Votes given by Yusnaan

  1. .

    Il Labirinto della Congrega


    Bosco dei Sussurri - Chapter III



    Gocce di sangue gorgogliarono dal piccolo taglio che si era inflitto sul palmo della mano destra. Esse seguirono il profilo del polso e poi si schiantarono sul pavimento in pietra, macchiandolo. Dolorante, Yukine si guardò intorno, speranzoso di assistere a qualche mutamento della stanza, mentre con l'altra mano provvedeva a chiudersi i lembi di pelle squarciati dal kunai. [TB]Consumo Basso
    Non accadde nulla e il dolore si trasformò in fastidio.
    Sbatté il piede a terra e mise il broncio, allontanandosi dalla chiazza rossastra che si era allargata sotto di lui. Al fianco dell'amministratrice non si sentiva giudicato, ma non voleva sfigurare e commettere alcun errore. Ci teneva al giudizio della Vipera.

    CITAZIONE

    Se vuoi accecarlo col sangue temo te ne servirà un po' troppo. Hai altro con cui... hmm... Oscurargli la vista?


    No. Rispose seccato. Era chiaro che fosse arrabbiato con se stesso.
    Insieme entrarono nella prima galleria a destra. Dopo pochi passi vennero inghiottiti dal buio e per diversi metri il neo Genin camminò senza l'ausilio della vista. Alle spalle di Hebiko, che lo precedeva di un metro, Yukine avanzò basso, guardingo, con la mano destra sull'elsa della wakizashi. Si sforzò di sostituire il senso annullato con l'udito e l'olfatto, ma ci sarebbero voluti secoli prima che il ragazzino fosse stato in grado di percepire un nemico nell'ombra.
    Raggiunsero un blocco di pietra umida su cui era stato scolpito il volto mostruoso di un volatile, munito di becco e altri dettagli. La scultura era illuminata da una tenue fiamma che danzava sopra una candela consumata.
    Perché un volatile? La vecchia strega non aveva mai menzionato a un Dio dal volto di uccello come quello che aveva davanti, munito di becco e con due orecchie quasi inesistenti. Era quello uno dei loro Dei? Glielo avrebbe chiesto se la signora fosse rimasta lì con loro, invece, aveva deciso di ritornare nella sua strana dimora. Salvo idee da Hebiko, Yukine si sarebbe arreso subito all'idea di tornare indietro.

    Ritornati nella sala, Hebiko decise di numerare ogni galleria. Yukine approvò quella mossa, ma si limitò ad annuire in modo quasi impercettibile. Ora dovevano scegliere quale strada intraprendere.
    Fece fare tutto alla Vipera. Il broncio era quasi scomparso ma aveva bisogno di tempo per superare l'umiliazione e recuperare fiducia in se stesso.

    [Stanza 4]



    Stesso cunicolo del tunnel precedente. Stavolta ciò che apparve davanti al duo fu un piedistallo in legno marcio, su cui qualcuno aveva appoggiato un cuscino così nero da confondersi con l'oscurità. Sopra, lucente come una stella, vi era una sfera rossa.
    Yukine la fissò a lungo, curioso e intimorito. Voleva afferrarla ma non si fidava di quel rosso acceso. Tuttavia, con tutte quelle gallerie che si aprivano nella stanza centrale, il Genin temeva di dover tornare indietro e perdere tempo prezioso per fermare il rito delle streghe.
    Possiamo prenderla? Chiese ad Hebiko. Forse ci servirà da qualche parte. Non lo so. Le piccole labbra del bambino tremarono.
    Se avesse ricevuto una risposta affermativa, il Genin l'avrebbe toccata prima con un dito, poi nel caso in cui sarebbe sembrata sicura, l'avrebbe afferrata con entrambe le mani.

    [Stanza 3]



    Nel passaggio tre, dopo l'ennesimo tratto di oscurità in cui si immerse di controvoglia, il giovane Yukine vide una nuova parete emergere dalle tenebre, questa volta diversa dalla prima. Sui mattoni umidi vi era il rilievo di un uccello con le ali aperte e distese verso l'alto. Sulla sommità di ciascun'ala vi era una cavità di forma sferica. Se a sinistra non vi era nulla, nell'altra brillava una sfera azzurra, molto simile a quella rossa.
    Eccitato alla vista del secondo globo, Yukine si affrettò a scrivere "stanza con il grande uccello" sotto la scultura, servendosi di un altro dei suoi kunai. Non era la più felice delle frasi, ma l'undicenne aveva il dono dell'ingenuità.
    Guarda! Esclamò poi, sorridente. La sfera azzurra aveva scalfito l'ultima traccia di tristezza per l'errore che aveva commesso prima. Ora era felice, quasi allegro, specie se nella stanza 4 fosse stato in grado di convincere Hebiko a prelevare la sfera rossa.
    Possiamo mettere la rossa lì dentro, no? Assomigliava a un gioco che aveva a casa e che sua madre gli aveva acquistato due anni prima. Solo perché il venditore glielo aveva scontato.

    [Se nulla fosse accaduto]


    Mmhh dove possono essere andate le streghe? Chiese ad alta voce, con lo sguardo sull'apertura circolare sotto cui Hebiko aveva scritto il numero 2. Da qualche parte, le donne dovevano essere andate. Nella stanza oltre la galleria due si ergeva una statua in pietra di un mostro possente, con un occhio solo, grande almeno la metà della sua testa. Di primo acchitto, Yukine rabbrividì, poi la sua parte analitica prese il sopravvento e si tranquillizzò. Se fosse esistita un'entità del genere, il suo campo visivo sarebbe stato molto ridotto.
    Su una specie di targa realizzata sul piedistallo che sorreggeva il peso del demone, vi erano le seguenti parole:

    CITAZIONE

    Onore e Gloria a Jun,
    Dio della fortuna e della ricchezza.
    Tramuta in oro tutto ciò che vedi sul nostro cammino
    e divora i nostri nemici nelle tue divine fauci.


    Lesse le parole ad alta voce.
    Sono questi i loro dei. Sospirò. Pensi sia una buona idea rubare questa statuina? Chiese, curioso di sapere cosa fosse accaduto se l'avessero distrutta.

    [...]


    Presa la galleria 1 nel tentativo di ritornare indietro, il duo otese si sarebbe trovato davanti a una stanza identica a quella che si erano lasciati alle spalle. Cinque cunicoli, stesso occhio al centro ma nessuna scritta né macchia di sangue.
    Mannaggia...io odio i labirinti. Piagnucolò.

    jpg



    Chakra: 28/30
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Lama Interna × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Charkam × 2
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Wakizashi × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1

    Note
    ///

  2. .

    Sgherri


    Meglio noti come Carne da Macello



    Ero tornato in mezzo alla grotta di Gelo Eterno e nella sala fui accolto, appunto, dalla vocina di quel biondino infame, che sembrava stupito che non avessi sezionato Gyoza per prendere quella sua siringa.
    Siringa che, dopo qualche frase minacciosa, mi fu tirata dalle mani da una forza, decisamente consistente.
    Se la rivuoi così tanto, biondino, puoi anche riprendertela!, replicai semplicemente, mollando la presa senza neanche provare a contrastarla: non m'interessava il suo giocattolo, avevo più interesse a fargli sparire ogni senso di superiorità dalla voce, magari rompendogli qualche altro giocattolo.

    E parlando di giocattoli, le azioni di Ryuu scatenarono non poco quelle sue brutte "cose" incappucciate, o meglio, scatenarono un susseguirsi di eventi vari: dalla cacciatrice Ipokash che generava lastre di ghiaccio, facendosi passare dentro le sue frecce ed impalando ben 3 di quei cosi in un colpo solo, agli attacchi dei vari Ryuu, che ne decapitarono due e fecero esplodere un terzo.
    Ne decapitai uno anche io! O meglio, lo decapitò Myk, peccato che non ci riuscì di sradicare l'albero del biondino infame.

    Biondino che non gradì il nostro modo di agire, giacché ci scatenò i suoi sgherri residui addosso: uno, che brillava di rosso, mi lanciò contro una delle lastre di ghiaccio create da Ipokash.
    Per favore, ora sei tu a sopravvalutarti..., commentai, eseguendo un quanto mai semplice movimento per spostarmi da quel grosso blocco di ghiaccio, senza dover nemmeno utilizzare chakra per riuscire a stargli dietro. [SD 1]
    Il colpo successivo, invece, forse complice la mia distrazione, lo presi in pieno: una spallata che, fortunatamente, non era eccessivamente forte, tant'è che impastando giusto un poco di chakra, e grazie alla mia cotta di maglia della salute, riuscii a reggere anche abbastanza bene [Danno]Res = Viola +1 (Basso) & equip => Danno = 1,5 Leggere
    Barcollai un pò, ma data la forza non eccessiva, riuscii a non cadere a terra e fui abbastanza reattivo da evitare il colpo successivo, fatto usando le gambe, con un'acrobazia se vogliamo anche un pò inutile, abbassandomi con la dovuta reattività da evitare il colpo, appunto. [SD 2]
    Poi cercò di colpirmi con un pugno alla testa, che evitai senza troppi problemi, chinandomi [SD 3] e dopo me ne tirò un altro di pugno, ma stavolta lo presi in pieno.
    Perché? Per fare una cosa simpaticissima, cioé approfittare del pugno che prendevo in piena faccia, impastando un pò di chakra per contenere il danno, per effettuare un attacco a quel collage umano. [S&M]Slot Azione 1 Convertito in Difesa (Res = Viola +1 con Basso) => Ferita Leggera alla testa

    ST 1: Primo calcio alla testa con Vel = Viola+1e Forza = Viola-2, Secondo con Vel = Viola-2 e Forza = Viola+1


    Ma non mi sarei fermato lì: infatti, mentre sferravo il secondo calcio, aprii la mano sinistra, mentre la destra andava al Fuuma Kunai. Con la sinistra attirai a me il pupazzo ambulante, sì, lo attirai, con tutta la forza del mio controllo del chakra naturale-gravitazionale [ST 2] e subito dopo avrei sfruttato un pò di chakra per affondare con la dovuta forza il Fuuma Kunai nella testa dello sfortunato essere. [SA 2]Forza attacco = Viola +2 (Mediobasso) => Sovraimpasto -1/2 Leggera
    Se la mia combinazione di colpi non avesse finito la creatura, avrei mosso il Fuuma Kunai per cercare di decapitarlo con un secondo attacco [SA 3a] , altrimenti avrei atteso, con le gambe ancora non utilizzabili, che Myk mi raggiungesse. [SA 3b]

    A quel punto, mi sarei guardato intorno, solo per scoprire che Ryuu-san stava ancora eseguendo quella sua tecnica che emetteva la schifezza appiccicosa per terra.
    Sta un pò esagerando con quella roba, non credi, Myk-chan?, chiesi alla tartarughina, Stavolta, Fudoh-san, penso che un aiutino medico forse lo gradirebbe..., ribatté lui, facendomi alzare un sopracciglio un pò incuriosito.
    Dici? e nel frattempo, mi guardai intorno in cerca di altri di quelli sgherri del biondino infame.

    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Evitare specchio
    2: Evitare Calcio
    3: Evitare pugno alla testa
    Slot Azione
    1: Subire pugno
    2: Fuuma Kunai alla testa
    3: Tentativo Decapitazione
    Slot Tecnica
    1: Calcio a Martello
    2: Attrazione Gravitazionale
    Equipaggiamento
    • Tekken × 2
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Fuuma Kunai × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1

    Note
    ///


    [Intanto... Il Mizukage e le due Indigene]

    Yusica aveva sguardi carichi di affetto e comprensione per la giovane allieva, di certo Kensei avrebbe potuto notarlo, come forse avrebbe potuto comprendere anche qualcosa della giovane gemella di Ipokash.
    La presenza che ci minaccia questa volta è differente, Hotene: non è lo spettro che sta manipolando alcuni Kamuy ad essere pericoloso, no, è il demone, lo sento come freddo, ma un Freddo diverso da quello a cui siamo consacrati, un freddo, empio e vuoto., sembrava non trovare migliori parole per descrivere qualsiasi cosa minacciasse la pace del loro kotan.
    Poi scoppiò il caos dell'arrivo di quelle povere anime sventurate, di quei "sgherri" di qualsiasi Demone si nascondesse nelle retrovie.

    Non andrai da sola, mia discepola, avrai chi ti aiuterà nel proteggere i bambini!, affermò decisa la tuskur, mentre congiungeva le mani e, senza necessità di eseguire sigilli, compì quella che la caratteristica nuvoletta di fumo rivelò al Mizukage come un'evocazione: dal nulla apparve un gigantesco Bufalo Bianco a circa una decina di passi da Hotene, così grande che il muso dell'animale parve fiutare la ragazzina, mentre poco più in alto volavano una civetta delle nevi ed un corvo completamente bianco. [Nota]Yusica ha una competenza che le permette di usare il caricamento, anziché i sigilli, per le evocazioni ed è Evocatrice, ergo ha usato Chakra Condiviso & Evocazione Multipla.

    Il Bufalo Bianco, Waboose, è un'Energia Viola, 8 Unità dimensionali.
    La Civetta si chiama Chi-e, Energia Blu, 3 unità dimensionali.
    Il Corvo Bianco si chiama Yume, Energia Blu, 3 unità dimensionali.

    Hotene, Yume e Chi-e ti seguiranno ed aiuteranno e proteggeranno tanto te quanto i bambini. Waboose vi raggiungerà dopo aver soddisfatto i suggerimenti di Kensei Hito. ed al semplice ordine della tuskur, Waboose agì, mentre Hotene probabilmente già si muoveva, scortata dai due bianchi volatili.
    Il Bufalo Bianco si portò avanti, veloce nonostante l'immane stazza, ed emise quello che, a tutti gli effetti, era una gigantesca bufera di neve, una bufera che rallentò alcune di quelle carcasse, gelandole e bloccandole, oltre che creando una vera e propria muraglia che servì come imbuto, intrappolando le creature in avvicinamento. [3 Slot - Yusica]Tormenta [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può emettere un cono di aria ghiacciata. Il raggio è pari a tre metri, la gittata è pari a nove metri e la potenza è pari a 30; può essere mantenuto per più slot azione pagando il relativo consumo. Se mantenuto per almeno 3 slot azione può creare una struttura di ghiaccio delle stesse dimensioni dell'emissione che dura generalmente per 3 ore circa prima di sciogliersi: a discrezione del QM.(Consumo: ½ Basso ogni slot)
    [Da jonin in su]

    Si ringrazia la Competenza Gelo di Akira ^^'


    La muraglia obbligava i quindici "esseri" dagli occhi vuoti e gelidi a muoversi in fila indiana, una fila che avanzava e che entro breve avrebbe raggiunto il Juudaime e la Tuskur.
    Non sembrano particolarmente potenti, il chakra che da loro fluisce è freddo... empio come la creatura che li guida, ma mi appaiono deboli, poca cosa rispetto a te, Kensei Hito, ma hanno il numero dalla loro., analizzò l'anziana, grazie al suo legame con il chakra naturale (quello vero) e forse ad abilità da sensitiva.
    Poi il suo sguardo si spostò sul muro creato da Waboose, Il demone che li guida è ben altra cosa, però..., aggiunse laconica, mentre crepe varie si aprivano si sarebbero, forse, iniziate a vedere sul muro di ghiaccio, avendo adatte capacità.

    Colpiteli, miei seguaci! Pensano di rallentarci così? Avremo la Femmina del Ghiaccio! Avrò sangue e carne affine di cui nutrirmi! E' perfetta! La avverto da qui!

    Ed a quelle parole, come ad un ordine, l'esercito dagli occhi ghiacchiati si volse verso a guardare in alto ed alzò le mani, tutti avevano con loro degli archi, erano cacciatori in fondo, presero una freccia dalle rispettive faretre, poi una seconda ed una terza, le incoccarono e le lanciarono.
    Ma non erano frecce normali, bensì, in qualche modo, erano state congelate, riempite di una brina dai riflessi non chiari, bensì dell'ebano, riflessi.. empi.
    E quelle frecce esplosero adombrando il cielo sopra Kensei, Yusica, Hotene, i bambini e tutti i kamuy ed evocazioni, lì presenti.
    Erano attacchi deboli, ma il numero era la loro vera potenza. [Attacco Multiplo]
    Esplosione Mortale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cavallo, Drago, Cinghiale, Pecora, Cavallo (5)
    L'utilizzatore può far esplodere un costrutto di ghiaccio presente entro 9 metri di distanza, creando una selva di pugnali a 360°. L'esplosione colpisce entro 3 metri dal costrutto con Velocità pari la Concentrazione; la potenza è pari alla potenza del costrutto. Il costrutto verrà distrutto.
    Tipo: Ninjutsu - Hyoton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Basso)
    [Richiede Manipolazione del Ghiaccio I]
    [Da genin in su]


    Di fatto considerate un attacco simile a questo, su larga scala, grazie ai poteri del Demone sugli "estranei denoartri".

    Hotene ed i bambini vengono attaccati con potenza 30, mentre si allontanano, al limite dell'attacco (un pò più ampio di 9 metri grazie al demone). Vel attacco = Rossa +3. Puoi usare le due evocazioni per difenderti e prendere spunto per usarle delle competenze Creature del Freddo - Guardiani dell'Inverno & Creature del Freddo - Kamui della Tempesta.
    Usano i tuoi slots difesa, ma hanno statistiche blu, se vuoi sfruttarle per difendere Hotene e/o i bambini.

    Kensei viene bersagliato con potenza 60, Kyofu con potenza 30 e gli altri due pipistrelli con potenza totale 30 anche loro.
    Puoi usare tu il Pipistrello Fantasma in questo contesto (usa i tuoi slots per ogni azione).


    Yusica compì un singolo sigillo e, d'improvviso, Waboose riapparì davanti a lei, portandosi a sua difesa e lasciando che la carica di quei dardi gelati cozzasse sulla sua possente pelliccia, senza nemmeno impensierirlo.
    Si avvicinano e ben presto anche il Demone sarà qui, dobbiamo distruggere quelle creature prima che lui sia qui!, incalzava nel frattempo la Tuskur.
    [Campo di Battaglia]I non-morti si muovono, appunto, in fila indiana, in un turno saranno in corpo a corpo i primi 5, se non vengono fermati.
    Il Demone è dietro la muraglia, fra 2 turni la rompe (ed a quel punto i non morti si riversano liberamente), in 3 turni sarà in corpo a corpo.

    Hotene ha bisogno di un turno per portare in salvo i bambini e tornare. Puoi pilotare come preferisci i due volatili in questo contesto, Nat.
    Kensei piena libertà di fare ciò che vuoi in questo contesto, Yusica la guiderò io, ma tu hai piena libertà anche per il 3° pipistrello.
  3. .


    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Kiyomi Saito e Shin

    E di quella volta che, nel bel mezzo del villaggio Tontatta




    Cari lettori, finalmente siamo arrivati al quinto passo della nostra avventura, ovvero il momento in cui l'eroe, o nel nostro caso, l'eroina, decide finalmente di lasciare il proprio monotono mondo alle spalle e di lanciarsi nell'inesplorato.

    Dunque, come riuscì la povera Aika a convincere la diva Kiyomi ad aiutarla in quella pericolosa situazione? La promessa di una particolare gemma aveva fatto il trucco, attirando l'attenzione dell'eccentrica kunoichi. Nello spiegare la missione, la giovane donna utilizzò queste parole:

    Signorina Kiyomi, purtroppo il nostro villaggio non ha niente da offrire all'Accademia, quindi non ci è stato possibile contattarla ed organizzare una missione attraverso i normali canali.

    E si fermò un attimo a riprendere il fiato, avendo parlato senza fermarsi:

    Inoltre storie della bellezza della sua voce e della sua bravura nel cantare hanno raggiunto anche me e diciamo che quell'insieme di competenze potrebbero risultare utili in questa particolare situazione. Capirà meglio quando arriveremo lì.

    Concluse la donna, aspettando una risposta dalla Saito. Risposta che, pur in maniera fredda, arrivò forte e chiara, illuminando la faccia di Aika con un sorriso di gioia e riconoscenza:

    Grazie, grazie mille. Le saremo per sempre grati. Ci incontreremo davanti alle mura di Konoha domattina allora.

    La mattina dopo, mentre il povero Shin stava tossendo i suoi polmoni fuori dalla sua cassa toracica, a causa della notte e del giorno passati sotto la pioggia, il nostro gruppo finalmente si formò. Il Mangiafuoco venne presentato a Kiyomi e l’intera compagnia venne introdotta al loro nuovo mezzo di transporto.

    Un povero ronzino, che sembrava essere più morto che vivo, le costole sporgenti, ansimante, stava lì fermo, attaccato ad un vecchio carro, aspettando di partire. Nonostante le richieste, Kiyomi non si sarebbe mai accomodata su di un mezzo di transporto così spartano e dunque la piccola carovana partì, con Kiyomi sola nella sua carrozza e il resto del gruppo nel carro.

    Il viaggio fu veloce e senza incidenti, durando poche ore. Data la disposizione del gruppo non fu possibile per i propri componenti conoscersi a fondo, ma avrebbero avuto molto tempo a loro disposizione durante quell'avventura. Dunque, dopo essersi addentrati all'interno di una foresta, finalmente la piccola carovana arrivò alla sua destinazione.



    Davanti a loro si ergeva una palizzata di legno, rovinata e distrutta in vari punti, oramai troppo debole per poter proteggere i suoi abitanti. All'interno si sviluppava un semplice villaggio, la cui unica abitazione degna di nota era posta al di sopra di una piccola collina, raggiungibile con un sistema di scale. Aika giudò i suoi ospiti direttamente verso quella casa, salendo le scale con agilità.

    Arrivati davanti alla porta ed entrati all'interno, un odore acre di legna bruciata invase e punse le narici dei ragazzi, mentre una voce tossiva e racchiava:

    Chi va là?

    Un vecchio raggrinzito apparì da una porta della mal illuminata abitazione e squadrando i nuovi arrivati. Quando i suoi occhi si posarono su di Aika ed Aiko, si illuminarono di gioia e si riempirono di lacrime:

    Aika! Figlia mia! Aiko! Nipotina mia! Da quanto tempo!

    E si lanciò su di loro, come un uccello rapace sulla sua preda. Gli abbracci furono infiniti, così come le lacrime del vecchio Doppo, che tirando su col naso si era presentato anche agli altri. Se avessero voluto chiedere informazioni, il capovilaggio avrebbe iniziato a narrare l'intera storia del piccolo paese, senza dare informazioni di particolare aiuto.

    Tutto ciò che quell'uomo sapeva sul cimelio era la posizione della montagna, a nord delle poche case. Il villaggio era a loro completa disposizione e molto probabilmente sarebbe stato saggio visitare altri abitanti, che magari sapevano qualcosa di più sulle sfide che gli aspettavano. Inoltre, forse qualche domanda più particolare avrebbe scucito qualche dettaglio dal cervello annebbiato di Doppo.

    Da capospedizione, stava a Kiyomi decidere il da farsi.


  4. .

    Ecce Deus fortior me


    IV



    La tua spada ha certamente sete di sangue, Akuraguri Kenkichi. In futuro dovrai prestare attenzione, altrimenti il primo di cui si ciberà sarà il suo stesso padrone.

    Chiosò, mantenendo lo sguardo fisso sull'elsa indicatale da Akuraguri, quasi la sua visione l'avesse condotta in uno stato di trance. Le parve quasi di avvertire delle voci provenire dalla spada stessa: voci passate - certamente - ma perlopiù future. L'arma rispecchiava il suo proprietario, un'anima giovane ed inesperta. Sospirò, chiudendo gli occhi e tornando in contatto col momento presente. Con un cenno del capo si diresse verso la loro meta, mantenendo un sacrale silenzio anche in caso di ulteriori domande da parte del Kiriano.

    [...]

    Preferisco rimanere in piedi, la ringrazio. Niente té per me.

    Disse, avvicinandosi al tavolino dove l'uomo custodiva le proprie carte - non senza prima passare in zelante rassegna le librerie presenti nell'ufficio. Sfiorò appena il dorso dei tomi che le si paravano davanti, leggendone i titoli più disparati. Fu poi nei pressi dell'uomo e del Kenkichi, proprio mentre il primo dava vita ad una valanga di rotoli. La Dea si premurò di osservarne il contenuto, per quanto velocemente date le tempistiche. Qualora vi fosse stato qualche vocabolo di rilievo per la missione, o che comunque avesse catturato la sua attenzione, Izanami non si sarebbe fatta scrupolo a prelevarlo dal terreno e leggerne liberamente il contenuto, senza premurarsi delle eventuali proteste di Nishimura. In caso contrario, si sarebbe limitata ad osservare le fatiche dell'uomo, rimanendo immobile e senza offrire aiuto alcuno.

    Dunque queste sono tutte le informazioni in vostro possesso. Un elenco di luoghi e date.

    Inarcò un sopracciglio, come a voler sottolineare ancor di più il suo disappunto nella qualità delle informazioni in possesso del Capovillaggio. Se questo era il livello dell'amministrazione, Izanami cominciò a chiedersi quanto alto potesse essere quello dei Samurai posti a protezione dell'Isola. Passò poi la pergamena ad Akuraguri, avendone memorizzato il contenuto.

    Sei in errore, Akuraguri di Kiri. Se bramassero gioielli o ricchezze questo non sarebbe di certo il loro primario terreno di caccia. La gente dell'Isola dispone di ordinarie ricchezze, se non addirittura scarse.

    Tirò fuori la lunga pipa, traendo una profonda boccata e producendo intorno a sé una discreta nuvola di fumo al sapor di tabacco bruciato. Nuovamente si trovò a girovagare per la stanza, continuando a perlustrarne le centinaia di tomi conservatevi.

    Direi piuttosto che vogliano attingere ad una risorsa naturale, quale le vostre acque, a giudicare dalle leggende narrate riguardo la fonte. I tempi così regolarmente scanditi potrebbero suggerire un rituale.

    Si fermò, ruotando sui geta e portandosi di nuovo frontale al Capovillaggio. Prese un'altra boccata di fumo, espirando poi profondamente.

    Abbiamo bisogno di più informazioni riguardo tale leggenda, non importa se da lei giudicata reale o meno. Qualora lei non fosse in grado di fornircene, la prego di indicarci qualcuno di più preparato in materia.
  5. .

    Il Tempio del Gelo


    Capitolo Terzo


    Atto X
    Discepoli e Adepti †



    [Youshi]

    Momin sorrise, sentendo la sfrontatezza del ragazzo nonostante l'assalto appena fallito. Sicuramente sei uno che non si fa scoraggiare. Commentò il ragazzo. Ma Gyoza passò subito all'attacco, senza dare sfogo al fiato del Tokugawa. Youshi schivò il primo colpo rotolando, ma quando Gyaro tentò un affondo si vide costretto a parare, data la grandezza smisurata che l'arma prese all'improvviso. Il colpo impattò contro i suoi parabraccia e una patina di gelo immediatamente li avvolse, rendendoli più fragili. Il Kamui Orso poi si esibì in un attacco molto semplice, già visto, e le capacità di Youshi gli permisero di evitarlo facilmente. L'Orso evidentemente grignò e al Tokugawa parve che anche la voce nella sua testa fosse indispettita. E fu in quel momento che Youshi sfruttò l'istante appena apertosi, correndo rapidissimo e saltando col ginocchio teso. Tuttavia quella gamba non cercò mai davvero il muso dell'avversario ma gli arti di Youshi scattarono rapidi da sotto il mantello, diretti agli occhi dell'orso. Gyaro sapeva di non poter usare le sue abilità sugli occhi, quindi reagì davvero d'istinto, piegando leggerissimamente la testa all'indietro con un grande impasto di chakra. Le dita, aziché colpire gli occhi, tagliarono la pelle dell'orso sotto gli zigomi, aprendogli una leggera ferita sanguinante ma senza realmente creare troppi problemi a quell'essere. Però, finalmente, Youshi l'aveva ferito. [Difesa I]Lì sono molliccio!
    Abile: l'utilizzatore è in grado di capire se suoi avversari stanno puntando a punti non coperti da pelliccia come gli occhi, il basso ventre o i polpastrelli delle mani. Può reagire più prontamente, intuendo eventuali azioni occultate come armi nascoste o finte. Utilizzabile una volta ogni due round.
    [Da Genin in su]

    Impasto Mediobasso, Riflessi Viola-1, Resistenza Viola+3.
    Ferita Leggera al volto.
    Riatterrando, poi, il Tokugawa lasciò cadere un ordigno che andò a sovrapporsi allo strato di chakra della tecnica dell'orso che, tuttavia, si stava lentamente sciogliendo. Gyaro necessitò di un istante per rimettersi in guardia, forse perché stanco o forse perché confuso e, in quel momento, Youshi fece le sue domande a Momin che sorrise, evidentemente soddisfatto. Hai mai osservato un'opera d'arte, giovane shinobi? Ti è mai capitato che questa non ti suscitasse neanche il più basso sentimento, neanche la minima sensazione? Ecco, questo è ciò che è più lontano dalla perfezione. L'Orso posò la mazza sulla sua spalla, come se stesse dando a Momin il tempo di finire il suo discorso nella testa del kiriano. La perfezione dev'essere il sentimento più puro, più irrazionale che l'uomo è capace di provare. E sai essi quali sono, giovane Youshi? I primi sentimenti che provi, quelli che, appena la tua pelle sente il freddo dell'aria che sarà destinato a sopportare tutta la vita, ti colpiscono e terrorizzano a tal punto da non darti altra possibilità di piangere e disperarti, dimendandoti e straziandoti: il dolore e la paura. Ci fu una piccola pausa. Gyoza non si muoveva. È solo così che si rende omaggio alla perfezione! Facendo regredire l'essere umano alla sua parte più primordiale, ai suoi primi istanti di vita. E questo tempio è la perfetta incarnazione di questa idea! E con il climax che quelle parole assunsero nella testa di Youshi, Gyaro portò il suo ennesimo attacco ma, questa volta, direttamente contro il terreno. [Tecnica]Assalto Tellurico
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Sferrando un potente colpo a terra, l'utilizzatore può far emergere a distanza un cilindro di roccia dalla terra, dal diametro di circa un metro e mezzo e lunghezza pari a 2 metri. La roccia ha potenza pari a 30 e Velocità pari alla Velocità dell'utilizzatore.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Medio)
    [Distanza Massima: 3 metri per grado]
    [Da genin in su]

    Velocità Viola
    Da sotto i piedi di Youshi sarebbe letteralmente esplosa una stalattite di ghiaccio che l'avrebbe sbalzato in aria se lo avesse colpito. Qualsiasi fosse stata poi la difesa del giovane Youshi, Gyaro sarebbe scattato verso quel cumulo di ghiaccio acuminato e lo avrebbe colpito con la sua mazza, frantumandolo. I detriti di quell'attacco si sarebbero rivelati una selva di proiettili di ghiaccio affilatissimi, capaci di straziare le carni. [Azione I]Forza = Velocità = Viola+1.
    Salva di piccoli proiettili di potenza complessiva pari a 25. Hanno raggio 6 metri, quindi cerca di colpire tutta la tua figura. Causano Sanguinamento (DnT Leggero)
    Avrebbe poi nuovamente accorciato le distanze, esibendosi nel medesimo affondo portato precedentemente, con tanto di mazza gigante. Il suo intento, però, adesso, era decisamente un altro. [Azione II-III]SA per ingrandire la mazza.

    Potenza 30, Forza e Velocità Viola.

    Ghiaccio Fragile
    Abile: L'utilizzatore, se colpisce un equipaggiamento ghiacciato, può raddoppiare il danno verso l'equipaggiamento. Non cambia il calcolo del danno alle persone.
    [Da Genin in su]
    Nuovamente l'espressione dell'Orso si incrinò, mostrando un lieve impensierimento. [Ferita]Ferita Lieve da DnT. Ebbene, siamo sempre qui ... Commentò la voce, quasi ad indicare la porta col sigillo ghiacciato alle spalle di Youshi. Terzo Desiderio?

    [Fudoh, i tre Ryuu, Hotene simpatica e un Kamui del Freddo]

    Tutto è bene quel che finisce bene: anche se Fudoh rimaneva piuttosto stanco e provato (non si sa se per l'impresa titanica che gli avevano raccontato aver fatto o per l'assenza di chakra), il Medico di Kiri tornò tra i suoi compagni e nessuno di loro si perse d'animo per proseguire la loro missione, dopo aver risposto a tutte le domande sul destino della tartaruga raviolo.
    Una volta entrati nel pronao del Tempio e udito le risposte di Momin, il gruppo provò immediatamente ad elaborare un piano per capire se quanto il Kamui Leopardo avesse detto fosse vero. Ryuu, in particolar modo fece qualcosa di interessante e dai risultati significativi. Tuttavia, prima, ci furono alcuni scambi di battute con Fudoh il quale proprio non sembrava sopportare la voce così opprimente e potente che permeava quel luogo. Interessante, interessante. Disse, notando il suo strumento in mano al medico. Mi verrebbe da credere che tu abbia dissezionato quella stupida tartaruga, magari per capirne meglio le caratteristiche, ma il suo corpo non è da nessuna parte in questo tempio. Devo dedurre che hai usato un qualche metodo non convenzionale. Interessante la sua scelta dei termini: riteneva ordinario sezionare persone e animali. Ma si deve stare attenti a ciò che si maneggia, specialmente se non lo si conosce. Tutti gli uomini incappucciati, in un istante, si voltarono verso di lui. Una incredibile forza avrebbe cercato di strappare di mano a Fudoh quella siringa. [Azione]Tira con forza pari a nera. Puoi trattenerla sia con la mano sia con altre abilità nello slot azione successivo. Si allontana da te, in questo secondo caso, di sei metri. Se la forza è eguagliata, l'oggetto rimane sospeso in aria a 3 metri d'altezza e tira per 4 SA. Tuttavia in quel momento Ryuu arrivò dall'altra parte della sala, cogliendo l'attezione di tutti gli adepti presenti che, da Fudoh, si voltarono verso di lui. Ipokash comprese la gravità della situazione e ... fischiò, per attirare l'attenzione. Psss, di qua! Disse, iniziando a comporre una serie di sigilli che presto materializzarono 4 giganteschi specchi di ghiaccio intorno al ciliegio. E poi, allargando la mano, creò un dardo ghiacciato che venne immediatamente potenziato dal Kamui al suo fianco. Occhio alla testa! La freccia di ghiaccio venne incoccata e sparata a grande velocità verso gli specchi che, in un attimo, iniziarono a far rimbalzare l'oggetto tra di loro, incrementando in pochi secondi la velocità dell'arma a dismisura! D'un tratto il proiettile schizzò da uno degli specchi più lontani, colpendo prima uno, poi due, poi tre adepti incappucciati, perforandoli ed impilandoli come carne su uno spiedo. Farebbero un pessimo Citatap, non trovi Yukihyo Kamui? Dopo di che si conficcarono nel muro alla destra di Ryuu, mettendo fuori gioco quindi ben tre adepti con un'unico colpo. [Tecnica]Specchi Diabolici
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Topo, Capra, Lepre, Cane (4)
    L'utilizzatore può creare una serie di specchi di ghiaccio utilizzando almeno una Unità di ghiaccio ciascuno; ogni specchio deve essere distante 9 metri dall'utilizzatore o da un altro specchio. L'utilizzatore può viaggiare tra gli specchi con Velocità incrementata di 2 tacche per ogni livello dispari della tecnica speciale.
    Tipo: Ninjutsu - Hyoton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: ½Basso ogni specchio / Mantenimento: ¼ Basso)
    [Richiede Manipolazione del Ghiaccio II]
    [Da genin in su]

    Manipolazione di 4 unità di ghiaccio, potenza 40. Il proiettile rimbalza negli specchi 2 volte, la velocità del colpo è pari a Nera. (+4 da specchi per comp arco+specchi, +2 manipolazione, +2 stat base.
    L'arma era ancora conficcata nel muro ed era illuminata dal chakra del Leopardo. C'era forse qualche sorpresa in arrivo? Ho bisogno di qualche istante ... Yukihyo, mi sostituisci? E così dicendo il Kamui iniziò a generare neve dalla sua pelliccia che subito s'andò ad insinuare vicino a Ryuu, creando dei piccoli cristalli di ghiaccio nell'aria e posandosi sulla sua spada. [Abilità]La Wakizashi di Ryuu aumenta di 10 la potenza e può applicare, una volta a Round Ustione (DnT Leggero).

    Inoltre, tutte le abilità a colpo singolo impattano contro i cristalli di ghiaccio, facendo un danno aggiuntivo pari a 5.
    Cercherò di trattenere questa tecnica sulla tua arma per quanto più mi sarà possibile. Fanne buon uso.
    Era allora che il piano dei Genin di Kiri iniziò a prendere forma. Il Jinchuuriki partì con una tecnica ormai per lui caratteristica - tant'è che la aveva già utilizzata poco prima, volta a limitare i movimenti dei suoi avversari. Fudoh tentò nuovamente di distrarre quegli essere con un genjutsu ma, esattamente come era accaduto con Gyoza qualche minuto prima, anche questi non subirono alcun tipo di effetto negativo. I loro sensi erano obnubilati da qualcos'altro.
    Le copie del Mizukiyo si lanciarono verso due adepti uccidendone rispettivamente uno per uno. Il terzo colpo si incastrò nella carne di un terzo adepto, incontrando però il gelo eterno ed arrestandosi, senza riuscire ad ucciderlo. La lama di Ryuu si congelò, divenendo improvvisamente più fragile. [Note]Gelo Eterno: congela equip con cui entra in contatto, la durezza diminuisce di 1. Tuttavia il fatto che non l'avesse ucciso non era un grande problema: di lì a un istante, l'adepto iniziò a gonfiarsi, illuminandosi d'azzurro fino a modificare il suo aspetto fisico in qualcosa di ancora più aberrante e deforme. Ed a quel punto, poi, esplose. [Azione]Esplode come una [Bomba] ed ha le tempistiche di un S&M. Velocità Blu+3. Danno 50, causa Stordimento per il fetore. Quando Kurobaku tentò di lanciarsi contro l'albero per sradicarlo, due adepti si lanciarono contro di lui, frapponendo il loro corpo alle zanne della bestia. Uno di loro afferrò un fiore di ciliegio e lo mangiò, illuminandosi di un rosso intenso. [Ferite]Mezza leggera al braccio dell'adepto che si prende il morso di Kurobaku. [Note]L'adepto che mangia la foglia guadagna una protezione naturale e un potenziamento del colpo pari a +20. Ryuu, a quel punto, dopo aver pensato quelle brevi parole, sentì nuovamente la voce di Momin nelle sue orecchie. Era però il solo ad udirla, stavolta. Se vuoi posso darti una mano ad evocarla e renderti capace di usarla al meglio. Basta chiedere. Disse il bambino prodigio, sussurrando direttamente all'anima del ragazzo.
    L'idea di Ryuu però non fu soligna: anche Fudoh pensò bene di sradicare il Ciliegio che stava davanti a loro. Le sue capacità erano senz'ombra di dubbio incredibili tant'è che l'attrazione dell'albero andò a buon fine, piegando e spezzando più di qualche ramo ma senza evidenti sradicature o danni irreparabili. Sei forte, Fudoh, ma non mi sopravvaluterei. [Note]L'azione mi piace ma c'è una tecnica apposita per fare queste cose. Una "misera" energia nera non credo riesca a fare lavori di questo tipo. Per lo meno non da sola e con un unico SA, ecco. La successiva azione dell'ex barone kiriano, cioè l'attrazione della tartaruga e il lancio della stessa contro l'adepto che già il Leopardo di Ryuu stava tenendo fermo con le sue fauci, provocò il distaccamento netto della sua testa e l'immediata messa fuori gioco di quell'essere. Ma a quel punto fu il loro turno. [Note]Rimangono 3 Adepti +1 Potenziato, davanti a Fudoh] Un primo adepto puntò il clone con la spada gelata di Ryuu e gli lanciò contro tre oggetti simili a spiedi, seguendo i suoi eventuali movimenti. Quelle armi erano evidentemente fatte d'eterno gelo. [Azione I-II-III]Penetrazione 3, Congela equip. Se entra in contatto con dell'acqua, congela anche quella (quindi se colpisce il clone lo gela). Potenza 5, Forza = Velocità Blu+3 Un secondo Adepto avrebbe puntato L'altro clone, facendo azioni identiche ma lanciando due soli spiedi. [Azione I-II]Penetrazione 3, Congela equip. Se entra in contatto con dell'acqua, congela anche quella (quindi se colpisce il clone lo gela). Potenza 5, Forza = Velocità Blu+3 Mentre il terzo lo avrebbe diretto verso uno degli specchi di Ipokash, corrompendolo. Il compagno potenziato dal Ciliegio vide subito il gesto del collega e, semplicemente muovendo una mano, lanciò lo specchio corrotto in direzione di Fudoh, come se fosse una cosa naturale. Guardate! L'arma è rimasta all'interno dello specchio e non riesco più a controllarlo! Gridò Ipokash, sempre mentre stava caricando il suo secondo poderoso colpo con l'arco, aiutata dal Kamui. Pare che l'Eterno Gelo sia in grado di controllare le cose in cui entra in contatto. O qualcosa di simile. Commentò il Leopardo delle Nevi. Comunque, lo specchio, grande com'era, minacciava Fudoh nella sua interezza e si muoveva verso di lui a velocità sostenuta! [Azione I]Forza = Velocità = Blu, Potenza 20. Causa Ustione (DnT Medio). è come se fosse un costrutto di TS per il calcolo dei danni. A quel punto l'uomo caricò a testa bassa il giovane medico di kiri, tentando di colprilo con una poderosissima spallata. [Tecnica]Carica - Tokken
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare una devastante carica portata con la spalla, contraendo i muscoli del corpo. La Resistenza e la Forza aumenteranno di 3 tacche. È difficile ostacolare fisicamente l'utilizzatore: può abbattere grosse strutture, come alberi, case, o avversari di forza e stazza di molto maggiori.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]

    Forza: Blu
    Velocità: Viola+2, Potenza 30 (10+20).
    A quel punto, qualsiasi cosa fosse successa, avrebbe arrestato la sua corsa, lanciandosi in avanti per far perno sulle mani e schizzare nella direzione di Fudoh, cercandolo di colpirlo con le gambe nella parte superiore del busto. [Tecnica II]L'abilità che fa fare 2 TA in un round, non mi ricordo come si chiami, sorry.

    Balzo dello Squilibrio
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Poggiando le mani a terra e rimanendo in equilibrio, l'utilizzatore può effettuare un rapido balzo per colpire l'avversario a livello delle scapole con gli arti inferiori. La Forza e Velocità del colpo sono aumentate di 4 tacche; può far cadere a terra l'avversario.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]

    Forza Viola
    Velocità Blu

    Potenza 30
    Ed infine, a quel punto, avrebbe provato a colpire Fudoh con una coppia di normalissimi cazzotti in faccia destro-sinistro. [Azione II-III]Forza e Velocità Blu+3, Potenza 30 entrambi. L'ultimo adepto caricò a testa bassa il povero Leopardo di Ryuu, cercando di colpirlo violentamente in testa con un pugno. [Azione I]Potenza 10, Forza Blu+3, Velocità Blu. Poi si esibì in un calcio all'altezza del ventre della creatura, intenzionato a volarlo in aria. [Azione II]Velocità e Forza Viola, potenza 10. Infine, voltandosi all'improvviso, avrebbe lanciato un kunai verso il Yukihyo Kamui che, prontamente, controllò un pezzo di ghiaccio nella sala interponendolo al rapido proiettile.
    Se fosse stata ancora integra, dalla sua posizione, la copia di Ryuu lanciata come uno shuriken poteva benissimo scorgere uno stretto corridoio decorato come il resto della sala e ben illuminato che dava, ancora una volta, su una curva a novanta gradi verso sinistra, rendendo impossibile scorgere cosa ci fosse oltre di essa. Avrebbe, a quel punto, aiutato gli altri a combattere o si sarebbe diretto nell'insenatura? Momin comunque parlò nuovamente, cosicché tutti lo sentissero. Siete ancora in tempo per accettare la mia offerta. Un morso al fiore di ciliegio e poi potrete andarvene sani e salvi.

    [Kensei]

    Rimasi interdetto nel sentire Ipokash parlare con quella voce e con quelle parole che mai le avevi sentito pronunciare in vita mia. Mi ci volle un attimo per comprendere che fosse il dialetto di quel villaggio e un secondo ancor più lungo per rendermi conto che chi avevo davanti non fosse assolutamente la cacciatrice sorella di Munkeke. Capisco. Commentai stringato la sua breve prima arringa, decisamente carica di diffidenza e cautela. Percepii anche un certo disprezzo nel sentir pronunciare il nome di Munkeke. Dopo che poi l'Alta Sciamana, Yusica, fece le sue presentazioni, la ragazza si intromise nuovamente facendo un passo avanti e frapponendosi tra me e l'anziana. Le tue parole ti fanno onore. L'orgoglio è un potente alleato nel perfezionamento e nella ricerca del potere. Attenta soltanto a non venirne accecata. E così dicendo voltai lo sguardo tornando a parlare con colei che forse era in grado di rendersi conto di chi, realmente, avesse davanti. Tuttavia, quando il suo discorso iniziò ad entrare nel vivo, spiegandomi alcune cose, tra cui le differenze tra i due villaggi (popolati) che avevo visitato - il suo e quello di Munkeke ed Ipokash - qualcosa ci interruppe, attirando la nostra attenzione completamente.
    Un'orda di cadaveri - o quasi - stava marciando verso il villaggio e, quando furono abbastanza vicini, una voce si stagliò sopra il silenzio funereo che era crollato in tutta la gelida valle, comunicando un messaggio di morte e devastazione. ANDATE MIEI FIDATI! ANDATE MIEI SENZA MEMORIA! PORTATEMI COLEI CHE ANELO! PORTATEMI LA FEMMINA DEL GHIACCIO! Mi voltai istintivamente verso Yusica vedendo come un sottile strato di chakra gelido uscirle dal corpo. Era simile a quello che avevo visto usare a Sanjuro (colpa forse del Misticismo), ma aveva delle differenze sostanziali che non sapevo spiegare, data la mia poca comprensione delle manifestazioni del chakra. In ogni caso mi balenò immediatamente un pensiero dopo tale manifestazione: che si stesse riferendo a lei la voce? Anche Maroboshi si dimostrò immediatamente a disposizione, affidandosi del tutto alle mie direttive. Hotene. Dissi, guardando la ragazzina. Cerca di radunare tutti i bambini dal lato opposto del villaggio, acquistiamo un po' di tempo. Dopo di che manda qui tutte le kunoichi in grado di combattere. Mi voltai verso Yusica. Sono troppi per poterli fronteggiare apertamente. Abbiamo bisogno di qualcuno che generi qualche diversivo e di controllare i loro spostamenti. Riduciamo la grandezza dell'ingresso al villaggio. Dissi, ricordando vagamente qualcosa di già fatto. Costringiamo tali esseri a raggiungere il villaggio in un numero limitato: togliamogli la forza del gruppo. Mettiamo qualcuno vicino all'ingresso di modo che possa colpire a distanza i gelidi esseri. Mi pizzicai la mano destra, facendo uscire una piccola goccia di sangue ed evocai Kyofu, l'Albino della Grotta del Silenzio. Poco dopo estrassi Unagi. Una rapida saetta percorse immediatamente il suo filo, manifestado la sua affinità col chakra di fulmine. I Kyuketsu Komori vigileranno la battaglia dall'alto. Kakuresata può sfruttare la sua capacità di non essere percepito per tentare assalti furtivi alle retrovie nemiche, Kyofu può colpire con grandi bordate di chiton i nemici sottostanti. Maboroshi potrà essere d'aiuto come riesce. Io e lei, Yusica, ci disporremo davanti all'ingresso, decimando tutti coloro che, non periti sotto i colpi delle sentinelle, riusciranno a passare. Così dicendo, dunque, feci un cenno ai tre pipistrelli di sorvolare la zona, pronti ad attaccare al mio comando. Io, con Unagi estratta e la guardia pronta, affiancato dall'Alta Sciamana, ero pronto a manifestare tutta la mia furia. [Note]Non avevo capito un granché bene se dovessi citare conoscenze o cosa. Ho quindi impostato rapidamente una strategia, lasciandoti spazio per un primo post di assalto. Incredibile ma vero, l'ho giocata sulla difensiva.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  6. .

    Medicina e Supporto


    Epilogo


    Atto X
    Controindicazioni †



    Quando fu il momento di dirigermi da Shunsuke col mio tonico pronto dopo una lunga giornata di miscele, polverizzazioni, distillazioni ed attese, ammetto che avessi una certa stanchezza in corpo. Non era la stanchezza del campo di battaglia, non era la stanchezza delle ore di studio, era una stanchezza diverse: radicata, profonda, dovuta sia all'ambiente così oscuro, quasi asettico, sia alla concentrazione necessaria per fare qualcosa di ... nuovo, di inedito. Ricordava molto la sensazione che ebbi la prima volta che provai a studiare i cartigli delle mie protesi: mi trovavo davanti ad una materia che mi era totalmente sconosciuta, nuova, legata tanto alla meccanica quanto all'anatomia, quanto alla biomeccanica, campi del sapere dove non avevo neanche mezza conoscenza. Partire da zero fu stressante e provante, seppur rese la riuscita del tutto estremamente soddisfacente. In ogni caso, quando fu il momento di dirigermi da Shunsuke, dicevo, fu una cameriera ad accompagnarmi. Oh...già finito? Disse, vedendomi entrare. Stava scrivendo appunti, comodamente sdraiato su di una poltrona. Tuttavia, quando iniziai a parlare fui quasi immediatamente interrotto. L'uomo mi chiese il tonico ed iniziò a farfugliare osservazioni varie, odorandolo ed osservandolo. Una buona tecnica, sicuramente ancora da perfezionare...abbinamento interessante...la tua esperienza sul campo di battaglia deve averti ispirato Ma fu poi ciò che fece dopo che mi sconvolse. Avanti, prova tu stesso i risultati. Disse. Rimasi interdetto un istante, osservandolo dal mio Elmo, ma poi preso il tonico e con un po' di fatica e due dita lo portai alla bocca, senza rimuovere la protezione metallica.
    In un istante sentii venir meno tutto il peso della giornata che prima sentivo: le voci nella mia testa si chetarono, assieme alla voce della Yakusoku. Tutto parve ovattato, leggero, più semplice. Ma poi il braccio destro, l'unico su cui non mi sarei aspettato di perdere il controllo, cadde morto al mio fianco, inamovibile. Ti avevo chiesto 2 tonici distinti, ma hai voluto strafare. Quelli che stai sperimentando sono gli effetti di un sovraccarico...il tuo braccio si è praticamente anestetizzato e il tuo cervello è eccessivamente carica di chakra che sarebbe destinato alla tua difesa personale. Siediti pure. Strinsi i denti sotto l'elmo: aveva ragione. Avevo osato e stavo pagando il prezzo delle mie azioni. Mi avvicinai alla poltrona dirimpetto a Shunshui e mi sedetti, continuandolo ad ascoltare. Come ho già detto, era tuttavia un abbinamento interessante, segno che sapevi ciò che facevi e hai voluto osare. Al contrario dei miei precedenti allievi, che si sono rivelanti nient'altro che una balbettante bambocciona banda di babbuini. Mmmmm...va bene, voglio darti fiducia. Ho motivo di pensare che impegnandoti potrai ottenere grandi risultati. Interessante similitudine quella sui suoi precedenti allievi, anche se io avrei utilizzato parole diverse. Ebbe comunque altro da dire. Io chinai il capo, in segno di colpevolezza e rispetto. Quando lo rialzai l'uomo aveva dinnanzi a me il fiore che mi ero prodigato a raccogliere insieme a Daishin. Questo è un fiore molto particolare, Kensei-san, una vera rarità...ed il motivo è...che non ha alcuna proprietà...né benefica, né tossica. Lo sguardai interdetto. Era davvero così particolare una pianta neutra? Non ne sapevo ancora molto, ma la mia curiosità era sempre in crescita. E' questa sua completa assenza di qualsivoglia proprietà che lo rende così speciale, in quanto, è capace di neutralizzare qualsiasi altra proprietà derivante da altri ingredienti, se vengono miscelati insieme, fungendo da catalizzatore e regolatore se utilizzato in giuste dosi. In parole povere, se tu l'avessi usato nel tuo tonico, i 2 diversi effetti che hai provato ad infondergli si sarebbero bilanciati e tu non avresti subìto il sovraccarico che hai appena sperimentato. Non si può dare ad un medicinale più di un effetto, specie se contrastano così tanto tra loro...a meno che non si usi questo bel fiore. Il discorso mi tornò poco: di fatto l'Okami quindi aveva la proprietà di bilanciare cose opposte, quasi similmente alla mia Stella, non aveva realmente nessuna proprietà. Lasciai tuttavia che l'uomo continuasse ad esprimersi in quel modo: avevo capito il concetto ed ero lì per imparare, non per disquisire di sintassi e semantica. Un Catalizzatore. Commentai, semplicemente. Non ci avevo pensato. L'inesperienza è evidente. dissi, ancora una volta chinando leggermente il capo. Ma a queste parole seguirono soltanto elogi. La mia inesperienza era stata sorpassata dalla mia audacia, la mia sfrontatezza dalla mia capacità di mescere materiali. La ringrazio, Signor Nakamura. Non dimenticherò mai i suoi insegnamenti. Sarò lieto di tornare qua da lei, in futuro, per aiutarla nelle sue ricerche. [Nota]Quando vorrò farmi un tonico leggendario, Yusny, ti chiamerò per masterarmi la giocata. Ricambiai infine il suo inchino e, quando ormai ero, voltato, sull'uscio, l'uomo mi chiamò, lanciandomi una pallina incartata: un tonico. Hey...prova questo!
    Fuori, prima che evocassi Kyofu, decisi di provare quel dono. Il braccio si stava lentamente riprendendo, il sistema circolatorio del chakra stava lentamente tornando alla normalità. Infilai la mano destra sotto l'elmo, ancora una volta con difficoltà e timore, cercando di non mostrare neanche un centimetro quadrato della mia pelle. In un istante, tutto rallentò: la neve che cadeva candida su quel villaggio immacolato e canuto sembrava la lenta discesa di gocce d'acqua sul vetro. Le persone in lontananza si muovevano così lente che parevano star ferme: era tutto come immobile nell'ambra, cristallizzato nel tempo, scolpito nell'eternità. E mentre vedevo la bellezza del mondo al rallentatore realizzai che, per una volta, potevo camminare. Perché, alla fine, la vita è un cammino meraviglioso nelle vicende che ci fanno crescere e migliorano: perché saltare le parti più importanti?




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 800
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

  7. .

    Il Ritorno





    L'aveva letto su un libro una sera qualche mesetto prima:
    "Gli uomini sognano più il ritorno che la partenza"
    Jou non aveva mai negato a nessuno di voler tornare prima o poi a Suna, ma spesso nel profondo si chiedeva che cosa fosse veramente ciò che lo aveva fatto allontanare dal villaggio: era da poco diventato Genin, aveva fatto numerose amicizie ed esperienze interessanti, guadagnava i suoi soldini in maniera losca e non, e aveva una bella casetta in centro a Suna...
    Già casa sua... erano due anni ormai che ogni giorno viveva con il pensiero fisso di quella maledetta finestra che non si ricorda se l'avesse chiusa o meno.
    E conoscendosi non l'aveva chiusa

    Comunque, Jou si convinse di partire due anni fa, era un lungo periodo in cui non si sentiva felice . Il problema è che quando Jou capisce che qualcosa non va decide sempre di fare qualche cambiamento. Solo che quella volta fu drastico.
    Nel giro di due giorni organizzò tutto e se ne andò senza dire niente a nessuno.
    Aveva sempre vissuto nel caldo asfissiante del deserto e nella sabbia delle dune, quindi decise di passare il suo "ritiro spirituale", come piace chiamarlo a lui, nei boschi tra il paese del Fuoco e quello del Vento, a Sud del Paese dei Fiumi non tanto distante dal mare. Aveva conosciuto un tizio a Suna un po' di tempo prima che gli parlò di una casetta abbandonata ricoperta dai rami e le foglie delle piante. Jou decise di andare lì e abitarci, mettendola a posto il necessario e per lo più adattandosi alla situazione.
    La casetta dopo una bella ripulita dalla vegetazione e qualche chiodo e tegola sul tetto, era abitabile. E divenne casa per due anni.
    Gli piaceva l'idea della vita dell'eremita, fino a quando non scoprì una locanda non troppo lontana da dove abitava e quindi di venerdì e di sabato Jou si scordava di essere un eremita e andava a fare baldoria.
    Tra cattive compagnie, qualche allenamento di spada per non arrugginirsi del tutto e un bel po' di risse da bar passarono due anni.
    Due anni che lo stufarono.

    L'idea del tornare a Suna, a casa sua, lo tormentava da un bel po'. Sapeva in sè che quello che voleva veramente era tornare in quell'arido e così inospitale villaggio della Sabbia, e forse era partito proprio per questo.
    Voleva capire veramente quanto fosse importante per lui una casa come Suna, non una baracca in mezzo al bosco.
    Si divertì tantissimo per carità, imparò tante cose sulla natura e sulle piante, e divenne sicuramente più riflessivo e calmo.
    Però il suo posto era in mezzo alla gente del villaggio.

    Zaino in spalla tornò su suoi passi, fece lo stesso identico percorso dell'andata e dopo qualche giorno di viaggio vide finalmente in lontananza quel grosso tumulo in mezzo al deserto che era Suna.
    Un brivido gli percosse la schiena, stava tornando davvero a casa. Non aveva ancora pensato per un secondo alle reazioni che potevano avere i suoi superiori o i pochi amici che aveva. Tutte le sue emozioni e i suoi pensieri erano focalizzati sul tornare a casa, aprire la porta, sdraiarsi e accendersi una sigaretta.
    E scoprire o meno se quella maledetta finestra era stata chiusa o no.

    Mancavano davvero pochi metri all'oltrepassare le mura di Suna quindi si fermò un po' prima, si accese una sigaretta e attese il guardiano che lo avrebbe accolto.
    Il guardiano delle mura, una figura che lo aveva sempre affascinato e spinto a migliorare nella sua carriera ninja, peccato avesse interrotto quest'ultima per il suo viaggio.
    Una volta arrivato , prese in mano il suo zaino per tirare fuori il coprifronte del villaggio e le chiavi di casa sua
    Sono Jou Satoshi, genin del villaggio della Sabbia, assente da due anni. Vorrei tornare a casa, con permesso
  8. .

    Mura sotto attacco


    V



    Devo essere onesto, avevo molta paura, non mi era mai capitato di trovarmi contro creature così grandi e pericolose, questo però mi aiutò a mantenere alta la concentrazione, ne andava della mia vita, avevo una missione da compiere e avrei accettato l' abbraccio della morte solo una volta compiuta.
    Purtroppo accadde ciò che più volevo evitare; Fu grazie al loro fiuto che quelle bestie mi trovarono e quandò mi accorsi di ciò che stava accedendo loro stavano già caricando verso di me.

    Quando vidi quei colossi corrermi contro capì che avrei dovuto fare qualcosa o mi avrebbero ridotto a cibo in scatola.
    Provai a difendermi nel migliore dei modi, impastati una grande quantità di chakra nelle gambe per essere sicuro di non essere colpito.
    Alla carica del primo animale mi lanciai alla mia sinistra compiendo una capriola per terra finendo distante 3 metri Difesa 1
    Non appena alzai lo sguardo il secondo cinghiale mi stava quasi addosso provando ad infilzarmi, non essendo ancora del tutto in piedi mi diedi una spinta con le gambe ancora piegate, buttandomi una altra volta alla mia sinistra, sarei voluto andare più lontano ma non ebbi il tempo di calibrare bene la schivata quindi finì per terra ad 1 metro di distanza ma evitando cosi l' incornata del secondo animale Difesa 2
    Questa volta ebbi il giusto tempo per rialzalmi per vedermi arrivare addosso nuovamente il primo cinghiale per ridurmi in purea, provai la stessa tattica di prima, scansai velocemente l' animale correndo verso la mia destra Difesa 3
    Quegli animali oltre che essere veloci erano anche inteligenti, uno di loro, il più "piccolo" dei due, mi lanciò con le sue zanne un tronco che stava per colpirmi e lasciarmi alla loro mercè.
    Essendo ancora in corsa sarebbe stato molto difficile schivare quel colpo quindi approfittai di quel momento per usare una delle mie tecniche, all' ultimo momento, prima di essere colpito dal tronco usai la tecnica sella sostituzione Difesa 4/ Tecnica base Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]


    Quando i due chinghiali sarebbero andati addosso al mio presunto corpo avrebbero invece trovato un altro tronco più piccolo.
    Io mi sarei trovato a 20 metri da loro esattamente dove si trovava il tronco che ho usato per la mia tecnica, dal lato opposto alla radura.
    Mi nascosi dietro un cespuglio a pochi centimetri da me e sperai con tutto il cuore che non mi avessero visto.
    Pankeki sarebbe tornato assieme ad Akuraguri ed insieme avremmo potuto vincere, da solo non avrei potuto fare niente, dovevo prendere tempo.

    Anche se gli animali non mi avessero visto dietro quel cespuglio non ci avrebbero messo molto tempo per trovarmi grazie al loro fiuto.
    Dovevo inventarmi qualcosa e anche alla svelta. andare all' attacco sarebbe stato un suicidio quindi provai a giocare d' astuzia.
    Mi allontanai subito dai cinghiali di 9 metri facendo molto silenzio, andai dietro un albero e mi abbassa i pantaloni, feci pipì sul tronco di quell' albero e corsi subito alla mia sinistra aspettando una mossa dei suini.
    Mi sarei mosso in contemporanea con loro, piano piano sarei tornato a metà strada tra la mia pipì e la radura dove li avevo visti la prima volta restando comunque sulla sinistra del percorso che quelle creature avevano creato distruggendo tutto, mi sarei tenuto lontano almeno 16 metri da quel percorso Abilità Furtività (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività.
    [Da genin in su]


    I cinghiali avevano un olfatto fuori dal comune ma per mia fortuna la loro vista lasciava molto a desiderare, per un cinghiale normale sarebbe stato difficile riconoscere un essere umano già a 15 metri, speravo che ciò valesse anche per quei mostri da laboratorio.
    La mia pipì era un modo per prenderli in giro, il mio intento era quello di ingannare i cinghiali facendogli credere che io mi trovi li o almeno nelle vicinanze, volevo che si concentrassero su quella zona e che mi lasciassero tempo a sufficenza per attuare il mio piano.
    Mentre loro sarebbero stati occupati a cercarmi nel posto sbagliato io sarei tornato nella radura dove razzolavano.
    Non lo avrei mai voluto fare ma non avevo altra scelta, dovevo mascherare il mio odore e rendermi invisibile al loro naso, almeno fino all' arrivo dei rinforzi.
    Mi sarei abbassato e avrei raccolto con entrambe le mani una bella porzione di merda gentilmente lasciata da uno dei due cinghiali; con non poca difficoltà dato il coraggio necessario per compiere quel gesto.
    Avrei spalmato due belle manciate sul busto ed una manciata per ogni arto, dopo di che con le mani sporche di sterco mi sarei fatto una striscia marrone sulla fronte.
    Una volta finito di imbrattarmi avrei fatto qualche respiro lungo per non finire in una crisi di nervi.
    La puzza sarebbe stata insopportabile, più di quella delle scorregge di Pankeki.
    Avendo lo sguardo sulle bestie ormai distanti mi sarei mosso verso la mia destra per tornare in quella parte di vegatazione da dove ero venuto e camminando sempre furtivamente mi sarei avvicinato alle bestie restando ad una distanza di almeno 20 metri da loro per non perderli di vista
    Chakra: 11,75/20
    Vitalità: 9/10
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Corsa
    2: Corsa
    3: Sostituzione
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Tecnica della sostituzione
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Wakizashi × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Kunai × 2
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1

    Note
    ///



    Edited by Superpipi - 10/5/2020, 12:44
  9. .

    I mostri del bosco dei sussurri


    Amministrazione otese




    Hebiko rischiò di far piangere il bambino appena mise piede nel suo ufficio. Un primato nella storia di Oto.
    Alla domanda dove fosse suo padre, il labbro inferiore tremò e si portò sopra quello superiore, con gli occhi che si riempirono di tristezza liquida. Riuscì a stento a non capitolare in un pianto disperato che lo avrebbe messo in cattiva luce.
    Sua madre gli diceva sempre che a undici anni non era permesso piangere e che suo padre, diventato un angelo in cielo, lo avrebbe ammonito per la sua debolezza. Si limitò a tirare su il naso mentre Hebiko prometteva punizioni a un povero impiegato colpevole di aver trascurato delle informazioni.
    È cattiva come dicono. Pensò, deglutendo, quando la sentì promettere punizioni per aver trascurato delle informazioni sul suo conto. A quell'età, i castighi non avevano alcun significato e seppur nel Suono i fanciulli divenivano grandi in tenera età, il biondo era un figlio anomalo: barricato giorno e notte nella sua dimora, non era mai sceso in strada senza sua madre se non per gli allenamenti in cortile. L'unica volta in cui era sgattaiolato fuori dalla sua abitazione, aveva partecipato alla terrificante riunione per la proclamazione del Kokage.
    Yukine era un talento vero, cristallino, unico studente ad aver superato un test del neo Kokage, ma era ancora un bambino, con i suoi pregi e i suoi difetti, come l'essere viziato e molto "mammone". Tutto ruotava attorno alla figura materna. Sarebbe andato d'accordo con Hebiko?
    Si avvicinò ai divanetti insieme alla segretaria.

    CITAZIONE
    Non temere, la tua unica colpa è di essere troppo bravo per la tua età. Non nego che mi aspettavo qualcuno di più... grandicello, ma sono sicura che saprai dimostrarmi la tua maturità durante la nostra missioncina.

    Mia madre dice che i migliori meritano un premio. Sono qui per un regalo? Chiese con un sorriso a trentadue denti, interrompendola. All'idea di un regalo, la tristezza era scomparsa, salvo se la Genin non lo avesse strangolato.
    Scelse la fragranza ai frutti di bosco, la sua preferita, ma il primo sorso gli andò di traverso quando capì di dover entrare nel bosco dei sussurri. Sapeva cosa accadeva in quel luogo maledetto, quali creature si aggirassero tra le fronde degli alberi e il sottobosco, quanti fossero scomparsi per poi essere ritrovati spolpati come un frutto.
    Oh..si, non...non ci sono mai andato. Sua madre gli aveva narrato orribili storie su quel luogo, come deterrente.
    Ci sono grandi mostri che ti rapiscono e ti mangiano pezzo pezzo...ti fanno anche bollire...però se sei buono ti lasceranno..ma proprio buono e divertente devi essere Gesticolava. Mia madre mi ha anche detto che lì vivono i più cattivi del mondo e lei ne ha sconfitti alcuni...Per mostrare la grandezza dei nemici sconfitti Yukine allargò al massimo le sue piccole braccia. giganti così, molto di più...mille volte di più.
    Poi sembrò tornare in sé, forse per l'espressione non molto soddisfatta della consigliera.
    In ospedale ho studiato medicina. So curare ferite, ustioni, cucire tagli e anche prendere contromisure contro i veleni. Qui ho tutto il necessario Ancora tremava all'idea di recarsi nel Bosco dei Sussurri, anche se, con la fantasia tipica dei bambini, la sua testolina aveva iniziato a pensare che la fama della cattiva consigliera di Oto avrebbe allontanato tutti i mostri.



  10. .

    Gli Spiriti del Freddo


    Capitolo Secondo


    Atto VIII



    Fudoh parve immediatamente interessarsi alla storia intorno al ragazzo giustiziato anche se, forse, non proprio al ragazzo stesso, dati gli epiteti poco carini che gli aveva affibbiato (pur avendo il leopardo dei ghiacci dato una descrizione coerenti a tali soprannomi). Uhm ... no, no ... il nome di questo metallo è venuto fuori dalle parole di Gyoza. Non sapevamo neanche della sua esistenza fino a poco tempo fa.

    [Fudoh, Ryuu, le sue copie, il suo leopardo e ... Ipokash]

    Gyoza aveva colpito e ferito brutalmente il povero Ryuu. Il suo taglio acquatico fu troppo rapido per il Genin e l'unica cosa che poté fare in quel contesto fu ... incassarlo. Ma la serie di pensieri e la tattica che creò poco dopo, grazie anche alle sue copie, fu a dir poco eccezionale - ad eccezione di un piccolo dettaglio che andava tutto a sfavore dell'apprendista sciamano Fudoh. Ipokash non attese un secondo richiamo delle copie quando le fu chiesto di saltare in groppa al felino e con agilità montò sul Leopardo del Mizukiyo, incoccando anche, rapidamente, una seconda freccia ghiacciata. La bomba elettrica cadde a terra lanciata da una delle due versioni liquide del Guardiano, elettrificando gli arti inferiori del suo nemico ma anche quelli degli altri presenti, Fudoh, Leopardo, Yukihyō e copie incluse. Successivamente, sia Fudoh che le copie decisero di sfondare la corazza del mostro tartaruga di nebbia. Componendo dei rapidi sigilli ed avvicinando velocemente la tartaruga a sé, sia il giovane medico che le copie riuscirono nel loro intento, creando una grande voragine nella porzione del costrutto che rimembrava la coda della tartaruga e la zona inferiore del guscio. Fudoh riuscì a schivare lo squalo di chakra, pur con qualche difficoltà date le gambe ferite. [Note]Sarebbe SG ma sei semiparalizzato, quindi muovere le gambe costa uno SA a turno, ergo non considero la tua ultima parte. Ipokash saltò, già pronta a lanciare una seconda freccia e Yukihyō le era già accanto, ora ricoperto da un sottile strato di neve probabilmente per via dell'indicazione che Ryuu aveva dato sul colpire la bestia con tecniche hyoton. Quando tutti uscirono dal costrutto, però, quel che riuscirono a vedere fu solo una tartaruga con una spada conficcata dentro l'apertura del suo guscio dove doveva esserci la testa. Lentamente Gyoza cadde a terra, privo di vita, impattando con la parte anteriore del suo carapace e producendo un assordante tonfo.
    Ryuu, dopo essere stato scagliato lontano qualche metro e dopo aver subito quell'ingente danno, era ripartito all'attacco carico della rabbia e delle capacità asassine del suo Bijuu. Gyoza riuscì, componendo dei rapidi sigilli, a tirare su un muro d'acqua, una tecnica piuttosto ben conosciuta dal kiriano con cui stava combattendo. La wakizashi, dunque, impattò contro il muro, evitando che gli arti, già compromessi della tartaruga, venissero amputati di netto. [Tecnica]
    Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Cane (1)
    L'utilizzatore può creare un resistente muro d'acqua. La resistenza sarà pari a 50, se rettangolare, oppure 40 se cilindrico, che difenda l'utilizzatore a 360°. Richiede almeno 9 unità d'acqua entro 15 metri l'utilizzatore. È possibile mantenerlo un round, per poi scomparire riversando l'acqua nell'arena.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]
    Quando il Mizukiyo saltò, tuttavia, complice lo stesso muro che Gyoza aveva creato e che adesso gli oscurava la visuale, riuscì ad atterrare senza troppi problemi sul carapace della bestia. Ben più difficile fu colpirla al primo colpo, dato che, ancora una volta, ritrasse la testa nel carapace ed evitò facilmente il fendente. [Difesa I]Arti ritrattili.
    Maestria: L'utilizzatore può ritrarre rapidamente gli arti in fase difensiva. Ottiene un bonus di +3 tacche per ritrarre un singolo arto durante un assalto. Può essere utilizzato una volta a round per arto.
    [Da Chunin in su]

    Riflessi: Viola+3 + Impasto Basso = Viola+6.
    Il secondo attacco, però, fu quello realmente problematico: la bestia tentò di estrarre il collo, si mosse leggermente per evitare in qualche modo quel fendente ma il Mizukyo fu troppo rapido e riuscì a colpirla e conficcargli la spada nella fessura del carapace. Il mizukyo saltò all'indietro, allontanandosi dalla bestia.
    Così, dunque, la bestia era a terra, sul pavimento. Nonostante questo, Fudoh riuscì comunque ad attrarlo verso di sé soltanto per vedere che ... la tartaruga era ancora viva! Aveva subito una gravissima ferita poco dietro la base del collo ed aveva difficoltà a muoversi per questo. Nel giro di pochi istanti, se non fossero intervenuti in qualche modo, sarebbe sicuramente morta. Le mani curative non sarebbero bastate e, inoltre, la tartaruga non sarebbe riuscita ad allungare la testa fuori dal collo. Il finale peggiore per Gyoza. commentò il leoparo delle nevi, evidentemente con tono mesto. Anche se la sua anima dovesse vincere la battaglia nel Freddo, una volta tornata in questo corpo sarebbe troppo debole per un nuovo combattimento di questo tipo. Credo che non ci sia più niente da fare. Ci vorrebbe un maestro del misticismo per canalizare il potere e provare qualcosa di ... mistico. Il Kamui sembrava non avere le parole giuste per questo concetto ma si capiva che stava parlando con una certa serietà. Akira non necessitò di Munkeke per Retar. commentò Ipokash stizzita. L'astio dei confronti del Kamui era ancora presente, nonostante tutto. Era bastata la sua forza di volontà, il suo chara e ... il freddo. Il leopardo si girò verso la ragazza. Ma Retar stava solo morendo, non era costretto fuori dal suo corpo dall'Eterno Gelo! Soffiò leggermente, irritato. Forse ... forse hai ragione. Ma cosa possiamo fare, allora? Non lo so, Ipokash, non lo so. Era necessaria una qualche idea.

    Una volta risolta quella questione, nel bene o nel male, il sigillo ghiacciato sulla porta davanti a loro (e dietro a Gyoza e Ryuu)) si sarebbe infranto. La frattura, neanche a dirlo, avrebbe preso la forma di una rosa decadente. Il simbolismo in quel luogo era fortissimo. Con un po' di sforzoDurezza 2, Potenza 20 il sigillo si sarebbe infranto e la porta si sarebbe aperta. Per la prima volta da quando erano in quel luogo, una voce tutt'intorno si sarebbe levata nell'ambiente. Bene, bene. Molto bene. Un mio guardiano è morto. Qualcuno si è guadagnato l'ingresso al tempio. Dalla porta dell'Arte effimera, tra l'altro. Interessante, interessante. Prego, entrate ... ma lasciate ogni speranza fuori di qui.
    Una volta dentro l'ambiente era piuttosto interessante: non c'era nient'altro che una stanza, aperta sul tetto dove penetrava una forte luce - del tutto innaturale per l'ambiente dove si trovavano -, circolare, cinta da una serie di colonne piuttosto spesse e poco decorate. Al centro, direttamente sotto la grande doccia di luce, un albero di ciliegio i cui frutti avevano uno strano colore rosso acceso. L'albero, neanche a dirlo, stava appassendo, continuando a perdere foglie in eterno, senza tuttavia mai arrestarsi né mutar di forma.


    Inoltre, con delle piccole fiaccole in mano, almeno una decina di persone stavano in piedi alla parte opposta rispetto alla attuale posizione del gruppo. Non si riusciva, di queste, a scorgere niente se non il loro modesto abito marrone. Sembravano dei cultisti, per così dire. Questa è la stanza delle mie creazioni meno riuscite. Commentò la voce, distaccata. Ma non per questo meno perfette. La voce si distese come in un sorriso. Sono solo quelle ... più effimere. Quelle di cui vado meno orgoglioso. La frase sembrava pronunciata con un certo distacco e dispiacere. Intanto le figure si erano tutte voltate verso i presenti. Ooh, vedo che siete molto affaticati dell'incontro col Kamui Guardiano. Potreste voler qualcosa per rifocillarvi. Potreste mangiare una foglia del ciliegio effimero, se volete. Vi ridarà tutto il vostro chakra o ripristinerà la vostra fatica a scelta, ve lo posso garantire. L'unica cosa che vi chiedo è che ve ne andiate dopo averlo fatto e non vi interessiate mai più di questo posto. La voce era sincera, avrebbero potuto porre domande per interrogarla ulteriormente. Attaccare (magari i cultisti oppure l'albero stesso) era plausibile ma a quale fine? C'erano dieci persone in quella sala, cosa avrebbero fatto se si fossero sentiti minacciati? Ma soprattutto, potevano parlare con quelle persone? Chi erano e ... perché erano lì?

    [Youshi]
    Il coltello con cui Youshi provò ad incidere l'eterno gelo ebbe ben poche possibilità contro quel metallo apparentemente impenetrabile. Cos'è, sei un vandalo per caso? chiese la voce, evidentemente stizzita. Non ti è concesso cercare di deturpare la mia arte. Una intensa emicrania avrebbe accolto il ragazzo finché non si fosse fermato. Niente di realmente lesivo quando fastidioso e deconcentrante. Sono una firma: un tocco impossibile e pieno di dettaglio, una quisquiglia per intenditori che sembrerà irrealizzabile ai più. Eppure, con arte, finezza e privazione di limiti, sia fisici che psicologici che etici, è possibile ogni cosa. Delle parole senz'ombra di dubbio strane ma lentamente sempre più suggerenti una psicologia contorta e non lineare. Quando invece fu il momento delle richieste, Momin rise, tra il divertito e il genuinamento contento. Il Genin aveva mancato una possibilità e la voce nella sua testa poteva giovarne. Entrambe cose molto facili, giovane apprendista. Disse, sempre sogghignando. Le rose sono un simbolo come un altro: mostrano la mia irreplicabile abilità nell'arte, mostrano un concetto che va oltre la materialità, un concetto che va oltre l'effimera esistenza delle cose. La perfezione, l'arte, la bellezza. Dimmi, secondo te l'uomo è perfetto? Potrà mai esserlo? Cos'è realmente perfetto, mio caro? All'eventuale risposta del giovane, Momin avrebbe proseguito. Ti hanno mai detto della tragica fine di Wazawai-dono, il saggio? Alcuni secondi di pausa. Era probabile che non ne avesse mai sentito parlare dato che si trattava di una antica leggenda di Azumaido risalente a, forse, un paio di secoli, se non di più, orsono. È una storia che i ninja di oggi non raccontano. È una leggenda Kenkichi. Wazanawai-dono era un Kenkichi così potente e così saggio che poteva usare il chakra per indurre il chakra stesso a creare la vita. Nuovamente prese tempo. Avrebbe risposto a qualsiasi sua domanda prima di proseguire. Quanto al secondo punto ... Una fitta al petto avrebbe colto il Tokugawa, privandolo del respiro per dei lunghi istanti. [Note]Perdi un'altra leggera di vitalità attuale e complessiva. ... fatto. Nessuna armatura d'Eterno Gelo potrà mai ostacolarti. E se hai bisogno di qualche altra cosa ... basta chiedere, come al solito. Ma una cosa per volta. Non vorrai mica morire chiedendomi di esaurirti troppi desideri tutti assieme, sbaglio? [Note]Guadagni Penetrazione 5 contro tutti gli oggetti d'Eterno Gelo. Una volta a round puoi fare richieste alla voce che vengono sempre esaudite, in un modo o nell'altro. Il prezzo varia di volta in volta.
    L'azione di Youshi fu interessante. Rapida e fugace, la prima offensiva dopo il teletrasporto nell'ombra del coltello colpì il suo avversario senza troppi problemi. Gyaro non batté tuttavia ciglio quando Youshi lo colpì, specialmente perché la sua pelle si rivelò come impenetrabile. [Abilità e Ferite]
    Pelle antigraffio
    Arte: l'utilizzatore può ricoprire di uno strato di chakra la sua pelle. Ogni danno subito sarà considerato contundente.
    (Consumo: Basso)
    [Da Genin in su]

    Pelle infrangibile
    Arte: l'utilizzatore, se dimezza la potenza di un attacco in corpo a corpo, può dimezzarla ulteriormente se il danno che questo porterebbe è contundente. Il danno subito non può essere inferiore a Mezzaleggera.

    Resistenza Viola+3.

    Mezza Leggera a gamba.
    Anche l'attacco successivo subì una sorte simile. Nonostante l'azione ben congeniata di Youshi, il problema rimaneva penetrare la carne di quell'orso. La finta di Youshi non fece muovere d'un millimetro l'orso, forse perché sicuro delle sue capacità di poter assorbire quel colpo. Quando gli spiedi partirono verso la zampa, nascosti dal braccio non attivo nella finta, l'Orso non si mosse e gli spiedi colpirono ma il veleno non penetrò nelle carni, benché si spanse sulla pelliccia di Gyaro. [Ferite e Abilità]Ferita Mezzaleggera al braccio per i motivi sopra.
    Il veleno ritarda l'effetto di un round poiché il medium diventa l'epidermide e deve assorbirsi.
    La difesa dell'orso anche per il terzo attacco non mutò troppo: semplicemente stette immobile; non aveva motivo di tentare di afferrare il braccio di Youshi con le fauci. Non era quel tipo di orso: aveva una mazza gigate con sé, di certo non avrebbe usato la bocca per ferirlo. Anche il terzo colpo andò dunque a segno, al collo, portando la ferita maggiore fin a quel momento ricevuta. Ma, immediatamente, la sua mazza s'alzò, rapida, prima che il giovane Genin riuscisse a compiere i sigilli per la sua tecnica. [S&M]Il S&M non interrompe la tua azione successiva ma si attiva comunque sulla tua ultima azione offensiva. Dunque, eccoci qua.

    Pelle antigraffio
    Arte: l'utilizzatore può ricoprire di uno strato di chakra la sua pelle. Ogni danno subito sarà considerato contundente.
    (Consumo: Basso)
    [Da Genin in su]

    Pelle infrangibile
    Arte: l'utilizzatore, se dimezza la potenza di un attacco in corpo a corpo, può dimezzarla ulteriormente se il danno che questo porterebbe è contundente. Il danno subito non può essere inferiore a Mezzaleggera.
    [Da Chunin in su]

    Resistenza Viola+3.

    Mezza Leggera a gamba.

    Mazza d'Eterno Gelo potenza 40 + Ustione DnT (Leggera)
    Penetrazione 3

    Forte e Incrollabile
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 Forza per un subisci e mena se ha dimezzato la potenza di un attacco in corpo a corpo tramite la sua resistenza. Utilizzabile una volta ogni due round.
    [Da Chunin in su]

    Mazza d'Eterno Gelo: scattante
    Maestria: l'utilizzatore può eseguire S&M utilizzando solo lo slot difesa. Utilizzabile una volta ogni tre round. Non è possibile utilizzare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da Chunin in su]

    Forza Viola+3, Velocità Viola.
    La mazza che pareva tagliata discese, relativamente rapida (sicuramente rapida rispetto a Youshi) e cercò di tagliare a metà il ragazzo, dalla sua testa fino ai suoi piedi. L'enorme oggetto non era affilato ma il suo gigantesco peso avrebbe sicuramente frantumato qualsiasi cosa al punto da separarne una parte dall'altra. Mi sembra un po' sfrontato. Ma hai buone capacità. Che l'attacco avesse colpito o meno il Tokugawa, l'Orso si sarebbe prodigato in una seconda mazzata, molto ampia, da destra verso sinistra ma non volta a colpire un punto specifico di Youshi quanto a colpirlo alla bene e meglio dove poteva. Infatti, durante il movimento, la mazza si sarebbe allargata, all'improvviso, fino a divenire enorme abbastanza da investire l'interità del ragazzo. [Azione I]Potenza 40, Forza e Velocità Viola. Congela Equip con cui entra a contatto e diminuisca la durezza di 1 per un round. Occhio alla grandezza della mazza! Avrebbe poi proseguito con altri due violenti assalti, il primo sfruttando il momento della mazza acquisito precedentemente e continuando il movimento in un altro attacco identico al primo ma con la mazza di dimensioni normali (voleva evidentemente confondere il ragazzo, perando che temesse un nuovo ingrandimento dell'arma); il secondo invece avrebbe visto l'oggetto azzurro fermarsi di botto e cercare di colpire Youshi nuovamente in testa. [Azione II-III]Potenza 40, Forza Viola+2, Velocità Viola+1 entrambe. Congela Equip con cui entra a contatto e diminuisca la durezza di 1 per un round. Quest'ultimo attacco, però, sia che avesse colpito che non lo avesse fatto, sarebbe impattato poi contro il suolo, spaccando leggermente l'eterno gelo di cui era composta la mazza e facendolo cadere a terra: il metallo maledetto separatosi dall'arma si sciolse sul pavimento tutto e la mazza s'illuminò ancora di più: a partire da essa si generò un enorme strato di ghiaccio che coprì la quasi totalità del pavimento di quell'ambiente. Piccole gemme di ghiaccio iniziarono poi a sollevarsi dal terreno per poi scoppiare a circa cinque centimetri da terra, come se fossero vere e proprie bolle di lava congelate. [Tecniche]Eterno Ghiaccio
    Villaggio: Azumaido
    Posizioni Magiche: Ariete (4)
    L'utilizzatore riversa dell'Eterno Gelo dall'arma che andrà a ricoprire una notevole area concentro se stesso di raggio pari a 12 metri. Escluso l'utilizzatore e i suoi alleati, chi cammina in questa area avrà intralcio Medio e, ogni due SA consecutivi passati sul ghiaccio, subirà Ustione (DnT Medio).
    Tipo: Ninjutsu - Hyoton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]

    + azione rapida.


    [Kensei]

    Erano strani quegli uomini. Distaccati e disincantati, lontani su alcune questioni, estremamente presenti su altri. Ma non potevo - e non volevo - dilungarmi troppo. Avevo un'altra pista e l'avrei seguita, per quanto possibile. Quegli uomini si sarebbero ripresi o sarebbero periti: non mi interessava, avevo tratto da loro tutto ciò che potevo.
    Quando Kakuresata mi portò dal suo consanguineo, pur essendo giorno, feci una certa fatica ad individuarlo: era come evanescente, traslucido, quasi come si si trattasse di un fantasma. La Yakusoku vibrò più volte, quasi riconoscendolo ma i miei occhi non riuscivano a scorgere niente. Fu poi lui stesso che decise di palesarsi, mostrando in modo decisamente meno flebile la sua presenza. l portatore della Promessa, saluti, Kensei Hito, fautore del nuovo Equilibrio fra i Nobili delle Grotte del Silenzio. Io sono un mero servitore di Tengai, ma ero presente il giorno in cui è giunto ha ucciso Reika e pacificato Amano e la Baronessa. Sono qui per lo stesso nemico che anche lei sta cercando: un Mostro d'Ombra, fuggito per mezzo di un umano di questi luoghi, un umano che è rimasto sozzato dalla presenza del mostro, tanto che non sono riuscito nemmeno ad interagirvi. Ho inseguito fin qui quello che temo essere uno dei Re d'Ombra, per i poteri che dimostra, ma forse potrebbe essere solo un suo suddito: per quanto esperto possa essere, Tengai-sama non mi ha mai condotto alla caccia con lui dei Quattro Re d'Ombra. Ascoltai le parole del Kyuketsu Komori, lasciandolo pure proseguire sui vari discorsi legati alle caratteriprima di rispondere. Ti ringrazio per il tuo sforzo e la tua presenza. Ho poco interesse nella natura di quest'essere: vorrei semplicemente liberarmene per alleviare le sofferenze della gente di Azumaido. Re o seguace poco importa. Deve perire. Erano parole più di facciata che realmente sentite: sarebbe stato interessante, quanto pericoloso, confrontarsi con un Re dei Desideri. Il pipistrello poi continuò, indicandomi tre villaggi verso cui mi sarei potuto dirigere per approfondire le ricerche dato che il mostro poteva agire con tre diverse intenzioni: possedere qualcuno di potente, trovare un ambiente a lui congeniale oppure trovare sostentamento e nutrimento in un villaggio assai popolato. Andando in ordine di importanza, per me l'ultima proposta era la meno interessante. Non ci sarebbe stato molto per me da indagare in un luogo assai popolato. Lo stesso potevo dirlo dell'ambiente adatto al mostro: cosa avrei trovato in quel villaggio se non freddo, gelo e intemperie? L'unica soluzione sfruttabile mi sembrava la prima in quanto, se avessi anticipato il demone ombra, avrei potuto sfruttare tale "persona capace" per trovare un alleato contro il mio nemico. L'uomo con cui hai interagito chiesi inizialmente, prima di avanzare comandi e proposte. era vestito da attore Kabuki? Ripresi poi il discorso in modo pregnante. Direi di andare nell'accampamento della donna dai grandi poteri, sperando di aver anticipato il demone ombra e di riuscire a trovare un'alleata in quella zona. Feci poi un cenno del braccio, come ad indicare di fare strada. Una cosa, prima di partire: il tuo nome, Kyuketsu Komori?



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  11. .

    Ecce Deus fortior me


    III



    L'aroma intenso e scuro del té catalizzò i suoi sensi, mentre intorno a lei il chiacchiericcio della vecchia continuava ininterrotto. Aveva provato a imprimere un'altra velocità alla questione, comandando di scortare alla presenza del gruppo di accademici la più alta carica del villaggio, ma a nulla era valsa la sua richiesta. La Dea si era limitata a mantenere lo sguardo fisso negli occhi della anziana donna di Rojin, non tradendo alcuna emozione di fronte al diniego della stessa.

    Comprendo.

    La sua voce era risuonata ferma e monotono, mentre Izanami appoggiava la tazzina da té sul suo piattino, facendone risuonare la ceramica. L'amaro delle foglie di té le aveva inebriato le papille gustative, inondando il suo cerebro ancora affaticato con un'estenuante catena di stimoli che ne catalizzarono l'attenzione per qualche secondo. Quando la sua concetrazione si dedicò nuovamente all'interlocuzione in corso, la Dea ascoltò in silenzio la proposta del ninja Kiriano, studiandone fattezze e movenze, così come del suo compare di Oto. Akuraguri e Kyuke. Non potevano essere molto più che in età di pubertà, o poco oltre. I visi imberbi e il generale impaccio nel muoversi tradivano il loro essere novizi a situazioni in cui la responsabilità della missione ricadeva sulle loro spalle. Provò quasi un moto d'invidia, o mancanza, nei confronti di quella loro ingenuità apparente: non ricordava un momento della sua vita in cui la responsabilità del suo destino non l'avesse schiacciata con un enorme peso asfissiante. Eppure aveva resistito, eppure aveva vinto. Era sopravvissuta.

    Lasciarono la casupola dell'anziana coppia che oramai il sole aveva preso il posto più ambito nel cielo, scaldando l'aria e la pelle dei giovani ninja. Izanami lasciò che Kyuke si dirigesse verso il suo destino. Si chiedeva se avesse dovuto provare più compassione nel lasciar a sé stesso un ragazzo che ufficialmente figurava come suo commilitone, ma l'appartenenza della Dea ad Oto era per il momento più una questione di opportunismo che una vera e propria adesione all'ideale del Villaggio del Demone di Oto. Aprì il parasole, mentre già i raggi arrossavano la sua pelle bianco latte, affiancandosi al Kiriano e dirigendosi verso l'amministrazione del villaggio di Ryojin. Avrebbe volentieri trascorso il tragitto immersa in un pensoso silenzio, rotto solo dal ritmato incedere dei geta sul fondo del sentiero, ma il suo compagno di viaggio non parve della stessa idea. Con una sfacciataggine che quasi divertì l'Incarnata, il ragazzo le chiese di rivelargli il suo nome, e il motivo della sua reticenza nel comunicarlo in precedenza.

    Akuraguri.

    Disse, come sovrappensiero, e l'altro avrebbe sentito pronunciare il proprio nome quasi come una melodia, dolce all'udito e al contempo inquietante. Izanami, fece roteare il manico del parasole, quasi come se stesse ponderando le parole che sarebbero seguite. Il suo viso era animato da un sorriso appena accennato.

    C'è del potere, nei nomi. Un oggetto, una persona, qualsiasi elemento del creato diventa per noi riconoscibile esclusivamente grazie al proprio nome. Saper definire qualcosa o qualcuno ci fornisce la possibilità di pensarlo, evocarlo, persino maledirlo.

    Si fermò per un secondo, fissando i grandi occhi viola dritti in quelli del ragazzo, inespressivi. Ora non sorrideva più. Pochi millesimi di secondo dopo riprese a camminare, estraendo la pipa e prendendo una lunga boccata di fumo, che poco dopo rimise nell'aria attorno a loro.

    Conoscere un nome ci dà potere, controllo, un vantaggio. Akuraguri, ninja di Kiri. Il tuo nome è un nome senza lignaggio, povero. Un nome segnato dalle fatiche, come le tue mani. Fatiche del passato e del presente, certamente. Ma anche del tuo futuro. Alla fine di tutto ciò cosa ti aspetta, Akuraguri? Quando capirai ciò, forse sarai degno di conoscere il mio nome.

    Inspirò nuovamente, lasciando che il fumo denso e scuro le riempisse i polmoni. Probabilmente il ragazzo non avrebbe capito le sue parole, o ne sarebbe risultato divertito e stranito. Eppure lei vedeva, lei sapeva. Prima o poi avrebbe compreso anche lui, o sarebbe morto nel tentativo. Ancora qualche passo, e furono in vista dell'edificio principale del villaggio.

    Forse non ho nome, forse ne ho diversi. Forse tra questi vi è Akuraguri da Kiri, o Kyuke da Oto. Mi duole declinare la tua gentile offerta, ma io non mangio.

    Considerò la questione chiusa, dirigendosi placidamente verso l'amministrazione. L'edificio rispecchiava il generale tema vetusto che regnava in tutta l'isola. Con i suoi tetti arcuati e i giardini zen, Izanami non poté che sentire un certo senso di familiarità con l'ambiente, non del tutto dissimile a quello antico e malandato del suo tempio alle porte di Oto. L'ingresso dell'edificio rivelò un'ulteriore pletora di dipendenti della terza età, tra cui la Dea riuscì ad individuare la segretaria, a cui si rivolse per prima.

    Abbiamo necessità di interloquire col capovillaggio, con la massima urgenza. Siamo membri dell'Accademia.

    Quando vennero ricevuti, Akuraguri si lanciò in una presentazione dettagliata, a cui la Dea rispose con un breve cenno del capo e ponendosi di fronte all'anziano capovillaggio, imperturbabile.

    Necessitiamo della vostra piena collaborazione, e dell'accesso a qualsiasi informazione a riguardo in vostro possesso. Classificate o meno.
  12. .

    Il Ciliegio che sboccia nel Sangue


    Prologo


    Atto I
    Mantenere le promesse. †



    Non era passato molto tempo dagli eventi delle Grotte del Silenzio, dalla riunione dei Kyoketsu Komori sotto i simboli dei Kenkichi. Durante la missione che mi vedeva accompagnato dal Mercenario delle Fenici, dal Kazekage e dal giovane Yato Senju di Konoha promisi a quest'ultimo che mi sarei impegnato nell'insegnargli l'arte della Spada dato il merito che aveva avuto sia come mediatore durante le trattative con Amano, sia come stratega durante lo scontro con Reika. Era dunque arrivato il momento di ripagare il giovane.
    Inviai un classico corvo - il quale sicuramente avrebbe dovuto passare il vaglio dei sistemi di sicurezza della Foglia - il quale aveva arrotolato intorno alla sua zampa un breve messagio.

    Caro Yato,
    Il tempo per il tuo addestramento è giunto.
    Porta con te l'arma che ti è stata donata alle Grotte del Silenzio.
    Troverai una tua vecchia conoscenza ad attenderti a qualche metro dalle mura di Kiri.
    Ti aspetto tra due giorni.

    Buon viaggio,

    Juudaime Mizukage
    十代目水影
    Kensei Hito
    剣聖


    La carta su cui era scritto il breve messaggio era nera, opaca, contornata da un lieve filo color scarlatto ed il messaggio era chiuso da un piccolo sigillo in cera blu notte con sopra inciso il simbolo della Nebbia. Si vedeva che c'era interesse nel mantenere una certa formalità. Non restava che attendere il mattino del giorno successivo al seguente.

    [...]


    A circa duecento metri dal Gate stava Kyofu, lievemente mimetizzato grazie al suo coloro col candore del clima di Kiri, la nebbia e l'atmosfera grigiastra e spenta che da sempre caratterizzava il panorama del Villaggio Segreto. Ben arrivato Kenjutsu no Minarai. Il Mizukage ti aspetta nella Zona riservata al suo clan. Intanto indossa questa. Disse l'albino, esibendosi in un breve inchino e mostrando una peculiare quanto spartana maschera sulla cui bocca vigeva uno strano simbolo simile ad uno scudo

    stilizzato. Con poco sforzo immaginifico si sarebbe reso conto che per certi aspetti quella maschera era simile alla mia.
    Il viaggio non sarebbe durato molto. Il pipistrello sarebbe rimasto in silenzio o si sarebbe limitato a rispondere ad eventuali domande del Konohano. Dall'altro, Yato avrebbe potuto scorgermi rivolto verso il grande palazzo che si vedeva dirimpetto alla piazza che stavano sorvolando. Ero accanto al pozzo al centro della piazza principale della Zona Clan, come al solito. La mano metallica sfiorava le pietre di cui il pozzo era composto, carezzandole, senza poterne sentire né la durezza né la ruvidità. Kyofu l'avrebbe lasciato lì accanto, a pochi metri da me, alle mie spalle. Ben arrivato, Minarai. Dissi, voltandomi e compiendo una breve serie di cinque sigilli, evocando nella mia mano, ben piegati, degli abiti. Indossali. Finché rimarrai a Kiri non ti sarà permesso d'usare altro e non potrai levarti la maschera. Precauzioni, principalmente, e un po' di sana componente tribale. Ti sei meritato degno per ingegno e austizia alle Grotte del Silenzio. Non ho avuto però modo di osservarti usare la spada. Commentai. Hai mai impugnato una vera Katana prima d'ora? Hai saggiato il diverso bilanciamento rispetto ad una corta wakizashi, hai osservato gli equilibri peculiari dell'arma quando vibri i fendenti? Hai testato il manico e la tua presa su di esso? Sono nozioni basilari ma è bene partire dal principio. Estrassi Unagi che pendeva al mio fianco, come al solito, senza fodero. La lama azzurra elettrico rifletté la flebile luce che filtrava nella cotre di nebbia kiriana, stagliandosi a terra. Puntai la lama verso Yato. Fammi vedere cosa sai fare. Dimostrami perché sei venuto qui oggi. Guadagnati ciò che vuoi che ti insegni. Dissi, mentre la punta della mia lama disegnava una X in aria verso Yato ed il braccio sinistro andava dietro la schiena, piegandosi e chiudendo il pugno. [Abilità]Saluto Makashi
    Speciale: L'utilizzatore, tracciando con la spada una X nell'aria, saluta l'avversario. L'Utilizzatore deve ritenere l'avversario all'altezza della sua attenzione per salutarlo e dovrà intrattenere lo scontro con una sola Spada fintanto che non verrà utilizzata "Addio Makashi". Salutare richiede Slot Gratuito Veloce. L'utilizzatore ottiene un bonus di +3 in Percezione nei confronti dell'avversario salutato. Non è possibile salutare più di un avversario per volta. Se brandite due spade o lasciata la presa sulla spada con cui si è salutato, l'abilità si disattiva.[Da genin in su]
    Intanto la Yakusoku studiava Yato dal mio fianco e, in particolar modo, la spada che questi impugnava, cercando di comprenderne i segreti. [Abilità]Acciaio del Mio Sangue
    Conoscenza: L'utilizzatore può studiare una spada e valutarne il valore e le proprietà. Posto uno studio di almeno un round, può comprendere fino a una tecnica per grado che è stata utilizzata con quell'arma nell'ultimo mese.[Da chunin in su]





    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku


  13. .

    Ripetizioni


    Post settimo




    Sei molto maleducato, Ryuu. Dovrò dirlo a tua nonna. Disse il folle, quando il giovane prese l'assurda e decisamente maleducata decisione di tenersi i vestiti addosso. In casa di una signora! Ma vi rendete conto? Eh lo so, la gente proprio il galateo non sa nemmeno dove sta di casa. Che vergogna queste nuove generazioni.
    Fortunatamente quello scellerato comportamento del compagno non rovinò il mood della fregna gentil donzella che, sedutasi in maniera abbastanza da puttana impeccabile, disse la folle di aver bisogno del suo aiuto. Porca miseria, ci mancherebbe! Esclamò Kuso, scattando in piedi ed togliendosi in una frazione il perizoma, per rivelare il mostro che nascondeva, nemmeno troppo bene. Ah, mi scusi, ho sbagliato. Disse quindi sconsolato, rimettendosi le mutande con molta più lentezza, quando la donna continuò con la sua richiesta. Avevo frainteso. Lo so cucciolo, non è colpa tua. Mi stava dando dei segnali, cioè, li hai visti i segnali? Ho visto, ho visto.
    Allora in tanto calmiamoci che non l'ho fatto apposta, è lei che mi mandava segnali sbagliati. Non ha quel tono per quel motivo. Ah. Comunque, il tipo l'ho incontrato a [inserire luogo x] ma con se non aveva altro se non una chiave. Non so come la vede lei ma non è che uno prende e loota i corpi della gente.... cioè, questa volta l'ho fatto, ma ho una motivazione più che valida, tuttavia non è Mercoledì ed io motivo le mie azioni sono il Mercoledì, quindi sarà per la prossima. Po tipo gi ernao venute le corna di fuoco no? E poi mi ha tipo attaccato ed io tipo WATA', SBEM , colpo del drago ed è tipo... morto. Poi praticamente un fumo rosso gli è uscito dal culo ed io mi son detto, Kuso, è normale, la gente che muore se la fa sempre sotto e tu fai uguale quando mangi i tacos, quindi non me ne sono preoccupato. Però poi tipo questo fumo ha assunto delle forme strane e mi si è infilato nel cervello ed io lì mi son fatto un paio di domande eh. Cioè se fai le puzze che causano trip allucinogeni amico fatti vedere, ora magari non lui, che poverino è morto, però intendo come discorso generale. Non sapete quanti uomini non vogliano andare dal medico, ma perché mi chiedo io? Sono lì apposta! Bah, va beh, che stavo dicendo? Ah, sì. Praticamente parte il peggio trip no, e vedo tutta sta roba che ho citato anche nel post prima e che quindi non sto a ripetere ed ho trovato sta chiave. Poi una cosa tira l'altra ed ora devo uscire con sua nonna. Conclusi indicando Ryuu. La duchessa non sembrò particolarmente felice di quella mia puntuale e coincisa spiegazione e suggerì a Kuso di buttare la chiave, cosa che ovviamente non fece, è tipo il quest item e lui lo butta? Ma di che vi fate? Di scorregge ai tacos? Kuso ringraziò con un inchino ed accettò di buon grado di far ritorno il giorno dopo, lasciando la duchessa ai suoi delicati affari. Allora Ryuu, adesso possiamo andare dal sindaco come dicevi, sei contento? Ma sì che sei contento, lo leggo in quei tuoi occhi carichi di gioia e per niente d'odio nei mie confronti.

    In poco tempo il dinamico duo fu nell'edificio del sindaco che, con abile spirito imprenditoriale aveva adibito si ad archivio che a macelleria. Ma che idea strabiliante! Esclamò il ninja cremisi ammirando i quarti di bue appesi sul soffitto ed il cui sangue gli colava addosso, cosa che , tra l'altro, non pareva dargli il minimo fastidio.
    Proseguendo incontrarono il simpatico ometto che, con voce gentil, chiese come avrebbe potuto aiutarli. Kuso sbuffò , esalando un luuuuuuuunghissimo respiro. MALEDIZIONE YUSNAAN, SONO QUATTRO POST CHE RIPETO LA STESSA ROBA! Gridò quindi, guardando un punto indefinito sul soffitto. Poi si calmò e riferì, per l'ennesima volta, il motivo della sua visita in quel peculiare paese, ripercorrendo gli eventi che lo avevano condotto in quell'edificio, compresa la visita alla duchessa. Ora sa tutto. Mi sa dire se conosce cosa apre questa chiave? Sa dove e cosa sia l'arco delle mie visioni?Se lei non le sa, c'è qualcosa in questa montagna di libri? Ed infine, quanto viene un quarto di bue? Paga lui eh. Ovviamente si riferiva a Ryuu.
  14. .

    Gli Spiriti del Freddo


    Capitolo Secondo


    Atto VII
    Prendi l'Arte e ... fanne parte. †



    Quasi tutti i presenti non ebbero particolari richieste o commenti da fare quando Yukihyō Kamui e Ipokash parlarono del destino del povero Fudoh. Ryuu fu evidentemente scosso mentre Youshi parve piuttosto distaccato e lontano, come intento ad occuparsi di altre questioni. Il malcapitato medico kiriano, in compenso, fece la parte del duro: non aveva bisogno d'aiuto, non aveva bisogno di niente; accettava stoicamente il suo destino in modo forse eccessivamente miope oppure catastrofista. Davvero la sua vita era stata così intensa e piena da potersi ritenere soddisfatto se fosse finita quel giorno in quel posto sperduto e dimenticato da ogni Kami sotto metri e metri di neve?
    In ogni caso Ipokash rispose alla domanda di Fudoh. Purtroppo ... no. Il nome non mi dice niente. Il leopardo però si fece avanti. A me sì. Il suo volto si fece più pensieroso. C'era un ragazzino biondo, forse secoli fa, che portava quel nome e che viveva nell'attuale Clan di tua sorella Hotene. Disse, guardando Ipokash. Era però ... strano. Era fissato con l'idea della creazione perfetta, della suprema evoluzione naturale e soprattutto dell'uomo. Passava le giornate a cucire parti di bestie insieme, a creare abomini vivi, senzienti ed eternamente doloranti, convinto di poterli perfezionare nella sua ricerca artistica superiore. Per lui era una vera e propria arte. Un giorno, durante la notte, dalla sua casa, una creatura di metallo, chakra e carcasse fuoriuscì sterminando la sua famiglia e quella dei suoi vicini prima che l'Alto Sciamano ed i Kamui non intervenissero e riuscissero a fermare quell'essere. Il ragazzo fu catturato e dopo alcuni giorni di prigionia, giustiziato su sentenza del villaggio chiamato a raccolta. L'aria si fece ancora più gelida, se possibile. La storia era piuttosto macabra, dopotutto.
    Venne poi per il gruppo il momento di separarsi.

    [Youshi]

    Il viaggio per il giovane Tokugawa non fu troppo complesso, anzi, sapendo dove doveva andare ci mise soltanto minuti ad attraversare cunicoli, ghiacciai gelati e voragini apparentemente infinite grazie alle sue conoscenze, alle sue abilità ed al chakra adesivo. [Note]Considerando che un round sono circa 12-18 secondi, tenere la TS attiva ti è costato un po' di chakra. Facciamo 3 bassi ad esser buoni. Quando fu davanti all'Orso, la voce che gli aveva parlato qualche tempo prima si tornò a palesare. Bella quella mazza d'eterno gelo eh? L'ho creata io. Anche quell'armatura. Bhè, in realtà anche lui è una mia creazione, sotto un certo aspetto. Sapeva però che quello era un Kamui del nonno di Munkeke. Sono proprio curioso i vedere se sarai capace di sorpassare le sue difese! Disse, con una certa dose di entusiasmo. Io scommetto di no. commentò poi, cambiando immediatamente tono, facendosi più scuro e torvo nella voce.
    La stanza era alta circa dieci metri, piuttosto spartana e qua e là ovunque sull'eterno gelo con cui pareva costruita erano raffigurate delle rose di piccole dimensioni. La precisione e il dettaglio per un elemento di decoro così piccolo era davvero maniacale. L'orso sembrava un semplice orso, seppur bardato, ma se avesse provato ad osservarlo immobile per qualche istante avrebbe notato una flebile patina di chakra azzurro ricoprirgli tutto il corpo. Vibrava vorticosamente, come se fosse irrequieta. Strano capire come mai Youshi riuscisse a vedere il chakra, in quel frangente. Lo stesso dicasi della porta: si intravedevano i cardini ed il solco che definiva la dimensione della stessa ma era evidente che quel gigantesco sigillo ghiacciato impedisse qualsiasi tentativo di forzatura o di manomissione coatta. Altri dettagli, da quella distanza, non era possibile scorgerli. Cos'è, hai paura di Gyaro? Bhè, non hai tutti i torti. Disse lo la voce nella sua testa. Però noi siamo in due e lui è da solo. Cosa hai intenzione di fare, quindi? Poi una risata malefica sarebbe seguita ma l'avrebbe percepita come lontana, nascosta, quasi ovattata e sovrapposta alle parole che avrebbe pronunciato poco dopo. E di cosa hai bisogno, Youshi Tokugawa?

    [Fudoh, Ryuu, le sue copie, il suo leopardo e ... Ipokash]

    Al contrario del tenebroso kiriano che si era avventurato da solo in quei ghiacciai e in quelle volte di neve e ipotermia, Fudoh, Ryuu ed i compagni impiegarono molto più tempo a trovare l'ingresso per quella sala anche se, a differenza, ancora una volta, del loro compagno, la strada parve particolarmente spianata e priva di grandi trabocchetti geografici.
    L'improbabile medico aveva un cuore d'oro e già lo aveva dimostrato in precedenza: aveva imbracciato la cultura della non-violenza con quella tartaruga gigante, forse perché lo percepiva come assai simile alle creature che si erano legate a lui nella Valle del Guscio o forse perché credeva che fosse soltanto "avvelenato", come aveva detto in precedenza. Nessuno, comunque obiettò niente alla sua proposta anche se il Leopardo delle Nevi lo osservava contrito ed accigliato ad ogni passo che compiva. Dopotutto il suo colore iniziava ad essere più simile a quello della Neve che non a quello di un essere umano. [Note]Soprassedo sulla cosa della rosa perché l'avevo descritta coi piedi. è semplicemente un bassorilievo ornamentale, tutto qui.
    Quando Fudoh si avvicinò, con tanto di Myk terrorizzato, Gyoza aprì gli occhi, osservandolo con sguardo indemoniato. Ma la vista della tartaruga del kiriano lo ammorbidì per un istante, in tempo necessario perché Fudoh riuscisse a fare quel che aveva in mente di fare. La mano toccò il carapace della tartaruga nella parte anteriore ed il chakra iniziò a fluire tra la tartaruga e il braccio del medico. Lo sentiva scorrere gelido e quasi provava dolore, come se mille piccoli aghi ghiacciati stessero bucandogli la carne ma, stranamente, non sembrava affaticato da quella operazione: non stava perdendo chakra in tutto quel procedimento. [Note]Recuperalo pure se lo avevi segnato o, se lo stava facendo, qualcosa glielo stava restituendo. Ill fastidioso sentore di spilli sulla pelle inoltre, sembrava svanito nonostante il contatto prolungato.
    Tuttavia il miracolo del piccolo Myk durò soltanto qualche istante; gli occhi immediatamente tornarono ad essere torvi e malevoli e, attraverso un breve scatto all'indietro la tartaruga si preparò allo scontro. Fudoh e Ryuu non attesero altri convenevoli, forse forti dell'esperienza che gli era capitata in precedenza. Fu proprio il medico a partire per primo con un rapido calcio al volto. Peccato che, come in precedenza, la tartaruga si limitò a ritrarre la testa dentro il carapace, evitando del tutto il colpo. [Difesa I]Arti ritrattili.
    Maestria: L'utilizzatore può ritrarre rapidamente gli arti in fase difensiva. Ottiene un bonus di +3 tacche per ritrarre un singolo arto durante un assalto. Può essere utilizzato una volta a round per arto.
    [Da Chunin in su]
    Ci volle un istante perché la tartaruga mettesse la testa fuori dal suo guscio e quando lo fece subito le parve (anche se con fatica date le dimensioni) che qualcosa minacciasse le sue gambe. Scattò quindi rapida all'indietro, aiutata con un piccolo impasto di chakra, soltanto per essere presa in controtempo e vedere il pugno salirgli verso il volto. Non riuscì a ritrarsi nel carapace nuovamente ma gli bastò inclinarsi leggermente in avanti per far cozzare il pugno di Fudoh contro la parte frontale della sua armatura naturale, risultando quindi in un secondo nulla di fatto per l'inconsapevole aspirante sciamano. [Difesa II]Impasto: 1/2 basso
    Mentre la copia di Ryuu riempiva l'ambiente di acqua caramellosa e l'originale si stava impegnando a dialogare la bestia che portava nel corpo, Ipokash plasmò letteralmente del ghiaccio nella sua mano dandogli la forma di una freccia e, un istante dopo, caricò nuovamente il suo arco in direzione della bestia.
    Quando poi Ryuu partì, Gyoza emise ruggito terrificante, pronto a reagire all'attacco. La spadata del giovane Genin era velocissima ma il Kamui tartaruga non si fece certo prendere alla sprovvista. Con un salto sul posto che in realtà sembrava un rapido ritrarrsi degli arti inferiori, schivò il primo fendente con relativa facilità anche se la sua stabilità complessiva fu compromessa, andando a compiere qualche passo in avanti mentre riatterrava. [Difesa III-IV]Riflessi: Viola+5

    Arti ritrattili.
    Maestria: L'utilizzatore può ritrarre rapidamente gli arti in fase difensiva. Ottiene un bonus di +3 tacche per ritrarre un singolo arto durante un assalto. Può essere utilizzato una volta a round per arto.
    [Da Chunin in su]
    Fu a quel punto che la freccia di Ipokash partì, lasciandosi dietro di sé una leggera brina. L'arma però era troppo lenta per impensierire il Kamui che istantaneamente, nonostante l'equilibrio precario, si mosse all'indietro, riprendendosi. Ma la freccia non proseguì dritto per il suo cammino ma anzi, virò all'ultimo istante, andandosi ad infrangere contro il carapace nella parte posteriore della bestia, congelandolo. Ipokash rimase interdetta: non era stata lei a deviare il suo colpo anche se, effettivamente, avrebbe potuto. Si voltò quindi verso il Kamui delle nevi, vedendo che questi già lo stava guardando. [Difesa V]Converto slot azione [Abilità]Controllare il Freddo
    Arte: L'utilizzatore può modificare la traiettoria di Hyoto, Suiton o costrutti di chakra di questi se appartenenti ad alleati consenzienti o suoi in un raggio di 9 metri. Richiede Slot Azione/Tecnica. (Consumo: Basso)
    [Da genin in su]
    La nuova offensiva del Guardiano di Kiri fu ben calcolata e rapida ma quando Gyoza si vide minacciato dall'alto, comprendendo che quello forse fosse il peggio assalto per lui da affrontare, rapidissimo si gettò in avanti, mostrando il suo carapace alla spada nemica che quindi scivolò su di esso. [Difesa VI]Converto slot azione Quando atterrò, l'impattare dei suoi arti contro il guscio congelato della tartaruga dal dardo di Ipokash fece gridare l'animale, come se quel punto fosse stato scoperto e stesse quindi soffrendo per la botta. [Ferita]2 Leggere al dorso Da quella posizione l'animale rapidamente si erse ed iniziò a comporre una serie di sigilli non brevissima. D'un tratto, dalla sua bocca, un mostro del tutto identico a lui ma enormemente più grande iniziò a fluttuare verso tutti i presenti davanti a lui ad una velocità discreta, pronto a mangiarseli! [Tecniche]Foschia del Mostro Marino
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Serpente, Topo, Serpente, Ariete, Tigre, Scimmia (6)
    L'utilizzatore può emettere dalla bocca un enorme mostro marino, lungo 30 metri e con una larghezza pari a 6 metri; richiederà almeno 9 unità d'acqua. La Velocità del costrutto è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Le fattezze del mostro possono essere modellate a piacimento dell'utilizzatore. Il costrutto si può muovere liberamente, utilizzando gli slot azione dell'utilizzatore. Chi colpito dal mostro non subirà danno, ma verrà imprigionato all'interno. Ogni punto all'interno del drago ha potenza 20 e durezza 4, ai fini di rottura. L'utilizzatore può entrare ed uscire a piacimento. Chiunque all'interno della nebbia potrà vedere solo entro 3 metri, considerando "occultati" chi oltre questa distanza; all'esterno sarà possibile distinguere facilmente le persone presenti. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Manipolazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può aumentare (x1.5) le dimensioni della prossima ninjutsu o genjutsu eseguita, oppure può aumentare (x1.5) la gittata oppure può aumentare (x1.5) il raggio d'effetto. L'utilizzatore può cambiare le dimensioni con modifiche eque, ad esempio diminuendo la lunghezza a favore di una maggiore larghezza. Le modifiche non dovranno essere sleali o antisportive.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da chunin in su]

    Lunghezza 30 metri larghezza 12, prende tutta la stanza e pure oltre. Concentrazione = Viola+3

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    [Da genin in su]

    Stile di Combattimento Perfetto [0]
    Speciale: L'utilizzatore può selezionare 2 competenze combattive: le relative conoscenze avranno +3 tacche ad una statistica prescelta dall’utilizzatore. Non cumulabile con altri potenziamenti alle competenze.
    [Da chunin in su]

    Competenza personale sulle Suiton.

    Costrutti infrangibili
    Talento: L'utilizzatore può rendere i suoi costrutti più difficili da rompere: il danno richiesto per distruggere un costrutto suiton o Hyoton è aumentato di 10. Questo valore si applica dopo ogni altro calcolo. Non è possibile utilizzare altre abilità Talento in combinazione. Utilizzabile una volta ogni due round.
    [Da Genin in su]

    Ninjutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa ninjutsu, 1 volta ogni 2 round.
    [Da chunin in su]

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da genin in su]

    Padronanza Perfetta [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot tecnica extra, 1 volta ogni 3 round, da utilizzare per una conoscenze di uno Stile di Combattimento Perfetto.
    [Da chunin in su]
    Non si era però certo dimenticato di Ryuu. Voltandosi rapidissimo, Compose un'altra serie di sigilli e poi aprì la mano, facendo partie dal centro di essa una colonna d'acqua densissima e pronta ad esplodere. Schivarla si sarebbe rivelato rapidamente inutile: il costrutto avrebbe deviato la sua traiettoria due volte, incrementando addirittura la velocità, pronto a minacciare nuovamente il jinchuuriki, prima di esaurirsi contro un muro da qualche parte. [Tecnica]

    Torrente Distruttivo - Hahonryuu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Cavallo, Cane, Cinghiale (3)
    L'utilizzatore può concentrare all'interno della mano una discreta quantità d'acqua, riducendo la densità al minimo; richiede la presenza di 5 unità d'acqua entro 9 metri l'utilizzatore. Il costrutto avrà diametro pari a mezzo metro; a contatto con l'obiettivo causerà un'esplosione di potenza pari a 60 che non investirà l'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Impronta Suiton potenza 70 velocità viola.

    Acqua pericolosa
    Arte: L'utilizzatore può cambiare la traiettoria di una propria suiton entro 9 metri. Richiede slot tecnica/azione.
    [Da Genin in su]

    Stile di combattimento perfetto, le deviazioni hanno Concentrazione Viola+3.

    Assalto Perfetto [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra, 1 volta ogni 3 round, da utilizzare per una conoscenze di uno Stile di Combattimento Perfetto.
    [Da chunin in su]


    [Kensei]

    Io, dal canto mio, ero da poco giunto nel villaggio distrutto. Profondi solchi e tagli erano presenti un po' ovunque insieme a quello che pareva congelamento dovuto a qualche jutsu - la posizione rispetto ai solchi e al resto degli effetti del clima del luogo mi permise di azzardare quella deduzione. Forse ero sulle tracce di un mostro capace di utilizzare hyoton.
    Rimasi nel villaggio a lungo, cercando una qualsiasi traccia sulla strada che potesse aver compiuto la bestia oppure se stesse cacciando con un qualche intento specifico. Non mi parve di trovare molto però. L'informazione più rilevante la ricevetti quando non la stavo cercando. Uscendo da una delle case distrutte mi trovai davanti un gruppo di villici che parlava tra loro. Voi. Disi, chiamandoli per attirare la loro attenzione. Siete abitanti del luogo? Cos'è successo? Mi guardavano straniti, un po' spauriti, sicuramente estraniati. C-c-chi? Io? Chese uno. Gli altri si guardavano attorno. Come ti chiami? Chiesi ancora. B-b-boh. Mi rispose. Lo guardai storto.Come boh? L'uomo portò la testa nelle mani che si erano rannicchiate vicino al petto. Non lo so, non lo so! Non lo so! E chiunque altro di questi mi rispose la stessa cosa. Non sapevano chi fossero, non sapevano se fossero abitanti di quel posto. Venite dal porto? Venite da Kiri? Chiesi. Ma no, il porto è lontano, figurarsi Kiri. Rispose uno di loro, con gli altri che concordavano. E come faceva a sapere la posizione di Kiri e del porto se addirittura non sapevano neanche dove fossero? Qualcosa suonava strano ma loro non parevano sospetti.
    In tutto ciò Kakuresata si avvicinò, parlandomi col suo solito intercalare atono, distaccato. I suoi tratti si perdevano nel brulicare dei pipistrelli di cui era composto sembrando più un'ombra distorta che una vera creatura. Mi riferì che c'era un pipistrello del Kuei Tengai nelle vicinanze. Perché non avessi pensato di rivolgermi a loro prima di ogni altra cosa non lo so. Avevo agito in modo stupido. Sì, Kakuresa, portami da lui. Dissi, mentre il pipistrello mi avvolgeva e mi faceva sparire nell'infinito battere delle sue ali.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

  15. .

    Addestramento sul Campo


    Tredicesimo Post


    La situazione era ormai divenuta estremamente complicata sentimenti, onore, orgoglio, desiderio di potere e senso del dovere tutto mescolato in una tempesta; una matassa intricata difficilmente districabile.

    Inesorabilmente il piccolo tengu aveva toccato ed esposto ogni singola criticità sulla delicata questione. La corruzione era un problema molto più grave e complesso di quanto Satoru avesse compreso o voluto comprendere. Nemmeno le fantomatiche lacrime del cielo rappresentavano una reale e duratura soluzione a quanto pareva la cura era una e una soltanto bisognava decidere esclusivamente se prendere il cammino per la salvezza della rinuncia e l'oblio della felicità egotistica.

    Improvvisamente tutto il peso di quella scelta si abbatté sulle spalle del genin come un enorme masso. Nel silenzio il ragazzo si piegò in ginocchio mentre delle grosse lacrime cariche di dolore solcarono il suo volto: la scelta era già stata compiuta. Ma non ancora, non ancora rivelata decise di attendere un momento e così nella sua mente cullava dolcemente il ricordo del bacio primo e ultimo il solo.

    Eterno ed effimero insieme di brevi momenti tormentati.

    Io devo. No voglio salvarli tutti...Rinunciare è sia così. E' tempo di diventare adulto. Tengu-san grazie!

    Disse, mai avrebbe pensato di dirlo. Poi sorrise, un dolce sorriso carico di dolore e sofferenza.

    Rinunciare? Basta soltanto questo? Spiegami tutto! Cosa devo fare? Farò qualsiasi cosa, aiutami, guidami e insegnami.

    Aggiunse abbandonando onore e orgoglio era sinceramente umile disposto veramente a tutto. In fondo era questa la sua reale natura.

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