Votes taken by Yusnaan

  1. .

    LA CONGREGA DEL BOSCO

    Post Quinto


    I 2 shinobi, sia sulla sfera blu, che sulla scultura, avrebbero trovato un sottile strato di polvere, ma distruggere il busto o rimuoverlo dal suo altare non avrebbe dato vita ad alcuna reazione.

    Una volta giunti nella nuova sala di accesso a nuove gallerie, ed imboccata la strada contrassegnata col numero “1”, si sarebbero ritrovati infine all’interno di una stanza circolare particolarmente grande, rispetto agli ambienti precedenti, di circa 20 metri di diametro. Al suo interno, però, non avrebbero trovato altro che 3 enormi statue e numerose candele e ciotole poste ai loro piedi; l’unica fonte di luce della sala, infatti, proveniva dalle decine e decine di candele che si trovavano sul pavimento, alcune meno consumate di altre, e che spezzavano un po’ il freddo e l’umidità del resto del labirinto.
    Da ciò che era possibile notare, ognuna delle 3 statue (alte circa 6 metri l’una e disposte ognuna su un punto cardinale diverso della stanza) raffigurava una figura mostruosa, e tutte e 3 erano rivolte verso il centro della sala. La figura sulla sinistra era quella di una donnaDea_1 vecchia e con alcune fattezze che ricordavano quelle di un uccello spennacchiato. La statua sul fondo raffigurava invece una sorte di ibrido uomo-serpenteDio, mentre quella sulla destra rappresentava il Dio dalle fattezze di un oni, di cui i 2 ninja avevano già visto il mezzo busto, ma a differenza della sua controparte più piccola, sembrava essere stato privato della pupilla.
    Sul pavimento, oltre alle numerose candele, i 2 esploratori avrebbero trovato delle grosse piume grigiastre, sparse un po’ dappertutto, e diverse ciotole ricolme di sangue, mentre altre macchie di sangue rappreso sarebbero state alquanto visibili sia sul pavimento che sulla base delle statue.

    Successivamente, esplorando le gallerie 2 e 3, si sarebbero ritrovati difronte a 2 scenari abbastanza familiari. Nella numero 2, infatti, avrebbero trovato un piccolo piedistallo in legno, con sopra un logoro cuscino nero, ma su cui stavolta era poggiato una sfera blu, decisamente linda e splendente, ma senza alcun luccichìo al suo interno; nella galleria 3, invece, si sarebbero ritrovati davanti ad una porta raffigurante un uccello blu, identica alla precedente, ma senza alcuna sfera presente in una delle 2 cavita, le quali sarebbero sembrate effettivamente vuote, ma prive di polvere.

    Nella galleria rimanente, i 2 otesi avrebbero ritrovato un volto familiare (se avessero seguito l’ordine numerico), trovandosi difronte al busto di marmo dalle fattezze serpentine ed umane al tempo stesso, con un’incisione alle sue spalle.
    “Onore e Gloria a Kmehr,
    Dio della gioia e del piacere.
    Saziati del nostro sangue e donaci il piacere
    che i comuni mortali non possono darci.”

    Quale sarebbe stata, dunque, la mossa successiva dei coraggiosi avventurieri?





    Edited by Yusnaan - 12/4/2021, 21:49
  2. .

    LA CONGREGA DEL BOSCO

    Post Quarto



    Il silenzio della stanza era interrotto da nient'altro che le loro voci, i cui eco si perdevano negli apparenti infiniti corridoi che li circondavano. Ma l'idea di Yukine parve cambiare le cose, e infatti, nel momento in cui i 2 donarono il proprio sangue al marchio...il pavimento fu macchiato per sempre di rosso. Eh sì, le macchie di sangue sono difficili da togliere. E a parte quello, il loro gesto non portò ad altro che ad uno spreco di prezioso liquido rubicondo.

    Al contrario, l'idea di Hebiko di segnare con una X la galleria da cui erano passati, si sarebbe rivelata molto utile. Quando varcarono la prima galleria, dopo un breve tratto avvolto nell'oscurità, si ritrovarono difronte ad una porta di pietra con le fattezze di un volto orripilante di un volatile mostruoso, sigillata e senza serrature, illuminata scarsamente da un'unica candela quasi consumata che giaceva lì vicino. Anche qui, a niente sarebbe servito un sacrificio di sangue e quasi certamente non avrebbero avuto la forza o le armi necessarie per abbatterla o forzarla, ed anche perlustrando in giro non avrebbero trovato niente che potesse essergli utile. Tornare indietro sarebbe stata l'unica scelta sensata, e grazie al segno sul pavimento (ed al sangue in mezzo alla stanza) avrebbero potuto orientarsi e segnare numericamente ogni galleria.

    Anche la galleria numero 4 terminò molto presto, ma al posto di una strana porta sigillata, sarebbero arrivati al cospetto di un vecchio e malconcio piedistallo di legno, su cui era poggiato un puzzolente e consunto cuscino nero, e sopra di questo, stonando completamente con il resto, era poggiata una splendente sferaSfera-Rossa di cristallo rosso, grande quanto un pugno.

    Nella galleria numero 3, invece, si sarebbero ritrovati difronte ad una nuova parete di pietra, ma decisamente diversa dalle precedenti. Questa, infatti, era decorata con un grande volatile bluArticuno dipinto sopra, e in ognuna delle ali vi era una piccola cavità rotonda: una era vuota, ma senza neanche un granello di polvere all'interno, al contrario di tutto il resto dell'ambiente circostante, mentre nell'altra cavità era poggiata una sferaSfera-Blu di cristallo blu. Al suo interno vibrava una fioca scintilla di luce dello stesso colore, che però bastava a far brillare la sfera di uno sfavillio quasi ipnotico, il quale sarebbe svanito all'istante, se la sfera fosse stata rimossa dalla propria cavità.

    Alla fine della galleria numero 2, altro non avrebbero trovato che un busto di marmo, alto circa mezzo metro e poggiato su una colonnina rovinata, rappresentante una creaturaOni con un occhio solo, e alle sue spalle, incise nella parete umida e muschiosa, vi era un breve testo.
    "Onore e Gloria a Jun,
    Dio della fortuna e della ricchezza.
    Tramuta in oro tutto ciò che vedi sul nostro cammino
    e divora i nostri nemici nelle tue divine fauci."

    Se alla fine del giro, avrebbero voluto passare per la galleria numero 1, dopo il solito breve tratto al buio, sarebbero sbucati dalla galleria numero 4. O almeno così sarebbe sembrato, perchè sul pavimento non ci sarebbe stata alcuna traccia di sangue o segni abbozzati dalla consigliera di Oto.


    ROUND DUE


    Se qualcosa non vi è chiaro, chiedetemi pure, ma nel frattempo vi consiglio di prendere appunti XD
  3. .

    La Bella e l'Oni

    Il Segreto del Castello


    Ryuu non fece molto caso alle parole di Kuso, quando questi iniziò a blaterare di aver risolto tutto il mistero che aleggiava sul villaggio, non volendo però rivelarglielo in quella situazione; insomma, non solo toccava al povero ninja capitato per caso in quella situazione, ma gli toccava anche ascoltare le frasi sconnesse che il suo compagno di disavventure sparava di tanto in tanto. Ma in fondo non era certo la prima degli ultimi 20 minuti, quindi il genin proseguì col suo lavoro, fino a che non decisero di tornarsene a casa.
    Quella notte, però, stranamente, Ryuu dormì più rilassato del solito, nonostante le vistose erezioni sotto le lenzuola, e l'abbraccio di Kuso con cui si risvegliò al mattino non migliorò di certo la situazione. E più i minuti passavano, più la giornata si faceva bizzarra; di certo, sapendo che sua nonne fosse una jonin in pensione, non si impensierì più di tanto quando la vide preparare biscotti attaccata al soffitto, ma c'era sicuramente qualcosa di strano nell'aria.
    ...e tua nonna che dice di essere contenta di aver trovato un corpo... Oh, allora è strano anche per te. Meno male, pensavo che fosse successo qualcosa di traumatico ieri sera. E su questo punto, il genin fu decisamente sollevato, rimanendo ad ascoltare il resto della teoria, la quale sembrava avere sospettosamente senso.
    Cioè, vuoi dire che mia nonna è stata posseduta da un demon... In quel momento si bloccò, riflettendo su tutta la faccenda ed anche sullo strano comportamento del Sanbi poco prima.
    Scusami un secondo. E si mise a fissare il vuoto, mentre la sua mente tornò all'immenso cancello immerso nella fioca luminescenza azzurra, fissando pensieroso il grosso tartarugone orbo.
    ....C'è qualcun altro qui?

    Complimenti, il pazzo ci è arrivato prima di te. E questo la dice lunga.


    Ahahah e va bene, mi hai beccata. Disse una voce possente e profonda che sembrò provenire a due passi di distanza da Ryuu, dove infatti si materializzò poco dopo una creatura dalle fattezze demoniache, alta più di 3 metri senza contare le lunghe corna, e con la pelle violacea. Il genin per poco non cadde all'indietro per lo spavento, ma quell'essere sembrò tutt'altro che intenzionato a fargli del male, ma anzi fissava con molto interesse il mostro al di là delle sbarre.
    Che-che diavolo sei? Ha importanza? Certo che ne ha! Che vuoi da me? In teoria controllare il tuo corpo e divorarlo dopo aver trovato un altro ospite...ma poi ho visto questo coso PAZZESCO! Disse, volgendo di nuovo lo sguardo al Sanbi, che a sua volta la fisso con l'occhio abbastanza socchiuso per la rabbia. Cioè, mai vista una cosa del genere, ma morde?

    Avvicinati a queste sbarre e sarà l'ultima cosa che farai.

    Non credo che gli piaccia essere toccato, è abbastanza scontroso. Ma posso sapere chi sei? E' vero quello che ha detto il mio amico su questo villaggio? Pa-pa-pa-pa-pa...Non mi è permesso familiarizzare con te e neanche mi andrebbe, quindi facciamo un accordo: tu non mi fai domande e mi lasci qui a chiacchierare col tuo animaletto, e io in cambio ti lascio l'autonomia sul tuo cervello.
    E MIA NONNA? Suvvia, sembra che a Chin piaccia, magari se la tiene stretta. La creatura, chiaramente una femmina, seppur con pochi segni distintivi ad evidenziarlo, era quasi completamente nuda e col suo aspetto corpulento incuteva un certo timore, ma nonostante tutto sembrava del alquanto inoffensiva, mentre scrutava il bijuu con il volto illuminato di gioia.

    Non ci starai pensando davvero, vero? Sbattila immediatamente fuori!

    E come dovrei fare? Anzi, sai una cosa? Mi hai stufato coi tuoi modi da stronzo. Penso che diventerete grandi amici, buon divertimento. Grazie, bello.

    BRUTTO FIGLIO D....

    Ma catapultandosi di nuovo nel mondo esterno, il ninja non ebbe il tempo di ascoltare il resto della frase, anche se potè immaginarne il resto abbastanza facilmente.
    Mi sa che avevi ragione...c'è un altro demone dentro di me. Riferì a Kuso, senza badare alle parole scelte. Eppure, anche se lo conosceva da poco, era sicuro di potersi fidare, decidendo di spiegargli la situazione. E' un coso grosso e viola, ma non ha preso possesso di me perchè è più interessato...al Sanbi. Seguì una breve pausa. Non penso che nonna te l'abbia detto, ma io sono un jinchuuriki. Sì, probabilmente Kuso era un tipo folle, ma sembrava apposto, e stranamente non si dispiacque dell'avergli confessato il suo stato di jinchuuriki. Domani lo saprà tutto il continente. In ogni caso, qualunque cosa avesse risposto Kuso, Ryuu avrebbe tentato di riportare la conversazione al vero problema: Ma adesso che facciamo?

    Trovare la via per il castello non fu affatto difficile, ma la preoccupazione di Ryuu, già in ansia per quello che sarebbe potuto accadere a sua nonna, iniziò ad aumentare quando si rese conto che quella giornata si era appena trasformata in una missione di infiltrazione. Non che la cosa gli dispiacesse...ma quanto poteva essere discreto il folle superdotato?
    Dalla loro posizione, poterono vedere quasi tutte le finestre fossero chiuse (nonchè sbarrate dall'interno), eccetto per un paio all'ultimo piano, e per qualche specie di miracolo, sembrava non esserci nessuno all'esterno, e molto silenziosamente Ryuu tentò di seguire a ruota il suo partner fino alla finestra in cui volle infilarsi, sfruttando il proprio chakra adesivo. Da parte sua, avrebbe trovato più saggio separarsi, ma era già tanto che assecondasse tutte le sue idee senza protestare.
    Ovviamente lasciò che fu Kuso ad entrare per primo nell'edificio, e quest'ultimo avrebbe subito potuto notare come il corridoio in cui erano capitati avesse un aspetto completamente diverso rispetto all'esterno: pareti sudice, mobilio consunto e fracassato, e immondizia in ogni dove, il tutto condito da sporadiche macchie di sangue rappreso, qui e là. Una visione alla quale il genin non potè che rimanere inorridito per l'ennesima volta da quando era arrivato in quel maledetto Paese.
    Oh...ma dai...ma che problemi ha questa gente? Disse in un sussurro, ma subito gli vennero in mente le parole che sua nonna gli aveva ripetuto per tutto il viaggio, e quindi, demoni o meno, cercò di non farci caso per non giudicare le abitudini degli altri. In fondo, Paese che vai, demoni che trovi.
    E, parlando di demoni, da un corridoio non lontano da loro si sentì distintamente la voce di un'anziana donna furibonda, strillare a squarciagola.
    TI DO 10 MINUTI DI TEMPO! SE NON TI FAI VEDERE, A MEZZANOTTE E UN MINUTO VENGO AD UCCIDERTI CON LE MIE MANI! E VEDI DI MUOVERTI, VECCHIO STRONZO! Aggiunse una voce infantile, subito dopo. Passato un secondo, si udì poi una porta sbattere violentemente e poi dei passi arrivare nella direzione dei 2 infiltrati.
    Merda, nascondiamoci! Furono le prime parole del genin, mantenendo bassa la voce. Avrebbero potuto nascondersi in una delle stanze lì vicino o mimetizzarsi con l'ambiente, ma avrebbero dovuto sbrigarsi, perchè nel giro di pochi secondi si sarebbero palesati nel corridoio una bassa e paffuta donna dai capelli bianchi ed un bambinob2a74495e6f2cf33e8dc8f08d61e38f1 di circa 8 anni, entrambi con un'aria decisamente furiosa e poco amichevole.
    Se si fossero nascosti in una delle malridotte stanze o si fossero fiondati fuori dalla finestra, i 2 sarebbero passati oltre senza accorgersi della loro presenza, fino a scendere ai piani inferiori con le scale dall'altra parte del corridoio, mentre se si fossero fatti trovare lì, occultati o meno, la vecchia ed il bambino si sarebbero fermati di colpo, guardando con sorpresa gli eventuali intrusi; difatti, sarebbe stato inutile tentare di trasformarsi o infilarsi in qualche vecchio mobile scassato, perchè sarebbero stati scoperti all'istante, dopo che la donna avesse annusato l'aria con sospetto.
    Nel caso in cui fossero stati scoperti, quindi, dopo un paio di istanti di confusione, un sorriso sarebbe apparso sui loro volti, e la donna si sarebbe rivolta a loro con un tono ben diverso da quello usato poco prima. Ma salve...siete qui per la vostra principessa, non è vero? Oh, ma certo che sì, la stiamo torturando proprio adesso. Senza dargli possibilità di parlare, la signora si sarebbe avviata lentamente alle scale in fondo al corridoio, mentre il bambino rimase fermo al suo posto, entrambi visibilmente sinceramente felici. Al momento è nella stanza delle torture, al piano più basso. Prendete le scale e scendete fino al primo piano, attraversate la sala grande, le cucine, prendete le scale che trovate lì, svoltate 2 volte a destra e scendete ancora, e siete arrivati.
    Ma...se invece volete prendere il responsabile di tutto questo, svoltate lì a sinistra, è nella stanza in fondo al corridoio.
    Arrivata accanto alle scale, l'anziana si fermò. Oh, a proposito...se volete scendere da qui, però, prima dovete uccidermi. E dovrete andarci pesante, o sarò io ad uccidere voi e farvi a pezzi. E dovete uccidere me, se volete andare da lui! Ma io sono tosto, eh! Dai, fate del vostro meglio, dai!
    Insistere sul non voler combattere sarebbe stato del tutto inutile, in quanto i due abitanti del castello non avrebbero sentito ragioni per non combattere, e se avessero provato ad uscire da una delle finestre, sarebbero stati immediatamente attaccati; la nonna avrebbe composto 2 rapidi sigilli ed avrebbe sputato fuori una nuvola di fumo che si sarebbe espansa velocemente fino ad esplodere, mentre il bambino avrebbe gli avrebbe rivolto contro il pugno destro, da cui sarebbero usciti diverse punte di terra verso i due ninja, anche queste molto veloci.
    Ed il piccolo Mizukiyo si ritrovò in tutto questo casino solo perchè lui e sua nonna avevano dato un passaggio ad uno sconosciuto.

    Ci stiamo avvicinando alla parte decisiva, ma la cosa importante è che da adesso si apre la side-quest del castello. Puoi ovviamente decidere di lasciarla perdere e focalizzarti sull'obiettivo principale, ma non avrai più la possibilità di prenderti il principe Oni e la sua arma speciale. :guru:


    Edited by Yusnaan - 1/7/2020, 16:09
  4. .

    LA CONGREGA DEL BOSCO

    Post Secondo


    L'anziana donna scrutò per bene i 2 nuovi arrivati, ma soffermandosi maggiormente sul giovane ed innocente biondino.
    Non temete, non è necessario saltare nell'ibishi. Vi dirò tutto, senza dubbio. Rispose freddamente alla consigliera, ma continuando ad osservare il suo piccolo accompagnatore, avvicinandosi lentamente a lui e rimanendo a fissarlo con aria compiaciuta ed incuriosita quando questi gli rivolse la sua strana domanda. Poi sorrise.
    Probabilmente è così. Sussurrò, prima di voltarsi ed iniziare a camminare molto lentamente intorno alla pozza.
    Io mi chiamo Shindayuri...e sono quello che voi potreste definire una strega. Tagliò corto la donna, come a voler dissipare subito i loro dubbi e non perdere tempo.
    Ma le mie consorelle non dovranno mai venire a sapere che sono entrata in contatto con degli umani. Il suono sordo del bastone sul terreno, durante le sue pause, veniva coperto soltanto dal ribollire della pozza nera.
    Io faccio parte dell'antica Congrega del Bosco dei Sussurri, e pochi sanno della sua esistenza. Il nostro scopo è interpretare il volere degli Dei ed accrescere il nostro potere per la loro beatitudine. Shindayuri si fermò al lato opposto della pozza, "fissandola" con estrema serietà.
    Ma le mie sorelle si sono spinte troppo oltre. Troppo in là sono andate, per la loro vanità e sete di potere. Nel cuore del nostro santuario hanno cominciato a preparare un Ibishi particolare...sfruttando forze maligne incontrollabili che mai erano state utilizzate. Tornò a guardare, col suo volto privo di occhi, i 2 ninja, sorridendo macabramente, per poi riprendere la spiegazione con la solita voce gracchiante come quella di un corvo.
    La magia richiede sempre un prezzo. La magia oscura richiede un prezzo alto. E questa magia in particolare...richiederà un prezzo enorme. Se non verranno fermate, metà del Paese delle Risaie verrà spazzato via e le anime di tutti quelli che moriranno...finiranno in un luogo di sofferenza eterna...per la gioia delle mie sorelle.
    Al minimo cenno di paura o sconcerto nel volti dei giovani ragazzi, il suo sorriso si sarebbe fatto più ampio.
    In tutta onestà, non mi stanno a cuore le vite degli umani...ma non credo che questo sia il volere degli Dei. Questo tipo di magia è stato proibito dalla nostra e le altre Congreghe del continente, e un motivo c'è. L'Ibishi che hanno intenzione di creare donerà loro un potere così grande che gli permetterà di poter decidere le sorti del Mondo Intero...e nessuno deve poter accedere ad una simile magia.
    Sfortunatamente...essendomi dimostrata contraria, non hanno condiviso con me i dettagli della sua creazione e sono stata bandita dal santuario. Ecco perchè ho chiamato voi.

    Ed il suo "sguardo" andò a posarsi di nuovo insistentemente su Yukine, il quale, anche senza la presenza fisica degli occhi della donna, avrebbe sentito distintamente, fin dentro le viscere, che quell'essere lo stesse fissando.
    Vi condurrò al santuario...dove potrete scoprire come si esegue il rituale e fermarlo prima che venga terminato. Sempre se ve la sentite.

    Se nessuno dei 2 avesse avuto altri dubbi o domande da porre a riguardo, prima di condurli alla loro ultima meta, la strega avrebbe fatto lei una richiesta.
    Un momento. Non può entrare chiunque nel Santuario. Se volete scoprire se ne siete degni, gettate un vostro capello nell'Ibishi.
    Era un passaggio fondamentale su cui Shindayuri non avrebbe accettato obiezioni, se avevano intenzione di proseguire con la missione. Nulla sarebbe successo quando Hebiko avesse gettato un proprio capello nel liquido melmoso, ma fu nel momento in cui quello biondo sfiorò la superficie nera, che quella cessò immediatamente di ribollire, placandosi ed assumendo una sfumatura grigia come se fosse divenuta di ghiaccio.
    Bene...questo basterà... Concluse la donna, sorridendo ancora mentre scrutava il piccolo Yukine.
    Uscire dalla casa-albero si rivelò più semplice del previsto, dato che bastò riattraversare il punto in cui erano passati per ritrovarsi catapultati fuori, e da lì la vecchia li condusse di nuovo nel bosco, attraverso un sentiero molto piccolo e ben nascosto dai cespugli. Attraversarono un guado su un piccolo ruscello e poi discesero il terreno sdrucciolevole fino a giungere ad un lago avvolto nella nebbia.
    L'acqua era torbida e piatta come una tavola, e sulla loro sponda vi era una piccola barchetta a remi. Dobbiamo attraversarlo. E fate silenzio. Non è mai una buona cosa, disturbare l'acqua. Avrebbe aggiunto la strega, con un sussurro. Una volta saliti, avrebbe lasciato che uno dei 2 ragazzi, sicuramente più forti di lei, avesse usato l'unico remo disponibile per condurre la barca sull'altro versante.
    Non ci sarebbe voluto molto, in quanto la nebbia che oscurava la vista avrebbe fatto sembrare il lago più grande di quanto invece non fosse, ed una volta giunti dall'altro lato, si sarebbero ritrovati davanti una parete di grandi mattoni ricoperta di muschio, e sovrastata da un enorme albero che la avvolgeva con le sue radici.
    Per entrare...immagino sappiate cosa fare. Ridacchiò la strega, attendendo che i 2 offrissero il proprio sangue alla parete, come avevano già fatto con il tronco in precedenza, ed una volta che entrambi ebbero bagnato i mattoni col proprio prezioso liquido vitale, avrebbero visto aprirsi davanti a loro un passaggio dalla forma di una bocca demoniaca, come se fosse sempre stato davanti ai loro occhi.
    Fate presto. E cercate di non morire. L'anziana donna ridacchiò di nuovo, e nel momento in cui i ragazzi avessero oltrepassato l'ingresso per addentrarsi nel lungo tunnel, immerso in un'oscurità quasi innaturalel'oscurità assorbe la luce, la Percezione è ridotta di 3, non avrebbero più trovato traccia della presenza di Shindayuri, la quale sarebbe parsa essersi volatilizzata all'istante.
    Entrata

  5. .

    Dimostra Chi Sei


    non mi va di pensare ad un sottotitolo

    La nausea del malridotto genin, per sua fortuna, non durò a lungo, ed il ragazzo si riprese lentamente dopo l'improvvisa vomitata, rimpiangendo intanto il sapore del citapap in fase di discesa, decisamente migliore rispetto a quando risale. Si rimise in piedi a fatica, con la testa ancora un po' intontita e sapendo di essere un po' troppo vulnerabile in quelle condizioni, quando improvvisamente risuonò ancora una volta la voce infantile che sembrava venire dall'aldilà.
    Gyaro era stato sconfitto? Voleva dire che Youshi ce l'aveva fatta? Ryuu ci capì poco, ma una cosa certa era che la situazione, nonostante sembrasse che stessero avendo la meglio, fosse totalmente nelle mani del misterioso individuo che abitava quel luogo; stava soltanto giocando con loro e non pareva affatto preoccupato, motivo per cui fu il genin ad iniziare a provare timore. Erano abbastanza facilmente a sbarazzarsi di quasi tutti quelle strane creature, ma sarebbero stati in grado di sopravvivere alle prossime difficoltà.
    Fidati, aiutarli è proprio l'ultimo dei miei problemi. Rispose il ragazzo all'affermazione del leopardo bianco, quando i tizi che avevano appena sconfitto si rialzarono come se niente fosse. Andiamo avanti, a questo punto, ma non mi piace per niente. A meno di obiezioni, il giovane ninja sarebbe stato favorevole a lasciar perdere gli adepti e proseguire, trovando alquanto inutile affrontare degli esseri praticamente zombificati e volendo soprattutto uscire il prima possibile da quella grotta infernale.

    Insieme al clone rimasto, il fedele Kurobaku ed il resto del gruppo, il ragazzo salì le scale con timore, fino a ritrovarsi nel luogo più strano che avesse mai visto: un autentico villaggio costruito sotto la neve e sorvolato da un enorme cubo che sembrava fungere da sole. Di sicuro l'ultima cosa che si sarebbe aspettato di vedere in un cosiddetto tempio.
    Di lì a poco, Ipokash sembrò sentirsi anche male, ma per fortuna, come potè intuire Ryuu avvicinandosi a lei, non era nulla di grave, causato proprio da quello strano cubo; il bianco animale si lanciò poi in una spiegazione su quel luogo assurdo, il tutto confermato dalla voce che si rifece sentire e la quale sembrava anche fin troppo tranquilla, alle orecchie del genin. Come se tutto ciò non bastasse, il villaggio non era affatto deserto. Facendo qualche passo avanti, fissò con occhi sbarrati quelle povere persone che sembravano congelate, tutte vive, a sentire Ipokash.
    Però...questa è nuova. Interessante.
    Vista la situazione, il giovane ninja non sarebbe di certo voluto andare in giro a curiosare, quel posto era fin troppo angosciante per i suoi gusti e la mente che c'era dietro si faceva sempre più spaventosa ogni volta che si faceva sentire; insieme al gruppo, quando alla fine sarebbe comparso ad uno degli estremi del villaggio l'enorme albero fiorito, Ryuu vi ci sarebbe recato senza troppi complimenti, sebbene intimorito, ritrovando così il proprio compagno di squadra con il quale si erano separati.
    Che è successo, stai bene? Abbiamo sentito che l'orso è caduto, sei stato tu? Gli avrebbe chiesto apprensivamente, una volta accertato che fosse lui. E...quel coso? Avrebbe aggiunto il clone, riferendosi all'elmo.
    Se Youshi avesse chiesto anch'egli spiegazioni su ciò che avevano passato loro, Ryuu avrebbe lasciato parlare uno dei suoi compagni, preferendo evitare dettagli di cui non avrebbe voluto parlare, ma in ogni caso, alla fine si sarebbe dovuto decidere come procedere, ed il Mizukiyo aveva le idee ben chiare su quell'ultimo punto.
    Sentite, per come la vedo io faremmo meglio a tornare indietro ed uscire da questo posto infernale. Non è un po' ironico definirlo "infernale", nonostante sia sepolto sotto la neve. ...ti pare il caso? Riprese l'originale, spegnendo il sorriso del suo clone.
    Ok, un po' era divertente, ma concentriamoci. Questo tizio è fin troppo calmo, siamo in casa sua, ha il pieno controllo della situazione e ci può leggere nel pensiero. Cioè, di segnali ne abbiamo abbastanza per sapere che non ci conviene farlo incazzare, oltre al fatto che è completamente pazzo.
    Sì, MI HAI SENTITO, MALEDETTO SCHIZZATO!
    Aggiunse, volgendo lo sguardo verso l'alto, e nel caso questo avesse risposto, il genin lo avrebbe interrotto con un infastidito "oh, ma sta' zitto".
    Insomma, sapete come si dice, no? Dobbiamo combattere per svignarcela via. Bè, noi la prima parte l'abbiamo fatta, abbiamo sconfitto i Kamui e abbiamo l'elmo, quindi direi che sarebbe il caso di filarcela e magari tornare con dei rinforzi.
    Se voi volete proseguire, io vi seguo, ma mi sentirei già più tranquillo se ci fosse anche il Mizukage, voi no?

    Io ci sto. Per me è indifferente. Ottimo. Voi che dite?
    Ormai, dal suo punto di vista, avevano svolto il loro compito ed avevano raccolto abbastanza informazioni per elaborare meglio la situazione e tornare in un secondo momento, ma se proprio avessero avuto voglia di scoprire di più, li avrebbe seguiti senza controbattere, benchè con un po' di riluttanza.
  6. .

    La Fonte dell'Eterna Vecchiaia


    Interpost

    [Akuraguri e Izanami]

    Il the verde per il giovane kiriano fu presto servito dalla segretaria del capo villaggio, prima che la discussione proseguì sul motivo della loro visita. Nonostante la disponibilità dell'anziano signore, i due ninja non rimasero soddisfatti dalle sue risposte, chiedendo ulteriori informazioni.
    Mhh no, nessun evento in particolare, Akuraguri-san, niente che mi sovvenga. Rispose l'uomo alla prima domanda del kiriano, mentre ci pensò la giovane intenta a fumare una lunga pipa a rispondere al suo successivo dubbio; il signor Nishimura sorrise divertito all'affermazione di Izanami sulle loro risorse economiche, essendo effettivamente una giusta osservazione, per poi continuare a dialogare con quest'ultima.
    Ah, quindi pensate che stiano cercando proprio la fonte? Purtroppo è così, tutto ciò che abbiamo è questo elenco dei loro avvistamenti, anche perchè il numero dei loro membri è variabile.
    Il problema è che io non so molto su quella leggenda, è una storia che si racconta ai bambini...e qui di bambini non ce ne sono. Ma in ogni caso, se stanno davvero cercando una fonte magica, dubito che la troveranno, anche perchè non sembrano sapere ciò che fanno, vi pare?
    Il vecchietto sarebbe parso decisamente sincero, oltre che un po' smemorato, tanto è vero che sembrò cercare di frugare tra i propri ricordi qualcosa che potesse essere di aiuto ai 2 ragazzi, ma senza successo.
    Rammaricato per non aver potuto essergli più di aiuto, li avrebbe quindi accompagnati alla porta, ma prima che i giovani ebbero lasciato la stanza, un bagliore attraversò i suoi occhi. Oh, aspettate! Avrebbe detto improvvisamente, fermandoli prima che andassero via.
    Avete detto "rituale"? Mmhh...adesso che ci penso, dovrebbe esserci qualcosa del genere nella leggenda, qualcosa che va fatto di notte. Spero che questo potrà esservi utile. Avrebbe concluso, con un simpatico sorriso.

    [Kyuke]


    Il vecchio samurai non potè che scoppiare in una sincera risata, quando si sentì rivolgere quella sfacciata domanda.
    Ahahah Bè, che posso dire...probabilmente è perchè qui si vive in tranquillità e le case costano poco.
    Non c'è nessun segreto magico, Kyuke-san, stia tranquillo, ma se vuole cercare di scoprire cosa vogliono questi tipi, le consiglierei di iniziare a ispezionare i luoghi in cui sono stati avvistati.

    Difficilmente, il genin sarebbe riuscito a cavare altre informazioni dall'inflessibile guerriero, quindi, a meno che non volesse indagare ancora, non gli sarebbe rimasto molto altro da fare lì.

    [Ieyasu - Il giorno dopo]

    Neanche i viaggiatori della barchetta seppero spiegarsi da dove gli uscirono quelle supposizioni sulla professione del ragazzetto otese. Preveggenza? Metagame? Wikipedia? Poco importava, perchè fortunatamente per loro, il giovane decise in fretta di abbandonare la barca per dirigersi sull'isola, e che fosse stato mandato a fare una caccia al tesoro o a recuperare delle pecore, di sicuro non sarebbe stato in grado di infastidirli nuovamente. [Nota]Bene, Jotty si ferma qui fino al timeskip dell'altro gruppo, così smette di incasinarmi tutto :addit:
  7. .

    LA CONGREGA DEL BOSCO

    Post Primo


    Il bosco dei sussurri.
    La grande, immensa foresta che circonda il Villaggio del Suono si estende per decine di kilometri, con una vegetazione tanto fitta che in alcuni punti non lascia passare il minimo raggio di sole, inghiottendo nell'oscurità i passanti anche in pieno giorno. Pochi stolti hanno il coraggio di avventurarsi tra quegli enormi alberi selvaggi, sfidando le temibili bestie che vi abitano e le innumerevoli insidie del bosco stesso, alcune delle quali vanno aldilà dell'umana concezione.
    Seguendo il percorso indicato nella lettera inviata all'ufficio di Hebiko, il duo sarebbe dovuto uscire dal sentiero principale e dirigersi nella fitta boscaglia, proseguendo per più di un'ora per un percorso alquanto irregolare che li avrebbe portati a dover saltare tronchi spezzati, enormi radici e piccoli ruscelli, avvertendo nell'ombra, di tanto in tanto, strani versi e rumori decisamente poco umani; infine, l'audace consigliera avrebbe riconosciuto il segnale della fine del loro viaggio, un grosso e nodoso albero all'interno di una piccola radura, con il tronco largo quanto una casa, come descritto nella lettera.



    A dispetto delle probabili aspettative, non c'era nessuno ad aspettarli e non sembravano esserci segni di vita da nessuna parte; eccetto per delle tracce di sangue secco su una parte del tronco, ad altezza uomo. L'unico indizio che avevano era l'ultima frase della lettera.
    "Il sangue apre molte porte. Offritelo al veterano del bosco."
    Niente sarebbe accaduto finchè non avessero bagnato il ruvido e nodoso tronco dell'albero con almeno una goccia del loro sangue, e nel preciso istante in cui uno dei 2 lo avesse fatto, sarebbe stato istantaneamente risucchiato dentro l'albero, ed a nulla sarebbe servito provare a comunicare con il proprio compagno, perchè nessun suono sarebbe giunto all'esterno. Per un paio di istanti ci sarebbe stato solo buio, finchè i loro occhi non avrebbero ricominciato a vedere.
    Si sarebbero ritrovati in una stanza scavata all'interno dell'albero, illuminata soltanto da 2 lampade ad olio appese alle pareti, dalle quali pendevano anche diversi tipi di erbe e piante essiccate, e vasetti di vetro colmi di organi e pezzi di strane creature che galleggiavano in un liquido verdognolo; al centro della stanza, scavata nel terreno, vi era una pozza colma di un liquido nero e denso come la pece, il quale ribolliva ed emanava un fetido odore, simile ad un misto di fogna e aglio marcio, che riempiva l'ambiente, ma che stranamente non emetteva calore ed era infatti freddo. Una piccola brandina vecchia e malridotta, ed un basso tavolino ricavato da un pezzo di legno marcio annunciavano che quel luogo era abitato, ma la cosa che sicuramente non avrebbero mancato di notare, però, sarebbe stato il fatto che non erano soli.

    Pelle grigia, unghie nere lunghe non meno di 5 centimetri, capelli lunghi e sporchi, denti gialli e marci, ma soprattutto 2 orbite vuote. Questo l'aspetto della donna poggiata ad un vecchio bastone, che, malgrado fosse palesemente priva di occhi, sembrava fissare con aria compiaciuta i nuovi arrivati.
    Benvenuti, tesori.
    Avrebbe esordito la bassa donna, con una voce fredda e gracchiante, sempre sorridendo in un modo decisamente inquietante.
    Vi stavo aspettando.
    E lì, dall'altra parte della pozza ribollente, sarebbe rimasta in attesa che il duo di avventurieri si facesse avanti, osservandoli per bene e concentrandosi soprattutto sul piccolo ninja dai capelli d'oro, l'unico che sarebbe sembrato sicuramente fuori posto in quel luogo tetro e dimenticato dai Kami.
  8. .

    La Bella e l'Oni

    Sesso e Contabilità


    Gli occhi del giovane kiriano si spalancarono, allibiti, nel momento in cui il suo quasi amico levarsi le mutande e restare completamente nudo davanti a tutti, così de botto, senza senso. Non fu tanto per l'imbarazzo, quanto per il fatto che non se lo aspettasse, anche se ormai stava iniziando a conoscerlo ed a capire quanto fosse imprevedibile quello strano tipo; in più si aggiunse anche un po' di invidia, visto che oltre al fisico scolpito, Kuso fosse anche dotato come un cavallo, cosa che però non smosse minimamente la padrona di casa, la quale si comportò come se tutta la scena fosse assolutamente naturale.
    Al contrario, la ragazza sembrò particolarmente interessata al racconto dell'uomo mascherato, prestando molta attenzione alle sue parole, mentre Ryuu non sembrò capire bene tutto il confusionario discorso. Tu non esci con mia nonna. Sarebbe subito intervenuto il genin, venendo però interrotto dalla donna. Quindi sei riuscito a vederlo quando è uscito...interessante...e non è riuscito ad impossessarsi di te? Poco importava cosa avrebbe risposto Kuso, la donna sarebbe rimasto a fissarlo per un paio di secondi, prima di fargli una proposta in maniera disinvolta. Sai, forse ti ho giudicato male, in fondo sembri un tipo interessante e potresti essermi davvero utile. Facciamo così, tu torna qui domani e io ti dico tutto quello che vuoi sapere. Vuoi fare sesso con me?
    La domanda a bruciapelo lasciò interdetto il kiriano ancora di più del biscione di Kuso, e se quest'ultimo avesse accettato l'offerta, la ragazza gli avrebbe suggerito senza tanti complimenti di farlo subito e lì, sui disegni fatti col sangue sul pavimento. Non volendo di certo assistere ad una scena del genere, il genin avrebbe tentato di defilarsi il prima possibile, uscendo da quella casa infernale e respirando finalmente un po' di aria fresca che non puzzasse di sangue, sperando che a Kuso non venisse in mente di tirare in ballo anche lui in quell'osceno atto sessuale; la ragazza invece non avrebbe avuto niente da ridire se il cremisi avesse voluto far partecipare anche Ryuu, purchè lo facesse anche lui.
    Sicuramente sarebbe stata un'esperienza interessante per Kuso, se avesse accettato, ritrovandosi con una donna assatanata che nei momenti clou avrebbe urlato con una voce alquanto potente e mostruosa.

    L'interno degli uffici del capo villaggio avrebbero messo ancora una volta a dura prova lo stomaco di Ryuu, il quale ancora non si spiegava come il suo compagno di ricerche trovasse assolutamente normale tutto quello che avevano visto quella mattina; iniziò a dedurne che forse avesse davvero semplicemente bisogno di viaggiare di più e non giudicare le abitudini degli altri.
    Il ragazzo lasciò ancora una volta che il cremisi esponesse la situazione a quello che sarebbe dovuto essere il sindaco di Pariki, imprecando nel frattempo al soffitto -MA CHE CAZZO VUOI, SEI TU CHE VAI IN GIRO A PARLARE CON TUTTI, PER ME PUOI FARTI UN BAGNO NELLA FONTANA- ma il grasso ometto sembrò alquanto indeciso su cosa pensare di tutta quella storia. Mhh duchessa? Ah...la principessa, sì, gran...donna. E comunque no, perchè dovrei sapere cosa apre quella chiave, è solo una chiave. Disse il vecchio, cercando di abbassare la voce per essere sicuro che altri non ascoltassero.
    Ascoltami, lascia perdere quell'arco, non è un luogo per dei mortali, nessuno può attraversarlo e sai perchè? Nah, non te lo dico, tanto non mi crederesti. In questi libracci non troverai niente di quello che cerchi, c'è solo un mucchio di roba di contabilità, sono i registri del villaggio. Ma dai pure un'occhiata, eh, se ti fa sentire meglio. Per il quarto di bue ci possiamo mettere d'accordo.
    Ryuu sarebbe stato d'accordo con l'idea di dare un'occhiata ai registri di villaggio, essendo una procedura abbastanza normale per una missione esplorativa (anche perchè quel posto sembrava tutto fuorché un ufficio amministrativo funzionante), e se anche Kuso avesse voluto farlo, avrebbero trovato montagne di libri e rotoli piuttosto vecchi ed impolverati; al loro interno, infatti, avrebbero trovato note tutte risalenti ad almeno un secolo prima, senz'alcun evento di rilievo riportato da alcuna parte. Insomma, si sarebbero ritrovati davanti un mucchio di comunissimi registri di villaggio.

    Quando sei soddisfatto possiamo fare il timeskip al giorno dopo, se vuoi magari scrivendo come passi la serata ( >_> )
  9. .

    La Bella e l'Oni

    Ma tu chi sei?


    Della cose di cui Kuso parlò con quella strana gente, Ryuu ci capì decisamente poco, ma una cosa certa era che non lo avrebbe sicuramente accompagnato in un viaggio verso quel fatidico arco che per qualche motivo era considerato sacro; per di più, la follia del ninja cremisi iniziò a dargli anche un pelino fastidio, dato che questo continuò ad insistere sul voler fare offrire a lui da bere per tutti quanti, ma per buona educazione non disse niente. Quell'uomo era spuntato dal nulla e nonostante avesse degli evidenti problemi, voleva trascinarlo in giro per quel villaggio senza alcuna ragione e senza dargli opportunità di replicare.
    Dopo aver pagato il conto, il genin seguì svogliatamente quello che si considerava suo amico fuori dalla taverna, diretti alla casa della ragazza che viveva appena fuori il villaggio. Il Mizukiyo però trovò finalmente il coraggio di opporsi a quella folla ricerca del niente, non volendo andare a disturbare anche qualcuno a casa propria.
    Senti, mi puoi dire perchè è tanto importante trovare a chi appartiene quella chiave? Che poi, sei sicuro che appartenga proprio a qualcosa di questo villaggio? Potrebbe essere di un baule sperduto dall'altra parte del continente. Ricevuta una risposta, quale che fosse, Ryuu non si sarebbe dato per vinto, deciso a voler capire qualcosa in più su quello strano tipo, visto che la nonna non era nei paraggi e non poteva dargli del "maleducato".
    Va bene, altra domanda: ma tu chi sei? Posso sapere almeno da dove vieni? Se il ninja avesse fatto il vago, allora il genin si sarebbe fermato, insistendo e riproponendogli quelle domande, non volendo più proseguire senza sapere con chi avesse a che fare, nel caso in cui anche lui avesse voluto sapere qualcosa su Ryuu, questo gli avrebbe raccontato di essere un genin e capo dei guardiani di Kiri.
    Passata quella fase, se avesse soddisfatto i suoi dubbi su di lui, il kiriano avrebbe quindi provato a ragionare sul da farsi per quella faccenda, cercando di trovare insieme a lui una soluzione, non sapendo quanto sarebbe stato difficile provare a farlo ragionare come un qualunque ninja.
    Va bene, senti, secondo me vai troppo di corsa, non capisci che ti hanno preso in giro, li dentro? Quella chiave di sicuro non apre la porta della casa dopo il fiume, è inutile andarci. Se l'hai presa ad un tizio, lontano da qui, non sarebbe meglio andare a chiedere al capovillaggio se risulta che qualche cittadino scomparso. Era sicuramente la soluzione più razionale alla quale il genin potesse pensare, ma non sapeva se sarebbe stata ben accolta dal tizio seminudo.

    La sede del capo villaggio era un edificio situato all'estremo ovest della cittadina, decisamente riconoscibile ma tenuto in condizioni pessime; le forte e le finestre rotte e consunte erano solo un anticipo del caos che regnava all'interno. Forse in passato era stato un edificio amministrativo, con uffici, scrivanie e tutto il resto, ma ormai rimaneva ben poco.
    L'interno sarebbe stato completamente buio se non fosse stato per la luce che filtrava dalle finestre, alcuni mobili rotti ed impolverati erano stati tutti accostati alle pareti e si respirava uno sgradevole odore di muffa e sangue; questo perchè appesi al soffitto sarebbero stati visibili nella penombra diversi quarti di animali lasciati ad essiccare o a far fuoriuscire il sangue dopo l'eviscerazione. A Ryuu quasi sarebbe scappato da vomitare, ma avrebbe cercato di resistere, sebbene non per molto ancora.
    L'enorme atrio in cui sarebbero entrati, sarebbe stato completamente vuoto, eccetto per un curioso e paffuto omettoMaurice_BATB, intento a leggere dei fascicoli seduto su una sedia e con i piedi poggiati su di una scrivania; questo, dopo aver notato la presenza del duo, avrebbe gettato in aria i fogli che aveva in mano e li avrebbe raggiunti sogghignando quasi malignamente.
    Oooh voi dovete essere i nuovi arrivati. Posso fare qualcosa per voi?
    Se Kuso avesse esposto il problema, allora il vecchio avrebbe risposto tranquillamente che nessuno dei cittadini mancava all'appello, ma aggiungendo che sarebbero stati liberi di consultare gli archivi al piano superiore, se lo avessero voluto.

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    Se invece il vagabondo avesse voluto continuare per la propria strada, sarebbero infine giunti ad un edificio dall'aspetto completamente differente; l'abitazione della ragazza, infatti, era tenuta in modo impeccabile, con mulino ad acqua, un piccolo orto e dei fiori sparsi un po' ovunque, ed un recinto di animali da cortile ed un pollaio sul retro. La porta d'ingresso sembrava praticamente nuova, senza una minima scheggia fuori posto. Una volta bussato alla porta, una dolce voce femminile avrebbe risposto, prima di aprire qualche istante dopo; quello che i 2 si sarebbero ritrovati difronte, però, avrebbe cozzato completamente con l'immagine esterna della casa, in quanto la bella ragazza che spalancò la porta era praticamente quasi del tutto nudadisney-princess-belle-pornf, senza contare che era ricoperta di strani segni fatti con del sangue e teneva stretta per le zampe una gallina evidentemente appena decapitata, il cui sangue gocciolava lento sul pavimento; il tutto sarebbe stato completato dalla grossa stella ed altri strani simboli sul pavimento poco dietro di lei, fatti chiaramente di sangue e frattaglie di animali, e contornati da candele viola accese.
    A quella vista, il Mizukiyo non si sarebbe trattenuto, appoggiandosi al parapetto lì vicino e vomitando la colazione nei cespugli sotto di lui.
    La giovane, però avrebbe avuto un'espressione confusa e si sarebbe rivolta all'uomo in mutande come se tutto ciò fosse la cosa più naturale del mondo, ma con tono alquanto seccato, essendo stata appena interrotta nelle sue faccende. Chi siete? Desiderate qualcosa? Se Kuso avesse fatto menzione delle cose di cui aveva discusso alla locanda, la donna gli avrebbe sgarbatamente risposto di non sapere "un emerito cazzo" di quella chiave e per di più non sarebbe stata molto disponibile a discutere dell'arco che il ragazzo aveva visto nella visione, mentre invece sarebbe parsa molto interessata alla questione del demone infuocato. Ma davvero? E com'era fatto questo demone? Se avesse insistito su quel punto, la ragazza li avrebbe invitati ad entrare per continuare la conversazione, facendoli accomodare su delle comode poltrone, oltre il disegno di sangue sul pavimento.
  10. .

    Konohaniano alle Mura


    Via al Gossip


    La discussione tra il Mizukage e l'uomo che si dichiarò suo figlio andò avanti, passando per argomenti alquanto dolorosi come gli attacchi di Cantha a Kiri e Konoha, ma non sembrava certo quello il punto della visita; il genin, finito di fingere di scacciare insetti dalla pelliccia del suo amico, per intrattenersi ancora in quella zona, iniziò a controllarsi tutte le tasche, una dopo l'altra, per poi scuotere la felpa, alla ricerca di...niente. Ma dove l'ho messo? Tu non stai bene, oggi, eh. Vuoi che mi sdraio su di te mentre mangi un po' d'erba? Magari ti passa. Al genin non importava ciò che il leopardo andava sussurrando, la sua concentrazione era tutta per il duo che si trovava a 2 passi e che non poteva fare a meno di ascoltare.
    Non ci volle molto, però, che la situazione sembrò scaldarsi ed il genin si attivò immediatamente per dare supporto al proprio kage; supporto che per fortuna non servì, perchè in breve i 2 tipi se la svignarono trasportati dai pipistrelli di Kensei, così come quell'ultimo era arrivato pochi minuti prima.
    Il Mizukiyo potè tirare un sospiro di sollievo, ma non era ancora pronto per tornare a miscelare ingredienti nel suo mortaio, essendo troppo preso dalle notizie che aveva appena ascoltato. Di sicuro quel ninja di Konoha sembrava averne passate tante, ma il Mizukage era davvero capace di analizzare il sangue di qualcuno e carpirne chissà quali segreti? A quel punto si chiese cosa diavolo ci fossero a fare i macchinari per le analisi del sangue, nell'ospedale, ma probabilmente era lui a non aver compreso bene cosa fosse successo in quei pochi istanti.
    Uuh che mattinata.
    Alle volte fare il guardiano era noioso, ma ne valeva la pena, per quelle interessanti circostanze che si venivano a creare di tanto in tanto davanti al Gate e che rendevano le giornate decisamente avvincenti, sebbene molte di queste fossero tutt'altro che divertenti; ma quel giorno, Ryuu ripensò più volte a ciò che era successo in mattinata e alle cose che aveva sentito, una delle quali era il nome con cui il Konohaniano aveva chiamato Kensei. Quel nome gli fece tornare in mente il drammatico giorno dell'attacco a Cantha e dovette scavare non poco nella sua memoria per collegare quel nome all'uomo che aveva collaborato con lui e Akira per uccidere Asmodai. Era mai possibile che fosse proprio lui?
    Non era mica detto, in fondo "Keiji" non era un nome poi così insolito, magari era solo una coincidenza. E anche il fatto che avesse Unagi con sè. Magari quel Keiji era morto e avevano assegnato poi a lui Unagi, essendo una spada appartenente al villaggio. E anche quell'immenso segnale luminoso che puntava su di lui e su cui era scritto "SONO KEIJI, GENIO", era sicuramente un'altra coincidenza. Urgeva indagare...prima o poi.
  11. .

    La Fonte dell'Eterna Vecchiaia


    L'isola di Rojin

    3 ninja arrivarono al molo quel giorno, mentre l'ultimo era ancora in viaggio. Le 2 ragazzine rimasero ad aspettare per circa un'ora dopo l'arrivo della Dea reincarnata, quando infine decisero di salpare ugualmente per la loro ultima meta. Sarebbe dovuto arrivare anche un altro, ma forse ha avuto un contrattempo. Se arriverà, ci raggiungerà lì, non possiamo perdere altro tempo. Le gemelle sarebbero quindi salite sulla barca ed avrebbero preso a remare all'unisono verso sud, non appena anche gli altri fossero saliti a bordo e dopo aver slegato le corde che la tenevano legata al molo; per via della loro ridotta forza fisica, ci sarebbe voluto più di un'ora per raggiungere l'isolotto, se nessuno dei ninja avrebbe voluto sostituirle per remare, ma in ogni caso le 2 ragazzine avrebbero provveduto a spiegare la loro drammatica situazione ai ninja.
    Nella lettera vi abbiamo spiegato che l'isola di Rojin è abitata solo da persone anziane. Sembra che fanno tutti finta di non saperlo, ma noi vogliamo capire perchè, non è normale. I nostri nonni si sono trasferiti lì quasi un mese fa ed è così che noi lo abbiamo scoperto. E per di più, i ninja del villaggio dicono che degli uomini misteriosi arrivano continuamente sull'isola per cercare qualcosa, ma non sono mai riusciti a catturarli. Abbiamo chiesto aiuto all'Accademia tante volte, perchè ci serve aiuto per scoprire il segreto di quest'isola e capire che vogliono quei tipacci. Le ragazzine erano visibilmente turbate mentre descrivevano la situazione dell'isola, ma sarebbero state liete di fornire altri dettagli e rispondere alle domande dei ninja, se gliene avessero voluto fare.
    Dopo aver percorso vari kilometri in mare, all'orizzonte sarebbe finalmente stata visibile la piccola isola, e da subito sarebbe sembrato un vero paradiso terrestre.


    Rojin


    Nonostante il sole battesse forte sulla sabbia bianca della spiaggia, la fresca brezza del mattino rendeva l'aria estremamente piacevole; il gruppo si sarebbe ritrovato sul lato nord ovest dell'isola, poco trafficata e tenuta talmente pulita che anche a pochi metri dalla riva sarebbero stati visibili molte tipologie di pesci in quell'acqua cristallina, mentre la lunga spiaggia era separata dai boschi interni dell'isola da numerose palme tropicali.
    Una volta trascinata la barca sulla riva, le ragazze avrebbero condotto i ninja all'interno della piccola foresta appena dopo la spiaggia, colma di alberi in fiore che emanavano un gradevole profumo, e sarebbe bastato seguire il sentiero per una decina di minuti per ritrovarsi all'ingresso del fatidico villaggio di Rojin.
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    Qui, il gruppo venne accolto da un uomo particolarmente anziano che indossava un'antica armatura da samurai, ma nonostante lo sguardo duro ed il portamento rigido, si rivolse alle bambine con molta dolcezza.
    Hana-san, Kohana-san, bentornate. Sono questi i vostri amici? Salve Mifune-sama. Sì, sono loro. Ci aiuteranno a scoprire chi sono quei criminali che invadono la vostra isola. L'uomo rise di gusto sotto i baffi, prima di squadrare dalla testa ai piedi i nuovi ospiti ed accennando un saluto a questi ultimi. Molto bene, siete i benvenuti allora. Passate pure.
    L'interno del villaggio sembrava provenire da tutta un'altra epoca, non c'era assolutamente niente che assomigliasse alla modernità a cui probabilmente erano abituati i 3 giovani ninja, non essendoci la minima traccia di apparecchi elettrici o abiti che non fossero estremamente tradizionali; le case erano interamente costruite in legno e non c'era traccia di cemento nelle strade, che erano quasi completamente immerse nel verde, ed avrebbero potuto notare come la popolazione era effettivamente tutta appartenente alla terza (ma anche quarta, quinta e sesta) età, essendo loro gli unici giovani in tutto il villaggio.
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    Durante il tragitto avrebbero potuto sicuramente fare altre domande alle 2 gemelle, che intanto li avrebbero guidati attraverso la principale piazza, nella quale si trovava una grande fontana con un drago al centro, circondata da vari alberi di ciliegio in fiore, un edificio molto più grandi degli altri ed un piccolo ed umile tempio shintoista.
    Alla fine giunsero all'abitazione dei nonni delle 2 ragazze, le quali venivano ospitate momentaneamente in una delle loro stanze, e fu l'anziana padronaold-woman-hana-saku-iroha-135781 di casa ad accoglierli con un profondo inchino, dopo che ebbe salutato le sue nipotine. Buongiorno e benvenuti. Io mi chiamo Kimiko Yamada, è un piacere conoscervi.
    Dopo le presentazioni, la donna li avrebbe invitati ad entrare, dopo ovviamente aver fatto togliere le scarpe a tutti, conducendoli ad una stanza8f molto accogliente, con un grosso armadio dalle ante scorrevoli (in cui vi erano sistemati futon, cuscini e coperte per tutti), un piccolo tavolino con fogli di carta bianca ed inchiostro, ed un piccolo altarino dove poter accendere l'incenso; in tutta la casa si respirava un delicato odore di incenso, mentre il pavimento delle varie stanze era ovviamente ricoperto da tatami.
    Potete sistemarvi qui, mettetevi a vostro agio. Io vado a preparare del the e se vi va potete unirvi a noi. A dopo! Ciao!
    I ninja non avrebbero avuto altro da fare che pensare a come muoversi, non essendo certo obbligati a prendere il the con loro, ma sicuramente gli avrebbe fatto molto piacere.

    [Ieyasu - Il giorno dopo]

    Nel frattempo, il piccolo Yakushi viziato era ancora in viaggio ed arrivò al porto con un giorno di ritardo. Il porto di Kocha era un luogo particolarmente caotico ed affollato, in cui la gente andava e veniva in continuazione, compresi ninja di passaggio e che partivano per i loro viaggi. Fu infatti un ninja di Suna che rispose positivamente alla domanda del ragazzo, invitandolo a recarsi insieme a lui al molo 2, dove li attendeva la loro nave in partenza. Oh, finalmente sei arrivato. Ti stavamo aspettando, ma a dirla tutta pensavo fossi un po' più grande. Sei sicuro di essere un jonin? I giganti di fiamme immortali del Paese dei Demoni non si abbattono certo da soli.
    Lo studente avrebbe potuto seguirlo liberamente e partire insieme a lui, ma avrebbe saputo fin da subito che quella destinazione era sbagliata, dato che sulla missiva inviatogli era detto chiaramente che la sua destinazione era il villaggio di Rojin, nella omonima isola. Se quindi il giovane avesse chiarito il malinteso (con grande dispiacere del jonin sunese) ed avesse chiesto in giro dove si trovasse quel luogo, non ci avrebbe messo molto a farsi dire da un passante qualunque che si trattava di un'isola a pochi kilometri a sud del porto, ma sfortunatamente per lui, non era un luogo molto trafficato da navi e mercanti.
    Avrebbe quindi potuto noleggiare una barca o provare a chiedere un passaggio a qualcuno, magari nelle varie taverne locali, di cui la più grande era anche famosa per suoi takoyaki e le promiscue cameriere che accettavano di soddisfare i bisogni dei marinai per pochi ryo.


    Edited by Yusnaan - 6/4/2020, 18:43
  12. .

    La Fonte dell'Eterna Vecchiaia


    La missione fondamentale

    Durante un violento temporale, un ninja ferito e coperto del sangue di 2 criminali appena uccisi, correva sul terreno fangoso più veloce che poteva, saltando pozzanghere ed evitando i rami bassi degli alberi, per uscire il più velocemente possibile da quella foresta.

    Devono saperlo! Devo avvertire tutti!

    Indifferente alla pioggia incessante che continuava a battere sulla sua testa, avrebbe fatto di tutto pur di non mollare la presa sul cristallo che stringeva nel pugno. Era allo stremo delle forze, ma non si fermò fino a quando con grande soddisfazione non arrivò alla sede principale dell'Accademia, fiondandocisi immediatamente e richiamando l'attenzione di tutti i guardiani, che subito accorsero per proteggerlo e respingere i nukenin che lo stavano inseguendo, scatenando una tremenda battaglia fuori le mura del palazzo più importante della regione.
    Finito in salvo, anche se non sapeva per quanto, con un ultimo sforzo si precipitò dai membri del Consiglio Accademico per metterli al corrente della situazione.

    Chiamate subito tutto l'aiuto possibile, l'intero continente è in pericolo!!!

    Così iniziò la missione di fondamentale importanza per la sopravvivenza dei Paesi Accademici. Che però non è quella di cui andremo a parlare ora, perchè quella sì che sarebbe stata una missione figa, mentre di questa non frega niente a nessuno, tanto meno all'Accademia, che difatti mandò a chiamare 2 studenti e 2 genin qualunque, pur di mettere a tacere le continue richieste di una squadra di ricerca per investigare un mistero che avvolgeva un villaggio i cui abitanti erano tutti vecchi, dal primo all'ultimo.

    La missione fondamentale nella media

    I 4 aspiranti e novelli ninja ricevettero alla propria dimora la missiva che classificava la missione come di Grado D, consegnata da un anonimo ninja del villaggio, e nella quale erano riportate poche indicazioni; i ragazzi si sarebbero dovuti dirigere al porto all'estremo sud del Paese del TheQuest_fonte_0 entro 5 giorni, dove vi sarebbe stato ad attenderli il loro mandante, che li avrebbe scortati fino alla loro destinazione finale. Nella missiva, inoltre, vi era una breve descrizione del compito che avrebbero dovuto svolgere, ovvero indagare su degli strani fatti che stavano accadendo nel villaggio di Rojin, come l'organizzazione misteriosa che vi faceva spesso visita ed il fatto che ogni singolo abitante del villaggio fosse molto anziano.
    Il porto di Kocha era un luogo particolarmente trafficato, essendo situato in un punto strategico sulla rotta di diversi Paesi ed arcipelaghi, ed i 4 ragazzi avrebbero trovato innumerevoli persone e marinai scesi dalle molte navi ormeggiate, impegnati in un frenetico viavai trasportando ogni genere di merce e bagagli. In tutto quel trambusto, accanto alla barca a vela ormeggiata nel piccolo e lontano molo 11, quello designato dalla loro missiva, non avrebbero trovato difficoltà ad individuare 2 ragazzine281c5be2d9a3a1f7d7e4cc57ca20a2af1238580799_full che sembravano non aver nulla a che fare con quella frenetica attività portuale, nonostante il mandante sarebbe dovuto essere soltanto uno.
    Le 2 bambine sarebbero corse subito incontro al primo ninja che si fosse fatto vivo sul molo, agitando le mani per attirare la sua attenzione.
    Heeeyy! Io sono Hana! Io sono Kohana! Tu sei uno dei ninja mandati dall'accademia? Abbiamo fatto chiamare dei ninja, ci serve aiuto per un problema al villaggio di Rojin.
    Le ragazzine sarebbero sembrate molto felici di vedere i ninja accorsi in loro soccorso, ed avrebbero atteso che tutti fossero arrivati prima di spiegare loro la situazione.
  13. .
    CITAZIONE (-< Etsuko >- @ 27/3/2020, 16:19) 
    ma ci potrei essere pure io? o siamo in troppi?

    Niente, sei troppo forte :p:

    Filira Sei dentro.
  14. .

    LA FONTE DELL'ETERNA VECCHIAIA



    Tipologia

    Indagine

    Grado
    D

    Trama
    In un remoto villaggio del Paese del The, gli abitanti sono per qualche strana ragione tutti anziani over 80, compresi il capo e le forze dell'ordine. I cittadini però non sembrano preoccuparsi di questa curiosa situazione. Semplice coincidenza o c'è qualche mistero più oscuro che si nasconde in quel luogo?
    C'è più di un'organizzazione decisa a svelare il mistero di quel villaggio e non a tutte piace adottare metodi diplomatici.


    Partecipanti
    4

    Grado ed energia richiesti
    Studente Bianca - Genin Verde

    Specifiche
    Missione semplice, senza pericolo di morte (a meno che non vi ci mettiate di impegno). Sono previsti combattimenti.

    Le iscrizioni chiudono appena raggiunto il numero massimo di partecipanti.



  15. .

    Nuovo Addestramento

    Il tunnel


    Finalmente le cose sembrarono andare per il verso giusto e la tenacia della Saito venne premiata con dei risultati molto positivi; quando infine il jonin, soddisfatto dei risultati, le disse di provare sulla porta, Kiyomi seguì il suo consiglio e tentò nuovamente a far scivolare la mano mantenendo la forma respingente che aveva imparato a dare al chakra, lasciando che questa si aprisse meccanicamente su un lungo e buio tunnel.
    Kiyomi si potè dire sicuramente felice e soddisfatta di essere riuscita in quell'ingrato compito che Raizen avrebbe potuto fare tranquillamente da solo, ma la luce che videro scendere le scale e che si trattava certamente della lampada saltellante, le spense totalmente l'entusiasmo; non credendo a quanto detto dal clone in precedenza, era ancora convinta che si trattasse nient'altro che di un demone o dello spirito di un defunto, motivo per cui non si sentì decisamente sicura di voler addentrarsi in quel covo di spiriti maligni.
    Ma è proprio necessario? Ormai l'abbiamo trovata, che hai contro il concetto di non disturbare gli spiriti demoniaci che sicuramente abitano lì sotto? Guarda, ci manca solo il cartello "Ingresso per l'inferno". Se l'uomo però avesse insistito ad addentrarsi, la genin si sarebbe fatta coraggio ed avrebbe accettato, ma non prima di eseguire un proprio rituale contro gli scongiuri, spuntando 3 volte a terra, calpestando la sua saliva con entrambi i piedi e battendosi il petto 5 volte mentre pronunciava una formula magica. Izanami e Izanagi mia, siate la salvezza dell'anima mia.
    Convintasi finalmente a scendere in compagnia dell'omone, dal quale non si sarebbe allontanata di più di 30 cm e guardandosi ossessionatamente intorno con i nervi tesi per la paura di essere aggredita da qualche sorta di demone, arrivarono infine ad un qualcosa che mise insicurezza nell'animo dell'Hokage.
    Oh bhe, abbiamo fatto 30...facciamo 29, 28 e scendiamo fino a 0, tornandocene indietro. La kunoichi stava per mollare, ma visto il tentennamento anche dell'uomo al suo fianco, si convinse che quella sarebbe potuta essere una punizione anche per lui, convincendosi quindi ad andare avanti e, in caso di pericolo, era comunque in compagnia del ninja più forte di Konoha: al primo segnale di pericolo, sarebbe potuta scappare tornandosene indietro e lasciando sbrigare a lui tutta la parte pericolosa. Una degna rivincita per tutto quello che le stava facendo passare.
    Anzi, no, col cazzo, mi hai portata tu quaggiù e ora andiamo avanti, perchè non sono una che scappa alla prima difficoltà. Guardami, sono qui da appena 3 anni, 1 mese e 17 giorni e ancora ti sopporto.
    Facendosi coraggio, quindi, avrebbe scavalcato quella roccia fino ad arrivare all'entrata di quell'immensa caverna, attendendo che il clone facesse luce con la propria torcia.
    Eeed eccoci qua, benvenuti all'inferno.
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