Posts written by Roroo 2.0

  1. .

    Il cerchio si stringe

    Chapter VIII - Villaggio della Sabbia




    Interessante. Commentò a bassa voce, alle spalle di Ryugi. La kunoichi aveva preso il controllo dell'interrogatorio e sembrava condurlo meglio di quanto lo Shokuto aveva fatto fino a quel momento. Ne approfittò per sbollentare la rabbia che aveva accumulato con il Chikuma. Ritrovata la calma interiore, socchiuse gli occhi e mentalmente iniziò ad avvicinare tutte le informazioni raccolte come fossero pezzi di un puzzle da unire, uno alla volta, partendo dalle poche certezze che Ryugi aveva portato con sé.
    Omicidi, sabotaggi, spionaggi...la situazione era alquanto complessa. Almeno per loro, perché per Atsumori-sama, amministratore del clan Shinkiro, il mistero sarebbe stato sicuramente banale e da risolversi in pochissimo tempo. Evitò di pensare troppo ad Atsumori, anche se sapeva che presto li avrebbe raggiunti chiedendo risposte, risposte che lui non aveva.
    Per prima cosa, prese in esame ciò che era sicuro e assodato: il Muramasa era in grado di superare i controlli dei Soshi e di rubare i veleni senza farsi scoprire; qualcuno aveva notato le sue abilità e aveva deciso di assoldarlo, sotto ricatto, per sabotare i punti di osservazione sparsi per Suna. Secondo quanto affermato da Yasuke, il mandante precisava anche il modo in cui le telecamere dovevano essere danneggiare, soprattutto il giorno e l'ora.
    Il mandante è l'assassino .. forse la storia del monopolio è stata una menzogna. Pensò, mettendo da parte, per il momento, la pericolosa teoria che aveva formulato dopo che Yasuke aveva accusato i marionettisti di voler sabotare i Punti per mettere in difficoltà i Musashi.
    Se l'assassino è il mandante dei sabotaggi, allora sa dove si trovano i Punti di Osservazione. E quell'affermazione gettava tutti i marionettisti e i Musashi nella stanza degli indagati. Non solo loro, ma anche Ikue e il suo team; in poche parole, chiunque sapesse la locazione esatta dei punti di Osservazione. Troppi ninja. Atsumori-sama lo avrebbe preso a schiaffi e metà delle forze sunesi lo avrebbe visto come un infame.
    Mentre era perso nei suoi pensieri, fu improvvisamente richiamato alla realtà dalla frase che Yasuke pronunciò in risposta alle domande di Ryugi.

    Falso, il tuo amico Chikuma ha già confessato che glieli hai venduti. Con la mano sinistra sul lato destro del volto, indicò qualcosa di indefinito alle sue spalle; un gesto che invitava Yasuke a tenere in mente che esisteva anche il suo collega. E loro avevano parlato anche con lui.
    Essere il migliore ha senso solo se ti è riconosciuto. Aggiunse, serio in volto. Nessuno crederà alla storia che rubavi i veleni solo per sentirti il migliore sulla piazza. Cosa te ne facevi dei veleni? Li collezionavi? Concluse, senza sorrisi di compiacimento, perché si sentiva ancora come un naufrago in mezzo all'oceano, sperduto e senza riferimenti certi. Doveva unire ancora troppi punti per sentirsi in vantaggio sul Muramasa: spionaggio, omicidi e infine sabotaggio dei Punti di Osservazione. Quale fosse l'ordine di collegamento, poco importava, doveva solo avere lo schema di accuse e prove da presentare al funzionario Shinkiro il prima possibile.

    E una delle date da te rivelate coincide con quella di un omicidio. Persero la vita due Soshi. Intervenne nuovamente, con gli occhi fissi su quelli dell'interrogato..
    Hai sabotato dei Punti di Osservazione prossimi all'ingresso del quartiere dei Soshi e sono morti due ninja del clan. Dimmi, cosa penserà la corte con queste informazioni sul piatto? Una semplice coincidenza? Non credo... Non continuò. Non era necessario. Yasuke sarebbe stato ritenuto unico responsabile degli omicidi. Purtroppo, lo Shokuto credeva improbabile che fosse lui l'omicida, infatti, doveva essere qualcuno che conosceva bene la disposizione dei Punti di osservazione. Non lo aveva dimenticato.
    Concordo Disse, quando la ragazza chiese a Yasuke tutti i dettagli su come era stato ingaggiato dal mandante Ci dicesti che apparteneva al clan dei marionettisti. Te lo sei inventato o lo confermi? Con quale prove? Tornò a galla ciò che aveva pensato qualche minuto prima. I marionettisti conoscevano la disposizione dei Punti di Osservazione ed erano gli unici (oltre ai Soshi) ad elaborare veleni.

    Masayoshi Shokuto

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note

  2. .

    Giudizi tra Fiori

    Chapter VI



    Non si aspettava un rifiuto o una somma da corrispondergli quando chiese informazioni sull'abilità che le aveva permesso di risucchiare il suo gas velenoso come fosse ossigeno. Senza risparmiarsi nei dettagli, la donna spiegò che il suo potere le permetteva di annullare ogni jutsu con un semplice tocco.
    Tale potere deve avere un prezzo... o un limite Pensò in modo critico. Evitò di ricordargli che anche il controllo del proprio sistema endocrino era un segreto di cui pochissimi erano a conoscenza. Forse, solo Jaro-sama.
    Come una sensei, Yuri analizzò ogni attacco che Namae gli aveva lanciato contro. Anni prima sarebbe stato umiliante e si sarebbe rifiutato di sottoporsi a un giudizio simile, ma il tempo gli aveva insegnato come l'adattamento era più importante della forza nuda e cruda, e le critiche costruttive dell'aspirante Fante gli avrebbe consentito di maturare e migliorare. Oltretutto, la kunoichi non lo canzonò né lo giudicò per i suoi errori.
    Namae trascrisse tutto nel suo cervello, lasciandosi sfuggire un sorriso quando ricevette i complimenti per la distrazione che aveva attuato.
    Sto cercando un artigiano in grado di installarmi degli artigli retrattili. Rivelò, alzando i pugni. Potrei inoculare ormoni con facilità. E riguardo la Snake Sword, Namae credeva fosse un arma versatile e piuttosto pericolosa se padroneggiata a dovere. Devo allenarmi di più sul suo utilizzo. Credo mi toglierò parecchie soddisfazioni. Annuì, mentre lei aspirava fumo dal suo bocchino.

    Se avesse combattuto con i Tirapugni, Namae sarebbe uscito dall'edificio con il costato frantumato e senza denti. Non era stato così... per fortuna. Proprio l'effetto di spinta aveva impedito al Fante di imbastire una difesa sul secondo attacco. Avrebbe colto di sorpresa chiunque, non solo lui.
    L'ho imparato sulla mia pelle. Gli rispose, sorridendo. Saprò farmi trovare pronto quando mi regalerai qualche nemico. E anche io ho qualche altro trucco che non ti ho svelato, ma il più lo hai affrontato. Disse, sincero.
    Oh grazie, ma dopo oggi penso dovrò aumentare le ore di allenamento. Rifiutò con cordialità l'offerta della casa. Una parte di sé doveva ancora smaltire la brutta performance, che lo aveva visto schiacciato dalla forza posseduta da una donna gracile come Hounko. Si sarebbe fatto aiutare da una bottiglia di rum. Forse con un tasso alcolico sopra i 3, sarebbe riuscito a fare luce sull'allucinazione che aveva vissuto il giorno prima.

    CITAZIONE

    Nei Semi esistono una Regina, Lord Goemon, e il Re. Dimmi un po', te sai qualcosa dell'esistenza di questo Re? Io personalmente non ho alcun indizio che mi possa suggerire chi possa essere. Non solo, hai idea di chi possano essere gli altri Fanti o Principi del Seme dei Fiori? Al di là della coppia madre e figlio Umezawa con cui ho già avuto a che fare e che so che sono all'interno del Seme, tanto quanto Lord Goemon.


    Il volto sudato si contrasse in un'espressione di incredulità mista a sorpresa.
    Oh, mai sentito parlare del Re di Fiori. Esclamò come se non gli interessasse, facendo spallucce. Non stava fingendo, non gli interessava allargare le sue conoscenze né cedere alla curiosità. Conoscere l'identità del Re di Fiori significava averci a che fare...o aver pagato l'informazione. In entrambi i casi, aveva già troppi problemi per aggiungerne altri.
    Sulla seconda domanda, l'Oleandro sorrise come se sapesse qualcosa. Oh, bhé. Pensò a Jaro Shimaru, Lianshi e a Kansoshita, che lo aveva ingannato.
    Sorprenderesti tutti se riuscissi a portare i tuoi saluti al proprietario dell'Esclusivo. Ne aveva mai sentito parlare?







       

    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note

  3. .

    Il Guardiano dell'Ovest / Antiche storie

    Chapter VII - Nel Deserto dell'Anarouch



    [Masayoshi e Tsuneyo]



    Affianco ai due Pakku apparsi nella stanza in cui il chunin era stato inghiottito, egli ascoltò quello che i due ebbero da dire, senza interromperli. Alzò un sopracciglio e  le labbra si contorsero in una smorfia di disappunto quando i due nomadi (impazziti) osarono affermare che fosse una buona idea fidarsi dei Kijin. Senza rendersene conto, si ritrovò catapultato nei ricordi d'infanzia che aveva sepolto in lui. La sua pelle percepì il calore delle fiamme alimentate dalla carne dei suoi concittadini, e nei suoi occhi smeraldo emersero le immagini dell'inferno che aveva lasciato alle spalle.
    Non scherziamo. Protestò lo Shokuto dopo essersi scrollato di dosso le orribili visioni.
    Hanno affinato il loro metodo di ...conquista. Sussurrò Tsuneyo, cercando di non farsi udire dai due nomadi.
    E questo per certi versi è un bene. Rispose Masayoshi, dopo un breve silenzio. Se i Kijin fossero saliti sulla groppa di Arumajiro con le asce sguainate, dopo aver costretto i Pakku a donare loro ospitalità, i due shinobi sarebbero avanzati calpestando ossa sgretolate e pozze di sangue grandi come laghi.
    Assolutamente.

    Il Rilascio lacerò in più punti il velo di illusione che dava origine all'Oasi dalla bellezza mozzafiato. Nel fugace contatto tra il suo chakra e il flusso del medium, il chunin vide la cascata prosciugarsi, l'erba scomparire e la porta d'ingresso riapparire alle sue spalle. Poi vide una figura orrenda, con la pelle rossastra, seduta in posizione del loto con gli occhi chiusi.
    È lui il creatore dell'illusione. Azzardò, mentre le crepe si ricomponevano come in un mosaico, gettandolo nuovamente al centro dell'illusione. Non si disperò. Nota la sua posizione, avrebbe potuto attaccarlo dalla distanza in molti modi. Abbassò il baricentro, infilò la mano destra nella Sacca Porta Oggetti e...si fermò.
    Una porta si era chiusa alle spalle di due Kijin.

    CITAZIONE

    Il Guardiano dell'Ovest? Bé, non è poi così lontano, straniero.
    L'Illusione? Intendi l'Oasi? Sai che è solo metà del tuo problema.,
    Io direi che è un ottavo del suo problema. Il problema più grosso siamo noi ed il Guardiano, ma, finché c'è l'Oasi, il Guardiano non apparirà.
    E finché non apparirà, ci sarà l'Oasi.


    Sconfiggiamoli e poi penseremo a quello grosso. Disse al suo collega suricato, inclinando il capo verso il basso e assaporando il momento di calma prima della tempesta tanto attesa. Davanti a sé aveva due Kijin da malmenare. Per certi versi, la vendetta dello Shokuto avrebbe avuto inizio con quel primo scontro.
    Si lanciarono verso di lui, scimitarre in pugno, uno a destra e uno a sinistra.
    Il Jinchuuriki capì al volo quale sarebbe stato il loro approccio al combattimento: sopraffarlo con attacchi simultanei, ben coordinati, in modo da costringerlo a difficili difese quasi simultanee.

    Slacciò il Katar del Deserto con la mano destra e lo posizionò davanti al busto, con la gamba destra avanti, la gamba sinistra leggermente piegata e il baricentro basso. Lucidata con cura dal fabbro di Suna prima della partenza, l'arma era di pregevole fattura. Le lame scintillavano, così come il manico rivestito d'oro che stringeva tra le sue dita.
    Il primo attacco fu una spazzata laterale piuttosto veloce.
    Non sono principianti. Ammise a se stesso, balzando all'indietro con una spinta poderosa della gamba sinistra e con lo sguardo sulla scimitarra del secondo Kijin, orientata dall'uomo verso il suo stomaco. [SD I]
    Avrebbe dovuto schivarlo, forte dei suoi riflessi superiori, ma il primo Kijin aveva già accorciato le distanza, con la lama distesa verso l'esterno, il che lasciava intuire un attacco in reazione alla sua prossima difesa.
    Con una smorfia di disappunto, si arrese all'idea di rovinare la sua nuova arma. Mentre l'affondo del secondo Kijin terminò la propria corsa a circa mezzo metro dal suo obiettivo, schiantandosi tra le due lame parallele che caratterizzava Il Katar, Masayoshi si abbassò sul posto, piegando le ginocchia, lasciando che fosse l'aria sopra di lui ad essere squarciata dal filo della lama. [SD II] [SD III]
    Non sono proprio male. Fu un pensiero premonitore. Rialzandosi, uno dei Kijin eseguì un fendente ascendente che mirava alla giunzione del suo arto superiore sinistro. Lo Shokuto accennò a una rotazione antioraria del corpo che si interruppe quando, con un 'agilità sopraffine, il guerriero lanciò la sua arma al compagno senza neanche troncare il movimento, trasformando il fendente in un pericoloso montante diretto verso il centro del suo petto.
    Un brivido di sorpresa gli artigliò la schiena. Con le palpebre spalancate e la bocca aperta in un espressione di stupore, Masayoshi riuscì a parare il montante frapponendogli in extremis il piatto delle lame, allungate di trenta centimetri per mezzo del meccanismo progettato e realizzato nelle mura.
    L'impatto tra il freddo acciaio e le dure nocche del Kijin risuonò nell'area con un rumore secco, insieme a un gemito di dolore. [Danno]
    L'uomo era riuscito a concentrare nel pugno una forza tale da spedirlo a sei metri di altezza. I due Kijin erano forti e sperò per il bene di Suna che appartenessero a una squadra di elitè.
    Bel colpo bastardo. Gridò dopo aver appeso il Katar sul fianco destro, allargando le braccia verso l'esterno per mantenersi stabile e per attirare l'attenzione su di sé. In basso, dove un secondo prima aveva schivato e parato i loro fendenti, un mammifero con l'elmo cornuto passò all'azione, furioso per il colpo che il suo evocatore aveva subito.
    Con una spinta della coda massiccia e lunga, Tsuneyo tentò di azzannare il collo del primo Kijin. [SA I - AdR]
    I piccoli denti dei suricati erano bilanciati da una quantità superiore a quella posseduta dalle creature più grandi, appuntiti come spilli, erano in grado di penetrare le carni degli umani con una sorprendente efficacia. Qualunque fosse l'esito del morso, il suricato avrebbe sferrato un poderoso colpo di coda verso il braccio destro con cui il nemico aveva lanciato la sua arma all'altro guerriero. [SA II - AdR].
    Si mise in piedi e quel piccolo suricato non sarebbe stato più così piccolo. Con il muso appuntito alla stessa altezza dello stomaco del Kijin, il collo del nemico sarebbe stato raggiungibile con facilità. Tsuneyo ruotò leggermente il busto verso destra e sferrò un gancio da destra verso sinistra in direzione del collo, forse già morso e grondante di sangue, con l'obiettivo di aprirgli la carotide con gli artigli progettati dalla natura per consentire a quei mammiferi dal muso particolare di scavare tane nelle rocce dell'Anarouch. [SA III - AdR]
    L'azione del suricato apparso dal nulla avrebbe forse catturato l'attenzione del secondo Kijin. Sarebbe stato un grave errore.
    Sebbene fosse a pochi metri dal suolo, o forse già a terra, poco importava, lo Shokuto eseguì tre rapidi sigilli e poi distese l'arto verso il nemico con due spade. Dal piccolo palmo del ragazzo, una sfera di pietra venne sparata verso il petto del Kijin, impedendogli forse di aiutare il suo collega dalla furia di Tsuneyo. [TA]

    NLiMsnCcp



    Atterrò ed estrasse nuovamente il Katar.


    [Fudoh, Myk, Koinu e Badanassu]

    Gli uomini scimmia erano stati chiari: catturare ogni creatura simile ai disegni che i predoni prima, e loro dopo, avevano mostrato ai Pakku rimasti. Si sarebbero gettati sopra la tartaruga se non fosse che Fudoh aveva l'aspetto di un Pakku onesto e sincero. Non erano guerrieri e l'arrivo degli uomini scimmia non li aveva trasformati in guerrieri.
    Si guardarono perplessi quando la tartaruga li salutò in una lingua sconosciuta. Nella bilancia su cui erano soppesate le possibili decisioni da prendere, il piatto scese sul lato sbagliato. Pericolo.
    Con i loro bastoni da saggi, iniziarono a camminare in direzione dell'uomo scimmia, ma si fermarono dopo pochi passi.
    Sono coloro che seguono i nostri salvatori. Sono gli unici ad essere ammessi qui. Ma dov'eri te quando lo hanno detto Disse il primo saggio, continuando a fissare con sospetto il misterioso Pakku.
    non c'è da fidarsi di quella tartarugaCommentò l'altro, riprendendo il cammino verso l'uomo scimmia.
    Farai bene ad andartene insieme agli altri. Sciò, non seguirci! Non vi vogliamo!

    Fudoh li seguì e le sue domande insospettirono ancor di più i due Pakku, che almeno si fermarono per poter rispondere al loro interlocutore confuso.
    Hai bevuto per caso?
    No, questo non è un Pakku. Te lo dico io. È un impostore! Si avvicinò a Fudoh guardandolo di traverso, in un modo che non si addiceva a un saggio curatore.
    Altrimenti saprebbe che Aladdin è riuscito a conoscere la verità grazie a loro.Di quale verità stava parlando?  Ci hanno dato tutto. Ricchezza, benessere... Lo guardò in cagnesco, poi con un gesto violento del bastone invitò il suo amico ad allarmare l'uomo scimmia, ancora lontano.

    CITAZIONE

    Scusate, sto divagando, dicevo: va bene che sono i nostri salvatori, ma quel bravo signore sta lavorando, è giusto andare a disturbarlo con una semplice domanda su una creatura che è, allo più, confusa e forse un pò goffa?


    Riuscì appena in tempo ad applicare la tecnica al terreno.
    Da dietro i Pakku, posizionati alla destra di Fudoh che li aveva raggiunti e fermati, fece il suo ingresso nella scena una iena grande quanto la Testuggine del Deserto, avvolta da una pelliccia bianca che un tempo era stata color nocciola, la più bella dell'estremo Ovest.
    Aveva un muso enorme, esagerato per il corpo che lo trasportava, marchiato da una rete di vecchie cicatrici. Molte ne aveva sulla groppa,  sotto al manto. Dentro le orbite nere splendevano due maestosi occhi blu notte. Era una creatura anziana, lontano ricordo della creatura che aveva dettato legge nel deserto. Nascosta dalla tecnica dell'occultamento, nell'unica strada che conduceva da Aladdin, la iena si fermò, con le unghie che si conficcarono nella roccia come fosse di burro. Se si fossero voltati verso l'uomo scimmia, non vi sarebbe stata alcuna iena.
    Nessuna creatura goffa entra a Saban'Na. Esordì, infastidito da ciò che aveva appena udito. La sua voce era antica come Arumajiro. Si fermò a sei metri di distanza. Che sapesse del jutsu?
    Allora le voci sulla fine del Turbine sono vere se non è ancora arrivato ... Si mise seduto. La tua copertura è saltata. Mostrati e forse avremmo qualche secondo per parlare.
    Se avesse avuto il coraggio di sciogliere la tecnica, la iena si sarebbe lasciata sfuggire una reazione di puro stupore.
    Siete in molti vedo, ma Suna deve essere messa male se ha ingaggiato un Kiriano per difendere il proprio territorio Un vecchio fuoco si accese dentro di lui. Allora il giovane Jyukai aveva ragione. Ora è il momento giusto, ma a quale prezzo?
    Avrebbe avuto il tempo di fare una o due domande, poi qualcuno sarebbe giunto lì a una velocità incredibile, accompagnando il suo arrivo con una bastonata sulla groppa della iena.
    Al tuo posto, bestia. La iena mugolò, ritirandosi e sdraiandosi di malavoglia nel terreno, troppo stanca persino per lamentarsi.
    Te vorresti raggiungere Aladdin, immagino Si rivolse a Fudoh, divertito. Si trova al di là degli spuntoni di roccia, ma dovrai fare in fretta. Fra poco oltrepasseremo il confine. Dove si stava dirigendo Arumajiro?
    Agitò il bastone e dal terreno emerse una fitta rete di corridoi da cui Fudoh non sarebbe riuscito a sfuggire. Anche saltando, qualunque fosse stata la distanza coperta, egli si sarebbe sempre ritrovato dentro un labirinto composto da pareti trasparenti su cui era riflessa la sua immagine. E a ogni azione spesa all'interno, una delle tante figure identiche a lui che ripetevano i suoi stessi movimenti lo avrebbe attaccato dalla distanza e dalle direzioni più improbabili, lanciandogli un solo kunai realizzato di vetro puntando al suo collo. [TA]
    Badanassu ne sarebbe rimasto fuori; tuttavia, in compagnia di Koinu e Myk, egli avrebbe dovuto fare i conti con la misteriosa iena che, dopo una seconda bastonata, si sarebbe gettata addosso alla tartaruga con le fauci spalancate, su cui si intravedeva uno strano bagliore.
    Il suo primo attacco sarebbe stato un morso inferto al volto. Se la tartaruga avesse nascosto il proprio muso nel carapace, la iena non avrebbe esitato a infliggere il proprio morso direttamente sul carapace, forte delle elevate capacità di penetrazione che il suo padrone gli aveva donato. [SA I]
    Sarebbe seguito un tentativo di capovolgerla a testa in giù mediante una testata inferta dal basso verso l'alto. [SA II]
    Il suo terzo e ultimo attacco sarebbe stato simile al primo: un secondo morso ma questa volta sul lato destro del carapace, nel tentativo di aprirgli quattro fori sulla fiera corazza della tartaruga, uno per ciascun canino. [SA III]













      

    Masayoshi Shokuto

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    89,5/100
    Vitalità
    17.5/18
    Slot Azione

    1. Morso Tsuneyo

    2. Colpo Coda Tsuneyo

    3. Artigliata Tsuneyo

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note

    Tsuneyo 3 Bassi consumati
  4. .

    L'arrivo di Ryugi - Prime accuse

    Chapter VII - Villaggio della Sabbia



    Mai stato il primo della classe. Rispose, indifferente al tono di scherno di Yasuke. Prelevò dalla sua mente una lista immaginaria di quali altri clan, oltre i marionettisti, avrebbero avuto interesse a mettere in discussione il ruolo dei Musashi nella gestione dei Punti di Osservazione.
    Puntare il dito verso certe famiglie gli sarebbe costato almeno due falangi. Si muoveva in un campo minato e doveva fare attenzione a non lanciare accuse senza prove schiaccianti. Yasuke affermava di ricevere data, ora e Punto di Osservazione da disattivare mediante pizzini anonimi.
    Almeno il primo ti sarà stato consegnato da qualcuno, no?!Commentò, scettico che tutte le comunicazioni fossero avvenute senza un contatto visivo. E penso che almeno un idea te la sia fatta, o sbaglio?! Continuò ad incalzarlo senza sosta e gettare la palla sempre al di là della rete, fino a quando Yasuke perse la pazienza e sbottò, rivelando un business tra lui e i Soshi.

    CITAZIONE

    Io lavoro con i veleni, qui i migliori li fanno i Soshi, se vuoi salire di livello è a loro che devi rivolgerti.
    Diciamo che sono stato troppo silenzioso quando sono andato a prenderli.
    Il primo foglietto è arrivato ben condito, prove fondamentali e la mia nuova mansione, non ho potuto rifiutarmi.


    Interessante. Giudicò, pronto a gettare l'informazione in pasto al suo complice Chikuma.
    Tenevano sotto controllo i Soshi per accorgersi di Yasuke. Pensò, mentre sai recava da Tamashi. E stanno ricattando Yasuke costringendolo a disattivare i Punti di Osservazione, potrebbe essere? Era una delle centinaia di possibilità.

    Le risposte del Chikuma ebbero l'effetto di adirare il Jinchuuriki, la persone meno indicata da far arrabbiare .
    Quindi ha ricevuto i pizzini anche da personale accademico, da chi? da qualche clan? Le ha mai detto qualcosa a riguardo? Ripetè, serrando la mano che forse avrebbe "baciato" il volto asciutto del Muramasa. Quando sarebbe stato facile gettare l'uomo tra le antenne del Rokubi e strappargli una confessione dentro un bagno di acido bollente?
    Senza riversare la propria rabbia sul Chikuma, Masayoshi chiese i nomi dei loro complici.
    No, intendo quelli che avevate alle spalle. Precisò, sospirando e massaggiandosi la fronte. È chiaro che mezza Suna sapesse di questi sabotaggi, ma durante la vostra azione avevate alle spalle altre persone.
    il Chikuma lo guardava come se lo Shokuto gli avesse appena detto di essere un alieno proveniente dalla Luna.
    Ehy. mi stai prendendo in giro? Sbottò all'ennesimo diniego, ingiustificato e ...inutile. Muramasa stesso aveva confermato la presenza di complici, perché intestardirsi in quel modo? Per tagliare la testa al toro, gli mostrò il video, in cui erano ben visibili le figure oscure che si muovevano alle loro spalle.
    CITAZIONE
    Ahhhh, loro!

    Si, loro. Chi sono?
    CITAZIONE
    Loro chi? Non ci accompagnava nessuno.

    NLiL3Uhpz



    Masayoshi fece un passo indietro, furente. Colpirlo in volto sarebbe stato troppo facile...e pericoloso. Prima di prenderlo per i capelli e avvicinargli con dolcezza la testa sul video, lo Shokuto lavorò su se stesso per ritrovare la calma ed evitare di risvegliare il Rokubi.
    Ok, vediamo se riesci a ricordare. Avrebbe esordito prima di avvicinargli il video sin davanti alla punta del suo naso.
    Prendimi in giro e chiamerò i torturatori. Ricorderai molto bene anche quello che hai mangiato dieci anni fa, te lo assicuroLa minaccia non sortì l'effetto sperato. Con lo sguardo perso, l'uomo balbettò di non ricordare bene chi si trovasse nel vicolo con loro. In uno stato confusionale, gli menzionò alla possibilità che fossero dei gatti che nei quartieri popolari raggiungevano stazze inusuali. Se non lo colpì con uno schiaffo, fu perché il Chikuma gli apparve sincero. Lasciò la presa e lo osservò con aria perplessa e confusa.

    Il colloquio con le guardie iniziò piuttosto bene, ma dopo aver speso già diversi minuti a interrogare sia Murasama sia il Chikuma, egli aveva bisogno di una pista supportata da informazioni concrete.
    Ci è stato chiesto...DA CHI? Non fatemi perdere tempo, diavolo. Sbottò, mentre alle spalle una sagoma minuta avanzò verso di lui, con in mano una carta ninja colma di informazioni.
    Masayoshi si voltò e, alla vista di Ryugi, cresciuta a vista d'occhio e ora membro delle Squadre Speciali, la tensione dipinta nei lineamenti dello Shokuto si sciolse come neve al sole. Se lo aveva raggiunto in quel luogo angusto e umido, anche lei stava indagando sul mistero dei Punti di Osservazione.
    Parliamo fuori. La invitò ad uscire dalla stanza quando la kunoichi gli porse la sua carta ninja.
    Lontano da occhi e orecchia indiscrete, egli lesse il contenuto della carta. Con l'impiego di altre carte. la kunoichi aggiornò il chunin di tutti gli avvenimenti che l'avevano vista protagonista nel quartiere dei Soshi.
    Merda. Commentò il Jinchuuriki, scuro in volto, ma con le idee più chiare.
    Ti ringrazio... fortuna tu. Le sorrise, consegnandogli le carte. Io sto indagando sul sabotaggio di alcuni Punti di Osservazione. Si strinse il mento con la mano sinistra. Sulle prime pensavo a un attacco imminente, ma ora credo che chi li abbia commissionati sia stato così furbo da farli apparire come innocui sabotaggi eseguiti allo scopo di minare il monopolio dei Musashi sulle attività di riparazione. Gli raccontò tutto, da Atsumori fino alle risposte ottenute dagli interrogatori che stava conducendo per scoprire la verità. Mangiucchiandosi il pollice, vizio che aveva acquisito da qualche anno, lo Shokuto ripercorse il racconto della Nekki. Tre Chikuma che dopo aver tentato di forzare l'accesso, se n'erano andati per tornare più agguerriti di prima, muniti di un foglio. Erano riusciti infine ad entrare e ad avanzare nella tempesta, per poi morire insieme ai due Soshi.
    Sei fortunata ad essere ancora viva. Le disse, mentre la sua mente ragionava su come individuare la pista corretta. Il silenzio che scese tra i due venne interrotto dal chunin.
    Nelle celle abbiamo un trafficante di veleni, in grado di entrare e uscire abilmente dal quartiere Soshi e un Chikuma un po' tontolone....Merda. Ripeté l'ultima parola per tre volte, alzando sempre di più il tono della voce. Come gli era tornato in mente il tempo speso con Shunsui per riparare uno di quei occhi meccanici? Impossibile trattenere la preoccupazione per ciò che stava pensando.
    Seguimi. Ordinò a Ryugi.


    Muramasa, ti presento Ryugi delle Squadre Speciali. Esclamò, serio. La situazione si è ingigantita oltre ogni misura, non si tratta più solo di stupidi sabotaggi e te lo dico da...collega. Sono morti due Soshi di primo livello e tre Chikuma. La faccenda è seria. Eseguì un profondo respiro ed eseguì la prima domanda fatidica.
    Avete mai sabotato un Punto di Osservazione interno o vicino al quartiere Soshi? Seguì una seconda domanda. A chi vendevi i tuoi veleni? Si sarebbe acceso una sigaretta per ritrovare la calma, ma non fumava e non avrebbe iniziato quel giorno. Nella sua mente, Masayoshi aveva formulato un ipotesi piuttosto azzardata: i sabotaggi dei Punti di Osservazione venivano commissionati dai marionettisti, i quali intervenendo in sostituzione dei Musashi, avevano modo di studiare la posizione delle telecamere installate su tutta Suna. Yasuke era stata assoldato per la sua furtività, la conoscenza del quartiere dei Soshi e il commercio avviato per i loro veleni, i quali venivano acquistati dai marionettisti per poterli usare contro i Soshi, così che i sospetti di eventuali omicidi ricadessero su di loro.
    I marionettisti erano gli unici in grado di manipolare quei veleni a distanza, in totale sicurezza, per mezzo delle marionette. E avevano il know how per farlo. Masayoshi avrebbe rivelato la sua tesi a Ryugi prima di raggiungere Yasuke.
    n un primo momento, eventuali obiezioni della ragazza non avrebbero avuto la forza per far cambiare idea al Jinchuuriki, ma qualche sua domanda a Yasuke o Tamashi li avrebbero avvicinati alla verità.


    Masayoshi Shokuto

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note

  5. .

    Strategie

    Chapter VII - Villaggio di Amegakure




    [Quattordici giorni dopo l'Adunanza Oscura]


    Si presentò al cospetto di Ru Wai furente e con i nervi a fior di pelle.
    I suoi occhi contornati da due profonde borse ardevano come un incendio estivo fuori controllo. Namae vomitò la sua rabbia e frustrazione, agitando le mani come se tra le dita avesse un pennello con cui disegnare ciò che stava narrando.
    Ru Wai lo ascoltò con vivo interesse, senza interromperlo, e quando il Fiore ebbe finito, egli rivelò che anche il musicista che lavorava nel suo locale era stato catturato dai Quadri, quasi sicuro dallo stesso chirurgo che aveva osato allungare le mani su Hounko.
    L'Oleandro non lo diede a vedere, ma sotto il suo volto teso apparve l'ombra di un sorriso. La condivisione dello stesso nemico aumentava le possibilità di ricevere un aiuto dall'Asso di Picche. Non dovette attendere molto per capire se quest'ultimo avesse accettato o meno di aiutarlo; continuando il proprio discorso, egli rivelò un nome particolarmente interessante: il Visigoto, nonché Principe dei Quadri, padrone dello stesso Kuren, che da come ricordava aveva descritto il proprio Principe come un sudicio ratto. La voce dell'uomo riecheggiò nuovamente nella sua mente, con la stessa carica di odio che all'Oleandro era sembrata reale, sincera, simile a quella che si percepiva quando lui stesso nominava il nome del Lord della Perdizione.
    La descrizione combaciava, il luogo anche... Sul foglio di carta che stringeva ancora in mano, la figlia aveva disegnato solo il volto del chirurgo. Di Kuren aveva solo una descrizione orale che combaciava con quella del Jack di Quadri, ma vi era una remota possibilità che si trattava di una persona diversa o di qualcuno sotto Henge.
    Impedì ai dubbi e ai pensieri di distrarlo troppo dal discorso dell'Asso.

    CITAZIONE

    Se può servire, comunque, ho un nuovo medico fra le mie file, Shichifuko, potrebbe controllare le condizioni di tua figlia, posso anche mandarlo nel vostro locale, per una visita a domicilio, se vorrai.,


    Ti ringrazio Ru Wai-samaPiegò il busto in avanti.
    È stata già visitata da un dottore e sta bene. Nel silenzio che seguì la sua ultima frase, l'Oleandro abbassò lo sguardo sulla sua bambina. Osservandola dall'alto al basso, con i capelli rosa che gli celavano parte del volto, Hounko assomigliava a un fiore primaverile appena sbocciato.
    Ru Wai proseguì e, come aveva messo in conto sin dal primo istante in cui aveva deciso di rivolgersi all'Asso, quest'ultimo menzionò a due forme di pagamento per ottenere il suo aiuto. Lo smemorato non apparve né sorpreso né preoccupato; con un gesto della mano destra, invitò il Mercenario a dettare le sue condizioni. Si sarebbe indebitato con il diavolo in persona pur di uccidere il chirurgo.
    La prima richiesta generò in lui emozioni contrastanti: al Namae vendicativo e sanguinario si trattò di un'assurdità, di una richiesta irragionevole che non rispettava né il suo dolore né il suo sacrosanto desiderio di vendetta, ma il suo sé criminale comprendeva le ragioni di tale decisione. Non si trattava solo di trovare un nascondiglio per sua figlia, si doveva pensare a quali diversivi mettere in atto per celare il loro piano.
    Riguardo Hounko, aveva già pensato a dove lasciarla. Non al Nettare delle Orchidee e nemmeno in un locale di proprietà degli Umezawa.
    A questo proposito, ti chiederei se potesse rimanere qua, nascosta. Abbassò lo sguardo rattristato su sua figlia e si rivolse a lei, spiegando le ragioni di tale decisione. Sarai al sicuro più qua che altrove. Si tratterà solo di una notte, promesso.  Non avrebbe ammesso proteste.

    CITAZIONE

    Il secondo motivo è che non sappiamo se, quando arriveremo da questo Saigokage, ci sarà o meno Kuren, o qualche altro sgherro di questo Principe dei Quadri, quindi se ti unirai alla squadra con cui andrò ad attaccarlo domani, avremo un vantaggio numerico che potrebbe essere d'aiuto.
    Anche alla Zanna abbiamo attaccato la base nemica quando avevamo dei numeri più a nostro favore, ricordi?


    Ricordo molto bene. Confermò.
    Interessante. Aveva già in mente di attaccarlo con un team?
    Le sue labbra screpolate dalla mancanza di vitamine si incresparono in un sorriso bizzarro, equilibrio perfetto tra gioia e serietà. Servirsi della potenza di Ru Wai per attaccare il medico era motivo di felicità, infondo non avrebbe potuto chiedere di più dal destino, ma con la seconda condizione dettata dal Mercenario, quest'ultimo aveva alzato la posta oltre le possibilità di Namae, ultimo degli ultimi nelle gerarchie dei Fiori. In una manciata di secondi, l'Oleandro valutò bene la situazione.
    Il suo sguardo si fece pensieroso, poi all'improvviso le sue sopracciglia si piegarono di colpo verso il basso, donandogli un espressione dura come l'acciaio.
    Se in passato questo Visigoto ha avvelenato la proprietaria della tua Locanda e Kuren ha distrutto il tuo edificio, allora prometterti di riuscire a ucciderli sarebbe azzardato, anche con il tuo aiuto.Ricordava la reazione di Yuufuku quando aveva notato Kuren varcare la soglia della bottega. Senza considerare che una mia complicità nella loro morte potrebbe scatenare l'ira dei Fiori. Gli stava chiedendo molto più di un aiuto. Ripensando a ciò che era accaduto in poche ore della sua vita, egli scoppiò in una  risata carica di sarcasmo e ironia.
    Quattordici giorni prima, davanti alla bacheca dei Fiori appesa tra i fiori sbocciati grazie alle cure del fioraio, Namae aveva deciso di mettere in gioco la sua vita per il Seme e la grandezza degli Umezawa; ora, dopo aver scoperto che i Quadri avevano rapito e operato sua figlia, la decisione di anteporre gli interessi di un organizzazione criminale alla sua vita, e a quella di sua figlia, gli suonava patetica e stupida. Nelle quattro mura della stanza in cui Ru Wai troneggiava come un imperatore, Namae era pronto a distruggere metà Ame per garantire la sopravvivenza di Hounko.
    Dovrò diventare più forte per esserti utile contro il Principe, perciò per il momento pensiamo a donare l'eterno riposo al chirurgo e a trovare un modo per capire se dietro questi sequestri vi sia questo... famoso Visigoto. Trovata la connessione tra sequestri e il Visigoto, avrai il mio aiuto, promesso. Concluse, accettando la richiesta di Ru Wai con la condizione di avere la certezza che il Principe dei Quadri fosse coinvolto in prima persona.
    Ho un modo per tenere occupato Kuren domani sera Ammise subito dopo, serio.  Non sarà facile, ma potrebbe garantirci la possibilità di scendere nelle fogne senza il rischio di incontrarloL'idea gli era balenata in mente quando si era lasciato andare alla risata. In parte, aveva riso anche per quell'idea.
    Kuren vuole qualcosa da me e io ne approfitterò per spingerlo ad entrare di nascosto nel Delirio e Delizia, dove penso siano contenute le famose Jitte di Umezawa, obiettivo di una missione che ho accettato qualche giorno fa. Non sapeva nulla del torneo, ma frequentando il locale negli anni spesi a lavorare come corriere di Lord Goemon, era a conoscenza della difficoltà di penetrare all'interno di un edificio del genere, gestito dall'affidabile Saboru.
    Lascerò Hounko qui se per te va bene, e darò inizio alla mia strategia. Domani a che ora sarà l'attacco?Accarezzò con delicatezza il volto soffice di sua figlia. Ricevuta l'informazione sull'orario, egli si sarebbe congedato, promettendo di tornare nella notte o il mattino successivo per un briefing.
    Se non tornerò, consideratemi catturato e forse morto.

    [Quattordici giorni dopo l'Adunanza Oscura - Delirio e Delizia]





    Un cucciolo di adulto comparve sotto i potenti fasci di luce che illuminavano l’ingresso del locale più discusso degli ultimi giorni: il Delirio e Delizia.
    Il ragazzo aveva venti anni, capelli color della notte e occhi vispi di chi aveva imparato a sopravvivere ad Ame con la sola arma dell’astuzia; indossava vestiti logori, maleodoranti, strappati sulle tibie, forse rosicchiati dai grossi roditori che dettavano legge nella fauna della periferia.
    Sulla mano destra aveva una ventiquattro ore scrostata, sbiadita dal sole e con le rifiniture metalliche arrugginite. Due meccanismi a scatto ne permettevano l'apertura e la chiusura. Non vi erano fuunjutsu o esplosivi all'interno. Questo avrebbe visto Saboru, direttore del locale, qualora avesse accettato di uscire dall'edificio per ricevere il dono che la strana figura apparsa dal nulla aveva garantito essere destinato ad un ospite di primo livello. La valigia non sarebbe stata consegnata a nessuno, se non a Saboru stesso, e se fosse servito per convincerlo ad uscire, l’uomo che si celava sotto Henge avrebbe menzionato a bassa voce il nome del Visigoto. [Henge]
    Nell’attesa, per malinconia o forse per curiosità, se ne avesse avuto modo, Namae avrebbe gettato un’occhiata fugace all’interno del locale, morso dalla curiosità di vedere se qualcosa si fosse potuto collegare alla soluzione dell’indovinello della Rigattiera. In realtà, quel luogo gli evocava solo ricordi dolorosi.
    Dove sarai vecchio Jaro? Non aveva avuto occasione di scusarsi con il Fante e il tempo non aveva alleviato la tristezza per come il loro rapporto di amicizia si fosse concluso.
    Qualora Saboru fosse comparso davanti a lui, il piano prevedeva che il ragazzo prendesse parola, con il rischio di rivelare chi si celava sotto le sue spoglie. In diverse occasioni, anni prima, i due avevano discusso del più e del meno.
    Un pacco per una figura del Mazzo.Namae fece un passo avanti e qualora Saboru non avesse obiettato all’indicazione ricevuta, Namae gli avrebbe consegnato la valigia, non prima di averla aperta per dimostrargli l’assenza di esplosivi o sigilli. L’interno della valigia era stata foderata con una stoffa morbida e ben imbottita, in modo che le sei fiale affossate nel tessuto fossero rimaste integre anche in caso di urti. All'interno di ogni provetta era contenuta una sostanza trasparente, ottenuta con un processo di decolorazione a partire dal proprio sangue carico di ormoni, nella loro versione nociva. [Fiale Ormoni]
    Verrà domani notte. Troverà un modo per raggiungerti e ti verserà 5000 Ryo, metà di quanto pattuito con me, produttore.  Il suo sguardo divenne tagliente come una lama di rasoio. Prenderà la valigia e se ne andrà, senza disturbare. Credo che sia superfluo dirti che ho un paio di garanzie, diciamo assicurazioni, che mi proteggeranno da una vostra manomissione del prodotto. Non saranno necessarie, spero, in fondo siamo tutti fratelli e sorelle, figli dello stesso Asso, no? Bluffò, ma non aveva importanza. Nel caso in cui l'uomo gli avesse chiesto delucidazioni per aver scelto l'hotel come luogo di scambio, il ragazzo avrebbe sorriso.
    Ordini dall'alto le cui ragioni mi sono sconosciute.Plausibile per la sua vicinanza alla famiglia Umezawa. Se ci fossero state altre domande, Namae avrebbe risposto a ognuna di esse.

    In quel momento, con le carte che aveva scoperto davanti a sé, Kuren doveva essere considerato sia un nemico sia un alleato, perciò come accaduto con Jaro, avrebbe dovuto mettere a punto una strategia che gli permetteva di uscirne sempre sotto una buona luce: qualora Kuren fosse riuscito a tornare in tempo per salvare il chirurgo, Namae avrebbe potuto affermare che mandarlo al Delirio e Delizia era stata un'idea per allontanarlo dal massacro; nel caso in cui non fosse tornato in tempo, Namae avrebbe risarcito la montagna dei Quadri con gli ormoni che desiderava. Nel mezzo era chiaro esistessero decine e decine di possibilità, come ad esempio uno scontro tra Kuren e un Lord Goemon impazzito per le troppe droghe. Un sogno. Ma i sogni ad Ame non si realizzavano mai.     


    [Quattordici giorni dopo l'Adunanza Oscura - Territorio dei Quadri]



    Nel territorio dei Quadri, con il cuore e la mente piegate dalla dopamina, unico modo per affrontare Kuren dopo ciò che forse aveva commesso, Namae si sarebbe recato nel luogo in cui aveva accettato ufficialmente l'accordo con il Jack di Quadri. Forse avrebbe parlato con lui o forse con un suo scagnozzo fidato, a ogni modo con una calma artificiale ma indistinguibile, egli avrebbe semplicemente spiegato all'alleato che la notte successiva, a un ora che verosimilmente sarebbe stata circa un ora prima dell'attacco, egli si sarebbe fatto trovare all'interno del Delirio e Delizia, e che il passaggio nelle fogne, gentilmente offerto, sarebbe servito al Fiore solo per scappare dopo aver completato la sua missione.
    Secondo il piano da lui architettato, Kuren sarebbe dovuto entrare nell'edificio direttamente dal sottosuolo, se possibile, o furtivamente da un entrata nascosta, in modo da raggiungere Saboru e ricevere direttamente dalle mani del direttore il frutto del suo potere speciale, distraendolo il più possibile per permettergli di muoversi nelle stanze dell'hotel.
    Non menzionò in alcun modo il pagamento promesso; nella fervida mente dell'Oleandro, la questione del pagamento sarebbe servita per aumentare le probabilità di scatenare un combattimento all'interno dell'hotel. 
    Ottenuto ciò che era stato pattuito nella bottega di fiori, avrebbe atteso il suo arrivo fuori dal Delirio e Delizia, fino all'alba se necessario, ammazzando il tempo con il regalo appena ricevuto o dormendo. La scelta era la sua.  Nulla di più, nulla di meno. Non nascose la possibilità di essere inseguito, ma promise che avrebbe cercato di evitarlo a ogni modo.  




    Sarebbe andato tutto per il meglio?

                 

    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra 100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note






  6. .

    Differenze di Livello

    Chapter IV



    Superiore in forza, riflessi ed esperienza in combattimento, la donna neutralizzò con facilità ogni colpo sferrato dall'Oleandro, compreso l'ultimo attacco, la nube di gas velenosa che, come per magia, venne assorbita dalla mano della kunoichi. Fu una vera debacle. Namae ne prese atto, lasciando che la delusione lo pungesse nel cuore.
    Che diavoleria è quella? Esclamò con un falso sorriso in volto, alzando la mano destra e indicandola con l'indice della mano sinistra.

    Quando la donna assaggiò la goccia di liquido cremisi sgorgato dall'indice di Namae, lo stupore della kunoichi inorgoglì l'Oleandro. Le sue labbra secche e screpolate s'incurvarono in un sorriso simile a un ghigno.
    Esatto. Ho controllo sul mio sistema endocrino Precisò, orgoglioso del potere che aveva acquisito anni fa nel villaggio del Ferro, in compagnia di Jaro.
    E presto lo metterò a frutto per i Fiori. Concluse, succhiandosi il dito per arrestare la perdita di sangue. Avrebbero potuto collaborare in tal senso, ma per il momento, l'Oleandro si mantenne sul vago. La sua mente aveva già partorito e trasposto su carta dei prodotti da produrre e commercializzare. E negli stessi fogli aveva disegnato bozze di armi da consegnare ad armorari ed ingegneri.

    Ascoltò il lungo discorso della donna senza aggiungere altro.
    Quando l'Oleandro aveva parlato di uccidere Lord Goemon per la minaccia che aveva rivolto a sua figlia, egli sapeva che l'unico modo per scaraventarlo ai piedi del suo scranno era diventare molto, molto più forte; tuttavia Ame consentiva a uomini deboli come lui di tessere relazioni atte a raggiungere l'obiettivo senza sporcarsi le mani, ma i Fiori non avrebbero tollerato un indebolimento a nome di una vendetta personale.
    Sono curioso di ascoltare il tuo punto di vista sul mio stile di combattimento La guardò negli occhi. Su di te, non potrei dire nulla. Ridacchiò con la sua voce grave.






       

    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. Spiedi

    2. Fendente con Bracciale

    3. Bomba

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Tecnica della Spazzata

    2. Nebbia Velenosa

    Note

  7. .

    La verità finalmente Emerge

    Chapter VI - Villaggio di Amegakure




    [Due giorni e 12 ore dopo l'Adunanza Oscura]



    Alle condizioni dettate dal famigerato Kuren, l'Oleandro annuì senza aggiungere altro. Sarebbe uscito dal locale e il resto, presto o tardi, sarebbe diventata una storia che molti avrebbero ricordato e narrato ai nuovi figli della Pioggia.

    L'orologio contò 12 ore, precisamente 720 minuti, quando nel quadrante nord di Ame, tra i vicoli lerci che conducevano nelle fogne di Ame, un fantasma ammantato di nero apparve alla ricerca di Kuren. Non si sarebbe trattenuto molto, giusto il tempo per informare l'interessato della sua decisione.
    Con il loro accordo, si completava l'alleanza tra Fiori e Quadri.


    [Quattro giorni dopo l'Adunanza Oscura]


    Il locale risuonava di voci e di vivace attività quando Janki e Miroku varcarono l'ingresso del Nettare.
    Tra addetti che discutevano su come disporre i divani attorno alla sala da ballo, non vi era traccia del proprietario e di sua figlia. Tutti erano così concentrati a portare a termine il lavoro prima della scadenza che nessuno avrebbe chiesto loro chi fossero e cosa volessero. Dietro il bancone pulito a specchio vi era una barista di circa venticinque anni, con un piercing al labbro e una capigliatura alquanto colorata.
    Il signor Namae è fuoriUn alone di tristezza scese sul volto della ragazza. non so quando ritorneranno, purtroppo sua figlia è gravemente malata e si sta occupando di lei. Se desiderate, lo informerò della vostra visita. Prese carta e penna e attese di ricevere un nome dal ragazzo, ignorando il vecchio suricato, ex Eremita.
    Chi siete? Aveva già scritto il nome di Ru-Wai.



    [Quindici giorni dopo l'Adunanza Oscura]

      

    So bene possa essere una trappola. Un altro fulmine squarciò le nubi, illuminando la sua pelle spenta e pallida. Si voltò verso il medico, passandosi una mano sul volto stanco. Con mille pensieri in testa, orrendi e paragonabili a incubi ad occhi aperti, Namae rimase in silenzio ad osservare il medico che riponeva i suoi strumenti nella borsa di pelle.
    Devo cercare qualcuno che possa addestrarla La persona giusta per trasformare Hounko in una kunoichi formidabile sarebbe stata Madama Umezawa.
    Ma dovrei occuparmene io. L'addestramento iniziale spettava alla figura paterna, all'uomo che l'aveva cresciuta e insegnato le più elementali regole per vivere tra le strade di Ame. Fino a quando Hounko e Yuri non entrarono nella stanza, a discorso terminato con il medico, l'Oleandro si lasciò cullare dai ricordi.
    Eccovi qua. Esclamò e senza perdere tempo aggiornò il Fiore Lupo della situazione.

    CITAZIONE
    Sì, diciamo Namae che ho dei poteri in grado di aiutarci.. ma ha senso rischiare tanto? Hai ipotizzato l'alternativa che vi sia un controsigillo di sicurezza? Se stiamo parlando di professionisti magari disattivandone uno potremmo attivarne un altro, ancora più nascosto del primo e magari più pericoloso. E' una scelta rischiosa....

    Devo capire cosa sta accadendo. Disse, serio come non lo era mai stato, anche se ciò significava accettare il rischio di ferire la persona più importante della sua vita. Non fu una scelta facile. I pensieri che affollavano la sua mente erano come tentacoli attorcigliate attorno al suo collo. La missione dei Fiori e ciò che era stato fatto a sua figlia avevano un legame? O si trattava di due eventi scollegati? Qualcuno voleva fregarlo? Indurlo ad agire in modo impulsivo? Brancolava nel buio e ben sapeva quanto fosse letale l'ignoranza. In cuor suo la missione dei Fiori poteva attendere, ora doveva sapere esattamente chi aveva rapito sua figlia.
    Non seppe come Yuri ci riuscì, ma Hounko sbatté le palpebre e per qualche secondo rimase in silenzio, con gli occhi sgranati e i sensi assaliti dagli eventi che il fuunjutsu gli aveva impedito di ricordare: lamenti e urla atroci, l'odore pungente dei disinfettanti e l'espressione malvagia di un medico che dava le spalle a un macchinario enorme e costoso.
    Ehy tutto ok Hounko? Le mise una mano sulla spalla destra, scuotendola un po' per capire se fosse cosciente o svenuta in piedi.
    CITAZIONE
    " Waaaaaaaaaa waaaaaaaaaaaaaa! "

    Gli si gettò sulle braccia, in lacrime, bagnandogli il colletto dell'abito.
    Tranquilla, sei salva. La rassicurò, accarezzandole il capo e stringendola a sé per farle sfogare tutto ciò che aveva accumulato dentro di sé. Con il volto della bambina sulla sua spalla, Namae cercò gli sguardi di Bokushin e Yuri. Con un lieve accenno del capo, li ringraziò del loro aiuto.

    CITAZIONE
    I Quadri...i Quadri! Sono stati loro. Mi hanno trascinata nelle fogne ma io mi sono finta priva di sensi...proprio come mi ha insegnato madama Umezawa! Ho visto il percorso [accesso dal tombino in alto a sinistra] e ho lasciato delle pietruzze nel labirinto di cunicoli sotterranei ! "

    I Quadri? Ripeté tra sé e sé, allontanando il busto dalla bambina in modo che parlasse a tutti con maggiore chiarezza.

    CITAZIONE
    Per strada un menestrello ha provato a salvarmi...credo però sia stato steso pure lui da questo energumeno col codino. Lo stavano interrogando perché interessati a delle informazione in suo possesso. Non sono riuscita a sentire molto perché intanto mi stavano preparando per un qualche intervento ed imbottita di sostanze...Madama Umezawa nelle sue "lezioni di tè" mi ha insegnato come riconoscerle dalla viscosità e dai sintomi della pre-attivazione: quello era il veleno soporifero dei Fiori, ne sono sicura! "

    Si colpì la fronte con la mano destra quando Hounko nominò la Umezawa in presenza di Bokushin.
    Ci manca solo che gli diciamo dove abitiamo. Pensò, con il pollice e l'indice della mano destra che dalle tempie scivolarono lentamente verso gli occhi. Avrebbe dovuto sgridarla per l'imprudenza che aveva commesso, ma non era quello il caso. Aveva molto da farsi perdonare. Permise alla bambina di sfogarsi come meglio credeva, lasciandola raccontare ciò che aveva visto, osservato e subito.
    CITAZIONE
    Minoru, questo era il nome del chirurgo. Potrei disegnarne le fattezze se mi date un foglio e dei pastelli...

    Datele carta e pastelli, voglio vedere il volto di questo cadavere Esclamò, con le sopracciglia abbassate, le guance contratte e uno sguardo tagliente e minaccioso. Quando la bambina terminò il suo identikit, Namae quasi gli strappò il foglio dalle mani.
    Lo conoscete? Avrebbe chiesto ai due.
    Ricevute le loro risposte negative, l'Oleandro prese il foglio, lo piegò con cura e lo mise in tasca, affianco al biglietto dei Fiori dove Yuufuku chiedeva di recuperare le Jitte degli Umezawa. La vecchia befana avrebbe atteso ancora a lungo le sue amate armi.
    Sei stata molto brava. Esclamò, sorridendogli e accarezzandogli i capelli rosa dopo che la bambina raccontò della presenza di una macchina con pompe che trasportavano qualcosa che non erano veleni o sangue. Avrebbe scoperto presto cosa quel Minoru realizzasse nelle profondità delle fogne.

    NLiJ4W6tA
    Alla richiesta di Yuri di potersi occupare di un'altra faccenda, Namae fu perentorio.
    Nessuna faccenda è più importante di questa Disse, rivolgendole un'occhiata poco amichevole. Verrò ad ascoltarti solo per il rispetto che nutro nei tuoi confronti. Prima di lasciare sua figlia da sola, avrebbe atteso che il medico uscisse dall'edificio, sorvegliandolo per qualche minuto dalla finestra.
    Aspettami qui. Si congedò da Hounko, accarezzandogli i capelli, prima di spostarsi in un altra stanza, lontano da orecchie indiscrete.
    Ascoltata la richiesta del Fiore Lupo, quest'ultimo le fece cenno di non continuare oltre. [Note]
    Stanotte non esisteranno Semi, intrighi, affari o soldi. Stanotte esisterà solo la vendetta. Entro l'alba, i Quadri piangeranno quel Minoru. Non era una questione di reputazione o di mostrare ai criminali di Ame che l'Oleandro non perdonava affronti del genere. Senza la Vendetta, non sarebbe riuscito a guardarsi più allo specchio.
    Immagino tu sappia dove raccoglierò le informazioni su di lui. Potrai trovarmi lì se ti servo. Per il resto ti ringrazio e provvederò a sdebitarmi al più presto, promesso. Girò i tacchi e abbandonò la stanza. Afferrò la piccola mano di Hounko e uscirono dall'edificio, non prima di aver permesso alla bambina di salutare le Matrone.

    [I veri Batuman]



    La pioggia degli ultimi giorni aveva trasformato Ame in un labirinto di pozzanghere e fiumi che presto, oltre alla sporcizia, avrebbe lavato via il sangue dei Quadri. L'uomo avvolto nel mantello verde calpestava con rabbia ogni pozzanghera che gli si parava davanti, macchiando il suo abito e quello della figura magrolina che gli camminava affianco. Ogni goccia di pioggia che colpiva il suo viso alimentava la furia e il desiderio di vendetta che quella notte avrebbe soddisfatto a ogni costo.
    Aveva bisogno di informazioni, di tutte le informazioni possibili per conoscere le abilità e le abitudini di Kuren e Minoru. Se il primo lavorava nelle fogne di Ame mentre il secondo ne garantiva l'accesso, allora era molto probabile che i due lavorassero insieme. E che entrambi fossero i colpevoli di ciò che era accaduto a Hounko.
    Se fossero riusciti a raggiungere il locale dell'Asso delle Picche, i frequentatori che ben conoscevano Namae avrebbero intuito che qualcosa non andava: l'Oleandro entrò come un treno in corsa, mandando a sbattere la porta contro il muro adiacente.
    Si avvicinò al bancone come un rinoceronte furioso.
    Ho bisogno di Ru Wai. È una questione molto urgente. Si rivolse al solito barista.

    Ricevuto il permesso di incontrare l'Asso di Picche, Namae lo avrebbe raggiunto insieme ad Hounko. Non ci furono saluti o inchini. Rosso in volto, i suoi lineamenti facciali erano segnati dal dolore e dall'ira contenuta, mentre i suoi pugni serrati tradivano la rabbia che bruciava dentro di lui. In un primo momento, avrebbe ignorato ogni uomo o donna vicino l'Asso.
    NLiJ4W6tu
    Qualche giorno fa un figlio di puttana con il codino ha rapito Hounko, l'ha consegnata ad un chirurgo dei Quadri che l'ha operata e applicato qualcosa che un medico di nome Bokushin e Yuri sono riusciti a togliere. Se fosse stata sveglia e audace, Hounko avrebbe aggiunto altri particolari, come chi l'avesse difesa e chi fosse con lei in quel laboratorio.[Note]
    Il rapitore penso sia un certo Kuren, Jack di Quadri, con cui ho avuto qualche contatto. Il chirurgo sarebbe lui gli mostrò l'identikit Lo ha disegnato Hounko.. Cosa sai dirmi di questi due bastardi? Il medico si chiama Minoru ed è dei Quadri. Lavora nelle fogne e grazie all'astuzia di questa piccola scimmietta posso raggiungerlo facilmente. Lo sgozzerò come una gallina. Sentenziò, digrignando i denti come un animale.
    Non importa il prezzo di questa informazione, Ru Wai. Qualsiasi fosse stato il prezzo, quell'uomo doveva morire prima dell'alba. non mi importa dei Semi, per chi lavora o se ha figli, stanotte lo ucciderò con le mie stesse mani e in futuro mi dedicherò a Kuren, con cui ad essere sinceri avevo un accordo. Concluse, con un alone di delusione per quel tradimento da parte di Kuren. Con le braccia al petto, egli attese una risposta da parte dell'Asso.




        
                 

    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra 100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note






  8. .

    In un mondo illusorio - Il viaggio verso Aladdin

    Chapter VI - Nel Deserto dell'Anarouch



    [Masayoshi e Tsuneyo]



    Le voci delle due guardie si affievolirono fino a scomparire mentre il chunin e il suricato dall'elmo a corni proseguirono verso la cupola che intravedevano dai lembi di tende accarezzate dal caldo vento dell'Anarouch. Con enorme stupore raggiunsero l'edificio senza incontrare né Pakku né altre guardie. Occultato dal meccanismo di rivestimento e nascosto a diversi metri dall'edificio, il chunin studiò la zona e le difese che gli assalitori avevano messo in atto per difendere la struttura centrale.
    Non c'è nessuno.
    Sembra proprio di no.
    Anche se da lassù sembrava un villaggio affollato.
    Badanasu aveva generato un bel baccano se le sentinelle della zona centrale avevano abbandonato l'area. Ma nessuno lascerebbe sguarnito un obiettivo. I suoi sensi non captarono nulla. Si voltò verso Tsuneyo ela risposta che ebbe fu la stessa: potevano avanzare. Contò fino a tre e al momento esatto il team abbandonò la posizione, balzando verso l'ingresso che dava nella direzione in cui il sole sorgeva ogni mattina. Aprirono la porta e la chiusero alle loro spalle.
    Ciò che si rivelò di fronte ai due ninja fu molto di più di quanto avessero potuto immaginare...o sognare. I loro occhi si riempirono di stupore e meraviglia.

    Dove ci si aspettava una stanza o un corridoio di dimensioni ridotte, si apriva uno spazio così vasto da estendersi oltre l'orizzonte, con palme rigogliose sparse qua e là e una cascata di acqua cristallina che si affacciava ai confini della stanza, oltre lo sguardo incredulo dei due ninja che non riusciva a spingersi oltre.
    Non può essere reale sussurrò Masayoshi, la sua espressione seria dopo l'iniziale impatto che lo aveva momentaneamente destabilizzato.
    Potrebbe essere un genjutsu o addirittura un passaggio interdimensionale. Qualcosa che ho letto solo nei libri di fantascienza.
    Tsuneyo, accanto a lui, era ancora abbagliato dalla bellezza del luogo.
    Dovremmo uscire...disse Tsuneyo, voltandosi verso l'ingresso. La porta era scomparsa nel nulla
    Possiamo solo avanzare. Confidava che nei panni di Aladdin, nessuno avrebbe osato attaccarlo senza esitazioni. I loro passi risuonarono in quel luogo come campane a mezzogiorno.
    Dirigiamoci verso la cascata. Ordinò Masayoshi, alla ricerca di indizi sulla vera natura del luogo. Privato della possibilità di uscire dalla porta d'ingresso, con la concreta possibilità che quel luogo mutasse secondo una volontà esterna, essi avanzarono verso l'unico riferimento all'apparenza fisso e immutabile: la cascata.
    Dopo una manciata di secondi, i due ninja incontrarono un Pakku.

    CITAZIONE

    Alladin ha fatto un bellissimo lavoro, vero?


    Come scus Sobbalzò Masayoshi, colto alla sprovvista e interrotto da un Tsuneyo più perspicace del suo evocatore.
    È apparso dal nulla.
    Con l'arrivo del secondo Pakku, il chunin capì cosa il mammifero intendeva: i monaci colleghi di Alladin erano comparsi all'improvviso, come se fossero entrati in quello spazio da un altro luogo, infatti, se si fossero avvicinati di soppiatto, il loro odore caratteristico avrebbe raggiunto le narici del chunin con discreto anticipo.
    Prima non era qui.
    Vedo solo un po' di palme, nulla di speciale. Voi cosa vedete di così bello? Finse di non vedere la cascata per capire se erano figure illusorie o se, pur essendo reali, erano situati in un altro luogo, con davanti altre meraviglie create da Aladdin. Da ciò che riusciva a notare in quel momento, fissandoli con sospetto, erano i loro occhi spenti, svuotati da ogni emozione, come la loro voce priva di emozione, come se parlassero recitando un copione già scritto.
    Triste che dei Pakku abbiano deciso di andarsene, come mai? Chiese ancora, con voce rammaricata, mentre il suo cervello elaborava le poche informazioni a disposizione per trovare una via d'uscita che non fosse il Rilascio, jutsu che gli avrebbe divorato metà riserva di chakra per deflettere una costruzione così vasta e articolata. Il Vuoto di Direzione non sembrava adatta al caso. Il potere di Pangu gli permetteva di annullare la precisione degli avversari e di incrementare la propria, ma non aveva alcuna efficacia contro i genjutsu, sopratutto quelli ad area.
    Dopo qualche secondo di incertezza sul da farsi, senza molte idee in testa, egli decise di utilizzare il Rilascio.
    Sapete dove si trova Aladdin? Chiese, mentre le sue mani si univano davanti al petto per formare il simbolo della Tigre. Un rapido sguardo d'intesa era stato sufficiente per trasmettere le proprie intenzioni alla sua fedele evocazione. La lunga coda avvolse lo Shokuto e insieme tentarono di deflettere il probabile genjutsu. [TB]

    [In caso di fallimento]

    Lo sapevo, sarebbe stato troppo facile, non si tratta di un illusione. Commentò, infastidito per il chakra sprecato e il tentativo andato a vuoto proprio davanti a Tsuneyo.
    Oppure il genjutsu è potente. Dobbiamo tentare un'altra strada. Disse il suricato, guardandosi attorno pensieroso.
    Altolà! Identificati!
    Masayoshi si voltò verso la direzione da cui proveniva la voce che si era sovrapposta al monotono scrosciare della cascata. Aveva giù udito quella voce. A nove metri dalla loro posizione, laddove avrebbe dovuto trovarsi la porta d'ingresso scomparsa alla loro vista, vi erano due guerrieri dalla corporatura minuta, con le scimitarre sguainate e pronti a dare battaglia agli intrusi.
    Il Chunin sorrise, sicuro di sé. Avrebbe ottenuto le informazioni di cui necessitava dai due predoni.
    Cercavamo il Guardiano dell'Ovest per un accordo. Affermò Masayoshi, che aveva udito quel nome direttamente dalle bocche dei due Kijin. Sareste così gentili da dirci come uscire da questa illusione e dove trovarlo? In cambio eviteremo di rompervi troppe ossa. Il suo sguardo cadde sulle scimitarre e poi sui due volti poco raccomandabili dei Kijin, che non scalfirono la determinazione dello Shokuto.
    Non vi era alcun cenno di paura nei suoi occhi. Tsuneyo si posizionò affianco al suo evocatore, con le orecchia abbassate, la coda rigida e le zanne estratte.



    [Fudoh, Myk, Koinu e Badanassu]



    Circondato dai predoni accorsi a difesa del cerchio esterno, Badanassu si difese piuttosto bene dagli attacchi che miravano a decapitarlo. Rifugiatosi nel suo carapace indistruttibile, dopo aver subito un innocuo taglio al capo, la tartaruga incassò il resto degli attacchi e passò al contrattacco, roteando ad alta velocità e lanciandosi verso l'uomo di fronte a lui, che con un'ascia in mano, poté solo balzare verso destra per salvarsi dalla furia della tartaruga.
    Se solo si fosse distanziato al termine del suo attacco...
    L'uomo non ebbe scampo: se un kunai venne intercettato dalla fredda lama d'acciaio, il resto delle armi appese sulla corazza fecero scempio della spalla e del fianco sinistro del nemico, lasciandolo steso a terra. Le sue urla di dolore echeggiarono nell'area e nelle stradine vuote del villaggio.
    Sconfitto il primo nemico, la tartaruga del Deserto si concentrò verso i due predoni più distanti, ignorando il più giovane che si trovava dietro di lui. Il lancio del chakram avvenne nello stesso istante in cui Fudoh ne ordinò l'uso. L'oggetto cadde ai piedi dei due uomini, innocuo nell'aspetto e nella forma, ma con un potenziale che i nemici intuirono in ritardo, solo quando videro la tartaruga scappare, insieme a una sagoma che si muoveva lontano, nella direzione da cui era giunta quella voce.
    Il chakram salì a sei metri d'altezza e divenne centro di un attrazione gravitazionale che afferrò ogni oggetto presente in un raggio di dodici metri. Per i tre nemici non vi fu scampo. Fudoh fu abbastanza intelligente a non correre dritto, ma ad arco, così da tenersi distante dal centro della devastazione, che non risparmiò niente e nessuno. Trascinati per alcuni metri, i tre uomini volarono verso il chakram, rimanendo appesi come dei vestiti messi ad asciugare, in mezzo a banchi, tavoli e tendaggi che impedirono loro di osservare ciò che stava accadendo sotto. Fudoh e Bassadanu non potevano saperlo, ma avevano arrestato l'arrivo di molti predoni terrorizzati da quell'ammasso di oggetti che erano stati strappati dal terreno e ora aleggiavano in aria.

    Con le giuste precauzioni e suggerimenti di Myk e Koinu, dotati di sensi fini e sviluppati, la comitiva sarebbe riuscita a spingersi oltre il villaggio e a raggiungere la strada che li avrebbe condotti nell'edificio posto sulla base del collo di Arumajiro.  Lungo la stanza che avrebbero dovuto percorrere per raggiungere la Voce, priva di ripari o vegetazione dietro cui nascondersi, a circa quindici metri di distanza sulla sinistra, i nuovi abitanti avevano costruito un piccolo santuario. Sotto la costruzione in pietra ricavata dal corpo di Arumajiro, brillavano quattro statue di ceramica posizionate sopra dei piedistalli alti un metro. Ciascuna effige raffigurava un animale: una scimmia, una iena, un avvoltoio e un rinoceronte.

    Se si fossero incamminati lasciandosi il villaggio alle spalle, avanzando sotto il sole che presto avrebbe dato inizio al moto discendente, sulla sommità di una cresta abbassata dai picconi dei Pakku, Fudoh avrebbe notato come nella parte finale del sentiero, vicina al collo di Arumajiro, distante almeno trenta minuti di cammino, la strada veniva inghiottita da spuntoni di roccia a base quadrata, con lati lunghi dieci metri, che s'innalzavano verso il cielo per oltre venti metri.
    Sulle creste di Arumajiro che li separavano da quel nuovo ambiente erano cresciuti diversi alberi che formavano dei boschetti sparsi qua e là e di piccole dimensioni.
    Proprio da quella posizione sopraelevata, Fudoh si sarebbe accorto di due Pakku in avvicinamento: essi salivano la cresta visibilmente stanchi, con una picca ciascuno, uno zaino e un vestiario molto simile a quello che Ryota aveva descritto per i guerrieri scimmia.
    Ehy! Cosa ci fai qua?Esclamò uno dei due in direzione di Fudoh, nei panni di un Pakku. Entrambi abbassarono lo sguardo su Badassanu, allarmati.
    Oh! Cos'è quella creatura strana...credo di averla già vista Si riferiva ai cartelli posti su dei piedistallo dove erano stati raffigurati le creature non ammesse su Arumajiro, solo che i Kijin e i predoni si erano concentrati sui Fennec e sui Suricati, non le Tartarughe.
    Non mi piace amico. Allontanati da quella tartaruga...la porteremo dai nostri salvatori.
    Sono tra i nemici di Aladdin? Chiese all'altro, cercando di ricordare. Chiediamo a lui? Indicò l'uomo alle spalle.
    Dietro ai Pakku, infatti, a circa trenta metri, vi era un uomo scimmia molto diverso dai predoni che avevano affrontato nella città, a partire dagli arti e dal petto ricoperti da chiazze di pelo grigio. L'uomo era alto, robusto e armato con un lungo Bo appoggiato a terra. Se ne stava sdraiato con gli occhi chiusi, logorato dalla noia per un turno di guardia in cui si erano visti due o tre Pakku. Non era solo. Al suo fianco, grande quanto due cani di grossa taglia, era sdraiata una iena dal pelo maculato. [LINK]

    Erano di guardia lungo la strada che conduceva verso Aladdin.








      

    Masayoshi Shokuto

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    95,5/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Tecnica del Rilascio

    2. ///

    Note

  9. .

    Differenze di Livello

    Chapter IV



    Con uno scontro amichevole in procinto di iniziare, Namae non aveva atteso le premesse ragionevoli della ragazza.
    S-s-sì. Va bene. L'adrenalina era già in circolo e, con le vene sporgenti  che gli attraversavano il collo, la voce fluì all'esterno con suono simile a un ringhio.
    Non era sua intenzione sottovalutare quel piccolo scontro; dall'avventura alla Zanna, vissuta al fianco di Ru Wai, Namae si era allenato duramente e aveva affinato le sue armi, senza però testare i suoi miglioramenti in un combattimento. Yuri era il suo banco di prova. Da Fante, sarebbe riuscito a difendere il suo rango contro una new entry?
    Le riflessioni interiori svanirono con la prima mossa fulminea della giovane. Era incredibilmente veloce. Namae la vide sparire e riapparire sotto di lui, accompagnata da un suono così intenso da stordirlo. Poi... non comprese nulla.
    Sentì qualcosa schiantarsi sul suo giubbotto con tale potenza da piegare le piastre metalliche interne e mozzargli il respiro, scaraventandolo a terra come una bambola di pezza in mano a un energumeno. Prima di impattare con la schiena a terra, stordito dalla rapidità e dalla potenza di quella donna, egli venne raggiunto da un secondo colpo altrettanto rapido e potente, ancora al centro del petto.
    La sua bocca si spalancò e un filo di saliva misto a sangue macchiò il colletto della maglia.
    In quell'istante infinitesimo, Namae comprese di non avere speranze, davanti a sé vi era una donna capace di sconfiggerlo in due colpi, senza alcuno sforzo. E forse, in futuro, forgiata da quella breve ma intensa esperienza, avrebbe potuto aspirare a ucciderlo. Lo meritava. Era debole. Troppo debole.
    Per la prima volta nella sua vita, si sentì impotente, inadeguato e ridicolo. Più di Goemon, che sapeva essere fuori dalla sua portata, Yuri aveva frantumato la sicurezza nei suoi mezzi che aveva maturato a caro prezzo, con cicatrici, sangue e anni di servizio nei Fiori.
    Che senso aveva combattere?
    Si lasciò andare e si fece colpire anche dal terzo colpo, un po' più lento. La sua schiena si schiantò al suolo, rompendo le doghe di legno e affondando parzialmente nel pavimento . Si ritrovò con un freddo tirapugni premuto contro la gola. L'adrenalina che aveva pervaso il suo corpo si dissolse come fumo.

    CITAZIONE
    Che ne pensi?

    Non disse nulla. Cosa avrebbe potuto dire?
    Con un dolore lancinante al petto e alle vertebre, schiacciate dietro a un paio di costole incrinate, lo smemorato distolse lo sguardo dagli occhi della donna. Si alzò da terra barcollando, aiutandosi con le braccia. Che senso aveva continuare?
    I loro livelli erano troppo distanti.
     Se vuoi ripensarci, mi farò da parte e terrò la bocca chiusa. Biascicò, in preda ai dolori, abbassando lo sguardo a terra per nascondere le lacrime che si erano accumulate negli occhi, sia per il dolore sia per la vergogna.
    In piedi, con le costole che gli impedivano di respirare a pieni polmoni, Namae fece due profondi respiri, poi al terzo fece scivolare la gamba destra indietro.
    Ora...ora è il mio turno
    Aveva promesso alla donna di mostrarle i suoi poteri e avrebbe mantenuto la parola. Al cospetto di quella kunoichi misteriosa, gli era rimasta solo la fedeltà a una promessa fatta.
    Lei mi sottovaluterà. Gli suggerì la mente, seppur il suo spirito combattivo fosse rasente lo zero. Come biasimarlo? Aveva un solo modo per ritrovare l'ardore perso: colmo di rabbia verso se stesso, Namae rilasciò una discreta quantità di adrenalina possibile dal suo sistema endocrino, sforzandosi di convincere la propria mente a vedere se stesso come avversario, e non la potente Yuri, che era stata in grado di atterrarlo in pochi istanti. Solo contro se stesso si sarebbe liberato di tutte le emozioni negative che albergavano al suo interno.
    Un'onda di energia esplose dentro di lui, come se ogni cellula del suo corpo si accendesse istantaneamente. [Adrenalina]
    Sotto i vestiti sudati e aderenti alla pelle del Nukenin, i muscoli emersero come blocchi di marmo, attraversati da tendini tesi come corde di violino. Si sentiva sul punto di esplodere, come un vulcano che per secoli ha solo accumulato energia dentro. Uccidilo! Davanti aveva un Namae debole, ridicolo, la versione più vera di sé, che un giorno avrebbe ucciso per sopravvivere ai Giochi di Potere di Ame. Infilò le mani nelle tasche e le estrasse subito dopo, apparentemente asciutte. Sapeva cosa fare contro avversari più forti. A dispetto di quanto credeva, per le capacità possedute, lui era un abile guerriero, addestrato da una lunga lista di sensei che il destino aveva cancellato dalla sua mente. Molto di ciò che eseguiva e pensava era frutto di quella parte di vita che era stata chiusa a chiave nella sua mente. E non vi era adrenalina e furia in grado di cancellare le sue capacità.

    Raggiunse il nemico in un batter d'occhio, stringendo i denti in una morsa in grado di perforare l'acciaio..
    Con la gamba sinistra avanti, il busto ruotato di 60 gradi rispetto all'asse verticale e il braccio destro caricato dietro le spalle, Namae avrebbe tentato di sorprendere l'avversario non con un pugno, ma con una selva di sottili spiedi sparati dal Lanciaspiedi celato dentro il braccio sinistro, all'altezza del polso, orientato in modo che gli aghi mirassero l'inguine destro e sinistro della donna, aree distanti dal colpo che probabilmente la donna si stava attendendo. [SA I]
    Il veleno contenuto negli spiedi era sufficiente per paralizzare le gambe della ragazza e rendergli la vita difficile per i secondi a venire.
    Senza interruzioni, Namae distese indietro il braccio destro e lo scagliò in avanti con una traiettoria dall'alto verso il basso, con il palmo rivolto verso il soffitto, inconsueto per un qualsiasi tipo di pugno che Yuri aveva affrontato fino a quel momento. Il secondo colpo non sarebbe stato un pugno, ma una frustata effettuata con il nuovo bracciale di origine otese che gli ricopriva l'intero avambraccio, che si trasformò in una frustra, lunga tre metri, un attimo prima di sferrare il colpo muovendo l'arto. L'arma flessibile avrebbe disegnato un arco circolare dall'alto verso il basso, con l'obiettivo di colpire il busto della donna, lacerandogli vestiti e pelle. Essere colpiti significava ricevere un danno ben maggiore di un taglio bruciante. [SA II]
    Continuò l'offensiva abbassando ancor di più il baricentro, mentre la mano sinistra, rimasta vicina al busto sin dal primo attacco, lasciò cadere ai suoi piedi una piccola sfera grigia dalla Sacca Porta Oggetti. A contatto con le piastre in legno intatte, l'oggetto sarebbe deflagrato senza produrre alcun rumore, ma la sua apertura avrebbe generato un intensa luce dall'elevato potere abbagliante, in grado di accecare chiunque si fosse trovato in quel momento con gli occhi aperti, compreso Namae, il quale, pur di celare la natura della bomba, non commise l'errore di chiudere gli occhi. [SA III]
    Il sacrificio della vista gli avrebbe permesso di aumentare le probabilità di successo e non avrebbe inficiato il successivo attacco: con il baricentro già posizionato nella maniera corretta, egli allungò la gamba destra verso l'esterno ed eseguì una delle sue tecniche taijutsu preferite. [ST I]

    Atterrata o meno, qualunque fosse l'esito del taijutsu, con mezz'occhio aperto Namae avrebbe emesso una notevole quantità di gas velenoso direttamente dalla bocca. In pochi istanti, un'ampia zona della stanza sarebbe divenuta altamente tossica e in grado di stordire anche un ninja del calibro di Yuri. [ST II]

    Avrebbe terminato l'offensiva passandosi il pollice sul labbro inferiore, come per asciugarsi le tracce di veleno appena soffiato.
    Sono veleni non letali, tranquilla. Adesso sai molto di me. Più di quanto mi conosca Hounko, mia figlia Lo aveva visto combattere una sola volta. Anni prima.
    È proprio vero che ci si conosce veramente solo dopo una sana scazzottata. Sospirò, tenendosi il petto che iniziava a dolergli a ogni respiro. Ora sai che potresti uccidermi facilmente o convincere qualcuno che sia giusto farlo Si accese una sigaretta.
    Diavolo! Mi sento così vulnerabile E ciò gli dava parecchio fastidio essendo lui l'anello debole della catena. Ora che erano consapevoli delle loro abilità, e che Yuri era incredibilmente più forte dell'Oleandro, quest'ultimo decise di giocarsi la carta della sincerità e di un accordo futuro.
    Con il Kakute sul dito della mano destra si aprì un piccolo taglio sul pollice dell'altra mano. Un rivolo di sangue sgorgò dallo squarcio.  Nessuno lo sa e nessuno dovrà saperlo. Assaggia e preparati. Allungò il braccio verso di lei. Il suo sangue non conteneva agenti patogeni, ma una concentrazione di dopamina notevolmente incrementata.

    Se la donna avesse accettato di assaggiare il sangue dell'uomo, il suo corpo sarebbe stato scosso da un profondo e piacevole senso di rilassamento.
    Sono una fucina di veleni e tonici. È per questo che sono nei Fiori. Ma la sua lealtà era rivolta a qualcosa di più grande. Ma la mia fedeltà è rivolta soprattutto ad Ame intera, il villaggio in cui sono nato e che mi ha cresciuto. Oltre a Lord Goemon che minaccia mia figlia, i miei nemici sono coloro che sfruttano il villaggio per i loro scopi personali, senza alcun briciolo di fedeltà ad essa Praticamente il 99% dei Nukenin che approdavano ogni giorno nel villaggio della Pioggia Perenne.
    Non sei una kunoichi alle prime armi. Non conosco il tuo passato né perché sei qui, ma finché agisci nel bene dei Fiori e di Ame non ti vedrò mai come nemica.







       

    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. Spiedi

    2. Fendente con Bracciale

    3. Bomba

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Tecnica della Spazzata

    2. Nebbia Velenosa

    Note

    Considerando che lo scontro è in amicizia, ho deciso di far subire ogni colpo a Namae senza però eseguire il conteggio dei danni. Altrimenti altro che amicizia :ghu: Namae diretto all'ospedale.
  10. .

    Accordi alla cieca - Coinvolgimento del Fiore Lupo

    Chapter V - Villaggio di Amegakure



    [Due giorni dopo l'Adunanza Oscura]




    La voce dell'uomo sembrava provenire dalle più profonde caverne della terra: cupa, bassa e solenne. Incuriosito, ascoltò attentamente le parole di Jack di Quadri. Solo per un istante, egli abbassò lo sguardo per osservare la carta che l'uomo fece apparire dalla manica.
    Un aiuto?
    Gentile da parte sua. Affermò, per poi aggiungere, con un tono di voce che tradiva un certo sospetto:
    ma lascia che le esponga i miei dubbi: credo che lei sappia cosa affronterò, mentre io non so affatto in quale missione lei mi coinvolgerà in futuro. Sto firmando un accordo alla cieca, non crede? Disse, aggiungendo subito dopo. Tuttavia, se i miei poteri possono esserti utili in qualche modo, su questo posso aiutarla tranquillamente Fece spallucce, come se produrre fiale di dopamina o adrenalina non fosse un grosso problema per lui.
    Ma lascia che approfondisca la situazione, quali nemici affronterò e altro...e se avrò bisogno di lei, mi farò vivo, conoscendo il prezzo per il suo aiuto. Sempre se l'offerta sia valida in futuro Chiese, lanciando uno sguardo verso Samaki, poco lontano.

    NLiHc5Zky




    [Quindici giorni dopo l'Adunanza Oscura]



    Non era stato facile per l'Oleandro accettare anche il minimo rischio di lasciar trapelare i suoi segreti direttamente nella mente di un ninja legato al mondo accademico, di cui conosceva solo il nomignolo che forse si era dato cinque minuti prima di presentarsi alla Lacrima d'Argento. Ma non aveva altra scelta; le condizioni di sua figlia peggioravano giorno dopo giorno, ora dopo ora, e nessuno, tranne Bokushin, era stato in grado di escludere alcune opzioni.
    Sedutosi su una sedia, Namae permise al medico di accedere alla mente e ai ricordi della bambina. Bastarono pochi secondi per ottenere delle risposte.

    CITAZIONE

    Mmmh...Hounko è stata rapita mentre era per strada, e operata in segreto da qualche parte.Non ho ancora terminato. Potrebbero averle impiantato l'arte oculare in quell'occasione...o potrebbero aver fatto qualcosa di diverso, e lo stress ha risvegliato il doujutsu. Non ho notato segni di interventi chirurgici sugli occhi, ma un medico molto esperto potrebbe nasconderli. Tuttavia, sebbene il ricordo sia presente e di facile accesso, la mente cosciente della ragazza non lo rileva. Questo può voler dire che hanno usato un fuuinjutsu per nasconderglielo senza pensare a un'interrogazione mentale, o che hanno influenzato la sua mente per cancellare il trauma...o che il ricordo, nonostante il realismo, non sia suo ma innestato. Al momento non ho modo di dare valore all'una o all'altra ipotesi, ma lo farò.


    Fu come un montante al centro dello stomaco, un colpo che lo lasciò senza fiato. Con il respiro mozzato, si passò una mano tremante sul volto scavato, incorniciato da una barba trascurata e irregolare.
    Lo sapevo che sarebbe accaduto. sussurrò con un filo di voce, disperato e angosciato, mentre sentiva lo stomaco contorcersi dallo shock e il cuore schiacciato dai sensi di colpa per ciò che era accaduto a sua figlia. Era consapevole dei rischi che correva per i giochi di potere di Ame, ma si era illuso che i suoi legami con gli Umezawa l'avrebbero tenuto al sicuro, lontano dai desideri di Lord Goemon o di qualsiasi altro nemico.
    Dovevo privarmi di lei. sospirò, rivelando la sua più grande colpa: non aver avuto la forza di separarsi da lei, di abbandonarla in un villaggio accademico per permetterle di crescere al sicuro e in salute. Era affranto e distrutto, privo per il momento del benché minimo desiderio di vendetta. Aveva risolto l'enigma che la Rigattiera aveva creato per fornire un indicazione da dove cominciare la ricerca delle Jitte, ma da quel giorno aveva solo pensato a come potersi muovere per infiltrarsi nel locale frequentato da Lord Goemon, senza parlarne con nessuno. Che Lord Goemon sapesse già della missione di Namae?
    Radunò tutto il coraggio dentro di sé per chiedere a Bokushin di andare più a fondo.

    Puoi dirmi di più? Chiese, con la voce che vibrava su note di terrore.
    Bokushin aveva parlato di un simbolo.
    Forza Hounko, resisti solo un altro po' Gli sussurrò per darle forza, accarezzandole il capo. Dalla fronte madida di sudore, su cui si erano appiccicate ciocche di capelli rosa, era evidente che la bambina stava soffrendo. Era però fondamentale scoprire cosa le avessero fatto e chi fosse il responsabile, l'individuo da punire. La rabbia bruciava dentro di lui, ma per il momento, sebbene a fatica, Namae riusciva ancora a controllarla, a tenerla nascosta agli occhi dei presenti. Molto dipendeva da chi avesse commesso quella nefandezza. La risposta di Bokushin non si fece attendere.

    CITAZIONE

    E' una faccenda complessa che credo riguardi un seme specifico...contro gli altri tre semi.


    NLiHc6a1c
    Cosa? E perché lo pensi? Sporgendosi dalla sedia, fissò con intensità il disegno che il medico gli mostrò. Non riconosceva lo stemma, ma la sua forma romboidale, con quattro lati di uguale lunghezza, richiamava il simbolo dei Quadri. Il medico fornì molti dettagli su ciò che aveva visto nella mente della bambina. Namae ascoltò con tutta l'attenzione di cui era capace, torcendosi le dita delle mani per il nervosismo. Quando vennero descritte le sembianze del rapitore, l'uomo sentì le gambe diventargli di gelatina. Serrò i denti, abbassò il capo e iniziò a balbettare furioso, affermando che non poteva essere vero, che doveva trattarsi di uno scherzo o di una messinscena.
    KUREN! Non poteva esserne sicuro, ma la descrizione combaciava con l'uomo che aveva incontrato dal fioraio Samaki, vicino al cimitero di Ame. Sapere che il colpevole fosse l'individuo con cui aveva parlato in modo amichevole aumentò il senso di colpa che gli attanagliava la gola. Per un momento, dietro le spalle di Bokushin, si vide lui stesso consegnare a ragazzina che aveva cresciuto al suo aguzzino. Questo tremendo pensiero unito alle grida assordanti e piene di dolore di Hounko risvegliò l'anima più ferale di Namae. In un impeto d'ira improvvisa, serrando il bracciolo della sedia con la sola mano destra, egli lo frantumò come fosse di carta.
    In piedi e con la bava che fuoriusciva dai denti serrati, sentì il bisogno disperato e incontrollabile di uccidere, di calarsi nelle ombre di Ame alla ricerca del colpevole e ucciderlo nel peggiore dei modi. No. Non intendeva uccidere solo lui. Se si trattava di un membro affiliato a un Seme, avrebbe sterminato dal primo all'ultimo affiliato, senza risparmiare gli amici e le loro famiglie. Il prezzo di quel dolore che avevano inflitto ad Hounko doveva essere cancellato sotto un fiume di sangue, sangue corrotto di chi, da estraneo, aveva osato toccare una figlia e un uomo di Ame.
    La sua rabbia a malapena trattenuta era un urlo assordante che risuonava nelle sue carni, alla ricerca di una via di sfogo. Con il viso paonazzo, le braccia contratte e le vene che pulsavano sulla fronte, Namae udì sempre più chiaramente una vocina lontana che lo invitava a calmarsi, a non fare scenate inutili e a ragionare per salvare Hounko e contrattaccare. Non l'avrebbe riconosciuta come voce maschile o femminile, ma come un'estensione del suo stesso pensiero che si era sviluppata grazie alla sua esperienza criminale. L'Oleandro, che ben conosceva il pericoloso gioco di Ame, afferrò il suggerimento proveniente dal suo subconscio, emergendosi faticosamente dalla tempesta che lo avrebbe sicuramente trascinato verso la tomba: con una modesta quantità di chakra, il sistema endocrino di Namae rilasciò una valanga di dopamina, una quantità così elevata da placare istantaneamente l'ira incontrollabile. I presenti avrebbero visto il volto di Namae rilassarsi all'improvviso: i tendini e le vene scomparirono sotto la pelle biancastra, gli spasmi muscolari si fermarono e le fiamme rabbiose che bruciavano dentro i  suoi occhi neri si spensero. [Dopamina]
    Namae era diventato una persona diversa.
    Estrasse una sigaretta dalla tasca e la strinse tra le labbra screpolate, con lo sguardo fisso sugli occhi di Bokushin,
    Scusami, ma puoi immaginare che conosco un tipo grosso dei Quadri con un codino. E non eravamo in brutti rapporti.
    Perché offrirmi un aiuto con la promessa di collaborare in futuro e poi colpirmi alle spalle? Fissò la chioma rosa della sua bambina. E' chiaro che sapesse chi stava colpendo. Perché non l'ha uccisa? Perché installargli un fuunjutsu? Quale vantaggio ne ricaverebbe?Era certo che il bastardo gli avesse estratto tutti i ricordi, spogliando Namae della maggior parte dei segreti. Solo la dopamina in circolo lo mantenne ancora calmo.
    Bokushin ha detto che hanno coperto le tracce in maniera rozza. È stata una cosa voluta per spingermi a una reazione particolare oppure il dolore di Hounko non era programmato?
    Si spostò verso la finestra che si affacciava verso l'esterno e per qualche secondo mantenne il silenzio, fissando le goccioline d'acqua che scivolavano verso il basso, colpite da altre gocce di pioggia che si schiantavano sul vetro. Un lampo lontano illuminò il suo volto.
    Vi era un patto con il Lord della Perdizione su Hounko. Non saranno felici di ciò che gli hanno fatto. Dovremmo decidere come rispondere. Si voltò verso la bambina.
    Hounko, da brava, vai a chiamare qui Yuri-san, senza rivelargli nulla. Io devo parlare con lui. In privato.E per spingerla al piano inferiore, Namae utilizzò un piccolo incentivo. Il suo udito avrebbe percepito un suono attraente invitarla di sotto. [TA]

    Se la bambina avesse accettato l'ordine di Namae, e sarebbe stato meglio farlo per non far arrabbiare l'Oleandro, quest'ultimo avrebbe atteso che la ragazzina si fosse allontanata, sentendone il rumore dei passi divenire sempre meno intensi, per poter liberamente con il medico.
    Sarebbe ingenuo parlare dei miei piani davanti a una bambina a cui hanno impiantato qualcosa di cui non conosciamo gli effetti. Il rapitore è un pezzo grosso dei Quadri e sarebbe stupido affrontarlo direttamente. Stupido e prevedibile. Un secondo lampo illuminò la stanza. Prevedibile come rivolgersi alle Picche, ma non ho altre strade da percorrere e questo mio amico è troppo in alto nella gerarchia del Seme per non coinvolgerlo. Aveva anche la missione di Yuufuku da svolgere. Non se n'era dimenticato.

    Quando Yuri e Hounko giunsero nella stanza, Namae si sarebbe rivolto al Fiore Lupo.
    Sarò breve: grazie a Bokushin ho scoperto che Hounko è stata rapita e operata insieme a una Picca da un membro dei Quadri.Fece un profondo respiro. Gli effetti della dopamina non azzeravano l'istinto protettivo di un padre, Non sappiamo se sia un fuunjutsu o altro, ma hanno innestato qualcosa al suo interno e lei inconsciamente sta impastando chakra nella zona degli occhi, senza attingere al suo Tantien. Lui saprà spiegarti meglio i dettagli. Indicò il medico, permettendogli di intervenire per essere più preciso.Se vuoi essere coinvolta in questa storia, ti devo chiedere di accompagnarmi nel luogo dove mi hai cercato la prima volta. Da lì contatterò tutti i rinforzi necessari per decidere come intervenire. La sua voce non ammetteva altre possibilità.
    Si voltò verso Bokushin. Ti sei offerto di addestrare Hounko, ma preferisco che il tuo lavoro finisca qui. Non ti chiederò altri servigi. Per il pagamento... Fece scivolare sul tavolo 1500 Ryo. Spero bastino Disse, senza sorridere.
    Namae aveva perso la capacità di sorridere.

    Cosa avrebbe deciso di fare Yuri?




                 

    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra 100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note






  11. .
    Benvenutissimo! ;)
  12. .

    I termini dell'accordo

    Il Nettare dell'Orchidea






    COMICON? Esclamò Hounko, con gli occhi scintillanti di curiosità. La schiena s'incurvo all'indietro e le braccia si distesero per afferrare il regalo del ragazzino.  Lo sfogliò in modo frenetico, soffermandosi su ogni pagina solo il tempo necessario per dare un occhiata superficiale ai disegni. Estasiata dal dono da mostrare ai suoi amici di quartiere, non aveva notato il passo falso che Youkai fu sul punto di compiere. Lei no, ma qualcun altro sì.
    E quel qualcuno era il ninja che sedeva al bancone, a pochi metri dai ragazzini, con le palpebre socchiuse e lo sguardo perso nelle bollicine che salivano dalla birra che aveva richiesto. Con un fegato allenato come il suo, ci sarebbero volute altre dieci caraffe per distrarlo dal bambino con i capelli bianchi che stava dialogando con sua figlia.
    Siete diventati...amici Esclamò Namae, con un sorriso in volto distorto dall'alcool. Il ninja avrebbe udito un suono simile a un fischio sovrastare la caciara del locale e una forza richiamarlo verso la sedia dove Hounko sedeva prima del suo arrivo.[TA]
    Con un cenno della mano, lo smemorato chiese al barista qualcosa per scrivere. Sei invitato cena da noi, nel nostro locale. Ti scrivo indirizzo e quattiere. Avrebbe allungato il foglio verso il ragazzino.
    Non serve che porti nulla

      




    Seduto e con le braccia incrociate davanti all'addome, Namae ascoltò divertito i balbettii del ragazzino. Nessuno girovagava per Ame con un cimelio di Konoha senza essere preparato a difendersi da qualche esagitato. Figurarsi al Veri Batuman, famoso covo delle Picche, frequentato da anni dall'Oleandro.
    Esisteva quella ridotta possibilità che l'Oleandro si stesse sbagliando, che quel Youkai fosse realmente un mercenario di un paesino sperduto del Fuoco che nulla aveva a che fare con Konoha, ma la situazione ad Ame era diventata così incandescente da costringere lo smemorato ad assumersi dei rischi. Lo avrebbe ucciso, se si fosse rivelato inutile e dannoso. Ma non fu così.

    CITAZIONE
    Io... So come darle una possibilità.

    Bene. È quello che volevo sentirti dire. Sorrise, con la gola che si era asciutta all'improvviso. Aveva bisogno di bere. So di non potertelo chiedere gratis. Ogni cosa aveva un prezzo, soprattutto una vita. E per la vita di Hounko, per la sua salvezza, l'Oleandro era disposto a scendere sin dentro gli inferi. Non sarebbe stato semplice separarsi da sua figlia, ma non vi era altra scelta. Meglio viva e lontana, che morta.
    Lavorava come spacciatrice per un gruppo di ex ninja di Konoha, capitanati da un Akimichi. Si sono insediati qui e hanno pensato di intraprendere un business come se fossero a casa loro. Affermò, con i ricordi che riaffioravano davanti ai suoi occhi. Erano trascorsi moltissimi anni. La mia non è una certezza, ma le probabilità che sia del Paese del Fuoco sono molto alte. Cercò di schiarirsi la voce, inutilmente. Si alzò e si diresse verso l'angolo bar. Non commise l'errore di mostrare le spalle al ragazzino.
    Da come parli, è chiaro che tu non hai vissuto ad Ame nemmeno una settimana Disse, trattenendo a fatica una risata. La vodka zampillò nel bicchiere. Avere una famiglia ad Ame è un grosso handicap, un punto di debolezza che i nemici sfrutteranno per colpirti. Ciò che ho conquistato, sarebbe stato più facile da ottenere senza Hounko. Ammise, serio come mai lo era stato, mentre le sue labbra si bagnavano del Sex on the Beach che aveva terminato di versare nel bicchiere a cilindro.
    Quale drink vuoi che ti preparo? Chiese, curioso di sapere quale drink beveva di solito un ragazzino del Paese del Fuoco.

    Quando Youkai dettò i termini dell'accordo, il prezzo che Namae avrebbe dovuto pagare per ricevere l'aiuto richiesto, quest'ultimo esplose in una fragorosa risata, spruzzandosi il cocktail addosso per non bagnare il ragazzino.
    Sei uno spasso ragazzino! Continuò a ridere, paonazzo in volto. Oddio, non ho mai riso così ahahah Ogni volta che il suo sguardo si posava negli occhi innocenti dell'Uzumaki, Namae non riusciva proprio a non ridere. Si asciugò le lacrime agli occhi con un fazzoletto bianco che aveva nel taschino.
    Ti ammiro. No giuro, non ti prendo in giro. Dopo questa ragazza, te lo dico, dovrai salvare tutti gli abitanti di Amegakure, compreso me. Ad Ame ogni persona ha un prezzo, proprio come un oggetto. E viviamo finché qualcuno in alto non decida che non siamo degni..Divenne serio. Va bene, accetto questo incarico, ma prima dammi qualche informazione in più: come riusciresti a farla entrare a Konoha?

    Hai nominato i Quadri, perciò non sei proprio un novizio di qui Non aveva mai avuto contatti con loro.
    Accavallò le gambe.
    Raccontami tutto di questa ragazza, chi la vuole acquistare e dove si trova.
  13. .

    Bane e Edward Nygma

    Chapter IV - Villaggio di Amegakure






    [Due giorni dopo l'Adunanza Oscura]





    Lo intravide tra i fiori di papavero e il muro di rampicanti sorretto da bastoni di bambù provenienti dal Paese del Fuoco. Un uomo. Una montagna di muscoli celati sotto un cappotto fuori moda, con una lunga sciarpa sfilacciata che gli avvolgeva tutto il collo. Chiunque fosse, era enorme, forse l'uomo più massiccio e robusto che Namae avesse visto in vita sua. Sotto i lunghi capelli lisci dell'ospite, contornati da sottili sopracciglia ad ali di corvo, la poca luce della bottega fluiva dentro i suoi occhi neri come l'abisso.
    Aveva varcato la soglia rivolgendo un fugace saluto a Samaki e avanzando i pochi metri necessari per avere una visuale completa del locale. E forse proprio da quella posizione, dietro i papaveri, l'uomo aveva notato quale biglietto la mano ossuta dell'Oleandro strappò dalla bacheca.
    La sensazione di avere una lama tagliente alla base del collo era stata troppo intensa per essere illusoria; Namae capì che il responsabile doveva essere lui, proprio l'uomo che lo stava fissando come se, da un momento all'altro, avrebbe dovuto saltargli addosso per morderlo alla gola.

    jpg



     È molto sicuro di sé Pensò, prima di occuparsi della donna che lo aveva urtato.

    Dalla risposta che echeggiò nella mente dell'Oleandro, lo smemorato ebbe la certezza di essere al cospetto della Rigattiera, madre di Toshiro,  colei che aveva richiesto il recupero delle Jitte di famiglia. Namae le regalò il suo miglior sorriso e sotto l'ombra proiettata dall'enorme donna, non si lasciò sfuggire la smorfia di disappunto apparsa sul suo volto grasso per la presenza di quell'uomo che, poco lontano, li fissava mantenendo un silenzio enigmatico.
    La Madama Umezawa che aveva conosciuto non avrebbe avuto problemi ad afferrarlo e a spremerlo come un limone; se non lo fece, rifletté Namae, forse era perché lei sapeva chi fosse e lo considerava intoccabile; oppure la spiegazione era legata alla ragione per cui, in quella notte gelida e senza stelle, ella girava in incognito persino in un luogo dei Fiori, con un metro in più di altezza e almeno cinquanta chili aggiuntivi.
    La mole di grasso gli donava un aspetto molto diverso dall'originale, non per questo più terrificante.

    CITAZIONE
    Non hai la forza per questa sfida...ma i nemici dei tuoi nemici possono essere degli alleati ad Ame. PERICOLOSI alleati. La tomba nell'uomo senza cuore è l'inizio della tua missione...entraci solo quando sarai disposto tu stesso a cavartelo dal petto e magari rimpiazzarlo con un Frammento Cremisi."

    La voce della donna echeggiò nuovamente nella mente di Namae, questa volta per fornirgli un consiglio che aveva lo stesso valore di un esercito.
    Lei sa dove l'arma può trovarsi. E colui o colei che la nascondeva, aveva sicuramente dei nemici.
    Devo trovare un alleato anche per sgozzare Lord Goemon. Gli tornarono alla mente le minacce della Regina di Fiori contro sua figlia Hounko. Un lampo di rabbia gli attraversò gli occhi neri, contornati da due cerchi neri come macchie d'inchiostro. Tornando alle parole dell'Umezawa, la missione del Fante avrebbe avuto inizio alla tomba del Poeta, l'uomo senza cuore, e quando avrebbe deciso di oltrepassare quel varco, fisico o meno sarebbe stato da vedere, la vita di Namae sarebbe dipesa dall'esito della missione.
     Davanti a quel livello di sfida, chiunque sano di mente avrebbe riappeso il foglio alla bacheca, scusandosi per l'errore. Lo smemorato non lo fece. Era pronto a dimostrare al proprio Seme di cosa era capace. Se ne sarebbe pentito? Probabilmente sì.
    Cos'è un frammento cremisi? Per essere un piccolo Fante, Namae conosceva alcuni segreti che costituivano le fondamenta dell'ordine criminale di Ame, ma sulla natura del Terzo Livello, come ci si accedeva e cosa accadeva al suo interno, aveva ancora molto da scoprire.
    Il Frammento Cremisi era uno di questi. Purtroppo, senza poter aprire bocca a causa dell'uomo che continuava a fissarli, il tempo a sua disposizione si concluse: la donna si allontanò, superandolo, dirigendosi verso l'uscita senza alcuna eleganza ed agilità. Ad ogni passo, cumuli di grasso danzavano sotto la pelliccia su cui si era avvolta.

    Rimasero da soli: lui, l'intruso e Samaki, immersi nell'odore avvolgente dei papaveri. Con il biglietto nella tasca destra del suo lungo abito verde, Namae si diresse verso l'uscita. Si fermò per qualche secondo davanti alla montagna di muscoli, sostenendone lo sguardo senza paura o timore.
    Non sei dei nostri... altrimenti avrebbero dovuto allargare tutte le porte delle nostre basi operative ahahah Rise, sperando che anche l'altro, serio in volto, si abbandonasse a un momento di ilarità.
    Sei qui per un motivo e io sono curioso di conoscerlo, ma come potrai immaginare ho poco tempo. Sii breve e forse potrò aiutarti. Sebbene l'intruso fosse riuscito a intravedere la missione che l'Oleandro aveva scelto, quest'ultimo evitò di menzionare il Fiore Artico e le Jitte.
    Se il misterioso ninja gli avesse chiesto di uscire, Namae gli avrebbe risposto di parlare liberamente tra le quattro mura della bottega. Non avrebbe rinunciato alla protezione che quel luogo dei Fiori gli garantiva per far felice uno sconosciuto.


    [...]



    Si immerse nella pioggia gelida che martellava incessante, con il cappello che gli inghiottiva il volto spigoloso e scavato dal suo passato e dalla vita vissuta al limite.  Il suo passo era silenzioso, i suoi passi misurati e lo sguardo rivolto verso i cancelli neri del cimitero di Ame, dove neppure i morti erano venivano risparmiati dagli intrighi e dai sotterfugi dei suoi abitanti.
     Varcò l'ingresso del quartiere dei morti e avanzò tra le fila di tombe mangiate dalla muffa, consumate dalle intemperie e spogliate da ogni cimelio con un briciolo di valore. Attorno a lui, alla sua figura martoriata dalle sostanze e dalle scelte sbagliate, solo silenzio.
    Con i sensi in allerta, egli percorse la strada ciottolata che anni prima lo aveva condotto davanti alla tomba di Toshiro. Ne era passato di sangue sotto i ponti: aveva rafforzato il suo legame con l'Asso di Picche, aperto un canale commerciale con il villaggio della Zanna ed era diventato più conosciuto nel mondo criminale grazie al suo locale.
    Con i ricordi che prendevano forma davanti ai suoi occhi, e la vista in grado di scandagliare l'orizzonte [Abilità], Namae prese delle precauzioni: chiunque si fosse trovato in un raggio di 12 metri, avrebbe udito un suono richiamarlo fuori dal cimitero, lontano dalla tomba di Toshiro. [TA]
    Yuufuku l'ha ricostruita com'era quel giorno. Il marmo lucidato a specchio rifletteva le nuvole e la calda luce emessa da tre candele accese.
    In tutto il cimitero, nessuna lapide era sfarzosa e curata come quella che ospitava le ceneri di Toshiro. Sopra il nome del Poeta, placcato in oro e argento, ciondolava una collana su cui erano appese sei perle e otto pietre preziose. In basso, sulla tomba, qualcuno aveva appoggiato quattro garofani bianchi, freschi di giornata, le tre candele già citate e una lettera. Quando si abbassò per afferrare la busta, convinto che fosse stata posta lì da Yuufuku, Namae notò cinque piccole macchie blu, a forma di goccia, sul marmo grigio che aveva resistito alle intemperie per anni senza degradarsi.
    Non può essere un caso. Aprì la busta e ne lesse il contenuto.

    CITAZIONE

    Questa è il delirio della persona minuta
    e nessuno lo dica alla madre cocciuta.
    Croce e delizia di un gruppo di genti,
    lui ne mutava il colore senza precedenti.
    L'invidia lo portò via di morte tremenda
    nessuno sa se Picche, Quadri, Fiori o Cuori ne faranno ammenda. "


    Una smorfia di fastidio e rabbia oscurò il volto del Fiore.
    Questi enigmi del cazzo. Ringhiò.
    Anticipandolo di un minuto circa, Yuufuku aveva avuto il tempo per preparare il palcoscenico per l'entrata in scena dell'Oleandro. Sebbene non amasse gli enigmi, era consapevole che la missione richiedeva la massima segretezza e il minimo rischio di intromissioni da parte di estranei. Chiuse la lettera, la mise in tasca, insieme all'altra, e iniziò a riflettere sulla filastrocca.
    Grazie alla sua abilità speciale, il cervello venne pervaso in un istante dalla dopamina, ormone in grado di spegnere emozioni come rabbia, ansia e angoscia, innalzandogli le capacità di ragionamento. [TS - Dopamina]
    Non saprei da dove iniziare la missione, quindi penso che lei voglia indicarmi un inizio. Ricordava con esattezza le parole che Yuufuku gli aveva rivolto. Si abbassò, appoggiando un ginocchio a terra, e sfiorò con delicatezza i morbidi petali dei garofani.
    Sei frasi... Dal teatrino che aveva sotto di sé, l'Oleandro si concentrò subito sui numeri.
    Per evitare intromissioni, Yuufuku userebbe informazioni che solo io conosco o il fattore "tempo". Guardò le candele consumare avidamente la cera che le alimentava. Forniscono un indizio solo per un breve lasso di tempo. Quando si spegneranno, nessuno saprà quante ne fossero accese E in quel caso, secondo Namae, l'enigma non sarebbe stato risolvibile.
    Osservando bene ciò che aveva davanti e le parole scritte nel foglio, lo smemorato pensò di associare a ogni frase della filastrocca un oggetto che aveva davanti a sé, in modo da utilizzare i numeri, come quattro, tre, cinque macchie, sei perle e otto pietre, per trovare le parole con cui costruire la soluzione. Vi era solo un problema: se la quarta frase si sposava bene con le macchie e la prima con la lettera, il resto delle associazioni era opinabile e assolutamente soggettivo. Lo schema su cui si basava il gioco doveva essere differente e la probabile chiave di lettura gli giunse alla mente dopo qualche secondo di riflessione.
    A ogni frase un numero. Le combinazioni che nacquero da quella regola furono moltissime, ma pian piano, con pazienza, Namae riuscì ad estrarre il periodo che lo convinse maggiormente.
    Delirio e delizia colore di Cuori. Sussurrò a un metro dalla stele, sistemandosi il cappuccio appesantito dalla pioggia.

    Cazzo vuol dire? Sospirò, infastidito dalla situazione.

    jpg



    Devo cercare uno dei Cuori. Forse un ex alleato di Touya Si guardò attorno. Qualcuno lo stava osservando?

    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    97.5/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note


  14. .

    Strappare i Legami

    Il Nettare dell'Orchidea



    Wow. E non ti annoia rileggerlo? Si era seduto al fianco del ragazzino e aveva gettato lo sguardo sulla carta stampata: ogni foglio era stato suddiviso in aree di diversa forma e dentro ognuna di esse vi era un disegno differente. In quella pagina, l'uomo vestito con abiti attillati camminava lungo le strade del villaggio che, a giudicare dall'atmosfera e dall'assenza di pioggia, non assomigliava ad Amegakure.
    Io sono Hounko e sono di Amegakure. Non era vero e lei lo sapeva, ma con i ricordi d'infanzia scombussolati e dolorosi preferiva definirsi sin da subito come una cittadina di Ame.

    Ascoltò con entusiasmo e curiosità i racconti e le descrizioni del ragazzo, mantenendo lo sguardo fisso sulle pagine del libro. Suo padre, seduto a pochi metri, aveva bevuto la birra di Hounko e persino un'altra. Tuttavia, al momento dell'ordinazione, aveva notato Hounko seduta affianco a un ragazzo dall'aria innocente, mai visto nel Veri Batuman.
    La lasciò fare, infondo aveva undici anni e un po' di socialità non le avrebbe fatto male. In quelle quattro mura erano protetti e al sicuro.
    Lui è mio padre. Rispose senza problemi Hounko. si chiama Namae, ma è conosciuto come abbassò la voce fino a farlo divenire un sussurro. l' Oleandro, proprio come il fiore. Astuta come una volpe, cambiò subito discorso. Il suo sguardo solare si spostò dal libro al volto di Kai.
    Dove lo hai comprato? Posso chiedere a mio padre se me lo compra. Attese una risposta da Kai, pronta a fiondarsi verso l'Oleandro per chiedergli qualche spiccio con cui comprare il libro.





    NLiFoJr6T


    Ragazzo. Rispose Namae, girato di spalle, le sue mani poggiavano sul gelido bancone dell'angolo bar rifornito di alcolici ed erbe mantenute fresche da un articolato sistema di umidificazione. L'euforia e il sarcasmo di qualche minuto prima al piano inferiore erano scomparse. La dopamina in circolo aveva frenato i bollori e gli istinti che l'alcool era in grado di far emergere anche dal più pacifico degli uomini. Figurarsi dai violenti.
    L'Oleandro appariva serio, concentrato, riflessivo, come se dietro di sé fosse giunta una delle carte maggiori del Mazzo. Invece l'ospite era solo un ragazzino con i capelli bianchi, con un fumetto in mano e metà dei suoi anni.
    Puoi metterti comodo. Si voltò e gli indicò le due poltrone poste davanti a un camino spento.
    Vi era tensione nell'aria. Se Kai temeva un aggressione dall'Oleandro, che aveva fiutato la possibile provenienza del ninja bambino, quest'ultimo soffriva all'idea di dover sondare una strada per un possibile abbandono che lo avrebbe segnato per sempre. Non si sarebbe tirato indietro, aveva accettato i rischi di tale decisione.
    Un ragazzino non entra in un osteria come il Batuman con un libro in cui vi è il simbolo di Konoha. O almeno non lo fa così alla leggera. Rimase in silenzio per alcuni secondi, fissandolo intensamente.
    O sei un ninja con degli agganci o sei un pazzo. Oppure entrambi. Chi sei realmente? Mentire non sarebbe stata una buona decisione, sopratutto con un Namae incredibilmente serio davanti. Non avrebbe avuto alcuno scrupolo ad aggredirlo per sincerarsi che fosse un ninja.

    Se Kai si fosse presentato come un ninja di Konoha, Namae avrebbe accolto la notizia annuendo.
    Bene. Ho bisogno di un ninja di Konoha. Qui ne girano pochi di voi. Saresti disposto ad aiutarmi? In cambio potrei aiutare te. Tossì È chiaro che non sei qui per una gita di fine scuola.
    Se avesse ricevuto una risposta affermativa, Namae si sarebbe potuto liberare di un peso nel cuore.
    Molto bene. Devi sapere che Hounko non è mia figlia. Ci sono ampie possibilità che sia originaria di Konoha o dintorni Non entrò nei dettagli. Non ha ricevuto un addestramento ninja, ma ha buone abilità atletiche e la vita ad Ame la resa scaltra come nessun'altro. La furbizia era la sua dote migliore.
    Qui è in pericolo. In grave pericolo. E la mia idea è quella di farle avere asilo a Konoha e iscriverla in Accademia, così che possa uscire da questo letamaio che lei ama. Sospirò. Me lo chiese una volta di potersi iscrivere in Accademia e da quel momento non ho più viaggiato fuori da Ame. Ora penso sia giunto il momento di prendere in considerazione tutto questoI suoi occhi si spensero, la sua voce s'incrinò.
    Puoi aiutarmi? Conosci qualcuno che può farlo? Tutto ad Ame aveva un prezzo, anche se si trattava di un patto con un accademico. Cosa vorresti in cambio?

  15. .

    Senza controllo un abilità è nulla

    Chapter III



    Il blocco di legno deflagrò a pochi centimetri dal naso di un Namae confuso da ciò che aveva appena vissuto. Il suo volto era segnato dal dubbio e dal desiderio di dare un nome a quel volto che per un momento gli era sembrato famigliare.
    Alcol. Rispose. È la risposta a tutto
    Annuì quando la kunoichi dichiarò concluso il primo giorno di addestramento.
    Perfetto. A domani e grazie Yuri-san L'accompagnò verso un' uscita secondaria e la salutò con un inchino.
    Io quel volto l'ho già visto. Non riesco ad associargli un nome Raggiunse il suo studio e tracciò un identikit su uno dei fogli bianchi che aveva acquistato ad Hounko.




    Alcol, dopamina, sostanze allucinogene...nessuna molecola scalfì il muro che Namae aveva scavalcato per puro caso il giorno prima. Varcò la soglia della Lacrima d'Argento con le guance incavate e due occhiaie profonde, segno evidente della lunga privazione di riposo.
    Notte tremenda. Avrebbe tagliato corto se le Matrone gli avessero chiesto qualcosa a riguardo. Non avrebbero dovuto preoccuparsi, Namae viveva la maggior parte del suo tempo con i postumi di una sbornia o un uso eccessivo di sostanze. Non sarebbe stato un po' di sonno e la testa martellante a impedirgli di padroneggiare il chakra distruttivo. Mentre saliva le scale per raggiungere la sala d'addestramento, Namae notò come il locale fosse pieno anche di mattina di presto.
    Ne devo aprire uno anche io, ma per una clientela di signore.

    Buongiorno. Salutò dopo che la porta gli fu chiusa alle spalle. La stanza in cui era stato condotto era spaziosa, ben illuminata, senza poltrone o angoli bar come nel locale dell'Oleandro. Ci fu un particolare che catturò la sua attenzione: il pavimento era composto da rettangolari pannelli di legno color mogano, separati da fughe non più spesse di un foglio di carta. Fu costretto a soffermarsi su quel dettaglio quando un fastidioso stridore metallico echeggiò nella sala, al solo contatto del suo stivale con il pavimento.
    Cosa diavolo...? Esclamò, irritato dagli effetti che quel suono aveva avuto sul suo mal di testa.
    Un martellata sarebbe stata meglio.

    Dopo una spiegazione sul meccanismo di difesa anti-intrusi, Yuri introdusse la prova che Namae avrebbe dovuto affrontare in quella stanza: distruggere con l'ausilio del chakra distruttivole molle installate sotto ai pannelli di legno, ma senza danneggiare in alcun modo quest'ultimi. Una sfida complessa e necessaria per acquisire il controllo del potere che Namae aveva appreso.
     Va bene. Accettò la sfida, con una lista di idee possibili per raggiungere l'obiettivo. Ai margini della sala, con la prima fila di pannelli davanti a sé, Namae concentrò il chakra nella pianta del piede destro. Aveva una vaga idea di cosa fare dal punto di vista teorico: propagare il chakra nella molla sottostante, bypassando il legno, e farlo detonare nella stessa modalità con cui aveva distrutto i blocchetti di legno che sua figlia aveva ripulito.
    Il primo tentativo fu un completo fallimento: dal piede destro irrorato di chakra, il flusso fluì nelle fibre lignee del legno e, prima di riuscire a raggiungere la molla, esso detonò, mandando in frantumi l'oggetto.
    Spero ne hai messe in conto parecchie. E che siano economiche. Smorzò la situazione con una battuta dopo il terzo tentativo fallito. Aveva imparato a generare quell'effetto distruttivo da frantumare ogni cosa su cui i suoi piedi si poggiavano.
    Chiuse gli occhi e cercò di visualizzare il flusso di chakra che dal piede fluiva direttamente nella molla sottostante. Prima di ottenere un qualche miglioramento, trascorsero almeno una ventina di minuti: all'ennesimo passo in avanti, per un momento l'Oleandro spalancò le palpebre sicuro di esserci riuscito perché il suo piede non era sprofondato in basso, ma sulla superficie della tegola vi erano due crepe.
    Merda. Si morse la lingua, arrabbiato, ma ancora più carico e determinato.
    Sono sicuro di visualizzare ciò che desidero. Ma non era abbastanza. In qualche modo il flusso doveva essere indirizzato, governato in un certo modo in base al materiale.

    Le lancette dell'orologio disegnarono un paio di cerchi. Uno dopo l'altro, fallimento dopo fallimento, metà pavimento della stanza era stato distrutto. Tuttavia, a passi da formica, l'Oleandro migliorava il proprio controllo. L'esplosione al minimo contatto era stata ridotta in modo drastico, ma non era sufficiente, perché le piastre di legno presentavano sempre numerose crepe. Yuri era stata chiara: le molle dovevano esplodere lasciando il legno intatto.
    Come aveva ottenuto quei miglioramenti?
    In un lampo di genio, ossessionato dalla cinetica delle sostanze stupefacenti, l'Oleandro aveva messo in analogia la trasmissione del chakra con la diffusione di un veleno nell'organismo, possibile per mezzo di cinque modi: ingerimento, contatto, inalazione e iniezione.
    Il chakra richiamato negli arti inferiori non avrebbe avuto la forma di una patina, ma di un ago lungo e sottile in grado di trapassare il materiale legnoso. In realtà, tutto esisteva solo nella sua testa, ma quel modo di pensare gli permise di convincersi di poter trasmettere il chakra al di là della piastra. E così fu, o almeno così era sembrato dai primi tentativi che non furono un completo fallimento. Le restanti ore furono investite per perfezionare sempre di più la tecnica: dosare la giusta quantità di chakra, distribuirla in modo da favorire la trasmissione al di là della piastra e azzeccare il corretto tempismo nel fornire la proprietà distruttiva. Solo dopo sei ore di addestramento, intervallate da alcune pause, Namae riuscì a danneggiare una molla lasciando intatto il pannello.
    Wow! Ce l'ho fatta! Esclamò, felice. Incredibile! Provò altre tre volte e furono due i casi di successo.
    Devo solo far pratica.

    Ottenuto l'ok da parte di Yuri, e forse i suoi complimenti, la donna ricordò all'Oleandro il prezzo dell'addestramento: un piccolo e breve scambio di colpi che avrebbe reso chiaro al futuro compagno di missione le proprie potenzialità e capacità combattive. Ovviamente non sarebbero stati ammessi colpi in grado di uccidere l'altro.
    Namae mantenne la parola. Fece scivolare la gamba destra all'indietro e con un movimento rapido del braccio destro alzò il mantello per rivelare la sua corporatura massiccia.
    Sono curioso. Sotto il mento spigoloso come l'angolo di un mobile, apparve un ghigno così profondo da deformargli il volto. I giusti ormoni erano già entrati in circolo! 
    [Ormoni - Adrenalina]

       

    Namae Taiyo

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note

450 replies since 25/12/2016
.