Votes taken by Zakira

  1. .

    I Genin Migliori

    VIII




    Il suo potente e velocissimo attacco portato con il braccio sinistro con l’intenzione di colpire con il suo pugno il volto dell’avversario, andò a buon fine. Con la sua stessa mano poté costatare, grazie al flusso di chakra che aveva ormai inondato il suo intero corpo, come quello sarebbe stato il primo di una serie caratterizzati da un estrema potenza tale da farlo forse frenare e arrendersi, facendo finire definitivamente quel combattimento. L’obbiettivo di Asami era quello di tramortirlo ma non ucciderlo poiché la sua cattura significava accedere ad informazioni che all’Accademia, e non solo, erano vitali. Ma la forza che ormai guidava il suo corpo era inarrestabile, muovendosi quasi meccanicamente verso la direzione dell’uomo e sferrargli un altro dei suoi micidiali attacchi. Forse il più potente, aprendo la mano il più possibile e sferrare quello che, con la sua forza, avrebbe dovuto rappresentare l’ultimo del loro scontro ormai andato troppo per le lunghe. Un colpo lento ma che avrebbe ricordato per tutta la vita. Quell’attacco tanto potente quanto lento, da far rendere conto allo stesso arciere della sua pericolosità e avendo tutto il tempo per schivarlo, eseguì una piroetta sotto lo sguardo sbalordito della giovane donna.

    Non è possibile… l’ha schivato!

    Nonostante i potenti colpi ricevuti, ebbe ancora la volontà di schivarlo, quasi come se volesse prenderla in giro e dimostragli che era più resistente e forte di quel che in realtà mostrava. Mentre il palmo della mano, carico di chakra, si apprestava a colpire l’aria, la mente della giovane donna ipotizzò che il nemico molto probabilmente era molto più forte di lei. La Hoshiyama lo aveva sottovalutato e lui stesso si fece colpire per dimostrarle che la sua forza non sarebbe bastata nemmeno per catturarlo.

    !!!

    Si stava rilevando una preda più difficile del previsto sfuggendo agli attacchi della genin della foglia. Così nuovamente si allontanò da lei, ricercando quella distanza così da poterla attaccare con le sue frecce. O almeno così pensava, assumendo sul volto un’espressione interrogativa nell’osservare lo spezzare dei sigilli.

    Ma…?

    In un attimo di fronte a sé comparve una grossa palla di fuoco coprendo così la visuale di Asami che fino a quel momento era puntata sulla figura dell’arciere. Un attacco che la prese alla sprovvista tanto da restare bloccata dinanzi a quell’ammasso di lingue di fuoco e al loro calore che si avvicinava minaccioso sempre più. Dallo sgomento, cercò di coprirsi incrociando le braccia davanti al suo viso prima che il suo corpo impattò con le fiamme della palla di fuoco. Il calore si propagò su tutto il suo corpo e la sua candida pelle iniziò a bruciare nella parte più arrossata, soprattutto all’altezza delle braccia. [SD1]
    Smorzando un urlo tra i denti, la ragazza dai capelli rossi osservava con sguardo severo davanti a sé le fiamme che sparivano man mano allarmandosi alla vista dell’arciere pronto a scoccare le sue frecce.

    Devo spostarmi da qui!

    Accumulò parte del chakra negli arti inferiori, così da spostarsi più velocemente e schivare l’imminente attacco ma improvvisamente percepì una leggera fitta all’altezza del fianco spostando lo sguardo e vedendo come la precedente freccia conficcata al suo corpo si spostò da sola, come se fosse stata tirata all’indietro con un filo dall’arciere? Ma era legata per davvero da un filo invisibile oppure era controllata a distanza dall’arciere stesso? Una risposta a quel quesito che non avrebbe trovato esito, spostando nuovamente l’attenzione alle tre frecce che si spostavano pericolosamente verso la sua direzione.
    Come presa dall’adrenalina, il corpo della genin si lanciò velocemente verso la sua destra evitando quelle frecce, ignorando le ferite che aveva appena riportato. In realtà era il suo stesso organismo che, curato dal chakra e alleviato parte da quei dolori, riuscì ad essere così scattante, nonostante ancora le bruciature presenti sulle sue braccia. Diverso fu invece per il braccio sinistro che per lo sforzo compiuto in precedenza sembrava a fatica rispondere ad un suo comando. Con quella cura istantanea sembrava guarito del tutto, come la ferita riportata al fianco destro rimarginandosi man mano, bloccando quella lieve ma fastidiosa fuoriuscita di sangue. [SD2]
    Purtroppo la pelle bruciava ancora ma per Asami canalizzarle le energie curative rilasciate dal sigillo in quella fase di combattimento tanto accesa risultava per lei già un gran risultato.

    ...mi chiamo Hae.

    La ragazza della foglia riuscì a sentire solo quelle parole rialzandosi da terra senza nessun altro tipo di dolore, se non quel leggero fastidio causato dalla bruciatura.

    Non mi interessa come ti chiami. Però so solo una cosa…

    Repentinamente prese due kunai dal marsupio li avrebbe lanciati entrambi all’altezza del petto. [SA1] Consapevole di aver dato via ad un attacco banale e facile da schivare, in realtà l’attenzione di Asami si sarebbe subito concentrata sulla figura dell’arciere che non appena avesse schivato avrebbe lanciato due spiedi all’altezza del ginocchio e caviglia portante in modo da perforarne o lacerarne i legamenti così da bloccarlo. [SA2]
    Subito dopo si sarebbe fiondato su di lui più veloce che mai, grazie anche all’utilizzo del chakra, estraendo con la mano destra un ulteriore kunai ed utilizzarlo come pugnale. [SG] Quando si sarebbe trovata a pochi centimetri da lui avrebbe caricato il braccio destro con l’intenzione di pugnalarlo al fianco sinistro ma con un movimento repentino del polso e una leggera rotazione del busto [SG] avrebbe direzionato l’arma diagonalmente, dal basso verso l’alto, da destra verso sinistra.
    Il kunai così facendo avrebbe procurato un profondo taglio che andava dal fianco sinistro al petto destro. [SA3]

    … La volontà della foglia è più resistente delle tue frecce.
    [TA]


    La stessa che avrebbe guidato la giovane in quel momento pur di vincere quello scontro.
    Continuando a ruotare il busto, trovandosi quasi con le spalle al volto dell’avversario, avrebbe usato la gamba destra come perno con l’intenzione di colpire l’avversario all’addome con un calcio compiuto con la gamba sinistra. [SA4]
    [Ipotetica 1]
    Se l’avesse colpito avrebbe usato la gamba sinistra come perno usando il corpo dell'avversario comeappoggio, ruotando poi il busto verso destra e colpire l’avversario con un calcio all’altezza della parte destra del volto. [SA5.1]
    [Ipotetica 2]
    Se non l’avesse colpito non appena il piede sinistro avrebbe toccato terra la ragazza avrebbe usato come perno la medesima gamba per compiere un ulteriore rotazione del busto e calciare in direzione del suo braccio destro. [SA5.2]







    Asami Hoshiyama

    Statistiche Primarie
    • Forza: 475
    • Velocità: 400
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 400
    • Concentrazione: 400
    • Intuito: 400
    • Precisione: 400
    Chakra
    12.5/40
    Vitalità
    7.75/14
    Slot Azione

    1. Lancio Kunai

    2. Lancio Spiedo

    3. Fendente

    Slot Difesa

    1. Danno

    2. Spostamento

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Attivazione cellulare

    2. Vento della Foglia

    Note

    Attivazione TS: 2/3 round
    Vitalità extra: 3/3
    Insensibile: Ustione 1/2 Leggera: 0.25/0.50
    Slot Azione Extra ricevuti dalla TA Vento della Foglia:
    SA4: Calcio
    SA5: Calcio
    Energina Vitale: 23.75
     




  2. .

    I Genin Migliori

    VII




    I due accademici si trovarono faccia a faccia con l’arciere del gruppo terroristico che, dopo il micidiale colpo ricevuto da Asami, concentrò dapprima la sua rabbia nel lancio di una freccia in una direzione apparentemente innocua. Entrambi i genin però sapevano che in quella medesima zona dovevano trovarsi i civili guidati da Kyoujiro nella speranza di ritrovare riparo da altri eventuali attacchi verso la piazza che si trovava proprio dinanzi al palazzo accademico. Un azione che non fu indifferente alla giovane della foglia che prontamente lanciò a sua volta un kunai verso la freccia in modo da terminare o deviare la sua direzione. Una tattica ben riuscita e passando subito all’attacco del nemico con l’intento di neutralizzarlo.
    La genin arrivò alle spalle dell’arciere ma lui fu più scattante evitando la presa parandosi con l’arco che fino a quel momento aveva usato solo per lanciare le sue frecce.
    Il suo sguardo si fece serio alla sua provocazione, tramutato poi in rabbia ascoltando quella riferita al suo Infuin, il sigillo che non solo rendeva il suo viso ancora più particolare ma che era frutto nel suo impegno nell’apprendimento di una delle tecnica segrete del villaggio della foglia. La stessa che aveva in possesso la leggendaria figura del Quinto Hokage, Tsunade, e che poteva risultare grazie alla sua proprietà di rigenerazione cellulare.
    Ma se il suo obbiettivo era quello di strappare un sorriso alla giovane donna, il suo contrattacco era decisamente meno amichevole cercando di colpirla con all’arco, utilizzato per quell’occasione come un bastone, alla sua tempia sinistra. Inaspettato ma non così difficile da schivarlo, Asami si spostò leggermente solo per evitare il colpo. [SDI]

    Un tatuaggio, dici?

    Un sorriso beffardo si disegnò sul suo volto, rilasciando istintivamente il chakra che lo stesso sigillo accumulava costantemente. Dentro di sé, una forza che da tempo non avvertiva e che il suo avversario avrebbe avuto modo di assaggiare nella sua forza più pura. [TS]

    Adesso vedrai!

    Incurante del secondo attacco dell’arciere, la genin ruotando leggermente il busto e piegando il braccio sinistrò iniziò a caricare la sua offensiva. Non la fermò nemmeno la freccia che lo stesso nemico aveva usato a mò di freccia in direzione del suo ventre. Un attacco che il suo corpo riuscì a reggere senza alcuna conseguenza, non solo per il corpetto in cuoio. [S&M]
    Caricando il suo braccio sinistro avrebbe colpito in pieno il volto dell’avversario utilizzando tutta la forza che in quel momento scorreva dentro di sè, grazie anche rilascio del sigillo e che lo avrebbe scaraventato a diversi metri da lei. [S&M]
    Se la sua controffensiva fosse andata a buon fine, Asami si sarebbe spostata subito verso la sua direzione [SG] .
    Durante la sua corsa, la giovane donna avrebbe portato il braccio destro all’indietro e solo in prossimità del nemico avrebbe rilasciato un micidiale colpo con il palmo della mano, che come il colpo precedente lo avrebbe scaraventato per diversi metri in una micidiale come il precedente molto più potente e che come il precedente avrebbe scaraventato il nemico verso una direzione ben precisa, verso la strada sottostante. [ST]
    Se steso, la genin di Konoha lo avrebbe raggiunto compiendo un ampio salto, posizionandosi a pochi passi dalla sua testa. [SAII]

    Qual è il vostro obbiettivo? Chi vi ha informati?






    Asami Hoshiyama

    Statistiche Primarie
    • Forza: 475
    • Velocità: 400
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 400
    • Concentrazione: 400
    • Intuito: 400
    • Precisione: 400
    Chakra
    21/40
    Vitalità
    12/14
    Slot Azione

    1. S&M

    2. Salto

    3. ///

    Slot Difesa

    1. S&M

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Attivazione TS

    2. Palmo Distruttivo

    Note

    Attivazione TS: 1/3 round
    Vitalità extra: 3/3




  3. .

    I Genin Migliori

    VI



    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri


    Gli occhi della genin erano puntati verso il suo avversario mentre avanzava velocemente verso di lui. Solo a quella distanza ravvicinata notò come il volto dell'arciere era coperto da una maschera, aiutandolo a mantenere segreta la sua identità ai due genin. Anche se con difficoltà ebbe modo di parare l'attacco portato dal suo compagno di squadra ed era proprio in quel momento che entrò in gioco la ragazza dai capelli rossi. Riuscì a colpirlo in pieno, all'altezza dello zigomo, ma purtroppo non bastò a rompere la maschera che lo proteggeva. Quello però bastò a metterlo al tappeto, sentendolo imprecare mentre si rialzava. Sul volto della giovane donna un lieve sorriso di soddisfazione ripensando a quel gioco di squadra improvvisato.

    Sei in svantaggio numerico, è inutile continuare a combattere. Arrenditi!

    Furono le uniche parole della donna, intenzionata a fermarlo senza dover ricorrere nuovamente alla notevole forza dei suoi pugni. L'obbiettivo dei due genin però non era ucciderlo ma piuttosto avrebbero potuto provare a catturarlo rappresentando, insieme a quelle che già avevano avuto modo di consultare, una fonte di informazioni.

    I civili sono stati radunati in quella zona, vero?

    Non arrendendosi, come per compiere la sua ultima azione durante quella missione volta al caos, l'arciere puntò verso una direzione a tratti casuale. Le parole, però, che accompagnarono quel gesto furono raccapriccianti, tanto da generare una scarica di brividi lungo la sua schiena. Nemmeno il tempo di voltarsi nella direzione da lui indicata che l'arciere preparò una freccia che lanciò subito dopo, sotto gli occhi dei due genin. Una traiettoria così diversa da come lei lanciava solitamente le sue armi da lancio. Ciò che le sue orecchie però percepirono fu il suono tipico di una cartabomba pronta ad esplodere.

    No!

    Sempre più in alto viaggiava la freccia, quasi da sembrare il suo movimento innaturale, pronta a colpire il punto da lui indicato. Ciò però non sarebbe successo. O almeno così pensava la ragazza della foglia impugnando un kunai preso dal suo marsupio.

    Devo fermarla.

    Con lo sguardo rivolto verso l'alto cercò di proiettare la traiettoria del suo lancio, cercando di scontrarla con quella della freccia già lanciata. Usando un minimo di forza in più, grazie anche all'utilizzo del chakra, lanciò il kunai con la speranza di intercettare la freccia e deviare così la sua traiettoria. L'arma lanciata da Asami avrebbe compiuto una traiettoria più o meno lineare, con l'intento di colpire l'arma del nemico. Avrebbe avuto fortuna? [Nota]

    Il tuo obbiettivo siamo noi, non quelle persone innocenti!

    Non guardando l'esito del suo tentativo di deviare la freccia, si voltò velocemente in direzione del nemico con lo sguardo ricolmo di rabbia. L'avversario, nonostante la botta ricevuta, non si arrese optando per uno scontro ravvicinato. Il primo colpo, verso il ninja di Oto, era stato compiuto proprio con quell'arma che fino a quel momento aveva utilizzato solo per i suoi attacchi in lontananza. Subito dopo si spostò ma fortunatamente gli occhi di Asami avevano intravisto la sua figura, oltre a quella del suo compagno di squadra che in quel momento si ritrovò faccia a faccia con il nemico.

    ...

    Scelse il suo avversario temendo, forse, la ragazza dopo aver incassato quel pugno. Non sapeva il perchè di quella scelta ma ella non si tirò indietro, cercando di avvicinarsi a lui.
    Di fatto il suo corpo si mosse più velocemente del solito cercando di raggiungerlo alle spalle, passando alla sinistra del ragazzo otese. [SAI]]
    Una volta arrivata alle spalle dell'arciere, avrebbe portato il braccio sinistro all'altezza del collo dell'avversario mentre il destro all'altezza dell'addome e portandolo a sè, racchiudendolo in una morsa. Una presa decisamente micidiale, con l'intento non solo di immobilizzarlo ma anche di indebolirlo, [SAII + TA]]]
    Avrebbe continuato a stringere il corpo dell'avversario con le sue esili ma potenti braccia, nella speranza di una sua resa imminente. [SAIII]]

    Sappiamo per chi lavori e questo attacco non è stato un caso. Chi vi ha informati? E' stato il messo del Daimyo?

    Se mai fosse riuscita ad intrappolare il nemico con la sua presa, quelle sarebbero state le parole pronunciate dalla genin, avvicinandosi al suo orecchio destro. Per l'arciere, in quella situazione, era impossibile vedere il suo sguardo ma dal suo tono avrebbe potuto percepire la sua rabbia nei suoi confronti, alimentata soprattutto dal suo tentativo di colpire i civili con la freccia scoccata poco prima.
    Ma soprattutto la donna avrebbe avuto la risposta ai suoi dubbi rivolti in quel momento sull'onestà del messo del Daimyo e che non ebbe modo di condividere con il suo compagno di squadra.


    Asami Hoshiyama

    Statistiche Primarie
    • Forza: 475
    • Velocità: 400
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 400
    • Concentrazione: 400
    • Intuito: 400
    • Precisione: 400
    Chakra
    32.25/40
    Vitalità
    13.75/14
    Slot Azione

    1. Spostamento

    2. Presa

    3. Presa

    Slot Difesa

    1. Lancio Kunai

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Colpo Stremante - Tsukareru Kogeki

    2. ///

    Note








  4. .
    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami


    Mai come quella volta aveva minimamente pensato di ritrovarsi in quella situazione. O per meglio dire dinanzi ad una creatura così spaventosa. Il percorso di vita che aveva scelto era tortuoso ma quei tratti mostruosi era troppo anche per le sue fantasie più intime. Il volto della Hoshiyama era terrorizzato a quel ritrovamento del tutto inaspettato. Era sicura che in quella casa non avrebbe trovato nessun essere vivente, se non alcuni insetti che si erano appropriati dell’abitazione. La tranquillità nel suo animo sparì completamente ma cercò di non abbandonarsi totalmente alle sue emozioni primordiali. Lo scopo di quella missione era quello di cercare indizi e, ricordando le parole dell’Hokage prima della partenza, lo scontro era da evitare.

    §Chi sarà mai...§

    I tratti erano inquietanti ma in lei vedeva ancora qualcosa di umano. Colpirla non sarebbe servita a niente se non spaventarla ancor di più, anche se all’apparenza non sembrava nascondere chissà quali abilità. Forse il suo “potere” era concentrato sul suo viso. In quel caso su Asami aveva avuto effetto, lasciandola senza parole e inerme. Sperava in una risposta positiva alle sue domande, del tutto innocenti e poste al solo scopo di stemperare la tensione che si era creata sulle sue spalle. Ma ciò che i suoi occhi avevano assistito, non avevano fatto altro che turbare ancor di più quell’animo tormentato.

    §!!!§

    La testa iniziò a ruotare, fino a raggiungere una posizione impossibile da raggiungere. In quel silenzio solo un sottile ma rumoroso suono riecheggiò nell’aria. Portò istintivamente la mano al suo collo, come per controllare se quel suono non provenisse dal suo. Ancora più inquietate però fu il suo sorriso. La genin della foglia cercò di decifrarlo. Era una risposta? Era disposta a collaborare?

    - M-ma…!? -

    Niente di tutto poiché in quell’istante sfoggiò delle lunghe e affilate unghie che, osservandole con più attenzione, sembravano dei veri e propri artigli. Se il suo pensiero su di lei era quello di un innocente essere umano dal volto a dir poco irreale, quello che lei aveva mostrato alla kunoichi erano delle vere e proprie armi.
    Si trovava ancora a terra quando la creatura sferrò un attacco proprio con quegli artigli, prendendola alla sprovvista. La creatura voleva combattere e, molto probabilmente, uccidere la giovane kunoichi, che nel frattempo con una capriola all’indietro schivò l’attacco, spostandosi di circa 5 metri per poi rimettendosi subito dopo in piedi. [SDI]Riflessi Rossa +1 Tacca; Consumo: 0.25 Basso

    - Credimi! Non voglio combattere… -

    La sua offensiva però continuò costringendo alla ragazza a schivare nuovamente. Per fortuna, rispetto al primo attacco la sua posizione fu nettamente migliore a quella precedente e schivandolo, compiendo alcuni passi all’indietro senza alcuna difficoltà, notò come la sua altezza era nettamente superiore rispetto a quello della creatura. Poteva essere quindi una giovane donna, da come aveva ipotizzato fin dall’inizio merito anche di quei lunghissimi capelli neri. [SDII]
    Ma i suoi attacchi sembravano quasi imprevedibili, tanto da non abbassare la guardia nemmeno una volta e osservando con attenzione i suoi movimenti. Stava per sferrare un terzo attacco mentre sul volto della Hoshiyama si dipinse una smorfia di disapprovazione. Con quell’imprevisto stava solo perdendo tempo ritrovandosi, contro la sua volontà, in un combattimento del tutto inaspettato. Come inaspettato fu proprio il ritrovamento di quella creatura. Perchè era chiusa in quella stanza? E per quale motivo aveva attaccato la ragazza, che non aveva mostrato ostilità verso di lei, con così tanta violenza? Stava forse proteggendo qualcosa?

    - … -

    Numerose domande gli frullarono nella testa mentre con facilità evitò anche il terzo assalto compiuto dall’inquietante donna, più pericolosa che mai. Con un semplice movimento e sposando il busto, si ritrovò alla sinistra del nemico. [SDIII]
    Era inutile parlare con lei poiché come sua risposta avrebbe ricevuto nuovamente una serie di attacchi. Voleva evitare qualsiasi tipo di combattimento, come aveva ordinato l’Hokage ma data la situazione in cui si era ritrovata questo non era più possibile. Non poteva estorcere informazioni poiché, da quel che aveva potuto comprendere, quell’essere non sapeva parlare. O non voleva. Lottare era l’unico modo per sopravvivere e scoprire cosa si nascondeva dietro quella porta. Allo stesso tempo però aveva timore di combattere contro quella creatura dalle unghie affilate e da chissà quali altre abilità nascoste. Con la furia con cui attaccava non sembrava del tutto incosciente, anche se le sue cariche non avevano una strategia precisa. Il suo scopo era solo quello di ferire mortalmente o allontanare l’intruso da quella casa. Un combattente in quella situazione poteva benissimo sconfiggerla usando l’intelletto. Per Asami sarebbe bastato quello per metterla fuori gioco e l’unica cosa da fare era quello di distruggere l’unica arma che il mostro aveva a sua disposizione. Gli artigli sembravano resistenti ma non poteva averne la certezza se non provare.
    Subito dopo aver schivato l’attacco, da quella posizione sembrava più facile colpire uno dei suoi arti superiori. Avrebbe quindi alzato leggermente la gamba sinistra per poi colpire il braccio sinistro della “donna” con una ginocchiata. Se fosse andata a segno il suo braccio avrebbe avuto qualche problema a livello motorio rendendo più difficile il suo utilizzo. [TA + SAI]

    Ipotetica 1
    Se l’avesse colpita, avrebbe sfruttato quegli attimi di dolore dopo la botta ricevuta per estrarre , con la mano sinistra, un kunai. Compiendo un veloce movimento del braccio, avrebbe inferto un fendente, dal basso verso l’alto, cercando di colpire gli artigli della donna. [SAII-1] Successivamente avrebbe sferrato un calcio veloce e piuttosto potente, posizionando il piede destro a martello, puntando al centro dell’addome e cercando di scaraventarla di qualche metro lontano da lei. [SAIII-1]Velocità Rossa + 1 Tacca; Forza Rossa + 2 Tacche; Consumo: 1 Basso

    Ipotetica 2
    Se la creatura avesse schivato la ginocchiata con qualche passo all’indietro, la kunoichi avrebbe teso di più quella stessa gamba cercando di colpirla con un calcio ben assestato all’altezza del mento [SAII-2]Forza Rossa + 2 Tacche; Consumo: 0,5 basso . Successivamente avrebbe sferrato un secondo calcio con la gamba destra alla bocca dello stomaco. [SAIII-2]

    Ipotetica 3
    Se invece la creatura avesse schivato la ginocchiata abbassandosi e facendo passare la gamba sopra la sua testa, la Hoshiyama, con un cambio di rotazione del bacino, avrebbe cercato di indirizzare il nuovo attacco nell’intento di colpirla dietro la testa con un colpo di tallone [SAII-3]. Se colpita e presa alla sprovvista dal colpo ricevuto, la genin avrebbe preso dapprima il braccio sinistro, afferrandola con la mano destra, della creatura e successivamente quello destro, con l’altra mano, e li avrebbe portati dietro la schiena della creatura. Il braccio sinistro sarebbe stato tirato verso destra, così come quello destro verso sinistra, bloccando gli arti in una posizione quasi impossibile da liberarsi con un semplice movimento, dato anche lo sforzo fisico che la stessa Asami stava compiendo solo per quell’attacco. [SAIII-3]Presa Rossa + 4 Tacche; Consumo: 2 Bassi; Danno: ½ Leggera
    Si sarebbe rivolta alla donna, con un tono pacato ma leggermente forzato per la presa che avrebbe cercato di mantenere per non lasciarla scappare.

    - Ti ho già detto che non è mia intenzione affrontarti… collaboriamo invece di lottare… inutilmente… -

    L’intenzione di Asami non sarebbe stata quella di combatterla per dimostrare chissà quali abilità. Forse la stessa genin era consapevole che contro di lei non avrebbe avuto scampo. Farla ragionare era l’unico modo per fermare la sua furia. Se in lei ci fosse stato anche un briciolo di coscienza umana, avrebbe potuto farla ragionare. Dopotutto si trovava in quella casa abbandonata da chissà quanto tempo, senza escludere l’ipotesi che fino all’arrivo di Asami non aveva avuto contatti con altri essere umani. Molto probabilmente ai suoi occhi la ragazza dai capelli rossi rappresentava un intruso da cacciar via. Non aveva la minima idea sullo sviluppo biologico di quegli artigli. Forse si trattava di una mutazione genetica o qualche strana abilità da lei posseduta e sviluppata nel tempo, rappresentando l’unica arma in suo possesso.
    Solo se avesse comunicato alla genin della foglia a parole o qualsiasi altro mezzo di comunicazione la sua volontà di collaborare, la ragazza non avrebbe esitato nel lasciarla andare, allentando man mano la presa. Dopodichè si sarebbe posizionata davanti a lei rivolgendogli un sorriso, a tratti leggermente forzato per l’effetto di quel tremendo sguardo che ancora gli avrebbe provocato timori. Ciò nonostante gli avrebbe rivolto la parola nel modo più gentile possibile così da non spaventarla e cercando di metterla a sua agio.

    - Scusami per prima… Non era mia intenzione colpirti però… mi hai spaventata attaccandomi all’improvviso… eheheh… -

    Avrebbe portato una mano dietro la testa grattandosi la nuca mentre con la sua risata cercava di stemperare la tensione che si era creata.

    - Dimmi… sei sola qui, vero?
    In lontananza ho visto delle luci… quello è il tuo villaggio? Potremmo raggiungerlo insieme, no? -


    Se nelle risposte la creatura avesse comunicato il bisogno di cure, Asami non ci avrebbe pensato due volte prima di avvicinare le sue mani all’altezza della testa, rilasciando un attimo dopo un’aura verde dalle proprietà curative. [TB]Consumo: 1 Basso; 1 Leggera guarita

    Successivamente si sarebbe incamminata verso la stessa porta da dove era sbucato quell’essere, sperando di non venir attaccata nuovamente e di trovare, osservando bene la stanza, qualche informazione in più su quella casa e su quella persona appena incontrata. Se avesse trovato qualche indizio utile, sia sul villaggio visto in lontananza che sulla persona che abitava in quel posto, avrebbe chiesto a lei, sperando in una sua risposta positiva anche riguardo a quel tema.
    Asami non l’avrebbe mai attaccata ma se la “donna” l’avesse attaccata nuovamente, si sarebbe preparata, con disapprovazione, al combattimento.


    Vitalità: 13/14
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Capriola all'indietro
    2: Schivata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Ginocchiata
    2: 1) Fendente;
    2) Calcio; 3) Colpo di tallone
    3: 1) Calcio; 2) Calcio; 3) Presa
    Slot Tecnica
    1: Arte della Contusione
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Respiratore ×1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Kunai × 9
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Spiedi × 9
    • Kit di Primo Soccorso × 1

    Note


    Le azioni nella tabella sono un pò confusionarie lo so. Ho cercato di metterle in Dataspoiler come ho fatto per il chakra ma non ci sono riuscita. Nel caso che è completamente illeggibile magari modifico e lo scrivo qui nelle note ^^'




  5. .
    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami




    Il chakra confluiva in corrispondenza del suo baricentro vorticosamente. L’energia era pronta per essere usata dalle genin che, con un singolo movimento, spezzò il sigillo della Tigre. Il flusso di energia si propagò attorno a lei, che con sguardo vigile osservò con attenzione ogni probabile cambiamento. La possibilità di essere stata intrappolata in un’illusione non era da escludere. Un ambiente fin troppo spettrale, così come le insolite luci in lontananza. Edifici che si stagliavano davanti a se, inglobati dall’oscurità della notte facevano da panorama. Il più vicino, oltre ad una modesta casa all’apparenza abbandonata, presentava un campo di terra e un grosso capannone. Ma tutto ciò che la circondava, dopo aver aspettato svariati secondi dall’attivazione della tecnica del Rilascio, restò invariato. Nessun cambiamento se non quello nel volto della Hoshiyama, un misto tra sollievo ma incomprensione su quello che le era accaduto poco fa. Contenta per non essere caduta all’interno di un’illusione e quindi più vulnerabile da un attacco nemico. Distinguere il reale dal falso, in quella circostanza, era il primo passo per rimettere insieme i pezzi di un puzzle distrutto. Il teletrasporto l’aveva portata in un luogo all’apparenza abbandonato ma la cattiva notizia era quella di dover affrontare quella difficoltà da sola. I due compagni di squadra che l’Hokage aveva scelto per quella missione erano totalmente scomparsi dalla sua vista, anche durante il teletrasporto. L’unico essere vivente che vide durante lo spostamento extra-dimensionale, fu la presenza di cane. Non sapeva chi fosse, non l’aveva mai visto prima ma in caso di ricomparsa era l’unico a comunicare eventuali notizie su cosa stava accadendo e trascinarla via da quel posto.
    Ma proprio in quel posto così misterioso poteva trovare indizi, soprattutto riguardo a quelle luci che si stanziavano in lontananza. Essendo reali e considerando la quantità di luci raggruppate molto probabilmente si trattava di un piccolo villaggio. L’unica cosa che poteva fare Asami in quel momento era esplorare, sempre con discrezione, l’intera area.
    Nonostante ciò non si fidava di quel luogo e la probabilità di cadere in qualche trappola nascosta era alta. Ma durante tutta la sua perlustrazione non si imbatté in complicazioni. Il terreno sembrava pronto per essere lavorato, ma sia nei pressi della cisterna d’acqua che dell’immenso granaio, non c’era la traccia di nessun attrezzo da lavoro. Tutto sembrava essere abbandonato a se stesso, lasciando quella casa in preda alle intemperie.
    Con lo specchietto in metallo cercava di osservare la presenza di una possibile forma di vita o qualunque cosa si muovesse all’interno del granaio.

    - Qui non c’è niente… -

    Parlò tra sé, forse per tranquillizzarsi, riponendo poi lo specchietto all'interno del suo marsupio mentre lo sguardo cadde dapprima sul terreno e successivamente verso l’entrata della casa. Sembrava anch’essa abbandonata e molto probabilmente c’erano più possibilità di trovare indizi all’interno della dimora che all’interno del granaio.
    La casa rappresentava per molti un luogo di riposo. Si condividevano gioie e dolori. La si usava per tutto, anche solo per avere un tetto su cui poter trascorrere la propria esistenza. Ovviamente una casa poteva nascondere anche terribili segreti. Ma in quel caso qualsiasi indizio, anche solo il nome di una strada o quello di una piccola locanda per Asami poteva essere vitale. Scoprire dov’era capitata era tra le sue prime preoccupazioni e perlustrarla era l’unico modo per scoprire la verità dietro a tutta quella storia. Si avvicinò silenziosamente nei pressi dell’ingresso della casa e lentamente aprì la porta. All’apparenza sembrava una normalissima abitazione, con solo diversi mobili all’interno delle varie stanze. Quando li aprì, con l’intenzione di cercare qualsiasi tipo indizio utile in quella circostanza, notò come erano completamente spogli e privi di qualsiasi oggetto.

    §Mmm...§

    Ma qualcosa, secondo il suo punto di vista, non quadrava. La casa era abbandonata, così come l’esterno con l’assenza degli attrezzi da lavoro ma il terreno era in ottimo stato per essere seminato e la dimora che nonostante il totale abbandono del luogo gli sembrava, ovviamente nei limiti, un po' troppo pulita. Particolare che non sfuggì alla kunoichi che le sembrò non poco insolito, a giudicare dalla circostanza.
    Gli mancava l’ultima porta della casa da aprire. Fino a quel momento, oltre agli armadi vuoti, non aveva trovato niente. Aveva riposto in quell’ultima stanza la possibilità di trovare qualsiasi cosa che facesse riferimento al villaggio che aveva intravisto in lontananza. Con estrema delicatezza la mano si avvicinò alla maniglia di quella porta per poi aprirla delicatamente. Una voce, e non solo, accolsero la ragazza dalla chioma rossa che restò paralizzata, guardando un punto fisso davanti a se prima di far spazio anche alla sua di voce.

    - AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!! -

    Frettolosamente fece dei passi indietro, con lo sguardo fisso su quella figura che gli comparve davanti. Così spaventata da inciampare, non capendo come, e ritrovandosi a terra. Rialzò velocemente il busto, mentre con le gambe, quasi come un movimento involontario, cercava di indietreggiare. Di colpo si fermò mentre con la mano tremante coprì il suo petto, senza alcun reale motivo.

    - Io… io chi sono!? T-tu piuttosto… Tu cosa sei!? Cosa ci fai qui!? In questa casa abbandonata! -

    Il respiro della genin continuava ad aumentare, generando un vero e proprio affanno. Il fiato corto causato dallo spavento si mescolò con quel dolore che l’aveva colpita non appena atterrò in quel luogo misterioso, che andava via via diminuendo. Il volto terrorizzato perse di colore, sbiancando alla vista di quel mostro.
    Occhi quasi fuori dalle orbite e l’espressione indecifrabile la facevano da padrona. Le uniche caratteristiche normali che aveva quell’essere erano i lunghi capelli neri, all’apparenza forse un po' rovinati e senza volume, e il naso. Gli occhi verdi della genin non riuscivano a distogliere lo sguardo da quella creatura e la sua bocca era semiaperta. Avrebbe voluto pronunciare altro, forse più per calmarsi e assicurarsi che il suo corpo rispondeva ancora ai suoi comandi, ma la sua mente, come la sua voce, era bloccata dal terrore impedendogli di generare o esprimere qualsiasi pensiero razionale. Tutto il suo corpo tremava sotto lo sguardo indecifrabile del mostro.
    La sua presenza in quella casa era inspiegabile. Da quanto tempo si trovava in quel posto abbandonato da tutti? Come si era ridotta in quello stato? E soprattutto cosa aveva intenzione di fare?
    Il sorriso di quell’essere poteva essere amichevole, vedendone la forma, ma al contrario poteva essere un ghigno di compiacimento nell’aver trovato una vittima per i suoi loschi scopi. Così come i suoi occhi che fissavano Asami, inerme ormai dalla paura.




    Chakra: 37/40
    Vitalità: 13/14
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Respiratore ×1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Kunai × 9
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Spiedi × 9
    • Kit di Primo Soccorso × 1

    Note
    -Dolore Medio: 2/2 round
    -Ingombro: 2/2 round


  6. .
    Narrato
    Parlato Asami
    Parlato altri


    Nuovi incontri

    I



    In una dimora, nella zona est della città di Konoha, una giovane kunoichi era alle prese con diverse spezie, poste una di fianco all'altra. I contenitori erano semplici e trasparenti, così da vedere con più facilità il contenuto di ognuno di essi. Chi era esperto sapeva benissimo che quelle erano erbe utilizzate soprattutto in medicina per la creazione sia tonici che antidoti. Alcuni di essi emanavano un odore fortissimo e qualsiasi esperto, o chiunque avesse delle abilità particolari, era in grado di riconoscerli senza il minimo sforzo.
    In quell'occasione però ad aiutarla c'erano anche le etichette poste su ognuno di essi, così da facilitare, durante il processo di creazione di qualsiasi tonico, l'individuazione degli ingredienti. Infatti non tutte le conoscenze erano in suo possesso ma che, grazie all'aiuto di innumerevoli appunti e libri sparsi per la scrivania, non ebbe però difficoltà a seguire la ricetta per quel tonico Coagulante. Era una nuova ricetta, rispetto a quella usuale, con alcuni ingredienti che non aveva sentito nominare nemmeno per sbaglio. Per fortuna oltre al nome specifico della pianta il libro riportava anche un'illustrazione di essa, rendendo più comprensibile la lettura. Tra quelli che erano già in suo possesso, molti contenevano pochi grammi. Altri invece erano del tutto vuoti.

    -Avrei dovuto controllare, prima di mettermi all'opera...-

    Nel frattempo l'acqua all'interno del pentolino, ormai consumato dal tempo e dal calore della fiamma, stava bollendo da pochi instanti. La mano di Asami si avvicinò alla manopola del piccolo fornellino a gas, girandola e affievolendo la fiamma, fino a farla spegnere. Era inutile continuare senza gli ingredienti a disposizione. Inoltre osservando bene anche il pentolino decise di cambiare anche quello. Il fondo interno era completamente rovinato, per non parlare di quello esterno che, consumato dalla fiamma che per anni l'aveva scaldata, si era completamente annerito. Prese un foglio e una penna segnando tutti gli ingredienti che mancavano alla sua personale dispensa. Tra le sue solite che utilizzava, scrisse anche altre completamente di nuove citate nel libro che quella mattina aveva consultato per il tonico.

    [...]

    Era una semplice giornata di sole con qualche nuvola bianca, totalmente innocua, che decorava il cielo azzurro. C'era un vento flebile ma quanto bastava per non soffrire il caldo che stava arrivando. Diverse erano le persone che passeggiavano per la via della città. Chi con dei bambini, chi altri invece, come lei, indaffarate con gli acquisti quotidiani. Una giornata tranquilla anche dal punto di vista emotivo dei passanti che vivevano la loro vita con tranquillità, cercando di non pensare al peggio. Ma lo sguardo della genin si spostava da un negozio all'altro alla ricerca di quello che faceva al caso suo. Aveva imparato a creare i tonici durante una missione ma solo una volta tornata a casa notò com'era difficile riconoscere le piante senza l'ausilio di un manuale. La biblioteca di Konoha si era rilevata la sua salvezza. Come i negozi che, quotidianamente, erano riforniti anche delle piante più rare. Senza di loro non avrebbe mai potuto esercitarsi con la creazione dei vari tonici. Avrebbe dovuto cercarli al di fuori delle mura del villaggio o meglio ancora costruire una serra personale. Avrebbe potuto anche comprare un negozio e fornire per lei stessa, e anche tutti gli altri, le piante o tonici e antidoti. Ma i tempi non erano maturi, soprattutto per quanto riguarda una conoscenza generale sulle piante.

    [...]

    Il negozio era ubicato in una zona tranquilla del villaggio della foglia. Passavano pochissime persone, molte delle quali continuavano a camminare nell'intento di raggiungere la zona più commerciale. Tra i pochi negozi lungo quella strada, quello che serviva ad Asami era quello meno in vista ma il più ricercato. Una porticina in legno scuro, realizzata probabilmente a mano, si differenziava tra le altre e osservandolo un pò più da vicino si poteva leggere anche il nome del negozio, "Da Sanako". La calligrafia intagliata su quella porta era elegante e, in realtà, indicava il nome della legittima proprietaria di quel negozio così particolare. Una volta entrati si potevano notare 6 scaffali, 3 per lato, in legno massiccio, con numerose ante, disposte uno di fianco e con numerosa merce che andava dai semplici tonici preconfezionati agli ingredienti e strumenti che servivano per il fai da te. Il bancone, dello stesso materiale degli scaffali, con avente intagliato in grosse dimensioni il simbolo del villaggio della foglia, divideva l'area destinata ai clienti con quella privata del negozio. Molto probabilmente alle spalle della donna c'era un piccolo laboratorio destinato alla preparazione dei tonici o alla coltivazione delle varie erbe medicinali. A primo impatto poteva risultare abbastanza ristretto come spazio. Infatti cinque era il massimo di persone che potevano sostare all'interno della farmacia-erboristeria. Ma risultava lo stesso accogliente e pratico, soprattutto per quanto riguarda la ricerca degli ingredienti o anche solo il fatto di comunicare con la proprietaria della piccola bottega.

    -Ciao Asami! Cosa ti serve?-

    Ad accoglierla era come sempre Sanako, una donna di età avanzata e molto probabilmente molto più anziana di sua madre considerando le numerose rughe tempestate sul viso. Nonostante gli abiti larghi e all'apparenza comodi, si poteva intuire, dal viso scavato, che la sua corporatura era esile. I suoi capelli, di un castano spento, erano raccolti in uno chignon abbastanza stretto e il suo viso non presentava un filo di trucco.

    -Ciao Sanako! Ho la lista di tutte le cose che mi servono. Ci sono delle piante che non mai sentito e visto prima...-

    L'incontro tra le due donne di generazioni differenti, avvenne molto tempo prima grazie allo zio che, conoscendo l'ambizione della nipote, non esitò due volte ad indicargli quel posto. Fin da subito si creò un feeling tra le due donne, accomunate dalla passione delle scienze mediche. Molti dei libri che lei aveva consultato in biblioteca gli erano stati consigliati da Sanako stessa. Dalle sue conoscenze, non solo sui tonici ma su tutto ciò che comprendeva la sfera medica, si poteva intuire che parlando con lei ci si stava confrontando con un medico dalle abilità impressionanti.
    Prendendo un paio di occhiali lesse velocemente la lunga lista scritta dalla ragazza dagli occhi verdi e in batter d'occhio si avvicinò alle spezie e erbe messe a disposizione su uno dei sei scaffali.
    Non ci mise molto a preparare i due sacchetti con all'interno i numerosi ingredienti. Aveva procurato anche una nuova pentola, sotto richiesta di Asami. Quest'ultima non poté uscire non contenta dal negozio che prendendo una di quelle erbe, forse tra le tutte la più costosa, iniziò ad ammirarla, continuando a camminare e ignorando qualsiasi passante che in quel momento avrebbe potuto camminargli di fianco senza che lei se ne accorgesse o semplicemente urtarla involontariamente.

    Edited by Zakira - 9/6/2021, 09:08
  7. .
    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri


    Il colloquio con l'Hokage era finito da un pezzo e poco dopo i tre Shinobi della foglia si appestarono a raggiungere l'indirizzo fornitogli da lui stesso. Era una missione di indagine. Il venir scoperti dava come risultato il fallimento della missione. La raccolta di più informazioni possibili era l'unico obbiettivo dei tre genin. Per fortuna il rotolo, già da quella notte, era stato già esaminato da due esperti, completandolo dalle varie parti mancanti. Oltre al ripristino del rotolo, si stavano occupando anche dello studio ed l'eliminazione del sigillo che avrebbe permesso l'infiltrazione del nemico, permettendogli così il furto del rotolo. Una vera fortuna la presenza di shinobi con tali conoscenze. Come anche la possibilità di ripristinarlo e riavere nuovamente i segreti tra le mura di Konoha. Arrivati, uno dei due era già all'opera con il rotolo davanti a se mentre l'altro, presentandosi con il nome di Masato, illustrò ai giovani il punto della situazione. A quanto pare il sigillo studiato non era altro che un sigillo. Ovviamente nessuno in quella stanza poteva sapere la vera destinazione ma già che erano riusciti a trovare un collegamento era un ottimo risultato. L'altro ninja invece si stava occupando del ripristino del rotolo e solo dopo che Masato rispose alla domanda di Youkai, lo osservò con occhio diverso. Infatti aveva numerose cicatrici sul volto abbastanza, anzi forse un po' troppo evidenti. Molto probabilmente tutto il corpo ne era pieno. Anche lui a quanto pare era un conoscitore dell'arte della Rinascita ma Asami arrivò a questa conclusione solo una volta che si apprestò a lasciare la stanza e rivolgere un ultimo sguardo su di loro.

    [...]

    Nessuno dei due sembrava allenato. Soprattutto il ragazzo. Troppo magro, molto probabilmente anche più di Asami ma sembrava un tipo sveglio. Sicuramente aveva aveva qualche asso nella manica adatta a quella missione. Osservava i due mentre riguardava da ultime cose che aveva nel suo marsupio. Essendo un aspirante medico, non aveva portato con se oggetti particolari. L'unica cosa che riteneva utile, oltre ai vari tonici che portava sempre con se, era il respiratore. Ebbe una strana sensazione quando lo vide. Non l'aveva mai usato prima di quel momento.

    Quando ritornarono all'interno della stanza, Asami vide un cambiamento radicale. Erano stati effettuati tutti i preparativi necessari per il teletrasporto. I numerosi sigilli erano stati posti fino a formare un cerchio. Era un po' timorosa nell'oltrepassarli e porsi al centro di essi. Ma questa missione non era per conto di qualcun altro. La missione riguardava Konoha, i segreti che erano stati sottratti ingiustamente e la sicurezza dell'intero villaggio e dei suoi abitanti. Lei lo aveva consultato solamente per apprendere la tecnica della Rinascita. Le note e nozioni incise dal Quinto Hokage erano non solo un bene prezioso ma anche una miniera d'oro per qualsiasi ninja medico. Infondo Tsunade era stata la più gande ninja medico di tutti i tempi.

    Ma che diritto aveva Asami nel leggere quel rotolo? Nessun diritto ma la sua curiosità nel leggere alcune delle nozioni mediche, scritte dal quinto Hokage in persona, era stata più forte del senso di responsabilità che avrebbe dovuto avere quel giorno nei riguardi del villaggio della foglia e dei suoi segreti.

    Se ne era pentita? No e in quell'occasione le informazioni che aveva a disposizione, almeno per quanto riguarda l'Arte della Rinascita, potevano risultare più utili del necessario. Gli altri due compagni di squadra, da quello che aveva capito, facevano parte entrambi di un clan riconosciuto dal mondo ninja e, anche in quel caso, le loro conoscenze e i segreti sui loro i rispettivi clan, potevano risultare vitali. Sempre se ne erano a conoscenza.

    La Hoshiyama entrò per ultima all'interno del cerchio guardandosi intorno. Si era già teletrasportata in un'altra occasione, precisamente durante l'attacco di Cantha. L'altra volta non aveva accusato nessun malessere, come invece aveva anticipato Masato.

    Improvvisamente tutto intorno a lei iniziò a distorcersi, come se fosse stata risucchiata in un luogo extradimensionale. Lanciò uno sguardo su Murasaki e Youkai ma, inspiegabilmente erano spariti dalla sua vista. Tutto intorno a se diventava sempre più astratto mentre un urlo attirò la sua attenzione.

    §Murasaki!? Youkai!?§

    Quella voce non apparteneva a nessuno dei due. Dal tono sembrava quella di Masato. Ma cosa stava succedendo? Gli altri due compagni di squadra dov'erano andati?

    Domande che la giovane aspirante medico si pose mentre, attorno lei, numerose immagini veniva proiettate senza nessun senso logico. Alcune erano ben visibili ma cambiavano improvvisamente ad altre invece più enigmatiche o semplicemente prive di significato. Il tutto dava quasi una visione quasi epilettica. Anche il suo aspetto, a volte, si distorceva mantenendosi comunque elastica. Fino a quando divenne tutto buio. Le stesse gambe della kunoichi, prima sospese nell'aria, stavano in quel momento toccando qualcosa di solido. Ma ciò che in quella dimensione vide, la disorientarono troppo fino a fargli perdere l'equilibrio, cadendo rovinosamente a terra. Non era stata proprio una bella esperienza, rispetto alla prima volta che aveva aveva utilizzato quel “mezzo di trasporto”, e guardandosi in giro cercava di capire dove il suo corpo fosse stato teletrasportato.



    Chakra: 40/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Kunai × 9
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Spiedi × 9
    • Kit di Primo Soccorso × 1

    Note
    ///




    :ph34r:
    Dopo un lungo periodo di assenza sono tornata. Ho fatto un recap dei post precedenti prima di descrivere l'arrivo, giusto per riprendere un pò la mano
  8. .
    Lacuna Coil - Comalies

  9. .
    Bentornato Shu! :)
  10. .
    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri


    Il padiglione numero 4 era totalmente diverso da quello che aveva appena superato. Numerosi i giochi che la circondavano che, a differenza della prima stanza, poteva vedere tranquillamente, grazie alla luce artificiale. Giocattoli di tutti i tipi e gli unici esseri viventi che si trovavano all’interno di essa non erano altro che Kitori ed Asami. O almeno così credeva la giovane Hoshiyama non prima di aver incontrato l’unico essere che, oltre a loro, aveva la capacità di parlare. Alto quasi 3 metri, un orso gigante si rivolse ai due accademici con fare gentile. Lo sguardo della genin diventava sempre più perplesso, soprattutto osservando la stranissima incisione cucita sul suo addome. Cosa voleva dire quella parola? Aveva a che fare con la probabile chiave presente all’interno della stanza?
    Nonostante ciò, come fece il kiriano, anche la kunoichi della foglia si presentò cercando di di risultare agli occhi del tenero orso il più amichevole possibile, sperando di capirci di più su quella incisione.

    -Piacere di conoscervi! No no, non ci sono chiavi qui, ma ci sono tanti giocattoli. Giochiamo, giochiamo! Possiamo cominciare a giocare a nascondino.-

    A quanto pare all’interno di quella stanza, come aveva dichiarato l’orso davanti a loro, non c’era nessuna chiave. La diciannovenne cercava di mantenere il solito sorriso ma dentro di sè aveva avvertito, in quel momento, una forte delusione. Non in tutti i padiglioni era presente la chiave e la sfortuna aveva deciso di ritrovarsi in quello sbagliato. Diede un’altra veloce occhiata alla stanza e ai giochi che la decoravano. Ma, dal suo punto di vista, era inutile perdere tempo in una stanza dove mancava l’oggetto tanto desiderato. Lasciare di punto in bianco il padiglione poteva risultare rischioso. L’orso aveva li aveva accolti dimostrandosi simpatico ma, in quell’occasione, lavorava per il Re dell’Inverno. Il suo abbandono improvviso poteva irritarlo, quindi doveva andarsene al momento giusto. Improvvisamente il giovane ragazzo dalla chioma bionda, si rivolse all’orso. Istintivamente il volto della giovane Hoshiyama si spostò su di lui con aria stranita. Cosa aveva in mente? Non aveva sentito le parole del gigantesco peluche?
    Gli accennò un sorriso piuttosto forzato all’orso, allontanandosi poi da lui. Avvicinando il suo volto a quello del kiriano, cominciò a guardarlo dritto negli occhi. La sua voce, quasi sussurrata, era ferma e il suo volto era impassibile. Quello che i due dovevano fare era uscire da quel padiglione.

    -L’hai sentito, no? Qui non c’è nessuna chiave. Andiamo via.-

    -Non ci credo la chiave deve essere qui. O l'orsetto ci prende in giro o non lo sa davvero. Io direi di accettare e giocare a nascondino, così possiamo cercare la chiave e proviamo anche a cercare un giocattolo a forma di elefante. Se non troviamo niente potresti trasformarti in elefante? Tu che ne pensi? Sei d'accordo?-

    Diversamente da come la pensava la genin di Konoha, Kitori non credeva alle parole del peluche volendo, con la sua caparbietà, indagare all’interno della stanza e sperando di trovare la chiave da loro ambita per fermare quella macchina infernale. Ma a cosa serviva cercare un peluche a forma di elefante? Forse era collegato alla parola incisa sul busto dell’orso? Il ninja di kiri aveva visto qualcosa oltre a quella scritta senza senso? Aveva intuito la soluzione a quello che sembrava un vero e proprio indovinello?
    Ma nonostante le parole dello shinobi del Paese dell’Acqua la ragazza dagli occhi color verde smeraldo era contrariata a quella decisione ma allo stesso tempo ciò che affermava il giovane ragazzo poteva essere una possibilità. Ma non comprendeva appieno il suo ragionamento.

    -Possiamo provare. Anche se, secondo me, non riusciremo a trovarla… Piuttosto… perchè dovrei trasformarmi in un elefante?-

    Ma il suo compagno di squadra aveva rivolto lo sguardo verso il gigantesco peluche, parlandogli.

    -Siamo d'accordo per il nascondino!-

    §Ma…!§

    Con sguardo quasi infuriato, guardò il kiriano che si mosse non appena l’orso coprì i suoi occhi che le enormi zampe. L’aspirante medico, restando con il dubbio sull’ultima affermazione dello shinobi, fece lo stesso spostandosi dall’altra parte del padiglione. Come Kitori, anche lei si avvicinò ad un mucchio di giocattoli alla ricerca sia della chiave che del peluche a forma d’elefante proprio come chiese. Smise di cercare tra i vari oggetti non appena l’orso arrivò al numero “7”. In quel frangente si rifugiò in un posto abbastanza al coperto aspettando l’azione dell’orso e, al contempo, cercando ciò che le serviva davvero per fermare il piano diabolico del proprietario di quella fabbrica.

    §...§

    Ciò che non comprendeva la ragazza furoni le ultime parole del ragazzo dalla chioma bionda.
    Perchè mai doveva trasformarsi in un elefante? Perchè non le aveva spiegato nulla? Per il suo bene, doveva davvero seguire il consiglio di Kitori?
  11. .
    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri



    §...§

    La palla di fuoco lanciata da Asami raggiunse le tecniche delle altre kunoichi. Nel mentre, la sfera incandescente dell’Hentai Ninja Kamen, formata solo da biancheria intima, si avvicinava pericolosamente. Per sua sfortuna incontrò la combo generata dalle accademiche non raggiungendo il suo vero obiettivo, cioè lo stilista. L’impatto tra i due attacchi fu devastante ma la combo ebbe la meglio. Lo sguardo della giovane Hoshiyama rimase dritta sull’esplosione. I suoi occhi verde smeraldo riflettevano il colore rosso fuoco della tecnica che man mano spariva per dare spazio al fumo generato dal tremendo scontro. Una sottile e innocua pioggia di fuoco cadeva sulle loro teste. Il suo sguardo scrutò quello che quel giorno non fu solo un luogo che ospitava un grande evento ma una vera e propria arena. La leggera pioggerellina infuocata trasformò quel luogo donandogli, in qualche modo, un’atmosfera quasi romantica. Ma la figura dell’uomo, che quel giorno aveva scatenato il panico durante l’evento, e del pubblico denudata dei loro vestiari e che scappavano da una parte e l’altra dell’enorme stanza per sfuggire dai numerosi sguardi indiscreti, davano un’idea ben diversa.

    -Si!-

    Nonostante la terribile minaccia che incombeva su di loro, le kunoichi avevano respinto, molto probabilmente, una delle tecniche più potenti da lui conosciute. Forse il pervertito non aveva considerato di trovare su quel palco delle guerriere così forti da tenergli testa. Nonostante i colpi subiti in precedenza non si arrese volendo comunque raggiungere il suo obiettivo e diffondere la Perversione all’interno di quella sala.
    Il demone, ricoperto da uno strato di energia, scatenò tutta la sua forza mentre Asami cercò di coprirsi parte del busto e del volto con le braccia. Credeva di essere scaraventata via ma quell’aura apparentemente risultava innocua.

    -Uhm!-

    Il suo sguardo si rivolse velocemente verso il pubblico che, fortunatamente, rimase illesa qua quella scarica di energia sprigionata dall’Hentai Ninja Kamen. Le persone denudate continuavano a correre in tutte le direzioni o, semplicemente, si nascondevano. Quando improvvisamente una di loro iniziò a camminare liberamente, mostrando le sue forme e la sua nudità con naturalezza. Perchè non si nascondeva come facevano gli altri? Aveva una mente talmente aperta da fregarsene dei diversi commenti? La ragazza dagli occhi verdi iniziò a guardarla con sguardo perplesso, mentre altre persone, precedentemente denudate, cominciarono a seguire il suo esempio. Sonori schiaffi e urla si poteva udire in quegli attimi di pura follia da parte del pubblico che era completamente impazzito. Lo sguardo dell’aspirante medico si stava spostando verso il demone che, al momento, non aveva ancora attaccato le kunoichi. Forse il suo sguardo era concentrato su quello che stava accadendo su quel palco.

    §!!!§

    La voce di una di loro però catturò l’attenzione di Asami che rapidamente spostò lo sguardo sulla ragazza. Non sapeva come aveva fatto ma, in qualche modo, aveva capito che quegli strani comportamenti furono scatenati dall’uomo stesso. Come consigliò, la giovane Hoshiyama non rivolse lo sguardo, neppure per sbaglio, verso il demone. Ma le sue orecchie udirono una voce, parecchio familiare, proveniente dietro alle sue spalle. Era quella dello stilista che, colpito dall’aura di perversione generata dal pervertito, iniziò ad infastidire una delle modelle che fino a quel momento combattè al loro fianco. Allo stesso tempo, una delle kunoichi, scatenò la sua ira contro l’Hentai Ninja Kamen. Ma in quegli istanti Asami cosa poteva fare? Salvare la ragazza di Oto o neutralizzare una volta per tutte l’uomo che scatenò quella follia all’interno di quella sala?
    In un primo momento era tentata ad aiutare la kunoichi alle prese con lo stilista. Ma il suo comportamento era causato dalla forza sprigionata dal pervertito che cercava in tutti i modi di espandere la sua perversione. Un secondo attacco, però, fu portato da Harumi che, dopo aver effettuato un salto, consigliò alle ragazze di non osservarla. Non sapeva il reale piano della ragazza ma ascoltò ciò che disse spostando il suo sguardo altrove. Una frazione di secondi e la giovane kunoichi atterrò nuovamente sulla passerella. A quanto pare tutti i suoi attacchi erano concentrati sull’uomo, poichè scagliò un secondo attacco verso di lui. In fondo era lui la causa di quella pazzia e di quegli strani comportamenti assunti da tutti coloro che furono colpiti dalla sua perversione, compreso lo stilista. Ma a chi doveva la priorità? All’uomo che le aveva ingannate fin dall’inizio e che in quel momento aveva preso di mira una di loro o colui che aveva scatenato quell’inferno?

    §Sarà lui il mio obiettivo!§

    Il piede destro fu il primo a muoversi verso il suo nuovo obiettivo. La sua velocità aumentava sempre di più, grazie anche alla quantità di chakra che aveva accumulato lungo i suoi arti inferiori. L’uomo della perversione aveva già contro due delle kunoichi ed una terza aveva deciso di neutralizzarlo una volta per tutte. Era inutile prendersela con lo stilista che, in quel momento, la sua mente si trovava sotto l’influenza dell’uomo. Con i vertiginosi tacchi che, per quella sfilata, era stata costretta ad indossare, percorse la passerella, evitando l’eventuale pubblico [Azione Gratuita: Movimento 6 metri + Slot Azione I: Movimento; Velocità: 400 + 3 Tacche = 475].
    Indipendentemente dagli attacchi precedenti compiuti dalle kunoichi, la ragazza dalla chioma rossa si scagliò contro il demone sferrando uno dei colpi più forti che il suo corpo poteva effettuare. Il palmo della sua mano avrebbe colpito con violenza il centro del petto del demone della perversione [Tecnica avanzata: Palmo Distruttivo] [Forza: 400 + 4 Tacche = 500].
    Sarebbe riuscita la kunoichi di Konoha, insieme agli attacchi delle altre, a neutralizzare l’Hentai Ninja Kamen?

    CITAZIONE
    Dati Asami
    Chakra: 28/40 (- 1 Potenziamento Velocità [3 Tacche]; -2 Tecnica Avanzata: Palmo Distruttivo - Houshou)

    Ferite:////
    Vitalità: 14/14
    Energia Vitale: 30/30

    Azione gratuita: Movimento 6 metri

    Slot Azione I: Movimento [Velocità: 475]
    Slot Azione II: ////
    Slot Azione III: //////

    Slot Tecnica: Palmo Distruttivo - Houshou
    Slot Tecnica: //////

    Tecnica Utilizzata:


    Palmo Distruttivo - Houshou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare un colpo con il palmo: la Forza è incrementata di 4 tacche e non risentirà di nessun malus da eventuali danni subiti durante l'esecuzione. Il colpo inoltre può spingere indietro l'avversario di 9 metri. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]
  12. .
    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri

    La palla di fuoco si scagliava violentemente contro le numerose copie create dal pervertito che nel frattempo aveva deciso di attaccare personalmente l’altra kunoichi della foglia. Le fiamme ardenti riuscirono a spazzare via quelle figure che le avevano accerchiate e che , alla sua vista, erano quasi raccapriccianti. Quasi con piacere i suoi occhi verde smeraldo rimasero fissi sul colore rosso prodotto da lei grazie al chakra. Forse, in cuor suo, sapeva che in quel momento stava attaccando dei fantocci creati dalla mente malata dell’uomo che aveva fatto irruzione durante la sfilata. Non aveva intenzione di ucciderlo. Lui stava svolgendo solamente la sua “missione”. Chi aveva condotto le giovani kunoichi di fronte a quella minaccia non era altro che lo stilista, Valentine Mihaw. L’unico che, in tutta quella storia, poteva definirsi un vigliacco.
    L’uomo che creò il caos, cadde a terra privo di sensi. Nel frattempo la ragazza dai lunghi capelli rossi si guardò intorno. Nessuna delle kunoichi che era rimasta lì a fronteggiarlo sembrava ferita o, in quella assurda situazione, senza vestiti. Le persone si allontanarono da quel corpo colpito violentemente. Una voce, a lei familiare, spezzò il silenzio mentre una marea di applausi esplose, ringraziando principalmente lo stilista. Da parte di Asami non ci fu nessuna reazione se non quella quasi di rabbia anche verso il pubblico. Perchè mai ringraziare un uomo che volontariamente aveva “evocato” del pazzoide?

    -E’ assurdo!-

    Parlò tra sè mentre, quasi con disprezzo, lanciando un’occhiata furtiva verso le ragazze che sventarono quella minaccia, osservando il pubblico davanti a sè. Fortunatamente a tutti quelli applausi intervenne Valentine in persona, consapevole dello sforzo compiuto dalle accademiche. Lo sguardo della Hoshiyama si spostò proprio sullo stilista. Forse con quelle parole voleva addolcire lo stato d’animo della ragazza, che in quegli istanti provava solo disgusto nei suoi confronti. Infatti non ci riuscì. Non con la giovane donna appartenente alla nobile famiglia degli Hoshiyama. Lei non l’aveva ancora perdonato per il trabocchetto che aveva fatto a lei e a tutte le altre kunoichi che erano state scelte per il suo “evento”. Si avvicinò all’uomo, guardandolo con aria di superiorità. Stava per rivolgersi a lui quando una voce femminile, quasi come un urlo, attirò la sua attenzione. Si girò di scatto, percependo un brivido dietro alla schiena. Una folata di vento invase l’intera area alzando le gonne di alcune kunoichi. Asami prontamente cercò di proteggersi da quell’improvvisa folata, mantenendo il vestito. Ma allo stesso tempo osservava ciò che stava accadendo di fronte a lei. Una figura, con diversi tentacoli dietro alla sua schiena, si era sollevata da terra. Lo stilista urlò, quasi disperato, contro quella creatura che scatenò tutta la sua ira, aumentando l’intensità del vento. In pochi istanti, quasi che la ragazza dai capelli rossi fece fatica ad accorgersene, il demone dalle 5 code accumulò una gran quantità d’indumenti, più precisamente biancheria intima sopra la sua testa. Una sfera pronta per essere scagliata verso lo stilista, e di conseguenza anche verso di lei. In un primo momento voleva scansarsi il prima possibile dalla gittata dell’imminente “tecnica”. Ma fu proprio la ragazza, che un attimo prima era con lei contro le numerose copie create dall’Hentai Ninja Kamen, che rivolgendosi a tutte le kunoichi, cercò un modo di convincerle così da salvare la vita dello stilista. Inizialmente il suo discorso non le suscitò nessuna emozione. In realtà non sapeva nemmeno il perchè di quel suo interesse nei confronti di Valentine. Forse già lo conosceva, per questo motivo voleva salvargli la vita.
    Ma una frase la colpì e attirò la sua attenzione.

    -Noi siamo sempre state vittime di uomini che ci dicono cosa dobbiamo fare…-

    Proprio come in quella occasione. Era stata scelta da Valentine e sempre per un suo ordine, aveva iniziato a combattere contro la figura che era comparsa su quel palco, scatenando il panico tra il pubblico, soprattutto quello femminile. Tutto quello per colpa di due uomini che, in quegli attimi, avevano deciso senza consultare ognuna di loro cosa fare. Avevano perso la loro libertà. Ma come aveva detto la ragazza quella libertà poteva benissimo decidere come usufruirne in quel momento. E la giovane Hoshiyama era liberissima di lasciare lo stilista verso il suo triste destino, facendolo schiantare contro la sfera composta da mutandine e reggiseni.
    Ma lei non fu l’unica ad intervenire. L’altra ragazza, molto probabilmente anche lei del villaggio della foglia, intervenì anche lei riguardo il salvataggio di Valentine. Anche se come, la giovane apprendista medico, non apprezzò che fu completamente manovrata dallo stilista. Ma come aveva precisato, potevano, tutte insieme, trovare la punizione più adatta. Decise di aiutare le due kunoichi ma lo fece soprattutto per salvare anche le altre ragazze. O almeno sperava di distruggere la sfera di biancheria intima unendo la sua tecnica a quella delle altre. In più non voleva essere colpita da essa, rischiando di rimetterci la vita. O la sua stessa biancheria intima. Urlò per sovrastare le varie urla delle altre modelle e del pubblico in panico, così da farsi sentire dalle altre due ragazze.

    -Va bene vi aiuterò! Ma non per salvare quel miserabile. Non voglio essere colpita da quella… cosa!-

    Con le mani compose il sigillo del Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo e nuovamente della Tigre. Una quantità di chara avvertì al centro del petto che man mano avanzava sempre più all’altezza della gola. In un attimo una forse sensazione di calore invase tutto il suo corpo ed espirando tutta l’aria immagazzinata all’interno di sè, generò una palla di fuoco. La stessa che eliminò i fantocci pervertiti che l’avevano circondata un attimo prima [Slot Tecnica: Tecnica della Palla di Fuoco Suprema] [Potenza 35 (25 + 10 (Concentrazione 400 + 3 Tacche)] [N.B. Potenza totale counter al momento: 40+30+35= 105].
    La sfera infuocata, dal diametro di 6 metri, si avvicinava sempre più a quella creata dall’avversario.
    Ma sarebbe stato sufficiente per contrastare l’ammasso di biancheria intima?

    CITAZIONE
    Dati Asami
    Chakra: 31/40 (-3 Tecnica Avanzata: Palla di Fuoco Suprema)

    Ferite:////
    Vitalità: 14/14
    Energia Vitale: 30/30

    Slot Azione I: /////
    Slot Azione II: ////
    Slot Azione III: //////

    Slot Tecnica: Tecnica della Palla di Fuoco Suprema
    Slot Tecnica: //////

    Tecnica Utilizzata:

    Palla di Fuoco Suprema - Katon: Goukakyuu no Jutsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre (5)
    L'utilizzatore può emettere una grande palla di fuoco con gittata pari a 15 metri; la grandezza varia con l'esperienza dell'utilizzatore. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La potenza è pari a 25. Può causare un'Ustione Leggera.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Consumo: Medio)
    [Raggio Sfera: 1,5 metri ogni Grado]
    [Da studente in su]
  13. .
    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri


    Un suono, simile ad una melodia, occupò la sua mente. I suoi occhi osservavano intensamente il liquido rosso all’interno del calice. Ma il sangue raccolto, oltre ad ipnotizzarla, non rilevò fenomeni particolari. O almeno non inizialmente poichè un misterioso fumo iniziò a generarsi diventando, secondo dopo secondo, sempre più denso, quasi da coprire il suo viso. Una potente voce invase la sua mente, guardandosi intorno cercando di comprendere la vera provenienza di quella voce. Ma purtroppo, senza aver trovato una spiegazione logica in tutto quello, ascoltò la voce misteriosa. Prendeva il nome di “Chiamata” e cercava nuovi esponenti del Paese della Storia.

    -I-Il Paese della… Storia?-

    Non aveva mai sentito parlare di quel paese nominato dalla possente voce che ormai aveva occupato completamente la sua testa. Chiedeva d’indossare il coprifronte del suo nuovo villaggio, brindando poi con quello stesso sangue contenuto all’interno della coppa. Si girò di scatto verso il piedistallo, in direzione del coprifronte, raggiungendolo e raccogliendolo da terra. Su di esso c’erano diversi simboli tra cui due nuvole e un altro che, prima di quel momento, non aveva mai visto. L’aveva legato alla vita, a contatto con la sua pelle nuda poichè poco prima di essere teletrasportata in quel luogo opprimente si era spogliata dell’indumento che proteggeva la parte superiore del corpo, restando solamente in reggiseno. Nel frattempo ripensò sia alle parole della voce misteriosa sia a quelle comparse precedentemente sul muro.

    §Dal suo sangue saprai dove andare...§

    Forse, bevendo il sangue, avrebbe percepito la retta via per uscire da quella stanza quasi claustrofobica? Doveva davvero fidarsi della voce? Era l’unico modo per ritrovare la strada per Konoha?
    Avvicinò il calice alle sue labbra rosee, sperando di aver tradotto in modo corretto il consiglio della voce. Quando bevve, un forte dolore alla bocca dello stomaco la colpì. Un dolore talmente forte tanto da sentire le sue forze svanire, lasciando cadere il calice dalla sua mano destra e portandolo all’addome. Le gambe non ressero quella sensazione di dolore lancinante tanto da costringere la ragazza dalla chioma rossa ad inginocchiarsi. La chiamata nuovamente si rilevò ad essa, comunicando ad una lingua a lei sconosciuta.

    -Anol sheh lay konnud de ne um… Nom de leesh…-

    Diverse immagini in quegli istanti furono proiettate, forse per far conoscere alla giovane Hoshiyama l’esistenza di altri continenti e panorami a lei ignoti. Diversi pini si scagliavano in quell’ambiente umido e privo di luce solare.

    -...Un ma la pech a nay… Mee di nu ku…-

    Una struttura colossale, simile ad un’arena, che dominava l’orizzonte. Distrutta in alcune parti, forse vittima di una violenta battaglia o semplicemente corrosa dagli agenti atmosferici di quel luogo. Come la pioggia torrenziale che stava devastando quelle terre sconosciute.

    -...Anol sheh ley kon-nud de ne um… Ham de num um dass… La um de… Flavne…-

    Quelle parole incomprensibili avevano sicuramente un significato e quelle immagini proiettate nella sua mente volevano sicuramente mostravano luoghi completamente abbandonati dall’uomo o calpestati dalla sua maligna.

    -...Ma-lun des… Dwondi…-

    Dove solo i campi di grano, irradiati dai caldi raggi del sole, rendevano quella visione d’abbandono piacevole ma allo stesso tempo poco rassicurante, dato il luogo a lei sconosciuto privo di forma umana.

    -...Alas sharum du koos… Shaley koot-tum…-

    Quelle visioni che man mano andarono a dissolversi diventando un’unica immagine color pece. E quella voce che stava investendo la sua mente, aveva deciso di lasciarla andare. Almeno per quel momento.

    [...]

    Le sue mani si strinsero mentre i suoi occhi, come il suo intero volto, erano rivolti verso un terreno immerso da qualche centimetro, o poco meno, d’acqua. Si alzò lentamente cercando di scrutare con lo sguardo l’ambiente circostante. Completamente diverso dalla stanza precedente e poco somigliante a quello del suo bagno. A quanto pare, bere il sangue di quella misteriosa creatura, non l’aveva riportata all’interno del villaggio della foglia. Ma ciò che notò fu una semplice caverna con un gigantesco e curioso albero al centro di essa. Oltre alcune figure misteriose che si trovavano di fianco a lei. Irriconoscibili come quella che aveva incontrato precedentemente. Una aveva costantemente un sorriso dipinto sul suo volto e portava con sé una lunga spada. L’altra, invece, indossava un lungo mantello e una maschera che le copriva il volto. E fu proprio quest’ultima che, ignorando sia lei che l’altro essere, iniziò ad incamminarsi verso il gigantesco albero di fronte a loro.

    -Ehi! Tu! Dove vai! Chi siete!?-

    Lanciò uno sguardo, quasi spaventato osservando il sorriso inquietante della figura. Perchè non smetteva di sorridere? Cosa aveva in mente? Dove conduceva l’apertura di quell’albero? E soprattutto chi era la maestosa figura che aveva appena fatto la sua entrata in scena?

    §!!!§

    Anch’essa portava con sé una lunga spada come la figura di fianco a lei. C’era forse un collegamento tra loro? E cosa voleva comunicare con quelle parole?
    Nuovamente la Chiamata rimbombò all’interno della sua testa, comunicandogli un messaggio ancora più criptico di quello della Spirito del Mondo. In un attimo quest’ultima figura generò 3 dardi lanciandoli ad una velocità impressionante. D’istinto utilizzò parte del chakra (anche se così non fu) per schivare l’attacco del nuovo nemico, spostandosi leggermente verso la sua destra. [I Slot Difesa: 400 + 6 tacche= 550 (+ 3 leggere)]
    Subito dopo aver creato una sfera, che lanciò in aria, da si generarono altri dardi pronti per i colpire i tre malcapitati. Molto più veloci, rispetto a quelli precedenti. La genin di Konoha cercò di spostarsi nuovamente a destra di circa 3 metri. [II Slot Difesa= 400 + 8 tacche= 600 (4 leggere)]

    [Converto 5 bassi in 2,5 vitalità]
    Una delle due figure, dopo aver schivato i due attacchi andò all’attacco, cercando quindi il corpo a corpo contro il nemico. Una mossa azzardata dal punto di vista della giovane kunoichi ma forse era l’unico modo per comprendere la vera potenza del nemico e le varie abilità dell’essere misterioso.
    Una volta che la figura mascherata avesse finito di attaccare lo Spirito del Mondo, Asami avrebbe attaccato quasi in contemporanea subito dopo senza perdere un attimo. Si sarebbe avvicinato a lui spezzando il sigillo della tigre. Subito dopo sarebbe scomparsa dalla visuale di tutti presenti all’interno di quella caverna. Una tecnica che l'avrebbe aiutata ad avvicinarsi al nemico con estrema velocità. [Slot Gratuito: Movimento 6 metri + Abilità (Scatto Migliorato)= 9 metri] [Tecnica avanzata: Attacco improvviso] [Abilità: Tecnica economica]
    Sarebbe comparsa esattamente alla sinistra del nemico. Avrebbe scagliato un pugno, con la mano sinistra, cercando di colpire l’addome dello Spirito. [Slot azione I]
    Dopodichè avrebbe sferrato un secondo colpo, con la mano destra, contro la tempia sinistra del nemico. [Slot Azione II: Forza 400 + 2 Tacche = 450]
    Per ultimo avrebbe unito le mani e avrebbe sferrato un terzo e ultimo colpo poco sotto al mento. Il suo attacco, grazie all’utilizza del “chakra”, sarebbe stato più veloce rispetto ad un normale attacco. [Slot Azione III]
    Ma lo avrebbe colpito? Avrebbe dovuto fidarsi della figura mascherata o quest’ultima l’avrebbe colpita alle spalle? E l’altra figura dal sinistro sorriso avrebbe collaborato?



    CITAZIONE
    Dati Asami
    Chakra: 11,25/40 (-16,25 effetto del sangue ingerito; -5 Bassi per convertirli in 2,5 leggere)
    Vitalità: 7.5/14 (-3 leggere [Riflessi (Slot Difesa I)]; - 4 leggere [Riflessi (Slot Difesa II)]; + 2,5 Leggere; -1,5 Leggera [Tecnica: attacco Improvviso]; -0,5 Leggera [Forza (Slot Azione II)]
    Ferite://///

    Slot Gratuito: Movimento 6 metri

    Slot Difesa I: Schivata (Riflessi: 550)
    Slot Difesa II: Spostamento (Riflessi: 600)
    Slot Difesa III:///

    Slot Azione I: Colpo all’addome
    Slot Azione II: Colpo alla tempio sinistra (Forza: 450)
    Slot Azione III: Colpo poco sotto al mento

    Slot Tecnica: Attacco Improvviso
    Slot Tecnica: ////

    Tecniche utilizzate:

    Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]

    Abilità utilizzate:
    Scatto Migliorato; Tecnica economica (Risparmio del costo di attivazione del 25%)
  14. .
    Benvenuta Roberta!
  15. .
    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri


    La trasformazione scelta da Asami riuscì a proteggere solo una delle kunoichi su quel palco. Le altre coraggiosamente decisero di di attaccarlo senza indugi, bagnandosi dal quella pioggia provocata dalla rottura delle tubature. Entrambe le ragazza, molto probabilmente, sapevano come affrontare una minaccia simile. L’ottimo addestramento erano la base per ogni kunoichi. In fondo l’accademia serviva a quello. Ma in quante avevo il senso della sfida o della battaglia? Asami non poteva essere definita una kunoichi a tutti gli effetti. Nonostante il suo grado genin, gli scontri non erano per lei. Nessuno, all’interno della sua famiglia, aveva mai intrapreso la carriera ninja, non avendo purtroppo testimonianze su come ci si comportava nel bel mezzo di uno scontro. Forse perchè voleva aiutare il villaggio della foglia sfruttando le sue abilità mediche. Future, dato che le sue conoscenze mediche non erano sufficienti a curare eventuali ferite gravi. Ma lo stesso utili all’interno di un team.
    Ma quell’imprevisto con l’Hentai Ninja Kamen poteva metterla nuovamente alla prova anche se rischiava, come le sue compagne di squadra, di cadere sotto le grinfie del nemico. E nonostante la superiorità numerica, l’uomo non sembrava per niente preoccupato concentrato solo a completare il suo obiettivo.
    Le due kunoichi che lo attaccarono riuscirono a colpirlo ma con ciò scatenarono l’ira dell’uomo che pronunciò con la sua voce possente l’ennesima tecnica per contrastare e annientare le kunoichi.
    Improvvisamente sul palco comparvero un numero imprecisato di uomini. Vecchi, indossando solo un paio di mutande e mostrando oggetti dalla forma più strana. In pochi istanti, grazie alla sua visuale sopraelevata, l’intero palco era stato occupato da quegli uomini, circondando così le ragazze. Asami sotto forma di ombrello non poteva fare granchè. Tranne che osservare parte del palco invaso dai vecchi maniaci.
    Asami era preoccupata non solo per se stessa ma anche per la giovane ragazza che in quegli stessi istanti si trovava faccia a faccia con l’uomo mascherato. In quella situazione ognuna di loro aveva uno o più nemici d’affrontare ma il vero obiettivo di ognuna di esse era scacciare da quel posto l’uomo che aveva scatenato il chaos durante quella sfilata. Ma non era la sola ad essere testa come una corda di violino. Una forte stretta avvertì alcuni istanti dopo. La ragazza di nome Harumi, l’unica ad essersi salvata da quella pioggia, stringeva forte a sè la ragazza trasformata.

    -Asami-san, permettimi di impugnarti.-

    §Eh?§

    La voce della ragazza attirò la sua attenzione anche se non capiva cosa stesse escogitando. Con un singolo gesto richiuse l’ombrello per poi sferrare una serie di attacchi, usando Asami proprio come arma. Con diversi fendenti cercò di colpire l’uomo in mutande che l’aveva provocata, scatenando in realtà la rabbia della ragazza. Lanciò poi l’ombrello in aria. Anzi Asami.

    §Uh!§

    L’ombrello ruotava su se stesso, andando sempre più in alto. Riuscì a notare solo un tentativo di distruggere le numerose con una strana tecnica. Quando l’ombrello finì la sua corsa, in procinto di cadere nuovamente al suolo per mezzo dell’effetto di gravità, la giovane Hoshiyama ritornò nuovamente alle sue fattezze naturali. Spezzò una serie di sigilli, una volta notato che la tecnica utilizzata da Harumi non riuscì a distruggere l’esercito di pervertiti. Forse perchè la sua tecnica era troppo debole oppure perchè gli stessi uomini, anche se in mutande, erano troppo resistenti. L’ultimo dei sigilli che spezzò fu quello della Tigre [Slot Tecnica: Palla di Fuoco Suprema]. C’era solo un modo di sbarazzarsi di loro e per fortuna l’aspirante medico di Konoha aveva la tecnica adatta per quell’occasione. Ispirò una moderata quantità d’aria, mescolandosi con il chakra accumulato all’altezza del petto. E solo dopo aver spezzato il sigillo della Tigre e espirando l’aria, quest’ultima diventò fuoco grazie alla presenza del chakra, creando una grossa palla di fuoco dal diametro di 6 metri così da colpire gli avversari che la giovane kunoichi non riuscì ad eliminare. Date le dimensioni della palla di fuoco sperava di colpire parte degli uomini che circondavano l’altra ragazza dai capelli rossi.
    L’eliminazione degli uomini su quel palco avrebbero creato una grossa nuvola di fumo che avrebbe coperto sia lei che Harumi.

    -Non preoccuparti! L’aiuteremo!-

    In quelle occasioni era facile perdere la concentrazione. Soprattutto se una persona a noi cara era in serie difficoltà.
    Lei in quella sfilata non conosceva nessuna kunoichi ma riusciva a comprendere la preoccupazione della ragazzina.
    Indipendentemente dalla situazione si sarebbe avvicinata alla ragazzina ma continuando la sua corsa inoltrandosi nella nube di fumo. [Slot Gratuito: 6 metri + Abilità: Scatto Migliorato = 9 metri]
    Se nessuna delle kunoichi, al di fuori di Kairi che in quegli istanti avrebbe lanciato verso il nemico diverse armi, avesse attaccato l’uomo mascherato la ragazza dai capelli rossi avrebbe continuato la sua corsa in direzione del suo nemico, restando a circa 7 metri di distanza dall’uomo, che la ragazza lo avrebbe osservato di profilo [Slot Azione I: Movimento; Velocità 400 + 3 Tacche] . Infatti aspettò l’esito del colpo lanciato dalla kunoichi dai capelli neri.
    Se le armi lanciate da Kairi avessero colpito il bersaglio, la ragazza avrebbe estratto dal suo porta-armi 2 spiedi [Slot Gratuito] e li avrebbe lanciati verso di lui, cercando di colpire con uno la gamba sinistra e con il secondo l’avambraccio sinistro [Slot Azione II (I Ipotetica): Forza 400 + 2 Tacche; Velocità 400 + 1 Tacca]
    Se l’uomo avesse schivato i colpi della ragazza, avrebbe estratto dal suo porta armi 2 kunai, lanciandoli entrambi verso l’addome [Slot Azione II ( II Ipotetica): Forza: 400 + 2 Tacche; Velocità 400 + 1 Tacca].

    [III Ipotetica]
    Se invece le altre kunoichi avessero riuscito a paralizzarlo o distrarlo la ragazza avrebbe cercato di raggiungerlo [Slot Azione I: Movimento; Velocità 400 + 3 Tacche], per poi sferrare un pugno, con la mano destra, all’altezza della bocca dello stomaco [Slot Azione II: Forza 400 + 1 Tacca; Velocità 400 + 2 Tacche].
    Se l’avesse colpito un secondo attacco, un gancio, con il braccio sinistro sarebbe stato sferrato verso la mandibola destra dell’uomo [Slot Azione III: Forza 400 + 2 Tacche; Velocità: 400 + 1 Tacca].


    Chakra:
    I e II Ipotesi
    34/40 (-1 Potenziamento statistiche I Slot Azion; -1 Potenziamento statistiche II Slot Azione; -3 Tecnica Avanzata: Palla di Fuoco Suprema)

    III Ipotesi
    33/40 (-3 Tecnica Avanzata: Palla di Fuoco Suprema; -1 Potenziamento statistiche I Slot Azione; -1 Potenziamento statistiche II Slot Azione; -1 Potenziamento statistiche III Slot Azione)

    Ferite:////
    Vitalità: 14/14
    Energia Vitale: 30/30

    I Ipotetica

    Slot Azione I: Movimento [Velocità: 475]
    Slot Azione II: Lancio armi [Forza: 475; Velocità 400]
    Slot Azione III: //////

    II Ipotetica
    Uguale alla prima (cambiano solo le armi nel II Slot Azione)

    III Ipotetica

    Slot Azione I: Movimento [Velocità: 475]
    Slot Azione II: Pugno [Forza: 425; Velocità: 450]
    Slot Azione III: Gancio [Forza 450; Velocità: 425]

    Slot Tecnica: Tecnica della Palla di Fuoco Suprema
    Slot Tecnica: //////

    Tecnica Utilizzata:

    CITAZIONE
    Palla di Fuoco Suprema - Katon: Goukakyuu no Jutsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre (5)
    L'utilizzatore può emettere una grande palla di fuoco con gittata pari a 15 metri; la grandezza varia con l'esperienza dell'utilizzatore. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La potenza è pari a 25. Può causare un'Ustione Leggera.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Consumo: Medio)
    [Raggio Sfera: 1,5 metri ogni Grado]
    [Da studente in su]

    Abilità Usata:
    CITAZIONE
    Scatto Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri.
    [Da genin in su]
32 replies since 13/1/2016
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