 ed EXTRA, Azione 2]. Ma non era l'unico artificio dello Yakushi, infatti avrebbe ordinato a Mumei, ancora un serpente sotto il suo controllo, di aggredire a sua volta il Mikawa avvolgendosi assieme ad Hagane in modo da restare in contatto e serrare ulteriormente la presa sulle due gambe...il motivo era ovvio per Febh ma il Mikawa forse non avrebbe intuito cosa aveva in mente di fare [Azione 3]. Stretto nella presa di Hagane, ed eventualmente nelle spire rotanti della Catena di Seiryu, Gene non avrebbe avuto modo di muoversi nemmeno con spostamenti accelerati e sarebbe stato là, alla mercé dello Yakushi oltre la barriera, che assunse un tonico per ripristinare le energie, valutando quale sarebbe stato il momento migliore per iniziare a fare sul serio e usare anche le capacità della Fine Inevitabile [Azione 4]. E se mai il Mikawa avesse osato alzare la voce dichiarando che quello scontro non era equo, lo Yakushi avrebbe replicato con la massima serietà. Siamo a Oto. Smettila di umiliare te stesso. Hai forse dimenticato l'amor proprio?

    Poco distante il Kage aveva creato dei cloni ma lo Yakushi lo lasciò fare, aveva campo libero dal suo punto di vista, specie dopo la dichiarazione del voler essere nominato Sannin. Quanto a Tenchou...Raizen non avrebbe avuto risposta perché grazie alle sue arto Ogen era in vita, solo che questo non era percepibile senza enormi capacità mediche...e quindi il Drago dello Zenith non aveva motivo di intervenire.

    Febh Yakushi (Kaji?)

    Statistiche Primarie
    • Forza: 700
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 775
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 775
    Chakra
    59/125
    Vitalità
    20/21.5
    Slot Azione

    1. AdO con Hagane

    2. Sacrificato

    3. Presa con Mumei

    4. Tonico

    Slot Difesa





    Slot Tecnica

    1. Rovesciamento Terrestre

    2. Catena di Seiryu

    3. Hajime

    4. Mondo della Rotazione

    Note


    Ferita Lieve al torace
    Intralcio medio 2/2
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